w w w .m it co . al en 2 n' 4 - Dicembre 2007 Orari apertura al pubblico uffici comunali: Mattino lunedì: Martedì e giovedì: Pomeriggi: . ore 16.00 - 18.00 ore 16.00 - 17.00 . - lunedì martedì e giovedì mercoledì ore ore ore ore venerdì 16.00 - 18.00 10.00 - 12.00 16.00 - 18.00 20.00 - 22.00 ore ore ore ore 17.00 - 19.00 10.00 - 12.00 17.00 -19.00 20.00 - 22.00 Orari di ricevimento amministratori lunedì SEGRETARIO COMUNALE: lunedì Mercoledì Giovedì Martedì Venerdì al UFFICIO TRIBUTI: ore 18.00 - 19.00 ore 11.30 - 12.30 o su appuntamento ore 17.30 o su appuntamento ore 14.00 - 18.00 ore 8.00 - 10.00 ore 9.00 - 13.00 ore 14.00 - 17.00 ore -9.00 - 12.30 .it ASSESSORI: co Lunedì Giovedì en SINDACO: .m Orari ambulatorio medico: tutti i giorni Lunedì, martedì, mercoledì, venerdì PONTI w w CAPRAI ore -9.30 - Il.30 dalle ore 14.00 Orari discarica castello - Celi. 349.2842831 ore 14.00 - 17.00 ore 10.00 - 12.00 w tutti i giorni sabato NUMERI TELEFONICI UTILI: Comune di Lanzada e biblioteca comunale: indirizzi e. mail: 0342.453243 [email protected] [email protected] Ufficio Progettazione Opere Pubbliche: 0342.454067 edili zia privata@comu ne. la nzada. so. i t bi [email protected] Ambulatorio Medico: 0342.452427 siti: Ufficio Tributi: www.comunelanzada.so.it 0342.451114 www.comune.lanzada.so.it POPOLAZIONE RESIDENTE AL 15/12/2007: 1433 di cui 724 maschi e 709 femmine Totale famiglie 583 Nati: 10 - Morti: 18 - Immigrati: 23 - Emigrati: 26 o iz-a i 3 i Lanz d n° 4 - Dicembre 2007 Il salu O del Sindaco w .it st'estatesono stati sistemati molti sentieri della Valmalenco. Il prossi mo anno verrà inoltre posizionata una nuova segnaletic.a, realìzzate delle cartine con un nuovo libretto descrittivo, implementato un ade guato s'lo internet e fatta una buo na campagna promozionaLe. Inol tre abbiamo pensato di rivalutare quel bellissimo sentiero che parte dalla contrada Pedrotti di Chiesa e passando appena sopra l'abita to di Lanzada permette di ç.rrivare sino al Voltadone, risistelllandoto e integrandolo con un nuovo tratto sopra l'1oiz; che faremo questa pri mavera. Godetevi tutti q,uesta bella e tranquiLLa passeggiata. Un'alt!J"3r particolarità che caratte riz.za la Valmalenco è indubbiamen te La sua evidente bellezza paesag gistica. Valore che ogni tanto viene c1imenticato e purtroppo trascurato soprattutto da noi valligia ni. Molto di questo territorio occorre "sola mente" preservarlo, ma molto altro va tutelato e protetto, per non dire recuperato. Recuperi che si sta cer cando di fare non con molta diffi coltà, soprattutto nelle aree poste a ridosso del paese. Come avete potuto vedere, abbiamo iniziato con il taglio dei rovi e degli spi ni da parte degli alpini. del 9"uPPo anti-incendio e di alcuni volonta ri. Abbiamo poi fatto intervelli re ; giovani del Mato Grosso. Infine abbiamo provato ad llsare degli animali di servizio (gli asini), ma si sono rìlevati tutti degli interventi sporadici che mettevano semptice al en co biamo pensato di realizzare un mu seo mineralogico in centro al paese e precisamente nella ex biblioteca. Museo che qUQsta estate ha ospi tato, a detta degli appassionati e dei quasi duemila visitatori ( una beLLissima mÌJstra di minerali. Rifacendocì a quanto detto prima, ossia ali'obiettivo di far emergere tutte le caratteristiche paesane che possano valorizzare Lanzada, abbiamo approfitt<lto nuovamente dell'abilità del nostro artista locale Gaggi Silvio. pensando di chiedergli una nuova scurltura. Anche questa opera è stata i,deata studiando la nostra stor~a. Abbiamo così deciso di raffigurare un minatore che il pica la mazza. Questa nuova statua verrà posizionata a breve di fronte aL nuovo museo mineralogico Iilel la Vallnalenco - miniera Bagnada. Struttura che finalmente vedrà la sua apertura questa estate. Assieme agli altri comuni della Valmalenco, ammetto con un po' di difficoltà, si sta cercando di inserire il Museo della Bagnada in un più ampio progetto museale che comprenda tutte queste realtà malenche, come il nuovo museo etnogra,fico di Chiesa, le miniere del Giuel, la truna di Caspoggio, la contrada di Scilironi, solo per ci tame alcLJ ne. lnoltre, sono presen ti nella nostra valle, varie bel'lezze fil atu rali stiche di indubbia va le nza culturale e turistka, le quali an dranno a valori'zzare questo "museo territoriale diffuso". Per godere di queste be~lezze, que w w .m Fra i principali obiettivi che questa amministrazione sta affrontando, riveste un ruolo indu bbia mente importante la valorizzazione delle tipidtà caratteristjche del nostro Paese_ Stiamo quindi cercando di far riemergere quelle tradizioni e quelle particolarità che disti ngl'lO no La nzada dalle altre località. Per fare questo, ci siamo posti una semplice domanda: "Chi erano e cosa facevano i nostri avi I i Ma gna n?". Rispondendo a questo que sito, ecco allora una piazza che li ricorda, o meglio che .ricorda a !loi chi eravamo e cosa facevamo. Qui è stata così posizionata una bella stat,ua in pietra ollare, creata dal bravo Gaggi Silvio e raffigurante un Magnan che stagna una pentola, con affiancato un bocia che il bufa iL bufet. Questo sicuramente rap presenta un importante e significa tivo biglietto da visita per chi entra in paese. Chi invece non ricorda i lavegé? Ecco allora delle rappresen tazioni che raccontano come viene prodotto il Lavec. 'Rappresentazio ni, realizzate dall'altrettanto bra Va Parolini Federica, che abbiamo pensato bene di real~zzare su dette Lastre del Glostro serpenti no che abbe~liscono la piazza e slIll(e qua li sono state rappresentate anche degli scorci di paesaggio matel1co ed altre imma,gini caratteristiche della vaLLe. Sappiamo poi benissimo tutti noi che la Valmalenco è conosciuta in tutto il mondo per la presenza di numerosi minerali, alcuni dei quali si possono ritrovare solo nella no stra valLe. Come non legare allora il nuovo museo della Bagnada a questo fatto? Infattì, il progetto originario del museo ha la pecca di prevedere tutte le strutture di slocate a metà strada fra ~anzada e Franscia. I visitatori avrebbero così attraversato il paese senza fermar si a Lanzada e si sarebbero dovuti recare in una località anonima sen za nessuna struttura di appoggio o accoglienza. VaLutando queste due considerazioni, ecco allora che ab Il otiziario di Lanzada 4 n' 4 - Dicembre 2007 Regolamen O di Polizia Comunale w e Fabio Sertore COMPORTAMENTI ED ATTIVITA' VIETATI ( art. 7 e 8l - Manomettere Q in qualsiasi modo danneggiare il suolo pubblico o di uso pubblico, le attrezzature o gli impiant~ su di esso o sotto di esso insta~lati, ~vi comprese te mano vre su saracinesche del pubblico acquedotto qui di seguito alcune significative disposizioni. - Co~locare sui veicoLi in sosta sul suoLo pubblico volanti ni o simili - Gettare/scaricare acqua sulla sede stradale, per qualsiasi mo tivo, durante le giornate di gelo, che possa causare la formazione di Lastre di ghiaccio,con pericoLo per la circolazione dei pedoni e dei veicoli - Spostare, manomettere, insudicia re i contenito ri dei ri fi uti - Esporre in luogo pubblico, o in vista del pubblico, cose contra rie alla nettezza o al pubblico decoro - Ammassare, ai lati delle case o innanzi alle medesime, oggetti qualsiasi, salvo che in conse guenza di situazioni eccezionali e a condizione che vengano rimossi nel più breve tempo possibile; l'ammasso comportante occupa zione del suolo pubbLico è subor dinato alle autorizzazioni. en co .it Si rende noto che l'Amministrazione Comunale di Lanzada, con delibera del consiglio comunale 20.4.2007, ha adottato un nuovo regolamento di Polizia Urbana e Rurale, finaliz zato alla salvaguardia della sicurez za e della convivenza del cittadino e al decoro del territorio Il Regolamento potrà essere con sultato in comune e qu.aLsiasi cittadino ne potrà richiedere 'Una copia. Si ri portano, comu nque, sul pre sente notiziario comunale, alcune significative disposizioni. al IL SERVIZlO DI POUZIA WCA· LE è tenuto al controllo costante delle situazioni contemplate nel presente Regolamento, applican do di volta in volta le sanzioni previste. Si confida nella collaborazione di tutti i cittadini per far si che la convivenza avile avvenga sempre nel rispetto delle regole, a tute la della salute e de!l'incolumità pubblica e nel n'spetto delle sin gole esigenze. w w .m mente delle piccoLe pezze tempo ranee. Abbiamo pensato allora ad una nuova strategia per risolvere questo problema. Lobiettivo che ci siamo posti è ora il seguente: puli re per questioni di igiene, sicurezza e decoro le aree neLle immediaté vicinanze delle case e delle strade. Aree che essendo di proprietà pri vata spetta giustamente ai privati accuparsene. Il nuovo regoLamento di pulizia locaLe approvato con de Libera consigLiare n. 11 deL 20-04 2007 prevede lo sfalcio due voLte aLL'anno e precisamente entro il 10 luglìo ed il 30 agosto. I proprietari dovranno quindi occuparsi di que sta irilcombenza. Per quelle perS-OTile che per vari motivi non riescono a provvedere a questo semplice impegno, il comune metterà a di sposizione degli uomini (abbiamo interpeLlato degli agricoltori, delle altre persone del Paese ed il Mato Grosso) che giustamente ricompen sate provvederanno aLla cosa. Per chi invece intende non occuparsi deLla cura della propria propriè tà il comune lo sanzionerà e gli recapiterà iL rimborso delle spese necessarie allo sfalcio. Sempre con quest'ottica si vuoLe dare una sistemata a moLte costru zioni che da strutture temporanee sono diventare ora defi nitive. Si tratta di molte baracche o tettoie in lamiera che contrastano con il decoro urbano e che moLte voLte non hanno neppure un titoLo abi litativo. Vogliamo così permettere La regolarizzazione di queUe costru zioni idonee, imponendo però che si.ano reaLizzate con un corretto i n seri mento ambientale e soprattutto con dei materiali adeguati come il Legno, la pietra. Voglio finire, ringraziando la signo- • ra Danila Tedesco e tutte queLLe persone che l'hanno aiutata a rea- • lizzare quei costumi stupendi che si rifanno agli abiti che la rTostra gente indossava aLILa fj,ne deLL'ot tocento alL'inizio de~ novecento. Cosa che anche questa si rifà alla valorizzazione delle nostre belle tipicità che danno quel valore ag giunto a Lanzada. Buone feste a tutti. ETTEUA DEL SUOLO E DEU'ABITATO (art.9) - LobbLigo della pulizia deL suolo è finalizzato a garantire il pubblico decoro e sussiste per chiunque lo imbratti per lo svolgimento di una propria attività, anche tem poranea - È vietato gettare, spandere, la sciare cadere o deporre qualsiasi materia Liquida o soLida sulle aree pubbliche o soggette all'uso pub blico, nei corsi d'acqua o sulle sponde - I pubblici esercizi devono prov .i !otiziari 5 i La zada n° 4 - Dicembre 2007 w RIFIUTI (art. 10) - A garanzia dell'igiene e a tute~a del decoro, i rifi uti domestici de vono essere de,positati alL'interno dei contenitori all'uopo co~locati dal Comune soLo in idotlei sacchi chiusi, rkhiudendo il contenito re dopo l'uso.Laddove norn, fosse previsto il servizio di raccolta me diante contenitori, j rifiuti dome stici' devono essere collocati nei luoghi e con le modalità indicate da ll'Am mini strazio ne - Se i contenitori di rifiuti sono colmi, non è consentito colloca re sacchi che ne impediscano la corretta chi usura, né depositare - Proprietari o conduttori di tutti i terreni rnon edificati, compresi quelli agricoli, presenti nea'area urbana o comunque Tilel raggio d'i 50 metri Lineari da edifici, oltre a quanto già stabilito aLl'art. 9, dovranno provvedere.a mantene re lrerba tagliata per almeno due volte ogni anno: I taglio entro iL 10 Luglio ,ed il lì tagliQ entro il 30 agosto, dovranno inoltre eLimina re le sterpaglie e se non utHizzate come forag,g,io, allontanarle pres so le aree di deposito autorizzate, erb'a compresa OCCUPAZIONE DI AREE ESPAZI PUBBLICI (art. 16) .it ANTENIMENTO DEGLI EDIFICI ECOSTRUZIONI se. la disposizione vale anche per il verde condomi Iiliale - Le occupazioni sia di natura per manente che temporanea, con delilllìtazi,oni, cavaLLetti, ripari ed in genere con mezzi intesì a Limitare la circolazione stradale, sia veicolare che pedonale, ven gono rilasciate dal servizio com petente co sacchi all'esterno - I riti uti costituiti da re li tti di elettrodomestici, imballaggi, mo bili ecc.devorno essere conferiti negli appositi centri di raccolta differenziata, secondo le moda Lità previste - E vietato depositare nei conte= nitori per la raccolta dei rifiuti domestici. esidui di lavorazione artigianale, rifi uti tossici o no civi, rifi un urba Oli pericolosi che devono essere smaltiti secondo quanto prevede la legge - È vietato depo,sitare aU'i nterno dei contenitori per La faccolta dei rmuti urbani, macerie provenienti da lavori e ili, ohe devono essere conferite direttamente alle disca ri'che autorizzate .m al en (art. 12) - È fatto obbligo ai proprietari o a chi è per lui obbligato aLLa conservazione e alla vigilanza di mantenere gli edl~fici , al fine di evitare q.uaLsiasi situazione dl pericolo - l mUretti in pietrame a SeCco dei terranamenti agricoli, anche abban do nati. situati neU'a rea urbana e tutti quelli @sisteruti a monte e a va lle delle strade ad uso p~bb~co devono essere conservati ed eventualmente ri costruiti con pietra locale al fi ne di evitare pericoli arLe persone c danni alle cose derivanti dal lOro crollo o r.;edimento - Sui murettì dovrà essere evitata la crescita di aLberi; gli alberi pre senti dovranno essere tagliati w w vedere alla costante pulizia del lo spazio pubblic(i) circostante il proprio ingresso, sino ad una di stanza nOni inferiore a 5 metri di tutti i rifiuti derivanti dalla pro pria somministrazione di alimenti e bevande e dei rifiuti derivanti dal consumo del tabacco ... - I proprietari o amministratori o conduttori di immobi,[i privati e pubblici colLaboraf1o con il Comu ne nel mantenimento del tratto di marciapiede, o, comunque, per almeno un metro, prospiciente l'immobile stesso - I proprietiJ ri delle aree private hanno l'obbligo di provvedere aUa costante pulizia delte medesime ed allo sgombero dei rifiuti che su di essi sono stati depositati. - Nella esecuzione delle pulizie del suolo dii pertinenza, è vietato, tra sferire i rifiuti sulla pl,!Jbblica via - È fatto obbligo ai proprietari e conduttori di terreni ed ambiti di qualsiasi natura ( plazzali, in gressi, cortili, prati, ecc.) comun que utiLizzati, anche connessi ad attività commerciali, industriali, arti 9ian ali, agri co li, tu risti che, 'ètc. di tènere tali Iluoghi puliti ed ordi nati, di ci rcoscrivere e delimitare le aree desti nate a~la raccolta di materiale deposita to, scartato, provvisoriamente abbandonato (lamiere, rotta mi, attrezzatu re inutili zzate ecc.) così da migliorare la qualità del l'ambiente este.rno elevandone il decoro VERDE ESFALCI (art. 14) - Asalvaguardia del pregio paesag gistico e deUa sicurezza stradale, sui tondi agricoLi' o iln uso o ab bandonati è vietata la crescita di alberi di alto fusto ad ulila distan za d~ tre metli da strade e sentieri ad 'Uso pubblko - I proprietari privati di aree verdi confinanti çon luoghi pubblici o da essi visibi:li hanno l'obbLigo di mantenerlt in condizioni decoro - È proibita qualunque alterazio ne od occupazione, anche occa sionaLe, con qualsiasi oggetto, comprese insegne, tabelle e ma teriale pubblicitatio in genere di aree pubbliche o private aperte aK pubblico transito, noncllè degli spazi sovrastanti o sottostanti il suolo pubblico, senza Htolo riLa sciato daU:Autorità comuna,le OCCUPAZIONE BREVE DI SUOLO PUBBLICO (art. 17) Per le occupazioni brevi di durata massima di dodici ore, l'i nteressato deve presentare all'ufficio compe tente comunìcazione scritta con in dicanti la qualità dell'occupazione, il periodo e lo spazio relativo DETENZIONI DI ANIMALI (art. 40) 1 cani, anche se di piccola tagtia, non possono circolare Liberi sul suolo pubbLico e i Loro detentori hanno l'obbligo di tenere paLito il suolo pubblico, con la raccolta delle deiezioni solide prodotti dagLi stesi' li : ot!ziariQ di anzada 6 n' 4 - Dicembre 2007 Presa d1atto delle strutture precarie sul territorio Si informa la cittadinanza che avori pubblici .it l'AMMINISTRAZIONE COM UNALE sta procedendo ad effettuare un censi mento di tutte quelle strutture precarie presenti sul proprio territorio (prefabbricati di lamiera o di legno). Tali costruzioni oltre all'aspetto estetico contrastante con l'ambiente, hanno assunto caratteristiche di stabilità e quindi non rispettano più i requisiti originari di precarietà. A tale scopo si rende noto che fino alla fine del mese di marzo 2.008 sarà possibile, nel rispetto delle Rorme tecniche di attuazione (art. 48.5), la trasformazione delle strutture precarie esistenti in fabbricati accessori. Dopo tale data questa Amministrazione Comunale procederà, per quelhe strutture abusive o non sanabili, all'adozione dei provvedimenti necessari alla messa in pristino mediante demolizione. Gli interessati titolari di una struttura precaria, possono mettersi in contatto con l'ufficio tecnico comunale per eventuali i nformazioni e per la valutazione di ogni singolo caso. Lanzada, 06 dicembre 2007 il sindaco (Sertore Fab;o) CENTRO SPORTIVO PRADASC Anche se con notevole ritardo l'ENEL ha proweduto aLta rimozione dei due tralicc~ ed ad interrare par te delta linea elettrica 1n prossimi tà del centro sportivo. Ino~tre per g-aranti re un servizio più efficiente s~ è provveduto al potenziamento dell'impianto di ilfilnevamento che serve la pista di fondo. w w w .m al en co PIAZZA DEL MAGNAN I lavori relativi alla piazza sono ormai terminati ed il giorno 27/12/2007 verrà inaugurata "la piazza del Magnan", per la mani festazione è previsto un convegrrlo sul mestiere d'el "magnan" ed il "calmun" (gergo utilizzato dai "ma gnan" nello svolgimento della loro professione). Nel parcheggio pu bblko collocato sotto la piazza, l'amminist.razione comunale ha ritenuto opportuno ri servare ed assegnare dei posti aLIto per i mezzi dell'associazione sporti va e del gru,ppo anti ncendiel. MUSEO MINERALOGICO Questa primavera è stato realizzato nella sede della vecchia biblioteca, un museo in cui verranno esposte diverse collezioni di minerali. Da qui avranno ilnoltre inizio le visite alta miniera della Bagnada. Questa primavera verrà sistemato l'i ngresso e posizionata una nuova scultura raffigurante dei minatori. MINIERA DELLA BAGNADA Con quest'anno sono terminate le opere civili relative alla sistema zione della miniera e della sede del museo alla Bagnada. Sono ora in corso gli allestimenti. Si prevede di aprire al pubblico 'questa estate. CIMITERO Anche se i recenti' lavori di siste mazlione sono stati ultimati, in seguito al ritrova mènto dei resti di wl'alpinista tra i ghiaccìai dello Scerscen su periQre, i n prassi mità delle cellette, si e ritenuto op portuno posare un monumento in memoria delle persone ch@ hanno perso la vita suule no,stre 1lo1Onta gne. AcDmpletamento del{e opere di re cente ulti mazione·è stato itllcaricato l'ufficio Lavori pubblici di procedere con lo studio per la realizzazione di un accesso per i disabili cme ~nte ressi La parte alta del cimitero, la costru71one di un magazzino ester no e La sistemazione della ShCldi na di collegamento con la strada che passa sopra il cimitero. (l'importo p~evisto è di 10.000,OO€) TAGLIO BOSCHI Proseguendo l'operratione per iL mantenimento del bosco, con ['in tento di migliorare la qualità del territorio che ci circonda ed attuare quanto programmato dal piano di coltivazio ne del bosco, in prima vera inizieranno i lavori dr taglio previsti per la zona delta .Bruciata. I lavori rica.lcano quelli eseguiti nei boschi comunali di Ponte av venuti l'anno passato, a fronte di un finanziamento della Comunità Montana H taglio è stato appaltato ad una ditta che provvederà illla vend~ta del leg na me d'opera alle segherie interessate. I proventi di tale operazione verranno reinvesti ti sull'alpeg gi o de Ha Bruciata. STRADE AGRO SILVO PASTORALI ALPE VALLE POSçHI8YINA: Sono terminati i lavori per la sistemal:TO ne della strada agrosi.lvo - pastura le che raggiunge l'alpeggro gli inter venti hanno interessato vari tratti della pavimentazione stradaUe çhe versava no in cattive condizioni (co sto dell'opera. 42.000,od ,€ TI nan ziati dalla !Regione Lombardia per 33.000,00 € e per la restante parte con fondi propri del comune). ALPE CAMPAGNEDA - ALPE PRABEL ilO: In collaborazione con il comune d] Caspoggio si sono eseguiti dei· lavori di sistemazione della stra da agrosilvo - pastorale che porta all'aLpe Campagneda e aWalpe Pra bell~. In particolare gli interventi hanno interessato il primo tratto Il 7 o iZlar di la zada n° 4 - Dicembre 2007 w VALLE CAURGA Sono terminati i lavori per la si stemazione della Valle "Ca urga" in cui sono previste delle opere di ingegneria ambientale per la siste ma7ione e la regimaziolle idraulica della valle. L'importo dei lavori è pari a 139.443 € e sono fi nallZiati da lla Reglo ne Lomb ardi'a. PISTA CICLABILE E' stato approvato il progetto de finitivo relativo alla pista ciclabile I SENTIERO S. CARLO - TORNADRI in atto i lavori per la riquali ficazione del sentiero pedonale S. Carlo - Tornadri, si sta sisteman, do il percorso che daLLa fontana di Tornadri raggiunge la chìeset ta dì Vetto, i lavori prevedono la realizzazione dei sottoservizi (per raccolta e co nvoglia mento delle aéque bianche ed acque nere, per l'acquedotto e per i cavidotfi) e del rifacimento deUa pavimentaLione e di alcuni muretti. SOIlO COSTRUZIONE PARCHEGGIO BOX INTERRATI AVETTO RJQUALJFICA~IONE AREA INGRESSO PAESE .it Sono prossimi aLnni7ìo f lavori per la costruzione di ulla centra lina sulL~acquedotto della Brusada. E' previsto L'ampliamento e l'ade guamento della vasca esistente, la realizzazione della condotta fOl7ata che andrà a sostitui re Le vecctlie tubature e la realizzazione delLe opere accessorie, L'imporlo totale è di circa 500.000 € in parte fi nannato datla Regione Lombardia e dalla Provincia di Sondrio ed in parte con muttio. L'energid prodot ta dovrà essere utilizzata esdusiva mente per il consumo del Comune, stimando un risparmio annuo di ci rca 50 - 60.000 €. w w .m Sono in corso i lavori per la bonifica di alcune aree in località Valbrut ta ed in località Dossi di Franscia, l'importo dell'opera, finanziata da fondi Regionali desti nati al re.cu pero e bonifica di ex a ree d i di scarica è di 400.000,QO € . I lavori eseguiti consistono principalmente nella realizzazione di muri di ripro filamento con messa in sicurezza di alcune scarpate seguite da opgre di rinverdimento. $ono stati riclìie sti e si è in attesa di ricevere altri finanziamenti per un importo di 250.000,00 € per l'esecuzione di opere di analoga natura. CENTRALINA ACQUEDOTTO BRUCIATA è di 100.000 € finanziata con mu tuo ad interesse agevolato. en co BONIFICA VALBRmA E CAMPOFRANSCIA che collegherà il centro sportivo di Vassallni con quelto di Pradasc e proseguendo salirà sino alle ex cave di Tornadri località "Cen", nei giorni scorsi è stato "picchettato" il tracc1ato del nuovo percorso che interessa il tratto che da Pradasc porta a Tornaclri. Entro la prossi ma primavera si intende appaLt,ue l'opera i~ cui costo complessivo am monta a 500.000 €, importo finan ziato dalla Provincia di Sondrio. al della strada, in cui è stato steso uno strato di asfalto e sistemate le zone adibite a parcheggio (importo lavori 32.000,00 €) ALPE PONTE: Devono iniziare i la vori per sistemare il seconcfo tratto della strada per Ponte e Cimasassa ( importo previsto 42.500,00 € di cui 34.000,00 € finanziati dalla Co munità Montana). SENTIERO A MONTE DEL PAESE; Sono stati eseguiti dei lavori per la sistemazione e l'ampliamento de ll'esiste nte sentiero pedona le che da Lanzada, in località Filighè, passa per Sci mi Camp, il Doss, i Ciatè~i, il fl.ra e conduce al Vulta dtln (importo lavori 25.000,00_t di cui 20.000,00 € finanziati dalla COlT!unità MontaJla) TORNADRI - VETTO: Devono inizia re i lavori per il completamento di alcuni tratti del!e stradine interne all'abitato per te frazioni di Torna dri e Vetto (previsti 47.000,00 €) ELETTRIFICAZIONE DI CAMPAGNEDA Devono iniziare i lavori per l'elet trificazione deH'Alpe Campagneda, un eLettrodotto collegherà Campo Moro a Campagneda; il primo tratto di tale cOl1dotta sarà aereo, mentre l'ultimo tratto verrà interrato. L'im porto previsto era di 120.000 t, ma la cifra sarà maggiore (circa 20.000 in più) in quanto a seguito di un sopralll!Jogo con i tecnici dell'ENEL si è deciso di interrare un tratto maggiore di ljnea a salvaguardia del paesaggio dell'alpeggio. L'im porto sarà a carico del Comune con un contriButo da parte detl'ENEl. nella misura del 20%. CAMPO SPORTIVO TORNADRI: La prossima primavera inizieranno i lavori di manutenzione del campo sportivo di 10rnadri, tra questi è prevista la sostituzione del marnto sintetico che attualmente è in pes sime condizioni. La spesa prevista Pu rtroppo la Regi one Lo mba r dia non ha finanziato i progetti presentati dall'amministrazione, finalizzati alla realizzazione del p,iano integrato per la compe: titività di sistema (PICS); i due progetti prevedevano La reali"Zza zione di un area parcheggio con sottostanti box in località Vetto e la riqualificazione deU'area sot tostante la Piazzo del Magnan. Per quest'viltimo l'amministrazione st(:l val~tando la possibilità di indire una gara per la cessione del sot·· tosuolo della predetta area, al fine di realiaare magazzini e box, i cui ricavati serviranno a finanziare l'opera di riqualificazione. Mentre per quanto riguarda i parcheggi a Vetto si stanno cercando altri canali di finanziamento. ALPE FELLERIA E' in fase di ultimazione la proget tazione eseguita dalla Comunità Montana, per la ristrutturazione di due baite presso l'alpeggio di FeLleria da adibire a ricovero per il bestiame e a caseria. Sono, inoltre previsti interventi di manutenzione di alcune baite, in modo da sa 1 vaguardare un patrimonio storico culturale di notevole importanza e renderLe utilizzabili come museo etnografico all'aperto. I finanzia menti per tali opere sarannO re li oti"'ia..jo di i-anzada 8 n° 4 - Dicembre 2007 da~ vecchi cimitero sale sino "Prese". L'intervento, considerato i costi, verrà realizzato a LoUi, compati bilmente con le risorse coml~mali. peribili tramite li[ (PSR) Piano di Sviluppo RtJrale finanziati al 90%. che a~Le MARCIAPIEDI COMUNALI E' in corso la progettaziorne relativa al completamento dei marciapiedi in locaiità Termine, in v~a Pizzo Scalino ed in via Palù e ana rea Lizzazione del nuovo marciapiede • nlon PIAZZALE CAMPO GERA In seguito ad un accordo rag giunto con l'ENEL, in cui si rende d la Val Consorzio di depurazione delle acque reflue della Valmalenco ateneo Campo di calcio di Vassalini .it E' in corso la costru'zione deL nuovo campo sportivo in località Vassalini. Il campo, dotato di tribuna, sarà ad undici ed il fondo verrà realizzato in ma teriale sintetico. Il costo previsto dell'opera è di 1.108.000 € finanziato con un mutuo a tasso age voLato a .carico dell'Unione della Valmalenco. en co Il depuratore consortile della Valmalenco, entrato in funzione oramai dallO settembre del 2006, dopo un periodo ir;liziale di funz~onalnento a carico della ditta di costruzione, viene ora gestito dalla Azienda Sondriese Multiservizi S.p.a. di Sondrio, la quale ha l'onere di provvedere alla gestione ordi naria sia del coLlettore fognario che dell'impianto di depurazione. Inoltre, la suddetta azienda garantirà un servizio di consulenza tecnica e gestione dm ministrativa. Il tutto per un im porto di 86.500,OO€ Quest'anno, ai cinque comuni della Valmalenco, il depu ratore è costato complessivamente ( ripartiti con le se· guenti percentuaLi: Lanzada il 18%, Cas-poggio il 27%, Chiesa il. 45%, Torre l'8,5% e Spriana 1'1,5%. Questi costi sor1O in funzione dei reftui che vengono depurati. Si invita qui noi 1il popolazione, al ti ne di contenere i costi, ad immettere Aella rete fognaria esclusivamente le acque nere, limitando al massimo le acque bianche provenienti dalle fontane, dai canali di gronda, dalle griglie di raccolta delle acque piovane e dai rubinetti lasciati a'Perti per evitare che nella stagione invernale questa geli provocando la rottura delle tubazioni. Diversamente. in caso di consumi eccessivi, i comuni delLa Valmalenco dovranno vCllutare la necessità di in stallare i contatori. disponibile al finanziamento del l'opera, è in fase di progettazio ne, La sistemazione deL piazzale ai piedì della digoa di Gera in cui è previsto un rinverdimentG, ~a realizzazione di parcheggi e la reaLizzazione di un area adibita a pic-nic. sentieri w w w .m al Sta volgendo ormai al termine l'importante inter vento sostenuto dall'Unione deLla VaLmalenco riguar dante la sentieristica deLL'intera valle: manutenzione dei sentieri. opere strutturali (ponti, guadi), segna letica, informazione e cartografia. Gli interventi sul territorio sono stati effettuati du rante le ultime due estati. Per quanto riguarda la zoria di Lanzada, molti lavori sono stati posati ci rca 150 nuovi paLi segnaletici e nei primi mesi deLL'an no verranno apposte le relative frecce segnaletiche (circa 500). La conclusione effettiva del lavoro si vedrà Quindi solo in primavera Quando sarà disponibile la cartina aggiornata con i tracciati di tutti i seotierL la guida escursionistica, e il sito internet con le indicazioni an-Une delto stato di fatto, degli aggiorname.nti e delle indica'Zioni turistiche. Consorzio turistico SondriO e Valmalenco Martedìl 27 novembre 2007 è stata inaugurata la nuova sede situata in piazzale Bertacchi di fronte aLLa sta zione ferroviarita di Sondrio. Nel d~scorso di benvenuto il presidente Angelò G,anati ha illustrato la vocazione del Consorzio: coraggio e fer ma volontà di essere utiLi alla comunità. Un Consorzio turistico locaLe deve essere attento a cogliere e valoriz zare tutto quello che il proprio territorio sa esprimere o ha in pectore La potenzialità di esprimere. 'I NotiziarOo 9 i Lanza a n° 4 - Dicembre 2007 Territorio e ambiente La Valmalenco e le sue montagne: riflessioni sul passato e futuro del nostro territorio. al e nc o. it Al tavolo dei relatori si sono succeduti Kurt Diemberger, Roberto Manto vani, Flaminio Benetti, Michele Comi, Popi Miotti, Giuseppe Galimberti, Cesare lenatti, Giancarlo Lenatti, Gian Natale Comi, Davide CinaLli e Fausto Gusmeroli. A partire dalle rispettive esperienze e conoscenze della montagna, essi han no offerto una serie di spunti molto stimolanti, sui quali le comunità e le istituzioni della valle dOVranno necessaria mente ritornare per poter affrontare con cog nizione di causa le sfide poste da una società in rapido cambiamento. Naturalmente, non è possibile dare qui un resoconto neppure di larga sintesi dei lavori. Non ci si può che Limitare ad un accenno su alcu ni aspetti essenziali che hanno visto una sostanziale convergenza di opinione da parte di tutti. Il passato ci insegna la sostenibiLità. Dalle generazioni e generazioni di montanari che si sono succedute nelle terre alpine dobbiamo a.ppren dere come si vivono territori marginali e difficili, ma ricchi di fascino e significati, come le montagne. Senso di appartenenza, atteggiamento solidaLe, spirito di intraprendenza, tenacia, coscienza del limite sono i caratteri storici della società montanara, cui non si può rinunciare neppure nella società tecnologica del domani. Essi costituiscono quel filo imprescindibile che unisce il futuro sostenibile al passato. Cardini del modello di vita sostenibile sono La conoscenza e il rispetto del territorio. Bisogna assumere consapevolezza di quelle che sono L~ risorse del territorio e di come assicurarne La persistenza nel tempo. In quest'epoca di consumismo abbiamo sacrificato troppi beni naturali, stupidamente convinti che il progresso stesse nell'arricchimento mate riale e la qualità della vita nel possedere sempre più cose, il più delle volte inutili. La Valmalenco ha visto così alterarsi quell'equilibrio tra agricoltura, turismo ed attività estrattiva che ne costituiva l'identità e permetteva una vita dignitosa per tutti. I segni di uno sviluppo sbagliato e insostenibile traspaiono chiaramente dal paesaggio. Un paesaggio che ha sofferto della mancanza di una vi sione unitaria nelLo sviluppo urbanistico della vaLle e deLl'omologazione consumistica. Un'inesorabile trasformazione di luoghi di straordinaria bellezza in non-luoghi effimeri, privi di identità, storia e relazioni. (on la capacità di abitare abbiamo così smarrito la nostra cuLtura e la possibilità di comunicarla. Resistono, in Valle, le terre più alte, ma i tentativi di aggressione sono alle porte. I dati dei flussi turistici dimostrano che il turismo di massa (e in parti colare quello dello sci) è in crisi. La speculazione edilizia delle seconde case e le infrastrutture pesanti pensate per quel turismo non servono più ad attirare presenze; anzi, allontanano quei turisti che, sempre più numerosi, ricercano natura, ambienti incontaminati, cultura, emozioni. Questo impone di rivedere completamente il modello di sviLuppo seguito in questi ultimi decenni, valorizzando le risorse alternative allo sci (escursionismo, alpi nismo, mineralogia, glaciologia, eno-gastronomia, storia, ruralità) e recuperando anche una cultura dell'ospitalità'fondata su ll'ide ntità e le relazio ni. w w w .m Ripeto la frase con cui ho iniziato l'articolo del precedente bollettino: "Territorio ed ambil?nte, solo due parole ma che significano molto; il luogo in cui viviamo, il modo di viverlo, il rispetto per quel/o che ci circonda. A livello amministrativo ci sono molte· regole e leggi che lo tutelano e ci tutèlano, ma molte volte /'interpretazione delle norme è soggettiva e di difficile attuazione; spesso ci si scoraggia e si è tentati di lasciar perdere e non risolvere i problemi': Con l'impe,gno e l'aiuto del consiglio e del le co mmi ssi o.n i pre poste si co nti nua l'aZio ne i ntra presa. n regola mento di po liL:i a, prece dentemente riassunto è sicuramente un valido strumento guida; un obiettivo ambizioso ed impegnativo ma necessario ,per raggiungere quelle finalità preposte. (ome già anticipato nel discorso del Sindaco, molti sono g,li inter venti che si vogliono r-ealizzar€; aggiungo che è necessaria ahche un po' di informazione e formazione. Pertanto nella prossima pri mavera saranno organizzati degli incontri pubblici per comunicare e informare su come si intende procedere (sfalci, pulizia, progetto pilota di re cupero territorio in zona il' 'T'onte di Lanzada). Comunico inoltre che il giorno 13 Aprile 2008 è organizzata la "Giornata del 'Verde Pulito" indet ta dalla Regione Lombardia. Tali i'niziative non sono finalizzate a'l so'lo miglioramento ,estetico di quello che vediamo (colTIUfnque inlportantis simo) ma mirano soprattutto ad ottenere un benessere collettivo in senso generale (anche economico). Esse infatti sono in sintonia con quanto emerso dal recente studio "Progetto di Valorizzazione Turistica della Valmalenco" com missionato dalla Comunità Montana di Sondrio. Il documento auspica lo sviluppo economico della valle legato ad un modello di turismo che punta alla difesa del territorìo, allo sostenibilità ambientale, alla esaltazione delle bellez~e am bientali, alla Identità culturale, all'educazione e all'informazione. Molte sono state le riunioni e i dibattiti a Livello amministrativo tra le giunte della Val malenco ma si deve ancora lavorare sodo. Um momento significativo è stato il convegno or garlÌzzato dal CAI ValmaLento, tenutosi sabato l Dicembre 2007 presso il Centro Servizi di Chiesa. Lascio al dotto Fausto Gusmeroli, mode ratore del convegno, il compito dii riassumere quanto emerso. Mi è consentito porgere i miei più sinceri au guri di Buon Natale e felice anno. Rino Moso Fausto Gusmeroli Il otiziario di Lanzada 10 ". 4 - Dicembre 2007 Bilancio 2007 -- - I ENTRA"liE ICI - - - : . ;.... .>..y ....... ~-.-.- - - ,; &..2. ~~~ç.I~~' . 312.050,00 42.'000,00 ( in entrata a bilancio 2007 abbiamo un sal do positivo di trasferimenti dall'Unione della Valmalenco per spese di personale distaccato pari ad 49.000,00 -- ADDI'ZIONIALE COMUNALE 2007 : previsti I 320.000,00 SPESE PERSONALE cOlillpresi, orieri riflessi TARSU (il ruolo viene trasferito all'Uni'One . 150.675,00 SPESE COOPERATIVE DI SERVIZI Valmalenco che gestis.ce il servizio rsu) CONTR IBUTI ERAR IALI 275.277,80 per gestione biblioteca 20.122,00 PROVENTI RUOLI ACQUEOOTTO-FOGNA TURA-DEPURAZIONE 104.487,76 per manutenzione territorio 21.800,00 _ . ~ _ . 102.531,72 SPESE ifELEFONICHE PROVENTI CAVE 147753,00 SPESE ENERGIA ELETTRICA: DIRITTI D'ESCAVAZIONE en SOVRACCANONI STRAO'RDINARI GRANDI DERIVAZION,I O'ACQ·UA PHEVISTI DALLA LEGGE FINANZIA'R lA 2006 a bilarlc,io 2007, il resto a bilancio 2006 1 - - - - - . -... _ ..- PROVENTI CIMITERIALI 30.276,37 per gli immobili comunali 23.300,00 13.500,00 per illuminazione pubblica 34.500,00 100.000,00 FORNITURA GASOLIO e GAS RISCALDA MENTO w w w .m PROVENTI CONCESSIONI EDILIZIE . - 5.500,00 al 45.000,00 MANUTENZIONE HARDWARE ESOFTWARE AliENAZIONI AREE - 33000,00 8.000,00 .it ~ 126.429,14 SPESE CONVENZIONE SEGRETARIA COMUNALE co SOVRACCANONI GRANDI DERIVAZIONI ACQtJA 18.000,00 9.100,00 SPESE PULIZIE IMMOBILI TRASFERIMENTO ORDINARIO A UNIONE DELLA VALMALENCO: 227.900,00 INCARICHiI ECONSULENZE ESTERNE 45.650,00 CONTRIBUTO ALLA SCUOLA MATERNA PARROCCHIALE secondo acconto e sal do a.s. 006/2007 e primo acconto a.s. 2007/2008 35.827,00 SPESE PER BIBLIOTECA ECULTURA 24.200,00 SPESE PER SERVIZIO TURISMO 19.000,00 SPESE PER GESTIONE MINIERA BAGNADA ENUOVO MUSEO MINERALOGICO 18.500,00 SPESE PER MANUTENZIONE ACQUEDOTTI 13.750,00 TR~\SFERIMENTO __ A.T.O. ALLA.. PROVINCIA .. _._. 12.100,00 TRASFERIMENTI A CONSORZIO DEPURA ZIONE ACQUA PER GESTIONE DEPURATORE DI VALLE 55.400,00 SERVIZIO SGOMBERO NEVE 20.000.00 MANUTENZIONE SENTIERI 15.000,00 SPESE IN CAMPO SOCIALE di cui 33.361,00 per trasferimento all'ufficio di piano di Zona " . _ - - ... ....---... 47.200,00 ~ -~ o -iziario di Lanz:ada 11 I)' 4 - Dicembre 2007 .m al en co .it Innanzitutto voglio rimarcare che per me è stato un grande onore, avermi affidato un così impor tante incarico. Primo: per la scelta del soggetto, il quale rap presenta le nostre origini. Origini dalle quali anch'io sono nato e hanno fatto crescere la nostra identità. Secondo: per aver scolpito la statua più grande durante tutta la mia attività. Lo stagnino era per antonomasia l'attività ar tigianale preminente del paese di Lanzada che prese il nome di "Magnan", al quale è stata dedicata una piazza in suo onore. La statua collocata al centro è di pietra ollare del Pirlo, varietà "Cloritoscisto", da considerarsi unica per qualità e grandezza, per questo ho ritenuto di salvaguardarla da agenti atmosfe rici con uIla leggera struttura di ferro battuto coperta con le piode della Valmalenco, eseguita maestralmente dall'artigiano Fabio Faccinell1. Durante la scolpitura della statua, mi imme desimavo bambino all'età di ]-8 anni, quando andavo alla fucina "Baitèl da guzza" ad aiutare il nonno a tirare- il mantice, mentre forgiava gli utensili delleveggiaio; era un divertimento vedere quei ferri arroventati che sfavillavano mentre li batteva sull'incudine per sagomarli. Da ciò trassi l'immagine dei due volti, uno l'espressione dell'artigiano mastro, attento al lavoro, tenace e grintoso, l'altro il volto allegro del ragazzo "Galup che aiutando apprende il lavoro come un gioco. La pi azza è stata ino ltre adornata da ta nti pannelli di serpentino incisi che riprendono le attività estrattive e paesaggistiche detla valle eseguiti dalla brava Federica Parolini. I "Màgnan" non si limitavano solo a riparare e stagionare le pentole e altro metallo, erano anche molto abiti ad armare i lavaggi con la cerchiatura metallica per poterli maneggiare e appendere al camino. Dopo aver approntato un certo quantitativo di materiale, lo caricavano sui carretti trainati a mano assieme agli attrezzi del lavoro·, racchiusi in una cassetta d~tta "Bùlgia" e partivano girovagando da un paese all'altro, nelle più svariate zone dell'arco alpino e persi no in Svizzera, per la vendita ambulante e nel contempo si fermavano a riparare quelli rotti di pietra o di metallo. Fu certamente un lavoro artigianale e di commercio fiorente che lasciò un'impronta di cultura e benessere al paese. Un doveroso ringraziamento al Sig. Sindaco e all'Amministrazione Comunale di lan2ada, con un sincero auspicio di buona continuazione. Auguro a tutti Buone Feste e sereno Anno Nuo· vo. Silvio Gaggi w w w Piazza del Magnan Breve stor:ia dei magnani di Lanzada , Il magnano, nella tradizione de'l la lingua italiana, era l'artigiano addetto alla lavorazione del ferro per realizzare manigl'ie, chiavistel li, serrature, inferriate ed armature varie. Con il passare del tempo e con lo svi luppo delle professioni filei diversi luoghi il magna no è di ventato lo stagnino ossia il piccolo artigiano, quasi sempre ambulan te, spedalizzato nella riparazione e nella pulizia degH utensili di rame come paioli, pentole ·e casseruo le per le cucine o caldaìe ed altre attrezzature destinate alla lavora zione de! latte. In Valmalenco, magnàn è L'appella tivo con cui vengono abitualmente chiamati tutti gli abitanti di Lanza da in quanto l'attività detto stagni no ambulante è stata la professione che ha caratterizzato gli uomini del paese per tanti anni, dal 1500 circa fino a pochi decenni orso fila. Non è storicament.e documentato coale e ql'lamlo gli antichi abi" tanti della valle cominciarono ad emigrare nei mesi invernali per esercitare l'attività del magnàn; è chiaro invece il motivo di questa H Notiziario di Lanzada 12 n' 4 - Dicembre 2007 E' probabilmente iL commercio dei laveggi il motivo ,e l'occasione che spinse gli abitanti di Lanzada a specializzarsi e ad intraprendere una professione ambulante con qualche pmspettiva di risultato. Confrontando la storia dei magnani delle aLtre località dell'Italia set tentrionaLe, ad esempio quella dei magnani della Val Cavargna in pro vincia di Como o della Val Versasca in Canton Ticino, o dei fabbri del la Valsassina, risulta che in quelLe località esisteva una precedente tradizione legata alla lavorazione dei metalLi. Una tradizione simile in Valmalenco non c'è mai stata. Cera invece una fiorente attività collegata alla lavorazione della pietra oLLare e soprattutto la fab bricazione di utensiLi per ~a cucina ed in particolare di laveggi. L'i potesi. pi ù pre ba bile è qui Iil di che in origi ne gli abitalflti di Lanzada fossero so~o commercianti di laveg gi, i quali molto frequentemente, durante i trasporti lungo sentieri accidentati, subivano frequenti rot ture ed avevano bisogni di perio diche riparazioni. Dalla riparazi'one dei laveggi, usati per La cottura dei cibi, si cominciò a passare alla ri parazione di altri utensili di cucina in rame e via via ad altri attrezzi di metallo. L'i potesi se mbra co nfe rmata da lle numerose testimonianze documen tarie riguardanti il com mercio dei laveggi. In Valmalenco è nota da secoli la tradizione degLi abitanti di Chiesa in VaLmalenco neL cavare e lavorare al tornio La pietra olLare mentre agLi abitanti di Lanzada era riservato iL compito di eseguire le operazione di rifi nitura, di Legatu ra esterna e di posa del manico in metallo in modo da rendere l'uten sile pronto per la com mercializza zione. I mag na ni di La nzada di solito partivano dal paese a coppie o ijn piccoli gruppi ognuno dei quali aveva un proprio itinerario ben definito che corrispondeva ad una sorta di zona riservata. C'era chi si di rigeva verso la bassa Va lte IIi na chi in Valcamonica. chi neHa valLi bergamasche. L'attrezzatura usata era solitamente costituita da poch~ strumenti: un al en co .it ad emigrare durante La stagione in vernale alla ricerca di un lavoro per· non pesare su~le scorte ali mentari accumuLate durante l'estate. Il fenomeno dell'emigrazione sta gionale, che cominciava generai[ mente in autunno e si protraeva fino all'inizio della primavera, interessava vallate e paesi diver si og nuno dei quali, neL corso del tempo, si è connotato per una sua specificità: oltre ai magnàn di Lan zada c'erano i muléte di Caspoggio, i sciòber o calzo.lai di Bormio, gli spazzacamini della Val Vigezzo e via con altri mestieri come ombrel lai, seggiolai, merciai ecc. Nella storia ufficiale di Lanzada non si trovano documenti esplicitil sui magnàn e sul Lòro Lavoro, tuttavia è possibile ricostru irne il percar so attraverso piccole tracce nella tradizione orale, accen ni marginali negli atti notarili, racconti, det ti e soprattutto ne'l gergo calmùn ossia la lingua speciale utilizzata nell'esercizio della professione gi ra.ndo nelle diverse località. Non è documentato con esattezza il periodo in cui ebbe inizio l'atti vità migratoria per l'esercizio della professione del magnàn; certamen te agLi imi del 15QO, come riferi sce Leand'ro Alberti, in Valmalenco esisteva una fiorente attività lega ta alla fabbricazione dei laveggi i qua~i, a detta deU'autore, venivano commercializzati in tutta l'Italia. w w .m emigrazione' ossia la necessiltà di integ rare il red"dito agricolo. Le vàltate alpine sono sempre state terre di emigrazione a causa delte diffico[tà legate ad una economia di pura sussistenza per cui l'esigen za di trovare occasioni di lavoro per compensare ILa mancanza di risorse alimentari per la popolazione era una necessità. Il reddito dell'agricoltura in monta gna, se non allivello della miseria, certamente è sempre stato aL limite de~la povertà per cui il bisogno di sopravvivere costringeva la mag gior parte delle popolazione adulta w -... I Il 13 ì· .it sono entrate a far parte del patri monio dialettaLe come ad esempio rabàia (= polenta), ciUrlu ("" caffè), scabi (= vino), balduch (= asino). sbuiàa ( "" mangiare), stan,ziàa (= essere ), santùsa (= messa ), frUst ("" pane), magér (= buono) ecc. ma ce ne sono tante altre che sono or mai quasi dimenticate come stèfen (= sasso, pietra), bù'la (=. città) o slòfen ("" dormire) che richiamano una derivazione dalla lingua greca o sLava quasi a voler dimostrare Ila nobiltà delle origini del gergo del magnani di Lanzada. Simon Pietro Picceni co en al .m w w w •. - anzada n' 4 - Dicembre 2007 mantice, un piccolo incudine issato s.u un banco di legno, qualche mar tello, alcune verghe di stagno O di piombo, una forbice per tagHare i fogli di rame, una bottigLia di acido e padre altre piccole cose. Tutto il materiale era contenuto in una cas setta di legno, che in origine era un sacco di petle, chiamata bùlgia, utilizzata anche come sgabello du rante il lavoro. Munita di una cin ghia di cuoio la bùlgia, che spesso conteneva anche qualche straccio di ricambio, veniva portata a tra colla durante gli sposta menti . Arrivati in un centro abitato, i ma gnani si instalLavano solitamente all'angolo Qella pialla pri nei pale e mefltre uno preparava l'attrezza turai ed accendeva il fuoco, l'altro girava per il paese a raccogliere le co mmesse della gio fil ata. tica del dialetto. In altri termini il La clientela dei magnani era (:osti gergo è un concentrato di parole ( tuH:a soprattutto da famiglie con~ nomi, verbi, agg-ettivi, avverbi..... ) tadine che, 10 cambio di piccoLe che vengono utilizzati con i t,oni, ri parazioni, aJfrivano loro cibo e i tempi e le modalità del proprio alloggio nei fienili. dialetto creando uno· straordinario Nella vicenda storica dei magnani, linguaggio incomprensibile a tutti caratterizzata da tante peregrina l gli estranei. zioni , fatiche e disagi, l'aspetto più Il calmùn, come tutte ~e Ilingue interessante è certamente il gergo caLmùn, un linguaggio segreta che orali, tende ormai a scomparire serviva a oreare unità all'interno perché ha perso la sua funzione. del gruppo. Il calmùll1 è una raf Tramontato il lavoro, passati a mi finata creazione deL genio umano glior vita anche gli ultimi. magnani, che consente ad un gruppo di poter enevitalbilmente anche il linguag cominicare al proprio interno senza gio perde il suo si'gnificato e la sua farsi capire dagbi estranei. utilità. Molte parole del calmùn Attraverso Hgergo, incomprensibile ai non addetti ai lavori, i magnani riusdvano a mettere in difficoltà gli interlocutolii, burlandosi spesso di loro e costruendo anche piccoli imbrogli a loro danno. Per onestà occorre dire che il cal mùn non è tutto frutto della crea tiv.ità d~i rnagnani di Lanzada ma è il risultato di tanti contri buti provelilìenti da altri gerghi come il plàt di sciòber di Bormio, il gaì dei pastori delta bergamasca, il run gìn della Val (avargJi1l!l e di tante . aLtre parlate apprese 5utla strada &.- ~ • • • nelle osterie. MoLte voci sono de rivate anche dalle lingue straniere e modificate seguendo le tonalità del dialetto. Il calmùn, come tutti i gerghi, è per sua natura un Lin guaggio orale che si nutre di parole strane coniugate nella gramm ma O> tizìario di Il ~ ""iziario di lan a a 14 n° 4 • Dicembre 2007 l al en scoperte. Qui ogni mattina veniva no i bambini a fa la spigula. Oggi lCl chia merem mo sfruttamento dii minori, invece allora era un lavoro che veniva; svolto con il benestare dei genitori e magari con l'ai uta del nonno. Si corltribuiva in que sto modo a tirare avanti in famiglia e soprattutto non si stava in ozio. Armati di lattine dell'olio senza il w w .m Ho passato tutte le estati della mia infanzia, n'n da quando ero in fasce, ai Dossi di Fra 'lscia, il cuore JTli ne rcrrio deL nostro comune. Tutto in torno alla casa del nonno materno, it Ristoro, erano miniere d'amianto: sopra, sotto, di lato, di fronte, atti ve o dismesse. Una di.scarica grigia e praticamente ininter-rotta è stata il luogo delle mie prime meravigliose co .it C'era una volta. • • il Ristoro coperchio, con i pediJù ai piedi ( c il terreno di amianto è scivoloso!) i bambini rovistavano nella disca rica, la ribaltavano. scavavano con un zapin alla ricerca di qualche fibra dimenticata. Era gioia quando qual cuno trovava pe;!'zi grossi e allora l'attività si faceva più frenetica. A fine matti nata il contenuto delle lattine, che non erano mai piene, veniva messo in UJl sacco di iuta; e così ogni .9iorno, in attesa di essere ve:nduto. Quando qualche bambino più temerario s'infilava sotto i grossi massi, disseminati qua e là e maga ri instabili, per trovare quaLcosa di meglio, una gran paura mi assaliva; per fortuna non è mai successo nul ta. Ho conosciuto tanti minatori che da noi passavano per un momento di pausa davanti ad un bicchiere: e( Casimiru, ei Bar, el Paciu, ei Fiurellu Marsoi, el Renzu Squdrot, et Fredu, et Pet, e.( Piu, i'Andrin, et Pedru, eI Tuli, e( Gianni, ei Lalu~ el (jiocum ... e tanti altri. Li ho visti stanchi dopo una dura giornata, vestiti dr polvere bianca m~ comunque fieri del proprio lavoro e consapevoli del perico1lo. l'odore acre del carburo mi era familiare e la lampada ad aceti lel1e: una vera magìa! Come magiche erano i perii che, accuratamente ri poste in fondo aUe capienti tasr.he w re entazione del mu eo Le attività estrattive in VaLma lenco hannQ da molti secoli una im130rtanza determinante per la vita degli abitanti e per la sua storia. Chi in questa VaLLe non ha mai avuto tra11)ropri famigliari un cavatore o.a un minatore? Chi non ha sentito raccontare antiche storie di miniere? Fatti misteriosi ed antichi che ris~lgono alla not te aei tempi? 11 paesaggio, che ha plasmato nei secoli il carattere dei syoi abitanti r è djssem;rrato di siti estrattivi abbandonati che svelano CI poco a poco la storia del terri torio. Vere e proprie testimonian ze di archeologia industriale e di storia sociaLe racchiudono secoli di storia e restano muti aLLincede re del tempo. Antichi documenti comunali ricordano le attività di estrazione deLLa pietra oliare, uti lizzata daLl'uomo dalla più lontana antichità, del~amianto usato per la realizzazione di tessuti resistenti al fuoco ed al calore, deL serpentino e del talco. Si narra che la nobil donna Candida Lena Perpenti. che per prima, dopo svariati tentativi, riuscl ò fiLare l'amianto, utilizzò proprio del materiale proveniente daLLa Valmalenco. Ora, gra2ie aLLa creazione di un museo nella miniera di talco chia mata "Bagnada", tutto questo pa trtmonio di conoscenze e di saperi artigianali, trova la sua giusta Va Lorizzazione. Nel museo si può ri percorrere la storia di un territorio di montagna e della sua gente nel corso dei secoli. Ma non solo. Ac compagnati dal ritmico ticchettio dell'acqua si può andare~ alta sco perta delre meraviglie che si celano nelle profondità della te.rra come in uno scrigno dove sì nas.condono dei tesori misteriosi. Vestiti come i mi natori del secolo scorso ed ac' compagnati da guidespeciali.zza.te, si posso 110 scoprire i processi che. hanno portato in migliaia di anni, giorno dopo giorno, alla formazio ne delle trasparenze del quarzo o alla morbTdezza del talco. Oppure .m al en co strumenti geniati e tecniche di col tivazione a me incomprensibili. La mamma mi parlava spesso di ciò che era stato prima, di miniere, di minatori, di vita dura, di sacrifici, Mi parlqva con affetto del suo bisnonno Antonio (Masa), ri1ato nel 1824, per sona intraprendente e istITuita per quei tempi, che, assieme al socio Fomonzj ni, aveva ricevuto ricono scimenti per diverrscoperto 1'am~anto in Val Malenco. In realtà l'amian to era già stato scoperto prima, a lui, invece, va il merito di averne incrementato la produzione, facen dolo conosçere sul mercato. Questo sentirne par~are con sti ma. me l'ha avvicinato e in qualche modo avrei voluto assomiglia rgli. Al Ristoro passavano ancne tante persone, itatiani, tedeschi. inglesi, ebrei (per la prima volta ho visto la papalina sul capo di un adulto), alla ricerca di demantoidi, quei de mantoidi che ora chissà clove sono. U, adolescente, vedendo il grande interesse per i miei posti, ho comi n, ciato a capire che qualcosa di im portante ci doveva essere e intanto la mia passione per la mi neralogia si faceva sempre più consistente e seria: le prime coltezioni, i priJn i libri. Quafldo poi, ,giovane studen te d' Geologia, sui testi leggevo w w delle brag he di velluto, mi veniva no mostrate come un tesOliO. Una, due ... e ai miei occhi, di bambina erano proprio un tesoro! Che gioia poi quando il Casimiro, dopo pressanti richieste, mi ha por tato in miniera! Avrò avuto sette - otto anni. Era tutto cast pauroso: basso, stretto, un rumore assordan te, acqua da tutte le parti. i3uio. No, non era que~lo il posto che deside ravo, trovare! Ecosì, dopo aver viag giato su carreUli vuoti nell'entrare e camminato al ritorno dietro l'ope raio che li spingeva perché pieni, sono uscita un po' de~usa. Dietro la nostra abitazione c'era la ca di uperari, ormai ridotta ad una C!Jdnaccia perché no n pi Ù ucSata, dove a me piaceva frugare; imma ginando scene di serena conviven za tra minatori, mi pareva di udire voci e quel luogo improvvisamente si animava. Al secondo piano della nostra casa, invece c'era la stanza dei Teu, un capo operaio siciliano del Manna, il rappresentante della ditta inglese che aveva concessioni a Franscia. lo non l'ho mai cono sciuto, ma so che ri rfIaneva lì per gram parte dell'anno. Se n'è andato lasciando carte. schizzi e soprattut to un fantastico libro di' arte mine raria, dove mi perdevo nel guardare della Bagnada rimanere abbagliati dai riflessi dorati della pirite. Visitando la miniera "Bagnada" è possibile vivere un'esperien za magica ed unica. E provare ad immedesimarsi nei minatori che lavorClvano in condizioni di estrema fatica senza molti mezzi meccanici. La miniera entrata in funzione negli anni '30 del 900 rimase attiva per circa 50 anni. Essa si snoda per svariati km. su molti livelli, tre dei quali sono riservati alla visita guidata. Un sistema di illuminazione speciale mette in luce gli scorci caratteri stici, i fornelli, i camini, glì angoli di lavoro, e fa risaltare i colori dei .it n' 4 - Dicembre 2007 w r otiziario di anzada 15 minerali che si sono formati nel corso di milioni di anni e che sono inglobati nella roccia. I minatori che vi lavoravano ri cordano ancora la fatica del lavo ro, ma anche l'entusiasmo per la scoperta. La dura ricerca del filo ne- di talço affidata all'intuito, le privazioni e le fatiche, il pericolo sempre presente per chi faceva un lavoro così complesso e poi an cora i chilometri fatti per andare a lavorare quando non esistevano ancora le macchine e nemmeno le strade. Tutto questo e molto altro ancora è possibile conoscere visi tando il museo, Maurizio Schenatti. Val Ma~enco, Val Malenco .... al df là dell'immediata gi,oia nel veder nOlllinata la mia valle, cresceva in me la consapevolezza della sua im portanza mineralogica e geologica. Consapevolezza che è andata via via aumentando nel vedere Le nostre meraviglie esposte in prestigiosi musei e col'lezioni di nmportanti Università europee. È stato allora che ho co mi ndato a sog nare un museo mineralogico-minerario di valle, frutto d'ella memoria e' delle fatiche della gente, oltre che dei suoi minerali. Per ulla vita è rima sto un sogno. Ora" invece, pare che abbia i 0Onnotati di una realtà; gli attuali amministratori stanno guar dando nella giusta direz.iorle, dalildo risalto alla nostra storia, alte nostre peculia rità. Quest'estate il lla mostra-museo, accogliendo i molti' vi sitatori; ho ricevuto richieste di chjariment~, di spiegaziolili, soddisfatto curiosità, visto persone letteralmente incan tate d.inanzi alle vetri1ne, ascolitato tante storie personali sui minerali e i minatori. ma soprattutto ho avuto la metta senS(lzione che la nostra gente è orgog liosa di questo suo passato e ~elice di mostra~lo al pub blico. Carmen Mitta Il Notiziari· di ::....anza -a 16 n· 4 - Dicembre 2007 Conco so fotografico 2007 "I colori della natura alpina" co en al w w w MandeLli Massimo e CarnazzoLa AL fio, hanno espresso il loro parere sulLa tecnica delle fotografie dando il premio a Gianfranco Fossati. Dopo la votazione della giuria le foto sono state esposte nelle Scuo le Elementari di Lanzada nell'ambi to delLa consueta mostra estiva. I visitatori hanno potuto così ammi rare gli scatti ed esprimere il loro parere facendo vi ncere il premio della critica ad Elisa S'ignorelli, piazzatasi già terza neLla classifica della giuria. Sperando che anche lileL 2008 si possa propone un muovo concor so, vorrei invitare tutti a prendere la macchi na fotografica e iniziare a scattare, nell'attesa deH'uscita del prossimo tema, per poter così par tecipare ancor più numerosi. Maria Teresa Parolini .it dalla seconda edizione il numero di partecìl1anti è alimentato aprendo il concorso anche agli adulti. Tornando a quest'anno, i vincitori della CATEGORIA RAGAZZI sono sta ti Moretti Rosito, Barbara Bricallì e Alessia Gionali in ordine dalLa pri ma alLa terza classificata, giovani fotog rafe pro mette nti .... Per La CATEGORIA ADULTI si è ve rificato un ex-equo per i fotografi Mara Matarese e Bruno Giutini e il terzo piazza mento è a'ndato ad Eli sa Signorelli. Questi sei vincitori hanno ricevuto un particolare premio in tema con l'argomento de[.concorso: una gita guidata con il Geologo Dell'Agosto Alfredo per ammirare ancor più da vicino i colori delle nostre mon tagne. Anche in que.sta-edizione i fotogra fi professionisti presenti in giuria, .m "! coLori della natura a~pina" è il titoLo deL IlIO CONCORSO FOTOGRA FICO proposto La scorsa estate dalla Commissione Cultura e Sociale- del Comune di Lanzada. Se dovessi riassumere çon un ag gettivo L'esito di questa iniziati va, utilizzerei senz'altro il termine SORPRENDENTE per ben due motivi. Innanzitutto per il numero di foto consegnate in biblioteca, ben 35, 5 per la CATEGORIA RAGAZZI (lO - 17 anni), 32 per la CATEGORIA ADULTI (dai 18 anni in poi) e anche per La qualità delle foto presentate. Devo i nfatti ammettere che la Gi uria, composta da nove persone come gli altri anni, ha> faticato molto a giudicare gli scatti, notevolmente migliorati rispetto aL passato. Per chi noli si ricordasse, ilprimo anno avevano risposto pochi appassio nati alL'iniziativa proposta, mentre ~. 17 - otiziario di Lanzada n° 4 - Dicembre 2007 ··.. . . .n i musi ali e ta e 2007 .m .it al en co Nell'anno 2007 la Biblioteca di Lanzada, con il patroci nio di "Spazi o Fa mig lia", ha promosso e realizzato un percorso di lettura ani mata intitoLato "çABULANDO". Il progetto è stato inaugurato con una serata introduttiva aLLa quale hanno presenziato la pediatra Antonia Bollina, la psicopedagogista Marian gela (ederna: con le educa trici Janes Salvetti e Novella ParoLini; durante La serata sono stati approfonditi i motivi che rimarcano L'importanza della lettura ad alta voce ai bambini. L'iniziativa ha poi continuato con un ciclo di incontri destinati ai più piccoli suddivisi per fasce d'età. In primavera gLi incontri si sono rivolti ai bambini da 4 a 7 an ni e in autunno ai più piccini da Ò a 3 anni. I piccoli parteci panti, insieme ai loro genitori, sono stati guidati "mano nella mano" daL le ·educatrici Ja1'1es e Novella, attraverso un percorso atla scoperta deL magico mondo delLe fiabe e deL Loro legame con le emozioni tanto comuni nel oeriodo dell'infanzia, QuaLi l'amicizia, La rabbia lOlll.U \,..UIIIUIII IICL. IJ'=IIVUV ut:L.LlrIIUIILla, lU le.... Quest'estate in queL di Lanz.ada si è s-paziato dal "Soul", al"Rythm'n bLues" alle musiche anni 70, aLL'acid Jazz e aL swing anni 20'/30' Diversi i gruppi che si sono presentati sul palco deL Centro Sportivo di Pradasc per aLlietare le serate estive con splendide esibizioni sonore per i più giovani: dai "Dog Day Afternoon" ai "Cover Band Di Parpo"che hanno suonato musica dei mitici Deep Purple , aL gruppo malenco "Psychedelk Monsters from VaLvulera" con brani rock'n roLL tipici de.9li anni '60/70/80. La palestra delle scuole elementari si è invece pre stata a rallegrare la stagione "cald" 2007 acco gliendo, con i ~uoi splendidi sfoggi sonori "Erman no Testa & Company" con "Canzoni miLanes"i e .... "Canzoni neL tempo" mentre L'allegro "Grup po di Amici deLLa Musi ca" ha accompagnato La serata con i suoi caldi ritmi swing. ~U.Qll lal~'J""ILJCA, JIJIU w w w e la paura: esperienze e sentimenti che si possono affrontare con più serenità attraverso L'aiuto di una favoLa. Per i genitori "Fabulando" è invece stata L'occasione per scoprire modalità e strategie con cui leggere ad alta voce ai Loro "cuccioLi" e scoprire l'importanza di questa preziosa abitudine, che dovrebbe diventare un consueto, nonché piacevole, appuntamento quotidia no, un momento speciale che genitori e figli possono condivide~e come risorsa per lo sviluppo del bambino nonché come strumento di mediazione e costruzione di una relazio1'1e solida e positiva. Il percorso è stata un'esperienza assai preziosa e positiva che ha coinvoLto numerose famiglie e che, ci auguriamo, abbia tascìato una traccia indeLebiLe nell'animo di figli e genitori. Lettera da un musicista Tra gli eventi dell'estate 2007, queLlo dedicato alla musica swing ha fatto scoprire a quaLcuno (forse tanti) la modernità eterna di brani che hanno quasi ottantenni. Anche La "freschezza" degli esecutori (aLcuni dei quali nati quasi con Le canzoni eseguite) è stata una bella sorpresa. Per una volta abbiamo battuto i piedi a Lanzada, non per il freddo, ma per ac compagnare lo swing e i suoi ritmi. Un grazie aL Comune, agLi organizzatori e agli amici che hanno suonato: Mario (sassofono), Rino (armonica Umberto (tromba), Peppino (fisarmonica) Giovan ni (basso), FeLice (chitarra) Felice li o"izlario di . an2ada 18 n' 4 - Dicembre 2007 Costume ipico di anzada visiva delle fotografie, apprendi menti stori'ci ed ai preziosi sugge rimenti, d.elle nonne ed è costato, in ordi ne di tempo, ore ed ore di Lavoro certosino. 'Qualche parola va ora spesa sui tess I!l ti adoperati. Tutti in fibra naturale, come d'altra parte erano all'epoca rappresentata (da fine '800 agli anni trenta circa): tessuto di pura lana vergine per le gonne, bisso di cotone bianco per le camice, cotoiie grezzo per le sottogonne, corsetti in piquet di cotone; le tipiche rifiniture sono in pizzo dì cotone lavorato a mano dalle non ne e pizzo "va1lençienne" applic(lto anch'esso con ago, filo e mani esperte. Gli abiti sono poi completati dai grembi'uli in cotone di raso lavorato a mano il cui ricamo ricalca quello dello scialle, anch'esso accessorio tipico dell'abito, confezionato con j ersi, di pura la na. E per complementare il cjiladro è in cantiere ~a realizzazione di 2 abiti rapprese.ntanti il mondo maschile e il mOlido dei piccoli, così che si possa avere un'intera panoramica del vestiario dei nostri cittadini dei tem pi passati. w w .m al en co .it Non avendo un costume tipico rap presentativo del p3ese, l'Ammini strazione comunale di Lanzada ha pensato di realizzarne alcuni con l'aiuto della costumista Todesco Danila, vera "esperta" nel settore; la preziosa collaoorazione degli anziani del paese, Con i vari sug gerimenti coLt'l nell'archivio della memoria, unita al materiale foto grafico storico di proprietà deUa, Biblioteca comunale, ha aiutato la professionista a realizzare gEi splendidi abiti. Ogni minimo e spec1fico particoEare dei vestiti nasce da un minuzioso e approfondito studio Ghe l'esperta ha dovuto accostare alla memoria w ..•..•........••............••..•...........•••....•.• •............•.......•.•....•.• •..........•....•...•. •.....••.. Storia vera del tempo dii guerra Mio cugino Flori ndo partì dC! Ganda i li1 g,iovane età verso il fronte nell'anno 1939, Fu inviato dapprima sul versante del Monte Bianco e in seguito sul fronte Albanese. La vita al fronte era difficile, mancavano i viveri, il tempo era impietoso e c'era la malinconia perché si avvicinava. il Natale. Il giorno di Natale del 1942 fu uno dei, più duri perché non avendo rniente per sfa marsi furono costretti a far bollire una pelle di pecora per placare i morsi della fame. Trascorsi alcuni mesi fu catturato dai tedeschi e trasferito a Trento per poi essem in segu1ito deportato in Germania 'nei campi di concentramen to. La nette del 9 settembre 1943 FLorindo t,entò di fuggire scavalca ndo una recinzione ma i tedeschi lo videro e misero fine alla sua giovane vita fucilandolo. E' tuUora sepo~to a lirento. Angiolina Rossi ~ Filastrocca dei nostri nonni La pigrizia Le./, piglizia andò dI mercato ed un ((11)0/0 (;omprò mevco,giorno era .monato quando CI ca-rCLntornò. Accese ilfuoco, mise i'a6CJ1/a si -reàe:tte e riposò. Ed intanto (/ poco d pom il sole tramontò Id pigrizia senza (811(/ a letto se ne (/ndò. Angela Nana il 19 Sportiva Lanzada No~ì:ida;iQ di an.::ada S n° 4 - Dicembre 2007 Polisport' Valmal n co .it Nuoto, calcio, roller eski-roJl, queste sono le attività che propo niamo avalligiani eturisti. L'evento che ha concluso la stagione a006-2007 è stato il festeg giamento per i primi 10 anni di vita della Polisportiva Valmalenco svoltosi aVassalini il 2 giugno. Volendo meglio precisare gli anni di attività sono 18, infatti Ael gen naia 1989 Pietro Faldrini, Umbe rto Falatti, Bru no Cap itan i ed io, in concomitanza dell'apertura della piscina della Valmalenco demmo vita alla Valmalenco Nuoto con l'obbiettivo di avvicinare i malenchi a questa disciplina per loro nuova. Nel febbraio 19971a Valmalenco Nuoto fu trasf.ormata in Polispor Uva Valmalenco per poter ampliare la proprìa offerta ricreativa. Ripassando Questi anni non posso fare ameno di ricordare il primo anno di vita quando, con Pietro Faldrini nostro primo presidente scomparso prematuramente nel luglio 1997, allenavamo eaccom pagnavamo la nostra piccola squadra di nuoto (7-8 atleti) alle gare del circuito esi, ora siamo in 77. Oppure, sempre-nel 1997, Quando Luigi 80nternpi, grande ap passionato di calcio, diede vita al primo gruppo di pulcini per partecipare al campionato Figc di categoria. Altro periodo particolarmente intenso fu il 1999 quando, dopo una lunga trattativa con i dirigenti dell'AC Albosaggia, siamo riusciti a realizzare il sogno di un gruppo di malenchi di poter partecipare al campionato di lrI Categoria non più con l'Albosaggia ma ben la Polisportiva Valmalenco. La gioia della promozione in Il Categoria nel 2Q01 e la delusio ne della retrocessione nel 2003 hanno contribuito a far crescere l'attività del calcio all'interno del nostro sodalizio che ora conta più di 100 atle,ti suddivisi in ben 6 squadre che partecipano ai campionati provinciali Figc pulcini, esordienti, giovanissimi, III categoria e Csi. L'ultimo atto della dìversificàzìone delle nostre proposte è stato il 2006 quando Gjampietro Fanoni ha dato vita alla squadra di Ski-roll eha iniziato ad organizzare"'i corsi di Roller. w w w .m al en La Sportiva Lanzada compie i suoi primi trenta anni dalla sua nascita avvenuta una sera di fine Novembre del 19n. Il consiglio attuale per festeggiare questo avvenimento ha deciso di organizzare una serata per ricordare la storia della società nel corso della quale verran no premiati alcu ni atle ti. Passando alle attivita' svolte nella stagione 2007,si e' voluto dare continuita' alle varie discipline che il sodalizio da alcuni anni sta pQrtando avanti organizzando nel corso dell'anno 16 gare di vano genere tra cui figurano manifestazioni di atletica, di ciclismo. di sci d'alpinismo e alpino e di sci di fondo. Di particolare importanza mediaj:ica e turistica e' stata l'orga nizzazione della 6 edizione della SKYRACE VALMALENCO VALPO SCHIAVO valida come prova unica di Campionato Europeo di skyrunner; ai nastri di partenza più di 500 atleti rappresentati da più di venti nazioni e un cast di atleti di altissimo livello .In campo femminile la vittoria andava alla porta colori dello skyrunner San Pellegri no Angela Baronchelli. mentre in cam po maschile grandissimo Marco Oe Gasperi porta colori deLLa Forestale di Roma e' giunto solitario al traguardo riuscendo a staccare nei 30 km di percorso tutti glii avversari fermando il cronometro in 2h32'03" che e' il record del percorso. La Sportiva Lanzada ha da sempre un occhio di riguardo per i giovani, e per questo continua ,in collaborazione con la scuola elementare di Lanzada, il progetto di educazione aLLo sport che viene concluso con la gara finale di corsa campestre, non da trascurare sono anche gli aLLenamenti con la squadra di atletica e l'organizzazione dì manifestazioni riservate al settore giovanile quali le Olimpiadi a Pradasc,il campionato provinciale di staffetta a due elementi su strada e il campio nato regionale di Mountain Bike. La società ringrazia tutti quanti hanno contribuito alla rea lizzazione di questi avvenimenti. Per la stagione 2008 vi invito a visitare il nostro sito www. sportivalanzada.it dove troverete iL programma invernale ed altro notizie importanti. Il Presidente Nana Fabiano Novità 2007·2008 www.polvalmalenco.it Fabio Flematti eMario Pagni, dopo alcuni mesi di lavoro, lo hanno rimlOvato completamente. Vi troverete le immagini dei momenti più belli, le notizie. le novità. gli eventi e... Esso diventerà uno strumento importante per informare i nostri associati. Visitatelo e dateci i vostri consigli al fine di farlo crescere. NUOVO CAMPO DI CALCIO A11 Finalmente nel mese di settembre sono iniziati i lavori per la 1'ea lizzaziol1e del campo di calcio a11 che sarà finito nella primavera prossima. La splendida struttura con il fondo in sintetico sorgerà a Vassalini ci permetterà di programmare al meglio le prossime stagioni. Inollre la Valle potrà aumentare le sue proposte ricreative da offri re a resid enti etu risti. Un grazie particolare va, da parte della Polisportiva Valmalenco, agli amministratorl dell'Unione della Valmalenco che si sono im pegnati affinché il sogno sia diventato realtà. Mario Masa Presidente .it co en al .m w w w