giugno 2015
Biblio news
Leonardo da Vinci - Il disegno del mondo
Una mostra così, dedicata al genio universale
per eccellenza, non s’era mai vista. Non
soltanto per il numero e la qualità delle opere
esposte, ma soprattutto perché riesce a
fornire una visione trasversale sull'opera e la
vita di Leonardo, considerato come artista,
scienziato e grande visionario.
Grazie a un approccio trasversale tra i vari
campi di interesse di Leonardo si riesce a
capire come l’osservazione della natura, o lo
studio dell’anatomia, abbiano influenzato sia
l’opera dell’artista che quella dello scienziato,
con il disegno a fare da elemento di
collegamento. Da non perdere.
Ci sono voluti 5 anni ai curatori Pietro C. Marani e Maria Teresa
Fiorio per produrre Leonardo da Vinci 1452-1519. Il
disegno del mondo, la più grande esposizione dedicata a
Leonardo mai realizzata in Italia, con oltre 200 opere
provenienti da un centinaio di musei e istituzioni di tutto il
mondo. Tra i più generosi, il Museo del Louvre che ha prestato
la piccola Annunciazione, la cui attribuzione a Leonardo è
ancora materia di discussione tra gli esperti, ma soprattutto La
Belle Ferronière (che fa erroneamente riferimento a
un’amante di Francesco I di Francia, mentre oggi si ritiene che
dovrebbe essere attribuito a una delle favorite di Ludovico il
Moro), e il San Giovanni Battista, una delle opere più
significative della maturità. Importanti anche i prestiti della
Scapiliata da parte della Galleria Nazionale di Parma, del
Ritratto di Musico e di trentotto disegni dal Codice
Atlantico da parte della Pinacoteca Ambrosiana, della piccola
Madonna Dreyfus della National Gallery of Art di Washington e
30 disegni appartenenti alla Royal Collection della Regina
Elisabetta II.
La mostra dimostra come Leonardo sia stato l’esempio più
compiuto dell’artista ideale nel ‘400, che doveva essere pittore,
scultore, orafo, architetto ed esperto delle tecnologie necessarie
a realizzare le proprie opere come la fusione dei metalli. Tale
era il Verrocchio nella cui bottega Leonardo trascorse 8 anni di
formazione a contatto con artisti come Botticelli, Perugino,
Domenico Ghirlandaio, Lorenzo di Credi, Luca Signorelli.
Leonardo ampliò ulteriormente gli interessi dell’artista verso lo
studio della natura, dei fenomeni atmosferici, del moto
dell’acqua e dell’anatomia, ponendo alla base di tutte le sue
attività il disegno, come sottolinea il titolo della stessa mostra e
come testimoniano i molti disegni e schizzi esposti. I risultati di
questi studi del Leonardo scienziato li ritroviamo nelle opere del
Leonardo artista. Così c’è una precisa corrispondenza tra gli
schizzi che documentano lo studio delle correnti dei fiumi e i
disegni preparatori delle acconciature dei personaggi
rappresentati nei quadri com’è il caso del Giovanni Battista del
Louvre qui esposto.
Molti sono poi i disegni in cui Leonardo analizza l’espressione dei
volti, dalla dolce bellezza della fanciulla dello Studio di volto
femminile degli Uffizi alle espressioni caricaturali delle Cinque
teste grottesche della collezione reale britannica.
Un esempio di come Leonardo si preparasse alla realizzazione
dei propri capolavori con cura maniacale sono gli studi per il
monumento equestre di Francesco Sforza, padre di Ludovico e
capostipite della casata, partendo dall’analisi dei più illustri
monumenti equestri allora noti come il Marco Aurelio della
piazza del Campidoglio. Notevole fu pure lo studio dell’anatomia
dei cavalli e di nuove tecniche di fusione, cosa di particolare
importanza visto che il progetto prevedeva la realizzazione del
più grande monumento equestre mai costruito prima d’allora. Il
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Leonardo da Vinci:
Scenario architettonico (1481 circa)
Leonardo da Vinci:
Ricostruzione di Carro semovente
Leonardo da Vinci:
Studio di volto femminile (1468-1475 circa)
progetto fu bruscamente interrotto nel 1499 quando Milano fu
occupata dalle truppe francesi sotto il comando di Gian Giacomo
Trivulzio che 6 anni più tardi commissionò a Leonardo una
statua equestre per il suo mausoleo destinato alla basilica di S.
Nazzaro. Nemmeno questo progetto andò a buon fine. Lungo il
percorso espositivo le varie opere di Leonardo sono affiancate a
lavori di suoi predecessori e contemporanei: dipinti, disegni,
manoscritti, sculture, codici, incunaboli e cinquecentine, opere di
pittori, scultori, tecnici, e trattatisti anonimi dei secoli XV e XVI
che con la loro testimonianza aiutano a contestualizzare il
contributo di Leonardo artista e scienziato nel suo tempo e nella
storia dell’arte, della scienza e della tecnica. Tra questi contributi
di particolare rilevanza il Ritratto di Antonello da Messina, dal
Museo Mandralisca di Cefalù, l’Eva di Lucas Cranach dagli Uffizi
e opere di Sandro Botticelli, Filippino Lippi, Paolo Uccello,
Domenico Ghirlandaio, Andrea del Verrocchio, Lorenzo di Credi,
Francesco di Giorgio Martini, Bonaccorso Ghiberti, Donato
Bramante. A testimoniare la grandezza di Leonardo ingegnere
sono i prestiti del Museo Nazionale della Scienza e della
Tecnologia che presenta anche due modelli storici di macchine –
il carro automotore e il maglio battiloro - realizzati cercando
di interpretare al meglio i disegni di Leonardo.
Il fattore unificante della mostra, come indica il titolo, è il
disegno. Sono infatti esposti alcuni dei codici originali di
Leonardo e un nucleo di almeno cento disegni autografi. Il
Codice Trivulziano 2162, libretto d'appunti autografo
conservato presso la Biblioteca Trivulziana del Castello
Sforzesco, può essere anche “virtualmente” sfogliato da una
postazione touchscreen. Si possono poi ammirare trentotto
disegni del Codice Atlantico, conservato nella Biblioteca
Ambrosiana di cui sei visibili al recto e al verso, oltre a cinque
disegni provenienti dal British Museum, quattro dal Gabinetto dei
Disegni e delle Stampe degli Uffizi, cinque dal Metropolitan
Museum di New York e cinque dalla Biblioteca Reale di Torino.
Esposti anche altri disegni prestati dalla Morgan Library di New
York e dalla Fondazione Custodia di Parigi, oltre ai già citati 30
disegni delle collezioni della Regina Elisabetta II.
Due sezioni finali mostrano anche l’influenza di Leonardo pittore
e teorico dell’arte in età moderna su artisti come il dadaista
Duchamp (1919), Warhol (1963). Di Baj (1965) e la formazione
del suo mito, incentrato sulla Gioconda. Da segnalare, infine,
che Skira per questa mostra ha anche programmato l’App
“Being Leonardo” scaricabile su tablet iOS e Android.
Leonardo da Vinci:
Cinque teste grottesche (particolare)
Leonardo da Vinci:
La Belle Ferronière
Leonardo da Vinci:
Grande ala meccanica (Codice Atlantico)
Leonardo da Vinci 1452-1519. Il disegno del mondo
Milano, Palazzo Reale - Fino al 19 luglio, 2015
Infoline e prevendite
Prezzi dei biglietti, compresa audioguida
+39.0292800375
(dal lunedì al sabato dalle 8.00 alle 18.30)
Intero: € 12,00
Ridotto: € 10,00
Ridotto club Skira: € 9,00
Gruppi: € 10,00
Scuole: € 6,00
Famiglie: € 16,00 (1 adulto + 1 minore di 16
anni)
Acquisto biglietti
Orari
Lunedì: 14.30 - 19.30
martedì e mercoledì: 9.30 - 19.30
da giovedì a domenica: 9.30 - 24.00
Il servizio di biglietteria termina un’ora prima
della chiusura
Visite gruppi e scuole
Visite famiglie e adulti
Percorsi in città
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Leonardo fuori mostra
Milano è famosa per il suo “Fuori Salone”, insieme di eventi,
distribuiti nei siti cittadini più di tendenza, che complementano
l’offerta del Salone del Mobile. Analogamente, anche la mostra
“Leonardo da Vinci 1452-1519 Il disegno del mondo” presenta
una ricca offerta di siti ed eventi che permettono di rendere più
appagante la visita. Non è certo il caso di ricordare il Cenacolo,
se non per segnalare che un libro su di esso è stato
recentemente acquistato dalla Biblioteca Comunale, o il Museo
della Scienza e della Tecnologia, che ospita una notevole
collezione di modellini dei progetti leonardeschi, già presentato
nel numero di 6 di Biblionews di maggio 2014, a cui si rimanda
anche per la descrizione della mostra Leonardo3 - Il Mondo di
Leonardo, della Pinacoteca e Biblioteca Ambrosiana e delle
testimonianze leonardesche al Castello Sforzesco. Qui però ci
sono novità: il restauro della Sala delle Asse non è terminato
ma ciò che è già venuto alla luce merita comunque una visita.
La direzione del museo ha perciò aperto al pubblico la parte
della sala in cui i lavori sono praticamente conclusi e ha
predisposto una installazione multimediale che racconta la storia
e il ruolo di Leonardo nella sua decorazione. Inoltre, nella Sala
della Balla sono disponibili due postazioni touchscreen per
sfogliare, ingrandire, approfondire le pagine del Codice
Trivulziano, il libro di appunti autografo di Leonardo che tratta
specialmente di architettura militare e religiosa, conservato
nell’Archivio Storico Civico del Castello Sforzesco e solitamente
non accessibile al pubblico.
Non lontano dal Castello, all’Acquario civico fino al 15 ottobre
è aperta la mostra Leonardo e l’acqua che attraverso disegni
originali presenta gli studi di Leonardo sulla situazione
idrografica del territorio milanese e i progetti di Leonardo per
regolarla.
La mostra di Palazzo Reale ricorda ai visitatori con schizzi e
modellini le vicende del monumento equestre a Francesco
Sforza che mai vide la luce. È forse caduto un po’ nel
dimenticatoio che una fondazione americana, la Leonardo da
Vinci’s Horse Foundation ha donato a Milano una statua che
rappresenta al meglio delle nostre conoscenze come Leonardo
pensasse di realizzare il cavallo. Dal 1999 la statua si trova di
fronte all’ippodromo del galoppo.
La mostra Sotto il segno di Leonardo fino al 28 settembre
presso il Museo Poldi Pezzoli, non riguarda direttamente
Leonardo quanto la sua influenza sulla produzione artistica
dell’ambiente milanese tra la fine del XV e gli inizi del XVI
secolo. Sono esposti tessuti in seta e oro, paliotti in velluto,
oreficerie in smalto traslucido accanto a dipinti dei protagonisti
della pittura rinascimentale lombarda.
Per chi non volesse lasciarsi scappare l’opportunità di ammirare
anche un Leonardo dall’attribuzione un po’ controversa, fino al
20 settembre alla Villa Reale di Monza è esposto un dipinto su
pergamena, di 33 x 23,9 centimetri, che secondo i curatori
dell’evento, tra cui Mina Gregori, Martin Kemp e Vittorio Sgarbi,
dovrebbe rappresentare Bianca Sforza, figlia naturale
primogenita di Ludovico il Moro ed essere di mano di Leonardo.
Attribuzione non condivisa dai curatori della Mostra di Palazzo
Reale, né dalla Fondazione del Museo Bagatti Valsecchi. Il
dipinto, a gesso e inchiostro, matita nera, rossa e bianca, è
comunque databile intorno al 1495 e di buona fattura.
Per chi volesse approfondire alcune offerte fuori Mostra con
l’assistenza di una guida, l’associazione Ad Artem ha
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La sala delle Asse al Castello Sforzesco
in fase di restauro
L’Acquario Civico di Milano
sede della mostra “Leonardo e l’acqua”
Leonardo da Vinci: studio per il monumento
equestre a Francesco Sforza.
Una fusione moderna del cavallo si può
ammirare davanti all’Ippodromo del galoppo
organizzato Percorsi in città, una serie di eventi mirati a
famiglie, scuole e gruppi di adulti.
Leonardo genio di corte è una caccia al tesoro tra Palazzo
Reale, Duomo e Castello, mentre Leonardo ingegnere,
architetto e pittore alla corte di Ludovico il Moro è una
visita teatralizzata alla scoperta delle merlate del castello di
alcuni progetti realizzati per la città di Milano da Leonardo.
Analogamente Leonardo e i sistemi difensivi che si svolgerà
nei sotterranei.
Leonardo e l'ultima cena mira a far apprezzare in modo
approfondito l’Ultima Cena, facendo rivivere la scena, dai
minuti dettagli della tavola imbandita ai materiali utilizzati per
dipingere su muro. Il percorso include il complesso di Santa
Maria delle Grazie e si conclude con una breve narrazione sulla
vigna che Ludovico il Moro donò a Leonardo nei pressi della
Casa degli Atellani.
Leonardo e l’acqua: dall’interesse che ebbe sempre Leonardo
per l’elemento “acqua”, il percorso conduce alla scoperta del
sistema idraulico che caratterizzò Milano sino al principio del
Novecento. Partendo dalle “porte vinciane” della Conca
dell’Incoronata, si ripercorre l’antico tracciato dei Navigli, verso
la Conca del Naviglio e poi verso la Darsena, seguendo i
disegni e gli studi leonardeschi.
Leonardo, Ludovico e Cecilia Gallerani: i recenti restauri di
Palazzo Carmagnola, oggi sede del Piccolo Teatro, hanno
riportato alla luce tracce degli interventi di Leonardo e
Bramante. La visita narra l’intreccio di storie tra Leonardo,
Ludovico il Moro e la sua amante giovinetta, Cecilia Gallerani,
che in questo palazzo prese dimora.
La Milano di Leonardo e Ludovico il Moro. Dal Castello
Sforzesco a Santa Maria delle Grazie, l’itinerario include i
principali luoghi rimasti a testimonianza della presenza di
Leonardo a Milano e della lungimirante committenza di
Ludovico il Moro, che porta avanti la politica artistica e
urbanistica degli Sforza. Leonardo e la Milano dei Navigli.
Storie di cortei nuziali, di passaggi di uomini illustri, lavandaie
e marmi di Candoglia animano la ricostruzione dell’aspetto e
delle funzioni degli antichi Navigli di Milano, illustrando il
contributo al loro funzionamento fornito da Leonardo.
Presunto ritratto di Bianca Sforza, da taluni
attribuito a Leonardo
La conca dell’Incoronata realizzata nel 1496
su disegni di Leonardo
Cosa trovi in biblioteca
Bark, Jaspre
Le macchine di Leonardo da Vinci
Cuozzo, Gianluca
Dentro l’immagine
Bernardoni, Andrea
Leonardo, l’acqua e il Rinascimento
Ferrari, Simone
Forestieri a Milano
Bernardoni, Andrea
Leonardo e il monumento equestre a
Francesco Sforza
Fregolent, Alessandra
Leonardo uomo universale
Klein, Stefan
L’eredità di Leonardo
Capra, Frjtiof
La scienza universale
Per ragazzi
Chastel, André
Leonardo o la scienza della pittura
Fossi, Gloria
Il taccuino segreto
Conato, Luigi Giuseppe
Leonardo da Vinci nella Valle dell’Adda
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Il fascino e il mito dell’Italia dal ‘500 al contemporaneo
Ci fu un periodo, che possiamo orientativamente far iniziare con la
morte di Raffaello (1520), in cui l’Italia era considerata il centro
mondiale delle arti figurative e le opere dei suoi artisti venivano
prese a modello da pittori e scultori di tutta Europa. Questo periodo
aureo durò a lungo. Anzi, si può affermare che l’attrazione dell’Italia
nel tempo è cambiata ma non si è mai esaurita del tutto, tanto che
se ne trovano testimonianze persino dopo che le avanguardie del
‘900 hanno cercato di tagliare i ponti con il passato (un esempio per
tutti: il futurismo). Questa è la tesi che la mostra “Il fascino e il
mito dell’Italia dal Cinquecento al Contemporaneo” vuole
illustrare presentando 90 opere dei generi più diversi, dagli oli, alle
sculture, dalle opere polimateriche alle foto, provenienti da
collezioni di tutto il mondo tra cui quella del principe del
Liechtenstein, dell’Hermitage di San Pietroburgo, il Louvre, il Musée
d’Orsay, l’Orangerie e il Musée Picasso di Parigi, il Prado di Madrid,
la Galleria Borghese e la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma,
la Galleria degli Uffizi e la Galleria Palatina di Firenze, il Museo
Nazionale di Capodimonte e il Museo Archeologico di Napoli.
Nel ‘500 è soprattutto l’arte classica che attira gli artisti. Così, a
fianco di copie di opere classiche come la Venere dei Medici e
l’Apollo Belvedere o del Mercurio, marmo romano del II secolo a.C.,
si trova esposto Lucas Cranach con la sua Eva (1528), o i molti
scultori che prendono a modello i marmi greci e romani. Col tempo
l’interesse si sposta gradatamente sui paesaggi con rovine, come
nel Paesaggio con San Gerolamo di Maarten Van Heemskerck
(1547), che diventano “capricci” ossia riproduzioni di monumenti
famosi (Pantheon, Colosseo, Piramide Cestia) collocati però in
paesaggi fantasia, come fa Hubert Robert che dipinge il Porto di
Maarten Van Heemskerck
Paesaggio con San Gerolamo
Claude Lorrain
Porto con Villa Medici (1637)
Cosa trovi in biblioteca
AA.VV
Claudio Lorrain
Brilli, Attilio
Il viaggio in Italia
AA.VV
Hogarth, Reynolds, Turner
Cottino, Alberto
Vedutisti
AA.VV
Hubert Robert
De Seta, Cesare
L’Italia del Grand Tour
AA.VV
I seguaci del Caravaggio nei Paesi Bassi
Montaigne, Michel Eyquem de
Viaggio in Italia
Bernardini, Maria Grazia
Anton Van Dyck
Goethe, Johann Wolfgang von
Viaggio in Italia
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Ripetta davanti al Pantheon o Claude Lorrain di cui si presenta
Porto con Villa Medici (1637). Non mancano pittori che copiano
molto precisamente lo stile dei pittori italiani, come Gaspar van
Wittel nella suo Palazzo Ducale di Venezia dal bacino di San Marco
(1697), dipinto in puro stile del Canaletto, o come fa addirittura un
grande come Antoon Van Dyck che nel suo Autoritratto (16221623) denuncia chiaramente l’ispirazione a Tiziano Vecellio, qui
presente con il Ritratto di Ippolito de’ Medici (15332-34). Poi
Alonso Berreguete che nel Tondo Loeser (1513-14) si ispira
chiaramente a Michelangelo e Gerrit van Honthorst (Giocatori di
carte -1620) che si rifà a Caravaggio. Talvolta italiano è il soggetto
come nel caso dei ritratti di Papi e Cardinali come il Ritratto di
papa Clemente XIII (1765) di Anton Raphael Mengs, o dei
quadri che illustrano vicende di opere letterarie italiane come il
Decamerone di Franz Xaver Wintheralter (1837). Altri usano
paesaggi riconoscibilissimi come italiani per ambientare i loro
ritratti come fa Joshua Reynolds con Sir William Hamilton (17761777), dipinto con alle spalle il Vesuvio, che peraltro nello stile
denuncia l’influenza del Colonnello William Gordon di Pompeo
Batoni (1765-66). Il ‘900 è scosso dalle avanguardie che
intendono tagliare i ponti con il passato bollando di anticaglia tutto
ciò che non è contemporaneo. Ma il fascino dei grandi dell’arte
italiana non diminuisce. Di André Derain è esposto Arlequin à la
guitare (1924). Henry Moore nel 1925 compie il suo viaggio in
Italia: se ne ricorderà quando realizzerà la Figura distesa n°6 qui
esposta. Robert Rauschenberg nel suo Untitled (1996) cita
esplicitamente la Venere del Bronzino. Il mito di Michelangelo
continuerà a irradiarsi lungo il XX secolo come dimostrano L’age
d’airain di Auguste Rodin e il Grand nu assis di Henri Matisse, il
Nu couché di Pablo Picasso e Eco geologico di Salvador Dalí che
cita chiaramente la Pietà. Tra gli artisti del secondo Novecento che
hanno guardato all’Italia per il loro lavoro e l’hanno visitata più
volte troviamo in mostra Andy Warhol (Hammer and Sickle 1977), Anselm Kiefer (Odi navali – 1977), omaggio a
D’Annunzio, William Kentridge, i fotografi della scuola di
Düsserldorf come Axel Hütte, Thomas Struth, Candida Höfer o
americani come Lawrence Beck, sino al video Viaggio in Italia del
2006 di Victor Burgin che chiude l’esposizione.
Alonso Berreguete
Tondo Loeser (particolare)
G. van Wittel - Palazzo Ducale di
Venezia dal bacino di San Marco
Salvator Dalì - Eco Geologico
Informazioni utili
Orari
Da martedì a giovedì: 10.00-19.00
Venerdì: 10.00-22.00
Sabato e domenica: 10.00-19.00
(ultimo ingresso un’ora prima della chiusura)
La mostra è visitabile fino al 6 settembre 2015
alla Villa Reale, Viale Brianza, 2, Monza.
Per informazioni e prenotazioni, visite
guidate e laboratori didattici
infoline: 199 15 11 40
[email protected]
Tariffe di ingresso
da martedì a venerdì
Intero: 12,00 euro
Ridotto: 10,00 euro
Scuole: 4,00 euro
La prenotazione è obbligatoria per i gruppi
e consigliata per i singoli visitatori
sabato e domenica
Intero: 15,00 euro
Ridotto: 13,00 euro
Scuole: 5,00 euro
Tel. 039 2312185
[email protected]
Prevendita biglietti
www.ticketone.it
Il biglietto comprende la visita al secondo piano
nobile e al belvedere di Villa Reale.
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Biblioteca Comunale
La Biblioteca Comunale di Segrate, presente sul
territorio dal 1970, garantisce a tutti i cittadini la
possibilità di informarsi attraverso la consultazione e il
prestito di libri, quotidiani, periodici, dvd, cd musicali,
cd-rom e risorse digitali.
In biblioteca è possibile navigare in internet da
postazioni multimediali fisse oppure attraverso la rete
wireless gratuita e accedere alla biblioteca digitale per
consultare online quotidiani italiani e stranieri, banche
dati professionali, risorse audio e video, e-book.
La biblioteca organizza iniziative per promuovere la
lettura coinvolgendo lettori di tutte le età, dai bambini
agli adulti, e favorisce lo scambio tra culture diverse e
l’accesso alle risorse informative e culturali da parte di
tutti i cittadini, senza distinzione di età, razza, sesso,
religione, nazionalità, lingua o condizione sociale.
Prossime attività del Gruppo di lettura
178° incontro: giovedì 18 giugno ore 21.00
Si parlerà del romanzo di Romana Petri,
Figli dello stesso Padre
179° incontro: giovedì 16 luglio ore 21.00
PROGRAMMA IN FASE DI DEFINIZIONE
Aria nuova in biblioteca
Dal 3 marzo scorso la Biblioteca
Comunale di Segrate e tutto il
Sistema Bibliotecario Milano Est si
sono uniti al Sistema del
Vimercatese andando a costituire il
CUBI, Culture Biblioteche, rete di
70 biblioteche in grado di offrire un
catalogo di oltre un milione di documenti tra libri,
riviste, film e musica e un più esteso servizio di
prestito interbibliotecario.
Tra le novità un nuovo e più efficiente catalogo
online e l’app SBVinTasca che permette di accedere
da smartphone a tutti i servizi della biblioteca.
Nei servizi online si segnala Media Library, che
permette tra l’altro il prestito di e-book, e
Bibliomediablog, il blog delle biblioteche digitali
pubbliche italiane.
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Ingresso libero
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