Università degli Studi di Perugia Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Sezione di Medicina Legale e di Medicina Specialistica dello Sport (Direttore: Prof. Mauro Bacci) INIDONEITÀ ALLE MANSIONI: PROBLEMATICHE NELLE COMPETENZE DEI COLLEGI Luigi Carlini Sezione di Medicina Legale Università di Perugia, Sede di Terni MEDICINA LEGALE DELLE IDONEITÀ IDONEITÀ LAVORATIVE IDONEITÀ EXTRALAVORATIVE MEDICINA LEGALE DELLE IDONEITÀ LAVORATIVE MARE MAGNUM NORMATIVO STRUMENTI DI ORIENTAMENTO E COMPRENSIONE FONTI NORMATIVE Pensione di inabilità dei dipendenti pubblici Sistema di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori e dei luoghi di lavoro Istituto della dipendenza da causa di servizio Istituto del collocamento lavorativo obbligatorio ope legis del disabile Sistema di tutela dell’ invalidità civile e handicap Sistema di tutela per infortuni sul lavoro e malattie professionali Sistema di tutela dell’invalidità/inabilità dei lavoratori privati Normative varie, proprie di specifici ambiti di lavoro autonomo e dipendente GIUDIZI MEDICO-LEGALI DI IDONEITÀ AL LAVORO O AL SERVIZIO 1. PREASSUNTIVI PER SOGGETTI SANI 2. PREASSUNTIVI PER SOGGETTI DISABILI 3. IN COSTANZA DI RAPPORTO DI LAVORO PER SOGGETTI DIVENUTI INVALIDI IDONEITA’ LAVORATIVA - - Concetto complesso su cui interagiscono diversi fattori: Significato “dinamico” del lavoro; Evoluzione sociale e culturale; Fattori socio-economici; Orientamento giuridico; Fattori ambientali. IDONEITA’ LAVORATIVA FONTI DI DIRITTO La valutazione dell’idoneità psicofisica al lavoro deve rispondere ai principi contenuti negli articoli 32 e 38 della Costituzione, garantendo un equilibrio tra il diritto alla salute e il diritto al lavoro e tra quest’inabilità, evitando al tempo stesso che l’attività lavorativa comporti un dispendio eccessivo di energie o una usura psico-fisica abnorme. IDONEITA’ LAVORATIVA NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE - - - Giudizio problematico: proliferazione incontrollata di norme; non univoca interpretazione delle stesse; persistenza di concetti medico-legali virtuali; correlazione con benefici conseguenti al riconoscimento da causa di servizio di infermità e lesioni; persistenza di difformità procedurali; assenza di armonizzazione con gli ambiti di sorveglianza sanitaria e di prevenzione. GIUDIZIO DI IDONEITÀ / INIDONEITÀ AL LAVORO O AL SERVIZIO BASI METODOLOGICHE E LESSICO MEDICO-GIURIDICO IDONEITA‘: è il possesso dei requisiti per l'espletamento di una determinata attività. E' necessariamente un giudizio relativo. ABILE: in grado di fare qualcosa perché idoneo, ma anche perché ha appreso, ha acquisito capacità, esperienza, competenza, bravura tecnica, perizia (dal latino habilis: che si può usare). INVALIDITÀ: è un giudizio assoluto riferito esclusivamente all'entità ed alle ripercussioni della menomazione psicofisica. INABILITÀ: E' la perdita della capacità di svolgere una attività lavorativa. In relazione al tempo (cioè alla sua durata) può essere temporanea o permanente. In relazione al pregiudizio della capacità lavorativa, può essere assoluta o relativa. DISABILITÀ: colui che manca di alcune capacità: “diversamente abile". E’ un concetto integrato medico-sociale, fondato sul concetto di “partecipazione” e sulla valutazione in chiave positiva del “funzionamento globale” del disabile. VALIDITÀ: integrità ed efficienza psico-somatica dell’individuo allo svolgimento di una qualsiasi attività lavorativa ed extralavorativa (Gerin); l’individuo è esente da controindicazione a svolgere qualsiasi attività. concetto assai vicino a quello di …. SALUTE: stato di benessere psichico, fisico e sociale, che non consiste soltanto in un’assenza di malattia o infermità (O.M.S.) correlabile al negativo con quello di …. DANNO BIOLOGICO: alterazione della integrità ed efficienza somato-psichica, sia temporanea che permanente, con modificazione peggiorativa dello stato, suscettibile di accertamento medico-legale RUOLO DELLA DISABILITÀ (secondo I.C.F.) NEL GIUDIZIO DI IDONEITÀ MODIFICAZIONI PATOLOGICHE E LORO MANIFESTAZIONI (sintomi e segni intrinsechi al soggetto) DISEASE OR DISORDER LA MALATTIA E’ ESTERIORIZZATA E OBIETTIVABILE IMPAIRMENT LIMITAZIONE DELLE ATTIVITÀ E’ OBIETTIVABILE DISABILITY RISPOSTA DELLA SOCIETÀ ALL’ESPERIENZA DELL’INDIVIDUO, QUALE SITUAZIONE SOCIALIZZATA HANDICAP MENOMAZIONE: è il danno biologico che una persona riporta a seguito di una malattia (congenita o acquisita) o di un infortunio DISABILITÀ: è l’incapacità di svolgere le normali attività della vita quotidiana a seguito della menomazione HANDICAP: è lo svantaggio sociale che deriva dal presentare una disabilità I.C.F. (2001) International Classification of Functioning, Disability and Health Il documento ICF copre tutti gli aspetti della salute umana, raggruppandoli nel dominio della salute (health domains), che comprende il vedere, udire, camminare, imparare e ricordare e in quelli collegati alla salute (health-related domains), che includono mobilità, istruzione, partecipazione alla vita sociale. Il sistema ICF non riguarda solo le persone con disabilità, ma riguarda tutte le persone: ha un uso ed un valore universale e consente di “individualizzare” al massimo la valutazione del funzionamento del soggetto, grazie all’associazione tra voci classificate e uno o più qualificatori descrittivi del funzionamento HEALTH CONDITION DISORDER/DISEASE IMPAIRMENT PARTECIPATION ACTIVITY CONTEXTUAL FACTORS: ENVIRONMENTAL PERSONAL IMPAIRMENT = MENOMAZIONE DANNO ANATOMO-PATO-FUNZIONALE ACTIVITY natura ed estensione del funzionamento della persona; le attività possono essere limitate in natura, durata e qualità PARTECIPATION natura ed estensione del coinvolgimento della persona nelle situazioni della vita quotidiana in rapporto a: condizioni di salute e fattori contestuali; la partecipazione può essere limitata in natura, durata e qualità I.C.F. 2001 l’individuo va valutato in chiave positiva, con riferimento alla capacità complessiva globale (intesa come potenzialità e attitudine a fare certe cose) e alla sua capacità complessiva residua. Quindi non più sulla base di quello che non riesce a fare a causa della menomazione, ma di quello che sa comunque fare in compresenza di disabilità e grazie a interventi riabilitativi o di adattamento del posto di lavoro. Si determina così il superamento del concetto di handicap, grazie ad un sistema di valutazione applicabile a tutti, che si parametra sulla salute, i funzionamenti generali, gli stati di disabilità, la partecipazione e l’integrazione sociale. I.C.F. 2001 delinea un percorso bio-psicosociale integrato, che non si correla più con il concetto di “welfare”, ma con l’innovativo concetto di “workfare”, intesa come inserimento sociale a 360° - e non esclusivamente lavorativo - del disabile CAPACITÀ DI LAVORO “l’idoneità psicofisica dell’individuo ad espletare un’attività lavorativa” è costituita da due componenti base: la validità (deriva da integrità ed efficienza psico-fisica) e l’attitudine (propensione ad una particolare attività), che può essere innata o acquisita previa specifica formazione tecnico-pratica con acquisizione di conoscenze, abilità, competenze e capacità TRE TIPI DI CAPACITÀ LAVORATIVA CAPACITÀ LAVORATIVA GENERICA: IDONEITÀ PSICHICA E FISICA DELL’INDIVIDUO AD ESPLETARE UNA QUALSIASI ATTIVITÀ LAVORATIVA; FA PARTE DEL PATRIMONIO BIOLOGICO INNATO DI TUTTI GLI ESSERE UMANI IN ETÀ ADULTA; CONSISTE NELLA POSSIBILITÀ DI SVOLGERE UN LAVORO DI TIPO PRETTAMENTE MANUALE, A BASSO (O NULLO) PROFILO DI SPECIALIZZAZIONE TRE TIPI DI CAPACITÀ LAVORATIVA CAPACITÀ LAVORATIVA SPECIFICA: IDONEITÀ PSICO-FISICA DELL’INDIVIDUO AD ESPLETARE UN PARTICOLARE LAVORO; SI FONDA SU UNA PRECISA FORMAZIONE CULTURALE, TECNICA, PROFESSIONALE E SULL’ESPERIENZA TEORICO-PRATICA MATURATA NEL CORSO DI ANNI DI LAVORO O DI PROFESSIONE TRE TIPI DI CAPACITÀ LAVORATIVA CAPACITÀ LAVORATIVA IN OCCUPAZIONI CONFACENTI ALLE PROPRIE ATTITUDINI: intesa come idoneità psico-fisica dell’individuo ad espletare attività simili a quella esercitata ed alle quali lo stesso possa eventualmente dedicarsi, facendo uso del proprio patrimonio bio-attitudinale-professionale; è quel ventaglio di attività lavorative che il soggetto può svolgere grazie al proprio bagaglio attitudinale, tecnico, professionale e culturale acquisito in precedenti esperienze formative e lavorative, grazie alla riabilitazione e riqualificazione professionale; è in sostanza una capacità lavorativa generica orientata in forma di capacità lavorativa specifica, o meglio, una capacità lavorativa specifica a basso profilo di specificità (cosiddetta “capacità lavorativa semispecifica”) IDONEITÀ SPECIFICA AL LAVORO rapportata a: MANSIONI: rappresentano le singole attività lavorative svolte dal lavoratore nell’ambito di uno specifico profilo professionale, in cui si integrano (in un mansionario contrattuale) per determinarlo, definendo la ….. QUALIFICA: corrisponde al ruolo professionale e di servizio effettivamente svolto ed è composto da singole mansioni, funzioni o attività; definisce il carattere specifico dell’opera prestata dal lavoratore ed è caratterizzata dai seguenti aspetti fondamentali …. FONDAMENTI DI UN’ATTIVITA’ LAVORATIVA SPECIFICA Conoscenza Competenza Prendere possesso intellettualmente con una attività sistematica ambito disciplinare (percorso formativo che dura tutta la vita: long life learning) Chi ha la capacità di compiere una data attività, di svolgere un dato compito Suddivisa in: Competenza dovuta Competenza distintiva Competenza in progress Abilità Chi ha le qualità, i requisiti, i mezzi necessari per fare Ruolo Spazio ricoperto all’interno di una organizzazione in base alle funzioni previste per una determinata figura professionale Responsabilità Chi risponde delle proprie azioni o di quelle altrui se previsto IDONEITÀ AL LAVORO: BASI DEL GIUDIZIO DI IDONEITÀ: Conoscenza e idoneità dell’ambiente di lavoro Mappatura dei rischi presenti Conoscenza del profilo funzionale di appartenenza e del connesso mansionario. Conoscenza dello stato di servizio e del curriculum formativo-professionale del lavoratore (rapporto informativo) Definizione delle caratteristiche del lavoro: patogeno, usurante, a rischio, controindicato, pericoloso) Conoscenza dei risultati della sorveglianza sanitaria applicata. IDONEITÀ AL LAVORO: VALUTAZIONI CARDINE COSTITUENTI IL GIUDIZIO DI IDONEITÀ: Accertamento dello stato anteriore del soggetto (presenza di invalidità precostituite) Valutazione obiettiva rigorosa Definizione della capacità lavorativa specifica (efficienza psicofisica ad espletare una determinata attività) Verifica che la prestazione lavorativa non comporti un danno alla salute Esclusione della sussistenza di una pericolosità per terzi e per la sicurezza complessiva degli impianti. IDONEITÀ AL LAVORO: COMPLESSO DI FUNZIONI PSICOSOMATICHE CHE RENDONO IL LAVORATORE CAPACE DI ESERCITARE LE PROPRIE MANSIONI LAVORATIVE IL GIUDIZIO DI IDONEITÀ ALLA QUALIFICA ED ALLE DIMENSIONI LAVORATIVE È’ UN GIUDIZIO DI PARTICOLARE DELICATEZZA E COMPLESSITÀ, IN QUANTO SOTTENDE UNA DUPLICE VALUTAZIONE: Dualismo del concetto di idoneità lavorativa Idoneità lavorativa in ambito medico-legale Idoneità lavorativa in ambito preventivo di sorveglianza sanitaria Norme procedurali e figure professionali accertanti diverse: Idoneità generica (organi medico-legali) Idoneità mansione specifica (medico competente) LA PRIMA VALUTAZIONE, DI COMPETENZA DELLO SPECIALISTA IN MEDICINA LEGALE, È ATTINENTE ALLA VERIFICA DELLA EFFETTIVA IDONEITÀ PSICO-FISICA DEL SOGGETTO A SVOLGERE IN PRATICA IL LAVORO NEL QUALE È UTILIZZATO, IN MANIERA CONTINUA, EFFICIENTE, PROFICUA, PRODUTTIVA E REDDITIZIA (PER SÉ, PER IL DATORE DI LAVORO, PER LA COLLETTIVITA’). > GIUDIZIO TECNICO-PRATICO DI ADATTAMENTO AL LAVORO E DI EFFICIENZA NELLE PRESTAZIONI, REDDITIVITA’PRODUTTIVITA’ DEL LAVORO STESSO LA SECONDA VALUTAZIONE, DI COMPETENZA DELLO SPECIALISTA IN MEDICINA DEL LAVORO, È RIFERITA ALLA VERIFICA DELLA COMPATIBILITÀ TRA LO STATO DI SALUTE E LE DISABILITÀ DEL LAVORATORE CON LE ATTIVITÀ CONNESSE CON IL LAVORO, AL FINE DI TUTELARE LA SALUTE DEL SOGGETTO E PREVENIRE UN EVENTUALE AGGRAVAMENTO INDOTTO DAL LAVORO DEL QUADRO PATOLOGICO-MENOMATIVO. > GIUDIZIO DI TIPO PREVENTIVO che si colloca all’interno della SORVEGLIANZA SANITARIA EX D. LGS.vo N.626/94. Sovente i due approcci valutativi (medico-legale e preventivo) non convergono, divergendo invece in conclusioni antitetiche. Ad una incondizionata idoneità medicolegale non corrisponde una piena prevenzione dello stato di salute del lavoratore da noxae patogene occupazionali o viceversa In alcuni casi si cerca di compenetrare le difformità valutative formulando una serie di prescrizioni e limitazioni lavorative, che in pratica annullano o attenuano l’azione potenzialmente lesiva del lavoro sullo stato di salute del soggetto. SENTENZA CORTE COSTITUZIONALE N. 354 DEL 13.11.1997 HA SANCITO LA PREVALENZA DEL GIUDIZIO MEDICO-LEGALE (di cui al Collegio Medico ex leggi n. 486/68 e 68/99) SU QUELLO DEL MEDICO COMPETENTE (ex decreto legislativo n. 626/94) GIUDIZIO INTEGRATO DI IDONEITÀ LAVORATIVA ALLE MANSIONI ED ALLA QUALIFICA alla cui elaborazione concorrono professionalità di medicina del lavoro e di medicina-legale, con metodologie di indagine e di valutazione diverse che convergono in un duplice fine, quello primario della tutela della salute del lavoratore e quello secondario dell’efficienza delle prestazioni lavorative OBIETTIVI EFFETTIVI DEL GIUDIZIO DI IDONEITÀ INTEGRATO Compenetrazione con il significato attuale di lavoro e di attività lavorativa, ma anche di partecipazione-integrazione sociale Necessità di riportare i criteri medico-legali di valutazione a modelli relativi: riferiti alla concreta attività lavorativa, comprensivi degli aspetti motivazionali e sociali, tesi al reale recupero della residua capacità lavorativa. ALTRI OBIETTIVI DEL GIUDIZIO DI IDONEITÀ INTEGRATO - protezione dello stato di salute del lavoratore - riduzione dell’assenteismo - riduzione dei costi gestionali ed assicurativi - riduzione della conflittualità - aumento della produttività - adempimento degli obblighi di legge per la prevenzione e protezione dello stato di salute del lavoratore IDONEITA’ AL LAVORO, CHE PUO’ ESSERE RILEVATA IN FASE: PREASSUNTIVA (anche per collocare lavoratori disabili) IN COSTANZA DI RAPPORTO DI LAVORO (visite preventive-periodiche ordinarie e straordinarie, a richiesta del lavoratore) ALLA CONCLUSIONE DELLA VITA LAVORATIVA (giudizi di inabilità alla specifica qualifica, a proficuo lavoro, a qualsivoglia attività lavorativa) Giudizi in tema di idoneità D.M. 12/02/2004 art. 6 comma 3 d) IDONEITA’ (con o senza prescrizioni) INIDONEITA' TEMPORANEA AL SERVIZIO INIDONEITA' PERMANENTE IN MODO RELATIVO AL SERVIZIO INIDONEITA' (INABILITA’) PERMANENTE IN MODO ASSOLUTO AL SERVIZIO EVENTUALI ALTRE FORME DI INABILITA’: – INABILITA' ASSOLUTA E PERMANENTE A QUALSIASI ATTIVITA' LAVORATIVA ( legge 335/95 e DM 187/97 ) – INABILITA' PERMANENTE A PROFICUO LAVORO (art. 13 legge n. 274/91 e art. 194 del T.U. 1092/73) INIDONEITÀ TEMPORANEA AL LAVORO - SERVIZIO TEMPORANEA NON IDONEITÀ ALL’ATTIVITÀ LAVORATIVA SPECIFICA O AD UNA MANSIONE (assenza per malattia, prescrizioni o limitazioni nelle mansioni, attività o funzioni) INIDONEITÀ PERMANENTE IN MODO RELATIVO AL LAVORO - SERVIZIO PERMANENTE NON IDONEITÀ SOLTANTO AD ALCUNE MANSIONI CHE COMPONGONO L’ATTIVITÀ LAVORATIVA SPECIFICA (soggetto idoneo alla qualifica, ma con limitazioni e prescrizioni nelle mansioni, sino al cambio di mansioni) INIDONEITÀ (INABILITÀ) PERMANENTE IN MODO ASSOLUTO AL LAVORO - SERVIZIO PERMANENTE NON IDONEITÀ A TUTTE O GRAN PARTE DELLE MANSIONI CHE COMPONGONO L’ATTIVITÀ LAVORATIVA SPECIFICA (soggetto non più idoneo alla qualifica, ma ricollocabile previa opera di formazione e di riqualificazione professionale) INABILITÀ A PROFICUO LAVORO PERMANENTE NON IDONEITÀ ALLA ORIGINARIA QUALIFICA ED TUTTE QUELLE ANALOGHE ED AFFINI ESPLETABILI SULLA BASE DELLA PROPRIA FORMAZIONE SCOLASTICA, CULTURALE, PROFESSIONALE E DI ESPERIENZA SOGGETTO CHE NON HA PIU’ LA POSSIBILITA’ CONCRETA DI DEDICARSI AD UNA ATTIVITA’ LAVORATIVA UTILE E IDONEA A SODDISFARE IN MODO NORMALE E NON USURANTE LA SUE PRIMARIE ESIGENZE DI VITA INABILITÀ ASSOLUTA E PERMANENTE A QUALSIVOGLIA ATTIVITÀ LAVORATIVA PERMANENTE NON IDONEITÀ A QUALSIASI ATTIVITÀ LAVORATIVA, ANCHE NON PRODUTTIVA DI REDDITO Idoneità incondizionata Temporanea non idoneità Inidoneità perm. relativa Inidoneità perm. assoluta Transito in altri ruoli Inidoneità a lavoro proficuo Inidoneità a qualsiasi attività lavorativa COMPETENZE DELLE COMMISSIONI MEDICHE DI VERIFICA IN TEMA DI IDONEITÀ Idoneità alla qualifica e al servizio Inidoneità Inidoneità lavorativa a proficuo lavoro a qualsivoglia attività COMMISSIONI MEDICHE DI VERIFICA E GIUDIZI DI IDONEITÀ ALLE MANSIONI PROPRIE DELLA QUALIFICA DI APPARTENENZA !!! ADIRE LE C.M.V. NEGA AL LAVORATORE ED AL DATORE DI LAVORO LE POSSIBILITA’ DI RICORSO ALL’ORGANO DI VIGILANZA PREVISTO DALLA 626 DIPENDENTI DEL MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE Idoneità preassuntiva Idoneità alle mansioni Idoneità alla qualifica CERTIFICATO DI SANA E COSTITUZIONE FISICA (ex art.2 del D.P.R. 11/01/1956 n. 16) ROBUSTA NON E’ UN ATTESTATO DI IDONEITA’ AL LAVORO SPECIFICO DA UTILIZZARE IN SEDE DI VALUTAZIONE PREASSUNTIVA ha valenza di certificato di sanità pubblica, indispensabile al fine di evitare l’inserimento in collettività lavorative di soggetti portatori di malattie infettivo-diffusive e contagiose, ma anche di attestato di idoneità lavorativa generica di tipo preliminare-attitudinale, in quanto rileva dati costituzionali e di salute importanti per saggiare il grado di attitudine ad un lavoro manuale di tipo generico. . In caso di richiesta impropria di un giudizio di idoneità alle mansioni la C.M.V. dovrà: esprimere un giudizio di idoneità alla qualifica e al servizio; accertare le condizioni per un cambio qualifica; segnalare consigli o controindicazioni in tema di idoneità alle mansioni; rimettere quest’ultimo giudizio al medico competente ex 626. GIUDIZIO DI IDONEITÀ ALLE MANSIONI PER PERSONALE DOCENTE DEL MINISTERO P.I. e.g. nel caso di insegnante affetto da una patologia della funzione fonatoria,la C.M.V. potrà procedere: assegnando un periodo di temporanea non idoneità alla qualifica con assegnazione temporanea ad una funzione parascolastica, non didattica, in attesa di un miglioramento della funzione fonatoria; definendo successivamente uno stato di permanente non idoneità con proposta di cambio di mansioni in un ruolo parascolastico non didattico (c.d. dispensa parziale). GIUDIZIO DI IDONEITÀ ALLE MANSIONI PER PERSONALE A.T.A. DEL MINISTERO P.I. Sono dipendenti del ruolo ausiliario, tecnico e amministrativo, per i quali non viene svolta opera di sorveglianza sanitaria pur in presenza di rischi lavorativi generici ed anche specifici (movimentazione manuale dei carichi, uso VDT) In assenza del medico competente la C.M.V. acquista una “competenza di fatto” MANSIONI DEL PROFILO FUNZIONALE DI COLLABORATORE SCOLASTICO “Esegue, nell'ambito di specifiche istruzioni e con responsabilità connessa alla corretta esecuzione del proprio lavoro, attività caratterizzata da procedure ben definite che richiedono preparazione professionale non specialistica. E’ addetto ai servizi generali della scuola con compiti di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni e del pubblico; di pulizia e di carattere materiale inerenti l'uso dei locali, degli spazi scolastici e degli arredi; di vigilanza sugli alunni, di custodia, e di sorveglianza generica sui locali scolastici, di collaborazione con i docenti. In particolare svolge le seguenti mansioni: - Sorveglianza degli alunni nelle aule, nei laboratori, nelle officine e negli spazi comuni, in occasione di momentanea assenza degli insegnanti. - Concorso in accompagnamento degli alunni in occasione dei loro trasferimento dai locali della scuola in altre sedi anche non scolastiche. - Custodia e sorveglianza, anche notturna, con servizio di portineria, degli ingressi delle istituzioni scolastiche ed educative con apertura e chiusura degli stessi, per lo svolgimento delle attività scolastiche e delle altre connesse al funzionamento della scuola. - Pulizia dei locali scolastici, degli spazi scoperti, degli arredi e relative pertinenze. - Compiti di carattere materiale inerenti il servizio, compreso lo spostamento delle suppellettili nonché, nelle istituzioni convittuali, il trasporto dei generi alimentari e lo svolgimento di tutte le attività connesse con i servizi di mensa e cucina. - Lavaggio delle stoviglie nelle istituzioni scolastiche in cui le esercitazioni didattiche comportino l'uso della cucina e della sala bar. - Servizi esterni inerenti la qualifica. Può, infine, svolgere: - Attività inerenti alla piccola manutenzione dei beni mobili e immobili, giardinaggio, e simili. - Attività di supporto all'attività amministrativa e alla attività didattica. - Assistenza agli alunni portatori di handicap, fornendo ad essi ausilio materiale nell'accesso dalle aree esterne alle strutture scolastiche, all'interno di tali strutture e nell'uscita da esse, nell'uso dei servizi igienici e nella cura dell'igiene personale. - Compiti dì centralinista telefonico. In relazione alle esigenze emergenti nel sistema formativo, con riguardo anche all'integrazione degli alunni portatori di handicap ed alla prevenzione della dispersione scolastica. partecipa a specifiche iniziative di formazione e aggiornamento”. PER GIUDIZI DI IDONEITA’ ALLE MANSIONI IN QUESTO CONTESTO SI CONSIGLIA DI REGISTRARE SUL MANSIONARIO LE ATTIVITA’ EFFETTUABILI E NON DAL LAVORATORE, CON SEGNALAZIONE DELLE EVENTUALI PRESCRIZIONI CONCLUSIONI Urgenza di un intervento legislativo integrato (un Testo Unico), più attento alle contraddizioni dottrinarie della causa di servizio, dell’inabilità e dell’inidoneità, più in linea con l’attuale orientamento teso al reinserimento ed alla ricollocazione lavorativa del disabile, più armonico con le esigenze e le normative in ambito di prevenzione. Necessità di giudizi di idoneità più precisi e personalizzati, riferiti alla effettiva attività lavorativa svolta dal dipendente pubblico (riferiti a mansioni e disabilità) ed espressi in forma di giudizi integrati di medicina preventiva e legale. Necessità di formazione e qualificazione del personale medico valutatore. Necessità di competenza e di buon senso nell’adozione dei giudizi medico-legali.