131 A Anno 3 - n° 35 - € 1,00 KI S ATTUALITA’ KULTURA INFORMAZIONE SPORT & TURISMO Settimanale del Sabato 3 Novembre 2007 IL GIORNALE DEL TERRITORIO DELLE ACI Cos’è la vita? Un soffio di vento, una piccolissima parentesi aperta nel tempo! Maria Dorata CONDONO IN AREE VINCOLATE: UN CASO ANCORA APERTO! La questione ancora aperta sul condono edilizio 2003 nelle aree vincolate è argomento di forte preoccupazione nei comuni per le comprensibili ripercussioni finanziarie e sociali nell’ipotesi di ritenuta insanabilità delle opere. Il Comune di Acireale, con nota del 10 luglio 2007 indirizzata agli organi competenti, ha avuto modo di segnalare le novità giurisprudenziali introdotte dalla nota sentenza della Corte Costituzionale n. 49/2006 che, in contrasto con le decisioni restrittive della Cassazione III penale, ha ritenuto esclusi dalla sanatoria solo gli immobili in aree con vincolo di inedificabilità assoluta. Pertanto, al fine di dare seguito alla iniziativa intrapresa e alla crescente attesa per una problematica così delicata, il sindaco Nino Garozzo ha ritenuto opportuno organizzare ad Acireale un Convegno Regionale dal titolo “CONDONO IN AREE VINCOLATE. UN CASO ANCORA APERTO! Profili legislativi, penali e amministrativi”. Sono stati invitati importanti relatori: la Direzione Generale del Ministero per le Infrastrutture, gli assessori Regionali al Territorio Interlandi e ai Beni Culturali Leanza, la deputazione regionale e nazionale, tutte le amministrazioni comunali siciliane, gli ordini professionali. “Ad essere chiari, la questione riguarda non solo gli abusi commessi in aree vincolate prima dell’approvazione del vincolo, ma è soprattutto relativo all’ipotesi in cui il vincolo era già preesistente, e solo in linea marph Nuccia ginale attiene al Decreto dell’Assessorato Leotta regionale al Territorio poi annullato dal Tar – dice il sindaco Nino Garozzo -. Le aspettative delle nostre comunità ben presto graveranno, con prevedibili tensioni sociali, sugli incolpevoli Comuni che hanno diritto di pretendere uniformità di trattamento. E’ tempo che i cittadini sappiano quali possibilità sussistono realmente e se ci sono eventualmente spazi per innovazioni legislative regionali o nazionali”. Il Convegno è stato organizzato dalla Città di Acireale, in collaborazione con l’”Associazione geometri acesi”, l’associazione “Ingegneriarchitettiacesi”, l’”Associazione Forense Acese”ed ha riscosso un notevole interesse stante anche la numerosa partecipazione dei vari comuni interessati all’argomento. Un successo personale del sindaco Garozzo che, a volte pungente, a volte “malizioso”, come egli stesso ha voluto proclamarsi, ha chiamato in causa le personalità politiche regionali, che al di là delle dichiarazioni di facciata, niente hanno fatto (niente faranno? n.d.r.) per sanare la ribollente questione del condono. Staremo ad aspettare, anche se la sala d’aspetto è già troppo piena e non si può ancora procrastinare la risoluzione del problema. T.C. ph Studio Consoli Non ti pigghiari di collira Ppa forti collira ti pinni l’anima Ppa forti collira ti spardi l’esseri, ppa forti collira ti mangi u ficutu ma ora tu mi voi ascutari a mia? Si tu ti pigghi di collira c’e cu si llinghi i cianchi e s’arrichia. Ci vo pinsari bonu? Ma ti cummeni a tia? Giovanna Calì STILE “ACESE” DEI CAMPIONATI DI NUOTO SICILIANI AUGURI! ph Studio Consoli Karol AUGURI! L’ I N T E R V I S TA D I D A N I E L E T R O VAT O A G I A N L U C A C A N N AV O ’ 2 sabato 3 Novembre 2007 Ufficio Marketing e Pubblicità Akis - Franco Pulvirenti - tel. 328 8115194 - Grafica: MP - 347 1433135 - Foto: Nuccia Leotta AKIS “Born to fly” parteciperà al festival Cinema Italian Style di Los Angeles “Born to fly”, il video-documentario che racconta l’ultima impresa del recordman Angelo D’Arrigo, il sorvolo dell’Aconcagua in deltaplano, parteciperà alla quarta edizione del festival Cinema Italian style, di Los Angeles. Giunto alla quarta edizione, organizzato da Cinecittà Holding in collaborazione con l'American Cinemateque, il festival presenta le migliori produzioni cinematografiche italiane tra film, fiction e documentari. “Born to fly” - la cui versione italiana è Nati per volare - diretto da Marco Visalberghi, prodotto da National Geographic Channel Italia, è stato presentato recentemente, lunedì 15 ottobre, per la sezione documentari all’Aero Theatre, a Santa Monica, alla presenza di Laura Mancuso D’Arrigo - vedova del deltaplanista scomparso in un tragico incidente di volo un anno fa che alla fine della proiezione farà un intervento per parlare del progetto Metamorphosis in cui il marito era impegnato e illustrare gli scopi della Fondazione Angelo D’Arrigo, di cui lei è presidente. Il 12 ottobre il video documentario è stato presentato in anteprima per gli Stati Uniti al California Institute of Technology, all’Università di Caltech, dove Laura Mancuso D’Arrigo e la pittrice Giusy D’Arrigo, sorella del deltaplanista scomparso, hanno presentato una mostra di quadri ispirata al recordman e alle sue imprese ai limiti dell’impossibile. Melania Mertoli Salta ad Acireale per il maltempo la Giornata informativa dell’AIDO Ma la manifestazione riesce ugualmente con il contributo degli alunni della “Paolo Vasta” Per la prima volta, dopo sei anni, il gruppo comunale dell’A.I.D.O. di Acireale non ha potuto realizzare il gazebo informativo in piazza Duomo in occasione della Giornata Informativa nazionale. La manifestazione, promossa dall’Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule, si tiene ogni anno a fine ottobre in più di mille piazze italiane per sensibilizzare ai problemi della donazione e del trapianto di organi. Anche ad Acireale (dove funziona un grup- Si effettuano corsi di specializzazione per “Decoupage” Decorazione – Disegno Pittura ad Olio e Acquarelli “A C I R E A L E B E D A N D B R E A K FA S T ” po comunale con circa 200 iscritti) questa iniziativa, giunta alla sua sesta edizione, ha fornito ogni volta l’occasione ai volontari del gruppo per distribuire materiale informativo e piantine di anthurium, la cui bellezza e le cui doti di robustezza e di durata l’hanno fatta scegliere come simbolo della donazione degli organi. Quest’anno, purtroppo, l’inclemenza del tempo non ha dato la possibilità al presidente del gruppo ed ai suoi collaboratori di montare la postazione informativa, per cui non è stato possibile rendere visibile pubblicamente l’associazione e gli scopi di cui si fa portavoce. Tuttavia le piantine di anthurium sono state ugualmente distribuite in maniera informale nei giorni successivi, coinvolgendo anche (come si può vede- re nella foto) gli alunni della Scuola Media “Paolo Vasta”. Infatti numerose classi hanno accettato con molto entusiasmo di “adottare una piantina”, impegnandosi a curarla fino alla fine dell’anno, come segno tangibile del loro coinvolgimento e della condivisione degli ideali proposti dall’A.I.D.O., che sono stati ampiamente illustrati dai loro stessi docenti. L’obiettivo della manifestazione – ha sottolineato infatti il presidente nazionale dell’A.I.D.O. Vincenzo Passatelli – è di rendere consapevoli i cittadini che una tragedia può trasformarsi in un segnale di continuità, la dimostrazione che nella vita anche un segnale negativo, come la perdita di una persona cara, può essere trasformato in un fatto positivo. D’altronde il trapianto è ormai una terapia efficace e sicura che offre possibilità di vita a molte persone, e per questo la donazione sempre più rappresenta un vero e proprio dovere di solidarietà civile. A.D. Veste pubblica per l’associazione “Acireale BedandBreakfast”, che sabato scorso si è presentata alla città e alla stampa in una affollata conferenza a Palazzo di Città. Il presidente Roberto Busà, il vice presidente Domenico Figuera, il direttore del marketing Elvira Pennisi di Floristella, hanno illustrato il percorso sin qui seguito dalle 14 aziende che nel centro storico e nella frazioni accolgono migliaia di turisti l’anno. Una realtà imprenditoriale qualificata in campo turistico che dispone di circa quaranta stanze e cento posti letto. L’associazione, che prenderà parte al Salone internazionale delle vacanze di Lugano (1 – 5 novembre) ha presentato il video che supporterà l’attività promozionale. Inoltre è stato reso noto la pubblicazione, a marzo, della “Nuova Guida Turistica di Acireale”. Alla presentazione erano presenti gli assessori Nives Leonardi e Giusy Brischetto, il presidente del Consiglio Fabrizio Busà, il sindaco Nino Garozzo. Alcuni passaggi dell’intervento del sindaco (che in Giunta ha tenuto per sé le competenze sul turismo) sono stati particolarmente seguiti sia dai titolari dei B&B sia dagli operatori turistici. “In molti casi l’associazionismo non è virtuoso; nel caso di Acireale B&B credo si possa dire il contrario – ha detto il primo cittadino -. In città sono nati circa 25 B&B. Dobbiamo capirne gli obiettivi, così come dobbiamo capire il perché alcuni chiudano ed altri, invece, si affermano, reclamando a giusto titolo nuovi spazi”. Sulla ricettività il sindaco dice: “Dobbiamo creare un bacino turistico più ampio, legato all’Etna, che è bene ambientale conosciuto nel mondo. A questo punta il portale turistico che stiamo realizzando nell’ambito del Pit delle Aci. Una vetrina di Acireale, dal facile accesso, consultabile da ogni latitudine”. Il sindaco entra nelle dinamiche turistiche della città: “Spesso in questi incontri si sentono solo comizi: si parla senza che qualcuno si impegni. Invece stasera partiamo dal presupposto che Acireale è città turistica, o meglio, che ambisce a diventarlo e ci sono persone, enti associazioni che vogliono impegnarsi nel processo. La città turistiche debbono però organizzarsi perché ci sia benessere sia per i cittadini che per i turisti. Non sempre questo accade, perché l’ospitalità impone qualche sacrificio negli usi e costumi propri. Ad esempio, quando discutiamo ancora (a dire la verità, oggi decisamente meno) se sia opportuno chiudere o meno un metro quadrato di territorio al transito delle auto, ci confrontiamo in termini paesani, locali, non in termini turistici. Cioè di una città che lavora per l’arrivo e il soddisfacimento dei turisti”. Le lamentele attengono anche alla crisi economica. “Portiamo nel primo fine settimana di agosto 200 mila persone per la Parata del folclore, poi ci accorgiamo che solo 2 o 3 negozi rimangono aperti mentre i turisti, chissà, avrebbero preferito anche fare shopping. La crisi si aggredisce! Quando pensiamo che in una città che si dice turistica i negozi chiudono alle 20 meno un minuto, cosa dovrebbero venire a farci i turisti la sera? Se ne staranno nei B&B, in albergo o, peggio, andranno da qualche altra parte”. Quindi, per il sindaco “la città ha vissuto in maniera egoistica, non nel segno dell’ospitalità. “La scorsa estate l’Amministrazione Comunale non ha apposto in corso Umberto nessun tipo di ordinanza restrittiva al traffico, considerando il mese cardine delle vacanze alla stessa stregua degli altri: ebbene non ho visto un solo turista passeggiare nel corso aperto al traffico!”. La spiegazione: “Il turista cerca posti di assoluta tranquillità in cui passeggiare, non soffocare in mezzo alle automobili. Ci dobbiamo abituare a delle scelte. Vogliamo una città turistica ? Bene, ma ci sono delle scelte, delle rinunce a cui la città deve sottoporsi”. Il sindaco chiarisce che nessuno vuole creare conflitti sociali o di categoria in città: “La strada sarà più lunga, ma il percorso lo faremo lo stesso, in collaborazione, tutti insieme”. Nino Garozzo prosegue: “Acireale è città turistica importante in Sicilia, in termini di presenze giornaliere. Ho parlato qualche giorno fa con il sindaco di Assisi, città che gode, nel segmento turistico religioso, di movimenti impressionanti: registrano una media di permanenza inferiore ai 2 giorni, mentre Acireale (e qui ci lamentiamo) conta una permanenza giornaliera di 2,5 giorni. Nei B&B la media sale a poco più di 3 giorni: evidentemente l’offerta in termini di servizi, e non solo di risparmio, soprattutto per gli stranieri e i giovani, è argomento particolarmente gradito”. Il sindaco parla anche del sistema turistico cittadino che “nonostante il crollo delle Terme, sta reggendo. Oggi si contano zero presenze riferibili alle Terme (le presenze, anni fa, erano decine e decine di migliaia), ma registriamo le presenze del passato senza le Terme. Il che vuol dire: se le Terme dovessero ripartire, come auspichiamo, esploderà il turismo in città. Bene. Ma siamo pronti ad affrontare questa seconda stagione?”. Il primo cittadino si sofferma anche sulle condizioni di pulizia della città “E’ una battaglia che combattiamo e non è detto che si possa vincere. In sede locale abbiamo elevato multe a non finire, abbiamo sguinzagliato sulle strade i vigili urbani (togliendoli dal traffico) per controllare il servizio: non è certo espressione massima di organizzazione, ma ci auguriamo sia efficace. Poi la recente riformulazione degli Ato: i comuni catanesi in un convegno orgaph Studio Consoli nizzato ad Acireale, hanno chiesto alla Regione la restituzione delle competenze alle amministrazioni locali. La Regione, invece, ha disposto la rimodulazione degli Ato, che diverranno sempre più grandi, impalpabili e inarrivabili per i comuni. Che non avranno più a chi rivolgersi. La pulizia della città è alla base dell’accoglienza turistica!”. Il sindaco ricorda poi gli interventi in corso, o in fase di avvio, che muteranno il volto del territorio. “Entro un anno consegneremo due percorsi naturalistici sulla Timpa: le Chiazzette e quello storico, meno conosciuto ma forse più intenso, che scende da Santa Caterina. Ad agosto del prossimo anno sarà consegnato il teatro Maugeri e, in termini turistici, tutti sappiamo quanto sia importante disporre di un teatro. Così come a febbraio consegneremo il palazzetto dello Sport di corso Italia. Poi il basolato lavico nel centro storico e l’inizio dei lavori di pavimentazione di piazza Duomo, che daranno vita al progetto firmato da Paolo Portoghesi, tra i più grandi esperti mondiali di barocco, e da due illustri professionisti acesi”. Il rammarico è forte, però, perchè “ciò che avevamo in mano e abbiamo gettato via, oggi lo stiamo mendicando: il riconoscimento della città patrimonio dell’umanità dell’Unesco per il barocco”. Il sindaco non nasconde le difficoltà dell’operazione di “recupero”. Lo scorso anno, infatti, venne esclusa la richiesta di riconoscimento delle Dolomiti. “Ma se riuscisse, non solo ci consentirà di investire soldi altrui sulla nostra città e a beneficio della nostra comunità, ma ci permetterà di essere conosciuti nel mondo. Non è un peccato, non avere creduto nel passato alla forza di attrazione di questo percorso, dei benefici che lo stesso avrebbe potuto arrecare? Tutte cose che oggi con tenacia inseguiamo ma che nessuno, adesso, può garantirci”. Bisogna andare avanti e accendere ancora più luce sulle tante risorse turistiche di Acireale: “Abbiamo un grande Carnevale, che riesce ad imporsi sempre più in tutta Italia. Abbiamo una stagione estiva, malgrado neppure un euro in Bilancio, senz’altro dignitosa. Anzi il prossimo anno, visto che ci sono stati riscontri in ambito nazionale su una cosa che a noi sembra quasi secondaria, faremo il Granita Day. Perché la granita artigianale di Acireale risulta essere una delle peculiarità più note ed apprezzate, così come dimostrato in due servizi trasmessi la scorsa estate dal Tg1 e dal Tg2 che nessuno di noi ha confezionato”. Poi la Giornata dei Giovani e, non per ultimo, l’Opera dei Pupi. “Da quando c’è questa Amministrazione, la nostra città dispone stabilmente di un teatro dell’Opera dei pupi: è una delle risorse tra le più rilevanti, sul piano culturale, della nostra Acireale. Creare un minimo di protocollo tra l’Opera e le strutture alberghiere o extralberghiere è una necessità, perché quando il turista viene in città oltre alle belle chiese, ai palazzi barocchi alle risorse naturali e paesaggistiche, sul piano del folclore non trova nulla. Invece ci sono i pupi e se, soprattutto gli stranieri, poco dovessero capire dei dialoghi, l’azione scenica, il pathos dei maestri pupari e le movenze dei paladini, non potranno che travolgere ogni incomprensione di lingua. Queste sono le cose che dobbiamo offrire e il Comune, con molta umiltà, vuole procedere in questo cammino con l’apporto di tutti i soggetti che sono parte integrante del sistema di una città che più di altre può fare turismo. Basterebbe essere più umili e lavorare di più”. AKIS sabato 3 Novembre 2007 Quelle “POESIE SCRITTE COL LAPIS” Leggo, nell’elegante volumetto, le “poesie scritte col lapis” di Antonio Pagano e non posso evitare di scrivere due righe a commento. Poesie in dialetto, sono. Io sono da troppi anni in esilio, fuori del nostro mondo: ma quando torno, e se posso, cerco di esprimermi in dialetto. Suscito, magari, pensieri strani in chi sente l'accento un po' irrigidito: mi faccio perdonare con un sorriso o una battuta. Parlo, faccio riferimento allo scrigno dei ricordi. Ho nella memoria la gente di casa, soprattutto le antiche zie, quelle cui ho dedicato la mia “Elegia”. Affioravano sulle loro labbra tracce di saggezza antica, battute, proverbi, filastrocche. Sul ceppo dell'Antico abbiamo raccolto i segni di tanti passaggi per la nostra terra: dal greco, all'arabo, al germanico, al francese, all'inglese..; il nostro dialetto tutto ha rifuso in un'armoniosa costruzione, musicalissima e in un vocabolario ricco e variegato. E' nobile, importante, il nostro dialetto. E’ una lingua, non è un ripiego di poveri ignoranti. Tradizione, ricchezza, armonia, musicalità. Nessuna traduzione mi ha dato quanto mi offre, nella sua semplicità, il testo dialettale di un proverbio o di un canto. “Lu suli si 'nni va e dumani torna / ma vui figghiuzza non turnati chiùi..”. Traduci queste parole nella lingua “dotta”: perderanno musicalità e profondità di sentimento; come traduci “figghiuzza”: "figliola", "figliolina", "bambina mia"..?; “figghiuzza” è persona viva, affetto, malinconia.. Questi pensieri scivolano nella mia mente e accompagnano la lettura delle “poesie scritte col lapis”. Padronanza estrema del dialetto, è quella di Antonio Pagano: dialetto modellato elegantemente a rivelare consonanze e stridori, amaritudini e dolcezze di ogni vicenda che coinvolga le umane cose. Sfoglio il libretto di versi, quasi pascoliane “myricae”. Leggo, incontro un mondo ricco di sfumature e di scorci. Una natura viva anche in un mondo di pietre.. Con un sorriso ho ritrovato “’a Madonna e Raccumannati”, legata ad uno scherzo che tempo fa ci coinvolse: ”Sula sulidda, ’a Madonna e Raccumannati / attagghiu ’a rutta di Santa Maria d’a nivi / è ’na crisiudda solitaria / nica nica ca ccu ritrusìa / virginali nun si frica mai cu nuddu..”.Leggende e babau, come ’a Marrabecca, che “stava ’ndo funnu d’a isterna / unni si ricugghieva l’acqua du celu, / c’aveva ’n sapuri tuttu spiciali. / Era ’na mavara tinta e brutta ca si tirava / i picciriddi tosti, protica, arrusicalora..”.La tradizione dei morti: “Ci scrissi stu pulisinu e murticeddi: /- A notti di tutti i Santi, ppi favuri, / passannu di ddani, a soda a soda, / senza fari tantu trumusciu, lassaticcilla / ’na cusuzza mentri dormunu biati ’nto so’ lettu.. - / E iddi, gintili, subbitu m’arrispusiru..”.Una spiritosa rivisitazione del dramma di Eschilo: “quannu ’nta ’na casa / ci curri ’a mala stidda ccu ’na muggheri malanova / ca di fari ’a zoccula l’avi ’nto sanguzzu duci, / allura o masculu ci arresta sulu di spararisi / ’n beddu corpu di scupetta ’nta ’n’aricchia. / ’A curpanza, criditi a mia, non è tutta di Eggistu, / fimminaru e malacunnutta,… l’omu va a caccia / di puddastri, chistu si sapi da chi munnu è munnu.. / ’N secutu, Clitennestra, strafallaria di pirriddu..”.La nostalgia: “Chi diri da Scarcagghia, d’attagghiu, ’n facci a Santu Roccu? / Mi pari di sentiri ancora ’u ciauru stuzzicanti / du frummaggiu ccu spezzi, ca pizzicava ’u nasu, / e ’a lacrimedda ca ci sculava affunnannuci / ’u cuteddu pizzutu comu lingua di criata sparrittera.” Che figurina indimenticabile, questa “criata sparrittera”! E altre cose e persone: “Mi pari di sentiri ’a campana / da crisiudda du Litu, unni ’ntempu / cc’era Patri e Sozzi, ’u filosofu, / ccu ’na vecchia tonica ’nzunzata”..Su tutto, il ricordo commosso del padre, “gerarca pacioso”, che si stempera nel finale di un quadretto ironico indimenticabile: “’Nta stu ritrattu mo’ patri comparisci cca sahariana janca, / eleganti, sengulu, autu quantu ’n pileri: ad jddu i robbi / cci cascunu a pinnellu, non comu a certi girarchi / catonzi e accafunati ccu tantu di panza di ugghiu / ca ci strica ’n terra e i cosci tozzi, a cucciddatu, / ca parunu vuttazzi ppu vinu da ispenza..”.Ritorna nella stessa pagina un disperato senso di caducità delle cose: “Tuttu travulgiu ’u tempu inesorrabbili: marci, gagliardetti, / labbari, banneri di ddu fascisimu ca ’ndo giru di ’na notti, / squagghiau purtusa purtusa comu nivi o suli o vinticincu / di luglio du quarantatrì.. Essiri nnon si po’ chiù di ’na vota..”. (Altro frammento di saggezza antica, e segue nella mente “ci dissi lu muzzuni alla quartara..”). Trova, nella malinconia, un posto anche il ripiegarsi su se stesso e un pensiero rivolto ai sogni perduti: “E tu cchi cunchiudisti ’nta tutti st’anni ca passaru? / Non videvi ca ddi rosi ca eranu a puntu di cugghilli, / stavunu cascannu murtizzi a una a una? / T’alludevi forsi c’avissuru arristatu sempri i stissi, / senza pinsari ca ogni rosa è bedda e frisca ppi ’u mumentu / e poi prestu prestu spampanata cadi?”.Un piccolo grande libro. Ma perché fermarsi all’idea del decadere e morire, come suggerisce il titolo di “poesie scritte col lapis”? Puoi temere forse che fra cent’anni saranno state cancellate dalla memoria. Ma la poesia non muore. Chissà che non sia meglio intendere “in lapide”, sulla pietra, a sfidare il tempo edace: come ha scritto quel Catullo che Antonio Pagano ha citato nel suo colloquio ideale con Marino Moretti (sua è l’idea della fragilità..), “plus uno maneat perenne saeclo”. Rosario Musmeci Gli “Zelanti” a tutto... Jazz L’Accademia degli Zelanti e il Rotary club di Acireale, col sostegno fondamentale dell’ERSU di Catania, hanno organizzato alla Zelantea una splendida serata di musica jazz. "A tutta prima- ha detto il dott. Contarino nel salutare il folto pubblico presente Accademia e Jazz potrebbero apparire realtà antitetiche. L’opinione nasce dal pregiudizio che le Accademie siano associazioni fuori dal mondo, fuori dal tempo, anacronistiche e polverose, incapaci di capire i giovani e di adeguarsi ai tempi che corrono, mentre il Jazz sarebbe tutto l’opposto. Non è così o almeno non è sempre così. Non nel nostro caso, comunque. L’Accademia degli Zelanti, infatti, si propone da tempo come luogo di cultura aperto a ogni forma di manifestazione idonea a far crescere l’uomo e allietare lo spirito: dai dibattiti, alle conferenze, dalle pubblicazioni alle mostre d’arte antica e moderna, dai concerti pianistici a quelli di jazz. Per sua natura, il Jazz è libertà, è primavera dello spirito, è giovinezza, è incontro di civiltà e tradizioni diverse, è materia calda, incandescente, che trascina ed entusiasma. Esso, pertanto, è espressione autentica di cultura; come tale ha pieno diritto di cittadinanza anche in luoghi come questo. L’elemento fondante, che ne fà un genere a se stante e ne ha decretato il successo internazionale è l'improvvisazione, che si sovrappone alla struttura armonica di base, arricchendola a piacimento di sfumature, di svolazzi, di provocazioni ritmiche ed emozionali, ma senza stravolgerla, sicché lo stesso brano appare sempre nuovo e coinvolgente. Il maestro dott. Luigi Scaccianoce ha spiegato i segreti dell’arte dell’improvvisare nel Jazz. Noi gli manifestiamo la nostra gratitudine per il dono che ha voluto fare alla sua città, e ringraziamo i valenti maestri che lo hanno accompagnato: Danilo Memoli al pianoforte; Valerio Pontrandolfo I° Sax tenore, Vittorio Sicbaldi alla batteria e Steve Grossman, sassofonista newyorkese di rilievo assoluto, abituato a un pubblico più numeroso, ma non certo più entusiasta di quello di stasera" Per il Rotary club ha preso la parola l’avv. Seby Leonardi, presidente giovane, intraprendente ed entusiasta, che ha voluto condividere con L'Accademia la responsabilità – ma anche la gioia - di organizzare l'impegnativa manifestazione. L'avv. Leonardi ha manifestato la propria disponibilità a collaborare con l'Accademia in altre occasioni, come a esempio quando si trattò di mettere sù un comitato per studiare la possibilità di iscrivere la nostra città nella Lista del patrimonio indisponibile dell'Unesco. Il Rotary intende essere parte attiva e punto di riferimento nel rilancio turistico e culturale di Acireale, per questo offre la propria collaborazione per tutte quelle iniziative che appaiono nuove e interessanti. Il dott. Luigi Scaccianoce ha ripercorso la storia del Jazz, spiegando in maniera chiara ed esaustiva le sue variazioni nel tempo e le sue peculiarità, che hanno il punto forte nell'arte di improvvisare. La dotta relazione, salutata da convinti applausi, è stata arricchita da molti esempi e puntuali riferimenti. Ha avuto quindi luogo il concerto con brani tratti dal repertorio che va da Duke Ellington a Cole Porter. E' stato uno spettacolo che la magia di Steve Grossman ha reso unico, al quale ha preso parte un pubblico entusiasta rimasto per buona parte in piedi. Grossman iniziò studiando il sax contralto all'età di otto anni, strumento a cui aggiunse il sax soprano a 15 e il sax tenore a 16 anni. Debuttò come professionista a nel 1969, sostituendo Wayne Shorter nel gruppo di Miles Davis, con cui incise l'album A Tribute to Jack Johnson. Dal 1971 al 1973 fece parte del gruppo di Elvin Jones. Dall'inizio degli anni 70 lavora come freelance e conduce formazioni proprie, tra le altre lo "Steve Grossman Trio." Dotato di una potente voce strumentale, nella tradizione hard bop, Steve ha al suo attivo collaborazioni con molti dei protagonisti del jazz contemporaneo. Steve Grossman è sassofonista dal prodigioso controllo della strumento, la cui pulsione muscolare e il gusto per i toni sovracuti, ne fanno uno dei più accreditati discepoli della scuola hard ACIDALIA E’ l’epiteto assunto da Venere quando veniva adorata presso le Terme. Furono i Fenici a introdurre il culto della Dea della fertilità, della bellezza e dell’amore Astarte la quale in origine però personificava la guerra e la morte. Fu poi identificata con la greca Afrodite e la romana Venere. Afrodite- Venere è dunque la Dea della bellezza, del piacere, della salute del corpo, del benessere fisico. Secondo alcuni era figlia di Giove e Dione da cui l’epiteto Dionea, secondo altri era nata dalla spuma del mare da cui l’epiteto Anadiomene ed era quindi anche una divinità marina. Presiedeva all’amore in ogni suo aspetto. Fu chiamata Pandemia nell’amore fisico, Urania in quello platonico e spirituale. Sempre secondo il mito, dalla sua relazione con Anchise nacque Enea, da Marte (Ares per i greci) ebbe invece Cupido. Il nome Venere è quindi romano (Venus) ed era attribuito alla Dea italica che personificava la verde e fiorita vegetazione primaverile. Poi fu identificata con la greca Afrodite. Come madre di Enea fu considerata progenitrice dei Cesari della famiglia Giulia. Essi infatti dicevano di discendere dal loro capostipite Julo o Ascanio, figlio di Enea, da cui Julia (Giulia). Dalla relazione tra Venere e Nettuno nacque Erice, Re degli Elimi e fondatore della omonima città dove innalzò alla Dea Madre un santuario che fu celebrato da numerosi letterati. Era il tempio, dedicato alla Venere Ericina, più famoso della Sicilia e il maggior luogo di pellegrinaggio dell’isola. In onore della Dea dell’amore le sacerdotesse esercitavano la prostituzione esaltando il piacere fisico e avvicinandosi così, tramite esso, alla divinità. Invece, quando veniva adorata presso i luoghi termali, Venere assumeva l’epiteto di Acidalia. Quando arrivarono i primi colonizzatori greci nel territorio Acese, assimilarono i miti locali mescolandoli con i loro. Come afferma anche Filippo Pulvirenti nel suo splendido libro “Aci e Galatea” , collocarono la Ninfa Nereide Galatea nella sorgente di acque dolci attigua al fonte, fonte che fu chiamato Axis (Akis) mettendolo sotto la protezione della Dea della bellezza e della guarigione Afrodite cioè Acidalia. In origine il termine Akis aveva due significati, quello di cura, rimedio e quello di punta, dardo. Poi i romani adottarono questo secondo significato anche per assonanza fonetica col latino Acies da cui Acis. Il percorso delle acque è a forma di punta di freccia, largo alla sorgente e appuntito alla foce. Col nome di Akis i romani indicarono non più il fonte ma la fiumara. Il termine Akis o più latineggiante Acis perse il significato di cura , rimedio ed ebbe quello di punta di freccia o saetta , per l’impetuosità delle acque del fiume. A provare l’originario significato di guarigione, cura, rimedio vi sono numerosi termini dalla stessa radice. Acidalia è anche il nome di una fonte salutare che si trova a Orcomeno in Grecia, Ache è la località greca dove guarì Oreste, ad Achesamenai in Macedonia vi era una sorgente salutare le cui Ninfe erano chiamate Achesamen, Acheletides sono sorgenti salutari dove si curò Ercole, Aceste era figlio di Segesta e Re della omonima città le cui terme erano 6 come quelle di S.Venera al Pozzo, Acheso era figlio di Esculapio Dio della medicina e poi anche Achille figlio di Peleo e Teti. Essendo nel mito, Teti figlia di Nereo e Doride era sorella di Galatea, quindi 2 delle 50 Nereidi, quindi la nostra Galatea era zia del grande eroe Achille! Forse questo pochi lo sanno. Vediamo anche alcuni termini greci: ACHEOMAI =guarire ,sanare; ACHESTES = medico ; ACHESTER = sanatore ; ACHESMA = cura. Potremmo continuare ancora. A Venere le donne portavano doni e offerte per ringraziare di avere esaudito il loro desiderio di rigenerare il corpo e la mente dopo aver utilizzato l’acqua sacra. Il culto di Venere entro il sito termale, in forme diverse, prosegue ancora oggi nel tempio cristiano dedicato a S.Venera. La Santa viene ricordata come, entro l’area termale, in una struttura adattata ad ospedale, curava i malati grazie alle acque salutari. Quindi svolgeva la stessa menzione della Dea Venere e oltre ad avere guarda caso lo stesso nome anche Venera era rinomata come la Dea per la sua bellezza. Infatti il proverbio dice: SANTA VENNIRA PPI BIDDIZZI, SANT’AITA PPI RICCHIZZI. Il culto di S.Venera non è altro che una più casta trasposizione in veste cristiana del culto di Venere. La leggenda cristiana dice che Venera nacque ad Aci intorno al 100 d.C. vicino le Terme Romane che erano state costruite da poco. Per togliere ogni riferimento mitologico si disse che essendo nata di venerdì (giorno che richiama la morte di Cristo) le fu imposto il nome di Venera, Veneranda, Parasceve (venerdì in greco). Ma come si sa venerdì significa giorno di Venere. Rimasta orfana donò le sue ricchezze e si dedicò alla professione del cristianesimo. Dopo varie vicissitudini fu arrestata e decapitata, la sua testa fu gettata in un pozzo, da cui S.Venera al Pozzo. Ma non si hanno notizie sul ritrovamento del capo della Santa, il corpo invece , dice la leggenda, fu portato ad Ascoli Piceno dove la Santa è anche molto venerata. La Santa fu decapitata il 26 luglio, mentre il 14 novembre del 310 ? le sue ossa furono sepolte a Roma nelle catacombe di S.Sebastiano. ROSARIO SCIACCA [email protected] I VICERÈ Anteprima Nazionale, Martedì 6 Novembre I Viceré è un film che vede protagonista la nostra Catania, con le sue strade, le sue piazze, i suoi monumenti (via Dei Crociferi, Piazza Duomo, Palazzo Biscari, il Monastero dei Benedettini…) luoghi e architetture, che per la loro bellezza, il loro fascino e la loro spettacolarità fanno già parte di un immaginario cinematografico, ancor di più esaltato dalle immagini suggestive del film di Roberto Faenza. È il cuore della città barocca a pulsare per l’epopea della terribile dinastia degli Uzeda, fatta di egoismi, lotte, liti, miserie, sopraffazioni, raccontata da Faenza con ricche scenografi e, in interni e in esterni, che trovano nella città etnea ideali ambientazioni cinematografiche. La trasposizione sullo schermo de I Viceré di De Roberto è un capitolo fondamentale per il cinema siciliano e internazionale, che arriva certamente in ritardo per la complessità dei fattori produttivi che affliggono il cinema italiano, ma coraggiosamente affrontati da Faenza e dalla casa di produzione Jean Vigo di Elda Ferri, a cui come Etna Film Commission, sebbene di recente costituzione, abbiamo cercato di dare un nostro sostegno. Un apporto a un progetto di grande spessore culturale che coniuga sapientemente la suggestione dei luoghi, con il cinema e la letteratura siciliana, da cui, la settima arte, da sempre, ha tratto linfa vitale. Menzjornu di stati Picu di suli a filu di menzjornu: pari ca runfulianu i lapuneddi supra i musciara e la mustarda; ’ntornu nenti si movi chiùi nta la campagna, supra all’arbuli nun cantanu aceddi. Ci voli tanticchiedda d’arriciàlu: t’assetti all’umbra, t’asciuchi ’u suduri.. ’na vuoricedda t’accarizza ’a facci, senti ’na radiu ca canta l’amuri.. “Cu jè ca schigghia, cu jè ca fa vuci?” “Porta ’u bummulu!”.. l’acqua d’a jsterna ah quant’è frisca e comu pari duci! Rosario Musmeci Pippo Cutuli Vice presidente Etna Film Commission bop. Negli anni ha lavorato con i più importanti musicisti americani, spesso accompagnato da Johnny Griffin, Cedar Walton, McCoy Tyner, Billy Higgins. Oggi Steve si divide tra New York, Parigi e Bologna, città che gli ha restituito entusiasmo e sicurezza e a cui lui ha dato nuova linfa divenendo un imprescindibile punto di riferimento per tutti i sassofonisti jazz del centro Italia. ph Nuccia Leotta P.C. ACI S. ANTONIO Insegne Luminose Cartellonistica Biglietti da visita Brochure - Stampe Digitali Adesivi - Magliette, cappellini Per info: 347 1433135 - [email protected] Circonvallazione ACI S. ANTONIO 4 AKIS sabato 3 novembre 2007 Pillole Acesi ph Nuccia Leoitta Scuola Cartapesta Artistica – In via Marzulli è stata inaugurata, alla presenza del vescovo S.E. Pio Vittorio Vigo, del sindaco Garozzo e del deputato Turi Consoli [email protected] Aci Club Cinecircolo – 43° anno di attività del Cine Circolo Aci Club di Salvatore Pittera che presenta un cartellone di sedici film di grande valenza culturale. Le proiezioni avverranno, come al solito, nella Multisala del Margherita ogni giovedì alle ore 17,30 e 20,45. Durante le proiezioni sono previste presenze di ospiti. Il primo film in scaletta, “L’uomo di vetro” di Stefano Incerti è interpretato dall’acese David Coco (si spera nella sua presenza) ed avrà luogo il 22 Novembre prossimo. LIONS CLUB – Presso l’hotel Palace di S. Tecla si è tenuta la riunione d’autunno dei soci del Distretto 108Yb-Sicilia. Nel corso della riunione si è svolto il Convegno “Sicilia:l’Isola che c’è”, convegno che ha approfondito la tematica di studio distrettuale tendente ad invertire i luoghi comuni della nostra Isola, mettendone in risalto le potenzialità turistiche, infrastrutturali, commerciali, culturali, ambientali, nella prospettiva della creazione dell’Area di Libero Scambio che potrà vedere la Sicilia al centro di vasti interessi nell’intero bacino mediterraneo. All’importante Convegno hanno partecipato l’on.le prof. Salvo Andò, Rettore della Kore di Enna., il dott. Ivan Lo Bello, Presidente di Confindustria Sicilia. Il servizio a pagina 7. Aci S.Antonio – Il sindaco della cittadina del Casalotto, dott. Alfio Pulvirenti e due consiglieri dello stesso comune, Giuseppe D’Agata e Alfio Stefano Bonaccorso sono stati condannati dal Tribunale di Catania (sez.III) – pena sospesa- per non avere ottemperato alla esecuzione dell’ordinanza del Tar di Catania, per la vicenda del mercato settimanale Di curioso c’è che recentemente lo stesso sindaco, e per la stessa vicenda, ha avuto ragione di non effettuare lo spostamento del mercato in oggetto. Chi ci capisce….è bravo! Contratto di quartiere - L’Amministrazione Comunale e una ditta privata hanno firmato la convenzione del “Contratto di quartiere II”, relativa alla partecipazione del soggetto privato al programma innovativo in ambito urbano nell’area di piazza Dante. Il “Contratto di quartiere II”prevede, oltre a quelli pubblici, interventi di riqualificazione urbana da parte di cooperative, imprese, artigiani, commercianti, operatori turistici tendenti a rivitalizzare le aree attraverso l’insediamento di attività imprenditoriali nelle zone oggetto dell’intervento. Anche la sottoscrizione di questa convenzione è dimostrazione della trasformazione avvenuta in questi anni dei rapporti tra pubblico e privato: strumenti di programmazione sul territorio diventano anche programmazione sul piano economico e sociale – sottolinea il sindaco Nino Garozzo -. Basilio Catanoso, la nuova sede della Scuola di Cartapesta Artistica (presidente Rosario Lizio e direttore dei corsi Natale Longo). CLUB ALPINO ITALIANO - DOMENICA 11 NOVEMBRE 2007 Passeggiata ai ruderi della Cuba bizantina di Dagala del Re, fra le lave di Santo Stefano (1284) e e gli ultimi lembi del Bosco di Aci – al torrente Gulli (detto volgarmente Guddi), visitato dagli scienziati di botanica per le piante speciali della flora etnea che vi si producono ( zona Tonacella, tra le spaccature del ciglione di Miscarello). Per informazioni e iscrizioni ad Acireale in via S.Martino 44 ogni venerdi sera dalle ore 20.30 alle ore 22.30 oppure contattare responsabile settore escursionismo Pippo Pistarà 3475375202. CRI - I Comitati Locali della Croce Rossa Italiana di Acicatena e di Acireale comunicano che sono attualmente aperti i Corsi per Aspiranti Pionieri. Per informazioni ::CRI Acicatena tel 095801505 - CRI Acireale tel 095891989 Carta Giovani - Nell’ambito della “Festa Consulta Giovanile” è stata presentata la “Carta Giovani”. Si tratta di un agevole strumento gratuito riservata ai giovani di età compresa tra i 16 e i 29 anni residenti ad Acireale o frequentanti le scuole ivi ricadenti che dà l’opportunità di fruire di sconti ed agevolazioni presso Chi difende i contribuenti che hanno tempestivamente pagato confidando m una sospensione piuttosto che in quello che si è poi rivelato un tranello? Come mai tanti parlamentari stanno facendo affannose passerelle, cercando di difendere svisceratamente una norma pasticciona e fondamentalmente ingiusta, volta a salvaguardare solo coloro i quali si sono avvalsi della rateizzazione? Col termine rateizzazione e con la possibilità data a suo tempo di avvalersene, viene giustificato il pasticcio del c.l O Il della Legge Finanziaria 2007 con il quale viene consentita la definizione agevolata e la possibilità di corrispondere il 50 % dell'ammontare dovuto per ciascun tributo e contributo, al netto dei versamenti eseguiti, ai soggetti destinatari dell'Ordinanza P.C.M. del 10/6/2005 n. 3442. E qui sta proprio l'imbroglio di chi sta facendo lunghe passerelle elettorali, predicando giustizia sociale, concessione di ossigeno a popolazioni economicamente depresse, moralità, equità sociale e contributiva. Voglio chiarire meglio il concetto, facendo un breve excursus . Una norma proposta dall'Ono Basilio Catanoso al precedente governo Berlusconi, a seguito dei gravi danni subiti da alcuni comuni della provincia di Catania dal sisma 2002 e che lo stesso Berlusconi verificò personalmente con la sua presenza sul campo, dettava uno stato di proroga con possibilità di pagamento di tributi e contributi in 304 rate. La stessa norma fu successivamente avallata dall' attuale governo Prodi. Quella era una norma chiara ed equa; i contribuenti erano stati messi sullo stesso piano e lasciati liberi nel decidere se pagare alla scadenza naturale, oppure prorogando le scadenze in 304 rate. Cito, per fare un esempio, il tributo ICI, che per la esiguità dell'importo, tutti hanno scelto di pagare, salvando così, peraltro, i bilanci dei comuni di appartenenza. TUTTI, ALLA FINE, AVREBBERO COMUNQUE PAGATO. Chi ha pagato, si è fidato della attendibilità di una norma successivamente ribaltata dal c. 1011 che, da una parte abbatte il 50% di quanto dovuto, e dall'altra, esclude dai benefici, senza nessuna logica, i soggetti che hanno pagato. Questa norma riesce solo ad imbalsamare un passato lungo 16 anni (vedi sisma 1990) ed incorre nello stesso errore di "punire chi paga". E così, alla fine CHI HA PAGATO IN PARTE RECUPERA QUALCOSA CHI NON HA PAGATO NULLA RECUPERA TUTTO CHI HA PAGATO TUTTO PERDE TUTTO Come i cittadini di alcuni Comuni, fatti rientrare nella lista dei beneficiari dopo 4 anni dalla loro esclusione (Giarre, S. Alfio, Aci Catena). Oltre ai benefici della sospensione, dell'abbattimento al 50%, del ravvedimento operoso e della possibilità di rateizzazione, si segnala un'ulteriore regalia. Tra tributi sospesi, infatti, figura anche l'IVA, imposta neutra per istituzione, che, trattenuta, originariamente, per l'intero importo, viene oggi riversata all'Erario in misura dimezzata, con un conseguente arricchimento dello stesso ammontare. Bella lezione di educazione fiscale, sociale, di moralità, eguaglianza e giustizia, dettata da capitani coraggiosi che, per salvare qualcuno, affondano il resto dell' equipaggio! A nome di quanti, colleghi e contribuenti, hanno pagato per intero il loro debito tributario, chiedo giustizia, mi appello e do incarico agli onorevoli deputati di tutte le forze politiche affinché possa essere riconosciuto un diritto ingiustamente negato a migliaia di cittadini onesti, altrimenti abbandonati a loro stessi e mortificati nei loro fondamentali diritti, fino a perdere la fiducia nelle istituzioni. Chiedo, affinché vi attiviate a farvi promotori presso il Governo centrale per una equa ridistribuzione dei benefici concéssi, ed il alternativa, il riconoscimento di un credito pari al 50% di quanto versato da utilizzare in compensazione nei futuri esercizi. Solo così potremo acquisire pari diritti, riprendere a nutrire la meritata fiducia nelle istituzioni e, soprattutto, continuare in futuro a pagare serenamente, debellando un fenomeno ripetuto ed ingannevole nello stesso tempo, dove, parole del Ministro Tremonti, "Se mi freghi una volta, mi freghi una seconda volta". Scusandomi per lo sfogo dettato da una comprensibile rabbia e fiducioso nel riscontro delle autorità competenti, porgo distinti saluti. Dott. Rosario Calabretta per il Comitato Spontaneo Sisma 2002 Le salinelle di S. Biagio: meraviglie dimenticate della nostra terra. In territorio di Belpasso, in contrada Vallone Salato, discretamente vicina all’abitato di Paternò, si trovano le salinelle di S. Biagio. Si tratta di emissioni fangose miste a gas (anidride carbonica e metano) associate ad acqua ad elevatissima salinità cloruro-sodica. L’origine dell’anidride carbonica è certamente magmatica dato che la zona è stata sede di vulcanismo preetneo. Infatti nel sito si trovano anche formazioni molto antiche di lave a cuscino emesse in gli operatori commerciali convenzionati. La serata, condotta da Antonio Ferlito (leader del gruppo “I Brigantini”) è stata allietata dalla musica live dei “Last Minute’s”, incursioni artistiche realizzate da giovani talenti acesi, discodance con Dj- Set emergenti, vocalist ed animazione.Alla serata hanno partecipato anche il sindaco Nino Garozzo e l’assessore alla Pubblica Istruzione Nives Leonardi. Scherma - Valentina Vezzali sarà la “testimonial” dei Mondiali Juniores e Cadetti di Scherma 2008 che si terranno nel 2008 ad Acireale. “Onorata di essere stata scelta, torno sempre volentieri nella nostra terra”, A.I.D.U. Associazione Italiana di Diritto Urbanistico – Una due giorni, tra Catania e Acireale, promossa dall’AIDU. Un Convegno di lavoro, patrocinato dal Ministero delle Infrastrutture, per l’ elaborazione di una legge quadro che innovi un sistema largamente insoddisfacente, in un momento in cui si è riaccesa la speranza di un nuovo intervento legislativo in materia urbanistica. Ad Acireale il Convegno si è svolto nella Sala Cosentini della Biblioteca Zelantea. Parrocchia San Paolo – Nel quadro delle attività culturali della Parrocchia ha avuto inizio un corso di dizione e recitazione. La recitazione riveste una fondamentale importanza ai fini della socializzazione. Il corso è curato dal regista Felice Vasta (voce ed interprete storico della città). LETTERA APERTA DI CONTRIBUENTI DELUSI MA FIDUCIOSI (sisma 2002) ambiente di mare sottile e nelle vicinanze si trova anche l’antico vulcano spento di Paternò. L’origine profonda di queste risorgenze è stata posta dai ricercatori tra i nove ed i dodici chilometri di profondità, quindi quasi al limite tra litosfera e mantello. La presenza di metano sembrerebbe essere correlata all’interazione dei gas magmatici con depositi di idrocarburi siti più in superficie. Le finissime argille emesse sono di origine pleistocenica (le classiche argille azzurre del Siciliano). Si tratta di un fenomeno idrotermale afferente alle manifestazioni vulcaniche tardive che certamente meriterebbe ben altro destino rispetto all’attuale stato di assoluto abbandono. Ancora una ennesima meraviglia della nostra bella terra di Sicilia non adeguatamente valorizzata. Se lo stesso sito fosse stato in Germania o in Inghilterra sarebbe gia stato visitato da milioni di turisti … è chiaro che se il turismo siciliano non va molto bene che lo si deve anche ad una miope visione del territorio le cui emergenze di grande valore geologico non sono per nulla valorizzate. Giovanni Tringali Nelle foto: una visione del sito, i meravigliosi polimorfismi che crea l’argilla disseccata ed il ricercatore universitario prof. Rosario Grasso con il padre, emerito pittore. questa la dichiarazione della pluriolimpionica di scherma che ha reso felice Sebastiano Manzoni e tutto lo staff, sindaco in testa, che da tempo preparano l’importante kermesse sportiva. . 956.. dal 1 ph Nuccia Leotta e-mail: [email protected] I FEDERICIANI Certosa dei Cavalieri Concerto dei Federiciani Visita il sito www.akis-aci.com Centro Fodere di Franceschino Santo Via Tarelli, s.n. (uscita svincolo autostradale) Tel./fax: 095 7645344 www.centrofodera.it e-mail: [email protected] Auguri a Vincenzo Longhitano, coordinatore di Bronte, per il suo 50° compleanno. 349 7339659 AKIS Sabato 7 Luglio 2007 IL DECENNALE DI SICILIANTICA Ha riscosso un grande successo la sei giorni di manifestazioni celebrative del primo decennale della sede acese di “SiciliAntica”, una dinamica associazione di volontariato che si è fatta conoscere nel corso di questi anni per la sua fattiva presenza sul territorio, attraverso la realizzazione di numerose iniziative, tutte finalizzate alla riscoperta e valorizzazione del nostro patrimonio storico, architettonico, ambientale e culturale. Domenica 14, alla presenza di numerose autorità politiche locali e dei rappresentanti del direttivo regionale di SiciliAntica, ha avuto luogo l’inaugurazione della mostra che ha ripercorso le attività svolte in questi dieci anni, tra cui si annoverano: concorsi riservati alle scuole per la sensibilizzazione alle peculiarità del territorio, conferenze ed incontri culturali, corsi di conoscenza del territorio, “giornate di studio itinerante”, corsi di recupero delle tradizioni locali ed isolane, attività di consulenza per le scuole di ogni ordine e grado. Particolare menzione meritano, infine, i convegni sulla “sicilianità”, organizzati con la partecipazione di studiosi di livello regionale e nazionale e tesi alla scoperta di aspetti, caratteri e radici delle tradizioni storiche e culturali della nostra realtà regionale. All’atto dell’inaugurazione, particolarmente gradita è stata la consegna dell’attestato del decennale di fondazione da parte del presidente regionale, arch. Giuseppe Lo Porto, “per la costante e qualificata attività svolta – così recita il testo della pergamena – a favore della conoscenza e della valorizzazione dei beni culturali acesi”. Il programma è proseguito, presso i locali del chiostro dell’ex convento S.Domenico, con una serie di appuntamenti di notevole livello culturale, quali la presentazione degli atti degli ultimi due convegni organizzati dall’associazione sul tema della “sicilianità” (e, segnatamente, il primo sull’archeologo comisano Biagio Pace, il secondo sul tema “Aci nel secolo XVII”), la dotta conferenza del dott. Toti Pennisi su “Il Trionfo di Galatea” con la proiezione di numerose ed originali stampe, e l’apprezzato recital di poesie, presentato da Lia Bella, con letture dei poeti siciliani Salvatore Quasimodo, Mario Gori e Antonello Veneziano, interpretate con bravura da Concetto Romeo, Luigi Benintende e Pinella Musmeci. A conclusione di questo ciclo di appuntamenti culturali si è tenuto un interessante incontro-dibattito sull’originale tema “Paesaggio naturale, storico e culturale della regione jonico-etnea”, che ha registrato gli interventi di qualificati relatori. Nel corso della settimana numerose sono state le scolaresche che hanno visitato la mostra con il supporto dei soci di SiciliAntica. Guido Leonardi Le manifestazioni per il primo decennale della sede acese di SiciliAntica, recentemente svoltesi presso il chiostro dell’ex Convento S. Domenico in via Marchese di Sangiuliano, hanno ricompreso anche la presentazione degli Atti dei convegni sulla Sicilianità che l’associazione ha organizzato negli anni 2005 e 2006. Si tratta di un interessante volume che contiene al suo interno le dotte relazioni dei vari studiosi che hanno partecipato ai lavori. Nel 2005 il tema del convegno è stato “Biagio Pace e la Sicilia”, dedicato al celebre archeologo nato a Comiso, che purtroppo per motivi che con la scienza hanno poco a che fare, ma che afferiscono piuttosto alla sfera della politica, è stato tenuto in oblìo; Pace fu deputato al Parlamento dal 1924 al 1943 e presidente dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico dal 1929 al 1944. Come ha detto il prof. Casimiro Nicolosi nel suo intervento, se Pace ricoprì cariche quale quella quella di presidente del Consiglio superiore delle antichità e belle arti si deve al suo valore di insigne studioso, mentre è grottesco che proprio questo gli sia stato addebitato successivamente a suo demerito. SiciliAntica ha voluto far riscoprire la figura di Biagio Pace, un insigne studioso che ha onorato con i suoi studi la Sicilia. Nel 2006 il convegno ha avuto per argomento “Acireale nel secolo XVII”, con particolare evidenza alle trasformazioni urbanistiche avvenute nella nostra città in quel secolo ed al contributo che un illustre acese, Giacinto Platania, portò nella vita pubblica cittadina. Platania, come ha ampiamente dimostrato la prof.ssa Pinella Musmeci, autrice del libro “La città ed il suo testimone” edito da SiciliAntica di Acireale nel 2006, ha lasciato l’esempio di attaccamento e dedizione alla terra natale, oltre ad una buona quantità di opere pittoriche. Chiunque voglia gli Atti degli anni 2005 – 2006 può richiederli presso l’associazione SiciliAntica in via Ardita 12 (di fronte la chiesa dell’Odigitria) ogni mercoledì pomeriggio dalle ore 17,30 alle ore 19,30 dietro il pagamento di un modesto contributo per le spese di stampa. Si possono richiedere anche gli Atti del 2003 – 2004, che hanno avuto per tema “Aspetti etnografici ed antropologici” e “Due acesi di adozione: Ottavio Branciforti e Giuseppe Cavicchi”. Rodolfo Puglisi POLITICA E ANTIPOLITICA Nel linguaggio politico, da qualche tempo, è entrato di prepotenza un nuovo vocabolo “grillate”. La colpa o il merito di tutto questo è il “blog”, questo nuovo modo di comunicare e il blog, specialmente quello di Beppe Grillo, è oggi tra i piu’ cliccati del nostro paese. Altrettanto dicasi, per gli spettacoli del popolare comico genovese che riesce a riempire palasport e piazze con un seguito enorme non solo di fans, ma di veri e propri seguaci che stanno diventando una vera e propria “opinione pubblica”. Politici, sociologi, psicologi hanno parlato di questo fenomeno e come spesso succede in questi casi si sono divisi. Ci sono quelli che difendono Grillo; sostengono che il comico nei suoi spettacoli fornisce una rappresentazione di certi bisogni profondi presenti nel nostro, speranze deluse, aspettative frustrate e che per questo riscuote un grande successo, specialmente all’interno della sinistra radicale presente nello schieramento politico. Ci sono altri, invece, che guardano con timore ad un movimento di massa che si muove nel segno del populismo e del qualunquismo e che può con una deriva diventare pericolosamente destabilizzante. Alle piazze, piene di folla, che segue gli spettacoli di Grillo fanno da contraltare delle vere manifestazioni di massa, quali quelle, che in date diverse, si sono avute a Roma indette da partiti appartenenti a degli schieramenti politici alternativi tra loro, parlo di A.N da un lato e di Rifondazione Comunista , Verdi , Comunisti Italiani… dall’altro, manifestazioni che hanno avuto un numero notevole di adesioni,.si parla di diverse centinaia di migliaia di militanti. Ora, non si tratta di disquisire sulle diverse ragioni degli uni o degli altri, .perche’ sono arcinote, ma si tratta di capire cosa fa muovere milioni di persone in tempi in cui si parla di una società in caduta libera per una profonda crisi di valori sia morali ,.sia politici che civili, una società senza baricentro, che si sta consumando lentamente e che l’antipolitica deve azzerare per prepararne un’altra. Io credo che, se la questione è limitata in questi termini, non ci porterà da nessuna parte. Intanto, devo sottolinearlo: qui si tratta di milioni di persone, ricordo, a questo proposito, anche il referendum indetto dai sindacati e le primarie per la nascita del Partito Democratico che sono state ulteriori occasioni di esercizio della democrazia che hanno avuto un enorme riscontro. Il nostro paese è migliore di quanto tanti pensano. Abbiamo, come popolo, un fortissimo spirito civico e i fatti lo dimostrano. Quello che non va nel nostro paese è la “CASTA POLITICA” che impedisce il suo ricambio e poi un governo che governi e un’opposizione che faccia solo l’opposizione, cose che non si sono verificate nelle ultime legislature. Con la II repubblica non si è utilizzata a dovere la stabilità, che consente la vigente legge elettorale e i governi che si sono succeduti, non hanno effettivamente governato, perché logorati da contraddizioni quasi insanabili ovvero per essere più chiari da veti interni incrociati che ne hanno paralizzato l’azione, per cui si sono quasi consumati da sé e l’opposizione non ha dovuto fare altro che prendere la staffetta e continuare. Il governo è governo, in quanto deve governare e prendere delle decisioni, mentre l’opposizione deve fare l’opposizione e non deve governare, tradotto in soldoni proprio per questo l’elettorato di centro destra è rimasto scontento del proprio governo di centro destra altrettanto dicasi per l’elettorato di centro sinistra che è deluso del proprio governo di centro sinistra. Non c’è alcuna antipolitica, la presenza di milioni di persone a tante manifestazioni è prova evidente di democrazia, e la democrazia come tale, impone anche fra l'altro, che ogni partito deve fare un passo indietro diversamente NON SARÀ POSSIBILE una politica che consente lo sviluppo del nostro sistema produttivo, sviluppo che con il deficit di bilancio e la sicurezza rappresentano il nodo centrale del nostro futuro e che irrisolti renderanno una chimera quella crescita di cui l’Italia ha assolutamente bisogno. Filippo Laganà [email protected] RITORNARE MATRICOLA Certo non è una cosa che capita tutti i giorni decidere, dopo essersi laureati, dopo aver chiuso un incubo durato anni, di intraprendere un’altra faticosa carriera universitaria, di cominciare un altro tremendo ed estenuante incubo! Insomma non capita tutti i giorni e non capita proprio a tutti gli esseri umani di ritornare ad essere una vera e propria matricola! “MATRICOLA” : “Invidiabile” status da sfiga perenne che ormai si pensava aver abbandonato per sempre. Per tutta la vita insomma! Ed invece, sorprendenti scherzi della vita, mi trovavo là, ben quattro anni dopo la prima volta, al mio secondo primo giorno universitario. Tutti ragazzini intorno. Tutte fresche matricole alla loro prima esperienza da post liceali. Tutti con quel sorrisetto ingenuo e spavaldo di chi ancora non sa bene cosa gli spetterà una volta avviato il corso. Mille facce inconsapevolmente allegre e allo stesso tempo ignare del loro destino, (premeva in me la sensazione che, effettivamente poi, non gliene fregasse più di tanto), si ammassavano a flotte dentro le tetre ed afose sale cinematografiche (perché sono questi i luoghi del moderno futuro dove oramai si tengono le lezioni!!!!). Mi sentivo un vecchio. Io che tenevo quell’aria cupa e lo sguardo spento, ormai sfinito dal fuoco e dal sudore di mille battaglie, combattute un po’ in capo ai libri e un bel po’ in seguito ai professori, assolutamente consapevole della tragica tragedia che mi si stava infrangendo contro, me ne stavo in disparte, in silenzio, ad osservare tutto quel frastuono di giubilo senza fiatare. Però qualche rimembranza dell’epoca ancora permane. Quella strana agitazione che lenta parte dalla gola e scende libera fino allo stomaco scombussolandoti non poco era ancora là, al solito posto, sempre con la freschezza e la potenza di un tempo. Entro anch’io nella sala. Mi guardo intorno. Mi siedo. forse la trentunesima fila è troppo distante?! Mi rialzo. Mi riguardo intorno e mi avvicino alla quindicesima. Penso che come prima lezione possa bastare! Ad un tratto fa il suo ingresso trionfale e distaccato il professore di turno. Prende posto sulla sua scrivania rialzata posta al di sopra del palchetto, e senza un minimo accenno inizia a spiegare. Certo che alcuni professori non cambieranno proprio mai! I soliti e tanto veritieri corsi e ricorsi storici tanto declamati da un certo Vico. Ed io mi trovavo ancora una volta seduto su di una poltroncina scomoda a rivedere scorci di vita passata che mi scorrevano veloci davanti mischiarsi all’attuale presente. Ebbene si! Ero ancora una volta là. Pronto per un’altra avvincente avventura! Cari amici, Una domanda nota su questi ormai "cari" autovelox è a quanto ammonta il tempo necessario "alla ricarica" del velox, cioe' quanti secondi intercorrono da quando lo strumento immortala un trasgressore a quando ritorna attivo pronto a punire il successivo. Tale tempo e' dell'ordine di circa 2 secondi. La domanda spontanea e': data una velocita', quale puo' essere la distanza massima di un veicolo da quello successivo affinche' ci sia sicurezza assoluta di "beffare" l'autovelox? Il calcolo da fare è trasformare la velocità da km/h a M/s e dividere per 3600 che sono i secondi in un'ora. In parole povere moltiplicare la velocità per 1000 e dividere tale cifra per 3600. Quello che viene moltiplicarlo per 2. In parole povere se vado a 100 all'ora dietro un altra autovettura, quanto posso stare distante per essere sicuro di farla franca? Se il tempo di ricarica e' 2 secondi, a questa velocita' sono sufficienti 55 metri. Infatti 100.000 / 3600 = 27,7. Questi vanno moltiplicati per 2 perchè il tempo di ricarica è appunto 2 secondi quindi 55,4 metri. Occhio però che quella è la distanza massima. Voi dovete stare entro questa distanza. Ovviamente più la velocità è alta maggiore saranno i metri al secondo percorsi quindi maggiore sarà lo spazio. Un consiglio? Se volete fare i pazzi in autostrada o in superstrada o qualsiasi strada se non siete sicuri della presenza di polizia o velox o telelaser viaggiate a poco più del limite in modo che basta una frenatina e siete subito o sotto il limite o dentro il limite di tolleranza che è del 5%. Al primo pazzo che vi sorpassa a velocità folle andategli dietro così che state certi (per lo meno al 95%) che non beccherà a voi. In definitiva mai fare i viaggiatori solitari "matti" perchè è soltanto un flash di un istante ma costa caro quel maledetto flash. Inoltre ponete il caso che c'è la pattuglia con il tele-laser, mettiamo che il limite è 70 km/h e voi siete dietro ad un'altra autovettura che va oltre il limite. A chi credete che fermerà? non certo a voi che state dietro! Altrimenti se siete pazzi matti schiantati e amate il rischio fino al limite e possedete una bella moto sportiva oppure un'audi s8 che tocca i 290 potete viaggiare anche solitari basta che la velocità sia superiore a 240 250 effettivi. Quindi se ci state andando non frenate se la vedete e siete a quella velocità, perchè fate solo peggio. E' testato: Un autovelox fermo non può riuscire a fotografare in maniera nitida una targa sparata a 250 km/h(effettivi). Fotografa soltanto una scia di luce. Oppure se siete matti schiantati di testa gli eseuite una bella impennata oppure un bello stoppie, però dopo sò cazzi vostri al casello :-D. Eventualmente date n'occhiata a questo sito e mi raccomando guidate con prudenza anche se oltre i limiti, come direbbe Migliozzi: Statece con la testa!. Andrea Leotta 5 ELEZIONI SUBITO!???? Oramai da tempo siamo soliti ascoltare professionisti, geni e veggenti della politica (il minuscolo è voluto), intenti a profetizzare l’imminente caduta del governo Prodi, richiedendo subito nuove elezioni politiche. Io mi chiedo se sono io a non aver capito nulla (è ciò è possibile essendo “solo” un cittadino) o se gli uomini politici che poggiano le loro terga su comode poltrone nei palazzi della politica romana tentano ancora una volta di distrarre la nostra attenzione, al solo fine di garantirsi il “posto”, da questioni che il buon senso porta a giudicare fondamentali (e questa mi sembra l’opzione più probabile). Abbiamo protestato per l’eccessivo numero dei parlamentari, abbiamo ribadito a gran voce la volontà di scegliere personalmente coloro che consideriamo capaci e degni di rappresentarci in tutte le istituzioni, abbiamo affermato che la sovranità appartiene al popolo e che essa deve essere esercitata in maniera sostanziale, abbiamo chiesto l’eliminazione di tutti i privilegi che oltre a rappresentare costi insostenibili sono una chiara dimostrazione di disuguaglianza, egoismo e tornacontismo, abbiamo chiesto l’eliminazione di tutti gli enti e comitati inutili e costosi. Tutto ciò ha, nell’immediato, raccolto i consensi e le promesse dalle forze politiche ma poi tutto è caduto nell’italico dimenticatoio. Nel frattempo a Roma tutti sono contro tutti, gli uni affermano di essere più belli e più bravi degli altri, ma l’Italia muore. Non c’é crescita economica, gli imprenditori non investono in Italia perché sfiduciati dal clima di incertezza e dall’eccessiva tassazione e delocalizzano, manca il lavoro, non viene distribuito un reddito adeguato (che quando c’è è eccessivamente tassato), cala la domanda di beni e servizi, cala la produzione ed il sistema si avvia allo sfascio. Grazie a questa politica, le premesse affinché nel giro di 10 anni possa verificarsi in Italia quello che si è verificato 6 anni addietro in Argentina ci sono tutte. Non voglio distinguere tra partiti di centro destra o centro sinistra (sono oramai strutture autoreferenziali lontane anni luce dagli scopi originari), per me hanno tutti le stesse responsabilità per la manifesta volontà di garantire e difendere interessi particolari piuttosto che interessi generali. Ritengo sia innegabile che andare a votare con questo sistema elettorale garantisca solo gli interessi dei partiti e che chiunque prevalesse nell’agone elettorale non potrà disporre certo di una maggioranza omogenea in grado di assicurare la governabilità. I cittadini, consapevolmente, devono opporsi con ogni mezzo legale al perpetuarsi di tutto ciò, far sentire forte la loro voce, devono affrancarsi dalle false promesse del politicante di turno. I vantaggi che ognuno di noi, mortificando la propria dignità, potrà ottenere, saranno sempre precari, mentre i vantaggi collettivi che scaturiranno da una politica mirata al perseguimento dell’interesse generale saranno stabili. Prendiamo le distanze da certa politica di centrodestra e di centrosinistra, chiediamo nelle piazze e nei luoghi dove si esercita la rappresentanza, riforme istituzionali realizzate da un assemblea costituente composta da poche alte personalità, da studiosi, politologi (non politici), giuristi, sociologi, proposti dal Presidente della Repubblica di concerto con gli ex Presidenti della Repubblica e col presidente della Corte Costituzionale, rappresentativi del “paese reale” ed eletti dai cittadini. Vogliamo un assetto istituzionale che, anche sull’esperienza di democrazie più antiche della nostra, dia garanzia di governabilità, che restituisca ai cittadini il potere di scegliere ed essere realmente protagonisti del loro futuro. Ricordiamoci che gli uomini sono importanti perché le idee camminano sulle loro gambe, ma ricordiamo anche che, senza un sistema efficiente, efficace e trasparente, anche gli uomini migliori sono poca cosa. Dr. Gioacchino LUNETTO NOE’ COMMUNICATION Sono iniziati al Cine Foto Club “Galatea” gli incontri con il dott. Salvo Noè, psicologo e direttore della “Noè Communication”. Il tema trattato in questo primo incontro è stato quello de “La comunicazione:le parole possono creare felicità o sofferenza”. Tutti i sondaggi mettono in luce come la maggioranza delle persone si senta insoddisfatta del proprio modo di comunicare. Spesso ci accorgiamo che nelle nostre relazioni non riusciamo a esprimere ciò che vogliamo dire, così come ci rendiamo conto che la nostra emotività non è in sintonia con le parole che usiamo. In questa chiave va inserita anche la cosiddetta "psicologia del malinteso" che è una delle maggiori cause di litigio e di conflitto nelle relazioni interpersonali, in famiglia, sul lavoro, nella coppia. Il Dr. Noè ha studiato a lungo il tema della comunicazione per il legame che ha con le emozioni, con i disagi affettivi e i disturbi psicosomatici. Ognuno di noi può trovare il suo stile verbale e allontanarsi così dai modelli stereotipati che sono la causa delle "parole sbagliate che diciamo a noi stessi e agli altri". Solo una comunicazione che scaturisca da queste promesse è una comunicazione felice che raggiunge l'obiettivo. Gran parte delle nostre timidezze e delle nostre relazioni conflittuali nascono da una scarsa confidenza con le nostre potenzialità espressive. Il prossimo incontro che tratterà “dei legami che ci limitano e dell’amore egoista” si terrà mercoledì prossimo, 7 novembre, alle ore 18,30 nella sala conferenze del “Galatea” (via Paolo Vasta 34 - Acireale). K.S. CONFERENZA DI M. SGALAMBRO ALLA LIBRERIA PUNTO e VIRGOLA Interessantissima ed affollata conferenza di Manlio Sgalambro alla libreria “Punto e Virgola” di Acireale, A presentare il filosofo è stato il noto giornalista de ”La Sicilia” Giuseppe Testa che da perfetto padrone di casa, dopo una breve introduzione, ha lasciato la parola a Manlio Sgalambro che ha parlato di se stesso e della sua ricerca, rivelando una grande profondità di pensiero e una ricchezza speculativa che ha affascinato l’ uditorio attento e qualificato. Il filosofo, sotto la spinta del giornalista , ha dato vita ad una conferenza un po’ estemporanea e al di fuori di certi canoni accademici e pur spaziando in tutta la storia della cultura occidentale e non ha espresso con lucidità e chiarezza il proprio approdo filosofico frutto di un cammino del tutto personale, che ha coinvolto tutti i presenti. Particolarmente vivace è stato, poi anche il dibattito con moltissimi interventi (prof Raciti, prof. Camillo Bella, prof.. Sebastiano Raciti, dott. G .Contarino, e di molti altri), svolti con domande puntuali e circostanziate alle quali Sgalambro ha dato le sue risposte che hanno trasformato la conferenza in una vera e propria conversazione che si è prolungata sino a tarda ora con un saluto ed un arrivederci. Filippo Laganà 6 sabato 3 Novembre 2007 Ufficio Marketing e Pubblicità Akis - Franco Pulvirenti - tel. 328 8115194 - Grafica: MP - 347 1433135 AKIS A C I S A N T ’ A N T O N I O Il territorio, risorsa "glocal" Un territorio da valorizzare L’intervista a... Comunicato stampa Una tensostruttura in tensione. Ancor prima di issarla, appena indicata l'area d'intervento, si scatena la bufera. Rischio rottura e via alle petizioni popolari. Il sito di Lavinaio, indicato all'unanimità dal consiglio comunale di Aci S.Antonio, all'improvviso viene messo in discussione da alcuni gruppi politici, mentre altri continuano a sostenerlo. Strumentalizzazione in vista delle prossime elezioni cittadine o spontaneo interesse per un'opera pubblica che tende a migliorare il benessere della collettività? In effetti, sembra, un fagogitarsi prematuro, come preoccuparsi della probabile bufera annunciata dal meteo. Sicuramente i cittadini hanno il diritto ad una corretta e puntuale informazione, ma, si ritiene, ancora prematuro fomentare preoccupazioni. Infatti, l'area indicata, in fase di pianificazione e progettazione definitiva potrebbe e dovrebbe prevedere un recupero infrastrutturale e valorizzazione dell'intero comparto, strutture ad aree pubbliche comprese, in un mix tra vecchio e nuovo, tra assetti urbani esistenti e avanzate soluzione integrate di spazi collettivi. A tal proposito, una sbirciatina in giro per il mondo, fra altre culture, mette in evidenza tanti casi di valorizzazione del territorio, quando questi diventa risorsa e strumento di ripresa socio economica. A Manchester un bagno pubblico sotterraneo diventa un bar in cui assaggiare birre provenienti da tutto il mondo; a Istanbul un garage si scopre uno dei più importanti spazi espositivi della città; a Mosca in un vecchio bunker voluto da Stalin trova spazio un grande centro polifunzionale in stile dell' epoca, con tanto di discoteca, ristorante-bar e cinema oltre un "Museo della Guerra fredda"; a Valencia per ottemperare alla mancanza di spazi ove esibirsi, la compagnia teatrale "Tres Teatre" utilizza una casa abbandonata per mettere in scena forme di teatro sperimentale, con un parterre ricavato nel soggiorno dell' abitazione; a Graz nella fortezza dello Schlossberg, la casa matta della caserma diventa luogo ideale per la rappresentazione di opere liriche; a Rio De Janeiro, infine, quello che a inizio secolo era uno dei più famosi bordelli della città è diventato un attivo centro culturale. Questi, solo alcuni esempi fra i più curiosi in giro per il mondo, a testimoniare che il restyling e la valorizzazione del patrimonio esistente ormai dilaga in forme sempre più spinte e pionieristiche. Non solo ex spazi industriali convertiti in luoghi d'Arte Contemporanea, come la Tate londinese o quella di Liverpool, ma, anche e soprattutto, luoghi comuni testimoni della vita passata, portatori di una memoria che si vuole preservare secondo una logica diversa: non tramite statica e asettica conservazione/contemplazione di chi li mette sotto una campana di vetro, ma attraverso il dinamico gioco delle differenze e la stimolante dialettica che vecchio e nuovo creano, senza che nessuno prevalga necessariamente sull'altro. Ritornando nella Nostra amata "Città del Casa/otto", secondo la logica del pensiero "giocai" (pensare globale ed agire locale), si ritiene che uno studio oculato dell'intera area e l'analisi dei bisogni dei cittadini, attraverso la partecipazione e condivisione della comunità, restituirà ai Santantonesi un'area attrezzata di alto pregio, ivi compresa, la tensostruttura oggi oggetto di polemica, che con sicurezza porterà aggregazione e benessere fra i cittadini, senza alcuna tensione. Stefano Finocchiaro Funzionario PA - Esperto Sviluppo Locale Tensostruttura si, tensostruttura no. Si per l'opera in altro sito, no sulla piazza. Scelta unanime del consiglio comunale pochi mesi fà. Oggi qualcuno tuona strumentalizzazione politica con fazioni a destra e mozioni a sinistra, sit-in pro e contro; fiumi di parole. Demagogie e polemiche adesso tirano in ballo i cittadini, costretti a schierarsi a sostegno dell'una o dell'altra tesi. Si tratta di un opera pubblica di carattere sociale che andrà ad integrarsi nel contesto urbano, rimodulando spazi pubblici ed attrezzature sportive esistenti nel tentativo di rendere più fruibili e ben organizzate aree destinate al benessere collettivo. Strano che l'unanimità del Consiglio Comunale - espressione dell'intera comunità - nell'approvazione dell'iniziativa, oggi si sfalda. Poca attenzione ai problemi e le esigenze del cittadino? Oppure, forse, carenza nel processo di coinvolgimento della comunità su scelte rilevanti che tendono a modificare assetti, usi e consuetudini di siti pubblici e di particolare interesse o pregio storico-ambientale? Oggi più che mai si rende indispensabile ripensare il territorio secondo modelli integrati, tali da valorizzare i siti esistenti attraverso una multifunzionalità di servizi che consente economia di gestione e di risorse. Le soluzioni di implementazione di aree sociali e collettivi esistenti, quali questa in esame, sita in Lavinaio, ben collocata rispetto le frazioni di S.Maria La Stella e Monterosso, e facilmente raggiungibile anche dal centro città, rappresentano opportunità di crescita e sviluppo sociale a condizione che lo studio progettuale definitivo, prenda in considerazione i parametri fondamentali caratterizzanti lo sviluppo sostenibile. La soluzione ottimale, dovrebbe essere, infatti, la sintesi di una scelta partecipata dei cittadini che tenga conto di parametri sociali, ambientali ed economici. La democrazia è sempre stata prerogativa di scelte condivise ed ancor oggi si pone arbitro per garantire lo sviluppo del territorio a vantaggio di tutti i cittadini e del benessere collettivo. Fabrizio Maccarrone Commissario Cittadino Democrazia Cristiana Nel quadro degli incontri che il nostro giornale intratterrà con i vari candidati alle prossime elezioni, questa settimana abbiamo intervistato il consigliere comunale Salvatore Martino Sapuppo che così ci ha dichiarato: “Il mandato politico conferitomi dai cittadini per rappresentarli in questo CIVICO consesso, secondo principi di democrazia e libertà, mi ha consentito, pur se talvolta con le difficoltà oggettive del gruppo contrapposto al Governo della città, di esprimere sempre con coerenza un costante impegno a sostegno della comunità ed ai bisogni dei santantonesi. Oggi, sulla scorta dell'esperienza maturata, analizzando gli aspetti sociali, economici ed ambientali che Aci S.Antonio dovrà affrontare con difficoltà sempre maggiori, mi rendo conto che bisogna apportare incisività nell'azione politica locale e nell'attività di Governo. Per questi motivi e poichè i principi di rispetto dei diritti dell'uomo in piena libertà e dignità restano ben saldi nell'animo di ogni democristiano, con serenità ed orgoglio, confermando le politiche del centro destra, tra le file di Forza Italia m'impegno, sin da ora, a rilanciare con maggior entusiasmo l'apporto politico per Aci S.Antonio. Son sicuro che insieme al gruppo forzista, che sin qui ha sostenuto l'Amministrazione Pulvirenti, si potranno individuare linee di coerenza per amalgamare contenuti e programmi tali da incrementare quell'umile politica di servizio, comunque sempre incisiva, che fin ad oggi è stata resa con il massimo impegno a sostegno della città. Attento comunque alle politiche di carattere globale che interessano la nostra comunità, mi sembra doveroso chiarire, che l'apporto all'attività di Governo cittadino, sarà espresso all'indice della costruttività, pur sempre con quella giusta criticità che possa garantire, dialogo, confronto e condivisione sulle scelte importanti che oggi e nel futuro la città di Aci S.Antonio si appresta ad affrontare.” T.C. MOVIMENTO PER L’AUTONOMIA CIRCOLO TERRITORIALE - ACI SANT’ANTONIO MAL d’ACI Assistiamo, attoniti, ancora una volta all’ennesimo cambio di casacca da parte di un altro componente del Civico Consesso, prima in modo occulto, oggi manifestatosi palesemente. Trattasi di elementi inseriti nella minoranza alla scopo di creare un “ponte” con il Sindaco. Parliamo dei consiglieri Sapuppo Salvatore e Barbagallo Carmelo. Un passaggio politico, artatamente costruito e furbescamente messo in atto in vista delle prossime elezioni, che sottolinea, ce ne fosse la necessità, la profonda fragilità “vertebrale” dell’attuale classe politica che rappresenta la collettività in questo Paese. Adesso tutto diventa più chiaro e si spiegano tante cose! Si spiegano gli atti amministrativi di una maggioranza arrogante e le imposizioni pretestuose di un Sindaco che ha operato “serenamente forte” di un appoggio, incondizionato ed ingannevole, di una parte dell’opposizione che oggi è finalmente uscita allo scoperto. VERGOGNA! Avete finto, per più di quattro anni, di lottare contro un’Amministrazione, che con astuzia e slealtà politica ha mal governato questo Comune, gettandolo in una situazione economica e sociale drammaticamente irrecuperabile, favorendo gli stessi personaggi che durante le amministrative del 2003 hanno riconquistato il trono più alto del potere proprio a vostro discapito. Oggi, ammaliati da cori di sirene lontane, gettate le vostre braccia verso quella parte politica che nel recente passato avete combattuto e rinnegato. Statene pur certi che questi cori i quali adesso vi promettono favolose mete, oggi facilmente raggiungibili, domani si riveleranno trappole senza via d’uscita. È giunto per tutti il momento di buttare via la maschera… si decidano questi Signori a voler indicare alla Città la loro vera ed univoca identità. I cittadini, stavolta, sapranno distinguere e decidere Ottobre 2007 Il Direttivo Visto il gran “tourbillon” che anima la cittadina del Casalotto per le elezioni amministrative della prossima primavera la notizia ha suscitato certamente grande scalpore. Parliamo della condanna (quattro mesi, pena sospesa) inflitta dalla III sezione del Tribunale di Catania al sindaco dott. Alfio Maria Angelo Pulvirenti, reo di avere disatteso, con “indebito rifiuto” all’ordinanza n° 1187/02 del Tar di Catania. Dispiacere nell’interessato, certamente, ma dispiacere mitigato dalla avvenuta conferma che il Mercato, luogo del contendere, può stare dove si trova attualmente e che ribalta, sotto certi aspetti, la “condanna” ricevuta. Il sindaco, qui la sua poca accortezza e la conseguente “disubbidienza” non aveva ottemperato all’ingiunzione del Tar (neppure con provvedimenti formali); si è trovato, quindi, dalla parte del torto, torto che potrà, forse, essere sanato dall’eventuale appello che lo stesso primo cittadino provvederà ad inoltrare all’organo competente. Si scaldano i muscoli, quindi, per una campagna elettorale che si preannuncia abbastanza combattuta, all’apparire, ma che, ne siamo certi, servirà soprattutto a mettere sul tappeto le prime forze salvo, poi, a scendere a patti e ripartirsi incarichi e poltrone, con buona pace di tutti e come insegna la storia politica. Dappertutto Mafiosità e mafia Il tema del fenomeno “mafioso” in Sicilia è stato affrontato nella trasmissione televisiva (11 ottobre) condotta da Maurizio Costanzo e con la partecipazione del procuratore Pietro Grasso, del sindaco di gela Rosario Crocetta, del giornalista Francesco La Licata, di Tano Grasso (Presidente FAI- Federazione Antiracket Italiana), di un giovane imprenditore di Caccamo e con una sala gremita dai giovani del movimento antipizzo nato a Palermo, da imprenditori e commercianti vittime di estorsioni e la qualificata presenza dell’avv. Alfredo Galasso. Incontro motivato dalla recrudescenza della criminalità seguita dall’arresto del boss Bernardo Provengano che, a differenza di Riina, per non cerare allarme sociale imponeva pochi “ammazzamenti” ma intensificando la penetrazione negli appalti e nel racket delle estorsioni. I recenti danneggiamenti alla “Cosedil Costruzioni” di Andrea Vecchio (Santa Venerina), hanno evidenziato la gravità e la vastità dell’imposizione estortiva che penalizza lo sviluppo economico e sociale della Sicilia. Tano Grasso, antesignano della lotta al racket, ha sostenuto che manca ancora un diffuso consenso sociale per contrastare efficacemente la mafia con la conseguenza che chi denuncia è spesso anche vittima della solitudine e del silenzio. Importante in tal senso la testimonianza del giovane imprenditore di Cacciamo, paese nel quale dopo una breve carcerazione è tornato in libertà il suo estortore, tuttavia non è solo per il sostegno dei giovani antipizzo che lo hanno incoraggiato ad aprire un nuovo oocale di ristorazione. Il procuratore Grasso reputa necessaria una riforma della legislazione antimafia con pene certe e severe. Ricordiamo che “l’associazione di tipo mafioso” diventa reato specifico nel 1982 con la cosiddetta legge Rognoni-La Torre, art. 416bis del C.P. Un ritardo pericoloso per un fenomeno radicato nel territorio, per i rapporti di contiguità con pezzi del mondo politico e delle istituzioni, come relazionato dalla commissione antimafia del 1976 quando era già attivo e proficuo l’inserimento nel traffico internazionale della droga deciso nel vertice italo-americano dell’ottobre 1957 all’Hotel delle Palme di Palermo, dove era presente Lucky Luciano, nella foto. Segue Erika Abramo ‘U PANZARUCCUTU www.akis-aci.com Per quelli di palato fino ecco una ricetta da gran gourmet. Tagliatelle con Salsiccia e Noci al profumo di Funghi Porcini ph Massimo Musmeci Ingredienti per 4 persone: 400 gr. di tagliatelle fresche / 300 gr. di salsiccia /150 gr. di noci sgusciate / 2 cipollette scalogno / 1 bicchiere di vino bianco / 1 peperoncino fresco / 100 gr. di pecorino vecchio grattugiato / 200 gr. di funghi porcini giovanissimi freschi / olio extra d’oliva / sale e pepe q.b. Preparazione: Tagliate le cipollette sottilissime e fatele dorare in una capiente padella. Sfrantumate la salsiccia e tritate le noci riducendole quasi in polvere, unite quindi alla cipolletta e fate rosolare qualche minuto. Aggiungete adesso i gambi dei funghi porcini tagliati a listelle, unite il vino e fate evaporare per circa 10 minuti. Nel frattempo portate ad ebollizione una capiente pentola, fate cuocere le tagliatelle, colatele al dente e continuate la cottura in padella con il preparato gi’ ottenuto. Servite subito aggiungendo una spruzzata di pecorino e le cappelle dei funghi taglate sottilissime. Il vino da abbinare: Un Cerasuolo di Vittoria esaltera il gusto dei funghi. Per il gelato: rivolgetevi al Bar Patanè di Pozzillo Superiore. Dite che vi manda il Panzaruccutu….Non ve ne pentirete. Buon Appetito. AKIS 7 Sabato 3 Novembre 2007 Sicilia: l’Isola che c’è A.S.D. ACIREALE CALCIO A 5 I Lions del Distretto 108 Yb Sicilia, nell’ambito della loro attività vogliono portare un reale contributo allo sviluppo socio-economico della Sicilia. Sono tanti i problemi in cui giornalmente ci si imbatte, e sicuramente un aiuto per la risoluzione si può dare, individuando i settori nei quali si può intervenire con le esperienze e la professionalità del sodalizio. Con questi intenti il Governatore distrettuale, il catanese avv.Salvatore Giacona, ha lanciato una vasta iniziativa, intitolandola “ Sicilia: l’Isola che c’è “ e discutendola nella Riunione d’Autunno, un convegno tenutosi per tre giorni all’Hotel Santa Tecla Palace di Acireale. Grossi nomi, non solo del mondo lionistico, ma anche della società civile hanno carat- ph Nuccia Leotta terizzato gli interventi nell’” Incontro “, dove si è esposto il lavoro già fatto dei Comitati addetti alle varie branche dell’iniziativa , le proposte ed i progetti per un prossimo futuro. Le sessioni , introdotte e coordinate rispettivamente dal prof.Benedetto Torrisi e dal past Governatore avv.Silvio Cavallaro, si sono articolate con le relazioni dell’on.Salvo Andò rettore dell’Università Kore di Enna; del dott. Ivan Lo Bello presidente Confindustria Sicilia; dott.Mario Bevacqua (presidente comitato Turismo); prof.Tommaso Raimondi (Industria, Commercio e Artigianato); prof.Giacomo Dugo (Agricoltura); gli acesi prof.Enzo Ferrara (Territorio e Ambiente) e prof.Rosario Faraci (Europa, Mediterraneo e Area di libero scambio); prof.Tommaso Aiello (Beni culturali e ambientali); prof.ssa Valeria Cuidera (Immigrazione e integrazione); prof.Giuseppe Ingrassia (Prospettive occupazionali per i giovani); dott.Giuseppe Racalbuto (Sport e benessere sociale); dott.Michele Gulizia (Sanità). Come si può notare un ventaglio di temi che interessano tutte le attività dirette ad un concreto sviluppo della Sicilia. “ Lo sforzo è notevole – ha detto il Governatore Giacona – ma grazie alla buona volontà ed al sacrificio dei Lions questa bistrattata nostra terra potrà avere dei benefici dall’impulso che riceveranno le istituzioni. La valorizzazione delle risorse umane che la nostra Associazione si fregia di avere nel suo interno, le reti e le conoscenze di cui ogni lions è dotato, dovranno portare ad opere e servizi tangibili”. “ Non abbiamo la presunzione di inventare formule magiche o di sostituirci alla politica – ha affernato il delegato al tema prof.Torrisi – ma riteniamo di non poter stare alla finestra a guardare ciò che non funziona in Sicilia, o aspettare che siano i politici a cambiare lo stato della nostra società ; dobbiamo cominciare a reagire lasciando da parte gli individualismi ed esaltando il lavoro di gruppo…” Il prof.Giuseppe Grimaldi, presidente internazionale emerito, ha chiuso il riuscito “Incontro” a cui hanno partecipato rappresentanti di ben 105 Lions Club. Casimiro Saporita Anche la Sezione Arbitri avrà la concessione del Tupparello In occasione della conferenza stampa per l'inizio dei lavori di completamento dello stadio, il Sindaco di Acireale, Avv. Nino Garozzo, ha annunciato che tra le società sportive od associazioni con cui l'Amministrazione stipulerà una convenzione per l'utilizzo dell'impianto e la concessione di spogliatoi riservati, ci sarà anche la Sezione A.I.A. di Acireale, oltre all’Acireale Calcio ed alla società Atletica Acireale. Tanta la soddisfazione espressa dal Presidente sezionale, l’arbitro benemerito Rosario D’Anna, presente alla cerimonia in quanto Componente della Consulta Comunale dello Sport, che è rimasto sorpreso nel sentire le parole del Sindaco. Vengono così ufficialmente riconosciuti l’importanza del Polo di Allenamento ufficiale della CAN (Serie A e B), istituito nel lontano 1992, nel quale devono tenere le prove atletiche arbitri ed assistenti della Sicilia centro-orientale inquadrati negli organi tecnici nazionali, ed i tanti meriti ed il lavoro socialmente svolto nel territorio acese dalla Sezione Arbitri, istituita nel 1973 con soli 40 associati ed oggi realtà regionale e nazionale con oltre 200 tesserati. Rodolfo Puglisi A portare l’amore, la passione e l’affetto per i colori granata e per la Città di Acireale non è solo l’Acireale 1946 ma, con onore, anche la squadra di calcio a cinque che rappresenta la città di Aci e Galatea in Sicilia. Con orgoglio e passione, il dirigente Rosario Corvaia, ci fa una breve cronistoria di questa bella realtà tutta acese. L'A.S.D. Acireale C5 nasce giorno 31/08/2006 ad Acireale grazie all'impegno di cinque giovani professionisti acesi: Filippo Barbagallo (Presidente), Giuseppe Vaccaro (Vicepresidente), Angelo Battiato (Dirigente), Rosario Corvaia (Dirigente), Fabio Cavallaro (Consigliere). La società, sin dal primo anno, si prefigge l'obiettivo di trasmettere i valori dello sport con i colori ed il simbolo della nostra Acireale. Alla sua prima apparizione nel campionato di serie D, l'A.S.D. Akis Acireale C5 approda in serie C2 dopo una cavalcata trionfale che la vede prima dominatrice del Campionato Provinciale e successivamente vincitrice di entrambi i gironi di play-off. Durante l'estate 2007 la dirigenza, con in testa il Presidente Filippo Barbagallo, mette a disposizione dell'allenatore Ninni Re un organico di tutto rispetto prelevando da squadre di categoria superiore diversi elementi tra i quali Gabriele Patanè, con un passato in A2, Mike Gambino e Giuseppe Barbagallo provenienti dalla serie B, Dario Scalia e Marco Caponetto. Questi giocatori vanno ad aggiungersi al capitano Mario Grasso a Diego Castrogiovanni a Salvo Russo a Francesco Cavallaro ad Alessio Macaluso oltre ad altri under di belle speranze. Con un organico del genere inutile nascondere le ambizioni di un campionato di vertice, peraltro suffragate da un inizio incoraggiante che vede la squadra acese al primo posto.... con la C1 nel mirino. Dalle parole del dirigente Corvaia traspare nettamente la voglia del gruppo di far bene e non sfigurare. L’impegno c’è, la voglia pure…al campo l’ultima sentenza! Le gare casalinghe della società acese si disputano presso la palestra dell'Istituto San Luigi di Acireale, sita in via Rote (Traversa di Via Galatea), la stessa società ha anche allestito un sito internet consultabile al seguente indirizzo: www.c5acireale.it Tel. 095 7651790 - 347 7027453 www.carotaggietagli.com Angelo Battiato FILASTROCCA DELLA NINNA NANNA Vende Acireale/F. Paradiso Appartamento 4 vani + accessori. Poss. Garage. Come nuovo. (Cod. A. 10250) Vende Acireale Zona Cervo appartamento vani 5 + accessori, Garage, Posto auto ass., Interss. (Cod. P. 10231) Vende Catania Zona centro, appartamento vani 4 + accessori. Ben esposto. Buone condizioni. (Cod. P.10246) Vende Acireale (V.le Regina Margherita) appartamento vani 4 + acc. Garage. Ottime condiz. (Cod. M. 10257) Vende Acireale zona P.zza Europa appartamento vani 4 + acc. Garage. Terrazzo Esclusivo. B.Condiz (Cod. P.10163) Vende S. M. La Scala casa singola vani 3 + acc. Terrazzo panoramico. Ottime condizioni. (Cod. 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Che carino il tuo faccetto sembri proprio un angioletto. Con quei piccolini occhietti Ti darei ben due bacetti. Hai bevuto il tuo lattuccio Fatti adesso un bel sonnuccio. Che manine delicate Ti fai pure due risate. Ma non ora piccolino Devi fare il pisolino! Fai la ninna, fai la nanna, dolce bimbo della mamma. Son tre ore che non dorme Io divento un po’ deforme. Che te ridi piccoletto Ti darei un bel calcetto. Proprio in fondo al culettino Farti fare un bel saltino. Oh, che bello anche il ruttino Hai vomitato il biscottino Tutto quanto in faccia a me Cosa ho fatto io a te! Sento anche un odorino Che mi stuzzica il nasino. Ma che schifo una puzzetta! Che te magni la pancetta?! Che ti frulla nel pancino Tagliatelle e pecorino?! Che ti ha dato la tua mamma Pasta asciutta con la panna?! No, non piangere bambino Ti prometto un orsettino Se continui con sto fiato Svegli tutto il vicinato. Bravo, bravo fai così Metti la tua testa qui, Per favore pargoletto Chiudi uno e l’altro occhietto. È assurdo non ci credo Cinque ore avanti e indietro. Ho per piedi due padelle E per mani due ciambelle. E restiamo sempre in piedi. Che fortuna i miei colleghi! Lor non hanno dei bambini Per far loro i riposini. Poi mi fermo e lo guardo in fronte E vedo in lui il mio orizzonte. Vieni qua mio bel bambino Sembri proprio un pasticcino! Che fortuna abbiam di averti E su questo siamo certi! Il respiro si fa lento E gli occhietti aperti a stento. Poi abbassa la sua testa E nel petto mio resta! Forza tutti andiamo a letto! A domani, IO ti aspetto! Marco Vittorio ZERO69 Lounge Bar Piazza Garibaldi, 28 Acireale telefono 095 601496 e-mail [email protected] La foto simpatica della Settimana con Marcello Muscuso AKIS: Anno III, numero 35 del 3 Novembre 2007, in vendita a € 1.00 - Editore e Direttore Responsabile: Turi Consoli - Autor. n. 22 del 23/05/2005 del Tribunale di Catania IL GIORNALE Sede e Redazione Akis: via M. di Casalotto 68 -95025 Aci S.Antonio - Tel.- Fax 095 7921786 –347 5382517 - 393 0516617 - e.mail: [email protected] - Site: www.akis-aci.com DEL TERRITORIO Tipografia-Litografia: “ITALGRAFICA” - via F. Guglielmino, 40/A - ACICATENA (CT) - Tel. 095 802962 - Distribuzione e arretrati: 340 7152814 DELLE ACI Elaborazione grafica, fotomontaggi e impaginazione: MP Graphic di Maurizio Pagano - Tel. 347 1433135 - Pubblicità e Redazionali: 328 8115194 131 8 AKIS sabato 3 Novembre 2007 ph Studio Consoli OSPEDALE OSPEDALE OSPEDALE COMITATO 6 AGOSTO La grande manifestazione di Sabato 13 Ottobre 2007, organizzata da questo Comitato per sensibilizzare le Autorità e l’opinione pubblica per un migliore funzionamento dell’Ospedale di Acireale, ha visto una straordinaria mobilitazione di Associazioni e di Cittadini, durante tutta la giornata, ed in particolare nel pomeriggio, quando, malgrado il cattivo tempo, hanno riempito la sala del cinema Margherita, gratuitamente concessa, partecipando all’attesa Tavola Rotonda in cui si è discusso dei problemi del Nosocomio acese e delle difficoltà inerenti i servizi socio-sanitari. Sotto l’attenta conduzione del dott. Greco di Cittadinanzattiva Sicilia, assieme al Sindaco avv. Garozzo, si sono confrontati con il dott. Longo, rappresentante del D.G. dott. Scavone, Orazio Maltese della Misericordia, Fratel Carlo Mangione della Comunità Camilliana, Carmelo Musmeci del TDM-Acireale. Tutti gli intervenuti hanno tenuto a sottolineare con forza come questa iniziativa non mirasse ad indebolire l’Ospedale, semmai a dimostrare che sui Suoi Destini è pronto a mobilitarsi, come è avvenuto, il meglio della società acese. Chiedevamo parole chiare e verità su Sabina e sulla sua triste odissea ospedaliera. E il dott. Giuseppe Longo (capo dell’ufficio indagine) le ha date. Rispondendo alla durissima “rivendicazione di dignità per la memoria di Sabina”, fatta da fr. Carlo Mangione, ha pubblicamente smentito le deduzioni che il d. s. dott. Bentivegna aveva arbitrariamente tratto dalla loro relazione. Al Dir. Gen. Dott. Scavone abbiamo chiesto: * per l’Ospedale: - l’ Accoglienza al Pronto Soccorso (triage) e la vigilanza del reparto - la piena funzionalità di Rianimazione e dei Servizi connessi (Radiologia e Analisi ) - il conseguente rilancio di Chirurgia - Assistenza, Igiene, Pulizia, Cure adeguate nei Reparti - Riconsegna della sede al TDM e alle Associazioni del Volontariato - l’immediata “promozione”, in altra sede, per il dott. Bentivegna * per il Territorio: - attivare serie politiche di prevenzione e di screening per le patologie più gravi e diffuse, abbattendo i tempi per le visite ambulatoriali e ripristinando, altresì, la certezza della prestazione da tempo prenotata. Ai Politici, intervenuti numerosi nel corso dell’intera Giornata, che ringraziamo di cuore per la solidarietà manifestataci, chiediamo di operare, ciascuno nei propri ambiti e ruoli, affinché i tanto discussi “tagli” e le “razionalizzazioni dei servizi” vengano attuati sugli enormi sprechi della sanità regionale. E che per nessuna ragione vengano ad intaccare o ad immiserire i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), impropriamente interpretati in Sicilia come Livelli Massimi di Assistenza. Su questo invitiamo la Cittadinanza tutta a vigilare e a sostenerci in questa grande “battaglia di civiltà”, intrapresa per assicurare i diritti di tutti, ma in particolare di quelli che meno possibilità e voce hanno per farli valere. Il Comitato 6 agosto Sviste o non sviste… 13 Acireale: Ogni giorno il solito intasamento veicolare. Ogni giorno allo stesso orario, quello cioè dell’entrata e dell’uscita degli alunni delle scuole di via Ludovico Ariosto e Mario Arcidiacono, la circolazione in queste strade si paralizza, in particolar modo nelle giornate di pioggia. Diversi, infatti, sono gli istituti scolastici che si trovano in questa zona (il Galileo Galilei, il Liceo Classico, lo Scientifico), per un complessivo di diverse centinaia di ragazzi. Cosa si fa attualmente per “alleggerire” tale situazione ? Spesso, ma non sempre, vediamo qualche vigile urbano che regola il traffico (non certamente quando piove). Cosa si potrebbe fare in più per il futuro ? Be… qualcosa di veramente risolutivo si può fare. Realizzare, ad esempio, una strada a doppio senso di circolazione con ampi marciapiedi alberati e con sosta auto a destra e a sinistra che colleghi via Arcidiacono con corso Italia creando una valvola di sfogo per le suddette vie e la zona tutta. L’odierno caos potrebbe essere così solo un lontano ricordo. Ricordiamo inoltre che il quartiere di piazza Dante, dove ricadono le strade in questione, sarà prossimamente interessato da ulteriori lavori di riqualificazione, dopo quelli relativi al potenziamento della pubblica illuminazione, relativi al Contratto di quartiere II… un’occasione dunque da non perdere per attenzionare il problema viabilità. Giuseppe Bella Cittadinanzattiva e la manifestazione acese p e r l ’ O s p e d a l e “ S . M a r t a e S . Ve n e r a ” Mentre la sanità siciliana è in fibrillazione e trattiene il respiro per i quotidiani “tagli” più o meno strutturali del “Piano di risanamento e riqualificazione del sistema sanitario, 2007 – 2009”, ad Acireale ha preso corpo un particolare modo di affrontare questioni sanitarie, per iniziativa dei cittadini, a tutela del diritto alla salute. Azione civica per l’Ospedale, “perché così non va” Sessanta associazioni cittadine hanno accolto l’invito alla mobilitazione in difesa e a tutela del diritto alla salute, attraverso la partecipazione. Una lezione di maturità e di ferma volontà a prendere l’iniziativa, mentre tutto attorno “è una sofferenza” (assistere alle lungaggini amministrative, all’incuria, alla confusione politica: mille parole diverse, nessuna delle quali riesce a raggiungere obiettivi minimi di cambiamento …), che spesso determina un generale scoramento se non l’affievolirsi della speranza …Una mobilitazione promossa dalla “rete sanitaria” di Cittadinanzattiva, il Tribunale per i diritti del malato e realizzata con l’impegno decisivo dell’associazionismo cittadino: ad Acireale c’era bisogno di un luogo di ascolto, ma anche di tutela, di accompagnamento, di iniziativa per la gente che ne ha bisogno, nel proprio rapporto con i servizi e i luoghi della sanità, ospedaliera o del territorio in genere. I fatti li hanno determinati le associazioni che compongono il movimento, tutte di uguale valore sul piano della significatività e dell’incisività dell’azione civica. Il fattore scatenante, un episodio di sanità “mancata”, una vistosa mancata “presa in carico” di una persona sola, senza fissa dimora, in stato di disagio. La cronaca ne ha parlato diffusamente, soprattutto a seguito della presa di posizione di fratel Carlo, camilliano, vicino per scelta al mondo delle persone emarginate e in stato di abbandono. “Mobilitazione dal basso”, “voce della gente”, “cittadini in movimento”: si sprecano le definizioni per spiegare il fenomeno dell’azione civica dei cittadini che si organizzano per il raggiungimento di obiettivi considerati beni comuni, diritti, condizioni essenziali di dignità e umanità. E’ politica, quest’azione, oppure “antipolitica”, nel senso che viene considerata una forma di lotta contro l’attuale “classe politica” e la “forma politica”, così come si è andata determinando in questi anni? C’è sicuramente molta attenzione su quanto è avvenuto sabato scorso (in piazza e nella sala dell’incontro pubblico), ed anche una sorta di apprensione da parte delle forze politiche: tuttavia, questo “spontaneo” (ma non tanto …) moto potrebbe sostenere la “buona politica”, quella dei principii e dei fini, dei mezzi e dei metodi di gestione delle istituzioni e dei servizi, della partecipazione dei cittadini negli stessi organismi decisionali. Una nuova stagione della politica, anche qui in Sicilia? Abbiamo provato ad andare “oltre il frammento”, per assumere il ruolo protagonisti delle azioni civiche. Cittadini e non sudditi, in questa Sicilia, la nostra terra che amiamo tanto. Sono molteplici i segni di una nuova cittadinanza e di un nuovo rapporto tra l’amministrazione e le forze sociali, tra i partiti e le istituzioni, tra il mondo del lavoro e le scelte di fondo per un nuovo sviluppo della Sicilia. E i cittadini si organizzano per sostenere, partecipando, un nuovo sistema sociale, che abbia finalmente a cuore la tutela dei diritti, di tutti e di ciascuno. Partendo dalla Sanità (57% del bilancio economico regionale siciliano, per servizi che non corrispondono all’impegno di investimento), ma toccando anche altri settori nevralgici dei servizi, della formazione, del lavoro, dello sviluppo … A sollecitare le coscienze, ad Acireale, è bastata la molla di una “storia” di sanità, molto sentita dalla gente. Quelle stesse persone hanno organizzato una manifestazione molto importante per la vita di questa comunità Il linguaggio era chiaro ed ha colpito la semplicità nel mondo dell’associazionismo e del volontariato. Parole vere con proposte altrettanto chiare. Diritti esigibili. Su questi, continuano l’impegno, il confronto, la lotta. Pippo Greco Segretario regionale OSPEDALE Il deputato alla Camera Basilio Catanoso ha incontrato i giornalisti. Oggetto della conferenza l'ospedale di Acireale. In merito Catanoso ha informato della presentazione di una interrogazione al ministro della sanità con cui, elencando gli ultimi fatti accaduti al nosocomio acese, chiede una ispezione ministeriale. Inoltre ai sindaci del circondario verrà chiesta la sottoscrizione di una lettera con cui si sottolinea la necessità del recepimento di nuovo personale medico e paramedico. Infine, la redazione di una lettera inviata al ministro turco, al presidente della commissione interparlamentare sanità Palumbo, al presidente cuffaro, all'assessore regionale alla sanità, al prefetto, al direttore regionale dell'Asl con cui si chiedono interventi di competenza. Il ministro della Salute on. Livia Turco Il presidente Commissione Interparlamentare sulla Malasanità on. prof. Giuseppe Palumbo Il Prefetto di Catania dott.ssa Annamaria Cancellieri Peluso Il presidente della regione siciliana on. dott. Totò Cuffaro L’assessore regionale alla Sanità prof. Roberto Lagalla Il direttore generale della AUSL 3 di Catania on. dott. Antonio Scavone Acireale 27 ottobre 2007 Illustri signori, la situazione dell’ospedale di Acireale è davvero drammatica. Esso, pur con la presenza di preparati volenterosi e brillanti medici e operatori del settore, rischia di colpire l’immaginario collettivo e le cronache con la raffigurazione di un nosocomio insufficiente e che vede aumentare i problemi giorno dopo giorno, talvolta anche grazie a carenze facilmente superabili. Troppe sono le vicende da chiarire negli ultimi tempi(pericolosi contagi, personale paramedico non sempre disponibile, medici minacciati da parenti o malati infuriati, diagnosi a detta di alcuni sbagliate che portano a enormi problemi, decessi che paiono essersi moltiplicati, etc…) che non lasciano tranquilli i cittadini e la classe dirigente della zona, almeno quella responsabile e attenta… Mi permetto ricordare che lo stesso nosocomio è struttura di riferimento per una vasta area della Provincia di Catania e quindi per una popolazione molto numerosa. Mi sento pertanto in dovere, nella qualità di parlamentare residente nel territorio, di richiamare la problematica in oggetto alla Vostra attenzione. Chiedo pertanto alle SSVVII di voler intervenire per ciò di propria competenza nell’individuazione di eventuali responsabilità e nella risoluzione dei problemi che generano i diversi disagi oggi subiti dagli utenti, dai malati e dagli operatori, con apposita ed approfondita ispezione. In attesa di riscontro, invio cordiali saluti. Basilio Catanoso LA SHOTOKAN ACIREALE SUL PODIO NEL CAMPIONATO REGIONALE JUNIORES FIJLKAM Nella mattinata di domenica 21 Ottobre presso Palezzetto dello sport di Priolo Gargallo si e’ svolto il Campionato Regionale qualificazione Nazionale per la categoria Juniores di Kumite maschile e femminile circa 180 i partecipanti provenienti da tutta l’isola. Grande successo delle ragazze dei Maestri D’Agostino Sebastiano e Castorina Salvatore che hanno partecipato alla gara aggiudicandosi una medaglia d’oro con Battiato Maria Rita e una medaglia d’argento con Basile Simona. Il Centro Sportivo Shotokan di Acireale si classifica al primo posto tra le societa’ Siciliane. Facciamo un in bocca al lupo alle atlete che gareggeranno alla fase nazionale il prossimo 4 Novembre al Palazzetto della FIJLKAM di Ostia Lido.