L’ACQUA IN
EMILIA-ROMAGNA
Caratteristiche dei corsi fluviali del
territorio modenese e limitrofo
Ricerca a cura di Dominianni Luca
PREMESSA...
COME FACCIAMO PER STABILIRE SE UN’ACQUA E’ BUONA
OPPURE NO?
L’acqua che scorre nei fiumi e nei torrenti, così come per quella
potabile, deve rispettare alcuni parametri stabiliti dalla Legge Europea e
Nazionale.
Tali valori devono assolutamente essere rispettati. Se ciò non
avvenisse, gli enti pubblici responsabili potrebbero essere soggetti a
sanzioni.
COMPOSTI
INORGANICI
INDESIDERATI
NITRATI
I nitrati sono presenti naturalmente nell'ambiente facendo parte del
ciclo di decomposizione delle sostanze azotate.
Inoltre, apporti di nitrati nelle acque di falda possono derivare
principalmente dall'utilizzo di fertilizzanti contenenti azoto inorganico o
da scarichi contenenti azoto di origine organica.
Limiti di legge previsti: 50 mg/L
CLORURI
Lo ione cloruro è ampiamente distribuito in natura sotto forma di sali di
sodio (NaCl), di potassio (KCl) e di calcio (CaCl2).
La soglia di percezione organolettica (sapore salato) dei cloruri di sodio e di
calcio nelle acque potabili è intorno a 200 – 300 milligrammi/litro.
Limiti di legge previsti: 250 mg/L
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SOLFATI
Lo ione solfato (SO42-) è ampiamente presente in natura, derivato dalla
maggior parte dei sali presenti nel terreno.
Esso, pertanto, non ha alcun effetto negativo sull’organismo, ma come ogni
composto chimico, può risultare deleterio se assunto in grandi quantità.
Un eccesso di zolfo, infatti, può causare disfunzioni in varie parti del corpo,
tra cui muscolatura e cervello.
Limiti di legge previsti: 250 mg/L
FLUORURI
Il fluoro è uno degli elementi che possiamo trovare in minuscole
quantità nella crosta terrestre e libero in aria. Tuttavia, esso è raramente
presente nella sua molecola F2, e molto maggiormente presente sotto
forma di ione derivato da un suo sale.
Esso, però, se presente in grandi concentrazioni, può causare serie
malattie ai denti ed all’apparato locomotore.
Limiti di legge previsti: 50 μg/L
FERRO
Il ferro è in genere presente nelle acque sotto forma di bicarbonato
ferroso. La sua presenza è sempre in stretta dipendenza dalla
costituzione chimico-mineralogica del suolo e, in acque telluriche
profonde, si può rilevare un contenuto in ferro sino ad oltre 70
milligrammi/litro.
Limiti di legge previsti: 200 μg/L
MANGANESE
Il manganese può riscontrarsi sia nelle acque telluriche sia in quelle
superficiali. Nelle acque telluriche esso deriva dalla composizione
mineralogica delle rocce attraversate mentre nelle acque superficiali
può riscontrarsi quando le stesse sono raccolte in bacini.
Il manganese, al pari del ferro, altera le proprietà organolettiche
dell’acqua.
Limiti di legge previsti: 45 μg/L
ARSENICO PIOMBO CROMO
Devono essere assenti! Tuttavia,
in alcune occasioni, l’arsenico è
presente nel terreno, così come
il cromo, risultato degli scarti
industriali.
Data la loro tossicità, i valori massimi
sono molto bassi:
Cromo (50 µg/L) – Piombo (10 µg/L) –
Arsenico (10 µg/L)
COMPOSTI
ORGANICI
INDESIDERATI
IDROCARBURI POLICICLICI
AROMATICI
Gli IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici) leggeri (naftalene e
fluorene) sono inquinanti ubiquitari che, per la loro solubilità in acqua,
possono giungere ad inquinare le acque sotterranee.
Essi sono altamente tossici per l’ambiente, tant’è vero che il limite di
legge è molto basso, e possono derivare da combusioni incomplete di
combustibili fossili o dai residui delle asfaltature delle strade.
Limiti di legge previsti: 0,10 μg/L
ANTIPARASSITARI
Un antiparassitario è un prodotto chimico impiegato in agricoltura per
controllare, respingere, attirare ed uccidere parassiti, che sono degli
organismi che entrano in competizione con l'uomo riguardo al cibo,
distruggono le proprietà, causano malattie o sono considerati un
fastidio. Gli antiparassitari sono normalmente, anche se non sempre,
velenosi.
Limiti di legge previsti: 0,10 μg/L
TRI / TETRACLOROETILENE
Il tetracloroetilene è un alogenuro organico. La sua struttura è
assimilabile a quella di una molecola di etene i cui quattro atomi di
idrogeno sono stati sostituiti da altrettanti atomi di cloro.
È un composto nocivo per inalazione e pericoloso per l'ambiente (come
molti alogenuri organici è scarsamente biodegradabile).
Il tricloroetilene, noto anche col nome commerciale di trielina, è una
sostanza organoalogenata la cui struttura chimica è quella di una
molecola di etene in cui tre atomi di idrogeno sono sostituiti da tre atomi
di cloro. È un sospetto cancerogeno
Limiti di legge previsti: 10 μg/L
TRIALOMETANI
Il Trialometano è un composto nel quale tre atomi di idrogeno della
molecola di metano (CH4) sono sostituiti con atomi di uno o più alogeni.
Se i tre idrogeni sono sostituiti con tre atomi dello stesso alogeno, allora
il composto viene detto aloformio: cloroformio (CHCl3), bromoformio
(CHBr3), iodoformio (CHI3), fluoroformio (CHF3).
I trialometani, ed in particolare i clorofluorocarburi, sono altamente
dannosi per l'ambiente e l'atmosfera; molti inoltre sono considerati
cancerogeni.
Limiti di legge previsti: 30 μg/L
LE CASSE DI
ESPANSIONE
Altre strutture caratteristiche della nostra regione,
a livello idrico, sono le casse di espansione,
ovvero opere idrauliche costruite in prossimità di
un corso d’acqua che ha lo scopo di ridurne le
portate in piena. Le casse di espansione sono
normalmente di due tipi: in linea ed in parallelo.
Schema planimetrico di una cassa d’espansione. Da qui si riesce a
notare la complessità di tale opere.
LE CONOIDI DEL
TERRITORIO
MODENESE E
LIMITROFO
COSA INTENDIAMO PER
CONOIDE?
Si definisce conoide alluvionale
(o di deiezione) un corpo sedimentario composto da
un accumulo di sedimenti rocciosi, con forma
generalmente a ventaglio. Questi depositi sono
generalmente formati da un corso d’acqua a regime
torrentizio allo sbocco di una valle montana in una
pianura o in una valle più grande.
La conoide è costituita da varie sottoparti, le quali vengono attentamente
studiate. Spesso, le composizioni chimiche delle sottoparti sono
completamente diverse tra loro. Dipende dalle caratteristiche naturali e
antropiche.
CONOIDE TIDONE-LURETTA
POSIZIONE: Ovest di Piacenza
Surplus idrico occidente
Ferro poco presente
Nitrati in aumento
Manganese assente
Alta concentrazione cloruri
Alta concentrazione solfati
Alta concentrazione organoalogenati
CONOIDE TREBBIA-NURE
POSIZIONE: Piacenza e sud Piacenza
Nitrati mediamente alti
Cloruri scarsi in Nure
Solfati elevati in Nure
Solfati scarsi in Trebbia
Ferro poco presente
Manganese poco presente
Forte calo organoalogenati
CONOIDE DELL’ARDA
POSIZIONE: Sud-Sud-Est Piacenza
Cloruri in valori elevati
Nitrati non preoccupanti
Solfati non significativi
Ferro nella norma
Ferro nella norma
Organoalogenati nella norma
CONOIDE DELLO STIRONE
POSIZIONE: Nord-Sud-Est di Piacenza
Nitrati in forte presenza
Cloruri poco presenti
Ferro in forte presenza
Solfati poco presenti
Manganese in forte presenza
Organoalogenati nella norma
CONOIDE DEL TARO
POSIZIONE: Sud-Ovest di Parma
Nitrati in forte presenza
Cloruri in forte presenza
Ferro in discreta presenza
Manganese in forte presenza
Presenza di ammoniaca
Organoalogenati nella norma
CONOIDE PARMA-BAGANZA
POSIZIONE: Sud-Est Parma
Cloruri in forte aumento
Nitrati non allarmanti
Organoalogenati in aumento
Ferro in scarse quantità
Manganese poco presente
CONOIDE DELL’ENZA
POSIZIONE: Est Parma
Ferro abbastanza presente
Nitrati poco presenti
Manganese in media quantità
Scarsa presenza di cloruri
Solfati in scarsa quantità
Organoalogenati inoffensivi
CONOIDE DEL CROSTOLO
POSIZIONE: Reggio nell’Emilia
Nitrati in forte crescita
Cloruri in crescita
Solfati in crescita
Ferro in media quantità
Manganese in media quantità
Organoalogenati nella norma
CONOIDE SECCHIA-TIEPIDO
POSIZIONE: Sud Modena
Nitrati in leggero aumento
Solfati non preoccupanti
Cloruri in concentrazioni elevate
Non si rileva ammoniaca
Organoalogenati tipici della zona
Ferro in lieve presenza
Manganese in lieve presenza
CONOIDE PANARO-SAMOGGIA
POSIZIONE: Est Modena
Nitrati non omogenei
Cloruri non omogenei
Ferro in forte presenza
Manganese in forte presenza
Organoalogenati persistenti
Solfati nella norma
CONOIDE RENO-SAVENA
POSIZIONE: Nord-Ovest Bologna
Nitrati in forte presenza
Assenza di ammoniaca
Solfati in forte presenza
Diminuzione di cloruri
Alta presenza di manganese
Ferro in grandi quantità
Organoalogenati allarmanti
CONOIDE DELL’IDICE
POSIZIONE: Nord-Ovest Bologna
Cloruri in forte presenza
Nitrati in calo
Elevati valori di solfati
Ferro in quantità moderate
Manganese preoccupante
Organoalogenati allarmanti (in calo)
CONOIDE SILLARO-SANTERNO
POSIZIONE: Est Bologna
Nitrati in forte aumento
Diminuzione di cloruri
Media presenza di ammoniaca
Zone prive di Fe e Mn
Elevato carico di solfati
Organoalogenati assenti
Zone cariche di Fe e Mn
CONOIDE SENIO-LAMONE
POSIZIONE: Nord-Ovest Forlì-Cesena
Forte presenza di solfati
Nitrati quasi assenti
Ferro in discreta presenza
Cloruri non rilevanti
Manganese in discreta presenza
Organoalogenati poco presenti
Stato ambientale scadente
CONOIDE MONTONE-RONCO
POSIZIONE: Est Forlì-Cesena
Nitrati in grandi concentrazioni
Nitrati in aumento
Cloruri in elevate concentrazioni
Solfati in aumento
Fe e Mn in aumento
Organoalogenati nella norma (picchi)
CONOIDE DEL SAVIO
POSIZIONE: Cesena
Ferro in discreta quantità
Nitrati nella norma
Manganese in discreta quantità
Cloruri nella norma
Solfati nella norma
Organoalogenati assenti
CONOIDE DEL MARECCHIA
POSIZIONE: Ovest Rimini
Nitrati in forte presenza
Ammoniaca in diminuzione
Nitrati in crescita
Cloruri omogenei (picchi)
Solfati in forte concentrazione
Manganese e ferro omogenei
Organoalogenati in basse quantità
CONOIDE DEL CONCA
POSIZIONE: Sud-Est Rimini
Cloruri in forte presenza
Nitrati nella norma
Organoalogenati in diminuzione
Solfati scarsamente presenti
Ferro praticamente assente
Manganese praticamente assente
Ciò significa che...
Le acque qualitativamente
migliori si ritrovano nelle
zone...
Conoide in buono stato
Conoide in pessimo stato
Conoide in peggioramento
CONCLUSIONI
E’ palese che le condizioni dei corsi d’acqua e della porzioni
di territorio adiacenti, salvo alcune eccezioni, non siano in uno
stato ottimale.
La causa di ciò è sicuramente da ricondurre alla forte
antropizzazione della nostra regione, le cui numerose
industrie spesso immettono nelle acque materiali nocivi.
Ciò comunque non toglie che si stia sviluppando un forte
miglioramento, soprattutto per quello che riguarda i composti
azotati e organoalogenati a partire dalla seconda metà degli
Anni Novanta.
RICORDATI CHE L’ACQUA È UN DIRITTO DI OGNI
SINGOLO UOMO, DA QUALUNQUE PARTE DEL
MONDO ESSO PROVENGA.
E’ NOSTRO COMPITO, SALVAGUARDARE QUESTA
IMPORTANTE RISORSA, SENZA LA QUALE
NESSUN ESSERE VIVENTE RIUSCIREBBE A
SOPRAVVIVERE.
L’ACQUA NON E’ ETERNA, E GIÀ IN MOLTI PAESI
MILIONI DI PERSONE NON VI HANNO ACCESSO.
ABBI RISPETTO PER LA VITA.
NON SPRECARE L’ACQUA!
FINE
Vi ringraziamo per
l’attenzione...
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