inverno 2010 MOBILITA' INDIVIDUALE www.peugeot.it/clubstorico La bicicletta rappresenta il massimo della mobilità individuale compatibile con le istanze ecologiche. Vi raccontiamo la lunga storia delle bici Peugeot - Dal diesel all'elettrico, dopo 45 anni, Peugeot si fregia di nuovi record - Vita sportiva e di Club La querelle tra Peugeot e Daimler sui primi motori: trovata una lettera inedita. Peugeot ha a catalogo 6 biciclette per uomo, donna e bambino 1880 oltre a 5 tricicli. 1882 Nasce la Grand-Bi con ruota anteriore di 1,36 m e PEDALARE PEUGEOT Non l'abbiamo mai fatto, ma prima che finiscano i festeggiamenti per i 200 anni si è deciso di ripercorrere la storia del veicolo che ha messo in moto Peugeot: la bicicletta. In modo sintetico, rinunciando a elencare tutti gli innumerevoli successi sportivi, ad analizzare la gamma dei prodotto, vi proponiamo questo interessante aspetto della storia Peugeot. 1905 1915 1920 posteriore di 0,40 m, cerchi in acciaio con fasce in caoutchou, peso da 15 a 18 kg. Costa cara: 325 FF. 1885 Produzione a Beaulieu con 300 operai, officina con 5 turbine idrauliche e 2 macchine a vapore per una forza motrice totale di 600 CV. 1886 Inizia la fabbricazione in serie delle biciclette, la gamma si amplia con la produzione di accessori come copricatena, parafanghi, cerchi, fari, ecc. 1889 Produzione di tricicli tandem. 1890 La produzione passa da 8.000 a 10.000 biciclette all'anno. 1892 Produzione di tricicli da corsa. 1899 Produzione delle Quintuplette da corsa (bici a 5 posti). 1899 Bicicletta per signora senza catena. 1900 Produzione di circa 20.000 biciclette all'anno. 1902 Biciclette con cambio di velocità su licenza Fichtel & Sachs. 1905 Vittoria al Tour de France. 1906 Vittoria al Tour de France. 1907 Vittoria al Tour de France. 1908 Vittoria al Tour de France. 1913 Bicicletta per ecclesiastici. 1913 Vittoria al Tour de France. 1914 Durante il periodo di guerra (1914-1918) verranno prodotte 65.000 biciclette. 1914 Vittoria al Tour de France. 1922 Vittoria al Tour de France. 1925 Le biciclette vengono vendute in Italia dalla Società Commerciale Peugeot Italiana di Milano. 1926 Ristrutturazione aziendale, nasce la S.A des Cylces Peugeot per biciclette e motociclette. 1926 Produzione di circa 100.000 biciclette all'anno, pari al 25% del mercato francese. Peugeot è tra le prime 3 società al mondo nella produzione di biciclette. 1930 Produzione in serie: ogni 45 secondi dalla catena di montaggio esce una nuova bicicletta. 1941 Bicicletta con telaio in alluminio ribassato a sezione ellittica. 1950 Per fronteggiare l'avvento della motorizzazione di massa Peugeot crea la sua Squadra 1939 1946 1963 1971 1975 Editoriale di Patrizia Sala: mobilità individuale Nel 1882 Armand Peugeot porta in azienda la prima innovazione: la Grand-Bi, la bicicletta con la grande ruota anteriore. Un attrezzo innovativo, divertente ed esclusivo per i ricchi della società dell'epoca. Con l'avvento della trasmissione a catena, dello scatto libero e quindi delle due ruote di uguale diametro, la bicicletta si trasforma. Da veicolo per hobby diventa un mezzo di trasporto che consente di spostarsi su brevi o medie distanze, sfruttando la velocità acquistata magari in discesa. Peugeot si lancia nella produzione di grande serie invadendo la Francia con le sue biciclette che consentono, per la prima volta, la mobilità individuale...e non solo, visto il catalogo che illustra una serie di tandem o addirittura la sportiva quintuplette destinata a ben cinque ciclisti. Poi è 1977 Corse per ridare notorietà e riposizionare la bicicletta da veicolo di mobilità a veicolo da sport e turismo. 1953 Acquisizione fabbrica di Romilly sur Seine. 1953 Forza lavoro di 1.600 operai. 1954 Peugeot acquisisce Alcion (marchi: Armor, Labor, Thomann, La Française Diamant, Olympique) 1958 A seguito della caduta del mercato moto (-50%) iniziano le produzioni di componenti auto presso le fabbriche Peugeot inizialmente destinate alle moto e biciclette. 1960 Brevettato un sistema di produzione dei tubi e di saldatura: il BBT (Brazed Butted Tube), i telai così prodotti sono fosfatati, verniciati e filettati infine a mano. 1960 Produzione di 128.185 biciclette . 1 9 6 5 Produzione di 200.876 biciclette. 1967 Vittoria al Tour de France. 1970 Catalogo di 30 modelli, 150 bici vengono verniciate o g n i o ra , s e c o n d o p ro d u t t o re francese con 383.110 bici. 1973 Vendute in USA 168.909 biciclette e in Giappone 36.000. 1974 Prodotte 458.000 biciclette. 1975 Produzione di 742.000 biciclette. 1975 Vittoria al Tour de France. 1977 Vittoria al Tour de France. 1978 Capacità produttiva di 3.000 biciclette al giorno presso la fabbrica di Romilly. 1980 La Cycles Peugeot è presente in 73 Paesi, rete di 2.400 concessionari e 5.000 rivenditori, collaborazione con Honda. 1980 Lancio delle biciclette Talbot per la Grande Distribuzione. 1980 Produzione di 865.000 biciclette. 1981 Primo costruttore francese di biciclette. 1982 Serie speciale di bicicletta numerata per festeggiare i 100 anni. 1983 Primo telaio in carbonio e Duralinox: 4,5 volte più leggero di uno in acciaio. 1985 Produzione di 640.000 biciclette. 1987 Fusione della Cycles Peugeot con la AeO Peugeot: nasce la ECIA, che diventerà Faurecia, la quale nel tempo si specializzerà nella produzione di componenti per auto. 1987 Prodotta la 20.000.000 bicicletta dal 1892. 1992 La divisione delle biciclette viene ceduta alla spagnola Cycleurope, Peugeot continua la 1980 1982 1983 1985 1988 1995 distribuzione delle bici col suo nome e attraverso la rete dei concessionari auto. 1996 La Cycleurope (marchi Bianchi, Peugeot, Gitanes, Micmo) viene acquistata dal gruppo Monark. 1998 Il parco di 21 milioni di bici in Francia viene rinnovato con 2 milioni di bici all'anno, di queste due terzi sono le nuove mountain bikes. Peugeot le inserisce nella gamma. 1998 Record di discesa in bici sulla neve da parte di Christian Taillefer alla velocità di 212,139 Km/h. L'aggressività dei costi di produzione asiatici ha costretto negli ultimi 10 anni Cycleurope a ridurre il personale da 900 a meno di 400 collaboratori. 2005 Termine d e l l ' a cco rd o co n C y c l e u ro p e , l e b i c i Pe u g e o t r i t o r n a n o n e l perimetro delle attività della PSA Peugeot Citroen. 2009 Presentata la bicicletta con pedalata assistita Il centro stile Peugeot 2010 presenta la sua proposta stilistica per una bicicletta che sintetizzi i valori del marchio dopo 200 anni. 1996 1998 2001 la volta, nel 1890, dell'automobile e con la Paris-Brest del 1891 la dimostrazione che con questo veicolo si possono compiere grandi distanze. Anche l'auto rimarrà prima un "giocattolo", poi un veicolo per la mobilità individuale per persone abbienti, fino a diffondersi anche al ceto medio tra le due guerre. Negli Anni '50 si verifica il boom economico e le famiglie possono iniziare a pensare all'automobile, un evoluzione che condurrà fino al mercato di sostituzione attuale. Nel frattempo si sono fatte avanti le istanze ambientali e queste rappresenteranno la nuova frontiera per la mobilità, alla ricerca di un nuovo equilibrio, ma sempre tenendo in considerazione prioritaria l'aspetto sociale ed ecologico. Peugeot nei suoi 200 anni ha saputo interpretare i mutamenti e, anche in questa fase di rivoluzione del concetto di mobilità, certamente saprà riproporsi con la "grinta del Leone" che la contraddistingue. OSPITI DA RACING LIONS Lo sport non manca di offrire motivi di orgoglio a Peugeot . Per la terza volta consecutiva Peugeot vince il Campionato Italiano Rally Costruttori e nel 2009-2010 anche Piloti con Andreucci/Andreussi. Le potenti 207 Super 2000 vengono allestite e seguite da Fabrizio Fabbri della Racing Lions. Il 5 novembre il famoso pilota ha aperto le porte del suo atélier agli appassionati sportivi del Club Storico. Chiacchiere tecniche gustando le specialità gastronomiche della zona. Grazie ancora per la disponibilità. GIOVANI SOCI Il panorama rallystico degli Anni '70 ha visto Andrea Bussandri al volante di una 204 Gr 2 aggiudicarsi nel 1978 il faticoso Rally delle Valli Piacentine. La vettura modifica con sospensioni regolabili, cambio a cloche, carburatori da 40 e gomme ribassate per accorciare i rapporti esiste tutt'ora e partecipa talvolta a manifestazioni per vetture d'epoca. Altro primato di Bussandri è la prima 106 che ha partecipato ad un rally in Italia. Era il 1992 e dall'anno successivo Peugeot avrebbe impegnato le 106 in Trofei su pista. La passione è continuata ininterrotta e con la 206 S2000 il figlio Christian Bussandri si è aggiudicato il Campionato Italiano Formula Challenge sia nel 2008 che nel 2010. Dall'officina sono emerse non solo vetture preparate, ma anche un simulatore di guida rally che i clienti possono testare nello showroom della concessionaria. Dal 21 al 24 ottobre il Club era presente alla Fiera di Padova con uno spazio dedicato ai 200 anni. Grazie a Loris Buffagni è stato possibile esporre vari oggetti del passato, ma anche una bicicletta con faro a carburo del 1920 ed uno scooter S55 del 1957. PADOVA 2010 BUSSANDRI, IERI E OGGI Giulia Donghi, immatricolata nel 2009 1980-2010: Trent'anni di Trofei Peugeot Per festeggiare i 30 anni dei Trofei sportivi il 29 ottobre Peugeot, in occasione del Rally della Maremma, ha organizzato una serata di festeggiamenti e di piacevoli ricordi. Presenti i piloti del passato come Giampaolo Icardi (vincitore della prima edizione dei Trofei Peugeot nel 1980), Pierangela Riva (campionessa d’Italia e d’Europa con Peugeot negli anni ’80) e Gianni Del Zoppo (primo pilota ufficiale di Peugeot Italia). Nell'occasione Galerie Peugeot ha esposto una 202 berlina del 1938 e una più recente 205. la 201 coupé di Compagnucci, la Quadrilette e la 301 D cabriolet di De Angelis, la 402 di Fausti, la 203 berlina di Tronelli, la 203 berlina di Beribè, la 203 cabriolet di Battistoni, la 204 cabriolet di Sabbatini, la 205 CTI di Nardella e le due 406 coupé V6 di Puzzanghera e di De Luca. CONVEGNO 200 ANNI AD ANCONA ESPOSTE AL CONVEGNO: Marco Nocchi, Presidente del CAMSA, su suggerimento del socio Evandro Battistoni e in collaborazione con il Club Scuderia Marche, rappresentato dal socio Fausto Tronelli, hanno invitato il nostro Club per una presentazione della storia di Peugeot in occasione delle celebrazioni per i 200 anni. Il 6 novembre oltre cento ospiti erano presenti alla conferenza alla quale ha partecipato anche il Presidente dell'ASI Roberto Loi e il primo pilota rally di Peugeot Italia, Gianni Del Zoppo. Tra gli ospiti, Marco Rogano Direttore di ACI Sport Italia. Un paio d'ore tra amici ed appassionati per condividere una passione. L'iniziativa è stata resa possibile anche grazie all'ospitalità di Miro Belvederesi Presidente della Confartigianato locale. Il convegno ha anche offerto al club l'occasione di esprimere la propria vicinanza ad Adly Munaron, figlia di Gino, il noto pilota scomparso poco più di un anno fa, ma che rimarrà sempre vicino alla nostra associazione e al cuore di Adalberto Beribé che ci ha portato la 203 con la quale Gino ha partecipato alla Mille Miglia 2008. Ringraziamo i soci e gli appassionati che con le loro vetture storiche hanno permesso al pubblico di ammirare l'evolversi della produzione Peugeot, fino alle 406 coupé esposte dal neonato club di modello: una serie di vetture a partire dal 1924 della Quadrilette fino alla nuova RCZ esposta della concessionaria Auto 90 di Ancona. Un ringraziamento poi a Francesco Pivotti per la sua 172 BC italiana e a Gerardo Macchi Del Sette per l’aggressiva 205 GTI Gruppo N che ha sottolineato lo spirito sportivo del Marchio. IL FOLLE MONDO DEL TUNING L'11 settembre il mondo del design e del tuning si è dato appuntamento presso il Museo di Sochaux e la Galerie Peugeot. Oltre 2000 vetture personalizzate erano presenti in Francia, mentre in Toscana, Daniele Bellucci, a nome del Club Storico, ha offerto un riconoscimento alla personalizzazione della 206 della signora Righi. Prossimi appuntamenti RETROMOBILE Parigi, dal 2 al 6 Febbraio 2011 AUTOMOTORETRO Torino, Assemblea annuale, 13 febbraio 2011 RADUNO INTERNAZIONALE Salsomaggiore, 13-15 maggio 2011 In occasione della Fiera Internazionale di Trieste sul caffé, come avviene ogni due anni, il 29 ottobre Gianni Pistrini ha organizzato un convegno durante il quale è stato sottolineato l'apporto di Peugeot a questo settore grazie ai suoi macinacaffé. Un taglio non automobilistico in un contesto diverso da quello della mobilità. Grande interesse del pubblico per l'evoluzione di Peugeot nel corso del tempo. Macinacaffé Peugeot Quaranta Record Mondiali per la 404 Diesel Record Tempo Km MOTORE DIESEL INDENOR 1.948 cc (Classe E) 1 50 km 2 100 km 18' 45" 57 37' 12" 84 3 200 km 1 14' 04" 08 4 500 km 3 08' 03" 70 5 1 000 km 6 12' 27" 35 6 2 000 km 12 21' 49" 50 7 5 000 km 30 58' 05" 47 8* 10 000 km 61 55' 04" 08 9 50 Miglia 10 100 Miglia 30' 01" 65 59' 37" 80 11 200 Miglia 2 00 02' 35" 12 500 Miglia 4 59' 56" 69 13 1 000 Miglia 9 57' 09" 22 14 2 000 Miglia 19 53' 52" 59 1965 PEUGEOT 404 SENSAZIONI....... La recente serie di record della EX1 è stata stabilita sul mitico circuito di Montlhery dove, nel 1965, la 404 aveva battuto i record di endurance. Anche allora il tipo di propulsore era innovativo: un diesel. Infatti, dopo due anni dal lancio della 404 Diesel, venne realizzata questa speciale versione per dimostrare la durata e le prestazioni del motore a gasolio. I tentativi di record avvennero dall'11 al 14 giugno 1965 presso l'autodromo Linas-Monthléry. I piloti ingaggiati - de Lageneste, du Genestoux, Besnardière, Gérard e Tchekemian - cambiavano ogni tre ore di guida. La 404 cabriolet era allestita con uno speciale hardtop per il pilota e, secondo i regolamenti della FIA, la vettura aveva a bordo ricambi e attrezzi oltre alla radiotrasmittente, facendo registrare un peso totale di 1.135 kg. Il motore era un 4 cilindri in linea Peugeot Indenor tipo XD 88. Principali caratteristiche: alesaggio x corsa 88 x 80 mm, cilindrata 1.984 cc, rapporto di compressione 21:1, potenza massima 68 CV SAE a 4.500 giri/min, testa in alluminio co n ca m e re d i co m b u s t i o n e ad alta turbolenza, albero a 15* 5 000 Miglia 49 51' 30" 14 16 1 Ora 17 3 Ore 161,929 478,058 18 6 Ore 965,836 19 12 Ore 1 940,733 20 24 Ore 3 881,000 21 48 Ore 7 751,457 22* 72 Ore 11 627,329 MOTORE DIESEL INDENOR 2.163 cc (Classe D) 23 50 km 24 100 km 18'34,94 36'54,40 25 200 km 1 13'49,98 26 500 km 3 04'24,96 27 1 000 km 6 11'24,72 28 2 000 km 12 24'17,48 29 5 000 km 31 10'17,49 30 50 Miglia 29'42,85 31 100 Miglia 59'23,93 32 200 Miglia 1 58'47,29 33 500 Miglia 4 59'30,54 34 1 000 Miglia 9 59'45,73 35 2 000 Miglia 19 56'49,37 36 1 Ora 37 3 Ore 488,064 38 6 Ore 969,031 39 12 Ore 1936,607 40 24 Ore 3878,177 2010 PEUGEOT EX1 SENSAZIONI....... Per festeggiare i 200 anni di Peugeot si è voluto evidenziare l’aspetto emotivo offerto dalla tecnologia elettrica realizzando la EX1 che nell’architettura originale ricorda quella delle concept-car Asphalte del 1996 e la 20Cup del 2005. Lungi dall’essere una roadster classica, la concept car EX1 si basa su una forma che ricorda una «goccia d’acqua», perché il posteriore si stringe intorno alle due ruote ravvicinate. Lo stile anticonvenzionale di questo roadster biposto sembra un tutt’uno con la meccanica e alcuni elementi in alluminio lucido come il contorno delle porte rappresentano un rimando 162,563 * nuovo record Peugeot sostiene Impatto Zero® con Life Gate. Questa rivista è stampata su carta riciclata Cyclus Print® la rivista del club storico peugeot italia inverno 2010 Rivista trimestrale della Peugeot Automobili Italia S.p.A. registrata presso il Tribunale di Milano il 11/09/2000 al n. 558 Direttore responsabile: Patrizia Sala - Coordinatore generale: Fabrizio Taiana - Redazione: Via Gallarate, 199 - 20151 Milano Tel. 02 3313 545 - Fax 02 3310 3740 Hanno collaborato a questo numero: Bruno Brida, Patrizia Sala Realizzazione Grafica: Roberto Calligaro - Stampa: Grafiche Polver Milano - Chiusura redazione: 30 novembre 2010 Informativa ai sensi del d. lgs. n° 196 del 30/06/2006 Ai sensi dell’Articolo 13 del D. lgs. 196/2003 si informa che i nominativi destinatari della rivista “Peugeot, la rivista del Club Storico”.Inviata gratuitamente ai soci e ai simpatizzanti - sono inseriti in una speciale anagrafica. Questi nominativi sono trattati con mezzi informatizzati al solo scopo della distribuzione della rivista. I destinatari potranno esercitare il diritto previsto dall’Articolo 7 del D. lgs. 196/2003 di opporsi in tutto o in parte al trattamento suddetto, rivolgendosi alla redazione della rivista presso il Club Storico Peugeot Italia, via Gallarate 199, 20151 Milano. DIESEL cammes laterale, albero motore su 5 supporti, ventola raffreddamento elettromagnetica, cambio a 4 marce. Questa 404 percorse il circuito per 72 ore ottenendo 22 record nella categoria B, 19 dei quali superarono i precedenti, mentre conseguirono 3 nuovi record: quello delle 5000 miglia, dei 10000 km e delle 72 ore. ELETTRICHE Sei Record Mondiali per la EX1 alla RCZ e alla BB1. La struttura monoscocca è in carbonio/nido d’ape, per ottimizzare la massa e la rigidità. Integra tutti i fissaggi degli elementi tecnici. Infine, le proporzioni della vettura (90 cm di altezza per 1,77 m di larghezza) contribuiscono all’efficienza dell’insieme, l’abbassamento del baricentro e all’aerodinamica. Attraverso la porta con apertura controvento il guidatore e il suo passeggero si calano nell’abitacolo, all’interno del quale si trovano sedili sportivi. Il pilota, che guida a raso terra in una posizione a gambe distese, conduce il veicolo con un volante a cloche: un’esperienza che evoca il mondo dell’aviazione o... dei videogiochi. Il deflettore aria è perfettamente integrato nello stile, permette di guidare senza casco, ma non in circuito. La motorizzazione elettrica è fonte di nuove esperienze di guida, sulla concept car EX1, ognuno dei due assali ha un proprio motore elettrico con una potenza di picco di 125 kW (250 kW / 340 CV in totale), e una coppia massima costante e immediatamente disponibile di 240 Nm. Questa impostazione meccanica consente non solo di ottimizzare la ripartizione delle masse, ma anche di ottenere la motricità delle 4 ruote. Leggerezza, equilibrio delle masse, aerodinamica, coppia e potenza dei due motori elettrici, batteria agli ioni di litio ad elevato potere energetico,… tutte caratteristiche che generano un mezzo in grado di effettuare accelerazioni fulminee: che superano la forza gravitazionale di 1 G. Infatti, la concept EX1 ha battuto 6 record di accelerazione Categoria A, Gruppo 8, Classe 2: Record 1 Tempo 8"89 Velocità 50,61 mhp 2 1/4 Miglio 14"40 62,40 mph 3 1/2 Miglio 23"85 75,46 mph 4 1 Miglio 41"09 87,60 mph 5 500 Metri 16"81 107,00 km/h 6 1 000 Metri 28"16 127,80 km/h 204 del 1972 color avorio, pochi chilometri, gomme nuove Tel 347 2456985 P103 come nuovo, libretto originale, visibile a Trieste Tel 346 0508789 1/8 Miglio 205 CTI del 1991 completamente riverniciata, capotte nuova Tel 347 4712745 205 del 1987 ottime condizioni, visibile a Reggio Emilia Tel 0536 859481 Realizzare i propri sogni “Caro signor Levassor, mi prendo la libertà di ricordarle la promessa da lei fattami di scrivere a Daimler per chiedergli se possiamo vendere automobili in Alsazia. Non appena avrà la risposta la prego di farmela conoscere al più presto. Devo dirle che abbiamo già venduto una vettura in Svizzera. Anche per questo paese solleverete le stesse obiezioni fatte per l’Alsazia? Ieri ho ricevuto la visita di un giovane che è anche un po’ mio parente e che ha il torto di abitare a Clarens (cantone di Vaud). Questo giovane, che gode di una bella fortuna, ha la fermissima intenzione di acquistare una delle nostre vetture a benzina. Spero bene che lei non mi dica che farei meglio a non accettare l’ordinazione. E in Italia? Ho un’ordinazione da parte di un certo Signor Rossi di Milano, di cui ecco la storia. Ha cominciato rivolgendosi a voi. Voi l’avete dirottato su Daimler, sulla sua società che, a quanto pare, ha una succursale in Italia. Questa società gli risponde di non essere in grado di soddisfare la sua richiesta. Questa la premessa. Rossi si reca poi a Strasburgo ove vede una vettura Benz. E’ sul punto di ordinarla quando incontra un suo amico, il signor Schlumberger di Guebwiller, il quale lo consiglia di rivolgersi a noi. Segue il consiglio e noi accettiamo l’ordinazione (30 agosto ndr). Dopo 3 settimane la società Daimler gli scrive per offrirgli una vettura (20 settembre ndr). Avendo già passato l’ordinazione a noi egli risponde di non dar seguito all’invito. L’ho pregato di sottoporre la questione alla Società Daimler e aspetto sue notizie, ma - come potrà constatare - siamo continuamente infastiditi da queste maledette questioni di brevetti e di licenze. Bisognerebbe finalmente trovare una combinazione affinché si possa lavorare tranquillamente e vendere ovunque noi abbiamo relazioni commerciali. E’ il modo migliore per vendere motori e credo che lei si adopererà a questo fine. Devotamente, suo Armand Peugeot”. PRIMA VENDITA, PRIMA QUERELLE Cambiano le modalità, ma molte l o g i c h e n e g l i a f fa r i r i m a n g o n o immutate. Quando i confini degli stati erano rigidi e per spostare una merce da Lione a Milano bisognava p a g a re d a z i o e s o t t o s t a re a una lunga burocrazia, complice anche la differenza delle valute , Peugeot si trovò fin dall'inizio ad esportare le sue produzioni automobilistiche. Produzioni che , nel 1892, si basavano su motori Daimler. I pochi pionieri in Europa che avevano capacità economica e ancor più "visione" per il nuovo mezzo meccanico si rivolgevano, grazie a relazioni interpersonali, a più di un produttore. E così "si bruciavano" le vendite soppiantando un concorrente pur di assicurarsi un contratto. Una lettera dell’ottobre 1892 vede Armand Peugeot chiedere a Levassor, il suo fornitore di motori su licenza Daimler, di intervenire su quest'ultimo al fine di liberalizzare il mercato e non condizionare lo sviluppo di un mercato ancora immaturo a seguito di questioni territoriali. Leggiamo insieme questa lettera di protesta… Peugeot Tipo 3: prima in Italia A fianco la famosa Tipo 3 (telaio N.25 motore N. 124) che ha scatenato la querelle che vi abbiamo raccontato. La vettura è risultata essere la prima in assoluto a circolare in Italia. Nel 2007, dopo questa storica scoperta, la Tipo 3 è stata completamente restaurata col contributo di Peugeot Italia e riconsegnata al suo attuale proprietario: il Museo dell'Automobile Carlo Biscaretti di Ruffia a Torino. In primavera, alla riapertura dell'esposizione dopo il restauro dell'edificio potremo di nuovo ammirare la vettura che per noi e tutti gli italiani rappresenta un simbolo.