BREVE GUIDA ITINERARI CONSIGLIATI DALLO STAFF «LE CASE DEI NONNI» Itinerari di Roma consigliati dallo staff «Le case dei Nonni» I° ITINERARIO: Con la metropolitana scendere alla fermata « Cipro Musei Vaticani» percorrere l’itinerario che porta ai Musei Vaticani (cappella Sistinavedi sotto orari e costi), poi costeggiare le mura verso Piazza Risorgimento per arrivare fino al colonnato della Piazza (San Pietro) visitare la Basilica (ingresso gratuito) , la Cupola ( vedi sotto orari e costi) e le tombe papali nei sotterranei (vedi sotto orari e costi). Basilica di San Pietro (Tombe dei Papi, Museo del Tesoro e Cupola) Orario di apertura della Basilica: dal 1° ottobre al 31 Marzo dalle 07.00 alle 18.30 dal 1° aprile al 30 settembre dalle 7.00 alle 19.00 L'accesso alla Basilica è gratuito e consentito alle persone con un abbigliamento decoroso al luogo sacro. LA CUPOLA ORARI APERTURA CUPOLA periodo apertura chiusura Invernale 1° ottobre - 31 marzo ore 08.00 ore 17.00 estivo 1° aprile - 30 settembre ore 08.00 ore 18.00 Costo del Biglietto: - Ascensore fino al livello terrazzo e si prosegue a piedi (320 gradini) Biglietto € 7.00 - Salita a piedi 551 gradini Biglietto € 5.00 - Riduzioni per scuole sono possibili presentando alla cassa una attestazione dell’Istituto con l’elenco dei partecipanti. Biglietto ridotto € 3.00 Le Sacre Grotte Vaticane con le tombe dei Papi sono aperte con lo stesso orario della Basilica. Il Museo Storico Artistico è aperto dalle 7.00 alle 17.00 con biglietto di ingresso di Euro 5. Il tesoro, ricostituito dopo il saccheggio dei Saraceni, fu nuovamente spogliato nel Sacco di Roma e successivamente da Napoleone. Arricchito da nuovi apporti raccoglie oggetti di immenso valore. Musei Vaticani Orari di apertura Da lunedì a sabato: Entrata 9:00 - 16:00 – Chiusura 18:00 (N.B. uscita dalle sale mezz'ora prima della chiusura) Giorni di chiusura: Domenica, ad eccezione dell'ultima di ogni mese (con ingresso gratuito 9:00 - 12:30 Chiusura 14:00), purché non coincida con la Santa Pasqua, 29 giugno (SS. Pietro e Paolo), 25 /26 dicembre (Santo Natale/ Santo Stefano) - gennaio 1, 6 - febbraio, 11 - Pasqua) Lunedì dell'Angelo - maggio 1 - giugno 29 (SS. Pietro e Paolo) - agosto 14, 15 - novembre 1 - dicembre 25, 26. Il biglietto intero è di € 16. Biglietto ridotto € 8,00 : Ragazzi di età compresa tra 6 e 18 anni. Studenti fino al compimento del 26° anno di età in possesso della International Student Card aggiornata, libretto universitario o altro documento comprovante l'iscrizione per l'anno in corso presso istituti di istruzione. Istituti universitari (studenti fino al compimento del 26° anno di età su presentazione di una lettera di richiesta su carta intestata dell'istituzione universitaria con il timbro dell'istituto e firma del Preside della facoltà o del Rettore dell'università, indicante il numero degli studenti, degli insegnanti e degli eventuali accompagnatori). Il biglietto ridotto viene concesso agli studenti e ad un insegnante o accompagnatore ogni 10 allievi; gli insegnanti o accompagnatori in eccedenza pagano il biglietto intero. Non sono concesse gratuità. L'acquisto di un biglietto ridotto senza requisiti necessari o la mancata presentazione di un documento studentesco di riconoscimento comporterà l'acquisto di un nuovo biglietto di ingresso a tariffa intera per entrare. Il biglietto ridotto non sarà rimborsato. Sacerdoti, religiosi e religiose (con apposita documentazione). Pellegrinaggi su presentazione di una richiesta su carta intestata della Parrocchia o della Diocesi di appartenenza. E' prevista una sola gratuità per il sacerdote accompagnatore del pellegrinaggio previa presentazione del celebret. Dipendenti di tutti gli uffici, dicasteri ed organismi della Santa Sede o dello Stato della Città del Vaticano e pensionati degli stessi e loro familiari (coniugi, figli, genitori, fratelli, sorelle) su semplice identificazione. Ingresso gratuito :Ultima domenica del mese. Giornata mondiale del turismo (27 settembre). Bambini fino ai 6 anni di età. Piazza S. Pietro - (Vaticano ) - Tel. 06/69884466 ALCUNE INFORMAZIONI La costruzione della basilica La costruzione dell'attuale basilica di San Pietro fu iniziata il 18 aprile 1506 sotto papa Giulio II e si concluse nel 1626, durante il pontificato di papa Urbano VIII, mentre la sistemazione della piazza antistante si concluse solo nel 1667. Si tratta tuttavia di una ricostruzione, dato che nello stesso sito, prima dell'odierna basilica, ne sorgeva un'altra risalente al IV secolo, fatta costruire dall'imperatore romano Costantino I sull'area del circo di Nerone e di una contigua necropoli dove la tradizione vuole che san Pietro, il primo degli apostoli di Gesù, fosse stato sepolto dopo la sua crocifissione. Oggi è possibile solo immaginare l'imponenza di questo edificio, immortalata soltanto in alcune raffigurazioni artistiche: l'impianto, arricchito nel corso dei secoli con preziose opere d'arte, era suddiviso in cinque navate con copertura lignea e presentava analogie con quello della basilica di San Paolo fuori le mura, aveva 120 altari di cui 27 dedicati alla Madonna.[3] La basilica di San Pietro in Vaticano (nome esatto completo papale basilica maggiore di San Pietro in Vaticano) è una basilica cattolica della Città del Vaticano, cui fa da coronamento la monumentale piazza San Pietro. È la più grande delle quattro basiliche papali di Roma,[1] spesso descritta come la più grande chiesa del mondo[2] e centro del cattolicesimo. Non è tuttavia la chiesa cattedrale della diocesi romana poiché tale titolo spetta alla basilica di San Giovanni in Laterano che è anche la prima per dignità essendo Madre e Capo di tutte le Chiese dell'Urbe e del Mondo. In quanto Cappella Pontificia, posta in adiacenza del Palazzo Apostolico, la basilica di San Pietro è la sede delle principali manifestazioni del culto cattolico ed è perciò in solenne funzione in occasione delle celebrazioni papali, ad esempio per il Natale, la Pasqua, i riti della Settimana Santa, la proclamazione dei nuovi papi e le esequie di quelli defunti, l'apertura e la chiusura dei giubilei e le canonizzazioni dei nuovi Santi. Sotto il pontificato di Pio IX ospitò le sedute del Concilio Vaticano I e sotto papa Giovanni XXIII e Paolo VI quelle del Concilio Vaticano II. Itinerari di Roma consigliati dallo staff «Le case dei Nonni» II° ITINERARIO: con la metropolitana scendere alla fermata P.za Di Spagna (7 fermate dalla fermata Cornelia) e seguire la mappa sotto indicata per vedere : Percorrendo via di Propaganda e poi Via Poli si giunge Fontana di trevi Piazza di Spagna con scalinata di Trinità dei Monti Piazza Venezia Galleria Alberto Sordi Colosseo ALCUNE INFORMAZIONI Piazza di Spagna Piazza di Spagna, con la scalinata di Trinità dei Monti, è una delle più famose piazze di Roma. Deve il suo nome al palazzo di Spagna, sede dell'ambasciata dello stato iberico presso la Santa Sede. Al centro della piazza vi è la famosa fontana della Barcaccia, che risale al primo periodo barocco, scolpita da Pietro Bernini e da suo figlio, il più celebre Gian Lorenzo Bernini. All'angolo destro della scalinata vi è la casa del poeta inglese John Keats, che vi visse e morì nel 1821, oggi trasformata in un museo dedicato alla sua memoria e a quella dell'amico Percy Bysshe Shelley, piena di libri e memorabilia del Romanticismo inglese. All'angolo sinistro c'è, invece, la sala da tè Babington's fondata nel 1893. Dal lato di via Frattina sorge il Palazzo di Propaganda Fide, di proprietà della Santa Sede. Di fronte alla sua facciata, progettata dal Bernini (mentre la facciata laterale è invece del Borromini), svetta la colonna dell'Immacolata Concezione, che fu innalzata due anni dopo la proclamazione del dogma (1856). La piazza è citata in una famosa poesia di Cesare Pavese, denominata "Passerò da Piazza da Spagna", il cui testo è stato riportato integralmente su una targa vicino alla sala da tè Babington's. La scalinata La monumentale scalinata di 135 gradini fu inaugurata da papa Benedetto XIII in occasione del Giubileo del 1725; essa venne realizzata (grazie a dei finanziamenti francesi del 1721-1725) per collegare l'ambasciata borbonica spagnola (a cui la piazza deve il nome) alla chiesa di Trinità dei Monti. Venne progettata sia da Alessandro Specchi che da Francesco De Sanctis dopo generazioni di lunghe ed accese discussioni su come il ripido pendio sul lato del Pincio dovesse essere urbanizzato per collegarlo alla chiesa. La soluzione finale scelta fu quella di Francesco De Sanctis: una grande scalinata decorata da numerose terrazze-giardino, che in primavera ed estate viene addobbata splendidamente con molti fiori. La sontuosa, aristocratica scalinata, posta all'apice di un lungo asse viario che portava al Tevere, fu disegnata in modo che avvicinandosi gli effetti scenici aumentassero man mano. Tipico della grande architettura barocca era infatti la creazione di lunghe, profonde prospettive culminanti con quinte o sfondi a carattere monumentale. La scalinata è stata restaurata nel 1995. ALCUNE INFORMAZIONI Fontana di Trevi La storia della fontana è strettamente collegata a quella della costruzione dell'acquedotto Vergine, che risale ai tempi dell'imperatore Augusto, quando Marco Vespasiano Agrippa fece arrivare l'acqua corrente fino al Pantheon ed alle sue terme. Benché compromesso e assai ridotto nella portata dall'assedio dei Goti di Vitige nel 537, l'acquedotto dell'acqua Vergine rimase in uso per tutto il medioevo, con restauri attestati già nell’VIII secolo, poi ancora dal Comune nel XII secolo, in occasione dei quali si provvide anche ad allacciare il condotto ad altre fonti più vicine alla città, poste in una località allora chiamata “Trebium”, che potrebbe essere all’origine del nome. Il condotto dell’Acqua Vergine è il più antico acquedotto di Roma tuttora funzionante, e l’unico che non ha mai smesso di fornire acqua alla città dall’epoca di Augusto. Il punto terminale dell’”Aqua Virgo” si trovava sul lato orientale del Quirinale, nei pressi di un trivio (“Treio”, nella lingua dell’epoca: altra ipotesi, abbastanza accreditata, sull’origine del nome). Al centro dell’incrocio venne realizzata una fontana con tre bocche che riversavano acqua in tre distinte vasche affiancate; risale al 1410 la prima documentazione grafica della “Fontana del Treio” (o “di Trevi”), così rappresentata. Poco tempo dopo, nel 1453, su incarico di papa Niccolò V, Leon Battista Alberti sostituì le tre vasche con un unico lungo bacino rettangolare, appoggiandolo ad una parete bugnata e merlata e restaurando i tre mascheroni da cui fuoriusciva l’acqua. Sulla parete fu apposta una lapide a memoria dell’intervento:« Nicolò V Pontefice Massimo, dopo aver abbellito con insigni monumenti la città, restaurò il condotto dell’Acqua Vergine dall’antico stato di abbandono nel 1453. » ALCUNE INFORMAZIONI La galleria Alberto Sordi (galleria Colonna) La galleria Alberto Sordi (già galleria Colonna) è un edificio di Roma, situato in piazza Colonna, inaugurato nel 1922. È stata nuovamente inaugurata dopo i restauri nel 2003 ed è stata intitolata al grande attore romano, scomparso proprio quell'anno. La storia della galleria risale al 1872, anno in cui fu proposto l'ampliamento della antistante piazza Colonna, per adeguarla alle mutate esigenze della zona, dopo l'insediamento della Camera dei deputati nel vicino palazzo di Montecitorio. Al suo posto sorgeva all'epoca il seicentesco palazzo Spada al Corso, allora noto come "palazzo Piombino", in quanto acquistato nel 1819 dal duca di Piombino e di proprietà Boncompagni Ludovisi. La sua demolizione, già proposta nel 1882, fu a lungo contrastata dai proprietari e solo nel 1888 si arrivò ad un accordo. I Boncompagni ricostruirono il proprio palazzo (palazzo Piombino Margherita), oggi sede dell'ambasciata statunitense, in un'area della lottizzazione di villa Ludovisi. Dopo la demolizione si susseguirono ipotesi e progetti, mentre l'area veniva saltuariamente utilizzata per sistemazioni effimere (un giardinetto con resti archeologici nel 1904 in occasione della visita del presidente francese Émile Loubet o un padiglione provvisorio con teatro e birreria in occasione dell'Esposizione universale del 1911). Per la costruzione della galleria vennero presentati inizialmente circa 70 progetti, nessuno dei quali venne tuttavia approvato. In una successiva fase di concorso venne scelto un progetto redatto dagli architetti Penso e Minozzi: l'opera venne tuttavia abbandonata non avendo trovato finanziatori. Nel 1911 la giunta capitolina approvò il progetto, che venne tuttavia sottoposto poi a varianti e modifiche. La nuova galleria venne inaugurata il 20 ottobre del 1922, ma fu del tutto terminata solo nel 1940, sotto la direzione dell'architetto Giorgio Calza Bini. La Galleria Colonna è stata acquistata nel 2009 dal Fondo Donatello, Comparto David, di Sorgente Group Spa. ALCUNE INFORMAZIONI Piazza Venezia Piazza Venezia è una celebre piazza di Roma. È situata ai piedi del Campidoglio, dove si incrociano alcune fra le più importanti strade del centro della capitale: via dei Fori Imperiali, via del Corso, via del Plebiscito. L'aspetto attuale della piazza deriva largamente dagli interventi di demolizione e ricostruzione realizzati tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento. Va ricordato in particolare il Vittoriano, costruito appunto a cavallo dei due secoli, colossale monumento a Vittorio Emanuele II (spesso erroneamente identificato con l'Altare della Patria, che in realtà ne è solo una parte). Per realizzare l'enorme complesso si dovettero abbattere antiche costruzioni, tra cui i tre chiostri del monastero dell'Aracoeli, la Torre di Paolo III e uno dei più bei palazzi di Roma, la lussuosa residenza dei Torlonia; nell'immediata vigilia dell'inaugurazione (1911) venne spostato il palazzetto Venezia che, saldato all'angolo sudorientale di palazzo Venezia si frapponeva tra il monumento e la piazza. Il Vittoriano conserva i resti del Milite Ignoto, a ricordo dei soldati caduti senza degna sepoltura, vegliati incessantemente da due militari e da una fiamma sempre accesa. Il complesso del Vittoriano ospita periodicamente importanti mostre, oltre al Sacrario delle bandiere. Mussolini proclama la nascita dell'Impero il 9 maggio 1936 da Palazzo Venezia Sul lato ovest è la facciata del Palazzo Venezia, che fu inizialmente sede pontificia: papa Giulio II assisteva dal balcone del palazzo alla corsa dei cavalli barberi, che fino al 1883 si disputava lungo via del Corso e terminava nei pressi della piazza, nella scomparsa via della Ripresa dei barberi. Successivamente, dal 1564 al 1797, ospitò la rappresentanza veneziana presso lo Stato Pontificio. Quando il Congresso di Vienna assegnò agli Asburgo i territori della Serenissima, anche il palazzo seguì la stessa sorte e funse da ambasciata dell'Impero AustroUngarico fino al 1914 quando fu confiscato dallo Stato. Nel 1929 Benito Mussolini lo scelse come sede del Governo e dal balcone pronunciava i suoi discorsi alle "adunate oceaniche" fasciste. Per questa ragione, la piazza, divenuta centro della città, fu proclamata "Foro d'Italia". Di fronte al palazzo Venezia è stato innalzato, ai primi del Novecento, il Palazzo delle Assicurazioni Generali, la cui facciata (architetto Giuseppe Sacconi) riprende le linee essenziali del più antico palazzo che lo fronteggia; è ornato da un leone di San Marco prelevato da un bastione delle mura di Padova. Esso venne costruito in posizione arretrata rispetto agli edifici demoliti: palazzo Paracciani-Nepoti, palazzo Torlonia (o Del Nero-BolognettiTorlonia, di Carlo Fontana) e palazzo Frangipane-Vincenzi. Essi erano situati sull'asse di via del Corso: la piazza, ormai punto nodale delle nuove vie realizzate per Roma capitale, venne così considerevolmente ampliata. Oltre a Palazzo Venezia, della sistemazione originaria della piazza si è conservato il lato nord con il Palazzo Bonaparte, dove visse dal 1818 fino alla morte Letizia Ramolino, madre di Napoleone. Dietro il balconcino coperto (detto "mignano") che ancora oggi si fa notare sull'angolo con via del Corso, la vecchia signora - che faceva vita ritiratissima - passava le giornate osservando la vita della piazza sottostante (allora assai più stretta e irregolare). Quando, molto vecchia, era divenuta cieca non rinunciò al suo passatempo, e si faceva raccontare la vita di strada dalla sua governante. ALCUNE INFORMAZIONI Il Colosseo Il Colosseo, originariamente conosciuto come Anfiteatro Flavio o semplicemente come Amphitheatrum, è il più grande anfiteatro del mondo.[È situato nel centro della città di Roma. In grado di contenere un numero di spettatori stimato tra 50.000 e 80.000 unità, è il più importante anfiteatro romano, nonché il più imponente monumento della Roma antica che sia giunto fino a noi. È conosciuto in tutto il mondo come simbolo della città di Roma e dell'Italia. L'anfiteatro è stato edificato su un'area al limite orientale del Foro Romano. La sua costruzione fu iniziata da Vespasiano nel 72 d.C. e fu inaugurato da Tito nell'80, con ulteriori modifiche apportate durante il regno di Domiziano. Non più in uso dopo il VI secolo, l'enorme struttura venne variamente riutilizzata nei secoli, anche come cava di materiale. Il nome "Colosseo", che deriva dalla vicina statua del Colosso di Nerone, si diffuse solo nel Medioevo. Ben presto l'edificio divenne simbolo della città imperiale, espressione di un'ideologia in cui la volontà celebrativa giunge a definire modelli per lo svago del popolo. Oggi è un simbolo della città e una delle sue maggiori attrazioni turistiche. Era usato per gli spettacoli di gladiatori e altre manifestazioni pubbliche (spettacoli di caccia, rievocazioni di battaglie famose, e drammi basati sulla mitologia classica). La tradizione che lo vuole luogo di martirio di cristiani è destituita di fondamento. Esprime con chiarezza le concezioni architettoniche e costruttive romane della prima Età imperiale, basate rispettivamente sulla linea curva e avvolgente offerta dalla pianta ellittica e sulla complessità dei sistemi costruttivi. Archi e volte sono concatenati tra loro in un serrato rapporto strutturale. L'edificio forma un'ellisse di 527 m di perimetro, con assi che misurano 187,5 e 156,5 m. L'arena all'interno misura 86 × 54 m, con una superficie di 3.357 m². L'altezza attuale raggiunge 48,5 m, ma originariamente arrivava a 52 m. Il Colosseo, come tutto il Centro storico di Roma, le Zone extraterritoriali della Santa Sede in Italia e la Basilica di San Paolo fuori le mura, è stato inserito nella lista dei Patrimoni dell'umanità dall'UNESCO nel 1980. Nel 2007 il complesso è stato anche inserito fra le Nuove sette meraviglie del mondo, a seguito di un concorso organizzato da New Open World Corporation (NOWC). Oggi le sue condizioni di salute appaiono preoccupanti, visto che studi sulla sua struttura hanno evidenziato oltre 3.000 lesioni e un esteso stato fessurativo. Inoltre, nel 2012 è avvenuta la scoperta di un'inclinazione di 40 cm della struttura, probabilmente a causa di un cedimento della platea di fondazione su cui poggia. Nel 2011 è stato visitato da 5.391.978 persone.