MAD LA PROVA DEL MESE Deutz-Fahr Agrotron TTV 1160 DT di Romano Demaldè e Andrea Demaldè Nella progettazione di questa macchina, con una trasmissione a variazione continua, si è tenuto conto di un utilizzo variabile; nelle principali fasce di impiego il TTV fornisce solamente piena potenza meccanica S empre maggiore è l’interesse degli utilizzatori per le trasmissioni CVT (Continuosly Transmission Variable) e questo ha spinto vari costruttori a proporre trattori con questa soluzione. Si stima infatti che a livello mondiale siano poco meno di 35.000 i trattori venduti con questa trasmissione. Deutz-Fahr ne propone una per le versioni TTV di Agrotron. Abbiamo provato in campo l’Agrotron TTV 1160, il più grande dei tre “fratelli” TTV. MAD • 0 • Novembre 2003 Motore 14 Il motore è un Deutz 6 cilindri, turbo intercooler a gestione elettronica, da 7.146 cm3, omologato per una potenza di 162 CV. Il sistema di iniezione è di tipo pompa-iniettore gestito con pressione massima di esercizio di 1.400 bar. La potenza nominale si raggiunge a 1.800 giri/min e poi resta costante per gli ulteriori 500 giri/min. Durante la prova il motore è risultato piuttosto generoso in termini di sfruttabilità. Forse Non stabilisce primati nelle prestazioni assolute, ma è silenzioso nel funzionamento e economico nei consumi. Anche al minimo, il motore è corposo Il musetto è ben fornito di luci e offre un’ottima visibilità notturna che, però, può essere limitata con la zavorra istallata e, non appena si accelera, si avverte una generosa erogazione di coppia. Ricercata, ma di indiscussa praticità, è la soluzione adottata per l’accesso ai radiatori la cui pulizia risulta agevole. I radiatori dell’aria condizionata e dell’intercooler sono sollevabili verso l’alto aiutati da un ammortizzatore; quelli dell’olio del cambio e del combustibile sono inclinabili in avanti. Da quanto riporta il libretto di istruzioni risulta economica la manutenzione con un intervallo di sostituzione dell’olio e del relativo filtro di 500 ore di lavoro. Buona anche l’autonomia di lavoro più che sufficiente per oltre 8 ore di lavoro con carico motore medio-alto. Trasmissione È proprio la trasmissione a variazione continua che caratterizzati i tre fratel- MAD li Agrotron TTV. Di produzione ZF, questa trasmissione permette di avere, nella fascia intermedia di ogni gamma, la totale potenza meccanica e tale fascia corrisponde alle velocità normalmente utilizzate nella maggior parte delle lavorazioni. Il massimo di potenza meccanica si ha nella I gamma a 3-4 km/ora (lavorazione del terreno con attrezzi rotativi), nella II a 8-10 km/ora (aratura), nella III a 15-19 km/ora (lavorazioni di fienagione e attrezzature folli per l’affinamento del terreno) e in IV a 35-42 km/ora (velocità di spostamento e trasporto su strada). In queste fasce di impiego del trattore si ha un apporto della componente idrostatica prossimo a zero. Anche quando il suo contributo è massimo, secondo la Casa, non supera mai il 30%, salvo che durante la fase di avviamento dove può arrivare al 40%. L’in- Sulle trasmissioni a variazione continua GLI AGROTRON TTV Non sono ancora molte le Case costruttrici di trattori che offrono trasmissioni a variazione continua e, di queste, solamente Fendt offre soluzioni progettate e realizzate in proprio. Gli elevati costi di ricerca, progettazione e messa a punto necessari e le difficoltà collegate, hanno sino ad oggi limitato la nascita di realizzazioni originali. La ZF, azienda specializzata nella progettazione e costruzione di trasmissioni, ha realizzato una catena cinematica (ZF Eccom) che trasmette potenza alle ruote con una combinazione di trasmissione meccanica e idrostatica. Nella famiglia di trasmissioni ZF Eccom sono stati sviluppati 4 diversi modelli (1.5, 1.8, 2.4 e 3.0) adatti a coprire fasce di potenza comprese tra 107 e 220 kW. Il Deutz-Fahr TTV 1160 in prova montava la versione Eccom 1.5. MODELLI E MOTORI Tre sono i modelli Agrotron proposti in versione TTV: il 1130 da 135 CV (99,5 kW), il 1145 da 148 CV (109 kW) e il 1160 da 162 CV (118,8kW), oggetto della prova.La potenza massima omologata è stata rilevata secondo la ECE R24.03 a 2.300 giri/min. Tutti e tre i modelli montano il motore Deutz, Euro II, tipo BF6M 1013 EC a 6 cilindri turbo da 7.146 cm3 con regolatore elettronico. Per l’Agrotron TTV 1160 la coppia motrice massima si attesta sui 615 Nm ed è mantenuta costante tra 1.380 e 1.800 giri/min, con una riserva di coppia del 29%. La capacità del serbatoio è di 310 litri. Al regime minimo la coppia è di 550 Nm a 1.000 giri/min. ATTACCHI A TRE PUNTI Quello posteriore è di II-III categoria con aggangi rapidi. La capacità massima di sollevamento misurata alle rotule è di 9.240 kg (77,78 Kg/kW) 4 sono i regimi pdp disponibili. L’attacco a tre punti frontale è opzionale, con martinetti a doppio effetto e una capacità massima di sollevamento di 4.000 kg (per 2.770 euro aggiuntivi). Disponibile anche in abbinamento con la presa di potenza anteriore a 1.000 giri (per 4.730 euro aggiuntivi). STERZO E ASSALE ANTERIORE Il ponte anteriore ZF, disponibile con sospensione a controllo elettronico, presenta riduttori finali epicicloidali, differenziale centrale con blocco totale mediante dischi frizione multidisco a bagno d’olio. L’angolo di sterzo è di 52°, mentre quello di inclinazione trasversale dell’assale è di 11°. Il martinetto di sterzo è alimentato da una portata di olio di 44,5 litri/min. La sospensione anteriore ha un’escursione di 90 mm. Due accumalori di azoto da 1,4 litri più un terzo da 0,7 litri assorbono le sollecitazioni al ponte durante la marcia. DIMENSIONI E MASSE Massa a vuoto/massa complessiva: 6.250/9.000 kg; passo: 2.760 mm; lunghezza/larghezza minima: 4.680/2.130 mm; altezza a tetto cabina: 2.950 mm. RUMOROSITÀ MISURATA 1 Rumorosità interna misurata a 2.200 rpm 74,2 dBA. Rumorosità esterna lato scarico 79,8 dBA. MAD • 0 • Novembre 2003 1 - Lodevole è l’articolazione dei radiatori che garantisce un completo accesso per un’efficace pulizia 2 - Il turbocompressore Schwitzer montato sul motore Deutz da 7,146 litri 2 3 3 - Il filtro dell’aria è collocato in una posizione che può portare al rischio di scottature contro il silenziatore durante la manutenzione 15 MAD COME FUNZIONA Come viene trasmesso il moto. Questa trasmissione prevede 4 gruppi epicicloidali che suddividono il range di velocità in 4 gamme: da 0 a 6 km/ora (I gamma), 6-12 (II gamma), 12-24 (III gamma) e 24-50 (IV gamma). Una pompa idrostatica a cilindrata variabile di 28 cm3, con inclinazione piatto ±20° e un motore idraulico a cilindrata fissa completano il sistema.Il moto proveniente dal motore è trasmesso alla corona dentata dell’epicicloidale mentre il solare è azionato dal motore idraulico alimentato dalla pompa a cilindrata variabile. La corona ruota sempre nella stessa direzione, mentre il solare varia la sua rotazione e il suo verso in funzione dell’inclinazione del piatto della pompa. A ±20° la pompa offrirà la massima portata: la rotazione del solare sarà uguale ma di senso contrario a quella della corona e quindi con il blocco dei portasatelliti, non viene trasmesso il moto alle ruote. La trattrice risulta come se fosse «frenata» (differente è la condizione di neutral ovvero di folle), per cui tale situazione garantisce una sicurezza elevata durante le soste e/o le partenze in pendenza con carico al traino. 100 80 60 40 +20° 20 0° 0 20 –20° 40 0 6 12 24 Velocità (km/ora) 100% potenza meccanica MAD • 0 • Novembre 2003 Particolare del ponte anteriore sospeso 16 40 Particolare dell’oscillazione del ponte anteriore 50 Percentuale della potenza idrostatica Figura 1. Schema di funzionamento della trasmissione ZF Deutz-Fahr Inclinazione del piatto della pompa Per capire il funzionamento della trasmissione a variazione contina dell’Agrotron TTV, supponiamo di partire con la trattrice da fermi. Accelerando, il piatto della pompa idraulica della trasmissione inizia a inclinarsi dall’angolo naturale a fermo di -20° verso un’angolo inferiore (tende cioè a raddrizzarsi) e la trattrice inizia ad avanzare in virtù della componente idrostatica. Con l’aumentare della velocità del trattore si riduce l’angolo del piatto della pompa idraulica (ossia tende a raddrizzarsi in posizione orizzontale). Quando il piatto della pompa idrostatica raggiunge un angolo pari a zero, il contributo della potenza trasmessa dalla pompa idraulica è pari a zero mentre è massima la potenza trasmessa meccanicamente. In questa situazione siamo nella fascia intermedia della I gamma. Continuando a premere sull’acceleratore la pompa assumerà un’inclinazione positiva (si piega verso l’alto) iniziando a fornire potenza idrostatica che si va ad aggiungere alla massima potenza meccanica. Il massimo di potenza trasmessa si avrà quando il piatto della pompa assumerà l’inclinazione massima di +20° facendo raggiungere la massima velocità nella I gamma. Passando alla II gamma il piatto della pompa si muoverà in senso opposto (di fatto torna indietro), ossia passerà dal minimo della potenza trasmessa a una inclinazione di +20° a 0° con sola potenza meccanica e ancora a –20° con la combinazione di potenza meccanica e idrostatica sommate. La stessa sequenza si ripete poi nelle altre due gamme (figura 1). Il passassagio di gamma avviene in modo continuo e inavvertibile dall’operatore, permettendo il raggiungimento di velocità maggiori tramite l’apertura e/o chiusura di appositi pacchi frizione multidisco. MANITOU. Lo specialista Non ci siamo mai accontentati di vendervi una macchina... ... da sempre MANITOU vi garantisce la soluzione ottimale per ogni tipo di impiego, grazie alla sua esperienza di oltre 50 anni nel settore della movimentazione. 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La visuale è ottima e non presenta ostacoli (longheroni cabina) Prezzi dei principali pezzi di ricambio Prodotto Prezzo € (Iva esclusa) Portiera laterale completa 475,64 Specchio esterno completo 130,50 Filtro aria motore (interno+esterno) 102,24 Filtro olio motore 17,43 Filtri gasolio (I e II stadio) 9,07 Filtro olio idraulico 84,36 Filtri aria cabina 53,84 Filtro olio trasmissione 84,36 Filtro olio sterzo idrostatico 10,50 Pompa sollevatore idraulico 1.500,00 Pompa acqua 208,62 versione di marcia avviene mediante due pacchi frizioni multidisco. Sterzo e assali Il ponte anteriore ZF provato con la sospensione a controllo elettronico si è dimostrato efficace: è rapida nell’intervento e sono sempre garantiti 90 mm totali di escursione indipendentemente dall’entità della zavorra anteriore. Ovviamente il sistema è disin- seribile così da rendere il ponte anteriore rigido e quindi adatto agli impieghi di campo. Lo sterzo è sufficientemente leggero e discretamente preciso, la demoltiplicazione ci è parsa corretta così come la portata di olio. Ampia l’oscillazione del ponte anteriore, sospeso, con parafanghi sterzanti. Prese di potenza Disponibili di serie sono ben quattro regimi di rotazione: 540/540Eco (ottenute rispettivamente a 2.024 e 1.647 giri/min al motore) e 1.000/1.000 Eco (a 2.036 e 1.656 giri/min motore). L’inserimento della presa di potenza è elettroidraulico ed è modulato grazie ad una frizione multidisco in bagno d’olio. I comandi in cabina sono replicati anche all’esterno sui parafanghi. È previsto anche il disinserimento automatico della rotazione dell’albero in funzione dell’altezza dei bracci del sollevatore. Il reinserimento deve però essere eseguito manualmente. Sollevatore e impianto idraulico Il sollevatore idraulico del TTV è a controllo elettronico (Agrotronic-HD) con rilevamento dello sforzo di trazione ai bracci inferiori. I bracci offrono una notevole escursione consentendo elevate altezze di sollevamento, molto utile quando si lavora con at- Trasmissione a variazione continua di velocità con limitato apporto della componente idrostatica L’accesso al filtro aria motore, non agevole, può esporre al pericolo di ustioni (silenziatore esposto) Gestione della trasmissione: funzioni Confortip, Asm, codifiche preimpostate «caricatore frontale» e «aggancio rimorchio» Il blocco zavorra anteriore, se sollevato, oscura parzialmente la fanaleria del frontale Gestione portate olio distributori con incremento del regime motore Il terzo punto dell’attacco a tre punti anteriore, quando non utilizzato, pur se fissato, può venire a contatto con la fanaleria anteriore MAD • 0 • Novembre 2003 VALUTAZIONI RACCOLTE DURANTE LE PROVE È PIACIUTO NON È PIACIUTO Parabrezza apribile Gradini inferiori non regolabili in altezza 19 MAD 2 1 - Display montante cabina con visualizzazione dei parametri della trasmissione 2 - Il cruscotto in parte analogico e in parte digitale è completo 3 - Il manipolatore raccoglie i comandi di utilizzo più frequente. Le sue dimensioni potrebbero però essere più contenute 1 3 4 - Interessante la soluzione adottata per l’ubicazione dei fari da lavoro posteriori orientabili lori compresi tra 0 e 30%. La macchina in prova era completa di sollevatore idraulico anteriore a doppio effetto Sauter con gancio di traino incorporato con bracci dell’attacco a tre punti di II categoria, ripiegabili e con attacchi rapidi. La presa di potenza anteriore a 1.000 giri riceve il moto direttamente dall’albero motore. L’impianto idraulico è composto da una pompa load sensing a cilindrata variabile da 120 litri/min con pompa di carico integrata che alimenta i distributori idraulici (di serie sono 4 a doppio effetto) con regolazione indipendente di flusso. Due sono elettroidraulici e 2 standard comandati da una leva a croce in cabina. È inoltre presente una presa (power beyond) per l’alimentazione continua delle attrezzature che necessitano di elevate portate. Cabina e comandi MAD • 0 • Novembre 2003 4 20 trezzi posteriori di elevata altezza come ripuntatori o aratri di profondità. Il compensatore delle oscillazioni durante la marcia con attrezzi portati è estremamente efficiente. In campo il comportamento è impeccabile. La messa a punto del sistema è rapida e intuitiva, giungendo rapidamente al miglior compromesso possibile, predili- gendo la profondità di lavoro costante oppure la velocità di crociera ideale. La sensibilità della strumentazione è elevata e questo permette veramente di effettuare correzioni millimetriche. Per quanto riguarda lo slittamento, oltre al normale controllo, sulla consolle della cabina è presente anche una regolazione indipendente con va- Il livello di comfort offerto è elevato grazie a un sistema pneumatico di molleggio che filtra molto bene le vibrazioni e offre un livello di comfort costante indipendentemente dal carico presente in cabina. Altra fonte di comfort è il ponte anteriore sospeso che riduce ulteriormente le sollecitazioni in cabina. MAD 1 1 - TTV 1160 durante erpicatura con erpice rotativo Kuhn 2 - Particolare comandi sollevatore posteriore a controllo elettronico 3 - Particolare del parabrezza apribile 4 - Anche dal lato destro l’accesso cabina è soddisfacente 3 2 L’accesso all’abitacolo è comodo e agevole; i gradini in acciaio zincato sono ampi e robusti. Le porte sono completamente trasparenti e dotate di vetri bombati azzurrati, apribili con elevato angolo. La cabina è pressurizzata e climatizzata. La superficie vetrata è tra le più elevate della categoria (6,5 m2) e permette all’operatore una visuale di 320°; sull’anteriore la visibilità è più che buona. Di serie la macchina viene fornita con il vetro frontale apribi- ne ha tre diverse modalità preimpostate: Auto, Manual e Pto (uso della presa di potenza). È presente, inoltre, la regolazione della sensibilità di accelerazione, ovvero l’incremento di velocità in funzione del tempo di attivazione del manipolatore o del pedale acceleratore. Ciò consente di disporre di accelerazioni rapide durante i trasferimenti stradali, oppure, durante il collegamento delle attrezzature, spostamenti dolci e graduali. Anche la velocità di crociera è memorizzabile (una volta raggiunta) e richiamabile mediante un pulsante posto sul manipolatore. L’inversione di marcia è risultata rapida e puntuale anche alle alte velocità e l’inversione è attuabile sia con il manipolatore sia con la normale leva al lato sinistro del volante. MAD • 0 • Novembre 2003 4 le, anche nella versione con impianto di climatizzazione e la botola sul tetto (apribile in unica posizione) che assicura un’ottima visibilità sull’eventuale caricatore frontale. Anche sul posteriore è buona la visuale sul sollevatore e sul gancio di traino grazie al vetro posteriore apribile in due posizioni e integrato di tergilavalunotto. Il sedile, a sospensione pneumatica, permette all’operatore la giusta postura come anche il seggiolino consente una sistemazione più che soddisfacente all’eventuale passeggero. I comandi in cabina sono ben distribuiti e soprattutto intuitivi. Il controllo della velocità può avvenire sia con il pedale acceleratore, l’acceleratore a mano o con il PowerCom V. All’avvio è sempre selezionata la velocità limite impostata; agendo sul pedale si raggiunge tale velocità solo quando esso è totalmente premuto. Modificando l’impostazione della velocità massima, ad esempio a 20 km/ora, premendo il pedale acceleratore al 50% si raggiungeranno i 10 km/ora. Il controllo della trasmissio- Romano Demaldè [email protected] Andrea Demaldè [email protected] 21