Como Cronaca 18 Sabato, 16 giugno 2012 A piedi tra baite e rifugi del lago di Como L’ultima pubblicazione del libraioeditore comasco Alessandro Dominioni della sua collana “CentoeCinquanta” N uova perla nella collana CentoeCinquanta di Alessandro Dominioni Editore. È fresco di stampa “50 Baite e Rifugi del Lago di Como”, curato nelle splendide immagini e nei testi da Gio Lodovico Baglioni e edito dal libraio-editore comasco di via Dottesio. Una preziosa bussola per condurre il turista a godere di alcuni degli scorci più belli e caratteristici offerti dalle vette lariane e lecchesi che circondano il nostro lago. “Nell’area del Lario i rifugi e le baite sono molti – scrive in premessa Giacomo Baccanelli, presidente di Assorifugi Lombardia -, ben serviti e quasi sempre, offrono livelli di confort elevati; l’autore ne ha scelti 50 , cercando di fornire tutte le informazioni utili sia al dilettante che all’escursionista esperto… Vivere la montagna, dormire in un rifugio è un’esperienza che non ha pari in qualsiasi Un’interessante attività sportiva o relax; regaliamola ai guida con 50 approdi nostri figli e a coloro cui vogliamo bene. montani del nostro Non la dimenticheremo mai”. Provare per credere. L’introduzione al territorio curata da Gio fascino montano è immediata, con qualche Lodovico Baglioni. raccomandazione. Mettersi in viaggio senza la giusta attrezzatura e un’adeguata di Marco Gatti preparazione, oltre ad essere poco prudente, non è rispettoso nei confronti di un territorio, dei suoi abitanti, di quel mondo incantato cullato tra pascoli erbosi e accarezzato dalle nubi. “Andare in montagna – ricorda l’autore – non è solo un’attività piacevole. Per molti è una vita, per altri un (duro) lavoro; per molti uno sport; alcune persone ci vivono, alcune ci vanno solo saltuariamente; questo libro è soprattutto per loro, per tutti coloro che amano la montagna pur senza farne una ragione di vita o senza eleggerla a propria dimora, per tutti coloro che, volendo avere nuovi spunti per organizzare delle escursioni, desiderano trascorrere, con Veduta dal rifugio Croce di Campo Foto selena Chinnici la famiglia o gli amici, ore indimenticabili”. Un rimando, quindi, allo spirito che non può non accompagnare l’ “attacco” di un sentiero: “Prima di tutto il buon senso o, detto in modo più preciso, occorre che ognuno abbia la piena consapevolezza di ciò che sta facendo. Consapevolezza significa conoscere le proprie forze fisiche ed il proprio stato psico-fisico… Consapevolezza significa anche saper valutare le difficoltà del percorso, in relazione alle sue variabili morfologiche…” il tutto accompagnato da alcune semplici, ma efficaci, istruzioni per l’uso al fine di evitare il rischio di qualche imprevisto e per leggere al meglio la simbologia e la parte descrittiva della guida. Il viaggio, corredato da cartine in scala “Ingenia Cartoguide”, inizia dall’Alta Via dei monti lariani, con il rifugio Bugone, il primo che si incontra su questo tragitto, partendo da Cernobbio. Oltre a qualche immagine fotografica di indubbio effetto, ogni scheda è suddivisa in tre brevi voci, di immediata e facile lettura: tempi di raggiungimento del sito; qualche informazione storica del rifugio, laddove disponibile; le possibili escursioni nel circondario. Di notevole Bontà e salute La buona tavola a km zero L a cultura del km 0 ha ormai Una recente pubblicazione penetrato profondamente la dell’Amministrazione nostra società, intrecciandosi provinciale offre una a filo doppio con i concetti di sostenibilità, vita sana, rispetto interessante carrellata dell’ambiente. Chi, potendo, delle principali nell’imbandire la tavola non prelibatezze del nostro opterebbe per prodotti la cui qualità è assicurata da un filiera sempre più lago, con qualche ricetta corta, dalla garanzia di un marchio locale, dalla conoscenza diretta della al grande fonte da cui provengono le pietanze. pubblico le caratteristiche dei principali “prodotti lariani”. Sul filo di questo comune sentire, nell’ottica di Per ogni prodotto vengono illustrati l’area di produzione, consolidare una moda che sta diventando stile le caratteristiche, gli aspetti nutrizionali e vengono fornite di vita, si colloca una delle ultime pubblicazioni alcune ricette e una proposta di vini di abbinamento, oltre dell’Amministrazione provinciale di Como, nella qualità ad una nota integrativa riportante specifici aspetti della di ente così come lo conoscevamo fino alla data del tradizione, cenni storici, curiosità. Il volume è inoltre suo scioglimento. “Prodotti lariani buoni, sani e… a km corredato da un capitolo dedicato alle buone pratiche zero” è il libretto curato dall’assessorato provinciale alimentari, in cui vengono illustrate in modo semplice ed all’agricoltura , finito di stampare nel mese di aprile efficace le linee guida per una sana alimentazione”. di quest’anno. Una veloce raccolta, sintetizzata in una Venendo alla prelibatezze del nostro lago da registrare, quarantina di pagine, dei principali prodotti della nostra nel campo dei formaggi i caprini, il lariano d’alpeggio terra e del nostro lago: dai formaggi, ai pesci, agli ortaggi, e di latteria, il lariano di capra, la semuda, lo zincarlin; al pane, all’olio, al miele, fino ai tartufi ed alla castagna tra i pesci noti sono l’agone, il persico, la bottarice, lariana, passando per il vino, i dolci tipici e piccoli frutti. il cavedano, il pigo; tra gli ortaggi i cavolo e la patata “Il presente volume – spiega Paolo Mascetti, ex assessore comasca bianca. Erede di un’antichissima tradizione provinciale all’Agricoltura -, realizzato dall’assessorato olivicola lariana è l’olio extravergine, le cui origini Provinciale all’agricoltura in collaborazione con la risalgono certamente almeno all’età romana in una zona Fondazione Minoprio e con i referenti della filiera che geograficamente, vista la latitudine, non sembrerebbe agroalimentare, ha come proprio scopo di far conoscere ideale per questa coltura. Tuttavia, il particolare utilità anche la piccola legenda che anticipa ogni scheda, con indicazioni immediate, grazie all’ausilio di simboli grafici, sull’altezza del luogo da raggiungere, sui tempi di arrivo, l’eventuale disponibilità di letti e di servizio di ristoro, la possibilità di arrivo in bicicletta o in auto. Non si manchi di prestare attenzione anche al differente livello di difficoltà delle escursioni proposte, con tragitti turistici segnalati in verde, in giallo i percorsi escursionistici, in rosso (EE) quelli per turisti esperti, e ancora in rosso (EEA) i tragitti che richiedono escursionisti esperti, con attrezzatura. Baite e rifugi sono infine suddivisi in tre capitoli, a secondo dell’area di appartenenza: Lario Occidentale, in cui ne sono segnalati 13: dal rifugio Bugone (1119) al rifugio Dalco (965); Triangolo Lariano, con 9 punti di approdo: dalla Società Escursionisti Valmadreresi – Pianezzo al rifugio Martina (1221), e, infine: Lario Orientale, 28 tra rifugi e baite, dal rifugio Azzoni (1853 m) alla Casera Vecchia di Varrone (1675 m). Spazio per tutti i gusti per tutte le età, dunque. Scarponi ai piedi, allora, e tutti pronti per un’estate in vetta. microclima dovuto alle acque mitigatrici del lago consente la produzione di un olio di ottima qualità, olio ottenuto frangendo i frutti raccolti a mano o con attrezzi agevolatori, di modo che le olive non vengano danneggiate e portate al più presto al frantoio, nel periodo che va da metà ottobre a metà dicembre. Da non perdere anche il classico miele lariano, prodotto ed elaborato da apiari di “Apis mellifera” a partire dal nettare dei fiori o da parti vive della pianta, all’interno del territorio delle province di Como e Lecco. Le sue caratteristiche sono rese uniche perché sono il risultato della bottinatura delle api all’interno di un territorio che, pur essendo situato nella fascia prealpina, gode della presenza di una flora quasi mediterranea e molto varia grazie alla presenza mitigatrice del lago. Non manca, in alcune zone del nostro territorio, anche il più pregiato dei prodotti del bosco: il tartufo. Ben più diffusa, in questo ambito, la castagna lariana. Una buona tavola non può non essere accompagnata da del buon vino. Ed ecco allora il vino IGT Terre Lariane bianco, rosso e rosato. La viticoltura nel territorio intorno al lago di Como e nelle colline brianzole ha origini molto antiche. Se ne trovano molti riferimenti sia nei testi romani che nel corso del Medio Evo e dell’età moderna. Attualmente nella provincia di Como le maggiori estensioni sono concentrate nell’Alto Lario. Ulteriore tappa di questo breve viaggio culinario i dolci, tradizione di cui il Lario è custode per alcune gustose specialità: miascia, braschi, nocciolini di Canzo, pan mataloch, masigott, resta, pan meino, cutizza, paradell, tortelli di San Giuseppe, rusumda. E per chiudere, come si confà ad un lauto pranzo, ecco arrivare la frutta: mirtilli, more di rovo, lamponi, ribes rosso o nero. Prelibatezze alla portata di tutti i palati dunque, per un’alimentazione sana ed equilibrata, senza eccessi. Come da raccomandazione del medico. (m.ga.)