Capitolo 11 (Macro 1)
Estensione del modello a prezzi
vischiosi: altri strumenti analitici
Giuseppe Celi 2005
Piano della lezione
 Lo stock di moneta e l’equilibrio nel mercato
monetario: la curva LM
 Il modello IS-LM
 Shock che colpiscono la IS
 Shock che colpiscono la LM
Giuseppe Celi 2005
La determinazione del tasso di interesse

Abbiamo visto che la curva IS può offrire una riflessione sui cicli
economici, assumendo che la BC stabilizzi il tasso di interesse reale
attraverso OMP. Tuttavia, non tutte le banche centrali fissano i tassi di
interesse. In taluni casi, esse controllano gli aggregati monetari: fissano
l’offerta di moneta e non il tasso di interesse. Inoltre, anche quando le
banche centrali fissano i tassi di interesse, esse stabilizzano quelli reali e
non quelli nominali. In pratica, non disponiamo ancora di un modello che
ci permetta di determinare il tasso di interesse reale di equilibrio

Dobbiamo allora procedere al completamento del modello attraverso la
costruzione della curva LM (Liquidity-Money), che esprime l’equilibrio del
mercato monetario. La LM consente di determinare i tassi di interesse di
equilibrio tenendo fissa l’offerta di moneta. Mettendo insieme la curva IS
(che esprime l’equilibrio nel mercato dei beni) e la curva LM (che esprime
l’equilibrio nel mercato monetario), costruiremo il modello IS-LM che ci
permette di determinare PIL reale e tasso di interesse di equilibrio quando
lo stock di moneta è fisso
Giuseppe Celi 2005
Equilibrio nel mercato monetario
 Quando abbiamo analizzato la domanda di moneta, abbiamo
sottolineato come essa dipenda da tre fattori:

dalla spesa nominale PY

dalle lente variazioni della struttura e della tecnologia del sistema
bancario VL

dal tasso di interesse nominale i
 Se per semplicità trascuriamo
VL, la domanda di moneta reale è data
dalla seguente espressione:
Md
Y

P
V0  V i r   e

Giuseppe Celi 2005

Equilibrio nel mercato monetario
 La domanda di moneta reale (domanda in termini di potere d’acquisto
per beni e servizi) è direttamente proporzionale al PIL reale e
inversamente correlata al tasso di interesse nominale (dato che la
velocità di circolazione dipende positivamente dal tasso di interesse
nominale),
 Nel MPV, il livello dei prezzi non può adeguarsi istantaneamente per
eguagliare domanda Md e offerta di moneta Ms come nel MPF, per cui
sarà il tasso di interesse nominale ad adeguarsi. Perciò, dati il PIL
reale, l’offerta nominale di moneta e il livello dei prezzi, il tasso di
interesse nominale i = r + πe deve essere quello in corrispondenza del
quale la curva di domanda di moneta e la curva di offerta di moneta si
intersecano:
(YP ) / M s  V0
i  (r   ) 
Vi
e
Giuseppe Celi 2005
Domanda e offerta di moneta

Giuseppe Celi 2005
Quando lo stock
di attività
monetarie liquide
è fisso, il tasso di
interesse
nominale a breve
termine di
equilibrio è quello
in corrispondenza
del quale la
domanda di
moneta liquida da
parte delle
famiglie e delle
imprese è uguale
allo stock di
moneta (fisso).
La curva LM

Sotto l’ipotesi che lo stock di moneta sia fisso, il fatto che la domanda di moneta
dipenda positivamente dal PIL reale implica che il tasso di interesse nominale di
equilibrio vari al variare del PIL reale. Nella figura che segue, in corrispondenza
di ogni possibile livello del PIL reale, esiste una differente curva di domanda di
moneta come funzione del tasso di interesse nominale. Data l’offerta di moneta,
se il PIL aumenta, anche il tasso di interesse deve aumentare per riportare in
equilibrio il mercato monetario. La relazione tra tasso di interesse di equilibrio e
livello del PIL è alla base della costruzione della curva LM

Consideriamo un diagramma in cui riportiamo il tasso di interesse nominale
sull’asse delle ordinate e il PIL sull’asse delle ascisse. Per un determinato valore
di Y, riportiamo sull’asse delle ordinate il valore di i derivante dall’equilibrio del
mercato monetario che si ottiene intersecando la curva di domanda di moneta
corrispondente a quel particolare valore di Y con la curva di offerta (che è data).
Ripetendo la procedura per ogni valore di Y, otteniamo la curva LM. La curva
LM esprime tutte le possibili combinazioni di tasso di interesse nominale e Pil
reale in corrispondenza delle quali il mercato monetario è in equilibrio
Giuseppe Celi 2005
La domanda di moneta varia al variare del reddito totale Y.
Più alto è il livello del reddito totale, più alta è la quantità di moneta
domandata per ogni dato tasso di interesse e (per uno stock di moneta fisso)
più alto è il tasso di interesse di equilibrio.
Giuseppe Celi 2005
Dalla domanda di moneta alla curva LM. La curva LM a
destra dice quale sarà il tasso di interesse nominale di equilibrio per
ogni valore del reddito nazionale Y.
Giuseppe Celi 2005
La curva LM
 L’equazione per la curva LM è semplicemente l’equazione della
domanda di moneta, che incorpora la condizione di equilibrio (Md =Ms),
espressa in funzione di Y:

 MP
Y  V0  Vi (r   e )
 Aumenti dell’offerta reale di moneta spostano verso destra la curva LM.
Diminuzioni dell’offerta reale di moneta spostano verso sinistra la LM.
Queste variazioni dell’offerta di moneta in termini reali possono essere
dovute a variazioni dello stock nominale di moneta in seguito a
mutamenti della politica monetaria o a variazioni del livello dei prezzi
Giuseppe Celi 2005
Il diagramma IS-LM
 Se si conosce il tasso di inflazione atteso, il fatto che
i = r + πe
ci consente di costruire la curva LM nello stesso diagramma in
cui è costruita la curva IS. In tal modo, otteniamo il diagramma
IS-LM. E’ evidente che solo nel punto di intersezione tra le due
curve, mercato dei beni e mercato monetario sono entrambi in
equilibrio.
Giuseppe Celi 2005
Il diagramma IS-LM Qual è l’equilibrio del sistema economico? È il punto
di intersezione tra la curva IS e la curva LM. Lungo la curva IS, la produzione totale è
uguale alla domanda aggregata. Lungo la curva LM, la quantità di moneta domandata
dalle famiglie e dalle imprese è uguale allo stock di moneta. Nel punto di intersezione
tra le due curve, sia il mercato dei beni sia il mercato monetario sono in equilibrio
Giuseppe Celi 2005
Shock che colpiscono la IS
 Qualunque cambiamento della politica economica o dell’ambiente
economico che faccia variare la spesa autonoma cambia la posizione
della IS. Per esempio, un aumento degli acquisti pubblici fa traslare
verso destra la IS lungo la LM e il nuovo punto di equilibrio del sistema
economico verrà a trovarsi in corrispondenza di un livello del reddito e
del tasso di interesse più elevati. Perché è aumentato il tasso di
interesse? Perché:
d
G  Y  M  i 
 Il modo in cui lo spostamento espansivo della IS verrà diviso tra
aumento del tasso di interesse e aumento del PIL reale dipende
dall’inclinazione della LM. Quando la LM è molto piatta, l’aumento del
tasso di interesse reale sarà molto piccolo e, in tal caso, l’effetto di
spiazzamento degli investimenti e delle esportazioni sarà piccolo. Il
contrario avverrà quando la domanda di moneta è anelastica al tasso di
interesse. In questo caso, la LM sarà molto ripida è l’impatto
dell’espansione fiscale si eserciterà soprattutto sul tasso di interesse,
piuttosto che sul reddito
Giuseppe Celi 2005
Effetto di uno shock IS positivo. Uno spostamento espansivo
della curva IS fa aumentare sia il PIL reale Y sia il tasso di interesse
reale r
Giuseppe Celi 2005
Shock che colpiscono la LM

Un aumento dello stock di moneta sposterà verso il basso la LM lungo la IS
determinando un nuovo punto di equilibrio caratterizzato da un più basso livello
del tasso di interesse reale e un più alto livello del PIL reale. Una diminuzione
dello stock di moneta sposterà la LM verso l’alto determinando un PIL di
equilibrio più basso e un tasso di interesse di equilibrio più elevato.

E’ importante notare come il mercato monetario operi in modo diverso nel MPV
rispetto al MPF.

Abbiamo visto come, nel MPF, il tasso di interesse reale determinava l’equilibrio
nel mercato dei fondi mutuabili e le variazioni dello stock di moneta non avevano
alcun effetto sulle variabili reali: era il livello dei prezzi che variava in modo da
equilibrare domanda e offerta di moneta

Nel MPV, invece, è il tasso di interesse nominale che varia per riequilibrare il
mercato monetario e non il livello dei prezzi
Giuseppe Celi 2005
Effetto di uno shock LM espansivo. Uno spostamento
espansivo della curva LM fa aumentare il PIL reale Y e diminuire il
tasso di interesse di equilibrio r.
Giuseppe Celi 2005
Modello IS-LM con un obiettivo di tasso di interesse.
Quando la banca centrale si propone un obiettivo e fissa il tasso di
interesse, la curva LM può essere considerata come una retta
orizzontale.
Giuseppe Celi 2005
Classificazione degli shock

Cambiamenti che influenzano la LM.
 Ogni variazione dello stock nominale di moneta, del livello dei prezzi o della
velocità tendenziale di circolazione della moneta cambierà la posizione della
LM

Ogni variazione della sensibilità della domanda di moneta al tasso di
interesse farà variare la pendenza della LM

Il fatto che nel diagramma IS-LM il tasso di interesse è quello reale, a lungo
termine e rischioso r ha importanti implicazioni. La curva LM esprime una
relazione tra Y e i. A patto che il differenziale tra i ed r sia costante, non
sorgono problemi nel rappresentare la LM nello stesso diagramma dove è
costruita la IS. Se, però, il differenziale (spread) varia perché varia una sua
componente (l’inflazione attesa o il premio per il rischio o il premio a
termine), allora la LM si sposta. Se, per esempio, aumenta l’inflazione
attesa, la LM si sposta verso il basso (mentre, se il premio per il rischio o il
premio a termine aumentano, la LM si sposta verso l’alto)
Giuseppe Celi 2005
Un aumento dell’inflazione attesa sposta la curva LM verso il basso. Il
fatto che il tasso di interesse pertinente alla curva IS sia un tasso reale e che il tasso di
interesse pertinente alla curva LM sia un tasso nominale è causa di complicazioni: una
variazione dell’inflazione attesa fa diminuire il tasso di interesse reale corrispondente a
ogni dato tasso di interesse nominale e quindi sposta verso il basso la curva LM nel
diagramma IS-LM.
Giuseppe Celi 2005
Classificazione degli shock
 Cambiamenti che influenzano la IS

Cambiamenti di alcuni parametri che influenzano la spesa per
investimenti hanno un impatto sulla pendenza della IS (Ir)

Variazioni della sensibilità delle esportazioni al tasso di cambio e
della sensibilità del tasso di cambio al tasso di interesse interno
hanno un impatto sulla pendenza della IS
Qualunque perturbazione modifichi la propensione marginale alla
spesa PME influenzerà sia la pendenza che la posizione della IS.
Quindi variazioni della propensione marginale al consumo, della
propensione marginale alle importazioni o delle aliquote fiscali
hanno un impatto sulla posizione e sulla pendenza della curva IS
Infine, variazioni del livello della spesa autonoma hanno un impatto
sulla posizione della IS (per esempio, C0 , I0 , G)


Giuseppe Celi 2005
Il tasso di cambio e la bilancia commerciale
 Come nel modello a prezzi flessibili, anche nel modello a prezzi
vischiosi il valore del tasso di cambio reale corrente è dato
dall’espressione:
 = 0 - r  (r – rf)
 Dalla precedente equazione si comprende come eventuali
spostamenti delle curve IS e LM che influenzino il tasso di
interesse reale eserciteranno un impatto anche sul tasso di
cambio reale  e, per questa via, eserciteranno un‘influenza
sulle esportazioni nette.
 Il diagramma che segue illustra gli effetti di una politica
monetaria espansiva
Giuseppe Celi 2005
Modello IS-LM e tasso di cambio
 Gli spostamenti
della curva LM
verso l’esterno
(destra) faranno
aumentare il
tasso di cambio
e il valore della
valuta estera
determinando
un aumento
delle
esportazioni
nette
Giuseppe Celi 2005
Il modello IS-LM e la bilancia commerciale
 In generale, nel modello IS-LM, gli effetti di un cambiamento
delle condizioni interne sulla bilancia commerciale agiscono in
due direzioni: 1) da un lato, le variazioni del tasso di cambio
indotte da cambiamenti del tasso di interesse interno avranno
un impatto sulle esportazioni lorde; 2) dall’altro lato, le variazioni
del PIL reale avranno ripercussioni sulle importazioni.
NX  GX  IM  ( X   r r )  ( IM y Y )
 Nel diagramma IS-LM, quando il sistema economico si muove
verso l’alto o verso destra (oppure verso l’alto e verso destra), le
esportazioni nette diminuiscono.
La seguente figura illustra le principali relazioni di causa ed
effetto.
Giuseppe Celi 2005
Effetto di un cambiamento delle condizioni interne
sul tasso di cambio e sulla bilancia commerciale
Giuseppe Celi 2005
Shock internazionali ed economia nazionale
 Tre tipi di shock internazionali influenzano l’equilibrio nello
schema IS-LM: 1) una variazione della domanda estera di beni
nazionali; 2) una variazione del tasso di interesse reale estero;
3) una variazione del valore fondamentale del tasso di cambio
atteso dagli speculatori (0 ). Analizziamoli uno per uno.
 Aumento della domanda estera. In questo caso, gli effetti nel
modello IS-LM sono analoghi a quelli esercitati da un qualunque
shock espansivo che muova la IS verso destra: lo spostamento
a destra della IS, misurato dal prodotto tra aumento autonomo
della domanda e moltiplicatore (ΔA0) /(1-PME), fa aumentare il
PIL reale e, se la LM è inclinata positivamente, questo porterà
ad un aumento del tasso di interesse e ad un apprezzamento
del tasso di cambio che attenuerà l’incremento iniziale delle
esportazioni; inoltre, l’aumento del PIL reale farà aumentare le
importazioni.
Giuseppe Celi 2005
Effetto di un aumento della domanda estera
di esportazioni
Giuseppe Celi 2005
Effetto di un aumento della domanda estera
di esportazioni
 Dal punto di vista algebrico, se si assume che la banca centrale
mantenga fisso il tasso di interesse reale, l’impatto di un
aumento della domanda estera sul reddito interno sarà misurato
semplicemente dal prodotto della variazione delle esportazioni
lorde per il moltiplicatore:
Y 
X f Y
f
1  PME
dove, se sostituiamo alla propensione marginale alla spesa
PME i parametri che la determinano, otteniamo:
Y 
Giuseppe Celi 2005
X f Y
f
1  C y (1  t )  IM y
Effetto di un aumento della domanda estera
di esportazioni
 L’aumento della domanda estera influenza le esportazioni nette
direttamente in termini di aumento delle esportazioni lorde, e
indirettamente in termini di aumento delle importazioni generato
dall’incremento del reddito nazionale:
NX  GX  IM  X f Y f  IM y Y
 Sostituendo il valore per ΔY, otteniamo:
X f Y
IM y 


NX  X f Y  IM y
 ( X f Y ) 1 

1  PME
1

PME


f
f
f
 Come si vede, a patto che il moltiplicatore moltiplicato per la
propensione marginale ad importare sia minore di 1, un
aumento della domanda estera migliorerà le esportazioni nette
Giuseppe Celi 2005
L’impatto di un aumento del tasso di interesse
estero
 Nel caso di un aumento del tasso di interesse estero rf, gli effetti
sul reddito interno e sulla bilancia commerciale sono analoghi a
quelli associati ad un aumento della domanda estera, tranne per
il fatto che ora il tasso di cambio si muove in direzione opposta:
un innalzamento di rf provoca un deprezzamento del tasso di
cambio reale che, a sua volta, contribuisce a far aumentare le
esportazioni lorde migliorando il saldo della bilancia
commerciale.
 Anche in questo caso, l’impatto sull’equilibrio interno è quello
determinato da un movimento della IS in senso espansivo. In
particolare, la traslazione a destra della IS fa aumentare il PIL e,
nella misura in cui la LM è inclinata positivamente, questo
determina un aumento del tasso di interesse interno. Lo
spostamento dell’equilibrio IS-LM in alto a destra (aumento del
PIL e del tasso di interesse interno) contribuisce a
ridimensionare gli effetti positivi sulle esportazioni nette
esercitati dall’aumento di rf (via deprezzamento del cambio)
Giuseppe Celi 2005
Cambiamento delle aspettative circa il
valore di lungo periodo del tasso di cambio
 Se lo shock internazionale è rappresentato da un cambiamento
al rialzo delle aspettative degli speculatori circa il valore di lungo
periodo del tasso di cambio (aumento di 0 ), gli effetti sono
identici a quelli associati ad un aumento di rf: deprezzamento
del tasso di cambio reale e aumento delle esportazioni lorde,
traslazione a destra della IS, aumento del PIL di equilibrio e, con
una LM inclinata positivamente, aumento del tasso di interesse
interno.
Giuseppe Celi 2005
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capitolo 11 bis