Anno 3 numero 28 Marzo 2012 WEB WEBZINE ZINE Il Magazine della Knowledge Community House HRC SENZA CONFINI Il successo aziendale passa dalle politiche di Welfare KG Compensation & Benefit (pag. 3) Talent Audit: tra aspettative e realtà HRC Telepresence Meeting (pag. 4) Nuovi scenari nell’era degli smarthphone Incontro Pharma (pag. 4) Speciale Tavola Rotonda HRC sul Welfare (pag. 6 e 7) A un passo dall’International Meeting 2012 Vuoi approfondire le tematiche della Webzine e conoscere i contenuti sviluppati negli incontri di Knowledge Management? Sulla scrivania del capoeconomista della potente Goldman Sachs, Mr.Jim O’Neill, fanno bella mostra di sé quattro bandierine colorate ed inerti. Seppellite tra le scartoffie di un ufficio della Londra che conta, possono magari sembrare fuori posto, quasi fossero i rimasugli del compito di geografia di un alunno delle elementari, o più plausibilmente i souvenir a buon mercato di altrettanti viaggi in luoghi lontani ed esotici. In realtà, quelle bandiere raccontano una storia. Una storia interessante, per dirla tutta. Un racconto, soprattutto, che paradossalmente non riporta alla mente il passato di qualcuno, ma il futuro di tutti noi. Sono le bandiere del Brasile, della Russia, dell’India e della Cina. Questo è indiscutibile, separatamente parlando. Insieme, invece, sono una potenza: i BRIC. L’acronimo che O’Neill ha sagacemente coniato qualche tempo fa. E che sta cambiando il mondo. Ma quali sono gli assi nella manica delle economie emergenti? E quale specifico impatto stanno esercitando sull’Italia e sull’Europa? Avviamo con questo numero il focus approfondito che la Community ha voluto sviluppare sul tema dei BRIC. Un’indagine che ci porterà, quale ideale coronamento della nostra analisi, ad esaminare i trend in Aderisci alle attività promosse dalla Knowledge Community House: Gruppi interaziendali, HRC Web Tv, Call Conference, Question & Answer con il Network HRC. atto nel face-to-face tra le economie del prossimo futuro ed il mercato europeo nell’HRC International Meeting del prossimo 11 maggio 2012 a Roma. Buona lettura… Giordano Fatali Contatta i coordinatori delle aree dei Knowledge Group: Sara Arnone [email protected] Marco Gallo [email protected] Tel. 06.81915253 - 347.4495917 - 349.8774645 [email protected] Ufficio Stampa HRC Gli annunci di ricerca di personale delle aziende del Network HRC su CosmoJob Alessia Vincioni [email protected] Simone Petrelli [email protected] Annalisa Nicoletti [email protected] Tel. 06.81915247 [email protected] per info scrivi a [email protected] Le tue ricerche di personale il VENERDÍ alle 17:30 Segui la diretta: http://tg24.sky.it/tg24diretta.html Per visionare i materiali prodotti negli incontri: www.hrcommunityacademy.net 2 http://62.149.240.173:9080/web/guest/HOME Knowledge Community Compensation & Benefit Il successo aziendale passa dalle politiche di Welfare A Roma nuovo appuntamento della Community con il Knowledge Group Comp&Ben “Il successo aziendale passa dalle politiche di welfare”. Questo il posto al rango di elementi di differenziazione delle politiche retribuclaim dal quale ha preso avvio il nuovo appuntamento romano dei tive variabili legate al ruolo ed al merito, la politica retributiva era Direttori Risorse Umane e dei Compensation Manager dello scorso incentrata su un contratto nazionale in cui la questione stessa del merito veniva affrontata e gestita unicamente attraverso l’avanza9 febbraio presso la nuova sede di EMC Computer Systems Italia. La mattinata ha visto il coinvolgimento di Eleonora Rizzuto, Welfare mento di livello contrattuale e l’anzianità di servizio raggiunta. & Diversity Manager Region B HR Department di TECHNIP, e di Ro- Numerosi gli interventi registrati da parte della platea dei 40 tra sario Izzo, Responsabile Risorse Umane e Organizzazione di INFO- Direttori Risorse Umane e Compensation Manager presenti, che CERT che, in qualità di opinion leader, hanno rappresentato il loro hanno dimostrato viva curiosità e solido interesse nella nuova politica implementata da AXA MPS e basata sui fattori della performanpunto di vista sull’argomento. A dare il via alla giornata di lavori, gli interventi di Towers Watson ce, dei comportamenti e del sistema di branding. Fattori incrociabili Italia che, firmati da Nora Meli, Talent & Reward Rome Office in una matrice, quella del merito, che può essere orientata verso People Manager, e da Andrea Scaffidi, Benefit Senior Consultant, l’equità interna o la competizione esterna. hanno esposto il nuovo modello integrato di Reward e Talent Obiettivo della Direzione Risorse Umane di AXA MPS è stato l’istituManagement realizzato dall’azienda. Con la presentazione di un zione di una politica di riconoscimento del merito che fosse realelemento di novità in termini di sistematizzazione, copertura dei mente in grado di contemplare la totalità degli elementi presenti nel reward, mostrandosi al contempo gap presenti nei processi e, soprattutto, capacità di analizzare e t o t a l “diversamente”differenziante. Una mission felicemente compiuta comunicare all’interno dell’organizzazione i benefici prodotti. Un macro-modello che, dunque, vuole rispondere all’esigenza di grazie all’introduzione del modello Dual Path, capace di differenziasistematizzare i singoli – e sovente differenti – micro-sistemi presen- re i percorsi di carriera attraverso la definizione puntuale dei due ti nelle aziende, in particolare derivanti da operazioni di fusione ed ruoli di leadership track ed expert track. acquisizione, partendo in primo luogo dalla strategia propria all’a- A chiusura dell’incontro, spazio ai padroni di casa di EMC Computer zienda. Gli elementi fondanti di un modello integrato, ha spiegato Systems Italia (EMC²) che, attraverso l’intervento dell’HR Director proprio Nora Meli nella sua relazione, sono rappresentati da tre Nicola Pozzati, hanno condiviso con i presenti la propria best practidifferenti ed integrate parti: quella organizzativa (relativa alla popo- ce "Excellence@EMC“. lazione aziendale), quella delle competenze manageriali e compor- Nell’intervento, la storia di un programma di Reward&Recognition tamentali (che devono essere coerenti con i valori aziendali), e quel- che, basato sulle performance e sull’anzianità aziendale, ha preso avvio dal rilevamento dell’importanza di promuovere una cultura la che contempla la segmentazione (rispetto alle carriere). Ma il cuore del modello, ha proseguito, è costituito dai processi e da dei riconoscimenti e delle celebrazioni della popolazione aziendale. tutti gli strumenti a supporto di essi e per questo ancor più collegati Insight di successo che ha impattato direttamente sulla motivazione al ciclo di vita dei dipendenti. Da sottolineare l’aspetto relativo ai dei collaboratori, rendendo ogni risorsa protagonista e fautrice della risultati in termini di ritorno di investimento. Il modello presentato premiazione di un collega, conferendo a ciascuno la possibilità di consente infatti precise operazioni di misura attraverso l’utilizzo di “votare e premiare” in merito a fattori di Innovation, Passion and appositi indicatori che, da un lato, permettono di valutare l’outco- Success. me della Direzione Risorse Umane a livello di performance e, dall’al- Il tema del welfare aziendale, come rilevato nella giornata, sta entro, rendiconta il valore percepito dai dipendenti rispetto al servizio trando con veemenza nell’agenda delle priorità dei Direttori Risorse Umane, andando a configurarsi sempre più al pari di una leva straofferto dalla medesima Direzione. Andrea Scaffidi ha invece posto l’accento sulla specifica modalità di tegica per promuovere processi di motivazione ed identificazione configurazione delle politiche di welfare aziendale all’interno dello dei dipendenti con l’impresa al fine di ottenere un’adeguata produtstesso modello. Un processo, questo, sviluppatosi a partire da una tività. decisa parola d’ordine: adottare politiche in grado di migliorare il Uno spunto di valore per il nuovo appuntamento della Community benessere delle persone, aumentandone al contempo la produttivi- di Compensation&Benefit, previsto per il prossimo 24 aprile sulla tà. E traducendo il tutto in successo aziendale. Un imperativo ancor piazza milanese. più pressante considerato come, sovente, nelle organizzazioni manchi un livello di personalizzazione da parte dell’offerta aziendale. La giornata è proseguita con l’intervento di Maurizio Audizi, HR Director AXA MPS, che ha presentato l’approccio “Dual Path” adottato dalla sua azienda. La necessità di costruire un nuovo modello per le politiche retributive e di carriera è derivata principalmente, 9 febbraio 2012 ha spiegato, dalla compresenza di differenti culture aziendali ed Roma - EMC Computer Systems Italia approcci alle politiche di gestione delle risorse umane, a loro volta Marco Gallo eredità dell’avvenuta join venture tra una realtà produttiva italiana [email protected] ed una francese. Prima della ridefinizione dell’approccio, che ha3 Talent Audit: questione di gap tra aspettative e realtà HRC in Telepresence Meeting tra Milano, Roma, Londra e Bruxelles Costruire una roadmap per il potenziale futuro, identificare i nuovi talenti in pipeline, potenziare i key roles. Questi alcuni dei topics del nuovo ed ultimo appuntamento con l’HRC – Cisco Systems Telepresence tenutosi il 7 marzo scorso tra Milano, Roma, Londra e Bruxelles grazie al supporto tecnologico di Cisco Systems. Soluzione che si conferma in grado di offrire ad HR Director ed HR Manager del network occasioni d’incontro in una modalità di collaboration innovativa, coinvolgente e particolarmente efficace per la costruzione di sessioni di benchmarking su temi di carattere strategico per la gestione delle risorse umane, come il Talent Audit. Al centro della round table, una domanda per tutte: Possono i modelli di valutazione del potenziale essere una delle strategie di risoluzione delle attuali difficoltà organizzative in ambito HR? Inaugurata dall’apertura di Giordano Fatali, Presidente di HRC, la Telepresence si è pregiata dell’open speech di Ray Glennon, Market Solutions Manager Shl con il contributo a seguire, nel benchmark speech di alcune delle più importanti aziende nazionali ed internazionali appartenenti alla Community. Tra queste il contributo di Giulio Natali, HR Director International di Plastipak, che ha rappresentato il proprio modello di analisi del talento a partire da un paradigma che intreccia la Valutazione della Performance e la Valutazione del Potenziale. La ricerca del “talento giusto” parte dalla capacità di analizzare nel modo corretto i dati a propria disposizione, in particolare attraverso un global benchmark che identifichi correttamente gli strumenti a disposizione e le strategie necessarie per ovviare agli ostacoli che la crisi attuale mette in atto. Anche dove le realtà aziendali hanno esigenze molto specifiche c'è bisogno di riconoscere i trend del proprio settore o di confrontarsi con realtà simili per di- mensione e mission. In particolare, mettere in campo una ricerca all'interno dell'organizzazione delle risorse talentuose vuol dire affrontare momenti di gestione del rischio e di forte cambiamento come quelli odierni, laddove l'unico driver che regola le decisioni oggi è il conto economico. In molte aziende della Community i cardini del talento, l'high learning agility e la volontà di crescere, si misurano attraverso la messa a frutto della motivazione e delle skill professionali più rare. Un talento oggi può essere la risorsa su cui puntare, perché in grado di guidare la “nave” organizzativa durante una tempesta economica come quella attuale e portando la rotta verso climi più miti. Tutte le aziende hanno infatti un prototipo di “talent star”, la risorsa in assoluto più utile e aderente agli obiettivi organizzativi, ma trovarla o ri-trovarla diventa, in questa fase storica del management, la scommessa dell'HR. Alcuni quesiti rimangono ancora aperti al confronto: una volta che abbiamo raccolto le informazioni utili, siamo in grado di analizzarle correttamente ed utilizzarle? La misurazione è infatti la chiave, ma solo l'inizio di un lungo processo. 7 marzo 2012 Milano - Roma - Londra - Bruxelles Cisco Systems Italy Giulio Beronia [email protected] Nuovi scenari per il settore pharma nell’era degli smartphone E-Marketing ed E-Detailing finalizzati allo sviluppo della forza vendita In uno scenario in cui il mercato impone alle aziende del settore farmaceutico maggiore competitività ed efficienza, come è possibile bilanciare innovazione e contenimento dei costi? In che modo si attivano i processi di cambiamento dei modelli organizzativi funzionali a cavalcare un mercato che ha smarrito i suoi punti di riferimento? Questi sono gli interrogativi discussi durante l’ultimo appuntamento del gruppo di settore Pharma, svoltosi il 7 febbraio 2012 presso la sede romana di Daiichi Sankyo. I Direttori del Personale presenti all’incontro hanno supportato il benchmarking presentando la loro esperienza sul tema dell’E-Marketing e l’E-Detailing come nuovi strumenti tecnologici finalizzati allo sviluppo della forza vendita e del business. È opinione comune, infatti, che si stia verificando un reale passaggio dalla monocanalità alla multicanalità dei mezzi di comunicazione in cui gli smartphone, i tablet ed i social network segnano una nuova era verso metodi e sistemi non convenzionali che rappresentano un diverso vantaggio competitivo. La vicinanza delle Direzione Risorse Umane con quella di Business si fa sempre più forte ed il marketing farmaceutico è deciso a mettersi in discussione al fine di potenziare le opportunità che il mercato, anche in un momento di difficoltà, continua a offrire. Le certezze che il settore aveva costruito nel tempo sono oggi soggette a trasformazioni in cui le regole del gioco non sono più le stesse. 7 febbraio 2012 Roma - Daiichi Sankyo Michela Tina Romita [email protected] 4 La Voce della Community Il recruiting nelle "Lean Company" .... cambiare per rimanere vincenti a cura di Renato Tenneriello Human Resources Director, Italy & Greece Goodyear Dunlop Tires Il ruolo delle Direzione Risorse Umane, nel corso dell’ultimo decennio, è profondamente cambiato evolvendo da funzione con forte vocazione amministrativa a “partner” riconosciuto del Business, un termine da “addetto ai lavori” che significa facilitatore dei processi di crescita e sviluppo dell’organizzazione e dell’azienda stessa. Il contesto in cui ci viene chiesto di esercitare questa funzione è sempre più sfidante, a causa di un quadro economico e sociale in evidente difficoltà e in presenza di un mercato del lavoro sempre più esigente, dove aumenta la richiesta di professionisti che siano in grado non solo di assumersi le proprie responsabilità, ma anche di sfidare costantemente lo status quo attraverso innovazione e creatività, professionisti insomma che accettino con entusiasmo e versatilità le sfide che il mercato costantemente propone. Ci viene chiesto di creare e diffondere all’interno dell’azienda una cultura che spesso però fatichiamo a ritrovare con i nostri partner/fornitori di servizi con i quali stringiamo collaborazioni (selezione, sviluppo, formazione, ecc. ecc.) trovandoci così a fare da “ammortizzatore” sempre più sollecitato. Nella cosiddette “Lean Company” questa esigenza diventa ancora più forte in quanto assumere la persona giusta, al posto giusto e nei tempi giusti assicura continuità nella resa del servizio, nel conseguimento degli obiettivi prefissati e nella preparazione dei piani di successione. Ma come fare a non creare discontinuità in presenza di ritmi sempre più incalzanti? Come fare a rompere gli schemi di un processo di selezione ancora radicato su paradigmi non più applicabili? Come accorciare i tempi della selezione e sfidare lo status quo del mondo della consulenza ancora troppo ancorato, nei fatti più che nelle parole, a schemi desueti e condizioni di collaborazione professionale che non convergono con gli obiettivi che una moderna azienda persegue nel suo quotidiano (esclusività del mandato, definizione di SLA legati alle performance, ecc.)? Faccio un esempio. Molte aziende quotate in borsa vivono sui risultati della così detta trimestrale, un appuntamento importante e delicato nella comunicazione verso i propri stakeholder, azionisti e media, con forti impatti economici. Novanta giorni, un quarto dell’anno che spesso è un periodo di tempo non sufficiente per selezionare e portare in casa un candidato… è plausibile? Come fare a colmare l’evidente gap che separa le necessità aziendali dal mercato della consulenza in ambito di selezione? In Goodyear Dunlop Italia ci stiamo provando attraverso un progetto che prevede la ridefinizione del processo: un’attenta e profonda analisi del fabbisogno interno, un’analisi comparativa di quello che oggi il mercato offre, per arrivare a definire nuove regole del gioco su cui innestare importanti collaborazioni con fornitori che siano in grado di mettersi in discussione, raccogliendo la sfida di un mercato (quello della selezione) che a nostro avviso ha sempre più la necessità, nei fatti, di aderire alle esigenze di aziende che si muovono e operano in contesti articolati, con una forte competitività, dove il fattore tempo rimane una variabile assolutamente vincolante. Cambiare modello per non subire, cambiare modello per innovare con creatività, cambiare per rimanere competitivi. Cambiare per rimanere vincenti! La Voce della Community Aspettando l’HRC International Meeting 2012 Collabora anche tu! Condividi riflessioni, progetti, best practices in versione BRIC Invia il tuo contributo o richiedi informazioni a [email protected] 5 SPECIALE TAVOLA ROTONDA HRC sul Welfare: Le prospettive tra rigore, equità e crescita Bologna 20 febbraio 2012 - All’interno dell’Auditorium Ducati della sede DUCATI MOTOR HOLDING di Bologna, location di assoluto prestigio ed icona eccellente del Made in Italy, HRC Academy ha dato concreta realizzazione ad un nuovo ed importante appuntamento tra mondo istituzionale e management delle risorse umane. E proprio come accadde 5 anni fa, in occasione della “2° Tavola Rotonda HRC” tenutosi in Sardegna nel 2007, di nuovo insieme per parlare di lavoro e sviluppo, nell’ambito della Tavola Rotonda HRC sul Welfare, si sono ritrovati con la Community: Cesare Damiano, al tempo Ministro del Lavoro e oggi Deputato della Repubblica Commissione Lavoro, Roberto Maroni Deputato della Repubblica Commissione Affari Esteri e Tiziano Treu Senatore della Repubblica e Vicepresidente Commissione Lavoro. Non sembrano essere cambiati i temi da affrontare, così come la matassa della questione lavoro non pare sia riuscita ancora a districarsi per aprirsi ad una vera e concreta evoluzione. Aperti al confronto per tentar di far chiarezza sugli aspetti più ambigui, i tre ex-ministri hanno accolto di buon grado domande e suggestioni proposte da un panel di autorevoli opinion leader, parte di una più nutrita platea di Direttori Risorse Umane, HR Manager e Amministratori Delegati. Tra questi a far gli onori di casa Gabriele del Torchio, Amministratore Delegato Ducati Motor Holding. alcuni tra i maggiori esperti dell’Executive Search: Paolo Damia Managing Partner TREVISEARCH; Patrizia Fontana Partner CARTER & BENSON; Gabriele Ghini Partner HEIDRICK & STRUGGLES; Marcello Marcellini Partner AMROP; Massimo Picca Partner ERIC SALMON & PARTNERS e Gianluca Raisoni Partner SPENCER STUART. A cinque anni da quell’inedito incontro, da un’atmosfera estiva ad una decisamente invernale, abbiamo approfittato di questa nuova occasione per scoprire qualcosa in più di noi, ma non solo. Cesare Damiano, Deputato della Repubblica Commissione Lavoro: “Cinque anni sono lunghi ed è capitato di tutto. Purtroppo siamo passati da una situazione in cui l’Italia cresceva ad un’altra in cui l’Italia non cresce più. A differenza di questo HRC è cresciuta e credo questo sia un fatto da riconoscere. E’ una realtà dinamica ed io mi auguro che da questi incontri scaturisca quello che pare essere il vostro punto di riferimento: una valorizzazione forte delle relazioni sindacali, delle relazioni umane e delle risorse lavoro all’interno delle imprese”. Roberto Maroni, Deputato della Repubblica Commissione Affari Esteri: “HRC Lavora bene e riesce a riunire realtà importanti del mondo delle imprese in Italia. Gli incontri HRC con le Istituzioni, come quest’ultima Tavola Rotonda sul Welfare, sono molto utili in primo luogo per noi, perché raccogliamo feedback dal mondo delle imprese sui problemi reali. Oggi per esempio abbiamo discusso tanto di Articolo 18 e abbiamo Ad intervenire sul tema “Il futuro del lavoro tra scenario lo- sentito che è una questione che interessa molto poco le imprese”. cale e nazionale”: Gabriele Belsito Direttore Risorse Umane UNIEURO; Fausto Bacchini, Direttore Risorse Umane AEFFE; Tiziano Treu, Senatore della Repubblica e Vicepresidente Giuseppe Santella Direttore Risorse Umane e Org. di Gruppo Commissione Lavoro: “HRC è un gruppo molto attivo e consaUNIPOL; Alessio Tintori Direttore Risorse Umane COMER IN- pevole dell’importanza e decisività dei problemi legati al tema DUSTRIES e Luigi Torlai Direttore del Personale DUCATI lavoro . C’è voglia di innovare e anche abbastanza convinzioMOTOR HOLDING. Rinnovato poi l’appuntamento con l’Os- ne che le riforme importanti non riguardano solo cambiamenservatorio HR, inaugurato nell’“HRC Winter Meeting 2012” ti di qualche legge, sebbene utile, ma riguardano soprattutto lo stimolo dell’occupazione e della qualità. E quindi mi pare dello scorso gennaio presso il nuovo Juventus Stadium di Toriche quello di HRC sia un atteggiamento molto realistico”. no. Al centro della riflessione, questa volta, “Il ruolo dell’HR Director in un Welfare in forte evoluzione” rappresentato da 6 IL FUTURO DEL LAVORO IN ITALIA E IN EUROPA Bologna - Auditorium Ducati Motor Holding Gabriele Del Torchio, Ad DUCATI MOTOR HOLDING Official Sponsor: Carter & Benson, Monster.it, Trovolavoro.it Event Partner: Addv.it da sinistra: Alessio Tintori, Direttore Risorse Umane COMER INDUSTRIES; F. Bacchini, Direttore Risorse Umane AEFFE; G. Santella, Direttore Risorse Umane e Org. di Gruppo UNIPOL; Luigi Torlai, Direttore del Personale DUCATI MOTOR HOLDING e G. Belsito, Direttore Risorse Umane UNIEURO 7 Spotlight on... I benefici del Corporate Wellness Come il Wellness può migliorare la competitività dell’azienda a cura di Marco Baccanti Health Business Development Director Technogym SpA In questo modo ha potuto contribuire fattivamente ai lavori, seguendo tutte le riunioni con le più blasonate multinazionali globali. Per la Workplace Wellness Alliance, la parola Wellness significa essenzialmente combattere gli stili di vita nocivi dei dipendenti: sedentarietà, errata alimentazione, stress e abuso di sostanze come tabacco, alcool o psicotrope. Le prassi dei programmi di corporate wellness prevedono tipicamente l’accesso a palestre aziendali allestite negli ambienti di lavoro, attrezzi particolari disponibili nelle aree caffè, nelle lobby e nelle sale riunioni: provate a rimuovere le sedie da una sala riunioni e sostituirle con attrezzi come bike o balls e vedrete che l’attenzione sarà molto maggiore e la qualità delle decisioni ne gioverà moltissimo. Molte aziende mettono a disposizione dei dipendenti dispositivi per rilevare l’attività fisica svolta nell’arco della giornata e confrontarla con il livello adeguato, in modo da motivare il processo di behavioral change in modo spontaneo. In un contesto come quello italiano, privo di risorse naturali e caratterizzato da costi fissi considerevoli per via dell’elevata qualità dei servizi e delle tutele sociali, l’unico asset su cui contare per creare valore e mantenere la competitività è la qualità, la creatività e la produttività delle risorse umane. Ma quello delle risorse umane è un asset delicato e facilmente influenzabile da vari fattori interni ed esterni all’azienda. Sono frequenti gli esempi di aziende di successo che hanno subìto rapidi declini a causa di errori di leadership provocando quindi un crollo nella motivazione e nella produttività delle risorse umane. Altresì noti, viceversa, gli esempi di crescite e di performance assolutamente eccezionali ottenute a parità di perimetro di mercato e prodotto solo grazie ad una rinnovata capacità di stimolo e di convogliamento dell’energia e della creatività delle stesse risorse umane. Ma quali sono le leve che il management di una moderna organizzazione aziendale è in grado di governare ed influenzare per garantire un team motivato, creativo e produttivo? Domanda vitale questa, la cui risposta vale letteralmente una fortuna. Non c’è da meravigliarsi che su questo tema si sia lavorato moltissimo, coinvolgendo psicologia, medicina, economia e molte altre tipologie di studi, creando così una nuova disciplina conosciuta come “corporate wellness” o “workplace wellness”. Tra le molte organizzazioni che si sono maggiormente interessate al tema, un posto di rilievo lo ricopre il prestigioso World Economic Forum che ha creato la Workplace Wellness Alliance, coinvolgendo, in frequenti riunioni finalizzate alla definizione di prassi per promuovere il Wellness presso i dipendenti, il top management di un centinaio tra le maggiori corporation del globo. Uno degli indiscussi leader del Wellness a livello globale è l’azienda italiana Technogym (‘The Wellness Company’) il cui fondatore Nerio Alessandri, quasi 20 anni fa, ne ha coniato di fatto il termine, fondendo il concetto di “Wellbeing” con quello di “Fitness”. Nonostante non appartenga alla categoria delle multinazionali con fatturati superiori ai 5miliardi di dollari, condizione necessaria per accedere all’esclusivo World Economic Forum, Technogym è stata cooptata nel Leadership Board della Workplace Wellness Alliance sin dalla sua costituzione. Il ritorno degli investimenti in programmi di corporate wellness è stato oggetto di ricerche che ne hanno misurato l’effetto su produttività, riduzione dell’assenteismo e riduzione dei costi dei canoni di assicurazione medica. É dimostrato che ad ogni dollaro investito in corporate wellness corrispondono 4 dollari di risparmio oggettivo. Impossibile, invece, misurare altri benefici del corporate wellness come l’attrattività e la ritenzione dei talenti, la riduzione del “presenteismo”, il morale e la creatività del team, maggiori nelle persone fisicamente più attive grazie alle endorfine generate durante l’esercizio fisico. Il forte cambiamento culturale è in atto a livello internazionale e ha comportato un crescente coinvolgimento di Technogym come partner globale di gestione del corporate wellness presso importanti multinazionali. Alla luce dei temi qui trattati vi invitiamo a partecipare all’ HRC International Meeting che si terrà a Roma l’11 Maggio, che vedrà la partecipazione del Presidente Nerio Alessandri, protagonista di una interessante intervista sui temi del corporate wellness. 8 The Story of the Times by Gillian Tett (Financial Times) It was a simple mental prop. The bolder move was to predict – publicly, and in Goldman‟s name – that by 2041 (later revised to 2039, then 2032) the Brics would overtake the six largest western economies in terms of economic might è […] representing the pillars of the 21st-century economy. In the past decade, Bric has become a near ubiquitous financial term, shaping how a generation of investors, financiers and policymakers view the emerging markets: companies ranging from Nissan to media group WPP have developed Brics business strategies; several dozen financial institutions now run Brics funds; business schools have launched Brics courses; and this April Phillips de Pury will be holding a Brics-themed auction. “The Brics concept … that [Goldman Sachs chief economist Jim] O‘Neill created … has become such a strong brand,” says Felipe Góes, adviser to the mayor of Rio de Janeiro, who is organising the first Brics think-tank. By creating the word Brics, O‘Neill has redrawn powerbrokers‟ cognitive map, helping them to articulate a fundamental shift of influence away from the western world. And if you believe that the way humans think and speak not only reflects reality, but can shape its future path too, then this Brics tag has itself come both to reflect and drive the change – albeit from some unlikely beginnings. The rise of the non-western world The way O‟Neill, 52, tells the tale of how he developed the Brics – and he is a born raconteur – starts, a touch melodramatically, on the day terrorists flew aircraft into the World Trade Centre and Pentagon, killing thousands of people. The son of a postman, O‟Neill grew up in south Manchester, where he studied at the local comprehensive (Oasis‟s Noel and Liam Gallagher were pupils there too, albeit later) and spent much of his time playing football. After school, he decided to study at Sheffield University, partly because it offered easy access to watch Manchester United. (Today, he has a season tickets at Old Trafford, and leaves spare tickets behind the bar at a local pub, for childhood friends to use.) During his time there, between “getting drunk and playing football”, O‟Neill discovered a passion for economics. And after completing a doctorate in the subject, he worked as a foreign exchange analyst at a series of City banks, eventually joining Goldman in 1995 as co-head of economics. In the summer of 2001, Gavyn Davies, O‟Neill‟s highly respected cochief, announced his departure – leaving O‟Neill the sole leader, and under huge pressure to perform. “I thought: “Oh my god, I have got to put my imprint on this department,” he recalls. “I was searching for a theme and a new idea.” Inspiration came – a bittersweet gift. On September 11, as the first aircraft approached the Twin Towers, where he had delivered a lecture a few days earlier, O‟Neill was hosting a global video conference call. Halfway through, the New York faces vanished from the screen. O‟Neill later learnt the staff had been safely evacuated from their offices, but he still reeled in shock at the events. In the days that followed, his mind began to whir. As a foreign exchange analyst, O‟Neill had always been a passionate advocate of globalisation, and was fascinated by the rising power of Asia. And to him, the horror in Manhattan was a powerful demonstration of exactly why the non-western world was starting to matter more and more – albeit in a negative way. However, O‟Neill also believed – or hoped – that this shift in power could be seen in a more positive sense, too. “What 9/11 told me was that there was no way that globalisation was going to be Americanisation in the future – nor should it be,” he says. “In order for globalisation to advance, it had to be accepted by more people … but not by imposing the dominant American social and philosophical beliefs and structures.” In practical terms, O‟Neill decided, that meant economists had to look more closely at how nonwestern economies could wield more power in the future. As he scoured the globe, he became increasingly fascinated by four countries: Brazil, India, Russia and China. In one sense, the four seemed disparate, separated geographically and culturally; they had never acted as a bloc in any way, never conceived of themselves as a unit. Yet what they all shared in 2001 were large populations, underdeveloped economies and governments that appeared willing to embrace global markets and some elements of globalisation. To O‟Neill, these characteristics made them natural sisters: they all had the potential for rapid future growth. Excited, he tried to work out how to label this bunch. Since China was easily the largest, it made sense to put its name first. “Lloyd Blankfein [Goldman Sachs‟s chief executive] always teases me about it – he says I should have called the group the Cribs,” O‟Neill recalls. But O‟Neill thought that a word linked to babies would seem patronising. So on November 30 2001, he launched his Big Idea: Goldman Sachs‟s Global Economic Paper #66, “Building Better Global Economic Brics”. He predicted, soberly, that “over the next 10 years, the weight of the Brics and especially China in world GDP will grow” – and warned, perhaps a little less soberly, that “in line with these prospects, world policymaking forums should be reorganised” to give more power to the group he had now dubbed Brics. 9 The Story of the Times Back to reality Welcome to Briclife The paper immediately sparked interest among Goldman Now another Brics-related phenomenon is emerging. In the Sachs‟s corporate clients, particularly those already selling – early years of Bric-dom, the four countries chosen by O‟Neill or trying to sell – consumer products to the emerging had different reactions to the designation. There was delight markets. “I found the Bric thing fascinating right from the in Russia, bafflement in China, cynicism in Brazil and start,” says Martin Sorrell, chief executive of WPP. “It tapped indifference in India. Now, the countries are using the idea to into what we had been already discussing.” But to many forge tentative links in reality – not just the world of investors and bankers – including some inside Goldman Sachs investment ideas. In May 2008, Russia hosted the first formal – it all seemed rather fanciful, particularly given that Bric summit, a meeting of Bric foreign ministers in countries such as Brazil had recently experienced Yekaterinburg. In July 2009, it followed this with a formal hyperinflation. “When I first spoke at a big group in Rio [after gathering of all four Bric heads of state. As meetings go, these the paper was published], it was to around 1,000 investors were symbolic, not substantive. Although the four countries from all of Latin America,” recalls O‟Neill. “The guy who was discussed how they could better co-ordinate their affairs to introducing me whispered in my ear as he went to the gain greater influence – and seek alternatives to the dollar – podium, „we all know that the only reason the B is there is they did not agree any tangible steps. But this year in the because without it there is no acronym.” But O‟Neill kept early summer, the four countries will meet again, this time in discussing the concept with colleagues and in 2003 his team Brazil. In anticipation, the Brazilian authorities are produced the next offering: a paper called “Dreaming with establishing a group of academics and a formal think-tank to Brics: The Path to 2050”. It boldly declared that by 2039 the brainstorm how to develop the Brics agenda. As part of that, Brics group could overtake the largest western economies in they plan to host a conference next month in Rio – with the scale. “The list of the world‟s 10 largest economies may look participation of O‟Neill himself. McKinsey, which has used a quite different in 2050,” it said. That prediction launched version of the Brics concept in its consulting strategy, will also O‟Neill‟s team into what he calls Briclife. Within days, be involved. It might seem ironic that the four countries Goldman economists were flooded with e-mails from would choose a term created by an American bank to define executives at companies ranging from mobile telecoms group themselves but it is not unprecedented. When countries such Vodafone to miner BHP Billiton to Ikea and Nissan. By luck – as India first developed their sense of national identity and or insight – O‟Neill had produced this tag just as many rebelled against the British – or when Soviet republics such as western businesses were trying to hone their strategies to sell Uzbekistan developed a similar nationalism – they did so products to the non-western world, or to use regions such as using the borders that had also been imposed, artificially and China as a manufacturing base. And in a world where arbitrarily, by an outside power. When the cognitive map is corporate boards face information overload, Brics suddenly redrawn by a dominant power – even in the world of provided executives with a snappy way of discussing strategy. marketing and investment bank “spin” – it tends not to be Better still, unlike phrases such as “emerging markets” or erased so much as appropriated. “Is there much evidence “developing world”, Brics did not sound patronising, or that the Brics countries are collaborating today in practical unpromising; it was neutral, strong, politically correct. Soon terms?” O‟Neill asks. “Not really, no. But that could change in rivals, such as HSBC and Deutsche Bank fund unit DWS, were the future – you look at how Brazil supplies commodities launching dedicated investment funds marketed under the which China needs … or the fact that they all have quite label of Brics. “We asked our lawyers if we could trademark similar ideas about how to manage their economies.” Or as the word Brics, but they said not – apparently it‟s not a Felipe Góes, the Brazilian official in Rio charged with setting product,” O‟Neill recalls. Steadily, the brand spread, taking up the world‟s first Brics think-tank, says: “It is somewhat on a life beyond Goldman. Initially, most hedge funds ignored ironic [that we use the word Brics] … but that reflects the fact the concept as marketing hype. But as investors began to that in the modern world it is people like Goldman Sachs and purchase assets specifically linked to the rise of Brics, the McKinsey who have the resources and minds to develop hedge-funders recognised that the way that China, say, was ideas.” Indeed, what makes a large institution such as making cars could affect demand for Brazilian copper. New Goldman so influential these days is not simply its trading correlations were developing in asset prices, amid strong acumen and political connections, but also its ability to invest investment flows (since 2003, the Brics stock markets have heavily in what bankers sometimes call “thought-leadership”, risen from 2 to 9 per cent of global market capitalisation, and by funding analysis and ensuring it is read around the world. O‟Neill forecasts they will represent almost 50 per cent of global market capitalisation in 2050). 10 11 Save the Date Calendario 2012 Giovedì 19 APRILE Knowledge Group Interaziendale FORMAZIONE, SVILUPPO E ORGANIZZAZIONE Kraft Foods Italia MILAN Martedì 24 APRILE Knowledge Group Interaziendale COMPENSATION & BENEFIT SIA MILANO Venerdì 11 MAGGIO HRC International Meeting 2012 BRIC & EUROPE Palazzo della Cancelleria ROMA Nella Community sono state formulate queste richieste. Rispondi e partecipa anche tu! [email protected] QUESTION TIME… Le domande del mese Libretto formativo del cittadino Avremmo necessità di confronto in merito al tema del ‘Libretto formativo del cittadino’ previsto dall'articolo 2, comma 1, lettera i), Decreto Legislativo, 10 settembre 2003, nr. 276. Ci sono delle esperienze in merito già attive in azienda? Con quali modalità è stato implementato? Ci sono, in particolare, esperienze di introduzione e gestione del libretto formativo in aziende con sede in Abruzzo? Permessi L.104 Vorrei sapere come si comportano i colleghi di amministrazione della Community per i permessi relativi alla L.104. Nello specifico mi serve sapere se per la concessione del permesso e per il recupero contributivo attendono l’autorizzazione dell’Inps o se tengono conto della sola lettera di richiesta protocollata dall’Istituto. Norme diritto al lavoro dei disabili (legge 68/1999 e s.m.i) e nuova normativa compensazione territoriale “automatica” (art 9 della legge 148/2011) Vi sottopongo il caso di un’azienda privata che ha in forza personale presso più unità produttive, ubicate in province/regioni diverse. Se presso nella provincia A abbiamo una vacancies di n° disabili mentre non ne presso la provincia B, ma per comprovate esigenze organizzative, abbiamo la necessità di assumere con gradualità in eccedenza presso la provincia B, possiamo stipulare con la provincia B una convenzione impegnandoci alle assunzioni delle n° unità in vacancies presso la provincia A? Così facendo si realizza la compensazione territoriale automatica, di cui all’art 9 della legge 148/2011? Vuoi essere protagonista agli eventi della Community in qualità di relatore o opinion leader? Vuoi scrivere un articolo per l’HRC Webzine? Vuoi scrivere un libro per la Collana HRC - FrancoAngeli? Compila il form HRC for YOU presente sull’home page del sito HRC: http://www.hrcommunityacademy.info/sondaggi/hrc4you.asp 12