QUINDICINALE DI ATTUALITÀ - POLITICA - SCIENZA - ECOLOGIA - CULTURA - SPORT - SPETTACOLO Fondato nel 1984 da Ben Jorillo Redazione: Via Fermi, 18 - 04011 Aprilia (LT) - Tel. 06.9275019 - 335.8059019 - e-mail: [email protected] sito - www.giornaledellazio.it Aut. Tribunale di Latina n. 284 del 20/01/1977 - Direttore: BRUNO JORILLO DALLA REGIONE di BRUNO JORILLO a pag.43 ANZIO-NETTUNO a pag.47 POMEZIA Pomeziopoli, il Comune presenta un conto da 400mila Euro di FOSCA COLLI a pag.46 CISTERNA a pag.48 ARDEA Riparte il cantiere per portare a termine gli 80 loculi del cimitero di via N. Strampelli di LUIGI CENTORE a pag. 44-45 Anno XXXII N.1 14 - 28 GENNAIO 2016 UN APRILIANO SU TRE È EVASORE Il Veterano dello Sbarco di Anzio, Harry Shindler, tra i cinquanta Britannici più importanti dell’anno Il Sindaco saluta il Comandante Sorrentino, cambio di comando nella Brigata della Finanza a Cisterna COPIA OMAGGIO Foto G. Compagno APRILIA CAOS SCARICHI: I CONSORZI NON SI COSTITUISCONO E I CITTADINI VANNO IN TILT IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 2 14 - 28 GENNAIO 2016 Si è spento venerdì 8 gennaio alle ore 19.30 presso la clinica PIO XI di Roma. Il funerale in San Michele lunedì 11 gennaio È MORTO L’AVVOCATO GIOVANNI COZZO Era il titolare di uno dei studi legali più importanti di Aprilia di Gianfranco Compagno È morto l’avvocato Giovanni Cozzo, Giovanni Battista all’anagrafe, venerdì 8 gennaio alle ore 19.30 presso la clinica PIO XI di Roma. Aveva compiuto 82 anni da pochi giorni. Era nato nell’isola di Pantelleria il 22 dicembre 1933. Aprilia, da oltre 50 anni, era diventata la sua città di adozione, senza, però, mai recidere i forti legami con la sua isola di nascita. L’avvocato Cozzo è stato un personaggio illustre della nostra città. È stato titolare di un dei studi legali più importanti di Aprilia, con vista in piazza Roma. Studio che condivideva con la figlia avvocato Rossana Cozzo, che ne prenderà il testimone, e con il “giovane” avvocato Federico Savo, nato e cresciuto professionalmente nello Studio Cozzo. Dal suo studio sono passati innumerevoli praticanti, oggi affermati professionisti. L’avvocato Giovanni Cozzo, patrocinante in Cassa- si trasferì a Milano. Nel 1959 era a Roma: “L’amore verso mia moglie mi ha spinto ad avvicinarmi e raggiunsi Roma trovando lavoro alla Presidenza del Consiglio dei Ministri”. Entrambi (Anna e Giovanni) dopo la siliature è stato eletto in consiglio comunale (1964-1969 e 1970- 1975). Dal 1965 al 1967 è stato assessore ai lavori pubblici della Giunta Savian. Giovanni Cozzo si laurea per la seconda volta (giurisprudenza). Sfumata Avvocato Giovanni Cozzo nel suo studio (15.10.2005) l’attività diplomatica, decise di aprire uno studio legale, si occupava sia di civile che di penale, che con gli anni è diventato uno dei più affermati in città. “Un avvocato che si rispetti non ha intenso si coagula l’amore verso questa città. Una città che ha chiesto e ha voluto, ho dato e ottenuto in un esaltante confronto di impegno umano e professionale dico che possiamo ritenerci fortunati grazie ad una esperienza che può essere difficile trovare in altre comunità. Auguro di potersi completare come città perché se lo merita, con una presenza più importante delle istituzioni. Aprilia ha chiesto e preteso tanto, ma ha dato anche tanto. Questo può essere considerato il risultato finale di una esperienza umana che può far pronunciare il resoconto finale nell’espressione: sono stato felice unitamente a mia moglie e alla mia famiglia di vivere ad Aprilia”. È stato anche componente dell’Accademia Italiana della Cucina, delegazione di Latina. Il rito religioso si è svolto lunedì 11 gennaio alle ore 15.00 nella chiesa di San Michele Arcangelo, ha celebrato il parroco don Franco Marando. La salma dell’avvocato Giovanni Cozzo era a terra poggiata su un tappeto ai piedi dell’altare. Sulla bara in noce era poggiato un cuscino di rose rosse. La chiesa era gremita, come ha sottolinea- Avv. Giovanni Cozzo e Anna Brignone (17.1.2009) zione, è stato uno degli avvocati di Aprilia più anziani sia per età che per iscrizione all’Albo degli Avvocati di Latina, ancora in attività, nonostante i molteplici problemi di salute che lo avevano colpito negli ultimi anni. Uomo colto, gentile, raffinato, personalmente mi legavano rapporti di stima e amicizia. Rapporti familiari che risalgono addirittura agli Anni ’60, quando le nostre famiglia condividevano lo stesso pianerottolo di casa. Abbiamo condiviso momenti piacevoli, ma anche quelli più dolorosi, per anni ci siamo sottoposti alla stessa terapia, in un centro specializzato di Aprilia. Ricordo quando lo intervistai (17.1.2009), insieme al collega Luca Bertacchini, lo incontrai nella sua casa, era presente la moglie signora Anna Brignone, compagna di vita, anch’essa nata a Pantelleria, per parlare della comunità pantesca ad Aprilia. Quella fu l’occasione percorrere i passaggi più importanti del suo percorso umano e professionale. Pantelleria, meravigliosa isola al centro del Mediterraneo, per un giovane con legittime ambizioni professionali non poteva offrire molto. Giovanni Cozzo, dopo gli studi medi, per continuare nel suo percorso scolastico, dovette scegliere il convitto di San Miniato. Il sogno di Giovanni Cozzo era la carriera diplomatica. Si iscrive alla facoltà di scienze politiche. Dopo un’esperienza di vita a Londra e Parigi licenza media, avevano dovuto lasciare l’isola per motivi di studio. La famiglia della moglie alla fine degli Anni ’50 si trasferì al Aprilia, dove da anni si era insediata una importante comunità pantesca - tunisina, pioniera nella coltivazione della vigna a tendone, dove aveva realizzato la cantina sociale “Enotria”. L’avvocato Cozzo credeva molto nella crescita e nello sviluppo di Aprilia. Fu una scelta azzeccata: “Dissi a mia moglie Enea Hotel avv. Rossana Cozzo avv. Giovanni Cozzo e avv. Federico Savo (16.9.2008) orari - diceva l’avvocato Cozzo nessuna esigenza personale e deve essere sempre reperibile. Lavora 24 ore continuative.” In occasione dell’intervista del 1969, erano passati 50 anni di vita ad Aprilia, ha tenuto, anche to don Franco Marando, il segno della stima che godeva l’avvocato Cozzo. Prima della celebra- avvocato Giovanni Cozzo (10.1.2010) zione la figlia e collega Rossana ha poggiato sulla bara la sua toga, fregiata dalla cordoniera oro/nero, che contraddistingue gli avvocati cassazionisti. Al termine del rito funebre è intervenuto l’avvocato Giovanni Lauretti, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Latina. Poche parole, ma sentite: “Rivolgo innanzitutto un abbraccio a tutti i familiari nome di tutta l’avvocatura pontina, voglio ricordarlo per il suo garbo, per la eleganza e per sua serietà, doti umane, che tutti gli hanno riconosciuto. Lo consideravo come un avvocato di altri tempi. Era fiero di essere avvocato. Amava prima di tutto la sua famiglia. Quando hai la toga sulle spalle – diceva non devi avere paura di nulla, devi difendere i diritti dei più deboli. Siamo stati fortunati di aver fatto un bel percorso di professione e di vita rimarrà sempre nel nostro cuore. Grazie Giovanni”. Il funerale è stato a cura dell’Organizzazione Funebre Fantini Zanettini Aprilia. La Famiglia ha ringraziato anticipatamente quanti hanno partecipato. Foto archivio: di Gianfranco Compagno IL GIORNALE DEL LAZIO Editore D.P.R. di Bruno Iorillo Iscritto al R.O.C. (Registro degli Operatori della Comunicazione) Registrazione Tribunale di Latina 20/1/1977 n. 284 REDAZIONE : Via Fermi n. 18 - 04011 Aprilia (Latina) Tel. e Fax 06.9275019 - 335.8059019 e-mail: [email protected] - [email protected] sito: www.giornaledellazio.it DIRETTORE RESPONSABILE: Bruno Iorillo Avv. Giovanni Cozzo e Anna Brignone Teatro Europa serata pantesca ( 21.4.2012) che se cresce Aprilia cresciamo anche noi”. Ad Aprilia Giovanni Cozzo ha creato la sua famiglia e sviluppato il suo percorso professionale. Ha svolto anche l’attività di insegnante. Per due con- a nome della moglie Anna a ringraziare la sua città di adozione: “Volgiamo esprimere tutta la nostra gratitudine ad Aprilia. Più sono state aspre le difficoltà che abbiamo dovuto superare più La riproduzione di testi e immagini deve essere autorizzata dall’editore. La collaborazione ad articoli o servizi è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. Manoscritti e fotografie anche se non pubblicati non si restituiscono PUBBLICITA’: Via E. Fermi n. 18 - Aprilia (Latina) - Tel. 06.9275019 - 335.8059019 STAMPA: Pignani Printing s.r.l ASSOCIATO ALL’UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA IL GIORNALE DEL LAZIO 14 - 28 GENNAIO 2016 pagina 3 Uscite il 4 gennaio le motivazioni della sentenza di Palazzo Spada sulle bollette idriche IL CONSIGLIO DI STATO NON ENTRA NEL MERITO DEL REFERENDUM ACQUA Rimane valida la sentenza del Tar Lombardia: vanno recuperati i costi del servizio di Riccardo Toffoli Il Consiglio di Stato non entra nel merito della legittimità delle bollette dell’acqua. Palazzo Spada non mette un punto definitivo sulla questione del referendum, e di fatto lascia piena validità alle motivazioni del Tar Lombardia. Sono uscite le motivazioni della sentenza del Consiglio di Stato con la quale il più alto collegio di giudici amministrativi ha dichiarato in parte inammissibile e in parte lo ha respinto l’appello proposto dal Comune alla sentenza del Tar Lombardia che, in sostanza, aveva dichiarato legittime le bollette dell’acqua. La storia è lunga e complessa. Il Comune di Aprilia nel 2013 aveva proposto ricorso al Tar di Lombardia per annullare la delibera dell’autorità per l’energia e il gas n.585 del 2012, con la quale veniva approvato il metodo tariffario del servizio idrico per gli anni 2012 e 2013. Partendo dal referendum sull’acqua, il Comune aveva impugnato la remunerazione prevista in tariffa del capitale investito nonché altre voci inserite. Infatti il referendum del 2011 aveva espunto dal codice dell’ambiente che si occupava della tariffa del servizio idrico l’adeguata remunerazione del capitale investito. Non certo, fa notare il Tar Lombardia, il recupero dei costi del servizio. Già il Tar della Lombardia infatti con sentenza del 24 aprile 2014 aveva bocciato il ricorso del Comune di Aprilia proprio per questo motivo. Ma contro tale decisione il Comune ha deciso di ricorrere al Consiglio di Stato. Il collegio dei magistrati presieduto da Luciano Barra Caracciolo ha dichiarato l’appello in parte inammissibile e in parte lo ha respinto. Il 4 gennaio sono uscite le motivazioni della sentenza che, però, non fa luce su questo punto perché si limita ai motivi di pregiudiziale. Il collegio comunque, riprende le motivazioni del Tar della Lombardia affermando che: “Il Tar rilevava che, anche dopo il referendum abrogativo, il sistema idrico integrato doveva essere qualificato come servizio di interesse economico (secondo la definizione di cui alla sent. Corte Cost. n. 325/2000), caratterizzato, quanto ai profili tariffari, dalla necessità della copertura intergale dei costi (c.d. full cost recovery) – ivi compresi gli oneri finanziari o costi di capitale proprio investito –, essenziale all’economicità della gestione, affermando la legittimità della correlativa voce tariffaria quale determinata con la formula di cui all’art. 18 dell’allegato ‘A’ alla delibera impugnata, ancorata a parametri non fissi, ma variabili in relazione all’andamento di una pluralità di fattori economici ed al costo standardizzato sopportato dal gestore (ciò, a differenza dalla disciplina previgente, la quale aveva previsto una remunerazione fissa e incondizionata del 7%)”. Respinto il motivo di “omessa pronuncia” lamentato in appello dal Comune di Aprilia. “Il vizio di omessa pronuncia –scrivono i magistrati- peraltro, secondo il consolidato orientamento di questo Consiglio di Stato costituente ipotetico motivo di revocazione ex artt. 106 cod. proc. amm. e 395, n. 4), cod. proc. amm. – è stato dedotto in modo chiaro ed univoco nel ricorso in appello (seppure nella parte del ricorso intitolata «Fatto»), si osserva che la censura è infondata, in quanto il Tar ha affrontato tutti i motivi di ricorso di primo grado, respingendoli con motivazione da ritenersi onnicomprensiva dei rispettivi singoli profili di cen- Sede Acqualatina sura”. Segue quindi, l’inammissibilità degli altri punti dell’appello. “I motivi di impugnazione, -continuano i magistrati- compresa la censura di omessa pronuncia, comunque infondata nel merito – ossia, le «censure contro i capi della sentenza gravata» (art. 101, comma 1, cod. proc. amm) –, sono tutti inseriti nella parte del ricorso in appello intitolata «Fatto», per di più in modo generico e poco chiaro, mentre la parte intitolata «Diritto» NOMINATO IL NUOVO PRESIDENTE DI ACQUALATINA. UNA RICONFERMA PER ADDESSI Il Consiglio di Amministrazione di Acqualatina ha eletto il 4 gennaio l’avv. Giuseppe Addessi alla carica di Presidente, Rocco Failla come vicepresidente e l’ing. Raimondo Luigi Besson alla carica di amministratore delegato. Il CdA ha poi dato mandato al presidente di convocare l’assemblea ordinaria dei soci per la nomina dei nuovi membri di parte pubblica del collegio sindacale, a seguito della mancata accettazione da parte dei membri eletti nell’assemblea dello scorso 14 dicembre. L’assemblea avrà luogo il 25 e 26 gennaio 2016, rispettivamente in prima e in seconda seduta. contiene esclusivamente la riproposizione dei motivi già dedotti in primo grado. Le considerazioni che precedono sono autonomamente sufficienti a dichiarare l’inammissibilità in parte qua dell’interposto appello, per violazione del combinato disposto degli artt. 38 e 40 cod. proc. amm. A ciò si aggiunge la genericità dei dedotti motivi d’appello (ad eccezione della censura di omessa pronuncia, per sua natura tendenzialmente autoesplicativa), nel senso che gli stessi non sviluppano una critica sufficientemente articolata alle argomentazioni poste a base delle singole statuizioni reiettive e si risolvono, in definitiva, nella mera riproposizione dei motivi di primo grado”. Il Consiglio di Stato si ferma qui e non entra nel merito, lasciando quindi valida la sentenza del Tar Lombardia. pagina 4 IL GIORNALE DEL LAZIO 14 - 28 GENNAIO 2016 CAOS SCARICHI: I CONSORZI NON SI COSTITUISCONO E I CITTADINI VANNO IN TILT 2 MILA DOMANDE DI AUTORIZZAZIONE AGLI SCARICHI PRESENTATE IN COMUNE…….MA SONO IN “BIANCO”! Il 22 dicembre era l’ultimo giorno utile per adeguarsi alla normativa. Le domande sono prive di progetto e documentazione. Per alcuni si tratta di un’autodenuncia di Riccardo Toffoli Circa 2 mila domande sono state presentate in Comune per l’autorizzazione allo scarico, quasi tutte senza allegata la documentazione e il progetto. Il 22 dicembre è arrivato, i consorzi non si sono costituiti e tutto sembra rimanere invariato nelle periferie della città. Eppure in Comune sono arrivate ben 2 mila domande alla fine di dicembre che richiedevano l’autorizzazione allo scarico, in base al nuovo regolamento comunale. Soltanto che le domande sono in “bianco”, ossia senza documentazione allegata e senza un progetto. Per certi versi, un’autodenuncia. La situazione sul regolamento agli scarichi è drammatica. Nonostante il termine perentorio del 22 dicembre, Aprilia si è mossa poco, colpa anche della situazione di caos e di incertezza che c’è sul tema. L’assessore ai lavori pubblici Mauro Fioratti Spallacci ha comunque chiara la questione: “la legge c’è e va rispettata. Aspettiamo che intervenga la Regione con una possibile proroga, anche se finora non c’è stato nessun intervento ufficiale. E’ chiaro che la responsabilità è dei proprietari. Capisco tutte le situazioni, ma di fatto i consorzi non ci sono e ci vorrà tempo per costituirli, nel frattempo il termine è scaduto, chi non è in regola, è passibile di sanzione indipendentemente dal percorso di costituzione dei consorzi”. Insomma molti cittadini stanno aspettando che si costituiscano i Consorzi per arrivare ad impianti di depurazione unici e risparmiare qualche soldo. Però per il momento solo 3 hanno presentato le pratiche in Comune per la costituzione del Consorzio, il restante ancora deve costituirsi. E i tempi saranno molto lunghi oltre che sarà da capire la gestione dei nuovi impianti di depurazione. Nonostante questo, però, il termine c’è ed è scaduto il 22 dicembre scorso. E consorzi o non consorzi, i proprietari si devono adeguare alle nor- mozione che garantiva una proroga alla data del 22 dicembre mettendo di fatto i cittadini senza possibilità né di adeguarsi alla normativa né di salvaguardarsi da possibili sanzioni. Ecco, questo è il punto. Non ci saranno controlli? mative. Per questo sono arrivate in assessorato ben 2 mila domande nelle quali si chiede l’autorizzazione allo scarico. Una formalità però perché non c’è alcuna documentazione allegata né lo straccio di un progetto. Una formalità inutile che non esonera dalle possibili sanzioni, ma anche dannosa perché quella domanda costituisce di fatto un’autodenuncia. “Com’è stata gestita la vicenda degli scarichi da parte dell’amministrazione Terra è veramente da considerare esempio da non seguire –tuona il segretario del Pd di Aprilia Alessandro Mammucari- attualmente non c’è un piano programma e non si capisce il motivo. Ci è stata bocciata la Ma questo non può giustificare un mancato programma per risanare il territorio e migliorare la vita dei cittadini”. Il nuovo Regolamento di autorizzazione agli scarichi di acque reflue domestiche ed assimilate in aree non servite da pubblica fognatura, approvato dal Consiglio Comunale di Aprilia con deliberazione n. 83 dell’11 dicembre 2014, non è altro che un adeguamento alla normativa vigente in materia di tutela dell’ambiente e delle acque (Legge 152/2006 Norme in materia ambientale). In verità l’obbligo di adeguamento alle disposizioni Regionali è conseguenza del DGR n. 219 del 13 maggio 2011 e successive modificazioni con il quale la Regione obbligava i comuni ad adeguarsi entro 4 anni alle normative. Obbligo che impone, quindi, all’amministrazione comunale di regolamentare entro la fine del 2015 la complessa materia di autorizzazione agli scarichi. Il regolamento è stato votato dal Consiglio comunale l’11 dicembre 2014. Fu approvato all’unanimità dei presenti (compresa l’opposizione) con la sola astensione del consigliere di maggioranza Salvatore Tumeo. In base al nuovo regolamento, tutti gli scarichi che non recapitano in pubblica fognatura, devono essere autorizzati dopo una specifica istanza presentata all’urbanistica. Il parere è propedeutico a qualsiasi atto di titolo abitativo. Lo stesso obbligo vale per tutte quelle abitazioni che sono già state costruite. Per queste, bisogna adeguarsi alla normativa e al regolamento, presentando un progetto di autorizzazione per lo scarico. L’amministrazione nel tempo ha fatto sapere di gradire la costituzione di consorzi che avrebbero permesso la realizzazione di un impianto unico di depurazione per gli utenti interessati. Il depuratore sarebbe stato dato in gestione ad Acqualatina. Ciò avrebbe evitato che ogni singolo utente provvedesse autonomamente alla depurazione con un costo medio di 5 mila euro. Ma questo ha di fatto bloccato l’adeguamento alla normativa. Attualmente i consorzi che hanno avviato le pratiche di costituzione sono solo tre mentre molti privati, in attesa della costituzione dei consorzi, non hanno provveduto ad adeguarsi tanto che 2 mila persone hanno indirizzato la domanda di autorizzazione al Comune proprio a ridosso della scadenza, pensando di allungare un po’ più i tempi. IL GIORNALE DEL LAZIO 14 - 28 GENNAIO 2016 pagina 5 Lo chiede Silvano De Paolis,vicepresidente Coordinamento dei Consorzi APRILIA - LA PROROGA AL REGOLAMENTO SUGLI SCARICHI VA DATA! “Il Sindaco si faccia promotore di una forte iniziativa sulla Regione, ignorando il super realismo del suo Vice” I cittadini vogliono mettersi in regola, ma hanno bisogno di tempo di Silvano De Paolis* La proroga al regolamento sugli scarichi va data! Forti sono le motivazioni che il Coordinamento dei Consorzi, in rappresentanza dei cittadini delle borgate ha portato a sostegno della richiesta avanzata al Sindaco nel corso di più riunioni e per ultimo con una lettera inviata prima della scadenza del 22 Dicembre, perché si faccia promotore di una forte iniziativa sulla Regione, ignorando il super realismo del suo Vice e riaprendo anche la discussione all’interno del Consiglio Comunale. In primo luogo, occorre porre rimedio al clima di preoccupazione e sbandamento che si registra fra i cittadini, sul quale si sta da mesi sviluppando una operazione speculativa, che va dalla verifica e certificazione dei sistemi di scarico, dietro pagamento, a forti sollecitazioni per l’acquisto di nuovi e costosi impianti che garantirebbero il pieno rispetto del regolamento, quando lo stesso regolamento, come diremo più avanti, è ancora oggetto di possibili modificazioni. Ci sono poi gli stessi contenuti della delibera regionale n. 440 del 04/08/2015 che, modificando le disposizioni provenienti dall’Europa, già prevedono la proroga della scadenza dei termini per i nuclei abitativi con oltre 2000 abitanti. Per i nuclei sotto i 2000 abitanti, si afferma che la delibera dovrà essere aggiornata in quanto, “si rende necessario rimodulare che la delibera emanata dall’assessore all’urbanistica, in applicazione di quella regionale, è carente o sbagliata su diversi punti, dovrà provvede- Silvano De Paolis Via delle Orchidee S.De Paolis, G. D’Arpino e G. Colucci i tempi di attuazione di alcune misure e innalzare la potenzialità dei depuratori ai quali dovranno essere adattate dette norme” e in relazione a ciò i comuni, tempo 18 mesi, dovranno fare la mappa degli agglomerati urbani, dopo di che….. “si emanerà un nuovo regolamento degli scarichi”. Quindi il Comune dovrà ottemperare a questa disposizione e, dal momento che nella discussione fatta sull’argomento in Consiglio Comunale, gli interventi di alcuni consiglieri hanno dimostrato re a emanarne una nuova. Ci domandiamo però come farà, dal momento che come riportato sopra, la delibera regionale dovrà essere quasi sicuramente aggiornata fra 18 mesi e quindi quella comunale non potrà che essere conseguente. Soprattutto però ci domandiamo e domandiamo al Sindaco e all’Assessore all’Urbanistica: è accettabile che i cittadini delle borgate, debbano ora correre il rischio di spendere qualche migliaio di Euro per attuare una disposizione che sia a livello regionale che a quello comunale, sarà sicura- mente modificata ? Ai cittadini è dovuta una risposta. Il Sindaco, l’Assessore all’Urbanistica, la quasi totalità dei consiglieri comunali si sono assunti delle gravi responsabilità di fronte ai cittadini delle borgate. Il Sindaco e il suo Vice, che hanno fatto passare 4 anni prima di informare i cittadini delle nuove disposizioni in materia di scarico dei reflui domestici e che all’esplosione del problema non hanno fatto gli interventi richiesti dai Consorzi e dalla generalità dei cittadini delle periferie per ottenere dalla Regione un atto di proroga, anzi. Il Vice Sindaco si è invece speso per avere sostegno dai funzionari regionali a conferma della sua posizione contraria alla richiesta della proroga perché non accoglibile. La stragrande maggioranza del Consiglio Comunale, che ha prima approvato all’unanimità la proposta presentata dai consiglieri del PD, di promuovere ogni iniziativa utile a ottenere la proroga della scadenza del regolamento e poi a Dicembre, con un incredibile voltafaccia, ha votato quasi all’unanimità, contro la stessa proposta. Sarà bene ora che tutti, come richiesto dal Coordinamento dei Consorzi, si impegnino per aprire una vera discussione con la Regione, perché risponda positivamente alla richiesta dei cittadini di avere il tempo di mettersi in regola con norme per la salvaguardia ambientale definite con certezza, di cui per primi sentono la necessità. *vicepresidente Coordinamento dei Consorzi, Foto di Gianfranco Compagno IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 6 14 - 28 GENNAIO 2016 La conferenza stampa di fine anno del sindaco mette in luce la situazione drammatica dei tributi UN APRILIANO SU TRE È EVASORE L’amministrazione Terra al giro di boa. Il sindaco: “due anni e mezzo di governo ci permettono di fare un’analisi approfondita di quanto abbiamo fatto” di RiccardoToffoli Finanze, ambiente, sanità, sociale, scuola e urbanistica sono gli argomenti toccati dal sindaco Antonio Terra nella conferenza stampa di fine anno. Il Sindaco ha fatto il punto su quanto fatto in questi due anni e mezzo di amministrazione. Metà mandato. “Siamo al giro di boa. –ha detto- Due anni e mezzo di amministrazione ci permettono oggi di fare un’analisi più approfondita di quello che abbiamo fatto. Anche se siamo al governo ormai da cinque anni, un tempo ragionevolmente lungo. Siamo soddisfatti per quello che abbiamo fatto in questi anni. Abbiamo dato stabilità al governo della città, e questo forse, è la cosa più importante. Abbiamo cercato di rilanciare la città anche a livello economico. L’azione amministrativa è stata significativa. Ricordo che nel 2012 la spesa corrente del Comune di Aprilia ammontava a 51, 2 milioni di euro. Nel 2014 è scesa a 46 milioni. Abbiamo razionalizzato la spesa, intervenendo con dei tagli equi che non hanno intaccato i servizi offerti ai cittadini. Dal punto di vista amministrativo, siamo stati colpiti dal blocco del turnover dei dipendenti che ci ha messo in seria difficoltà. I dipendenti che vanno in pensione, non possono essere sostituiti e ci troviamo diversi settori in sofferenza. La possibilità di avere dipendenti della provincia, è remota perché quasi tutti i dipendenti provinciali vengono dal sud pontino e non scelgono Aprilia per venire a lavorare. Abbiamo cercato in questi anni di fare politica. Mentre il governo centrale ci legava sempre più le mani, con i Comuni limitrofi abbiamo messo in piedi percorsi per gestire autonomamente e con efficienza i nostri servizi: parlo ad esempio dell’Ato per la gestione dei rifiuti o l’Ato sul trasporto pubblico”. Il sindaco è entrato quindi nel dettaglio, passando a parlare delle criticità e delle positività di ogni settore. IL SOCIALE: “siamo rimasti soli” Il problema principale per l’amministrazione, rimane il sociale, in particolare i tagli imposti dal governo e dalla Regione. “La rivoluzione amministrativa apportata dai governi che si sono succeduti, ha spiegato Terra- ha concesso ai Comuni minori risorse economiche e oggi, siamo rimasti soli a gestire molte delicate problematiche che riguardano appunto il sociale. Abbiamo 47 minori che assistiamo, la spesa per le Rsa, le residenze sanitarie per gli anziani, è passata da 544 mila euro nel 2012 a un milione e 400 mila nel 2015. Abbiamo provveduto con i nostri fondi e con molto sacrificio delle casse comunali, a mantenere il servizio sociale a buoni livelli per l’assistenza, nonostante Regione e Governo hanno continuato a tagliare. Va aggiunta l’assistenza comunale per l’emergenza freddo che anche quest’anno quest’amministrazione si è fatta carico, per garantire un luogo coperto e sicuro ai senzatetto nel periodo di maggiore freddo”. AMBIENTE: “la sfida della differenziata e l’indagine epidemiologica” Sull’ambiente, il sindaco ha parlato con orgoglio della differenziata che a gennaio inizierà a Toscanini e dell’indagine epidemiologica. “Posso annun- ciare –ha illustrato- che a gennaio si partirà con la raccolta differenziata in zona Toscanini. A breve, tutto il territorio comunale sarà coperto dal servizio. La sfida di Toscanini è una sfida importante perché dobbiamo cambiare in questo territorio sistema. Non si tratta più dei singoli nuclei abitati delle periferie, ma di condomini con nuove problematiche che non abbiamo finora mai affrontato. E’ una vittoria importante per Aprilia che fino a pochi anni fa, aveva una delle più basse percentuali di raccolta differenziata del territorio. L’avvio dell’indagine epidemiologica ci permetterà di focalizzare alcuni aspetti legati alla salute dei cittadini. I primi dati sono stati appena snocciolati, ma alla fine dell’anno saremo in grado di avere un quadro approfondito sulla qualità della vita ad Aprilia. Inoltre grazie ai piani attuativi della variante di recupero, potremo riqualificare le nostre periferie. Serve comunque un intervento straordinario da parte del governo e della Regione per provvedere al completo risanamento delle borgate. Da soli non ce la possiamo fare”. SANITÀ: “situazione preoc- cupante” “La sanità non va bene ad Aprilia. La situazione corrente ci preoccupa. Sembra che la Regione si concentri solo sugli aspetti romani. Ci sono problemi continui alla Asl di Aprilia, dalle vaccinazioni e ora anche per i prelievi del sangue. Inoltre un problema fondamentale riguarda il personale. Abbiamo sottoscritto degli accordi per il piano aziendale, ma al momento non si vede nulla, mi riferisco ad esempio al cardiologo e alle nuove attrezzature”. SCUOLA: “emergenza rientrata. Siamo veloci negli interventi” “Ci riteniamo soddisfatti che l’emergenza scolastica sia rientrata. Abbiamo fatto in questi anni interventi sostanziosi sulle principali strutture scolastiche che stavano cadendo a pezzi. Ora la situazione è rientrata. Anche negli interventi più piccoli, siamo veloci grazie ad una fattiva collaborazione con le istituzioni scolastiche”. URBANISTICA: “no ad un nuovo piano regolatore” “Qualcuno parla di un piano regolatore nuovo per la città di Aprilia. Ora la variante di recupero dei nuclei spontanei ha PD: “NEL 2015 4 MILIONI E MEZZO DI EURO IN FUMO” Per il Pd i “buchi” nelle entrate sono da attribuire ad una dubbiosa gestione dell’amministrazione Terra. “Per quanto riguarda la Tari –dice il segretario Pd Mammucari- i dati dicono che a fronte di un incasso complessivo nel 2014 pari ad euro 12 milioni di euro, nel 2015 sono stati incassati solo 9 milioni di euro con una riduzione di ben 3 milioni di euro. Se sul lato delle entrate si assiste ad una riduzione degli incassi sul lato delle uscite le spese complessive si confermano ad euro 11 milioni di euro con un consistente squilibrio del Piano Economico Finanziario. Non meno rosei gli andamenti sul versante dell’Imu, portata al massimo con la manovra 2015 che ha visto anche la tassazione dei terreni agricoli diversamente da quanto accaduto in passato. Se nel corso del 2014 gli incassi sono stati pari ad euro 10milioni e 300 mila nel 2015 ci si ferma ad euro 8 milioni e 900 mila con una differenza in termini di minori entrate di euro 1 milioni e 400 mila. Questi dati se confermati con l’imminente Consuntivo 2015 pongo seri dubbi sulla gestione delle entrate comunali dal parte dell’amministrazione Terra che poco ha fatto per avviare una gestione efficiente ed efficace delle stesse con i conseguenti problemi in temi di stabilità delle finanze apriliane che vedono andare in fumo ben 4 milioni e mezzo di entrate nonostante gli aumenti decisi dalla Giunta Terra e scaricati sulle nella foto il segretario del PD A.Mammucari fasce più deboli e sulle già tartassate attività produttive”. autorizzato nuove cubature e ancora sono molte le cubature del vigente piano regolatore. A cosa serve redigere un nuovo piano regolatore? Non c’è da costruire attualmente ad Aprilia. Per dare servizi, non serve un piano regolatore nuovo. La nuova urbanistica propone interventi a step nelle varie situazioni”. FINANZE: “il livello dell’evasione è del 30%” Il nodo dolente riguarda l’evasione. “Abbiamo inviato accertamenti per l’anno 2010 che arrivano a 7 milioni di euro. –ha detto il sindaco- Da calcoli che abbiamo fatto con gli uffici, uno su tre non ha pagato. Abbiamo avviato tutte le procedure per permettere il recupero delle somme di chi è inserito nella banca dati, ma non ha ancora pagato. Faccio un esempio su 12 milioni di Tari quest’anno ne abbiamo incassi solo 8 milioni. L’evasione secondo noi, tocca il 30%. Un dato che è molto preoccupante e per questo aspettiamo fiduciosi che venga sbloccata dal Consiglio di Stato il 19 gennaio prossimo, la gara per l’affidamento della riscossione coattiva dei tributi”. 14 - 28 GENNAIO 2016 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 7 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 8 14 - 28 GENNAIO 2016 Alla conferenza stampa era presente il gruppo consiliare e il segretario comunale APRILIA - IL PD BOCCIA L’AMMINISTRAZIONE TERRA OPPOSIZIONE DURA SULL’UGUAGLIANZA SOCIALE Bocciatura senza appello per il settore cultura e ambiente. Maglia nera in provincia per la raccolta differenziata di Nicola Gilardi Conferenza riepilogativa del 2015 quella che si è tenuta martedì 29 dicembre dal Partito Democratico di Aprilia nella saletta angusta dei gruppi consiliari di Piazza Roma. I consiglieri comunali Monica Tomassetti, Vincenzo Giovannini e il segretario cittadino, Alessandro Mammucari, hanno fatto il bilancio dell’anno politico appena trascorso con alcuni propositi per il 2016. La sede della conferenza non è stata scelta a caso, ma animata dalla volontà di mandare un messaggio chiaro: «il PD ha la vocazione di governare, per questo abbiamo scelto una sede istituzionale» ha puntualizzato Monica Tomassetti, che ha illustrato come l’azione politica del partito abbia avuto una proiezione ambivalente: «Da un lato abbiamo cercato di costruire un’azione amministrativa volta al raggiungimento di obbiettivi utili per la città. Dall’altro lato abbiamo impostato l’attività al recupero del rapporto con i cittadini, cercando di far tornare il PD tra i cittadini, ascoltando esigenze e bisogni. Nel 2015 abbiamo creato con la città un rapporto di reciproca fiducia». Il 2016 sarà un anno importante, come ammette il consigliere Tomassetti, perché sarà il primo passo verso la campagna elettorale del 2018 che vedrà elezioni a tutti i livelli: amministrative, regionali e nazionali. «Per il PD sarà una scelta di governo, non di potere - ha detto Monica Tomassetti -. Le dichiarazioni del sindaco Terra, quando ha dichiarato che andrà a fare il deputato, sono emblema di scelta di potere». Il consigliere Vincenzo Giovannini ha sottolineato l’importanza dell’op- sario. Questo progetto è stato portato alla regione che ha dato il suo parere positivo. C’è un gap troppo ampio tra centro cittadino e periferie». Ha destato molta preoccupazione sulla popolazione delle periferie la Tomassetti, Mammucari, Giovannini posizione propositiva portata avanti dal PD in questo anno: «Abbiamo cercato di colmare le lacune di questa amministrazione. Alcune nostre proposte sono state accolte». Una delle tematiche più dibattute è sicuramente stata quella del risanamento delle periferie, che lamentano la carenza dei servizi essenziali: «Riteniamo che le periferie vadano recuperate con atti concreti - ha detto Giovannini -. Abbiamo creato un progetto decennale con l’impegno di somme e creando tavoli di lavoro con consorzi e comitati per portare a casa un risultato neces- delibera sulla messa in sicurezza degli scarichi delle acqua reflue. Sul tema il consigliere Giovannini è stato molto positivo: «Il rinvio ci sarà. In consiglio provinciale verrà Zingaretti. Noi vogliamo portare all’attenzione la questione delle periferie di Aprilia. Viviamo situazioni da terzo mondo. Non vogliamo fare polemiche, ma risolvere il problema». Non è stato lasciato da parte il tema della cultura: «Spesso si parla di cose tecniche - ha detto Monica Tomassetti -, ma vogliamo parlare anche della rinascita culturale di questa città. All’interno della maggioranza assistiamo ad una lotta interna tra l’assessore Barbaliscia, l’assessore Marchitti e il consigliere De Maio che vogliono gestire le iniziative socio-culturale. Purtroppo nella gestione del settore culturale manca un progetto unitario. Per il 2016 vogliamo restituire un minimo di dignità alle iniziative volte alla diffusione della conoscenza, come l’integrazione sul territorio. Vogliamo promuovere la storia di Aprilia perché oggi non c’e n’è traccia. Assistiamo ad eventi legati soltanto all’aspetto commerciale». A prendere la parola è stato poi il segretario cittadino che ha tratto una panoramica di ampio respiro sull’azione politica del PD di Aprilia: «Nel 2014 abbiamo gettato le basi per una riorganizzazione del partito. Si sono create delle commissioni di lavoro speculari agli assessorati. L’obiettivo era quello di includere professionisti che dessero una propria opinione. Nel 2015 abbiamo avuto i frutti di queste commissioni. Il confronto con l’assessore Fioratti Spallacci è stato molto positivo, quella è stata la prima occasione nel quale maggioranza e opposizione hanno avuto modo di confrontarsi in pubblico. L’assessore Spallacci è un politico genuino, che ci mette la faccia e gliene va dato atto». Il segretario Mammucari ha ribadito la verve propositiva dell’azione di opposizione del PD, ma su alcuni temi c’è stata una maggiore durezza, come su alcuni temi sociali: «Non ci interessa il pollaio politico. Su alcu- ni temi saremo duri, come quando in bilancio non si tiene conto dell’uguaglianza sociale, come quando ai pensionati si alzano le imposte locali. Rimarchiamo gli sprechi. Trovo insensato che si spendano 50mila euro al mese per avvocati quando non si hanno soldi per pulire i parchi. Opposizione ferrea anche sulla riscossione privata dei tributi». Critiche anche per la situazione ambientale del comune, con la bocciatura perentoria per l’assessore Lombardi: «Aprilia è una delle peggiori nella provincia. Siamo al 21% di raccolta differenziata, il sistema non funziona. L’amministrazione da dati relativa alle zone, non dati reali. Resto basito sulla disinformazione. Non ho sentito mai una dichiarazione sull’impatto ambientale sul tema del risanamento delle periferie. L’assessore Spallacci si trova schiacciato tra il vice sindaco e l’assessore Lombardi. Non sa bene che fare». Sulla proroga relativa alla delibera degli scarichi delle acque reflue il segretario è stato categorico: «Non esiste nessuna norma che vieta la proroga. Ad agosto 2015 la Regione Lazio ha già fatto una proroga la normativa sull’adeguamento degli scarichi per i consorzi superiori ai 2mila abitanti. Il vero problema di Aprilia è che non c’è una mappatura del territorio e calcoli scientifici. Serve uno sforzo politico importante». Foto di Gianfranco Compagno 14 - 28 GENNAIO 2016 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 9 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 10 14 - 28 GENNAIO 2016 La Multiservizi sarà trasformata in spa, la Progetto Ambiente confluirà nel distretto regionale RIVOLUZIONE NELLE MUNICIPALIZZATE A colloquio col segretario Pd Alessandro Mammucari che ci spiega quali saranno le novità per Aprilia apportate dalla Riforma Madia di Riccardo Toffoli Il nuovo anno porterà molte novità nelle amministrazioni comunali. La nuova riforma Madia ridisegnerà il quadro delle partecipate, quelle aziende come la Multiservizi o la Progetto Ambiente che sono a totale gestione pubblica. E ridisegnerà la gestione dei servizi, con la creazione di ambiti regionali che sostituiranno le vecchie Ato. Abbiamo così parlato con il segretario del Pd di Aprilia Alessandro Mammucari per capire come cambieranno le cose ad Aprilia. Partiamo dalla riforma. Quali saranno le novità? “Allora iniziamo col dire che il 18 gennaio prossimo entrerà in vigore la riforma, ma le Regioni hanno 180 giorni di tempo per attuarla. Quindi ora tocca alle Regioni recepire la normativa e definire un quadro. Le novità più importanti riguardano l’eliminazione dei finanziamenti a pioggia alle municipalizzate, il fallimento delle società che per tre anni consecutivi hanno avuto un pareggio di bilancio nella logica dell’utile. L’obiettivo della legge è quello di ridurre drasticamente le aziende pubbliche portandole dalle attuali 80 mila circa, a 7 mila circa. Il Comune di Firenze ha già attuato di fatto la riforma portandole da 80 a 7”. Quali saranno le conseguenze ad Aprilia? Partiamo dalla Multiservizi. “La Multiservizi sarà obbligata a trasformarsi in spa. È un cambiamento epocale per un’azienda che il commissario alla spending review Carlo Cottarelli aveva inserito nel rapporto di agosto 2014 tra le municipalizzate più in rosso d’Italia con un disavanzo di 10 milioni di euro nel 2012. La Multiservizi risponderà quindi, ai principi del diritto societario. Dipenderà dall’amministrazione comunale capire come vorrà cambiare la Multiservizi. Le quote potranno rimanere sempre in mano al Comune di Aprilia e quindi la Multiservizi rimarrebbe al 100% pubblica come potrebbe inserirsi un privato. Ma si cambia logica. Dalle logiche del pubblico, si passa alle logiche del privato. I contributi non saranno a pioggia ma dovranno seguire un piano. Ci sarà una stretta sulle assunzioni. Il costo del personale non dovrà supera- re il 60% della spesa corrente. Inoltre la novità più significativa riguarda l’obbligo di scioglimento nel caso in cui anche il 2016 dovesse chiudere in pareggio. Il personale passerebbe alle dipendenze dirette del Comune. E’ quindi necessario che l’amministrazione comunale avvii un piano di risanamento dell’azienda prima di tutto per renderla efficiente e scongiurare le imposizioni della normativa. Altra novità che reputiamo molto significativa, riguarda la responsabilità della dirigenza. Con la trasformazione in spa, i dirigenti della Multiservizi risponderanno direttamente anche dal punto di vista civilistico, delle operazioni e dei conti dell’azienda”. Un’altra novità della riforma riguarda gli Ato. L’amministrazione Terra ha puntato moltissimo sugli Ato. Ha SEDE PROGETTO AMBIENTE avviato l’Ato per il trasporto scolastico e a dicembre il Consiglio comunale ha votato l’ato per i rifiuti. Cosa cambierà con la riforma? “La novità sostanziale è che gli Ato andranno a morire e subentreranno i distretti per la gestione dei servizi pubblici, come ad esempio i rifiuti, il trasporto TERRA: “LA MULTISERVIZI RIMARRÀ PUBBLICA” In merito alle nuove norme imposte dalla riforma Madia, il sindaco Antonio Terra tiene a precisare che l’amministrazione non ha alcuna intenzione di cambiare assetto alla Multiservizi e alla Progetto Ambiente. “In merito alla riforma Madia –spiega il sindaco- ci incontreremo con tutti i soggetti interessati nel più breve tempo possibile per capire le azioni da intraprendere. Credo che il Pd si stia fasciando la testa con la Multiservizi. Assicuro tutti gli operatori che l’amministrazione non ha alcuna intenzione di cambiare il percorso finora fatto. La Multiservizi rimarrà pubblica fino a che non ci si imporrà il contrario, ma non mi sembra affatto questo il caso. Per quanto riguarda il debito, l’amministrazione sta facendo tutti gli sforzi per ripianarlo”. pubblico e il servizio idrico. Ora spetterà comunque, alla Regione Lazio entro 180 giorni emanare i provvedimenti attuativi. Quindi bisognerà capire la Regione quali intenzioni ha. E’ chiaro però che la riforma lascia intendere la preferenza per distretti regionali, quindi, con molta probabilità gli Ato locali andranno a sparire o comunque avranno una dimensione almeno provinciale. Il distretto regionale sui rifiuti deciderà il tipo di servizio che sarà calato nel sistema locale attraverso un gestore che potrebbe anche non essere unico. Sicuramente saranno salvaguardate le forze lavoro locali della Progetto Ambiente. Ma le linee guida del servizio saranno centralizzate nel distretto regionale”. IL GIORNALE DEL LAZIO 14 - 28 GENNAIO 2016 pagina 11 Intervista al consigliere di Forza Italia Carmelo Terzo primo firmatario della mozione sul presepe “UN TAVOLO CON LE CULTURE RELIGIOSE DI APRILIA” Terzo: “la politica ha perso il senso dell’aprilianità. Parla un’altra lingua rispetto ad un passato che ci ha portato progresso, lavoro e benessere” di Riccardo Toffoli “Per me è stata una vera vittoria, il voto all’unanimità del Consiglio comunale. La città di Aprilia è una comunità che è nata multietnica. Il nostro valore principale è la tolleranza. Chi non è tollerante, non può far parte di questa comunità”. Così si esprime il consigliere di Forza Italia Carmelo Terzo, primo firmatario della mozione approvata all’unanimità in Consiglio comunale che rimette il presepe al centro della nostra cultura e della nostra tradizione. Dopo l’approvazione della mozione, è stato allestito un presepe nell’atrio del Comune di Aprilia, realizzato dall’Associazione Italiana Amici del Presepio e raffigurante un casale tipico dell’Agro Pontino. “Questo presepe –ci ha detto Terzo- dimostra che la nostra mozione è stata parzialmente attuata”. Carmelo Terzo è stato il primo firmatario della mozione che chiedeva il rispetto della tradizione del presepe e l’allestimento di un presepe in uno spazio pubblico. La mozione è stata votata all’unanimità. Si ritiene soddisfatto? “Assolutamente. La vera vittoria è aver trovato l’unità del Consiglio comunale su questa mozione. Si tratta di una campagna che ha portato avanti Forza Italia a livello nazionale e in particolare il presidente Silvio Berlusconi. E’ una difesa dei nostri valori che tutti i gruppi consiliari hanno valutato condivisibile”. Non so se ha avuto modo di approfondire. Quante scuole hanno realizzato il presepe? Ci sono state scuole ad Aprilia che non l’hanno fatto? “Dopo l’approvazione della mozione, ho contattato subito l’assessore alla cultura Francesca Barbaliscia chiedendo di mettere in mora tutte le scuole che non avessero allestito il presepe. I tempi non ci sono stati per presenziare in ogni istituto. L’assessore, comunque, mi ha garantito che non ci sono state prese di posizione da parte delle scuole diverse dall’anno scorso. Quindi le recenti polemiche non hanno intaccato i tradizionali simboli del Natale. Le scuole che hanno fatto il presepe l’anno scorso, hanno continuato a farlo quest’anno”. Aprilia è una città multietnica. Le realtà del Nord Italia sicuramente sono ancora molto più diverse. Alcune classi possono essere formate anche da maggioranze di alunni non cristiani. Ad Aprilia non si verifica questo, anche se negli ultimi anni, l’immigrazione ha portato in città molte culture diverse dalle nostre e ha posto il quesito alle scuole se sia giusto o meno mantenere a scuola i simboli cristiani. Il Miur, come abbiamo scritto lo scorso numero, è stato chiaro. Lei cosa pensa? “Guardi, la mia famiglia non si sconvolge se vede qualcuno leggere il Corano, pregare o digiunare. Ci sono imprenditori che rispettano il mese del Ramadan alleggerendo il lavoro di operai che per fede, digiunano. Credo che la maggioranza dei musulmani che vive in Italia, non prenda la loro fede come unica verità da imporre a tutti. Credo anche che gli intransigenti, ossia chi non la pensa in questo modo, debba allontanarsi dalla nostra comunità. Aprilia nasce come città multietnica. Adesso abbiamo le differenze di religione, ma quando è nata Aprilia, le differenze erano tra culture regionali e si sentivano molto. Aprilia è nata dalle culture di regioni lontane e diverse, come il Veneto, le Marche, la Campania, la Sicilia. Ciò non ha impedito a tutti di vivere la città serenamente e di progredire. Chi ha problemi di intransigenza, e quindi, fa fatica ad integrarsi, non può rimanere in questa comunità”. Cosa crede che manchi oggi ad Aprilia per l’integrazione? “Non credo assolutamente che l’assessore sia in grado di fare questo, però lo ritengo necessario: avviare un tavolo già dal prossimo mese, con tutti i rappresentanti delle culture religiose presenti ad Aprilia. Il Natale è già dietro l’angolo, ma soprattutto la Pasqua quest’anno viene molto presto. Serve rinforzare il concetto di tolleranza religiosa, di crescita di una comunità nel rispetto di tutte le culture e tradizioni”. Lei dice che la vittoria più grande è il voto unanime del Consiglio comunale. In effetti anche la sinistra ha votato la mozione. Perché secondo lei? “Perché questa mozione non è un fatto politicistico. Questa mozione parla ai cuori dei cittadini apriliani e ha parlato al cuore del Consiglio comunale. Oggi la politica apriliana parla un linguaggio diverso dalla politica del passato. Eppure quella della passato ha costruito una storia della città che dobbiamo tramandare come esempio. Ha costruito progresso e benessere, ha dato sviluppo al territorio e lavoro. Abbiamo perso il senso di appartenenza alla comunità apriliana e la politica ne è un esempio. L’amministrazione Terra giustifica i suoi errori scaricando la responsabilità alla provincia, alla regione e al governo. Ecco la politica deve ritrovarsi nell’aprilianità per tornare a crescere”. IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 12 14 - 28 GENNAIO 2016 NEANCHE UN’OFFERTA PER I 97 IMMOBILI MESSI IN VENDITA DAL COMUNE:POSSIBILE “BUCO” DI 3 MILIONI DI EURO L’amministrazione Terra corre ai ripari. L’assessore Fioratti Spallacci: “predisporremo un nuovo bando. Pensavamo di vendere almeno quelli più appetibili” di Riccardo Toffoli Nessuno ha presentato domanda, tutto rimane invenduto e il Comune deve iniziare a fare i conti con un “buco” di 3 milioni di euro. Entro il 30 novembre dovevano essere presentate le domande per acquistare 97 immobili che il Comune, dopo un lungo piano di dismissioni, aveva deciso di mettere in vendita. Una manovra che al Comune avrebbe permesso un’entrata di tutto rispetto: oltre tre milioni di euro. Soltanto che alla data del 30 novembre nessuno ha presentato domanda, neanche per quegli immobili che l’amministrazione riteneva più appetibili. Il problema è però, che quei 3 milioni di euro in qualche modo erano già stati impegnati. Una parte consistente avreb- be dovuto risanare il debito della Multiservizi. “Poco prima delle festività natalizie –ci spiega l’assessore ai lavori pubblici Mauro Fioratti Spallacci- avevamo iniziato a ragionare sul da farsi. Il problema c’è. Noi pensavamo che almeno le cose più appetibili, potessero essere vendute. Così non è stato. Gli immobili di via Inghilterra non sono appetibili perché chi li occupa non ha alcuna intenzione di comprarli visto che già li utilizza. Gli esterni non hanno intenzione di comprarli proprio perché sono occupati e non vogliono avere problemi. L’ipotesi in piedi è comunque, quella di indire un nuovo bando pubblico. Sicuramente dovrà essere pubblicizzato meglio e speriamo in un esito migliore”. I più redditizi sono l’ex scuola Tufello attualmente occupata abusivamente per un valore di base d’asta stimato in 230 mila euro, il terreno edificabile per un valore di 525 mila 600 euro e diversi immobili di via Inghilterra uno dei quali del valore di 229 mila 500 euro. Certo il periodo non è proprio roseo per vendere immobili, case e terreni edificabili. Il mercato immobiliare è fermo e i prezzi sono comunque calati. Neanche un’offerta su 97 immobili, rende bene l’idea di un paese comunque, fermo nel mercato edile e che non ha capacità di investimento. Neppure per un terreno edificabile, quindi, senza alcun inciampo burocratico. In tutto si tratta di 97 immobili tra terreni edificabili pubblici, le ex scuole rura- li, immobili su via Inghilterra nell’ex Flavia tra uffici, abitazioni e negozi, nonché 50 tra box e cantine per un valore stimato di oltre 3 milioni di euro. Il Consiglio ha dato il via libera alla vendita l’11 giugno 2015 e l’amministrazione non ha perso proprio tempo. L’elenco c’era già nel 2011 e nel 2012, la vendita di immobili sarebbe servita al ripiano dei debiti, ma finora tutto era rimasto sulla carta. Nell’elenco è inserito tutto: ex scuole, ex casali dell’Opera Nazionale Combattenti. Quindi una parte della storia della città di Aprilia. La battaglia in Consiglio comunale fu proprio questa: salvare il patrimonio storico della città, almeno le scuole delle periferie, piene di ricordi in una città che già in passato ha dimostrato di cancellare parte della sua storia architettonica. Nulla da fare. Il Comune è andato avanti e le scuole in vendita ci sono tutte: il rudere Onc di Casalazzara per un valore di 60 mila euro, l’ex scuola di via Tufello per 230 mila euro, un altro rudere ex Onc per altri 50 mila euro, l’ex scuola di via Mediana per 130 mila euro. Non era passata neppure la proposta del consigliere Vincenzo La Pegna che chiedeva il diritto di prelazione per chi occupava già i locali. Potrebbe essere anche l’occasione per ripensare ai locali e “salvare” almeno le scuole, dando a questi spazi un utilizzo pubblico per la comunità a ricordo della sua storia. 14 - 28 GENNAIO 2016 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 13 pagina 14 IL GIORNALE DEL LAZIO 14 - 28 GENNAIO 2016 21 GENNAIO AL TEATRO EUROPA DI APRILIA Spettacolo di Solidarietà “… E chiudo gli Occhi… per vedere”, presenta Fabrizio Frizzi e tanti Vip dello spettacolo La Pro Loco “Città di Anzio”, con il Patrocinio del Comune di Anzio, dell’UNPLI e con la collaborazione delle testate giornalistiche “Il Giornale del Lazio”, “Il Granchio” e “Il Litorale”, organizza Giovedì 21 Gennaio 2016 alle ore 21,00 al Teatro Europa di Aprilia lo Spettacolo di Solidarietà “… E chiudo gli Occhi… per vedere”, il cui incasso sarà interamente devoluto al Centro ARGOS. La manifestazione, presentata da Fabrizio Frizzi, vedrà la partecipazione gratuita di amici del mondo dello Spettacolo: Orchestra “I Mescaleros”; Fabio Frizzi; Giuseppe Galantino; Massimiliano Drapello; Fabrizio Gaetani; Mattia Califano; Emilio Stella; Hip Hop Energy – One di Dalida Jorillo; Alessandro Canini; Filippo La Fontana Couture; Carmen Russo e Enzo Paolo Turchi; Massimo Rossi Monsieur Max; Sara Santostasi; Dani Bra; Giancarlo Caporilli; Gruppo Tersicoreo Superiore; Francesca Maiozzi; I Carta Bianca; Elisa’s Fever … Denise; Giancarlo Sensidoni; Marco Todisco; Compagnia di Danza Acrobatica “Shape Company” diretta da Marco Stramacci e Masha e Orso Official Live Show con il corpo di ballo in anteprima dello spettacolo del 21 Febbraio ad Aprilia. Costo del biglietto: euro 10,00. Vendita c/o Pro Loco “Città di Anzio” , Via Mimma Pollastrini 5, Anzio, Tel. 06 9831586 – Centro ARGOS, Via Santa Maria Goretti, Nettuno – Teatro Europa, Aprilia. Sul territorio di Anzio e Nettuno, esiste una struttura denominata ARGOS: si tratta di un Centro all’avanguardia fondato nel 2006 dalla Fondazione Puliatti e realizzato dall’Avv. Placido Puliatti, il quale all’età di dodici anni, per un incidente, diventò cieco. Questa struttura si occupa della riabilitazione di bambini e ragazzi affetti da disabilità sensoriali, neuromotorie e cognitive, con particolare attenzione alla disabilità visiva, che fino a poco tempo fa offriva i propri servizi gratuitamente a coloro che ne avevano necessità. In questo momento, presso la struttura, sono in terapia circa 120 bambini e ragazzi di età compresa tra i 0 e i 18 anni, provenienti non solo da Anzio e Nettuno, ma anche dai Comuni limitrofi, Castelli Romani ed altre Regioni Italiane. Pur avendo raggiunto negli ultimi dieci anni obiettivi importanti, il Centro è attualmente a rischio di chiusura, in quan- to, nonostante sia stato richiesto alla Regione Lazio sin dal 2006, non ha ancora ricevuto l’accreditamento sanitario: questo strumento è necessario per continuare a garantire i servizi essenziali ai bambini e alle loro famiglie. IL GIORNALE DEL LAZIO 14 - 28 GENNAIO 2016 pagina 15 Questa la dura critica della consigliera comunale di opposizione Carmen Porcelli nella conferenza di fine anno AMMINISTRAZIONE TERRA? “DAL RINASCIMENTO AL BAROCCO” “Dall’ enfatizzazione del carattere di novità rispetto al passato, alla bizzarria e stravaganza” di Carmen Porcelli* La pace tributaria: dopo aver propagandato la liberazione dall’Aser e programmato la gestione diretta dei tributi, attraverso l’ufficio istituito nel 2010, contando sul personale della Multiservizi, Terra ci ha ripensato e bandito una gara per la gestione della riscossione coattiva dei tributi. Propagandata come diversa da Aser perché i pagamenti si effettueranno sui conti correnti del Comune; ma è l’unica diversità perché non per tutti i tributi in appalto c’è la sola riscossione coattiva, per molti altri c’è anche l’accertamento proprio come l’Aser. Gara bloccata sine die persa miseramente dai legali incaricati dal comune nei due gradi di giudizio intentati dalla società che ne ha contestato l’esito. Con evidenti ripercussioni per le casse comunali: l’ufficio tributi è deserto, il Comune non incassa. Non solo. L’amministrazione è evidentemente ritenuta così inaffidabile da non avere ancora trovato un istituto di credito disposto a gestire la tesoreria comunale, anche qui da mesi il bando è fermo: nessuna banca ha presentata una offerta, il servizio è in proroga a costi rilevanti per la comunità. Ciò che il sindaco dimentica di dire è che incassando meno l’Ente ha minori disponibilità per le anticipazioni di cassa. Non solo: rinegoziando i mutui con la Cdp Terra ha ipotecato il futuro di Aprilia fino al 2032: in cambio di una valanga di debiti. Tra le tante proroghe ricordiamo: trasporti, tesoreria comunale etc. La crisi economica: e come pensa il sindaco di Terra di affrontare la crisi economica? Mentre tre anni fa se la prendeva con le filiere di governo e le segreterie dei partiti che calavano dall’alto decisioni contrastanti tra di esse, oggi attribuisce la colpa di tutto alla spendig review: il Comune avrebbe risparmiato! Che bravi! Peccato che non dicono come! Oltre ad aver alzato le tasse e colpito le fasce più deboli (ricordiamo anche l’addizionale Irpef) il Comune incassa di meno! Il primo piano di protezione civile: senza la variante per le aree a rischio ad incidente rilevante, lo strumento unico in grado di fornire indirizzi e strumenti operativi a supporto dell’attività di pianificazione delle amministrazioni comunale affinché selezioni le aree idonee all’ insediamento di attività produttive Il bilancio partecipato: utilizzato per la gestione dei parchi, rivelatasi un grande fallimento, quest’anno l’amministrazione comunale ha deciso di destinare la quota annuale di Bilancio partecipato (40mila euro) per incentivare le attività del cosiddetto commercio di vicinato, al fine di sostenere le piccole e medie realtà economiche e attraverso la loro riqualificazione, rendere maggiormente fruibile il centro urbano. Già ma come? Non si vedono i risultati. I mercatini di quartiere erano già attivi. Speriamo non siano stati utilizzati per acquistare quelle orribili fioriere… A proposito del volontariato quale valore aggiunto: al posto delle consulte (presenti invece nell’atto di indirizzo del sindaco pronunciato sempre il 25 giugno 2013) assistiamo a continui incontri con i Comitati di Quartiere all’interno di assemblee pubbliche pilotate, nelle quali non viene detto mai tutto e chiaramente (vedi le assemblee sugli scarichi) creando false aspettative e vendendo fumo. In realtà queste assemblee sono servite per controllare il sottobosco dei CdQ ed impartire ordini e raccomandazioni. L’acqua: ieri una questione prioritaria, oggi invece finita nel dimenticatoio, un tema da utilizzare per barattare questioni politiche. L’uso che è stato fatto del Comitato, utile a qualcuno per costruire carriere politiche evidentemente inespresse e a travasare voti in campagna elettorale, è emerso con la questione dei rimborsi idrici: il sindaco se n’è lavato le mani e non ha informato i cittadini che potevano riavere indietro i loro soldi indebitamente incassati ed utilizzati dal Comune. Le determinazioni di liquidazione ci sono, ma i mandati di pagamento? Controllerò anche questo. Turbogas: archiviata la protesta (oramai la Turbogas c’è e la colpa è di altri) la nuova cultura energetica propagandata da Terra nel suo programma è diventata l’incentivazione delle biogas. La mancata applicazione del principio di precauzione (lo stesso adottato su mia proposta) avrebbe evitato la realizzazione della centrale. Eppure se il sindaco andasse a rivedere il parere del 2008 a firma del professor Guercio sulla compatibilità territoriale apprezzerebbe maggiormente il valore di quel principio votato all’unanimità ma di cui, credo, non abbiano compreso la portata. Il risanamento (riqualificazione igienico sanitaria delle periferie, piano di riordino e riqualificazione della città: come un boomerang in queste ultime settimane l’amministrazione Terra incassa il primo ceffone dai primi sostenitori della sua vittoria: i consorzi. Sbiadito il ricordo della realizzazione degli impianti, miseramente caduta la possibilità di una proroga per l’adeguamento degli scarichi il sindaco è costretto ad ammettere che non ci sono risorse e strumenti. C’è di più: sia il Ministero dell’Ambiente, sia la Regione Lazio auspicano come prima misura per gli insediamenti non allacciati alla fogna, quella di utilizzare la tecnica di fitodepurazione fino a 2000 abitanti equivalenti: perché, allora, si sponsorizza un progetto “Il nuovo Borgo” che pone quale obiettivo di allacciare alle fogne tutte le case sparse? E con costi enormi in carico alla collettività? Quanti sono gli insediamenti con meno di 2000 abitanti? “Avvicinare le periferie al centro sarà possibile con i piani attuativi della variante”, queste le parole pronunciate dal sindaco il 25 giugno 2013: già ma come se le opere non si possono fare? Costruiamo un ponte? Sparisce il piano regolatore dal programma e anche in consiglio comunale è costretto ad ammettere che il capitolo cementificazione è sempre aperto ed emendabile, ma al rialzo. Anche qui la continuità c’è, ma col passato più buio. In tutto questo c’è la que- stione di far riemergere il nucleo di Fondazione: sì ma come? Anche qui tanta, troppa confusione: attraverso il progetto di Colarossi? O per mezzo del concorso di idee? Con Renzo Piano? Oppure con Aprilia Smart Cities? Nel mentre di costruire la Casa del Fascio, il Comune di decide di depennarla dal Catasto… Piano di edilizia scolastica: se non siamo neanche in grado di seguire i cantieri per i quali otteniamo finanziamenti? Se le scuole sono insicure, senza uscite di sicurezza, senza abbattimento di barriere architettoniche di che cosa parliamo? Riqualificazione del Parco di via dei Mille: se con l’istituzione del “Bau park” è stata finora intesa la riqualificazione del Parco, allora non oso immaginare che tipo di riqualificazione urbanistica immaginano per Aprilia: realizzare forse una discarica? Plus: hanno inanellato una serie di fallimenti. Soldi spesi male per opere inutili e discutibili. Il brand: Aprilia in Latium: voglio sapere quanto abbiamo speso per realizzare il sito internet, stampare manifesti, materiale pubblicitario e gadget, organizzare iniziative, partecipare ad Così definisce il sindaco Antonio Terra le dichiarazioni del consigliere Porcelli “AZIONE POLITICA DA ULTIMA SPIAGGIA” Il primo cittadino: “saranno i cittadini a giudicare” “Il consigliere Carmela Porcelli è all’ultima spiaggia politica. Quando si paragona un’amministrazione a questo o a quello significa che ormai, non sa più cosa dire”. Questa la replica del sindaco Antonio Terra alle dichiarazioni rilasciate dal consigliere Porcelli nella conferenza di fine anno. “Ho letto che il consigliere Porcelli ci ha paragonato all’amministrazione Santangelo –spiega il primo cittadinoun’amministrazione che abbiamo combattuto e che abbiamo contributo in maniera determinante a farla finire. Abbiamo combattuto l’amministrazione Santangelo non solo quando questa governava la città, ma soprattutto dopo non appena ci siamo insediati con il sindaco Domenico D’Alessio, con gli atti che tutti conoscono sui temi più scottanti come i tributi. Abbiamo denunciato in tutte le occasioni quanto fatto dalla giunta Santangelo e abbiamo lavorato moltissimo per riportare la città verso un percorso di crescita”. Il sindaco poi passa all’attacco. “Il consigliere Porcelli –continua Terra- dimostra che non conosce affatto il nostro programma elettorale. Tutte le azioni portate avanti da quest’amministrazione sono in linea con il programma elettorale che i cittadini hanno premiato a larghissima maggioranza. E questo avviene in tutti i settori della pubblica amministrazione. Saranno poi i cittadini a giudicare il lavoro che abbiamo fatto. E i cittadini toccano con mano il lavoro fatto da quest’amministrazione ogni giorno ma ho dei dubbi che il consigliere Porcelli parli con loro. Purtroppo al consigliere Porcelli non sono rimaste altre argomentazioni e queste dichiarazioni dimostrano un’azione politica da ultima spiaggia. Saranno i cittadini a giudicare”. R.T. eventi e fiere, vista l’esigua adesione di aziende del territorio. Voglio vedere insomma costi e benefici di questa operazione di immagine, o meglio di facciata. Come si incentiva il turismo? Con il ridicolo evento cucito intorno a Roger Waters? Con l’inadeguata organizzazione del Comitato Grandi eventi? Manca la programmazione e la professionalità: perché il comune di Aprilia non ha partecipato al bando del ministero delle attività culturali (Franceschini) che ha messo in palio un milione di euro per finanziare i carnevali storici italiani? Perché Aprilia non si è candidata? La politica culturale del Comune di Aprilia versa anche essa in uno stato fortemente confusionale: da un lato si sponsorizza una anatra simbolo della diversità per promuovere l’inserimento dei disabili nella società, dall’altro si patrocinano e si partecipa nelle giurie di concorsi di bellezza facendo passare il messaggio che se non si è belli si è perdenti. Un caso di schizofrenia estetica. Giovani nel mercato del lavoro: il Cilo? Ma se non è in grado neanche di rispondere ai bandi… Progetto Ambiente: l’estensione del porta a porta rinviato, un aumento della Tasi spropositato (in alcuni casi del 25%) con il risultato che Aprilia è più sporca! Invece nelle intenzioni originarie di questa amministrazione c’era quella di scovare, attraverso la Tasi, gli evasori!!! Multiservizi: nonostante l’impegno ad azzerare il debito e a ripartire con un nuovo contratto di servizio per uscire dal girone degli sprechi del passato, l’azienda registra una nuova perdita figlia proprio della gestione Terra. I conti della municipalizzata sono fuori controllo e finora i cittadini di Aprilia hanno pagato 15 milioni di euro per la mala gestione di questa società. La macchina amministrativa: rispetto a quanto detto tre anni fa, Terra dimostra di aver fatto macchina indietro o peggio sostituito il motore alla macchina. Ovviamente in panne. *Consigliere comunale di opposizione di centrosinistra Foto di Gianfranco Compagno IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 16 14 - 28 GENNAIO 2016 I fatti accaduti nell’anno appena passato mese per mese E’ SUCCESSO NEL 2015, raccontato attraverso le colonne de Il Giornale del Lazio di Riccardo Toffoli Anno che va, anno che viene. Per i lettori abbiamo ripercorso gli eventi più significativi del 2015 attraverso le colonne del Giornale del Lazio. Un modo per ricordare ciò che è stato e per augurare un buon anno alla città. GENNAIO 2015 - Sentenza salatissima per gli affitti di via Inghilterra. Il Comune deve pagare alla Sardaleasing circa un milione e mezzo di lire per i locali del palazzo e della ex scuola. . Vanno in pensione lo storico pasticcere della “Mimosa” Antonino Randisi e il “cuore” della cultura apriliana Anna Gambuzza. - Il coordinamento delle borgate e dei consorzi si mobilita per il risanamento: “servono investimenti e la legge regionale è insufficiente. Così il risanamento sarà completo tra 40 anni”. - Il 5 gennaio si insedia il nuovo prefetto di Latina Pierluigi Faloni -Il 24 gennaio compie 100 anni l’apriliana Antonia Faioni - Nasce il comitato cittadino in difesa del contribuente con l’ex sindaco Rosario Raco e diversi consiglieri di opposizione. Prese di mira le politiche di bilancio dell’amministrazione Terra - Il 31 gennaio si spegne il pioniere apriliano e storico meccanico Michele Riccardi FEBBRAIO 2015 - Il 3 febbraio viene allacciata la corrente nel polo artigianale, dopo 15 anni di attesa. - L’11 febbraio iniziano i lavori di abbattimento delle alberature di via Inghilterra. - L’11 febbraio viene presentato l’anno “innocenziano” in ricordo dei 400 anni dalla nascita di papa Innocenzo XII che sostò a Carroceto il 22 aprile 1697. - Il 25 febbraio torna in edicola Latina Oggi. MARZO 2015 - Il 3 marzo la giunta Terra dà parere contrario di intitolare il I istituto comprensivo a Toscanini. Nasce una querelle con la scuola. La giunta Terra vorrebbe intitolarla al sindaco Domenico D’Alessio. - Il 5 marzo riapre i battenti il teatro Europa dopo un anno di chiusura per inagibilità. Il nuovo gestore è Bruno Jorillo. - Il 19 marzo viene presentato il rapporto “le mafie nel Lazio” dell’osservatorio sulla sicurezza e legalità della Regione Lazio nel quale Aprilia viene inserita per la presenza di organizzazioni criminali legati ai casalesi. - Si avviano le procedure per la costituzione dell’Ato del trasporto pubblico e quello dei rifiuti. - Monta il caso della chiusura della stazione dei Carabinieri di Campoverde. - Dal 25 marzo si può scrivere sulla carta d’identità la possibilità di donare organi e tessuti in caso di morte. APRILE 2015 - La Ica si aggiudica la gara dei tributi. Inizia un lungo contenzioso amministrativo che forse si concluderà il 22 marzo 2016 quando è stata fissata l’udienza di merito al Consiglio di Stato - Il 13 aprile viene presentata al Senato la relazione conclusiva della commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle intimidazioni. 3 pagine riguardano Aprilia. - Il 22 aprile Unindustria inaugura la nuova sede ad Aprilia. MAGGIO 2015 - Viene rinnovato il Consiglio di Amministrazione del Consorzio per lo Sviluppo Industriale Roma-Latina. Al suo interno c’è l’apriliana Alessandra Scaraggi. - Si costituisce il comitato apriliano dei docenti contro la “buona scuola” di Renzi. Si avviano dibattiti e incontri in tutta Aprilia. Il primo è con l’on. Stefano Fassina il 12 maggio nell’aula magna della Menotti Garibaldi. - Il 29 e il 30 maggio si tengono le elezioni per il rinnovo del Consiglio dei Giovani. Riesce vincitrice la lista Giovanidee con il 62% delle preferenze. GIUGNO 2015 - Il 6 giugno muore Calogero Carbone direttore sanitario della clinica Città di Aprilia dal 1988. - Il 7 giugno viene a mancare l’architetto Cosimo Paolo “Mimmo” Margherita, ex presidente dell’Assinarch. - L’ufficio urbanistica invia oltre 100 lettere per abbattere le “case fantasma”. - Il capogruppo Pd Vincenzo Giovannini diventa consigliere provinciale. - Il 18 giugno si tiene il primo Consiglio dei Giovani. Viene eletto presidente Stefano Ruggiero. - È operativo il registro delle unioni civili. LUGLIO 2015 - Il consiglio comunale approva il bilancio: aumentano le tasse per i contribuenti. Ritoccate le aliquote Irpef e la Tasi. AGOSTO 2015 - Cambio di guardia alla guida del reparto territoriale dei Cara- binieri di Aprilia. Il tenente colonnello Andrea Mommo lascia l’incarico. Gli subentra Vincenzo Ingrosso. SETTEMBRE 2015 - Il 9 settembre l’on. Giuseppe Civati presenta ad Aprilia gli otto referendum di Possibile su scuola, Italicum e trivelle. - Il 10 settembre il Consiglio comunale vota l’istituzione dell’osservatorio cittadino sulla sicurezza e legalità. - È operativo l’impianto di videosorveglianza del territorio comunale. La centrale è presso il comando della Polizia Municipale. 90 le telecamere funzionanti. - Il 25 settembre si inaugura “Democrazia Solidale”, nuova realtà politica associativa dell’ex assessore Giustino Izzo. Presente il deputato pontino Federico Fauttilli. - I Moseek approdano ad X-Factor. Inizia la scalata del successo per il gruppo musicale apriliano. OTTOBRE 2015 - Vengono assolti perché il fatto non sussiste i 12 cittadini apriliani che il 22 maggio 2007 avevano protestato in Consiglio comunale contro l’aumento del 30% della Tarsu. - La Corte dei Conti apre un nuovo procedimento sul caso “Tributi Italia”. - Il giovane apriliano Gabriele Caiazzo si classifica al terzo posto al Global Youth Startup Awards 2015, contest dell’Expo per l’invenzione della mano robotica. - Jessica Olzai si classifica al primo posto come best barista 2015 di Expo NOVEMBRE 2015 - Il 5 novembre si spegne Maria Stefania Ravizza Garibaldi pronipote di Menotti Garibaldi ed erede della tenuta di Carano. - Il 13 novembre viene a mancare il pioniere apriliano Bepi Marangoni. - Terminano i lavori dell’asilo nido comunale, uno dei più avanzati d’Italia. Si pubblica il bando per la gestione. - Viene nominato il nuovo Comitato Grandi Eventi del Comune di Aprilia. Il presidente è Adriano Lemma. - Viene nuovamente promossa la stagione teatrale 2016 (primo spettacolo il 10 gennaio 2016) dopo lo stop imposto dalla chiusura del teatro Europa. DICEMBRE 2015 - Il consigliere provinciale e capogruppo apriliano del Pd Vincenzo Giovannini ottiene la delega provinciale per il bilancio, la cultura e la scuola. - L’assessore all’ambiente Alessandra Lombardi presenta il regolamento per dotare di un “bollino verde” le caldaie degli apriliani. - Il 10 dicembre si tiene la con- ferenza dei servizi per la riqualificazione dell’ex Canebi dopo anni di abbandono. - Protestano gli alunni del Mattei per le cattive condizioni della struttura scolastica. - Il 10 dicembre in aula consiliare vengono presentati i primi dati dell’indagine epidemiologica. Aprilia sopra la media per i tumori al polmone e alla tiroide. 14 - 28 GENNAIO 2016 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 17 Aprilia - C.so G.XXIII,32 tel. 06.97650344 - 335.8059019 www.teatroeuropadiaprilia.com TENDAGGI E ARTICOLI PER LA CASA Aprilia - Via Fiume 22 (dopo il PAM di Via Foscolo) IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 18 14 - 28 GENNAIO 2016 Il presidente del comitato Grandi Eventi Adriano Lemma esprime soddisfazione per il primo loro appuntamento “APRILIA HA VISSUTO IL NATALE” Già si lavora per Carnevale. 7 i carri che usciranno per le vie del centro “Per il comitato è stata una grande soddisfazione vedere la piazza invasa dai cittadini. Il Natale Apriliano, con tutti i tempi ristretti per l’organizzazione, ha centrato l’obiettivo che avevamo fissato: far vivere la città ai cittadini. Speriamo di continuare sempre meglio questo lavoro”. Così si esprime il presidente del Comitato Grandi Eventi Adriano Lemma che tratteggia un bilancio “positivo” del Natale Apriliano 2015, il primo evento gestito dal nuovo comitato. La soddisfazione per il risultato raggiunto è arrivata anche dall’assessore alla cultura Francesca Barbaliscia che si è complimentata con il comitato e che ha gestito tutta la parte relativa agli eventi delle associazioni. “Il risultato è sicuramente stato positivo –spiega Adriano Lemma- lo scopo di portare gente in piazza è riuscito. Anche perché è veramente triste vedere piazza Roma, la piazza centrale di una città di 70 mila abitanti, vuota soprattutto nei giorni di festa. Volevamo far vivere la piazza ai cittadini e ci siamo riusciti. Il comitato è un gruppo nuovo che si è trovato subito di fronte questa sfida importante e ha lavorato sul modello dell’anno scorso che è stato fondamentale. Inoltre abbiamo avuto la fortuna di avere il concerto dei Moseek, la band apriliana che si è distinta con successo nel programma di X-Factor, il 6 gennaio, il giorno dell’Epifania. E’ stata una doppia fortuna. La prima per averli sul palco a chiudere le manifestazioni del Natale Apriliano e facendo vivere la piazza a tutti i cittadini, la seconda perché il tempo è stato clemente e ci ha permesso di far godere la piazza”. Si era partiti sicuramente in ritardo, ritardo dovuto alle nuove nomine che il sindaco ha firmato a ridosso dell’organizzazione della festività ma poi l’organizzazione è andata in divenire. Mercatini ed eventi hanno animato la piazza e le vie del centro tutti i giorni di festa, inoltre quest’anno le luminarie sono state particolarmente gradite e hanno illuminato il centro urbano come non si vedeva da tempo. C’è stato qualche cosa che non avevate preventivato? “Penso alle casette in legno. Queste un po’ ci hanno deluso. Nel senso che alcuni che le avevano opzionate, alla fine si sono tirati indietro. Anche per questo versante, toccherà lavorare per tempo il prossimo anno. Altro punto critico riguarda la partecipazione dei commercianti che non è stata proprio attiva. Abbiamo fatto più incontri, andando negozio per negozio, per chiedere il contributo per le luminarie. Alla fine alcuni commercianti hanno pagato anche per chi non ha dato un centesimo. Il prossimo anno ci organizzeremo per avere dei referenti su ogni area, di modo da far condividere a tutti la spesa. Per il resto è andata bene, gli eventi culturali grazie alle associazioni, sono sempre stati pieni di pubblico. La città ecco, ha vissuto il Natale”. Le luminarie. Sono state montate in tutta fretta perché la ditta che era stata incaricata alla fine non si è presentata all’inizio dei lavori, nonostante avesse preso un anticipo. Com’è andata a finire? “La nuova ditta che ringraziamo, ha lavorato incessantemente per montare in tempo le luminarie. E sono piaciute a tutti. Per la precedente, il Comune ha messo in mano il fascicolo all’avvocato”. Cosa vi ha fatto piacere? “Beh ci tengo a dirlo, ci ha fatto piacere ricevere una lettera di ringraziamento dai presepisti. Quest’anno grazie all’impegno nostro e dell’assessore Barbaliscia, la mostra dei presepi in biblioteca ha avuto un enorme successo. Fino all’anno scorso venivano le scolaresche da Pomezia ma nessuna da Aprilia. Quest’anno le scuole hanno aderito e molti sono andati a vedere la mostra. La lettera di ringraziamento mi ha fatto particolarmente piacere”. Lei ha parlato delle associazioni. Alla fine sono loro il cuore pulsante degli eventi? “Le associazioni ci mettono del loro, tutta la loro volontà. Il Natale Apriliano diventa per le associazioni anche una vetrina per mostrare ciò che fanno. Se un’associazione funziona bene ma non ha la possibilità di dimostrare quello che fa, rimane in garage. Noi dobbiamo coinvolgere il più possibile le associazioni negli eventi per dare loro la giusta visibilità”. Lei ha pubblicato il bilancio preventivo per la prima volta, ora ci si aspetta il consuntivo. “Appena sarà approvato pubblicheremo il bilancio consuntivo del Natale Apriliano. Posso però, anticipare che il bilancio chiuderà in pareggio. Nonostante qualche incasso mancato dalle casette in legno, il comitato ha risparmiato in altre voci di spesa e il risultato L’anministrazione premia i Moseek late al pubblico in questa lunga finestra natalizia. Le scuole con i loro spettacoli di fine anno, sempre ricchi di sentimento e calore umano; le associazioni culturali del territorio che con i loro concerti ed iniziative scandiscono eventi diventati tradizione radicata, ma anche le nuove proposte che arricchiscono di spessore culturale la Città; i comitati che hanno adornato i quartieri con LE DICHIARAZIONE allestimenti presepiali a grandezDELL’ASSESSORE za d’uomo e organizzato iniziatiFRANCESCA BARBALISCIA ve ludiche. Il calore delle luci natalizie, i mercati e le bancarelle Si sono svolte e concluse con suc- che hanno allietato la passeggiata cesso tutte le iniziative comprese di quanti hanno voluto vivere nel programma del Natale Apri- momenti spensierati, tutto contriliano, un programma stilato per buisce a costruire e rafforzare una animare la nostra Città, far vivere tradizione sempre più apprezzata: di magia tutti luoghi deputati alla il Natale Apriliano. Grazie quindi condivisione di momenti cultura- agli operatori del commercio, alla li, sociali, solidali ed artistici e polizia locale, alle associazioni di rendere l’atmosfera natalizia il protezione civile, al personale più possibile “magica”. Anche degli uffici cultura e tempo libero, quest’anno è stata una bellissima alla Multiservizi ed al Comitato emozione vivere il Natale Aprilia- Grandi Eventi del Comune di no. Sono tantissime le realtà da Aprilia che ha saputo tradurre in ringraziare per le emozioni rega- realtà il sentimento di chi ha attiquindi sarà in pareggio”. Ora è imminente il Carnevale. Ci sono novità? “Abbiamo già incontrato i carristi più volte e posso assicurare che stanno lavorando sodo. Quest’anno il Carnevale verrà presto, il 5 e il 6 febbraio con chiusura il 9 febbraio. Sarà un Carnevale degno di Aprilia, con l’allestimento di 7 carri”. IL GIORNALE DEL LAZIO 14 - 28 GENNAIO 2016 pagina 19 Domenica 17 gennaio alle ore 18,30 nella chiesa dello Spirito Santo in via inghilterra NUOVO APPUNTAMENTO MUSICALE DELL’IC MATTEOTTI Interverrà come coro ospite il quartetto di voci bianche della Terra diretto dal Maestro Alessia Calcagni Nuovo appuntamento musicale per l’Ic Matteotti. Dopo il successo del concerto di Natale tenutosi nella chiesa di San Michele Arcangelo lo scorso 20 dicembre, la sezione ad indirizzo musicale sarà impegnata domenica 17 gennaio in un nuovo appuntamento musicale chiesa dello Spirito Santo in via inghilterra alle ore 18,30. La novità principale riguarda la presenza del quartetto della Terra, il coro di voci bianche di Roma diretto dal Maestro Alessia Calcagni. Il Quartetto di voci bianche della Terra è stato fondato dal maestro Alessia Calcagni nel 2009 dal progetto corale della scuola germanica di Roma. Con il tempo il quartetto si è perfezionato ed è oggi una bellissima e apprezzatissima realtà corale romana. Il quartetto è composto da Marta Scipioni (soprano), Sofia Severi (mezzosoprano), Leoni Montefoschi e Ginevra D’Andrea (Contralto). Il quartetto ha partecipato alle quattro edizioni di rassegne per compositori contemporanei di voci bianche: Tullio Visioli, Guido Coppotelli, Piero Caraba e Andrea Basevi cantando loro brani. Rassegne ideate e promosse dal direttore Alessia Calcagni. Ha inoltre, cantato in prima assoluta il brano “articolo 7” di Caraba, che sarà replicato anche per l’occasione, su testo di Piumini che spiega ai bambini con recitativi e canto a tre voci, il concordato tra Stato e Chiesa. Con loro si complimentò lo stesso autore. Sarà l’occasione per presentare il progetto del Maestro Calcagni che ha voluto il coro dei più piccoli “Matteotti Junior” nella prossima rassegna nazio- a tutti i bambini delle classi III, IV e V della primaria Deledda e Campoverde. Il coro canterà due brani, già eseguiti nel concerto di Natale: anno nuovo di Rodari-Visioli e Sifuni Leo, canto tradizionale africano. Seguiranno le classi prime della sezione E ad indirizzo musicale che dimostreranno nale di compositori contemporanei per voci bianche che si terrà a Roma per Giovanni Guaccero insieme a prestigiosi cori di voci bianche come il coro del teatro dell’Opera di Roma. Verrà registrato anche un cd. Il coro “Matteotti Junior”, nato per dare continuità musicale dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado, ha iniziato le lezioni ad ottobre. Si è esibito già in occasione della rassegna “messaggi di pace” ed è aperto quanto hanno imparato in questi mesi di lezione e, in ultimo, l’orchestra della seconda E in collaborazione con l’associazione Kammermusik che suoneranno l’Inno della Matteotti (composizione del maestro Pio Spiriti e inno ufficiale della scuola) nonché Sister Act. Il tutto coordinato dalla professoressa di educazione musicale Gabriella Vescovi. Nell’indirizzo musicale della Matteotti si può imparare a suonare uno strumento tra quattro proposti: chitarra, violino, clarinetto e pianoforte. Le lezioni sono curriculari, cioè fanno parte del percorso scolastico dell’alunno, e avvengono in orario pomeridiano. Gli insegnanti sono quattro: Pio Spiriti (violino), Riccardo Toffoli (pianoforte), Giuseppe Balassone (chitarra) e Rocco Palazzo (clarinetto). Il concerto sarà in collaborazione con l’associa- zione Kammermusik che da anni collabora con l’Ic Matteotti. Molti ragazzi dell’associazione supporteranno i ragazzi della sezione ad indirizzo musicale nei brani orchestrali. Inoltre sosteranno il concerto i maestri Claudio Di Lelio (violino), Simone Salvatori (chitarra) e Alessandra Salciccia (flauto traverso). IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 20 14 - 28 GENNAIO 2016 Oltre 250 abbonamenti venduti, la rassegna è una realtà ormai consolidata APRILIA - PARTE LA STAGIONE TEATRALE 2016 Successo per la commedia “il più bel secolo della mia vita” andata in scena il 10 gennaio di Riccardo Toffoli Apre con ottimi auspici la stagione teatrale 2016, organizzata dalla Compagnia Teatro Finestra (per conto del Comune di Aprilia) che quest’anno compie 40 anni. Oltre 250 abbonamenti venduti, la stagione da venti anni programma ad Aprilia gli spettacoli teatrali più gettonati, inseriti nel circuito Atcl (Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio). Un ottimo risultato di pubblico dopo lo stop imposto l’anno scorso dalla chiusura del teatro Europa per inagibilità. In segno di vicinanza, l’amministrazione comunale di Aprilia che ha sponsorizzato una parte consistente della stagione, ha voluto presenziare alla “prima” andata in scena domenica 10 gennaio alle ore 18. “Il più bel secolo della mia vita” è una commedia scritta e diretta da Alessandro Bardani e Luigi Di Capua. Prende spunto dalla normativa, ancora in vigore in Italia, che vieta ai figli non riconosciuti di venire a conoscenza della loro storia preadottiva, almeno fino al compimento del centesimo anno di età. Legge che è stata bocciata dalla stessa Corte Europea perché calpesta due diritti fondamentali dell’uomo: il diritto alla conoscenza della propria identità personale e il diritto alla salute. Infatti non permette ai figli adottivi di sapere nardo della Compagnia Teatro Finestra: la scelta degli spettacoli, al di là del carattere comico, avrebbe lasciato nello spettatore degli interrogativi sulla società. E il primo ha colto nel segno. Il prossimo spettacolo ci sarà il 24 gennaio con “Notturno di donna con ospiti”, con la bravissima Giuliana De Sio. Donare il sorriso ai bambini in ospedale è il più bel regalo che si possa fare eventuali malattie ereditarie dei genitori. E così Gustavo (Giorgio Colangeli) sta per compiere i suoi cento anni ed è pronto per conoscere la sua madre naturale. Il racconto che usa toni ironici ma al contempo amari, si dipana nella storia di due figli non riconosciuti. Il primo, Giovanni (Francesco Montanari) ha 30 anni, è fondatore di un comitato che mira al cambiamento della legge, vuole conoscere il suo passato. Carattere metodico ed abitudinario si è scontrato con Gustavo che invece, ha lo spirito del ragazzino: usa lo smartphone, facebook, chatta e pubblica foto su Instangram. Ma si ritrova solo, in una casa di riposo per anziani. Tra i due, nonostante le differenze, nasce una complicità resa più intricata dalla crisi del rapporto tra Giovanni e la sua fidanzata (Maria Gorini). La comicità si accompagna ad una trama ricca di emozioni resa interessante dalle indubbie abilità di Giorgio Colangeli e Francesco Montari, quest’ultimo popolare al grande pubblico nel personaggio de “il Libanese” di Romanzo Criminale. Lo aveva annunciato nella conferenza stampa di presentazione della stagione teatrale, Gianni Ber- Il personale ospedaliero lo fa tutto l’anno, così come la Strangevent che per la seconda volta con la collaborazione e la generosità del Sig. Filippo Rincella, Fashion Pet, GFM Ricambi, Fioreria Flò, La Casa Agency e Glamour hanno donato con immenso piacere un natale magico per i bambini ricoverati. Nella mattinata del giorno di Natale, vestiti da personaggi Disney e folletti natalizi, si sono recati nel reparto di Pediatria del Presidio Ospedaliero di Anzio (RM), per regalare doni, musica e sorrisi, condividere simpatia e allegria con i bambini ricoverati nel giorno più atteso dell’anno. Inoltre hanno portato anche alle neo-mamme un omaggio per i neonascituri! Ma la parte più commovente e più toccante è stata quando hanno varcato la porta della casa di cura Villa Albani ad Anzio dove 30 pazienti disabili hanno sorriso davanti ai regali ricevuti sulle note di All I Want For Christmas di Mariah Carey. La Strangevent ringrazia tutti i sostenitori. Un saluto e un arrivederci a Pasqua. 14 - 28 GENNAIO 2016 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 21 Acqua calda gratis Boggian: “Solare termico per risparmiare ad alte prestazioni” D a oggi l’acqua calda è gratis grazie al solare termico. Un sistema innovativo e rivoluzionario grazie al quale i costi di produ- zione di acqua calda sanitaria vengono abbattuti notevolmente. Da Energy System Project, di Danilo Boggian ad Aprilia, potete trovare il nuovo impianto ideale per case monofamiliari, ville, centri vacanze, case per il fine settimana etc. Si può scegliere tra il sistema a circolazione naturale. Nel sistema Solcrafte è stato eliminato il bombolone, al suo posto semplici tubi che portano acqua calda e fredda. Per questo motivo anche le dimensioni e il peso dell’impianto sono dimezzati, mentre aumenta il risparmio dei costi energetici dell’80%. Grazie al bollitore integrato direttamente nel collettore, la trasmissione dell’energia dal sole all’acqua sanitaria avviene direttamente, rapidamente e l’acqua rimane igienicamente pulita. Anche dal punto di vista del design, Solfcrafte Style è migliorato proprio perché non c’è più l’antiestetico bombolone. All’estetica si aggiunge la semplicità del sistema e il fatto che non è assolutamente ingombrante, è di facile installazione e abbinabile alla caldaia. Può essere installato sul tetto, in giardino o sulla terrazza. Anche il montaggio è più semplice, grazie al sistema di fissaggio estremamente veloce: la manuntenzione è ridotta e, a partire dall’acquisto, si hanno a disposizione 5 anni di garanzia. Ci sono due tipologie di incentivazione: una è il conto energia termico, decreto interministeriale 2012 e l’altro è lo sgravio fiscale del 65% per riqualificazione energetica. Solfcrate Style è disponibile in tre modelli che si differenziano per la capacità del loro accomulatore – 100 – 150 e 200 litri – e conseguentemente, per dimensioni. Se si necessita di una capacità maggiore, basta semplicemente collegare più sistemi Solfcrate in serie. Da Energy System Project potete scegliere grazie alla grande professionalità che troverete. Il sistema più adatto alle vostre esigenze. IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 22 14 - 28 GENNAIO 2016 Il primo sopralluogo dei vigili del fuoco risale al 29 maggio 2015 APRILIA, DAL “FUNGO” DI VIA GALILEI CADONO PEZZI DI CEMENTO Ad oggi nessun intervento, nonostante le diverse segnalazioni e denuncie Urgente mettere in sicurezza il manufatto Cadono pezzi di cemento dal “Fungo” di via Galilei, pericoloso passare nell’area adiacente. Nonostante la segnalazione dei residenti e i vari sopralluoghi dei vigili del fuoco e constatazione della Polizia locale nessuno è intervenuto per mettere in sicurezza il manufatto di cemento. Siamo in via dei Larici ad Aprilia, a ridosso del serbatoio dell’acquedotto di Acqualatina, Nello specifico, sono diversi mesi che dal fungo dell’acquedotto vengono giù pezzi di cemento alcuni dei quali abbastanza grossi che oltre a poter procurare danni possono diventare pericolosissimi per chi vi si trova a passarci. È la stessa signora Cianconi che ci mostra il suo terrazzo, che affaccia sull’area dell’acquedotto, dove sono mesi che denuncia la presenza e la caduta di pezzi proprio sulla sua abitazione. Tantissime le dove lo scorso 6 dicembre abbiamo raggiunto l’abitazione di Silvia Cianconi che ci ha segnalato una situazione di pericolosità proprio in merito dell’acquedotto che nonostante abbia diverse volte portato all’attenzione delle autorità competenti nessuno ad oggi ha preso provvedimenti. segnalazioni, alle quali hanno fatto seguito due sopralluoghi della polizia locale e i vigili del fuoco sia a maggio che a luglio. Nel verbale redatto e notificato tra l’altro anche ad Acqualatina e all’ufficio Tecnologico del Comune di Aprilia è stata sottolineata la necessità di un inter- di Luigi Cirillo vento che metta a punto lo stato di pericolosità dei calcinacci del fungo, laddove addirittura alcuni pezzi hanno raggiunto il marciapiede che corre lungo la strada dove oltre ai comuni passanti transitano anche bambini per la presenza di un parco giochi li in zona, mentre nel recinto interno del fungo possiamo vedere che sono diversi i pezzi caduti. Ad oggi, a seguito dei verbali redatti e notificati a chi di competenza, la situazione è rimasta invariata se non peggiorata. Nessun intervento è stato intrapreso mentre la visita che abbiamo fatto alla zona dell’acquedotto è stata anche modo di poter raccogliere altre lamentele di alcuni residenti che denunciano il forte rumore provocato dalle pompe che sono in funzione di notte. In estate, con le finestre aperte, è praticamente impossibile dormire ci dicono. Anche questa situazione è stata fatta presente e nonostante ci siano stati interventi all’impianto, ancora oggi i rumori restano forti. Insomma, è il caso che chi di dovere prenda provvedimenti e questa volta in via definitiva. Ci auguriamo che non si aspetti che succeda l’incidente per farsi carico di una situazione di pericolosità che va avanti da troppo tempo. È sicuramente un diritto essenziale quello di sentirsi al sicuro in specialmodo nella propria abitazione... oppure mentre si va al parco. Foto di Gianfranco Compagno 14 - 28 GENNAIO 2016 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 23 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 24 14 - 28 GENNAIO 2016 Una storia cominciata nel 1910 Vico Equense dal capostipite Giuseppe IL CASEIFICIO CUOMO CELEBRA 105 ANNI DI ATTIVITÀ È proseguita nel 1947 nel comune di Sermoneta, dal 2004 ad Aprilia, che ha una lunga tradizione casearia di Veronica Alessandrini L’industria Latticini G. Cuomo Srl ha concluso il 2015 celebrando 105 anni di attività, 70 dei quali trascorsi in provincia di Latina. È dal 1947, infatti, che l’azienda produttrice di mozzarelle, ricotta, formaggi e burro è presente sul nostro territorio, dapprima con lo stabilimento di Sermoneta e, dal 2004, con il nuovo stabilimento di Aprilia sito in via delle Scienze 6. Proprio qui il 17 dicembre è stata celebrata la ricorrenza, che è servita non solo per coronare più di un secolo di attività, ma anche per tracciare le linee guida per il futuro. L’azienda a gestione prevalentemente femminile è guidata dalla famiglia Cuomo e, più precisamente, dalle sorelle Giovanna e Laura Cuomo,rispettivamente responsabile marketing/ comunicazione e responsabile controllo qualità, coadiuvate dalle zie Stefania e Cristina Cuomo e da Andrea Pacilli (figlio di Stefania). Tutti insieme formano un team che mira a far sì che la Cuomo possa posizionarsi sul mercato dei latticini distinguendosi dai competitor per qualità e sicurezza dei prodotti, con un occhio di riguardo per la tradizione. «Il nostro obiettivo è quello di migliorare costantemente il nostro processo produttivo, mantenendo inalterati quella che è la caratteristica degli antichi sapori, tant’è che ci sono fasi della lavorazione del prodotto che vengono ancora realizzate manualmente» ha spiegato Giovanna Cuomo, in veste di “portavoce” dell’azienda di famiglia. Molti sono i progetti che la Cuomo ha in cantiere. In primis spicca sicuramente l’ampliamento dello stabilimento produttivo per la lavorazione della mozzarella di bufala. L’azienda ha intenzione di puntare molto sull’innovazione, effettuando investimenti volti a migliorare il ciclo produttivo, rendendolo sempre più tecnologico e, nel contempo, mantenendo alcune fasi manuali. La Cuomo, poi, guarda con interesse al settore pharmafood, come ha illustrato la dottoressa Giovanna: «Proprio quest’anno abbiamo dato vita il primo prodotto per soggetti intolleranti al lattosio. C’è in programma l’ampliamento della gamma. In fase ancora del tutto sperimentale è, invece, la ricerca su prodotti caseari con ridotto contenuto di grassi proprio per venire incontro a quelle che sono le diverse esigenze dei consumatori». L’ultima progettualità, invece, riguarda la tutela dell’ambiente: «Sono anni, ormai, che stiamo cercando di diffondere all’interno della nostra azienda una cultura della sostenibilità partendo dagli imballaggi fino ad arrivare al recupero dei residui di produzione». È quindi intervenuta l’Assessore all’Agricoltura, Caccia e Pesca della Regione Lazio Sonia Ricci: «Io credo che il nostro territorio abbia bisogno di aziende come la Cuomo. In questo settore il valore dell’uomo fa la differenza. E persone come voi rendono il territorio migliore. Bisogna premiare le eccellenze, perché grazie a loro la Regione può crescere e aiutare anche le realtà più deboli. In passato la politica ha pensato che lo sviluppo fosse altrove, invece è qui che si conservano le potenzialità. Imprenditoria e politica devono percorrere la stessa strada. Dunque non solo vi faccio un grande in bocca al lupo per il futuro, ma vi chiedo anche di aiutarci a far crescere questa Regione». Per celebrare i 105 anni dell’attività della Cuomo è intervenuta anche l’amministrazione di Sermoneta, località che dal 1947 al 2004 ha ospitato la Cuomo, nelle figure del vicesindaco Giuseppina Giovannoli e dell’assessore alle Attività Produttive Antonio Di Lenola che ha consegnato una targa a Cristina Cuomo. Non poteva ovviamente mancare il supporto dell’amministrazione apriliana, con l’assessore alle Attività Produttive Vittorio che ha consegnato un acquaforte. L’evento si è concluso con una visita guidata allo stabilimento produttivo. Foto di Gianfranco Compagno IL GIORNALE DEL LAZIO 14 - 28 GENNAIO 2016 pagina 25 Iniziativa promossa dalla Prefettura di Latina,è stata presentata alla stampa sabato 19 dicembre “GOCCE DI LEGALITÀ” In collaborazione con la Diocesi, Unindustria di Latina e il frantoio Del Ferraro di Rocca Massima L’olio prodotto dall’olivo della prefettura ha contribuito a servire i pasti dei meno fortunati nel giorno di Natale, del 31 dicembre e dell’Epifania. di Noemi Reali “Gocce di legalità”. Il nome incuriosisce sin da subito e porta a domandarsi cosa possa significare. Alle 9:15 di sabato 19 dicembre 2015, arriva la risposta. In questo giorno è, infatti, convocata in Prefettura la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa “Gocce di legalità”, promossa da questa stessa prefettura e realizzata con la collaborazione della Diocesi di Latina-TerracinaSezze-Priverno, di Unindustria di Latina e del Frantoio Del Ferraro di Rocca Massima. “È nata spontaneamente , passeggiando nel giardino della prefettura. Camminando ci siamo accorti che l’ulivo presente in giardino aveva fruttato qualche oliva, così le abbiamo raccolte e portate al frantoio.”spiega il prefetto Pierluigi Faloni. Arriviamo così al significato di “gocce di legalità”: “Gocce” perché nel limite della produzione di soli pochi litri di olio, messe in delle boccette, ognuna di esse ha contribuito ad offrire un pasto per le persone bisognose della città di Latina, il giorno di Natale, del 31 dicembre e dell’Epifania. “Legalità”, perché esse nascono in Prefettura, luogo nel quale ogni giorno le diverse espressioni della Pubblica amministrazione si confrontano con i gravi problemi della società civile nella volontà comune di tro- vare soluzioni condivise, di cui la legalità rappresenta l’elemento fondante. Il significato, dunque, va oltre; indica il rispetto e la dignità per gli altri. Alla conferenza hanno preso parte oltre al prefetto dottor Pierluigi Faloni, monsignore Mariano Crociata Vescovo di Latina-Terracina-Sezze-Priverno, il dottor Pierpaolo Pontecorvo, vicepresidente Unindustria Latina, il sindaco di Rocca Massima Angelo Tomei, l’imprenditore Tommaso Del Ferraro titolare del frantoio oleario Del Ferraro & Colasanti e il dottor Gennaro Cirino direttore Unindu- stria Latina. Erano inoltre presenti il dottor Pierluigi Scipioni viceprefetto vicario, la dottoressa Monica Perna, capo di gabinetto Prefetto, il dottor Nunzio Luciano economo ed infine la dottoressa Nedda Piccaro, ufficio di gabinetto prefetto. Molti dei presenti sono intervenuti per affermare il loro apprezzamento per l’iniziativa del prefetto di Latina. “C’è tanta gente che fa del bene nel silenzio - interviene il vescovo Mariano Crociata - ci sono, ad esempio, gruppi di parrocchie in cui ogni settimana, quindici - venti persone portano il pasto a chi ne ha bisogno. C’è una moltitudine di persone che aiuta. “Gocce di legalità” è un gesto simbolico molto significativo a cui sono stato lieto di partecipare.” L’iniziativa “Gocce di legalità” è l’affermazione di un cultura che rende credibile, affidabile e sicura l’azione dei cittadini corretti ed onesti. “Gocce di legalità” è una sinergia con cui la Prefettura opera quotidianamente insieme alle altre articolazioni della Pubblica amministrazione, delle forze della polizia, dell’impresa, del sociale del volontariato, del privato e delle realtà religiose in un’azione coordinata, volta a dare a questo territorio e alla sua collettività una percezione di legalità più forte e determinata. La realizzazione si deve alla preziosa collaborazione della Diocesi e di Unindustria di Latina, del Comune e del Frantoio “Del Ferraro” di Rocca Massima. Foto di Gianfranco Compagno IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 26 14 - 28 GENNAIO 2016 È stato un incontro cordiale e informale presso il Comando provinciale di Latina IL COLONNELLO COMANDANTE DEI CARABINIERI EDUARDO CALVI INCONTRA LA STAMPA PER GLI AUGURI Dopo aver ringraziato i rappresentanti dei media per la fattiva collaborazione, ha fatto appello ai cittadini di segnalare al 112 ogni minimo sospetto di reato “La nostra presenza sul territorio deve essere una rassicurazione sociale, una sicurezza effettiva.” Sono queste le parole con cui il colonnello Eduardo Calvi comandante provinciale dei carabinieri di Latina, , si rivolge ai giornalisti presen- listi e alle emittenti televisive locali. “Ho apprezzato la collaborazione di questi mesi, la vostra competenza e serietà. Mi fa piacere condividere questo con le vostre famiglie. Lavoriamo insieme sul territorio e per questo vi considero della famiglia.” Continua così il suo discorso del colonnello ti. Era sabato 19 dicembre 2015 e presso la sala riunioni del Comando Provinciale dei Carabinieri di Latina Largo Caduti di Nassiriya (Piazza della Libertà), alle ore 11.00, il comandante Eduardo Calvi, presenti i suoi più stretti collaboratori, ha formulato i propri auguri per le festività natalizie alla propria squadra,ai giorna- Calvi, che si è insediato al comando legione dei carabinieri di Latina il 1° settembre del 2015. Prosegue citando il successo riportato la sera prima grazie alla loro attività di controllo. “ Ieri 18 dicembre intorno alle ore 22:00, a Sperlonga presso la strada regionale Flacca Km 15+800, i carabinieri della di Noemi Reali locale stazione, hanno tratto in arresto, nella flagranza di reato di furto di abitazione, quattro persone: tre albanesi e un italiano.” La refurtiva ammontava a ventimila-tremila euro con oggetti d’oro, comprendeva anche oggetti affettivi. Il tutto è stato restituito ai proprietari. “Questo è il senso delle nostre attività che stiamo cercando di intensificare sul territorio. Ci sono i carabinieri, c’è la polizia, c’è tutta la buona volontà e l’entusiasmo di fare bene. Io rinnovo gli auguri più affettuosi, lieto di questa collaborazione iniziata da quattro mesi. Spero possa essere un anno per tutti quanti ricco di tante soddisfazioni sul lavoro e in famiglia.” Conclude il colonnello Calvi. Durante il suo intervento è emerso un concetto che può tornare utile a tutti: al minimo sospetto noi cittadini dobbiamo segnalare eventuali reati. Anche per il furto della propria autovettura bisogna segnalare immediatamente la targa e formalizzare la denuncia il giorno dopo. “Quando vedete una macchina o una persona che si aggira, presenze che di solito non si notano, fate una chiamata al 112. Ogni cittadino, comunicando, potrebbe essere un buon carabiniere.” Foto di Gianfranco Compagno IL GIORNALE DEL LAZIO 14 - 28 GENNAIO 2016 pagina 27 In occasione del quarto anniversario della morte, avvenuta il 19 gennaio 2012 a Nettuno IL RICORDO DI UN AMICO DI DON LUIGI FOSSATI Ancora viva la memoria ad Aprilia. È stato parroco della chiesa di San Michele dal 1983 al 1996 di Costantino Salton* Ho avuto la fortuna e il privilegio di aver conosciuto fin dalla giovinezza don Luigi Fossati (ho solo 4 anni in meno) e di averne goduto l’ amicizia per tutta la vita. E tuttavia non è facile fare una sintesi completa della sua personalità, che era ricca, variegata, complessa anche se contrassegnata da una grande semplicità, quella semplicità che ti metteva subito a tuo agio anche se percepivi la profondità e lo spessore. Mi limiterò quindi a tratteggiare solo alcuni aspetti tra quelli più caratteristici. Partendo dalla “fisicità”, chi lo ha conosciuto nel suo ultimo periodo, appesantito dagli anni, fa fatica a immaginare che da giovane d. Luigi, oltre ad essere una bella e poi con profondi studi teologici e sempre, per tutta la vita, con continue letture di ogni genere (profane e religiose). Ci teneva ad essere al corrente di tutto e soprattutto ad approfondire ( e se possibile nel confronto con altri) i vari fatti, a comprenderne le cause, le correlazioni e le conseguenze. Aveva anche una profonda sensibilità, emotiva, musicale, artistica. Da giovane aveva coltivato la poesia e la musica e poi ha sempre conservato la passione per la letteratura e per l’ arte, rivelando un notevole gusto estetico. E, tuttavia, tutta questa vasta ricchezza intellettuale, questo profondo patrimonio culturale quasi lo teneva nascosto con pudore, anche se affiorava naturalmente nelle sue conversazioni, nel suo linguaggio e anche Don Luigi Fossati, ordinato sacerdote dal vescovo Albino Luciani, futuro Papa Giovanni persona, era un tipo atletico e sportivo: amava le lunghe e audaci escursioni in montagna ed era un provetto giocatore di pallavolo e di tennis. Sapeva apprezzare un buon bicchiere di vino e amava la buona cucina da condividere con ospiti e amici, come mezzo per coltivare la convivialità, il piacere di stare insieme, di dialogare e di comunicare. D. Luigi aveva ricevuto in dote da madre natura un temperamento cordiale, schietto, aperto, fiducioso. Era generalmente sereno, non invasivo, tollerante, rispettoso: pareva fosse immune dalla collera, dal risentimento, dalla discriminazione. Su una natura già ben predisposta d. Luigi aveva poi lavorato negli anni della formazione per dotarsi – con disciplina e sforzo – di un carattere ben disposto verso gli altri, aperto al prossimo, attento e sensibile verso tutti. La sua era una intelligenza brillante, intuitiva, ricca di curiosità e pronta a tutti gli stimoli di novità e di scoperta; pur fortemente legato alla storia e al valore vero della tradizione, era attento e aperto a tutte le prospettive della modernità. Questa sua intelligenza l’ ha coltivata negli anni, prima con una solida cultura umanistica nelle sue omelie. Quel che è certo è che il suo sapere non lo ostentava e, ancor meno, lo faceva pesare. Era una ricchezza. Da condividere e da donare, con naturalezza e spontaneità, senza esibizione e arie di superiorità. Era naturalmente predisposto ad entrare in simpatia (o meglio, in empatia) con gli altri: era socievole, scherzoso, anche ironico, amante del dialogo e del confronto: di questo ne ha fatto anche una scelta di fede sviluppando la capacità di farsi prossimo, di farsi carico delle gioie e delle sofferenze degli altri, di farsi partecipe e solidale, di accogliere tutti come fratelli. In questo, non aveva preclusioni di sorta: era, infatti, fondamentalmente contrario a ogni forma di discriminazione e di intolleranza, di razzismo e di esclusione. Su queste basi si fondava con solidità la scelta evangelica radicale, la scelta di schierarsi con chiarezza dalla parte dei poveri e degli umili, anzi, di confondersi con i poveri e gli umili, con i rischi di dimenticarsi di sé, del suo personale benessere e anche della sua salute; col rischio di apparire trasandato; col rischio, infine, di essere con superficialità etichetta- to come “prete comunista, socialista, di sinistra”. Certo è che per questa sua radicale scelta di vita e di fede ha dovuto – con piena consapevolezza – affrontare la disistima di tanti onorati benpensanti, gli odierni farisei; ha dovuto pure incassare – e questo, con interiore sofferenza – l’ isolamento da parte di vari confratelli, e anche qualche incomprensione con le gerarchie. Eppure, tutto questo ha accettato come una conseguenza quasi ineluttabile, senza polemiche e recriminazioni, nella consapevole coerenza con le sue più intime convinzioni. La Chiesa in cui lui credeva e che si dava da fare per edificare era la Chiesa dei poveri, non del potere e dei privilegi; la comunità dei credenti, non la struttura piramidale; la casa dell’ accoglienza, della condivisione e della fraternità, ben prima che il tempio dei dogmi e delle cerimonie. Come ultima annotazione (ma quasi a coronamento) è essenziale dare rilievo alla qualità più preziosa e caratteristica di don Luigi: la sua capacità di creare amicizia. Veramente per lui l’ amicizia era Don Luigi Fossati giovane prete 1964 Cimitero di Francenigo (28.2.2015) un tesoro, un’ autentica ricchezza. In tutti i luoghi in cui ha vissuto, in tutti gli incarichi che ha svolto ha sempre saputo creare rapporti di vera amicizia e soprattutto ha sempre lavorato per conservarli nel tempo. Chi ha avuto la fortuna di questo incontro, per tutta la vita conserverà questo dono come un bene prezioso. *amico e conterraneo di don Luigi Fossati Foto per gentile concessione. Pagina a cura di Gianfranco Compagno pagina 28 IL GIORNALE DEL LAZIO 14 - 28 GENNAIO 2016 Una Bici Per la Vita il 31 Gennaio 2016 TEATRO EUROPA ore 18,00 spettacolo teatrale per la raccolta fondi, da destinare al progetto “CRI in Bici” per il soccorso sanitario con defibrillatore Il Comitato Locale di Croce Rossa di Aprilia, con il patrocinio del Comune e la partecipazione di Amici della Croce Rossa, mette in scena al Teatro Europa di Aprilia “Una Bici per la Vita” spettacolo per la raccolta fondi a sostegno del progetto “CRI In BICI – Aprilia-” Progetto di assistenza sanitaria e salvaguardia della salute rivolto ai cittadini del territorio di Aprilia. Premesso che: “Nato dall’intento di portare soccorso senza discriminazioni ai feriti sui campi di battaglia, il Movimento della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, in campo internazionale e nazionale, si adopera per prevenire e lenire in ogni circostanza le sofferenze degli uomini, per far rispettare la persona umana e proteggerne la vita e la salute; favorisce la comprensione reciproca, l’amicizia, la cooperazione e la pace duratura fra tutti i popoli.” Umanità, uno dei sette principi fondamentali a garanzia e guida delle azioni dei volontari di Croce rossa e Mezzaluna Rossa” L’ obiettivo di questo progetto sarà quello di fornire un’assistenza sanitaria innovativa ed eco sostenibile durante la quale la squadra presterà primo soccorso ai cittadini colti da malore e/o in stato necessità. Lo scopo degli operatori sarà quello di stabilire un contatto diretto qualificato con l’infortunato e, dove serve, allertare gli altri organi competenti per la buona riuscita del soccorso, così da avere un triage più accurato e di conseguenza garantire il rispetto della catena della sopravvivenza. Obiettivi specifici del progetto sono: - Migliorare lo stato di salute delle persone e delle comunità - Proteggere la vita e fornire supporto socio-sanitario alle comunità - Costruire comunità più sicure attraverso la promozione della salute - Rendere il soccorso più tempestivo; MODALITA’ DI SVOLGIMENTO Il servizio “CRI in Bici” sarà garantito durante le seguenti occasioni: • Assistenza Sanitaria a gare podistiche; • Assistenza Sanitaria al Cammin@aprilia nel percorso della Giornata del Camminare; • Assistenza Sanitaria in occasione della festività patronale di San Michele; • Assistenza Sanitaria durante il mercato settimanale; • Aree urbane pedonali in occasione di eventi ad alta densità commerciale e/o elevata concentrazione di persone (es. giovedì d’estate). • Rievocazioni storiche, feste patronali e sagre. In queste particolari condizioni l’intervento di un mezzo di soccorso come l’ambulanza, non è agevole e quindi non può essere sem- pre tempestivo. La bicicletta grazie alle sue ridotte dimensioni e alla sua maneggevolezza riesce ad arrivare molto più velocemente dove ve ne sia bisogno. Una richiesta di soccorso non sempre si traduce in reale necessità di trasporto dell’infortunato verso un ospedale. Talvolta invece la gravità delle condizioni del paziente è tale da richiedere il tempestivo intervento di personale qualificato.Inoltre Cri In Bici non è solo un servizio di assistenza sanitaria sul territorio apriliano ma anche e soprattutto una presenza di rappresentanza e informazione per i cittadini. La squadra di primo soccorso sarà composta da due Volontari CRI uno dei quali in possesso del brevetto di operatore BLS-D (Basic Life Support – Defibrillation), abilitato all’utilizzo del defibrillatore semiautomatico (DAE) che si trova a bordo delle biciclette corredato di kit rianimazione. Le 2 mountain bike saranno equipaggiate con borse posteriori per il trasporto del materiale sanitario necessario per la diagnostica (Saturimetria - Pressione arteriosa) e per prestare i primi soccorsi come kit per la medicazione di ferite o ustioni e per l’esecuzione di un bendaggio, oltre a coperte di soccorso per garantire un’adeguata protezione termica dell’infortunato. Lo spettacolo “Una Bici per la Vita”, sarà una susseguirsi di performance che, Amici di Croce Rossa, eseguiranno gratuitamente a sostegno del progetto. “Coro Polifonico Liberi Cantores “ Mo. Rita Nuti - “ Gruppo Hip Hop” Energy One Dalila Jorillo “Danza del ventre” - Centro Millennium Be Life Guldnar Bdancers - “Shaolin kung fu”- shaolin Quan Fa Mo. Shi Yan Ahui “Hip Hop” Andrea Argento Millennium Be Life - “Tango Argentino” Giulia Galante e Pino Bongiorno Ospiti amichevoli del Comitato di Croce Rossa di Aprilia: Antonio Covatta Attore-Entertainer - Dani Bra attore Salvo Bruno - Attore Cantante - Alessandro Marziali boxeur delle Fiamme Oro, Testimonial del progetto “una Bici per la Vita” - Aldo Montano - schermidore lettura messaggio per asta su Vip4charity del suo giubbotto autografato a favore di “una Bici per la Vita” “Operatori del Sorriso “ gruppo di clowneria del Comitato CRI di Aprilia, allieterà la serata con incursioni varie. Condurranno la serata i Volontari Alessandra Nardini e Francesco Paoletti:Il ricavato della serata sarà utilizzato per l’acquisto delle biciclette attrezzate per il primo soccorso, defibrillatore, caschi e divise. Per partecipare all’evento rivolgersi ai numeri 3206656082 – 3312939794 - 3312939816 IL GIORNALE DEL LAZIO 14 - 28 GENNAIO 2016 pagina 29 IL LICEO MEUCCI APRE LE PORTE PER I FUTURI GIORNALISTI. VIA AL PROGETTO DI GIORNALISMO DIGITALE. IL PROGRAMMA PREVEDE INCONTRI CON GIORNALISTI NAZIONALI E VISITE ALLE REDAZIONI CENTRALI DEI QUOTIDIANI di Antonello D’Alessandro Si sa, la tecnologia e il digitale ha modificato, oltre alle relazioni sociali e all’approccio alla vita quotidiana, le modalità e la fruizione dei contenuti informativi. Le nuove tecnologie assorbono soprattutto i lettori più dinamici e le nuove generazioni, i cosiddetti “nativi digitali”. Al liceo Meucci sta per partire Giornalisti 2.0, un corso che nasce per fare il punto su tutto questo e capire il mestiere del giornalista, nonché le prospettive future del fare informazione. Il promotore del progetto è il prof. Pietro Bernardo Del Buono. Sono previsti incontri con giornalisti ed esperti; gli studenti conosceranno tecniche, metodo, strumenti e panorama culturale di chi ha scelto per professione di raccontare i tempi. Si approfondiranno molti temi quali il giornalismo on-line, l’editoria, la storia della comunicazione, l’uso strumentale della comunicazione(la pubblicità etc.), le tecniche, i segreti ed i suggerimenti per un giornale digitale.Gli incontri si svolgeranno on-line, dalla redazione centrale de Il Giornale (a Milano), con il giornalista Massimo Veronese. Nel corso degli incontri Veronese inviterà anche altri giornalisti ad approfondire tutte le tematiche del modulo giornaliero.Durante il corso sarà possibile persino visitare le redazioni diLa Repubblica, Il Tempo, Il Giornale, Il Fatto Quotidiano. Gli studenti incontreranno anche un giornalista che ha curato (o collaborato) ai volumi Storie di calcio da cortile o Parla una donna di Matilde Serao.Il progetto si svolge in collaborazione con la casa editrice Psiche ed Aurora. Queste svolgono tirocini formativi per gli studenti dell’Università di Cassino ed è possibile prevedere la stessa modalità per gli allievi delle superiori che vogliono interagire online con la casa, creando o ricercando articoli da pubblicare sul web nelle sezioni School at Work. Un progetto ambizioso ed ottimista dunque, che mira ad aprire le porte di un mondo che sembra essere sempre più chiuso nelle aristocrazie. Abbiamo intervistato una ragazza che, come molti giovani, ha scelto questo mestiere per vivere e ci siamo resi conto di quanto le aspettative siano basse: “Prima era una generazione diversa –ci ha detto- una generazione in cui il giornalista iniziava sì da precario, ma dopo qualche anno di “gavetta” aveva quasi la certezza di un posto in redazione. Oggi, invece, nulla è così scontato e per trovare spazio bisogna avere un grande spessore, una cultura in profondità; non basta solo il raccontare un fatto ma serve anche la capacità di contestualizzarlo e spiegarlo.È un “problema” presente in modo massiccio nel mondo dell’informazione, in cui in partenza ci si muove fra scuole di giornali- smo, stage sottopagati o addirittura vero e proprio “volontariato”. Io sono laureata in media e giornalismo e non ho un tesserino per far valere il mio lavoro. Stage gratis e 1.030 euro in 2 anni sono le uniche proposte di lavoro che arrivano dalle redazioni: un insulto per qualsiasi persona ma soprattutto per chi ha studiato anni a spese dei genitori e ha bisogno/desiderio di rendersi economicamente autonoma con quel pezzo di carta su cui ha investito per anni. Qual è il rimedio? In verità non c’è una soluzione ma molte soluzioni:il giornalista dei nostri giorni non deve solo saper scrivere, ma anche saper realizzare un video, pubblicare un articolo sul web etc. La parola chiave, insomma, è multitasking. Il nuovo giornalista deve fare proposte, non aspettare che sia il giornale a farle a lui. Oggi lo stage non ha più il sapore di un tempo. Non è un momento di passaggio per capire meglio le proprie inclinazioni. È l’occasione. Bisogna arrivarci già convinti e preparati. Il giornalista deve sapersi distinguere durante la prova, portare le proprie idee. Oggi il giornalismo è un lavoro forse meno affascinante, di scrivania, ma che può essere altrettanto appagante” Insomma cultura, competenza, determinazione: questa la formula magica.Determinante l’apporto delle nuove tecnologie sia per gli aspiranti giornalisti, che hanno modo di mettersi alla prova, di offrire un profilo di sé, sia per i professionisti. I ragazzi aspiranti al mestiere devono avere la forza di mettersi in gioco, provare, sperimentare, come in molti altri lavori di oggi. E questo progetto si propone come uno strumento che fornisca i giusti mezzi, le giuste metodiche e le soluzioni migliori per creare il nuovo giornalista di domani. IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 30 14 - 28 GENNAIO 2016 “ ENNIO BORGIA 697991 : UN SOPRAVVISSUTO A DACHAU” IL VIDEO REALIZZATO DALL’ASSOCIAZIONE “UN RICORDO PER LA PACE” PER LE SCUOLE DEL TERRITORIO Una testimonianza autentica delle contraddizioni e delle sofferenze della guerra ha ottenuto la concessione del logo ufficiale del 70° Anniversario della Resistenza e della Guerra di Liberazione di Elisa Bonacini unricordoperlapace.blogspot.it [email protected] Anche ad Aprilia nella vicinanza della giornata della Memoria del 27 gennaio grazie ad alcuni sopravvissuti alla prigionia ancora viventi abbiamo la possibilità di comprendere cosa realmente fu la deportazione nei campi nazisti durante la seconda guerra mondiale. Da quando con l’intervento degli alleati si aprirono i cancelli dei campi di concentramento e di sterminio, tra cui quello di Auschwitz il 27 gennaio 1945, e fu possibile constatare quanto venisse barbaramente effettuato al loro interno, poco si è parlato delle centinaia e centinaia di lager sparsi in tutta Europa dove oltre agli ebrei vennero imprigionati milioni di persone per tutt’altre motivazioni che quelle razziali. Questi prigionieri non morivano gassati come la maggior parte degli ebrei, ma per le stesse dure condizioni cui erano sottoposti, le privazioni alimentari, le carenze igieniche, il duro lavoro, le torture, le malattie. Su una stima complessiva di circa 13 milioni di vittime furono circa 6 milioni i morti non ebrei in quei campi, ed è giusto ricordarlo sempre. L’Associazione “Un ricordo per la pace” negli ultimi anni, particolarmente nell’ambito del progetto “MEMORIA AGLI IMI “, ha svolto un’ ampia ricerca nel territorio pontino ed ha raccolto la testimonianza di molti ex militari, deportati ed internati nei campi di concentramento; grazie all’interessamento dell’Associazione a molti di questi è stata conferita la “Medaglia d’Onore” l’onorificenza che dal 2007 viene concessa dal Governo Italiano a tutti i cittadini italiani – civili e militari- e ove deceduti ai loro familiari che, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, furono catturati e detenuti dai tedeschi nei lager nazisti, non accettando l’adesione alla R.S.I. o alle formazioni delle SS. Per tutti gli altri che non ci sono più la memoria della loro prigionia è mantenuta solamente attraverso i ricordi dei familiari.Tra le varie testimonianze sulla deportazione raccolte dalla Associazione “Un ricordo per la pace” spicca quella di Ennio Borgia che nel 1944 a soli 16 anni venne deportato “per motivi politici” nel lager di Dachau in Germania. Borgia è uno dei pochi sopravvissuti non ebrei di Dachau ancora vivente; nato a Roma nel 1927 risiede dagli anni ‘70 ad Aprilia. Nel settembre 2011 la scrivente Elisa Bonacini, presidente dell’Associazione apriliana “Un ricordo per la pace” scoprì la sua storia, realizzando una video- intervista che è stata organizzata nel video “ENNIO BORGIA 697991 : UN SOPRAVVISSUTO A DACHAU” . Il video nel 2015 ha ottenuto la concessione del logo ufficiale delle celebrazioni del 70° Anniversario della Resistenza e della Guerra di Liberazione rientrando nel Programma di iniziative curato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri Struttura di Missione per gli Anniversari di interesse nazionale. Per una più facile fruibilità dei contenuti, il filmato è articolato in capitoli tematici; il racconto parte dagli antefatti della cattura nel 1944 fino a descrivere il rientro in Italia dopo la liberazione del campo, che avvenne per l’intervento degli americani il 29 aprile 1945. Non sono state incluse immagini sul crudele trattamento inflitto ai prigionieri nel lager e pertanto è adatto ad un pubblico di qualsiasi età, a partire dalle Scuole Pri- marie. Gli Istituti di Istruzione interessati possono fare richiesta del dvd all’ Associazione “Un ricordo per la pace” all’ indirizzo email [email protected] e concordare eventualmente, come è avvenuto negli anni scorsi, un incontro degli studenti con Ennio Borgia. LA STORIA Ennio Borgia nasce a Roma nel 1927 e cresce nella Roma del regime fascista. A 6 anni rimane orfano di madre e vede mutare presto la sua condizione familiare con il nuovo matrimonio del padre e la nascita di altri fratelli. Nel 1944 dopo le conseguenze dell’armistizio e lo sbarco degli alleati ad Anzio, poco più che sedicenne, vuole ricongiungersi al fratello Edelberto in Piemonte, aviere nella Repubblica Sociale. A Venaria Reale nei pressi dell’aeroporto militare è coinvolto in una sparatoria tra repubblichini ed un gruppo di partigiani monarchici. Nella disperata ricerca di una via di scampo fugge per caso nella direzione dei partigiani che lo incorporano nella loro formazione ancora in via di organizzazione. Il giovanissimo Borgia trascorre circa due mesi con questo gruppo, condividendone le peripezie dalle valli del torinese sino alla provincia di Gorizia. A Sagrado il probabile tradimento di un componente del gruppo porta i nazisti alla cattura dei patrioti. Dopo un periodo di prigionia alla Risiera di San Sabba a Trieste viene deportato quale prigioniero politico nel campo di concentramento di Dachau in Germania, Qui inizia la lotta per la sopravvivenza tra le sevizie delle SS e la protezione dei compagni italiani della baracca 25. Dopo la liberazione viene accolto e curato amorevolmente da una famiglia di Dachau, che però gli nasconde un segreto terribile: il capofamiglia era una delle SS del campo. Racconta nel video il signor Ennio che finita la guerra avrebbe voluto dimenticare quel triste periodo della sua vita, non voleva raccontare quello che aveva vissuto nel lager, tanto più che nei rari casi in cui lo aveva fatto si era reso conto di non essere creduto. “Non era credibile che si potesse sopravvivere con una fettina di pane e poco più al giorno, e che le SS fossero così cattive” sostenendo pure con amarezza che poco nel corso degli anni si è parlato di campi di concentramento come quello di Dachau, nei quali decine di migliaia di prigionieri di diverse nazionalità (non ebrei)morirono a causa di maltrattamenti, soprusi e sevizie da parte dei nazisti. A Dachau, oltre ad un esiguo numero di ebrei c’erano i prigionieri politici come Borgia (con il triangolo identificativo rosso), detenuti comuni, sacerdoti, omosessuali, zingari e testimoni di Geova. I prigionieri erano sottoposti per futili motivi a gravi punizioni corporali sino alla morte che avveniva per impiccagione o per fustigazione ed erano utilizzati come cavie per crudeli esperimenti medici, tra cui il congelamento e le prove di resistenza ad alta quota. Lo stesso Borgia fu sottoposto a una cura sperimentale su un neo al volto. Molti prigionieri con handicap fisici e mentali, quindi inabili al lavoro, vennero “gassati” su furgoni predisposti. Migliaia di cadaveri vennero cremati nei forni crematori del campo. “E’ bene che i giovani ascoltino oggi anche questa testimonianza” si augura Ennio “perché questi tragici avvenimenti non accadano mai più, in una società dove ognuno deve avere la possibilità di esprimere in un pacifico confronto la propria opinione,senza per questo essere considerato un nemico e sterminato come tale.” Una testimonianza autentica quella di Borgia che esprime le contraddizioni e le sofferenze insite nella guerra che nelle sue follie trascina spesso le persone più umili ed innocenti. Presto la storia di Borgia sarà proposta anche un libro, a cura di Elisa Bonacini. 14 - 28 GENNAIO 2016 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 31 pagina 32 IL GIORNALE DEL LAZIO 14 - 28 GENNAIO 2016 RICHIESTA DI RETTIFICA Alla “nota a margine del convegno” Facciamo il punto sullʼacqua pubblica, organizzata da SEL del numero 17-12-2015 Alberto De Monico, nella qualità di membro del comitato cittadino acqua pubblica Aprilia, ci ha inviato una nota: “Richiesta rettifica al Giornale del Lazio ed. 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016”, che puntualmente pubblichiamo. La nota nei fatti rispecchia fedelmente ciò che abbiamo scritto nella: “Nota a margine”, non capiamo quale sia la rettifica che dovremmo fare. Forse era più corretto chiedere una replica, avvalendosi appunto del “diritto di replica”, per giustificare meglio la sua andata via mentre un correlatore stava svolgendo la sua relazione. Ribadisco che come mia abitudine mi sono presentato al convegno di sabato 28 novembre puntuale alle ore 17.00 come mia abitudine, per svolgere il mio lavoro di giornalista (tra l’altro unico giornalista presente). Dei relatori era presente il solo Tonino Mancino, mi sono scusato con gli organizzatori, dicendo che sarei ritornato, a causa di altri impegni concomitanti. Al mio ritorno (intorno alle 18.50), ho atteso che terminassero gli interventi dei relatori (De Monaco era già intervenuto), per porre almeno una domanda su cosa stesse facendo il comitato acqua pubblica sui rimborsi idrici dovuti dal comune di Aprilia. Argomento di grande attualità (vedi servizio a pag.25 GDL 22/2015), visto che molti cittadini sono stati costretti a pagare due volte il consumo dell’acqua, la prima volontariamente al Comune di Aprilia, anche a seguito della campagna mediataica fatta dal comitato acqua pubblica, una seconda volta ad Acqualatina a seguito di decreti ingiuntivi, con aggravio di spese giudiziarie. Ho risentito attentamente la registrazione, relativamente allo spiacevole episodio accaduto, di cui mi scuso con gli organizzatori del convegno (a cui abbiamo dato ampio spazio, siamo stati gli unici) e i presenti. Erano le 19.37, quando De Monaco si alza per andar, chiedo testualmente con tono pacato: “Io volevo fare una domanda scusami Tonino”, rivolto a Tonino Mancino per averlo interrotto. Al rifiuto di De Monaco i toni si sono alzati, come detto c’è stato qualche momento di tensione, è volata qualche parola fuori luogo, ma De Monaco irritato se ne è andato, invitando gli organizzatori a cacciarmi dalla sala ( non la platea), non prima di essersi avvicinato con toni minacciosi e parole fuori luogo, tanto che si è interposto Maurizio Marinozzi, l’organizzatore del convegno. Tutto questo è durato pochi minuti, che De Monaco avrebbe potuto utilizzare meglio il tempo a rispondere alla mia domanda, nell’interesse di quei cittadini che sono stati indotti a versare importi impropriamente nelle casse del comune e non ad Acqualatina, unico legittimato a riscuotere. Un giornalista pone le domande quando lo ritiene opportuno, cortesia richiederebbe risposte Gianfranco Compagno - giornalista 14 - 28 GENNAIO 2016 IL GIORNALE DEL LAZIO Natale Insieme al Teatro Europa MOMENTI DI VITA CON INVERSIONE A U pagina 33 CENA TERZA E DOPO 35 ANNI MENOTTI GARIBALDI 78/80 CLASSE DEL 67 Una simpatica rimpatriata con cena per la terza E della scuola Menotti Garibaldi 78/80 classe del 67 dopo 35 anni. L’organizzazione e ricerca di Giraldi Rosa e Mulinari Sabrina . Sabrina , Rosa , Adriano, Tonino, Tonina, Lucia, Carla S. Carla M. Cristina Rosalia Paola Fabio Alessandro Fabrizio, Massimo, Max, Aurelio L’Associazione Culturale Inversione a U ha presentato, domenica 20 dicembre 2015, l’ottava edizione di Natale Insieme, spettacolo musicale a scopo benefico presso il Teatro Europa di Aprilia. Nella rappresentazione dei momenti di vita avvenuta scartando virtualmente dei pacchi regalo proiettati sul maxi schermo sono andate in scena le attività delle seguenti associazioni: L’Arabesque, ASD Europa, Hip Hop Energy One, Renacer Flamenco, Colori nel Mondo, Arte Mediterranea. In più c’è stata la partecipazione del coro S.Gabriele di Bellavista, di una rappresentanza della Giovolley, della poetessa Veruska Vertuani e della cantante Giada Izzo. Tra i partecipanti c’è stata la stessa associazione beneficiaria della manifestazione e cioè l’associazione socio-culturale Il Girasole integrata nella coreografia di “Esseri Umani”, tra i momenti più suggestivi dello spettacolo. La somma raccolta e devoluta ammonta ad euro 800,00 e sarà utilizzata a rendere operativo un veicolo da adibire al trasporto di persone diversamente abili. L’Associazione Culturale Inversione a U vuole ringraziare i musicisti Leonardo Zingaretti, Marco Trovini, Dario Rossi, Massimo Izzo, Christian Sana per la disponibilità e competenza; Fabrizio Finocchi per l’impeccabile conduzione e partecipazione; Alessio Piccardo per il lavoro grafico; Salvatore Di Malta e Andrea De Cesaris per le riprese video. Un ringraziamento speciale al Dott. Giuseppe Grech, a Bruno e Dalila Iorillo e a tutto lo staff del Teatro Europa. Francesco Savo, Giuseppina Zappa, ideatori della manifestazione, e tutta l’Associazione Culturale Inversione a U augurando un felice e sereno anno 2016 vi danno appuntamento alla prossima edizione. www.inversioneau.it IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 34 14 - 28 GENNAIO 2016 L’AVVOCATO RISPONDE MANUTENZIONE ED USO DI UN LASTRICO SOLARE Per porre domande scrivere e-mail: [email protected] Avv. Margherita Corneli Gentile Avvocato, sono proprietario di un piccolo attico all’interno di un condominio composto di dieci appartamenti. Il mio attico è dotato di una terrazza confinante col lastrico solare dell’edificio al quale, essendo il mio appartamento l’unico di quel piano, posso accedere soltanto io. Per molti anni, proprio in virtù di questa situazione, ho utilizzato detto lastrico ove ho installato dei fili per stendere i panni ed un piccolo serbatoio per l’acqua che utilizzo per innaffiare le piante presenti sulla mia terrazza, di poco sottostante. Mi sono sempre occupato anche dell’ordinaria manutenzione di detto lastrico fino a quando, poco tempo fa, il proprietario dell’appartamento sottostante al mio, parzialmente coperto dal lastrico, ha iniziato a lamentare delle infiltrazioni di acqua e, gli altri condomini, mi hanno detto che visto che il lastrico è utilizzato ed accessibile solo da me, sono io che devo pagare per intero le spese di manutenzione straordinaria. A me non sembra affatto giusto, ed anzi, ritengo di aver già fatto più di quanto mi spettasse però se dovessi pagare io tutte le spese potrei chiedere l’usucapione del lastrico solare ? Grazie. Massimo. Il lastrico solare può essere definito come quella superficie piana che è posta alla parte superiore del condominio e svolge essenzialmente la funzione di copertura. Nel caso in cui sia circondata da ringhiere per consentire l’affaccio, questo prende il nome di terrazzo. Il lastrico solare può essere di proprietà comune ad uso esclusivo, di proprietà esclusiva oppure di proprietà ed uso comune. La Corte di Cassazione ha ormai ribadito più volte che il lastrico solare rientra fra le parti comuni di un edificio condominiale, dato che la presunzione prevista dall’art. 1117 c.c., che appunto fa rientrare il lastrico solare tra le parti comuni di un condominio, può essere vinta solo dall’esistenza di un titolo che dimostri il contrario o dal regolamento condominio che disponga diversamente. Quindi se in applicazione di detto criterio il lastrico solare si considera di proprietà ed uso condominiale, la manutenzione e più in generale tutte le spese gravano su tutti i condomini ai sensi del primo comma dell’art. 1123 c.c. Se invece il lastrico solare o una parte di esso non è di uso comune a tutti i condomini, quelli che ne hanno l’uso esclusivo sono tenuti a contribuire per un terzo nella spesa delle riparazioni o ricostruzioni del lastrico; gli altri due terzi sono a carico di tutti i condomini dell’edificio o della parte di questo a cui il lastrico solare serve, in proporzione del valore del piano o della porzione di piano di ciascuno. Sull’art. 1126 c.c. la giurisprudenza ha affermato che “ il lastrico solare - anche se attribuito in uso esclusivo, o di proprietà esclusiva di uno dei condomini - svolge funzione di copertura del fabbricato e, perciò, l’obbligo di provvedere alla sua riparazione o ricostruzione, sempre che non derivi da fatto imputabile soltanto a detto condomino, grava su tutti, con ripartizione delle spese secondo i criteri di cui all’art. 1126 cod. civ. Ne consegue che il condominio, quale custode ex art. 2051 cod. civ. - in persona dell’amministratore, rappresentante di tutti i condomini tenuti ad effettuare la manutenzione, ivi compreso il proprietario del lastrico o colui che ne ha l’uso esclusivo - risponde dei danni che siano derivati al singolo condomino o a terzi per difetto di manutenzione del lastrico solare. A tal fine i criteri di ripartizione delle spese necessarie non incidono sulla legittimazione del condominio nella sua interezza e del suo Dottor Luigi Gabellone specialista in dermatologia e venereologia riceve per appuntamento Aprilia - Tel 3391513020. Si eseguono controllo nei asportazione verruche e mesoterapia della cellulite amministratore, comunque tenuto a provvedere alla conservazione dei diritti inerenti alle parti comuni dell’edificio ai sensi dell’art. 1130 cod. civ.”)” (Cass. 17 marzo 2003, n. 642). Per quanto riguarda invece la possibilità di usucapire un lastrico solare le segnalo una sentenza del Tribunale di Milano il quale esclude che si possa usucapire la proprietà di un lastrico solare (Tribunale di Milano Sentenza n. 13879/2012). Il giudice milanese ha infatti ritenuto che tale modalità di acquisto della proprietà a titolo originario non sia attuabile in questo caso perché la funzione primaria del lastrico solare e quella di fungere da copertura dell’immobile sottostante e, conseguentemente, le eventuali pretese che il terzo può vantare, sono ascrivibili ad un diritto di godimento e non al diritto di proprietà. Quello che potrebbe essere rivendicato, quindi, è il godimento del diritto di superficie, non potendo venire meno la primaria funzione ed il servizio cui è preposto il lastrico solare e cioè quello di coprire la struttura sottostante. In poche parole non si potrà acquisire la proprietà del lastrico solare ma solo un diritto su di esso a mantenere la proprietà della costruzione eventualmente edificata al di sopra o di edificare su detta area senza che operi il principio dell’accessione. IL GIORNALE DEL LAZIO 14 - 28 GENNAIO 2016 pagina 35 Aprilia - Il Rosselli guarda con ottimismo all’Europa Il 18 dicembre al Rosselli , alla presenza dell’Assessore F. Barbaliscia e del Dirigente Scolastico V. Bombonati, ha avuto luogo un ”meeting” che ha visto partecipi e attivi studenti, docenti del Rosselli ed alcuni docenti dalla Spagna e dalla Bulgaria in videoconferenza nel Fin dall’inizio, la promotrice dell’evento, la prof. ssa A. Seguino, ha condotto i partecipanti a rivivere con la tecnica del racconto ciò che hanno sperimentato e vissuto durante i meeting internazionali. “Ho sentito il bisogno con il mio team di riflettere sugli esiti del di continuare a lavorare su progetti condivisi con colleghi europei, con il fine di favorire attività e spazi di condivisione e confronto. E’ inoltre importante rafforzare nei giovani che l’idea di un’Europa unita deve continuare ad essere difesa e sostenuta, nonostante le difficoltà e i “racconto“ dell’esperienza multiculturale conclusa del progetto di Partenariato Multilaterale Comenius dal titolo “Traditional Jobs and Acquiring Skills fo New Jobs” e l’introduzione di un secondo progetto del nuovo programma Erasmus + Chiave 2 Vet dal titolo “Approaching Europe and its Job Opportunities”. progetto appena concluso, ridare spessore all’idea dell’ unione Europea, dopo gli ultimi tragici eventi, per introdurre la nuova direzione della progettazione europea del Rosselli. Infatti alla luce di quanto accaduto, si stanno diffondendo sempre più scetticismo e scarsa fiducia nell’idea di un’Europa unita. A noi educatori spetta il compito muri di diffidenza, che ultimamente sono stati innalzati, considerando gli ultimi accadimenti in Francia e alle frontiere dei paesi facenti parte della Unione dell’est Europa, che mal si conciliano con i principi degli accordi di Schengen”. Sono intervenuti inoltre in video conferenza di Marian Ucar , docente di un Istituto professio- nale , CIPA , Tafalla, in Spagna e del dirigente scolastico di un scuola secondaria a Kochan, Bulgaria i quali hanno sottolineato l’importanza di continuare a progettare e a gettare le basi per favorire spazi di cooperazione e condivisione tra gli operatori scolastici, studenti con il fine di riuscire a rafforzare i principi che sostengono una cultura democratica in un’ Europa unita. Il messaggio dell’intero evento è stato La promotrice dell’evento, la prof. ssa Ada Seguino parlare dell’Europa con ottimi- hanno percepito di essere realsmo e con una visione prospet- mente “uniti nella diversità” e tica positiva, partendo dalla sto- che è possibile esserlo anche ria degli studenti che hanno condividendo una storia comuavuto la possibilità di sperimen- ne, diritti comuni ed il bisogno tare, vivere esperienze in cui di sentirsi parte di una “casa comune”. IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 36 14 - 28 GENNAIO 2016 SOS CRESCITA EDUCAZIONE FAMIGLIA e SCUOLA Bullismo e Cyber Bullismo: che fare? Dott.ssa Cinzia De Angelis Per porre domande alla dott.ssa Cinzia De Angelis inviare una e-mail al seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected] Gentile dottoressa, Desideravo ringraziarla per la sua rubrica. È molto interessante e ricca di stimoli per me che sono mamma di tre figli. È così faticoso fare il genitore e lei è diventata un po’ la mia bussola. E ora più che mai ho bisogno di un suo consiglio. Da qualche giorno sono molto preoccupata. Mio figlio Daniele a settembre ha iniziato a frequentare la prima media. Avendo cambiato scuola e città all’inizio ero un po’ impensierita. Temevo che non riuscisse ad inserirsi e a fare nuove amicizie. Invece, a dispetto di tutte le mie paure, Daniele si è trovato subito bene con i nuovi compagni e con gli insegnanti. Da qualche tempo però qualcosa del suo comportamento mi lascia perplessa. Non vuole andare a scuola, mi chiede spesso dei soldi e, il più delle volte, torna con del materiale smarrito e rovinato. Si arrabbia per niente e ha iniziato a prendere qualche brutto voti a scuola. Ho provato a parlarne con lui ma si è ancora di più chiuso in se stesso. Il suo amichetto di banco, però mi ha fatto intendere che c’è qualche “bulletto” fuori scuola che lo ha preso di mira. Possibile che Daniele sia vittima di bullismo? Chiara F. Carissima Chiara, La ringrazio per le belle parole che ha speso per me e mi scuso se ho “tagliato” un pochino la sua lunga lettera la quale mi dà l’occasione per parlare di un problema che affligge tante famiglie e tanti ragazzi. Intanto bisogna fare una premessa: non tutto è bullismo! Di bullismo se ne parla tanto e spesso i media usano questo termine per descrivere tutte le manifestazioni di disagio, di violenza e di aggressività creando un forte disorientamento nelle persone. Il rischio è quello di sottovalutare il fenomeno del Bullismo quando si presenta o di stigmatizzare ed etichettare qualsiasi forma di violenza come bullismo. Il fenomeno del bullismo si manifesta, il più delle volte, in modo sommesso e silenzioso con piccoli soprusi e prevaricazioni difficilmente visibili che, pertanto, impediscono un intervento tempestivo. Inoltre, i bambini di oggi tendono ad usare e purtroppo, a non saper ben gestire, le tecnologie senza un’adeguata informazione sui rischi della rete, diventandone così vittime privilegiate. Nel 1962 l’etologo k. Lorenz nel contesto della nascente etologia, descriveva, quello che poi chiameremo bullismo come: “l’attacco collettivo di una moltitudine di animali più deboli nei confronti di un animale più forte, il predatore”. Quello che salta agli occhi è che il bullismo si presenta come un fenomeno relazionale. Il bullo, infatti, non agisce isolato, ma può contare sulla cooperazione diretta dei compagni. Il bullismo, deriva dal- l’inglese “Bulling” e descrive la condizione di sofferenza, svalutazione ed emarginazione di un bambino o di un adolescente ad opera di un suo compagno e del gruppo a cui appartiene. Solitamente nel bullo c’è una forte volontà di nuocere, di reiterare gli atti violenti ed uno squilibrio di potere tra chi è più forte e chi il più debole. Il bullo può colpire in diversi modi: fisicamente con calci e pugni oppure appropriandosi degli effetti personali o danneggiarli; verbalmente con offese e insulti ma può colpire anche indirettamente dif- fondendo pettegolezzi o false dicerie sul conto di qualcuno escludendo volontariamente un compagno da un gruppo di aggregazione. Nel cyber bullismo le forme di prevaricazione possono avvenire in rete e, grazie all’anonimato del bullo, diventare ancora più pericolose perché foto, immagini e insulti “viaggiano” velocemente diventando visibili a molti utenti nello stesso momento. Come si riconosce il bullismo? Ci sono alcuni segnali che possono farci sospettare se nostro figlio è vittima di bullismo o meno. Prima di tutto il primo consiglio è quello di osservare ed ascoltare i nostri bambini e ragazzi. Se vivono un disagio o sono stati presi di mira solitamente ci “inviano dei segnali di richiamo” che il genitore attento coglierà: se prima i nostri figli erano allegri e socievoli, possono diventare cupi e solitari. Se prima amavano andare a scuola, ora iniziano ad inventarsi diverse scuse per assentarsi. Possono avere un calo del rendimento scolastico, apparire depressi e tristi. Manifestare disturbi fisici o dell’umore. Chiedono spesso soldi e tornano a casa con oggetti rovinati senza motivi apparentemente validi. Che fare? - Non colpevolizzare il bambino e il ragazzo! Le vittime di bullismo e cyber bullismo provano vergogna e sensi di colpa atroci e, spesso hanno paura delle ritorsioni del bullo e delle reazioni dei compagni. - Se gli atti violenti sono accaduti a scuola informare immediatamente il Dirigente Scolastico e accertarsi che prenderà provvedimenti seri con la famiglia del “bullo”. - Non lasciarsi scoraggiare da chi etichetta questo tipo di violenza come “ragazzate” e ci invita a “passarci sopra”. - Qualora si trattasse di bullismo in rete avvertire immediatamente la Polizia Postale e richiedere un intervento. Gli effetti del cyber bullismo possono essere ancora più gravi! - Educare i figli all’uso corretto di internet, dei telefoni… E ricordarsi che l’utilizzo del cellulare collegato a internet è sconsigliato ai i bambini. In caso contrario, usare le precauzioni e le protezioni disponibili. Cara Chiara mi piacerebbe parlarti anche del ruolo che ha la famiglia e la scuola nel bullismo ma vista la portata dell’argomento lo faremo un’altra volta. Quello che però mi preme dirti è di non sottovalutare l’episodio, così come hai già fatto, e di provare a riparlarne con Daniele. Richiedi un appuntamento con i docenti e, se la situazione si aggravasse, rivolgiti ad un professionista. Ricordati Che Il Bullismo È Una Forma Di Violenza, una ferita profonda dura a guarire. Ma anche chiudere gli occhi lo è. Il bullo non sarebbe nessuno se non avesse l’aiutante, il sostenitore e … gli outsider … gli indifferenti, coloro che guardano, osservano e … Si chiamano fuori. “Per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio” diceva un antico proverbio … e, io aggiungo, anche per difenderlo. Mi riscriva a [email protected] IL GIORNALE DEL LAZIO 14 - 28 GENNAIO 2016 pagina 37 “APRILIA SI…CURA” IMMIGRAZIONE - PARI OPPORTUNITÀ E TUTELA DEI DIRITTI COMINCIAMO IL NUOVO ANNO ALL’INSEGNA DEL DIALOGO INTERCULTURALE La diversità culturale non è solo un tesoro da preservare, ma una risorsa da promuovere, anche in settori distanti dal campo della cultura in senso stretto. La diversità culturale rappresenta una sorgente di strategie rinnovate a favore dello sviluppo e della pace a cura di Sihem Zrelli Care lettrici e lettori, nell’augurarvi un buon inizio d’anno che sia ricco di sogni e di speranza, ho deciso di inaugurare la mia rubrica con un messaggio di fratellanza e solidarietà per una società più giusta e soprattutto più solidale. È un tempo nuovo in cui sentiremo sempre più spesso parlare di diversità interculturale. Tuttavia, la varietà dei dibattiti che vengono riferiti più o meno confusamente alla diversità culturale è tale da fare assumere a questa espressione un significato al contempo vario e mutevole. Per alcuni, la diversità culturale è positiva in sé poiché evoca la condivisione delle ricchezze custodite in ogni cultura del mondo, e quindi i legami che ci uniscono nello scambio e nel dialogo. Per altri, le differenze culturali ci farebbero smarrire il senso della nostra comune umanità e sarebbero pertanto fonte di numerosi conflitti. La sfida principale di questo nuovo corso consiste quindi nel proporre una visione coerente della diversità culturale e nell’individuare le condizioni grazie alle quali la diversità culturale, lungi dall’essere una minaccia, può divenire vantaggiosa per tutti. Ma che cosa è la diversità culturale? La diversità culturale è innanzitutto un fatto. Esiste una grande varietà di culture che si differenziano senza difficoltà all’osservazione etnografica, sebbene i contorni che delimitano una data cultura siano più ardui da definire di quanto si possa credere. La cognizione della diversità si è per così dire banalizzata, poiché la conoscenza degli Altri è stata facilitata dalla globalizzazione degli scambi e da una maggiore apertura delle società le une verso le altre. Sebbene non induca neces- sariamente un aumento della diversità tra le culture, la migliore conoscenza della diversità culturale ha contribuito se non altro a conferirle maggiore visibilità. Peraltro, la crescente diversità dei codici sociali in seno alle società e tra società differenti ha contribuito rapidamente a rendere la diversità culturale una vera e propria “questione sociale”. A fronte di tale diversità di norme e di concezioni del mondo, gli Stati si trovano talora sprovveduti, sia che si tratti di rispondervi, spesso con urgenza come nel caso di questi ultimi esodi di massa, sia che si tratti di provare a trarne profitto per il bene comune. Per superare le difficoltà che si incontrano davanti alla questione della diversità culturale vi sono una serie di strategie operative, che ognuno di noi potrà facilmente mettere in campo. Una prima soluzione consisterà, nel nostro caso, nell’adottare una definizione estensiva della cultura, che ingloba, «oltre alle arti e alle lettere, i modi di vita, i diritti fondamentali dell’essere umano, i sistemi di valori, le tradizioni e le credenze»), che ha il merito di non promuovere una definizione troppo restrittiva e di non privilegiare un tratto particolare di una cultura (ad esempio la religione) a scapito di tutti gli altri per definire ciò che la caratterizza. Le culture non sono entità autonome o statiche. La nostra tendenza a considerarle fisse – come se esistessero vere e proprie fratture o linee di demarcazione che le separano – costituisce uno dei principali ostacoli al dialogo interculturale. Gli stereotipi culturali, pur servendo a distinguere un gruppo da un «altro», comportano il rischio che il dialogo fallisca davanti alla differenza e che questa generi l’intolleranza. Le culture appartenenti a tradizioni diverse hanno una tendenza spiccata ad alimentare, reciprocamente, gli stereotipi. Le tensioni interculturali sono spesso legate a conflitti di memoria, a interpretazioni opposte di eventi del passato e a conflitti di valori - in particolare di valori religiosi. L’equazione culturale che ogni sociétà multiculturale è chiamata a risolvere consiste nel riconciliare il riconoscimento e il rispetto delle peculiarità culturali con l’affermazione e la promozione di valori universalmente condivisi, originati dall’interazione delle specificità culturali. In tal modo, la tensione tra identità diverse può divenire la forza motrice di un rinnovamento dell’unità nazionale che poggia su una comprensione nuova della coesione sociale capace di includere la diversità delle sue componenti culturali. Il dialogo interculturale dipende in gran parte da competenze interculturali, cioè dell’insieme complesso di capacità che sono necessarie per interagire opportunamente con persone diverse da sé. Per natura, tali capacità sono essenzialmente comunicative, ma esse suppongono anche che si sia capaci di riconfigurare i punti di vista sul mondo e l’idea che se ne ha, poiché non sono tanto le culture quanto le persone – gli individui e i gruppi, in tutta la loro complessità e con le loro appartenenze molteplici – ad essere coinvolti nel processo di dialogo. Più che la conoscenza che abbiamo degli altri, è la nostra capacità di ascolto, di flessibilità cognitiva, di empatia, di umiltà e di ospitalità che determina il successo del dialogo interculturale. In questo ordine di idee, si sono sviluppate numerose ini- ziative volte ad incoraggiare il dialogo e l’empatia tra giovani di culture differenti: attività scolastiche, programmi educativi, scambi che implicano attività partecipative culturali, artistiche o sportive. Le arti e la creatività testimoniano, infatti, la profondità delle relazioni interculturali e l’arricchimento reciproco che esse favoriscono. Esse ci aiutano altresì a lottare contro la tendenza a trincerarci in identità chiuse, e contribuiscono così a promuovere il pluralismo culturale. Allo stesso modo, le pratiche e gli eventi multiculturali, come la messa in rete delle «città globali», i carnevali e i festival culturali possono aiutare a trascendere le barriere grazie a momenti di comunione e di divertimento urbani. Nelle società multiculturali, uno dei grandi problemi da risolvere in vista dell’educazione per tutta la vita riguarda la capacità di imparare a vivere insieme. L’educazione multiculturale deve quindi essere completata dall’educazione interculturale. L’insegnamento delle arti e delle scienze umane, le attività multimediali, i musei e i viaggi aiutano a sviluppare lo spirito critico indispensabile a combattere i pregiudizi al fine di adattarsi ad un ambiente culturale socialmente vario e di accettare le sfide del dialogo interculturale. Sensibilizzare alla diversità culturale è una questione di approc- cio, di metodo e di atteggiamento. La tolleranza è un atteggiamento che si acquisisce con la pratica che contribuisce a rimediare all’etnocentrismo, ai giudizi culturali aprioristici, agli stereotipi, ai pregiudizi, alla discriminazione ed al razzismo. È urgente investire nella diversità culturale e nel dialogo non solo a scuola ma anche nella comunità. In effetti, la presa in carico della diversità culturale in politiche pubbliche può contribuire a realizzare i due obiettivi-chiave dell’umanità che sono lo sviluppo e la ricerca della pace e la prevenzione dei conflitti. In materia di pace e di prevenzione dei conflitti, la diversità culturale è un invito a mettere l’accento su «l’unità nella diversità», cioè sull’umanità che emerge dalle nostre differenze. La diversità culturale, lungi dall’introdurre una restrizione ai diritti dell’uomo universalmente proclamati, costituisce invece il garante più sicuro di un esercizio effettivo di questi diritti, poiché essa rafforza la coesione sociale e offre una fonte d’ispirazione per il rinnovamento delle forme di governance democratica. Ciò suppone tuttavia che si possa affinare la nostra comprensione della diversità culturale e del dialogo, grazie ad interventi pubblici mirati. Solo in questo modo potremo liberarci dagli stereotipi culturali. IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 38 14 - 28 GENNAIO 2016 I nostri giovani leoni di Salvatore Lonoce Cari amici lettori, con un parallelismo, forse audace e irriverente, posso affermare che c’è la necessità di risanare il volto della politica apriliana. Credo che questo obiettivo sia il compito primario degli attuali politici di riferimento; e penso (voglio essere franco) soprattutto all’impegno del movimento delle giovani leve politiche che sempre più si stanno addentrando nelle questioni della cosa pubblica. Dubito invece che un contributo efficace possa derivare dai politici dell’attuale o delle passate amministrazioni; essendo i loro leader completamente impegnati e condizionati dalle solite questioni, sia di ordine generale, che più specificatamente amministrative: spero, però, di poter essere smentito. Cari amici, ciò detto, credo che l’impegno di questi nostri giovani politici debba essere tutto finalizzato a fare la propria parte in questo difficile e delicato percorso di politica cittadina; abbandonando una volta per sempre la singolare abitudine a voler sempre giudicare i comportamenti degli altri, dimenticandosi di guardare ai propri limiti, alle proprie incongruenze, alle proprie inadeguatezze nel rapporto sociale-amministrativo. Questo nuovo percorso può essere proficuo se questi nuovi, giovani, potenziali amministratori, sapranno mettere al centro del loro lavoro i valori, le idealità, di cui sono pregni, con contenuti programmatici per la città, ed ultimo ma non ultimo, il modello del loro movimento politico. Cari amici io ho individuato, almeno così mi sembra, nella politica apriliana, Liberal-Democratica, il nuovo passaggio politico-organizzativo per rendere compiutamente operativa ed incisiva la proposta con cui questi nostri giovani leoni vogliono porsi all’attenzione dell’elettorato apriliano, perchè hanno anche messo in atto uno sforzo tecnico, culturale ed ideale, per dar vita ad un progetto di governo cittadino efficace ed utile; cioè in grado di rispondere alle esigenze di rinnovamento della città, e per dare risposte serie, credibili alla questione del cambiamento, dell’innovazione, del rilancio amministrativo, del rinnovamento delle istituzioni municipali. Cari amici, questi giovani leoni hanno fatto, posso dirlo con franchezza, un lavoro di un certo interesse: ma nonostante questo stanno vivendo un periodo di gravi difficoltà, di enorme disagio politico, di forte complessità nel collegamento organico con la pubblica opinione apriliana. Tutto ciò ha reso sostanzialmente sterile il lavoro sin qui svolto; ed infatti quanti di voi si ricordano i loro interventi ultimi, questi giovani leoni si trovano ai margini della dialettica politica cittadina, del dibattito e del confronto sulle questioni centrali e fondamentali del presente e del futuro di Aprilia. Eppure, come ho detto prima, in quest’ultimi due anni hanno sviluppato un lavoro politico-programmatico di un certo spessore ideale, culturale e denso di contenuti. Ma ciò non è bastato, se oggi viviamo la situazione di crisi politica e di disagio nel perseguire un coinvolgimento politico. Cari amici a mio parere, l’aspetto più preoccupante di tutto ciò è la difficoltà che viviamo oggi nel cercare di analizzare, comprendere e progettare un rinnovato ed adeguato percorso di azione politica, e cercare così di recuperare il ruolo, la “missione” politica degli apriliani nella nuova realtà culturale, sociale ed economica della città. Certamente c’è un gap di linguaggio, di metodologia, di strumenti operativi, rispetto ai quali vanno individuate le risposte adeguate: e questo è certamente un impegno complesso, di non facile individuazione e di non semplice attuazione. Non si tratta di spezzare catene, quanto meno non nel senso di ritenere che l’assalto al “Palazzo di Piazza Roma” possa essere il toccasana dei mali della politica apriliana. L’analisi è molto più com- ASSOCIAZIONE NUOVO CENACOLO DELLA POE- L’associazione Nuovo Cenacolo della Poesia, ha tenuto una magnifica manifestazione il 3 Gennaio 2016 ore 16, presso la Biblioteca Comunale Sala Ragazzi con mostra di moda, pittura, poesia e musica dedicata a: Pace, Amore, Poesia, con artisti locali ed ospiti. Hanno collaborato le ASSOCIAZIONI: ARTE MEDITERRANEA, Presidente maestro ANTONIO DE WAURE , TURISTICA PROLOCO città di APRILIA, L’ACCADEMIA INTERNAZIONALE ARTE, CULTURA, LETTERE E SCIENZE Presidente maestro MICHELANGELO ANGRISANI, accompagnato dallo scultore ANGELO SPATUZZI. L’ASSESSORE ALLA CULTURA FRANCESCA BARBALISCIA. Ospiti d’onore: l’artista internazionale MILENA PETRARCA, Presidente dell’ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE MAGNA GRECIA LATINA-NEW YORK, FRANCO BORRETTI, Presidente dell’ASSOCIAZIONE NUOVA IMMAGINE DI LATINA accompagnato dall’artista ADRIANA VERONESE, CARLO ALBERONI, Presidente dell’ASSOCIAZIONE IL CONFRONTO DI FONDI e promotore del Premio LIBERO DE LIBERO La mostra è stata allestita con opere del maestro MICHELANGELO ANGRISANI, dall’artista MILENA PETRARCA, dallo scultore ANGELO SPATUZZI, dall’artista GIANNA FORMATO. Le poesie sono state declamate da: Adriana Veronese, Gianna Formato, Vincenzo Caccamo, Giovanni Rotunno, Milena Petrarca, Adalgisa Santucci, Vincenzo Amato, Aurelio Mazzaroppi, Franco Conti, Luigi Cizzi, Nadia Pertinelli, Antonio Pelagalli. Angela Maria Tiberi ha declamato la poesia di Angelo Paniccia e del grande artista internazionale MARIO FRATTI. Ospite d’onore: il Barone e Dirigente degli enti locali Regione Lazio ANTONIO TERENZIO La serata è stata allietata dal gruppo musicale ANDREA FRANCESCHINI plessa, e la terapia appare ancora tutta da definire e richiede certamente disponibilità al sacrificio degli interessi personali, per lasciare posto all’obiettivo più grande, più ambizioso, più entusiasmante; La realizzazione di una nuova era politica rinascimentale, Liberal-Democratica, la vera forza di questo rinnovamento politico apriliano, tanto auspicato. Cari giovani politici è necessario quindi vincere l’attuale stato di abulia, di sconforto, di diffidenza e forse di disaffezione in atto, abbandonando nel contempo ogni visione manichea nel confronto. Solo così potrete dar vigore al rinnovamento che tutti noi vogliamo: aperto, ospitale, che rispetta, oserei dire che sollecita il dissenso cittadino; con regole che, sempre salvaguardando il pluralismo cittadino, sappiano trovare, senza mai emarginare la nostra dialettica ed l’eventuale dissenso, la sintesi di una nuova linea politica con la quale prospettarsi all’opinione pubblica apriliana. Cari amici lettori, cari giovani politici, deve essere questo il vostro lavoro in vista del cambiamento, deve essere questo il vostro obiettivo per una nuova politica. Ma la riflessione che mi viene spontanea in questo momento è: c’è all’interno di questi nostri giovani leoni questa volontà, questa sensibilità?! 14 - 28 GENNAIO 2016 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 39 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 40 14 - 28 GENNAIO 2016 LATINA A COLORI : PROTAGONISTI GLI STUDENTI DEL LICEO ARTISTICO Si è conclusa, con grande successo, l’esposizione delle opere realizzate dagli studenti del Liceo Artistico Statale di Latina, sotto il porticato dell’edificio comunale e nel giardino interno del Comune. Nell’ambito delle iniziative promosse dal Comune di Latina, in occasione delle festività natalizie e dell’anniversario della fondazione della città, il Liceo Artistico e’ stato invitato a contribuire all’ animazione di tali celebrazioni. Molteplici le attenzioni dei passanti; un numeroso pubblico incantato ad ammirare, nel cuore della città di Latina, i lavori dei giovani artisti, i quali hanno manifestato le loro passioni e attenzioni anche durante le lezioni svolte all’aperto, con i loro docenti, nel periodo pre-natalizio, lezioni di attività specifiche ed opere esposte, alcune già realizzate, come le sculture eseguite dagli studenti del corso di modellato ( discipline plastiche ), a cura del prof. Alberto Bianchi, nell’ambito degli indirizzi presenti nella scuola del Liceo Artistico di Latina : discipline plastiche e pittoriche, architettura e design, scenografia e grafica. Le attività didattiche sono state condotte all’insegna dell’ articolo 9 della Costituzione, per favorire la diffusione di una cultura del paesaggio urbano e dei valori estetici tra i cittadini e in particolare tra i giovani. Gli studenti, coordinati dai rispettivi docenti, hanno attivato una serie di laboratori, in piazza del popolo, aperti alla partecipazione dei cittadini. Alcune opere sono rimaste esposte per l’intera durata delle festività natalizie, sia all’interno del giardino, sia lungo il Corso e nelle vie adiacenti, dove sono stati collocati i pannelli dipinti per l’isola di natale, con il contributo delle associazioni dei commercianti. I pannelli esposti contenevono idee e proposte elaborate dagli studenti per il recupero e l’abbellimento di edifici cittadini, tra cui gli edifici delle Poste di Latina e di Aprilia. Gli studenti hanno realizzato altresì la grafica per i manifesti e le locandine utilizzate dal Comune e hanno curato l’elaborazione di cartoline ideate dalle detenute del carcere circondariale di Via Aspromonte, “la scuola in carcere”, in collaborazione con Poste Italiane. Le detenute, hanno realizzato un disegno raffigurante la loro idea di libertà, uno stormo di gabbiani multicolore su un cielo azzurro che Poste Italiane ha riprodotto su una speciale cartolina filatelica, realizzata in 500 esemplari distribuiti tra i partecipanti. È stato possibile acquistare, in una delle giornate legate all’iniziativa promossa dal Comune di Latina, le cartoline realizzate dagli studenti per conto del Comune, con l’annullo postale realizzato tramite Poste Italiane.Oltre al Prof. Bianchi, hanno collaborato i docenti Alessandroni, Lisi e Feudi per le discipline pittoriche; Giacobbi per le discipline grafiche. Presente anche il Prof. A. Polzonetti, vice preside dell’ istituto e il Prof. P. Cardoni, che ha coordinato e seguito lo straordinario evento. Il Liceo Artistico di Latina, dunque, si presenta come una vera e propria novità nel panorama delle scuole superiori : una scuola d’arte, con insegnanti anch’essi artisti che hanno ampia padronanza nella loro disciplina, di cui conoscono non solo i contenuti, ma anche i modi attraverso i quali si creano nuove conoscenze, comprese le forme di indagine creativa che caratterizzano il lavoro degli artisti. È un liceo che ha la finalità di sviluppare le capacità sia teoriche sia pratiche, con l’ obiettivo per la scuola di formare degli operatori nel campo delle arti visive che, oltre a possedere conoscenze e competenze tali da consentire loro la prosecuzione degli studi in campo universitario o accademico, siano opportunamente orientati nei campi connessi con il “fare artistico” (comunicazione, pubblicità, pittura e decorazione, architettura, design...). In occasione delle prossime iscrizioni, per l’ anno scolastico 2016/2017, in scadenza il 22 febbraio’16, si fa presente che in base al progetto di orientamento del Liceo Artistico Statale di Latina la scuola rimarrà aperta, per i genitori e gli alunni interessati a conoscerla, anche il sabato e la domenica. Le prossime date dell’ open days : sabato 16 e 30 gennaio ( dalle 15.00 alle 17.000 ) - domenica 24 gennaio ( dalle 10.00 alle 12.00 ). Di Pasquale Alessandra IL GIORNALE DEL LAZIO 14 - 28 GENNAIO 2016 LA PSICOLOGA RISPONDE Dott.ssa Anna De Santis (Psicologa - Psicoterapeuta) COSA SPINGE UN ESSERE UMANO ALL’ODIO E ALL’AGGRESSIVITA’? Avrei voluto avere, tanto, una famiglia tutta mia. Da quando mi sono sposata, per me, la vita è stata un inferno. Lui è un uomo cattivo, aggressivo, violento. Prima del matrimonio aveva alcuni atteggiamenti un po’ sospetti, ma mai avrei immaginato che arrivasse ad alzarmi le mani. Alcuni anni fa sono rimasta incinta, ma è stato un momento bruttissimo, perché, lui, non ha fatto altro che alzarmi le mani, perché non voleva il bambino, e dopo qualche mese, a causa sua, ho avuto un aborto spontaneo. Povero bimbo mio, a causa sua, non ha mai potuto conoscere la sua mamma! Odio quell’uomo, ma allo stesso tempo mi fa pena, ma quella pena che si può avere per quelle persone malate di mente; perché, penso che lui abbia, proprio, dei grossi problemi mentali. Io, gli ho sempre detto che se continuava così l’avrei lasciato, ma ho fatto anche di più, l’ho denunciato alla polizia quando ha tentato per l’ennesima volta di umiliarmi e di maltrattarmi con aggressioni sulla mia persona. Da quel giorno ha capito che non scherzavo e che faceva bene a starsene fermo con le mani, e che le problematiche con sua madre le avrebbe dovute scaricare addosso a qualcun’altra, o forse proprio su di lei come già alcune volte aveva fatto. Sì, ho assistito una volta ad loro furioso litigio in cui lui le diede un calcio sul sedere con molta violenza. Al solo pensiero rabbrividisco. Ora, per me, rimane, comunque, l’assassino di mio figlio, quel figlio che tanto avevo desiderato, e che purtroppo ha pagato con la vita l’egoismo infantile del padre. Ora, che non vivo più con lui, mi sento serena, ma quei momenti rimangono scolpiti nella mia mente, e quando a volte ci ripenso mi consolo pensando a quel bambino mai nato che da lassù proteggerà sempre la sua mamma da quell’essere infelice che purtroppo era suo padre. Vorrei avere una spiegazione, se è possibile, cosa può spingere un essere umano a tanto odio e aggressività? VALERIA Le persone violente, spesso, si nascondo dietro un’immagine di perbenismo. E’ un meccanismo di difesa quello di apparire per ciò che non si è. Queste persone sono coscienti del loro comportamento negativo, ma non possono farne a meno. Nascondono, anche, una sorta di invidia verso coloro che appaiono sereni e appagati nonostante le difficoltà della vita. Sono dei perdenti, e scaricano la loro rabbia verso chi credono più deboli e indifesi. Quell’uomo, che purtroppo ha sposato, le ha fatto certamente del male, ma, mi creda, il male lo ha fatto soprattutto a se stesso, perché quell’atteggiamento di rabbia e di frustrazione se lo porta dentro lui, che certamen- te non gli darà pace. Sono persone che farebbero bene a starsene da soli, senza appiccicare addosso agli altri i loro problemi. I problemi che avrà avuto, e che ancor oggi ha con la madre, lo spingono ad aggredire e a svalorizzare chi lo circonda, perché questo atteggiamento lo ha con tutti, fingendo in alcune occasioni la parte della vittima. Spesso sono capaci di coinvolgere persone, per sostenere il loro atteggiamento di vittimismo, sono abili manipolatori, così come possono fare i bambini, e questo è sinonimo di immaturità. L’aver sperato di creare una famiglia, con quell’uomo, le ha provocato una grande delusione, ma non perda mai la speranza di creare quello che ha tentato di fare con lui, perché di uomini buoni e generosi ce ne sono davvero tanti. La pena che prova verso di lui la lasci da parte, ma cerchi di far valere i suoi diritti. A volte le persone aggressive, sono molte egoiste perché si portano dentro una grande insoddisfazione di fondo che gli deriva, in questo caso, dal forte conflitto con l’immagine materna, castrante e schiacciante allo stesso tempo, si sentono incapaci e svalorizzati, ed è per questo, poi, che vogliono sminuire l’immagine della donna, quasi come una sorta di rivincita. Purtroppo, i genitori possono creare grossi problemi psicologici nei figli, ma con questo non dico che debbano essere condannati, perché significa che anche loro sono carichi di problemi non risolti che riversano, poi, su di loro. Ora, non pensi più a quell’uomo, e così come ha detto, ha il suo piccolo angelo custode che la conforta, e che l’aiuterà a realizzare il sogno di avere una pagina 41 famiglia tutta sua. IL GRUPPO RINFORZA LA NOSTRA INDIVIDUALITA’ Ho passato gli ultimi due anni della mia vita in solitudine, pensando che il rapporto con gli altri mi facesse solo del male. Ho avuto delle brutte esperienze che mi hanno convinto che se non avessi frequentato nessuna persona ero al sicuro. Adesso, però, mi sto rendendo conto di essermi perso molto in questi due anni. L’isolamento a cui mi sono costretto, per difendermi dalle delusioni, anziché risolvere i miei problemi me ne ha creati degli altri. Non riesco più a vivere da solo ma, non so cosa fare per inserirmi nella vita di società. Poi, mille dubbi mi assalgono e paralizzano qualunque mia iniziativa. Una parte di me è convinta che faccio bene a continuare in questa direzione, un’altra parte, invece, vuole godersi la vita. Sono un ragazzo di 32 anni che vuole viversi spontaneamente e con fiducia verso gli altri ma, non ci riesce più. Cosa posso fare? Può darmi un consiglio? EGIDIO I rapporti interpersonali sono le fondamenta nella vita di un uomo, essi contribuiscono a costruire il punto di riferimento che ogni essere umano ha nella vita. Lei, Egidio, ne è un esempio: cercando di difendersi dagli altri sta soffrendo di solitudine, e ha capito, finalmente, che non è così che potrà risolvere il suo problema. Parta sempre dal presupposto che ogni situazione che viviamo, nei confronti degli altri, è sempre a se stante. Non esistono due persone uguali, ma esistono alcuni nostri atteggiamenti che riproducono comportamenti sempre uguali nell’affrontare situazioni simili, che purtroppo ci spingono a pensare che siano gli altri a gestire la nostra vita ma, non è così. Il problema lo può risolvere soltanto affrontandolo e la soluzione migliore è quella di partecipare a degli incontri di gruppo che, come una palestra in cui la mente si va ad allenare, la porteranno a capire quali siano i suoi atteggiamenti tipo, nei confronti degli altri, e come interagire con loro. Negli incontri di gruppo, che io stessa conduco, ho visto molte persone aprirsi dopo poco tempo e entrare a fare parte della grande “famiglia” interagendo con gli altri con la propria personalità, senza tentare di camuffarsi per sentirsi accettato. Quello che s’impara nei gruppi è soprattutto l’espressione di se stessi, così come si è, senza mettere in atto comportamenti “diabolici” e autodistruttivi. E’ solo una perdita di tempo! Se siamo noi i primi ad accettarci, senza doverci dimostrare nulla, anche gli altri lo faranno. E’ come il boomerang, se ci scrivi sopra: “sei una persona valida”, questo ti ritornerà indietro. scrivi a- Dott.ssa Anna De Santis ad Aprilia in via Mozart 1 (di fronte Conforama) tel. 393.6465283 o inviare una e-mail al seguente indirizzo di posta elettronica: a1 desantis @libero.it Sono attivi gli incontri di gruppo CODIP Per informazioni 347.6465458 393.6465283 www.codip.org e mail:[email protected] La scomparsa di Enio Gabrielli La scomparsa di una persona generalmente ti disorienta e ti turba, ma soprattutto ti lascia il tempo per riflettere su quanto spesso la vita possa sorprenderti nel peggiore dei modi. Quando poi, a lasciarti sono persone a te care o persone che inevitabilmente hanno segnato il tuo cammino, allora diventa tutto più complicato. Enio Gabrielli, per tutti “Nonno Enio”, era una persona dalle qualità difficili a trovarsi, un uomo che ha vissuto in modo talmente umile e dignitoso da essere riuscito a circondarsi di amici veri e di persone che nutrivano per lui grande stima e rispetto. Il suo caloroso ed inconsueto modo di fare, la sua palese disponibilità, le sue incessanti premure, la sua continua presenza, sono stati da sempre i pilastri che hanno caratterizzato la sua figura e la sua esistenza. Enio era e resterà per sempre nei cuori di quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo, perchè gli animi nobili e gentili come i suoi, te li porti dentro, perchè restano fortemente impressi, provocando in tutti la consapevolezza di dover lasciare andare grandi uomini, uomini piuttosto singolari che oggi si fa fatica ad incontrare. La famiglia Gabrielli ci teneva fortemente a ringraziare quanti hanno partecipato alla donazione a favore del centro ancologico della città di Aprilia, struttura che svolge la funzione di accoglienza per l’accesso ai servizi di diagnosi e cura in ambito ospedaliero, con la significativa finalità di garantire al cittadino uno specifico percorso assistenziale, considerando la persona malata, e non la malattia il vero soggetto della cura. IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 42 14 - 28 GENNAIO 2016 Il TEST GENETICO PARODONTALE Dott Giuseppe Grech perfezionato in chirurgia orale, endodonzia, protesi paradontologia, implantologia Master 2 livello chirurgia orale università la Sapienza. Master 2 livello in Paradontologia UNiverità La Sapienza Per porre le domande al dott Grech Giuseppe scrivi a: [email protected] Info 06.9276800-333.3949769 Caro Dott. Giuseppe Grech , mi chiamo Maria Teresa, ho letto tutti i suoi articoli, come sempre molto interessanti, ma quello che più mi ha colpita è stato l’articolo sulla MALATTIA PARODONTALE. Lei ha affermato che c’è una certa predisposizione familiare, ovvero se in famiglia ne soffrono si ha un rischio maggiore di svilupparla. Ho analizzato l’albero genealogico della mia famiglia e ho potuto costatare con certezza che vi sia una predisposizione. Io ho 25 anni, per ora non ho nessun sintomo ma ho paura che essendoci una predisposizione questa possa da un momento all’altro manifestarsi. La mia domanda è la seguente: vi è la possibilità, attraverso analisi specifiche, di sapere se sono un soggetto a rischio? La prego di rispondermi nel suo prossimo articoli. Grazie . L’ESPERTO RISPONDE: Cara Maria Teresa grazie per esserti rivolta a me. Sono felice di risponderti che si è possibile, tramite un TEST GENETICO PARODONTALE . Il test genetico è utilizzato per la ricerca preventiva nei soggetti giovani predisposti alla malattia e per la valutazione del rischio di perimplantite in soggetti che si sottopongono a terapia implantare. Invece, coloro che hanno già avuto una diagnosi di malattia parodontale, potranno sottoporsi al TEST MICROBIOLOGICO. Il test microbiologico serve ad identificare la presenza dei batteri responsabili della parodontite. E’ anche uno strumento importante nel controllo dell’efficacia dell’intervento terapeutico e del protocollo di mantenimento. Rivediamo insieme cos’è la MALATTIA PARODONTALE, per poi spiegare in cosa consiste il TEST GENETICO PARODONTALE ED IL TEST MICROBIOLOGICO. “La malattia parodontale, conosciuta comunemente con il termine obsoleto di “piorrea” è una malattia provocata dai microrganismi della placca bat- terica. È indicata con questo termine perché colpisce il parodonto, cioè l’insieme di strutture che circondano il dente e lo tengono attaccato all’osso” A che cosa va incontro il paziente affetto da malattia parodontale? “Se non curata l’infezione procede in profondità. La gengiva si allontana dal dente, creando delle vere e proprie tasche dove i batteri si accumulano. Così il tessuto osseo viene distrutto, i denti perdono supporto e diventano mobili. Il paziente va così incontro alla perdita di uno o più elementi dentali”. Quali sono i sintomi che devono far pensare di esserne affetti? “Purtroppo questa malattia provoca sintomi molto scarsi e quindi può progredire e aggravarsi senza quasi accorgersene. Per questo motivo è necessario sottoporsi regolarmente a visite di controllo in modo tale che il dentista possa intervenire tempestivamente. Non bisogna aspettare che compaiano i sintomi tipici della malattia avanzata, come la mobilità degli elementi dentali, per farsi visitare. Ad ogni modo, i segnali che possono far sospettare la presenza della malattia sono gengive che sanguinano spazzolando i denti o mangiando cibi duri oppure, ancora più grave, gengive arrossate, gonfie o retratte”. Come si cura la malattia parodontale? “I trattamenti parodontali possono essere di tipo chirurgico o non chirurgico, in base allo specifico quadro clinico del singolo paziente. La fase non chirurgica è rappresentata dalla levigatura radicolare, cioè la rimozione della placca e del tartaro dai denti sopra e sotto il livello della gengiva. Molto importante, ovviamente, è anche l’igiene orale domiciliare del paziente, fondamento irrinunciabile di ogni terapia parodontale.” Quando invece si esegue un trattamento chirurgico? “Dopo un attento monitoraggio delle condizioni parodontali del paziente, attraverso la raccolta di specifici parametri clinici, si decide per un intervento chirurgico nel caso in cui il trattamento non chirurgico non ha portato a risultati soddisfacenti, come il guadagno di attacco clinico osseo”. Qualora non si intervenisse chirurgicamente? Le tasche tenderebbero ad approfondirsi, l’osso alveolare a riassorbirsi e qualora questa perdita fosse notevole, l’estrazione potrebbe essere l’unica terapia possibile. E in cosa consiste l’intervento? L’approccio chirurgico consiste nel rimuovere il tessuto malato (la tasca) e nel ricontornare i tessuti molli (gengive) e duri (osso alveolare) al fine di ottenere un’anatomia che permetta l’eliminazione permanente delle tasche, dei difetti ossei (crateri), e di favorire le manovre di igiene domiciliare. La tecnica chirurgia, nota come “Chirurgia ossea resettiva”, ha subito dei cambiamenti notevoli negli ultimi anni al fine di poter eliminare la patologia parodontale pur conservando un aspetto gengivale il più estetico ed atraumatico possibile. Si passa poi (sempre nella stessa seduta) ad una chirurgia rigenerativa, ossia si utilizza un innesto che viene poi ricoperto dai tessuti gengivali o da membrane protettive. L’innesto utilizzato in genere è osso autologo, cioè appartenente allo stesso paziente, o innesti sintetici prodotti in laboratorio che vengono poi ad essere sostituiti da tessuto osseo in pochi mesi. Quali sono i benefici della “chirurgia rigenerativa”? Il principale vantaggio è la ricostruzione del tessuto che è andato perso a causa della malattia parodontale o di altri processi patologici. Conseguenza della rigenerazione è la riduzione della profondità di tasca e una diminuzione o risoluzione completa delle recessioni gengivali. I trattamenti chirurgico e non chirurgico sono trattamenti risolutivi? “Il paziente parodontale deve sottoporsi ripetutamente a visite di controllo ogni sei mesi, effettuare regolarmente l’igiene orale professionale dal suo dentista e cosa più importante, avere una buona igiene orale domiciliare. Il rischio è la ricaduta. Infine è molto importante sapere che la malattia parodontale può essere trasmessa al proprio partner!!! ”. TEST GENETICO PARODONTALE E TEST MICROBIOLOGICO IL TEST GENETICO NELLA MALATTIA PARODONTALE È IMPORTANTE PER: 1. lo screening nei soggetti giovani della predisposizione alla malattia parodontale, con sviluppo di migliori protocolli di prevenzione; 2. l’ottimizzazione del piano terapeutico in pazienti che hanno già sviluppato la malattia, grazie all’integrazione delle informazioni cliniche con i dati oggettivi forniti dal test; 3. la valutazione del rischio di sviluppo di parodontite in soggetti che si sottopongono a riabilitazione impianto-protesica; 4. Informare adeguatamente il paziente riguardo al suo personale profilo di rischio, cosicché aderirà in maniera più consapevole ad un piano di prevenzione; 5. l’ acquisizione di dati oggettivi per lo sviluppo di un piano di mantenimento parodontale ed implanto-protesico. A chi è consigliato il test genetico? A tutti i giovani SANI (senza segni di malattia gengivale)questi potrebbero essere soggetti suscettibili alla manifestazione di tale malattia in età matura, in modo particolare se in famiglia ci sono persone che soffrono di patologie gengivali. Altre persone a cui è consigliato il test: - Soggetti giovani con malocclusioni dentali - Soggetti giovani che devono affrontare terapie implantologiche. - Donne che debbono intraprendere cure ormonali o che debbono affrontare una gravidanza. - Individui giovani che debbono essere sottoposti a trapianti d’organo. - Individui giovani con problemi cardiaci, diabete e altre malattie metaboliche. QUALI SONO I PAZIENTI PER I QUALI E’ INDICATO IL “TEST MICROBIOLOGICO” ? Il test su DNA batterico è consigliabile per tutti i pazienti con patologia parodontale in atto, specialmente in presenza di TASCHE PARODONTALI. Dal materiale biologico presente nelle tasche gengivali è possibile determinare la presenza dei seguenti GERMI: -Actinobacillus actinomycetemcomitans - Non è normalmente presente in bocche sane e possiede molteplici fattori di virulenza (leucotossine) ed è spesso associato alla parodontite giovanile localizzata. Può essere trasmesso dai genitori ai figli. -Porphyromonas gingivalis (PG) - Non presente in bocche sane, possiede molteplici fattori di virulenza ed è generalmente associato alla parodontite cronica. Può essere trasmesso dai genitori ai figli, ed in minor misura fra partner. -Prevotella intermedia (PI) Occasionalmente causa di alitosi, è associato anche con la gengivite ulcero-necrotica. -Tannerella forcythensis (già detto Bacteroides forsythus) (TF) - Strettamente anaerobio, è considerato uno dei principali patogeni parodontali per la sua attività proteolitica. E’ generalmente associato con la parodontite refrattaria. -Treponema denticola (TD) Dubbia la sua sensibilità in vivo agli antibiotici. Fortemente proteolitico, è invasivo delle cellule epiteliali ove può costituire una fonte endogena di re-infezione. Una sua prevalenza può rappresentare un problema nella gestione terapeutica della patologia. COME SI EFFETTUA IL PRELIEVO Sia il test parodontale batterico che genetico vengono eseguiti prelevando il fluido crevicolare (gengivale) colonizzato dai batteri e contenente cellule epiteliali dell’individuo in esame. Si inserisce un cono di carta sterile nella tasca parodontale o periimplantare per almeno 30 secondi e si ripone in una provetta. La raccolta dei campioni è rapida per l’operatore e assolutamente indolore per il paziente. IL GIORNALE DEL LAZIO 14 - 28 GENNAIO 2016 pagina 43 dalla Regione di Bruno Jorillo APPROVATO BILANCIO 2016-2018: PIU’ SVILUPPO, PIU’ LAVORO, PIU’ SERVIZI ED EQUITA’ FISCALE Il Consiglio regionale ha approvato il Bilancio previsionale 2016-2018 e la Legge di stabilità 2016.La manovra di bilancio 2016, al netto del settore sanitario, delle altre risorse vincolate e delle partite tecniche, ammonta complessivamente a 3,55 miliardi di euro di cui 2,95 miliardi sono destinati alla spesa corrente e 598 milioni alla spesa in conto capitale, con un incremento di 260 mln rispetto al 2015 sugli investimenti. 1) QUALITA’ DELLA SPESA E NUOVI RISPARMI L’efficientamento della spesa resta uno degli obiettivi principali che la Giunta regionale vuole portare avanti anche nel 2016. - Enti e società Continua a scendere la spesa per il funzionamento degli enti regionali e le società, sia attraverso la riduzione dei fitti passivi sia attraverso l’attuazione del Piano di razionalizzazione delle società. Nel 2014 la spesa per enti e società era di 192 mln, nel 2015 di 176 mln, nel 2016 sarà di 170 mln fino ad arrivare a 154 mln nel 2018. Si prevede, nell’immediato, la conclusione del percorso di fusione in un unico soggetto delle due società che si occupano di sistemi informativi e funzioni amministrative, Lazioservice e Lait e la conclusione dell’iter di fusione di Bic in Lazio Innova. - Personale Cala anche la spesa per il personale, da 282 mln nel 2015 a 281,86 mln nel 2016 nonostante il costo aggiuntivo di 6,7 mln per l’assorbimento del personale delle Province. CONTINUITA’ CONTRATTUALE A 1.300 EX DIPENDENTI DELLE PROVINCE. A tal proposito, l’art.6 della Legge di stabilità dispone la riallocazione delle funzioni non fondamentali già svolte dalla Città metropolitana di Roma capitale e delle province nonché le modalità di individuazione delle risorse strumentali e finanziarie connesse al loro esercizio. L’attuazione di questa norma, in attesa dell’approvazione della Plr 269 in discussione in Commissione Bilancio, consente di garantire continuità contrattuale ad oltre 1300 persone, ex dipendenti delle Province. Con emendamenti della minoranza, si è stabilito il termine del 28 febbraio 2016 entro il quale deve essere adottata la disciplina del conferimento di ulteriori funzioni e compiti a Roma Capitale e ai comuni. - Organi istituzionali La spesa per gli organi istituzionali passa da 78,8 mln a 76,70 mln. Confermati i trasferimenti per 60 mln al Consiglio regionali e minori spese per 1,6 mln da parte della Giunta. 2) POLITICHE DI SVILUPPO: RAFFORZIAMO LA CRESCITA Nel Bilancio predisposto dalla Giunta sono indicati i principali strumenti per assecondare la crescita e lo sviluppo del territorio: - Il valore delle Leggi approvate dal Consiglio regionale. La copertura finanziaria per le leggi approvate nella X Legislatura viene garantita con 114,56 milioni di euro complessivi tra parte corrente e parte capitale. Nel 2015 la copertura finanziaria ammontava a 83,94 mln di euro. - Programmazione europea 2014/2020. Sono già state avviate 35 delle 45 Azioni cardine. Il Bilancio 2016, in linea con la programmazione unitaria dei fondi europei, prevede nel 2016 l’attivazione di Bandi sui tre programmi operativi, Fesr (125 mln), Fse (145 mln) e Psr (169mln), per un totale di oltre 440 milioni di euro. - Infrastrutture stradali e scuole. Nel triennio 2016-2018 sono previsti finanziamenti per 530 mln di euro anche con il supporto del Fondo di Sviluppo e Coesione e 73,2 mln di mutui BEI. Abbiamo già dato copertura agli interventi di conclusione dei cantieri per realizzare la strada statale Monti Lepini, la Rieti-Torano, la tangenziale dei Castelli, il viadotto Biondi a Frosinone, la via Lungoliri a Pontecorvo e garantiamo anche l’avvio del cantiere della Orte-Civitavecchia. Sul bilancio 2016-2018 si prevede la copertura dei lavori relativi alla superstrada OrteCivitavecchia (105,3 mln), alla Ferrovia ex concessa Roma-Viterbo (150 mln), alla Linea C metropolitana di Roma (138,7 mln), all’ampliamento della via Tiburtina (16 mln), all’ impianto di risalita del Terminillo (13,9 mln) e alla funicolare di Rocca di Papa (5,3 mln) e il Programma straordinario di Edilizia scolastica (81,6 mln), opere che potranno trovare attuazione appena il Governo indicherà i criteri di riparto del Fondo Sviluppo e Coesione. Sul Fondo Sviluppo e Coesione, continua il confronto con il governo. Le altre possibili opere finanziabili con il FSC sono: la ferrovia Roma Lido, il prolungamento linea B1metropolitana di Roma, il collegamento Canepina-Vallerano con la superstrada Orte-Civitavecchia, il secondo e ultimo lotto del collegamento stradale Rieti-Torano, l’adeguamento innesto della SS2 (Appia) a Comune di Ariccia e nuovo Ospedale dei Castelli. - Formazione e lavoro. Nel 2016 sono previsti 128,9 mln di risorse di bilancio e 121 mln di fondi strutturali FSE per garantire: il diritto allo studio, la formazione professionale, il coworking, i servizi per l’impiego, le scuole di alta formazione, gli LSU, i progetti per le scuole, i green jobs, il contratto di ricollocazione. La Regione fa uno sforzo in più. Con la soppressione della Province, la Regione si fa carico del 50% di quanto veniva garantito in passato dalle Province per l’assistenza agli alunni disabili – che passa alla formazione - con 8,5 mln di euro. Si lavorerà per integrare queste risorse con il Fondo sociale europeo. Per quanto riguarda il lavoro, sempre più evidente l’inversione di tendenza nella nostra Regione verso le politiche attive rispetto alle politiche passive con 9 mln di risorse regionali e 30,4 mln di fondi europei. 5,5 mln di fondi regionali serviranno a finanziare anche per l’anno 2016 i circa 700 Lavoratori Socialmente Utili impiegati nei comuni del Lazio; 1,5 mln nel settore aeroportuale, uno dei settori centrali per lo sviluppo della nostra Regione, rifinanziando la legge sull’indotto Alitalia per favorire i lavoratori del settore; 1,5 mln di euro per il bonus assunzionale. - Ricerca e innovazione tecnologica. Oltre a 25 mln di euro di fondi strutturali FESR, sono previsti 25,5 mln di euro di investimenti per innovazione e trasferimento tecnologico e per riposizionamento competitivo. Inoltre, da bilancio, 16 mln sono destinati alla ricerca di base e ai distretti tecnologici. Le politiche per il riposizionamento competi- tivo sono rivolte alle aree di crisi di Piedimonte San Germano, con il rifinanziamento della legge 46/2002 per l’indotto Fiat, e a sostegno della Valle dell’Aniene . - Cultura. 37 mln di euro di risorse di bilancio per sostenere lo spettacolo dal vivo, la valorizzazione del patrimonio culturale, il fondo per il Cinema e l’audiovisivo, il completamento dei teatri pubblici comunali, il sostegno agli enti culturali (Teatro dell’Opera, Teatro di Roma, Santa Cecilia, ATCL, Romaeuropa, Maxxi, Fondazione Cinema, Quadriennale) oltre a 5 mln del Fesr per produzioni audiovisive. Il 2016 sarà l’anno cruciale per la valorizzazione del patrimonio regionale: la Regione Lazio investirà infatti nel triennio 16-18 fino a 10,2 milioni di euro di interventi, di cui 3,2 milioni nel 2016. - Interventi per la tutela dell’ambiente e del territorio. Potabilizzazione dell’acqua dall’arsenico a Viterbo, investimenti per approvvigionamento idrico Isole Pontine, assetto idrogeologico, Valle del Sacco, interventi per la costa e le spiagge e per la valorizzazione del fiume Tevere per un totale di 164 milioni di risorse a cui si aggiungono 16 mln in più del Fesr nel 2016 per l’assetto idrogeologico e 3 mln per le aree produttive ecologicamente attrezzate (APEA). - Agricoltura, caccia e pesca. Nel 2016 sono previsti 24,58 mln di euro per il sostegno al settore zootecnico, per la copertura della legge sulla fauna selvatica, ad Arsial a supporto di tutte le attività affidate dalla legge a questa agenzia, alle attività di promozione del settore agroalimentare, per la tutela della fauna e flora, per il progetto Sapere i Sapori, educazione alimentare nelle scuole e per promozione del latte laziale. L’agricoltura potrà inoltre godere di 169 milioni di euro di fondi del PSR 2014-2020, previsti per l’anno 2016, parte del totale complessivo di 780 milioni di euro per i sette anni di programmazione. 3)SERVIZI ESSENZIALI, AL CENTRO I BISOGNI DELLE PERSONE Il Bilancio regionale 2016 contiene importanti novità per quanto riguarda i trasferimenti sul trasporto pubblico locale, con un incremento di 42 mln rispetto al 2015, e 41 mln in più per le politiche sociali. - Trasporto pubblico locale. La quota regionale passa da 292,40 mln di euro a 334,80 mln oltre ai 574 mln del Fondo nazionale trasporti per un totale di 908 mln. L’amministrazione regionale compie uno sforzo in più per supportare il tpl di Roma Capitale nell’anno del Giubileo e per ammodernare il parco bus con mezzi meno inquinanti. - Politiche sociali. Si passa da 140 mln di risorse libere di parte corrente per il sociale, nel 2015, a 182 mln, complessivamente tra risorse libere e trasferimenti statali, nel 2016 oltre ai 25 mln previsti con fondi FSE. Sono tante le azioni previste per il settore sociale, tra le principali: interventi per i minori, l’infanzia e gli asili nido; le RSA; gli interventi per la disabilità, per gli anziani, per i soggetti a rischio di esclusione sociale – tra cui il contrasto al gioco d’azzardo; interventi a sostegno della famiglia e di contrasto alla povertà ed esclusione sociale e per la programmazione sociosanitaria (piani di zona e distretti sociosanitari). - Edilizia sanitaria. Nel bilancio 2016 sono previsti 32,6 mln per l’edilizia sanitaria oltre a 113,2 mln di trasferimenti statali nel 2016. In particolare, continua l’impegno della Regione per la realizzazione delle Case della Salute con uno stanziamento previsto di 15,5 mln di euro nel triennio 2016/2018. - Rifiuti. Si conferma il piano di raccolta differenziata con 42,5 mln di euro. - Sicurezza. Nel 2016 sono previsti 6,2 mln di euro per rispondere alla crescente domanda di sicurezza dei cittadini. Sarà possibile realizzare importanti interventi per la sicurezza urbana, il contrasto all’usura, il riutilizzo dei beni confiscati, il contrasto alla violenza di genere e a sostegno dell’osservatorio sicurezza e legalità. 4) IRPEF PIU’ EQUA ED ALTRE ESENZIONI La Legge di Stabilità conferma l’esenzione dell’1,6% dell’Irpef per 2,3 milioni di cittadini. In particolare, i soggetti interessati dall’esenzione sono: - i contribuenti con reddito fino 35.000 euro; - i nuclei familiari con reddito fino a 50 mila euro e con almeno tre figli a carico o almeno un figlio disabile a carico. Nell’insieme, l’81,7% dei contribuenti del Lazio (2.350.000 su 2.834.000) è esentato dall’aumento grazie al fondo “taglia tasse” pari a 216 mln di euro. Sono inoltre previste altre esenzioni che riguardano: - La tassa per le auto ibride (esenzione per 3 anni dall’immatricolazione); - la tassa auto storiche (dal 2016 -10% rispetto alle tariffe ordinarie);- la tassa di concessione regionale apparecchiature radiografiche;- l’Irap per le startup (per 24 mesi dall’inizio dell’attività). IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 44 ARDEA Dopo anni di stallo a causa di un sequestro del cantiere da parte della polizia municipale della squadra antiabusivismo edilizio del Cap. Aldo Secci, e successivamente per problemi burocratici, riparte il cantiere per portare a termine gli 80 loculi del cimitero di via N. Strampelli Superato il contenzioso tra il Comune e la ditta per l’impegno profuso dall’assessore Roberto Matricardi e il facente funzioni da dirigente Ing. Emilio Murano, che hanno caparbiamente portato a termine l’impegno preso per evitare che le salme continuino a restare nei depositi come pacchi postali. La sensibilità del dott. Matricardi e dell’ingener 14 - 28 GENNAIO 2016 Riparte il cantiere per portare a termine gli 80 loculi del cimitero di via N. Strampelli Murano hanno fatto si che la ditta si convincesse dopo numerosi solleciti ed intimazioni a riprendere i lavori, previa revoca del contratto sia della ditta che della direzione dei lavori, atto che avrebbero portato a termine. Che il 28 dicembre 2015 si è allestito il cantiere nel cimitero comunale di via Strampelli per l’ultimazione del primo blocco degli 80 loculi, sboccando un lavoro fermo dal 2009 e concluso grazie a un tavolo di confronto con la ditta partito durante l’estate proprio per la caparbietà dell’assessore all’Ambiente Roberto Matricardi, con il sostegno tecnico dell’ingegner Emilio Murano. Il contenzioso tra la ditta e il Comune si pro- traeva da qualche anno, ora il problema è stato superato. Nel cantiere sono ripresi i lavori con la fine delle feste natalizie. E pensare che forse quando uscirà questo articolo l’assessore per avvicendamento politico per accordi pre elettorali presi dai referenti consiglieri del Matricardi, quest’ultimo potrebbe non essere più asses- sore, magari sostituito da qualche incapace o parente di qualche assessore o consigliere in essere come spesso è avvenuto in passato. Luigi Centore Piantumati lungo viale di Tor San Le tante iniziziative natalizie Riapre la scuola dopo le Lorenzo 27 alberi di leccio vacanze. Tra le tante iniziatiPiantumati lungo viale di Tor San Lorenzo 27 alberi di leccio. A darne notizia la presidente del comitato organizzatore della festa in onore del Santo Patrono San Lorenzo Martire, festa che si è svolta come tutti gli anni nel mese di agosto. La presidente Alessia Di Mario, ci tiene a precisare che gli alberi piantumati nelle apposite buche lasciate sul costruendo marciapiede sono stati acquistati con quanto è rimasto nella cassa del comitato festeggiamenti. La decisione della specie piantumata è scaturita da una relazione di un agronomo, che ha ritenuto per la zona che tra le tante specie adatte a Tor San Lorenzo quella più adeguata per resistenza, poca manutenzione e per la forma delle radici che non creeranno danni allo stesso marciapiede, è quella del leccio. La presidente del comitato dei festeggiamenti di cui fanno parte diverse associazioni del luogo ci tiene a precisare che questi alberi sono stati pagati da quanto è rimasto dai soldi riscossi dai privati per organizzare la festa e che nulla in soldi ed altro, ha stanziato il comune. Quest’ultimo ha con- cesso soltanto l’autorizzazione alla piantumazione e l’egida del comune senza alcun denaro pubblico. La presidente ringrazia quanti hanno contributo alla realizzazione dei festeggiamenti in onore di San Lorenzo Martire Patrono della frazione di Ardea oltre all’allora reverendo parroco della chiesa di San Lorenzo Martire. ve per il Natale la cerimonia religiosa voluta da Carlo Eufemi dirigente scolastico della scuola media Virgilio sita in Largo delle città Gemellate a ridosso della via Laurentina. Una organizzazione perfetta come è nello stile del dirigente scolastico, noto per riuscire a socializzare con tutti senza toccare la suscettività di alcuno. Una funzione religiosa per scambiarsi gli auguri di Natale con il corpo insegnati, gli assistenti scolastici collaboratori vari. Alla Santa Messa officiata dal parroco di Ardea Monsignor Aldo Anfuso dove hanno partecipato come invitati i rappresentanti di classe con il loro presidente Sabrina Nicolai riconfermata per la seconda volta presidente dei rappresentanti di classe. Nicolai, alle votazioni tenutesi qualche settimana prima è risultata di gran lunga la più votata dei candidati, un premio per essersi distinta nel migliorare il servizio scolastico in collaborazione con i rappresentanti dei bambini, con le mamme ma soprattutto con il dirigente scolastico sempre sensibile e disponibile alle necessità dei bambini ed alle proposte del direttivo del comitato della scuola. Presenti diversi cittadini che in passato hanno collaborato con il prof. Eufemi sia come dirigente che come sindaco di Ardea. A dare risalto alla funzione religiosa l’ex segretaria dell’allora sindaco Eufemi, Monica Morrò che come un usignolo ha intonato canti natalizi e l’Ave Maria, accompagnata dal suono del violino del maestro Giampiero Caponi, al pianoforte il Prof. Fabio De Angelis docenti presso l’istituto. Nell’Omelia il Monsignor Anfuso ha ricordato ai docenti l’importanza del loro ruolo, oltre che, ha detto ai presenti che la partecipazione in massa dei docenti ad una funzione religiosa come la Santa Messa nell’aula magna denota l’attaccamento alle tradizioni ed ai valori italiani e cristiani nel rispetto del Credo di tutti. Il Monsignore, ha ringraziato il dirigente scolastico per il presepe posto proprio all’ingresso della scuola per dimostrare come è possibile far convivere ragazzi di Credo diverso nel rispetto l’uno degli altri. Va detto che la scuola Virgilio, va presa a modello per quanto riguarda i problemi dell’integrazine. Del resto l’istituto guidato dal prof. Eufemi è un fiore all’occhiello degli istituti del litorale. A fine funzione ha preso la parola la presidente Sabrina Nicolai che ha ringraziato i docenti per l’impegno e la professionalità profusa nel loro lavoro per il bene dei ragazzi nel formare la nuova società italiana ed europea, un saluto suoi collaboratori, dove ha assicurato sempre più impegno e passione per il bene dei ragazzi, un grazie particolare lo ha elargito al dirigente scolastico Carlo Eufemi che come sempre ha mantenuto alta la tradizione nel far celebrare nella scuola una Santa Messa senza toccare la suscettibilità di nessuno come pretestuosamente accade in certi istituti d’Italia. Per l’accorato saluto e i buoni propositi, il Presidente Sabrina Nicolai, ha riscosso applausi a scena aperta. Ha terminato con gli auguri di buon Natale e felice anno nuovo il dirigente scolastico Carlo Eufemi, che ha ringraziato quanti con lui hanno collaborato come preside e come sindaco citando l’ex comandante la tenenza dei carabinieri di Ardea al quale ha detto: “Lei ancora oggi che è in pensione, da sempre sicurezza ai cittadini ed ai giovani”. Su invito di Eufemi hanno partecipato due suoi predecessori quali i Professori Campaniolo e Ranieri, Eufemi, ha ringraziato quanti hanno risposto al suo invito come il dott. Gori giunto da Latina, ma soprattutto un caloroso ringraziamento al celebrante Monsignor Anfuso, ancor più disponibile a portare nella scuola la parola dell’Altissimo che è di aiuto e conforto. Il pomeriggio è proseguito con il mini concerto dei tre maestri di musica e canto che hanno riscosso fino al tardo pomeriggio applaudi a scena aperta, a finire un sobrio rinfresco. Luigi Centore IL GIORNALE DEL LAZIO 14 - 28 GENNAIO 2016 ARDEA pagina 45 “Finalmente arrivano i fondi per il recupero del Castrum Inui” Di Fiori: “Dal piano triennale per il patrimonio culturale stanziati quasi due milioni di euro per l’area archeologica” “Era la notizia che aspettavamo da diverso tempo visto che al momento dell’uscita del bando siamo stati tra i pochi a presentare un progetto definitivo. Accolgo con piacere la notizia della concessione di quasi due milioni di euro per il recupero dell’area archeologica di Castrum Inui. E’ il fiore all’occhiello della città ed è stato grazie alle campagne di scavo degli anni precedenti, promossi dalla Soprintendenza e da Francesco Di Mario, che è stato possibile riscoprire la zona portuale dell’antica città dei Rutuli”. Lo dichiara il sindaco di Ardea Luca Di Fiori commentando la notizia della concessione di circa 1.900.000 euro inseriti nel piano triennale degli interventi della tutela del patrimonio culturale. In totale, a livello nazionale, sono 241 gli interventi per un investimento complessivo statale di circa 300 milioni di euro. “Ringrazio tutti gli uffici comunali che si sono impegnati per la presentazione del progetto in tempo utile. Questo finanziamento gioca un ruolo importantissimo in tutto il sistema del percorso archeologico comunale – ha aggiunto il sindaco – Nelle prossime settimane incontreremo la Soprintendente Alfonsina Russo per la firma della convenzione del museo civico e insieme con l’Oratorio Cristiano Ipogeo, le Chiese di Santa Marina e San Pietro, con le aree archeologiche, potremo finalmente avere un itinerario tra i più importanti del Lazio. E’ un sogno che si avvera, anche grazie ai cittadini che si stanno impegnando da tempo per il recupero delle aree più di pregio del territorio”. Gli scavi iniziarono all’inizio del nuovo millennio sotto l’amministrazione di Martino Farneti che riuscì ad ottenere i primi 500.000 milioni di lire di finanziamento. La scoperta del sito da parte dell’archeologo Prof. Francesco Di Mario che ha anche diretto i lavori è stata riconosciuta la scoperta del secolo per importanza del sito e di quanto rinvenuto. Succes- sivamente furono stanziati altre 500.000,00 mila euro per portare alla luce un’altra ampia area archeologica invidiata nel mondo e che certo non è seconda a nessuno specialmen- te se si pensa che Ardea è nata prima di Roma. Non a caso qui in questo porto sbarcò il profugo e condottiero Enea. Ma le scoperte del Prof. Di Mario non si sono fermate al Castrum Inui ma con altri finanziamenti si son estese nella scoperta di altri siti come quello di Casarinaccio, o dell’Ipogeo, siti che se ben organizzati insieme alla presenza del Museo Manzù possono essere la ricchezza di un paese aprendo sbocchi anche all’occupazione giovanile. Purtroppo fin d’ora anco- ra l’archeologia rutula non è riuscita a decollare, i siti ed i reperti più belli al mondo riportati alla luce sono chiusi nei sottoscala dei ministeri romani o nei depositi dei musei archeologici di Nemi, pur avendo ad Ardea una struttura museale costruita ed arredata con decine di migliaia di euro che è divenuta il deposito di oggetti “ricordi” di un cantante se pur famoso ma non tanto quanto la storia archeologica rutula. Molti specialmente dopo questo ennesimo finanziamento si chiedono del perché ancora non è stato aperto il museo voluto fortemente dal Prof Carlo Eufemi quando era sindaco di Ardea? Chi blocca questa apertura? A chi giova tenere vuoto questo museo utilizzato soltanto per feste e mostre di associazioni, pittori e scultori non certo del calibrò del Maestro Giacomo Manzù. Va detto che attualmente una “scheggia” di museo è stato impiantato con numerosi reperti sequestrati ai tombaroli dall’allora comandante la tenenza Antonio Landi che ha allestito una mostra permanente proprio nella tenenza, una mostra ben visibile, basta andare in caserma a tutte le ore del giorno e della notte per ammirare i migliori reperti rimasti ad Ardea e non finiti negli scantinati romani o castellani. Luigi Centore IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 46 POMEZIA È stata una delle pagine oscure di Pomezia, con una ondata di arresti che puntò i riflettori sull’allegra gestione dell’amministrazione comunale. Qualcuno riuscì ad evitare un annoso processo optando per il patteggiamento, altri hanno avuto un insperato aiuto dalla caduta in prescrizione. Ma quella che fu etichettata come la Pomeziopoli è ancora qualcosa vivo nei ricordi di chi a Pomezia vive e lavora, così come nella vicina Ardea, città alla quale è legata a doppio filo da sempre. Dopo un certo oblio, l’attenzione si è riaccesa dopo che la Giunta guidata dal Sindaco Fucci ha diffuso un comunicato stampa per far sapere che si è attivata per il recupero di una ingente somma. Poiché i fatti sono noti a tutti, qui ci si astiene dal fare commenti e ci si limita a pubblicare interamente il comunicato stampa inviato dall’ufficio stampa del Comune e dal titolo “Danno erariale”. Il testo integrale del Comunicato stampa del Comune <<Oltre 400 mila euro da recuperare per il Comune di Pomezia da alcuni ex ammini- 14 - 28 GENNAIO 2016 In un comunicato stampa vengono indicati i dettagli Pomeziopoli, il Comune presenta un conto da 400mila Euro stratori dell’Ente. Si tratta delle somme per cui la Corte dei Conti, con sentenza n. 489/2013/2007/A, ha condannato per danno erariale l’ex Sindaco Aureli e gli ex Consiglieri comunali D’Alessandri, Mauro, Valentini e Cervoni, coinvolti nella tangentopoli pometina del 2001. “Nonostante gli atti di sollecito e di intimazione al pagamento – spiega il Sindaco di Pomezia Fabio Fucci – gli ex Amministratori condannati non hanno mai provveduto al risarcimento delle somme dovute. Proprio per questo abbiamo attivato alcune azioni esecutive ai danni degli interessati dal provvedimento, affinché venga restituito al Comune ciò che gli è stato tolto”. “Queste – prosegue – sono nel dettaglio le azioni messe in campo: a) pignoramento immobiliare nei confronti di un bene del Sig. Cervoni (abitazione in altro Comune); b) pignoramento della partecipazione sociale del Sig. D’Alessandri nella società D’Ales- sandri Fiorenzo & C S.r.l.; c) pignoramento della partecipazione sociale della quota del Sig. D’Alessandri nella società in accomandita semplice D’Alessandri Fiorenzo Holding; d) pignoramento presso terzi nei confronti della società in accomandita semplice D’Alessandri Fiorenzo in Holding (di cui D’Alessandri è socio accomandatario) che controlla altre società di capitali riconducibili allo stesso”. Anche sul fronte ex Consorzio per l’Università di Pomezia l’attività dell’Amministrazione prosegue. “Abbiamo richiesto al Tribunale di Velletri – continua il Primo Cittadino - la risoluzione, per grave inadempimento, dei contratti di gestione nei confronti delle società morose degli impianti sportivi di Selva dei Pini. E’ oltre un anno infatti che la società che gestisce i campi da tennis, Associazione Tennis Club; la società che gestisce il campo da calcio grande, Promozioni Sportive S.r.l. e l’associazione Culturale Selva dei Pini che gestisce il Club House con area ristoran- Le preoccupazioni del Coordinatore Provinciale Gregis Siulp, poco si fa per migliorare lo status della polizia locale “L’esclusione discriminatoria degli operatori della Polizia Locale può avere forti ripercussioni sulla partecipazione volontaria alle attività volte ad ampliare i servizi di controllo del territorio” a parlare è Michele Gregis, Coordinatore Provinciale del SIULP Aggiunto di Roma alle Amministrazioni Comunali di Ardea e di Pomezia. Preoccupazioni che il sindacato ha messo nero su bianco in una missiva inviata non solo al Premier Renzi, ma anche al Ministro dell’Interno, ai prefetti, ai sindaci, ai comandanti del corpo, ai responsabili settore economico e finanziario di tutta Italia. Nella missiva diffusa da Gregis si sottolinea come la Legge di Stabilità appena approvata nulla ha previsto per migliorare lo status degli appartenenti dei Corpi e Servizi di Polizia Locale. Ma non è tutto. Infatti evidenzia come a “fronte delle mancate previsioni legislative, che avrebbero quantomeno potuto ripristinare i benefici derivanti dalle mutilazioni, malattie e/o infortuni dovuti o a causa del servizio svolto ovvero I’equo indennizzo e di conseguenza un percorso per pensione privilegiata, il Governo, per il tramite degli organismi territoriali provinciali e locali, di fatto impiega i Corpi e Servizi dl Polizia Locale Italiani, al pari degli altri Corpi di Polizia Statuale, dei Vigili Del Fuoco, delle Capitanerie di Porto e del personale delle forze armate, in attività di controllo del territorio per il contrasto al terrorismo e di tutti i fenomeni devianti, anche travalicando il criterio specifico di territorialità”. Quindi il SIULP aggiunge: “Da interpretàtio letterale dell‘art.1 comma 972 della legge de qua il quale recita testualmente? Nelle more dell’attuazione della delega sulla revisione dei ruoli delle Forze di Polizia, del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco e delle Forze Armate e per il riconoscimento dell’impegno profuso al fine di fronteggiare le eccezionali esigenze di sicurezza nazionale, per l’anno 2016 al personale appartenente al Corpi di Polizia, al Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco e alle Forze Armate non destinatario di un trattamento retributivo dirigenziale è riconosciuto un contributo straordinario pari a 960 euro su base annua, da corrispondere in quote di pari importo a partire dalla prima retribuzione utile e in relazione al periodo di servizio prestato nel corso dell’anno 2016”, si evince, in maniera inequivocabile, che, il personale appartenente ai Corpi ex lege 65/86 art.7, sia destinatario, poiché impegnato a fronteggiare le esigenze di sicurezza nazionale (tanto risulta dalle varie disposizioni scaturite ed in esecuzione di quanto previsto nei comitati di sicurezza e ordine pubblico) ed appartenenti a Corpi di Polizia, in possesso quindi di entrambi i requisiti previsti ex art.1 comma 972 della Legge di Stabilità, del contributo di C 960”. Nella lettera diramata da Gregis si sottolinea che “Lo stesso comma 972 della Legge di Stabilità prevede che: “Il contributo non ha natura retributiva, non concorre alla formazione del reddito complessivo ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e dell’imposta regionale sulle attività produttive e non è assoggettato a contribuzione previdenziale e assistenziaie’. Sempre da Intemretàtio letterale appare chiaro che ain appartenenti del Corpi di Polizia Locale, aventi diritto, per imponibile fiscale e se impiegati nelle attività di controllo de quibus, i 960€ dovranno essere versati dagli Uffici Economici e Finanziari, in busta paga ed a partire dal mese di gennaio 2016, dei vari Enti Locali di appartenenza e sedi di Corpo di Polizia Locale”. Una missiva piena di contenuti e da cui traspare la forte preoccupazione per gli operatori del Corpo. L’auspicio del del Coordinatore Provinciale del SIULP, Gregis, è che chi di dovere tenga presente tutte queste dettagliate osservazioni ed emani idonee direttive. Fosca Colli [email protected] te, non corrispondono il canone di gestione al Comune”. “La nostra Amministrazione lavora da sempre per il benessere collettivo della cittadinanza – conclude Fucci – Chi ha sbagliato deve pagare: è un obbligo per chi ha subito condanne e un diritto della Città a vedersi restituito quanto in passato gli è stato tolto. Nel prossimo mese di maggio si terrà presso il Tribunale di Roma, Sezione delle Imprese, la prima udienza del giudizio di responsabilità nei confronti dell’ex Presidente Crosti e di numerosi ex amministratori del Consorzio per l’Università di Pomezia. Nei loro confronti chiediamo la condanna al risarcimento di danni quantificati in oltre 3 milioni di euro per le gravi irregolarità riscontrate nella gestione del Consorzio”>>. Fosca Colli [email protected] CRONACHE POMETINE (a cura di Fosca Colli) I ladri… tornano a scuola La ripresa dell’anno scolastico ha avuto un imprevisto rinvio per oltre 70 bambini dell’asilo Gianni Rodari di via Alcide De Gasperi. Nessuno si era accorto che durante le festività natalizie degli sconosciuti si erano introdotti nella struttura, forzando una finestra e hanno rubato due computer, un televisore e tutto il materiale didattico della scuola, dalla cancelleria ai giochi. Su fatto stanno indagando i carabinieri e i la polizia locale. Diversamente da altre volte, fortunatamente stavolta i ladri si sono “limitati” a rubare e non anche a sporcare con escrementi muri, pavimenti e suppellettili. Si spera che un aiuto nell’identificazione dei responsabili possa giungere dalle immagini immortalate dall’impianto di videosorveglianza dell’adiacente parco Giovanni Falcone. Al Querceto il Premio per il Miglior Albero di Natale La Befana tutte le feste si porta via, ma porta anche bei doni. Nel caso specifico al Querceto il quale si è aggiudicato il premio per l’albero di Natale più bello. I pometini, con 456 voti, lo hanno scelto come simbolo delle festività natalizie appena concluse. Torvaianica, via le barriere architettoniche sui marciapiedi A breve, dopo l’affidamento dei lavori, si provvederà all’adeguamento dimensionale e all’abbattimento delle barriere architettoniche dei marciapiedi di Torvaianica. I progetti riguardano: il rifacimento dei marciapiedi e della viabilità pedonale di via Carlo Alberto Dalla Chiesa nel tratto compreso tra via Danimarca e l’edificio dell’Ufficio postale, con abbattimento degli alberi attualmente posti sui marciapiedi e messa a dimora di nuove piante in sicurezza in aiuole protette (stanziati dal Comune 26.436 euro) ; il rifacimento dei marciapiedi e della viabilità pedonale in via Gran Bretagna nel tratto compreso tra via Lisbona e via Marsiglia (28.459 euro); il rifacimento dei marciapiedi e della viabilità pedonale in viale Italia nel tratto compreso tra via La Spezia e via Sebastopoli (48.873 euro). IL GIORNALE DEL LAZIO Il Giornale che puoi leggere e sfogliare con un clic interamente sul sito: www.giornaledellazio.it Per la pubblicità sul Il Giornale del Lazio Tel. 06.9275019 - Cell. 335.8059019 IL GIORNALE DEL LAZIO 14 - 28 GENNAIO 2016 ANZIO - NETTUNO Il Veterano dello Sbarco di Anzio, Harry Shindler, tra i cinquanta Britannici più importanti dell’anno. Il telegramma del Sindaco Bruschini: “ Onore a Te caro Harry, sempre riconoscenti per il tuo enorme contributo per la nostra libertà! “Carissimo Harry la Città di Anzio, che sarà sempre la tua seconda casa, saluta con orgoglio l’ennesimo importante riconoscimento che ti vede tra i cinquanta britannici dell’anno che si sono distinti nel panorama internazionale. Onore a Te caro Harry, sempre riconoscenti per il tuo enorme contributo per la nostra libert à ! ” . E’ il testo del telegramma che il Sindaco di Anzio, Luciano Bruschini, ha inviato al Reduce britannico dello Sbarco di Anzio, Harry Shindler, Rappresentante in Italia della “Italy Star Association 19431945”, che è entrato a far parte della classifica, stilata dal noto quotidiano “The Daily Telegraph”, dei cinquanta britannici più importanti dell’anno. La classifica, che vede Shindler collocato al 32esimo posto, è stata pubblicata a titolo di riconoscenza verso i britannici che si sono distinti nel panorama internazionale. Harry Shindler, oggi attivo novantaquattrenne che vive in provincia di Ascoli Piceno, è un Veterano della seconda guerra mondiale che ha partecipato attiva- mente allo Sbarco di Anzio ed alla Liberazione di Roma. In occasione delle Celebrazioni per il 70° Anniversario dello Sbarco era presente a Villa Corsini Sarsina, insieme al Cittadino Onorario di Anzio, Roger Waters, per illustrare al mondo gli ultimi giorni di vita dell’Ufficiale Eric Fletcher Waters, padre del celebre musicista e poeta, disperso al Fosso della Moletta durante gli aspri combattimenti della Battaglia di Anzio. L’Ufficiale Britannico perse la vita il 18 febbraio 1944 ed Harry Shindler, insieme al Sindaci di Anzio ed Aprilia, accompagnò Roger Waters al Fosso della Moletta, sul punto esatto dove morì il padre che non fece mai Il Gruppo LAVINIO NO-BIOGAS sollecita il Comune ad esprimersi sulla centrale di Padiglioni. DOV’E’ LA MOZIONE CONGIUNTA? Ho seguito con molta attenzione la seduta del Consiglio Comunale del 28 dicembre con la speranza di assistere all’approvazione di un’opposizione condivisa contro la realizzazione della centrale biogas di Padiglione. Una mozione bi-partisan annunciata con qualche enfasi da parte del Consigliere Bernardone e della Consigliera Salsedo, durante la recente seduta della Commissione Ambiente che si è espressa all’unanimità contro la costruzione della centrale. Le mia aspettative sono rimaste deluse perché nessuna mozione è stata presentata e quindi dibattuta. Dopo oltre tre mesi dalla consegna del progetto al Comune di Anzio nessun parere formale è stato ancora fatto pervenire all’autorità regionale e provinciale a cui la legge vigente delega di fatto la facoltà di decidere. E’ come dire che qualcuno invade il tuo salotto per costruirvi una fabbrica di miasmi e di degrado e tu, dopo tre mesi, non hai ancora deciso che posizione devi assumere nei confronti dell’invasore. La banalizzazione serve a rendere l’idea ma il modo con cui la politica locale, tutta la politica locale, sta reagendo nei confronti di un’ eventualità così drammatica è decisamente deludente e denota, nel migliore dei casi, una connivenza con la logica del menefrego. Questi progetti, erroneamente definiti del tipo “a fonti rinnovabili” sono solo lo strumento di una speculazione che, improvvisati imprenditori con un capitale sociale ridicolo, riescono a concretizzare spesso in spregio alle logiche ed alle tradizioni di un territorio. Nati per riciclare e valorizzare rifiuti organici e di processo di aziende agricole, le centrali biogas stanno diventando una vera e propria malattia del Bel Paese producendo vantaggi esclusivamente per gli speculatori che percepiscono contributi dallo Stato per un periodo di 15 anni; contributi che i cittadini, anche quelli danneggiati pagina 47 dalla presenza delle centrali, pagano attraverso il 7% che grava sulla loro bolletta elettrica, dove si parla di contributi per le energie da fonti rinnovabili anche se le uniche fonti rinnovabili sono il sole, il vento e le maree. Tanto per dare un senso al termine speculazione, si stima che un impianto da meno di un Megawatt (che può produrre energia per circa 800-900 famiglie) costa circa 4 milioni di Euro e che i contributi che vengono erogati dallo Stato per tale impianto ammontano a circa 1 milione ogni anno: vale a dire ammortizzare i costi di realizzazione in 4 anni e poi ricevere 11 milioni di Euro nel corso dei successivi 11 anni. L’amplia letteratura statistica racconta che, senza il contributo statale quel tipo di impianto, che rappresenta la tipologia più diffusa in quanto soggetta ad un iter procedurale facilitato, non sarebbe più remunerativo. Si desume che allo scadere del 15 anno un mucchio di ferraglie arrugginite verrà lasciato ad imperitura memoria della stupidità di amministratori incoscienti. Lo stabilimento, previsto a Lavinio, è molto più complesso e prevede anche la realizzazione di un impianto per la separazione di frazioni da indifferenziata ed il suo prezzo dovrebbe ammontare intorno ai 28 milioni di Euro (in attesa di visionare il progetto questo importo mi viene fornito verbalmente dall’Assessore all’Ambiente in occasione di un incontro sull’argomento; n.d.r.). Quindi si tratta di soldi, tanti soldi e, considerando che la Società che dovrebbe realizzarlo si è costituita l’altro ieri, che è una srl e che ha un capitale sociale di 2000 Euro, nasce spontanea la domanda: chi finanzia la sua realizzazione? Che grado di affidabilità ha tale impresa? Che esperienza? La gestione di questo tipo di impianti produce, oltre ai gravissimi danni di immagine per il territorio, tanto da far crollare i prezzi degli immobili a distanza di chilometri, anche documentati danni all’ambiente ed alle persone e tali danni sono anche legati alla qualità delle strutture e delle lavorazioni. Sono dunque molto giustificati i dubbi di coloro che dovrebbero pagare il prezzo di un facile arricchimento di altri. Davanti a rischi di questo genere, davanti ad un ipotesi di grave danno per il territorio e per la gente che abita nelle zone limitrofe, il Comune di Anzio non ha ancora trovato il tempo per esprimere una posizione drastica contro il proposto “puzzificio” di Padiglioni. Il Gruppo Lavinio NO-BIOGAS ha offerto collaborazione all’istituzione comunale e mantiene contatti, che si spera siano costruttivi, con l’Assessorato all’Ambiente; ma sarà solo in base ai fatti e solo ai fatti che definirà la propria strategia. E’ in ballo la salute della gente e sono in ballo i suoi interessi per cui verranno stimolati contatti con tutti gli attori politici di Anzio al fine di mettere ognuno di essi di fronte alle proprie responsabilità. Se coloro che hanno annunciato un Ordine del Giorno bi-partisan ritengono di non procedere in tal senso, verranno certamente trovati rappresentanti dei cittadini di Anzio “informati dei fatti” che vorranno proporre in Consiglio Comunale un quesito aggregante. Noi ci limiteremo a registrare i nomi di coloro che voteranno contro tale mozione per raccomandare ai cittadini di evitare di votare in futuro coloro che sono d’accordo ad inquinare un territorio e la gente che vi vive. Poi analizzeremo il progetto con molta attenzione, verificheremo le fonti di finanziamento e la compatibilità di color che vorrebbero realizzarlo. Sarà battaglia dura e vorremmo che alla nostra testa vi fossero coloro che abbiamo eletto a rappresentarci. Ufficio Stampa Lavinio NO-BIOGAS ritorno a casa. “E’ doveroso da parte mia - affermò il Sindaco Bruschini in occasione delle celebrazioni per io 70° dello Sbarco di Anzio salutare calorosamente il Veterano Britannico dello Sbarco di Anzio, Harry Shindler che, con la sua tenacia e con la sua nota determinazione, è riuscito a riportare alla luce la drammatica vicenda dell’Ufficiale Britannico, Eric Fletcher Waters, papà di Roger, ma anche di tanti altri dispersi dell’Operazione Shingle. Harry…… Anzio sarà sempre la tua seconda casa, siamo tutti colmi di gioia per averti insieme a noi in questa giornata, che Tu hai reso possibile”. Memorial Com.te Ajmone Cat Il 18 Dicembre presso la chiesa di San Filippo Neri in loc la Selciatella (edificata dalla famiglia Ajmone Cat), con il patrocinio del comune di Anzio si è svolto il Memorial dedicato al navigatore Antartico e concittadino Com.te Giovanni Ajmone Cat. La messa eseguita dal Parroco Don Andrea Martinez si è conclusa con la lettura dei ringraziamenti della Signora Rita Ajmone-Cat (sorella del Comandante) e del Presidente dell’Ass. Pungolo Club Andrea Cafà. Per il secondo anno l’Associazione Culturale Pungolo Club continua pertinacemente a perseguire anche attraverso una esposizione video fotografica le imprese dell’epico Comandante che ne 1969-1971 e 19731974 porto il tricolore in Antartide partendo dal porto di Anzio e Torre del Greco a bordo di una feluca armata a vele latine “il San Giuseppe Due” costruito nei cantieri di Torre del Greco dai mastri Giuseppe e Gerolamo Palomba. Presenti: Per la Marina Militare la sezione Velica di Anzio il Mar. Carlo Camisa di cui ringraziamo il Cv Roberto Recchia per la disponibilità, Il Comandante del porto di Anzio TV (CP) Alessandro Cingolani, L’Associazione Nazionale Marinai D’Italia IL Presidente Gervasi Agapito. A rappresentare il Comune di Anzio l’Assessore alle Politiche Sociali Roberta Cafà e il Direttore Del Museo Storico dello Sbarco Patrizio Colantuono, L’ Amm Francesco Loriga e il Generale Euro Rossi che contribuirono a rispettare le volontà del Comandante Ajmone Cat dopo la sua scomparsa. L’equipaggio del secondo Viaggio Tito Mancini e Giovanni Federici. Dopo la messa a seguire nel porto di Anzio si è svolta una breve cerimonia per la posa in mare della corona la quale ringraziamo il Presidente del circolo Velico Roma Mario De Grenet, l’Ing. Riccardo Paschina armatore dell’imbarcazione a vela “Villamar” e l’equipaggio per aver messo a disposizione l’unità, Il Presidente della Capo d’Anzio Luigi Darpino per la disponibilità dell’approdo sul molo e la presenza alla cerimonia. Un Ringraziamento all’Ass. Gruppo Guardie Ambientali che seguono e supportano le nostre iniziative e un particolare ringraziamento a tutti gi intervenuti. Associazione Culturale Turistica “Pungolo Club” IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 48 14 - 28 GENNAIO 2016 Il Sindaco saluta il Comandante Sorrentino, CISTERNA cambio di comando nella Brigata della Finanza a Cisterna Presso l’Aula Consiliare del Comune di Cisterna di Latina, si è tenuta una sobria cerimonia di saluto dedicata al Comandante Pasquale Sorrentino che lascerà la guida della Brigata di Cisterna, il prossimo 28 dicembre, per andare in pensione. A salutare il Comandante c’erano il Sindaco Eleonora Della Penna, gli Assessori, i consiglieri comunali, i rappresentanti delle Forze dell’Ordine e di diverse associazioni locali combattentistiche e di volontariato. Una piccola cerimonia nella quale il Sindaco, a nome di tutta la cittadinanza, ha consegnato a Sorrentino una targa di ringraziamento per il suo impegno speso in questi due decenni a servizio della comunità cisternese. Un momento forte commozione, molto sentito fra i numerosi presenti, culminato con un fragoroso applauso. A sostituire il Comandante Sorrentino, operativamente dal prossimo lunedì, sarà il Comandante Giuseppe Santillo. Originario della Provincia di Caserta al confine col Lazio, precisamente del Comune di Cellole, Santillo è stato Vicecomandante della Sezione Operativa Volante A Cisterna la “Biblioteca della legalità” L’inaugurazione a Palazzo Caetani della biblioteca giuridico filosofica di Giulio e Anna Scalfati 3800 volumi antichi, messi a disposizione del pubblico. Un vero e proprio tesoro quello della biblioteca di proprietà della famiglia Scalfati, di natura perlopiù giuridica e storica, accumulato da quattro generazioni e ora, grazie alla collaborazione tra il Comune di Cisterna di Latina e la famiglia Scalfati, e attraverso l’impegno dell’Associazione “Il Ponte” (onlus che vanta decennali meriti nel campo del sociale e del mondo giovanile e dei minori in particolare), è stato possibile salvare ciò che altrimenti sarebbe andato perduto per sempre. Il Comune di Cisterna di Latina ha sensibilmente accolto il progetto della famiglia Scalfati in collaborazione con l’Associazione guidata da Nadia Biscossi - associazione aderente a “Libera” di Don Ciotti –, grazie alla quale è stata possibile la conservazione di volumi rari della storia patria e della storia locale. La “BIBLIOTECA DELLA LEGALITÀ”, questo il nome scelto per l’iniziativa, nata grazie al fondo di Giulio e Teresa Scalfati, sarà collocata nella prestigiosa Sala della Loggia, situata nell’antico Palazzo Caetani di Cisterna in Piazza XIX Marzo. “La legalità – spiegano Anna Scalfati e Nadia Biscossi - è espressione del rispetto delle norme custodite nella Costituzione e nei codici. Vogliamo con questa iniziativa fare nascere un polo culturale in un territorio”. “Abbiamo, con grande piacere, accolto il progetto, mettendoci a disposizione della famiglia Scalfati e dell’Associazione Il Ponte per dare la possibilità alla cittadinanza di usufruire di un patrimonio inestimabile e permetterne la conservazione e divulgazione anche ai più giovani” commenta il Sindaco di Cisterna di Latina Eleonora Della Penna. A tagliare il nastro, sabato 19 dicembre alle ore 18:30, èstato la Presidente della Commissione Cultura del Parlamento Europeo, on. Silvia Costa. Un nastro che si tinge di Rosa poiché le promotrici, Anna Scalfati e Nadia Biscossi, hanno voluto e ottenuto che le relatrici fossero tutte donne: oltre a Silvia Costa, Lidia Ravera assessore alla Regione Lazio, Gabriella Stramaccioni di Libera, Maria Luigia Spinelli magistrato di spicco della Procura di Latina, mentre la padrona di casa per il Comune e la Provincia sarà Eleonora Della Penna. Ospiti d’onore il presidente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati, on. Francesco Saverio Garofani, e l’on. Ernesto Preziosi, presidente dell’Associazione ARGOMENTI 2000, un intellettuale cattolico di grande spessore. Hanno dato la conferma della presenza quasi tutte le Autorità e i rappresentanti delle Istituzioni del territorio. La benedizione verrà impartita da Giulio Albanese, missionario comboniano appena rientrato dal viaggio papale, giornalista esperto di Africa e di immigrazione attualmente impegnato in importanti incarichi nella Chiesa di Francesco. del Primo Nucleo Operativo di Formia . “Salutiamo il Comandante Sorrentino che in questi anni si è impegnato per difendere la legalità sul nostro territorio e diamo il benvenuto al suo successore, il Comandante Giuseppe Santillo, offrendogli la nostra piena collaborazione” ha dichiarato il Sindaco Della Penna. Borgo Flora, riaperto nella nuova sede l’ufficio postale Poste Italiane comunica che l’ufficio postale di Borgo Flora ha riaperto al pubblico nella nuova sede di piazzale dei Bonificatori. La nuova sede, realizzata adottando le più moderne tecnologie finalizzate a coniugare qualità del servizio e design, è caratterizzata da spazi più ampi, maggiore luminosità, arredi nuovi e più funzionali e impianti di sicurezza all’avanguardia. Nel nuovo ufficio postale, che si trova a poche decine di metri dalla vecchia sede di via Filippo Corridoni 70, sono operativi due sportelli, uno dedicato ai prodotti finanziari e uno a quelli postali. L’ufficio postale di Borgo Flora in piazzale dei Bonificatori osserva il seguente orario di apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì dalle ore 8.20 alle ore 13.35 e il sabato dalle ore 8.20 alle ore 12.35. “Poste Italiane ha rispettato gli impegni presi con la nostra amministrazione comunale e con i cittadini di Borgo Flora – commenta il sindaco di Cisterna di Latina, Eleonora Della Penna - rendendo operativo il nuovo ufficio postale in tempi relativamente brevi, riducendo così al minimo i disagi per gli utenti. Per questo ringraziamo la società sicuri che la collaborazione vista in questa occasione sarà la base sulla quale fondare nuove iniziative comuni”. IL GIORNALE DEL LAZIO 14 - 28 GENNAIO 2016 SPORT Primo sigillo esterno stagionale per l’Aprilia Primo sigillo esterno stagionale per l’Aprilia che supera per 0-1 l’Az Picerno (Potenza). Il successo dei ragazzi di mister Mauro Venturi, che alla sua seconda gara sulla panchina pontina conquista la prima vittoria, assume un peso specifico rilevante in quanto per l’Az Picerno questa contro i biancocelesti era considerata l’ultima possibilità per rientrare tra le squadre in corsa per la salvezza. Per il team apriliano questi tre punti apportano autostima e che con una difficile respinta manda in angolo un calcio di punizione. L’Aprilia manovra ma non riesce a rendersi pericolosa. Nella seconda frazione di gioco l’Az Picerno colpisce un palo con Catalano che dalla lunga distanza sferra un tiro che Caruso devia sul legno. Il minuto decisivo della sfida cade al 26’ quando Roversi dopo aver addomesticato un buon pallone confeziona un passaggio filtrante per Pagliaroli, che d’interno destro supera in uscita il portiere dell’Az Picerno Ciurli. Centoventi ri- la ripresa ha rispecchiato in grande linee il primo tempo. Dopo il gol abbiamo avuto l’occasione per raddoppiare. La prestazione effettuata è decisamente positiva così come è ottimo il risultato. Questo è un piccolo passo nel nostro cammino che resta lungo e difficile>>. Az Picerno: Ciurli, Pisani, Miglionico (20’st Del Gaudio), Li Muli, Pascuccio, Conti, Tarascio, Acampora (35’ st Gerardi), Varriale (6’ st Perna), Catalano, Esposito E. A disp. Iome, Colarusso, Chierchia, rinnovata speranza. La partita nella sua prima fase si è svolta nella zona centrale del campo con le due contendenti che non lasciavano spazio di manovra alle giocate avversarie. Visto la posta in palio le conclusioni dirette verso le rispettive porte non sono state frequenti e numerose. La prima emozione si registra al 19’ quando Emanuele Esposito, partito sul filo del fuorigioco, si invola solo davanti a Caruso. L’attaccante dell’Az Picerno, sull’uscita tempestiva dell’estremo difensore pontino, calcia fuori. E’ sempre Emanuele Esposito a chiamare all’intervento Caruso secondi più tardi Roversi ha l’opportunità di raddoppiare ma l’occasione non viene sfruttata nel migliore dei modi. Nei minuti finali l’Aprilia controlla gli attacchi rivali e al fischio finale conquista la prima vittoria esterna stagionale.<<Nel primo tempo abbiamo fatto un’ottima partita ma abbiamo concesso l’occasione più pulita agli avversari. Occasione giunta in contropiede a dimostrazione che eravamo noi quelli presenti in campo. Il loro atteggiamento attendista è stato fortemente criticato dai tifosi locali- commenta il tecnico dell’Aprilia Mauro Ventu- Errico, De Santis, Minicone All. La Cava Aprilia: Caruso, Montella, Toto, Cannariato (19’ st Di Emma) Chiarucci, Esposito G., Cioè, Maola, Roversi, Pagliaroli (44’ st Sossai), Zeccolella (24’ st Marchetti) A disp. Bortolameotti, Tomei, Pirazzi, Crepaldi, Bosi, Schiumarini All. Venturi Arbitro: Vimercati di Cosenza Rete: 26’ st Pagliaroli (A) Note. Ammoniti. Pisani, Miglionico, Pascuccio, Tarascio, Zeccolella, Cannariato, Pagliaroli. Calci d’angolo 6-3 per l’Az Picerno. di Dario Battisti pagina 49 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 50 PROPONGO IN AFFITTO IN VIA NETTUNENSE – Loc. Bellavista, in condominio, appartamentino arredato al 2° piano, ristrutturato, di 41 mq, composto da: corridoio, camera, bagno, cucina, balcone, cantina, riscaldamento autonomo e impianto elettrico a norma, posto auto all’aperto, cancello automatico, ascensore. L’affitto è di ⇔ 430,00 (quattrocentotrenta) a persona seria, referenziata e con busta paga. Cellulare: 347/4529685 APRILIA FRONTE STRADA via genio civile, privato vende 3900mq di terreno pianeggiante Euro 58.000 trattabili Tel. 3476617336 email [email protected] VENDESI: APRILIA COLLE DI MARE Mini villino a schiera di 45 Mq circa, piccolo ingresso, soggiorno, cucinotto, camera, bagno, 2 terrazzini. 8 km da Nettuno. Euro 60,000 trattabili. Tel. 06 91339473898371651 Sig. Claudio. ore serali dopo le 20. 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