INDICE
PREMESSA
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Carta di Firenze
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MOBILITA' SOSTENIBILE
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Zona 30
9
Il pedi-bus
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Il pediplan
12
Il bici-plan
12
Percorso pedonale
14
IL VERDE URBANO
16
Parchi urbani
16
Spazi verdi di quartiere
17
Verde stradale e viali alberati
17
Aiuole spartitraffico
17
Verde scolastico
18
Aree gioco per bambini
18
Percorso vita
19
Verde residenziale e privato
19
ENERGIA
21
Piano energetico comunale (pec)
21
Sportello risparmio energetico
21
Energia alternativa
21
ACQUA
23
RIFIUTI
24
Obiettivo rifiuti zero
24
Rifiuti rae
26
1
DEMOCRAZIA DIRETTA
28
Referendum consultivo.
29
Referendum deliberativo
29
Comitati di quartiere e settoriali
29
Agorà lab
29
Question time.
30
Proposte cittadine
30
Diretta streaming
30
POLITICHE SOCIALI
31
Locazioni
32
Il cohousing
32
Famiglia
32
Andamento demografico
33
Sicurezza
33
Servizi sanitari – informa giovani
33
Bambini
34
Anziani
34
Le donne
35
La banca del tempo
35
Formare e socializzare
36
Le consulte dei giovani-anziani
37
Valorizzazione e incentivazione
delle attività equestri.
37
Ippoterapia
38
Slot-machine
38
CULTURA
39
Casa Ofelia
39
Biblioteca
39
Consulta degli anziani
40
Consulta giovanile
40
SCUOLA
41
Edilizia scolastica
42
2
Servizi di pulizia
42
Mensa scolastica
43
Scuolabus
44
Pedibus
44
SPORT
45
Consulta dello sport
45
Realizzazione nuovi spazi
45
Festa dello sport
46
Ristrutturazione degli
impianti sposrtivi
46
Skatepark
46
Progetto “il cuore batte“
46
INNOVAZIONE E CONNETTIVITÀ
48
Wi-fi gratuito
48
Open source
49
Poste e telecomunicazioni
49
Portali e Apps
49
Officine di innovazione –
un fablab in citta’
50
AGRICOLTURA
52
Comitato comunale dell’agricoltura 52
Promozione dei g.a.s..
53
Rilancio dell’attività viticola.
53
Terreni comunali.
54
Promozione e informazione.
54
ATTIVITA’ PRODUTTIVE
E TURISMO
56
Sviluppo turistico
57
Il centro commerciale naturale
57
3
SICUREZZA
59
IL TERRITORIO
61
Rischio idrogeologico
61
Zone vincolate e imu
63
Rischio frane
63
Inondazioni
64
Piano di emergenza comunale
64
PARCO CANILE
65
FISCO
67
4
PREMESSA
Il progetto Cinque Stelle per governare Sestu è stato stilato da cittadini onesti,
incensurati, senza tessere di partito e senza una carriera politica alle spalle, che
credono nella legalità
e in un futuro migliore per tutta la comunità.
Il programma è stato realizzato partendo dalla consultazione, mediante questionari,
ascolto dei cittadini, banchetti settimanali e attività di studio scaturite dai tavoli di
lavoro organizzati negli ultimi due anni.
Un’ occasione irripetibile per portare idee innovative per amministrare il nostro
paese.
Un programma preciso, per mandare a casa i vecchi politici e le loro vecchie idee.
I partiti tradizionali non fanno più politica, ma sono diventati macchine di potere e
clientelismo, sono lontani dalla vita reale della gente e dai loro problemi quotidiani.
Gestiscono gli interessi delle lobby senza alcun rapporto con i cittadini.
Tutto è stato lottizzato e spartito.
Noi, cittadini onesti di Sestu, vogliamo abbandonare questo sistema che premia
l’individualismo e lottare insieme per riprendere in mano il nostro destino.
L’estrema urbanizzazione in atto richiede una necessaria e improrogabile strategia
nell’ammodernamento e riqualificazione della città.
Negli ultimi anni sono svariati i tentativi di concepire le cosiddette “Città
Intelligenti”.
E’ in atto un’iniziativa della Commissione europea in tema di Smart Cities che
mette al centro delle strategie programmatiche future il tema energetico come
strumento per aumentare il benessere dei cittadini.
Di notevole portata è il “Patto dei Sindaci”, movimento europeo che vede coinvolte le
autorità locali e regionali impegnate ad aumentare l’efficienza energetica e l’utilizzo
di fonti energetiche rinnovabili nei loro territori. Attraverso il loro impegno i
firmatari del Patto intendono raggiungere e superare l’obiettivo europeo di riduzione
del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020.
La Regione Autonoma della Sardegna ha implementato il supporto ai comuni
dell'isola con il progetto Sardegna CO2.0., iniziativa strategica che si pone come
obiettivo principale l'attivazione di una serie di azioni integrate e coordinate di
breve, medio e lungo periodo, destinate a ridurre progressivamente il bilancio delle
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emissioni di CO2 nel territorio isolano e avviando, contestualmente, una
riconversione dei processi produttivi e imprenditoriali tradizionali verso la “green
economy”.
Ma occorre andare oltre il concetto di città intelligente intesa come città digitale.
Una città può essere classificata come smart city se gestisce in modo intelligente le
risorse economiche e ambientali, la mobilità, le relazioni tra le persone, le politiche
dell’abitare e la gestione amministrativa.
In altre parole, una città può essere definita intelligente quando gli investimenti in
capitale umano e sociale e nelle infrastrutture tradizionali e moderne hanno come
fine uno sviluppo economico sostenibile ed una elevata qualità della vita.
L’aspetto “smart” significa mettere al centro nel nuovo modo di amministrare, il
capitale umano, sociale e relazionale e l’importante ruolo dell’ambiente come fattore
primario di sviluppo urbano.
Essendosi verificata negli ultimi decenni una crescita esponenziale della presa di
coscienza collettiva, i cittadini sono sempre più consapevoli del fatto che non può
esservi crescita e sviluppo se non in un contesto naturale sano. Saranno per noi
elemento di profondo interesse, la tutela dell’ambiente, la salvaguardia del territorio
nelle sue molteplici articolazioni e, la tutela della biodiversità sotto tutti i suoi
aspetti. Aria ,acqua, terra, mondo animale e vegetale costituiscono il sistema
naturale di cui facciamo parte, al di fuori del quale non potremmo sopravvivere.
Tali risorse vanno preservate non solo per noi ma soprattutto per le generazioni
future. Lo sviluppo economico e urbano delle città non può essere slegato dalla
difesa del contesto naturale nel quale risiediamo e dal quale traiamo vita e
nutrimento. In tal senso ci auguriamo che Sestu possa presto aderire alla Carta di
Aalborg, la Carta delle città europee per uno sviluppo durevole e sostenibile
(approvata dai partecipanti alla Conferenza europea sulle città sostenibili tenutasi
ad Aalborg, Danimarca il 27 maggio 1994). La carta è stata firmata da molte città
europee e dai rappresentati di organizzazioni internazionali, governi e singoli
cittadini. Firmando la carta, città e regioni del continente europeo, si impegnano a
realizzare il programma d’azione dell’Agenda 21, (letteralmente: cose da fare nel
21° secolo) una sorta di manuale per lo sviluppo sostenibile del pianeta, stilato
durante la Conferenza ONU su ambiente e sviluppo, tenutasi a Rio de Janeiro nel
1992. Tenendo conto del fatto che l’80% della popolazione europea risiede nelle
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aree urbane, le città firmatarie della carta riconoscono la propria responsabilità nel
consumo di territorio e di risorse, si impegnano ad attuare strategie a lungo
periodo, che consentano di garantire anche alle generazioni future il capitale
naturale cui hanno diritto. Perciò con la comunità di Sestu vogliamo impegnarci a
tutelare il sistema in cui viviamo prevedendo di:
Limitare il consumo di suolo: incoraggiando il settore delle costruzioni ad
occuparsi del patrimonio edilizio già esistente con interventi di restauro,
riqualificazione ed eventuale ampliamento.
Prevenzione dell’inquinamento: facendo ogni sforzo per limitare, quando non è
possibile abbattere, la quantità di sostanze nocive che vengono riversate
nell’atmosfera, nell’acqua, nel suolo e nel cibo, vietando l’uso di diserbanti chimici
e fitofarmaci nel centro urbano e nelle vicinanze delle aree abitative, promuovendo
invece l’utilizzo di prodotti naturali e biologici nei parchi e nelle aree verdi cittadine.
A tale scopo si vuole attuare una campagna di sensibilizzazione nei confronti dei
metodi e delle tecniche naturali del settore ortofrutticolo Sestese.
Limitare L’emissione Di Co2: con tutte le misure dettagliate all’interno dei vari
settori del programma quali ad esempio mobilità, agricoltura, energia.
Incoraggiare la diffusione del verde in città, non solo a scopo meramente
decorativo, ma soprattutto al fine di riqualificare le zone degradate e dismesse con
orti sociali, sinergici e biologici.
Il risvolto occupazionale è uno dei benefici indiretti di una città intelligente.
Le città intelligenti vanno analizzate sotto diversi punti di vista, che costituiscono i
principi fondanti della nostra attività nei tavoli di lavoro da cui è scaturito il
programma del contenitore globale Sestu 2015 – Città Intelligente.
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MOBILITA' SOSTENIBILE
Uno degli obiettivi di una politica incentrata sulla mobilità sostenibile è:
la riduzione della densità automobilistica.
Per poter ideare una città a mobilità sostenibile è necessario innanzitutto affrontare
uno studio sui flussi del traffico su ruote creando un report dettagliato della
densità automobilistica per fasce orarie, individuando i possibili orari critici e le
arterie di collegamento maggiormente interessate a tali flussi.
Questo studio preliminare è fondamentale per pianificare un Piano del Traffico
Comunale (PTC) che integri il Piano della Mobilità Sostenibile Comunale (PMSC).
Questo rappresenterà il documento ufficiale con cui l'amministrazione intenderà
attivare politiche di riduzione del traffico automobilistico a favore di forme di
trasporto alternative e a basso impatto ambientale.
Le linee guida del PMSC saranno approvate attraverso:

istituzione di una commissione che si occupi del piano di mobilità
sostenibile comunale, di mobilità ciclabile e pedonale,
coinvolgendo
eventuali comitati di associazioni ciclistiche;

studio e approvazione di un piano ciclistico e pedonale, rispettivamente biciplan e pedi-plan, adattandolo alle caratteristiche urbane del nostro paese;

adesione alla carta di Bruxelles;

avvio di un servizio di bike-sharing sperimentale.
ZONA 30
Una zona 30 è una zona circoscritta, in genere delimitata da assi di viabilità
principale in cui prevale la funzione residenziale. É una zona della città dotata dei
principali servizi di quartiere e solitamente interessata da una circolazione
prevalentemente locale.
Al suo interno, la strada viene pensata in prevalenza come spazio di relazione tra
utenti (automobilisti, pedoni, ciclisti, residenti, scolari) e funzioni.
Le esperienze straniere e, da qualche anno, anche italiane, hanno ampiamente
mostrato l'efficacia della loro realizzazione per una migliore gestione del traffico e
per la riqualificazione urbana. Nelle Zone 30, infatti, disincentivando il traffico di
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transito, diminuisce notevolmente il numero e la gravità degli incidenti, migliora la
qualità ambientale (emissioni inquinanti e inquinamento acustico) e la fruizione
dello spazio urbano: vengono eliminate le barriere architettoniche, favorito lo
sviluppo della personalità dei bambini e rivalutate le proprietà immobiliari.
Dal punto di vista della sicurezza, il solo mezzo veramente efficace per ottenere una
guida più prudente è dare agli automobilisti il senso della limitazione della velocità.
Questo avviene con progetti di formazione/educazione e allestimento di strutture
adatte a moderare il traffico: porte urbane, attraversamenti pedonali, intersezioni
rialzate, restringimenti della strada, chicane, mini-rotatorie e disegni sulla
carreggiata.
I quartieri centrali devono diventare aree in cui i veicoli a motore sono obbligati a
moderare la velocità per la sicurezza di tutti e la mobilità è riorganizzata a beneficio
di pedoni e biciclette che insieme condividono regole e spazi.
Gli studi realizzati in Italia e all'estero sulla Zona 30 hanno evidenziato gli effetti
positivi di questo tipo di interventi. Ad esempio, mentre la probabilità di morte per
un pedone investito a 50 km orari è dell'80%, a 30 km/h scende al 15-20%.
Dal sito dell’Osservatorio Città Sostenibili del Politecnico e Università di Torino
in Europa, il 30% dei tragitti effettuati in automobile copre distanze inferiori ai 3
km mentre il 50% è inferiore ai 5 km. Queste distanze, soprattutto in ambito
urbano, possono essere percorse in breve tempo in bicicletta oppure anche a piedi,
generando benefici per la salute e vantaggi per la società. Per quanto concerne la
salute, l’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che, nei Paesi industrializzati,
le morti causate annualmente dall’inattività fisica siano circa 2 milioni.
I vantaggi apportati alla società da una maggior diffusione della mobilità non
motorizzata interessano i tre aspetti della mobilità sostenibile:
● dal punto di vista ambientale si avrebbe la riduzione dell’effetto serra,
dell’inquinamento atmosferico e acustico, dell’incidentalità sulle strade e la
riduzione dei consumi energetici;
● dal punto di vista economico, si ridurrebbero i costi sostenuti dalle famiglie, i
costi per le malattie causate dall’inquinamento e dalla sedentarietà;
● dal punto di vista sociale, si ridurrebbe l’emarginazione di alcuni strati della
popolazione; camminare e andare in bicicletta, infatti, sono attività estremamente
popolari, accessibili anche agli utenti giovani e anziani che non dispongono di
un’automobile.
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Per favorire la mobilità pedonale possono essere adottati tre tipi di azioni:
● costruire marciapiedi privi di barriere architettoniche garantendo condizioni di
massima sicurezza in corrispondenza delle intersezioni stradali;
● migliorare la qualità dell’ambiente urbano per rendere più gradevoli gli
spostamenti a piedi;
● incentivare l’uso delle autorimesse private residenziali, in modo da liberare le
strade dalle automobili a favore dei pedoni.
Sestu alla data dell’aprile 2010 aveva 20434 abitanti (progetto open data del
Comune di Sestu) distribuiti su una superficie di circa 48,32 km2.
Secondo i dati ACI il parco veicolare presente nel Comune al 31 dicembre 2011
contava una densità di 622 auto per 1000 abitanti; nello specifico si contano
12.385 automobili e 1599 motocicli.
Il dato del parco veicolare fa riflettere se si considera che Sestu è il secondo comune
con l'età media più bassa della Regione Sardegna, infatti il 20.6% dei residenti è
nella fascia di età 0-19 anni quindi, in parte sprovvisti di patente B. Questo dato fa
salire la densità automobilistica che passa da 622 a circa 774 auto per 1000
abitanti.
Sestu è costituita prevalentemente da lavoratori e studenti pendolari. Migliaia di
auto ogni mattina raggiungono Cagliari e i comuni limitrofi percorrendo il percorso
inverso per rientrare alla propria abitazione la sera.
Uno dei nostri primi impegni sarà avviare l’iter di richiesta di un incontro
congiunto con i rappresentanti della Regione Sardegna e dell’azienda CTM per
attivare una linea urbana che colleghi la nostra cittadina al capoluogo e ai centri
abitati dell’Area Vasta e nello stesso tempo, intensificare e razionalizzare il servizio
del “Pollicino” relativamente alla linea che collega il centro abitato con la nuova
stazione metropolitana del Policlinico Universitario.
Tutte le iniziative comunitarie e nazionali sulla mobilità sostenibile faranno parte
del bagaglio culturale e attuativo dell’assessorato competente in materia.
Proporremo nuove forme di mobilità già sperimentate in altre città, quali il pedibus, il pedi-plan o il bici-plan.
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Il pedi-bus è il modo più sano, sicuro, divertente ed ecologico per andare e tornare
da scuola. E’ un autobus umano, formato da un gruppo di bambini “passeggeri” e
da adulti “autisti” e controllori”. Il pedi-bus può essere inserito in un progetto più
ampio che definirà percorsi sicuri casa-scuola.
Il pediplan è un nuovo modo di intendere il camminare da soli, in pochi, in
iniziative collettive come riscoperta dei territori e come metodo personale di
coscienza individuale dei luoghi; un approccio geografico al camminare nell’epoca
dell’aspirazione al ritorno a modi di vita più lenti, dolci e profondi.
Il bici-plan è l’insieme organico di progetti e azioni volte a incrementare l’utilizzo
della bicicletta sia attraverso soluzioni tecniche sia con attività promozionali e
culturali.
La realizzazione di interventi “leggeri” quali “corsie ciclabili” o di moderazione del
traffico (limiti 30km/h), possono essere realizzati in tempi e costi più contenuti.
Un'ulteriore opzione sarà la realizzazione di sensi unici – eccetto bici - sperimentati
in città del nord Europa.
Percorsi ciclabili proposti:
● dal quartiere Ateneo alla piscina (quartiere Ateneo - via Monserrato - via Bologna
● Corso Italia - via Dante;
● da via Gorizia alla piscina (Comune - via Piave - via Manzoni);
● via Gorizia – via Verdi;
● completamento pista San Gemiliano.
Questi percorsi, che di seguito verranno analizzati nel dettaglio, considerando le
dimensione delle carreggiate, avranno bisogno della sola segnaletica orizzontale e
del tracciato della pista. Inoltre non sarà necessario modificare i percorsi e i sensi
di circolazione delle autovetture.
Dal quartiere Ateneo alla piscina (Quartiere Ateneo - via Monserrato - via Bologna Corso Italia - via Dante - via Verdi;).
Con questa pista verranno collegati i quartieri Ateneo e Dedalo ai campi sportivi,
alla scuola media e alla piscina comunale. Gli unici restringimenti che potrebbero
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interrompere la pista o rendere necessario il ricorso a percorsi alternativi si trovano
nell'incrocio tra via Monserrato e via Bologna.
La pista proposta ha una lunghezza pari a circa 1600m (da Ateneo a via Bologna
700m - da via Bologna a Corso Italia 460m - da Corso Italia a via Dante 310 - via
Dante 400m).
Da via Gorizia alla piscina (Comune - via Piave - via Manzoni);
Questo percorso collegherà l'incrocio tra via Gorizia e via Piave con la piscina,
attraversando le vie Piave e Manzoni. Nei pressi della piscina si congiungerà con
l'altro tratto di pista ciclabile proveniente dal quartiere Ateneo.
La pista proposta ha una lunghezza pari a circa 800m (dalla piscina a via Piave
300m - via Piave sino all'incrocio con via Gorizia 500m).
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Pista ciclabile via Gorizia - incrocio via S. Salvatore.
Via Gorizia sarà sede ideale per la sperimentazione di un percorso pedonale,
successivamente illustrato e strettamente correlato al “centro commerciale
naturale”.
PERCORSO PEDONALE
Per garantire una migliore viabilità è necessario intervenire sulla risistemazione
della sede stradale, prevedendo innanzitutto una diminuzione della carreggiata,
ovvero dello spazio stradale dedicato alle automobili e successivamente si potrà
prevedere l’ampliamento dei marciapiedi.
L'attivazione della zona 30 e la creazione di un'area pedonale nel centro abitato,
porterà ad una razionalizzazione della viabilità attraverso l'allontanamento del
traffico privato dal centro del paese.
La zona interessata da questo intervento comprenderà la via Gorizia, via Roma e la
zona di S. Salvatore, in cui è incluso anche il parco comunale. Questa porzione
urbana comprende una serie di piazze - piazza Rinascita, piazza 1° Maggio, piazza
Giovanni XXIII, piazza S. Salvatore, che opportunamente collegate da un percorso
pedonale segnalato da una diversa pavimentazione, creerebbero un collegamento
sicuro tra le varie zone. Per realizzare l'intervento secondo i criteri della
sostenibilità
ambientale
si
utilizzeranno
materiali
che
permetteranno
la
permeabilità del suolo e la sistemazione a verde dei marciapiedi e delle aree
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interessate. L’arredo urbano renderà confortevole e piacevole la fruizione e gli
spostamenti a piedi.
Per promuovere questa nuova idea di spazio totalmente pedonale, proporremo
eventi domenicali nel corso dell'anno con manifestazioni ludico-culturali.
Car - pooling
Fare car-pooling vuol dire condividere l’auto per andare al lavoro, a scuola, fuori
città, ai concerti e ovunque si voglia. E’ uno strumento per eliminare le lunghe file
di automobili con il solo conducente a bordo che congestionano i nostri centri
urbani. E’ una ricetta per risparmiare, tagliando i costi degli spostamenti nonchè
un bel modo per fare bene all’ambiente.
Nella prassi, i viaggiatori tendono a non considerare tra le spese di uno
spostamento l’ammortamento del costo del veicolo, (acquisto, tassa automobilistica,
assicurazione, manutenzione ordinaria e straordinaria), che incide mediamente per
ben oltre il 50% sul costo totale dell’automezzo.
Ad esempio, nel caso di uno spostamento casa-lavoro di 20 km il costo totale per
carburante e ammortamento ammonta mediamente a 10 euro (0,50 euro per km –
cfr. Tabelle ACI 2013 per rimborsi chilometrici), senza considerare eventuali costi di
parcheggio. Solitamente si è portati, invece, a considerare solo il costo del
carburante, che corrisponde, nell’esempio precedente, a 2 euro in funzione di un
consumo medio di 14 km/l di benzina.
Al car pooling sarà dedicata un’apposita sezione sul portale istituzionale.
Fare car-poling è intelligente, verde, social ed economico.
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IL VERDE URBANO
Gli spazi verdi descrivono una rete composita formata da parchi, giardini, viali e
passeggiate, aree per lo sport e il gioco, orti urbani, zone vincolate praticabili e non
praticabili. Costituiscono un elemento connettivo dell’impianto urbano, assolvendo
un ruolo funzionale e strutturante.
L’auspicabile diffusione del verde urbano,
sottoscritta anche dall' Agenda 21 e dalla Carta di Aalborg ,contenute negli allegati
in calce al presente elaborato, è un elemento di grande importanza ai fini del
miglioramento della qualità della vita nelle città.
Sarebbe auspicabile che nel maggior numero possibile di Comuni (e non solo in
quelli di maggiori dimensioni) al piano urbanistico comunale (PUC) fosse affiancato
funzionalmente anche il Piano del verde urbano, un documento progettuale oggi
poco utilizzato, la cui assenza produce un rilevante spreco di denaro pubblico e
rende di fatto meno fruibile il verde per i cittadini. Noi vogliamo assolutamente
dotare il Comune di Sestu di un Piano del Verde Urbano degno di un paese
immerso nella campagna, delle tradizioni di aggregazione e socializzazione tipiche
di una piccola comunità al fine di sradicare gli abitanti dall'isolamento nel quale
sono spesso costretti dalla mancanza di spazi comuni o dallo scarsa o nulla
attrazione esercitata dalle poche aree esistenti.
Purtroppo il nostro paese è assolutamente in condizioni di depauperamento di aree
verdi e ricreative e necessita in maniera urgente di un piano di riverdimento e
piantumazione ma sopratutto di riprogettazione di nuovi spazi verdi.
Vogliamo che creare punti “verdi” nelle oramai abbandonate piazze e ridare vita e
dignità alla parte di San Gemiliano di competenza comunale.
Proporremo giornate dedicate all'ambiente con iniziative atte ad incentivare e
sensibilizzare i cittadini alla cultura del verde pubblico
I seguenti punti programmatici saranno prioritari per l'amministrazione a 5 stelle:
PARCHI URBANI
Si tratta di aree verdi più o meno estese, presenti nelle aree urbane o ai loro
margini, che svolgono una importante funzione ricreativa, igienica, ambientale e
culturale. I parchi urbani possono essere caratterizzati dalla suddivisione in zone
con diverse funzioni (riposo, gioco, attività sportive, servizi, centri culturali e
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ricreativi). Le aree interessate in generale possono andare da medio piccole ad
estese, e in quest’ultimo caso diventano dei veri e propri “polmoni verdi” della città;
generalmente i parchi urbani sono progettati utilizzando specie autoctone
Un
altro
elemento
importante
riguarda
le
modalità
di
gestione
che,
se
razionalmente organizzate, possono consentire la creazione di un certo numero di
posti di lavoro. Per ridurre i costi diretti di gestione e manutenzione del parco si
possono anche scegliere soluzioni operative diversificate, come ad esempio dare
incarico degli interventi di manutenzione a cooperative locali di produzione e
lavoro.
Abbiamo individuato diverse aree all'interno del territorio comunale che potrebbero
essere adibite a parco urbano ma la prima tra tutte è rappresentata dalla zona
limitrofa all'alveo del rio Matzeu lungo la via Piave.
Questa zona, potrebbe rappresentare il polmone verde della città, gli ampi spazi
disponibili
consentirebbero
di ricavare diverse
aree da dedicare
ad
area
giochi,
percorso vita e via
dicendo;
la
pozione
centrale
agevolerebbe
sua
la
fruibilità da parte
dei cittadini e la
sua
diversificazione in
aree dedicate, la
renderebbe attraente per tutte le categorie di utenti: dai bambini agli anziani. Sarà
raggiunta dalla pista ciclabile come specificato nell'apposita sezione del presente
programma.
SPAZI VERDI DI QUARTIERE
Si tratta in genere di piccole aree verdi presenti in diversi punti del tessuto urbano.
Gli spazi verdi di quartiere sono utilizzati prevalentemente dagli abitanti della zona,
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che utilizzano queste aree con funzione ricreativa, di svago e di incontro. I criteri di
progettazione di questi spazi verdi, considerato l’utilizzo generalmente intensivo, a
fronte di una modesta estensione, saranno semplici e poco dispendiosi dal punto di
vista dell'investimento economico: alberi, arbusti e zone a prato saranno ubicati in
modo da alternare zone d’ombra a zone al sole;
potranno essere previste aree
pavimentate attrezzate per il gioco e la sosta, anche per limitare un eccessivo
utilizzo dei prati; le specie arboree saranno rustiche e non particolarmente vigorose,
per consentire una manutenzione ridotta. Gli spazi saranno fruibili da tutti, per lo
sport
ed
il
gioco,
che
costituiscono
momenti
importanti
della
vita
nel
giardino/parco, soprattutto per i bambini, per i quali possono essere luogo di
condivisione. E' nostra intenzione gestire queste aree in collaborazione coi cittadini
del quartire, omeglio coi comitati dei quartieri interessati; essi potrebbero "adottare"
l'area verde, occupandosene quotidianamente e vigilando sulla sua salvaguardia.
Col contributo attivo di ciascuno sarebbe possibile gestire al meglio la cosa
pubblica, tutelarla e insegnare ai giovani ad averne cura e rispetto, raggiungendo
una situazione di autogestione che consentirebbe di ridurre le spese pubbliche e
allo stesso tempo di garantire i servizi migliori ai cittadini.
VERDE STRADALE E VIALI ALBERATI
Il verde stradale garantisce l’arredo di vie, viali, piazze e parcheggi. Rappresenta
una tipologia di verde estremamente importante, che condiziona in modo
sostanziale il paesaggio e l’ambiente urbano ed è composto in prevalenza da alberi e
arbusti. I viali alberati di frequente sono intimamente connessi alla storia delle città
e costituiscono, dunque, un patrimonio da salvaguardare. Spesso si rende
necessaria la sostituzione degli individui presenti, per ragioni derivanti da cattive
condizioni fitosanitarie delle piante e per la sicurezza pubblica; nella fattispecie a
Sestu, i pochi esemplari presenti sono spesso stati piantati nella mezzeria dei
marciapiedi impedendo la percorrenza dei disabili o dei passeggini.
AIUOLE SPARTITRAFFICO
La striscia verde che divide i due sensi di marcia è senz’altro molto utile per le
funzioni che esercita a favore degli automobilisti: riposa la vista e, qualora vi siano
siepi o arbusti, diminuisce l’impatto dei fari nelle ore notturne. Immaginiamo un
intervento di questo genere nella via Vittorio Veneto, all'ingresso del paese dove le
quattro corsie sono separate appunto da una aiuola spartitraffico spartana che
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potrebbe ospitare invece delle specie arbustive di maggior impatto e bellezza, ottima
presentazione per il visitatore, per chi percorre quella via anche solo di passaggio
pensiamo a tutti gli automobilisti diretti dalla S.S. 131 verso la cittadella
universitaria.
VERDE SCOLASTICO
Il verde scolastico deve assolvere alla duplice funzione di ”polmone verde” della
scuola di cui è parte integrante e di ”polo di osservazione naturalistico” per
consentire agli alunni di conoscere il mondo vegetale (e il mondo animale che su di
esso vive) a partire dalla propria scuola. Sarà molto interessante incrementare
l’utilizzo di specie appariscenti nei mesi autunno-invernali e primaverili, in modo
da poter apprezzare l’evoluzione della vegetazione nel corso delle stagioni e nell’arco
dell’anno scolastico.
Possiamo considerare le nostre scuole quasi del tutto
sprovviste di alberi e vegetazione in genere, i bimbi spesso vengono privati della
gioia di usufruire degli spazi aperti anche durante la bella stagione per l'eccessiva
calura dovuta alla totale assenza di punti d'ombra. Sarebbe didatticamente
costruttivo oltre che esteticamente gradevole, predisporre delle vasiere al cui
interno gli alunni potrebbero seminare dei fiori ed averne cura fino a godere delle
fioriture primaverili; imparerebbero a conoscere il ciclo della vita delle piante,
godrebbero della gioia suscitata dai colori dei fiori e sopratutto diverrebbe per loro
naturale averne cura e proteggerli. Gli interventi proposti hanno tutti un costo
esiguo per la collettività ancor più se raffrontato al beneficio che i cittadini
trarrebbero dalla loro presenza.
AREE GIOCO PER BAMBINI
Le aree gioco devono prevedere un’organizzazione in spazi dalle piccole dimensioni,
dove i bambini possono giocare in piccoli gruppi, e in aree dalle grandi dimensioni
per giochi che richiedono una maggiore estensione superficiale, in modo da poter
essere utilizzate per differenti tipi di attività: per il gioco con la sabbia, per saltare,
per giochi con l’acqua, per lo sport e per il giardinaggio. Il nostro ambizioso intento
è proprio quello di donare ai nostri bambini questo genere di parco dei giochi
ideale, intesi come luogo in cui è possibile esprimere lo spirito di competitività, di
condivisione, di comunicazione e di divertimento.
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PERCORSO VITA
E’ un circuito costituito da una serie di tappe con attrezzi ginnici ed esercizi
appositamente studiati, eseguibili da tutti in piena libertà. Le attrezzature
potrebbero essere realizzate in plastica riciclata, materiale ecologico, i quali
necessitano di poca manutenzione e conferiscono a questi elementi un impatto
minimo sull’ambiente assolutamente in linea coi nostri ideali.
VERDE RESIDENZIALE E PRIVATO
L’intensa attività edilizia fa indubbiamente sorgere una serie di problemi legati alle
nuove urbanizzazioni. In tali aree il verde deve trovare il suo posto dignitoso, e
soprattutto nei nuovi interventi residenziali deve essere prevista la realizzazione di
giardini. Sarebbe bene che prendesse piede presso il nostro Comune, la previsione
di un Regolamento del verde, che suggerisca al privato cittadino i criteri per la
realizzazione del verde ornamentale.
20
ENERGIA
L’energia consumata corrisponde a emissioni di CO2 in atmosfera, ovvero
inquinamento e peggioramento della qualità della vita.
Sappiamo che attualmente si fa sperpero di risorse energetiche a discapito
dell'economia e dell'ambiente.
Intendiamo promuovere la cultura del risparmio energetico sotto qualsiasi forma:
energia elettrica, sistemi di riscaldamento ed efficienza energetica degli edifici.
Sappiamo benissimo che il costo della bolletta energetica ha un rilievo non
indifferente sul bilancio comunale, e su questo ci batteremo per ottenere una
drastica riduzione delle spese energetiche negli edifici pubblici.
Le modalità per attuare questo intento sono espresse nei seguenti punti
programmatici:
PIANO ENERGETICO COMUNALE (PEC)
La redazione del PEC è un elemento fondamentale per la razionalizzazione dei
consumi e unico strumento in grado di stabilire lo stato effettivo dei consumi,
determinarne i costi e programmare interventi di riduzione e miglioramento.
Contiamo di ridurre drasticamente i consumi ed ottenere notevoli vantaggi
economici, attraverso opportuni provvedimenti tecnici, e la conversione impianti e
apparecchiature obsolete.
SPORTELLO RISPARMIO ENERGETICO
Crediamo nell'impegno civico dei Sestesi, riteniamo quindi utile la nomina di una
commissione, di risparmio energetico che interagirà con uno sportello informativo
comunale, denominato
SPORTELLO
RISPARMIO
ENERGETICO:
un servizio
informativo gratuito, deputato a individuare soluzioni ed incentivi per la riduzione
dei consumi di energia, sia per i privati cittadini che per le aziende operanti sul
territorio.
ENERGIA ALTERNATIVA
Inoltre siamo assolutamente propensi a pianificare progetti che prevedono la
realizzazione di impianti innovati per la produzione di energia da fonti rinnovabili
quali microeolico, fotovoltaico, pertanto favoriremo la produzione di energie
21
alternative, negli edifici pubblici e nelle abitazioni private, anche incentivando
gruppi d'acquisto, fornendo informazioni e ove possibile coadiuvando l'installazione
di impianti di auto-produzione.
Crediamo nell'importanza della cultura del risparmio energetico e per diffonderla la
promuoveremo anche nelle scuole ad esempio attraverso giornate dedicate: i
bambini di oggi sono i cittadini di domani.
Interverremo
in
primis
sull’illuminazione
pubblica,
degradata
ed
obsoleta.
Consapevoli dei costi notevoli che tale iniziativa comporterebbe, intendiamo attuare
un piano di conversione in step; in un primo momento si provvederà alla
sostituzione di una parte delle attuali lampade con altre a risparmio energetico,
successivamente con i risparmi ottenuti grazie dal primo step, si potrebbe pensare
di sostituire tutte le rimanenti con lampade a led.
Tale iniziativa, oltre a ridurre la bolletta energetica, ci consentirebbe di ottenere
una forte riduzione dei costi di manutenzione in quanto le lampade di nuova
generazione hanno una vita di circa 10 volte superiore alle attuali.
22
ACQUA
ACQUA POTABILE
Consideriamo l'acqua un bene primario e un elemento imprescindibile.
Intendiamo procedere con l'installazione di una “casetta dell'acqua” struttura che
eroga l’acqua della rete idrica naturale e frizzante e ben testata in altre realtà locali.
Ogni cittadino potrà attingere l'acqua da bere recandosi nel sito allestito dal
comune. L’acqua erogata sarà quella dell’acquedotto pubblico (già certificata alla
fonte) e per essere più gradevole al palato, verrà sottoposta ad un processo di
microfiltrazione, nonché di sterilizzazione.
Crediamo in questo modo di rendere un servizio indispensabile ai cittadini ed
abbattere in modo consistente il ciclo di produzione-consumo-rifiuto delle materie
plastiche.
Ci attiveremo per capire se esistono presupposti tecnico-economici nonché
burocratici che possano creare le condizioni di una gestione indipendente
dall'attuale gestore delle acque ABBANOA.
23
RIFIUTI
L'argomento "Rifiuto" non può essere ridotto al solo concetto di raccolta
differenziata. Occorre avere una visione più ampia, per individuare il miglior
metodo e ottenere risultati concreti di riduzione, riuso e riciclo: cercare di
recuperare materia prima per farla diventare un altro prodotto.
Ecco una serie di azioni che metteremo in atto:

Diminuzione dei costi per l’utente, con un sistema di tariffazione puntuale
che tenga maggiormente conto dell’effettiva
quantità di rifiuto prodotto,
soprattutto riguardo al secco indifferenziato, i cui costi di smaltimento (€
546.690,80 + integrazioni nel 2013) incidono pesantemente sui costi generali
del servizio. Vorremo adottare un sistema in grado di privilegiare
chi
ricicla/differenzia meglio, attuando il concetto “chi bene differenzia meno
paga, chi più inquina più paga”, cercando al contempo di sgravare la parte di
costo legata al nucleo familiare ed ai mq dell’abitazione;

Uso e diffusione del compostaggio, in quanto anche lo smaltimento della
frazione umida del rifiuto ha un costo notevole per l’amministrazione. In
attesa della variazione della norma regionale che impone ai comuni di
conferire a discarica un certo quantitativo di umido rispetto alla percentuale
di secco conferita, predisporremo il servizio per renderlo operativo non
appena possibile;

Introduzione del mercatino del riuso e dello scambio, dove i cittadini possono
scambiare oggetti e dare “nuova vita” a dei prodotti smaltibili solo attraverso
il secco (vestiario, oggettistica varia, etc.);

Raccolta e recupero di alimenti scartati da grande e piccola distribuzione per
destinarli a fini sociali e/o animalistici;

Incentivazione del vuoto a rendere e della vendita dei prodotti sfusi;

Periodiche campagne di sensibilizzazione ed informazione sulle corrette
modalità di raccolta differenziata e di corretta gestione del ciclo dei rifiuti, da
attuare soprattutto nelle scuole.
24
OBIETTIVO RIFIUTI ZERO
Nel lungo termine vorremmo, sulla base dell’esempio del comune di
Capannori, intraprendere il percorso verso la strategia zero rifiuti (zero
wast), della quale riportiamo i 10 punti:
1.separazione alla fonte: organizzare la raccolta differenziata. La gestione dei
rifiuti non e’ un problema tecnologico, ma organizzativo, dove il valore aggiunto non
e’ quindi la tecnologia, ma il coinvolgimento della comunità chiamata a collaborare
in un passaggio chiave per attuare la sostenibilità ambientale.
2.raccolta porta a porta: organizzare una raccolta differenziata “porta a porta”,
che appare l’unico sistema efficace di RD in grado di raggiungere in poco tempo e
su larga scala quote percentuali superiori al 70%. Quattro contenitori per organico,
carta, multi materiale e residuo, il cui ritiro e’ previsto secondo un calendario
settimanale prestabilito.
3.compostaggio: realizzazione di un impianto di compostaggio da prevedere
prevalentemente in aree rurali e quindi vicine ai luoghi di utilizzo da parte degli
agricoltori.
4.riciclaggio: realizzazione di piattaforme impiantistiche per il riciclaggio e il
recupero dei materiali, finalizzato al reinserimento nella filiera produttiva.
5.riduzione dei rifiuti: diffusione del compostaggio domestico, sostituzione delle
stoviglie e bottiglie in plastica, utilizzo dell’acqua del rubinetto (più sana e
controllata di quella in bottiglia), utilizzo dei pannolini lavabili, acquisto alla spina
di latte, bevande, detergenti, prodotti alimentari, sostituzione degli shoppers in
plastica con sporte riutilizzabili.
6.riuso e riparazione: realizzazione di centri per la riparazione, il riuso e la
decostruzione degli edifici, in cui beni durevoli, mobili, vestiti, infissi, sanitari,
elettrodomestici, vengono riparati, riutilizzati e venduti. Questa tipologia di
materiali, che costituisce circa il 3% del totale degli scarti, riveste però un grande
valore economico, che può arricchire le imprese locali, con un’ottima resa
occupazionale dimostrata da molte esperienze in Nord America e in Australia.
7. tariffazione puntuale: introduzione di sistemi di tariffazione che facciano pagare
le utenze sulla base della produzione effettiva di rifiuti non riciclabili da raccogliere.
Questo meccanismo premia il comportamento virtuoso dei cittadini e li incoraggia
ad acquisti piu’ consapevoli.
25
8. recupero dei rifiuti: realizzazione di un impianto di recupero e selezione dei
rifiuti, in modo da recuperare altri materiali riciclabili sfuggiti alla RD, impedire che
rifiuti tossici possano essere inviati nella discarica pubblica transitoria e
stabilizzare la frazione organica residua.
9. centro di ricerca e riprogettazione: chiusura del ciclo e analisi del residuo a
valle di RD, recupero, riutilizzo, riparazione, riciclaggio, finalizzata alla
riprogettazione industriale degli oggetti non riciclabili, e alla fornitura di un
feedback alle imprese (realizzando la Responsabilità Estesa del Produttore) e alla
promozione di buone pratiche di acquisto, produzione e consumo.
10. azzeramento rifiuti: raggiungimento entro il 2020 dell’ azzeramento dei rifiuti,
ricordando che la strategia Rifiuti Zero si situa oltre il riciclaggio. In questo modo
Rifiuti Zero, innescato dal “trampolino” del porta a porta, diviene a sua volta
“trampolino” per un vasto percorso di sostenibilità, che in modo concreto ci
permette di mettere a segno scelte a difesa del pianeta.
RIFIUTI RAE
Verificare la fattibilità di realizzazione di un centro di raccolta dei RAEE, per il
recupero di metalli preziosi in essi contenuti (Rame, Oro, Argento etc.) e lo
smaltimento delle restanti parti come previsto dal D. Lgs. 14 marzo 2014, n. 49
“Attuazione della direttiva 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed
elettroniche (RAEE)”.
In molte realtà Italiane questo servizio viene svolto da aziende partecipate (60-80%),
portando introiti nelle casse comunali.
A Sestu il recupero di questi materiali è affidato ad una azienda esterna che gode
degli introiti dovuti al riciclo e rivendita degli stessi.
I RAEE, infatti, si possono recuperare se trattati in maniera adeguata, ma
contengono sostanze tossiche e/o nocive come CFC (clorofluorocarburi), cadmio,
cromo, mercurio e ulteriori pericolosi metalli pesanti, i quali possono essere avviati
a recupero e reinseriti nei vari cicli produttivi.
RAEE di grandi dimensioni: TV, PC,
stampanti, fotocopiatrici,
frigoriferi,
lavatrici, lavastoviglie, radiatori elettrici, accessori come schermi, video e fax, boiler,
forni a microonde, apparecchi elettrici, condizionatori ecc.
RAEE di piccole dimensioni: telefoni cellulari ed accessori, radio, giocattoli
elettrici/elettronici, notebook, ventilatori, piccoli aspirapolvere, ferri da stiro,
tostapane, friggitrici, frullatori, asciugacapelli, ecc.
26
L'ENEA (Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l'Energia e lo Sviluppo
Economico Sostenibile) a tal proposito ha brevettato una procedura estremamente
semplice, attuabile
anche in ambiente non necessariamente industriale come
quello ad alte temperature, decisamente meno inquinante, quasi a freddo,
attraverso processi sia meccanici o che prevedono l'uso di solventi/acidi
(Lisciviazione o Estrazione solido-liquido).Questi impianti, pensati in maniera
modulare, sono tali da essere utilizzati anche per lo sviluppo e l'ottimizzazione di
processi per il trattamento di materiali di altro tipo (Lampade a fluorescenza
esauste o i monitor LCD).
Attualmente un impianto basato su questa tecnologia, è in costruzione presso il
Centro ENEA Casaccia, per dimostrarne il funzionamento alle imprese operanti nel
settore dei RAEE, interessate alla realizzazione di impianti per il recupero di questi
materiali.
27
DEMOCRAZIA DIRETTA
L'attuale fase politica evidenzia un deficit democratico causato da un sistema
rappresentativo del
quale i cittadini non hanno più il controllo. La democrazia
rappresentativa soffre la realtà di un mondo iper-connesso, dove la circolazione
delle idee politiche, economiche e filosofiche avviene in tempo reale e l'iperinformazione
politica
dei
cittadini
si
scontra
con
l'impossibilità
di
una
partecipazione attiva, effettiva ed efficace.
La sintonia tra gli eletti e gli elettori entra in crisi per la mancanza di trasparenza,
tanto acclamata quanto disattesa, cui si aggiunge l'impossibilità di un controllo
efficace a causa della vigenza del cosiddetto "mandato in bianco".
Per questi motivi riteniamo dover proporre un cammino condiviso con i nostri
elettori e concittadini, al fine di attuare una riforma dello Statuto Comunale che
consenta nell'arco della legislatura, di raggiungere i seguenti benefici obiettivi ed
economici.
BENEFICI/OBIETTIVI
Equità nella gestione del potere politico;
Effettivo controllo dei cittadini sul potere politico;
Sviluppo senso di responsabilità nei cittadini;,
Maggior trasparenza dell'operato degli amministratori;
Miglior preparazione politica dei cittadini ed elettori;
Eliminazione dei meccanismi di spartizione tra i partiti;
Eliminazione di tutti i privilegi ai governanti;
Semplificare la burocrazia;
Impedire alle lobby di “governare” il paese;
Maggior trasparenza nell'assegnazione degli appalti/forniture anche di basso
importo.
BENEFICI/ECONOMICI
Migliore efficienza dell’amministrazione pubblica;
Minor spesa pubblica;
Spese pubbliche mirate a soddisfare le esigenze dei cittadini anche sulla base delle
loro segnalazioni;
Riduzione della tassazione generale.
28
I sistemi di voto per esercitare la democrazia diretta, sono efficaci e meno costosi,
grazie all'utilizzo delle nuove tecnologie.
Il percorso verso l'attuazione della Democrazia Diretta inizierà con la valorizzazione
degli strumenti già riconosciuti dal nostro ordinamento come "comitato di
quartiere" e "referendum consultivo", per poi proseguire con la creazione di nuove
forme di partecipazione attiva e propositiva.
Pertanto proponiamo:

Referendum
Consultivo
(nelle
materie
individuate
con
apposito
regolamento) dove i cittadini possono partecipare alle scelte per il futuro del
proprio paese, attraverso azioni che permettano loro di intervenire sulle
decisioni o semplicemente guidare la scelta dell’Amministrazione sulla base
delle proposte della cittadinanza.

L'istituzione del "Referendum Deliberativo" mediante i quali i cittadini

possono deliberare atti, aventi valore di legge, nel rispetto delle competenze
comunali.

Promozione dei comitati di Quartiere e Settoriali, con lo scopo di far
conoscere , attraverso i cittadini e /o loro portavoce, le problematiche
specifiche dei quartieri e dei settori operanti nel territorio e di adoperarsi,
insieme a questi, per la miglior soluzione. I comitati potranno portare avanti
attività sociali e promozionali con la collaborazione del comune, anche
attraverso incentivi economici.

L'istituzione dell'Agorà Lab come luogo virtuale di discussione delle
problematiche della nostra cittadina. Verranno identificate le materie in cui
l'Agorà sarà ritenuta competente, previa votazione, per esprimere pareri non
vincolanti sulle attività deliberative/esecutive della Giunta e del Consiglio
Comunale. I requisiti, le modalità di partecipazione e la votazione saranno
disciplinate mediante apposito regolamento.
29

Question Time.
Ogni cittadino può, attraverso una raccolta firme, interrogare la giunta comunale o
lo specifico assessore, per richiedere chiarimenti in merito a tutte le tematiche di
competenza del Comune. Questo processo deve essere pianificato a cadenza
periodica in modo da ottemperare alle richieste dei cittadini.

Proposte cittadine
Attraverso un sistema di raccolte firme si dovrà permettere alla cittadinanza di
poter portare all’attenzione progetti di interesse pubblico all’interno del Consiglio
Comunale.

Diretta Streaming
La trasmissione e l’accesso alle registrazioni delle attività dei Consigli Comunali
sono un importante veicolo per il percorso della democrazia diretta e della
trasparenza. In tal senso l’Amministrazione si adopererà per permettere alla
cittadinanza di poter assistere anche ai lavoro delle commissioni.
30
POLITICHE SOCIALI
Le politiche sociali hanno come obiettivo l’innalzamento della qualità di vita dei
cittadini, soprattutto riguardo le categorie meno abbienti; niente di più vicino a
quelli che dovrebbero essere i principi e l’essenza della politica odierna.
Il Movimento 5 Stelle nasce proprio per trasformare l’incertezza dello scopo politico
odierno in una certezza di intento per il prossimo futuro.
Si ritiene quindi di importanza prioritaria indirizzare i prossimi progetti nel pieno
rispetto della Carta di Firenze.
Sinergia tra Fruitori di Assistenza economica ed AmministrazioneComunale.
Abbiamo pensato a dei progetti per il miglioramento della vita di tutti i giorni delle
persone a bassa mobilità, cercando, nei limiti delle disposizioni di legge, di creare
sinergia
tra
i
fruitori
dell’assistenza
sociale,
in
termini
economici,
e
l’amministrazione Comunale. In questo contesto il beneficiario dell’assistenza
economica, dovrà offrire la sua forza lavoro e mettersi a disposizione con contratti
di tipo occasionale destinati ai servizi sociali, indirizzati all’assistenza di persone
affette da disabilità, da patologie debilitanti e da mobilità ridotta, oppure alla
semplice manutenzione del bene comune. Le attività consisteranno esclusivamente
in mansioni
scambio
tra
semplici, o di ordinaria complessità. Si pensa che la reciprocità di
amministrazione
e
cittadino,
in
termini
di
servizi
sociali
e
sostentamento economico, possa far trovare soddisfazione ad entrambi. Il cittadino,
così coinvolto, si sentirà gratificato pertanto meritevole del contributo economico
ricevuto e non un elemento di pubblica inutilità. La disoccupazione non è solo un
effetto inevitabile della crisi economica, ma una scelta ben precisa della vecchia
politica per garantirsi lo status quo. Rendere intere generazioni precarie, insicure e
povere è un modo per conservare il potere da parte di chi non vuole cambiare il
modello di società. Oggi la crisi economica ha colpito pesantemente
la maggior
parte delle famiglie Sestesi, soprattutto quelle con redditi medio bassi.
Noi cittadini onesti vogliamo proporre un nuovo modello sociale attento alle
categorie più deboli, finalizzato all’integrazione e a una gestione della cosa pubblica
più equa e responsabile.
Insieme a Voi promuoveremo il risanamento dei conti pubblici, per liberare risorse
e investirle in misure a sostegno di coloro che hanno perso il lavoro; incentiveremo
31
l’assegnazione di orti urbani alle famiglie più sfortunate; promuoveremo i gruppi di
acquisto solidale; faremo ripartire l’edilizia con la ristrutturazione del patrimonio
già esistente, attualmente in stato di abbandono; favoriremo politiche del lavoro
giovanile e femminile; incentiveremo l’apertura di ricoveri e mense per i cittadini
meno abbienti e sopratutto, attiveremo politiche di sostegno familiare e di
socializzazione per bambini ed anziani.
LOCAZIONI
I problemi legati ai canoni d' affitto sempre più elevati, la scarsa disponibilità di
abitazioni in locazione a prezzi contenuti, saranno risolti attraverso:

Aiuti per la locazione e per il pagamento delle utenze.

Interventi di recupero dei quartieri disagiati.
IL COHOUSING
come soluzione di condivisione dei propri spazi domestici, a favore di terzi, in
cambio di vantaggi economici e sociali.
L’amministrazione, essendo priva di interessi oggettivi in merito, potrebbe fungere
da garante e mediatore tra le parti, nella ricerca di un accordo.
Questa soluzione, debitamente supervisionata dall’amministrazione, permetterebbe
alle persone disagiate dal punto di vista economico o fisico, di essere affiancate da
tipologie di utenti quali studenti, lavoratori o semplicemente persone alla ricerca di
un spazio abitativo, che possono essere loro d'aiuto o semplicemente alleviare la
loro solitudine.
FAMIGLIA
La famiglia è la principale risorsa di una società e di una città.
Sarebbe necessario prevedere degli investimenti a suo supporto con l'intento di
incrementare le nascite. Si potrebbe creare un circuito di moneta «sestese»,
attraverso la convenzione con negozi del settore alimentare e del vestiario, a
beneficio delle famiglie meno abbienti, che riceveranno mensilmente una quantità
virtuale di moneta da spendere presso gli esercizi convenzionati. In questo modo da
un lato si sostengono le famiglie bisognose e dall’altro si fa in modo che il reddito
rimanga all’interno della realtà comunale.
32
Le “pari opportunità” secondo l'attuale classe dirigente non sono altro che uno
slogan vuoto di significato e sopratutto privo di azioni concrete. Noi proponiamo
una vera concretizzazione dei principi di “pari opportunità”, attraverso interventi
finalizzati ad una reale partecipazione della donna alla vita politica della nostra
cittadina. Le donne ricoprono un ruolo centrale nell’organizzazione familiare,
spesso a discapito sia della loro realizzazione personale che del loro svago.
Per questi motivi le politiche sociali non possono prescindere da un impegno serio,
concreto ed attento alle esigenze delle donne (figlie, mamme, nonne).
ANDAMENTO DEMOGRAFICO
Analizziamo brevemente alcuni elaborati grafici, (contenuti tra gli allegati del
documento) i quali descrivono sinteticamente
le oscillazioni demografiche
verificatesi nel comune di Sestu a partire dal 2001.
Dall’analisi dei dati, emergono differenti caratteristiche peculiari di Sestu tra le
quali il notevole flusso migratorio che ha interessato il paese negli ultimi anni.
SICUREZZA
La conseguenza delle discutibili politiche urbanistiche intraprese dalle precedenti
amministrazioni, è stata quella di rendere il paese molto eterogeneo e frammentato.
Infatti i flussi migratori hanno interessato principalmente i nuovi quartieri
residenziali Dedalo, Ateneo e Cortexandra; queste realtà a causa del forte
isolamento dal centro cittadino, sono spesso interessate da fenomeni di criminalità.
Alla luce di tutto questo, riteniamo necessario che uno dei primi interventi di
politica sociale debba essere mirato a favorire l’integrazione di questa parte di
popolazione con il resto del paese.
E' urgente adottare delle misure di monitoraggio e prevenzione della criminalità,
promuovendo l’attività delle associazioni di volontariato per contrastare il fenomeno
e istituendo un numero verde dedicato.
SERVIZI SANITARI - INFORMAGIOVANI
E' nostra volontà potenziare le strutture sanitarie presenti sul territorio quali la
Guardia medica e il Consultorio familiare, sopratutto per quanto concerne lo spazio
giovani, promuovendolo in maniera accurata nelle scuole del territorio.
33
BAMBINI
Si evince altresì che
i flussi migratori, e l’incremento demografico in generale,
hanno
sopratutto
riguardato
giovani
coppie
stanziatesi
a
Sestu;
conseguentemente, negli anni immediatamente successivi, si è verificato un
incremento del tasso di natalità. Da ciò consegue ed emerge che a partire dal 2015,
in riferimento alla prima classe elementare, potrebbe verificarsi un boom di iscritti.
Per questo motivo sarà necessario:

Aumentare i servizi scolastici (mense, attività sportive post-scuola, scuola
musica, scuola danza, attraverso convenzioni comunali).

Migliorare, riqualificare e sopratutto potenziare gli asili nido.

Adeguare le scuole materne e le strutture per l’infanzia ,in particolare per
l’accoglienza di studenti con handicap o disabilità.

Incrementare i servizi di educatori sia presso famiglie ed istituti scolastici.

Istituire un «Baby-Sitter advisor» : si tratta di una portale, che potrebbe
essere inserito all'interno di una sezione del sito comunale, volto a favorire il
contatto tra baby sitter e famiglie, attraverso la pubblicazione di un feedback
modello Trip Advisor.
ANZIANI
Proseguendo nell'analisi dei dati demografici, possiamo osservare che emerge
un’altra caratteristica importante, ossia
il progressivo invecchiamento della
popolazione residente. Alla luce di ciò, un’attenta politica sociale non può
prescindere dal rivolgere una particolare attenzione per gli anziani over 65 ed in
particolare occorre prevedere:

Un piano di assistenza degli anziani non auto sufficienti attraverso
l’erogazione di servizi domiciliari ad opera di personale specializzato;

Il coinvolgimento di associazioni di volontari;

Un sistema di trasporti pubblici gratuiti;

Il coinvolgimento degli anziani nelle attività didattiche finalizzate alla tutela
del patrimonio delle tradizioni folkloristiche di Sestu, all'insegnamento della
lingua sarda, alla conservazione della memoria delle antiche lavorazioni,
tipiche del nostro territorio, e dei giochi legati alla loro gioventù;

La programmazione di attività per gli anziani (gite, viaggi, scambi
interculturali)
34
LE DONNE
All’interno della famiglia le donne e le mamme in particolare, svolgono un ruolo
fondamentale e spesso insostituibile nell’educazione dei figli e nella gestione delle
incombenze domestiche. Il triplice ruolo di mamma, lavoratrice e casalinga non
consente di attuare le pari opportunità per una partecipazione attiva alla vita
politica del paese. Le quote rosa infatti nascondono l’ipocrisia di poter garantire la
politica semplicemente imponendo la presenza della donna in lista, per questo
motivo ci adopereremo per agevolare e favorirne la partecipazione attiva
LA BANCA DEL TEMPO
La banca del tempo è un semplice metodo di condivisione di tempo, competenze ed
abilità a favore degli altri e per se stessi. Questo sistema permette di concedere un
quantitativo imprecisato di tempo a disposizione degli altri aderenti, e ritrovarne i
benefici quando se ne avverte la necessità personale. Ad esempio si può aiutare a
sgombrare un locale da mobilio per 2 ore ed a distanza di mesi ricevere un aiuto
per verniciare una stanza. Questa idea di scambio di tempo si pone l'obiettivo di
recuperare quelle relazioni di "buon vicinato allargato", quegli scambi sommersi che
non hanno valore di mercato, ma che rendono meno faticosa la vita quotidiana.
Significa dare al tempo un valore che non è solo lavorare, fare, denaro, ma anche
relazione fra le persone.
Istituire e garantirne il rispetto del sistema sarà dovere dell’amministrazione. Ecco
come potrebbe essere articolata la gestione:
aprire un conto in questa banca sarebbe semplicissimo, basta andare allo sportello
della banca del tempo e compilare un modulo, con nome , cognome, indirizzo e
numero telefonico. Dichiarare quante e quali ore della giornata si vogliono mettere
a disposizione e per quali attività.
Non ci sono vincoli per il deposito del tempo, si possono versare una o due o dieci
ore
a
settimana
o
al
mese:
l'importante
è
restare
in
pareggio.
Dal giardinaggio alla cura dei bambini, all'organizzazione di feste al fare d'autista,
dalle faccende domestiche agli scambi culturali, dal bricolage al disbrigo di pratiche
d'ufficio.
Le richieste di scambio vengono regolate dalla segreteria dello sportello della Banca
del Tempo, e ad ogni correntista viene consegnato un libretto degli assegni dove
registrare i movimenti del tempo.
35
FORMARE E SOCIALIZZARE
Il benessere passa anche attraverso la socializzazione, infatti il nostro intento è
quello di riportare i cittadini ad avere più centri di aggregazione, quali piazze
accoglienti, parchi verdi e strutture aggregative multifunzionali.
Da un'attenta osservazione della realtà locale, scaturisce subito che le
aree di
aggregazione sociale sono scarsamente frequentate dai cittadini; si evince inoltre
che l'età degli avventori sia medio bassa, nonostante i cittadini racchiusi in questa
fascia d'età rappresentino una netta minoranza della totalità.
Sarebbe
stato
ovvio
che
l'incremento
demografico
avesse
prodotto
un
sovraffollamento dei luoghi di aggregazione, invece è avvenuto l'opposto; si tratta di
stabilire le cause di questa controtendenza. Esse possono di certo essere ricondotte
alla
pessima
strutturazione
attuale
della
aree
cittadine,
all'evidentissimo
abbandono e degrado dell’esiguo verde pubblico, alla scarsa armonia degli arredi
urbani ed a una pessima gestione delle risorse per le aree deputate al ritrovo.
Il nostro intento è volto a ristabilire una normale e gioviale vita di paese, questo per
noi è un obiettivo raggiungibile nel tempo affrontando le scelte giuste, alcune delle
quali identificate nei punti sottostanti:

Restauro e rivisitazione delle strutture ricreative esistenti nel contesto
comunale;

Realizzazione - ricerca di una struttura polivalente per spettacoli;

Realizzazione di un centro ricreativo e polivalente giovanile;
36

Recupero aree per incrementare gli spazi dedicati allo sport NO PROFIT ed
integrazione di sinergie per i portatori di disabilità motorie;

Realizzazione di un’ area Skate-Park;

Sistemazione dell'arredo urbano;

Realizzazione di Orti Urbani;

Creazione
di
Parchi,
Aree
Verdi
e
manutenzione
programmatica
dell’esistente;

Istituzione ippodromo comunale, anche in collaborazione con le associazioni
di giovani cavalieri sestesi che spesso promuovono iniziative nell'ambito della
nostra realtà locale;
È naturale che anche l'attuazione di tali interventi, se non adeguatamente
supportati, sia insufficiente per risolvere, nella sua interezza, il problema della
mancanza di spazi d’aggregazione sociale. E' assolutamente necessario affiancare a
queste misure l'organizzazione, il patrocinio, la promozione di attività finalizzate
all’utilizzo delle stesse strutture, che portino ad una crescita del cittadino.
LE CONSULTE DEI GIOVANI E DEGLI ANZIANI
Infatti sosteniamo con forza l'assoluta necessità di sostenere la
consulta dei
giovani e degli anziani, che in collaborazione con gli uffici competenti, e in sinergia
con le associazioni culturali e dello spettacolo, possano provvedere ad una
calendarizzazione di eventi socioculturali.
Sarebbe altrettanto auspicabile, traendo vantaggio dalle professionalità disponibili
e presenti sul territorio, provvedere alla realizzazione di corsi e tirocini professionali
per inoccupati, così da aumentare le possibilità di un eventuale ingresso o rientro
nel mondo del lavoro di queste persone. A tal fine vi è la possibilità dell’utilizzo degli
ambienti scolastici negli orari di chiusura.
VALORIZZAZIONE E INCENTIVAZIONE DELLE ATTIVITÀ EQUESTRI.
Un obiettivo da perseguire sarà il coinvolgimento delle associazioni ippiche e degli
allevatori privati che, in collaborazione con il Comune, possano valorizzare con la
loro attività questa realtà molto importante nel nostro patrimonio storico
folcloristico e sportivo.
Questa collaborazione si potrebbe concretizzare nella realizzazione di un centro
equestre per l’attivazione di programmi sportivi ed evasivi, quali l’ippoturismo e le
37
escursioni a cavallo in zone particolarmente suggestive dal punto di vista storico e
naturalistico del nostro territorio.
Si possono avviare attività equestri con il coinvolgimento delle scuole per consentire
ai bambini un primo approccio verso questa attività.
Il Centro, con mirati progetti e corsi di formazione, potrebbe essere anche destinato
a polo di ippoterapia per la cura di particolari patologie, o essere destinato alla
creazione di progetti volti al reinserimento sociale di giovani disadattati,
tossicodipendenti o ex detenuti.
La struttura potrà essere utilizzata anche come centro di monta per l’incremento la
tutela e valorizzazione dell’equino sardo.
Col tempo, miriamo alla promozione di una fiera da svolgersi annualmente in
Sestu, che porterebbe vantaggi economici per i produttori/allevatori, e darebbe
lustro alla nostra cittadina.
SLOT-MACHINE
A Sestu come in tutto il territorio Italiano, si rileva un grosso aumento della
presenza delle slot-machines, sia negli spazi concessi all’interno di esercizi
commerciali, che nei veri e propri locali adibiti principalmente a sale-slot..
Purtroppo le leggi nazionali non ne sanciscono il divieto assoluto, in rilevanza di ciò
si ritiene prioritario disincentivarne l’installazione attraverso sistemi di detrazioni
degli oneri dovuti all’amministrazione da parte degli esercenti che elimineranno le
suddette “mangiasoldi”. Un piccolo passo volto alla soluzione di
un grave
problema sociale, destinato altrimenti ad accentuarsi drasticamente, ed essendo
quella del gioco alle macchinette, un'attività che può portare a dipendenze
patologiche, causa di perdite economiche ingenti per le famiglie sestesi, sarebbe
priorità dell'amministrazione a cinque stelle scoraggiarne la diffusione nell'ambito
territoriale.
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CULTURA
Negli ultimi anni Sestu, ha decisamente risentito di un notevole degrado in campo
culturale, come si evince dalla carenza di iniziative che identificano e caratterizzano
il nostro Paese. La stessa mancanza di un teatro o di altri luoghi di ritrovo e
aggregazione sociale, in un paese che vanta più di ventimila abitanti, la dice lunga
sull’interesse delle passate amministrazioni per questo settore della società civile
che già soffre enormemente per la mancanza di risorse finanziarie. A tal fine si
potrebbe ricorrere al programma Creative Europe (programma di finanziamento
europeo), che attraverso paternariati con altri enti, consentirebbe a molti giovani di
cimentarsi in progetti creativi e culturali.
È necessario creare una rete tra Amministrazione e Associazioni culturali in modo
che tutte le iniziative poste in essere possano far rinascere nel nostro paese una
nuova vivacità ed entusiasmo che per troppo tempo sono mancati. A Sestu ci sono
numerosi artisti che non hanno la possibilità di confrontarsi e dare visibilità alle
loro creazioni artistiche a causa della carenza di spazi ed eventi.
Saranno necessarie una serie di azioni immediate per rilanciare il settore culturale
a Sestu.
CASA OFELIA
Il nostro obiettivo è quello di riqualificare Casa Ofelia, un gioiello costato ai cittadini
un’ingente somma di denaro, e non giustificata dall’uso improprio o meglio dire dal
non uso. Ci piacerebbe che questa casa campidanese divenisse centro polivalente
per ospitare convegni, manifestazioni e laboratori artistici, una sorta di salotto
buono del nostro paese che i sestesi sentano proprio e non ad uso esclusivo di chi
“detiene le chiavi”.
BIBLIOTECA
Per potenziare il sistema bibliotecario e renderlo più fruibile è necessario
 una maggiore flessibilità degli orari di apertura

potenziamento dei progetti laboratoriali aperti a ragazzi e bambini;
 un aumento del patrimonio librario, puntando anche sull’uso di sistemi
multimediali;
 creazione di un festival del libro che porterebbe sicuramente lustro al nostro
Paese.
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CONSULTA DEGLI ANZIANI - CONSULTA GIOVANILE
Con il sostegno del Comune, si potrebbero promuovere iniziative indirizzate ai
bambini e ai giovani con la partecipazione della Consulta degli anziani, in modo
tale da mettere in contatto queste generazioni, per tramandare le antiche pratiche
artigianali che ormai vanno perdendosi.
In questo modo, oltre a far nascere
interesse e curiosità dei giovani verso la propria storia e le proprie radici si
valorizzerebbero i preziosi insegnamenti dei nostri anziani che verrebbero ricollocati
nel giusto ruolo sociale di trasmettitori di esperienze e memorie.
La
sede
della
Consulta
giovanile
dovrà
diventare
centro
di
aggregazione
sperimentazione di nuove iniziative legate alla musica, alle nuove tecnologie, al
teatro e alle arti in genere.
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SCUOLA
La Scuola Italiana sta vivendo una crisi che non ha eguali in tutta Europa.
Infatti è stata stravolta da una politica di tagli i cui effetti sono sotto gli occhi di
tutti: riduzione dei servizi per tutti e in particolare alle fasce deboli della
popolazione; ridimensionamento di orari, di discipline, di sperimentazioni nelle
scuole superiori, carenza di fondi per l’ordinario funzionamento delle scuole e per
qualsiasi progetto didattico, riduzione drastica degli insegnanti e del personale
amministrativo.
L'Italia sull'istruzione ha tagliato più di qualsiasi altro Stato europeo
e da
Bruxelles spesso arrivano dei moniti che purtroppo restano inascoltati dai nostri
politici. La tirata di orecchie all'Italia arriva direttamente dalla Commissione
Europea che qualche anno fa ha passato in rassegna i bilanci dei 27 Paesi membri
scoprendo che negli ultimi anni soltanto otto hanno tagliato sull'istruzione e l'Italia
è la prima.
Con l’ultimo governo
gli italiani avevano sperato veramente nello slogan “l’Italia
cambia verso”; infatti il nostro premier fresco di nomina l’aveva indicata come “il
luogo da cui ripartire per uscire dalla crisi” (Ansa, 12/03/ 2014). Sulla scuola
Renzi deve aver cambiato idea visto il DDL appena varato.
I tagli previsti incideranno nettamente e in maniera negativa sul nostro futuro e su
quello dei nostri figli. E non dobbiamo credere che gli effetti arriveranno chissà
quando, l’Italia è già oggi “maglia nera” dell’istruzione tra i paesi OCSE.
Secondo un rapporto rilasciato dallo stesso ente, i giovani italiani sono «poco
occupabili» perché poco competenti e si parla troppo spesso di analfabetismo
funzionale: gli italiani sanno leggere e sanno scrivere, ma nella vita quotidiana non
fanno né l’una, né l’altra cosa. Non sarà poi un caso che nella classifica dei
«consumi di prodotti culturali», il nostro è il paese ancora una volta fanalino di
coda.
L’80% di noi si disinteressa a qualsiasi forma di cultura: dal leggere una rivista o
un libro, all’andare a vedere una mostra o un film al cinema.
Naturalmente di riflesso la Scuola Sestese vive in pieno questa crisi culturale e in
più i mancati trasferimenti statali uniti ad un disinteressamento da parte della
nostra amministrazione al settore dell’istruzione, ha reso ancor più urgente una
posizione netta sui problemi da risolvere.
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EDILIZIA SCOLASTICA
Faremo un censimento, dopo accurati sopralluoghi, in tutti gli edifici scolastici per
valutare eventuali carenze strutturali, in quanto molti edifici presentano gravi
problemi, quali infiltrazioni d’acqua provenienti dalle coperture con difetti di
impermeabilizzazione, infissi non a norma, servizi igienici carenti e non adatti alle
varie fasce d’età, attrezzature scolastiche, quali armadi, sedie e banchi non in linea
con le norme UNI ENV 1729-1 e UNI ENV 1729-2 in materia di arredi scolastici
("Mobili - Sedie e tavoli per istituzioni scolastiche - Dimensioni funzionali - Requisiti
di sicurezza e metodi di prova"). Non si può far a meno di sottolineare che
all’interno delle strutture scolastiche Sestesi sono presenti due “cattedrali nel
deserto”: le palestre di via Galilei e via Verdi incompiute da decenni.
Proporremo l’applicazione dell’emendamento
alla Legge di stabilità per il 2014
proposto dal M5S, che ha modificato l'art. 47 della Legge 222/1985 diretto a
disciplinare le modalità di utilizzo della quota dell'otto per mille nella dichiarazione
dei redditi. Infatti a partire da quest'anno, le quote dell'otto per mille derivanti dal
gettito Irpef possono essere destinate a progetti di ristrutturazione, miglioramento,
messa in sicurezza, ed efficientamento energetico degli immobili di proprietà
pubblica adibiti all'istruzione scolastica. Grazie a questi fondi sarà, pertanto,
possibile realizzare interventi di prioritaria importanza nei nostri edifici scolastici
quali: la sicurezza statica dell'edificio, l’idoneità igienico sanitaria, il superamento
delle barriere architettoniche nonché l’innovazione degli impianti energetici.
SERVIZI DI PULIZIA
L’esternalizzazione dei servizi di pulizia degli edifici scolastici oltre a pesare
drammaticamente sulle casse dello Stato ha portato all’ attuale condizione di
sporcizia e degrado degli edifici scolastici. I servizi di pulizia sono stati appaltati alle
solite cooperative legate al sistema dei partiti, che pur di raggiungere cospicui utili
d'impresa, garantiscono poche ore di lavoro e una retribuzione per i dipendenti
davvero irrisoria. E' oramai conclamato che dall'esternalizzazione dei servizi non
deriva alcun vantaggio economico per le casse dello Stato (o degli enti locali) e a
farne le spese è la salubrità degli ambienti che risultano sempre più sporchi e
inagibili. Tale è la situazione nelle nostre scuole.
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MENSA SCOLASTICA
Il servizio mensa scolastico è affidato a una società appaltatrice che pur non
contravvenendo al capitolato sicuramente non primeggia nella qualità del cibo
somministrato. L’art. 3 comma 3 del capitolato d’appalto, dice:
“le materie prime
utilizzate dovranno essere di prima qualità e in ottimo stato di conservazione,
curando di privilegiare i prodotti sardi e tipici del territorio e a filiera corta”, questo
purtroppo non sempre viene rispettato e dunque il cibo sardo alla fine si riduce ad
essere somministrato nella giornata “dedicata” come fatto eccezionale.
Per noi questo non è sufficiente, abbiamo cura dei nostri bambini e ragazzi, dunque
faremo in modo che nei capitolati d’appalto per le ditte somministratrici non si
possa prescindere dall’uso di ottimi prodotti sardi possibilmente biologici. Nostro
intento, seppur complicato, sarebbe riportare la cucina dentro le scuole.
In collaborazione con dirigenti e personale scolastico porteremo avanti
gli orti
scolastici con uso e studio dell’agricoltura sinergica: ciclo delle stagioni frutta e
verdura per ogni periodo dell’anno. Dunque collaborazione con la scuola nella
predisposizione di mezzi e materiali utili alla sua realizzazione.
La ristorazione scolastica é spesso un problema per i genitori che hanno scelto di
crescere i propri figli con un'alimentazione etica vegana/vegetariana poichè nelle
mense di norma vengono serviti menù a base di carne/pesce/latticini e uova o,
comunque, sono sempre presenti derivati animali. In attesa dell'approvazione del
disegno di legge dei nostri Parlamentari 5 Stelle che prevederà l'obbligo per le
mense pubbliche e private di un menù vegano, noi proporremo a livello comunale
un adeguamento scolastico per tutti i genitori che scelgono di alimentare i propri
figli con soli cibi a base vegetale. Sono infatti da prendere come esempio i comuni
di Mantova,Genova,Milano,Ferrara,Pavia (e altri ancora) che si sono giá aggiornati.
Inoltre il Ministero della Salute conferma a pagina 23 della R.S la possibilitá di
richiedere un pasto alternativo,magari da aggiungere dalla scuola nella sezione
"richieste speciali" della mensa scolastica per facilitare l'organizzazione ed essere
un punto di merito a favore della normativa D.M 25/7/11.
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SCUOLABUS
Da qualche anno ormai non è più in uso lo Scuolabus, che assolveva al duplice
scopo di agevolare le famiglie in difficoltà nell'accompagnare i propri figli a scuola e
di accompagnare le classi nelle. uscite a carattere didattico, evitando costi che
molte famiglie non potrebbero affrontare.
Il nostro obiettivo sarà il ripristino del servizio Scuolabus.
Il cuore del paese presenta ancora una rete stradale caratterisitica di un piccolo
centro urbano, la quale è attualmente attraversata da migliaia di auto, pertanto
risultano spesso insicure per i pedoni. Manca una seria coscienza civile sulle regole
del Codice Stradale ma anche sulle regole di buon comportamento e di cortesia che
dovrebbero adottarsi sulle strade. Gli stessi bambini non sanno più attraversare la
strada perché non hanno abbastanza esperienza sul comportamento da adottare,
allo stesso tempo il pedone non viene rispettato da molti automobilisti o
motociclisti.
Utile e necessario che l’Amministrazione si faccia carico di un progetto a lungo
termine che partendo dalla scuola primaria e proseguendo nelle scuole medie
inferiori, avvalendosi del contributo della Polizia Municipale volto all’apprendimento
da parte degli studenti, delle regole stradali
pedone e il ciclista; Il progetto
soprattutto per ciò che concerne il
dovrebbe accompagnare i bambini fino
all’adolescenza e fino al conseguimento del patentino per i ragazzi.
PEDIBUS
Con l’istituzione del progetto pedi-bus i bambini possono fare movimento, imparare
a circolare sulle strade, esplorare le zone del proprio “vicinato”, dare un esempio
anche agli altri e, nello stesso tempo, vedremo diminuire il traffico e l’inquinamento
ed avremo bambini più felici e sicuri.
Il nostro Comune ha una popolazione prettamente pendolare con l’esigenza di dover
affidare i propri bambini presso strutture di pre-accoglienza e post-accoglienza con
disagi per gli spostamenti e costi a carico della famiglia non indifferenti.
Vorremmo istituire dei corsi di pre-accoglienza e post-accoglienza all’interno delle
scuole, con personale qualificato e/o attraverso l’utilizzo di associazioni, tramite
modalità di compartecipazione alle spese.
I locali scolastici potrebbero essere utilizzati oltre l’orario scolastico con progetti di
aiuto didattico per le famiglie.
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SPORT
Il benessere e la felicità di una comunità, si evincono anche dal livello di
partecipazione alla vita sportiva dei Cittadini, nonché dalle strategie poste in essere
dalle Amministrazioni, per fare in modo di poter avvicinare tutti i residenti (ma in
particolar modo le fasce di età più giovani) alla pratica sportiva, intesa non solo
come attività prettamente agonistica, ma soprattutto come aspetto ludico,
formativo e di prevenzione delle devianze minorili e/o problematiche sociali.
A tale scopo sarebbe fondamentale avvalersi della collaborazione delle istituzioni
scolastiche
territoriali,
ad esempio con la proposta
di finanziare le scuole nei
progetti che prevedano attività di pratiche sportive, o l'organizzazione, col
patrocinio dell'amministrazione comunale, dei giochi della gioventù tra tutti gli
studenti sestesi, eventualmente coinvolgendo anche scolaresche dei paesi limitrofi.
Purtroppo negli ultimi anni, le politiche delle varie amministrazioni hanno mostrato
poca attenzione, sia riguardo gli aspetti organizzativi delle attività, che l'oculata
gestione degli spazi e degli impianti sportivi, consentendo sprechi nel consumo di
acqua e luce, i quali hanno comportato l'incremento dei costi di gestione degli
impianti.
Vista la consuetudine di assegnare ai privati la gestione degli impianti sportivi
comunali, se da un lato si alleggerisce il bilancio da alcune voci di spesa, dall’altro
si rischia di limitare fortemente la funzione sociale dello sport.
Nell’ambito di tali premesse, e assicurando il rispetto degli contratti attualmente
in essere, si individuano i seguenti punti programmatici:
CONSULTA DELLO SPORT
Dare piena ed efficace applicazione all’ articolo 8 dello Statuto Comunale, con l’
istituzione della Consulta dello Sport, che avrà funzioni di carattere propositivo e
consultivo.
REALIZZAZIONE NUOVI SPAZI
Individuazione di nuovi spazi e impianti che possano favorire una migliore gestione
delle varie attività presenti nel territorio, garantendo per quanto possibile a tutti i
soggetti, di poter svolgere nel miglior modo possibile le proprie attività, con
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particolare attenzione alle società maggiormente radicate nel territorio. Sarà inoltre
necessario favorire altri sport, (baseball, tennis, scherma, pattinaggio etc.)
prediligendo quelli a carattere socio/terapeutico.
FESTA DELLO SPORT
Dare vita ad una vera e propria festa dello sport comunale (nello stile dei giochi
della gioventù), che integri le iniziative singole già presenti. Lo scopo di questa
iniziativa sarebbe duplice: dare visibilità a tutte le società in modo che possano
presentare e divulgare la propria attività sportiva, ma sopratutto coinvolgere le
scolaresche.
RISTRUTTURAZIONE DEGLI IMPIANTI SPORTIVI
Numerosi
impianti
sportivi
presentano
delle
carenze
strutturali
che
ne
compromettono la sicurezza e la rispondenza alle norme (ad esempio la palestra di
via Santi il campo comunale e il campo nero di Corso Italia), si ritiene altamente
necessario procedere ad uno studio delle loro reali condizioni, per poter valutare il
grado di priorità da attribuire a ciascun.
SKATEPARK
Nella nostra cittadina, ci sono molti skaters che si cimentano in questa disciplina
anche in zone non propriamente adatte allo scopo, che non vendo una sede idonea
per praticare questa attività , potrebbero recare pericolo sia per se che per gli altri.
Siamo pertanto intenzionati a verificare la possibilità di creare uno Skate-park, che
possa garantire la pratica della disciplina in un luogo apposito funzionale allo
scopo.
PROGETTO “IL CUORE BATTE“
In ambito sportivo sanitario, anche la nostra cittadina soffre della grave carenza
legata alla mancata attuazione del Decreto del Ministero della Salute del 24 Aprile
2013.
Il decreto, prevede l’obbligo per le società sportive, di dotare gli impianti in cui
vengono praticate le attività, di defibrillatori semiautomatici esterni (DAE), nonché
di avere una figura che sia adeguatamente formata.
Intendiamo attuare il progetto "cuore che batte" attraverso il quale tutti gli
impianti sportivi comunali, verranno dotati di un DAE per garantire un primo
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soccorso agli utenti delle strutture. Il progetto potrebbe essere esteso anche ad altri
edifici pubblici come le scuole, ma non solo.
I fondi necessari alla copertura economica del progetto, proverranno oltre che dai
tagli agli sprechi, anche dai contributi previsti a tale scopo dalla Provincia di
Cagliari (delibere 138/2013 e 85/2014).
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INNOVAZIONE E CONNETTIVITÀ
Il nucleo centrale del programma per Sestu 2015 – Città Intelligente si identifica nel
settore “Sistemi Informativi e Innovazione”.
L’informatizzazione di tutti i settori, dalla mobilità sostenibile alle politiche giovanili
e sociali, all’istruzione, alla cultura, alla gestione ambientale (raccolta differenziata
e verde pubblico), sarà un valore aggiunto che migliorerà la vita dei cittadini.
Punto cardine di un’amministrazione trasparente è la condivisione in rete
dell’informazione e della documentazione che la stessa produce.
La rete è uno strumento democratico che permette di elevare il proprio grado di
istruzione e la propria indipendenza dai mass media tradizionali.
L’amministrazione, e di riflesso i cittadini, devono essere ricettivi rispetto alle novità
che ci proiettano verso un futuro fortemente legato ad Internet.
Per questo motivo è necessario che tutti gli edifici pubblici e i luoghi di interesse
socio-culturale siano dotati di una rete wi-fi libera e gratuita, usufruibile dai
cittadini con una semplice registrazione alla sezione del portale istituzionale.
WI-FI GRATUITO
La ricerca di un partner tecnologico permetterà l'abbattimento dei costi di set-up
del progetto Wi-Fi gratuito. L'obiettivo è cablare tutti gli edifici pubblici iniziando
dalle scuole in modo tale da permettere agli insegnanti l'erogazione di lezioni 2.0
agli studenti ormai nativi digitali.
Una delle soluzioni fattibili e realizzabili in poco tempo è la tecnologia OPEN-NET.
Open-Net è la prima rete italiana di hot-spot Wi-Fi ad accesso completamente
gratuito e senza restrizioni di utilizzo per l’utente finale.
Con Open-Net, il Comune di Sestu offrirà l’accesso alla Rete gratuitamente anche
per chi necessita di Internet in maniera occasionale e sarà risorsa molto importante
per lo sviluppo della comunità e del territorio.
Tali aree attive saranno segnalate da apposito cartello con un’immagine esplicativa
riportante apposita dicitura.
Open-Net consente di collegarsi ad Internet attraverso dispositivi wireless senza
alcuna limitazione per consultare pagine web, effettuare telefonate VoIP e ricevere
posta elettronica.
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L'accesso alla rete Open-Net avviene tramite login e password generate per l'utente
all'atto della registrazione e inviate attraverso SMS.
Sarà utile aderire a progetti dedicati alle pubbliche amministrazioni come il “Surf in
Sardinia”, un sistema di hotspot integrati e distribuiti sui territori comunali degli
enti facenti richiesta.
OPEN SOURCE
Un altro dei nostri obiettivi, consiste nell' incentivare all'interno della pubblica
amministrazione l'utilizzo del software libero (previo studio di fattibilità) al fine di
ottenere notevoli risparmi economici sull'acquisto di nuove licenze di software a
codice chiuso e incremento della sicurezza informatica.
L’open-source
è
uno
strumento
che
porterà
reali
vantaggi
economici
all’amministrazione. Dovranno quindi essere rispettate le naturali scadenze delle
licenze software in uso e anticipare l’affiancamento dei nuovi software a sorgente
aperta, in una fase sperimentale che avrà lo scopo di verificare l’aderenza e la
fattibilità di conversione dei programmi in dotazione al personale comunale.
Software e Hardware essendo strettamente interdipendenti devono rispettare la
continuità lavorativa dei dipendenti pubblici. Se la fase di sperimentazione
evidenzierà carenza di applicativi compatibili con gli strumenti in dotazione, si
traccerà il bilancio e calcolerà il costo di un’eventuale rinnovo totale degli strumenti
informatici (PC).
POSTE E TELECOMUNICAZIONI
In città come Cagliari e Olbia è già attivo il “postino telematico” e anche
l’Amministrazione di Sestu potrebbe stipulare un accordo con le Poste Italiane per
lo stesso servizio.
La figura del postino telematico è la rivoluzione del sistema di recapito della
corrispondenza perché offre ai clienti l’opportunità di ricevere a domicilio un nutrito
menù di servizi postali e finanziari, quali ricariche telefoniche, ricariche poste pay,
pagamento bollettini e tanto altro.
Un piccolo ufficio postale itinerante.
PORTALI E APPS
Con l’avvenuto sorpasso delle connessioni mobile tramite tablet e smartphone,
rispetto alle tradizionali connessioni web, sarebbe opportuno adattare e rinnovare
49
l’interazione cittadino-istituzioni, attraverso nuove forme di presentazione delle
informazioni dei dispositivi di uso quotidiano: le apps ("App" è l'abbreviazione del
termine informatico Applicazione, inteso per apparecchi portatili).
Potremmo quindi “APPIFICARE” il Comune grazie alle tecnologie a basso costo che
oggi abbiamo a disposizione.
Tra gli interventi del nostro programma ci saranno i seguenti punti:

portali e Apps per mobilità e trasporti pubblici: car-sharing, car-pooling,
bike-sharing, bici-plan, pedi-plan, pedi-bus;

portale “Sestu.open-wifi.it” per wi-fi gratuito;

portale attività produttive: commercio, artigianato, agricoltura e allevamento.
Le apps e il portale legate alla mobilità sostenibile non sono fini a se stesse ma
hanno un compito ad alta valenza sociale.
Il patrocinio, la progettazione, l’implementazione e l’erogazione delle stesse da parte
del Comune saranno un marchio di garanzia e un incentivo all’utilizzo dei servizi
che esse offrono.
Car-sharing, bike-sharing, bici-plan, pedi-plan, pedi-bus avranno apps e portale
sul modello illustrato per il car-pooling.
Le soluzioni in ambito di mobilità sostenibile non mancano.
Stringere accordi e incentivare sinergie sarà il principale veicolo per innalzare e
introdurre l'innovazione tecnologica nel tessuto urbano.
Tutte le iniziative potranno avere una fase pilota nelle scuole,
essendo
fondamentale indirizzare il pensiero dei piccoli cittadini per ampliare la loro
elasticità mentale.
OFFICINE DI INNOVAZIONE – UN FABLAB IN CITTA’
Un FabLab è un laboratorio di digital fabrication (Fabbricazione Digitale) ad
accesso aperto in cui tutti possono ideare e realizzare concretamente i loro oggetti e
le loro invenzioni. È accessibile a chiunque sia dotato di creatività, immaginazione
e voglia di progettare e costruire in uno spazio condiviso.
Il primo e unico FabLab a gestione pubblica, sul territorio nazionale, è quello di
Sardegna Ricerche.
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Recuperando edifici comunali dismessi sarà possibile aprire le officine di
innovazione dove bambini, ragazzi e adulti potranno trovare un continuo
riferimento per il proprio aggiornamento o per la propria formazione tecnologica.
Nelle officine dell’innovazione, i cittadini, potranno partecipare a corsi, seminari,
workshop, giornate di fabbricazione e altre iniziative organizzate al suo interno.
Sarà inoltre possibile fruire di spazi di coworking e aggregazione, noleggiare
macchine, utilizzare attrezzature e ricevere assistenza tecnica.
Le officine di innovazione diverranno il centro di aggregazione per eccellenza
affiancando il classico centro sociale, peraltro anch'esso inesistente o quasi nel
nostro territorio.
Startupper, studenti o semplici appassionati potranno collaborare a progetti di
carattere sociale patrocinati dal Comune.
Esempi di iniziative che potrebbero nascere dalle officine di innovazione sono:

Esempi di stampa 3D;

Alfabetizzazione informatica;

Fiera delle Start-up;

Eventi di crow-funding;
51
AGRICOLTURA
La terra è un bene da valorizzare, una ricchezza da tutelare. L’agricoltura, dopo
anni di abbandono a favore di altri settori della nostra economia, ha bisogno di
essere considerata secondo la sua reale valenza. Ci piace privilegiare quella delle
filiere corte (Km 0), quella stagionale e biologica, quella con un sistema di
tracciabilità sicuro e certificato dalle amministrazioni locali (controlli di qualità
rigidi che non gravano economicamente sul produttore).
Sestu è una cittadina caratterizzata da un’economia agricola molto rilevante,
dovuta alla sua storica vocazione e ora anche sede del più importante mercato
ortofrutticolo della Sardegna.
Le potenzialità delle campagne sestesi, possono emergere solo attraverso la
sensibilizzazione e l’unita dei produttori i quali però necessitano del sostegno da
parte dell’amministrazione.
Sestu
rappresenta
un’eccellenza
isolana
nella
produzione
di
ortaggi
e
quotidianamente centinaia di addetti del settore, produttori agricoli e operatori
commerciali, movimentano tonnellate di merci che hanno ricadute positive su tutto
l’indotto del settore agricolo e commerciale isolano.
COMITATO COMUNALE DELL’AGRICOLTURA
Il Comitato Comunale dell’Agricoltura è regolamentato dalla L.R. n. 8 del 09 marzo
1988. Il comitato esercita una funzione consultiva e propositiva nei confronti degli
enti pubblici e privati relativamente all’attività agricola e agro - industriale
esercitata nel territorio comunale.
Il nostro obiettivo è quello di rendere questo organismo funzionale e partecipe alle
richieste degli operatori del settore e non solo un mero organismo fittizio come è
stato fino ad oggi; infatti da una ricerca fatta non risultano atti o attività intraprese
da questo organismo seppur istituito già dal 27 maggio del 2011.
Abbiamo
una
serie
di
propositi
che
attraverso
l’utilizzo
di
strutture,
organizzazioni e nuovi “saperi”, daranno una vera spinta alla rinascita di questo
settore e si esplicheranno in una serie di azioni forti quali:
52

Favorire il prodotto locale, come ortaggi e frutta, e dunque incentivare la
filiera corta dando il giusto valore al concetto di km 0.

Promuovere e valorizzare l’agricoltura biologica, non più intesa come
consumo d’elite, ma come miglior educazione verso il rispetto della natura
nonché come giusto e sano modo di vivere.

Introduzione nelle mense scolastiche dei prodotti locali e promozione
all’uso degli stessi attraverso progetti mirati;

Apertura dei mercatini. La crescente speculazione edilizia, agevolata anche
da scelte discutibili da parte delle amministrazioni locali, ha fatto si che si
sviluppassero diversi quartieri periferici urbanisticamente isolati e privi dei più
elementari servizi essenziali. A questa carenza di servizi, si intende sopperire, oltre
che, con interventi mirati di tipo più strutturale, anche con la creazione di
mercatini rionali itineranti, individuando delle aree pubbliche dove in giorni
prestabiliti, dei gazebo ospiteranno la vendita dei prodotti, di agricoltori e artigiani
locali. Questo consentirebbe agli abitanti di quei quartieri di sentirsi parte
integrante del tessuto economico e sociale del paese;

Sarebbe bene altresì, rivitalizzare il centro di primo insediamento del paese,
(centro storico) individuando un’area pubblica da adibire a mercato stabile per la
commercializzazione e valorizzazione del prodotto agricolo locale.
PROMOZIONE DEI G.A.S. (Gruppi Acquisto Solidale).
Questi “soggetti associativi senza scopo di lucro, si costituiscono al fine di svolgere
attività di cquisto collettivo di beni e distribuzione dei medesimi, con finalità etiche,
di solidarietà sociale e sostenibilità ambientale". Sono quindi gruppi formati da
cittadini che, insieme, acquistano beni alimentari direttamente dal produttore,
ponendo grande attenzione ai prodotti locali, agli alimenti da agricoltura biologica e
agli imballaggi a rendere. Questi gruppi sviluppano e mettono in pratica il consumo
critico, creando solidarietà e consapevolezza con forme di socializzazione che li
rendono uniti e forti.
RILANCIO DELL’ATTIVITÀ VITICOLA.
La viticoltura è stata storicamente una voce importantissima dell’economia sestese.
Infatti l’argillosità dei terreni ha da sempre consentito la produzione di diverse
qualità di vitigni con risultati ottimali dal punto di vista della qualità. Attualmente
53
l’attività risulta abbastanza frazionata e praticata dai singoli produttori più per
consumo personale che commerciale.
Sarebbe opportuno rivitalizzare il settore vitivinicolo per incrementarne la
produzione attraverso l’associazionismo di tutti i coltivatori in forme di cooperative
o altre forme giuridiche, e contestualmente proporre la riattivazione di una cantina
sociale
in
cui
conferire
il
prodotto
per
la
lavorazione
e
la
successiva
commercializzazione, previo coinvolgimento dei produttori locali per stabilire una
reale necessità e reale fattibilità in termini economici e di immagine per la
comunità.
TERRENI COMUNALI.
Sestu possiede circa 50 ha di terreni agricoli di proprietà comunale. Riteniamo di
prioritaria importanza procedere a un censimento dei terreni comunali, per poi
destinare quelli coltivabili a forme di sostentamento sociale, mettendoli a
disposizione gratuitamente o a canoni d’affitto agevolati, ai giovani inoccupati, agli
anziani, alle famiglie a basso reddito, rendendoli autosufficienti; verrà privilegiata la
creazione di orti urbani, sinergici e biologici, soprattutto nei quartieri periferici da
riqualificare.
Inoltre potranno essere utilizzati come campi scuola per la formazione di giovani
agricoltori, promuovendo corsi di agricoltura e orticoltura sostenibile; il personale
così formato, sarà poi spendibile nel mercato del lavoro o destinato a offrire un
servizio di consulenza a semplici cittadini che volessero coltivare anche piccoli
spazi domestici.
PROMOZIONE E INFORMAZIONE.
Le grandi catene di distribuzione ci hanno abituato ad avere per tutto l’arco
dell’anno la disponibilità di qualunque tipo di prodotto, tanto da non riuscire più a
capire e distinguere quale sia quello di stagione e quale no. Aiuteremo i cittadini a
cambiare le loro abitudini d’acquisto e di consumo, verso un modello più salutare
ed economicamente valido.
Verranno attivate iniziative comunicative, mirate alla diffusione e alla conoscenza
delle coltivazioni e delle produzioni locali, in collaborazione con le strutture
scolastiche.
54
Ci prefiggiamo di :

valorizzare il nostro territorio attraverso l’organizzazione di fiere e sagre
paesane, ormai abbandonate a causa degli intensi ritmi di vita.

salvaguardare e proteggere le nostre colture autoctone a garanzia della
tradizione e dell’identità territoriale.

Promuovere la ricerca e lo sviluppo di nuove produzioni e coltivazioni
agricole, in particolare della coltivazione della canapa tessile, utile sia per
creare un indotto nel nostro territorio che per il rilancio del lavoro in
campagna e nell’industria tessile, edile e delle energie alternative.

conferire il marchio D.O.P. (Denominazione di Origine Protetta) per prodotti
tipicamente sestesi .

Istituiremo un regolamento comunale per l’uso dei fitofarmaci e dei pesticidi.

Proporre anche alla grande distribuzione di collaborare con i produttori
virtuosi che aderiscono ai G.A.S., per poter vendere nei centri commerciali
con prezzi decisi dagli stessi produttori e regolamentati dai consumatori
G.A.S., non per entrare in concorrenza, ma per dare la possibilità ad altri di
approvvigionarsi di tali prodotti anche se fuori dal circuito G.A.S.

Redigere un borsino agricolo controllato, capace di stabilire il prezzo di ogni
prodotto e le percentuali di guadagno dei privati. Ciò garantirebbe al
consumatore e al produttore, il giusto prezzo di acquisto e di vendita.

Far valere il nostro categorico NO all’uso degli OGM all’interno del territorio
comunale. Poche spese, grande ritorno in termini di vivibilità ed occasioni
economiche.

Creare aziende consortili che si occupino del confezionamento e della
produzione di latte in bottiglia o alla spina da distribuire nei supermercati;
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ATTIVITA’ PRODUTTIVE E TURISMO
Sestu resta di per sé un paese ad economia prevalentemente agricola. Oggi però
con i suoi oltre 20.000 abitanti occupa una forte posizione strategica che la rende
un centro di attrazione per lo sviluppo socio-economico. Tali caratteristiche hanno
reso il nostro paese meta ambita per centri commerciali ed attività straniere.
Purtroppo l’inserimento di tali nuove realtà non è avvenuto nel rispetto e nella
tutela
della
situazione
economica
e
sociale
del
paese,
causando
nuove
problematiche alla già precaria condizione dei piccoli commercianti ed artigiani,
ossia al tessuto produttivo interno.
Lo sbilanciamento di attenzioni a favore della grande distribuzione è palese, le
attività del centro abitato sono state lasciate in balìa di se stesse: nessun dialogo,
con la parte politica governante.
Il tessuto produttivo interno risulta abbandonato nel limbo; per risollevare la
categoria, occorre un reale dialogo, una concordata e pianificata programmazione e
non sono certo sufficienti le sporadiche manifestazioni organizzate ad oggi .
Auspicabile in tale ottica sarebbe anche la costituzione di Comitati/Associazioni
delle categorie interessate, in modo da avere un interlocutore che rappresenti gli
interessi generali di tutti.
A questo proposito è stata individuata la seguente linea d’azione:

programmazione di incontri periodici con gli operatori delle attività
produttive; ribadiamo che la quasi totale assenza di comunicazione fra
Amministratori e cittadini, (nel nostro caso gli operatori delle attività
produttive) rispecchia lo stato di degrado, abbandono e mancanza di vitalità
del paese. Esempio lampante di questa miopia dell’Amministrazione, è stato
il Natale 2014 con gli operatori della Via Monserrato, messi ulteriormente in
ginocchio dalla avventata e non concordata chiusura al traffico per
rifacimento del manto stradale, che ha vanificato ogni sforzo e
iniziativa
legati al periodo festivo.

Valorizzazione delle attività locali, promozione delle attività cittadine,
realizzazione di eventi, sagre, o quant’altro atti a sostenere il commercio dei
prodotti
stagionali
offerti
dagli
operatori
sestesi;
realizzazione
serate/mattinate con spettacoli all’aperto che incentivino
56
di
il flusso dei
potenziali consumatori, dando modo ai commercianti/artigiani presenti nella
zone di volta in volta interessate, di poter promuovere i loro prodotti.
SVILUPPO TURISTICO
Benchè Sestu sia quasi del tutto priva di visibilità in campo turistico, si potrebbero
creare le condizioni per richiamare l’attenzione su di esso.
Per esempio incentivando il turismo religioso richiamato dalla presenza dell’antica
chiesa di San Gemiliano, ricca di tradizioni e storia locale; anche dal punto di vista
folcloristico Sestu vanta un'antica tradizione ed è rinomata per i suoi costumi e i
suoi gruppi. Si potrebbe pensare di allestire delle mostre sia itineranti che
permanenti e ripristinare alcune precedenti iniziative, come il Festival della
Canzone Sarda che si teneva anni addietro.
In campo archeologico, Sestu vanta alcune associazioni di estimatori e storici
appassionati, che hanno rinvenuto e catalogato reperti e testimonianze antiche sul
primo nucleo abitativo sestese e che non trovano un luogo adatto per poterli
esporre. Stessa sorte per altri reperti rinvenuti in siti del territorio, ormai giacenti
nei magazzini del Museo di Cagliari.
IL CENTRO COMMERCIALE NATURALE
In riferimento al quadro sopra esposto, tale iniziativa appare come una possibile
soluzione atta a rivitalizzare un settore in crisi, una nuova arma in possesso del
piccolo commercio per incrementarne le potenzialità, ed al contempo collegarsi alle
attività artigianali.
L’unione fa la forza: dobbiamo superare gli individualismi per unirsi ed imboccare
percorsi comuni, sostenere il “commercio di vicinato”, anche attraverso la Legge
Regionale 5 del 18 Maggio 2006 (che traccia le linee guida del settore commercio
regionale e in particolare stabilisce le modalità di finanziamento ai Centri
Commerciali Naturali) .
Occorre restituire dignità e forza al tessuto produttivo interno, pur senza invaderne
la
sfera
gestionale/direttiva,
che
dovrà
dialogare
con
l’amministrazione
e
stimolare/supportare le iniziative. D’altronde appare ormai chiaro che per provare
a difendere i propri spazi dalla predominanza della grande distribuzione, le scelte
individuali non sono più sufficienti, è necessario invece, portare avanti una politica
fatta di collaborazione e di scelte condivise su progetti comuni.
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L’obiettivo è pertanto quello di creare consorzi fra negozianti, che abbiano come
scopo, quello di valorizzare la zona/quartiere in cui svolgono la loro attività.
Bisogna agire attraverso promozioni, abbellimento dell’arredo urbano, iniziative di
animazione/spettacolo e piani di formazione per gli operatori del settore, ossia fare
marketing territoriale, quindi trasformare la zona/quartiere in cui operano i negozi
associati, in un luogo che sia interessante da visitare.
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SICUREZZA
Il problema della sicurezza della nostra cittadina costituisce una tematica da
affrontare in maniera articolata. Ormai atti di vandalismo, furti, incendi d’auto e
rapine sono sempre più frequenti. La vivibilità del paese diminuisce giorno dopo
giorno, è quindi ormai improcrastinabile affrontare il problema attraverso un
maggior coordinamento con le forze dell’ordine e prevederne un potenziamento.
CASERMA
In tale ambito, risolvere l’annosa questione legata alla caserma dei carabinieri
appare elemento fondamentale.
Trovare una soluzione in tal senso non è peraltro facile, ed occorrerà agire in tre
fasi:
1) individuazione di un immobile appartenente al patrimonio comunale che possa
prestarsi all’uso richiesto.
2) studio degli interventi e/o modifiche strutturali che rendano l’immobile in
oggetto pienamente conforme ai requisiti strutturali richiesti dalla normativa, e
verifica dei costi da sostenere.
3) reperimento dei fondi e realizzazione delle eventuali opere di adeguamento.
VIDEOSORVEGLIANZA
Predisposizione di un sistema di video-sorveglianza su edifici scolastici e siti
strategici di vario tipo, dagli uffici pubblici ai luoghi di aggregazione, agli ingressi
del centro abitato.
Obiettivo primario risulta essere l’eliminazione o perlomeno la drastica riduzione
degli episodi di vandalismo verso gli edifici scolastici, degli arredi e degli strumenti
in essi contenuti, nonché dei danneggiamenti verso gli arredi urbani e del
fenomeno delle discariche abusive.
L’individuazione di luoghi sensibili da porre sotto video-sorveglianza, deve avvenire
attraverso il coinvolgimento diretto dei cittadini e delle varie categorie, e non può
prescindere dalla collaborazione con le autorità preposte. Naturalmente le
telecamere rispetteranno le vigenti norme in materia di tutela e rispetto del diritto
di privacy.
Verranno predisposti dei sistemi di dissuasione e prevenzione delle corse sfrenate
di auto e moto che creano notevole disagio, tensione e pericolo per i cittadini. Il
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posizionamento di dissuasori di velocità in alcuni punti strategici, appaiono come
un sistema semplice da attuare, che consentirebbe di limitare fortemente le punte
di velocità dei mezzi in transito.
Per l’amministrazione sarà preziosa la comunicazione coi comitati di quartiere che
evidenzieranno le problematiche inerenti la sicurezza, come già generalizzato nella
sezione del programma riguardante la democrazia diretta.
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IL TERRITORIO
Il territorio di Sestu, inserito nella pianura del Campidano, è caratterizzato da
ondulazioni e poggi, che raramente raggiungono quote superiori ai 100 metri sul
livello del mare. In questi rialzi, composti in gran parte da marne, sono riconoscibili
i depositi fluviali del quaternario sulla fossa tettonica del Campidano. La
configurazione del terreno ha determinato, nel passato, la formazione di zone
umide ed acquitrinose, testimoniate oggi dai toponimi quali: (ad esempio Stani
Saliu, Mitza Pudexia). Quasi tutte queste zone oggi risultano bonificate e
sottoposte a coltura.
Sestu è attraversato da diversi rivoli che pur avendo una portata d'acqua
limitatissima anche d'inverno, in caso di piovosità consistenti e persistenti, possono
creare delle situazioni di vero e proprio rischio per le persone e le cose; sono ancora
ben definiti i ricordi legati agli avvenimenti dell'ottobre 2008.
Il più importante di questi rivoli è il Rio Cannas, che rimane asciutto per la maggior
parte dell'anno, ma che con le piogge invernali, si ingrossa acquistando anche
impetuosità e pericolosità. Citiamo, inoltre, su Riu Durci, che incontrando il Rio
Cannas forma il Rio Matzeu il quale divide letteralmente il Paese nelle sue due parti
storiche : Part'e Susu e Part'e Iossu; citiamo ancora il Rio Sa Cora, a nord
dell'abitato, che confluisce nel Cannas ed il Rio San Gemiliano, prossimo alla
chiesa omonima, che segna per un tratto anche i confini territoriali di Sestu.
RISCHIO IDROGEOLOGICO
In seguito ai diversi eventi alluvionali verificatisi nel territorio comunale in
particolare nel 1985 e nel 2008, anche vaste aree del Comune di Sestu sono state
classificate a rischio, talvolta al massimo livello, all'interno del Piano stralcio di
bacino per l’assetto idrogeologico (PAI). Il PAI disciplina le
aree di pericolosità idraulica: molto elevata (Hi4), elevata (Hi3), media (Hi2) e
moderata (Hi1) e
le aree di pericolosità da frana: molto elevata (Hg4), elevata (Hg3), media (Hg2) e
moderata (Hg1)
con l’esclusiva finalità di identificare ambiti e criteri di priorità, tra gli interventi di
mitigazione dei rischi idrogeologici, nonché di raccogliere e segnalare informazioni
necessarie, sulle aree oggetto di pianificazione di protezione civile.
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Il PAI delimita le seguenti tipologie di aree a rischio idrogeologico ricomprese
nelle aree di pericolosità idrogeologica. Le aree a rischio idraulico molto elevato
(Ri4), elevato (Ri3), medio (Ri2) e moderato (Ri1) e le aree a rischio da frana molto
elevato (Rg4), elevato (Rg3), medio (Rg2) e moderato (Rg1) .
Nelle aree classificate a rischio, sono previste una serie di misure di rispetto e
salvaguardia per garantire nel territorio, adeguati livelli di sicurezza di fronte al
verificarsi di eventi idrogeologici e tutelare quindi le attività umane, i beni
economici ed il patrimonio ambientale e culturale esposti .
In queste aree occorre quindi, inibire le attività e gli interventi capaci di ostacolare
il processo verso un adeguato assetto idrogeologico, costituire condizioni di base
per avviare azioni di riqualificazione degli ambienti fluviali, per impedire l’aumento
delle situazioni di pericolo e delle condizioni di rischio idrogeologico esistenti, ed
evitare la creazione di nuove situazioni di rischio.
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ZONE VINCOLATE E IMU
Per via del dissesto idrogeologico, a Sestu, certe aree che il PUC aveva previsto di
destinare all'edificazione, sono da tempo sottoposte a un vincolo temporaneo che di
fatto ne impedisce la edificabilità. Il nostro intento è sicuramente quello di
completare nel più breve tempo possibile l'iter burocratico, e lo studio geologico che
sta alla base di esso, legato a queste zone, sia per studiare i programmi di
manutenzione e i sistemi di difesa che possano preservarle, sia per dare delle
certezze alle edificande potenzialità delle stesse aree.
Abbiamo raccolto molte segnalazioni da parte di cittadini proprietari di terreni
ricadenti in queste situazioni, che lamentano il fatto di corrispondere al comune
l'IMU destinata ad aree edificabili che in realtà di fatto non lo sono. Abbiamo
assunto con questi cittadini il preciso impegno di rendere giustizia a questa ed altre
situazioni di ingiustizia perpetrate, ipotizzando di riequilibrare l'imposta
proporzionalmente al mancato valore dell'area.
Cogliamo l'occasione per far presente che il Movimento 5 Stelle è contrario
all'imposizione dell'IMU sui terreni agricoli, per noi "la terra non si paga". Per
questo motivo, anche qualora le battaglie dei nostri portavoce nazionali, non
dovessero riuscire nell'intento di far desistere il governo dal prevederne
l'applicazione, faremo tutto il possibile per scongiurarla ai nostri agricoltori. Ci
impegneremo, presso tutte le sedi istituzionali , nella lotta contro i tagli
indiscriminati agli enti locali, che impediscono un politica fiscale equa.
RISCHIO FRANE
Ci interessa particolarmente acquisire la piena consapevolezza del fenomeno legato
al rischio frane, evidenziato nell'immagine successiva, delle aree che costeggiano
l'alveo del Rio Matzeu, al fine di poter studiare le misure necessarie a salvaguardare
le zone interessate dal fenomeno e in particolare le abitazioni che vi si affacciano,
che risultano gravemente lesionate.
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INONDAZIONI
Il territorio Sestese è abbandonato a se stesso, si trascurano i normali interventi di
manutenzione ordinaria e straordinaria, quali la pulizia e manutenzione degli alvei
dei torrenti, dei canali di scolo a bordo strada, per quanto riguarda le periferie le
campagne, e dei pozzetti delle acque bianche all'interno del centro urbano. Questi
aspetti sembrano banali ma, visto il grado di incuria in cui imperversano, non lo
sono affatto, per questo motivo non seguiremo la tendenza sin'ora manifestata ma
invertiremo la rotta, ci occuperemo con attenzione anche di questi aspetti. Ci
piacerebbe che fosse impegno di tutti, non solo dell'amministrazione, quello di
salvaguardare le persone e le cose dai rischi legati alle piene, per questo vorremmo
che in campagna ricomparissero i canali preesistenti, anche se dovessero essere
disagevoli per le lavorazioni agricole; la nostra è una democrazia partecipata, tutti
devono essere disposti a sacrificarsi per il bene comune.
PIANO DI EMERGENZA COMUNALE
Vorremmo dotare Sestu del piano di emergenza comunale, un elaborato che
contiene l’insieme delle procedure operative di intervento, per fronteggiare una
qualsiasi calamità attesa in un determinato territorio. Esso recepisce il programma
di previsione e prevenzione, ed è lo strumento che consente alle autorità di
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predisporre e coordinare gli interventi di soccorso a tutela della popolazione e dei
beni in un’area a rischio. Ha l’obiettivo di garantire con ogni mezzo il mantenimento
del livello di vita” civile” messo in crisi da una situazione che comporta gravi disagi.
Come è possibile verificare sul sito della protezione civile all'indirizzo:
“ http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/piani_di_emergenza_sardeg.wp ”
il comune di Sestu non è tra il 62% dei comuni virtuosi della Sardegna che hanno
recepito la direttiva di dotarsi del piano. La nostra esigenza non è tanto quella di
predisporre il piano, quanto quella di attuarlo meticolosamente, ogni qualvolta si
presenti l'ipotesi di rischio per le persone e le cose. Gli abitanti delle zone soggette
ad allagamenti, devono essere avvisate per tempo, devono avere il tempo di potersi
mettere al sicuro e poter salvaguardare le proprie abitazioni e il loro contenuto.
Vorremmo approfondire gli studi tecnici su queste particolari zone (Sant'esu, Via
San Gemiliano, Via Michelangelo, Via Bologna solo per citarne alcune), e con la
collaborazione dei residenti cercare di capire come migliorare certe situazioni che
ogni anno divengono più insostenibili. Non possiamo pensare a opere faraoniche
ma siamo convinti che esistano i presupposti per migliorare la situazione, tuttavia
non disperiamo di poter reperire dei fondi per farvi fronte. Lo stesso comune di
Assemini sta avviando i lavori di sistemazione idraulica nel quartiere di Santa
Lucia.
A noi non mancano le iniziative e neppure la volontà, siamo certi che le nostre e
vostre idee, coadiuvate dalla nostra buona volontà potranno rendere Sestu un
Paese migliore per tutti.
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PARCO CANILE
Troppo spesso sentiamo parlare di persone che, improvvisandosi esperti cinofili,
aprono dei centri per l’accoglienza dei cani al solo fine di guadagnare. “Più box ci
sono più si guadagna!”, questa è la triste e squallida motivazione che spinge questi
personaggi ad intraprendere un percorso che, senza la dovuta professionalità, la
propensione al sacrificio, la pazienza e il dovuto amore verso i cani, inevitabilmente
porta alla nascita del cosiddetto canile “lager”.
Il progetto “Parco canile”, si pone l’obiettivo di trasformare il canile tradizionale,
generalmente strutturato e gestito come un luogo di raccolta e detenzione dei cani,
in un centro che può e deve essere un polo di servizi cinofili rivolti alla
cittadinanza. Costituire un vero e proprio presidio zoo-antropologico aperto ali
cittadini per attività educative, di sensibilizzazione e consulenza. Un luogo dove si
possano recuperare i soggetti abbandonati ed aumentarne l’adottabilità sostenendo
il percorso per l’adozione. Il Parco canile dovrà diventare un centro di riferimento
territoriale, oltre che un osservatorio contro il maltrattamento, per tutte le
questioni che riguardano il rapporto uomo-cane, che possono andare dal recupero
di soggetti problematici, fino alla fornitura di assistenza a persone che devono
ricoverarsi oppure recarsi in luoghi di detenzione. I dettagli del progetto “Parco
Canile” nell’allegato A.
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FISCO
Attualmente
gli
strumenti
legislativi
che
dovrebbero
dotare
i
Comuni
dell’indipendenza necessaria per poter riscuotere i tributi “in proprio” sono
pressoché nulli. Sul piano dell’attività di esazione dei tributi di competenza degli
Enti locali, si configura, allo stato, una situazione alquanto caotica, sia in termini
numerici di soggetti riscuotitori sia, conseguentemente, di strutture dedicate, la cui
moltiplicazione dei costi ricade sugli Enti locali impositori e sui cittadini.
per la riscossione delle tasse l’intero territorio nazionale fa capo a
Equitalia e Riscossione Sicilia per circa il 75% ,Società private (S.p.A. e,
soprattutto, S.r.l.) per circa il 18%; Società interamente o parzialmente partecipate
da Enti Locali.
Certamente non è facile né agevole la individuazione di una alternativa valida per
quei Comuni che eventualmente hanno o volessero rinunciare al servizio di
riscossione prestato da Equitalia. Le scelte, peraltro, rese disponibili dalle vigenti
norme legislative non sono molte e risultano, in alcuni casi, non praticabili, in altri,
non opportune, in altri ancora, estremamente rischiose per i cittadini contribuenti
e per lo stesso Ente impositore locale.
Trasferire l’intera attività di riscossione all’interno del Comune, risulterebbe
un’operazione abbastanza
professionali
specifiche
complicata per la
(come,
ad
esempio,
mancanza
gli
in esso
Ufficiali
di
di figure
Riscossione),
indispensabili soprattutto per l’attività di riscossione coattiva.
Abbandonare Equitalia, di certo non sarà facile ma neppure impossibile, sarà
piuttosto uno dei nostri principali obiettivi.
IMPOSTE
Continuare con la riscossione volontaria tramite bollettino rav è certamente una
soluzione necessaria nell’attesa che il Governo discuta la nuova Delega Fiscale.
Una costante campagna di sensibilizzazione sull’argomento, sull’importanza che i
tributi rivestono in una società civile, sul corretto re-investimento del denaro
pubblico per creare o incrementare servizi al cittadino, sarebbe di certo un valido
supporto affinché si limitino al massimo i fenomeni di evasione, garantendo così al
Comune quel gettito attraverso il quale migliorare la qualità di vita e dei servizi
offerti alla Comunità.
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