® srl Parco Produttivo Apuania ex Area Dalmine 54100 Massa (MS) - Italia Tel.: +39 0585 25991 Fax: +39 0585 259999 tubi per pannello radiante - lastre isolanti - collettori - termo regolazione - accessori E-mail: [email protected] www.aquatherm.de impianti di riscaldamento a pavimento Numero Verde Chiamata gratuita srl Codice I 53152 Edizione 30/04/2010 800-259925 e INDICE Catalogo tecnico valutherm ® Sistemi di riscaldamento a pavimento INDICE: pag. 2 pag. 4 2. Generalità pag. 2 3. Componenti: “tubazioni” pag. 5 4. Componenti: “lastre isolanti e accessori” pag.911 pag. 5. Tecnica di distribuzione: “collettori” pag. pag.16 18 6. Armadietti pag.19 21 pag. 7. Tecnica di regolazione e controllo pag. pag.22 24 8. Progettazione pag. pag.31 33 9. Calcolo pag. pag.39 42 pag. 7 pag.45 48 pag. 11. Referenze pag. pag.50 53 © DTXDWKHUP - 10. Montaggio, collaudo, accensione 04/2010 1. Panoramica 1 PANORAMICA Riscaldamento delle superfici in nuove costruzioni Riscaldamento delle superfici in vecchi edifici Riscaldamento e raffrescamento a parete Riscaldamento e raffrescamento a soffitto L’ esperienza trentennale nella produzione e nell’utilizzo dei sistemi di riscaldamento a pavimento e il continuo miglioramento di una tecnica efficiente e attenta al risparmio energetico hanno portato aquatherm ad essere una delle aziende con più esperienza e maggior successo a livello mondiale nel riscaldamento a pavimento. Con lo sviluppo dell’elemento di sistema TS 25 aquatherm offre nell’ambito dei sistemi di riscaldamento delle superfici un sistema che si utilizza in qualsiasi struttura con altezza ridotta e soddisfa tutte le esigenze nelle nuove costruzioni e nei vecchi edifici – in modo rilevante nei lavori che si presentano in una ristrutturazione o recupero. Con questo sistema è possibile soddisfare quanto richiesto ad un sistema di riscaldamento a pavimento – per costruzioni sia a secco che a umido. La lastra estrusa con scanalature prefabbricate per la posa del tubo è indicata per ogni pianta e struttura di un ambiente. Un clima non confortevole a causa di una temperatura ambiente sbagliata, rumori e correnti d’aria determinano prestazioni lavorative non ottimali. Negli uffici, negli spazi commerciali, nelle sale riunioni sono quindi sempre più utilizzati moduli per il riscaldamento e il raffrescamento delle pareti. Il sistema per il riscaldamento e raffrescamento con i moduli può essere utilizzato sia a parete che a soffitto e, nel caso di controsoffitti, aquatherm-climasystem può essere installato su pannelli metallici, pannelli in controparete di cartongesso o muratura, oppure su pannelli gessati o in fibra di gesso. Inoltre è possibile incassare il sistema senza problemi nell’intonaco del soffitto. Il peso ridotto, pari a circa 2,5 kg/m2 (inclusa l’acqua contenuta nelle tubazioni), non influisce sull’installazione né sulla successiva messa in funzione dell’impianto. La capacità di funzionamento di un impianto per il riscaldamento a pavimento è determinata principalmente dalla qualità dei componenti utilizzati: • Materiali per l’isolamento termico • Lastre con funghi • Lastre piane • Lastra a rotolo • Elemento TS 25 • • • • • Tubazione per il riscaldamento Tubazione in PE-RT Tubazione in PB Tubazioni e moduli in PP • Tecnica di distribuzione • Tecnica di regolazione 2 Vantaggi Lo spessore minimo della lastra permette di avere altezze ridotte della struttura, ad es. 50 mm con massetto a secco, 55 mm con massetto di cemento a strato sottile, 60 mm con masset-to fluido/massetto con solfato anidro di calce. L’elemento di sistema 25 è la soluzione adatta per l’installatore in tutte le condizioni di posa. Si evitano così interruzioni nell’avanzamento dei lavori edili. Il sofisticato sistema di riscaldamento e raffrescamento a pannelli radianti aquatherm consente di creare un clima ambiente gradevole privo di correnti d’aria. Questa tecnologia permette di riscaldare o raffrescare impostando la temperatura di mandata dell’acqua. Il sistema è provvisto di una funzione di commutazione automatica dalla modalità riscaldamento alla modalità raffreddamento, dalla semplice regolazione della temperatura stanza per stanza fino a una completa tecnica di regolazione centralizzata. A seconda della tipologia, i pannelli sono collegati ermeticamente fra di loro o al circuito di acqua di riscaldamento o di raffredamento tramite saldatura con polifusore o mediante raccordi a innesto rapido. PANORAMICA Riscaldamento di superfici sportive Riscaldamento di aree industriali Riscaldamento di aree esterne-antighiaccio Riscaldamento di manti erbosi e congelamento di superfici Gli sportivi hanno bisogno di un ambiente adatto per l’attività sportiva – il giusto pavimento e un sistema di riscaldamento non visibile danno allo sportivo il necessario senso di benessere per praticare sport in maniera ottimale. I riscaldamenti per impianti sportivi fanno risparmiare spazio, non occupano spazio utile e quindi lasciano all’architetto ampia libertà nella progettazione. Pareti e finestre libere sono l’elemento distintivo del riscaldamento non visibile in un impianto sportivo. Il riscaldamento aquatherm per aree industriali offre l’alternativa ideale ai tradizionali sistemi di riscaldamento. Il riscaldamento aquatherm per aree esterne assicura superfici senza ghiaccio e neve tutto l’anno. Gli ambiti di utilizzo del riscaldamento aquatherm per aree esterne sono zone pedonali, campi sportivi, entrate di garage, rampe di accesso, parcheggi all’aperto o piste di atterraggio per elicotteri. In tutti i settori il riscalda-mento per aree esterne aiuta ad evitare incidenti causati ad. esempio da cadute. . Un ulteriore vantaggio consiste nel fatto che non viene utilizzato personale o macchinari per sgomberare la neve. I mezzi antighiaccio e spargimento di sale, non sono più necessari. Nelle superfici esterne si usano di regola temperature di mandata estremamente basse che raramente superano i 30 °C. In ambito industriale inoltre può essere utilizzato anche il calore di recupero senza ulteriori costi di gestione. Per mantenere libere dalla neve e dal ghiaccio le aree esterne servono in base alle necessità circa 250 Watt/m2 utilizzando una miscela di acqua e antigelo. Per tener libero da ghiaccio e neve un campo da gioco con il manto erboso naturale o sintetico aquatherm offre un sistema di alto livello tecnologico, conveniente ed ecologico. Questo è possibile grazie all’ottima combinazione dei componenti climatherm e fusiotherm collegati tra di loro tramite il procedimento di saldatura dei manicotti. I sistemi per il riscaldamento aquatherm per impianti sportivi permettono grazie ad una omogenea distribuzione del calore di ottenere una temperatura equilibrata in tutta la sala e quindi maggior benessere e un clima ambiente sano. Riscaldamento aquatherm per impianti sportivi: Tecnologia perfetta senza manutenzione! Vantaggi. •••Veloce ammortamento dei •••costi •••Nessuna manutenzione •••Totale libertà di • • • progettazione •••Migliore utilizzo del •••capannone industriale •••grazie alla posa nascosta •••delle tubazioni ••per il •••riscaldamento nel • •••pavimento. •••Diffusa distribuzione del •••calore •••Piacevole clima •••ambientale •••Temperatura gradevole e •••quindi migliore efficienza •••lavorativa •••Nessuna circolazione di •••polvere né correnti d’aria Nelle tubazioni di distribuzione e nei i tubi di collegamento al collettore realizzati con tubazioni composite climatherm faser si utilizza la tecnica di fusione con raccordi a sella sviluppata da aquatherm. Per evitare le perdite incontrollate di energia che avvengono lungo la rete di tubazioni nei punti non utilizzabili per riscaldare le superfici da gioco bisogna coibentare le tubazioni in fabbrica con un isolamento termico adatto per l’installazione interrata. 3 GENERALITÀ Generalità Questa tipologia di impianto trae la sua origine in tempi antichi nei quali, ad esempio, si utilizzavano sistemi simili per il riscaldamento dei grossi ambienti: fumi ed aria calda venivano mossi in cunicoli sotto-pavimento provocando l'innalzamento della temperatura. Stesso principio base fu adottato anche nelle prime applicazioni dei tempi moderni (a partire dai primi del '900) nelle quali ci si limitava ad inserire una serie di tubazioni metalliche sotto pavimento, senza isolamento e alimentate da centrali termiche con acqua a media/alta temperatura e senza alcun tipo di regolazione. Solo in tempi successivi e a seguito della adozione di sistemi accuratamente studiati e testati come regolazione e realizzazione, si sono potuti definire gli attuali criteri costruttivi e progettuali che sono alla base delle normative di sistema. I vantaggi di un riscaldamento a pavimento radiante rispetto ad altri sistemi si possono così riassumere: X AD;9DGJ=j;=<MLGAFE9KKAE9H9JL=H=JAJJ9? ?A9E=FLGH=J;MAD9JA9jHAm;9D<9AFHJGKKAEA tà del pavimento; il pannello radiante pertanto risulta particolarmente efficiente in edifici di notevole altezza (vedi diagramma distribuzione temperature). X &9:9KK9L=EH=J9LMJ9KMH=J>A;A9D=DAEAL9D9KLJ9 tificazione e l’instaurarsi di moti convettivi che sono causa di trascinamento di polvere nell’ambiente, non si hanno terminali in vista ed il >MFRAGF9E=FLGjKAD=FRAGKG X ,AKH=LLG9<9DLJAKAKL=EAD9KL=KK9K=FK9RAGF=<A ;GE>GJLjGLL=FML9;GFL=EH=J9LMJ=9E:A=F L=D=??=JE=FL=HAm:9KK= X &9;IM9j9:9KK9L=EH=J9LMJ9IM=KLGDAEAL9 le dispersioni verso l’esterno e favorisce l’adozione di caldaie a condensazione o altri sistemi ad alto valore energetico X #DE9??AGJ;GKLG<=DDAEHA9FLG9H9NAE=FLGJA spetto ad un impianto a radiatori si giustifica con il maggior comfort ambientale; comunque la differenza si ripaga dopo pochi anni di gestione. GENERALITÀ Generalità Le prestazioni di un sistema radiante a pavimento dipendono dalla qualità del tubo utilizzato; le caratteristiche specifiche delle tubazioni aquatherm per il riscaldamento a pavimento sono le seguenti: X =;;=DD=FL=J=KAKL=FR99D;J==H9F;@=9<9DL= temperature X KMH=J>A;A=AFL=JF9DAK;A9=;GF:9KK=H=J<AL=<A carico X =D=N9L9KL9:ADARR9RAGF=9DD9L=EH=J9LMJ9 X J=KAKL=FR9 9DD9 ;GJJGKAGF= =< 9?=FLA ;@AEA;A esterni X =D=N9L9>D=KKA:ADALh X J=KAKL=FR99?DAMJLA X :9JJA=J9 9DDGKKA?=FG H=J AD JAN=KLAE=FLG AF EVOH conforme alla DIN 4726. Le tubazioni aquatherm per impianti a pavimento sono confezionate in cartoni specifici per renderle protette dalla luce solare in quanto i raggi UV producono danni meccanici alla tubazione; pertanto le tubazioni devono essere tolte dai cartoni solo al momento della posa in opera. &9 DMF?@=RR9 <=A JGLGDA j <A E EAKMJ= speciali a richiesta) mentre spezzoni importanti in avanzo da una posa devono essere riposti nelle stesse confezioni in cartone. &9KMH=JNAKAGF==KL=JF9<AHJG<GLLGj=>>=LLM9L9 da SKZ nel rispetto della DIN-CERTCO, mentre la KMH=JNAKAGF=AFL=JF9j=>>=LLM9L9AF9;;GJ<G9DD= HJ=K;JARAGFA<=DD=FL=;=JLA>A;9LGJ= Le tubazioni aquatherm sono utilizzabili direttamente dal rotolo senza bisogno di preriscaldamento; i raccordi e gli adattatori utilizzabili sono solo quelli del produttore e conformi alla DIN 8076 parte 1, come richiesto dalla DIN 4726. &=KH9FKAGF=DAF=9J=<=DD9LM:9RAGF=jAEH=<AL9 in quanto incassata nel massetto e gli stress tensionali sono assorbiti direttamente dal materiale in quanto non critici. Lo strato in EVOH che costituisce la barriera 9DDGKKA?=FG HJ=NAKL9 <9DD= FGJE= j <=HGKAL9L9 sulla superficie della tubazione mediante adesivi ad alta resistenza; utilizzando queste tubazioni ;GF :9JJA=J= FGF j F=;=KK9JAG HJ=N=<=J= MFG scambiatore di calore fra distribuzione e produttore di calore. 3 GENERALITÀ La capacità delle tubazioni in plastica di resistere alle sollecitazioni meccaniche ad una data temperatura viene efficacemente rappresentata su un diagramma tempo-tensione tangenziale con curve di temperatura. Per la determinazione di questo diagramma occorrono molte prove in cui i campioni di tubo sono mantenuti a pressione costante con temperature variabili, al fine di stabilire dopo quanto tempo si arriva al cedimento. Tensione in N/mm2 Diagramma tempo-tensione-temperatura Curve: Tempo in anni Tempo in ore Collegando i tempi minimi ottenuti alla medesima temperatura e riportando il tutto su di un diagramma bilogaritmico si ottiene il diagramma “tempo-tensione-temperatura”. Sull’ascissa è rappresentato il tempo in ore, mentre sull’ordinata vi è la tensione subita dal materiale per effetto della pressione interna. - Tensione - Tempo - Temperatura Queste prove sono ormai in uso da oltre 25 anni e la loro affidabilità ci permette di estrapolare i valori sino a 50 anni di impiego. Tali curve sono inserite nella normativa internazionale delle tubazioni di plastica per gli impianti di acqua sanitaria e per riscaldamento. COMPONENTI Tubazioni in PE-RT aquatherm®-Tubazioni in (PE-RT) Cod. Art. Dimensioni Confezione 90024 14 x 2,0 mm 250 m 90026 16 x 2,0 mm 250 m 90036 16 x 2,0 mm 500 m 90027 17 x 2,0 mm 250 m 90037 17 x 2,0 mm 500 m 90028 20 x 2,0 mm 250 m Designazione: AQUATHERM FLOOR HEATING PIPE – ART.NO. 90026 – 16 x 2.0 mm – OXYGEN TIGHT – DIN 4721 – DIN 16833 – DATE OF MANUFACTURING/TIME – MACHINE NO – MTR MARKING – MADE IN GERMANY Il rotolo è stampato in continuo con la lunghezza in metri, con indicate le sigle per la rintracciabilità del lotto di produzione. il modulo elastico a 20 °C è di circa 580 N/mmq. Il raggio di curvatura è pertanto pari a: d 5x 5 xd con d = diametro esterno ▼ Ø 16 mm = 80 mm Raggio di curvatura ▼ Caratteristiche: hanno una unica struttura molecolare con catena laterale controllata e assicurano una eccellente resistenza allo stress per rottura, ottimo comportamento alla pressione di lunga durata e alta flessibilità. 5 COMPONENTI Caratteristiche fisiche Unità Metodo di prova Valore Indice di fluidità, 190°C/2,16 kg g/10 min ISO 1133 0,7 Indice di fluidità, 190°C/5,0 kg g/10 min ISO 1133 2,2 Densità g/cm3 ISO 1183 0,933 C ISO 306 (Methode A) 122 Conducibilità termica W/(mk) a 60 oC DIN 52612-1 0,4 Coefficiente di dilatazione termica lineare 10-4/K DIN 53752 A (20oC-70oC) 1,95 Caratteristiche meccaniche Unità Metodo di prova Valore Durezza Shore D % ISO 868 53 Tensione di snervamento MPa ISO 527 16,5 Allungamento relativo % ISO 527 13 Resistenza alla trazione MPa ISO 527 34 Allungamento a rottura % ISO 527 >800 Modulo di elasticità alla flessione MPa ISO 178 550 Modulo di elasticità MPa ISO 527 580 Resistenza all’urto Izod KJ/m2 a 23 oC KJ/m2 a -40 oC ISO 180 ISO 180 nessuna rottura ESCR Environment Stress Cracking Resistance (resistenza alla fessurazione) h h h ASTM D 1693-B 10% >8760 (0K) 50% antigelo (PEG) 10% inibitore di corrosione >8760 (0K) o Punto di rammollimento Vicat Grazie al rivestimento con barriera antidiffusione la tubazione soddisfa le richieste della DIN 4726 per le tubazioni a tenuta d’ossigeno. Condizioni di funzionamento; Classe di applicazioni secondo ISO 10508, pressione di esercizio Poper = 6 bar Controllo interno, interno, Norme e direttive; Controllo Assicurazione della qualità Assicurazione della qualità Dimensionamento, produzione e controllo della qualità avvengono secondo i seguenti standard: 8 >8760 (0K) DIN 4721 4721 „Sistemi di tubazioni in materie plastiche X DIN per riscaldamento a pavimento ad acqua calda e allacciamento al radiatore; polietilene con resistenza alla temperatura elevata” 4726 „Rscaldamento DIN 4726 X DIN Riscaldamento a pavimento ad acqua calda e allacciamento al radiatore, tubazioni in materie plastiche” 16833 „Tubazioni in polietilene con resistenza DIN 16833 X DIN alla temperatura elevata, requisiti generali della qualità” COMPONENTI Tubazioni in polibutene PB Caratteristiche: Assicurano una eccellente resistenza allo stress per rottura, ottimo comportamento alla pressione di lunga durata e alta flessibilità. Il raggio di curvatura è pari a: 5 5 xx dd con d = diametro esterno Designazione: AQUATHERM FLOOR HEATING PIPE – ART.NO.90306 – 16 x 2.0 mm – OXYGEN TIGHT – DIN 4721 – DIN 16833 – DATE OF MANUFACTU RING/TIME – MACHINE NO – MTR MARKING – MADE IN GERMANY ▼ Ø 16 mm = 80 mm Raggio di curvatura ▼ Il rotolo è stampato in continuo con la lunghezza in metri, con indicate le sigle per la rintracciabilità del lotto di produzione. aquatherm® - Tubazioni in polibutene (PB) il coefficiente di conducibilità termica può essere assunto pari a 0,22 W/mq°C mentre il modulo elastico a 20 °C è di circa 350 N/mmq Cod. Art. Dimensioni Confezione 90306 16 x 2,0 mm 250 m 90316 16 x 2,0 mm 500 m 90307 17 x 2,0 mm 250 m 90317 17 x 2,0 mm 500 m con barriera antiossigeno 7 COMPONENTI Perdite di carico per tubo: 16 x 2,0 mm 400 6 0, m m /s 4 0, m /s 200 3 0, m /s 150 m 16 2 0, x2 ,0 m m 100 90 80 70 60 /s 1 0, 50 m /s Portata in mG in kg/h /s 5 0, 300 40 30 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 1,0 2,0 3,0 4,0 5,0 Perdite di carico mbar/m Perdite di carico per tubo: 17 x 2,0 mm 0,6 400 m /s 5 0, m 300 /s 4 0, /s m /s 150 2 0, ,0 m 17 mm /s m 100 90 80 70 60 x2 1 0, /s Portata in mG in kg/h m 3 0, 200 50 40 30 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 1,0 2,0 3,0 4,0 5,0 Perdite di carico mbar/m Perdite di carico per tubo: 20 x 2,0 mm 400 5 0, 300 /s m m m /s ,0 m x2 3 0, 20 /s m 25 0, 2 0, /s m 100 90 80 70 60 50 /s m 15 0, /s m Portata in mG in kg/h 4 0, 200 40 30 20 10 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 1,0 Perdite di carico mbar/m 8 2,0 3,0 4,0 5,0 COMPONENTI Lastra isolante bugnata Pannelli isolanti in polistirene espanso sinterizzato ottenuti per termostampaggio a vapore, a ritardata propaganazione di fiamma e senza gas CFC (clorofluorocarburi) e HCFC (idroclorofluorocaruri). Rivestita con barriera superiore in HIPS. . Specifiche Tecniche Dimensioni 1000x500 mm Spessori 30/45 mm Colore HIPS (polistirene antiurto) Verde Marcatura CE UNI EN 13163 Classe EPS 150 Euroclasse E PARAMETRI Lastra 52/30 Lastra 67/45 UDM NORMA TOLL ± Dimensioni utili mm UNI EN 822 ± 0,6% 1000x500 Dimensioni totali mm UNI EN 822 ± 0,6% 1030x530 Superficie utile m2 0,5 Passo (interasse di posa) mm UNI EN 822 ±2 Base isolamento mm UNI EN 823 ±2 Altezza fungo mm Spessore ponderato mm 50 30 45 22 ±2 calcolato 34,77 49,77 16/18 Diametro tubo riscaldante (medio consigliato) mm Planarità mm UNI EN 825 ± Mm/m UNI EN 824 ± 2 kPa UNI EN 826 150 W/m°K UNI EN 12667 Resistenza termica su spess. base m°K/W UNI EN 12667 0,88 1,32 Resistenza termica su spess. ponderato m°K/W UNI EN 12667 1,02 1,46 Ortogonalità Resistenza a compressione 10% di schiacciamento Conduttività termica Trasmittanza termica su spess. ponderato W/m2.°K Stabilità dimensionale a caldo 48h /70°C % 5 0,034 0,98 0,68 UNI EN 1604 1 max 0,5 kPa UNI EN 12089 min. 200 Assorbimento acqua per immersione parziale Kg/m2 UNI EN 12087 0,5 Resistenza alla diffusione del vapore d'acqua ªg/m2.s UNI EN 12086 30 - 80 classe EN ISO 11925-2 E Resistenza a flessione Reazione al fuoco HIPS polistirolo antiurto m Specifiche acustiche e fonoassorbenti - HIPS 200 Non dichiarate e non certificate Superficie di posa per confezione m2 Pannelli per confezione n. 17 14 Sacchi su bancali n. 10 10 Dimensione per confezione mm 8,5 7,0 1065x650x535 11 COMPONENTI Lastra isolante piana Lastra isolante piana Pannelli isolanti in polistirene espanso sinterizzato ottenuti per termostampaggio a vapore, a ritardata propaganazione di fiamma e senza gas CFC (clorofluorocarburi) e HCFC (idroclorofluorocaruri). Rivestita con barriera superiore in HIPS. . Specifiche Tecniche Dimensioni 1000x500 mm Spessori 30/40/50 mm Colore HIPS (polistirene antiurto) Verde Marcatura CE UNI EN 13163 Classe EPS 200 Euroclasse E PARAMETRI Lastra 40 NORMA TOLL ± Dimensioni utili mm UNI EN 822 ± 0,6% 1000x500 Dimensioni totali mm UNI EN 822 ± 0,6% 1030x530 Superficie utile m2 Base isolamento mm UNI EN 823 ±2 40 mm UNI EN 823 ± 5 UNI EN 824 ± 2 kPa UNI EN 826 min. 200 Conduttività termica w/m°K UNI EN 12667 Resistenza termica m°K/W UNI EN 12667 Ortogonalità Resistenza a compressione 10% di schiacciamento Trasmittanza termica Stabilità dimensionale a caldo 48h/70°C 0,88 1,17 1,47 1,13 0,85 0,68 UNI EN 1604 1 max 0,5 kPa UNI EN 12089 min. 200 Assorbimento acqua per immersione parziale Kg/m2 UNI EN 12087 0,5 Resistenza alla diffusione del vapore d’acqua ªg/m2.s UNI EN 12086 30 - 80 classe EN ISO 11925-2 E Resistenza a flessione Reazione al fuoco HIPS polistirolo antiurto m Specifiche acustiche e fonoassorbenti - 50 0,034 W/m2.°K % Lastra 50 0,5 30 Mm/m Planarità 200 Non dichiarate e non certificate Superficie di posa per confezione m2 Pannelli per confezione n. 21 16 13 Sacchi su pancali n. 10 10 10 mm mm mm mm Dimensione per confezione 12 Lastra 30 UDM 10,5 8,0 6,5 COMPONENTI Lastra isolante a rotolo con film alluminato Rotolo realizzato in polistirene espanso sinterizzato a ritardata propagazione di fiamma e senza gas CFC (clorofluorocarburi) e HCFC (idroclorofluorocaruri). Accopiato omogeneamente con film a caldo ad un robusto foglio di carta alluminata. . Specifiche Tecniche Larghezza rotolo 1000 Spessore 30 mm Marcatura CE UNI EN 13163 Classe EPS 200 Euroclasse E PARAMETRI UDM NORMA TOLL. ± Lunghezza rotolo mt 12 Larghezza rotolo mm 1000 Base isolamento mm Passo minimo di posa mm Resistenza a compressione 10% di schiacciamento kPa UNI EN 826 Conduttività termica W/m°K UNI EN 12667 0,034 Resistenza termica m°K/W UNI EN 12667 0,88 % UNI EN 1604 1 max 0,5 kPa UNI EN 12089 min. 200 Kg/m2 UNI EN 12087 < _ 0,5 Stabilità dimensionale a caldo 48h /70°C Resistenza a flessione Assorbimento acqua per immersione parziale Resistenza alla diffusione del vapore d’acqua Reazione al fuoco Classe Capacità termica Specifiche acustiche e fonoassorbenti Superficie di posa per rotolo Imballaggio UNI EN 823 ±2 30 50 min. 200 UNI EN 12086 30-80 EN ISO 11925-2 E 1300 j / kg x °k (a 20°C). m2 Non dichiarate e non certificate 10 Con film in polietilene di colore neutro con etichetta Le lastre isolanti vanno scelte tenendo conto che: - la Norma UNI EN 1264-4 indica dei valori minimi della loro resistenza termica Rd in funzione del tipo di - applicazione - esistono inoltre Leggi e Decreti Energetici (Dlg 192/2005 - DM 311/2007) che impongono il rispetto di - determinati valori minimi della coibentazione. Per ogni singolo caso il Committente farà riferimento al suo Tecnico incaricato per le prescrizioni in merito. Si fa presente inoltre che le nostre lastre isolanti non hanno caratteristiche acustiche e fonoassorbenti dichiarate e certificabili; per il rispetto delle disposizioni di Legge si raccomanda l’adozione di pannelli integrativi con proprietà acustiche certificate per ogni singola specifica applicazione. 13 COMPONENTI aquatherm rotolo di alluminio art. 91010 Necessaria a a Necessario per per la larealizzazione realizzazionedella dellabarriera barriera vapore sulle sulle lastre lastrepiane, piane,senza completo di linee per vapore film superiore, la messa indiopera (passo 50 mm.), con funzione completo linee per la messa in opera (passo di strato tenuta per di le strato clips di tuba50 mm.),di con funzione di fissaggio tenuta per le zioni sia di tipo singolo che a binario. clips di fissaggio tubazioni sia di tipo singolo che Secondo a binario. la norma DIN 18560 è necessaria una sovrapposizione dei lembi di almeno 80 mm. Il Secondo la norma DIN 18560 è necessaria una foglio di alluminio è fissato al supporto isolante sovrapposizione dei lembi di almeno 80 mm. mediante chiodi in materiale plastico (previsti Ilnel foglio di alluminio è fissato al supporto isolante sistema valutherm). mediante chiodi in materiale plastico (previsti nel sistema valutherm). Clips aquatherm a binario in PP-R art. 90506 Vengono pressate e fissate sul pannello piano consentendo la posa della tubazione ad incastro sulle sedi predisposte a passo costante . Clips aquatherm in poliammide art. 90502 - 90504 Vengono pressate sulla tubazione ed inserite nel pannello isolante. Possono essere inserite anche mediante apposita fissatrice a listino. 14 COMPONENTI COMPONENTI Set aquatherm per giunti di dilatazione art. 91107 Utilizzabile solo per giunti su pannello piano, composto da un profilo sagomato per passaggio delle tubazioni, canotto di protezione per tubazioni, tasselli e sagoma metallica per fissaggio al massetto Zoccolino isolante aquatherm art. 91106 In foglio di PE con nastro adesivo sul retro per fissaggio a muro; di colore verde, bassa infiammabilità, foglio di riporto sul pannello, perforazione per lo strappo. Viene piazzato sul perimetro esterno e su tutti i punti fissi di ogni locale; ha funzione di assorbire l’espansione del massetto dovuta all’innalzamento della temperatura e a migliorare il comportamento acustico d’impatto della costruzione. Lo spessore è di 8 mm. (superiore ai 5 mm. di espansione previsti dalla UNI) e l’altezza è di 160 mm. Deve essere rimosso e tagliato solo a pavimento finito 13 COMPONENTI COMPONENTI Additivo termico aquatherm (colore blu) art. 91108 Per aumentare la densità del massetto e uniformare la resa termica. Dosaggio 0,2 kg/mq. L’additivo aquatherm® “Estrichfest” è indispensabile per la formazione del massetto ed è stato sviluppato in particolar modo per massetti da riscaldamento a base di malta cementizia. I massetti a base cementizia per pavimenti riscaldanti non sono diversi, nella composizione, preparazione e compattezza dai normali massetti come descritto nella DIN 18560, parte 2. Nella costruzione di massetti per riscaldamento deve essere garantito che le normali caratteristiche meccaniche nella condizione di montaggio siano realmente raggiunte. Il getto del massetto deve possedere caratteristiche che assicurino un completo avvolgimento dei tubi che formano le spire e non abbia alcuna caratteristica aggressiva nei confronti degli altri materiali impiegati. L’additivo aquatherm® riduce le tensioni superficiali dell’acqua dell’impasto e crea una migliore omogeneità dei leganti a grana fine, formando così una malta da massetto omogenea e ben lavorabile, che avvolge totalmente le tubazioni. Grazie all’aggiunta dell’additivo aquatherm viene ridotta la quantità d’acqua dell’impasto. Una riduzione del rapporto acqua-cemento – a parità di condizioni – ha come conseguenza un aumento della compattezza del massetto solidificato. Tramite l’aumento della compattezza del massetto si raggiunge un miglioramento della conducibilità termica e contemporaneamente un aumento della capacità di immagazzinare calore. Le caratteristiche, ottenute grazie all’additivo, della malta fresca provocano un aumento della resistenza alla trazione e pressione. Il valore della porosità praticamente non aumenta. Con l’additivo termico aquatherm aumenta l’impedimento di infiltrazione dell’acqua nella malta fresca, verso la superficie superiore del massetto, e questo ha come conseguenza una riduzione delle micro- 14 fessurazioni superficiali. La posa del massetto deve avvenire in unica soluzione, senza riprese. In abitazioni civili si raccomanda di proseguire stanza per stanza. In edifici con grandi superfici, dove occorre la divisione in zone per la realizzazione dei giunti di dilatazione, consigliamo di completare una zona prima di iniziarne una nuova. Esistono comunque in commercio appositi prodotti per la realizzazione delle riprese. dosaggio L’additivo termico aquatherm® deve essere aggiunto nella miscelazione del massetto in una quota dell’1% in peso (riferito al peso del cemento), che corrisponde a 0,5 kg ogni 50 kg di cemento. – L’additivo deve essere aggiunto immediatamente con la prima acqua dell’impasto. – La quantità necessaria con uno spessore del massetto di 6,5 cm è quindi di circa 0,2 kg/m2. – Non devono essere mischiati all’additivo termico aquatherm® ulteriori additivi. - È possibile l’aggiunta di fibre sintetiche nella malta fresca del massetto come sostituzione della rete elettrosaldata. COMPONENTI Additivo termico aquatherm Spezial per massetto ridotto (colore rosa) art. 91110 Dosaggio: 1,45 kg/mq. L’additivo termico speciale aquatherm® è un additivo altamente efficace per la produzione di massetti riscaldanti a basso spessore, con base cementizia come da DIN 18560. Questo additivo si impiega con i massetti a base di cemento e, precisamente, solo la classe di resistenza minima ZE 30. Lo spessore nominale del massetto (altezza della copertura dei tubi) può essere diminuito con l’utilizzo dell’additivo termico speciale a 30 mm. A causa della sua buona capacità di costipazione e resistenza il massetto prodotto con l’additivo termico speciale – in questo spessore minimo – rispecchia la normativa circa la distribuzione del carico. L’additivo termico speciale aquatherm® produce un innalzamento essenziale della resistenza alla trazione e alla pressione. Il valore massimo preteso in base alla DIN 18560 T 2 per una inflessione di 0,15 mm è ampiamente inferiore. La malta del massetto, grazie a questa aggiunta, è pronta a solidificare - con il contemporaneo risparmio dell’acqua di impasto - e forma una omogenea struttura della malta. Queste caratteristiche della malta fresca producono una migliore omogeneità dei leganti a grana fine, tra l’altro tramite abbassamento della tensione superficiale dovuta all’acqua di impasto. L’aumento della compattezza che si ottiene tramite l’aggiunta dell’additivo termico speciale aquatherm, produce anche un aumento della conducibilità termica del massetto riscaldante. La miscelazione, impasto e trattamento successivo devono avvenire secondo la DIN 18560 parte 2, “Massetti e massetti riscaldanti su strati isolanti”. Il supplemento (ghiaia/sabbia 0/8 mm) deve corrispondere, riguardo alla sua natura, alla DIN 4226 “Supplemento per calcestruzzo” e del supplemento del massetto della DIN 1045 “Calcestruzzo e cemento armato”. La lavorazione non si distingue dunque dalla finora normale realizzazione artigianale, poiché sono da impiegare anche macchine usuali nel ramo per miscelare e trasportare. L’additivo termico speciale aquatherm® deve essere aggiunto nella produzione della malta in una quota del 10 % del peso (riferito al peso del cemento), che corrisponde a 5 kg ogni 50 kg di cemento. – l’additivo termico speciale aquatherm® deve essere aggiunto immediatamente con la prima acqua d’impasto. – per la produzione di un massetto riscaldante della classe di resistenza ZE 30 sono dati come esempio le seguenti indicazioni per la quantità necessaria dell’additivo termico: Con 30 mm di copertura del massetto (spessore totale del massetto circa 45 mm) questo corrisponde a una quantità di 1,45 kg/ m2 – Utilizzando malta fresca consegnata in betoniere la consistenza del massetto deve essere asciutta al momento della consegna. L’additivo speciale viene aggiunto sul cantiere, direttamente nel miscelatore. È assolutamente necessario un reimpasto nel veicolo di circa 10 minuti, per sfruttare totalmente il modo d’azione dell’additivo termico speciale. Nel caso dovesse essere mischiato alla malta un ritardante per calcestruzzo, è assolutamente necessario chiedere informazioni. - Non devono essere mischiati al massetto altri additivi supplementari. Le malte da massetto devono essere lavorate non sotto + 5°C secondo DIN 18560 parte 1. - Poiché l’installazione supplementare a regola d’arte, per es. di una rete elettrosaldata nel massetto come armatura per massetti a basso spessore, è artigianalmente molto difficile da eseguire, si consiglia di aggiungere alla malta fresca fibre sintetiche per massetto. I massetti per riscaldamento devono essere riscaldati prima della posa dei rivestimenti del pavimento. Il riscaldamento deve essere eseguito in modo corrispondente alle istruzioni per il montaggio aquatherm®. L’additivo termico aquatherm è consegnato in contenitori da 25 kg (bidoni in PE). 15 COMPONENTI Collettori di distribuzione I collettori aquatherm vengono installati per la distribuzione e la regolazione della portata di acqua in ogni singolo circuito dell’impianto a pavimento. Sono di due tipi, con e senza flussometro. circolo su ogni anello. L’alimentazione può essere selezionata sia a destra che a sinistra. Costruito con ottone di alta qualità MS 63 ed è dotato su entrambi i fronti di di un raccordo femmina da 1”, pezzi terminali con giunti, rubinetto finale, valvola di spurgo aria e valvole a sfera da 1 con giunto filettato. Collettore valutherm con flussimetro La portata è regolata agendo sul dado posto sulla valvola del circuito di ritorno ed è possibile leggerne il valore direttamente sul flussimetro così da garantire l’esatta quantità d’acqua in Come previsto dalla DIN 4109, il collettore è premontato su un supporto in acciaio zincato e insonorizzato. La portata letta ai flussimetri va da 0 a 4 l/min. N. Art. Dimensioni 2 attacchi Lunghezza = 307 3 attacchi Lunghezza = 362 4 attacchi Lunghezza = 417 5 attacchi Lunghezza = 472 6 attacchi Lunghezza = 527 7 attacchi Lunghezza = 582 8 attacchi Lunghezza = 637 9 attacchi Lunghezza = 692 10 attacchi Lunghezza = 747 11 attacchi Lunghezza = 802 12 attacchi Lunghezza = 857 0092052 0092053 0092054 0092055 0092056 0092057 0092058 0092059 0092060 0092061 0092062 Lunghezza L in mm mm mm mm mm mm mm mm mm 4 5 6 7 8 9 10 11 12 190 245 300 355 410 465 520 575 630 685 740 625 680 735 790 845 835 890 945 1000 1055 Con terminale Larghezza L + 43 mm 295 350 405 460 515 Profondità max 16 mm 3 Larghezza L + 62 mm Lunghezza totale con modulo 92155 mm 2 Con valvola a sfera Lunghezza totale in mm mm 570 T ca. 86 mm 505 560 615 670 725 780 COMPONENTI Collettore valutherm senza flussimetro La portata è sempre regolata agendo sul dado posto sulla valvola del circuito di ritorno. L’alimentazione può essere selezionata sia a destra che a sinistra. Costruito con ottone di alta qualità MS 63 ed è dotato su entrambi i fronti di di un raccordo femmina da 1”, pezzi terminali con giunti, rubinetto finale, valvola di spurgo aria e valvole a sfera da 1” con giunto filettato. Come previsto dalla DIN 4109, il collettore è premontato su un supporto in acciaio zincato e insonorizzato. N. Art. 0092072 0092073 0092074 0092075 0092076 0092077 0092078 0092079 0092080 0092081 0092082 Dimensioni 2 attacchi Lunghezza = 307 3 attacchi Lunghezza = 362 4 attacchi Lunghezza = 417 5 attacchi Lunghezza = 472 6 attacchi Lunghezza = 527 7 attacchi Lunghezza = 582 8 attacchi Lunghezza = 637 9 attacchi Lunghezza = 692 10 attacchi Lunghezza = 747 11 attacchi Lunghezza = 802 12 attacchi Lunghezza = 857 mm mm mm mm mm mm mm mm mm mm mm Misure di ingombro dei collettori 17 COMPONENTI Preregolazione dei detentori Esempio: Esempio: A causa delle diverse portate e lunghezze, i circuiti del riscaldamento assumono perdite di carico diverse. La differenza di pressione tra i circuiti viene compensata tramite la preregolazione dei detentori. perdita di carico del circuito di riscaldamento più svantaggiato: ∆pu = 180 mbar perdita di carico del circuito di riscaldamento da regolare: ∆pHK = 50 mbar perdita di carico da compensare: ∆p = 130 mbar portata del circuito da compensare = 80 kg / h mX G posizione di regolazione = 1 giro in apertura Diagramma di taratura dei detentori 1.14 0,095 kv-/kvs [m≥/h] 0.22 0.47 0.95 60 600 50 500 300 5 0,25 20 200 4 Numero dei giri di apertura aperto (5) chiuso (0,25) 1 2 3 10 100 5 50 3 30 2 20 1 10 0.5 5 0.3 3 0.2 2 0.1 2 3 5 10 20 30 50 100 200 300 500 1000 Perdite di pressione p (mBar) 30 Perdite di pressione p[kPa] 1.39(kvs) 1000 100 1 2000 Portata/pressione Portata in [kg/h] Biconi per collettore Art. 92106 16x2,0 mm 92107 17x2,0 mm 92108 20x2,0 mm COMPONENTI Armadietti per collettore da incasso I vantaggi di questi armadietti ad incasso sono: X ?MA<9 MFAN=JK9D= HJG>ADG J=?GD9:AD= N=JLA calmente ed orizzontalmente X ;GJFA;= ;GF HGJL9 =KLJ9A:AD= <9 EE 9 EED9;;9L9AF:A9F;GK=;GF<G,& X >JGFL9DAFG J=?GD9:AD= AF :9K= 9DD9DL=RR9 <=D pavimento finale X H9KK9??AG D9L=J9D= <=DD= LM:9RAGFA HJ=KL9E H9LGKM9E:=<M=AD9LAH=JE=LL=MF9AFKL9DD9 RAGF=:AD9L=J9D= X HA=<AD9L=J9DA<A9HHG??AGJ=?GD9:ADAKAFG9 mm in altezza e vengono adoperati anche come punti di fissaggio Art.-N. 93102 93104 93106 93108 93110 Dimensioni H: L: P: H: L: P: H: L: P: H: L: P: H: L: P: 700-850 mm 400 mm 110-150 mm 700-850 mm 550 mm 110-150 mm 700-850 mm 750 mm 110-150 mm 700-850 mm 950 mm 110-150 mm 700-850 mm 1150 mm 110-150 mm Attacchi1 Attacchi con G.M.2 per 2-3 _ per 4-6 2 per 7-10 3-6 per 11-12 7 - 10 max 12 11 - 12 Grandezza UP I Grandezza I UP II Grandezza II UP III Grandezza III UP IV Grandezza IV UP V Grandezza V AJ;MALAX!JMHHGEAK;=D9LGJ=9JL Tipo di armadietto UP I UP II UP III UP IV UP V Altezza interna da / mm sino a / mm 700 850 700 850 700 850 700 850 700 850 400 550 750 950 1150 Larghezza interna mm Profondità interna da / a / mm 110 - 150 Dimensione nicchia altezza (costruz. senza intonaco) mm 900 900 900 900 900 Dimensioni nicchia larghezza (costruz. senza intonaco) mm 450 600 800 1000 1200 Dimensione nicchia prof. (costruz. senza intonaco) da / fino a mm 100 - 150 19 COMPONENTI Illustrazioni per la posa ad incasso 110 - 150 mm 3 1 1 4 2 A 2 4 5 8 9 3 10 7 11 6 65 - 180 mm 5 7 Solaio 6 1 2 3 4 5 6 7 20 cornice (estraibile) passaggio per tubazioni profilo C supporto per collettore catena di sicurezza piedi d’appoggio (regolabili) frontalino (regolabile) 8 9 10 11 12 sportello rivestimento pavimento massetto tubo da riscaldamento isolamento termico 12 COMPONENTI Armadietti per collettore da esterno Se non è possibile l’installazione ad incasso è disponibile l’armadietto da esterno: X D9JE9<A=LLGAFD9EA=J9RAF;9L99;9D<GNA=F= >GJFALG;GFN=JFA;=D9;;9L9<A;GDGJ=:A9F;G (RAL 9010) (senza laccatura su richiesta) X D9JE9<A=LLGj>GJFALG<AMF9LL9;;GMFAN=JK9 D=J=?GD9:AD=;@=H=JE=LL=<AEGFL9J=AD;GD D=LLGJ=KA9N=JLA;9DE=FL=;@=GJARRGFL9DE=FL= X >JGFL==KLJ9A:AD=;@=@9D9>MFRAGF=<ARG;;GDG N=JKG AD H9NAE=FLG = 9DDG KL=KKG L=EHG <A guida per il tubo. Tipo di armadietto AP I AP II AP II b AP III altezza interna da / mm a / mm 730 730 730 730 larghezza interna mm 455 605 805 1005 HJG>GF<ALhAFL=JF9<9>AFG9EE numero degli attacchi * numero degli attacchi con gruppo di miscela 150 chiedere all’ufficio tecnico aquatherm (Dimensioni esterne + 2 mm) Nota importante: D= ;9KK=LL= <A ;GFL=FAE=FLG <=D LAHG KA9 AF;9KK9LG ;@= =KL=JF= N9FFG EMJ9L= 9< MFS9DL=RR9 :=F <=>AFAL9=;GEMFIM=HGKARAGF9L=;GFA;GDD=LLGJA9<MF9IMGL9<9DH9NAE=FLGL9D=<9;GFK=FLAJ= ;MJN=EGJ:A<=F=DDGKL=F<=J=D9LM:9RAGF=;@=AFL9DEG<GK9JhF=DDGKH=KKGJ=<=DDSAF?GE:JG<=DD9 cassetta. Per raccordi e accessori particolari e di completamento sistema prego riferirsi al listino Valutherm in NA?GJ= 21 COMPONENTI Generalità Regolazione e controllo Regolazione a punto fisso Il sistema di regolazione per pannelli radianti deve essere in grado di: 1) rendere minima l’inerzia termica del pavimento 2) garantire il non superamento della temperatura limite di sicurezza. Consiste in un gruppo nel quale la temperatura di mandata ai circuiti del pavimento radiante è mantenuta costante ad un valore definito e regolato da una valvola manuale di impostazione; è un sistema di tipo economico adottato per impianti di limitate dimensioni (max. 10 kW – circa 80-100 mq.) che può essere di tipo centralizzato (ubicato a monte dei vari collettori) o di tipo locale (integrato su ogni collettore di distribuzione). La costante temperatura di mandata non permette (se si esclude la componente “autoregolante” intrinseca ad un impianto radiante) una fine regolazione del calore all'interno di ogni ambiente, per cui è obbligatorio in tal caso un accurato dimensionamento della distribuzione con l'intervento congiunto delle testine termoelettriche collegate ai termostati dei vari locali per un adeguato comfort ambiente. La prima richiesta può essere soddisfatta con regolazioni di tipo climatico. Queste regolazioni infatti consentono di inviare ai pannelli l’acqua alla minima temperatura necessaria per far fronte al fabbisogno termico richiesto e pertanto consentono anche di mantenere minimo il calore che si accumula nel pavimento. Si possono convenientemente adottare sia sistemi con regolazione climatica semplice, sia sistemi con regolazione climatica integrata con valvole termoelettriche sui pannelli. Quest’ultima soluzione serve soprattutto per meglio sfruttare gli apporti gratuiti di calore. Decisamente non in grado di minimizzare l’inerzia termica del pavimento sono invece le regolazioni che funzionano in on-off a temperatura fissa. Infatti con queste regolazioni si può cedere calore solo portando il fluido alla massima temperatura prevista (quella di progetto); si può, cioè, cedere calore solo in condizioni che rendono massima, invece che minima, la quantità di energia che si accumula nel pavimento, e con troppa energia accumulata nel pavimento i locali si surriscaldano facilmente. Molto lente, inoltre, diventano le risposte dell’impianto al variare del carico termico richiesto. Un sistema di regolazione per pannelli deve inoltre garantire il non superamento della temperatura limite di sicurezza. Questo serve ad evitare che starature o irregolarità di funzionamento del sistema di regolazione possano far giungere ai pannelli acqua a temperature troppo elevate. In merito va tenuto ben presente che temperature elevate possono far “saltare” i pavimenti mentre una massima temperatura ammissibile deve essere inferiore ai 55 °C. In genere è consigliabile ricorrere a sistemi di regolazione già predisposti per l’inserimento della sonda di sicurezza che deve essere inoltre protetta contro manomissioni casuali e mandi in blocco sia la valvola di regolazione, sia l’elettropompa dell’impianto. 22 Regolazione climatica temperatura scorrevole Con l'adozione di questo sistema di regolazione si ottiene una variazione continua della temperatura di mandata dell'acqua in funzione della temperatura dell'aria esterna secondo varie curve climatiche preimpostate; unito pertanto alla azione delle testine elettrotermiche di blocco comandate dai vari termostati, è possibile ottenere un comfort ottimizzato, senza bisogno di interventi manuali sulla temperatura di mandata. Ad oggi si stanno sempre più diffondendo caldaie a condensazione dotate di regolazione climatica e miscelazione integrata; soprattutto in questo caso occorre controllare portata e prevalenza richiesta ai collettori così da garantire le condizioni di progetto. Nota: Nota: Nella scelta del sistema di regolazione il progettista termotecnico deve valutare la rispondenza a regolamenti e leggi sul risparmio energetico adattando la soluzione ottimale per singolo lavoro. (rif. L.10/91 - D.P.R. 412/93 DLG s 192/05); in particolare l’obbligo di regolazione termostatica per singolo locale e/o zona omogenea. COMPONENTI Gruppo miscelatore ad iniezione art. 92157 Questo gruppo di miscela può essere installato in impianti in cui è presente un circuito ad alta temperatura consentendo la miscelazione locale diretta per ogni singolo collettore . La potenzialità del sistema è massimo di 10 kW indicativamente 80 mq. di superficie – con l’acqua calda di ingresso al gruppo che deve essere superiore di almeno 15 °C a quella prevista per l’impianto radiante. La miscelazione avviene mediante spillamento da valvola con testa termostatica il cui sensore a bulbo è posizionato sul tronchetto di mandata – l’impostazione della temperatura di mandata avviene agendo sulla scala impostata. E’ previsto e già cablato un termostato di sicurezza che interrompe la circolazione nel caso di avaria della valvola miscelatrice. Nel caso di installazione di testine termoelettriche su tutti gli anelli del collettore andrà previsto il fermo pompa a livello elettrico. 23 COMPONENTI In accordo alle normative di installazione impianti (L.10/91 – DPR 551/99 e seguenti) è richiesto il controllo della temperatura di ogni locale mediante termostati ambiente agenti su testine elettrotermiche installate sugli anelli del collettore. Nel caso che si vada ad alimentare un unico ambiente, è possibile installare un controllo termostatico agente su valvola di zona. Nota bene: il modulo pompa è progettato solo per applicazioni secondo il seguente schema: Deve essere abbinato a collettori da art. 92052 a 92062 24 COMPONENTI Gruppo miscelatore a temperatura costante art. 94008 Svolge analoghe funzioni del gruppo precedente con la differenza che è installabile fuori collettore e la regolazione della temperatura di mandata avviene mediante una classica valvola ad azione termostatica Può essere utilizzato per ambienti fino a 120 mq. ed è composto da: X ;AJ;GD9LGJ=1ADG,-J X N9DNGD9L=JEGKL9LA;9 X :QH9KKJ=?GD9:AD= X L=JEGKL9LG<AKA;MJ=RR9 X L=JEGE=LJAKM9F<9L9=JALGJFG X N9DNGD9<A>>=J=FRA9D= Il gruppo di miscela può essere impiegato in molteplici applicazioni di cui, solo a titolo indicativo, riportiamo la seguente: 25 COMPONENTI Gruppo di miscela elettronico digitale art. 94029 Centralina di controllo della temperatura di mandata in funzione della temperatura esterna – temperatura scorrevole. La programmazione è di tipo digitale e l’intero gruppo è inserito in un guscio preformato di coibentazione. E’ utilizzabile indicativamente per impianti fino a circa 200 mq. ed è composto essenzialmente da: XK=D=RAGF=<AHJG?J9EEAH=JKGF9DARR9LA XN9DNGD9EAK;=D9LJA;=9NA= X;AJ;GD9LGJ=1ADG,-J XKGF<9=KL=JF9 XL=JEGKL9LG<AKA;MJ=RR9 XL=JEGE=LJAKM9F<9L9=JALGJFG X:QH9KK<A>>=J=FRA9D= X>GJFALGHJ=;9:D9LG La sonda esterna deve essere collegata mediante cavetto schermato alla centralina e posizionata esternamente al fabbricato a nord, comunque non esposta direttamente al sole. Il gruppo di miscela può essere impiegato in molteplici applicazioni di cui, solo a titolo indicativo, riportiamo la seguente: 26 COMPONENTI Gruppo di miscela elettronico analogico art. 94028 Differisce dal precedente per la programmazione di tipo analogico. E’ utilizzabile per ambienti con indicativi 200 mq. La sonda esterna deve essere collegata mediante cavetto schermato alla centralina e posizionata esternamente al fabbricato a nord, comunque non esposta direttamente al sole. Termostato ambiente art. 94107 alimentazione Dt: Colore 220 V. 0,5 K bianco Termostato ambiente con orologio art. 94108 alimentazione Colore 220 V. bianco 27 COMPONENTI Sistema di connessione termostati - testine art. 94140 Il collettore elettrico aquatherm® a 230 V serve per collegare velocemente e senza problemi le testine elettriche con i termostati ambiente, termostati con timer o con orologio. Il finora usuale groviglio di cavi nelle canaline o nelle scatole di derivazione appartiene definitivamente al passato. Grazie alla sua compattezza può essere montato negli armadietti per i collettori aquatherm®. Ottimale regolazione di ogni ambiente con il collettore elettrico aquatherm® grazie a: aquatherm Start 25 La serie prevista è integralmente a 230 V sia per termostati che per testine elettrotermiche. GFK=FL=DAFL=J;GFF=KKAGF=;GFD9JLA;GDGK=?M=FL= Modulo controllo pompa art. 94144 in grado di arrestare la pompa di circolazione principale di centrale nel momento in cui tutte le testine sono chiuse, con un tempo di ritardo regolabile fino a 15 min. e dotato di funzione antigrippaggio. funziona in abbinamento a art 94140 28 25 15 10 aquatherm 3 5 h 30 ° C 25 15 15 10 10 aquatherm 5 Quarz 30 ° C 5 230 V ~ X ;@A9JA=<AF=IMANG;9:ADA;GDD=?9E=FLA=D=LLJA;A X AFKL9DD9RAGF=GJ<AF9L9<=A;9NA X ;GDD=?9:AD=>AFG9L=JEGKL9LA9E:A=FL=;GF sino a 14 testine elettriche X HJGL=RAGF= ;GFLJG KGNJ9;;9JA;G = KGNJ9L=F sione X MK;AL9H=JADEG<MDG<=DD9HGEH99;;=KKGJAG opzionale) X HJGFLG H=J AD EGFL9??AG F=DD9JE9<A=LLG H=J collettore aquatherm® 30 ° C UB N 3 (A) (A) L N 3 (A) L N 3 (A) 4 N N (B) L L N 5 (A) 6 L (A) PM aquatherm aquatherm aquatherm aquatherm COMPONENTI Valvola di zona con testina elettrica art. 94100/94101 attacchi da 1”, versione sia diritta che a squadro. Se per riscaldare un ambiente occorrono più di 7 circuiti, il termostato viene collegato sulla valvola di zona. In questo modo esiste la possibilità di regolare allo stesso tempo sino a 12 circuiti di riscaldamento. La taratura idraulica di ogni circuito della zona di riscaldamento deve essere fatta al collettore. La valvola di zona è installata direttamente sulla mandata del collettore al posto della valvola a sfera con un raccordo in due pezzi. La regolazione della valvola avviene attraverso la testina elettrica che è azionata da un termostato ambiente, un timer o un termostato ambiente con orologio. nei circuiti in cui sono installati questi articoli prevedere il fermo pompa termostato o valvole di sovrapressione Valvola a sfera 1” con raccordo 1” gas a sede piana Collettore aquatherm con valvola di zona Regolazione tramite termostato fino a 12 circuiti Valvola di zona 1” gas con raccordo in due pezzi 1” gas e testina elettrica 220 V 29 COMPONENTI Testina elettrica per valvole su collettore art. 94102/94103 La testina elettrotermica è un componente testato secondo la norma VDE (Ass. elettrotecnica tedesca) per le emissioni radio, per azionare le valvole sui collettori aquatherm®. Essa dispone di un sistema di dilatazione riscaldato elettricamente ed è comandata dal termostato ambiente. La testina elettrica è completamente silenziosa e mantiene la valvola normalmente chiusa in mancanza di corrente. L’involucro è fatto di plastica resistente al calore e agli urti. La testina è dotata di un cavo per il collegamento lungo 100 cm e grazie alla sua compattezza è indicata soprattutto per l’installazione negli armadi per collettori. La testina elettrica presenta una azione lineare di apertura e di chiusura. Alla fine del tempo morto, di circa 2-3 minuti, inizia l’apertura tramite il sistema di dilatazione riscaldato elettricamente. Il procedimento di chiusura avviene dopo l’interruzione dell’alimentazione di corrente tramite il raffreddamento del sistema di dilatazione. Possono essere installate un massimo di 6 testine per ogni termostato. 30 PROGETTAZIONE Cenni sulle normative Nell’affrontare lo studio e la progettazione di un sistema radiante a pavimento valutherm, occorre tenere conto delle Leggi e norme operanti nel settore della progettazione termotecnica e risparmio energetico in vigore e che trovano accoglimento e valenza comune in ambito europeo. - Leggi sul risparmio energetico e relative norme di calcolo (L.10/91 – Dlgs 192/2005 e successivi seccessivi) - Normative sugli impianti di riscaldamento - Normative sull’isolamento termico - UNI EN 1264 Riscaldamento a pavimento ad acqua calda - DIN 4726 Tubazioni in plastica per riscaldamento a pavimento ad acqua calda - DIN 4751 Apparecchiature di sicurezza per sistemi di riscaldamento ad acqua calda - NORME EDILIZIE in genere La normativa di riferimento per la progettazione ed esecuzione degli impianti radianti a pavimento è la UNI EN 1264 suddivisa in 4 parti principali che vanno a costituire lo stato dell'arte per la realizzazione dei suddetti sistemi; esattamente si ha: parte parte parte parte 1) 2) 3) 4) Definizioni e simboli Determinazioni delle rese Dimensionamento Criteri di installazione Si ritiene sufficiente alla definizione delle modalità di esecuzione e posa dei nostri sistemi, una rapida rassegna delle modalità costruttive principali, rimandando comunque per maggior precisione, alla consultazione di norme e Leggi e regolamenti di tipo nazionale e locale. Condizioni per l’installazione I requisiti di posa devono essere controllati prima di iniziare l’installazione; le seguenti condizioni sono necessarie per una perfetta installazione: 1) Ricontrollo delle altezze al finito e dei passaggi di altre tubazioni costituenti l'impianto termoidraulico ed elettrico prima di procedere alla posa. Eventuali tubazioni idrauliche o cavi elettrici devono essere già stati prediposti o sotto la quota di posa dell'isolamento o eventualmente lasciando un area di passaggio laterale lungo le pareti interne che andrà poi fasciata con un telo in PVC per non consentire aderenze con il getto. Sottofondo Sottofondo per per passaggio tubazioniimpianti impianti tecnici tecnici tubazioni 2) Pareti e soffitti devono essere intonacati e finiti (e così le pareti di bagni e cucine piastrellate) in modo tale da non provocare accumuli di materiale di resulta sul pavimento finito. 3) Devono essere state installate finestre e porte esterne (infatti il massetto va protetto da freddo, caldo e correnti d’aria) e comunque le operazioni di posa non saranno fatte con temperature interne inferiori a 5 °C. 4) Le stanze che confinano con il terreno devono essere isolate contro l’umidità. Se non è presente alcun isolamento, bisogna avvisare la direzione dei lavori e secondo il capitolato d’appalto bisogna chiarire le condizioni preliminari del montaggio. Con isolanti a base di materiali bituminosi che reagiscono con il polistirolo, prima di posare la lastra isolante in polistirolo deve essere posato un foglio intermedio di protezione. Con lastre in poliuretano espanso duro PUR si può rinunciare al foglio intermedio. E' sempre da prevedersi comunque per pavimenti contro terreno e/o esterno la posa di un foglio di PVC come barriera al vapore e alla risalita di umidità. 5) Il terreno e comunque il solaio grezzo deve avere un grado di finitura adeguato alla posa delle lastre isolanti, comunque senza sconnessioni e asperità; le tolleranze debbono rientrare nelle tolleranze previste nelle costruzioni edili. Il solaio grezzo deve essere perfettamente pulito. 6) I collettori aquatherm® debbono essere montati e collaudati. 7) I cavi elettrici per il collegamento al termostato devono essere posati e cablati. PROGETTAZIONE Pannelli isolanti Esempio di posa su terreno o solaio su esterno lastra isolante singola Requisiti minimi di isolamento secondo UNI EN 1264-4 Dopo l’introduzione dei recenti Decreti per il contenimento dei consumi energetici l’isolamento termico diventa sempre più importante. Massetto Lastra Esempio di posa su terreno o solaio su esterno doppia lastra isolante Massetto Lastra Isolamento supplementare La norma in oggetto è di riferimento per sistemi radianti a pavimento in edifici residenziali, uffici e comunque per tutte le costruzioni assimilabili al civile. Allo scopo di soddisfare le svariate richieste aquatherm offre sistemi di isolamento facilmente installabili con adeguata capacità di isolamento e resistenza meccanica. Oltre al vantaggio di poter emettere massima parte dell'energia verso il pavimento con limitate perdite verso il basso, l'effetto dell'isolante (unito al corretto spessore del massetto) riduce inoltre l'inerzia termica del sistema, evitando di andare a scaldare masse eccessive inutili con tempi di risposta dell'impianto troppo elevati. La realizzazione può avvenire in un solo strato sulla copertura di calcestruzzo grezzo oppure divisa in due strati. La variante di isolamento in un solo strato si realizza in edifici sui cui solai di calcestruzzo grezzo non rono posate tubazioni elettriche e/o sanitarie. In caso di tubazioni che intralciano è preferibile un isolamento posato in due strati, ove nello strato inferiore sono contenute le tubazioni impiantistiche. La norma UNI EN 1264-4 affronta in dettaglio le problematiche relative all'isolamento termico verso il basso dei ristemi radianti; questo per uniformare le rese di ogni sistema in funzione di condizioni nominali omogenee. I I valori minimi di resistenza delle lastre isolanti secondo la norma sono i seguenti Esempio di posa su piano intermedio lastra singola Massetto Lastra ambiente sottostante riscaldato 0,75 (mq°C/W) ambiente sottostante non riscaldato / non riscaldato 1,25 (mq°C/W) in continuo / direttamente sul suolo su esterno (in funzione della zona) 1,25 (mq°C/W) 1,50 (mq°C/W) 2,00 (mq°C/W) Il Progettista verifichi la rispondenza di questi valori anche alla luce di altre Leggi e normative. PROGETTAZIONE Fascia perimetrale *=JG?FAKAF?GDG;9KGAF>MFRAGF=<AIM9FLGHJ= K;JALLG<9DHJG?=LLAKL9ADGEEALL=FL=HGLJhK;= ?DA=J= AD LAHG <A D9KLJ9 AKGD9FL= ;GF>JGFL9F<G A N9DGJA <A ,=KAKL=FR9 L=JEA;9 JA;@A=KLA ;GF IM=DDA <=DD=FGKLJ=D9KLJ=L=JEGAKGD9FLAVADGJGN9DGJAKGFG ;AL9LA KMDD= K;@=<= L=;FA;@= <=D ;9L9DG?G ;@= F=DDAKLAFG /LADARR9J= H9FF=DDA ;GF AKGD9E=FLG AF>=JAGJ= 9 IM9FLGHJ=K;JALLGKA?FA>A;9J=9DARR9J=MFAEHA9FLG AF;MAMF9;GFKA<=J=NGD=IMGL9H9JL=<=D;9DGJ= >GJFALGNA=F=LJ9KE=KK9N=JKGD=KL=JFGJAKH=LL9J= AN9DGJA<AAKGD9E=FLGHJ=NAKLA<9DD9FGJE9KA?FA>A;9 J=9DARR9J= MF KAKL=E9 ;GF =D=N9LG DAN=DDG <A J=K9 =F=J?=LA;9-AJ9;;GE9F<9;GEMFIM=<AN=JA>A ;9J=K=EHJ=AH9;;@=LLAAKGD9FLA9F;@=AF>MFRAG F= <A IM9FLG HJ=K;JALLG <9A <=;J=LA =F=J?=LA;A 'N9DML9F<G=N=FLM9DAAFL=?J9RAGFA Adempie a diverse importanti funzioni : X 9KKGJ:AE=FLG<=DD9<AD9L9RAGF=L=JEA;9 <=DE9KK=LLG<9JAK;9D<9E=FLG X <ANAKAGF=LJ9E9KK=LLG=D=H9J=LA X AKGD9E=FLG9;MKLA;GLJ9D=H9JLA <=DD9;GKLJMRAGF= X AKGD9E=FLGL=JEA;GLJ9D=H9JLA <=DD9;GKLJMRAGF= &9D9J?@=RR9EAFAE9HJ=K;JALL9<9DD9#(= <9DD9/(#(j<AEE &=>9K;=H=JAE=LJ9DAKHGJ?=FLA<=NGFG=KK=J==DA EAF9L=KGD9E=FL=<GHGD9HGK9<=DD9H9NAE=F L9RAGF= Isolamento acustico: rumori di calpestio DLJG9KH=LLG;@=N9HGKLG9DDS9LL=FRAGF=HJG?=L LM9D=jIM=DDGJ=D9LANG9DDSAKGD9E=FLG9;MKLA;G KGDGLALGDG<AJ9;;GE9F<9RAGF==JAE9F<9F<G 9DD=KH=;A>A;@=FGJE=F9RAGF9DAKA;AL9;GE=JA>= JAE=FLGD9#( &GK;GHG<AIM=KL9FGJE9jIM=DDG<AHJGL=??=J= D= H=JKGF= F=?DA 9E:A=FLA <GN= KG??AGJF9FG <9 JMEGJAAFKGHHGJL9:ADALJ9KE=KKA<9DD9;GKLJMRAGF= #F #L9DA9 AD *' <=>AFAK;= A J=IMAKALA 9;MKLA;AH9KKANA<=?DA=<A>A;AGH=J9F<GMF9;D9KKA >A;9RAGF=<=?DA9E:A=FLA9:AL9LANA=<=>AF=F<GAF :9K=9IM=KL9KM<<ANAKAGF=ADHGL=J=>GFGAKGD9F L=;@=?DA=D=E=FLA=<ADA<AK=H9J9RAGF=<=NGFG 9N=J= =NGFG=KK=J=;GFKA<=J9L=D=K=?M=FLAH9JLA VKGD9AG<A;9D;=KLJMRRG?J=RRG V=N=FLM9D=AKGD9E=FLG9FLAJMEGJ= VE9KK=LLG VRG;;GDAFGAKGD9FL= f GF=J= <=D HJG?=LLAKL9 =<AD= ;GFKA<=J9J= IM=KLA =D= E=FLA=HJGNN=<=J=9DD9DGJG<=>AFARAGF=AFGLL=EH= J9FR99IM9FLGHJ=K;JALLG<9&=??A=(GJE==N=FLM9D E=FL=HJ=N=<=F<GMFGKLJ9LG<AAKGD9E=FLGKMHHD= E=FL9J=;GFKH=;A>A;@=>MFRAGFA>GFGAKGD9FLA=9::9L LAE=FLG <=A JMEGJA <A ;9DH=KLAG >=JEG J=KL9F<G D9 ;GEHJ=KKA:ADALh;GEHD=KKAN9<=DH9;;@=LLGKGLLGH9NA E=FLG 0=<AK=RAGF=9D9LG -A JA;GJ<9 ;@= D= FGKLJ= D9KLJ= L=JEGAKGD9FLA FGF @9FFG ;9J9LL=JAKLA;@= 9;MKLA;@= <A;@A9J9L= = ;=JLA>A;9:ADAK=F=;=KK9JAGADGEEALL=FL=AFL=?JA ;GF HJG<GLLA KH=;A>A;A ;=JLA>A;9LA V FGF <A FGKLJ9 fornitura Pannello fonoisolante Pannello fonoisolante non di non di fornitura fornituraaquatherm aquatherm 33 PROGETTAZIONE Massetti Il massetto serve come strato di distribuzione dei carichi e del calore. I massetti per il riscaldamento a pavimento devono avere le seguenti caratteristiche: X =D=N9L9J=KAKL=FR99DD9L=EH=J9LMJ9 (dilatazioni) X =D=N9L9J=KAKL=FR9E=;;9FA;9<=DD9KMH=J>A;A= X =D=N9L9;GF<M;A:ADALhL=JEA;9 GE=E9L=JA9DA<AKGLLG>GF<G;GDD9FLA=E9DL99 spessore sottile devono essere utilizzati solo materiali riconosciuti dal produttore come “adatti per riscaldamento del pavimento”. I massetti per il riscaldamento a pavimento aquatherm® devono rispondere alla DIN 18560. &9J=D9LAN9;D9KK=<AJ=KAKL=FR9j>AKK9L9<9DHJG ?=LLAKL9 ;GFKA<=J9F<G DMLADARRG ;@= F= N=JJh >9LLG Per la normale edilizia abitativa sono da impiegare massetti di cemento almeno della classe ZE JAKH=LLAN9E=FL=E9KK=LLA>DMA<A<=DD9;D9KK= >AFG9MF;9JA;G<A%(E *=JD=<ADARA9AF<MKLJA9D=KGFG>AKK9L=<9DHJG?=LLA KL9 KLJMLLMJ9D= D9 J=KAKL=FR9 <=D E9KK=LLG44 D9 <=>AFARAGF= <=D LAHG <A E9KK=LLG<=?DA=D=E=FLA<AAKGD9E=FLGL=JEA;G= le caratteristiche delle armature metalliche 9N=FLA>MFRAGF=FGFKGDGKLJMLLMJ9D=E9<AAEH= dimento agli intagli nel calcestruzzo additivato). 1) Massetti in cemento con additivo *=JADJAK;9D<9E=FLG9H9NAE=FLG;GFADKAKL=E9 aquatherm® si prescrive l’additivo termico [KLJA;@>=KLU <9 AEHA=?9J= F=D E9KK=LLG AF cemento che è prodotto secondo DIN 18560. Questo additivo è stato testato in relazione alle materie prime e agli additivi del massetto. Per massetti di ridotto spessore secondo DIN KA HJ=K;JAN= D9<<ALANG L=JEA;G [<<ALANG KH=;A9D=U9IM9L@=JE>GJFAK;=<M=LAHA<A9<<A LANA H=J E9KK=LLA ;=E=FLARA MFG H=J E9KK=LLA <A 9DL=RR99DE=FGH9JA9EEKGHJ9>MF?G=MFG detto “spetial” per massetti ribassati almeno pari a 30 mm. '9KK=LLA>DMA<A &9 HGK9 <=D E9KK=LLG >DMA<G KA GLLA=F= K=FR9 costosi lavori di compressione e di distribuzione. &=E9L=JA=HJAE=KGFGH=JDGHAmKGD>9LG9FA<JG<A calce con aggiunta dell’additivo. Dal momento che l’additivo termico viene aggiunto nel canLA=J=AF>GJE9DAIMA<9j9KKGDML9E=FL=F=;=KK9 JAG;@=ADKGLLG>GF<GKA9KL9?FGH=JLMLL9D9KMH=J >A;A= 34 '9KK=LLA;GFKGD>9LG9FA<Jo di calce #DE9KK=LLG;GFKGD>9LG9FA<JG<A;9D;=jMFE9K setto che viene prodotto con legame di anidriL=9;IM9=<=N=FLM9DE=FL=;GFE=K;GD9E=F to di altre materie. *=J D9 IM9DA>A;9RAGF= = D9 D9NGJ9RAGF= <=NGFG essere osservate le relative indicazioni del produttore. ..(4#)( X 0=JA>A;9J=D9;GEH9LA:ADALh<=DE9L=JA9D=;GKLA tuente i tubi con eventuali additivi utilizzati H=J 9ME=FL9J= D9 HD9KLA;ALh <=D E9KK=LLG (se FGF<9FGA>GJFALA. Divisione del massetto La dilatazione lineare termica del massetto in ;=E=FLGj<A;AJ;9EEEd Solo con l’impiego di giunti e divisori del massetLG;GJJ=LL9E=FL=HJG?=LL9LA=J=9DARR9LAKAGLLA= ne che la spinta di pressione dovuta alla dhlatazione della lastra del massetto sia assorbita K=FR9<9FFA-MDD9<AKHGKARAGF=<=DD=>M?@=ADHJG ?=LLAKL9 <=DD=<A>A;AG <=N= =K=?MAJ= MF <AK=?FG <=DD= >M?@= = DS=K=;MLGJ= A<J9MDA;G HJ=KL9J= D9 E9KKAE9;MJ9F=DDS=K=;MRAGF=<=DD=GH=J= Fughe dei bordi &=>M?@=<=A:GJ<A9KKGJ:GFGD=<AD9L9RAGFAL=JEA che richieste dal massetto e dalla pavimentazione. Esse impediscono la trasmissione del rumore dai pavimenti alle parti adiacenti della costruzione (pareti). I giunti dei bordi devono permettere uno spazio di movimento di almeno 5 mm. La parte sporgente dello zoccolino isolante deve essere eliminata dopo l’ultimazione della pavimentazione. Poi i giunti dei bordi verranno chiusi con materiale elastico. PROGETTAZIONE Giunti di dilatazione I giunti di dilatazione sono fughe nel massetto che lo dividono completamente sino allo strato isolante. I giunti di dilatazione non devono incrociare i tubi che formano le spire del riscaldamento ma solamente i tubi di collegamento. In questo caso ai tubi vanno applicati dei canotti di scorrimento lunghi 30 cm. circa per ogni lato posizionati a cavallo del giunto stesso – e di diametro pari al doppio del tubo. Il giunto di dilatazione deve essere continuo dallo strato isolante sino al rivestimento, la fuga superiore sigillata con materiale elastico. Fughe Fughe Devono essere eseguiti quando una zona di massetto: X jKMH=JAGJ=9EI X MF9<AE=FKAGF=jKMH=JAGJ=9E X ADJ9HHGJLGLJ9A<M=D9LAjHAm?J9F<=<A giusta giusta disposizione disposizionedei deigiunti giunti di di dilatazione dilatazione 1 1 2 2 3 4 pavimentazione sottofondo 5 3 4 disposizione disposizionesbagliata sbagliatadei deigiunti giunti di di dilatazione 1 2 3 massetto in cemento giunti di dilatazione 4 5 (rottura) 5 isolamento termico e antirumore Particolare passaggio attraverso giunto di dilatazione Particolare passaggiotubazioni tubazioni attraverso giunto di dilatazione 1 Canotto protezione tubo 2 Giunto di dilatazione 3 Tubazione valutherm 4 Massetto in cemento additivato 5 Lastra isolante valutherm 6 Solaio grezzo 7 Pavimento min. 300 mm. 35 PROGETTAZIONE Giunti di dilatazione sulle porte Armatura nel massetto Si evidenzia che l’insieme dei bordi perimetrali deve proseguire con continuità isolando (come dilatazioni) i locali fra di loro: pertanto in corispondenza delle porte è necessario realizzare il giunto di dilatazione adottando gli accorgimenti tecnici già visti (giunto elastico continuo, tubazioni di collegamento inserite dentro canotto di scorrimento, interruzione di eventuali reti, ecc.). Il giunto deve essere poi ripreso con materiale elastico ed eventualmente rifinito superiormente con un listello non rigido. L’armatura di un massetto posato su strati isolanti non è fondamentalmente necessaria. Con massetti di cemento e con pavimentazioni in pietra o ceramica essa è tuttavia opportuna, poiché si evita l’allargamento di crepe eventualmente emerse o il sormonto dei bordi di spinta. Per l’armatura si impiega rete elettrosaldata con maglie massimo 150x150 mm oppure con i parametri della tabella seguente. L’armatura va interrotta nelle divisioni del massetto in corrispondenza dei giunti di dilatazione e disposta a circa metà dello spessore del massetto. La rete non deve essere in alcun modo a contatto con lo zoccolino isolante. Le armature del massetto devono essere libere da spigoli e bordi affinché si eviti un danneggiamento meccanico dei tubi. Fondamentalmente la rete elettrosaldata non impedisce lo strappo del massetto riscaldante, ma costituisce un rinforzo naturale ed una migliore ripartizione dei carichi superiori. Essa deve essere particolarmente protetta dalla corrosione nel caso di impiego di massetto liquido a base solfato anidro di calce. E' consigliata e facilmente reperibile rete elettrosaldata zincata. Fughe nascoste o tagli di frazionamento Le fughe nascoste possono essere inserite nel massetto in cemento per una suddivisione supplementare. Il taglio (incisione con la cazzuola) è eseguito nella malta fresca del massetto. Essi vanno chiusi dopo l’indurimento e l’asciugatura del massetto (per es. con resina sintetica). Le fughe nascoste così prodotte non sono considerate con la posa dei rivestimenti del pavimento, cioè esse non devono essere riprese dai rivestimenti del pavimento. La disposizione delle fughe nascoste è adottata in tutti quei casi dove i giunti di dilatazione non sono necessari, ma dove le tensioni del massetto devono essere evitate. Dal momento che in massetti sottili la posa della rete elettrosaldata è molto difficile, si consiglia il rinforzo mediante l’aggiunta all'impasto di apposite fibre artificiali (sentire informazioni da Ditte produttrici di massetti speciali). Grandezza della maglia diametro resistenza 36 50 mm x 50 mm 2 mm 700 N/mm2 75 mm x 50 mm 3 mm 500 N/mm2 100 mm x 50 mm 3 mm 500 N/mm2 PROGETTAZIONE Rivestimento del pavimento UTILIZZO DI TAPPETI Il tipo di pavimento ha grande influenza sulla emissione termica, infatti la resistenza al passaggio del calore dei rivestimenti superficiali dipende dal tipo di materiale secondo i seguenti valori indicativi: X E9LLGF=DD= V EI1d X E9JEG V EI1d X EGIM=LL= V EI1d X H9JIM=L V EI1d X *0 V EI1d -=KMH9NAE=FLAAF?JjK*0H9JIM=LGD9EAF9 to vengono posati tappeti, la resistenza media al passaggio del caloreλB va determinata in base alla seguente formula in funzione delle rispettive superfici-resistenze: Il valore massimo ammesso della resistenza termica dei rivestimenti dei pavimenti è: ,DEI1d LL=FRAGF= EGIM=LL= = JAN=KLAE=FLA =D9KLA;A devono essere adatti per la posa su pavimento riscaldato e ciò deve essere indicato sul materiale con i simboli di Legge: AGes · RλO + AB · RλT RλBm = AGes RλBm = resistenza media al passaggio del calore AGes = superficie totale = superficie coperta con tappeto AB RλO = resistenza media del rivestimento del pavimento RλT = resistenza media del tappeto Esempio di calcolo: resistenza media al passaggio del calore Esempio: *9NAE=FLA ;GFEGIM=LL= Rivestimenti elastici E mattonella in gres RλO Ea E pavimento con tappeto RλT E %1 Risultato: GE= E9L=JA9DA <A KGLLG>GF<G ;GDD9FLA = E9DL9 9 spessore sottile devono essere utilizzati solo materiali riconosciuti dal produttore come “adatti per riscaldamento a pavimento” il produttore deve ?9J9FLAJ=D9J=KAKL=FR99DDAFN=;;@A9E=FLGL=JEA;G Malta a spessore sottile e collanti devono resistere 9<MF9L=EH=J9LMJ9H=JE9F=FL=<Ad=;GE pensare costantemente le diverse dilatazioni terEA;@=<AE9KK=LLG=JAN=KLAE=FLGKMH=J>A;A9D= RλBm = E W PE %1E WE %1 E RλBm = E %1 37 PROGETTAZIONE Sezioni indicative indicative con conaltezze altezzeminime minimedel delmassetto massetto Valide per massetto tradizionale - additivo normale (art. 91108) Con additivo “spetial” (art. 91110) è possibile limitare a 30 mm. l’altezza del massetto sopra tubo. Lastra bugnata Pavimento Massetto cement. additivato Tubo PE-RT / Pb Isolante preformato Fascia perimetrale Battiscopa Eventuale isolamento acustico > 45 mm. > 97 - 112 mm. 52 - 67 mm. Lastra piana Pavimento Massetto cement. additivato Tubo PE-RT / Pb Isolante preformato Fascia perimetrale Battiscopa Eventuale isolamento acustico > 65 mm. 30 - 40 - 50 mm. 40 > 95 - 105 - 115 mm. PROGETTAZIONE Sezioni indicative con conaltezze altezzeminime minimedel delmassetto massetto Sezioni indicative Valide per massetto tradizionale - additivo normale (art. 91108) Con additivo “spetial” (art. 91110) è possibile limitare a 30 mm. l’altezza del massetto sopra tubo. Lastra bugnata con isolamento aggiuntivo Pavimento Massetto cement. additivato Tubo PE-RT / Pb Isolante preformato Fascia perimetrale Battiscopa Eventuale isolamento acustico Eventuale lastra isolante aggiuntiva > 45 mm. > 97 - 112 mm. 52 - 67 mm. Lastra piana con isolamento aggiuntivo Pavimento Massetto cement. additivato Tubo PE-RT / Pb Isolante preformato Fascia perimetrale Battiscopa Eventuale isolamento acustico Eventuale lastra isolante aggiuntiva > 65 mm. > 95 - 105 - 115 mm. 30 - 40 - 50 mm. 41 CALCOLO Temperatura superficiale del pavimento Potenza calorifica secondo UNI EN 1264 Per motivi fisiologici e medici, la superficie del pavimento non deve superare: X dF=ADG;9DA<AKG??AGJFG X dAF9J==E9J?AF9DA X dAF:9?FA=HAK;AF=;GH=JL= La resa di un impianto radiante a pavimento con massetto gettato in opera è data dalla seguente formula: Quando si calcolano i parametri di ogni locale, G;;GJJ=;GFLJGDD9J=;@=DAFL=J9KK=<=DD=LM:9RAG ni scelto, non determini il superamento delle suddette temperature. Nel caso in cui, pur con le temperature massime KM<<=LL=FGFKAKA9AF?J9<G<AKG<<AK>9J=AD>9: :AKG?FGL=JEA;G<=DDG;9D=ADHJG?=LLAKL9L=JEG L=;FA;9<GNJhHJ=N=<=J=MFJAK;9D<9E=FLGAFL= grativo. Basi di calcolo *=JD9HJG?=LL9RAGF=<=DKAKL=E9<AJAK;9D<9E=F to a pavimento valutherm è necessaria la K=?M=FL= <G;ME=FL9RAGF= K=;GF<G IM9FLG riportato nella nostra modulistica): X <AK=?FA;GKLJMLLANA;GEHD=LA<=DD=<A>A;AG X AD>9::AKG?FGL=JEA;G<=ADG;9DA X LAHGDG?A9<AE9KK=LLA=H9NAE=FLA X LAHGDG?A9<=DD=LM:9RAGFAK;=DL= *JAE9<=DD9HGK9<=DJAK;9D<9E=FLG9H9NAE=F to deve essere fatto dal Progettista un calcolo =K9LLG <=D >9::AKG?FG <A ;9DGJ= K=;GF<G & #F>9LLAD9<=>AFARAGF=<=DD=AFL=J9KKA>J9ALM:A9NNA= F=AF:9K=9DD=;9J9LL=JAKLA;@=<AHGJL9L9=L=E H=J9LMJ9<=DD=KAF?GD=LM:9RAGFAAF?J9<G<AKG< <AK>9J= AD >9::AKG?FG L=JEA;G KLAE9LG H=J G?FA KAF?GDG9E:A=FL= K=;GF<9 <=DD9 LAHGDG?A9 <A AEHA9FLG 9DL=RR9 massetto, tipo di pavimento, interasse tra le LM:9RAGFA=;;KA@9ADJ=F<AE=FLGKH=;A>A;G<=D sistema. q· = B · a B · a T m T · a Ü m Ü · a Dm D · g ϑ H dove B G=>>A;A=FL=<A=EAKKAGF=L=JEA;9 dipendente dalla materia, dallo spessore della parete e da un =N=FLM9D=JAN=KLAE=FLG<=DLM:G aB >9LLGJ= J=D9LANG 9DD9 J=KAKL=FR9 L=JEA;9 del pavimento aT 9LLGJ=J=D9LANG9DH9KKGAFL=J9KK=<=D LM:G aÜ 9LLGJ=J=D9LANG9DDGKH=KKGJ=<=DE9K K=LLGKGHJ9ALM:A aD Fattore relativo al diametro esterno <=DLM:G gϑH A>>=J=FR9E=<A9DG?LJ9>DMA<G=L=E H=J9LMJ99E:A=FL= mT mÜ mD T KHGF=FL=J=D9LANG9DH9KKG<=DD=LM:9RAGFA N9DA<GH=JLM:9RAGFA . ≤ T ≤ E KHGF=FL=J=D9LANG9DDGKH=KKGJ=<A;GH=JLMJ9 EN9DA<GH=J;GH=JLMJ9<=DLM:GE KHGF=FL=J=D9LANG9D<A9E=LJG=KL=JFG<=DLM:G EN9DA<GH=J<A9E=LJG<=DLM:G E≤ D ≤ E #FL=J9KK=<=DD=LM:9RAGFAE Su -H=KKGJ=<=DE9KK=LLGKGHJ9ALM:AE D A9E=LJG=KL=JFG<=ALM:A &9<A>>=J=FR9E=<A9DG?9JALEA;9g ϑH jAF>MFRAGF= della temperatura di mandata ϑV<=DD9L=EH= ratura di ritorno ϑR =<=DD9L=EH=J9LMJ99E:A=FL= ϑi secondo la seguente formula: g ϑH = ϑV - ϑR ____________ ϑV - ϑi Ln _________ ϑR - ϑi 39 CALCOLO Carico termico di progetto Il carico termico di progetto per il sistema valutherm è dato da: attraverso fabbisogno di fabbisogno dicalcolo calcolo– -flusso flussotermico termico attrail pavimento verso pavimento In base al fabbisogno termico di progetto Qp si definisce il fabisogno specifico netto: Qp qh = ---------------------------Alocale espresso in W/mq Metodo di calcolo della temperatura di mandata E’ chiaramente indicato sulla norma UNI EN 1264. Si definisce il fabbisogno termico per ogni locale e fra questi viene individuato quello sfavorito cioè l’ambiente in cui il rapporto tra la potenza richiesta e la superficie riscaldante è massimo [W/mq] questo rapporto è detto densità di flusso. Il locale sfavorito non può essere un locale adibito a bagno o servizio, per questi locali si assume una resistenza termica del materiale di rivestimento pari a 0 mq°C/W, mentre per gli altri va considerato un valore pari a 0,1 mq°C/W (o superiore se un ambiente ha un valore superiore). La scelta di 0,1 mq °C/W è per garantire che il progetto sia confacente anche per futuri cambi di rivestimento del pavimento che riducono l'emissione del pannello (ad esempio con la posa di un rivestimento a moquette). Il progettista a sua discrezione può anche decidere di non tener conto di questa eventualità e operare in base alle resistenze reali. temperatura di di mandata mandataviene vienedefinita definitacome La temperatura soddisfare come quella in di grado di aossdisfare il fabbiquella in grado soddisfare il fabbisogno termico nel locale ma sfavorito con la limitazione sogno termicosfavorito nel locale ma con lache la differenza di temperatura andata e ritorno limitazione che la differenza fra di temperatura non può superare i 5°C. fra andata e ritorno non puo superare i 5° C. Poiché la temperatura superficiale del pavimento deve essere inferiore a 29°C si ha un limite alla densità di flusso prodotta dal pannello radiante che non può oltrepassare un certo determinato valore; introducendo il concetto di area marginale (zona entro 1 metro dalle pareti) comunque tali limiti possono essere superati e pertanto in questa area i tubi possono infittirsi, sempre rispettando comunque i vincoli di temperatura relativi a questa zona. Se neanche in questo caso si riesce a sopperire al fabbisogno fabbisogno termico ambiente allora al allora occorre occorre prevedere un integraprevedere unsistema sistemadidiriscaldamento riscaldamentointegrainterativo per per ilil locale locale ininoggetto oggetto; in questo caso lil tivo locale di riferimento diventa quello con densità di flusso strettamente inferiore al precedente. Una volta scelta la temperatura di mandata ed il passo di riferimento determinati in base al controllo sull'ambiente sfavorito, il fabbisogno termico degli altri locali sarà soddisfatto semplicemente agendo sul passo dei circuiti (che può essere uniforme e/o misto) ma comunque sempre imponendo un limite al salto termico per ogni circuito. Si evidenzia comunque che un efficiente controllo termostatico di ogni locale unito ad una accurata regolazione delle portate è una condizione indispensabile per un elevato grado di comfort. Ci preme far notare inoltre che il salto termico medio complessivo non è determinabile a priori, ma è il valore medio definito dai singoli contributi. La temperatura di mandata ϑ V. Ausl. è calcolata secondo ϑ V. Ausl. = ϑ i + g ϑ H. Ausl. + σ 2 Se il rapporto σ / g ϑ H > 0,5, la temperatura di mandata deve essere calcolata in base a ϑ V. Ausl. = ϑ i + g ϑ H. Ausl. + σ + 2 σ2 12 g ϑ H. Ausl. In tutti gli altri ambienti che funzionano con la temperatura di mandata calcolata, le corrispondenti cadute di temperatura devono essere calcolate in base a σj = 2 · [(ϑ V. Ausl. - ϑi ) - g ϑ Hj] finché il rapporto di σj / g ϑ H m 0,5. Con un rapporto di σ j / g ϑ H m 0,5 le cadute di temperatura sono calcolate in base a σj = 3 · g ϑ Hj E 1 + 4 (ϑ V. Ausl. - g ϑ Hj ) - 1 3· g ϑHj CALCOLO Le rese rese del del sistema sistema sono sono funzione funzionedidiuna unaserie seriedi singola parametri specifici e unici perper la singola progetdi parametri specifici e unici la songola progettazione: tazione: Zone periferiche Nelle zone periferiche degli ambienti la posa dei tubi può avvenire con interasse ridotto poiché esse normalmente non sono zone di soggiorno e LQWHUDVVHIUDOHWXED]LRQL F interasse fra le tubazioni le temperature superficiali possono essere supeWHPSHUDWXUDGHOO·DFTXD F temperatura dell’acqua riori rispetto alle zone di soggiorno. WLSRGLSDYLPHQWR F tipo di pavimento Con queste zone periferiche possono essere perVDOWRWHUPLFRGHOO·DQHOOR F salto termico dell’anello tanto compensati gli effetti dovuti alle perdite di DOWH]]DGHOPDVVHWWR F altezza del massetto calore concentrate, per es. davanti ad ampie vetrate, o in locali con situazioni nei quali si stima Al fine di ottenere le rese conformi ai calcoli Al fine di ottenere le rese conformi ai calcoli di che la distribuzione di calore possa essere sfavodi UNI EN 1264 e poter procedere al di rita da elevate superficie esterne perimetrali e Al norma fine UNI di ottenere rese conformi ai al calcoli norma EN 1264le e poter procedere corretFRUUHWWRGLPHQVLRQDPHQWRFRPSOHVVLYR norma UNI EN 1264 e poter procedere al corret- provocare fastidiosi effetti locali sulla temperatuto dimensionamento complessivo dell’impianto, GHOO·LPSLDQWRqGLVSRQLELOHLOQRVWURSURJUDPPD to dimensionamento complessivo dell’impianto, ra media operante. èGLFDOFRORVYLOXSSDWRFRQ0&VRIWZDUH disponibile il nostro programma di calcolo svilupè disponibile il nostro programma di calcolo svi- La larghezza della zona periferica non dovrebbe pato concon MC4 software cheche consente di elaboFKHFRQVHQWHGLHODERUDUHLOSURJHWWRHVHFXWLYR luppato MC4 software consente di ela- superare 1,0 m e dovrebbe essere posata, ad rare il progetto esecutivo in funzione in funzione delle Vs. scelte tecniche utilizzando borare il progetto esecutivo in funzionedelle delle Vs. Vs. esempio, su tutto il muro esterno dove si trova la scelte tecniche utilizzandoi nostri i nostrisistemi. sistemi. iscelte nostri tecniche sistemi. utilizzando finestra. Se il fabbisogno di calore richiesto nella zona periferica è alto, può essere eseguito sino Per riceverlo è sufficiente contattare l’Ufficio ad un passo da 50 mm. tecnico “aquatherm srl”. La zona periferica dovrebbe essere realizzata di regola come un circuito indipendente, ma in piccoli ambienti con zona periferica limitata può Una volta definiti gli interassi di posa di ogni sin- essere scelta la realizzazione integrata, cioè con golo locale, per la loro costruzione occorre tene- un unico circuito. re conto di quanto definito dalla norma relativamente alle zone e alle tipologie di distribuzione. Tipologia di circuiti Zone residenziali Come abbiamo visto, la norma limita la temperatura superficiale delle zone di soggiorno al valore definito di 29 °C e su questa ipotesi viene sviluppato il calcolo esecutivo. Distanze dei tubi superiori a 300 mm., a causa della non uniformità delle temperature superficiali del pavimento, sono consentite solo in casi eccezionali. Cucine: Dal momento che nella fase di progettazione la superficie coperta dai mobili non è nota nella maggior parte dei casi, dovrebbero essere progettati e installati nelle cucine passi che tengano conto di tale esigenza, (considerando la temperatura massima consentita). Bagni: Nei bagni, negli ambienti dei WC e nelle superfici di bordovasca delle piscine, deve essere previsto e installato un passo 100 mm (considerando la temperatura massima consentita della superficie), dal momento che in questi ambienti c’è un maggiore contatto diretto dei piedi. Resta comunque da valutare la difficoltà di posare correttamente la striscia perimetrale e la necessità di integrazione. Si possono realizzare distribuzioni del tipo a chiocciola e a pettine (vedi esempi) con passo costante o differenziato. Si raccomanda comunque quanto segue: La lunghezza massima delle tubazioni in un circuito nei sistemi di riscaldamento a pavimento aquatherm® è di 120 metri. Per una possibile e naturale equilibratura idraulica dell’impianto, gli ambienti il cui carico termico richieda maggiori lunghezze dei tubi, devono essere divisi in più circuiti possibilmente della stessa lunghezza. In generale deve essere considerato che anche nei circuiti fino a 120 metri di lunghezza è necessario una divisione in due circuiti, quando la perdita di carico supera 250 mbar. Ne deriva che la superficie permessa per circuito in funzione del tipo di tubazione, ammonta a: 14x2.0 16x2.0 17x2.0 20x2.0 mm. mm. mm. mm. 100 120 125 160 m. m. m. m. ma generalmente si preferiscono valori inferiori per limitare perdite di carico eccessive. 41 CALCOLO X *J=N=<=J= 9F=DDA KAF?GDA H=J G?FA DG;9D= ;GKk <9 ;GFK=FLAJ= D9 J=?GD9RAGF= KAF?GD9 KL9FR9 H=JKL9FR9 Esempio di Esempio di sviluppo sviluppoaaserpentina serpentina % % 1 X #F<AJARR9J= D9F<9L9 <=D H9FF=DDG N=JKG D= H9J=LA=KL=JF=;AGjN=JKGD=H9J=LAHAm>J=<<= X 9J=HJ=>=J=FR99H9FF=DDA;GFKNADMHHG9KHA chiocciola J9D=chiocciolaAFIM9FLG;GFK=FL=<AGLL= F=J=MF9:MGF9GEG?=F=ALh<=DD9L=EH=J9 LMJ9 9 H9NAE=FLG KA J=9DARR9 ;GF ;MJN= 9 ?J9<A=IM=KLG;GFK=FL=MF9HGK9HAm>9;AD= KH=;A=IM9F<G?DAAFL=J9KKA<=DH9FF=DDGKGFG HA;;GDAGIM9F<GD9HGK9<=ALM:ANA=F==>>=L LM9L9;GFL=EH=J9LMJ=:9KK=;AGj;GFL=E H=J9LMJ=;@=J=F<GFGE=FGE9DD=9:ADAALM:A AFE9L=JA9D=HD9KLA;G X F=DDA;GFKNADMHHG9serpentina KGFG<9HJ= >=JAJKAIM9F<GADG;9DAKGFGKLJ=LLA=HG;GJ=?G D9JAAFIM9FLGDGKNADMHHG9;@AG;;AGD9jHG;G >9;AD=<9J=9DARR9J= X (=ADG;9DAK9FAL9JAj;GFKA?DA9:AD=J=9DARR9J=?DA K;9JA;@A ;GF H=J;GJKG H=JA>=JA;G AF EG<G <9 =NAL9J=AFL=J>=J=FR=;GALM:A<=AH9FF=DDA X *9JLA;GD9J= 9LL=FRAGF= N9 L=FML9 F=A DG;9DA :9?FG=O;H=JD9HJ=K=FR9<=AK9FAL9JA;@= KA;GEHGJL9FG<9=D=E=FLA>AKKAH=JA>=JA;AHJ= >=JA:AD=DAEHA=?G<AK9FAL9JAKGKH=KA #13 #. #12 @A9J9E=FL=jHGKKA:AD=J=9DARR9J=9F;@=LAHGDG ?A=<ALAHGEAKLG=;GFAFL=J9KK=<ALAHG;GKL9FL= GN9JA9:AD=E9?9JAJ9>>ALL=F<GADH9KKGAFHJGKKAEA Lh<A>AF=KLJ==RGF=;JALA;@= Esempio di sviluppo misto AFST X *AD9KLJA;=FLJ9DA=;GEMFIM=G?FA:9JJA=J9>AKK9 N9 ;=J;@A9L9 ;GF D9 >9K;A9 H=JAE=LJ9D= ;GKk <9 ;GFK=FLAJ= DG K>G?G <=DD= <AD9L9RAGFA <=D E9KK=LLG Esempio di sviluppo a chiocciola AFDK AFDK #11 AFFV IW3 IW1 AW I IW2 IW3 IW1 I IW2 AW CALCOLO Linee di adduzione si intendono le tubazioni che vanno dal collettore di distribuzione alle tubazioni che formano le spire. Le tubazioni di collegamento che passano in un altro ambiente con un circuito indipendente, devono essere posate con lo stesso interasse di quest’ultimo circuito e quindi con stessa emissione di calore. Per il calcolo della quantità d’acqua circolante deve essere eseguita la relativa correzione per le lunghezze delle tubazioni di collegamento. In prossimità del collettore passano tutti i tubi di alimentazione a distanze molto ravvicinate. Dal momento che queste tubazioni di collegamento rilasciano a loro volta calore, può verificarsi in alcune circostanze che la temperatura della superficie è superiore al valore permesso: in questo caso una parte delle tubazioni di collegamento dovrebbe essere coibentata con materiale isolante. Allacciamento al collettore Una volta definiti gli anelli (passo e tipologia) per tutti i locali in oggetto, si passa al collegamento (mediante le linee di adduzione) degli stessi al collettore di distribuzione, che sarà stato definito ed ubicato secondo quanto segue: X #;GDD=LLGJAjHJ=>=JA:AD=;@=KA9FGHGKARAGF9LAAF zone centrali per evitare lunghe linee di adduzione così da favorire il bilanciamento degli anelli e consentire una efficace regolazione di ogni singolo locale. Cucina passo 200 X D>AF=<AEA?DAGJ9J=AD;GFLJGDDG=D=HJ=KL9RAGFA dell’impianto, sono da preferirsi collettori con i misuratori di portata su ogni derivazione. X NAL9J=H=JIM9FLGHGKKA:AD=;GDD=LLGJA;GFHAm di 10 derivazioni e lunghe linee di adduzione (anelli con lunghezza eccessiva ed elevate perdite di carico). X #D<AE=FKAGF9E=FLG<=DD=LM:9RAGFA>J9?=F= ratore di calore e i vari collettori di distribuzione valutherm è a cura del progettista termotecnico che valuterà, in funzione delle caratteristiche di alimentazione degli stessi (portata, perdita di carico) passaggi, tipologia e dimensioni delle tubazioni. X +M9F<GKAGH=J9;GFMF9;9D<9A99MLGFGE9 con produzione integrata della bassa temperatura il progettista deve verificare che il circolatore interno della caldaia sia in grado di garantire la portata e la prevalenza di progetto; gli impianti a pavimento infatti operano con salti termici medi di circa 6-8 °C e quindi con portate non trascurabili X #DHJG?=LLAKL9N=JA>A;@=JhADN9KG<A=KH9FKAGF= dell’impianto tenendo conto del maggior volume d’acqua rispetto ad altre tipologie. WC passo 75 Corridoio passo 75 Sala da pranzo passo 200 Ingresso passo 150 Soggiorno passo 200 passo 200 passo 75 43 CALCOLO 44 La determinazione dei quantitativi dei componenti del sistema aquatherm può essere determinata in base alla seguente tabella. Stima indicativa dei componenti del sistema Elenco componenti PASSO 50 PASSO 751 PASSO 100 PASSO 150 PASSO 200 PASSO 250 PASSO 300 Tubazione m Clips2 pz A x 40,0 A x 25,0 A x 20,0 A x15,0 A x 10,0 A x 8,0 Alternativa alle clips: Clips a binario3 (Art. 90506) m A x 1,0 A x1,0 A x 1,0 A x1,0 A x 1,0 A x 1,0 A x 1,0 Zoccolino perimetrale m (Art. 91106) A x 1,0 A x1,0 A x 1,0 A x1,0 A x 1,0 A x 1,0 A x 1,0 Additivo termico (Art. 1108) kg A x 0,2 A x 0,2 A x 0,2 A x 0,2 A x 0,2 A x 0,2 Additivo termico “Spezial” (Art. 1110) kg A x 1,45 A x 1,45 A x 1,45 A x 1,45 A x 1,45 A x 1,45 A x 1,45 Lastre m2 aquatherm® A x 19,0 A x 12,5 A x 9,5 A x 6,25 A x 5,0 A x 4,0 A x 3,5 A x 1,0 A x 1,0 A x 1,0 A x 1,0 A x 1,0 A x 1,0 A x 7,0 A x 0,2 A x 1,0 A : Superficie riscaldante del pavimento [m2] Passo: Interasse delle tubazioni [mm] 1 Utilizzando le lastre a funghetti, non è possibile un passo di 75 mm 2 Utilizzando le lastre a funghetti, non sono necessarie clips di fissaggio 3 La clip a binario non è adatta per la lastra a funghetto. MONTAGGIO E COLLAUDO Montaggio 1) Come già detto in altro capitolo “condizioni per l’installazione” (pag. 5.38), il collettore di distribuzione è già stato piazzato nella posizione indicata nello schema di montaggio; una volta che siano stati effettuati gli intonaci ed ad edificio chiuso, si può procedere con la posa della fascia perimetrale nei vari locali, secondo quanto già descritto. 2) Distendere i pannelli rispettando le misure per il passaggio delle tubazioni secondo gli elaborati grafici – ricordarsi che nel caso di posa in pavimenti su terreno o esterno (comunque dove ci si aspetti presenza di umidità) è prescritta la posa preventiva di un foglio in PVC 4) Posare le tubazioni degli anelli secondo il tracciato e i passi indicati nello schema grafico, fissando opportunamente i tubi mediante le clips 5) Prevedere, contemporaneamente alla posa delle tubazioni i giunti di dilatazione che potranno essere realizzati mediante utilizzo della fascia perimetrale stessa o (se possibile e previsto) mediante idoneo kit. Nell’attraversamento dei giunti, la tubazione sarà inserita in una guaina e l’eventuale rete elettrosaldata sarà interrotta prima del giunto. 3) Nel caso di pannelli piani senza finitura superficiale in HIPS procedere al distendere sugli stessi già posati il foglio di alluminio fissato con gli appositi chiodi in plastica 45 MONTAGGIO E COLLAUDO 6) Collegare le tubazioni degli anelli ai collettori valutherm mediante i biconi a stringere. Messa in servizio dell’impianto 13) nel caso di massetti tradizionali l’impianto deve essere attivato almeno tre settimane dopo la gettata; 14) nel caso di massetti sintetici l’impianto deve essere attivato dopo un periodo di tempo conforme alle specifiche del fornitore, comunque non prima di una settimana dopo la gettata; 15) spegnendo il riscaldamento a pavimento dopo la fase di riscaldamento, il massetto deve essere protetto dalle correnti d’aria e da un raffreddamento veloce. 16) il riscaldamento iniziale deve avvenire con una temperatura di mandata di 25°C da mantenere per 3 giorni; 7) Una volta distesi tutti gli anelli, si procede al caricamento dell’impianto che potrà avvenire sia dalla centrale sia inserendo un tubo in gomma direttamente sul collettore per velocizzare tale operazione. 8) Dopo il caricamento dell'impianto occorre prestare massima cura allo spurgo dell'aria presente; per fare questo si agirà su ogni singolo anello finchè tutta l'aria presente sia scomparsa. Prova di tenuta a pressione 9) eseguire la prova prima di annegare i tubi nel massetto; 10) portare i tubi ad una pressione doppia rispetto a quella di esercizio con un minimo di 6 bar per due cicli di minimo un’ ora ciascuno 11) mantenere la pressione anche durante la gettata; 12) se sussiste pericolo di gelo, utilizzare appositesoluzioni antigelo (preferibile comunque programmare i lavori secondo stagione accettabile) 46 17) dopo viene impostata la temperatura di mandata di progetto e tenuta per almeno altri 4 giorni. 18) tarare i circuiti di ogni pannello in base alle prescrizioni di progetto (fare riferimento alle indicazioni di taratura o agire sui detentori in base ai diagrammi riportati in allegato). 19) dopo il procedimento di riscaldamento descritto non è garantito che il massetto abbia raggiunto il grado di umidità necessario alla posa del pavimento; prima della posa di moquette o parquet è obbligatorio controllare che il grado di umidità sia corretto per la posa del supporto. 20) la temperatura di mandata deve essere mantenuta finchè non si sono raggiunte le umidità di compensazione idonee per la posa del pavimento 21) tutti i giunti di bordo e dilatazione devono essere stati controllati per una corretta disposizione ed esecuzione 22) residui di materiali devono essere rimossi Solo dopo queste fasi si può procedere alla posa del pavimento e alla consegna delle opere compiute. MONTAGGIO E COLLAUDO Ricapitolando, ecco le fasi cronologiche di montaggio: Ricapitolando, ecco le fasi cronologiche di montaggio: 1) montaggio dei collettori e linee di alimentazione 2) posa del telo in PVC (se pavimento su terreno o verso esterno) 3) posa della fascia perimetrale 4) posa dei pannelli isolanti (più foglio alluminio se lastra piana senza film superiore) 5) realizzazione dei giunti di dilatazione e frazionamento e posa del tubo 6) caricamento dell'impianto spurgando l'aria da ogni singolo anello 7) prova di tenuta in pressione 8) posa dell'eventuale rete elettrosaldata 9) gettata del massetto 10) messa a regime del massetto 11) posa della pavimentazione 12) accensione e collaudo nale 48 48 MONTAGGIO E COLLAUDO 02'8/2&2//$8'2,03,$172 valutherm® ,O SUHVHQWH PRGXOR UDSSUHVHQWD XQ VHPSOLFH 3520(025,$ H 9(5%$/( ', &21752//2 GHOOHRSHUD]LRQLSUHYLVWHGDOODQRUPDWLYDSHUXQDFRUUHWWDYHULILFDHDFFHQVLRQHGHOO·LPSLDQWR UDGLDQWH ,O FRQWUROOR ILQDOH GHO ODYRUR HVHJXLWR q LQIDWWL XQ DVSHWWR IRQGDPHQWDOH SHU SRWHU GLFKLDUDUH O·DYYHQXWDHVHFX]LRQH´DUHJRODG·DUWHµ &RQODVXDFRPSLOD]LRQHOD'LWWDHVHFXWULFHFRQIHUPDLQROWUHFKHO·LPSLDQWRqVWDWRUHDOL]]DWR FRQ FRPSRQHQWLVWLFD RULJLQDOH ´YDOXWKHUPµ ULVSHWWDQGR OR ´VFKHPD GL PRQWDJJLRµ OH LQGLFD]LRQLGHOFDWDORJRWHFQLFRGLVLVWHPDHQHOULVSHWWRGL/HJJLH1RUPH Committente:_____________________________________________________________________________ Via:________________________________ Città:_________________________________________________ Progettista termotecnico: _________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ Direttore dei lavori: ________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ Ditta installatrice qualificata: ______________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ Grossista: __________________________________ Agenzia: _____________________________________ Impianto installato a :_____________________________________________________________________ data accensione: ________________________________________________________________________ Rif. schema montaggio aquatherm: _______________________________________________________ Le tubazioni devono essere movimentate con cura, protette da urti potenziali e non esposte alla luce solare diretta. Prima della posa del massetto gli anelli devono essere sottoposti a prova di pressione con acqua per due cicli di minimo un’ora ciascuno; la pressione di prova deve essere pari al doppio della pressione di esercizio, con minimo di 6 bar, mantenuta anche durante la posa e la maturazione del massetto. Data prova pressione: ______________________________________________________________________ Temperatura ambiente: ___________________ Temperatura acqua: ____________________________ Pressione di prova: _____________________ mantenuta per due cicli di minimo un’ ora ciascuno. A s e guito d e lla p rova e ffe ttua ta s i d ic hia ra c he l’im pia nto è a te nuta e c he n on c i s ono p e rdite . modulo collaudo lato 1 47 MONTAGGIO E COLLAUDO Il massetto deve essere posato con cura al fine di non danneggiare alcun componenete; carichi importanti dovranno essere appoggiati sul massetto solo dopo tempo adeguato. Durante le fase di posa del supporto e per almeno 3 giorni successivi la temperatura non deve scendere sotto i 5 °C; inoltre il getto deve essere protetto da eccessiva essiccazione al fine di mantenere basso il ritiro. Le Ditte installatrici delle opere idrauliche e delle opere edili dichiarano che il massetto è Le Ditte installatrici delle opere idrauliche e delle opere edili dichiarano che il massetto è stato additivato stato additivato con prodotto idoneo e secondo le indicazioni del produttore, mantenendo con prodotto idoneo e secondo le indicazioni del produttore, mantenendo le tubazioni in pressione duranle tubazioni in pressione durante le varie fasi di getto. te le varie fasi di getto. Il primo avviamento dell'impianto deve avvenire almeno 21 giorni dopo la posa del massetto cementizio (o in conformità alle istruzioni del fabbricante) e comunque dopo almeno 7 giorni in caso massetti con anidrite. Il riscaldamento iniziale comincia ad una temperatura di mandata di 25°C, che deve essere mantenuta per almeno 3 giorni; dopo si imposta la temperatura massima di progetto, che deve essere mantenuta per almeno altri 4 giorni. Prima della posa dei pavimenti, il posatore deve verificare l'idoneità della posa del rivestimento sullo strato di supporto che comunque deve essere posato secondo le prescrizioni del costruttore. La Dittainstallatrice installatrice dichiara di effettuato avere effettuato tutte le fasi previste dalla normativa e La Ditta dichiara di aver tutte le fasi previste dalla normativa e secondo le indicaziosecondo le indicazioni del inoltre costruttore; il pavimento inoltre posato dopo la massetto verifica idoni del costruttore; il pavimento verrà posato dopo verifica dellaverrà assenza di umidità e su neo alassenza tipo di finitura. della di umidità e su massetto idoneo al tipo di finitura. X <9L9AFARAGJAK;9D<9E=FLG9d _______________________________________ X <9L9>AF=JAK;9D<9E=FLG9d 77777777777777777777777777777777777 X <9L9AFARAGJAK;9D<9E=FLG9L=EH=J9LMJ9<AHJG?=LLG 77777777777777777777777777777777777 X <9L9>AF=JAK;9D<9E=FLG9L=EH=J9LMJ9<AHJG?=LLG 77777777777777777777777777777777777 X <9L9;GFK=?F9AEHA9FLG9DGEEALL=FL= 77777777777777777777777777777777777 (GL= ___________________________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________________________ Data Timbro e Firma Ditta Installatrice opere idrauliche _________________________________________________ _________________________________________________ modulo collaudo lato 2 48 REFERENZE Riscaldamento manti erbosi: la posa … ... il risultato edilizia industriale edilizia sportiva: palazzetto del ghiaccio grandi superfici aree esterne e rampe: sistemi antighiaccio 49 CONDIZIONI DI VENDITA CONDIZIONI GENERALI DI VENDITA E DI CONSEGNA 1. VALIDITË Le presenti condizioni di vendita, di consegna e di pagamento per i sistemi Fusiotherm, Climatherm, Valutherm, Climasystem e tutti gli eventuali altri prodotti commercializzati da aquatherm si intendono integralmente accettate dallÕacquirente con il conferimento dellÕordine e con il ritiro dei prodotti, annullano tutte le precedenti, e sono soggette a cambiamenti senza alcun preavviso. Fa fede la versione aggiornata delle condizioni generali disponibile sul ns. sito www.aquatherm.de. 2. NUMERO CODICE I prodotti dovranno essere ordinati con i numeri di codice di identificazione. 3. ACCETTAZIONE LÕaccettazione dellÕordine, comunque acquisito subordinata allÕapprovazione di aquatherm. 4. CONSEGNA E CONDIZIONI La merce viaggia sempre a rischio e pericolo dellÕacquirente anche se spedita in porto franco su un ns. camion o su un camion del corriere. aquatern si riserva la facolt di evadere un ordine con pi consegne. Per la resa franco destino su camion sar addebitato in fattura un contributo pari al 4% (addebito minimo 25 ) se il valore imponibile netto scontato nella merce ordinata inferiore a 2.000 pi iva. Nessun addebito per ordini il cui imponibile netto scontato superiore a 2.000 pi iva. In caso di ordini per i quali il committente richiedesse una spedizione urgente tramite corriere celere oppure per spedizione con imponibile delle merci inferiore a 500 pi IVA, aquatherm addebiter in fattura lÕeffettivo costo sostenuto. Per la resa franco destino degli ordini Valutherm che comprendono lastre isolanti - indipendentemente dal valore imponibile delle merci e del mezzo di trasporto scelto da aquatherm - sar applicato un supplemento di trasporto in base alla provincia di destinazione. 5. TRASPORTO Il trasporto avviene tramite corriere o/e ns. automezzi e comunque per la via e con il mezzo da aquatherm ritenuto pi conveniente, senza che ci comporti responsabilit alcuna da parte della stessa. Le forniture vengono effettuate sempre a rischio e per conto dellÕacquirente. LÕeventuale clausola Òfranco destinoÓ, se preventivamente concordata, riguarda soltanto lÕonere economico del trasporto. 6. TERMINI DI CONSEGNA Salvo diverso ed esplicito accordo fra le parti, il termine di consegna o di spedizione ha valore semplicemente informativo e non impegnativo e pertanto non si assumono responsabilit per ritardi o per mancata consegna. LÕevasione parziale dellÕordine non implica una variazione dei termini di pagamento delle fatture relative. 7. PREZZI Si applicano i prezzi in vigore al momento della consegna o spedizione della merce, intesi per merce resa franco nostro magazzino e al netto dellÕ IVA. 8. PAGAMENTI Si riconoscono liberatori i pagamenti effettuati in contanti alla cassa di aquatherm ed a mezzo banca con bonifico diretto con ritiro di ricevuta bancaria. I pagamenti a mezzo di assegni circolari e bancari saranno liberatori ad avvenuto buon fine degli stessi. I termini di pagamento si intendono sempre 54 tassativi. LÕimporto minimo di emissione per singola ricevuta di 250,00. Nel caso di fatture con pi scadenze di importo unitario inferiore a tale importo minimo, se emette unÕunica ricevuta bancaria alla prima scadenza codificata in anagrafica. Trascorsi dieci giorni dalla scadenza del termine di pagamento stabilito in fattura senza che ne sia avvenuto il regolamento, aquatherm avr la facolt di emettere tratta a vista con spese la cui espressa autorizzazione viene data con il conferimento dellÕordine e confermata con il ritiro dei prodotti. Trascorso il termine di pagamento indicato in fattura, verranno addebitati gli interessi di mora al tasso corrispondente allÕEuribor a 3 mesi maggiorato di 5 punti. Eventuali contestazioni di qualsiasi natura non conferiscono al committente alcun diritto di sospendere i pagamenti. 9. FIDO aquatherm si riserva di apportare modifiche al fido assegnato alla clientela ogni qualvolta lo riterra opportuno e a suo insindacabile giudizio. 10. IMBALLAGGI Le caratteristiche dellÕimballo saranno di esclusiva scelta di aquatherm che si riserva di addebitare il costo Committente. aquatherm vende solo per confezioni come indicate nei listini di vendita. 11. RESO MERCI aquatherm non accetta resi di materiali salvo che per non conformit tecniche accettate da un ns. collaboratore incaricato della verifica. Sono accettate resi di materiali non conformi allÕordine per errata spedizione e altri motivi imputabili a aquatherm. In ogni cado non si accetta merce di ritorno senza la preventiva esplicita autorizzazione comunicata da aquatherm allÕacquirente. Si accetta solo materiale in imballo originale a confezione integra. Materiali con non-conformit tecniche potranno essere restituiti nei tempi e con i modi di cui al punto 13 di queste sezione, agli stabilimenti di aquatherm a spese del Committente; se dallÕesame risulter che il difetto imputabile ad aquatherm, sar rimborsato lÕintero importo della merce resa e lÕeventuale spesa di trasporto sostenuta dal Committente per la restituzione del materiale. 12. RECLAMI Reclami relativi alla spedizione o consegna della merce e alla sua quantit e qualit devono essere tassativamente e inderogabilmente effettuati entro e non oltre otto giorni dalla data di arrivo della merce. In caso di reclamo per ammanchi o avaria dei prodotti, gli stessi sono considerati solo se accompagnati da copia della bolla di consegna sella quale sono annotate in modo univoco le riserve fatte al trasportatore allÕatto del ricevimento merci. 13. GARANZIA 13.1 Durata aquatherm garantisce i propri prodotti, rispettivamente tubi di materiale sintetico, raccordi di sua produzione e componenti elettroniche per 2 (due) anni dalla data della messa in funzione dellÕimpianto (fermo restando le procedure di verifica e collaudo previste) e per 2 (due) anni dalla data di consegna (certificate dalla emissione di fattura o scontrino fiscale) per quanto riguarda polifusori, macchine a saldare, attrezzatura varia ed accessori relativi. é possibile ottenere lÕestensione di garanzia su tubi di materiale sintetico e raccordi prodotti da aquatherm a 10 (dieci) anni dalla data della messa in funzione dellÕimpianto CONDIZIONI DI VENDITA previa compilazione e trasmissione della documentazione prevista (Dichiarazione di conformit ai sensi della L. 46/90 e Modulo Collaudo impianto controfirmato da progettista/Direttore dei Lavori). La suddetta documentazione deve arrivare in sede aquatherm entro 3 mesi dalla messa in funzione dellÕimpianto. Per messa in funzione dellÕimpianto sÕintende la data di attivazione delle opere realizzate e comunque una data entro sei mesi dalla consegna delle suddette. 13.2 Termini Il consumatore deve denunciare il difetto , a mezzo di raccomandata recante,in allegato, la documentazione di cui al punto 13.1, nonch i documenti di installazione e di collaudo; la denuncia deve essere effettuata immediatamente, al pi entro e non oltre due mesi dalla scomparsa del difetto stesso e comunque prima dellÕesecuzione di lavori di ripristino senza manomissione dellÕimpianto e senza scomparsa del materiale ritenuto difettoso. Ad aquatherm deve essere data la possibilit di visionare i materiali, avvalendosi di un collaboratore da lei esplicitamente autorizzato, prima che questi ultimi vengano rimossi. Eventuali interventi provvisori e/o parziali da parte di aquatherm non sono da ritenersi in alcun modo come tacita accettazione di riconoscimento di garanzia. 13.3 Diritto del Consumatore aquatherm, per il tramite del rivenditore, si impegna a sostituire o riparare il materiale entro un termine congruo dalla richiesta. Nel quadro di questa garanzia aquatherm si impegna al risarcimento dei danni diretti e indiretti provocati al consumatore per difetti del materiale, nonch la rifusione degli oneri a causa della rimozione, smontata, collaudo o dissotterramento della conduttura in conseguenza di difettosit del prodotto, come pure per lÕinstallazione, montaggio, spostamento dovuto a deficienza del prodotto stesso. Un indennizzo per mancato godimento, perdita di produzione, interruzione di funzionamento, diminuzione di valore e altro danni conseguenti indiretti sono esclusi. Accertata lÕimputabilita del danno ad aquatherm, la stessa provveder ad un risarcimento fino ad un massimo di 2.582.200,00 per danni alle cose. 13.4 Esclusioni La garanzia e la sua eventuale estensione perdono ogni validita se non vengono utilizzati prodotti originali dei sistemi aquatherm e componenti non espressamente approvati da aquatherm oppure realizzati con attrezzatura non prescritta nelle note tecniche aggiornate del sistema. La garanzia non entra in vigore se non sono state rispettate le norme, le regole tecniche di settore e le indicazione tecniche di aquatherm per la progettazione, lÕinstallazione e lÕuso. LÕinstallazione dellÕimpianto deve essere stata eseguita da ditta qualificata secondo le categorie previste dalla legge. danni quando gli stessi non siano riconducibili ai vizi di cui al punto 18. 13.5 Norme applicabili Per quanto non specificamente previsto, si rimanda alle norme contenute nel D.Lgs. 2.02.2002, n. 24, regolante la tutela del consumatore. 14. DOCUMENTAZIONE TECNICA DEL PRODOTTO aquatherm mette a disposizione degli acquirenti la documentazione tecnica dei sistemi comprensiva di manuali esplicativi delle regole dÕuso e della destinazione dei sistemi, nonch della corretta procedura di installazione sia in forma cartacea sia in formato elettronico sul sito aziendale www.aquatherm.de. Gli acquirenti rivenditori a loro volta rendono disponibile la ns. documentazione tecnica aggiornata nei loro punti di vendita mettendola a disposizione dei loro clienti installatori e agli altri operatori del mercato. Poich la fornitura riguarda solo la componentistica sar cura dellÕinstallatore fornire allÕutilizzatore tutte le informazioni relative alla corretta gestione e controllo dellÕimpianto finito in funzione delle specifiche richieste dal tecnico progettista o dalla regola dellÕarte. 15. CARATTERISTICHE TECNICHE aquatherm si riserva la facolt di modificare tecnicamente in qualsiasi momento e senza preavviso i prodotti. 16. IDENTITË Il committente responsabile di tutti i dati e le informazioni di identificazione forniti ad aquatherm quali nominativo, ragione sociale, indirizzo, codice di identificazione fiscale e quantÕaltro specificatamente richiesto dalla legislazione vigente. 17. MARCHIO Tutti i prodotti sono contraddistinti da marchi di fabbrica depositati e tutti gli effetti di legge. 18. FORO COMPETENTE Per qualsiasi controversia tra aquatherm ed il Committente e/o il Consumatore sar sempre e solo competente il Foro di Massa. La garanzia e la sua eventuale estensione, oltre ai casi suddetti, non prevista: - in caso si impiego di materiale precedentemente deteriorati e quindi in caso di tubi, raccordi ed accessori scalfiti, incisi con taglio e colpi, riscaldati con fiamme, esposti ai raggi di solari in magazzino o cantiere oltre sei mesi e per malfunzionamenti degli impianti con eccessi di temperature e pressioni. - in caso di destinazione degli impianti diversa da quella per la quale il materiale espressamente previsto come regolamento da leggi e norme di settore aquatherm addebiter al richiedente il costo della perizia e di tutte le spese sostenute per gli accertamenti circa le cause dei 55