PIANO EDUCATIVO
A.S. 2014-15
IMPARARE DALL’ESPERIENZA
LICEO SCIENTIFICO PARITARIO
“PIER GIORGIO FRASSATI”
SEVESO
CENNI DELLA STORIA DELLA SCUOLA
FRASSATI E DEI RAPPORTI CON IL TERRITORIO
La Scuola Pier Giorgio Frassati è nata a Seveso nel 1984 dal desiderio di un gruppo di genitori di educare
i loro figli in continuità con la tradizione cristiana e con l’esperienza delle proprie famiglie: in questi
trent’anni abbiamo offerto a tutti l’opportunità di un luogo attento ai bisogni della persona, nel quale i
ragazzi sono accompagnati all’incontro con la realtà, dentro la certezza di un significato.
Dai tredici alunni di Prima Media del 1984 la Frassati è cresciuta, gli iscritti sono aumentati e si è così
consolidata la domanda di un iter educativo completo: alla Scuola Secondaria di Primo Grado si sono così
affiancate la Primaria (A.S. 2001-02) ed il Liceo Scientifico (A.S. 2002-03).
Questa scuola, nata come una sfida, ha saputo affermare che una proposta educativa chiara è un bene
per tutti, anche per chi non ne condividesse le motivazioni originarie.
Essa infatti, nel rispetto delle compatibilità generali di tipo didattico ed organizzativo, è aperta a
chiunque vi faccia domanda di iscrizione e sia disponibile a sottoscriverne il Piano dell’Offerta Formativa
(POF).
Il rapporto con l’Ente Locale ha seguito quella dinamica positiva che ha portato al pieno riconoscimento
del valore pubblico della nostra scuola.
La conoscenza e la stima reciproca si sono approfondite sino a costruire insieme un’importante risposta
per gli alunni portatori di handicap, attraverso il sistema della convenzione diretta.
Nel corso degli anni, a quella con il Comune di Seveso sono seguite altre convenzioni dirette
stipulate con alcuni dei Comuni di residenza dei nostri alunni che presentano handicap o disagi
nell’apprendimento, mentre in altro modo - attraverso le cooperative sociali presenti sul territorio più
vasto che definisce il nostro bacino di utenza - siamo collegati con molte realtà comunali, con i loro
Servizi Sociali e con le ASL di competenza.
Al di là di questa importantissima forma di collaborazione, il rapporto della Scuola Frassati [in ogni suo
ordine] con il Territorio è intenso e variegato.
Nell’anno scolastico 2002/2003 la Frassati ha partecipato ai lavori di Agenda 21 locale [il forum
sovracomunale per lo sviluppo sostenibile] mentre è costante il nostro rapporto con la Fondazione
Lombardia per l’Ambiente: in forza di questa sensibilità la Frassati nell’AS 2009/10 ha messo in campo
un importante investimento per la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 55Kw che, beneficiando
degli incentivi previsti per la produzione di energia pulita, non solo non grava sulla gestione ordinaria
ma, al contrario, permette di realizzare un piccolo ricavo.
La scelta di redigere annualmente il Bilancio Sociale o di sottoporci, sin dal 2006, alla Certificazione
di Qualità, ci accredita come un soggetto attento da un lato ai valori solidaristici insiti nella natura
di Cooperativa Sociale ONLUS e orientato, dall’altro, al continuo miglioramento dei servizi offerti ai
propri soci e utenti. L’adesione alla FOE (Federazione delle Opere Educative), a CONFCOOPERATIVE,
all’Associazione ALBATROS, all’Associazione IL RISCHIO EDUCATIVO e all’Associazione DISAL testimoniano
infine la volontà di coltivare e di porre in atto intensi rapporti di rete con altre scuole in particolare e con
le realtà cooperative e del mondo no-profit più in generale, convinti come siamo che solo con il reciproco
scambio di esperienze positive si possa puntare all’eccellenza.
La storia della Scuola Frassati è in sintesi la storia di un’opera che - prima di tutto per chi la fa, e proprio
in virtù di questo per i propri ragazzi, - guarda il mondo: “perché vogliamo spalancare le nostre finestre e
vedere ogni giorno la vastità di tutto ciò che ci circonda, il cielo e la terra. (Cfr. Benedetto XVI) e perché per
educare un figlio ci vuole un villaggio” (cfr. Papa Francesco)
“Se un insegnante non è aperto a imparare, non è un buon insegnante, e non è nemmeno interessante; i
ragazzi capiscono, hanno ‘fiuto’, e sono attratti dai professori che hanno un pensiero aperto, ‘incompiuto’,
che cercano un ‘di più’, e così contagiano questo atteggiamento agli studenti. Questo è uno dei motivi per
cui io amo la scuola”.
- Papa Francesco
PIANO EDUCATIVO A.S. 2014-15
“Educare significa che io do a quest’uomo coraggio verso se stesso. Che gli indico i suoi compiti ed
interpreto il suo cammino, non i miei. Che lo aiuto a conquistare la libertà sua propria. Devo dunque
mettere in moto una storia umana e personale. Con quali mezzi? Sicuramente avvalendomi anche di
discorsi, esortazioni, stimolazioni e ‘metodi’ d’ogni genere, ma la vita viene destata e accesa solo dalla
vita. La più potente ‘forza di educazione’ consiste nel fatto che io stesso in prima persona mi protendo
in avanti e ricomincio a crescere. E’ proprio il fatto che io lotto per migliorarmi ciò che dà credibilità alla
mia sollecitudine pedagogica per l’altro. Siamo figure incompiute o soltanto abbozzate. Siamo credibili
solo nella misura in cui ci rendiamo conto che un’identica verifica etica attende me, colui che deve essere
educato. Innanzitutto, vogliamo diventare entrambi ciò che dobbiamo essere”.
- Romano Guardini
INDICE
Premessa
Capo 1.
Gli obiettivi educativi
e la metodologia didattica • Lo scopo ed il metodo:
la scuola come luogo
di esperienza educativa
• L’apertura alla realtà:
dal particolare alla totalità
• La funzione del maestro
• Si impara solo ciò
di cui si fa esperienza
• Un’esperienza consapevole
implica una verifica
• Dalla verifica alla criticità
• Non esiste esperienza
senza libertà
Capo 2.
I corsi di studio
• Il liceo scientifico
• Area matematico scientifica
• Area storico umanistica
• Area linguistica
• Prospetto orario
del Liceo Scientifico
• Ampliamento
dell’offerta formativa
• Le ore aggiuntive
• Le novità
nello studio dell’inglese
• Il laboratorio teatrale
• Gli stage
• I progetti
di partnership internazionali
• Le visite di istruzione
• I percorsi liberi
pag. 1
pag. 2
pag. 3
Capo 3.
I diversi momenti
dell’esperienza scolastica
pag. 8
La centralità dell’ora di lezione
Le attività di laboratorio
Lo studio a casa e lo studio a gruppi
Il sostegno e il recupero
L’arricchimento culturale
L’orientamento:
in ingresso, in itinere e in uscita
Capo 4.
La valutazione
pag. 10
Capo 5.
I rapporti scuola famiglia
pag. 17
Capo 6.
Struttura organizzativa
e gestionale della scuola
pag. 18
REGOLAMENTO DI ISTITUTO
pag. 22
PREMESSA
Oggi il Liceo Frassati è un apprezzabile liceo che prepara efficacemente alla Maturità Scientifica,
mantenendo l’insegnamento della Lingua latina: i percorsi universitari degli alunni già diplomati
confermano la capacità di affrontare i test di ammissione, i corsi di studi all’estero e il mondo del lavoro
con successo e apporto personale e consapevole.
Il Liceo Frassati fonda la propria peculiarità sulla corresponsabilità nella conduzione: gestori, docenti,
studenti e famiglie lavorano insieme nella misura delle proprie capacità e responsabilità a costruire un
percorso di vita e di lavoro.
Il Piano dell’Offerta Formativa (POF) è aggiornato ogni anno: tutto quello che gli educatori vedono
maturare come buono e proponibile nel cammino dell’anno precedente è indicato come oggetto di
lavoro per l’anno successivo.
Il POF rispecchia veramente la caratteristica della nostra esperienza educativa che, partendo da un
progetto e da un’identità chiari, continua a modificarsi seguendo l’esperienza in atto.
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CAPO 1.
GLI OBIETTIVI EDUCATIVI E LA
METODOLOGIA DIDATTICA
Capo 1. Gli obiettivi educativi e la metodologia didattica
1.1 Imparare dall’esperienza
La prima qualità di una scuola è l’incontro tra l’invito di un adulto a implicarsi di fronte a un dato di
realtà e la libertà del ragazzo che accetta di essere accompagnato in questa esperienza. Perché questa
dinamica si attui negli studenti è necessario che il maestro introduca alla realtà attraverso un canale
privilegiato, quello della materia insegnata. Altre sono poi le occasioni in cui l’alunno può fare esperienza
della realtà: incontri con protagonisti del mondo accademico e del lavoro, portatori di esperienze
significative e di apertura al mondo, che possano stimolare una ripresa personale.
1.2 La funzione del maestro
Il team dei docenti punta a percorrere in prima persona il cammino di conoscenza della realtà, in un
atteggiamento di costante e instancabile ricerca, offrendo agli allievi un’ipotesi da verificare. Guidato
dall’insegnante, il ragazzo entra progressivamente in rapporto con l’oggetto di indagine: lo osserva,
individua analiticamente i dati che lo costituiscono, inizia ad intuirne i nessi, ne ricerca altri, si interroga
sul significato unitario della realtà in esame.
1.3 Lo sviluppo della capacità critica
In questa dinamica “dato/ipotesi” avviene la verifica: il ragazzo è aiutato a mettere continuamente in
discussione l’ipotesi di senso verificando la capacità dell’ipotesi di dare ragione di tutti i fattori in gioco.
I docenti lo affiancano senza sostituirsi a lui: gli pongono domande ricche di senso e gli offrono
esperienze significative che, toccando corde magari a lui ancora ignote, facciano risuonare nuove
domande.
Si giunge così alla formulazione di un punto di vista personale, frutto di un percorso ragionato, che rende
il ragazzo capace di affrontare nuove sfide conoscitive in modo critico.
1.4 Non esiste esperienza senza impegno della libertà
Affinché la ricerca della ragione possa giungere dove desidera, occorre che ognuno metta in campo la
propria libertà: interesse per la vita fino a un’implicazione personale, passione per la ricerca e impegno
nello studio.
I docenti desiderano che gli allievi vedano nel bisogno di imparare la possibilità di diventare più
consapevoli di loro stessi, del loro essere uomini.
Niente è più gratificante dell’accadere di episodi in cui gli allievi, dopo aver seguito liberamente il
metodo indicato, diventano a loro volta maestri per i loro insegnanti.
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CAPO 2.
I CORSI DI STUDIO
2.1 Il Liceo Scientifico
Il Liceo Scientifico, nell’alveo del piano di studi nazionale, ha un curriculum che si caratterizza sia per il
suo essere liceo sia per il suo essere scientifico.
Il Liceo mira, per sua stessa definizione, alla formazione globale della persona, sia nel campo scientifico
che umanistico, anche grazie all’apporto di una materia come il Latino. Non bisogna infatti trascurare la
valenza formativa - per uno scienziato - dello studio della lingua latina, le cui strutture obbligano ad una
costante applicazione del ragionamento, favorendo l’apertura della mente, messa alla prova innanzitutto
nell’esercizio della traduzione.
Nell’ottica di una sottolineatura del carattere propriamente scientifico del liceo sono stati introdotti, in
conformità alla riforma Gelmini, l’insegnamento della Fisica e quello delle Scienze nel primo biennio.
Il percorso del I biennio, ampiamente in linea con lo spirito della riforma, è guidato e verificato
periodicamente con altri docenti della materia e se ne fa oggetto di relazione.
Oltre a ciò, rispetto al piano di studi tradizionale, vengono apportate le seguenti variazioni:
• è potenziato l’insegnamento della lingua inglese, con docente madrelingua lungo l’intero percorso di
studi e utilizzo di piattaforme informatiche;
• è introdotto un metodo innovativo per l’apprendimento della lingua straniera, con laboratori teatrali
guidati da attori madrelingua;
• è potenziato il percorso laboratoriale attraverso l’aumento delle ore dedicate ad esso e la frequenza
periodica a laboratori esterni per poter usufruire di strumentazioni all’avanguardia e spesso costose. I
protocolli di laboratorio, uno per ogni esperienza affrontata, costituiscono uno strumento razionale,
agile e sintetico di verifica e di visibilità del lavoro fatto;
• è potenziato lo studio del latino con un’ora in più in prima;
• è potenziata l’area matematico-scientifica con un’ora in più di matematica in prima e seconda e con
un’ora in più di fisica in seconda.
Il Liceo progetta un percorso educativo orientato alla formazione della ragione, senza la preoccupazione
di fornire competenze o abilità professionali: gli ambiti di studio propri di un liceo sono i campi
fondamentali dell’umana conoscenza, cioè l’area matematico-scientifica, l’area storico-umanistica e l’area
linguistica. Queste aree sono di natura interdisciplinare ed investono tutte le discipline curriculari.
2.2 Area matematico-scientifica
Riguarda in modo specifico la Matematica, la Fisica, le Scienze e il Disegno, ma trova diverse ricadute in
ogni disciplina scolastica.
L’ambito scientifico investe, innanzitutto, quella parte di realtà che si connota come misurabile ed è
oggetto di leggi rintracciabili attraverso il metodo sperimentale. Lo strumento proprio del metodo
scientifico è la razionalità, che la scienza non esaurisce, ma che, al contrario, aiuta a riconoscere nei suoi
multiformi aspetti.
Il rigore formale, da cui non si può prescindere nelle materie scientifiche, è una conquista che deriva dal
consolidarsi del rigore logico attraverso un percorso coerente e strutturato.
Il rigore dimostrativo orienta e valorizza la naturale intuizione degli allievi: si sviluppa così la capacità di
apprendere in modo razionale, di confrontare, spiegare, argomentare, generalizzare.
La lettura del fenomeno secondo diverse prospettive, la ricerca dello strumento rappresentativo e
risolutivo più adeguato al caso, mediante un affronto critico non ripetitivo e non precostituito, porta alla
modellizzazione della realtà in termini matematici.
La dimensione laboratoriale potenzia la consapevolezza delle conoscenze specifiche che via via si
acquisiscono nel continuo rapporto tra costruzione teorica e realizzazione degli esperimenti.
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2.3 Area storico-umanistica
E’ costituita da tutte le discipline di tipo storico-umanistico:
Storia, Storia della filosofia, Storia dell’arte, Storia della
letteratura italiana; anche le discipline scientifiche
affrontano in modo ricorrente la Storia delle scienze. Il suo
obiettivo formativo è la conoscenza dell’uomo, nella sua
dimensione di persona e di essere sociale, attraverso le
infinite sfaccettature della sua natura e delle sue vicende.
Particolare sottolineatura è data all’origine delle scoperte
scientifiche, sempre generate da uomini appassionati alla
propria storia e al proprio tempo.
All’interno di quest’area è garantito l’insegnamento di
Cittadinanza e Costituzione.
2.4 Area linguistica
È costituita prevalentemente da Italiano, Latino e Inglese,
ma investe in modo non marginale tutte le discipline di
studio.
Il ruolo fondativo riconosciuto al Latino, l’avveduta
riflessione linguistica sul nostro Italiano, l’attenzione
alla precisa verbalizzazione dei contenuti e la pratica
dell’Inglese in concreti contesti d’uso (come testimonia
la didattica CLIL, stabilmente messa in atto dal biennio*)
sostanziano il percorso degli studenti in quest’area
disciplinare, che persegue l’obiettivo formativo di un
uso consapevole della lingua in rapporto ad ogni campo
conoscitivo, alla consapevolezza di sé e alle specifiche
esigenze comunicative. Per quanto riguarda la lingua
inglese, da due anni la scuola propone uno stage artisticolinguistico a Londra in collaborazione con gli artisti di
Emergency Exit Arts e del teatro Elsinor, che invita gli
studenti a scoprire la metropoli britannica analizzandone il
lato antropologico e culturale, rielaborando le esperienze
vissute in laboratori di arti visive.
La competenza linguistica viene sviluppata attraverso diverse metodologie, comuni alle suddette
materie:
• comprensione della lingua di comunicazione attraverso la conoscenza del lessico in una prospettiva etimologica;
• sviluppo della capacità argomentativa attraverso la lettura guidata di testi e l’applicazione delle
strategie comunicative individuate in produzioni scritte ed esposizioni orali;
• analisi dettagliata del testo come punto di partenza per la comprensione del fatto letterario nella
complessità del suo contesto;
• riflessione sui sistemi linguistici come espressione di una civiltà e di una cultura.
* In ottemperanza alla normativa vigente e in previsione dell’Esame di Stato, il neo costituito Team
Clil, nelle ore di Scienze, guiderà gli approfondimenti in Inglese sui temi legati alle risorse, alle fonti
energetiche, alla sostenibilità ambientale e alle emergenze sanitarie, continuando il lavoro già intrapreso
negli anni precedenti all’interno della stessa disciplina
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2.5 Prospetto orario del liceo scientifico
Le lezioni seguiranno il calendario scolastico emanato dalla Provincia di Monza e Brianza.
Altri eventuali giorni di chiusura - solo su urgenze particolari - saranno determinati dal Collegio Docenti e
dal Consiglio di Istituto e comunicati per tempo alle famiglie.
In conformità alla normativa vigente, l’unità dell’ora di lezione è fissata in 60 minuti.
Lunedì
8.15 - 9.15
9.15 - 10.15
10.15 - 11.10
11.10 - 12.15
12.15 - 13.15
13.15 - 14.15
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
III e IV
Rispetto alla quota nazionale, il nostro Liceo offre 8 ore aggiuntive per approfondimento, esercizi e
conversazione madrelingua, come si desume dal prospetto allegato:
Classe
Italiano
Latino
Inglese
Storia e
Geografia
Storia
Filosofia
Scienze Naturali, Biologia,
Chimica e Scienze della terra
Fisica
Matematica con Informatica
nel biennio
Disegno e Storia dell’Arte
Religione
Scienze motorie e sportive
TOTALE
1a
4
3+1
3+1
2a
4
3
3 + 1 [1]
3 [°]
3 [°]
3a
4
3
3+1
4a
4
3
3 + 1 [*]
5a
4
3
3
2
3
2
3
2
3
2 [°]
2 [°]
3 [°]
3 [°]
3 [°]
2
2+1
3
3
3
5+1
5+1
4
4
4
2
1
2
30
2
1
2
30
2
1
2
31
2
1
2
31
2
1
2
30
[°] Quota in parte con modalità CLIL
[*] Con possibilità di certificazione europea F.C.E.
(+1) integrazioni proprie dell’Istituto in aggiunta alla quota nazionale
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Ampliamento dell’offerta formativa
Le ore aggiuntive
L’ora aggiuntiva di Matematica in 1a permette una più distesa familiarità con la materia attraverso
il lavoro in classe guidato dall’insegnante; in 2a favorisce la spiegazione e la ripresa in classe degli
argomenti del vasto programma in vista dell’Esame di Stato.
L’ora aggiuntiva di Fisica in 2a permette un più ampio approccio laboratoriale.
In 1a , in 2a, in 3a e in 4a l’ora aggiuntiva di Inglese vede l’insegnante titolare in compresenza con
l’insegnante madrelingua.
L’ora aggiuntiva di Latino in 1a favorisce l’approccio e la familiarizzazione con la nostra lingua originaria: è
in tal modo agevolato il lavoro di riflessione e confronto tra due lingue molto simili eppure molto diverse,
di comprensione profonda dei fattori di evoluzione della lingua e di apprendimento sul campo, grazie al
maggior tempo a disposizione per gli esercizi di traduzione.
Le novità nello studio dell’Inglese
Raccogliendo le indicazioni della legge sulla riforma della scuola e le necessità espresse dal territorio,
all’interno del percorso di studio del Liceo Frassati è particolarmente curato l’insegnamento della
lingua straniera. L’Inglese è tra gli idiomi più diffusi sull’intero pianeta e la sua conoscenza, corredata
dall’approfondimento delle culture che ne traggono linfa vitale, mette gli studenti in condizione di
entrare in rapporto con uno straordinario numero di soggetti.
Tale possibilità di comunicazione non è ristretta al campo della pura conoscenza linguistica, tra l’altro
approfondita grazie all’intervento di insegnanti madrelingua, ma provoca i ragazzi all’apertura verso
nuove forme di approccio culturale e all’esercizio della capacità di adattamento personale alle diverse
espressioni artistico-letterarie maturate nell’universo linguistico incontrato.
La conoscenza approfondita di una lingua straniera sfocia nella proposta della certificazione che
rappresenta un vantaggio non solo per il futuro professionale dei ragazzi, ma anche per il credito da
spendersi nell’eventuale percorso universitario: la certificazione ha infatti valore a livello universitario
oltre che lavorativo.
È prevista l’acquisizione di una prima certificazione (PET) tra la fine del biennio e l’inizio del secondo
biennio e di una seconda certificazione (FCE) alla fine del quarto anno. L’iscrizione all’esame per la
certificazione, gestita da enti esterni alla scuola ( PET e FCE), è libera. Il percorso didattico, eventualmente
affiancato da corsi di potenziamento pomeridiani, garantisce un’adeguata preparazione.
Gli approfondimenti modulari
• A partire dalla 3a è attivo un percorso pomeridiano di Matematica per il potenziamento delle
eccellenze.
• A partire dalla 4a è attivo un percorso pomeridiano di Fisica per il potenziamento delle eccellenze.
• Sono attivi moduli di comunicazione musicale in collaborazione con il GIS-Gruppo Interesse
Scala, che prevedono un lavoro di preparazione all’ascolto e di approfondimento delle dinamiche
comunicative del teatro musicale in vista della partecipazione ad uno spettacolo presso il Teatro alla
Scala di Milano.
• Allo stesso modo, ogni anno, la scuola partecipa a progetti scientifici, scegliendo tra le proposte delle
varie università.
Il laboratorio teatrale in lingua inglese
Ogni anno è attivo un laboratorio teatrale per favorire
l’espressività personale, il lavoro di squadra e l’approfondimento
delle dinamiche comunicative. Negli ultimi anni il teatro in
lingua è stato inserito all’interno del già citato stage linguistico
a Londra, dove l’esperienza della recitazione viene integrata con
laboratori di scrittura creativa e di lettura espressiva .
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Gli stage
L’inizio dell’estate prevede per gli studenti di 4a e 3a la
possibilità di stage in ambito lavorativo (amministrativo,
scientifico, dello spettacolo): un primo approccio al mondo del
lavoro che metta alla prova e sviluppi le competenze acquisite
sui banchi di scuola. Grande rilevanza hanno gli stage presso le
Università italiane e straniere (citati in precedenza).
I progetti di partnership internazionali
Il liceo collabora con le iniziative promosse da Gariwo con la
produzione di filmati, mostre e testi sui Giusti di Israele e sui
genocidi del XX secolo.
Partecipa a progetti teatrali (Platform 11 in Germania, Elsinor,
Emergency Exit Arts) e scientifici (EcoNautilus in Polonia, Joint
Laboratory of Optics presso il Dipartimento di Scienza e Alta
Tecnologia alla Palacky University di Olomouc, in Repubblica
Ceca) con un buon numero di alunni.
Le visite di istruzione
Le visite di istruzione annuali sono pensate con itinerari per
lo più in Italia: si prevedono mete che offrano l’opportunità di
approfondimenti sia di carattere storico-artistico sia di carattere
scientifico sperimentale.
Per quanto riguarda la 5a, sono privilegiate le capitali europee
o altre città europee particolarmente significative. Tale scelta
da un lato fornisce l’opportunità di utilizzare le lingue straniere
studiate a scuola, dall’altro aiuta ad approfondire la conoscenza
delle varie culture europee con una preparazione adeguata
che contempla incontri a scuola preparatori e incontri con
protagonisti della storia della città in loco.
I percorsi liberi
• GIS: Gruppo Interesse Teatro alla Scala
• Laboratori scientifici
• Laboratorio teatrale in lingua inglese
• Laboratorio di lettura espressiva
• Redazione giornale
• Potenziamento delle eccellenze in Matematica
• Potenziamento delle eccellenze in Fisica
• Preparazione finale P.E.T. e F.C.E.
• Preparazione mostre culturali pubbliche
• Stage all’estero
• Stage presso gli Istituti di Ricerca e le Facoltà Scientifiche
• Stage presso le Aziende
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CAPO 3.
I DIVERSI MOMENTI DELL’ESPERIENZA
SCOLASTICA
3.1 La centralità dell’ora di lezione
L’ora di lezione è l’occasione privilegiata dell’apprendimento.
In classe si lavora insieme: il docente pone un problema,
invita i ragazzi ad affrontarlo dialogando con lui e fra di loro,
e discretamente indirizza il dialogo verso una meta adeguata;
al termine dell’ora riprende e puntualizza ciò che insieme si è
scoperto.
Lavorando così, l’ora di lezione è occasione privilegiata per
l’acquisizione di un metodo di studio: passo dopo passo lo studente prenderà dimestichezza con la
disciplina e diventerà capace di affrontarne autonomamente i contenuti.
3.2 Le attività di laboratorio
Nella scuola sono in funzione i seguenti laboratori:
• Laboratorio di Scienze
• Laboratorio linguistico
• Laboratorio di Fisica e Matematica
• Laboratorio informatico
In una scuola che fa dell’esperienza culturale il perno del proprio metodo didattico, l’utilizzo del
laboratorio è il punto di partenza per una riflessione finalizzata a sviluppare la consapevolezza teorica.
La guida dei laboratori scientifici è l’insegnante della materia, poiché la dimensione sperimentale è
parte integrante dell’insegnamento di queste discipline; il potenziamento dei laboratori di Fisica e
Scienze avviene con la supervisione di validi ricercatori. Gli insegnanti di Matematica, Fisica e Scienze,
a loro volta, lavorano sotto la guida di docenti esperti, che hanno maturato una lunga esperienza nella
cura dei laboratori universitari con cui propongono anche percorsi di potenziamento delle eccellenze;
l’introduzione degli insegnamenti di Scienze e di Fisica fin dal primo anno ha dunque avviato un percorso
innovativo, guidato e continuamente verificato.
3.3 Lo studio a casa e lo studio a gruppi
Compiti e lezioni assegnati a casa hanno lo scopo di favorire una verifica personale di ciò che si impara in
classe.
Scopo del lavoro a casa è quello di mettersi personalmente alla prova per vivere poi da protagonisti il
lavoro in classe. Che i compiti presentino degli errori e lo studio orale dei passaggi non compresi è cosa
assolutamente normale: il successivo lavoro in classe farà sì che ogni errore sia occasione positiva per
imparare. Oltre all’importanza dello studio personale a casa, al Liceo Frassati è possibile trarre vantaggio
dallo studiare a piccoli gruppi: è possibile, infatti, fermarsi a scuola a studiare nel pomeriggio, con
l’assistenza dei docenti delle diverse materie.
3.4 Il sostegno e il recupero
La scuola offre occasioni di attività gratuite di sostegno e recupero pomeridiano, nelle forme più
adeguate alla tipologia molto varia di difficoltà in cui un ragazzo può imbattersi. La programmazione di
queste attività è di competenza del consiglio di classe e prevede iniziative di aiuto allo studio guidato, di
approfondimento e di recupero promosse dai docenti della materia. Condizione indispensabile perché il
lavoro del recupero sia positivo è che un ragazzo affronti seriamente le proprie difficoltà e si impegni nel
lavoro personale: egli deve in primo luogo prendere posizione riguardo al lavoro perché solo a seguito
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di questa decisione il recupero diventa efficace. Per questo motivo, davanti a situazioni di disagio diffuso,
il consiglio nomina un insegnante cui il ragazzo stesso riferisca assiduamente gli impegni che assume
rispetto a verifiche, interrogazioni e iniziative di recupero proposte, così che il docente in questione possa
interloquire con i colleghi nella pianificazione delle iniziative di recupero messe in atto nei suoi confronti.
3.5 L’arricchimento culturale
È attività di arricchimento culturale l’attivazione di percorsi specifici di apprendimento promossi dalle
richieste personali degli studenti.
L’attività di approfondimento può assumere forme molto diverse: può essere proposta a tutti o solo
ad alcuni; può consistere in una singola occasione di lavoro pomeridiano o in un gruppo di studio
prolungato nel tempo; può comportare la visione di un film, l’ascolto di un brano musicale, l’incontro
con un esperto, un’uscita didattica o altro, fino alla promozione di mostre, spettacoli o pubblicazioni che
interessino il territorio o l’ambito della divulgazione scientifica (son stati proposti incontri e seminari di
approfondimento su Tolstoj, Dante etc.).
3.6 L’orientamento in ingresso
Docenti con ampia competenza nei corsi di studio liceali sono disponibili per colloqui con studenti del
secondo e terzo anno della secondaria di primo grado e con i loro genitori, per aiutarli a scegliere un
corso di studi adeguato.
3.7 L’orientamento in itinere
Il consiglio di classe di 1a, e più in generale del biennio, ha la
responsabilità di verificare se le capacità e la posizione umana
di un ragazzo appaiano adeguate a completare il corso di
studi, nonché di indirizzare, previa discussione con la famiglia,
eventuali passaggi di scuola, secondo le norme vigenti e in
collaborazione con diverse scuole del territorio, statali e paritarie,
firmatarie di un protocollo di intesa a riguardo.
Questo tipo di orientamento è possibile solo in presenza di un
dignitoso impegno nello studio da parte dello studente.
3.8 L’orientamento in uscita
Nell’ultimo anno di Liceo la scuola propone una serie articolata di incontri con diversi esponenti della
realtà universitaria e occupazionale, spesso su argomenti del loro lavoro, per aiutare le scelte degli
studenti (tra gli ospiti più recenti, giornalisti intervenuti sulla situazione geopolitica mediorientale,
ricercatori universitari sui temi dell’energia, nanotecnologie, etc.).
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CAPO 4.
LA VALUTAZIONE
Fatto salvo il rispetto delle norme vigenti in materia, la valutazione è il momento di sintesi del percorso di
apprendimento, sviluppo e rielaborazione dell’esperienza conoscitiva dello studente. Essa è un momento
fondamentale nel percorso scolastico dello studente e consiste, in prima battuta, nel riconoscimento del
valore dalla persona attraverso la valorizzazione del lavoro svolto, l’attestazione del percorso fatto in termini
di crescita umana e culturale e l’indicazione condivisa di obiettivi da perseguire e raggiungere in futuro.
In questa logica l’atto valutativo, sia esso in itinere e/o finale, è uno strumento imprescindibile per:
• guidare, consolidare e valorizzare lo studente nel personale percorso di crescita educativa e didattica,
umana e culturale;
• correggere e sostenere lo studente nelle difficoltà aiutandolo, attraverso il dialogo ed il confronto, a
focalizzare le aree di maggiore criticità e ad avere una visione oggettiva di sé in termini di opportunità e
possibilità, nonché di limiti;
• raccogliere elementi utili ad elaborare e rielaborare percorsi didattici finalizzati a rimodulare in modo
personale metodi e contenuti didattici.
Operativamente, poi, nel rispetto del piano di studi specifico e della peculiarità della disciplina, ogni
docente utilizza criteri, metodi e tempi adeguati ad una valutazione quanto più oggettiva possibile.
I criteri, i metodi e i tempi della valutazione di ogni docente sono formalizzati nel documento di
programmazione delle singole materie e sono comunicati e condivisi all’interno del gruppo classe. Inoltre,
una programmazione attenta e mirata non solo alle esigenze del gruppo classe, ma anche a situazioni
particolari, potrà prevedere una valutazione specifica in termini di obiettivi, strumenti e tempi.
Primo biennio
Nel biennio iniziale lo studente viene condotto ad acquisire le conoscenze e gli strumenti essenziali
delle singole discipline nella prospettiva di sviluppare la capacità di rielaborazione e lavoro autonomo e
personale. A tal fine il docente:
• esplicita il metodo specifico della disciplina attraverso il supporto di indicazioni e strumenti propri
della materia;
• richiede e verifica per ciascuno studente l’acquisizione di un metodo di lavoro puntuale, sistematico e
consapevole;
• recepisce, valorizza ed incoraggia domande di comprensione e/o approfondimento suscitate
dall’attività didattica in classe e dallo studio;
• verifica le difficoltà di ciascuno studente a definire strategie, metodi, tempi ed obiettivi per interventi
individualizzati finalizzati a sostenere e rimotivare lo studente;
• crea le condizioni per la valorizzazione dell’eccellenza attraverso proposte mirate di approfondimento
e sviluppo delle tematiche trattate in classe;
• incoraggia e coordina attività di tutoring che prevedano il reciproco aiuto tra gli studenti a sostegno
delle attività di studio e di svolgimento dei compiti.
Secondo biennio
Nel secondo biennio è richiesta una maggiore responsabilità rispetto allo studio con la ripresa
puntuale del lavoro a casa e una decisa personalizzazione del lavoro. I docenti, consolidati gli obiettivi,
perseguono un’attività didattica finalizzata allo sviluppo della rielaborazione personale e critica che si
esplicita nella capacità di utilizzare un linguaggio sempre più appropriato e di creare collegamenti e
connessioni tra le diverse forme di sapere. Si mira a:
• sviluppare la capacità di autonomia di fronte alle proposte di lavoro: il livello della richiesta è più alto
al fine di stimolare gli studenti a non accontentarsi dei risultati minimi
• comprendere in modo sempre più chiaro il metodo specifico di ogni materia
• potenziare la capacità espositiva, che spesso rimane ancora un grosso punto di lavoro anche
10
per studenti dotati di notevoli potenzialità: per favorire una maggiore cura espositiva, con
un’attenzione particolare alla dimensione argomentativa, è utile la presentazione alla classe di
lavori svolti personalmente o a piccoli gruppi
• sviluppare lo spirito critico, che rimane l’obiettivo finale del percorso liceale: la presentazione
e l’approfondimento di argomenti in una prospettiva di confronto tra autori ed esperienze che
rivelano punti di contatto può agevolare il sorgere di questa caratteristica
I docenti dal canto loro stanno lavorando all’elaborazione sintetica della programmazione in un’ottica
di “riduzione all’essenziale” della propria materia, allo scopo di aiutare i ragazzi nel lavoro di sintesi. A
tal fine, in una costante dinamica maestro-allievo, si punta a mettere a fuoco
• il perché dei fenomeni e il significato dei testi
• l’amore alla verità che spinge nella storia alle scoperte scientifiche e alla creazione di esperienze di
civiltà e di cultura che ci parlano ancora oggi
• il come che, non svincolato dal perché, aiuta ad approfondire in ogni passaggio l’ipotesi con cui
scrittori, scienziati, uomini politici, popoli interi hanno costruito elementi significativi per la nostra
conoscenza attuale.
Quinto anno
Il quinto anno perfeziona gli obiettivi del secondo biennio in vista di una posizione personale e
creativa che sfocia nell’Esame di Stato e nella scelta del percorso di studi successivo.
In tal senso i docenti:
• conducono all’utilizzo pertinente di linguaggi, contenuti, metodi e strumenti tipici della materia;
• sollecitano ed incoraggia la rielaborazione critica ed autonoma dei contenuti, anche in
considerazione dall’apporto del vissuto personale dello studente;
• incoraggiano la ricerca di nessi presenti sia nei diversi ambiti della materia che in campo
interdisciplinare;
• stimolano lo studente alla capacità di ricerca, consultazione ed ascolto critico di fonti e documenti
che esulano e vanno oltre il libro di testo in uso che pure rimane il riferimento fondamentale.
I passi dettagliati diventano sempre più imprescindibili nel dipanarsi del percorso ed hanno
l’obiettivo di potenziare la conquista dell’autonomia personale degli alunni di 5a, in linea con la nuova
suddivisione in primo biennio, secondo biennio e ultimo anno introdotta dalla riforma Gelmini che
proprio tale conquista d’autonomia sottolinea e valorizza.
L’atto della valutazione
La valutazione è oggettivamente un atto ed un giudizio sintetico che si esprime nelle singole
valutazioni in itinere e nella valutazione finale di ammissione alla classe successiva o all’Esame di
Stato. Il dato sintetico della valutazione (voto e/o giudizio) è però il frutto di un processo dinamico e
complesso cui concorrono più elementi:
• prove di verifica scritte e/o grafiche: verificano, da un lato, il livello di apprendimento personale
relativamente a contenuti, metodi e linguaggio, a capacità di sintesi, di analisi, argomentazione e
rielaborazione personale; dall’altro, la capacità di gestire ed ottimizzare il tempo a disposizione in
relazione alle richieste: testi argomentativi, temi, saggi, questionari, grafici riassuntivi, relazioni di
laboratorio, presentazioni PPT sono le forme principali utilizzate;
• interrogazioni orali: verificano la capacità dello studente di sostenere, con un linguaggio
appropriato, un colloquio finalizzato alla verifica sia dei contenuti specifici della materia sia della
capacità di impostare ed articolare un argomento e i nessi tra più aree disciplinari; la capacità
di gestire in modo maturo, anche attraverso il controllo della propria emotività, il confronto con
un interlocutore adulto dimostrando, a partire dai contenuti specifici, di saper dare ragione di
affermazioni, posizioni e rielaborazioni personali;
• domande brevi con risposte dal posto: verificano la capacità di sintesi, l’attenzione e la
continuità del lavoro personale;
• esercitazioni alla lavagna: verificano capacità applicative ed esecutive;
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• compiti a casa: verificano la costanza e l’impegno personale, la continuità e la cura del lavoro
individuale e la capacità di gestire gli impegni scolastici ed extrascolastici;
• quaderno degli appunti: verifica la capacità di organizzare quanto appreso in classe, al fine di
acquisire un metodo di rielaborazione e di studio individuale efficace ed efficiente;
• mappe concettuali: verificano la capacità di saper organizzare ed armonizzare in forma sintetica e logica i
contenuti, attraverso l’evidenziazione di analogie e differenze;
• interventi spontanei e pertinenti di richiesta, precisazione, comunicazione di conoscenze ed
esperienze personali: verificano il livello di motivazione, coinvolgimento e attenzione attraverso
la capacità di creare connessioni e rimandi al proprio vissuto personale;
• ricerche ed approfondimenti: verificano la capacità di autonomia nel lavoro personale e di
gruppo in relazione a metodi e contenuti, linguaggi e fonti diversi; verificano anche dove si
focalizzino gli interessi specifici dello studente;
• verifiche specifiche e differenziate durante l’attività di recupero: verificano l’evoluzione del
percorso di recupero degli studenti in difficoltà in relazione ad obiettivi minimi ed essenziali della
materia, esplicitati dal docente; tali verifiche saranno concordate e poste in atto secondo modalità
specifiche di materia in relazioni ad obiettivi e contenuti.
Nel rispetto della libertà di insegnamento e delle responsabilità attribuite dalla normativa vigente alla
funzione docente, i docenti delle diverse discipline porranno in atto strategie e modalità specifiche di
ciascuna materia per raccogliere tutti gli elementi che potranno utilmente concorrere all’espressione
finale della valutazione sintetica espressa da un voto o un giudizio.
Tabella tipologia della prove del Liceo scientifico
Classe
Disegno e storia dell’arte
Lingua e letteratura italiana
Lingua e cultura latina
Fisica
Matematica
Storia e geografia
Storia e filosofia
Scienze
Scienze motorie e sportive
1a
2a
O
O
O
O
O
O
O
O
O
S
S
S
S
3a
4a
G
P
O = orale; P = pratica; S = scritta
La scala di valutazione per l’assegnazione dei voti
Ogni docente stabilisce, secondo la specificità della propria disciplina, quali elementi considerare
fondamentali e dunque tali da essere valutati con voto sufficiente. Per tutte le discipline la valutazione tiene
conto sia dei contenuti che della capacità espositiva. La tabella sottostante dettaglia i livelli di valutazione.
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Voto
Giudizio
2
Negativo
3-4
Gravemente
Insufficiente
5
Insufficiente
6
Sufficiente
7
Discreto
8
Buono
9
Distinto
10
Ottimo
Indicatori
Mancanza di contenuti.
Lo studente non risponde o si rifiuta di affrontare la prova.
Contenuti lacunosi, con errori numerosi e gravi. Lo studente non sa orientarsi, né
dimostra di possedere le nozioni fondamentali.
Lavoro incompleto, con errori. Lo studente dà prova di conoscenze e
competenze parziali e imprecise.
La prova, pur presentando errori, dimostra la conoscenza degli elementi fondamentali
dell’argomento. Lo studente possiede le competenze minime della disciplina.
Lo studente dimostra di possedere conoscenze corrette, frutto di un lavoro diligente.
Rimangono tuttavia succinte o non approfondite. Le competenze acquisite risultano discrete.
Lo studente è in possesso di informazioni precise e complete, che denotano un lavoro di
approfondimento. Le competenze sono sicure e le capacità di esposizione appropriate.
Oltre a possedere conoscenze numerose e precise e competenze adeguate, lo
studente dimostra capacità di sintesi, riuscendo a collegare in modo adeguato e
personale le informazioni apprese. L’esposizione è fluida.
Lo studente dimostra conoscenze complete, coordinate, ampliate, sostenute da
interesse personale. L’esposizione è fluida. Le informazioni sono rielaborate e
collegate. Il lavoro svolto può essere considerato pienamente rispondente alle
richieste poste, tenendo conto del tempo e dello spazio a disposizione.
La valutazione della singola prova consiste nella verifica in itinere della padronanza cognitiva acquisita
dallo studente e ha lo scopo di fornire un’informazione dettagliata circa il modo con cui il singolo alunno
consegue una procedura di apprendimento. In presenza di contenuti non appresi e competenze non
acquisite, attraverso il giudizio dell’insegnante, il discente può comprendere a che punto del cammino si
trova e può ricevere indicazioni utili per continuare o riprendere il percorso.
La valutazione - su trimestre e pentamestre– permette la costruzione di un giudizio complessivo sul livello
di apprendimento dello studente e ha la finalità di esprimere un giudizio sulla necessità di correggere
la rotta oppure sulla possibilità di seguire con profitto il percorso disciplinare durante il successivo
pentamestre/quadrimestre o durante l’anno scolastico seguente.
La valutazione del comportamento degli studenti
Il comportamento degli studenti viene valutato mediante l’attribuzione del voto in condotta. Due
sono le finalità di questa valutazione:
• la verifica della capacità dello studente di rispettare quelle disposizioni che disciplinano la convivenza
civile e la vita di ogni istituzione scolastica, adempiendo ai propri doveri e riconoscendo i diritti propri e
altrui;
• la valenza formativa del voto in condotta che concorre alla determinazione della media.
Il comportamento è valutato con voto numerico espresso in decimi. Tale voto si riferisce all’intero periodo di
permanenza nella sede scolastica, anche con riferimento alle iniziative e alle attività educative realizzate al
di fuori di essa, e scaturisce da un giudizio complessivo sulla maturazione e la crescita dello studente.
La valutazione della condotta concorre alla valutazione globale dello studente, alla media dei voti e,
dunque, al computo del credito scolastico. Sono considerate valutazioni positive i voti dal sei al dieci; un
voto inferiore a sei/decimi comporta, d’altra parte, l’automatica non ammissione all’anno successivo o
all’esame conclusivo del ciclo.
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INDICATORI DELLA CONDOTTA
Comportamento
• Rispetto del Regolamento d’Istituto
• Autocontrollo e buona educazione nella relazioni interpersonali
• Rispetto e responsabilità nel comportamento verso i compagni, i docenti e il personale non docente,
verso il patrimonio della scuola e di terzi
• Correttezza dei comportamenti durante le verifiche
• Corretto utilizzo delle strutture, degli strumenti e dei materiali nel rispetto delle norme di sicurezza
• Partecipazione alle lezioni con il materiale richiesto dai docenti per le attività
Frequenza
• Regolarità nella frequenza
• Assenza o ritardi in occasione di verifiche e valutazioni
• Ritardi od omissioni delle dovute giustifichi
Atteggiamenti Metacognitivi
• Responsabilità e collaborazione nelle attività didattiche
• Motivazione, attenzione, partecipazione al dialogo educativo
• Rispetto delle consegne
• Capacità di autoregolazione e volontà di recupero
Per quanto riguarda, nello specifico, il valore dei singoli voti:
• sono considerate valutazioni positive i voti 10, 9 e 8;
• i voti 7 e 6 denotano, pur all’interno di una soglia di accettabilità, situazioni problematiche rilevate sulla
frequenza o da richiami verbali, note scritte o sanzioni disciplinari;
• l’eventuale valutazione di insufficienza, indicata con voto 5, rappresenta una condotta gravemente
scorretta; essa, nello scrutinio finale, comporta la non promozione all’anno successivo o la non ammissione
agli esami di stato.
CORRISPONDENZA TRA VOTO ASSEGNATO
E DESCRITTORI DEL COMPORTAMENTO
Valutazione Sufficiente
10 - Comportamento esemplare.
Frequenza costante e regolare, atteggiamenti di studio collaborativi e propositivi
9 - Comportamento sempre corretto.
Frequenza regolare, atteggiamenti di studio caratterizzati da apprezzabile responsabilità ed impegno
8 - Comportamento adeguato, ma vivace, a volte di disturbo con qualche richiamo verbale.
Frequenza abbastanza regolare, qualche ritardo nelle giustificazioni, atteggiamenti di studio positivi e
generalmente adeguati alle richieste
7 - Comportamento non sempre corretto, con richiami e note scritte; infrazioni non gravi che non
comportano allontanamento dalle lezioni.
Frequenza non sempre regolare, ritardi e assenze non sempre regolarmente giustificati, atteggiamenti di
studio caratterizzati da superficialità, impegno occasionale o strategico.
6 - Comportamento spesso scorretto, con numerose infrazioni al Regolamento con sanzioni e/o
allontanamento dalle lezioni inferiori a 15 giorni.
Frequenza molto irregolare, ripetute omissioni e mancanze nelle dovute giustificazioni, atteggiamenti di
studio caratterizzati da disinteresse, passività o impegno di studio molto carente.
Valutazione Insufficiente
5 - Frequente violazione del Regolamento con ammonizioni verbali e/o scritte e sanzioni che prevedano
l’allontanamento dalla scuola per un periodo superiore ai 15 giorni o che, successivamente all’assegnazione
di sanzioni disciplinari con allontanamento dalla scuola per un periodo inferiore ai 15 giorni, non abbia
dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento tali da evidenziare un sufficiente
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livello di miglioramento nel percorso di crescita e maturazione. Frequenza irregolare alle lezioni, con
assenze ingiustificate o giustificate in ritardo, disinteresse al dialogo educativo, mancato rispetto delle
consegne scolastiche.
Il Consiglio di Classe, responsabile della valutazione della condotta di fine anno scolastico, terrà conto dei
miglioramenti dei singoli alunni nel corso dell’anno e determinerà il voto nell’area di sufficienza (10-6), di
norma, in presenza di almeno due indicatori su tre nella corrispondente fascia.
In caso diverso, se ne darà motivazione a verbale.
E’ comunque facoltà del Consiglio di Classe valutare i diversi casi con la discrezionalità che gli compete, vista
la difficoltà di seguire standard oggettivi che rappresentino in modo misurabile tutta la gamma possibile
dei comportamenti dello studente, senza i riferimenti ai contesti diversi in cui essi si manifestano.
I crediti
A partire dal terzo anno di corso, in sede di scrutinio finale, si procede all’assegnazione dei crediti formativi
che concorrono alla definizione del punteggio di ammissione all’Esame di Stato e diventano il punto di
partenza per la determinazione del risultato finale, che è comunque determinato in larghissima prevalenza
dalla media dei voti di ciascuna disciplina.
Le esperienze che danno luogo all’acquisizione dei crediti formativi sono vissute al di fuori della scuola
d’appartenenza in ambiti e settori della società civile legati alla formazione della persona e alla sua crescita
umana, civile e culturale.
Gli ambiti di queste esperienze sono quelli relativi alle attività culturali, artistiche e ricreative, alla
formazione professionale, al lavoro, all’ambiente, al volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione, allo
sport.
Ecco la tabella attualmente in vigore:
CREDITO SCOLASTICO
Media dei Voti
M=6
6<M=7
7<M=8
8<M=9
9 < M = 10
Candidati interni
Credito scolastico (Punti)
I anno
II anno
3-4
3-4
4-5
4-5
5-6
5-6
6-7
6-7
7-8
7-8
15
III anno
3-4
4-5
5-6
6-7
7-8
La valutazione finale
Per determinare la decisione di promozione e di non promozione
occorre che il quadro d’insieme di tutte le discipline sia
paragonato con le abilità e le capacità metodologiche richieste
per poter accedere all’anno successivo, con la possibilità, da
parte dello studente, di trarne un guadagno e un motivo di
soddisfazione personale. Elemento determinante per decidere che
lo studente non è in grado di proseguire con profitto il corso di
studi è la constatazione che, anche con interventi di recupero, egli
non perverrebbe a saper organizzare il proprio studio in forma metodologicamente adeguata agli obiettivi
didattici e formativi richiesti per l’anno successivo.
I Consigli di Classe valutano le modalità di lavoro che permettano allo studente una reale possibilità di
recupero per favorire il conseguimento degli obiettivi formativi e dei contenuti propri delle discipline
interessate per l’anno scolastico successivo. In particolare sono già attivi: i pomeriggi di studio assistito
aperti a tutti gli studenti che, due volte alla settimana, possono studiare a scuola con il supporto dei loro
docenti; alcuni recuperi individuali programmati dai Consigli di Classe sotto la guida di docenti della
materia con ore a disposizione; la calendarizzazione di due periodi, uno a metà e uno a fine anno, dedicati
al recupero in itinere e l’attivazione, in accordo con la famiglia, di attività di tutoraggio per le situazioni più
difficili.
Occorre inoltre ricordare che anche la valutazione del comportamento, effettuata secondo i criteri espressi
sopra, concorre all’espressione del giudizio finale dello studente.
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CAPO 5.
I RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
La scuola prevede tre modalità d’incontro con le famiglie:
Il coordinatore di classe
Il coordinatore ha sempre presente la situazione scolastica complessiva di ogni studente e concorda
con colleghi e famiglie le strategie più efficaci per la ri-motivazione al successo scolastico. È opportuno
rivolgersi al coordinatore anche per conoscere la situazione scolastica del figlio e per far presente
richieste, dubbi, perplessità, disagi tali da essere presi in considerazione da tutti i docenti.
Il ricevimento genitori
Come previsto dalla normativa, ogni docente ha un’ora di ricevimento settimanale in orario scolastico:
ciò consente un dialogo più documentato ed approfondito sugli specifici percorsi disciplinari.
Le assemblee di classe
Durante l’anno vengono convocate almeno due assemblee cui sono presenti tutti i docenti della classe
e cui vengono invitati tutti i genitori.
Il coordinatore di classe introduce l’incontro presentando il punto di vista dei docenti sul percorso
recente della classe ed indicando i passi significativi che si intendono richiedere ai ragazzi nei mesi
successivi. Si apre quindi il dialogo, cui tutti possono intervenire, nella modalità più immediata e meno
formale possibile, con domande, rilievi positivi o negativi, perplessità e proposte.
L’oggetto del dialogo assembleare non è l’esperienza dei singoli, ma della classe nel suo complesso.
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CAPO 6.
STRUTTURA ORGANIZZATIVA-GESTIONALE
DELLA SCUOLA
L’Ente Gestore
La Cooperativa “Pier Giorgio Frassati” di Seveso è l’ente che si è
assunto l’impegno di attivare il Liceo. I trent’anni di storia della
Scuola Media ed i recenti passi della Scuola Elementare e del
Liceo Frassati documentano con evidenza i tratti qualificanti
dell’ente gestore:
• la passione per l’educazione delle nuove generazioni:
le dure leggi della gestione economica, che per forza di
cose non possono essere disattese, sono sempre state
subordinate allo scopo educativo;
• la capacità di coinvolgere attivamente una larga schiera di amici e sostenitori: si afferma così, in
modo discreto e umile, l’importanza che l’esperienza educativa cristiana, basata sulla centralità
della persona e sulla valorizzazione della libertà, riveste per il nostro territorio e per il nostro
tempo;
• l’efficacia e la libertà del dialogo e della collaborazione con tutte la componenti culturali del
territorio, ma soprattutto del più vasto panorama nazionale, universitario e internazionale.
Gli organi collegiali
Nel Liceo Frassati sono attivi tutti gli organismi rappresentativi previsti dalla legge sulla parità. Ai
diversi organismi partecipano docenti, genitori, studenti ed altre figure secondo le competenze
previste dai singoli organi di rappresentanza. Essi sono:
• Il Consiglio d’Istituto
• Il Collegio dei Docenti
• I Consigli di Classe
Sono previste inoltre le attività assembleari degli studenti e dei genitori.
I docenti
Dell’ampio ed articolato soggetto che porta la responsabilità della conduzione dell’esperienza
scolastica, i docenti costituiscono sicuramente la chiave di volta. Loro compito è fare della scuola
un’esperienza guidata di crescita umana attraverso il lavoro culturale.
I docenti sono guida e sostegno per gli allievi: guida, attraverso una proposta di lavoro chiara e
motivata e sostegno attraverso l’aiuto alla consapevolezza di ciò che si fa e la testimonianza di tutto il
fascino di un percorso conoscitivo.
Condizione per un’azione efficace dei docenti è un ottimo lavoro di squadra che, valorizzando tutta la
ricchezza che deriva dalla diversità delle persone, costruisca una reale unità di metodo e di orizzonte
culturale.
La scelta dei docenti del Liceo Frassati tiene conto
• della preparazione e della passione per la disciplina insegnata;
• della disponibilità a lavorare collegialmente alla verifica concreta dell’ipotesi esplicativa unitaria cui hanno
aderito;
• della capacità di aggiornare continuamente il lavoro con referenti autorevoli delle discipline.
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I genitori
I primi responsabili educativi dei ragazzi sono i genitori, i quali affidano i propri figli alla scuola
affinché, curandone la formazione culturale, li aiuti a crescere con intelligenza aperta ed affettività viva
ed equilibrata.
I genitori non interferiscono nell’aspetto propriamente professionale del lavoro dei docenti, ma spetta
loro conoscere il percorso didattico, con le ragioni sottese, ed “esigere” che i docenti perseguano
realmente lo scopo descritto nel POF.
Essi possono aiutare i docenti a conoscere e comprendere esigenze, dubbi, difficoltà e conquiste dei
loro figli, affinché la guida del lavoro didattico tenga conto della situazione concreta di ogni ragazzo.
Gli studenti
Gli studenti del Liceo Frassati sperimentano che i loro desideri, le loro risorse, la loro iniziativa
contribuiscono alla creazione della scuola cui appartengono.
La storia del Liceo mostra ragazzi consapevoli di frequentare una scuola che essi stessi costruiscono
insieme agli adulti, certi che il loro contributo è prezioso, non solo nelle attività “di contorno”, ma anche
nello sviluppo del percorso didattico.
Lo spettacolo in inglese “School Daze”, messo in scena nel giugno 2013, oltrechè un ottimo spunto per
la didattica della lingua è paradigmatico per quanto riguarda il contributo positivo degli alunni alla
consapevolezza del compito del Liceo: Passion, Relationship, Culture, Creativity e Happiness sono le
cinque parole che, a detta loro, definiscono la loro esperienza scolastica del liceo.
Il personale non docente
Il modo di lavorare del personale della segreteria ha un significativo influsso su come gli adolescenti si
rapportano con la scuola.
La scelta del personale non docente del Liceo Frassati è stata operata tenendo conto prevalentemente
di questo fattore.
La segreteria
La segreteria è aperta al pubblico tutti i giorni dalle 09.30 alle 13.00 e svolge attività di:
• richiesta informazioni su qualsiasi aspetto della vita della scuola;
• svolgimento di tutte le pratiche burocratiche relative alla frequenza scolastica;
• richiesta di appuntamenti con il preside e i docenti.
Il portale “My Frassati” consente alle famiglie di poter fruire, anche a distanza, di numerosi servizi
di interazione con il Liceo: comunicazioni scuola-famiglia, avvisi di interesse comune e generale,
avvenimenti ed iniziative, modulistica etc.
L’utilizzo pomeridiano della scuola
In orario pomeridiano fino alle ore 16.30, nei giorni segnalati dal prospetto orario presentato a inizio
trimestre/pentamestre, la scuola è aperta agli studenti per:
• attività di sostegno e recupero;
• attività di arricchimento culturale;
• attività integrative;
• studio individuale o a gruppi.
È sempre garantita la presenza di docenti che guidano su richiesta il lavoro dei ragazzi.
I trasporti
In segreteria sono disponibili gli orari di tutti i trasporti pubblici che consentono di raggiungere la
scuola.
Il diritto allo studio
Per le famiglie che necessitano di un supporto economico, oltre al meccanismo della “Dote scuola”
della Regione Lombardia, è possibile fare richiesta di ulteriore integrazione al comitato “Amici della
Frassati”.
19
I referenti istituzionali
L’apparato scolastico nazionale è costituito da un’articolata e complessa piramide burocratica che
parte dagli Uffici Ministeriali di Roma e scende attraverso la Sovrintendenza Regionale e l’Ufficio
Scolastico Provinciale.
Questo apparato burocratico ha il compito di verificare che le singole istituzioni scolastiche non
travalichino i confini delle norme nazionali e locali.
L’esperienza di questi anni dimostra che i funzionari dell’Ufficio Scolastico Provinciale, ogni qual volta
sono stati da noi interpellati, hanno offerto aiuto competente e hanno stimato la professionalità dei
docenti.
Una rete di scuole
Il Liceo è inserito in più associazioni di scuole statali e non statali che vanno dall’associazione Albatros
(composta da istituti statali e paritari della Brianza) a quella del Rischio Educativo (scuole paritarie e
statali di tutta Italia), a quelle facenti capo a D.I.S.A.L. (Associazione Dirigenti Scuole Statali e Paritarie)
e alla F.O.E. (Federazione Opere Educative). Con esse opera a livello di sistema di progetti di rete. Tale
collaborazione prevede:
• riflessioni sulla normativa vigente;
• stesura di protocolli d’intesa per aiuto allo studio;
• passaggi di scuole;
• manifestazioni pubblicitarie;
• convegni e corsi di aggiornamento.
La realtà del territorio
Il Liceo Frassati ha un’intensa e radicata tradizione di
collaborazione con le realtà nel territorio: ciò costituisce da
sempre un’occasione di apertura dell’esperienza scolastica e
una possibilità di accesso a risorse non disponibili al proprio
interno. Da quest’anno diventa stabile il rapporto con la FLA
sotto la guida di una docente di Fisica del Liceo che collabora
con la Fondazione.
La Biblioteca di Seveso, il gruppo “Scienza a Seveso”, il Centro
Culturale “Don Mezzera” e l’Accademia Marziali, gli incontri
pubblici promossi dai ragazzi, il teatro, il teatro in lingua inglese, gli stage presso le facoltà scientifiche
e centri di ricerca presso le industrie, i soggiorni all’estero sono un valido punto di stimolo e di
lavoro per i ragazzi del Liceo, che partecipano attivamente alle iniziative culturali proposte, quando
addirittura non le promuovono.
Da quattro anni il liceo collabora con le Associazioni Senza Confini e Gariwo partecipando attivamente
con relazioni e produzione di saggi e filmati da parte degli alunni.
Nel contesto territoriale è di fondamentale importanza il legame con gli enti locali, regionali,
provinciali e comunali, al fine di costruire un rapporto di piena collaborazione.
Il rapporto con la ricerca
Il Liceo si avvale della consulenza e dell’aiuto di docenti
universitari sia per relazioni agli studenti che per
l’approfondimento di tematiche attuali delle diverse discipline
da parte degli insegnanti.
Su progetti didattici particolari è l’università stessa che forma i
docenti e guida le esperienze di lavoro con i ragazzi: così avviene
con l’Università Statale di Milano, l’ Università Bicocca e l’Istituto di Ricerca E.S.R.F. (European Synchrotron
Radiation Facility) di Grenoble.
Negli ultimi due anni, per gli alunni di terza e quarta, la collaborazione si è estesa alla Fondazione
Lombardia per l’Ambiente F.L.A., all’ Istituto di chimica per il riconoscimento molecolare di Milano
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ICRM – CNR, all’Istituto per lo studio delle macromolecole di Milano ISMAC- CNR, al Politecnico di
Milano, Dipartimento di architettura, ingegneria delle costruzioni e ambiente costruito A.B.C. , ancora
al Politecnico di Milano, Dipartimento Energia, al settore ricerca della FAREN SPA di Solaro, all’Università
dell’Insubria, Dipartimento di Scienza e Alta Tecnologia e alla Palacky University (presso il Joint
Laboratory of Optics) di Olomouc, Repubblica Ceca. Da sette anni il Liceo partecipa a esercitazioni e
corsi avanzati in campo biologico guidato dal CUS.MI. BIO (Università Statale di Milano), preposto alla
divulgazione scientifica nella scuola secondaria di secondo grado.
Il Sistema qualità
Il Consiglio di Amministrazione della Scuola, consapevole che il fine ultimo dell’intera Opera è l’educazione dei
ragazzi, ma che questo accade se l’intero ciclo delle attività che al suo interno si svolgono viene costantemente
monitorato, si è attivato per individuare un metodo di controllo e verifica: la risposta più idonea è apparsa
quella del Sistema di Gestione per la Qualità.
Dal 2006 la Cooperativa è certificata UNI EN ISO 9001 da parte di CertiQuality.
Da tale data si è quindi creato un gruppo di Direzione del Sistema Qualità.
La Direzione valuta con regolarità le prestazioni del Sistema di Gestione, attraverso la sintesi predisposta dal
rappresentante della Direzione in collaborazione con il Responsabile Audit e aggiorna conseguentemente la
politica e gli obiettivi per la qualità nell’ambito di riunioni periodiche di riesame.
La definizione della politica e la pianificazione sono effettuate coerentemente con le scelte di pianificazione
dell’offerta formativa contenute nel POF.
La Direzione, tenendo conto delle decisioni assunte dagli Organi Collegiali, delle disposizioni legislative e
contrattuali, coordina i seguenti processi di gestione del sistema e delle risorse:
• pianificazione dell’offerta formativa e delle risorse economiche necessarie;
• comunicazioni con l’esterno e all’interno dell’Istituto;
• gestione del personale, delle strutture e degli ambienti in cui si svolgono i servizi didattici e di segreteria,
delle attrezzature necessarie al funzionamento delle attività didattiche e di segreteria.
21
REGOLAMENTO D’ISTITUTO
(ESTRATTO RELATIVO ALLA SCUOLA
SECONDARIA DI 2° GRADO)
Perché un Regolamento
In un cammino educativo l’ordine non è tutto; ciò che conta è lo scopo: favorire la crescita dei ragazzi.
L’ordine è infatti funzionale allo scopo: l’uso ordinato dei tempi, degli spazi e degli strumenti, come
pure una modalità ordinata di rapporti fra le persone, mentre da un lato facilitano l’attività di chi le
compie, dall’altro rendono possibile l’esperienza della formazione dell’uomo. Le regole servono a
richiamare e sostenere la consapevolezza dello scopo e l’obiettivo del Regolamento d’Istituto è proprio
quello di favorire quest’ordine.
C. SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO (LICEO)
7) ORGANIZZAZIONE ATTIVITA’ DIDATTICHE
7.1) INGRESSO/USCITA
La scuola apre alle 7.40. Da quell’ora gli studenti possono accedere alla loro classe, rimanere nell’area
esterna o negli atri. Le lezioni iniziano alle 8.15 e terminano alle 13.15. Non è consentito uscire dalla
scuola prima del termine delle lezioni.
7.2) INTERVALLO
L’intervallo è fissato dalle 11.05 alle 11.15. Durante l’intervallo gli studenti possono uscire dall’aula e i
docenti, che garantiscono la sorveglianza sia all’interno che all’esterno dell’edificio secondo il Piano di
Sorveglianza deliberato dal Collegio Docenti, sono tenuti ad informare tempestivamente la Segreteria
nel caso si dovessero verificare infortuni o particolari situazioni critiche (vedi oltre: INFORTUNI).
7.3) TEMPO DI LEZIONE
Tra un’ora di lezione e l’altra gli studenti possono uscire di classe solo su permesso del docente.
Durante le ore di lezione è proibito tenere i telefonini accesi; la trasgressione di tale norma prevede
sanzioni disciplinari, in ottemperanza alla normativa vigente (vedi oltre: CELLULARI). Durante le ore
di lezione negli atri e nei corridoi ci deve essere silenzio; gli studenti che, per qualunque motivo, non
abbiano lezione, possono rimanere in classe o uscire nei corridoi, a condizione di non recare disturbo a
chi sta facendo lezione. Durante le ore di lezione si può uscire di classe solo con permesso del docente
e solo per necessità non procrastinabili.
7.4) TEMPO POMERIDIANO
Per il tempo pomeridiano, da ottobre a maggio, i docenti offrono agli studenti due pomeriggi di studio
guidato; l’orario, disciplinato da apposito regolamento deliberato ogni anno dal collegio docenti, viene
distribuito agli studenti con l’elenco dei professori presenti a scuola nelle date prescelte all’inizio di
ogni anno.
E’ fatta salva la possibilità di fermarsi a scuola anche negli altri pomeriggi, per iniziative culturali e
associative, a fronte di richiesta autorizzata dalla Presidenza da parte degli alunni interessati e degli
insegnanti, che sono chiamati a garantire la loro presenza e la sorveglianza. In caso di danni arrecati
agli arredi della scuola saranno ritenuti responsabili gli studenti presenti; agli stessi verrà addebitato il
costo delle riparazioni.
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8) OBBLIGO SCOLASTICO
8.1) DOCUMENTAZIONE
A tutti gli alunni della scuola secondaria vengono consegnati:
a) Il libretto personale.
Il libretto va tenuto da ogni alunno con cura: deve essere portato a scuola ogni giorno in quanto è lo
strumento ufficiale attraverso cui la famiglia segue l’andamento scolastico del/la proprio/a figlio/a.
Serve per la giustificazione delle assenze, per le richieste di entrata posticipata o uscita anticipata dalla
scuola, per le comunicazioni che la scuola indirizza alla famiglia e viceversa, per la trascrizione delle
valutazioni scritte ed orali.
Per questo la famiglia è tenuta a controllare costantemente le comunicazioni riportatevi e a
controfirmarle. Tutti i genitori sono obbligati a depositare la propria firma agli atti della scuola ed a
rilasciare il proprio recapito telefonico per consentire, in caso di necessità, tutte le comunicazioni utili.
La scuola assicura il rispetto della normativa sulla Privacy (vedi oltre: PRIVACY).
In caso di smarrimento il secondo libretto verrà consegnato dalla Segreteria a fronte del pagamento di
una sanzione.
b) L’opuscolo informativo sulla sicurezza.
8.2) RITARDI/USCITE ANTICIPATE
I permessi di entrata posticipata devono essere richiesti sul libretto personale, firmati da un genitore e
devono riportare chiaramente il motivo del ritardo.
Chi entra in ritardo deve far firmare il permesso alla Presidenza e presentarlo al docente in classe.
Chi arriva in ritardo (superiore ai 5 minuti) senza permesso dei genitori può essere ammesso in
classe solo col consenso della Presidenza e consegnerà il giorno dopo la giustificazione firmata da un
genitore.
Dopo 10 ritardi, gli alunni che non abbiano attenuanti nel ritardo dei mezzi devono essere
accompagnati a scuola da un genitore. Le richieste di uscita anticipata devono anch’esse essere
presentate su apposito spazio nel libretto personale, firmate da un genitore, con motivazione
chiaramente espressa; devono, poi, essere presentate all’insegnante che fa lezione al momento
dell’uscita e controfirmate dalla Presidenza.
8.3) ASSENZE
Le assenze devono essere giustificate sull’apposito libretto, firmate da uno dei genitori o da altra
persona delegata.
I docenti verificheranno le firme e la completezza dei dati richiesti. La giustificazione deve essere
presentata all’insegnante della prima ora, che è delegato dalla Presidenza a questa funzione.
La giustificazione deve riportare chiaramente il motivo dell’assenza.
8.4) ESONERO EDUCAZIONE FISICA
L’esonero dall’attività fisica nelle lezioni di Educazione Fisica deve essere richiesto alla Presidenza
mediante presentazione di certificato medico. Chi è esonerato dall’attività fisica deve comunque
presenziare alle lezioni, a meno di eventuali permessi diversi.
9) UTILIZZO DEGLI AMBIENTI SCOLASTICI
In tutto l’edificio scolastico è vietato fumare. Nel cortile antistante la scuola è predisposta l’unica “smoking area”
autorizzata.
L’abbigliamento personale deve rispettare il decoro.
9.1) UTILIZZO DEL LABORATORIO INFORMATICO
In orario scolastico il laboratorio di informatica può essere utilizzato previa prenotazione in Segreteria;
in orario pomeridiano il suo utilizzo, nel rispetto del regolamento annuale del tempo pomeridiano,
deve essere specificatamente autorizzato.
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Gli studenti possono utilizzare le postazioni del laboratorio informatico per attività personale, a
condizione che la loro attività sia parte del lavoro didattico della scuola e che gli stessi si attengano
alle indicazioni dei docenti presenti in laboratorio. Il regolamento proprio del laboratorio informatico,
nonché aula video-stereo, come pure l’orario di apertura sono affissi all’ingresso del laboratorio stesso.
9.2) UTILIZZO DEI LABORATORI SCIENTIFICI
L’utilizzo dei laboratori scientifici da parte degli studenti, fuori dalle ore di lezione, può avvenire solo
su autorizzazione di un docente di materie scientifiche, che a sua volta informerà sempre la Presidenza
delle attività svolte.
I regolamenti propri dei laboratori scientifici sono affissi all’ingresso degli stessi.
9.3) UTILIZZO DELLA BIBLIOTECA
L’utilizzo dei libri della biblioteca deve essere richiesto in Segreteria. I testi scolastici devono essere
riconsegnati in giornata, mentre gli altri testi possono essere tenuti in prestito dichiarando in
Segreteria per quanti giorni verranno trattenuti (in ogni caso per un periodo non superiore a trenta
giorni). I libri della biblioteca vanno sempre restituiti alla Segreteria, che tiene il registro del caricoscarico.
9.4) UTILIZZO DELLA PALESTRA
Le palestre possono essere utilizzate solo nelle ore di educazione fisica o per attività promosse dai
docenti di educazione fisica. È proibito recarsi in palestra al di fuori di queste occasioni.
9.5) ACCESSO IN SEGRETERIA
L’accesso in segreteria è consentito solo per le richieste che debbono essere rivolte alla stessa;
pertanto tale accesso è consentito solo a coloro che sono interessati a tali richieste, per il tempo
strettamente necessario a ricevere risposta in merito alle proprie esigenze. La segreteria è aperta tutte
le mattine scolastiche dalle 9.30 alle 13.00 e il sabato dalle 8.00 alle 13.00.
9.6) UTILIZZO DELLA FOTOCOPIATRICE
Si ricorda che:
• le fotocopie per uso didattico richieste dai docenti sono gratuite;
• è possibile, purché inerenti all’ambito delle attività scolastiche, fare fotocopie di uso personale
(appunti dei compagni etc…) a pagamento.
9.7) DIRITTO DI ASSOCIAZIONE/PUBBLICITÀ DELLE ATTIVITÀ
La Scuola garantisce il diritto di associazione al proprio interno. L’utilizzo di spazi per svolgere
attività associative va richiesto alla Presidenza che ne concorderà l’ammissibilità con il Consiglio di
Amministrazione.
Gli studenti possono affiggere avvisi e comunicazioni relative ad attività esterne alla scuola e possono
esprimere idee, esigenze, richieste, critiche mediante affissione di manifesti, a condizione che siano firmati
personalmente in modo riconoscibile, vistati dal Presidenza ed apposti negli spazi previsti.
Gli studenti possono distribuire testi scritti nella scuola, dopo aver chiesto e ottenuto l’autorizzazione
al Presidenza.
D. GENERALE
10) OGGETTI PERICOLOSI – CELLULARI – EFFETTI PERSONALI
Non potranno essere introdotti nella scuola oggetti pericolosi, come da espressa direttiva ministeriale.
Il non rispetto del regolamento determinerà l’annotazione nel registro di classe della violazione del
regolamento e la contestuale comunicazione alla famiglia.
È fatto assoluto obbligo agli studenti di tenere il cellulare spento dall’ingresso sino all’uscita della scuola.
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Nel caso di contravvenzione a questo divieto, i docenti provvederanno al ritiro del cellulare stesso e
informeranno la famiglia per comunicare le modalità di restituzione che avverrà in ogni caso solo ad
un genitore.
Libri ed effetti personali non possono essere lasciati a scuola. La scuola non risponde di alcun oggetto
lasciato incustodito, anche all’interno dell’edificio scolastico.
In caso di furti, la responsabilità della scuola è limitata all’individuazione, se possibile, di eventuali
responsabili e ai casi previsti dalla legge.
11) INFORTUNI
In caso di infortunio, la scuola provvede a mettersi in contatto immediatamente con la famiglia
segnalando l’accaduto. Qualora i genitori fossero assenti o non reperibili e la situazione lo richiedesse,
la scuola provvederà a chiamare il 118 e ad accompagnare l’alunno/studente al pronto soccorso
seguendo l’autoambulanza. La famiglia dovrà, una volta informata, raggiungere il pronto soccorso.
Anche in caso di malessere improvviso degli alunni/studenti, la scuola adotta lo stesso provvedimento
degli infortuni, avvertendo telefonicamente i genitori che si premureranno di recuperare
personalmente il proprio figlio.
Anche a questo proposito fondamentale è la collaborazione scuola-famiglia, nel rilascio dei dati utili
alle tempestive comunicazioni (numeri telefonici, cellulari, altre reperibilità).
I docenti sono obbligati a presentare in segreteria, all’assistente amministrativo presente, il giorno
stesso in cui si verifica un infortunio o un possibile infortunio, la denuncia scritta di quanto accaduto,
utilizzando l’apposita modulistica o, in assenza della stessa, una libera dichiarazione.
I genitori sono tenuti a trasmettere, entro 2 gg. lavorativi, (termine utile per aprire la pratica
assicurativa) alla Segreteria della scuola la documentazione rilasciata dal Pronto Soccorso o la
documentazione del medico curante o una dichiarazione di non apertura della pratica di infortunio.
12) SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI
Il personale della scuola non è autorizzato a somministrare farmaci.
I genitori che richiedessero tale prestazione dovranno osservare le procedure richieste dalla
convenzione stipulata dall’ASL3 di Monza che è obbligatoria per tutte le istituzioni scolastiche del
territorio, il cui testo è disponibile in Segreteria.
13) COMUNICAZIONI
Le relazioni scuola-famiglia si attuano attraverso le differenti modalità definite dagli Organi Collegiali.
Fra tutti gli strumenti predisposti per rendere più agevole il processo di comunicazione, il più
importante è il Portale (www.myfrassati.it): in esso sono riportati tutti i documenti ufficiali ed
attraverso di esso è possibile adempiere in modo rapido, semplice ed efficace a tutti gli adempimenti
amministrativi e burocratici. Inoltre sul sito della scuola (www.frassati.it) sono riportate tutte le notizie
che riguardano la vita della scuola, le iniziative intraprese, le relazioni con la società civile.
La documentazione che i genitori controlleranno assiduamente e firmeranno è la seguente:
1. Diario Scolastico (Scuola Primaria)
2. Libretto personale (Scuola Secondaria di Primo e Secondo grado)
3. Verifiche che, consegnate a casa, dovranno essere restituite la lezione successiva (Scuola Secondaria di
Primo grado)
4. Schede di valutazione di fine periodo (tri/quadri/pentamestre)
Tutti i docenti del Consiglio di Classe collaboreranno tra di loro al fine di mantenere ottimali le
relazioni tra la scuola e la famiglia; favoriranno il dialogo e la crescita personale degli alunni/studenti
responsabilizzandoli rispetto alle consegne, alla registrazione delle valutazioni e alla conservazione
corretta della documentazione. Tutti i docenti sono tenuti a trasmettere agli alunni/studenti le
circolari della Direzione/Presidenza ed a controllare le firme dei genitori. Le verifiche costituiscono
documentazione ufficiale e non dovranno essere assolutamente perse. L’orario dei colloqui con la
Direzione/Presidenza e con i docenti è deliberato dal Collegio Docenti e viene comunicato alle famiglie
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all’inizio dell’anno. La famiglia, per eventuali comunicazioni alla scuola, deve sempre usare il diario (per
la Scuola Secondaria di Primo grado) o libretto personale (per il liceo).
14) TUTELA DELLA SALUTE NELL’AMBIENTE SCOLASTICO
La scuola assicura la presenza dei soggetti interessati al sistema di prevenzione e di sicurezza
(il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, il Responsabile del Servizio di Prevenzione e
Protezione, gli Addetti al Servizio Antincendio, al Primo Soccorso, ai Controlli periodici e giornalieri
delle strutture scolastiche) e della documentazione richiesta dalle disposizioni normative.
I preposti partecipano alla Commissione Sicurezza con il compito di
• organizzare il Piano di Evacuazione, il cui documento è agli atti della scuola,
• coinvolgere tutti gli/le studenti/esse rispetto alla sicurezza ambientale.
15) VIAGGI E VISITE DI ISTRUZIONE
Il Consiglio di Istituto stabilisce ogni anno il numero dei giorni autorizzati ed il tetto di spesa per i
viaggi di istruzione.
Gli alunni dovranno assumere comportamenti corretti, rispettando le regole, l’ambiente, il codice della
strada, le strutture ospitanti e osservare le disposizioni impartite dai docenti
16) POLIZZA ASSICURATIVA
Le famiglie hanno l’obbligo di sottoscrivere la polizza assicurativa come da delibera del C.d.A.
17) APPLICAZIONE DELLA DIRETTIVA MINISTERIALE SULLA PRIVACY
La scuola applica la direttiva ministeriale n. 104 del 30/11/2007 recante le linee di indirizzo ed i
chiarimenti interpretativi ed applicativi in ordine alla normativa vigente posta a tutela della privacy,
con particolare riferimento all’utilizzo di telefoni cellulari o di altri dispositivi elettronici nelle comunità
scolastiche allo scopo di acquisire e/o divulgare immagini, filmati o registrazioni vocali.
Gli studenti che non rispettano il regolamento di Istituto incorrono in una infrazione con conseguente
applicazione della relativa sanzione individuabile dalla scuola stessa e con possibile applicazione delle
sanzioni amministrative previste dalla legge (importo minimo 3.000 euro – massimo 18.000 euro).
18) REGOLAMENTO DI DISCIPLINA
18.1 PRINCIPI GENERALI
La scuola svolge in tutti i momenti della sua azione una funzione educativa prima ancora che didattica.
Proprio per questo gli inderogabili provvedimenti disciplinari sono da considerarsi nella loro finalità
educativa in quanto tendono a rafforzare il senso di responsabilità e a promuovere la consapevolezza
del senso del proprio agire per sé e all’interno del contesto in cui si è inseriti.
Nella stesura del presente Regolamento di disciplina si sono tenuti in considerazione il D.P.R. n. 249
del 24/6/1998, il D.P.R. n. 235 del 21/11/2007 “Regolamento recante lo Statuto delle Studentesse e
degli Studenti”, il D.M. n. 16 del 5/2/2007 “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per
la prevenzione al bullismo”, il D.M. n.30 del 15/3/2007 “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di
utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici” e la Nota Ministeriale del 31/7/2008.
18.2 DOVERI
In riferimento all’articolo 3 dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti, agli alunni è richiesto di:
• frequentare la scuola con regolarità, rispettando l’orario scolastico.
• mantenere un comportamento corretto in ogni situazione della vita scolastica e rispettoso di tutti i
componenti la comunità scolastica.
• osservare i criteri organizzativi e di sicurezza contemplati dal Regolamento di Istituto
• fare un uso corretto delle strutture e dei sussidi didattici, in modo da non recare danno al
patrimonio della scuola.
• rendere accogliente l’ambiente scolastico e averne cura.
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18.3 SANZIONI
Il mancato rispetto dei doveri comporta l’applicazione di sanzioni disciplinari. Esse si ispirano al
principio della finalità educativa e costruttiva, ossia tendono a rafforzare il senso di responsabilità e
di appartenenza ad una comunità regolata da leggi che garantiscono lo sviluppo armonico di ogni
singolo individuo. La sanzione, perciò, ha un valore di contenimento ma soprattutto di ripresa rispetto
allo scopo del proprio esserci e del proprio agire.
La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno studente può essere sottoposto a sanzione
disciplinare senza che gli sia stata offerta la possibilità di esprimere le proprie ragioni.
Le sanzioni si basano sul principio della gradualità e non influiscono sul profitto, ma incidono sulla
valutazione del comportamento nella scheda.
Nella valutazione della gravità di infrazione si terrà conto dei seguenti criteri:
• rilevanza dell’obbligo violato,
• intenzionalità,
• reiterazione,
• imprudenza dovuta a disattenzione o superficialità.
Tipologia delle sanzioni:
• Richiamo verbale, da parte del docente di classe o anche di classe diversa.
• Avvertimento scritto sul diario e sul Registro di classe, da parte del docente di classe, del
Coordinatore o della Presidenza.
• Comunicazione scritta alla famiglia tramite lettera, da parte del consiglio di classe, sottoscritta
dalla Presidenza, e convocazione della famiglia per un colloquio.
• Allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica (sospensione) per un
periodo di tempo deciso dal Consiglio di Classe e comunicato alla famiglia. È facoltà della
Presidenza trasformare tale provvedimento in attività socialmente utile.
In caso di danneggiamento di materiale o furto, oltre alle sanzioni sopra elencate, si prevede il
risarcimento economico di quanto danneggiato o sottratto.
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IMPARARE DALL’ESPERIENZA
Scuola
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