ISTITUTO PROFESSIONALE PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO PARITARIO “GIUSEPPE MOSCATI” P.O.F PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA ANNI SCOLASTICI 2012 / 2015 ISTITUTO PROFESSIONALE PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO PARITARIO “GIUSEPPE MOSCATI” “Ama la verità, mostrati qual sei, e senza infingimenti e senza paure e senza riguardi. E se la verità ti costa la persecuzione, tu accettala; e se il tormento, e tu sopportalo. E se per la verità dovessi sacrificare te stesso e la tua vita, tu sii forte nel sacrificio”. Giuseppe Moscati INDICE NORMATIVA DI RIFERIMENTO Capitolo 1. Profilo dell'Istituto “G.Moscati” pag.4 pag.6 1.1 Riferimenti storici a Giuseppe Moscati 1.2 Localizzazione pag.7 1.3La Mission dell’Istituto pag.8 1.4 Obiettivi culturali e formativi pag.8 1.5 Riconoscimento e Profilo professionale pag.9 1.6 Risorse umane pag.11 1.7 Organizzazione delle risorse professionali pag.11 1.8 Le strutture dell’Istituto pag.12 1.9 I laboratori pag.14 Capitolo 2. Patto di corresponsabilità educativa pag.17 2.1 Regolamento d’Istituto pag.18 2.2 Regolamento attuativo dello statuto degli studenti pag.21 2.3 Assetto organizzativo e quadro orario pag.24 Capitolo 3. Accoglienza e diversità pag.26 3.1 L’orientamento 3.2 Ulteriori attività di promozione Capitolo 4. Programmazione didattica pag.27 pag.28 4.1 Valutazione formativa 4.2 Valutazione educativa 4.3 Recupero e ammissione pag.29 4.4 Alternanza Scuola-Lavoro pag.31 Capitolo 5. Ampliamento dell’offerta formativa pag.32 5.1 Personale docente 5.2 Il Collaboratore scolastico 5.3 Servizio prevenzione e protezione dei rischi 2 Capitolo 6. Servizi amministrativi pag.34 6.1 Iscrizione alunni 6.2 Rilascio certificazioni 6.3 Procedura reclami pag.35 Allegati: Piano degli studi Docenti e insegnamenti Schede di valutazione; Organigramma; Orario definitivo; Delibera Collegio Docenti; Delibera Consiglio d’Istituto. 3 NORMATIVA DI RIFERIMENTO Il Piano dell’offerta formativa è la carta d’identità della scuola perché in esso vengono illustrate le linee guida dell’istituto, l’ispirazione culturale-pedagogica che lo muove, la progettazione curricolare, extracurricolare, didattica ed organizzativa delle sue attività. E’, inoltre, il mezzo attraverso il quale si armonizzano gli interventi educativi, didattici e gestionali della scuola stessa, sulla base della Costituzione Italiana e delle Indicazioni Nazionali del Ministero dell’Istruzione. Il Piano dell’Offerta Formativa è deliberato dal Collegio dei docenti per ciò che attiene agli aspetti formativi, didattici, pedagogici ed organizzativi e dal Consiglio d’Istituto per le finalità e gli aspetti finanziari generali. Al termine di ogni anno scolastico il P.O.F. viene sottoposto a verifica e valutazione. In tal modo, la scuola si interroga e riflette sulle sue scelte al fine di migliorarsi ed essere sempre al passo con i tempi. I principi ispiratori tratti dalla Costituzione Italiana sono: ▪ Art. 2; “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”. ▪ Art. 3; “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”. ▪ Art.97; “I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione. Nell’ordinamento degli uffici sono determinate le sfere di competenza, le attribuzioni e le responsabilità proprie dei funzionari. Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge”. 4 ▪ Legge 241 del 1990 Principi generali dell’attività amministrativa; Art. 1 comma 1. “L’attività amministrativa persegue i fini determinati dalla legge ed è retta da criteri di economicità, di efficacia, di imparzialità, di pubblicità e di trasparenza secondo le modalità previste dalla presente legge e dalle altre disposizioni che disciplinano singoli procedimenti, nonché dai princìpi dell’ordinamento comunitario”. ▪ DPR n. 275 dell’8 marzo 1999. 5 Capitolo 1. Profilo dell’Istituto “G.Moscati” 1.1 Riferimenti storici a Giuseppe Moscati. Il nostro I.P.I.A.P. – Indirizzo Massofisiopterapia è intitolato a “Giuseppe Moscati”, medico ricercatore nato nella seconda metà del secolo scorso. Di lui possediamo scritti autografi, foto e testimonianze di persone ne hanno sperimentato gli interventi . Chi ha parlato di lui ha riferito di aver avvertito il fascino della sua personalità; essendo egli dotto, saggio, sensibile ed umano. Mise le sue doti naturali a disposizione di tutti, particolarmente dei più bisognosi. Tanto che la sua vita è ricca di episodi di carità. In molti lo hanno amato da vivo, ma dopo la morte questo affetto è cresciuto a dismisura. Arrivando al punto di invocarlo come intermediario di Dio. Paolo VI, per queste ragioni, lo ha beatificato e Giovanni Paoli II lo ha canonizzato. Della sua vita, però, ci interessa principalmente la dimensione medica e quelle conoscenze che egli mise a disposizione della Comunità. Giuseppe Moscati, medico Primario ospedaliero, docente universitario di fisiologia umana e di chimica fisiologica, visse i suoi molteplici compiti con tutto l’impegno, la serietà e l’esercizio che la sua professione richiede. Da questo punto di vista il Moscati costituisce un esempio da ammirare, ed imitare soprattutto da parte degli operatori sanitari. La modernità di Moscati sta, inoltre, nell’aver saputo conciliare nella sua vita scienza e fede e lo dimostra una lettera spedita al dott. Antonio Guerricchio di Matera nella quale il medico dice: “Non la scienza, ma la carità ha trasformato il mondo, in alcuni periodi; e solo pochissimi uomini son passati alla storia per la scienza; ma tutti potranno rimanere imperituri, simbolo dell’eternità della vita, in cui la morte non è che una tappa, una metamorfosi per un più alto ascenso, se si dedicheranno al bene.” Nella stessa lettera al dottore di Matera , Moscati afferma:” Di quanti giovani mi sono ricordato, promettenti, pieni di spirito di sacrificio e di virtù, pervasi da giusto entusiasmo, e che son dovuti arrivare dispersi, sopraffatti dal nepotismo, dalla indifferenza, dall’egoismo dei sacerdoti della scienza”. Oggi affermiamo l’importanza della meritocrazia. Moscati, prima di un concorso, prevedendo che ci sarebbero stati imbrogli e favoritismi, scrisse al Prof. Calabrese, Ordinario di Clinica Medica: 6 “Non posso tollerare la copia degli altri, già troppo protetti, e già lieti di prenotazione ai posti stessi, che sono stati a loro fatti intravedere da amicizie e compromessi pregiudiziali […]. Io non agisco per superbia, ma per un innato senso di giustizia”. Tutta la vita di Moscati è una lezione di vita e la nostra scuola, che mira non solo alla formazione culturale ma soprattutto all’acquisizione di competenze professionali, ha visto in Giuseppe Moscati un modello da imitare per il senso del dovere e per un ritorno all’etica della responsabilità. 1.2 Localizzazione. L’ I.P.I.A.P. Indirizzo Massofisiopterapia ha sede presso la struttura della Scuola Nazionale Centro di Istruzione Professionale e Culturale, raggiungibile in maniera del tutto agevole grazie allla vicina stazione ferroviaria e ad un servizio navetta offerto dallo stesso istituto. Senza contare che a pochi metri dallo stesso l’aerea industriale nella quale ha sede la scuola, è servita dalle maggiori compagnie di autotrasporti. Tale condizione permette agli studenti proveniente da qualsiasi area di arrivare facilmente nella nostra sede. 7 1.3 La Mission dell’Istituto. L’obiettivo nel processo educativo-formativo del nostro istituto è conoscere i diversi aspetti riguardanti la realtà al fine di prendere coscienza della propria identità personale ed avviarsi nella lettura del presente nei suoi diversi aspetti di progettazione del futuro. A questo va aggiunta la capacità di acquisire tutti gli strumenti utili alla completa formazione del Massofisioterapista al quale si legheranno indissolubilmente valori comportamentali di cooperazione, di solidarietà umana, di rispetto della diversità. In fine agli allievi si profila la necessità di acquisire capacità di riflessione per effettuare scelte coerenti al profilo dell’ispiratore di questo istituto a seconda dei diversi contesti. In riferimento a questi traguardi, l’istituto “G. Moscati” tiene conto della crescente richiesta formativa di questa figura professionale. Gli alunni che conseguono questo genere di qualifica, nell’arco di tre anni risultano occupati nella misura del 99%. Dato molto interessante in un territorio dove il tasso di disoccupazione è altissimo. 1.4 Obiettivi culturali e formativi. La scuola si propone altresì interventi educativo-didattici finalizzati al potenziamento dell’autostima, della consapevolezza delle proprie capacità e dell’autonomia della persona. Tutto il corpo docente, nell’ambito di ciascuna disciplina, persegue tali obiettivi: ▪ apprendere e mettere in pratica comportamenti civilmente corretti e socialmente responsabili. ▪ sviluppare capacità relazionali e comunicative consone al lavoro che si andrà a svolgere. ▪ raggiungere un buon grado di autonomia relazionale, sociale e logistica. ▪ acquisire una “forma mentis” aperta all’educazione permanente e ad una costante professionalizzazione. Alla fine dei corsi di studio, gli alunni dovranno: ▪ possedere buona conoscenza dei contenuti disciplinari attinenti alla specificità d’indirizzo; ▪ aver sviluppato capacità relazionali e comunicative che li rendano aperti ad una educazione permanente e li spingano a professionalizzare il lavoro che saranno chiamati a svolgere; 8 ▪ aver raggiunto un buon grado di autonomia relazionale, sociale e orientamento logistico. 1.5 Riconoscimento e Profilo professionale. L’Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato “Giuseppe Moscati” Indirizzo Massofisioterapia ha ottenuto il riconoscimento come scuola paritaria a partire dal 1° settembre 2012 con Decreto del MIUR, Ufficio Scolastico per la Basilicata, Direzione Generale, Prot. N. 4586 del 19/06/2012. L’Ufficio II – Ambito territoriale per la provincia di Potenza ha provveduto all’inserimento della Scuola nell’anagrafe delle scuole paritarie col codice meccanografico: PZRI1G5003. Il Gestore dell’Istituto provvederà ad aggiornare i dati dell’anagrafe delle scuole paritarie, delle rilevazioni integrative, dell’esito degli esami, dell’anagrafe degli alunni e di ogni altra rilevazione che l’Amministrazione scolastica regionale e provinciale decida di attivare. L’Istituto ha sede nell’Edificio della Scuola Nazionale Centro di Istruzione Professionale e Culturale sita in Potenza – Via dell’Edilizia s.n.c., nel quale, per l’anno scolastico 2012/2013 è presente la prima classe del percorso formativo con riferimento al vecchio ordinamento. Durata del corso: tre anni con esame di qualifica finale di Massofisioterapista. Il Diploma di qualifica di Massofisioterapista si consegue al termine del corso triennale di formazione specifica (Legge n. 403 del 19 maggio 1971). Il titolo di studio abilita all’esercizio della professione sanitaria in strutture pubbliche e private, nonché allo svolgimento della libera attività. Il nostro POF prevede un piano di studio in grado di fornire allo studente competenze culturali, professionali e tecnologiche. Sono previste Esercitazioni simulate in sede e gli Stages presso strutture sanitarie pubbliche in grado di garantire una qualificata professionalità, che assicura un immediato inserimento lavorativo. Nell’attuale fase storica di crisi economica e di ricerca dell’occupazione, la nostra scuola può fornire un Diploma adeguato alle necessità del mercato, anche a causa dell’invecchiamento della popolazione. Infatti il titolo è spendibile, oltre che nell’esercizio della libera professione, anche nei Centri di cura e di riabilitazione, nei Centri di benessere, nei Centri Sportivi, Centri Termali, Centri di Medicina Alternativa e nelle strutture 9 pubbliche. Inoltre il titolo rilasciato alla fine del percorso triennale consente l’inserimento nell’Albo Nazionale dei Massofisioterapisti. L’organizzazione dell’AIMFI rappresenta e difende la categoria a livello nazionale, definendo oscurità e criticità, combattendo gli abusi e aiuta a definire meglio questa figura professionale ritenuta in alcuni ambienti ancora controversa. L’Istituto Professionale Paritario “G.Moscati” tiene conto, in particolare, delle seguenti leggi e norme dello Stato italiano: 1. DPR n.1399/1970: Nuovi indirizzi di qualifica di massofisioterapista. 2. D. Lgsl. N. 297 del 16 aprile 1994 inerente l’”Approvazione del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado” e succ. Modd. E intt.; nel 1998 fu introdotto il biennio post qualifica che consentiva il conseguimento del diploma di maturità. 3. L. n. 62 del 10 marzo 2000 inerente le “Norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all’istruzione”; 4. Legge n. 27 del 3 febbraio 2006, di conversione, con modificazioni, del D.L. n. 250 del 5 dicembre 2005, e, in particolare, l’art. 12 bis, comma 2; 5. D. M. 29 novembre 2007, n. 267, “Disciplina delle modalità procedimentali per il riconoscimento della parità scolastica e per il mantenimento, ai sensi dell’art. 1 bis, comma 2, del D.L. 5 dicembre 2005, n. 250, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 27 del 3 febbraio 2006; 6. D. M. 10 ottobre 2008, n. 83, “Linee guida per l’attuazione del D.M. contenente la disciplina delle modalità procedimentali per il riconoscimento della parità scolastica e per il suo mantenimento”. La Scuola Nazionale Centro di Istruzione Professionale e Culturale in Potenza – Via dell’Edilizia s.n.c. – Legale Rappresentante sig. Scaringi Angelo - ha presentato domanda di riconoscimento della parità scolastica per l’Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato “Giuseppe Moscati” Indirizzo Mmassofisioterapista in data 28.03.2012. Il riconoscimento della parità scolastica da parte del MIUR - Direzione Regionale della Basilicata è avvenuto con Decreto Prot. N. 4586 del 19/06/2012. La scuola vuole adeguarsi alle esigenze dei tempi, rispondendo soprattutto all’’evoluzione del mercato occupazionale. L’offerta formativa risponde ad una costante richiesta del mondo del 10 lavoro. Dall’anno scolastico 2012/2013, adeguandosi alla nuova riforma scolastica, l’Istituto offre la possibilità di conseguire il Diploma di Qualifica abilitante alla professione del Massofisioterapista, che consente a domanda, l’inserimento nell’Albo Nazionale dei Massofisioterapisti. Il Massofisioterapista è in possesso di una solida cultura di base e di una preparazione professionale che gli consentono sicure competenze operative atte alla prevenzione, alla cura e riabilitazione. La professione sanitaria ausiliaria di Massofisiotepista è praticata attraverso il massaggio terapeutico, igienico, connettivale, estetico applicato allo sport, con modalità differenti a seconda della patologia e dell’età dei pazienti. Il massofisioterapista, pertanto, è in grado di svolgere le terapie di massaggio e di fisioterapia in ausilio all’opera dei medici. 1.6 Risorse umane. n.1 Dirigente Scolastico n.1 Collaboratore del Dirigete Scolastico n.1 Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi n.8 Docenti n.3 Personale Amministrativo e Tecnico 1.7 Organizzazione delle risorse professionali. 1. Collegio dei Docenti: ha la competenza esclusiva della gestione tecnica della scuola e così tutto ciò che riguarda la didattica, anche negli aspetti organizzativi e di ricerca; 2. Consiglio di Istituto: è l’organo politico della scuola e, dunque, fornisce gli indirizzi generali per le attività della scuola e le scelte generali di gestione e di amministrazione; è altresì responsabile dell’adozione di tutti i documenti che regolano la vita della scuola, nei suoi diversi aspetti; 3. Dirigente Scolastico: è l’organo di gestione. Vigila sulla legittimità degli atti che tutta la scuola elabora come pubblica amministrazione e ha poteri di coordinamento e di indirizzo finalizzati alla unitarietà di gestione e alla qualità dell’offerta formativa, garantendo la libertà di insegnamento, le scelte educative delle famiglie, il diritto all’apprendimento degli studenti; 4. Consigli di Classe: hanno il compito di regolamentare il rapporto con le famiglie e la buona convivenza del gruppo-classe; 11 5. Coordinatori di classe: vengono nominati dal Dirigente all’inizio dell’anno scolastico tra i docenti della classe. Svolgono la funzione di verbalizzatori nelle riunioni del Consiglio di Classe e le presiedono su delega del Dirigente Scolastico; mantengono continui contatti con i colleghi; coordinano e controllano la distribuzione dei carichi di lavoro assegnati agli alunni per garantire il necessario equilibrio nei loro impegni scolastici; verificano con frequenza settimanale le assenze, i ritardi e le uscite anticipate degli alunni in collaborazione con la segreteria; svolgono funzioni di collegamento con i genitori e gli allievi e ne raccolgono le osservazioni e le proposte per presentarle al consiglio di classe; predispongono comunicazioni periodiche alle famiglie al fine di fornire complete e tempestive informazioni sul rendimento didattico, sulle assenze, i ritardi e la disciplina; assumono l'iniziativa, ove ne ravvisi la necessità, di contatti anche telefonici con la famiglia, redigendone un promemoria sul registro del coordinatore; si fa promotore, in presenza di problemi urgenti, per la convocazione di riunioni straordinarie del consiglio; coordina lo svolgimento del progetto accoglienza nelle classi prime; presiede l'assemblea dei genitori convocata per l'elezione dei rappresentanti dei genitori nel consiglio di classe e illustra la normativa relativa allo svolgimento delle elezioni e al funzionamento degli organi collegiali. 1.8 Le strutture dell’Istituto. La scuola è dotata dei seguenti spazi funzionali: - Presidenza - Direzione - Biblioteca e Sala Professori - Aula Magna - Laboratorio Massofisioterapia - Laboratorio Estetica - Laboratorio informatico - Aule 12 L’istituto ha inoltre stipulato una convenzione con il Centro Check Up Motorio A.S.D di Riccardo De Mare sito in Via del Seminario Maggiore a Potenza, per la pratica delle attività ginniche. 13 1.9 I laboratori. La scuola è dotata di laboratorio multimediale, nonché delle attrezzature adeguate per le esercitazioni pratiche. L’istituto “Moscati” offre agli alunni un laboratorio munito dei più moderni sistemi computerizzati. Il laboratorio multimediale è dotato di 14 computer e due stampanti in nero, una lavagna multimediale. È utilizzato dai docenti delle varie discipline per le attività didattiche e di ricerca su Internet, è possibile trascrivervi i testi. Gli alunni lo utilizzano per le verifiche scritte e le diverse esercitazioni pratiche; rappresenta il luogo della massima interdisciplinarietà. Nel corso dell’anno la scuola si doterà dotata di un laboratorio Massofisioterapico. L'Educazione fisica viene svolta presso una palestra attrezzata convenzionata. 14 REGOLAMENTO DEL LABORATORIO DI INFORMATICA Art.1 La cura e il buon funzionamento dei laboratori sono affidate al senso di responsabilità degli utenti. Art.2 E’ possibile accedere al laboratorio esclusivamente per esercitazioni pratiche alla solo presenza dei docenti o di altro personale in possesso del permesso del Responsabile di Istituto. Art.3 L’uso delle risorse è consentito esclusivamente per lo svolgimento dell’attività didattica, per la preparazione delle esercitazioni e per l’auto-aggiornamento. Art.4 Ogni utente è responsabile delle risorse usate. Art.5 Gli studenti possono entrare in laboratorio solo in presenza dell'insegnante. In caso di necessità devono chiedere l'autorizzazione all'utilizzo dei laboratori con anticipo al responsabile. Va comunque garantita la presenza di un docente nel corso delle attività. Il docente deve firmare il registro di laboratorio ogni qualvolta utilizzi il laboratorio stesso. I docenti che necessitano di utilizzare i laboratori singolarmente possono farlo, firmando comunque il registro di laboratorio. Art.6 I file vanno salvati sul disco di rete all'interno della cartella intestata all'utente, solo in caso l’utente sia sprovvisto di un proprio supporto rimovibile ed in via del tutto provvisoria, i file non registrati come sopra esplicitato verranno rimossi. E' consentito utilizzare solo dischi forniti dall'istituto: l'utilizzo di propri CD o chiavi USB è possibile, purché si tratti di file di archivio, previo controllo ed autorizzazione del docente presente in laboratorio. Gli studenti non possono cambiare le configurazioni di Windows e di altri programmi, o selezionare applicazioni non visualizzate da icona, se non per esigenze didattiche ed in presenza del docente. Art.7 Ogni docente è responsabile dell'utilizzo delle macchine e dei programmi durante le proprie ore di lezione. Eventuali malfunzionamenti registrati all'inizio delle lezioni vanno immediatamente segnalati al responsabile di Istituto. 15 Art.8 I computer vanno accesi alla prima ora di lezione e spenti all'ultima ora di lezione che si tiene nel laboratorio. Al termine del lavoro ogni utente deve disconnettere il PC. Il docente dell'ultima ora è responsabile dello spegnimento delle macchine. Art.9 Ogni docente può accedere ad internet con la classe, solo ed esclusivamente per uso strettamente didattico. L’insegnante è responsabile della conduzione della navigazione di tutti gli alunni. E’ assolutamente proibito collegarsi a siti non coerenti con le finalità dell’istituzione scolastica. Si fa divieto, altresì, di scaricare nei PC e nel server programmi di gioco, foto, musica e qualsiasi altro materiale, non pertinente con l’attività didattica. Il materiale prodotto dagli alunni non dovrà essere protetto da password. Art.10 Il presente regolamento si applica a tutti coloro che a qualsiasi titolo sono autorizzati all'utilizzo dei laboratori. Art.11 Gli utenti dovranno comunque attenersi alle ulteriori e specifiche disposizioni che potranno essere impartite nel corso dell'anno scolastico. 16 Capitolo 2. Patto di corresponsabilità educativa Visto il D.M. n. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 "Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità" Visti i D.P.R. n.249 del 24/6/1998 e D.P.R. n.235 del 21/11/2007 "Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria" Visto il D.M. n.16 del 5 febbraio 2007 "Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione del bullismo" Visto il D.M. n.30 del 15 marzo 2007 ''Linee dì indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e dì altri dispositivi elettronici durante l'attività didattica, irrorazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di co-responsabilità dei genitori e dei docenti" Vista la C. M. n.° 3602/ PO del 31/07/08 si stipula con gli alunni il seguente patto educativo di corresponsabilità: OFFERTA FORMATIVA LA SCUOLA SI IMPEGNA A LO STUDENTE SI IMPEGNA A garantire un piano formativo basato su condividere con gli insegnanti e la famiglia progetti la lettura del piano formativo, discutendo ed iniziative volte a promuovere il benessere e il successo con loro ogni dello studente, la sua valorizzazione responsabilità. singolo aspetto di come persona, la sua realizzazione RELAZIONALITA’ umana e culturale. Creare un clima sereno in cui stimolare Mantenere costantemente il dialogo e la discussione, favorendo la comportamento positivo conoscenza ed il rapporto reciproco tra rispettando l’ambiente scolastico inteso studenti, l’integrazione, l’accoglienza, come il rispetto di sé e dell’altro. situazioni. insieme di e persone, un corretto, oggetti e Promuovere il talento e l’eccellenza, comportamenti ispirati alla partecipazione solidale, alla gratuità, al senso di cittadinanza. 17 Ascoltare e coinvolgere gli studenti e le famiglie, PARTECIPAZIONE richiamandoli Frequentare regolarmente i corsi e assolvere ad assiduamente agli impegni di studio. un’assunzione di responsabilità rispetto Favorire in modo positivo lo svolgimento a quanto espresso nel patto formativo. dell’attività didattica garantendo e costantemente formativa, la propria attenzione e partecipazione alla vita della Comunicare con le classe. Riferire(se minorenne) in famiglia le famiglie, informandole sull’andamento comunicazioni provenienti dalla scuola e didattico-disciplinare degli studenti.. dagli insegnanti. Fare INTERVENTI EDUCATIVI costantemente rispettare le norme di Favorire il rapporto e il rispetto tra i comportamento, i regolamenti e i compagni divieti, in particolare relativamente integrazione e solidarietà all’utilizzo di telefonini e sviluppando situazioni di altri dispositivi elettronici e relativamente al divieto di fumo. Prendere adeguati provvedimenti disciplinari in caso di infrazioni 2.1 Regolamento d’Istituto. 1. La scuola è luogo di educazione, di cultura, di formazione tecnica. Ogni attività che vi si svolge deve essere indirizzata al conseguimento di queste finalità. 2. La frequenza delle lezioni è obbligatoria per tutti gli allievi. 3. Le offerte formative aggiuntive, che vengono presentate nel corso dell’anno scolastico, sono liberamente accessibili a tutti gli allievi, compatibilmente con le disponibilità delle attrezzature in Istituto, e in armonia con i prerequisiti richiesti. 4. La classe deve sistemarsi nell’aula indicata dall’orario delle lezioni e non deve cambiarla se non è stata data espressa autorizzazione. Gli alunni sono tenuti ad attendere nell’aula il cambio d’insegnante. 5. La classe esce dall’aula o dal laboratorio dopo il termine della lezione, segnalato dal suono del campanello: il cambio dell’aula deve essere effettuato con sollecitudine. 6. Nella prima e nell’ultima ora di lezione, gli alunni non possono uscire delle aule. Nelle ore successive alla prima, l’assenza dall’aula non dovrà superare la durata di 5 minuti. Può uscire 1 alunno per volta. 7. Ciascun alunno è tenuto a custodire le proprie cose (denaro, oggetti personali, attrezzi di 18 lavoro, ecc.). L’Istituto non si assume responsabilità per furti o danneggiamenti subiti dagli allievi. 8. Contribuire alla buona conservazione dei locali della scuola, delle suppellettili, del materiale didattico e delle attrezzature è un dovere civico di tutti. Gli allievi e il personale devono segnalare tempestivamente ogni danno riscontrato. I danni provocati volontariamente ai beni dell’Istituto, oltre a determinare l’obbligo del loro risarcimento, possono comportare provvedimenti disciplinari ed eventualmente penali nei confronti degli autori. 9. Secondo quanto disposto dall’art. 4, comma 5, (DPR 24/06/98 n°249) dello “Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria” gli allievi possono convertire le sanzioni disciplinari loro inflitte in azioni a favore della comunità scolastica. 10. E’ vietato ai docenti e agli alunni l’uso del cellulare in aula durante le lezioni C.M. n°362/98. 11. E’ vietato agli alunni e a tutto il personale fumare in qualsiasi locale della scuola. Il collaboratore responsabile del settore è tenuto a segnalare alla Dirigenza eventuali infrazioni. 12. L’uscita anticipata dalla scuola è autorizzata dal capo d’Istituto o da chi ne fa le veci. Orari dell’Istituto 13. L’orario osservato dall’Istituto è dalle ore 13,30 alle ore 18,30 - 19,30. La segreteria amministrativa riceve i docenti: martedì ore 09,00 - 13,00; giovedì ore 14,00 18,00. 14. La Presidenza riceve il pubblico lunedì e mercoledì dalle 12,00 alle 15,00. Assenze 15. Ogni alunni deve possedere il libretto personale delle giustificazioni. 16. L’ingresso in Istituto è consentito dalle 9,00. 17. Al termine delle lezioni non è consentito sostare in Istituto se non in presenza di un insegnante. 18. L’alunno è tenuto a presentarsi in perfetto orario alle lezioni. 19. L’assenza dalle lezioni deve sempre essere giustificata, il giorno della ripresa delle lezioni, all’insegnante della prima ora. 20. L’alunno deve giustificare le assenze. 19 21. L’assenza per malattia di oltre cinque giorni deve essere giustificata, sia con il libretto che con un certificato medico dal quale risulti che l’alunno può riprendere le lezioni. Si precisa che nel certificato medico è necessaria la specifica dei giorni di malattia. Ritardi L’inizio delle lezioni è previsto alle ore 13,30. Gli alunni saranno ammessi in classe dal docente della prima ora fino alle ore 13.45. Dopo le13,45 gli alunni saranno ammessi solo se autorizzati dal Dirigente Scolastico o dal suo Collaboratore. Uscite anticipate: Agli alunni è concessa l’uscita anticipata solo per seri e documentati motivi. Assemblee di Classe o d’Istituto E’ concessa non più di un’assemblea al mese. ▪ La richiesta di assemblea di classe, con l’ordine del giorno, va presentata, 5 giorni prima. ▪ Il verbale dell’assemblea deve essere presentato al Dirigente Scolastico entro cinque giorni. ▪ La mancata presentazione del verbale impedisce lo svolgimento di una successiva assemblea. ▪ Le assemblee devono svolgersi nelle ore pomeridiane con esclusione della prima ora di lezione. ▪ Non è possibile recuperare nei mesi successivi un’ assemblea di classe non svolta, né anticiparne al mese precedente lo svolgimento. ▪ L’assemblea dei rappresentanti di tutta o di parte della classe può essere concessa dal Dirigente Scolastico, su richiesta motivata e firmata da almeno un terzo degli alunni. Rapporti scuola - famiglia ▪ Ogni insegnante indica un’ora settimanale per i colloqui individuali con gli alunni e le famiglie. ▪ Nel corso dell’anno scolastico sono previsti almeno 2 incontri generali Scuola- Alunni - Famiglia. 2.2 Regolamento attuativo dello statuto degli studenti Art.1 Premessa Compito preminente della scuola è educare e formare, non punire. A questo principio deve essere improntata qualsiasi azione disciplinare: ogni Consiglio di Classe potrà, in autonomia, deliberare di 20 non applicare al singolo caso le norme generali, inquadrando tale comportamento "anomalo" in una strategia di recupero o inserimento più generale. La successione delle sanzioni non è, né deve essere, automatica: mancanze lievi possono rimanere oggetto di sanzioni leggere anche se reiterate; mancanze più gravi sono oggetto di sanzioni o procedimenti rieducativi commisurati. La sanzione deve essere irrogata in modo tempestivo per assicurarne la comprensione e quindi l'efficacia. Le sanzioni possono essere inflitte anche per mancanze commesse fuori della scuola ma che siano espressamente collegate a fatti od eventi scolastici e risultino di tale gravità da avere una forte ripercussione nell'ambiente scolastico. La convocazione dei genitori non deve configurarsi come sanzione disciplinare, ma come mezzo di informazione e di accordo per una concertata strategia di recupero: tale atto dovrà essere compiuto a livello preventivo, quando possibile, dal singolo docente o dal Consiglio dì Classe. Art.2 Natura e classificazione delle sanzioni o degli interventi educativi correttivi S1. Richiamo verbale, S2. Consegna da svolgere in classe, S3. Consegna da svolgere a casa. S4. Invito alla riflessione individuale per alcuni minuti fuori dell'aula, sotto stretta sorveglianza del docente. S5. Invito alla riflessione guidata sotto l'assistenza di un docente. S6. Ammonizione scritta sul diario dello studente. S7. Ammonizione scritta sul registro di classe e riportata sul diario, S8. Sospensione dalle lezioni con obbligo di frequenza fino a tre giorni. S9. Sospensione dalle lezioni fino a quindici giorni. S10. Sospensione dalle lezioni oltre i quindici giorni. Solo in casi eccezionali e per rispondere ad una precisa strategia educativo didattica si può ricorrere a compiti di punizione per tutto un gruppo. Art.3 Corrispondenza mancanze sanzioni Ritardi ripetuti da Sl a S7 Ripetute assenze saltuarie da S1 a S7 Assenze periodiche da S1 a S7 Assenze o ritardi non giustificati da S1 a S 7 21 Mancanza del materiale occorrente da S1 a S7 Non rispetto delle consegne a casa da S1 o S6 Non rispetto delle consegne a scuola da S1 a S8 Disturbo delle attività didattiche da S1 a S8 Linguaggio irriguardoso e offensivo verso gli altri da S1 a S9 Violenze fisiche e/o psicologiche verso gli altri da S6 a S9 Reati e compromissione dell'incolumità delle persone S10. Quando la mancanza si riferisce agli oggetti o alla pulizia dell'ambiente lo studente dovrà rimediare riparando o ripagando il danno e provvedendo alla pulizia durante l’orario extrascolastico. Art.4 Soggetti competenti ad infliggere la sanzione II singolo docente può irrogare le sanzioni da S1 a S7. Il Dirigente Scolastico può irrogare le sanzioni da S1 a S8, II Consiglio di Classe può irrogare le sanzioni da S1 a S9: viene convocato dal Dirigente Scolastico in base al tipo di mancanza o su richiesta della maggioranza dei componenti il Consiglio di Classe (esclusi i rappresentanti dei genitori). Il Consiglio d’Istituto può irrogare la sanzione S10 e viene convocato su richiesta del Consiglio di Classe. Art.5 Modalità di irrogazione delle sanzioni Prima di irrogare una sanzione disciplinare occorre che lo studente possa esporre le proprie ragioni: ▪ verbalmente per le sanzioni da S1 a S8; ▪ verbalmente o per iscritto per S9 o S10. Se lo studente, pur correttamente avvisato, non parteciperanno alla riunione, il Consiglio di Classe procederà basandosi sugli atti e sulle testimonianze in proprio possesso. Gli organi collegiali sanzionano senza la presenza dello studente. La sospensione può prevedere, invece dell'allontanamento da tutte le attività scolastiche: ▪ l'obbligo di frequenza per tutte le attività scolastiche; ▪ l'obbligo di frequenza per tutte le attività scolastiche ad eccezione di alcune; ▪ l'obbligo di frequenza solo per alcune attività scolastiche; ▪ la non partecipazione ad attività didattiche che si svolgono fuori dalla scuola come visite, viaggi e simili. Su proposta del Consiglio di Classe può essere offerta allo studente la possibilità di convertire la sospensione con attività in favore della comunità scolastica. 22 Art.6 Organo di garanzia e impugnazioni L'Organo di Garanzia interno all'Istituto, previsto dallo Statuto delle studentesse (art. 5, commi 2 e 3) e degli studenti, decide, su richiesta di chiunque vi abbia interesse, nei conflitti che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del regolamento dello Statuto delle Studentesse e degli studenti, è istituito e disciplinato dal presente regolamento. 1. L'Organo di Garanzia è composto di norma da un docente designato dal Consiglio d’Istituto e da uno studente eletto dall'assemblea degli studenti ed è presieduto dal Dirigente Scolastico; 2. L'Organo di Garanzia dura in carica 3 anni e, in caso di decadenza di un membro, si procede alla sostituzione di quest’ultimo; 3. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso scritto, entro 3 gg. dalla comunicazione della loro irrogazione, da parte di chiunque vi abbia interesse, all'Organo di Garanzia interno che decide in via definitiva; 4. Il Presidente dell'Organo di Garanzia, preso atto dell'istanza inoltrata, dovrà convocare mediante lettera i componenti l'Organo non oltre 4 giorni dalla presentazione del ricorso medesimo; 5. L'Organo di Garanzia decide anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente regolamento e dello Statuto delle Studentesse e degli studenti; 6. La convocazione dell'Organo di Garanzia spetta al Presidente, che provvede a designare, di volta in volta, il segretario verbalizzante; 7. Per la validità della seduta è richiesta la presenza di due componenti. Il membro, impedito ad intervenire, deve far pervenire al Presidente dell'Organo di Garanzia, possibilmente per iscritto, prima della seduta la motivazione giustificativa dell'assenza; 8. Ciascun membro dell'Organo di Garanzia ha diritto di parola e di voto; l'espressione del voto è palese. Non è prevista l'astensione. In caso di parità prevale il voto del Presidente; 9. Il Presidente, in preparazione dei lavori della seduta, deve accuratamente assumere tutti gli elementi utili allo svolgimento dell'attività dell'Organo, finalizzata alla puntuale considerazione dell'oggetto all'ordine del giorno; 10. L'esito del ricorso va comunicato per iscritto all'interessato; 11. In materia di violazioni dello Statuto, contenute nel regolamento d’Istituto, è ammissibile un reclamo al Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale che decide, in via definitiva, dopo aver acquisito il parere vincolante di un organo regionale di garanzia. 23 2.3 Assetto organizzativo e quadro orario. Il Diploma di qualifica di Massofisioterapista si consegue al termine di un corso triennale di formazione specifica (Legge n°403 del 19 maggio 1971) equipollente al D.U. di Fisioterapista (D.M. del 27 luglio 2000 G.U. n°190 del 6/8/2000) . Il titolo di studio abilita all’esercizio della professione sanitaria in strutture pubbliche e private, nonché allo svolgimento della libera attività. Il piano di studio fornisce allo studente competenze culturali, professionali e tecnologiche. Esercitazioni Simulate in sede ed eventuali stages presso strutture sanitarie garantiscono una qualificata professionalità, che assicura un inserimento lavorativo. 24 ISTITUTO PROFESSIONALE PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO PARITARIO “GIUSEPPE MOSCATI” Indirizzo Massofisioterapia PIANO DEGLI STUDI Diploma di qualifica DI MASSOFISIOTERAPISTA - secondo il vecchio ordinamento e fino al completamento del ciclo di studi. Il Diploma di qualifica di Massofisioterapista si consegue al termine di un corso triennale di formazione specifica (Legge n°403 del 19 maggio 1971) equipollente al D.U. di Fisioterapista (D.M. del 27 luglio 2000 G.U. n°190 del 6/8/2000) . Il titolo di studio abilita all’esercizio della professione sanitaria in strutture pubbliche e private, nonché allo svolgimento della libera attività. Il piano di studio fornisce allo studente competenze culturali, professionali e tecnologiche. Inoltre le Esercitazioni simulate in sede e gli stages presso strutture sanitarie pubbliche e private garantiscono una qualificata professionalità. MATERIE D’INSEGNAMENTO I anno II anno III anno ITALIANO 2 2 2 STORIA 2 2 2 INGLESE 2 2 2 MATEMATICA 2 2 2 EDUC. FISICA 2 2 2 SCIENZE della terra e BIOLOGIA 3 3 3 DIRITTO LEGISLAZIONE PROFESSIONALE 2 2 2 TRATTAMENTO TESTI E 2 INFORMATICA 2 2 ESERCITAZIONE PRATICA DI MASSOFISIOTERAPIA 8 + 1 (Etica) 8 8 IGIENE 2 2 2 ANATOMIA GABINETTO ANATOMICO 4 4 4 (N. B.: Nel II e nel III anno il Piano degli studi potrà essere adeguato con Delibera del Collegio dei docenti). RELIGIONE 1 1 1 ALTERNATIVA ETICA -------------------------------------------------------------------------------------32 32 32 25 Capitolo 3. Accoglienza e diversità La scuola promuove l’accoglienza degli alunni delle classi iniziali favorendone l’integrazione e accertandone le potenzialità cognitive attraverso opportune strategie di apprendimento individuale. Adotta il regolamento sul nuovo obbligo di istruzione 22 agosto 2007 (G.U. n.202 del 31 agosto 2007) che contiene le indicazioni nazionali sulle competenze e i saperi che tutti i giovani devono possedere a sedici anni, indipendentemente dalla scuola che frequentano. Alunni portatori di handicap: Particolarmente curati sono l’inserimento e l’integrazione degli studenti in situazione di handicap; sono attivate iniziative volte all’integrazione di alunni diversamente abili, al fine di favorire il processo di autonomia personale, con il coinvolgimento di tutte le componenti scolastiche nonché di contesti extrascolastici, e di sviluppare modalità di interazione tra alunni e ambiente scolastico , aumentando i momenti attivi e collaborativi di tutti i soggetti coinvolti. Studenti stranieri: La scuola favorisce la loro integrazione cercando di comprendere eventuali problematiche legate alla diversità territoriale e culturale e offrendo agli stessi studenti maggiori attenzioni nel rispetto della cultura di provenienza. 3.1 L’Orientamento. Il bacino di utenza è molto vasto e con l’attività di orientamento vengono contattate le scuole medie inferiori del territorio circoscrizionale e limitrofo. In particolare l’orientamento ha lo scopo di favorire la consapevolezza di sé, delle proprie scelte e delle proprie aspettative e tende a prevenire il disagio dovuto ad una scelta sbagliata del corso di studi. Esso prevede una serie di incontri, con genitori ed alunni, finalizzati alla presentazione del presente Piano dell’Offerta Formativa, sia presso le scuole medie, sia presso lo stesso Istituto per una visita in loco delle strutture della scuola, nonché la partecipazione alle attività di orientamento organizzate dal distretto scolastico. La scuola promuove l’accoglienza degli alunni delle classi iniziali: il piano di accoglienza ha lo scopo di informare gli alunni delle classi prime riguardo all’ambiente scolastico, al personale operante nella scuola, alle opportunità formative offerte, alle regole dell’Istituto, al piano di sicurezza, nel rispetto della 626, adottato da esso. Le attività di 26 accoglienza si svolgono nei primi giorni di scuola e coinvolgono i docenti, il Dirigente scolastico e i suoi collaboratori, il personale Ata, i genitori. La scuola è l'ambiente di apprendimento in cui promuovere la formazione di ogni studente, la sua interazione sociale, la sua crescita civile. L'interiorizzazione delle regole può avvenire solo con una fattiva collaborazione con la famiglia; pertanto la scuola persegue l'obiettivo di costruire un'alleanza educativa con i genitori, mediante relazioni costanti nel rispetto dei reciproci ruoli. 3.2 Ulteriori attività di promozione. Ad integrazione dei percorsi curricolari la scuola programma e organizza una serie di attività mirate allo sviluppo complessivo della persona umana nei suoi aspetti culturali, professionali, etici. Esse hanno lo scopo di suscitare e potenziare la motivazione allo studio, di incidere sulle aree di difficoltà di apprendimento, di sviluppare la socializzazione, di favorire la conoscenza di tematiche di attualità, di valorizzare il pluralismo culturale. 27 Capitolo 4. Programmazione didattica Nelle attività ordinarie della scuola, le lezioni teoriche si alternano spesso ad esperienze di laboratorio: multimediale e fisioterapico. 4.1 Valutazione formativa. La frequenza dei momenti valutativi è stabilita in quadrimestri. Le modalità possono riguardare strategie valutative individuali e/o di gruppo. Sono da utilizzare quali strumenti di valutazione: test, questionari, elaborati, protocolli d’osservazione, dibattiti e discussione. I docenti, al fine di una valutazione globale, terranno conto dei seguenti elementi: ▪ frequenza ▪ comportamento; ▪ partecipazione ed impegno; ▪ metodo di lavoro; ▪ conoscenza dei contenuti; ▪ assimilazione; ▪ acquisizione linguaggi specifici. 4.2 Valutazione educativa. CONOSCENZE • • • • Complete Approfondite Ben assimilate Interdisciplinari • • • Complete Approfondite Ben assimilate COMPETENZE: comprensioneapplicazione E’ in grado di interpretare l’ambito contenutistico con originalità e personalismo utilizzando le procedure per l’analisi globale della tematica studiata. Applica regole, procedure e tecniche in situazioni nuove dimostrando autonomia e intuito CAPACITA’: analisi, sintesi, esposizione,terminologia E’ in grado di esporre la tematica con chiarezza e grande proprietà di linguaggio. Vaglia i contenuti con acutezza interpretativa e profondo senso critico. E’ del tutto autonomo nell’analisi e nell’esposizione sintetica dei contenuti. VOTO 9-10 8 28 • • Complete Approfondite • • Complete non approfondite • Superficiali • • Frammentarie e parziali Inesistenti Applica regole, procedure Sa analizzare e tecniche in maniera autonomamente ma la autonoma sintesi non è sempre efficace. L’esposizione è sciolta, la terminologia adeguata Applica regole, procedure Se guidato, analizza e e tecniche solo se guidato sintetizza, l’esposizione semplice è corretta. Applica regole, procedure Analizza e sintetizza in e tecniche in modo modo impreciso e occasionale e parziale parziale. L’esposizione è frammentaria. Non sempre riesce ad Fatica a esporre, non applicare le regole riesce a sintetizzare il contenuto né a rielaborare il testo Non è in grado di Non sa analizzare né applicare alcuna regola né sintetizzare alcuna procedura. conoscenza. L’esposizione è estremamente carente 7 6 5 4 1-3 La valutazione della qualità del POF sarà effettuata dal Collegio dei Docenti per quanto riguarda l’aspetto didattico e gli esiti formativi, e dal Consiglio d’Istituto per la funzionalità gestionale e organizzativa. 4.3 Recupero e ammissione. Nel corso dell’anno scolastico la scuola organizza attività finalizzate al recupero di eventuali carenze disciplinari destinate agli alunni che riportino insufficienze in alcune materie. Tali attività vengono deliberate dai rispettivi organi collegiali di competenza e si articolano in corsi di recupero pomeridiani, recupero in itinere. I corsi di recupero attivati nel II quadrimestre saranno finalizzati al recupero delle insufficienze dell’anno in corso, emerse agli scrutini del I quadrimestre. Alla fine dei corsi, gli alunni sosterranno una verifica scritta atta ad accertare il superamento delle carenze formative. Il Consiglio di classe, in fase di scrutinio finale, prima dell'approvazione dei voti, sulla base di parametri valutativi stabiliti preventivamente, procede ad una valutazione che tenga inoltre conto: a) della possibilità dell'alunno di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate, nei tempi e con le modalità stabilite dal consiglio di classe, per accertare il superamento delle eventuali carenze formative riscontrate; 29 b) della possibilità per l’allievo di seguire proficuamente il programma di studi nell'anno scolastico successivo, valutando anche l’attitudine ad organizzare il proprio studio in maniera autonoma ma coerente con le linee di programmazione indicate dai docenti. Sarà ammesso alla classe successiva lo studente per i quale il Consiglio di classe abbia espresso una valutazione complessivamente positiva. Non sarà ammesso alla classe successiva l’allievo che nello scrutinio finale riporterà due insufficienze gravissime (voti da 1 a 3) e una grave o quattro insufficienze gravi (voto 4). Il Consiglio di classe delibera, invece, la “sospensione del giudizio” per gli alunni che, in una o più discipline, presentino una valutazione insufficiente agli scrutini di fine anno scolastico, ma che siano ritenuti idonei a raggiungere gli obiettivi minimi stabiliti entro la fine dell’anno scolastico tramite studio personale o attività di recupero, attenendosi comunque alla normativa vigente ( O.M. n. 92 del 5.11.2007) per gli interventi successivi allo scrutinio finale e cioè: 1. In caso di sospensione del giudizio finale, all’albo dell’istituto viene riportata solo la indicazione della “sospensione del giudizio”. 2. La scuola, subito dopo le operazioni di scrutinio finale, comunica alle famiglie, per iscritto, le decisioni assunte dal consiglio di classe, indicando le specifiche carenze rilevate per ciascuno studente dai docenti delle singole discipline e i voti proposti in sede di scrutinio nella disciplina o nelle discipline nelle quali lo studente non abbia raggiunto la sufficienza. Contestualmente vengono comunicati gli interventi didattici finalizzati al recupero dei debiti formativi, le modalità e i tempi delle relative verifiche che la scuola è tenuta a portare a termine entro la fine dell’anno scolastico. 3. Ove i genitori o coloro che ne esercitano la relativa potestà non ritengano di avvalersi delle iniziative di recupero organizzate dalla scuola, debbono comunicarlo alla scuola stessa, fermo restando l’obbligo per lo studente di sottoporsi alle verifiche di cui al comma precedente. Le operazioni di verifica sono organizzate dal consiglio di classe secondo il calendario stabilito dal collegio dei docenti e condotte dai docenti delle discipline interessate, con l’assistenza di altri docenti del medesimo consiglio di classe. 4. Il consiglio di classe, alla luce delle verifiche effettuate secondo i criteri di cui ai precedenti commi, delibera la integrazione dello scrutinio finale, espresso sulla base di una valutazione complessiva dello studente, che, in caso di esito positivo, comporta l’ammissione dello stesso alla frequenza della classe successiva. 30 In caso di esito negativo del giudizio finale, sulla base di una valutazione complessiva dello studente, il relativo risultato viene pubblicato all’albo dell’istituto con la sola indicazione “non ammesso”. 4.4 Alternanza Scuola-Lavoro. L’alternanza scuola-lavoro, prevista dalla riforma, riconosce agli studenti che hanno compiuto 15 anni la possibilità di svolgere il periodo formativo attraverso l’alternanza di periodi di studio e lavoro, sotto la responsabilità dell’istituzione scolastica, sulla base di apposite convenzioni con le imprese, o con le rispettive associazioni di rappresentanza, o con le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, o con gli enti pubblici e privati, disponibili ad accogliere gli studenti per periodi di apprendimento in situazione lavorativa, che non costituiscono rapporto individuale di lavoro. Il Decreto legislativo n. 77 del 15.04.2005 precisa le modalità di svolgimento dell’alternanza e stabilisce le finalità che essa persegue, tra le quali: ▪ attuare modalità di apprendimento flessibili e equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo, rispetto agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, che colleghino sistematicamente la formazione in aula con l’esperienza pratica; ▪ arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l’acquisizione di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro; ▪ favorire l’orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali; ▪ realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del lavoro e la società civile; ▪ correlare l’offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio. Si tratta pertanto di un’ottima opportunità per gli studenti che valorizza la componente formativa dell’esperienza pratica, integrando lo studio prevalentemente teorico con esperienze di apprendimento in contesti operativi reali. 31 Capitolo 5. Ampliamento dell’offerta formativa 5.1 Personale docente. I signori insegnanti devono: ▪ Trovarsi alle ore 13,30 in aula per accogliere i propri alunni. ▪ Apporre la firma sul registro di classe, custodire il proprio registro come documento ufficiale e tenerlo costantemente aggiornato. ▪ Alla prima ora fare l’appello degli alunni, segnare gli assenti e i ritardatari, controllare le giustificazioni e riportare le eventuali mancate giustifiche. ▪ Controllare la presenza in classe degli alunni nelle ore successive. ▪ Non lasciare uscire dall’aula più di un solo alunno per volta. ▪ Comunicare tempestivamente al Preside ogni proprio eventuale ritardo o assenza. 5.2 Il Collaboratore scolastico. ▪ Deve tenere costantemente puliti le aule, i banchi, le cattedre, i pavimenti, i vetri delle porte e delle finestre. ▪ E’ tenuto al trasporto delle suppellettili e degli oggetti all’interno dell’Istituto tutte le volte in cui se ne presenti la necessità. ▪ Sottopone alle classi e/o ai docenti con tempestività gli avvisi e le circolari consegnategli. ▪ Deve contribuire alla vigilanza e verificare che non vengano compiuti atti tali da causare danni alle persone o alle cose; deve inoltre vigilare sugli alunni in casi particolari o durante la momentanea assenza dell’insegnante. ▪ Deve adoperarsi affinché durante le ore di assemblea di classe o di Istituto non vi siano alunni che circolano per l’Istituto. ▪ Deve chiudere la porta di accesso dei laboratori quando non vi è lezione; deve inoltre impedire l’accesso a persone estranee all’Istituto, a meno che le stesse siano in possesso di autorizzazione del Dirigente scolastico o di un docente. ▪ E' tenuto ad accettarsi che al termine della attività didattiche gli allievi lascino i locali scolastici. 5.3 Servizio prevenzione e protezione dei rischi. Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione è l’ing. COSTANTE Pasquale, le attribuzioni di sua competenza nell’ambito del servizio sono: 32 ▪ Adozione di misure protettive in materia di locali, strumenti, materiali, apparecchiature, videoterminali, ecc. ▪ Valutazione dei rischi esistenti con elaborazione e riesame del DOCUMENTO VALUTAZIONE RISCHI, in cui siamo esplicitati i criteri di valutazione seguiti, le misure e i dispositivi di prevenzione e protezione adottati, il programma di successivi miglioramenti. ▪ Redazione del Piano di emergenza per la gestione delle emergenze. ▪ Designazione dei lavoratori, incaricati di attuazione delle misure e loro coordinamento (SSPP). ▪ Pubblicizzazione e informazione degli alunni e del personale. ▪ Realizzazione di interventi di formazione rivolti agli alunni e al personale scolastico. ▪ Effettuazione e coordinamento di eventuali prove di evacuazione per anno scolastico. ▪ Mantenimento rapporti con Enti Locali. 33 Capitolo 6. Servizi amministrativi 6.1 Iscrizione alunni. Gli uffici di Segreteria e di Direzione dell’I.P.I.A.P. “G.MOSCATI” sono ubicati in VIA DELL’EDILIZIA a Potenza. La Segreteria e la Direzione rispondono, rispettivamente, al recapito telefonico: 0971/59313. E’ possibile comunicare anche via fax, allo stesso numero. Gli uffici svolgono un orario antimeridiano Il Dirigente Scolastico riceve il pubblico il lunedì e il mercoledì dalle ore 12,00 alle ore 15,00. La scuola ha definito le seguenti modalità per le iscrizioni: sono effettuate presso l’Ufficio di Segreteria, tutti i giorni, in orario antimeridiano vengono formalizzate su appositi modelli predisposti dall’Istituzione scolastica. Tali modelli vanno compilati dai genitori richiedenti o da chi esercita la potestà genitoriale se l’alunno è minorenne, o dall’alunno stesso, qualora sia maggiorenne, alla presenza del personale amministrativo preposto. Possono essere iscritti alla classe prima gli alunni che abbiano conseguito il DIPLOMA di LICENZA MEDIA. Poiché l’Istituto assicura l’insegnamento della Religione Cattolica, in conformità all’Accordo tra la Repubblica Italiana e la Santa Sede, è garantito alle famiglie di avvalersi o meno del predetto insegnamento, nel pieno ossequio della libertà di coscienza e della responsabilità educativa dei genitori. Il genitore o chi esercita la potestà genitoriale se l’alunno è minorenne, o l’alunno stesso, all’atto dell’iscrizione, esercita l’opzione compilando l’apposito modello. 6.2 Rilascio e certificazione. Il rilascio di certificazioni, estratti e copie di documenti viene effettuato, nel rispetto dell’orario di ricevimento del pubblico, entro tre giorni dalla data di presentazione dell’istanza, da produrre in carta libera. I documenti di valutazione degli allievi sono consegnati dai docenti agli allievi, entro cinque giorni dal termine dello scrutinio quadrimestrale; entro sette giorni dal termine degli esami di qualifica per gli alunni delle classi terze. 34 6.3 Procedura dei reclami. I reclami e gli esposti relativi al servizio scolastico devono essere prodotti in forma scritta e contenere le generalità del proponente. Il Dirigente Scolastico provvederà ad assumerli a protocollo e a rispondere, in forma scritta, entro quindici giorni dalla data di presentazione. I reclami e gli esposti anonimi non verranno presi in considerazione. 35 Il presente P. O. F. composto da 36 pagine, valido per il Trienno 2012 – 2015, viene approvato dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio di Istituto. COLLEGIO DOCENTI 1. COLANGELO Francesco 2. DE MARTINO Luca 3. FERRONE Anna Maria 4. LAURIA Don Donato 5. MECCA Maria Carmela 6. MOLINARI Loredana 7. POTENZA Bruno 8. RUSSO Annamaria 9. TERRASI Daniela 10. TOLVE Giuseppina Il Segretario Collegio dei Docenti Prof. TOLVE Giuseppina Il Preside Prof. SABATO Cataldo CONSIGLIO DI ISTITUTO 1. Presidente Rappresentante Studenti e famiglie - De Meo Elisa 2. Rappresentante ATA - MATTIACCI Domenica 3. Responsabile di Istituto - SUMMA Paola 4. Rappresentante docenti - MECCA Maria Carmela Il Segretario Consiglio di Istituto Prof. MECCA MARIA CARMELA Il Preside Prof. SABATO Cataldo 36