ALLEGATO “C”
DESCRIZIONE GENERALE DEI LAVORI
DELL’ERIGENDO COMPLESSO RESIDENZIALE “A”-“B”-“C”-“D”
NEL COMUNE DI SETTIMO MILANESE – (MI) - VIA F. TURATI AD USO
CIVILE ABITAZIONE
Descrizione
Il complesso immobiliare è costituito da più corpi composti da cinque piani fuori
terra più sottotetti.
Piano interrato: comprende boxes e cantine.
Piano seminterrato: comprende ingressi, cantine e locali parti comuni.
Piano primo/secondo/terzo/quarto/quinto: saranno destinati ad uso abitazione,
sottotetti.
Opere esterne: comprendono accessi, recinzioni e verde di pertinenza.
ART.1 SCAVI
Scavo generale di sbancamento, tutto quanto necessario per la formazione dei
piazzali.
Scavo a sezione obbligata per qualsiasi opera.
Riempimento o riporti eventuali per rialzo di piazzale, riporto terra per copertura
boxes con materiali esistenti in cantiere o proveniente da fuori cantiere.
ART.2 CALCESTRUZZI
La struttura portante dell’edificio, con struttura a gabbia con travi e pilastri in cls.
armato è stata calcolata secondo i dettami della Norme tecnica 2008 con il metodo
delle tensioni ammissibili. L’edificio è considerato, come previsto dalle norme
sopradescritte, di classe II.
I calcestruzzi utilizzati saranno del tipo con classe di esposizione XC1; Classe di
resistenza C25/30 secondo le norme UNI EN 206-1; UNI 11104; UNI EN 1992-1-1
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Le barre di armatura ad aderenza migliorata tipo B450C con classe di esposizione
XC1 e classe di duttilità C.
Fondazioni del tipo a platea su uno strato di calcestruzzo magro.
La quota d’imposta delle fondazioni rispetto alla quota di scavo dovrà essere
riempita con inerti stabilzzanti di cava.
Muratura portante perimetrale di cantina piano terra in calcestruzzo armato secondo
necessità.
Muratura portante delle scale in cemento armato, secondo necessità.
Pilastri d’elevazione in cemento armato.
Solette orizzontali in travetti in cemento armato con fondello in laterizio, elementi
forati interposti fra i travetti in elementi di cotto, caldana superiore in malta di
cemento.
Soletta a copertura, cantine, box in pannelli prefabbricati armati da cm.120 di
larghezza con fondo di cemento liscio di adeguato Rei, scuretto tra un elemento e
l’altro da lasciare a vista senza intonaco.
Cordoli in corrispondenza dei muri portanti e in spessore di soletta.
Travi in cemento armato in spessore di soletta in corrispondenza delle pilastrature di
spina interne alla costruzione; in spessore o in abbassamento in corrispondenza del
filo esterno di facciata.
Sbalzi per balconi, gronde e simili in cemento armato a vista o similare, come da
particolare della D.L.
Fioriere su balconi, in cemento martellinato, di dimensione variabile, su matrice con
faccia a vista da fondo cassero, da fissare sui pannelli prefabbricati esterni
ART.3 OPERA DI COPERTURA E TETTI CON RELATIVI ISOLAMENTI
Il tetto sarà realizzato con soletta inclinata in travetti di cemento armato con fondello
in laterizio, elementi forati interposti fra i travetti in elementi di cotto, caldana
superiore in malta di cemento inoltre sulla soletta sarà fissato un pannello isolante
tipo portet plus spessore cm. 8 con sovrastante orditura in listelli, sul quale sarà
appoggiato il manto di copertura in tegole del tipo Portoghese anticate.
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Nella copertura del tetto saranno inserite delle “tegole ferma neve”similari alle altre
tegole circostanti poste in forma sfalsata ogni cinque file di tegole.
Le zone a balconi e terrazzi saranno realizzate come segue: pendenze a colli da
ricavare con massetto di cemento spessore minimo cm. 4 e impermeabilizzazione.
Particolare cura si avrà nell’esecuzione nelle gusce di raccordo fra le parti
orizzontali e verticali, affinchè l’esterno del manto venga a trovarsi al almeno cm. 3
all’interno della superficie finita del pavimento e dell’intonaco.
Il convogliamento delle acque di copertura si dovrà realizzare con scossaline, canali,
converse, cappellotti, ecc. in lamiera di rame 8/10.
ART.4 TAMPONAMENTI ESTERNI E MURA DI PERIMETRO
Le murature perimetrali esterne, saranno realizzate come da progetto: rivestimenti in
travertino e mattoni faccia a vista da cm.12 che dovranno sormontare le strutture in
getto, intonacato internamente con malta bastarda finita a rustico uniforme e lana di
roccia da cm. 10 (o materiale avente caratteristiche equivalenti secondo indicazioni
della D.L.) e parete perimetrale interna con tavolato in forati, spessore cm.8, mentre
i timpani dei tetti saranno realizzati come da disposizione e disegni forniti dalla
direzione lavori.
ART.5 DIVISORI INTERNI
Tutti i divisori interni degli alloggi saranno realizzati in forati da cm.8.
I divisori e i muri delle cantine e dei box, saranno in blocchi tipo LECA (cm.12) o in
C.A. ed avranno le dimensioni come da disegno fornito dalla Direzione Lavori.
I divisori degli appartamenti, indicati con spessore di cm. 30 in blocchi tipo
ALVEOLATER 8x45x25 cm. 8+12 con interposto materassino fonoassorbente ad
elevata densità (minimo 70kg./mc.) da cm. 6 in lana di roccia autoportante a
completo riempimento disposto in aderenza verticalmente ed orizzontalmente.
ART.6 INTONACI INTERNI ED ESTERNI
Interni:
Tutti i locali degli appartamenti e nei sottotetti (ove presenti) ad eccezione dei bagni,
saranno eseguiti con intonaco pronto , con finiture a gesso, completi di paraspigoli
d’acciaio zincato.
I locali bagni saranno eseguiti con intonaco a civile, mentre le parti rivestite da
piastrelle sottostante alle stesse, saranno eseguite con intonaco rustico.
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Esterni:
Tutte le parti in C.A. a vista, saranno colorate con pittura per esterno a scelta della
D.L.
Il muretto di recinzione e qualsiasi altro muretto esterno saranno in CLS. a vista con
sovrastante ringhiera di ferro profilato normale secondo indicazioni della direzione
lavori. Qualora le superfici a vista non fossero eseguite a perfetta regola d’arte
dovranno essere intonacate o rasate.
ART.7 PAVIMENTI E SOTTOFONDI
Pavimentazione interna: Box auto, cantine, piano interrato e corsia di manovra
saranno eseguite in massetto di calcestruzzo con cappa di cemento lisciata tipo
pavimento industriale.
Nelle cantine piano terra: i pavimenti saranno in monocottura 20x20
(marca
IRIS o similare), tutti con sottostante massetto in Cls.
Nota cantine: sono escluse le scale di collegamento tra piano cantina e primo piano.
Soggiorno:
I pavimenti del soggiorno saranno realizzati in ceramica dim. 30x30 o 40x40, della
marca Iris o similare in tinta unica con smalto duro antiabrasione a vasta gamma di
scelta, oppure in lamparquet spessore mm. 10, formato 5x25 essenze Rovere,
Merbao, Iroko.
Cucina:
I pavimenti della cucina saranno realizzati in ceramica dim. 30x30 o 40x40, della
marca Iris o similare in tinta unica con smalto duro antiabrasione a vasta gamma di
scelta
Camere e disimpegno:
I pavimenti delle camere e del disimpegno saranno realizzati in ceramica dim. 30x30
o 40x40, della marca Iris o similare in tinta unica con smalto duro antiabrasione a
vasta gamma di scelta, oppure in lamparquet spessore mm. 10, formato 5x25 essenze
Rovere, Merbao, Iroko.
Bagni:
I pavimenti dei bagni saranno realizzati in ceramica ed avranno dimensioni 20 x 20
o 20 x 25 o simili, in tinta unica con campionatura da predisporre a vasta gamma di
scelta.
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Sottofondo dei pavimenti alleggerito con materiale isolante leggero impastato o
materiali diversi scelti dalla D.L. con materassino desolidarizzante ai rumori
d’impatto.
I balconi saranno pavimentati con piastrelle e zoccolino antigelive da cm.10 x 20 o
20 x 20 in tinta unica e completi di sottofondo per pendenze ed impermeabilizzazioni.
Sottotetti:
I solai dei sottotetti saranno realizzati con sottofondo alleggerito con materiale
isolante e massetto in calcestruzzo esclusa la pavimentazione e scale di
collegamento.
N.B. – Le tonalità dei campioni visionati sono da ritenersi puramente indicative.
ART.8 OPERE DI RIVESTIMENTO INTERNE
Rivestimenti scale in pietra: le pedate delle scale saranno in granito o materiale
diverso scelto dalla D. L. complete di pedate, alzate e zoccolini realizzati con lo
stesso materiale.
Davanzali: tutti i davanzali saranno in Serizzo o materiale diverso, con sezione e
spessore cm.4 come da disegno della D.L.
Soglie: le soglie saranno in Serizzo o materiale divesro spessore cm.3 come da
disegno della D.L.
Contorni porte ingressi appartamenti: saranno rivestiti con lastre di granito con
sezioni e dimensioni fornite dalla D.L.
Zoccolino: gli zoccolini di tutti gli appartamenti saranno eseguiti in legno duro di
buona qualità per un altezza di cm.7.
Sulle facciate esterne tra il marciapiede e la parete verticale, sarà posto in opera uno
zoccolino in Serizzo o materiale similare avente altezza cm.20
Rivestimenti cucina e bagni: i rivestimenti dei bagni (H.2,00) e la parete attrezzata
della cucina (H.1,60) dei singoli appartamenti saranno in ceramica smaltata, con
dimensioni normali 20 x 20 o 20 x 25, colori in tinta unita con campionatura a vasta
gamma di scelta dalla direzione lavori.
N. B. i decori e i listelli in ceramica sono da ritenersi esclusi dal presente capitolato
delle opere.
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ART.9 SERRAMENTI ESTERNI ED INTERNI
Serramenti esterni in pino di Svezia mordenzati con stipite di sezione nominale mm.
77x68 con profilo premontato; doppio vetro stratificato basso emissivo; l’anta (mod.
DG), di sezione nominale di mm. 65x78 è dotata di listello fermavetro dimensionato
per uno spessore vetro a taglio termico di mm. 20; la tipologia della stessa può
essere a uno o due battenti e su tutto il perimetro viene inserita una guarnizione in
gomma termoplastica con caratteristiche di isolamento acustico; cassonetti
coibentati.
I serramenti saranno completi di tapparelle in P.V.C. pesante con fermocorsa
insonorizzante (colore scelto dalla D.L.) motorizzate singolarmente, posati su
controtelaio in lamiera zincata predisposto per l’ancoraggio alla muratura,
compresa la guida per l’avvolgibile e la predisposizione per le zanzariere, cassonetti
impellicciati, coibentati medesima finitura dei serramenti.
Ferramenta e maniglie in ottone lucido
Vetrocamera: vetro camera composto da lastra stratificata con pellicola acustica,
camera d’aria e lastra bassa emissiva 44.1 – 15 mm. Argon 90% - Stratobel low-e
33.I-Top pos. 3.
Porte interne di tutti i piani collezione Gardenia serie Bologna, con anta tamburata
liscia a struttura interna cellulare cieca rivestita in noce Moro oppure Acero
dimensioni 0,80 x H. 2,10, maniglia tipo Giovo in ottone lucido con mascherina
serratura con chiave, cerniere a disegno semplice, larghezza stipite cm.10/11,
coprifili lisci a copertura stipiti larghezza cm.10, falso stipite in abete da premurare
con zanche di ferro.
Portoncino di primo ingresso di sicurezza dimensioni 0,90/0,85 x H. 2,10 colore
noce completo di maniglia tipo Giovo in ottone lucido e serratura con cilindro
europeo e serratura di servizio tipo YALE.
Porta autorimessa basculante metallica zincata a contrappesi mobili negli stipiti
laterali scatolati per ogni box – auto, serratura con chiave YALE esterna, maniglia
d’apertura e chiusura sia interna che esterna.
Porta cantina metallica zincata con chiave YALE esterna maniglia d’apertura e
chiusura sia interna che esterna.
Serramenti esterni vani scale saranno in lega alluminio.
Porte ingressi con serrature elettrica e manuale con vetro stratificato con le stesse
caratteristiche dei serramenti vani scale.
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ART.10 TUBI – CANNE – FOGNATURA SECONDO AUTORIZZAZIONE EDILIZIA
O TITOLO EQUIVALENTE A NORME ASL COSI’ MEGLIO DESCRITTE.
Acque bianche
Le acque bianche raccolte dai pluviali in lamiera di rame saranno convogliate
mediante tubi in materiale in PVC. del tipo pesante con giunto GL secondo i diametri
adeguati, a partire da metrature perimetrali.
Al piede d’ogni pluviale sarà posta una curva più un ispezione orizzontale con tappo
a vite, un pozzetto con chiusino in ghisa da cm.30 x 30 per la suddetta ispezione.
Dal detto pozzetto e sino al collettore principale si proseguirà sempre con tubi in
PVC pesante annegati nel CLS per cm.10 su tutti i lati, oppure, se occorresse, appesi
con sostegni distanti non più di metri 1,00.
I collettori principali verranno eseguiti con tubi in PVC pesante con diametro
adeguato, compreso lo scavo, il rinfianco attorno al tubo e il reinterro.
Negli spazi esterni saranno posizionate vasche per il recupero delle acque
meteoriche per irrigazione.
Acque nere
Dagli apparecchi utilizzatori, le acque di rifiuto, saranno convogliate mediante
colonne di scarico in polietilene, saldati a specchio alla rete orizzontale del piano
terra e soffitto, quindi (all’esterno del piano stesso), saranno immesse mediante
collettore nella fognatura comunale.
Si precisa che la rete di raccolta acque nere e bianche dei punti di scarico, fino
all’esterno del fabbricato, sarà eseguita e fornita dalla ditta esecutrice dell’ impianto
idraulico.
Tutte le colonne di scarico dovranno essere in PVC di diametro non inferiore al
diametro delle colonne montanti e dovranno avere esalatori sul tetto.
Il diametro delle dette fognature sarà indicato nel progetto come da C.E. o in
mancanza di esso, secondo indicazioni della D.L.
A piede d’ogni colonna dopo la curva, sarà posto un sifone con ispezione.
Lungo i tratti orizzontali a soffitto, nel caso in cui la direzione lavori dovesse farla
eseguire, dovranno esserci frequenti ispezioni, sempre con tappo bullonato e
guarnizioni (in modo che tutti i singoli tratti potranno essere ispezionabili almeno
ogni 10,00 metri).
Sia le colonne sia i tratti orizzontali in ghisa, o GEBERIT non saranno mai bloccate
nella muratura, ma sorretti da collari e zanche, onde assorbire qualsiasi movimento
dovuto alle dilatazioni delle strutture.
I giunti saranno sigillati con guarnizioni speciali.
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Tutte le fognature interrate avranno dei pozzetti in muratura o calcestruzzo con
chiusino in ghisa, carreggiabili quelli posti sui passaggi per autoveicoli, e non
carreggiabili gli altri.
Il fondo dei pozzetti sarà sagomato come la semicirconferenza del tubo ove il tubo
non attraversi il pozzetto stesso.
La dimensione del pozzetto sarà tale da consentire un’agevole ispezione.
Tali pozzetti saranno posti a tutti gli incroci principali e curve 90°, e in ogni caso a
distanza mai superiore a metri 13,00.
Diametri tubi, come da disegno o indicazioni della D.L.
Le acque nere saranno messe nella rete fognaria.
Canne d’esalazione per cucine e bagni senza finestre
Le canne d’esalazione delle cucine e dei bagni senza finestre saranno del tipo
indipendente come indicato sulle tavole, e saranno posizionate in sezione adatta al
numero di cucine e bagni e montate scrupolosamente come indicato dalla D.L.
(nonché rispondente alle norme dettate dalla società del gas).
Estrema attenzione verrà dedicata all’esalazione dei gas incombusti attraverso
condotti di esalazione.
Sono inoltre previsti i relativi comignoli che saranno eseguiti secondo le norme di
legge.
Gli elementi di canna saranno bloccati a tutti i piani, solo negli angoli per circa cm.
10 su ogni lato, lasciando vuoto il resto dell’apertura, lasciando nel solaio una
sezione maggiore delle due canne di almeno cm. 6 – 10 su tutti i lati.
ART.11
OPERE VARIE DI FINITURE
Qualsiasi infisso anche se non descritto sopra, dovrà essere munito di vetro camera
lucidi se in legno, stampati se alluminio retinati se in ferro.
Tutti gli infissi di legno s’intendono verniciati come indicato nelle opere da
falegname.
Tutte le opere di ferro d’ogni genere (se non zincate), s’intendono verniciate.
I parapetti delle scale, saranno in ferro eseguite a disegno fornito dalla D.L.
La recinzione della proprietà, come indicato da disegni, sarà realizzata con muretto
in CLS. H. cm.50, lasciato a vista, con superiore cancellata a disegno come indicato
dalla direzione lavori.
Il cancello carraio sarà pure in ferro, in armonia con la cancellata.
Il cancello carraio sarà azionato elettricamente, comprendente pure comando a
chiave da due punti, uno esterno al fabbricato ed uno interno dove riterrà opportuno
la direzione lavori.
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ART.12
IMPIANTI
Impianto di riscaldamento:
Gli edifici saranno conformi all’art. 12 della Legge Regionale n° 33 del 28.12.2007
(modifiche alla Legge Regionale26/1995). Inoltre consentiranno una riduzione di
oltre 10% del fabbisogno energetico rispetto ai valori limiti previsti dalla D.G.R.
8/5018 del 26.06.2007 e s.m.i..
Gli edifici saranno conformi a quanto richiesto dagli articoli 5,7 e 8 del recente
Decreto n° 8935 del 07.08.2008 della Regione Lombardia “Approvazione circolare
relativa all’applicazione della Legge Regionale ed al rapporto con l’art. 11 del
D.Lgs 115/2008.
Centrale termica per riscaldamento
La produzione di acqua calda necessaria a soddisfare gli impianti di riscaldamento è
realizzata da Centrale Termica posta in apposito locale a piano interrato, conforme
alle norme di cui al DM 12.4.96 integrata da impianto a collettori solari a
circolazione forzata.
Il fabbisogno termico dell’edificio sarà garantito da un sistema modulare a più
caldaie a condensazione, funzionanti in cascata, previste per il funzionamento con
gas metano, complete di bruciatore ad aria soffiata di tipo premiscelato a bassa
emissione di inquinanti.
La caldaia sopra indicata sarà corredata di tutti gli accessori di controllo
temperatura acqua e fumi nel rispetto delle norme I.S.P.E.S.L. e dei Vigili del Fuoco.
Per lo scarico fumi saranno utilizzati appositi camini in acciaio inox con interposto
isolante, con sbocco all’esterno sopratetto.
In centrale termica è previsto un collettore generale da cui hanno origine i circuiti
per l’alimentazione degli impianti di riscaldamento dei singoli appartamenti tramite i
satelliti utenza posizionati in zona pianerottolo, uno per ogni singolo appartamento.
La rete di distribuzione acqua calda per riscaldamento sarà realizzata mediante
tubazioni metalliche o equivalenti con idoneo rivestimento termico isolante.
È prevista un’unità centrale di controllo consumi e contabilizzazione del
riscaldamento e della produzione di acqua calda sanitaria (conta calorie), oltre che
per l’acqua potabile fredda. Il gruppo di termoregolazione in centrale termica,
pilotato dalla temperatura esterna ed operante sulla temperatura dell’acqua in uscita
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dal generatore di calore, viene regolato per singolo ambiente per mezzo di testine
elettromagnetiche montate su ogni circuito e regolate da sonda posta in ambiente.
Distribuzione riscaldamento interno agli appartamenti
L’impianto, per ogni appartamento, parte dal satellite posizionato esternamente
all’unità abitativa (indicativamente nel pianerottolo di ingresso appartamenti) sarà
collegato al collettore di distribuzione impianto a pannelli radianti a pavimento ed
alimenterà gli elementi radianti costituiti da tubazioni in materiale plastico,
suddivise in circuiti, dimensionati in funzione delle dispersioni dei singoli locali.
E’ stata prevista una sola zona impiantistica, con controllo della temperatura
mediante termostato ambiente agente direttamente sulla valvola di zona posizionata
sul satellite.
L’impianto è predisposto per la microregolazione della temperatura per ogni singolo
ambiente.
La distribuzione dell’acqua di riscaldamento dal collettore di contabilizzazione al
collettore dei pannelli avverrà mediante tubazioni in acciaio nero o equivalente,
isolate con guaina poliuretanica di adeguato spessore, conforme al D.P.R. 142/93.
Per l’integrazione della temperatura nei bagni è prevista l’installazione di radiatori
tipo termoarredo, in serie sui circuiti dei pannelli radianti, quindi alimentati a bassa
temperatura.
Nota distribuzione riscaldamento:
Nei sottotetti sarà predisposto l’impianto di riscaldamento, così come nei locali
cantina collegati con scala ai soprastanti appartamenti.
Rete gas metano alimentazione cucine
Le tubazioni gas metano ad uso cucina avranno origine dal vano contatori
posizionato sul confine proprietà.
Per i tratti interrati è stato previsto l’impiego di tubazioni in polietilene ad alta
densità (PEAD) UNI ISO4437-S8.3, mentre le tubazioni aeree od interne
all’abitazione saranno in rame UNI-EN 1057 o in acciaio zincato.
Nei locali cucina dovrà essere prevista una presa d’aria per la combustione gas, a
norme UNI-CIG 7129/2008, dimensionata per le utenze di cucina e della cappa
aspirante pari a 6 cmq. Per ogni kw installato con un minimo di 100 cmq.
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Per l’intercettazione del gas metano sono state previste due valvole a sfera, una
subito a valle del contatore, una in prossimità dell’ingresso di ogni singolo
appartamento.
L’installazione di tutta la rete gas metano dovrà essere realizzata secondo la norma
UNI-CIG 7129/2008.
Satelliti in corrispondenza delle utenze
Per ogni utenza è previsto un satellite pensile o da incasso, per il controllo di zona e
la contabilizzazione dei consumi per acqua fredda (potabile) e per acqua calda (per
riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria), da posizionare in
corrispondenza dell’ingresso di ogni appartamento.
Ogni satellite contiene: una valvola di zona, un contacalorie, un contatore per acqua
fredda, uno scambiatore di calore a piastre rapido, un miscelatore termostatico per il
controllo della temperatura di distribuzione dell’acqua calda sanitaria.
Le dimensioni indicative di ciascun satellite sono simili a quelle di una caldaia
murale.
Ogni utente gestisce gli orari di funzionamento a suo piacimento (nel rispetto delle
norme e dei tempi di accensione degli impianti generali).
La quota di spesa relativa al consumo energetico (riscaldamento ed acqua calda
sanitaria) viene computata ad ogni utenza sulla base dei dati effettivi di energia
consumata (energia spillata dall’impianto centralizzato ed effettivamente
contabilizzata).
La produzione di acqua calda sanitaria è istantanea ed avviene attraverso bollitori
ad accumulo centralizzati, integrati da impianto a collettori solari a circolazione
forzata da posizionare su apposita struttura a piano giardino a copertura dei posti
auto esterni.
I vantaggi di questa soluzione sono tutti quelli dell’impianto autonomo senza gli
svantaggi derivanti dalla presenza delle caldaiette (prese d’aria, aerazione, canne
fumarie, manutenzione periodica, prova fumi, pulizia caldaie e camini, ecc.).
La contabilizzazione centrale è precisa e controllabile in ogni momento mediante
supervisione, locale o remota.
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Il rendimento globale dell’impianto è elevatissimo, con emissioni in atmosfera
ridottissime (2 caldaie ad alto rendimento con potenzialità in ogni momento
adeguata al fabbisogno contro molte caldaiette murali), e si traduce quindi in un
notevole risparmio nei costi di gestione.
Si ottiene il pieno rispetto delle normative vigenti in materia di ecologia, ambiente e
consumi energetici, soprattutto nell’ottica delle più recenti direttive nell’ambito della
applicazione della Legge 10/91.
La sicurezza è al massimo livello in quanto i controlli sono localizzati in unica
centrale.
La manutenzione è minima ed ottimale, senza bisogno di entrare all’interno di ogni
unità abitativa.
Impianto idrico generale
L’impianto di distribuzione acqua fredda potabile farà capo alla centrale termica,
dove sarà possibile posizionare un eventuale impianto di trattamento generale
(filtrazione o simile), oltre ad un’autoclave per avviamento di pressione.
La distribuzione avverrà in parallelo alle tubazioni per riscaldamento, con tubazioni
in PE.AD. o in multistrato, idoneo per acqua potabile.
Impianto igienico sanitario
L’impianto sarà realizzato considerando le colonne montanti e la quota “ferro,
scarico e manodopera”, intendendo per essa:
- tubazione in polietilene reticolato UNI9338 PEX per la formazione della rete
di acqua fredda e calda dai rubinetti di arresto dei bagni e cucina con
distribuzione interna agli apparecchi;
- raccordi di congiungimento delle tubazioni suddette;
- rete di scarico all’interno dei bagni sino alla colonna o presa ad Y, esclusa,
eseguito in Geberit o similare, del tipo isolato acusticamente;
- manodopera per la posa di tutti i materiali.
La ceramica bianca prevista per i bagni e la rubinetteria saranno definite in fase
esecutiva.
Dichiarazione di conformità al D.M. 37/08 – Norme per la sicurezza impianti.
Installazione degli impianti
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Le imprese installatrici eseguiranno gli impianti a regola d’arte utilizzando allo
scopo materiali parimenti costruiti a regola d’arte.
I materiali ed i componenti realizzati secondo le norme tecniche di sicurezza
dell’Ente italiano di unificazione (UNI) e del Comitato Elettrotecnico italiano (CEI),
nonché nel rispetto di quanto prescritto dalla legislazione tecnica vigente, in materia,
si considerano costruiti a regola d’arte.
Dichiarazione di conformità
Al termine dei lavori le imprese installatrici rilasceranno la dichiarazione di
conformità degli impianti realizzati nel rispetto delle norme di cui all’art.7.
Di tale dichiarazione, sottoscritta dal titolare dell’impresa installatrice e recante i
numeri di partita IVA e di iscrizione alla CCIAA, faranno parte integrante la
relazione contenente la tipologia dei materiali impiegati nonché, ove previsto, il
progetto conforme alle vigenti normative.
Impianto di raffrescamento
( predisposizione per camere e soggiorno)
Tubazioni in rame preisolato CUPEX GEL nei Diam. 1/4 - 3/8 – 1/2 – spessore mm.
1 per la realizzazione della predisposizione di linee di collegamento tra unità
evaporanti e condensante esterno.
Tubazioni in polipropilene diametro 32 per la formazione di reti orizzontali di
scarico condense, da convogliare alla rete acque bianche separatamente fino a piede
fabbricato, compresi raccordi a innesto.
Scatole da incasso CLIMABOX per predisposizioni Impianti di condizionamento
Split.
Tubi flessibili in Pvc. diametro 20 per collegamenti cassette alle reti orizzontali di
scarico.
Cassette da incasso in Pvc. cm. 50x25 con coperchi per il contenimento delle
tubazioni di allaccio ai condensanti esterni.
Impianto idrosanitario
Nelle cantine al piano terra: sarà prevista la predisposizione di acqua calda e
fredda
Nei Sottottetti: sara’ prevista la predisposizione di acqua fredda e calda
L’impianto idrosanitario comprenderà le sotto elencate opere, onde realizzare tutti
gli impianti a perfetta regola d’arte e completi in ogni loro parte.
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Allacciamento alla rete idrica pubblica realizzata con tubazioni in polietilene, posate
interrate alla profondità opportuna e con sezione idonea in funzione della portata
richiesta e della pressione di rete, tutte le giunzioni saranno realizzate in raccordi in
polietilene.
All’interno della proprietà sarà posto in apposito pozzetto interrato completo di
chiusino, contatore generale d’intercettazione dell’alimentazione dell’acqua a tutto
l’edificio, e per ogni singola unità immobiliare sarà installato un contatore per la
divisione dell’acqua fredda.
Nella zona autorimesse piano interrato saranno messi idranti tipo UNI 45 complete
di canna in nylon e lancia in ottone, è previsto l’attacco per il gruppo autopompa dei
VV.FF.
Sarà fornita tutta la rete di scarico fluidi fino alle colonne montanti da realizzarsi in
polietilene.
Ogni appartamento con due o tre camere da letto sarà dotato di un bagno padronale
con quattro elementi e bagno di servizio dove previsto con 3/4 elementi con un
attacco acqua fredda con scarico per lavatrice da installarsi nel luogo più idoneo.
N.1 Vasca in metacrilato bianco nel padronale, dimensioni 1,70 x 0,70 completa di
un miscelatore cromato esterno con deviatore e bocca d’erogazione, una doccetta
completa di flessibile diametro 1”½ sul gruppo vasca, 1 colonna di scarico composta
di comando a salterello cromato, troppo pieno incorporato a sifone diametro 1”½ .
N.1 Lavabo in porcellana bianca completo di colonna, un miscelatore monocomando
cromato con scarico a salterello diametro 1” sifone a S cromato diametro 1”.
N.1 Vaso sospeso nel bagno padronale in porcellana bianca, ed un vaso a pavimento
nei bagni di servizio, in PVC colore bianco, con cassetta da incasso da litri 14
completa di placca, canotto e rosone colore bianco.
Le cassette di risciacquo da incasso saranno a doppio pulsante ed a basso impatto
acustico.
N.1 Bidet sospeso nel bagno padronale in porcellana bianca ed a pavimento nei
bagni di servizio completi miscelatore monocomando cromato con scarico a
salterello diametro 1”.
N.1 doccia da cm.75 x 75 (quadrata) – 80 x 80 (quadrata) 70 x 85 (rettangolare) in
fire–clay porcellanato e vetrificato antiacido bianco a seconda degli spazi disponibili
e nel secondo bagno ove prevista da progetto, corredata di gruppo miscelatore
monocomando da incasso, braccio con soffione cromato, piletta con griglia e sifone
in ottone.
Cucina
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N.1 attacco per lavello con attacco lavastoviglie, relativi scarichi composti di sifone,
piastra e rubinetto porta gomma .
N.1 presa d’aria esterna conforme alle norme vigenti.
N.1 canna di esalazione vapori cucina.
N.1 canna di esalazione bagno di servizio senza finestra.
Le cassette di risciacquo da incasso saranno a doppio pulsante ed a basso impatto
acustico.
Sifoni, scarichi lavatrici lavastoviglie lavandini e lavelli, docce e vasche saranno in
polietilene e ottone.
In ogni bagno e in cucina l’alimentazione dell’acqua sia fredda sia calda dovrà
essere intercettata con apposita saracinesca a cappuccio, così come l’alimentazione
dell’acqua alla cassetta di risciacquo del vaso a sedere sarà separata ed intercettata
in maniera autonoma.
La rete d’alimentazione dell’acqua calda sanitaria, in partenza dalla caldaia
centrale sarà isolata termicamente a norma di Legge.
Marche
Apparecchi sanitari: per i bagni di servizio serie ESEDRA – della IDEAL
STANDARD o similari. Apparecchi sanitari per i bagni padronali serie ESEDRA o
CANTICA della IDEAL STANDARD.
Rubinetteria: per i bagni padronali tipo CERAMIX 2000 della IDEAL STANDARD o
similare.
Impianto elettrico
Caratteristiche generali
L’impianto elettrico è realizzato su base progettuale, redatto da professionista
abilitato, in conformità alle vigenti prescrizioni di cui all'art.1 comma 2 voce a) del
D.M. n.37 del 22.01.2008 “Regolamento concernente l’attuazione dell’art.11quaterdecies, comma 13, lettera a) della Legge n.248 del 01.12.2005, recante
riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti
all’interno degli edifici” secondo le prescrizioni dell’art.5 comma 1 e comma 2 voce
a) del medesimo D.M. per utenze condominiali aventi potenza impegnata superiore a
6kW e/o comprensive di ambienti soggetti a normativa specifica del CEI, redatto
secondo le indicazioni della Guida CEI 0-2 fasc. 6578 del Settembre 2002..
15
Tutti gli impianti saranno realizzati a regola d’arte nel rispetto delle norme CEI (
Comitato Elettrotecnico Italiano ), e muniti di regolare dichiarazione di conformità a
cura della ditta installatrice .
Le tubazioni dell’impianto elettrico degli alloggi sono disposte sotto traccia a parete
o nei sottofondi dei pavimenti e sono in guaina flessibile in PVC – Le tubazioni delle
cantine e dei box sono in PVC rigido a vista.
I cavi infilati nelle tubazioni sono in rame elettrolitico con isolamento non
propagante l’incendio, di sezione adeguata e colorati in modo da distinguere i
circuiti degli impianti di illuminazione e forza motrice ed i circuiti per gli altri
servizi. La corrispondenza dei colori ai diversi circuiti sarà definita nel libretto di
uso e manutenzione dell’alloggio e conforme a quanto stabilito dalle norme CEI.
I corpi illuminanti, a scelta del progettista compresi nella fornitura, sono tipo
DISANO, GEWISS o PRISMA con grado di protezione IP 55.
I frutti e le rifiniture nei singoli alloggi sono della serie B Ticino Living
International o VIMAR o di marca equivalente a scelta della D.L.
Riferimenti Normativi
L'edificio risulta essere adibito ad uso civile abitazione, per cui la tipologia di
esecuzione degli impianti risponde alle prescrizioni sugli impianti elettrici generali
della Norma CEI 64-8 fasc.8608-8614 ed.2007 sugli impianti elettrici utilizzatori a
tensione non superiore a 1000V e delle Norme CEI 64-50 fasc.5901 ed.2001 quale
guida per l'integrazione dell'edificio degli impianti elettrici utilizzatori, ausiliari e
telefonici.
Quanto sopra fatto salvo, relativamente alle autorimesse interrate, le prescrizioni
della Norma CEI 31-35 V1 fasc.6565 dell’Agosto 2002 per la classificazione dei
luoghi pericolosi in relazione alle costruzioni elettriche per atmosfere potenzialmente
esplosive, all’Appendice GE.1 “Luoghi di ricovero di autoveicoli”.
Per quanto riguarda l'impianto di illuminazione esterna, saranno tenute in debito
conto le prescrizioni della L.R. n.17/2000 in materia di inquinamento luminoso e
risparmio energetico, adottando gli opportuni provvedimenti.
Tutti i materiali impiegati saranno comunque conformi alle prescrizioni delle Norme
CEI corrispondenti, muniti di siglatura CE e, preferibilmente, provvisti del Marchio
Italiano di Qualità.
Per l’esecuzione degli impianti si è fatto riferimento alle seguenti disposizioni:
- Il D.Lgs. nr.81 del 09 aprile 2008 “attuazione dell’art.1 della L.123/07 in materia
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della tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”
- Legge nr.186 del 1 marzo 1968 “disposizioni concernenti la produzione di
materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni ed impianti elettrici ed
elettronici”
- Legge 791 del 18 Ottobre 1977 “attuazione della direttiva del consiglio delle
Comunità europee relativa alle garanzie di sicurezza che devono possedere il
materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro alcuni limiti di tensione”;
- D.M. n.37 del 22.01.2008 “Regolamento concernente l’attuazione dell’art.11quaterdecies, comma 13, lettera a) della Legge n.248 del 01.12.2005, recante
riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti
all’interno degli edifici”;
- Legge Regionale n.17 del 27.03.2000 “misure urgenti in tema di risparmio
energetico ad uso di illuminazione esterna e di lotta all’inquinamento luminoso”e
alle seguenti Norme del Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI) per gli impianti ed
i materiali :
64-8 fasc.8608-8614 ed.01/2007 sugli impianti elettrici utilizzatori a tensione non
superiore a 1000V.
31-35 V1 fasc.6565 ed.08/2002 quale Appendice alla classificazione dei luoghi
pericolosi per la
presenza di atmosfere
potenzialmente esplosive – luoghi di ricovero di
autoveicoli
81-10 fasc.8226-8229
sulla protezione delle strutture contro i fulmini
EN 62305-1/4 ed.03/2006
81-3 fasc.5180 ed.05/1999
valori medi del numero di fulmini a terra per anno
e per chilometro quadrato dei comuni d’Italia
81-8 fasc.6364 ed.02/2002
quale guida d’applicazione all’utilizzo di limitatori
di sovratensione sugli impianti elettrici
utilizzatori di bassa tensione
64-12 fasc.3666R ed.02/1998 quale guida per l'esecuzione dell’impianto di terra
negli edifici e relative varianti per uso residenziale
e terziario
64-50 fasc.590 ed.01/2001
quale guida per l'integrazione dell'edificio degli
impianti
elettrici
e
relative
varianti
utilizzatori, ausiliari e telefonici.
64-53 fasc.6273 ed.11/2001
quale guida per l'integrazione dell'edificio degli
impianti elettrici utilizzatori, ausiliari e telefonici.
Criteri particolari per edifici ad uso
prevalentemente residenziale
23-51 fasc.2731 ed.03/1996
prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le
prove
dei
quadri
e
relative
varianti
di distribuzione per installazioni fisse per uso
domestico e similare
64-17 fasc.5492 ed.02/2000 quale guida all’esecuzione degli impianti elettrici nei
cantieri
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11-15 fasc.6068 ed.07/2001 esecuzione di lavori sotto tensione
11-27 fasc.3408R ed.09/1997 esecuzione dei lavori su impianti elettrici a tensione
nominale
non superiore a 1000V in corrente
alternata e a 1500V in corrente continua
11-27/1 fasc.5907ed 01/2001 esecuzione dei lavori elettrici – requisiti minimi di
formazione per lavori non sotto tensione su sistemi di
Categoria 0, I, II e III e lavori sotto tensione si
sistemi di Categoria 0 e I
11-48 fasc.4805 ed.10/1998 esercizio degli impianti elettrici e relative varianti
nonchè i fogli di interpretazione delle suddette Norme
Impianto delle parti comuni
Ogni singola scala è servita da un quadro generale collegato al contatore
condominiale generale con interruttori di protezione e da altri sottoquadri di
distribuzione. Dal quadro generale sono alimentati con appositi circuiti le utenze per
illuminazione e forza motrice delle parti comuni che essenzialmente consistono in:
· Illuminazione atrio, scale, accessi alle cantine, corselli box ,illuminazione zona
esterna.
· Impianto luci emergenza nei vani scala .
· Punti di comando manuali o automatici con accensione crepuscolare con un
numero adeguato dei punti luce per l’illuminazione notturna .
- Illuminazione del locale macchine, dei vani corsa degli ascensori, della cabina
ascensori alimentati con linea indipendente .
· Cantine a piano terra e piano interrato collegate ai contatori dei singoli
alloggi.
· Alimentazione impianto videocitofonico, prese comuni condominiali, impianto
ascensore con linee di alimentazione dimensionate alle esigenze di
assorbimento dei motori collegati al relativo quadro nel locale macchine
Sarà previsto impianto fotovoltaico di produzione di energia elettrica, compreso di
inverter e centralina di controllo (nel rispetto delle prescrizioni previste dell’art. 350
della Legge n. 296 del 27/12/2006), capace di produrre min. 30kw per l’energia
delle parti comuni.
L’impianto di terra
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Questo impianto ha la funzione di protezione contro i contatti indiretti e comprende
i conduttori di terra (corda di rame nuda rigida) collegati a dispersori di terra in
acciaio zincato tramite barra equipotenziale . Dalla barra equipotenziale sono poi
derivati i conduttori di protezione . Ai conduttori di protezione sono collegati gli
impianti generali dei servizi condominiali e delle singole unità abitative.
L’impianto elettrico dei singoli alloggi
E’ dimensionato a partire dai contatori individuali prevedendo una potenza da 3
KW per appartamenti fino a 100mq commerciali e 6 KW per appartamenti superiori
a 100mq .
I contatori saranno installati in apposito ed attrezzato locale ubicato nelle parti
comuni in adiacenza della singola scala condominiale.
Ogni alloggio è dotato di una centralina in esecuzione da incasso di capacità 12 o
24 moduli a guida DIN , contenente un interruttore differenziale puro a protezione
degli interruttori magnetotermici posti a valle, del tipo :
· interruttore magnetotermico a protezione dei circuiti prese da 16A , dei circuiti
prese e di circuiti luce da 10 A;
· trasformatore con suoneria per impianto campanello ingresso ed emergenza per
bagno e doccia.
Il quadro centralino dell’alloggio sarà installato in posizione tale da poter essere
manovrato con facilità e con il minimo impatto estetico/ambientale .
Nei locali contenenti vasche o docce sono rispettate le prescrizioni particolari
inerenti le regole di installazione nelle zone di pericolosità 1, 2 e 3 individuate nelle
norme CEI.
Nel caso di bagni ciechi sono installati estrattori meccanici costituiti da ventilatori
centrifughi.
L’impianto tipo di un alloggio e delle relative pertinenze è costituito da:
 Locale Ingresso :
N.1 punto luce invertito o deviato
N.1 presa 10A
N. 1 pulsante ingresso con targa portanome e suoneria integrata
N. 1 postazione videocitofonica completo di funzione apriporta
N. 1 punto predisposto con tubo per allarme porta ingesso
N. 1 punto telefono
 Locale cucina
N. 2 punto luce interrotto
N. 2 prese 16 A con interruttore MT per forno e lavastoviglie ;
N. 3 presa 10 A : frigo , piano lavoro, TV
N 1 presa TV
N. 1 punto luce interrotto per balcone ove necessario
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 Locale Soggiorno
N. 1 punto luce commutato
N. 2 prese 10 A comandate
N. 1 presa 10 A
N. 1 presa TV
N. 1 presa telefono terminato con RJ11
N. 1 presa RJ45 per collegamento Internet / telefono IP
N. 1 presa TV satellitare
N. 1 punto videocitofonico ( alternativo a quello predisposto nella zona
ingresso)
N. 1 punto luce interrotto balcone
 Disimpegno notte
N.1 punto luce invertito
N.1 presa 10 A
 Camera matrimoniale
N.1 punto luce invertito
N. 2 prese 10 A
N.2 prese telefono
N.1 presa TV
N. 1 presa 10 A
N. 1 punto luce interrotto balcone ove necessario
 Camerette
N.1 punto luce invertito
N. 2 prese 10 A
N.1 presa telefono
N.1 presa TV
N. 1 presa 10 A
N. 1 punto luce interrotto balcone ove necessario
 Bagno padronale e bagno di servizio
N.1 punto luce interrotto
N. 1 punto luce deviato
N.1 pulsante campanello a tirante per b. padronale
N.1 presa 10 A
N. 1 presa 16A bipasso tipo shuko con interr. Bipolare per lavatrice
N.1 motorino estrazione centrifugo per bagno cieco.
 Ripostiglio
N.1 punto luce interrotto
 Balcone e logge
N. 1 punto luce interrotto compreso di corpo illuminante
N. 1 presa da 16 A IP 55
 Box
N. 1 un punto luce interrotto
N.1 presa 16 A
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 Locali cantina piano interrato
N. 1 punto luce interrotto compreso di corpo illuminante
N. 1 presa da 16 A
 Locali cantina piano terra collegati agli appartamenti soprastanti
N. 3 punti luce interrotto
N. 3 prese 16 A
 Locale sottotetto
N. 3 punti luce interrotto
N. 3 prese 16 A
 Impianto Antifurto
Sarà del tipo perimetrale compreso di :
Centrale a microprocessore completa di batterie tampone
N.1 contatto magnetico per ogni finestra o portafinestra,
N.1 contatto magnetico per porta di ingresso
N. 1 sirena con lampeggiante autoalimentata da esterno antischiuma,
antivandalo
N.1 lettore di chiave elettronica a trasponder da incasso
N.2 chiave elettronica
 Impianto videocitofonico
Quota impianto videocitofonico ingresso strada e ingresso scala con cartellino
portanome
Descrizione impianti speciali
 Impianto TV
L’impianto TV per i canali terrestri è costituito da un’antenna installata fuori tetto e
centraline di amplificazione. Dall’antenna centralizzata si dirama la rete di
distribuzione costituita da tubo sottotraccia tipo flex in PVC e da cavo coassiale che
collega le prese TV degli alloggi.
L’impianto TV per i canali satellitari è costituito da una antenna fuori tetto ,
centralina di amplificazione e distribuzione , per collegare la singola presa di
appartamento .
 Impianto telefonico e collegamento internet
L’impianto telefonico del singolo alloggio è derivato dall’armadio posto nel locale
tecnico (locale contatori elettrici) della singola scala .
Ogni singolo appartamento sarà fornito di un montante in doppino telefonico
tradizionale più un montante in cavo UTP cat6 , per collegamento dati a 10-1001000Mbs.
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Lato locale tecnico il montante in doppino telefonico sarà intestato su strisce
standard tipo Krone o 110, mentre il montante in cavo UTP sarà terminato su
pannello con prese UTP RJ45 cat6.
Sarà messo a disposizione del singolo Carrier ( Telecom, Fastweb , ecc ) adeguato
spazio nel locale tecnico per istallare le proprie apparecchiature di servizio e
allacciarsi ai montanti di appartamento.
Sarà predisposta adeguata canalizzazione, due tubi da 80/100mm di diametro, tra il
singolo locale tecnico ed il raccordo su strada pubblica per ingresso servizi .
Un tubo rigido in PVC sarà predisposto tra il rack e il tetto zona antenne, per la
predisposizione di futuri collegamenti telefonici e dati Internet via wireless .
Resta a carico dei singoli proprietari la richiesta di allaccio e i relativi costi nei
confronti dei singoli fornitori di servizio .
Ad esclusione della prima presa telefono e presa dati/internet che sono cablate ,
tutte le altre richiamate a capitolato sono solo predisposizioni tubi sottotraccia, per il
loro cablaggio deve essere fatta esplicita richiesta contrattuale.
Gli impianti saranno realizzati in conformità delle sotto riportate norme:
CEI
ENPI
UNEL
ENEL
TELECOM
C.VV.F
comitato elettronico italiano
ente nazionale previdenza infortuni
unificazione elettrotecnica
ente nazionale energia elettrica
ente nazionale telecomunicazioni
comando vigili del fuoco
Caratteristiche dei materiali.
Canalizzazioni:
Tubo PVC flessibile pesante posato sotto traccia
Tubo PVC rigido pesante posato a vista nei locali tecnici del tipo antifiamma.
Conduttori:
I conduttori utilizzati sono unicamente di rame e del tipo con guaina antiabrasiva
secondo quanto indicato all’art.751.04.1 delle CEI 64-8 per condutture utilizzate in
ambienti a mag-gior rischio in caso d’incendio.
Sono stati impiegati conduttori con isolamento in PVC con caratteristiche di non
propagazione dell'incendio secondo le CEI 20-22II tipo N07 V-K posti entro
tubazioni in PVC pesante a vista o incassate sotto intonaco.
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Cassetta di derivazione:
Cassetta di derivazione in resina termoplastica per posa a vista come per tubo PVC
rigido. Cassetta di derivazione con coperchio in UREA bianca fissato con viti per
posa sotto traccia.
Apparecchi di comando e presa corrente:
Apparecchi marca TICINO serie LIVING INTERNATIONAL per impianti sotto
traccia.
Apparecchi stagni in custodia di pressofusione d’alluminio per impianti delle caldaie
ove necessario.
Interruttori di potenza:
Interruttori differenziali di marca TICINO serie LIVING INTERNATIONAL per
protezione principale circuiti.
Dati tecnici:
Caduta di tensione
La massima caduta di tensione ammessa a pieno carico deve essere del 4%.
Il tratto considerato è sempre dalla sorgente (contatore dell'Ente erogatore) fino
all'utenza più lontana.
Sezione minima dei conduttori
1,5 mmq. per derivazione luce.
2,5 mmq. per derivazione forza motrice.
4,0 mmq. per dorsali luce.
Per quanto riguarda i conduttori di neutro e di protezione, essi hanno sezione pari al
conduttore di fase fino a 25mmq. e metà della sezione di fase per le sezioni superiori,
questo in quanto si prevede una protezione attuata con interruttori omnipolari con
sezionamento del conduttore di neutro.
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Illuminazione piano interrato e boxes ove possibile a discrezione della D.L., saranno
allacciati al contatore di ogni singola unità immobiliare:
Nell’area di manovra dei box auto saranno posti dei punti luce compresi di corpi
illuminanti, in quantità sufficiente per una razionale illuminazione, con comando a
fotocellula crepuscolare e secondo disposizione della Direzione Lavori.
Saranno previsti corpi luminosi a soffitto per piano, compreso lampade di emergenza
per illuminare in modo adeguato il vano scala, il comando d’accensione sarà dotato
di relè per lo spegnimento delle luci nel tempo prestabilito.
Impianto videocitofono (per unità immobiliare) come da progetto.
All’esterno dell’ingresso pedonale sul quale si trova anche pulsante per comando
d’apertura della serratura elettrica.
Impianto antifurto
Sarà del tipo perimetrale compreso di:
- centrale antifurto a microprocessore completa di batterie.
- contatto magnetico per finestre.
- contatto magnetico per porta blindata.
- sirena autoalimentata da esterno antischiuma con lampeggiante completa di
batterie.
- lettore di chiave a trasponder da incasso.
- chiave elettronica trasponder.
Impianto TV
Sarà eseguito l’impianto funzionante e sarà installata un’antenna centralizzata per la
ricezione di canali terrestri ed un’antenna per i canali satellitari (N.1 presa).
Impianto telefonico
E’ predisposta per il passaggio del cavetto telefonico TELECOM una tubazione
sotterranea in plastica del diametro di cm.8 con partenza dal pozzetto sito sul viale
d’accesso fino all’interno, nel vano d’ingresso è posta in opera una scatola
d’incasso, atta a ricevere la presa telefonica TELECOM.
Nella tubazione è immesso un filo metallico per permettere un successivo facile
infilaggio del cavetto telefonico.
Quest’ultimo, come la presa, saranno installati dalla TELECOM, solo su esplicita
domanda d’utenza da parte dell’assegnatario che desideri usufruire del servizio
subordinatamente alla disponibilità di linea presso la centrale telefonica.
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In variante e con addebito per ogni singolo punto di presa, possono essere installate,
purché richieste per tempo, scatole da incasso per prese supplementari in altri locali.
Ascensori
Gli Ascensori saranno forniti dalle Ditte (Ceam / Otis o Kone) o similare, con
dispositivo di sicurezza in caso di interruzione corrente e dispositivo di fermate con
risparmio energetico, pareti cabina in lamiera d’acciaio verniciata o plastificata,
porte di cabina,di piano e portali in acciaio inox satinato, cabina con due porte di
uscita con ante scorrevoli.
Impianto automatico per irrigazione prato
Irrigatori a cerchio completo e a settore di cerchio con getto coprente l’intera
superficie del giardino di pertinenza.
Le caratteristiche tecniche sono le seguenti: allacciamento contatore condominiale
posto in cameretta interrata e disconnettore UNI 9157 ; presa d’acqua in tubo
d’acciaio zincato con valvola a sfera d’intercettazione; collettore d’acciaio zincato
completo di filtro di bronzo a “Y”; elettrovalvole con corpo in ottone o resina,
complete di comando manuale, bobina a 24V protezione IP 67.
Tubazione in polietilene ad alta densità marcato IIP PNG con raccorderie a
compressione per tubo in PE PNG anello di serraggio in poliacetale bianco,
guarnizioni di gomma nitrilica.
Quadro elettrico e programmatore con scelta dei giorni irrigui e del numero dei cicli
d’irrigazione nelle 24 ore con durata del ciclo regolabile.
Messa a terra
L'impianto di terra è stato realizzato in conformità alle prescrizioni delle relative
Norme CEI 64-8 fasc. 8612 al Capitolo 54 e 64-12 fasc.3666R.
I dispersori sono costruiti con profilato di acciaio zincato o tondo di acciaio ramato.
Le dimensioni minime dei dispersori sono rispettivamente di :
- diam.20mm. per dispersori cilindrici in acciaio ramato
- 50x50x5mm. per dispersori a croce in acciaio zincato
La lunghezza di un dispersore sarà di mt.1,5 di cui 1 infisso nel terreno e mt.0,50
liberi nel poz-zetto per le connessioni.
Le misure del pozzetto perdente sono di circa 50x50cm. con coperchio in cemento se
pedo-nabile, di altre caratteristiche per impieghi più gravosi.
Il conduttore di collegamento tra i vari dispersori in intimo contatto con il terreno ha
le seguenti dimensioni minime :
- 40x3mm. se in bandella di acciaio zincato
- 35mmq. se in corda di rame nuda con diametro minimo del singolo filo >1,8mm.
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Tutti i conduttori di terra saranno in rame isolato con materiale termoplastico,
colorati come previsto, in giallo verde.
Strade-piazzali-pavimentazione esterna-giardini e recinzione
Piazzali interni saranno eseguiti come disposizione della Direzione Lavori.
Scavo generale di sbancamento fino alla quota indicata dalla Direzione Lavori
Riempimento con strato drenante per formazione di cassonetto per un altezza non
inferiore a cm.30.
La pavimentazione del vialetto d’ingresso sarà realizzato con materiale idoneo scelto
dalla Direzione Lavori.
Gli scarichi della strada e dei vialetti, ove fosse necessario per quanto possibile,
saranno collegati alla rete fognaria, previo pozzetti di decantazione separati e
collegati alla fognatura comunale.
Per la realizzazione del giardino si seguiranno le indicazioni della Direzione Lavori
e sarà completa d’illuminazione come indicazione della D.L.
Cancelli carrai e pedonali elettrificati, sistemazione delle aree verdi con terreno di
cultura.
La recinzione saranno realizzate in inferriata posizionata su muretto in calcestruzzo
per la parte esterna come da progetto.
La direzione Lavori ha facoltà di apportare tutte quelle varianti a suo esclusivo
giudizio che si rendessero opportune e necessarie sia al progetto di costruzione sia al
presente capitolato.
Per quant’altro qui non descritto, si fa riferimento alle imposizioni delle norme
tecniche d’attuazione del Piano Regolatore del Comune Segrate (Mi) ed alla
Autorizzazione edilizia di riferimento al presente capitolato.
L’acquirente, dopo aver definito le eventuali variazioni distributive interne con gli
incaricati della proprietà in un limite di due incontri, dovrà per eventuali varianti
impiantistiche o migliorie ulteriori, accordarsi direttamente con l’Impresa esecutrice
sollevando la Proprietà da ogni responsabilità al riguardo.
La direzione Lavori eserciterà funzione di controllo dei prezzi di opere in variante.
Isolamento acustico
Le prestazioni di isolamento acustico tra unità immobiliare e dall’ambiente esterno
saranno conformi alle prescrizioni di norma attualmente vigenti.
Le pareti divisorie tra unità immobiliari saranno realizzate con doppia muratura in
blocchi pesanti, giunti ad incastro verticale e malta di allettamento in orizzontale;
l’intercapedine tra le due pareti sarà riempita con materassino fono isolante ad
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elevata densità; le pareti saranno de solidarizzate dalle strutture portanti mediante
opportune guaine.
I massetti dei pavimenti saranno de solidarizzanti dai sottostanti solai mediante
strato elastico smorzante; esso sarà svoltato anche sulle pareti verticali, in modo da
svincolare il massetto anche dalle pareti verticali.
Le vetrate, i serramenti ed i relativi accessori (tapparelle con cassonetti o persiane
esterne) garantiranno un idoneo isolamento dai rumori esterni.
Le staffe di supporto dei sanitari e delle tubazioni saranno vincolate alle strutture
mediante opportuni supporti elastici in gomma, al fine di ridurre al minimo le
vibrazioni.
Le tubazioni saranno di tipo silenziate con giunti flessibili e con ridotta velocità di
attraversamento nei condotti.
Settimo Milanese lì,
LA PARTE PROMITTENTE
VENDITRICE
LA PARTE PROMISSARIA
ACQUIRENTE
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descrizione delle opere dei materiali