ISTITUTO PROFESSIONALE PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO PARITARIO
“GIUSEPPE MOSCATI”
P.O.F
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
ANNI SCOLASTICI 2012 / 2015
ISTITUTO PROFESSIONALE PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO PARITARIO
“GIUSEPPE MOSCATI”
“Ama la verità,
mostrati qual sei, e senza infingimenti e senza paure
e senza riguardi. E se la verità ti costa la persecuzione,
tu accettala; e se il tormento, e tu sopportalo.
E se per la verità dovessi sacrificare te stesso e la tua vita,
tu sii forte nel sacrificio”.
Giuseppe Moscati
INDICE
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Capitolo 1. Profilo dell'Istituto “G.Moscati”
pag.4
pag.6
1.1 Riferimenti storici a Giuseppe Moscati
1.2 Localizzazione
pag.7
1.3La Mission dell’Istituto
pag.8
1.4 Obiettivi culturali e formativi
pag.8
1.5 Riconoscimento e Profilo professionale
pag.9
1.6 Risorse umane
pag.11
1.7 Organizzazione delle risorse professionali
pag.11
1.8 Le strutture dell’Istituto
pag.12
1.9 I laboratori
pag.14
Capitolo 2. Patto di corresponsabilità educativa
pag.17
2.1 Regolamento d’Istituto
pag.18
2.2 Regolamento attuativo dello statuto degli studenti
pag.21
2.3 Assetto organizzativo e quadro orario
pag.24
Capitolo 3. Accoglienza e diversità
pag.26
3.1 L’orientamento
3.2 Ulteriori attività di promozione
Capitolo 4. Programmazione didattica
pag.27
pag.28
4.1 Valutazione formativa
4.2 Valutazione educativa
4.3 Recupero e ammissione
pag.29
4.4 Alternanza Scuola-Lavoro
pag.31
Capitolo 5. Ampliamento dell’offerta formativa
pag.32
5.1 Personale docente
5.2 Il Collaboratore scolastico
5.3 Servizio prevenzione e protezione dei rischi
2
Capitolo 6. Servizi amministrativi
pag.34
6.1 Iscrizione alunni
6.2 Rilascio certificazioni
6.3 Procedura reclami
pag.35
Allegati:
Piano degli studi
Docenti e insegnamenti
Schede di valutazione;
Organigramma;
Orario definitivo;
Delibera Collegio Docenti;
Delibera Consiglio d’Istituto.
3
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Il Piano dell’offerta formativa è la carta d’identità della scuola perché in esso vengono illustrate le
linee guida dell’istituto, l’ispirazione culturale-pedagogica che lo muove, la progettazione
curricolare, extracurricolare, didattica ed organizzativa delle sue attività. E’, inoltre, il mezzo
attraverso il quale si armonizzano gli interventi educativi, didattici e gestionali della scuola stessa,
sulla base della Costituzione Italiana e delle Indicazioni Nazionali del Ministero dell’Istruzione.
Il Piano dell’Offerta Formativa è deliberato dal Collegio dei docenti per ciò che attiene agli aspetti
formativi, didattici, pedagogici ed organizzativi e dal Consiglio d’Istituto per le finalità e gli aspetti
finanziari generali.
Al termine di ogni anno scolastico il P.O.F. viene sottoposto a verifica e valutazione. In tal modo,
la scuola si interroga e riflette sulle sue scelte al fine di migliorarsi ed essere sempre al passo con i
tempi.
I principi ispiratori tratti dalla Costituzione Italiana sono:
▪ Art. 2;
“La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle
formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri
inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”.
▪ Art. 3;
“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di
sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.È
compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di
fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e
l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del
Paese”.
▪ Art.97;
“I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il
buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione. Nell’ordinamento degli uffici sono
determinate le sfere di competenza, le attribuzioni e le responsabilità proprie dei funzionari. Agli
impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla
legge”.
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▪ Legge 241 del 1990
Principi generali dell’attività amministrativa; Art. 1 comma 1.
“L’attività amministrativa persegue i fini determinati dalla legge ed è retta da criteri di
economicità, di efficacia, di imparzialità, di pubblicità e di trasparenza secondo le modalità
previste dalla presente legge e dalle altre disposizioni che disciplinano singoli procedimenti,
nonché dai princìpi dell’ordinamento comunitario”.
▪ DPR n. 275 dell’8 marzo 1999.
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Capitolo 1. Profilo dell’Istituto “G.Moscati”
1.1 Riferimenti storici a Giuseppe Moscati.
Il nostro I.P.I.A.P. – Indirizzo Massofisiopterapia è intitolato a “Giuseppe Moscati”, medico
ricercatore nato nella seconda metà del secolo scorso. Di lui possediamo scritti autografi, foto e
testimonianze di persone ne hanno sperimentato gli interventi .
Chi ha parlato di lui ha riferito di aver avvertito il fascino della sua personalità; essendo egli dotto,
saggio, sensibile ed umano.
Mise le sue doti naturali a disposizione di tutti, particolarmente dei più bisognosi. Tanto che la sua
vita è ricca di episodi di carità. In molti lo hanno amato da vivo, ma dopo la morte questo affetto è
cresciuto a dismisura. Arrivando al punto di invocarlo come intermediario di Dio.
Paolo VI, per queste ragioni, lo ha beatificato e Giovanni Paoli II lo ha canonizzato.
Della sua vita, però, ci interessa principalmente la dimensione medica e quelle conoscenze che egli
mise a disposizione della Comunità. Giuseppe Moscati, medico Primario ospedaliero, docente
universitario di fisiologia umana e di chimica fisiologica, visse i suoi molteplici compiti con tutto
l’impegno, la serietà e l’esercizio che la sua professione richiede. Da questo punto di vista il
Moscati costituisce un esempio da ammirare, ed imitare soprattutto da parte degli operatori sanitari.
La modernità di Moscati sta, inoltre, nell’aver saputo conciliare nella sua vita scienza e fede e lo
dimostra una lettera spedita al dott. Antonio Guerricchio di Matera nella quale il medico dice: “Non
la scienza, ma la carità ha trasformato il mondo, in alcuni periodi; e solo pochissimi uomini son
passati alla storia per la scienza; ma tutti potranno rimanere imperituri, simbolo dell’eternità della
vita, in cui la morte non è che una tappa, una metamorfosi per un più alto ascenso, se si
dedicheranno al bene.”
Nella stessa lettera al dottore di Matera , Moscati afferma:” Di quanti giovani mi sono ricordato,
promettenti, pieni di spirito di sacrificio e di virtù, pervasi da giusto entusiasmo, e che son dovuti
arrivare dispersi, sopraffatti dal nepotismo, dalla indifferenza, dall’egoismo dei sacerdoti della
scienza”.
Oggi affermiamo l’importanza della meritocrazia. Moscati, prima di un concorso, prevedendo che
ci sarebbero stati imbrogli e favoritismi, scrisse al Prof. Calabrese, Ordinario di Clinica Medica:
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“Non posso tollerare la copia degli altri, già troppo protetti, e già lieti di prenotazione ai posti
stessi, che sono stati a loro fatti intravedere da amicizie e compromessi pregiudiziali […]. Io non
agisco per superbia, ma per un innato senso di giustizia”.
Tutta la vita di Moscati è una lezione di vita e la nostra scuola, che mira non solo alla formazione
culturale ma soprattutto all’acquisizione di competenze professionali, ha visto in Giuseppe Moscati
un modello da imitare per il senso del dovere e per un ritorno all’etica della responsabilità.
1.2 Localizzazione.
L’ I.P.I.A.P. Indirizzo Massofisiopterapia ha sede presso la struttura della Scuola Nazionale Centro
di Istruzione Professionale e Culturale, raggiungibile in maniera del tutto agevole grazie allla vicina
stazione ferroviaria e ad un servizio navetta offerto dallo stesso istituto. Senza contare che a pochi
metri dallo stesso l’aerea industriale nella quale ha sede la scuola, è servita dalle maggiori
compagnie di autotrasporti. Tale condizione permette agli studenti proveniente da qualsiasi area di
arrivare facilmente nella nostra sede.
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1.3 La Mission dell’Istituto.
L’obiettivo nel processo educativo-formativo del nostro istituto è conoscere i diversi aspetti
riguardanti la realtà al fine di prendere coscienza della propria identità personale ed avviarsi nella
lettura del presente nei suoi diversi aspetti di progettazione del futuro. A questo va aggiunta la
capacità di acquisire tutti gli strumenti utili alla completa formazione del Massofisioterapista al
quale si legheranno indissolubilmente valori comportamentali di cooperazione, di solidarietà
umana, di rispetto della diversità. In fine agli allievi si profila la necessità di acquisire capacità di
riflessione per effettuare scelte coerenti al profilo dell’ispiratore di questo istituto a seconda dei
diversi contesti.
In riferimento a questi traguardi, l’istituto “G. Moscati” tiene conto della crescente richiesta
formativa di questa figura professionale. Gli alunni che conseguono questo genere di qualifica,
nell’arco di tre anni risultano occupati nella misura del 99%. Dato molto interessante in un territorio
dove il tasso di disoccupazione è altissimo.
1.4 Obiettivi culturali e formativi.
La scuola si propone altresì interventi educativo-didattici finalizzati al potenziamento
dell’autostima, della consapevolezza delle proprie capacità e dell’autonomia della persona. Tutto il
corpo docente, nell’ambito di ciascuna disciplina, persegue tali obiettivi:
▪ apprendere e mettere in pratica comportamenti civilmente corretti e socialmente responsabili.
▪ sviluppare capacità relazionali e comunicative consone al lavoro che si andrà a svolgere.
▪ raggiungere un buon grado di autonomia relazionale, sociale e logistica.
▪ acquisire una “forma mentis” aperta all’educazione permanente e ad una costante
professionalizzazione.
Alla fine dei corsi di studio, gli alunni dovranno:
▪ possedere buona conoscenza dei contenuti disciplinari attinenti alla specificità d’indirizzo;
▪ aver sviluppato capacità relazionali e comunicative che li rendano aperti ad una educazione
permanente e li spingano a professionalizzare il lavoro che saranno chiamati a svolgere;
8
▪ aver raggiunto un buon grado di autonomia relazionale, sociale e orientamento logistico.
1.5 Riconoscimento e Profilo professionale.
L’Istituto
Professionale
per
l’Industria
e
l’Artigianato
“Giuseppe
Moscati”
Indirizzo
Massofisioterapia ha ottenuto il riconoscimento come scuola paritaria a partire dal 1° settembre
2012 con Decreto del MIUR, Ufficio Scolastico per la Basilicata, Direzione Generale, Prot. N. 4586
del 19/06/2012.
L’Ufficio II – Ambito territoriale per la provincia di Potenza ha provveduto all’inserimento della
Scuola nell’anagrafe delle scuole paritarie col codice meccanografico: PZRI1G5003.
Il Gestore dell’Istituto provvederà ad aggiornare i dati dell’anagrafe delle scuole paritarie, delle
rilevazioni integrative, dell’esito degli esami, dell’anagrafe degli alunni e di ogni altra rilevazione
che l’Amministrazione scolastica regionale e provinciale decida di attivare.
L’Istituto ha sede nell’Edificio della Scuola Nazionale Centro di Istruzione Professionale e
Culturale sita in Potenza – Via dell’Edilizia s.n.c., nel quale, per l’anno scolastico 2012/2013 è
presente la prima classe del percorso formativo con riferimento al vecchio ordinamento.
Durata del corso: tre anni con esame di qualifica finale di Massofisioterapista.
Il Diploma di qualifica di Massofisioterapista si consegue al termine del corso triennale di
formazione specifica (Legge n. 403 del 19 maggio 1971). Il titolo di studio abilita all’esercizio della
professione sanitaria in strutture pubbliche e private, nonché allo svolgimento della libera attività.
Il nostro POF prevede un piano di studio in grado di fornire allo studente competenze culturali,
professionali e tecnologiche. Sono previste Esercitazioni simulate in sede e gli Stages presso
strutture sanitarie pubbliche in grado di garantire una qualificata professionalità, che assicura un
immediato inserimento lavorativo. Nell’attuale fase storica di crisi economica e di ricerca
dell’occupazione, la nostra scuola può fornire un Diploma adeguato alle necessità del mercato,
anche a causa dell’invecchiamento della popolazione. Infatti il titolo è spendibile, oltre che
nell’esercizio della libera professione, anche nei Centri di cura e di riabilitazione, nei Centri di
benessere, nei Centri Sportivi, Centri Termali, Centri di Medicina Alternativa e nelle strutture
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pubbliche. Inoltre il titolo rilasciato alla fine del percorso triennale consente l’inserimento nell’Albo
Nazionale dei Massofisioterapisti.
L’organizzazione dell’AIMFI rappresenta e difende la categoria a livello nazionale, definendo
oscurità e criticità, combattendo gli abusi e aiuta a definire meglio questa figura professionale
ritenuta in alcuni ambienti ancora controversa.
L’Istituto Professionale Paritario “G.Moscati” tiene conto, in particolare, delle seguenti leggi e
norme dello Stato italiano:
1. DPR n.1399/1970: Nuovi indirizzi di qualifica di massofisioterapista.
2. D. Lgsl. N. 297 del 16 aprile 1994 inerente l’”Approvazione del testo unico delle
disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e
grado” e succ. Modd. E intt.; nel 1998 fu introdotto il biennio post qualifica che consentiva
il conseguimento del diploma di maturità.
3. L. n. 62 del 10 marzo 2000 inerente le “Norme per la parità scolastica e disposizioni sul
diritto allo studio e all’istruzione”;
4. Legge n. 27 del 3 febbraio 2006, di conversione, con modificazioni, del D.L. n. 250 del 5
dicembre 2005, e, in particolare, l’art. 12 bis, comma 2;
5. D. M. 29 novembre 2007, n. 267, “Disciplina delle modalità procedimentali per il
riconoscimento della parità scolastica e per il mantenimento, ai sensi dell’art. 1 bis, comma
2, del D.L. 5 dicembre 2005, n. 250, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 27 del 3
febbraio 2006;
6. D. M. 10 ottobre 2008, n. 83, “Linee guida per l’attuazione del D.M. contenente la disciplina
delle modalità procedimentali per il riconoscimento della parità scolastica e per il suo
mantenimento”.
La Scuola Nazionale Centro di Istruzione Professionale e Culturale in Potenza – Via dell’Edilizia
s.n.c. – Legale Rappresentante sig. Scaringi Angelo - ha presentato domanda di riconoscimento
della parità scolastica per l’Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato “Giuseppe Moscati”
Indirizzo Mmassofisioterapista in data 28.03.2012.
Il riconoscimento della parità scolastica da parte del MIUR - Direzione Regionale della Basilicata è avvenuto con Decreto Prot. N. 4586 del 19/06/2012.
La scuola vuole adeguarsi alle esigenze dei tempi, rispondendo soprattutto all’’evoluzione del
mercato occupazionale. L’offerta formativa risponde ad una costante richiesta del mondo del
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lavoro. Dall’anno scolastico 2012/2013, adeguandosi alla nuova riforma scolastica, l’Istituto offre la
possibilità di conseguire il Diploma di Qualifica abilitante alla professione del Massofisioterapista,
che consente a domanda, l’inserimento nell’Albo Nazionale dei Massofisioterapisti.
Il Massofisioterapista è in possesso di una solida cultura di base e di una preparazione professionale
che gli consentono sicure competenze operative atte alla prevenzione, alla cura e riabilitazione.
La professione sanitaria ausiliaria di Massofisiotepista è praticata attraverso il massaggio
terapeutico, igienico, connettivale, estetico applicato allo sport, con modalità differenti a seconda
della patologia e dell’età dei pazienti. Il massofisioterapista, pertanto, è in grado di svolgere le
terapie di massaggio e di fisioterapia in ausilio all’opera dei medici.
1.6 Risorse umane.
n.1 Dirigente Scolastico
n.1 Collaboratore del Dirigete Scolastico
n.1 Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi
n.8 Docenti
n.3 Personale Amministrativo e Tecnico
1.7
Organizzazione delle risorse professionali.
1. Collegio dei Docenti: ha la competenza esclusiva della gestione tecnica della scuola e così
tutto ciò che riguarda la didattica, anche negli aspetti organizzativi e di ricerca;
2. Consiglio di Istituto: è l’organo politico della scuola e, dunque, fornisce gli indirizzi
generali per le attività della scuola e le scelte generali di gestione e di amministrazione; è
altresì responsabile dell’adozione di tutti i documenti che regolano la vita della scuola, nei
suoi diversi aspetti;
3. Dirigente Scolastico: è l’organo di gestione. Vigila sulla legittimità degli atti che tutta la
scuola elabora come pubblica amministrazione e ha poteri di coordinamento e di indirizzo
finalizzati alla unitarietà di gestione e alla qualità dell’offerta formativa, garantendo la
libertà di insegnamento, le scelte educative delle famiglie, il diritto all’apprendimento degli
studenti;
4. Consigli di Classe: hanno il compito di regolamentare il rapporto con le famiglie e la buona
convivenza del gruppo-classe;
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5. Coordinatori di classe: vengono nominati dal Dirigente all’inizio dell’anno scolastico tra i
docenti della classe. Svolgono la funzione di verbalizzatori nelle riunioni del Consiglio di
Classe e le presiedono su delega del Dirigente Scolastico; mantengono continui contatti con
i colleghi; coordinano e controllano la distribuzione dei carichi di lavoro assegnati agli
alunni per garantire il necessario equilibrio nei loro impegni scolastici; verificano con
frequenza settimanale le assenze, i ritardi e le uscite anticipate degli alunni in collaborazione
con la segreteria; svolgono funzioni di collegamento con i genitori e gli allievi e ne
raccolgono le osservazioni e le proposte per presentarle al consiglio di classe;
predispongono comunicazioni periodiche alle famiglie al fine di fornire complete e
tempestive informazioni sul rendimento didattico, sulle assenze, i ritardi e la disciplina;
assumono l'iniziativa, ove ne ravvisi la necessità, di contatti anche telefonici con la famiglia,
redigendone un promemoria sul registro del coordinatore; si fa promotore, in presenza di
problemi urgenti, per la convocazione di riunioni straordinarie del consiglio; coordina lo
svolgimento del progetto accoglienza nelle classi prime; presiede l'assemblea dei genitori
convocata per l'elezione dei rappresentanti dei genitori nel consiglio di classe e illustra la
normativa relativa allo svolgimento delle elezioni e al funzionamento degli organi collegiali.
1.8 Le strutture dell’Istituto.
La scuola è dotata dei seguenti spazi funzionali:
-
Presidenza
-
Direzione
-
Biblioteca e Sala Professori
-
Aula Magna
-
Laboratorio Massofisioterapia
-
Laboratorio Estetica
-
Laboratorio informatico
-
Aule
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L’istituto ha inoltre stipulato una convenzione con il Centro Check Up Motorio A.S.D di Riccardo
De Mare sito in Via del Seminario Maggiore a Potenza, per la pratica delle attività ginniche.
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1.9 I laboratori.
La scuola è dotata di laboratorio multimediale, nonché delle attrezzature adeguate per le
esercitazioni pratiche.
L’istituto “Moscati” offre agli alunni un laboratorio munito dei più moderni sistemi computerizzati.
Il laboratorio multimediale è dotato di 14 computer e due stampanti in nero, una lavagna
multimediale. È utilizzato dai docenti delle varie discipline per le attività didattiche e di ricerca su
Internet, è possibile trascrivervi i testi. Gli alunni lo utilizzano per le verifiche scritte e le diverse
esercitazioni pratiche; rappresenta il luogo della massima interdisciplinarietà. Nel corso dell’anno la
scuola si doterà dotata di un laboratorio Massofisioterapico.
L'Educazione fisica viene svolta presso una palestra attrezzata convenzionata.
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REGOLAMENTO DEL LABORATORIO DI INFORMATICA
Art.1 La cura e il buon funzionamento dei laboratori sono affidate al senso di responsabilità degli
utenti.
Art.2
E’ possibile accedere al laboratorio esclusivamente per esercitazioni pratiche alla solo
presenza dei docenti o di altro personale in possesso del permesso del Responsabile di Istituto.
Art.3 L’uso delle risorse è consentito esclusivamente per lo svolgimento dell’attività didattica, per
la preparazione delle esercitazioni e per l’auto-aggiornamento.
Art.4 Ogni utente è responsabile delle risorse usate.
Art.5 Gli studenti possono entrare in laboratorio solo in presenza dell'insegnante. In caso di
necessità devono chiedere l'autorizzazione all'utilizzo dei laboratori con anticipo al responsabile. Va
comunque garantita la presenza di un docente nel corso delle attività. Il docente deve firmare il
registro di laboratorio ogni qualvolta utilizzi il laboratorio stesso. I docenti che necessitano di
utilizzare i laboratori singolarmente possono farlo, firmando comunque il registro di laboratorio.
Art.6 I file vanno salvati sul disco di rete all'interno della cartella intestata all'utente, solo in caso
l’utente sia sprovvisto di un proprio supporto rimovibile ed in via del tutto provvisoria, i file non
registrati come sopra esplicitato verranno rimossi.
E' consentito utilizzare solo dischi forniti
dall'istituto: l'utilizzo di propri CD o chiavi USB è possibile, purché si tratti di file di archivio,
previo controllo ed autorizzazione del docente presente in laboratorio. Gli studenti non possono
cambiare le configurazioni di Windows e di altri programmi, o selezionare applicazioni non
visualizzate da icona, se non per esigenze didattiche ed in presenza del docente.
Art.7 Ogni docente è responsabile dell'utilizzo delle macchine e dei programmi durante le proprie
ore di lezione. Eventuali malfunzionamenti registrati all'inizio delle lezioni vanno immediatamente
segnalati al responsabile di Istituto.
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Art.8 I computer vanno accesi alla prima ora di lezione e spenti all'ultima ora di lezione che si tiene
nel laboratorio. Al termine del lavoro ogni utente deve disconnettere il PC. Il docente dell'ultima ora
è responsabile dello spegnimento delle macchine.
Art.9
Ogni docente può accedere ad internet con la classe, solo ed esclusivamente per uso
strettamente didattico. L’insegnante è responsabile della conduzione della navigazione di tutti gli
alunni. E’ assolutamente proibito collegarsi a siti non coerenti con le finalità dell’istituzione
scolastica. Si fa divieto, altresì, di scaricare nei PC e nel server programmi di gioco, foto, musica e
qualsiasi altro materiale, non pertinente con l’attività didattica. Il materiale prodotto dagli alunni
non dovrà essere protetto da password.
Art.10 Il presente regolamento si applica a tutti coloro che a qualsiasi titolo sono autorizzati
all'utilizzo dei laboratori.
Art.11 Gli utenti dovranno comunque attenersi alle ulteriori e specifiche disposizioni che potranno
essere impartite nel corso dell'anno scolastico.
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Capitolo 2. Patto di corresponsabilità educativa
Visto il D.M. n. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 "Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e
legalità"
Visti i D.P.R. n.249 del 24/6/1998 e D.P.R. n.235 del 21/11/2007 "Regolamento recante lo Statuto
delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria"
Visto il D.M. n.16 del 5 febbraio 2007 "Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per
la prevenzione del bullismo"
Visto il D.M. n.30 del 15 marzo 2007 ''Linee dì indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di
telefoni cellulari e dì altri dispositivi elettronici durante l'attività didattica, irrorazione di sanzioni
disciplinari, dovere di vigilanza e di co-responsabilità dei genitori e dei docenti"
Vista la C. M. n.° 3602/ PO del 31/07/08
si stipula con gli alunni il seguente patto educativo di corresponsabilità:
OFFERTA
FORMATIVA
LA SCUOLA
SI IMPEGNA A
LO STUDENTE
SI IMPEGNA A
garantire un piano formativo basato su
condividere con gli insegnanti e la famiglia
progetti
la lettura del piano formativo, discutendo
ed
iniziative
volte
a
promuovere il benessere e il successo
con
loro
ogni
dello studente, la sua valorizzazione
responsabilità.
singolo
aspetto
di
come persona, la sua realizzazione
RELAZIONALITA’
umana e culturale.
Creare un clima sereno in cui stimolare
Mantenere
costantemente
il dialogo e la discussione, favorendo la
comportamento
positivo
conoscenza ed il rapporto reciproco tra
rispettando l’ambiente scolastico inteso
studenti, l’integrazione, l’accoglienza,
come
il rispetto di sé e dell’altro.
situazioni.
insieme
di
e
persone,
un
corretto,
oggetti
e
Promuovere il talento e l’eccellenza,
comportamenti
ispirati
alla
partecipazione solidale, alla gratuità, al
senso di cittadinanza.
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Ascoltare e coinvolgere gli studenti e le
famiglie,
PARTECIPAZIONE
richiamandoli
Frequentare regolarmente i corsi e assolvere
ad assiduamente agli impegni di studio.
un’assunzione di responsabilità rispetto
Favorire in modo positivo lo svolgimento
a quanto espresso nel patto formativo.
dell’attività
didattica
garantendo
e
costantemente
formativa,
la
propria
attenzione e partecipazione alla vita della
Comunicare
con
le
classe.
Riferire(se minorenne)
in famiglia le
famiglie, informandole sull’andamento
comunicazioni provenienti dalla scuola e
didattico-disciplinare degli studenti..
dagli insegnanti.
Fare
INTERVENTI
EDUCATIVI
costantemente
rispettare
le
norme
di
Favorire il rapporto e il rispetto tra i
comportamento, i regolamenti e i
compagni
divieti, in particolare relativamente
integrazione e solidarietà
all’utilizzo
di
telefonini
e
sviluppando
situazioni
di
altri
dispositivi elettronici e relativamente al
divieto di fumo.
Prendere
adeguati
provvedimenti
disciplinari in caso di infrazioni
2.1 Regolamento d’Istituto.
1. La scuola è luogo di educazione, di cultura, di formazione tecnica. Ogni attività che vi si
svolge deve essere indirizzata al conseguimento di queste finalità.
2. La frequenza delle lezioni è obbligatoria per tutti gli allievi.
3. Le offerte formative aggiuntive, che vengono presentate nel corso dell’anno scolastico, sono
liberamente accessibili a tutti gli allievi, compatibilmente con le disponibilità delle
attrezzature in Istituto, e in armonia con i prerequisiti richiesti.
4. La classe deve sistemarsi nell’aula indicata dall’orario delle lezioni e non deve cambiarla se
non è stata data espressa autorizzazione. Gli alunni sono tenuti ad attendere nell’aula il
cambio d’insegnante.
5. La classe esce dall’aula o dal laboratorio dopo il termine della lezione, segnalato dal suono
del campanello: il cambio dell’aula deve essere effettuato con sollecitudine.
6. Nella prima e nell’ultima ora di lezione, gli alunni non possono uscire delle aule. Nelle ore
successive alla prima, l’assenza dall’aula non dovrà superare la durata di 5 minuti. Può
uscire 1 alunno per volta.
7. Ciascun alunno è tenuto a custodire le proprie cose (denaro, oggetti personali, attrezzi di
18
lavoro, ecc.). L’Istituto non si assume responsabilità per furti o danneggiamenti subiti dagli
allievi.
8. Contribuire alla buona conservazione dei locali della scuola, delle suppellettili, del materiale
didattico e delle attrezzature è un dovere civico di tutti. Gli allievi e il personale devono
segnalare tempestivamente ogni danno riscontrato. I danni provocati volontariamente ai beni
dell’Istituto, oltre a determinare l’obbligo del loro risarcimento, possono comportare
provvedimenti disciplinari ed eventualmente penali nei confronti degli autori.
9. Secondo quanto disposto dall’art. 4, comma 5, (DPR 24/06/98 n°249) dello “Statuto delle
studentesse e degli studenti della scuola secondaria” gli allievi possono convertire le
sanzioni disciplinari loro inflitte in azioni a favore della comunità scolastica.
10. E’ vietato ai docenti e agli alunni l’uso del cellulare in aula durante le lezioni C.M.
n°362/98.
11. E’ vietato agli alunni e a tutto il personale fumare in qualsiasi locale della scuola. Il
collaboratore responsabile del settore è tenuto a segnalare alla Dirigenza eventuali
infrazioni.
12. L’uscita anticipata dalla scuola è autorizzata dal capo d’Istituto o da chi ne fa le veci.
Orari dell’Istituto
13. L’orario osservato dall’Istituto è dalle ore 13,30 alle ore 18,30 - 19,30.
La segreteria amministrativa riceve i docenti: martedì ore 09,00 - 13,00; giovedì ore 14,00 18,00.
14. La Presidenza riceve il pubblico lunedì e mercoledì dalle 12,00 alle 15,00.
Assenze
15. Ogni alunni deve possedere il libretto personale delle giustificazioni.
16. L’ingresso in Istituto è consentito dalle 9,00.
17. Al termine delle lezioni non è consentito sostare in Istituto se non in presenza di un
insegnante.
18. L’alunno è tenuto a presentarsi in perfetto orario alle lezioni.
19. L’assenza dalle lezioni deve sempre essere giustificata, il giorno della ripresa delle lezioni,
all’insegnante della prima ora.
20. L’alunno deve giustificare le assenze.
19
21. L’assenza per malattia di oltre cinque giorni deve essere giustificata, sia con il libretto che
con un certificato medico dal quale risulti che l’alunno può riprendere le lezioni. Si precisa
che nel certificato medico è necessaria la specifica dei giorni di malattia.
Ritardi
L’inizio delle lezioni è previsto alle ore 13,30. Gli alunni saranno ammessi in classe dal docente
della prima ora fino alle ore 13.45. Dopo le13,45 gli alunni saranno ammessi solo se autorizzati dal
Dirigente Scolastico o dal suo Collaboratore.
Uscite anticipate: Agli alunni è concessa l’uscita anticipata solo per seri e documentati motivi.
Assemblee di Classe o d’Istituto
E’ concessa non più di un’assemblea al mese.
▪ La richiesta di assemblea di classe, con l’ordine del giorno, va presentata, 5 giorni prima.
▪ Il verbale dell’assemblea deve essere presentato al Dirigente Scolastico entro cinque giorni.
▪ La mancata presentazione del verbale impedisce lo svolgimento di una successiva assemblea.
▪ Le assemblee devono svolgersi nelle ore pomeridiane con esclusione della prima ora di lezione.
▪ Non è possibile recuperare nei mesi successivi un’ assemblea di classe non svolta, né anticiparne
al mese precedente lo svolgimento.
▪ L’assemblea dei rappresentanti di tutta o di parte della classe può essere concessa dal Dirigente
Scolastico, su richiesta motivata e firmata da almeno un terzo degli alunni.
Rapporti scuola - famiglia
▪ Ogni insegnante indica un’ora settimanale per i colloqui individuali con gli alunni e le famiglie.
▪ Nel corso dell’anno scolastico sono previsti almeno 2 incontri generali Scuola- Alunni - Famiglia.
2.2 Regolamento attuativo dello statuto degli studenti
Art.1 Premessa
Compito preminente della scuola è educare e formare, non punire. A questo principio deve essere
improntata qualsiasi azione disciplinare: ogni Consiglio di Classe potrà, in autonomia, deliberare di
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non applicare al singolo caso le norme generali, inquadrando tale comportamento "anomalo" in una
strategia di recupero o inserimento più generale.
La successione delle sanzioni non è, né deve essere, automatica: mancanze lievi possono rimanere
oggetto di sanzioni leggere anche se reiterate; mancanze più gravi sono oggetto di sanzioni o
procedimenti rieducativi commisurati. La sanzione deve essere irrogata in modo tempestivo per
assicurarne la comprensione e quindi l'efficacia.
Le sanzioni possono essere inflitte anche per mancanze commesse fuori della scuola ma che siano
espressamente collegate a fatti od eventi scolastici e risultino di tale gravità da avere una forte
ripercussione nell'ambiente scolastico. La convocazione dei genitori non deve configurarsi come
sanzione disciplinare, ma come mezzo di informazione e di accordo per una concertata strategia di
recupero: tale atto dovrà essere compiuto a livello preventivo, quando possibile, dal singolo
docente o dal Consiglio dì Classe.
Art.2 Natura e classificazione delle sanzioni o degli interventi educativi correttivi
S1. Richiamo verbale,
S2. Consegna da svolgere in classe,
S3. Consegna da svolgere a casa.
S4. Invito alla riflessione individuale per alcuni minuti fuori dell'aula, sotto stretta sorveglianza del
docente.
S5. Invito alla riflessione guidata sotto l'assistenza di un docente.
S6. Ammonizione scritta sul diario dello studente.
S7. Ammonizione scritta sul registro di classe e riportata sul diario,
S8. Sospensione dalle lezioni con obbligo di frequenza fino a tre giorni.
S9. Sospensione dalle lezioni fino a quindici giorni.
S10. Sospensione dalle lezioni oltre i quindici giorni.
Solo in casi eccezionali e per rispondere ad una precisa strategia educativo didattica si può ricorrere
a compiti di punizione per tutto un gruppo.
Art.3 Corrispondenza mancanze sanzioni
Ritardi ripetuti da Sl a S7
Ripetute assenze saltuarie da S1 a S7
Assenze periodiche da S1 a S7
Assenze o ritardi non giustificati da S1 a S 7
21
Mancanza del materiale occorrente da S1 a S7
Non rispetto delle consegne a casa da S1 o S6
Non rispetto delle consegne a scuola da S1 a S8
Disturbo delle attività didattiche da S1 a S8
Linguaggio irriguardoso e offensivo verso gli altri da S1 a S9
Violenze fisiche e/o psicologiche verso gli altri da S6 a S9
Reati e compromissione dell'incolumità delle persone S10.
Quando la mancanza si riferisce agli oggetti o alla pulizia dell'ambiente lo studente dovrà rimediare
riparando o ripagando il danno e provvedendo alla pulizia durante l’orario extrascolastico.
Art.4 Soggetti competenti ad infliggere la sanzione
II singolo docente può irrogare le sanzioni da S1 a S7.
Il Dirigente Scolastico può irrogare le sanzioni da S1 a S8,
II Consiglio di Classe può irrogare le sanzioni da S1 a S9: viene convocato dal Dirigente Scolastico
in base al tipo di mancanza o su richiesta della maggioranza dei componenti il Consiglio di Classe
(esclusi i rappresentanti dei genitori). Il Consiglio d’Istituto può irrogare la sanzione S10 e viene
convocato su richiesta del Consiglio di Classe.
Art.5 Modalità di irrogazione delle sanzioni
Prima di irrogare una sanzione disciplinare occorre che lo studente possa esporre le proprie ragioni:
▪ verbalmente per le sanzioni da S1 a S8;
▪ verbalmente o per iscritto per S9 o S10.
Se lo studente, pur correttamente avvisato, non parteciperanno alla riunione, il Consiglio di Classe
procederà basandosi sugli atti e sulle testimonianze in proprio possesso.
Gli organi collegiali sanzionano senza la presenza dello studente.
La sospensione può prevedere, invece dell'allontanamento da tutte le attività scolastiche:
▪ l'obbligo di frequenza per tutte le attività scolastiche;
▪ l'obbligo di frequenza per tutte le attività scolastiche ad eccezione di alcune;
▪ l'obbligo di frequenza solo per alcune attività scolastiche;
▪ la non partecipazione ad attività didattiche che si svolgono fuori dalla scuola come visite, viaggi e
simili.
Su proposta del Consiglio di Classe può essere offerta allo studente la possibilità di convertire la sospensione con attività in favore della comunità scolastica.
22
Art.6 Organo di garanzia e impugnazioni
L'Organo di Garanzia interno all'Istituto, previsto dallo Statuto delle studentesse (art. 5, commi 2 e
3) e degli studenti, decide, su richiesta di chiunque vi abbia interesse, nei conflitti che sorgano
all'interno della scuola in merito all'applicazione del regolamento dello Statuto delle Studentesse e
degli studenti, è istituito e disciplinato dal presente regolamento.
1.
L'Organo di Garanzia è composto di norma da un docente designato dal Consiglio d’Istituto
e da uno studente eletto dall'assemblea degli studenti ed è presieduto dal Dirigente Scolastico;
2.
L'Organo di Garanzia dura in carica 3 anni e, in caso di decadenza di un membro, si procede
alla sostituzione di quest’ultimo;
3.
Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso scritto, entro 3 gg. dalla comunicazione
della loro irrogazione, da parte di chiunque vi abbia interesse, all'Organo di Garanzia interno che
decide in via definitiva;
4.
Il Presidente dell'Organo di Garanzia, preso atto dell'istanza inoltrata, dovrà convocare
mediante lettera i componenti l'Organo non oltre 4 giorni dalla presentazione del ricorso medesimo;
5.
L'Organo di Garanzia decide anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola in
merito all'applicazione del presente regolamento e dello Statuto delle Studentesse e degli studenti;
6.
La convocazione dell'Organo di Garanzia spetta al Presidente, che provvede a designare, di
volta in volta, il segretario verbalizzante;
7.
Per la validità della seduta è richiesta la presenza di due componenti. Il membro, impedito
ad intervenire, deve far pervenire al Presidente dell'Organo di Garanzia, possibilmente per iscritto,
prima della seduta la motivazione giustificativa dell'assenza;
8.
Ciascun membro dell'Organo di Garanzia ha diritto di parola e di voto; l'espressione del
voto è palese. Non è prevista l'astensione. In caso di parità prevale il voto del Presidente;
9.
Il Presidente, in preparazione dei lavori della seduta, deve accuratamente assumere tutti gli
elementi utili allo svolgimento dell'attività dell'Organo, finalizzata alla puntuale considerazione
dell'oggetto all'ordine del giorno;
10.
L'esito del ricorso va comunicato per iscritto all'interessato;
11.
In materia di violazioni dello Statuto, contenute nel regolamento d’Istituto, è ammissibile un
reclamo al Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale che decide, in via definitiva, dopo aver
acquisito il parere vincolante di un organo regionale di garanzia.
23
2.3 Assetto organizzativo e quadro orario.
Il Diploma di qualifica di Massofisioterapista si consegue al termine di un corso triennale di
formazione specifica (Legge n°403 del 19 maggio 1971) equipollente al D.U. di Fisioterapista
(D.M. del 27 luglio 2000 G.U. n°190 del 6/8/2000) . Il titolo di studio abilita all’esercizio della
professione sanitaria in strutture pubbliche e private, nonché allo svolgimento della libera attività.
Il piano di studio fornisce allo studente competenze culturali, professionali e tecnologiche.
Esercitazioni Simulate in sede ed eventuali stages presso strutture sanitarie garantiscono una
qualificata professionalità, che assicura un inserimento lavorativo.
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ISTITUTO PROFESSIONALE PER L’INDUSTRIA E
L’ARTIGIANATO PARITARIO
“GIUSEPPE MOSCATI”
Indirizzo Massofisioterapia
PIANO DEGLI STUDI
Diploma di qualifica DI MASSOFISIOTERAPISTA - secondo il vecchio ordinamento e
fino al completamento del ciclo di studi.
Il Diploma di qualifica di Massofisioterapista si consegue al termine di un
corso triennale di formazione specifica (Legge n°403 del 19 maggio 1971)
equipollente al D.U. di Fisioterapista (D.M. del 27 luglio 2000 G.U. n°190 del
6/8/2000) . Il titolo di studio abilita all’esercizio della professione
sanitaria in strutture pubbliche e private, nonché allo svolgimento della libera
attività. Il piano di studio fornisce allo studente competenze culturali,
professionali e tecnologiche. Inoltre le Esercitazioni simulate in sede e gli
stages presso strutture sanitarie pubbliche e private garantiscono una
qualificata professionalità.
MATERIE D’INSEGNAMENTO
I anno
II anno
III anno
ITALIANO
2
2
2
STORIA
2
2
2
INGLESE
2
2
2
MATEMATICA
2
2
2
EDUC. FISICA
2
2
2
SCIENZE della terra e
BIOLOGIA
3
3
3
DIRITTO LEGISLAZIONE
PROFESSIONALE
2
2
2
TRATTAMENTO TESTI E 2
INFORMATICA
2
2
ESERCITAZIONE
PRATICA DI
MASSOFISIOTERAPIA
8 + 1 (Etica) 8
8
IGIENE
2
2
2
ANATOMIA GABINETTO
ANATOMICO
4
4
4
(N. B.: Nel II e nel III anno
il Piano degli studi potrà
essere adeguato con
Delibera del Collegio dei
docenti).
RELIGIONE
1
1
1
ALTERNATIVA ETICA
-------------------------------------------------------------------------------------32
32
32
25
Capitolo 3. Accoglienza e diversità
La scuola promuove l’accoglienza degli alunni delle classi iniziali favorendone l’integrazione e
accertandone le potenzialità cognitive attraverso opportune strategie di apprendimento individuale.
Adotta il regolamento sul nuovo obbligo di istruzione 22 agosto 2007 (G.U. n.202 del 31 agosto
2007) che contiene le indicazioni nazionali sulle competenze e i saperi che tutti i giovani devono
possedere a sedici anni, indipendentemente dalla scuola che frequentano.
Alunni portatori di handicap: Particolarmente curati sono l’inserimento e l’integrazione degli
studenti in situazione di handicap; sono attivate iniziative volte all’integrazione di alunni
diversamente abili, al fine di favorire il processo di autonomia personale, con il coinvolgimento di
tutte le componenti scolastiche nonché di contesti extrascolastici, e di sviluppare modalità di
interazione tra alunni e ambiente scolastico , aumentando i momenti attivi e collaborativi di tutti i
soggetti coinvolti.
Studenti stranieri: La scuola favorisce la loro integrazione cercando di comprendere eventuali
problematiche legate alla diversità territoriale e culturale e offrendo agli stessi studenti maggiori
attenzioni nel rispetto della cultura di provenienza.
3.1 L’Orientamento.
Il bacino di utenza è molto vasto e con l’attività di orientamento vengono contattate le scuole
medie inferiori del territorio circoscrizionale e limitrofo. In particolare l’orientamento ha lo scopo
di favorire la consapevolezza di sé, delle proprie scelte e delle proprie aspettative e tende a
prevenire il disagio dovuto ad una scelta sbagliata del corso di studi.
Esso prevede una serie di incontri, con genitori ed alunni, finalizzati alla presentazione del presente
Piano dell’Offerta Formativa, sia presso le scuole medie, sia presso lo stesso Istituto per una visita
in loco
delle strutture della scuola, nonché la partecipazione alle attività di orientamento
organizzate dal distretto scolastico. La scuola promuove l’accoglienza degli alunni delle classi
iniziali: il piano di accoglienza ha lo scopo di informare gli alunni delle classi prime riguardo
all’ambiente scolastico, al personale operante nella scuola, alle opportunità formative offerte, alle
regole dell’Istituto, al piano di sicurezza, nel rispetto della 626, adottato da esso. Le attività di
26
accoglienza si svolgono nei primi giorni di scuola e coinvolgono i docenti, il Dirigente scolastico e
i suoi collaboratori, il personale Ata, i genitori.
La scuola è l'ambiente di apprendimento in cui promuovere la formazione di ogni studente, la sua
interazione sociale, la sua crescita civile. L'interiorizzazione delle regole può avvenire solo con una
fattiva collaborazione con la famiglia; pertanto la scuola persegue l'obiettivo di costruire un'alleanza
educativa con i genitori, mediante relazioni costanti nel rispetto dei reciproci ruoli.
3.2 Ulteriori attività di promozione.
Ad integrazione dei percorsi curricolari la scuola programma e organizza una serie di attività mirate
allo sviluppo complessivo della persona umana nei suoi aspetti culturali, professionali, etici. Esse
hanno lo scopo di suscitare e potenziare la motivazione allo studio, di incidere sulle aree di
difficoltà di apprendimento, di sviluppare la socializzazione, di favorire la conoscenza di tematiche
di attualità, di valorizzare il pluralismo culturale.
27
Capitolo 4. Programmazione didattica
Nelle attività ordinarie della scuola, le lezioni teoriche si alternano spesso ad esperienze di
laboratorio: multimediale e fisioterapico.
4.1 Valutazione formativa.
La frequenza dei momenti valutativi è stabilita in quadrimestri. Le modalità possono riguardare
strategie valutative individuali e/o di gruppo. Sono da utilizzare quali strumenti di valutazione: test,
questionari, elaborati, protocolli d’osservazione, dibattiti e discussione.
I docenti, al fine di una valutazione globale, terranno conto dei seguenti elementi:
▪ frequenza
▪ comportamento;
▪ partecipazione ed impegno;
▪ metodo di lavoro;
▪ conoscenza dei contenuti;
▪ assimilazione;
▪ acquisizione linguaggi specifici.
4.2 Valutazione educativa.
CONOSCENZE
•
•
•
•
Complete
Approfondite
Ben assimilate
Interdisciplinari
•
•
•
Complete
Approfondite
Ben assimilate
COMPETENZE:
comprensioneapplicazione
E’ in grado di interpretare
l’ambito contenutistico
con originalità e
personalismo utilizzando
le procedure per l’analisi
globale della tematica
studiata.
Applica regole, procedure
e tecniche in situazioni
nuove dimostrando
autonomia e intuito
CAPACITA’:
analisi, sintesi,
esposizione,terminologia
E’ in grado di esporre la
tematica con chiarezza e
grande proprietà di
linguaggio. Vaglia i
contenuti con acutezza
interpretativa e profondo
senso critico.
E’ del tutto autonomo
nell’analisi e
nell’esposizione
sintetica dei contenuti.
VOTO
9-10
8
28
•
•
Complete
Approfondite
•
•
Complete
non approfondite
•
Superficiali
•
•
Frammentarie e parziali
Inesistenti
Applica regole, procedure Sa analizzare
e tecniche in maniera
autonomamente ma la
autonoma
sintesi non è sempre
efficace. L’esposizione è
sciolta, la terminologia
adeguata
Applica regole, procedure Se guidato, analizza e
e tecniche solo se guidato sintetizza, l’esposizione
semplice è corretta.
Applica regole, procedure Analizza e sintetizza in
e tecniche in modo
modo impreciso e
occasionale e parziale
parziale. L’esposizione è
frammentaria.
Non sempre riesce ad
Fatica a esporre, non
applicare le regole
riesce a sintetizzare il
contenuto né a
rielaborare il testo
Non è in grado di
Non sa analizzare né
applicare alcuna regola né sintetizzare alcuna
procedura.
conoscenza.
L’esposizione è
estremamente carente
7
6
5
4
1-3
La valutazione della qualità del POF sarà effettuata dal Collegio dei Docenti per quanto riguarda
l’aspetto didattico e gli esiti formativi, e dal Consiglio d’Istituto per la funzionalità gestionale e
organizzativa.
4.3 Recupero e ammissione.
Nel corso dell’anno scolastico la scuola organizza attività finalizzate al recupero di eventuali
carenze disciplinari destinate agli alunni che riportino insufficienze in alcune materie.
Tali attività vengono deliberate dai rispettivi organi collegiali di competenza e si articolano in corsi
di recupero pomeridiani, recupero in itinere.
I corsi di recupero attivati nel II quadrimestre saranno finalizzati al recupero delle insufficienze
dell’anno in corso, emerse agli scrutini del I quadrimestre. Alla fine dei corsi, gli alunni sosterranno
una verifica scritta atta ad accertare il superamento delle carenze formative.
Il Consiglio di classe, in fase di scrutinio finale, prima dell'approvazione dei voti, sulla base di
parametri valutativi stabiliti preventivamente, procede ad una valutazione che tenga inoltre conto:
a) della possibilità dell'alunno di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle
discipline interessate, nei tempi e con le modalità stabilite dal consiglio di classe, per accertare il
superamento delle eventuali carenze formative riscontrate;
29
b) della possibilità per l’allievo di seguire proficuamente il programma di studi nell'anno scolastico
successivo, valutando anche l’attitudine ad organizzare il proprio studio in maniera autonoma ma
coerente con le linee di programmazione indicate dai docenti.
Sarà ammesso alla classe successiva lo studente per i quale il Consiglio di classe abbia espresso una
valutazione complessivamente positiva.
Non sarà ammesso alla classe successiva l’allievo che nello scrutinio finale riporterà due
insufficienze gravissime (voti da 1 a 3) e una grave o quattro insufficienze gravi (voto 4).
Il Consiglio di classe delibera, invece, la “sospensione del giudizio” per gli alunni che, in una o più
discipline, presentino una valutazione insufficiente agli scrutini di fine anno scolastico, ma che
siano ritenuti idonei a raggiungere gli obiettivi minimi stabiliti entro la fine dell’anno scolastico
tramite studio personale o attività di recupero, attenendosi comunque alla normativa vigente ( O.M. n.
92 del 5.11.2007)
per gli interventi successivi allo scrutinio finale e cioè:
1. In caso di sospensione del giudizio finale, all’albo dell’istituto viene riportata solo la indicazione
della “sospensione del giudizio”.
2. La scuola, subito dopo le operazioni di scrutinio finale, comunica alle famiglie, per iscritto, le
decisioni assunte dal consiglio di classe, indicando le specifiche carenze rilevate per ciascuno
studente dai docenti delle singole discipline e i voti proposti in sede di scrutinio nella disciplina o
nelle discipline nelle quali lo studente non abbia raggiunto la sufficienza. Contestualmente vengono
comunicati gli interventi didattici finalizzati al recupero dei debiti formativi, le modalità e i tempi
delle relative verifiche che la scuola è tenuta a portare a termine entro la fine dell’anno scolastico.
3. Ove i genitori o coloro che ne esercitano la relativa potestà non ritengano di avvalersi delle
iniziative di recupero organizzate dalla scuola, debbono comunicarlo alla scuola stessa, fermo
restando l’obbligo per lo studente di sottoporsi alle verifiche di cui al comma precedente.
Le operazioni di verifica sono organizzate dal consiglio di classe secondo il calendario stabilito dal
collegio dei docenti e condotte dai docenti delle discipline interessate, con l’assistenza di altri
docenti del medesimo consiglio di classe.
4. Il consiglio di classe, alla luce delle verifiche effettuate secondo i criteri di cui ai precedenti
commi, delibera la integrazione dello scrutinio finale, espresso sulla base di una valutazione
complessiva dello studente, che, in caso di esito positivo, comporta l’ammissione dello stesso alla
frequenza della classe successiva.
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In caso di esito negativo del giudizio finale, sulla base di una valutazione complessiva dello
studente, il relativo risultato viene pubblicato all’albo dell’istituto con la sola indicazione “non
ammesso”.
4.4 Alternanza Scuola-Lavoro.
L’alternanza scuola-lavoro, prevista dalla riforma, riconosce agli studenti che hanno compiuto 15
anni la possibilità di svolgere il periodo formativo attraverso l’alternanza di periodi di studio e
lavoro, sotto la responsabilità dell’istituzione scolastica, sulla base di apposite convenzioni con le
imprese, o con le rispettive associazioni di rappresentanza, o con le camere di commercio, industria,
artigianato e agricoltura, o con gli enti pubblici e privati, disponibili ad accogliere gli studenti per
periodi di apprendimento in situazione lavorativa, che non costituiscono rapporto individuale di
lavoro.
Il Decreto legislativo n. 77 del 15.04.2005 precisa le modalità di svolgimento dell’alternanza e
stabilisce le finalità che essa persegue, tra le quali:
▪ attuare modalità di apprendimento flessibili e equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo,
rispetto agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, che colleghino sistematicamente la formazione in
aula con l’esperienza pratica;
▪ arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l’acquisizione di
competenze spendibili anche nel mercato del lavoro;
▪ favorire l’orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli stili
di apprendimento individuali;
▪ realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del
lavoro e la società civile;
▪ correlare l’offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio.
Si tratta pertanto di un’ottima opportunità per gli studenti che valorizza la componente formativa
dell’esperienza pratica, integrando lo studio prevalentemente teorico con esperienze di
apprendimento in contesti operativi reali.
31
Capitolo 5. Ampliamento dell’offerta formativa
5.1 Personale docente.
I signori insegnanti devono:
▪ Trovarsi alle ore 13,30 in aula per accogliere i propri alunni.
▪ Apporre la firma sul registro di classe, custodire il proprio registro come documento ufficiale e
tenerlo costantemente aggiornato.
▪ Alla prima ora fare l’appello degli alunni, segnare gli assenti e i ritardatari, controllare le
giustificazioni e riportare le eventuali mancate giustifiche.
▪ Controllare la presenza in classe degli alunni nelle ore successive.
▪ Non lasciare uscire dall’aula più di un solo alunno per volta.
▪ Comunicare tempestivamente al Preside ogni proprio eventuale ritardo o assenza.
5.2 Il Collaboratore scolastico.
▪ Deve tenere costantemente puliti le aule, i banchi, le cattedre, i pavimenti, i vetri delle porte e
delle finestre.
▪ E’ tenuto al trasporto delle suppellettili e degli oggetti all’interno dell’Istituto tutte le volte in cui
se ne presenti la necessità.
▪ Sottopone alle classi e/o ai docenti con tempestività gli avvisi e le circolari consegnategli.
▪ Deve contribuire alla vigilanza e verificare che non vengano compiuti atti tali da causare danni
alle persone o alle cose; deve inoltre vigilare sugli alunni in casi particolari o durante la
momentanea assenza dell’insegnante.
▪ Deve adoperarsi affinché durante le ore di assemblea di classe o di Istituto non vi siano alunni che
circolano per l’Istituto.
▪ Deve chiudere la porta di accesso dei laboratori quando non vi è lezione; deve inoltre impedire
l’accesso a persone estranee all’Istituto, a meno che le stesse siano in possesso di autorizzazione del
Dirigente scolastico o di un docente.
▪ E' tenuto ad accettarsi che al termine della attività didattiche gli allievi lascino i locali scolastici.
5.3 Servizio prevenzione e protezione dei rischi.
Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione è l’ing. COSTANTE Pasquale, le
attribuzioni di sua competenza nell’ambito del servizio sono:
32
▪ Adozione di misure protettive in materia di locali, strumenti, materiali, apparecchiature,
videoterminali, ecc.
▪ Valutazione dei rischi esistenti con elaborazione e riesame del
DOCUMENTO VALUTAZIONE RISCHI,
in
cui siamo esplicitati i criteri di valutazione seguiti, le misure e i dispositivi di prevenzione e
protezione adottati, il programma di successivi miglioramenti.
▪ Redazione del Piano di emergenza per la gestione delle emergenze.
▪ Designazione dei lavoratori, incaricati di attuazione delle misure e loro coordinamento (SSPP).
▪ Pubblicizzazione e informazione degli alunni e del personale.
▪ Realizzazione di interventi di formazione rivolti agli alunni e al personale scolastico.
▪ Effettuazione e coordinamento di eventuali prove di evacuazione per anno scolastico.
▪ Mantenimento rapporti con Enti Locali.
33
Capitolo 6. Servizi amministrativi
6.1 Iscrizione alunni.
Gli uffici di Segreteria e di Direzione dell’I.P.I.A.P. “G.MOSCATI” sono ubicati in
VIA
DELL’EDILIZIA a Potenza. La Segreteria e la Direzione rispondono, rispettivamente, al recapito
telefonico: 0971/59313. E’ possibile comunicare anche via fax, allo stesso numero. Gli uffici
svolgono un orario antimeridiano
Il Dirigente Scolastico riceve il pubblico il lunedì e il mercoledì dalle ore 12,00 alle ore 15,00.
La scuola ha definito le seguenti modalità per le iscrizioni:
sono effettuate presso l’Ufficio di Segreteria, tutti i giorni, in orario antimeridiano vengono
formalizzate su appositi modelli predisposti dall’Istituzione scolastica. Tali modelli vanno
compilati dai genitori richiedenti o da chi esercita la potestà genitoriale se l’alunno è minorenne, o
dall’alunno stesso, qualora sia maggiorenne, alla presenza del personale amministrativo preposto.
Possono essere iscritti alla classe prima gli alunni che abbiano conseguito il
DIPLOMA
di
LICENZA
MEDIA.
Poiché l’Istituto assicura l’insegnamento della Religione Cattolica, in conformità all’Accordo tra la
Repubblica Italiana e la Santa Sede, è garantito alle famiglie di avvalersi o meno del predetto
insegnamento, nel pieno ossequio della libertà di coscienza e della responsabilità educativa dei
genitori.
Il genitore o chi esercita la potestà genitoriale se l’alunno è minorenne, o l’alunno stesso, all’atto
dell’iscrizione, esercita l’opzione compilando l’apposito modello.
6.2 Rilascio e certificazione.
Il rilascio di certificazioni, estratti e copie di documenti viene effettuato, nel rispetto dell’orario di
ricevimento del pubblico, entro tre giorni dalla data di presentazione dell’istanza, da produrre in
carta libera. I documenti di valutazione degli allievi sono consegnati dai docenti agli allievi, entro
cinque giorni dal termine dello scrutinio quadrimestrale; entro sette giorni dal termine degli esami
di qualifica per gli alunni delle classi terze.
34
6.3 Procedura dei reclami.
I reclami e gli esposti relativi al servizio scolastico devono essere prodotti in forma scritta e
contenere le generalità del proponente. Il Dirigente Scolastico provvederà ad assumerli a protocollo
e a rispondere, in forma scritta, entro quindici giorni dalla data di presentazione. I reclami e gli
esposti anonimi non verranno presi in considerazione.
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Il presente P. O. F. composto da 36 pagine, valido per il Trienno 2012 – 2015, viene approvato dal
Collegio dei Docenti e dal Consiglio di Istituto.
COLLEGIO DOCENTI
1. COLANGELO Francesco
2. DE MARTINO Luca
3. FERRONE Anna Maria
4. LAURIA Don Donato
5. MECCA Maria Carmela
6. MOLINARI Loredana
7. POTENZA Bruno
8. RUSSO Annamaria
9. TERRASI Daniela
10. TOLVE Giuseppina
Il Segretario Collegio dei Docenti
Prof. TOLVE Giuseppina
Il Preside
Prof. SABATO Cataldo
CONSIGLIO DI ISTITUTO
1. Presidente Rappresentante Studenti e famiglie
-
De Meo Elisa
2. Rappresentante ATA
-
MATTIACCI Domenica
3. Responsabile di Istituto
-
SUMMA Paola
4. Rappresentante docenti
-
MECCA Maria Carmela
Il Segretario Consiglio di Istituto
Prof. MECCA MARIA CARMELA
Il Preside
Prof. SABATO Cataldo
36
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piano dell`offerta formativa