PERIODICO REGIONALE DI INFORMAZIONE E CULTURA
Agenzia di Misterbianco ( CT )
Via Garibaldi, 481 - Tel. 095 464974
Anno VIII ° - Numero 1 -
DIRETTORE ELENA CARUSO
Quei diritti
imprigionati
Elena Caruso
.n audace volo della fantasia o
un reale intervento risolutivo. Il
pendolo opinionistico oscilla ora
sull’una ora sull’altra. Di certo il “piano
carceri” rappresenta una risposta ad una
corale richiesta di emergenza, di fronte
alla quale non si può non mostrare o almeno accreditare un costante interesse.
I già noti “quattro pilastri” che ne costituiscono il fondamento non temono
crolli, giacché la trilogia piano di edilizia carceraria, sistema sanzionatorio e
incremento di duemila unità di polizia
penitenziaria potrebbero rivelarsi argomenti riassuntivi ed esaustivi dell’immensa opera discorsiva che andrebbe
eretta nell’affrontare l’annosa questione
sullo stato delle nostre carceri.
Ma, purtroppo, non è così.
Esiste, infatti, un unico punto sul quale, forse, non si è detto abbastanza ed è
quell’articolo 27 della nostra Costituzione che con tono ieratico recita “le pene
non possono consistere in trattamenti
contrari al senso di umanità e devono
tendere alla rieducazione del condannato”. E’ lo stesso Guardasigilli Alfano a
menzionarlo.
Esiste, infatti, un diritto che viene spesso e volentieri violato, tacitamente, sotto
gli occhi di tutti. Esistono realtà penitenziarie che sono orrori di esistenza, che
invitano a lasciare la speranza, come un
ombrello sull’uscio d’ingresso.
Basterebbe un nome su tutti: Favignana. Un inferno. Sì, perché lì, “dda sutta”
non ci sono gironi danteschi, ma “cellette” a dieci metri sotto il livello del mare.
Non ci sono fiamme ad ardere anime,
ma i tormenti di un’esistenza che supera
l’umana sopportazione, che lacerano,
comunque. Lì i demoni assumono le
forme più impensabili. Sono l’umidità
che corrode i muri e toglie il respiro, la
non – luce che “ammala” la vista. Sono
l’acqua, salata, che scorre dai rubinetti.
Neanche un centinaio i detenuti. Anzi,
i sepolti vivi.
E ancora, la casa circondariale di piazza Lanza a Catania, il carcere “Gazzi”
di Messina, l’Ucciardone di Palermo.
Tanti, troppi, gli istituti penitenziari che,
al sovraffollamento sommano una situazione di assoluto degrado e fatiscenza. Nomi di un elenco lunghissimo sul
territorio nazionale (Regina Coeli, Rebibbia, Canton Mombello, n. d. r.) che
sono stati ricordati dal sen. Salvo Fleres
nell’esposto presentato mesi fa al CPT
di Strasburgo, in cui denunciava la violazione in questi luoghi dell’art. 3 della
Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà
fondamentali.
Bisognerebbe ricordarsene. E aver
memoria dell’art. 580 del codice penale
che ritiene “responsabile d’istigazione
al suicidio chiunque determina altri al
suicidio o rafforza l’altrui proposito di
suicidio”.
Che qualcuno se ne ricordi. 
EDITORE: “ASSOCIAZIONE LA SVOLTA EDITRICE”
Agenzia di Misterbianco ( CT )
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2010, l’anno delle riforme
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EDITORIALE
U
Registrazione Tribunale di Catania N° 03 del 13/01/2003 - www.lasvolta.it
Quindicinale - Tiratura 35.000 Copie
- 16 Gennaio 2010
ATTUALITÁ
ATTUALIT
Á
Dalla giustizia, alla scuola e sopratutto al fisco
Regione
“Avanti tutta”, il motto
del presidente Raffaele
Lombardo
Varato il nuovo governo
della Regione Siciliana che
punta sulle riforme
A PAG. 3
Province
CATANIA. Bilancio record
per Palazzo Minoriti
Capezzone: “Quando giungerà a compimento, la riforma fiscale rappresenterà un evento storico”
di Patrizia Anastasi
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2
La Provincia di Catania primo
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.Attualità
2
Gennaio 2010

LA SVOLTA
Pagina a cura di Patrizia Anastasi
“2010, questo è l’anno delle Riforme”
Dalla giustizia, alla scuola e soprattutto al fisco, che, a detta di Capezzone, “rappresenterà un evento storico”
A
nno nuovo, vita nuova.
Anche in politica. Secondo
quanto annunciato dal Governo, il 2010 sarà l’anno delle riforme. Quelle istituzionali,
innanzitutto, perché premono al
premier Berlusconi. Ma anche
giustizia, fisco e scuola.
Silvio Berlusconi lo ha ribadito nei giorni scorsi intervenendo telefonicamente ad un incontro di europarlamentari del
Pdl organizzato dal capogruppo
a Bruxelles, Mario Mauro. Gli
eurodeputati erano riuniti a casa
del loro collega Vito Bonsignore a La Mandria, un parco alle
porte di Torino.
Il presidente del Consiglio ha
spiegato che tra le sue priorità
non c’è solo la riforma della
giustizia, ma anche gli interventi che riguardano scuola e fisco
da varare accanto alle riforme
istituzionali del sistema politico. In un passaggio del suo in-
LA SVOLTA
Periodico Regionale
di Informazione e Cultura
QUINDICINALE
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Reg.to al. Tribunale di Catania
N. 3 - 03 del 13/01/2003
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Anno VIII° - N° 1
1^ Quind. - 16 Gennaio 2010
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Periodico La Svolta
tervento Berlusconi, secondo la
testimonianza di alcuni dei presenti alla riunione, avrebbe detto che tra gli obiettivi c’è anche
quello di far pagare meno tasse
agli italiani.
“Il 2010 sarà l’anno delle riforme - ha dichiarato il Premier-. Partiremo con quelle
della giustizia, poi proseguiremo
con la scuola e soprattutto con
un programma di riforma fiscale
per ridurre le tasse”.
Ma il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti ha poi diffuso una nota per
precisare che in programma non
c’è nessun taglio delle tasse.
“Riduzione delle tasse nel
2010? Questa frase dal presidente non è mai stata pronunciata. Del resto ritoccare al ribasso le imposte, tra l’altro con
un debito pubblico schizzato al
115% del Pil, al momento non è
possibile”.
Il primo piatto sulla tavola
sarebbe dunque la riforma del
Fisco. “Sogno una vera riforma
tributaria. Come quella che avevamo immaginato nel ‘94. Con
due sole aliquote. E adesso stiamo studiando tutte le possibilità
per realizzarla”.
Ora, dimenticato il gesto criminale di Piazza Duomo e archiviato il 2009, il Governo è
entrato nel vivo della fase 2: le
riforme. Quella del fisco prima
di tutto (che per ordine d’importanza nell’agenda del Governo ha perfino superato quella
della giustizia). Si tratterebbe di
un progetto di ampio respiro da
mettere a punto nei tempi medio-lunghi della Legislatura e
attraverso la più ampia condivisione possibile, anche con le
parti sociali. Quella della rimodulazione delle aliquote è, infatti, il primo tassello che porterà
entro la fine del Governo Berlusconi a un nuovo sistema tributario compatibile con la riforma
federalista.
Ciò che è certo, ha affermato il portavoce del Pdl Daniele
Capezzone, è che quando “giungerà a compimento, la riforma
fiscale rappresenterà un evento
storico e le opposizioni - aggiunge - farebbero bene a convergere”.
Ma all’interno della maggioranza non tutti sono convinti
della tabella di marcia individuata da via XX Settembre e
da Palazzo Chigi: il sindaco di
Roma Gianni Alemanno infatti
chiede al premier di “fare una
riflessione per anteporre alla
riduzione delle aliquote il quoziente familiare che deve diventare il primo obiettivo della
riforma fiscale”.
L’idea di rivedere gli scaglioni della tassazione Irpef trova
comunque il sostegno di molti
componenti della squadra dell’Esecutivo, a partire dai ministri Renato Brunetta e Roberto
Maroni.
Chi invece non crede nel progetto di Berlusconi è il Pd: dopo aver
bocciato infatti l’ipotesi di ridurre
a due le aliquote Irpef, Bersani
e i suoi accusano l’Esecutivo di
essere protagonisti di “una storia
infinita di promesse”.
I prossimi, dunque, saranno
mesi caldi e si attende di vedere
cosa accadrà.
E intanto dopo l’apertura dei
giorni scorsi, anche l’Italia dei
Valori si è detta scettica.
Come se non bastasse. 
LA CRONACA. Un inferno chiamato Rosarno
Il prefetto:“Dietro la protesta degli abitanti si celerebbe la mano della ‘ndrangheta”
D
ue immigrati presi a sprangate e in fin di vita, altri
due gambizzati e oltre trenta feriti.
E’ il tragico bilancio di un giorno e mezzo di
violenti scontri a Rosarno, in provincia di Reggio Calabria, scatenata dagli immigrati che nella Piana di Gioia
Tauro vivevano in condizione disumane.
Vivevano. Perché dopo i disordini dei giorni scorsi,
alcuni africani sono stati trasferiti nei Cpa di Crotone
e Siderno, altri hanno deciso di andare via da quella
situazione infernale.
I lavoratori extracomunitari impegnati in agricoltura
e accampati in condizioni inumane in una vecchia fabbrica in disuso e in un’altra struttura abbandonata, hanno protestato contro i soprusi subiti dalla ‘ndrangheta.
E adesso è il momento degli sgomberi e dei lavori di
demolizione del centro di ricovero in località Rognetta,
dove erano ospitati circa 250 degli immigrati che sono
stati trasferiti.
La cronaca. Circa duemila immigrati si sono concentrati davanti all’ingresso del Comune di Rosarno. Blocchi
stradali sulla statale 18. In città, nei giorni dei disordini,
sono arrivati gli immigrati del comprensorio della Piana di
Gioia Tauro. I manifestanti sono usciti dalle due strutture in
cui erano ospitati e sono scesi in strada attuando due blocchi
.
Il Caso
stradali, uno a Nord e uno a Sud dell’abitato. Circa duemila
africani in piazza del municipio hanno incontrato il commissario prefettizio. Spaccate alcune vetrine e rovesciati
cassonetti. A questo è seguita la chiusura di scuole e negozi.
Proteste da parte degli abitanti contro la rivolta. E poi, la
caccia allo straniero: ronde improvvisate di calabresi hanno
cercato di sopraffare il folto gruppo di africani.
Secondo il prefetto di Reggio Calabria c’è qualcosa che
non è chiaro nella protesta degli abitanti di Rosarno. Probabilmente dietro l’ira dei rosarnesi si celerebbe la mano
della ‘ndrangheta.
“La gente di Rosarno, che si fronteggia con gli immigrati, non è tutta rappresentata nel cosiddetto comitato
dei cittadini, c’è anche qualcos’altro, qualcosa che sfugge al controllo” ha detto il prefetto, Luigi Varratta.
Anche il Papa è intervenuto dopo l’Angelus su quanto
accaduto in Calabria.
“Bisogna ripartire dal cuore del problema. Bisogna
ripartire dal significato della persona. Un immigrato
- ha affermato con forza - è un essere umano, differente per provenienza, cultura e tradizioni, ma è una persona da rispettare e con diritti e doveri, in particolare
nell’ambito del lavoro dove è più facile la tentazione
dello sfruttamento, ma anche nell’ambito delle condizioni concrete di vita”. “La violenza - ha detto ancora
- non deve essere mai, per nessuno, la via per risolvere le
difficoltà. Il problema è anzitutto umano. Invito - ha concluso - a guardare il volto dell’altro e a scoprire che egli
ha un’anima, una storia e una vita: è una persona e Dio lo
ama come ama me”. 
In arrivo il Body scanner: infiammano le polemiche sui rischi per la salute
Utilizzeranno radiazioni ad energia molto bassa ma possono non essere sicuri
D
i body scanner si parla
con insistenza da quando
l’incubo del terrorismo è
tornato ad intimidire l’Occidente con il fallito attentato di Natale al volo Amsterdam-Detroit.
Così, nei prossimi mesi, gli aeroporti di Fiumicino, Malpensa
e Venezia si doteranno di questi
macchinari per contrastare le
minacce del terrorismo.
Ad annunciarlo è stato il ministro degli Interni Roberto Maroni al termine dell’incontro con il
presidente dell’Enac, Vito Raggio e il ministro dei Trasporti
Altero Matteoli.
“La linea condivisa da tutto il
governo - ha spiegato Maroni è che prima di qualunque altra
cosa deve venire la sicurezza
per chi vola. Il diritto alla vita
é prioritario rispetto a qualsiasi
altra questione”. Il 21 Gennaio
sarà scelto il modello di body
scanner da acquistare per gli
aeroporti italiani e Maroni ha
fatto sapere che nella stessa
data chiederà formalmente all’UE che tutti i paesi europei si
dotino dei body scanner negli
aeroporti. Attualmente sono soprattutto la Spagna e il Belgio
ad avere espresso contrarietà
all’introduzione dei body scanner negli aeroporti.
I nuovi body scanner verranno
acquistati con le risorse di un
fondo a disposizione dell’Enac
pari a due milioni di euro, assicura il presidente Riggio, al
termine della riunione del Comitato interministeriale per la
sicurezza aeronautica. “Il costo
di una macchina si aggira tra i
100 e 200 mila euro. Queste ri-
sorse sono a bilancio dello
Stato e non ci sarà alcun
onere aggiuntivo per i passeggeri”, afferma.
Ma vediamo come funziona il body scanner.
Secondo una ricerca, esistono principalmente due
tipologie: uno basato sulla
riflessione di onde radio
ad altissima frequenza e
l’altro sulla riflessione all’indietro di raggi X di
energia molto bassa. Per
ora negli aeroporti americani vengono usati soltanto dispositivi ad onde radio.
Il sistema funziona con due antenne che ruotano attorno alla
persona da esaminare invitata a
entrare nella cabina e a restare lì
per circa 40 secondi. Le informazioni vengono poi codificate
da un software che ricostruisce
l’immagine. Il sistema a raggi
X è quello utilizzato normalmente per le radiografie, ma
i body scanner negli aeroporti utilizzeranno radiazioni ad
energia molto bassa, in grado di
oltrepassare i vestiti e poco più.
Inoltre, i raggi rimbalzano
all’indietro non appena entrano nel corpo umano per
assicurare che non facciano male alla salute.
Ma le polemiche, a tal
proposito, non mancano e
secondo il ministro della
Salute, Ferruccio Fazio,
“le radiazioni cosiddette
ionizzanti possono presentare più rischi. Non possiamo escludere a prescindere nessuna ipotesi, soprattutto se si tratta di donne
in gravidanza, bambini o
viaggiatori frequenti”.
La commissione ministeriale
valuterà, in seguito ad un’analisi approfondita, che cosa sia
realmente sicuro per i cittadini e
quali accorgimenti adottare per i
soggetti a rischio. 
di Vera Contarino
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Regione.
“Avanti tutta”, il motto del presidente Raffaele Lombardo
LA SVOLTA

3
Gennaio 2010
Pagina a cura di Simona Scandura
Varato il nuovo governo della Regione Siciliana che punta sulle riforme
S
i rinnova la giunta regionale con l’istituzione del terzo esecutivo presieduto da Raffaele Lombardo. Insieme alla nuova
giunta di governo, entra in vigore la riforma della Regione
con 12 assessorati che cambiano nome e competenze.
Si tratta di dieci riconferme e due novità. Ed ecco i nomi: Caterina Chinnici assessore alle Autonomie locali e funzione pubblica, Titti Bufardeci assessore all’Agricoltura, Marco Venturi alle
Attività produttive, Gaetano Armao ai Beni culturali, Michele
Cimino il nuovo vicepresidente e assessore all’Economia e alle finanze, Nicola Leanza alla
Famiglia, Luigi Gentile alle Infrastrutture e mobilità, Massimo Russo alla Sanità, Roberto Di
Mauro Territorio e Ambiente, Nino Strano Turismo, Sport e Spettacolo e i due nuovi assessori tecnici Mario Centorrino alla Formazione e
all’istruzione e Pier Carmelo Russo all’Energia e
ai servizi pubblici.
Il nuovo governo ha ripreso l’attività politica
puntando sulle riforme. Una riorganizzazione
generale della macchina politica che riprende il
suo percorso dopo la crisi avvenuta a fine anno
a causa della bocciatura del Dpef, documento
di programmazione economica e finanziaria, lo
strumento economico essenziale per poter continuare a governare. Nonostante le diverse incomprensioni politiche, il presidente della Regione
Raffaele Lombardo, ha creato dei nuovi equilibri
attraverso il supporto di Gianfranco Miccichè,
coordinatore del Pdl Sicilia e con l’appoggio
esterno di una parte del Partito democratico.
La nuova nave del governatore Lombardo, ha
spiegato le vele per una rotta che potrebbe portare, se trova delle buone condizioni, la Sicilia
verso il cambiamento. Un governo concentrato
sulle riforme e su novità nel settore produttivo.
Il presidente cerca, infatti, di mettere a frutto il
suo modo di concepire lo sviluppo del meridione, iniziando proprio con un rapporto di collaborazione con il presidente della Regione Campania Antonio Bassolino.
Maina nuovo Ispettore Onorario ai beni culturali
“Ispettore Onorario ai beni culturali” dell’intero territorio siciliano. E’
questo il titolo conferito al commendatore Luigi Maina, cerimoniere del
Comune di Catania.
A consegnare l’onorificenza è stato
il presidente della Regione, Raffaele
Lombardo (Nella foto con Maina)
che ha commentato l’episodio: “Un
riconoscimento dovuto a chi, come
il commendatore Maina, ha speso
la propria vita servendo la propria
terra con devozione e professionalità”. Il Commendatore Maina, per
tantissimi anni capo dell’ufficio del
cerimoniale del Comune di Catania,
è noto per la sua generosità: molti
dei preziosi reperti custoditi a Palazzo degli Elefanti sono infatti, una
donazione effettuata proprio dalla
famiglia Maina”.
Un titolo, questo, assegnatogli
per decreto dall’Assessorato regionale ai Beni Culturali ed ambientali, in uno degli ultimi atti
amministrativi precedenti al varo
della nuova giunta. 
S.S.
I due governatori, si sono incontrati pochi giorni fa a Napoli per
parlare di un progetto che mira al rafforzamento dei rapporti tra
le due regioni e il potenziamento del ruolo economico e culturale
del Mezzogiorno. Si punta quindi all’organizzazione di un evento
culturale delle città del Mediterraneo, che si svolgerà tra Napoli
e Palermo nel biennio 2010-2012. In questo modo la Sicilia e la
Campania diventano protagoniste, attivando una collaborazione,
con tutti i paesi del sud, attraverso una sinergia economica che
potrebbe rappresentare una prima importante iniziativa per attivare l’economia di tutto il mediterraneo. 
S.S.
Regione Siciliana, si riparte con uno sguardo all’intensa attività svolta nel 2009
Dopo la nomina della nuova giunta, la Regione Sicilia riprende la riorganizzazione della macchina
burocratica per renderla più agile e snella, lasciandosi alle spalle un 2009 impegnativo sotto ogni
profilo, ma continuando il percorso che ha visto la realizzazione di numerose iniziative.
a cura di Silvia Calanna
Agricoltura
Al settore agricolo, la Commissione
europea ha assegnato 2,1 miliardi di
risorse per il programma di sviluppo
rurale 2007-2013, permettendo alla
Regione di attivare, con la metà della somma, ben 19 bandi. Il “Business
plan” continuerà l’analisi degli investimenti per assicurare l’affidabilità
delle aziende destinatarie degli aiuti
e l’efficacia degli impegni economici.
Una parte delle misure attivate sarà
destinata alla “formazione professionale, informazione e consulenza alle
imprese”, con un occhio di riguardo ai
giovani agricoltori. Ben 4 mila imprese hanno ottenuto, fino ad oggi, finanziamenti di scorte a tasso agevolato,
grazie a linee di credito privilegiate.
Tra i sostegni la nuova legge sul credito di imposta, la modifica del tetto
degli aiuti dei minimi concedibili alle
imprese agricole di produzione primaria nonché programmi operativi per le
organizzazioni dei produttori di colture orticole e agrumicole. 
Istruzione e formazione professionale
Raggruppati in un unico assessorato. Sul versante pubblica istruzione,
scongiurati i licenziamenti di 1800
docenti e personale ata, si continuerà
a garantire il diritto allo studio di soggetti a rischio di marginalità sociale.
Il bilancio dell’attività svolta fino ad
oggi a favore degli studenti e della
formazione professionale è stato positivo. Un esempio su tutti, il protocollo
d’intesa rivolto alle scuole, intitolato
“Io viaggio con Giovanni – dai luoghi
della memoria ai luoghi del fare e dell’impegno”, che permette ai ragazzi
un viaggio nella legalità ricordando il
magistrato Falcone. 
Cooperazione, artigianato e pesca
250 milioni di contributi alle imprese
e agli artigiani siciliani potranno generare un investimento complessivo
sul territorio stimato in oltre mezzo
miliardo di euro. Quasi 34 milioni di
euro sono destinati ad interventi dedicati ai consorzi di piccole e medie
imprese che hanno realizzato aree
con i piani di insediamento produttivo (pip). I distretti produttivi verranno sostenuti e rafforzati con agevolazioni. Previsto uno stanziamento
di 25 milioni di euro per il settore
artigianale siciliano, con somme gestite da Artigiancassa. Il fondo per la
pesca attiverà tutte le misure a favore
del settore per sostenere la commercializzazione, la sicurezza e l’innovazione tecnologica. 
Bilancio
Dopo aver ottenuto con i fondi Fas,
risorse per le aree sottoutilizzate pari
a 4 miliardi di euro, si è riusciti, insieme agli investimenti per la realizzazione di infrastrutture, a far crescere
le imprese siciliane, con l’inserimento
dei contratti di sviluppo. I numerosi
riconoscimenti (2° edizione Customer
Success Award, progetto Si-Its, award
di qualità nella categoria “ricerca e
utilizzo di fonti rinnovabili” nel premio “sfide” riguardante le misure antinquinamento) hanno premiato l’atti-
vità della Regione. L’obiettivo della
nuova giunta è ridurre il peso finanziario aiutando lo sviluppo. 
Famiglia
Il 2009 è stato l’anno in cui si è deliberato in via sperimentale, un contributo
di 10 milioni di euro a favore degli anziani ultrasessantacinquenni siciliani,
soli e in condizioni di indigenza. Già
erogate una parte di indennità per disabili gravi e persone non autosufficienti
e sbloccato il bonus per 3700 famiglie
numerose. 4 milioni di euro sono state
destinate alle nuove attività imprenditoriali per i giovani siciliani grazie
all’accordo di programma quadro per
le politiche giovanili. I finanziamenti
provenienti dal “fondo sociale europeo”, inoltre, promuovono iniziative
per rafforzare l’integrazione sociale
dei soggetti svantaggiati e contrastare
i fenomeni di povertà. 
stici, 85 milioni quelli per la nautica da
diporto, 120 milioni di euro per l’ampliamento e la riqualificazione della ricettività alberghiera esistente. Il bando
europeo per 16 milioni di euro servirà,
inoltre, per la realizzazione di piste ciclabili e pedonali lungo linee ferroviarie non più utilizzate ma che scorrono
lungo percorsi naturalistico-ambientali. Con l’aggiudicazione della Sicilia
dei campionati mondiali di scherma
2011, l’UE ha messo a disposizione
per il completamento degli impianti
200 milioni di euro, che serviranno a
rilanciare l’immagine della città. 
Lavori pubblici
Restituiti ai siciliani alcuni tra i beni
monumentali più belli dell’isola come
il Castello a mare di Palermo, la tonnara Florio di Favignana, il teatro romano
di Catania e l’area esterna del Castello
Ursino. Già partite importanti opere di
ristrutturazione quali il museo archeologico “Salinas” di Palermo. L’obiettivo è adesso ridare competitività alla
Sicilia, servendosi anche dell’attività
di monitoraggio e salvaguardia del patrimonio artistico. 
Un nuovo testo sul piano casa prevede l’abbattimento del 50% dei canoni
di concessione edilizia per gli immobili che saranno destinati a prima
abitazione e l’introduzione del cosiddetto “libretto del fabbricato”, una
sorta di carta d’identità delle nuove
costruzioni. Previsti anche “sconti”
sui canoni di concessione edilizia per
chi si impegna a costruire con accorgimenti antisismici o con tecniche di
bioedilizia. Fondi pubblici statali di
40 milioni di euro saranno destinati
al piano straordinario per gli interventi abitativi, con la realizzazione
di circa 416 nuovi alloggi nell’isola.
Non mancano le risorse per il piano
straordinario di messa in sicurezza
delle autostrade Messina – Palermo e
Messina – Catania. 
Turismo
Enti locali e autonomie.
Beni culturali
Sono stati 100 i milioni di euro investiti per la riqualificazione dei porti turi-
Il 2009 è stato l’anno in cui si è dato
il via libera al piano di ripartizione
dei trasferimenti a favore dei Comuni
per un totale di 913 milioni di euro.
Si rimborsano per 80% della spesa, i
Comuni con meno di 5mila abitanti,
per la gestione degli asili nido e gli
enti locali per il ricovero di minori,
in ognuna delle 237 comunità presenti nell’Isola. 
Sanità
Il 2010 continuerà sulla scia delle riforme. Dopo l’entrata in vigore della
riforma del sistema sanitario regionale, la nuova fase per la sanità siciliana
punta sulla qualità e sul risanamento
del deficit. Un’ampia programmazione e riorganizzazione, che cercherà
di ridurre il tasso di inappropriatezza
dei ricoveri ospedalieri garantendo al
paziente, in un unico accesso, l’erogazione di alcune prestazioni ambulatoriali complesse. L’assistenza sarà più
capillare attraverso il rafforzamento
delle strutture territoriali e l’istituzione dei Pta (presidi territoriali di assistenza) e del Cup (centro unico prenotazioni) permetteranno l’abbattimento
delle liste d’attesa. Quest’anno sarà
possibile anche possibile una consistente riduzione delle tasse aggiuntive
per i siciliani. L’espletamento della
prima gara centralizzata telematica
per l’acquisto di prodotti farmaceutici
destinati alle strutture sanitarie pubbliche potrà essere esteso all’acquisto
di altri beni e servizi. A partire dai
primi mesi del 2010, tutte le strutture
pubbliche che hanno in dotazione Tac,
risonanze magnetiche e Pet dovranno
garantire una risposta 24 ore al giorno
ai pazienti ricoverati. 
4
.Province
Gennaio 2010
PALERMO. La Provincia invita le scuole al rispetto
dell’ambiente con una nuova iniziativa
Il presidente Avanti: “I progetti aiuteranno gli studenti a comprendere l’importanza che
l’ambiente ha nella vita quotidiana, come fonte di sviluppo, di benessere, di crescita civile”
di Renato Maisani
L
a Provincia di Palermo,
sempre vicina ai progetti legati al rispetto
dell’ambiente, ha dato il
via ad una nuova iniziativa
in merito.
E’ stato infatti pubblicato il bando, riservato agli
studenti delle scuole medie e superiori, relativo all’educazione ambientale. Il
presidente della Provincia,
Giovanni Avanti, da sempre
sensibile sulle tematiche
ambientali e l’assessore all’Ambiente Vito Di Marco,
hanno presentato così l’iniziativa che mobiliterà le
scuole della provincia.
I progetti, finanziati proprio dall’Assessorato all’Ambiente, verteranno su
tematiche quali le fonti di
energia alternative, la gestione dei rifiuti, lo sviluppo sostenibile e dovranno
essere presentati entro il 5
febbraio, accompagnati da
una relazione dettagliata
sulla tipologia degli obiettivi da perseguire e il metodo
di lavoro.
“La Provincia – ha precisato il presidente Giovanni
Avanti – rinnova l’impegno
per sensibilizzare i più giovani sul valore del rispetto
dell’ambiente, con un’iniziativa che stimola la creatività e l’interesse dei ragazzi.
Tutti i progetti dovranno articolarsi in una parte teorica
e una pratica ‘sul campo’,
proprio per aiutare gli stu-
denti a comprendere l’importanza che l’ambiente ha
nella vita quotidiana, come
fonte di sviluppo, di benessere, di crescita civile”.
I premi che saranno attribuiti alle scuole saranno
4, del valore compreso tra
i 2.500 ei 4.000 euro. E’
l’ennesimo passo avanti di
una Provincia intenzionata a
sensibilizzare soprattutto le
generazioni future sull’importanza e il rispetto dell’ambiente e della natura. 
Pres. Giovanni Avanti
Rinnovata la convenzione con l’Aci per
l’affidamento delle attività di gestione
dell’Imposta provinciale trascrizione.
L’accordo sarà valido per un solo anno
L
(Calamia-Pd, Briganò-Mpa, Ginotta-Pdl, Marotta-Rifondazione
comunista) e approvato dall’aula.
Una modifica accolta dal Consiglio per verificare la possibilità
che la Provincia possa gestire in
proprio tale servizio. ‘’Durante
il 2010 – si legge nel documento
approvato – si potrà valutare tale
possibilità o individuare con un
bando europeo il soggetto qualitativamente ed economicamente più
vantaggioso per lo svolgimento
del servizio’’.
Un altro emendamento di Antonio
Marotta approvato dal Consiglio
elimina l’articolo 15 della bozza
di convenzione sulla erogazione di
servizi aggiuntivi da parte dell’Aci,
su richiesta della Provincia.
Il Presidente del Consiglio Marcello Tricoli ha rinviato i lavori al
12 gennaio, alle 16, per la discussione, con il Presidente della Provincia Giovanni Avanti, sulle due
attività semestrali della Giunta. 
Sebastiano.Di Mauro.
I Sindaci della Provincia regionale di Palermo
No alla realizzazione di condotte di reflui
all’interno dell’area marina protetta
Capo Gallo-Isola delle femmine
I
l Consiglio provinciale a tutela dell’area marina di Capo Gallo -Isola delle Femmine. Con un Ordine del giorno presentato dai partiti di
opposizione (Pd, Idv, Rifondazione comunista), con la relazione del
capogruppo del Partito democratico Gaetano Lapunzina e approvato all’unanimità dall’aula, l’assemblea consiliare si oppone alla realizzazione di
condotte di reflui nell’area protetta che sarà gestita da un Consorzio di cui
la Provincia è capofila.
Nel documento si impegna il Presidente della Provincia Giovanni Avanti
ad esprimere parere contrario, all’interno del Consorzio, con i Comuni di Palermo, Isola delle Femmine e l’Azienda Foreste demaniali della Regione, a
progetti per la costruzione di tali canalizzazioni e di ricorrere al contenzioso
qualora le condotte di scarico fossero realizzate nelle zone adiacenti e limitrofe al territorio dell’area marina protetta. 
S.D.
Nel 2010 si punterà sulla capacità progettuale in grado di reperire risorse
C
oncluso il 2009, il bilancio
dell’amministrazione aretusea è positivo ma come da
copione, i miglioramenti da apportare alla macchina burocratica non
mancano.
Il 2010 sarà un anno in cui, come
sottolineato dal primo cittadino,
Roberto Visentin “si dovrà puntare
su una capacità progettuale in grado di reperire risorse finanziarie”,
vista la riduzione dei finanziamenti
statali e regionali, nonché gli effetti
di una crisi economica globale senza precedenti. Nonostante le scarse
risorse finanziarie, il 2009 è stato
l’anno in cui “si è deciso di non effettuare tagli ai servizi sociali e alle
categorie più deboli”.
Tra i successi ottenuti, la partecipazione al G8 ambiente, che ha permesso a Siracusa di avere una visibilità
internazionale non indifferente.
Non sono mancati i molteplici lavori pubblici che hanno apportato
migliorie alla città e una riqualificazione urbana senza precedenti.
Il 2010 sarà anche l’anno in cui
si continuerà sulla scia di progetti
destinati al risparmio energetico e
alla tutela ambientale. Nei primi
mesi di gennaio dovrebbe inoltre
alleggerirsi il problema viabilità,
con soluzioni “di sistema” attuate
dall’amministrazione comunale rispetto alla Ztl di Ortigia.
Un occhio di riguardo verrà riservato all’inquinamento: nuovi
parcheggi e iniziative ecologiche,
Sind. Roberto Visentin
come bike sharing, finanziati dal
Ministero dell’Ambiente.
Sul fronte Provincia, questo è stato un anno da ricordare. Siracusa ha
ottenuto il miglior risultato nei trasferimenti regionali tra tutte le Province siciliane. Nonostante il calo
del fondo delle autonomie in favore
delle Province, Siracusa ha infatti
incrementato l’importo riscosso di
ben 709 mila euro.
Ma l’operato dell’amministrazione deve essere valutato dai cittadini. Uno studio statistico di Monitor
Province e Ekma ricerche, ha rilevato che, tra i nove presidenti delle Province siciliane, l’On. Nicola
Bono, presidente della provincia di
Siracusa, è secondo in classifica,
dopo Nanni Ricevuto della provincia di Messina, per gradimento da
parte dei cittadini. 
TRAPANI. Stanziati oltre 170.000 euro per le strutture scolastiche
Un finanziamento straordinario volto a ripristinare i danni più urgenti dei principali istituti superiori
di Mariella Palmeri
S
ono tanti gli istituti
scolastici che riversano in cattivo stato di
manutenzione.
Migliaia, i giovani studenti
che si recano quotidianamente in strutture scolastiche che
urgono di cura e ripristino.
Eccezioni a parte, i costi sono
notevoli e disarmanti, ma la
provincia di Trapani, sembra
trovarsi in buone acque.
La Giunta provinciale, guidata dal presidente Mimmo
Turano ha, infatti, disposto
un finanziamento straordinario di 71.000 euro, volto a ripristinare i danni più urgenti
Pres. Mimmo Turano
dei principali istituti superiori della Provincia. Tra i tanti
nomi si potrebbe ricordare
l’Istituto I.P.A.A., “Danilo
Dolci” (Alcamo); l’Istituto
professionale
alberghiero
“V.Titone” (Castelvetrano);
l’Istituto alberghiero “Flo-
Province in breve
AGRIGENTO. Presso il teatro Sociale sito in Via
Capitano Ippolito, sono stati premiati alcuni dei
450 studenti diplomatisi con il massimo dei voti
nella provincia.
La manifestazione è stata organizzata dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione su spinta del Presidente della Provincia Eugenio D’Orsi, ancora una
volta mobilitatosi sul tema dell’istruzione.
L’Assessore Gaetano Cani, ha così motivato l’iniziativa: “L’obiettivo del premio è quello di evidenziare le eccellenze ed i cervelli che vengono fuori
dalle nostre scuole superiori”. 
comunale Giuseppe Territo, ha rivolto un appello
di moderazione ed equilibrio a tutte le forze politiche, al fine di poter raggiungere l’obiettivo di
risalita della città di Caltanissetta che versa, attualmente, in condizioni di disagio e precarietà
economica.
Dialogo e capacità di mediazione sono gli elementi indispensabili per risolvere i problemi del
paese e raggiungere così l’obiettivo prefissato.
Il rapporto, spesso, conflittuale tra le forze politiche non giova al paese, né ai cittadini che hanno scelto i suoi rappresentanti dal quale adesso si
aspettano risposte. 
ENNA. La Confartigianato ennese si è mobili-
SIRACUSA. Conclusosi un anno difficile ma positivo
di Silvia Calanna
LA SVOLTA
CALTANISSETTA. Il presidente del consiglio
Il Consiglio provinciale di Palermo inizia il nuovo anno approvando
importanti delibere per il territorio
a Provincia di Palermo rinnova la convenzione con l’Aci
(Automobile Club d’Italia)
di Palermo per l’affidamento delle
attività di gestione dell’Ipt (Imposta provinciale trascrizione), che
consistono nella riscossione, liquidazione, accertamento, sanzioni,
rimborso e contabilizzazione della
stessa imposta.
L’Aci é il concessionario del
Pubblico registro automobilistico
di Palermo. Il Consiglio provinciale, presieduto da Mercello Tricoli,
ha infatti dato il via libera all’atto
deliberativo che è stato approvato
con due voti contrari di Antonio
Marotta (Rifondazione comunista) e Antonino Celesia (Sinistra
e Libertà). Ma la novità rispetto
alla bozza presentata dalla Giunta é la durata della convenzione,
che da quinquennale passa ad un
anno, fino al 31 dicembre 2010, in
seguito all’emendamento presentato in aula dai componenti della
Commissione Bilancio e Finanze

rio” (Erice); l’Istituto superiore “Cosentino” (Marsala);
il liceo scientifico “Ballatore” (Mazzara Del Vallo); il
liceo scientifico “V. Fardella”
(Trapani), e ancora altri.
Oltre al finanziamento
straordinario, disposto grazie alle delibere n°390-41012/2009, la Giunta ha predisposto un ulteriore fondo
speciale pari a 100.000 euro
volto all’acquisto di banchi
e oggetti vari, in favore degli istituti che ne hanno fatto
urgente richiesta.
La giunta Turano non si è
dimenticata nemmeno delle
associazioni e società spor-
tata al fine di poter puntare ai fondi europei per
la concessione di agevolazioni per attrezzature ed
investimenti.
Si tratta di finanziamenti che vanno dai 50.000
euro ai 2 milioni di euro, cifre che potrebbero contribuire in maniera decisiva ai fini dello sviluppo e
dello stato occupazionale del territorio.
Uno dei bandi fa riferimento ai distretti produttivi, carenza che ad Enna potrebbe essere dunque
colmata, come confermato dal segretario regionale, Salvatore Puglisi.
“Il distretto potrebbe diventare un’opportunità
di crescita per le aziende ennesi del ferro e dell’acciaio. Inserirci in questi finanziamenti significa avere l’opportunità di affrontare problematiche di interesse collettivo, ottimizzando le scelte
ed i costi, laddove utilizzino servizi comuni”, ha
dichiarato Puglisi. 
MESSINA. E’ stato predisposto dall’assessora-
to al Risanamento, il bando per l’assegnazione in
locazione provvisoria di alloggi nel Comune di
Messina a nuclei familiari in situazione di emergenza abitativa. In attuazione di quanto previsto
con la delibera di Giunta municipale n° 783 del
16 ottobre 2008, l’assegnazione in locazione
provvisoria avrà la durata di ventiquattro mesi.
I cittadini interessati a concorrere all’assegnazione di un alloggio, che versino in condizioni
di disagio abitativo e siano in possesso dei relativi requisiti, dovranno presentare domanda
al Comune di Messina, sul modulo predisposto,
entro il termine di giorni 45 dalla data di pubblicazione all’Albo Pretorio. 
RAGUSA. Presso la sede dell’assessorato pro-
vinciale alle politiche sociali è stato riattivato il
“Servizio Ascolto” per gli immigrati della provincia iblea. Il servizio si articola in quattro settori:
informazione, orientamento, analisi e sostegno.
Il progetto che ha visto la luce nel 1996 ha rappresentato negli anni un importante punto di riferimento per gli stranieri. Il servizio si avvale di
due mediatori culturali e linguistici ed è gestito
dalla cooperativa Onlus “Arc en ciel” di Ragusa.
L’assessore Piero Manderà intende adesso
perfezionare e ampliare ulteriormente il progetto di assistenza. Il Servizio Ascolto è operativo nei giorni lunedì, mercoledì e venerdì dalle
9,00 alle 13,00. 
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destinando ad esse fondi da
riversare nei diversi operati.
Le cifre parlano di 560.000
euro per le società sportive;
584.000 euro per le associa-
zioni onlus e 99.500 euro
per le varie associazioni culturali e turistiche.
La speranza è rivolta,
adesso, ad un impegno positivo e concreto. 
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
Gennaio 2010
Pagina a cura di Antonio Iacona
Bilancio record per Palazzo Minoriti
Provincia Etnea.
5
La Provincia di Catania primo Ente in Italia ad approvare lo strumento finanziario 2010
S
i è appena affacciato il
nuovo anno e la Provincia
regionale di Catania ha già
tagliato alcuni considerevoli traguardi per quel che riguarda il
Bilancio 2010 dell’Ente.
Quali? “Sembra straordinario quello che dovrebbe essere
ordinario – è il commento del
presidente di Palazzo Minoriti,
on. Giuseppe Castiglione – . È
il secondo anno che approviamo il Bilancio entro i termini di
legge, fatto mai accaduto nella
storia della Provincia regionale,
e oggi siamo addirittura il primo
Ente in Italia ad aver deliberato
lo strumento finanziario per il
2010”.
La soddisfazione ci sta tutta,
per l’amministrazione, anche
perché ancora una volta le voci
che hanno trovato maggiore
spazio nei diversi capitoli sono
state: investimenti, infrastruttu-
re, interventi per mettere in sicurezza l’edilizia scolastica e la
viabilità, servizi sociali, agricoltura, artigianato. Tutto contenuto nel documento contabile che
segnerà la vita economica della
Provincia etnea per quest’anno.
“È sicuramente – ha continuato il presidente Castiglione – un
atto di responsabilità di tutto il
Consiglio provinciale che, insieme al suo presidente Giovanni
Leonardi, ringrazio di cuore
per l’efficienza e la competenza
dimostrata. Un traguardo raggiunto anche tramite l’indispensabile opera di mediazione dell’assessore al Bilancio, Ascenzio Maesano, e degli assessori
tutti, nonché alla rapidità nella
predisposizione degli atti del
ragioniere generale dell’Ente,
Francesco Schillirò, e dei suoi
collaboratori”.
Ma è lo stesso Castiglione a
La conferenza stampa di presentazione
del Bilancio 2010 a Palazzo Minoriti
volere che questo “primato” della Provincia non venga considerato come un traguardo fortuito o
come un record quanto piuttosto
come “la conferma del lavoro serio e responsabile di un’Amministrazione sana, di un Consiglio
provinciale efficiente, di un’Istituzione tutta, che fa della pianificazione e programmazione il suo
punto di forza”.
Anche per il 2010, le parole
d’ordine confermate sono quelle del rigore e della trasparenza
amministrativa.
Nonostante l’Ente risenta ancora delle riduzioni di entrare tributarie e trasferimenti regionali,
Amministrazione e Consiglio ci
tengono a sottolineare che si dovrà riuscire non solo a garantire
tutti i servizi inerenti le competenze attribuite alla Provincia,
ma ad incrementare le spese per
le politiche sociali, per le attività produttive e per l’agricoltura.
Per quanto riguarda quest’ultima
voce, è stata unanime la sensibilità dimostrata da tutto il Consiglio nel riconoscere l’esigenza
di aiutare il settore agricolo in un
momento di grande crisi. Oltre
alla promozione delle eccellenze agroalimentari (vedi, ultimo
ma solo in ordine cronologico,
il “Mercato del Contadino”),
la Provincia ha annunciato che
prenderà accordi anche con la
Grande distribuzione organizzata per la loro commercializzazione. Un altro elemento di novità rilevante è l’aver puntato sui
giovani professionisti, a cui sarà
riservata una parte dei bandi,
ciale Ascenzio Maesano, che ha
avuto un ruolo determinante per
la sua approvazione; un ottimo
documento, serio e credibile, secondo l’esponente della Giunta
Castiglione. D’accordo il presi-
dente del Consiglio provinciale,
Giovanni Leonardi, che ha detto:
“Nessuna maratona per l’approvazione del documento. Questo
lavoro non è frutto dell’urgenza,
ma della condivisione”. 
Ecco le cifre del Bilancio 2010
della Provincia regionale di Catania
Pres. Giuseppe Castiglione
mentre proprio il 2010 sarà anche l’anno di nuove assunzioni
di tecnici per potenziare il servizio di viabilità.
Sul fronte degli investimenti,
come ha spiegato lo stesso Castiglione presentando il Bilancio,
questi non indebiteranno l’Ente
per il futuro poiché gli edifici
che verranno realizzati diventeranno sede di scuole ed uffici,
che attualmente sono in affitto.
Le cifre si aggirano sui 40 milioni di euro per la costruzione
di nuovi edifici scolastici, sicuri,
innovativi, con standard qualitativi elevati, e 42,5 milioni di
euro per l’ampliamento del Centro Direzionale dell’Ente, in via
Nuovaluce, a Tremestieri Etneo.
Tra scuole ed uffici si riusciranno a risparmiare 3 milioni
di euro di fitti passivi. Verranno, inoltre, investiti 3 milioni di
euro per riqualificare il Centro
fieristico e culturale “Le Ciminiere” e renderlo così più fruibile
al pubblico.
Un bilancio “partecipato” lo
ha definito l’assessore provin-
Totale spese per scuole
68.813.386,00 di cui:
- Costruzione nuovi edifici
scolastici 39.660.000,00
- Manutenzione straordinaria
edifici scolastici 1.000.000,00
- Borse di studio
2.600.000,00
- Istituto Musicale “V. Bellini
di Catania” (E135 parziale)
2.806.995,00
- Scuola musicale A. Vinci
Caltagirone 258.300,00
- Scuola musicale Giarre
150.000,00
Totale spese per viabilità
12.501.534,00 di cui:
- Manutenzione straordinaria
programmata strade provinciali
2.500.000,00
- Spese per manutenzione ordinaria 5.600.000,00
Totale spese per i servizi sociali 5.139.500,00 di cui
- Assistenza per non vedenti ed
audiolesi 4.178.000,00
Totale spese per l’ambiente
ed il territorio 6.391.295,00
di cui
- Lotta al randagismo
1.332.000,00
- Servizi d’interesse ecologico
750.000,00
- Piano energetico provinciale
150.000,00
Totale spese per l’agricoltura l’industria l’artigianato
ed il mercato del lavoro
11.693.989,00 di cui:
- Riqualificazione del centro fieristico Le Ciminiere
3.000.000,00
- Contributi in conto capitale alle imprese artigiane
1.700.000,00
- Promozione dell’arancia rossa 200.000,00
- Mercato del contadino
100.000,00
Totale spese per razionalizzazione immobili destinati
ad uffici 43.090.000,00 cosi
suddivisi
- Ampliamento centro direzionale di via Nuovaluce
42.500.000,00
- Manutenzione straordinaria
edifici provinciali 590.000,00
Totale spese per cultura
4.317.992,00
Totale spese per il turismo
comprese competenze ex
A.P.T. 6.664.813,00
Nuove assunzioni:
610.000,00.
Progetto anti-randagismo dell’Amministrazione Castiglione
“La Provincia solleverà inoltre i comuni di circa il 50% della spesa per le iniziative anti-randagismo e per il mantenimento dei cani”
L
a Provincia di Catania dà una risposta concreta al problema del randagismo.
Lo fa da Ente pubblico, il primo in tutta Italia ad avere avviato un progetto serio di contrasto,
e dimostra responsabilità per un fenomeno che ha
assunto dimensione preoccupanti in Sicilia. Siamo
onesti: la legge del branco esiste perché i cani, diretti e affascinanti discendenti dei nobili lupi, la riconoscono come loro unica legge di natura.
Se poi le città si trasformano in giungle dove le
amministrazioni pubbliche non riescono ad arginare
il fenomeno del randagismo, è solo colpa dell’uomo
e non del cane. Dunque, plauso alla Provincia etnea
che, con il suo presidente on. Giuseppe Castiglione,
per l’occasione in trasferta a Palermo, ha firmato nei
giorni scorsi un importante protocollo d’intesa con
l’assessorato regionale alla Sanità, dipartimento per
le attività sanitarie ed osservatorio epidemiologico,
e l’Azienda Sanitaria provinciale di Catania.
«Negli ultimi tempi, il fenomeno del randagismo ha assunto carattere di emergenza sociale
– ha detto il presidente Castiglione –, procurando
giustificato allarme nella popolazione. Questa am-
ministrazione ha voluto definire una strategia articolata ed efficace che potesse occuparsi del fenomeno. Un’azione di contrasto al randagismo non
può che essere condotta in ambito sovracomunale.
La Provincia solleverà inoltre i comuni di circa il
50% della spesa per le iniziative anti-randagismo
e per il mantenimento dei cani».
«Il progetto presentato dalla Provincia di Catania
è ottimo – ha dichiarato entusiasta la dottoressa Antonella Bullara, direttore generale del dipartimento
per le attività sanitarie ed osservatorio epidemiologico, – e sono certa che questo possa rappresentare
un programma pilota per tutta l’Italia».
Ecco, dunque, il progetto nello specifico: la Provincia etnea svolgerà l’incarico di coordinare e attuare tutti gli interventi necessari per la raccolta dei
dati sugli affidamenti a strutture fuori provincia di
cani catturati in tutto il territorio provinciale e relativo costo per il mantenimento e la raccolta dati
sui servizi cattura cani affidati a soggetti privati; del
censimento delle aree o strutture pubbliche che possono essere utilizzate per il ricovero dei cani randagi. Sulla base dei dati ottenuti, sarà elaborato un
programma operativo per il trasferimento dei cani
che possono essere ricoverati presso tali strutture o
presso recinti da realizzare in via temporanea nelle
more della costruzione dei rifugi sanitari; attivazione di protocolli d’intesa per il mantenimento dei cani
con le associazioni protezioniste e con altri soggetti
A Catania due nuove domeniche con il “Mercato del Contadino”
Poi, il sogno di trasformarlo in manifestazione permanente
A
.molti catanesi è mancato, soprattutto in
.queste festività natalizie, tanto che sarà
.considerato quasi un prolungarsi dei momenti piacevoli che Natale, Capodanno, Epifania
portano con loro. Già, perché oltre all’importante significato religioso che le festività di fine e
inizio anno rappresentano, c’è anche il non trascurabile aspetto economico, con i regali (quasi
obbligatori!), le spese extra (che spesso risucchiano tredicesime e conti correnti!) e lo stress
(non indifferente!) tra vetrine e negozi.
E quando si parla di spese ed economia, si pensa ormai al “Mercato del Contadino”, la manifestazione egregiamente condotta e organizzata,
per la seconda volta in pochi mesi, dalla Provincia regionale di Catania, con l’assessorato alle
Politiche agricole, il Comune di Catania, le associazioni di categoria C.i.a. e Confagricoltura e
quella dei consumatori Codcons.
Dopo le tre domeniche di dicembre, che hanno
consolidato il successo dell’evento, ne restano
due di giornate piacevoli da trascorrere in piazza
Giovanni Verga a Catania: il 17 e il 24 gennaio.
Ancora una volta a tornare sulle bancarelle dei
30 stand allestiti saranno la genuinità, la qualità,
la freschezza e dunque l’eccellenza delle produzioni agroalimentari siciliane, in particolare etnee, vere ricchezze enogastronomiche dell’Isola,
che gli amministratori locali hanno invitato ad
acquistare per queste feste.
Ass. Prov.le CT - Orazio Pellegrino
“Sostenere i prodotti tipici significa innanzitutto rilanciarli sui mercati e a questo compito
siamo chiamati noi, come rappresentanti di Enti
pubblici, ma anche i tanti cittadini consumatori, che possono scegliere tra prodotti stranieri o
produzioni nostrane. Naturalmente, l’eccellenza
abita a casa nostra”. È il commento del presi-
dente della Provincia di Catania, on. Giuseppe
Castiglione, che per primo ha visitato gli stand
e acquistato i prodotti esposti, con l’assessore
provinciale alle Politiche agricole, Orazio Pellegrino: “Anche per queste domeniche di gennaio
– ha aggiunto Pellegrino – ci aspettiamo una
bella risposta da parte dei cittadini, con la loro
presenza in piazza Verga.
L’idea, infatti, come annunciato più volte, è
quella di rendere permanente la manifestazione,
al di là dei rossi di calendario e delle feste, a vantaggio di consumatori e produttori”.
Ne sono convinti tutti gli organizzatori, di
questa grande opportunità: il vicesindaco e assessore alle Attività produttive del Comune di
Catania, Mario Chisari, i presidenti di C.i.a.,
Francesco Costanzo, e Confagricoltura, Arturo
Castrogiovanni, e il presidente del Codacons,
Francesco Tanasi.
Proprio il Codacons, che tante volte aveva proposto l’evento, vede adesso realizzarsi questo sogno,
con i volti soddisfatti dei cittadini, che affollano
gli stand per i prodotti migliori: i vini, i dolci, gli
agrumi, la frutta fresca e secca, le confetture, il
miele, l’olio, con marchi prestigiosi di origine e di
protezione della provincia etnea (Etna doc, Arancia Rossa di Sicilia igp, Uva da tavola di Mazzarrone igp, e tanti altri…). Tutti a chilometro zero,
per spendere meno e mangiare meglio! Parola del
“Mercato del Contadino”! 
privati; definizione del fabbisogno e costruzione di
nuove strutture di ricovero ordinarie. Nel protocollo
d’intesa la Provincia si propone anche di attivare un
servizio di cattura cani randagi con un numero verde. L’assessorato regionale alla Sanità si impegna,
invece, a garantire la presenza di proprio personale
nella struttura di coordinamento; di sensibilizzare i
veterinari liberi professionisti a promuovere accordi
per incentivare le operazioni di identificazione, registrazione e sterilizzazione dei cani randagi catturati; a ricercare le risorse finanziarie necessarie per
il raggiungimento degli obiettivi fissati.
L’Azienda Sanitaria Provinciale di Catania, infine, garantirà, attraverso il Servizio Veterinario, la
tempestiva ed efficace erogazione delle prestazioni
sanitarie. Il progetto realizzato mette in rete tutti i
Comuni etnei, la Facoltà di Medicina Veterinaria
dell’Università di Messina, l’Ordine dei Medici Veterinari, le Associazioni Protezionistiche e Animaliste, la Società Italiana di Scienze Comportamentali
Applicate, il consorzio Zooservice di Adrano, Fenascop e le associazioni protezionistiche presenti nel
territorio provinciale. 
.Economia & Finanza
6
Gennaio 2010

LA SVOLTA
Pagina a cura di Antonio Iacona
L’anno della ripresa? Contestata dai consumatori la nuova Finanziaria
Un 2010 cruciale per i mercati azionari
di Domenico Gualtieri
l 2009 è ormai alle spalle e le società di gestione, guardando gli
andamenti dei mercati azionari di tutto il mondo, cominciano a
fare bilanci dell’anno passato e previsioni su quello futuro.
Trevor Greetham, Direttore Asset Allocation di Fidelity International, evidenzia come “il 2009 si è rivelato difficile per la
maggioranza degli investitori, che ha guardato con diffidenza
allo straordinario rally fatto registrare dai mercati”. Aggiunge
“che questa volta ci troviamo di fronte ad una fase rialzista che
durerà alcuni anni. Infatti, per la prima volta, il rialzo partito a
marzo è stato caratterizzato da un’inversione di tendenza delle azioni confermata dagli indicatori di fiducia delle imprese”
Puntualizza infine che “nonostante la ripresa stia procedendo
con una certa lentezza, ciò non vuol dire che non sarà di vasta
entità e i mercati hanno iniziato a comprenderlo, certamente
molto più velocemente di molti osservatori”
Invece il Dott. Alberto Vivanti, nel classico incontro di fine
anno organizzato dalla società di investimenti svizzera RCF,
conferma che quello del 2009 é stato un rally da bear market,
accompagnato da una debolezza del dollaro e da un bull market
storico su oro e metalli. Il tutto condito da tassi di interesse a
zero. Conclude evidenziando che nelle ultime settimane la seconda ondata rialzista è entrata in congestione e questo segnale non
esclude l’arrivo nel corso 2010 di una movimento ribassista, che
andrebbe a testare nuovamente i minimi toccati nel 2008.
Ma allora questo 2010 sarà veramente l’anno della ripresa mondiale o semplicemente un anno di transizione ? Tutti gli economisti sono concordi nel dire che il peggio è ormai alle spalle e che nel
futuro prossimo la parte del leone la faranno le economie dei paesi
emergenti Asia e Sud America. Tuttavia riguardo i mercati azionari europei e degli USA i pareri e le previsioni sono contrapposti.
Da una parte troviamo gli ottimisti che, come Paolo Federici
Responsabile Distribuzione Italia di Fidelity International e Andrea Viganò Responsabile Sud Europa di BlackRock, vedono i
mercati ormai orientati a una ripresa globale di lungo termine.
Dall’altra troviamo i prudenti che, come Sergio Trezzi Managing Director e Country Head di Invesco e Luca Tenani
Responsabile Distribuzione di Schroders Italia, credono che
la ripresa delle economie sviluppate dipenderà ancora dagli
incentivi promossi da Banche centrali e governi a causa di un
sistema bancario ancora in difficoltà.
Intanto l’agenzia di rating S&P ha segnalato che nel 2010
potrebbe esserci un rischio di insolvenza per circa 55-75 società industriali europee e non esclude che, se lo scenario di
base non dovesse reggere, è possibile aspettarsi azioni importanti proprio sui rating di queste. Precisa poi che il tasso di
insolvenza nel 2010 dovrebbe restare superiore al doppio della
media storica, in seguito alla lentezza della ripresa economica,
che dovrebbe penalizzare le aziende caratterizzate da margini
risicati e livello di debito elevato.
Concludiamo con qualche consiglio a lungo termine per il 2010:
- buoni i mercati emergenti e fondi di investimento (ETF) collegati a Cina, India e Brasile.
- buone le materie prime e fondi collegai ad esse (ETC).
- obbligazionario governativo puro da monitorare (BTP) meglio quello indicizzato (BTPI). 
I
L’ottimismo 2010 frenato dagli aumenti e da nuove tasse
A
nche quest’anno i pacchetti
di Babbo Natale e carbone
della Befana si traducono
per i cittadini in una nuova stangata per il 2010, cioè aumenti, cioè
nuove tasse.
La denuncia arriva da due associazioni che i cittadini li difendono ogni
giorno e, se si confrontano le cifre
suggerite da Adusbef e Federconsumatori, gli aumenti sono lampanti.
Sotto accusa è la nuova Finanziaria, mentre gli italiani, i siciliani,
cioè tutti noi ci troveremo in tasca
600 euro in meno. Almeno 30 euro
in più per il gas, 130 euro per l’assicurazione auto (Rca), 18 euro per
l’acqua, 35 euro per la Tarsu (Tassa
rifiuti solidi urbani); e ancora, un aumento di almeno 30 euro per i servizi
bancari, 80 euro per i mutui, 65 euro
di aumento dei biglietti ferroviari e
90 euro sul carburante.
Quando poi, oltre a pesare il danno
sulle spalle dei cittadini, si aggiunge anche la beffa, poiché il più delle volte si deve parlare di disservizi
piuttosto che di… servizi. All’elenco si devono ancora aggiungere 120
euro di nuovi balzelli, come le anticipazioni tariffarie di 3 euro a passeggero su ogni singolo biglietto aereo
a favore dei gestori aeroportuali o il
contributo unificato di 103,3 euro a
carico dei lavoratori licenziati che
fanno ricorso in Cassazione o, ancora, i circa 38 euro a carico di quei
cittadini che faranno ricorso contro
le multe dell’autovelox.
Una visione generale alquanto
preoccupante, in svariati settori. I
trasporti, ad esempio, con treni, aerei e carburanti che lievitano assieme alle tariffe autostradali, come
evidenziato dalle cifre, o altri capitoli già tanto discussi, soprattutto per
noi siciliani, come i rifiuti. Perfino
il canone Rai sarà una tassa in più
a destare preoccupazione. Adusbef
e Federconsumatori, con i loro presidenti Elio Lannutti e Rosario Trefiletti, parlano apertamente di “ministangata governativa”. La somma
delle cifre sopraccitate rappresenta
così per ogni famiglia nuovi balzelli.
Come non essere d’accordo?
Anche le cose più “elementari”,
come spostarsi, costeranno di più.
Nei giorni scorsi, proprio mentre
la stampa nazionale commentava
i rincari del nuovo anno, tutte le
compagnie petrolifere hanno rialzato i listini di benzina e diesel.
Lo stesso presidente dell’Antitrust,
Antonio Catricalà, ha ammesso
di non averne compreso il motivo
ma, al tempo stesso, di non essere
in grado di dimostrare che si sia
trattato di un illecito. Così, Api-Ip
hanno aumentato il prezzo della
verde di 1,2 centesimi fino a 1,337
euro/litro e di 1,3 centesimi quello del gasolio fino a 1,182 euro/litro. Erg ha toccato 1,5 centesimi
su benzina e gasolio portandosi
rispettivamente a 1,339 e 1,184
euro/litro. Lo stesso la Shell, che
è arrivata oltre 1,35 euro/litro sulla
benzina (a 1,354) e ha sfiorato la
soglia di 1,2 euro/litro sul diesel (a
1,199), confermandosi ancora una
volta la più cara. Esso non è stata
da meno, salendo a 1,338 euro/litro sulla verde (+1,4 centesimi) e
a 1,185 euro/litro sul diesel (+1,7
centesimi). Q8 e Tamoil hanno aumentato di 1,4 centesimi entrambi i
prodotti portandosi rispettivamente
a 1,338 e 1,337 euro/litro sulla verde e a 1,183 e 1,182 euro/litro sul
gasolio. Total, infine, ha rivisto al
rialzo di 2 centesimi sia la benzina che il diesel salendo a 1,344 e a
1,189 euro/litro.
“Da un punto vista razionale
non riesco a capire, ma da punto
di vista tecnico, giuridico ed economico non ho la prova che questo sia un illecito”. È stato questo
il commento di Craticalà. Come a
dire al cittadino: zitto e cammina,
anzi pedala! Perché forse resterà
solo la bicicletta il vero mezzo per
spostarsi risparmiando. Almeno in
bicicletta non ci sono caselli autostradali da affrontare. Già, anche
quelli. Gli aumenti dei pedaggi
autostradali sono già scattati dal
1° gennaio, in media dell’8,6%.
Questa volta il commento arriva
dall’Adoc: “L’incremento è eccessivo, ben oltre il livello d’inflazio-
ne registrato durante l’anno; inoltre, riteniamo assurdo il rincaro del
4,78% per il pedaggio sulla Strada
dei Parchi che collega l’Abruzzo.
Dopo il disastroso terremoto la
zona non si è ancora completamente ripresa, molte famiglie hanno
ancora la necessità di fare continui
trasbordi da e per il proprio luogo
d’origine, aumentare il pedaggio
è un danno grave e ingiustificato”.
Meglio allora restare a casa a vedere la tv? Ma nemmeno qua gli italiani saranno più tranquilli: la “tassa” per vedere la televisione passa
da 107,5 euro a 109 euro l’anno.
L’aumento è stato varato dal ministero delle Comunicazioni, in
base all’inflazione programmata. La protesta è partita anche dal
Consiglio nazionale degli utenti,
organismo dell’Agcom, secondo
il quale “l’aumento era da evitare,
soprattutto a fronte del passaggio
al digitale in diverse aree, con notevoli difficoltà per i cittadini”.
E una cosa è certa: se da qui a
dicembre 2010 milioni di italiani
passeranno le notti insonni, magari scrutando le stelle o il camino,
non sarà per aspettare la Befana o
Babbo Natale! 
I RINCARI DEL 2010
Gli aumenti nel dettaglio
- Autostrade: dal 1° gennaio il pedaggio sulle tratte di Autostrade
per l’Italia, che gestisce il 53% della viabilità nazionale, aumenterà
del 2,4%, come lo scorso anno. In particolare, quello di Autostrade
Meridionali (Sam) dell’1,43%. Per il consorzio per le Autostrade
Siciliane (Messina-Catania e Messina-Palermo), invece, non sono
stati riconosciuti incrementi tariffari.
- Gas: dopo un anno di ribassi (-185 euro nel 2009), tornano purtroppo a salire le tariffe del gas. Da gennaio i prezzi di riferimento salgono
del 2,8%, cioè circa 26 euro in più su base annua.
- Elettricità: è l’unico dato in controtendenza, perché non si prevedono aumenti per la bolletta della luce. Anzi, da gennaio scatta una
riduzione delle tariffe del 2,2%: la spesa media della famiglia tipo per
l’elettricità si ridurrà così di circa 10 euro su base annua, in aggiunta
ai 39 euro di riduzioni del 2009.
- Canone Rai: per il 2010 è stato fissato in 109 euro con un aumento
rispetto al 2009 di 1,50 euro.
- Aeroporti: da marzo gli scali aeroportuali potranno applicare rincari
tra 1 e 3 euro, in base al volume degli investimenti e al numero di
passeggeri di ogni scalo. Un aumento che le compagnie aeree faranno
gravare sui passeggeri con i biglietti aerei. L’aumento sarà di 65 euro
con un aumento di 3 euro a biglietto.
- RC Auto: Ogni famiglia, secondo le due associazioni dei consumatori, spenderà 130 euro in più (aumento medio del 15%) per l’assicurazione Rc Auto.
- Multe: il ricorso al giudice di pace per contestare le multe costerà 55
euro in più per ogni ricorso.
- Acqua: l’aumento per il consumo di acqua sarà di 18 euro a famiglia.
- Treni: viaggiare in treno costerà 65 euro in più.
- Tarsu: aumento stimato di 35 euro per la tariffa sui rifiuti solidi
urbani.
- Banche: aumento di 30 euro per i servizi bancari.
- Mutui: 80 euro in più per le rate dei mutui.
- Carburanti: i rincari registrati nell’ultima parte del 2009 avranno
un effetto sul 2010 di circa 90 euro in più per i carburanti.
(Fonte: la Repubblica.it)
Nel 2009 un vero “boom” di richieste della cassa integrazione. Indice della crisi
F
orse nessun indice è così chiaro per evidenziare
la crisi economica di un Paese come la cassa integrazione. E per il 2009 appena trascorso, i dati italiani non sono confortanti. Dal nostro Inps, infatti, sono
state autorizzate 918 milioni di ore di cassa integrazione,
con un aumento del 311,4% rispetto ai 223 milioni del
2008. Una crisi, insomma, che ha suonato a tamburo
battente e che adesso, con un 2010 fresco, non promette
bene, visti gli aumenti già partiti per le famiglie italiane.
A diffondere i dati, che si riferiscono a cassa integrazione ordinaria, straordinaria e in deroga, è stato lo
stesso Istituto nazionale di previdenza sociale, che ha
sottolineato come «le risorse messe in campo sono state almeno il triplo di quelle realmente utilizzate».
Secondo l’elenco dell’Istituto, a dicembre sono state
autorizzate complessivamente 101 milioni di ore di cas-
Etnaexpo
sa integrazione, con un aumento del 2,24% rispetto a
novembre e un incremento del 230,6% rispetto ai 30
milioni di ore autorizzate a dicembre 2008. Secondo
l’Inps, si conferma la frenata delle richieste di cassa integrazione ordinaria (cigo) con 50 milioni di ore autorizzate a dicembre e un calo del 2,27% rispetto a novembre, mentre crescono le domande di cassa integrazione
straordinaria (29,5 milioni di ore e un aumento del 10%)
e quelle per la cassa integrazione in deroga, strumento
che l’anno scorso non era disponibile (22,3 milioni di
ore a dicembre e un aumento su novembre del 3,2%).
Lo stesso presidente (come illustrato a “Il Sole 24
Ore”) ha precisato che l’Inps liquida le prestazioni
«entro 30 giorni dalla richiesta in oltre il 90% dei
casi». Ma la fase acuta, ha detto Mastrapasqua «sembra superata. Lo si vede anche dalle domande di di-
soccupazione che ormai si stanno allineando con la
tendenza dello scorso anno».
Le domande per l’assegno ai senza lavoro pur essendo
in crescita rispetto a novembre 2008 (+11,6%) sono in
calo rispetto a ottobre (-5%) e al picco di 166.000 domande registrato a luglio. La pressione sul lavoro (fonte:
“Il Sole 24 Ore”) sembra in rallentamento a dicembre,
che segna con 101 milioni di ore autorizzate nel complesso un andamento sostanzialmente stabile (+2,24%)
rispetto a novembre e un incremento del 230,6% rispetto a dicembre 2008 (quando la crisi cominciava a manifestarsi e le richieste di cassa furono pari a 30 milioni di
ore). Appare sostanzialmente stabile anche l’andamento
delle richieste di disoccupazione con 114.000 domande
a novembre e un calo del 5% su ottobre (ma un aumento
dell’11,6% su novembre 2008). 
Etnarti, conclusosi con successo il salone delle arti e dei mestieri
Raggiunto subito l’obiettivo di dare una valida opportunità di promozione
dell’artigianato, dell’agroalimentare, del territorio etneo e di tutta la Sicilia
di Mariella Palmeri
S
.i è concluso il 6 Gennaio
Etnarti il salone delle arti
e dei mestieri, con un bilancio assolutamente positivo e
un trionfo finale che ha visto il
prolungamento della chiusura
del centro fieristico dal 31 Dicembre al 6 Gennaio.
L’iniziativa espositiva si è
svolta presso EtnaExpo, il nuovo centro fieristico della Sicilia
sito a Etnapolis. Struttura fieristica dalle caratteristiche tali da
offrire l’opportunità ad operatori ed organizzatori del settore
fieristico di ospitare vetrine settimanali a basso costo e, quindi,
offrire opportunità a realtà industriali e artigianali di mettere in
mostra prodotti aziendali senza
l’impiego di importanti risorse
economiche da destinarsi agli
allestimenti, come di solito avviene, nella partecipazione a simili eventi fieristici.
Il prolungarsi di Etnarti è stato
grazie ad Italia Grandi Eventi, organizzatrice e progettista di Enaexpo,
nonché alla generosità del presidente geom. Franco Carlino e del
direttore Turi Piana, nonch’è della
disponibilità di Etnapolis del suo
direttore Alfio Mosca.
La fiera aveva avuto inizio l’11
Dicembre scorso, con un’inau-
gurazione presieduta dall’on.
Giuseppe Castiglione e con l’assessore allo sviluppo economico,
Massimo Pesce. Siglata da Italia
Grandi Eventi e in collaborazione con la Provincia Regionale
di Catania, il centro fieristico
ha dato una nobile opportunità
ai tanti artigiani e agricoltori locali che si sono cimentati ora in
realizzazioni artigianali dal vivo,
ora in golose degustazioni di prodotti tipici. I numerosissimi visitatori hanno così permesso che
la manifestazione, alla sua prima
edizione, raggiungesse subito
l’obiettivo di dare una valida opportunità di promozione dell’artigianato e dell’agroalimentare
di qualità della nostra provincia,
oltre che delle nostre tradizioni e
del nostro ricchissimo patrimonio storico-culturale.
Importante anche la partecipazione di personaggi politici di
spicco, tra cui il vice presidente
della provincia ragionale, Nello
Catalano, che hanno così testimoniato l’interesse e l’importanza data all’evento che esalta
il territorio e i suoi protagonisti.
L’entusiasmo degli artigiani e
la presenza di un pubblico oltre
le aspettative, gratificano l’idea
progettuale e sembrano assicurare quanto prima una seconda
edizione, 
LA SVOLTA  Gennaio 2010
8
.Arte & Cultura
Gennaio 2010

LA SVOLTA
Pagina a cura di Maria Sambataro
“Peppa ‘a cannunera” in scena per celebrare l’Unità d’Italia
L’opera che narra le gloriose gesta di una donna coraggiosa, è stata riproposta e riadattata al pubblico di oggi
P
er celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia la compagnia “Gruppo Teatro Città
di Belpasso” mette in scena il 23
c.m. un lavoro di Russo Giusti
“Peppa ‘a cannunera” del 1939,
ispirato all’eroina dell’insurrezione antiborbonica catanese.
Un’operazione di notevole valenza storico-culturale che ha impegnato il regista, Turi Giordano,
in un’intensa opera di ricerca non
solo sul personaggio di Peppa ma
anche sul testo. Il lavoro è infatti
quasi sconosciuto e si può considerare quasi inedito: scritto appositamente e su misura per Rosina
Anselmi ma mai recitato dalla
nota attrice, il lavoro è stato rappresentato una sola volta a Belpasso nel 1946 dalla “Brigata d’Arte
Nino Martoglio” diretta dallo stesso Russo Giusti, e mai più ripreso
forse per la natura del testo.
Riproporlo a distanza di tempo ha
significato per il regista riadattarlo
I
Peppa la cannoniera a Catania - 31 maggio 1860
al pubblico di oggi, attualizzarlo in
tutte le convenzioni teatrali pur nel
rispetto del testo originale: effetti
di sceneggiata napoletana, scenografia simbolica e allusiva, inserimento di elementi musicali inediti,
recitazione contemporanea che ra-
.l cinquantenne Felipe Da Silva Riberio, investigatore privato piuttosto
in malarnese con il vizio del sigaro e
del cognac, conduce una vita leggermente
opaca. Laureato in giurisprudenza, esercita
un lavoro povero di soddisfazioni e vive in
attesa di tempi migliori.
Non è bello, né è dal particolare fascino,
ma è un gentiluomo con un forte senso di
amor proprio e professionale. Felipe non va
d’accordo con la moglie, gelosa della segretaria, una ragazza dal sorriso triste.
Devoto di Santo Antonio e della Madonna di Fatima, Felipe ha pochi sogni nel
cassetto: non desidera la ricchezza, il lusso
sfrenato, la mondanità; gli basta essere se-
senta sempre il tradizionale; storia
e leggenda viste attraverso le lenti
dell’ironia contemporanea.
In questa interessante operazione
di rilettura il regista è stato favorito dal personaggio di Peppa, donna per quei tempi modernissima.
Di lei i dizionari del Risorgimento riportano poche e contraddittorie
notizie. Nata a Barcellona Pozzo di
Gotto (ME) nel 1826 secondo alcuni, nel 1841 secondo altri, “frutto
degli illeciti amori di un tal Antonino Mazzeo, sensale di agrumi”, è
nota ora come Giuseppa Bolognari
dal nome della nutrice alla quale
viene affidata in assai tenera età, ora
come Giusepa Calcagno, secondo
un’altra versione che la vuole invece affidata dalla Congregazione
di carità a certa Maria Calcagno,
“nutrice di trovatelli”. Incerta la
professione, forse serva di un oste
catanese e poi aiutante stalliera in
un fondaco e rimessa di carrozze
da nolo; più certa la sua cattiva reputazione dovuta anche al suo legame con il “giovinetto Vanni”, un
ragazzo molto più giovane di lei.
Di certo partecipa alla insurrezione
del 31 maggio 1860 dove la giovane si distingue per due atti di valore
– il primo avvenuto nei pressi della
Piazzetta Ogninella, e l’altro nella
via Mazza, in prossimità dell’attuale Piazza San Placido – per i quali
viene persino decorata con una medaglia di argento al valore militare.
Donna coraggiosa, l’epiteto di
Peppa la cannoniera che l’ha resa
famosa , deriva da un episodio in
cui insieme ad un gruppo di popolani si impadronisce di un cannone
abbandonato dai soldati borbonici
e, caricatolo sopra un carro, lo
mette in salvo a Mascalucia, quartiere generale delle truppe rivoluzionarie.
Dopo le gloriose gesta, sostituite le sottane con abiti maschili,
comincia a frequentare bivacchi
e caserme bevendo, giocando e
fumando, mitigando così la bruttezza del suo viso butterato dal
vaiolo. Secondo alcuni dopo il
1876 ritorna a Messina dove cade
nelle mani degli usurai a cui cede
la pensione e muore nel 1884, o
nel 1900.
Peppa è un simbolo della partecipazione popolare, spontanea
all’insurrezione contro i Borboni, la risposta più istintiva della
vendetta popolare contro i “birri”, “dazieri”, “esattori del macino”, l’amministrazione di una
giustizia sommaria; il “vizio originario” di cui soffrono le rivoluzioni del 1848 e del 1860, quello di dovere la liberazione delle
truppe borboniche alla spontanea
organizzazione
dell’elemento
popolare in cui spiccarono molte eroine e donne d’eccezione
che credettero di partecipare ad
un processo di rinascita da cui
sarebbe nata anche per le donne una condizione di maggiore
eguaglianza e libertà. 
L’evento sarà presentato e relazionato dall’avv. Enzo Zappulla,
Presidente dell’Istituto di Storia dello Spettacolo siciliano
Antonio Careddu. Il fumo non uccide
reno, non avere debiti e recuperare il rapporto con la moglie della quale, se non è
pazzamente innamorato, ne ha di bisogno
per completare la sua vita.
Nei momenti difficili accende il sigaro.
Un giorno arriva la svolta della sua vita
nella persona di una bella e giovane donna
che lo incarica di risolvere il caso di una
sua amica scomparsa nel nulla. Sente che è
l’occasione della sua vita.
Giallo intrigante e appassionante, “Il
fumo non uccide” coinvolge il lettore dall’inizio alla fine per la ricchezza della trama, la vivacità dei personaggi, il mistero
della vicenda ricca di sorprese e di colpi di
scena fino alla fine.
. Spettacolo
In una frenetica e sensuale Lisbona due
amiche si danno appuntamento per trascorrere una piacevole vacanza. L’incontro con
due giovani sconosciuti dall’aspetto tranquillo trasforma la vacanza in un incubo.
Con brillante andamento narrativo A.
Careddu, mentre fa assaporare al lettore
le piacevolezze della capitale portoghese
immersa nel morbido clima natalizio tra fadistas, azulejos, caldarroste e sigari cubani
o gustare le ghiottonerie di una inquietante
Cagliari con il suo carnevale tragicamente
grottesco e l’inebriante fumo dei famosi
Toscani, lo fa addentrare nelle complicate
e oscure maglie di una vicenda i cui risvolti
riescono imprevedibili anche al più accani-
to lettore di gialli.
Come in un azulejos, guidato dal suo istinto e procedendo con molta cautela, il bravo
detective con l’aiuto di Oracolo, un giovane barbone dai modi bruschi, oltre che dei
suoi santi protettori, rimetterà al loro posto
le tessere dello strano caso e anche quelle
della sua vita privata.
A caso risolto si renderà conto di essersi
quasi dimenticato del fumo.
La sua vita è ora colma di soddisfazioni
professionali ed economiche e straripante
di calore affettivo.
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A grande richiesta riparte il Festival della Canzone Siciliana
Salvo La Rosa: “Una vetrina in cui mettiamo in mostra quanto di bello ci propone la musica siciliana”
di Giuliana Sotera
D
opo il successo della decima edizione, anche
quest’anno torna su Antenna Sicilia il “ Festival della Canzone Siciliana”. La kermesse
musicale è la più attesa dai siciliani, in quanto porta
in scena i più promettenti talenti della nostra isola,
che si esibiscono in dialetto.
La trasmissione, che sarà preceduta il 21 gennaio da
un amarcord della scorsa edizione e il 28 da un gran
galà di presentazione dei nuovi concorrenti, prenderà
il via ufficialmente l’11 febbraio e si concluderà anche quest’anno a fine maggio proclamando il vincitore della competizione, che nella passata edizione è
stato Mario Incudine con il brano “Salina”.
“I consensi raggiunti l’anno scorso ci hanno spinto a riproporre un festival, che per me, più che una
gara, rappresenta una vetrina in cui mettiamo in
mostra quanto di bello ci propone la musica
siciliana. Insomma, una bella rassegna di artisti importanti e musica di livello”, afferma il
popolare conduttore Salvo La Rosa, mattatore
della trasmissione.
“Per questa undicesima edizione – continua
- porteremo ancora una volta sul palco del nostro teatro molti artisti in grado di presentare
la musica siciliana di oggi. Ci siamo infatti
resi conto che tradizione e modernità, messe
insieme, costituiscono la formula vincente,
permettendoci ancora una volta di essere al
passo con i tempi”.
Tante saranno poi le novità di quest’anno,
a cominciare dagli ospiti: un nome tra tutti,
quello di Gigi D’Alessio, che interverrà il 27 maggio nella puntata di chiusura.
Ma la vera chicca di questo XI appuntamento
è l’apertura della competizione ad alcuni artisti di
fama nazionale, per citarne alcuni, Manuela Villa,
Sal da Vinci e Annalisa Minetti.
“ Quello di far cantare le canzoni in siciliano
anche ai non siciliani era un esperimento che
c’eravamo ripromessi di compiere – spiega La
Rosa -. D’altra parte, sarà una piacevole sorpresa vedere artisti di questo calibro misurarsi
con il nostro dialetto e mi auguro che questa
apertura nazionale in futuro possa portare ad
altre interessanti novità”.
“Il nostro auspicio – conclude - è che questo evento canoro possa essere all’altezza
dei grandi festival del passato come quelli
presentati da Baudo, Pino Caruso e Pattavina,. Per quanto riguarda l’anno scorso crediamo di esserci riusciti, ma speriamo che
quest’anno sia lo stesso. Alla fine sarà come sempre il pubblico a decidere”. 
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Pagina a cura di Silvia Calanna
Catania riparte
C
onclusosi un anno difficile per Catania.
Si cerca di ripartire tra bilanci e previsioni più ottimistiche.
Il 2009 è stato l’anno dei debiti, l’anno dei
risanamenti, degli scandali universitari e dei
rifiuti, ma è stato soprattutto l’anno dell’alluvione di Giampilieri a cui l’intera Sicilia ha
espresso solidarietà. Un anno movimentato e
difficile per tutti, segnato da vicende travagliate che hanno investito il mondo del lavoro, e soprattutto dei mancati stipendi, il mondo della sanità, che non ha sempre funzionato
a dovere, il mondo della scuola, investita da
tagli e licenziamenti.
Secondo i dati Istat, il 25% delle famiglie del
meridione stenta oggi ad arrivare a fine mese.
E questi sono i ricordi che vorremmo dimenticare.
Il 2010 è stato festeggiato a Catania, dopo
anni di silenzio, con un ritorno in piazza.
Uniti i cittadini per lasciarsi alle spalle i momenti difficili. Finite le vacanze natalizie,
che hanno come sempre sfornato “le vittime
dei botti”, adesso si riparte. Già la città è in
fermento per la festa di S. Agata, un momento in cui i problemi sembrano dissolversi e le
preghiere, garantisce la devozione popolare,
vengono ascoltate. 
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Gennaio 2010
Accordo Enel, Sharp e StMicroelectronics
A Catania, lo stabilimento fotovoltaico più grande d’Italia
C
on una nota, Enel annuncia l’accordo tra Enel
Green Power, gestore dell’energia rinnovabile in Italia,
la Sharp, leader nel settore della
produzione dei pannelli solari,
e StMicroelettronics, lo stabilimento catanese che ha fatto discutere di sé con i suoi momenti
di crisi economica.
L’accordo, che rimarrà storico
per la sua importanza, permetterà la realizzazione, proprio a
Catania, della più grande fabbrica d’Italia di pannelli fotovoltaici. Un progetto di 320
milioni di euro finanziato, tra
gli altri, da incentivi statali.
La produzione di pannelli nell’impianto catanese partirà nel
2011. Un progetto che ha visto la
soddisfazione del presidente della
Regione, Raffaele Lombardo: “Il
Governo ha seguito sin dal suo
nascere questo importante progetto - dichiara - assicurando tutto il
supporto necessario alla realizzazione. La Sicilia è il luogo ideale
Catania - StMicroelectronics
per la realizzazione di questo tipo
di impianti energetici”.
L’impianto avrà la capacità produttiva di 160 Mw all’anno, cifra
destinata a salire fino a 480 Mw.
Questa rivoluzione vede investita
l’intera città che è la prima in Italia,
nella zona industriale di Catania, a
produrre pannelli solari a film sot-
tile a tripla giunzione. Una produzione che in Giappone partirà già
dalla primavera del 2010. Ad ospitare la fabbrica l’esistente modulo
produttivo M6 della StM, che era
già stato al centro delle polemiche
nella vicenda Numonyx nel 2008.
Qui si svilupperanno celle fotovoltaiche, cercando di salvaguardare i
650 lavoratori già a rischio negli
anni scorsi. Inoltre si cercherà di
favorire 500 nuove assunzioni di
personale altamente specializzato nella microelettronica.
Già nel 2008 Enel Power
Green e Sharp sono stati protagonisti di una parternship strategica diretta a sviluppare l’industria del solare. La produzione
dei pannelli solari sarà destinata
a cambiare il volto e il commercio catanese, visto che la fabbrica soddisferà la domanda dei
mercati del solare di Europa,
Africa e Medioriente, con un
occhio di riguardo alle vendite nell’area mediterranea. Enel
Green Power e Sharp contano di
sviluppare e commercializzare,
grazie alla fabbrica etnea, entro il
2016 nuovi capi fotovoltaici proprio nella regione mediterranea. Il
vantaggio dei pannelli solari, sarà
mantenere, anche in climi molto
caldi, un livello alto di efficienza
energetica nella conversione della
luce solare in elettricità. 
L’accorpamento tra Policlinico e Tempi maturi per il marchio “Etna”
La Camera di Commercio propone un
Vittorio Emanuele non soddisfa franchising
per lo sviluppo del territorio
Il rischio è di penalizzare entrambe le strutture, sacrificando da un lato
la professionalità del personale e dall’altro i servizi offerti ai cittadini
L
a vicenda dell’accorpamento,
stabilito dal piano sanitario regionale e dalla legge di riforma
della sanità regionale entrata in vigore l’1 settembre 2009, tra l’azienda
ospedaliera “Vittorio Emanuele” di
Catania e il Policlinico universitario
“Gaspare Rodolico”, non smette di
suscitare polemiche. Anche se l’auspicio del sindaco, Raffaele Stancanelli, è “che la riorganizzazione della
rete ospedaliera possa soddisfare tutte
le esigenze dei cittadini, con criteri di
massima efficienza ed efficacia delle
prestazioni”, una parte dei medici,
nonché i sindacati, associazioni a tutela dei malati e centri sociali, si sono
mobilitati da tempo. Il Vittorio Emanuele è infatti, un ospedale storico, il
più antico della Sicilia, che conta un
bacino di utenza molto ampio (130
mila persone), inoltre, è nella top ten
italiana, uno degli ospedali più attrezzati in Italia erogando servizi specialistici per patologie complesse.
Ad intervenire è la Uil di Catania
che in questi giorni, impegnata in
manifestazioni di protesta, sottolinea
come il quartiere di S. Cristoforo, a
due passi dal centro storico, non può
essere privato di alcuni servizi di vitale importanza storicamente garantiti dal Vittorio Emanuele.
L’accorpamento potrebbe infatti
provocare una penalizzazione di
entrambe le strutture, sacrificando, da un lato, la professionalità
del personale e, dall’altro, i servizi
offerti ai cittadini. E se i sindacati, compresi Cgil e Cisl definiscono l’accorpamento “anomalo”, si
cerca di trovare una soluzione che
possa far contenti tutti, soprattutto
i cittadini e i lavoratori.
Questi ultimi potrebbero essere
penalizzati sul fronte occupazione,
rischiando di prolungare l’annoso
problema del precariato o rischiando
nel peggior dei casi, di perdere il posto di lavoro. La preoccupazione più
grande riguarda però la riorganizzazione dei servizi offerti ai pazienti. I
posti letto potrebbero infatti ridursi
drasticamente e non soddisfare tutte
le richieste dei cittadini.
Adesso si attendono sviluppi, visto
che ancora la neonata azienda ospedaliera è retta da un commissario
straordinario.
L’ospedale S. Marco a Librino, dovrebbe assorbire i servizi offerti dal
Vittorio Emanuele, ma anche su questo punto c’è scetticismo. 
I
l 2010 porterà un occhio di riguardo ai prodotti tipici. E’ questo l’obiettivo che si propone la
Camera di Commercio di Catania.
Un auspicio per il nuovo anno che
verrà portato avanti dal presidente
Pietro Agen che afferma come “i tempi siano maturi per un marchio Etna”
sottoforma di franchising.
La partecipazione alla Olioliva ad
Imperia, occasione nella quale la
Camera di Commercio etnea è stata
ospite d’onore, festeggiando proprio
in Liguria l’olio nuovo, si è portata
dietro l’amarezza di non trovare nei
negozi i nostri prodotti tipici, avvalorando la tesi che un franchising a
marchio “Etna” o “Sicilia” potrebbe
portare potenzialità ingenti allo sviluppo del territorio.
Si potrebbe puntare sulle eccellenze
del territorio: dai prodotti dolciari, ai vini,
al pistacchio, all’olio d’oliva apprezzato
ad Imperia anche dal noto esperto assaggiatore Fabrizio Vignoli. La creazione di
un marchio per il franchising legato al vulcano permetterebbe, come sottolineato da
Agen, una formula di collaborazione tra
imprenditori per la distribuzione di servizi
e beni in considerazione anche della constatazione che le richieste che provengono
dai paesi stranieri riguardano soprattutto i
prodotti del “made in Italy”.
“Fuori dalla Sicilia – afferma il presidente Agen – i nostri prodotti sono apprezzati,
ma non possono essere trovati facilmente,
fatta eccezione per le arance che spesso
vengono solo spacciate per siciliane”. 
BELPASSO. L’operosità e l’impegno costante dell’Amministrazione
Tra i tanti obiettivi, anche quello della raccolta differenziata in tutto il territorio comunale
di Maria Sambataro
A
Belpasso la macchina amministrativa continua ad andare avanti con lo stesso ritmo dell’anno
da poco conclusosi.
Negli uffici preposti si continua a lavorare per l’attuazione di una serie di
atti propedeutici alla redazione definitiva del P.R.G.
L’attenzione, riferisce il sindaco Alfio Papale da noi incontrato, è concentrata in particolar modo sulla Carta
Tematica dei Boschi che è stata proposta dall’Assessorato Regionale ma che
deve essere definita in contraddittorio
tra i tecnici dell’Amministrazione Comunale e la Sovrintendenza ai Monumenti. Le aerofotografie del territorio
belpassese scattate dall’Assessorato
regionale e fatte pervenire al Comune
rilevano la presenza di zone con fitta
vegetazione; compito dei tecnici sarà
quello di andare a individuare se si
tratta di zone boschive, e quindi inedificabili dal punto di vista urbanistico come prevede la legge, oppure se
si tratta di terreni coltivati; in questo
Sindaco Alfio Papale
secondo caso il problema non sussiste.
La necessità dell’individuazione nasce
dal fatto che i terreni attorno alle zone
accertate sono inedificabili sotto tutti i
punti di vista fino ad un massimo di m
250. Un atto propedeutico della massima importanza per la localizzazione
delle future urbanizzazioni.
Segue il riaggiornamento della Carta Geologica del Territorio, atto del
tutto logico e naturale, specie alla
luce dei dissesti idrogeologici che si
stanno verificando.
Inoltre, per la prima volta si è approntato un Piano commerciale che attende solo di essere visitato dal C.C.;
secondo come recita la legge in proposito l’atto prevede una serie di regole
per disciplinare la nascita e lo sviluppo
di futuri insediamenti commerciali.
Ma si lavora anche su altri fronti.
Il primo cittadino, infatti, parla di un
contratto per un mutuo di 1.800.000
euro di cui 1.000.000 saranno utilizzati per l’illuminazione di una parte
dei quartieri periferici e i restanti per
la realizzazione di tutta una serie di
manutenzione straordinaria all’interno
del centro storico e in misura minore
dei quartieri periferici.
Intanto sono già in avvio i lavori
per le opere concernenti la manutenzione straordinaria e ordinaria
delle periferie, per una spesa di
circa 190.000 euro.
Prevista entro il mese di gennaio
l’inaugurazione del centro COM
(Centro Operativo Misto), un atto
ormai inderogabile che, portando a
compimento la dislocazione degli
uffici di Protezione Civile, garantirà
una maggiore efficienza dei servizi
all’interno del Comune.
Certamente maggiore è l’impegno
dell’amministrazione Papale per la soluzione di due seri problemi: la TIA,
con l’obiettivo del pagamento di una
cifra congrua da parte dei cittadini e
quello della raccolta differenziata in
tutto il territorio comunale per fare in
modo che si possano abbassare i costi
del servizio di raccolta.
Un caloroso invito che, chiaramente,
il sindaco rivolge ai suoi cittadini: la
diminuzione del conferimento in discarica abbassa, infatti, automaticamente
i costi di gestione. E, di conseguenza,
le bollette saranno meno salate. 
10
.Catania & Hinterland
Gennaio 2010

LA SVOLTA
ACIREALE. Nasce l’Associazione BIANCAVILLA. Nuovi finanziamenti per la
bonifica delle aree con presenza di amianto
Culturale “Il Ginnasio”
È
sstata inaugurata nel mese
sscorso l’Associazione
.Culturale “Il Ginnasio”
(Immagine del logo qui accanto).
La sede, sita nel centro storico
della città, ospiterà diverse attività
finalizzate ad una capillare diffusione della cultura sia tra i bambini, che tra i giovani e gli adulti.
“Come preannuncia la stessa
titolatura - spiega il presidente, Vera Contarino - lo scopo è quello di offrire un luogo
in cui, come nei ginnasi della Grecia ellenistica, sia possibile allenare il corpo e la
mente”. Mens sana in corpore sano è, quindi, il principio ispiratore che muoverà
ogni iniziativa promossa all’interno dell’Associazione, dal gioco danza al doposcuola per i più piccoli, dalla musica ai laboratori coreografici per giovani e adulti.
Inoltre, con una larga disponibilità di orari, sarà possibile usufruire dei locali come
aula studio o centro di aggregazione. 
Alethès
d Mariella Palmeri
P
oco più di dieci anni fa, il
comune di Biancavilla ha
rintracciato presenza di
amianto tra le rocce di Monte
Calvario.
La natura altamente nociva del
minerale, ha indotto a rapidi provvedimenti. L’A.R.R.A (Agenzia
Regionale Rifiuti ed Acque) ha
così concesso al comune biancavillese 9 milioni di euro nell’arco
di quest’ultimo anno.
Grande la soddisfazione del
sindaco Pippo Glorioso e dell’assessore, Nino Benina. Nel mese
di dicembre dello scorso anno è
pervenuta al comune un’altra im-
portante somma, pari a 1 milione
e 800 mila euro. “Questi ulteriori
fondi – ha dichiarato l’assessore
Benina – serviranno al completamento di strutture pubbliche rimaste fuori dai precedenti interventi. A gennaio – ha continuato
– ci recheremo a Roma, nella
sede del Ministero dell’Ambiente, per discutere ulteriori finanziamenti che prevedono degli interventi per la bonifica di alcune
aree da destinare a parcheggio e
ad area verde”.
Il nostro augurio va a questo
impegno di importante risalita
ambientale, di cui si registrano
già i primi risultati. 
BRONTE. Il Comune s’impegna in GIARRE. Il sindaco Sodano dice
favore delle categorie svantaggiate “no” alla rimodulazione della
Firrarello: “L’obiettivo è rendere la vita più serena a
rete ospedaliera
coloro che sono stati più sfortunati di noi”
di Mariella Palmeri
L’amministrazione comunale,
capeggiata dal sindaco Pino Firrarello (nella foto), ha approvato 32 nuove delibere. Tra queste,
numerose sono quelle orientate
al settore dei servizi sociali.
“I servizi sociali – ha affermato
il sindaco Firrarello - qualificano la vita amministrativa di un
comune. L’obiettivo è quello di
rendere la vita più serena possibile a coloro che sono stati più
sfortunati di noi”. Sono, così, state approvate convenzioni con sei
comunità, al fine di assicurare ai
cittadini con disagi psichici o non
autosufficienti, una qualità di vita
rispettabile. Tra le altre, occorre
ricordare l’erogazione di contributi straordinari ai cittadini più
bisognosi, alle associazioni, alle
parrocchie e il rinnovo dell’affitto
per il centro sociale anziani.
Il comune non ha dimenticato
nemmeno lo sport. E’ stata stanziata una cifra pari a 26.500 euro
destinata a dodici associazioni e
società sportive. “E’ nostro intendimento – ha detto a tal proposito
Firrarello – incentivare le attività
sportive in questa città. Lo sport è
importante da tantissimi punti di
vista e ci auguriamo che sempre
più giovani frequentino le società
sportive di Bronte, cui faremo il
possibile per garantire sostegno
ed infrastrutture, come è accaduto
in occasione della posa del manto
erboso nel campo di calcio”. 
Comune di Bronte
“Tale processo sembra portare ad un ulteriore
smantellamento dell’ospedale S. Isidoro”
di Natasha Puglisi
L’ASP, Azienda Ospedaliera di Provincia, ha predisposto una rimodulazione
della rete ospedaliera del
territorio della provincia di
Catania. Il piano, illustrato dal presidente dell’ASP
Catania, Giuseppe Calaciura, prevede la creazione
di tre distretti ospedalieri:
Acireale-Giarre, Biancavilla-Bronte, CaltagironeMilitello Val di Catania,
tenendo conto di parametri
quali la densità di popolazione e la viabilità delle
aree prese in considerazione.
Il Sindaco di Giarre, Teresa Sodano (nella
foto), nell’ambito dell’ultima seduta del consiglio comunale aperto
ai sindaci del distretto
sanitario, si è opposta a
tale riorganizzazione ritenendola penalizzante
per il comprensorio giarrese. La stessa afferma
che, nonostante sia legittima la riorganizzazione
sanitaria, tale processo
sembra portare ad un ulteriore smantellamento
dell’ospedale S. Isidoro
di Giarre di cui, tra l’altro, già parecchi reparti
sono stati trasferiti pres-
so l’ospedale di Acireale.
Ribadisce, inoltre, come
sia possibile allocare a
Giarre il reparto di Cardiologia e l’Utic, in quanto
ne sono previste tre unità
nell’ambito della provincia
e il territorio ionico si ritiene adatto ad ospitarne una,
grazie all’elevata densità
demografica e alla centralità della struttura ospedaliera. Il sindaco ribadisce con
forza la decisione a non
sottoscrivere la proposta
di rimodulazione, intanto
a breve si terrà un nuovo
incontro con il direttore dell’Asp al fine di rivalutare la situazione e trovare una soluzione
positiva alla vicenda. 
MASCALUCIA. Inaugurato PATERNO’. Dopo la revoca dell’assessore Rau è crisi
La recente spaccatura all’interno della maggioranza destabilizza gli equilibri politici
lo sportello legale
Sarà a disposizione delle famiglie indigenti
per attività di supporto e consulenza
di Silvia Calanna
C
on l’approvazione della
giunta municipale, all’unanimità dei voti, è stato aperto a Mascalucia, presso
l’ufficio Servizi Sociali del comune, lo sportello legale.
Tutti i cittadini potranno rivolgersi al nuovo servizio per ottenere gratuitamente consulenza,
orientamento e informazione in
campo legale e avere un aiuto
prezioso per tutte le questioni
giuridiche di loro interesse.
Il servizio sarà utile soprattutto per le famiglie indigenti
che non possono permettersi,
in caso di controversie, un legale che li rappresenti. Per loro
il servizio è totalmente gratuito poiché
l’operato dei giuristi che collaborano
con lo sportello legale è retribuito interamente a spese dello Stato. Gli avvocati
seguiranno i cittadini, passo dopo passo,
per aiutarli a risolvere le controversie
giuridiche, supportandoli con attività di
consulenza e aiutandoli nel percorso legale. La proposta è partita da alcuni avvocati: i Dottori Consoli, Galati e Giuffrida, professionisti abilitati al gratuito
patrocinio presso ordine degli avvocati
di Catania. La Giunta municipale, composta dal sindaco Salvatore Maugeri, dal
vicesindaco Lorenzo Zappalà e dagli
assessori Olivieri, Reina e Sgroi, hanno
gradito l’iniziativa ritenendola utile alla
cittadinanza e hanno dato il via all’approvazione definitiva.
I cittadini potranno usufruire del servizio, tutte le settimane, nei giorni lunedì
e giovedì pomeriggio presso i locali del
Servizio Sociale del comune etneo. 
di Francesca Putrino
L
a forte rottura a livello
regionale che destabilizza molti equilibri politici si stà dimostrando politicamente pericolosa per la tenuta
dello stesso . Anche a Paternò
infatti, seppur per motivi diversi, si registra una spaccatura
all’interno della maggioranza,
dove il Pdl e l’Mpa prendono
strade diverse.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso risale agli
inizi di dicembre quando il
presidente della Regione,
Raffaele Lombardo, venuto
a Paternò per trovare una
soluzione alla questione
rifiuti, ha tenuto l’incontro
solo in presenza dell’assessore alla Sanità, alla Protezione Civile e alle Politiche
Giovanili.
Da qui è scattata l’immediata decisione del sindaco
Pippo Failla di revocare,
senza chiarire con il partito
o avvertire l’assessore Rau,
l’incarico. La mossa è stata
da molti interpretata come
un modo per colpire il presidente Lombardo dopo gli
attacchi avuti dai dirigenti
dell’Asp, davanti alla decisone di chiudere le scuole
a causa della spazzatura, e
quelli del deputato regionale Giuseppe Arena, sempre
per la questione rifiuti.
Diverse le cose rimaste in
stand-by come il sostituto
all’assessore Rau, che potrebbe essere o un membro
dell’Udc o dei Liberali, e
sulla sorte che toccherà all’assessore alla Pubblica
Istruzione Alfio Virgolini.
Quest’ultimo attende che le
trattative tra il sindaco, Pippo Failla, e il partito giungano a termine, dopodiché in
base alle proposte prenderà
una decisione.
Alla crisi politica paternese è stato dedicato un dibattito “Quale maggioranza”,
organizzato dal settimanale
i Vespri. I relatori dell’incontro sono stati il sindaco
di Paternò, Pippo Failla, il
consigliere comunale del
partito democratico, Mauro
Mangano, il deputato nazionale del Pdl, Salvo Torrisi
e il consigliere provinciale
dell’Mpa, Mimmo Galvagno. A moderare l’incontro
è stato il giornalista Salvo
Spampinato. Il dibattito,
che aveva come obiettivo
comprendere quale maggioranza si assume la responsabilità di amministrare Paternò, alla fine non è giunto a
nessuna conclusione. 
LA SVOLTA

Rubriche.
Gennaio 2010
MODA
Allarme chili di troppo, come vestirsi?
Dopo le feste natalizie si possono camuffare i “rotolini” ed apparire più snelle
facendo particolare attenzione al guardaroba scegliendo tessuti, modelli e colori
Giuliana Sotera
D
La Canalis
nuova musa
per Roberto
Cavalli
Elisabetta scelta da
Cavalli come testimonial della collezione
di intimo femminile
per la prossima estate
11
opo le grandi abbuffate delle feste,
è fisiologico: i chili di troppo ed il
gonfiore sono l’ovvia conseguenza da fronteggiare. Addirittura le statistiche parlano in media dai 2 ai 4 chili
presi durante il periodo natalizio. Una
vera e propria emergenza, soprattutto se
consideriamo che i classici rimedi come
dieta, attività fisica, non riescono a dare
risultati visibili immediati.
Per cui l’unica soluzione è quella di
rivolgersi al guardaroba per camuffare
i “rotolini” di troppo ed apparire più
snelle e slanciate, facendo particolare
attenzione a tre caratteristiche: tessuti,
modelli e colori. Ed il gioco è fatto!
Cominciamo dalla scelta dei tessuti. In
questo caso l’unica dritta utile è di evitare quelli che danno l’effetto “pieno”,
come il velluto, il tweed e la lana tricot,
scegliendo al loro posto materiali più
sottili e lisci.
L’errore peggiore che poi si potrebbe
fare, è scegliere capi molto aderenti o al
contrario extralarge. In entrambi i casi
l’effetto è quello di accentuare i chili di
troppo. Soprattutto non bisogna coprirsi
da testa a piedi nascondendo del tutto le
forme, per non rischiare l’effetto “sacco”, perdendo tra l’altro in femminilità.
L’importante è essere consapevoli di
quelli che sono i punti di forza di ogni
fisico e cosa invece è bene nascondere. Per esempio, se fianchi un po’ troppo
larghi mettono a disagio, meglio evitare
maglie troppo corte, optando per una tshirt lunga, magari abbinandole un cinturone che sottolinei la vita. Se invece il
problema è, come per la maggior parte
delle donne, la parte inferiore del corpo, meglio prediligere abiti a svasare e
pantaloni che cadano morbidi, valorizzando magari il decolté con ampie scol-
lature, in modo da creare armonia nella
silhouette.
È importante anche la scelta dei colori,
perché è risaputo che nero e colori scuri hanno l’effetto di snellire e slanciare qualsiasi figura. I pastelli ed i colori
chiari invece sono out, così come le righe orizzontali, che “ingrasserebbero”
perfino le più magre. Discorso opposto
va fatto invece per le righe verticali che
invece slanciano, quindi l’ideale sarebbe usarle nei punti più critici, in modo
da creare un effetto ottico stupefacente.
La scelta dei capi che snelliscono
è meno difficile di quello che sembra:
basta giocare d’astuzia e scegliere
quelli più adatti, evitando di intestardirsi con la scelta di un abito, perché
un capo non è mai bello per sé, ma
solo quando è portato bene, facendo
sentire chi lo indossa a proprio agio
in ogni occasione. 
Sport.
Alla Boy-League l’orgoglio etneo: 1^ fase superata per Roomy Club
di Antonio Iacona
I
l fatto di poter prendere parte alla Boy League rappresenta un
traguardo importante, dato che si tratta della prestigiosa rassegna nazionale, riservata alle squadre Under 14 delle società di
Serie A di Pallavolo. Poi, che la Roomy Club, tra le migliori presenze sulla scena del volley catanese e fucina di giovani campioni, abbia già superato la 1^ fase della rassegna, conferma le aspettative di
dirigenti e sostenitori. Anche perché i risultati ci sono tutti: 10 punti
sui 12 disponibili e 4 vittorie che tengono alto l’orgoglio etneo.
Negli ultimi tre anni la Roomy Club ha conquistato consecutivamente il titolo provinciale Under 13 e in questi giorni di festività natalizie appena trascorsi ha vissuto e fatto vivere ai tifosi quest’appassionante avventura sportiva, tra Scandicci e Santa Croce sull’Arno,
contro avversari d’eccezione: Scandicci e Codyeco Lupi.
Nelle partite oltre lo stretto della Roomy è stata di fondamentale
importanza la presenza di Andrea Saraceno, atleta della Pallavolo
Catania, che ha disputato la Boy League con la rosa completa della
squadra che ha visto impegnati in campo anche Alberto Di Stefano,
Sunny Pydugadu, Francesco Aliffi, Nicola Barbagallo, Giansalvo
Saletti, Davide Ortino (capitano), Antony Lauretta e Piero Guadagnino, Andrea Vitello, Andrea Leanza, Andrea Saraceno, appunto.
Il ct, Giovanni Barbagallo, e il dirigente accompagnatore Antonello Guadagnino, sono comprensibilmente più che soddisfatti.
“Un’esperienza importante, al di là del risultato, – ha commentato
Barbagallo – la conferma di avere un gruppo con un grande cuore
e tanta voglia di imparare. La trasferta ha permesso ai ragazzi di
consolidare i rapporti personali già molto forti. Adesso aspettiamo
di conoscere i prossimi due avversari, sappiamo che sarà difficile
approdare alla final six, ma da martedì ritorneremo in palestra per
provarci”.
La 2^ fase di Boy League si dovrà concludere entro il 6 marzo. La
Roomy è chiamata a un nuovo, importante risultato. 
L’Oroscopo La Finestra sulla “A” Commento al campionato di calcio












(S.D.)
Gennaio 2010
Negli ultimi tempi avete lavorato
davvero tanto: concedetevi una pausa
e riflettete sui risultati buoni che avete
conseguito. Prendete del tempo per curare gli affetti, e
curate le nuove possibili conoscenze di gennaio 2010.
Toro: Questo gennaio 2010 è il vostro mese:
T
già noti dei legami del
riscoprirete i sapori gi
passato e farete utili conoscenze che vi
serviranno per il futuro. Concentratevi sulle cose che
contano veramente.
Gemelli: Inizia con il 2010 un periodo a
voi davvero favorevole: cercate di godervi
al massimo questo momento propizio,
rappresentato in particolare dal mese di gennaio per
iniziare a fare nuovi progetti.
Cancro: gennaio 2010 sarà per voi un mese
di transizione: approfittatene per fare nuove
conoscenze e non fatevi sfuggire l’occasione
per coglierne dei vantaggi che se individuati saranno
cospicui.
Leone: Fermatevi per riflettere, e cercate di
non accelerare il corso degli eventi: in questo
gennaio 2010 dovrete fare un bilancio del
periodo trascorso e valutare se e dove avete sbagliato.
Vergine: Cercate di valutare con fermezza
gli episodi che vi avranno come protagonista:
con il 2010 inizia per voi un anno in discesa e
sarà la dimostrazione.
gennaio ne sar
Bilancia: Tempo di raccogliere i frutti di
ciò che avete seminato in tempi recenti
tutto ci
e non: vecchie amicizie ritrovate dopo molti
anni e varie occasioni di lavoro. Gennaio 2010 davvero
frizzante per voi.
Scorpione: Periodo di incertezze, ma un netto
miglioramento rispetto al passato non troppo
roseo, abbiate fiducia nei vostri affetti e nelle
potenzialità.
vostre grandi potenzialit
Sagittario: Attenti a non trascurare chi
vi ha aiutato nei momenti difficili, e non
dimenticatevi di dedicare le dovute attenzioni
a chi ve le richiede anche se in modo spesso
non troppo diretto.
Capricorno: Cercate di non avere troppa
paura del passato e dell’affrontare il presente.
Inizia con gennaio 2010 un periodo in cui
più alla razionalità che ai
avrete bisogno di affidarvi pi
sentimenti come avete erroneamente fatto finora.
Acquario: Riallacciate i rapporti che si sono
allentati in questi ultimi tempi. Gennaio 2010
sarà il mese giusto per ridefinire i rapporti con
sar
chi vi sta vicino e per capire ciò
ci di cui avete
bisogno veramente.
Pesci: Siete riusciti a capire finalmente dove
avevate sbagliato e in chi avere fiducia. Avete
avuto un’occasione per fare nuove conoscenze
e approfondire i rapporti con chi vale veramente la pena.
di Lella Seminerio
A
conclusione del girone di ritorno, il titolo di
campione d’inverno è appannaggio dell’Inter
che, con una vittoria rocambolesca sul Siena,
tiene a debita distanza il Milan, ormai secondo a
pieno titolo dopo la sonante vittoria in casa della
Juve. Su Ferrara si allunga l’ombra di Hiddink. La
squadra di Torino, infatti, in piena crisi di gioco e
di risultati, è ormai lontana dodici lunghezze dalla
vetta e deve ben guardarsi alle spalle se non vuole
dire addio anzi tempo ai sogni di Champions.
Il Napoli di Mazzarri, infatti, ha gli stessi punti
dei bianconeri e, scalando la classifica, vola alto
e fa sognare i tifosi. Ma la Roma, cinica e spietata, è ad un solo punto dalla coppia al terzo posto.
La squadra giallorossa, però non riesce ancora ad
avere continuità di gioco. Capace, infatti, di piegare il Chievo in inferiorità numerica, ma anche
di lasciare a Cagliari due punti che le avrebbero consentito di scavalcare in classifica proprio
i partenopei.
Pure la Fiorentina nutre forti ambizioni di Champions e la squadra di Prandelli, per questo, non fa
sconti a nessuno. Risale molto bene la china il
Palermo di Delio Rossi, tecnico capace di risollevare le sorti della squadra rosanero ogni oltre più
ottimistica previsione, in un lasso di tempo così
breve. Perde quota, invece, il Parma che, dopo un
inizio scoppiettante, incappa in due sconfitte consecutive per opera della Juve e del Livorno.
A metà classifica troviamo il Cagliari, il Bari
ed il Genoa. La squadra sarda, ormai non più
una sorpresa, alterna risultati e prestazioni, ma si
conferma ostica per chiunque. Il Bari di Ventura
continua a sfoggiare bel gioco e risultati, anche
se, nell’ultima di campionato, nulla ha potuto
sull’agguerrita Fiorentina. Le quotazioni del Ge-
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noa, invece, sono un po’ in calo, tanto che i rossoblu, dopo l’ultima performance che li ha visti
piegare il Catania, non vincevano da un mese,
esattamente dal derby con la Samp. Ma se Sparte
piange, Atene non ride. E così anche l’altra squadra di Genova, la Sampdoria appunto, continua a
perdere posizioni e punti.
A ridosso della “zona calda”, troviamo il Chievo di Mimmo Di Carlo che, tutto sommato, può
ritenersi sin qui soddisfatto del proprio cammino; il Livorno di Cosmi che sembra un’altra
squadra rispetto a quella d’inizio stagione, la
Lazio di Ballardini che ancora non riesce a lasciare le sabbie mobili delle ultime posizioni,
e l’Udinese che, esonerato Pasquale Marino, si
affida alle cure di De Biasi.
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Tra le ultime quattro squadre in fondo alla classifica, presumibilmente usciranno le tre costrette
alla retrocessione. Bologna, Catania, Atalanta e
Siena, infatti, sono divise da soli quattro punti.
La squadra di Colomba non sa più vincere e,
dopo aver ceduto al Catania, viene sconfitto anche dal Cagliari al Dall’Ara. I tifosi, ovviamente,
mugugnano. Rinasce a nuova vita, invece, il nuovo Catania di Sinisa Mihajlovic, capace di compiere l’impresa della 17ma giornata, andando a
vincere “nientepopodimenochè” sul campo della
Juve, cosa che non accadeva da ben 46 anni! La
squadra è poi stata capace di replicare al Massimino la domenica successiva, in una gara sofferta
e combattuta, e piegando una diretta concorrente
come il Bologna. Nell’ultima giornata la squadra
rossazzurra, non ha avuto fortuna e, nell’intento
di cercare la terza vittoria consecutiva, ha lasciato
l’intera posta ai grifoni di Gasperini. Poco male.
Adesso la squadra c’è e si vede, i risultati cominciano ad arrivare ed in tutto l’ambiente si respira
una ventata di ottimismo come non succedeva
da tempo. Il presidente, inoltre ha galvanizzato i tifosi promettendo degli acquisti mirati, con
l’intento, appunto, di rinforzare la squadra per
consentirgli di raggiungere la salvezza con tranquillità. All’Atalanta c’è aria di tempesta, dopo
la contestazione della scorsa domenica, Antonio
Conte lascia la panchina degli orobici rassegnando le sue irrevocabili dimissioni. Così, dopo la
trasferta di Palermo, la società comunica di aver
affidato la guida tecnica della squadra a Bortolo
Mutti, un tecnico d’esperienza che dovrebbe dare
alla squadra la scossa che ci si attende.
In ultima posizione troviamo il Siena di Malesani, che ha sfiorato l’impresa a San Siro, ma che
non fa punti dal 13 dicembre. 
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