ON NA SE ZI E D I SARZ A CLUB ALPINO ITALIANO SEZIONE DI SARZANA NOTIZIARIO DELLA SEZIONE CAI DI SARZANA Distribuzione gratuita ai soci. Poste Italiane SpA Spediz. Abbon. Postale 70% - DCB - La Spezia. Iscritto al n.° 3/98 del Registro delle Pubblicazioni periodiche - Tribunale di La Spezia in data 10/02/98 - Direttore Responsabile: Manuel Cecchinelli Anno 10 - numero 29 Periodico Trimestrale ATTIVITÀ 2009 Organizzate con il contributo della Provincia della Spezia su delega della Regione Liguria Dicembre 2008 La nostra sede si trova nella piazzetta evidenziata nel cerchio rosso. ecco i nostri dati completi Club Alpino Italiano - Piazza Firmafede, 13 C.P. 1 - 19038 SARZANA (SP) Telefono e Fax: 0187 625154 e-mail: [email protected] sito web: www.caisarzana.it Apertura sede: tutti i giorni feriali dalle ore 17,00 alle ore 19,00 quando piove, la sede è aperta anche la mattina dalle ore 9,00 alle ore 12,00 1 BASILICO - PESTO ALLA GENOVESE PASSATA DI POMODORO FARINA DI MAIS PRODUZIONE PROPRIA Via Nerchia - 19038 SARZANA (SP) TEL. 0187 624163 I nostri prodotti sono in vendita da: Via Mazzini, 65 SARZANA Tel. 0187-624163 specialità gastronomiche pane cotto a legna pasta fresca e dolci casarecci 2 LETTERA DEL PRESIDENTE Cari Soci ed amici, come ogni anno due righe del vostro Presidente per presentare il Programma di Attività annuale sono un obbligo a cui non posso certo mancare. Riguardo all’attività svolta dalla Sezione nell’anno appena passato, credo, ancora una volta, di poter trarre conclusioni positive: la maggior parte degli obiettivi, tra quelli che ci eravamo prefissi, sono stati raggiunti grazie, soprattutto, all’impegno continuo e disinteressato di molti di voi Per il terzo anno consecutivo vi è stata un’ulteriore crescita del numero di soci (55), toccando così quota 1027: una bella soddisfazione per una cittadina di 20.000 abitanti! Ringrazio chi ci ha scelto per la prima volta (le nuove iscrizioni sono state 151) e chi non ci ha abbandonato ed invito tutti a rinnovare la loro adesione, anche se sul bollino 2009 graverà un piccolo aumento di 2 euro, compensato dal fatto che dal 1° Gennaio 2009 tutti i soci in regola con l’iscrizione avranno una nuova polizza che copre tutte le attività sezionali a cui il socio partecipa. Riguardo al Programma 2009, avrà le consuete caratteristiche ormai sperimentate e collaudate positivamente negli anni scorsi. In più, come potrete osservare, vi sono inserite nuove attività: Il Gruppo Micologico, il gruppo MTB, Nordic Walking, ecc. L’attività sociale è tale solo se riesce a promuovere l’interesse e quindi la partecipazione di un numero sempre maggiore di soci: è per questo motivo che le proposte presenti in questo programma sono talmente varie in modo che chiunque troverà l’occasione giusta per soddisfare la propria passione per la montagna secondo le proprie capacità e possibilità. Voglio infine ricordare i soci che ci hanno lasciato nel corso del 2008: Maria Ester Cavagna (Bebi), Giacomo Delle Pere, Giovanni Marchi, Gianrico Rossi: tutti hanno raggiunto la loro vetta. Il Presidente Giovanni Moruzzo Consiglio Direttivo Presidente: Vice Presidente: Segretario: Tesoriere: Consiglieri: Revisori dei Conti: Giovanni Moruzzo Rizieri Castagna Cesare Codeluppi Giuliano Vanacore Roberto Brondi, Ivana Delbono, Nilo Giannini, Lara Musetti, Alberto Passalacqua, Edoardo Voglino Gabriella Diani, Laila Veneri, Vittorio Venturelli Referenti del Consiglio Direttivo per le seguenti Commissioni • Affari Generali: Rizieri Castagna, Giorgio Costi, Liana Vaccà • Escursionismo e Calendario Sociale: Nilo Giannini • Speleologia: Lara Musetti • Alpinismo Giovanile: Roberto Brondi • Sci Alpinismo: Alberto Passalacqua • Sci di Fondo: Cesare Codeluppi • Sentieri: Cesare Codeluppi • Tutela Ambiente Montano: Ivana Delbono • Scuola e Giovani: Edoardo Voglino • Alpinismo: Giovanni Moruzzo • Terre Alte: Rizieri Castagna Il presente “Programma di Attività 2009” è stato elaborato dalle Commissione Gite del CAI di Sarzana e Carrara. Sperando che le proposte contenute in questo libretto ottengano il gradimento dei nostri soci, auguriamo a tutti una proficua attività per il 2009. 3 SOMMARIO GITE 2009 11 GENNAIO: colline lunensi Fossola – Moneta – Ortonovo – Nicola – Fossola: Il “Sentiero dei Colombi” 25 GENNAIO: Appennino parmense Linari – Foce Branciola – Monte Bocco – Prato Spilla 01 FEBBRAIO: Appennino parmense Ciaspolata: dal Passo della Cisa al Monte Fontanini 08 FEBBRAIO: Appennino parmense Lagdei – Rifugio Mariotti al Lago Santo – Monte Marmagna 15 FEBBRAIO: Val di Vara Brugnato – Bozzolo – Mangia – Cornice – Costa di Scogna – Bergassana 20 FEBBRAIO: sede sociale Inizio del 14° Corso di Topografia e Orientamento 22 FEBBRAIO: Appennino reggiano Passo di Pradarena – Passo di Cavorsella – Monte Tondo – Argegna 01 MARZO: Appennino ligure Ciaspolata: dal Passo dei Ghiffi a Monte Aiona 01 MARZO: gruppo MTB Pedalando sul Promontorio del M. Caprione con partenza e arrivo da Bocca di Magra 07-14 MARZO: Engadina, Svizzera Pontresina: Settimana Bianca (fondo, discesa e ciaspole) 08 MARZO: Appennino reggiano Casone di Profecchia – Passo delle Forbici – Abetina Reale – Lama Lite – Rif. Battisti 12 MARZO: Gruppo Speleologico Inizio XIV Corso di Speleologia di 1° Livello 15 MARZO: Val di Vara Tavarone – Giandriale – Passo del Bocco di Bargone – Costa Guardamonti – Maissana 22 MARZO: Alpi Apuane Gorfigliano (Fosso dell’Acqua Bianca) – Carcaraia – Monte Tambura – Resceto 28-29 MARZO: Gruppo micologico Sabato 28: conferenza–incontro sugli “erbi” presso il Centro Sociale Barontini Domenica 29: Uscita pratica in ambiente per la raccolta e il riconoscimento degli “erbi” 29 MARZO: Appennino Ligure Ciaspolata: Passo della Capelletta – M. Gottero – Foce 3 Confini – Passo della Cappelletta 29 MARZO: Lunigiana Da Lusignana al sito di Monte Castello 05 APRILE: Cinque Terre La Foce – La Croce – Cigoletta – Foce Drignana – Madonna di Reggio – Vernazza 19 APRILE: Appennino pistoiese Casoli – Penna di Lucchio – Monte Memoriante – Lucchio 19-27 APRILE: Africa Viaggio in Senegal e Gambia 03 MAGGIO: Alpi Apuane Equi Terme – Aiola – Monzone – Foce S. Antonio – Prati di Cardeto – Campocecina 09-10 MAGGIO: Toscana: “Calanchi, Biancane e Abbazie nelle Crete senesi” 1° giorno: da Buonconvento all’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore 2° giorno: da Monteroni d’Arbia a Castelnuovo Berardenga 4 10 MAGGIO: gruppo MTB Pedalando nel promontorio di Portovenere con partenza e arrivo da La Spezia 10 MAGGIO: Val di Susa Ferrata “Carlo Giorda” alla Sacra di San Michele 17 MAGGIO: Alpi Apuane Tre Fiumi – Foce di Mosceta – Monte Corchia – Fociomboli – Passo Croce 17 MAGGIO: colline sarzanesi Manifestazione podistica: 29ª Gran Fondo dell’AVIS 24 MAGGIO: Appennino reggiano Ca’ Giannino – Monte Scalocchio – Monte La Nuda – Cerreto Laghi 31 MAGGIO: Appennino parmense Da Prato Spilla a Iera: alla ricerca dell’antropomorfo del Sillara 1-8 GIUGNO: ex Yugoslavia Viaggio nel Misterioso Montenegro 02 GIUGNO: Alpi Apuane Piglionico – Cresta Nord della Pania Secca – Rifugio Rossi – Piglionico 02 GIUGNO: Piemonte La Reggia di Venaria Reale e il Museo della Montagna al Monte dei Cappuccini 07 GIUGNO: Val di Vara “Camminando con gli amici di Don Sandro” 14 GIUGNO: Appennino ligure Lerca – Monte Argentea – Passo del Faiallo – Passo del Turchino 21 GIUGNO: Appennino ligure Ferrata “Deanna Orlandini” alla Rocca del Reopasso 27-28 GIUGNO: Alpi Cozie Il Forte di Exilles e il Monte Chaberton 10-15 LUGLIO: Alpi Pennine 22° Trekking da rifugio a rifugio: giro del Grand Combin 12 LUGLIO: Gruppo MTB Pedalando sull’Alta Via dei Monti Liguri, con partenza e arrivo dai Casoni 15-26 LUGLIO: Località da stabilire 31° Soggiorno Estivo 25-26 LUGLIO: località da stabilire “Gitino” di fine Luglio 20-24 AGOSTO: gemellaggio Ravenna e Delta del Po insieme agli amici di Villefranche de Rouergue 25-28 AGOSTO: gemellaggio Escursioni varie insieme agli amici di Villefranche de Rouergue 27-28 AGOSTO: gruppo MTB “Pedalaitalia”, da Barbagelata al Passo del Cirone 04-07 SETTEMBRE: Alpi Cozie Alla scoperta del Parco Naturale Regionale del Queyras 06 SETTEMBRE: Appennino lunigianese Lungo la Via Francigena: dal Passo della Cisa a Pontremoli 13 SETTEMBRE: Appennino ligure Località Pianoni – Monte Bue – Monte Maggiorasca – Santo Stefano d’Aveto 20 SETTEMBRE: Alpi Liguri Colle di Melogno – Monte Carmo – Giogo di Toirano 20 SETTEMBRE: Alpi Apuane Ferrata del Monte Contrario 27 SETTEMBRE: Alpi Apuane Pizzorno – Colle Panestra – Monte Rovaio – Alpe di S. Antonio – Grottorotondo 5 27 SETTEMBRE: Gruppo MTB Pedalando sulle colline lunensi con partenza e arrivo da Gaggio (Isola di Ortonovo) 11 OTTOBRE: Alta Val di Vara Chiusola – Aia delle Guardie – Monte Gottero – Foce 3 Confini – Adelano 18 OTTOBRE: Alpi Apuane Campocecina: 39ª Castagnata Sociale 24-25 OTTOBRE: Sarzana 2ª Mostra Micologica 25 OTTOBRE: Alta Val di Vara Cassego: Festa della Castagna 08 NOVEMBRE: Alpi Apuane Vinca – Capanna Garnerone – Foce Vinca – Foce Luccica – Cima d’Uomo – Colonnata 22 NOVEMBRE: Appennino reggiano Passo del Lagastrello – Rifugio “Città di Sarzana” al Lago di Monte Acuto 29 NOVEMBRE: località da destinarsi 40° Pranzo Sociale 13 DICEMBRE: Alpi Apuane Traversata delle frazioni camaioresi 19 DICEMBRE: Sarzana 8ª “Serata degli “Auguri” presso la Sala della Repubblica di Sarzana Altre iniziative in date da stabilire • Uscite in grotta su richiesta di un numero minimo di 6 persone (Gruppo Speleologico) • “Ciaspolata” al Rifugio “Città di Sarzana” al Lago di Monte Acuto (Gruppo Ciaspolatori) • Ferrata “Sant’Antone” al monte Pisano di Buti (Gruppo Accompagnatori di Escursionismo) • Presentazione del programmadel Gruppo MTB da parte di Sergio Loiacono • Corso di “Nordic Walking” da parte di Nino Santanzelmo • Uscite di Sci di Fondo Escursionistico da parte di Nino Santanzelmo. “I VENERDI’ DEL CAI” Vi sono molti soci, ormai tutti dotati di macchina fotografica digitale, che dopo aver partecipato a gite o trekking, chiedono di poter visionare il materiale fotografico. L’idea sarebbe di mettersi d’accordo e realizzare alcune proiezioni del materiale fotografico scegliendo un giorno della settimana che possa andare bene. Dette proiezioni potrebbero svolgersi dopocena (orario 21.15) o presso la nostra sede (dotata di proiettore digitale) o presso il Centro Sociale Barontini di Sarzana. Vorremmo che questa iniziativa fosse un momento in più di aggregazione per tutti i soci ed anche l’occasione per rivedere e commentare insieme le immagini più significative delle gite sociali ed individuali. 6 REGOLAMENTO DELLE GITE (da leggere con attenzione) La partecipazione alle gite e alle altre attività sociali è riservata ai soci del CAI, a qualunque Sezione essi appartengono, in regola con la quota sociale relativa all’anno in corso. Le iscrizioni alle gite domenicali si accettano anche telefonicamente o via e-mail, dal Lunedì precedente la gita e fino all’esaurimento dei posti disponibili. Coloro che si prenotano ma non comunicano la loro rinuncia entro le ore 19 del Venerdì, dovranno versare il 50% della quota stabilita e saranno ammessi alle gite successive solo se in regola con la presente disposizione. L’adesione implica, da parte dei partecipanti, la piena osservanza del presente regolamento, il rispetto degli orari stabiliti e delle disposizioni che il capogita riterrà opportuno adottare per il regolare svolgimento della gita. Si raccomanda, prima di iscriversi ad una gita, di leggere con attenzione itinerario, dislivelli, tempi di percorrenza e difficoltà e di valutare la propria preparazione e allenamento. I partecipanti non devono superare il capogita in quanto esso è responsabile di tutto il gruppo e, come tale, ha la facoltà di apportare le variazioni all’itinerario che riterrà più opportune. Per le escursioni che presentano difficoltà tecniche, l’attrezzatura necessaria verrà specificata sul programma ed i partecipanti dovranno esserne muniti (si ricorda che per l’attività sociale, tutta l’attrezzatura deve essere a norma). Inoltre, il capogita ha la facoltà di escludere dalle escursioni impegnative i gitanti non ritenuti idonei o male equipaggiati. La Commissione Gite si riserva di apportare al programma tutte quelle modifiche che si rendessero necessarie per il miglior svolgimento della gita. ISCRIZIONI ALLE GITE DI PIU’ GIORNI Onde evitare spiacevoli discussioni e incomprensioni che puntualmente si verificano nel giorno stabilito per l’inizio delle prenotazioni alle gite di più giorni ed in cui i soci si presentano molto tempo prima dell’orario di apertura della sede, vengono stabilite le seguenti regole: • Dette gite, come tutte quelle inserite nel “Programma di Attività” predisposto dalla Sezione, sono riservate ai soli soci CAI • Il primo giorno di apertura delle prenotazioni è riservato ai soci della sezione di Sarzana. Dal giorno successivo è consentita l’iscrizione anche ai soci di altre sezioni • Un socio che si presenta all’apertura delle prenotazioni può iscrivere, oltre a se stesso anche i propri famigliari ed una coppia di altri soci fuori dell’ambito famigliare. • All’atto dell’iscrizione è obbligatorio il versamento della caparra stabilita, in caso contrario, l’iscrizione non è valida • In via eccezionale, verranno accettate prenotazioni telefoniche dei nostri iscritti residenti fuori dalle province di La Spezia e Massa Carrara • Nel giorno prestabilito, le iscrizioni, sempre nel rispetto delle condizioni sopra indicate, avranno luogo a partire dalle ore 17,00. orario d’apertura della sede; • Nel caso di particolare affluenza, in cui i soci si presentano prima dell’orario stabilito, onde evitare che stazionino all’esterno, l’apertura della sede potrà essere anticipata ed ai soci che entrano verrà consegnato un numero progressivo secondo l’ordine di arrivo. Resta inteso che le iscrizioni inizieranno tassativamente alle ore 17.00. • in caso di rinuncia da parte di un socio gli subentra il 1° degli iscritti nella lista d’attesa. Se la rinuncia riguarda una coppia, per ragioni di organizzazione logistica, la sostituzione dovrà avvenire con i primi due soci consecutivamente iscritti nella lista, non necessariamente coppia o in caso contrario con la prima coppia possibile. 7 PERCHÈ ISCRIVERSI AL CAI: I VANTAGGI DELL’ISCRIZIONE Diamo, qui di seguito, un resoconto sommario dei vantaggi che scaturiscono dall’iscrizione al Club Alpino Italiano: • Assicurazione: Quest’anno, comprese nella quota associativa, vi sono comprese due polizze assicurative: la prima, riguarda il Soccorso Alpino e tutela i soci dalle spese occorrenti per interventi di soccorso, elicottero compreso, fino ad un massimale di € 45.000,00. La seconda, introdotta quest’anno e che entrerà in vigore dal 1° Gennaio 2009, assicura tutti i soci durante la loro partecipazione alle attività e iniziative istituzionali organizzate sia dalle strutture centrali che da quelle territoriali del CAI, con i seguenti massimali: morte € 55.000,00 - invalidità permanente € 80.000,00 - spese di cura € 1.600,00 • Rifugi: Per chi pernotta nei rifugi di proprietà del Club Alpino Italiano, il socio usufruisce di uno sconto di circa il 40% sul pernottamento e di sconti particolari sul trattamento di 1/2 pensione o pensione completa. Gode inoltre delle stesse condizioni di favore nei rifugi dei Club Alpini esteri che applicano la convenzione di reciprocità. • Sconti nei negozi convenzionati: I soci godono dello sconto del 10/15% nei negozi di articoli sportivi di “Lucchi Sport” e “RVB Sport”, a Sarzana, “lo Scoiattolo” a La Spezia e “Ronchieri Sport” a Massa. • Sconti nei musei spezzini: Palazzina delle Arti – Museo Etnografico – Centro Arte Moderna e Contemporanea – Museo del Castello. I soci potranno acquistare i biglietti direttamente alle biglietterie delle sedi museali dietro presentazione della tessera del CAI. • Cinque Terre: Dietro presentazione della tessera CAI, i soci saranno esentati dal pagamento del biglietto di ingresso alla percorrenza del sentiero “Verdeazzurro”. • Altre agevolazioni: Partecipazione alle attività sociali – Possibilità di accedere al prestito di libri e cartine della biblioteca sezionale – Accesso al prestito dei volumi custoditi nella biblioteca Nazionale. ALTRI VANTAGGI DEI SOCI DELLA NOSTRA SEZIONE Oltre ai benefici derivanti dall’iscrizione al Club Alpino a livello nazionale, gli iscritti alla nostra Sezione usufruiscono dei seguenti vantaggi: • Al compimento dell’80° compleanno, al socio viene regalato il bollino e, da quell’anno in poi, potrà continuare ad essere iscritto gratuitamente alla nostra Sezione • Le coppie di soci che hanno iscritti due o più figli giovani, il secondo figlio, finché rimane nella categoria “giovani” ha diritto al bollino gratis • Le coppie a cui nasce un figlio, la tessera e la quota associativa del primo anno viene donata gratis dalla Sezione • Al socio che compie 25 anni di iscrizione al CAI, viene dato, oltre che il distintivo 25nnale, anche una targa ricordo • I soci della nostra sezione hanno la possibilità di noleggiare il materiale alpinistico sezionale (imbraghi, set da ferrata omologati, ciaspole, ramponi, piccozze.) 8 ASSICURAZIONE E SOCCORSO ALPINO Quest’anno, come scritto nella pagina precedente, oltre all’abituale assicurazione sul Soccorso Alpino, compresa nella quota di iscrizione vi sarà anche, in vigore dal primo Gennaio 2009, una nuova polizza assicurazione infortuni che coprirà tutti i soci nell’espletamento delle attività e iniziative istituzionali organizzate sia dalle strutture centrali che da quelle territoriali del CAI, quali ad esempio: - gite di alpinismo e escursionismo; - corsi e altre attività di alpinismo e escursionismo; - gestione e manutenzione dei sentieri e rifugi; - riunioni e altre attività organizzate dalle Sezioni o dagli altri organi istituzionali. La polizza copre gli infortuni con i seguenti massimali: - morte € 55.000,00 - invalidità permanente € 80.000,00 - spese di cura € 1600 La polizza che copre la richiesta di intervento di una squadra del soccorso alpino o dell’elicottero, ha i seguenti massimali: - Massimale catastrofale € 45.000,00 - Massimale socio € 20.000 - Diaria guida o portatore € 78,00 - Diaria istruttore CNSAS € 52,00 • Oggetto dell’assicurazione In attesa di conoscere le procedure formali dell’attivazione automatica per tutti i soci della copertura assicurativa infortuni durante le attività sociali, diamo, qui di seguito, una descrizione dell’assicurazione soccorso alpino. Il CAI, per legge dello Stato, organizza il soccorso alpino provvedendo, direttamente o indirettamente, alla ricerca, al salvataggio ed al recupero delle persone ferite, morte, disperse, e comunque, in pericolo di vita, durante la pratica dell’alpinismo, non agonistico o di spettacolo, e dell’escursionismo. I soci, con la semplice iscrizione annuale, sono garantiti nel rimborso delle spese tutte, incontrate nell’opera di ricerca, salvataggio e/o recupero, sia tentata che compiuta, ivi compreso l’intervento dell’elicottero nei limiti dei massimali concordati. • Scadenza o decorrenza dell’assicurazione. Il periodo assicurativo scade il 31 Marzo dell’anno successivo alla nuova iscrizione o al rinnovo della medesima. Dopo questa data il socio che rinnova, rimane scoperto per circa 10 giorni (è il tempo necessario per la trasmissione del nominativo alla Sede Centrale); Per i nuovi iscritti, lo stesso discorso vale per tutto l’arco dell’anno. • Denuncia sinistri. 1) In caso di intervento di una squadra del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) sul territorio nazionale non è necessaria alcuna segnalazione da parte dell’iscritto o della Sezione, purché all’atto dell’intervento vengano comunicati al personale di soccorso i dati anagrafici, la Sezione di appartenenza e venga dimostrata la regolarità dell’iscrizione. 2) In caso di interventi effettuati da strutture diverse dal CNSAS, sia sul territorio nazionale che in altri paesi europei, il socio è tenuto ad informare la Presidenza del CNSAS, via E. Petrella, 19 20124 Milano, immediatamente dopo l’intervento, precisando la meccanica dell’incidente, la località, il tipo di soccorso ottenuto e tutti i particolari relativi. Alla suddetta segnalazione dovrà seguire, in tempi brevi, la trasmissione della fattura che verrà rimborsata soltanto nel rispetto delle tariffe e dei massimali previsti. In caso di fatture estere il rimborso al socio verrà effettuato in euro al cambio in vigore alla data della fattura, la quale dovrà essere presentata in originale se emessa da strutture nazionali, in fotocopia se da strutture estere. 9 IL SENTIERO - Definizioni Secondo il vocabolario, per sentiero si intende, una via stretta ed appena tracciata tra prati, boschi, rocce, ambiti naturalistici o paesaggi antropici, in pianura o montagna. Per il CAl, allo scopo di definire meglio le diverse tipologie di sentiero riscontrabili e suggerire, al contempo, I’interesse prevalente ed il grado di difficoltà nelle percorrenze, è stata individuata la seguente classificazione: • Sentiero Escursionistico (E) Itinerario segnalato secondo le presenti direttive, tra un punto di partenza ed una meta, privo di difficoltà tecniche ed indipendente dalla quota altimetrica. Corrisponde in gran parte a mulattiere realizzate per scopi agro - silvo - pastorali o a sentieri di accesso a rifugi o di collegamento fra valli vicine. • Sentiero Alpinistico (EE) Itinerario segnalato secondo le precedenti direttive che si sviluppa in zone impervie e con passaggi che richiedono all’escursionista una buona conoscenza della montagna ed un equipaggiamento adeguato. Corrisponde generalmente ad un sentiero di traversata nella montagna medio alta e può presentare dei tratti attrezzati con infissi (funi corrimano e brevi scale) che però non snaturano la continuità del percorso. • Via ferrata o attrezzata (EEA - escursionisti esperti con attrezzatura) Itinerario che conduce l’alpinista su pareti rocciose o su aeree creste e cenge, preventivamente attrezzate con funi e/o scale, senza le quali il procedere costituirebbe una vera e propria arrampicata. Richiede adeguata preparazione ed attrezzatura per vie ferrate, casco e imbrago. • Sentiero Turistico (T) Itinerario di ambito locale su stradine pedonali, carrarecce, mulattiere o evidenti sentieri. Si sviluppa nelle immediate vicinanze di paesi, località turistiche, vie di comunicazione e riveste particolare interesse per passeggiate facili di tipo culturale o turistico - ricreativo. • Sentiero Storico (S) Itinerario escursionistico segnalato secondo le presenti direttive che ripercorre “antiche vie” con finalità di stimolo alla conoscenza e valorizzazione storica dei luoghi visitati. • Sentiero Natura (N) Itinerario naturalistico usualmente attrezzato con apposita tabellatura e punti predisposti per l’osservazione, che si svolge in zone di particolare interesse paesaggistico, botanico, geologico, ecc. Concludiamo con la classificazione, sempre con lettere, dei primi gradi di diffficoltà che si possono incontrare nella pratica dell’alpinismo e in qualche gita alpinistica: • (F) - Facile = diff. di I° - (PD) - Poco Difficile = diff. di II° - (AD) - Abbastanza Difficile diff. IIl°. NOTE: allo scopo di dare un immediato risalto a ciascuna escursione, la stessa viene anche identificata con una lettera come da quanto elencato sopra. 10 ESCURSIONI DI PIU’ GIORNI: cosa mettere nello zaino Zaino di circa 45 litri – asciugamano piccolo – bandana o berretto – calze – guanti di lana – camicia – Giacca a vento leggera – ghette – maglione in pile – t.shirt (3) – pantaloni lunghi e corti – slip tecnici (3) – sandali – sacchetti plastica per biancheria sporca – copripantaloni impermeabili – mantella – borraccia – coltellino – coprizaino – crema solare – stik labbra – fazzoletti di carta – occhiali da sole – sacco letto – torcia frontale (con lampadine e pile di ricambio) – occorrente per la pulizia personale (sapone, spazzolino e dentifricio ) – kit di medicazione (minimo, disinfettante, cerotti, garza, compeed per vesciche) – denaro in biglietti di piccolo taglio – tappi per le orecchie (per chi non vuol sentire russare!) – tessera CAI. Inoltre si consiglia di chiudere i capi di abbigliamento in sacchetti di plastica impermeabili. Ovviamente, il “fare lo zaino” dipende da due cose fondamentali: una, legata alla durata del trekking che ci aspetta; l’altra, invece è “soggettiva”, nel senso che ognuno si porta dietro quello che vuole! ATTREZZATURA OBBLIGATORIA PER GHIACCIAIO Imbracatura completa – due moschettoni a base larga con ghiera – uno spezzone di corda, diametro 9 mm, lungo 1,5 metri per chiudere l’imbracatura – due spezzoni di cordino, diametro 7 mm, lunghi rispettivamente 1,6 e 2,6 metri, per nodi Prusik – piccozza – ramponi – ghette – lampada frontale. ATTREZZATURA OBBLIGATORIA PER VIE FERRATE Imbracatura – casco da roccia – guanti da ferrata (consigliati) – kit completo per vie ferrate, costituito da: • Due moschettoni a base larga con ghiera a scatto – • Uno spezzone di corda da cui si dipartono due “bracci” che vanno ai moschettoni – • Un dissipatore Si ricorda che, per fini assicurativi, nelle attività organizzate dalla Sezione e nelle quali è previsto l’uso di set da ferrata, i set da ferrata autocostruiti non sono a norma (anche se i loro singoli componenti lo sono), in quanto da un punto di vista tecnico, “solo un set omologato dà completa garanzia del corretto funzionamento” + + Attrezzatura obbligatoria per vie ferrate, con kit da ferrata a norma 11 TROPPO IN ALTO, TROPPO IN FRETTA! IL MAL Dl MONTAGNA Salendo in quota la disponibilità di ossigeno si riduce (ipossia). L’ossigeno è fondamentale per la sopravvivenza, infaffi tutte le cellule dell’organismo devono poterne disporre in quantità sufficiente a coprire le loro necessità. La riduzione della quantità di ossigeno diventa evidente sopra i 3000 m e obbliga l’organismo ad attivare dei meccanismi di compenso per affrontare la nuova situazione. Il mal di montagna è causato da una scarsa tolleranza all’ipossia; colpisce in genere dopo qualche ora di permanenza in alta quota, soprattutto se si trascorre la notte in quota. Il mal di montagna può anche colpire nel corso di una lunga permanenza ad alte quote (spedizione). La gravita del quadro è variabile, da lieve sino a complicazioni che mettono in pericolo la vita. Quadro lieve: inappetenza, nausea, mal di testa, senso di stordimento, stanchezza eccessiva, vertigini, insonnia. La sintomatologia è relativamente frequente in quanto colpisce circa il 30% delle persone a 3500 m e il 50% a 4500 m. I sintomi sono di intensità variabile. Si noti però che sono riconducibili anche alla sola fatica in particolare se associata a insufficiente apporto alimentare. Quadro grave: è legato allo sviluppo di edema polmonare e/o cerebrale, condizioni che mettono a rischio la vita. L’edema polmonare è dovuto al passaggio di acqua negli alveoli che normalmente contengono aria; causa grave di insufficienza respiratoria. Si manifesta con difficoltà alla respirazione e tachicardia, tosse inizialmente secca e successivamente con sputo rosa e schiumoso, respiro rugeoroso (rantolo), oppressione toracica, grave prostrazione. Nell’edema cerebrale (rigonfiamento dell’encefalo) si ha mal di testa resistente agli analgesici, vomito, difficoltà a camminare, progressivo torpore sino al coma. PREVENZIONE Il mal di montagna è favorito da uno sforzo fisico intenso; un buon allenamento non lo previene completamente ma è utile in quanto il soggetto fa meno fatica a salire. - Sopra i 3000m salire molto lentamente (non bisogna accusare intensa fatica). - Dovendo trascorrere la notte sopra i 3000 m, si consiglia l’avvicinamento a piedi (più faticoso ma più utile per la prevenzione del mal di montagna). - Se si usano impianti di risalita, programmare una notte a quota intermedia. - Non assumere sonniferi e limitare gli alcoolici: favoriscono la comparsa del mal di montagna. - Bere liquidi (almeno 1,5 lt. al giorno) e alimentarsi regolarmente. Una forte riduzione del volume di urine è segno di aggravamento. - Se i sintomi persistono o si aggravano, il consiglio medico è quello di scendere. La sintomatologia spesso non migliora nel corso della notte. - La perdita di quota (anche solo 500 m) può risolvere il quadro. Prendere sempre una decisione prudente, tenendo anche conto delle eventuali difficoltà alpinistiche della discesa. Ricordare che l’alpinismo comporta un buon grado di fatica e molti disagi. La conoscenza dei propri limiti è fondamentale per un corretto comportamento. Occorre saper rinunciare a una salita se la propria preparazione fisica e le condizioni ambientali non sono favorevoli. Ricordate che le montagne ci attendono sempre! Club Alpino Italiano Commissione Centrale Medica 12 I CONSIGLI PER AFFRONTARE LA MONTAGNA CON MAGGIOR SICUREZZA - Conoscere: preparate con cura il vostro itinerario anche quello che vi sembra faciie. Affrontate sentieri di montagna sconosciuti solo in compagnia di persone esperte. Verificate sempre la situazione metereologica e rinunciate in caso di previsioni negative. - Informare: non iniziate da soli un’escursione e comunque informate sempre del vostro itinerario i vostri conoscenti e il gestore del rifugio. - Preparazione fisica: I’attività escursionistico/alpinistica richiede un buono stato di salute. Per allenarvi, scegliete prima escursioni semplici e poi sempre più impegnative. - Preparazione tecnica: ricordate che anche una semplice escursione in montagna richiede un minimo di conoscenze tecniche e un equipaggiamento sempre adeguato anche per l’emergenza. - Abbigliamento: indossate capi comodi e non copritevi in modo eccessivo. Proteggetevi dal vento e difendetevi dal sole, soprattutto sulla neve, con abiti, creme e occhiali di qualità. - Alimentazione: è importante reintegrare i liquidi persi con l’iperventilazione e per la minore umidità dell’alta quota. Assumete cibi facilmente digeribili privilegiando i carboidrati e aumentando l’apporto proteico rispetto a quello lipidico. - Emergenze: in caso di incidente, è obbligatorio prestare soccorso. Per richiamare l’attenzione utilizzare i segnali internazionali: CHIAMATA: lanciare SEI volte entro lo spazio d’un minuto un segnale acustico od ottico e ripetere gli stessi segnali dopo trascorso un minuto. ❑❑❑❑❑❑ ❑❑❑❑❑❑ ❑❑❑❑❑❑ RISPOSTA: lanciare TRE volte in un minuto un segnale acustico od ottico e ripeterlo dopo un minuto d’intervallo. ❑❑❑❑❑❑ ❑❑❑❑❑❑ ❑❑❑❑❑❑ CHIUNQUE VENGA A CONOSCENZA Dl UN INCIDENTE ALPINISTICO O SPELEOLOGICO, O INTERCETTI UN SEGNALE Dl SOCCORSO, è tenuto ad informare direttamente la Stazione di Soccorso più vicina o il custode del Rifugio o i Carabinieri, fornendo ragguagli possibili sulla località dove ha raccolto i segnali e sulla provenienza degli stessi. SEGNALI PER GLI ELICOTTERI CORPO NAZIONALE Dl SOCCORSO ALPINO E SPELEOLOGICO XVII Delegazione, Alpi Apuane Chiamata unica di soccorso. Tel 118 13 SOLO PER CHI VUOLE ARRIVARE IN ALTO R.V.B. SPORT di Biso Vincenzo & C. snc NEGOZIO SPECIALIZZATO: trekking - campeggio - alpinismo - arrampicata - sci - snowboard Via Aurelia, 7 (palazzo di vetro vicino all’uscita dell’autostrada) Tel. 0187 624389 Sconto soci C.A.I. 15% su tutta la merce NOLEGGIO ATTREZZATURA SCI-ALPINISMO SCUOLA DI ALPINISMO E SCI-ALPINISMO “IDEA MONTAGNA” C/O R.V.B. SPORT RISUOLATURA SCARPETTE ARRAMPICATA 14 15 CORO SEZIONALE Il Coro si è costituito sul finire del XX° secolo (fa tanto di antico, anche se sono passati solo pochi anni) in occasione di un soggiorno estivo. Dopo un primo periodo di studio in cui sotto la direzione “abusiva” Di Cesare e della Paola, imparavamo i primi pezzi, ci facemmo coraggio, esordendo ufficialmente il 10 Giugno 2000 nel corso di una manifestazione organizzata dall’AVIS di Santo Stefano Magra tenuta presso la locale tensostruttura. Superato lo shock di questa uscita, decidemmo di affidarci alla cura di due maestre, Daniela e Katia, per cercare di migliorare il livello del coro, facendo, sotto la loro direzione, durata circa 5 anni, una ventina di uscite, limitate all’annuale Serata degli Auguri del CAI e ad alcuni concerti tenuti nelle vicinanze di Sarzana, in cui cantava solo il nostro coro senza dunque, confrontarsi con altre realtà canore, eccezion fatta per la Rassegna “Val di Vara Cantica” svoltasi l’11 Agosto 2006 a Sesta Godano, in cui, oltre a noi, parteciparono altri 3 cori Da Settembre 2006 la direzione è stata assunta dall’attuale maestro Roberto Ortolan che ci ha portato, non senza fatica reciproca, dal canto a due voci al coro a quattro voci miste. Ciò ci ha permesso di partecipare, con una certa soddisfazione, alla Rassegna Nazionale “Cori a Sarzana” tenutasi il 9 Settembre 2007 al Teatro Impavidi di Sarzana, gremito di pubblico, in cui, oltre al nostro coro parteciparono il Coro Sarzanae Concentus di Sarzana, il Coro Versilia di Capezzano Monte e il Coro Voci dell’Alpe di Lesignano de’ Bagni in provincia di Parma. Nell’ultimo anno, in alcuni concerti, abbiamo “duettato” con gli amici del coro del CAI di La Spezia. Il Direttore del Coro del CAI di Sarzana è Roberto Ortolan. Queste le uscite “canore “ del 2008: • Domenica 30 Dicembre 2007 – Romito Magra: Chiesa dell’Immacolata Concezione Concerto natalizio con il coro del CAI di La Spezia • Venerdì 4Gennaio – Montignoso: chiesa di S. Eustachio Concerto natalizio in occasione della “Pefana 2008” • Domenica 13 Gennaio – Baccano di Arcola: chiesa di S. Stefano e S.ta Margherita “Premiazione dei presepi”: concerto natalizio con il coro CAI di La Spezia • Sabato 10 Maggio – Pignone: chiesa di S. Eustachio Concerto con il coro del CAI di La Spezia • Giovedì 22 Maggio – Sala Consiliare Comune di Sarzana Chiusura Anno Accademico Università dell’Età Libera di Sarzana • Domenica 8 Giugno – Monte Folgorito Concerto in occasione della Festa della Montagna. • Domenica 3 Agosto – Rifugio “Carrara” a Campocecina Concerto di canti di montagna • Sabato 27 Settembre – Centro Sociale di Molicciara Inaugurazione Anno Accademico dell’Università Popolare di Castelnuovo Magra • Domenica 7 Dicembre – Albergo “La Castellana” Fosdinovo Concerto natalizio • Sabato 13 Dicembre – Sarzana: Sala della Repubblica Serata degli auguri del CAI di Sarzana 16 GRUPPO DI LAVORO “TERRE ALTE” L’iniziativa del CAI per lo studio dei segni dell’uomo nelle “Terre Alte” Il CAI ha voluto lanciare questa iniziativa che mira a reperire e catalogare i segni della presenza dell’uomo sulle montagne per tramandare alle future generazioni un patrimonio di civiltà e cultura insediativi di grande interesse storico, artistico e architettonico. Questo patrimonio è in pericolo; l’esodo dalla montagna ha determinato l’abbandono di numerosi insediamenti storici che rimangono così esposti all’inclemenza del tempo e condannati ad una rapida scomparsa. Stiamo assistendo alla progressiva distruzione di gran parte di questi beni e tra non molti anni le generazioni che verranno potrebbero esserne del tutto prive. L’ambito di ricerca comprende tutto il territorio alpino ed appenninico, dove un tempo l’uomo ha manifestato la sua presenza, e che ora ha abbandonato. In questo territorio, secondo le modalità stabilite a livello nazionale, vengono rilevati insediamenti stabili e precari, edifici di culto, manufatti ed ogni altro segno che l’uomo ha lasciato (ad esempio: ricoveri, maestà, fontane, cippi, pietre incise, mulattiere ecc.). Capita altresì che la ricerca permetta di imbattersi in testimonianze archeologiche, talvolta inedite, che dimostrano non soltanto l’importanza culturale dell’iniziativa ma anche che tanta strada è ancora da percorrere nel campo dell’archeologia di montagna. Il gruppo di lavoro “TERRE ALTE” del Club Alpino Italiano di Sarzana è impegnato in questa iniziativa sia con attività di ricerca “mirate” sia con uscite sul territorio che permettano di scoprire realtà ancora presenti, ma così poco valorizzate, dei “segni dell’uomo” lasciati nel corso del suo passaggio. Le attività proposte dal Gruppo “Terre Alte” per l’anno 2009 ed inserite nel presente libretto sono le seguenti: • 29 Marzo: Gigliana – Lusignana – Monte Catello • 09-10 Maggio: Via Francigena in Toscana: le “crete senesi” • 31 Maggio: Prato Spilla – Iera: alla ricerca dell’”Antropomorfo” del M. Sillara • 02 Giugno: La Reggia di Venaria Reale e il Museo della Montagna di Torino • 07 Giugno: Alta Val di Vara: “camminando con gli amici di Don Sandro” • 06 Settembre: Lungo la Via Francigena: dal passo della Cisa a Pontremoli. • 25 Ottobre: Cassego: Festa della castagna • Da definire: Castello della Brina: Campo archeologico Continua, inoltre, l’attività di ricerca alla scoperta, riscoperta, censimento e catalogazione di “incisioni rupestri”: graffiti, coppelle, disegni e quant’altro possa testimoniare la frequentazione delle nostre montagne fin dai tempi più remoti. I soci interessati sono pregati di mettersi in contatto con il gruppo di coordinamento al fine di poter stabilire modalità e strategie di ricerca. 17 CORSO Dl ORIENTEERING 14º CORSO Dl TOPOGRAFIA E ORIENTAMENTO PER ESCURSIONISTI E ALPINISTI In montagna, sapersi orientare è altrettanto importante che sapere ben praticare le varie attività inerenti la pratica dell’alpinismo. Significa sostanzialmente appropriarsi dello spazio in cui ci muoviamo e comporta la capacità di dare risposta a tre quesiti fondamentali: 1) DOVE SONO? Determinazione della posizione. 2) DOVE DIRIGERE? Determinazione della direzione di marcia. 3) DOVE SONO STATO/DOVE ANDRÒ? Stesura/comprensione di una relazione di gita Lo scopo di questo Corso è quindi quello di fornire gli elementi necessari per poter dare una risposta alle tre precedenti domande. PROGRAMMA DEL CORSO • • • • • • • • • • I punti cardinali, la rosa dei venti, i meridiani e i paralleli. Le carte geografiche e le carte topografiche. Planimetria e altimetria. Applicazioni. Sistemi di riferimento. Coordinate cartesiane, polari, geografiche, chilometriche. Azimut. Sistema U.T.M. e cartografia l.G.M. Gli strumenti: bussola, scalimetro, altimetro. Le tecniche: orientamento della carta ricerca dei punti direzione di marcia punto di stazione tecniche di posizionamento tecniche di rilevamento relazione fra distanza, spostamento e azimut. Il Corso, della durata di circa quattro settimane avrà il seguente calendario: quattro lezioni teorichesupportate da esercitazioni, presso la Sede Sociale, presumibilmente di Venerdi, e due uscite pratiche sul territorio, in due Domeniche da stabilire. L’inizio del Corso di Orientamento è fissato per VENERDI 20 FEBBRAIO dalle ore 21 presso i locali della Sede Sociale. La quota di partecipazione è fissata in € 15,00. 18 GRUPPO SPELEOLOGICO XIV CORSO DI SPELEOLOGIA DI 1° LIVELLO Anche quest'anno proponiamo il corso di primo livello: un corso per chi non ha mai frequentato l'ambiente sotterraneo, ma ne è attratto ed affascinato. Siamo arrivati alla XIV edizione e, continuando la strada già intrapresa lo scorso anno di collaborazione con altri gruppi speleologici, quest'anno faremo il corso insieme agli amici del GSAA, Gruppo Speleologico Archeologico Apuano, di Massa. Grazie a loro, nel 1995, fu possibile organizzare il primo corso del GSCS. I requisiti necessari per partecipare al corso sono pochissimi: tanta curiosità per un ambiente sconosciuto e l'abitudine ad una attività fisica aerobica. Tutto il materiale specifico necessario per la progressione in grotta viene fornito al momento dell'iscrizione al corso; il partecipante dovrà avere a disposizione, oltre al normale abbigliamento che si usa in montagna, una tuta intera di cotone o cordura (tipo quelle dei meccanici) ed un certificato medico per attività non agonistiche. Il corso comincerà giovedì 12 marzo con la distribuzione del materiale speleologico e terminerà il 19 aprile (non sono previste attività nella settimana pasquale). Sarà, come al solito, articolato in lezioni didattiche che si svolgeranno il giovedì sera presso le due sedi Cai di Massa e Sarzana, due palestre esterne per imparare ad utilizzare gli attrezzi necessari alla progressione speleologica e cinque uscite in grotta. Programma indicativo del corso • MARZO Giovedì 12: Lezione teorica Domenica 15: Uscita in grotta (grotte di Rocciolo e Renara) Giovedì 19: Lezione teorica Sabato 21: Palestra in località “La Formica” Domenica 22: Grotta di Quaratica Giovedì 26: Lezione teorica Sabato 28: Palestra in località “Renara” Domenica 29: Grotta del “Baccile” • APRILE Giovedì 2: Lezione teorica Domenica 5: Grotta del Corchia: “Buca del generatore Bagnulo” o “Salone dei Veronesi” Giovedì 9: Lezione teorica Giovedì 15: Lezione teorica Sabato18 e Domenica 19: Per l’uscita conclusiva proponiamo la traversata Eolo-Serpente in Corchia. È il percorso apuano ipogeo più conosciuto in Italia ed all'estero per la sua bellezza e per la sua valenza storica e naturalistica. Non offre particolari difficoltà speleologiche, ma è una traversata abbastanza lunga quindi necessita di più tempo rispetto agli altri percorsi: si partirà sabato verso le 14:00 per rientrare a casa la domenica. Il costo è fissato in 110 euro. Il numero di partecipanti massimo è 15. Il direttore del corso è Marchi Federico. Altre iniziative Oltre al corso nel periodo primaverile, il gruppo speleologico è disponibile ad effettuare una gita nel periodo settembre-ottobre 2009 su richiesta di un numero minimo di almeno 6 persone adulte fino ad un massimo di 12. Nel caso venga manifestata la volontà di una partecipazione più numerosa potrà essere studiata una forma ed una destinazione possibili fino ad un massimo di 20 persone. 19 GRUPPO MOUNTAIN BIKE Grazie all’interessamento del socio Sergio Loiacono anche nella nostra Sezione si è costituito un gruppo di Mountain bike. Da molti anni la mountain bike è entrata prepotentemente a far parte del mondo della montagna e ormai viene considerata un mezzo per la frequentazione dell’ambiente montano, alla stregua di sci, ciaspole o quant’altro. Circa 140 sezioni CAI in tutta Italia inseriscono escursioni in bicicletta nel calendario annuale delle iniziative e, da quest’anno, anche la nostra sezione tenterà l’esperimento, rivolto a tutti quegli appassionati che amano percorrere, sia camminando che pedalando, i sentieri che attraversano il nostro bellissimo paese. Come già scritto, il compito di avviare a questa nuova avventura la nostra sezione, viene affidato al socio Sergio Loiacono che, abbandonato da anni il mondo delle competizioni e della velocità, da tempo si dedica all’escursionismo in Mtb (Mountain terrain bike), pedalando sui più bei percorsi montani della Liguria e non solo. Il modo di avvicinarsi all’ambiente in sella a un mezzo a pedali non si discosta molto dall’andare per sentieri a piedi, almeno negli intenti e nelle modalità, e tutto deve essere improntato al rispetto, sia per la natura in tutte le sue forme, che per gli escursionisti a piedi che, con buon diritto, percorrono la nostra stessa strada. Le parole d’ordine dovranno essere “sostenibilità” e “sicurezza”: “sostenibilità” intesa come minimo impatto ambientale sul territorio e sulle persone e “sicurezza” verso noi stessi e gli altri. Le quattro escursioni proposte, sono di impegno crescente, sia dal punto di vista fisico che da quello tecnico e consentiranno ai conduttori di gita di dare indicazioni sul modo di affrontare le difficoltà a chi si è avvicinato da poco a questo meraviglioso mondo su due ruote. Per descrivere le iniziative proposte si è fatto uso di una scala delle difficoltà, non dissimile da quella usata per le escursioni a piedi, approvata dalla CEE e dal CAI, che consiste nel dare indicazione sulla lunghezza dell’escursione e sul dislivello che si andrà a coprire, per quello che riguarda l’impegno fisico, e alcune sigle appropriate (TC – MC – BC – OC) per dare informazioni sull’impegno tecnico richiesto, sia in salita che in discesa. Non mi resta che augurare a tutti buone pedalate, attendendovi numerosi alle escursioni del “Gruppo Mtb del CAI Sarzana. Sergio Loiacono Scala delle difficoltà in MTB TC (turistico) percorso su strade sterrate dal fondo compatto e scorrevole, di tipo carrozzabile MC (per cicloescursionisti di media capacità tecnica) percorso su sterrate con fondo poco sconnesso o poco irregolare (tratturi, carrarecce…) o su sentieri con fondo compatto e scorrevole BC (per cicloescursionisti di buone capacità tecniche) percorso su sterrate molto sconnesse o su mulattiere e sentieri dal fondo piuttosto sconnesso ma abbastanza scorrevole oppure compatto ma irregolare, con qualche ostacolo naturale (per es. gradini di roccia o radici) OC (per cicloescursionisti di ottime capacità tecniche) come sopra ma su sentieri dal fondo molto sconnesso e/o molto irregolare, con presenza significativa di ostacoli 20 programma escursioni MTB CAI Sarzana 2009 DOMENICA 1 MARZO Promontorio del Caprione: nel Parco di Montemarcello-Magra Lunghezza: km 38 - Dislivello: m 668 Difficoltà: MC/BC Itinerario: Bocca di Magra – Romito – località Catene (Lerici) – Monte Branzi – Monte Rocchetta – Zanego – località Gruzza – Monte Murlo – località Quattro Strade (Zanego) – Ameglia – Montemarcello – Bocca di Magra DOMENICA 10 MAGGIO Promontorio di Portovenere: nel Parco di Venere Lunghezza km 32 - Dislivello m 868 Difficoltà: MC/BC Itinerario: La Spezia – La Foce – Monte Parodi – Sella di Carpena – Bivio Bramapane – località Il Telegrafo – Campiglia – Bocca del Cavalin – Monte Castellana – Sella Derbi – località Il Pianello – Cadimare – La Spezia DOMENICA 12 LUGLIO Alta Via dei Monti Liguri: tra Liguria e Toscana Lunghezza km 40 - Dislivello m 1138 Difficoltà: MC/MC+ Itinerario: Passo dei Casoni – località Le Quattro Strade – Paretola – Foce Mandorla – Canale del Bosco – Foce della Fiscala – Montereggio – Ponte S. Giuseppe – Parana – località Nove Fontane – località Conchetta del Cornoviglio – Passo dei Casoni DOMENICA 27 SETTEMBRE Monte Bastione e Foresta della Bandita Lunghezza km 20 (40) - Dislivello m 760 (1351) Difficoltà: MC/MC Itinerario: Località Gaggio (Isola di Ortonovo) – Casano – località Pornicia – Monte Bastione – (Campocecina Rif. Carrara) - Castelpoggio – località La Foce – Ortonovo – San Martino - località Gaggio Il 5 Luglio, l’MTB Claudio Coppola parte da Trieste per effettuare un percorso denominato “PEDALAITALIA”. Detto percorso, dopo aver attraversato tutta la catena delle Alpi e degli Appennini, si concluderà il 4 Ottobre a Reggio Calabria. Ci è stato chiesto un supporto da parte dei nostri MTB per le tappe del 27 e 28 Agosto, la n° 54 (Barbagelata-Passo di Cento Croci) e la n° 55 (Passo di Cento Croci-Passo del Cirone). Coloro che fossero interessati ad accompagnare e pedalare, per una o tutte e due le tappe, possono mettersi in contatto con la sezione o con il responsabile MTB sezionale, Sergio Loiacono. 21 GRUPPO MICOLOGICO E NATURALISTICO Attività svolta e proposte di iniziative Il gruppo micologico e naturalistico si è costituito all’inizio del 2008 nell’ambito della Sezione CAI di Sarzana. L’intento che anima il gruppo si inserisce perfettamente nello spirito che informa tutta l’attività del CAI, imperniata sulla valorizzazione del connubio uomo-natura. Lo scopo cui si tende è quello di unire la gioia della passeggiata in campagna e dell’escursione nel bosco – lontano dallo stress e dall’inquinamento cittadino – con il piacere della raccolta di ciò che la natura ci offre spontaneamente: dai funghi più prelibati (e spesso sconosciuti), alle erbe commestibili, assai più saporite e sane delle verdure in comune commercio. Ed è proprio per saperne di più ed essere in grado di apprezzare maggiormente le qualità di questi prodotti spontanei, oltre che per scoprire gli eventuali rischi che può presentare il loro consumo, che il Gruppo si riunisce settimanalmente presso la sede di Sarzana, sita in Piazza Firmafede. Si parla di funghi e di erbe, si esaminano gli esemplari portati dai partecipanti e si pongono le basi per attività future. Tra le iniziative straordinarie realizzate nel decorso anno, sono da ricordare, in particolare, la conferenza sugli “erbi” e la successiva uscita per la loro raccolta nelle colline di Sarzana (1-2 Marzo 2008) e la 1ª Mostra Micologica “Città di Sarzana”, tenutasi con ottimo successo al vecchio lavatoio di Sarzana, in via Mascardi (18 e 19 Ottobre 2008). Programma 2009 Per il suo secondo anno di attività, il Gruppo Micologico e Naturalistico propone le seguenti iniziative: • Consueti incontri settimanali presso la sede del CAI in Piazza Firmafede ogni martedì del mese dalle ore 17.00 alle ore 19.00, con eccezione del quarto martedì del mese in cui la riunione si tiene alle ore 21.00. • Sabato 28 Marzo – presso il Centro Sociale Barontini incontro di introduzione con conferenza sul mondo micologico e degli “erbi” • Domenica 29 Marzo – uscita pratica in ambiente per la raccolta e il riconoscimento degli “erbi” • Sabato 24 e Domenica 25 Ottobre – Mostra micologica. I dettagli del programma del Gruppo ed eventuali altre iniziative saranno tempestivamente pubblicizzate. 22 ACCOMPAGNATORI DI ESCURSIONISMO LE “FERRATE” PROPOSTE Da quest’anno, visto che abbiamo un “corpo” di AE che ci permette di organizzare anche qualche gita più impegnativa, il gruppo dei “patentati” ha proposto alla sezione di inserire nel “Programma di Attività 2009”, quattro escursioni su vie ferrate. Queste escursioni, a differenza delle gite escursionistiche, richiedono una certa preparazione fisica, una conoscenza delle attrezzature che si impiegano e la totale mancanza di problemi di vertigini. Le proposte che il corpo degli AE ci hanno fatto pervenire, spaziano dalle Alpi Apuane, alle alture sopra Genova e alla Val di Susa, con un’appendice, da definire, nel pisano. I partecipanti saranno accompagnati dai nostri AE: Nilo Giannini, Lara Musetti, Alberto Passalacqua, Edoardo Voglino e dagli aiuto AE Primo Tonelli e Laila Veneri. Proposte • Domenica 10 Maggio: ferrata “Carlo Giorda” alla Sacra di S. Michele È una ferrata che si svolge sul versante Nord del Monte Pirichiano (962m), sulla cui vetta sorge la famosa Abbazia della Sacra di San Michele, simbolo del Piemonte e uno trai monumenti storici più importanti d’Italia. La ferrata supera un dislivello di circa 600m ed il tempo di percorrenza è di circa 5-6 ore. Difficoltà: AD • Domenica 21 Giugno: ferrata “Deanna Orlandini” alla Rocca del Reopasso È una bella ferrata, non banale, che si snoda sulla roccia conglomerata delle Rocche del Reopasso, sopra Crocefieschi (GE). Da questa località, dove si lascia l’auto, si prosegue per sentiero superando un dislivello di avvicinamento di circa 150m. La ferrata sviluppa circa 600m ed il tempo di percorrenza (giro completo) è di circa 3.30 ore. Difficoltà: AD • Domenica 20 Settembre: ferrata del Monte Contrario Questa ferrata, erroneamente denominata “ferrata del M. Contrario”, sale la cresta che, dalla quota 1624 scende a dividere i rami Ovest ed Est del Vallone degli Alberghi. La ferrata ha uno sviluppo di circa 700m ed il tempo necessario è di circa 2.30 ore, a cui vanno aggiunte 2 ore per l’avvicinamento e almeno 1 ora per la discesa a Orto di Donna. Difficoltà F+ • Data da stabilire: ferrata “Sant’Antone” al monte Pisano di Buti È una ferrata non molto lunga, costruita su un gruppo di rocce affioranti del Monte Serra (917m) che fa parte dei Monti Pisani. Lo sviluppo non è molto lungo, ma la ferrata è impegnativa, particolarmente esposta e con passaggi tecnici da percorrere in aderenza. Il dislivello, dall’attacco all’uscita, è di 126 metri ed il tempo di percorrenza è di 1,45 ore. Difficoltà; DLa partecipazione è limitata a 20 persone le quali dovranno essere dotate, tutte, di imbraco, casco, kit da ferrata e calzature idonee. Tutto il materiale dovrà essere omologato e a norma. Si ricorda che i tempi di percorrenza delle ferrate in programma si riferiscono ai piccoli gruppi: logico che se la comitiva è numerosa i tempi si allungano…. L’iscrizione alle ferrate inizierà, come per le gite sociali, il Lunedì precedente l’evento. 23 SCI DI FONDO ESCURSIONISMO Da quest’anno, il nostro INSFE (Istruttore Nazionale di Sci di Fondo Escursionismo) Martino Ferri ha acquistato una valida “spalla”, nel senso che presso la nostra sezione si è iscritto l’ISFE Nino Santanzelmo. Considerando che gli impegni “enologici” (nel senso del lavoro) di Martino non gli consentono di seguire, più di tanto, questa attività, la sezione ha pensato bene di approfittare dell’irrequieta intraprendenza di Nino, che in fatto di idee è un vulcano e sfruttarlo fino allo sfinimento. Tanto per cominciare, Nino ci ha inviato uno scritto sullo sci di fondo e che pubblichiamo volentieri: Con l’avvento della Marcialonga nel 1971 prese inaspettatamente piede anche in Italia la pratica dello sci di fondo: si cominciarono a tracciare, a fondovalle, delle piste battute da mezzi meccanici, i “binari”, che richiamarono un numero sempre maggiore di fondisti i quali cominciarono ad apprezzare il “rumore del silenzio“: niente code, né schiamazzi, nessun urlo “pistaa…” e, soprattutto nessun piede prigioniero di pesanti scarponi. Però, anche le piste di fondo tracciate cominciarono a divenire sempre più affollate e sempre meno silenziose, per cui, alcuni soci del CAI iniziarono ad avventurarsi fuori dai “binari”. Ecco allora che il CAI aderendo alle richieste di molti soci di ritrovare quegli spazi incontaminati e puri che la montagna custodiva fuori dalle sempre più affollate piste, iniziò ad organizzare, tramite molte Sezioni, gite sci escursionistiche su facili itinerari di media montagna. Nacque cosi nel 1982 su delega del CAI la CONSFE (Commissione Nazionale Sci di Fondo Escursionismo) con l’intento di organizzare escursioni sulla neve lungo percorsi non tracciati con sviluppi prevalenti in lunghezza e dislivelli contenuti, senza far ricorso a tecniche alpinistiche. Lo sci di fondo escursionismo va oltre la dimensione dello sci di fondo tradizionale consentendo alle persone una attività escursionistica in ambienti di sogno, in cui è possibile il contatto profondo con una natura che il manto invernale rende ancora più magica….. Lo sci di fondo, nell’ambito della nostra disciplina, ha pertanto una funzione propedeutica, di formazione basilare alfine di acquisire la necessaria sensibilità ed il giusto equilibrio. Rispetto allo sci di fondo su pista lo sci escursionismo richiede una serie di presupposti per poter affrontare in sicurezza il fuori pista, in cui importa possedere la padronanza degli sci su neve e terreno variabili, nonché un’approfondita conoscenza della montagna invernale. Lo sci di fondo escursionismo si avvale di attrezzature e tecniche specifiche, atte a consentire leggerezza ed agilità in salita e padronanza degli sci in discesa, utilizzando tutte le tecniche compatibili con il tallone libero. Esso, con il suo carattere polivalente non strettamente legato ad una disciplina specifica costituisce il ritorno allo sci originario quale semplice mezzo per muoversi sulla neve. “Libera la mente, libera il tallone”, questo in sintesi il concetto di chi pratica lo sci di fondo escursionismo. Sentirsi padrone assoluto degli sci considerando gli stessi come parte integrante dei propri piedi…grazie ai quali ci permettono di proseguire l’attività di escursionismo anche nella stagione invernale. Considerato che tale disciplina non deve esaurirsi con la Settimana Bianca, ma continuare nel corso dell’inverno, Nino suggerisce le seguenti proposte: • Alcune uscite domenicali in Appennino • Uno o due week-end sulle Alpi Occidentali • Una settimana in Scandinavia (non sarebbe male!). 24 NORDIC WALKING Anche questa proposta viene da Nino Santanzelmo e, in attesa dei futuri proseliti che potrà avere questa disciplina, leggiamo l’esauriente spiegazione che Nino ci fornisce sul “Nordic Walking”: Negli ultimi tempi vi sarà certamente capitato di vedere camminare delle persone con passo deciso, ma al contempo morbido ed elegante, impugnando dei bastoncini e vi sarete chiesti il motivo per cui queste persone si dessero un gran da fare a spingere su dei bastoncini. Dovreste provare a chiederlo ad uno dei moltissimi walkers che ormai, usciti dai numerosi corsi, praticano un buon nordik walking e, senza dubbio, vi risponderebbero sorridendo: “prendi un paio di bastoncini e vieni con noi, così capirai…”; per quale motivo, dunque, non attrezzarsi e provare? Ci serve un buon paio di scarpe con punta rinforzata, tallone rinforzato e stondato e che abbiano una suola con un buon “grip”, un abbigliamento comodo ed a “cipolla”, un paio di bastoncini adatti a questa attività, quindi, cerchiamo di capire di cosa esattamente si tratta. Innanzitutto il nordic walking si basa sulla tecnica biomeccanicamente corretta del cammino, naturale e dinamico. Ad essa si aggiungono l’utilizzo dei bastoncini (appositamente sviluppati per il nordic walking) e la tecnica dello sci di fondo (tecnica classica leggermente modificata) attraverso movimenti naturali, fluidi e senza controindicazioni. Attivando i muscoli del tronco per completare i movimenti e per creare stabilità e un corretto allineamento del corpo, si ottiene un allenamento completo, sano, sicuro e naturale. Il Nordic Walking, è, anche in Italia, una materia universitaria: dall’8 al 22 Maggio 2007 si è svolto presso la facoltà di scienze motorie dell’Università di Verona il primo corso “Tecnica e didattica del Nordic Walking” per gli studenti del corso di laurea triennale. Il corso è stato proposto dal prof. Federico Schena, della stessa Università e dai Coach ANWI (Associazione Nordic Walking Italia) dott. Tiina Arrankoski e dott. Tuomo Kettunen. Qui di seguito, alcune reali motivazioni: sul Nordic Walking: • È più efficace del 40% rispetto al Walking senza bastoncini. • Aumenta il consumo energetico in virtù del grande coinvolgimento muscolare (85 % della muscolatura corporea, vale a dire circa 600 muscoli). • Alleggerisce il carico sull’apparato motorio durante il movimento salvaguardando maggiormente le articolazioni di caviglie, ginocchia e colonna vertebrale. • Grazie al coinvolgimento attivo della muscolatura ausiliaria dell’apparato respiratorio, incrementa l’ossigenazione dell’intero organismo. • Mantiene in esercizio quattro delle cinque forme principali di qualità fisiche o condizionali: resistenza, forza, mobilità, coordinazione • Scioglie le contrazioni nella zona delle spalle e della nuca. • Ritarda il processo d’invecchiamento ed economizza il lavoro del cuore. • Rinforza il sistema immunitario e stimola l’eliminazione degli ormoni originati dallo stress. Questo è il Nordik Walking. Se poi aggiungiamo che per praticarlo non occorrono impianti, piste, attrezzature costose o abbigliamento firmato, ma unicamente tanta voglia di respirare aria pulita in rilassatezza e che si può fare in tutte le stagioni e su qualsiasi terreno, perché non provare? A Nino, “corifeo” di questa disciplina, lasciamo l’oneroso compito di organizzare un eventuale corso. 25 GRUPPO “CIASPOLATORI” Chiamarlo “gruppo ciaspolatori” è forse un tantino pretenzioso, in quanto è solo poco più che un drappello di soci che non aspetta altro che ci siano le condizioni ottimali di innevamento per inforcare le ciaspole e fare qualche bella uscita sulla neve. Quest’anno, oltre alle varie “invernali” del calendario gite, in alcune delle quali sarà possibile utilizzare anche le ciaspole, metteremo in programma alcune gite dedicate esclusivamente agli amanti di questo genere di escursioni sulla neve. Queste “ciaspolate” sono una valida alternativa alle più impegnative e tecniche escursioni in cui è necessario usare attrezzature come ramponi e piccozza. Se abbiamo deciso di inserire in questo “Programma di Attività 2009” alcune escursioni con le ciaspole è anche per andare in montagna con una certa tranquillità ed usufruire della copertura assicurativa in vigore dal 1° Gennaio 2009 che copre tutte le iniziative organizzate dalla sezione. Nel programma di uscite predisposto dalla sezione, abbiamo inserito delle date. Considerando, però, che per questo genere di attività necessitano determinate condizioni di innevamento, dette date potranno essere suscettibili di eventuali variazioni che terranno conto, appunto, dello stato di innevamento delle località prescelte per “ciaspolare”. PROGRAMMA USCITE • Domenica 1 Febbraio: Monte Fontanini mt. 1399 Passo della Cisa 1039m – M. Valoria 1229m – sella 1176m – Groppo del Vescovo 1243m – sella 1170m - M. Fontanini 1399m – sella 1170m - Groppo del Vescovo 1243m – sella 1176 Rombecco 1083m – Rio Baganzolo 1082m - M. Valoria 1229m – Passo della Cisa 1039m. Dislivelli: salita e discesa mt. 640 Ore di cammino: 4.00/5.00 • Domenica 1 Marzo: Monte Aiona mt. 1702 Bivio stradale Costa Cocuzza 1000m circa – Fosso Poragine 1052m - Località Porciletti 1369m circa – Rifugio Prato Mollo 1500m – sella 1551m – M. Aiona 1702m e ritorno. Dislivelli: salita e discesa mt.700 Ore di cammino: 5.00/5.30 • Domenica 29 Marzo: Monte Gottero mt. 1639 Passo della Cappelletta 1083m – M. Bertola 1193m – Passo del Lupo 1155m – Bocca del Lupo 1257m – M. Gottero 1639m – Foce dei Tre Confini 1416m – Bocca del Lupo 1257m Passo del Lupo 1155m – M. Bertola 1193m – Passo della Cappelletta 1083m. Dislivelli: salita e discesa mt. 600 Ore di cammino: 5.00/6.00 • Gita di riserva: Rifugio Città di Sarzana al Lago di M. Acuto Passo del Lagastrello (diga) 1150m – Sella di M. Acuto 1722m – Rifugio “Città di Sarzana” al Lago di Monte Acuto 1580m – Loc. Laguestri – Passo del Lagastrello (diga) 1150m. Dislivelli: salita e discesa mt. 580 Ore di cammino: 4.00/5.00 26 PONTRESINA (ENGADINA-SVIZZERA) SETTIMANA BIANCA 7-14 MARZO Per il secondo anno consecutivo, ritorniamo nella mitica Engadina, un comprensorio che mette a disposizione 350 Km di piste di discesa e 180 Km di piste di fondo. Ciò ci permette di accorpare le due discipline sciatorie (fondo e discesa) in un’unica settimana, con lo scopo di accomunare le diverse “anime invernali” del CAI. Se poi aggiungiamo che, grazie alla rete di percorsi segnalati, è possibile fare delle camminate a piedi in tutta tranquillità e che lungo le valli si può “ciaspolare” tranquillamente, viene spontaneo il perché di questa scelta “Bianca” del 2009. Come lo scorso anno, alloggeremo presso l’hotel Schloss di Pontresina, un imponente castello-fortezza ristrutturato di recente, in cui eravamo stati benissimo e che dista 6 km. Da St. Moritz. La quota è stabilita in € 520 ed è comprensiva dei seguenti servizi: 7 giorni di mezza pensione in camere doppie con servizi privati –Ristorante, a gestione italiana, con servizio a buffet, bevande incluse (1/4 vino + 1/2 Acqua) –Animazione diurna e serale – Birba Club (4-12 anni) Piscina (ingresso con prenotazione) Supplemento singola € 105 Riduzioni: bambini: 0/2 anni gratis – 3° e 4° letto bambini 2/12 anni 50% 3° e 4° letto adulti: 30% Adulto e bambino (2-12 anni) in camera doppia: riduzione 30% sulla quota intera del bambino Lo ski pass, valido su tutte le piste del comprensorio, costa € 220 (adulti), € 146 (ragazzi 13/17 anni), € 74 (bambini 6/12 anni). Se fatto in Hotel, c’è uno sconto del 10%. Per gli sciatori è possibile raggiungere in pochi minuti tutte le migliori piste dei comprensori dell’Engadina (Corvatsch-Furtchellas e Corviglia, nella zona di St. Moritz – Diavolezza, Bernina e Lagalb, nella zona di Pontresina). Lo skibus è gratuito per i possessori di skipass, con partenza ogni 20 minuti direttamente dall’Hotel, oppure con il transfer gratuito, ad orari prestabiliti, a cura dell’Hotel. Lo Schloss hotel è inoltre l’ideale punto di partenza per i fondisti che possono partire direttamente dallo ski room dell’hotel “sci ai piedi” ed immergersi negli incantevoli boschi della Val Roseg o lungo i percorsi ed anelli della Loipen Marathon. Per chi non scia, vi sono piacevoli passeggiate, il trenino dei ghiacciai o lo shopping nei paesi di Pontresina e St. Moritz.. Eventuale trasporto da e per Pontresina in Autobus, purchè vi siano almeno 40 partecipanti (€ 50). 27 COLLI DI LUNI IL “SENTIERO DEI COLOMBI” 11 GENNAIO Quest’anno, per la gita che apre l’attività 2009, abbiamo scelto, al posto della tradizionale apertura “marina”, un percorso sulle colline fra Carrara e Sarzana. L’itinerario prevede un anello con partenza e arrivo a Fossola toccando paesi e località ricche di storia, come il Castello di Moneta ed i paesi di Fontia, Ortonovo e Nicola seguendo un percorso a cavallo fra Liguria e Toscana. COMITIVA UNICA (E) Da Fossola, dietro la Parrocchiale dell’Arcipretura di S. Giovanni Battista, si imbocca via Moneta giungendo, dopo circa 1 km, al Castello di Moneta. Si prosegue, prima per sterrata e successivamente per mulattiera, fino ad arrivare al valico della Foce, dove si incrocia la strada provinciale che va ad Ortonovo. Si segue per un tratto la strada asfaltata che porta a Fontia, per poi imboccare un sentiero. Giunti in paese, si prende la mulattiera che sale alla strada che porta ai ripetitori del M. Boscaccio. Attraversata la strada, imbocchiamo il sentiero detto “dei colombi”, in alcuni tratti molto panoramico, che ci porta al santuario del Mirteto e a Ortonovo. Dal paese, scendiamo lungo la vecchia mulattiera che porta nei pressi della Chiesa di S. Martino ed imbocchiamo un percorso che segue la riva sinistra del Parmignola, e risalire, con la vecchia mulattiera acciottolata, tagliata in più punti dalla strada asfaltata, al paese di Nicola. Dal paese scendiamo al sottostante colletto, toccato da una sterrata: giriamo a destra seguendo quest’ultima in direzione della località Fossone Alto. Giunti ad un gruppo di case, imbocchiamo la vecchia mulattiera che porta a Santa Lucia abbandonandola per un sentiero sulla destra che, con percorso alterno, ci riporta a chiudere l’anello a Fossola. È probabile che la partenza avvenga da Isola di Ortonovo. ITINERARIO: DISLIVELLI E TEMPI: DIRETTORI DI GITA: ORARIO PARTENZA: Fossola 68m – Moneta 300m – La Foce 373m – Fontia 353m – sentiero “dei Colombi” q. 425 – Ortonovo 283 – lungo Parmignola 54m – Nicola 181m – Fossone Alto 112m – Fossola 68m. Salita e discesa mt. 550 – Ore di cammino: 5.30/6.00 A. Dazzi Ore 8.00 appuntamento a Sarzana (mezzi propri) – 8.30 partenza da Fossola 28 APPENNINO TOSCO-EMILIANO LINARI – M. BOCCO mt. 1791– PRATO SPILLA 25 GENNAIO La meta di questa gita, il Monte Bocco è la vetta con la quale il crinale appenninico interrompe bruscamente il suo andamento NW-SE, precipitando nella profonda valle del Taverone con una lunga cresta che si stacca verso S a dividere la valle principale del Taverone da quella del suo più importante affluente di destra: il torr. Taponecco, mentre, verso NE si stacca un crinale secondario che porta al M. Malpasso e che culmina con i 1743 mt. della Cima Canuti. COMITIVA UNICA (EEA - obbligatori: ramponi e piccozza, facoltative: ciaspole) L’itinerario della gita inizia da una curva della strada del Lagastrello, circa 500m oltre le rovine dell’Abbazia di Linari, costruita dagli umanissimi Cavalieri di Altopascio fra la fine del XII e gli inizi del XIII secolo. Si sale nella faggeta che ricopre le pendici che scendono dal crinale Cima Canuti-Malpasso (località Monte Borellacci). Superato il solco franoso del Torrente Taverone, si sale per una costa a riprendere la mulattiera che sale dolcemente, con alcune risvolte, nel bosco della Faggia Secca, fino a riuscire nei prati sottostanti il crinale della Cima Canuti. Usciti dal bosco, si va a sinistra, camminando su terreno scoperto, poco sopra il limitare del bosco, fino ad arrivare, con un’ultima breve salita, ad un’ampia depressione che divide l’alta valle del Taverone dalla Val Cedra, denominata Foce Branciola. Dalla Foce, secondo le condizioni del tempo, la comitiva si può sdoppiare: chi vuol camminare di meno potrà scendere direttamente a Prato Spilla seguendo le piste da sci; chi invece ha ancora parecchie energie da spendere, salirà alla sovrastante e panoramica vetta del Monte Bocco e seguendo il crinale fin sotto la vetta del M. Bragalata, scenderà verso il lago Martini e la vicina sella sottostante il M. Torricella dalla quale, imboccando il sentiero per la Capanna Biancani, scenderà a Prato Spilla. ITINERARIO: A- B DISLIVELLI E TEMPI: DIRETTORI DI GITA: ORARI PARTENZE: Strada Lagastrello 1154m – Foce Branciola 1676m – Monte Bocco 1791m – Prato Spilla 1320m Salita mt. 650, discesa mt. 500 – Ore di cammino: 4.30/5.00 N. Giannini, G. Moruzzo Carrara ore 7.00 – Sarzana ore 7.30 A B A A-B 29 APPENNINO PARMENSE LAGDEI – M. MARMAGNA mt. 1852 8 FEBBRAIO La notevole mole arenacea del Monte Marmagna che con i suoi 1852 metri è la terza montagna per altitudine del settore Lagastrello-Cisa, superata dal Monte Sillara e dal Monte Losanna, è un punto panoramico di straordinaria ampiezza, limitato, solo in parte, dal vicino Monte Orsaro. Il versante parmense del Monte Marmagna per la facilità di accesso e per la moderata pendenza dei suoi declivi, lo rendono uno degli itinerari invernali più frequentati di questo tratto appenninico. COMITIVA UNICA (EEA – obbligatori: ramponi e piccozza, facoltative: ciaspole) L’itinerario ha inizio dalla conca di Lagdei, antico letto di un lago colmato dagli apporti solidi dei terreni circostanti. Il sentiero per il Lago Santo si snoda sul fianco destro (or) della valle fra boschi di faggio e abete bianco, con intervalli di colate di sfasciumi detritici. Attraversata, in diagonale, l’ampia pista da sci, arriviamo in breve al Lago Santo e al rifugio Mariotti. Proseguiamo contornando il lago per un breve tratto. Superata una fonte, saliamo nel bosco di faggi fino ad incontrare un boschetto di abeti e un bivio. Si prende il sentiero di sinistra e si raggiungono i ruderi di vecchie capanne dove si incontra un secondo bivio: prendiamo quello di destra che si addentra nella conca glaciale fra il Monte Aquila e il Monte Marmagna, fino a raggiungere la sella posta fra questi due monti, detta anche passo dell’Aquila. Da qui cominciamo a salire verso nord-ovest le pendici del Marmagna che non presentano particolari difficoltà fino ad arrivare sulla vetta, sormontata da una grossa croce in ferro innalzata nel 1901. Per il ritorno, seguiremo lo stesso percorso dell’andata. Nel corso della gita verrà effettuata, da parte dai membri del CNSAS di Carrara, una lezione di “didattica su neve”, sul corretto uso dei materiali per la pratica dell’attività invernale. ITINERARIO: Lagdei 1254m – Rif. Mariotti al Lago Santo 1507m – Passo dell’Aquila 1700m ca – Monte Marmagna 1852m e ritorno. DISLIVELLI: Salita e discesa mt. 600 TEMPI: Ore di cammino 4,30/5.00 DIRETTORI DI GITA: L. Bartelloni, A. Dazzi ORARI PARTENZE: Carrara ore 7.00 Sarzana ore 7.30 30 VAL DI VARA BRUGNATO – BERGASSANA 15 FEBBRAIO È la prima delle due iniziative che abbiamo messo in programma quest’anno in collaborazione con il gruppo “Mangia Trekking”. Cammineremo lungo alcuni percorsi ripristinati ultimamente da questa Associazione alla scoperta di alcuni sentieri dimenticati, in tutti questi anni, dal nostro programma gite. Inoltre, percorrendo questi sentieri, diamo la possibilità a chi non frequenta le escursioni “invernali” della Sezione di non stare troppo tempo inattivo. COMITIVA UNICA (E) L’escursione prende il via da Brugnato, paese di antiche origini con un centro storico stile “borgo rotondo” all’interno del quale vi sono conservati prestigiosi monumenti. Dal paese ci portiamo a Bozzolo, posto su un cocuzzolo che domina il Vara. Percorso un tratto di crinale, scendiamo ad attraversare il Torrente Mangia e risaliamo all’omonimo paese e a Cornice. Da quest’ultimo paese ci dirigiamo a Nord percorrendo un buon tratto della Costa di Scogna che corre fra il Rio Dorgiola e il Torrente Mangia, in direzione del paesino di Scogna che non tocchiamo, in quanto, 1 km prima prendiamo a sinistra ad attraversare il Rio Dorgiola. Traversato il torrente, seguiamo la strada che, passando dal Monte Riccione e dal Santuario di San Rocco, ci porterà a Bergassana, bel borgo ligure edificato al centro di un vasto acrocoro verde. La gita può anche essere percorsa in senso inverso: vedremo…. ITINERARIO: Brugnato 110m – Bozzolo 207m – Torr. Mangia 150m – Mangia 174m – Cornice 394m – Costa di Sogna – Rio Dorgiola 475m – M. Riccione 529m – Sant. di S. Rocco 366m – Bergassana 414m DISLIVELLI: Salita mt. 480 discesa mt. 180 TEMPI: Ore di cammino: 5.00/5.30 DIRETTORI DI GITA: C. Codeluppi, G. Moruzzo ORARI PARTENZE: Sarzana ore 8.30 31 APPENNINO TOSCO EMILIANO PASSO DI PRADARENA – ARGEGNA 22 FEBBRAIO L’aspetto del paesaggio che più colpisce, nel corso della gita, è il contrasto che esiste fra i dolci rilievi appenninici del percorso oggetto della gita e la vicina catena della Apuane, dalle vette frastagliate e dalle forme ben decise. Un contrasto dovuto alla diversa struttura morfologica del terreno che ha subito, seppur a pochi chilometri di distanza, processi formativi completamente diversi quali la sedimentazione per l’Appennino e il metamorfismo per le Apuane. COMITIVA UNICA (EEA – ramponi e piccozza obbligatori: ev. ciaspole) Dal passo di Pradarena, imbocchiamo la sterrata che porta al Passo di Cavorsella, dal quale, abbandonato lo stradello, saliamo a sinistra, aggirando il versante sud del monte Ischia, fino ad attingere il crinale ad una sella, quotata 1688m, fra l’Ischia e il M. Scalocchi. Proseguiamo, seguendo lo spartiacque principale, in direzione del Monte Scalocchi, passando poco sotto la vetta di quest’ultimo, fino ad arrivare al Passo Belfiore, posto sullo spartiacque principale a dividere le valli tributarie, rispettivamente, del Secchia, del Serchio e del Magra. Pieghiamo a Sud, abbandonando lo spartiacque principale, tagliando le pendici orientali del Monte Tre Potenze, dirigendoci verso la vetta del Monte Tondo, eccezionale punto panoramico posto sul crinale spartiacque tra Lunigiana e Garfagnana, nonchè rilievo piuttosto importante dal punto di vista idrografico, in quanto dalle sue pendici hanno origine alcuni rami del Serchio e l’Aulella. Scendiamo dal monte Tondo seguendo un sentiero che, dopo aver scavalcato la cima Cervia, porta ad una sterrata che scende lungo l’ampio crinale della Tea, e che, dopo aver aggirato le pendici orientali del Monte Cucù, si immette nella strada proveniente da Giuncugnano e che porta al Santuario della Madonna della Guardia al Colle Argegna. ITINERARIO: Passo di Pradarena 1568m – Passo di Cavorsella 1511m – Monte Scalocchi 1726m – Passo Belfiore 1675m – Torre Tre Potenze 1771m – Monte Tondo 1782m – Santuario dell’Argegna 1019m. DISLIVELLI: Salita mt. 320, discesa mt. 870 TEMPI: Ore di cammino: 6.00 DIRETTORI DI GITA: N. Giannini, G. Moruzzo ORARI PARTENZA: Carrara ore 6.30 - Sarzana 7.00 32 APPENNINO TOSCO-EMILIANO CASONE DI PROFECCHIA – RIF. BATTISTI 8 MARZO Itinerario che tocca i valichi storici del passo delle Forbici e Lama Lite; il primo metteva in comunicazione la Val Dolo con la Garfagnana; il secondo, di grande importanza geografica e storica (l’origine del toponimo si riferisce alle continue liti sui confini dei pascoli tra i pastori garfagnini di Soraggio e Sassorossso e quelli “lombardi” della val d’Asta), separa le valli dei torrenti Ozola e Dolo, dividendo il massiccio del Monte Prado dalla catena del Monte Cusna. COMITIVA UNICA (EEA – obbligatori: ramponi e piccozza, facoltative: ciaspole) La partenza di questo itinerario è circa 300 metri oltre il Casone di Profecchia, dove si stacca, sulla sinistra, una strada forestale. Imbocchiamo quest’ultima, realizzata nei primi anni del XX secolo per l’esbosco dell’Abetina Reale che sale, prima con pendenza moderata poi, un po’ più ripida, facendo due tornanti, fino ad immettersi in un’altra strada forestale proveniente direttamente dal Casone di Profecchia. A questo bivio andiamo a destra dove, dopo circa un chilometro abbondante, arriviamo al Passo delle Forbici, affacciandoci nella Val Dolo. Ignorando la strada che si stacca sulla destra e che porta al Passo delle Radici, scendiamo, sempre seguendo lo stradello forestale che taglia i pendii settentrionali del M. Cella e M. Vecchio, fino ad arrivare al Rifugio Segheria all’Abetina Reale. Continuiamo sulla strada forestale che sale a destra oltre il rifugio, nella foresta di abete bianco, per voltare subito dopo a sinistra, seguendo il segnavia 605, lungo una mulattiera che presto riprende la carraia. Oltrepassato un laghetto artificiale per la produzione di energia idroelettrica, si sale lungamente fino ad attraversare in piano un lariceto e riprendere la salita per uscire dalla faggeta poco sotto il valico di Lama Lite, dal quale, piegando a destra, in circa 10‘ si arriva al Rifugio Battisti. Per il ritorno, si segue, all’inverso, lo stesso percorso dell’andata. L’itinerario si presta anche alla pratica dello sci di fondo escursionistico. ITINERARIO: Casone di Profecchia 1312m – P.sso delle Forbici 1575m – Abetina Reale 1400m – Lama Lite 1771m – Rif. Battisti 1751m e ritorno. DISLIVELLI: Salita e discesa mt. 730 TEMPI: Ore di cammino: 5.30/6.00 DIRETTORI DI GITA: Pini ORARI PARTENZA: Sarzana ore 6.30 Carrara ore 7.00 33 VAL DI VARA TAVARONE – MAISSANA 15 MARZO Secondo appuntamento con l’Associazione “Mangia Trekking”. Anche in questo caso ci muoveremo lungo un itinerario in cui opera l’Associazione, il cui “aerale” di attività è principalmente ubicato nella Val di Vara ed è in questa zona che faremo l’escursione. Rispetto alla gita del 15 Febbraio, ci sposteremo più ad Ovest, al confine con la provincia di Genova, toccando quote intorno ai 1000 metri. COMITIVA UNICA (E) Il nome del paese da cui iniziamo il percorso, Tavarone, sembra che derivi da “Tabernone” in quanto ai tempi dei romani vi era una “Taberna” per la sosta dei viandanti che percorrevano la strada romana. Dal paese, ci dirigiamo all’agriturismo di Casa Giandriale, e al sovrastante crinale spartiacque fra la Val di Vara, nello spezzino, e la valle del Torrente Petronio, in provincia di Genova. Seguiamo il crinale passando lungo i pendii sud-occidentali del Monte Zenone, fino ad arrivare al Passo del Bocco di Bargone, ampia depressione prativa e crocevia di alcune strade che vi confluiscono. Dal Passo, passando lungo i fianchi meridionali del Monte Porcile arriveremo alla Costa Guardamonti da dove scenderemo al paese di Maissana, termine della gita. ITINERARIO: DISLIVELLI E TEMPI: DIRETTORI DI GITA: ORARI PARTENZE: Tavarone 606m – Casa Giandriale 650m – pendici Monte Zenone 1000m Passo del Bocco di Bargone 905m – Costa Guardamonti – Maissana 547m Salita mt. 450, discesa mt. 500 – Ore di cammino: 5.00/5.30 C. Codeluppi, G. Moruzzo Sarzana ore 8.00 34 ALPI APUANE GORFIGLIANO – M. TAMBURA mt. 1890 – RESCETO 22 MARZO Terza per altitudine, dopo i monti Pisanino e Cavallo, la Tambura si presenta come una piramide dalle linee non molto ardite. Vista da ogni lato ha un po’ lo stesso aspetto, che contrasta con le forme ed i lineamenti più rotti e tormentati delle cime circostanti. In inverno la montagna si riveste abbondantemente di neve e questo la rende terreno ideale per salite invernali con piccozza e ramponi mentre il suo versante settentrionale, detto “Carcaraia”, costituito da pendii ondulati, si presta alla pratica dello sci-alpinismo. COMITIVA UNICA (EEA – obbligatori: piccozza e ramponi) La partenza è dal Fosso dell’Acqua Bianca, grande piana alluvionale a ridosso di Gorfigliano, ma, se la corriera ci porta, è molto meglio (e auspicabile) partire dal bivio della marmifera per Cave Campaccio, evitando così, 150 metri abbondanti di salita. Seguiamo dunque la strada marmifera che dopo alcune centinaia di metri entra in galleria. Sbucati oltre la galleria e superato il bacino marmifero di Cave Campaccio, sempre lungo la strada marmifera, arriviamo ad un bivio. A questo punto, saranno gli accompagnatori a stabilire l’itinerario di salita, tenendo conto anche delle condizioni del manto nevoso. I° itinerario: andare a sinistra verso un’ultima cava, salire per un valloncello boscoso fino ad arrivare ai pendii ondulati della Carcaraia dai quali, senza un itinerario obbligato, si arriva in vetta; II° itinerario: continuare per la strada marmifera fino al passo della Focolaccia e poi salire alla Tambura lungo la facile e panoramica cresta Nord-Ovest. Dalla vetta, scendiamo lungo la Cresta Sud al P.sso Tambura, dove transita l’antico percorso settecentesco della Via Vandelli, seguendola fedelmente, fino a Resceto. ITINERARIO: Gorfigliano 685m (eventuale bivio a quota 750m) – Cave Campaccio – Carcaraia – M. Tambura 1890m – Passo della Tambura 1620m – Via Vandelli – Resceto 485m DISLIVELLI: Salita mt. 1200, discesa mt. 1400 TEMPI: Ore di cammino: 6/7 DIRETTORI DI GITA: A. Piccini ORARI PARTENZA: Carrara ore 6.30 Sarzana ore 7.00 35 LUNIGIANA IL SITO DI MONTE CASTELLO 29 MARZO Interessante escursione ad uno dei siti più antichi della Lunigiana: i ruderi di Monte Castello, ubicati nella parte alta della valle del Caprio, a circa 800 metri di altitudine. Il castello venne edificato in un punto strategico a controllo della strada che da Filattiera andava nel parmense attraverso il passo del Cirone, la cosiddetta “Via Lombarda”, ed i resti sono databili approssimativamente tra la metà dei secoli VI e VII. L’insediamento arroccato più antico è costituito dai resti di una robusta cinta muraria formata da grandi blocchi regolari, conservata su un lato per una lunghezza di circa 100 metri, affiancata, all’interno delle fondazioni in pietra, da un edificio rettangolare lungo circa trenta metri e largo otto, diviso in tre grandi vani, per una superficie totale di circa 3500 metri quadrati. Gli scarsi reperti sono compatibili con il periodo in cui la Liguria era occupata dai bizantini, ma più sicura è la datazione dell’ultimo carbone usato nel focolare interno al casamento che ha indicato un 590 d.C., con l’approssimazione che va dalla metà del VI secolo alla metà del VII. Non si hanno tracce fino all’età feudale, quando, tra il XI e XII secolo, sul lato del monte a dominio della strada, venne eretta una torre quadrata che, però, ebbe vita breve. Infatti, da un documento del 1357 si deduce che la torre era già stata abbandonata in quest’epoca. Il complesso, in seguito all’invasione e alla conquista longobarda, venne poi abbandonato, diventando proprietà comune degli abitanti di Lusignana e Rocca Sigillina. A Lusignana, nelle ex stalle della canonica della chiesa, è allestito un museo della civiltà contadina intitolato a Mario Nadotti. Il museo conserva oggetti di vita religiosa e utensili che documentano le tradizioni rurali della zona. Il percorso è breve e, probabilmente, partiremo da Gigliana. Direttori di gita: R. Castagna, N. Lombardi Partenza da Sarzana: ore 8.30. La Porcellana Bianca di Augusta Tiberi Una tradizione, uno stile. A tradition, a style. La tavola - I regali Tabletops - Gift La cucina - La lista di nozze Kitchen - Wedding SARZANA - Via Muccini, 46 - Tel. 0187 610557 36 CINQUE TERRE LA FOCE- VERNAZZA 5 APRILE Per la maggior parte dei frequentatori del Parco Nazionale delle Cinque Terre, escursionismo significa percorrere il superaffollato “Verdeazzurro”. Noi, invece, abbiamo scelto un percorso un po’ diverso, che si snoda tra boschi di castagno, faggio, leccio, pino e macchia mediterranea è che è suddiviso in tre parti: la prima che taglia le alture sopra il golfo e la città di La Spezia; la seconda che segue per un lungo tratto il sentiero di crinale e l’ultima che scende al paese di Vernazza. COMITIVA UNICA (E) Dalla Foce si imbocca la strada provinciale per Carpena abbandonandola, dopo 200 m, per prendere, a destra, una mulattiera che ci porta nei pressi delle Case Cozzano dove riprendiamo la provinciale per circa 600 m. Riprendiamo la mulattiera che sale la dorsale fra il Rio Carpena e il Fosso di Codeglia, traversando Castè ed arrivando a Carpena. Traversata la strada che sale al M. Parodi, si riprende a salire fino ad arrivare alla Sella La Croce, posta sul grande crinale spartiacque Val di Vara-Mare, dove transita il sentiero n° 1 delle Cinque Terre. Dal valico seguiamo il sentiero principale (segnavia n° 1), fino a Foce Drignana, tagliando a mezza costa, in successione, i monti Galera, Capri, Marvede, Gaginara e Malpertuso e superando diverse selle, le più importanti delle quali sono la Cigoletta e la Sella Prato di Corno. Giunti infine a Foce Drignana, abbandoniamo il sentiero n° 1 e scendiamo, a sinistra, lungo il sentiero n° 8 verso il Santuario della Madonna di Reggio. Superato il Santuario, proseguiamo lungo la mulattiera, accompagnati dalle immagini marmoree della via crucis incastonate nei muretti o nelle edicole. Proseguendo in discesa, passiamo a fianco della chiesetta di S. Bernardo e, superato il cimitero e passati sotto l’antica Torre Belvedere, arriviamo a Vernazza. ITINERARIO: DISLIVELLI E TEMPI: DIRETTORI DI GITA: ORARI PARTENZE: La Foce 235m – Castè 345m – Carpena 496m – Sella La Croce 637m – Valico 708m - Sella M. Capri 785 – Sella M. Marvede 665m – Cigoletta 607m – Sella Prato di Corno 732m – Sella M. Malpertuso 780m – Foce Drignana 500m – Madonna di Reggio 317m – Vernazza s.l.m. Salita mt. 680, discesa mt. 910 – Ore di cammino: 6.30 M. Betta, A. Passalacqua Carrara 7.30, Sarzana 8.00 (rientro con treno da Vernazza alle ore 17.35) 37 APPENNINO PISTOIESE PENNA DI LUCCHIO mt.1176 e M. MEMORIANTE mt.1151 19 APRILE Vicine e separate da una sella, le due cime della Penna di Lucchio e del M. Memoriante, di origine calcarea, si stagliano a S della profonda Val di Lima. Dalla vetta della Penna si gode un panorama veramente incredibile: si vedono le Apuane, il crinale appenninico, il Balzo nero e sotto, il paese di Lucchio, abbarbicato alla montagna e sovrastato dalla sua trecentesca rocca posta in posizione strategica e, per le sue caratteristiche di sicurezza, probabilmente è stato un luogo fortificato fino all’alto medioevo anche se le prime notizie documentate risalgono al XIV secolo. ITINERARIO UNICO (EE) Dalla località Ponte Maggio, posta sulla SS dell’Abetone, si sale al paese di Casoli e si prosegue, per carrareccia e sentiero fino a raggiungere una sella posta alla base del crinale Sud della Penna di Lucchio, dove convergono altri sentieri provenienti da Casabasciana e da Lucchio. Da qui, si affronta il crinale Sud della Penna seguendo i segnavia che si impennano lungo il ripido versante calcareo, affrontando facili roccette decisamente meno impegnative di quanto sembra in avvicinamento, fino a giungere sulla vetta della Penna di Lucchio. Dalla vetta, proseguiamo la traversata per il Monte Memoriante scendendo il crinale NO fino alla quota 1155m, da cui, a sinistra, una breve ma ripida discesa conduce alla sella tra le due vette. Verso Ovest si sale ora per ripidi passaggi tra roccette facili e tratti erbosi fino a sbucare sulla vetta del Monte Memoriante. La discesa avviene scendendo lungo il crinale Nord, tra tratti di roccette e bosco rado fino a raggiungere la mulattiera che porta al pittoresco e interessante paese di Lucchio e alla sottostante SS dell’Abetone. ITINERARIO: DISLIVELLI E TEMPI: DIRETTORI DI GITA: ORARI PARTENZE: Ponte Maggio 300m – Casoli 500m – Sella Cresta Sud della Penna 946m – Penna di Lucchio 1176m - Sella quota 1049m – Monte Memoriante 1151 – Lucchio 660m – SS dell’Abetone 340m. Salita mt. 980, discesa mt. 940 – Ore di cammino: 5,30 A Vignoli Sarzana ore 6.30 – Carrara ore7.00 38 COLLINE SARZANESI SUI SENTIERI DELLA RESISTENZA 18 APRILE Il 23 Aprile 1945, Sarzana veniva liberata dalle truppe nazifasciste che la occupavano. Nella ricorrenza del 64° anniversario della liberazione, la nostra Sezione, insieme all’ANPI di Sarzana collabora alla “Camminata sui sentieri della Resistenza” giunta alla sua 6ª edizione. Questa “Camminata” è diventata anche l’occasione per ripercorrere i vecchi sentieri che, numerosi, si snodano sulle colline sarzanesi. Programma orientativo In linea di massima, il programma ricalcherà, a grandi linee, quello degli anni scorsi, con partenza dalle colline ed arrivo a Sarzana percorrendo alcuni “sentieri della resistenza”. Lungo il percorso, saremo accompagnati da un complesso musicale e, come lo scorso anno, verrà offerto un pranzo ai partecipanti. Il programma dettagliato sarà disponibile una decina di giorni prima della manifestazione. AFRICA OCCIDENTALE SENEGAL E GAMBIA 19-27 APRILE Per la gita estera “a lungo raggio” che la nostra sezione propone da molti anni, la scelta è caduta su Senegal e Gambia. Il viaggio non ci regala grandi monumenti di civiltà scomparse, ma ci offre paesaggi inimmaginabili formati da foreste, villaggi tipici, gite in piroga, parchi: insomma, una gita a carattere naturalistico. PROGRAMMA DI MASSIMA • • • • • • • • • 1° 2° 3° 4° 5° 6° 7° 8° 9° giorno: Italia – Senegal giorno: Dakar – regione del Saloum – Kaolack giorno: Kaolack – Ziguinchor giorno: Ziguinchor – Cap Skirring – Ziguinchor giorno: Ziguinchor – Banjoul – Toubacouta giorno: Toubacouta – Saly Portudal giorno: Saly Portudal giorno: Saly Portudal – Dakar . giorno: Dakar – Italia All’atto della stampa del presente programma non abbiamo ancora le offerte delle Agenzie di Viaggio da noi contattate, per cui non abbiamo ancora un prezzo definito. In linea di massima, il costo dovrebbe aggirarsi intorno ai 1700 euro, comprensivi di: Viaggio A/R Sarzana/aeroporto – viaggio aereo A/R Italia/Senegal – Trasferimenti da e per aeroporto – tour in autobus o minivan riservati come da programma – Guida parlante italiano – ingressi come da programma - trattamento di pensione completa come da programma – Sistemazione in camere doppie in albergo **** a Dakar, *** nelle altre località. All’atto dell’iscrizione, che dovrà pervenire entro Sabato 31 Gennaio, accompagnata da una caparra di € 400 sapremo anche la quota definitiva. 39 ALPI APUANE EQUI TERME-AIOLA-MONZONE-CAMPOCECINA 3 MAGGIO La traversata si snoda nelle Apuane occidentali, da Equi Terme, posto nella valle del Lucido a Campocecina, stupendo “balcone” sulla vallata della Magra, il golfo di La Spezia, le isole toscane e la Versilia e dal quale, nelle giornate limpide, la vista spazia dalla Corsica alle Alpi. Interessante, nella prima parte del percorso, il bassorilievo marmoreo di S. Giorgio posto nella facciata della chiesa di Aiola, proveniente dall’antico omonimo monastero, ormai diruto. COMITIVA UNICA (E) Da Equi Terme si prende il sentiero che, attraverso un castagneto sale alla frazione di Aiola e scende, su una mulattiera in pietra e a tornanti fino a superare il corso del Torrente Lùcido di Vinca sull’antico ponte medioevale di Santa Lucia, una costruzione in muratura a schiena d’asino. Si svolta, prima a destra e poi a sinistra per attraversare Ponte di Monzone e salire al centro antico di Monzone Alto. Dal paese, si imbocca il sentiero 40/b che sale bruscamente verso Ovest a Casa Tortignana e poi prosegue, in direzione Sud e con pendenza meno accentuata a tagliare i pendii boscosi che scoscendono sul Canale del Rio fino ad arrivare ad incrociare il sentiero 171 alla Foce di S. Antonio. Si prosegue lungo questo sentiero che corre alto sul versante boscoso del Canale del Rio, fino ad arrivare nella zona dei Monzonari dove incontriamo il sentiero 40, anche questo proveniente da Monzone. Seguiamo per un breve tratto questo sentiero finché, superati i Prati di Cardeto, posti fra la Torre di Monzone e la Rocca di Tenerano, lasciamo il segnavia 40 per seguire, a sinistra il segnavia 174 fino a Foce Pozzi, dove giunge il sentiero 183 proveniente da Casa Respettolo, svoltiamo a destra seguendo quest’ultimo segnavia fino ad arrivare, praticamente in falsopiano, al Rifugio Carrara a Campocecina e alla sottostante Acquasparta. ITINERARIO: Equi Terme 250m – Aiola 336m – Ponte di Monzone 207 – Monzone 277m – Foce S. Antonio 840m - Prati di Cardeto 1111m – Foce Pozzi 1220m – Rifugio ”CAI Carrara” a Campocecina 1320 – Acquasparta 1265m DISLIVELLI: Salita mt. 1200, discesa mt. 180 TEMPI: Ore di cammino: 4.30/5.00 DIRETTORI DI GITA: V. Fiorentini ORARI PARTENZA: Carrara ore 7.00 Sarzana ore 7.30 40 VIA FRANCIGENA IN TOSCANA CALANCHI, BIANCANE ED ABBAZIE NELLE CRETE SENESI 9-10 MAGGIO Sta diventando quasi una tradizione organizzare un fine settimana in provincia di Siena. Infatti, eccoci di nuovo, ancora una volta con il gruppo “Terre Alte”, nel cuore del territorio senese. Dopo la bella esperienza del Maggio 2008 che ci ha visto camminare da Montalcino all’Abbazia di S. Antimo e da S. Quirico d’Orcia a Bagno Vignoni, anche quest’anno proponiamo una doppia gita nel bellissimo paesaggio delle Crete senesi e la visita alla stupenda abbazia di Monte Oliveto Maggiore. Abbazia di Monte Oliveto Maggiore L’abbazia fu fondata nel 1313 dal nobile senese Bernardo Tolomei, appartenente ad una delle famiglie più potenti di Siena che, giunto al 40° anno di età si ritirò in questo luogo solitario conosciuto come “Deserto di Accona”, proprietà della sua famiglia. La fondazione del monastero fu approvata nel 1319 dal vescovo di Arezzo, Guido Tarlati, e annessa all’ordine benedettino. La costruzione del monastero iniziò nel 1320 e nel 1344 la nuova congregazione olivetana venne ufficialmente approvata da Papa Clemente VI. L’abbazia è costituita da un complesso di edifici largamente rimaneggiati in età rinascimentale e barocca. Oltrepassato l’avamposto fortificato, un viale di cipressi conduce alla chiesa abbaziale, una costruzione tardo-gotica fatta erigere dall’abate Ippolito di Giacomo da Milano nel 1399-1417. All’interno, oltre alla biblioteca, realizzata nel 1516 da fra’ Giovanni da Verona e la farmacia, da non perdere, nel maggiore dei tre chiostri quattrocenteschi lo straordinario ciclo di affreschi del Soldana e del Signorelli, raffigurante, in trentasei scene, la vita di San Benedetto. PROGRAMMA DI MASSIMA • Sabato 9: da Buonconvento all’Abbazia di S. Oliveto Maggiore Dopo la sveglia e la colazione, partenza, in autobus, per Buonconvento. Dopo una breve visita al centro storico ci incammineremo verso l'Abbazia. Dopo un breve tratto asfaltato il percorso entra nella campagna ed inizia a salire dolcemente e mano-mano che si prende quota si apre l'orizzonte ad ampie vedute. Arrivati alla quota più alta si ha una bella visione del piccolo paese di Chiusure e, poco più in basso, circondata da calanchi, l'Abbazia di Monte Oliveto. Faremo il pranzo al sacco lungo l'itinerario (si può procurare sia cibo che acqua a Buonconvento prima di partire). Nel primo pomeriggio faremo una interessante visita all'Abbazia dopodichè ci trasferiremo a Vescovado di Murlo per la sistemazione in albergo. • Domenica 10: Traversata delle Crete e del “Parco delle Biancane”: da Monteroni d’Arbia a Castelnuovo Berardenga Itinerario molto panoramico con dislivelli minimi ( circa 15 km, eventualmente riducibili a 13) che attraversa un territorio caratteristico ed unico dove si può toccare con mano la peculiarità di questa terra. Attraverseremo un tratto tra i più caratteristici di tutte le Crete, punteggiato da poderi appollaiati sulle alture circondati da cipressi, con il profilo di Siena all'orizzonte, e transiteremo in mezzo al " Parco delle biancane". Pranzo al sacco lungo l'itinerario ed arrivo alle ore 15.30/16 circa. Dovremo procurarci il pranzo prima di partire poichè non troveremo centri abitati lungo il percorso. Le prenotazioni inizieranno Sabato 4 Aprile. Per tale data sarà pronto il programma e il prezzo comprendente il viaggio in pullman e la mezza pensione in albergo. Direttori di gita: C. Bernardini, R. Castagna 41 ALPI APUANE TRE FIUMI-M. CORCHIA mt. 1676-PASSO CROCE 17 MAGGIO Il Monte Corchia è una montagna formata da una duplice vetta, con un’Antecima Ovest (1630m) distante circa 500 metri dalla cima principale. Se vista dalla Foce di Mosceta è una montagna piuttosto tozza e uniforme, mentre acquista una certa imponenza a occidente e a mezzogiorno, dove cade con lunghe bastionate rocciose, convergenti ai Torrioni del Passo Croce. Nei suoi fianchi si aprono numerose grotte, la più famosa delle quali è l’Antro del Corchia. COMITIVA UNICA (EE) Da Tre Fiumi, in corrispondenza del Canale del Freddone, si sale obliquamente verso sinistra per i fianchi boscosi del M. Freddone, fino a scavalcarne la cresta ENE. Scavalcata la cresta, scendiamo per un centinaio di metri nel Canale delle Fredde per poi risalire ai margini dei Prati di Puntato dove si incrocia la mulattiera tra Col di Favilla e Fociomboli. Rimontato il largo avvallamento di Puntato e obliquando a sinistra a una larga insellatura, ci si ricongiunge al percorso proveniente da destra da Fociomboli. Si continua in falsopiano (segnavia 128) lungo la mulattiera che aggira, a quota 1130m i contrafforti nord-orientali del M. Corchia e poi, in leggera salita, sul fianco sinistro or. Del Canale delle Verghe, fino ad arrivare al Rifugio Del FreoPietrapana. Dal Rifugio, si sale lungo il versante Est del M. Corchia a superare una vecchia lizza e, per un evidente sentiero che corre nelle vicinanze della Cresta SE, si arriva in vetta. Scendiamo lungo la Cresta Ovest in direzione dell’Antecima e, senza risalire a quest’ultima, A-B la abbandoniamo scendendo sulla destra in direzione di una strada di cava che seguiremo fino a Fociomboli e a Passo Croce. Una eventuale comitiva “B” potrà evitare la salita al M. Corchia A-B seguendo il sentiero n° 129 che B B A- dal Rifugio Del Freo-Pietrapana taglia il boscoso versante Nord del Corchia fino a Fociomboli. ITINERARIO: Tre Fiumi 750m – quota 1150m Puntato 995m – Rifugio Del Freo - 1180m – Monte Corchia 1676m – Fociomboli 1270 – Passo Croce 1147m. DISLIVELLI: Salita mt 1100, discesa 600 TEMPI: Ore di cammino: 5.30/6.00 DIRETTORI DI GITA: L. Musetti, L. Veneri ORARIO DI PARTENZA: Sarzana ore 7.00 Carrara ore 7.30 A 42 COLLINE SARZANESI MANIFESTAZIONE PODISTICA DELL’AVIS 17 MAGGIO Anche quest’anno inseriamo volentieri nel nostro programma di attività questa manifestazione podistica organizzata dall’AVIS e giunta alla sua 30ª edizione. Lo facciamo volentieri, anzitutto perché è un modo per pubblicizzare questa Associazione volontaria che ha bisogno del contributo e delle donazioni di sangue di tutti noi e poi, perché è l’occasione per riscoprire i numerosi percorsi delle nostre colline. Il programma di questa manifestazione podistica, non competitiva e a passo libero, prevede quattro percorsi di Km 6 -14 - 25 - 50 per cui ognuno può scegliere l’itinerario più adatto alle sue possibilità. Organizzazione: AVIS Sarzana, DOMENICA 17 MAGGIO 2008 30ª GRAN FONDO 50 Km MANIFESTAZIONE PODISTICA non competitiva a passo libero, valida per i concorsi: - Palio del Marciatore «Piede Alato 2009» - Concorsi Internazionali I.V.V. - Palio del Marciatore La Spezia e Lunigiana L’itinerario parte da Sarzana e ritorna a Sarzana passando da Carignano-Canepari-Prade-Campocecina-Fosdinovo-Giucano 43 APPENNINO TOSCO-EMILIANO CA’ GIANNINO – SCALOCCHIO – M. LA NUDA – CERRETO 24 MAGGIO Il Monte La Nuda è un’alta e panoramica vetta posta sullo spartiacque appenninico caratterizzata da un alto manufatto costruito negli anni 20’ per una stazione radio oggi abbandonata. Dalla vetta si staccano due creste: quella del Forame e quella dello Scalocchio, dominata, quest’ultima, dalla mole rocciosa del Gendarme. Queste due creste delimitano il selvaggio Vallone dell’Inferno, modellato dagli antichi ghiacciai che ricoprivano, un tempo, l’Appennino. COMITIVA UNICA (EEA - obbligatorio il kit completo da ferrata) Alcune centinaia di metri dopo Cà Giannino, si risale un sentiero, tra pascoli in abbandono, che porta a un colletto sulla Costetta di Rovaggio. Continuiamo lungo il sentiero che diventa più visibile ed entra nella suggestiva valle del Canale di Rovaggio, proseguendo, con tornanti regolari, fino ad uscire dal bosco sul costone della Tesa. Giunti sul crinale, traversiamo il Monte Scalocchio per poi scendere al Colletto W del Gendarme. Dal Colletto,il sentiero aggira il Gendarme sulla sinistra, prima scendendo per poche decine di metri nel maestoso circo glaciale del Vallone dell’Inferno, poi con traverso per tracce ed infine con una risalita ripida in uno stretto canalino fino ad uscire al Colletto Est del Gendarme. Dal Colletto Est, un largo ed evidente crinale tra il Vallone dell’Inferno e il profondo Canale di Vasara conduce ad una sella a quota 1818m e, con un’ultima salita terminale si arriva in vetta al Monte La Nuda. Il percorso in discesa verso Cerreto Laghi avviene in gran parte seguendo la carraia a servizio degli impianti da sci o lungo le piste medesime. Una eventuale comitiva “B” (E) potrebbe partire dalla località Belvedere, passare dal Bivacco Rosaro e risalire il Vallone dell’Inferno fino a ricongiungersi alla comitiva “A” alla sella 1818m. B B DISLIVELLI E TEMPI: DIRETTORI DI GITA: ORARI PARTENZE: Cà Giannino 1030m – sella di Rovaggio 1184m – Costone della Tesa 1557 – Scalocchio 1851m – Colletti W e O del Gendarme 1815m e 1831m – Monte La Nuda 1893m – Cerreto Laghi 1350m Salita mt. 950, discesa mt. 620 – Ore di cammino: 5,00/5,30 G. Giavarini Carrara ore 7.00 – Sarzana ore 7.30 A- ITINERARIO: A A 44 APPENNINO PARMENSE ALLA RICERCA DELL’ANTROPOMORFO DEL SILLARA 31 MAGGIO In un suo saggio l’archeologa Rossana Piccioli scrive: una figura antropomorfa è stata rinvenuta alcuni anni or sono sul Monte Sillara, sullo spartiacque fra il territorio della Lunigiana e la provincia parmense. La figura, alta 21 cm e larga cm 22, è stata eseguita sull’estremità di un grande masso di arenaria in una zona prativa del Monte Sillara. Ritrovare questa incisione sarebbe un grosso contributo alla conoscenza della presenza dell’uomo sulle nostre montagne. COMITIVA UNICA (E) Da Prato Spilla si sale per un breve tratto lungo la pista da sci, seguendo il segnavia 705. Dopo qualche centinaio di metri la abbandoniamo per andare a destra in direzione della Capanna Biancani., dalla quale saliamo alla sella del Monte Torricella. Giunti al vicino specchio d’acqua del Lago Martini, andiamo al Passo di Compione o per la cresta spartiacque scavalcando i monti Bragalata e Losanna o tagliandone i pendii settentrionali. Scesi nel versante lunigianese, ci dedicheremo alla ricerca dell’”antropomorfo del Sillara”, terminata la quale, speriamo con esito positivo, proseguiremo la discesa che ci porterà alle Capanne di Compione, Tornini e in Garbia. Dalle Capanne in Garbia, la mulattiera segue tutto il corso del torrente Bagnone fino a Iera, termine della gita. ITINERARIO: DISLIVELLI E TEMPI: DIRETTORI DI GITA: ORARI PARTENZE: Antropomorfo del Monte Sillara (calco) Prato Spilla 1320m – Lago Martini 1714m – Monte Bragalata 1835m – Monte Losanna 1855m - Passo di Compione 1794 - Iera 510m. Salita mt. 550m, discesa mt. 1350 – Ore di cammino: 5.30/6.00 N. Lombardi Sarzana ore 8.00 45 EX YUGOSLAVIA VIAGGIO NEL MISTERIOSO MONTENEGRO 1-8 GIUGNO Il Montenegro (Republika Crna Gora) è diviso in tre regioni: litorale, centrale e regione delle montagne e delle valli. Il territorio montenegrino, aspro e montuoso, è in gran parte occupato da rilievi carsici, particolarmente elevati a ovest dove con il Monte Durmitor, 2.522 m si raggiunge la vetta più alta del paese. Fra questi rilievi si aprono le strette valli dei fiumi Piva, Tara, Lim, mentre quelli della Moraca e dei suoi affluenti si allargano a formare le uniche brevi pianure della regione, limitate a sud dal Lago di Scutari che in parte appartiene all'Albania. Caratteristico lo stupendo fiordo naturale delle Bocche di Cattaro (Kotor) incassato tra alte montagne tra cui spicca il Lovcen (1749 metri). Il Montenegro ha 4 parchi nazionali: il Durmitor, il Biogradska Gora, il Lovcen e il Skadarsko Jezero, che occupano il 7% del territorio della nazione. PROGRAMMA DI MASSIMA 1° giorno : Sarzana – Ancona - Spalato Partenza da Sarzana (orario da definire) e giornata dedicata al viaggio. 2° giorno: Spalato – Dubrovnick – Budva (Montenegro) Viaggio verso Dubrovnick passando nell’interno. All’arrivo, visita della città e successivo proseguimento v erso il confine Montenegrino per raggiungere Budva 3° giorno: Budva – Golfo di Cattaro - Budva Giornata dedicata alle Bocche di Cattaro: visita della cittadina barocca di Perast; gita in barca all’isolotto della Madonna di scoglio; Cattaro, cittadina medievale patrimonio dell’UNESCO. Nel pomeriggio, visita della parte vecchia di Budva. 4° giorno: Budva – Cetinje – Lovcen - Budva Partenza per Cetinje, vecchia capitale del Montenegro. Visita della villa Biljarda, e del monastero ortodosso di S.Pietro di Cetinje. Saliremo sulla cima del Lovcen (1749 metri) 5° giorno: Budva – Moracia – Biogradska Gora - Mojkovac Ci spostiamo nell’interno del Montenegro. Il monastero ortodosso di Moracia, con la chiesa del 1252 ricca di affreschi; il canyon del fiume Moracia, uno dei più profondi d’Europa; il Parco Nazionale Biogradska Gora e proseguimento per Moikovac. 6° giorno: Mojkovac – Durmitor - Mojkovac Giornata dedicata alla visita del parco nazionale Durmitor che è sulla lista delle ricchezze naturali dell’UNESCO. Il canyon del fiume Tara ed il ponte che lo attraversa a 108 metri di altezza. A 2000 metri ammireremo due dei 22 laghi glaciali circondati dai boschi densi di abete e ginepro. Pomeriggio escursione a piedi su una delle cime. 7° giorno: Mojkovac – Podgorica – Lago di Skadar (Scutari) - Bar Partenza per Podgorica, l’attuale capitale di Montenegro. Visita panoramica in pullman. Proseguimento verso il monastero Dajbabe, un altro esempio dell’architettura e pittura medievale. Viaggio fino al porto di Bar. e successivo imbarco sul traghetto. 8° giorno: Bar - Sarzana Sbarco e viaggio fino Sarzana. • Quota partecipazione: circa € 800 per un numero minimo di 25 partecipanti. Supplemento singola: € 80,00 • La quota comprende: 6 mezze pensioni in Hotel *** e 7 pranzi – ingressi come da programma definitivo – visite con guide locali – accompagnamento guida parlante italiano – spese di viaggio. • La quota non comprende: Bevande ai pasti, ingressi e visite specificate come facoltative, mance ed extra in genere. Le prenotazioni, accompagnate da una caparra di € 200,00 inizieranno Sabato 14 Febbraio e si chideranno Sabato 21 Marzo. Direttori di gita: C. Codeluppi 46 ALPI APUANE PIGLIONICO - PANIA SECCA mt. 1711 (Cresta N) 2 GIUGNO La Pania Secca è il pilastro orientale del massiccio delle Panie. La sua vetta è bifida: all’intaglio tra la cima principale e l’antecima NE convergono due incassati canali, rispettivamente da SE e da NO Il versante NO che guarda il rifugio Rossi è breve e di non forte pendenza, limitato a sinistra dalla svelta Cresta Nord. Dagli altri lati la montagna precipita con alti versanti e pareti rocciose, movimentate da creste e costoloni che rendono il suo profilo ardito e caratteristico. COMITIVA “A” (EEA) Dalla strada delle Rocchette si arriva all’insellatura del M. Piglionico 1130m. Abbandonata la strada, si sale il largo dosso boscoso fino ad incontrare le prime roccette, 200 metri più in alto e dove la cresta si fa rocciosa e movimentata da tre tozzi rilievi triangolari (passaggi di II°). Superati i rilievi, prosegue diritta, arrotondata in un erto pendio erboso, fino all’antecima NE per poi scendere brevemente all’intaglio e risalire, con qualche passaggio di II° alla vetta. Dalla vetta si scende l’ampio dosso sommitale in direzione OSO verso una prima sella 1550m ed una seconda 1539m. Per prati chiazzati di faggi si prosegue in direzione del Rifugio Rossi che si raggiunge con una breve risalita. Dal Rifugio o dai pendii prativi sottostanti, si imbocca il sentiero che scende in una valletta ricoperta da un bosco di faggi. Superato un pianoro erboso con un rudere, continuiamo a scendere fino ad incrociare il sentiero 127 proveniente da Foce di Mosceta. Andiamo a destra, proseguendo in piano, finché, incontrata la strada delle Rocchette proseguiremo fino a ritrovare il pullman. COMITIVA “B” (E) Il percorso di questa comitiva seguirà, all’inverso, l’itinerario di discesa che la Comitiva “A” percorrerà dalla Pania Secca. A B DISLIVELLI E TEMPI: DIRETTORI DI GITA: ORARI PARTENZE: Strada delle Rocchette 1055m circa – Cresta Nord e vetta della Pania Secca 1711m – Rifugio Rossi 1609m – Strada delle Rocchette 1055m circa. Salita e discesa mt. 660 – Ore di cammino: 4.30/5.00 Giavarini, Tonarelli Sarzana ore 6.30 – Carrara ore 7.00 AB ITINERARIO: B 47 A PIEMONTE REGGIA DI VENARIA E MUSEO DELLA MONTAGNA 2 GIUGNO In questa gita proposta dal gruppo “Terre Alte” cammineremo ben poco: praticamente deambuleremo da una sala all’altra. In compenso, se una volta tanto le nostre gambe non verranno sottoposte al tradizionale lavoro extra della Domenica (ce ne saranno senz’altro grate!), ci “rifaremo un po’ gli occhi” nel vedere le meraviglie della Reggia di Venaria Reale o le sale del Museo della Montagna al Monte dei Cappuccini di Torino, dove faremo un viaggio a ritroso nel tempo Il complesso della Reggia di Venaria Reale è un unicum ambientale architettonico dal fascino straordinario, uno spazio immenso, vario e suggestivo, dove il visitatore non può che restare coinvolto in atmosfere magiche raccolte in un contesto di molteplici attrazioni culturali. Il Museo Nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi” è ubicato a Torino, lateralmente alla chiesa e al convento del Monte dei Cappuccini, in bella posizione panoramica. Le sale al suo interno ospitano oggetti e cimeli dei pionieri dell’alpinismo e delle spedizioni extraeuropee, oltre che scritti, plastici e documenti. Inoltre, all’allestimento fisso, si aggiungono le esposizioni temporanee. PROGRAMMA INDICATIVO • Martedi 2 Giugno: partenza in autobus (orario da stabilire) da Sarzana, alla volta di Venaria. All’arrivo, visita guidata della Reggia – sosta pranzo. Nel pomeriggio, partenza per il Monte dei Cappuccini di Torino e visita del Museo della Montagna “Duca degli Abruzzi” - Al termine: viaggio di rientro per Sarzana. Le iscrizioni alla gita si apriranno Lunedì 4 Maggio e si chiuderanno ad esaurimento dei 50 posti disponibili. All’atto della prenotazione, sapremo anche il costo della gita. Alpinismo Trekking Riparazione scarpette da arrampicata Via Beatrice, 14 · MASSA Tel./Fax 0585 47033 48 ALTA VAL DI VARA CAMMINANDO CON GLI AMICI DI DON SANDRO: 7 GIUGNO Lungo la strada che da Varese Ligure porta al Passo del Bocco, troviamo, qualche chilometro prima del passo, un gruppo di case con una chiesetta: è Cassego, antico paesino edificato nell’alto vallone del Torrente Scagliana, affluente del Fiume Vara. Con il parroco del Paese, Don Sandro Lagomarsini è in piedi una collaborazione pluriennale, fra il “Don” e il Gruppo “Terre Alte” della nostra Sezione che consiste nell’organizzare una camminata per il giorno della Santissima Trinità, che quest’anno cade il 7 Giugno. In quell’occasione, ci confronteremo con un’esperienza pastorale di estremo interesse per gli abitanti della valle e per chi, come noi, vuole approfondire le tematiche relative alla vita sulle nostre montagne. La conoscenza del territorio, che Don Sandro ha maturato in tutti i suoi molteplici aspetti, è fonte di riflessione e crescita per chi ha a cuore i “segni” che l’uomo ha lasciato nel suo passare, generazione dopo generazione, sulle “Terre Alte”. Quest’anno, il nostro amico “intonacato” (nel senso che porta l’abito talare), ci propone un percorso da Caranza a Varese Ligure passando attraverso i paesi di Porciorasco e Teviggio. Caranza è un paese al vertice della Valle dello Stora, riconosciuta come zona di produzione di carne e formaggio fin dai tempi di Conone di Vezzano (1143). Il portale scolpito del Castello di Montetanano è oggi quello dell’Oratorio di S. Marco. Porciorasco era un avamposto longobardo contro la presenza bizantina in Liguria (da vedere, i tesori della chiesa di S. Michele – Il “miracolo De Paoli”: storia di una famiglia corsa in Liguria. Teviggio una chiesa e un forno dei pellegrini – la Madonna di Caravaggio: una devozione venuta dal Nord – Ricordi della Devota Margherita Antoniazzi. ACCOMPAGNATORE: Don Sandro Lagomarsini ORARIO DI PARTENZA: Sarzana ore 8.30 HI-FI • VIDEO Via Variante Aurelia Ovest,11 19038 Sarzana (SP) Tel. 0187 627827 Fax 0187 627827 • TELEFONIA Piazza San Giorgio, 42 19038 Sarzana (SP) Tel. 0187 603601 Fax 0187 603616 [email protected] 49 APPENNINO LIGURE LERCA – M. ARGENTEA mt. 1083 – PASSO DEL TURCHINO 14 GIUGNO Il Monte Argentea è una bella cima, di forma trapezoidale, che protende verso sud notevoli contrafforti rocciosi. A settentrione, invece, si salda con una breve cresta all’erbosa dorsale spartiacque, in corrispondenza della poco appariscente Cima Pian di Lerca. Il toponimo Argentèa potrebbe riferirsi alla presenza di minerali argentiferi (pirite) oppure, meno probabilmente, al riverbero della cima innevata. COMITIVA UNICA (E) Da Campo, Frazione di Lerca, si imbocca una carrareccia che, dopo alcuni tornanti giunge sul costone che separa la Val Lerone dal vallone del Rio di Lerca. Si prosegue per un centinaio di metri lungo la carrareccia, quindi la si abbandona per prendere un sentierino che si inerpica sul pendio a destra. In breve si raggiunge il sentiero detto “dell’Ingegnere”, che si segue verso destra. Dopo circa 200metri, si abbandona il Sentiero dell’Ingegnere e si sale a sinistra lungo una diramazione segnalata con la stella bianca. Il sentiero si inerpica fra boschetti di pini e prati sassosi, tenendosi sul fianco orientale della cresta che fa capo alla Rocca Turchina. Seguendo i segnavia si effettuano due ampi tornanti, si guadagna il colletto a monte della Rocca Turchina e si continua lungo il panoramico crinale che si fa ora meno ripido. Si sale ancora verso N su ampi prati, passando tra le moli rocciose della Rocca da Ciappa e della Rocca Negra. Giunti ad un colletto (Collettassa) si incrocia il sentiero segnalato con la A rossa in campo bianco, poi si sale per un ripido pendio seguendo la stella bianca fra massi e salti rocciosi, fino a sbucare sulla vetta del Monte Argentea. Si prosegue verso Nord fino ad arrivare a Colla Pian di Lerca dove transita l’Alta Via dei Monti Liguri (AV). Da questo punto in poi, seguiremo fedelmente il percorso dell’AV che transita sullo spartiacque fra il Mare ed il versante Padano fino al Passo del Turchino. ITINERARIO: (Lerca 131m) – Campo138m – Colle Rocca Turchina 828m – Monte Argentea 1083m – Passo Pian di Lerca 1033m – Passo del Faiallo 1061m – Passo Cerusa 931m – Bric del Dente 1107m – Passo del Turchino 532m DISLIVELLI: Salita mt. 1170, discesa 780 TEMPI: Ore di cammino: 7.00 DIRETTORI DI GITA: G. Nicolini, E. Voglino ORARI PARTENZA: Carrara ore 6.30 Sarzana ore 7.00 50 ALPI COZIE FORTE DI EXILLES E M. CHABERTON mt. 3130 27-28 GIUGNO Escursione a due località di importanza strategica e militare: il Forte di Exilles ed il M. Chaberton, sulla cui vetta venne costruito l’omonimo forte. Il Forte di Exilles ha origini incerte, ma esisteva già intorno al 1155, quando i conti d’Albon esercitavano il controllo strategico sulla strada del Monginevro. Nei secoli successivi il castello è a lungo conteso dalle opposte fazioni cattoliche e riformate che ambivano al controllo del Delfinato. Fatto radere al suolo dai francesi in seguito al trattato di Parigi, il forte venne ricostruito nell’assetto odierno tra il 1818 e il 1829 dal Re di Sardegna, tornato in possesso dei suoi territori. Il forte fu disarmato nel 1915 e perse definitivamente ogni funzione militare l’8 Settembre 1943, quando venne abbandonato definitivamente dai militari. Acquisito nel 1978 dalla Regione Piemonte, il forte, dopo un accurato lavoro di restauro, venne aperto al pubblico l’8 Luglio 2000 Il M. Chaberton, pur essendo localizzato in territorio francese, appartiene alla regione italiana ed in particolare al bacino idrografico della Dora Riparia. Dalla sua cima si gode un panorama a 360° che spazia dal Pelvoux al Gran Paradiso, passando per la Vanoise Lo Chaberton è anche ben noto agli storici per la presenza, sulla vetta, di quello che era il forte militare più alto d’Europa. L’inizio della sua costruzione risale al 1898 e strategica fu la sua collocazione in quanto, in quel periodo la sistemazione a 3130 metri era considerata inattaccabile Nel 1939/40, in previsione dell’entrata in guerra dell’Italia, vengono riposizionati i cannoni da 135/45 smantellati nella 1ª Guerra Mondiale per essere utilizzati sul fronte austriaco, ma, dopo pochi giorni dall’entrata in guerra, il 21 Giugno 1940 i colpi dei mortai francesi da 300mm distrussero in breve tempo sei delle otto torri, ponendo fine, in breve tempo sia al forte che ad una delle pagine più dolorose e certo poco nobili della storia italiana, testimonianza di quella breve guerra utile solo a chi necessitava di “qualche migliaio di morti” per sedere al tavolo dei vincitori. PROGRAMMA DI MASSIMA • Sabato 27 Giugno Partenza da Sarzana (orario da definire) in direzione della Val di Susa. Arrivo ad Exilles e successiva visita dell’omonimo forte. Al termine della visita, proseguimento per Claviere e sistemazione presso l’albergo prescelto: cena e pernottamento. • Domenica 28 Giugno Dopo la sveglia e la colazione, partenza per l’escursione al Monte Chaberton. Saliremo per la valle del Rio Secco fino al Colle dello Chaberton e, per la cresta Nord-Ovest, fin sulla cima. Per la discesa, ritorneremo al Colle dello Chaberton dove andremo a destra seguendo la vecchia strada militare che scende nel vallone di Fenils ed al paese omonimo. Le prenotazioni, accompagnate da una caparra di € 50 inizieranno Sabato 18 Aprile. Direttori di gita: N. Santanzelmo, C. Codeluppi 51 ALPI PENNINE: GRAND COMBIN 22º TREKKING DA RIFUGIO A RIFUGIO 10-15 LUGLIO Per il 22° Trekking da rifugio a rifugio, rimaniamo nel gruppo delle Alpi, spostandoci dalle Alpi Graie dello scorso anno (tour del M. Bianco) alle vicine Alpi Pennine (Tour del Grand Combin). Il Tour di quest’anno è un itinerario suddiviso in sei tappe che consente di coprire l’intero periplo del gruppo. Un sistema di sentieri perfettamente in ordine che si sviluppa a quote comprese tra i 1300 e 2860 metri collega i cinque punti d’appoggio (Cabane du Col de Mille, Cabane Brunet, Cabane BagnoudPanossière, Cabane de Chanrion e rifugio Letey-Champillon. PROGRAMMA INDICATIVO • Venerdì 10 Sarzana – Passo del Gran San Bernardo 2469m. Indi, a piedi, per Bourg St. Pierre 1632m. Dislivelli: discesa mt. 837 – Ore di cammino: 3.00) • Sabato 11 Bourg St. Pierre 1632m – Le Coeur 2233m - Cabane du Col de Mille 2473m. Dislivelli: salita mt. 841 – Ore di cammino: 4.30 • Domenica 12 Cab.du Col de Mille 2473m – Cab.Brunet 2103m Cabane F-X Bagnoud-Panossière 2645m. Dislivelli: salita mt. 542, disceta mt. 370 – Ore di cammino: 5.30 • Lunedì 13 Cabane F-X Bagnoud-Panossière 2645m – Col des Otanes 2846m – Diga du Lac de Mauvoisin 1961m – Cabane de Chanrion 2642m. Dislivelli: salita mt. 900, discesa mt. 1180 – Ore di cammino: 6.30 • Martedì 14 Cabane de Chanrion 2642m – Fenètre de Durand 2797m - Rifugio Letey-Champillon 2375m Dislivelli: salita mt. 1000, discesa mt. 1050 – Ore di cammino: 7.30 • Mercoledì 15 Rif. Letey-Champillon 2375m – discesa a Etroubles 1270m o Ollomont 1356m e rientro a Sarzana. Dislivelli: Discesa mt. 1075 – Ore di cammino: 2.30 Le iscrizioni, limitate a 24 partecipanti, si apriranno Sabato 9 Maggio rispettando le modalità del Regolamento Gite e saranno valide solo se accompagnate da una caparra pari a € 120,00, comprensive della quota di iscrizione di € 20,00, quest’ultima, non restituibile. La quota definitiva verrà stabilita una volta avuti i prezzi praticati per le mezze pensioni di tutti i rifugi che ci ospiteranno nel corso del trekking e che stiamo contattando. Facendo due conti approssimativi, la quota dovrebbe aggirarsi dai 350 ai 400 euro. Si rammenta che chi partecipa al trekking deve avere un buon allenamento ed essere abituato a “prendere tutto quello che viene dal cielo”, nel senso che, volere o volare, visto che tutti i rifugi sono prenotati secondo l’ordine di svolgimento del trekking, non possiamo saltare nessuna tappa. Conclusione, se alla partenza dal rifugio viene acqua, vento neve, grandine, ecc. si parte comunque…. dunque, chi ha orecchie da intendere intenda…. Direttori di gita: C. Codeluppi, G. Moruzzo. 52 LOCALITÀ DA STABILIRE 31º SOGGIORNO ESTIVO 15-26 LUGLIO Per questo ormai tradizionale appuntamento estivo, giunto alla sua 31ª edizione, ci capita, quasi sempre, quando diamo alle stampe il “Programma di Attività” annuale di non avere le idee ancora ben chiare in merito alla scelta della località dove verrà svolto il tradizionale “Soggiorno Estivo”. Però, “annusando l’aria che tira” sembra che, ancora una volta, gli “orientalisti” abbiano avuto la meglio sugli “occidentalisti”: in parole povere, i sostenitori a spada tratta delle montagne che hanno preso il loro nome da Dolomieu hanno prevalso su chi avrebbe preferito cambiare e ritornare, dopo tanto tempo, in Valle d’Aosta (in effetti, è parecchi anni che il gruppo va in Dolomiti). Detto questo, non resta altro che scegliere l’albergo che si farà carico di ospitare la sempre numerosa comitiva del CAI di Sarzana, fiduciosi che i pluriennali organizzatori, Lorenzo e Roberto (pluriennali nel senso che sono diversi anni che si interessano del Soggiorno) trovino, come per gli anni passati, un albergo che fornisca un binomio accettabile qualità/prezzo e che abbia a portata di mano, anzi, di piede, la possibilità di effettuare escursioni per le diverse “anime” dei partecipanti. Le prenotazioni inizieranno da Sabato 16 Maggio e dovranno essere accompagnate da una caparra di € 120, comprensive della quota di iscrizione di € 20, quest’ultima non restituibile. LOCALITÀ DA DESTINARSI “GITINO” DI FINE LUGLIO 25-26 LUGLIO Per questo fine settimana di fine Luglio (il “gitino”), siamo ancora in “alto mare” (eppure si parla di montagna), in quanto contrariamente a quanto uno creda, non siamo a corto di idee, anzi… abbiamo solo l’imbarazzo della scelta. Infatti, il nostro amico Sergio, che è colui che tutti gli anni ci propone una bella escursione da farsi in questo periodo, quest’anno ci ha sottoposto non una, ma, addirittura, quattro proposte, per cui, non abbiamo ancora deciso. In sintesi, la scelta del “gitino” dovrebbe essere una delle seguenti: • Da Eaux Rousses al Lago Djouan (Valle d’Aosta) • Da Uselères al Lac de Vuert (Valle d’Aosta) • Dal Rifugio Bezzi al Rifugio Benevolo (Valle d’Aosta) • Dalla Val Maleda alla valle di Pejo, passando per le valli di Rabbi e Martello ed il facile ghiacciaio Caraser (Parco dello Stelvio). Questa gita potrebbe avere la durata di tre giorni. Come avete visto, le proposte ci sono, eccome! Considerando poi che le prenotazioni si apriranno Sabato 25 Maggio, vi promettiamo solennemente che prima di quella data avremo stabilito dove andare e che, nel frattempo, ci sarà, nero su bianco un programma dettagliato della gita prescelta. Direttore di gita: S. Rossi 53 RAVENNA E IL DELTA DEL PO IL GEMELLAGGIO CONTINUA... 20-24 AGOSTO Con il 2009 siamo arrivati al 21° anno di gemellaggio con gli amici di Villefranche de Rouergue e, considerato che quest’anno tocca a noi ospitare, abbiamo pensato bene, per i tradizionali quattro giorni fuori Sarzana, di organizzare un soggiorno nella zona di Ravenna e del Delta del Po, abbinando l’arte con l’escursionismo e la natura, di cui è ricca quella terra. Successivamente, al termine dei quattro giorni in terra romagnola, il soggiorno dei nostri amici transalpini proseguirà dalle “nostre parti”, con escursioni e visite organizzate “ad hoc”. Sfogliando alcune pubblicazioni turistiche della zona, abbiamo pensato di scegliere, per i quattro giorni di soggiorno previsti, le visite ed escursioni qui sotto citate, in attesa di un successivo programma dettagliato e definitivo richiesto ad alcuni operatori turistici locali. • Ravenna e l’arte bizantina Intera giornata dedicata alla visita dei principali monumenti del centro storico di Ravenna: Mausoleo di Galla Placidia, San Vitale, Battistero Neoniano, S. Apollinare Nuovo, S. Apollinare in Classe, ecc. • Gran Bosco della Mesola e Delta del Po Escursione, attraverso appositi percorsi naturalistici, nel Gran Bosco della Mesola, antica riserva di caccia della famiglia Estense. Nel pomeriggio, imbarco sulla motonave e partenza per la navigazione nel Delta del Po. • Le Ville del Brenta Partenza per Strà e visita della Villa Pisani, bellissima dimora del Settecento. Al termine, trasferimento a Dolo per la visita degli antichi molini del 500. Nel pomeriggio, navigazione sulla riviera del Brenta ammirando le varie ville viste dal fiume. • Abbazia di Pomposa, Comacchio, Valli di Comacchio In mattinata visita del millenario complesso Benedettino. Al termine, proseguimento alla volta di Comacchio per la visita della città. Nel pomeriggio arrivo a Stazione Foce e imbarco per l’escursione nelle Valli, ammirando le varie specie floro-faunistiche e i casoni restaurati. Oltre ai 25 posti riservati per gli amici francesi, vi ne saranno altri 15/20 disponibili per chi intenda aggregarsi. Le prenotazioni, per evidenti ragioni di organizzazione (ricordiamoci che la gita si effettua nella seconda quindicina di Agosto), inizieranno il 1° Gennaio 2009 e si chiuderanno con l’esaurimento dei posti disponibili. DA MARTEDI’ 25 A VENERDI’ 28 AGOSTO Una volta che il gruppo, comprendente gli amici francesi e gli “aggregati” sarzanesi, sarà rientrato da Ravenna, sarà cura degli addetti ai lavori completare il gemellaggio con quattro giorni di escursioni sul nostro territorio. Il programma verrà definito in seguito. Di sicuro, le escursioni che proporremo saranno decisamente “soft” e verranno scelte nei luoghi a noi più congegnali: Apuane, Appennino, Cinque Terre, Lunigiana e Val di Vara (se poi il responsabile della stesura del programma è in stato di ebbrezza comatosa, potrebbe anche farci incastrare i Monti dell’Uccellina) Direttore di gita: C. Codeluppi 54 ALPI COZIE MINI TREKKING NEL QUEYRAS 4-7 SETTEMBRE Il Queyras è una regione francese situata nel dipartimento delle Alte Alpi. Rappresenta l’estensione geografica del fiume Guil, un affluente del fiume Durance e, pertanto, può anche venire chiamata Valle del Guil. Essa è delimitata a nord e a est dalla frontiera con l’Italia; a sud si trova la valle dell’Ubaye, infine ad ovest si trova la valle della Durance. La regione, che si trova in una splendida cornice alpina mozzafiato, impregnata di natura e bellezze naturali, ospita il Parco Naturale Regionale del Queyras, vasta area naturale con 8 villaggi circondati da montagne che superano i 3000 metri di altezza quali il Pan di Zucchero, il Pic de Rochebrune, il Gran Queyras, la Punta Ramiere, il Gran Queyron e, ovviamente il gigante delle Alpi Cozie: il Monviso. Diversi sono gli itinerari che percorrono questa splendida valle che confina con le valli italiane Maira e Varaita, per cui, preparare un percorso itinerante che in pochi giorni ci faccia vedere le cose più belle, risulta più impegnativo del previsto. La soluzione migliore è quella di utilizzare il tempo che ci separa da qui a Settembre per preparare un programma che ci possa soddisfare il più possibile e decidere se fare un trekking transfrontaliero (Val Maira-Queyras-Val Varaita) o se restare solo in territorio francese. Per l’inizio delle prenotazioni, fissate per Sabato 27 Giugno, accompagnate da una caparra di € 70 (di cui € 20 non restituibili in caso di rinuncia), il programma sarà definitivamente approntato. Direttori di gita: C. Codeluppi, G. Moruzzo LUCCHI SPORT Abbigliamento ed articoli sportivi Laboratorio e noleggio sci - snow board Sconto convenzionato ai Soci CAI 15% sull’abbigliamento 10% sull’attrezzatura SARZANA - SP - Viale della Pace 13-15 ZUM ZERI - MS - Passo Due Santi 55 0187 / 621983 0187 / 447642 VIA FRANCIGENA IN LUNIGIANA PASSO DELLA CISA – PONTREMOLI 6 SETTEMBRE L’escursione proposta segue, pari pari, il tratto della Via Francigena di Monte Bargone (antico nome del valico della Cisa). Percorrendo questo antico percorso, che scavalca il fiume Magra con un bel ponte a schiena d’asino del XIV° secolo avremo occasione di attraversare tutta una serie di piccoli paesi quali: Cavezzana, Groppoli, Previdè, Groppodalosio, Casalina, Topelecca e Arzengio, per terminare nella “piccola capitale dell’Alta Lunigiana”: Pontremoli. COMITIVA UNICA (E) Dal Passo della Cisa si sale a sinistra della scalinata del Santuario, seguendo lo “00” per poche centinaia di metri, per poi scendere a sinistra, attraverso un bosco, fino al Passo del Righedo. Seguiamo la SS 62 fino al primo tornante dove imbocchiamo, sulla sinistra, una sterrata che poi diventa sentiero, fino ad arrivare ai Prati del Monte Cucchero. Ora il sentiero scende, tra carpini e cerri a Cavezzana d’Antena e al vicino paese di Groppoli. Superata la strada provinciale, si scende ad attraversare il torrente Civasola e si risale al paese di Previdè da dove, in poco tempo, si raggiunge Groppodalosio Inferiore. Scesi ad attraversare il fiume Magra sul vecchio ponte ad arcata unica del XIV secolo, risaliamo al paese di Casalina (al sommo del paese notare un vecchio oratorio attualmente a mulino); si ridiscende per poco sino al cimitero, per poi risalire lungo la mulattiera sino alla frazione di Topelecca Superiore. Dopo poco, arrivati ad una piccola edicola in pietra, inizia il sentiero, tra boschi prevalentemente di castagno che arriva in località Crocetta, dalla quale si scende al paese di Arzengio (lungo la strada le stazioni della Via Crucis) e, seguendo una mulattiera, Pontremoli. ITINERARIO: Passo della Cisa 1042m – sent “00” Passo Righedo 975m – Groppoli 496m Groppodalosio 546m – Casalina 488m – Topelecca 593m – La Crocetta 696m – Arzengio 432m – Pontremoli 243m. DISLIVELLI: Salita mt. 260 – Discesa mt. 1050 TEMPI: Ore di cammino: 5.00/6.00 DIRETTORI DI GITA: C. Bernardini ORARIO DI PARTENZA: Sarzana ore 8.00 56 APPENNINO LIGURE MONTE MAGGIORASCA mt. 1804 13 SETTEMBRE Il gruppo più esteso dell’Appennino Ligure è quello del M. Maggiorasca, nel quale sorgono le cime più elevate e caratteristiche: il M. Penna, il M. Maggiorasca e il M. Ràgola. Esse sono dovute all’irregolare affioramento di rocce ofiolitiche che attraversa longitudinalmente questa parte di Appennino- Questo gruppo si appoggia, per breve tratto, allo spartiacque principale, tra il P.sso della Forcella e il P.sso del Bocco, ma la quasi totalità del settore si estende sul versante padano, tra il solco Aveto-Trebbia e il corso del Taro. COMITIVA UNICA (E) La gita parte dalla località Pianoni, posta lungo la strada che dal P.sso del Tomarlo porta al P.sso dello Zavallo. Lasciata la strada, ci incamminiamo per un sentiero non segnato che sale sulla sinistra lungo il boscoso versante che porta alla Costazza. Giunti sul crinale, saliamo sulla destra, lungo la costiera NE, ad attraversare il M. Nero per poi scendere al P.sso dello Zavallo. Dal P.sso, giriamo bruscamente a sinistra per il sentiero 8301, seguendolo, praticamente quasi in piano, fino ad un crocevia: Da questo bivio, andiamo in direzione sud al Lago Nero, dal quale saliamo ad un’ampia sella e, per pendii erbosi, alla vetta del M. Bue. Ci si abbassa per una pista da sci in disuso alla sottostante insellatura, dalla quale, per una rampa, dapprima boscosa, arriveremo in breve sulla cima del M. Maggiorasca. Ridiscesi alla Sella fra Bue e Maggiorasca, attraversiamo la vecchia pista da sci in direzione del vasto e acquitrinoso “Prato della Cipolla” e, proseguendo in piano, fino ad un bivio a poche decine di metri dal P.sso della Roncalla. Scendiamo a sinistra seguendo la comoda mulattiera che in breve ci porterà a Cascine di Tenente, dove giunge la rotabile da S. Stefano (se la corriera arriverà fino a Cascine, bene, altrimenti, dovremo “sciropparci” 3 km di strada asfaltata fino a S. Stefano d’Aveto. ITINERARIO: DISLIVELLI E TEMPI: DIRETTORI DI GITA: ORARI PARTENZE: Località Pianoni 1475m – Monte Nero 1753m – Passo dello Zovallo 1405m – Lago Nero 1540m – M. Bue 1777 – Sella 1718m – M. Maggiorasca 1804m – Sella 1718m – Cascine di Tenente 1250m – S. Stefano d’Aveto 1017m. Salita mt. 750, discesa mt. 870m – Ore di cammino: 6.00 G. Moruzzo, E. Voglino Carrara ore 7.00, Sarzana ore 7.30 57 ALPI LIGURI MONTE CARMO mt. 1389 20 SETTEMBRE Il Monte Carmo o Carmo del Finale, sorge sullo spartiacque principale tra il Colle di Melogno e il Giogo di Toirano, alla testata sud-orientale della Val Bormida. È la montagna più conosciuta e più frequentata dell’immediato entroterra finalese, oltre ad esserne la più elevata. A sud ed a Sud-Est dirama due contrafforti che rinserrano la valletta del Torrente Nimbalto, discendente su Loano. L’itinerario di questa gita ricalca fedelmente la tappa n° 14 dell’Alta Via dei Monti Liguri. COMITIVA UNICA (E) Dal Colle di Melogno si percorre la carreggiabile che si diparte ad Ovest del valico e corre lungo le pendici del Bric Tortagna e del Bric Merizzo, attraverso la cosiddetta Foresta Barbottina. La strada passa da una curva, poi taglia il fianco Est del Monte Grosso e, dopo la Conca dei Carbonari, prende a girare il lato occidentale del Bric Agnellino, toccando le Case Catalano. Sempre in zona boscosa ci si avvicina man mano allo spartiacque, raggiungendo un bivio sotto il Giogo di Giustenice. Lasciato il ramo di destra che scende a Bardineto, si devia a sinistra con la carreggiabile che in breve giunge al Giogo di Giustenice, dove si prende la traccia che s’inerpica verso una spalla e prosegue fino in vetta al Monte Carmo (chissà se, chi compie gli anni quel giorno – per la privacy taccio il suo nome - non ci faccia trovare qualche bottiglia di spumante in vetta). Dalla vetta si scende ripidamente a scavalcare il contrafforte meridionale, passando a lato di un roccione, in direzione di un rudere su un piano prativo dove giunge il sentiero proveniente da Boissano. Si prosegue, sempre su pendii scoperti, incontrando qualche casellone, a superare il Bric Pagliarina, oltre il quale si entra in zona boscosa finchè, superati gli ultimi radi pini, si esce di nuovo allo scoperto fino ad arrivare al Giogo di Toirano. ITINERARIO: Colle di Melogno 1028m – Case Catalano 1140m - Giogo di Giustenice 1143m – Monte Carmo 1389m – Bric Pagliarina 1215m – Giogo di Toirano 807m. DISLIVELLI: Salita mt. 350, discesa mt. 600 TEMPI: Ore di cammino: 4.00 DIRETTORI DI GITA: M. Delbono, M. Del Forno ORARIO DI PARTENZA: Sarzana ore 7.00 58 ALPI APUANE PIZZORNO - M. ROVAIO mt 1060 - GROTTOROTONDO 27 SETTEMBRE Il M.te Rovaio è diviso dalla Pania Secca da un colletto su cui sorge il piccolo nucleo di case di Colle Panestra. Il M.te Rovaio, visto dalla Turrite Secca, assume un aspetto imponente grazie ad una serie di appicchi calcarei che offrono interessanti vie di arrampicata. Il luogo, oltre che per la bellezza dell’ambiente, merita una menzione particolare per il fatto di essere stato teatro di un tragico momento della lotta di liberazione contro le truppe naziste nell’Agosto 1944. I partigiani, per evitare la rappresaglia in seguito ad un attentato, si attestarono sul monte Rovaio e affrontarono le forze nemiche, subendo gravissime perdite, tra cui lo stesso comandante. COMITIVA UNICA (E) Dalla strada che dal Cipollaio porta a Castelnuovo Garfagnana si stacca, dopo circa 1,5 km da Isola Santa, uno stradello che scende brevemente ad attraversare la Turrite Secca e che porta al gruppo di case di Pizzorno. Da questa località imbocchiamo il sentiero che sale nella valle percorsa dal Fosso Rinondino e che taglia, con faticosa salita, i ripidi e boscosi fianchi occidentali del Monte Rovaio, fino a sbucare a Colle Panestra. Qui, chi è stanco, può aspettare il gruppo che compie la salita e il periplo del Monte Rovaio. Da Colle Panestra ci si porta, per il fianco occidentale, a Casa Tréscala, dalla quale andiamo a scavalcare il crinale su prati e, per la breve cresta sommitale si sale in vetta al Monte Rovaio. Tornati alla sella, si scende a Casa Bovaio, al piede di una parete; orizzontalmente si va a un’altra casetta su un ampio colle, si lascia in basso Tiévora e si ritorna a Colle Panestra. Riunitisi agli sfaticati che hanno atteso al colle, la comitiva, con il sentiero 133, raggiunge l’Alpe di S. Antonio e, in breve, la Foce di Grottorotondo al bivio per la strada per Piglionico, dove troveremo il pullman ad attenderci. ITINERARIO: DISLIVELLI E TEMPI: DIRETTORI DI GITA: ORARI PARTENZA: Pizzorno 460m – Colle Panestra 1008m – Monte Rovaio 1060m – Colle Panestra 1008m – Alpe di S. Antonio 869m – Foce di Grottorotondo 947m. Salita mt. 700, discesa mt. 200 – Ore di cammino 5.00 Vignoli Sarzana ore 7.00, Carrara ore 7.30 59 APPENNINO LIGURE CHIUSOLA – M. GOTTERO mt. 1639 – ADELANO 11 OTTOBRE È un percorso inedito e “tutto ligure” per salire al Monte Gottero, che, con i suoi 1639 metri di altitudine, rappresenta la massima quota della provincia di La Spezia. La sua altitudine e la sua posizione gli conferiscono il carattere di grandioso belvedere su zone a tratti selvagge, spesso boscose, in cui il faggio è l’albero predominante. Fra i vari paesi costruiti sulle sue dorsali, abbiamo scelto Chiusola come località da cui partire per affrontare gli oltre 1000 metri di salita al Gottero. COMITIVA UNICA (E) Da Chiusola, si prende la stradina, che sale a sinistra e la si segue fino al bivio di Garson (675m). dal quale si sale, a destra, fino ad arrivare al crocevia della Costa del Corno e all’omonima casa. Si prosegue, prima in leggera salita, poi con pendenza più accentuata lungo le pendici orientali del M. Malone fino a sbucare all’Aia delle Guardie dove giunge il sentiero proveniente da Rio. Giriamo a destra, seguendo quest’ultimo sentiero, salendo ripidamente lungo le fiancate orientali della costiera: Raggiunta Sella Servadesco, ci si mantiene sul dorso boscoso, fino ad arrivare al Bivio Servadesco (il sentiero di destra porta direttamente alla Foce Tre Confini). Noi proseguiamo diritti fino ad uscire sui declivi prativi a poca distanza dalla vetta del M. Gottero. Dalla vetta, seguiamo il sentiero che scende lungo lo spartiacque principale fino alla Foce dei Tre Confini, crocevia di ben sei sentieri. Scendiamo a destra seguendo il percorso dell’AV tagliando il lungo tornante della sterrata. Ritornati sulla sterrata la si segue per un breve tratto per poi piegare a sinistra e poi subito a destra per un sentiero che scende lungamente lungo la sinistra or. del torrente Ornetto fino ad arrivare a Case Biagi ed alla sottostante strada asfaltata proveniente da Chiusola e che porta ad Adelano e al Passo di Calzavitello. Una eventuale comitiva “B” potrà evitare l’ultima parte di salita al M. Gottero andando dal Bivio Servadesco direttamente alla Foce dei Tre Confini. ITINERARIO: DISLIVELLI E TEMPI: DIRETTORI DI GITA: ORARI PARTENZA: Chiusola 605m – Aia delle Guardie 1136m – Sella Servadesco 1265m Monte Gottero 1639m. – Foce dei Tre Confini 1416m. – Adelano 850m. Salita mt. 1050, discesa mt. 850 – Ore di cammino: 5.30/6.00 C. Codeluppi, U. Ferri Carrara ore 7.00, Sarzana ore 7.30 A B 60 RIFUGIO “CARRARA” A CAMPOCECINA 40ª CASTAGNATA SOCIALE 18 OTTOBRE Dopo tanti anni di castagnate ai Prati di Logarghena, abbiamo deciso di fare un esperimento e di trasferirci, insieme ai nostri attrezzi adatti alla bisogna, in quel di Campocecina usufruendo dell’ingombrante ospitalità di Gianni, gestore del Rifugio Carrara (“ingombrante” per la mole trabordante di Gianni, ovviamente), sperando che questa novità non disorienti i numerosi soci che ci hanno seguito in tutti questi anni. La scelta di questo cambiamento è caduta su Campocecina perché ha gli stessi requisiti di Logarghena, compreso un rifugio che si presta ad ospitarci in caso di maltempo. L’unica cosa che ci guarderemo bene dal cambiare, sarà il tradizionale menù, inattaccabile all’usura del tempo, che ci verrà propinato dai soliti “quattro gatti addetti ai lavori” (quelli, per intenderci, che si fanno “il mazzo”): mi riferisco a coloro che combattono, alla griglia, con circa 70 kg fra salsicce e rosticciane, poi, ai “vogatori” dei 35 kg di polenta e, in ultimo, ai successivi pulitori dei “gamelloni” medesimi). Per tranquillizzare coloro che prendono parte da tanti anni alla “castagnata” confermiamo che il menu sarà sempre quello collaudato in tanti anni di “castagnate: Rosticciane, polenta (molla, dura, scondita, all’olio e formaggio, al sugo di funghi porcini) Salsicce e rosticciane alla brace, Vino bicolore (bianco e rosso: porteme a ca’), H20 (liscia o gassata) Panini imbottiti, dolci nostrali, bibite, caffè, ammazzacaffè E, per finire in bellezza: ….. vin brulè e mondine per tutti. • In occasione della Castagnata Sociale la Sezione organizzerà una gita a piedi su uno dei tanti sentieri che convergono a Campocecina.L’itinerario della gita verrà stabilito per tempo. Rif. Carrara - CAI Carrara località Campocecina (mt. 1320) 50 posti letto Tel. 0585.841972 - 335.6750480 e-mail: [email protected] 61 ALTA VAL DI VARA CASSEGO: FESTA DELLA CASTAGNA 26 OTTOBRE È tradizione che l’ultima domenica di Ottobre Don Sandro Lagomarsini, insieme agli amici di Cassego e Scurtabò, organizzino la “Festa della Castagna”. Il programma di massima, prevede una breve camminata, il cui itinerario verrà reso noto per tempo; in caso di condizioni atmosferiche avverse, la camminata verrà sostituita con una visita a Varese Ligure. Il pranzo ci verrà offerto dalla Comunità di Cassego, e, successivamente, parteciperemo alla “castagnata”. Nel corso della giornata, sarà inoltre possibile visitare l’interessante Museo Contadino ed acquistare prodotti della gastronomia locale. Studi Odontoiatrici Riuniti Dott. Alberto Passalacqua 19126 La Spezia Trav. C.so Nazionale 140, 142 Tel. 0187.510.312 154011 Aulla Via Cerri, 20 Tel. 0187.409.095 SCONTO AI SOCI CAI Longino Paolo responsabile commerciale Cell. 3356645143 Assistenza sistemi informatici aziendali Computer Portatili e Fissi Internet point Lunedì 15,30-19,30 Dal martedì al sabato Dalle 09,30 alle 12,30 dalle 15,30 alle 19,30 Viale Mazzini, 11 Sarzana 19038 (SP) Tel. e Fax 0187 603070 62 ALPI APUANE VINCA - COLONNATA 8 NOVEMBRE Lunga traversata che ci porterà ad attraversare, in direzione Nord-Sud, la parte più occidentale delle Alpi Apuane, dalla valle del Torrente Lucido, a quella del Torrente Carrione. Questo itinerario, che percorre a mezza costa i versanti del Pizzo d’Uccello, del Garnerone-Grondilice e del Sagro, per la varietà e selvaggia bellezza degli ambienti attraversati, ci ripagherà ampiamente della fatica profusa dalle nostre gambe per portare a termine l’escursione. COMITIVA UNICA (E) Da Vinca una vecchia mulattiera sale ad attraversare il Canale del Doglio per immettersi su una strada sterrata che si inoltra nel castagneto fino ad uscirne in corrispondenza delle “Capanne dei Fiorentini”. Si prosegue su terreno aperto, per qualche centinaio di metri, per poi salire, per un sentiero, in direzione dell’abetaia all’interno della quale si trova la Capanna Garnerone. Dalla Capanna saliamo alla vicina Foce Rasori e, tenendosi sul boscoso versante Nord del Monte Rasori, tocchiamo la Foce di Navola e la Foce di Vinca, affacciandoci, così nell’alto vallone del Canal Regolo. Scendiamo ad attraversare il Canale dei Vallocchi e, traversando sotto la parete SE del Monte Sagro (località Bore di Sagro) arriviamo alla Casa dei Pisani e, sempre per canali e costole, alla Foce Luccica. Dalla foce ci dirigiamo in direzione delle Case del Vergheto; fatti circa 200/300 metri, giriamo a destra per un sentiero (segnavia 48) che sale in direzione NO ad una piccola vetta, per poi deviare in direzione S fino ad arrivare, con dolci saliscendi, alla Cima d’Uomo. Dalla Cima, ci apprestiamo a percorrere l’ultimo tratto della traversata, scendendo la prima parte lungo la costa del monte, poi tagliando in diagonale ed infine, dirigendoci in direzione delle prime case di Colonnata, infilandoci tra le abitazioni ed arrivando a sbucare in Piazza Palestro. ITINERARIO: Vinca 808m – Capanna Garnerone 1260m – Foce Rasori 1320m – Foce di Navola 1295m – Foce Vinca 1333m – Foce Luccica 1029m – Cima d’Uomo 968m – Colonnata 532m. DISLIVELLI: Salita mt. 450, discesa mt. 830 TEMPI: Ore di cammino: 5.00/5.30 DIRETTORI DI GITA: L. Musetti, L. Veneri ORARIO DI PARTENZA: Carrara ore 7.00 Sarzana ore 7.30 63 APPENNINO REGGIANO LAGASTRELLO – MONTE ACUTO 22 NOVEMBRE Questa gita vuol dare la possibilità di vedere ed apprezzare la zona del Lago Acuto dove si trova il nostro Rifugio. Esso è situato nelle vicinanze del Lago Acuto, posto su un gradino glaciale ed è l’unico lago non colmato da apporti detritici o ridotto a torbiera che sia osservabile nell’alta valle del torrente Liocca. Altro particolare interessante della zona, sono le aree intensamente modellate dal glacialismo, come le cupole di arenaria poste sopra il lago Gora. COMITIVA UNICA (E) Il percorso inizia appena superato il ponte che attraversa il torrente Enza a valle della diga sul lago Paduli. Percorsi circa 50 metri, giungiamo ad un pilastro con immagine votiva in marmo, dove inizia il sentiero normale che porta direttamente al Rifugio “Città di Sarzana”. Noi, invece, imbocchiamo il sentiero che sale sulla destra fino ad arrivare ad una radura, meta di campeggi estivi, attraversata da un ruscello proveniente dai “Laguestri”. Proseguiamo, ancora in salita, oltrepassando alcune carbonaie per poi girare sulla destra ed attraversare, in leggera salita, i pendii boschivi che degradano verso il Lago Paduli e che attraversano alcuni canali. Giunti al bivio per la foce di Torsana saliamo a sinistra nel bosco fino ad arrivare su un tratto scoperto causato da una vecchia frana, che superiamo e che riattraversiamo circa 100 metri più in alto fino ad uscire, dopo un ultimo tratto boschivo, nei prati sommitali della “Costaccia”. Seguendo l’ampia cresta prativa, arriviamo alla quota 1737, in cui fa bella mostra di sé un antico cippo confinario e dalla quale scenderemo direttamente al lago Acuto e al vicino rifugio “Città di Sarzana”. Per il ritorno al Lagastrello, seguiremo, in discesa, il sentiero di accesso normale al Rifugio, chiudendo così il giro ad anello. Una possibile variante “A” (EEA), potrebbe essere quella di proseguire, una volta arrivati all’antico cippo, lungo la cresta fino alla Foce della Punta Buffanaro e poi scendere al Rifugio. ITINERARIO: DISLIVELLI E TEMPI: DIRETTORI DI GITA: ORARI PARTENZA: Lagastrello 1150m – quota 1737m - Sella di Monte Acuto 1722m – Lago di M. Acuto e Rifugio “Città di Sarzana 1580m – Lagastrello 1150m. Salita e discesa mt. 600 – Ore di cammino: 4.30/5.00 C. Codeluppi, U. Ferri Carrara ore 7.00, Sarzana ore 7.30 64 LOCALITA’ (E RISTORANTE) DA DEFINIRE 40º PRANZO SOCIALE 29 NOVEMBRE Per il Pranzo Sociale, giunto alla sua 40ª edizione (praticamente ininterrotto da quando è stata fondata la Sezione del CAI a Sarzana) è consuetudine di cambiare ristorante ogni anno, non perché ci avvelenano, ma, per ampliare la conoscenza dei ristoranti nostrani, tenendo sempre conto del rapporto qualità/prezzo (a meno che non siamo stati veramente bene, onde poscia per cui si può fare uno strappo a questa regola non scritta.. Comunque, per scegliere il ristorante e la località in cui è ubicato, abbiamo quasi un anno di tempo, (così gli addetti ai lavori ne approfitteranno per legittimare una intensa tournèe gastronomica con visite ai vari ristoranti ubicati nel territorio). Per quanto riguarda il Pranzo Sociale sarebbe sbagliato relegarlo ad una mera occasione gastronomica. Esso deve essere, invece, il momento ideale per rivederci e per passare un pomeriggio insieme in allegria, dove, fra una portata e l’altra, ci si riscopre amici, si fanno due chiacchiere scambiandoci idee, esperienze e, perché no, rispolverando le pagine dei ricordi. Ecco allora, che il Pranzo Sociale ha un senso, specialmente se, anche se per un solo giorno, ci sentiamo parte di quella grande famiglia del CAI, dove tanti di noi sono cresciuti all’insegna dei valori che ci accomunano nel nostro frequentare la montagna. Viviamo, dunque, questa giornata in allegria e spensieratezza! Le prenotazioni per il Pranzo Sociale inizieranno da Lunedì 2 Novembre. “Direttori di gita”: Mimì, Cocò e Pantagruel. Via delle Colline, 24 19030 CASTELNUOVO MAGRA (SP) e-mail: [email protected] 65 Tel. +39 0187 670101 Cell. 340 5957434 http://lavallealtervista.org ALPI APUANE TRAVERSATA DELLE FRAZIONI CAMAIORESI 13 DICEMBRE La traversata delle Frazioni Camaioresi è un sentiero che unisce diverse frazioni del comune di Camaiore ed il cui percorso offre, agli escursionisti, bellissimi panorami sia sulla piana di Camaiore che sulle coste della Versilia.. Questo percorso, non faticoso e di straordinario pregio ambientale, lungo quasi 30 Km, parte dal paese di S. Lucia e arriva fino a quello di Fibbiano Montanino. Noi percorreremo il tratto da Metato a Gombitelli. COMITIVA UNICA (E) Questa inedita traversata parte dal paese di Metato, il cui toponimo deriva da un essicatoio di castagne. Dal paese, ci incamminiamo, in leggera discesa ad attraversare il Fosso dei Colli ed il Rio delle Fontanelle, per poi risalire ad una sella a Est del M.Riglione e scendere a Summonti, piccolo e antico borgo situato sulle propaggini boscose del M.te Riglione. Da Summonti, scendiamo ad attraversare il Rio di Summonti per poi risalire alla frazione di Salepri. Da qui, praticamente in piano, dopo aver attraversato il Rio di Pennori, arriveremo al paese di Agliano Peralla. Questo paese, che si trova sulle pendici occidentali del M.te Prana è stato completamente ristrutturato per opera di una artista straniera di fama internazionale. Proseguiamo, tagliando a mezza costa il versante meridionale del M.te Spranga, attraversando, in successione, il Fosso del Canal Vecchio, il Rio del Verzentoli, il Solco di Sranga e il Rio del Solcaccio, fino ad arrivare al pittoresco paese di Torcigliano, adagiato sulle pendici meridionali del M.te Pedone, posto sulla lunga propaggine SSE del Monte Prana. Superato il paese, il sentiero sale lungo la valle del Rio Lucese, attraversa più in alto e scende, tagliando i fianchi occidentali del Monte Rondinaio, fino a Gombitelli, paese costruito pittorescamente lungo la costa che degrada in direzione del Rio Lucese e termine di questa interessante traversata. ITINERARIO: Metato 408m – Sella Monte Riglione 525m Summonti 310 Salepri 260m – Agliano Peralla 290m Torcigliano 385m Gombitelli 492m. DISLIVELLI: Salita mt. 640, discesa mt. 550 TEMPI: Ore di cammino: 5.30 DIRETTORI DI GITA: L. Bartelloni, G. Bezzi ORARIO DI PARTENZA: Sarzana ore 7.00 Carrara ore 7.30 66 SARZANA: SALA DELLA REPUBBLICA SERATA DEGLI AUGURI SABATO 19 DICEMBRE Questa simpatica manifestazione che ha preso l’avvio nel 2002, consiste nel passare una serata insieme per scambiarci gli auguri, ascoltare il nostro Coro, festeggiare i soci che hanno raggiunto il traguardo delle ottanta primavere (quest’anno non c’è nessuno della classe 1930) e quelli con 25 anni di iscrizione al CAI, e fare onore al rinfresco offerto dalla Sezione e dai Soci. Sarà anche l’occasione per presentare il “Programma Attività 2010”, confidando che lo scrivano addetto a redigerlo e la Tipografia che lo stampa, abbiano rispettato i tempi di consegna previsti. Se non ci saranno intoppi, lo svolgimento di questa manifestazione sarà la Sala della Repubblica, con inizio alle ore 18. Il programma, che ricalca a grandi linee quello degli anni scorsi, è il seguente: • Presentazione del “Programma Attività 2010” a cura di Giovanni Moruzzo Presidente della Sezione del CAI di Sarzana • Dono del bollino 2010 ai soci che compiono ottant’anni: Quest’anno, non c’è nessuno della classe 1930, dunque non c’è nessun ottantenne da festeggiare. Ne riparleremo nel prossimo anno. • Premiazione dei seguenti Soci venticinquennali: Roberto Chiodo, Stefania Griselli, Nicolò Ricci, Noris Veroni. • Esibizione del Coro della nostra Sezione, che eseguirà un repertorio di canti di montagna, popolari e della tradizione natalizia. • Rinfresco offerto dalla Sezione, ma saranno bene accette anche torte, bevande, commestibili e liquidi vari, offerto dai singoli soci. • L’inizio è previsto per le ore 18.00. 67 NUMERI DI TELEFONO DEI RIFUGI ALPI APUANE – rifugi CAI Rif. Carrara - CAI Carrara - località Campocecina (mt. 1320) - 54 posti letto Tel. 0585.841972 – 335.6750480 - e-mail: [email protected] Rif. Nello Conti - CAI Massa - località Campaniletti (mt. 1492) - 20 posti letto Tel. 0585.793059 - cell. 333.8548161 - sito web: www.rifugionelloconti.it Rif. Adelmo Puliti - CAI Pietrasanta - località Arni (mt. 1013) - 12 posti letto Tel. 0584.70563 - cell. 340.4948119 Rif. Del Freo-Pietrapana - CAI Viareggio - località Foce di Mosceta (mt. 1180) - 48 posti letto Tel. 0584.778007 - cell. 331.2952106 Rif. Enrico Rossi - CAI Lucca - località “Uomo Morto” (mt. 1609) - 22 posti letto Tel. 0583.710386 - cell. 348.3898003 - sito web: www.rifugiorossi.it Rif. Forte dei Marmi - CAI Forte dei Marmi - località Alpe della Grotta (mt. 865) - 45 posti letto Tel. 0584.777051 - cell. 338.8284628 Rif. Capanna Garnerone - CAI Carrara - località Vacchereccia (mt. 1260) - 18 posti letto Deposito chiavi CAI Carrara - tel. 0585.776782 Bivacco K2 - CAI Carrara - Pendici M. Contrario (mt. 1492) - 6 posti letto Deposito chiavi CAI Carrara - tel. 0585.776782 Bivacco Aronte - CAI Massa - Località Passo della Focolaccia (mt. 1620) - 6 posti letto Deposito chiavi CAI Massa - tel. 0585.488081 ALPI APUANE – rifugi privati Rif. Val Serenaia - località Serenaia (mt. 1100) - 20 posti letto Tel. 0583.610085 - cell. 333.1947001 - 349.1424641 Rif. Orto di Donna - località “Cava 27” (mt. 1500) - 30 posti letto Cell. 335.5763967 - 349.1424641 Rif. Donegani - località Serenaia (mt. 1150) - 24 posti letto Cell. 348.6520820 - 340.1509327 Centro Educazione Ambientale - Vinca (mt. 808) - 24 posti letto Tel. 0187.422598 - cell. 328.7823135 Bar Ristorante “La Piastra” - località Campocatino (mt. 1000) - 20 posti letto Tel. 0583.664020 - 334.6784788 Rifugi La Quiete e Il Robbio - località Prati del Puntato (mt. 995) - 18 + 10 posti letto Tel. 0585.45440 Baita Delio Barsi - località Colle della Poraglia (mt.800) - 20 posti letto Tel. 0584.989753 (Paoli Alessandro) Rif. Città di Massa - località Pian della Fioba (mt. 900) - 25 posti letto Tel. 0585.4901 (info: Comune di Massa) 68 APPENNINO TOSCO EMILIANO – rifugi CAI Rif. Città di Sarzana - CAI Sarzana - località Lago di M. Acuto (mt. 1580) - 25 posti letto Cell. 339.2245117 - 330.624123 - 338.8318076 e-mail: [email protected] - sito web: www.rifugiosarzana.it Rif. Mariotti - CAI Parma - località Lago Santo Parmense (mt. 1508) - 40 posti letto Tel. 0521.889334 - 0521.887162 Rifugio C. Battisti - CAI Reggio Emilia - località Lama Lite (mt. 1751) - 30 posti letto Cell. 339.2245117 - Tel. 0522.897497 - Cell. 349.8382733 - sito web: www.rifugiobattisti.it Rifugi Mattei e Tifoni - loc. Prati di Logarghena (mt. 1150) e Vallone della Rossa (mt. 1356) Informazioni presso Sezione CAI Pontremoli Rifugio Duca degli Abruzzi - CAI Bologna - località Lago Scaffaiolo - 28 posti letto Tel. 0534.53390 - 051.796664 - cell. 347.7129414 APPENNINO TOSCO-EMILIANO – rifugi privati Rifugio P. Consiglio - località Rio Pascolo (mt. 1570) - 23 posti letto Tel. 0522-511576 (Centro Turistico Giovanile di Reggio Emilia) Rifugio Lagoni - località Lagoni (mt. 1350) - 40 posti letto Tel. 0521.889118 - Fax 0521.880186 Albergo (Rifugio) Prato Spilla - località Prato Spilla - 42 posti letto Tel. 0521.890194 - Fax 0521.890350 Rifugi al Lago Santo Modenese (mt.1501) Alpino Vittoria tel. 0536.71509 - Giovo tel. 0536.71556 - Marchetti tel 0536.71253 Ostello della Gioventù - località Abetone (mt. 1388) Tel. 0573.60117 - cell. 338.9666011 Rifugio Casentini - località Foce a Giovo (mt. 1230) Tel. 0583.809098 - e-mail: [email protected] - sito web: www.rifugiocasentini.it Capanna Cagnin - località Lago Verde (mt. 1601) Tel. 0521.610065 - cell. 348.7607290 (Galloni) GROTTE E CANYON DELLE ALPI APUANE Antro del Corchia - Levigliani di Stazzema Telefono e fax: 0584.778405 - e-mail: [email protected] - sito web: www.antrocorchia.it Grotte di Equi Terme - Equi Terme Cell. 347.5817347 - 338.7823135 Grotta del Vento - Fornovolasco Telefono: 0583.722024 Orrido di Botri - località Ponte a Gaio Telefono: 0583.800022 - 0583.809081 e-mail: [email protected] - sito web: www.digilander.iol.it./montefegatesi/orrido.htm PARCO DELLE ALPI APUANE Centro visite Parco Alpi Apuane – Seravezza - telefono e fax: 0584.756144 Centro visite Parco Alpi Apuane – Forno - telefono e fax: 0585.315300 Centro visite Parco Alpi Apuane – Castelnuovo Garfagnana - telefono e fax: 0583-644242 Sito web: www.parcapuane.it 69 INDIRIZZI UTILI SEZIONI CAI LIGURI-TOSCO-EMILIANE LIGURIA Club Alpino Italiano - Piazza Firmafede, 13 C.P. 1 – 19038 SARZANA (SP) Telefono e Fax: 0187.625154 e-mail: [email protected] - sito web: www.caisarzana.it Apertura Sede: tutti i giorni feriali dalle ore 17.00 alle ore 19.00; quando piove, anche la mattina dalle ore 9.00 alle ore 12.00 Club Alpino Italiano - viale Amendola, 196 C.P. 16 – 19121 LA SPEZIA Telefono: 0187.22873 Apertura Sede: Giovedì dalle ore 21.00 alle ore 23.00; nei mesi di Gennaio, Febbraio e Marzo, anche il Lunedi, Mercoledi, Venerdi dalle 17,00 alle 18,00 Club Alpino Italiano - via S. Francesco, 27 – 16043 CHIAVARI (GE) Telefono e fax: 0185.311851 – sito internet: www.caichiavari.it Apertura Sede: Mercoledì 16.00/19.00 – Venerdi 21.00/24.00 – Sabato 9.30/11.00 Club Alpino Italiano - via Mameli, 8 – 16035 RAPALLO (GE) Telefono e fax: 0185.57862 Apertura Sede: Martedì e Venerdi dalle ore 21.00 alle 23.00 – Mercoledì dalle 17.00 alle 18.30 Club Alpino Italiano - Sezione LIGURE - Galleria Mazzini 7/3 – 16121 GENOVA Tel. 010.592122 - Fax 010.8601815 – [email protected] - www.cailiguregenova.it Apertura Sede: da martedì a venerdì 17.00/19.00, il giovedì anche dalle ore 21.00 alle 22.30. TOSCANA Club Alpino Italiano - via L. Giorgi, 1 – 54033 CARRARA (MS) Telefono e fax: 0585.776782 – e-mail: [email protected] - sito web: www.caicarrara.it Apertura Sede: tutti i giorni dalle ore 19.00 alle 20.00 Club Alpino Italiano - via Della Posta – 54100 CANEVARA-MASSA Telefono e fax 0585.488081 – e-mail: [email protected] Apertura sede: Martedì dalle ore 21.00 alle 22.00, Venerdi dalle 19.00 alle 20.00 Club Alpino Italiano - via Michelangelo, 47 – 55042 FORTE DEI MARMI (LU) Tel. 0584-89808 – e-mail: [email protected] - sito web: www.caifortedeimarmi.it Apertura Sede: Venerdì dalle ore 21.00 alle 23.00 Club Alpino Italiano - via Mazzini, 105 C.P. 10 – 55045 PIETRASANTA (LU) Sito web: www.caipietrasanta.it Apertura Sede: Martedì dalle ore 21.00 Club Alpino Italiano - Sezione “M. Bacci” - via L. Repaci 1/b C.P. 319 – 55049 VIAREGGIO Telefono: 0584.56226 – e.mail: [email protected] - sito web: www.tiscali.it/caiviareggio Apertura sede: Martedì e Giovedì dalle ore 18.00alle 20.00, Venerdi dalle ore 21.00 alle 23.00 70 Club Alpino Italiano - Cortile Carrara, 18 – 55100 LUCCA Telefono e fax: 0583.582669 – e-mail: [email protected] - Sito web: www.cailucca.it Apertura Sede: apertura: Lunedì, Martedì, Giovedì, Venerdì, dalle ore 19.00 alle 20.00 Club Alpino Italiano - via Vitt. Emanuele, 3 – 55032 CASTELNUOVO DI GARFAGNANA Telefono e fax: 0583.65577 – e-mail: [email protected] - sito web: www.garfagnanacai.it Apertura Sede: Giovedì dalle ore 21.00 alle 22.00, sabato dalle ore 18.00 alle 19.00 Club Alpino Italiano - via Cisanello, 2 – 56124 PISA tel. e fax 050578004 – e-mail: [email protected] - sitosito web:www.caipisa.it Apertura Sede: mercoledì e venerdì dalle ore 21.30 alle 23.00 Club Alpino Italiano - via S. Fortunata, 13 – 57123 LIVORNO Telefono e fax: 0586.897785 – e-mail: [email protected] - Sito web: www.cailivorno.it Apertura Sede: lunedì e venerdì dalle ore 17,30 alle 19,30, mercoledì dalle 21,00 alle 23,00 Club Alpino Italiano - Viale Mazzini, 95 – 53100 SIENA Telefono e fax: 0577/270666 – e-mail: [email protected] - sito web: www.caisiena.it Apertura Sede: lunedì, mercoledì, venerdi dalle ore 18.00 alle ore 19.30 Club Alpino Italiano - via de’ Mannini, 29 – 52100 AREZZO Telefono e fax: 0575-355849 – e-mail: [email protected] - sito web: www.caiarezzo.it Apertura sede: Martedì, Giovedì, Venerdi dalle ore 18.00 alle 19.30 Club Alpino Italiano - via Malaspina, 22 C.P. 27 – 54027 PONTREMOLI (MS) Amici della Montagna - via Badia, 40 – 55041 CAMAIORE (LU) e-mail: [email protected] - sito web: www.amicimontagna.com Apertura Sede: tutti i Giovedì sera dalle ore 21.30 EMILIA E UMBRIA Club Alpino Italiano - Sezione “G. Pagani” - via S. Vincenzo, 2 C.P. 188 – 29100 PIACENZA Telefono e fax: 0523.328847 Apertura Sede: Martedì e Venerdi dalle ore 21.00 alle ore 23.00 Club Alpino Italiano - Via Piacenza, 40 – 43100 PARMA Tel. 0521-984901 - Fax 0521-985491 – e-mail: [email protected] - sito web:www.caiparma.it Apertura Sede: Mercoledì/Venerdi 18/19.30 Giovedi 21/23.00, estivo anche Sabato 18/19.30 Club Alpino Italiano - Viale dei Mille, 32 – 42100 REGGIO EMILIA Tel. 0522 436685 - Fax. 0522 430266 – e-mail: [email protected] - www.caireggioemilia.it Apertura Sede: Martedì, Mercoledì, Venerdi, Sabato 18.00/19.30, Giovedì 20.30/22.30 Club Alpino Italiano - via 4 Novembre, 40/C – 41100 MODENA Telefono: 059.826914 - fax: 059.826978 – e-mail: [email protected] - sito web: www.cai.mo.it Apertura Sede: Martedì e Venerdi dalle ore 21.00 alle 23.00, Mercoledì dalle 17.00 alle 19.00 Club Alpino Italiano - Sezione “G. Bellucci" via della Gabbia, 9 C.P. 329 – 06123 PERUGIA Telefono e fax: 075.5730334 - e-mail: [email protected] Apertura Sede: Martedì e Venerdi dalle ore 18.30 alle ore 20.00 71 72