CHIESA
NUO
NU
OVA
N OT I ZI AR IO DELLA P AR ROCC HI A B .V . M. I MMACO L AT A
17 FEBBRAIO 2013 I DOMENICA DI QUARESIMA Tempo Ordinario Anno C
Letture: Dt 26,426,4-10; Sal 90; Rm 10,810,8-13; Lc 4,14,1-13
Preghiamo
Preghiamo:
ghiamo: Resta con noi, Signore, nell’ora della prova.
smo e la sua bellezza, il respiro che ci fa
DIO NON CERCA SCHIAVI
vivere. Sei venuto tu, fratello mio, mio
MA FIGLI LIBE
LIBERI
Le tre tentazioni di Gesù sono le tenta- amico, amore mio: parola pronunciata da
zioni dell'uomo di sempre. Tentazione Dio per me.
significa in realtà fare ordine nelle nostre La seconda tentazione è una sfida aperta
scelte e nelle relazioni di fondo: ognuno a Dio. «Buttati giù, chiedi a Dio un miracolo» ciò che sembrerebbe il più alto attentato verso se stesso: “Hai
to di fede - a occhi chiusi,
fame? Dì che queste pietre
con fiducia!- ne è, invece,
diventino pane!” Trasforma
la caricatura, pura ricerca
tutto in cose da consumare,
del proprio vantaggio. È
in denaro. Ognuno tentato
come se Gesù dicesse: tu
verso gli altri: Vuoi comannon cerchi Dio ma i suoi
dare, importi, contare più
benefici. Non cerchi il Dodegli altri? Io so la strada:
natore, ma solo i suoi doni.
vénditi! Ognuno tentato
Un Dio a tuo servizio.
verso Dio: Bùttati dal tetto,
Eppure quando invece di
tanto Lui manderà angeli a
angeli vengono la malattia,
sostenerti. Hai dubbi? Dio manderà segni
un
fallimento,
la morte, tutti ci domane visioni a scioglierli.
diamo:
Perché
Dio
non interviene? Dove
La prima tentazione: che queste pietre
diventino pane! Pietre o pane? È una pic- sono gli angeli che ha promesso? Dio incola alternativa, che Gesù apre, spalanca: via angeli, persone buone come angeli,
é di pietre né di solo pane vive l'uomo. che portano non ciò che io desidero, bensì
Siamo fatti per cose più grandi. Il pane è ciò di cui, forse a mia insaputa, ho davvebuono ma più buona è la parola di Dio, il ro bisogno.
ella terza tentazione il diavolo rilanpane è vita ma più vita viene dalla bocca
cia:
Prostrati davanti a me, segui le mie
di Dio. Il pane è indispensabile, eppure
strade,
venditi alla mia logica, e avrai
contano di più altre cose: le creature, gli
tutto. Il diavolo fa un mercaaffetti, le relazioni, l'eterno
to con l'uomo, un mercimoin noi. Ciò che ci fa vivere
nio. Esattamente il contrario
è la nostra fame di cielo:
di Dio, che non fa mai merB. V. M. Immacolata
L'uomo vive di ogni parola
0554200487 3351367716
cato dei suoi doni. E quanti
che esce dalla bocca di
Piazza S. Francesco 40
hanno seguito le strade del
50019 Sesto Fiorentino
Dio. Vive di Vangelo e di
par.immacolatasesto@
nemico dell'umanità, facencreature: dalla sua parola
gmail.com
do mercato di se stessi, venwww.immacolatasesto.it
sono venuti la luce, il codendo la loro dignità in
cambio di carriera, poltrone o denaro facile, ci fanno riflettere: a che serve gonfiarsi
di soldi e di poteri, se poi perdi vita, se ci
rimetti in umanità, se vendi l'anima?
Vuoi «possedere» le persone? Assicuragli
pane e potere, dice, e ti seguiranno. Ma
Gesù non vuole «possedere» nessuno. Dio
non cerca schiavi ossequienti, ma figli che
siano liberi, generosi e amanti.
P. M. ERMES RONCHI
Con questa domenica si apre la serie delle domeniche quaresimali dell’annata C in
cui viene proposta al credente una catechesi penitenziale: nell’ordine, le tematiche della fede, dell’alleanza, della conversione, del perdono e della misericordia saranno al cuore delle cinque domeniche
quaresimali.
Il tema della fede traversa le letture
odierne. La prima lettura presenta una
professione di fede con cui Israele fa memoria delle meraviglie operate da Dio in
suo favore: Israele dice la fede narrando
una storia, non con astratte affermazioni
teologiche. La seconda lettura contiene la
professione di fede cristiana: professione
di fede che non è un momento puramente
verbale o intellettuale, ma coinvolge “bocca” e “cuore” (cf. Rm 10,8-10), interiorità
ed esteriorità, tutta la persona nella sua
corporeità. Il Vangelo presenta la fede di
Gesù come lotta contro il tentatore e principio di decisione e di scelta. La fede non
è, se non tentata: questo dice il brano delle tentazioni di Gesù.
Le “tre” tentazioni di Gesù, che Luca ha
dislocato in tre luoghi diversi che rappresentano sinteticamente il cammino di Gesù
nel terzo Vangelo (nel deserto; in alto – a
Gerusalemme “si sale” – e a Gerusalemme), indicano il carattere ripetuto e intenso dell’offrirsi a Gesù della possibilità di
vivere la propria vocazione non in obbedienza a Dio e alla sua Parola (e questa è
la tentazione).
La forza della tentazione si manifesta proporzionalmente alla essenzialità in cui Gesù si situa. Il digiuno, la solitudine e il silenzio del deserto, così come il ricorso
esclusivo alla parola della Scrittura senza
alcuna parola propria, sono elementi
dell’essenzialità e della radicalità cercate
da Gesù. Ovvero del suo abitare il proprio
cuore e del suo far regnare Dio solo sul
proprio cuore. Gesù vince le tentazioni custodendo la sua umanità senza scendere
nel subumano e senza innalzarsi nel sovrumano. E così custodisce anche l’immagine
rivelata di Dio senza pervertirne o deturparne il volto.
La prima tentazione mostra Gesù che non
assolutizza il proprio bisogno e non ne cerca una soddisfazione immediata. Gesù non
evade
dalla
condizione
creaturale
dell’uomo per cui il pane viene tratto dalla
terra con la fatica e il sudore del lavoro e
non ricorrendo a espedienti magici o tecnici di manipolazione della realtà.
Nella seconda tentazione Gesù non si sottrae ai limiti spazio-temporali della condizione umana: Luca afferma che il diavolo
gli mostrò, in un impressionante accorciamento temporale e in una smisurata dilatazione spaziale che ben esprime la vertigine
e il delirio dell’onnipotenza, “in un istante” “tutti i regni della terra”. Gesù non
cede al fascino del tutto, ma resta abitante del limite, custodisce l’unicità di Dio e
la distanza da lui: “Solo al Signore tuo Dio
ti prostrerai” (Lc 4,8; cf. Dt 6,13). Nella
terza tentazione Gesù non cede al fascino
del prodigioso, dello spettacolare e non si
sottrae ai limiti della propria corporeità.
Gesù non impone la sua messianicità con
gesti straordinari che costringano a dargli
l’adesione. Gesù custodisce la limitatezza
e la mortalità della condizione umana. Ovvero, la tentazione è vinta custodendo
l’umanità, che è ciò in cui consiste
l’immagine e la somiglianza della creatura
con il Creatore, ed è vinta con
l’obbedienza a Dio nell’umanità concreta,
fragile e mortale. Gesù, per onestà verso
Dio, si rifiuta di porre Dio là dove facilmente l’uomo lo situerebbe, cioè nel miracolistico, nel prodigioso, nello spettacolare,
nel rassicurante, nel sacro, in ciò che si
impone. Ma allora gli spazi per Dio si restringono e viene il momento in cui
l’immagine di Dio viene avvolta dal buio,
dal silenzio, dalla non-evidenza. Sulla cro-
ce, nella debolezza, anzi, nell’impotenza
di chi è crocifisso, nel buio che avvolge la
terra e nel silenzio di Dio, Gesù ormai narra la presenza di Dio nella sua nuda persona: Egli è “l’immagine del Dio invisibile”
(Col 1,15). Sulla croce Gesù rivela il volto
paradossale di Dio e apre la speranza della
salvezza a ogni creatura, a ogni uomo. Lì,
la definitiva vittoria contro le tentazioni.
LUCIANO MANICARDI
MEDITIAMO
EDITIAMO Un pozzo molto profondo è
dentro di me. E Dio c'è in quel pozzo. Talvolta mi riesce di raggiungerlo, più spesso
pietra e sabbia lo coprono: allora Dio è
sepolto. Bisogna di nuovo che lo dissotterri.
Etty Hillesum
N OT IZ IE DALLA FRA T ERN IT À
► Questa domenica don Giuseppe e diac. di rinunciare al ministero di Vescovo di
Luca non saranno in parrocchia perché si Roma, Successore di San Pietro, a me affitrovano a Roma per il ritiro delle Cresi- dato per mano dei Cardinali il 19 aprile
2005, in modo che, dal 28 febbraio 2013,
me. Saranno sostituiti dai preti della Pie- alle ore 20,00, la sede di Roma, la sede di
ve che ringraziamo anticipatamente.
San Pietro, sarà vacante e dovrà essere
► In archivio sono sempre diconvocato, da coloro a cui compete, il
Conclave per l'elezione del nuovo Sommo
sponibili i piattini in ceramica
Pontefice. Carissimi Fratelli, vi ringrazio di
della Richard Ginori fatti per
vero cuore per tutto l'amore e il lavoro con
commemorare i 50 anni della
cui avete portato con me il peso del mio
nostra parrocchia.
Rinuncia al papato di Benedetto XVI
Ecco il testo ufficiale:
Carissimi Fratelli,
vi ho convocati a questo Concistoro non solo per le tre canonizzazioni, ma anche per
comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa. Dopo
aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla
certezza che le mie forze, per l'età avanzata, non sono più adatte per esercitare in
modo adeguato il ministero petrino. Sono
ben consapevole che questo ministero, per
la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando.
Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di
grande rilevanza per la vita della fede, per
governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell'animo, vigore che,
negli ultimi mesi, in me è diminuito in
modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero
a me affidato.
Per questo, ben consapevole della gravità
di questo atto, con piena libertà, dichiaro
ministero, e chiedo perdono per tutti i
miei difetti. Ora, affidiamo la Santa Chiesa alla cura del suo Sommo Pastore, Nostro
Signore Gesù Cristo, e imploriamo la sua
santa Madre Maria, affinché assista con la
sua bontà materna i Padri Cardinali nell'eleggere il nuovo Sommo Pontefice. Per
quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrò
servire di tutto cuore, con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio.
†I
OSTRI MORTI
Vittorio Venturini deceduto il 10/2 ai Falciani (Impruneta (Fi). Assistito con tanto
amore dalla famiglia. Aveva 74 anni. Abitava in via di Querceto, 73. Esequie in
parrocchia il 12/2 mattina.
Adriana Zipoli Caiani ved Salvagnini deceduta il 13/2. Aveva 97 anni. Abitava in
via Gramsci, 128. Esequie in parrocchia il
14/2 pomeriggio.
Aldino Savelli deceduto il 13/2. Aveva 83
anni. Abitava in via di Querceto, 51. Esequie in parrocchia il 14/2 mattina.
LE SUORE DI SANTA MARTA
Celebrazione della Santa Messa ogni
Venerdì alle ore 7,00 preceduta dalla reci-
ta delle Lodi alle ore 6.52 nella Cappella
della Misericordia.
L’Adorazione Eucaristica è spostata dal
martedì al mercoledì a partire dal 20/2
alle ore 21,00.
CORSO CRESIMA ADULTI
Il corso vicariale di Cresima per adulti sarà tenuto nella nostra parrocchia i prossimi lunedì di febbraio 18 e 25 alle ore
21,15.
BE
EDIZIO E DELLE FAMIGLIE
Comincia la seconda settimana DI benedizione delle famiglie. Ecco l’itinerario
della prima settimana:
18 FEBBRAIO LUNEDÌ Via Baracca via Locchi e
Via Toti
19 FEBBRAIO MARTEDÌ Via di Querceto numeri
dispari.
20 FEBBRAIO MERCOLEDÌ VIA Volta e VIa Vannini
21 FEBBRAIO GIOVEDÌ Via Battisti
22 FEBBRAIO VENERDÌ Via di Colonnata
Come sempre, abbiamo bisogno di persone che portino le lettere alle famiglie
in tutte le strade della parrocchia.
L’itinerario è consultabile in fondo chiesa.
► Si cercano ragazzi/e, disponibili ad
accompagnarci nella visita alle famiglie
per la Pasqua. Chi fosse interessato si segni nelle aule del catechismo
LA QUARE
QUARESIMA
Nelle domeniche di Quaresima abbiamo
scelto come argomenti di riflessione la fede e un aspetto della vita sociale. In questa
prima domenica pregheremo per la fede e
la politica.
Riflettiamo su questo argomento con una
preghiera scritta di proprio pugno e recitata ogni giorno da Robert Kennedy.Ci
svela la sua fede, la sua intimità con Dio e
il suo amore per la Croce. Anche la politica può essere avvolta di santità.
Io mi abbandono, o Dio, nelle tue mani.
Gira e rigira quest’argilla come creta
nelle mani del vasaio.
Dalle una forma e poi spezzala, se vuoi,
come fu spezzata la vita di John, mio fratello.
Domanda, ordina, “cosa vuoi che io faccia,
cosa vuoi che io non faccia?”
Innalzato, calunniato, consolato, sofferente,
inutile a tutto, non mi resta che dire,
ad esempio della tua Madre:
“Sia fatto di me secondo la tua parola”.
Dammi l’Amore per eccellenza, l’amore
della Croce, ma non delle croci eroiche
che potrebbero unire l’amor proprio,
di quelle croci volgari, che purtroppo porto
con ripugnanza…. di quelle che s’incontrano
ogni giorno nella contraddizione, nell’oblio,
nell’insuccesso, nei falsi giudizi,
nella freddezza, nei rifiuti e nei disprezzi degli altri,
nel malessere e nei difetti del corpo,
nelle tenebre della mente, nel silenzio
e nell’aridità del cuore.
Allora, solamente Tu saprai che Ti amo,
anche se non lo saprò io,
ma questo mi basta.
Robert Kennedy
Ecco alcuni modi per vivere la Quaresima
VIVERE 'ELLA CARITÀ
Sostenendo i progetti della
Caritas per la Quaresima
di Carità 2013:
l’accoglienza invernale delle tante donne che si rivolgono ai Centri di Ascolto, il
Fondo Diocesano di Solidarietà per le
famiglie in difficoltà e le Mense Caritas.
Ai bambini del Catechismo viene dato un
piccolo salvadanaio per le offerte, da riconsegnare il Giovedì Santo alla Messa
delle ore 18,00.
Nella Santa Messa delle Ceneri sono stati
raccolti 435 € per la Quaresima di Carità
► Verrà effettuata come l’anno scorso la
raccolta viveri dell’Operazione Mato
Grosso sabato 23 marzo.
VIVERE 'ELLA PREGHIERA
► Ogni mercoledì a partire dal 20/2, in
Chiesa dopo la Messa delle ore 18 Lectio
Divina sulle letture della domenica di
Quaresima .
►Ogni venerdì alle ore 17,00 Via Crucis
e Santa Messa alle ore
18,00. Alle ore 16,30
può essere recitato il
Rosario
►La Messa digiuno presso la Pieve alle
ore 20,00 di venerdì a partire dal 22/2.
La Messa è all'ora di cena per proporre il
digiuno quaresimale. Le offerte raccolte,
che vorrebbero simboleggiare l'importo
della cena, saranno destinate ad una iniziativa di carità, diversa per ogni venerdì.
I celebranti suggeriscono l’intenzione.
22 febbraio – don Stefano Grossi – missione
diocesana di Salvador de Bahia
1° marzo – mons. Rodolfo Cetoloni – Terra
Santa
8 marzo – card. Piovanelli – Carità Parrocchiale
15 marzo – don Daniele Centorbi - UNITALSI
22 marzo – d. Matteo Galloni – missione a
Kinshasa
VIVERE 'ELL’ASCOLTO
DELLA PAROLA DI DIO.
►In fondo chiesa si può trovare un sussidio che ci accompagnerà
nell’approfondimento della
liturgia della Parola di Dio
nelle domeniche di Quaresima e Pasqua. Alla fine del libretto vi è una
Via Crucis
►In sacrestia un piccolo sussidio della nostra diocesi per camminare con la parola di
Dio ogni giorno di questa Quaresima.
►Per i ragazzi e i giovani vi sono sussidi
differenziati che saranno consegnati dai rispettivi animatori.
CINEFORUM 2013
Si conferma la tradizione del Cineforum
Quaresimale: films che aiutano a riflettere, a fermarsi, a leggere la realtà con occhi
diversi. Sono proposti in accordo con
Multisala Grotta, che ringraziamo. Le
tesserine (€ 12 comprensive dei 5 film) si
possono acquistare, in archivio della Pieve o direttamente al cinema.
Giovedì – 21 febbraio
Amour di Michael Haneke
(Fra/Aus/Ger.2012 – 105’)
giovedì - 28 febbraio
La bicicletta verde dI Haifaa Al-Mansour
(Ara/Ger 2012 – 100’)
giovedì 7 marzo
Detachment – Il Distacco di Tony Kaye
(Usa 2011- 97’) (Ita 2012 – 80’)
giovedì 14 marzo
Medici con l’Africa di Carlo Mazzacurati
giovedì 21 marzo
Sister di Ursula Meier (Fra/Svi.2012 – 100’)
I
VITO A PARTECIPARE
AL GRUPPO DEI PERCHÉ
Facciamo il secondo incontro
Giovedì 21 febbraio alle ore
16,30 nelle stanze del catechismo, sul tema: "La storia della
Chiesa nel I sec.".
AZIONE CATTOLICA PARROCCHIE DI
M. IMMACOLATA E S. MARTINO
“La Chiesa bella del Concilio”
Condividere “le gioie e le
speranze, le tristezze e le angosce”... (GS 1)
Per loro vocazione è proprio
dei laici cercare il regno di Dio trattando
le cose del mondo e ordinandole secondo Dio (LG, 31)
...per conoscere più da vicino l'evento che
cinquant'anni fa ha cambiato il volto della
Chiesa...
L'incontro è previsto per Domenica 24 febbraio nel salone parrocchiale della parrocchia di San Martino. Si inizia alle 20,15
con la recita dei Vespri. Alla proiezione di un
DVD sul tema, a seguire l'intervento di Antonio De Santi sull' identità del laico secondo il Concilio Ecumenico Vaticano II.
Informazioni: Maria Luisa Accica –
tel.055/4201692, Gianluca e Antonella Mugnaini - tel. 055/4211048
NOTIZIE DAL CATE
ATECHISMO
A
LA I MEDIA
Fa’ il suo incontro lunedì 18/2 dalle ore
18,30.
LA IIA MEDIA
Fa i suoi incontri a cadenza settimanale
fino alla Cresima che sarà Domenica 3
Marzo alle ore 18,00. Presiederà la celebrazione S.E. Card. Silvano Piovanelli.
● Domenica 24 febbraio alle Messa delle
ore 11,00 presentazione dei Cresimandi
alla Comunità.
● Mercoledì 27 febbraio alle ore 16,15
andiamo a incontrare il Card. Silvano
Piovanelli alla Pieve di Cercina. Chiediamo la disponibilità ad alcuni genitori per accompagnarci. Giovedì 28/2 non
ci sarà catechismo.
● Le prove del rito della Cresima venerdì
1 marzo alle 18.30, per i ragazzi e i loro
padrini o madrine. Le confessioni a partire dalle ore 17.00. La cena insieme con
i soli ragazzi e dopo cena alle ore 21.15
la veglia allo Spirito Santo a cui sono invitate le famiglie.
LA VA ELEME TARE
Fa’ il suo incontro venerdì 22/2 alle ore
18,00.
LA IIIA ELEME TARE
Fa’ il suo incontro sabato 23/2 dalle ore
10,30 alle ore 12,30 in parrocchia mentre
i genitori sono alla Pieve.
LA IVA ELEME TARE
Fa’ il suo incontro martedì 26/2 alle ore
17,00. In quest’occasione sarà presente
anche il sarto per provare i vestiti della Ia
Comunione.
DOPOSCUOLA
Per i bambini/e delle elementari lunedì e
giovedì dalle ore 17,00 alle ore 18,30 nelle stanze del Circolo il Tondo.
Si cercano persone disposte a darci una
mano.
NOTIZIE DALLA DIO
DIOCESI
GIOR ATA DEL MALATO E
DELL'OPERATORE SA ITARIO
Domenica 17 febbraio si celebrerà la Giornata Diocesana del Malato e
dell'Operatore Sanitario. La manifestazione
principale si terrà alle ore 16,00 nella Basilica di San Lorenzo, dove mons. Claudio Maniago Vescovo Ausiliare di Firenze presiederà la Concelebrazione Eucaristica. Alle
ore 15.00: Santo Rosario con meditazioni.
ADORAZIO E EUCARISTICA
“Una fede molto più preziosa dell’oro”
Durante l’anno della fede, in collaborazione
con l’ufficio Liturgico - ministri straordinari
della Eucaristia e l’UNITALSI, ci incontriamo
per l’adorazione itinerante, guidata da padre
Bernardo m. Gianni (priore della Basilica di
S. Miniato al Monte) Martedì 19 febbraio
2013 - ore 21,00 Tendi la tua mano e mettila
nel mio fianco; e non essere incredulo, ma
credente! (Gv 20,27).
20° CORSO DI FORMAZIONE ALLA MONDIALITÀ E MISSIONA
ISSIONARIETÀ.
"Viaggiando
Viaggiando s'impara... a sosognare il futu
futuro!"
ro!
2 marzo DANIELE BARBIERI
Sognare il futuro per progettare un mondo
diverso
9 marzo ADRIANO SELLA
Il sogno come antidoto all’indifferenza: i
nuovi stili di vita
16 marzo INTERVENTI VARI
Sogni realizzati dal nord al sud del mondo
23 marzo CARLO UCCELLI, BRUNO PISTOCCHI
Il sogno di Dio:
chiamati alla missione
6 aprile ALDO SKODA, ANNA MARIA
TEDDE
I sogni degli altri: le speranze dei popoli del
sud del mondo
e degli immigrati
13 aprile ALEX ZAPPALÀ
Il sogno dei giovani: costruire il futuro con
uno sguardo
Il corso si terrà presso l’ISTITUTO SALESIANO, Via del Ghirlandaio, 40 – Firenze. Il
sabato dalle ore 15 alle 18. Presso la sede
saranno disponibili libri e materiale di informazione e sensibilizzazione
Per partecipare al Corso viene richiesto un
contributo di 30 Euro. Verrà praticato uno
sconto di 5 Euro a chi ci consente di organizzare meglio la preparazione prenotandosi
entro il 20 febbraio.
Per un singolo incontro verrà richiesto un
contributo libero. Verrà rilasciato un attestato di partecipazione a quanti risulteranno
presenti ad almeno 4 incontri del primo ciclo.
NOTIZIE DAL CIRCOLO
Domenica 24 Febbraio alle
ore 17.15, la compagnia “Gli
amici di Paolo” presenta
BASTA CHE SIAN DI FORI
di Valeri.
Prenotazioni presso il Circolo dalle ore 21
alle 23 (Sabato dalle ore 15 alle 23)
tel.055/4210187.
TESSERAME TO PER IL
CIRCOLO IL TO DO
E’ aperto il tesseramento al Circolo Mcl Il Tondo per l’anno
2013. La quota sociale può essere versata sia presso il Bar del Circolo che presso l’Archivio Parrocchiale.
PENSIERI IN LIBERTÀ
ORA PIÙ CHE MAI
È SUCCESSORE DI PIETRO
Per quasi tutti è stata una sorpresa, per chi lo conosceva anche solo un poco, come me, no. Perché Benedetto XVI è
innanzitutto un uomo coerente tra il suo dire
e l’operare. Aveva detto più volte, e lasciato
pubblicare nella sua intervista con Peter
Seewald, che il papa avrebbe potuto dimettersi qualora giungesse “alla chiara consapevolezza di non essere più in grado fisicamente, mentalmente e spiritualmente di
svolgere l’incarico” di successore di Pietro.
E così ha fatto, quando davanti a Dio ha
esaminato la propria coscienza. Un gesto
compiuto anche nella consapevolezza che
nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti, occorre il vigore di chi è più giovane,
“sia nel corpo sia nell’animo”. Così si è dimesso, ma preparando con cura questo
giorno. Aveva celebrato un concistoro in novembre, per dare un volto maggiormente
universale al collegio cardinalizio, aveva
terminato la sua fatica di fede e di testimonianza nello stendere una lettura di Gesù
morto e risorto, vissuto realmente negli anni
della nostra storia, approfondendone i vangeli dell’infanzia. E speriamo che prima del
28 febbraio consegni – quasi come suo testamento – l’enciclica sulla fede, dopo le
due luminose sull’amore e sulla speranza.
Noi attendiamo ancora questo dono da lui.
Non è questo il momento di tracciare un bilancio, ammesso che si possa fare, sui quasi otto anni del suo ministero petrino: un
pontificato che ha attraversato la nostra storia non facile, non semplice e a volte anche
enigmatica, una storia piena di mutamenti
globali nel mondo occidentale (l’aggravarsi
di una crisi culturale e una crisi economica
mai conosciuta nei tempi recenti) e di rivoluzioni nel mondo arabo che giudichiamo
“primavere” ma che vediamo attraversate da
gelate repentine; un tempo di incertezze e di
mutamenti nell’etica, soprattutto nelle culture un tempo cristiane. Sono stati anni in cui
Benedetto XVI ha continuato ad ammonire
la chiesa, accettandone la condizione minoritaria, chiedendole di essere minoranza significativa, capace di esprimere la differenza cristiana in un mondo indifferente e nel
contempo segnato dalla presenza simultanea di molte religioni nello stesso luogo.
Lo si è definito più volte un papa conservatore, ma questo gesto lo mostra come innovatore: rompe, infatti, una tradizione di
duemila anni in cui tutti i vescovi di Roma
sono morti di morte violenta o di malattia o
di vecchiaia (papa Celestino V dimissionò,
ma costretto da chi sarebbe diventato il suo
successore). Così il cattolico è invitato a
guardare più al ministero petrino che non alla persona del papa: questo è certamente
un fatto rivoluzionario e, ritengo, anche più
evangelico. Chi esercita l’episcopato o un
servizio di presidenza nella chiesa, lo fa in
comunione con Cristo Signore in misura del
grado in cui è stato posto, ma una volta
cessato l’esercizio del ministero, un altro
può continuarlo e la persona che lo ha esercitato in precedenza scompare, diminuisce,
si ritira.
La domanda che già sentiamo risuonare –
come sarà con due papi viventi? - in realtà
non sussiste, perché uno solo sarà il papa.
Benedetto XVI tornerà a essere il cardinal
Ratzinger e non possederà più quella grazia
e quell’autorevolezza dello Spirito santo che
saranno possedute da chi sarà eletto nuovo
papa dal legittimo collegio cardinalizio. Su
questo la dottrina cattolica è chiara e non
permette che una persona sia più determinante del ministero che gli è stato affidato.
In ogni caso, conoscendo l’umiltà di Benedetto XVI, siamo certi che egli – come promette nel messaggio rivolto ieri ai cardinali –
si dedicherà alla preghiera e anche lui pregherà con la chiesa intera per Pietro, per il
nuovo papa, ben sapendo di non esserlo
più: avverrà per il vescovo di Roma, come
per i vescovi emeriti delle altre diocesi.
Papa Benedetto ha compiuto un grande gesto, evangelico innanzitutto, e poi umano. In
uno stupendo commento ai salmi,
sant’Agostino – un padre della chiesa tra i
più amati da Benedetto XVI – leggiamo: “Si
dice che quando i cervi migrano in gruppo o
si dirigono verso nuove terre, appoggiano il
peso delle loro teste scambievolmente gli
uni sugli altri, in modo che uno va avanti e
quello che segue appoggia su di esso la sua
testa... quello che sta in testa sopporta da
solo il peso di un altro, quando poi è stanco
passa in coda, giacché al suo posto va un
altro a portare il peso che prima portava lui
e così si riposa dalla sua stanchezza, poggiando la sua testa come la poggiano gli altri” (Commento al Salmo 41).
Così la presenza di Ratzinger nella chiesa
non si conclude. Sarà un presenza altra e
non meno significativa: una presenza di intercessione. Si metterà cioè tra Dio e gli
uomini, non per compaginarli nella comunione cattolica – questo non sarà più il suo
compito – ma per chiedere che Dio continui
a inviare le energie dello Spirito santo sulla
chiesa e i suoi doni sull’umanità. Molti oggi
vorrebbero dire a papa Benedetto XVI:
“Grazie, santo Padre!” per il suo disinteresse, per la sua sollecitudine affinché anche il
papa sia decentrato rispetto a colui che dà il
nome di cristiani a molti uomini e donne che
hanno fede solo in lui: Gesù Cristo! Si diceva che questo papa ha grandi parole ed è
incapace di gesti: il più bel gesto ce lo lascia
ora, come Pietro che ormai anziano – dice il
Nuovo Testamento - “se ne andò verso un
altro luogo” continuando però a seguire il
Signore. Benedetto XVI appare successore
di Pietro più che mai, anche nel suo esodo.
Enzo Bianchi La Stampa, 12 febbraio 2013
SACROSA CTUM CO CILIUM 109-110
La Quaresima
109. Il duplice carattere della quaresima —
il quale, soprattutto mediante il ricordo o
la preparazione al battesimo e mediante la
penitenza, invita i fedeli all’ascolto più
frequente della parola di Dio e alla preghiera e li dispone così a celebrare il mistero pasquale--, sia posto in maggior evidenza tanto nella liturgia quanto nella catechesi liturgica. Perciò: a) si utilizzino più
abbondantemente gli elementi battesimali
propri della liturgia quaresimale e, se opportuno, se ne riprendano anche altri
dall’antica tradizione; b) lo stesso si dica
degli elementi penitenziali. Quanto alla catechesi poi, si inculchi nell’animo dei fedeli, insieme con le conseguenze sociali del
peccato, quell’aspetto particolare della
penitenza che detesta il peccato come offesa di Dio. Né si dimentichi il ruolo della
Chiesa nell’azione penitenziale e si solleciti la preghiera per i peccatori.
110. La penitenza quaresimale non sia soltanto interna e individuale, ma anche
esterna e sociale. E la pratica penitenziale
sia incoraggiata e raccomandata dalle autorità, di cui all’art. 22, secondo le possibilità del nostro tempo e delle diverse regioni, nonché secondo le condizioni dei fedeli.
Sia però religiosamente conservato il digiuno pasquale, da celebrarsi ovunque il venerdì della passione e morte del Signore, e
da protrarsi, se possibile, anche al sabato
santo, in modo da giungere con cuore elevato e liberato alla gioia della domenica di
risurrezione.
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chiesa nuova - Parrocchia Beata Vergine Maria Immacolata