®
srl
Parco Produttivo Apuania
ex Area Dalmine
54100 Massa (MS) - Italia
Tel.: +39 0585 25991
Fax: +39 0585 259999
tubi per pannello radiante - lastre isolanti - collettori - termo regolazione - accessori
E-mail: [email protected]
www.aquatherm.de
impianti di riscaldamento a pavimento
Numero Verde Chiamata gratuita
srl
Codice I 53152
Edizione 30/04/2010
800-259925
e
INDICE
Catalogo tecnico
valutherm
®
Sistemi di riscaldamento a pavimento
INDICE:
pag. 2
pag. 4
2. Generalità
pag. 2
3. Componenti: “tubazioni”
pag. 5
4. Componenti: “lastre isolanti e accessori”
pag.911
pag.
5. Tecnica di distribuzione: “collettori”
pag.
pag.16
18
6. Armadietti
pag.19
21
pag.
7. Tecnica di regolazione e controllo
pag.
pag.22
24
8. Progettazione
pag.
pag.31
33
9. Calcolo
pag.
pag.39
42
pag. 7
pag.45
48
pag.
11. Referenze
pag.
pag.50
53
© DTXDWKHUP
-
10. Montaggio, collaudo, accensione
04/2010
1. Panoramica
1
PANORAMICA
Riscaldamento
delle superfici
in nuove
costruzioni
Riscaldamento
delle superfici
in vecchi edifici
Riscaldamento e
raffrescamento
a parete
Riscaldamento e
raffrescamento
a soffitto
L’ esperienza trentennale nella
produzione e nell’utilizzo dei
sistemi di riscaldamento a
pavimento e il continuo
miglioramento di una tecnica
efficiente e attenta al risparmio
energetico hanno portato
aquatherm ad essere una
delle aziende con più
esperienza e maggior
successo a livello mondiale
nel riscaldamento a pavimento.
Con lo sviluppo dell’elemento
di sistema TS 25 aquatherm
offre nell’ambito dei sistemi
di riscaldamento delle
superfici un sistema che si
utilizza in qualsiasi struttura
con altezza ridotta e soddisfa
tutte le esigenze nelle nuove
costruzioni e nei vecchi edifici
– in modo rilevante nei lavori
che si presentano in una
ristrutturazione o recupero.
Con questo sistema è possibile soddisfare quanto
richiesto ad un sistema di
riscaldamento a pavimento –
per costruzioni sia a secco
che a umido. La lastra estrusa
con scanalature prefabbricate
per la posa del tubo è
indicata per ogni pianta e
struttura di un ambiente.
Un clima non confortevole a
causa di una temperatura
ambiente sbagliata, rumori e
correnti d’aria determinano
prestazioni lavorative non
ottimali.
Negli uffici, negli spazi
commerciali, nelle sale riunioni
sono quindi sempre più
utilizzati moduli per il
riscaldamento e il raffrescamento delle pareti.
Il sistema per il riscaldamento
e raffrescamento con i moduli
può essere utilizzato sia a
parete che a soffitto e, nel
caso di controsoffitti,
aquatherm-climasystem può
essere installato su pannelli
metallici, pannelli in controparete di cartongesso o
muratura, oppure su pannelli
gessati o in fibra di gesso.
Inoltre è possibile incassare
il sistema senza problemi
nell’intonaco del soffitto.
Il peso ridotto, pari a circa
2,5 kg/m2 (inclusa l’acqua
contenuta nelle tubazioni),
non influisce sull’installazione
né sulla successiva messa in
funzione dell’impianto.
La capacità di funzionamento
di un impianto per il riscaldamento a pavimento è
determinata principalmente
dalla qualità dei componenti
utilizzati:
• Materiali per l’isolamento
termico
• Lastre con funghi
• Lastre piane
• Lastra a rotolo
• Elemento TS 25
•
•
•
•
•
Tubazione per il
riscaldamento
Tubazione in PE-RT
Tubazione in PB
Tubazioni e moduli in PP
• Tecnica di distribuzione
• Tecnica di regolazione
2
Vantaggi
Lo spessore minimo della
lastra permette di avere
altezze ridotte della struttura,
ad es. 50 mm con massetto
a secco, 55 mm con massetto di cemento a strato
sottile, 60 mm con masset-to
fluido/massetto con solfato
anidro di calce. L’elemento
di sistema 25 è la soluzione
adatta per l’installatore in tutte
le condizioni di posa.
Si evitano così interruzioni
nell’avanzamento dei lavori
edili.
Il sofisticato sistema di
riscaldamento e raffrescamento a pannelli
radianti aquatherm consente
di creare un clima ambiente
gradevole privo di correnti
d’aria. Questa tecnologia
permette di riscaldare o
raffrescare impostando la
temperatura di mandata
dell’acqua. Il sistema è
provvisto di una funzione di
commutazione automatica
dalla modalità riscaldamento
alla modalità raffreddamento,
dalla semplice regolazione
della temperatura stanza per
stanza fino a una completa
tecnica di regolazione
centralizzata.
A seconda della tipologia, i
pannelli sono collegati
ermeticamente fra di loro o
al circuito di acqua di riscaldamento o di raffredamento
tramite saldatura con
polifusore o mediante raccordi a innesto rapido.
PANORAMICA
Riscaldamento
di superfici
sportive
Riscaldamento
di aree
industriali
Riscaldamento
di aree
esterne-antighiaccio
Riscaldamento
di manti erbosi
e congelamento
di superfici
Gli sportivi hanno bisogno di
un ambiente adatto per
l’attività sportiva – il giusto
pavimento e un sistema di
riscaldamento non visibile
danno allo sportivo il necessario senso di benessere per
praticare sport in maniera
ottimale.
I riscaldamenti per impianti
sportivi fanno risparmiare
spazio, non occupano spazio
utile e quindi lasciano
all’architetto ampia libertà
nella progettazione. Pareti e
finestre libere sono l’elemento
distintivo del riscaldamento
non visibile in un impianto
sportivo.
Il riscaldamento aquatherm
per aree industriali offre
l’alternativa ideale ai
tradizionali sistemi di riscaldamento.
Il riscaldamento aquatherm
per aree esterne assicura
superfici senza ghiaccio e
neve tutto l’anno.
Gli ambiti di utilizzo del
riscaldamento aquatherm per
aree esterne sono zone
pedonali, campi sportivi,
entrate di garage, rampe di
accesso, parcheggi all’aperto
o piste di atterraggio per
elicotteri.
In tutti i settori il riscalda-mento
per aree esterne aiuta ad
evitare incidenti causati
ad. esempio da cadute.
.
Un ulteriore vantaggio consiste
nel fatto che non viene
utilizzato personale o
macchinari per sgomberare
la neve. I mezzi antighiaccio
e spargimento di sale, non
sono più necessari. Nelle
superfici esterne si usano di
regola temperature di
mandata estremamente basse
che raramente superano i 30
°C. In ambito industriale inoltre
può essere utilizzato anche il
calore di recupero senza
ulteriori costi di gestione.
Per mantenere libere dalla
neve e dal ghiaccio le aree
esterne servono in base alle
necessità circa 250 Watt/m2
utilizzando una miscela di
acqua e antigelo. Per tener
libero da ghiaccio e neve un
campo da gioco con il manto
erboso naturale o sintetico
aquatherm offre un sistema di
alto livello tecnologico,
conveniente ed ecologico.
Questo è possibile grazie
all’ottima combinazione dei
componenti climatherm e
fusiotherm collegati tra di loro
tramite il procedimento di
saldatura dei manicotti.
I sistemi per il riscaldamento
aquatherm per impianti sportivi
permettono grazie ad una
omogenea distribuzione del
calore di ottenere una
temperatura equilibrata in tutta
la sala e quindi maggior
benessere e un clima ambiente
sano.
Riscaldamento aquatherm per
impianti sportivi:
Tecnologia perfetta senza
manutenzione!
Vantaggi.
•••Veloce ammortamento dei
•••costi
•••Nessuna manutenzione
•••Totale libertà di • • •
progettazione
•••Migliore utilizzo del
•••capannone industriale
•••grazie alla posa nascosta
•••delle tubazioni ••per il
•••riscaldamento nel •
•••pavimento.
•••Diffusa distribuzione del
•••calore
•••Piacevole clima
•••ambientale
•••Temperatura gradevole e
•••quindi migliore efficienza
•••lavorativa
•••Nessuna circolazione di
•••polvere né correnti d’aria
Nelle tubazioni di distribuzione
e nei i tubi di collegamento
al collettore realizzati con
tubazioni composite
climatherm faser si utilizza la
tecnica di fusione con raccordi
a sella sviluppata da
aquatherm.
Per evitare le perdite
incontrollate di energia che
avvengono lungo la rete di
tubazioni nei punti non
utilizzabili per riscaldare le
superfici da gioco bisogna
coibentare le tubazioni in
fabbrica con un isolamento
termico adatto per l’installazione interrata.
3
GENERALITÀ
Generalità
Questa tipologia di impianto trae la sua origine in
tempi antichi nei quali, ad esempio, si utilizzavano
sistemi simili per il riscaldamento dei grossi
ambienti: fumi ed aria calda venivano mossi in
cunicoli sotto-pavimento provocando l'innalzamento della temperatura.
Stesso principio base fu adottato anche nelle
prime applicazioni dei tempi moderni (a partire
dai primi del '900) nelle quali ci si limitava ad inserire una serie di tubazioni metalliche sotto pavimento, senza isolamento e alimentate da centrali termiche con acqua a media/alta temperatura e senza alcun tipo di regolazione.
Solo in tempi successivi e a seguito della adozione di sistemi accuratamente studiati e testati
come regolazione e realizzazione, si sono potuti
definire gli attuali criteri costruttivi e progettuali
che sono alla base delle normative di sistema.
I vantaggi di un riscaldamento a pavimento radiante rispetto ad altri sistemi si possono così
riassumere:
X AD;9DGJ=j;=<MLGAFE9KKAE9H9JL=H=JAJJ9?
?A9E=FLGH=J;MAD9JA9jHAm;9D<9AFHJGKKAEA
tà del pavimento; il pannello radiante pertanto risulta particolarmente efficiente in edifici di
notevole altezza (vedi diagramma distribuzione temperature).
X &9:9KK9L=EH=J9LMJ9KMH=J>A;A9D=DAEAL9D9KLJ9
tificazione e l’instaurarsi di moti convettivi che
sono causa di trascinamento di polvere nell’ambiente, non si hanno terminali in vista ed il
>MFRAGF9E=FLGjKAD=FRAGKG
X ,AKH=LLG9<9DLJAKAKL=EAD9KL=KK9K=FK9RAGF=<A
;GE>GJLjGLL=FML9;GFL=EH=J9LMJ=9E:A=F
L=D=??=JE=FL=HAm:9KK=
X &9;IM9j9:9KK9L=EH=J9LMJ9IM=KLGDAEAL9
le dispersioni verso l’esterno e favorisce l’adozione di caldaie a condensazione o altri sistemi ad alto valore energetico
X #DE9??AGJ;GKLG<=DDAEHA9FLG9H9NAE=FLGJA
spetto ad un impianto a radiatori si giustifica
con il maggior comfort ambientale; comunque
la differenza si ripaga dopo pochi anni di gestione.
GENERALITÀ
Generalità
Le prestazioni di un sistema radiante a pavimento dipendono dalla qualità del tubo utilizzato; le
caratteristiche specifiche delle tubazioni aquatherm per il riscaldamento a pavimento sono le
seguenti:
X =;;=DD=FL=J=KAKL=FR99D;J==H9F;@=9<9DL=
temperature
X KMH=J>A;A=AFL=JF9DAK;A9=;GF:9KK=H=J<AL=<A
carico
X =D=N9L9KL9:ADARR9RAGF=9DD9L=EH=J9LMJ9
X J=KAKL=FR9 9DD9 ;GJJGKAGF= =< 9?=FLA ;@AEA;A
esterni
X =D=N9L9>D=KKA:ADALh
X J=KAKL=FR99?DAMJLA
X :9JJA=J9 9DDGKKA?=FG H=J AD JAN=KLAE=FLG AF
EVOH conforme alla DIN 4726.
Le tubazioni aquatherm per impianti a pavimento sono confezionate in cartoni specifici per renderle protette dalla luce solare in quanto i raggi
UV producono danni meccanici alla tubazione;
pertanto le tubazioni devono essere tolte dai
cartoni solo al momento della posa in opera.
&9 DMF?@=RR9 <=A JGLGDA j <A E EAKMJ=
speciali a richiesta) mentre spezzoni importanti
in avanzo da una posa devono essere riposti
nelle stesse confezioni in cartone.
&9KMH=JNAKAGF==KL=JF9<AHJG<GLLGj=>>=LLM9L9
da SKZ nel rispetto della DIN-CERTCO, mentre la
KMH=JNAKAGF=AFL=JF9j=>>=LLM9L9AF9;;GJ<G9DD=
HJ=K;JARAGFA<=DD=FL=;=JLA>A;9LGJ=
Le tubazioni aquatherm sono utilizzabili direttamente dal rotolo senza bisogno di preriscaldamento; i raccordi e gli adattatori utilizzabili sono
solo quelli del produttore e conformi alla DIN
8076 parte 1, come richiesto dalla DIN 4726.
&=KH9FKAGF=DAF=9J=<=DD9LM:9RAGF=jAEH=<AL9
in quanto incassata nel massetto e gli stress tensionali sono assorbiti direttamente dal materiale
in quanto non critici.
Lo strato in EVOH che costituisce la barriera
9DDGKKA?=FG HJ=NAKL9 <9DD= FGJE= j <=HGKAL9L9
sulla superficie della tubazione mediante adesivi ad alta resistenza; utilizzando queste tubazioni
;GF :9JJA=J= FGF j F=;=KK9JAG HJ=N=<=J= MFG
scambiatore di calore fra distribuzione e produttore di calore.
3
GENERALITÀ
La capacità delle tubazioni in plastica di resistere alle sollecitazioni meccaniche ad una data
temperatura viene efficacemente rappresentata su un diagramma tempo-tensione tangenziale con curve di temperatura.
Per la determinazione di questo diagramma
occorrono molte prove in cui i campioni di tubo
sono mantenuti a pressione costante con temperature variabili, al fine di stabilire dopo quanto tempo si arriva al cedimento.
Tensione in N/mm2
Diagramma tempo-tensione-temperatura
Curve:
Tempo in anni
Tempo in ore
Collegando i tempi minimi ottenuti alla medesima temperatura e riportando il tutto su di un diagramma bilogaritmico si ottiene il diagramma
“tempo-tensione-temperatura”.
Sull’ascissa è rappresentato il tempo in ore, mentre sull’ordinata vi è la tensione subita dal materiale per effetto della pressione interna.
- Tensione
- Tempo
- Temperatura
Queste prove sono ormai in uso da oltre 25 anni
e la loro affidabilità ci permette di estrapolare i
valori sino a 50 anni di impiego.
Tali curve sono inserite nella normativa internazionale delle tubazioni di plastica per gli impianti di acqua sanitaria e per riscaldamento.
COMPONENTI
Tubazioni in PE-RT
aquatherm®-Tubazioni in (PE-RT)
Cod. Art.
Dimensioni
Confezione
90024
14 x 2,0 mm
250 m
90026
16 x 2,0 mm
250 m
90036
16 x 2,0 mm
500 m
90027
17 x 2,0 mm
250 m
90037
17 x 2,0 mm
500 m
90028
20 x 2,0 mm
250 m
Designazione:
AQUATHERM FLOOR HEATING PIPE –
ART.NO. 90026 – 16 x 2.0 mm – OXYGEN
TIGHT – DIN 4721 – DIN 16833 – DATE OF MANUFACTURING/TIME – MACHINE NO – MTR MARKING – MADE IN GERMANY
Il rotolo è stampato in continuo con la lunghezza in metri, con indicate le sigle per la rintracciabilità del lotto di produzione.
il modulo elastico a 20 °C è di circa 580 N/mmq.
Il raggio di curvatura è pertanto pari a:
d
5x
5
xd
con d = diametro esterno
▼
Ø 16 mm =
80 mm
Raggio di
curvatura
▼
Caratteristiche:
hanno una unica struttura molecolare con catena laterale controllata e assicurano una eccellente resistenza allo stress per rottura, ottimo
comportamento alla pressione di lunga durata
e alta flessibilità.
5
COMPONENTI
Caratteristiche fisiche
Unità
Metodo di prova
Valore
Indice di fluidità, 190°C/2,16 kg
g/10 min
ISO 1133
0,7
Indice di fluidità, 190°C/5,0 kg
g/10 min
ISO 1133
2,2
Densità
g/cm3
ISO 1183
0,933
C
ISO 306 (Methode A)
122
Conducibilità termica
W/(mk) a 60 oC
DIN 52612-1
0,4
Coefficiente di dilatazione termica lineare
10-4/K
DIN 53752 A (20oC-70oC)
1,95
Caratteristiche meccaniche
Unità
Metodo di prova
Valore
Durezza Shore D
%
ISO 868
53
Tensione di snervamento
MPa
ISO 527
16,5
Allungamento relativo
%
ISO 527
13
Resistenza alla trazione
MPa
ISO 527
34
Allungamento a rottura
%
ISO 527
>800
Modulo di elasticità alla flessione
MPa
ISO 178
550
Modulo di elasticità
MPa
ISO 527
580
Resistenza all’urto Izod
KJ/m2 a 23 oC
KJ/m2 a -40 oC
ISO 180
ISO 180
nessuna rottura
ESCR
Environment Stress Cracking Resistance
(resistenza alla fessurazione)
h
h
h
ASTM D 1693-B 10%
>8760 (0K)
50% antigelo (PEG)
10% inibitore di corrosione
>8760 (0K)
o
Punto di rammollimento Vicat
Grazie al rivestimento con barriera antidiffusione
la tubazione soddisfa le richieste della DIN 4726
per le tubazioni a tenuta d’ossigeno. Condizioni
di funzionamento; Classe di applicazioni secondo ISO 10508, pressione di esercizio Poper = 6 bar
Controllo interno,
interno,
Norme e direttive; Controllo
Assicurazione
della qualità
Assicurazione della
qualità
Dimensionamento, produzione e controllo della
qualità avvengono secondo i seguenti standard:
8
>8760 (0K)
DIN 4721
4721 „Sistemi di tubazioni in materie plastiche
X DIN
per riscaldamento a pavimento ad acqua calda
e allacciamento al radiatore; polietilene con resistenza alla temperatura elevata”
4726 „Rscaldamento
DIN 4726
X DIN
Riscaldamento a pavimento ad acqua
calda e allacciamento al radiatore, tubazioni in
materie plastiche”
16833 „Tubazioni in polietilene con resistenza
DIN 16833
X DIN
alla temperatura elevata, requisiti generali della
qualità”
COMPONENTI
Tubazioni in polibutene PB
Caratteristiche:
Assicurano una eccellente resistenza allo stress
per rottura, ottimo comportamento alla pressione di lunga durata e alta flessibilità.
Il raggio di curvatura è pari a:
5
5 xx dd
con d = diametro esterno
Designazione:
AQUATHERM FLOOR HEATING PIPE –
ART.NO.90306 – 16 x 2.0 mm – OXYGEN TIGHT –
DIN 4721 – DIN 16833 – DATE OF MANUFACTU
RING/TIME – MACHINE NO – MTR MARKING –
MADE IN GERMANY
▼
Ø 16 mm =
80 mm
Raggio di
curvatura
▼
Il rotolo è stampato in continuo con la lunghezza in metri, con indicate le sigle per la rintracciabilità del lotto di produzione.
aquatherm® - Tubazioni in polibutene (PB)
il coefficiente di conducibilità termica può essere assunto pari a 0,22 W/mq°C
mentre il modulo elastico a 20 °C è di circa 350
N/mmq
Cod. Art.
Dimensioni
Confezione
90306
16 x 2,0 mm
250 m
90316
16 x 2,0 mm
500 m
90307
17 x 2,0 mm
250 m
90317
17 x 2,0 mm
500 m
con barriera antiossigeno
7
COMPONENTI
Perdite di carico per tubo: 16 x 2,0 mm
400
6
0,
m
m
/s
4
0,
m
/s
200
3
0,
m
/s
150
m
16
2
0,
x2
,0 m
m
100
90
80
70
60
/s
1
0,
50
m
/s
Portata in mG in kg/h
/s
5
0,
300
40
30
0,1
0,2
0,3
0,4 0,5
1,0
2,0
3,0
4,0 5,0
Perdite di carico mbar/m
Perdite di carico per tubo: 17 x 2,0 mm
0,6
400
m
/s
5
0,
m
300
/s
4
0,
/s
m
/s
150
2
0,
,0
m
17
mm
/s
m
100
90
80
70
60
x2
1
0,
/s
Portata in mG in kg/h
m
3
0,
200
50
40
30
0,1
0,2
0,3
0,4 0,5
1,0
2,0
3,0
4,0
5,0
Perdite di carico mbar/m
Perdite di carico per tubo: 20 x 2,0 mm
400
5
0,
300
/s
m
m
m
/s
,0 m
x2
3
0,
20
/s
m
25
0,
2
0,
/s
m
100
90
80
70
60
50
/s
m
15
0,
/s
m
Portata in mG in kg/h
4
0,
200
40
30
20
10
0,1
0,2
0,3
0,4
0,5
1,0
Perdite di carico mbar/m
8
2,0
3,0
4,0 5,0
COMPONENTI
Lastra isolante bugnata
Pannelli isolanti in polistirene espanso sinterizzato
ottenuti per termostampaggio a vapore, a ritardata
propaganazione di fiamma e senza gas CFC
(clorofluorocarburi) e HCFC (idroclorofluorocaruri).
Rivestita con barriera superiore in HIPS.
.
Specifiche Tecniche
Dimensioni
1000x500 mm
Spessori
30/45 mm
Colore HIPS (polistirene antiurto)
Verde
Marcatura CE
UNI EN 13163
Classe EPS
150
Euroclasse
E
PARAMETRI
Lastra
52/30
Lastra
67/45
UDM
NORMA
TOLL ±
Dimensioni utili
mm
UNI EN 822
± 0,6%
1000x500
Dimensioni totali
mm
UNI EN 822
± 0,6%
1030x530
Superficie utile
m2
0,5
Passo (interasse di posa)
mm
UNI EN 822
±2
Base isolamento
mm
UNI EN 823
±2
Altezza fungo
mm
Spessore ponderato
mm
50
30
45
22
±2
calcolato
34,77
49,77
16/18
Diametro tubo riscaldante (medio consigliato)
mm
Planarità
mm
UNI EN 825
±
Mm/m
UNI EN 824
±
2
kPa
UNI EN 826

150
W/m°K
UNI EN 12667
Resistenza termica su spess. base
m°K/W
UNI EN 12667
0,88
1,32
Resistenza termica su spess. ponderato
m°K/W
UNI EN 12667
1,02
1,46
Ortogonalità
Resistenza a compressione 10% di schiacciamento
Conduttività termica
Trasmittanza termica su spess. ponderato
W/m2.°K
Stabilità dimensionale a caldo 48h /70°C
%
5
0,034
0,98
0,68
UNI EN 1604
1 max
0,5
kPa
UNI EN 12089
min.
200
Assorbimento acqua per immersione parziale
Kg/m2
UNI EN 12087

0,5
Resistenza alla diffusione del vapore d'acqua
ªg/m2.s
UNI EN 12086
30 - 80
classe
EN ISO 11925-2
E
Resistenza a flessione
Reazione al fuoco
HIPS polistirolo antiurto
m
Specifiche acustiche e fonoassorbenti
-
HIPS 200
Non dichiarate e non certificate
Superficie di posa per confezione
m2
Pannelli per confezione
n.
17
14
Sacchi su bancali
n.
10
10
Dimensione per confezione
mm
8,5
7,0
1065x650x535
11
COMPONENTI
Lastra isolante
piana
Lastra
isolante
piana
Pannelli isolanti in polistirene espanso sinterizzato
ottenuti per termostampaggio a vapore, a ritardata
propaganazione di fiamma e senza gas CFC
(clorofluorocarburi) e HCFC (idroclorofluorocaruri).
Rivestita con barriera superiore in HIPS.
.
Specifiche Tecniche
Dimensioni
1000x500 mm
Spessori
30/40/50 mm
Colore HIPS (polistirene antiurto)
Verde
Marcatura CE
UNI EN 13163
Classe EPS
200
Euroclasse
E
PARAMETRI
Lastra
40
NORMA
TOLL ±
Dimensioni utili
mm
UNI EN 822
± 0,6%
1000x500
Dimensioni totali
mm
UNI EN 822
± 0,6%
1030x530
Superficie utile
m2
Base isolamento
mm
UNI EN 823
±2
40
mm
UNI EN 823
±
5
UNI EN 824
±
2
kPa
UNI EN 826
min.
200
Conduttività termica
w/m°K
UNI EN 12667
Resistenza termica
m°K/W
UNI EN 12667
Ortogonalità
Resistenza a compressione 10% di schiacciamento
Trasmittanza termica
Stabilità dimensionale a caldo 48h/70°C
0,88
1,17
1,47
1,13
0,85
0,68
UNI EN 1604
1 max
0,5
kPa
UNI EN 12089
min.
200
Assorbimento acqua per immersione parziale
Kg/m2
UNI EN 12087
0,5
Resistenza alla diffusione del vapore d’acqua
ªg/m2.s
UNI EN 12086
30 - 80
classe
EN ISO 11925-2
E
Resistenza a flessione
Reazione al fuoco
HIPS polistirolo antiurto
m
Specifiche acustiche e fonoassorbenti
-
50
0,034
W/m2.°K
%
Lastra
50
0,5
30
Mm/m
Planarità
200
Non dichiarate e non certificate
Superficie di posa per confezione
m2
Pannelli per confezione
n.
21
16
13
Sacchi su pancali
n.
10
10
10
mm
mm
mm
mm
Dimensione per confezione
12
Lastra
30
UDM
10,5
8,0
6,5
COMPONENTI
Lastra isolante a rotolo con film alluminato
Rotolo realizzato in polistirene espanso sinterizzato
a ritardata propagazione di fiamma e senza gas
CFC (clorofluorocarburi) e HCFC
(idroclorofluorocaruri).
Accopiato omogeneamente con film a caldo ad
un robusto foglio di carta alluminata.
.
Specifiche Tecniche
Larghezza rotolo
1000
Spessore
30 mm
Marcatura CE
UNI EN 13163
Classe EPS
200
Euroclasse
E
PARAMETRI
UDM
NORMA
TOLL. ±
Lunghezza rotolo
mt
12
Larghezza rotolo
mm
1000
Base isolamento
mm
Passo minimo di posa
mm
Resistenza a compressione 10% di schiacciamento
kPa
UNI EN 826
Conduttività termica
W/m°K
UNI EN 12667
0,034
Resistenza termica
m°K/W
UNI EN 12667
0,88
%
UNI EN 1604
1 max
0,5
kPa
UNI EN 12089
min.
200
Kg/m2
UNI EN 12087
<
_
0,5
Stabilità dimensionale a caldo 48h /70°C
Resistenza a flessione
Assorbimento acqua per immersione parziale
Resistenza alla diffusione del vapore d’acqua
Reazione al fuoco
Classe
Capacità termica
Specifiche acustiche e fonoassorbenti
Superficie di posa per rotolo
Imballaggio
UNI EN 823
±2
30
50
min.
200
UNI EN 12086
30-80
EN ISO 11925-2
E
1300 j / kg x °k (a 20°C).
m2
Non dichiarate e non certificate
10
Con film in polietilene di colore neutro con etichetta
Le lastre isolanti vanno scelte tenendo conto che:
- la Norma UNI EN 1264-4 indica dei valori minimi della loro resistenza termica Rd in funzione del tipo di
- applicazione
- esistono inoltre Leggi e Decreti Energetici (Dlg 192/2005 - DM 311/2007) che impongono il rispetto di
- determinati valori minimi della coibentazione.
Per ogni singolo caso il Committente farà riferimento al suo Tecnico incaricato per le prescrizioni in merito.
Si fa presente inoltre che le nostre lastre isolanti non hanno caratteristiche acustiche e fonoassorbenti dichiarate e
certificabili; per il rispetto delle disposizioni di Legge si raccomanda l’adozione di pannelli integrativi con proprietà
acustiche certificate per ogni singola specifica applicazione.
13
COMPONENTI
aquatherm rotolo di alluminio
art. 91010
Necessaria
a a
Necessario per
per la
larealizzazione
realizzazionedella
dellabarriera
barriera
vapore sulle
sulle lastre
lastrepiane,
piane,senza
completo
di linee per
vapore
film superiore,
la messa indiopera
(passo
50 mm.),
con funzione
completo
linee per
la messa
in opera
(passo
di strato
tenuta
per di
le strato
clips di
tuba50
mm.),di
con
funzione
di fissaggio
tenuta per
le
zioni
sia
di
tipo
singolo
che
a
binario.
clips di fissaggio tubazioni sia di tipo singolo che
Secondo
a
binario. la norma DIN 18560 è necessaria una
sovrapposizione dei lembi di almeno 80 mm. Il
Secondo la norma DIN 18560 è necessaria una
foglio di alluminio è fissato al supporto isolante
sovrapposizione
dei lembi di almeno 80 mm.
mediante chiodi in materiale plastico (previsti
Ilnel
foglio
di
alluminio
è fissato al supporto isolante
sistema valutherm).
mediante chiodi in materiale plastico (previsti
nel sistema valutherm).
Clips aquatherm a binario in PP-R
art. 90506
Vengono pressate e fissate sul pannello piano
consentendo la posa della tubazione ad incastro sulle sedi predisposte a passo costante
.
Clips aquatherm in poliammide
art. 90502 - 90504
Vengono pressate sulla tubazione ed inserite nel
pannello isolante.
Possono essere inserite anche mediante apposita fissatrice a listino.
14
COMPONENTI
COMPONENTI
Set aquatherm per giunti di dilatazione
art. 91107
Utilizzabile solo per giunti su pannello piano,
composto da un profilo sagomato per passaggio delle tubazioni, canotto di protezione per
tubazioni, tasselli e sagoma metallica per fissaggio al massetto
Zoccolino isolante aquatherm
art. 91106
In foglio di PE con nastro adesivo sul retro per fissaggio a muro; di colore verde, bassa infiammabilità, foglio di riporto sul pannello, perforazione
per lo strappo.
Viene piazzato sul perimetro esterno e su tutti i
punti fissi di ogni locale; ha funzione di assorbire
l’espansione del massetto dovuta all’innalzamento della temperatura e a migliorare il comportamento acustico d’impatto della costruzione.
Lo spessore è di 8 mm. (superiore ai 5 mm. di
espansione previsti dalla UNI) e l’altezza è di 160
mm. Deve essere rimosso e tagliato solo a pavimento finito
13
COMPONENTI
COMPONENTI
Additivo termico aquatherm (colore blu)
art. 91108
Per aumentare la densità del massetto e uniformare la resa termica.
Dosaggio 0,2 kg/mq.
L’additivo aquatherm® “Estrichfest” è indispensabile per la formazione del massetto ed è stato
sviluppato in particolar modo per massetti da
riscaldamento a base di malta cementizia.
I massetti a base cementizia per pavimenti riscaldanti non sono diversi, nella composizione, preparazione e compattezza dai normali massetti
come descritto nella DIN 18560, parte 2. Nella
costruzione di massetti per riscaldamento deve
essere garantito che le normali caratteristiche
meccaniche nella condizione di montaggio
siano realmente raggiunte. Il getto del massetto
deve possedere caratteristiche che assicurino un
completo avvolgimento dei tubi che formano le
spire e non abbia alcuna caratteristica aggressiva nei confronti degli altri materiali impiegati.
L’additivo aquatherm® riduce le tensioni superficiali dell’acqua dell’impasto e crea una migliore
omogeneità dei leganti a grana fine, formando
così una malta da massetto omogenea e ben lavorabile, che avvolge totalmente le tubazioni.
Grazie all’aggiunta dell’additivo aquatherm viene ridotta la quantità d’acqua dell’impasto.
Una riduzione del rapporto acqua-cemento – a
parità di condizioni – ha come conseguenza un
aumento della compattezza del massetto solidificato.
Tramite l’aumento della compattezza del massetto si raggiunge un miglioramento della conducibilità termica e contemporaneamente un aumento della capacità di immagazzinare calore. Le caratteristiche, ottenute grazie all’additivo, della
malta fresca provocano un aumento della resistenza alla trazione e pressione. Il valore della porosità praticamente non aumenta. Con l’additivo termico aquatherm aumenta l’impedimento
di infiltrazione dell’acqua nella malta fresca, verso la superficie superiore del massetto, e questo
ha come conseguenza una riduzione delle micro-
14
fessurazioni superficiali. La posa del massetto deve avvenire in unica soluzione, senza riprese. In
abitazioni civili si raccomanda di proseguire stanza per stanza. In edifici con grandi superfici, dove occorre la divisione in zone per la realizzazione dei giunti di dilatazione, consigliamo di completare una zona prima di iniziarne una nuova.
Esistono comunque in commercio appositi prodotti per la realizzazione delle riprese.
dosaggio
L’additivo termico aquatherm® deve essere aggiunto nella miscelazione del massetto in una quota dell’1% in peso (riferito al peso del cemento),
che corrisponde a 0,5 kg ogni 50 kg di cemento.
– L’additivo deve essere aggiunto immediatamente con la prima acqua dell’impasto.
– La quantità necessaria con uno spessore del
massetto di 6,5 cm è quindi di circa 0,2 kg/m2.
– Non devono essere mischiati all’additivo termico aquatherm® ulteriori additivi.
- È possibile l’aggiunta di fibre sintetiche nella malta fresca del massetto come sostituzione della rete elettrosaldata.
COMPONENTI
Additivo termico aquatherm
Spezial per massetto ridotto
(colore rosa)
art. 91110
Dosaggio: 1,45 kg/mq.
L’additivo termico speciale aquatherm® è un
additivo altamente efficace per la produzione
di massetti riscaldanti a basso spessore, con
base cementizia come da DIN 18560.
Questo additivo si impiega con i massetti a base
di cemento e, precisamente, solo la classe di
resistenza minima ZE 30.
Lo spessore nominale del massetto (altezza della
copertura dei tubi) può essere diminuito con
l’utilizzo dell’additivo termico speciale a 30 mm.
A causa della sua buona capacità di costipazione e resistenza il massetto prodotto con l’additivo termico speciale – in questo spessore minimo
– rispecchia la normativa circa la distribuzione
del carico.
L’additivo termico speciale aquatherm® produce un innalzamento essenziale della resistenza alla trazione e alla pressione. Il valore massimo preteso in base alla DIN 18560 T 2 per una inflessione
di 0,15 mm è ampiamente inferiore.
La malta del massetto, grazie a questa aggiunta,
è pronta a solidificare - con il contemporaneo risparmio dell’acqua di impasto - e forma una omogenea struttura della malta. Queste caratteristiche della malta fresca producono una migliore
omogeneità dei leganti a grana fine, tra l’altro
tramite abbassamento della tensione superficiale dovuta all’acqua di impasto. L’aumento della
compattezza che si ottiene tramite l’aggiunta dell’additivo termico speciale aquatherm, produce
anche un aumento della conducibilità termica
del massetto riscaldante.
La miscelazione, impasto e trattamento successivo devono avvenire secondo la DIN 18560 parte 2, “Massetti e massetti riscaldanti su strati isolanti”. Il supplemento (ghiaia/sabbia 0/8 mm) deve corrispondere, riguardo alla sua natura, alla
DIN 4226 “Supplemento per calcestruzzo” e del
supplemento del massetto della DIN 1045 “Calcestruzzo e cemento armato”. La lavorazione non
si distingue dunque dalla finora normale realizzazione artigianale, poiché sono da impiegare anche macchine usuali nel ramo per miscelare e
trasportare.
L’additivo termico speciale aquatherm® deve essere aggiunto nella produzione della malta in una
quota del 10 % del peso (riferito al peso del cemento), che corrisponde a 5 kg ogni 50 kg di cemento.
– l’additivo termico speciale aquatherm® deve
essere aggiunto immediatamente con la prima
acqua d’impasto.
– per la produzione di un massetto riscaldante della classe di resistenza ZE 30 sono dati come esempio le seguenti indicazioni per la quantità necessaria dell’additivo termico:
Con 30 mm di copertura del massetto (spessore
totale del massetto circa 45 mm) questo corrisponde a una quantità di 1,45 kg/ m2
– Utilizzando malta fresca consegnata in betoniere la consistenza del massetto deve essere asciutta al momento della consegna. L’additivo speciale viene aggiunto sul cantiere, direttamente
nel miscelatore. È assolutamente necessario un
reimpasto nel veicolo di circa 10 minuti, per sfruttare totalmente il modo d’azione dell’additivo termico speciale. Nel caso dovesse essere mischiato alla malta un ritardante per calcestruzzo, è assolutamente necessario chiedere informazioni.
- Non devono essere mischiati al massetto altri additivi supplementari. Le malte da massetto devono essere lavorate non sotto + 5°C secondo DIN
18560 parte 1.
- Poiché l’installazione supplementare a regola
d’arte, per es. di una rete elettrosaldata nel massetto come armatura per massetti a basso spessore, è artigianalmente molto difficile da eseguire, si consiglia di aggiungere alla malta fresca fibre sintetiche per massetto.
I massetti per riscaldamento devono essere riscaldati prima della posa dei rivestimenti del pavimento. Il riscaldamento deve essere eseguito in
modo corrispondente alle istruzioni per il montaggio aquatherm®.
L’additivo termico aquatherm è consegnato in
contenitori da 25 kg (bidoni in PE).
15
COMPONENTI
Collettori di distribuzione
I collettori aquatherm vengono installati per la
distribuzione e la regolazione della portata di
acqua in ogni singolo circuito dell’impianto a
pavimento. Sono di due tipi, con e senza flussometro.
circolo su ogni anello.
L’alimentazione può essere selezionata sia a
destra che a sinistra. Costruito con ottone di alta
qualità MS 63 ed è dotato su entrambi i fronti di
di un raccordo femmina da 1”, pezzi terminali
con giunti, rubinetto finale, valvola di spurgo
aria e valvole a sfera da 1 con giunto filettato.
Collettore valutherm con flussimetro
La portata è regolata agendo sul dado posto
sulla valvola del circuito di ritorno ed è possibile
leggerne il valore direttamente sul flussimetro
così da garantire l’esatta quantità d’acqua in
Come previsto dalla DIN 4109, il collettore è premontato su un supporto in acciaio zincato
e insonorizzato. La portata letta ai flussimetri va
da 0 a 4 l/min.
N. Art.
Dimensioni
2 attacchi
Lunghezza = 307
3 attacchi
Lunghezza = 362
4 attacchi
Lunghezza = 417
5 attacchi
Lunghezza = 472
6 attacchi
Lunghezza = 527
7 attacchi
Lunghezza = 582
8 attacchi
Lunghezza = 637
9 attacchi
Lunghezza = 692
10 attacchi
Lunghezza = 747
11 attacchi
Lunghezza = 802
12 attacchi
Lunghezza = 857
0092052
0092053
0092054
0092055
0092056
0092057
0092058
0092059
0092060
0092061
0092062
Lunghezza L in mm
mm
mm
mm
mm
mm
mm
mm
mm
4
5
6
7
8
9
10
11
12
190
245
300
355
410
465
520
575
630
685
740
625
680
735
790
845
835
890
945
1000
1055
Con terminale
Larghezza L + 43 mm
295
350
405
460
515
Profondità max
16
mm
3
Larghezza L + 62 mm
Lunghezza totale
con modulo 92155
mm
2
Con valvola a sfera
Lunghezza totale
in mm
mm
570
T ca. 86 mm
505
560
615
670
725
780
COMPONENTI
Collettore valutherm senza flussimetro
La portata è sempre regolata agendo sul dado
posto sulla valvola del circuito di ritorno.
L’alimentazione può essere selezionata sia a
destra che a sinistra. Costruito con ottone di alta
qualità MS 63 ed è dotato su entrambi i fronti di
di un raccordo femmina da 1”, pezzi terminali
con giunti, rubinetto finale, valvola di spurgo aria
e valvole a sfera da 1” con giunto filettato.
Come previsto dalla DIN 4109, il collettore è premontato su un supporto in acciaio zincato e
insonorizzato.
N. Art.
0092072
0092073
0092074
0092075
0092076
0092077
0092078
0092079
0092080
0092081
0092082
Dimensioni
2 attacchi
Lunghezza = 307
3 attacchi
Lunghezza = 362
4 attacchi
Lunghezza = 417
5 attacchi
Lunghezza = 472
6 attacchi
Lunghezza = 527
7 attacchi
Lunghezza = 582
8 attacchi
Lunghezza = 637
9 attacchi
Lunghezza = 692
10 attacchi
Lunghezza = 747
11 attacchi
Lunghezza = 802
12 attacchi
Lunghezza = 857
mm
mm
mm
mm
mm
mm
mm
mm
mm
mm
mm
Misure di ingombro dei collettori
17
COMPONENTI
Preregolazione dei detentori
Esempio:
Esempio:
A causa delle diverse portate e lunghezze,
i circuiti del riscaldamento assumono perdite di carico diverse. La differenza di pressione tra i circuiti viene compensata tramite la preregolazione dei detentori.
perdita di carico del circuito di riscaldamento più svantaggiato:
∆pu = 180 mbar
perdita di carico del circuito di riscaldamento da regolare:
∆pHK = 50 mbar
perdita di carico da compensare:
∆p
= 130 mbar
portata del circuito da compensare
= 80 kg / h
mX G
posizione di regolazione = 1 giro in apertura
Diagramma di taratura dei detentori
1.14
0,095
kv-/kvs [m≥/h]
0.22
0.47
0.95
60
600
50
500
300
5
0,25
20
200
4
Numero dei giri di apertura
aperto (5)
chiuso (0,25)
1
2
3
10
100
5
50
3
30
2
20
1
10
0.5
5
0.3
3
0.2
2
0.1
2
3
5
10
20
30
50
100
200
300
500
1000
Perdite di pressione p (mBar)
30
Perdite di pressione p[kPa]
1.39(kvs)
1000
100
1
2000
Portata/pressione
Portata in [kg/h]
Biconi per collettore
Art.
92106
16x2,0 mm
92107
17x2,0 mm
92108
20x2,0 mm
COMPONENTI
Armadietti per collettore da incasso
I vantaggi di questi armadietti ad incasso sono:
X ?MA<9 MFAN=JK9D= HJG>ADG J=?GD9:AD= N=JLA
calmente ed orizzontalmente
X ;GJFA;= ;GF HGJL9 =KLJ9A:AD= <9 EE 9
EED9;;9L9AF:A9F;GK=;GF<G,&
X >JGFL9DAFG J=?GD9:AD= AF :9K= 9DD9DL=RR9 <=D
pavimento finale
X H9KK9??AG D9L=J9D= <=DD= LM:9RAGFA HJ=KL9E
H9LGKM9E:=<M=AD9LAH=JE=LL=MF9AFKL9DD9
RAGF=:AD9L=J9D=
X HA=<AD9L=J9DA<A9HHG??AGJ=?GD9:ADAKAFG9
mm in altezza e vengono adoperati anche
come punti di fissaggio
Art.-N.
93102
93104
93106
93108
93110
Dimensioni
H:
L:
P:
H:
L:
P:
H:
L:
P:
H:
L:
P:
H:
L:
P:
700-850 mm
400 mm
110-150 mm
700-850 mm
550 mm
110-150 mm
700-850 mm
750 mm
110-150 mm
700-850 mm
950 mm
110-150 mm
700-850 mm
1150 mm
110-150 mm
Attacchi1
Attacchi
con G.M.2
per 2-3
_
per 4-6
2
per 7-10
3-6
per 11-12
7 - 10
max 12
11 - 12
Grandezza
UP I
Grandezza
I
UP II
Grandezza
II
UP III
Grandezza
III
UP IV
Grandezza
IV
UP V
Grandezza
V
AJ;MALAX!JMHHGEAK;=D9LGJ=9JL
Tipo di
armadietto
UP I
UP II
UP III
UP IV
UP V
Altezza interna
da / mm sino a / mm
700
850
700
850
700
850
700
850
700
850
400
550
750
950
1150
Larghezza interna mm
Profondità interna
da / a / mm
110 - 150
Dimensione nicchia altezza
(costruz. senza intonaco) mm
900
900
900
900
900
Dimensioni nicchia larghezza
(costruz. senza intonaco) mm
450
600
800
1000
1200
Dimensione nicchia prof.
(costruz. senza intonaco)
da / fino a mm
100 - 150
19
COMPONENTI
Illustrazioni per la posa ad incasso
110 - 150 mm
3
1
1
4
2
A
2
4
5
8
9
3
10
7
11
6
65 - 180 mm
5
7
Solaio
6
1
2
3
4
5
6
7
20
cornice (estraibile)
passaggio per tubazioni
profilo C
supporto per collettore
catena di sicurezza
piedi d’appoggio (regolabili)
frontalino (regolabile)
8
9
10
11
12
sportello
rivestimento pavimento
massetto
tubo da riscaldamento
isolamento termico
12
COMPONENTI
Armadietti per collettore da esterno
Se non è possibile l’installazione ad incasso è
disponibile l’armadietto da esterno:
X D9JE9<A=LLGAFD9EA=J9RAF;9L99;9D<GNA=F=
>GJFALG;GFN=JFA;=D9;;9L9<A;GDGJ=:A9F;G
(RAL 9010) (senza laccatura su richiesta)
X D9JE9<A=LLGj>GJFALG<AMF9LL9;;GMFAN=JK9
D=J=?GD9:AD=;@=H=JE=LL=<AEGFL9J=AD;GD
D=LLGJ=KA9N=JLA;9DE=FL=;@=GJARRGFL9DE=FL=
X >JGFL==KLJ9A:AD=;@=@9D9>MFRAGF=<ARG;;GDG
N=JKG AD H9NAE=FLG = 9DDG KL=KKG L=EHG <A
guida per il tubo.
Tipo di armadietto
AP I
AP II
AP II b
AP III
altezza interna da / mm a / mm
730
730
730
730
larghezza interna mm
455
605
805
1005
HJG>GF<ALhAFL=JF9<9>AFG9EE
numero degli attacchi *
numero degli attacchi con gruppo di miscela
150
chiedere all’ufficio tecnico aquatherm
(Dimensioni esterne + 2 mm)
Nota importante:
D= ;9KK=LL= <A ;GFL=FAE=FLG <=D LAHG KA9 AF;9KK9LG ;@= =KL=JF= N9FFG EMJ9L= 9< MFS9DL=RR9 :=F
<=>AFAL9=;GEMFIM=HGKARAGF9L=;GFA;GDD=LLGJA9<MF9IMGL9<9DH9NAE=FLGL9D=<9;GFK=FLAJ=
;MJN=EGJ:A<=F=DDGKL=F<=J=D9LM:9RAGF=;@=AFL9DEG<GK9JhF=DDGKH=KKGJ=<=DDSAF?GE:JG<=DD9
cassetta.
Per raccordi e accessori particolari e di completamento sistema prego riferirsi al listino Valutherm in
NA?GJ=
21
COMPONENTI
Generalità
Regolazione e controllo
Regolazione a punto fisso
Il sistema di regolazione per pannelli radianti
deve essere in grado di:
1) rendere minima l’inerzia termica
del pavimento
2) garantire il non superamento
della temperatura limite di sicurezza.
Consiste in un gruppo nel quale la temperatura
di mandata ai circuiti del pavimento radiante è
mantenuta costante ad un valore definito e
regolato da una valvola manuale di impostazione; è un sistema di tipo economico adottato per
impianti di limitate dimensioni (max. 10 kW –
circa 80-100 mq.) che può essere di tipo centralizzato (ubicato a monte dei vari collettori) o di
tipo locale (integrato su ogni collettore di distribuzione).
La costante temperatura di mandata non permette (se si esclude la componente “autoregolante” intrinseca ad un impianto radiante) una
fine regolazione del calore all'interno di ogni
ambiente, per cui è obbligatorio in tal caso un
accurato dimensionamento della distribuzione
con l'intervento congiunto delle testine termoelettriche collegate ai termostati dei vari locali
per un adeguato comfort ambiente.
La prima richiesta può essere soddisfatta con
regolazioni di tipo climatico. Queste regolazioni
infatti consentono di inviare ai pannelli l’acqua
alla minima temperatura necessaria per far fronte al fabbisogno termico richiesto e pertanto
consentono anche di mantenere minimo il calore che si accumula nel pavimento.
Si possono convenientemente adottare sia sistemi con regolazione climatica semplice, sia sistemi con regolazione climatica integrata con valvole termoelettriche sui pannelli. Quest’ultima
soluzione serve soprattutto per meglio sfruttare
gli apporti gratuiti di calore. Decisamente non in
grado di minimizzare l’inerzia termica del pavimento sono invece le regolazioni che funzionano in on-off a temperatura fissa. Infatti con queste regolazioni si può cedere calore solo portando il fluido alla massima temperatura prevista
(quella di progetto); si può, cioè, cedere calore
solo in condizioni che rendono massima, invece
che minima, la quantità di energia che si accumula nel pavimento, e con troppa energia
accumulata nel pavimento i locali si surriscaldano facilmente. Molto lente, inoltre, diventano le
risposte dell’impianto al variare del carico termico richiesto.
Un sistema di regolazione per pannelli deve inoltre garantire il non superamento della temperatura limite di sicurezza. Questo serve ad evitare
che starature o irregolarità di funzionamento del
sistema di regolazione possano far giungere ai
pannelli acqua a temperature troppo elevate.
In merito va tenuto ben presente che temperature elevate possono far “saltare” i pavimenti
mentre una massima temperatura ammissibile
deve essere inferiore ai 55 °C.
In genere è consigliabile ricorrere a sistemi di
regolazione già predisposti per l’inserimento
della sonda di sicurezza che deve essere inoltre
protetta contro manomissioni casuali e mandi in
blocco sia la valvola di regolazione, sia l’elettropompa dell’impianto.
22
Regolazione climatica
temperatura scorrevole
Con l'adozione di questo sistema di regolazione
si ottiene una variazione continua della temperatura di mandata dell'acqua in funzione della
temperatura dell'aria esterna secondo varie
curve climatiche preimpostate; unito pertanto
alla azione delle testine elettrotermiche di blocco comandate dai vari termostati, è possibile
ottenere un comfort ottimizzato, senza bisogno
di interventi manuali sulla temperatura di mandata.
Ad oggi si stanno sempre più diffondendo caldaie a condensazione dotate di regolazione climatica e miscelazione integrata; soprattutto in
questo caso occorre controllare portata e prevalenza richiesta ai collettori così da garantire le
condizioni di progetto.
Nota:
Nota:
Nella scelta del sistema di regolazione il progettista termotecnico deve valutare la rispondenza a
regolamenti e leggi sul risparmio energetico adattando la soluzione ottimale per singolo lavoro. (rif.
L.10/91 - D.P.R. 412/93 DLG s 192/05); in particolare l’obbligo di regolazione termostatica per singolo locale e/o zona omogenea.
COMPONENTI
Gruppo miscelatore ad iniezione
art. 92157
Questo gruppo di miscela può essere installato
in impianti in cui è presente un circuito ad alta
temperatura consentendo la miscelazione locale diretta per ogni singolo collettore .
La potenzialità del sistema è massimo di 10 kW indicativamente 80 mq. di superficie – con l’acqua calda di ingresso al gruppo che deve essere superiore di almeno 15 °C a quella prevista
per l’impianto radiante.
La miscelazione avviene mediante spillamento
da valvola con testa termostatica il cui sensore
a bulbo è posizionato sul tronchetto di mandata
– l’impostazione della temperatura di mandata
avviene agendo sulla scala impostata.
E’ previsto e già cablato un termostato di sicurezza che interrompe la circolazione nel caso di
avaria della valvola miscelatrice.
Nel caso di installazione di testine termoelettriche su tutti gli anelli del collettore andrà previsto
il fermo pompa a livello elettrico.
23
COMPONENTI
In accordo alle normative di installazione
impianti (L.10/91 – DPR 551/99 e seguenti) è
richiesto il controllo della temperatura di ogni
locale mediante termostati ambiente agenti su
testine elettrotermiche installate sugli anelli del
collettore.
Nel caso che si vada ad alimentare un unico
ambiente, è possibile installare un controllo termostatico agente su valvola di zona.
Nota bene: il modulo pompa è progettato solo
per applicazioni secondo il seguente schema:
Deve essere abbinato a collettori da art. 92052 a 92062
24
COMPONENTI
Gruppo miscelatore
a temperatura costante
art. 94008
Svolge analoghe funzioni del gruppo precedente con la differenza che è installabile fuori collettore e la regolazione della temperatura di mandata avviene mediante una classica valvola ad
azione termostatica
Può essere utilizzato per ambienti fino a 120 mq.
ed è composto da:
X ;AJ;GD9LGJ=1ADG,-J
X N9DNGD9L=JEGKL9LA;9
X :QH9KKJ=?GD9:AD=
X L=JEGKL9LG<AKA;MJ=RR9
X L=JEGE=LJAKM9F<9L9=JALGJFG
X N9DNGD9<A>>=J=FRA9D=
Il gruppo di miscela può essere impiegato in molteplici applicazioni di cui, solo a titolo indicativo, riportiamo la seguente:
25
COMPONENTI
Gruppo di miscela elettronico digitale
art. 94029
Centralina di controllo della temperatura di
mandata in funzione della temperatura esterna
– temperatura scorrevole.
La programmazione è di tipo digitale e l’intero
gruppo è inserito in un guscio preformato di coibentazione.
E’ utilizzabile indicativamente per impianti fino a
circa 200 mq. ed è composto essenzialmente
da:
XK=D=RAGF=<AHJG?J9EEAH=JKGF9DARR9LA
XN9DNGD9EAK;=D9LJA;=9NA=
X;AJ;GD9LGJ=1ADG,-J
XKGF<9=KL=JF9
XL=JEGKL9LG<AKA;MJ=RR9
XL=JEGE=LJAKM9F<9L9=JALGJFG
X:QH9KK<A>>=J=FRA9D=
X>GJFALGHJ=;9:D9LG
La sonda esterna deve essere collegata
mediante cavetto schermato alla centralina e
posizionata esternamente al fabbricato a nord,
comunque non esposta direttamente al sole.
Il gruppo di miscela può essere impiegato in molteplici applicazioni di cui, solo a titolo indicativo, riportiamo la seguente:
26
COMPONENTI
Gruppo di miscela elettronico analogico
art. 94028
Differisce dal precedente per la programmazione di tipo analogico.
E’ utilizzabile per ambienti con indicativi 200 mq.
La sonda esterna deve essere collegata
mediante cavetto schermato alla centralina e
posizionata esternamente al fabbricato a nord,
comunque non esposta direttamente al sole.
Termostato ambiente
art. 94107
alimentazione
Dt:
Colore
220 V.
0,5 K
bianco
Termostato ambiente con orologio
art. 94108
alimentazione
Colore
220 V.
bianco
27
COMPONENTI
Sistema di connessione
termostati - testine
art. 94140
Il collettore elettrico aquatherm® a 230 V serve
per collegare velocemente e senza problemi le
testine elettriche con i termostati ambiente, termostati con timer o con orologio.
Il finora usuale groviglio di cavi nelle canaline o
nelle scatole di derivazione appartiene definitivamente al passato. Grazie alla sua compattezza può essere montato negli armadietti per i collettori aquatherm®.
Ottimale regolazione di ogni ambiente con il
collettore elettrico aquatherm® grazie a:
aquatherm
Start
25
La serie prevista è integralmente a 230 V sia per
termostati che per testine elettrotermiche.
GFK=FL=DAFL=J;GFF=KKAGF=;GFD9JLA;GDGK=?M=FL=
Modulo controllo pompa
art. 94144
in grado di arrestare la pompa di circolazione
principale di centrale nel momento in cui tutte le
testine sono chiuse, con un tempo di ritardo
regolabile fino a 15 min. e dotato di funzione
antigrippaggio.
funziona in abbinamento a art 94140
28
25
15
10
aquatherm
3
5
h
30 ° C
25
15
15
10
10
aquatherm
5
Quarz
30 ° C
5
230 V ~
X ;@A9JA=<AF=IMANG;9:ADA;GDD=?9E=FLA=D=LLJA;A
X AFKL9DD9RAGF=GJ<AF9L9<=A;9NA
X ;GDD=?9:AD=>AFG9L=JEGKL9LA9E:A=FL=;GF
sino a 14 testine elettriche
X HJGL=RAGF= ;GFLJG KGNJ9;;9JA;G = KGNJ9L=F
sione
X MK;AL9H=JADEG<MDG<=DD9HGEH99;;=KKGJAG
opzionale)
X HJGFLG H=J AD EGFL9??AG F=DD9JE9<A=LLG H=J
collettore aquatherm®
30 ° C
UB
N
3
(A)
(A)
L
N
3
(A)
L
N
3
(A)
4
N N
(B)
L
L
N
5
(A)
6
L
(A)
PM
aquatherm
aquatherm
aquatherm
aquatherm
COMPONENTI
Valvola di zona con testina elettrica
art. 94100/94101
attacchi da 1”, versione sia diritta che a squadro.
Se per riscaldare un ambiente occorrono più di
7 circuiti, il termostato viene collegato sulla valvola di zona. In questo modo esiste la possibilità
di regolare allo stesso tempo sino a 12 circuiti di
riscaldamento.
La taratura idraulica di ogni circuito della zona
di riscaldamento deve essere fatta al collettore.
La valvola di zona è installata direttamente sulla
mandata del collettore al posto della valvola a
sfera con un raccordo in due pezzi. La regolazione della valvola avviene attraverso la testina
elettrica che è azionata da un termostato
ambiente, un timer o un termostato ambiente
con orologio.
nei circuiti in cui sono installati questi articoli prevedere il fermo pompa termostato o valvole di
sovrapressione
Valvola a sfera 1”
con raccordo 1”
gas a sede piana
Collettore aquatherm
con valvola di zona
Regolazione tramite
termostato fino a 12 circuiti
Valvola di zona 1”
gas con raccordo in due pezzi 1”
gas e testina elettrica 220 V
29
COMPONENTI
Testina elettrica per valvole su collettore
art. 94102/94103
La testina elettrotermica è un componente
testato secondo la norma VDE (Ass. elettrotecnica tedesca) per le emissioni radio, per azionare
le valvole sui collettori aquatherm®.
Essa dispone di un sistema di dilatazione riscaldato elettricamente ed è comandata dal termostato ambiente.
La testina elettrica è completamente silenziosa
e mantiene la valvola normalmente chiusa in
mancanza di corrente.
L’involucro è fatto di plastica resistente al calore
e agli urti. La testina è dotata di un cavo per il
collegamento lungo 100 cm e grazie alla sua
compattezza è indicata soprattutto per l’installazione negli armadi per collettori.
La testina elettrica presenta una azione lineare
di apertura e di chiusura. Alla fine del tempo
morto, di circa 2-3 minuti, inizia l’apertura tramite il sistema di dilatazione riscaldato elettricamente. Il procedimento di chiusura avviene
dopo l’interruzione dell’alimentazione di corrente tramite il raffreddamento del sistema di dilatazione.
Possono essere installate un massimo di 6 testine
per ogni termostato.
30
PROGETTAZIONE
Cenni sulle normative
Nell’affrontare lo studio e la progettazione di un
sistema radiante a pavimento valutherm, occorre
tenere conto delle Leggi e norme operanti nel settore della progettazione termotecnica e risparmio
energetico in vigore e che trovano accoglimento
e valenza comune in ambito europeo.
- Leggi sul risparmio energetico e relative norme
di calcolo (L.10/91 – Dlgs 192/2005 e successivi
seccessivi)
- Normative sugli impianti di riscaldamento
- Normative sull’isolamento termico
- UNI EN 1264 Riscaldamento a pavimento ad
acqua calda
- DIN 4726 Tubazioni in plastica per riscaldamento
a pavimento ad acqua calda
- DIN 4751 Apparecchiature di sicurezza per sistemi di riscaldamento ad acqua calda
- NORME EDILIZIE in genere
La normativa di riferimento per la progettazione
ed esecuzione degli impianti radianti a pavimento
è la UNI EN 1264 suddivisa in 4 parti principali che
vanno a costituire lo stato dell'arte per la realizzazione dei suddetti sistemi; esattamente si ha:
parte
parte
parte
parte
1)
2)
3)
4)
Definizioni e simboli
Determinazioni delle rese
Dimensionamento
Criteri di installazione
Si ritiene sufficiente alla definizione delle modalità
di esecuzione e posa dei nostri sistemi, una rapida rassegna delle modalità costruttive principali,
rimandando comunque per maggior precisione,
alla consultazione di norme e Leggi e regolamenti di tipo nazionale e locale.
Condizioni per l’installazione
I requisiti di posa devono essere controllati prima
di iniziare l’installazione; le seguenti condizioni
sono necessarie per una perfetta installazione:
1) Ricontrollo delle altezze al finito e dei passaggi di altre tubazioni costituenti l'impianto termoidraulico ed elettrico prima di procedere
alla posa. Eventuali tubazioni idrauliche o cavi
elettrici devono essere già stati prediposti o
sotto la quota di posa dell'isolamento o eventualmente lasciando un area di passaggio
laterale lungo le pareti interne che andrà poi
fasciata con un telo in PVC per non consentire aderenze con il getto.
Sottofondo
Sottofondo per
per passaggio
tubazioniimpianti
impianti tecnici
tecnici
tubazioni
2) Pareti e soffitti devono essere intonacati e finiti (e così le pareti di bagni e cucine piastrellate) in modo tale da non provocare accumuli
di materiale di resulta sul pavimento finito.
3) Devono essere state installate finestre e porte
esterne (infatti il massetto va protetto da freddo, caldo e correnti d’aria) e comunque le
operazioni di posa non saranno fatte con temperature interne inferiori a 5 °C.
4) Le stanze che confinano con il terreno devono
essere isolate contro l’umidità. Se non è presente alcun isolamento, bisogna avvisare la
direzione dei lavori e secondo il capitolato
d’appalto bisogna chiarire le condizioni preliminari del montaggio. Con isolanti a base di
materiali bituminosi che reagiscono con il polistirolo, prima di posare la lastra isolante in polistirolo deve essere posato un foglio intermedio
di protezione. Con lastre in poliuretano espanso duro PUR si può rinunciare al foglio intermedio. E' sempre da prevedersi comunque per
pavimenti contro terreno e/o esterno la posa
di un foglio di PVC come barriera al vapore e
alla risalita di umidità.
5) Il terreno e comunque il solaio grezzo deve
avere un grado di finitura adeguato alla posa
delle lastre isolanti, comunque senza sconnessioni e asperità; le tolleranze debbono rientrare nelle tolleranze previste nelle costruzioni
edili. Il solaio grezzo deve essere perfettamente pulito.
6) I collettori aquatherm® debbono essere montati e collaudati.
7) I cavi elettrici per il collegamento al termostato devono essere posati e cablati.
PROGETTAZIONE
Pannelli isolanti
Esempio di posa su terreno o solaio su esterno
lastra isolante singola
Requisiti minimi di isolamento
secondo UNI EN 1264-4
Dopo l’introduzione dei recenti Decreti per il
contenimento dei consumi energetici l’isolamento termico diventa sempre più importante.
Massetto
Lastra
Esempio di posa su terreno o solaio su esterno
doppia lastra isolante
Massetto
Lastra
Isolamento supplementare
La norma in oggetto è di riferimento per sistemi
radianti a pavimento in edifici residenziali, uffici
e comunque per tutte le costruzioni assimilabili al
civile.
Allo scopo di soddisfare le svariate richieste
aquatherm offre sistemi di isolamento facilmente installabili con adeguata capacità di isolamento e resistenza meccanica.
Oltre al vantaggio di poter emettere massima
parte dell'energia verso il pavimento con limitate perdite verso il basso, l'effetto dell'isolante
(unito al corretto spessore del massetto) riduce
inoltre l'inerzia termica del sistema, evitando di
andare a scaldare masse eccessive inutili con
tempi di risposta dell'impianto troppo elevati.
La realizzazione può avvenire in un solo strato
sulla copertura di calcestruzzo grezzo oppure
divisa in due strati. La variante di isolamento in
un solo strato si realizza in edifici sui cui solai di
calcestruzzo grezzo non rono posate tubazioni
elettriche e/o sanitarie.
In caso di tubazioni che intralciano è preferibile
un isolamento posato in due strati, ove nello strato inferiore sono contenute le tubazioni impiantistiche.
La norma UNI EN 1264-4 affronta in dettaglio le
problematiche relative all'isolamento termico
verso il basso dei ristemi radianti; questo per uniformare le rese di ogni sistema in funzione di
condizioni nominali omogenee.
I I valori minimi di resistenza delle lastre isolanti secondo la norma sono i seguenti
Esempio di posa su piano intermedio
lastra singola
Massetto
Lastra
ambiente sottostante
riscaldato
0,75 (mq°C/W)
ambiente sottostante non
riscaldato / non riscaldato
1,25 (mq°C/W)
in continuo / direttamente
sul suolo
su esterno
(in funzione della zona)
1,25 (mq°C/W)
1,50 (mq°C/W)
2,00 (mq°C/W)
Il Progettista verifichi la rispondenza di questi valori
anche alla luce di altre Leggi e normative.
PROGETTAZIONE
Fascia perimetrale
*=JG?FAKAF?GDG;9KGAF>MFRAGF=<AIM9FLGHJ=
K;JALLG<9DHJG?=LLAKL9ADGEEALL=FL=HGLJhK;=
?DA=J= AD LAHG <A D9KLJ9 AKGD9FL= ;GF>JGFL9F<G A
N9DGJA <A ,=KAKL=FR9 L=JEA;9 JA;@A=KLA ;GF IM=DDA
<=DD=FGKLJ=D9KLJ=L=JEGAKGD9FLAVADGJGN9DGJAKGFG
;AL9LA KMDD= K;@=<= L=;FA;@= <=D ;9L9DG?G ;@=
F=DDAKLAFG
/LADARR9J= H9FF=DDA ;GF AKGD9E=FLG AF>=JAGJ= 9
IM9FLGHJ=K;JALLGKA?FA>A;9J=9DARR9J=MFAEHA9FLG
AF;MAMF9;GFKA<=J=NGD=IMGL9H9JL=<=D;9DGJ=
>GJFALGNA=F=LJ9KE=KK9N=JKGD=KL=JFGJAKH=LL9J=
AN9DGJA<AAKGD9E=FLGHJ=NAKLA<9DD9FGJE9KA?FA>A;9
J=9DARR9J= MF KAKL=E9 ;GF =D=N9LG DAN=DDG <A J=K9
=F=J?=LA;9-AJ9;;GE9F<9;GEMFIM=<AN=JA>A
;9J=K=EHJ=AH9;;@=LLAAKGD9FLA9F;@=AF>MFRAG
F= <A IM9FLG HJ=K;JALLG <9A <=;J=LA =F=J?=LA;A
'N9DML9F<G=N=FLM9DAAFL=?J9RAGFA
Adempie a diverse importanti funzioni :
X 9KKGJ:AE=FLG<=DD9<AD9L9RAGF=L=JEA;9
<=DE9KK=LLG<9JAK;9D<9E=FLG
X <ANAKAGF=LJ9E9KK=LLG=D=H9J=LA
X AKGD9E=FLG9;MKLA;GLJ9D=H9JLA
<=DD9;GKLJMRAGF=
X AKGD9E=FLGL=JEA;GLJ9D=H9JLA
<=DD9;GKLJMRAGF=
&9D9J?@=RR9EAFAE9HJ=K;JALL9<9DD9#(=
<9DD9/(#(j<AEE
&=>9K;=H=JAE=LJ9DAKHGJ?=FLA<=NGFG=KK=J==DA
EAF9L=KGD9E=FL=<GHGD9HGK9<=DD9H9NAE=F
L9RAGF=
Isolamento acustico: rumori di calpestio
DLJG9KH=LLG;@=N9HGKLG9DDS9LL=FRAGF=HJG?=L
LM9D=jIM=DDGJ=D9LANG9DDSAKGD9E=FLG9;MKLA;G
KGDGLALGDG<AJ9;;GE9F<9RAGF==JAE9F<9F<G
9DD=KH=;A>A;@=FGJE=F9RAGF9DAKA;AL9;GE=JA>=
JAE=FLGD9#(
&GK;GHG<AIM=KL9FGJE9jIM=DDG<AHJGL=??=J=
D= H=JKGF= F=?DA 9E:A=FLA <GN= KG??AGJF9FG <9
JMEGJAAFKGHHGJL9:ADALJ9KE=KKA<9DD9;GKLJMRAGF=
#F #L9DA9 AD *' <=>AFAK;= A J=IMAKALA
9;MKLA;AH9KKANA<=?DA=<A>A;AGH=J9F<GMF9;D9KKA
>A;9RAGF=<=?DA9E:A=FLA9:AL9LANA=<=>AF=F<GAF
:9K=9IM=KL9KM<<ANAKAGF=ADHGL=J=>GFGAKGD9F
L=;@=?DA=D=E=FLA=<ADA<AK=H9J9RAGF=<=NGFG
9N=J=
=NGFG=KK=J=;GFKA<=J9L=D=K=?M=FLAH9JLA
VKGD9AG<A;9D;=KLJMRRG?J=RRG
V=N=FLM9D=AKGD9E=FLG9FLAJMEGJ=
VE9KK=LLG
VRG;;GDAFGAKGD9FL=
f GF=J= <=D HJG?=LLAKL9 =<AD= ;GFKA<=J9J= IM=KLA =D=
E=FLA=HJGNN=<=J=9DD9DGJG<=>AFARAGF=AFGLL=EH=
J9FR99IM9FLGHJ=K;JALLG<9&=??A=(GJE==N=FLM9D
E=FL=HJ=N=<=F<GMFGKLJ9LG<AAKGD9E=FLGKMHHD=
E=FL9J=;GFKH=;A>A;@=>MFRAGFA>GFGAKGD9FLA=9::9L
LAE=FLG <=A JMEGJA <A ;9DH=KLAG >=JEG J=KL9F<G D9
;GEHJ=KKA:ADALh;GEHD=KKAN9<=DH9;;@=LLGKGLLGH9NA
E=FLG
0=<AK=RAGF=9D9LG
-A JA;GJ<9 ;@= D= FGKLJ= D9KLJ= L=JEGAKGD9FLA FGF
@9FFG ;9J9LL=JAKLA;@= 9;MKLA;@= <A;@A9J9L= =
;=JLA>A;9:ADAK=F=;=KK9JAGADGEEALL=FL=AFL=?JA
;GF HJG<GLLA KH=;A>A;A ;=JLA>A;9LA V FGF <A FGKLJ9
fornitura
Pannello
fonoisolante
Pannello fonoisolante
non di
non
di fornitura
fornituraaquatherm
aquatherm
33
PROGETTAZIONE
Massetti
Il massetto serve come strato di distribuzione dei
carichi e del calore. I massetti per il riscaldamento a pavimento devono avere le seguenti caratteristiche:
X =D=N9L9J=KAKL=FR99DD9L=EH=J9LMJ9
(dilatazioni)
X =D=N9L9J=KAKL=FR9E=;;9FA;9<=DD9KMH=J>A;A=
X =D=N9L9;GF<M;A:ADALhL=JEA;9
GE=E9L=JA9DA<AKGLLG>GF<G;GDD9FLA=E9DL99
spessore sottile devono essere utilizzati solo
materiali riconosciuti dal produttore come
“adatti per riscaldamento del pavimento”.
I massetti per il riscaldamento a pavimento
aquatherm® devono rispondere alla DIN 18560.
&9J=D9LAN9;D9KK=<AJ=KAKL=FR9j>AKK9L9<9DHJG
?=LLAKL9 ;GFKA<=J9F<G DMLADARRG ;@= F= N=JJh
>9LLG
Per la normale edilizia abitativa sono da impiegare massetti di cemento almeno della classe ZE
JAKH=LLAN9E=FL=E9KK=LLA>DMA<A<=DD9;D9KK=
>AFG9MF;9JA;G<A%(E
*=JD=<ADARA9AF<MKLJA9D=KGFG>AKK9L=<9DHJG?=LLA
KL9
KLJMLLMJ9D=
D9
J=KAKL=FR9
<=D
E9KK=LLG44 D9 <=>AFARAGF= <=D LAHG <A
E9KK=LLG<=?DA=D=E=FLA<AAKGD9E=FLGL=JEA;G=
le caratteristiche delle armature metalliche
9N=FLA>MFRAGF=FGFKGDGKLJMLLMJ9D=E9<AAEH=
dimento agli intagli nel calcestruzzo additivato).
1) Massetti in cemento con additivo
*=JADJAK;9D<9E=FLG9H9NAE=FLG;GFADKAKL=E9
aquatherm® si prescrive l’additivo termico
[KLJA;@>=KLU <9 AEHA=?9J= F=D E9KK=LLG AF
cemento che è prodotto secondo DIN 18560.
Questo additivo è stato testato in relazione alle
materie prime e agli additivi del massetto.
Per massetti di ridotto spessore secondo DIN
KA HJ=K;JAN= D9<<ALANG L=JEA;G [<<ALANG
KH=;A9D=U9IM9L@=JE>GJFAK;=<M=LAHA<A9<<A
LANA H=J E9KK=LLA ;=E=FLARA MFG H=J E9KK=LLA <A
9DL=RR99DE=FGH9JA9EEKGHJ9>MF?G=MFG
detto “spetial” per massetti ribassati almeno pari
a 30 mm.
'9KK=LLA>DMA<A
&9 HGK9 <=D E9KK=LLG >DMA<G KA GLLA=F= K=FR9
costosi lavori di compressione e di distribuzione.
&=E9L=JA=HJAE=KGFGH=JDGHAmKGD>9LG9FA<JG<A
calce con aggiunta dell’additivo. Dal momento
che l’additivo termico viene aggiunto nel canLA=J=AF>GJE9DAIMA<9j9KKGDML9E=FL=F=;=KK9
JAG;@=ADKGLLG>GF<GKA9KL9?FGH=JLMLL9D9KMH=J
>A;A=
34
'9KK=LLA;GFKGD>9LG9FA<Jo di calce
#DE9KK=LLG;GFKGD>9LG9FA<JG<A;9D;=jMFE9K
setto che viene prodotto con legame di anidriL=9;IM9=<=N=FLM9DE=FL=;GFE=K;GD9E=F
to di altre materie.
*=J D9 IM9DA>A;9RAGF= = D9 D9NGJ9RAGF= <=NGFG
essere osservate le relative indicazioni del produttore.
..(4#)(
X 0=JA>A;9J=D9;GEH9LA:ADALh<=DE9L=JA9D=;GKLA
tuente i tubi con eventuali additivi utilizzati
H=J 9ME=FL9J= D9 HD9KLA;ALh <=D E9KK=LLG (se
FGF<9FGA>GJFALA.
Divisione del massetto
La dilatazione lineare termica del massetto in
;=E=FLGj<A;AJ;9EEEd
Solo con l’impiego di giunti e divisori del massetLG;GJJ=LL9E=FL=HJG?=LL9LA=J=9DARR9LAKAGLLA=
ne che la spinta di pressione dovuta alla dhlatazione della lastra del massetto sia assorbita
K=FR9<9FFA-MDD9<AKHGKARAGF=<=DD=>M?@=ADHJG
?=LLAKL9 <=DD=<A>A;AG <=N= =K=?MAJ= MF <AK=?FG
<=DD= >M?@= = DS=K=;MLGJ= A<J9MDA;G HJ=KL9J= D9
E9KKAE9;MJ9F=DDS=K=;MRAGF=<=DD=GH=J=
Fughe dei bordi
&=>M?@=<=A:GJ<A9KKGJ:GFGD=<AD9L9RAGFAL=JEA
che richieste dal massetto e dalla pavimentazione. Esse impediscono la trasmissione del rumore
dai pavimenti alle parti adiacenti della costruzione (pareti).
I giunti dei bordi devono permettere uno spazio
di movimento di almeno 5 mm. La parte sporgente dello zoccolino isolante deve essere eliminata dopo l’ultimazione della pavimentazione.
Poi i giunti dei bordi verranno chiusi con materiale elastico.
PROGETTAZIONE
Giunti di dilatazione
I giunti di dilatazione sono fughe nel massetto
che lo dividono completamente sino allo strato
isolante. I giunti di dilatazione non devono incrociare i tubi che formano le spire del riscaldamento ma solamente i tubi di collegamento. In
questo caso ai tubi vanno applicati dei canotti
di scorrimento lunghi 30 cm. circa per ogni lato posizionati a cavallo del giunto stesso – e di diametro pari al doppio del tubo.
Il giunto di dilatazione deve essere continuo
dallo strato isolante sino al rivestimento, la fuga
superiore sigillata con materiale elastico.
Fughe
Fughe
Devono essere eseguiti quando una zona di
massetto:
X jKMH=JAGJ=9EI
X MF9<AE=FKAGF=jKMH=JAGJ=9E
X ADJ9HHGJLGLJ9A<M=D9LAjHAm?J9F<=<A
giusta
giusta disposizione
disposizionedei
deigiunti
giunti di
di dilatazione
dilatazione
1
1
2
2
3
4
pavimentazione
sottofondo
5
3
4
disposizione
disposizionesbagliata
sbagliatadei
deigiunti
giunti di
di dilatazione
1
2
3
massetto in cemento
giunti di dilatazione
4
5
(rottura)
5
isolamento termico
e antirumore
Particolare passaggio
attraverso
giunto
di dilatazione
Particolare
passaggiotubazioni
tubazioni
attraverso
giunto
di dilatazione
1
Canotto protezione tubo
2
Giunto di dilatazione
3
Tubazione valutherm
4
Massetto in cemento
additivato
5
Lastra isolante valutherm
6
Solaio grezzo
7
Pavimento
min. 300 mm.
35
PROGETTAZIONE
Giunti di dilatazione sulle porte
Armatura nel massetto
Si evidenzia che l’insieme dei bordi perimetrali
deve proseguire con continuità isolando (come
dilatazioni) i locali fra di loro:
pertanto in corispondenza delle porte è necessario realizzare il giunto di dilatazione adottando
gli accorgimenti tecnici già visti (giunto elastico
continuo, tubazioni di collegamento inserite
dentro canotto di scorrimento, interruzione di
eventuali reti, ecc.).
Il giunto deve essere poi ripreso con materiale
elastico ed eventualmente rifinito superiormente
con un listello non rigido.
L’armatura di un massetto posato su strati isolanti non è fondamentalmente necessaria. Con
massetti di cemento e con pavimentazioni in
pietra o ceramica essa è tuttavia opportuna,
poiché si evita l’allargamento di crepe eventualmente emerse o il sormonto dei bordi di spinta. Per l’armatura si impiega rete elettrosaldata
con maglie massimo 150x150 mm oppure con i
parametri della tabella seguente.
L’armatura va interrotta nelle divisioni del massetto in corrispondenza dei giunti di dilatazione e
disposta a circa metà dello spessore del massetto. La rete non deve essere in alcun modo a
contatto con lo zoccolino isolante. Le armature
del massetto devono essere libere da spigoli e
bordi affinché si eviti un danneggiamento meccanico dei tubi.
Fondamentalmente la rete elettrosaldata non
impedisce lo strappo del massetto riscaldante,
ma costituisce un rinforzo naturale ed una
migliore ripartizione dei carichi superiori.
Essa deve essere particolarmente protetta dalla
corrosione nel caso di impiego di massetto liquido a base solfato anidro di calce. E' consigliata
e facilmente reperibile rete elettrosaldata zincata.
Fughe nascoste o tagli di frazionamento
Le fughe nascoste possono essere inserite nel
massetto in cemento per una suddivisione supplementare. Il taglio (incisione con la cazzuola)
è eseguito nella malta fresca del massetto. Essi
vanno chiusi dopo l’indurimento e l’asciugatura
del massetto (per es. con resina sintetica). Le
fughe nascoste così prodotte non sono considerate con la posa dei rivestimenti del pavimento,
cioè esse non devono essere riprese dai rivestimenti del pavimento. La disposizione delle
fughe nascoste è adottata in tutti quei casi
dove i giunti di dilatazione non sono necessari,
ma dove le tensioni del massetto devono essere
evitate.
Dal momento che in massetti sottili la posa della
rete elettrosaldata è molto difficile, si consiglia il
rinforzo mediante l’aggiunta all'impasto di
apposite fibre artificiali (sentire informazioni da
Ditte produttrici di massetti speciali).
Grandezza della maglia diametro resistenza
36
50 mm x 50 mm
2 mm
700 N/mm2
75 mm x 50 mm
3 mm
500 N/mm2
100 mm x 50 mm
3 mm
500 N/mm2
PROGETTAZIONE
Rivestimento del pavimento
UTILIZZO DI TAPPETI
Il tipo di pavimento ha grande influenza sulla
emissione termica, infatti la resistenza al passaggio del calore dei rivestimenti superficiali dipende dal tipo di materiale secondo i seguenti valori indicativi:
X E9LLGF=DD=
V
EI1d
X E9JEG
V EI1d
X EGIM=LL=
V EI1d
X H9JIM=L
V EI1d
X *0
V EI1d
-=KMH9NAE=FLAAF?JjK*0H9JIM=LGD9EAF9
to vengono posati tappeti, la resistenza media
al passaggio del caloreλB va determinata in
base alla seguente formula in funzione delle
rispettive superfici-resistenze:
Il valore massimo ammesso della resistenza termica dei rivestimenti dei pavimenti è:
,DEI1d
LL=FRAGF= EGIM=LL= = JAN=KLAE=FLA =D9KLA;A
devono essere adatti per la posa su pavimento
riscaldato e ciò deve essere indicato sul materiale con i simboli di Legge:
AGes · RλO + AB · RλT
RλBm =
AGes
RλBm = resistenza media al passaggio del calore
AGes = superficie totale
= superficie coperta con tappeto
AB
RλO = resistenza media del rivestimento del pavimento
RλT = resistenza media del tappeto
Esempio di calcolo:
resistenza media al passaggio del calore
Esempio:
*9NAE=FLA
;GFEGIM=LL=
Rivestimenti
elastici
E mattonella in gres RλO Ea
E pavimento con tappeto RλT E %1
Risultato:
GE= E9L=JA9DA <A KGLLG>GF<G ;GDD9FLA = E9DL9 9
spessore sottile devono essere utilizzati solo materiali riconosciuti dal produttore come “adatti per
riscaldamento a pavimento” il produttore deve
?9J9FLAJ=D9J=KAKL=FR99DDAFN=;;@A9E=FLGL=JEA;G
Malta a spessore sottile e collanti devono resistere
9<MF9L=EH=J9LMJ9H=JE9F=FL=<Ad=;GE
pensare costantemente le diverse dilatazioni terEA;@=<AE9KK=LLG=JAN=KLAE=FLGKMH=J>A;A9D=
RλBm =
E W PE %1E WE %1
E
RλBm = E %1
37
PROGETTAZIONE
Sezioni indicative
indicative con
conaltezze
altezzeminime
minimedel
delmassetto
massetto
Valide per massetto tradizionale - additivo normale (art. 91108)
Con additivo “spetial” (art. 91110) è possibile limitare a 30 mm.
l’altezza del massetto sopra tubo.
Lastra bugnata
Pavimento
Massetto cement. additivato
Tubo PE-RT / Pb
Isolante preformato
Fascia perimetrale
Battiscopa
Eventuale isolamento acustico
> 45 mm.
> 97 - 112 mm.
52 - 67 mm.
Lastra piana
Pavimento
Massetto cement. additivato
Tubo PE-RT / Pb
Isolante preformato
Fascia perimetrale
Battiscopa
Eventuale isolamento acustico
> 65 mm.
30 - 40 - 50 mm.
40
> 95 - 105 - 115 mm.
PROGETTAZIONE
Sezioni
indicative con
conaltezze
altezzeminime
minimedel
delmassetto
massetto
Sezioni indicative
Valide per massetto tradizionale - additivo normale (art. 91108)
Con additivo “spetial” (art. 91110) è possibile limitare a 30 mm.
l’altezza del massetto sopra tubo.
Lastra bugnata con isolamento aggiuntivo
Pavimento
Massetto cement. additivato
Tubo PE-RT / Pb
Isolante preformato
Fascia perimetrale
Battiscopa
Eventuale isolamento acustico
Eventuale lastra isolante aggiuntiva
> 45 mm.
> 97 - 112 mm.
52 - 67 mm.
Lastra piana con isolamento aggiuntivo
Pavimento
Massetto cement. additivato
Tubo PE-RT / Pb
Isolante preformato
Fascia perimetrale
Battiscopa
Eventuale isolamento acustico
Eventuale lastra isolante aggiuntiva
> 65 mm.
> 95 - 105 - 115 mm.
30 - 40 - 50 mm.
41
CALCOLO
Temperatura superficiale del pavimento
Potenza calorifica secondo UNI EN 1264
Per motivi fisiologici e medici, la superficie del
pavimento non deve superare:
X dF=ADG;9DA<AKG??AGJFG
X dAF9J==E9J?AF9DA
X dAF:9?FA=HAK;AF=;GH=JL=
La resa di un impianto radiante a pavimento
con massetto gettato in opera è data dalla
seguente formula:
Quando si calcolano i parametri di ogni locale,
G;;GJJ=;GFLJGDD9J=;@=DAFL=J9KK=<=DD=LM:9RAG
ni scelto, non determini il superamento delle
suddette temperature.
Nel caso in cui, pur con le temperature massime
KM<<=LL=FGFKAKA9AF?J9<G<AKG<<AK>9J=AD>9:
:AKG?FGL=JEA;G<=DDG;9D=ADHJG?=LLAKL9L=JEG
L=;FA;9<GNJhHJ=N=<=J=MFJAK;9D<9E=FLGAFL=
grativo.
Basi di calcolo
*=JD9HJG?=LL9RAGF=<=DKAKL=E9<AJAK;9D<9E=F
to a pavimento valutherm è necessaria la
K=?M=FL= <G;ME=FL9RAGF= K=;GF<G IM9FLG
riportato nella nostra modulistica):
X <AK=?FA;GKLJMLLANA;GEHD=LA<=DD=<A>A;AG
X AD>9::AKG?FGL=JEA;G<=ADG;9DA
X LAHGDG?A9<AE9KK=LLA=H9NAE=FLA
X LAHGDG?A9<=DD=LM:9RAGFAK;=DL=
*JAE9<=DD9HGK9<=DJAK;9D<9E=FLG9H9NAE=F
to deve essere fatto dal Progettista un calcolo
=K9LLG <=D >9::AKG?FG <A ;9DGJ= K=;GF<G
&
#F>9LLAD9<=>AFARAGF=<=DD=AFL=J9KKA>J9ALM:A9NNA=
F=AF:9K=9DD=;9J9LL=JAKLA;@=<AHGJL9L9=L=E
H=J9LMJ9<=DD=KAF?GD=LM:9RAGFAAF?J9<G<AKG<
<AK>9J= AD >9::AKG?FG L=JEA;G KLAE9LG H=J G?FA
KAF?GDG9E:A=FL=
K=;GF<9 <=DD9 LAHGDG?A9 <A AEHA9FLG 9DL=RR9
massetto, tipo di pavimento, interasse tra le
LM:9RAGFA=;;KA@9ADJ=F<AE=FLGKH=;A>A;G<=D
sistema.
q· = B · a B · a T m T · a Ü m Ü · a Dm D · g ϑ H
dove
B
G=>>A;A=FL=<A=EAKKAGF=L=JEA;9
dipendente dalla materia, dallo
spessore della parete e da un
=N=FLM9D=JAN=KLAE=FLG<=DLM:G
aB
>9LLGJ= J=D9LANG 9DD9 J=KAKL=FR9 L=JEA;9
del pavimento
aT
9LLGJ=J=D9LANG9DH9KKGAFL=J9KK=<=D
LM:G
aÜ
9LLGJ=J=D9LANG9DDGKH=KKGJ=<=DE9K
K=LLGKGHJ9ALM:A
aD
Fattore relativo al diametro esterno
<=DLM:G
gϑH
A>>=J=FR9E=<A9DG?LJ9>DMA<G=L=E
H=J9LMJ99E:A=FL=
mT
mÜ
mD
T
KHGF=FL=J=D9LANG9DH9KKG<=DD=LM:9RAGFA
N9DA<GH=JLM:9RAGFA
.
≤ T ≤ E
KHGF=FL=J=D9LANG9DDGKH=KKGJ=<A;GH=JLMJ9
EN9DA<GH=J;GH=JLMJ9<=DLM:GE
KHGF=FL=J=D9LANG9D<A9E=LJG=KL=JFG<=DLM:G
EN9DA<GH=J<A9E=LJG<=DLM:G
E≤ D ≤ E
#FL=J9KK=<=DD=LM:9RAGFAE
Su
-H=KKGJ=<=DE9KK=LLGKGHJ9ALM:AE
D
A9E=LJG=KL=JFG<=ALM:A
&9<A>>=J=FR9E=<A9DG?9JALEA;9g ϑH jAF>MFRAGF=
della temperatura di mandata ϑV<=DD9L=EH=
ratura di ritorno ϑR =<=DD9L=EH=J9LMJ99E:A=FL=
ϑi secondo la seguente formula:
g ϑH =
ϑV - ϑR
____________
ϑV - ϑi
Ln _________
ϑR - ϑi
39
CALCOLO
Carico termico di progetto
Il carico termico di progetto per il sistema valutherm è dato da:
attraverso
fabbisogno di
fabbisogno
dicalcolo
calcolo– -flusso
flussotermico
termico
attrail pavimento
verso pavimento
In base al fabbisogno termico di progetto Qp si
definisce il fabisogno specifico netto:
Qp
qh = ---------------------------Alocale
espresso in W/mq
Metodo di calcolo della temperatura
di mandata
E’ chiaramente indicato sulla norma UNI EN
1264.
Si definisce il fabbisogno termico per ogni locale e
fra questi viene individuato quello sfavorito cioè
l’ambiente in cui il rapporto tra la potenza richiesta e la superficie riscaldante è massimo [W/mq] questo rapporto è detto densità di flusso.
Il locale sfavorito non può essere un locale adibito a bagno o servizio, per questi locali si assume una resistenza termica del materiale di rivestimento pari a 0 mq°C/W, mentre per gli altri va
considerato un valore pari a 0,1 mq°C/W (o
superiore se un ambiente ha un valore superiore). La scelta di 0,1 mq °C/W è per garantire che
il progetto sia confacente anche per futuri
cambi di rivestimento del pavimento che riducono l'emissione del pannello (ad esempio con
la posa di un rivestimento a moquette).
Il progettista a sua discrezione può anche decidere di non tener conto di questa eventualità e
operare in base alle resistenze reali.
temperatura di
di mandata
mandataviene
vienedefinita
definitacome
La temperatura
soddisfare
come quella
in di
grado
di aossdisfare
il fabbiquella
in grado
soddisfare
il fabbisogno
termico
nel locale
ma sfavorito
con la limitazione
sogno
termicosfavorito
nel locale
ma con lache
la
differenza
di temperatura
andata e ritorno
limitazione
che
la differenza fra
di temperatura
non
può
superare
i
5°C.
fra andata e ritorno non puo superare i 5° C.
Poiché la temperatura superficiale del pavimento deve essere inferiore a 29°C si ha un limite alla
densità di flusso prodotta dal pannello radiante
che non può oltrepassare un certo determinato
valore; introducendo il concetto di area marginale (zona entro 1 metro dalle pareti) comunque tali limiti possono essere superati e pertanto
in questa area i tubi possono infittirsi, sempre
rispettando comunque i vincoli di temperatura
relativi a questa zona.
Se neanche in questo caso si riesce a sopperire
al fabbisogno
fabbisogno termico ambiente allora
al
allora occorre
occorre
prevedere un
integraprevedere
unsistema
sistemadidiriscaldamento
riscaldamentointegrainterativo per
per ilil locale
locale ininoggetto
oggetto; in questo caso lil
tivo
locale di riferimento diventa quello con densità
di flusso strettamente inferiore al precedente.
Una volta scelta la temperatura di mandata ed
il passo di riferimento determinati in base al controllo sull'ambiente sfavorito, il fabbisogno termico degli altri locali sarà soddisfatto semplicemente agendo sul passo dei circuiti (che può
essere uniforme e/o misto) ma comunque sempre imponendo un limite al salto termico per
ogni circuito.
Si evidenzia comunque che un efficiente controllo termostatico di ogni locale unito ad una accurata regolazione delle portate è una condizione
indispensabile per un elevato grado di comfort.
Ci preme far notare inoltre che il salto termico
medio complessivo non è determinabile a priori,
ma è il valore medio definito dai singoli contributi.
La temperatura di mandata ϑ V. Ausl. è calcolata
secondo
ϑ V. Ausl. = ϑ i + g ϑ H. Ausl. + σ
2
Se il rapporto σ / g ϑ H > 0,5, la temperatura di
mandata deve essere calcolata in base a
ϑ V. Ausl. = ϑ i + g ϑ H. Ausl. + σ +
2
σ2
12 g ϑ H. Ausl.
In tutti gli altri ambienti che funzionano con la
temperatura di mandata calcolata, le corrispondenti cadute di temperatura devono essere calcolate in base a
σj =
2 · [(ϑ V. Ausl. - ϑi ) - g ϑ Hj]
finché il rapporto di σj / g ϑ H m 0,5. Con un rapporto di σ j / g ϑ H m 0,5 le cadute di temperatura
sono calcolate in base a
σj =
3 · g ϑ Hj
E
1 +
4 (ϑ V. Ausl. - g ϑ Hj )
- 1
3·
g ϑHj
CALCOLO
Le rese
rese del
del sistema
sistema sono
sono funzione
funzionedidiuna
unaserie
seriedi
singola
parametri
specifici
e unici
perper
la singola
progetdi
parametri
specifici
e unici
la songola
progettazione:
tazione:
Zone periferiche
Nelle zone periferiche degli ambienti la posa dei
tubi può avvenire con interasse ridotto poiché
esse normalmente non sono zone di soggiorno e
‡LQWHUDVVHIUDOHWXED]LRQL
F interasse fra le tubazioni
le temperature superficiali possono essere supe‡WHPSHUDWXUDGHOO·DFTXD
F temperatura dell’acqua
riori rispetto alle zone di soggiorno.
‡WLSRGLSDYLPHQWR
F tipo di pavimento
Con queste zone periferiche possono essere per‡VDOWRWHUPLFRGHOO·DQHOOR
F salto termico dell’anello
tanto compensati gli effetti dovuti alle perdite di
‡DOWH]]DGHOPDVVHWWR
F altezza del massetto
calore concentrate, per es. davanti ad ampie
vetrate, o in locali con situazioni nei quali si stima
Al fine di ottenere le rese conformi ai calcoli
Al fine di ottenere le rese conformi ai calcoli di che la distribuzione di calore possa essere sfavodi
UNI EN 1264
e poter
procedere
al di rita da elevate superficie esterne perimetrali e
Al norma
fine UNI
di ottenere
rese
conformi
ai al
calcoli
norma
EN 1264le
e poter
procedere
corretFRUUHWWRGLPHQVLRQDPHQWRFRPSOHVVLYR
norma UNI EN 1264 e poter procedere al corret- provocare fastidiosi effetti locali sulla temperatuto
dimensionamento complessivo dell’impianto,
GHOO·LPSLDQWRqGLVSRQLELOHLOQRVWURSURJUDPPD
to dimensionamento complessivo dell’impianto, ra media operante.
èGLFDOFRORVYLOXSSDWRFRQ0&VRIWZDUH
disponibile il nostro programma di calcolo svilupè disponibile il nostro programma di calcolo svi- La larghezza della zona periferica non dovrebbe
pato
concon
MC4
software
cheche
consente
di elaboFKHFRQVHQWHGLHODERUDUHLOSURJHWWRHVHFXWLYR
luppato
MC4
software
consente
di ela- superare 1,0 m e dovrebbe essere posata, ad
rare
il
progetto
esecutivo
in
funzione
in
funzione
delle
Vs.
scelte
tecniche
utilizzando
borare il progetto esecutivo in funzionedelle
delle Vs.
Vs. esempio, su tutto il muro esterno dove si trova la
scelte
tecniche
utilizzandoi nostri
i nostrisistemi.
sistemi.
iscelte
nostri tecniche
sistemi. utilizzando
finestra. Se il fabbisogno di calore richiesto nella
zona periferica è alto, può essere eseguito sino
Per riceverlo è sufficiente contattare l’Ufficio ad un passo da 50 mm.
tecnico “aquatherm srl”.
La zona periferica dovrebbe essere realizzata di
regola come un circuito indipendente, ma in
piccoli ambienti con zona periferica limitata può
Una volta definiti gli interassi di posa di ogni sin- essere scelta la realizzazione integrata, cioè con
golo locale, per la loro costruzione occorre tene- un unico circuito.
re conto di quanto definito dalla norma relativamente alle zone e alle tipologie di distribuzione.
Tipologia di circuiti
Zone residenziali
Come abbiamo visto, la norma limita la temperatura superficiale delle zone di soggiorno al
valore definito di 29 °C e su questa ipotesi viene
sviluppato il calcolo esecutivo. Distanze dei tubi
superiori a 300 mm., a causa della non uniformità delle temperature superficiali del pavimento,
sono consentite solo in casi eccezionali.
Cucine:
Dal momento che nella fase di progettazione la
superficie coperta dai mobili non è nota nella
maggior parte dei casi, dovrebbero essere progettati e installati nelle cucine passi che tengano conto di tale esigenza, (considerando la
temperatura massima consentita).
Bagni:
Nei bagni, negli ambienti dei WC e nelle superfici di bordovasca delle piscine, deve essere previsto e installato un passo 100 mm (considerando la temperatura massima consentita della
superficie), dal momento che in questi ambienti
c’è un maggiore contatto diretto dei piedi.
Resta comunque da valutare la difficoltà di
posare correttamente la striscia perimetrale e la
necessità di integrazione.
Si possono realizzare distribuzioni del tipo a
chiocciola e a pettine (vedi esempi) con passo
costante o differenziato.
Si raccomanda comunque quanto segue:
La lunghezza massima delle tubazioni in un circuito nei sistemi di riscaldamento a pavimento
aquatherm® è di 120 metri. Per una possibile e
naturale equilibratura idraulica dell’impianto, gli
ambienti il cui carico termico richieda maggiori
lunghezze dei tubi, devono essere divisi in più circuiti possibilmente della stessa lunghezza.
In generale deve essere considerato che anche
nei circuiti fino a 120 metri di lunghezza è necessario una divisione in due circuiti, quando la perdita di carico supera 250 mbar.
Ne deriva che la superficie permessa per circuito in funzione del tipo di tubazione, ammonta a:
14x2.0
16x2.0
17x2.0
20x2.0
mm.
mm.
mm.
mm.
100
120
125
160
m.
m.
m.
m.
ma generalmente si preferiscono valori inferiori
per limitare perdite di carico eccessive.
41
CALCOLO
X *J=N=<=J= 9F=DDA KAF?GDA H=J G?FA DG;9D= ;GKk
<9 ;GFK=FLAJ= D9 J=?GD9RAGF= KAF?GD9 KL9FR9
H=JKL9FR9
Esempio di
Esempio
di sviluppo
sviluppoaaserpentina
serpentina
%
%
1
X #F<AJARR9J= D9F<9L9 <=D H9FF=DDG N=JKG D=
H9J=LA=KL=JF=;AGjN=JKGD=H9J=LAHAm>J=<<=
X 9J=HJ=>=J=FR99H9FF=DDA;GFKNADMHHG9KHA
chiocciola
J9D=chiocciolaAFIM9FLG;GFK=FL=<AGLL=
F=J=MF9:MGF9GEG?=F=ALh<=DD9L=EH=J9
LMJ9 9 H9NAE=FLG KA J=9DARR9 ;GF ;MJN= 9 ?J9<A=IM=KLG;GFK=FL=MF9HGK9HAm>9;AD=
KH=;A=IM9F<G?DAAFL=J9KKA<=DH9FF=DDGKGFG
HA;;GDAGIM9F<GD9HGK9<=ALM:ANA=F==>>=L
LM9L9;GFL=EH=J9LMJ=:9KK=;AGj;GFL=E
H=J9LMJ=;@=J=F<GFGE=FGE9DD=9:ADAALM:A
AFE9L=JA9D=HD9KLA;G
X F=DDA;GFKNADMHHG9serpentina KGFG<9HJ=
>=JAJKAIM9F<GADG;9DAKGFGKLJ=LLA=HG;GJ=?G
D9JAAFIM9FLGDGKNADMHHG9;@AG;;AGD9jHG;G
>9;AD=<9J=9DARR9J=
X (=ADG;9DAK9FAL9JAj;GFKA?DA9:AD=J=9DARR9J=?DA
K;9JA;@A ;GF H=J;GJKG H=JA>=JA;G AF EG<G <9
=NAL9J=AFL=J>=J=FR=;GALM:A<=AH9FF=DDA
X *9JLA;GD9J= 9LL=FRAGF= N9 L=FML9 F=A DG;9DA
:9?FG=O;H=JD9HJ=K=FR9<=AK9FAL9JA;@=
KA;GEHGJL9FG<9=D=E=FLA>AKKAH=JA>=JA;AHJ=
>=JA:AD=DAEHA=?G<AK9FAL9JAKGKH=KA
#13
#.
#12
@A9J9E=FL=jHGKKA:AD=J=9DARR9J=9F;@=LAHGDG
?A=<ALAHGEAKLG=;GFAFL=J9KK=<ALAHG;GKL9FL=
GN9JA9:AD=E9?9JAJ9>>ALL=F<GADH9KKGAFHJGKKAEA
Lh<A>AF=KLJ==RGF=;JALA;@=
Esempio di sviluppo misto
AFST
X *AD9KLJA;=FLJ9DA=;GEMFIM=G?FA:9JJA=J9>AKK9
N9 ;=J;@A9L9 ;GF D9 >9K;A9 H=JAE=LJ9D= ;GKk
<9 ;GFK=FLAJ= DG K>G?G <=DD= <AD9L9RAGFA <=D
E9KK=LLG
Esempio di sviluppo a chiocciola
AFDK
AFDK
#11
AFFV
IW3
IW1
AW
I
IW2
IW3
IW1
I
IW2
AW
CALCOLO
Linee di adduzione
si intendono le tubazioni che vanno dal collettore di distribuzione alle tubazioni che formano le
spire. Le tubazioni di collegamento che passano
in un altro ambiente con un circuito indipendente, devono essere posate con lo stesso interasse
di quest’ultimo circuito e quindi con stessa emissione di calore. Per il calcolo della quantità
d’acqua circolante deve essere eseguita la
relativa correzione per le lunghezze delle tubazioni di collegamento.
In prossimità del collettore passano tutti i tubi di
alimentazione a distanze molto ravvicinate. Dal
momento che queste tubazioni di collegamento
rilasciano a loro volta calore, può verificarsi in
alcune circostanze che la temperatura della
superficie è superiore al valore permesso: in questo caso una parte delle tubazioni di collegamento dovrebbe essere coibentata con materiale isolante.
Allacciamento al collettore
Una volta definiti gli anelli (passo e tipologia) per
tutti i locali in oggetto, si passa al collegamento
(mediante le linee di adduzione) degli stessi al
collettore di distribuzione, che sarà stato definito
ed ubicato secondo quanto segue:
X #;GDD=LLGJAjHJ=>=JA:AD=;@=KA9FGHGKARAGF9LAAF
zone centrali per evitare lunghe linee di
adduzione così da favorire il bilanciamento
degli anelli e consentire una efficace regolazione di ogni singolo locale.
Cucina
passo 200
X D>AF=<AEA?DAGJ9J=AD;GFLJGDDG=D=HJ=KL9RAGFA
dell’impianto, sono da preferirsi collettori con
i misuratori di portata su ogni derivazione.
X NAL9J=H=JIM9FLGHGKKA:AD=;GDD=LLGJA;GFHAm
di 10 derivazioni e lunghe linee di adduzione
(anelli con lunghezza eccessiva ed elevate
perdite di carico).
X #D<AE=FKAGF9E=FLG<=DD=LM:9RAGFA>J9?=F=
ratore di calore e i vari collettori di distribuzione valutherm è a cura del progettista termotecnico che valuterà, in funzione delle caratteristiche di alimentazione degli stessi (portata, perdita di carico) passaggi, tipologia e
dimensioni delle tubazioni.
X +M9F<GKAGH=J9;GFMF9;9D<9A99MLGFGE9
con produzione integrata della bassa temperatura il progettista deve verificare che il
circolatore interno della caldaia sia in grado
di garantire la portata e la prevalenza di progetto; gli impianti a pavimento infatti operano con salti termici medi di circa 6-8 °C e
quindi con portate non trascurabili
X #DHJG?=LLAKL9N=JA>A;@=JhADN9KG<A=KH9FKAGF=
dell’impianto tenendo conto del maggior
volume d’acqua rispetto ad altre tipologie.
WC
passo 75
Corridoio
passo
75
Sala da
pranzo
passo 200
Ingresso
passo
150
Soggiorno
passo 200
passo 200
passo 75
43
CALCOLO
44
La determinazione dei quantitativi dei componenti del sistema aquatherm può essere determinata
in base alla seguente tabella.
Stima indicativa dei componenti del sistema
Elenco
componenti
PASSO
50
PASSO
751
PASSO
100
PASSO
150
PASSO
200
PASSO
250
PASSO
300
Tubazione
m
Clips2
pz A x 40,0 A x 25,0 A x 20,0 A x15,0 A x 10,0 A x 8,0
Alternativa
alle clips:
Clips a
binario3
(Art. 90506)
m
A x 1,0
A x1,0
A x 1,0
A x1,0
A x 1,0
A x 1,0 A x 1,0
Zoccolino
perimetrale m
(Art. 91106)
A x 1,0
A x1,0
A x 1,0
A x1,0
A x 1,0
A x 1,0 A x 1,0
Additivo
termico
(Art. 1108)
kg
A x 0,2
A x 0,2
A x 0,2
A x 0,2
A x 0,2
A x 0,2
Additivo
termico
“Spezial”
(Art. 1110)
kg A x 1,45 A x 1,45 A x 1,45 A x 1,45 A x 1,45 A x 1,45 A x 1,45
Lastre
m2
aquatherm®
A x 19,0 A x 12,5 A x 9,5 A x 6,25 A x 5,0 A x 4,0 A x 3,5
A x 1,0
A x 1,0
A x 1,0
A x 1,0
A x 1,0
A x 1,0
A x 7,0
A x 0,2
A x 1,0
A : Superficie riscaldante del pavimento [m2]
Passo: Interasse delle tubazioni [mm]
1
Utilizzando le lastre a funghetti, non è possibile un passo di 75 mm
2
Utilizzando le lastre a funghetti, non sono necessarie clips di fissaggio
3
La clip a binario non è adatta per la lastra a funghetto.
MONTAGGIO E COLLAUDO
Montaggio
1) Come già detto in altro capitolo “condizioni
per l’installazione” (pag. 5.38), il collettore di
distribuzione è già stato piazzato nella posizione indicata nello schema di montaggio; una
volta che siano stati effettuati gli intonaci ed
ad edificio chiuso, si può procedere con la
posa della fascia perimetrale nei vari locali,
secondo quanto già descritto.
2) Distendere i pannelli rispettando le misure per
il passaggio delle tubazioni secondo gli elaborati grafici – ricordarsi che nel caso di posa
in pavimenti su terreno o esterno (comunque
dove ci si aspetti presenza di umidità) è prescritta la posa preventiva di un foglio in PVC
4) Posare le tubazioni degli anelli secondo il
tracciato e i passi indicati nello schema grafico, fissando opportunamente i tubi mediante
le clips
5) Prevedere, contemporaneamente alla posa
delle tubazioni i giunti di dilatazione che
potranno essere realizzati mediante utilizzo
della fascia perimetrale stessa o (se possibile
e previsto) mediante idoneo kit.
Nell’attraversamento dei giunti, la tubazione
sarà inserita in una guaina e l’eventuale rete
elettrosaldata sarà interrotta prima del giunto.
3) Nel caso di pannelli piani senza finitura superficiale in HIPS procedere al distendere sugli
stessi già posati il foglio di alluminio fissato con
gli appositi chiodi in plastica
45
MONTAGGIO E COLLAUDO
6) Collegare le tubazioni degli anelli ai collettori
valutherm mediante i biconi a stringere.
Messa in servizio dell’impianto
13) nel caso di massetti tradizionali l’impianto
deve essere attivato almeno tre settimane
dopo la gettata;
14) nel caso di massetti sintetici l’impianto deve
essere attivato dopo un periodo di tempo
conforme alle specifiche del fornitore,
comunque non prima di una settimana dopo
la gettata;
15) spegnendo il riscaldamento a pavimento
dopo la fase di riscaldamento, il massetto
deve essere protetto dalle correnti d’aria e
da un raffreddamento veloce.
16) il riscaldamento iniziale deve avvenire con
una temperatura di mandata di 25°C da
mantenere per 3 giorni;
7) Una volta distesi tutti gli anelli, si procede al
caricamento dell’impianto che potrà avvenire sia dalla centrale sia inserendo un tubo in
gomma direttamente sul collettore per velocizzare tale operazione.
8) Dopo il caricamento dell'impianto occorre
prestare massima cura allo spurgo dell'aria
presente; per fare questo si agirà su ogni singolo anello finchè tutta l'aria presente sia
scomparsa.
Prova di tenuta a pressione
9)
eseguire la prova prima di annegare i tubi
nel massetto;
10) portare i tubi ad una pressione doppia rispetto a quella di esercizio con un minimo di 6
bar per due cicli di minimo un’ ora ciascuno
11) mantenere la pressione anche durante la
gettata;
12) se sussiste pericolo di gelo, utilizzare appositesoluzioni antigelo (preferibile comunque programmare i lavori secondo stagione accettabile)
46
17) dopo viene impostata la temperatura di
mandata di progetto e tenuta per almeno
altri 4 giorni.
18) tarare i circuiti di ogni pannello in base alle
prescrizioni di progetto (fare riferimento alle
indicazioni di taratura o agire sui detentori in
base ai diagrammi riportati in allegato).
19) dopo il procedimento di riscaldamento
descritto non è garantito che il massetto
abbia raggiunto il grado di umidità necessario alla posa del pavimento; prima della posa
di moquette o parquet è obbligatorio controllare che il grado di umidità sia corretto
per la posa del supporto.
20) la temperatura di mandata deve essere
mantenuta finchè non si sono raggiunte le
umidità di compensazione idonee per la
posa del pavimento
21) tutti i giunti di bordo e dilatazione devono
essere stati controllati per una corretta disposizione ed esecuzione
22) residui di materiali devono essere rimossi
Solo dopo queste fasi si può procedere alla posa
del pavimento e alla consegna delle opere
compiute.
MONTAGGIO E COLLAUDO
Ricapitolando, ecco
le fasi
cronologiche
di montaggio:
Ricapitolando,
ecco
le fasi
cronologiche
di montaggio:
1) montaggio dei collettori e linee di alimentazione
2) posa del telo in PVC (se pavimento su terreno o verso esterno)
3) posa della fascia perimetrale
4) posa dei pannelli isolanti (più foglio alluminio se lastra piana senza film superiore)
5) realizzazione dei giunti di dilatazione e frazionamento e posa del tubo
6) caricamento dell'impianto spurgando l'aria da ogni singolo anello
7) prova di tenuta in pressione
8) posa dell'eventuale rete elettrosaldata
9) gettata del massetto
10) messa a regime del massetto
11) posa della pavimentazione
12) accensione e collaudo nale
48
48
MONTAGGIO E COLLAUDO
02'8/2&2//$8'2,03,$172
valutherm®
,O SUHVHQWH PRGXOR UDSSUHVHQWD XQ VHPSOLFH 3520(025,$ H 9(5%$/( ', &21752//2
GHOOHRSHUD]LRQLSUHYLVWHGDOODQRUPDWLYDSHUXQDFRUUHWWDYHULILFDHDFFHQVLRQHGHOO·LPSLDQWR
UDGLDQWH
,O FRQWUROOR ILQDOH GHO ODYRUR HVHJXLWR q LQIDWWL XQ DVSHWWR IRQGDPHQWDOH SHU SRWHU GLFKLDUDUH
O·DYYHQXWDHVHFX]LRQH´DUHJRODG·DUWHµ
&RQODVXDFRPSLOD]LRQHOD'LWWDHVHFXWULFHFRQIHUPDLQROWUHFKHO·LPSLDQWRqVWDWRUHDOL]]DWR
FRQ FRPSRQHQWLVWLFD RULJLQDOH ´YDOXWKHUPµ ULVSHWWDQGR OR ´VFKHPD GL PRQWDJJLRµ OH
LQGLFD]LRQLGHOFDWDORJRWHFQLFRGLVLVWHPDHQHOULVSHWWRGL/HJJLH1RUPH
Committente:_____________________________________________________________________________
Via:________________________________ Città:_________________________________________________
Progettista termotecnico: _________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________
Direttore dei lavori: ________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________
Ditta installatrice qualificata: ______________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________
Grossista: __________________________________ Agenzia: _____________________________________
Impianto installato a :_____________________________________________________________________
data accensione: ________________________________________________________________________
Rif. schema montaggio aquatherm: _______________________________________________________
Le tubazioni devono essere movimentate con cura, protette da urti potenziali e non esposte alla luce solare diretta. Prima della posa del massetto gli anelli devono essere sottoposti a prova di pressione con acqua
per due cicli di minimo un’ora ciascuno; la pressione di prova deve essere pari al doppio della pressione
di esercizio, con minimo di 6 bar, mantenuta anche durante la posa e la maturazione del massetto.
Data prova pressione: ______________________________________________________________________
Temperatura ambiente: ___________________ Temperatura acqua: ____________________________
Pressione di prova: _____________________ mantenuta per due cicli di minimo un’ ora ciascuno.
A s e guito d e lla p rova e ffe ttua ta s i d ic hia ra c he l’im pia nto è a te nuta e c he n on c i s ono p e rdite .
modulo collaudo lato 1
47
MONTAGGIO E COLLAUDO
Il massetto deve essere posato con cura al fine di non danneggiare alcun componenete; carichi importanti dovranno essere appoggiati sul massetto solo dopo tempo adeguato. Durante le fase di posa del
supporto e per almeno 3 giorni successivi la temperatura non deve scendere sotto i 5 °C; inoltre il getto
deve essere protetto da eccessiva essiccazione al fine di mantenere basso il ritiro.
Le Ditte installatrici delle opere idrauliche e delle opere edili dichiarano che il massetto è
Le Ditte installatrici delle opere idrauliche e delle opere edili dichiarano che il massetto è stato additivato
stato
additivato con prodotto idoneo e secondo le indicazioni del produttore, mantenendo
con prodotto idoneo e secondo le indicazioni del produttore, mantenendo le tubazioni in pressione duranle
tubazioni
in pressione durante le varie fasi di getto.
te le varie fasi di getto.
Il primo avviamento dell'impianto deve avvenire almeno 21 giorni dopo la posa del massetto cementizio
(o in conformità alle istruzioni del fabbricante) e comunque dopo almeno 7 giorni in caso massetti con anidrite. Il riscaldamento iniziale comincia ad una temperatura di mandata di 25°C, che deve essere mantenuta per almeno 3 giorni; dopo si imposta la temperatura massima di progetto, che deve essere mantenuta per almeno altri 4 giorni. Prima della posa dei pavimenti, il posatore deve verificare l'idoneità della
posa del rivestimento sullo strato di supporto che comunque deve essere posato secondo le prescrizioni
del costruttore.
La
Dittainstallatrice
installatrice
dichiara
di effettuato
avere effettuato
tutte
le fasi
previste
dalla
normativa
e
La Ditta
dichiara
di aver
tutte le fasi
previste
dalla
normativa
e secondo
le indicaziosecondo
le indicazioni
del inoltre
costruttore;
il pavimento
inoltre
posato
dopo
la massetto
verifica idoni del costruttore;
il pavimento
verrà posato
dopo verifica
dellaverrà
assenza
di umidità
e su
neo alassenza
tipo di finitura.
della
di umidità e su massetto idoneo al tipo di finitura.
X <9L9AFARAGJAK;9D<9E=FLG9d
_______________________________________
X <9L9>AF=JAK;9D<9E=FLG9d
77777777777777777777777777777777777
X <9L9AFARAGJAK;9D<9E=FLG9L=EH=J9LMJ9<AHJG?=LLG
77777777777777777777777777777777777
X <9L9>AF=JAK;9D<9E=FLG9L=EH=J9LMJ9<AHJG?=LLG
77777777777777777777777777777777777
X <9L9;GFK=?F9AEHA9FLG9DGEEALL=FL=
77777777777777777777777777777777777
(GL=
___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________
Data
Timbro e Firma Ditta Installatrice opere idrauliche
_________________________________________________
_________________________________________________
modulo collaudo lato 2
48
REFERENZE
Riscaldamento manti erbosi: la posa …
... il risultato
edilizia industriale
edilizia sportiva: palazzetto del ghiaccio
grandi superfici
aree esterne e rampe: sistemi antighiaccio
49
CONDIZIONI DI VENDITA
CONDIZIONI GENERALI DI VENDITA E DI CONSEGNA
1. VALIDITË
Le presenti condizioni di vendita, di consegna e di pagamento
per i sistemi Fusiotherm, Climatherm, Valutherm, Climasystem
e tutti gli eventuali altri prodotti commercializzati da aquatherm
si intendono integralmente accettate dallÕacquirente con il
conferimento dellÕordine e con il ritiro dei prodotti, annullano
tutte le precedenti, e sono soggette a cambiamenti senza
alcun preavviso. Fa fede la versione aggiornata delle condizioni
generali disponibile sul ns. sito www.aquatherm.de.
2. NUMERO CODICE
I prodotti dovranno essere ordinati con i numeri di codice di
identificazione.
3. ACCETTAZIONE
LÕaccettazione dellÕordine, comunque acquisito  subordinata
allÕapprovazione di aquatherm.
4. CONSEGNA E CONDIZIONI
La merce viaggia sempre a rischio e pericolo dellÕacquirente
anche se spedita in porto franco su un ns. camion o su un
camion del corriere.
aquatern si riserva la facoltˆ di evadere un ordine con pi
consegne.
Per la resa franco destino su camion sarˆ addebitato in fattura
un contributo pari al 4% (addebito minimo 25 ) se il valore
imponibile netto scontato nella merce ordinata  inferiore a
2.000 pi iva.
Nessun addebito per ordini il cui imponibile netto scontato
 superiore a 2.000 pi iva.
In caso di ordini per i quali il committente richiedesse una
spedizione urgente tramite corriere celere oppure per
spedizione con imponibile delle merci inferiore a 500 pi
IVA, aquatherm addebiterˆ in fattura lÕeffettivo costo sostenuto.
Per la resa franco destino degli ordini Valutherm che
comprendono lastre isolanti - indipendentemente dal valore
imponibile delle merci e del mezzo di trasporto scelto da
aquatherm - sarˆ applicato un supplemento di trasporto in
base alla provincia di destinazione.
5. TRASPORTO
Il trasporto avviene tramite corriere o/e ns. automezzi e
comunque per la via e con il mezzo da aquatherm ritenuto
pi conveniente, senza che ci˜ comporti responsabilitˆ alcuna
da parte della stessa. Le forniture vengono effettuate sempre
a rischio e per conto dellÕacquirente. LÕeventuale clausola
Òfranco destinoÓ, se preventivamente concordata, riguarda
soltanto lÕonere economico del trasporto.
6. TERMINI DI CONSEGNA
Salvo diverso ed esplicito accordo fra le parti, il termine di
consegna o di spedizione ha valore semplicemente informativo
e non impegnativo e pertanto non si assumono responsabilitˆ
per ritardi o per mancata consegna. LÕevasione parziale
dellÕordine non implica una variazione dei termini di pagamento
delle fatture relative.
7. PREZZI
Si applicano i prezzi in vigore al momento della consegna o
spedizione della merce, intesi per merce resa franco nostro
magazzino e al netto dellÕ IVA.
8. PAGAMENTI
Si riconoscono liberatori i pagamenti effettuati in contanti alla
cassa di aquatherm ed a mezzo banca con bonifico diretto
con ritiro di ricevuta bancaria. I pagamenti a mezzo di assegni
circolari e bancari saranno liberatori ad avvenuto buon fine
degli stessi. I termini di pagamento si intendono sempre
54
tassativi. LÕimporto minimo di emissione per singola ricevuta
 di 250,00. Nel caso di fatture con pi scadenze di importo
unitario inferiore a tale importo minimo, se emette unÕunica
ricevuta bancaria alla prima scadenza codificata in anagrafica.
Trascorsi dieci giorni dalla scadenza del termine di pagamento
stabilito in fattura senza che ne sia avvenuto il regolamento,
aquatherm avrˆ la facoltˆ di emettere tratta a vista con spese
la cui espressa autorizzazione viene data con il conferimento
dellÕordine e confermata con il ritiro dei prodotti.
Trascorso il termine di pagamento indicato in fattura, verranno
addebitati gli interessi di mora al tasso corrispondente allÕEuribor
a 3 mesi maggiorato di 5 punti. Eventuali contestazioni di
qualsiasi natura non conferiscono al committente alcun diritto
di sospendere i pagamenti.
9. FIDO
aquatherm si riserva di apportare modifiche al fido assegnato
alla clientela ogni qualvolta lo riterra opportuno e a suo
insindacabile giudizio.
10. IMBALLAGGI
Le caratteristiche dellÕimballo saranno di esclusiva scelta di
aquatherm che si riserva di addebitare il costo Committente.
aquatherm vende solo per confezioni come indicate nei listini
di vendita.
11. RESO MERCI
aquatherm non accetta resi di materiali salvo che per non
conformitˆ tecniche accettate da un ns. collaboratore
incaricato della verifica. Sono accettate resi di materiali
non conformi allÕordine per errata spedizione e altri motivi
imputabili a aquatherm. In ogni cado non si accetta merce
di ritorno senza la preventiva esplicita autorizzazione
comunicata da aquatherm allÕacquirente. Si accetta solo
materiale in imballo originale a confezione integra.
Materiali con non-conformitˆ tecniche potranno essere
restituiti nei tempi e con i modi di cui al punto 13 di queste
sezione, agli stabilimenti di aquatherm a spese del
Committente; se dallÕesame risulterˆ che il difetto 
imputabile ad aquatherm, sarˆ rimborsato lÕintero importo
della merce resa e lÕeventuale spesa di trasporto sostenuta
dal Committente per la restituzione del materiale.
12. RECLAMI
Reclami relativi alla spedizione o consegna della merce
e alla sua quantitˆ e qualitˆ devono essere tassativamente
e inderogabilmente effettuati entro e non oltre otto giorni
dalla data di arrivo della merce. In caso di reclamo per
ammanchi o avaria dei prodotti, gli stessi sono considerati
solo se accompagnati da copia della bolla di consegna
sella quale sono annotate in modo univoco le riserve fatte
al trasportatore allÕatto del ricevimento merci.
13. GARANZIA
13.1 Durata
aquatherm garantisce i propri prodotti, rispettivamente
tubi di materiale sintetico, raccordi di sua produzione e
componenti elettroniche per 2 (due) anni dalla data della
messa in funzione dellÕimpianto (fermo restando le
procedure di verifica e collaudo previste) e per 2 (due)
anni dalla data di consegna (certificate dalla emissione di
fattura o scontrino fiscale) per quanto riguarda polifusori,
macchine a saldare, attrezzatura varia ed accessori relativi.
é possibile ottenere lÕestensione di garanzia su tubi di
materiale sintetico e raccordi prodotti da aquatherm a 10
(dieci) anni dalla data della messa in funzione dellÕimpianto
CONDIZIONI DI VENDITA
previa compilazione e trasmissione della documentazione
prevista (Dichiarazione di conformitˆ ai sensi della L. 46/90
e Modulo Collaudo impianto controfirmato da
progettista/Direttore dei Lavori).
La suddetta documentazione deve arrivare in sede
aquatherm entro 3 mesi dalla messa in funzione
dellÕimpianto.
Per messa in funzione dellÕimpianto sÕintende la data di
attivazione delle opere realizzate e comunque una data
entro sei mesi dalla consegna delle suddette.
13.2 Termini
Il consumatore deve denunciare il difetto , a mezzo di
raccomandata recante,in allegato, la documentazione di
cui al punto 13.1, nonch i documenti di installazione e di
collaudo; la denuncia deve essere effettuata
immediatamente, al pi entro e non oltre due mesi dalla
scomparsa del difetto stesso e comunque prima
dellÕesecuzione di lavori di ripristino senza manomissione
dellÕimpianto e senza scomparsa del materiale ritenuto
difettoso. Ad aquatherm deve essere data la possibilitˆ di
visionare i materiali, avvalendosi di un collaboratore da lei
esplicitamente autorizzato, prima che questi ultimi vengano
rimossi.
Eventuali interventi provvisori e/o parziali da parte di
aquatherm non sono da ritenersi in alcun modo come tacita
accettazione di riconoscimento di garanzia.
13.3 Diritto del Consumatore
aquatherm, per il tramite del rivenditore, si impegna a
sostituire o riparare il materiale entro un termine congruo
dalla richiesta. Nel quadro di questa garanzia aquatherm
si impegna al risarcimento dei danni diretti e indiretti
provocati al consumatore per difetti del materiale, nonch
la rifusione degli oneri a causa della rimozione, smontata,
collaudo o dissotterramento della conduttura in
conseguenza di difettositˆ del prodotto, come pure per
lÕinstallazione, montaggio, spostamento dovuto a deficienza
del prodotto stesso. Un indennizzo per mancato godimento,
perdita di produzione, interruzione di funzionamento,
diminuzione di valore e altro danni conseguenti indiretti
sono esclusi.
Accertata lÕimputabilita del danno ad aquatherm, la stessa
provvederˆ ad un risarcimento fino ad un massimo di
2.582.200,00 per danni alle cose.
13.4 Esclusioni
La garanzia e la sua eventuale estensione perdono ogni
validita se non vengono utilizzati prodotti originali dei sistemi
aquatherm e componenti non espressamente approvati
da aquatherm oppure realizzati con attrezzatura non
prescritta nelle note tecniche aggiornate del sistema.
La garanzia non entra in vigore se non sono state rispettate
le norme, le regole tecniche di settore e le indicazione
tecniche di aquatherm per la progettazione, lÕinstallazione
e lÕuso. LÕinstallazione dellÕimpianto deve essere stata
eseguita da ditta qualificata secondo le categorie previste
dalla legge.
danni quando gli stessi non siano riconducibili ai vizi di cui
al punto 18.
13.5 Norme applicabili
Per quanto non specificamente previsto, si rimanda alle
norme contenute nel D.Lgs. 2.02.2002, n. 24, regolante la
tutela del consumatore.
14. DOCUMENTAZIONE TECNICA DEL PRODOTTO
aquatherm mette a disposizione degli acquirenti la
documentazione tecnica dei sistemi comprensiva di manuali
esplicativi delle regole dÕuso e della destinazione dei sistemi,
nonch della corretta procedura di installazione sia in
forma cartacea sia in formato elettronico sul sito aziendale
www.aquatherm.de. Gli acquirenti rivenditori a loro volta
rendono disponibile la ns. documentazione tecnica
aggiornata nei loro punti di vendita mettendola a
disposizione dei loro clienti installatori e agli altri operatori
del mercato.
Poich la fornitura riguarda solo la componentistica sarˆ
cura dellÕinstallatore fornire allÕutilizzatore tutte le informazioni
relative alla corretta gestione e controllo dellÕimpianto finito
in funzione delle specifiche richieste dal tecnico progettista
o dalla regola dellÕarte.
15. CARATTERISTICHE TECNICHE
aquatherm si riserva la facoltˆ di modificare tecnicamente
in qualsiasi momento e senza preavviso i prodotti.
16. IDENTITË
Il committente  responsabile di tutti i dati e le informazioni
di identificazione forniti ad aquatherm quali nominativo,
ragione sociale, indirizzo, codice di identificazione fiscale
e quantÕaltro specificatamente richiesto dalla legislazione
vigente.
17. MARCHIO
Tutti i prodotti sono contraddistinti da marchi di fabbrica
depositati e tutti gli effetti di legge.
18. FORO COMPETENTE
Per qualsiasi controversia tra aquatherm ed il Committente
e/o il Consumatore sarˆ sempre e solo competente il Foro
di Massa.
La garanzia e la sua eventuale estensione, oltre ai casi
suddetti, non  prevista:
- in caso si impiego di materiale precedentemente deteriorati
e quindi in caso di tubi, raccordi ed accessori scalfiti, incisi
con taglio e colpi, riscaldati con fiamme,
esposti ai raggi di solari in magazzino o cantiere oltre sei
mesi e per malfunzionamenti degli impianti con eccessi di
temperature e pressioni.
- in caso di destinazione degli impianti diversa da quella
per la quale il materiale  espressamente previsto come
regolamento da leggi e norme di settore aquatherm
addebiterˆ al richiedente il costo della perizia e di tutte le
spese sostenute per gli accertamenti circa le cause dei
55
Scarica

impianti di riscaldamento a pavimento 800-259925