Proposta di esercizi settimanali per persone con Spondilite Anchilosante INFORMAZIONI GENERALI Gli esercizi riabilitativi eseguiti tutti i giorni, al proprio domicilio, sono un’indicazione utile e consigliata a livello dell’ambiente scientifico internazionale per mantenere una buona condizione psico-fisica generale e prevenire i danni secondari all’apparato muscolo-scheletrico. È importante affiancare agli esercizi domiciliari, cicli di fisioterapia da eseguire in ospedale o in ambulatorio. La persona prima di eseguire gli esercizi al proprio domicilio deve essere consapevole del suo stato attuale di salute in modo da scegliere gli esercizi più idonei. Obiettivi del trattamento riabilitativo Il trattamento domiciliare si prefigge i seguenti obiettivi: - ridurre il dolore - migliorare la postura - recuperare e/o conservare l’escursione articolare - preservare, reintegrare o riprogrammare la funzionalità gestuale (movimenti e gesti corretti) - correggere la postura antalgica causata dal dolore - aumentare la capacità aerobica - migliorare la respirazione - diminuire la fatica - migliorare la qualità della vita Suggerimenti per una corretta esecuzione degli esercizi Per garantire una corretta esecuzione degli esercizi esistono delle indicazioni indispensabili che la persona deve conoscere: - Si ricorda alla persona che il trattamento corretto non procura mai dolore, non è aggressivo e traumatizzante ma graduale e rilassante. - Al termine degli esercizi la persona deve provare una sensazione di benessere, che può essere accompagnata da un affaticamento muscolare, che tuttavia è una cosa molto diversa dal dolore. - Sempre al termine degli esercizi la persona non deve avere manifestazioni infiammatorie come: difficoltà di movimento, dolore locale e/o diffuso. - La postura di partenza deve essere molto comoda, utilizzando se necessario degli adeguati spessori (cuscini, rulli e palle di gomma piuma di diversi diametri) sotto i punti del corpo che non toccano il suolo (es: capo, ginocchia). - Durante l’esecuzione degli esercizi che si svolgono a terra la persona deve appoggiare il corpo in tutte le sue parti e mantenere il più possibile un corretto allineato. - L’esecuzione lenta del movimento è la condizione per riconoscere le modificazioni posturali che si sono progressivamente manifestate e poi stabilizzate nel corso della malattia. Prendere coscienza di queste modificazioni costituisce il punto di partenza per raggiungere uno stato di benessere diventando così parte attiva rispetto al proprio stato di salute. Grazie ad una percezione del proprio corpo, la contrattura diventa il punto di partenza per un corretto recupero della propria mobilità. - La respirazione deve accompagnare tutti gli esercizi. L’inspirazione di aria deve avvenire dal naso e deve essere di breve durata, mentre l’espirazione viene effettuata tramite la bocca per un tempo maggiore. Durante l’espirazione si eseguono i movimenti di allungamento. - È essenziale mantenere nel tempo i benefici tratti dalle sedute con il fisioterapista tramite un lavoro di autotrattamento. L’importanza di respirare bene Nelle fasi avanzate della spondilite può presentarsi un quadro con riduzione dei volumi polmonari, causa di una sindrome restrittiva. Questa situazione si crea per il progressivo irrigidimento delle articolazioni del tronco (rachide e coste) che determinano una riduzione dell’escursione dei movimenti della gabbia toracica. Ne consegue una riduzione della capacità vitale, ovvero il massimo volume di aria che può essere inspirato ed espirato con un atto respiratorio massimale. Questa situazione causa un decondizionamento. Si tratta di una ridotta capacità di sostenere l’esercizio fisico, e nelle fasi più avanzate le persone possono accusare “affanno respiratorio” durante lo sforzo fisico. Le principali società scientifiche internazionali raccomandano l’astensione dal fumo e l’adozione di una regolare attività fisica di tipo aerobico da eseguire per almeno 30 minuti al giorno 5 volte a settimana. In particolare il nuoto consente di migliorare la funzionalità respiratoria oltre che l’espansione toracica; sono indicate attività che coinvolgono ampi gruppi muscolari quali camminare a passo veloce, pedalare, fare esercizi in acqua o utilizzare videogames interattivi tramite console finalizzati all’azione e all’esercizio attivo. Tali indicazioni hanno come fine la prevenzione: - dell’instaurarsi di un quadro funzionale respiratorio di tipo restrittivo - ritardarne l’evoluzione sfavorevole - contrastare il decondizionamento cardiorespiratorio. Ad un corretto stile di vita si devono aggiungere esercizi respiratori che vanno associati ai programmi di quotidiana fisioterapia. La respirazione si esegue grazie a delle inspirazioni lente e profonde, inalando l’aria attraverso il naso, seguite da una apnea di almeno 3 secondi ed espirazioni lente fino a completa esalazione. Per evitare l’iperventilazione tali atti respiratori devono essere intervallati da periodi di respiro tranquillo. Gli esercizi di respiro profondo devono essere associati a tutti gli esercizi proposti. E’ consigliabile comunque, prima di intraprendere un’attività di tipo aerobico confrontarsi con il medico specialista ed il fisioterapista di riferimento. Settimana riabilitativa Lunedì Posizione sdraiata corretta: Respirare profondamente Sdraiarsi sul letto con un cuscino morbido sotto le cosce e sotto il capo.Le ginocchia piegate consentono di appoggiare i piedi sul materasso in modo da permettere alla colonna lombare di aderire perfettamente al materasso. Posizionare un rotolo, preparato con un asciugamano, sotto il collo, di grandezza tale da garantire una sensazione di benessere e rilassamento. Le spalle devono poggiare sul letto in modo naturale, senza spingerle o inarcare la schiena. Posizione seduta corretta: Sedersi su una sedia con schienale. Posizionare un cuscino tra lo schienale e la parte alta della schiena, tra le scapole.Tenere la schiena eretta e i glutei ben posizionati in fondo alla sedia. Fare attenzione che le anche e le ginocchia siano sullo stesso piano, piegate a 90°. Se la sedia non è regolabile, porre un cuscino sotto il sedere o un supporto sotto i piedi in modo che le cosce siano parallele al pavimento. Esercizio sdraiato: Mettere una palla di gomma piuma, del diametro di 5 cm circa, sotto alla scapola. Tenere le piante dei piedi ben appoggiate al materasso e le gambe piegate. Rilassarsi respirando profondamente. Rivolgere il palmo delle mani verso il soffitto, allungando le braccia verso i piedi, in modo da far rotolare verticalmente la pallina sotto la spalla. Ripetere 10 volte per braccio. Esercizio seduto: Sedersi per terra su un materassino, o comodamente sul letto. Piegare le ginocchia. Inarcare la schiena espirando profondamente, tornare alla posizione di partenza inspirando. Ripetere 10 volte. Esercizio in piedi: Posizionare una palla tra il muro e la schiena, appena sotto le scapole. Inarcare la schiena contro la palla espirando profondamente, tornare alla posizione di partenza inspirando lentamente. Ripetere 15 volte. MARTEDì Posizione sdraiata corretta: Respirare profondamente. Sdraiarsi sul letto con un cuscino morbido sotto le cosce e sotto il capo. Le ginocchia piegate consentono di appoggiare i piedi sul materasso in modo da permettere alla colonna lombare di aderire perfettamente al materasso. Posizionare un rotolo, preparato con un asciugamano, sotto il collo, di grandezza tale da garantire una sensazione di benessere e rilassamento. Le spalle devono poggiare sul letto in modo naturale, senza spingerle o inarcare la schiena. Posizione seduta corretta: Sedersi su una sedia con schienale. Posizionare un cuscino tra lo schienale e la parte alta della schiena, tra le scapole. Tenere la schiena eretta e i glutei ben posizionati in fondo alla sedia. Fare attenzione che le anche e le ginocchia siano sullo stesso piano, piegate a 90°. Se la sedia non è rego labile, porre un cuscino sotto il sedere o un supporto sotto i piedi in modo che le cosce siano parallele al pavimento. Esercizio sdraiato: Mettere la palla di gomma piuma sotto la zona centrale del gluteo e piegare una gamba. L’altra gamba, con il ginocchio flesso, rimane appoggiata al suolo. Rilassare il corpo e respirare profondamente. Prendere il ginocchio con le mani, portarlo al petto espirando profondamente. Quindi ritornare alla posizione di partenza inspirando. Ripetere 10 volte per gamba. Esercizio seduto: Tenere le estremità di un bastone con le mani ad altezza pancia, espirando profondamente portare le braccia sopra la testa fino ad inarcare la schiena. Inspirare lentamente durante il ritorno alla posizione iniziale. Ripetere 15 volte. Esercizio in piedi: Tendere un elastico tra le mani e allargare le braccia verso l’esterno, tenendo le spalle a 90°. Espirando profo ndamente, portare le braccia sopra la testa senza detendere l’elastico. Inspirare profondamente mentre si ritorna alla posizione di partenza. Ripetere il movimento 15 volte. MERCOLEDì Posizione sdraiata corretta: Respirare profondamente. Sdraiarsi sul letto con un cuscino morbido sotto le cosce e sotto il capo. Le ginocchia piegate consentono di appoggiare i piedi sul materasso in modo da permettere alla colonna lombare di aderire perfettamente al materasso. Posizionare un rotolo, preparato con un asciugamano, sotto il collo, di grandezza tale da garantire una sensazione di benessere e rilassamento. Le spalle devono poggiare sul letto in modo naturale, senza spingerle o inarcare la schiena. Posizione seduta corretta: Sedersi su una sedia con schienale. Posizionare un cuscino tra lo schienale e la parte alta della schiena, tra le scapole. Tenere la schiena eretta e i glutei ben posizionati in fondo alla sedia. Fare attenzione che le anche e le ginocchia siano sullo stesso piano, piegate a 90°. Se la sedia non è regolabile, porre un cuscino sotto il sedere o un supporto sotto i piedi in modo che le cosce siano parallele al pavimento. Esercizio sdraiato: partendo dalla posizione sdraiata, portare le braccia sopra la testa espirando profondamente, e poi riportarle sul materasso inspirando lentamente. Ripetere 20 volte Esercizio seduto: Seduti su una sedia, posizionare un cuscino tra lo schienale e il corpo, in corrispondenza della parte alta della colonna vertebrale (in mezzo alle scapole). Mettere un elastico sotto la pianta del piede e spingere. Afferrare con le mani le due estremità dell’elastico e tirarlo verso se stessi aprendo le braccia. Respirare durante l’esecuzione. Ripetere 10 volte per gamba. Esercizio in piedi: con le mani appoggiate allo schienale della sedia, alzarsi in punta di piedi ed inarcare la schiena. Mantenere l’estensione per 5 secondi respirando profondamente. Ripetere 20 volte. GIOVEDì Posizione sdraiata corretta: Respirare profondamente. Sdraiarsi sul letto con un cuscino morbido sotto le cosce e sotto il capo. Le ginocchia piegate consentono di appoggiare i piedi sul materasso in modo da permettere alla colonna lombare di aderire perfettamente al materasso. Posizionare un rotolo, preparato con un asciugamano, sotto il collo, di grandezza tale da garantire una sensazione di benessere e rilassamento. Le spalle devono poggiare sul letto in modo naturale, senza spingerle o inarcare la schiena. Posizione seduta corretta: Sedersi su una sedia con schienale. Posizionare un cuscino tra lo schienale e la parte alta della schiena, tra le scapole. Tenere la schiena eretta e i glutei ben posizionati in fondo alla sedia. Fare attenzione che le anche e le ginocchia siano sullo stesso piano, piegate a 90°. Se la sedia non è regolabile, porre un cuscino sotto il sedere o un supporto sotto i piedi in modo che le cosce siano parallele al pavimento. Esercizio sdraiato: Dalla posizione sdraiata di partenza, aprire le braccia, stendere una gamba, appoggiare la mano sul ginocchio di quella piegata, e portare quest’ultima lateralmente verso il pavimento mentre la testa si gira dal lato opposto. Respirare profondamente. Cambiare gamba e ripetere la stessa operazione in modo opposto. Eseguire 5 volte per lato. Esercizio seduto: seduti su una sedia, posizionare un cuscino tra lo schienale e il corpo, in corrispondenza della parte alta della colonna vertebrale (in mezzo alle scapole). Porre l’avambraccio sulla testa e appoggiare la mano sull’orecchio, quindi accompagnare il capo verso il braccio respirando. Ritornare alla posizione iniziale ed eseguire l’esercizio con l’altro braccio. Ripetere 8 volte per lato. Esercizio in piedi: Porre uno scalino, o uno sgabellino dell’altezza di 15-20 cm davanti a sé. Posizionarsi leggermente laterali al supporto e appoggiarvi un piede. Espirando, fare forza con la gamba appoggiata e sollevarsi su di esso rimanendo in equilibro su una gamba per 3 secondi. Scendere mantenendo sempre un piede appoggiato. Se necessario porre una sedia accanto o qualunque sostegno di aiuto per mantenere l’equilibrio. Ripetere 10 volte, cambiare gamba ed effettuare altre 10 ripetizioni. VENERDì Posizione sdraiata corretta: Respirare profondamente. Sdraiarsi sul letto con un cuscino morbido sotto le cosce e sotto il capo. Le ginocchia piegate consentono di appoggiare i piedi sul materasso in modo da permettere alla colonna lombare di aderire perfettamente al materasso. Posizionare un rotolo, preparato con un asciugamano, sotto il collo, di grandezza tale da garantire una sensazione di benessere e rilassamento. Le spalle devono poggiare sul letto in modo naturale, senza spingerle o inarcare la schiena. Posizione seduta corretta: Sedersi su una sedia con schienale. Posizionare un cuscino tra lo schienale e la parte alta della schiena, tra le scapole. Tenere la schiena eretta e i glutei ben posizionati in fondo alla sedia. Fare attenzione che le anche e le ginocchia siano sullo stesso piano, piegate a 90°. Se la sedia non è regolabile, porre un cuscino sotto il sedere o un supporto sotto i piedi in modo che le cosce siano parallele al pavimento. Esercizio in posizione sdraiata: Posizionare un elastico sotto la pianta del piede e afferrarne l’estremità con entrambe le mani. Tenere l’altra gamba piegata. Sollevare la gamba mantenendo il ginocchio esteso, e fare forza con le braccia per tenere in tensione l’elastico. Respirare. Ripetere 10 volte per gamba. Esercizio in posizione seduta: Partendo da una posizione seduta corretta, incrociare le dita e portare le braccia sopra la testa. Raggiunta la posizione, inclinare il tronco prima da una parte e poi dall’altra. Respirare profondamente. Ripetere 10 volte per parte. Esercizio in piedi: Tendere un elastico tra le mani e portare le braccia sopra la testa. Respirando profondamente, inclinarsi da un lato poi dall’altro tenendo l’elastico ben teso. Ripetere 10 volte per lato. SABATO Posizione sdraiata corretta: Respirare profondamente. Sdraiarsi sul letto con un cuscino morbido sotto le cosce e sotto il capo. Le ginocchia piegate consentono di appoggiare i piedi sul materasso in modo da permettere alla colonna lombare di aderire perfettamente al materasso. Posizionare un rotolo, preparato con un asciugamano, sotto il collo, di grandezza tale da garantire una sensazione di benessere e rilassamento. Le spalle devono poggiare sul letto in modo naturale, senza spingerle o inarcare la schiena. Posizione seduta corretta: Sedersi su una sedia con schienale. Posizionare un cuscino tra lo schienale e la parte alta della schiena, tra le scapole. Tenere la schiena eretta e i glutei ben posizionati in fondo alla sedia. Fare attenzione che le anche e le ginocchia siano sullo stesso piano, piegate a 90°. Se la sedia non è regolabile, porre un cuscino sotto il sedere o un supporto sotto i piedi in modo che le cosce siano parallele al pavimento. Esercizio in posizione sdraiata: Dalla posizione sdraiata di partenza, aggiungere un cuscino sotto la parte alta della schiena. Tendere un elastico tra le mani davanti a sé. Espirando, allagare le braccia fino ad arrivare al pavimento. Tornare alla posizione iniziale ed inspirare profondamente. Ripetere 10 volte. Esercizio in posizione seduta: Seduti con un cuscino dietro la schiena appena sotto le scapole, incrociare le dita delle mani e portare la braccia stese davanti a sè. Espirare profondamente e portare le braccia sopra la testa, inarcando la schiena. Tornare alla posizione iniziale inspirando lentamente. Ripetere 15 volte. Esercizio in piedi: Appoggiare le mani allo schienale di una sedia per mantenersi in equilibrio. Portare una gamba indietro e mantenerla estesa per 3 secondi. Respirare profondamente. Ripetere 5 volte per gamba. CONSIGLI PER LA QUOTIDIANITA’: Alzarsi correttamente dalla sedia Alzarsi dalla sedia è un gesto che viene ripetuto numerose volte durante la giornata. E’ quindi opportuno eseguire questo movimento nella maniera più corretta. Partendo dalla posizione seduta, spostare il peso del corpo in avanti. Le mani appoggiate alle cosce aiutano a sollevare il corpo. E’ importante mantenere la schiena in una posizione corretta. Trasporto carichi: Quando si trasportano carichi è opportuno mantenerli vicino al busto. Modalità corretta e modalità errata di esecuzione del gesto. Sollevamento carichi: Per sollevare dei pesi dal basso, bisogna sempre mantenere la schiena in posizione eretta e piegare le gambe fino a raggiungere l’oggetto da sollevare. Una volta afferrato, avvicinarlo a sé e rimettersi in piedi facendo forza con le gambe. INDICAZIONI UTILI: Spondilite Anchilosante e impiego di lavoro La maggior parte delle persone affette da spondilite anchilosante non può abbandonare il lavoro. A seguire alcune problematiche che possono presentarsi nella quotidianità: • Dolore e rigidità al mattino che rendono difficile alzarsi dal letto, prepararsi, e giungere al posto di lavoro con puntualità. • Star seduti in una posizione in maniera prolungata può portare a dolore e rigidità. • Problemi nell’eseguire lavori manuali pesanti. • Non avere l’energia a cui si era abituati e iniziare a sentirsi affaticati con maggiore facilità. E’ molto importante avere i giusti consigli e supporti in una fase iniziale della malattia piuttosto che sentirsi abbattuti e scoraggiati, quindi conviene iniziare ad affrontarla e parlarne prima possibile. • Assicuratevi di tenere aperta la comunicazione col vostro datore di lavoro e con i colleghi. E’ difficile che loro capiscano la vostra situazione se non gliene parlate apertamente. • Iniziare a pensare di chiedere al vostro datore di lavoro del sostegno tramite un terapista occupazionale o un medico del lavoro. Questi due specialisti possono fornirvi dei semplici suggerimenti che sono in grado di fare un’enorme differenza per il vostro lavoro. • Parlare coi colleghi per scambiare qualche mansione nel caso per voi sia difficile portarla a termine. • Prendersi delle piccole pause regolarmente per allungarsi e cambiare posizione. Spondilite Anchilosante e la guida La guida prolungata può aumentare il dolore. Quindi, durante lunghi viaggi, è importante prendersi delle pause frequenti per distendersi. Verificare inoltre che il sedile permetta una posizione comoda e anatomica. Spondilite anchilosante e amore La spondilite solitamente non interferisce con la vita di coppia. Se dovessero esserci problemi legati alla mobilità delle anche, della pelvi, della colonna vertebrale o la spondilite è in una fase infiammatoria è bene usare un po’ di astuzia per trovare posizioni confortevoli e soddisfacenti. E’ importate parlare col partner di questi problemi per essere sicuri che capisca i propri sentimenti e le proprie difficoltà. Una buona comunicazione e senso dell’umorismo aiuteranno a mantenere una vita sessuale piena e attiva. Consigli generali • Alternare il più possibile le varie posizioni durante la giornata. Generalmente la posizione seduta è quella che maggiormente si raccomanda per ridurre il carico articolare sulle gambe e per prevenire la fatica. Questa posizione va comunque sempre alternata con la postura in piedi. • Intervallare il lavoro al riposo è uno dei modi più efficaci per evitare la fatica. Il giusto equilibrio va ricercato nella programmazione quotidiana di periodi di riposo brevi ma molto frequenti. Evitare la fatica è estremamente positivo, perché fa sì che si possa aumentare la resistenza per lunghi periodi. Esempi: 1) Alternare, nel corso della giornata, momenti in cui vengono svolti i lavori più pesanti con altri nei quali il lavoro è più leggero. 2) Lavorare seduti è funzionale, in quanto può essere una forma di riposo, poiché necessita di un dispendio di energia inferiore a quello necessario per svolgere la stessa attività nella posizione di statica eretta. • Quando la persona è seduta è importante che modifichi la posizione delle gambe, in modo da estenderle spesso. E’ opportuno inoltre l’appoggio dei piedi su di uno sgabello se la sedia è troppo alta e non è possibile regolarla. • Evitare l’obesità. • Frutta e verdura non devono mai mancare per un giusto apporto di vitamine. • Prestare attenzione ai sintomi, oltre ai dolori localizzati alla colonna vertebrale, infatti possono comparire delle complicanze: • le infiammazione degli occhi (Uveite), e quelle intestinali (morbo di Crohn). • Ogni anno ad ottobre programmare la vaccinazione antinfluenzale. • Se si ha dolore e difficoltà a camminare rivolgersi a un centro ortopedico per un eventuale intervento di protesi d’anca. • quando si fanno viaggi lunghi utilizzando il treno, porre attenzione alle cuccette individuando il letto-cuccetta più comodo • quando cade un oggetto, o una banconota per terra, è meglio piegare le gambe o farsi aiutare. • E’ opportuno non innamorarsi della fisioterapista… si rischia di rimanere soli. • La spondilite non è ereditaria, è importante tranquillizzare i propri figli. • Nel caso si voglia seguire una cura dimagrante può essere di aiuto avere difficoltà ad aprire in modo corretto la bocca o tenere in mano le posate in modo buffo. • La mattina quando si fa la doccia è meglio non chiudere a chiave la porta del bagno per evitare i danni e… aumentare i costi. • Portare sempre con sè una tessera con fotografia con su scritto “ATTENZIONE: sono affetto da Spondilite Anchilosante”. In caso di incidente la mia postura è quella della fotografia. • Al cinema scegliere i posti in fondo in modo da poter guardare facilmente lo schermo. • In treno farsi aiutare a sistemare la valigia nel vano bagagli sopra la testa onde evitare movimenti sbagliati. • Durante il periodo della gravidanza, la donna affetta da spondilite non lamenta i soliti dolori articolari, ATTENZIONE: è un falso segnale. Tiziana Nava Dott.ssa in fisioterapia Presidente GIS - Gruppo Interesse Specialistico Riabilitazione Reumatologica Associazione Italiana Fisioterapisti Docente Universitario Liaison office Italian European League Against Rheumatism EULAR Dott. Jacopo Sollini Medico Chirurgo Specialista in Medicina Fisica e Riabilitativa Angelica Parlatoni Dott.ssa in fisioterapia Si ringrazia per la collaborazione Dott. Antongiulio Vernacchio Dott.ssa Marta Lazzeri fisioterapista respiratoria A.O. Niguarda Ca’ Granda Milano Presidente ARIR