IPSIA
San Benedetto del Tronto
PIANO
DELL’OFFERTA
FORMATIVA
anno scolastico 2014 – 2015
PREMESSA
Il 1° settembre 2000 l’autonomia scolastica è entrata nella sua piena fase attuativa. Con essa ogni singolo istituto
scolastico è diventato un’unità operativa in grado di integrare le linee formative generali dello Stato, con scelte obiettive
capaci di cogliere le specifiche richieste territoriali. Il Piano dell’Offerta Formativa (POF) costituisce la documentazione
fondamentale della scuola dell’autonomia secondo tutte le direttive della Legge 440/97 e il Regolamento di attuazione
dell’Autonomia scolastica (D.P.R n° 275 dell’8 Marzo 1999). Secondo l’articolo 3 del Regolamento: “il Piano dell’Offerta
Formativa è il documento fondamentale, costitutivo della IDENTITÀ CULTURALE E PROGETTUALE della scuola, è il testo
su cui viene esplicitata l’attività curriculare, extracurriculare, educativa ed organizzativa adottata dalla scuola nell’ambito
dell’autonomia.”
Attraverso il Piano dell'Offerta Formativa, l’autonomia costruisce le condizioni giuridiche, organizzative, professionali e di
relazione per rendere flessibile l'attività educativa, migliorandone così l'efficacia.
Anche per l’anno scolastico 2014/15 il POF dell’Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato di San
Benedetto del Tronto prevede l’integrazione dei percorsi triennali di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP),
nei percorsi di durata quinquennale, svolti in regime di sussidiarietà, a norma dell’articolo 2, comma 3, del D.P.R. n.
87/2010 e nel rispetto delle competenze esclusive delle Regioni. Questa scelta si pone l’obiettivo di fornire mirate
competenze professionali a fianco di una solida base di istruzione generale e tecnico-professionale, in modo da rispondere
alle esigenze formative del settore produttivo di riferimento, considerato nella sua dimensione sistemica. Tale obiettivo è
possibile grazie alle quote di autonomia e flessibilità che permettono di elaborare programmazioni contenenti una
sostanziosa quantità di ore di pratica, utili per ottenere competenze professionali ai fini del raggiungimento della qualifica
regionale.
A partire dal corrente anno scolastico entra a regime la Riforma, pertanto, Il Nuovo Ordinamento riguarda tutte le classi:
dalla classe prima alla classe quinta.
La Riforma coinvolge studenti, genitori, personale docente e non docente e realtà territoriale. Tutte queste figure devono
avere come comune denominatore quello di ottimizzare la Scuola sotto i suoi molteplici aspetti, al fine di attuare la
migliore formazione e istruzione possibile degli studenti, nella consapevolezza di quanto essa incida sul presente
e sul futuro di ogni singola persona e dell’intera società.
Tale intento viene rafforzato attraverso lo sviluppo e la realizzazione del POF, un testo che presenta molti aspetti.
È un piano di lavoro. È la risposta dell’Istituzione scolastica alle richieste di educazione, istruzione e formazione
provenienti dal contesto territoriale. Il POF è anche un piano esecutivo, nel senso che ciò che è scritto verrà messo in
pratica.
È un’offerta. Le decisioni e le scelte didattiche e organizzative sono infatti rese pubbliche, implicando un’assunzione di
responsabilità della scuola e un diritto per famiglie e studenti di conoscere in modo trasparente l’offerta formativa della
scuola.
È un impegno per il successo formativo dei nostri studenti. Per l’insegnante è lo strumento per definire le proprie
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attività;
per lo studente e i genitori, lo strumento che li aiuta a conoscere cosa la scuola intende fare e come. La sua costruzione
prevede la partecipazione e la responsabilità degli insegnanti, degli studenti, dei genitori, del personale Amministrativo, del
personale Tecnico, del personale Ausiliario, dei soggetti rappresentativi l’ambiente esterno in cui la scuola vive e opera.
È un processo dinamico che si configura come un documento pluriennale, ma si può definire come un processo
creativo senza fine, nel senso che la progettazione non si conclude con la definizione del documento POF, ma riprende
per attuare l’innovazione del Piano e per creare nuovi collegamenti tra i protagonisti della realtà scolastica. In tal senso è
un documento sempre aperto ad ulteriori adeguamenti, grazie ai suggerimenti e alle collaborazioni che possono provenire
da tutti i soggetti interlocutori: alunni, docenti, genitori, associazioni, Enti, in riferimento a particolari esigenze.
Come stabilisce il Regolamento dell’Autonomia scolastica, il POF è reso pubblico e consegnato alle famiglie all’atto delle
iscrizioni; viene pubblicato anche sul sito Internet della scuola, in modo da consentirne a chiunque l’accessibilità.
Il POF rappresenta una vetrina importante. Fornisce infatti a studenti e genitori informazioni sulla storia dell’Istituto, sulle
sue risorse umane e professionali; spiega inoltre ogni aspetto dell’attività scolastica come le scelte formative della scuola, i
programmi e le materie che si insegnano, le innovazioni apportate ai curricoli e il sistema di valutazione.
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CAPITOLO 1
L’ISTITUTO
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UBICAZIONE DELL’ISTITUTO E CONTESTO TERRITORIALE
L’Istituto IPSIA si trova a San Benedetto del Tronto, in
provincia di Ascoli Piceno, nelle Marche, al confine con
l'Abruzzo. Ha sede in Viale dello Sport n. 60 (fra San
Benedetto e la frazione di Porto d’Ascoli), a circa 300 metri
dal mare, in contrada Brancadoro, sul lato nord dello Stadio
Comunale "Riviera delle Palme". È facilmente raggiungibile
dalle altre zone della città, nonché dai paesi vicini, grazie ad
una rete di servizi pubblici urbani ed extraurbani. L’IPSIA è
facilmente collegata a due stazioni ferroviarie: quella centrale
di San Benedetto (al centro della città a circa 3 chilometri di
distanza), nella quale sostano quasi tutti i treni della tratta
Ancona-Pescara; e la piccola stazione di Porto d’Ascoli (poco
più di 2 Km a sud della scuola). Entrambe le stazioni sono
collegate all’IPSIA con autobus urbani.
L’autostrada adriatica A14 ha due uscite: una a sud (sulla
superstrada Ascoli-Mare) con un tratto di superstrada che
arriva in prossimità dell’IPSIA; e un’uscita a nord di San
Benedetto presso Grottammare, che però costringe il
visitatore dell’IPSIA ad uno scomodo passaggio per la
cittadina. Molto comoda l’ubicazione dell’IPSIA anche per chi
proviene dalle zone di Terni o Perugia.
Riassumendo, l'IPSIA è raggiungibile :
 dall'autostrada Adriatica A14: uscita al casello di “San
Benedetto del Tronto - Ascoli Piceno”; raccordo superstrada
Ascoli Mare verso Est; uscita V.le dello Sport verso Nord
altezza Stadio Comunale; ancora verso Nord per 300 m.
(frecce rosse - circa 5 km);
 dalla stazione ferroviaria di San Benedetto del Tronto
direzione Sud attraversando il centro città o percorrendo il
lungomare;
 dalla stazione di Porto d’Ascoli direzione nord.
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Esattamente da cinquant'anni l'IPSIA è presente nella realtà socio-economica e culturale del comune di San
Benedetto del Tronto e di molti altri comuni limitrofi. Il bacino d'utenza dell'Istituto si estende a nord fin oltre Porto San
Giorgio e a sud, in Abruzzo, fin oltre Tortoreto Lido. All'interno abbraccia anche i comuni dell'entroterra, raggiungendo i
centri montani di Amandola e di Comunanza.
Grazie alla possibilità di soggiorno presso il proprio Convitto, l’IPSIA raccoglie i suoi studenti non solo da altre
regioni italiane, ma anche da paesi esteri, come Albania, Argentina, Bosnia, Brasile, Bulgaria, Capoverde, Cina,
Croazia, Santo Domingo, Jugoslavia, Macedonia, Marocco, Perù, Polonia, Romania, Russia, Senegal, Spagna,
Tunisia, Ucraina.
L’IPSIA è stata all’avanguardia in molte sperimentazioni
didattiche (poi seguite da varie scuole italiane), ed è fiera di aver
contribuito, in collaborazione con gli Enti Locali e le Aziende del
territorio, a formare nel corso degli anni, in tanti settori
(artigianato, piccola e media industria, pesca, arti mediche
ausiliarie) le maestranze, i tecnici, i professionisti e gli
imprenditori che oggi sono protagonisti dell'economia locale, e
ad esportare capacità professionali e imprenditoriali anche
all'estero. Per proseguire in questa tradizione, l’Istituto ha colto le
possibilità offerte dalla legge sulla riforma della scuola secondaria
superiore, ampliando la propria offerta formativa con l’attivazione,
accanto all’Istruzione Professionale che si presenta con percorsi
formativi rinnovati, un’Istruzione e Formazione Professionale
(IeFP), articolata in diversi indirizzi che risultano inseriti nei percorsi
quinquennali e che saranno approfonditi in seguito.
L’IPSIA pone gli studenti al centro dell’azione didattica e s’impegna a formare un cittadino sensibile alle problematiche
socio-culturali e consapevole di diritti e doveri per il vivere sociale. A tal proposito, la scuola promuove iniziative di
accoglienza, orientamento, riorientamento e integrazione, per dare a tutti pari opportunità di successo. Come per gli anni
precedenti, sono previsti momenti di recupero e di approfondimento per migliorare il rendimento dell’azione educativa e
valorizzare le eccellenze. Particolare attenzione viene posta ai progetti e alle attività extracurricolari, con l’impegno di
reperire le risorse per attuare il diritto-dovere alla formazione e per migliorare la preparazione del personale, con ricadute
positive sul Piano dell’Offerta Formativa.
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LA STORIA DELL’IPSIA
L’istituzione degli Istituti Professionali trae origine dalla Legge 15 giugno 1931 e dal D.P.R. 21 settembre 1938 e
tende a fornire giovani forze operative per l’assolvimento di mansioni qualificate nei vari settori di attività produttiva ed
economica. Il nostro Istituto è stato istituito con il D.P.R. del 30 settembre 1961 per iniziativa del preside Prof. Antonio
Guastaferro.
Negli anni ’50 San Benedetto aveva 2 scuole medie inferiori:

la scuola media (per la cui ammissione dalle elementari era necessario superare un esame) ;
 l’avviamento al lavoro marinaro (di cui era direttore il prof. Guastaferro).
Per offrire uno sbocco agli studenti dell’avviamento dopo il 3° anno, il prof. Guastaferro aprì tre sezioni:
 Montatori e riparatori apparecchi radio (con 19 allievi);
 Elettromeccanici (20 allievi);
 Meccanici navali (20 allievi).
L’Istituto forniva agli alunni i libri di testo; per chi viaggiava (o frequentava corsi pomeridiani) provvedeva con pasti
gratuiti e rimborsi spese di viaggio. Nell’ottobre 1964, per i 13 allievi qualificati della 3° Riparatori radio, viene istituita
una classe 4° di Montatori e riparatori di apparecchi televisivi. Nel 1965 viene aperta la sez. Padrone marittimo al
Traffico e alla Pesca (15 allievi) e nel 1966 le sez. Meccanici tornitori ed Elettricisti di bordo (rispettivamente con 19 e
14 allievi); nel Comune di Montefiore dell’Aso viene aperta la sez. Congegnatori meccanici, in collaborazione con la
Fondazione De Vecchis (20 allievi). Nel 1968 è la volta della sez. Odontotecnico (21 allievi). I corsi di studio
denominati “sezioni di qualifica” (con riferimento ai diversi settori economici e produttivi) erano inizialmente articolati
in sezioni triennali, fatta eccezione per la sez. “Odontotecnico” che era quadriennale. Tale specializzazione era molto
ambita, poiché conferiva un titolo “abilitante alla professione”, permettendo di aprire un proprio laboratorio
odontotecnico. Cosi, la sezione raccolse allievi provenienti da tutta Italia, arrivando a contare 28 classi.
A partire dall’anno scolastico 1969/70, in attuazione della Legge 27/10/1969, vengono istituiti i corsi post-qualifica, al
fine di portare l’intero ciclo di studi degli Istituti Professionali a cinque anni, al pari degli altri istituti di istruzione
secondaria di 2° grado. Al termine dei corsi post-qualifica si consegue -- mediante un esame di Stato - il diploma di
maturità professionale, valido sia per l’accesso alle carriere di concetto, sia per l’iscrizione a tutti i corsi di laurea
universitari, come previsto dal D.P.R. 19/03/1970.
Così nel 1969 inizia la sperimentazione del 4° e 5° anno TIM (Tecnico Industrie Meccaniche), seguita a breve dal 4°
e 5° TIEE (Tecnico Industrie Elettriche ed Elettroniche) e dal 5° OT (Odontotecnici). Nel 1971 viene aperta la sez.
Operatori chimici (con 17 allievi) e viene inaugurata la sede centrale in zona Brancadoro, anche se la maggior parte
delle classi rimangono ancora disseminate nell’area comunale. Nel 1982 viene aperta la sez. AMEE (Addetto alla
Manutenzione di Elaboratori Elettronici). Nel 1985 l’IPSIA di San Benedetto del Tronto è una delle poche scuole in
Italia ad adottare in via sperimentale il biennio, che (per quanto riguarda l’area di formazione culturale generale)
prevede discipline comuni a tutti gli indirizzi, in modo da rendere l’ordine professionale omogeneo con gli altri ordini
di scuola secondaria superiore per la maggior parte delle discipline curricolari. Al compimento del biennio, viene così
garantita agli studenti degli istituti professionali la possibilità di accedere senza esami al terzo anno di istituto
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secondario affine.
Nel settembre 1992 subentra alla guida dell’IPSIA il Prof. Sante Pulcini, già docente e vicepreside della scuola
stessa. L’IPSIA ha percorso le varie fasi del processo di rinnovamento dell’Istruzione professionale di Stato, avviato
dalla fine degli anni ’80 in risposta alle nuove esigenze del mondo produttivo, decisamente orientate verso una più
forte dimensione culturale e quindi nel superamento di curricoli puramente addestrativi.
L’Istituto ha aderito alla sperimentazione assistita Progetto ’92, il cui curricolo prevede varie forme di interazione e
collaborazione con il mondo della formazione professionale e con quello delle attività produttive, nell’ottica della
integrazione tra i diversi luoghi e soggetti della formazione. Il Progetto ‘92 introduce un biennio comune ad alta valenza
formativa e orientativa; gradualmente vengono modificate le modalità dell’Esame di qualifica alla fine del 3° anno. Nelle
classi non soggette a sperimentazione, le prove d’esame consistevano in una prova scritta di cultura generale, in una
prova scritto-grafica, in una prova pratica e in una prova orale su tutte le materie. Con il Progetto ’92, la prova d’esame,
i programmi e gli orari d’insegnamento subiscono variazioni: ad es. Italiano e Storia (7 ore + 2 ore di
approfondimento) sostituiscono Cultura generale (6 ore), a scapito delle materie dell’area di indirizzo e soprattutto di
Esercitazioni pratiche o Laboratorio.
Nel 1996 viene aperta la sezione “Abbigliamento e Moda” e nel 1999 la sezione “Operatori del mare”, che sostituisce
quella dei “Padroni marittimi”. Durante le lezioni di esercitazioni nautiche, gli studenti hanno la possibilità di utilizzare
la nave-scuola “Francesca Palestini” in dotazione dell’Istituto.
Il 16 settembre 2005 viene inaugurato il Convitto.
Dal 1° settembre 2006 al 31 Agosto 2012 la guida dell’Ipsia è stata affidata al Dirigente scolastico Prof.ssa
Graziella Pallottini.
Il 1° settembre 2012 la guida dell’Ipsia è passata al Dirigente scolastico Prof. Giovanni D’Angelo.
L’innovazione tecnologica degli ultimi anni rivoluziona i profili delle professioni, inventa nuove mansioni e stabilisce
nuovi traguardi per il sapere degli operatori. Ogni nuovo corso viene attivato in risposta a sollecitazioni provenienti dal
territorio, e proprio queste interazioni con le realtà territoriali sono una delle più peculiari caratteristiche del nostro
Istituto. È infatti compito della scuola il continuo adeguamento dei processi educativi alle attività professionali
emergenti, o che risultano modificate in relazione alla mutata realtà scientifica, tecnologica, economica e sociale.
Nel corso dei suoi cinquant’anni di vita, l’azione educativa e didattica dell’IPSIA ha privilegiato un percorso formativo
finalizzato alla costruzione di una cultura di base ampia e articolata, proiettata dinamicamente verso il mondo del
lavoro e dell’università.
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OFFERTA FORMATIVA. RISORSE INTERNE ED ESTERNE
INFORMAZIONI GENERALI
Ordine e grado di Scuola
Denominazione
Indirizzo
Telefono
FAX
Codice fiscale
Partita IVA
Indirizzo di posta elettronica certificata
Indirizzo di posta elettronica
Sito internet
Dirigente
DSGA
Scuola Secondaria Superiore
Istituto Superiore
Viale dello Sport, 60 - 63074 San Benedetto del Tronto (AP)
0735 78.05.25
0735 78.04.05
82000470441
00411520448
ap r i03 000 a@ p ec .is t r u z io n e .it
ap r i03 000 a@ ist r u z io n e .it
www.ipsia.it
prof. Giovanni D’Angelo
rag. Luigina De Luca
RISORSE UMANE E PROFESSIONALI
PERSONALE DOCENTE (organico di diritto): è composto da 97 componenti, di cui 74 docenti, 16 insegnanti di
sostegno e 7 istitutori.
PERSONALE ATA: è costituito da 57 componenti, di cui 8 assistenti amministrativi, 13 assistenti tecnici, 30
collaboratori scolastici, 3 cuochi, 2 guardarobieri e 1 infermiere.
NUMERO CLASSI E ALLIEVI
Classi
Numero classi
Classi prime
9
Classi seconde
8
Classi terze
(7+2=) 9
Classi quarte
(5+2=) 7
Classi quinte
7
Totale
(36+2+2=) 40
COMPOSIZIONE STUDENTI IPSIA
Studenti Ipsia
Studenti italiani
Studenti stranieri
Totale studenti
maschi
129
76
100
56
65
426
Maschi
299
127
426
femmine
96
96
88
77
50
407
Femmine
324
83
407
8
Totale
225
172
188
133
115
833
Totale
623
210
833
RISORSE STRUTTURALI E MATERIALI
L’edificio dell’IPSIA risale agli inizi degli anni sessanta, mentre l’ala che ospita l’aula magna e alcune classi sono di
recente costruzione. Si accede ai locali interni attraverso un ampio cortile, nel quale gli studenti sostano prima e
alla fine delle lezioni e durante la ricreazione, con il vantaggio di una maggiore sicurezza. Viene riservato uno
spazio interno anche al posteggio dei ciclomotori.
L’IPSIA ha locali interni spaziosi e bene illuminati; alcune aule più piccole sono destinate alle classi meno
numerose. Nel corso degli anni, l'Istituto ha subito lavori di manutenzione delle strutture originarie e di
ristrutturazione di alcuni ambienti, in modo da rendere più confortevole e sicura l’attività scolastica. In ottemperanza
alle normative di sicurezza, l’istituto viene periodicamente sottoposto ai necessari lavori di manutenzione e
adeguamento strutturale.
L’IPSIA possiede molte attrezzature moderne e all’avanguardia.
La Nave scuola “F. Palestini”, un peschereccio di circa 22 metri di lunghezza per 54 tonnellate di stazza che può
imbarcare fino a trenta persone ed è dotata di tutti gli strumenti radio elettronici di aiuto alla navigazione presenti a bordo
di moderne unità navali. Oltre alle ricerche e alle esercitazioni degli studenti, la nave viene utilizzata anche per
attività in cooperazione con Enti pubblici e privati.
L’Istituto cede frequentemente propri spazi, materiali, personale educativo e tecnico per l’organizzazione di corsi
destinati ai propri allievi o a figure esterne (docenti e personale di altre scuole e privati).
Fanno parte del personale scolastico ATA due autisti che guidano il pullman, l’auto e il camion in dotazione
dell’Istituto, utilizzati per visite guidate, stage e attività varie.
L’IPSIA di San Benedetto dispone delle seguenti strutture, utilizzabili per fini didattici e di ricerca (per l’utilizzazione
vedere la “Carta dei Servizi” della scuola):
-
Aula magna, con una capienza di 350 posti, utilizzabile da tutte le componenti scolastiche (dipendenti, allievi,
genitori) e corredata da:
-

N. 3 videoproiettori e n. 3 telecamere;

N. 1 impianto audio-video;

N. 1 impianto per proiezione di DVD e videocassette;

N. 1 impianto per videoconferenza.
Biblioteca/ Emeroteca/ Mediateca che grazie all’efficienza dimostrata è diventata polo regionale. È un locale
accogliente con sala di lettura e di lavoro culturale e didattico.
- - il Convitto, un edificio di nuova costruzione, adiacente all’Istituto, recintato e circondato da giardino. Disposto su
tre piani, l’edificio è dotato di portineria, sala tv, sala mensa, sala polivalente, sala giochi fornita di bigliardini e
tavoli da ping-pong, infermeria, n. 52 camere a tre posti letto, tutte con bagno. Di facile accesso sono i campi di
calcetto e pallavolo della scuola. Il convitto dispone inoltre delle seguenti risorse umane: Personale Educativo
(istitutori ed istitutrici), Personale ATA (infermiera, portiere, cuochi, guardarobiere, collaboratori scolastici). Sono
a disposizione degli allievi anche un medico esterno e una psicologa.
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-
i Laboratori che costituiscono l’indispensabile supporto didattico attraverso il quale l’Istituto consegue le
proprie finalità formative nel campo tecnico. Essi sono differenziati per indirizzo di studio, in modo da consentire
lo svolgimento delle attività specialistiche previste dai piani di studio; sono costantemente aggiornati nelle dotazioni
tecnico scientifiche e adeguati alle nuove tecnologie.
LABORATORI E ALTRE STRUTTURE
Indirizzo Produzioni Industriali e artigianali opzione Abbigliamento
n° 1 laboratorio confezioni,con macchine da banco aspirante e tavoli da taglio
n° 1 laboratorio modello, con stazione computerizzata per il CAD specifico di sviluppo taglie
n° 1 aula disegno, dotata di tavoli da disegno, lavagna luminosa e stazione grafica computerizzata
Indirizzo Produzioni Industriali e artigianali opzione Grafico
n° 1 laboratorio multimediale
Indirizzo Produzioni Industriali e artigianali opzione "Operatore del Benessere"
n° 1 laboratorio di pratica estetica
n° 1 laboratorio di pratica acconciatore
Indirizzo Produzioni Industriali e artigianali opzione Marittimo
n° 1 laboratorio Macchine Marine
n° 1 laboratorio Architettura Navale
n° 1 laboratorio G.M.D.S.S. - Comunicazioni in mare
n° 1 laboratorio Nautica (Carteggio)
Indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica opzioni Elettrico-Elettronico
n° 1 laboratorio progetti e sperimentazione
n° 1 laboratorio impianti elettrici e misure
n° 1 laboratorio di informatica e automatica
n° 3 laboratori di informatica
n° 6 laboratori di pratica per lo studio di dispositivi, attraverso progettazione e analisi con strumentazione
Indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica opzione Meccanico
n° 1 laboratorio macchine utensili (torni, frese,ecc…) con due reparti:
- laboratorio macchine a controllo numerico CNC e postazioni CAD.
- laboratorio misure e prove sui materiali
n° 1 laboratorio tecnologico macchine termiche
n° 1 laboratorio caldaie
n° 1 laboratorio officina motori
n° 1 laboratorio-officina impianti termici
n° 1 officina saldatura
Indirizzo Servizi socio-sanitari, articolazione:
"Arti ausiliarie delle professioni sanitarie, odontotecnico"
n° 4 laboratori di pratica odontotecnica
n° 2 sale gesso e fusione
n° 1 laboratorio di microsaldatura
n° 1 laboratorio con strumentazione CAD-CAM
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Altre strutture
n° 1 laboratorio microscopi
n° 1 laboratorio strumentale
n° 1 laboratorio di microbiologia
n° 1 laboratorio analisi ambientali
n° 1 laboratorio analisi chimica qualitativa
n° 1 laboratorio analisi chimica quantitativa
n° 1 sale bilance
n° 1 magazzino reattivi
n° 1 palestra dotata di spogliatoi con docce
n° 2 campetti esterni di proprietà della scuola (calcetto, pallavolo)
n° 1 laboratorio linguistico
n° 1 laboratorio di fisica
n° 55 aule
n° 2 posti di ristoro
Diverse postazioni video mobili e fisse postazioni internet ISDN
ORARIO DEI SERVIZI PER L’UTENZA ESTERNA
L’IPSIA è aperta dal lunedì al sabato dalle ore 7:00 alle ore 15:00 e il giovedì fino alle ore 19,00
L’orario ordinario è mantenuto anche nei periodi di sospensione dell’attività didattica.
Orario di ricevimento per l’utenza (salvo specifiche esigenze)
ORARIO
Il Dirigente Scolastico
Il Responsabile Amministrativo
GIORNO
Per appuntamento
h 12,00 - 14.00
Lunedì - Mercoledì - Venerdì;
7,55 - 8,55
da Lunedì
11,45 - 13,15
a Sabato;
Ufficio Didattica
Ufficio Contabilità e protocollo
Ufficio Personale
Ufficio Tecnico
I tempi e le modalità di accesso ai servizi sono enunciati nella Carta dei Servizi.
ORARIO DELLE LEZIONI
Le lezioni si articolano in unità didattiche da 60 minuti.
A seconda delle classi, l’orario delle lezioni va, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8:00 alle ore 13:00, oppure dalle ore 8.00
alle ore 13:55; mentre per tutte le classi l’orario del sabato va dalle ore 8:00 alle ore 13:00.
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CAPITOLO 2
IL NUOVO ISTITUTO PROFESSIONALE
LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
I DIPARTIMENTI
I PERCORSI TRIENNALI DI ISTRUZIONE
E FORMAZIONE PROFESSIONALE
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L’IPSIA E IL NUOVO ORDINAMENTO
Dal 2010 l’IPSIA di San Benedetto è un Istituto Professionale finalizzato al conseguimento di un diploma
quinquennale di istruzione secondaria superiore. In base al Regolamento sul Riordino dell’Istruzione Professionale
di Stato, ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto
2008, n. 133, approvato con DPR del 15 marzo 2010, a partire dalle classi prime iscritte nell’a.s. 2010/2011, la struttura
della scuola è cambiata e vengono applicati i nuovi ordinamenti e i nuovi orari. In tal modo, l’IPSIA fa riferimento a due
ampi Settori che a loro volta si suddividono in indirizzi e a partire dal terzo anno possono articolarsi in
opzioni accordate con la Regione Marche. Le opzioni vengono attivate al fine di offrire risposte efficaci e mirate alle
esigenze del territorio e ai fabbisogni formativi espressi dal mondo del lavoro e delle professioni. Le opzioni vengono scelte
dagli studenti a conclusione del primo biennio e di conseguenza raccolgono alunni che possono provenire da qualunque
settore o indirizzo.
Settore Industria e Artigianato:
Indirizzo Produzioni Industriali e artigianali
•
Articolazione industria
•
Articolazione artigianato. Opzione: Produzioni tessili sartoriali
•
Articolazione industria. Opzione: Produzioni audiovisive
Indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica
•
Opzione: Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili
•
Opzione: Manutenzione mezzi di trasporto
Settore Servizi
Indirizzo Servizi socio-sanitari Articolazione "Arti ausiliarie delle professioni sanitarie, odontotecnico"
I settori “Industria e Artigianato” e “Servizi” sono articolati in 2 bienni e 1 quinto anno con flessibilità di orari
per garantire:
-
personalizzazione dei percorsi nei diversi settori e indirizzi;
-
possibilità di rilascio di qualifica regionale al terzo anno;
-
prevenzione e contrasto della dispersione scolastica;
-
raccordi con l’istruzione tecnica e la formazione professionale per garantire passaggi tra sistemi ;
-
raccordo organico con la realtà economica locale attraverso l’alternanza scuola-lavoro.
I relativi obiettivi di apprendimento sono descritti in competenze, abilità e conoscenze, anche secondo quanto previsto
dal Quadro Europeo delle Qualifiche (European Qualification Framework - EQF).
Le conoscenze indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Sono quindi l’insieme di
fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro. L’EQF distingue le conoscenze in teoriche e/o
pratiche.
Le abilità indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere
problemi. L’EQF distingue le abilità in cognitive (pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (abilità manuale e uso di
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metodi, materiali, strumenti).
Le competenze indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o
metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale. L’EQF descrive le
competenze in termini di responsabilità e autonomia.
In linea con le indicazioni dell’Unione Europea e in coerenza con la normativa sull’obbligo di istruzione, che prevede lo
studio, l’approfondimento e l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico, l’offerta formativa
dell’Istituto Professionale si articola in un’area di istruzione generale (comune a tutti i percorsi) e in aree d’indirizzo così
strutturate:
AREA GENERALE COMUNE
AREA DI INDIRIZZO
TOTALE
693 ore annuali
396 ore annuali
1.089 ore annuali
Primo biennio:
Classe I
(33 ore settimanali)
Classe II
660 ore annuali
396 ore annuali
1.056 ore annuali
(32 ore settimanali)
Secondo biennio
495 ore annuali
561 ore annuali
1.056 ore annuali
(32 ore settimanali)
Quinto anno
495 ore annuali
561 ore annuali
1.056 ore annuali
(32 ore settimanali)
Quinquennio
2.838 ore
2.475 ore
5.313 ore
L’area di istruzione generale ha l’obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base acquisita attraverso il
rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali che caratterizzano l’obbligo di istruzione: asse dei linguaggi, matematico,
scientifico-tecnologico e storico-sociale. La preparazione di base degli studenti si persegue tramite l’uso sistematico di
metodi che valorizzano l’apprendimento per mezzo di esperienze nei contesti formali, non formali e informali e la
personalizzazione dei percorsi.
Le aree di indirizzo, presenti sin dal primo biennio, hanno l’obiettivo di far acquisire agli studenti competenze spendibili in
vari contesti di vita e di lavoro, mettendo i diplomati in grado di assumere autonome responsabilità nei processi produttivi e
di servizio e di collaborare in modo costruttivo alla soluzione di problemi.
All'interno di un processo educativo che si vuole operativo, le quarte e quinte classi svolgono complessivamente 132
ore (generalmente 66 ore in quarta e 66 ore in quinta) di attività in alternanza scuola-lavoro, che consente allo
studente di interfacciarsi con le realtà del mondo del lavoro e, al tempo stesso, di acquisire competenze attraverso
la varietà di soluzioni didattiche. I risultati di apprendimento, attesi a conclusione del percorso quinquennale, consentono
agli studenti di inserirsi nel mondo del lavoro, di proseguire nel sistema dell’istruzione e formazione tecnica superiore, nei
percorsi universitari e nei percorsi di studio e lavoro previsti per l’accesso agli albi delle professioni tecniche secondo le
norme vigenti in materia.
A tale scopo, nel corso del quinquennio è assicurato un orientamento permanente degli studenti, che li sostenga a scelte
14
fondate e consapevoli.
Per garantire un pieno sviluppo formativo degli alunni, l’IPSIA mira inoltre ad assicurare l’acquisizione delle competenze
chiave di cittadinanza e costituzione. A tale scopo concretizza in un percorso unitario momenti in cui i saperi e le
competenze degli assi culturali si accompagnano ad un’attiva partecipazione alla vita sociale e professionale.
PERCHÉ ISCRIVERSI AI NUOVI PERCORSI QUINQUENNALI?
Si tratta di percorsi formativi validi che privilegiano l’“imparare sperimentando”, favorendo l’integrazione, nei percorsi di
educazione formale, tra sapere teorico-speculativo e sapere pratico-operativo all’interno dei curricoli, superando la
concezione di un sapere per il sapere e di un sapere per il fare. Tali percorsi sostengono con vigore l’idea di un
apprendimento unitario, integrale, potenziando la dimensione operativa della conoscenza, arricchendo l’esperienza del
ragazzo in diritto-dovere di nuove opportunità formative, avvicinando il mondo del lavoro e delle professioni attraverso
stage, visite guidate, tirocini formativi, esperienze scuola-lavoro, attività laboratoriali.
Il modo nuovo per imparare è indirizzato dalla metodologia e dall’organizzazione nei due settori che privilegiano:

apprendimento attraverso esperienza

metodo laboratoriale

pensiero operativo

analisi e soluzione problemi

lavoro cooperativo per progetti
I risultati di apprendimento attesi a conclusione del percorso quinquennale consentono agli studenti varie
possibilità.

Inserirsi nel mondo del lavoro. Lo stretto collegamento tra l’IPSIA e la realtà produttiva del territorio consente
una preparazione che risponde alle esigenze del mercato del lavoro locale, ampliando le probabilità di un rapido
inserimento lavorativo, una volta acquisito il diploma professionale prescelto.

Proseguire nel sistema dell’ istruzione e formazione tecnica superiore.

Proseguire nei percorsi universitari.
15
COMPETENZE, SISTEMA DEI CREDITI, PASSAGGIO TRA I SISTEMI FORMATIVI
Il Profilo educativo, culturale e professionale esplicita ciò che gli studenti, alla fine del corso di studi, devono acquisire in
termini di competenze:
-
sapere: le conoscenze disciplinari e interdisciplinari;
-
saper fare: le abilità operative o professionali; un saper fare ad ampio spettro che permetta la riorganizzazione delle
conoscenze apprese in maniera versatile in modo da riuscire ad affrontare anche problematiche nuove;
-
saper essere: per crescere e maturare, per essere persona e cittadino di domani.
Tali saperi non vanno intesi come componenti che vanno a sommarsi, ma come una padronanza della persona dimostrata
nell’azione: essa indica la capacità dimostrata di utilizzare le conoscenze, le abilità e le attitudini personali, sociali e/o
metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale.
Il soggetto è quindi ritenuto competente quando, mobilitando le sue capacità intellettuali, estetico-espressive, motorie,
operative, morali, utilizza in ogni situazione le conoscenze e le abilità che possiede per arricchire creativamente il proprio
personale modo di essere nel mondo, di interagire con gli altri, di affrontare le situazioni e risolvere i problemi.
Per “competenza professionale” si intende la mobilitazione dei saperi che ogni individuo attiva per garantire un risultato
professionale, riconoscibile come adeguato e valido rispetto a un’attività richiesta, nell’ambito di una relazione di scambio.
Quello del riconoscimento di crediti nel passaggio tra indirizzi o tra canali formativi è un ambito che il legislatore ha
affrontato a partire dall’art. 6 del DPR 257/2000 (passaggio tra sistemi per i giovani in Obbligo Formativo), preceduto dalla
Legge 30 del 2000 sul riordino dei cicli scolastici che all’art 2 recita:
“Nei primi due anni, fatte salve la caratterizzazione specifica dell'indirizzo e l'obbligo di un rigoroso svolgimento del relativo
curricolo, è garantita la possibilità di passare da un modulo all'altro anche di aree e di indirizzi diversi, mediante
l'attivazione di apposite iniziative didattiche e finalizzate all'acquisizione di una preparazione adeguata alla nuova scelta.”
E all’art. 8 ancora: “La frequenza positiva di qualsiasi segmento della scuola secondaria, annuale o modulare, comporta
l'acquisizione di un credito formativo che può essere fatto valere, anche ai fini della ripresa degli studi eventualmente
interrotti, nel passaggio da un'area o da un indirizzo di studi all'altro o nel passaggio all’Istruzione e formazione
professionale.”
In virtù del riconoscimento dei crediti, un giovane che porta a termine con successo un segmento della scuola o
della formazione professionale, o che realizza esperienze nell’ambito dei percorsi di apprendistato, matura competenze
certificabili dall’istituzione che lo ha avuto in carico, ed è in grado di entrare o ri-entrare nel sistema di istruzione o in
nuovi percorsi di IeFP. La scuola ha il dovere di valorizzare le competenze che il giovane possiede e di tradurle in crediti
spendibili, inserendolo nell’anno di corso idoneo, affinché possa proseguire con successo il nuovo percorso
d’istruzione/formazione professionale, provvedendo eventualmente ad attivare sessioni personalizzate di approfondimento
e recupero.
Come già detto, le linee guida avviate in Europa individuano un approccio diverso all’esperienza formativa. Si sposta cioè
l’attenzione sugli apprendimenti, ovvero sulle competenze acquisite dalla persona, valorizzando non solo quelle acquisite
in contesti formali (scuole e corsi di formazione), ma anche quelle maturate in contesti informali e non formali. Nel
corso della sua vita, e con modalità e tempi diversi, il cittadino matura una serie di competenze che, su richiesta, possono
essere ricostruite e descritte con l’aiuto di un operatore; possono essere eventualmente validate, se sono state acquisite
16
in contesti informali o non formali; e infine registrate nel Libretto Formativo della persona o più specificatamente
dichiarate dal soggetto erogatore di formazione. La valorizzazione ufficiale delle competenze possedute dalla persona
avviene attraverso il
processo di certificazione, col quale il soggetto istituzionale preposto ne formalizza definitivamente l’attribuzione nel
Certificato di Competenze. Le competenze certificate costituiscono elemento da valorizzare per il conseguimento di
nuove qualifiche professionali, quindi per l’accesso a corsi di formazione avanzati verso status lavorativi diversi, di
maggiore responsabilità e autonomia.
Quindi lo studente, se lo desidera o se il suo progetto personale lo richiede, potrà cambiare sistema formativo. Per questo
viene offerto un contributo del servizio di orientamento per verificare i crediti acquisiti e per inserire se necessario lo
studente in un percorso di collegamento utile per il recupero e lo sviluppo degli apprendimenti che integrerà le conoscenze
necessarie al passaggio.
Alla fine del primo biennio (fine obbligo scolastico) dell’Istruzione professionale (percorso quinquennale) e
dell’Istruzione e formazione professionale (percorso di qualifiche triennali regionali), viene rilasciato un certificato delle
competenze. Ciò permette a chi voglia interrompere gli studi o voglia cambiare percorso formativo di possedere un
curriculum riportante le competenze acquisite valide a livello europeo visto che fanno riferimento a quelle EQF (European
Qualification Framework).
Il modello di certificato (unico sul territorio nazionale e valido per tutti i sistemi formativi) contiene la scheda
riguardante competenze di base e relativi livelli raggiunti dallo studente in relazione agli assi culturali, con
riferimento alle competenze chiave di cittadinanza, di cui all’allegato 1 al Regolamento n. 139 del 22 agosto 2007.
Al termine delle operazioni di scrutinio finale, i consigli delle seconde classi della scuola secondaria superiore
compilano per ogni studente la suddetta scheda, che viene conservata agli atti dell’istituzione scolastica.
La definizione per livelli di competenza è parametrata secondo la scala, indicata nel certificato stesso, che si articola in tre
livelli: base, intermedio, avanzato. Ai fini della compilazione delle singole voci del modello di certificato, si precisa che il
raggiungimento delle competenze di base va riferito a più discipline o ambiti disciplinari.
Nel caso in cui il livello base non sia stato raggiunto, è riportata, per ciascun asse culturale, la dicitura “livello base non
raggiunto”. La relativa motivazione è riportata nel verbale del consiglio di classe, nel quale sono anche indicate le misure
proposte per sostenere lo studente nel successivo percorso di apprendimento.
Ai fini dell’adempimento dell’obbligo d’istruzione da parte degli alunni diversamente abili si fa riferimento a quanto
previsto dal citato Decreto 22 agosto 2007 n. 139, art. 3, c. 1, e le indicazioni contenute nelle “Linee guida sull’integrazione
scolastica degli alunni con disabilità” di cui alla nota prot. n. 4274 del 4 agosto 2009.
17
I DIPARTIMENTI
Da anni l’IPSIA è dotato di Dipartimenti intesi, come recita la Riforma, ”quali articolazioni funzionali del Collegio dei docenti,
di supporto alla didattica e alla progettazione” (art. 5, comma 3, punto d del Regolamento). Essi favoriscono il raccordo tra i
vari ambiti disciplinari e realizzano interventi in relazione alla didattica per competenze, all’orientamento e alla valutazione
degli apprendimenti. La novità, introdotta dalla Riforma, sta nella loro organizzazione per assi culturali, al fine di un maggior
raccordo indirizzato alla definizione di piani di lavoro o progetti utili anche per individuare il livello di competenza raggiunto
dagli alunni in termini di abilità e conoscenze.
In quest’ottica, i Dipartimenti mirano a :

analizzare le singole discipline per individuarne finalità, nodi concettuali fondanti e contenuti basilari;

definire le conoscenze che devono essere in possesso degli alunni al termine di ciascun ciclo scolastico;

definire le competenze acquisite, in particolare quelle utili per il rilascio del certificato al termine del primo biennio
(che coincide con la conclusione della scuola dell’obbligo);

definire gli indicatori e i criteri di valutazione delle medesime;

elaborare diverse tipologie di prove di verifica, nonché materiale didattico finalizzato al recupero, all’approfondimento
e allo svolgimento di percorsi disciplinari;

progettare percorsi disciplinari ed interdisciplinari annuali;

ricercare e sperimentare nuove metodologie didattiche specifiche, in riferimento a traguardi formativi determinati.
I dipartimenti vengono articolati secondo i seguenti assi culturali:
Asse dei linguaggi e storico-sociale, che comprende le discipline: italiano, storia, inglese, diritto e religione.
Asse scientifico tecnologico, che comprende tutte le materie professionalizzanti, insieme alle seguenti discipline:
scienze della terra e biologia, chimica, fisica, scienze motorie e sportive.
Asse matematico, al quale appartiene la disciplina matematica.
I docenti dei dipartimenti si riuniranno secondo le discipline assegnate per ogni asse culturale; gli incontri saranno
presieduti dai rispettivi docenti responsabili.
18
AUTONOMIA E FLESSIBILITÁ
Per realizzare al meglio il proprio piano di offerta formativa, i nuovi istituti professionali possono avvalersi di quote di
autonomia e flessibilità.
AUTONOMIA
Le istituzioni scolastiche possono modificare il monte ore annuale delle discipline di insegnamento di ciascun anno
scolastico per una quota non superiore al 20% per realizzare – in base all’offerta formativa e nei limiti delle disponibilità di
bilancio – attività e insegnamenti facoltativi, coerenti con il profilo educativo, culturale e professionale dello studente in
relazione al percorso scelto. L’orario di ciascuna disciplina non può essere ridotto oltre il 20%.
FLESSIBILITÀ
Gli spazi di flessibilità consentono:
-
di articolare le aree di indirizzo in opzioni non previste dal regolamento governativo. Gli studenti scelgono le
opzioni a conclusione del primo biennio.
-
di utilizzare, nel primo biennio, le opzioni anche ai fini del rilascio, in regime di sussidiarietà, di qualifiche
triennali e diplomi quadriennali di competenza delle Regioni.
QUOTE DI AUTONOMIA e FLESSIBILITÀ
-
20% di autonomia per il primo biennio e il successivo triennio, in relazione all’orario complessivo delle
lezioni;
-
25% di flessibilità nel primo biennio e 35% nel secondo biennio, calcolata in base al monte ore dell’area di
indirizzo, per organizzare un’offerta formativa coordinata con il sistema di istruzione e formazione
professionale di competenza delle Regioni;
-
35% di flessibilità nel secondo biennio e 40% nel quinto anno, calcolata in base al monte ore dell’area di
indirizzo, per realizzare opzioni rispondenti a documentate richieste del territorio, del mondo del lavoro e delle
professioni.
Per realizzare i percorsi triennali d’ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALI ai fini del rilascio delle qualifiche
regionali triennali l’Istituto IPSIA si avvale, laddove lo ritiene necessario, dell’utilizzo della quota di autonomia prevista
fino ad un massimo del 20% del monte ore complessivo dell’anno scolastico, e a seconda delle esigenze e necessità
anche delle quote di flessibilità relative all’area di indirizzo (25% nel primo biennio e 35% nel terzo anno).
19
L’IPSIA E I PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
PERCORSI TRIENNALI DI QUALIFICA REGIONALE
Gli studenti in possesso del titolo conclusivo del primo ciclo possono iscriversi ai percorsi triennali per il conseguimento
di qualifiche professionali di III° livello europeo, ai fini dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione e del diritto-dovere
all’istruzione. A tal proposito, anche quest’anno l’IPSIA di San Benedetto inserisce le qualifiche regionali triennali
all’interno dei suoi percorsi quinquennali. Tale attuazione avviene in regime sussidiario, con un ruolo integrativo e
complementare rispetto alla formazione professionale regionale, nel quadro di specifiche intese tra la Regione Marche e il
MIUR di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Le qualifiche erogate per quest’anno scolastico presso l’IPSIA di San Benedetto sono le seguenti:
Operatore del benessere _ figura estetica
Operatore del benessere _ figura acconciatore
Operatore dell'abbigliamento
Operatore alla riparazione dei veicoli a motore
Operatore elettronico
Tali percorsi essendo attuati all’interno di quelli d’istruzione quinquennali hanno il medesimo orario annuale delle lezioni:
per le classi prime, pari a 1.089 ore, corrispondente a 33 ore settimanali e, per le altre classi, pari a 1.056 ore,
corrispondente a 32 ore settimanali. Per realizzare ciò, l’IPSIA varia il piano orario dell’Istruzione Professionale avvalendosi
dell’utilizzo della quota di autonomia del 20%, e delle quote di flessibilità relative all’area di indirizzo (25% nel primo
biennio e 35% nel terzo anno). In questo modo si riesce ad aumentare la percentuale di ore da dedicare all’accrescimento
delle competenze tecnico-professionali indispensabili per un rapido inserimento nel mondo del lavoro, senza
però trascurare le competenze di base e trasversali necessarie per una proficua prosecuzione degli studi.
In particolare visto che i quadri orari delle terze classi vengono attuati all’interno dei quadri orari delle diverse opzioni
(quando previste), nei singoli consigli di classe vengono elaborati dei progetti in cui i contenuti dei singoli percorsi
disciplinari sono curvati allo scopo di coniugare le esigenze del raggiungimento delle competenze specifiche delle
qualifiche IeFP (verificate attraverso esame al terzo anno) con le competenze specifiche delle opzioni scelte.
Le qualifiche sono riconosciute a livello regionale, nazionale ed europeo.
Le competenze minime che dovranno essere raggiunte per la prosecuzione degli studi faranno riferimento:

al Quadro Europeo delle Qualifiche per quanto riguarda le competenze di base e trasversali,

all’Accordo Stato Regioni del 29 aprile 2010 recepito con delibera della giunta regionale delle Marche del 20
giugno 2010 n. 1038 per quanto riguarda le competenze tecnico-professionali.
Per l’attuazione di tali percorsi, risulta fondamentale l’adozione di misure quali l’accoglienza, l’accompagnamento
e la scelta di opportune metodologie didattiche. In chiaro collegamento risultano gli stage organizzati per gli
studenti del terzo anno, utili per l’acquisizione di competenze tecnico-professionali sul campo di lavoro.
In base alle competenze acquisite risulta indispensabile il riconoscimento di crediti, laddove si voglia intraprendere
20
l’attività lavorativa con la presentazione di un curriculum spendibile a livello europeo, o laddove si voglia proseguire
negli studi.
ACCOGLIENZA
La fase di accoglienza viene svolta durante tutto l’anno scolastico con particolare attenzione all’inizio delle attività
scolastiche. Essa consiste in un insieme di azioni quali:
-
socializzazione e formazione del gruppo classe;
-
conoscenza della struttura scolastica; del regolamento scolastico e del patto formativo;
-
chiarimenti sui percorsi di istruzione e formazione professionale e percorso d’istruzione (quinquennale).
MISURE DI ACCOMPAGNAMENTO
La fase di accompagnamento (iniziale, in itinere e finale) mira a contrastare la dispersione scolastica e ad offrire alla
persona un punto di riferimento (e anche di ausilio) nella formazione, nell’inserimento lavorativo o nel proseguimento degli
studi attraverso il percorso dell’Istruzione. Ciò può avvenire nel seguente modo:
-
possibilità di colloqui degli allievi con gli insegnanti;
-
approfondimento della conoscenza della persona;
-
educazione del giovane al cambiamento e alle transizioni, sostegno del giovane nella definizione di una propria
identità;
-
presenza tra gli insegnanti di una figura di “referente di classe” per la gestione delle dinamiche emergenti e per la
conduzione di momenti di confronto;
-
aiuti agli allievi in termini di metodo di studio e di recuperi formativi anche in forma individualizzata;
-
acquisizioni che consentano di attivare strategie di ingresso nel mondo del lavoro;
-
possibilità di lavoro dipendente e autonomo, definizione di un percorso dopo la formazione coerente con le
motivazioni e le aspettative professionali maturate e le esigenze rilevate dal mercato del lavoro.
METODOLOGIE DIDATTICHE
-
Metodo laboratoriale attivato all’interno di percorsi organizzati per obiettivi e progetti.
-
Concorso di tutte le discipline allo sviluppo delle competenze globali dell’operatore.
CRITERI E MODALITÀ DI VALUTAZIONE
Valutazione delle competenze spendibili nei vari contesti di vita e di lavoro attraverso prove strutturate, semistrutturate,
aperte e pratiche, valutate attraverso apposite griglie.
MODALITÀ DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI FORMATIVI
La certificazione delle competenze si avvale di uno specifico Libretto Formativo compilato per ciascun allievo, in cui sono
riportate le competenze acquisite nel percorso relative a capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali,
sociali e metodologiche in situazione di lavoro professionale o personali. Al termine del triennio è previsto il rilascio
dell’attestato di qualifica di Operatore.
La proposta per il sistema dei crediti è così articolata:
21
Totale crediti classe 1° pari a 30
Totale crediti classe 2° pari a 30
Totale crediti classe 3° pari a 40
Competenze di base e formative
suddivise per aree
Crediti
Primo anno
Crediti
Secondo anno
Crediti
Terzo anno
Area linguaggio
Area tecnico-scientifico
Area storico socio-economica
Totale crediti Competenze di base e formative
7
5
4
16
7
5
4
16
9
6
3
18
Competenze Tecnico-Professionali
suddivise per aree
Crediti
Primo anno
Crediti
Secondo anno
Crediti
Terzo anno
8
6
8
6
12
10
14
14
22
Area professionale
Area Orientamento, stage (alternanza scuolalavoro)
Totale crediti Competenze TecnicoProfessionali
L’ammontare dei crediti per il percorso triennale è pari a 100 ed è coerente con il sistema previsto per tutti i corsi della
stessa durata. La suddivisione dei crediti per aree rispecchia la volontà di superare l’impostazione didattica puramente
disciplinare a favore di una nuova organizzata per nuclei di sapere, orientata all’acquisizione di competenze attraverso il
contributo trasversale di diversi settori di conoscenza (ex discipline).
Il riconoscimento del credito passa pertanto attraverso la certificazione dell’acquisizione delle competenze.
ORGANIZZAZIONE E COLLEGAMENTO CON COMPETENZE DICHIARATE
Le discipline professionalizzanti prevedono lezioni e attività di laboratorio. Sin dal primo anno verranno effettuate
esperienze di “simulimpresa”, oltre a visite guidate in orario curriculare presso aziende limitrofe operanti nell’area di
interesse, che contemplano anche interventi didattici svolti da operatori del settore, consentendo allo studente di acquisire
più ampie competenze professionali. Nel terzo anno, in vista della qualifica finale, gli studenti seguiranno degli stage
presso aziende riferibili al settore e che usino nella loro attività tecnologie relative al percorso formativo.
22
PERCHÉ ISCRIVERSI AI CORSI TRIENNALI
IMPARARE IN MODO NUOVO
I percorsi triennali di istruzione e formazione professionale, grazie ad un metodo di apprendimento che alterna
insegnamenti teorici ad esperienze pratiche, rappresentano un’opportunità formativa che consente di orientare le scelte
professionali in base alle proprie inclinazioni e aspirazioni. Offrono la possibilità di imparare attraverso l’insegnamento in
aula e le esperienze in azienda, a diretto contatto con il mondo del lavoro. In questo modo, il giovane può provare sul
campo ciò che sta apprendendo.
COLLEGAMENTI CON LE IMPRESE
Il loro stretto collegamento con la realtà produttiva del territorio consente una preparazione che risponde alle esigenze del
mercato del lavoro locale, ampliando le probabilità di un rapido inserimento lavorativo, una volta acquisita la qualifica
professionale prescelta.
COSTO ZERO
I percorsi triennali sono configurati all’interno dei percorsi d’Istruzione Professionale quinquennali finanziati dal MIUR, e
sono quindi gratuiti per le famiglie.
QUALIFICA RICONOSCIUTA IN EUROPA
La qualifica ottenuta al termine dei tre anni certifica il raggiungimento di una solida cultura di base e l’acquisizione di
competenze mirate ad un inserimento in azienda. Il titolo è valido su tutto il territorio nazionale e riconosciuto a livello
europeo. Con il sistema dei crediti assegnati in base alle competenze, permette la possibilità di intraprendere esperienze
lavorative in tutti i paesi europei.
OPPORTUNITÀ LEGATE ALLE CARATTERISTICHE PRODUTTIVE DELLE MARCHE
I corsi triennali vengono programmati e organizzati in stretta collaborazione con la realtà produttiva del territorio regionale,
per rispondere alle richieste di figure professionali competenti e adeguatamente formate, da inserire sul mercato del lavoro
locale.
23
CAPITOLO 3
IL NUOVO ORDINAMENTO DELL’ISTITUTO PROFESSIONALE
I PERCORSI QUINQUENNALI CON LE ARTICOLAZIONI IN OPZIONI
A PARTIRE DAL TERZO ANNO
PER IL RILASCIO DEL DIPLOMA
24
ISTITUTO PROFESSIONALE
SETTORI “INDUSTRIA E ARTIGIANATO” E “SERVIZI”
Col nuovo ordinamento L’IPSIA di San Benedetto del Tronto fa, come già detto, riferimento a due ampi settori e in
accordo con le esigenze del territorio si avvale, a partire dal terzo anno, delle articolazioni degli indirizzi in opzioni scelte
dall’elenco nazionale. Gli allievi al termine del primo biennio possono scegliere una delle opzioni.
Settore Industria e Artigianato:
Indirizzo Produzioni Industriali e artigianali
•
Articolazione industria
•
Articolazione artigianato. Opzione: Produzioni tessili sartoriali
•
Articolazione industria. Opzione: Produzioni audiovisivi
Indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica
•
Opzione: Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili
•
Opzione: Manutenzione mezzi di trasporto
Settore Servizi
Indirizzo Servizi socio-sanitari Articolazione "Arti ausiliarie delle professioni sanitarie, odontotecnico"
INSEGNAMENTI DELL’AREA GENERALE COMUNE AGLI INDIRIZZI DEI SETTORI “INDUSTRIA E
ARTIGIANATO” E “SERVIZI”
ORARIO DELLE DISCIPLINE COMUNI AI SETTORI “INDUSTRIA E ARTIGIANATO” E “SERVIZI”
1° biennio
DISCIPLINE AREA COMUNE
cl.
1°
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia
Geografia
Matematica
Diritto ed economia
Scienze della terra e biologia
Scienze motorie e sportive
Religione o attività alternative
4
3
2
1
4
2
2
2
1
25
2° biennio
cl.
cl. 3° cl. 4°
2°
ore settimanali di lezione
4
4
4
3
3
3
2
2
2
quinto
anno
cl. 5°
4
3
2
4
2
2
2
3
3
3
2
2
2
1
1
1
1
A conclusione di uno dei percorsi quinquennali, il Diplomato consegue alcuni risultati di apprendimento, di
seguito specificati in termini di competenze, che sono comuni a tutti gli indirizzi.
•
Agire in riferimento ad un sistema di valori, coerenti con i principi della Costituzione, in base ai quali essere in grado
di valutare fatti e orientare i propri comportamenti personali, sociali e professionali;
•
utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico, creativo e
responsabile nei confronti della realtà, dei suoi fenomeni e dei suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento
permanente;
•
utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti:
sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici e professionali;
•
riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura, delle arti e orientarsi agevolmente
fra testi e autori fondamentali, a partire dalle componenti di natura tecnico-professionale correlate ai settori di
riferimento;
•
riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le
strutture, demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo;
•
stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una prospettiva interculturale
sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro;
•
utilizzare i linguaggi settoriali delle lingue straniere previste dai percorsi di studio per interagire in diversi ambiti e
contesti di studio e di lavoro;
•
riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali;
•
individuare ed utilizzare le moderne forme di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle
strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete;
•
utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare;
•
riconoscere i principali aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea ed esercitare in modo
efficace la pratica sportiva per il benessere individuale e collettivo;
•
comprendere e utilizzare i principali concetti relativi all'economia, all'organizzazione, allo svolgimento dei processi
produttivi e dei servizi;
•
utilizzare i concetti e i fondamentali strumenti delle diverse discipline per comprendere la realtà ed operare in campi
applicativi;
•
padroneggiare l'uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla
tutela della persona, dell'ambiente e del territorio;
•
individuare i problemi attinenti al proprio ambito di competenza e impegnarsi nella loro soluzione collaborando
efficacemente con gli altri;
•
utilizzare strategie orientate al risultato, del lavoro per obiettivi e alla necessità di assumere responsabilità nel rispetto
dell'etica e della deontologia professionale;
•
compiere scelte autonome in relazione ai propri percorsi di studio e di lavoro lungo tutto l'arco della vita nella
prospettiva dell’apprendimento permanente;
•
partecipare attivamente alla vita sociale e culturale a livello locale, nazionale e comunitario.
26
SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO
INDIRIZZO PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI
PROFILO GENERALE
Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Produzioni industriali e artigianali” interviene nei processi di
lavorazione, fabbricazione, assemblaggio e commercializzazione di prodotti industriali e artigianali. Le sue competenze
tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali come economia del mare, abbigliamento,
industria, produzioni multimediali, cinematografiche e televisive ed altri, sviluppate in relazione alle esigenze
espresse dal territorio. In particolare, è in grado di:
•
scegliere e utilizzare le materie prime e i materiali relativi al settore di riferimento;
•
utilizzare i saperi multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo per operare autonomamente nei
processi in cui è coinvolto;
•
intervenire nella predisposizione, conduzione e mantenimento in efficienza degli impianti e dei dispositivi utilizzati;
•
applicare le normative vigenti sulla tutela dell’ambiente e sulla salute e sicurezza degli addetti alle lavorazioni, degli
utenti e consumatori;
•
osservare i principi di ergonomia e igiene che presiedono alla fabbricazione, alla distribuzione e all’uso dei prodotti di
interesse;
•
programmare e organizzare le attività di smaltimento di scorie e sostanze residue, collegate alla produzione dei beni
e alla dismissione dei dispositivi;
•
supportare l’amministrazione e la commercializzazione dei prodotti.
L’indirizzo prevede le articolazioni “Industria” e “Artigianato”, nelle quali il profilo viene orientato e declinato.
SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO
INDIRIZZO PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI
ARTICOLAZIONE INDUSTRIA
PROFILO
Nell’articolazione “Industria” vengono applicate e approfondite le metodiche tipiche della produzione e dell’organizzazione
industriale, per intervenire nei diversi segmenti che la caratterizzano, avvalendosi dell’innovazione tecnologica. A
conclusione del percorso quinquennale, i risultati di apprendimento dell’indirizzo “Produzioni industriali e artigianali”
afferiscono alle seguenti competenze specifiche:
1.
Utilizzare adeguatamente gli strumenti informatici e i software dedicati agli aspetti produttivi e gestionali.
2.
Selezionare e gestire i processi di produzione in rapporto ai materiali e alle tecnologie specifiche.
3.
Applicare le procedure che disciplinano i processi produttivi, nel rispetto della normativa sulla sicurezza nei luoghi di
vita e di lavoro e sulla tutela dell’ambiente e del territorio. innovare e valorizzare sotto il profilo creativo e tecnico, le
produzioni tradizionali del territorio;
27
4.
Riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza ed economicità e applicare i sistemi di controllo-qualità nella propria
attività lavorativa; padroneggiare tecniche di lavorazione e adeguati strumenti gestionali nella elaborazione,
diffusione e commercializzazione dei prodotti artigianali.
5.
Intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, mantenendone la visione sistemica.
QUADRO ORARIO SETTIMANALE
Settore Industria e Artigianato,
Indirizzo Produzioni Industriali e artigianali
Articolazione Industria
1° biennio
2°biennio
quinto anno
cl. 1° cl. 2°
cl. 3°
cl. 4°
cl. 5°
DISCIPLINE
ore settimanali di lezione
AREA COMUNE
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Lingua inglese
3
3
3
3
3
Storia
2
2
2
2
2
Geografia
1
Matematica
4
4
3
3
3
Diritto ed economia
2
2
Scienze della terra e biologia
2
2
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Religione o attività alternative
1
1
1
1
1
AREA DI INDIRIZZO
Tecnologie e tecniche di rappresentazione
3
3
grafica
Scienze integrate: fisica (con 1 ora Laboratorio*)
2
2
Scienze integrate: chimica (con 1 ora Laboratorio *)
2
2
Tecnologie dell’Informazione e della comunicazione
2
2
Laboratori tecnologici ed esercitazioni **
3
3
5
4
4
Tecnologie applicate ai materiali e ai processi
6
5
4
produttivi*
Tecniche di produzione e di organizzazione
6
5
4
Tecniche di gestione- conduzione di macchine e
3
5
impianti
TOTALE ORE SETTIMANALI
33
32
32
32
32
- * Insegnamento in attività di laboratorio svolto in parte congiuntamente da docente teorico e tecnico-pratico
-** Insegnamento in attività di laboratorio svolto da docente tecnico-pratico
L’area professionalizzante nelle quarte e quinte classi viene attuata attraverso un progetto di attività in alternanza scuolalavoro. Tale progetto della durata minima di 132 ore viene sviluppato all’interno dell’orario curriculare.
Nelle prime tre classi del percorso quinquennale articolazione industria sono inseriti i percorsi di istruzione e
formazione professionale “operatore del benessere: figure estetica e figura acconciatore” al termine dei quali è
previsto, attraverso il superamento di un esame, il rilascio di una qualifica regionale valida a livello nazionale ed europeo.
28
SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO
INDIRIZZO PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI
ARTICOLAZIONE ARTIGIANATO
OPZIONE “PRODUZIONI TESSILI-SARTORIALI”
PROFILO
Nell’indirizzo produzioni industriali e artigianali articolazione “Artigianato” è prevista l’opzione “Produzioni tessilisartoriali”, finalizzata a conservare e valorizzare stili, forme, tecniche proprie della storia artigianale locale e per
salvaguardare competenze professionali specifiche del settore produttivo tessile – sartoriale sviluppate e integrate in
coerenza con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Produzioni industriali e artigianali”, articolazione
“Artigianato”, opzione “Produzioni tessili-sartoriali”, consegue i seguenti risultati in termini di competenze:
1.
Utilizzare adeguatamente gli strumenti informatici e i software dedicati agli aspetti produttivi e gestionali
2.
Selezionare e gestire i processi della produzione tessile- sartoriale in rapporto ai materiali e alle tecnologie
specifiche.
3.
Applicare le procedure che disciplinano i processi produttivi tessili-sartoriali, nel rispetto della normativa sulla
sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro e sulla tutela dell’ambiente e del territorio.
4.
Innovare e valorizzare sotto il profilo creativo e tecnico, le produzioni tradizionali del territorio.
5.
Riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza ed economicità e applicare i sistemi di controllo-qualità nella propria
attività lavorativa.
6.
Interpretare ed elaborare in modo innovativo forme e stili delle produzioni tradizionali del settore tessile-artigianale.
7.
Padroneggiare tecniche di lavorazione e adeguati strumenti gestionali nella elaborazione, diffusione e
commercializzazione dei prodotti artigianali.
8. Intervenire nelle diverse fasi e livelli dei processi produttivi tessili e sartoriali, mantenendone la visione sistemica.
Le competenze dell’indirizzo “Produzioni industriali e artigianali”, nell’opzione “Produzioni tessili-sartoriali”, sono
sviluppate e integrate in coerenza con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio.
29
QUADRO ORARIO SETTIMANALE
Settore Industria e Artigianato,
Indirizzo Produzioni Industriali
Articolazione Artigianato
OPZIONE “PRODUZIONI TESSILI-SARTORIALI”
1° biennio
2°biennio
quinto anno
cl. 1° cl. 2°
cl. 3°
cl. 4°
cl. 5°
DISCIPLINE
ore settimanali di lezione
AREA COMUNE
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Lingua inglese
3
3
3
3
3
Storia
2
2
2
2
2
Geografia
1
Matematica
4
4
3
3
3
Diritto ed economia
2
2
Scienze della terra e biologia
2
2
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Religione o attività alternative
1
1
1
1
1
AREA DI INDIRIZZO
Tecnologie e tecniche di rappresentazione
3
3
grafica
Scienze integrate: fisica (con 1 ora Laboratorio*)
2
2
Scienze integrate: chimica (con 1 ora Laboratorio
2
2
*)
Tecnologie dell’Informazione e della
2
2
comunicazione
Laboratori tecnologici ed esercitazioni tessili **
3
3
5
4
4
Tecnologie applicate ai materiali e ai processi
6
5
4
produttivi tessili, abbigliamento*
Progettazione tessile - abbigliamento, moda e
6
6
6
costume*
Tecniche di distribuzione e marketing
2
3
TOTALE ORE SETTIMANALI
33
32
32
32
32
* Insegnamento in attività di laboratorio svolto in parte congiuntamente da docente teorico e tecnico-pratico
-** Insegnamento in attività di laboratorio svolto da docente tecnico-pratico
L’area professionalizzante nelle quarte e quinte classi viene attuata attraverso un progetto di attività in alternanza scuolalavoro. Tale progetto della durata minima di 132 ore viene sviluppato all’interno dell’orario curriculare.
Nelle prime tre classi del percorso quinquennale articolazione artigianato è inserito il percorso di istruzione e
formazione professionale “operatore dell’abbigliamento” al termine del quale, attraverso il superamento di un esame,
è previsto il rilascio di una qualifica regionale valida a livello nazionale ed europeo.
30
SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO
INDIRIZZO PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI
ARTICOLAZIONE INDUSTRIA
OPZIONE “PRODUZIONI AUDIOVISIVE”
PROFILO
Nell’indirizzo produzioni industriali e artigianali articolazione “Industria” è prevista l’opzione “Produzioni
audiovisive ”, finalizzata a formare un tecnico che sia in grado di orientarsi nella molteplicità delle tipologie di produzione
(film, documentari, pubblicità, news, ecc.), e di applicare le competenze relative alle diverse fasi produttive di settore
(montaggio, ripresa, postproduzione, ecc.).
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Produzioni industriali e artigianali”, articolazione
“Industria” - opzione “Produzioni audiovisive ”, consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di
competenze:
1.
Utilizzare adeguatamente gli strumenti informatici e i software dedicati agli aspetti produttivi e gestionali.
2.
Selezionare e gestire i processi di produzione in rapporto ai materiali e alle tecnologie specifiche.
3.
Applicare le procedure che disciplinano i processi produttivi, nel rispetto della normativa sulla sicurezza nei luoghi di
vita e di lavoro e sulla tutela dell’ambiente e del territorio.
4.
Riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza ed economicità e applicare i sistemi di controllo-qualità nella propria
attività lavorativa.
5.
Intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, mantenendone la visione sistemica.
6.
Utilizzare i linguaggi e le tecniche della comunicazione e produzione cinematografica e televisiva.
7.
Progettare e realizzare prodotti audiovisivi mediante l’utilizzo delle specifiche strumentazioni ed attrezzature.
8.
Orientarsi nell’evoluzione dei linguaggi visivi e delle produzioni filmiche d’autore e commerciali.
Le competenze dell’indirizzo “Produzioni industriali e artigianali”, nell’opzione “Produzioni audiovisive”, sono
sviluppate e integrate in coerenza con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio.
31
QUADRO ORARIO SETTIMANALE
Settore Industria e Artigianato,
Indirizzo Produzioni Industriali
Articolazione Industria
OPZIONE “PRODUZIONI AUDIOVISIVE”
1° biennio
2°biennio
quinto anno
cl. 1° cl. 2°
cl. 3°
cl. 4°
cl. 5°
DISCIPLINE
ore settimanali di lezione
AREA COMUNE
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Lingua inglese
3
3
3
3
3
Storia
2
2
2
2
2
Geografia
1
Matematica
4
4
3
3
3
Diritto ed economia
2
2
Scienze della terra e biologia
2
2
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Religione o attività alternative
1
1
1
1
1
AREA DI INDIRIZZO
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica
3
3
Scienze integrate: fisica (con 1 ora Laboratorio*)
2
2
Scienze integrate: chimica (con 1 ora Laboratorio *)
2
2
Tecnologie dell’Informazione e della comunicazione
2
2
Laboratori tecnologici ed esercitazioni **
3
3
4
3
3
Tecnologie applicate ai materiali e ai processi
4
3
2
produttivi*
Tecniche di produzione e di organizzazione*
4
4
4
Linguaggi e tecniche della progettazione e
3
3
3
comunicazione audiovisiva
Storia delle arti visive
2
2
2
Tecniche di gestione e conduzione di macchinari e
2
3
impianti
TOTALE ORE SETTIMANALI
33
32
32
32
32
* Insegnamento in attività di laboratorio svolto in parte congiuntamente da docente teorico e tecnico-pratico
-** Insegnamento in attività di laboratorio svolto da docente tecnico-pratico
L’area professionalizzante nelle quarte e quinte classi viene attuata attraverso un progetto di attività in alternanza scuolalavoro. Tale progetto della durata minima di 132 ore viene sviluppato all’interno dell’orario curriculare.
Nelle prime tre classi del percorso quinquennale sono integrati diversi percorsi di istruzione e formazione
professionale in base alle scelte optate dagli studenti a conclusione del primo biennio. Al termine della terza classe
attraverso il superamento di un esame è previsto il rilascio di una qualifica regionale valida a livello nazionale ed europeo.
32
SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO
INDIRIZZO MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA
PROFILO GENERALE
Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica” possiede le competenze per
gestire, organizzare ed effettuare interventi di installazione e manutenzione ordinaria, di diagnostica, riparazione e
collaudo relativamente a piccoli sistemi, impianti e apparati tecnici, anche marittimi. Le sue competenze tecnicoprofessionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali: meccanico, termoidraulico, elettrico, elettronico,
e altri, e specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio. In particolare, è in grado di:
•
controllare e ripristinare, durante il ciclo di vita degli apparati e degli impianti, la conformità del loro funzionamento
alle specifiche tecniche, alle normative sulla sicurezza degli utenti e sulla salvaguardia dell’ambiente;
•
osservare i principi di ergonomia, igiene e sicurezza che presiedono alla realizzazione degli interventi;
•
organizzare e intervenire nelle attività per lo smaltimento di scorie e sostanze residue, relative al funzionamento delle
macchine, e per la dismissione dei dispositivi;
•
utilizzare le competenze multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo presenti nei processi
lavorativi e nei servizi che lo coinvolgono;
•
gestire funzionalmente le scorte di magazzino e i procedimenti per l’approvvigionamento;
•
reperire e interpretare documentazione tecnica;
•
assistere gli utenti e fornire le informazioni utili al corretto uso e funzionamento dei dispositivi;
•
agire nel suo campo di intervento nel rispetto delle specifiche normative ed assumersi autonome responsabilità;
•
segnalare le disfunzioni non direttamente correlate alle sue competenze tecniche;
•
operare nella gestione dei sevizi, anche valutando i costi e l’economicità degli interventi.
A conclusione del percorso quinquennale, i risultati di apprendimento dell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”
afferiscono alle seguenti competenze specifiche:
1.
Comprendere, interpretare e analizzare schemi di impianti;
2.
Utilizzare, attraverso la conoscenza e l’applicazione della normativa sulla sicurezza, strumenti e tecnologie
specifiche;
3.
Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta funzionalità di apparecchiature,
impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione;
4.
Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di intervenire nel
montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure stabilite;
5.
Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni dei sistemi e degli impianti;
6.
Garantire e certificare la messa a punto degli impianti e delle macchine a regola d’arte, collaborando alla fase di
collaudo e installazione;
7.
Gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire servizi efficaci ed
economicamente correlati alle richieste.
33
Le competenze dell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica” sono sviluppate e integrate in coerenza con la filiera
produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio.
L’Indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica prevede due possibili opzioni con relativi quadri orari che possono
essere scelte dagli studenti al termine del primo biennio:
•
Opzione: Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili
•
Opzione: Manutenzione mezzi di trasporto
SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO
INDIRIZZO MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA
OPZIONE “APPARATI, IMPIANTI E SERVIZI TECNICI INDUSTRIALI E CIVILI”
PROFILO
L’opzione “Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili” afferisce all’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”.
Nell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”, l’opzione “Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili”
specializza e integra le conoscenze e competenze in uscita dall’indirizzo, coerentemente con la filiera produttiva di
riferimento e con le esigenze del territorio, con competenze rispondenti ai fabbisogni delle aziende impegnate nella
manutenzione di apparati e impianti elettrici, elettromeccanici, termici, industriali e civili, e relativi servizi tecnici.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato in “Manutenzione e assistenza tecnica”, opzione “Apparati, impianti
e servizi tecnici industriali” consegue i risultati di apprendimento di seguito descritti in termini di competenze.
1.
Comprendere, interpretare e analizzare schemi di apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili.
2.
Utilizzare strumenti e tecnologie specifiche nel rispetto della normativa sulla sicurezza.
3.
Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta funzionalità di
apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione, nel contesto industriale e civile.
4.
Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di intervenire nel
montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure stabilite.
5.
Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni degli apparati e impianti
industriali e civili di interesse.
6.
Garantire e certificare la messa a punto a regola d’arte degli apparati e impianti industriali e civili, collaborando alle
fasi di installazione, collaudo e di organizzazione-erogazione dei relativi servizi tecnici.
7.
Agire nel sistema di qualità, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire servizi efficienti ed efficaci.
34
QUADRO ORARIO SETTIMANALE
Settore Industria e Artigianato,
Indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica
OPZIONE “APPARATI, IMPIANTI E SERVIZI TECNICI INDUSTRIALI E CIVILI”
1° biennio
2°biennio
quinto anno
cl. 1° cl. 2°
cl. 3°
cl. 4°
cl. 5°
DISCIPLINE
ore settimanali di lezione
AREA COMUNE
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Lingua inglese
3
3
3
3
3
Storia
2
2
2
2
2
Geografia
1
Matematica
4
4
3
3
3
Diritto ed economia
2
2
Scienze della terra e biologia
2
2
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Religione o attività alternative
1
1
1
1
1
AREA DI INDIRIZZO
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica
3
3
Scienze integrate: fisica (con 1 ora Laboratorio*)
2
2
Scienze integrate: chimica (con 1 ora Laboratorio *)
2
2
Tecnologie dell’Informazione e della comunicazione
2
2
Laboratori tecnologici ed esercitazioni **
3
3
4
3
3
Tecniche meccaniche e applicazioni
5
4
4
Tecnologie elettrico-elettroniche dell’automazione
5
5
3
e applicazioni*
Tecnologie e tecniche di installazione e di
3
5
7
manutenzione di apparati e impianti civili e
industriali
TOTALE ORE SETTIMANALI
33
32
32
32
32
- * Insegnamento in attività di laboratorio svolto in parte congiuntamente da docente teorico e tecnico-pratico
-** Insegnamento in attività di laboratorio svolto da docente tecnico-pratico
L’area professionalizzante nelle quarte e quinte classi viene attuata attraverso un progetto di attività in alternanza scuolalavoro. Tale progetto della durata minima di 132 ore viene sviluppato all’interno dell’orario curriculare.
Nelle prime tre classi del percorso quinquennale sono integrati diversi percorsi di istruzione e formazione
professionale in base alle scelte optate dagli studenti a conclusione del primo biennio. Al termine della terza classe
attraverso il superamento di un esame è previsto il rilascio di una qualifica regionale valida a livello nazionale ed europeo.
35
SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO
INDIRIZZO MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA
OPZIONE “MANUTENZIONE MEZZI DI TRASPORTO”
PROFILO
Nell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”, l’opzione “Manutenzione mezzi di trasporto” specializza e integra le
conoscenze e competenze in uscita dall’indirizzo, coerentemente con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze
del territorio, con competenze rispondenti ai fabbisogni delle aziende impegnate nella manutenzione di apparati e impianti
inerenti i mezzi di trasporto di interesse, terrestri, aerei o navali, e relativi servizi tecnici.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato in “Manutenzione e assistenza tecnica” - opzione “Manutenzione
mezzi di trasporto”” consegue i risultati di apprendimento di seguito descritti in termini di competenze.
1.
Comprendere, interpretare e analizzare la documentazione tecnica relativa al mezzo di trasporto.
2.
Utilizzare, attraverso la conoscenza e l’applicazione della normativa sulla sicurezza, strumenti e tecnologie
specifiche.
3.
Seguire le normative tecniche e le prescrizioni di legge per garantire la corretta funzionalità del mezzo di trasporto e
delle relative parti, di cui cura la manutenzione nel contesto d’uso.
4.
Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di intervenire nel
montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure stabilite.
5.
Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni dei sistemi e degli impianti
relativi al mezzo di trasporto.
6.
Garantire e certificare la messa a punto a regola d’arte del mezzo di trasporto e degli impianti relativi, collaborando
alle fasi di installazione, collaudo ed assistenza tecnica degli utenti.
7.
Agire nel sistema di qualità, gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire
servizi efficaci ed economicamente correlati alle richieste.
36
QUADRO ORARIO SETTIMANALE
Settore Industria e Artigianato,
Indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica
OPZIONE “MANUTENZIONE MEZZI DI TRASPORTO”
1° biennio
2°biennio
quinto anno
cl. 1° cl. 2°
cl. 3°
cl. 4°
cl. 5°
DISCIPLINE
ore settimanali di lezione
AREA COMUNE
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Lingua inglese
3
3
3
3
3
Storia
2
2
2
2
2
Geografia
1
Matematica
4
4
3
3
3
Diritto ed economia
2
2
Scienze della terra e biologia
2
2
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Religione o attività alternative
1
1
1
1
1
AREA DI INDIRIZZO
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica
3
3
Scienze integrate: fisica (con 1 ora Laboratorio*)
2
2
Scienze integrate: chimica (con 1 ora Laboratorio *)
2
2
Tecnologie dell’Informazione e della comunicazione
2
2
Laboratori tecnologici ed esercitazioni **
3
3
4
3
3
Tecniche meccaniche e applicazioni *
5
5
4
Tecnologie elettrico-elettroniche dell’automazione e
5
4
3
applicazioni
Tecnologie e tecniche di installazione e di
manutenzione dei mezzi di trasporto
TOTALE ORE SETTIMANALI
33
32
3
5
7
32
32
32
- * Insegnamento in attività di laboratorio svolto in parte congiuntamente da docente teorico e tecnico-pratico
-** Insegnamento in attività di laboratorio svolto da docente tecnico-pratico
L’area professionalizzante nelle quarte e quinte classi viene attuata attraverso un progetto di attività in alternanza scuolalavoro. Tale progetto della durata minima di 132 ore viene sviluppato all’interno dell’orario curriculare.
Nelle prime tre classi del percorso quinquennale sono integrati diversi percorsi di istruzione e formazione
professionale in base alle scelte optate dagli studenti a conclusione del primo biennio. Al termine della terza classe
attraverso il superamento di un esame è previsto il rilascio di una qualifica regionale valida a livello nazionale ed europeo.
37
SETTORE SERVIZI
INDIRIZZO SERVIZI SOCIO-SANITARI
ARTICOLAZIONE “ARTI AUSILIARIE DELLE PROFESSIONI SANITARIE,
ODONTOTECNICO”
PROFILO
Il Diplomato di istruzione professionale dell’indirizzo “Servizi socio-sanitari”, nell’articolazione “Arti ausiliarie delle
professioni sanitarie, Odontotecnico”, possiede le competenze necessarie per predisporre, nel laboratorio odontotecnico,
nel rispetto della normativa vigente, apparecchi di protesi dentaria, su modelli forniti da professionisti sanitari abilitati.
È in grado di:
•
applicare tecniche di ricostruzione impiegando in modo adeguato materiali e leghe per rendere il lavoro funzionale,
apprezzabile esteticamente e duraturo nel tempo;
•
osservare le norme giuridiche, sanitarie e commerciali che regolano l’esercizio della professione;
•
dimostrare buona manualità e doti relazionali per interagire positivamente con i clienti;
•
aggiornare costantemente gli strumenti di ausilio al proprio lavoro, nel rispetto delle norme giuridiche e sanitarie che
regolano il settore.
A conclusione del percorso quinquennale, i risultati di apprendimento dell’articolazione “Arti ausiliarie delle professioni
sanitarie, Odontotecnico”, afferiscono alle seguenti competenze specifiche:
1.
utilizzare le tecniche di lavorazione necessarie a costruire tutti i tipi di protesi: provvisoria, fissa e mobile;
2.
applicare le conoscenze di anatomia dell’apparato boccale, di biomeccanica, di fisica e di chimica per la realizzazione
di un manufatto protesico;
3.
eseguire tutte le lavorazione del gesso sviluppando le impronte e collocare i relativi modelli sui dispositivi di
registrazione occlusale;
4.
correlare lo spazio reale con la relativa rappresentazione grafica e convertire la rappresentazione grafica
bidimensionale in un modello a tre dimensioni;
5.
adoperare strumenti di precisione per costruire, levigare e rifinire le protesi;
6.
applicare la normativa del settore con riferimento alle norme di igiene e sicurezza del lavoro e di prevenzione degli
infortuni;
7.
interagire con lo specialista odontoiatra;
8.
aggiornare le competenze relativamente alle innovazioni scientifiche e tecnologiche nel rispetto della vigente
normativa.
38
QUADRO ORARIO SETTIMANALE
Settore Servizi
Indirizzo Servizi Socio-Sanitari
ARTICOLAZIONE "ARTI AUSILIARIE DELLE PROFESSIONI SANITARIE, ODONTOTECNICO"
1° biennio
2°biennio
quinto anno
cl. 1° cl. 2°
cl. 3°
cl. 4°
cl. 5°
DISCIPLINE
ore settimanali di lezione
AREA COMUNE
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Lingua inglese
3
3
3
3
3
Storia
2
2
2
2
2
Geografia
1
Matematica
4
4
3
3
3
Diritto ed economia
2
2
Scienze della terra e biologia
2
2
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Religione o attività alternative
1
1
1
1
1
AREA DI INDIRIZZO
Scienze integrate: fisica
2
2
Scienze integrate: chimica
2
2
Anatomia, fisiologia, igiene
2
2
2
Gnatologia
2
3
Rappresentazione e modellazione odontotecnica
2
2
4*
4*
Diritto e pratica commerciale, legislazione socio2
sanitaria
Esercitazioni di laboratorio di odontotecnica
4**
4**
7**
7**
8 **
Scienze dei materiali dentali e laboratorio
4 (2*)
4 (2*)
4 (2*)
TOTALE ORE SETTIMANALI
33
32
32
32
32
- * Insegnamento in attività di laboratorio svolto congiuntamente da docente teorico e tecnico-pratico
-** Insegnamento in attività di laboratorio svolto dal docente tecnico-pratico
L’area professionalizzante nelle quarte e quinte classi viene attuata attraverso un progetto di attività in alternanza scuolalavoro. Tale progetto della durata minima di 132 ore viene sviluppato all’interno dell’orario curriculare.
39
CAPITOLO 4
I PERCORSI TRIENNALI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE
PROFESSIONALE PER LA QUALIFICA REGIONALE
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QUALIFICHE
REGIONALI.
PERCORSI
TRIENNALI
DI
ISTRUZIONE
E
FORMAZIONE
La Regione Marche anche per l’A.S. 2014/2015 sceglie di realizzare l’offerta di Istruzione e Formazione professionale
finalizzata al rilascio dei titoli di qualifica professionale di cui al Capo III del D.Lgs. 226/2005, in regime di sussidiarietà
integrativa.
Le qualifiche regionali erogate presso l’IPSIA di San Benedetto del Tronto nell’A.S. 2014/2015 sono le seguenti:
SETTORE
INDUSTRIA E
ARTIGIANATO
1° ANNO
2° ANNO
3° ANNO
QUALIFICHE EROGATE
INDIRIZZO
Produzioni
Industriali
e
Artigianali
2CLASSI OP. DEL BENESSERE
fig. ESTETICA
2 CLASSI OP. DEL BENESSERE
fig. ESTETICA
2 CLASSI OP. DEL
BENESSERE fig. ESTETICA
1 CLASSE OP. DEL BENESSERE
fig. ACCONCIATORE
1 CLASSE OP. DEL BENESSERE
fig. ACCONCIATORE
1 CLASSE OP. DEL BENES.
fig. ACCONCIATORE
1 CLASSE OP.
DELL’ABBIGLIAMENTO/OP.
GRAFICO fig. MULTIMEDIA
1 CLASSE OP.
DELL’ABBIGLIAMENTO
1 CLASSE OP.
DELL’ABBIGLIAMENTO
2 CLASSI OP. RIPARAZIONE
DEI VEICOLI A MOTORE
2 CLASSI OP. RIPARAZIONE
DEI VEICOLI A MOTORE
1 CLASSE OP. ELETTRICO/ OP.
ELETTRONICO
1 CLASSE OP. LETTRONICO
INDIRIZZO
Manutenzione
e
Assistenza
Tecnica
2 CLASSI OP. RIPARAZIONE
DEI VEICOLI A MOTORE
1 CLASSE OP. RIPARAZIONE
DEI VEICOLI A MOTORE/OP. DEL
MARE E DELLE ACQUE INTERNE
1 CLASSE OP. ELETTRICO/OP.
ELETTRONICO
Tali percorsi vengono attuati all’interno di quelli d’istruzione quinquennali, pertanto hanno il medesimo monte ore
annuale: per le classi prime, pari a 1.089 ore, corrispondente a 33 ore settimanali e, per le altre classi, pari a 1.056
ore, corrispondente a 32 ore settimanali. Come già detto, per realizzare ciò l’Istituto IPSIA, laddove lo ritiene necessario
varia il piano orario dell’Istruzione Professionale, avvalendosi dell’utilizzo della quota di autonomia e/o delle quote di
flessibilità. In questo modo si riesce ad aumentare la percentuale di ore da dedicare all’accrescimento delle competenze
tecnico-professionali indispensabili per un rapido inserimento nel mondo del lavoro, senza però trascurare
le competenze di base e trasversali che rimangono comunque ad un livello ottimale per la possibile
prosecuzione degli studi.
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TABELLA DELLE QUALIFICHE REGIONALI EROGATE E DEI PERCORSI QUINQUENNALI NELLE QUALI VENGONO
INTEGRATE
SETTORI
QUALIFICHE REGIONALI
DIPLOMI CONCLUSIVI
(MATURITÁ PROFESSIONALE) in base alla
opzione scelta al termine del primo biennio
OP. DEL BENESSERE fig. ESTETICA
OP. DEL BENESSERE fig. ACCONCIATORE
INDUSTRIA E
ARTIGIANATO
Produzioni Industriali
(OP. DEL MARE E DELLE ACQUE INTERNE *)
OP. DELL’ABBIGLIAMENTO
Produzioni tessili-sartoriali
(OP. GRAFICO fig. MULTIMEDIA *)
OP. RIPARAZIONE DEI VEICOLI A MOTORE
Produzioni Audiovisive
Manutenzione mezzi di trasporto
Apparati, impianti e servizi tecnici
industriali e civili
(OP. ELETTRICO *)
OP. ELETTRONICO
- * Qualifiche non erogate per quest’anno scolastico presso l’IPSIA di San Benedetto del Tronto
In virtù delle scelte fatte, a conclusione del primo biennio, anche gli studenti qualificati nei percorsi I e FP potranno
proseguire gli studi frequentando il quarto e quinto anno del percorso d’Istruzione Professionale. Tale prosecuzione
permette di ottenere il Diploma e la possibilità di iscriversi all’Università o a corsi post-diploma.
Le certificazioni regionali fanno riferimento anche alla nuova classificazione europea dei livelli di qualificazione che facilita il
trasferimento e l’impiego delle qualifiche in più paesi e nell'ambito di sistemi di istruzione e formazione diversi, per cui
quella del terzo anno è detta anche qualifica di istruzione e formazione professionale di terzo livello europeo. Per gli
studenti del terzo anno vengono organizzati gli stage in chiaro collegamento con l’acquisizione di competenze tecnicoprofessionali sul campo di lavoro.
METODOLOGIE DIDATTICHE
Ci si avvale di un metodo laboratoriale e si procede attraverso un percorso per obiettivi e progetti. Inoltre si ricorre a lezioni
frontali, utilizzo di schemi e mappe concettuali, visione di materiali in power point e di altri supporti informatici, supporti
cartacei preparati dall’insegnante, simulazioni ed esercitazioni, visione di filmati a tema, discussioni guidate, utilizzo di
laboratori pratici, laboratori di simulimpresa, visite guidate, incontri con esperti che trattino temi specifici riguardanti il
settore scelto e temi generali incentrati ad esempio sulla sicurezza, sulla legislazione e l’imprenditoria.
DURATA DEL CORSO E STAGE (ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO)
Il percorso è triennale e parte del monte orario del terzo anno viene riservato allo svolgimento di un periodo di stage sotto
forma di progetti di alternanza scuola-lavoro, realizzati mediante collaborazioni con aziende o esperti del territorio. Con le
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ditte o gli esperti che danno la loro disponibilità a lavorare con la scuola vengono definiti dei protocolli d’intesa.
CERTIFICAZIONE RILASCIATA
Il passaggio alla classe successiva del percorso formativo e l’ammissione agli esami di accertamento finali sono
subordinate, oltre al raggiungimento degli obiettivi minimi previsti, alla frequenza di un congruo numero di ore del percorso
formativo. Al termine del percorso sono previste delle prove finali teorico-pratiche, il cui superamento permette agli allievi di
conseguire l’attestato di qualifica regionale.
Il quadro orario generale delle prime e seconde classi è lo stesso per tutti i percorsi triennali escluso quello per il benessere
in cui è aggiunta tra le materie d’indirizzo quella di “pratiche estetiche” o “pratiche per acconciatore”. Per le terze classi i
quadri orari si diversificano in base all’opzione scelta dall’allievo a conclusione del primo biennio. In particolare le
Competenze di base e trasversali dell’area comune, che fanno riferimento al Quadro europeo delle qualifiche e delle
competenze (EQF), sono le medesime per tutti i percorsi. Invece le Competenze tecnico/professionali affrontate nelle
discipline dell’area d’indirizzo, che fanno riferimento alle Competenze formulate dall’accordo stato-regioni del
29/04/2010, si diversificano per ogni percorso.
Competenze di base e trasversali (Cfr. al Quadro europeo delle qualifiche e delle competenze EQF)
Competenze minime
per la prosecuzione degli studi
Competenze dichiarate
- Comunicare in forma orale e scritta nella lingua madre,
esprimendo ed interpretando pensieri, sentimenti e fatti nei diversi
contesti di vita
- Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi
ed operativi
- Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici
- Partecipare alla sfera pubblica in un sistema di regole fondato sul
reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a
tutela della persona, della collettività e dell’ambiente
- Applicare il linguaggio geometrico-matematico per descrivere e
risolvere problemi del proprio contesto di vita e professionale
- Saper utilizzare in diversi contesti le tecnologie della società
dell’informazione
- Produrre la trasformazione di un sapere professionale in un
comportamento lavorativo efficace.
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Classe 1°
Classe 2°
Classe 3°
Livello
1 EQF
Livello
intermedio
2 EQF
Livello
3 EQF
Lavoro o
studio, sotto
la diretta
supervisione,
in un
contesto
strutturato
Lavoro o
studio sotto
la
supervisione
con un certo
grado di
autonomia
Lavoro o
studio sotto
la
supervisione
con un buon
grado di
autonomia
QUALIFICA OPERATORE DEL BENESSERE – INDIRIZZI DELLE FIGURE
ESTETICA E ACCONCIATORE
OBIETTIVI FORMATIVI E ORIENTATIVI GENERALI
L’operatore del benessere interviene a livello esecutivo nel processo di trattamento dell’aspetto della persona con
autonomia e responsabilità limitate, a ciò che prevedono le procedure e le metodiche della sua operatività. La
qualificazione nell’applicazione/utilizzo di metodologie di base, di strumenti e di informazioni gli consentono di svolgere, a
seconda dell’indirizzo, attività di trattamento e servizio (acconciatura ed estetica), relative al benessere psicofisico che non
implicano prestazioni di carattere medico, curativo o sanitario, ma che favoriscono il mantenimento, il miglioramento e la
protezione dell’aspetto della persona, con competenze negli ambiti dell’accoglienza, dell’analisi dei bisogni,
dell’acconciatura e del trattamento estetico di base. Collabora al funzionamento e alla promozione dell’esercizio.
Nell’ambito del percorso formativo, oltre alla formazione tecnica, teorica e pratica, particolare attenzione viene dedicata
all'approfondimento delle conoscenze trasversali riguardanti anche le aree della qualità, sicurezza, igiene e salvaguardia
ambientale.
COMPETENZE PROFESSIONALI DA ACQUISIRE COMUNI AGLI INDIRIZZI DELLE DUE FIGURE
1.
Definire e pianificare fasi delle operazioni da compiere sulla base delle istruzioni ricevute e del sistema di relazioni;
2.
approntare strumenti e attrezzature necessari alle diverse fasi di attività sulla base della tipologia di materiali da
impiegare, delle indicazioni/procedure previste, del risultato atteso;
3.
monitorare il funzionamento di strumenti e attrezzature, curando le attività di manutenzione ordinaria;
4.
predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di assicurare il rispetto delle norme igieniche e di contrastare
affaticamento e malattie professionali;
5.
effettuare l’accoglienza e l’assistenza, adottando adeguate modalità di approccio e orientamento al cliente;
6.
collaborare alla gestione e promozione dell’esercizio;
In esito all’indirizzo figura “Estetica”, è inoltre in grado di:
7.
eseguire i trattamenti di base, individuando i prodotti cosmetici in funzione del trattamento da realizzare.
In esito all’indirizzo figura “Acconciatore”, è inoltre in grado di:
7.
eseguire detersione, trattamenti, tagli e acconciature di base
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Competenze tecnico/professionali minime per la prosecuzione degli studi (fa riferimento alle Competenze
formulate dall’accordo stato-regioni del 29/04/2010 recepito con Del. di Giunta Reg. 20/06/2010 n. 1038).
Classe
1°
Classe
2°
Classe
3°
Applicare criteri di organizzazione del proprio lavoro relativi alle peculiarità delle attività da eseguire e dell’ambiente
lavorativo.
Individuare strumenti e attrezzature per le diverse fasi di attività, sulla base delle procedure previste Applicare
tecniche di monitoraggio e verificare impostazione e funzionamento di strumenti.
Applicare procedure, protocolli e tecniche di igiene, pulizia e riordino degli spazi di lavoro.
Applicare tecniche di intervista al cliente per individuarne le esigenze.
Applicare disposizioni e metodiche per svolgere le comuni operazioni di carattere contabile e fiscale relative al
rapporto con il cliente e al magazzino.
Indirizzo figura ESTETICA :applicare tecniche per identificare i tipi cutanei e lo stato della pelle.
Indirizzo figura ACCONCIATORE: applicare procedure e metodiche per la predisposizione di prodotti cosmetici e
tricologici sulla base delle loro caratteristiche chimiche, di azione e di risultato
Applicare modalità di pianificazione e organizzazione delle attività nel rispetto delle norme di sicurezza, igiene e
salvaguardia ambientale.
Applicare procedure e tecniche di impostazione strumenti.
Adottare modalità e comportamenti idonei alla manutenzione ordinaria di strumenti
Adottare soluzioni organizzative della postazione di lavoro coerenti ai principi dell’ergonomia
Applicare tecniche e modalità per consigliare il cliente rispetto agli interventi e ai prodotti
Applicare tecniche di vendita e promozione di prodotti e servizi
Indirizzo figura ESTETICA: applicare procedure e metodiche per l’individuazione e la predisposizione di prodotti
cosmetici.
Indirizzo figura ACCONCIATORE: applicare tecniche di distribuzione dei prodotti detergenti e risciacquo.
Applicare metodiche e tecniche per la gestione dei tempi di lavoro.
Utilizzare metodiche per individuare eventuali anomalie di funzionamento.
Adottare soluzioni organizzative e layout degli spazi e della postazione di lavoro funzionali al benessere e alla
sicurezza propria e del cliente.
Utilizzare modalità comunicative per prefigurare i risultati degli interventi proposti e per descrivere fasi e strumenti
di lavoro.
Indirizzo figura ESTETICA: applicare tecniche di base per l’esecuzione di trattamenti estetici viso e corpo.
Indirizzo figura ACCONCIATORE: applicare tecniche di base perl’esecuzione di tagli e acconciature.
QUADRO ORARIO ANNUALE PER LE PRIME E SECONDE CLASSI
DISCIPLINE
ORE SETTIMANALI
AREA COMUNE
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia
Geografia (solo per le classi prime)
Matematica
Diritto ed economia
Scienze della terra e biologia
Scienze motorie e sportive
Religione o attività alternative
4 ORE (3 ORE DA NOV.)
3
2
1
4 ORE (3 ORE DA NOV.)
2
2
2
1
AREA DI INDIRIZZO
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica.
Scienze integrate: fisica (con 1 ora Laboratorio*)
Scienze integrate: chimica (con 1 ora Laboratorio*)
Tecnologie dell’informazione e comunicazione
Laboratori tecnologici ed esercitazione**
Pratiche estetiche o per acconciatore
3 ORE (1 ORA DA NOV.)
2
2
2
3 ORE (1 ORA DA NOV.)
6 ORE DA NOV.
TOTALE ORE SETTIMANALI
33 (classe 1^) - 32 (classe 2^)
- * Insegnamento in attività di laboratorio svolto in parte congiuntamente dal docente teorico e quello tecnico-pratico
-** Insegnamento in attività di laboratorio svolto dal docente tecnico-pratico
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QUADRO ORARIO ANNUALE PER LE TERZE CLASSI
DISCIPLINE
ORE SETTIMANALI
AREA COMUNE
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia
Matematica
Scienze motorie e sportive
Religione o attività alternative
4
3
2
3
2
1
AREA DI INDIRIZZO
Laboratori tecnologici ed esercitazioni**
Tecnologie applicate ai materiali e ai processi produttivi*
Tecniche di produzione e di organizzazione
Pratiche estetiche o per acconciatore
TOTALE ORE SETTIMANALI
5 ORE (3 ORE DA NOV.)
6 ORE (4 ORE DA NOV.)
6 ORE (4 ORE DA NOV.)
6 ORE DA NOV.
32
- * Insegnamento in attività di laboratorio svolto in parte congiuntamente dal docente teorico e quello tecnico-pratico
-** Insegnamento in attività di laboratorio svolto dal docente tecnico-pratico
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QUALIFICA OPERATORE DELL’ABBIGLIAMENTO
OBIETTIVI FORMATIVI E ORIENTATIVI
L’operatore dell’abbigliamento, interviene, a livello esecutivo, nel processo di produzione tessile e abbigliamento con
autonomia e responsabilità limitate a ciò che prevedono le procedure e le metodiche della sua operatività. La qualificazione
nell’applicazione/utilizzo di metodologie di base, di strumenti e di informazioni gli consentono di svolgere attività con
competenze relative alla realizzazione di figurini e modelli, all’esecuzione delle operazioni di taglio, all’assemblaggio e
confezionamento del prodotto
Gli obiettivi formativi del percorso in oggetto sono orientati non soltanto all’acquisizione, da parte degli allievi, dei contenuti
affrontati nelle varie discipline, ma al conseguimento di competenze che consentono di operare con autonomia in situazioni
reali di vita e di lavoro. Lo studente ha così la possibilità di coniugare conoscenze e abilità finalizzate al conseguimento
della qualifica prevista che gli permetterà sia il proseguo degli studi sia l’immediato accesso al mondo del lavoro.
Nell’ambito del percorso formativo, oltre alla formazione tecnica, teorica e pratica, particolare attenzione viene dedicata
all'approfondimento delle conoscenze trasversali riguardanti anche le aree della qualità, sicurezza, igiene e salvaguardia
ambientale.
COMPETENZE PROFESSIONALI DA ACQUISIRE
1.
Definire e pianificare fasi delle operazioni da compiere sulla base delle istruzioni ricevute e/o della documentazione di
appoggio (schemi, disegni, procedure, distinte materiali, ecc.) e del sistema di relazioni;
2.
approntare strumenti, attrezzature e macchinari necessari alle diverse fasi di lavorazione sulla base della tipologia di
materiali da impiegare, delle indicazioni/procedure previste, del risultato atteso;
3.
monitorare il funzionamento di strumenti, attrezzature e macchinari, curando le attività di manutenzione ordinaria;
4.
predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di assicurare il rispetto delle norme igieniche e di contrastare
affaticamento e malattie professionali;
5.
rappresentare figurini di capi d’abbigliamento nelle loro linee di base, proporzionati nei particolari esecutivi,
evidenziando linea, volume e forma;
6.
rilevare le caratteristiche del tessuto e correggere eventuali difetti secondo le istruzioni;
7.
elaborare tagli base, partendo da unità di misura prestabilite;
8.
realizzare di capi d’abbigliamento in taglia, nel rispetto delle fasi di lavorazione.
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Competenze tecnico/professionali minime per la prosecuzione degli studi (fa riferimento alle Competenze
formulate dall’accordo stato-regioni del 29/04/2010 recepito con Del. di Giunta Reg. 20/06/2010 n. 1038).
Classe
1°
Classe
2°
Classe
3°
Utilizzare indicazioni di appoggio (schemi,disegni, procedure, distinte materiali, ecc.) e/o istruzioni per
predisporre le diverse fasi di lavorazione
Applicare criteri di organizzazione del proprio lavoro relativi alle peculiarità delle lavorazioni da eseguire e
dell'ambiente lavorativo/organizzativo
Individuare materiali, strumenti, attrezzature, macchinari per le diverse fasi di lavorazione sulla base delle
indicazioni di appoggio (schemi, disegni, procedure, distinte
Adottare modalità e comportamenti per la manutenzione ordinaria di strumenti, attrezzature, macchinari
Applicare tecniche di rappresentazione di figure umane proporzionate nei particolari
Elaborare modelli base, partendo da unità di misura prestabilite (gonne e corpetti)
Realizzare semplici capi d’abbigliamento in taglia, nel rispetto delle fasi di lavorazione
Applicare modalità di pianificazione e organizzazione delle lavorazioni nel rispetto delle norme di sicurezza,
igiene e salvaguardia ambientale specifiche di settore
Applicare metodiche e tecniche per la gestione dei tempi di lavoro
Applicare procedure e tecniche di approntamento strumenti, attrezzature, macchinari
Adottare modalità e comportamenti per la manutenzione ordinaria di strumenti, attrezzature, macchinari
Adottare soluzioni organizzative della postazione di lavoro coerenti ai principi dell’ergonomia
Utilizzare differenti tecniche per disegnare e colorare figurini di capi d’abbigliamento, in modo da rappresentare
le caratteristiche del tessuto e le linee dell’abito
Elaborare modelli base, partendo da unità di misura prestabilite (abiti, camicie…)
Realizzare capi d’abbigliamento in taglia, nel rispetto delle fasi di lavorazione
Adottare procedure di monitoraggio e verifica della conformità delle lavorazioni a supporto del miglioramento
continuo degli standard di risultato
Applicare procedure di impostazione dei parametri di funzionamento macchinari per le lavorazioni da eseguire
(il taglio, la confezione, lo stiro e il finissaggio del capo finito)
Utilizzare metodiche per individuare eventuali anomalie di funzionamento identificare i principali stili della moda
Applicare tecniche per la realizzazione del cartamodello di un capo d’abbigliamento in taglia (capi-spalla…)
Verificare la corrispondenza tra il figurino e il modello tecnico
Individuare le caratteristiche merceologiche dei tessuti
Realizzare capi d’abbigliamento in taglia, nel rispetto delle fasi di lavorazione
Identificare i principali stili della moda (conoscenze di storia dell’arte e di storia del costume).
Verificare la corrispondenza tra il figurino e il modello tecnico.
QUADRO ORARIO ANNUALE VALIDO PER LA PRIMA CLASSE
DISCIPLINE
ORE SETTIMANALI
AREA COMUNE
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia
Geografia
Matematica
Diritto ed economia
Scienze della terra e biologia
Scienze motorie e sportive
Religione o attività alternative
4
3
2
1
4
2
2
2
1
AREA DI INDIRIZZO
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica.
Scienze integrate: fisica (con 1 ora Laboratorio*)
Scienze integrate: chimica (con 1 ora Laboratorio*)
Tecnologie dell’informazione e comunicazione
Laboratori tecnologici ed esercitazione**
3
2
2
2
3
TOTALE ORE SETTIMANALI
33
- * Insegnamento in attività di laboratorio svolto congiuntamente dal docente teorico e quello tecnico-pratico
-** Insegnamento in attività di laboratorio svolto dal docente tecnico-pratico
48
QUADRO ORARIO ANNUALE VALIDO PER LA SECONDA CLASSE
DISCIPLINE
ORE SETTIMANALI
AREA COMUNE
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia
Matematica
Diritto ed economia
Scienze della terra e biologia
4 ORE (3 ORE DA NOV.)
3
2
4 ORE (3 ORE DA NOV.)
2
2
Scienze motorie e sportive
Religione o attività alternative
2
1
AREA DI INDIRIZZO
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica.
Scienze integrate: fisica (con 1 ora Laboratorio*)
Scienze integrate: chimica (con 1 ora Laboratorio*)
Tecnologie dell’informazione e comunicazione
Laboratori tecnologici ed esercitazione**
3
2
2
2
3 ORE (5 ORE DANOV.)
TOTALE ORE SETTIMANALI
32
- * Insegnamento in attività di laboratorio svolto congiuntamente dal docente teorico e quello tecnico-pratico
-** Insegnamento in attività di laboratorio svolto dal docente tecnico-pratico
QUADRO ORARIO ANNUALE PER LA TERZA CLASSE
Il quadro orario della terza classe di ”Operatore dell’abbigliamento” viene sviluppato all’interno del quadro orario
dell’indirizzo “Produzioni Industriali e Artigianali” opzione “Produzioni tessili-sartoriali”. Il quadro orario ministeriale, che
risponde ottimamente all’esigenza, da parte del corso di studi, di far acquisire le competenze professionali dell’opzione
Produzioni tessili-sartoriali, risponde efficacemente anche all’esigenza di far acquisire le competenze specifiche di
Operatore dell’Abbigliamento.
Chiaramente per migliorare i risultati attesi in termini di capacità e conoscenze collegabili alla figura di operatore
dell’abbigliamento vengono fatte tutte le opportune curvature all’interno delle singole programmazioni disciplinari.
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Quadro orario per il terzo anno di ”Operatore dell’abbigliamento” inserito nell’opzione “Produzioni
tessili-sartoriali”
- * Insegnamento in attività di laboratorio svolto in parte congiuntamente dal docente teorico e quello tecnico-pratico
DISCIPLINE
ORE SETTIMANALI
AREA COMUNE
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia
Matematica
Scienze motorie e sportive
Religione o attività alternative
4
3
2
3
2
1
AREA DI INDIRIZZO
Laboratori tecnologici ed esercitazioni tessili
Tecnologie applicate ai materiali e ai processi
produttivi tessili, abbigliamento *
Progettazione tessile – abbigliamento, moda e
costume *
TOTALE ORE SETTIMANALI
5
6
6
32
-** Insegnamento in attività di laboratorio svolto dal docente tecnico-pratico
Le discipline professionalizzanti prevedono lezioni ed attività di laboratorio. Nel terzo anno, vengono predisposte
esperienze che rafforzano la parte pratica, quindi oltre che a visite guidate in orario curriculare ed extracurriculare presso
aziende limitrofe operanti nell’area di interesse, saranno contemplati anche interventi didattici svolti da operatori del
settore, che consentono allo studente di acquisire più ampie e complete competenze professionali. Gli stage vengono svolti
sotto forma di alternanza scuola-lavoro per favorire l’apprendimento in contesti applicativi e metodologie che valorizzino il
saper fare, anche ai fini di un rapido inserimento nel mondo del lavoro.
50
QUALIFICA OPERATORE ALLA RIPARAZIONE DEI VEICOLI A MOTORE
OBIETTIVI FORMATIVI E ORIENTATIVI
L’operatore alla riparazione di veicoli a motore, interviene a livello esecutivo, nella riparazione di veicoli a motore con
autonomia e responsabilità limitate a ciò che prevedono le metodiche della sua operatività. La qualificazione
nell’applicazione di metodologie di base, di strumenti e di informazioni gli consente di svolgere attività relative alle
riparazioni e manutenzione dei sistemi meccanici, elettromeccanici ed elettronici del veicolo ed in particolare di effettuare
interventi di riparazione e manutenzione dei vari dispositivi, organi e gruppi sulla base delle consegne, dei dati tecnici e di
diagnosi. Collabora altresì nella fase di accettazione ed in quella di controllo/collaudo di efficienza e funzionalità in fase di
riconsegna del veicolo.
Nell’ambito del percorso formativo, oltre alla formazione tecnica, teorica e pratica, particolare attenzione viene dedicata
all’approfondimento delle conoscenze trasversali riguardanti anche le aree della qualità, sicurezza, igiene e salvaguardia
ambientale.
COMPETENZE PROFESSIONALI DA ACQUISIRE
1.
Definire e pianificare la successione delle operazioni da compiere sulla base delle istruzioni ricevute e/o della
documentazione di appoggio (schemi, disegni, procedure, distinte materiali, ecc) e del sistema di relazioni;
2.
approntare strumenti, attrezzature e macchine, necessari alle diverse attività sulla base della tipologia di materiali da
impiegare, delle indicazioni/procedure previste, del risultato atteso;
3.
monitorare il funzionamento di strumenti, attrezzature e macchine, curando le attività di manutenzione ordinaria;
4.
predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di assicurare il rispetto delle norme igieniche e di contrastare
affaticamento e malattie professionali;
5.
collaborare all’accoglienza del cliente ed alla raccolta di informazioni per definire lo stato del veicolo a motore;
6.
collaborare all’individuazione degli interventi da realizzare sul veicolo a motore ed alla definizione del piano di lavoro;
7.
collaborare al ripristino ed al controllo/collaudo della funzionalità/efficienza del veicolo a motore o delle parti
riparate/sostituite, nel rispetto delle procedure e norme di sicurezza.
51
Competenze tecnico/professionali minime per la prosecuzione degli studi (fa riferimento alle Competenze
formulate dall’accordo stato-regioni del 29/04/2010 recepito con Del. Di Giunta Reg. 20/06/2010 n. 1038).
Classe 1°
Classe 2°
Classe 3°
Definire e pianificare la successione delle operazioni da compiere sulla base delle istruzioni ricevute e/o della
documentazione di appoggio (schemi, disegni, procedure, distinte materiali, ecc) e del sistema di relazioni.
Approntare strumenti, attrezzature e macchine, necessari alle diverse attività sulla base della tipologia di materiali
da impiegare, delle indicazioni/procedure previste, del risultato atteso.
Conoscenze riguardanti la sicurezza sul luogo di lavoro.
Predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di assicurare il rispetto delle norme igieniche e di contrastare
affaticamento e malattie professionali.
Monitorare il funzionamento di strumenti, attrezzature e macchine, curando le attività di manutenzione ordinaria.
Collaborare all’accoglienza del cliente ed alla raccolta di informazioni per definire lo stato del veicolo a motore.
Collaborare all’individuazione degli interventi da realizzare sul veicolo a motore ed alla definizione del piano di
lavoro.
Collaborare al ripristino ed al controllo/collaudo della funzionalità/efficienza del veicolo a motore o delle parti
riparate/sostituite, nel rispetto delle procedure e norme di sicurezza.
QUADRO ORARIO ANNUALE PER LE PRIME CLASSI
DISCIPLINE
ORE SETTIMANALI
AREA COMUNE
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia
Geografia
Matematica
Diritto ed economia
Scienze della terra e biologia
Scienze motorie e sportive
Religione o attività alternative
4
3
2
1
4
2
2
2
1
AREA DI INDIRIZZO
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica.
Scienze integrate: fisica (con 1 ora Laboratorio*)
Scienze integrate: chimica (con 1 ora Laboratorio*)
Tecnologie dell’informazione e comunicazione
Laboratori tecnologici ed esercitazione**
3
2
2
2
3
TOTALE ORE SETTIMANALI
33
- * Insegnamento in attività di laboratorio svolto in parte congiuntamente dal docente teorico e quello tecnico-pratico
-** Insegnamento in attività di laboratorio svolto dal docente tecnico-pratico
52
QUADRO ORARIO ANNUALE PER LE SECONDE CLASSI
DISCIPLINE
ORE SETTIMANALI
AREA COMUNE
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia
Matematica
Diritto ed economia
Scienze della terra e biologia
Scienze motorie e sportive
Religione o attività alternative
4 ORE (3 ORE DA NOV.)
3
2
4 ORE (3 ORE DA NOV.)
2
2
2
1
AREA DI INDIRIZZO
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica.
Scienze integrate: fisica (con 1 ora Laboratorio*)
Scienze integrate: chimica (con 1 ora Laboratorio*)
Tecnologie dell’informazione e comunicazione
Laboratori tecnologici ed esercitazione**
3
2
2
2
3 ORE (5 ORE DANOV.)
TOTALE ORE SETTIMANALI
32
- * Insegnamento in attività di laboratorio svolto in parte congiuntamente dal docente teorico e quello tecnico-pratico
-** Insegnamento in attività di laboratorio svolto dal docente tecnico-pratico
53
QUADRO ORARIO ANNUALE PER LE TERZE CLASSI
Il quadro orario delle terze classi di ”Operatore riparatore dei veicoli a motore” è sviluppato, per l’anno scolastico in
corso, all’interno del quadro orario dell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica” opzione “Manutenzione mezzi di
trasporto”. Il quadro orario ministeriale, che risponde ottimamente all’esigenza, da parte del corso di studi, di far acquisire
le competenze professionali dell’opzione Manutenzione mezzi di trasporto, risponde efficacemente anche all’esigenza di
far acquisire le competenze specifiche di Operatore riparatore dei veicoli a motore.
Chiaramente per migliorare i risultati attesi in termini di capacità e conoscenze collegabili alla figura di operatore riparatore
dei veicoli a motore vengono fatte tutte le opportune curvature all’interno delle singole programmazioni disciplinari.
Quadro orario per il terzo anno di ”Operatore riparatore dei veicoli a motore” inserito nell’opzione “Manutenzione
mezzi di trasporto”
DISCIPLINE
ORE SETTIMANALI
AREA COMUNE
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia
Matematica
Scienze motorie e sportive
Religione o attività alternative
4
3
2
3
2
1
AREA DI INDIRIZZO
Laboratori tecnologici ed esercitazioni**
Tecnologie meccaniche e applicazioni*
Tecnologie elettriche -elettroniche, dell’automazione e
applicazioni
Tecnologie e tecniche di diagnostica e manutenzione dei
mezzi di trasporto
4
5
5
3
TOTALE ORE SETTIMANALI
32
- * Insegnamento in attività di laboratorio svolto in parte congiuntamente dal docente teorico e quello tecnico-pratico
-** Insegnamento in attività di laboratorio svolto dal docente tecnico-pratico
Le discipline professionalizzanti prevedono lezioni ed attività di laboratorio. Nel terzo anno, sono predisposte esperienze
che rafforzano la parte pratica, quindi oltre che a visite guidate in orario curriculare ed extracurriculare presso aziende
limitrofe operanti nell’area di interesse, saranno contemplati anche interventi didattici svolti da operatori del settore, che
consentono allo studente di acquisire più ampie e complete competenze professionali. Gli stage sono svolti sotto forma di
alternanza scuola-lavoro per favorire l'apprendimento in contesti applicativi e metodologie che valorizzino il saper fare,
anche ai fini di un rapido inserimento nel mondo del lavoro.
54
QUALIFICA OPERATORE ELETTRICO
OBIETTIVI FORMATIVI E ORIENTATIVI
L’operatore elettrico interviene a livello esecutivo nel processo di realizzazione dell’impianto elettrico con autonomia e
responsabilità limitate a ciò che prevedono le procedure e le metodiche della sua operatività. La qualificazione
nell’applicazione di metodologie di base, di strumenti e d’informazioni gli consente di svolgere attività con competenze
relative all’installazione e manutenzione di impianti elettrici nelle abitazioni residenziali, negli uffici e negli ambienti
produttivi artigianali ed industriali, nel rispetto delle norme relative alla sicurezza degli impianti elettrici; pianifica e organizza
il proprio lavoro seguendo le specifiche progettuali, occupandosi della posa delle canalizzazioni, del cablaggio, della
preparazione del quadro elettrico, della verifica e della manutenzione dell’impianto. Nell’ambito del percorso formativo, oltre
alla formazione tecnica, teorica e pratica, particolare attenzione è dedicata all’approfondimento delle conoscenze
trasversali riguardanti anche le aree della qualità, sicurezza, igiene e salvaguardia ambientale.
COMPETENZE PROFESSIONALI DA ACQUISIRE
1.
Definire e pianificare fasi/successione delle operazioni da compiere sulla base delle istruzioni ricevute e del progetto
dell’impianto elettrico;
2.
approntare materiali, strumenti e attrezzature necessari alle diverse fasi di attività sulla base del progetto, della
tipologia di materiali da impiegare, del risultato atteso;
3.
monitorare il funzionamento di strumenti e attrezzature, curando le attività di manutenzione ordinaria;
4.
predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di assicurare il rispetto delle norme igieniche e di contrastare
affaticamento e malattie professionali;
5.
effettuare la posa delle canalizzazioni, seguendo le specifiche progettuali;
6.
predisporre e cablare l’impianto elettrico nei suoi diversi componenti, nel rispetto delle norme di sicurezza e sulla
base di specifiche progettuali e delle schede tecniche;
7.
effettuare le verifiche di funzionamento dell’impianto elettrico in coerenza con le specifiche progettuali;
8.
effettuare la manutenzione ordinaria e straordinaria di impianti elettrici, individuando eventuali anomalie e problemi di
funzionamento e conseguenti interventi di ripristino.
55
Competenze tecnico/professionali minime per la prosecuzione degli studi (Cfr. Competenze formulate dall’accordo
stato-regioni del 29/04/2010 recepito con Del. di Giunta Reg. 20/06/2010 n. 1038).
Classe 1°
Classe 2°
Classe 3°
Approntare materiali, strumenti e attrezzature necessari alle diverse fasi di attività sulla base del progetto, della
tipologia di materiali da impiegare.
Saper utilizzare diversi strumenti di misura e controllo.
Conoscere i principali comportamenti per la sicurezza sul luogo di lavoro.
Applicare criteri di organizzazione del proprio lavoro.
Utilizzare il progetto e la documentazione tecnica per predisporre le diverse fasi di attività
Applicare tecniche di tracciatura e scanalatura
Individuare il posizionamento di scatole e cassette di derivazione da incasso
Applicare procedure di giunzione dei canali metallici
Identificare i cavi mediante targhette
Applicare metodi di separazione di cavi di potenza e segnale
Applicare metodi di collegamento dei cavi alle apparecchiature e ai quadri elettrici
Utilizzare tecniche di lavorazione della lamiera e delle parti in plastica di un quadro elettrico
Utilizzare tecniche di test di funzionamento dell’impianto elettrico
Utilizzare i dispositivi di protezione individuali
QUADRO ORARIO ANNUALE PER LA PRIMA CLASSE
DISCIPLINE
ORE SETTIMANALI
AREA COMUNE
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia
Geografia
Matematica
Diritto ed economia
Scienze della terra e biologia
Scienze motorie e sportive
Religione o attività alternative
4
3
2
1
4
2
2
2
1
AREA DI INDIRIZZO
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica.
Scienze integrate: fisica (con 1 ora Laboratorio*)
Scienze integrate: chimica (con 1 ora Laboratorio*)
Tecnologie dell’informazione e comunicazione
Laboratori tecnologici ed esercitazione**
3
2
2
2
3
TOTALE ORE SETTIMANALI
33
- * Insegnamento in attività di laboratorio svolto congiuntamente dal docente teorico e quello tecnico-pratico
-** Insegnamento in attività di laboratorio svolto dal docente tecnico-pratico
56
QUADRO ORARIO ANNUALE PER LA SECONDA CLASSE
DISCIPLINE
ORE SETTIMANALI
AREA COMUNE
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia
Matematica
Diritto ed economia
Scienze della terra e biologia
Scienze motorie e sportive
Religione o attività alternative
4 ORE, 3 ORE DA NOV.
3
2
4 ORE, 3 ORE DA NOV.
2
2
2
1
AREA DI INDIRIZZO
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica.
Scienze integrate: fisica (con 1 ora Laboratorio*)
Scienze integrate: chimica (con 1 ora Laboratorio*)
Tecnologie dell’informazione e comunicazione
Laboratori tecnologici ed esercitazione**
3
2
2
2
3 ORE, 5 ORE DA NOV.
TOTALE ORE SETTIMANALI
32
- * Insegnamento in attività di laboratorio svolto congiuntamente dal docente teorico e quello tecnico-pratico
-** Insegnamento in attività di laboratorio svolto dal docente tecnico-pratico
57
QUALIFICA OPERATORE ELETTRONICO
OBIETTIVI FORMATIVI E ORIENTATIVI
L’operatore elettronico interviene a livello esecutivo nel processo lavorativo con autonomia e responsabilità limitate a ciò
che prevedono le procedure e le metodiche della sua operatività. La qualificazione nell’applicazione di metodologie di
base, di strumenti e di informazioni gli consentono di svolgere attività relative all’installazione e manutenzione di sistemi
elettronici e delle reti informatiche nelle abitazioni, negli uffici e negli ambienti produttivi artigianali ed industriali; pianifica e
organizza il proprio lavoro seguendo le specifiche progettuali, occupandosi della posa delle canalizzazioni,
dell’installazione di impianti telefonici e televisivi, di sistemi di sorveglianza e allarme, di reti informatiche; provvede inoltre
alla verifica e alla manutenzione dell’impianto. Nell’ambito del percorso formativo, oltre alla formazione tecnica, teorica e
pratica, particolare attenzione viene dedicata all’approfondimento delle conoscenze trasversali riguardanti anche le aree
della qualità, sicurezza, igiene e salvaguardia ambientale.
COMPETENZE PROFESSIONALI DA ACQUISIRE
1.
definire e pianificare la successione delle operazioni da compiere sulla base delle istruzioni ricevute e del progetto
del sistema/rete elettronica;
2.
approntare materiali, strumenti e attrezzature necessari alle diverse fasi di attività sulla base del progetto, della
tipologia di materiali da impiegare, del risultato atteso;
3.
monitorare il funzionamento di strumenti e attrezzature, curando le attività di manutenzione ordinaria;
4.
predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di assicurare il rispetto delle norme igieniche e di contrastare
affaticamento e malattie professionali;
5.
predisporre e cablare le canalizzazioni, i quadri e i cavi seguendo le specifiche progettuali;
6.
installare sistemi elettronici per la ricezione e la comunicazione di segnali audio-video seguendo le specifiche
progettuali;
7.
installare e configurare reti informatiche seguendo le specifiche progettuali;
8.
assemblare e configurare personal computer in base alla documentazione tecnica di riferimento e alle esigenze del
cliente;
9.
effettuare le verifiche di funzionamento del sistema o della rete in coerenza con le specifiche progettuali,
predisponendo la documentazione di verifica;
10. effettuare la manutenzione ordinaria e straordinaria di sistemi e reti, individuando eventuali anomalie e problemi di
funzionamento e conseguenti interventi di ripristino.
58
Competenze tecnico/professionali minime per la prosecuzione degli studi (Cfr. Competenze formulate dall’accordo
stato-regioni del 29/04/2010 recepito con Del. di Giunta Reg. 20/06/2010 n. 1038).
Classe 1°
Classe 2°
Classe 3°
Approntare materiali, strumenti e attrezzature necessari alle diverse fasi di attività sulla base del progetto, della
tipologia di materiali da impiegare.
Saper utilizzare diversi strumenti di misura e controllo.
Conoscenze riguardanti la sicurezza sul luogo di lavoro.
Monitorare il funzionamento di sistemi elettronici, curando le attività di manutenzione degli stessi.
Realizzazione di semplici circuiti di controllo nel rispetto della normativa vigente.
Assemblare e configurare Personal Computer in base alla documentazione tecnica di riferimento.
Installare e configurare reti informatiche seguendo le specifiche progettuali.
Installare sistemi elettronici per la ricezione e la comunicazione di segnali audio-video seguendo le specifiche
progettuali.
QUADRO ORARIO ANNUALE PER LA PRIMA CLASSE
DISCIPLINE
ORE SETTIMANALI
AREA COMUNE
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia
Geografia
Matematica
Diritto ed economia
Scienze della terra e biologia
Scienze motorie e sportive
Religione o attività alternative
4
3
2
1
4
2
2
2
1
AREA DI INDIRIZZO
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica.
Scienze integrate: fisica (con 1 ora Laboratorio*)
Scienze integrate: chimica (con 1 ora Laboratorio*)
Tecnologie dell’informazione e comunicazione
Laboratori tecnologici ed esercitazione**
3
2
2
2
3
TOTALE ORE SETTIMANALI
33
- * Insegnamento in attività di laboratorio svolto in parte congiuntamente dal docente teorico e quello tecnico-pratico
-** Insegnamento in attività di laboratorio svolto dal docente tecnico-pratico
59
QUADRO ORARIO ANNUALE PER LA SECONDA CLASSE
DISCIPLINE
ORE SETTIMANALI
AREA COMUNE
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia
Matematica
Diritto ed economia
Scienze della terra e biologia
Scienze motorie e sportive
Religione o attività alternative
4 ORE (3 ORE DA NOV.)
3
2
4 ORE (3 ORE DA NOV.)
2
2
2
1
AREA DI INDIRIZZO
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica.
Scienze integrate: fisica (con 1 ora Laboratorio*)
Scienze integrate: chimica (con 1 ora Laboratorio*)
Tecnologie dell’informazione e comunicazione
Laboratori tecnologici ed esercitazione**
3
2
2
2
3 ORE (5 ORE DA NOV.)
TOTALE ORE SETTIMANALI
32
- * Insegnamento in attività di laboratorio svolto in parte congiuntamente dal docente teorico e quello tecnico-pratico
-** Insegnamento in attività di laboratorio svolto dal docente tecnico-pratico
QUADRO ORARIO ANNUALE PER LA TERZA CLASSE
Il quadro orario della terza classe di ”Operatore Elettronico” è sviluppato, per l’anno scolastico in corso, all’interno del
quadro orario dell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica” opzione “Apparati, impianti e servizi tecnici industriali
e civili”. Il quadro orario ministeriale, che risponde ottimamente all’esigenza, da parte del corso di studi, di far acquisire le
competenze professionali dell’opzione Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili, risponde efficacemente
anche all’esigenza di far acquisire le competenze specifiche di Operatore Elettronico.
Chiaramente per migliorare i risultati attesi in termini di capacità e conoscenze collegabili alla figura di operatore elettronico
vengono fatte tutte le opportune curvature all’interno delle singole programmazioni disciplinari.
60
Quadro orario per il terzo anno di “Operatore Elettronico” inserito nell’opzione “Apparati, impianti e servizi tecnici
industriali e civili”
DISCIPLINE
ORE SETTIMANALI
AREA COMUNE
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia
Matematica
Scienze motorie e sportive
Religione o attività alternative
4
3
2
3
2
1
AREA DI INDIRIZZO
Laboratori tecnologici ed esercitazioni**
Tecnologie meccaniche e applicazioni
Tecnologie elettriche -elettroniche, dell’automazione e
applicazioni*
Tecnologie e tecniche di installazione e di manutenzione di
apparati e impianti civili e industriali
TOTALE ORE SETTIMANALI
4
5
5
3
32
- * Insegnamento in attività di laboratorio svolto in parte congiuntamente dal docente teorico e quello tecnico-pratico
-** Insegnamento in attività di laboratorio svolto dal docente tecnico-pratico
Le discipline professionalizzanti prevedono lezioni ed attività di laboratorio. Nel terzo anno, vengono predisposte
esperienze che rafforzano la parte pratica, quindi oltre che a visite guidate in orario curriculare ed extracurriculare presso
aziende limitrofe operanti nell’area di interesse, saranno contemplati anche interventi didattici svolti da operatori del
settore, che consentono allo studente di acquisire più ampie e complete competenze professionali. Gli stage vengono svolti
sotto forma di alternanza scuola-lavoro per favorire l'apprendimento in contesti applicativi e metodologie che valorizzino il
saper fare, anche ai fini di un rapido inserimento nel mondo del lavoro.
61
CAPITOLO 5
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA E PROGETTO EDUCATIVO
ALLARGAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
62
LA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
La programmazione didattico-educativa viene elaborata dal Collegio dei Docenti in parte in seduta plenaria, in parte nelle
sue articolazioni (Aree disciplinari, Consigli di Classe, singoli docenti). Essa delinea “i percorsi formativi correlati agli
obiettivi ed alle finalità previste nei programmi”. L’IPSIA elabora la programmazione educativa e didattica nel Collegio dei
Docenti e nei Consigli di Classe. I criteri organizzativi del lavoro prevedono 2 fasi:
FASE 1 Programmazione educativo-didattica del Collegio dei Docenti. I dipartimenti, organizzati per aree disciplinari,
individuano, verificano e valutano i percorsi didattici programmati. Elaborano le attività di:

continuità

accoglienza

orientamento

formazione integrata (stage, rapporti con l'esterno, gite d'istruzione con valenza didattica)

recupero e/o approfondimento

arricchimento dell'Offerta Formativa
FASE 2
Il Collegio, in seduta plenaria, delibera su tutta la programmazione didattica.
I Consigli di Classe individuano per ciascuna classe: gli obiettivi specifici:

i metodi

i percorsi

gli strumenti

i tempi di svolgimento delle attività didattiche

le modalità di verifica e di valutazione

le strategie di recupero
Nel Consiglio di Classe ogni docente:

delinea il percorso formativo della propria disciplina;

adegua, per singoli alunni, gli interventi operativi alle situazioni emerse;

utilizza il contributo della programmazione delle varie materie per il raggiungimento degli obiettivi prefissati;

verifica e valuta periodicamente i risultati;

individua gli alunni che necessitano di recupero;

programma eventuali attività di approfondimento;

programma attività di area di progetto;

programma visite di istruzione.
La programmazione didattica elaborata da ciascun insegnante viene depositata in segreteria per la consultazione.
63
LE FINALITÀ EDUCATIVE E DIDATTICHE
Tutte le azioni progettuali della scuola sono volte a realizzare gli obiettivi di fondo dell’azione formativa.:
 innalzare la qualità dell’apprendimento, favorendo il successo formativo e l’acquisizione di competenze adeguate,
abilità professionali e capacità tecniche che permettano allo studente di inserirsi in modo fattivo nel campo del
lavoro;
 promuovere l’arricchimento della personalità degli studenti al fine di renderli protagonisti nella società;
 stimolare le capacità degli studenti per renderli idonei a proseguire gli studi universitari.
OBIETTIVI EDUCATIVI
1.
Conoscere diritti e doveri dell’uomo e praticare il principio di uguaglianza tra gli uomini;
2.
considerare la diversità di opinioni occasione di confronto e ricerca di valori comuni;
3.
accettare la diversità, etnica, razziale, religiosa e culturale, considerandola non una gerarchia di valori, ma una
fonte di arricchimento culturale;
4.
fare propria la cultura della solidarietà e di accettazione dell’altro, specie se svantaggiato;
5.
apprezzare l’amicizia e la vita relazionale per migliorare la qualità della vita;
6.
vivere la legalità come rispetto di sé, del diritto, delle regole, dell’ambiente, degli altri;
7.
auto valutarsi e valutare con senso critico;
8.
conoscere e rispettare il proprio corpo e il proprio io per una giusta autostima;
9.
sapersi muovere autonomamente nell’ambiente apprezzando le attività degli altri .
OBIETTIVI DIDATTICI
1.
Saper utilizzare la lingua italiana scritta e parlata per rapportarsi efficacemente con gli altri;
2.
saper utilizzare e comprendere messaggi in lingua straniera;
3.
comprendere, analizzare e sintetizzare un testo letterario e tecnico-scientifico;
4.
conoscere il linguaggio tecnico e scientifico per analizzare e interpretare fenomeni;
5.
conoscere e utilizzare linguaggi e strumenti informatici;
6.
porsi problemi e, per capacità logico-deduttive, proporne soluzioni;
7.
saper lavorare autonomamente ed in gruppo, sapendo interagire con gli altri;
8.
acquisire un metodo di studio che consenta una progressiva autonomia culturale;
9.
usare gli strumenti critici appresi per arrivare a decisioni consapevoli.
64
OBIETTIVI PROFESSIONALI
1.
Consapevolezza dei fondamenti scientifici della tecnologia e dei metodi atti a trasferire ed a gestire le
conoscenze in situazioni produttive reali;
2.
conoscenza delle norme relative al settore professionale di riferimento;
3.
conoscenza delle norme in materia di sicurezza;
4.
capacità progettuali nei vari settori di specializzazione;
5.
capacità di prendere decisioni e assumere responsabilità operando in un ambiente in continua e rapida
evoluzione;
6.
rielaborare strutture concettuali e trasferirle a nuove situazioni in tempi e spazi diversi;
7.
padronanza d’uso di strumenti, di procedure, di processi.
OBIETTIVI PROFESSIONALI SPECIFICI
Sono specificati nelle singole programmazioni. Tali obiettivi troveranno un puntuale riscontro nella programmazione delle
varie discipline, impegnando così tutti i componenti dei C.C. per coerenza sia educativa che disciplinare. In generale,
l’Istituto si propone di essere un’agenzia formativa finalizzata a promuovere la crescita culturale, sociale, civile ed
economica della popolazione insediata nel suo territorio, attraverso una molteplicità di iniziative tra loro coordinate.
L’ATTIVITÁ DIDATTICA
L'attività didattica curriculare è comune e obbligatoria per tutte le classi e si attiene ai vigenti programmi ministeriali. A
questa attività vengono destinati almeno 203 giorni per anno scolastico Le attività vengono programmate dagli organi
istituzionalmente preposti al governo della scuola.
CONTENUTI
Sulla base delle indicazioni generali date dal Collegio dei Docenti, dopo le risultanze emerse dalle riunioni per aree
disciplinari, i Consigli di Classe esplicitano la propria programmazione educativa e didattica, la definizione delle linee
di comportamento e i criteri comuni di valutazione in armonia con la situazione complessiva della classe.
Il C. C. programma la scelta dei contenuti delle discipline, tenendo presente che:
–
i contenuti non sono il fine dell’insegnamento, ma uno strumento indispensabile per raggiungere gli obiettivi e
perseguire le finalità generali dell’azione educativa e didattica;
–
i programmi ministeriali sono il riferimento da cui scaturiscono le scelte funzionali al raggiungimento degli
obiettivi;
–
la programmazione (disciplinare e di classe) deve essere considerata strumento flessibile e integrabile “in
itinere”, sia dal docente sia per iniziativa del C.C. e deve essere strutturata utilizzando le seguenti modalità:
65
a) per moduli (Vecchio Ordinamento);
b) per competenze (Nuovo Ordinamento).
Nel primo caso, i moduli corrispondenti agli obiettivi intermedi sono a loro volta articolati in unità didattiche,
corrispondenti agli obiettivi a breve termine. Le unità didattiche sono segmenti unitari e omogenei di un percorso
didattico programmato e devono avere specificati:
--
finalità;
–
obiettivi;
–
contenuti;
–
tempi di svolgimento;
–
strategie (metodologia attuata e strumenti utilizzati);
–
modalità di verifica;
–
valutazione (formativa e sommativa).
Nel secondo caso, sul piano normativo, lo Schema di Regolamento fornisce direttive rigorose, mentre sul piano
squisitamente metodologico appaiono legittime diverse soluzioni, il che rende inevitabile l’adozione di un format non
giustificabile in termini assoluti, ma frutto di un compromesso convenzionale.
A tal fine si è ritenuto opportuno:
–
fornire anzitutto dei quadri per discipline,
–
rappresentare l’articolazione del format in modo da leggere le conoscenze e le abilità come articolazione delle
competenze,
–
tenere distinti i 3 segmenti del percorso (primo biennio, secondo biennio, quinto anno).
66
Schema di descrizione per singola disciplina
DISCIPLINA (Denominazione derivata dai quadri orari)
Risultati di apprendimento di riferimento per la disciplina
Selezionare quelli pertinenti indicati nell’Allegato A dello schema di Regolamento, riportando il numero o il codice
Primo biennio
Monte ore previsto (vedi quadri orari)
Competenze specifiche da raggiungere nel biennio 1
Nel caso dell’area generale, riprendere le competenze dell’obbligo di istruzione, di riferimento per la disciplina.
Nel caso dell’area di indirizzo, declinare le eventuali competenze specifiche intese come articolazioni dell’Allegato A e/o
dei profili d’indirizzo
Abilità
Conoscenze
Secondo biennio
Monte ore previsto (vedi quadri orari)
Competenze specifiche da raggiungere nel biennio2
Nel caso dell’area generale, si possono riprendere le competenze dell’obbligo di istruzione, di riferimento per la disciplina.
Nel caso dell’area di indirizzo, declinare le eventuali competenze specifiche intese come ulteriori articolazioni dell’Allegato
A e/o dei profili d’indirizzo
Abilità
Conoscenze
Quinto anno
Monte ore previsto (vedi quadri orari)
Competenze specifiche da raggiungere al termine del quinto anno 3
Nel caso dell’area generale, si possono riprendere le competenze dell’obbligo di istruzione, di riferimento per la disciplina.
Nel caso dell’area di indirizzo, declinare le eventuali competenze specifiche intese come ulteriori articolazioni dell’Allegato
A e/o dei profili d’indirizzo
Abilità
Conoscenze
_____________________
Da considerare anche ai fini dell’eventuale prova nazionale Invalsi
Da considerare anche ai fini di eventuali prove nazionali Invalsi
3 Da considerare anche ai fini dell’esame di Stato
1
2
67
IL PROGETTO EDUCATIVO
LA VALUTAZIONE
Il Collegio dei Docenti ha stabilito la suddivisione dell’anno scolastico in due quadrimestri con due momenti di verifica infraquadrimestrale. Nel programmare il loro lavoro, i docenti individueranno il metodo di insegnamento più adatto al
raggiungimento degli obiettivi prefissati, tenendo conto della situazione della classe. Di seguito vengono indicate le
linee generali sulle principali metodologie di comportamento, al fine di poter lavorare su giudizi basati su criteri
comuni:

METODOLOGIE DIDATTICHE

STRUMENTI DI VERIFICA

STRUMENTI DI VALUTAZIONE

OGGETTO DELLA VALUTAZIONE
METODOLOGIE DIDATTICHE
Le metodologie didattiche si possono configurare in:
La metodologia delle unità di apprendimento: essa rappresenta un’efficace soluzione metodologica da sviluppare nel
corso degli studi. La progettazione di unità di apprendimento si basa sull’identificazione di compiti reali o simulati in grado
di mobilitare nuclei significativi di abilità e conoscenze disciplinari e multidisciplinari. I compiti possono essere di tipo
tecnico-professionalizzante, sociale o culturale, purché condividano tre assunti di base: 1) la capacità di integrare obiettivi
formativi diversi (conoscenze e abilità), in ambito disciplinare o interdisciplinare; 2) la capacità di attivare soluzioni
organizzative e didattiche che mettano al centro dell’intervento il protagonismo degli studenti che agiscono attivamente
nello sviluppo del compito e assumono quindi un ruolo non puramente ricettivo; 3) la capacità di mobilitare prestazioni
cognitive, sociali, operative così da favorire lo sviluppo delle competenze e la loro osservazione e verifica secondo logiche
di valutazione autentica.
L’alternanza scuola lavoro: la promozione di momenti di interazione con il territorio e il mondo produttivo è da
considerare tra le esperienze più significative per il consolidamento di una formazione tecnica che sappia innestare su una
base culturale e scientifica di alto profilo competenze di progettazione, programmazione e pianificazione, organizzazione,
gestione, promozione dell’autonomia e della consapevolezza personale anche in prospettiva di percorsi di
autoimprenditorialità. In funzione delle caratteristiche della filiera settoriale, delle esigenze di tutela e sicurezza e dello
sviluppo del curricolo di studio, sarà cura del consiglio di classe progettare e programmare momenti di scambio e
confronto con enti e strutture esterne alla scuola, secondo gradi di complessità crescente. L’interazione con il mondo del
lavoro può essere introdotta da esperienze esplorative come l’organizzazione di visite aziendali e di incontri con testimoni
privilegiati. Nel secondo biennio e nel quinto anno è tuttavia opportuno promuovere vere e proprie esperienze di alternanza
scuola lavoro basate sulla coprogettazione dei percorsi formativi tra scuola ed enti pubblici o privati, così da identificare
quali competenze o parti di competenze possono essere acquisite direttamente in contesti operativi, in modo da
comprendere come questi contesti possano contribuire al raggiungimento dei risultati di apprendimento.
La metodologia del project work: questa rappresenta una proposta di lavoro che va nella direzione di stimolare il ruolo
attivo dello studente e la sua creatività e di rendere “tangibili” i risultati di apprendimento attraverso lo sviluppo di un
progetto personale e di gruppo. Il project work può essere svolto interamente dentro la scuola o mediante la collaborazione
di enti e strutture del territorio. In funzione del suo grado di complessità e interazione può essere proposto nel secondo
68
biennio e nel quinto anno dove può anche assumere la dimensione del “capolavoro” da presentare all’esame 1 come prova
della reale maturazione della persona. Si tratta di un elaborato a cura dello studente, basato su una consegna (commessa)
proposta da un organismo partner della scuola, o su mandato del consiglio di classe, di un singolo docente o di gruppi di
docenti. Il mandato (o la commessa esterna) prevedono lo sviluppo di un progetto, coerente con il curricolo degli studi,
basato su un compito complesso e su uno studio di fattibilità che tenga conto anche degli elementi imprevisti. Così
concepito, il project work non può esaurirsi in una mera esercitazione o in un’applicazione pratica dei saperi appresi nel
percorso degli studi, ma prevede una sfida per certi versi innovativa che mette alla prova lo stile “competente” del
candidato.
Queste metodologie si avvalgono di varie tecniche didattiche, tra cui:

lezioni frontali, per introdurre in modo sistematico gli argomenti;

lezioni interattive, per favorire la partecipazione dell’intera classe;

esempi introduttivi legati ad esperienze condivise dagli allievi per stimolare l’interesse per nuovi argomenti ;

lavoro di gruppo, per sviluppare negli studenti l’attitudine ad affrontare e risolvere problemi in collaborazione con altri
e autonomamente dalla figura del docente;

discussione o conversazione;

compito di realtà (interno ed esterno alla scuola);

eventi (scuola aperta, incontri, convegni…).
VERIFICA E VALUTAZIONE
La verifica è disciplinare e si riferisce a conoscenze ed abilità
La valutazione è interdisciplinare e mira alle competenze.
STRUMENTI DI VERIFICA
Gli insegnanti hanno a disposizione diversi strumenti di verifica per valutare le abilità conseguite dallo studente e
per consentirgli una migliore espressione delle sue capacità:

verifiche orali in itinere e sommative che permettono di valutare la conoscenza della materia, la capacità di
articolare argomentazioni, la proprietà di linguaggio;

verifiche scritte con le quali valutare, oltre alla conoscenza degli argomenti, la capacità di organizzazione del
pensiero e del proprio lavoro, di collegamento e di rielaborazione di argomenti diversi;

prove pratiche con le quali verificare anche le attitudini professionali e la capacità di lavorare autonomame nte o
in gruppo;

test o questionari che permettono di valutare la preparazione su un ampio settore della materia e la capacità
dello studente di fornire risposte rapide a problemi di natura diversa (prove strutturate, quesiti a risposta
aperta, quesiti a risposta chiusa).
STRUMENTI DI VALUTAZIONE

Portfolio

Prova esperta
1
In alternativa della oramai degradata “tesina” spesso copiata da internet negli ultimi giorni di scuola
69
OGGETTO DELLA VALUTAZIONE
Oltre alle prove suddette, che per loro natura si collocano in spazi temporali ben definiti dell’attività didattica,
costituiscono elementi di verifica anche:

La qualità del lavoro svolto a casa;

le relazioni scritte;

i lavori di gruppo;

le attività ordinarie di laboratorio;

l’attenzione prestata e la partecipazione alle lezioni;

l’atteggiamento generale verso la scuola.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Debbono essere trasparenti ed espliciti, affinché lo studente possa anche autovalutarsi (art. 2 D.P.R. 24 giugno 1998 n°
249, relativo allo “Statuto delle studentesse e degli studenti”). I dipartimenti disciplinari definiscono gli indicatori e
stabiliscono i pesi e i livelli di valutazione, sia per le prove scritte che per il colloquio.
Il Collegio Docenti delibera di adottare griglie basate sul sistema del punteggio grezzo. Nelle tabelle predisposte per le
singole discipline sono riportati gli indicatori (abilità da accertare), i descrittori specifici e loro valutazione, i punti grezzi da
attribuire. Per la valutazione delle prove, la sufficienza viene fissata dal docente e può variare da un minimo del 30% ad un
massimo del 70% del punteggio grezzo massimo acquisibile.
VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI
Il docente è un “facilitatore dell’apprendimento”

ha il compito di aiutare il discente a crescere nell’autostima e nell’autonomia;

valuta le conoscenze, le competenze e le abilità, non le persone;

non esprime giudizi su ciò che l’alunno è, ma su ciò che l’alunno ha prodotto.
Prima della prova, l’allievo è informato sui criteri di valutazione; dopo la prova, gli viene comunicata l’analisi della sua
prestazione; se la prova è orale, il voto viene comunicato immediatamente; se la prova è scritta, viene comunicato entro un
massimo di 15 giorni.
Il numero di verifiche sommative/competenze, che verificano l’apprendimento dopo lo svolgimento di un’unità didattica o di
un modulo o alla fine di un processo cognitivo non devono essere meno di due a quadrimestre per le prove scritte/grafiche
e/o pratiche e non meno di due per le verifiche orali (di cui una potrebbe anche essere un test);. Le valutazioni hanno la
funzione di orientamento del processo educativo, sia per il docente sia per l’allievo, in quanto:

il docente utilizza la valutazione per confermare o modificare, in relazione agli obiettivi da raggiungere, il
processo didattico in corso;

l’allievo trova nella valutazione una preziosa indicazione per raggiungere la consapevolezza del livello di
preparazione raggiunto dandogli l’opportunità di correggere eventuali errori e colmare le lacune rilevate.
70
La valutazione finale terrà dunque conto:

dei risultati delle prove effettuate;

della progressione dell’apprendimento rispetto ai livelli di partenza (con particolare attenzione al percorso degli
studenti stranieri);

del raggiungimento degli obiettivi minimi disciplinari prefissati;

della partecipazione alle attività didattiche (dell’attenzione, dell’impegno, della capacità di colla borazione e
dialogo);

della crescita complessiva in termini socio-affettivi;

del comportamento.
Per quanto riguarda le classi del primo biennio, viene adoperata una griglia di valutazione per la produzione di testi
scritti che è stata elaborata in occasione di incontri specifici tra docenti di Scuola Media e docenti di Scuola Superiore
(Corso continuità Scuola Secondaria di 2° grado), affinché i criteri valutativi tra i due ordini di scuola siano omogenei.
ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE: PROVE DI QUALIFICA REGIONALE AL TERZO ANNO
Per gli esami di qualifica triennali di Istruzione e Formazione Professionale la Regione Marche fornisce ogni anno le linee
guida con indicazioni sui formati delle prove, i tempi e le modalità di attuazione. Le prove sono organizzate da gruppi di
docenti entro le reti appositamente costituite.
La Commissione che valuterà l’idoneità alla qualifica sarà composta da:
-
Presidente di Commissione: un commissario esterno nominato dalla Provincia o dalla Regione
-
due docenti interni esperti e competenti
L’esame sarà composto da 3 prove: due prove scritte e una prova orale.
La prova orale o prova esperta consiste nella discussione da parte dell’allievo di un “elaborato personale”, prodotto in
forma scritta o multimediale, attinente alle tematiche del proprio settore professionale /progetto di vita lavorativo.
71
LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
In sede di scrutinio quadrimestrale e di fine anno, il Consiglio di Classe terrà conto tanto del livello raggiunto
nell’apprendimento delle conoscenze quanto del grado di crescita realizzato nel comportamento, soprattutto come
partecipazione al dialogo educativo. La valutazione del comportamento concorrerà all’attribuzione del credito formativo
(0,5), tenendo presente due indicatori principali:
 comportamentali relazionali

non disturba (non interpella i compagni a voce alta, non chiacchiera durante le interrogazioni, ecc.) ;

rispetta le regole fissate dal Regolamento di Istituto;

contribuisce a creare un clima positivo e un confronto costruttivo.
 comportamentali personali di impegno

svolge i compiti assegnati;

si presenta alle verifiche;

partecipa attivamente alle lezioni.
Per gli allievi con comportamenti scorretti (indipendentemente dalla valutazione), devono essere applicate le norme
previste dal Regolamento di Istituto. Il coordinatore della classe dovrà tenersi in contatto con le famiglie degli allievi
interessati.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA DEGLI STUDENTI
Il voto di condotta viene attribuito dal Consiglio di Classe riunito per gli scrutini in base ai seguenti criteri:

comportamento

uso delle strutture;

rispetto del Regolamento di Istituto;

frequenza delle lezioni;

partecipazione al dialogo didattico educativo;

rispetto delle consegne.
Il voto di condotta valuta le competenze comportamentali dell’alunno e la sua consapevolezza personale circa doveri e
diritti, e come tale va trattato alla stregua di tutte le valutazioni. Occorre che risulti perciò una congrua documentazione di
cui fanno parte in una gradualità di valore il richiamo scritto (la nota), l'ammonizione scritta, il rapporto scritto. Tali atti
vanno prodotti con attenzione, al fine di trovare una condivisione quanto mai uniforme di modi nella loro applicazione. Il
voto va attribuito nella considerazione e combinazione coerente dei vari descrittori presenti nella seguente tabella:
72
Voto
Indicatori
Descrittori
Comportamento
10
Responsabile
e propositivo
Uso delle strutture
Rispetto del regolamento
Frequenza
Partecipazione al dialogo didattico
educativo
Rispetto delle consegne
Comportamento
9
Corretto e
responsabile
Uso delle strutture
Rispetto del regolamento
Frequenza
Partecipazione al dialogo didattico
educativo
Rispetto delle consegne
Comportamento
8
Vivace ma
corretto
Uso delle Strutture
Rispetto del regolamento
Frequenza
Partecipazione al dialogo didattico
educativo
Rispetto delle consegne
Comportamento
7
Non sempre
corretto
Uso delle strutture
Rispetto del regolamento
Frequenza
Partecipazione al dialogo didattico
educativo
Rispetto delle consegne
73
L’alunno è corretto nei rapporti con gli operatori
scolastici. Rispetta gli altri e i loro diritti, nel
riconoscimento delle differenze individuali
Ha rispetto delle attrezzature e della pulizia della classe
Rispetta il Patto educativo e il Regolamento di Istituto.
Non ha a suo carico provvedimenti disciplinari
Frequenta le lezioni e rispetta gli orari.
Nel caso di assenza giustifica regolarmente.
Dimostra massima disponibilità a collaborare con
atteggiamento propositivo con i docenti nelle attività
scolastiche ed extrascolastiche.
Attua interventi pertinenti ed appropriati.
Collabora con i compagni
Assolve alle consegne in modo puntuale e costante.
Ha sempre il materiale necessario.
L’alunno è corretto nei rapporti con tutti gli operatori
scolastici.
Ha rispetto delle attrezzature e della pulizia
della classe
Ha un comportamento rispettoso di regole e di
regolamenti
Frequenta le lezioni, rispetta gli orari scolastici e
giustifica regolarmente assenze o ritardi.
Dimostra interesse per le attività didattiche
Assolve alle consegne in modo costante.
E’ sempre munito del materiale necessario
Nei confronti di docenti, compagni e ATA ha un
comportamento corretto
Dimostra un atteggiamento in genere attento alle
attrezzature e/o all’ambiente scolastico.
Rispetta il Regolamento di Istituto, ma talvolta riceve
richiami verbali
Frequenta con regolarità le lezioni e giustifica in modo
puntuale
Segue con discreta partecipazione le proposte didattiche
e generalmente collabora alla vita scolastica.
Nella maggioranza dei casi rispetta le consegne;
Ha solitamente il materiale necessario.
Talvolta mantiene atteggiamenti poco rispettosi
degli altri e dei loro diritti
Utilizza in modo non accurato il materiale e le strutture
dell’Istituto
Talvolta non rispetta il Regolamento di Istituto, riceve
richiami verbali ed ha a suo carico qualche richiamo
scritto
Talvolta si rende responsabile di assenze e ritardi
strategici e/o non giustifica regolarmente.
Segue saltuariamente l’attività scolastica e la vita di
classe e dell’Istituto.
Talvolta non rispetta le consegne e non è munito del
materiale scolastico
Indicatori
Voto
Descrittori
Comportamento
6
Poco
corretto
Uso delle strutture
Rispetto del regolamento
Frequenza
Partecipazione al dialogo didattico
educativo
Rispetto delle consegne
Comportamento
5
Scorretto
Uso delle strutture
Rispetto del regolamento
Frequenza
Partecipazione al dialogo didattico
educativo
Rispetto delle consegne
74
Verso docenti, compagni e ATA ha un comportamento
poco corretto.
Mantiene atteggiamenti poco rispettosi degli altri e dei loro
diritti.
Utilizza in modo non sempre rispettoso il materiale e le
strutture dell’Istituto.
Tende a violare il Regolamento di Istituto, riceve
ammonizioni frequenti e reiterate di tipo verbale e/o scritte
e/o viene sanzionato con una sospensione dalla
partecipazione alla vita scolastica da 1 a 15 giorni.
Si rende responsabile di assenze e di ritardi strategici e
non giustifica regolarmente.
Partecipa con scarso interesse alle attività didattiche ed è
spesso fonte di disturbo durante le lezioni.
Rispetta le consegne solo saltuariamente.
Spesso non è munito del materiale scolastico.
Nei confronti di docenti, compagni e ATA ha un
comportamento irrispettoso ed arrogante.
Utilizza in modo trascurato ed irresponsabile il materiale e
le strutture della scuola.
Viola il Regolamento di Istituto. Riceve ammonizioni verbali
e scritte e/o viene sanzionato con sospensione dalla
partecipazione alla vita scolastica per violazioni molto
gravi: offese particolarmente gravi e ripetute alla persona e
al ruolo professionale del personale della scuola; gravi e
ripetuti comportamenti ed atti che offendano volutamente e
gratuitamente personalità e convinzioni degli altri studenti;
danni intenzionalmente apportati a locali, strutture, arredi;
episodi che, turbando il regolare svolgimento della vita
scolastica, possano anche configurare diverse tipologie di
reato (minacce, lesioni, gravi atti vandalici) e/o comportino
pericolo per l’incolumità delle persone. Inoltre quando per i
punti sopra elencati non si ravvedono atteggiamenti da
parte dell’allievo di miglioramento.
Si rende responsabile di assenze e ritardi strategici e non
giustifica regolarmente.
Non dimostra alcun interesse per le attività didattiche ed è
sistematicamente fonte di disturbo durante le lezioni.
Non rispetta le consegne ed è sistematicamente privo del
materiale scolastico.
CONTRATTO FORMATIVO
Sulla base del contratto formativo (D.P. C. M. del 7.6.1995), stabilito tra docente e allievi sulla base della
programmazione disciplinare, lo studente (D.P.R. 24 giugno 1998 n°249, Statuto degli studenti e delle studentesse)
è tenuto a conoscere:

gli obiettivi didattici ed educativi del suo curricolo;

il percorso per raggiungerli;

le fasi del suo curricolo.
Ma ha anche il dovere di:

frequentare regolarmente le lezioni ed assolvere agli impegni di studio;

partecipare in maniera responsabile alle attività didattiche.
Il docente deve:

esprimere la propria offerta formativa;

motivare il proprio intervento didattico;

esplicitare le strategie, gli strumenti di verifica, i criteri di valutazione; ma ha anche il diritto di

avere garantita la propria libertà di insegnamento;

esigere il rispetto della propria funzione e ruolo da parte di genitori e alunni.
Il genitore ha il diritto e il dovere di:

partecipare agli incontri scuola-famiglia promossi dall’Istituto;

essere informato dei risultati delle verifiche disciplinari;

conoscere l’offerta formativa della Scuola;

esprimere pareri e proposte e collaborare alle attività del POF.
Per un più corretto e trasparente rapporto scuola-famiglia, il coordinatore di classe si impegnerà, in collaborazione col
C.C., per la raccolta delle valutazioni disciplinari, in modo da offrire costantemente a colleghi, allievi e genitori un
quadro complessivo e aggiornato dell’andamento didattico di ogni singolo allievo.
COMUNICAZIONE SCUOLA-FAMIGLIA
Oltre alla pagella del primo e secondo quadrimestre, la valutazione periodica è comunicata alle famiglie attraverso:

due ricevimenti generali infraquadrimestrali;

ricevimento dei genitori: 2° settimana di ogni mese.
75
INTERVENTI DIDATTICI ED EDUCATIVI INTEGRATIVI
L’attività di recupero è un processo di insegnamento-apprendimento il cui obiettivo è quello di colmare le lacune dei singoli
alunni nelle diverse materie in orario di lezione curricolare o in orario extracurricolare. Tale processo, quando necessario,
è parte integrante del percorso formativo di ogni allievo e pertanto la scuola intende fornire, a sostegno degli studenti, un
piano di recupero articolato e diversificato a seconda delle necessità didattiche e delle esigenze dei singoli.
 Recupero e sostegno curricolare
Quando si manifestano carenze e lacune specifiche il docente adatta l’organizzazione della lezione lasciando spazio a
momenti di ripasso e di recupero delle conoscenze e abilità. In particolare, alla fine del primo quadrimestre, è prevista la
sospensione dello svolgimento del programma per attivare all’interno della classe, in orario curricolare, un recupero
delle discipline individuate dal Consiglio di classe (come già avvenuto all’inizio dell’anno scolastico), al termine del
quale sarà svolta una opportuna verifica di accertamento accuratamente registrata. L’obiettivo è quello di mantenere
quanto più possibile omogeneo all’interno della classe il livello di apprendimento dei contenuti proposti. Se il recupero in
itinere non dovesse dare risultati, o se le carenze riguardassero i prerequisiti disciplinari, si ricorrerà al recupero extracurricolare.
 Recupero, sostegno e approfondimenti extracurricolari
In orario extracurricolare possono essere svolte attività di sportello didattico e corsi.
Il Consiglio di classe nelle sedute di Novembre, Febbraio, Aprile e Giugno programma gli interventi sulla base delle priorità
indicate dal Collegio Docenti:
1. non più di due corsi extracurricolari (in parallelo) per studente;
2. di norma 10-15 alunni per corso anche provenienti da diverse classi (gruppi di livello);
3. priorità di norma per Matematica, ma lasciando al consiglio di classe la scelta didattica più adeguata per l’allievo.
Gli interventi programmati saranno attuati in tempi definiti, nei limiti delle risorse finanziarie e della disponibilità dei Docenti.
Il Consiglio di classe individua gli studenti che necessitano di tali interventi e indica i contenuti su cui deve essere
impostato il recupero.
Sportelli didattici per fornire un servizio continuativo di recupero-sostegno agli allievi strutturalmente più deboli e per
fornire un servizio puntuale che consenta tempestivamente agli allievi di far fronte alle momentanee difficoltà incontrate a
vario titolo.
Corsi di italiano per consentire agli alunni interni di madre lingua diversa dall’italiano l’acquisizione/recupero delle
competenze linguistiche e morfologiche di base.
Corsi di eccellenza per preparare gli alunni delle classi quarte e quinte che ne facciano esplicita richiesta ai Test di
Ammissione alle Università i cui corsi di Laurea sono a numero chiuso .
 RECUPERO DEBITI FORMATIVI
Dopo lo scrutinio di fine anno, le famiglie degli allievi sospesi nel giudizio saranno informate sui corsi di recupero
che la Scuola attiverà. Le famiglie dovranno comunicare se si avvarranno o meno dei corsi.
I corsi di recupero, generalmente della durata di 15 ore ciascuno, di norma saranno frequentati da un minimo di 10
ad un massimo di 15 alunni anche di classi non parallele (gruppi di livello), e si svolgeranno entro la fine di luglio.
La verifica per valutare il recupero o meno del debito formativo sarà somministrata tra la fine di agosto ed i primi di
settembre, tranne eccezioni, dal docente di classe in una delle seguenti forme: scritta, grafica, orale o pratica, come
76
deliberato dal Collegio Docenti. Seguirà lo scrutinio per deliberare l’ammissione o la non ammissione alla classe
successiva.
STRATEGIE EDUCATIVE
Attraverso percorsi formativi correlati ai programmi di studio, saranno approfonditi argomenti di valore etico, civile e
culturale:

legalità;

intercultura;

salute;

educazione stradale;

rispetto dell’ambiente;

rispetto dei diritti umani.
I C.C. scelgono le tematiche da proporre, definendone di volta in volta: obiettivi, tempi, strategie di attuazione e risorse
umane necessarie; verificheranno la ricaduta nell’attività curricolare e suggeriranno eventuali correttivi da apportare.
Il C.D. valuterà con propria deliberazione sugli argomenti di sua competenza.
Il C.I. dovrà stabilire la compatibilità di svolgimento con le risorse finanziarie, garantendo in tal caso la realizzazione
delle iniziative (anche pomeridiane) come:

attività teatrali, musicali, di ascolto;

conferenze, dibattiti, seminari;

giornali d’Istituto;

avviamento alle pratiche sportive, tornei vari.
e ogni altra attività che sia di stimolo alla socializzazione e alla crescita culturale degli studenti.
STRATEGIE DIDATTICHE
Perseguire gli obiettivi didattici attraverso strategie flessibili finalizzate a:

individuazione e recupero delle situazioni di svantaggio utilizzando test d’ingresso ed in itinere, questionari,
grafici, griglie esplicative, metodologie didattiche appropriate;

raggiungimento della piena integrazione culturale utilizzando strategie basate su: lezioni frontali e aperte, lavori
di gruppo, cooperative-learning, lavori di ricerca, percorsi individualizzati, attività per fasce di livello, uso di
strumenti multimediali interattivi (di cui l’Istituto è ben fornito), metodologie basate sul problem solving,
tecniche di comunicazione, utilizzo dei laboratori, delle attrezzature e delle risorse che l’Istituto possiede;

riconoscimento, evidenziazione e adeguamento della didattica per il potenziamento degli stili cognitivi e dei
livelli di eccellenza attraverso metodologie basate sul lavoro individuale e di gruppo che esaltino la creatività,
valorizzino le capacità, rinforzino il gusto della ricerca e l’interesse al conoscere.
77
ORIENTAMENTO
Perseguire gli obiettivi didattici attraverso attività di orientamento. La funzione orientamento è indicata dalle norme
come obbligatoria. É intesa come attività istituzionale delle scuole di ogni ordine e grado, costituisce parte integrante
dei curricoli di studio, e più in generale del processo educativo e formativo.
ORIENTAMENTO ALL'INGRESSO
Nei confronti degli studenti che dalla scuola media debbono iscriversi alle superiori, l’orientamento si avvale delle
seguenti modalità:

incontro con gli studenti nelle scuole medie di appartenenza per illustrare la tipologia dell’Istituto, per far
conoscere loro le attività curricolari ed extracurricolari, gli sbocchi lavorativi, i corsi post-diploma e le facoltà
universitarie alle quali si può accedere dopo il conseguimento del diploma;

visite guidate ai locali dell’IPSIA;

lezioni teorico-pratiche programmate con i docenti delle scuole medie;

incontri informativi con le famiglie;

attivazione di sinergie tra scuole medie e IPSIA: progetti da realizzare in collaborazione con la scuola media.
ORIENTAMENTO VERSO STUDI UNIVERSITARI
Come ricorda la C.M. prot. n. 4904/A1 dell’ 8/9/99, gli studenti iscritti all’ultima classe della scuola secondaria
superiore, interessati all’accesso agli studi universitari, provvedono alla preiscrizione attraverso un apposito modulo
ad accesso libero, compilabile dal singolo studente. Poiché la preiscrizione rappresenta un momento di grande
importanza, la scuola, in virtù del processo di formazione che le è proprio, sostiene nei giovani, in collaborazione con
le famiglie e le agenzie del territorio, un processo di conoscenza dell’ambiente in cui vivono, nonché un lavoro di
analisi e di approfondimento a vari livelli (competenze personali, capacità, inclinazioni, interessi, attitudini, ecc.).
Prima, durante e dopo la preiscrizione, l’IPSIA fornisce agli studenti conoscenze e strumenti atti a sviluppare un
personale e autonomo progetto formativo, e utili per orientarsi nella scelta (peraltro non vincolante ai fini
dell’iscrizione, ma suscettibile di essere riverificata nel seguito dell’anno scolastico).
In base alla direttiva n. 487/97, le attività di orientamento prevedono:

visite guidate presso università;

incontri con docenti universitari in sede;

conferenze ed altre iniziative consimili finalizzate allo scopo;

attività e progetti in collaborazione con università.
In particolare l’IPSIA ha stilato una convenzione con l’Università di Camerino che, valutando favorevolmente i
curricula, ha concesso la possibilità di accedere a crediti formativi.
78
ORIENTAMENTO VERSO IL MONDO DEL LAVORO
L’IPSIA è sempre stata all’avanguardia per le attività riguardanti l’area professionalizzante. I relativi stage
permettono un passaggio graduale nel mondo del lavoro. Attraverso protocolli d’intesa con aziende pubbliche e
private, la scuola sta concretizzando l’integrazione col mondo del lavoro. Le attività di orientamento prevedono
incontri, conferenze con rappresentanti del mondo delle professioni, visite guidate alle aziende.
FORMAZIONE INTEGRATA
L'IPSIA è all’avanguardia nell’applicazione della normativa relativa alla formazione integrata superiore e si esplicita
in corsi di post-qualifica nei quali vengono coinvolti, oltre alle scuole secondarie superiori, la scuola di formazione
professionale regionale, le università e le imprese interessate per formare tecnici di alta qualifica, espressamente
richiesti dal mondo produttivo distrettuale.
79
L’AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO
SNV- RILEVAZIONE NAZIONALE DEL SISTEMA ISTRUZIONE A CURA DELL’INVALSI
Anche quest’anno l’IPSIA partecipa alla rilevazione degli apprendimenti che saranno valutati dall’INVALSI.
Livelli indagati: le classi seconde dell’Istituto.
Classi partecipanti: tutte le classi dei livelli indagati.
Materie: Italiano, Matematica.
Strumenti: prove oggettive a risposta chiusa a scelta multipla, con quattro o cinque alternative di risposta, tutti in forma
rigorosamente anonima.
Modalità di somministrazione: cartacea e informatica.
I risultati saranno analizzati nelle riunioni dei gruppi disciplinari interessati e nei consigli di classe.
RETE REGIONALE PER L’AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO AU.MI.
Dall’a.s. 2007/08 l’Istituto aderisce alla rete di scuole regionale che ha tra le sue finalità:

Avviare e/o consolidare la cultura e le pratiche autovalutative;

avviare percorsi operativi di riflessione sistematica sulla propria azione formativa;

mettere a punto un modello autovalutativo regionale;

implementare un sistema di rilevazione dati per le comparazioni a livello longitudinale (serie storica) o
trasversale (confronto fra scuole);

potenziare l‛impiego delle risorse on -line per le attività formative, la documentazione e il confronto.
Il lavoro dello scorso anno svolto nelle scuole aderenti ha prodotto una mappa dei fattori di qualità dell’Istituto. Nell’a.s.
2008/09 è iniziata la seconda fase del lavoro, raccogliendo i dati significativi dei fattori di qualità per poter avviare i piani di
miglioramento.
Per il corrente anno scolastico l’IPSIA di San Benedetto del Tronto si avvarrà per le attività inerente l’AU.MI di un gruppo di
docenti coordinati dalla Collaboratrice del Dirigente Scolastico.
80
ALLARGAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
IL CENTRO DI INFORMAZIONE E CONSULENZA
Nel nostro Istituto è attivo il Centro di Informazione e Consulenza (CIC) , gestito da un’equipe di docenti interni, con
il contributo professionale di nuove figure presenti nell’istituzione scolastica quali psicologi e sociologi. Il Centro
funge da “finestra d’ascolto”, ponendo attenzione ad eventuali situazioni di disagio degli studenti e proponendo
interventi in merito all’accoglienza, all’educazione alla salute e alla solidarietà .
Il CIC intende facilitare il rapporto individuale che consente al giovane di sentirsi libero di comunicare (con la
riservatezza necessaria) il proprio vissuto emotivo. La sua equipe si fa carico di vagliare le proposte e le iniziative in
merito ad attività ricreative e di aggregazione promosse da e per gli allievi e i loro genitori. L’obiettivo fondamentale è
la promozione di uno stile di vita sano, prevenendo il disagio derivante dai comportamenti a rischio (come consumo di
alcol, guida in stato di ebbrezza), avvalendosi della collaborazione del Servizio di “Risposte alcologiche del Comune di San
Benedetto del Tronto”. Particolare cura viene riservata nel favorire atteggiamenti e comportamenti responsabili rispetto alla
sessualità, al gioco d’azzardo compulsivo, ai disturbi della condotta alimentare e alla cyber dipendence, in collaborazione
con gli esperti dell’ “Unità di strada” del Comune di San Benedetto del Tronto. Si favorisce la partecipazione attiva dei
giovani attraverso esperienze di solidarietà, in collaborazione con il ”Centro Servizi per il volontariato“.
Particolare attenzione viene riservata alle classi prime attraverso una serie di attività che servono per favorire la
socializzazione e un positivo inserimento nella comunità scolastica . Questi attività vengono realizzate attraverso giochi di
conoscenza, giochi psicologici, training sulla comunicazione assertiva, visione spot, circle-time, in-formazione attraverso
didattica attiva, tecniche di role-playing e peer-education. Responsabile progetto : Prof. Floriano Raffaelli
TEST CENTER ECDL CAD DELLE MARCHE
Allo scopo di favorire l’’acquisizione di competenze informatiche e grafiche digitali nel sistema formativo, l´IPSIA aderisce al
programma ECDL (European Computer Driving Licence), ovvero "Patente Europea di Guida del Computer e CAD". Il
programma è sostenuto dall´Unione Europea: CEPIS ne è il garante a livello internazionale, AICA a livello italiano. In
qualità di "Test Center", l´IPSIA è sede di esame e dei corsi preparatori. I test da superare sono definiti a livello
internazionale e sono identici in tutti i Paesi dell´Unione Europea. La certificazione ECDL può essere utilizzata dagli
studenti come credito formativo e come dimostrazione delle competenze possedute; dagli altri utenti, come attestazione del
raggiungimento di una specializzazione utile e necessaria nel mondo del lavoro.
L’IPSIA POLO INTERCULTURALE
L’IPSIA promuove varie iniziative per favorire l’integrazione delle culture. In particolare organizza “Eventi Interculturali”, il
progetto prevede incontri con autori o uomini di cultura vicini a tematiche come la tolleranza, la cittadinanza universale e la
conoscenza delle diversità.
81
CENTRO TERRITORIALE PER L’INTEGRAZIONE (CTI) – CENTRO TERRITORIALE DI
SUPPORTO (CTS)
Il Centro Territoriale per l’Integrazione (CTI) e il Centro Territoriale di Supporto (CTS) che hanno sede nell’IPSIA di San
Benedetto del Tronto sono da diversi anni punti di riferimento per tutte le scuole della Provincia di Ascoli Piceno per le
famiglie, per gli operatori e per tutti i soggetti che si occupano di disabilità.
Il Centro Territoriale per l'Integrazione (CTI)
Il CTI si propone come luogo di consultazione, confronto e sperimentazione individuale e collettiva, come momento di
raccordo tra le realtà del territorio, come strumento di ricerca e osservatorio su tematiche specifiche.
Partecipa alla Rete dei Centri Territoriali per l’Integrazione della Regione Marche.
Nell’ambito della rete è individuato come POLO DI COORDINAMENTO PROVINCIALE DEI CTI e Centro specializzato su
Tecnologie e Disabilità.
Il centro CTI si rivolge ad insegnanti, alunni, genitori, operatori, associazioni con le seguenti finalità :

informazione

documentazione

formazione

consulenza

ricerca

sperimentazione
Il Centro Territoriale di Supporto (CTS)
Il CTS che ha sede presso l’IPSIA è uno dei quattro centri della Regione Marche.
Il Centro promuove la sua attività di consulenza ad insegnanti, genitori ed operatori del settore sull’utilizzo dei software e
degli ausili informatici specifici per la prevenzione ed il recupero delle difficoltà di apprendimento.
Le finalità e attività del CTS sono:

Fornire informazioni e documentazione aggiornate sulle risorse e sull’uso delle Nuove Tecnologie.

Promuovere iniziative di formazione dei Dirigenti, docenti di ogni ordine e grado, operatori e genitori sulla base delle
esigenze del territorio.

Offrire l’adeguato supporto e consulenza didattica.

Provvedere all’acquisto e al prestito di:
o
software didattici
o
testi specifici
o
ausili tecnologici
82
Entrambi i centri sono coordinati dalla Prof.ssa Serafina Olmo.
Il sito internet di riferimento è http://www.ctsipsiasbt.it/
Webmaster: Prof.ssa Olmo Serafina
INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
In Italia, tutte le scuole statali e non statali (private, comunali e regionali) che ottengono la parificazione, ai sensi della
Legge 62/2000, hanno l’obbligo di accettare l’iscrizione degli alunni con disabilità anche gravi. L’azione formativa nella
Scuola Superiore persegue il duplice obiettivo della piena integrazione nella classe e, contestualmente, la definizione del
progetto di vita, allo scopo di facilitare la prosecuzione degli studi, il passaggio alla formazione professionale o al mondo
del lavoro e alla vita sociale.
L’IPSIA accoglie vari studenti in situazione di handicap. Oltre a ragazzi in grado di seguire il curricolo scolastico delle
rispettive classi di appartenenza, perseguendo cioè obiettivi minimi programmati con tempi e modalità differenti (O.M. 90
del 21/05/01 art. 15 comma 1- 3 integrata dall’O. M. 56 del 23/05/02), accoglie anche alunni che, non avendo i prerequisiti
e le abilità necessarie per il percorso ordinario, seguono un percorso didattico differenziato (O.M. 90 del 21/05/01 art. 15
comma 5 integrata dall’O. M. 56 del 23/05/02).
La scuola favorisce tutte le possibili opportunità formative con l’intento di realizzare la piena integrazione degli alunni
diversamente abili e degli alunni con bisogni educativi speciali. Le principali linee d’intervento sono definite nei seguenti
ambiti:
1.
Scelte formative e organizzative d’Istituto
2.
Scelte pedagogiche e didattiche
3.
Organizzazione dei Gruppi di lavoro
4.
Didattica personalizzata per alunni con BES (bisogni educativi speciali) e con DSA (disturbi specifici di
apprendimento).
1. Scelte formative e organizzative d’istituto
Allo scopo di favorire la frequenza e rendere concretamente possibile l’integrazione degli alunni nelle classi e nell’Istituto,
sono stati fissati alcuni percorsi formativi e significative strategie di riferimento:
1.1 Continuità educativo-didattica e accoglienza
PERCORSO IN ORIENTAMENTO
Progetto unitario d’integrazione volto a consentire all'alunno disabile di vivere l'esperienza scolastica senza fratture, in
coerenza con i bisogni educativi. L’alunno disabile, inserito nella terza classe della Scuola Secondaria di primo grado,
frequenta alcuni laboratori o settori del nostro Istituto, selezionati in modo da permettergli di sperimentare le proprie risorse
e abilità in relazione ad un contesto di “esperienza” ed individuare l’ambiente/settore più idoneo alle sue esigenze formative
83
ed ai suoi bisogni.
Finalità
Individuazione di strategie metodologiche e relazionali che, attraverso la costruzione di un percorso unitario, accompagnino
e facilitino il passaggio dalla scuola Scuola Secondaria di I° alla Scuola Secondaria di II°.
PROGETTO INTEGRATO SCUOLA-LAVORO DELL’ISTITUTO
Il progetto intende costituire un punto di riferimento per gli insegnanti e per gli studenti disabili e prevede la creazione e
l’organizzazione di un “macro contenitore funzionale” nel quale far confluire tutti i progetti di Scuola-Lavoro dell’Istituto. Il
modello che si propone, sul piano organizzativo, strutturale e contenutistico, prospetta forme di soluzione flessibili, con
offerte differenziate, tese a rendere qualitativamente più omogenee e ricche le esperienze di integrazione scolastica degli
alunni disabili.
Finalità
Integrazione globale come sperimentazione di percorsi formativi in grado di assicurare continuità nel passaggio
indispensabile tra il mondo della scuola e quello mirato all’inserimento lavorativo.
Creare percorsi di simulazione lavorativa con alunni che presentano disabilità più gravi.
Obiettivi per l’Istituto Scolastico
•
Rendere qualitativamente più omogenee le esperienze;
•
Creare forme salde di cooperazione tra scuola e scuole/enti locali, rafforzando il concetto di un’autonomia aperta alla
condivisione di opportunità;
•
Svolgere funzioni di promozione e indirizzo.
•
Dare continuità agli interventi di scuola-lavoro già avviati negli anni precedenti rafforzando la capacità di interazione
programmatica.
Obiettivi per gli alunni disabili
Consolidare e ampliare il proprio repertorio di conoscenze, abilità e competenze sociali e lavorative vivendo e operando
all’interno:
•
di una situazione reale di lavoro;
•
di una impresa formativa simulata sostenuta all’interno dell’istituto scolastico.
Conseguire crediti formativi spendibili nel mondo del lavoro.
Soggetti coinvolti
Insegnanti specializzati e curricolari responsabili dei vari settori dell’Istituto. agenzie formative deputate; enti, associazioni,
privati; enti locali; singole imprese e reti d’imprese.
Il progetto
1.
raccoglie i singoli progetti di scuola-lavoro degli alunni disabili.
2.
ha previsto negli anni precedenti la creazione e l’organizzazione di un “Macro Contenitore Funzionale” costituito da:
a)
data-base risorse: enti pubblici e privati presenti nel nostro territorio (compresi i centri di formazione
professionale accreditati);
b)
archivio normativa specifica;
c)
schede, modelli, strumenti utili alla predisposizione formale dei percorsi di scuola-lavoro ed al loro
84
accertamento; linee guida di descrizione ed osservazione delle competenze iniziali ed in uscita dell’alunno
inserito nel percorso;
d)
vademecum come guida di riferimento per i genitori degli alunni interni, per le scuole medie e per le altre
agenzie presenti nel territorio;
e)
prospetto analitico e funzionale delle risorse e degli spazi che l’IPSIA offre per la simulazione di imprese
formative.
Tale documentazione viene integrata anno dopo anno.
1.2. Percorsi di studio, ricerca, sperimentazione,documentazione
PROGETTO INTEGRAZIONE DELLE COMPETENZE
Il progetto intende costruire un percorso comune di intervento attraverso il quale gli insegnanti specializzati possano
realmente supportare l’alunno in maniera specifica e mirata allo sviluppo di tutti gli aspetti della personalità dell’alunno
stesso. Insegnanti specializzati (di area diversa) lavorano sullo stesso caso, intervenendo su macroaree di competenze.
Finalità
1.
Individuare i bisogni formativi degli alunni disabili dell’Istituto e programmare un intervento didattico per macro-aree
utilizzando le competenze di insegnanti di sostegno di aree diverse.
2.
Diversificare gli interventi degli insegnanti specializzati per “macrocompetenze”.
3.
Fare in modo che l’esperienza scolastica si possa sviluppare secondo un percorso unitario, quanto più possibile in
armonia con i ritmi di maturazione e di apprendimento propri del soggetto.
Destinatari
Alunni disabili che presentano esigenze formative particolari.
PROGETTO PIATTAFORMA E-LEARNING PER ALUNNI CON BISOGNI SPECIALI
Realizzazione di una piattaforma multimediale per alunni con bisogni speciali.
Il progetto della realizzazione di una piattaforma multimediale nasce dall’esigenza di rendere possibile l’apprendimento a
distanza per alunni con bisogni speciali e che si trovino nell’impossibilità di frequentare regolarmente le lezioni.
Viene strutturata nel seguente modo:
1.
HOME PAGE

login attraverso password e nome utente, assegnati e controllati dall’amministratore della piattaforma

accesso al corso individualizzato
2.
CORSO PERSONALIZZATO CON POSSIBILITÀ DI UTILIZZO DEI SEGUENTI STRUMENTI:

forum alunni

forum docenti

chat

repository di materiale didattico

Learning Object
I docenti della classe intervengono nel forum, fornendo indicazioni sui materiali inseriti e chiarendo eventuali dubbi sulle
proprie discipline.
85
Gli obiettivi da raggiungere sono:

permettere agli alunni di non interrompere il rapporto didattico e interpersonale con la classe: i compagni e i
docenti;

offrire agli alunni e ai compagni di classe l’opportunità di apprendere a distanza utilizzando lo strumento della
multimedialità;

mantenere e consolidare le relazioni interpersonali all’interno del gruppo classe;

stimolare la condivisione e la compartecipazione alle vicende scolastiche e personali dell’alunna e dei
compagni;

favorire l’integrazione degli alunni con bisogni speciali;

favorire la socializzazione degli alunni con bisogni speciali e dei loro compagni all’interno del gruppo classe.
PROGETTO “PICCOLE IDEE MODA”
Il progetto nato per una classe nella quale era presente un’alunna disabile sensoriale del settore moda, viene esteso a tutte
le classi del settore perché valutato come “buona prassi generalizzabile” :
Finalità

Assumere il progetto come percorso di avviamento al lavoro in quanto, negli ultimi due anni di scuola, l’Istituto
professionale ha come obiettivo prioritario quello di porsi come tramite tra la realtà scolastica e il mondo lavorativo,
fornendo gli strumenti basilari per un proficuo inserimento.

Rivalutare il ruolo formativo della scuola rispetto ad attività artigianali del territorio in via di estinzione e legate alla
tradizione (uncinetto, lavoro ai ferri, tombolo).

Avvicinare vecchie e nuove generazioni attraverso l’interazione laboratoriale

Realizzare un laboratorio per la creazione di piccoli accessori moda (da immettere eventualmente sul mercato)

Promuovere lo sviluppo della personalità e assicurare pari opportunità di riuscita in ambito sociale e professionale

Promuovere all'interno dell'Istituto una cultura dell'inclusione

Creare le basi per opportunità lavorative future.
Obiettivi educativi e cognitivi

Educare alla conoscenza di sé, all’autostima, all’autovalutazione delle proprie capacità/potenzialità e dei propri limiti,
anche in vista di scelte scolastico- professionali future

Consentire un uguale coinvolgimento di tutti gli studenti valorizzando le potenzialità di ciascuno per acquisire
conoscenze, abilità e competenze

Agevolare il recupero di soggetti deboli sia in termini di motivazione, sia in termini di modalità di apprendimento

Acquisire una maggiore autonomia e la convinzione di essere protagonisti nella costruzione dei saperi

Partecipare attivamente alla vita della classe
Obiettivi in funzione della preparazione all’inserimento lavorativo

Sviluppare abilità manuali per la realizzazione di piccoli lavori di artigianato

Valorizzare interessi, capacità e attitudini delle alunne diversamente abili in un’ottica di un futuro inserimento
lavorativo
86

Avvicinare al mondo del lavoro attraverso la realizzazione di un “blog-portale” per la pubblicizzazione e vendita dei
lavori prodotti
A queste ragazze e a tutte le allieve della classe viene offerto un percorso che, partendo dalle capacità e dagli interessi,
intende sviluppare abilità spendibili nel mondo del lavoro e nel percorso di vita.
Attività
Fase 1

fase di pianificazione del percorso

acquisto del materiale occorrente

preparazione della piattaforma on line di supporto al progetto
Fase 2
Fase operativa: attività di laboratorio per la realizzazione di piccoli accessori moda e di piccoli lavori artigianali ripresi
dall’artigianato locale.
Fase 3

verifica del percorso e stesura di un report intermedio

stage in aziende e laboratori artigianali specializzati nella realizzazione di accessori moda (i calendari dei percorsi
saranno definiti sulla base della disponibilità fornita dalle aziende interessate).
Fase 4
Ripresa e rilancio del progetto

realizzazione di un album personale di foto dei lavori realizzati

realizzazione di un BLOG sulla piattaforma per esporre i propri lavori
Il blog deve avere a grandi linee la struttura di un piccolo sito aziendale che introduca il discorso del mondo delle vendite
dei lavori realizzati.

stage in aziende e laboratori artigianali specializzati nella realizzazione di accessori moda (i calendari dei percorsi
saranno definiti sulla base della disponibilità fornita dalle aziende interessate).
Fase 5
Realizzazione di una mostra, in concomitanza con la sfilata di fine anno, dei prodotti realizzati.
PROGETTO “RIUSCIRE… A SCUOLA”
Il progetto è rivolto a due classi nelle quali sono presenti alunni con DSA (disturbo specifico di apprendimento). L’obiettivo
generale è quello di garantire il benessere degli alunni con DSA e con BES nel contesto scolastico tenendo conto di rischi
come i problemi di comportamento e il rifiuto dell’impegno, la dispersione scolastica, le difficoltà d’inserimento sociale e
lavorativo.
Per evitare questi problemi si vuole mettere in atto un’impostazione metodologico-didattica che eviti la lezione frontale e
tenti una programmazione educativa individualizzata e flessibile, condivisa dall’intero Consiglio di Classe, dalla famiglia e
dagli specialisti; prevedendo, se necessario, l’uso di strumenti compensativi ed eventualmente dispense per alcune
prestazioni.
Finalità

Garantire il diritto all'istruzione e il successo formativo di alunni con DSA di grado severo , con BES e con disturbo
87
misto delle capacità scolastiche rispondendo ai loro bisogni per favorire il successo scolastico, anche attraverso
misure didattiche di supporto.

Garantire una formazione adeguata e promuovere lo sviluppo della personalità e assicurare pari opportunità di
sviluppo in ambito sociale e professionale.

Incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari durante il percorso di
istruzione e di formazione.

Promuovere all'interno dell'Istituto una cultura dell' inclusione
Obiettivi non cognitivi per gli allievi

Educare alla conoscenza di sé, all’autostima, all’autovalutazione delle proprie capacità/potenzialità e dei propri limiti,
anche in vista di scelte scolastico-professionali future.

Acquisire una maggiore autonomia e la convinzione di essere protagonisti nella costruzione dei saperi.

Partecipare attivamente alla vita della classe, intervenendo in modo appropriato e pertinente.

Acquisire un metodo di studio.

Imparare a utilizzare strumenti compensativi per lo studio.
Obiettivi cognitivi generali per gli allievi

Educare all’ascolto e alla concentrazione

ascoltare con attenzione gli insegnanti e i compagni

stimolare la partecipazione attiva e gli interventi pertinenti

Sviluppare e potenziare le capacità di:

leggere, parlare, scrivere

Conoscere gli elementi fondamentali di ogni disciplina
Obiettivi per i docenti
Rispondere ai bisogni degli alunni con BES , DSA e difficoltà di apprendimento in genere

Implementare conoscenze relative a:

disturbi d’apprendimento

inclusione/integrazione

strategie e metodologie didattiche da attuare

software didattici e/o ausili specifici
Attività
Il progetto si svilupperà secondo le seguenti azioni.
AZIONE 1
Incontro con il referente d’Istituto per illustrare al Consiglio di Classe il progetto.
AZIONE 2

raccogliere i dati dell’osservazione dell’alunno e definire il Piano Didattico Personalizzato

declinare attivamente le azioni possibili da svolgere in classe per supportare il successo formativo dell’alunno

realizzare un laboratorio informatico per imparare ad utilizzare :

correttore ortografico per la scrittura (word)
88

sintetizzatore vocale strumento compensativo per la lettura e lo studio

software “cmaps” per produrre mappe concettuali

lavagna interattiva multimediale
AZIONE 3
Preparazione del materiale e delle attività:

appunti o schemi delle lezioni

preparazione di materiali multimediali, film, audiolibri, libri digitali, ecc.

produzione di testi registrati
AZIONE 4
Fase di attuazione del percorso attraverso la personalizzazione delle attività didattiche proposte nelle varie discipline
durante le ore di compresenza con l’insegnante di sostegno e attraverso la lavagna interattiva e il personal computer.
2. Scelte pedagogiche e didattiche
2.1 Linee d’intervento
La responsabilità dell'integrazione degli alunni in situazione di handicap riguarda tutta la comunità scolastica. Gli insegnanti
di sostegno assumono la contitolarità delle classi in cui operano e collaborano con gli insegnanti delle classi, con i genitori
e con gli specialisti delle strutture territoriali per programmare ed attuare progetti educativi personalizzati (art.6 dei Nuovi
Orientamenti). L’integrazione, già per il suo significato etimologico di completare, aggiungere ciò che manca e serve ad
arricchire, coinvolge più ambienti ed interlocutori perché la complessità dei bisogni educativi di un allievo handicappato
propone un cammino da percorrere insieme ad altri.
I punti operativi ritenuti validi sono i seguenti:

L’inserimento di un alunno con handicap impone alla scuola importanti provvedimenti, quali l’inserimento in una
classe appropriata, una programmazione rispondente ai suoi bisogni formativi, il procurarsi le risorse necessarie e
stabilire gli opportuni rapporti esterni.

Gli insegnanti del Consiglio di classe, nell’ambito delle loro mansioni scolastiche, devono conoscere il caso,
osservarne le prime reazioni di inserimento, raccogliere informazioni utili a predisporre un piano personalizzato di
intervento.

L’azione organizzativa degli insegnanti deve adattarsi alla nuova realtà, rendersi più flessibile e aperta riguardo
all’uso degli spazi, degli strumenti di lavoro e alla formazione dei gruppi classe.

Gli interventi di sostegno non sono di competenza esclusiva dell’insegnante specializzato, ma è compito del
Consiglio di Classe predisporre un Progetto Educativo Personalizzato attuando le strategie più idonee in un valido
contesto di socializzazione.

La presenza di un ragazzo portatore di handicap in classe non è un “problema” da delegare all’insegnante
specializzato, ma coinvolge necessariamente tutti gli insegnanti nella programmazione e progettazione di percorsi
89
insegnamento/ apprendimento, in tempi e ritmi adeguati.
2.2 L'insegnante di Sostegno

Partecipa, in piena contitolarità e corresponsabilità, alla valutazione di tutta la classe cui è stata assegnata, compresi
i soggetti disabili. Le modalità con cui viene assegnato l'insegnante di sostegno sono quelle esplicitate nel D.M.
331/98 artt.37 e 41 come integrato dall'art.26 comma 16 della Legge 448/98.

Assume l'impegno di collaborare pienamente con i colleghi nell'impostazione e realizzazione del progetto educativodidattico riferito all'alunno con handicap, mette a disposizione la propria competenza, correlata alla specializzazione
didattica, e a predisporre i relativi percorsi e strumenti; assume la corresponsabilità dell'attività educativa e didattica
complessiva nella sezione, modulo o classe cui viene assegnata; svolge compiti di collaborazione con le famiglie e le
strutture sanitarie del territorio.

Svolge interventi didattici individualizzati, dei quali vanno fissati tempi e modi; se necessario, è presente un
assistente personale per i bisogni primari dei soggetti non pienamente autonomi.
2.3 Organizzazione del lavoro
Per gli alunni delle prime classi, dopo un periodo di osservazioni sistematiche, verrà aggiornato in sede di Gruppo di
Lavoro per l’handicap (G.L.H.) il Profilo Dinamico Funzionale trasmesso dalle Scuole Medie di provenienza, da cui
scaturirà il Piano Educativo Individualizzato (Art. 12 L. 104).

Sarà distribuita a tutti i docenti curricolari una scheda per la compilazione del P.E.I., composta da punti fondamentali,
quali l’analisi della situazione iniziale, la definizione degli obiettivi specifici della disciplina, i contenuti, i metodi e
valutazione per la redazione conclusiva del Piano Educativo ( D.P.R. 24 Febbraio 1994 art. 5 ).

Sarà convocato due volte l’anno il G.L.H. di Istituto ( art. 15 Legge 104/92).

Saranno convocati almeno due volte l’anno i G.L.H. operativi per ogni singolo alunno .

Sono state progettate, in base alla normativa vigente, le schede per la compilazione e stesura del P.D.F. e del P.E.I.
2.4 Relazione finale annuale, valutazione e disposizioni
Il passaggio degli alunni dalla prima alle classi successive viene deciso dal Consiglio di classe per scrutinio. Lo stesso per
l'ammissione agli esami di stato al termine della classe quinta. Lo scrutinio finale è il momento conclusivo dell'attività
educativa.
Per gli allievi in situazione di handicap, si deve distinguere in base al tipo di handicap:

handicap fisico e sensoriale: non è prevista, di norma, nessuna valutazione differenziata; semplicemente è possibile
l'uso di particolari strumenti didattici per riuscire a verificare il livello di apprendimento che non sarebbe possibile
verificare in modo tradizionale

handicap psichico: la valutazione, per il suo valore formativo e di stimolo per l'allievo, deve aver comunque luogo. Il
Consiglio di classe esamina i giudizi di ogni insegnante sulla base del piano educativo individualizzato (P.E.I.) e
verifica se gli obiettivi di tale piano sono stati raggiunti e a che livello, anche attraverso l'attività di integrazione e di
sostegno.
90
Se il P.E.I. contiene obiettivi didattici non in linea con i programmi ministeriali, il Consiglio di classe valuta i risultati
assegnando dei voti relativi soltanto allo svolgimento del P.E.I. e non ai programmi ministeriali. Questa valutazione
differenziata deve essere comunicata alla famiglia, chiedendone il consenso. Essa ha valore legale solo per il
proseguimento degli obiettivi del P.E.I., in base ai quali questi allievi possono essere ammessi alla classe successiva o no.
Gli allievi valutati in questo modo possono partecipare agli esami di qualifica professionale ed all'esame di stato, svolgendo
prove differenziate, per accertare le competenze e le abilità acquisite. Ciò potrà essere valutato come credito formativo per
stage, inserimento lavorativo, tirocinio e consentire la frequenza di corsi di formazione professionale nell'ambito degli
accordi tra USP e Regioni.
2.5 I documenti fondamentali
I documenti fondamentali per la progettazione sono il Profilo Dinamico Funzionale (PDF) e il Piano Educativo
Individualizzato (PEI), redatti nel rispetto delle scelte culturali e di vita della persona in difficoltà e della sua famiglia. La
famiglia deve avere un ruolo attivo sia nella programmazione che nelle successive verifiche in itinere.
Profilo Dinamico Funzionale
I Dirigenti scolastici delle scuole medie indicano alle scuole superiori le caratteristiche, le peculiarità, i bisogni del ragazzo
in relazione alla tipologia di handicap e al Profilo Dinamico Funzionale sollecitando, nel caso in cui risulti opportuno, la
progettazione di percorsi finalizzati a garantire la presenza del docente di sostegno e degli altri insegnanti.
Il Profilo Dinamico Funzionale viene redatto dagli esperti che hanno seguito nel corso degli anni il ragazzo (operatori sociosanitari, insegnanti della scuola di provenienza...) e ha l'obiettivo di individuare, nell’ambito delle caratteristiche fisiche,
psichiche, sociali ed affettive dell’alunno, le aree di potenziale sviluppo sotto il profilo riabilitativo, educativo-istruttivo e
socio-affettivo. Il profilo dinamico funzionale è uno strumento di lungo periodo ed è il presupposto fondamentale per la
redazione del Piano Educativo Individualizzato (PEI).
Piano Educativo Individualizzato
Il PEI è progetto educativo e didattico personalizzato riguardante la dimensione dell'apprendimento correlata agli aspetti
riabilitativi e sociali. È il documento annuale nel quale vengono descritti gli interventi predisposti per l'alunno, sia all'interno
del contesto scolastico che di quello territoriale e familiare (Primi quattro commi dell'art. 12 della Legge n. 104 del 1992).
Alla sua definizione provvedono gli operatori delle unità sanitarie locali, gli insegnanti curricolari e specializzati della scuola
in cui lo studente è inserito, personale degli enti locali: la collaborazione dei genitori del ragazzo è ovviamente
fondamentale (Atto di indirizzo: D.P.R. del 24/02/94, art.4). L'attuazione della programmazione non è responsabilità
esclusiva dell'insegnante di sostegno, bensì di tutti i docenti del consiglio di classe.
Piano Annuale per l’Inclusività
“… riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di Giugno).
A tale scopo, il Gruppo procederà ad un’analisi del le criticità e dei punti di forza degli interventi di inclusione scolastica
operati nell’anno appena trascorso e formulerà un’ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse specifiche, istituzionali
e non, per incrementare il livello di inclusività generale della scuola nell’anno successivo”.
“Scopo del piano è anche quello di far emergere criticità e punti di forza, rilevando le tipologie dei diversi bisogni
educativi speciali e le risorse impiegabili, l’insieme delle difficoltà e dei disturbi riscontrati, dando consapevolezza alla
comunità scolastica - in forma di quadro sintetico - di quanto sia consistente e variegato lo spettro delle criticità
91
all’interno della scuola.
(D.M. 27/12/12 e CM n. 8 Marzo 2013)
Piano didattico personalizzato per alunni con BES e DSA
“… la scuola predispone, nelle forme ritenute idonee e in tempi che non superino il primo trimestre scolastico, un
documento che dovrà contenere almeno le seguenti voci, articolato per le discipline coinvolte dal disturbo:
• dati anagrafici dell’alunno;
• tipologia di disturbo;
• attività didattiche individualizzate;
• attività didattiche personalizzate;
• strumenti compensativi utilizzati;
• misure dispensative adottate;
• forme di verifica e valutazione personalizzate”
(Linee guida Legge 170 del 2010).
Per gli alunni con BES sarà necessario “… elaborare un percorso individualizzato e personalizzato per alunni e
studenti con bisogni educativi speciali, anche attraverso la redazione di un Piano Didattico Personalizzato, individuale
o anche riferito a tutti i bambini della classe con BES, ma articolato, che serva come strumento di lavoro in itinere per gli
insegnanti ed abbia la funzione di documentare alle famiglie le strategie di intervento programmate” (D.M. 27/12/12).
3. Organizzazione dei gruppi di lavoro di classe e d’istituto
Nell’ambito dell’integrazione scolastica, presso l’Istituto operano diversi gruppi di studio e di lavoro per i BES e per gli
alunni con disabilità:
GLHI (Gruppo di Lavoro d’Istituto) con compiti di organizzazione generale, composto da insegnanti, operatori delle unità
sanitarie locali. Ha il compito di “collaborare alle iniziative educative e di integrazione” ( legge 104/92, art. 15, comma 2).
GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione) che ha le seguenti funzioni:
- rilevazione dei BES presenti nella scuola;
-
raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi
focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi;
- rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;
-
elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES
GLO (Gruppo Lavoro Operativo per il singolo alunno. É composto dal Consiglio di Classe con l’insegnante specializzato, gli
operatori delle unità sanitarie locali,l’ eventuale operatore psico-pedagogico, i genitori dell’alunno disabile. Predispone per
ciascun alunno con handicap il PDF e il PEI, attua le verifiche per controllare gli effetti dei diversi interventi e l’influenza
esercitata dall’ambiente scolastico (art. 12 L. 104/92, commi 5 e 6).

Per il raggiungimento degli obiettivi, sono realizzati momenti operativi precisi e procedure di intervento educativo e
didattico:
92

conoscenza dell’alunno e del suo percorso formativo attraverso colloqui con la famiglia, gli insegnanti della scuola di
provenienza e gli operatori socio-sanitari.

inserimento nella scuola e nella classe con opportune strategie di accoglienza: un inserimento positivo è il primo
passo verso una completa integrazione

censimento delle opportunità educative e didattiche e dei materiali e attrezzature in dotazione dell’istituto

reperimento degli aiuti necessari (interventi specialistici, assistenziali, riabilitativi) sulla base delle garanzie della
legge

formulazione di un progetto di lavoro educativo e didattico pluridisciplinare per una crescita globale dell’alunno (P.E.I.
Piano educativo individualizzato).
Tutti i docenti si impegnano ad interagire con le famiglie e gli specialisti sociosanitari per facilitare la partecipazione alla vita
scolastica degli allievi, a tutti i livelli, facendo in modo di stabilire un clima positivo e promovendo ogni occasione che
consenta un ruolo attivo all’interno dell’istituto.
Agli alunni in situazione di handicap saranno proposte tutte le attività extracurricolari progettate dalla scuola, al fine di
valorizzare gli interessi e le attitudini dei ragazzi. Sulla base degli insegnamenti curricolari verranno utilizzate forme di
personalizzazione del processo di apprendimento affinché si realizzi anche per questi alunni il diritto allo studio.
4. Alunni con disturbi specifici dell'apprendimento
La legge 8 ottobre 2010, n. 170, riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come Disturbi Specifici
di Apprendimento (DSA), assegnando al sistema nazionale di istruzione e agli atenei il compito di individuare le forme
didattiche e le modalità di valutazione più adeguate affinché alunni e studenti con DSA possano raggiungere il successo
formativo.
Il tipo di intervento per l’esercizio del diritto allo studio previsto dalla Legge si focalizza sulla didattica individualizzata e
personalizzata, sugli strumenti compensativi, sulle misure dispensative e su adeguate forme di verifica e valutazione.
La legge 170/2010, rivolta ad alunni che necessitano, oltre ai prioritari interventi di didattica individualizzata e
personalizzata, anche di specifici strumenti e misure che derogano da alcune prestazioni richieste dalla scuola. Per
consentire, pertanto, agli alunni con DSA di raggiungere gli obiettivi di apprendimento, devono essere riarticolate le
modalità didattiche e le strategie di insegnamento sulla base dei bisogni educativi specifici, in tutti gli ordini e gradi di
scuola.
Le Linee Guida successive per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento,
allegate al decreto ministeriale 12 luglio 2011, indicano il livello essenziale delle prestazioni richieste alle istituzioni
scolastiche e agli atenei per garantire il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA.
Alla luce di queste indicazioni, nel nostro istituto vengono poste in essere le seguenti azioni:

Ricezione e custodia documenti

Diagnostica (realizzazione di un archivio d’Istituto)

Colloqui preliminari genitori e specialisti

Condivisione documentazione

Presentazione allievo al Consiglio di Classe da parte del referente
93

Presa d’atto indicazioni didattiche (diagnosi e colloqui)

Osservazione sistematica

Utilizzo di una didattica compensativa

Programmazione di percorsi personalizzati (strumento PDP)

Verifiche periodiche andamento globale
94
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA DEL CONVITTO A. S. 2014/15
Il piano dell’offerta educativa del Convitto annesso all’Istituto è strutturato nel rispetto delle esigenze e delle caratteristiche
degli alunni, portatori di un proprio bagaglio di esperienze, riflesso della loro realtà socio-culturale di provenienza;
rappresenta la sintesi delle scelte educative, organizzative, comunicative e operative che lo caratterizzano.
Gli insegnanti e gli educatori rivestono un ruolo chiave nel preparare gli allievi a diventare cittadini del mondo. A questo
scopo, essi sono formati a riconoscere e rispettare le differenti culture e nello stesso tempo ad identificare valori universali.
Il Convitto è essenzialmente una comunità educativa la cui funzione è quella di contribuire a promuovere il processo
integrale di formazione della personalità dei ragazzi che ospita, attraverso una significativa offerta di esperienze di
socializzazione e di occasioni per l’espressione della loro creatività, in modo da integrare l’opera educativa svolta dalla
famiglia e dalla scuola.
Ruolo dell’Educatore e il suo intervento all’interno della scuola
L’Educatore scolastico è una figura professionale che rappresenta una figura di raccordo tra allievi, genitori e insegnanti in
un’ottica di co-progettazione di interventi educativi mirati per i propri alunni di squadra.
L’attività educativa nel convitto è diretta alla promozione di crescita e di socializzazione degli allievi, i quali vengono assistiti
e guidati in ogni momento della loro vita in comune, nella organizzazione degli studi e nelle attività di tempo libero, culturali,
sportive e ricreative, nella definizione delle rispettive metodologie anche per gli aspetti psicopedagogici e di orientamento.
Gli Educatori intendono organizzare attività di svago-impegno per salvaguardare i giovani che si trovano a vivere in una
società contemporanea difficile dove le relazioni umane sono meno profonde e più dispersive.
L’obiettivo primario quindi sarà quello di creare un ambiente in grado di porre le basi cognitive e socio-emotive necessarie
per una partecipazione più consapevole alla cultura e alla vita sociale, attraverso una progressiva responsabilizzazione
individuale, nel rispetto delle regole di convivenza, nelle capacità di pensare il futuro per prevedere, prevenire, progettare,
cambiare e verificare.
Le linee metodologiche utilizzate per raggiungere un clima positivo all’interno della struttura convittuale punteranno
inizialmente all’accoglienza, ed attraverso una duplice azione educativa, volgeranno alla integrazione e alla partecipazione
attiva del convittore alla vita comunitaria.
INFORMAZIONI SUL CONVITTO
Il Convitto annesso all’IPSIA di San Benedetto del Tronto è sistemato in un moderno edificio di nuova costruzione, disposto
su tre piani e un seminterrato dotato di allarmi e video sorveglianza.
Piano terra: ingresso, portineria, salone tv, sala mensa, ufficio direzione, sala lettura, ufficio educatori, infermeria, n. 4
stanze adibite per attività di semiconvitto, n. 2 stanze adibite a magazzino, tutte con bagno.
Primo piano: stanza di servizio, sala polivalente, camere letto a tre posti, camera portatori di handicap, stanza dell’istitutore
e/o istitutrice, tutte con bagno.
Piano secondo: stanza di servizio, sala polivalente, camere letto a tre posti, camera portatori di handicap, stanza
dell’istitutore e/o istitutrice, tutte con bagno.
Nel locale seminterrato è stata attrezzata una sala ricreativa polifunzionale, fornita di bigliardini e tavoli da ping-pong.
L’edificio è adiacente all’Istituto, recintato e circondato da giardino.
Di facile accesso sono i campi di calcetto, di pallavolo e la palestra della scuola.
RISORSE UMANE
Personale Educativo: n.3 istitutori e n.4 istitutrici
Personale ATA: infermiera, cuochi, guardarobiere, collaboratori scolastici.
95
SEMICONVITTO
Il semiconvitto è un servizio pomeridiano che il nostro Istituto offre a tutti gli studenti residenti nel territorio e che
frequentano qualsiasi Istituto superiore. Si svolge dal lunedì al venerdì, dalle 13.00 fino alle 17.45, esclusi festivi e
prefestivi infrasettimanali e prevede: pranzo, merenda, attività ricreative, guida e assistenza allo studio. Gli Educatori sono
a stretto contatto con gli allievi e svolgono una delicata funzione finalizzata alla formazione ed educazione degli stessi in
collaborazione con la famiglia.
OBIETTIVI
Obiettivo accoglienza
I ragazzi hanno bisogno di essere accolti ed integrati in un ambiente che si offra loro in modo disinteressato e che sia
pronto ad accettarli rispettando l’unicità di ognuno, stimolando caratteristiche individuali, doti e qualità.
1.
2.
3.
4.
5.
Favorire la conoscenza dell’ambiente convittuale e del suo funzionamento.
Sollecitare l’avvio di un cordiale rapporto relazionale con tutti i membri del Convitto e in particolar modo con il
proprio educatore di squadra.
Favorire la conoscenza tra studenti.
Rendere consapevoli gli alunni delle loro attese rispetto al ruolo di convittori.
Aiutare ad orientarsi e a conoscere l’ambiente circostante.
Obiettivo progetto di crescita
Promuovere la crescita, lo sviluppo dell’allievo e formare la sua personalità.
1.
2.
3.
4.
Favorire uno stato di benessere dell’allievo impartendo sicurezza, protezione.
Favorire le relazioni.
Acquisizione di limiti e regole perché il vivere insieme sia svolto nel rispetto dei tempi, degli spazi, delle risorse di
tutti.
Confronto con l’educatore: rapportarsi con una pluralità di adulti che diventano modello di riferimento per la
crescita del giovane.
Obiettivo studio guidato
Incentivare e motivare l’allievo allo studio e alla conoscenza.
1.
2.
3.
4.
5.
Collaborazione tra personale docente ed educativo
Corsi di recupero e/o potenziamento tenuti dal personale docente dell’Istituto.
Collaborazione tra compagni/tutor.
Semiconvitto con breve attività ricreativa dopo pranzo e successivo studio assistito seguito dagli educatori in
servizio.
Relazioni periodiche alle famiglie dei convittori.
Obiettivo integrazione con il territorio
Favorire la conoscenza del territorio, i rapporti interpersonali, arricchire il livello culturale.
1.
2.
Proporre gite e visite culturali e interscambi con altri convitti.
Programmare attività sportive e ludico-ricreative interne, con il personale docente scolastico e con esperti esterni.
Il raggiungimento degli obiettivi formativi sarà possibile attraverso la collaborazione e l’apporto della pluralità delle
componenti educative che interagiscono con gli alunni convittori e che sono chiamate a potenziare le iniziative formative e
a favorire la ricerca di strategie comuni.
Gli obiettivi saranno integrati e modificati nel corso dell’anno scolastico, con riferimento alla conoscenza delle
caratteristiche e delle esigenze degli alunni.
96
ATTIVITÀ LUDICO-RICREATIVE E CULTURALI
Il personale educativo svolge la propria attività soprattutto nel periodo della giornata in cui gli alunni non sono occupati da
impegni scolastici.
Ritenendo questo tempo cospicuo ed importante per la formazione della personalità del ragazzo, l’Educatore è chiamato a
programmare attività che rispondono agli interessi ed alle attese dei convittori. Le attività dovranno prevedere finalità e
obiettivi particolari e scelte pedagogiche diverse.
Relazioni annuali delle attività programmate confronteranno risultati attesi con quelli raggiunti.
I ragazzi saranno coinvolti nelle attività prendendo parte assieme agli educatori ai meccanismi decisionali. In questo modo
verrà offerta loro l’opportunità di costruire il proprio convitto, rendendo ognuno partecipe e consapevole delle proprie
decisioni.
Per quest’ anno scolastico, riguardo alle esigenze dei ragazzi e tenendo conto della razionalizzazione delle risorse e del
personale, sono state programmate le seguenti attività:
 PROGETTO USCITE, VISITE CULTURALI
Durante l’anno scolastico si potranno fare uscite brevi in occasione delle festività e/o nei fine settimana per far conoscere il
territorio. Per la scelta delle mete si terrà conto delle preferenze espresse dalla maggioranza dei convittori. Inoltre gli
Educatori, con l’aiuto dei ragazzi convittori, parteciperanno alle uscite, organizzate anche dall’Istituto IPSIA, riguardanti l’
orientamento scolastico, per presentare la struttura convittuale.
 PROGETTO FESTE
Si organizzeranno feste a tema in occasione delle ricorrenze del Natale (tombola natalizia) e del Carnevale ( ballo in
maschera) per mantenere vive le nostre tradizioni più significative in un contesto multi culturale quale il convitto. Festa di
fine anno “ONORE AL MERITO” per presentare e premiare le “eccellenze”, alunni che si sono distinti per merito, attività
sportive o progetti. Ciò per motivare all’impegno costante creando un’occasione di incontro fra studenti, genitori e
personale scolastico.
 PROGETTO SPORT E MENTE
Prevede attività di avviamento al gioco della dama, ping pong, bigliardino
con l’obiettivo di offrire ai ragazzi
momenti di svago, aggregazione e sviluppare le capacità logiche e le capacità di concentrazione dei partecipanti.

SPORTELLO DI ASCOLTO PER GLI ADOLESCENTI
Si richiede la presenza di uno psicologo in convitto.
L’azione concordata dagli Educatori è tesa a rendere meno traumatico al giovane il passaggio dal suo ambiente familiare e
socio-culturale all’Istituzione educativa qual è il Convitto, in considerazione anche del fatto che si tratta di un ambiente multi
etnico.
VERIFICA E VALUTAZIONE
La verifica del percorso educativo - metodologico programmato dagli educatori, si realizza attraverso colloqui con gli alunni,
colloqui con le famiglie, colloqui con i docenti.
La valutazione avviene attraverso l’evolversi del processo formativo teso ad evidenziare competenze ed abilità.
Verifica e valutazione seguono tempi ben definiti:
1. Fase iniziale: accerta i livelli individuali di partenza
2. Fase in itinere: rileva le difficoltà e ne individua le cause
3. Fase finale: stabilisce il raggiungimento e/o il livello degli Obiettivi educativi e rileva l’efficacia delle strategie utilizzate
(relazione finale).
97
RISORSE FINANZIARIE
I dettagliati preventivi di spesa per la realizzazione delle attività educative e aggiuntive saranno in seguito comunicati e
concordati con gli Organi competenti.
Si precisa che tutte le attività svolte dal Personale Educativo al di fuori dell’orario di Servizio ordinario, dovranno essere
debitamente programmate, autorizzate e comprovate dalla timbratura del cartellino personale.
Per la relativa copertura finanziaria, per la retribuzione delle stesse, a norma di legge, si fa riferimento al CCNL scuola
2006/09.
Le attività e le iniziative vagliate durante il corso dell’anno scolastico potranno subire variazioni, in relazione alle eventuali
particolari esigenze che potrebbero presentarsi, e dovranno essere comunque autorizzate dal Dirigente Scolastico con
specifico ordine di servizio.
Istitutrice Alessandra Bastiani
98
BIBLIOTECA SCOLASTICA MULTIMEDIALE (BSM)
La biblioteca è centro di risorse per l’apprendimento, motore di ricerca di progetti ed attività della scuola, luogo dove gli
studenti possono sperimentare una maggiore autonomia nell’organizzazione dello studio e delle ricerche, nell’ambito
della flessibilità delle strutture e degli orari. Il nostro Istituto ospita la biblioteca in un ampio e luminoso locale con
annessa aula multimediale, dotata di sofisticate attrezzature elettroniche per la visione di DVD, VHS e CD.
La presenza costante di un componente del personale ausiliario e l’intervento, se richiesto, di un tecnico di
laboratorio contribuiscono a rendere efficiente il servizio della biblioteca scolastica. Il nostro Istituto ha partecipato
nell’anno scolastico 1999/2000 al “Programma per la promozione e lo sviluppo delle biblioteche scolastiche”, proposto
dal Ministero della Pubblica Istruzione presentando un progetto di tipo B2 riservato alle biblioteche interessate a
sviluppare il loro modello già funzionante. Grazie al finanziamento ricevuto per questo progetto è stato possibile sia
migliorare l’organizzazione della biblioteca fornendola di nuove attrezzature (scaffali, banchi, postazioni
multimediali), sia arricchire il patrimonio documentario tradizionale, soprattutto quello su supporto multimediale,
acquisendo alcuni strumenti offerti dalle nuove tecnologie. Dal 1° settembre 2006, per raggiunti limiti di età, il
bibliotecario ha lasciato l’incarico e tutte le attività sono coordinate da uno o più docenti in servizio che, supportate
dal personale impegnato in loco in maniera continuativa (personale ausiliario), guidano gli alunni all’uso del servizio
e si impegnano a promuovere e coordinare sia i progetti interni, spettanti alla biblioteca d’Istituto, sia i progetti
esterni, concordati con la rete di Biblioteche Scolastiche della regione Marche. Le risorse della biblioteca scolastica
costituiscono parte integrante dell’attività didattica e dell’apprendimento. La nostra scuola ha promosso un
programma per la realizzazione di una “Rete di Biblioteche Scolastiche” (livello regionale), allo scopo di far
conoscere e utilizzare al meglio il patrimonio documentario comune, attraverso un catalogo unico OPAC (on -line
Public Access Catalogue: cataloghi accessibili on-line). In altre parole, un catalogo che, una volta completato, sarà
consultabile via Internet anche dalla propria abitazione.
La Rete di Biblioteche Scolastiche della regione Marche prevede per ogni provincia una scuola detta “capofila”. Le
scuole capofila della regione Marche sono:

Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato di S. Benedetto del Tronto (AP);

Istituto Tecnico Industriale Statale “V. Volterra” di Torrette di Ancona;

Istituto Tecnico Agrario Statale “G. Garibaldi” di Macerata;

Istituto Tecnico Commerciale Statale “D. Bramante” di Pesaro.
I docenti bibliotecari delle scuole capofila costituiscono il “Comitato regionale di gestione i cui compiti sono quelli di:

promuovere e coordinare la rete delle biblioteche scolastiche;

coordinare, verificare ed eventualmente riformulare gli interventi volti a realizzare gli obiettivi prefissat i;

favorire la collaborazione fra le scuole della rete, anche per le altre attività di carattere didattico -culturale
promosse dalle singole istituzioni;

gestire le risorse economiche erogate a favore della Rete di Biblioteche Scolastiche della Regione Marche.
Le scuole capofila hanno il compito di:
99

partecipare al Comitato Regionale di Gestione della Rete di Biblioteche Scolastiche;

promuovere la rete nelle singole province in sintonia con le finalità indicate dal Comitato Regionale di gestione
della Rete di Biblioteche Scolastiche;

promuovere e coordinare la formazione dei docenti bibliotecari.
Le scuole che aderiscono alla rete di Biblioteche Scolastiche Consorzio si impegnano a:

usare il software Winiride, predisposto dall’INDIRE (ex BDP) di Firenze, trasferendovi i dati catalografici del
proprio patrimonio documentario;

sviluppare in concorso con le altre biblioteche scolastiche una politica che ottimizzi gli acquisti di documenti in
termini quantitativi e qualitativi, pur salvaguardando le proprie specificità e le esigenze degli utenti;

riunirsi periodicamente per concordare, verificare ed eventualmente riformulare linee comuni di azione;

impegnarsi singolarmente e collettivamente a migliorare le prestazioni e i servizi a favore degli utenti;

individuare figure professionali idonee per la realizzazione del progetto di rete;

ricercare la collaborazione delle altre realtà culturali del territorio;

rendere noto orari e modalità per espletare i vari servizi (prestiti, consultazione, internet e strutture
multimediali);

mettere a disposizione degli utenti un adeguato spazio e l’attrezzatura idonea per la consultazione dei
documenti realizzati con le diverse tipologie di supporto;

garantire i prestiti anche ad utenti esterni alle singole istituzioni scolastiche;

favorire la ricerca attraverso internet.
Una volta creata la rete di biblioteche scolastiche, si dovrà stabilire un collegamento con le biblioteche pubbliche attraverso
la procedura denominata METAOPAC.
FINALITÀ DELLA BIBLIOTECA
Fare della biblioteca un laboratorio di ricerca capace di promuovere attività didattiche e culturali di interesse non solo
relativo alla specificità dell’Istituto, ma in grado di spaziare in tutti i settori utili alla formazione e allo sviluppo degli interessi
di studenti e insegnanti.
OBIETTIVI DELLA BIBLIOTECA

creare in biblioteca un ambiente accogliente per favorire la presenza degli studenti

promuovere la conoscenza delle risorse della biblioteche

suscitare negli studenti il piacere di leggere incoraggiando la lettura autonoma e personale

promuovere negli alunni la capacità di consultazione autonoma di testi, in funzione delle esigenze didattiche e
personali

ricercare la collaborazione dei docenti in tutte le attività promosse

rendere gli studenti promotori e partecipi di progetti ed attività

favorire un atteggiamento interculturale, attraverso il potenziamento delle capacità comunicative, via internet e
attraverso l’organizzazione di videoconferenze

essere centro di consulenza e progettazione per l’insegnamento
100

sviluppare un processo in cui si passi dall’insegnamento basato sull’uso delle risorse all’apprendimento
attraverso le risorse

conoscere l’organizzazione e la gestione dei documenti

saper usare i cataloghi

conservare i materiali prodotti dalla scuola
INIZIATIVE PER GLI STUDENTI

“Il piacere di leggere”. Alcune classi leggono un romanzo di un autore, dichiaratosi disponibile a un incontro
con gli studenti. Nel corso dell’incontro alcuni alunni presentano lo scrittore, leggono pagine del libro, pongono
domande, invitano i compagni ad esprimere giudizi. L’iniziativa sprona i giovani a leggere, a sviluppare lo
spirito critico, a parlare in pubblico, a verificare, attraverso le risposte, le proprie opinioni e la propria
interpretazione del testo. L’esperienza, realizzata in collaborazione con la rete intercultura che propone
l’autore, è aperta alle altre scuole ed alla cittadinanza.

Partecipazione a concorsi indetti dal Comune nell’ambito di progetti organizzati dal C.I.C dell’IPSIA, sulla
prevenzione nell’uso di alcool da parte dei giovani. I ragazzi producono un video o un cortometraggio sul
messaggio di prevenzione recepito negli incontri tenuti dal gruppo di psicologi dell’Unità di strada, progetto
dell’Ambito territoriale 21. Sono previsti premi per i migliori elaborati.

Un narratore di testi classici incontra gli studenti per approfondirne le conoscenze, col supporto di animazioni
teatrali e l’utilizzo di strumenti audiovisivi didattici. Gli studenti possono interagire sugli intrecci dell’opera
drammatizzata ed emozionarsi alle vicissitudini dei personaggi.

La Biblioteca scolastica coordina lo svolgimento del progetto de “Il quotidiano in classe” per la lettura di tre
testate giornalistiche nazionali nel contesto di una lezione, principalmente svolta con la collaborazione delle
docenti di Lettere, che rinforzi conoscenze di cultura generale attraverso un corretto esercizio dell’
espressione. Il progetto prevede, inoltre, l’interazione degli studenti attraverso la partecipazione delle classi
alla proposta dell’Osservatorio Permanente Giovani Editori su una piattaforma on line dove tramite
registrazione e consultazione del sito parallelo al progetto cartaceo, ciascuno può esprimere con testi scritti,
documenti fotografici o brevi filmati la propria opinione.

La Biblioteca coordinerà ed organizzerà la partecipazione degli studenti ad attività di carattere culturale, come
le manifestazioni teatrali, e le adesioni a tutte le iniziative che saranno ritenute efficaci al raggiungimento degli
obiettivi prefissati per gli alunni nelle programmazioni di ciascun ambito disciplinare.
Accesso all’informazione

Iniziative per favorire ricerche individuali e autonome:

percorsi formativi per l’uso didattico di vocabolari, enciclopedie, giornali, cataloghi, strumenti e materiale
multimediale (studenti del biennio)

percorsi formativi per l’acquisizione di norme biblioteconomiche, bibliografiche e documentarie (studenti del
triennio)

tirocinio di approfondimento in biblioteca e possibilità di utilizzare in maniera personale gli strumenti informatici
(cd rom, internet…) e cartacei per ricerche autonome.
101
INIZIATIVE PER I DOCENTI

corsi per la catalogazione secondo gli standard internazionali (norme ISBD, RICA, codice Dewey…);

microseminari per acquisire conoscenze e competenze nell’uso delle nuove tecnologie;

uso didattico della biblioteca (lezioni che utilizzano sussidi audiovisivi e multimediali).
APERTURA DELLA BIBLIOTECA AL TERRITORIO
La biblioteca attua iniziative per allargare le sue attività al territorio, instaurando un circuito tra scuola e cittadinanza
con una ricaduta in termini di partecipazione e attenzione alle attività culturali:

mette a disposizione le proprie risorse (consultazioni e prestiti);

coinvolge le famiglie degli alunni nelle iniziative culturali;

sollecita i cittadini a partecipare alle manifestazioni culturali, con adeguate forme di divulgazione (inviti
personali, pubblicità attraverso i mass-media, pagine web dell’Istituto).
DOTAZIONE DELLA BIBLIOTECA

ampia sala di lettura; posti a sedere per lo studio e per la consultazione dei periodici; uno spazio adeguato per
l’attività didattica di un gruppo classe;

aula multimediale provvista della strumentazione necessaria (computer, videoproiettore, ecc.) per permettere la
visione di cd, videocassette, ecc. alle classi accompagnate dai loro docenti;

oltre 12.000 volumi e 85 periodici;

6 postazioni multimediali dotate di collegamento Internet;

2 stampanti, 1 scanner con OCR, 1 televisore, 1 masterizzatore;

350 Cd rom didattici, musicali ed enciclopedici;

60 floppy disk didattici ed enciclopedici.
La Biblioteca dispone di una cineteca ed ha a disposizione 1.100 videocassette, richieste dai docenti per uso didattico
e non ammesse al prestito.
I libri vengono dati in prestito per la durata massima di 30 giorni, salvo quelli destinati alla sola consultazione
(enciclopedie, opere omnia, riviste…).
PIANO DI INCREMENTO
Sulla base delle indicazioni suggerite dal Ministero della Pubblica Istruzione, da docenti (esigenze di aggiornamento),
studenti ed utenza in genere, la biblioteca incrementa con regolarità ogni anno il suo patrimonio , attraverso
l’acquisto di:

libri per l’aggiornamento professionale relativo a tutti i corsi di specializzazione dell’Istituto

testi di narrativa, poesia, saggistica

strumenti informatici (CD, DVD…)
La biblioteca è particolarmente attenta alle opportunità didattiche offerte dalle nuove tecnologie, con le quali gli studenti
hanno dimostrato di apprendere più facilmente.
102
MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PROGETTO
Il monitoraggio sarà effettuato, all’interno dell’Istituto, dal gruppo di lavoro della biblioteca. All’inizio dell’anno
scolastico, attraverso un idoneo sondaggio, saranno individuati gli interessi e le necessità dei destinatari del progetto
in modo da verificare in itinere gli obiettivi già individuati ed eventualmente integrare o modificare il percorso iniziato.
A fine anno scolastico, allo scopo di verificare il raggiungimento o meno degli obiettivi fissati, verrà attuato un
monitoraggio secondo varie tipologie. Dalla lettura e dall’analisi dei risultati acquisiti scaturirà la valutazione.
DIFFUSIONE DEL PROGETTO
L’esperienza e i risultati del progetto formeranno oggetto di relazione al Collegio dei Docenti e all’assemblea degli
studenti dell’Istituto. La relazione finale, redatta dagli elaboratori del progetto, sotto forma di fascicolo cartaceo e di
ipertesto, sarà messa a disposizione di tutti.
ORARIO DI APERTURA
mattino: ore 08.00 –14.00
Eventuali aperture pomeridiane saranno concordate con i docenti per gli alunni che ne abbiano necessità,
soprattutto per le tesine dell’Esame di Stato.
103
CAPITOLO 6
I PROGETTI CURRICOLARI TRASVERSALI
104
I PROGETTI CURRICULARI D’ISTITUTO
I progetti d’Istituto trasversali che vengono portati avanti in ambito curriculare sono:
 CITTADINANZA E COSTITUZIONE
 ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
CITTADINANZA E COSTITUZIONE
Cittadinanza e Costituzione è il nuovo insegnamento introdotto nelle scuole di ogni ordine e grado con la legge n. 169 del
30.10.2008. Con il Documento di indirizzo del 4 marzo 2009, il Ministero detta le indicazioni per la sperimentazione
dell’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”.
Il termine Cittadinanza vuole indicare la capacità di sentirsi cittadini attivi, che esercitano diritti inviolabili e rispettano i
doveri inderogabili della società di cui fanno parte. Lo studio della Costituzione permette di conoscere il documento
fondamentale della nostra democrazia e di fornire una mappa di valori utile per esercitare la cittadinanza a tutti i livelli.
L’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione ha dunque l’obiettivo di insegnare alle giovani generazioni come esercitare
la democrazia, nei limiti e nel rispetto delle regole comuni. Essendo di vitale importanza per la formazione degli allievi, tale
insegnamento è nel nostro istituto un progetto trasversale curriculare.
Responsabile progetto: Prof.ssa Patrizia Di Pietro
Descrizione del progetto
I Docenti di Lettere, Diritto, Religione presentano in questo progetto una selezione di laboratori tematici riferibili alla
disciplina Cittadinanza e Costituzione che possono essere affrontati in modo interdisciplinare e modulare nel biennio, ma
anche nelle terze, quarte e quinte classi. Ogni Consiglio di Classe può decidere quale modulo svolgere nel corso dell’anno
scolastico.
La proposta tiene conto che, oltre ai temi classici dell’educazione civica, Cittadinanza e Costituzione comprende anche:
educazione ambientale, ed. alla legalità, principi per una corretta competizione sportiva, valori del volontariato, ed.
stradale, ed. alla salute, rispetto delle regole.
1. DEMOCRAZIA E COSTITUZIONE
1 A. Le persone tra libertà e solidarietà
a.
I diritti individuali di libertà.
b.
I diritti collettivi di libertà.
c.
I diritti sociali:
-
La famiglia
-
La salute
-
L’istruzione
105
2 A. Il cittadino di fronte alla legge
a.
Il diritto alla difesa.
b.
La funzione della pena.
c.
La mafia, la microcriminalità.
3 A. La partecipazione alla vita politica
a.
Partecipazione e responsabilità.
b.
Diritto di voto.
c.
Il ruolo della politica.
2. SALUTE E AMBIENTE
1B. La tutela della salute
a.
Le regole per una corretta alimentazione
-
b.
Le diete
I danni del fumo, dell’alcol e delle droghe.
-
Il fumo
-
L’alcol
-
Le droghe
-
Il doping
c.
La sicurezza sul lavoro
d.
La sicurezza sulla strada
2 B. I valori dello sport
a.
Lo sport come valore etico
3 B. La tutela dell’ambiente
a.
La tutela ambientale nella Costituzione.
b.
I principali problemi ambientali.
c.
Lo sviluppo sostenibile.
d.
Le principali cause del degrado ambientale in Italia.
e.
La tutela legislativa dell’ambiente.
f.
Gli interventi internazionali sull’ambiente.
3. EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA E GLOBALIZZAZIONE
1 C. Cittadinanza e globalizzazione
a.
Chi è il cittadino.
106
b.
Che cos’è la cittadinanza.
c.
Diversi significati del concetto di cittadinanza.
d.
Come si ottiene la cittadinanza italiana.
e.
Cittadinanza transazionale e globale.
f.
Dialogo fra civiltà diverse.
g.
Dialogo fra religioni diverse.
h.
Solidarietà e cooperazione.
i.
Etica globale
4. VALORI DEL VOLONTARIATO
a.
Testimonianza e stage
b.
Economia sostenibile
c.
Cittadini d’Europa.
Obiettivi
Le competenze di base sono inserite nel certificato delle competenze nell’asse culturale storico sociale:
Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla
Costituzione, a tutela della persona , della collettività e dell’ambiente.
La trattazione dei moduli sarà quindi finalizzata in generale alla acquisizione del concetto di persona, come individuo e
come cittadino, da un punto di vista giuridico, all’acquisizione del concetto di “diritti” e di “doveri” delle persone, alla
conoscenza di come possono essere tutelati i diritti fondamentali.
Ogni laboratorio tematico ha inoltre specifici obiettivi:
1 A comprendere le modalità di partecipazione alla vita politica dello Stato moderno.
1 B promuovere una migliore educazione alimentare – favorire una maggiore stima di se stessi, fornendo informazioni
precise su argomenti che preoccupano i giovani- incoraggiare comportamenti socialmente positivi.
2 B riconoscere la valenza formativa della sana competizione sportiva.
3 B far prendere coscienza della situazione esistente, esponendo dati aggiornati ed evidenziando pericoli e proponendo i
possibili rimedi – suscitare la consapevolezza che ciascuno può assumere comportamenti maggiormente compatibili
con l’ambiente.
1 C maturazione di competenze sociali e civiche fondamentali per una cittadinanza attiva e consapevole.
1 D orientare i giovani verso scelte solidaristiche e responsabili - sviluppare una mentalità democratica in difesa di pari
diritti e opportunità per tutti – favorire un clima solidale e cooperativo nei contesti di vita dei giovani.
107
Durata
Il progetto si snoda nel corso dell’intero anno scolastico 2013/2014.
Ogni Consiglio di Classe deciderà quali moduli affrontare, quali docenti coinvolgere, quante ore dedicare agli
approfondimenti.
Risorse umane
I docenti direttamente coinvolti sono quelli di Lettere, Diritto, Religione, ma possono essere anche tutti gli altri, poiché:
“Negli Istituti Professionali le attività e gli insegnamenti relativi a Cittadinanza e Costituzione coinvolgono tutti gli ambiti
disciplinari e si sviluppano, in particolare, in quelli di interesse storico-sociale e giuridico-economico.” (art.5, comma 1e
allegato A , decreto legge 25 giugno 2008 n.112…).
Sono previsti degli incontri con personalità significative, concordati con la funzione strumentale Intercultura, al fine di
approfondire alcuni moduli e che verranno definiti nel corso dell’anno scolastico.
Beni e servizi
Le docenti che hanno steso il progetto (Prof.sse Di Pietro, Moriconi) sono a disposizione dei colleghi per fornire
consulenza, materiale, libri. Per l’approfondimento delle tematiche trattate, ci si può inoltre avvalere dei sussidi cartacei e
multimediali presenti nella Biblioteca dell’Istituto:
1
Testo della Costituzione italiana (art.1-54) in varie lingue.
2
VHS Il cammino dell’Europa (in 10 parti).
3
DVD I diritti umani.
4
DVD Storia d’Italia di Giovanni Minoli.
5
DVD Storia della Prima Repubblica Italiana (1943-45) di Giovanni Minoli.
6
DVD La nascita della Costituzione Italiana: idee, protagonisti, storia.
7
DVD Aggiungi un posto a tavola.
8
Lavoro multimediale inserito sul sito www.ipia.it, Progetto multimediale: A.S. 2006-2007 – Pace e Cittadinanza.
Nascere uomini per diventare cittadini: dall’antica Grecia all’ Italia nell’Europa e nel Mondo.
Tali sussidi possono essere utilizzati anche durante le ore di supplenza o per coloro che non si avvalgono
dell’insegnamento della Religione.
108
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
La recente normativa in materia di istruzione e istruzione e formazione si caratterizza, tra gli altri aspetti, per la volontà di
valorizzare le esperienze di alternanza scuola-lavoro, a partire dal quindicesimo anno di età, come modalità didattica
applicabile a tutti gli indirizzi della scuola secondaria.
La valenza formativa dell'alternanza tra periodi di studio in aula e momenti di formazione in azienda, come apprendimento
attraverso l'esperienza pratica, viene riconosciuta sia nell'ambito dell’istruzione che in quello della formazione
professionale.
Il grado di partecipazione ed il livello di apprendimento del singolo studente durante le attività di alternanza scuola-lavoro
sono valutati anche sotto l’aspetto del voto disciplinare da parte delle diverse materie curriculari che hanno contribuito alla
realizzazione delle diverse unità di apprendimento proposte dal Consiglio di Classe e da parte dei tutor interno della scuola
ed esterno appartenente all’azienda convenzionata che ospita l’allievo. L’insieme di queste valutazioni sono raccolte in una
scheda riassuntiva, opportunamente predisposta, computata in sede di scrutinio finale per l’ammissione alla classe quinta
o all’Esame di Stato e concorre, sia ad una variazione del 10% del voto di condotta, sia all’acquisizione (seppur in piccola
parte) di crediti scolastici.
L’alternanza scuola-lavoro si propone come un percorso formativo innovativo, progettato in collaborazione con le
associazioni datoriali territoriali e che si configura come un’ulteriore, diversa modalità di acquisizione delle competenze
previste dai percorsi tradizionali. Questa nuova strategia metodologica consente di:

favorire il raccordo metodologico-didattico tra le esperienze eseguite dentro e fuori dall’aula che hanno come
riferimento da una parte il PECUP (profilo educativo, culturale e professionale) e dall’altra la figura professionale a cui
il percorso si riferisce;

arricchire la formazione con l’acquisizione di competenze spendibili nel mondo del lavoro;

favorire l’orientamento dello studente;

realizzare un organico collegamento tra le istituzioni scolastiche e il mondo del lavoro. In questo modo la scuola esce
dall’autoreferenzialità e si confronta con le reali esigenze del territorio.
Nei progetti di alternanza scuola-lavoro si integrano:
attività formative di aula (svolte da docenti interni o da “esperti esterni” alla classe, rappresentanti delle associazioni
imprenditoriali e delle aziende) con attività formative di laboratorio (svolte da docenti interni o da “esperti esterni” alla
classe) e esperienze svolte nella concreta realtà aziendale (visite d’istruzione, stage, tirocini formativi).
I progetti per le classi quarte e quinte sono già stati presentati, mentre le ditte, aziende e associazioni coinvolti sono per
alcuni indirizzi in via di definizione. Coordinatore dei Progetti Alternanza Scuola-Lavoro è il Prof. Corradini Giancarlo
109
CAPITOLO 7
I RAPPORTI SCUOLA-TERRITORIO
110
COLLABORAZIONI CON ENTI, ISTITUZIONI, ASSOCIAZIONI, AZIENDE
Nell’ottica dell’“apertura al territorio”, l’IPSIA collabora e/o attua convenzioni per segmenti specifici e in raccordo con
soggetti abilitati al riguardo finalizzate all’arricchimento dell’offerta formativa in termini di orientamento, stage e
alternanza scuola-lavoro.
L’IPSIA di San Benedetto ha rapporti di collaborazione con le seguenti Istituzioni:
1.
la Regione Marche nel settore della formazione professionale;
2.
l’Amministrazione Provinciale di Ascoli Piceno;
3.
l’Amministrazione Comunale di San Benedetto;
4.
la Capitaneria di San Benedetto del Tronto;
5.
la Confindustria di Ascoli Piceno, nel settore dell’orientamento quale centro informativo sullo sviluppo
economico della Regione Marche e della Provincia di Ascoli;
6.
la Confcommercio di Ascoli Piceno e Fermo;
7.
il CUP (Centro Universitario Piceno), nel settore dell’orientamento scolastico;
8.
il Cea con il progetto: “Amare il Mare”;
9.
la ASL 12 per attività socio-psicologica presso il CIC e Consultorio familiare;
10. la ditta WESTERN CO:per lo sviluppo di un progetto sulle celle fotovoltaiche;
11. la CNA: Confederazione Nazionale Artigiani La convenzione ha lo scopo di migliorare le relazioni tra il mondo
della scuola e quello produttivo. In particolare la CNA si impegna ad informare la scuola:

sull’andamento produttivo a livello regionale e provinciale;

sulle richieste di professionalità (anche attraverso una bacheca interna alla scuola che faciliti le
assunzioni) e delle nuove figure professionali;

a facilitare gli stage nelle aziende dei propri associati;

a far conoscere alle aziende stesse la disponibilità di Tecnici.
12. AICA: Associazione Italiana per l’Informatica e il Calcolo automatico. L’Ipsia di San Benedetto del Tronto è
accreditato dall’AICA come TEST CENTER per la Patente Europea ECDL (European Computer Driving
Licence) e per il CAD 2D e 3D.
111
Di seguito riportiamo il nome di ditte, aziende o liberi professionisti che collaborano con l’IPSIA per i progetti di
stage e di alternanza scuola-lavoro
Indirizzo Odontotecnico

Il progetto di alternanza scuola-lavoro per l’indirizzo odontotecnico mira alla realizzazione di PROTESI SOCIALI
ossia alla costruzione di protesi mobili totali o parziali per pazienti non abbienti. A tale scopo l’IPSIA ha prodotto una
richiesta di registrazione della scuola al registro dei costruttori delle apparecchiature mediche su misura e ha
realizzato delle convenzione con : CARITAS (organismo pastorale della CEI), ANTLO (Associazione nazionale titolari
di laboratorio odontotecnico) e AMDI (Associazione medici dentisti italiani)
AZIENDE COINVOLTE IN STAGE O ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
MEDIANET di Fazzini Ermanno & C.Sas
San Benedetto del Tronto (AP)
EC Elettronica SRL
Acquaviva Picena
GEM Elettronica srl- San Benedetto del Tronto (AP)
MICROTEL SRL
Ripatransone (AP)
Tecnico Illuminati Gianfranco
Cupra Marittima (AP)
EC Elettronica SRL
Acquaviva Picena
Digitech Electronic Services Snc
MARTINSICURO (TE)
Elettronica E.T. di Torrieri Tiberio
Tortoreto (TE)
D’AMBROSIO M&A
MARTINSICURO (TE)
Install Electronics SRL Unipersonale
Corropoli (TE)
Digitech Electronic Services Snc
MARTINSICURO (TE)
Elettronica E.T. di Torrieri Tiberio
Tortoreto (TE)
Microvideo Srl
MARTINSICURO (TE)
SANTA BARBARA Meccanica di Pagliare di SPINETOLI
Mascitti Termoidraulica
di Mascitti – San Benedetto del Tronto
F.B. di Bruni Filippo -Ripatransone
THERMOC3 F.lli Caioni
Porto d’Ascoli
SATE
San Benedetto del Tronto
112
CLASSI
INTERESSATE
5^A IPAV
5^A IPAV
5^A IPAV
5^A IPAV
5^A IPAV
5^A IPAV
5^A IPAV
5^A IPAV
5^A IPAV
5^A IPAV
5^A IPAV
5^A IPAV
5^A IPAV
5^A IPMM
5^A IPMM
5^A IPMM
5^A IPMM
5^A IPMM
19.
Talamonti Gianfranco
Montefiore dell’Aso
Meta Meccanica Evoluzione- San Benedetto del Tronto
CRIOTECNICA - Acquaviva Picena
Serrande Novelli di G.Novelli & C- Centobuchi
Sciarra di Sciarra & C.
Colonnella (TE)
Bi Metal - Martinsicuro (TE)
Lab. Clini-test s.n.c. - Porto d’Ascoli
CIA.LAB srl– Ascoli Piceno (AP)
ECOS srl - Ascoli Piceno
FARMACIA Olivieri di Ottorina Olivieri - Porto d'Ascoli
Ambulatorio Veterinario del Dott. Stefano Febi – Alba Adriatica (TE)
ELETTROCRIOS snc
di GROTTAMMARE
M.G.M. SYSTEM SRL
RIPATRANSONE
DITTA MALAVOLTA ROBERTO
RIPATRANSONE
EFFEBI di FARES & C. srl VALENTINO
5^A IPMM
NUOVA ELETTROPICENA S.R.L di CAPRIOTTI LIDIO- SAN BENEDETTO DEL
TRONTO
ELETTRICISTA STRACCIA MASSIMO di RIPATRANSONE
4^A IPAI
4^A IPAI
37.
ELETTROMECCANICA MARINO di Piergallini Marino SAN BENEDETTO DEL
TRONTO
EFFEBI di FARES & C. srl VALENTINO
38.
ASSISTENZA FRIGORIFERI E.S.G. di RANALLI LEANDRO- MARTINSICURO
4^A IPAI
39.
CONTROL SYSTEM 2 SRL
di Grottammare
IMPIANTI ELETTRICI di PULCINI SANDRO
SAN BENEDETTO DEL TRONTO
INSTALLAZIONI ELETTRICHE di GIORGETTI & C snc Ripatransone
4^A IPAI
NUOVA ELETTROTECNICA SRL
SAN BENEDETTO DEL TRONTO
ELETTROSTELLA Di LUCIANI ENNIO
MONSAMPOLO DEL TRONTO
STI Srl - Centobuchi di Monteprandone
5^A IPAI
ELEKTRA SNC
MARTINSICURO
CIME IMPIANTI ELETTRICI
Di CONSORTI CESARE
SAN BENEDETTO DEL TRONTO
VAPORTECNIC SRL
ASCOLI PICENO
CEI ELETTROIMPIANTI di ESPOSITO PIETRO
MARTINSICURO
CTS SISTEMI UNIPERSONALE SRL GROTTAMMARE
5^A IPAI
EURO ELECTRIC di IONNI GIAMPIERO
ACQUAVIVA PICENA
5^A IPAI
20.
21.
22.
23.
24.
25.
26.
27.
28.
29.
30.
31.
32.
33.
34.
35.
36.
40.
41.
42.
43.
44.
45.
46.
47.
48.
49.
50.
5^A IPMM
5^A IPMM
5^A IPMM
5^A IPMM
5^A IPMM
5^A IPID
5^A IPID
5^A IPID
5^A IPID
5^A IPID
4^A IPAI
4^A IPAI
4^A IPAI
4^A IPAI
4^A IPAI
4^A IPAI
5^A IPAI
5^A IPAI
5^A IPAI
5^A IPAI
113
5^A IPAI
5^A IPAI
5^A IPAI
5^A IPAI
51.
52.
53.
54.
55.
56.
ZEROUNOCOMPUTER SRL
SAN BENEDETTO DEL TRONTO
CDSOFT snc
Marina di Altidona(FM)
HI-FI 90- Alba Adriatica
4^A IPAI
MeBia engineering
Alba Adriatica
PC CONNECTION di Parisani William
4^A IPAI
4^A IPAI
4^A IPAI
San Benedetto del Tronto
4^A IPAI
4^A IPAI
57.
PC.POINT Snc Di Biaginia A. & Filioni M.
San Benedetto del Tronto
Medianet Di Fazzini Ermanno & C. S.a. San Benedetto del Tronto (AP)
58.
ROLAND DG EUROPE S.R.L. Resp.Picchio Mario –Acquaviva Picena
4^A IPAI
59.
Telecomputers di Vallorani Antonio -63074 San Benedetto del Tr.
4^A IPAI
60.
COMPUTER BAZAAR di Tortoreto (TE)
4^A IPAI
61.
OFFICE LINE di Roberto Di Benedetto - 64010 Alba Adriatica
4^A IPAI
62.
GENIAL S.A.S. DI IUSTINI F. & C.
- 64014 Martinsicuro (TE)
Danae di Di Agostino Mariapaola & C.(s.a.s.) -64027Sant’Omero
4^A IPAI
MeBia engineering
Alba Adriatica
PC CONNECTION di Parisani William
San Benedetto del Tronto
4^A IPAI
66.
I.T.E. SRL Porto D’Ascoli
3^A-3^B IPMM
67.
EMILCAR SRL
3^A-3^B IPMM
63.
64.
65.
4^A IPAI
4^A IPAI
4^A IPAI
San Benedetto del Tronto
68.
CENTROTERMICA SRL UNIPERSONALE
3^A-3^B IPMM
Centobuchi di Monteprandone
69.
RECFER AUTODEMOLIZIONI di Capocasa Roberto & C.
3^A-3^B IPMM
San Benedetto del Tronto
70.
F.LLI MASSA Gabriele e Umberto s.n.c.
3^A-3^B IPMM
SAN BENEDETTO DEL TRONTO
71.
FRIGO.TECNICA INTERNAZIONALE SPA
3^A-3^B IPMM
RIPATRANSONE
72.
SANTA BARBARA MECCANICA di Straccia Gianluca Pagliare del
3^A-3^B IPMM
Tronto-Spinetoli
73.
74.
C.M.P. SRL - Martinsicuro (TE)
EURO MEC s.a.s. di Perozzi Enrico- GROTTAMMARE (AP)
114
3^A-3^B IPMM
3^A-3^B IPMM
75.
TERMOIDRAULICA D’ACHILLI di D’ACHILLI MAURIZIO-VIA MICHETTI 3^A-3^B IPMM
39- MARTINSICURO (TE)
76.
Autofficina GANDINI Angelo - Castel di Lama
3^A-3^B IPMM
77.
RO.MA.CAR SRL SAN BENEDETTO DEL TRONTO
3^A-3^B IPMM
78.
BBA Srl, Via dell'Industria 38 , 63033 Centobuchi di Monteprandone (AP)
3^A-3^B IPMM
79.
3^A-3^B IPMM
PERSIANI DAVIDE AUTOFFICINA
Martinsicuro (TE)
GUERCIONI AUTO E SEVIZI di GUERCIONI Riccardo-MARTINSICURO 3^A-3^B IPMM
80.
(TE)
81.
OFFICINA MECCANICA EZIO CATOCCHIA di Ezio Catocchia – 3^A-3^B IPMM
COLONNELLA (TE)
82.
83.
84.
4^A IPMM
4^A IPMM
4^A IPMM
85.
86.
87.
88.
Media Group Security Via Silvio Pellico, 37 63074 San Benedetto del Tronto (AP)
Euromec Sas Via Cuprense 56 63066 Grottammare ( AP)
PA.BA via dell’ Industria n. 79
63033 Centobuchi di Monteprandone (AP)
Media Group Security Via Silvio Pellico, 37 63074 San Benedetto del Tronto (AP)
Euromec Sas Via Cuprense 56 63066 Grottammare ( AP)
TUNING di Corropoli (TE)
Ricamificio ARTE RICAMI di Vagnoni Cesarina & c. (snc) - Castel di Lama (AP)
89.
L’Asola Sartoria di Malizia Angela
3^C IPTS
4^A IPMM
4^A IPMM
4^A IPMM
3^C IPTS
GROTTAMMARE (AP)
90.
Siqueira Maria Josè
3^C IPTS
San Benedetto del Tronto (AP)
91.
Confezioni Mary di Calvaresi Romero e C. Sas
3^C IPTS
Zona Campolungo Ascoli Piceno (AP)
92.
MARILEN di Lelli Marilena
3^C IPTS
San Benedetto del Tronto
93.
DENIM DYE SRL- CORROPOLI (TE)
3^C IPTS
94.
PARRUCCHIERIA FASHION BY ANNA
4^C IPTS
di San Benedetto del Tronto
95.
HOBBY CUCITO di ASCOLI PICENO
4^C IPTS
96.
Associazione Centro Formazione Professionale - MONTEPRANDONE (AP)
4^C IPTS
97.
LABORATORIO ODONTOTECNICO CARDARELLI F. & ACCIARRI S.A.
5^A OT
Porto D’Ascoli
98.
FRANCOS SRL LABORATORIO ODONTOTECNICO di Perozzi Franco
Porto D’Ascoli
115
4^B ODO
CAPITOLO 8
ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO
116
ORGANIGRAMMA DELL’ISTITUTO
Dirigente Scolastico
Dott. D’Angelo Giovanni
Collaboratore Vicario
Prof.ssa Troiani Nicoletta
Direttore dei Servizi Generali Amministrativi
Rag. De Luca Luigina
FIGURE STRUMENTALI AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
POF – Piano dell’Offerta Formativa
Prof. Bongiovanni Enzo
Coordinamento corsi di eccellenza
Alternanza Scuola - Lavoro
Prof. Corradini Giancarlo
Rapporto Scuola - Impresa
Prof. Troiani Giancarlo
Coordinamento e progettazione delle risorse interne formative e Prof.ssa Olmo Serafina
didattiche finalizzate all’integrazione e all’orientamento degli alunni
disabili dell’Istituto
Orientamento e Responsabile Progetto FIxO
Prof. D’Addazio Antonio
Intercultura
Prof.ssa Orsolini Cinzia
COORDINATORI DIPARTIMENTI PER ASSI CULTURALI
DOCENTI
Prof.ssa Di Pietro Patrizia
ASSE CULTURALE
Asse dei linguaggi e storico-sociale
Prof. Bongiovanni Enzo
Prof. Corradini Giancarlo
Asse matematico
Asse scientifico-tecnologico
117
COORDINATORI DI INDIRIZZO
DOCENTI
Prof. Troiani Giancarlo
INDIRIZZO
Manutenzione e Assistenza Tecnica: MAN-IPMM
Prof. Tufoni Franco
Prof. Leonetti Emidio
Prof. ssa Lauri Nazzarena
Prof. ssa Verdechia Michelina
Manutenzione e Assistenza Tecnica: MAN-IPAI
Servizi socio sanitari odontotecnici: ODO
Produzioni Industriali e Artigianali: IPID
Produzioni Industriali e Artigianali: IPTS
OCB-TCB
REFERENTI PROGETTO STAGE E PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
ANNO
SEZ
INDIRIZZO
DOCENTE
3^
C IPTS
Produzioni Tessili Sartoriali
Prof.ssa Verdecchia Michelina
3^-
A IPAI
Apparati, impianti elettrici
Prof. Acciarri Franco
3^-
A IPAI
Apparati, impianti elettronici
Prof. Consorti Raffaele
3^
A IPMM
Manutenzione Mezzi di Trasporto
Prof. Troiani Giancarlo
3^
B IPMM
Manutenzione Mezzi di Trasporto
Prof. Troiani Giancarlo
4^
A ODO
Odontotecnico
Prof. Leonetti Emidio
4^
A IPAI
Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili
Acciarri Franco
4^
A IPMM
Manutenzione dei mezzi di trasporto
Prof. Troiani Giancarlo
4^
B IPMM
Manutenzione dei mezzi di trasporto
Prof. Troiani Giancarlo
4^
A IPID
Produzioni industriali e artigianali “CHIMICA”
Prof.ssa Paolucci Roberta
4^
B IPID
Produzioni industriali e artigianali “CHIMICA”
Prof.ssa Paolucci Roberta
4^
C IPTS
Produzioni Tessili Sartoriali
Prof.ssa Verdecchia Michelina
5^
A ODO
Odontotecnico
Prof. Leonetti Emidio
5^
B ODO
Odontotecnico
Prof. Leonetti Emidio
5^
A IPAV
Produzioni Audiovisive
Prof. Parmigiani Lucio
5^
A IPAI
Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili
Prof. Tufoni Franco
5^
A IPMM
Manutenzione dei mezzi di trasporto
Prof. Corradini Giancarlo
5^
A IPID
Produzioni industriali e artigianali “CHIMICA”
Prof.ssa Paolucci Roberta
5^
C IPTS
Produzioni Tessili Sartoriali
Prof.ssa Verdecchia Michelina
118
COORDINATORI DI CLASSE
Classe
Docente
1A ODO Ficcadenti M.L.
Classe
Docente
Classe
Docente
2A ODO Scorrano M.C. 3A ODO Tuzi I.
3B ODO Lanari E.
1A MAN Moriconi S.
2A MAN Di Pietro P.
3A IPAI
Classe Docente
Classe Docente
4AODO Formicone C. 5A ODO Di Pietro P.
4
5B ODO Mascetti M.
Fratalocchi G. 4A IPAI Alfonsi M. G. 5A IPAI Tufoni F.
5A IPAV Parmigiani L.
3A IPMM Tonno V.
1B MAN Pulcini P.
2B MAN
Troiani G.
1C MAN Malaspina R.
2C MAN Verdecchia A.
4A IPMM Boaretto D.
3B IPMM Corradini G. 4B IPMM Raffaelli F.
5A IPMM Bruni S.
1D MAN Ciaromonte M.
1A PROD Del Prete E.
2A PROD Marcozzi R. 3A IPID
Paolucci R.
4A IPID Lauri N..
(1A Est.)
(2A Est)
(3A Est)
1B PROD Silvestri A.
2B PROD Piunti C.
3B IPID
Seghetti F.
4B IPID Forte M..
(1B Est)
(2B Est)
(3B Est)
1D PROD De Santis G.
2D PROD Nigro M.R.
3D IPID
(1A Acc)
(2A Acc)
(3A Acc)
1C PROD Marchetti M.
2C PROD Pica M. P.
3C IPITS Massetti A.
(1A Moda)
(2A Moda)
(3A Moda)
Massetti A.
4C ITPS Raffaelli F.
Legenda: le classi articolate sono 3D IPID – 3C IPTS; 4B IPMM – 4C IPTS
COMITATO DI VALUTAZIONE
Comitato di Valutazione
Prof.
Prof.ssa
Prof.ssa
Prof.
Membri supplenti
Bongiovanni Enzo
Moriconi Silvia
Di Pietro Patrizia
Foglia Luigi
Prof.ssa Troiani Nicoletta
Prof.ssa Orsolini Cinzia
119
5A IPID Bongiovanni E.
5C IPITS Carminucci E.
COMMISSIONE ELETTORALE
Commissione elettorale
Membri supplenti
Prof.ssa
Prof.
Personale ATA
Rappr. Genitori
Rappr. Alunni
Prof.
Orsolini Cinzia
Foglia Domenico
Voltattorni Luigi
Consorti Raffaele
Neroni Manuela
Falà Luigi
COMPONENTI CONSIGLIO D’ISTITUTO
PRESIDENTE (RAPPR. GENITORI)
DIRIGENTE SCOLASTICO
VICE PRESIDENTE(RAPPR. GENITORI)
RAPPR. DOCENTI
RAPPR. DOCENTI
RAPPR. DOCENTI
RAPPR. DOCENTI
RAPPR. DOCENTI
RAPPR. DOCENTI
RAPPR. DOCENTI
RAPPR. DOCENTI
RAPPR. ATA
RAPPR. ATA
RAPPR. GENITORI
RAPPR. GENITORI
RAPPR. GENITORI
RAPPR. STUDENTI
RAPPR. STUDENTI
RAPPR. STUDENTI
RAPPR. STUDENTI
RAPPR. DEL CONVITTO A TITOLO CONSULTIVO
MUZIANI NADIA
D’ANGELO GIOVANNI
CHIAPPINI MARIA DOMENICA
ACCIARRI FRANCO
CONSORTI RAFFAELE
CORRADINI GIANCARLO
DE SANTIS GIUSEPPE
FORTE MARIA CHIARA
OLMO SERAFINA
TROIANI GIANCARLO
TROIANI NICOLETTA
AURELI VALENTINA
VOLTATTORNI LUIGI
CHIAPPINI MARIA DOMENICA
FERIOZZI FRANCO
MIGNINI NATALIA
CAVATASSI MICHELE
GIANNETTI EUGENIO
SPACCASASSSI ELEONORA
MILETTA COSSA MATTIA
Feliziani Sandro
COMPONENTI GIUNTA ESECUTIVA
Dirigente Scolastico
Segretario
Componente genitori
Componente docenti
Componente studenti
Componente A.T.A.
Dott. D’Angelo Giovanni
Rag. De Luca Luigina
Sig.ra Mignini Natalia
Prof.ssa Troiani Nicoletta
Cavatassi Michele
Sig.ra Aureli Valentina
120
RSU (Rappresentanza Sindacale Unitaria)
Eletti dai docenti con un regolare turno elettorale, sono delegati nelle contrattazioni con la dirigenza. I rappresentanti
RSU sono: Orsolini Cinzia, Bovara Tonino e Malaspina Rossella.
121
CAPITOLO 9
PROGETTI ATTIVATI NELL’AMBITO DELL’AUTONOMIA
122
PROGETTI NELL’AMBITO DELL’AUTONOMIA A.S. 2014/2015
Finanziati con il fondo d’Istituto, con i fondi relativi all’autonomia scolastica (legge 440/97), con i fondi di cui al D.P.R.
10/10/1996 n. 567
Nell’ambito delle attività formative programmate dall’Istituto vengono resi operativi i seguenti progetti elaborati dai
docenti dell’IPSIA. Prima dell’inizio dell’anno scolastico, i progetti con obiettivi, contenuti, destinatari, durata, risorse
umane, risorse finanziarie in maniera dettagliata, sono stati presentati dai docenti interessati al Dirigente Scolastico
e sono depositati presso l’Ufficio Progetti. La partecipazione degli studenti alle iniziative sarà certificata da un attestato
valido per l’eventuale attribuzione del credito scolastico in sede di scrutinio finale.
ATTIVITA' ALTERNATIVE ALL'INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA
Per gli allievi che non si avvalgono dell'insegnamento della religione cattolica, si aprono le seguenti prospettive:
1)
Nel caso in cui l’ora di religione compaia nel piano orario alla prima o all’ultima ora, c’è la libertà di entrare un’ora
dopo o di uscire un’ora prima.
2)
Nel caso in cui l’ora di religione compaia nelle altre ore, ci sono 2 alternative che dipendono dal gruppo classe che
non si avvalgono di tale insegnamento:
2.1) nel caso in cui il gruppo classe sia piccolo, potrà seguire un altro insegnamento su una classe parallela
2.2) nel caso in cui il gruppo classe sia numeroso, si può spostare in un’aula in cui un docente con apposito registro
seguirà gli alunni in un percorso di cittadinanza attiva, scelto tra le proposte del Progetto Cittadinanza e
Costituzione, al fine di un arricchimento dei valori sociali universali. Il docente coinvolto riporterà sul registro i
nomi degli alunni partecipanti, gli argomenti svolti e la valutazione della partecipazione a tali attività.
Qualunque decisione venga presa si attuerà dopo comunicazione e discussione in seno al Consiglio di Classe a cui
appartengono gli allievi coinvolti dalle attività alternative.
ALTRI PROGETTI/ATTIVITA’ CURRICOLARI E PARACURRICOLARI
PROGETTI AUTOFINANZIATI
DENOMINAZIONE PROGETTI
RESPONSABILI
ECDL: patente europea-lim- CAD 2D E 3D
Prof. CENTONZA ANTONIO
PROGETTI CONVITTO
DENOMINAZIONE PROGETTI
RESPONSABILI
SPORT E MENTE
USCITE CULTURALI
FESTE A TEMA IN CONVITTTO
FELIZIANI SANDRO
PERONI LUCIANO
BASTIANI.- DI BLASIO - DI NARDO
123
PROGETTI P.O.F.
DENOMINAZIONE PROGETTI
RESPONSABILI
MANUTENZIONE AGGIORNAMENTO SITO INTERNET ISTITUTO
THESES ON THE WEB
GESTIONE REGISTRO ELETTRONIO
RETE ISTITUTO
RETE WI-FI ISTITUTO il materiale è stato parzialmente acquistato- i fondi
sono ministeriali
SFILATA DI FINE ANNO E/O PARTECIPAZ. EVENTI
CIAK: HAIR STYLE - MAKE UP 2014 (progetto sfilata operatore del benessere)
OPEN DAY - TRUCCO E PARRUCCO
TUTORAGGIO INTERNO ESTERNO CLASSI OPERATORE BENESSERE
MI ORIENTO NEL BENESSERE: SFILATA DIMOSTRATIVA OP. BENESSERE
2015
MANGIAR SANO: B&B (BONTÁ & BENESSERE)
LA FISICA PER IL BENESSERE
PROGETTO ACCOGLIENZA
PROGETTO C.I.C.
TESTIMONIANZA DI VITA, INCONTRO DIBATTITO "OLTRE L'ERRORE,
STORIE DAL CARCERE"
CONDUTTORI DI GENERATORI A VAPORE
IL QUOTIDIANO IN CLASSE
Prof. TUFONI FRANCO
Prof. TUFONI FRANCO
Prof. TUFONI FRANCO
Prof. TUFONI FRANCO
AZIONE CL@SSI 2.0
OFFICIN@ DIGITALE
VITA D'AMARE
PATENTINO DI NAUTICA
SPORT A SCUOLA - FINANZIAMENTO DIRETTO PER PRATICA SPORTIVA
Prof.ssa MAROZZI PIERA
Prof.ssa PAOLUCCI ROBERTA
Prof.ssa PAOLUCCI ROBERTA
Prof.ssa PAOLUCCI ROBERTA
Prof.ssa PAOLUCCI ROBERTA
Prof.ssa PAOLUCCI ROBERTA
Prof. DE SANTIS GIUSEPPE
Prof. RFFAELLI FLORIANO
Prof. RFFAELLI FLORIANO
Prof. RFFAELLI FLORIANO
Prof.ssa MARCOZZI ROSIANA
Prof. CORRADINI GIANCARLO
Prof.ssa SILVESTRI ANGELA
Prof.ssa OLMO SERAFINA
Prof.ssa G. GIULIA
Prof. CONSORTI RFFAELE
Prof. DI EMANUELE GABRIELE
Prof. DI EMANUELE GABRIELE
Proff.: FOGLIA D. - PROSPERI P. –
MARINO G.
PROGETTI CTS
DENOMINAZIONE PROGETTO
RESPONSABILI
SPORTELLO CTS
MANUTENZIONE E AGGIORNAMENTO SITO CTS E CTI
CONGRESSO NAZ.LE "I DISTURBI DI APPRENDIMENTO NELLA SCUOLA
SECONDARIA"
SPORTELLO GRUPPO LAVORO PER GLI ABUSI SUI MINORI
Proff.: OLMO SERAFINA
RASETTI M. - FEDERICI M.
Proff.: TUFONI F. E OLMO S.
Prof.ssa OLMO SERAFINA
Prof.ssa OLMO SERAFINA
Prof.ssa OLMO SERAFINA
CORSO DI FORMAZIONE REGIONALE OM 821
PROGETTI presentati dopo il Collegio docenti del 17/10/2014
DENOMINAZIONE PROGETTO
RESPONSABILI
LA BIBLIOTECA SCOLASTICA LUOGO DI CONOSCENZA E
LABORATORIO DI APPRENDIMENTO
PROGETTO LULU FASHION
ALUNNI CON DSA E BES DELL'ISTITUTO
Prof.ssa SILVESTRI ANGELA
PER 3 ORE A SETTIMANA
Prof.ssa VESPASIANI CLOTILDE
Prof.sse MASSETTI A. MARCOZZI R.
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CAPITOLO 10
ALLEGATI
I REGOLAMENTI DELL’ISTITUTO E DEL CONVITTO
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REGOLAMENTO DI ISTITUTO
L’adozione del Regolamento di disciplina è ribadita come obbligatoria dal Regolamento sull’autonomia, e fa parte
integrante del Piano dell’offerta formativa. (Rif. norm.: D.P.R. 24/06/1998 n. 249, art. 4;D.P.R. 08/03/1999
n.275,art.4 comma 2). Il presente Regolamento recepisce le norme di cui al T.U. del D.L. 16 Aprile (febbraio) 1994
n. 297, le disposizioni di cui alla legge 7 Agosto 1990 n. 241 nonché quelle contenute nella Costituzione della
Repubblica Italiana e nel D.P.R. n. 249 del 24/06/1998 (STATUTO DEGLI STUDENTI E DELLE STUDENTESSE) di
cui rispetta la divisione degli articoli.
Art. 1
Vita della comunità scolastica.
La scuola è luogo di formazione, di educazione e di istruzione oltre che comunità di dialogo, di ricerca e di
esperienza sociale, informata ai valori democratici. In essa tutte le componenti, con pari dignità e nella diversità dei
ruoli, collaborano allo scopo comune di garantire la realizzazione del diritto allo studio, di promuovere lo sviluppo
delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio,ma soprattutto la crescita culturale e
professionale degli studenti per un efficace inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro.
L’azione educativa si fonda sulla qualità delle relazioni insegnante- studente, sull’acquisizione del senso di
responsabilità e di autonomia, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e
condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale.
Le norme del presente Regolamento intendono garantire e salvaguardare i diritti di tutta la comunità e dei singoli
componenti.
Insegnanti, studenti e tutti coloro che operano nella scuola si impegnano, con diversa responsabilità, all’osservanza
delle norme del presente Regolamento.
Art. 2
Diritti.
2.1 Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi, anche
attraverso l’orientamento, l’identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola garantisce e
disciplina nel proprio Regolamento l’esercizio del diritto di riunione e di assemblea degli studenti, a livello di
classe, di corso e di istituto.
2.2 Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. Annualmente gli studenti
eleggono i rappresentanti di classe e di Istituto che, nella veste ufficiale, costituiscono il tramite funzionale più
idoneo alla comunicazione Presidenza- docenti- alunni.
I rappresentanti possono riunirsi durante l’orario scolastico (per un max. di 14 ore annue) e formare un Comitato
studentesco per avanzare proposte al Collegio dei Docenti, al Consiglio di Istituto e per organizzare attività
culturali, ricreative e sportive.
Sono previste due forme di assemblee: d’Istituto e di classe.

L’assemblea di Istituto riguarda tutti gli studenti iscritti; si può convocare ogni mese (tranne l’ultimo mese di
scuola). Per convocare l’assemblea occorre presentare al Preside almeno cinque (5) giorni prima la richiesta firmata
dai rappresentanti di istituto oppure dalla maggioranza del Comitato studentesco. Nella richiesta devono essere indicati
126
la data e l’ordine del giorno.
Il Preside informerà, con circolare interna, gli alunni della data dell’assemblea e della sospensione delle lezioni; tale
avviso letto agli studenti, trascritto sul registro di classe (registro elettronico) vale come comunicazione alle famiglie.
L’assemblea è gestita dagli studenti.
All’assemblea d’Istituto possono assistere con facoltà di intervento, il Preside o un suo delegato, ed i Docenti secondo
l’orario di servizio.
Dello svolgimento dell’assemblea deve essere effettuata una verbalizzazione da consegnare al Presi de.

L’assemblea di classe riguarda gli studenti di una sola classe ed ha la durata massima di due (2) ore al mese
anche non consecutive durante l’orario scolastico. La richiesta va presentata alla presidenza almeno tre (3) giorni
prima, controfirmata dai docenti delle ore destinate alla stessa.
I docenti predetti sono tenuti alla vigilanza anche se non assistono alla riunione ed hanno il potere di intervento in caso
di accertata impossibilità di ordinato svolgimento.

Manifestazioni possono essere indette da organismi interni ed esterni alla scuola, in ogni caso la decisione di
partecipazione è individuale sulla base di personali valutazioni dei motivi. A nessuno può essere impedito
l’accesso a scuola o la frequenza alle lezioni se non intende aderire alla manifestazione.

Cartelli, avvisi, manifesti, affissi negli appositi spazi (previa autorizzazione del Presidenza) devono essere
firmati con nome e cognome e classe e datati; non devono contenere offese a persone, o incitamento a
commettere reati.
Vengono favoriti e sollecitati i contatti e gli incontri con le famiglie secondo le seguenti modalità:

Contatti telefonici per comunicazioni brevi ed immediate.

Incontri in orario antimeridiano: durante la prima settimana intera di ogni mese negli orari
predisposti appositamente dai docenti per i ricevimenti dei genitori o su appuntamento in qualunque ora
libera del docente.
Art. 3
3.1
-

Incontri in orario pomeridiano: n. 2 incontri previsti durante la consegna dei pagellini.

Comunicazioni scritte tramite la Segreteria didattica.

Assemblee di classe per casi di particolare rilevanza.

Consigli di classe.
Doveri
Orario dell’attività scolastica
L’orario dell’attività didattica è fissato dal Consiglio di Istituto, sentite tutte le componenti e dopo aver analizzato i
seguenti dati: pendolarismo, mappe orarie dei mezzi pubblici.
-
L’ingresso degli alunni avviene nei “dieci minuti” che precedono l’effettivo inizio delle lezioni ed è scandito da due
successivi suoni di campanella. Lo studente deve, pertanto, entrare in aula tra il primo suono della campana ed il secondo
che segnala l’inizio effettivo delle lezioni.
-
Lo studente è tenuto ad un’osservanza precisa e puntuale dell’orario scolastico.
127
3.2
-
Norme di comportamento
Tutti i componenti della comunità scolastica (alunni, docenti, non docenti, genitori) hanno il dovere del rispetto
reciproco, di osservare le regole della convivenza civile, di rispettare l’ambiente, di concorrere all’ordinato svolgimento della
vita scolastica in tutte le sue manifestazioni. La mancata osservanza di quanto indicato deve essere segnalata
tempestivamente in modo da consentire agli organi competenti di adottare i correttivi previsti e le iniziative più opportune in
campo educativo e didattico.
-
Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi ed assolvere assiduamente agli impegni di studio.
-
Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal Regolamento interno
dell’Istituto.
-
Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella
vita scolastica in modo da non arrecare danno al patrimonio della scuola.
- Gli studenti e le studentesse sono tenuti a presentarsi a scuola con un abbigliamento adeguato ad un ambiente di studio.
- Gli studenti devono condividere la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e averne cura come
importante fattore di qualità della vita della scuola.
3.3
-
Vigilanza degli alunni
Per l’ordinato accesso degli alunni nelle aule, per l’inizio delle lezioni, la sorveglianza è assicurata dal personale
ausiliario.
-
I Docenti assolvono al loro obbligo di vigilanza con la presenza nelle aule cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni e,
al termine delle lezioni, nella fase di accompagnamento all’uscita.
-
Il docente è tenuto a dare con la massima sollecitudine il cambio al collega alla conclusione dell’ora di lezione.
-
Durante l’intervallo delle lezioni la vigilanza degli alunni è affidata ai docenti .
-
Nelle situazioni di necessità e/o urgenza provvedono alla vigilanza i collaboratori scolastici.
3. 4
-
Regolamentazione dei ritardi
L'allievo che si presenta in classe dopo le 8:00 è considerato in ritardo. L’ammissione in classe per i ritardi brevi, entro
le 8:10, è autorizzata dal docente in servizio. Le entrate dopo le ore 8:10 saranno autorizzate, in presenza di giustificati
motivi, dall'Ufficio di Presidenza con permesso scritto, ma si può accedere in aula solo all’inizio della seconda ora.
-
I cancelli dell’Istituto saranno chiusi alle ore 8:15. Comunque non si può entrare a scuola dopo le ore 10.
-
Tutti i ritardi, anche quelli brevi, verranno annotati dalla Segreteria Didattica; superato il quinto, non ne saranno
consentiti altri, e l’allievo sarà ammesso solo se accompagnato del genitore o da chi esercita la potestà.
3.5 Uscite anticipate
-
Gli allievi minorenni non possono lasciare la scuola prima del termine delle lezioni, salvo che in presenza di giustificati
motivi, su richiesta dei genitori. Non saranno ammesse richieste di autorizzazione di uscita anticipata se non
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effettuate personalmente dal genitore allo sportello della Segreteria Didattica. Comunque non sono consentite uscite
prima delle ore 11 e dopo le ore 13.
-
Gli allievi maggiorenni possono usufruire di max. 5 uscite anticipate nel corso dell'Anno Scolastico, utilizzando i moduli
appositi presenti in fondo al libretto delle giustificazioni.
3.6
Assenze e giustificazioni
-
E’ delegato alla giustificazione dell’assenza il docente in servizio al momento dell’entrata;
-
Ai fini della giustificazione delle assenze e dei permessi di esonero, sono assimilate a lezioni le attività di ricerche
culturali, le visite d’Istruzione, ecc.
-
La giustificazione dell'assenza deve essere consegnata il giorno stesso del rientro a scuola; se sprovvisto di
giustificazione per due giorni consecutivi, l'allievo non sarà riammesso a frequentare le lezioni, previa comunicazione ai
genitori.
-
Gli allievi maggiorenni dispongono di un libretto di colore verde e possono firmare la giustificazione autonomamente.
-
Dopo 5 giorni (domeniche ed eventuali feste incluse) di assenza consecutiva, si è riammessi in classe solo dietro
presentazione di certificazione medica.
-
Ogni cinque assenze giustificate, come indicato sui fogli del libretto delle giustificazioni, gli allievi minorenni saranno
riammessi a scuola solo se accompagnati da un genitore. Dove questo non accadesse, il libretto sarà ritirato dal
docente e consegnato in Segreteria Didattica. Il genitore dovrà recarsi con sollecitudine in Segreteria Didattica per
riprendere il libretto.
-
Si informa che ogni tre periodi di assenza verrà inviato un SMS ai genitori. Per questo motivo si invitano i genitori a
verificare di aver comunicato in segreteria didattica il corretto numero di cellulare ed a comunicare eventuali cambiamenti
di tale numero.
-
Dando seguito alla Circ. n°.20, prot. 1483 del marzo 2011 concernente la validità dell’anno scolastico per la
valutazione degli alunni si informa che, in applicazione del DPR 122/2009, il Collegio Docenti ha approvato l’allegato
regolamento applicativo del limite delle assenze per la validità dell’anno scolastico e la conseguente ammissione allo
scrutinio di valutazione finale.
-
La nuova normativa prevede che “per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente è richiesta la frequenza di
almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato”. Lo scopo è di incentivare gli studenti al massimo impegno di
presenza a scuola per consentire agli insegnanti di disporre della maggior quantità possibile di elementi per la valutazione
degli apprendimenti e del comportamento.
-
La base di riferimento per la determinazione del limite minimo di presenza è il monte ore annuale delle lezioni che
consiste nell’orario complessivo di tutte le discipline definito dagli ordinamenti della scuola secondaria e dai quadri orari dei
singoli percorsi. Sarà compito di ogni consiglio di classe valutare le singole situazioni, calcolando il totale delle assenze cui
si aggiungono ritardi ed uscite anticipate per deliberare in merito all’ammissione alla valutazione finale, sulla base della
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normativa e del regolamento approvato dal Collegio.
-
Ad ogni buon conto, a mero titolo indicativo e fatta salva l’autonomia dell’ istituzione scolastica, si ritiene che rientrino
fra le casistiche apprezzabili ai fini delle deroghe previste, le assenze dovute a: gravi motivi di salute adeguatamente
documentati; terapie e/o cure programmate; donazioni di sangue; partecipazione ad attività sportive e agonistiche
organizzate da federazioni riconosciute dal C.O.N.I.; adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese
che considerano il sabato come giorno di riposo (cfr. Legge n. 516/1988 che recepisce l’intesa con la Chiesa Cristiana
Avventista del Settimo Giorno; Legge n. 101/1989 sulla regolazione dei rapporti tra lo Stato e l’Unione delle Comunità
Ebraiche Italiane, sulla base dell’intesa stipulata il 27 febbraio 1987).
3.7
Uscite dall’aula
-
sono esclusi permessi di uscita dalle aule durante la prima ora di lezione e durante l’ora successiva all’intervallo
-
durante le lezioni lo studente può allontanarsi dall’aula solo previa autorizzazione dell’insegnante e comunque uno per
volta
-
le uscite e i rientri dovranno essere celeri e sempre annotati sul registro di classe
-
gli alunni non possono recarsi presso gli uffici di segreteria durante le ore di lezione
-
per le lezioni di Educazione Fisica gli alunni debbono essere accompagnati in palestra dal Docente o da un
componente del personale ATA
-
nel cambio tra una lezione e l’altra l’allievo deve rimanere in aula ed attendere il Docente dell’ora successiva,
conservando un contegno corretto.
-
nei trasferimenti tra un’aula e l’altra, gli allievi sono tenuti ad un comportamento ordinato, silenzioso e celere
-
E’ fatto divieto agli studenti di recarsi nella sala docenti, nei Laboratori, negli ambienti sportivi senza la presenza di un
docente o senza la sua autorizzazione.
3.8
Operazioni per la distribuzione generi di conforto
Il rappresentante di classe 10 minuti prima dell’intervallo si recherà presso le postazioni di distribuzione dei generi di
conforto, uno per piano, e provvede al pagamento.
I generi di conforto ordinati e non ritirati dovranno essere pagati il giorno successivo.
3.9
Uso degli spazi
Sia gli spazi esterni che quelli interni sono fruibili da tutti secondo gli orari e le modalità stabilite e costituiscono un
patrimonio comune che va rispettato e conservato, l’accesso fuori orario, previa richiesta scritta motivata, è consentito dal
Preside a tutte le componenti con specifica autorizzazione.
3.10
-
Uso delle aule speciali, dei Laboratori, delle attrezzature sportive
I Laboratori e le aule speciali sono utilizzati secondo l’orario curriculare, le ore di utilizzo possono essere prenotate da
Docenti che hanno attivato progetti o percorsi di studio che richiedono l’uso dei Laboratori e delle loro dotazioni.
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-
-
Ogni Laboratorio ed ogni aula speciale è dotato di un regolamento che stabilisce:

orario di apertura

modalità di accesso

uso di materiale e di apparecchiature

norme di comportamento

gestione delle risorse

nome del responsabile
L’uso dei Laboratori e degli impianti sportivi nell’orario pomeridiano è autorizzato, previa richiesta scritta e motivata,
dal Preside; detti spazi sono fruibili da parte degli alunni solo in presenza dei docenti, responsabili delle dotazioni e delle
strutture, durante l’uso. Il Tecnico, invece, è responsabile della manutenzione e della gestione del Laboratorio.
-
L’uso della fotocopiatrice è consentito solo per scopi didattici; il docente interessato annoterà su un apposito registro il
numero delle copie necessarie, la classe e la motivazione.
3.11
Uso della Biblioteca
La Biblioteca è fruibile solo in presenza del responsabile; l’apertura pomeridiana e la possibilità di prestito all’interno e
all’esterno è regolamentata dalle norme interne di funzionamento della Biblioteca. Sono consultabili tutte le opere (volumi e
riviste). Possono accedere al prestito gli studenti e il personale in servizio nell’Istituto. Sono escluse dal prestito le opere di
maggior valore economico, le enciclopedie, i vocabolari, gli atlanti e i manuali.
La durata del prestito è di un (1) mese, salvo proroga, di un altro mese.
Non possono essere dati in prestito più di due volumi contemporaneamente.
La responsabilità della restituzione e dell’integrità dei volumi è assunta all’atto del prestito.
3.12
Conservazione delle strutture e delle dotazioni
Sia i locali che i beni della scuola sono da considerare risorse di tutti e devono essere conservati e tutelati.
I Docenti e gli studenti che ne fruiscono sono tenuti al massimo rispetto dell’ambiente, delle suppellettili e delle
attrezzature.
Le dotazioni di tutte le aule speciali e dei Laboratori sono affidate ad un docente responsabile della cura e della
manutenzione.
Lo studente è tenuto a risarcire i danni arrecati volontariamente alle strumentazioni didattiche in uso, agli arredi dei locali
della scuola, ai beni personali dei compagni e degli insegnanti e di eventuali ammanchi.
Qualora non sia possibile risalire al diretto responsabile, il risarcimento ricadrà su coloro che hanno utilizzato la struttura o
il locale danneggiati precedentemente la scoperta del danno.
Alle classi saranno assegnate sempre le stesse aule e le stesse attrezzature di cui saranno ritenuti responsabili in caso di
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eventuali danneggiamenti e che saranno tenuti a risarcire.
La classe potrà cambiare aula per particolari esigenze didattiche solo su autorizzazione della presidenza.
L’Istituto non risponde di oggetti personali, preziosi e materiale didattico lasciato incustodito, dimenticato o sottratto.
3.13
Divieto di fumo
Ai sensi della Legge del Parlamento n. 584 dell’ 11/11/1975, della legge 689/81, del D.P.R. 626/94, della direttiva del
Consiglio dei Ministri del 14 Dicembre 1995, della Circolare del ministro della Sanità del 28 marzo 2001 n. 4, della circolare
ministeriale 11/04/2001 integrata da art. 1, comma 189, legge 30 dicembre 2004 n. 311, è fatto divieto a tutti di fumare
nelle aule, nei laboratori, nelle palestre, nella biblioteca, nei luoghi di riunione, negli spogliatoi, nei corridoi e nei servizi, e
comunque nei locali aperti ad uso pubblico.
Tutti coloro che vivono nella scuola sono tenuti alla stretta osservanza di questa norma.
3.14
Divieto di tenere accesi i cellulari ed altri dispositivi elettronici.
Nell’edificio scolastico è vietato a tutti l’uso di telefono cellulare e di altri dispositivi elettronici (lettori mp3, psp, i-pad, ...).
Per motivi urgenti potrà essere utilizzato il telefono della scuola.
In caso di trasgressione a tale divieto da parte dell’alunno, il dispositivo sarà ritirato dal docente che ne avrà la custodia
fino al termine dell’ora di lezione. Nel caso di un secondo episodio, il dispositivo sarà ritirato dal docente, consegnato in
Segreteria Didattica e custodito in cassaforte; l'oggetto sarà riconsegnato solo ai genitori dell'allievo. In caso di ulteriori
episodi, il dispositivo sarà riconsegnato ai genitori solo al termine dell’anno scolastico.
È’ altresì severamente vietato fotografare i docenti ed il personale della scuola senza la loro autorizzazione. È altresì vietato
“postare” filmati, fotografie, documenti scritti e similari, che riguardino o citino qualunque componente della scuola.
Art.4 Disciplina.
I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino
di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica, nonché al recupero dello studente attraverso attivita' di natura
sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica.
La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima
invitato ad esporre le proprie ragioni.
Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto.
In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente
manifestata e non lesiva dell’altrui personalità.
Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate al principio di gradualità nonché,
per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Una volta subite non avranno ripercussioni sulla vita
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scolastica dello studente.
Le sanzioni tengono conto della situazione personale dello studente, della gravità del comportamento e delle conseguenze
che da esso derivano. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività a favore della comunità
scolastica.
In ottemperanza allo Statuto degli studenti e delle studentesse approvato dal Consiglio dei Ministri il 29/05/1998 e
modificato dal DPR 21 novembre 2007, n. 235, sono individuati i comportamenti che configurano mancanze disciplinari con
riferimento ai doveri elencati nell'articolo 3, al corretto svolgimento dei rapporti all'interno della comunità scolastica e alle
situazioni specifiche della scuola, le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento.
Sono considerate mancanze disciplinari:
1. il mancato assolvimento degli impegni di studio;
2. la mancata giustificazione di assenze e/o ritardi, la frequenza irregolare delle lezioni comprese entrate posticipate e
uscite anticipate in numero eccessivo.
3. l’uso scorretto di cellulari e altri dispositivi elettronici;
4. il comportamento che turbi il regolare andamento delle attività didattiche ed il funzionamento della scuola;
5. l’aver recato danni al patrimonio della scuola;
6. il comportamento scorretto nei confronti del Dirigente, del personale docente e non docente, dei compagni;
7. il comportamento scorretto durante i viaggi di istruzione, le visite guidate, le attività speciali (visite a mostre, musei,
spettacoli teatrali o cinematografici ecc.)
8. il comportamento che violi le disposizioni di sicurezza;
9. l’aver commesso reati che violino la dignità e il rispetto della persona umana o posto in essere comportamenti
gravemente pericolosi per l’incolumità delle persone.
Nel caso di violazione delle disposizioni contenute nei precedenti articoli, considerate mancanze disciplinari, sono previste,
in rapporto alla gravità delle stesse, le seguenti sanzioni:
a) ammonimento verbale:
- nei casi di cui ai nn. 1, 2, 3 e 4, al primo richiamo;
b) allontanamento dalla lezione e/o ammonimento scritto:
-nei casi di cui ai nn. 1, 2, 3 4, al richiamo successivo al primo,
-nel caso di cui al n. 5 –quando i danni siano lievi e procurati per negligenza-,
- nei casi di cui ai nn. 6, 7 e 8 –ove le mancanze siano lievi-;
c) censura scritta inviata per conoscenza alla famiglia:
-nei casi di cui ai nn. 1, 2 –ove le mancanze siano reiterate-,
nei casi di cui ai nn. 3 , 4, 5 (nel caso in cui i danni siano procurati per negligenza), 6, 7 e 8 - ove le mancanze siano
reiterate ma lievi;
d) sospensione dalle lezioni, con o senza obbligo di frequenza, per un periodo non superiore ai 15 giorni:
- nei casi di cui ai nn. 3, 4, 5 (nel caso in cui i danni siano procurati per negligenza), 6, 7 e 8 –ove le mancanze siano gravi
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e reiterate,
- nel caso di cui al n. 3 -quando siano violate la riservatezza, l’onore e/o la dignità altrui-,
- nel caso in cui al n. 5 –quando i danni siano gravi e procurati con dolo;
e) sospensione dalle lezioni, con o senza obbligo di frequenza, per un periodo superiore ai 15 giorni:
- nei casi di cui ai nn. 3 (quando siano violate la riservatezza, l’onore e/o la dignità altrui) e 5 (nel caso in cui i danni siano
procurati con dolo) -ove le mancanze siano gravi e reiterate-,
- nel caso di cui al n. 9;
f) l’ esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato nei casi di recidiva, di atti di violenza grave, o
comunque connotati da una particolare gravità tale da ingenerare un elevato allarme sociale, ove non siano esperibili
interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l'anno scolastico.
Nell’ipotesi di cui al n. 5, sia in caso di colpa che di dolo, è comunque dovuto il risarcimento dei danni.
I provvedimenti disciplinari di cui alle lettere “a”, “b” e “c” sono comminati dai docenti e/o dal dirigente scolastico. I
provvedimenti disciplinari di cui alla lettera “d” sono di competenza del Consiglio di classe.
Le sanzioni e i provvedimenti che comportano l’allontanamento superiore a 15 giorni e quelle che implicano l’esclusione
dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso di studi sono adottate dal Consiglio d’
Istituto.
Nei periodi di allontanamento non superiori a quindici giorni deve essere previsto un rapporto con lo studente e con i suoi
genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica.
Nei periodi di allontanamento superiori ai quindici giorni, in coordinamento con la famiglia e, ove necessario, anche con i
servizi sociali e l'autorità giudiziaria, la scuola promuove un percorso di recupero educativo che miri all'inclusione, alla
responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica.
La valutazione del comportamento è effettuata mediante l’attribuzione di un voto numerico espresso in decimi. La
votazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal consiglio di classe, concorre alla valutazione
complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso e
all’esame conclusivo del ciclo. I criteri e le modalità per la valutazione sono adottati nel rispetto del Decreto Ministeriale n. 5
del 16 gennaio 2009.
Art.4 bis PROCEDURA PER L'IRROGAZIONE DI SANZIONI
La sanzione dell’allontanamento dalla comunità scolastica viene discussa dal Consiglio di classe o dal Consiglio d’Istituto, nel
rispetto delle rispettive competenze, secondo la seguente procedura:
1.si esamina la documentazione presente agli atti;
2.si ascoltano le giustificazioni addotte dallo studente coinvolto;
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3.si procede all’escussione di eventuali testimoni;
4.si valuta la gravità della mancanza e si procede all’irrogazione della sanzione.
La decisione del Consiglio viene comunicata alla famiglia dello studente.
SANZIONI CHE NON COMPORTANO L’ALLONTANAMENTO DALLE LEZIONI
Ammonizione verbale del Docente
Il Docente ammonisce verbalmente lo studente e ne prende nota sul registro personale.
Ammonizione scritta del Docente
Il Docente ammonisce lo studente ed annota sul Registro elettronico di classe il comportamento sanzionato.
Ammonizione scritta del Docente e allontanamento temporaneo dalla lezione
Il Docente ammonisce lo studente, annota sul Registro elettronico il comportamento sanzionato, quindi invia lo studente in
Vicepresidenza, accompagnato da un collaboratore scolastico in servizio.
Per i comportamenti più gravi, o in caso di reiterazione, il Collaboratore di presidenza delegato può allontanare lo studente
sino al termine delle lezioni ed invita i genitori dello studente minorenne a prelevare il proprio figlio da scuola.
Ammonizione scritta del D.S.
Il Dirigente scolastico o il Collaboratore di presidenza delegato annotano l’ammonimento nel Registro elettronico.
Le annotazioni nel registro elettronico valgono quali comunicazioni alle famiglie.
SANZIONI CHE COMPORTANO L’ALLONTANAMENTO DALLE LEZIONI FINO A QUINDICI GIORNI
Il Dirigente scolastico, constatato che il comportamento negativo rientra tra le mancanze disciplinari sanzionabili con
l’allontanamento dalle lezioni fino a 15 giorni, autorizza il Coordinatore di classe alla convocazione del Consiglio di classe
in forma allargata (docenti, rappresentanti genitori, rappresentanti studenti), e dello studente interessato nonché, se questi
è minorenne, dei suoi genitori. La convocazione del Consiglio di classe può essere richiesta al Coordinatore anche dalla
maggioranza dei docenti della classe interessata.
La seduta disciplinare dell’Organo competente è divisa in due momenti.
1. Il primo momento è finalizzato alla ricostruzione dell’evento (fase dibattimentale): lo studente interessato ha diritto a
partecipare a tale momento e se minorenne, può essere assistito dai genitori. L’interessato può avvalersi di testimoni a suo
favore e presentare le proprie osservazioni e/o difese, anche in forma scritta. L’Organo competente può deliberare anche
in assenza dello studente interessato (e, nel caso di minorenni, dei suoi genitori), purché vi sia certezza dell’avvenuta
convocazione.
2. Il secondo momento è finalizzato alle decisioni da assumere (fase deliberativa): a tale momento l’alunno interessato e i
suoi genitori non sono ammessi.
La seduta dell’Organo competente è valida in presenza della maggioranza degli aventi diritto. Al secondo momento (fase
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deliberativa) della seduta non possono partecipare membri in conflitto di interesse. Ai fini della presenza del numero legale,
i membri in conflitto di interesse sono esclusi dal computo.
La decisione dell’organo competente è adottata a maggioranza e debitamente motivata. Il provvedimento adottato,
completo di ogni sua parte, previa sottoscrizione del Dirigente Scolastico, viene comunicato allo studente. Nel caso di
studente minorenne, la comunicazione è rivolta anche alla famiglia.
Il sanzione decorre a far tempo dalla data espressamente indicata nel provvedimento stesso.
Nel periodo di allontanamento dalla scuola il Coordinatore di classe istituisce opportuni contatti con lo studente (e la
famiglia, nel caso di minorenni) al fine di preparare il suo rientro nella comunità scolastica.
SANZIONI CHE COMPORTANO L’ALLONTANAMENTO SUPERIORE A QUINDICI GIORNI
Il Dirigente scolastico, constatato che l’infrazione rientra tra quelle sanzionabili con l’allontanamento dalle lezioni per periodi
superiori a quindici giorni, convoca il Consiglio d’Istituto nonché lo studente interessato e, se questi è minorenne, i suoi
genitori. Per la convocazione del Consiglio d’Istituto è possibile ricorrere alla procedura d’urgenza, con conseguente
riduzione al minimo dei tempi normalmente previsti.
La seduta disciplinare dell’Organo competente è divisa in due momenti.
1. Il primo momento è finalizzato alla ricostruzione dell’evento (fase dibattimentale): lo studente interessato ha diritto a
partecipare a tale momento e se minorenne, può essere assistito dai genitori. L’interessato può avvalersi di testimoni a suo
favore e presentare le proprie osservazioni e/o difese, anche in forma scritta. L’Organo competente può deliberare anche
in assenza dello studente interessato (e, nel caso di minorenni, dei suoi genitori) e della predetta memoria scritta, purché vi
sia certezza dell’avvenuta convocazione.
2. Il secondo momento è finalizzato alle decisioni da assumere (fase deliberativa): a tale momento l’alunno interessato e i
suoi genitori non sono ammessi.
La seduta dell’Organo competente è valida in presenza della maggioranza degli aventi diritto. Al secondo momento (fase
deliberativa) della seduta non possono partecipare membri in conflitto di interesse. Ai fini del numero legale, i membri in
conflitto di interesse sono esclusi dal computo.
La decisione dell’organo competente è adottata a maggioranza e debitamente motivata. Il provvedimento adottato,
completo di ogni sua parte, previa sottoscrizione del Dirigente Scolastico, viene comunicato allo studente. Nel caso di
studente minorenne, la comunicazione è rivolta anche alla famiglia.
Il sanzione decorre a far tempo dalla data espressamente indicata nel provvedimento stesso.
Nel periodo di allontanamento superiore ai quindici giorni, in coordinamento con la famiglia e, ove necessario, anche con i
servizi sociali e l’autorità giudiziaria, la scuola, nella persona del Dirigente Scolastico o di un Collaboratore di presidenza
136
delegato, promuove un percorso di recupero educativo che miri all’inclusione, alla responsabilizzazione ed al reintegro, ove
possibile, nella comunità scolastica.
Attività alternativa all’allontanamento
Nel disporre l’allontanamento dalla scuola, il Consiglio di classe e il Consiglio d’Istituto, nelle ipotesi di rispettiva
competenza, individuano un’attività alternativa, utile alla comunità scolastica. Lo studente ha diritto di optare tra
l’allontanamento e l’attività alternativa. Nel caso di studente minorenne, l’opzione per l’attività alternativa è efficace solo se
condivisa dalla famiglia. L’opzione per l’attività alternativa comporta la regolare frequenza ed esclude la possibilità di
impugnare la sanzione.
Tale attività, le cui finalità devono essere esclusivamente di tipo rieducativo, può consistere in:
- pulizia:
a) dei piani di lavoro dei banchi nelle varie aule;
b) delle attrezzature giacenti nelle aule di informatica;
c) dei banconi di lavoro della aule laboratorio;
d) dei muri delle aule e dei corridoi della struttura scolastica;
e) dei cortili esterni della scuola.
- semplici compiti esecutivi:
a) in biblioteca;
b) in segreteria.
- partecipazione a stage e/o tirocini formativi presso strutture interne od esterne all’Istituto.
- altre attività suggerite dai componenti il Consiglio di classe o del Consiglio d’Istituto, dallo studente interessato o dai suoi
genitori, se minorenne.
La partecipazione a stage e/o tirocini formativi, quale attività alternativa alla sanzione dell’allontanamento temporaneo dalla
comunità scolastica, è riservata ai soli studenti maggiori di 15 anni.
Sanzioni accessorie
In tutti i casi di allontanamento di durata superiore a tre giorni, ovvero in caso di recidiva anche se l’allontanamento è
inferiore a tre giorni, il Consiglio di classe e il Consiglio d’Istituto, nelle ipotesi di rispettiva competenza, possono
deliberare la sanzione accessoria dell’esclusione da viaggi di istruzione, uscite e visite didattiche, stage e tirocini presso
enti esterni.
137
SANZIONI PER LE MANCANZE DISCIPLINARI COMMESSE DURANTE LE SESSIONI D’ESAME DI STATO
Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessione d’esame di stato sono di competenza della
Commissione d’Esame e possono riguardare anche candidati esterni.
Valgono le specifiche disposizioni sanzionatorie.
Art. 5 Impugnazioni
Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro quindici giorni dalla
comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito Organo di Garanzia interno alla scuola, che decide nel termine di
dieci giorni. Tale organo è composto da un docente e un genitore designati dal Consiglio di Istituto per tre anni, da un
rappresentante dagli studenti annualmente eletto ed è presieduto dal Dirigente Scolastico pro tempore. Le sedute di tale
organo dovranno essere verbalizzate e raccolte in apposito registro. I verbali verranno redatti da un Segretario di volta in
volta scelto dal Dirigente Scolastico.
Ricevuta l’impugnazione, il Dirigente scolastico fissa, di norma, la seduta entro sette giorni scolastici. Nel frattempo la
sanzione viene sospesa in attesa della decisione dell’Organo di Garanzia.
La seduta è valida anche nel caso di assenze dei suoi componenti, purché la convocazione risulti pervenuta agli
interessati. L’Organo di Garanzia procede sulla base della documentazione agli atti e sulla base dell’impugnazione. Può
decidere di acquisire ulteriori elementi e testimonianze. La decisione dell’Organo di Garanzia, adottata a maggioranza e
debitamente motivata, viene comunicata formalmente all’interessato. Nel caso di studente minorenne, la comunicazione è
rivolta anche ai genitori.
L'organo di garanzia di cui al precedente comma decide, su richiesta degli studenti della scuola o di chiunque vi abbia
interesse, anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente regolamento.
Informativa sul trattamento dati relativi agli accessi ad Internet dall’interno dell’Istituto.Decreto legislativo 30
giugno 2003, n. 196
138
REGOLAMENTO GENERALE DEL CONVITTO ANNESSO ALL’ISTITUTO
Regolamento Generale del Convitto annesso all’istituto con D.P.R. N° 125 Del 30-09-1972. Pubblicato nella G.U. n°4 del
29-09-1973 parte integrante del presente Regolamento è rappresentata dallo " STATUTO DEGLI STUDENTI DELLA
SCUOLA SECONDARIA" (D.P.R. 24-6-98 n° 249).
I- AMMISSIONE E RICONFERMA IN CONVITTO -Modalità e requisiti -
1)
Nel Convitto annesso all'Istituto sono ammessi convittori maschi e femmine. Le domande di ammissione e di
riconferma, in carta semplice, devono essere rivolte al Capo di Istituto, entro GENNAIO firmate da chi esercita la
patria potestà, che si impegna al pagamento dell'intera retta convittuale con le modalità previste dal Regolamento
Generale del Convitto ed all'osservanza delle norme in esso contenute. I documenti di rito, necessari per completare
la domanda, verranno successivamente richiesti.
2)
L'età massima consentita per l'ammissione in Convitto è di anni 15, per gli iscritti alle prime classi delle sezioni di
qualifica dell'Istituto e con l'aumento di un anno, per ogni anno, per l'iscrizione alle classi successive. Eventuali
deroghe potranno essere concesse dalla G.E.
3)
Il Ministero, o il Consiglio di Istituto con il cofinanziamento di Enti pubblici, Associazioni di categoria e privati cittadini
può mettere a disposizione degli alunni borse di studio o posti gratuiti in Convitto.
4)
L'accettazione delle iscrizioni è subordinata alla disponibilità dei locali.
5)
Gli alunni ripetenti, di regola, non sono ammessi in Convitto. In caso di disponibilità di posti la eventuale ammissione
degli allievi ripetenti è subordinata al parere della Giunta Esecutiva, sentiti il Dirigente Scolastico ed il Collaboratore
del DS, sulla base del giudizio del Collegio degli Istitutori.
6)
Gli allievi convittori frequentanti l'IPSIA, se promossi, hanno diritto alla riconferma del posto in Convitto a meno che
non sia stato espresso parere negativo dalla Giunta Esecutiva, sentito il Collegio degli Istitutori.
7)
Eventuali domande pervenute in ritardo saranno incluse in apposita graduatoria e prese in esame, dopo quelle
pervenute nei termini, soltanto in caso di disponibilità di posti.
8)
9)
Ogni convittore deve presentarsi munito di :
a)
corredo personale debitamente numerato secondo il numero di matricola assegnato;
b)
ricevuta del versamento della quota per la retta Convitto;
c)
libretto personale per l'assistenza sanitaria; certificato di vaccinazione (per gli studenti stranieri);
d)
Allegato "A" debitamente compilato o dichiarazione notarile;
e)
n°2 foto formato tessera.
I nuovi iscritti dovranno essere accompagnati almeno da un genitore che, in un colloquio privato, avrà
l'opportunità di dare alla presidenza informazioni utili per un buon inserimento del proprio figlio nella vita comunitaria.
I genitori degli studenti stranieri, oltre a far pervenire il loro assenso tramite l'atto sostitutivo di notorietà dovranno
comunicare, il nome e l'indirizzo di un referente in Italia con il quale la presidenza potrà mettersi in contatto per ogni
evenienza.
139
10) Il Convitto rimane aperto, di norma, per la durata dell'anno scolastico.
11) Possono essere accettati come SEMICONVITTORI alunni esterni frequentanti l’Istituto o altri Istituti statali della città.
Il servizio di semiconvitto si svolge dal lunedì al venerdì, dalle ore 13,00 alle ore 17,45 esclusi festivi e prefestivi
infrasettimanali e prevede : pranzo, merenda, attività ludico ricreative organizzate, guida ed assistenza nello studio.
12) In caso di disponibilità di posti, su richiesta scritta, potranno essere ospitati studenti frequentanti corsi universitari.
Tali studenti saranno considerati parte integrante del numero dei convittori.
13) Durante la loro permanenza in convitto i semiconvittori e studenti universitari sono tenuti all’osservanza del presente
regolamento che dovranno accettare incondizionatamente per quanto loro applicabile.
II - R E T T A
1)
La retta convittuale stabilita dal Consiglio di Istituto è:

Allievi convittori €.2.500,00 rateizzabile + € 50,00 di cauzione (che deve essere corrisposta con le seguenti
modalità: €.1.000,00 (iscrizione) entro il 03 luglio di ogni anno; €.1.000,00 entro il 01 settembre; €.500,00 entro
il 31 dicembre.)

Allievi semiconvittori €.100,00 mensili.

Studenti universitari quota mensile di €.400,00 per un trattamento di pensione completa e di €.350,00 per
mezza pensione. Le quote mensili vanno corrisposte anticipatamente suddivise in periodi trimestrali.
E’ fatto obbligo per i convittori stranieri di versare una ulteriore quota di €.149,77 a copertura dell’iscrizione al Servizio
Sanitario Nazionale.
I convittori italiani dovranno provvedere al trasferimento del medico di famiglia con un Dottore in loco. Le eventuali
cure mediche sono a totale carico dei convittori.
Di regola sono istituite numero 10 borse di studio del valore di € 250,00 per i convittori meritevoli iscritti all’IPSIA.
La graduatoria per la partecipazione a tali borse di studio riservata ai convittori promossi con una media non inferiore
al 8,5 e 95/100 all’esame di qualifica o di Stato con 9 in condotta e sentito il parere del Collegio degli Istitutori sul
comportamento in Convitto.
2)
Se per comprovati motivi, entro il mese di settembre o in corso d’anno, il convittore chiede di lasciare il convitto, la
quota di iscrizione di €.1.000,00 non sarà mai rimborsata e la famiglia del convittore sarà tenuta alla corresponsione
della somma di €.25,00 per ogni giorno di permanenza in convitto fino al raggiungimento massimo della quota annua.
Il periodo di permanenza verrà calcolato per intero senza considerare le interruzioni per rientri in famiglia o assenze
varie.
3)
Il conto individuale di ciascun convittore, relativo ai versamenti effettuati, alle spese fatte o addebitate, viene
aggiornato attraverso un apposito registro tenuto dalla Segreteria dell'Istituto.
4)
I versamenti effettuati dai convittori e semiconvittori per il pagamento della retta o degli addebiti, debbono avvenire
esclusivamente tramite c.c.p. intestato al Convitto annesso all'Istituto o tramite il conto corrente bancario acceso
presso la B.C.C. PICENA Sede di San Benedetto del Tronto. Non è valida o ammessa altra forma di pagamento.
Gli ammessi ad usufruire della mensa (studenti, personale insegnante e non) dovranno premunirsi di buoni mensa
rilasciati, in base alla quota stabilita dalla Giunta Esecutiva, dall'ufficio Didattica. Il collaboratore amministrativo
140
provvederà, periodicamente, al versamento sul conto del Convitto delle somme incassate.
5)
I resoconti contabili degli alunni che lasciano definitivamente il Convitto vengono chiusi e spediti direttamente alle
famiglie a fine anno scolastico; nel caso di passaggio del convittore ad altro Convitto sarà fatto opportuno conguaglio
della retta tra gli Istituti interessati.
III – VITTO
1)
Il menù viene stabilito dal Dirigente Scolastico, sentita la commissione paritetica costituita dal Collaboratore del DS
per il Convitto, dal cuoco e da una rappresentanza degli allievi sulla base di una tabella dietetica .
2)
Il menù può essere variato dal Dirigente anche in relazione alle esigenze stagionali, sentita la suddetta commissione.
3)
La somministrazione di vitto speciale è riconosciuta, dietro parere dell'Infermiere, agli ammalati giornalieri ed è
concessa ad altri per periodi limitati, previo certificato medico. In nessun caso essa può diventare permanente.
IV - INTERVENTO EDUCATIVO - VITA IN CONVITTO
1)
L'attività educativa è svolta dagli Istitutori, d'intesa con il Collaboratore del DS per il Convitto ed in armonia con le
direttive del Capo d'Istituto. Il personale educativo mette a profitto la propria esperienza che deve essere aggiornata
ai moderni sistemi educativi.
2)
I convittori sono educati al senso di responsabilità e dignità personale con gli stessi principi che costituiscono il
patrimonio morale di una sana famiglia. Sono tenuti a rispettarsi reciprocamente in un clima di ampia fiducia e lealtà
in stretta collaborazione con il personale educativo ed in modo da favorire la formazione della loro personalità e di
accrescerla al contatto con studenti di etnia, cultura e religione diversa.
3)
La vigilanza in camera è esercitata, con la massima diligenza, dall'Istitutore in servizio il quale redigerà giornalmente
un rapporto sull'andamento generale della vita convittuale, sui problemi e sulle difficoltà incontrate nello svolgimento
del proprio lavoro.
4)
E' compito primario di ogni Istitutore seguire costantemente ogni convittore affidatogli. Le famiglie saranno tenute
costantemente aggiornate sul comportamento e sul profitto del convittore. A tal proposito riceveranno apposite
relazioni scritte ogni qualvolta se ne presenti la necessità .
5)
I familiari ed i parenti possono visitare o telefonare ai convittori nei giorni e nelle ore stabilite dalla presidenza,
d'intesa con il personale educativo e gli allievi medesimi mai, comunque, nelle ore di studio e nelle ore notturne.
6)
I docenti dell'Istituto, autorizzati dal Preside, possono tenere corsi di recupero e di sostegno agli allievi convittori per i
quali il Collegio degli Istitutori ne farà richiesta.
7)
Ogni convittore deve:
a)
seguire le direttive del personale educatore e rispettare le norme che regolano la vita interna del
Convitto;
b)
assolvere con cura ai propri doveri scolastici e convittuali;
c)
rispettare scrupolosamente l'orario di vita in Convitto stabilito ogni anno dal Consiglio d'Istituto su
proposta del Dirigente, sentiti gli Istitutori, in armonia con le esigenze di vita scolastica e comunitaria
degli allievi;
d)
mantenere comunque un contegno improntato al senso civico e al decoro sia dentro che fuori della
struttura educativa;
141
e)
8)
non entrare nelle camere altrui senza l'autorizzazione dell'Istitutore in servizio.
Il convittore è responsabile, in solido, con i compagni di stanza, della buona conservazione dei locali e
dell'arredamento e risponde dei danni arrecati agli stessi. E' responsabile di quanto espone in camera. In ogni caso
non dovrà appendere poster, cartelli e oggetti lesivi della dignità delle persone e del buon gusto.
9)
Ogni convittore che determini un danno o un guasto all'interno del Convitto, deve prontamente comunicarlo alla
Direzione. Il convittore è responsabile in solido con la famiglia, per i danni prodotti e per gli oggetti mancanti. Il
risarcimento da parte del responsabile non esclude l'eventuale adozione di provvedimenti disciplinari, secondo la
gravità del caso.
10) Agli allievi convittori è vietato tenere in camera qualsiasi attrezzatura, oltre la normale dotazione, se non
espressamente autorizzati.
11) Al termine dell'anno scolastico, dopo un accurato controllo dei locali, le famiglie dei convittori sono tenute al rimborso
delle somme necessarie per l'eventuale ripristino degli stessi.
12) E' fatto divieto assoluto dell'uso, da parte degli allievi convittori, di mezzi di trasporto occasionali di qualsiasi genere.
13) La presenza alle lezioni scolastiche e l'eventuale partecipazione a corsi di sostegno costituisce elemento
indispensabile per la formazione. L'astensione dalle lezioni, qualora avvenga per motivi non ampiamente giustificati,
costituisce grave mancanza disciplinare che può comportare l'allontanamento dal Convitto e le responsabilità
derivanti da tale comportamento ricadono esclusivamente sull'allievo.
14) Il convittore che si dichiarerà malato non potrà usufruire della libera uscita pomeridiana e serale.
15) Le giustificazioni dei convittori assenti dalle lezioni saranno rilasciate dal Collaboratore del DS o dall'Istitutore in
servizio.
16) Al fine di stimolare gli allievi ad una partecipazione attiva alla vita convittuale, i convittori eleggeranno i propri
rappresentanti, in rapporto al numero degli allievi per anno di corso, i quali si fanno portavoce dei problemi del
Convitto, collaborano con il Collaboratore del DS e gli Istitutori e, dietro richiesta del Dirigente Scolastico, possono
essere consultati su quanto concerne la vita di comunità oppure possono far parte di organismi del Convitto costituiti
a titolo consultivo, facendosi parte propositiva per il buon andamento della vita convittuale.
17) Ogni convittore è tenuto ad un comportamento che favorisca condizioni generali di pulizia ed igiene, ed eviti ogni
spreco.
18) Per esigenze di servizio e di sicurezza la direzione dispone di una seconda chiave di ciascuna stanza.
La direzione del Convitto non risponde delle somme e degli oggetti personali in possesso dei convittori.
V - RIENTRI IN FAMIGLIA - PERMESSI
1)
Il convittore sia minorenne che maggiorenne, su richiesta scritta avanzata dai genitori all'atto dell'ammissione o della
riconferma in Convitto, potrà usufruire del permesso di uscita che l'Istitutore in servizio o il Collaboratore del DS
concederanno in orari non previsti dall'orario di vita convittuale (Allegato "A" o dichiarazione notarile ), qualora non ci
siano motivi scolastici o disciplinari che lo impediscano non più di una volta a settimana. Se il convittore in permesso
rientra prima che lo stesso scada il permesso automaticamente si annulla. Ai convittori è consentito il rientro
settimanale in famiglia, nei giorni pre-festivi, dietro richiesta scritta del genitore che libera il Preside da ogni
responsabilità per eventuali incidenti in itinere (Allegato "A").
2)
Gli allievi, che, per comprovati motivi debbono far rientro in famiglia in giorni infrasettimanali, dovranno far pervenire
142
richiesta scritta (anche tramite fax), da parte dei genitori indirizzata al Dirigente Scolastico specificando i motivi di
tale richiesta. Sarà facoltà del Dirigente concedere il permesso richiesto.
3)
Il rientro in famiglia prevede un'assenza dal Convitto per un periodo non inferiore alle 24 ore.
4)
La volontà di far rientro in famiglia nei giorni pre-festivi deve essere comunicata due giorni prima della partenza. I
convittori che intendono trascorrere i giorni pre-festivi e festivi presso amici o parenti debbono essere autorizzati per
iscritto dai genitori.
5)
Per evitare turbamento al normale andamento scolastico, il rientro in Convitto deve avvenire nella serata del giorno
festivo, comunque non oltre le ore 23,00, salvo permesso speciale concesso dal Dirigente Scolastico.
VI - ORARIO DI VITA CONVITTUALE
1)
L'orario di vita convittuale viene deliberato dal Consiglio d'Istituto su proposta del Dirigente Scolastico, sentito il
Collegio degli Istitutori. Detto orario potrà subire variazioni temporanee dettate da esigenze contingenti.
2)
Il rispetto scrupoloso degli orari stabiliti è dovere primario di ogni convittore.
3)
Per non turbare la normale vita di convitto e per il rispetto delle norme di sicurezza, è assolutamente vietato uscire
dal convitto, per far rientro in famiglia o per incontrare amici o parenti, dopo le 23,00.
4)
Qualsiasi tipo di ritardo, se non debitamente giustificato, comporta l'adozione di provvedimenti disciplinari.
VII - PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI
1)
I convittori che mancheranno ai propri doveri o offenderanno, nella Scuola o nel Convitto, la disciplina, il decoro, la
morale, saranno puniti con adeguati provvedimenti disciplinari.
2)
È istituita una commissione composta da: Dirigente Scolastico e/o Collaboratore, due Istitutori eletti dal Collegio degli
Educatori ed un convittore eletto dall’assemblea dei convittori. Tale organo ha facoltà di intervento in caso di grave
mancanza disciplinare e può, a titolo cautelativo, sospendere il convittore o il semiconvittore responsabile
dell’infrazione, per un periodo non superiore a cinque giorni, da portare a ratifica della Giunta Esecutiva responsabile
anche della disciplina del Convitto.
3)
Provvedimenti disciplinari:
a)
avvertimento verbale;
b)
limitazione del permesso d'uscita;
c)
convocazione del genitore per provvedimenti disciplinari;
d)
allontanamento temporaneo dal Convitto;
e)
allontanamento definitivo dal Convitto.
In ogni caso le mancanze degli alunni commesse in Convitto saranno comunicate alla segreteria dell'Istituto, in
quanto il Convitto è parte integrante dell'Istituto medesimo.
4)
Le punizioni di cui alle lettere "a", "b", "c", sono adottate dal Dirigente o dal Collaboratore del DS per il Convitto e
dagli Istitutori di turno; le punizioni di cui alla lettera “d” sono inflitte su decisione deliberata dalla Commissione
interna di disciplina; le punizioni di cui alla lettera "d" ed "e" sono inflitte su decisione deliberata dalla Giunta
Esecutiva dell'Istituto. Prima dell'irrogazione di cui alle lettere "a", "b", "c", si contesta a voce l'infrazione e, seduta
stante, si raccolgono le eventuali giustificazioni facendone eventualmente relazione scritta.
Per i provvedimenti previsti alle lettere "d" e "e", di competenza della Commissione di disciplina interna e della Giunta
143
Esecutiva, l'alunno interessato verrà informato sulle modalità e i limiti di tempo utile per produrre giustificazioni ed
eventuali prove a discarico. Il convittore sottoposto a provvedimento disciplinare ha la facoltà di essere udito
personalmente dal Dirigente Scolastico.
144
VIII - SERVIZI INTERNI E VIGILANZA GENERALE DEL CONVITTO
1)
La destinazione ai vari usi dei locali del Convitto è fatta dal Dirigente su proposta del personale addetto. Tutte le
chiavi dei locali del Convitto sono affidate al controllo del Collaboratore del DS per il Convitto esclusa quella del
magazzino derrate che è affidata al collaboratore amministrativo distaccato in Convitto.
2)
I servizi ed in particolare la mensa, sono riservati esclusivamente ai convittori, agli studenti e ai dipendenti dell'IPSIA.
Per casi particolari deciderà la Giunta Esecutiva o il Dirigente su mandato della stessa.
3)
La vigilanza generale sull'igiene e la nettezza dei locali, degli arredi destinati alla mensa, alla cucina, al guardaroba, e
di uso comune a tutta la famiglia del Convitto è esercitata dal Dirigente e dal Collaboratore del DS per il Convitto con
la collaborazione dell'infermiere e del collaboratore amministrativo.
4)
Il servizio sanitario è affidato dal Consiglio di Istituto, su proposta del Dirigente, ad un medico di provata capacità
professionale. Il sanitario del Convitto cura i convittori quando se ne presenta la necessità. Su richiesta o di sua
iniziativa, compie improvvise ispezioni igieniche ai locali e segnala eventuali carenze.
5)
Propone l'allontanamento dal Convitto degli allievi che non siano adatti alla vita comunitaria o il ricovero in ospedale
quando ne ravvisi la necessità. L'onorario del sanitario è a carico del bilancio ed è fissato dal Consiglio d'Istituto.
6)
La pulizia della persona, la cura del vestiario, la pulizia dei locali ed il rispetto degli arredi, sono considerati elementi
indispensabili al clima di civismo e di educazione che deve caratterizzare il convittore. Facilitare l'assuefazione dei
giovani a questo comune clima di ben ordinata e numerosa famiglia è un compito che distingue ogni dipendente del
Convitto nell'ambito delle sue attribuzioni.
7)
Il Convitto deve disporre di servizi igienici sufficienti e moderni e di locali ad uso infermeria.
8)
Il sanitario del Convitto ha la facoltà di proporre disinfezioni straordinarie e suggerire tutte le cautele necessarie per
salvaguardare l'igiene del Convitto.
9)
Il servizio di guardaroba viene effettuato dalla guardarobiera che prende in affidamento il corredo personale dei
convittori disponendone la distribuzione secondo criteri di igiene e pulizia.
IX - RICORSI
1)
Gli eventuali ricorsi contro l’applicazione del presente regolamento e delle delibere della G.E. riguardanti i
provvedimenti disciplinari degli alunni dovranno essere presentati alla giustizia amministrativa (TAR).
145
INDICE
1
PREMESSA
3
CAPITOLO 1. L’ISTITUTO
4
UBICAZIONE DELL’ISTITUTO E CONTESTO TERRITORIALE
6
LA STORIA DELL’IPSIA
8
OFFERTA FORMATIVA. RISORSE INTERNE ED ESTERNE
12
CAPITOLO 2. IL NUOVO ISTITUTO PROFESSIONALE, LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE, I
DIPARTIMENTI, I PERCORSI TRIENNALI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
13
L’IPSIA E IL NUOVO ORDINAMENTO
16
COMPETENZE, SISTEMA DEI CREDITI, PASSAGGIO TRA I SISTEMI FORMATIVI
18
I DIPARTIMENTI
19
AUTONOMIA E FLESSIBILITÁ
20
L’IPSIA E I PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
24
CAPITOLO 3. IL NUOVO ORDINAMENTO DELL’ISTITUTO
QUINQUENNALI PER IL RILASCIO DEL DIPLOMA
PROFESSIONALE,
I
PERCORSI
25
ISTITUTO PROFESSIONALE SETTORI “INDUSTRIA E ARTIGIANATO” E “SERVIZI”
27
SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO, INDIRIZZO PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI
27
SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO, INDIRIZZO PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI
ARTICOLAZIONE INDUSTRIA
29
SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO INDIRIZZO PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI
ARTICOLAZIONE ARTIGIANATO OPZIONE “PRODUZIONI TESSILI-SARTORIALI”
31
SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO INDIRIZZO PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI
ARTICOLAZIONE INDUSTRIA OPZIONE “PRODUZIONI AUDIOVISIVE”
33
SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO, INDIRIZZO MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA
34
SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO, INDIRIZZO MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA,
OPZIONE “APPARATI, IMPIANTI E SERVIZI TECNICI INDUSTRIALI E CIVILI”
36
INDIRIZZO MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA, OPZIONE “MANUTENZIONE MEZZI DI
TRASPORTO”
38
SETTORE SERVIZI, INDIRIZZO SERVIZI SOCIO-SANITARI ARTICOLAZIONE "ARTI AUSILIARIE
146
DELLE PROFESSIONI SANITARIE, ODONTOTECNICO"
40
CAPITOLO 4. I PERCORSI TRIENNALI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE PER LA
QUALIFICA REGIONALE
41
QUALIFICHE REGIONALI. PERCORSI TRIENNALI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE
44
QUALIFICA OPERATORE
ACCONCIATORE
47
QUALIFICA OPERATORE DELL’ABBIGLIAMENTO
51
QUALIFICA OPERATORE ALLA RIPARAZIONE DEI VEICOLI A MOTORE
55
QUALIFICA OPERATORE ELETTRICO
58
QUALIFICA OPERATORE ELETTRONICO
62
DEL
BENESSERE,
INDIRIZZI
LA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
68
IL PROGETTO EDUCATIVO
80
L’AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO
81
ALLARGAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
95
99
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA DEL CONVITTO A. S. 2014/15
BIBLIOTECA SCOLASTICA MULTIMEDIALE (BSM)
CAPITOLO 6. I PROGETTI CURRICULARI TRASVERSALI
104
CITTADINANZA E COSTITUZIONE
109
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
110
111
116
117
122
123
125
126
FIGURE:
ESTETICA
E
CAPITOLO 5. PROGRAMMAZIONE DIDATTICA E PROGETTO EDUCATIVO, ALLARGAMENTO
DELL’OFFERTA FORMATIVA
63
105
DELLE
CAPITOLO 7. I RAPPORTI SCUOLA TERRITORIO
COLLABORAZIONI CON ENTI, ISTITUZIONI, ASSOCIAZIONI, AZIENDE
CAPITOLO 8. ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO
ORGANIGRAMMA DELL’ISTITUTO
CAPITOLO 9. PROGETTI ATTIVATI NELL’AMBITO DELL’AUTONOMIA
PROGETTI NELL’AMBITO DELL’AUTONOMIA A.S. 201 4/2015
CAPITOLO 10. ALLEGATI I REGOLAMENTI DELL’ISTITUTO E DEL CONVITTO
REGOLAMENTO D’ISTITUTO
147
139
145
REGOLAMENTO GENERALE DEL CON VITTO ANNESSO ALL’ISTITUTO
INDICE
148
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piano dell`offerta formativa - IPSIA