ISTITUTO COMPRENSIVO “G. ROSSI” DI SS. COSMA E DAMIANO Via Risorgimento, n° 85 04020 SS. Cosma e Damiano (LT) tel.- fax : 0771- 608553 - C.F. 90027970590 e-mail: [email protected] sito web: www.icsanticosmaedamiano.it PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Carta dei servizi ANNO SCOLASTICO 2010 – 2011 SS. Cosma e Damiano e la frazione Ventosa PARTE I PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 1 - PREMESSA Con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 7 giugno 1995, pubblicato sulla G.U. del 19/06/1995, è stata ufficialmente varata la Carta dei servizi scolastici. Questa altro non è che un documento con il quale ciascuna scuola di ogni ordine e grado è chiamata a presentarsi, a comunicare cioè all’esterno, mediante regolare pubblicazione, il proprio servizio. Ai genitori e agli alunni, con i quali si viene così a creare un autentico contratto formativo, vanno comunicati in particolare: • i principi fondamentali ai quali si ispira l’attività della scuola; • la struttura organizzativa della scuola stessa; • gli obiettivi educativi e didattici che qualificano la programmazione scolastica; • i mezzi messi a disposizione degli utenti per segnalare eventuali disfunzioni della vita della scuola. In linea con gli articoli 3, 33 e 34 della Costituzione Italiana questo Istituto, comprensivo delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado del Comune di SS. Cosma e Damiano, opera nel rispetto pieno dei sotto elencati principi: a b c UGUAGLIANZA Nessuna discriminazione può essere compiuta per motivi riguardanti il sesso, la razza, la religione, le condizioni psico-fisiche e socio-economiche o altre forme di “diversità umana”. IMPARZIALITA’ E REGOLARITA’ Gli operatori del servizio scolastico agiscono secondo criteri di obiettività e di equità. La scuola, attraverso tutte le sue componenti, anche con l’impegno delle altre istituzioni collegate, garantirà la regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative, nel rispetto dei principi sanciti dalla legge ed in applicazione delle disposizioni contrattuali in materia. ACCOGLIENZA ED INTEGRAZIONE 2 d e f La scuola si impegna a favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni con particolare riguardo alla fase di ingresso alle classi iniziali. Particolare impegno è prestato, per la parte di competenza, alla soluzione di problematiche relative agli alunni in situazioni di handicap, agli stranieri e a quelli le cui condizioni psicofisiche richiedono periodi di degenza in ospedale o prolungata assenza da scuola. Nello svolgimento della propria attività ogni operatore scolastico ha pieno rispetto dei diritti e degli interessi degli alunni. DIRITTO DI SCELTA, OBBLIGO SCOLASTICO L’utente ha facoltà di scegliere fra le istituzioni che erogano il servizio scolastico. L’obbligo scolastico e la regolarità della frequenza saranno controllati con interventi di prevenzione della dispersione scolastica anche con il contributo di tutte le altre istituzioni coinvolte che dovranno collaborare tra loro in modo funzionale ed organico. PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA E TRASPARENZA Il Dirigente Scolastico, il personale docente e non docente, i genitori e gli alunni, attraverso la gestione partecipata della scuola, sono protagonisti e responsabili tutti, anche nello spirito della legge 241/90, dell’attuazione della presente “Carta”. L’istituzione scolastica, in collaborazione con gli enti locali, si impegna a favorire le attività extra scolastiche che realizzino la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile, consentendo, come da norme vigenti, l’utilizzo degli edifici e delle attrezzature fuori dell’orario scolastico. La scuola, al fine di promuovere ogni forma di partecipazione, garantisce la massima semplificazione delle procedure e, nell’ambito della normativa vigente, un’informazione completa e trasparente. L’attività scolastica ed in particolare l’orario di servizio di tutte le componenti, nel rispetto delle norme vigenti e del CCNL, si informa a criteri di efficienza, efficacia, flessibilità nell’organizzazione sia dei servizi amministrativi sia dell’attività didattica e dell’offerta formativa integrata. La scuola promuove l’aggiornamento del personale anche in collaborazione con altre istituzioni ed enti culturali. LIBERTA’ D’INSEGNAMENTO ED AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE La progettazione didattica, nel rispetto della libertà d’insegnamento dei docenti, mira a garantire la formazione dell’alunno, facilitandone le potenzialità evolutive e contribuendo allo sviluppo armonico della personalità. 2- PROGETTAZIONE DIDATTICO-EDUCATIVA La progettazione didattica del nostro istituto è organizzata per temi-problemi, sostenendo l’apprendimento per nuclei fondanti come possesso di saper essenziali, flessibili e trasversali. L’organizzazione in tutte le materie per temi-problemi descrive la linea dis viluppo dell’insegnamento essa raccoglie nuclei fondamentali del programma e li orienta secondo criteri di selettività, ordine , progressività, storicità, interelazione e continuità culturale. Entro ciascun nucleo tematico sono fissati percorsi definiti da contenuti essenziali che lo estendono anche in modo elettivo per lo sviluppo dell’autonomia della ricerca . Ad ogni percorso corrispondono riscontri formativi che , descrivono ciò che la stessa classe è tenuta ad apprendere e che è oggetto di verifica, esprimono la finalità relative alla produzione di conoscenza, di comprensione, di organizzazione del pensiero e alla sua resa linguistica ed espressiva. Strumento di questa programmazione è il modello disciplinare di progettazione annuale delle attività didattiche che i docenti compilano all’inizio dell’anno scolastico e che viene consegnato al Dirigente. In esso vengono declinati: - le tappe del percorso didattico attraverso il quale vengono sviluppati i contenuti proposti. 3 - Gli obiettivi in termini di acquisizione dei contenuti e / o competente, che devono essere raggiunti dall’allievo al termine di una tappa del percorso. 3 - PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’ DEL CONSIGLIO DI CLASSE Il piano annuale delle attività didattiche ed educative del consiglio di classe è un’ipotesi di lavoro che il Consiglio di classe propone a se stesso come prospettiva di comune azione educativa, da sviluppare durante l’intero anno scolastico. Tale piano tende ad attuare in concreto la collegialità educativa e didattica della classe. Esso muove da un primo accertamento del grado di preparazione della classe e tiene conto anche degli eventuali squilibri di partenza degli alunni per rendere evidenti la natura e i limiti. Attraverso tali presupposti si rende possibile un procedere operativo nell’ambito della classe, mediante il quale ciascuno alunno trovi facilitato l’apprendimento di una realtà culturale più complessa. Il piano annuale delle attività didattiche ed educative è realizzato nel primo consiglio di classe dell’anno scolastico e si articola nei seguenti punti: - profilo della classe in ordine a: esiti anno precedente, presenza e qualità delle motivazioni, livello delle conoscenze e delle competenze, stili di apprendimento; - obiettivi trasversali articolati in :area del comportamento e delle relazioni e area cognitiva; - tema infradisciplinare nell’area del comportamento e delle relazioni e nell’area cognitiva; - progetti; - progettazione compresenze; - metodi(anche specifici per l’esame di stato) - strumenti(anche specifici per l’esame di stato) - la verifica (modalità e tempi) - criteri di valutazione) Il piano annuale delle attività didattiche ed educative del Consiglio di classe resta comunque un’ipotesi di lavoro che , in base a valutazioni iniziali, viene collegialmente formulata; prevede inoltre momenti specifici per la verifica nei consigli di classe successivi al primo e, quindi, può essere rettificata sempre in sede di Consiglio di classe , via via che ciò si renda necessario in relazioni all’acquisizione di nuovi elementi sulla situazione della classe e dei singoli alunni e all’effettivo andamento dell’attività didattica. 4 - DIDATTICA La scuola con l’ apporto delle competenze professionali del personale e con la collaborazione ed il concorso delle famiglie, delle istituzioni e della società civile,è responsabile della qualità delle attività educative e si impegna a garantirne l’ adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli alunni, nel rispetto di obiettivi educativi validi per il raggiungimento delle finalità istituzionali La scuola individua ed elabora gli strumenti per garantire la continuità educativa tra i diversi ordini e gradi dell’ istruzione, al fine di promuovere un armonico sviluppo della personalità degli alunni. Nella scelta dei libri di testo e delle strumentazioni didattiche, la scuola assume 4 come criteri di riferimento la validità culturale e la funzionalità educativa, con particolare riguardo agli obiettivi formativi, e la rispondenza alle esigenze dell’ utenza. 5 – PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Il P.O.F. , elaborato dall’Istituto, contiene le scelte educative e organizzative , i criteri di utilizzazione delle risorse ed esplicita l’azione progettuale della scuola autonoma. E’ il progetto nel quale si concretizza il complessivo processo educativo della scuola; lo strumento in cui di integra tutta la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che ciascuna scuola adotta nell’ambito della propria autonomia. E’ art. 3 del regolamento dell’autonomia che ne traccia il profilo e ne stabilisce la caratteristiche: il POF rappresenta la carta di identità di ciascuna istituzione scolastica in quanto rispecchia, motivandole, le decisioni e gli impegni assunti dalla scuola per rendere concreto, nel proprio contesto specifico, quel passaggio dal “diritto allo studio al diritto all’apprendimento” che dà significato e valore all’intero processo di trasformazione del nostro sistema scolastico. Nell’ assegnazione dei compiti da svolgere a casa il docente opera in coerenza con la programmazione didattica del consiglio di classe, tenendo presente la necessità di rispettare razionali tempi di studio degli alunni. La scuola garantisce l’elaborazione, l’adozione e pubblicazione dei seguenti documenti: Al processo di costruzione del piano dell’offerta formativa dell’istituto contribuiscono: - Il Dirigente Scolastico, responsabile del raggiungimento degli obiettivi stabiliti nel Piano - Il Collegio dei Docenti, che ricopre il ruolo di sintesi del lavoro di progettazione; - Il Personale ausiliario, amministrativo, nella definizione delle risorse umane necessarie per lo svolgimento delle attività progettate, nel collegamento tra progetti e voci di bilancio, tra Piano e bilancio, tra spese impegnate e spese effettuate nella valutazione degli esiti; - I genitori e gli studenti, esprimendo aspettative ed esigenze, partecipando al monitoraggio e alla valutazione dei percorsi formativi attivati dalla scuola, costituendo così il necessario raccordo tra realtà “interna” della scuola e territorio; - Il Consiglio di Istituto, a cui è affidata l’approvazione finale del Piano. Nel Piano dell’offerta formativa dell’Istituto sono contenuti: - - i corsi di studio attivati i curricolo, cioè i percorsi costruiti attraverso l’uso di strumenti di flessibilità condizioni generali di svolgimento del percorso formativo gli accordi di rete con scuole e i rapporti con il territorio i singoli progetti concepiti come espressione coerente dell’identità dell’Istituto Il testo del P.O.F. con i suoi allegati, cui si rimanda, costituisce parte integrante di questa carta dei servizi. PARTE II A - REGOLAMENTI 1 - REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELL’ISTITUTO ART. 1 NORME GENERALI SUL FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI COLLEGIALI La convocazione degli organi collegiali deve essere disposta, in via ordinaria, con un preavviso di cinque giorni, comunque non inferiore a tre giorni, rispetto alla data delle riunioni. In casi straordinari con un preavviso di almeno 24 ore. 5 La convocazione deve essere effettuata con comunicazione scritta ai singoli membri dell’organo collegiale e mediante affissione da trattare nella seduta dell’organo collegiale. Di ogni seduta viene redatto un processo verbale, firmato dal Presidente e dal Segretario, steso su apposito registro a pagine numerate ed inviato a tutti i membri dell’organo collegiale. ART. 2 COLLEGIO DEI DOCENTI (art. 7 del T.U. 297/94) Il Collegio dei docenti “ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico” dell’Istituto, come specificato nell’art. 7 parte 1a del T.U. 297/94, (programmazione, calendario scolastico, adozione libri di testo, iniziative di sperimentazione, criteri assegnazione dei docenti alle classi, orario svolgimento delle attività, aggiornamento, elezione collaboratori F.O. e rappresentanti nel Consiglio d’Istituto e comitato di valutazione), nel rispetto della libertà di insegnamento garantita a ciascun docente e delle eventuali proposte e pareri dei consigli di intersezione, interclasse, classe. Le competenze del Collegio dei docenti risultano specificate nell’art. 7 parte 1 del T.U. D.lgs 297/94. Per le votazioni nel Collegio dei docenti saranno rispettati i principi indicati nell’art. 37 comma 4 D. lgs. 297/94 del Testo unico secondo cui il Collegio decide le modalità di espressione del voto. –“La votazione è segreta solo quando si faccia questione di persone”- ART. 3 COMPETENZE DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO Ha potere deliberante in riferimento agli aspetti finanziari e, “fatte salve le competenze del Collegio dei docenti e dei Consigli di intersezione, interclasse e classe”, riguardo alla “organizzazione e programmazione della vita e dell’attività della scuola, nei limiti delle disponibilità di bilancio, come specificato nell’art. 10 parte 1 del T.U. 297/94 (adozione regolamento interno; funzionamento biblioteca; uso delle attrezzature culturali, didattiche e sportive; vigilanza degli alunni all’ingresso e all’uscita; acquisto, rinnovo e conservazione di attrezzature scientifiche e sussidi didattici; adattamento calendario scolastico; criteri generali per la programmazione educativa e delle attività parascolastiche, interscolastiche, extrascolastica, con particolare riguardo ai corsi di recupero e sostegno, alle attività complementari, alle visite guidate e viaggi d’istruzione; promozione di contatti con altre scuole, partecipazione ad attività culturali, sportive e ricreative; svolgimento di iniziative assistenziali). ART. 4 PROGRAMMAZIONE DELL’ATTIVITA’ DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO E DEI CONSIGLI DI CLASSE, INTERCLASSE E INTERSEZIONE Il consiglio d’Istituto si riunisce per discutere gli argomenti posti all’ordine del giorno. Qualora non fosse possibile esaurire tutti i punti all’ordine del giorno, il Consiglio deve essere convocato, per la trattazione degli argomenti rimasti in sospeso, entro i successivi dieci giorni. Il Consiglio di Interclasse e di Classe devono far pervenire in tempo le proprie determinazioni al Consiglio d’Istituto per i provvedimenti di competenza. Gli organi collegiali fisseranno il calendario di massima delle proprie sedute all’inizio di ogni anno scolastico, tenuto conto del personale docente, non docente e dei genitori. ART. 5 ELEZIONI DEI CONSIGLI DI INTERCLASSE E DI CLASSE Le elezioni dei Consigli di Interclasse e di Classe dovranno svolgersi ogni anno in base alla comunicazione Ministeriale e su determinazione del Consiglio d’Istituto. ART. 6 CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO DI INTERCLASSE E DI CLASSE I Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione sono composti dai docenti in servizio nelle 6 rispettive classi e dai rappresentanti dei genitori (uno per sezione nelle scuole materne, uno per classe nelle scuole primarie e quattro per classe per la scuola secondaria di primo grado ), eletti secondo le modalità previste dalla normativa vigente. Gli stessi sono convocati per la prima volta dal Dirigente Scolastico, per l’insediamento e per la fissazione del calendario delle riunioni, così come previsto dall’ultimo comma del precedente art.2 e successivamente per l’attività annuale. I Consigli di Interclasse e di Classe possono essere convocati anche su richiesta scritta e motivata di almeno un terzo dei loro membri. In tal caso, il Presidente è tenuto a convocare il Consiglio stesso entro 7 giorni dalla presentazione della richiesta ed a porre all’ordine del giorno per primi gli argomenti nella richiesta di cui sopra. I Consigli di Interclasse e di Classe verranno convocati in base all’orario che sarà comunicato di volta in volta agli stessi consiglieri. ART. 7 PRIMA CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO La prima convocazione del Consiglio d’Istituto, immediatamente successiva alla nomina dei relativi membri da parte del Provveditorato agli Studi, è disposta dal Dirigente Scolastico entro 10 giorni dalla data di notifica alla Direzione del relativo decreto, comunque non oltre il 45° giorno dalla data della proclamazione degli eletti. ART. 8 ELEZIONE DEL PRESIDENTE E DEL VICE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO E DELLA GIUNTA ESECUTIVA Nella prima seduta, il Consiglio è presieduto dal Dirigente Scolastico ed elegge, fra i rappresentanti dei genitori membri del Consiglio stesso, il proprio Presidente. L’elezione ha luogo a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i genitori membri del Consiglio. E’ considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata al numero dei componenti del Consiglio. Qualora non si raggiunga la maggioranza nella prima votazione, il Presidente è eletto in seconda votazione a maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano presenti alla seduta almeno la metà più uno dei componenti del Consiglio in carica. A parità di voti è eletto il più anziano di età. Il Consiglio elegge, se crede e subito dopo, con le stesse modalità per l’elezione del Presidente, un Vice Presidente, da scegliere anch’esso fra i genitori. Il Vice Presidente collabora con il Presidente e lo sostituisce in caso di sua assenza o impedimento. Nel caso di contemporanea assenza del Presidente e del Vice Presidente, la presidenza della seduta è assunta dal genitore più anziano. Il Presidente affida le funzioni di segretario del Consiglio d’Istituto ad un membro del Consiglio stesso. Il Segretario redige il verbale delle sedute; procede agli appelli nominali, prende nota dei membri del Consiglio che si iscrivono a parlare, accerta il risultato delle votazioni, cura l’esposizione all’albo della scuola, ai sensi dell’art. 27 del D.P.R. n° 416, dei verbali degli atti del Consiglio, collabora con il Presidente e con il Vice Presidente per assicurare il regolare funzionamento dei lavori e per l’osservanza del presente regolamento. Nella stessa prima seduta, il Consiglio d’Istituto elegge nel suo seno una Giunta Esecutiva composta da : un docente, un non docente e due genitori. Della Giunta fanno parte di diritto il Dirigente Scolastico, che la presiede, e il DSGA, che svolge anche le funzioni di segretario della Giunta stessa. 7 ART. 9 CONVOCAZIONI SUCCESSIVE DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO Il Consiglio d’Istituto è convocato dal suo Presidente. La convocazione ed il relativo ordine del giorno sono affissi agli albi degli Organi Collegiali di ogni plesso. Il Presidente è tenuto a disporre la convocazione anche su richiesta scritta del Dirigente Scolastico, oppure di almeno un terzo dei componenti del Consiglio stesso. In tal caso, il Presidente deve disporre per la convocazione del Consiglio entro 10 giorni dalla presentazione della richiesta ed a porre ai primi punti dell’ordine del giorno gli argomenti richiesti. La stessa sarà anche comunicata alle famiglie con avviso sul quaderno scuola-famiglia o diario. All’albo sarà affissa copia del verbale. La seduta, salvo casi di particolare gravità ed importanza, avrà luogo nelle ore pomeridiane dei giorni feriali, con inizio non prima delle ore 17,30, salvo il sabato, e termine non oltre le ore 19,30. ART. 10 INTERPELLANZE E MOZIONI Ogni consigliere può, anche con altri, presentare al Presidente del Consiglio d’Istituto interpellanze e mozioni che verranno poste in discussione nella seduta successiva alla convocazione, a meno che ragioni particolari di urgenze e gravità ne impongano la discussione immediata. L’interpellanza deve contenere una richiesta di informazione alla Giunta Esecutiva e/o al Presidente. Su di essa può prendere la parola solo il primo firmatario per illustrare il contenuto a cui si farà seguire la risposta di un componente della Giunta Esecutiva e/o il Presidente. L’interpellanza infine potrà replicare solo per dichiararsi soddisfatto o insoddisfatto della risposta ricevuta. La mozione deve contenere una richiesta d’intervento del Consiglio su di un particolare argomento che interessa la vita dell’Istituto. Su di essa può prendere la parole il primo firmatario per l’illustrazione. Successivamente possono prendere la parola il Presidente stesso e tutti i consiglieri che intendono chiedere di apportare modifiche alla mozione in discussione. Al termine della discussione stessa, il Presidente mette a votazione la mozione che risulterà approvata o respinta a maggioranza dei votanti. La mozione approvata è vincolante per la Giunta Esecutiva ed il Presidente. ART. 11 ASSENZE E DECADENZE DA CONSIGLIERE L’assenza dalle riunioni del Consiglio di Istituto deve essere giustificata al Presidente. In caso contrario, l’assenza sarà considerata ingiustificata. Dopo tre assenze consecutive ordinarie ingiustificate, il Consigliere che le avrà effettuate sarà considerato decaduto dall’incarico. La decadenza è pronunciata dal Consiglio d’Istituto, che provvederà contestualmente alla surroga con le modalità previste dall’art. 22 del D.P.R. 31/5/74 n° 416. ART. 12 NOMINA DI COMMISSIONI E PARTECIPAZIONE DI ESPERTI ALLE RIUNIONI 8 Il Consiglio d’Istituto può invitare, se lo ritiene utile, esperti esterni. Detti esperti avranno diritto di parola, ma non di voto. Anche il Consiglio di Interclasse e di classe possono chiedere, a maggioranza dei loro componenti, l’intervento di esperti alle proprie riunioni. Possono anche chiedere la nomina di commissioni di lavoro composte in tutto o in parte da persone estranee al Consiglio stesso su argomenti di particolare rilevanza. ART. 13 COMPITI DELLA GIUNTA ESECUTIVA La Giunta Esecutiva, oltre a quanto previsto dal precedente art. 11, ha il compito di predisporre i lavori del predetto organo e di attuare le delibere consiliari nei modi e nei termini fissati nelle medesime. Alla Giunta spettano, altresì, funzioni stabilite dal D.P.R. n° 416, dal regolamento e dalla normativa vigente. ART. 14 PUBBLICITA’ DEGLI ATTI La pubblicità degli atti del Consiglio d’Istituto, disciplinata dall’art. 27 del D.P.R. 416/74, avviene mediante affissione in apposito albo della copia integrale sottoscritta e autenticata dal Segretario del Consiglio medesimo. L’affissione all’albo deve avvenire di norma entro il termine di otto giorni dalla relativa seduta del Consiglio. La copia deve rimanere esposta per un periodo di non meno di dieci giorni e l’originale deve essere depositato nell’ufficio di segreteria dell’Istituto. La copia delle deliberazioni da affiggere all’albo è consegnata al Dirigente Scolastico dal Segretario d’Istituto; il Dirigente ne dispone l’affissione e la responsabile amministrava attesta in calce ad essa la data iniziale di affissione. Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salvo contraria richiesta degli interessati. Sono però soggette a pubblicazione le deliberazioni di dichiarazione di decadenza e conseguente surroga di consiglieri adottate ai sensi del precedente art. 9. ART. 15 BIBLIOTECHE DI PLESSO E LORO FUNZIONAMENTO Presso ogni plesso dell’Istituto è istituita la biblioteca degli alunni. I libri, scelti dall’insegnante, vengono periodicamente rinnovati : - con contributi ministeriali - con contributi della Regione, dell’Amministrazione Provinciale e dell’Amministrazione Comunale - con contributi messi a disposizione dal Consiglio d’Istituto - con contributi volontari da parte delle famiglie degli alunni. I prestiti dei libri delle biblioteche di plesso sono regolati in base al registro generale di entrate e agli elenchi di classe. Ogni insegnante è responsabile della buona conservazione dei volumi ed è tenuto ad operare frequenti controlli e verifiche circa le letture effettuate dagli alunni. Alla fine di ogni anno scolastico si procede all’aggiornamento. ART. 16 SUSSIDI DIDATTICI Ogni plesso dell’Istituto è dotato di sussidi didattici, compresi gli audiovisivi. All’inizio di ogni anno scolastico, il Dirigente Scolastico, su designazione del Collegio dei Docenti, nomina un’insegnante responsabile di detti sussidi. Tutti i sussidi didattici sono a disposizione dei singoli insegnanti. Per i prestiti valgono, in linea di massima, gli stessi principi previsti dall’art. 17 per le biblioteche d’Istituto, tenendo altresì conto che gli apparecchi audiovisivi vanno usati con la massima cura e vanno restituiti al termine di ogni lezione. 9 L’incremento dei sussidi didattici avviene mediante i contributi regionali e degli Enti Locali. ART. 17 USO DELLA PALESTRA E DELLE ATTREZZATURE GINNICO-SPORTIVE E’ dovere di ogni insegnante tenere le previste lezioni settimanali di educazione fisica, usando la palestra e le attrezzature di cui la scuola dispone. Il funzionamento della palestra è disciplinato dal Consiglio d’Istituto in modo da assicurare la disponibilità, a rotazione oraria, a tutte le classi della scuola di via Risorgimento. (Nel nostro caso, non essendo la scuola gestore della palestra, il funzionamento è disposto dall’Ente Locale). Gli alunni dovranno avere la massima cura delle suppellettili e delle attrezzature della scuola. In caso di danni dovuti ad atti volontari o dolosi accertati, gli alunni stessi dovranno rifondere le spese necessarie per le riparazioni o per il ripristino delle cose danneggiate, ferme restanti sempre le sanzioni disciplinari adeguate al danno e alla frequenza. In caso di danni non imputabili ad una sola persona o a più persone, perché non accertati e non individuati chiaramente, si provvederà tramite l’ingiunzione di pagamento complessivo (classe). Si precisa che i danni di lieve entità saranno ripartiti tra gli allievi che li hanno provocati. Per le lezioni di educazione fisica sarà indispensabile l’uso delle attrezzature adeguate e usate solo per l’educazione fisica stessa. Sarà cura degli insegnanti fornire agli alunni le dovute delucidazioni. Entro il 30 ottobre di ogni anno, gli alunni della scuola media dovranno presentare in segreteria un certificato del medico curante che attesti l’eventuale inidoneità fisica per attività ginnico -sportive non agonistiche. ART. 18 VIGILANZA SUGLI ALUNNI Per la vigilanza sugli alunni durante l’ingresso e la permanenza nella scuola, nonché durante l’uscita dalla medesima, valgono le seguenti norme : a) gli insegnanti hanno il dovere di esercitare un’assidua e costante vigilanza nei confronti degli alunni durante il periodo della loro permanenza a scuola. Le scolaresche, pertanto, non devono mai essere abbandonate a se stesse durante l’orario scolastico. Qualora particolari necessità costringano l’insegnate ad allontanarsi momentaneamente dall’aula, la sorveglianza degli alunni è affidata ai Collaboratori scolastici o ad un docente disponibile; b) gli alunni vanno accolti all’inizio della giornata 5 minuti prima delle lezioni ed al termine vanno accompagnati, con ordine e disciplina, fino al portone d’ingresso; c) a metà mattina è prevista una sosta per la ricreazione: durante l’intervallo le scolaresche debbono essere mandate a turno ai servizi, evitando di disturbare le classi che abbiano altri orari; d) l’aula deve essere tenuta con il dovuto rispetto : gli alunni devono essere abituati a non sporcare per terra, a non sporcare né rovinare i banchi e i muri; ad usare i cestini portacarte e a lasciare l’ambiente in ordine; e) all’interno dell’edificio scolastico, nelle classi e, comunque, in presenza degli alunni, è vietato a chiunque di fumare; è pure vietato l’uso del cellulare; f) per le assenze causate da malattia, l’insegnante deve esigere il certificato medico, quando esse si protraggono per oltre cinque giorni. E’ indispensabile il visto dell’ufficiale sanitario qualora l’assenza sia stata determinata da malattia infettiva. Qualora l’alunno si assenti di frequente dalle lezioni per motivi di versi o si presenti spesso a scuola con eccessivo ritardo, l’insegnante ha il dovere di interessare la famiglia e di esigere la giustificazione scritta. Comunque, in ogni caso, l’alunno deve essere riammesso in classe; g) i genitori degli alunni devono giustificare per iscritto o di persona ogni assenza da scuola; h) in caso di frequenze irregolari o di inadempienze all’obbligo scolastico, il docente, esperite le dovute ricerche, è tenuto a farne segnalazioni alla Dirigenza Scolastica. ART. 19 SERVIZIO TRASPORTO In ogni plesso scolastico funziona il servizio trasporto degli alunni, organizzato dall’Entr 10 Locale che se ne assume i relativi oneri e responsabilità. La Dirigenza, gli insegnanti e i collaboratori scolastici, cooperano nei limiti delle rispettive competenze. ART. 20 USO LOCALI SCOLASTICI La Giunta Esecutiva viene delegata a regolare la temporanea concessione dei locali scolastici a norma e nel rispetto dell’art. 12 Legge 517 del 4/8/77. Ne riferisce poi al Consiglio. ART. 21 ASSEMBLEE DEI GENITORI Le assemblee dei genitori - regolate dall’art. 45 del DPR 416/74 - sia di classe che di plesso, possono essere tenute nella scuola nei giorni ed orari da concordare preventivamente col Dirigente Scolastico, tenuto conto delle esigenze del personale docente e non docente e degli impegni di lavoro dei genitori stessi; comunque devono avere termine non oltre le 20,00. ART. 22 COMITATO DEI GENITORI I rappresentanti dei genitori nei Consigli di intersezione, di interclasse, di classe hanno espresso un Comitato dei genitori dell'Istituto al fine di formulare proposte ed esprimere pareri. ART. 23 COMITATO DEGLI STUDENTI - CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI Al fine di interiorizzare le norme della civile convivenza democratica e di attivare la conoscenza degli Organi Costituzionali, la dirigenza favorisce l'istituzione del Comitato degli studenti e del Consiglio comunale dei ragazzi. ART. 24 ORARIO DELLE LEZIONI In ogni plesso viene affisso l’orario delle lezioni : orario delle materie ed orario dei docenti. L’orario viene comunicato alle famiglie all’inizio dell’anno, unitamente al calendario scolastico. ART. 25 REGOLAMENTO DELLE GITE E VIAGGI D’ISTRUZIONE a) Ciascun alunno è assegnato ad un gruppo-classe e per tutta la durata della gita o del viaggio non può cambiare gruppo, né può allontanarsi senza il permesso dell’insegnante accompagnatore. b) Gli alunni salgono sul pullman e ne scendono solo su ordine dell’insegnante capogruppo o dell’insegnante accompagnatore. c) Nessuno deve sporgersi dai finestrini del pullman, né aprire e chiudere porte e non deve gettare nulla dai finestrini. d) Non si deve schiamazzare, né spintonarsi sul pullman, né durante le visite o trasferimenti a piedi. e) In albergo si deve tenere un comportamento civile, corretto e rispettoso di sé e degli altri : nella sala da pranzo, nelle camere e nei corridoi, di giorno e, in modo particolare, di sera e di notte. f) Durante la gita o il viaggio non bisogna eccedere nel mangiare e nel bere. La scelta dei cibi per la colazione al sacco e delle bevande deve essere fatta con osservanza delle norme igieniche. g) Non bisogna portare bottiglie e bicchieri di vetro. h) Non si devono gettare carte o residui di cibo o altro nel luogo prescelto per la colazione al sacco, né all’interno del pullman. i) In previsione di cattivo tempo e di freddo, è bene premunirsi indossando indumenti 11 adatti. ART. 26 MODIFICHE ED INTEGRAZIONI AL PRESENTE REGOLAMENTO Modifiche ed integrazioni al presente regolamento potranno essere adottate ogni qualvolta il Collegio dei docenti e il Consiglio d’Istituto lo riterrà opportuno. Tali modifiche ed integrazioni dovranno essere approvate a maggioranza dei rispettivi Organi collegiali. 4 – REGOLAMENTO INTERNO PER GLI ALUNNI Premessa Il presente regolamento intende offrire a tutte le componenti della comunità educativa delle indicazioni chiare per una più intensa e proficua collaborazione, Esso viene portato a conoscenza di tutti i membri della Comunità Scolastica da questi rispettato in tutte le sue parti. E’ suscettibile di correzioni e di modifiche, dietro proposta scritta e circostanziata dai membri della comunità Educante, approvata dagli Organi Collegiali. Alunni RISPETTO DELLE PERSONE Art. 1 L’alunno ha diritto di essere rispettato dagli altri bambini e dagli adulti. Ogni alunno deve curare l’igiene della propria persona e presentarsi alle lezioni con tutto il materiale occorrente per le attività scolastiche(compresa tuta e scarpette da ginnastica, che dovranno essere cambiati in palestra). Art. 2 Gli alunni devono rispettare gli adulti, insegnanti,operatori scolastici,genitori, che si occupano della loro educazione. Quando l’insegnante entra in classe e quando entrano il Dirigente Scolastico, altri docenti o estranei autorizzati tutti gli alunni salutano e rispettano il silenzio per facilitare le comunicazioni. Art. 3 Nel corso delle attività didattiche e nell’intervallo, all’ingresso e all’uscita dalla scuola, gli alunni dovranno conservare un comportamento corretto e adeguato all’indirizzo educativo dell’Istituto. Devono essere evitati tutti gli atti, i gesti e le parole che possano offendere la morale e la dignità personale ORARIO Art. 4 Gli alunni sono tenuti al rigoroso rispetto dell’orario scolastico deliberato dal Collegio dei docenti e devono trovarsi a scuola almeno cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni. L’ingresso degli alunni è vigilato, nel corridoio, dal personale ausiliario:nelle classi dagli insegnanti della prima ora. Art. 5 In caso di ritardo gli alunni saranno ammessi alle lezione previa autorizzazione del dirigente o suo delegato. In caso di ritardi non motivati o abitudinari l’alunno è ammesso alle lezioni a discrezione del Dirigente o del Vicario. In ogni caso verrà informata la famiglia e, se necessario, sarà richiesto l’accompagnamento di un genitore o di chi ne fa le veci. Art. 6 L’alunno giustifica le assenze al momento in cui si presenta a scuola al docente della prima ora a 12 mezzo di un apposito libretto delle assenze su cui è depositata la firma di uno dei genitori o di chi ne fa le veci. Nel caso in cui l’assenza per malattia superi i 5 giorni, compresi i festivi, dovrà essere presentato un certificato medico. Art. 7 Nel caso in cui gli alunni arrivino a scuola in evidente anticipo sull’orario stabilito, la vigilanza sarà effettuata dal collaboratore scolastico per un tempo necessario in un’area comune. Se, da parte di qualche alunno l’arrivo anticipato a scuola rientra nella norma , il genitore è tenuto a sottoscrivere dichiarazioni di esonero di responsabilità del personale scolastico. Art. 8 Nel caso di uscita anticipata dell’alunno l’autorizzazione sarà concessa solo se prelevato dal genitore, da chi ne fa le veci o con delega scritta. RISPETTO DELLE COSE Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e di averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.(D.P.R. 249/1998 art.3 comma 6) Art. 9 Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola D.P.R. 249/1998 Art 3 comma 5. Art. 10 E’ fatto divieto assoluto, in qualsiasi momento, di gettare oggetti e di sporgersi dai balconi, dalle finestre e dalle ringhiere delle scale. Gli alunni devono evitare di correre e di compiere qualsiasi gesto che possa recare danno a se stessi o agli altri. Non possono portare a scuola oggetti e materiali non espressamente richiesti per l’attività didattica in particolare supporti per l’attività multimediale. Art. 11 L’alunno risarcisce i danni, attraverso i genitori o chi ne fa le veci , agli arredi e alle attrezzature scolastiche e viene richiamato con comunicazione scritta alla famiglia. Attività Art. 12 Durante le lezioni non è consentito uscire dall’aula senza autorizzazione . A bagno si va uno per volta o, al massimo di due, di norma dopo la 2^ ora. Permane sempre valida la discrezione del docente. Art. 13 Durante il cambio dell’ora non è consentito uscire senza autorizzazione e ogni alunno deve restare al proprio posto. Art. 14 Durante gli spostamenti all’interno dell’istituto, per andare in palestra o in aule speciali o uscite didattiche o manifestazioni , ciascuna classe procederà in silenzio, seguendo un itinerario ben stabilito. Art. 15 La ricreazione è parte integrante dell’attività educativa e pertanto, durante questa pausa , è vietato comportarsi in modo scorretto. Essa avviene: per la primaria tra la seconda e terza ora mentre per la secondaria tra la terza e la quarta ora, per un tempo di 15 minuti sotto attenta sorveglianza degli insegnanti, all’interno della classe. Art. 16 Agli alunni è consentito accedere ai locali della scuola anche in orario extrascolastico per svolgere lavori di sistemazione e di approfondimento dei contenuti proposti nelle ore curricolari o di preparazione di manifestazioni programmate dagli organi collegiali. A questo scopo i docenti responsabili dovranno presentare tempestivamente al Dirigente Scolastico richiesta motivata precisando i contenuti dell’attività da svolgere, l’elenco dei partecipanti,i giorni, e l’orario di utilizzazione dei locali. 13 RISPETTO DEGLI OBBLIGHI DI DISCIPLINA Art. 17 Sono considerate gravi mancanze disciplinari il furto, le lesioni fisiche a persone, la manomissione e la distruzione di beni della scuola, la bestemmia, le minacce, le percosse e le ingiurie rivolte al personale della scuola ovvero ad altri allievi. Art 18. Il comportamento costituente mancanza disciplinare e verificatosi sia all’interno della scuola che durante visite le guidate o le gite scolastiche sarà prontamente contestato dal Dirigente Scolastico allo studente responsabile il quale deve essere contestualmente invitato ad esporre le proprie ragioni. Sarà comunque fatta immediata comunicazione ai genitori o a chi ne fa le veci. Art 19 Il Dirigente sentite le ragioni, acquisito informazioni, sentito testimoni e comunque compiuto tutta l’attività necessaria per l’accertamento completo dei fatti li valuta e provvede all’irrogazione dell’eventuale sanzione. Art 20 E’ vietato l’uso di linguaggi scurrili e l’utilizzo nella scuola dei cellulari. In caso di necessità è a disposizione il telefono dell’Istituto. All’alunno che utilizza il cellulare durante le ore di lezioni questo sarà sequestrato e consegnato al genitore solo per una volta . In caso di recidiva il cellulare sarà consegnato alla fine dell’anno scolastico. Art. 21 Relativamente alla gravità delle azioni, di norma , i provvedimenti disciplinari saranno applicati partendo dall’ammonimento scritto , poi si passerà alla nota e successivamente alla sospensione dalle lezioni. Dopo tre (3) ammonizioni scatta la nota disciplinare e dopo la terza nota si innesca il meccanismo della sospensione. Ciascuna sospensione fino a 15 gg, deliberata dal Consiglio di classe, inciderà sul relativo voto in condotta . Con la sospensione l’allievo sarà escluso dalle uscite previste in quel periodo. In relazione alle mancanze disciplinari e alla loro gravità,le sanzioni possono essere applicate , anche cumulativamente con sospensione temporanea dalle lezioni e dalla frequenza dalla scuola, fino ad un massimo di giorni 15. Per sanzioni superiori a 15gg l’organo competente è il Consiglio d’Istituto Art .22 Sono previste sanzioni diverse dall’allontanamento dalla comunità scolastica che si ispirano al principio della finalità educativa e costruttiva e non solo punitiva della sanzione e alla non interferenza tra sanzione disciplinare e valutazione del profitto. Art 23 Per funzione educativa della sanzione disciplinare s’intende rafforzare la possibilità di recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica. Esempi di sanzioni con funzione educativa: attività di volontariato nell’ambito della comunità scolastica, attività di segretaria; pulizia dei locali della scuola; frequenza di specifici corsi di formazione su tematiche di rilevanza sociale o culturale; le piccole manutenzioni; l’attività di ricerca; il riordino di cataloghi e di archivi presenti nella scuola di vario ordine;la produzione di elaborati((composizioni scritte ed orali) GENITORI Art 24 I genitori degli alunni saranno periodicamente ricevuti da Consigli di Classe per essere informati sul profitto e sulla condotta dei propri figli. Essi possono essere ricevuti dai singoli docenti anche su richiesta delle parti ed in orari appositamente stabiliti. Art. 25 I genitori sono tenuti a collaborare per una proficua azione formativa della scuola. A tal fine stabiliscono comportamenti coerenti , partecipi e responsabili in rapporto alla programmazione scolastica. 14 Ferma restando la libertà d’insegnamento, essi hanno il diritto-dovere di informarsi e di avanzare proposte sul processo di insegnamento-apprendimento che riguarda i loro figli e la comunità in generale. Art. 26 Fermi restando i doveri di vigilanza del personale cui compete, la scuola declina ogni responsabilità per gli infortuni che potrebbero colpire gli alunni nell’ambito delle attività scolastiche per inosservanza delle norme di comportamento e per cause dovute ad un eventuale mancato adeguamento delle strutture logistiche alle norme sulla sicurezza negli ambienti di lavoro. Art. 27 Per qualsiasi comunicazione che interessi le famiglie, la scuola, a meno che non si tratti di argomenti particolari e riservati, utilizzerà il libretto o il diario degli alunni che, pertanto , vanno quotidianamente controllati dai genitori e vistati nei casi richiesti. Art. 28 Per le visite guidate programmate dai Consigli di Classe, la Scuola non richiederà preventive autorizzazioni alle famiglie, trattandosi di normale attività didattiche. Per le gite d’istruzione, invece, tali autorizzazioni saranno regolarmente richieste. La presenza degli alunni è obbligatoria oltre che alle lezioni a tutte le attività (ricerche culturali, lavori di gruppo, visite istruttive ecc.) Art. 29 Il genitore o chi ne fa le veci può richiedere al Dirigente Scolastico , per giustificati ed eccezionali motivi, che l’alunno sia autorizzato ad entrare o ad uscire rispettivamente dopo l’inizio delle lezioni o prima del termine delle stesse. Nei plessi periferici sarà il responsabile di plesso a rilasciare l’autorizzazione ed uscire prima della fine delle lezioni, dopo aver preso tutte le precauzioni per la sicurezza dell’alunno e declinato le responsabilità facendo sottoscrivere al richiedente apposita dichiarazione. IMPUGNAZIONI Art. 30 Siccome il procedimento disciplinare è un atto amministrativo per cui si applica la normativa introdotta dalla legge n.241/90 e successive modifiche , può essere impugnato ma non incide automaticamente sull’esecutività della sanzione disciplinare. E’ ammesso ricorso da parte del genitore o chi ne fa le veci, dallo studente stesso, entro 15 gg dalla comunicazione all’Organo di Garanzia d’Istituto composto da un docente designato dal Consiglio d’Istituto e da due rappresentanti eletti dai genitori.(circolare ministeriale prot. 3062 del 31 luglio 2008) REGOLAMENTO INTERNO PER I DOCENTI Art. 1 Come membri attivi e propulsori della Comunità Educante , i docenti sono impegnati al raggiungimento delle finalità dell’educazione scolastica nel rispettivo ordine e grado, attraverso l’insegnamento efficace, l’aggiornamento nelle proprie discipline . Art. 2 Tutti i docenti all’atto della prima assunzione prendono visione del progetto educativo dell’Istituto e si impegnano ad aderirvi nell’espletamento della loro attività didattica. Art. 3 Tutti i docenti all’atto della definitiva assunzione sottoscrivono il contratto di lavoro con l’ante gestore e si impegnano a rispettarlo in tutte le sue parti. Hanno diritto ad esigere uguale rispetto da parte dell’Istituto. PROGETTAZIONE E PROGRAMMAZIONE Art. 4 I docenti si impegnano nelle attività di progettazione, programmazione, attuazione e verifica e mantengono contatti informali frequenti tra loro e con la Presidenza. Art 5 All’inizio di ogni anno scolastico i docenti sono impegnati singolarmente e in incontri collegiali nell’elaborazione della programmazione educativa d’Istituto e di Classe e nella stesura dei piani di studio (attività educative) individualizzati. Art 6 La U.A. saranno consegnate , anche in formato elettronico, entro la data concordata, per essere 15 conservate in presidenza. Un’altra copia sarà custodita dal singolo docente. ATTIVITA’ DIDATTICA Art 7 Nell’attuazione dell ‘U.A. ciascun docente si impegna ad usufruire delle più recenti metodologie e degli strumenti e strutture fornite dalla scuola. Art. 8 Nell’ordinaria attività didattica si valorizzeranno altresì tutte le risorse atte a suscitare e rafforzare la motivazione e l’interesse dell’allievo a garantire la regolarità della sua partecipazione alle attività di insegnamento-apprendimento (spiegazioni, interrogazioni, compiti a casa e in classe, esercitazioni, ricerche , attività varie) Art 9 Le spiegazioni dovranno essere sempre adeguate al livello degli alunni, garantire il rispetto dei diversi stili di apprendimento, permettere l’acquisizione delle competenze individuali nelle U. A. , favorire lo studio a casa con precise indicazioni sull’utilizzazione del libro di testo e/o di altri strumenti per l’assimilazione dell’efficacia delle strategie di insegnamento-apprendimento adottate. Art. 10 Le varie forme di verifica dell’apprendimento, frequenti e condotte in forma stimolante secondo i parametri concordati nel collegio, saranno finalizzate alla valutazione dell’apprendimento e del livello di abilità e competenze raggiunte, ma anche al miglioramento del metodo di studio e alla valutazione dell’efficacia delle strategie d’insegnamento-apprendimento adattate. Art. 11 La valutazione in decimi o in livelli delle prove scritte , orali, pratiche, grafiche sarà riportata immediatamente sul registro personale. Art. 12 I compiti in classe dovranno essere tempestivamente corretti accuratamente, discussi con la classe e ciascun alunno, in forma esauriente e tale da costituire occasione di ulteriore più qualificato apprendimento. Art 13 I docenti dovranno esigere che gli alunni siano forniti di libro di testo e di tutti i sussidi didattici necessari e ne facciano adeguato uso. Possono, tuttavia, concordare con gli stessi modalità tali da evitare un carico degli zaini. Art 14 Le lezioni per casa dovranno essere rispondenti all’effettiva attività espletata in classe, proporzionalmente alle possibilità reali di apprendimento degli allievi e tali da consentire ad essi lo svolgimento di altre attività. E’ consigliabile che l’allievo non sia oberato di lavoro per il lunedì. Art. 15 Le esercitazioni di ricerca e approfondimento vanno accompagnate in tutte le loro fasi, così da consentire la graduale acquisizione di un metodo corretto ed efficace. Art 16 Ciascun docente deve prendere visione personalmente del materiale didattico disponibile per la propria disciplina e prenotarne l’uso; può avanzare alla Dirigenza proposte d’acquisto. Art 17 Nel corso dell’uso degli strumenti audiovisivi e informatici il docente è personalmente responsabile della loro tenuta. Al momento dell’uso, laddove dovesse riscontrare la non efficienza degli strumenti informatici ne da immediata comunicazione al Dirigente. Art 18 Nella scelta dei libri di testo i docenti si impegnano a valutare la loro rispondenza agli obiettivi educativi e didattici, alle esigenze degli allievi , alla società contemporanea e al tetto di spesa. PRESENZA EDUCATIVA Art. 19 Durante l’intervallo i docenti sono obbligati a vigilare nei pressi della propria classe o dei cortili frequentati degli allievi, secondo il calendario esposto in sala professori. Art 20 E’ compito dei docenti richiamare con assiduità necessaria gli allievi al senso di un civile comportamento ,ad un consono abbigliamento e al mantenimento della pulizia degli ambienti. 16 Art. 21 Le scolaresche devono essere sorvegliate dagli insegnanti all’entrata e all’uscita. Nelle aule, i docenti vigilano sempre per rimuovere ogni ostacolo e ogni occasione di pericolo segnalando, se necessario, al Dirigente i potenziali rischi. Art. 22 L’insegnante non può abbandonare la classe se non dietro sostituzione. Art 23 L’insegnante della prima ora giustificherà , su delega del Dirigente le assenze degli alunni, segnalerà i casi particolari di abuso o di sospetto ed indicherà sul registro di classe gli alunni ammessi in ritardo giustificato o ingiustificato. Art 24 I coordinatori di classi o di plessi sono tenuti a segnalare al Dirigente i casi di alunni negligenti e / o indisciplinati per opportune informazioni alle famiglie. Art. 25 In tutta la loro fase educativa i docenti sollecitano da parte degli allievi un comportamento costantemente corretto e responsabile. Per forme non gravi di indisciplina, provvederanno personalmente alle opportune correzioni; in caso di grave scorrettezze chiederanno l’intervento del Dirigente, presso cui indirizzeranno l’allievo indisciplinato per i provvedimenti del caso. Art 26 I posti degli allievi in aula saranno stabiliti dal consiglio di classe e indicati in un’apposita pianta della classe; tutti i docenti dovranno esigerne il rispetto. Sono possibili comunque decisioni di modifica. Art 27 Al termine delle lezioni i docenti accompagneranno ordinatamente i loro alunni all’uscita. Art 28 Per comunicazioni urgenti il docente può convocare i genitori degli allievi in tempi non coincidenti con l’attività didattica. Art 29 I docenti sono tenuti a firmare per presa visione tutte le circolari interne ed esterne, gli ordini di servizio, le sostituzioni, le comunicazioni del Dirigente Scolastico. Art 30 L’insegnante impossibilitato a recarsi a scuola o in caso di forzato ritardo dovrà darne tempestiva comunicazione all’ufficio della dirigenza; in caso di assenza dal servizio ciò avverrà entro le ore 08,00 del primo giorno di assenza. Art 31 L’insegnante è sub consegnatario del materiale didattico inerente alle sue materie. Art 33 Per tutto quanto qui non esplicitato vale il regolamento disciplinare del CCNL vigente. PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILIA’ (in base all’Art. 3 DPR 235/2007) Elementi di riferimento Il piano dell’Offerta Formativa si può realizzare solo attraverso la partecipazione responsabile di tutte le componenti della comunità scolastica. La realizzazione del P.O.F. dipende dalla con-sapevolezza di specifiche responsabilità per tutte le parti della comunità. Molte di queste re-sponsabilità derivano dalle regole del “vivere civile” che qui trovano, unicamente, dettaglio di applicazione. Modalità di definizione Le parti della comunità scolastica sono identificate nei Docenti, negli allievi, nei genitori degli allievi, nel personale non docente e nel Dirigente Scolastico; ognuna di queste parti , diretta-mente o tramite i propri rappresentanti presso il Consiglio di Istituto, ha individuato e definito gli impegni caratteristici del proprio compito, rendendoli concetto condiviso, nella consapevo-lezza che essi non possono che essere parte dell’etica professionale e personale che sostiene i “vivere civile”. 17 Impegno dei Docenti � Essere puntuali alle lezioni, precisi nella produzione delle programmazioni, di verbali e negli adempimenti previsti dalla scuola; � Non usare mai il cellulare in aula; � Svolgere la propria mansione in modo da mai venir meno al rispetto da dare alle persone , siano esse alunni, genitori o personale della scuola; � Essere attenti al comportamento degli studenti in classe e nell’intervallo e non abbandonare mai la classe senza averne dato avviso al Dirigente Scolastico o a un suo collaboratore; � Informare gli alunni degli obiettivi educativi e didattici, delle modalità di valutazione, dei tempi e delle modalità di attuazione; � Informare studenti e genitori dell’andamento del proprio intervento educativo e del livello di apprendimento; � Far comprendere agli allievi i criteri di valutazione delle verifiche orali, scritte o di laborato-rio; � Comunicare a studenti e genitori, con chiarezza, i risultati delle verifiche scritte, orali e di laboratorio e la loro ricaduta sulla valutazione complessiva; � Effettuare almeno il numero minimo di verifiche, come previsto dai Dipartimenti disciplina-ri; � Correggere, consegnare e discutere i compiti entro 15 giorni dalla prova e, comunque, pri-ma della prova successiva; � Agire in modo da creare un clima scolastico positivo, fondato sul dialogo e sul rispetto reciproco; � Favorire la capacità di iniziativa, di decisione e di assunzione di responsabilità degli allievi; � Incoraggiare gli studenti ad apprezzare e valorizzare le differenze; � Lavorare in modo collegiale con i colleghi della stessa disciplina, con i colleghi dei consigli di classe e con l’intero Collegio Docenti; � Pianificare il proprio lavoro, in modo da prevedere anche attività di recupero, sostegno e approfondimento, il più possibile personalizzate. Impegni delle studentesse e degli studenti � Essere puntuali alle lezioni e frequentarle con regolarità; � Mantenere gli impegni presi nelle attività extracurriculari; � Assicurare il rispetto della frequenza alle lezioni ed ai corsi di recupero; � Non usare mai il cellulare in classe; � Lasciare l’aula solo se autorizzati dal docente; � Chiedere di uscire dall’aula soltanto in caso di necessità e uno per volta; � Intervenire durante le lezioni in modo ordinato e pertinente; � Conoscere l’Offerta Formativa presentata dagli insegnanti; � Rispettare i compagni e il personale della scuola; � Rispettare le diversità personali e culturali, nonché le sensibilità altrui; � Conoscere e rispettare il Regolamento di Istituto; � Rispettare gli spazi, gli arredi ed i laboratori della scuola, risarcendo, anche solidalmente, danni eventualmente arrecati; � Partecipare al lavoro scolastico individuale e/o di gruppo; � Svolgere regolarmente il lavoro assegnato a scuola o a casa; � Favorire le comunicazioni tra scuola e famiglia; � Sottoporsi regolarmente alle verifiche previste dai docenti. Impegni dei genitori � Conoscere l’Offerta Formativa della scuola; � Partecipare con costanza, a riunioni, assemblee, consigli e colloqui; � Collaborare al progetto formativo, con proposte e osservazioni migliorative; � Controllare sistematicamente, sul libretto le valutazioni e le giustificazioni di assenze e ri-tardi del proprio figlio, contattando anche la scuola per accertamenti; � Rivolgersi ai Docenti a al Dirigente Scolastico in presenza di problemi didattici o personali; 18 � Accertare che lo studente rispetti il divieto d’uso del cellulare a scuola e le norme sulla privacy circa la diffusione delle immagini; � Collaborare, nell’ambito delle relazioni familiari, alle pianificazioni dell’allievo per raggiun-gere obiettivi intermedi e traguardi finali; � Favorire il buon funzionamento dell’organizzazione scolastica rispettando il divieto di accesso nei plessi durante le attività didattiche se non convocati o autorizzati dalla Dirigenza; � Accettare le sanzioni previste dai regolamenti. Impegni del personale non docente � Essere puntuale e svolgere con precisione il lavoro assegnato; � Conoscere l’Offerta Formativa della scuola e collaborare a realizzarla, per quanto di compe-tenza; � Garantire il necessario supporto alle attività didattiche, con puntualità e diligenza; � Segnalare ai Docenti e al Dirigente Scolastico eventuali problemi; � Favorire un clima di collaborazione e rispetto tra tute le componenti presenti e operanti nel-la scuola (studenti, genitori, docenti). Impegni del Dirigente Scolastico � Garantire e favorire l’attuazione dell’Offerta Formativa, ponendo studenti, genitori, docenti e personale non docente nella condizione di esprimere al meglio il proprio ruolo, valoriz-zandole le potenzialità; � Garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse componenti della comunità scolastica; � Cogliere le esigenze formative degli studenti e delle comunità in cui la scuola opera, per ricevere risposte adeguate; � Sviluppare il senso di appartenenza all’Istituto scolastico. B - DISPOSIZIONI GENERALI SUL FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI COLLEGIALI La convocazione degli organi collegiali deve essere disposta con un preavviso di almeno cinque giorni rispetto alla data della riunione. Essa viene effettuata tramite circolare o lettera personale in cui è precisato l’orario di inizio e gli argomenti posti all’ordine del giorno. Di ogni seduta dell’organo collegiale viene redatto, su apposito registro, un verbale firmato dal presidente e dal segretario. I Consigli di Classe, nella scuola secondaria di 1° grado (di norma a cadenza mensile), di Interclasse e di Intersezione, rispettivamente nella scuola primaria e nella scuola dell’infanzia (di norma a cadenza bimestrale), vengono convocati dal Dirigente Scolastico secondo il calendario programmato all’inizio dell’anno scolastico dal Collegio dei Docenti o per richiesta scritta e motivata della maggioranza dei membri. Il Collegio dei Docenti si riunisce secondo il calendario programmato dal piano delle attività. Il Consiglio d’Istituto sarà rinnovato a Novembre 2012 In seno al Consiglio d’Istituto, nella prima seduta, vengono eletti il presidente ed eventualmente il vicepresidente ed il segretario. Il Consiglio d’Istituto elegge anche la Giunta Esecutiva di cui sono membri di diritto il Capo d’Istituto, che ne assume la presidenza, e, con funzioni di segretario, il Responsabile dei Servizi Amministrativi. La prima convocazione del Consiglio d’Istituto, immediatamente successiva alla nomina degli eletti, è disposta dal Dirigente Scolastico. 19 Successivamente il Consiglio d’Istituto è convocato dal Presidente che è tenuto a disporre la convocazione su richiesta del Presidente della Giunta Esecutiva ovvero della maggioranza dei componenti del Consiglio stesso. Il Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti, eletto dal Collegio dei Docenti, è convocato dal Dirigente Scolastico. Esso si compone di quattro membri effettivi e di due membri supplenti. Il Comitato alunni, già operante da tempo nella scuola secondaria di primo grado, è costituito da due rappresentanti per classe, eletti dagli alunni stessi. I genitori si riuniscono in assemblea nei tempi e nei modi previsti dalla vigente normativa. Il regolamento d’Istituto è reso pubblico mediante affissione all’albo della scuola e pubblicato sul sito web insieme al POF con tutti i suoi allegati. C – CALENDARIO CONVOCAZIONE ORGANI COLLEGIALI Il Dirigente Scolastico comunica e pubblica tempestivamente, all’inizio dell’anno scolastico, il calendario annuale dei Consigli di classe / interclasse / intersezione o sezione, dei Collegi dei docenti, degli incontri collegiali con i genitori e delle forme assembleari previste dalla legislazione scolastica. Non sono inserite nel calendario le sole sedute del Consiglio d’Istituto perché non tutte facilmente prevedibili in quanto legate, in taluni casi, a fatti e problemi contingenti e improvvisi. D – COMMISSIONI Le commissioni operative d’istituto sono le seguenti: • Commissione P.O.F. – carta dei servizi – autonomia • Commissione tempo prolungato • Commissione aggiornamento • Commissione accoglienza – continuità • Commissione sostegno • Commissione uscite didattiche • Commissione Comenius e Trinity • Comitato di valutazione • Commissione elettorale PARTE III – A – INFORMAZIONE La scuola assicura la tempestività del contatto telefonico e i sottoindicati spazi adibiti all’informazione: • Tabella dell’orario di lavoro dei dipendenti • Bacheca organi collegiali 20 • Organico del personale docente • Organico dei collaboratori scolastici • Albo d’istituto • Bacheca sindacale • Bacheca degli alunni • Bacheca relazioni esterne All’ingresso della scuola è presente personale in grado di fornire all’utente le prime informazioni per la fruizione del servizio. B– PROCEDURE DEI RECLAMI I reclami possono essere espressi in forma orale, scritta, telefonica, via fax e devono contenere generalità, indirizzo e reperibilità del proponente. I reclami orali e telefonici devono, successivamente e nel più breve tempo possibile, essere sottoscritti. I reclami anonimi non vengono presi in considerazione. Il Dirigente Scolastico, dopo aver effettuato ogni possibile indagine in merito, risponde, sempre in forma scritta , con celerità e comunque non oltre i 15 giorni successivi, attivandosi per rimuovere, se esistenti, le cause che hanno provocato il reclamo. Qualora il reclamo non sia di competenza del Dirigente Scolastico, al reclamante sono fornite indicazioni circa il corretto destinatario. Annualmente il Dirigente Scolastico formula per il Consiglio d’Istituto una relazione analitica dei reclami e dei successivi provvedimenti. C– VALUTAZIONE DEL SERVIZIO Allo scopo di raccogliere elementi utili alla valutazione del servizio, saranno effettuate rilevazioni mediante questionari opportunamente tarati, rivolti ai genitori, agli alunni e al personale. Alla fine dell’anno scolastico il Collegio dei Docenti redige una relazione sull’attività formativa della scuola. PARTE IV – AREA DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI A – ORGANICO DEL SERVIZIO AMMINISTRATIVO N° 1 DSGA N° 5 assistenti amministrativi B - FATTORI DI QUALITA’ Sempre sul piano organizzativo la scuola garantisce, nell’ambito dei servizi amministrativi, i seguenti fattori di qualità: CELERITA’ DELLE PROCEDURE Nell’ambito di ciascun circuito amministrativo, il dipendente individuerà nella propria autonomia e professionalità gli atti necessari combinando mezzi, materiali e capacità proprie per conseguire l’obiettivo dell’efficienza, della puntualità, della precisione e sarà responsabile di eventuali omissioni, superficialità e non ottemperanza delle scadenze. Nello svolgimento delle mansioni l’impiegato è tenuto a conoscere tutte le procedure riguardanti i settori affidati ai colleghi per poterli sostituire in caso di assenza. 21 Nella predisposizione del lavoro, l’impiegato farà ricorso all’utilizzo di moduli (stampati, prospetti, tabelle) per semplificare le procedure; il lavoro va comunque smaltito e non rinviato al rientro dell’impiegato assente. TRASPARENZA E’ assicurata, con il rilascio di copie ai sensi delle leggi e dei regolamenti in vigore, secondo le modalità e di casi di accesso previsti. INFORMAZIONE Sono assicurati spazi ben visibili adibiti all’informazione, in particolare, sono predisposti l’organigramma degli uffici, degli organi collegiali, dell’organico del personale docente e dei collaboratori scolastici; tutti gli atti d’interesse pubblico sono affissi all’albo e una copia degli stessi è depositata in ufficio a disposizione dell’utenza. TEMPI RAPIDI DI SERVIZIO PER L’UTENZA La procedura d’iscrizione alle classe prime e alle classi successive, per coloro che non appartengono già a questo Istituto, verrà effettuata nel tempo massimo di 30 minuti dalla consegna delle domande. I certificati d’iscrizione e frequenza sono rilasciati nel normale orario di apertura al pubblico dell’ufficio di segreteria entro il tempo massimo di tre giorni lavorativi e di cinque giorni lavorativi per quelli in cui vengono espressi i giudizi. I certificati di servizio sono rilasciati entro il tempo massimo di dieci giorni. Gli attestati e i documenti sostitutivi di diploma sono consegnati a vista a partire dal terzo giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dei risultati finali, mentre i diplomi vengono consegnati a partire dal mese di marzo successivo agli esami di licenza media. I documenti di valutazione degli alunni sono consegnati entro cinque giorni dal termine delle operazioni generali di scrutinio. C – RAPPORTI CON L’UTENZA L’orario di funzionamento della segreteria è il seguente : 08,00 – 14,00 Un’unità osserva l’orario 7.30 – 14.00. L’ufficio di segreteria è aperto al pubblico ogni giorno dalle ore 10.30 alle ore 12.30. Il Dirigente Scolastico riceve l’utenza sia su appuntamento, sia di norma, tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 12.00, salvo espletamento del servizio fuori sede. I dipendenti sono tenuti ad avere un rapporto corretto e rispettoso nei confronti dell’utenza al fine di agevolarla nell’esercizio del diritto e nell’adempimento dell’obbligo. Presso l’ingresso e presso gli uffici devono essere presenti e riconoscibili, attraverso il cartellino d’identità, operatori scolastici in grado di fornire all’utenza le prime informazioni per la fruizione del servizio. Sarà istituita, all’ingresso dell’edificio, una bacheca con la quale verranno fornite agli utenti le informazioni essenziali per la fruizione dei servizi. D - ORGANIZZAZIONE DELLA DIREZIONE AMMINISTRATIVA Direttore Responsabile dei Servizi: Sig. VEGLIA ANGELO In caso di assenza o impedimento viene sostituito dal l’assistente amministrativo incaricato da un assistente amministrativo avente titolo. SERVIZI E COMPITI AMMINISTRATIVI FUNZIONI COMPITI DEGLI ASSISTENTI ASSISTENTE A. 22 Iscrizioni, trasferimenti, e esami, rilascio pagelle Attestazioni e certificati, diplomi, tasse scolastiche infortuni assenze tenuta dei fascicoli, registri. Tenuta degli inventari discarico passaggio di consegne. Tenuta del registro facile consumo (magazzino) Stipula dei contratti, assunzione in servizio, periodo di prova, documenti di rito, certificati di servizio, autorizzazione libera professione, decreti congedo e aspettative, inquadramenti economici e contrattuali, riconoscimento dei servizi in carriera , procedimenti disciplinari, pensionistici, tenuta dei fascicoli. Liquidazione parcelle, fatture, compensi accessori e indennità al personale, retribuzione personale supplente, compenso ferie non godute, adempimenti fiscali, erariali previdenzialiElaborazione conto annuale ,conto consuntivo, mandati pagamento, reversali di incasso, stipula contratti di acquisto di beni, adempimenti connessi ai progetti. Russo Fernanda Amministrazio ne personale Stipula dei contratti, assunzione in servizio, periodo di prova, documenti di rito, certificati di servizio, autorizzazione libera professione, decreti congedo e aspettative, inquadramenti economici e contrattuali, riconoscimento dei servizi in carriera , procedimenti disciplinari, pensionistici, tenuta dei fascicoli Porchetta Franca Archivio e protocollo Tenuta del registro del protocollo, archiviazione pratiche, affissione all’albo, posta in partenza . Di Maio Letizia Gestione alunni Beni patrim.iali magazzino Amministrazio ne personale Gestione finanziaria contabile Lungo Lucia Veglia Angelo SERVIZI AMMINISTRATIVI D.1 QUALITA’ DEI SERVIZI La Scuola individua i seguenti fattori di qualità dei servizi amministrativi, ne fissa gli standard e ne garantisce il rispetto e l’osservazione. 1) celerità; 2) trasparenza; 3) avvio alla informazione del servizio di segreteria; 4) flessibilità degli orari degli uffici a contatto con il pubblico; 5) standard specifici delle procedure; 6) Supporto amministrativo/contabile per la realizzazione di tutte le attività del POF La pianta organica prevede : - per l’area dell’ufficio di segreteria didattica e amministrativo-contabile la persona di riferimento il D.G.S.A., coadiuvata dai referenti di area nei settori: - didattica alunni - docenti - protocollo e comunicazione - programma annuale, attività del POF e contabilità generale 23 - supporto area docenti supporto area alunni Il rilascio dei certificati è effettuato nel normale orario di apertura al pubblico della segreteria entro il tempo massimo di cinque giorni. L’ufficio di Presidenza riceve il pubblico su appuntamento telefonico, o, in caso di necessità, ogni qualvolta sia necessario. La scuola assicura all’Utenza la tempestività del contatto telefonico, stabilendo al proprio interno modalità di risposte che comprendono il nome dell’Istituto, il nome e la qualifica di chi risponde, la persona o l’Ufficio in grado di fornire le informazioni richieste, nei limiti della disponibilità del personale presente. D.2 MODALITA’ DI COMUNICAZIONE La Scuola assicura spazi adibiti all’informazione: A - bacheca sindacale - bacheca dei genitori B - registro comunicazioni docenti - registro comunicazione alunni - registro comunicazione ATA C - Sito web di istituto www.icsanticosmaedamiano.it Presso l’ingresso e presso gli uffici sono presenti e riconoscibile operatori scolastici in grado di fornire all’utenza le prime informazioni per la fruizione del servizio. Gli operatori scolastici indossano il cartellino di identificazione in maniera visibile per l’intero orario di lavoro. Il POF avrà adeguata pubblicità mediante affissione all’albo. D.3 CONDIZIONI AMBIENTALI Le condizioni di igiene e sicurezza dei locali e dei servizi devono garantire una permanenza a scuola confortevole per gli alunni e tutto il personale. I Collaborati Scolastici si adoperano per garantire la costante igiene dei servizi. E’ dovere degli alunni rispettare e far buon uso dell’edificio e delle attrezzature scolastiche: il decoro della scuola è affidato alla buona educazione di tutti. La scuola si impegna , in particolare, a sensibilizzare le istituzioni interessate alla scopo di garantire agli alunni e a tutto il personale scolastiche aule e spazi adeguati al buon funzionamento didattico e a tutelare la salute e la sicurezza a norma del D.Lgs. n. 81/2008 D.4 PROCEDURE RECLAMI I reclami possono essere espressi in forma scritta, orale, via fax e devono contenere generalità, indirizzo e reperibilità del proponente. I reclami orali debbono, successivamente essere sottoscritti. I reclami anonimi non sono presi in considerazione, se non circostanziali. Il Dirigente Scolastico, dopo aver esperito ogni 24 possibile indagine in merito, risponde, sempre in forma scritta, con celerità e, comunque , non oltre 15 gg, attivandosi per rimuovere le cause che hanno provocato il reclamo. Qualora il reclamo non sia di competenza del Dirigente Scolastico, al reclamante sono fornite indicazioni circa il corretto destinatario. D.5 ACCESSO AGLI ATTI Per “accesso agli atti” si intende, in base alla normativa vigente, il diritto degli interessati a prendere visione e ad estrarre copia di documenti di documenti amministrativi e ne hanno diritto tutti i cittadini, società e assicurazioni che hanno un interesse diretto, concreto ed attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento di cui si chiede l’accesso. L’”accesso agli atti”, per effetto della nuova normativa vigente, costituisce un principio generale dell’attività amministrativa per favorire la partecipazione dei cittadini e per assicurare l’imparzialità e la trasparenza dell’azione amministrativa. Le ipotesi di esclusione del diritto di accesso sono riportate nell’art. 24 della legge nazionale n.° 241/1990 e , tra queste , c’è l’esclusione per richieste di accesso agli atti che sono preordinate ad un controllo generalizzato dell’operato delle pubbliche amministrazioni e per istanze che riguardino il diritto di privacy di persone fisiche, persone giuridiche, imprese e associazioni. L’accesso informale e l’accesso formale La richiesta di accesso ai documenti amministrativi può essere fatta mediante istanza scritta sia, in base al nuovo regolamento vigente, nel caso in cui non ci siano controinteressati, in via informale, ossia mediante richiesta anche verbale, e deve essere indirizzata all’ufficio dell’amministrazione competente e deve essere motivata. Il richiedente , nel caso di accesso informale, deve indicare gli estremi del documento ovvero gli elementi che ne consentano l’individuazione, specificare l’interesse connesso all’oggetto della richiesta e dimostrare la propria identità. La pubblica amministrazione, qualora in base al contenuto del documento richiesto riscontri l’esistenza di controinteressati e nel caso in cui non sia possibile l’accoglimento immediato della richiesta in via informale ovvero sorgano dubbi su alcuni elementi, l’amministrazione invita il richiedente a presentare richiesta d’accesso formale, di cui l’ufficio rilascia una ricevuta. I controinteressati sono tutti soggetti, individuati o facilmente individuabili, che dall’esercizio dell’accesso vedrebbero compromesso il loro diritto alla riservatezza. Qualora l’amministrazione , cui è indirizzata la richiesta, individua controinteressati, deve darne comunicazione agli stessi tramite invio di copia con raccomandata con ricevuta di ritorno. Entro dieci giorni dal ricevimento della raccomandata, questi soggetti possono presentare una motivata opposizione alla richiesta d’accesso. La pubblica amministrazione ha trenta giorni di tempo per rispondere alla richiesta di accesso agli atti sia in modo positivo, accogliendo l’istanza del cittadino e permettendo, così l’accesso agli atti, sia in modo negativo, rigettando la richiesta o facendo decorrere inutilmente i trenta giorni. Occorre precisare che il rigetto della domanda richiesta in via formale deve essere motivata a cura del responsabile del procedimento. I documenti sui quali è consentito l’accesso non possono essere asportati dal luogo presso cui sono in visione e non possono essere alterati. Il richiedente , in caso di rigetto della domanda, può presentare ricorso nel termine di trenta giorni al Tribunale Amministrativo Regionale , alla Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. 25 Il responsabile del procedimento è:…………………………….. D. 6 AUTOANALISI DI ISTITUTO I processi organizzativi ed educativi, mediante i quali ricevono attuazione il Piano dell’Offerta Formativa ed i progetti che costituiscono, sono sottoposti a monitoraggio ed analisi per verificare l’efficacia e l’efficienza della progettualità di Istituto, raccogliere elementi utili alla valutazione del servizio erogato ed avviare i conseguenti piani di miglioramento. PARTE V A ORGANIZZAZIONE SCOLASTICI DEI COLLABORATORI L’ambiente scolastico deve essere pulito e accogliente; le condizioni d’igiene dei locali e dei servizi devono garantire una permanenza a scuola confortevole per gli alunni e per il personale. I collaboratori scolastici si adopereranno per garantire la costante igiene degli ambienti scolastici, degli arredi e dei servizi. I collaboratori scolastici vengono assegnati ai singoli plessi nel modo appresso indicato ed osservano le turnazioni così come riportato nel “Piano di lavoro per l’anno scolastico 2009/07” redatto, in data 13/11/07 dal Responsabile dei Servizi Generali ed Amministrativi. Nelle scuole di questo Istituto Comprensivo, oltre ai sottoindicati collaboratori scolastici, operano i lavoratori socialmente utili (LSU) comandati dall’amministrazione comunale ed impegnati secondo tempi variabili relativamente all’individuale contratto di lavoro con l’Ente Locale. COLLABORATORI SCOLASTICI IN SERVIZIO SECONDARIA DI 1° GRADO “G. ROSSI” 1 2 3 4 IONTA Giuseppe TESTA Filippo D’APRANO Annamaria CAMILLO Vincenzo Piano terra Piano uffici Piano superiore NELLA SCUOLA Orario di servizio 8.00 – 14.00 08.00 -14.00 COLLABORATORI SCOLASTICI IN SERVIZIO NEI PLESSI DI SCUOLA PRIMARIA GRUNUOVO 0771 - 676021 SAN LORENZO 0771 - 609581 Di Biasio Rosa Roberto Vincenzo Di Tora Autilia Orario di servizio 26 SS. COSMA E D. 0771 - 609230 SELVA SEDERA 0771 - 676020 Gagliardi Antonietta 8.00-14.00 Tucciarone Maria COLLABORATORI SCOLASTICI IN SERVIZIO NEI PLESSI DI SCUOLA DELL’INFANZIA SS. COSMA E D. 0771-608535 CERACOLI 0771-675623 GRUNUOVO 0771 - 675186 PILONE 0771-675146 Vellucci Lucia S. LORENZO 0771 - 608658 Porchetta Ernesto Orario di servizio Gagliardi Paola Selvaggini Franco Vellucci Lucia 08.00-14.00 in turni alterna ti dal lunedì al venerdì. B - NORME COMUNI Tutti i collaboratori sono tenuti ad adempiere quotidianamente la pulizia dei locali loro assegnati, a presidiare i settori loro affidati, sorvegliando gli alunni nei loro trasferimenti e coadiuvando il personale docente nella regolazione del flusso all’ingresso e all’uscita della scolaresca, e a sorvegliare le classi dei loro settori in caso di temporanea assenza del docente. C - NORME PARTICOLARI Tutti i collaboratori sono tenuti ad assicurare il servizio di vigilanza e pulizia in occasioni di riunioni, consigli, collegi ecc. secondo turni che prevedono la presenza di una o più unità del personale. I turni di servizio oltre l’orario d’obbligo, che prevedono incentivazione (attività non programmabili) oppure recupero (attività programmate), saranno assicurati da ciascun addetto secondo l’ordine alfabetico. D - SOSTITUZIONE DEI COLLEGHI ASSENTI Il servizio di pulizia affidato ai colleghi assenti, è svolto a rotazione dai collaboratori addetti al piano ove si è verificata l’assenza. Nel caso in cui l’assenza duri oltre un giorno e sul piano interessato vi sia un solo collaboratore in servizio, i colleghi dell’altro piano, a rotazione secondo l’ordine alfabetico, si avvicenderanno nella sostituzione per la pulizia dei locali scoperti. E - FERIE E RECUPERI Le ferie vanno obbligatoriamente esaurite entro il 31 dicembre di ogni anno e fruite preferibilmente in periodo di vacanza scolastica. Solo in casi eccezionali, motivati da inderogabili ragioni di servizio, possono essere fruite nel mese di febbraio. I recuperi accumulati nel corso dell’anno scolastico vanno anche fruiti in periodi di vacanza ed esauriti entro il 31 agosto. Eventuali rimostranze vanno motivate e presentate per iscritto. Non è ammesso adire la Segreteria e la Dirigenza per rimostranze verbali. 27