PROCESSI VERBALI DELLE SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI PAVIA VERBALE D’ADUNANZA DEL CONSIGLIO COMUNALE SEDUTA DEL 18 DICEMBRE 2006. Sessione indetta con circolare del 12 Dicembre 2006 – Prot. Gen. n. 34696/06. Seduta pubblica di prima convocazione. Per cura del Presidente del Consiglio Comunale Dott. Ruffinazzi Giuliano, sono stati convocati i Consiglieri Comunali a domicilio con avviso scritto qui allegato (Allegato 1) regolarmente notificato, come da relazione in atti dei messi notificatori. Alle ore 20.05, il Vice Presidente del Consiglio Comunale Dott. Raffaele Sgotto fa procedere all’appello. Il Segretario Generale Supplente Dott. Donato Scova procede all’appello nominale. Risultano presenti ed i seguenti Consiglieri comunali: Sgotto Raffaele, Greco Luigi, Gimigliano Valerio, Trivi Pietro, Duse Luigi, Castagna Fabio, Minella Walter, Mastropietro Tommaso, Galliena Giovanni, Meriggi Nadia, Cinquini Carlo, Marchesotti Ilaria, Ghezzi Maria Angela, Locardi Mario, Artuso Alberto Pio, Palumbo Calogero, Veltri Walterandrea, Veltri Cornelio, Trimarchi Virginia, Magni Giovanni, Di Tomaso Pasquale, Campari Irene Antonia, Mazzilli Denny, Zorzoli Angelo, Spedicato Antonio. Totale presenti: n. 25 Assenti il Sindaco: Piera Capitelli il Presidente del Consiglio Comunale Dott. Ruffinazzi Giuliano ed i seguenti Consiglieri: Bruni Sandro, Assanelli Piero Sandro, Sinistri Monica, Niutta Cristina, Conti Carlo Alberto, Cappelletti Claudia, Filippi Filippi Luca, Bobbio Pallavicini Antonio, Labate Dante, Galandra Marco, Centinaio Gian Marco, Fracassi Mario Fabrizio, Adenti Francesco, Molina Luigi. Totale assenti n. 16 Sono presenti altresì gli Assessori: Filippi Filippi Ettore, Borutti Silvana, Portolan Roberto, Balzamo Giuseppina, Sacchi Franco, Brendolise Francesco, Pezza Matteo, Nizzoli Maria Teresa, Fantoni Adolfo. Il Presidente del Consiglio Comunale Dott. Giuliano Ruffinazzi, constatata la presenza del numero legale dichiara aperta la seduta: VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 18 DICEMBRE 2006 PRIMA CONVOCAZIONE – ORE 19.30 1 PROCESSI VERBALI DELLE SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI PAVIA COMUNICAZIONI – ORDINE DEI LAVORI (Entra la Consigliera Cappelletti. Presenti n. 26) VICE PRESIDENTE SGOTTO Presenti 24 Consiglieri quindi la seduta è valida. Penso che sia il clima natalizio perché ho visto molte defezioni, però abbiamo anche un po' di problemi perché la prima instant question... allora vi dico il programma di questa sera, avremmo dovuto fare l'instant question per la prima ora, dopodiché passare alla relazione di Sacchi, del Presidente del Fraschini e successivamente, se fosse rimasto ancora del tempo, fare qualche mozione. Ora, io la prima mozione che ho qui è quella della Dottoressa Campari, che era: Chiarimenti in merito al discorso di San Siro, però mi sembra che il Sindaco... prego. CONSIGLIERE CAMPARI IRENE ANTONIA Io la ritiro perché ritengo che il Sindaco mi abbia già risposto nell'intervento che ha fatto nel Consiglio precedente. VICE PRESIDENTE SGOTTO La seconda instant question invece era quella del Consigliere Fracassi, che io non vedo, anzi, erano due del Consigliere Fracassi. Riguardo invece alla terza, che ha presentato il Consigliere Palumbo, è stata trasformata in un'interrogazione, sia la prima che la seconda, sia quella che riguarda il cambio di direzione della viabilità di viale Nazario Sauro sia la seconda sul problema della sosta di autoveicoli che occupano l'area ed il marciapiede della fermata del bus n. 4 in via Fasolo. CONSIGLIERE PALUMBO CALOGERO Ritengo che io debba discuterla, quantomeno quella di via Nazario Sauro, non credo che possa essere un'interrogazione, anche se il fatto è già andato avanti però se uno queste cose non le esplicita in Consiglio Comunale, la risposta mi viene data dall'Assessore e rimane la risposta tra me e Lui ed il discorso finisce lì, invece io volevo muovere alcune critiche proprio su questo fatto, se era possibile. Grazie. ASSESSORE FILIPPI FILIPPI Consigliere, chiaramente la risposta all'interrogazione potrà essere considerata soddisfacente o non soddisfacente, in questo caso se ne parla in Consiglio Comunale senza nessun problema, tra l'altro siccome sono arrivati questa mattina, anche per la sosta, un minimo di tempo per fare l'accertamento e rispondere, comunque è evidente che al prossimo Consiglio Comunale, se la risposta non sarà soddisfacente, viene iscritta e se ne discute. VICE PRESIDENTE SGOTTO Palumbo si ritiene soddisfatto (segue intervento fuori microfono) è insoddisfatto, la prossima instant question è quella del Consigliere Veltri Walter, che è relativa all'aumento del costo della tariffa riservata agli alunni delle scuole materne, elementari e medie. Anche per questa è stata trasformata in un'interrogazione, quindi il Consigliere si dà soddisfatto. Passiamo a quella successiva che è sempre quella... tutte due uguali, ma io non lo sapevo. L'ultima è quella del Consigliere Assanelli, che non c'è, che non vedo presente in aula per cui io VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 18 DICEMBRE 2006 PRIMA CONVOCAZIONE – ORE 19.30 2 PROCESSI VERBALI DELLE SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI PAVIA penso che non si possa discutere, anche se penso che l'Assessore Borutti avesse già la risposta, quindi niente, passiamo allora all'Ordine del Giorno. VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 18 DICEMBRE 2006 PRIMA CONVOCAZIONE – ORE 19.30 3 PROCESSI VERBALI DELLE SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI PAVIA DISCUSSIONE DEL PUNTO N. 78 DELL’ORDINE DEL GIORNO AVENTE AD OGGETTO: ISTITUZIONE TEATRO G. FRASCHINI. APPROVAZIONE DEL BUDGET ANNUALE 2007, DEL BUDGET TRIENNALE 2007-2008-2009 E DEL PIANO PROGRAMMA (Le entrate e le uscite dei Consiglieri sono riportate nella deliberazione) VICE PRESIDENTE SGOTTO Se il Presidente Sacchi può salire... --------Veramente, siccome c'è un Vice Presidente qua, un Vice Sindaco qui, dovrebbe essere Cupella come Vice Presidente. VICE PRESIDENTE SGOTTO Io prima di dare la parola al Presidente Sacchi volevo portarvi da parte del Presidente, che è assente per motivi di salute, i suoi auguri per un buon Natale. Do la parola all'Assessore Borutti. ASSESSORE BORUTTI Grazie, Presidente. Se posso fare una battuta, credo che la delibera riguardante il Teatro Fraschini sia stata inserita nella programmazione di questo Consiglio per creare un'atmosfera di armonia e di concordia pre-natalizia, dato il consenso che il nostro Teatro suscita, a parte la messinscena del Don Giovanni. La delibera che è proposta all'approvazione del Consiglio Comunale riguarda il budget annuale 2007, il budget triennale 2007-2009 e il piano programma, budget di previsione e piano programma che sono stati approvati il 28 Settembre scorso dal Consiglio di Amministrazione del Teatro. Farò solo due brevi riflessioni sul budget di previsione e sul contenuto del piano programma e poi l'illustrazione più ampia verrà dal Presidente del Teatro e dai Consiglieri di Amministrazione e dal Direttore Artistico presenti. Per quanto riguarda il profilo finanziario è stata fatta una formulazione prudenziale, è stata fatta cioè una proiezione che si attiene al consolidato storico che guarda soprattutto alla continuità. Per fare un esempio, la conferma del contributo del Ministero legata al riconoscimento del Fraschini come Teatro di tradizione. Poi è stata inserita ancora in forma prudenziale la conferma di un livello costante dei contributi... mi riesce impossibile esporre. Stavo dicendo che nel piano finanziario è stata inserita la conferma di un livello costante dei contributi che fa sì, come è detto nell'allegato c), che sempre per cautela si preveda un livello decrescente in produzione legato al fatto che i costi crescono ed il livello dei contributi è previsto costante. Va detto anche che la previsione conferma il grado di autonomia del Teatro rispetto al trasferimento del Comune che in buona sostanza va a coprire la spesa per il personale comunale. Per quanto riguarda il contenuto culturale del piano, il piano conferma il piano 2006-2008, il Consiglio di Amministrazione non ha ritenuto di proporre una nuova formulazione dato che è in corso la trasformazione giuridica dell'Istituzione. Il progetto artistico culturale proposto nel piano programma si integra con le linee politiche di indirizzo del programma culturale dell'Amministrazione di cui il Teatro costituisce un filone portante. La Consigliere Campari è uscita e mi dispiace perché volevo approfittare di questo momento per rispondere ad una domanda che la VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 18 DICEMBRE 2006 PRIMA CONVOCAZIONE – ORE 19.30 4 PROCESSI VERBALI DELLE SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI PAVIA Consigliere Campari aveva fatto nelle Commissioni Cultura e Bilancio e alla domanda della Consigliere Campari vorrei rispondere che l'Amministrazione è intenzionata a dare un ruolo di primo piano al Teatro Fraschini nell'ambito della progettazione e dell'organizzazione dei grandi eventi. Questa era la domanda che era stata rivolta in Commissione poi ero uscita e non avevo potuto rispondere. Per quanto riguarda le linee del piano, che saranno poi illustrate in modo più ricco e più pertinente, le sintetizzerei in alcuni punti. In primo luogo il carattere dinamico e vario della proposta che è volto nello stesso tempo a soddisfare i gusti del pubblico, ma direi anche a formare dei pubblici diversi. Questo corrisponde evidentemente alla funzione civile ed educativa del teatro come momento fondamentale di partecipazione alla produzione della cultura. Il piano poi conferma e rafforza la partecipazione ai circuiti territoriali ed alla creazione di intese distributive. Altro punto importante contenuto nel piano programma è il rafforzamento dei rapporti con le Istituzioni ed i soggetti culturali della città e del territorio, in particolare dell'Università con cui è stata appena rinnovata la convenzione, il rapporto con l'Istituto Pareggiato Vittadini ed il rapporto con le associazioni. Il piano prevede poi il proseguimento dell'attività concertistica dei Solisti di Pavia che hanno raggiunto un livello notevole di eccellenza sia in Italia che all'estero. Il piano poi prevede il proseguimento dell'opera di tutela del bene monumentale Teatro Fraschini, a cui tutti siamo ovviamente molto interessati. Io mi fermo qua e lascio che sia chi è più competente di me a completare la relazione. VICE PRESIDENTE SGOTTO Ringraziamo l'Assessore Borutti. Do la parola al Presidente Sacchi. Grazie. DOTTOR SACCHI ANTONIO - Presidente Teatro Fraschini Grazie e buonasera a tutti. Dal 1997 il Comune di Pavia ha adottato la formula dell'istituzione per la gestione delle attività teatrali. Ricordo che l'istituzione è un ente strumentale privo di personalità giuridica e dotato di autonomia gestionale. Questa formula è giunta alla piena e completa attuazione per quanto riguarda gli aspetti patrimoniali, di bilancio e contabili del Teatro solo nel Settembre del 2002. Fino allo scorso decennio la gestione dei servizi culturali, e ovviamente anche quelli relativi allo spettacolo, era assicurata unicamente e direttamente da uffici della Pubblica Amministrazione, dagli Enti Locali in sostanza. In quest'ultimo decennio si sono registrati due rilevanti fenomeni, la crescita della domanda di cultura e di spettacolo, il miglioramento e la razionalizzazione dell'offerta da parte degli Enti Locali. Il rinnovo delle politiche culturali e la forte restrizione delle capacità di spesa pubblica hanno posto le condizioni affinché nell'ambito di un progressivo mutamento del quadro normativo nazionale si individuassero prima e si concretizzassero dopo nuove formule di gestione dei servizi rispetto alla gestione diretta, ciò al fine di contribuire alla valorizzazione del patrimonio culturale nel più complessivo contesto dello sviluppo locale attraverso strutture dotate di strumenti più flessibili sul piano economico contabile più agili sul piano tecnico organizzativo, più adeguate al found raising, cioè la ricerca di soldi, più dinamiche nel combinare l'utilizzo di risorse derivanti da un lato dai soggetti pubblici e dall'altro da soggetti privati, coinvolti questi ultimi nei progetti culturali attraverso le due formule tradizionali fin qui utilizzate dal teatro, della sponsorizzazione e della partnership. L'istituzione Teatro Fraschini si è mossa in questo sistema ambientale dello spettacolo sfruttando al massimo, direi, le potenzialità concesse dai limiti della sua attuale natura giuridica. Ha conseguito risultati via-via crescenti nella politica di fidelizzazione dei diversi pubblici - come VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 18 DICEMBRE 2006 PRIMA CONVOCAZIONE – ORE 19.30 5 PROCESSI VERBALI DELLE SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI PAVIA ricordava nella sua premessa l'Assessore Borutti - che provengono dalla città, dal territorio, dalla regione e anche da ambiti nazionali, raggiungendo una delle più alte percentuali di adesione, attraverso la formula dell'abbonamento, all'attività di un teatro, noi oggi riusciamo a coprire i posti disponibili a teatro all'80-85% attraverso la vendita di abbonamenti. Ancora una volta nell'attuale stagione, nella stagione in corso, si è registrato un record nella stagione lirica e sono stati confermati i già ragguardevoli traguardi raggiunti negli anni precedenti, secondo un trend di crescita sempre in positivo nei diversi segmenti operativi. Vi cito solo il dato della lirica e della rassegna Altri Percorsi e della prosa per darvi un'idea, 668 abbonati alla lirica su due repliche con un teatro da 700 posti costituiscono un traguardo difficilmente superabile in queste condizioni. 520 abbonati alla rassegna Altri Percorsi costituiscono un limite quasi massimo in una rassegna che praticamente si svolge con un solo spettacolo, senza nessuna replica. 1.400 abbonati alla prosa, anche distribuiti nei tre turni, lasciano praticamente disponibili per lo sbigliettamento solo i posti di quart'ordine e di quint'ordine. Questi risultati hanno indotto il Consiglio di Amministrazione ad esprimere nel piano programma, qui reiterato il documento allegato, perché era stato predisposto recentemente, dopo l'insediamento del nuovo Consiglio di Amministrazione, dicevo che questi risultati hanno indotto il Consiglio di Amministrazione ad esprimere nel piano programma una linea di indirizzo che punta all'aumento del numero delle repliche, non in modo indiscriminato ma secondo logiche di programmazione artistica e di attenta analisi del bacino di utenza, non si tratta di andare a raddoppiare ovviamente tutte le serate di spettacolo o a quadruplicarle, si tratta di andare ad individuare, per soddisfare la richiesta dei cittadini, alcune proposte della lirica, della prosa, della danza, della musica e di altri percorsi che ormai necessitano di una replica in più per poter soddisfare tutte le richieste. Se a ciò si aggiunge la buona resa dello sbigliettamento, non è difficile credere alla battuta che circola in città "non è facile trovare un posto al Fraschini" per lo spettacolo del 31 Dicembre abbiamo aperto la biglietteria ed in una giornata i biglietti sono andati esauriti. È vero che lo spettacolo è uno spettacolo molto gradevole, è vero che è la serata del 31 Dicembre, però effettivamente è un risultato da sottolineare. È vero che una politica tariffaria molto equilibrata e tutt'altro che esosa, sostanzialmente stabile da diversi anni, ha favorito e favorisce questo afflusso costante e continuativo di pubblico. Dico tutto questo sempre, lo sapete, senza voler fare nessun trionfalismo, ma per mettervi sostanzialmente di fronte alla realtà dei dati oggettivi. È peraltro altrettanto vero, non siamo solo noi a sostenerlo, che le stagioni del Teatro Fraschini sono autorevoli, attraenti e stimolanti anche sotto il profilo del dibattito critico, come ricordava poc'anzi l'Assessore Borutti, sono direi allineate alla migliore produzione nazionale ed internazionale, mi permetto di dire, a volte anche con qualche punta di eccellenza. Siamo perciò soddisfatti dei traguardi raggiunti, che mi permetto di elencare rapidamente: teatro di tradizione, capofila dei circuiti regionali/territoriali, importante partner del circuito lirico lombardo, ventesimo posto nella graduatoria nazionale dei teatri, punto di riferimento, devo dire, per diverse categorie sociali ed anagrafiche della nostra città. Siamo però altrettanto certi che con questa veste giuridica il Fraschini ha raggiunto il massimo o quasi delle sue potenzialità. Non a caso il bilancio annuale 2007 e triennale 2007-2009 che stasera presentiamo dopo l'approvazione del CdA, ringrazio il Consigliere Fabrizio Cupella di essere qui presente, e ovviamente il Direttore Artistico Fiorenzo Grassi, dopo l'approvazione del CdA e delle competenti Commissioni consiliari 2ª e 5ª, è un bilancio di previsione e, mi auguro, di transizione. Ad esso è infatti collegato un piano programma nel quale, con un forte e preciso richiamo al programma del Sindaco, si indica la formula giuridica della fondazione come conditio VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 18 DICEMBRE 2006 PRIMA CONVOCAZIONE – ORE 19.30 6 PROCESSI VERBALI DELLE SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI PAVIA sine qua non se si vuole perseguire l'obiettivo politico culturale di un concreto, effettivo ulteriore sviluppo del Teatro Fraschini, così com'è, credo, nelle speranze e nei voti dei cittadini manifestati anche in occasione della presentazione al pubblico di questa stagione in corso nel Settembre appena passato, non ci sono alternative, o meglio, l'alternativa sarebbe una lenta e graduale retrocessione. Mi spiego, diminuire il numero degli spettacoli, delle repliche, restringere la programmazione, significa correre il rischio di perdere contributi pubblici, a cominciare da quelli del Ministero, con l'ulteriore pericolo di vedersi congelare il titolo di teatro di tradizione, che non è un titolo solamente onorifico, ma il suo mantenimento necessita del raggiungimento costante di specifici standard tecnici ed economici. Diminuire l'attività significa diminuire gli incassi da botteghino; in questi anni l'oscillazione dell'incasso a stagione si colloca tra i 650 ed i 680.000 Euro, ripeto, in un teatro da 700 posti. Se sommiamo gli incassi ed il contributo comunale si arriva a coprire quasi il 50% del fabbisogno del teatro. Il Consiglio di Amministrazione non aveva altra strada che predisporre un bilancio che si attiene rigorosamente al consolidato storico, anzi, come ha detto anche l'Assessore Borutti, la previsione è prudenziale, molto prudenziale, ad esempio con una marcata restrizione delle spese per l'attività artistica, purtroppo, di circa 200.000 Euro. Inoltre il contributo annuale del Comune è attestato sui 715.000 Euro ed è un contributo sub iudice, infatti nella deliberazione la Giunta Comunale ha inserito un'ulteriore clausola prudenziale di vincolo di bilancio complessivo del Comune, nel senso che di fronte ad eventuali ulteriori ristrettezze del bilancio comunale potrebbe esserci un ulteriore contenimento anche del trasferimento comunale al Teatro. Altro capitolo importante. Per quanto attiene il quadro dei contributi da soggetti privati va detto che nel momento in cui si è chiesta la loro disponibilità di restare a fianco del Teatro, e magari di aderire al nuovo progetto, anche sottoscrivendo formule contributive pluriennali, che garantirebbero una più efficace programmazione, e quindi anche nell'eventualità di avere maggiori risorse dai privati, c'è stata piena adesione, mentre nell'ipotesi che non si giunga a concludere l'iter nel nuovo soggetto giuridico c'è chi ha espresso la determinazione di un contenimento del sostegno economico, con motivazioni diverse, possono essere motivazioni di carattere tecnico/giuridico riguardano le fondazione bancarie, possono essere motivazioni di carattere strategico di marketing per aziende. In sostanza, come esplicitato nei documenti programmatici del Sindaco e del Consiglio di Amministrazione, la proposta è quella di istituzionalizzare il rapporto con i privati, mantenendo inalterata la natura civica e la preminenza pubblica del nuovo soggetto giuridico, ritenendo infatti irrinunciabile il vincolo prioritario tra Teatro e Comune, elemento discriminante sul quale nessuno dei soggetti privati ha avuto nulla da eccepire. Ecco spiegato perché questo si configura con un bilancio di previsione e di transizione alle condizioni che ho detto, al tempo stesso. Il Consiglio di Amministrazione si augura che sia una transizione verso un futuro che garantisca stabilità, continuità e capacità operative al Teatro ed in generale alla politica della cultura in questa città. Io credo che sia arrivato il momento di una nuova scelta che inizia già con l'approvazione di questo bilancio di previsione e di transizione, noi del Consiglio di Amministrazione, noi tutti che lavoriamo in teatro, confidiamo nella volontà espressa dal Sindaco nel suo programma, nella volontà della Giunta e, ne sono convinto, anche del Consiglio Comunale, sapendo bene che i cittadini ci guardano e saranno grati di una scelta che sappia coniugare ottimismo e pragmatismo. VICE PRESIDENTE SGOTTO Il Presidente Sacchi ha finito la sua relazione. Se vogliamo aprire gli interventi, se ci sono degli interventi o meno. Grazie. VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 18 DICEMBRE 2006 PRIMA CONVOCAZIONE – ORE 19.30 7 PROCESSI VERBALI DELLE SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI PAVIA Do la parola al Consigliere Minella. CONSIGLIERE MINELLA WALTER Come una larga maggioranza ha avuto modo di dire in Commissione Cultura, esprimo anch'io apprezzamento per i notevoli risultati, anzitutto in termini di crescita degli abbonamenti, di crescita degli spettatori, di crescita dei ricavi raggiunti dall'istituzione Teatro Fraschini, e mi complimento dunque con il Presidente e gli esponenti del Consiglio di Amministrazione. Non entro per il momento, perché non credo sia questa la sede, nel discorso sulla trasformazione in fondazione, rilevo soltanto una caratteristica importante che il Presidente ha sottolineato, e cioè che la maggioranza sia dell'Ente Pubblico, aggiungo, è implicito ma io voglio sottolinearlo, la maggioranza assoluta, la fondazione deve essere, ha senso unicamente, rigorosamente solo e soltanto se rimane una pertinenza del Comune a cui i privati, per atto di liberalità e di generosità aderiscono, senza interferire, lasciando quindi... ovvero, dando un loro contributo che sarà apprezzato ma non è il parere decisivo, non ci deve essere, ma questo credo sia chiaro, un trasferimento di proprietà e di direzione dell'iniziativa. È chiaro che la situazione del Teatro Fraschini a Pavia è una situazione molto particolare, come diceva già il Presidente, questo di Pavia è il teatro, non siamo, non dico a Milano, ma non siamo neanche a Parma o in altre città quindi è chiaro che questa caratteristica di essere il teatro fa sì che abbia una molteplicità, una pluralità di compiti, sia in qualche modo questo teatro un agente di socializzazione culturale, quando si dice con termini un po' gergali e magari non chiarissimi, cioè si deve rivolgere, in parole più semplici, tanto al pubblico colto della provincia, quanto agli studenti, quanto agli anziani, quanto agli appassionati di prosa, quanto ai melomani, eccetera, eccetera, e mi pare che questa funzione il Fraschini la stia svolgendo in modo decisamente buono. La caratteristica di teatro di tradizione per cui ci eravamo battuti è una caratteristica importante, è bene che venga mantenuta, è bene che per esempio alcune recite, come accennava il Presidente, si amplino, il numero di alcune recite, naturalmente di alcune rappresentazioni, si amplino, per esempio grandi opere di grande successo popolare invece di due, tre rappresentazioni, spettacoli teatrali invece di tre, quattro rappresentazioni. Una sola osservazione che rivolgo ai presenti, ed in modo particolare al Direttore Artistico. Io credo che ci sia un tipo di pubblico, un segmento di pubblico musicale rispetto a cui il teatro possa e debba fare di più, ed è il pubblico degli spettatori, degli ascoltatori innanzi tutto, che sono competenti di musica. Allora, rispetto a questo pubblico, che è un pubblico molto particolare, che è un pubblico non strettamente locale, ma è un pubblico che comprende Milano, comprende anche altre zone della provincia, credo che possiamo fare di più, e faccio degli esempi di cose che già si sono iniziate e si posso e si devono sviluppare. Per esempio, e qua mi scuso con i colleghi se faccio dei riferimenti un po' tecnici, ma il concerto splendido dedicato a musiche di Sostakovic è un concerto che ha avuto uno scarso riscontro di pubblico, però questo non deve essere il criterio su cui noi organizziamo la programmazione artistica, perché è possibile che Sostakovic, che è morto nel 1976, a Pavia appaia ancor un autore difficile, se non sconosciuto, però chiaramente siamo nel 2006 e questo è, come le persone che si intendono di musica, Sostakovic per esempio è sicuramente il più grande musicista della seconda metà del 900, quindi spero che altre iniziative di questo genere verranno prese. Così come spero che a costi relativamente ridotti, però con una qualità artistica che può essere molto grande, si sviluppi una stagione da camera, stagione da camera penso per esempio a tutta una serie di iniziative su cui si può ritornare. Infine un'ultima osservazione, e finisco, molto positiva, ne accennava anche l'Assessore Borutti, è il collegamento del teatro con altre forme di iniziativa. Ricordo per esempio a titolo di VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 18 DICEMBRE 2006 PRIMA CONVOCAZIONE – ORE 19.30 8 PROCESSI VERBALI DELLE SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI PAVIA esempio positivo il collegamento che il Teatro ha stabilito con l'iniziativa da Sant'Agostino a Bach, perché il Teatro ha ospitato una splendida conferenza di uno dei più eminenti interpreti bachiani del mondo, che è il maestro Radulescu. Il maestro Radulescu la sera ha tenuto uno splendido concerto, che probabilmente è stata l'occasione musicale dell'anno, in una basilica di Pavia. Bene, spero che come segno di attenzione, di collaborazione, di avanzamento su questa scelta di qualità che è stata iniziata e che deve essere ulteriormente promossa, spero che l'anno prossimo il maestro Radulescu non soltanto terrà la sua lezione magistrale di nuovo agli ascoltatori del Fraschini, ma sarà invitato anche a suonare qualche oratorio, qualche cantata di Bach o di Buxtehude per esempio nel Teatro Fraschini. Credo che sarà un'opportunità ed un simbolo di volontà di procedere, che peraltro io riscontro, e che auguro continui. Grazie. VICE PRESIDENTE SGOTTO Ringraziamo il Consigliere Minella, poi risponderete tutto alla fine. Consigliere Bruni, prego. (Segue intervento fuori microfono) Ha voluto invertire. CONSIGLIERE BRUNI SANDRO Sarebbe stato bello e comodo riuscire a parlare dopo qualche collega, comunque ringrazio il Presidente del Teatro e tutto il Consiglio di Amministrazione che ho visto presente, io ho soltanto due cose da riportare questa sera, proprio perché non ho nessuna intenzione di approfondire il documento, che tra l'altro è già stato approfondito sia all'interno dello stesso Consiglio di Amministrazione che, penso, in Commissione, quindi poi faremo le valutazioni finali, però è chiaro che il nostro Teatro ha raggiunto quei livelli di cui parlava prima il Presidente e quindi quando una cosa è matura la si deve addirittura cambiare, e cambiare in meglio. Qui non si tratta di una maturazione, si tratta di uno sviluppo progettuale, di uno sviluppo culturale che la città in questi anni, diremmo da quando abbiamo conosciuto il Teatro a Pavia, dagli anni 70 in poi, diamo atto a tutti coloro, amministratori e dirigenti di teatro, che si sono dati da fare a vario titolo e ci hanno dato la possibilità oggi di cogliere questo frutto che anche, direi, è una conclusione di un lavoro che il Consiglio Comunale ha fatto anche nelle gestioni passate laddove, magari con qualche sforzo, le varie rappresentanze politiche hanno visto nel teatro certamente una possibilità di approfondimenti culturali, di miglioramento culturale, di avvicinamento alla città, di aggregazioni anche cittadine. La cosa che volevo aggiungere questa sera, lasciando poi ad altri colleghi il merito della delibera, è proprio questa, se siamo in grado, se siamo ormai giunti al punto, ed è giusto che questo punto sia arrivato, della fondazione, con le caratteristiche che andremo a vedere, perché mi piacerebbe approfondire quanto ha detto il Professor Minella questa sera, approfondirle nella metodologia e nel criterio che anche altri teatri nel passaggio verso la fondazione hanno tenuto presente, non scarterei l'ipotesi di un apporto anche minimo all'interno della fondazione di privati, l'importante è che, come in altri settori, sia il Comune che abbia la maggior percentuale di presenza all'interno della fondazione che andremo a vedere, anzi, facendo la fondazione e riconoscendo questa fondazione come, definiamola tra virgolette, di proprietà più che del Comune di Pavia, della città di Pavia, quindi della municipalità nel vero contesto, riteniamo che l'apporto eventualmente privatistico possa comunque, oltre che valorizzare i contenuti della stessa fondazione, dare certamente un apporto anche di tipo economico e valoriale all'iniziativa, quindi quell'ipotesi che il Dottor Minella, se ho sentito bene, magari riteneva un'ipotesi forse da non tenere in considerazione o come, secondo il suo punto di vista, un'ipotesi da allontanare quasi, riterrei opportuno tutti insieme invece verificare un po' più approfonditamente anche sulla base delle esperienze cittadine e nazionali. Questo è un primo punto. VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 18 DICEMBRE 2006 PRIMA CONVOCAZIONE – ORE 19.30 9 PROCESSI VERBALI DELLE SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI PAVIA Un secondo punto veloce, Signor Presidente e colleghi, è questo. Io ritengo che siamo ormai nella condizione, proprio perché abbiamo una città, ce lo diciamo spesso ma è bene ripetercelo, che ha 25.000 studenti o 26.000 iscritti, che ha comunque una partecipazione di studenti medi superiori abbastanza numerosa, ce lo dirà l'Assessore di quant'è, e proprio perché il nostro Teatro e la nostra città è comunque un punto di riferimento culturale molto interessante, non solo per i comuni di cintura, ma per la provincia, il Presidente ed il Direttore del Teatro potrebbero dirmi addirittura della regione, ma io non vado molto più in là, sono loro che ce lo possono dire, io ritengo che la fondazione, il Teatro Fraschini, il nostro Civico Teatro abbia ormai la necessità di sviluppare un altro luogo dove fare teatro, e questa necessità noi la dobbiamo rappresentare come Consiglio Comunale in un luogo della città, magari non centrale, magari leggermente periferico, centro/periferia dove lì possiamo sviluppare anche altre tendenze culturali, altri momenti culturali e di aggregazione, ed è bene che queste indicazioni, anche qui sulla base di esperienze culturali delle città di provincia della nostra regione, ma di altre regioni, sarebbe opportuno incominciare a verificarle. Personalmente, se c'è da fare qualche spesa in più, se c'è da impegnare qualcosa in più, al di là dei soldi di gestione nei quali non entro perché mi pare di poter condividere, ma vorrei che siano i miei colleghi che conoscono la delibera ad esprimersi, io ritengo che dobbiamo invece metterci certamente in movimento su un'ipotesi di teatro dove si faccia produzione, dove si faccia veramente anche un'azione di collegamento con le realtà giovanili, con le realtà associative della nostra città di Pavia, con quelle realtà che comunque producono, fanno non solo teatro a livello un po' di tradizione, ma ci danno anche qualche esperienza proprio della nostra città. È uno sforzo, è un tentativo, io ho visto recentemente un ottimo teatro soltanto all'interno di brochure, ma ormai basta andare in Internet, non è neanche più necessario fare i viaggi culturali per conoscere i teatri, si schiaccia il tastino, c'è qualcuno che fa ancor i viaggi culturali anche nella nostra città, non soltanto di tipo musicale, anche di altro tipo ma quello rientra non nella normalità delle cose, rientra nella conoscenza che uno ha bisogno di realizzare in termini personali o in termini culturali, mentre schiacciando il tasto di Internet è venuto fuori ad esempio un teatro a Torino, all'interno dell'arsenale, un teatro fatto dai salesiani che lo copierei domani mattina, glielo farei fare dai salesiani qui a Pavia, non so se vicino alla Snia piuttosto che vicino ad un'altra area della nostra città, però è opportuno che ci pensiamo sopra, è opportuno che questo spazio, direi nuovo, realizzativo, invece che andare ad infognarci nelle cantine, di infognarci in mezzo ai barattoli, di infognarci in altre cose, uno spazio culturale, vivace, certamente diverso rispetto al nostro Teatro storico Fraschini, un teatro che sia all'altezza del 2008, del 2010, di quello che comunque la nostra città è già in grado oggi di sopportare e di proporre. Questa proposta io la chiedo, forse pretendo troppo perché è chiaro che deve essere anche il Consiglio Comunale, anche il Consiglio ... però è chiaro che ci appoggiamo a chi ha maggiore esperienza in queste cose e quindi lo chiediamo al Consiglio di Amministrazione del Fraschini magari di supportarci in un approfondimento su questo terreno, anche in un approfondimento non soltanto di tipo culturale, ma anche gli tipo progettuale e realizzativo nel contesto di questa nostra città che ha i suoi 100.000 abitanti vaganti, non ne ha 75.000, ne ha 100.000 e all'interno di questi 100.000 proporre questa iniziativa. Terza ed ultima cosa, ma è molto natalizia, probabilmente non era dentro la questione del progetto del teatro, ma c'è qui il Presidente del Fraschini e gliela chiediamo, abbiamo visto recentemente che doveva tenersi a Pavia un concerto ad esempio di Crozza. A me fa estremamente piacere che Crozza non abbia fatto il concerto a Pavia, non è che io mi sarei sforzato molto ad essere presente con patate e con pomodori perché rispetto sempre la cultura, specialmente se la cultura rispetta le persone. Crozza in questi periodi non ha certamente rispettato il sommo Pontefice VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 18 DICEMBRE 2006 PRIMA CONVOCAZIONE – ORE 19.30 10 PROCESSI VERBALI DELLE SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI PAVIA e quindi non solo il sommo Pontefice ma la ripetitività con la quale questa persona ritiene di fare i suoi spettacoli, forse avrebbe dato fastidio maggiormente alla città stessa. Io spero che anche la stessa Giunta, dopo aver visto qualche iniziativa, tra l'altro mi risulta che Crozza a Genova sia stato leggermente spostato: "se vuoi fare lo spettacolo qui lo fai in mezzo al porto, là tranquillo, da solo" infatti non lo ha fatto e nessuno ha detto niente, han detto: vediamo se può andare a fare un giro a Pavia. Da voi certamente non è venuto, quindi il problema non è esistito, è andato solo sul giornale, la questione si è aperta e si è chiusa, due vantaggi in uno solo. È Natale, non abbiamo avuto questo panettone sullo stomaco, però ne approfittiamo perché stiamo facendo anche un discorso culturale, ne approfittiamo per dire che siamo certamente aperti, non solo come gruppo politico, ma come persone, aperti a tutte le esperienze, specialmente di carattere culturale, io sono stato forse, non so se uno dei pochi o uno dei tanti che è andato dal Presidente Sacchi a complimentarmi ad esempio per l'opera che ho visto del Don Giovanni, certo, una volta ero un buon cantante anch'io e il tenore magari poteva essere leggermente diverso, però la rappresentazione, i costumi (cambio cassetta) per qualcuno, e la stessa scenografia non solo era accettabile ma per la struttura che ha il nostro teatro ha espresso, secondo me, degnamente il pensiero sia di chi ha scritto all'epoca l'opera, sia di chi oggi l'ha interpretata e, come regista, l'ha diretta. Quindi degli sforzi di questo tipo non solo è possibile farli, ma è possibile comprenderli ed è possibile anche sollecitarli, perché so che la nostra città deve uscire da quel grigiore culturale nel quale tante volte si trova perché non frenata dalle novità più o meno nude o più o meno pelviche di qualcuno, ma frenata invece da una mentalità che non vuole costruire, che non vuol comunque vedere il nuovo, perché nel vecchio ci si sta bene, invece siamo dell'avviso che è venuto il momento, proprio anche attraverso questa maturazione di lavoro che ha fatto il Consiglio Comunale, che ha fatto il Consiglio di Amministrazione, siamo non più neanche, io ritengo, alla fine della fase di transizione, siamo in una fase nuova, non m'interessa chi la gestirà, perché non sto parlando di chi di Destra, di Sinistra o di Centro, siamo in una fase nuova, sarà il Consiglio Comunale tutto a gestire questa fase nuova, sarà l'attuale Consiglio di Amministrazione, se attraverso questa nuova fase ci saranno anche momenti progettuali comuni, saremo ben contenti di vederli e di sollecitarli, non solo, di condividerli e magari, e questo senza il magari, di andare a trovare le risorse per le realizzazioni e ho detto prima. Grazie. VICE PRESIDENTE SGOTTO Ringraziamo il Consigliere Bruni, do la parola al Consigliere Gimigliano, pregandolo, come hanno fatto i suoi precedenti Consiglieri di attenersi nel tempo stabilito dei 10 minuti. Grazie. CONSIGLIERE GIMIGLIANO VALERIO Quando si parla del Teatro Fraschini non c'è bisogno di fare nessuna presentazione perché è stata già fatta dalla folta rappresentanza del Teatro Fraschini, anzi, dal massimo rappresentante istituzionale del Teatro qui presente, cioè il Presidente, e siccome sappiamo tutti di che cosa si tratta, di che cos'è per questa città, io volevo fare alcune considerazioni riferite strettamente all'esposizione, seppure completa, del Presidente del Teatro Fraschini. Il Presidente ha detto che per perseguire l'obiettivo politico culturale del Teatro Fraschini si renderebbe necessaria la sua trasformazione in fondazione. Io non sono un docente, però mi sembra che sia chiaro a tutti cos'è l'istituzione e che cos'è la fondazione. Ora l'istituzione come sapete tutti quanti è un ente strumentale del Comune che non implica una sua autonomia giuridica ma semplicemente una sua autonomia gestionale, mentre la fondazione, che è una persona giuridica privata, perché anche qui c'è la differenza tra persona giuridica pubblica rappresentata dagli Enti VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 18 DICEMBRE 2006 PRIMA CONVOCAZIONE – ORE 19.30 11 PROCESSI VERBALI DELLE SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI PAVIA Pubblici, territoriali o non territoriali, e ci sono persone giuridiche private quali possono essere le associazioni oppure le fondazioni. Certamente il Teatro Fraschini non potrà perseguire la strada dell'associazione perché nell'associazione, come è ben noto, prevale il complesso organizzato di persone, seppur dirette ad un unico scopo, che potrebbe essere quello culturale, a differenza invece delle fondazioni in cui prevale il complesso dei beni e quindi dei patrimoni, sempre naturalmente diretto ad uno scopo ben determinato che è rappresentato dallo scopo culturale. Personalmente non voglio insegnare nulla al Presidente del Teatro Fraschini, ma nella sua eventuale trasformazione in fondazione seppure, a mio avviso, a prevalente capitale pubblico, quindi con una netta prevalenza dei rappresentanti istituzionali pubblici a differenza di quelli privati, lo scopo non è quello politico culturale ma, a mio avviso, è semplicemente quello culturale, quindi personalmente, sotto questo aspetto, mi trovo in lieve dissonanza con quanto ha espresso il Presidente dall'istituzione Teatro Fraschini. Sarà magari, così, una lieve osservazione che ho voluto fare ma, ripeto, non voglio insegnare nulla al massimo rappresentante dell'istituzione Fraschini però mi sono permesso di sottolineare questo aspetto, nel senso che non vedo assolutamente nessun binomio politico culturale per la trasformazione del Teatro Fraschini in fondazione, perché lo scopo della trasformazione in fondazione non è politico culturale ma solo, essenzialmente ed esclusivamente culturale. È stato anche detto che il bilancio formulato quest'anno da parte dell'istituzione Fraschini è un bilancio che è riferito al consolidato storico, è un bilancio prudenziale. Tra l'altro questo bilancio è stato anche rapportato al piano programma che si ripete rispetto a quello che è stato il piano programma degli anni precedenti, proprio perché il Presidente ha fatto presente che non può esserci un piano programma sbilanciato se quest'ultimo non è rapportato all'elemento finanziario e all'elemento economico. Però, a mio avviso, personalmente, poi mi darà sicuramente una risposta, non posso condividere appieno anche qui questo abbinamento di piano programma rapportato all'aspetto economico finanziario, prudenziale proprio in ragione di questa eventuale trasformazione in fondazione, proprio perché potrebbe a mio avviso essere adottata una politica culturale un po' più sbilanciata, un po' più aggressiva rispetto allo stesso budget economico finanziario attualmente disponibile per l'istituzione Teatro Fraschini. Dopo aver fatto queste considerazioni strettamente di carattere generale, volevo fare alcune osservazioni di dettaglio. In particolare sull'allegato a), io ho fatto un riscontro con il provvedimento che è stato approvato l'anno scorso da parte di questo Consiglio Comunale e nel fare un riscontro tra il conto economico del 2007 ed il conto economico del 2006 ho notato una piccola variazione. Non voglio fare un commento di tutte le voci altrimenti avrei bisogno almeno di 30 minuti per ciascuna voce, però su due o tre voci mi volevo soffermare ed in particolare, facendo il riscontro con il conto economico dell'anno 2006, ho notato che c'è una differenza per quanto riguarda i costi riferiti al consumo del gas per riscaldamento. Visto che quest'anno è salito di molto a 65.000 Euro rispetto invece all'anno scorso che è stato di molto inferiore. Ora il Presidente sa benissimo che l'accensione del gas viene fatta soltanto in alcuni periodi, in alcuni momenti, non va ventiquattro ore su ventiquattro però, nonostante questo, ho notato una profonda differenza rispetto all'anno scorso. Ora non vorrei dire se c'è stata o meno qualche perdita di gas però, siccome la differenza è notevole, volevo chiedere al Presidente se era necessario cambiare il servizio di manutenzione, e quindi di gestione, del gas riscaldamento, in altre parole se è il caso di cambiare ditta che gestisce il gas per il riscaldamento. Siccome l'ASM fa anche questo servizio, si potrebbe anche fare un raffronto tra l'ASM e altre ditte private che svolgono analogo servizio di gestione. VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 18 DICEMBRE 2006 PRIMA CONVOCAZIONE – ORE 19.30 12 PROCESSI VERBALI DELLE SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI PAVIA Una seconda considerazione, una seconda osservazione era riferita invece alla voce consulenze. Questo, perché? Il Presidente ha detto in Commissione che le consulenze dell'istituzione Teatro Fraschini sono orientate e sono puntate su tre fronti, uno riguarda quella del direttore artistico, una riguarda il servizio vigilanza e l'altra riguarda il servizio manutenzione. Il servizio consulenze di 51.000 Euro mi pare che raggruppi tutte e tre le voci, però la maggiore voce è assorbita dal profilo professionale del direttore artistico, che mi sembra che percepisca intorno ai 40.000 Euro. Adesso, Euro in più o Euro in meno non lo può sapere, però mi sembra che percepisca intorno ai 40.000 Euro. Naturalmente quando parlo del profilo professionale del direttore artistico che percepisce 40.000 Euro, non sempre io personalmente, indipendentemente se la scelta dell'istituzione Teatro Fraschini è quella di essersi orientata per un profilo professionale di direttore artistico parametrato ad un grado dirigenziale, seppure di basso livello dal punto di vista della graduazione economica, per cui è una cifra che personalmente, questa almeno è la scelta, perché la scelta potrebbe essere anche diversa, nel senso che il profilo professionale del direttore artistico potrebbe essere parametrato non necessariamente ad un livello dirigenziale, potrebbe essere anche parametrato ad un livello economico più alto ma potrebbe essere parametrato anche ad un livello economico più basso, tipo una posizione organizzativa, per fare un esempio, quindi chi conosce la materia della gestione del personale sa quali potrebbero essere eventualmente le differenze dell'uno e dell'altro, cioè del parametro economico della posizione organizzativa inferiore a quella del dirigente oppure quella della graduazione economica di un dirigente apicale che va molto ma molto oltre i 40.000 Euro, come per esempio il dirigente di settore del Comune di Pavia oppure i dirigenti di divisione della Provincia, per non fare altri esempi, di tanti altri dirigenti che naturalmente si trovano nelle otto famiglie e quindi negli otto comparti del pubblico impiego. Potrei fare una disquisizione dei vari dirigenti presenti dal punto di vista economico delle figure economiche dei vari dirigenti in tutti gli Enti Pubblici però, per brevità di esposizione, mi sono limitato a fare solo due riferimenti al Comune e alla Provincia. VICE PRESIDENTE SGOTTO Consigliere Gimigliano, Le ricordo che è cinque minuti fuori il tempo massimo, La prego di concludere, altrimenti Le tolgo la voce. CONSIGLIERE GIMIGLIANO VALERIO Concluderò. Così come questa spesa di consulenza è riferita a queste tre voci, io volevo chiedere a quali ditte il servizio di manutenzione è stato affidato e a quale ditta naturalmente è stato anche affidato il servizio di vigilanza, se sono le stesse ditte del Comune di Pavia oppure se sono ditte che sono state scelte al di fuori della rosa delle ditte che ruotano già all'interno del Comune di Pavia. Io per queste voci che ho testé espresso, nel caso in cui non dovesse esserci questa trasformazione in fondazione in cui ci sarà sicuramente presente il privato, nel Consiglio di Amministrazione potranno essere una o due unità e quindi avere anche loro la possibilità di esprimere la loro opinione all'interno del piano programma, perché è chiaro che se un privato dà centinaia e centinaia di Euro come sponsor, è chiaro che vorrà avere la sua voce all'interno di un piano programma, quindi all'interno di un Consiglio di Amministrazione, e naturalmente questo comporterà anche un eventuale, potrebbe succedere, ridimensionamento di eventuali costi al fine di pareggiare i costi/ricavi che in questo contesto, non posso negarlo, è stato pareggiato, quindi è in pareggio, come tra l'altro prevede lo stesso regolamento dell'istituzione Fraschini. VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 18 DICEMBRE 2006 PRIMA CONVOCAZIONE – ORE 19.30 13 PROCESSI VERBALI DELLE SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI PAVIA VICE PRESIDENTE SGOTTO Ringraziamo il Consigliere Gimigliano. Diamo la parola alla Dottoressa Campari. CONSIGLIERE CAMPARI IRENE ANTONIA Buonasera a tutti. Io ringrazio i componenti del Consiglio di Amministrazione del Teatro Fraschini, il Direttore, sempre presenti, e questo lo ritengo un segno di rispetto inequivocabile nei confronti di questo Consiglio. Plaudo ovviamente, come hanno fatto altri colleghi che mi hanno preceduto, al successo ma anche alla continua visibilità che il Teatro Fraschini si guadagna mantenendo proposte di qualità. Ritengo che questa visibilità sia di profitto e di sostegno anche all'immagine complessiva della città, e non solamente all'interno della città ma anche al di fuori della città. A mio parere il Teatro Fraschini è un'istituzione culturale e tale deve rimanere anche nel caso che per necessità si debba trasformare in una fondazione, e per istituzione io non ritengo, non limito quest'accezione al soggetto gestore, proprio istituzione come presenza istituzionale e culturale in questa città, questo è il carattere che deve mantenere a prescindere da quello che sarà poi il nuovo soggetto gestore. Io non vedo per esempio, come il Consigliere Minella, che i privati che entreranno, i soci, non debbano avere voce in capitolo, lo ritengo una preclusione a priori che mi sembra possa precludere in qualche modo delle proposte che possono anche avere un senso. Non vedo perché si scelga un soggetto gestore privato e poi si precluda ai privati di fare delle proposte, mi sembra un controsenso, è chiaro che però la qualità delle proposte deve essere garantita dalla componente pubblica perché quella mi garantisce che la qualità prescinde qualsiasi altro tipo di ragionamento che non sia solamente quello proprio della qualità da offrire e da mantenere alla cittadinanza. Un'altra cosa chiederei al Teatro, di continuare a fare, a prescindere da quale sarà il carattere del nuovo soggetto gestore, quella specie di funzione di sollecitatore del senso civico, e ci metto anche quel briciolo di coesione sociale che coloro i quali frequentano il Teatro sentono, anche semplicemente passando dalla biglietteria o facendo la fila per prendere l'abbonamento, io lo voglio interpretare anche come un segno di volontà di coesione sociale, si sta in fila al Teatro perché si vuole partecipare insieme in uno spazio che è ancora pubblico, ha il senso del teatro greco questo. La politica è nata con l’Orestea di Eschilo, non è nata nella Polis, è nata da un prodotto della Polis che è il teatro, è lo spazio dell'apparenza e Anna Arent ha detto che la politica è lo spazio dell'apparenza, hanno quindi molto in comune teatro e politica e ritengo che se i greci hanno interpretato il teatro come luogo per evitare la stasi ... i conflitti civili, sotto, sotto questo ruolo potrebbe ancora averlo, rappresentare i conflitti vuol dire depotenziarli nella realtà. Per quanto riguarda ciò a cui ha fatto riferimento Minella, ossia a Sostakovic, quindi a quelle proposte che raccolgono l'attenzione di nicchia, ricordo come io abbia immensamente goduto ad una rappresentazione e ad un'esecuzione musicale che riguardava solo alcuni pezzi di Ravel e di Debussy e che ha visto in sala 50 ascoltatori. È stato momento magico, io sono sicura che il Teatro ne offrirà altri e non disdegnerà o non ignorerà anche quella parte del pubblico. Voi siete garanzia di questo e al Direttore e al Presidente lo è, vedo anche la sensibilità che hanno sempre espresso i membri del Consiglio di Amministrazione, ma proprio perché io al Teatro riconosco questo ruolo imprescindibile, e a volte mi ci aggrappo come ad un'ancora, il solo sapere che c'è mi dà una certa tranquillità, ritengo che debba essere il Teatro, che sia istituzione, che sia fondazione, debba avere un ruolo strutturale in tutti i grandi eventi culturali che questa Amministrazione proporrà alla città, come per esempio il Festival dei Saperi. Ritengo che il ruolo della Fondazione Fraschini o dell'Istituzione Fraschini debba essere in questi eventi strutturali, per me sarebbe una garanzia, VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 18 DICEMBRE 2006 PRIMA CONVOCAZIONE – ORE 19.30 14 PROCESSI VERBALI DELLE SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI PAVIA come una garanzia sarebbe stato il fatto di essere coinvolta anche nella precedente edizione. Con questo vi ringrazio moltissimo del lavoro che state facendo. VICE PRESIDENTE SGOTTO Ringrazio la Consigliere Campari. Do la parola al Consigliere Galandra. CONSIGLIERE GALANDRA MARCO Grazie, Presidente, io sarò molto breve anche perché, alla luce degli interventi che mi hanno preceduto, veramente non saprei più che cosa aggiungere, comunque volevo innanzi tutto dare atto al Presidente Sacchi e agli altri rappresentanti del Consiglio di Amministrazione che contrariamente ad altre istituzioni locali, faccio riferimento alla ASM ad esempio, da parte loro c'è sempre stata la massima disponibilità all'informazione sull'attività del Teatro Fraschini, sui suoi bilanci, sulle sue prospettive, eccetera, cosa che purtroppo non possiamo dire per quello che riguarda l'ASM e tutte le varie società consociate che ne fanno parte. Detto questo, volevo notare un'altra cosa che mi fa molto piacere e che non ho problemi a dire, che nei cinque, sei o sette anni forse da che io mi ricordi, dai quali Antonio Sacchi è Presidente del Teatro Fraschini, è dal 2000, quindi siamo già a quasi sette anni, anche in precedenza devo dire, ma prima non ero ancora così vicino a questo tipo di problema, non si è mai registrata alcuna polemica, alcun grosso problema, alcuno screzio che abbia all'interno del Consiglio di Amministrazione o tra il Presidente ed il Direttore Generale, eccetera, che in qualche modo abbia potuto annebbiare, rovinare l'immagine complessiva che il Teatro Fraschini di fronte alla città ha, cioè di un'istituzione che funziona bene, che produce bene e che comunque alla città fa onore possedere. Questo lo dico come cittadino, al di là di ogni connotazione politica e colorazione politica. Un appunto che io vorrei fare, io non entro nella dinamica del bilancio perché altri poi se ne sono già occupati e altri poi se ne occuperanno, ribadisco ancora che mi piacerebbe ci fosse dato, ci sia una maggiore visibilità ai Solisti di Pavia, che è un gruppo che, mi dicono, funziona bene, che gira anche per il mondo portando il nome di Pavia all'estero, ma però sulle cui attività noi come pavesi o come cittadini siamo poco informati. Questa è un'osservazione che mi viene di fare e sulla quale magari vorrei una risposta. L'altra mia richiesta invece, molto più concreta, riguarda gli interventi che potrebbero essere effettuati sulla struttura del Teatro Fraschini. Quello del Fraschini è un palazzo, come si diceva, di valore inestimabile, essendo un palazzo storico, come tutti sappiamo, dovuto al disegno ha i suoi anni, come si suol dire, e periodicamente necessita sicuramente di sistemazioni e di aggiornamenti per quello che riguarda magari le attrezzature, eccetera, quindi volevo chiedere se c'è la necessità, se il Consiglio di Amministrazione ha riscontrato la necessità di questo tipo di interventi, di quali interventi potrebbe trattarsi e soprattutto dove si pensa eventualmente di trovare i fondi - se fosse necessario effettuare questo tipo di interventi - necessari a questa manutenzione, che non so se può essere considerata ordinaria o straordinaria. Questo è quanto mi piace chiedere. L'ultima cosa che vorrei dire, prima di chiudere il mio intervento, è che mi trovo perfettamente d'accordo a quanto ha detto il collega Sandro Bruni prima. Sarebbe veramente molto interessante, e io lascio alla Giunta di pensarci, ma ci penseremo anche noi, che venisse effettivamente creata in futuro una struttura collegata al Teatro Fraschini dal punto di vista del proprio scopo, cioè una struttura in cui fare spettacolo, però distinta dal Fraschini, magari in un'altra zona della città che vada riqualificata proprio anche attraverso la costruzione di una struttura del genere, da destinare magari solo ad un certo tipo di spettacoli, solo alla musica per i giovani, solo a VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 18 DICEMBRE 2006 PRIMA CONVOCAZIONE – ORE 19.30 15 PROCESSI VERBALI DELLE SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI PAVIA spettacoli di prosa di un certo tipo. Questa secondo me potrebbe essere un'ulteriore possibilità per incrementare anche l'offerta culturale che il Teatro Fraschini può dare alla nostra città. Grazie. VICE PRESIDENTE SGOTTO Grazie, Consigliere Galandra. Consigliere Magni. CONSIGLIERE MAGNI GIOVANNI Grazie, Presidente. Anch'io volevo esprimere l'apprezzamento, che mi sembra doveroso, nei confronti del Presidente dell'istituzione Teatro Fraschini, del Direttore Artistico e di tutto il Consiglio di Amministrazione che, così come veniva ricordato, è sempre stato estremamente disponibile e corretto nei confronti sia in sede di Commissione che relativamente a questo Consiglio Comunale. L'altro apprezzamento va per il lavoro che è stato svolto e che il Consiglio sta svolgendo. Visto che sono stati illustrati dei dati estremamente significativi dobbiamo sicuramente riscontrare una grande positività nel lavoro ad oggi svolto. Attività che, come viene ricordato, ci ha portato ad avere un teatro di tradizione al ventesimo posto, lo ricordava il Presidente, in Italia rispetto a tutti gli altri, mi sembra superato solo dai teatri delle cosiddette grandi città, e questo denota sicuramente un impegno costante e sistematico nei confronti delle attività, ma soprattutto anche nei confronti della città, perché riteniamo che i modi che un cittadino ha di esprimere un gradimento si misurano soprattutto attraverso la vita attiva e la partecipazione al teatro, i dati che sono stati espressi, una quantità esorbitante di abbonamenti e quindi la necessità di poter attivare anche delle procedure per ampliare le repliche che già ci sono, sia per quanto riguarda la lirica e la prosa, sono dati sicuramente significativi. Dobbiamo riconoscere anche che l'interesse all'attività del Teatro viene dato da alcuni soggetti privati, da alcune fondazioni e dai privati che portano, per così dire, nelle casse dell'istituzione dei contributi che permettono lo svolgimento di un'attività, come dicevo prima, significativa. Questo dimostra il fatto che c'è anche dialogo all'interno della città tra istituzioni, tra fondazioni e tra soggetti privati e sicuramente il dialogo è una strada da perseguire per poter continuare a migliorare e raggiungere ulteriori obiettivi. Noi ci auguriamo che nei prossimi mesi, quando saremo chiamati ad esprimere le nostre opinioni in questa sede e relativamente alla costituzione della fondazione, il dibattito sia franco e costruttivo che sia mirato al dialogo, ma il dibattito secondo noi deve avere un obiettivo preciso, mantenere la preminenza pubblica della fondazione, e questo, come si dice in gergo, senza se e senza ma. Ma su questo poi sicuramente ritorneremo. Volevo porre però all'attenzione una riflessione che riguarda un aspetto tecnico previsto all'interno di questo bilancio che, come veniva giustamente ricordato, deve essere inteso come bilancio di transizione, e la questione tecnica riguarda l'entità minimale per quanto riguarda gli interventi legati alla manutenzione ordinaria. Sappiamo, lo ricordava poco fa il Consigliere Galandra, che il Teatro dopo la sua riapertura, se non vado errato di dieci o dodici anni fa più o meno, non ha più subìto interventi di carattere strutturale di una certa consistenza, quindi pensiamo che si debba porre la massima attenzione per quanto riguarda gli investimenti, anche relativamente alla struttura del Teatro, miglioramento di tutte quelle parti, anche strumentali o quant'altro, che possono servire a migliorare l'aspetto e la vivibilità del Teatro stesso. Così come, questo è un aspetto che avevo sollevato l'anno scorso più o meno a Settembre del 2005, perché uno degli altri aspetti legati agli investimenti, era un'ipotesi che avevo portato all'attenzione del Consiglio attraverso un collegamento ad un Ordine del Giorno che aveva fatto VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 18 DICEMBRE 2006 PRIMA CONVOCAZIONE – ORE 19.30 16 PROCESSI VERBALI DELLE SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI PAVIA allora il Consigliere Adenti, dal nostro punto di vista deve essere mantenuta integra la necessità anche di recuperare la struttura dell'organo del Lingiardi, tuttora giacente ed in fase di restauro. Quello che quindi pensiamo di porre come riflessione è sicuramente un'attenzione per quanto riguarda gli investimenti futuri, al di là delle attività di carattere prettamente teatrale, eccetera, su cui bisognerà riflettere e porre tutta una serie di questioni. Dal nostro punto di vista vale la pena eventualmente di programmare un piano generale di investimenti che deve essere una parte integrante, dal nostro punto di vista, eventualmente anche della convenzione o dell'ipotesi gestionale per quanto riguarda la costituenda fondazione. Grazie. VICE PRESIDENTE SGOTTO Grazie, Magni. Do la parola al Consigliere Veltri Elio. CONSIGLIERE VELTRI CORNELIO Vorrei prima di tutto rassicurarvi, secondo farvi una richiesta e terzo una proposta. La rassicurazione è questa, la faccio io perché l'Assessore al Bilancio è andato a stampare un po' di soldi, noi abbiamo una macchinetta che stampa Euro, Euri, e il Sindaco è di passaggio ogni tanto, ma non c'è in questo momento. La rassicurazione è questa: non vi preoccupate, siamo pieni di soldi, pieni, abbiamo tutti i soldi che volete, voi, quanto tempo sta aperto il Teatro? Cinque mesi, sei mesi all'anno? Sette mesi? Spendete solo 2.700.000 Euro, scusa, aumentiamo, per il Festival dei Saperi in tre giorni abbiamo speso 1.200.000 Euro, scusa, c'è una sperequazione enorme e adesso non vi preoccupate che arriveranno, non parliamo per l'azienda. Voi, vi hanno fatto tutti i complimenti perché siete qui, ma voi lo sapete che io lo dico in maniera amicale, voi siete qui perché fate solo questo, non avete nulla da fare, non vi chiamano fuori, non siete mica come quel Revisore dell'Azienda che sta in 70 Consigli di Amministrazione e di Revisione, che è un record mondiale. Io ho fatto telefonare in Cina se ce n'è un altro, non c'è, non è quindi solo merito vostro se siete qui, è anche dovuto al fatto che non vi chiamano in giro, voi lavorate solo per il Teatro, non siete dei big voi, però noi siamo contenti lo stesso, perché evidentemente avete tutto il tempo di lavorare per il Teatro, mentre abbiamo persone che sono in 10, 12 o 15, fino a 70, quando ho visto 70 mi sono bloccato perché ho detto, questo è un genio, dovremmo valorizzarlo di più e pagarlo meglio, quindi rassicuratevi, state tranquilli. La domanda, la richiesta, anzi, è questa. Un mio vecchio amico, che forse il Direttore Artistico ha conosciuto, che è stato amico ed anche maestro, che si chiamava Riccardo Lombardi, diceva: "Noi vogliamo una società più ricca" si parlava del modello di sviluppo allora, adesso non se ne parla più, "ma diversamente ricca". Poi aggiungeva per fare un esempio: "Perché anche un operaio metalmeccanico deve poter ascoltare Beethoven". Io sono rimasto molto affezionato a questa frase di Riccardo Lombardi, allora la domanda, la richiesta è questa, qual è la composizione sociale dei presenti, non solo degli abbonati, degli abbonati già posso darmi una risposta da solo, ma di coloro i quali frequentano il Teatro, sarebbe interessante saperlo se per esempio un po' di pensionati, di pendolari, di studenti, sono in grado, perché la frequentazione del Teatro è commisurata alle loro entrate, perché se noi, è vero, facciamo delle belle cose, ma le facciamo per una parte della città. Io faccio la domanda, credo che voi non facciate fatica a fare un'analisi di questo tipo. Un'altra richiesta che vi voglio fare è questa, io credo che sarebbe molto interessante fare una mostra del Teatro connessa della storia del Teatro che dovrebbe avere pressappoco 226 anni, dovrebbe essere stata viva Maria Teresa, o mi sbaglio? Una mostra della storia del Teatro correlata alla storia civile (segue intervento fuori microfono) Maria Teresa, 1773, infatti ero destinato, l'anno VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 18 DICEMBRE 2006 PRIMA CONVOCAZIONE – ORE 19.30 17 PROCESSI VERBALI DELLE SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI PAVIA in cui sono de diventato Sindaco io (seguono interventi fuori microfono) no, Maria Teresa me lo ricordo bene, 40-80,1740-1780, su questo non si discute, non c'era ancora Giuseppe II. Stavo dicendo, correlata alla storia civile della città. Tra le altre cose il Direttore Artistico in qualche modo ha respirato l'aria della fondazione del teatro civile in questo paese, che è l'Italia, perché ha conosciuto, credo, i fondatori del teatro civile a Milano, non credo di sbagliarmi, quindi sarebbe molto interessante questo e questo risponderebbe anche, perché è chiaro, se si fa una mossa di questo tipo, con questa impostazione, risponde anche all'esigenza che poneva la nostra amica e collega, del ruolo politico e civile del teatro, ma io mi limito a dire del ruolo civile del teatro perché collateralmente si possono aprire delle discussioni, fare alcuni dibattiti ai quali possono essere chiamati a partecipare le scuole ed i cittadini, purché si facciano delle cose serie, di buonsenso e non strumentali. Le mie due richieste sono quindi queste, credo che sarebbe molto interessante fare entrambe le cose perché allargherebbe anche l'attività del teatro in una situazione molto difficile nella quale non vorrei che fra poco a Pavia restasse solo il teatro, perché tutti mi dicono che contro la chiusura dei cinema non si può fare nulla, io non sono in disaccordo totale, ma questo me lo hanno detto almeno quattro o cinque Consiglieri Comunali e non vorrei che Pavia rimanesse l'unico capoluogo in Italia senza cinema all'interno della città. VICE PRESIDENTE SGOTTO Ringraziamo allora il Consigliere Elio Veltri. Prima di dare la parola al Consigliere Assanelli c'era il Consigliere Minella che voleva fare una precisazione, una breve precisazione. CONSIGLIERE MINELLA WALTER La breve precisazione anzitutto è rivolta al Consigliere Bruni e alla Consigliere Campari. Evidentemente mi devo essere espresso in modo non sufficientemente chiaro quando parlavo di fondazione. Io volevo semplicemente dire che anche nell'ipotesi di fondazione il radicamento nella tradizione e nel controllo da parte della democrazia cittadina di Pavia è un fatto politico e culturale decisivo. Politico è ovvio, culturale perché questo Teatro ha una tradizione di 200 e passa anni, dal tempo di Maria Teresa di teatro di alta cultura musicale, specificamente di teatro d'opera. Chiaro? Allora se per ipotesi, non escludiamo niente, la fondazione decidesse, grazie all'intervento di qualche privato molto danaroso e non molto lungimirante, di cambiare il corso del Teatro e di dedicarlo, che so, alla pubblicizzazione della musica Mino Reitano, questa sarebbe un'evidente stupidaggine che noi dobbiamo essere comunque in grado di bloccare, di impedire. In questo senso il controllo politico tra la maggioranza assoluta da parte della città è fondamentale, in questa logica sono molto d'accordo con l'ipotesi di Veltri di ipotizzare una mostra. Faccio un'ultima brevissima precisazione, ho citato il concerto di Sostakovic. Il concerto era molto bello, non soltanto perché proponeva un autore fondamentale, ma a Pavia poco frequentato, ma anche per la qualità degli interpreti. Ricordo per esempio il pianista, il maestro Lucchesini, che è uno straordinario, e poi gli altri che erano presenti e che sono di primissima qualità. Questo era un concerto in altre parole che in qualunque sala di Milano avrebbe fatto la sua figurona. Non tutte le iniziative, parliamoci chiaro, del Fraschini sono di questo genere, alcune ci sono, su queste dobbiamo continuare, insistere e non avere paura se anche la risposta del pubblico all'inizio è lenta perché dobbiamo avere fiducia nella capacità da parte dei nostri cittadini che, io sono convinto, ci sarà di sicuro, di assimilare anche delle proposte culturali un po' meno solite. Grazie. VICE PRESIDENTE SGOTTO Grazie, Consigliere Minella. La parola al Consigliere Assanelli. VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 18 DICEMBRE 2006 PRIMA CONVOCAZIONE – ORE 19.30 18 PROCESSI VERBALI DELLE SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI PAVIA CONSIGLIERE ASSANELLI PIERO Grazie. Io ho letto attentamente la relazione del Dottor Sacchi e mi scuso solo, per motivi sono arrivato in ritardo, faccio quindi riferimento ad essa, ora anch'io mi associo al fatto che l'istituzione del Teatro Fraschini è stata ed è un vanto per la nostra città, e questo è anche merito soprattutto direi proprio dal suo Presidente, dal Direttore Artistico e da tutti i suoi collaboratori, e questi non posso che ringraziarli. Io quindi mi associo agli elogi di tutte le persone che sono intervenute prima di me, non voglio ripetermi però questo è anche il mio pensiero e ci tenevo a dirlo. Io avrei magari alcune cose da chiedere in particolare e mi rifaccio soprattutto per quanto riguarda la manutenzione, è già stata detta questa cosa, ad esempio io chiederei al Dottor Sacchi, per quanto riguarda per esempio i palchetti, a me sembra che... siccome si sa che è circa una decina d'anni che non c'è più una manutenzione in gran stile, a me sembra che questo debba essere oggetto di investimenti. Poi io chiedevo anche questo, nei rapporti per esempio con l'Università, a me sembra per esempio che non sarebbe sminuita la sua vocazione, la vocazione del Teatro Fraschini, se ad esempio potesse ospitare anche qualche convegno di grande interesse che si tiene anche a Pavia. Ora, poter dire, poter far vedere il nostro Teatro in tutta Italia ed anche all'estero è certamente motivo di prestigio oltre che dar lustro anche alla nostra città, quindi penso che si potrebbe intensificare quest'opera. Poi volevo semplicemente chiedere, magari lo ha detto anche nella sua relazione, mi scuso sempre se sono arrivato in ritardo, era quel pagamento debiti pregressi ed altri che erano 117.000 Euro che erano stati... era una cosa di questo tipo qua, per il resto basta. Grazie. VICE PRESIDENTE SGOTTO Ringraziamo ancora, Consigliere Assanelli. Io adesso... per favore Consigliere Greco, se si può spostare un attimino perché non vedo il Consigliere Gimigliano, adesso prima di dare la parola al Consigliere Niutta do per una breve, brevissima replica, più che replica al Consigliere Gimigliano che voleva chiedere qualche chiarimento, giusto? CONSIGLIERE GIMIGLIANO VALERIO Scusi Presidente, io ho chiesto di fare il secondo intervento, posso pure concedere, se vuole, la parola al collega Niutta, però io ho chiesto di fare il secondo intervento e non delle precisazioni. VICE PRESIDENTE SGOTTO Un attimo, io Le concedo anche il secondo intervento ma al quinto minuto interrompo la sua voce, glielo faccio già presente, glielo dico già adesso in modo che Lei sappia che allo scadere del quinto minuto io interrompo, così come da Regolamento. Do la parola alla Consigliere Niutta. Grazie. CONSIGLIERE NIUTTA CRISTINA Sarò breve, magari regalo cinque minuti a Gimigliano. Mi scuso anch'io, sono arrivata in ritardo, non so se è stato spiegato perché e se ci sono dei motivi particolari, si è dimesso un Consigliere, il Consigliere Danesino. Poi volevo chiedere, poiché nel piano programma facendo riferimento alle sponsorizzazioni e alle partnership si dice che alcune volte gli accordi di finanziamento sono ricercati anno per anno, altre volte nel migliore dei casi in accordi pluriennali. Volevo chiedere se esistono questi accordi pluriennali e con chi. VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 18 DICEMBRE 2006 PRIMA CONVOCAZIONE – ORE 19.30 19 PROCESSI VERBALI DELLE SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI PAVIA Infine un'annotazione, siccome poco tempo fa in questo Consiglio c'è stato uno show sul piano programma dell'istituzione Pavia Città Internazionale dei Saperi, volevo chiedere conferma prima dell'approvazione del piano programma che quello che ci è stato fornito sia quello che poi è stato a suo tempo approvato dal Consiglio di Amministrazione. VICE PRESIDENTE SGOTTO Ringrazio la Consigliere Niutta. Consigliere Gimigliano, il mio tempo limite era dovuto a questo, perché vede, se Lei supera determinati minuti e parla per lungo tempo cade l'attenzione da parte di tutti i Consiglieri, si crea in sala un vocio che non è salutare per nessuno, per cui io ribadisco che al quinto minuto Le toglierò la parola. Grazie. CONSIGLIERE GIMIGLIANO VALERIO Mi scusi, Presidente, io mi sono sempre attenuto al Regolamento e non ho mai fatto del sottobosco quando gli altri sono andati nel loro discorso oltre il tempo regolamentare di uno o due minuti, perché nessuno di noi ha qui l'orologio che allo scoccare del decimo minuto praticamente suona la campanella, quindi se si tratta di un minuto o due non credo che caschi il mondo. VICE PRESIDENTE SGOTTO Ora io Le voglio fare una precisazione in modo che Lei sia abbastanza tranquillo, tutti hanno parlato 10 minuti, ha parlato qualche minuti in più forse la Consigliere Campari, Lei ha parlato per 16 minuti, vale a dire 6 minuti in più di tutti gli altri, La prego di iniziare così possiamo terminare. Grazie. CONSIGLIERE GIMIGLIANO VALERIO Grazie. Con questo mio secondo intervento ne approfittavo per fare due semplici considerazioni sul conto economico del 2007 e su una voce del conto economico 2007, 2008 e 2009, cioè della plasmazione dei ricavi nella triennalità del 2007, 2008 e 2009. In particolare volevo chiedere per quanto riguarda il conto economico 2007 la voce, potrebbe essere anche irrisoria, insignificante ma semplicemente per un chiarimento strettamente personale nonché dei colleghi Consiglieri, abbiamo la voce spese condominiali di 1.100 Euro, so benissimo che quando si parla di spese condominiali c'è la specifica delle varie voci, ma siccome questa è una voce specifica, spese condominiali 1.100 Euro, non penso che si riferisca al compenso dell'amministratore, ma si riferisca a tutt'altra cosa. Detto questo volevo fare un'ulteriore osservazione per quanto riguarda invece lo stato patrimoniale, tanto per abbracciare il provvedimento nella sua globalità. A pagina 16, nella voce crediti, vediamo sempre stato patrimoniale, abbiamo un importo riferito al budget del 31/12/2006 di 540.000 Euro ed un budget al 31/12/2007 di 800.000 Euro con una differenza di 260.000 Euro. Se nella replica il Presidente oppure l'esperto del settore mi potrà dare i dovuti chiarimenti. Invece l'ultima considerazione la volevo fare sul piano programma, in particolare sul piano programma tra le varie voci, tra i vari paragrafi che sono stati riportati, personalmente noto con soddisfazione l'aspetto riferito alla creazione di un eventuale museo all'interno del Teatro Fraschini in onore a tutto il materiale letterario che è sparso probabilmente nelle varie sedi, quindi una raccolta organica, una raccolta sistematica di tutto il materiale teatrale in un unico contesto. Questo sicuramente non potrà far altro che agevolare la consultazione per tutte le diverse tipologie degli studenti, sia universitari sia delle scuole medie inferiori e superiori. Però in particolare questo piano programma a mio avviso forse manca di una piccola cosa, nel senso che nei rapporti con l'università si parla dell'istituzione di una scuola e della tenuta di alcuni corsi. Siccome io considero il Teatro VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 18 DICEMBRE 2006 PRIMA CONVOCAZIONE – ORE 19.30 20 PROCESSI VERBALI DELLE SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI PAVIA Fraschini una scuola culturale non solo per la città di Pavia ma per la provincia, per la regione e per tutta la nazione, visto che si colloca al ventesimo posto nella graduatoria dei teatri presenti in Italia allora, se mi consentite un suggerimento, potrebbe essere questo, nel senso che la proposta è proprio quella di prevedere a mio avviso, proprio per un risvolto anche occupazionale verso la città di Pavia, di una scuola per esempio di esperti in palcoscenico, nel senso che potrebbero esserci o perlomeno magari ci sono, delle persone, dei ragazzi che hanno praticato da questo punto di vista il Teatro Fraschini e quindi, perché no, riportare la loro esperienza anche al di là dello stesso Teatro Fraschini e di conseguenza mettere a disposizione della città di Pavia quell'esperienza che hanno acquisito nell'aver praticato alcuni corsi specifici presso il Teatro Fraschini. Questo sicuramente darà ancora di più lungimiranza al piano programma del Teatro Fraschini e potrà salvare qualche giovane dal mondo del lavoro perché con un'esperienza del genere sicuramente non avrà problemi a trovare un'occupazione in Pavia o in altre province della Regione Lombardia. VICE PRESIDENTE SGOTTO Grazie, Consigliere. Penso che il dibattito sia stato abbastanza ampio, proficuo, va bene dei complimenti, però ci sono state anche delle domande a cui penso sia il Presidente che il Direttore vogliano rispondere. Prego però tutti i Consiglieri per la replica, perlomeno anche quelli che hanno fatto delle domande, di entrare in sala. Prego, Presidente. DOTTOR SACCHI ANTONIO - Presidente Teatro Fraschini Grazie. Innanzi tutto mi corre l'obbligo a nome di tutto lo staff del Teatro Fraschini di ringraziare i Consiglieri che, pur puntualizzando alcune critiche hanno nella loro totalità espresso compiacimento per la gestione del Teatro Fraschini. Io credo che una risposta che dura la metà piace il doppio, ma molte sono state le domande e, per quanto sinteticamente, devo tentare di rispondere. Il Consigliere Minella, che mi spiace di non vedere adesso in sala, scusami Walter non ti avevo visto, ha toccato uno dei nodi cruciali nel suo intervento relativamente alla questione della trasformazione giuridica del Teatro Fraschini, che non è un aspetto marginale nel contesto della discussione di oggi, se non altro perché è chiaramente esplicitato nel piano programma, penultimo paragrafo, che evidenzia la necessità di andare ad una trasformazione secondo le indicazioni che ho dato nel mio intervento. Io posso dire che come c'è scritto del piano programma una cosa è certa, cioè che l'idea di fondazione che abbiamo in mente è una fondazione nella quale la prevalenza del Comune è una prevalenza marcatamente segnata. Su questo non c'è il minimo dubbio, ho usato l'espressione istituzionalizzare i privati proprio perché sono loro che entrano in una gestione pubblica e non il Teatro che si privatizza, non è un gioco di parole, è sostanza. Per quanto riguarda invece un tuo riferimento a certe proposte di nicchia, chiamiamole così, tanto per intenderci e per brevità di spiegazione, io sono convinto, ma noi tutti siamo convinti che anche queste proposte di nicchia vadano perseguite e magari anche sostenute e valorizzate, rientrano in quel concetto di punte di eccellenza che avevo forse troppo rapidamente citato, perché se c'è una cosa che il Teatro non deve perdere è la sua funzione educativa e formativa del pubblico, e la funzione educativa e formativa la fai anche a volte proponendo delle cose che fanno anche discutere e che magari comportano una minore partecipazione di pubblico o, laddove comportano una grande partecipazione di pubblico, magari comportano un grande dibattito culturale, Shakespeare diceva: scuoti la scena. Io ringrazio il Consigliere Bruni, in particolare per avere spezzato una lancia a favore del tanto discusso Don Giovanni, rispetto al quale io non voglio aggiungere (segue intervento fuori VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 18 DICEMBRE 2006 PRIMA CONVOCAZIONE – ORE 19.30 21 PROCESSI VERBALI DELLE SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI PAVIA microfono) c'è di mezzo un Don, ma questo era un Don libertino alquanto, perché io condivido - al di là di alcune letterine che si scrivono - ad esempio la valutazione che ha dato il Dirigente Scolastico dell'Ufficio Provinciale, quello che una volta si chiamava il Provveditore agli Studi, la Dottoressa Fatato, che ha sostenuto che si trattava di una delle poche interpretazioni in cui veniva sottolineata la giusta ribellione femminile al dominio maschilista di Don Giovanni, quindi se non altro per questo, e credo anche che la citazione sacra non sia stata affatto disturbante, e non poteva esserlo, perché il regista dell'opera è un cattolico polacco, di Katowice, e per esperienza diretta, e credo che anche tu mi confermi, che un polacco cattolico è un cattolico che eccellenza, adesso senza voler fare assolutamente... quindi il riferimento alla iconografia sacra che lui ha fatto, tra l'altro filologicamente corretto, era un modo per sottolineare che il Don Giovanni andava punito dalle donne. Ma, a parte questo, mi permetto di dire che noi abbiamo, proprio come Teatro Fraschini all'interno del circuito lirico lombardo, noi coproduciamo tutte le opere, ma in particolare ciascun Teatro ne produce una, noi abbiamo prodotto il Faust. Il Faust non solo ha circuitato con grande successo nel territorio lombardo, ma sta circuitando anche con grande successo nel territorio emiliano romagnolo e come tutti sanno i loggionisti dei teatri emiliani romagnoli sono i melomani più accreditati che uno possa incontrare. È molto importante, ma ripeto, voglio andare sinteticamente, il riferimento che tu hai fatto alla necessità che questa città abbia a fianco del Teatro Fraschini un'altra struttura, io dico modulare, in cui si possa fare attività di spettacolo, attività musicale, attività aperta alle associazioni, perché il Teatro Fraschini è molto contento di offrire il proprio spazio, anche a pagamento come è logico, alle molte associazioni che lo chiedono, ma c'è un intenso sfruttamento della struttura, e qui poi tornerò rispondendo per quanto riguarda gli aspetti di investimento, ed un intenso sfruttamento della struttura provoca anche un'usura della struttura, normale, comprensibile. Le domande di Gimigliano mi terrebbero qui fino alle tre di questa notte ma, siccome è Natale, voglio fare un fioretto, allora ti rispondo rapidamente. Ho già detto che ci sono esempi in tutta Italia di fondazioni teatrali con prevalenza di capitale pubblico, e questa sarebbe la nostra collocazione, una fondazione con prevalenza di capitale pubblico, con prevalenza del ruolo del Comune, ma per una semplice ragione, perché il Comune conferirebbe l'immobile e l'immobile è inestimabile. Vogliamo dire 50 milioni di Euro? 60 milioni di Euro? 100 milioni di Euro? L’Arcimboldi è costato 50 milioni di Euro, l’Arcimboldi, che non è un Teatro del 1773, quindi già solo quello garantisce la priorità assoluta del Comune, ma ribadisco che la presenza dei privati è importante laddove essi verrebbero a svolgere un ruolo istituzionale, come era richiamato anche nell'intervento di Irene Campari. Ti garantisco che di fronte alle maggiori spese di utenza gas, dovute anche ad adeguamenti della bolletta, dovuti anche al fatto che, credimi, sono un po' invecchiate le stesse caldaie, non ci siamo rivolti a Putin, verso il quale non ho grande simpatia personale, tutt'altro, ma ci siamo rivolti più semplicemente alla ASM, essendo un'azienda ovviamente di riferimento in questa città. Per quanto riguarda la consulenza artistica ti posso dire che da che sono Presidente io, il Direttore Artistico ha avuto solo l'adeguamento Istat dell'indice del costo della vita e che il livello di 40.000 Euro lordi, ricordo, è inferiore di almeno 10 o 15.000 Euro a quello che è mediamente il valore di una figura dirigenziale di livello medio, quindi figuriamoci quelle apicali. Non mi sento neanche di retrocederlo, secondo la massima che in medio stat virtus, Lui da sei anni sta in medium e così proseguiamo. Per quanto riguarda le altre due consulenze, sono una all'Architetto Maggi e l'altra all'Ingegner Savarino, che vengono individuati attraverso quel meccanismo che consente ad un dirigente di individuare intuitu personae, sulla base di curriculum le persone a cui affidare dai VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 18 DICEMBRE 2006 PRIMA CONVOCAZIONE – ORE 19.30 22 PROCESSI VERBALI DELLE SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI PAVIA contratti a tempo determinato, stiamo parlando di 7.000 Euro lordi in un caso e di 4.000 Euro lordi nell'altro, tanto per renderci conto anche della grandezza delle spese. A proposito di spese, i 1.200 Euro delle spese condominiali sono nient'altro che l'affitto del Teatro Fraschini, perché il Teatro Fraschini sta in un condominio, per colpe che qui non voglio andare a sollevare del passato, sta in un condominio e paga la sua quota... CONSIGLIERE -------Signor Presidente, mi scusi, siccome il Presidente Sacchi sta dicendo delle cose che interessano a tutti, pregherei se si potesse fare un po' di silenzio, anche al Sindaco, agli Assessori e alcuni Consiglieri. Grazie. DOTTOR SACCHI ANTONIO - Presidente Teatro Fraschini Proseguo e poi vorrei chiudere con il tuo lungo elenco, altrimenti non finisco più, altro che la metà della risposta. Rapporto scuola/università, guarda, stiamo sottoscrivendo per l'ennesima volta, cioè rinnovata di nuovo, una convenzione, rinnovata e adeguata mi suggerisce giustamente Fabrizio Cupella, una convenzione con l'Università che in particolare ci porta a gestire una scuola di teatro, attiva secondo due percorsi, uno di recitazione, che è una passione di tanti giovani, è uno che si chiama di drammaturgia sociale, cioè l'utilizzo del teatro come strumento nei confronti del disagio, minorile, sociale, carcerario, eccetera, ma anche come elemento magari di promozione turistica culturale, perché chi esce da questo particolare segmento della scuola può diventare un animatore in occasione di borse, convegni, eccetera (segue intervento fuori microfono) esatto, un po' come il servizio civile. Per quanto riguarda i tecnici di palcoscenico, noi abbiamo fatto, grazie ad un accordo con il centro di formazione professionale, ad un finanziamento della Regione Lombardia, ad un contributo della Provincia, era allora Assessore la Consigliere Nadia Meriggi, abbiamo fatto un primo progetto di formazione proprio di tecnici di palcoscenico e noi oggi utilizziamo alcuni dei giovani usciti da quel corso di formazione. Mi rendo conto che è una piccola cosa, sono piccole possibilità di impiego ed anche di apprendimento però è già qualcosa, è quantomeno un segnale. Irene Campari ha sottolineato un aspetto importante del ruolo del teatro in una città, che è quello che se si mantiene questa funzione civica del teatro il teatro è anche una specie di ammortizzatore dei conflitti, proprio perché li rappresenta, costituisce un'occasione di riflessione importantissima. Se tu vedi il conflitto e capisci la tragedia che nasce dal conflitto, sei portato a riflettere prima di parlare e siccome a volte le parole sono pietre, anche andando a teatro si impara ad usare le parole, si impara a dare il giusto peso alle parole. Ringrazio Irene Campari di aver detto che il Teatro ha creato della coesione sociale, è vero, il Teatro Fraschini ha creato anche della coesione sociale, ha creato una fruizione del Teatro stesso, della vita del Teatro stesso che io definisco spazio pubblico della democrazia dove, comunque la pensi, tu sei ben accetto perché quello è un luogo che ti appartiene, è un luogo della città che chi appartiene. Arrivo a due aspetti toccati, rapidamente, vi giuro rapidamente, anzi toccati dal Consigliere Galandra, dal Consigliere Magni, dal Consigliere Assanelli, che riguardano le questioni delle spese di investimento. Ora, le spese di investimento, essendo l'immobile di proprietà del Comune, sono a carico del Comune. Ci sono gli anni in cui si riesce a reperire nelle casse comunali una certa quantità di risorse ed ecco che abbiamo fatto la conchiglia acustica, abbiamo rifatto la buca dell'orchestra, quello che alcuni Consiglieri hanno sottolineato, un intervento sui palchi per il recupero di alcuni palchi, è già oggetto di studio ad esempio nelle mani della Sovrintendenza, che VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 18 DICEMBRE 2006 PRIMA CONVOCAZIONE – ORE 19.30 23 PROCESSI VERBALI DELLE SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI PAVIA ovviamente deve sovrintendere a questo tipo di intervento, ma trattasi di spese di investimento che quindi esulano, cioè sono spese straordinarie, esulano dal contesto di questo budget, così come esulano dal contesto di questo budget il fatto che le poltrone della platea del Teatro Fraschini dopo dodici anni andrebbero sostituite e andrebbero magari anche dotate di un display perché il pubblico della lirica, non solo quello che ascolta la lirica in francese il Faust o in tedesco se facessimo Il flauto magico, ma anche quello il melodramma italiano avrebbe magari piacere di seguire, invece di avere il libretto in mano e la lucina sul libretto, magari se si vedesse scorrere le parole del testo su un display sarebbe molto contento. Ad esempio una cosa che mi permetterei di chiedere ai privati che volessero intervenire nella futura fondazione sarebbe proprio quella di contribuire a queste spese di investimento, perché sarebbe un contributo sostanziale. Elio Veltri mi ha ricordato come sempre anni lontani, la funzione civica, io direi politica nel senso più alto del termine, nel senso di polis del teatro, andando a ricordare una figura che io considero tra le più straordinarie della storia della Repubblica Italiana, quella di Riccardo Lombardi e attraverso la figura di Riccardo Lombardi portandosi ad una richiesta alla quale rispondo subito, che riguarda la natura sociale della partecipazione, la composizione sociale della partecipazione al Teatro Fraschini. Occorre fare un'indagine più scientifica della composizione sociale anche se di fatto noi attraverso il monitoraggio costante della biglietteria un'idea ce la siamo fatta e credo di poter dire tranquillamente che in questi ultimi sei anni soprattutto, il Teatro Fraschini ha visto crescere la presenza di giovani, anche perché si sono pensate specifiche iniziative per i giovani, ha visto crescere la presenza degli anziani, anche perché si sono pensate specifiche iniziative per gli anziani, ha visto una coesione sociale di un pubblico che io chiamo un ceto medio trasversale che si è avvicinato al Fraschini e che ha anche messo un po' in difficoltà certe nicchie di élite un po' snobistiche che andavano un pochino messe in difficoltà perché avevano una concezione vecchia del teatro, sorpassata, non erano disponibili magari a proposte che, pur nel rispetto di tutti i gusti, di quei famosi pubblici diversi del nostro teatro, proposte che a volte devono anche essere un po' capaci di innovare, penso ad esempio ad una Tosca come quella a cui abbiamo assistito dove nel pieno rigore filologico della musica, nell'esecuzione perfetta che è stata fatta, nella straordinaria voce della Raspagliosi, il tutto era condito da una scenografia in cui si mescolava multimedialità e scenografia di cartapesta come nella tradizione, questo è un modo per portare i giovani a teatro. Non basta, per un Teatro glorioso del 1773, epoca di Maria Teresa, ma Giuseppe II era già stato associato al trono (segue intervento fuori microfono) mi sono informato in diretta grazie al mio amico Francesco Brendolise che ha qui, come vedi, un collegamento in diretta con il passato, in questo caso non con il futuro, ma con il passato, sarebbe importante fare una mostra sul Teatro Fraschini. Noi, sempre considerate le risorse, stiamo pensando ad una pubblicazione perché il Teatro Fraschini non ha una pubblicazione, una pubblicazione degna di questo nome, una pubblicazione che intanto cominci a ricostruire la storia di questo Teatro e a raccontare la bellezza di questo Teatro. Le uniche immagini che riusciamo a far circolare di questo Teatro sono l'estratto di una rivista della Banca Regionale Europea che ha finanziato un reportage fotografico e ci ha consentito in questo modo di poter far circolare un po' di immagini fotografiche del Teatro Fraschini. Chiudo con il Consigliere Niutta. A tutti noi sono dispiaciute moltissimo le dimissioni del Consigliere Danesino, perché nel periodo in cui il Consigliere Danesino è stato nel Consiglio di Amministrazione, pur nella vivacità di un rapporto dialettico, come è logico che avvenga in un contesto democratico, il Consigliere Danesino ha dato un apporto sostanziale alla vita del Teatro Fraschini, di questo Lo voglio ringraziare pubblicamente a nome di tutto il Teatro, del Consiglio di Amministrazione, della Direzione, di tutto il Teatro, sono sicuro che nel suo ruolo di Consigliere VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 18 DICEMBRE 2006 PRIMA CONVOCAZIONE – ORE 19.30 24 PROCESSI VERBALI DELLE SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI PAVIA Comunale continuerà ad essere un difensore del Teatro Fraschini. Lui ha condiviso tra l'altro con noi tutte queste scelte, non c'è nessun retropensiero o retroscena, lo sapete anche voi, c'è un Onorevole che per i troppi impegni lascia la carica di Consigliere, ripeto, il primo della lista che lo può sostituire è Mauro Danesino, lo immaginiamo, Lui ha dato - scrivendo una lettera al Presidente e al Consiglio di Amministrazione - questa giustificazione e io ve la riporto, non vi riporto il testo della lettera perché è elogiativo dell'attività del Teatro Fraschini e non è il caso. Sponsorizzazioni. Tutti i privati che hanno sostenuto in questi anni il Teatro Fraschini sono stati privati che lo hanno fatto anno dopo anno, ma sulla base di un rapporto annuale, di un contatto reiterato ogni anno, soltanto con la fondazione Banca del Monte abbiamo fatto progetti pluriennali. Tutto questo, come ricordavo nella mia introduzione, è venuto, sta per scadere, tutti questi sono disponibili ad un rapporto futuro, nel senso della fondazione, cioè sono disponibili ad entrare in questo meccanismo, ad entrarci come minoranza perché sanno che la fondazione avrà comunque una maggioranza a capitale pubblico, e sono disponibili, questo è un segno veramente di grande affetto al Teatro, ad impegnarsi con contratti pluriennali, almeno triennali quant'è la triennalità dell'impegno finanziario del Comune di Pavia nei confronti del Teatro Fraschini, come riportato anche dal documento che stiamo discutendo oggi, documento a cui è allegato un piano programma che è stato pienamente condiviso da tutti i Consiglieri, e mi spiace che questa sera non sia qui con noi Raffaella Ciampi, ma unicamente per problemi di famiglia. VICE PRESIDENTE SGOTTO Ringraziamo il Presidente Sacchi. Per aprire adesso il dibattito solo per dichiarazione di voto, grazie. Bruni. CONSIGLIERE BRUNI SANDRO Colleghi sarò velocissimo, faccio una sollecitazione al Presidente del Fraschini e al Consiglio di Amministrazione, in città è sempre ben accetta una qualsiasi pubblicazione, se poi sono finalizzate, che arrivano dal Teatro, che arrivano dalla municipalità, che arrivano dalle cose di Pavia. Io ritengo che come dono alla città potremmo di anno in anno metterci dentro questo tentativo che nasce come proposta al Consiglio di Amministrazione e che potrebbe essere valutata, non è necessario che arrivi al Consiglio Comunale, ma dalla Commissione consiliare magari sì, una pubblicazione che qualche volta può interessare un'opera, qualche altra volta una raccolta. Io condivido molto l'impostazione che ha dato il collega Gimigliano nella seconda parte per la raccolta di questa documentazione che deve essere a disposizione non solo di appassionati di teatro o di altro, ma di appassionati della storia nostra, della nostra città, e il Fraschini lo può fare. Sarebbe opportuno - e ho già finito, faccio poi dichiarazione di voto - che questo spazio fisico poi di consultazione e di disponibilità ce lo cerchiamo all'interno della città, non so, andiamo al Broletto, andiamo a Santa Chiara, andiamo dove volete voi, però in un luogo dove i cittadini trovino con una certa facilità accesso a questa documentazione. Probabilmente il Broletto è più centrale, probabilmente il Broletto incomincia a diventare un tassello ormai determinante dopo l'inaugurazione o l'inizio di inaugurazione che ha già fatto la Diocesi con la mostra di arte sacra sotto il Duomo, un vecchio disegno del momento della caduta della torre, il centro di Pavia che ritrova l'unità, magari vedremo attraverso anche la torre civica, ma attraverso il museo del Duomo e il museo o qualcos'altro a livello che dovremo pensare anche all'interno del Broletto. Io direi che uno spazio fisico fosse al centro della città che ci fa non solo ricordare, ma vedere il Teatro, sarebbe molto importante così com'è importante ritrovare un documento ogni anno, una pubblicazione ogni anno che, senza star lì a farcela costare, non abbiamo bisogno, adesso non devo fare pubblicità, né togliere capacità di qualche ottimo tipografo o editore di Pavia, però VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 18 DICEMBRE 2006 PRIMA CONVOCAZIONE – ORE 19.30 25 PROCESSI VERBALI DELLE SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI PAVIA magari un documento, un libretto un qualcosa che è alla portata veramente di tutti e che sarebbe apprezzato dalle migliaia di pavesi che, arrivando al Broletto, arrivando al botteghino del Fraschini, andrebbero a cercarsi questa parte della loro vita e della loro città di Pavia. Sul documento di questa sera andiamo in linea con quanto espresso nel Consiglio di Amministrazione, riteniamo di esprimere parere positivo. VICE PRESIDENTE SGOTTO Grazie, Bruni. Consigliere Walter Veltri. CONSIGLIERE VELTRI WALTER Sul documento e sulla delibera di questa sera noi voteremo a favore, anche se la discussione è stata un po' strana da alcuni punti di vista, perché un bilancio preventivo è l'occasione per illustrare un piano, un programma, ma anche di sviluppo e di progetto, in questo caso del Teatro Fraschini del cui bilancio stiamo discutendo. Invece questa sera mi è sembrato che è stata decretata la morte del Teatro legato all'istituzione e da domani, quando ci sarà la fondazione, avremo uno sviluppo molto più ampio del Teatro Fraschini e secondo quelle indicazioni che sono venute, che soltanto la fondazione potrà dare al Teatro un più ampio respiro ed un futuro più radioso, chiamiamolo così. Io credo che un po' si stia sovraccaricando la fondazione, come se risolverà tutti i problemi. Io non so, lo vedremo quando ne discuteremo naturalmente, ma i soldi sono importanti ma non sono tutto, se non ci sono le idee uno può avere tutti i soldi di questo mondo ma non è che faccia molta strada e quindi, ripeto, vedremo quando discuteremo della nuova forma giuridica. Due cose. È stato già accennato ed è stato ripreso dal Presidente, si faccia pure il depliant, la pubblicazione, eccetera, ma credo che sia importante fare la mostra della storia del Teatro Fraschini, e alla mostra legare una serie di iniziative. La pubblicazione uno se la porta a casa, se la legge, ma credo che sia importante la mostra perché la mostra vuol dire portare la gente a teatro, vuol dire fare una serie di iniziative e coinvolgere i cittadini. Una cosa di cui... leggendo il bilancio, ho notato negativamente, probabilmente è il caso di sollecitare l'Amministrazione Provinciale a dare qualcosa in più rispetto a 40.000 Euro, mi sembrano un po' pochini, poi tu sei un dirigente, potresti anche farti dare un po' di soldi in più. Noi, e chiudo, proporremo quando si discuterà e nuovamente discorreremo del Festival dei Saperi, che il Festival dei Saperi venga organizzato e gestito dal Teatro Fraschini. Certamente otterremo due risultati: uno, che costerà di meno, e su quello non ci sono dubbi, l'altro risultato è che perlomeno avremo le pezze giustificative delle spese fatte. VICE PRESIDENTE SGOTTO Grazie, Consigliere Veltri. Consigliere Cinquini. CONSIGLIERE CINQUINI CARLO Grazie. La dichiarazione di voto del nostro gruppo è sicuramente una dichiarazione di voto favorevole e l'occasione adesso come altre volte un voto che si esprime favorevolmente su quella che è la politica culturale di questa Amministrazione. Per quanto riguarda in particolare il Fraschini, collegandosi con quanto è emerso dal dibattito, non solo il sottoscritto, ma anche molti Consiglieri conoscono personalmente il livello dei programmi, la varietà culturale dei programmi, conoscono anche personalmente quello che è il pubblico del Fraschini, qual è la gente del Fraschini, la varietà di gente, la varietà dal punto di vista anagrafico, come è stato detto, e la varietà dal punto di vista VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 18 DICEMBRE 2006 PRIMA CONVOCAZIONE – ORE 19.30 26 PROCESSI VERBALI DELLE SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI PAVIA socioculturale, e in questo giustappunto il teatro esercita una grande funzione civica nella nostra città. La questione fondazione, a cui il nostro gruppo è sicuramente favorevole, ci siamo già espressi in questo senso in quest'aula come indicazione come gruppo consiliare, non vuol dire che la frase fondazione comporta di illustrare le magnifiche sorti progressive del Fraschini, non dobbiamo caricare di un concetto di questo tipo la fondazione. Il creare la fondazione vuol dire consolidare la politica attuale, vuol dire consolidare le prospettive dell'attuale politica, non è fare le cose straordinarie, vuol dire dare respiro a quella che adesso è una situazione ed una programmazione e garantire certezze al Teatro da un punto di vista dei bilanci, da un punto di vista delle prospettive, da un punto di vista di garantire la qualità, di migliorare l'attuale assetto, questa è la fondazione, non vuol dire cose al di là. Dopodiché la scelta di andare verso la fondazione, la scelta di consolidare sempre più un Teatro che ormai è un orgoglio per la nostra città da anni, questa scelta si accompagna a quella di variare, variegare, se così posso dire, la politica culturale della città. Non ha senso fare un confronto fra la vita del Fraschini ed il Festival dei Saperi, sono iniziative profondamente diverse, sono iniziative strutturalmente diverse. Anche altre Amministrazioni che intanto vengono reiteratamente citate in quest'aula proponevano cose diverse, proponevano degli spettacoli concentrati in un certo periodo e proponevano gli spettacoli del Fraschini in un contesto politico ed amministrativo profondamente diverso e per molti versi più facile, se vogliamo, allora il Festival dei Saperi nasce da poco, deve crescere, sta crescendo, ha richiesto un grosso impegno all'Amministrazione per presentarsi, per presentarsi alla città e non solo alla città e fuori dalla città ed i frutti li sta già raccogliendo l'Amministrazione nel momento in cui raccoglie delle adesioni alla futura programmazione del Festival, non sono cose comparabili a questo punto. Comparare un'iniziativa pensata, studiata e proposta l'anno scorso con quello che è l’evoluzione del Teatro in tutti questi anni è un'offesa al buonsenso, si tratta di cose profondamente diverse, non sono comparabili tra di loro. È apprezzabile invece, lo dico come gruppo consiliare, il fatto che l'Amministrazione si muove giustappunto su piani diversi, su percorsi diversi per proporre alla nostra città, e non solo alla città, momenti culturali profondamente diversi, di interesse diverso e che vanno a toccare anche situazioni, persone, interessi estremamente variegati. VICE PRESIDENTE SGOTTO Grazie, Consigliere Cinquini. Io non ho più nessun iscritto... prego, Consigliere Fracassi... Consigliere Galandra. CONSIGLIERE GALANDRA MARCO Sì, per dichiarazione di voto, io ribadisco un giudizio sostanzialmente positivo per quello che noi possiamo capire dalla relazione del Presidente e anche dalle reazioni che abbiamo colto in città sull'attività del Teatro Fraschini. Noi non siamo, come è noto, direttamente coinvolti nella gestione del Teatro, comunque non ne siamo coinvolti in maniera determinante, per questo motivo noi daremo un voto di astensione sul bilancio, che poi è anche un bilancio dell'attività del Teatro nell'ultimo anno. VICE PRESIDENTE SGOTTO Grazie, Consigliere Galandra. Consigliere Fracassi. CONSIGLIERE FRACASSI MARIO FABRIZIO VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 18 DICEMBRE 2006 PRIMA CONVOCAZIONE – ORE 19.30 27 PROCESSI VERBALI DELLE SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI PAVIA Grazie, Signor Presidente. Non voglio entrare nel merito tanto è vero che non ho neanche fatto interventi precedentemente per quanto riguardava la relazione, avendola sentita poi l'altra sera in Commissione. Ritengo, stimando il Presidente e anche avendo avuto l'occasione in questi anni di vedere i lavori che sono stati fatti insieme al Direttore e ai vari Consigli di Amministrazione che si sono susseguiti, ritengo che sia da parte mia giusto dare un voto favorevole, anche perché ritengo che siano le persone che spesso e volentieri fanno anche la differenza e, riconoscendo il lavoro che è stato fatto dal Presidente in questi anni, penso sia giusto rinnovare la fiducia e dare anche in questo caso un voto favorevole. Spiace che purtroppo io non possa dire in altri casi, da parte di questa Giunta, naturalmente lo stesso pensiero nei confronti di altri componenti, questo dispiace perché mi piacerebbe dirlo anche magari di alcuni componenti della Giunta, visto anche i comportamenti e di alcune notizie che mi sono arrivati in questi giorni. Colgo anche l'occasione per salutare tutti i Consiglieri Comunali, io non parteciperò questa sera ai saluti, farò i saluti a tutti direttamente e poi vado via. VICE PRESIDENTE SGOTTO Grazie, Consigliere. Benché tutte le dichiarazioni di voto siano state favorevoli e semplicemente un astenuto penso che il Presidente voglia fare una breve replica e rispondere magari a qualcosa. DOTTOR SACCHI ANTONIO - Presidente Teatro Fraschini Volevo soltanto ringraziarvi dell'attenzione che portate, esprimendo i vostri giudizi in tutti i modi che sono consentiti da un libero consesso democratico, per l'attenzione che portate al Teatro Fraschini, e rinnovare un appello, è nelle vostre mani il futuro di questo Teatro, non perché fino adesso sia sopravvissuto a se stesso, ha vissuto bene, ma per vivere meglio ha bisogno di voi e del vostro sostegno. Grazie. VICE PRESIDENTE SGOTTO Grazie, Presidente, metto in votazione la n. 78. Metto in votazione l'immediata esecutività perché il Presidente mi diceva che ha bisogno che sia attuabile prima del 31 Dicembre. (Le votazioni sono riportate nella delibera n. 68 – Prot. Gen. n. 35964/06 allegata al presente verbale) VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 18 DICEMBRE 2006 PRIMA CONVOCAZIONE – ORE 19.30 28 PROCESSI VERBALI DELLE SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI PAVIA ORDINE DEI LAVORI VICE PRESIDENTE SGOTTO Prima di andare a farci gli auguri nella sala attigua, perché vi è un piccolo rinfresco offerto dal Sindaco e dal Presidente del Consiglio Comunale, vorrei sapere dai Capigruppo se possiamo portare avanti due mozioni in modo che così le possiamo eliminare. La prima mozione, che poi è stata concordata, mi sembra, con tutti Capigruppo è la mozione presentata dal Consigliere Comunale Bruni. DISCUSSIONE SULLA MOZIONE PRESENTATA DAL CONSIGLIERE COMUNALE SANDRO BRUNI CONCERNENTE LA PARTECIPAZIONE DEL COMUNE DI PAVIA AL COFINANZIAMENTO DELLA REALIZZAZIONE DI INIZIATIVE PER LA PROMOZIONE DELL'INCLUSIONE SOCIALE VICE PRESIDENTE SGOTTO Prego il Consigliere Bruni se vuole dire qualcosa. (La mozione viene integrata e modificata dai Capigruppo) CONSIGLIERE BRUNI SANDRO Sarò brevissimo e ringrazio tutti i colleghi Capigruppo che hanno aderito anche elaborando ulteriormente questa mia mozione che felicemente ho visto ha comunque raggiunto quasi tutti gli scopi che mi sono prefisso, quelli che mancano verranno ripresentati in seguito, ma ringrazio della collaborazione. Mi permetto in particolare di ringraziare il collega Duse perché tramite il treno mattutino ci siamo scambiati diverse informazioni in merito. Grazie. VICE PRESIDENTE SGOTTO Allora metto in votazione questa mozione. (La votazione è riportata nella mozione n. 42 Prot. Gen. n. 35531/06 allegata al presente verbale) VICE PRESIDENTE SGOTTO Passiamo adesso all'Ordine del Giorno, che poi era un Ordine del Giorno che era rimasto in sospeso nella seduta precedente del Consiglio Comunale precedente. DISCUSSIONE DEL PUNTO N. XXIX DELL’ORDINE DEL GIORNO AVENTE AD OGGETTO: ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO DALLA CONSIGLIERE CAPPELLETTI E ALTRI IN OPPOSIZIONE ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA VICE PRESIDENTE SGOTTO Prego, Consigliere Cappelletti. CONSIGLIERE CAPPELLETTI CLAUDIA VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 18 DICEMBRE 2006 PRIMA CONVOCAZIONE – ORE 19.30 29 PROCESSI VERBALI DELLE SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI PAVIA Grazie, Presidente. Abbiamo presentato un Ordine del Giorno che riguarda la richiesta all'ATO di Pavia e ai rappresentanti nell'ATO per fare in modo che non si ottemperi alla Legge Regionale 18 del 2006 che obbliga la messa a gara e la privatizzazione dell'erogazione dell'acqua. Noi riteniamo che l'acqua sia un bene essenziale, un bene comune dell'umanità, un bene primario, sappiamo che tutte le civiltà sono sorte intorno ai corsi d'acqua, sappiamo che la scarsità d'acqua nel mondo e nei Paesi del sud porta disagi enormi, ci sono intere popolazioni che non si sviluppano per carenza d'acqua, ci sono altissimi tassi di mortalità in Paesi dove l'acqua è scarsa, dove l'acqua non è potabile, altissimi tassi di mortalità specialmente infantile, tutte queste conseguenze gravissime che ovviamente noi nei Paesi occidentali non viviamo però, come sempre, al tempo stesso nei nostri Paesi occidentali abbiamo in ogni caso un problema di considerare l'acqua un grande bene, un bene limitato, un bene raro, che va assolutamente preservato e di cui ci rifiutiamo che si pensi all'acqua in termini di mercato, l'acqua non può essere concepita come un business, l'acqua deve essere patrimonio pubblico e tutelato. A questo punto io passerei alla lettura brevemente dell'Ordine del Giorno che riassume i contenuti che vi dicevo. L'acqua è un bene comune ed un diritto imprescindibile di ogni persona, che va difeso da ogni tentativo di privatizzazione. La Regione Lombardia con l'approvazione della Legge 18/2006 obbliga gli ATO provinciali di natura pubblica a privatizzare i propri servizi idrici attraverso la messa a gara obbligata del servizio di erogazione in aperto contrasto con tutta la legislazione nazionale ed europea esistente. Il Governo Prodi ha impugnato per incostituzionalità la Legge 18, ribadendo l'affermazione della natura pubblica del servizio idrico italiano, sia nella proprietà che nella gestione. Si ricordano le azioni fatte finora dalla coalizione governativa, l'affermazione scritta nel programma elettorale dell'Unione che l'acqua è un bene pubblico, la proroga al 31 Dicembre 2007 della scadenza posta dalla legge nazionale per l'affidamento dei servizi idrici a livello di ATO. Il disegno di legge, cosiddetto Lanzillotta, che esclude le reti e la gestione dell'acqua dalle liberalizzazioni. La natura economica e privata, cioè che priva di un diritto collettivo, o la natura pubblica e garantita del diritto naturale ad un bene comune come l'acqua potabile è questione di principio che riguarda l'intero territorio nazionale, pena la perdita della possibilità del nostro Paese di esprimere posizioni politiche il merito alle sedi nazionali ed internazionali. Queste premesse sono parte di un appello che il Comitato per il Contratto Mondiale sull'Acqua sta sviluppando in tutte le realtà istituzionali lombarde e che la Provincia di Lodi si è già espressa in modo chiaro a questo proposito. I sottoscritti Consiglieri Comunali chiedono: ─ che il Consiglio Comunale di Pavia si esprima per difendere il diritto pubblico in materia di proprietà, gestione ed erogazione dei servizi idrici; ─ che la decisione di contrastare la Legge Regionale 18/2006 abbia la dovuta diffusione per coinvolgere la cittadinanza in questa materia di primaria importanza. Invita, poi ci sarebbe un passo ulteriore, c'era un errore di trascrizione. Invita i rappresentanti dei Comuni nell'ATO a prendere un impegno per garantire il diritto pubblico all'acqua. Grazie. VICE PRESIDENTE SGOTTO C’è qualcuno che vuole intervenire? Assanelli. CONSIGLIERE ASSANELLI PIERO VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 18 DICEMBRE 2006 PRIMA CONVOCAZIONE – ORE 19.30 30 PROCESSI VERBALI DELLE SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI PAVIA Sinceramente non conosco bene questa legge regionale, io faccio presente che comunque per la qualità dell'acqua è garantita da una legge, nel senso che l'acqua che viene erogata, parlo di quella ad uso potabile, quindi vengono fatti dei controlli da parte delle ASL le quali poi si servono ovviamente dei laboratori accreditati per la validità o meno di quest'acqua. Ora, la privatizzazione, ti chiedo, in definitiva vantaggi e svantaggi. Vorrei capire bene perché non so, uno mi viene a dire per esempio la privatizzazione dell'erogazione del gas, va beh, ma tanto è l'ASM che poi il proprietario è il Comune, gli ATO (segue intervento fuori microfono) appunto, vorrei capire bene il problema perché noi sappiamo per esempio che, qui in alta Italia il 20-25% dell'acqua erogata viene sprecata, nel senso che ci sono delle reti obsolete, dicono i Comuni che sono interessati che non hanno soldi per intervenire a mettere a punto queste disfunzioni e si perde ovviamente un bene preziosissimo perché io penso che tra qualche anno, purtroppo non tra molti, ci sarà la battaglia dell'acqua e non la battaglia del petrolio, forse ancora più preziosa sarà l'acqua del petrolio quindi queste cose qua. Noi prima abbiamo parlato della fondazione per esempio perché entrano dei privati per aggiustare, per fare, per bilanciare, ora qui io mi auguro che i Comuni quantomeno trovino le risorse, ma poi se l'acqua viene distribuita dall'uno o viene distribuita dall'altro con un prezzo che comunque deve essere discusso con l'Ente pubblico, a me non è che interessi molto, purché ci sia la qualità ed il prezzo e ci sia meno spreco ed ovviamente che poi si debba fare una campagna proprio a livello dei cittadini perché questi non consumino e non sprechino acqua. Pensate che qui in alta Italia arriviamo a 350 litri di acqua a cranio, è una cosa assurda (segue intervento fuori microfono) al giorno, quindi una famiglia di quattro persone consuma 1.200, 1.300... (segue intervento fuori microfono). Tranquilli, sono questi, considerate che l'impianto di depurazione di Pavia tratta 40.000 metri cubi di acqua al giorno, siccome gli abitanti di Pavia al massimo li consideriamo 80.000, vuol dire che 500 litri al giorno ad personam, è una cosa assurda, quando nel mondo, adesso non voglio fare né del buonismo, ma nel mondo ci sono popolazioni che hanno non più di 10-15 litri di acqua a testa, noi ne abbiamo 500, siamo alla follia perché disperdiamo... Ho divagato un pochettino su questa cosa qua, però per renderci conto di tutto questo. Ora il problema dell'acqua è un problema veramente vitale che non si risolve soltanto... certo, c'è una questione pubblico/privata, ma è un problema che interessa veramente tutti, perché abbiamo bisogno di una qualità, ridurre gli sprechi, consideriamo questo, che noi non utilizziamo più le falde da 20 a 25 metri perché sono tutte inquinate, andiamo a pescare acqua a 130-140-180 metri, poi dobbiamo togliere il ferro ed il manganese così almeno costa ancora un po' di più. Il problema secondo me è enorme su questo. VICE PRESIDENTE SGOTTO Consigliere Bruni, prego ha la parola. CONSIGLIERE BRUNI SANDRO Dottor Sgotto, grazie colleghi, sarò velocissimo, Presidente. Mi pare che l'impostazione che è stata data dai colleghi firmatari dell'Ordine del Giorno sia di fatto un'impostazione che riguarda l'opposizione alla legge regionale, giusto? Ora, noi non perché c'è l'impostazione contro la legge regionale, ma perché, al di là della discussione che è già stata fatta, dovremmo invece porci gli scopi o comunque aggiungere gli scopi che accennava adesso il collega Assanelli, allora varrebbe la pena subito di dirci questo, se il discorso è trovare una mediazione sul discorso sì o no la legge regionale la mediazione non c'è, e quindi non siamo in linea con l'impostazione dell'Ordine del Giorno. Se invece l'impostazione può portare il Consiglio Comunale ad un ragionamento che, VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 18 DICEMBRE 2006 PRIMA CONVOCAZIONE – ORE 19.30 31 PROCESSI VERBALI DELLE SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI PAVIA riprendendo il discorso che riguarda il servizio pubblico, acqua, gas e altri servizi che noi, ma probabilmente il Consiglio Comunale intende dare alle nostre municipalità, perché su questo dovremmo ragionare, allora noi siamo disponibili, ma non è certamente questa la sera, quindi se il vostro è la richiesta di votare questo Ordine del Giorno, che di fatto chiede ai Comuni di agire contro la legge regionale, noi non ci siamo, ma non ci siamo, neanche per partito preso, ci siamo per le considerazioni proprio poste alla base della legge regionale, se invece insieme vogliamo impostare la salvaguardia il diritto all'acqua, la questione degli sprechi, che anch'io ho sentito questa sera in questa enormità che ci ha presentato il collega Consigliere Assanelli, la questione della gestione di questi beni, pur attraverso l'ATO, all'interno della nostra Provincia, cioè, ci è già scappato un po' troppo il gas e dovremo tutti insieme fare un discorso di recupero di potenzialità all'interno delle Province, all'interno comunque di una gestione che ci sta più vicina, non solo, le gestioni non sono migliori perché le fanno insieme certe Giunte della stesso colore, le gestioni sono migliori perché individuano delle iniziative che economicamente danno riscontro all'Assessore Filippi quando parla di finanziaria. Giusto? Se vogliamo quindi riprendere tutti insieme (segue intervento fuori microfono) 30 secondi, se vogliamo riprendere tutti insieme questo discorso lo riprendiamo, però allargando al discorso delle risorse, allora acqua, gas, rifiuti, ad esempio è ora di riprendere anche il discorso dei rifiuti, se invece vi interessa ottenere un voto per dire di no a questa impostazione della legge regionale, non ce la facciamo questa sera, o certamente noi non siamo d'accordo. Grazie. VICE PRESIDENTE SGOTTO Grazie, Consigliere Bruni. Consigliere Palumbo, prego. CONSIGLIERE PALUMBO CALOGERO Io volevo impostare il mio intervento in una maniera che non vorrei che si sollevassero dei problemi oppure delle questioni politiche, sta di fatto che o è una costante oppure è un'occasione. In Sicilia, guarda caso, è una regione amministrata anche dalla Destra, là hanno approvato questa legge anche là, è applicata ed è applicata in una maniera molto, molto, molto grave, nel senso che la legge applicata ha portato a far sì che ogni Provincia abbia un Consiglio di Amministrazione ATO, e anche due a volte, ATO 1 e ATO 2, con un numero in aumento di Consiglieri di Amministrazione e con un aumento sicuramente di spese a carico dei cittadini. Pertanto io ritengo che sarà sicuramente da bocciare questa legge qui perché sarà stata una costante del Governo precedente, molto probabilmente, che cosa è successo oltre alla privatizzazione dell'acqua? Gli hanno incluso anche la privatizzazione della raccolta rifiuti, perciò sono due situazioni che si sono venute a verificare e che continuano a gestirle male tanto che coloro i quali hanno la necessità di dialogare nel caso in cui dovessero fare qualche reclamo, qualche esposto, è impossibile sapere a chi rivolgersi, i Consigli di Amministrazione ci sono, gli uffici ci sono ma non rispondono a nessuno. Il sottoscritto per venti giorni di seguito ha telefonato continuamente negli uffici di Caltanisetta all'ATO 1 e non ho avuto risposta in nessuna maniera, ho dovuto pagare e stare zitto, pertanto voterò a favore dell'Ordine del Giorno e boccio quella legge lì da parte mia. Grazie. VICE PRESIDENTE SGOTTO Grazie, Consigliere Palumbo. Consigliere Gimigliano. CONSIGLIERE GIMIGLIANO VALERIO VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 18 DICEMBRE 2006 PRIMA CONVOCAZIONE – ORE 19.30 32 PROCESSI VERBALI DELLE SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI PAVIA Grazie, Presidente. Io personalmente ritengo che quando si parla di alcuni argomenti, quale quello che è stato affrontato nell'Ordine del Giorno della Consigliere Cappelletti, qualsiasi schieramento politico debba essere messo da parte, anche perché si tratta di un argomento così importante, così delicato che va al di là di qualsiasi opinione politica. Però, secondo me bisogna fare alcune precisazioni, in particolare, esclusa la parte centrale delle premesse dell'Ordine del Giorno, che posso anche condividere, anzi credo che le condivida chiunque perché l'acqua è un bene pubblico, è un bene comune e certamente non va privatizzato, però forse c'è qualche confusione nell'argomento. Questa è una materia che fa parte della legislazione cosiddetta concorrente, cioè lo Stato dà degli indirizzi generali e nello stesso argomento anche la Regione Lombardia ha competenza in materia, quindi entra nello specifico. Però lo spirito della legge regionale non è quello di privatizzare l'acqua, cioè fare in modo che la gestione venga data ad imprese private, a ditte private e farla pagare a peso d'oro ai cittadini, quindi praticamente rendere una schiavitù la gente nei confronti del bene acqua, come succede in alcuni Paesi dell'America Latina. In alcuni Paesi dell'America Latina succede proprio questo, alcuni Governi estremisti cosa fanno? Fanno gestire l'acqua ad imprese straniere, queste a sua volta le fanno gestire ad imprese locali ed il servizio è pessimo, non hanno l'erogazione diretta e gli vengono portate addirittura con dei camion, con delle botti presso le proprie abitazioni e fatte pagare a peso d'oro. Lo spirito della legge non è in questo senso, lo spirito della legge regionale è quello di far gestire, non di far privatizzare l'acqua, è di far gestire l'acqua dagli Ambiti Territoriali Ottimali per evitarne, uno degli scopi per esempio è quello di evitarne gli sprechi eccessivi, quindi lo spirito della legge regionale è proprio quello di migliorare la gestione e non certamente la privatizzazione. Detto quindi questo, io personalmente inviterei, al fine di trovare poi una condivisione, magari questa sera o in un altro momento, sull'argomento, inviterei quindi la Consigliere Cappelletti a ritirare questo Ordine del Giorno in modo tale da riformularlo, soprattutto nel dispositivo, e quindi trovare una condivisione comune su questo argomento che non metto in dubbio il fatto che sia stato presentato un Ordine del Giorno così importante però, vista la delicatezza della materia, e tenuto conto che ci sono state forse delle interpretazioni un po' travisate dell'argomento, inviterei la presentatrice a ritirare l'Ordine del Giorno e a riformularlo di comune accordo in una conferenza dei Capigruppo. VICE PRESIDENTE SGOTTO Grazie, Consigliere Gimigliano. Consigliere Zorzoli. CONSIGLIERE ZORZOLI ANGELO Dopo l'intervento del Consigliere Gimigliano credo che sia utile, sono d'accordo, vanno chiarite un po' di cosa, anche al Consigliere Gimigliano peraltro, perché è vero che la questione della libera concorrenza è materia di legislazione statale, non è vero che sulla stessa materia le Regioni possono e devono intervenire, possono e devono intervenire sulle leggi di comparto, ma non sulla legislazione inerente alla concorrenza, perché di materia esclusivamente dallo Stato. Infatti il problema della legge regionale non è tanto che obbliga o che va a vendere l'acqua in ... termini privati, il problema è che esclude le altre due possibilità che la legge nazionale pone a disposizione degli ATO, che sono gli organismi che dovranno gestire il ciclo idrico integrato, che sono la possibilità di agire attraverso la Legge 36, che è la Legge Galli, istituendo i gestori unici e gli affidamenti diretti dei servizi o la possibilità di fare la gestione con sistemi di aziende miste o la possibilità di fare quello che propone ad esempio la legge regionale, quindi la suddivisione del servizio di erogazione rispetto al servizio di gestione e di proprietà delle reti. VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 18 DICEMBRE 2006 PRIMA CONVOCAZIONE – ORE 19.30 33 PROCESSI VERBALI DELLE SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI PAVIA Togliendo di mezzo la possibilità di scelta, la Regione interviene di fatto su una legislazione che è di pura competenza dello Stato, tanto è vero che è stata impugnata anche dai sistemi governativi, dal Governo, non tanto perché è stata fatta da un Governo di Centrodestra e l’ha impugnata un Governo di Centrosinistra, ma con la motivazione giuridica di questo tipo. Ora, siccome negli ATO, in questo caso della Regione Lombardia, gli ATO saranno costretti ad applicare questa legge che prevede, è vero che tu dici che lo spirito della legge può essere quello di non andare a privatizzare, ma lo spirito della legge ti dice che il servizio di erogazione è posto per forza a gara, quindi non è possibile fare affidamenti diretti, quindi comunque alle gare può partecipare chiunque, quindi è un sistema di privatizzazione. Non solo, nel sistema di proprietà, che sono le patrimoniali pubbliche, possono essere presenti anche sistemi privati, cioè i privati che oggi già gestiscono e hanno nelle loro proprietà alcuni servizi e alcuni pezzi di rete, possono entrare nella patrimoniale e quindi anche i privati possono entrare in questo sistema. Siccome la legislazione è perlomeno dubbia dal punto di vista della legittimità e dal punto di vista della costituzionalità, si chiede, e io sono d'accordo che va risistemata un po' la dizione dell'Ordine del Giorno, ma sono perché si invitino tutti i Comuni presenti negli ATO ad essere prudenti, di non andare ad accettare e a firmare le convenzioni con la Regione previste dalla legge, ma semplicemente usare prudenza, fermarsi un attimo a riflettere e capire se su queste cose l'indomani mattina noi siamo in grado di gestire il ciclo idrico in un certo modo, se siamo in grado di stabilire, e lasciamolo stabilire definitivamente se la legge è anticostituzionale o meno, e chiariamoci noi dal punto di vista pubblico se riteniamo utile oggi fare la scelta, come stanno facendo, ha ragione Palumbo, la Sicilia è una delle regioni che ha utilizzato questa legge, questo tipo di legge, il secondo ATO che l'ha utilizzato in maniera un po' diversa ma sui sistemi di gestione mista è l'ATO di Arezzo e sono le uniche due realtà che hanno utilizzato questo tipo di legge e questo tipo di gestione, tant'è vero che l'ATO di Arezzo viene preso in considerazione come sistema peggiore in assoluto di quelli che stanno venendo, e la Sicilia per ovvie ragione sono andati in questa cosa qua, due non le diciamo perché è meglio non dirle, però sono gli unici due perché a livello nazionale la totalità degli ATO a livello nazionale, dove possono scegliere ancora, perché la legge regionale lo prevede, stanno andando tutti nella direzione della gestione completamente pubblica, quindi con l'affidamento diretto del gestore unico. Io sono per rimettere a posto questo Ordine del Giorno, se si vuole, o lo votiamo questa sera così com'è, perché comunque quello che chiede non è una cosa stravolgente, non è che si chiede di andare contro la legge, si chiede comunque di garantire e di chiedere a tutti i Comuni presenti nell'ATO ad essere prudenti e non andare a firmare le convenzioni con la Regione in anticipo, aspettiamo quando a livello nazionale almeno si è deciso che tipo di strada intraprendere e deciderlo tutti assieme in maniera concorde. VICE PRESIDENTE SGOTTO Grazie, Consigliere. Io devo chiedere, visto che ci sono state da parte dell'opposizione delle richieste, io chiedo alla Consigliere Cappelletti se ha bisogno o decide di metterlo ai voti, però il mio dovere è chiedere. Grazie. CONSIGLIERE CAPPELLETTI CLAUDIA Io ribadisco le considerazioni che ha fatto il Consigliere Zorzoli, che appunto si chiede... non è che l'Ordine del Giorno corrisponde ad un contrasto alla Legge 18, significa prendere tempo nell'ATO perché questa legge è anticostituzionale, verrà rivista ed è giusto che il bene acqua possa avere uno sviluppo non esclusivamente a gara di mercato, come prevede questa legge. VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 18 DICEMBRE 2006 PRIMA CONVOCAZIONE – ORE 19.30 34 PROCESSI VERBALI DELLE SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI PAVIA CONSIGLIERE GIMIGLIANO VALERIO Io volevo fare semplicemente un'altra precisazione. VICE PRESIDENTE SGOTTO Velocissima per favore Consigliere. CONSIGLIERE GIMIGLIANO VALERIO Volevo dire innanzi tutto, ancora la Corte Costituzionale non si è pronunciata su questo conflitto di attribuzione tra Regione e Stato, quindi praticamente non c'è una pronuncia di incostituzionalità. Secondo, io avevo chiesto alla Consigliere Cappelletti se intendeva ritirare l'Ordine del Giorno per una migliore riformulazione, questo espressamente non l'ha detto perché si era riferita alla richiesta del Consigliere Zorzoli. VICE PRESIDENTE SGOTTO Va bene, Consigliere. Allora mettiamo in votazione l'Ordine del Giorno... c'è qualcuno che vuol fare dichiarazione di voto? Prego, Assanelli. CONSIGLIERE ASSANELLI PIERO Io volevo semplicemente dire una cosa, un conto è essere proprietari di un acquedotto, come sappiamo benissimo in Sicilia. In Sicilia sono anche proprietari di un acquedotto e quindi l'acqua diventa un bene privato, e io su questo non ci sto, un conto invece è la distribuzione, allora qui ci può essere una concorrenzialità, ci può essere anche un risparmio o non un risparmio, qui si tratta di privatizzare o meno su quanto riguarda la distribuzione dell'acqua, quindi questo deve essere specificato. Quindi non si può mettere insieme quello che è successo, quello che c'è in Sicilia con quello che invece si vuole qui ottenere, quindi le due cose stanno profondamente diverse. Ad esempio, come quando si potrebbero mettere anche per la raccolta dei rifiuti, si potrebbe anche privatizzare il modo di raccogliere i rifiuti, potrebbe venirne fuori da questo un risparmio, bisogna vedere comunque un pochettino come sono le leggi, eccetera, poi quello che deve essere garantito è la qualità dell'acqua. Se questo va a discapito della qualità dell'acqua, se uno serve una qualità non potabile allora è logico che la cosa deve essere fermata, ma se è soltanto una questione di distribuzione con l'obbligo di analisi e di controlli periodici come quando venivano fatti dal pubblico, non vedo che differenza ci debba essere e non vedo perché non debba entrare in concorrenza. VICE PRESIDENTE SGOTTO Assanelli, quindi il suo voto è contrario, perché eravamo già in votazione. CONSIGLIERE ASSANELLI PIERO Certo (segue intervento fuori microfono) se rimane così, sì, certo. VICE PRESIDENTE SGOTTO Consigliere Veltri. CONSIGLIERE VELTRI WALTER Su questo argomento c'è stata qualche tempo fa una bellissima trasmissione di Report, che notoriamente fa inchieste documentate, asettiche se vogliamo chiamarle asettiche e, nonostante tutte VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 18 DICEMBRE 2006 PRIMA CONVOCAZIONE – ORE 19.30 35 PROCESSI VERBALI DELLE SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI PAVIA le querele che ha ricevuto, le ha sempre vinte, appunto perché dà colpi a destra e a sinistra. Da quella trasmissione è venuto fuori che gli unici casi di privatizzazione, i costi erano triplicati e, se non ricordo male, il caso di Arezzo veniva gestito da una società francese, che era la stessa società che lo gestisce in Brasile, quindi sull'acqua non ci possono essere né gare, né nulla, l'acqua è un bene primario e deve rimanere pubblico, nella gestione, nella distribuzione e in tutto il resto, almeno non privatizziamo l'acqua. VICE PRESIDENTE SGOTTO La sua dichiarazione? CONSIGLIERE VELTRI WALTER Sono a favore. VICE PRESIDENTE SGOTTO Allora metto in votazione l'Ordine del Giorno presentata dalla Consigliere Cappelletti e altri... CONSIGLIERE BRUNI SANDRO Chiedo scusa, vorrei l'appello nominale su questa votazione, non è per rompere, è solo per avere... grazie. VICE PRESIDENTE SGOTTO Segretario, è possibile? Allora prego di rispondere alla chiamata del Segretario, chiarisco, chi risponde sì è favorevole e chi risponde no è contrario, prego. SEGRETARIO (Procede alla votazione con appello nominale) (La votazione è riportata nell’ordine del giorno n. 41 – Prot. Gen. n. 32634/06 allegato al presente verbale) VICE PRESIDENTE SGOTTO La mozione è approvata, noi ci vediamo nella stanza attigua. Alle ore 23.00 la seduta è sciolta. Il Vice Presidente del Consiglio Comunale Dott. Raffaele Sgotto Il Segretario Generale Supplente Dott. Donato Scova VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 18 DICEMBRE 2006 PRIMA CONVOCAZIONE – ORE 19.30 36