inverno 2010
MOBILITA' INDIVIDUALE
www.peugeot.it/clubstorico
La bicicletta rappresenta il massimo della mobilità individuale compatibile con le
istanze ecologiche. Vi raccontiamo la lunga storia delle bici Peugeot - Dal diesel
all'elettrico, dopo 45 anni, Peugeot si fregia di nuovi record - Vita sportiva e di Club
La querelle tra Peugeot e Daimler sui primi motori: trovata una lettera inedita.
Peugeot ha a catalogo 6 biciclette per uomo, donna e bambino
1880
oltre a 5 tricicli. 1882 Nasce la Grand-Bi con ruota anteriore di 1,36 m e
PEDALARE
PEUGEOT
Non l'abbiamo mai fatto,
ma prima che finiscano i
festeggiamenti per i 200 anni
si è deciso di ripercorrere la
storia del veicolo che ha messo
in moto Peugeot: la bicicletta.
In modo sintetico, rinunciando
a elencare tutti gli
innumerevoli successi sportivi,
ad analizzare la gamma dei
prodotto, vi proponiamo
questo interessante aspetto
della storia Peugeot.
1905
1915
1920
posteriore di 0,40 m, cerchi in acciaio con fasce in caoutchou, peso da 15
a 18 kg. Costa cara: 325 FF. 1885 Produzione a Beaulieu con 300 operai,
officina con 5 turbine idrauliche e 2 macchine a vapore per una forza motrice
totale di 600 CV. 1886 Inizia la fabbricazione in serie delle biciclette, la
gamma si amplia con la produzione
di accessori come copricatena,
parafanghi, cerchi, fari, ecc. 1889
Produzione di tricicli tandem. 1890
La produzione passa da 8.000 a
10.000 biciclette all'anno. 1892
Produzione di tricicli da corsa. 1899
Produzione delle Quintuplette
da corsa (bici a 5 posti). 1899
Bicicletta per signora senza catena.
1900 Produzione di circa 20.000
biciclette all'anno. 1902 Biciclette
con cambio di velocità su licenza
Fichtel & Sachs. 1905 Vittoria al
Tour de France. 1906 Vittoria al
Tour de France. 1907 Vittoria al
Tour de France. 1908 Vittoria al
Tour de France. 1913 Bicicletta per
ecclesiastici. 1913 Vittoria al Tour
de France. 1914 Durante il periodo
di guerra (1914-1918) verranno
prodotte 65.000 biciclette. 1914
Vittoria al Tour de France. 1922
Vittoria al Tour de France. 1925
Le biciclette vengono vendute
in Italia dalla Società Commerciale Peugeot Italiana di Milano. 1926
Ristrutturazione aziendale, nasce la S.A des Cylces Peugeot per biciclette
e motociclette. 1926 Produzione di circa 100.000 biciclette all'anno, pari
al 25% del mercato francese. Peugeot è tra le prime 3 società al mondo
nella produzione di biciclette. 1930 Produzione in serie: ogni 45 secondi
dalla catena di montaggio esce una nuova bicicletta. 1941 Bicicletta con
telaio in alluminio ribassato a sezione ellittica. 1950 Per fronteggiare
l'avvento della motorizzazione di massa Peugeot crea la sua Squadra
1939
1946
1963
1971
1975
Editoriale di Patrizia Sala: mobilità individuale
Nel 1882 Armand Peugeot porta in azienda la prima innovazione: la Grand-Bi, la bicicletta con
la grande ruota anteriore. Un attrezzo innovativo, divertente ed esclusivo per i ricchi della società
dell'epoca. Con l'avvento della trasmissione a catena, dello scatto libero e quindi delle due ruote
di uguale diametro, la bicicletta si trasforma. Da veicolo per hobby diventa un mezzo di trasporto
che consente di spostarsi su brevi o medie distanze, sfruttando la velocità acquistata magari in
discesa. Peugeot si lancia nella produzione di grande serie invadendo la Francia con le sue biciclette
che consentono, per la prima volta, la mobilità individuale...e non solo, visto il catalogo che illustra
una serie di tandem o addirittura la sportiva quintuplette destinata a ben cinque ciclisti. Poi è
1977
Corse per ridare notorietà e riposizionare la bicicletta da veicolo di mobilità
a veicolo da sport e turismo. 1953 Acquisizione fabbrica di Romilly sur
Seine. 1953 Forza lavoro di 1.600 operai. 1954 Peugeot acquisisce Alcion
(marchi: Armor, Labor, Thomann, La Française Diamant, Olympique) 1958
A seguito della caduta del mercato moto (-50%) iniziano le produzioni di
componenti auto presso le fabbriche Peugeot inizialmente destinate alle
moto e biciclette. 1960 Brevettato
un sistema di produzione dei tubi e
di saldatura: il BBT (Brazed Butted
Tube), i telai così prodotti sono
fosfatati, verniciati e filettati infine a
mano. 1960 Produzione di 128.185
biciclette . 1 9 6 5 Produzione di
200.876 biciclette. 1967 Vittoria al
Tour de France. 1970 Catalogo di 30
modelli, 150 bici vengono verniciate
o g n i o ra , s e c o n d o p ro d u t t o re
francese con 383.110 bici. 1973
Vendute in USA 168.909 biciclette e
in Giappone 36.000. 1974 Prodotte
458.000 biciclette. 1975 Produzione
di 742.000 biciclette. 1975 Vittoria al
Tour de France. 1977 Vittoria al Tour
de France. 1978 Capacità produttiva
di 3.000 biciclette al giorno presso
la fabbrica di Romilly. 1980 La
Cycles Peugeot è presente in 73
Paesi, rete di 2.400 concessionari e
5.000 rivenditori, collaborazione con
Honda. 1980 Lancio delle biciclette
Talbot per la Grande Distribuzione.
1980 Produzione di 865.000 biciclette. 1981 Primo costruttore francese di
biciclette. 1982 Serie speciale di bicicletta numerata per festeggiare i 100
anni. 1983 Primo telaio in carbonio e Duralinox: 4,5 volte più leggero di
uno in acciaio. 1985 Produzione di 640.000 biciclette. 1987 Fusione della
Cycles Peugeot con la AeO Peugeot: nasce la ECIA, che diventerà Faurecia,
la quale nel tempo si specializzerà nella produzione di componenti per
auto. 1987 Prodotta la 20.000.000 bicicletta dal 1892. 1992 La divisione
delle biciclette viene ceduta alla spagnola Cycleurope, Peugeot continua la
1980
1982
1983
1985
1988
1995
distribuzione delle bici col suo nome
e attraverso la rete dei concessionari
auto. 1996 La Cycleurope (marchi
Bianchi, Peugeot, Gitanes, Micmo)
viene acquistata dal gruppo
Monark. 1998 Il parco di 21 milioni
di bici in Francia viene rinnovato con
2 milioni di bici all'anno, di queste
due terzi sono le nuove mountain
bikes. Peugeot le inserisce nella
gamma. 1998 Record di discesa in
bici sulla neve da parte di Christian
Taillefer alla velocità di 212,139
Km/h. L'aggressività dei costi di
produzione asiatici ha costretto
negli ultimi 10 anni Cycleurope a
ridurre il personale da 900 a meno
di 400 collaboratori. 2005 Termine
d e l l ' a cco rd o co n C y c l e u ro p e ,
l e b i c i Pe u g e o t r i t o r n a n o n e l
perimetro delle attività della PSA
Peugeot Citroen. 2009 Presentata
la bicicletta con pedalata assistita
Il centro stile Peugeot
2010
presenta la sua proposta stilistica
per una bicicletta che sintetizzi i
valori del marchio dopo 200 anni.
1996
1998
2001
la volta, nel 1890, dell'automobile e con la Paris-Brest del 1891 la dimostrazione che con questo veicolo si possono
compiere grandi distanze. Anche l'auto rimarrà prima un "giocattolo", poi un veicolo per la mobilità individuale per
persone abbienti, fino a diffondersi anche al ceto medio tra le due guerre. Negli Anni '50 si verifica il boom economico e
le famiglie possono iniziare a pensare all'automobile, un evoluzione che condurrà fino al mercato di sostituzione attuale.
Nel frattempo si sono fatte avanti le istanze ambientali e queste rappresenteranno la nuova frontiera per la mobilità, alla
ricerca di un nuovo equilibrio, ma sempre tenendo in considerazione prioritaria l'aspetto sociale ed ecologico. Peugeot
nei suoi 200 anni ha saputo interpretare i mutamenti e, anche in questa fase di rivoluzione del concetto di mobilità,
certamente saprà riproporsi con la "grinta del Leone" che la contraddistingue.
OSPITI DA
RACING LIONS
Lo sport non manca di offrire motivi di orgoglio a
Peugeot . Per la terza volta consecutiva Peugeot
vince il Campionato Italiano Rally Costruttori e nel
2009-2010 anche Piloti con Andreucci/Andreussi.
Le potenti 207 Super 2000 vengono allestite e seguite
da Fabrizio Fabbri della Racing Lions. Il 5 novembre
il famoso pilota ha aperto le porte del suo atélier agli
appassionati sportivi del Club Storico. Chiacchiere
tecniche gustando le specialità gastronomiche
della zona. Grazie ancora per la disponibilità.
GIOVANI SOCI
Il panorama rallystico degli Anni '70 ha visto
Andrea Bussandri al volante di una 204 Gr 2
aggiudicarsi nel 1978 il faticoso Rally delle Valli
Piacentine. La vettura modifica con sospensioni
regolabili, cambio a cloche, carburatori da 40 e
gomme ribassate per accorciare i rapporti esiste
tutt'ora e partecipa talvolta a manifestazioni
per vetture d'epoca. Altro primato di Bussandri
è la prima 106 che ha partecipato ad un rally in
Italia. Era il 1992 e dall'anno successivo Peugeot
avrebbe impegnato le 106 in Trofei su pista.
La passione è continuata ininterrotta e con
la 206 S2000 il figlio Christian Bussandri
si è aggiudicato il Campionato Italiano
Formula Challenge sia nel 2008 che nel 2010.
Dall'officina sono emerse non solo vetture
preparate, ma anche un simulatore di guida rally
che i clienti possono testare nello showroom
della concessionaria.
Dal 21 al 24 ottobre il Club era presente alla Fiera di
Padova con uno spazio dedicato ai 200 anni. Grazie
a Loris Buffagni è stato possibile esporre vari oggetti
del passato, ma anche una bicicletta con faro a
carburo del 1920 ed uno scooter S55 del 1957.
PADOVA 2010
BUSSANDRI, IERI E OGGI
Giulia Donghi,
immatricolata
nel 2009
1980-2010: Trent'anni di Trofei Peugeot
Per festeggiare i 30 anni dei Trofei sportivi il 29 ottobre Peugeot, in
occasione del Rally della Maremma, ha organizzato una serata di
festeggiamenti e di piacevoli ricordi. Presenti i piloti del passato come
Giampaolo Icardi (vincitore della prima edizione dei Trofei Peugeot nel
1980), Pierangela Riva (campionessa d’Italia e d’Europa con Peugeot
negli anni ’80) e Gianni Del Zoppo (primo pilota ufficiale di Peugeot
Italia). Nell'occasione Galerie Peugeot ha esposto una 202 berlina del
1938 e una più recente 205.
la 201 coupé di Compagnucci,
la Quadrilette e la 301 D
cabriolet di De Angelis,
la 402 di Fausti, la 203 berlina
di Tronelli, la 203 berlina
di Beribè, la 203 cabriolet
di Battistoni, la 204 cabriolet
di Sabbatini, la 205 CTI
di Nardella e le due
406 coupé V6 di
Puzzanghera e di De Luca.
CONVEGNO 200 ANNI AD ANCONA
ESPOSTE AL CONVEGNO:
Marco Nocchi, Presidente del CAMSA, su suggerimento del socio Evandro Battistoni e in collaborazione con il Club
Scuderia Marche, rappresentato dal socio Fausto Tronelli, hanno invitato il nostro Club per una presentazione della
storia di Peugeot in occasione delle celebrazioni per i 200 anni. Il 6 novembre oltre cento ospiti erano presenti alla
conferenza alla quale ha partecipato anche il Presidente dell'ASI Roberto Loi e il primo pilota rally di Peugeot Italia,
Gianni Del Zoppo. Tra gli ospiti, Marco Rogano Direttore di ACI Sport Italia. Un paio d'ore tra amici ed appassionati per
condividere una passione. L'iniziativa è stata resa possibile anche grazie all'ospitalità di Miro Belvederesi Presidente
della Confartigianato locale. Il convegno ha anche offerto al club l'occasione di esprimere la propria vicinanza ad Adly
Munaron, figlia di Gino, il noto pilota scomparso poco più di un anno fa, ma che rimarrà sempre vicino alla nostra
associazione e al cuore di Adalberto Beribé che ci ha portato la 203 con la quale Gino ha partecipato alla Mille Miglia 2008.
Ringraziamo i soci e gli appassionati che con le loro vetture storiche hanno permesso al pubblico di ammirare
l'evolversi della produzione Peugeot, fino alle 406 coupé esposte dal neonato club di modello: una serie di
vetture a partire dal 1924 della Quadrilette fino alla nuova RCZ esposta della concessionaria Auto 90 di Ancona.
Un ringraziamento poi a Francesco
Pivotti per la sua 172 BC italiana e a
Gerardo Macchi Del Sette per l’aggressiva 205 GTI Gruppo N che ha sottolineato lo spirito sportivo del Marchio.
IL FOLLE MONDO DEL TUNING
L'11 settembre il mondo del design e del tuning si è dato
appuntamento presso il Museo di Sochaux e la Galerie Peugeot.
Oltre 2000 vetture personalizzate erano presenti in Francia, mentre
in Toscana, Daniele Bellucci, a nome del Club Storico, ha offerto un
riconoscimento alla personalizzazione della 206 della signora Righi.
Prossimi appuntamenti
RETROMOBILE
Parigi, dal 2 al 6 Febbraio 2011
AUTOMOTORETRO
Torino, Assemblea annuale,
13 febbraio 2011
RADUNO INTERNAZIONALE
Salsomaggiore, 13-15 maggio 2011
In occasione della Fiera Internazionale di Trieste sul caffé,
come avviene ogni due anni, il 29 ottobre Gianni
Pistrini ha organizzato un convegno durante il quale
è stato sottolineato l'apporto di Peugeot a questo
settore grazie ai suoi macinacaffé. Un taglio non
automobilistico in un contesto diverso da quello
della mobilità. Grande interesse del pubblico
per l'evoluzione di Peugeot nel corso del tempo.
Macinacaffé Peugeot
Quaranta Record Mondiali
per la 404 Diesel
Record
Tempo
Km
MOTORE DIESEL INDENOR 1.948 cc (Classe E)
1
50 km
2
100 km
18' 45" 57
37' 12" 84
3
200 km
1 14' 04" 08
4
500 km
3 08' 03" 70
5
1 000 km
6 12' 27" 35
6
2 000 km 12 21' 49" 50
7
5 000 km 30 58' 05" 47
8*
10 000 km 61 55' 04" 08
9
50 Miglia
10
100 Miglia
30' 01" 65
59' 37" 80
11
200 Miglia
2 00 02' 35"
12
500 Miglia
4 59' 56" 69
13 1 000 Miglia
9 57' 09" 22
14 2 000 Miglia 19 53' 52" 59
1965 PEUGEOT 404 SENSAZIONI.......
La recente serie di record della EX1
è stata stabilita sul mitico circuito di
Montlhery dove, nel 1965, la 404
aveva battuto i record di endurance.
Anche allora il tipo di propulsore
era innovativo: un diesel. Infatti,
dopo due anni dal lancio della 404
Diesel, venne realizzata questa
speciale versione per dimostrare
la durata e le prestazioni del
motore a gasolio. I tentativi di
record avvennero dall'11 al 14
giugno 1965 presso l'autodromo
Linas-Monthléry. I piloti ingaggiati
- de Lageneste, du Genestoux,
Besnardière, Gérard e Tchekemian
- cambiavano ogni tre ore di guida.
La 404 cabriolet era allestita con
uno speciale hardtop per il pilota
e, secondo i regolamenti della FIA,
la vettura aveva a bordo ricambi e
attrezzi oltre alla radiotrasmittente,
facendo registrare un peso totale di
1.135 kg. Il motore era un 4 cilindri
in linea Peugeot Indenor tipo XD 88.
Principali caratteristiche: alesaggio
x corsa 88 x 80 mm, cilindrata
1.984 cc, rapporto di compressione
21:1, potenza massima 68 CV SAE
a 4.500 giri/min, testa in alluminio
co n ca m e re d i co m b u s t i o n e
ad alta turbolenza, albero a
15* 5 000 Miglia 49 51' 30" 14
16
1 Ora
17
3 Ore
161,929
478,058
18
6 Ore
965,836
19
12 Ore
1 940,733
20
24 Ore
3 881,000
21
48 Ore
7 751,457
22*
72 Ore
11 627,329
MOTORE DIESEL INDENOR 2.163 cc (Classe D)
23
50 km
24
100 km
18'34,94
36'54,40
25
200 km
1 13'49,98
26
500 km
3 04'24,96
27
1 000 km
6 11'24,72
28
2 000 km
12 24'17,48
29
5 000 km
31 10'17,49
30
50 Miglia
29'42,85
31
100 Miglia
59'23,93
32
200 Miglia
1 58'47,29
33
500 Miglia
4 59'30,54
34 1 000 Miglia
9 59'45,73
35 2 000 Miglia
19 56'49,37
36
1 Ora
37
3 Ore
488,064
38
6 Ore
969,031
39
12 Ore
1936,607
40
24 Ore
3878,177
2010 PEUGEOT EX1 SENSAZIONI.......
Per festeggiare i 200 anni di Peugeot si è voluto evidenziare l’aspetto
emotivo offerto dalla tecnologia elettrica realizzando la EX1 che
nell’architettura originale ricorda quella delle concept-car Asphalte del
1996 e la 20Cup del 2005. Lungi dall’essere una roadster classica, la
concept car EX1 si basa su una forma che ricorda una «goccia d’acqua»,
perché il posteriore si stringe intorno alle due ruote ravvicinate. Lo stile
anticonvenzionale di questo roadster biposto sembra un tutt’uno con la
meccanica e alcuni elementi in alluminio lucido come il contorno delle
porte rappresentano un rimando
162,563
* nuovo record
Peugeot sostiene Impatto Zero® con Life Gate. Questa rivista è stampata su carta riciclata Cyclus Print®
la rivista del club storico peugeot italia inverno 2010
Rivista trimestrale della Peugeot Automobili Italia S.p.A. registrata presso il Tribunale di Milano il 11/09/2000 al n. 558
Direttore responsabile: Patrizia Sala - Coordinatore generale: Fabrizio Taiana - Redazione: Via Gallarate, 199 - 20151 Milano
Tel. 02 3313 545 - Fax 02 3310 3740 Hanno collaborato a questo numero: Bruno Brida, Patrizia Sala
Realizzazione Grafica: Roberto Calligaro - Stampa: Grafiche Polver Milano - Chiusura redazione: 30 novembre 2010
Informativa ai sensi del d. lgs. n° 196 del 30/06/2006
Ai sensi dell’Articolo 13 del D. lgs. 196/2003 si informa che i nominativi destinatari della rivista “Peugeot, la rivista del Club Storico”.Inviata
gratuitamente ai soci e ai simpatizzanti - sono inseriti in una speciale anagrafica. Questi nominativi sono trattati con mezzi informatizzati al solo
scopo della distribuzione della rivista. I destinatari potranno esercitare il diritto previsto dall’Articolo 7 del D. lgs. 196/2003 di opporsi in tutto
o in parte al trattamento suddetto, rivolgendosi alla redazione della rivista presso il Club Storico Peugeot Italia, via Gallarate 199, 20151 Milano.
DIESEL
cammes laterale, albero motore su
5 supporti, ventola raffreddamento
elettromagnetica, cambio a 4 marce.
Questa 404 percorse il circuito per
72 ore ottenendo 22 record nella
categoria B, 19 dei quali superarono
i precedenti, mentre conseguirono
3 nuovi record: quello delle 5000
miglia, dei 10000 km e delle 72 ore.
ELETTRICHE
Sei Record Mondiali
per la EX1
alla RCZ e alla BB1. La struttura monoscocca è in carbonio/nido d’ape,
per ottimizzare la massa e la rigidità. Integra tutti i fissaggi degli
elementi tecnici. Infine, le proporzioni della vettura (90 cm di altezza
per 1,77 m di larghezza) contribuiscono all’efficienza dell’insieme,
l’abbassamento del baricentro e all’aerodinamica. Attraverso la porta
con apertura controvento il guidatore e il suo passeggero si calano
nell’abitacolo, all’interno del quale si trovano sedili sportivi. Il pilota,
che guida a raso terra in una posizione a gambe distese, conduce il
veicolo con un volante a cloche: un’esperienza che evoca il mondo
dell’aviazione o... dei videogiochi. Il deflettore aria è perfettamente
integrato nello stile, permette di guidare senza casco, ma non
in circuito. La motorizzazione elettrica è fonte di
nuove esperienze di guida, sulla concept car
EX1, ognuno dei due assali ha un proprio
motore elettrico con una potenza di picco
di 125 kW (250 kW / 340 CV in totale),
e una coppia massima costante e
immediatamente disponibile di 240
Nm. Questa impostazione meccanica
consente non solo di ottimizzare la
ripartizione delle masse, ma anche
di ottenere la motricità delle 4 ruote.
Leggerezza, equilibrio delle
masse, aerodinamica, coppia e
potenza dei due motori elettrici,
batteria agli ioni di litio ad
elevato potere energetico,… tutte
caratteristiche che generano
un mezzo in grado di effettuare
accelerazioni fulminee: che
superano la forza gravitazionale
di 1 G. Infatti, la concept EX1 ha
battuto 6 record di accelerazione
Categoria A, Gruppo 8, Classe 2:
Record
1
Tempo
8"89
Velocità
50,61 mhp
2
1/4 Miglio
14"40
62,40 mph
3
1/2 Miglio
23"85
75,46 mph
4
1 Miglio
41"09
87,60 mph
5
500 Metri
16"81
107,00 km/h
6
1 000 Metri
28"16
127,80 km/h
204 del 1972
color avorio, pochi
chilometri, gomme nuove
Tel 347 2456985
P103
come nuovo, libretto
originale, visibile a Trieste
Tel 346 0508789
1/8 Miglio
205 CTI del 1991
completamente
riverniciata, capotte nuova
Tel 347 4712745
205 del 1987
ottime condizioni,
visibile a Reggio Emilia
Tel 0536 859481
Realizzare i propri sogni
“Caro signor Levassor,
mi prendo la libertà di ricordarle la promessa da
lei fattami di scrivere a Daimler per chiedergli
se possiamo vendere automobili in Alsazia. Non
appena avrà la risposta la prego di farmela
conoscere al più presto. Devo dirle che abbiamo
già venduto una vettura in Svizzera. Anche
per questo paese solleverete le stesse obiezioni
fatte per l’Alsazia? Ieri ho ricevuto la visita di un
giovane che è anche un po’ mio parente e che
ha il torto di abitare a Clarens (cantone di Vaud).
Questo giovane, che gode di una bella fortuna,
ha la fermissima intenzione di acquistare una
delle nostre vetture a benzina. Spero bene che
lei non mi dica che farei meglio a non accettare
l’ordinazione. E in Italia? Ho un’ordinazione
da parte di un certo Signor Rossi di Milano, di
cui ecco la storia. Ha cominciato rivolgendosi
a voi. Voi l’avete dirottato su Daimler, sulla sua
società che, a quanto pare, ha una succursale in
Italia. Questa società gli risponde di non essere
in grado di soddisfare la sua richiesta. Questa
la premessa. Rossi si reca poi a Strasburgo
ove vede una vettura Benz. E’ sul punto di
ordinarla quando incontra un suo amico, il
signor Schlumberger di Guebwiller, il quale lo
consiglia di rivolgersi a noi. Segue il consiglio e noi
accettiamo l’ordinazione (30 agosto ndr). Dopo 3
settimane la società Daimler gli scrive per offrirgli
una vettura (20 settembre ndr). Avendo già
passato l’ordinazione a noi egli risponde di non
dar seguito all’invito. L’ho pregato di sottoporre
la questione alla Società Daimler e aspetto sue
notizie, ma - come potrà constatare - siamo
continuamente infastiditi da queste maledette
questioni di brevetti e di licenze. Bisognerebbe
finalmente trovare una combinazione affinché
si possa lavorare tranquillamente e vendere
ovunque noi abbiamo relazioni commerciali. E’ il
modo migliore per vendere motori e credo che lei
si adopererà a questo fine.
Devotamente, suo Armand Peugeot”.
PRIMA VENDITA, PRIMA QUERELLE
Cambiano le modalità, ma molte
l o g i c h e n e g l i a f fa r i r i m a n g o n o
immutate. Quando i confini degli
stati erano rigidi e per spostare una
merce da Lione a Milano bisognava
p a g a re d a z i o e s o t t o s t a re a
una lunga burocrazia, complice
anche la differenza delle
valute , Peugeot si trovò fin
dall'inizio ad esportare le sue
produzioni automobilistiche.
Produzioni che , nel 1892,
si basavano su motori
Daimler. I pochi pionieri
in Europa che avevano
capacità economica e ancor più
"visione" per il nuovo mezzo meccanico si
rivolgevano, grazie a relazioni interpersonali, a più di
un produttore. E così "si bruciavano" le vendite soppiantando
un concorrente pur di assicurarsi un contratto. Una lettera dell’ottobre
1892 vede Armand Peugeot chiedere a Levassor, il suo fornitore di motori
su licenza Daimler, di intervenire su quest'ultimo al fine di liberalizzare
il mercato e non condizionare lo sviluppo di un mercato ancora immaturo a
seguito di questioni territoriali. Leggiamo insieme questa lettera di protesta…
Peugeot Tipo 3: prima in Italia
A fianco la famosa Tipo 3 (telaio N.25 motore N. 124) che ha scatenato la
querelle che vi abbiamo raccontato. La vettura è risultata essere la prima
in assoluto a circolare in Italia. Nel 2007, dopo questa storica scoperta, la
Tipo 3 è stata completamente restaurata col contributo di Peugeot Italia
e riconsegnata al suo attuale proprietario: il Museo dell'Automobile Carlo
Biscaretti di Ruffia a Torino. In primavera, alla riapertura dell'esposizione
dopo il restauro dell'edificio potremo di nuovo ammirare la vettura che
per noi e tutti gli italiani rappresenta un simbolo.
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