ISTITUTO COMPRENSIVO “G. ROSSI”
DI SS. COSMA E DAMIANO
Via Risorgimento, n° 85
04020 SS. Cosma e Damiano (LT)
tel.- fax : 0771- 608553 - C.F. 90027970590
e-mail: [email protected] sito web: www.icsanticosmaedamiano.it
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Carta dei servizi
ANNO SCOLASTICO 2010 – 2011
SS. Cosma e Damiano e la frazione Ventosa
PARTE I
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
1
- PREMESSA
Con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 7 giugno 1995, pubblicato sulla G.U. del
19/06/1995, è stata ufficialmente varata la Carta dei servizi scolastici. Questa altro non è che un
documento con il quale ciascuna scuola di ogni ordine e grado è chiamata a presentarsi, a comunicare
cioè all’esterno, mediante regolare pubblicazione, il proprio servizio.
Ai genitori e agli alunni, con i quali si viene così a creare un autentico contratto formativo, vanno
comunicati in particolare:
• i principi fondamentali ai quali si ispira l’attività della scuola;
• la struttura organizzativa della scuola stessa;
• gli obiettivi educativi e didattici che qualificano la programmazione scolastica;
• i mezzi messi a disposizione degli utenti per segnalare eventuali disfunzioni della vita della
scuola.
In linea con gli articoli 3, 33 e 34 della Costituzione Italiana questo Istituto, comprensivo delle scuole
dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado del Comune di SS. Cosma e Damiano, opera nel
rispetto pieno dei sotto elencati principi:
a
b
c
UGUAGLIANZA
Nessuna discriminazione può essere compiuta per motivi riguardanti il sesso, la razza, la
religione, le condizioni psico-fisiche e socio-economiche o altre forme di “diversità umana”.
IMPARZIALITA’ E REGOLARITA’
Gli operatori del servizio scolastico agiscono secondo criteri di obiettività e di equità.
La scuola, attraverso tutte le sue componenti, anche con l’impegno delle altre istituzioni
collegate, garantirà la regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative, nel
rispetto dei principi sanciti dalla legge ed in applicazione delle disposizioni contrattuali in
materia.
ACCOGLIENZA ED INTEGRAZIONE
2
d
e
f
La scuola si impegna a favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni con particolare
riguardo alla fase di ingresso alle classi iniziali.
Particolare impegno è prestato, per la parte di competenza, alla soluzione di problematiche
relative agli alunni in situazioni di handicap, agli stranieri e a quelli le cui condizioni psicofisiche richiedono periodi di degenza in ospedale o prolungata assenza da scuola.
Nello svolgimento della propria attività ogni operatore scolastico ha pieno rispetto dei diritti e
degli interessi degli alunni.
DIRITTO DI SCELTA, OBBLIGO SCOLASTICO
L’utente ha facoltà di scegliere fra le istituzioni che erogano il servizio scolastico.
L’obbligo scolastico e la regolarità della frequenza saranno controllati con interventi di
prevenzione della dispersione scolastica anche con il contributo di tutte le altre istituzioni
coinvolte che dovranno collaborare tra loro in modo funzionale ed organico.
PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA E TRASPARENZA
Il Dirigente Scolastico, il personale docente e non docente, i genitori e gli alunni, attraverso la
gestione partecipata della scuola, sono protagonisti e responsabili tutti, anche nello spirito
della legge 241/90, dell’attuazione della presente “Carta”.
L’istituzione scolastica, in collaborazione con gli enti locali, si impegna a favorire le attività
extra scolastiche che realizzino la funzione della scuola come centro di promozione culturale,
sociale e civile, consentendo, come da norme vigenti, l’utilizzo degli edifici e delle
attrezzature fuori dell’orario scolastico.
La scuola, al fine di promuovere ogni forma di partecipazione, garantisce la massima
semplificazione delle procedure e, nell’ambito della normativa vigente, un’informazione
completa e trasparente.
L’attività scolastica ed in particolare l’orario di servizio di tutte le componenti, nel rispetto
delle norme vigenti e del CCNL, si informa a criteri di efficienza, efficacia, flessibilità
nell’organizzazione sia dei servizi amministrativi sia dell’attività didattica e dell’offerta
formativa integrata.
La scuola promuove l’aggiornamento del personale anche in collaborazione con altre
istituzioni ed enti culturali.
LIBERTA’ D’INSEGNAMENTO ED AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
La progettazione didattica, nel rispetto della libertà d’insegnamento dei docenti, mira a
garantire la formazione dell’alunno, facilitandone le potenzialità evolutive e contribuendo allo
sviluppo armonico della personalità.
2- PROGETTAZIONE DIDATTICO-EDUCATIVA
La progettazione didattica del nostro istituto è organizzata per temi-problemi, sostenendo
l’apprendimento per nuclei fondanti come possesso di saper essenziali, flessibili e trasversali.
L’organizzazione in tutte le materie per temi-problemi descrive la linea dis viluppo
dell’insegnamento essa raccoglie nuclei fondamentali del programma e li orienta secondo
criteri di selettività, ordine , progressività, storicità, interelazione e continuità culturale.
Entro ciascun nucleo tematico sono fissati percorsi definiti da contenuti essenziali che lo
estendono anche in modo elettivo per lo sviluppo dell’autonomia della ricerca .
Ad ogni percorso corrispondono riscontri formativi che , descrivono ciò che la stessa classe è
tenuta ad apprendere e che è oggetto di verifica, esprimono la finalità relative alla produzione
di conoscenza, di comprensione, di organizzazione del pensiero e alla sua resa linguistica ed
espressiva.
Strumento di questa programmazione è il modello disciplinare di progettazione annuale delle
attività didattiche che i docenti compilano all’inizio dell’anno scolastico e che viene
consegnato al Dirigente.
In esso vengono declinati:
- le tappe del percorso didattico attraverso il quale vengono sviluppati i contenuti
proposti.
3
-
Gli obiettivi in termini di acquisizione dei contenuti e / o competente, che devono
essere raggiunti dall’allievo al termine di una tappa del percorso.
3 - PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’ DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Il piano annuale delle attività didattiche ed educative del consiglio di classe è un’ipotesi di
lavoro che il Consiglio di classe propone a se stesso come prospettiva di comune azione
educativa, da sviluppare durante l’intero anno scolastico.
Tale piano tende ad attuare in concreto la collegialità educativa e didattica della classe.
Esso muove da un primo accertamento del grado di preparazione della classe e tiene conto
anche degli eventuali squilibri di partenza degli alunni per rendere evidenti la natura e i limiti.
Attraverso tali presupposti si rende possibile un procedere operativo nell’ambito della classe,
mediante il quale ciascuno alunno trovi facilitato l’apprendimento di una realtà culturale più
complessa.
Il piano annuale delle attività didattiche ed educative è realizzato nel primo consiglio di classe
dell’anno scolastico e si articola nei seguenti punti:
- profilo della classe in ordine a: esiti anno precedente, presenza e qualità delle
motivazioni, livello delle conoscenze e delle competenze, stili di apprendimento;
- obiettivi trasversali articolati in :area del comportamento e delle relazioni e area
cognitiva;
- tema infradisciplinare nell’area del comportamento e delle relazioni e nell’area
cognitiva;
- progetti;
- progettazione compresenze;
- metodi(anche specifici per l’esame di stato)
- strumenti(anche specifici per l’esame di stato)
- la verifica (modalità e tempi)
- criteri di valutazione)
Il piano annuale delle attività didattiche ed educative del Consiglio di classe resta comunque
un’ipotesi di lavoro che , in base a valutazioni iniziali, viene collegialmente formulata;
prevede inoltre momenti specifici per la verifica nei consigli di classe successivi al primo e,
quindi, può essere rettificata sempre in sede di Consiglio di classe , via via che ciò si renda
necessario in relazioni all’acquisizione di nuovi elementi sulla situazione della classe e dei
singoli alunni e all’effettivo andamento dell’attività didattica.
4 - DIDATTICA
La scuola con l’ apporto delle competenze professionali
del personale e con la
collaborazione ed il concorso delle famiglie, delle istituzioni e della società civile,è
responsabile della qualità delle attività educative e si impegna a garantirne l’ adeguatezza
alle esigenze culturali e formative degli alunni, nel rispetto di obiettivi
educativi validi per il raggiungimento delle finalità istituzionali
La scuola individua ed elabora gli strumenti per garantire la continuità educativa tra i
diversi ordini e gradi dell’ istruzione, al fine di promuovere un armonico sviluppo
della personalità degli alunni.
Nella scelta dei libri di testo e delle strumentazioni didattiche, la scuola assume
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come criteri di riferimento la validità culturale e la funzionalità educativa, con particolare
riguardo agli obiettivi formativi, e la rispondenza alle esigenze dell’ utenza.
5 – PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Il P.O.F. , elaborato dall’Istituto, contiene le scelte educative e organizzative , i criteri di
utilizzazione delle risorse ed esplicita l’azione progettuale della scuola autonoma.
E’ il progetto nel quale si concretizza il complessivo processo educativo della scuola; lo strumento in
cui di integra tutta la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che
ciascuna scuola adotta nell’ambito della propria autonomia.
E’ art. 3 del regolamento dell’autonomia che ne traccia il profilo e ne stabilisce la caratteristiche: il
POF rappresenta la carta di identità di ciascuna istituzione scolastica in quanto rispecchia,
motivandole, le decisioni e gli impegni assunti dalla scuola per rendere concreto, nel proprio contesto
specifico, quel passaggio dal “diritto allo studio al diritto all’apprendimento” che dà significato e
valore all’intero processo di trasformazione del nostro sistema scolastico.
Nell’ assegnazione dei compiti da svolgere a casa il docente opera in coerenza
con la programmazione didattica del consiglio di classe, tenendo presente la
necessità di rispettare razionali tempi di studio degli alunni.
La scuola garantisce l’elaborazione, l’adozione e pubblicazione dei seguenti documenti:
Al processo di costruzione del piano dell’offerta formativa dell’istituto contribuiscono:
- Il Dirigente Scolastico, responsabile del raggiungimento degli obiettivi stabiliti nel Piano
- Il Collegio dei Docenti, che ricopre il ruolo di sintesi del lavoro di progettazione;
- Il Personale ausiliario, amministrativo, nella definizione delle risorse umane necessarie per lo
svolgimento delle attività progettate, nel collegamento tra progetti e voci di bilancio, tra Piano
e bilancio, tra spese impegnate e spese effettuate nella valutazione degli esiti;
- I genitori e gli studenti, esprimendo aspettative ed esigenze, partecipando al monitoraggio e
alla valutazione dei percorsi formativi attivati dalla scuola, costituendo così il necessario
raccordo tra realtà “interna” della scuola e territorio;
- Il Consiglio di Istituto, a cui è affidata l’approvazione finale del Piano.
Nel Piano dell’offerta formativa dell’Istituto sono contenuti:
-
-
i corsi di studio attivati
i curricolo, cioè i percorsi costruiti attraverso l’uso di strumenti di flessibilità
condizioni generali di svolgimento del percorso formativo
gli accordi di rete con scuole e i rapporti con il territorio
i singoli progetti concepiti come espressione coerente dell’identità dell’Istituto
Il testo del P.O.F. con i suoi allegati, cui si rimanda, costituisce parte integrante di questa carta
dei servizi.
PARTE II
A - REGOLAMENTI
1 - REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELL’ISTITUTO
ART. 1
NORME GENERALI SUL FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI COLLEGIALI
La convocazione degli organi collegiali deve essere disposta, in via ordinaria, con un
preavviso di cinque giorni, comunque non inferiore a tre giorni, rispetto alla data delle
riunioni. In casi straordinari con un preavviso di almeno 24 ore.
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La convocazione deve essere effettuata con comunicazione scritta ai singoli membri
dell’organo collegiale e mediante affissione da trattare nella seduta dell’organo collegiale.
Di ogni seduta viene redatto un processo verbale, firmato dal Presidente e dal Segretario,
steso su apposito registro a pagine numerate ed inviato a tutti i membri dell’organo
collegiale.
ART. 2
COLLEGIO DEI DOCENTI (art. 7 del T.U. 297/94)
Il Collegio dei docenti “ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico”
dell’Istituto, come specificato nell’art. 7 parte 1a del T.U. 297/94, (programmazione,
calendario scolastico, adozione libri di testo, iniziative di sperimentazione, criteri
assegnazione dei docenti alle classi, orario svolgimento delle attività, aggiornamento,
elezione collaboratori F.O. e rappresentanti nel Consiglio d’Istituto e comitato di
valutazione), nel rispetto della libertà di insegnamento garantita a ciascun docente e delle
eventuali proposte e pareri dei consigli di intersezione, interclasse, classe.
Le competenze del Collegio dei docenti risultano specificate nell’art. 7 parte 1 del T.U. D.lgs
297/94.
Per le votazioni nel Collegio dei docenti saranno rispettati i principi indicati nell’art. 37
comma 4 D. lgs. 297/94 del Testo unico secondo cui il Collegio decide le modalità di
espressione del voto. –“La votazione è segreta solo quando si faccia questione di persone”-
ART. 3
COMPETENZE DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO
Ha potere deliberante in riferimento agli aspetti finanziari e, “fatte salve le competenze del
Collegio dei docenti e dei Consigli di intersezione, interclasse e classe”, riguardo alla
“organizzazione e programmazione della vita e dell’attività della scuola, nei limiti delle
disponibilità di bilancio, come specificato nell’art. 10 parte 1 del T.U. 297/94 (adozione
regolamento interno; funzionamento biblioteca; uso delle attrezzature culturali, didattiche e
sportive; vigilanza degli alunni all’ingresso e all’uscita; acquisto, rinnovo e conservazione di
attrezzature scientifiche e sussidi didattici; adattamento calendario scolastico; criteri generali
per la programmazione educativa e delle attività parascolastiche, interscolastiche,
extrascolastica, con particolare riguardo ai corsi di recupero e sostegno, alle attività
complementari, alle visite guidate e viaggi d’istruzione; promozione di contatti con altre
scuole, partecipazione ad attività culturali, sportive e ricreative; svolgimento di iniziative
assistenziali).
ART. 4
PROGRAMMAZIONE DELL’ATTIVITA’ DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO E DEI
CONSIGLI DI CLASSE, INTERCLASSE E INTERSEZIONE
Il consiglio d’Istituto si riunisce per discutere gli argomenti posti all’ordine del giorno.
Qualora non fosse possibile esaurire tutti i punti all’ordine del giorno, il Consiglio deve
essere convocato, per la trattazione degli argomenti rimasti in sospeso, entro i successivi
dieci giorni.
Il Consiglio di Interclasse e di Classe devono far pervenire in tempo le proprie
determinazioni al Consiglio d’Istituto per i provvedimenti di competenza.
Gli organi collegiali fisseranno il calendario di massima delle proprie sedute all’inizio di
ogni anno scolastico, tenuto conto del personale docente, non docente e dei genitori.
ART. 5
ELEZIONI DEI CONSIGLI DI INTERCLASSE E DI CLASSE
Le elezioni dei Consigli di Interclasse e di Classe dovranno svolgersi ogni anno in base alla
comunicazione Ministeriale e su determinazione del Consiglio d’Istituto.
ART. 6
CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO DI INTERCLASSE E DI CLASSE
I Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione sono composti dai docenti in servizio nelle
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rispettive classi e dai rappresentanti dei genitori (uno per sezione nelle scuole materne, uno
per classe nelle scuole primarie e quattro per classe per la scuola secondaria di primo grado ),
eletti secondo le modalità previste dalla normativa vigente.
Gli stessi sono convocati per la prima volta dal Dirigente Scolastico, per l’insediamento e per
la fissazione del calendario delle riunioni, così come previsto dall’ultimo comma del
precedente art.2 e successivamente per l’attività annuale.
I Consigli di Interclasse e di Classe possono essere convocati anche su richiesta scritta e
motivata di almeno un terzo dei loro membri.
In tal caso, il Presidente è tenuto a convocare il Consiglio stesso entro 7 giorni dalla
presentazione della richiesta ed a porre all’ordine del giorno per primi gli argomenti nella
richiesta di cui sopra.
I Consigli di Interclasse e di Classe verranno convocati in base all’orario che sarà
comunicato di volta in volta agli stessi consiglieri.
ART. 7
PRIMA CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO
La prima convocazione del Consiglio d’Istituto, immediatamente successiva alla nomina dei
relativi membri da parte del Provveditorato agli Studi, è disposta dal Dirigente Scolastico
entro 10 giorni dalla data di notifica alla Direzione del relativo decreto, comunque non oltre
il 45° giorno dalla data della proclamazione degli eletti.
ART. 8
ELEZIONE DEL PRESIDENTE E DEL VICE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
D’ISTITUTO E DELLA GIUNTA ESECUTIVA
Nella prima seduta, il Consiglio è presieduto dal Dirigente Scolastico ed elegge, fra i
rappresentanti dei genitori membri del Consiglio stesso, il proprio Presidente.
L’elezione ha luogo a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i genitori membri del Consiglio.
E’ considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti
rapportata al numero dei componenti del Consiglio.
Qualora non si raggiunga la maggioranza nella prima votazione, il Presidente è eletto in
seconda votazione a maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano presenti alla seduta
almeno la metà più uno dei componenti del Consiglio in carica.
A parità di voti è eletto il più anziano di età.
Il Consiglio elegge, se crede e subito dopo, con le stesse modalità per l’elezione del
Presidente, un Vice Presidente, da scegliere anch’esso fra i genitori.
Il Vice Presidente collabora con il Presidente e lo sostituisce in caso di sua assenza o
impedimento. Nel caso di contemporanea assenza del Presidente e del Vice Presidente, la
presidenza della seduta è assunta dal genitore più anziano.
Il Presidente affida le funzioni di segretario del Consiglio d’Istituto ad un membro del
Consiglio stesso.
Il Segretario redige il verbale delle sedute; procede agli appelli nominali, prende nota dei
membri del Consiglio che si iscrivono a parlare, accerta il risultato delle votazioni, cura
l’esposizione all’albo della scuola, ai sensi dell’art. 27 del D.P.R. n° 416, dei verbali degli
atti del Consiglio, collabora con il Presidente e con il Vice Presidente per assicurare il
regolare funzionamento dei lavori e per l’osservanza del presente regolamento.
Nella stessa prima seduta, il Consiglio d’Istituto elegge nel suo seno una Giunta Esecutiva
composta da : un docente, un non docente e due genitori. Della Giunta fanno parte di diritto
il Dirigente Scolastico, che la presiede, e il DSGA, che svolge anche le funzioni di segretario
della Giunta stessa.
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ART. 9
CONVOCAZIONI SUCCESSIVE DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO
Il Consiglio d’Istituto è convocato dal suo Presidente. La convocazione ed il relativo ordine
del giorno sono affissi agli albi degli Organi Collegiali di ogni plesso.
Il Presidente è tenuto a disporre la convocazione anche su richiesta scritta del Dirigente
Scolastico, oppure di almeno un terzo dei componenti del Consiglio stesso.
In tal caso, il Presidente deve disporre per la convocazione del Consiglio entro 10 giorni
dalla presentazione della richiesta ed a porre ai primi punti dell’ordine del giorno gli
argomenti richiesti. La stessa sarà anche comunicata alle famiglie con avviso sul quaderno
scuola-famiglia o diario. All’albo sarà affissa copia del verbale.
La seduta, salvo casi di particolare gravità ed importanza, avrà luogo nelle ore pomeridiane
dei giorni feriali, con inizio non prima delle ore 17,30, salvo il sabato, e termine non oltre le
ore 19,30.
ART. 10
INTERPELLANZE E MOZIONI
Ogni consigliere può, anche con altri, presentare al Presidente del Consiglio d’Istituto
interpellanze e mozioni che verranno poste in discussione nella seduta successiva alla
convocazione, a meno che ragioni particolari di urgenze e gravità ne impongano la
discussione immediata.
L’interpellanza deve contenere una richiesta di informazione alla Giunta Esecutiva e/o al
Presidente.
Su di essa può prendere la parola solo il primo firmatario per illustrare il contenuto a cui si
farà seguire la risposta di un componente della Giunta Esecutiva e/o il Presidente.
L’interpellanza infine potrà replicare solo per dichiararsi soddisfatto o insoddisfatto della
risposta ricevuta. La mozione deve contenere una richiesta d’intervento del Consiglio su di
un particolare argomento che interessa la vita dell’Istituto. Su di essa può prendere la parole
il primo firmatario per l’illustrazione.
Successivamente possono prendere la parola il Presidente stesso e tutti i consiglieri che
intendono chiedere di apportare modifiche alla mozione in discussione. Al termine della
discussione stessa, il Presidente mette a votazione la mozione che risulterà approvata o
respinta a maggioranza dei votanti. La mozione approvata è vincolante per la Giunta
Esecutiva ed il Presidente.
ART. 11
ASSENZE E DECADENZE DA CONSIGLIERE
L’assenza dalle riunioni del Consiglio di Istituto deve essere giustificata al Presidente. In
caso contrario, l’assenza sarà considerata ingiustificata. Dopo tre assenze consecutive
ordinarie ingiustificate, il Consigliere che le avrà effettuate sarà considerato decaduto
dall’incarico.
La decadenza è pronunciata dal Consiglio d’Istituto, che provvederà contestualmente alla
surroga con le modalità previste dall’art. 22 del D.P.R. 31/5/74 n° 416.
ART. 12
NOMINA DI COMMISSIONI E PARTECIPAZIONE DI ESPERTI ALLE
RIUNIONI
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Il Consiglio d’Istituto può invitare, se lo ritiene utile, esperti esterni.
Detti esperti avranno diritto di parola, ma non di voto.
Anche il Consiglio di Interclasse e di classe possono chiedere, a maggioranza dei loro
componenti, l’intervento di esperti alle proprie riunioni. Possono anche chiedere la nomina di
commissioni di lavoro composte in tutto o in parte da persone estranee al Consiglio stesso su
argomenti di particolare rilevanza.
ART. 13
COMPITI DELLA GIUNTA ESECUTIVA
La Giunta Esecutiva, oltre a quanto previsto dal precedente art. 11, ha il compito di
predisporre i lavori del predetto organo e di attuare le delibere consiliari nei modi e nei
termini fissati nelle medesime. Alla Giunta spettano, altresì, funzioni stabilite dal D.P.R. n°
416, dal regolamento e dalla normativa vigente.
ART. 14
PUBBLICITA’ DEGLI ATTI
La pubblicità degli atti del Consiglio d’Istituto, disciplinata dall’art. 27 del D.P.R. 416/74,
avviene mediante affissione in apposito albo della copia integrale sottoscritta e autenticata
dal Segretario del Consiglio medesimo.
L’affissione all’albo deve avvenire di norma entro il termine di otto giorni dalla relativa
seduta del Consiglio. La copia deve rimanere esposta per un periodo di non meno di dieci
giorni e l’originale deve essere depositato nell’ufficio di segreteria dell’Istituto. La copia
delle deliberazioni da affiggere all’albo è consegnata al Dirigente Scolastico dal Segretario
d’Istituto; il Dirigente ne dispone l’affissione e la responsabile amministrava attesta in calce
ad essa la data iniziale di affissione.
Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone,
salvo contraria richiesta degli interessati. Sono però soggette a pubblicazione le deliberazioni
di dichiarazione di decadenza e conseguente surroga di consiglieri adottate ai sensi del
precedente art. 9.
ART. 15
BIBLIOTECHE DI PLESSO E LORO FUNZIONAMENTO
Presso ogni plesso dell’Istituto è istituita la biblioteca degli alunni.
I libri, scelti dall’insegnante, vengono periodicamente rinnovati :
- con contributi ministeriali
- con contributi della Regione, dell’Amministrazione Provinciale e dell’Amministrazione
Comunale
- con contributi messi a disposizione dal Consiglio d’Istituto
- con contributi volontari da parte delle famiglie degli alunni.
I prestiti dei libri delle biblioteche di plesso sono regolati in base al registro generale di
entrate e agli elenchi di classe. Ogni insegnante è responsabile della buona conservazione dei
volumi ed è tenuto ad operare frequenti controlli e verifiche circa le letture effettuate dagli
alunni.
Alla fine di ogni anno scolastico si procede all’aggiornamento.
ART. 16
SUSSIDI DIDATTICI
Ogni plesso dell’Istituto è dotato di sussidi didattici, compresi gli audiovisivi.
All’inizio di ogni anno scolastico, il Dirigente Scolastico, su designazione del Collegio dei
Docenti, nomina un’insegnante responsabile di detti sussidi.
Tutti i sussidi didattici sono a disposizione dei singoli insegnanti. Per i prestiti valgono, in
linea di massima, gli stessi principi previsti dall’art. 17 per le biblioteche d’Istituto, tenendo
altresì conto che gli apparecchi audiovisivi vanno usati con la massima cura e vanno restituiti
al termine di ogni lezione.
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L’incremento dei sussidi didattici avviene mediante i contributi regionali e degli Enti Locali.
ART. 17
USO DELLA PALESTRA E DELLE ATTREZZATURE GINNICO-SPORTIVE
E’ dovere di ogni insegnante tenere le previste lezioni settimanali di educazione fisica,
usando la palestra e le attrezzature di cui la scuola dispone. Il funzionamento della palestra è
disciplinato dal Consiglio d’Istituto in modo da assicurare la disponibilità, a rotazione oraria,
a tutte le classi della scuola di via Risorgimento. (Nel nostro caso, non essendo la scuola
gestore della palestra, il funzionamento è disposto dall’Ente Locale).
Gli alunni dovranno avere la massima cura delle suppellettili e delle attrezzature della scuola.
In caso di danni dovuti ad atti volontari o dolosi accertati, gli alunni stessi dovranno
rifondere le spese necessarie per le riparazioni o per il ripristino delle cose danneggiate,
ferme restanti sempre le sanzioni disciplinari adeguate al danno e alla frequenza.
In caso di danni non imputabili ad una sola persona o a più persone, perché non accertati e
non individuati chiaramente, si provvederà tramite l’ingiunzione di pagamento complessivo
(classe).
Si precisa che i danni di lieve entità saranno ripartiti tra gli allievi che li hanno provocati.
Per le lezioni di educazione fisica sarà indispensabile l’uso delle attrezzature adeguate e
usate solo per l’educazione fisica stessa. Sarà cura degli insegnanti fornire agli alunni le
dovute delucidazioni.
Entro il 30 ottobre di ogni anno, gli alunni della scuola media dovranno presentare in
segreteria un certificato del medico curante che attesti l’eventuale inidoneità fisica per
attività ginnico -sportive non agonistiche.
ART. 18
VIGILANZA SUGLI ALUNNI
Per la vigilanza sugli alunni durante l’ingresso e la permanenza nella scuola, nonché
durante l’uscita dalla medesima, valgono le seguenti norme :
a) gli insegnanti hanno il dovere di esercitare un’assidua e costante vigilanza nei
confronti degli alunni durante il periodo della loro permanenza a scuola. Le scolaresche,
pertanto, non devono mai essere abbandonate a se stesse durante l’orario scolastico. Qualora
particolari necessità costringano l’insegnate ad allontanarsi momentaneamente dall’aula, la
sorveglianza degli alunni è affidata ai Collaboratori scolastici o ad un docente disponibile;
b) gli alunni vanno accolti all’inizio della giornata 5 minuti prima delle lezioni ed al
termine vanno accompagnati, con ordine e disciplina, fino al portone d’ingresso;
c) a metà mattina è prevista una sosta per la ricreazione: durante l’intervallo le
scolaresche debbono essere mandate a turno ai servizi, evitando di disturbare le classi che
abbiano altri orari;
d) l’aula deve essere tenuta con il dovuto rispetto : gli alunni devono essere abituati a
non sporcare per terra, a non sporcare né rovinare i banchi e i muri; ad usare i cestini
portacarte e a lasciare l’ambiente in ordine;
e) all’interno dell’edificio scolastico, nelle classi e, comunque, in presenza degli
alunni, è vietato a chiunque di fumare; è pure vietato l’uso del cellulare;
f) per le assenze causate da malattia, l’insegnante deve esigere il certificato medico,
quando esse si protraggono per oltre cinque giorni. E’ indispensabile il visto dell’ufficiale
sanitario qualora l’assenza sia stata determinata da malattia infettiva. Qualora l’alunno si
assenti di frequente dalle lezioni per motivi di versi o si presenti spesso a scuola con
eccessivo ritardo, l’insegnante ha il dovere di interessare la famiglia e di esigere la
giustificazione scritta. Comunque, in ogni caso, l’alunno deve essere riammesso in classe;
g) i genitori degli alunni devono giustificare per iscritto o di persona ogni assenza da
scuola;
h) in caso di frequenze irregolari o di inadempienze all’obbligo scolastico, il docente,
esperite le dovute ricerche, è tenuto a farne segnalazioni alla Dirigenza Scolastica.
ART. 19
SERVIZIO TRASPORTO
In ogni plesso scolastico funziona il servizio trasporto degli alunni, organizzato dall’Entr
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Locale che se ne assume i relativi oneri e responsabilità. La Dirigenza, gli insegnanti e i
collaboratori scolastici, cooperano nei limiti delle rispettive competenze.
ART. 20
USO LOCALI SCOLASTICI
La Giunta Esecutiva viene delegata a regolare la temporanea concessione dei locali scolastici
a norma e nel rispetto dell’art. 12 Legge 517 del 4/8/77. Ne riferisce poi al Consiglio.
ART. 21
ASSEMBLEE DEI GENITORI
Le assemblee dei genitori - regolate dall’art. 45 del DPR 416/74 - sia di classe che di plesso,
possono essere tenute nella scuola nei giorni ed orari da concordare preventivamente col
Dirigente Scolastico, tenuto conto delle esigenze del personale docente e non docente e degli
impegni di lavoro dei genitori stessi; comunque devono avere termine non oltre le 20,00.
ART. 22
COMITATO DEI GENITORI
I rappresentanti dei genitori nei Consigli di intersezione, di interclasse, di classe hanno
espresso un Comitato dei genitori dell'Istituto al fine di formulare proposte ed esprimere
pareri.
ART. 23
COMITATO DEGLI STUDENTI - CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI
Al fine di interiorizzare le norme della civile convivenza democratica e di attivare la
conoscenza degli Organi Costituzionali, la dirigenza favorisce l'istituzione del Comitato degli
studenti e del Consiglio comunale dei ragazzi.
ART. 24
ORARIO DELLE LEZIONI
In ogni plesso viene affisso l’orario delle lezioni : orario delle materie ed orario dei docenti.
L’orario viene comunicato alle famiglie all’inizio dell’anno, unitamente al calendario
scolastico.
ART. 25
REGOLAMENTO DELLE GITE E VIAGGI D’ISTRUZIONE
a) Ciascun alunno è assegnato ad un gruppo-classe e per tutta la durata della gita o del
viaggio non può cambiare gruppo, né può allontanarsi senza il permesso dell’insegnante
accompagnatore.
b) Gli alunni salgono sul pullman e ne scendono solo su ordine dell’insegnante capogruppo
o dell’insegnante accompagnatore.
c) Nessuno deve sporgersi dai finestrini del pullman, né aprire e chiudere porte e non deve
gettare nulla dai finestrini.
d) Non si deve schiamazzare, né spintonarsi sul pullman, né durante le visite o trasferimenti
a piedi.
e) In albergo si deve tenere un comportamento civile, corretto e rispettoso di sé e degli
altri : nella sala da pranzo, nelle camere e nei corridoi, di giorno e, in modo particolare,
di sera e di notte.
f) Durante la gita o il viaggio non bisogna eccedere nel mangiare e nel bere. La scelta dei
cibi per la colazione al sacco e delle bevande deve essere fatta con osservanza delle
norme igieniche.
g) Non bisogna portare bottiglie e bicchieri di vetro.
h) Non si devono gettare carte o residui di cibo o altro nel luogo prescelto per la colazione
al sacco, né all’interno del pullman.
i) In previsione di cattivo tempo e di freddo, è bene premunirsi indossando indumenti
11
adatti.
ART. 26
MODIFICHE ED INTEGRAZIONI AL PRESENTE REGOLAMENTO
Modifiche ed integrazioni al presente regolamento potranno essere adottate ogni qualvolta il
Collegio dei docenti e il Consiglio d’Istituto lo riterrà opportuno. Tali modifiche ed
integrazioni dovranno essere approvate a maggioranza dei rispettivi Organi collegiali.
4
– REGOLAMENTO INTERNO PER GLI ALUNNI
Premessa
Il presente regolamento intende offrire a tutte le componenti della comunità educativa delle indicazioni
chiare per una più intensa e proficua collaborazione,
Esso viene portato a conoscenza di tutti i membri della Comunità Scolastica da questi rispettato in tutte le
sue parti.
E’ suscettibile di correzioni e di modifiche, dietro proposta scritta e circostanziata dai membri della
comunità Educante, approvata dagli Organi Collegiali.
Alunni
RISPETTO DELLE PERSONE
Art. 1 L’alunno ha diritto di essere rispettato dagli altri bambini e dagli adulti. Ogni alunno deve curare
l’igiene della propria persona e presentarsi alle lezioni con tutto il materiale occorrente per le attività
scolastiche(compresa tuta e scarpette da ginnastica, che dovranno essere cambiati in palestra).
Art. 2 Gli alunni devono rispettare gli adulti, insegnanti,operatori scolastici,genitori, che si occupano della
loro educazione.
Quando l’insegnante entra in classe e quando entrano il Dirigente Scolastico, altri docenti o estranei
autorizzati tutti gli alunni salutano e rispettano il silenzio per facilitare le comunicazioni.
Art. 3 Nel corso delle attività didattiche e nell’intervallo, all’ingresso e all’uscita dalla scuola, gli alunni
dovranno conservare un comportamento corretto e adeguato all’indirizzo educativo dell’Istituto.
Devono essere evitati tutti gli atti, i gesti e le parole che possano offendere la morale e la dignità personale
ORARIO
Art. 4 Gli alunni sono tenuti al rigoroso rispetto dell’orario scolastico deliberato dal Collegio dei docenti e
devono trovarsi a scuola almeno cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni.
L’ingresso degli alunni è vigilato, nel corridoio, dal personale ausiliario:nelle classi dagli insegnanti della
prima ora.
Art. 5 In caso di ritardo gli alunni saranno ammessi alle lezione previa autorizzazione del dirigente o suo
delegato. In caso di ritardi non motivati o abitudinari l’alunno è ammesso alle lezioni a discrezione del
Dirigente o del Vicario. In ogni caso verrà informata la famiglia e, se necessario, sarà richiesto
l’accompagnamento di un genitore o di chi ne fa le veci.
Art. 6 L’alunno giustifica le assenze al momento in cui si presenta a scuola al docente della prima ora a
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mezzo di un apposito libretto delle assenze su cui è depositata la firma di uno dei genitori o di chi ne fa le
veci. Nel caso in cui l’assenza per malattia superi i 5 giorni, compresi i festivi, dovrà essere presentato un
certificato medico.
Art. 7 Nel caso in cui gli alunni arrivino a scuola in evidente anticipo sull’orario stabilito, la vigilanza sarà
effettuata dal collaboratore scolastico per un tempo necessario in un’area comune. Se, da parte di qualche
alunno l’arrivo anticipato a scuola rientra nella norma , il genitore è tenuto a sottoscrivere dichiarazioni di
esonero di responsabilità del personale scolastico.
Art. 8 Nel caso di uscita anticipata dell’alunno l’autorizzazione sarà concessa solo se prelevato dal genitore,
da chi ne fa le veci o con delega scritta.
RISPETTO DELLE COSE
Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e di averne cura
come importante fattore di qualità della vita della scuola.(D.P.R. 249/1998 art.3 comma 6)
Art. 9 Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a
comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola D.P.R. 249/1998
Art 3 comma 5.
Art. 10 E’ fatto divieto assoluto, in qualsiasi momento, di gettare oggetti e di sporgersi dai balconi, dalle
finestre e dalle ringhiere delle scale.
Gli alunni devono evitare di correre e di compiere qualsiasi gesto che possa recare danno a se stessi o agli
altri.
Non possono portare a scuola oggetti e materiali non espressamente richiesti per l’attività didattica in
particolare supporti per l’attività multimediale.
Art. 11 L’alunno risarcisce i danni, attraverso i genitori o chi ne fa le veci , agli arredi e alle attrezzature
scolastiche e viene richiamato con comunicazione scritta alla famiglia.
Attività
Art. 12 Durante le lezioni non è consentito uscire dall’aula senza autorizzazione . A bagno si va uno per
volta o, al massimo di due, di norma dopo la 2^ ora. Permane sempre valida la discrezione del docente.
Art. 13 Durante il cambio dell’ora non è consentito uscire senza autorizzazione e ogni alunno deve restare
al proprio posto.
Art. 14 Durante gli spostamenti all’interno dell’istituto, per andare in palestra o in aule speciali o uscite
didattiche o manifestazioni , ciascuna classe procederà in silenzio, seguendo un itinerario ben stabilito.
Art. 15 La ricreazione è parte integrante dell’attività educativa e pertanto, durante questa pausa , è vietato
comportarsi in modo scorretto. Essa avviene: per la primaria tra la seconda e terza ora mentre per la
secondaria tra la terza e la quarta ora, per un tempo di 15 minuti sotto attenta sorveglianza degli insegnanti,
all’interno della classe.
Art. 16 Agli alunni è consentito accedere ai locali della scuola anche in orario extrascolastico per svolgere
lavori di sistemazione e di approfondimento dei contenuti proposti nelle ore curricolari o di preparazione di
manifestazioni programmate dagli organi collegiali.
A questo scopo i docenti responsabili dovranno presentare tempestivamente al Dirigente Scolastico richiesta
motivata precisando i contenuti dell’attività da svolgere, l’elenco dei partecipanti,i giorni, e l’orario di
utilizzazione dei locali.
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RISPETTO DEGLI OBBLIGHI DI DISCIPLINA
Art. 17 Sono considerate gravi mancanze disciplinari il furto, le lesioni fisiche a persone, la manomissione
e la distruzione di beni della scuola, la bestemmia, le minacce, le percosse e le ingiurie rivolte al personale
della scuola ovvero ad altri allievi.
Art 18. Il comportamento costituente mancanza disciplinare e verificatosi sia all’interno della scuola che
durante visite le guidate o le gite scolastiche sarà prontamente contestato dal Dirigente Scolastico allo
studente responsabile il quale deve essere contestualmente invitato ad esporre le proprie ragioni. Sarà
comunque fatta immediata comunicazione ai genitori o a chi ne fa le veci.
Art 19
Il Dirigente sentite le ragioni, acquisito informazioni, sentito testimoni e comunque compiuto tutta
l’attività necessaria per l’accertamento completo dei fatti li valuta e provvede all’irrogazione dell’eventuale
sanzione.
Art 20 E’ vietato l’uso di linguaggi scurrili e l’utilizzo nella scuola dei cellulari. In caso di necessità è a
disposizione il telefono dell’Istituto. All’alunno che utilizza il cellulare durante le ore di lezioni questo sarà
sequestrato e consegnato al genitore solo per una volta . In caso di recidiva il cellulare sarà consegnato alla
fine dell’anno scolastico.
Art. 21 Relativamente alla gravità delle azioni, di norma , i provvedimenti disciplinari saranno applicati
partendo dall’ammonimento scritto , poi si passerà alla nota e successivamente alla sospensione dalle lezioni.
Dopo tre (3) ammonizioni scatta la nota disciplinare e dopo la terza nota si innesca il meccanismo della
sospensione. Ciascuna sospensione fino a 15 gg, deliberata dal Consiglio di classe, inciderà sul relativo voto
in condotta . Con la sospensione l’allievo sarà escluso dalle uscite previste in quel periodo. In relazione alle
mancanze disciplinari e alla loro gravità,le sanzioni possono essere applicate , anche cumulativamente con
sospensione temporanea dalle lezioni e dalla frequenza dalla scuola, fino ad un massimo di giorni 15.
Per sanzioni superiori a 15gg l’organo competente è il Consiglio d’Istituto
Art .22 Sono previste sanzioni diverse dall’allontanamento dalla comunità scolastica che si ispirano al
principio della finalità educativa e costruttiva e non solo punitiva della sanzione e alla non interferenza tra
sanzione disciplinare e valutazione del profitto.
Art 23 Per funzione educativa della sanzione disciplinare s’intende rafforzare la possibilità di recupero
dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità
scolastica.
Esempi di sanzioni con funzione educativa: attività di volontariato nell’ambito della comunità scolastica,
attività di segretaria; pulizia dei locali della scuola; frequenza di specifici corsi di formazione su tematiche di
rilevanza sociale o culturale; le piccole manutenzioni; l’attività di ricerca; il riordino di cataloghi e di archivi
presenti nella scuola di vario ordine;la produzione di elaborati((composizioni scritte ed orali)
GENITORI
Art 24 I genitori degli alunni saranno periodicamente ricevuti da Consigli di Classe per essere informati sul
profitto e sulla condotta dei propri figli.
Essi possono essere ricevuti dai singoli docenti anche su richiesta delle parti ed in orari appositamente
stabiliti.
Art. 25 I genitori sono tenuti a collaborare per una proficua azione formativa della scuola. A tal fine
stabiliscono comportamenti coerenti , partecipi e responsabili in rapporto alla programmazione scolastica.
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Ferma restando la libertà d’insegnamento, essi hanno il diritto-dovere di informarsi e di avanzare proposte
sul processo di insegnamento-apprendimento che riguarda i loro figli e la comunità in generale.
Art. 26 Fermi restando i doveri di vigilanza del personale cui compete, la scuola declina ogni responsabilità
per gli infortuni che potrebbero colpire gli alunni nell’ambito delle attività scolastiche per inosservanza delle
norme di comportamento e per cause dovute ad un eventuale mancato adeguamento delle strutture logistiche
alle norme sulla sicurezza negli ambienti di lavoro.
Art. 27 Per qualsiasi comunicazione che interessi le famiglie, la scuola, a meno che non si tratti di
argomenti particolari e riservati, utilizzerà il libretto o il diario degli alunni che, pertanto , vanno
quotidianamente controllati dai genitori e vistati nei casi richiesti.
Art. 28 Per le visite guidate programmate dai Consigli di Classe, la Scuola non richiederà preventive
autorizzazioni alle famiglie, trattandosi di normale attività didattiche.
Per le gite d’istruzione, invece, tali autorizzazioni saranno regolarmente richieste.
La presenza degli alunni è obbligatoria oltre che alle lezioni a tutte le attività (ricerche culturali, lavori di
gruppo, visite istruttive ecc.)
Art. 29 Il genitore o chi ne fa le veci può richiedere al Dirigente Scolastico , per giustificati ed eccezionali
motivi, che l’alunno sia autorizzato ad entrare o ad uscire rispettivamente dopo l’inizio delle lezioni o prima
del termine delle stesse.
Nei plessi periferici sarà il responsabile di plesso a rilasciare l’autorizzazione ed uscire prima della fine delle
lezioni, dopo aver preso tutte le precauzioni per la sicurezza dell’alunno e declinato le responsabilità facendo
sottoscrivere al richiedente apposita dichiarazione.
IMPUGNAZIONI
Art. 30 Siccome il procedimento disciplinare è un atto amministrativo per cui si applica la normativa
introdotta dalla legge n.241/90 e successive modifiche , può essere impugnato ma non incide
automaticamente sull’esecutività della sanzione disciplinare.
E’ ammesso ricorso da parte del genitore o chi ne fa le veci, dallo studente stesso, entro 15 gg dalla
comunicazione all’Organo di Garanzia d’Istituto composto da un docente designato dal Consiglio d’Istituto e
da due rappresentanti eletti dai genitori.(circolare ministeriale prot. 3062 del 31 luglio 2008)
REGOLAMENTO INTERNO PER I DOCENTI
Art. 1 Come membri attivi e propulsori della Comunità Educante , i docenti sono impegnati al
raggiungimento delle finalità dell’educazione scolastica nel rispettivo ordine e grado, attraverso
l’insegnamento efficace, l’aggiornamento nelle proprie discipline .
Art. 2 Tutti i docenti all’atto della prima assunzione prendono visione del progetto educativo
dell’Istituto e si impegnano ad aderirvi nell’espletamento della loro attività didattica.
Art. 3 Tutti i docenti all’atto della definitiva assunzione sottoscrivono il contratto di lavoro con l’ante
gestore e si impegnano a rispettarlo in tutte le sue parti. Hanno diritto ad esigere uguale rispetto da parte
dell’Istituto.
PROGETTAZIONE E PROGRAMMAZIONE
Art. 4 I docenti si impegnano nelle attività di progettazione, programmazione, attuazione e verifica e
mantengono contatti informali frequenti tra loro e con la Presidenza.
Art 5 All’inizio di ogni anno scolastico i docenti sono impegnati singolarmente e in incontri collegiali
nell’elaborazione della programmazione educativa d’Istituto e di Classe e nella stesura dei piani di studio
(attività educative) individualizzati.
Art 6 La U.A. saranno consegnate , anche in formato elettronico, entro la data concordata, per essere
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conservate in presidenza. Un’altra copia sarà custodita dal singolo docente.
ATTIVITA’ DIDATTICA
Art 7 Nell’attuazione dell ‘U.A. ciascun docente si impegna ad usufruire delle più recenti metodologie e
degli strumenti e strutture fornite dalla scuola.
Art. 8 Nell’ordinaria attività didattica si valorizzeranno altresì tutte le risorse atte a suscitare e
rafforzare la motivazione e l’interesse dell’allievo a garantire la regolarità della sua partecipazione alle
attività di insegnamento-apprendimento (spiegazioni, interrogazioni, compiti a casa e in classe,
esercitazioni, ricerche , attività varie)
Art 9 Le spiegazioni dovranno essere sempre adeguate al livello degli alunni, garantire il rispetto dei
diversi stili di apprendimento, permettere l’acquisizione delle competenze individuali nelle U. A. ,
favorire lo studio a casa con precise indicazioni sull’utilizzazione del libro di testo e/o di altri strumenti
per l’assimilazione dell’efficacia delle strategie di insegnamento-apprendimento adottate.
Art. 10 Le varie forme di verifica dell’apprendimento, frequenti e condotte in forma stimolante secondo
i parametri concordati nel collegio, saranno finalizzate alla valutazione dell’apprendimento e del livello
di abilità e competenze raggiunte, ma anche al miglioramento del metodo di studio e alla valutazione
dell’efficacia delle strategie d’insegnamento-apprendimento adattate.
Art. 11 La valutazione in decimi o in livelli delle prove scritte , orali, pratiche, grafiche sarà riportata
immediatamente sul registro personale.
Art. 12 I compiti in classe dovranno essere tempestivamente corretti accuratamente, discussi con la
classe e ciascun alunno, in forma esauriente e tale da costituire occasione di ulteriore più qualificato
apprendimento.
Art 13 I docenti dovranno esigere che gli alunni siano forniti di libro di testo e di tutti i sussidi didattici
necessari e ne facciano adeguato uso. Possono, tuttavia, concordare con gli stessi modalità tali da evitare
un carico degli zaini.
Art 14 Le lezioni per casa dovranno essere rispondenti all’effettiva attività espletata in classe,
proporzionalmente alle possibilità reali di apprendimento degli allievi e tali da consentire ad essi lo
svolgimento di altre attività. E’ consigliabile che l’allievo non sia oberato di lavoro per il lunedì.
Art. 15 Le esercitazioni di ricerca e approfondimento vanno accompagnate in tutte le loro fasi, così da
consentire la graduale acquisizione di un metodo corretto ed efficace.
Art 16 Ciascun docente deve prendere visione personalmente del materiale didattico disponibile per la
propria disciplina e prenotarne l’uso; può avanzare alla Dirigenza proposte d’acquisto.
Art 17 Nel corso dell’uso degli strumenti audiovisivi e informatici il docente è personalmente
responsabile della loro tenuta. Al momento dell’uso, laddove dovesse riscontrare la non efficienza degli
strumenti informatici ne da immediata comunicazione al Dirigente.
Art 18 Nella scelta dei libri di testo i docenti si impegnano a valutare la loro rispondenza agli obiettivi
educativi e didattici, alle esigenze degli allievi , alla società contemporanea e al tetto di spesa.
PRESENZA EDUCATIVA
Art. 19 Durante l’intervallo i docenti sono obbligati a vigilare nei pressi della propria classe o dei cortili
frequentati degli allievi, secondo il calendario esposto in sala professori.
Art 20 E’ compito dei docenti richiamare con assiduità necessaria gli allievi al senso di un civile
comportamento ,ad un consono abbigliamento e al mantenimento della pulizia degli ambienti.
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Art. 21 Le scolaresche devono essere sorvegliate dagli insegnanti all’entrata e all’uscita. Nelle aule, i
docenti vigilano sempre per rimuovere ogni ostacolo e ogni occasione di pericolo segnalando, se
necessario, al Dirigente i potenziali rischi.
Art. 22 L’insegnante non può abbandonare la classe se non dietro sostituzione.
Art 23 L’insegnante della prima ora giustificherà , su delega del Dirigente le assenze degli alunni,
segnalerà i casi particolari di abuso o di sospetto ed indicherà sul registro di classe gli alunni ammessi in
ritardo giustificato o ingiustificato.
Art 24 I coordinatori di classi o di plessi sono tenuti a segnalare al Dirigente i casi di alunni negligenti e
/ o indisciplinati per opportune informazioni alle famiglie.
Art. 25 In tutta la loro fase educativa i docenti sollecitano da parte degli allievi un comportamento
costantemente corretto e responsabile. Per forme non gravi di indisciplina, provvederanno personalmente
alle opportune correzioni; in caso di grave scorrettezze chiederanno l’intervento del Dirigente, presso cui
indirizzeranno l’allievo indisciplinato per i provvedimenti del caso.
Art 26 I posti degli allievi in aula saranno stabiliti dal consiglio di classe e indicati in un’apposita pianta
della classe; tutti i docenti dovranno esigerne il rispetto. Sono possibili comunque decisioni di modifica.
Art 27 Al termine delle lezioni i docenti accompagneranno ordinatamente i loro alunni all’uscita.
Art 28 Per comunicazioni urgenti il docente può convocare i genitori degli allievi in tempi non
coincidenti con l’attività didattica.
Art 29 I docenti sono tenuti a firmare per presa visione tutte le circolari interne ed esterne, gli ordini di
servizio, le sostituzioni, le comunicazioni del Dirigente Scolastico.
Art 30 L’insegnante impossibilitato a recarsi a scuola o in caso di forzato ritardo dovrà darne
tempestiva comunicazione all’ufficio della dirigenza; in caso di assenza dal servizio ciò avverrà entro le
ore 08,00 del primo giorno di assenza.
Art 31 L’insegnante è sub consegnatario del materiale didattico inerente alle sue materie.
Art 33 Per tutto quanto qui non esplicitato vale il regolamento disciplinare del CCNL vigente.
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILIA’
(in base all’Art. 3 DPR 235/2007)
Elementi di riferimento
Il piano dell’Offerta Formativa si può realizzare solo attraverso la partecipazione responsabile di tutte
le componenti della comunità scolastica. La realizzazione del P.O.F. dipende dalla con-sapevolezza di
specifiche responsabilità per tutte le parti della comunità. Molte di queste re-sponsabilità derivano
dalle regole del “vivere civile” che qui trovano, unicamente, dettaglio di applicazione.
Modalità di definizione
Le parti della comunità scolastica sono identificate nei Docenti, negli allievi, nei genitori degli allievi,
nel personale non docente e nel Dirigente Scolastico; ognuna di queste parti , diretta-mente o tramite i
propri rappresentanti presso il Consiglio di Istituto, ha individuato e definito gli impegni caratteristici
del proprio compito, rendendoli concetto condiviso, nella consapevo-lezza che essi non possono che
essere parte dell’etica professionale e personale che sostiene i “vivere civile”.
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Impegno dei Docenti
� Essere puntuali alle lezioni, precisi nella produzione delle programmazioni, di verbali e negli
adempimenti previsti dalla scuola;
� Non usare mai il cellulare in aula;
� Svolgere la propria mansione in modo da mai venir meno al rispetto da dare alle persone , siano
esse alunni, genitori o personale della scuola;
� Essere attenti al comportamento degli studenti in classe e nell’intervallo e non abbandonare mai la
classe senza averne dato avviso al Dirigente Scolastico o a un suo collaboratore;
� Informare gli alunni degli obiettivi educativi e didattici, delle modalità di valutazione, dei tempi e
delle modalità di attuazione;
� Informare studenti e genitori dell’andamento del proprio intervento educativo e del livello di
apprendimento;
� Far comprendere agli allievi i criteri di valutazione delle verifiche orali, scritte o di laborato-rio;
� Comunicare a studenti e genitori, con chiarezza, i risultati delle verifiche scritte, orali e di
laboratorio e la loro ricaduta sulla valutazione complessiva;
� Effettuare almeno il numero minimo di verifiche, come previsto dai Dipartimenti disciplina-ri;
� Correggere, consegnare e discutere i compiti entro 15 giorni dalla prova e, comunque, pri-ma della
prova successiva;
� Agire in modo da creare un clima scolastico positivo, fondato sul dialogo e sul rispetto reciproco;
� Favorire la capacità di iniziativa, di decisione e di assunzione di responsabilità degli allievi;
� Incoraggiare gli studenti ad apprezzare e valorizzare le differenze;
� Lavorare in modo collegiale con i colleghi della stessa disciplina, con i colleghi dei consigli di
classe e con l’intero Collegio Docenti;
� Pianificare il proprio lavoro, in modo da prevedere anche attività di recupero, sostegno e
approfondimento, il più possibile personalizzate.
Impegni delle studentesse e degli studenti
� Essere puntuali alle lezioni e frequentarle con regolarità;
� Mantenere gli impegni presi nelle attività extracurriculari;
� Assicurare il rispetto della frequenza alle lezioni ed ai corsi di recupero;
� Non usare mai il cellulare in classe;
� Lasciare l’aula solo se autorizzati dal docente;
� Chiedere di uscire dall’aula soltanto in caso di necessità e uno per volta;
� Intervenire durante le lezioni in modo ordinato e pertinente;
� Conoscere l’Offerta Formativa presentata dagli insegnanti;
� Rispettare i compagni e il personale della scuola;
� Rispettare le diversità personali e culturali, nonché le sensibilità altrui;
� Conoscere e rispettare il Regolamento di Istituto;
� Rispettare gli spazi, gli arredi ed i laboratori della scuola, risarcendo, anche solidalmente, danni
eventualmente arrecati;
� Partecipare al lavoro scolastico individuale e/o di gruppo;
� Svolgere regolarmente il lavoro assegnato a scuola o a casa;
� Favorire le comunicazioni tra scuola e famiglia;
� Sottoporsi regolarmente alle verifiche previste dai docenti.
Impegni dei genitori
� Conoscere l’Offerta Formativa della scuola;
� Partecipare con costanza, a riunioni, assemblee, consigli e colloqui;
� Collaborare al progetto formativo, con proposte e osservazioni migliorative;
� Controllare sistematicamente, sul libretto le valutazioni e le giustificazioni di assenze e ri-tardi del
proprio figlio, contattando anche la scuola per accertamenti;
� Rivolgersi ai Docenti a al Dirigente Scolastico in presenza di problemi didattici o personali;
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� Accertare che lo studente rispetti il divieto d’uso del cellulare a scuola e le norme sulla privacy circa
la diffusione delle immagini;
� Collaborare, nell’ambito delle relazioni familiari, alle pianificazioni dell’allievo per raggiun-gere
obiettivi intermedi e traguardi finali;
� Favorire il buon funzionamento dell’organizzazione scolastica rispettando il divieto di accesso nei
plessi durante le attività didattiche se non convocati o autorizzati dalla Dirigenza;
� Accettare le sanzioni previste dai regolamenti.
Impegni del personale non docente
� Essere puntuale e svolgere con precisione il lavoro assegnato;
� Conoscere l’Offerta Formativa della scuola e collaborare a realizzarla, per quanto di compe-tenza;
� Garantire il necessario supporto alle attività didattiche, con puntualità e diligenza;
� Segnalare ai Docenti e al Dirigente Scolastico eventuali problemi;
� Favorire un clima di collaborazione e rispetto tra tute le componenti presenti e operanti nel-la scuola
(studenti, genitori, docenti).
Impegni del Dirigente Scolastico
� Garantire e favorire l’attuazione dell’Offerta Formativa, ponendo studenti, genitori, docenti e
personale non docente nella condizione di esprimere al meglio il proprio ruolo, valoriz-zandole le
potenzialità;
� Garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse componenti della
comunità scolastica;
� Cogliere le esigenze formative degli studenti e delle comunità in cui la scuola opera, per ricevere
risposte adeguate;
� Sviluppare il senso di appartenenza all’Istituto scolastico.
B - DISPOSIZIONI GENERALI SUL FUNZIONAMENTO
DEGLI ORGANI COLLEGIALI
La convocazione degli organi collegiali deve essere disposta con un preavviso di almeno cinque
giorni rispetto alla data della riunione. Essa viene effettuata tramite circolare o lettera personale in cui
è precisato l’orario di inizio e gli argomenti posti all’ordine del giorno.
Di ogni seduta dell’organo collegiale viene redatto, su apposito registro, un verbale firmato dal
presidente e dal segretario.
I Consigli di Classe, nella scuola secondaria di 1° grado (di norma a cadenza mensile), di Interclasse e
di Intersezione, rispettivamente nella scuola primaria e nella scuola dell’infanzia (di norma a cadenza
bimestrale), vengono convocati dal Dirigente Scolastico secondo il calendario programmato all’inizio
dell’anno scolastico dal Collegio dei Docenti o per richiesta scritta e motivata della maggioranza dei
membri.
Il Collegio dei Docenti si riunisce secondo il calendario programmato dal piano delle attività.
Il Consiglio d’Istituto sarà rinnovato a Novembre 2012
In seno al Consiglio d’Istituto, nella prima seduta, vengono eletti il presidente ed eventualmente il
vicepresidente ed il segretario. Il Consiglio d’Istituto elegge anche la Giunta Esecutiva di cui sono
membri di diritto il Capo d’Istituto, che ne assume la presidenza, e, con funzioni di segretario, il
Responsabile dei Servizi Amministrativi.
La prima convocazione del Consiglio d’Istituto, immediatamente successiva alla nomina degli eletti, è
disposta dal Dirigente Scolastico.
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Successivamente il Consiglio d’Istituto è convocato dal Presidente che è tenuto a disporre la
convocazione su richiesta del Presidente della Giunta Esecutiva ovvero della maggioranza dei
componenti del Consiglio stesso.
Il Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti, eletto dal Collegio dei Docenti, è
convocato dal Dirigente Scolastico. Esso si compone di quattro membri effettivi e di due membri
supplenti.
Il Comitato alunni, già operante da tempo nella scuola secondaria di primo grado, è costituito da due
rappresentanti per classe, eletti dagli alunni stessi.
I genitori si riuniscono in assemblea nei tempi e nei modi previsti dalla vigente normativa.
Il regolamento d’Istituto è reso pubblico mediante affissione all’albo della scuola e pubblicato sul sito
web insieme al POF con tutti i suoi allegati.
C – CALENDARIO CONVOCAZIONE ORGANI COLLEGIALI
Il Dirigente Scolastico comunica e pubblica tempestivamente, all’inizio dell’anno scolastico, il
calendario annuale dei Consigli di classe / interclasse / intersezione o sezione, dei Collegi dei docenti,
degli incontri collegiali con i genitori e delle forme assembleari previste dalla legislazione scolastica.
Non sono inserite nel calendario le sole sedute del Consiglio d’Istituto perché non tutte facilmente
prevedibili in quanto legate, in taluni casi, a fatti e problemi contingenti e improvvisi.
D – COMMISSIONI
Le commissioni operative d’istituto sono le seguenti:
• Commissione P.O.F. – carta dei servizi – autonomia
• Commissione tempo prolungato
• Commissione aggiornamento
• Commissione accoglienza – continuità
• Commissione sostegno
• Commissione uscite didattiche
• Commissione Comenius e Trinity
• Comitato di valutazione
• Commissione elettorale
PARTE III –
A – INFORMAZIONE
La scuola assicura la tempestività del contatto telefonico e i sottoindicati spazi adibiti
all’informazione:
• Tabella dell’orario di lavoro dei dipendenti
• Bacheca organi collegiali
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• Organico del personale docente
• Organico dei collaboratori scolastici
• Albo d’istituto
• Bacheca sindacale
• Bacheca degli alunni
• Bacheca relazioni esterne
All’ingresso della scuola è presente personale in grado di fornire all’utente le prime informazioni per
la fruizione del servizio.
B– PROCEDURE DEI RECLAMI
I reclami possono essere espressi in forma orale, scritta, telefonica, via fax e devono contenere
generalità, indirizzo e reperibilità del proponente.
I reclami orali e telefonici devono, successivamente e nel più breve tempo possibile, essere
sottoscritti.
I reclami anonimi non vengono presi in considerazione.
Il Dirigente Scolastico, dopo aver effettuato ogni possibile indagine in merito, risponde, sempre in
forma scritta , con celerità e comunque non oltre i 15 giorni successivi, attivandosi per rimuovere, se
esistenti, le cause che hanno provocato il reclamo.
Qualora il reclamo non sia di competenza del Dirigente Scolastico, al reclamante sono fornite
indicazioni circa il corretto destinatario.
Annualmente il Dirigente Scolastico formula per il Consiglio d’Istituto una relazione analitica dei
reclami e dei successivi provvedimenti.
C– VALUTAZIONE DEL SERVIZIO
Allo scopo di raccogliere elementi utili alla valutazione del servizio, saranno effettuate rilevazioni
mediante questionari opportunamente tarati, rivolti ai genitori, agli alunni e al personale.
Alla fine dell’anno scolastico il Collegio dei Docenti redige una relazione sull’attività formativa della
scuola.
PARTE IV –
AREA DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI
A – ORGANICO DEL SERVIZIO AMMINISTRATIVO
N° 1 DSGA
N° 5 assistenti amministrativi
B - FATTORI DI QUALITA’
Sempre sul piano organizzativo la scuola garantisce, nell’ambito dei servizi amministrativi, i seguenti
fattori di qualità:
 CELERITA’ DELLE PROCEDURE
Nell’ambito di ciascun circuito amministrativo, il dipendente individuerà nella propria
autonomia e professionalità gli atti necessari combinando mezzi, materiali e capacità proprie
per conseguire l’obiettivo dell’efficienza, della puntualità, della precisione e sarà responsabile
di eventuali omissioni, superficialità e non ottemperanza delle scadenze.
Nello svolgimento delle mansioni l’impiegato è tenuto a conoscere tutte le procedure
riguardanti i settori affidati ai colleghi per poterli sostituire in caso di assenza.
21
Nella predisposizione del lavoro, l’impiegato farà ricorso all’utilizzo di moduli (stampati,
prospetti, tabelle) per semplificare le procedure; il lavoro va comunque smaltito e non rinviato
al rientro dell’impiegato assente.
 TRASPARENZA
E’ assicurata, con il rilascio di copie ai sensi delle leggi e dei regolamenti in vigore, secondo le
modalità e di casi di accesso previsti.
 INFORMAZIONE
Sono assicurati spazi ben visibili adibiti all’informazione, in particolare, sono predisposti
l’organigramma degli uffici, degli organi collegiali, dell’organico del personale docente e dei
collaboratori scolastici; tutti gli atti d’interesse pubblico sono affissi all’albo e una copia degli
stessi è depositata in ufficio a disposizione dell’utenza.
 TEMPI RAPIDI DI SERVIZIO PER L’UTENZA
La procedura d’iscrizione alle classe prime e alle classi successive, per coloro che non
appartengono già a questo Istituto, verrà effettuata nel tempo massimo di 30 minuti dalla
consegna delle domande.
I certificati d’iscrizione e frequenza sono rilasciati nel normale orario di apertura al pubblico
dell’ufficio di segreteria entro il tempo massimo di tre giorni lavorativi e di cinque giorni
lavorativi per quelli in cui vengono espressi i giudizi.
I certificati di servizio sono rilasciati entro il tempo massimo di dieci giorni.
Gli attestati e i documenti sostitutivi di diploma sono consegnati a vista a partire dal terzo
giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dei risultati finali, mentre i diplomi vengono
consegnati a partire dal mese di marzo successivo agli esami di licenza media.
I documenti di valutazione degli alunni sono consegnati entro cinque giorni dal termine delle
operazioni generali di scrutinio.
C – RAPPORTI CON L’UTENZA
L’orario di funzionamento della segreteria è il seguente : 08,00 – 14,00
Un’unità osserva l’orario 7.30 – 14.00.
L’ufficio di segreteria è aperto al pubblico ogni giorno dalle ore 10.30 alle ore 12.30.
Il Dirigente Scolastico riceve l’utenza sia su appuntamento, sia di norma, tutti i giorni dalle ore 10.00
alle ore 12.00, salvo espletamento del servizio fuori sede.
I dipendenti sono tenuti ad avere un rapporto corretto e rispettoso nei confronti dell’utenza al fine di
agevolarla nell’esercizio del diritto e nell’adempimento dell’obbligo.
Presso l’ingresso e presso gli uffici devono essere presenti e riconoscibili, attraverso il cartellino
d’identità, operatori scolastici in grado di fornire all’utenza le prime informazioni per la fruizione del
servizio.
Sarà istituita, all’ingresso dell’edificio, una bacheca con la quale verranno fornite agli utenti le
informazioni essenziali per la fruizione dei servizi.
D - ORGANIZZAZIONE DELLA DIREZIONE
AMMINISTRATIVA
Direttore Responsabile dei Servizi: Sig. VEGLIA ANGELO
In caso di assenza o impedimento viene sostituito dal l’assistente amministrativo incaricato da un
assistente amministrativo avente titolo.
SERVIZI
E
COMPITI
AMMINISTRATIVI
FUNZIONI
COMPITI
DEGLI
ASSISTENTI
ASSISTENTE A.
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Iscrizioni, trasferimenti, e esami, rilascio pagelle
Attestazioni e certificati, diplomi, tasse scolastiche infortuni
assenze tenuta dei fascicoli, registri. Tenuta degli inventari
discarico passaggio di consegne. Tenuta del registro facile
consumo (magazzino)
Stipula dei contratti, assunzione in servizio, periodo di
prova, documenti di rito, certificati di servizio,
autorizzazione libera professione, decreti congedo e
aspettative, inquadramenti economici e contrattuali,
riconoscimento dei servizi in carriera ,
procedimenti disciplinari, pensionistici, tenuta dei fascicoli.
Liquidazione parcelle, fatture, compensi accessori e
indennità al personale, retribuzione personale supplente,
compenso ferie non godute, adempimenti fiscali, erariali
previdenzialiElaborazione conto annuale ,conto consuntivo, mandati
pagamento, reversali di incasso, stipula contratti di acquisto
di beni, adempimenti connessi ai progetti.
Russo Fernanda
Amministrazio
ne personale
Stipula dei contratti, assunzione in servizio, periodo di
prova, documenti di rito, certificati di servizio,
autorizzazione libera professione, decreti congedo e
aspettative, inquadramenti economici e contrattuali,
riconoscimento dei servizi in carriera ,
procedimenti disciplinari, pensionistici, tenuta dei fascicoli
Porchetta Franca
Archivio e
protocollo
Tenuta del registro del protocollo, archiviazione pratiche,
affissione all’albo, posta in partenza .
Di Maio Letizia
Gestione alunni
Beni patrim.iali
magazzino
Amministrazio
ne personale
Gestione
finanziaria
contabile
Lungo Lucia
Veglia Angelo
SERVIZI AMMINISTRATIVI
D.1 QUALITA’ DEI SERVIZI
La Scuola individua i seguenti fattori di qualità dei servizi amministrativi, ne fissa gli
standard e ne garantisce il rispetto e l’osservazione.
1) celerità;
2) trasparenza;
3) avvio alla informazione del servizio di segreteria;
4) flessibilità degli orari degli uffici a contatto con il pubblico;
5) standard specifici delle procedure;
6) Supporto amministrativo/contabile per la realizzazione di tutte le attività del POF
La pianta organica prevede :
- per l’area dell’ufficio di segreteria didattica e amministrativo-contabile la persona di
riferimento il D.G.S.A., coadiuvata dai referenti di area nei settori:
- didattica alunni
- docenti
- protocollo e comunicazione
- programma annuale, attività del POF e contabilità generale
23
-
supporto area docenti
supporto area alunni
Il rilascio dei certificati è effettuato nel normale orario di apertura al pubblico della segreteria
entro il tempo massimo di cinque giorni.
L’ufficio di Presidenza riceve il pubblico su appuntamento telefonico, o, in caso di necessità,
ogni qualvolta sia necessario.
La scuola assicura all’Utenza la tempestività del contatto telefonico, stabilendo al proprio
interno modalità di risposte che comprendono il nome dell’Istituto, il nome e la qualifica di
chi risponde, la persona o l’Ufficio in grado di fornire le informazioni richieste, nei limiti
della disponibilità del personale presente.
D.2 MODALITA’ DI COMUNICAZIONE
La Scuola assicura spazi adibiti all’informazione:
A
- bacheca sindacale
- bacheca dei genitori
B
- registro comunicazioni docenti
- registro comunicazione alunni
- registro comunicazione ATA
C
-
Sito web di istituto www.icsanticosmaedamiano.it
Presso l’ingresso e presso gli uffici sono presenti e riconoscibile operatori scolastici in grado
di fornire all’utenza le prime informazioni per la fruizione del servizio.
Gli operatori scolastici indossano il cartellino di identificazione in maniera visibile per
l’intero orario di lavoro. Il POF avrà adeguata pubblicità mediante affissione all’albo.
D.3 CONDIZIONI AMBIENTALI
Le condizioni di igiene e sicurezza dei locali e dei servizi devono garantire una permanenza a
scuola confortevole per gli alunni e tutto il personale.
I Collaborati Scolastici si adoperano per garantire la costante igiene dei servizi.
E’ dovere degli alunni rispettare e far buon uso dell’edificio e delle attrezzature scolastiche: il
decoro della scuola è affidato alla buona educazione di tutti.
La scuola si impegna , in particolare, a sensibilizzare le istituzioni interessate alla scopo di
garantire agli alunni e a tutto il personale scolastiche aule e spazi adeguati al buon
funzionamento didattico e a tutelare la salute e la sicurezza a norma del D.Lgs. n. 81/2008
D.4 PROCEDURE RECLAMI
I reclami possono essere espressi in forma scritta, orale, via fax e devono contenere generalità,
indirizzo e reperibilità del proponente.
I reclami orali debbono, successivamente essere sottoscritti. I reclami anonimi non sono presi
in considerazione, se non circostanziali. Il Dirigente Scolastico, dopo aver esperito ogni
24
possibile indagine in merito, risponde, sempre in forma scritta, con celerità e, comunque , non
oltre 15 gg, attivandosi per rimuovere le cause che hanno provocato il reclamo.
Qualora il reclamo non sia di competenza del Dirigente Scolastico, al reclamante sono fornite
indicazioni circa il corretto destinatario.
D.5 ACCESSO AGLI ATTI
Per “accesso agli atti” si intende, in base alla normativa vigente, il diritto degli interessati a
prendere visione e ad estrarre copia di documenti di documenti amministrativi e ne hanno
diritto tutti i cittadini, società e assicurazioni che hanno un interesse diretto, concreto ed
attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento di
cui si chiede l’accesso.
L’”accesso agli atti”, per effetto della nuova normativa vigente, costituisce un principio
generale dell’attività amministrativa per favorire la partecipazione dei cittadini e per
assicurare l’imparzialità e la trasparenza dell’azione amministrativa.
Le ipotesi di esclusione del diritto di accesso sono riportate nell’art. 24 della legge nazionale
n.° 241/1990 e , tra queste , c’è l’esclusione per richieste di accesso agli atti che sono
preordinate ad un controllo generalizzato dell’operato delle pubbliche amministrazioni e per
istanze che riguardino il diritto di privacy di persone fisiche, persone giuridiche, imprese e
associazioni.
L’accesso informale e l’accesso formale
La richiesta di accesso ai documenti amministrativi può essere fatta mediante istanza scritta
sia, in base al nuovo regolamento vigente, nel caso in cui non ci siano controinteressati, in via
informale, ossia mediante richiesta anche verbale, e deve essere indirizzata all’ufficio
dell’amministrazione competente e deve essere motivata.
Il richiedente , nel caso di accesso informale, deve indicare gli estremi del documento ovvero
gli elementi che ne consentano l’individuazione, specificare l’interesse connesso all’oggetto
della richiesta e dimostrare la propria identità.
La pubblica amministrazione, qualora in base al contenuto del documento richiesto riscontri
l’esistenza di controinteressati e nel caso in cui non sia possibile l’accoglimento immediato
della richiesta in via informale ovvero sorgano dubbi su alcuni elementi, l’amministrazione
invita il richiedente a presentare richiesta d’accesso formale, di cui l’ufficio rilascia una
ricevuta.
I controinteressati sono tutti soggetti, individuati o facilmente individuabili, che dall’esercizio
dell’accesso vedrebbero compromesso il loro diritto alla riservatezza.
Qualora l’amministrazione , cui è indirizzata la richiesta, individua controinteressati, deve
darne comunicazione agli stessi tramite invio di copia con raccomandata con ricevuta di
ritorno.
Entro dieci giorni dal ricevimento della raccomandata, questi soggetti possono presentare una
motivata opposizione alla richiesta d’accesso.
La pubblica amministrazione ha trenta giorni di tempo per rispondere alla richiesta di accesso
agli atti sia in modo positivo, accogliendo l’istanza del cittadino e permettendo, così l’accesso
agli atti, sia in modo negativo, rigettando la richiesta o facendo decorrere inutilmente i trenta
giorni. Occorre precisare che il rigetto della domanda richiesta in via formale deve essere
motivata a cura del responsabile del procedimento.
I documenti sui quali è consentito l’accesso non possono essere asportati dal luogo presso cui
sono in visione e non possono essere alterati.
Il richiedente , in caso di rigetto della domanda, può presentare ricorso nel termine di trenta
giorni al Tribunale Amministrativo Regionale , alla Commissione per l’accesso ai documenti
amministrativi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
25
Il responsabile del procedimento è:……………………………..
D. 6 AUTOANALISI DI ISTITUTO
I processi organizzativi ed educativi, mediante i quali ricevono attuazione il Piano dell’Offerta
Formativa ed i progetti che costituiscono, sono sottoposti a monitoraggio ed analisi per
verificare l’efficacia e l’efficienza della progettualità di Istituto, raccogliere elementi utili alla
valutazione del servizio erogato ed avviare i conseguenti piani di miglioramento.
PARTE V
A
ORGANIZZAZIONE
SCOLASTICI
DEI
COLLABORATORI
L’ambiente scolastico deve essere pulito e accogliente; le condizioni d’igiene dei locali e dei servizi
devono garantire una permanenza a scuola confortevole per gli alunni e per il personale.
I collaboratori scolastici si adopereranno per garantire la costante igiene degli ambienti scolastici,
degli arredi e dei servizi.
I collaboratori scolastici vengono assegnati ai singoli plessi nel modo appresso indicato ed osservano
le turnazioni così come riportato nel “Piano di lavoro per l’anno scolastico 2009/07” redatto, in data
13/11/07 dal Responsabile dei Servizi Generali ed Amministrativi.
Nelle scuole di questo Istituto Comprensivo, oltre ai sottoindicati collaboratori scolastici, operano i
lavoratori socialmente utili (LSU) comandati dall’amministrazione comunale ed impegnati secondo
tempi variabili relativamente all’individuale contratto di lavoro con l’Ente Locale.
COLLABORATORI SCOLASTICI IN SERVIZIO
SECONDARIA DI 1° GRADO “G. ROSSI”
1
2
3
4
IONTA Giuseppe
TESTA Filippo
D’APRANO Annamaria
CAMILLO Vincenzo
Piano terra
Piano uffici
Piano superiore
NELLA
SCUOLA
Orario di servizio
8.00 – 14.00
08.00 -14.00
COLLABORATORI SCOLASTICI IN SERVIZIO NEI PLESSI DI SCUOLA
PRIMARIA
GRUNUOVO
0771 - 676021
SAN LORENZO
0771 - 609581
Di Biasio Rosa
Roberto Vincenzo
Di Tora Autilia
Orario di
servizio
26
SS. COSMA E D.
0771 - 609230
SELVA SEDERA
0771 - 676020
Gagliardi Antonietta
8.00-14.00
Tucciarone Maria
COLLABORATORI SCOLASTICI IN SERVIZIO NEI PLESSI DI SCUOLA
DELL’INFANZIA
SS. COSMA E D.
0771-608535
CERACOLI
0771-675623
GRUNUOVO
0771 - 675186
PILONE
0771-675146
Vellucci Lucia
S. LORENZO
0771 - 608658
Porchetta Ernesto
Orario di servizio
Gagliardi Paola
Selvaggini Franco
Vellucci Lucia
08.00-14.00
in turni alterna
ti dal lunedì al
venerdì.
B - NORME COMUNI
Tutti i collaboratori sono tenuti ad adempiere quotidianamente la pulizia dei locali loro assegnati, a
presidiare i settori loro affidati, sorvegliando gli alunni nei loro trasferimenti e coadiuvando il
personale docente nella regolazione del flusso all’ingresso e all’uscita della scolaresca, e a sorvegliare
le classi dei loro settori in caso di temporanea assenza del docente.
C - NORME PARTICOLARI
Tutti i collaboratori sono tenuti ad assicurare il servizio di vigilanza e pulizia in occasioni di riunioni,
consigli, collegi ecc. secondo turni che prevedono la presenza di una o più unità del personale.
I turni di servizio oltre l’orario d’obbligo, che prevedono incentivazione (attività non programmabili)
oppure recupero (attività programmate), saranno assicurati da ciascun addetto secondo l’ordine
alfabetico.
D - SOSTITUZIONE DEI COLLEGHI ASSENTI
Il servizio di pulizia affidato ai colleghi assenti, è svolto a rotazione dai collaboratori addetti al piano
ove si è verificata l’assenza. Nel caso in cui l’assenza duri oltre un giorno e sul piano interessato vi sia
un solo collaboratore in servizio, i colleghi dell’altro piano, a rotazione secondo l’ordine alfabetico, si
avvicenderanno nella sostituzione per la pulizia dei locali scoperti.
E - FERIE E RECUPERI
Le ferie vanno obbligatoriamente esaurite entro il 31 dicembre di ogni anno e fruite preferibilmente in
periodo di vacanza scolastica.
Solo in casi eccezionali, motivati da inderogabili ragioni di servizio, possono essere fruite nel mese di
febbraio.
I recuperi accumulati nel corso dell’anno scolastico vanno anche fruiti in periodi di vacanza ed esauriti
entro il 31 agosto.
Eventuali rimostranze vanno motivate e presentate per iscritto. Non è ammesso adire la Segreteria e la
Dirigenza per rimostranze verbali.
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