INDICE PREMESSA 4 Carta di Firenze 8 MOBILITA' SOSTENIBILE 9 Zona 30 9 Il pedi-bus 12 Il pediplan 12 Il bici-plan 12 Percorso pedonale 14 IL VERDE URBANO 16 Parchi urbani 16 Spazi verdi di quartiere 17 Verde stradale e viali alberati 17 Aiuole spartitraffico 17 Verde scolastico 18 Aree gioco per bambini 18 Percorso vita 19 Verde residenziale e privato 19 ENERGIA 21 Piano energetico comunale (pec) 21 Sportello risparmio energetico 21 Energia alternativa 21 ACQUA 23 RIFIUTI 24 Obiettivo rifiuti zero 24 Rifiuti rae 26 1 DEMOCRAZIA DIRETTA 28 Referendum consultivo. 29 Referendum deliberativo 29 Comitati di quartiere e settoriali 29 Agorà lab 29 Question time. 30 Proposte cittadine 30 Diretta streaming 30 POLITICHE SOCIALI 31 Locazioni 32 Il cohousing 32 Famiglia 32 Andamento demografico 33 Sicurezza 33 Servizi sanitari – informa giovani 33 Bambini 34 Anziani 34 Le donne 35 La banca del tempo 35 Formare e socializzare 36 Le consulte dei giovani-anziani 37 Valorizzazione e incentivazione delle attività equestri. 37 Ippoterapia 38 Slot-machine 38 CULTURA 39 Casa Ofelia 39 Biblioteca 39 Consulta degli anziani 40 Consulta giovanile 40 SCUOLA 41 Edilizia scolastica 42 2 Servizi di pulizia 42 Mensa scolastica 43 Scuolabus 44 Pedibus 44 SPORT 45 Consulta dello sport 45 Realizzazione nuovi spazi 45 Festa dello sport 46 Ristrutturazione degli impianti sposrtivi 46 Skatepark 46 Progetto “il cuore batte“ 46 INNOVAZIONE E CONNETTIVITÀ 48 Wi-fi gratuito 48 Open source 49 Poste e telecomunicazioni 49 Portali e Apps 49 Officine di innovazione – un fablab in citta’ 50 AGRICOLTURA 52 Comitato comunale dell’agricoltura 52 Promozione dei g.a.s.. 53 Rilancio dell’attività viticola. 53 Terreni comunali. 54 Promozione e informazione. 54 ATTIVITA’ PRODUTTIVE E TURISMO 56 Sviluppo turistico 57 Il centro commerciale naturale 57 3 SICUREZZA 59 IL TERRITORIO 61 Rischio idrogeologico 61 Zone vincolate e imu 63 Rischio frane 63 Inondazioni 64 Piano di emergenza comunale 64 PARCO CANILE 65 FISCO 67 4 PREMESSA Il progetto Cinque Stelle per governare Sestu è stato stilato da cittadini onesti, incensurati, senza tessere di partito e senza una carriera politica alle spalle, che credono nella legalità e in un futuro migliore per tutta la comunità. Il programma è stato realizzato partendo dalla consultazione, mediante questionari, ascolto dei cittadini, banchetti settimanali e attività di studio scaturite dai tavoli di lavoro organizzati negli ultimi due anni. Un’ occasione irripetibile per portare idee innovative per amministrare il nostro paese. Un programma preciso, per mandare a casa i vecchi politici e le loro vecchie idee. I partiti tradizionali non fanno più politica, ma sono diventati macchine di potere e clientelismo, sono lontani dalla vita reale della gente e dai loro problemi quotidiani. Gestiscono gli interessi delle lobby senza alcun rapporto con i cittadini. Tutto è stato lottizzato e spartito. Noi, cittadini onesti di Sestu, vogliamo abbandonare questo sistema che premia l’individualismo e lottare insieme per riprendere in mano il nostro destino. L’estrema urbanizzazione in atto richiede una necessaria e improrogabile strategia nell’ammodernamento e riqualificazione della città. Negli ultimi anni sono svariati i tentativi di concepire le cosiddette “Città Intelligenti”. E’ in atto un’iniziativa della Commissione europea in tema di Smart Cities che mette al centro delle strategie programmatiche future il tema energetico come strumento per aumentare il benessere dei cittadini. Di notevole portata è il “Patto dei Sindaci”, movimento europeo che vede coinvolte le autorità locali e regionali impegnate ad aumentare l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili nei loro territori. Attraverso il loro impegno i firmatari del Patto intendono raggiungere e superare l’obiettivo europeo di riduzione del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020. La Regione Autonoma della Sardegna ha implementato il supporto ai comuni dell'isola con il progetto Sardegna CO2.0., iniziativa strategica che si pone come obiettivo principale l'attivazione di una serie di azioni integrate e coordinate di breve, medio e lungo periodo, destinate a ridurre progressivamente il bilancio delle 5 emissioni di CO2 nel territorio isolano e avviando, contestualmente, una riconversione dei processi produttivi e imprenditoriali tradizionali verso la “green economy”. Ma occorre andare oltre il concetto di città intelligente intesa come città digitale. Una città può essere classificata come smart city se gestisce in modo intelligente le risorse economiche e ambientali, la mobilità, le relazioni tra le persone, le politiche dell’abitare e la gestione amministrativa. In altre parole, una città può essere definita intelligente quando gli investimenti in capitale umano e sociale e nelle infrastrutture tradizionali e moderne hanno come fine uno sviluppo economico sostenibile ed una elevata qualità della vita. L’aspetto “smart” significa mettere al centro nel nuovo modo di amministrare, il capitale umano, sociale e relazionale e l’importante ruolo dell’ambiente come fattore primario di sviluppo urbano. Essendosi verificata negli ultimi decenni una crescita esponenziale della presa di coscienza collettiva, i cittadini sono sempre più consapevoli del fatto che non può esservi crescita e sviluppo se non in un contesto naturale sano. Saranno per noi elemento di profondo interesse, la tutela dell’ambiente, la salvaguardia del territorio nelle sue molteplici articolazioni e, la tutela della biodiversità sotto tutti i suoi aspetti. Aria ,acqua, terra, mondo animale e vegetale costituiscono il sistema naturale di cui facciamo parte, al di fuori del quale non potremmo sopravvivere. Tali risorse vanno preservate non solo per noi ma soprattutto per le generazioni future. Lo sviluppo economico e urbano delle città non può essere slegato dalla difesa del contesto naturale nel quale risiediamo e dal quale traiamo vita e nutrimento. In tal senso ci auguriamo che Sestu possa presto aderire alla Carta di Aalborg, la Carta delle città europee per uno sviluppo durevole e sostenibile (approvata dai partecipanti alla Conferenza europea sulle città sostenibili tenutasi ad Aalborg, Danimarca il 27 maggio 1994). La carta è stata firmata da molte città europee e dai rappresentati di organizzazioni internazionali, governi e singoli cittadini. Firmando la carta, città e regioni del continente europeo, si impegnano a realizzare il programma d’azione dell’Agenda 21, (letteralmente: cose da fare nel 21° secolo) una sorta di manuale per lo sviluppo sostenibile del pianeta, stilato durante la Conferenza ONU su ambiente e sviluppo, tenutasi a Rio de Janeiro nel 1992. Tenendo conto del fatto che l’80% della popolazione europea risiede nelle 6 aree urbane, le città firmatarie della carta riconoscono la propria responsabilità nel consumo di territorio e di risorse, si impegnano ad attuare strategie a lungo periodo, che consentano di garantire anche alle generazioni future il capitale naturale cui hanno diritto. Perciò con la comunità di Sestu vogliamo impegnarci a tutelare il sistema in cui viviamo prevedendo di: Limitare il consumo di suolo: incoraggiando il settore delle costruzioni ad occuparsi del patrimonio edilizio già esistente con interventi di restauro, riqualificazione ed eventuale ampliamento. Prevenzione dell’inquinamento: facendo ogni sforzo per limitare, quando non è possibile abbattere, la quantità di sostanze nocive che vengono riversate nell’atmosfera, nell’acqua, nel suolo e nel cibo, vietando l’uso di diserbanti chimici e fitofarmaci nel centro urbano e nelle vicinanze delle aree abitative, promuovendo invece l’utilizzo di prodotti naturali e biologici nei parchi e nelle aree verdi cittadine. A tale scopo si vuole attuare una campagna di sensibilizzazione nei confronti dei metodi e delle tecniche naturali del settore ortofrutticolo Sestese. Limitare L’emissione Di Co2: con tutte le misure dettagliate all’interno dei vari settori del programma quali ad esempio mobilità, agricoltura, energia. Incoraggiare la diffusione del verde in città, non solo a scopo meramente decorativo, ma soprattutto al fine di riqualificare le zone degradate e dismesse con orti sociali, sinergici e biologici. Il risvolto occupazionale è uno dei benefici indiretti di una città intelligente. Le città intelligenti vanno analizzate sotto diversi punti di vista, che costituiscono i principi fondanti della nostra attività nei tavoli di lavoro da cui è scaturito il programma del contenitore globale Sestu 2015 – Città Intelligente. 7 8 MOBILITA' SOSTENIBILE Uno degli obiettivi di una politica incentrata sulla mobilità sostenibile è: la riduzione della densità automobilistica. Per poter ideare una città a mobilità sostenibile è necessario innanzitutto affrontare uno studio sui flussi del traffico su ruote creando un report dettagliato della densità automobilistica per fasce orarie, individuando i possibili orari critici e le arterie di collegamento maggiormente interessate a tali flussi. Questo studio preliminare è fondamentale per pianificare un Piano del Traffico Comunale (PTC) che integri il Piano della Mobilità Sostenibile Comunale (PMSC). Questo rappresenterà il documento ufficiale con cui l'amministrazione intenderà attivare politiche di riduzione del traffico automobilistico a favore di forme di trasporto alternative e a basso impatto ambientale. Le linee guida del PMSC saranno approvate attraverso: istituzione di una commissione che si occupi del piano di mobilità sostenibile comunale, di mobilità ciclabile e pedonale, coinvolgendo eventuali comitati di associazioni ciclistiche; studio e approvazione di un piano ciclistico e pedonale, rispettivamente biciplan e pedi-plan, adattandolo alle caratteristiche urbane del nostro paese; adesione alla carta di Bruxelles; avvio di un servizio di bike-sharing sperimentale. ZONA 30 Una zona 30 è una zona circoscritta, in genere delimitata da assi di viabilità principale in cui prevale la funzione residenziale. É una zona della città dotata dei principali servizi di quartiere e solitamente interessata da una circolazione prevalentemente locale. Al suo interno, la strada viene pensata in prevalenza come spazio di relazione tra utenti (automobilisti, pedoni, ciclisti, residenti, scolari) e funzioni. Le esperienze straniere e, da qualche anno, anche italiane, hanno ampiamente mostrato l'efficacia della loro realizzazione per una migliore gestione del traffico e per la riqualificazione urbana. Nelle Zone 30, infatti, disincentivando il traffico di 9 transito, diminuisce notevolmente il numero e la gravità degli incidenti, migliora la qualità ambientale (emissioni inquinanti e inquinamento acustico) e la fruizione dello spazio urbano: vengono eliminate le barriere architettoniche, favorito lo sviluppo della personalità dei bambini e rivalutate le proprietà immobiliari. Dal punto di vista della sicurezza, il solo mezzo veramente efficace per ottenere una guida più prudente è dare agli automobilisti il senso della limitazione della velocità. Questo avviene con progetti di formazione/educazione e allestimento di strutture adatte a moderare il traffico: porte urbane, attraversamenti pedonali, intersezioni rialzate, restringimenti della strada, chicane, mini-rotatorie e disegni sulla carreggiata. I quartieri centrali devono diventare aree in cui i veicoli a motore sono obbligati a moderare la velocità per la sicurezza di tutti e la mobilità è riorganizzata a beneficio di pedoni e biciclette che insieme condividono regole e spazi. Gli studi realizzati in Italia e all'estero sulla Zona 30 hanno evidenziato gli effetti positivi di questo tipo di interventi. Ad esempio, mentre la probabilità di morte per un pedone investito a 50 km orari è dell'80%, a 30 km/h scende al 15-20%. Dal sito dell’Osservatorio Città Sostenibili del Politecnico e Università di Torino in Europa, il 30% dei tragitti effettuati in automobile copre distanze inferiori ai 3 km mentre il 50% è inferiore ai 5 km. Queste distanze, soprattutto in ambito urbano, possono essere percorse in breve tempo in bicicletta oppure anche a piedi, generando benefici per la salute e vantaggi per la società. Per quanto concerne la salute, l’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che, nei Paesi industrializzati, le morti causate annualmente dall’inattività fisica siano circa 2 milioni. I vantaggi apportati alla società da una maggior diffusione della mobilità non motorizzata interessano i tre aspetti della mobilità sostenibile: ● dal punto di vista ambientale si avrebbe la riduzione dell’effetto serra, dell’inquinamento atmosferico e acustico, dell’incidentalità sulle strade e la riduzione dei consumi energetici; ● dal punto di vista economico, si ridurrebbero i costi sostenuti dalle famiglie, i costi per le malattie causate dall’inquinamento e dalla sedentarietà; ● dal punto di vista sociale, si ridurrebbe l’emarginazione di alcuni strati della popolazione; camminare e andare in bicicletta, infatti, sono attività estremamente popolari, accessibili anche agli utenti giovani e anziani che non dispongono di un’automobile. 10 Per favorire la mobilità pedonale possono essere adottati tre tipi di azioni: ● costruire marciapiedi privi di barriere architettoniche garantendo condizioni di massima sicurezza in corrispondenza delle intersezioni stradali; ● migliorare la qualità dell’ambiente urbano per rendere più gradevoli gli spostamenti a piedi; ● incentivare l’uso delle autorimesse private residenziali, in modo da liberare le strade dalle automobili a favore dei pedoni. Sestu alla data dell’aprile 2010 aveva 20434 abitanti (progetto open data del Comune di Sestu) distribuiti su una superficie di circa 48,32 km2. Secondo i dati ACI il parco veicolare presente nel Comune al 31 dicembre 2011 contava una densità di 622 auto per 1000 abitanti; nello specifico si contano 12.385 automobili e 1599 motocicli. Il dato del parco veicolare fa riflettere se si considera che Sestu è il secondo comune con l'età media più bassa della Regione Sardegna, infatti il 20.6% dei residenti è nella fascia di età 0-19 anni quindi, in parte sprovvisti di patente B. Questo dato fa salire la densità automobilistica che passa da 622 a circa 774 auto per 1000 abitanti. Sestu è costituita prevalentemente da lavoratori e studenti pendolari. Migliaia di auto ogni mattina raggiungono Cagliari e i comuni limitrofi percorrendo il percorso inverso per rientrare alla propria abitazione la sera. Uno dei nostri primi impegni sarà avviare l’iter di richiesta di un incontro congiunto con i rappresentanti della Regione Sardegna e dell’azienda CTM per attivare una linea urbana che colleghi la nostra cittadina al capoluogo e ai centri abitati dell’Area Vasta e nello stesso tempo, intensificare e razionalizzare il servizio del “Pollicino” relativamente alla linea che collega il centro abitato con la nuova stazione metropolitana del Policlinico Universitario. Tutte le iniziative comunitarie e nazionali sulla mobilità sostenibile faranno parte del bagaglio culturale e attuativo dell’assessorato competente in materia. Proporremo nuove forme di mobilità già sperimentate in altre città, quali il pedibus, il pedi-plan o il bici-plan. 11 Il pedi-bus è il modo più sano, sicuro, divertente ed ecologico per andare e tornare da scuola. E’ un autobus umano, formato da un gruppo di bambini “passeggeri” e da adulti “autisti” e controllori”. Il pedi-bus può essere inserito in un progetto più ampio che definirà percorsi sicuri casa-scuola. Il pediplan è un nuovo modo di intendere il camminare da soli, in pochi, in iniziative collettive come riscoperta dei territori e come metodo personale di coscienza individuale dei luoghi; un approccio geografico al camminare nell’epoca dell’aspirazione al ritorno a modi di vita più lenti, dolci e profondi. Il bici-plan è l’insieme organico di progetti e azioni volte a incrementare l’utilizzo della bicicletta sia attraverso soluzioni tecniche sia con attività promozionali e culturali. La realizzazione di interventi “leggeri” quali “corsie ciclabili” o di moderazione del traffico (limiti 30km/h), possono essere realizzati in tempi e costi più contenuti. Un'ulteriore opzione sarà la realizzazione di sensi unici – eccetto bici - sperimentati in città del nord Europa. Percorsi ciclabili proposti: ● dal quartiere Ateneo alla piscina (quartiere Ateneo - via Monserrato - via Bologna ● Corso Italia - via Dante; ● da via Gorizia alla piscina (Comune - via Piave - via Manzoni); ● via Gorizia – via Verdi; ● completamento pista San Gemiliano. Questi percorsi, che di seguito verranno analizzati nel dettaglio, considerando le dimensione delle carreggiate, avranno bisogno della sola segnaletica orizzontale e del tracciato della pista. Inoltre non sarà necessario modificare i percorsi e i sensi di circolazione delle autovetture. Dal quartiere Ateneo alla piscina (Quartiere Ateneo - via Monserrato - via Bologna Corso Italia - via Dante - via Verdi;). Con questa pista verranno collegati i quartieri Ateneo e Dedalo ai campi sportivi, alla scuola media e alla piscina comunale. Gli unici restringimenti che potrebbero 12 interrompere la pista o rendere necessario il ricorso a percorsi alternativi si trovano nell'incrocio tra via Monserrato e via Bologna. La pista proposta ha una lunghezza pari a circa 1600m (da Ateneo a via Bologna 700m - da via Bologna a Corso Italia 460m - da Corso Italia a via Dante 310 - via Dante 400m). Da via Gorizia alla piscina (Comune - via Piave - via Manzoni); Questo percorso collegherà l'incrocio tra via Gorizia e via Piave con la piscina, attraversando le vie Piave e Manzoni. Nei pressi della piscina si congiungerà con l'altro tratto di pista ciclabile proveniente dal quartiere Ateneo. La pista proposta ha una lunghezza pari a circa 800m (dalla piscina a via Piave 300m - via Piave sino all'incrocio con via Gorizia 500m). 13 Pista ciclabile via Gorizia - incrocio via S. Salvatore. Via Gorizia sarà sede ideale per la sperimentazione di un percorso pedonale, successivamente illustrato e strettamente correlato al “centro commerciale naturale”. PERCORSO PEDONALE Per garantire una migliore viabilità è necessario intervenire sulla risistemazione della sede stradale, prevedendo innanzitutto una diminuzione della carreggiata, ovvero dello spazio stradale dedicato alle automobili e successivamente si potrà prevedere l’ampliamento dei marciapiedi. L'attivazione della zona 30 e la creazione di un'area pedonale nel centro abitato, porterà ad una razionalizzazione della viabilità attraverso l'allontanamento del traffico privato dal centro del paese. La zona interessata da questo intervento comprenderà la via Gorizia, via Roma e la zona di S. Salvatore, in cui è incluso anche il parco comunale. Questa porzione urbana comprende una serie di piazze - piazza Rinascita, piazza 1° Maggio, piazza Giovanni XXIII, piazza S. Salvatore, che opportunamente collegate da un percorso pedonale segnalato da una diversa pavimentazione, creerebbero un collegamento sicuro tra le varie zone. Per realizzare l'intervento secondo i criteri della sostenibilità ambientale si utilizzeranno materiali che permetteranno la permeabilità del suolo e la sistemazione a verde dei marciapiedi e delle aree 14 interessate. L’arredo urbano renderà confortevole e piacevole la fruizione e gli spostamenti a piedi. Per promuovere questa nuova idea di spazio totalmente pedonale, proporremo eventi domenicali nel corso dell'anno con manifestazioni ludico-culturali. Car - pooling Fare car-pooling vuol dire condividere l’auto per andare al lavoro, a scuola, fuori città, ai concerti e ovunque si voglia. E’ uno strumento per eliminare le lunghe file di automobili con il solo conducente a bordo che congestionano i nostri centri urbani. E’ una ricetta per risparmiare, tagliando i costi degli spostamenti nonchè un bel modo per fare bene all’ambiente. Nella prassi, i viaggiatori tendono a non considerare tra le spese di uno spostamento l’ammortamento del costo del veicolo, (acquisto, tassa automobilistica, assicurazione, manutenzione ordinaria e straordinaria), che incide mediamente per ben oltre il 50% sul costo totale dell’automezzo. Ad esempio, nel caso di uno spostamento casa-lavoro di 20 km il costo totale per carburante e ammortamento ammonta mediamente a 10 euro (0,50 euro per km – cfr. Tabelle ACI 2013 per rimborsi chilometrici), senza considerare eventuali costi di parcheggio. Solitamente si è portati, invece, a considerare solo il costo del carburante, che corrisponde, nell’esempio precedente, a 2 euro in funzione di un consumo medio di 14 km/l di benzina. Al car pooling sarà dedicata un’apposita sezione sul portale istituzionale. Fare car-poling è intelligente, verde, social ed economico. 15 IL VERDE URBANO Gli spazi verdi descrivono una rete composita formata da parchi, giardini, viali e passeggiate, aree per lo sport e il gioco, orti urbani, zone vincolate praticabili e non praticabili. Costituiscono un elemento connettivo dell’impianto urbano, assolvendo un ruolo funzionale e strutturante. L’auspicabile diffusione del verde urbano, sottoscritta anche dall' Agenda 21 e dalla Carta di Aalborg ,contenute negli allegati in calce al presente elaborato, è un elemento di grande importanza ai fini del miglioramento della qualità della vita nelle città. Sarebbe auspicabile che nel maggior numero possibile di Comuni (e non solo in quelli di maggiori dimensioni) al piano urbanistico comunale (PUC) fosse affiancato funzionalmente anche il Piano del verde urbano, un documento progettuale oggi poco utilizzato, la cui assenza produce un rilevante spreco di denaro pubblico e rende di fatto meno fruibile il verde per i cittadini. Noi vogliamo assolutamente dotare il Comune di Sestu di un Piano del Verde Urbano degno di un paese immerso nella campagna, delle tradizioni di aggregazione e socializzazione tipiche di una piccola comunità al fine di sradicare gli abitanti dall'isolamento nel quale sono spesso costretti dalla mancanza di spazi comuni o dallo scarsa o nulla attrazione esercitata dalle poche aree esistenti. Purtroppo il nostro paese è assolutamente in condizioni di depauperamento di aree verdi e ricreative e necessita in maniera urgente di un piano di riverdimento e piantumazione ma sopratutto di riprogettazione di nuovi spazi verdi. Vogliamo che creare punti “verdi” nelle oramai abbandonate piazze e ridare vita e dignità alla parte di San Gemiliano di competenza comunale. Proporremo giornate dedicate all'ambiente con iniziative atte ad incentivare e sensibilizzare i cittadini alla cultura del verde pubblico I seguenti punti programmatici saranno prioritari per l'amministrazione a 5 stelle: PARCHI URBANI Si tratta di aree verdi più o meno estese, presenti nelle aree urbane o ai loro margini, che svolgono una importante funzione ricreativa, igienica, ambientale e culturale. I parchi urbani possono essere caratterizzati dalla suddivisione in zone con diverse funzioni (riposo, gioco, attività sportive, servizi, centri culturali e 16 ricreativi). Le aree interessate in generale possono andare da medio piccole ad estese, e in quest’ultimo caso diventano dei veri e propri “polmoni verdi” della città; generalmente i parchi urbani sono progettati utilizzando specie autoctone Un altro elemento importante riguarda le modalità di gestione che, se razionalmente organizzate, possono consentire la creazione di un certo numero di posti di lavoro. Per ridurre i costi diretti di gestione e manutenzione del parco si possono anche scegliere soluzioni operative diversificate, come ad esempio dare incarico degli interventi di manutenzione a cooperative locali di produzione e lavoro. Abbiamo individuato diverse aree all'interno del territorio comunale che potrebbero essere adibite a parco urbano ma la prima tra tutte è rappresentata dalla zona limitrofa all'alveo del rio Matzeu lungo la via Piave. Questa zona, potrebbe rappresentare il polmone verde della città, gli ampi spazi disponibili consentirebbero di ricavare diverse aree da dedicare ad area giochi, percorso vita e via dicendo; la pozione centrale agevolerebbe sua la fruibilità da parte dei cittadini e la sua diversificazione in aree dedicate, la renderebbe attraente per tutte le categorie di utenti: dai bambini agli anziani. Sarà raggiunta dalla pista ciclabile come specificato nell'apposita sezione del presente programma. SPAZI VERDI DI QUARTIERE Si tratta in genere di piccole aree verdi presenti in diversi punti del tessuto urbano. Gli spazi verdi di quartiere sono utilizzati prevalentemente dagli abitanti della zona, 17 che utilizzano queste aree con funzione ricreativa, di svago e di incontro. I criteri di progettazione di questi spazi verdi, considerato l’utilizzo generalmente intensivo, a fronte di una modesta estensione, saranno semplici e poco dispendiosi dal punto di vista dell'investimento economico: alberi, arbusti e zone a prato saranno ubicati in modo da alternare zone d’ombra a zone al sole; potranno essere previste aree pavimentate attrezzate per il gioco e la sosta, anche per limitare un eccessivo utilizzo dei prati; le specie arboree saranno rustiche e non particolarmente vigorose, per consentire una manutenzione ridotta. Gli spazi saranno fruibili da tutti, per lo sport ed il gioco, che costituiscono momenti importanti della vita nel giardino/parco, soprattutto per i bambini, per i quali possono essere luogo di condivisione. E' nostra intenzione gestire queste aree in collaborazione coi cittadini del quartire, omeglio coi comitati dei quartieri interessati; essi potrebbero "adottare" l'area verde, occupandosene quotidianamente e vigilando sulla sua salvaguardia. Col contributo attivo di ciascuno sarebbe possibile gestire al meglio la cosa pubblica, tutelarla e insegnare ai giovani ad averne cura e rispetto, raggiungendo una situazione di autogestione che consentirebbe di ridurre le spese pubbliche e allo stesso tempo di garantire i servizi migliori ai cittadini. VERDE STRADALE E VIALI ALBERATI Il verde stradale garantisce l’arredo di vie, viali, piazze e parcheggi. Rappresenta una tipologia di verde estremamente importante, che condiziona in modo sostanziale il paesaggio e l’ambiente urbano ed è composto in prevalenza da alberi e arbusti. I viali alberati di frequente sono intimamente connessi alla storia delle città e costituiscono, dunque, un patrimonio da salvaguardare. Spesso si rende necessaria la sostituzione degli individui presenti, per ragioni derivanti da cattive condizioni fitosanitarie delle piante e per la sicurezza pubblica; nella fattispecie a Sestu, i pochi esemplari presenti sono spesso stati piantati nella mezzeria dei marciapiedi impedendo la percorrenza dei disabili o dei passeggini. AIUOLE SPARTITRAFFICO La striscia verde che divide i due sensi di marcia è senz’altro molto utile per le funzioni che esercita a favore degli automobilisti: riposa la vista e, qualora vi siano siepi o arbusti, diminuisce l’impatto dei fari nelle ore notturne. Immaginiamo un intervento di questo genere nella via Vittorio Veneto, all'ingresso del paese dove le quattro corsie sono separate appunto da una aiuola spartitraffico spartana che 18 potrebbe ospitare invece delle specie arbustive di maggior impatto e bellezza, ottima presentazione per il visitatore, per chi percorre quella via anche solo di passaggio pensiamo a tutti gli automobilisti diretti dalla S.S. 131 verso la cittadella universitaria. VERDE SCOLASTICO Il verde scolastico deve assolvere alla duplice funzione di ”polmone verde” della scuola di cui è parte integrante e di ”polo di osservazione naturalistico” per consentire agli alunni di conoscere il mondo vegetale (e il mondo animale che su di esso vive) a partire dalla propria scuola. Sarà molto interessante incrementare l’utilizzo di specie appariscenti nei mesi autunno-invernali e primaverili, in modo da poter apprezzare l’evoluzione della vegetazione nel corso delle stagioni e nell’arco dell’anno scolastico. Possiamo considerare le nostre scuole quasi del tutto sprovviste di alberi e vegetazione in genere, i bimbi spesso vengono privati della gioia di usufruire degli spazi aperti anche durante la bella stagione per l'eccessiva calura dovuta alla totale assenza di punti d'ombra. Sarebbe didatticamente costruttivo oltre che esteticamente gradevole, predisporre delle vasiere al cui interno gli alunni potrebbero seminare dei fiori ed averne cura fino a godere delle fioriture primaverili; imparerebbero a conoscere il ciclo della vita delle piante, godrebbero della gioia suscitata dai colori dei fiori e sopratutto diverrebbe per loro naturale averne cura e proteggerli. Gli interventi proposti hanno tutti un costo esiguo per la collettività ancor più se raffrontato al beneficio che i cittadini trarrebbero dalla loro presenza. AREE GIOCO PER BAMBINI Le aree gioco devono prevedere un’organizzazione in spazi dalle piccole dimensioni, dove i bambini possono giocare in piccoli gruppi, e in aree dalle grandi dimensioni per giochi che richiedono una maggiore estensione superficiale, in modo da poter essere utilizzate per differenti tipi di attività: per il gioco con la sabbia, per saltare, per giochi con l’acqua, per lo sport e per il giardinaggio. Il nostro ambizioso intento è proprio quello di donare ai nostri bambini questo genere di parco dei giochi ideale, intesi come luogo in cui è possibile esprimere lo spirito di competitività, di condivisione, di comunicazione e di divertimento. 19 PERCORSO VITA E’ un circuito costituito da una serie di tappe con attrezzi ginnici ed esercizi appositamente studiati, eseguibili da tutti in piena libertà. Le attrezzature potrebbero essere realizzate in plastica riciclata, materiale ecologico, i quali necessitano di poca manutenzione e conferiscono a questi elementi un impatto minimo sull’ambiente assolutamente in linea coi nostri ideali. VERDE RESIDENZIALE E PRIVATO L’intensa attività edilizia fa indubbiamente sorgere una serie di problemi legati alle nuove urbanizzazioni. In tali aree il verde deve trovare il suo posto dignitoso, e soprattutto nei nuovi interventi residenziali deve essere prevista la realizzazione di giardini. Sarebbe bene che prendesse piede presso il nostro Comune, la previsione di un Regolamento del verde, che suggerisca al privato cittadino i criteri per la realizzazione del verde ornamentale. 20 ENERGIA L’energia consumata corrisponde a emissioni di CO2 in atmosfera, ovvero inquinamento e peggioramento della qualità della vita. Sappiamo che attualmente si fa sperpero di risorse energetiche a discapito dell'economia e dell'ambiente. Intendiamo promuovere la cultura del risparmio energetico sotto qualsiasi forma: energia elettrica, sistemi di riscaldamento ed efficienza energetica degli edifici. Sappiamo benissimo che il costo della bolletta energetica ha un rilievo non indifferente sul bilancio comunale, e su questo ci batteremo per ottenere una drastica riduzione delle spese energetiche negli edifici pubblici. Le modalità per attuare questo intento sono espresse nei seguenti punti programmatici: PIANO ENERGETICO COMUNALE (PEC) La redazione del PEC è un elemento fondamentale per la razionalizzazione dei consumi e unico strumento in grado di stabilire lo stato effettivo dei consumi, determinarne i costi e programmare interventi di riduzione e miglioramento. Contiamo di ridurre drasticamente i consumi ed ottenere notevoli vantaggi economici, attraverso opportuni provvedimenti tecnici, e la conversione impianti e apparecchiature obsolete. SPORTELLO RISPARMIO ENERGETICO Crediamo nell'impegno civico dei Sestesi, riteniamo quindi utile la nomina di una commissione, di risparmio energetico che interagirà con uno sportello informativo comunale, denominato SPORTELLO RISPARMIO ENERGETICO: un servizio informativo gratuito, deputato a individuare soluzioni ed incentivi per la riduzione dei consumi di energia, sia per i privati cittadini che per le aziende operanti sul territorio. ENERGIA ALTERNATIVA Inoltre siamo assolutamente propensi a pianificare progetti che prevedono la realizzazione di impianti innovati per la produzione di energia da fonti rinnovabili quali microeolico, fotovoltaico, pertanto favoriremo la produzione di energie 21 alternative, negli edifici pubblici e nelle abitazioni private, anche incentivando gruppi d'acquisto, fornendo informazioni e ove possibile coadiuvando l'installazione di impianti di auto-produzione. Crediamo nell'importanza della cultura del risparmio energetico e per diffonderla la promuoveremo anche nelle scuole ad esempio attraverso giornate dedicate: i bambini di oggi sono i cittadini di domani. Interverremo in primis sull’illuminazione pubblica, degradata ed obsoleta. Consapevoli dei costi notevoli che tale iniziativa comporterebbe, intendiamo attuare un piano di conversione in step; in un primo momento si provvederà alla sostituzione di una parte delle attuali lampade con altre a risparmio energetico, successivamente con i risparmi ottenuti grazie dal primo step, si potrebbe pensare di sostituire tutte le rimanenti con lampade a led. Tale iniziativa, oltre a ridurre la bolletta energetica, ci consentirebbe di ottenere una forte riduzione dei costi di manutenzione in quanto le lampade di nuova generazione hanno una vita di circa 10 volte superiore alle attuali. 22 ACQUA ACQUA POTABILE Consideriamo l'acqua un bene primario e un elemento imprescindibile. Intendiamo procedere con l'installazione di una “casetta dell'acqua” struttura che eroga l’acqua della rete idrica naturale e frizzante e ben testata in altre realtà locali. Ogni cittadino potrà attingere l'acqua da bere recandosi nel sito allestito dal comune. L’acqua erogata sarà quella dell’acquedotto pubblico (già certificata alla fonte) e per essere più gradevole al palato, verrà sottoposta ad un processo di microfiltrazione, nonché di sterilizzazione. Crediamo in questo modo di rendere un servizio indispensabile ai cittadini ed abbattere in modo consistente il ciclo di produzione-consumo-rifiuto delle materie plastiche. Ci attiveremo per capire se esistono presupposti tecnico-economici nonché burocratici che possano creare le condizioni di una gestione indipendente dall'attuale gestore delle acque ABBANOA. 23 RIFIUTI L'argomento "Rifiuto" non può essere ridotto al solo concetto di raccolta differenziata. Occorre avere una visione più ampia, per individuare il miglior metodo e ottenere risultati concreti di riduzione, riuso e riciclo: cercare di recuperare materia prima per farla diventare un altro prodotto. Ecco una serie di azioni che metteremo in atto: Diminuzione dei costi per l’utente, con un sistema di tariffazione puntuale che tenga maggiormente conto dell’effettiva quantità di rifiuto prodotto, soprattutto riguardo al secco indifferenziato, i cui costi di smaltimento (€ 546.690,80 + integrazioni nel 2013) incidono pesantemente sui costi generali del servizio. Vorremo adottare un sistema in grado di privilegiare chi ricicla/differenzia meglio, attuando il concetto “chi bene differenzia meno paga, chi più inquina più paga”, cercando al contempo di sgravare la parte di costo legata al nucleo familiare ed ai mq dell’abitazione; Uso e diffusione del compostaggio, in quanto anche lo smaltimento della frazione umida del rifiuto ha un costo notevole per l’amministrazione. In attesa della variazione della norma regionale che impone ai comuni di conferire a discarica un certo quantitativo di umido rispetto alla percentuale di secco conferita, predisporremo il servizio per renderlo operativo non appena possibile; Introduzione del mercatino del riuso e dello scambio, dove i cittadini possono scambiare oggetti e dare “nuova vita” a dei prodotti smaltibili solo attraverso il secco (vestiario, oggettistica varia, etc.); Raccolta e recupero di alimenti scartati da grande e piccola distribuzione per destinarli a fini sociali e/o animalistici; Incentivazione del vuoto a rendere e della vendita dei prodotti sfusi; Periodiche campagne di sensibilizzazione ed informazione sulle corrette modalità di raccolta differenziata e di corretta gestione del ciclo dei rifiuti, da attuare soprattutto nelle scuole. 24 OBIETTIVO RIFIUTI ZERO Nel lungo termine vorremmo, sulla base dell’esempio del comune di Capannori, intraprendere il percorso verso la strategia zero rifiuti (zero wast), della quale riportiamo i 10 punti: 1.separazione alla fonte: organizzare la raccolta differenziata. La gestione dei rifiuti non e’ un problema tecnologico, ma organizzativo, dove il valore aggiunto non e’ quindi la tecnologia, ma il coinvolgimento della comunità chiamata a collaborare in un passaggio chiave per attuare la sostenibilità ambientale. 2.raccolta porta a porta: organizzare una raccolta differenziata “porta a porta”, che appare l’unico sistema efficace di RD in grado di raggiungere in poco tempo e su larga scala quote percentuali superiori al 70%. Quattro contenitori per organico, carta, multi materiale e residuo, il cui ritiro e’ previsto secondo un calendario settimanale prestabilito. 3.compostaggio: realizzazione di un impianto di compostaggio da prevedere prevalentemente in aree rurali e quindi vicine ai luoghi di utilizzo da parte degli agricoltori. 4.riciclaggio: realizzazione di piattaforme impiantistiche per il riciclaggio e il recupero dei materiali, finalizzato al reinserimento nella filiera produttiva. 5.riduzione dei rifiuti: diffusione del compostaggio domestico, sostituzione delle stoviglie e bottiglie in plastica, utilizzo dell’acqua del rubinetto (più sana e controllata di quella in bottiglia), utilizzo dei pannolini lavabili, acquisto alla spina di latte, bevande, detergenti, prodotti alimentari, sostituzione degli shoppers in plastica con sporte riutilizzabili. 6.riuso e riparazione: realizzazione di centri per la riparazione, il riuso e la decostruzione degli edifici, in cui beni durevoli, mobili, vestiti, infissi, sanitari, elettrodomestici, vengono riparati, riutilizzati e venduti. Questa tipologia di materiali, che costituisce circa il 3% del totale degli scarti, riveste però un grande valore economico, che può arricchire le imprese locali, con un’ottima resa occupazionale dimostrata da molte esperienze in Nord America e in Australia. 7. tariffazione puntuale: introduzione di sistemi di tariffazione che facciano pagare le utenze sulla base della produzione effettiva di rifiuti non riciclabili da raccogliere. Questo meccanismo premia il comportamento virtuoso dei cittadini e li incoraggia ad acquisti piu’ consapevoli. 25 8. recupero dei rifiuti: realizzazione di un impianto di recupero e selezione dei rifiuti, in modo da recuperare altri materiali riciclabili sfuggiti alla RD, impedire che rifiuti tossici possano essere inviati nella discarica pubblica transitoria e stabilizzare la frazione organica residua. 9. centro di ricerca e riprogettazione: chiusura del ciclo e analisi del residuo a valle di RD, recupero, riutilizzo, riparazione, riciclaggio, finalizzata alla riprogettazione industriale degli oggetti non riciclabili, e alla fornitura di un feedback alle imprese (realizzando la Responsabilità Estesa del Produttore) e alla promozione di buone pratiche di acquisto, produzione e consumo. 10. azzeramento rifiuti: raggiungimento entro il 2020 dell’ azzeramento dei rifiuti, ricordando che la strategia Rifiuti Zero si situa oltre il riciclaggio. In questo modo Rifiuti Zero, innescato dal “trampolino” del porta a porta, diviene a sua volta “trampolino” per un vasto percorso di sostenibilità, che in modo concreto ci permette di mettere a segno scelte a difesa del pianeta. RIFIUTI RAE Verificare la fattibilità di realizzazione di un centro di raccolta dei RAEE, per il recupero di metalli preziosi in essi contenuti (Rame, Oro, Argento etc.) e lo smaltimento delle restanti parti come previsto dal D. Lgs. 14 marzo 2014, n. 49 “Attuazione della direttiva 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE)”. In molte realtà Italiane questo servizio viene svolto da aziende partecipate (60-80%), portando introiti nelle casse comunali. A Sestu il recupero di questi materiali è affidato ad una azienda esterna che gode degli introiti dovuti al riciclo e rivendita degli stessi. I RAEE, infatti, si possono recuperare se trattati in maniera adeguata, ma contengono sostanze tossiche e/o nocive come CFC (clorofluorocarburi), cadmio, cromo, mercurio e ulteriori pericolosi metalli pesanti, i quali possono essere avviati a recupero e reinseriti nei vari cicli produttivi. RAEE di grandi dimensioni: TV, PC, stampanti, fotocopiatrici, frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, radiatori elettrici, accessori come schermi, video e fax, boiler, forni a microonde, apparecchi elettrici, condizionatori ecc. RAEE di piccole dimensioni: telefoni cellulari ed accessori, radio, giocattoli elettrici/elettronici, notebook, ventilatori, piccoli aspirapolvere, ferri da stiro, tostapane, friggitrici, frullatori, asciugacapelli, ecc. 26 L'ENEA (Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l'Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile) a tal proposito ha brevettato una procedura estremamente semplice, attuabile anche in ambiente non necessariamente industriale come quello ad alte temperature, decisamente meno inquinante, quasi a freddo, attraverso processi sia meccanici o che prevedono l'uso di solventi/acidi (Lisciviazione o Estrazione solido-liquido).Questi impianti, pensati in maniera modulare, sono tali da essere utilizzati anche per lo sviluppo e l'ottimizzazione di processi per il trattamento di materiali di altro tipo (Lampade a fluorescenza esauste o i monitor LCD). Attualmente un impianto basato su questa tecnologia, è in costruzione presso il Centro ENEA Casaccia, per dimostrarne il funzionamento alle imprese operanti nel settore dei RAEE, interessate alla realizzazione di impianti per il recupero di questi materiali. 27 DEMOCRAZIA DIRETTA L'attuale fase politica evidenzia un deficit democratico causato da un sistema rappresentativo del quale i cittadini non hanno più il controllo. La democrazia rappresentativa soffre la realtà di un mondo iper-connesso, dove la circolazione delle idee politiche, economiche e filosofiche avviene in tempo reale e l'iperinformazione politica dei cittadini si scontra con l'impossibilità di una partecipazione attiva, effettiva ed efficace. La sintonia tra gli eletti e gli elettori entra in crisi per la mancanza di trasparenza, tanto acclamata quanto disattesa, cui si aggiunge l'impossibilità di un controllo efficace a causa della vigenza del cosiddetto "mandato in bianco". Per questi motivi riteniamo dover proporre un cammino condiviso con i nostri elettori e concittadini, al fine di attuare una riforma dello Statuto Comunale che consenta nell'arco della legislatura, di raggiungere i seguenti benefici obiettivi ed economici. BENEFICI/OBIETTIVI Equità nella gestione del potere politico; Effettivo controllo dei cittadini sul potere politico; Sviluppo senso di responsabilità nei cittadini;, Maggior trasparenza dell'operato degli amministratori; Miglior preparazione politica dei cittadini ed elettori; Eliminazione dei meccanismi di spartizione tra i partiti; Eliminazione di tutti i privilegi ai governanti; Semplificare la burocrazia; Impedire alle lobby di “governare” il paese; Maggior trasparenza nell'assegnazione degli appalti/forniture anche di basso importo. BENEFICI/ECONOMICI Migliore efficienza dell’amministrazione pubblica; Minor spesa pubblica; Spese pubbliche mirate a soddisfare le esigenze dei cittadini anche sulla base delle loro segnalazioni; Riduzione della tassazione generale. 28 I sistemi di voto per esercitare la democrazia diretta, sono efficaci e meno costosi, grazie all'utilizzo delle nuove tecnologie. Il percorso verso l'attuazione della Democrazia Diretta inizierà con la valorizzazione degli strumenti già riconosciuti dal nostro ordinamento come "comitato di quartiere" e "referendum consultivo", per poi proseguire con la creazione di nuove forme di partecipazione attiva e propositiva. Pertanto proponiamo: Referendum Consultivo (nelle materie individuate con apposito regolamento) dove i cittadini possono partecipare alle scelte per il futuro del proprio paese, attraverso azioni che permettano loro di intervenire sulle decisioni o semplicemente guidare la scelta dell’Amministrazione sulla base delle proposte della cittadinanza. L'istituzione del "Referendum Deliberativo" mediante i quali i cittadini possono deliberare atti, aventi valore di legge, nel rispetto delle competenze comunali. Promozione dei comitati di Quartiere e Settoriali, con lo scopo di far conoscere , attraverso i cittadini e /o loro portavoce, le problematiche specifiche dei quartieri e dei settori operanti nel territorio e di adoperarsi, insieme a questi, per la miglior soluzione. I comitati potranno portare avanti attività sociali e promozionali con la collaborazione del comune, anche attraverso incentivi economici. L'istituzione dell'Agorà Lab come luogo virtuale di discussione delle problematiche della nostra cittadina. Verranno identificate le materie in cui l'Agorà sarà ritenuta competente, previa votazione, per esprimere pareri non vincolanti sulle attività deliberative/esecutive della Giunta e del Consiglio Comunale. I requisiti, le modalità di partecipazione e la votazione saranno disciplinate mediante apposito regolamento. 29 Question Time. Ogni cittadino può, attraverso una raccolta firme, interrogare la giunta comunale o lo specifico assessore, per richiedere chiarimenti in merito a tutte le tematiche di competenza del Comune. Questo processo deve essere pianificato a cadenza periodica in modo da ottemperare alle richieste dei cittadini. Proposte cittadine Attraverso un sistema di raccolte firme si dovrà permettere alla cittadinanza di poter portare all’attenzione progetti di interesse pubblico all’interno del Consiglio Comunale. Diretta Streaming La trasmissione e l’accesso alle registrazioni delle attività dei Consigli Comunali sono un importante veicolo per il percorso della democrazia diretta e della trasparenza. In tal senso l’Amministrazione si adopererà per permettere alla cittadinanza di poter assistere anche ai lavoro delle commissioni. 30 POLITICHE SOCIALI Le politiche sociali hanno come obiettivo l’innalzamento della qualità di vita dei cittadini, soprattutto riguardo le categorie meno abbienti; niente di più vicino a quelli che dovrebbero essere i principi e l’essenza della politica odierna. Il Movimento 5 Stelle nasce proprio per trasformare l’incertezza dello scopo politico odierno in una certezza di intento per il prossimo futuro. Si ritiene quindi di importanza prioritaria indirizzare i prossimi progetti nel pieno rispetto della Carta di Firenze. Sinergia tra Fruitori di Assistenza economica ed AmministrazioneComunale. Abbiamo pensato a dei progetti per il miglioramento della vita di tutti i giorni delle persone a bassa mobilità, cercando, nei limiti delle disposizioni di legge, di creare sinergia tra i fruitori dell’assistenza sociale, in termini economici, e l’amministrazione Comunale. In questo contesto il beneficiario dell’assistenza economica, dovrà offrire la sua forza lavoro e mettersi a disposizione con contratti di tipo occasionale destinati ai servizi sociali, indirizzati all’assistenza di persone affette da disabilità, da patologie debilitanti e da mobilità ridotta, oppure alla semplice manutenzione del bene comune. Le attività consisteranno esclusivamente in mansioni scambio tra semplici, o di ordinaria complessità. Si pensa che la reciprocità di amministrazione e cittadino, in termini di servizi sociali e sostentamento economico, possa far trovare soddisfazione ad entrambi. Il cittadino, così coinvolto, si sentirà gratificato pertanto meritevole del contributo economico ricevuto e non un elemento di pubblica inutilità. La disoccupazione non è solo un effetto inevitabile della crisi economica, ma una scelta ben precisa della vecchia politica per garantirsi lo status quo. Rendere intere generazioni precarie, insicure e povere è un modo per conservare il potere da parte di chi non vuole cambiare il modello di società. Oggi la crisi economica ha colpito pesantemente la maggior parte delle famiglie Sestesi, soprattutto quelle con redditi medio bassi. Noi cittadini onesti vogliamo proporre un nuovo modello sociale attento alle categorie più deboli, finalizzato all’integrazione e a una gestione della cosa pubblica più equa e responsabile. Insieme a Voi promuoveremo il risanamento dei conti pubblici, per liberare risorse e investirle in misure a sostegno di coloro che hanno perso il lavoro; incentiveremo 31 l’assegnazione di orti urbani alle famiglie più sfortunate; promuoveremo i gruppi di acquisto solidale; faremo ripartire l’edilizia con la ristrutturazione del patrimonio già esistente, attualmente in stato di abbandono; favoriremo politiche del lavoro giovanile e femminile; incentiveremo l’apertura di ricoveri e mense per i cittadini meno abbienti e sopratutto, attiveremo politiche di sostegno familiare e di socializzazione per bambini ed anziani. LOCAZIONI I problemi legati ai canoni d' affitto sempre più elevati, la scarsa disponibilità di abitazioni in locazione a prezzi contenuti, saranno risolti attraverso: Aiuti per la locazione e per il pagamento delle utenze. Interventi di recupero dei quartieri disagiati. IL COHOUSING come soluzione di condivisione dei propri spazi domestici, a favore di terzi, in cambio di vantaggi economici e sociali. L’amministrazione, essendo priva di interessi oggettivi in merito, potrebbe fungere da garante e mediatore tra le parti, nella ricerca di un accordo. Questa soluzione, debitamente supervisionata dall’amministrazione, permetterebbe alle persone disagiate dal punto di vista economico o fisico, di essere affiancate da tipologie di utenti quali studenti, lavoratori o semplicemente persone alla ricerca di un spazio abitativo, che possono essere loro d'aiuto o semplicemente alleviare la loro solitudine. FAMIGLIA La famiglia è la principale risorsa di una società e di una città. Sarebbe necessario prevedere degli investimenti a suo supporto con l'intento di incrementare le nascite. Si potrebbe creare un circuito di moneta «sestese», attraverso la convenzione con negozi del settore alimentare e del vestiario, a beneficio delle famiglie meno abbienti, che riceveranno mensilmente una quantità virtuale di moneta da spendere presso gli esercizi convenzionati. In questo modo da un lato si sostengono le famiglie bisognose e dall’altro si fa in modo che il reddito rimanga all’interno della realtà comunale. 32 Le “pari opportunità” secondo l'attuale classe dirigente non sono altro che uno slogan vuoto di significato e sopratutto privo di azioni concrete. Noi proponiamo una vera concretizzazione dei principi di “pari opportunità”, attraverso interventi finalizzati ad una reale partecipazione della donna alla vita politica della nostra cittadina. Le donne ricoprono un ruolo centrale nell’organizzazione familiare, spesso a discapito sia della loro realizzazione personale che del loro svago. Per questi motivi le politiche sociali non possono prescindere da un impegno serio, concreto ed attento alle esigenze delle donne (figlie, mamme, nonne). ANDAMENTO DEMOGRAFICO Analizziamo brevemente alcuni elaborati grafici, (contenuti tra gli allegati del documento) i quali descrivono sinteticamente le oscillazioni demografiche verificatesi nel comune di Sestu a partire dal 2001. Dall’analisi dei dati, emergono differenti caratteristiche peculiari di Sestu tra le quali il notevole flusso migratorio che ha interessato il paese negli ultimi anni. SICUREZZA La conseguenza delle discutibili politiche urbanistiche intraprese dalle precedenti amministrazioni, è stata quella di rendere il paese molto eterogeneo e frammentato. Infatti i flussi migratori hanno interessato principalmente i nuovi quartieri residenziali Dedalo, Ateneo e Cortexandra; queste realtà a causa del forte isolamento dal centro cittadino, sono spesso interessate da fenomeni di criminalità. Alla luce di tutto questo, riteniamo necessario che uno dei primi interventi di politica sociale debba essere mirato a favorire l’integrazione di questa parte di popolazione con il resto del paese. E' urgente adottare delle misure di monitoraggio e prevenzione della criminalità, promuovendo l’attività delle associazioni di volontariato per contrastare il fenomeno e istituendo un numero verde dedicato. SERVIZI SANITARI - INFORMAGIOVANI E' nostra volontà potenziare le strutture sanitarie presenti sul territorio quali la Guardia medica e il Consultorio familiare, sopratutto per quanto concerne lo spazio giovani, promuovendolo in maniera accurata nelle scuole del territorio. 33 BAMBINI Si evince altresì che i flussi migratori, e l’incremento demografico in generale, hanno sopratutto riguardato giovani coppie stanziatesi a Sestu; conseguentemente, negli anni immediatamente successivi, si è verificato un incremento del tasso di natalità. Da ciò consegue ed emerge che a partire dal 2015, in riferimento alla prima classe elementare, potrebbe verificarsi un boom di iscritti. Per questo motivo sarà necessario: Aumentare i servizi scolastici (mense, attività sportive post-scuola, scuola musica, scuola danza, attraverso convenzioni comunali). Migliorare, riqualificare e sopratutto potenziare gli asili nido. Adeguare le scuole materne e le strutture per l’infanzia ,in particolare per l’accoglienza di studenti con handicap o disabilità. Incrementare i servizi di educatori sia presso famiglie ed istituti scolastici. Istituire un «Baby-Sitter advisor» : si tratta di una portale, che potrebbe essere inserito all'interno di una sezione del sito comunale, volto a favorire il contatto tra baby sitter e famiglie, attraverso la pubblicazione di un feedback modello Trip Advisor. ANZIANI Proseguendo nell'analisi dei dati demografici, possiamo osservare che emerge un’altra caratteristica importante, ossia il progressivo invecchiamento della popolazione residente. Alla luce di ciò, un’attenta politica sociale non può prescindere dal rivolgere una particolare attenzione per gli anziani over 65 ed in particolare occorre prevedere: Un piano di assistenza degli anziani non auto sufficienti attraverso l’erogazione di servizi domiciliari ad opera di personale specializzato; Il coinvolgimento di associazioni di volontari; Un sistema di trasporti pubblici gratuiti; Il coinvolgimento degli anziani nelle attività didattiche finalizzate alla tutela del patrimonio delle tradizioni folkloristiche di Sestu, all'insegnamento della lingua sarda, alla conservazione della memoria delle antiche lavorazioni, tipiche del nostro territorio, e dei giochi legati alla loro gioventù; La programmazione di attività per gli anziani (gite, viaggi, scambi interculturali) 34 LE DONNE All’interno della famiglia le donne e le mamme in particolare, svolgono un ruolo fondamentale e spesso insostituibile nell’educazione dei figli e nella gestione delle incombenze domestiche. Il triplice ruolo di mamma, lavoratrice e casalinga non consente di attuare le pari opportunità per una partecipazione attiva alla vita politica del paese. Le quote rosa infatti nascondono l’ipocrisia di poter garantire la politica semplicemente imponendo la presenza della donna in lista, per questo motivo ci adopereremo per agevolare e favorirne la partecipazione attiva LA BANCA DEL TEMPO La banca del tempo è un semplice metodo di condivisione di tempo, competenze ed abilità a favore degli altri e per se stessi. Questo sistema permette di concedere un quantitativo imprecisato di tempo a disposizione degli altri aderenti, e ritrovarne i benefici quando se ne avverte la necessità personale. Ad esempio si può aiutare a sgombrare un locale da mobilio per 2 ore ed a distanza di mesi ricevere un aiuto per verniciare una stanza. Questa idea di scambio di tempo si pone l'obiettivo di recuperare quelle relazioni di "buon vicinato allargato", quegli scambi sommersi che non hanno valore di mercato, ma che rendono meno faticosa la vita quotidiana. Significa dare al tempo un valore che non è solo lavorare, fare, denaro, ma anche relazione fra le persone. Istituire e garantirne il rispetto del sistema sarà dovere dell’amministrazione. Ecco come potrebbe essere articolata la gestione: aprire un conto in questa banca sarebbe semplicissimo, basta andare allo sportello della banca del tempo e compilare un modulo, con nome , cognome, indirizzo e numero telefonico. Dichiarare quante e quali ore della giornata si vogliono mettere a disposizione e per quali attività. Non ci sono vincoli per il deposito del tempo, si possono versare una o due o dieci ore a settimana o al mese: l'importante è restare in pareggio. Dal giardinaggio alla cura dei bambini, all'organizzazione di feste al fare d'autista, dalle faccende domestiche agli scambi culturali, dal bricolage al disbrigo di pratiche d'ufficio. Le richieste di scambio vengono regolate dalla segreteria dello sportello della Banca del Tempo, e ad ogni correntista viene consegnato un libretto degli assegni dove registrare i movimenti del tempo. 35 FORMARE E SOCIALIZZARE Il benessere passa anche attraverso la socializzazione, infatti il nostro intento è quello di riportare i cittadini ad avere più centri di aggregazione, quali piazze accoglienti, parchi verdi e strutture aggregative multifunzionali. Da un'attenta osservazione della realtà locale, scaturisce subito che le aree di aggregazione sociale sono scarsamente frequentate dai cittadini; si evince inoltre che l'età degli avventori sia medio bassa, nonostante i cittadini racchiusi in questa fascia d'età rappresentino una netta minoranza della totalità. Sarebbe stato ovvio che l'incremento demografico avesse prodotto un sovraffollamento dei luoghi di aggregazione, invece è avvenuto l'opposto; si tratta di stabilire le cause di questa controtendenza. Esse possono di certo essere ricondotte alla pessima strutturazione attuale della aree cittadine, all'evidentissimo abbandono e degrado dell’esiguo verde pubblico, alla scarsa armonia degli arredi urbani ed a una pessima gestione delle risorse per le aree deputate al ritrovo. Il nostro intento è volto a ristabilire una normale e gioviale vita di paese, questo per noi è un obiettivo raggiungibile nel tempo affrontando le scelte giuste, alcune delle quali identificate nei punti sottostanti: Restauro e rivisitazione delle strutture ricreative esistenti nel contesto comunale; Realizzazione - ricerca di una struttura polivalente per spettacoli; Realizzazione di un centro ricreativo e polivalente giovanile; 36 Recupero aree per incrementare gli spazi dedicati allo sport NO PROFIT ed integrazione di sinergie per i portatori di disabilità motorie; Realizzazione di un’ area Skate-Park; Sistemazione dell'arredo urbano; Realizzazione di Orti Urbani; Creazione di Parchi, Aree Verdi e manutenzione programmatica dell’esistente; Istituzione ippodromo comunale, anche in collaborazione con le associazioni di giovani cavalieri sestesi che spesso promuovono iniziative nell'ambito della nostra realtà locale; È naturale che anche l'attuazione di tali interventi, se non adeguatamente supportati, sia insufficiente per risolvere, nella sua interezza, il problema della mancanza di spazi d’aggregazione sociale. E' assolutamente necessario affiancare a queste misure l'organizzazione, il patrocinio, la promozione di attività finalizzate all’utilizzo delle stesse strutture, che portino ad una crescita del cittadino. LE CONSULTE DEI GIOVANI E DEGLI ANZIANI Infatti sosteniamo con forza l'assoluta necessità di sostenere la consulta dei giovani e degli anziani, che in collaborazione con gli uffici competenti, e in sinergia con le associazioni culturali e dello spettacolo, possano provvedere ad una calendarizzazione di eventi socioculturali. Sarebbe altrettanto auspicabile, traendo vantaggio dalle professionalità disponibili e presenti sul territorio, provvedere alla realizzazione di corsi e tirocini professionali per inoccupati, così da aumentare le possibilità di un eventuale ingresso o rientro nel mondo del lavoro di queste persone. A tal fine vi è la possibilità dell’utilizzo degli ambienti scolastici negli orari di chiusura. VALORIZZAZIONE E INCENTIVAZIONE DELLE ATTIVITÀ EQUESTRI. Un obiettivo da perseguire sarà il coinvolgimento delle associazioni ippiche e degli allevatori privati che, in collaborazione con il Comune, possano valorizzare con la loro attività questa realtà molto importante nel nostro patrimonio storico folcloristico e sportivo. Questa collaborazione si potrebbe concretizzare nella realizzazione di un centro equestre per l’attivazione di programmi sportivi ed evasivi, quali l’ippoturismo e le 37 escursioni a cavallo in zone particolarmente suggestive dal punto di vista storico e naturalistico del nostro territorio. Si possono avviare attività equestri con il coinvolgimento delle scuole per consentire ai bambini un primo approccio verso questa attività. Il Centro, con mirati progetti e corsi di formazione, potrebbe essere anche destinato a polo di ippoterapia per la cura di particolari patologie, o essere destinato alla creazione di progetti volti al reinserimento sociale di giovani disadattati, tossicodipendenti o ex detenuti. La struttura potrà essere utilizzata anche come centro di monta per l’incremento la tutela e valorizzazione dell’equino sardo. Col tempo, miriamo alla promozione di una fiera da svolgersi annualmente in Sestu, che porterebbe vantaggi economici per i produttori/allevatori, e darebbe lustro alla nostra cittadina. SLOT-MACHINE A Sestu come in tutto il territorio Italiano, si rileva un grosso aumento della presenza delle slot-machines, sia negli spazi concessi all’interno di esercizi commerciali, che nei veri e propri locali adibiti principalmente a sale-slot.. Purtroppo le leggi nazionali non ne sanciscono il divieto assoluto, in rilevanza di ciò si ritiene prioritario disincentivarne l’installazione attraverso sistemi di detrazioni degli oneri dovuti all’amministrazione da parte degli esercenti che elimineranno le suddette “mangiasoldi”. Un piccolo passo volto alla soluzione di un grave problema sociale, destinato altrimenti ad accentuarsi drasticamente, ed essendo quella del gioco alle macchinette, un'attività che può portare a dipendenze patologiche, causa di perdite economiche ingenti per le famiglie sestesi, sarebbe priorità dell'amministrazione a cinque stelle scoraggiarne la diffusione nell'ambito territoriale. 38 CULTURA Negli ultimi anni Sestu, ha decisamente risentito di un notevole degrado in campo culturale, come si evince dalla carenza di iniziative che identificano e caratterizzano il nostro Paese. La stessa mancanza di un teatro o di altri luoghi di ritrovo e aggregazione sociale, in un paese che vanta più di ventimila abitanti, la dice lunga sull’interesse delle passate amministrazioni per questo settore della società civile che già soffre enormemente per la mancanza di risorse finanziarie. A tal fine si potrebbe ricorrere al programma Creative Europe (programma di finanziamento europeo), che attraverso paternariati con altri enti, consentirebbe a molti giovani di cimentarsi in progetti creativi e culturali. È necessario creare una rete tra Amministrazione e Associazioni culturali in modo che tutte le iniziative poste in essere possano far rinascere nel nostro paese una nuova vivacità ed entusiasmo che per troppo tempo sono mancati. A Sestu ci sono numerosi artisti che non hanno la possibilità di confrontarsi e dare visibilità alle loro creazioni artistiche a causa della carenza di spazi ed eventi. Saranno necessarie una serie di azioni immediate per rilanciare il settore culturale a Sestu. CASA OFELIA Il nostro obiettivo è quello di riqualificare Casa Ofelia, un gioiello costato ai cittadini un’ingente somma di denaro, e non giustificata dall’uso improprio o meglio dire dal non uso. Ci piacerebbe che questa casa campidanese divenisse centro polivalente per ospitare convegni, manifestazioni e laboratori artistici, una sorta di salotto buono del nostro paese che i sestesi sentano proprio e non ad uso esclusivo di chi “detiene le chiavi”. BIBLIOTECA Per potenziare il sistema bibliotecario e renderlo più fruibile è necessario una maggiore flessibilità degli orari di apertura potenziamento dei progetti laboratoriali aperti a ragazzi e bambini; un aumento del patrimonio librario, puntando anche sull’uso di sistemi multimediali; creazione di un festival del libro che porterebbe sicuramente lustro al nostro Paese. 39 CONSULTA DEGLI ANZIANI - CONSULTA GIOVANILE Con il sostegno del Comune, si potrebbero promuovere iniziative indirizzate ai bambini e ai giovani con la partecipazione della Consulta degli anziani, in modo tale da mettere in contatto queste generazioni, per tramandare le antiche pratiche artigianali che ormai vanno perdendosi. In questo modo, oltre a far nascere interesse e curiosità dei giovani verso la propria storia e le proprie radici si valorizzerebbero i preziosi insegnamenti dei nostri anziani che verrebbero ricollocati nel giusto ruolo sociale di trasmettitori di esperienze e memorie. La sede della Consulta giovanile dovrà diventare centro di aggregazione sperimentazione di nuove iniziative legate alla musica, alle nuove tecnologie, al teatro e alle arti in genere. 40 SCUOLA La Scuola Italiana sta vivendo una crisi che non ha eguali in tutta Europa. Infatti è stata stravolta da una politica di tagli i cui effetti sono sotto gli occhi di tutti: riduzione dei servizi per tutti e in particolare alle fasce deboli della popolazione; ridimensionamento di orari, di discipline, di sperimentazioni nelle scuole superiori, carenza di fondi per l’ordinario funzionamento delle scuole e per qualsiasi progetto didattico, riduzione drastica degli insegnanti e del personale amministrativo. L'Italia sull'istruzione ha tagliato più di qualsiasi altro Stato europeo e da Bruxelles spesso arrivano dei moniti che purtroppo restano inascoltati dai nostri politici. La tirata di orecchie all'Italia arriva direttamente dalla Commissione Europea che qualche anno fa ha passato in rassegna i bilanci dei 27 Paesi membri scoprendo che negli ultimi anni soltanto otto hanno tagliato sull'istruzione e l'Italia è la prima. Con l’ultimo governo gli italiani avevano sperato veramente nello slogan “l’Italia cambia verso”; infatti il nostro premier fresco di nomina l’aveva indicata come “il luogo da cui ripartire per uscire dalla crisi” (Ansa, 12/03/ 2014). Sulla scuola Renzi deve aver cambiato idea visto il DDL appena varato. I tagli previsti incideranno nettamente e in maniera negativa sul nostro futuro e su quello dei nostri figli. E non dobbiamo credere che gli effetti arriveranno chissà quando, l’Italia è già oggi “maglia nera” dell’istruzione tra i paesi OCSE. Secondo un rapporto rilasciato dallo stesso ente, i giovani italiani sono «poco occupabili» perché poco competenti e si parla troppo spesso di analfabetismo funzionale: gli italiani sanno leggere e sanno scrivere, ma nella vita quotidiana non fanno né l’una, né l’altra cosa. Non sarà poi un caso che nella classifica dei «consumi di prodotti culturali», il nostro è il paese ancora una volta fanalino di coda. L’80% di noi si disinteressa a qualsiasi forma di cultura: dal leggere una rivista o un libro, all’andare a vedere una mostra o un film al cinema. Naturalmente di riflesso la Scuola Sestese vive in pieno questa crisi culturale e in più i mancati trasferimenti statali uniti ad un disinteressamento da parte della nostra amministrazione al settore dell’istruzione, ha reso ancor più urgente una posizione netta sui problemi da risolvere. 41 EDILIZIA SCOLASTICA Faremo un censimento, dopo accurati sopralluoghi, in tutti gli edifici scolastici per valutare eventuali carenze strutturali, in quanto molti edifici presentano gravi problemi, quali infiltrazioni d’acqua provenienti dalle coperture con difetti di impermeabilizzazione, infissi non a norma, servizi igienici carenti e non adatti alle varie fasce d’età, attrezzature scolastiche, quali armadi, sedie e banchi non in linea con le norme UNI ENV 1729-1 e UNI ENV 1729-2 in materia di arredi scolastici ("Mobili - Sedie e tavoli per istituzioni scolastiche - Dimensioni funzionali - Requisiti di sicurezza e metodi di prova"). Non si può far a meno di sottolineare che all’interno delle strutture scolastiche Sestesi sono presenti due “cattedrali nel deserto”: le palestre di via Galilei e via Verdi incompiute da decenni. Proporremo l’applicazione dell’emendamento alla Legge di stabilità per il 2014 proposto dal M5S, che ha modificato l'art. 47 della Legge 222/1985 diretto a disciplinare le modalità di utilizzo della quota dell'otto per mille nella dichiarazione dei redditi. Infatti a partire da quest'anno, le quote dell'otto per mille derivanti dal gettito Irpef possono essere destinate a progetti di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, ed efficientamento energetico degli immobili di proprietà pubblica adibiti all'istruzione scolastica. Grazie a questi fondi sarà, pertanto, possibile realizzare interventi di prioritaria importanza nei nostri edifici scolastici quali: la sicurezza statica dell'edificio, l’idoneità igienico sanitaria, il superamento delle barriere architettoniche nonché l’innovazione degli impianti energetici. SERVIZI DI PULIZIA L’esternalizzazione dei servizi di pulizia degli edifici scolastici oltre a pesare drammaticamente sulle casse dello Stato ha portato all’ attuale condizione di sporcizia e degrado degli edifici scolastici. I servizi di pulizia sono stati appaltati alle solite cooperative legate al sistema dei partiti, che pur di raggiungere cospicui utili d'impresa, garantiscono poche ore di lavoro e una retribuzione per i dipendenti davvero irrisoria. E' oramai conclamato che dall'esternalizzazione dei servizi non deriva alcun vantaggio economico per le casse dello Stato (o degli enti locali) e a farne le spese è la salubrità degli ambienti che risultano sempre più sporchi e inagibili. Tale è la situazione nelle nostre scuole. 42 MENSA SCOLASTICA Il servizio mensa scolastico è affidato a una società appaltatrice che pur non contravvenendo al capitolato sicuramente non primeggia nella qualità del cibo somministrato. L’art. 3 comma 3 del capitolato d’appalto, dice: “le materie prime utilizzate dovranno essere di prima qualità e in ottimo stato di conservazione, curando di privilegiare i prodotti sardi e tipici del territorio e a filiera corta”, questo purtroppo non sempre viene rispettato e dunque il cibo sardo alla fine si riduce ad essere somministrato nella giornata “dedicata” come fatto eccezionale. Per noi questo non è sufficiente, abbiamo cura dei nostri bambini e ragazzi, dunque faremo in modo che nei capitolati d’appalto per le ditte somministratrici non si possa prescindere dall’uso di ottimi prodotti sardi possibilmente biologici. Nostro intento, seppur complicato, sarebbe riportare la cucina dentro le scuole. In collaborazione con dirigenti e personale scolastico porteremo avanti gli orti scolastici con uso e studio dell’agricoltura sinergica: ciclo delle stagioni frutta e verdura per ogni periodo dell’anno. Dunque collaborazione con la scuola nella predisposizione di mezzi e materiali utili alla sua realizzazione. La ristorazione scolastica é spesso un problema per i genitori che hanno scelto di crescere i propri figli con un'alimentazione etica vegana/vegetariana poichè nelle mense di norma vengono serviti menù a base di carne/pesce/latticini e uova o, comunque, sono sempre presenti derivati animali. In attesa dell'approvazione del disegno di legge dei nostri Parlamentari 5 Stelle che prevederà l'obbligo per le mense pubbliche e private di un menù vegano, noi proporremo a livello comunale un adeguamento scolastico per tutti i genitori che scelgono di alimentare i propri figli con soli cibi a base vegetale. Sono infatti da prendere come esempio i comuni di Mantova,Genova,Milano,Ferrara,Pavia (e altri ancora) che si sono giá aggiornati. Inoltre il Ministero della Salute conferma a pagina 23 della R.S la possibilitá di richiedere un pasto alternativo,magari da aggiungere dalla scuola nella sezione "richieste speciali" della mensa scolastica per facilitare l'organizzazione ed essere un punto di merito a favore della normativa D.M 25/7/11. 43 SCUOLABUS Da qualche anno ormai non è più in uso lo Scuolabus, che assolveva al duplice scopo di agevolare le famiglie in difficoltà nell'accompagnare i propri figli a scuola e di accompagnare le classi nelle. uscite a carattere didattico, evitando costi che molte famiglie non potrebbero affrontare. Il nostro obiettivo sarà il ripristino del servizio Scuolabus. Il cuore del paese presenta ancora una rete stradale caratterisitica di un piccolo centro urbano, la quale è attualmente attraversata da migliaia di auto, pertanto risultano spesso insicure per i pedoni. Manca una seria coscienza civile sulle regole del Codice Stradale ma anche sulle regole di buon comportamento e di cortesia che dovrebbero adottarsi sulle strade. Gli stessi bambini non sanno più attraversare la strada perché non hanno abbastanza esperienza sul comportamento da adottare, allo stesso tempo il pedone non viene rispettato da molti automobilisti o motociclisti. Utile e necessario che l’Amministrazione si faccia carico di un progetto a lungo termine che partendo dalla scuola primaria e proseguendo nelle scuole medie inferiori, avvalendosi del contributo della Polizia Municipale volto all’apprendimento da parte degli studenti, delle regole stradali pedone e il ciclista; Il progetto soprattutto per ciò che concerne il dovrebbe accompagnare i bambini fino all’adolescenza e fino al conseguimento del patentino per i ragazzi. PEDIBUS Con l’istituzione del progetto pedi-bus i bambini possono fare movimento, imparare a circolare sulle strade, esplorare le zone del proprio “vicinato”, dare un esempio anche agli altri e, nello stesso tempo, vedremo diminuire il traffico e l’inquinamento ed avremo bambini più felici e sicuri. Il nostro Comune ha una popolazione prettamente pendolare con l’esigenza di dover affidare i propri bambini presso strutture di pre-accoglienza e post-accoglienza con disagi per gli spostamenti e costi a carico della famiglia non indifferenti. Vorremmo istituire dei corsi di pre-accoglienza e post-accoglienza all’interno delle scuole, con personale qualificato e/o attraverso l’utilizzo di associazioni, tramite modalità di compartecipazione alle spese. I locali scolastici potrebbero essere utilizzati oltre l’orario scolastico con progetti di aiuto didattico per le famiglie. 44 SPORT Il benessere e la felicità di una comunità, si evincono anche dal livello di partecipazione alla vita sportiva dei Cittadini, nonché dalle strategie poste in essere dalle Amministrazioni, per fare in modo di poter avvicinare tutti i residenti (ma in particolar modo le fasce di età più giovani) alla pratica sportiva, intesa non solo come attività prettamente agonistica, ma soprattutto come aspetto ludico, formativo e di prevenzione delle devianze minorili e/o problematiche sociali. A tale scopo sarebbe fondamentale avvalersi della collaborazione delle istituzioni scolastiche territoriali, ad esempio con la proposta di finanziare le scuole nei progetti che prevedano attività di pratiche sportive, o l'organizzazione, col patrocinio dell'amministrazione comunale, dei giochi della gioventù tra tutti gli studenti sestesi, eventualmente coinvolgendo anche scolaresche dei paesi limitrofi. Purtroppo negli ultimi anni, le politiche delle varie amministrazioni hanno mostrato poca attenzione, sia riguardo gli aspetti organizzativi delle attività, che l'oculata gestione degli spazi e degli impianti sportivi, consentendo sprechi nel consumo di acqua e luce, i quali hanno comportato l'incremento dei costi di gestione degli impianti. Vista la consuetudine di assegnare ai privati la gestione degli impianti sportivi comunali, se da un lato si alleggerisce il bilancio da alcune voci di spesa, dall’altro si rischia di limitare fortemente la funzione sociale dello sport. Nell’ambito di tali premesse, e assicurando il rispetto degli contratti attualmente in essere, si individuano i seguenti punti programmatici: CONSULTA DELLO SPORT Dare piena ed efficace applicazione all’ articolo 8 dello Statuto Comunale, con l’ istituzione della Consulta dello Sport, che avrà funzioni di carattere propositivo e consultivo. REALIZZAZIONE NUOVI SPAZI Individuazione di nuovi spazi e impianti che possano favorire una migliore gestione delle varie attività presenti nel territorio, garantendo per quanto possibile a tutti i soggetti, di poter svolgere nel miglior modo possibile le proprie attività, con 45 particolare attenzione alle società maggiormente radicate nel territorio. Sarà inoltre necessario favorire altri sport, (baseball, tennis, scherma, pattinaggio etc.) prediligendo quelli a carattere socio/terapeutico. FESTA DELLO SPORT Dare vita ad una vera e propria festa dello sport comunale (nello stile dei giochi della gioventù), che integri le iniziative singole già presenti. Lo scopo di questa iniziativa sarebbe duplice: dare visibilità a tutte le società in modo che possano presentare e divulgare la propria attività sportiva, ma sopratutto coinvolgere le scolaresche. RISTRUTTURAZIONE DEGLI IMPIANTI SPORTIVI Numerosi impianti sportivi presentano delle carenze strutturali che ne compromettono la sicurezza e la rispondenza alle norme (ad esempio la palestra di via Santi il campo comunale e il campo nero di Corso Italia), si ritiene altamente necessario procedere ad uno studio delle loro reali condizioni, per poter valutare il grado di priorità da attribuire a ciascun. SKATEPARK Nella nostra cittadina, ci sono molti skaters che si cimentano in questa disciplina anche in zone non propriamente adatte allo scopo, che non vendo una sede idonea per praticare questa attività , potrebbero recare pericolo sia per se che per gli altri. Siamo pertanto intenzionati a verificare la possibilità di creare uno Skate-park, che possa garantire la pratica della disciplina in un luogo apposito funzionale allo scopo. PROGETTO “IL CUORE BATTE“ In ambito sportivo sanitario, anche la nostra cittadina soffre della grave carenza legata alla mancata attuazione del Decreto del Ministero della Salute del 24 Aprile 2013. Il decreto, prevede l’obbligo per le società sportive, di dotare gli impianti in cui vengono praticate le attività, di defibrillatori semiautomatici esterni (DAE), nonché di avere una figura che sia adeguatamente formata. Intendiamo attuare il progetto "cuore che batte" attraverso il quale tutti gli impianti sportivi comunali, verranno dotati di un DAE per garantire un primo 46 soccorso agli utenti delle strutture. Il progetto potrebbe essere esteso anche ad altri edifici pubblici come le scuole, ma non solo. I fondi necessari alla copertura economica del progetto, proverranno oltre che dai tagli agli sprechi, anche dai contributi previsti a tale scopo dalla Provincia di Cagliari (delibere 138/2013 e 85/2014). 47 INNOVAZIONE E CONNETTIVITÀ Il nucleo centrale del programma per Sestu 2015 – Città Intelligente si identifica nel settore “Sistemi Informativi e Innovazione”. L’informatizzazione di tutti i settori, dalla mobilità sostenibile alle politiche giovanili e sociali, all’istruzione, alla cultura, alla gestione ambientale (raccolta differenziata e verde pubblico), sarà un valore aggiunto che migliorerà la vita dei cittadini. Punto cardine di un’amministrazione trasparente è la condivisione in rete dell’informazione e della documentazione che la stessa produce. La rete è uno strumento democratico che permette di elevare il proprio grado di istruzione e la propria indipendenza dai mass media tradizionali. L’amministrazione, e di riflesso i cittadini, devono essere ricettivi rispetto alle novità che ci proiettano verso un futuro fortemente legato ad Internet. Per questo motivo è necessario che tutti gli edifici pubblici e i luoghi di interesse socio-culturale siano dotati di una rete wi-fi libera e gratuita, usufruibile dai cittadini con una semplice registrazione alla sezione del portale istituzionale. WI-FI GRATUITO La ricerca di un partner tecnologico permetterà l'abbattimento dei costi di set-up del progetto Wi-Fi gratuito. L'obiettivo è cablare tutti gli edifici pubblici iniziando dalle scuole in modo tale da permettere agli insegnanti l'erogazione di lezioni 2.0 agli studenti ormai nativi digitali. Una delle soluzioni fattibili e realizzabili in poco tempo è la tecnologia OPEN-NET. Open-Net è la prima rete italiana di hot-spot Wi-Fi ad accesso completamente gratuito e senza restrizioni di utilizzo per l’utente finale. Con Open-Net, il Comune di Sestu offrirà l’accesso alla Rete gratuitamente anche per chi necessita di Internet in maniera occasionale e sarà risorsa molto importante per lo sviluppo della comunità e del territorio. Tali aree attive saranno segnalate da apposito cartello con un’immagine esplicativa riportante apposita dicitura. Open-Net consente di collegarsi ad Internet attraverso dispositivi wireless senza alcuna limitazione per consultare pagine web, effettuare telefonate VoIP e ricevere posta elettronica. 48 L'accesso alla rete Open-Net avviene tramite login e password generate per l'utente all'atto della registrazione e inviate attraverso SMS. Sarà utile aderire a progetti dedicati alle pubbliche amministrazioni come il “Surf in Sardinia”, un sistema di hotspot integrati e distribuiti sui territori comunali degli enti facenti richiesta. OPEN SOURCE Un altro dei nostri obiettivi, consiste nell' incentivare all'interno della pubblica amministrazione l'utilizzo del software libero (previo studio di fattibilità) al fine di ottenere notevoli risparmi economici sull'acquisto di nuove licenze di software a codice chiuso e incremento della sicurezza informatica. L’open-source è uno strumento che porterà reali vantaggi economici all’amministrazione. Dovranno quindi essere rispettate le naturali scadenze delle licenze software in uso e anticipare l’affiancamento dei nuovi software a sorgente aperta, in una fase sperimentale che avrà lo scopo di verificare l’aderenza e la fattibilità di conversione dei programmi in dotazione al personale comunale. Software e Hardware essendo strettamente interdipendenti devono rispettare la continuità lavorativa dei dipendenti pubblici. Se la fase di sperimentazione evidenzierà carenza di applicativi compatibili con gli strumenti in dotazione, si traccerà il bilancio e calcolerà il costo di un’eventuale rinnovo totale degli strumenti informatici (PC). POSTE E TELECOMUNICAZIONI In città come Cagliari e Olbia è già attivo il “postino telematico” e anche l’Amministrazione di Sestu potrebbe stipulare un accordo con le Poste Italiane per lo stesso servizio. La figura del postino telematico è la rivoluzione del sistema di recapito della corrispondenza perché offre ai clienti l’opportunità di ricevere a domicilio un nutrito menù di servizi postali e finanziari, quali ricariche telefoniche, ricariche poste pay, pagamento bollettini e tanto altro. Un piccolo ufficio postale itinerante. PORTALI E APPS Con l’avvenuto sorpasso delle connessioni mobile tramite tablet e smartphone, rispetto alle tradizionali connessioni web, sarebbe opportuno adattare e rinnovare 49 l’interazione cittadino-istituzioni, attraverso nuove forme di presentazione delle informazioni dei dispositivi di uso quotidiano: le apps ("App" è l'abbreviazione del termine informatico Applicazione, inteso per apparecchi portatili). Potremmo quindi “APPIFICARE” il Comune grazie alle tecnologie a basso costo che oggi abbiamo a disposizione. Tra gli interventi del nostro programma ci saranno i seguenti punti: portali e Apps per mobilità e trasporti pubblici: car-sharing, car-pooling, bike-sharing, bici-plan, pedi-plan, pedi-bus; portale “Sestu.open-wifi.it” per wi-fi gratuito; portale attività produttive: commercio, artigianato, agricoltura e allevamento. Le apps e il portale legate alla mobilità sostenibile non sono fini a se stesse ma hanno un compito ad alta valenza sociale. Il patrocinio, la progettazione, l’implementazione e l’erogazione delle stesse da parte del Comune saranno un marchio di garanzia e un incentivo all’utilizzo dei servizi che esse offrono. Car-sharing, bike-sharing, bici-plan, pedi-plan, pedi-bus avranno apps e portale sul modello illustrato per il car-pooling. Le soluzioni in ambito di mobilità sostenibile non mancano. Stringere accordi e incentivare sinergie sarà il principale veicolo per innalzare e introdurre l'innovazione tecnologica nel tessuto urbano. Tutte le iniziative potranno avere una fase pilota nelle scuole, essendo fondamentale indirizzare il pensiero dei piccoli cittadini per ampliare la loro elasticità mentale. OFFICINE DI INNOVAZIONE – UN FABLAB IN CITTA’ Un FabLab è un laboratorio di digital fabrication (Fabbricazione Digitale) ad accesso aperto in cui tutti possono ideare e realizzare concretamente i loro oggetti e le loro invenzioni. È accessibile a chiunque sia dotato di creatività, immaginazione e voglia di progettare e costruire in uno spazio condiviso. Il primo e unico FabLab a gestione pubblica, sul territorio nazionale, è quello di Sardegna Ricerche. 50 Recuperando edifici comunali dismessi sarà possibile aprire le officine di innovazione dove bambini, ragazzi e adulti potranno trovare un continuo riferimento per il proprio aggiornamento o per la propria formazione tecnologica. Nelle officine dell’innovazione, i cittadini, potranno partecipare a corsi, seminari, workshop, giornate di fabbricazione e altre iniziative organizzate al suo interno. Sarà inoltre possibile fruire di spazi di coworking e aggregazione, noleggiare macchine, utilizzare attrezzature e ricevere assistenza tecnica. Le officine di innovazione diverranno il centro di aggregazione per eccellenza affiancando il classico centro sociale, peraltro anch'esso inesistente o quasi nel nostro territorio. Startupper, studenti o semplici appassionati potranno collaborare a progetti di carattere sociale patrocinati dal Comune. Esempi di iniziative che potrebbero nascere dalle officine di innovazione sono: Esempi di stampa 3D; Alfabetizzazione informatica; Fiera delle Start-up; Eventi di crow-funding; 51 AGRICOLTURA La terra è un bene da valorizzare, una ricchezza da tutelare. L’agricoltura, dopo anni di abbandono a favore di altri settori della nostra economia, ha bisogno di essere considerata secondo la sua reale valenza. Ci piace privilegiare quella delle filiere corte (Km 0), quella stagionale e biologica, quella con un sistema di tracciabilità sicuro e certificato dalle amministrazioni locali (controlli di qualità rigidi che non gravano economicamente sul produttore). Sestu è una cittadina caratterizzata da un’economia agricola molto rilevante, dovuta alla sua storica vocazione e ora anche sede del più importante mercato ortofrutticolo della Sardegna. Le potenzialità delle campagne sestesi, possono emergere solo attraverso la sensibilizzazione e l’unita dei produttori i quali però necessitano del sostegno da parte dell’amministrazione. Sestu rappresenta un’eccellenza isolana nella produzione di ortaggi e quotidianamente centinaia di addetti del settore, produttori agricoli e operatori commerciali, movimentano tonnellate di merci che hanno ricadute positive su tutto l’indotto del settore agricolo e commerciale isolano. COMITATO COMUNALE DELL’AGRICOLTURA Il Comitato Comunale dell’Agricoltura è regolamentato dalla L.R. n. 8 del 09 marzo 1988. Il comitato esercita una funzione consultiva e propositiva nei confronti degli enti pubblici e privati relativamente all’attività agricola e agro - industriale esercitata nel territorio comunale. Il nostro obiettivo è quello di rendere questo organismo funzionale e partecipe alle richieste degli operatori del settore e non solo un mero organismo fittizio come è stato fino ad oggi; infatti da una ricerca fatta non risultano atti o attività intraprese da questo organismo seppur istituito già dal 27 maggio del 2011. Abbiamo una serie di propositi che attraverso l’utilizzo di strutture, organizzazioni e nuovi “saperi”, daranno una vera spinta alla rinascita di questo settore e si esplicheranno in una serie di azioni forti quali: 52 Favorire il prodotto locale, come ortaggi e frutta, e dunque incentivare la filiera corta dando il giusto valore al concetto di km 0. Promuovere e valorizzare l’agricoltura biologica, non più intesa come consumo d’elite, ma come miglior educazione verso il rispetto della natura nonché come giusto e sano modo di vivere. Introduzione nelle mense scolastiche dei prodotti locali e promozione all’uso degli stessi attraverso progetti mirati; Apertura dei mercatini. La crescente speculazione edilizia, agevolata anche da scelte discutibili da parte delle amministrazioni locali, ha fatto si che si sviluppassero diversi quartieri periferici urbanisticamente isolati e privi dei più elementari servizi essenziali. A questa carenza di servizi, si intende sopperire, oltre che, con interventi mirati di tipo più strutturale, anche con la creazione di mercatini rionali itineranti, individuando delle aree pubbliche dove in giorni prestabiliti, dei gazebo ospiteranno la vendita dei prodotti, di agricoltori e artigiani locali. Questo consentirebbe agli abitanti di quei quartieri di sentirsi parte integrante del tessuto economico e sociale del paese; Sarebbe bene altresì, rivitalizzare il centro di primo insediamento del paese, (centro storico) individuando un’area pubblica da adibire a mercato stabile per la commercializzazione e valorizzazione del prodotto agricolo locale. PROMOZIONE DEI G.A.S. (Gruppi Acquisto Solidale). Questi “soggetti associativi senza scopo di lucro, si costituiscono al fine di svolgere attività di cquisto collettivo di beni e distribuzione dei medesimi, con finalità etiche, di solidarietà sociale e sostenibilità ambientale". Sono quindi gruppi formati da cittadini che, insieme, acquistano beni alimentari direttamente dal produttore, ponendo grande attenzione ai prodotti locali, agli alimenti da agricoltura biologica e agli imballaggi a rendere. Questi gruppi sviluppano e mettono in pratica il consumo critico, creando solidarietà e consapevolezza con forme di socializzazione che li rendono uniti e forti. RILANCIO DELL’ATTIVITÀ VITICOLA. La viticoltura è stata storicamente una voce importantissima dell’economia sestese. Infatti l’argillosità dei terreni ha da sempre consentito la produzione di diverse qualità di vitigni con risultati ottimali dal punto di vista della qualità. Attualmente 53 l’attività risulta abbastanza frazionata e praticata dai singoli produttori più per consumo personale che commerciale. Sarebbe opportuno rivitalizzare il settore vitivinicolo per incrementarne la produzione attraverso l’associazionismo di tutti i coltivatori in forme di cooperative o altre forme giuridiche, e contestualmente proporre la riattivazione di una cantina sociale in cui conferire il prodotto per la lavorazione e la successiva commercializzazione, previo coinvolgimento dei produttori locali per stabilire una reale necessità e reale fattibilità in termini economici e di immagine per la comunità. TERRENI COMUNALI. Sestu possiede circa 50 ha di terreni agricoli di proprietà comunale. Riteniamo di prioritaria importanza procedere a un censimento dei terreni comunali, per poi destinare quelli coltivabili a forme di sostentamento sociale, mettendoli a disposizione gratuitamente o a canoni d’affitto agevolati, ai giovani inoccupati, agli anziani, alle famiglie a basso reddito, rendendoli autosufficienti; verrà privilegiata la creazione di orti urbani, sinergici e biologici, soprattutto nei quartieri periferici da riqualificare. Inoltre potranno essere utilizzati come campi scuola per la formazione di giovani agricoltori, promuovendo corsi di agricoltura e orticoltura sostenibile; il personale così formato, sarà poi spendibile nel mercato del lavoro o destinato a offrire un servizio di consulenza a semplici cittadini che volessero coltivare anche piccoli spazi domestici. PROMOZIONE E INFORMAZIONE. Le grandi catene di distribuzione ci hanno abituato ad avere per tutto l’arco dell’anno la disponibilità di qualunque tipo di prodotto, tanto da non riuscire più a capire e distinguere quale sia quello di stagione e quale no. Aiuteremo i cittadini a cambiare le loro abitudini d’acquisto e di consumo, verso un modello più salutare ed economicamente valido. Verranno attivate iniziative comunicative, mirate alla diffusione e alla conoscenza delle coltivazioni e delle produzioni locali, in collaborazione con le strutture scolastiche. 54 Ci prefiggiamo di : valorizzare il nostro territorio attraverso l’organizzazione di fiere e sagre paesane, ormai abbandonate a causa degli intensi ritmi di vita. salvaguardare e proteggere le nostre colture autoctone a garanzia della tradizione e dell’identità territoriale. Promuovere la ricerca e lo sviluppo di nuove produzioni e coltivazioni agricole, in particolare della coltivazione della canapa tessile, utile sia per creare un indotto nel nostro territorio che per il rilancio del lavoro in campagna e nell’industria tessile, edile e delle energie alternative. conferire il marchio D.O.P. (Denominazione di Origine Protetta) per prodotti tipicamente sestesi . Istituiremo un regolamento comunale per l’uso dei fitofarmaci e dei pesticidi. Proporre anche alla grande distribuzione di collaborare con i produttori virtuosi che aderiscono ai G.A.S., per poter vendere nei centri commerciali con prezzi decisi dagli stessi produttori e regolamentati dai consumatori G.A.S., non per entrare in concorrenza, ma per dare la possibilità ad altri di approvvigionarsi di tali prodotti anche se fuori dal circuito G.A.S. Redigere un borsino agricolo controllato, capace di stabilire il prezzo di ogni prodotto e le percentuali di guadagno dei privati. Ciò garantirebbe al consumatore e al produttore, il giusto prezzo di acquisto e di vendita. Far valere il nostro categorico NO all’uso degli OGM all’interno del territorio comunale. Poche spese, grande ritorno in termini di vivibilità ed occasioni economiche. Creare aziende consortili che si occupino del confezionamento e della produzione di latte in bottiglia o alla spina da distribuire nei supermercati; 55 ATTIVITA’ PRODUTTIVE E TURISMO Sestu resta di per sé un paese ad economia prevalentemente agricola. Oggi però con i suoi oltre 20.000 abitanti occupa una forte posizione strategica che la rende un centro di attrazione per lo sviluppo socio-economico. Tali caratteristiche hanno reso il nostro paese meta ambita per centri commerciali ed attività straniere. Purtroppo l’inserimento di tali nuove realtà non è avvenuto nel rispetto e nella tutela della situazione economica e sociale del paese, causando nuove problematiche alla già precaria condizione dei piccoli commercianti ed artigiani, ossia al tessuto produttivo interno. Lo sbilanciamento di attenzioni a favore della grande distribuzione è palese, le attività del centro abitato sono state lasciate in balìa di se stesse: nessun dialogo, con la parte politica governante. Il tessuto produttivo interno risulta abbandonato nel limbo; per risollevare la categoria, occorre un reale dialogo, una concordata e pianificata programmazione e non sono certo sufficienti le sporadiche manifestazioni organizzate ad oggi . Auspicabile in tale ottica sarebbe anche la costituzione di Comitati/Associazioni delle categorie interessate, in modo da avere un interlocutore che rappresenti gli interessi generali di tutti. A questo proposito è stata individuata la seguente linea d’azione: programmazione di incontri periodici con gli operatori delle attività produttive; ribadiamo che la quasi totale assenza di comunicazione fra Amministratori e cittadini, (nel nostro caso gli operatori delle attività produttive) rispecchia lo stato di degrado, abbandono e mancanza di vitalità del paese. Esempio lampante di questa miopia dell’Amministrazione, è stato il Natale 2014 con gli operatori della Via Monserrato, messi ulteriormente in ginocchio dalla avventata e non concordata chiusura al traffico per rifacimento del manto stradale, che ha vanificato ogni sforzo e iniziativa legati al periodo festivo. Valorizzazione delle attività locali, promozione delle attività cittadine, realizzazione di eventi, sagre, o quant’altro atti a sostenere il commercio dei prodotti stagionali offerti dagli operatori sestesi; realizzazione serate/mattinate con spettacoli all’aperto che incentivino 56 di il flusso dei potenziali consumatori, dando modo ai commercianti/artigiani presenti nella zone di volta in volta interessate, di poter promuovere i loro prodotti. SVILUPPO TURISTICO Benchè Sestu sia quasi del tutto priva di visibilità in campo turistico, si potrebbero creare le condizioni per richiamare l’attenzione su di esso. Per esempio incentivando il turismo religioso richiamato dalla presenza dell’antica chiesa di San Gemiliano, ricca di tradizioni e storia locale; anche dal punto di vista folcloristico Sestu vanta un'antica tradizione ed è rinomata per i suoi costumi e i suoi gruppi. Si potrebbe pensare di allestire delle mostre sia itineranti che permanenti e ripristinare alcune precedenti iniziative, come il Festival della Canzone Sarda che si teneva anni addietro. In campo archeologico, Sestu vanta alcune associazioni di estimatori e storici appassionati, che hanno rinvenuto e catalogato reperti e testimonianze antiche sul primo nucleo abitativo sestese e che non trovano un luogo adatto per poterli esporre. Stessa sorte per altri reperti rinvenuti in siti del territorio, ormai giacenti nei magazzini del Museo di Cagliari. IL CENTRO COMMERCIALE NATURALE In riferimento al quadro sopra esposto, tale iniziativa appare come una possibile soluzione atta a rivitalizzare un settore in crisi, una nuova arma in possesso del piccolo commercio per incrementarne le potenzialità, ed al contempo collegarsi alle attività artigianali. L’unione fa la forza: dobbiamo superare gli individualismi per unirsi ed imboccare percorsi comuni, sostenere il “commercio di vicinato”, anche attraverso la Legge Regionale 5 del 18 Maggio 2006 (che traccia le linee guida del settore commercio regionale e in particolare stabilisce le modalità di finanziamento ai Centri Commerciali Naturali) . Occorre restituire dignità e forza al tessuto produttivo interno, pur senza invaderne la sfera gestionale/direttiva, che dovrà dialogare con l’amministrazione e stimolare/supportare le iniziative. D’altronde appare ormai chiaro che per provare a difendere i propri spazi dalla predominanza della grande distribuzione, le scelte individuali non sono più sufficienti, è necessario invece, portare avanti una politica fatta di collaborazione e di scelte condivise su progetti comuni. 57 L’obiettivo è pertanto quello di creare consorzi fra negozianti, che abbiano come scopo, quello di valorizzare la zona/quartiere in cui svolgono la loro attività. Bisogna agire attraverso promozioni, abbellimento dell’arredo urbano, iniziative di animazione/spettacolo e piani di formazione per gli operatori del settore, ossia fare marketing territoriale, quindi trasformare la zona/quartiere in cui operano i negozi associati, in un luogo che sia interessante da visitare. 58 SICUREZZA Il problema della sicurezza della nostra cittadina costituisce una tematica da affrontare in maniera articolata. Ormai atti di vandalismo, furti, incendi d’auto e rapine sono sempre più frequenti. La vivibilità del paese diminuisce giorno dopo giorno, è quindi ormai improcrastinabile affrontare il problema attraverso un maggior coordinamento con le forze dell’ordine e prevederne un potenziamento. CASERMA In tale ambito, risolvere l’annosa questione legata alla caserma dei carabinieri appare elemento fondamentale. Trovare una soluzione in tal senso non è peraltro facile, ed occorrerà agire in tre fasi: 1) individuazione di un immobile appartenente al patrimonio comunale che possa prestarsi all’uso richiesto. 2) studio degli interventi e/o modifiche strutturali che rendano l’immobile in oggetto pienamente conforme ai requisiti strutturali richiesti dalla normativa, e verifica dei costi da sostenere. 3) reperimento dei fondi e realizzazione delle eventuali opere di adeguamento. VIDEOSORVEGLIANZA Predisposizione di un sistema di video-sorveglianza su edifici scolastici e siti strategici di vario tipo, dagli uffici pubblici ai luoghi di aggregazione, agli ingressi del centro abitato. Obiettivo primario risulta essere l’eliminazione o perlomeno la drastica riduzione degli episodi di vandalismo verso gli edifici scolastici, degli arredi e degli strumenti in essi contenuti, nonché dei danneggiamenti verso gli arredi urbani e del fenomeno delle discariche abusive. L’individuazione di luoghi sensibili da porre sotto video-sorveglianza, deve avvenire attraverso il coinvolgimento diretto dei cittadini e delle varie categorie, e non può prescindere dalla collaborazione con le autorità preposte. Naturalmente le telecamere rispetteranno le vigenti norme in materia di tutela e rispetto del diritto di privacy. Verranno predisposti dei sistemi di dissuasione e prevenzione delle corse sfrenate di auto e moto che creano notevole disagio, tensione e pericolo per i cittadini. Il 59 posizionamento di dissuasori di velocità in alcuni punti strategici, appaiono come un sistema semplice da attuare, che consentirebbe di limitare fortemente le punte di velocità dei mezzi in transito. Per l’amministrazione sarà preziosa la comunicazione coi comitati di quartiere che evidenzieranno le problematiche inerenti la sicurezza, come già generalizzato nella sezione del programma riguardante la democrazia diretta. 60 IL TERRITORIO Il territorio di Sestu, inserito nella pianura del Campidano, è caratterizzato da ondulazioni e poggi, che raramente raggiungono quote superiori ai 100 metri sul livello del mare. In questi rialzi, composti in gran parte da marne, sono riconoscibili i depositi fluviali del quaternario sulla fossa tettonica del Campidano. La configurazione del terreno ha determinato, nel passato, la formazione di zone umide ed acquitrinose, testimoniate oggi dai toponimi quali: (ad esempio Stani Saliu, Mitza Pudexia). Quasi tutte queste zone oggi risultano bonificate e sottoposte a coltura. Sestu è attraversato da diversi rivoli che pur avendo una portata d'acqua limitatissima anche d'inverno, in caso di piovosità consistenti e persistenti, possono creare delle situazioni di vero e proprio rischio per le persone e le cose; sono ancora ben definiti i ricordi legati agli avvenimenti dell'ottobre 2008. Il più importante di questi rivoli è il Rio Cannas, che rimane asciutto per la maggior parte dell'anno, ma che con le piogge invernali, si ingrossa acquistando anche impetuosità e pericolosità. Citiamo, inoltre, su Riu Durci, che incontrando il Rio Cannas forma il Rio Matzeu il quale divide letteralmente il Paese nelle sue due parti storiche : Part'e Susu e Part'e Iossu; citiamo ancora il Rio Sa Cora, a nord dell'abitato, che confluisce nel Cannas ed il Rio San Gemiliano, prossimo alla chiesa omonima, che segna per un tratto anche i confini territoriali di Sestu. RISCHIO IDROGEOLOGICO In seguito ai diversi eventi alluvionali verificatisi nel territorio comunale in particolare nel 1985 e nel 2008, anche vaste aree del Comune di Sestu sono state classificate a rischio, talvolta al massimo livello, all'interno del Piano stralcio di bacino per l’assetto idrogeologico (PAI). Il PAI disciplina le aree di pericolosità idraulica: molto elevata (Hi4), elevata (Hi3), media (Hi2) e moderata (Hi1) e le aree di pericolosità da frana: molto elevata (Hg4), elevata (Hg3), media (Hg2) e moderata (Hg1) con l’esclusiva finalità di identificare ambiti e criteri di priorità, tra gli interventi di mitigazione dei rischi idrogeologici, nonché di raccogliere e segnalare informazioni necessarie, sulle aree oggetto di pianificazione di protezione civile. 61 Il PAI delimita le seguenti tipologie di aree a rischio idrogeologico ricomprese nelle aree di pericolosità idrogeologica. Le aree a rischio idraulico molto elevato (Ri4), elevato (Ri3), medio (Ri2) e moderato (Ri1) e le aree a rischio da frana molto elevato (Rg4), elevato (Rg3), medio (Rg2) e moderato (Rg1) . Nelle aree classificate a rischio, sono previste una serie di misure di rispetto e salvaguardia per garantire nel territorio, adeguati livelli di sicurezza di fronte al verificarsi di eventi idrogeologici e tutelare quindi le attività umane, i beni economici ed il patrimonio ambientale e culturale esposti . In queste aree occorre quindi, inibire le attività e gli interventi capaci di ostacolare il processo verso un adeguato assetto idrogeologico, costituire condizioni di base per avviare azioni di riqualificazione degli ambienti fluviali, per impedire l’aumento delle situazioni di pericolo e delle condizioni di rischio idrogeologico esistenti, ed evitare la creazione di nuove situazioni di rischio. 62 ZONE VINCOLATE E IMU Per via del dissesto idrogeologico, a Sestu, certe aree che il PUC aveva previsto di destinare all'edificazione, sono da tempo sottoposte a un vincolo temporaneo che di fatto ne impedisce la edificabilità. Il nostro intento è sicuramente quello di completare nel più breve tempo possibile l'iter burocratico, e lo studio geologico che sta alla base di esso, legato a queste zone, sia per studiare i programmi di manutenzione e i sistemi di difesa che possano preservarle, sia per dare delle certezze alle edificande potenzialità delle stesse aree. Abbiamo raccolto molte segnalazioni da parte di cittadini proprietari di terreni ricadenti in queste situazioni, che lamentano il fatto di corrispondere al comune l'IMU destinata ad aree edificabili che in realtà di fatto non lo sono. Abbiamo assunto con questi cittadini il preciso impegno di rendere giustizia a questa ed altre situazioni di ingiustizia perpetrate, ipotizzando di riequilibrare l'imposta proporzionalmente al mancato valore dell'area. Cogliamo l'occasione per far presente che il Movimento 5 Stelle è contrario all'imposizione dell'IMU sui terreni agricoli, per noi "la terra non si paga". Per questo motivo, anche qualora le battaglie dei nostri portavoce nazionali, non dovessero riuscire nell'intento di far desistere il governo dal prevederne l'applicazione, faremo tutto il possibile per scongiurarla ai nostri agricoltori. Ci impegneremo, presso tutte le sedi istituzionali , nella lotta contro i tagli indiscriminati agli enti locali, che impediscono un politica fiscale equa. RISCHIO FRANE Ci interessa particolarmente acquisire la piena consapevolezza del fenomeno legato al rischio frane, evidenziato nell'immagine successiva, delle aree che costeggiano l'alveo del Rio Matzeu, al fine di poter studiare le misure necessarie a salvaguardare le zone interessate dal fenomeno e in particolare le abitazioni che vi si affacciano, che risultano gravemente lesionate. 63 INONDAZIONI Il territorio Sestese è abbandonato a se stesso, si trascurano i normali interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, quali la pulizia e manutenzione degli alvei dei torrenti, dei canali di scolo a bordo strada, per quanto riguarda le periferie le campagne, e dei pozzetti delle acque bianche all'interno del centro urbano. Questi aspetti sembrano banali ma, visto il grado di incuria in cui imperversano, non lo sono affatto, per questo motivo non seguiremo la tendenza sin'ora manifestata ma invertiremo la rotta, ci occuperemo con attenzione anche di questi aspetti. Ci piacerebbe che fosse impegno di tutti, non solo dell'amministrazione, quello di salvaguardare le persone e le cose dai rischi legati alle piene, per questo vorremmo che in campagna ricomparissero i canali preesistenti, anche se dovessero essere disagevoli per le lavorazioni agricole; la nostra è una democrazia partecipata, tutti devono essere disposti a sacrificarsi per il bene comune. PIANO DI EMERGENZA COMUNALE Vorremmo dotare Sestu del piano di emergenza comunale, un elaborato che contiene l’insieme delle procedure operative di intervento, per fronteggiare una qualsiasi calamità attesa in un determinato territorio. Esso recepisce il programma di previsione e prevenzione, ed è lo strumento che consente alle autorità di 64 predisporre e coordinare gli interventi di soccorso a tutela della popolazione e dei beni in un’area a rischio. Ha l’obiettivo di garantire con ogni mezzo il mantenimento del livello di vita” civile” messo in crisi da una situazione che comporta gravi disagi. Come è possibile verificare sul sito della protezione civile all'indirizzo: “ http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/piani_di_emergenza_sardeg.wp ” il comune di Sestu non è tra il 62% dei comuni virtuosi della Sardegna che hanno recepito la direttiva di dotarsi del piano. La nostra esigenza non è tanto quella di predisporre il piano, quanto quella di attuarlo meticolosamente, ogni qualvolta si presenti l'ipotesi di rischio per le persone e le cose. Gli abitanti delle zone soggette ad allagamenti, devono essere avvisate per tempo, devono avere il tempo di potersi mettere al sicuro e poter salvaguardare le proprie abitazioni e il loro contenuto. Vorremmo approfondire gli studi tecnici su queste particolari zone (Sant'esu, Via San Gemiliano, Via Michelangelo, Via Bologna solo per citarne alcune), e con la collaborazione dei residenti cercare di capire come migliorare certe situazioni che ogni anno divengono più insostenibili. Non possiamo pensare a opere faraoniche ma siamo convinti che esistano i presupposti per migliorare la situazione, tuttavia non disperiamo di poter reperire dei fondi per farvi fronte. Lo stesso comune di Assemini sta avviando i lavori di sistemazione idraulica nel quartiere di Santa Lucia. A noi non mancano le iniziative e neppure la volontà, siamo certi che le nostre e vostre idee, coadiuvate dalla nostra buona volontà potranno rendere Sestu un Paese migliore per tutti. 65 PARCO CANILE Troppo spesso sentiamo parlare di persone che, improvvisandosi esperti cinofili, aprono dei centri per l’accoglienza dei cani al solo fine di guadagnare. “Più box ci sono più si guadagna!”, questa è la triste e squallida motivazione che spinge questi personaggi ad intraprendere un percorso che, senza la dovuta professionalità, la propensione al sacrificio, la pazienza e il dovuto amore verso i cani, inevitabilmente porta alla nascita del cosiddetto canile “lager”. Il progetto “Parco canile”, si pone l’obiettivo di trasformare il canile tradizionale, generalmente strutturato e gestito come un luogo di raccolta e detenzione dei cani, in un centro che può e deve essere un polo di servizi cinofili rivolti alla cittadinanza. Costituire un vero e proprio presidio zoo-antropologico aperto ali cittadini per attività educative, di sensibilizzazione e consulenza. Un luogo dove si possano recuperare i soggetti abbandonati ed aumentarne l’adottabilità sostenendo il percorso per l’adozione. Il Parco canile dovrà diventare un centro di riferimento territoriale, oltre che un osservatorio contro il maltrattamento, per tutte le questioni che riguardano il rapporto uomo-cane, che possono andare dal recupero di soggetti problematici, fino alla fornitura di assistenza a persone che devono ricoverarsi oppure recarsi in luoghi di detenzione. I dettagli del progetto “Parco Canile” nell’allegato A. 66 FISCO Attualmente gli strumenti legislativi che dovrebbero dotare i Comuni dell’indipendenza necessaria per poter riscuotere i tributi “in proprio” sono pressoché nulli. Sul piano dell’attività di esazione dei tributi di competenza degli Enti locali, si configura, allo stato, una situazione alquanto caotica, sia in termini numerici di soggetti riscuotitori sia, conseguentemente, di strutture dedicate, la cui moltiplicazione dei costi ricade sugli Enti locali impositori e sui cittadini. per la riscossione delle tasse l’intero territorio nazionale fa capo a Equitalia e Riscossione Sicilia per circa il 75% ,Società private (S.p.A. e, soprattutto, S.r.l.) per circa il 18%; Società interamente o parzialmente partecipate da Enti Locali. Certamente non è facile né agevole la individuazione di una alternativa valida per quei Comuni che eventualmente hanno o volessero rinunciare al servizio di riscossione prestato da Equitalia. Le scelte, peraltro, rese disponibili dalle vigenti norme legislative non sono molte e risultano, in alcuni casi, non praticabili, in altri, non opportune, in altri ancora, estremamente rischiose per i cittadini contribuenti e per lo stesso Ente impositore locale. Trasferire l’intera attività di riscossione all’interno del Comune, risulterebbe un’operazione abbastanza professionali specifiche complicata per la (come, ad esempio, mancanza gli in esso Ufficiali di di figure Riscossione), indispensabili soprattutto per l’attività di riscossione coattiva. Abbandonare Equitalia, di certo non sarà facile ma neppure impossibile, sarà piuttosto uno dei nostri principali obiettivi. IMPOSTE Continuare con la riscossione volontaria tramite bollettino rav è certamente una soluzione necessaria nell’attesa che il Governo discuta la nuova Delega Fiscale. Una costante campagna di sensibilizzazione sull’argomento, sull’importanza che i tributi rivestono in una società civile, sul corretto re-investimento del denaro pubblico per creare o incrementare servizi al cittadino, sarebbe di certo un valido supporto affinché si limitino al massimo i fenomeni di evasione, garantendo così al Comune quel gettito attraverso il quale migliorare la qualità di vita e dei servizi offerti alla Comunità. 67