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GRUPPI TERMICI
A CONDENSAZIONE
TAU UNIT
28 OIL - 28 OIL BLU
28/120 OIL
28/120 OIL BLU
ISTRUZIONI PER L'INSTALLATORE
E PER IL SERVIZIO TECNICO DI ASSISTENZA
28 OIL
28 OIL BLU
28/120 OIL
28/120 OIL BLU
IL CLIMA PER OGNI TEMPO
CONFORMITA’
I gruppi termici a condensazione TAU UNIT OIL r sono conformi a:
• Direttiva Rendimenti 92/42/CEE (★★★★)
• Direttiva Compatibilità Elettromagnetica 89/336/CEE
• Direttiva Bassa Tensione 73/23/CEE
1312
GAMMA
2
MODELLO
TAU UNIT 28 OIL
TAU UNIT 28/120 OIL
CODICE
4031900
4031901
TAU UNIT 28 OIL BLU
TAU UNIT 28/120 OIL BLU
4031902
4031903
Gentile Tecnico,
ci complimentiamo con Lei per aver proposto un gruppo termico TAU UNIT OIL r in grado
di assicurare il massimo benessere per lungo tempo con elevata affidabilità, efficienza, qualità e
sicurezza. Con questo libretto desideriamo fornirLe le informazioni che riteniamo necessarie per
una corretta e più facile installazione dell’apparecchio senza voler aggiungere nulla alla Sua competenza e capacità tecnica.
Buon lavoro e rinnovati ringraziamenti
Riello S.p.A.
GARANZIA
Il gruppo termico TAU UNIT OIL r gode di una GARANZIA SPECIFICA a partire dalla data di
convalida da parte del Servizio Tecnico di Assistenza r della Sua Zona che può trovare sulle
pagine gialle alla voce Caldaie.
La invitiamo quindi a rivolgersi tempestivamente al suddetto Servizio Tecnico r il quale A
TITOLO GRATUITO, effettuerà la messa in funzione del gruppo termico alle condizioni specificate
nel CERTIFICATO DI GARANZIA, fornito con l’apparecchio, che Le suggeriamo di leggere con
attenzione.
3
INDICE
GENERALE
Avvertenze generali
Regole fondamentali di sicurezza
Descrizione dell’apparecchio
Dispositivi di sicurezza
Identificazione
Targa tecnica
Struttura
Dati tecnici
Accessori
Circuito idraulico
Posizionamento sonde
Circolatori
Schemi elettrici funzionali
Quadro di comando
Selezione modo di funzionamento
Livelli di programmazione
Pag
5
5
6
6
7
7
8
10
11
11
12
13
14
16
19
22
INSTALLATORE
Ricevimento del prodotto
Dimensioni e peso
Movimentazione
Locale d’installazione del gruppo termico
Installazione su impianti vecchi o da rimodernare
Collegamenti idraulici
Evacuazione della condensa
Collegamenti elettrici
Collegamento sonda esterna
Collegamenti combustibile
Scarico fumi e aspirazione aria comburente
Caricamento e svuotamento impianto
Pag
24
24
25
26
26
27
29
29
32
34
35
36
In alcune parti del libretto sono utilizzati i simboli:
b = per azioni che richiedono particolare cautela
ed adeguata preparazione
a = per azioni che NON DEVONO essere assolutamente eseguite
Questo libretto Cod. 068959IT Rev. 0 (05/07) è composto
da 116 pagine.
4
INDICE
SERVIZIO TECNICO DI ASSISTENZA
Preparazione alla prima messa in servizio
Prima messa in servizio
Controlli durante e dopo la prima messa
in servizio
Lista completa dei parametri
Impostazione dei parametri funzionali
- Programmi orari
- Circuiti di riscaldamento
- Temperatura ambiente
- Curva di riscaldamento
- Funzioni ECO
- Limiti setpoint di mandata
- Impostazione dei parametri sanitario (ACS)
- Collettori solari
Spegnimento temporaneo
Spegnimento per lunghi periodi
Codici errore/manutenzione
Manutenzione
Bruciatore di gasolio
- TAU UNIT 28 - 28/120 OIL
- TAU UNIT 28 - 28/120 OIL BLU
Smontaggio dei componenti e pulizia
del gruppo termico
Eventuali anomalie e rimedi
Pag
38
38
APPENDICE I
Blocco comandi (param. 26)
Blocco programmazione (param. 27)
Assegnazione circuito riscaldamento
Sonda ambiente
Vacanze
Stato dell'impianto
Schemi di impianto
Pag
93
93
93
94
94
95
99
APPENDICE II
L'acqua negli impianti di riscaldamento
Estratto della norma UNI 8065
Pag
101
106
41
42
57
57
58
58
59
60
61
64
66
66
67
69
70
76
87
91
AVVERTENZE GENERALI
b Dopo aver tolto l’imballo assicurarsi dell’integrità e
della completezza della fornitura ed in caso di non
rispondenza, rivolgersi all’Agenzia r che ha venduto il gruppo termico.
b L’installazione del gruppo termico TAU UNIT OIL
r deve essere effettuata da impresa abilitata
ai sensi della Legge 5 Marzo 1990 n° 46 che a
fine lavoro rilasci al proprietario la dichiarazione di
conformità di installazione realizzata a regola d’arte, cioè in ottemperanza alle Norme vigenti ed alle
indicazioni fornite dalla r nel libretto di istruzione
a corredo dell’apparecchio.
b Il
gruppo termico deve essere destinato all’uso
previsto dalla r per il quale è stato espressamente realizzato. È esclusa qualsiasi responsabilità
contrattuale ed extracontrattuale della r per
danni causati a persone, animali o cose, da errori
d’installazione, di regolazione, di manutenzione e da
usi impropri.
b In caso di fuoriuscite d’acqua scollegare il gruppo
termico dalla rete di alimentazione elettrica, chiudere
l’alimentazione idrica ed avvisare, con sollecitudine,
il Servizio Tecnico di Assistenza r oppure personale professionalmente qualificato.
b Non effettuare la pulizia del bruciatore nè di sue parti
con sostanze facilmente infiammabili (es. benzina,
alcool, ecc.).
b Verificare periodicamente che la pressione di eser-
cizio dell’impianto idraulico sia superiore a 1 bar.
In caso contrario contattare il Servizio Tecnico di
Assistenza r oppure personale professionalmente qualificato.
b Il non utilizzo del gruppo termico per un lungo perio-
do comporta l’effettuazione almeno delle seguenti
operazioni:
- posizionare l'interruttore principale dell’apparecchio
su “spento”
- posizionare l’interruttore generale dell’impianto su
“spento”
- chiudere i rubinetti del combustibile e dell’acqua dell’impianto termico
- svuotare l’impianto termico se c’è pericolo di gelo.
b La gestione di impianti a bassa temperatura (a pavimento) deve essere effettuata esclusivamente con
circuiti provvisti di valvola miscelatrice.
b La manutenzione del gruppo termico deve essere
eseguita almeno una volta l’anno.
b Questo libretto è parte integrante del gruppo termico
e di conseguenza deve essere conservato con cura
e dovrà SEMPRE accompagnare il gruppo termico
anche in caso di sua cessione ad altro proprietario o utente oppure di un trasferimento su un altro
impianto. In caso di danneggiamento o smarrimento
richiederne un altro esemplare al Servizio Tecnico di
Assistenza r di Zona.
REGOLE FONDAMENTALI DI SICUREZZA
Ricordiamo che l’utilizzo di prodotti che impiegano combustibili, energia elettrica ed acqua comporta l’osservanza di
alcune regole fondamentali di sicurezza quali:
aÈ vietato l’uso del gruppo termico ai bambini ed alle
persone inabili non assistite.
aÈ vietato azionare dispositivi o apparecchi elettrici
quali interruttori, elettrodomestici, ecc. se si avverte
odore di combustibile o di incombusti. In questo
caso:
- aerare il locale aprendo porte e finestre;
- chiudere il dispositivo d’intercettazione combustibile;
- fare intervenire con sollecitudine il Servizio Tecnico di
Assistenza r oppure personale professionalmente qualificato.
aÈ
vietato tirare, staccare, torcere i cavi elettrici,
fuoriuscenti del gruppo termico, anche se questo è
scollegato dalla rete di alimentazione elettrica.
aÈ
vietato tappare o ridurre dimensionalmente le
aperture di aerazione del locale di installazione. Le
aperture di aerazione sono indispensabili per una
corretta combustione.
aÈ
vietato esporre il gruppo termico agli agenti
atmosferici. Esso non è progettato per funzionare
all’esterno.
aÈ vietato toccare il gruppo termico se si è a piedi
aÈ vietato spegnere il gruppo termico se la tempera-
aÈ vietato qualsiasi intervento tecnico o di pulizia
aÈ vietato lasciare contenitori e sostanze infiammabili
nudi e con parti del corpo bagnate.
prima di aver scollegato il gruppo termico dalla rete
di alimentazione elettrica posizionando l’interruttore
generale dell’impianto e quello principale dell’apparecchio su “spento”.
aÈ vietato modificare i dispositivi di sicurezza o di
regolazione senza l’autorizzazione e le indicazioni
del costruttore del gruppo termico
tura esterna puó scendere sotto lo ZERO (pericolo di
gelo).
nel locale dov’è installato il gruppo termico.
aÈ vietato disperdere nell’ambiente e lasciare alla
portata dei bambini il materiale dell’imballo in quanto
può essere potenziale fonte di pericolo. Deve quindi
essere smaltito secondo quanto stabilito dalla legislazione vigente.
GENERALE
5
DESCRIZIONE DELL'APPARECCHIO
I gruppi termici TAU UNIT OIL sono a gasolio, a condensazione, ad alto rendimento, per il riscaldamento degli
ambienti (modelli 28) o per il riscaldamento degli ambienti
e la produzione di acqua calda sanitaria (modelli 28/120),
grazie ad un bollitore in acciaio da 120 litri.
Questi apparecchi possono essere di tipo “C” se il condotto di aspirazione è prolungato e l’aria comburente è
prelevata all’esterno del locale di installazione.
Per un funzionamento affidabile in tutte le condizioni, il
bruciatore ad uno stadio ad aria soffiata è munito di un
preriscaldatore del combustibile.
Inoltre, essi sono progettati per servire fino a due impianti
(zone) con l’utilizzo di kit accessori, idraulici ed elettrici.
Gli elementi principali della progettazione sono:
- lo studio accurato delle geometrie per ottenere un eccellente rapporto tra il volume della camera di combustione e le superfici di scambio;
- lo scambiatore di calore primario con tubi d’acciaio vetrificato e turbolatori a onda, dove una gran parte dell’energia contenuta nei fumi è recuperata e ceduta al
circuito di riscaldamento;
- lo scambiatore secondario in acciaio AISI 904L che
permette di recuperare il calore latente dei fumi e di aumentare il rendimento, che raggiunge il 103,9 % (50°C30°C);
- il bollitore orizzontale in acciaio inox 316L vetrificato,
con scambiatore primario a sviluppo verticale (modelli
28/120).
Il corpo di scambio e lo scambiatore secondario, dal disegno esclusivo, sono efficacemente isolati con un rivestimento in lana di vetro ad alta densità. Il quadro di comando “elettronico” è provvisto dei dispositivi di controllo
e sicurezza conformi alle norme tecniche applicabili.
La flessibilità del regolatore permette la gestione di una
zona aggiuntiva diretta o l’integrazione nei sistemi solari
r senza la necessità di utilizzare regolatori aggiuntivi.
DISPOSITIVI DI SICUREZZA
I gruppi termici TAU UNIT OIL sono dotati dei seguenti dispositivi di sicurezza:
- Valvola di sicurezza pressione impianto riscaldamento
che interviene scaricando l’impianto se la pressione del
circuito supera il limite (3 bar).
- Termostato sicurezza che interviene ponendo il gruppo termico in stato di arresto di sicurezza se la temperatura supera il limite (110°C).
- Termostato fumi posto nella parte inferiore dello scambiatore secondario, che provoca un’anomalia in caso di
alta temperatura dei fumi ( > 90°C).
Inoltre il galleggiante presente nel sifone impedisce il
passaggio dei fumi dallo scarico condensa.
- Sicurezza bruciatore: il bruciatore di gasolio è provvisto di una apparecchiatura di controllo elettronica
che permette di verificare il corretto svolgimento del
programma di funzionamento ed, in caso di anomalie,
fornisce sul quadro di comando una segnalazione di
blocco e sull'apparecchiatura, tramite lampeggi multicolore, una precisa diagnostica.
6
GENERALE
b L’intervento dei dispositivi di sicurezza indica un
malfunzionamento del gruppo termico potenzialmente pericoloso, pertanto contattare immediatamente il Servizio Tecnico di Assistenza r.
È possibile, dopo una breve attesa, provare a rimettere
in servizio il gruppo termico (vedi capitolo prima messa
in servizio).
a Il gruppo termico non deve, neppure temporaneamente, essere messo in servizio con i dispositivi di
sicurezza non funzionanti o manomessi.
b La sostituzione dei dispositivi di sicurezza deve
essere effettuata dal Servizio Tecnico di Assistenza
r, utilizzando esclusivamente componenti originali del fabbricante. Fare riferimento al catalogo
ricambi a corredo del gruppo termico.
Dopo aver eseguito la riparazione verificare il corretto
funzionamento del gruppo termico.
IDENTIFICAZIONE
I gruppi termici TAU UNIT OIL r sono identificabili attraverso:
- Targa Tecnica
Riporta i dati tecnici e prestazionali del gruppo termico.
- Targa Matricola
È applicata al basamento del gruppo termico e riporta il numero matricola, il modello, la potenza al
focolare e la pressione massima di esercizio.
b La manomissione, l’asportazione, la mancanza delle targhette o quant’altro non permetta la sicura identificazione
del prodotto, rende difficoltosa qualsiasi operazione di installazione e di manutenzione.
TARGA TECNICA
Esercizio sanitario
(solo per modelli 28/120)
Qn
Esercizio riscaldamento
Portata termica nominale
Pn
Potenza utile nominale
IP
Grado di protezione elettrica
Pmw
Pressione massima sanitario
(solo per modelli 28/120)
Pms
Pressione massima riscaldamento
T
Temperatura
η
Rendimento
D
Portata specifica
(solo per modelli 28/120)
GENERALE
7
STRUTTURA
TAU UNIT 28 OIL - TAU UNIT 28 OIL BLU
VISTA LATERALE
VISTA FRONTALE
24
11
10
12
23
13
14
22
9
1
15
8
7
6
16
21
20
17
5
4
3
18
2
3
4
19
1 - Pannello laterale
2 - Pannello per ispezione
3 - Rubinetto di scarico caldaia
4 - Sifone scarico condensa
5 - Valvola di non ritorno
6 - Valvola di non ritorno (a corredo)
7 - Sonda mandata impianto miscelato
8 - Pozzetto per bulbo termostato fumi
9 - Scambiatore secondario
10 - Condotto scarico fumi
11 - Valvola di sfiato automatico
12 - Valvola di sicurezza (3 bar)
13 - Bicchiere di raccolta scarichi
valvola di sfiato
14 - Pozzetti portasonde caldaia
15 - Motore valvola miscelatrice
16 - Visore fiamma
17 - Staffa supporto bruciatore
(solo nei modelli "BLU")
18 - Bruciatore (*)
19 - Golfari per il sollevamento
20 - Corpo caldaia
21 - Condotto aspirazione aria comburente
22 - Circolatore impianto
23 - Manometro
24 - Quadro di comando
(*) I modelli "BLU" montano un bruciatore a basse emissioni di NOx.
8
GENERALE
TAU UNIT 28/120 OIL - TAU UNIT 28/120 OIL BLU
VISTA LATERALE
VISTA FRONTALE
28
11
10
12
27
13
26
14
9
15
16
8
25
17
7
6
3
1
5
4
3
2
18
11
24
5
19
4
4
23
20
21
22
1 - Pannello laterale
2 - Pannello per ispezione
3 - Valvola di non ritorno
4 - Rubinetto di scarico caldaia
5 - Sifone scarico condensa
6 - Valvola di non ritorno (a corredo)
7 - Sonda mandata impianto miscelato
8 - Pozzetto per bulbo termostato fumi
9 - Scambiatore secondario
10 - Condotto scarico fumi
11 - Valvola di sfiato automatico
12 - Valvola di sicurezza (3 bar)
13 - Bicchiere di raccolta scarichi
valvola di sfiato
14 - Pozzetti portasonde caldaia
15 - Motore valvola miscelatrice
16 - Corpo caldaia
17 - Visore fiamma
18 - Staffa supporto bruciatore
(solo nei modelli "BLU")
19 - Bruciatore (*)
20 - Bollitore 120 litri
21 - Flangia bollitore con anodo di magnesio
22 - Pozzetto portasonde bollitore
23 - Golfari per il sollevamento
24 - Circolatore bollitore
25 - Condotto aspirazione aria comburente
26 - Circolatore impianto
27 - Manometro
28 - Quadro di comando
(*) I modelli "BLU" montano un bruciatore a basse emissioni di NOx.
GENERALE
9
DATI TECNICI
Descrizione
TAU UNIT
28 OIL
28/120 OIL
Combustibile
28/120 OIL BLU
Gasolio
Tipo apparecchio
B23P - C13 - C33
Portata termica al focolare (nominale )
Potenza termica utile (nominale)
Rendimento utile a Pn max (80-60°C)
28,7
kW
28
kW
97,4
%
Rendimento utile al 30% di Pn (T. Ritorno 40°C)
101,1
%
Rendimento utile a Pn max (50-30°C)
103,9
%
Rendimento utile al 30% di Pn (T. Ritorno 30°C)
103,3
%
Rendimento di combustione
97,9
%
Perdite all'arresto
225
W
Temperatura fumi (∆T) (80-60°C)
70
°C
Temperatura fumi (∆T) (50-30°C)
47
°C
Indice di fumosità
< 0,5
Portata massica fumi
0,012
kg/s
CO2
12,3
12,5
CO
< 15
7
p.p.m.
NOx (medio)
200
91
mg/kWh
Pressione massima di esercizio riscaldamento
%
3
bar
Temperatura massima esercizio riscaldamento
82
°C
Temperatura intervento termostato di sicurezza
110
°C
Temperatura intervento termostato fumi
90
°C
Temperatura minima di ritorno
30
°C
30 ÷ 82
°C
Campo di selezione temperatura acqua caldaia
Contenuto acqua caldaia
Alimentazione elettrica
Potenza elettrica massima assorbita
320
28
l
230~50
V~Hz
410
430
520
W
Grado di protezione elettrica
X0D
IP
Produzione condensa a 50/30°C
1,6
l/h
Descrizione Bollitore
Tipo bollitore
TAU UNIT
28/120 OIL
28/120 OIL BLU
Inox
Disposizione bollitore
Orizzontale
Disposizione scambiatore
Orizzontale
Potenza massima assorbita
Campo di selezione temp. acqua calda sanitaria
Capacità bollitore
Contenuto acqua serpentino
10
28 OIL BLU
23
kW
40 ÷ 65
°C
120
l
4
l
Superficie di scambio
0,70
m2
Produzione acqua sanitaria con ∆T 35°C
580
l/h
Prelievo in 10’ con accumulo a 48°C
17,5
l/min.
Prelievo in 10’ con accumulo a 60°C
24,2
l/min.
Portata specifica (EN 625)
23,6
l/min.
Tempo di ripristino (∆T 35°C)
23
min.
Pressione massima di esercizio bollitore
6
bar
GENERALE
ACCESSORI
Sono disponibili gli accessori sottoriportati da richiedere separatamente:
ACCESSORIO
CODICE
Kit zona aggiuntiva diretta
4031912
Kit zona aggiuntiva miscelata
4031904
Kit vaso d'espansione 12 l
4031905
Kit connessione bollitore remoto
4031907
Kit elettrico di gestione seconda zona mix
4031908
Kit scarico fumi
4031909
Kit collettore di mandata
4031910
Kit stagno
4031911
Kit sonda bollitore
4031847
Kit sonda collettore solare
4031913
CIRCUITO IDRAULICO
TAU UNIT 28 OIL - TAU UNIT 28 OIL BLU
2
3 11
1
5
4
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
6
10
7
8
12
8
9
RI Mix
MI Mix
9
MI Mix - Mandata impianto miscelato
RI Mix - Ritorno impianto miscelato
UAC - Uscita acqua calda sanitaria
EAF - Entrata acqua fredda sanitaria
TAU UNIT 28/120 OIL - TAU UNIT 28/120 OIL BLU
2
1
- Corpo caldaia
- Scambiatore secondario
- Valvola di sfiato automatico
- Manometro
- Valvola miscelatrice
- Circolatore impianto
- Bruciatore
- Rubinetto di scarico
- Valvola di non ritorno
- Sifone scarico condensa
- Valvola di sicurezza impianto (3 bar)
- Scarichi
- Bollitore
3 11
5
4
6
3
8
6
9
7
10
8
12
8
UAC
9
13
EAF
RI Mix
MI Mix
9
GENERALE
11
POSIZIONAMENTO SONDE
1 - Bulbo termostato di sicurezza
2 - Sonda caldaia
3 - Bulbo termostato fumi
TAU UNIT 28/120 OIL
TAU UNIT 28/120 OIL BLU
4 - Sonda mandata impianto miscelato (posizionata sul tubo di mandata dell'impianto miscelato,
nella parte posteriore del gruppo termico)
5 - Sonda bollitore
2
1
TAU UNIT 28 OIL
TAU UNIT 28 OIL BLU
4
3
2
1
4
3
5
Caratteristiche sonde caldaia, mandata e bollitore
Temperatura rilevata (°C) - Resistenza (Ω).
12
T (°C)
R (Ω)
T (°C)
R (Ω)
T (°C)
R (Ω)
T (°C)
R (Ω)
-30.0
175203
30.0
8059
90.0
915
150.0
183
-25.0
129289
35.0
6535
95.0
786
155.0
163
-20.0
96360
40.0
5330
100.0
677
160.0
145
-15.0
72502
45.0
4372
105.0
586
165.0
130
-10.0
55047
50.0
3605
110.0
508
170.0
117
-5.0
42158
55.0
2989
115.0
443
175.0
105
0.0
32555
60.0
2490
120.0
387
180.0
95
5.0
25339
65.0
2084
125.0
339
185.0
85
10.0
19873
70.0
1753
130.0
298
190.0
77
15.0
15699
75.0
1481
135.0
262
195.0
70
20.0
12488
80.0
1256
140.0
232
200.0
64
25.0
10000
85.0
1070
145.0
206
GENERALE
CIRCOLATORI
I gruppi termici TAU UNIT OIL r sono equipaggiati di
circolatore impianto già collegato idraulicamente ed elettricamente, che dispone delle prestazioni sotto riportate
da utilizzare per il dimensionamento dell’impianto.
Nel grafico vengono riportate le curve Portata/Prevalenza
residua del circolatore presente nel gruppo termico, riferite alle tre velocità.
Le caldaie sono dotate di un sistema antibloccaggio che
avvia un ciclo di funzionamento ogni settimana, con selettore di funzione in qualsiasi posizione.
600
PREVALENZA RESIDUA (mbar)
550
500
450
400
350
300
250
200
III
150
II
100
I
50
0
0
200
400
600
800
1000
1200
1400
1600
1800
2000
PORTATA (l/h)
b La funzione antibloccaggio è attiva solo se il gruppo termico è alimentato elettricamente.
a È vietato far funzionare i circolatori senza acqua.
GENERALE
13
L
N PE
230 V~50 Hz
Alimentazione elettrica
IMF
T7
T8
T5
H1
SC
TF
TS
H2
Ingresso multifunzione (*)
Fusibile (6,3 A-T)
Interruttore principale
Scheda principale
Scheda display e comandi
Termostato fumi (90°C)
Termostato di sicurezza (110°C +0/-6)
Segnalazione intervento termostato di sicurezza
Segnalazione di blocco bruciatore
T6
(*) Vedere param. 5950-5951.
IMF
FU
IP
SCH1
SCH2
TF
TS
H1
H2
T1
T4
L
PE
N
L1
S3
L
PE
N
L1
S3
T3
LPB
BSB
X30
X50
X60
DB
MB
CL+
CLCL+
CLG+
LPB-4p
BSB-4p
X30-10p
X50-5p
X60-6p
LPB
massa
CL+
CLCL+
CLG+
B2
M
SB
S caldaia
M
SE
AP
RS
PIMix1
VMix1
PB
SC
SE
SMix1
SB
TSMix1
RS
SCH1
PB
PIMix1
TSMix1
1
N
VMix1
2
B1
M
Apparecchiatura bruciatore
Sblocco remoto bruciatore
Circolatore impianto miscelato
Valvola miscelatrice
Circolatore bollitore (solo per modelli "28/120")
Sonda caldaia
Sonda esterna (a corredo)
Sonda mandata impianto miscelato
Sonda bollitore (solo per modelli "28/120")
Termostato di sicurezza impianto miscelato (non fornito)
AP
SMix1
TA
TA
TAU UNIT 28 OIL - TAU UNIT 28/120 OIL
Collegamenti a cura dell’installatore
MO1
TA
TA
FU
1
0
6.3A-T
IP
T2
X50-1/5
L1
N
PE
1° stadio
PE
N
T1
T2
S3
4
L1
PE
N
T1
T2
S3
4
B3
M
S sanitari.1
M
SK1
SK2
SK1
SK2
B9
M
S esterna
M
N
PE
Q3
N
PE
Pbollitore
S3
H1
M
N
PE
Q2
N
NA/0-10V
PE
M
Pimpianto1
S impian.1
massa
RS
BX1
M
BX1
massa
apre
N
PE
chiude
Y1
N
PE
Y2
BX2
M
BX2
massa
N
PE
QX1
N
PE
QX1
GENERALE
N
PE
L1
14
N
PE
L1
SCH2
SCHEMI ELETTRICI FUNZIONALI
L
N PE
230 V~50 Hz
Alimentazione elettrica
IMF
T7
Collegamenti a cura dell’installatore
MO1
TA
TA
FU
1
0
6.3A-T
T1
T6
TF
TS
H1
SC
H2
Ingresso multifunzione (*)
Fusibile (6,3 A-T)
Interruttore principale
Scheda principale
Scheda display e comandi
Termostato fumi (90°C)
Termostato di sicurezza (110°C +0/-6)
Segnalazione intervento termostato di sicurezza
Segnalazione di blocco bruciatore
T5
(*) Vedere param. 5950-5951.
IMF
FU
IP
SCH1
SCH2
TF
TS
H1
H2
T8
T4
L
PE
N
L1
S3
L
PE
N
L1
S3
T3
LPB
BSB
X30
X50
X60
DB
MB
CL+
CLCL+
CLG+
LPB-4p
BSB-4p
X30-10p
X50-5p
X60-6p
LPB
massa
CL+
CLCL+
CLG+
B2
M
1° stadio
PE
N
T1
T2
S3
4
SB
S caldaia
M
L1
N
L1
PE
N
T1
T2
S3
4
B3
M
SE
S sanitari.1
M
AP
AP
RS
PIMix1
VMix1
PB
SC
SE
SMix1
SB
TSMix1
T1
T2
SK1
SK2
SK1
SK2
B9
M
S esterna
M
N
PE
Pbollitore
N
PE
Q3
S3
B4
B1
M
H1
M
RS
SMix1
S impian.1
massa
BX1
M
BX1
massa
apre
N
PE
chiude
TA
TA
SCH1
PB
PIMix1
TSMix1
1
N
VMix1
2
Apparecchiatura bruciatore
Sblocco remoto bruciatore
Circolatore impianto miscelato
Valvola miscelatrice
Circolatore bollitore (solo per modelli "28/120")
Sonda caldaia
Sonda esterna (a corredo)
Sonda mandata impianto miscelato
Sonda bollitore (solo per modelli "28/120")
Termostato di sicurezza impianto miscelato (non fornito)
PE
Y1
N
PE
Y2
BX2
M
BX2
massa
N
PE
QX1
N
PE
QX1
N
PE
L1
N
NA/0-10V
PE
M
Pimpianto1
N
PE
Q2
RS
RS
IP
T2
X50-1/5
N
PE
L1
SCH2
TAU UNIT 28 OIL BLU - TAU UNIT 28/120 OIL BLU
GENERALE
15
QUADRO DI COMANDO
INFORMAZIONI PRIMARIE / INTERFACCIA COMANDI
TAU UNIT 28 OIL - TAU UNIT 28 OIL BLU
1
17
9
2 3
16
4
5 6
15 14
13 12 11
7
10
8
TAU UNIT 28/120 OIL - TAU UNIT 28/120 OIL BLU
2 3
4
5 6
(*)
(* )
17 16 15 1
14
7
12 11 10
13
9
8
1 - Segnalazione intervento termostato di sicurezza.
2 - Regolatore elettronico
3 - Tasto attivazione/disattivazione modo sanitario. Se attivato sul display compare una barra sotto il
simbolo "v"
4 - Display
5 - Tasto per selezione modo di funzionamento. Una barra si posiziona in corrispondenza dei simboli:
s AUTOMATICO
o COMFORT continuo
l RIDOTTO continuo
b Protezione antigelo. Sul display appare il simbolo "t"
6 - Tasto informazioni "i"
7 - Segnalazione blocco bruciatore.
8 - Riarmo manuale del termostato fumi. È accessibile svitando il cappuccio di protezione.
9 - Riarmo manuale del termostato di sicurezza. È accessibile svitando il cappuccio di protezione.
10 - Pulsante di sblocco remoto bruciatore
11 - Tasto "p" per selezione funzioni Spazzacamino/Test termostato di sicurezza
12 - Tasto "R" per selezione modo di funzionamento manuale
13 - Tasto per conferma valore impostato
14 - Manopola per modifica valore
15 - Tasto uscita
16 - Connettore BUS PC
17 - Interruttore principale
(*) Posti nella parte posteriore del quadro di comando.
16
GENERALE
INFORMAZIONI SECONDARIE/ VISUALIZZAZIONE DISPLAY
A
B
C
G
F
D
E
A - Modo di funzionamento sanitario: ON o OFF
B - Modi di funzionamento del circuito di riscaldamento:
s AUTOMATICO
o COMFORT continuo
l RIDOTTO continuo
b Protezione antigelo. Sul display appare il simbolo t
C - Display numerico piccolo: visualizzazione ora
D - Area messaggi
E - Segnalazione programma di riscaldamento giornaliero
F - Display numerico grande: visualizzazione del valore corrente
G - Simboli di visualizzazione:
f
Bruciatore in funzione
B Sostituire batteria (valido solo per unità ambiente, non fornita)
w
Funzione vacanze attiva
n
Presenza errore. Premere il tasto i per visualizzare il messaggio di
errore ed il tasto ESC per tornare alla visualizzazione standard
C
Attendere: processo in esecuzione
h
Manutenzione - modo di funzionamento manuale o spazzacamino
A Riferimento al circuito di riscaldamento
ECO Riscaldamento temporaneamente OFF - funzione ECO attiva
GENERALE
17
VISUALIZZAZIONE STANDARD DISPLAY
3
A1
B1
5
C1
D1
H1
G1
Temperatura caldaia
E1
F1
A1 - Modo di funzionamento sanitario: ON o OFF.
Premendo il tasto relativo (3) la barra si attiva o disattiva.
B1 - Modi di funzionamento del circuito di riscaldamento:
Premendo il tasto relativo (5) la barra si posiziona sotto il simbolo del modo corrispondente
C1 - Ora corrente
D1 - Riscaldamento in modo COMFORT
E1 - Area messaggi
F1 - Segnalazione programma di riscaldamento giornaliero
G1 - Valore corrente della temperatura di caldaia
(se "param. 22=Permanente" verrà visualizzata l'ultima informazione selezionata
nel "Modo Informazioni")
H1 - Bruciatore in funzione
Note funzionali
Il quadro di comando del gruppo termico TAU UNIT OIL r presidia:
- Funzione antigelo impianto: le pompe sono attivate in
funzione della temperatura esterna corrente, anche se
non vi è richiesta di calore.
Se la temperatura esterna è minore di -4°C si attivano
le pompe;
se la temperatura esterna è compresa tra -5° e 1,5°C le
pompe si attivano per 10 minuti ad intervalli di 6 ore; se
la temperatura esterna è maggiore di 1,5°C le pompe
si spengono.
- Funzione spazzacamino: attiva il bruciatore per ottenere le condizioni di funzionamento richieste per effettuare l’analisi di combustione. Per ottenere il funzionamento continuo del bruciatore, la temperatura massima di
funzionamento è il setpoint massimo di caldaia.
All’inizio, tutti i carichi sono bloccati, permettendo alla
caldaia di raggiungere il setpoint di 64°C il più velocemente possibile.
Quando i 64°C sono raggiunti, i circuiti di riscaldamento sono di nuovo serviti uno a uno, per smaltire il calore
in modo che il bruciatore rimanga in funzione.
18
GENERALE
- Funzione termostato limite elettronico (param. 2310):
disattiva il bruciatore se la temperatura di caldaia
supera il limite massimo, che coincide con il setpoint
massimo di caldaia (param. 2212 = 82 °C).
- Funzione priorità sanitaria: prevede che con domanda
contemporanea di riscaldamento e di acqua calda
sanitaria (ACS ) la potenza della caldaia sia dedicata
principalmente all’ACS.
- Funzione controllo accensioni/spegnimenti: per evitare
accensioni e spegnimenti ripetuti il gruppo termico
rimane acceso per un tempo minimo. Se però la temperatura di caldaia supera il setpoint di una soglia stabilita (param. 2240) il gruppo termico si spegne.
- Funzioni di protezione per collettori solari:
- Protezione antigelo collettore
- Protezione sovratemperatura collettori
- Protezione evaporazione liquido termovettore.
SELEZIONE MODO DI FUNZIONAMENTO
Premendo il tasto (5) la barra si posiziona sotto il simbolo
del modo di funzionamento corrispondente.
5
Temperatura caldaia
Automatico
s
Nel modo automatico la temperatura ambiente è regolata secondo il programma orario impostato.
Caratteristiche:
- Riscaldamento secondo il programma impostato
- Setpoint di temperatura al setpoint comfort "o" o al setpoint ridotto "l"
- Funzioni di protezione attive
- Commutazione automatica estate/inverno (funzioni ECO) e limite riscaldamento 24h attivo.
Continuo
o
o
l
Nel modo continuo la temperatura ambiente è regolata secondo il regime scelto:
o Riscaldamento al sepoint comfort
l Riscaldamento al setpoint ridotto
Caratteristiche:
- Riscaldamento senza programma orario
- Funzioni di protezione attive
- Commutazione automatica estate/inverno (funzioni ECO) e limite riscaldamento 24-h inattivo in caso di riscaldamento
al setpoint comfort (vedere param. 730, 732).
Protezione
b
In modo protezione il riscaldamento è disattivato, ma l’impianto è protetto contro il gelo (se l'alimentazione elettrica non
viene a mancare).
Caratteristiche:
- Riscaldamento spento
- Setpoint di temperatura al setpoint antigelo.
- Funzioni di protezione attive.
Acqua Calda Sanitaria (ACS)
v
La produzione di ACS è attivabile premendo il tasto (3).
Una barra si posiziona sotto il simbolo corrispondente.
ON: ACS preparata secondo il programma orario impostato (param. 560÷566)
OFF: nessuna preparazione, ma funzione protezione
attiva
3
Temperatura caldaia
b Un ciclo di preparazione di ACS (PUSH) può essere
attivato anche premendo il tasto (3) per almeno 3 s.
GENERALE
19
Impostazione setpoint temperatura ambiente
Per l’impostazione della temperatura ambiente comfort
agire direttamente sulla manopola (14).
Per l’impostazione della temperatura ambiente ridotta:
- Premere il tasto "OK" (13)
- Selezionare “Circuito di riscaldamento 1”
- Impostare il setpoint della temperatura ambiente ridotta.a
Setpoint comfort
b Ogni volta che si effettua una modifica, attendere circa
b
2 ore per permettere l’adattamento della temperatura
ambiente.
In mancanza di unità ambiente, il setpoint ambiente
agisce con una traslazione della curva climatica.
Informazioni
14
13
6
i
Premendo il tasto informazioni (6) si possono visualizzare:
- Possibili errori o allarmi per manutenzione (vedere par. “Codici Errore/Manutenzione”)
- Messaggi speciali.
Altre visualizzazioni:
b Dipendendo dalla configurazione e dallo stato operativo, alcune delle righe di visualizzazione potrebbero
non apparire.
-
Temperatura ambiente
Temperatura ambiente min
Temperatura ambiente max
Temperatura caldaia
Temperatura esterna
Temperatura esterna min
Temperatura esterna max
Temperatura ACS 1
Stato circuito 1
Modo manuale
-
Stato circuito 2 (non attivo)
Stato circuito P
Stato ACS
Stato caldaia
Stato solare
Stato caldaia a legna
Stato accumulo
Data e ora
Telefono centro di assistenza
R
Con il modo manuale attivo appare il simbolo "h" e i
relè sono attivati/disattivati non secondo il programma di
riscaldamento, ma secondo il setpoint manuale, da impostare dopo aver premuto il tasto informazioni (6).
Modo spazzacamino
Temperatura caldaia
p
Il modo spazzacamino è attivabile premendo brevemente
(max. 3 s.) il tasto spazzacamino (11). Appare il simbolo
"h". Esso produce lo stato operativo per eseguire l’analisi
di combustione. La funzione è disattivabile ripremendo il
tasto (11) o automaticamente dopo 1h.
Test termostato di sicurezza
p
12
11
6
Il Test termostato di sicurezza è attivato premendo a
lungo (più di 3 s.) il tasto spazzacamino (11).
Il tasto deve rimanere premuto durante l’intero test.
Non appena il tasto viene rilasciato, il test termina.
b Il test deve essere eseguito solo dal Servizio Tecnico di Assistenza r, in quanto la temperatura di caldaia viene
innalzata sopra il limite massimo.
20
GENERALE
Funzione RESET (param. 6205)
La funzione RESET per i contatori ed il reset della tabella
dei parametri appare nella riga inferiore del display se
tale operazione è permessa nel livello operativo corrente
(Utente, Messa in servizio, Installatore).
b Questa operazione deve essere effettuata esclusivamente dal Servizio Tecnico di Assistenza r.
Dopo aver effettuato il RESET l'impostazione dei
parametri è quella di fabbrica della "Lista completa
dei parametri".
Prima dell'attivazione con il tasto "OK" (13) il display
mostra un "si" lampeggiante.
Casi speciali
13
Reset ?
si
n h
In casi speciali il display mostra :
n
se appare questo simbolo è avvenuto un errore di sistema.
Premere il tasto (6) per ottenere maggiori informazioni.
Errore
30: Sonda mandata 1
6
h
se appare questo simbolo vi è un allarme di manutenzione o il gruppo termico è passato ad un modo di funzionamento speciale.
Premere il tasto (6) per ottenere maggiori informazioni.
Attenzione
3: Superamento int. manutenz.
Vedere anche il par. "Codici Errore/Manutenzione".
6
GENERALE
21
LIVELLI DI PROGRAMMAZIONE
Vi sono 4 livelli di programmazione :
- Utente
- Messa in servizio
- Specialista (Installatore)
- OEM (Costruttore).
Per i parametri visualizzati in ciascun livello, vedere il par.
“Lista completa dei parametri”.
Per raggiungere il livello di programmazione desiderato,
operare come segue:
- Portarsi alla visualizzazione standard di display.
Se non è visualizzata, può essere necessario premere
più volte il tasto "ESC"
Temperatura caldaia
Premere il tasto "OK".
Premere il tasto informazioni "i" per 3 s.
- Livello utente finale. Scorrere il menù con la manopola
e selezionare il livello di programmazione desiderato e
premere il tasto "OK".
Utente finale
Messa in servizio
Per raggiungere il livello OEM, inserire la
Password (12434)
confermando ogni cifra con il tasto "OK". Per annullare
l'inserimento premere "ESC".
b - Premendo il tasto "ESC", si torna indietro di un
passo: il valore impostato non è salvato
- Se non viene fatta nessuna modifica per 8 minuti,
si ritorna alla visualizzazione standard
- Le righe di programmazione possono essere
nascoste, in dipendenza dal tipo di configurazione
e dal livello (Utente, Messa in servizio, ...).
b I parametri dei livelli Messa in servizio, Specialista
(Installatore) e OEM (Costruttore) devono essere
modificati solo dal Servizio Tecnico di Assistenza
r.
ESEMPIO: IMPOSTAZIONE DELL’ORA CORRENTE
- Portarsi alla visualizzazione standard di display e premere il tasto "OK".
- L’area messaggi del display mostra un numero di pagine operative. Girare la manopola fino a raggiungere la
riga “Ora e data”.
Per confermare premere "OK".
22
GENERALE
Ora e data
Unità di comando
- L’area messaggi del display mostra l’ora corrente.
Premere "OK".
Ora e data
Ore / minuti
- Il display mostra l’ora lampeggiare. Ruotare la manopola fino all’impostazione corretta.
Confermare con "OK".
- Il display mostra i minuti lampeggiare. Ruotare la manopola fino all’impostazione corretta.
Confermare con "OK".
ti
ti
5
L’impostazione è salvata e il display smette di lampeggiare. Si può continuare la programmazione oppure premere
il tasto di selezione modo di funzionamento (5) per tornare alla visualizzazione standard.
ESEMPIO DI STRUTTURA DEL MENÙ
Ora e data
Ore / minuti
Ore
1...24 h
Unità di comando
Programma orario CR 1
Programma orario 3/pompa CR
Vacanze CR 1
Giorno / mese
Anno
Inizio ora legale
Fine ora legale
Minuti
0...60 min
Parametri del livello Specialista (Installatore)
Parametri diagnostica
GENERALE
23
RICEVIMENTO DEL PRODOTTO
I gruppi termici TAU UNIT OIL r sono consegnati in
una robusta gabbia di legno e sono protetti da un foglio
di PVC.
Inserito in una busta di plastica posizionata all'interno del
gruppo termico, viene fornito il seguente materiale:
TAU UNIT 28/120 OIL
TAU UNIT 28/120 OIL BLU
- Libretto istruzioni per l'utente, l'installatore e per il
Servizio Tecnico di Assistenza
- Catalogo ricambi
- Certificato di garanzia
- Certificato di prova idraulica
- Valvola di non ritorno
- Sonda esterna.
TAU UNIT 28 OIL
TAU UNIT 28 OIL BLU
b I libretti di istruzione sono parte integrante del grup-
po termico e quindi si raccomanda di leggerli e di
conservarli con cura.
DIMENSIONI E PESO
TAU UNIT 28/120 OIL
TAU UNIT 28/120 OIL BLU
TAU UNIT 28 OIL
TAU UNIT 28 OIL BLU
H
H
P
P
L
L
Descrizione
L
P
H
Peso netto
24
INSTALLATORE
TAU UNIT
28 OIL BLU
28/120 OIL
28 OIL
600
980
1025
115
28/120 OIL BLU
600
940
1650
200
mm
mm
mm
kg
MOVIMENTAZIONE
Una volta tolto l'imballo, la movimentazione del gruppo termico si effettua manualmente procedendo come segue:
- Rimuovere il pannello anteriore (1) tirandolo verso l’esterno
- Rimuovere le viti (2) che fissano il gruppo termico al pallet in legno
- Inserire due tubi (3) da 3/4" nei golfari (4) all'interno del gruppo termico e sollevare con cautela.
TAU UNIT 28 OIL
TAU UNIT 28 OIL BLU
TAU UNIT 28/120 OIL
TAU UNIT 28/120 OIL BLU
1
2
3
4
2
1
3
4
2
2
b Utilizzare adeguate protezioni antinfortunistiche.
a È vietato disperdere e lasciare alla portata dei bambini il materiale dell’imballo in quanto può essere potenziale
fonte di pericolo. Deve quindi essere smaltito secondo quanto stabilito dalla legislazione vigente.
INSTALLATORE
25
LOCALE D'INSTALLAZIONE DEL GRUPPO TERMICO
I gruppi termici TAU UNIT OIL r vanno installati in locali dotati di aperture di areazione conformi alle Norme Tecniche
e adeguatamente dimensionate.
b Tenere in considerazione gli spazi necessari per l’ac-
cessibilità ai dispositivi di sicurezza e regolazione e
per l’effettuazione delle operazioni di manutenzione.
a I gruppi termici non possono essere installati al-
l’aperto perchè non sono progettati per funzionare
all’esterno.
b Verificare che il grado di protezione elettrica dell’ap-
parecchio sia adeguato alle caratteristiche del locale
di installazione.
INSTALLAZIONE SU IMPIANTI VECCHI O DA RIMODERNARE
Quando i gruppi termici vengono installati su impianti vecchi o da rimodernare, verificare che:
- La canna fumaria sia adatta alle temperature dei prodotti della combustione, calcolata e costruita secondo
Norma, sia più rettilinea possibile, a tenuta, isolata e
non abbia occlusioni o restringimenti
- L’impianto elettrico sia realizzato nel rispetto delle Norme specifiche e da personale qualificato
- La linea di adduzione del combustibile e l’eventuale
serbatoio siano realizzati secondo le Norme specifiche
- Il vaso di espansione assicuri il totale assorbimento della dilatazione del fluido contenuto nell’impianto
- La portata, la prevalenza e la direzione del flusso delle
pompe di circolazione sia appropriata
- L’impianto sia lavato, pulito da fanghi, da incrostazioni,
disaerato e siano state verificate le tenute
- Il sistema di scarico condensa caldaia (sifone) sia raccordato e indirizzato verso la raccolta di acque “bianche”
- Sia previsto un sistema di trattamento quando l’acqua
di alimentazione/reintegro è particolare (come valori di
riferimento possono essere considerati quelli riportati in
tabella); vedere listocatalogo r e l'appendice II.
26
INSTALLATORE
VALORI DI RIFERIMENTO
pH
6-8
Conduttività elettrica
minore di 200 mV/cm (25°C)
Ioni cloro
minore di 50 ppm
Ioni acido solforico
minore di 50 ppm
Ferro totale
minore di 0,3 ppm
Alcalinità M
minore di 50 ppm
Durezza totale
minore di 35°F
Ioni zolfo
nessuno
Ioni ammoniaca
nessuno
Ioni silicio
minore di 30 ppm
b
Il costruttore non è responsabile di eventuali danni
causati da una scorretta realizzazione del sistema
di scarico fumi.
b I condotti di evacuazione fumi per caldaie a con-
densazione sono in materiale speciali diversi rispetto agli stessi realizzati per caldaie standard.
COLLEGAMENTI IDRAULICI
I gruppi termici TAU UNIT OIL r sono progettati e realizzati per essere installati su impianti di riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria. Le caratteristiche degli attacchi idraulici sono le seguenti:
TAU UNIT 28/120 OIL
TAU UNIT 28/120 OIL BLU
TAU UNIT 28 OIL
TAU UNIT 28 OIL BLU
245
80
MI Mix
80
73
48
RI Mix
Sc
RI Mix
48
Mandata impianto miscelato
Ritorno impianto miscelato
Uscita acqua calda sanitaria
Entrata acqua fredda sanitaria
Scarico condensa
TAU UNIT
28 OIL BLU
28/120 OIL
28 OIL
1" M
1" M
3/4" F
3/4" F
-
b Lo scarico della valvola di sicurezza deve essere
collegato ad un adeguato sistema di raccolta ed
evacuazione. Il costruttore dell'apparecchio non è
responsabile di eventuali allagamenti causati dall'intervento della valvola di sicurezza.
b Gli impianti caricati con antigelo obbligano l'impiego di disconnettori idrici.
840
300
245
Descrizione
MI Mix RI Mix UAC EAF Sc
-
EAF
217
242
Sc
115
73
MI Mix
385
80 80
864
UAC
28/120 OIL BLU
1" M
1" M
3/4" F
3/4" F
-
Ø
Ø
Ø
Ø
b La gestione di impianti a bassa temperatura (a pavimento) deve essere effettuata esclusivamente con
circuiti provvisti di valvola miscelatrice.
b La scelta e l'installazione dei componenti dell'im-
pianto è demandato per competenza all'installatore,
che dovrà operare secondo le regole della buona
tecnica e della Legislazione vigente.
INSTALLATORE
27
SCHEMA IDRAULICO DI PRINCIPIO con TAU UNIT 28 OIL o TAU UNIT 28 OIL BLU
IMPOSTAZIONE PARAMETRI
5093 = Si
5730 = Sonda
5890 = Pompa collettore
5930 = Sonda collettore
5931 = B31
SE
3
4
1
M
1
R
SCo
2
MI Mix
RI Mix
UAC
MC
RC
19
10
16
5
18
17
7
6
M
PB
SB1
10
PR
10
11
10
16
8
9
°C
PS
10
12
SB2
10
10
13
16
7
9
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
28
INSTALLATORE
-
Collettore solare
Pozzetto sonda collettore
Degasatore manuale
Rubinetto di sfiato
Valvola di sfiato
Manometro
Valvola di sicurezza
Scarico
Vaso d’espansione
Valvole di sezionamento
Termometro
Regolatore di portata
Misuratore di portata
Riduttore di pressione
Filtro addolcitore
Valvola di non ritorno
Miscelatore termostatico
Bollitore solare r 7200/2
Orologio
10
10
Gruppo idraulico
10 15
14
10
EAF
8
UAC
EAF
MI Mix
RI Mix
MC
RC
M
R
PB
PR
PS
SE
SB1
SB2
SCo
- Uscita acqua calda sanitaria
- Entrata acqua fredda sanitaria
- Mandata impianto miscelato
- Ritorno impianto miscelato
- Mandata caldaia
(utilizzare il kit 4031912)
- Ritorno caldaia
- Mandata collettore
- Ritorno collettore
- Pompa di carico bollitore solare
- Pompa ricircolo sanitario
- Pompa circuito solare
- Sonda esterna
- Sonda bollitore superiore
(accessorio cod. 4031847)
- Sonda bollitore inferiore
(accessorio cod. 4031847)
- Sonda collettore
(accessorio cod. 4031913)
EVACUAZIONE DELLA CONDENSA
b Mantenere l’angolo di inclinazione “i” sempre maggiore a 3° ed il diametro del tubo di scarico della
condensa sempre maggiore a quello del raccordo
presente sul gruppo termico.
i≥3°
i
b Il collettoramento verso la rete fognaria deve essere
eseguito seguendo la legislazione vigente nel rispetto
di eventuali regolamentazioni locali.
b È consigliato far confluire sullo stesso condotto di
scarico sia i prodotti derivanti dallo scarico condensa caldaia sia la condensa derivante dal camino.
uscita fumi
GRUPPO
TERMICO
b Il basamento della caldaia deve risultare orizzontale
e piano nella zona del telaio d’appoggio onde evitare
difficoltà nell’evacuazione della condensa.
b Eventuali dispositivi di neutralizzazione della condensa
condensa caldaia
condensa camino
potranno essere collegati dopo il sifone. Per il calcolo
della durata della carica di neutralizzazione deve essere valutato lo stato di consumo del neutralizzatore dopo
un anno di funzionamento. Sulla base di tale informazione si potrà estrapolare la durata totale della carica.
allo scarico
o eventuale
neutralizzazione
della condensa
b È obbligatorio l’impiego di un raccoglitore di con-
scarico
densa (vedere Listocatalogo r).
COLLEGAMENTI ELETTRICI
Il gruppo termico a condensazione TAU UNIT OIL esce di
fabbrica completamente cablato.
Restano da eseguire solo i seguenti collegamenti:
- all'alimentazione elettrica
- della sonda esterna
- dell'unità ambiente (non fornita).
1
2
Per effettuare i collegamenti:
TAU UNIT 28 OIL - 28 OIL BLU
- Svitare le viti (1) e rimuovere il pannello superiore (2) del
gruppo termico
3
4
- Svitare le viti (3) e rimuovere il coperchio (4) del quadro
di comando
INSTALLATORE
29
TAU UNIT 28/120 OIL - 28/120 OIL BLU
2
- Rimuovere il pannello frontale (1) del gruppo termico
- Svitare le viti (2) e rimuovere il pannello superiore (3)
3
RUOTARE
1
- Svitare le viti (4) e ruotare la parte anteriore del quadro
di comando (5)
5
4
per TUTTI i modelli
RUOTARE
- Effettuare i collegamenti alla morsettiera (MO1) come
sotto indicato.
TAU UNIT 28 OIL - 28 OIL BLU
TAU UNIT 28/120 OIL - 28/120 OIL BLU
Alimentazione elettrica
230 V~50 Hz
MO1
Scheda
principale
1
2
3
4
5
6
L1 N
P
P
L1 N
MO1
MO1
1
2
3
4
5
6
Morsettiera gruppo termico
230 V~50 Hz
Alimentazione elettrica
b Utilizzare il pressacavo (P) per il collegamento del cavo di alimentazione.
I morsetti (2-3) sono un ingresso multifunzione, con il quale si può comandare l’accensione
della caldaia tramite termostato ambiente per servire l'eventuale zona diretta (accessorio cod.
4031912). In tal caso impostare il "param. 5951 = NC".
30
INSTALLATORE
- Effettuare il collegamento della sonda esterna (vedere
par. relativo).
CL+ CL+
CL- CL- Collegamento Unità Ambiente (non fornita)
L'unità ambiente va collegata tramite un cavo bipolare
ai morsetti CL+ e CL- della scheda principale, facendo
attenzione a non invertire la polarità.
È inoltre necessario impostare i parametri per assegnare l'unità ambiente al circuito relativo (vedere par. "Prima
messa in servizio").
Unità
Ambiente
1
12
+-
Unità
Ambiente
2
12
+-
- Completati i collegamenti richiudere il quadro di comando operando in maniera inversa a quanto descritto.
b È obbligatorio:
1 - l'impiego di un interruttore magnetotermico
onnipolare, sezionatore di linea, conforme
alle Norme CEI-EN (apertura dei contatti di
almeno 3 mm);
2 - rispettare il collegamento L (Fase) - N (Neutro).
Mantenere il conduttore di terra più lungo di
circa 2 cm rispetto ai conduttori di alimentazione.
3 - utilizzare cavi con sezione maggiore o uguale
a 1,5 mm2, completi di puntalini capocorda;
4 - riferirsi agli schemi elettrici del presente libretto per qualsiasi intervento di natura elettrica.
5 - collegare l'apparecchio ad un efficace impianto di terra.
a È vietato l'uso dei tubi gas e/o acqua per la
messa a terra dell'apparecchio.
a È vietato far passare i cavi di alimentazione e del
termostato ambiente in prossimità di superfici
calde (tubi di mandata). Nel caso sia possibile
il contatto con parti aventi temperatura superiore
ai 50°C utilizzare un cavo di tipo adeguato.
Il costruttore non è responsabile di eventuali danni
causati dalla mancanza di messa a terra dell'apparecchio e dall'inosservanza di quanto riportato
negli schemi elettrici.
INSTALLATORE
31
COLLEGAMENTO SONDA ESTERNA
Il corretto posizionamento della sonda esterna è fondamentale per il buon funzionamento del controllo climatico.
La sonda deve essere installata all’esterno dell’edificio da riscaldare, a circa 2/3 dell’altezza della facciata a NORD o
NORD-OVEST e distante da canne fumarie, porte, finestre ed aree assolate.
Fissaggio al muro della sonda esterna
- Svitare il coperchio della scatola di protezione della
sonda per accedere alla morsettiera ed ai fori di fissaggio
- Tracciare i punti di fissaggio utilizzando la scatola di
contenimento come dima
- Togliere la scatola ed eseguire la foratura per tasselli ad
espansione da 5x25
- Fissare la scatola al muro utilizzando i due tasselli forniti a corredo
- Introdurre un cavo bipolare (con sezione da 0,5 a
1mm2, non fornito a corredo) per il collegamento della
sonda al gruppo termico
- Richiudere il coperchio della scatola di protezione
- Accedere alle parti interne del quadro di comando ed
individuare la scheda principale (vedere passi descritti
al par. "Collegamenti elettrici")
- Collegare i cavi provenienti dalla sonda esterna ai morsetti "M-B9" della scheda principale, senza necessità di
identificare le polarità
Scheda principale
M B9
- Completati i collegamenti richiudere il quadro di comando operando in maniera inversa a quanto descritto.
SONDA ESTERNA
b La sonda va posta in un tratto di muro liscio; in caso di mattoni a vista o di parete irregolare, va prevista un’area di
contatto liscia
b Il cavo di collegamento tra sonda esterna e quadro di comando non deve avere giunte; nel caso fossero necessarie, devono essere stagnate e adeguatamente protette.
b Eventuali canalizzazioni del cavo di collegamento devono essere separate da cavi in tensione (230Vac).
32
INSTALLATORE
Tabella di corrispondenza
Temperatura rilevata (°C) - Valore resistivo della sonda esterna (Ω).
T (°C)
R (Ω)
T (°C)
R (Ω)
T (°C)
R (Ω)
T (°C)
R (Ω)
-30.0
13'034
-9.0
4'358
12.0
1'690
33.0
740
-29.0
12'324
-8.0
4'152
13.0
1'621
34.0
713
-28.0
11'657
-7.0
3'958
14.0
1'555
35.0
687
-27.0
11'031
-6.0
3'774
15.0
1'492
36.0
663
-26.0
10'442
-5.0
3'600
16.0
1'433
37.0
640
-25.0
9'889
-4.0
3'435
17.0
1'375
38.0
617
-24.0
9'369
-3.0
3'279
18.0
1'320
39.0
595
-23.0
8'880
-2.0
3'131
19.0
1'268
40.0
575
-22.0
8'420
-1.0
2'990
20.0
1'218
41.0
555
-21.0
7'986
0.0
2'857
21.0
1'170
42.0
536
-20.0
7'578
1.0
2'730
22.0
1'125
43.0
517
-19.0
7'193
2.0
2'610
23.0
1'081
44.0
500
-18.0
6'831
3.0
2'496
24.0
1'040
45.0
483
-17.0
6'489
4.0
2'387
25.0
1'000
46.0
466
-16.0
6'166
5.0
2'284
26.0
962
47.0
451
-15.0
5'861
6.0
2'186
27.0
926
48.0
436
-14.0
5'574
7.0
2'093
28.0
892
49.0
421
-13.0
5'303
8.0
2'004
29.0
859
50.0
407
-12.0
5'046
9.0
1'920
30.0
827
-11.0
4'804
10.0
1'840
31.0
796
-10.0
4'574
11.0
1'763
32.0
767
INSTALLATORE
33
COLLEGAMENTI COMBUSTIBILE
H
I condotti flessibili di alimentazione devono essere fatti
passare attraverso l’apertura tra basamento e piano di
appoggio, per poter essere collegati alla pompa.
max. 4 m
I gruppi termici TAU UNIT OIL r sono predisposti per
ricevere l’adduzione del combustibile dal lato posteriore.
(*)
H
Se l'impianto è in depressione la tubazione di ritorno deve
arrivare alla stessa altezza della tubazione di aspirazione.
Non si rende così necessaria la valvola di fondo che è
indispensabile se la tubazione di ritorno arriva sopra il
livello del combustibile.
b L’installatore deve garantire che la depressione di
(*) Dispositivo automatico di intercettazione
(valido solo per l'Italia)
alimentazione non superi mai 0,4 bar (30 cm Hg).
Oltre tale valore si ha liberazione di gas dal combustibile. Si raccomanda che le tubazioni siano a
perfetta tenuta.
b È consigliato far effettuare periodicamente la pulizia
del serbatoio del combustibile.
essere adeguato alla portata del bruciatore e deve
essere dotato di tutti i dispositivi di sicurezza e di
controllo prescritti dalle Norme vigenti.
Per il suo dimensionamento riferirsi alla tabella a
lato.
tazione del combustibile.
Øi (8 mm)
0
0,5
1
1,5
2
3
3,5
b L'impianto di alimentazione del combustibile deve
b È necessario installare un filtro sulla linea di alimen-
L (m)
H (m)
Øi (10 mm)
35
30
25
20
15
8
6
100
100
100
90
70
30
20
H = dislivello
L = max. lunghezza del tubo di aspirazione
Øi = diametro interno del tubo
b Prima di mettere in funzione il gruppo termico,
accertarsi che il tubo di ritorno non abbia occlusioni. Un'eccessiva contropressione provocherebbe la
rottura dell'organo di tenuta della pompa.
Innesco pompa
Per innescare la pompa basta avviare il bruciatore e verificare l’accensione della fiamma.
Se avviene il blocco prima dell’arrivo del combustibile,
attendere almeno 20 secondi, poi premere il pulsante di
“sblocco remoto bruciatore", posto sul quadro di comando, ed attendere che venga eseguita nuovamente tutta
la fase di avviamento fino all’accensione della fiamma.
1
2
3
4
5
6
7
8
- Aspirazione
- Ritorno
- Vite di by-pass
- Attacco manometro
- Regolatore di pressione
- Attacco vacuometro
- Valvola
- Presa di pressione ausiliaria
7
6
5
4
3
2
1
8
34
INSTALLATORE
SCARICO FUMI E ASPIRAZIONE ARIA COMBURENTE
Il condotto di scarico ed il raccordo alla canna fumaria
devono essere realizzati in conformità alle Norme ed ai
regolamenti locali e nazionali.
È obbligatorio l’uso di condotti rigidi, resistenti alla temperatura, alla condensa, alle sollecitazioni meccaniche
e a tenuta.
I gruppi termici TAU UNIT OIL r possono essere
installati come apparecchi "stagni" utilizzando il kit accessorio specifico.
In questo caso, le lunghezze lineari massime dei raccordi
scarico fumi ed aspirazione aria comburente sono:
- condotti concentrici (Ø80/125) = 6 m
- condotti separati (Ø80/80) = 10 + 10 m.
Queste lunghezze si riducono di 1 metro per ogni curva
a 90°.
143
162
øi = 80
b È indispensabile procedere a una verifica della
qualità di combustione in fase di messa in servizio.
La qualità della combusione può essere modificata
da parametri diversi dalla lunghezza, dall'altitudine
o dalla posizione del condotto di evacuazione dei
prodotti della combustione.
b Le tenute delle giunzioni vanno realizzate con mate-
riali resistenti all'acidità della condensa.
I gruppi termici TAU UNIT OIL r possono essere installati in configurazione aperta B23P utilizzando condotti adeguati e nel rispetto delle regole d'installazione vigenti.
La lunghezza lineare massima del condotto è di 15
metri. Queste lunghezze si riducono di 1 metro per
ogni curva a 90°.
I gruppi termici TAU UNIT OIL r aspirano l'aria comburente dal locale di installazione attraverso le aperture
di aerazione che devono essere realizzate in conformità
alle Norme Tecniche.
a È viatato tappare o ridurre dimensionalmente le
aperture di aerazione.
INSTALLATORE
35
CARICAMENTO E SVUOTAMENTO IMPIANTO
Per i gruppi termici TAU UNIT OIL r è necessario
prevedere un sistema di caricamento sulla linea di ritorno dell'impianto termico.
MI Mix
b Si rimanda all'appendice II che contiene informazio-
RI Mix
ni riguardanti il trattamento dell'acqua d'impianto.
CARICAMENTO IMPIANTO RISCALDAMENTO
- Prima di iniziare il caricamento verificare che i rubinetti
di scarico caldaia (1-2) (e 3 per i modelli "28/120") siano
chiusi
1
2
3
Tipologia A
- Aprire la valvola di non ritorno (4) (e 5 per i modelli
"28/120") per facilitare il riempimento:
- per le valvole di Tipologia A il punto posto all’interno
della vite deve essere posizionato come in figura
- per le valvole di Tipologia B il taglio della vite deve
essere ortogonale al senso del flusso
4
Valvole di
non ritorno
in posizione
APERTA
- Allentare il cappuccio della valvola di sfiato automatico
(6) per favorire la disareazione iniziale dell'impianto
- Aprire i dispositivi di intercettazione dell'impianto idrico
e caricare lentamente fino a leggere sul manometro (7)
il valore a freddo di 1,5 bar
- Chiudere i dispositivi di intercettazione dell'impianto
idrico e riavvitare il cappuccio della valvola di sfiato automatico (6)
Tipologia B
5
6
2
3
1
4
0
- Chiudere la valvola di non ritorno (4) (e 5 per i modelli
"28/120"): il punto posto all’interno della vite deve essere posizionato come in figura.
7
CARICAMENTO BOLLITORE
(solo per modelli "28/120 OIL" e "28/120 OIL BLU")
- Verificare che il rubinetto di scarico bollitore (8), da
prevedere in installazione, sia chiuso
- Aprire i rubinetti in Utenza
- Aprire i dispositivi di intercettazione dell'impianto idrico
e caricare lentamente fino ad avere, dai rubinetti in
Utenza, un flusso uniforme e senza presenza di aria.
36
INSTALLATORE
EAF
8
5
SVUOTAMENTO
ON
Prima di iniziare lo svuotamento del gruppo termico e del
bollitore posizionare l'interruttore generale dell'impianto e
quello principale del quadro di comando su "spento".
OFF
SVUOTAMENTO IMPIANTO RISCALDAMENTO
Tipologia A
- Aprire la valvola di non ritorno (4) (e 5 per i modelli
"28/120") per facilitare lo svuotamento:
- per le valvole di Tipologia A il punto posto all’interno
della vite deve essere posizionato come in figura
- per le valvole di Tipologia B il taglio della vite deve
essere ortogonale al senso del flusso
4
Valvole di
non ritorno
in posizione
CHIUSA
- Chiudere i dispositivi di intercettazione dell'impianto
idrico
5
Tipologia B
- Collegare un tubo di plastica ai portagomma dei rubinetti di scarico (1-2) (e 3 per i modelli "28/120") del
gruppo termico ed aprirli
1
2
- Chiudere la valvola di non ritorno (4) (e 5 per i modelli
"28/120"): il punto posto all’interno della vite deve essere posizionato come in figura.
3
SVUOTAMENTO BOLLITORE
(solo per modelli "28/120 OIL" e "28/120 OIL BLU")
- Chiudere i dispositivi di intercettazione dell'impianto
sanitario
- Collegare un tubo al rubinetto di scarico bollitore (8),
previsto in installazione, ed aprirlo
- A svuotamento ultimato chiudere il rubinetto (8).
EAF
8
NOTA:
Per facilitare lo svuotamento del bollitore aprire un rubinetto dell'acqua calda.
INSTALLATORE
37
PREPARAZIONE ALLA PRIMA MESSA IN SERVIZIO
Prima di effettuare l’accensione ed il collaudo funzionale dell'apparecchio è indispensabile rimuovere il pannello anteriore del gruppo termico e controllare che:
- I rubinetti del combustibile e di intercettazione dell’impianto termico siano aperti
- La pressione (1) del circuito idraulico, a freddo, sia
superiore a 1 bar ed il circuito sia disaerato (accessorio)
- La precarica del vaso di espansione impianto sia adeguata
- Il cappuccio della valvola di sfiato (2) sia aperto
- Gli allacciamenti elettrici, alla rete di alimentazione ed
ai dispositivi dell’impianto termico siano stati eseguiti
correttamente
- I condotti di scarico dei prodotti della combustione
siano stato realizzati adeguatamente.
- Il circolatore ruoti liberamente; svitare la vite di ispezione e verificare con un cacciavite piatto che l’albero del
motore si muova senza impedimenti.
- L'unità ambiente (se presente) sia collegata correttamente (vedere "Collegamenti elettrici").
2
2
1
del circolatore proteggere i dispositivi elettrici sottostanti dall'eventuale fuoriuscita d'acqua.
PRIMA MESSA IN SERVIZIO
- Posizionare l’interruttore generale dell’impianto e quello
principale del quadro di comando su "acceso".
Verificare l’accensione del display.
- All’alimentazione il gruppo termico provvede ad eseguire una sequenza di verifica, che può durare qualche
minuto, dopodichè si accende e il display visualizza la
temperatura di caldaia.
Sul quadro di comando del gruppo termico:
- Premere "OK",
selezionare "Unità di comando" ed "OK"
selezionare "Lingua" ed "OK"
ed impostare la lingua desiderata
38
SERVIZIO TECNICO DI ASSISTENZA
4
0
b Prima di allentare o rimuovere il tappo di chiusura
Dopo aver effettuato le operazioni di preparazione alla
messa in servizio, per avviare il gruppo termico è necessario:
3
1
ON
OFF
Temperatura caldaia
Ora e data
Unità di comando
5
Procedura per entrare al livello Specialista
(Installatore)
Messa in servizio
Specialista
- Premere il tasto "OK"
- Premere il tasto "Info" (i) per almeno 3 s
- Selezionare, con la manopola, "Specialista" e premere
"OK".
- Agire sulla manopola (14) ed impostare il setpoint di
temperatura ambiente.
Premere "OK" per confermare: l’impostazione verrà
memorizzata.
Setpoint comfort
14
- Se l’impianto è dotato di unità ambiente verificare che
sia “attiva” e impostare, con la manopola, il setpoint
ambiente (~20°C):
- Entrare al livello Specialista (Installatore)
- Selezionare "Unità di comando" ed "OK"
- Impostare
il param. 40 = “Unità ambiente 1”
il param. 42 “Assegnazione unità ambiente =
Circuito di riscaldamento 1"
- Premere il tasto “Presenza” (o/l) e fare apparire il
simbolo "o".
Setpoint comfort
- Sul quadro di comando:
- Entrare al livello Specialista (Installatore)
- Impostare il param. 750-1050-1350 "Influenza unità
ambiente" tra 1 e 99, con valore crescente in dipendenza della correttezza della temperatura ambiente
di riferimento (es. 50%).
- Attivare l'autoadattamento (param. 726-1026-1326)
- Effettuare il test degli ingressi e uscite (param. 7700÷7881), per verificare il corretto collegamento e il funzionamento
dei componenti.
- Verificare il corretto riconoscimento dell’impianto (vedere param. 6212÷6217 al par. "Schemi d'impianto")
- Premere "ESC" e portarsi alla visualizzazione standard di display.
- Se sono presenti più circuiti di riscaldamento occorre impostare il setpoint ambiente per ciascun circuito.
Il secondo circuito (accessorio) può essere diretto o miscelato.
- Entrare al livello Specialista (Installatore)
- Selezionare “Circuito di riscaldamento 1-2-P” ed "OK"
impostare quindi:
- il sepoint temperatura ambiente comfort (param. 710-1010-1310)
- il sepoint ambiente ridotto (param. 712-1012-1312)
- la pendenza della curva caratteristica (par. 720-1020-1320).
SERVIZIO TECNICO DI ASSISENZA
39
PENDENZA CURVA CARATTERISTICA
Circuiti miscelati 1 e 2 (accessorio)
4
°C
3,5
3
Circuito diretto P (accessorio)
2,75
2,5
2,25
2
Temperatura di mandata
100
4
°C
3,5
3
2,75
2,5
2,25
2
100
1,75
1,75
90
90
1,5
1,5
80
80
1,25
70
1
60
0,75
50
1,25
70
1
60
0,75
50
40
0,5
40
0,5
30
0,25
30
0,25
20
10
0
-10
-20
-30
°C
20
10
0
-10
-20
-30
°C
Temperatura esterna
b La pendenza della curva caratteristica deve essere impostata solo dal Servizio tecnico di Assistenza r.
b In mancanza di unità ambiente il setpoint ambiente, impostato sul quadro di comando, agisce con uno spostamento parallelo delle curve caratteristiche.
- Per impostare il programma settimanale di riscaldamento:
- Entrare al livello Specialista (Installatore)
- Selezionare "Unità di comando" ed "OK"
- Selezionare "Programma orario CR1" ed "OK".
Solo per i modelli "28" e in presenza di un bollitore
remoto (accessorio)
- In caso di collegamento di un bollitore con sonda,
installare il "Kit sonda bollitore" cod. 4031847 e connettere quest'ultima ai morsetti "M-B3". Quindi:
- Entrare al livello Specialista (Installatore)
- Selezionare "Configurazione"
- Impostare il param. 5730 = Sonda.
Nel caso di collegamento di un bollitore con termostato,
connettere quest'ultimo ai morsetti "M-B3".
In tal caso il modo di funzionamento ridotto non è
ammesso e nella fascia oraria corrispondente la preparazione dell’ACS è bloccata.
- Premere il tasto "v" per attivare la produzione di ACS.
Una barra appare sotto il simbolo corrispondente.
- Entrare al livello Specialista (Installatore)
- Selezionare "Acqua calda sanitaria" ed "OK"
- Impostare
il param. 1610 "sepoint nominale"
il param. 1612 "sepoint ridotto".
- Per impostare il programma settimanale di preparazione ACS selezionare "Programma orario 4/pompa
ACS" ed "OK".
40
SERVIZIO TECNICO DI ASSISTENZA
Scheda principale
M B3
BOLLITORE REMOTO
Temperatura caldaia
Nel caso si verificassero anomalie di accensione o funzionamento del gruppo termico, nel display apparirà il simbolo "n". Premere il tasto "Info" (i) per far apparire il tipo
di errore. Vedere il par. “Codici Errore/Manutenzione”.
Errore
30: Sonda mandata 1
CONTROLLI DURANTE E DOPO LA PRIMA MESSA IN SERVIZIO
Ad avviamento effettuato deve essere verificato che il
gruppo termico esegua un arresto e la successiva riaccensione:
- Intervenendo sull’interruttore principale del quadro di
comando
5
- Premere il tasto (5) per passare da modo "Automatico"
(s) a "Protezione" (b) e viceversa.
Temperatura caldaia
Verificare la libera e corretta rotazione dei circolatori.
ON
Verificare l’arresto totale del gruppo termico posizionando l’interruttore generale dell’impianto su "spento".
OFF
Se tutte le condizioni sono soddisfatte, riavviare il gruppo
termico, premere brevemente (max. 3 s.) il tasto spazzacamino (p) ed eseguire l'analisi di combustione.
Per uscire dalla funzione spazzacamino ripremere il tasto
(p).
b Prevedere l'installazione di un condotto scarico fumi
provvisto di presa di ispezione per l'analisi di combustione.
SERVIZIO TECNICO DI ASSISENZA
41
LISTA COMPLETA DEI PARAMETRI
TAU UNIT OIL
Impostazione
di fabbrica
28
28/120
Numero
Livello Funzione
parametro
Campo
Unità di
misura
Min
Max
-
00:00
23:59
hh:mm
Ora e data
1
E
Ore/minuti
2
E
Giorno/mese
-
01.01
31.12
gg.mm
3
E
Anno
-
2004
2099
aaaa
5
F
Inizio ora legale
25.03
01.01
31.12
gg.mm
6
F
Fine ora legale
25.10
01.01
31.12
gg.mm
Unità di comando
54 (*)
F
Lingua
Italiano
English ¦ …
Informazione
Temporanea
Temporanea ¦ Permanente
Blocco comandi
Off
Off ¦ On
Blocco programmazione
Off
Off ¦ On
Regolazione diretta
Memorizzazione con conferma ¦ MemorizOff
zazione automatica
Lettura dati
No
No ¦ Si
Scrittura dati
No
No ¦ Si
Impiego
Unità ambiente 1 ¦ Unità ambiente 2 ¦ Unità
Unità ambiente 1
di comando ¦ Apparecchio di servizio
Assegnazione unità ambiente 1
Circuito riscaldamento 1 ¦ Circuito riscalda- Circuito riscaldamento 1
mento 1 e 2
Funzionamento CR2
Insieme a CR1
Insieme a CR1 ¦ Indipendente
Funzionamento pompa CR
Insieme a CR1
Insieme a CR1 ¦ Indipendente
Effetto tasto presenza
Nessuno ¦ Circuito riscaldamento 1 ¦ Circui- Circuito riscaldamento 1
to riscaldamento 2 ¦ CR1 e CR2
Correzione sonda ambiente
0.0
70
F
Versione software
20
E
22
F
26
F
27
F
28
F
30
O
31
O
40 (*)
I
42 (*)
I
44
I
46
I
48 (*)
I
-
-
-3
3
°C
0
99.9
-
Programma orario CR 1
500
E
501
E
Preselezione
Lu - Do ¦ Lu - Ve ¦ Sa - Do ¦ Lu ¦ Ma ¦ Me ¦
Gio ¦ Ve ¦ Sa ¦Do
1° periodo On
6:00
00:00
24:00
hh:mm
502
E
1° periodo Off
22:00
00:00
24:00
hh:mm
503
E
2° periodo On
24:00
00:00
24:00
hh:mm
504
E
2° periodo Off
24:00
00:00
24:00
hh:mm
505
E
3° periodo On
24:00
00:00
24:00
hh:mm
506
E
24:00
00:00
24:00
hh:mm
516
E
3° periodo Off
Valori standard
No ¦ Si
(*) Parametri impostabili solo su unità ambiente (non fornita).
E=utente I=messa in esercizio F=specialista (Installatore)
42
SERVIZIO TECNICO DI ASSISTENZA
Lu - Do
-
No
O=costruttore BZ=parametro di riferimento
-
TAU UNIT OIL
Impostazione
di fabbrica
28
28/120
Numero
Livello Funzione
parametro
Campo
Min
Unità di
misura
Max
Programma orario CR 2
520
E
521
E
Preselezione
Lu - Do ¦ Lu - Ve ¦ Sa - Do ¦ Lu ¦ Ma ¦ Me ¦
Gio ¦ Ve ¦ Sa ¦Do
1° periodo On
6:00
00:00
24:00
hh:mm
522
E
1° periodo Off
22:00
00:00
24:00
hh:mm
523
E
2° periodo On
24:00
00:00
24:00
hh:mm
524
E
2° periodo Off
24:00
00:00
24:00
hh:mm
525
E
3° periodo On
24:00
00:00
24:00
hh:mm
526
E
24:00
00:00
24:00
hh:mm
3° periodo Off
Valori standard
536
E
No ¦ Si
Programma orario 3/pompa CR
Lu - Do
-
No
-
Lu - Do
-
540
E
541
E
Preselezione
Lu - Do ¦ Lu - Ve ¦ Sa - Do ¦ Lu ¦ Ma ¦ Me ¦
Gio ¦ Ve ¦ Sa ¦Do
1° periodo On
6:00
00:00
24:00
hh:mm
542
E
1° periodo Off
22:00
00:00
24:00
hh:mm
543
E
2° periodo On
24:00
00:00
24:00
hh:mm
544
E
2° periodo Off
24:00
00:00
24:00
hh:mm
545
E
3° periodo On
24:00
00:00
24:00
hh:mm
546
E
24:00
00:00
24:00
hh:mm
3° periodo Off
Valori standard
556
E
No ¦ Si
Programma orario 4/pompa ACS
560
E
561
E
Preselezione
Lu - Do ¦ Lu - Ve ¦ Sa - Do ¦ Lu ¦ Ma ¦ Me ¦
Gio ¦ Ve ¦ Sa ¦Do
1° periodo On
562
E
563
E
564
565
No
-
Lu - Do
-
6:00
00:00
24:00
hh:mm
1° periodo Off
22:00
00:00
24:00
hh:mm
2° periodo On
24:00
00:00
24:00
hh:mm
E
2° periodo Off
24:00
00:00
24:00
hh:mm
E
3° periodo On
24:00
00:00
24:00
hh:mm
566
E
24:00
00:00
24:00
hh:mm
576
E
3° periodo Off
Valori standard
No ¦ Si
No
-
Periodo 1
-
Vacanze CR 1
641
E
642
E
643
E
648
E
Preselezione
Periodo 1 ¦ Periodo 2 ¦ Periodo 3¦ Periodo 4¦
Periodo 5¦ Periodo 6¦ Periodo 7¦ Periodo 8
Inizio
Fine
Livello operativo
Protezione antigelo ¦ Ridotto
--.--
01.01
31.12
gg.mm
--.--
01.01
31.12
gg.mm
Protezione antigelo
-
Periodo 1
-
Vacanze CR 2
651
E
Preselezione
Periodo 1 ¦ Periodo 2 ¦ Periodo 3¦ Periodo 4¦
Periodo 5¦ Periodo 6¦ Periodo 7¦ Periodo 8
E=utente I=messa in esercizio F=specialista (Installatore)
O=costruttore BZ=parametro di riferimento
SERVIZIO TECNICO DI ASSISENZA
43
TAU UNIT OIL
Impostazione
di fabbrica
28
28/120
Numero
Livello Funzione
parametro
Campo
Unità di
misura
Min
Max
652
E
Inizio
--.--
01.01
31.12
gg.mm
653
E
--.--
01.01
31.12
gg.mm
658
E
Fine
Livello operativo
Protezione antigelo ¦ Ridotto
Protezione antigelo
-
Periodo 1
-
Vacanze CR P
661
E
662
E
663
E
Preselezione
Periodo 1 ¦ Periodo 2 ¦ Periodo 3¦ Periodo 4¦
Periodo 5¦ Periodo 6¦ Periodo 7¦ Periodo 8
Inizio
Fine
Livello operativo
668
E
Protezione antigelo ¦ Ridotto
Circuito riscaldamento 1
01.01
31.12
gg.mm
--.--
01.01
31.12
gg.mm
Protezione antigelo
-
710
E
Setpoint comfort
20.0
BZ 712
BZ 716
°C
712
E
Setpoint ridotto
16
BZ 714
BZ 710
°C
714
E
Setpoint protezione antigelo
10.0
4
BZ 712
°C
716
F
Setpoint comfort max
35.0
BZ 710
35
°C
720
E
Ripidità curva caratteristica
1.50
0.10
4.00
-
721
F
0.0
-4.5
4.5
°C
726
F
730
E
Slittamento curva
Adattamento curva
Off ¦ On
Valore limite estate/inverno
732
F
Valore limite riscald. diurno
-3
740
I
Setpoint di mandata min
741
I
Setpoint di mandata max
750
I
760
770
780
F
790
791
Off
8
40
BZ 740
Influenza ambiente
−−−
−−−/0
F
Limitazione temp. ambiente
−−−
F
5
F
Riscaldamento accelerato
Riduzione accelerata
Off ¦ Fino a setpoint ridotto ¦ Fino a setpoint
antigelo
Ottimizzazione all’accensione
F
Ottimizzazione allo spegnimento
800
F
Inizio aumento setpoint ridotto
801
F
820
F
830
F
832
F
833
F
Fine aumento setpoint ridotto
Antisurriscaldamento pompa circuito
Off ¦ On
Boost valvola miscelatrice
Tipo attuatore
2-punti ¦ 3-punti
Differenziale commutazione 2 pos.
834
F
Tempo di corsa attuatore
835
O
Banda P Xp valvola miscelatrice
836
O
Tempo integrale Tn valvola miscelatrice
SERVIZIO TECNICO DI ASSISTENZA
18
−−−/8
−−−/
-10
8
E=utente I=messa in esercizio F=specialista (Installatore)
44
--.--
30
°C
10
°C
BZ 741
°C
95
°C
100
%
− − − / 0.5
4
°C
−−−/0
20
°C
Off
-
0
0
360
min
0
0
−−−/
-30
-30
360
min
10
°C
BZ 800
°C
−−−
-15
On
15
0
50
3-punti
°C
-
2
0
20
°C
240
30
873
s
32
1
100
°C
120
10
873
s
O=costruttore BZ=parametro di riferimento
TAU UNIT OIL
Impostazione
di fabbrica
28
28/120
Numero
Livello Funzione
parametro
Funzione massetto
Off ¦ Riscaldamento funzionale ¦ Riscaldamento pronto posa ¦ Riscaldamento funzio850
I
nale/pronto posa ¦ Riscaldamento pronto
posa/funzionale ¦ Manuale
851
I
Setpoint massetto manuale
Smaltimento eccesso calore
861
F
Off ¦ Regime riscaldamento ¦ Regime continuo
Con accumulatore
870
F
No ¦ Si
Con regol. prim./pompa sist.
872
F
No ¦ Si
Commutazione regime
900
I
Protezione ¦ Ridotto
Circuito riscaldamento 2
Campo
Min
Unità di
misura
Max
Off
-
25
0
95
°C
Regime continuo
-
No
-
Si
-
Protezione
-
1010
E
Setpoint comfort
20.0
BZ 1012
BZ 1016
°C
1012
E
Setpoint ridotto
16
BZ 1014
BZ 1010
°C
1014
E
Setpoint protezione antigelo
10.0
4
BZ 1012
°C
1016
F
Setpoint comfort max
35.0
BZ 1010
35
°C
1020
E
Ripidità curva caratteristica
1.50
0.10
4.00
-
1021
F
0.0
-4.5
4.5
°C
1026
F
1030
E
Slittamento curva
Adattamento curva
Off ¦ On
Valore limite estate/inverno
1032
F
Valore limite riscald. diurno
-3
1040
I
Setpoint di mandata min
8
1041
I
Setpoint di mandata max
80
1050
F
Influenza ambiente
20
1060
F
Limitazione temp. ambiente
−−−
1070
F
5
1080
F
1090
F
Riscaldamento accelerato
Riduzione accelerata
Off ¦ Fino a setpoint ridotto ¦ Fino a setpoint
antigelo
Ottimizzazione all’accensione
1091
F
Ottimizzazione allo spegnimento
1100
F
Inizio aumento setpoint ridotto
1101
F
1120
F
1130
F
1132
F
1133
F
Fine aumento setpoint ridotto
Antisurriscaldamento pompa circuito
Off ¦ On
Boost valvola miscelatrice
Tipo attuatore
2-punti ¦ 3-punti
Differenziale commutazione 2 pos.
1134
F
Tempo di corsa attuatore
1135
O
Banda P Xp valvola miscelatrice
1136
O
Tempo integrale Tn valvola miscelatrice
E=utente I=messa in esercizio F=specialista (Installatore)
Off
-
18
−−−/8
−−−/
-10
8
30
°C
10
°C
BZ 1041
°C
BZ 1040
95
°C
−−−/0
100
%
− − − / 0.5
4
°C
−−−/0
20
°C
Fino a setpoint
ridotto
-
0
0
360
min
0
0
−−−/
-30
-30
360
min
10
°C
BZ 1100
°C
−−−
-15
On
10
0
50
°C
3-punti
2
0
20
°C
120
30
873
s
32
1
100
°C
120
10
873
s
O=costruttore BZ=parametro di riferimento
SERVIZIO TECNICO DI ASSISENZA
45
TAU UNIT OIL
Impostazione
di fabbrica
28
28/120
Numero
Livello Funzione
parametro
Funzione massetto
Off ¦ Riscaldamento funzionale ¦ Riscaldamento pronto posa ¦ Riscaldamento funzio1150
F
nale/pronto posa ¦ Riscaldamento pronto
posa/funzionale ¦ Manuale
1151
F
Setpoint massetto manuale
Smaltimento eccesso calore
1161
F
Off ¦ Regime riscaldamento ¦ Regime continuo
Con accumulatore
1170
F
No ¦ Si
Con regol. prim./pompa sist.
1172
F
No ¦ Si
Commutazione regime
1200
I
Protezione ¦ Ridotto
Circuito riscaldamento P
46
25
Max
-
0
95
°C
Regime continuo
-
Si
-
Si
-
Protection
-
Automatico
-
E
1310
E
Modo operativo
Protezione ¦ Automatico ¦ Ridotto ¦ Comfort
Setpoint comfort
1312
E
Setpoint ridotto
1314
E
Setpoint protezione antigelo
1316
F
Setpoint comfort max
35.0
1320
E
Ripidità curva caratteristica
1.50
1321
F
0.0
1326
F
1330
E
Slittamento curva
Adattamento curva
Off ¦ On
Valore limite estate/inverno
1332
F
Valore limite riscald. diurno
-3
1340
F
Setpoint di mandata min
8
1341
F
Setpoint di mandata max
80
1350
F
Influenza ambiente
20
1360
F
Limitazione temp. ambiente
−−−
1370
F
5
1380
F
1390
F
Riscaldamento accelerato
Riduzione accelerata
Off ¦ Fino a setpoint ridotto ¦ Fino a setpoint
antigelo
Ottimizzazione all’accensione
1391
F
Ottimizzazione allo spegnimento
1400
F
Inizio aumento setpoint ridotto
1401
F
1420
F
1450
I
1451
I
Fine aumento setpoint ridotto
Antisurriscaldamento pompa circuito
Off ¦ On
Funzione massetto
Off ¦ Riscaldamento funzionale ¦ Riscaldamento pronto posa ¦ Riscaldamento funzionale/pronto posa ¦ Riscaldamento pronto
posa/funzionale ¦ Manuale
Setpoint massetto manuale
1455
F
Setpoint massetto attuale
SERVIZIO TECNICO DI ASSISTENZA
Min
Unità di
misura
Off
1300
E=utente I=messa in esercizio F=specialista (Installatore)
Campo
20.0
BZ 1012
BZ 1016
°C
16
BZ 1014
BZ 1010
°C
10.0
4
BZ 1012
°C
BZ 1010
35
°C
0.10
4.00
-
-4.5
4.5
°C
Off
18
−−−/8
−−−/
-10
8
30
°C
10
°C
BZ 1041
°C
BZ 1040
95
°C
−−−/0
100
%
− − − / 0.5
4
°C
−−−/0
20
°C
Fino a setpoint
ridotto
0
0
360
min
0
0
360
min
−−−
− − − / -30
10
°C
-15
-30
BZ 1100
°C
On
-
Off
-
25
0
95
°C
0
0
95
°C
O=costruttore BZ=parametro di riferimento
TAU UNIT OIL
Impostazione
di fabbrica
28
28/120
Numero
Livello Funzione
parametro
1456
F
Giorno massetto attuale
Smaltimento eccesso calore
1461
F
Off ¦ Regime riscaldamento ¦ Regime continuo
Con accumulatore
1470
F
No ¦ Si
Con regol. prim./pompa sist.
1172
F
No ¦ Si
Commutazione regime
1500
I
Protezione ¦ Ridotto
Acqua calda sanitaria
0
Campo
Unità di
misura
Min
Max
0
32
°C
Regime continuo
-
Si
-
Si
-
Protezione
-
Setpoint nominale
55
BZ 1612
F
Setpoint ridotto
40
8
BZ 1614
OEM
BZ 1610
O
Setpoint nominale max
Consenso
24h/giorno ¦ Programma orario CR ¦ Programma orario 4/ACS
Priorità di carico ACS
Assoluta ¦ Slittante ¦ Nessuna ¦ Circ. Misc.
slitt/Circ.Dir.assol
Funzione antilegionella
Off ¦ Periodica ¦ Giorno fisso della settimana
Funzione antilegionella periodica
Funzione antilegionella giorno settimanale
Lunedì ¦ Martedì ¦ Mercoledì ¦ Giovedì ¦ Venerdì ¦ Sabato ¦ Domenica
65
8
80
1610
E
1612
1614
1620
O
1630
F
1640
F
1641
F
1642
F
1644
F
Orario funzione antilegionella
1645
F
Setpoint funzione antilegionella
65
−−−/
00:00
55
1646
F
30
− − − / 10
1647
F
1660
F
1661
F
1663
F
Durata funzione antilegionella
Funzione antilegionella pompa
Off ¦ On
Consenso pompa circolazione
Prog. orario 3/pompa CR ¦ Consenso ACS ¦
Programma orario 4/ACS
Intermittenza pompa circolazione
Off ¦ On
Setpoint di circolazione
°C
°C
°C
24 ore al giorno
-
Assoluta
-
Off
-
3
1
7
Giorni
23:50
hh:mm
95
°C
360
min
Lunedì
−−−
On
-
Consenso ACS
-
Off
-
45
8
80
°C
Pompa H1/H2
2008
O
2010
F
2012
F
2014
F
2033
O
2035
F
H1 priorità carico ACS
No ¦ Si
H1 smaltim eccesso calore
Off ¦ On
H1 con accumulatore
No ¦ Si
H1 regol. prim / sist.
No ¦ Si
H2 priorità carico ACS
No ¦ Si
H2 smaltim eccesso calore
Off ¦ On
E=utente I=messa in esercizio F=specialista (Installatore)
Si
-
On
-
Si
-
Si
-
Si
-
On
-
O=costruttore BZ=parametro di riferimento
SERVIZIO TECNICO DI ASSISENZA
47
TAU UNIT OIL
Impostazione
di fabbrica
28
28/120
Numero
Livello Funzione
parametro
H2 con accumulatore
No ¦ Si
H2 regol. prim / sist.
2039
F
No ¦ Si
Regolat. prim/Pompa sistema
2037
F
Campo
Min
Unità di
misura
Max
Si
-
Si
-
2110
O
Sepoint di mandata min
8
8
95
°C
2111
O
Sepoint di mandata max
80
8
95
°C
2130
O
10
0
50
°C
2132
O
3-punti
2133
O
Boost valvola miscelatrice
Tipo attuatore
2-punti ¦ 3-punti
Differenz. commut. 2 pos.
2
0
20
°C
2134
O
Differenz. commut. 2 pos.
120
30
873
°C
2135
O
Tempo di corsa attuatore
32
1
100
°C
2136
O
120
10
873
°C
2150
I
Tempo integr Tn valv. misc.
Regolat. prim/Pompa sist.
Prima accumulatore ¦ Dopo accumulatore
-
Dopo accumulatore
-
Automatico
-
Caldaia
2200
O
Modo operativo
Funzionamento continuo ¦ Automatico ¦
Auto. funz. prolungato
2210
F
Setpoint min
30
2211
O
Setpoint min OEM
30
2212
F
Setpoint max
82
2213
O
Setpoint max OEM
82
8
Setpoint
controllo
manuale
8
2220
O
Integrale consenso stadio 2
50
0
2221
O
Integrale reset stadio 2
10
2232
O
Tempo di corsa attuat. serr.
60
2233
O
Xp attuatore serranda
20
2234
O
Tn attuatore serranda
150
2235
O
Tv attuatore serranda
4.5
2240
O
Differenz. commut. caldaia
1
2241
O
Tempo min funzion. bruciatore
2250
O
2260
O
2261
O
2262
O
2270
F
Temporizzazione pompa
Protezione accensione caldaia con utenze
Off ¦ On
Protezione accensione caldaia con pompa
caldaia
Off ¦ On
Ottimizzazione all’accensione
Off ¦ On
Setpoint ritorno minimo
2271
O
2272
O
Setpoint ritorno minimo OEM
Influenza ritorno utenze
Off ¦ On
E=utente I=messa in esercizio F=specialista (Installatore)
48
SERVIZIO TECNICO DI ASSISTENZA
BZ 2211
OEM
Setpoint
controllo
manuale
95
°C
°C
BZ 2213
OEM
°C
120
°C
500
°C
0
500
°C
7.5
480
°C
1
200
°C
10
873
°C
0
30
°C
0
20
°C
2
0
20
min
5
0
20
min
Off
-
Off
-
Off
-
8
8
95
°C
8
8
95
°C
On
O=costruttore BZ=parametro di riferimento
-
TAU UNIT OIL
Impostazione
di fabbrica
28
28/120
Numero
Livello Funzione
parametro
Campo
Min
Unità di
misura
Max
2282
O
Tempo di corsa attuatore
120
30
873
s
2283
O
Banda P Xp Valv. Misc.
32
1
100
°C
2284
O
Tempo integr. Tn valv. misc.
120
10
873
s
2290
O
6
0
20
°C
2291
O
2310
O
Diff. commut. Pompa by-pass
Controllo pompa by-pass
Funzionamento parallelo con bruciatore ¦
Temperatura di ritorno
Funzione termostato ambiente
Off ¦ On
Temperatura di
ritorno
-
On
-
Solare
3810
F
Diff.temp. ON
8
BZ 3811
40
°C
3811
F
Diff.temp. OFF
3812
F
T. carico min. ACS
4
0
BZ 3812
°C
−−−
−−−/8
95
°C
3815
F
Temp.carico min accum
3830
F
Funzione avvio collettore
−−−
−−−/8
95
°C
−−−
−−−/5
60
min
3831
F
Tempo min.funz.pompa collett.
60
120
s
5
°C
−−−
5
−−−/
-20
− − − / 30
3840
F
Protez. antigelo collettore
−−−
3850
F
Protez. antisurr. collettore
200
°C
3860
F
Evaporazione termovettore
−−−
− − − / 60
200
°C
Caldaia a legna
4102
F
4110
F
Blocca altre fonti di calore
Off ¦ On
Setpoint min
4130
F
4131
F
4133
F
4140
4141
Off
-
40
20
80
°C
Diff.temp.on
8
1
30
°C
4
0
30
°C
O
Diff.temp.OFF
Temperatura comparativa
Sensore ACS B3 ¦ Sensore ACS B31 ¦ Sensore accumulatore B4 ¦ Sensore accumulatore
B41 ¦ Setpoint mandata ¦ Setpoint minimo
Temporizzazione pompa
O
Scarico calore
Sensore accumulatore B4
-
20
0
120
min
90
60
140
°C
Accumulatore
4720
F
4721
O
Blocco autom. generatore
No ¦ con B4
SD blocco autom. generat.
4722
F
Diff. Temp. accumul./CR
4724
O
Temp.min accum. in modo risc
4750
F
Temperatura max di carico
80
8
95
°C
4751
O
Temp. max accum.
90
8
95
°C
4755
F
60
8
95
°C
4756
F
4757
F
4783
F
Temp. di raffreddamento
Raffreddamento caldaia/CR
Off ¦ On
Raffreddamento collettore
Off ¦ Estate ¦ Sempre
Con solare
no ¦ sì
E=utente I=messa in esercizio F=specialista (Installatore)
Con B4
-
8
0
20
°C
5
-20
20
°C
−−−
−−−/8
95
°C
Off
-
Off
-
Si
-
O=costruttore BZ=parametro di riferimento
SERVIZIO TECNICO DI ASSISENZA
49
TAU UNIT OIL
Impostazione
di fabbrica
28
28/120
Numero
Livello Funzione
parametro
Campo
Min
Unità di
misura
Max
Accumulatore ACS
Carico
Una volta al giorno ¦ Più volte al giorno
Incremento setpoint mandata
Più volte al giorno
-
5010
O
5020
F
5021
F
5022
F
5024
O
5030
O
5040
O
5050
F
Temperatura max di carico
80
8
5051
O
Temp. max accum.
90
8
BZ 5051
OEM
95
5055
F
60
8
95
5056
F
5057
F
5060
F
5061
F
5062
F
5070
O
5085
F
5090
F
5092
F
5093
F
Temp. di raffreddamento
Raffreddamento caldaia/CR
Off ¦ On
Raffreddamento collettore
Off ¦ Estate ¦ Sempre
Regime resistenza elettrica
Sostituzione ¦ Estate ¦ Sempre
Funzionam. resistenza elettrica
24h al giorno ¦ Consenso ACS¦ Programma
orario 4/ ACS
Controllo resistenza elettrica
Termostato esterno ¦ Sensore ACS
Carico automatico accelerato
Off ¦ On
Smaltimento eccesso calore
Off ¦ On
Con accumulatore
No ¦ Si
Con regol. Prim./pompa Sist.
No ¦ Si
Con solare
No ¦ Si
Boost trasferimento
Tipo di caricamento
Con B3 ¦ Con B3/B31 ¦ Con B3, legion B3/B31
Differenz. di commutazione
Limitazione tempo di carico
Protezione di scaricamento
Off ¦ Sempre ¦ Automatico
22
0
30
°C
8
0
30
°C
Con B3
-
5
0
20
°C
−−−
− − − / 10
600
min
Automatico
°C
°C
°C
Off
-
Off
-
Sostituzione
-
Consenso ACS
-
Sensore ACS
-
On
-
On
-
No
-
No
-
No
-
On
-
Off
-
Configurazione
5710
I
5715
I
5730
I
5731
I
5736
I
5770
I
5840
F1
Circuito riscaldamento 1
Off ¦ On
Circuito riscaldamento 2
Off ¦ On
Sensore ACS B3
Sonda ¦ Termostato
Organo di regolazione ACS Q3
Nessuno ¦ Pompa di carico ¦ Valvola deviatrice
Circuito separato
Off ¦ On
Tipo sorgente
1-stadio ¦ 2-stadi ¦ Modulante 3 posizioni
Parametro
Pompa di carico ¦ Valvola deviatrice
E=utente I=messa in esercizio F=specialista (Installatore)
50
SERVIZIO TECNICO DI ASSISTENZA
Termostato
Sonda
-
Pompa di carico
-
Off
-
2-stadi
-
Pompa di carico
-
O=costruttore BZ=parametro di riferimento
TAU UNIT OIL
Impostazione
di fabbrica
28
28/120
Numero
Livello Funzione
parametro
Campo
Min
Unità di
misura
Max
5841
I
5890
I
5930
I
5931
I
5950
I
5951
I
5952
I
Parametro
1
1¦2¦3
Output relé QX1
Nessuno ¦ Pompa di circolazione Q4 ¦ Resistenza elettrica ACS K6 ¦ Pompa collettore Q5
¦ Pompa H1 Q15 ¦ Pompa caldaia Q1 ¦ Pompa
by-pass Q12 ¦ Uscita allarme K10 ¦ Stadio 2
None
pompa CR1 Q21 ¦ Stadio 2 pompa CR2 Q22
¦ Stadio PCR Q23 ¦ Pompa circ PCR Q20 ¦
Pompa H2 Q18 ¦ Pompa primario Q14 ¦ Valvola deviatrice Y4 ¦ Pompa caldaia a legna Q10
Configurazione input sonda BX1
Nessuno ¦ Sonda ACS B31 ¦ Sonda collettore
B6 ¦ Sonda ritorno B7 ¦ Sonda circolazione
Nessuno
ACS B39 ¦ Sonda accumulo B4 ¦ Sonda accumulo B41 ¦ Sonda temp. fumi B8 ¦ Sonda
mandata B10 ¦Sonda caldaia a legna B22
Configurazione input sonda BX2
Nessuno ¦ Sonda ACS B31 ¦ Sonda collettore
B6 ¦ Sonda ritorno B7 ¦ Sonda circolazione
Nessuno
ACS B39 ¦ Sonda accumulo B4 ¦ Sonda accumulo B41 ¦ Sonda temp. fumi B8 ¦ Sonda
mandata B10 ¦Sonda caldaia a legna B22
Funzione ingresso H1
Commutazione regime CR+ACS ¦ Commutazione regime CR ¦ Commutazione regime
CR1 ¦ Commutazione regime CR2 ¦ Commu- Commutazione regitazione regime PCR ¦ Blocco produz. calore
me PCR
¦ Avviso di errore/allarme ¦ Setpoint minimo
mandata ¦ Smaltim. Calore eccessivo ¦ Richiesta di calore ¦ Misurazione pressione
Logica contatto H1
Normalmente aperto
Normalmente chiuso ¦ Normalmente aperto
Setpoint minimo mandata H1
70
5954
I
Richiesta di calore 10V H1
5956
I
5960
I
5961
I
5962
I
Valore di pressione 3.5V H1
5.0
Funzione ingresso H2
Commutazione regime CR+ACS ¦ Commutazione regime CR ¦ Commutazione regime
CR1 ¦ Commutazione regime CR2 ¦ Commu- Commutazione regitazione regime PCR ¦ Blocco produz. calore
me CR+ACS
¦ Avviso di errore/allarme ¦ Setpoint minimo
mandata ¦ Smaltim. Calore eccessivo ¦ Richiesta di calore ¦ Misurazione pressione
Logica contatto H2
Normalmente aperto
Normalmente chiuso ¦ Normalmente aperto
Setpoint minimo mandata H2
70
5964
I
Richiesta di calore 10V H2
100
5
130
°C
5966
I
5.0
0.0
10.0
bar
6014
I
Valore di pressione 3.5V H2
Funzione gruppo misc. 1
Circuito riscaldamento ¦ Contr. temp. ritorno ¦ regol. prim./pompa sist.
E=utente I=messa in esercizio F=specialista (Installatore)
100
-
-
-
-
-
8
120
°C
5
130
°C
0.0
10.0
bar
-
8
120
Circuito riscaldamento
°C
-
O=costruttore BZ=parametro di riferimento
SERVIZIO TECNICO DI ASSISENZA
51
TAU UNIT OIL
Impostazione
di fabbrica
28
28/120
Numero
Livello Funzione
parametro
Funz. modulo di estensione 1
Nessuna ¦ Multifunzionale ¦ Circuito riscaldamento ¦ Contr. Temp. ritorno ¦ Solare sanitario ¦ Regol. prim./pompa sist.
Funz. modulo di estensione 2
Nessuna ¦ Multifunzionale ¦ Circuito riscaldamento ¦ Contr. Temp. ritorno ¦ Solare sanitario ¦ Regol. prim./pompa Sist.
Tipo sonda temp. collettore
NTC 10k ¦ Pt 1000
Correzione sonda collettore
Campo
Min
Unità di
misura
Max
Nessuna
-
Nessuna
-
NTC
-
6020
I
6021
I
6097
F
6098
F
6100
F
6101
F
6102
F
Correzione sonda esterna
Tipo sonda temp. fumi
NTC 10k ¦ Pt 1000
Correzione sonda temp. fumi
0
-20
20
°C
6110
F
Costante di tempo edificio
0
0
50
h
6112
O
Gradient room model
60
0
300
min/°C
6117
O
20
1
100
°C
6120
F
6140
O
Compensaz. setp centrale
Protezione antigelo impianto
Off ¦ On
Max pressione acqua
6141
O
6142
O
6150
6151
0
-20
20
°C
0.0
-3.0
3.0
°C
NTC
-
Off
-
−−−
− − − / 0.0
10.0
bar
Min pressione acqua
−−−
− − − / 0.0
10.0
bar
Min pressione critica acqua
−−−
− − − / 0.0
10.0
bar
O
Pressione acqua 2 max
−−−
− − − / 0.0
10.0
bar
O
Pressione acqua 2 min
−−−
− − − / 0.0
10.0
bar
6152
O
−−−
− − − / 0.0
10.0
bar
6200
I
6204
O
6205
F
6212
I
Press. acqua 2 critica min
Memorizzare sonda
No ¦ Si
Memorizzare parametri
No ¦ Si
Ripristinare parametri
No ¦ Si
Check N. generatore 1
-
0
199999
-
6213
I
Check N. generatore 2
-
0
199999
-
6215
I
Check N. accumulatore
-
0
199999
-
6217
I
Check N. circuiti risc.
-
0
199999
-
6220
F
Versione software
-
0
99.9
-
6222
O
Ore di funzionamento apparecchio
0
0
20833:0:00
h
6600
I
Indirizzo apparecchio
1
0
16
-
6601
F
0
0
14
-
6604
F
6605
F
6610
O
6612
O
Indirizzo segmento
Funzione bus power supply
Off ¦ Automatico
Stato bus power supply
Off ¦ On
Visualiz. messaggi sistema
No ¦ Si
Ritardo allarme
No ¦ Si
No
-
No
-
No
-
LPB
E=utente I=messa in esercizio F=specialista (Installatore)
52
SERVIZIO TECNICO DI ASSISTENZA
Automatico
-
On
-
Si
-
No
-
O=costruttore BZ=parametro di riferimento
TAU UNIT OIL
Impostazione
di fabbrica
28
28/120
Numero
Livello Funzione
parametro
6620
F
6621
F
6625
F
6640
I
6650
F
Azione commutazioni
Segmento ¦ Sistema
Commutazione estate
Locale¦ Centrale
Assegnazione sanitario
Circuito riscaldamento locale ¦ Tutti i circ. risc.
in segmento ¦ Tutti i circ. risc. nel sistema
Modo orologio
Autonomo ¦ Slave senza impost. remota ¦
Slave con impost. remota ¦ Master
Fonte temperatura esterna
Campo
Min
Unità di
misura
Max
Sistema
-
Locale
-
Tutti i circ. risc. nel
sistema
-
Autonomo
-
0
0
239
-
Errore
6740
F
Reset relé di allarme
No ¦ Si
Allarme temp. mandata 1
−−−
− − − / 10
240
min
6741
F
Allarme temp. mandata 2
−−−
− − − / 10
240
min
6743
F
Allarme temp. caldaia
−−−
− − − / 10
240
min
0
255
-
0
255
-
0
255
-
0
255
-
0
255
-
6710
6800
6802
6804
6806
6808
6810
6812
6814
6816
6818
I
No
F
Cronologia 1
-
F
Codice errore 1
-
F
Cronologia 2
-
F
Codice errore 2
-
F
Cronologia 3
-
F
Codice errore 3
-
F
Cronologia 4
-
F
Codice errore 4
-
F
Cronologia 5
-
F
Codice errore 5
-
F
Cronologia 6
-
F
Codice errore 6
-
F
Cronologia 7
-
F
Codice errore 7
-
F
Cronologia 8
-
F
Codice errore 8
-
F
Cronologia 9
-
F
Codice errore 9
-
F
Cronologia 10
-
F
Codice errore 10
Reset cronologia
6820
O
No ¦ Si
Manutenzione / service
-
-
0
255
0
255
-
0
255
-
0
255
-
0
255
No
-
− − − / 10
10000
h
0
10000
h
− − − / 60
65535
-
7040
F
Intervallo ore fz. bruciatore
7041
F
Ore fz. bruc. dopo manut.
0
7042
F
Intervallo avviamenti bruc.
−−−
7043
F
Avviamenti br. dopo manut.
0
0
65535
-
7044
F
Intervallo di manutenzione
−−−
−−−/1
240
mesi
7045
F
Tempo trascorso dopo man.
0
0
240
mesi
E=utente I=messa in esercizio F=specialista (Installatore)
−−−
-
O=costruttore BZ=parametro di riferimento
SERVIZIO TECNICO DI ASSISENZA
53
TAU UNIT OIL
Impostazione
di fabbrica
28
28/120
Numero
Livello Funzione
parametro
7130
E
7140
E
7150
I
Funzione spazzacamino
Off ¦ On
Funzionamento manuale
Off ¦ On
Simulazione temp. esterna
7170
I
Telefono servizio clienti
Campo
Min
Unità di
misura
Max
Off
-
Off
-
-
-50.0
50
°C
-
-
Nessun test
-
Test input/output
7700
I
7730
I
Test relé
Nessun test ¦ Tutto off ¦ 1° stadio bruciatore
T2 ¦ T8 non disponibile ¦ Pompa ACS Q3 ¦
Pompa CR Q2 ¦ Miscelatore CR aperto Y1
¦ Miscelatore CR chiuso Y2 ¦ Q6 non disponibile ¦ Y5 non disponibile ¦ Y6 non disponibile ¦ Uscita relé QX1 ¦ QX2 non disponibile ¦ QX3 non disponibile ¦ Uscita relé
QX21 modulo 1 ¦ Uscita relé QX22 modulo
1 ¦ Uscita relé QX23 modulo 1 ¦ Uscita relé
QX21 modulo 2 ¦ Uscita relé QX22 modulo
2 ¦ Uscita relé QX23 modulo 2
Temperatura esterna B9
7732
I
7734
I
7750
7760
-
-50.0
50
°C
Temperatura di mandata B1
-
0.0
140
°C
Temperatura di mandata B12
-
0.0
140
°C
I
Temperatura ACS B3
-
0.0
140
°C
I
Temperatura caldaia B2
-
0.0
140
°C
7820
I
Temperatura sonda BX1
-
-28.0
350
°C
7821
I
Temperatura sonda BX2
-
-28.0
350
°C
7822
I
Temperatura sonda BX3
0
-28
350
°C
7823
I
Temperatura sonda BX4
0
-28
350
°C
7830
I
Temp. sonda BX21 modulo 1
0
-28
350
°C
7831
I
Temp. sonda BX22 modulo 1
0
-28
350
°C
7832
I
Temp. sonda BX21 modulo 2
0
-28
350
°C
7833
I
Temp. sonda BX22 modulo 2
0
-28
350
°C
7840
I
-
0
10
Volt
7841
I
7845
I
7846
I
7870
I
7881
I
Segnale di tensione H1
Stato del contatto H1
Aperto ¦ Chiuso
Segnale di tensione H2
Stato del contatto H2
Aperto ¦ Chiuso
Guasto bruciatore S3
0V ¦ 230V
1° stadio bruciatore E1
0V ¦ 230V
Aperto
0
0
10
°C
Aperto
-
0V
-
0V
-
Stato
8000
I
Stato circuito riscaldamento 1
-
-
8001
I
Stato circuito riscaldamento 2
-
-
8002
I
Stato circuito riscaldamento P
-
-
8003
I
Stato ACS
-
-
8005
I
Stato caldaia
-
-
E=utente I=messa in esercizio F=specialista (Installatore)
54
SERVIZIO TECNICO DI ASSISTENZA
O=costruttore BZ=parametro di riferimento
TAU UNIT OIL
Numero
Livello Funzione
parametro
Impostazione
di fabbrica
28
28/120
Campo
Min
Unità di
misura
Max
8007
I
Stato solare
-
-
8008
I
Stato caldaia a legna
-
-
8010
I
Stato accumulo
-
-
-
-
-
-
Parametri diagnostica
8300
I
8301
I
8310
I
1° stadio bruciatore T2
Off ¦ On
2° stadio bruciatore T8
Off ¦ On
Temperatura caldaia
8314
I
8316
8318
-
0.0
140.0
°C
Temperatura ritorno caldaia
-
0.0
140.0
°C
I
Temperatura fumi
0
0
350
°C
I
Max temp. fumi
0
0
350
°C
8330
F
Ore di funzion. 1° stadio
0
0
65535
h
8331
F
N. avviam. 1° stadio
-
0
199'999
-
8332
F
Ore di funzion. 2° stadio
0
0
65535
h
8333
F
N. avviam. 2° stadio
0
0
199999
-
8510
I
Temperatura collettore 1
-
-28.0
350
°C
8511
I
Temperatura collettore 1 max
0
-28.0
350
°C
8512
I
Temperatura collettore 1 min
0
-28.0
350
°C
8513
I
dT collettore 1/ACS
-
-28.0
350
°C
8514
I
dT collettore 1/accumulatore
-
-28.0
350
°C
8530
F
Ore di funz. produz. solare
-
00:00
15:00
°C
8531
F
Ore di funz. surrisc. collet.
-
00:00
15:00
°C
Temp. caldaia a legna
-
0
140
°C
8560
Diagnosi utenze
8700
I
Temperatura esterna
-
-50.0
50.0
°C
8703
I
Temp. esterna attenuata
-
-50.0
50.0
°C
8704
I
-
-50.0
50.0
°C
8730
I
8731
I
8732
I
8740
I
Temp. esterna composta
Pompa CR Q2
Off ¦ On
Miscelatore CR aperto Y1
Off ¦ On
Miscelatore CR chiuso Y2
Off ¦ On
Temperatura ambiente 1
-
0.0
50.0
°C
8741
I
Setpoint ambiente 1
-
4.0
35.0
°C
8742
O
Temp. ambiente 1 modello
-
0.0
50.0
°C
8743
I
Temperatura di mandata 1
-
0.0
140.0
°C
8744
I
-
0.0
140.0
°C
8760
I
8761
I
8762
I
8770
I
Setpoint mandata 1
Pompa CR Q6
Off ¦ On
Miscelatore CR aperto Y5
Off ¦ On
Miscelatore CR chiuso Y6
Off ¦ On
Temperatura ambiente 2
8771
I
Setpoint ambiente 2
E=utente I=messa in esercizio F=specialista (Installatore)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
0.0
50.0
°C
-
4.0
35.0
°C
O=costruttore BZ=parametro di riferimento
SERVIZIO TECNICO DI ASSISENZA
55
TAU UNIT OIL
Numero
Livello Funzione
parametro
Campo
Min
Unità di
misura
Max
8772
O
Temp. ambiente 2 modello
-
0.0
50.0
°C
8773
I
Temperatura di mandata 2
-
0.0
140.0
°C
8774
I
Setpoint mandata 2
-
0.0
140.0
°C
8800
I
Temperatura ambiente P
-
0.0
50.0
°C
8801
I
Setpoint ambiente P
-
4.0
35.0
°C
8802
O
Temp. ambiente modello P
-
0.0
50.0
°C
8803
I
-
0.0
140.0
°C
8820
I
-
8830
I
Setpoint mandata P
Pompa ACS Q3
Off ¦ On
Temperatura ACS 1
-
0.0
140.0
°C
8831
I
Setpoint ACS 1
-
8.0
80.0
°C
8832
I
Temperatura ACS 2
-
0.0
140.0
°C
8835
I
Temp. circolazione sanitario
-
0.0
140.0
°C
8930
I
Temp. regol. prim.
-
0.0
140.0
°C
8931
I
Setpoint temp. prim.
-
0.0
140.0
°C
8950
I
Temp. di mandata comune
-
0.0
140.0
°C
8951
I
Setpoint mandata comune
-
0.0
140.0
°C
8980
I
Temp. accumulatore 1
-
0.0
140.0
°C
8982
I
Temp. accumulatore 2
-
0.0
140.0
°C
9000
I
Setpoint mandata H1
-
5.0
130.0
°C
9001
I
Setpoint mandata H2
-
5.0
130.0
°C
9005
I
Pressione acqua H1
-
0.0
10.0
bar
9006
I
-
0.0
10.0
bar
9031
I
9032
I
9033
I
9050
I
9051
I
9052
I
9053
I
9054
I
9055
I
Pressione acqua H2
Uscita relé QX1
Off ¦ On
Uscita relé QX2
Off ¦ On
Uscita relé QX3
Off ¦ On
Uscita relé QX21 modulo 1
Off ¦ On
Uscita relé QX22 modulo 1
Off ¦ On
Uscita relé QX23 modulo 1
Off ¦ On
Uscita relé QX21 modulo 2
Off ¦ On
Uscita relé QX22 modulo 2
Off ¦ On
Uscita relé QX23 modulo 2
Off ¦ On
E=utente I=messa in esercizio F=specialista (Installatore)
56
Impostazione
di fabbrica
28
28/120
SERVIZIO TECNICO DI ASSISTENZA
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
O=costruttore BZ=parametro di riferimento
IMPOSTAZIONE DEI PARAMETRI FUNZIONALI
PROGRAMMI ORARI
Per i circuiti di riscaldamento e ACS sono disponibili i programmi per impostare le fasce di regime COMFORT CONTINUO
e COMFORT RIDOTTO.
I tempi di commutazione possono essere inseriti in comune per diversi giorni ( LU-VE o SA-DO ) o per ogni giorno.
CR1
500
N°
CR2
CR3 / P
(non attivo) (non attivo)
520
540
Descrizione
Preimpostazione
4 / ACS
560
Preselezione
Lu - Do
Lu - Do
Lu - Ve
Sa - Do
Lu … Do
501
521
541
561
1° periodo On
6:00
502
522
542
562
1° periodo Off
22:00
503
523
543
563
2° periodo On
24:00
504
524
544
564
2° periodo Off
24:00
505
525
545
565
3° periodo On
24:00
506
526
546
566
3° periodo Off
24:00
Tutti i programmi possono essere riportati all’impostazione di fabbrica. Ogni programma ha la sua riga per effettuare il
reset.
CR1
516
N°
CR2
CR3 / P
(non attivo) (non attivo)
536
556
Descrizione
Preimpostazione
Valori standard
No
4 / ACS
576
CIRCUITI DI RISCALDAMENTO
Per i circuiti di riscaldamento sono disponibili diverse funzioni che possono essere impostate per ogni singolo circuito.
Il regime di funzionamento per il circuito 1 e 2 (non attivo) è selezionato direttamente con il tasto relativo, quello per il
circuito 3/P è selezionato al param. 1300.
N°
Descrizione
1300
Preselezione
Preimpostazione
Protezione
Automatico
Automatico
Ridotto
Comfort
I vari setpoint sono inseriti nelle righe di tabella:
710
N°
CR2
(non attivo)
1010
Descrizione
Preimpostazione
CR3 / P
(non attivo)
1310
712
Sepoint comfort
20.0
1012
1312
Setpoint ridotto
16
714
1014
1314
Setpoint protezione antigelo
10.0
716
1016
1316
Setpoint comfort max
35.0
CR1
SERVIZIO TECNICO DI ASSISENZA
57
TEMPERATURA AMBIENTE
La temperatura ambiente può essere cambiata a seconda dei differenti setpoint, che diventano attivi secondo il regime
di funzionamento. Nel grafico seguente il legame tra i vari setpoint di temperatura ambiente.
TRKmax
TRK
o
TRR
l
TRF
t
0
2
4
TRKmax
TRK
TRR
TRF
6
Setpoint
Setpoint
Setpoint
Setpoint
8
10
12
14
16
18
20
22
24
26
°C
comfort max
comfort
ridotto
protezione antigelo
In modo protezione, la temperatura ambiente non può scendere sotto un certo livello garantendo la funzione antigelo.
CURVA DI RISCALDAMENTO
Pendenza della curva di riscaldamento
La curva di riscaldamento è usata per generare il setpoint di temperatura, in dipendenza dalle condizioni metereologiche prevalenti. La curva di riscaldamento può essere adattata con un numero di impostazioni, per adattarsi ai bisogni
dell’utente.
720
N°
CR2
(non attivo)
1020
CR3 / P
(non attivo)
1320
721
1021
1321
Traslazione curva riscaldamento 0.0
726
1026
1326
Adattamento curva di riscald.to
CR1
Descrizione
Preimpostazione
Pendenza curva riscaldamento
1.5
Off
Aumento pendenza: aumento temperatura di mandata , specialmente con bassa temperatura esterna.
Diminuzione pendenza: diminuzione temperatura di mandata, specialmente con bassa temperatura esterna.
PENDENZA CURVA CARATTERISTICA
Circuiti miscelati 1 e 2 (accessorio)
4
°C
3,5
3
Circuito diretto P (accessorio)
2,75
2,5
2,25
2
Temperatura di mandata
100
4
°C
3
2,75
2,5
2,25
2
100
1,75
1,75
90
90
1,5
1,5
80
80
1,25
70
1
60
0,75
50
1,25
70
1
60
0,75
50
40
0,5
40
0,5
30
0,25
30
0,25
20
10
0
-10
-20
-30
°C
20
Temperatura esterna
58
3,5
SERVIZIO TECNICO DI ASSISTENZA
10
0
-10
-20
-30
°C
Spostamento parallelo della curva di riscaldamento
Serve a cambiare la temperatura di mandata della stessa quantità nell’intero campo di variazione della temperatura
esterna.
Adattamento della curva di riscaldamento
E’ usato dal regolatore per adattare automaticamente la curva di riscaldamento alle condizioni metereologiche prevalenti. In tal caso NON è necessario un aggiustamento della pendenza della curva o uno spostamento parallelo.
Può essere solo attivato o disattivato.
b
Per rendere valida questa funzione:
- deve essere connessa una unità ambiente
- l’influenza ambiente (param. 750-1050-1350) deve essere impostata tra 1 e 99
- se presenti valvole termostatiche nei radiatori, devono essere completamente aperte.
FUNZIONI ECO
Descrizione
Preimpostazione
730
N°
CR2
(non attivo)
1030
CR3 / P
(non attivo)
1330
Valore limite estate / inverno
18
732
1032
1332
Valore limite riscald. diurno
-3
CR1
Valore limite estate / inverno
Il valore è usato per accendere o spegnere la caldaia nel corso dell’anno, in funzione della temperatura esterna.
In modo “Automatico” questa commutazione è automatica.
Incremento:
Diminuzione:
b
il funzionamento invernale parte prima, il funzionamento estivo parte dopo
il funzionamento invernale parte dopo, il funzionamento estivo parte prima.
- la funzione non è attiva in COMFORT CONTINUO (o)
- Il display visualizza "ECO"
- Viene considerata la temperatura esterna attenuata.
Esempio:
T
TAged
°C
20
19
18
SWHG +1 °C
17
SWHG
16
SWHG -1 °C
SWGH
Taged
T
t
Valore limite riscaldamento
estate/inverno
Temperatura esterna attenuata
Temperatura
Giorni
ON
OFF
0
5
10
15
t
SERVIZIO TECNICO DI ASSISENZA
59
Valore limite riscaldamento diurno
Il valore limite riscaldamento diurno è usato per accendere/spegnere la caldaia nel corso della giornata in funzione della
temperatura esterna. La funzione è usata principalmente nella mezza stagione ( primavera e autunno) , e permette di
rispondere a variazioni veloci di temperatura.
Esempio:
Sepoint comfort (TRw)
Valore limite riscaldamento diurno (THG)
Temperatura spegnimento (TRw - THG)
22°C
- 3°C
19°C
Isteresi (fissa)
Temperatura accensione
-1°C
18°C
Incremento:
Diminuzione:
b
il riscaldamento è attivato prima. Lo spegnimento (ECO) avviene dopo.
il riscaldamento è attivato dopo. Lo spegnimento (ECO) avviene prima.
- la funzione non è attiva in COMFORT CONTINUO (o)
- Il display visualizza "ECO"
- Viene considerata la temperatura esterna attenuata.
LIMITI SETPOINT DI MANDATA
Descrizione
Preimpostazione
740
N°
CR2
(non attivo)
1040
CR3 / P
(non attivo)
1340
Setpoint di mandata min
8
741
1041
1341
Setpoint di mandata max
40
CR1
Usando questi limiti può essere definito un intervallo per il setpoint di mandata.
TV
TVmax
max
TVw
akt
TVmin
min
0
10
TVw
Tvmax
Tvmin
60
20
30
40
50
setpoint di mandata corrente
setpoint di mandata massimo
setpoint di temperatura minimo
SERVIZIO TECNICO DI ASSISTENZA
60
70
80
90
100 °C
IMPOSTAZIONE DEI PARAMETRI SANITARIO (ACS)
SETPOINT
N°
Descrizione
Preimpostazione
1610
Setpoint nominale
55
1612
Setpoint ridotto
40
L'acqua calda sanitaria può essere riscaldata a differenti setpoint i quali sono attivati in funzione del modo operativo
selezionato portando a temperature diverse nel bollitore.
TWWR
Setpoint ridotto ACS
TWWN
Setpoint nominale ACS
TWWmax Setpoint nominale massimo ACS
TWWmax
TWWN
TWWR
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
°C
Il carico ACS è attivato quando la temperatura ACS è inferiore al setpoint meno 5K (param. 5024) ed è disattivato quando
la temperatura ACS raggiunge il setpoint nominale.
CARICO ACS
N°
Descrizione
5010
Carico
Preimpostazione
Una volta al giorno
Più volte al giorno
Più volte al giorno
Una volta al giorno
Il carico ACS avviene 2,5 ore prima della prima richiesta del circuito di riscaldamento. Quindi vale il setpoint ridotto per
il resto del giorno.
richiesta circuito
riscaldamento
carico ACS
2.5h
Più volte al giorno
Il carico ACS avviene un'ora prima di ogni richiesta del circuito di riscaldamento ed è mantenuto durante tutto questo
periodo.
richiesta circuito
riscaldamento
carico ACS
1h
1h
SERVIZIO TECNICO DI ASSISENZA
61
ACCUMULATORE ACS
N°
Descrizione
Preimpostazione
5020
Incremento setpoint mandata
22 °C
5022
Tipo di caricam.
con B3
con B3
con B3/B31
con B3. legion. B3/B31
5030
Limitazione tempo di carica
---
5093
Con solare
no
Incremento setpoint mandata
La richiesta di acqua calda sanitaria alla caldaia è la somma del setpoint ACS + l'incremento.
Tipo di caricamento
L'accumulatore ACS può essere caricato usando due sonde. Es: B3 = sonda superiore e B31 = sonda inferiore.
E' anche possibile combinare il carico parziale con una sonda e la funzione antilegionella con due sonde.
Con solare
Specificare se l'accumulatore ACS riceve calore dai collettori solari.
PRIORITÀ
N°
Descrizione
1630
Priorità di carico ACS
Assoluta
Preimpostazione
Assoluta
Slittante
Nessuna
Circ. Misc. slitt./Circ. Dir. assol.
Quando la domanda di calore proviene dal circuito di riscaldamento e dal circuito sanitario la funzione Priorità di carico
ACS assicura che durante il carico la potenza della caldaia sia usata principalmente per l'acqua calda sanitaria.
Priorità Assoluta
Il circuito miscelato ed il circuito diretto non sono serviti finchè la preparazione di ACS non è terminata.
Priorità Slittante
Se la potenza della caldaia non è sufficiente il circuito miscelato ed il circuito diretto sono serviti in modo ridotto finchè
la preparazione di ACS non è terminata.
Nessuna piorità
Il riscaldamento e la preparazione di ACS hanno luogo contemporaneamente.
Se la potenza della caldaia non è sufficiente il setpoint ACS potrebbe non essere raggiunto.
Circuito Miscelato slittante/Circuito Diretto assoluto
Le pompe del circuito riscaldamento rimangono spente finchè il bollitore non è riscaldato. Se la potenza della caldaia
non è sufficiente anche i circuiti miscelati sono serviti in modo ridotto.
62
SERVIZIO TECNICO DI ASSISTENZA
ANTILEGIONELLA
N°
Descrizione
1640
Funzione antilegionella
off
Preimpostazione
off
periodica
giorno fisso della settimana
1641
Funzione antilegionella periodica
1642
Funz. antilegionella giorno settimanale
1644
Orario funzione antilegionella
---
1645
Setpoint funzione antilegionella
65
1646
Durata funzione antilegionella
30
1647
Funzione antilegionella pompa
On
Lunedì ... Domenica
3
Lunedì
Periodica
La funzione antilegionella è ripetuta secondo il periodo di tempo impostato (param. 1641). Se il setpoint antilegionella
è ottenuto con un impianto solare, indipendentemente dal periodo di tempo impostato, il periodo di tempo viene ricalcolato.
Giorno fisso della settimana
La funzione riscaldamento al setpoint antilegionella avviene nel giorno prefissato indipendentemente dall'andamento
delle temperature del bollitore.
Funzione antilegionella pompa
Durante il tempo di attivazione della funzione antilegionella, la pompa di circolazione può essere attivata per evitare
scottature all'apertura dei rubinetti.
POMPA DI CIRCOLAZIONE ACS
N°
Descrizione
1660
Consenso pompa circolazione
Preimpostazione
Prog. orario 3/pompa CR
Consenso ACS
Consenso ACS
Programma orario 4/ACS
1661
Intermittenza pompa circolazione
Off
1663
Setpoint di circolazione
45
Intermittenza pompa circolazione
Quando la funzione è attivata la pompa di circolazione è accesa per 10 minuti entro il tempo di consenso e quindi spenta
di nuovo per 20 minuti.
Setpoint di circolazione
Se una sonda è installata nel tubo di distribuzione dell'ACS, il controllore verifica che il valore misurato sia maggiore o
uguale del setpint impostato.
SERVIZIO TECNICO DI ASSISENZA
63
COLLETTORI SOLARI
N°
Descrizione
Preimpostazione
3810
Differenziale temperatura ON
8
3811
Differenziale temperatura OFF
4
3812
Temperatura minima di carico bollitore
---
3815
Temperatura minima carico accumulo
---
Per caricare il bollitore solare, è richiesta un differenziale minimo tra i collettori solari e il bollitore, e deve essere raggiunta
la minima temperatura di carico.
T
Tkol
SdEin
SdAus
TSp
On
OFF
t
Tkol
ON/OFF
SdEin
SdAus
TSp
Temperatura collettori
Pompa collettore
Differenziale di temperatura ON
Differenziale di temperatura OFF
Temperatura bollitore
FUNZIONE START
N°
Descrizione
Preimpostazione
3830
Funzione avvio collettore
---
3831
Tempo min. di funz.to pompa collettore 60
Funzione collettore start: se la temperatura di collettore non può essere rilevata accuratamente quando la pompa non
è in funzione (specialmente con tubi sottovuoto), la pompa può essere attivata di tanto in tanto.
Tempo minimo di funzionamento pompa collettore: la fuzione attiva la pompa di collettore per almeno il tempo minimo
selezionato.
PROTEZIONE ANTIGELO PER IL COLLETTORE
N°
Descrizione
Preimpostazione
3840
Protezione antigelo collettore
---
Se c’è il rischio di gelo nel collettore, la pompa di carico viene attivata per evitare il congelamento del liquido termovettore.
- Se la temperatura di collettore scende sotto la temperatura di protezione antigelo, la pompa di carico viene attivata:
TKol < TKolFrost
- Quando la temperatura di collettore supera di 1K la temperatura di protezione antigelo collettore,la pompa di carico è
disattivata: TKol > TKolFrost+1
64
SERVIZIO TECNICO DI ASSISTENZA
PROTEZIONE SOVRATEMPERATURA PER IL COLLETTORE
N°
Descrizione
Preimpostazione
3850
Protezione surrisc. collettore
---
Se c’è il rischio di sovratemperatura nel collettore, il carico del bollitore continua per ridurre l’eccesso di calore.
Quando si raggiunge la temperatura di sicurezza del bollitore, il carico è bloccato.
T
Tkol
TKolUe
1°C
TSp
TSpSi
1°C
TSpMax
TSp
On
Off
t
TSpSi
TSp
TKolUe
TSpmax
TKol
On/Off
T
t
Temperatura di sicurezza bollitore
Temperatura bollitore
Temperatura collettore per protezione sovratemperatura
Temperatura massima di carico
Temperatura di collettore
Pompa di carico
Temperatura
Tempo
TEMPERATURA DI EVAPORAZIONE DEL LIQUIDO TERMOVETTORE
N°
Descrizione
Preimpostazione
3860
Evaporazione liquido termovettore
---
Se c’è il rischio di evaporazione del liquido termovettore a causa di alte temperature, la pompa di carico sarà disattivata.
SERVIZIO TECNICO DI ASSISENZA
65
SPEGNIMENTO TEMPORANEO
In caso di assenze temporanee, fine settimana, brevi
viaggi, ecc. procedere come segue:
5
- Premere il tasto (5) fino a raggiungere il modo
"Protezione" (b).
Restando attive l’alimentazione elettrica segnalata dal
led verde e l’alimentazione del combustibile, il gruppo
termico è protetto dalla funzione antigelo:
Antigelo di caldaia: se la temperatura di caldaia è inferiore a 5°C il bruciatore si accende alla massima potenza
finchè la temperatura di caldaia arriva a 30°C (param.
2210 "Setpoint min");
Antigelo impianto: attiva solamente con sonda esterna
collegata. Se la temperatura esterna è minore di -4°C si
attivano le pompe; se la temperatura esterna è compresa tra -5° e 1,5°C le pompe si attivano per 10 minuti ad
intervalli di 6 ore; se la temperatura esterna è maggiore
di 1,5°C le pompe si spengono.
Temperatura caldaia
SPEGNIMENTO PER LUNGHI PERIODI
Il non utilizzo del gruppo termico per un lungo periodo
comporta l’effettuazione delle seguenti operazioni:
- Posizionare l'interruttore principale del quadro di
comando su "Spento" e verificare lo spegnimento del
display
- Posizionare l’interruttore generale dell’impianto su
"spento"
- Chiudere i rubinetti del combustibile e dell’acqua dell’impianto termico e sanitario.
b In questo caso i sistemi antigelo sono disattiva-
ti. Svuotare l’impianto termico e sanitario se c’è
pericolo di gelo.
66
SERVIZIO TECNICO DI ASSISTENZA
ON
OFF
CODICI ERRORE/MANUTENZIONE
n
Quando si verifica un errore
si può visualizzare il
messaggio relativo premendo il tasto (6).
Il display descrive la causa dell'errore.
In presenza di errore un allarme può attivare un'uscita
QX... che deve essere opportunamente configurata.
Questo parametro serve ad azzerare il relè di allarme.
N°
Descrizione
6710
Reset relè di allarme
Errore
30: Sonda mandata 1
6
La differenza tra il setpoint e la temperatura corrente è
monitorata. Se la differenza persiste oltre il tempo qui
impostato il sistema genera un errore.
N°
Descrizione
6740
Allarme temp. mandata 1
6741
Allarme temp. mandata 2
6743
Allarme temp. caldaia
Il regolatore memorizza il codice e la data in cui si sono
verificati gli ultimi 10 errori.
N°
Descrizione
6800...6819 Cronologia...
LISTA ERRORI
Codice Errore
0
10
20
25
26
28
30
32
38
40
50
52
57
60
65
68
70
71
73
81
82
83
84
85
98
99
Descrizione
Nessun errore
Sonda esterna
Sonda gruppo termico 1
Sonda caldaia a combustibile solido (non attivo)
Sonda collettore di mandata
Sonda fumi
Sonda mandata 1
Sonda mandata 2
Sonda mandata regolatore primario
Sonda ritorno 1
Sonda ACS 1
Sonda ACS 2
Sonda pompa di circolazione ACS
Sonda ambiente 1
Sonda ambiente 2
Sonda ambiente P
Sonda accumulo 1
Sonda accumulo 2
Sonda collettore 1
Cortocircuito LPB
Collisione indirizzi LPB
Cortocircuito BSB
Collisione indirizzi BSB
Comunicazione radio
Modulo estensione 1
Modulo estensione 2
SERVIZIO TECNICO DI ASSISENZA
67
Codice Errore
100
102
109
110
117
118
121
122
127
131
146
171
172
173
176
177
Descrizione
2 orologi master
Riserva orologio mancante
Supervisione temperatura gruppo termico
Blocco per intervento termostato di sicurezza
Pressione acqua troppo elevata (non attivo)
Pressione acqua troppo bassa (non attivo)
Temperatura di mandata circuito 1
Temperatura di mandata circuito 2
Temperatura antilegionella
Errore bruciatore
Configurazione sonda/elemento di controllo
Allarme contatto 1 attivo
Allarme contatto 2 attivo
Allarme contatto 3 attivo
Pressione acqua 2 troppo elevata (non attivo)
Pressione acqua 2 troppo bassa (non attivo)
h
Quando appare questo simbolo
vi è un allarme di
manutenzione o il gruppo termico è passato ad un modo
di funzionamento speciale.
Premere il tasto (6) per ottenere maggiori informazioni.
Attenzione
3: Superamento int. manutenz.
N°
Descrizione
7040
Intervallo ore fz. bruciatore
7041
Ore fz. bruc. dopo manut.
7042
Intervallo avviamenti bruc.
7043
Avviamenti br. dopo manut.
7044
Intervallo di manutenzione
7045
Tempo trascorso dopo man.
6
Non appena il numero di ore di funzionamento del bruciatore o il numero di accensioni supera i valori impostati
verrà visualizzato un messaggio di allarme.
CODICI DI MANUTENZIONE
Codice manutenzione
1
2
3
5
18
10
68
Descrizione
Superamento ore funzionamento bruciatore
Superamento numero accensioni bruciatore
Superamento intervallo manutenzione
Pressione acqua circuito risc.to troppo bassa (pressione scesa sotto il limite inferiore 1)
Pressione acqua secondo circuito risc.to troppo bassa (pressione scesa sotto il limite inf. 2)
Sostituire batteria sonda esterna
SERVIZIO TECNICO DI ASSISTENZA
MANUTENZIONE
La manutenzione periodica è un obbligo previsto dal DPR 26 agosto 1993 no 412, ed è essenziale per la sicurezza, il
rendimento e la durata del gruppo termico. Essa consente di ridurre i consumi, le emissioni inquinanti e mantiene il prodotto affidabile nel tempo.
ON
Prima di iniziare le operazioni di manutenzione:
OFF
- Posizionare l'interruttore generale dell'impianto e quello
principale del quadro di comando su "spento"
- Chiudere i rubinetti di intercettazione del combustibile.
Quando tutte le operazioni di manutenzione necessarie sono terminate, ripristinare le regolazioni originali (vedere i valori
riportati in tabella).
TAU UNIT 28 OIL - TAU UNIT 28/120 OIL
Descrizione
TAU UNIT
28 OIL
Posizione serranda
Ugello
28/120 OIL
3,5
tacca
0,65
GPH
60° W
Delavan
Pressione pompa
Portata combustibile
marca
13
bar
2,7 (± 4%)
kg/h
TAU UNIT 28 OIL BLU - TAU UNIT 28/120 OIL BLU
Descrizione
TAU UNIT
28 OIL BLU
28/120 OIL BLU
Posizione regolatore (rif. 2 pag. 80)
3
tacca
Posizione adduttore (rif. 1 pag. 80)
3
tacca
Dischetto (rif. 6 pag. 78)
3
n°
1.2
tacca
1
min.
Apertura asole (rif. 4 pag. 79)
Post ventilazione
Tipo
738T2
Modello
G35
0,60
Ugello
Pressione pompa
Portata combustibile
b
GPH
80 S
Danfoss
marca
13,5
bar
2,7 (± 4%)
kg/h
Effettuare l’analisi dei prodotti della combustione per verificare il corretto funzionamento del gruppo termico.
SERVIZIO TECNICO DI ASSISENZA
69
BRUCIATORE DI GASOLIO
TAU UNIT 28 OIL - TAU UNIT 28/120 OIL
STRUTTURA
4
5
6
3
1
2
3
4
2
- Pompa gasolio
- Flangia con guarnizione
- Regolazione serranda aria
- Pulsante di sblocco con segnalazione
di blocco
5
6
7
8
7
8
1
- Fotoresistenza
- Apparecchiatura di controllo
- Vite regolazione pressione pompa
- Attacco manometro
SMONTAGGIO DEL BRUCIATORE
Per smontare il bruciatore:
- Chiudere le valvole di intercettazione del combustibile
- Scollegare i connettori (1) e (2)
4
3
- Scollegare il condotto di aspirazione (3)
- Svitare il dado di blocco (4) ed estrarre il bruciatore.
Per il rimontaggio operare in senso inverso a quanto
descritto.
1
2
b
70
Se il bruciatore deve essere tolto completamente
della caldaia, staccare i tubi flessibili (5). Prevedere
uno straccio a portata di mano per raccogliere le
inevitabili perdite di combustibile.
SERVIZIO TECNICO DI ASSISTENZA
5
SMONTAGGIO DEL BOCCAGLIO
1
Per smontare il boccaglio, svitare le viti (1) e toglierlo.
Per il rimontaggio operare in senso inverso a quanto
descritto.
b
Con il boccaglio smontato verificare il bordo anteriore dello stesso che deve essere con profilo regolare
esente da incrostazioni, bruciature o deformazioni.
SOSTITUZIONE UGELLO
1
Con il boccaglio estratto:
- Allentare la vite (2) e togliere il gruppo portaelettrodi
(1)
- Smontare l’ugello (3) da sostituire
- Verificare che il nuovo ugello sia di tipo e dimensioni
esattamente uguali a quello da sostituire
- Pulire le sedi imbocco e di tenuta
- Accostare e avvitare manualmente il nuovo ugello a fine
corsa, quindi serrarlo adeguatamente
- Riposizionare il gruppo portaelettrodi (1) seguendo
quanto indicato nel capitolo specifico.
2
3
a E’ vietato usare ugelli di marca, tipo e caratteristiche diverse da quelle originali.
POSIZIONAMENTO ELETTRODI
Il posizionamento degli elettrodi di accensione è fondamentale per ottenere corrette combustioni e sicure
accensioni.
4 ± 0,3 mm
2
Per la regolazione agire come indicato:
3
- Allentare la vite (2)
- Posizionare alla quota indicata gli elettrodi di accensione (1) rispetto all’ugello (3)
- Bloccare la vite (2).
a E’ vietato modificare le posizioni e le quote indi-
1
2 ÷ 2,5 mm
cate.
SERVIZIO TECNICO DI ASSISENZA
71
POMPA GASOLIO
7
1
2
3
4
5
6
7
8
- Aspirazione
- Ritorno
- Vite di by-pass
- Attacco manometro
- Regolatore di pressione
- Attacco vacuometro
- Valvola
- Presa di pressione ausiliaria
6
5
4
3
8
2
1
REGOLAZIONE PRESSIONE POMPA
1
Agire sulla vite di regolazione (1) fino ad ottenere il valore
di pressione riportato in tabella di pag. 69.
3
2
4
0
6
5
1
REGOLAZIONE SERRANDA ARIA
La regolazione della serranda aria può essere effettuata
senza togliere il coperchio del bruciatore.
- Agire sulla vite (1), con una chiave esagonale, fino a
che il valore di regolazione richiesto coincide con quello
dell'indicatore graduato (2).
b Riferirsi alla tabella di pag. 69.
72
SERVIZIO TECNICO DI ASSISTENZA
2
1
ESTRAZIONE DELL'APPARECCHIATURA
2
1
L’estrazione dell’apparecchiatura si esegue con il cofano
smontato.
4
Per lo smontaggio:
- Allentare la vite (1), aprire il coperchio (2) e rimuovere
tutti i componenti
- Rimuovere la bobina (3)
- Allentare e rimuovere le due viti (4).
3
4
COLLEGAMENTI ELETTRICI BRUCIATORE
Pulsante di sblocco remoto
(sul quadro di comando)
Segnalazione
blocco bruciatore
(sul quadro di comando)
L1
N
T1 T2
S3 B4
Presa 7 poli
Presa 2 poli
Elettrodi
di accensione
MO 535
Terra bruciatore
Termostato
consenso
RESET
R
ESET
APPARECCHIATURA
Fotoresistenza
Nero
Riscaldatore
Valvola gasolio
Bianco
Motore
Nero
Bianco
Blu
Condensatore
SERVIZIO TECNICO DI ASSISENZA
73
PROGRAMMA DI FUNZIONAMENTO
FUNZIONAMENTO NORMALE CON PRE-RISCALDO
F
I
K
- Rilevatore fiamma
- Trasformatore di accensione
- Termostato di consenso
all’avviamento dopo pre-riscaldo
MV - Motore ventilatore
REQ - Richiesta accensione da regolatore
SB - Segnalazione di blocco remoto
V
- Valvola gasolio
tph tpri tpstv tpti tpv ts -
BLOCCO PER MANCATA ACCENSIONE
ALLA FINE DEL TEMPO DI SICUREZZA
Tempo di pre-riscaldo
Tempo di pre-accensione
Tempo di post-ventilazione
Tempo di post-accensione
Tempo di pre-ventilazione
Tempo di sicurezza
BLOCCO PER MANCANZA DI FIAMMA
DURANTE IL FUNZIONAMENTO
(*) Sono ammessi solo 3 tentativi
consecutivi di accensione
INDICAZIONE DELLO STATO DI FUNZIONAMENTO
Stato di funzionamento
Colore pulsante di blocco
Codice colore
Off
Led spento
Pre-riscaldo
Verde lampeggiante
G (-) G (-) G (-) G (-) G (-)
Pre-ventilazione
Arancione lampeggiante
O (-) O (-) O (-) O (-) O (-)
Tempo di sicurezza
Verde lampeggiante (*)
G (-) G (-) G (-) G (-) G (-)
Funzionamento
Verde
Test spegnimento
Arancione lampeggiante veloce
O (-) O (-) O (-) O (-) O (-)
Ciclo innesco pompa
Verde, Arancione, Rosso
G, O, R, G, O, R, G, O, R
(-)
ON continuo
(*) Senza segnale di fiamma il colore del led è verde lampeggiante.
Con segnale di fiamma presente durante il tempo di sicurezza il colore del led è verde continuo.
(-) = OFF; G = Verde; O = Arancione; R = Rosso.
74
SERVIZIO TECNICO DI ASSISTENZA
TIPOLOGIE DI BLOCCO
Descrizione
Tempo di blocco
La fiamma non è rivelata dopo il
tempo di sicurezza
Immediato
Colore Led
Causa probabile
Rosso continuo
-
Rivelatore fiamma difettoso o sporco
Valvola gasolio difettosa o sporca
Trasformatore di accensione guasto
Bruciatore non tarato
Mancanza combustibile
Presenza di luce estranea durante
l'accensione del bruciatore
Dopo max 25s
Rosso lampeggiante
- Presenza di luce estranea dopo il consenso del regolatore
- Presenza di luce estranea durante la
pre-ventilazione
Mancanza fiamma durante il funzionamento
Dopo 3 cicli
Rosso lampeggiante velocemente
- Bruciatore non tarato
- Valvola gasolio difettosa o sporca
- Rivelatore fiamma difettoso o sporco
ANOMALIE DI ACCENSIONE
Anomalia
Causa possibile
Colore Led
Possibile soluzione
Verificare presenza tensione ai morsetti
L1 – N della spina 7 poli
Manca l’alimentazione elettrica
OFF
Verificare lo stato dei fusibili
Verificare che il termostato di sicurezza
non sia in blocco
Il bruciatore non parte al
consenso del regolatore
Il bruciatore va in blocco
prima o durante la preventilazione
Il rilevatore fiamma vede luce
estranea
G, R, G, R
Riscaldatore o termostato di
consenso guasti
OFF (*)
Le connessioni dell’apparecchiatura elettronica non sono
correttamente inserite
OFF
Il rilevatore fiamma vede luce
estranea
R, (-), R, (-)
Lampeggio
rosso
Il rilevatore fiamma è sporco
Il rilevatore fiamma è difettoso
Il bruciatore esegue
normalmente il ciclo di preventilazione ed accensione
La fiamma si stacca o non si
e si blocca dopo circa 5s.
forma
Avviamento del bruciatore
con ritardo di accensione
Ugello sporco o deteriorato
Provvedere alla sostituzione
Controllare e connettere a fondo tutte le
prese
Eliminare la fonte di luce
Provvedere a una sua pulizia
Provvedere a una sua sostituzione
Rosso
Gli elettrodi di accensione
sono mal posizionati
Portata dell’aria troppo elevata
Eliminare la fonte di luce
- Controllare la pressione e la portata del
combustibile
- Controllare la portata dell’aria
- Cambiare ugello
- Verificare la bobina dell’elettrovalvola
Provvedere a una corretta regolazione
OFF (**)
Regolare la portata dell’aria
Provvedere a una sua sostituzione
(*) Durante la fase di pre-riscaldo del combustibile il pulsante di reset è di colore Verde lampeggiante.
(**) Durante il tempo di sicurezza il pulsante di reset è di colore Verde lampeggiante.
(-) = OFF; G = Verde; O = Arancione; R = Rosso.
SERVIZIO TECNICO DI ASSISENZA
75
ANOMALIE IN FUNZIONAMENTO
Anomalia
Causa possibile
Colore Led
Possibile soluzione
Provvedere alla pulizia o la sostituzione
del rilevatore fiamma
R, (-), R, (-)
Il bruciatore va in
blocco in funzionamento
Provvedere alla sostituzione dell’ugello
sporco o deteriorato
lampeggiante Verificare l’efficienza del rilevatore
velocemente fiamma
Sparizione fiamma
(*) (**)
Verificare l’efficenza del pistoncino del
regolatore di pressione
Verificare l’efficenza della valvola di
intercettazione della pompa
(*) Il bruciatore va in blocco dopo 4 sparizioni di fiamma.
(**) Il bruciatore va in blocco se dopo un segnale di fiamma non è presente la fine del tempo di sicurezza.
(-) = OFF; G = Verde; O = Arancione; R = Rosso.
BRUCIATORE DI GASOLIO
TAU UNIT 28 OIL BLU - TAU UNIT 28/120 OIL BLU
STRUTTURA
1
2
10
3
9
1 - Pulsante di sblocco con segnalazione
di blocco
2 - Gruppo regolazione aria BF
3 - Vite di regolazione asole
4 - Dado di fissaggio collegamento riscaldatore
5 - Apparecchiatura di comando e controllo
76
SERVIZIO TECNICO DI ASSISTENZA
8
4
5
7
6 - Condensatore
7 - Pompa combustibile
8 - Asole ricircolo fumi
9 - Tubo fiamma
10 - Motore
6
SMONTAGGIO DEL BRUCIATORE
Per smontare il bruciatore:
5
- Chiudere le valvole di intercettazione del combustibile
- Scollegare il connettore (1)
- Svitare la vite (2), rimuovere il cofano (3) e scollegare il
connettore (4) dall'apparecchiatura del bruciatore
1
6
- Scollegare il condotto di aspirazione (5)
- Svitare il dado di blocco (6) ed estrarre il bruciatore.
Per il rimontaggio operare in senso inverso a quanto
descritto.
b
Se il bruciatore deve essere tolto completamente
della caldaia, staccare i tubi flessibili (7). Prevedere
uno straccio a portata di mano per raccogliere le
perdite inevitabili di combustibile.
3
2
7
4
SOSTITUZIONE UGELLO
Per accedere all’ugello procedere come segue:
2
- Togliere il dado di fissaggio alla flangia ed estrarre il
bruciatore
- Allentare le viti (1).
- Estrarre l’intero gruppo testa di combustione (2) dal
collare (3), prestando attenzione di sfilare i cavetti (4)
dagli elettrodi
5
4
3
- Sostituire l’ugello (5) tenendo il portaugello con l’ausilio
di una chiave, come dimostrato in figura.
Per il rimontaggio operare in senso inverso a quanto
descritto.
1
a E’ vietato usare ugelli di marca, tipo e caratteristiche diverse da quelle originali.
SERVIZIO TECNICO DI ASSISENZA
77
SOSTITUZIONE ELETTRODI
Per accedere agli elettrodi procedere come segue:
- Togliere il dado di fissaggio alla flangia ed estrarre il
bruciatore
- Svitare le viti (1) ed estrarre il tubo fiamma (2)
- Allentare le viti (3) ed estrarre il gruppo testa di combustione (4) dal collare (5), prestando attenzione di sfilare
i cavetti (6) dagli elettrodi (7)
- Svitare le due viti di fissaggio (8) ed estrarre gli elettrodi
(7) per la sostituzione.
2
7
8
1
4
Rimontare con procedimento inverso a quanto sopra
descritto, prestando attenzione a riposizionare il tubo
fiamma (2) con apertura delle asole come in origine.
5
6
3
POSIZIONAMENTO ELETTRODI
b La posizione degli elettrodi non è regolabile. In caso di anomalie verificare che le misure siano rispettate,
come riportato in figura.
64,5 ± 1
,5
1
23 ±
5 ±0
SOSTITUZIONE TUBETTI E DISCHETTO
Per accedere ai tubetti e al dischetto procedere come
segue:
- Togliere il dado di fissaggio alla flangia ed estrarre il
bruciatore
- Svitare le viti (1) ed estrarre il tubo fiamma (2)
- Svitare le viti di fissaggio (3) per la sostituzione dei
tubetti (4)
- Svitare le viti di fissaggio (5) per la sostituzione del
dischetto (6).
Rimontare con procedimento inverso a quanto sopra
descritto, prestando attenzione a riposizionare il tubo
fiamma (2) con apertura delle asole come in origine.
78
SERVIZIO TECNICO DI ASSISTENZA
2
4
3
6
5
1
POMPA GASOLIO
1
2
3
4
5
6
7
8
- Aspirazione
- Ritorno
- Vite di by-pass
- Attacco manometro
- Regolatore di pressione
- Attacco vacuometro
- Valvola
- Presa di pressione ausiliaria
7
6
5
4
8
3
1
2
REGOLAZIONE PRESSIONE POMPA
Agire sulla vite di regolazione (5) fino ad ottenere il valore
di pressione riportato in tabella di pag. 69.
5
REGOLAZIONE ASOLE DI RICIRCOLO FUMI
Per effettuare la regolazione delle asole di ricircolo fumi è
necessario procedere come segue:
- Togliere il dado di fissaggio alla flangia ed estrarre il
bruciatore
- Allentare le viti (1) e ruotare leggermente il tubo fiamma
(2) al fine di posizionarsi sulla tacca di regolazione (3)
secondo le indicazione riportate nella tabella di pag.
69.
4
3
b La tacca di regolazione (3) è indicativa.
In condizioni di buona stabilità di fiamma aprire
maggiormente le asole (4) per ottenere una riduzione degli NOx.
In condizioni di instabilità chiudere gradualmente le
asole.
2
1
- A regolazione ultimata verificare l’allineamento del tubo
fiamma (2) sulla tacca di regolazione (3).
SERVIZIO TECNICO DI ASSISENZA
79
REGOLAZIONE ARIA
In funzione della potenza del bruciatore, è necessario
regolare l’aria mediante la rotazione dell’adduttore (1) e
successivamente del regolatore (2).
REGOLAZIONE ADDUTTORE
Per la regolazione procedere come segue:
- Togliere il cofano al bruciatore (3), allentare le quattro
viti (4) e togliere il gruppo carter (5)
- Allentare le tre viti (6) e ruotare l’adduttore (1) posizionandolo secondo i valori riportati nella tabella a pag.
69
- Avvitare le tre viti (6).
2
7
5
3
b È importante assicurare il corretto serraggio dell’ad-
duttore mediante le viti (6), al fine di evitare l’eventuale perdita di taratura del bruciatore in funzionamento, prestando molta attenzione a non rovinare la
guarnizione di tenuta del carter (5).
POSIZIONAMENTO REGOLATORE
Per la regolazione procedere come segue:
- Allentare la vite (7), ruotare il regolatore (2) nella posizione desiderata secondo i valori riportati nella tabella a
pag. 69. La rotazione in senso orario aumenta la sezione del passaggio d’aria e fa diminuire il valore della
CO2, in senso antiorario avviene il contrario.
- A taratura avvenuta, avvitare la vite (7).
4
6
4
1
4
6
bÈ
mportante assicurare il corretto serraggio del
regolatore, al fine di evitare l’eventuale perdita di
taratura del bruciatore in funzionamento.
Per nessun motivo deve essere ostruita l’entrata dell’aria nella zona di aspirazione tubo e il tubo stesso
non deve avere alcun tipo di occlusione o possibilità
di chiusura (valvole, diaframmi etc...).
A regolazioni ultimate rimontare tutti i componenti operando in senso inverso a quanto descritto.
ESTRAZIONE DELL'APPARECCHIATURA
Per togliere l’apparecchiatura dal bruciatore allentare la
vite (1) e tirare nel senso della freccia dopo aver scollegato tutti i componenti.
1
Tale operazione deve essere effettuata a bruciatore
spento e non alimentato.
ACCESSO AL RIVELATORE FIAMMA
Estrarre l’apparecchiatura dal bruciatore, scollegare il
connettore (2) e sfilare il rivelatore fiamma (3) dalla sua
sede.
80
SERVIZIO TECNICO DI ASSISTENZA
2
3
COLLEGAMENTI ELETTRICI BRUCIATORE
Segnalazione
blocco bruciatore
(sul quadro di comando)
L1
N
T1 T2
S3 B4
Presa 7 poli
Riscaldatore
Terra
bruciatore
Termostato
consenso
MO556
APPARECCHIATURA
Condensatore
Motore
Valvola gasolio
2
1
Pulsante di sblocco remoto
(sul quadro di comando)
Presa 2 poli
Elettrodi
di accensione
Rivelatore fiamma
SERVIZIO TECNICO DI ASSISENZA
81
PROGRAMMA DI FUNZIONAMENTO
FUNZIONAMENTO NORMALE CON PRE-RISCALDO
F
I
K
- Rilevatore fiamma
- Trasformatore di accensione
- Termostato di consenso
all’avviamento dopo pre-riscaldo
LED - Segnalazione stato di
funzionamento da pulsante di
sblocco
MV - Motore ventilatore
PH - Riscaldatore gasolio
REQ - Richiesta accensione da regolatore
REQ
V1 - Valvola olio
Rosso
Verde + Giallo a lampeggio lento
Verde
Giallo
Verde
Giallo
Verde + Giallo a lampeggio veloce
Giallo
Giallo
Perdita di fiamma durante il funzionamento (Riciclo max 3 tentativi)
Verde
MV = fermo
Verde + Giallo a lampeggio medio
Rosso + giallo a lampeggio veloce
Blocco
Verde
Giallo
Giallo
Giallo
Non richiesta la presenza di segnale
Rosso
Giallo a lampeggio veloce
TEMPI DI FUNZIONAMENTO
t1
max
1
ts
-
5
t1I
max
30
t4i
-
8
t2
-
3
t5i
-
3
t2I
max
30
t4I
max
1
t2p
max
600
t6
max
360
t3
-
15
t6I
max
30
t3I
max
1
t7
-
120
Il tempo è espresso in secondi.
t1
t1I
t2
82
Tempo di attesa di un segnale d’ingresso all’apparecchiatura: tempo di reazione, l’apparecchiatura rimane
ferma per il tempo t1.
Presenza di luce estranea prima della richiesta calore:
se la presenza di luce dura il tempo t1l segue un blocco.
Tempo di attesa dopo una richiesta di calore:
l’apparecchiatura rimane ferma per il tempo t2.
ts
Tempo di sicurezza: se alla fine del tempo ts non c’e’
presenza di fiamma segue un blocco.
t4i
Tempo di accensione trasformatore: tempo totale di accensione: ts + t5i.
t5i
t2I
Presenza di luce estranea durante il pre-riscaldo olio: se
la presenza di luce dura il tempo t2l segue un blocco.
t4I
t2p
Tempo max di pre-riscaldo: se il termostato K non commuta entro il tempo t2p segue un blocco, l’apparecchiatura rimane ferma per il tempo t2p.
t6
t3
Tempo di pre-ventilazione: partenza del motore ventilatore.
t6I
t3I
Presenza di luce estranea durante la pre-ventilazione:
blocco immediato.
t7
SERVIZIO TECNICO DI ASSISTENZA
Tempo di post-accensione trasformatore: tempo supplementare di accensione dopo ts.
Perdita fiamma in funzionamento: tempo di reazione
massimo di caduta valvola olio, dopo
3 tentativi di riciclo segue un blocco.
Tempo di post-ventilazione: tempo di ventilazione supplementare all’apertura del termostato
limite (TL) di richiesta calore.
Presenza di luce estranea durante la post-ventilazione:
se la presenza di luce dura il tempo t6l segue un blocco.
Tempo di pre-ventilazione lunga:
tempo di pre-ventilazione superiore a t3.
BLOCCO PER MANCATA ACCENSIONE
REQ
F
I
K
- Rilevatore fiamma
- Trasformatore di accensione
- Termostato di consenso all’avviamento
dopo pre-riscaldo
LED - Segnalazione stato di funzionamento da
pulsante di sblocco
MV - Motore ventilatore
PH - Riscaldatore gasolio
REQ - Richiesta accensione da regolatore
V1 - Valvola olio
Verde+Giallo
Giallo
Verde
Rosso
Rosso
Verde + Giallo a lampeggio lento
Non richiesta la presenza di segnale
Verde + Giallo a lampeggio veloce
Giallo
Verde
Verde + Giallo a lampeggio medio
Rosso + giallo a lampeggio veloce
BLOCCO PER LUCE ESTRANEA DURANTE LA
PRE-VENTILAZIONE
Giallo a lampeggio veloce
REQ
TEMPI DI FUNZIONAMENTO
t1
max
1
ts
-
5
t1I
max
30
t4i
-
8
t2
-
3
t5i
-
3
t2I
max
30
t4I
max
1
t2p
max
600
t6
max
360
t3
-
15
t6I
max
30
t3I
max
1
t7
-
120
Il tempo è espresso in secondi.
Giallo
Verde
Rosso+Giallo
Blocco per luce estranea durante il pre-riscaldo
Blocco
Giallo
Giallo
Rosso
SERVIZIO TECNICO DI ASSISENZA
83
Codice colore led del pulsante di sblocco apparecchiatura
Stato di funzionamento
Codici colore LED
Attesa
Led spento
Pre-riscaldo
Giallo
Secondi
Velocità
lampeggio ON OFF
Pre-ventilazione
Verde
Pre-ventilazione lunga
Verde
Accensione trasformatore
Verde + Giallo lampeggiante
Veloce
0,3
0,3
Fiamma regolare
Verde + Giallo lampeggiante
Lento
0,3
2
Post-ventilazione
Verde + Giallo
Riciclo
Verde + Giallo lampeggiante
Medio
2
1
Ventilazione continua (*)
Verde
Luce estranea durante pre-riscaldo o attesa
Giallo lampeggiante
Veloce
0,3
0,3
Luce estranea durante post o ventilazione continua (*)
Verde + Giallo lampeggiante
Veloce
0,3
0,3
Luce estranea in blocco
Rosso + Giallo lampeggiante
Veloce
0,3
0,3
Blocco
Rosso
Blocco con ventilazione continua (*)
Rosso + Verde
(*) solo per applicazioni predisposte.
TIPOLOGIE DI BLOCCO E TEMPI D’INTERVENTO IN CASO DI GUASTO DEL BRUCIATORE
Descrizione tipologie di guasto
Guasto al riscaldatore olio: il contatto del termostato di avviamento (K) non commuta
Blocco
Dopo max. 6 minuti
Presenza di luce estranea all’avviamento o allo spegnimento del bruciatore
Dopo max. 30 secondi
Presenza di luce estranea durante il pre-riscaldamento dell’olio
Dopo max. 30 secondi
Presenza di luce estranea in pre-ventilazione
Presenza di luce estranea durante la post-ventilazione o la ventilazione continua (*)
Sparizione della fiamma in funzionamento
Non viene rilevata fiamma dopo il tempo di sicurezza
Entro 1 secondo
Dopo max. 30 secondi
Dopo 3 ricicli
Immediato
(*) solo per applicazioni predisposte.
SBLOCCO APPARECCHIATURA
Per effettuare lo sblocco dell’apparecchiatura procedere come segue:
- Premere il pulsante di sblocco per un tempo compreso tra 1 e 2 secondi. Nel caso in cui il bruciatore non riparta è
necessario verificare la richiesta di accensione dal regolatore.
- Nel caso in cui il pulsante di sblocco dell’apparecchiatura continui a lampeggiare segnalando la causa di guasto
(LED ROSSO), è necessario ripremere il pulsante per non più di 2 secondi.
FUNZIONE DI RICICLO
L’apparecchiatura permette il riciclo, ossia la ripetizione completa del programma di avviamento, per un massimo di 3
tentativi nel caso in cui la fiamma si spegne in funzionamento.
Un’ulteriore sparizione di fiamma determina il blocco del bruciatore.
Se durante il riciclo vi è una nuova richiesta di calore, alla richiesta di accensione dal regolatore vengono ripristinati i 3
tentativi.
84
SERVIZIO TECNICO DI ASSISTENZA
DIAGNOSTICA VISIVA APPARECCHIATURA
L’apparecchiatura in dotazione ha una funzione diagnostica attraverso la quale è possibile individuare le eventuali cause
di mal funzionamento (segnalazione: LED ROSSO).
Per utilizzare tale funzione, è necessario premere il pulsante di sblocco per almeno 3 secondi dall’istante di messa in
sicurezza (blocco).
L’apparecchiatura genera una sequenza di impulsi che si ripete ad intervalli costanti di 2 secondi.
LED ROSSO acceso
premere sblocco per 3s
Lampeggi
Intervallo
2s
Lampeggi
La sequenza degli impulsi emessi dall’apparecchiatura identifica le possibili tipologie di guasto che vengono elencate
nella seguente tabella.
Segnale
2 lampeggi
4 lampeggi
7 lampeggi
8 lampeggi
Causa probabile
Non viene rilevato un segnale stabile di fiamma alla fine del tempo di sicurezza:
- rilevatore fiamma difettoso o sporco;
- valvola dell'olio difettosa o sporca;
- guasto al trasformatore di accensione;
- bruciatore mal regolato.
Luce presente in camera prima dell’accensione e allo spegnimento del bruciatore:
- presenza di luce estranea prima o dopo la commutazione del termostato limite;
- presenza di luce estranea durante la pre-ventilazione;
- presenza di luce estranea durante la post-ventilazione.
Perdita della fiamma durante il funzionamento:
- bruciatore mal regolato;
- valvola dell'olio difettosa o sporca;
- rilevatore fiamma difettoso o sporco.
Verifica e controllo del riscaldatore dell'olio (se presente):
- riscaldatore o termostato di controllo difettoso.
b Per resettare l’apparecchiatura dopo la visualizzazione della diagnostica visiva è necessario premere il pulsante di sblocco.
ANOMALIE DI ACCENSIONE
Anomalia
Causa possibile
Possibile soluzione
Verificare presenza tensione ai morsetti
L1 – N della spina 7 poli
Manca l’alimentazione elettrica
Il bruciatore non parte al
consenso del regolatore
Verificare lo stato dei fusibili
Verificare che il termostato di sicurezza
non sia in blocco
Riscaldatore o termostato di consenso
guasti
Provvedere ad una loro sostituzione.
Le connessioni dell’apparecchiatura
elettronica non sono correttamente inserite
Controllare e connettere a fondo tutte le
prese.
SERVIZIO TECNICO DI ASSISENZA
85
Anomalia
Causa possibile
Possibile soluzione
Il bruciatore va in blocco
prima o durante la preventilazione
Il rilevatore fiamma vede luce estranea
Eliminare la fonte di luce
Il rilevatore fiamma è sporco
Provvedere a una sua pulizia
Il rilevatore fiamma è difettoso
Il bruciatore esegue
normalmente il ciclo di preventilazione ed accensione
e si blocca dopo circa 5s. La fiamma si stacca o non si forma
Avviamento del bruciatore
con ritardo di accensione
Provvedere a una sua sostituzione
- Controllare la pressione e la portata del
combustibile
- Controllare la portata dell’aria
- Cambiare ugello
- Verificare la bobina dell’elettrovalvola
Gli elettrodi di accensione sono mal
posizionati
Provvedere a una corretta regolazione
Portata dell’aria troppo elevata
Regolare la portata dell’aria
Ugello sporco o deteriorato
Provvedere a una sua sostituzione
ANOMALIE IN FUNZIONAMENTO
Anomalia
Causa possibile
Possibile soluzione
Provvedere alla pulizia o la sostituzione
del rilevatore fiamma
Sparizione fiamma per 4 volte
Provvedere alla sostituzione dell’ugello
sporco o deteriorato
Il bruciatore va in
blocco in funzionamento
Verificare l’efficienza del rilevatore
fiamma
Mancato spegnimento
Verificare l’efficenza del pistoncino del
regolatore di pressione
Verificare l’efficenza della valvola di
intercettazione della pompa
86
SERVIZIO TECNICO DI ASSISTENZA
SMONTAGGIO DEI COMPONENTI E PULIZIA DEL GRUPPO TERMICO
Prima di effettuare le operazioni di manutenzione e pulizia:
- Posizionare l'interruttore generale dell'impianto e quello
principale del quadro di comando su "spento".
ON
OFF
ESTERNA
La pulizia della pannellatura esterna del gruppo termico e
del quadro di comando deve essere effettuata con panni
inumiditi con acqua e sapone.
Nel caso di macchie tenaci inumidire il panno con una
miscela al 50% di acqua ed alcool denaturato o con prodotti specifici.
Terminata la pulizia asciugare il gruppo termico.
a
Non usare prodotti abrasivi o benzina o trielina.
INTERNA
Prima di iniziare lo smontaggio dei componenti chiudere i
dispositivi di intercettazione del combustibile.
b Per
mantenere efficiente il gruppo termico, è
necessario, durante la manutenzione periodica
annuale, sostituire l'ugello e controllare l'indice
di fumosità.
Inoltre, durante il periodo di funzionamento,
è consigliato di controllare costantemente le
condizioni di combustione.
3
4
2
RUOTARE
Smontaggio della pannellatura
- Rimuovere il pannello anteriore (1) e laterale (2)
- Svitare le viti (3) e rimuovere il pannello superiore (4)
1
4
Smontaggio del bruciatore
Per lo smontaggio completo del bruciatore vedere i paragrafi relativi a pag. 70 (per TAU UNIT 28 - 28/120 OIL) o a
pag. 77 (per TAU UNIT 28 - 28/120 OIL BLU).
5
Per i modelli TAU UNIT 28 - 28/120 OIL BLU è possibile
estrarre il bruciatore senza smontarlo completamente.
Per far ciò:
- Scollegare il condotto di aspirazione (4)
- Rimuovere i quattro dadi (5)
- Sfilare il bruciatore (6) facendo attenzione a non danneggiarlo.
6
SERVIZIO TECNICO DI ASSISENZA
87
Pulizia corpo caldaia
- Rimuovere i dadi (10) e levare la chiusura camera fumi
(11)
10
- Rimuovere i turbolatori (12) e verificare il loro stato di
usura (sostituirli se necessario)
11
- Utilizzare uno scovolo o un altro utensile idoneo per
pulire i condotti fumo
- Asportare i residui rimossi attraverso l'apertura della
camera di combustione.
12
14
Pulire il percorso fumi, utilizzando uno scovolo o un altro
utensile appropriato, ed asportare i residui attraverso
l'apertura della camera di combustione.
Dopo aver effettuato la pulizia :
- Riposizionare i turbolatori (12) nei tubi fumo verificando
che il fermo sia a battuta
- Verificare l'integrità del battifiamma (13) e della
guarnizione di tenuta (14) (sostituirli se necessario).
Completate le operazioni di pulizia rimontare i componenti operando in maniera inversa a quanto descritto.
88
SERVIZIO TECNICO DI ASSISTENZA
13
Pulizia scambiatore secondario
1
Dopo avere rimosso il condotto di evacuazione fumi:
- Rimuovere le viti (1) e togliere la chiusura superiore (2).
- Rimuovere i turbolatori (3) e verificare il loro stato di
usura (sostituirli se necessario)
- Utilizzare uno scovolo o un altro utensile idoneo per
pulire i condotti fumo
2
3
-
10
Rimuovere il tubo scarico condensa (4) ed il sifone (5).
Estrarre il bulbo del termostato fumi (6).
Rimuovere i dadi (7) e togliere la chiusura inferiore (8).
Asportare i residui.
Dopo aver effettuato la pulizia :
- Riposizionare i turbolatori (3) nei tubi fumo verificando
che il fermo sia a battuta
- Verificare l'integrità delle guarnizioni (9) e (10) e
sostituirle se necessario.
b Non invertire le posizioni della guarnizione superiore
9
8
6
7
in silicone (10) e della guarnizione inferiore in téflon
(9).
4
Completate le operazioni di pulizia rimontare i componenti operando in maniera inversa a quanto descritto.
5
2
Pulizia del sifone scarico condensa
- Togliere la coppiglia (1), staccare il tubo corrugato di
scarico condensa, estrarre il sifone e smontarlo agendo sui due tappi a vite (2).
- Rimuovere il galleggiante (3) e pulire tutti i componenti.
1
3
Completate le operazioni di pulizia rimontare i componenti operando in maniera inversa a quanto descritto.
2
SERVIZIO TECNICO DI ASSISENZA
89
Pulizia del bollitore
(TAU UNIT 28/120 OIL e 28/120 OIL BLU)
La manutenzione del bollitore è consigliata con periodicità annuale per verificare lo stato delle parti interne e
dell'anodo in magnesio.
- Chiudere il rubinetto d'intercettazione del'impianto sanitario
- Rimuovere il pannello anteriore del gruppo termico
- Svuotare il bollitore come descritto a pag. 37
- Estrarre la sonda bollitore dalla guaina (1) presente
sulla flangia
- Rimuovere il dado (2) che fissa la flangia di ispezione al
bollitore
- Pulire le superfici interne ed asportare i residui attraverso l'apertura
- Verificare lo stato di consumo dell'anodo in magnesio
(sostituirlo se necessario)
- Verificare l'integrità della guarnizione.
Dopo aver effettuato la manutenzione e la pulizia, rimontare tutti i componenti operando in maniera inversa a
quella descritta e verificare la tenuta delle giunzioni.
90
SERVIZIO TECNICO DI ASSISTENZA
1
2
EVENTUALI ANOMALIE E RIMEDI
b Alla prima messa in servizio o alla prima partenza dopo un blocco bruciatore o un blocco termico l’apparecchio
effettua il preriscaldamento del combustibile per circa 2 minuti e mezzo. Per le accensioni successive la partenza
del motore è contemporanea alla richiesta del regolatore.
b Per eventuali malfunzionamenti del bruciatore riferirsi alle possibili soluzioni riporate nei paragrafi specifici del bruciatore.
ANOMALIA
CAUSA
RIMEDIO
Odore di prodotti
incombusti
Dispersione fumi in ambiente
- Verificare pulizia corpo bruciatore
- Verificare pulizia scarico fumi
- Verificare ermeticità generatore
- Controllare qualità combustione
Il gruppo termico si sporca in
breve tempo
Bruciatore mal regolato
- Controllare regolazione del
bruciatore (analisi fumi)
Canna fumaria intasata
- Pulire condotto fumi
Percorso aria bruciatore sporco
- Pulire voluta aria bruciatore
Il gruppo termico è in
temperatura ma il sistema
scaldante è freddo
Presenza d’aria nell’impianto
Il generatore non va in
temperatura
Corpo generatore sporco
- Pulire camera di combustione
Portata bruciatore insufficiente
- Controllare regolazione bruciatore
Setpoint regolazione caldaia
- Verificare corretta impostazione
Setpoint regolazione caldaia
- Verificare temperatura impostata
- Verificare il cablaggio elettrico
- Verificare posizione bulbi sonde
Mancanza acqua
- Verificare valvola di sfiato
- Verificare pressione circuito risc.
Il generatore va in blocco di
sicurezza termica
Circolatore in avaria
- Sfiatare l’impiano
- Sbloccare il circolatore
- Sostituire circolatore
SERVIZIO TECNICO DI ASSISENZA
91
ANOMALIA
CAUSA
RIMEDIO
Frequente intervento
delle valvole di
sicurezza riscaldamento
Pressione impianto riscaldamento
- Verificare pressione carico
- Verificare riduttore di pressione
- Verificare efficienza valvola
Vaso espansione impianto
(a cura dell'installatore)
Frequente intervento
della valvola di sicurezza
sanitario
(a cura dell'installatore)
Scarsa produzione
di acqua calda sanitaria
Valvola di sicurezza sanitario
(a cura dell'installatore)
- Verificare efficienza
- Verificare taratura o efficenza
Pressione circuito sanitario
- Verificare pressione carico
impianto
Vaso espansione sanitario
(a cura dell'installatore)
- Verificare efficienza
Eccessiva pressione di rete
Eccessiva portata
Presenza di calcare
e/o dispositivi nel bollitore
- Montare limitatore di pressione
- Montare riduttore di portata
- Verificare ed asportare
- Controllare funzionamento
pompa circuito sanitario
- Verificare temperatura impostata
sui termostati di regolazione
- Verificare posizione bulbi sonde
- Verificare temperatura
di regime caldaia
Il circolatore riscaldamento o
sanitario non funziona
Circolatore bloccato
Collegamenti elettrici
Manca richiesta dal regolatore
92
SERVIZIO TECNICO DI ASSISTENZA
- Verificare circolatore e
connessioni
- Verificare regolatore, sonde e
connessioni
APPENDICE I
BLOCCO COMANDI (PARAM. 26)
Se attivato, non è più possibile cambiare regime di riscaldamento, il regime di ACS e il setpoint ambiente (con la manopola) e operare sul tasto presenza (su unità ambiente).
BLOCCO PROGRAMMAZIONE (PARAM. 27)
Se attivato, i valori dei parametri si possono solo visualizzare e non modificare.
Sblocco temporaneo: nel livello programmazione il blocco programmazione si può disattivare temporaneamente.Per
far ciò, premere contemporaneamente i tasti "OK" ed "ESC" per 3s. Lo sblocco temporaneo è mantenuto fino all’uscita
dal livello programmazione
Sblocco permanente: realizzare lo sblocco temporaneo e quindi portare il param. 27 su OFF.
IMPIEGO (PARAM. 40)
Impostabile solo sull’unità ambiente (non fornita).
Unità ambiente 1: l’unità ambiente serve i circuiti definiti al parametro 42 (Assegnazione unità ambiente 1) e attivi nel
regolatore principale. I parametri 42÷48 rimangono attivi.
Unità ambiente 2: l’unità ambiente serve solamente il circuito 2. I parametri 42÷48 diventano non attivi.
Unità di comando/apparecchio di servizio: l’unità ambiente serve i circuiti di riscaldamento attivati nel regolatore principale. Il parametro 42 è inattivo. I parametri 44÷48 rimangono attivi.
b Quando usata come unità operatore / service l’unità ambiente non acquisisce né comunica la temperatura ambiente.
ASSEGNAZIONE CIRCUITO RISCALDAMENTO
N°
Descrizione
42
Assegnazione unità ambiente 1
Circuito riscaldamento 1
Preimpostazione
Circuito riscaldamento 1
Circuito riscaldamento 1 e 2
44
Funzionamento CR2
Insieme a CR1
Insieme a CR1
Indipendente
46
Funzionamento pompa CR
Insieme a CR1
Insieme a CR1
Indipendente
48
Azione tasto presenza
Nessuno
Circuito riscaldamento 1
CR1
Circuito riscaldamento 2
CR1 e CR2
Assegnazione unità ambiente 1
Per l’ unità ambiente 1 ( param. 40 ) , si può scegliere se l’effetto dei comandi è sul circuito 1 o sui circuiti 1 e 2.
Quest’ ultima impostazione è utile con due circuiti di riscaldamento e una sola unità ambiente.
APPENDICE I
93
Funzionamento CR2
Secondo l’impostazione del param. 40, l’effetto delle impostazioni sulla manopola o sul tasto presenza sulla unità
ambiente 1, sono definite sulla unità operatore/service per il circuito 2.
- Insieme a CR1: azione su circuito 1 e 2
- Indipendente: l’azione dell’operazione è richiesta non appena si opera sulla manopola o sul tasto presenza.
Funzionamento pompa CR
Secondo l’impostazione del param. 40, l’effetto delle impostazioni sulla manopola o sul tasto presenza sulla unità
ambiente 1, sono definite sulla unità operatore/service per il circuito P.
- Insieme a CR1: azione su circuito 1 e P
- Indipendente: l’azione dell’operazione è richiesta non appena si opera sulla manopola o sul tasto presenza.
Azione tasto presenza
Assegnazione operazione tasto presenza.
SONDA AMBIENTE
N°
Descrizione
Preimpostazione
54
Correzione sonda ambiente
0.0
Taratura della temperatura ambiente visualizzata sul display.
VACANZE
641
N°
CR2
(non attivo)
651
CRP
(non attivo)
661
642
652
662
Inizio
-- . --
643
653
663
Fine
-- . --
648
658
668
Livello operativo
CR1
Descrizione
Preimpostazione
Preselezione
Periodo 1
Protezione antigelo
Protezione antigelo
Comfort ridotto
Il programma vacanze è usato per impostare le date di passaggio al regime di funzionamento “Protezione antigelo” o
“Comfort ridotto”.
b Il programma “Vacanze” può essere attivato solo in modo “Automatico”.
94
APPENDICE I
STATO DELL'IMPIANTO
Lo stato operativo dell'impianto è visualizzato attraverso i seguenti messaggi:
N°
Descrizione
8000
Stato circuito riscaldamento 1
8001
Stato circuito riscaldamento 2 (non attivo)
8002
Stato circuito riscaldamento P
8003
Stato ACS
8005
Stato caldaia
8006
Stato solare
8008
Stato caldaia a legna (non attivo)
8010
Stato accumulo
STATO CIRCUITO RISCALDAMENTO
Utente (livello informazioni)
Messa in servizio, Installatore
Intervento termostato limite
Intervento termostato limite
Controllo manuale attivo
Controllo manuale attivo
Funzione massetto attiva
Funzione massetto attiva
Protezione sovratemperatura attiva
Ridotto, protezione gruppo termico
Ridotto, protezione ACS
Modo riscaldamento ridotto
Ridotto, priorità accumulo
Scarico forzato accumulo
Scarico forzato ACS
Scarico forzato sorgente calore
Consenso forzato riscaldamento
Post-circolazione attiva
Ottimizzazione all’accensione + Riscaldamento accelerato
Ottimizzazione all’accensione
Riscaldamento accelerato
Modo comfort riscaldamento
Modo comfort riscaldamento
Ottimizzazione allo spegnimento
Modo comfort ridotto
Modo comfort ridotto
Protezione antigelo ambiente attiva
Protezione antigelo di mandata attiva
Protezione antigelo impianto attiva
Protezione antigelo attiva
Funzionamento estate
Funzionamento estate
Funzione ECO 24h attiva
Riduzione regime ridotto
Riduzione regime antigelo
Limite temperatura ambiente
OFF
OFF
APPENDICE I
95
STATO ACS
Utente (livello informazioni)
Messa in servizio, Installatore
Intervento termostato limite
Intervento termostato limite
Controllo manuale attivo
Controllo manuale attivo
Protezione antigelo attiva
Protezione antigelo attiva
Raffreddamento attivo
Raffreddamento attraverso il collettore
Protezione di scaricamento attiva
Limitazione tempo di carico
Blocco carico
Blocco carico attivo
Forzato, temperatura massima accumulo
Forzato, massima temperatura di carico
Forzato, setpoint legionella
Forzato, setpoint nominale
Carico forzato attivo
Carico al setpoint antilegionella
Carico al setpoint nominale
Carico al setpoint ridotto
Carico al setpoint protezione antigelo
Consenso con resistenza elettrica
Carico con resistenza elettrica
Carico ACS setpoint antilegionella
Carico ACS setpoint nominale
Carico ACS attivo
Carico al setpoint antilegionella
Carico al setpoint nominale
Carico al setpoint ridotto
Carico attivo
96
Post-circolazione pompa
Post-circolazione pompa
Caricato, temperatura massima accumulo
Caricato, temperatura massima accumulo
Caricato, temperatura massima di caricamento
Caricato, temperatura massima di caricamento
Caricato, temperatura antilegionella
Caricato, temperatura antilegionella
Caricato, temperatura nominale
Caricato, temperatura nominale
Caricato, temperatura ridotta
Caricato, temperatura ridotta
OFF
OFF
APPENDICE I
STATO CALDAIA
Utente (livello informazioni)
Messa in servizio, Installatore
Intervento termostato di sicurezza
Intervento termostato di sicurezza
Test termostato sicurezza attivo
Test termostato sicurezza attivo
Guasto
Guasto
Intervento termostato limite
Intervento termostato limite
Controllo manuale attivo
Controllo manuale attivo
Funzione spazzacamino, pieno carico
Funzione spazzacamino, carico parziale
Funzione spazzacamino attiva
Blocco, manuale
Blocco, automatico
Blocco
Limite minimo attivo, pieno carico
Limite minimo attivo, carico parziale
Limite minimo attivo
Limite minimo attivo
Protezione accensione gruppo termico, pieno carico
Protezione accensione gruppo termico, carico parziale
Limitazione temperatura ritorno, pieno carico
Limitazione temperatura ritorno, carico parziale
In esercizio a pieno carico
In esercizio a carico parziale
Post-circolazione attiva
In esercizio
Consenso
Consenso
Protezione antigelo attiva
Protezione antigelo impianto attiva
OFF
OFF
STATO SOLARE
Utente (livello informazioni)
Messa in servizio, Installatore
Controllo manuale attivo
Controllo manuale attivo
Guasto
Guasto
Protezione antigelo collettore attiva
Protezione antigelo collettore attiva
Raffreddamento attivo
Raffreddamento attivo
Temperatura massima accumulo raggiunta
Temperatura massima accumulo raggiunta
Protezione evaporazione attiva
Protezione evaporazione attiva
Protezione sovratemperatura attiva
Protezione sovratemperatura attiva
Temperatura massima di carico raggiunta
Temperatura massima di carico raggiunta
Carico ACS
Carico ACS
Carico accumulo
Carico accumulo
Carico piscina
Carico piscina
Temperatura minima di carico non raggiunta
Differenziale di temperatura insufficiente
Irraggiamento insufficiente
Irraggiamento insufficiente
APPENDICE I
97
STATO ACCUMULO
Utente (livello informazioni)
Messa in servizio, Installatore
Protezione antigelo attiva
Protezione antigelo attiva
Carico con resistenza elettrica, emergenza
Carico con resistenza elettrica, protezione sorgente
Carico con resistenza elettrica, protezione antigelo
Carico con resistenza elettrica
Carico bloccato
Ridotto, priorità ACS
Carico ridotto
Carico forzato attivo
Carico attivo
Carico attivo
Raffreddamento con collettore
Raffreddamento con ACS/Circuito riscaldamento
Raffreddamento attivo
Caricato, temperatura massima di accumulo
Caricato, temperatura massima di carico
Caricato, forzato al setpoint massimo
Caricato al setpoint
Caricato, temperatura minima di carico
Caricato
98
Freddo
Freddo
Nessuna richiesta riscaldamento
Nessuna richiesta riscaldamento
APPENDICE I
SCHEMI DI IMPIANTO
N°
Descrizione
Preimpostazione
6212
Check N. generatore 1
-
6213
Check N. generatore 2
-
6215
Check N. accumulatore
-
6217
Check N. circuiti risc.
-
Per identificare lo schema di impianto corrente, il regolatore genera un numero di test, costituito dai valori dei 4 parametri,
il cui significato è riportato nelle tabelle seguenti.
Check n° generatore 1
Collettori solari
Caldaia a gasolio
0
No solare
00
No caldaia
1
Solare con sonda di collettore e pompa
01
Bruciatore a 1 stadio
02
Bruciatore a 2 stadi (non attivo)
03
Bruciatore a 1 stadio, pompa caldaia
04
Bruciatore a 2 stadi, pompa caldaia
05
Bruciatore a 1 stadio, pompa bypass
06
Bruciatore a 2 stadi, pompa bypass
07
Bruciatore a 1 stadio, pompa caldaia pompa bypass
08
Bruciatore a 2 stadi, pompa caldaia pompa bypass
09
Bruciatore a 1 stadio, pompa caldaia, valvola mix su ritorno
10
Bruciatore a 2 stadi, pompa caldaia, valvola mix su ritorno
11
Bruciatore modulante
12
Bruciatore modulante, pompa caldaia (non attivo)
13
Bruciatore modulante, pompa bypass
14
Bruciatore modulante, pompa caldaia pompa bypass
15
Bruciatore modulante, pompa caldaia valvola mix su ritorno
Check n° generatore 2
Caldaia a combustibili solidi
0
No caldaia a combustibili solidi
1
Caldaia a combustibili solidi, pompa di caldaia
2
Caldaia a combustibili solidi, pompa di caldaia, integrazione bollitore
Check n° accumuli
Accumulo
Bollitore
0
No accumulo
0
No bollitore
1
Accumulo
1
Resistenza elettrica ad immersione
2
Accumulo, connessione solare
2
Connessione solare
4
Accumuo, valvola riscaldamento
4
Pompa di carico
5
Accumulo, connessione solare, valvola riscaldamento
5
Pompa di carico, connessione solare
13
Valvola deviatrice
14
Valvola deviatrice, connessione solare
APPENDICE I
99
Check n° circuiti di riscaldamento
Circuito riscaldamento P
Circuito riscaldamento 2
Circuito riscaldamento 1
0
No circuito riscaldamento
00 No circ. riscaldamento
00 No circ. riscaldamento
2
Pompa circ. riscaldamento
02 Pompa circ. riscaldamento
01 Circolazione con pompa di caldaia
03 Pompa circ. riscaldam., valvola miscelat.
02 Pompa circ. riscaldamento
03 Pompa circ. riscaldam., valvola miscelat.
Esempio
Sorgente calore
Solare con sonda collettore e pompa, bruciatore a 1 stadio e pompa
di caldaia
Bollitore
Pompa di carico e connessione solare
Circuito di riscaldamento 1
Pompa circuito riscaldamento e valvola miscelatrice
B9
Q3
Y1
B6
B3
B2
B1
Q5
B31
100
Check N. generatore 1
101
Check N. accumulo
5
Check N. circuiti risc.
3
APPENDICE I
Q2
APPENDICE II
L'ACQUA NEGLI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO
PREMESSA
Il trattamento dell’acqua impianto è una CONDIZIONE
NECESSARIA per il buon funzionamento e la garanzia
di durata nel tempo del generatore di calore e di tutti i
componenti dell’impianto.
Fanghi, calcare e contaminanti presenti nell’acqua possono portare ad un danneggiamento irreversibile del
generatore di calore, anche in tempi brevi e indipendentemente dal livello qualitativo dei materiali impiegati.
Contrariamente a quello che spesso avviene - dove
il trattamento è riservato solo ai vecchi impianti con
elevata presenza di calcare, residui e fanghi - il trattamento acqua è condizione necessaria non solo in fase
di intervento su impianti esistenti, ma anche nelle nuove
installazioni, al fine di preservare la vita dei componenti e
di massimizzarne l’efficienza.
A tal proposito, per approfondimenti tecnici, si rimanda alla sezione seguente, dove potrete trovare l’analisi
pubblicata da ANICA (Associazione Nazionale Industrie
Caldaie Acciaio) sull’argomento, e al capitolo "Trattamento
acqua impianto", in appendice, che riporta un estratto
della norma UNI 8065 "Trattamento dell'acqua degli
impianti termici ad uso civile".
Per informazioni aggiuntive sul tipo e sull'uso degli additivi rivolgersi al Servizio Tecnico di Assistenza.
b Nei casi in cui non sia possibile operare un corretto
trattamento dell’acqua dell’impianto, in presenza di
un caricamento automatico dell’acqua non controllato, in mancanza di barriere che impediscano l’ossigenazione dell’acqua e in presenza di impianti a
vaso aperto è necessario separare idraulicamente
il generatore dall'impianto, attraverso l’utilizzo di un
opportuno scambiatore di calore.
L’acqua negli impianti di riscaldamento. Indicazioni
per progettazione, installazione e gestione degli
impianti termici.
1. Caratteristiche chimico-fisiche
Valori prescritti ed indicazioni della norma di riferimento
UNI-CTI 8065 “Trattamento dell’acqua negli impianti termici ad uso civile” (edizione giugno 1989).
La norma UNI-CT 8065 considera che le caratteristiche
chimico-fisiche dell’acqua siano analoghe a quelle di
un’acqua potabile.
Stabilisce, in tutti gli impianti, un condizionamento chimico dell’acqua per la protezione dei componenti dell’impianto e la filtrazione dell’acqua in ingresso per evitare
l’introduzione di solidi sospesi, possibili veicoli di corrosione e depositi fangosi.
Schema dei trattamenti dell’acqua previsti dalla norma
UNI-CTI 8065 in funzione della potenza termica complessiva dell’impianto
addolcitore
filtro
filtro
Gruppo
Termico
trattamento
chimico
Gruppo
Termico
Y
trattamento
chimico
B
A
A
Schema di trattamento necessario per impianti:
- con potenza termica <350kW ed acqua di alimentazione con durezza <35 °fr
- con potenza termica >350kW ed acqua di alimentazione con durezza <15 °fr
- con potenza <350 kW il filtro è consigliato
- con potenza >350 kW il filtro è obbligatorio
B
Schema di trattamento necessario per impianti:
- con potenza termica <350kW ed acqua di alimentazione con durezza >35 °fr
- con potenza termica >350kW ed acqua di alimentazione con durezza >15 °fr
- con potenza <350 kW il filtro è consigliato
- con potenza >350 kW il filtro è obbligatorio
Parametri chimico-fisici dell’acqua richiesti dalla
norma UNI-CT 8065
PARAMETRI
Valore pH*
Durezza totale
(CaCO3)
Ferro (Fe)**
Rame (Cu)**
Aspetto
Unita di
misura
Acqua di
riempim.
-
Acqua del
circuito
7÷8
°fr
<15
-
mg/kg
mg/kg
-
<0,5
<0,1
possibilmente limpida
limpida
* il limite massimo di 8 vale in presenza di radiatori ad
elementi di alluminio o leghe leggere
** valori più elevati sono un segnale di fenomeni corrosivi
APPENDICE II
101
Identificazione dei trattamenti dell’acqua indicati nella
norma UNI CTI 8065.
L’addolcitore è classificato del tipo a resine a scambio
ionico. Il filtro può essere con materiale filtrante lavabile o
con elemento filtrante a perdere.
L’idoneo trattamento chimico consiste nell’aggiunta di
prodotti chimici (condizionanti) nell’acqua per:
-
Stabilizzare la durezza;
Disperdere depositi incoerenti inorg. e organici;
Deossigenare l’acqua e passivare le superfici;
Correggere l’alcalinità ed il pH;
Formare un film protettivo sulle superfici;
Controllare le crescite biologiche;
Proteggere dal gelo.
b I prodotti chimici usati per i trattamenti devono esse-
re compatibili con le vigenti leggi sull’inquinamento
delle acque. La norma UNI-CTI 8065, se correttamente applicata ad un impianto termico, è garanzia
di sicurezza di funzionamento, ma tutto può essere
vanificato da errori impiantistici o gestionali dell’impianto, tra cui gli eccessivi rabbocchi ed il circolo
dell’acqua nei vasi di espansione aperti.
In molti casi la norma viene disattesa; in particolare,
negli impianti già esistenti, non si pone l’attenzione
alle carattereistiche dell’acqua ed alla necessità di
adottare i relativi provvedimenti.
2. Gli impianti di riscaldamento
Fenomeni di corrosioni e incrostazioni, possibili
cause.
Fino a qualche ventennio fa, il riscaldamento domestico
era abbastanza limitato e realizzato con sistemi oggi
superatissimi,per cui il problema dell’acqua era scarsamente sentito.
La crisi energetica, l’uso generalizzato di impianti termici
e la relativa normazione hanno stimolato i progettisti,
i costruttori di caldaie e gli impiantisti ad ottenere con
materiali più sofisticati e soluzioni più ingegnose (però
spesso più delicate), impianti ad elevato rendimento
termico, trascurando però l’elemento “acqua” per cui
i miglioramenti in termini di rendimento ottenuti, molto
spesso venivano vanificati dalla presenza di incrostazioni
e corrosioni.
Negli impianti di riscaldamento, si possono riscontrare:
- rotture per surriscaldamento delle superfici riscaldate
dovute all’isolamento termico provocato da depositi di
calcare lato acqua.
- corrosioni da ossigeno
- corrosioni da sottodeposito
- corrosioni da correnti vacanti (molto rare)
- corrosioni acide diffuse e localizzate (dovute all’aggressività dell’acqua con pH < 7)
2.1 Depositi di calcare
La formazione di calcare avviene perché i bicarbonati
di calcio e magnesio , disciolti nell’acqua a temperatura
ambiente, subiscono una trasformazione chimica quando
102
APPENDICE II
l’acqua viene riscaldata.
Il bicarbonato di calcio si trasforma in carbonato di calcio, acqua e anidride carbonica, mentre il bicarbonato di
magnesio si trasforma in idrato di magnesio e anidride
carbonica.
Bicarbonato di calcio Ca(HCO3)2
----aumento di temperatura---->
CaCO3 + H2O + CO2
Bicarbonato di magnesio Mg(HCO3)2
----aumento di temperatura---->
Mg(OH)2 + 2CO2
Il carbonato di calcio e l’idrato di magnesio precipitano
formando depositi insolubili aderenti e compatti (calcare),
con un elevatissimo potere isolante termico: il coefficiente
di scambio termico di uno strato di calcare di 3 mm è pari
a quello di una lamiera di acciaio dello spessore di 250
mm! È stato calcolato che un’incrostazione generalizzata
di calcare di 2 mm, provoca un aumento del consumo del
25%! Le reazioni che producono la formazione di depositi
calcarei accelerano all’aumentare della temperatura: normalmente la grande maggioranza delle acque del nostro
Paese, particolamente ricche in sali di calcio e magnesio
(quindi “dure”), riescono a produrre incrostazioni calcaree già sopra i 40°C di temperatura. Il deposito di calcare
nella caldaia avviene prevalentemente nelle zone più
calde e sottoposte a un riscaldamento intenso: per questo è molto frequente trovare incrostazioni localizzate solo
in determinati punti, in zone ad elevato carico termico.
Un velo di calcare dello spessore di 1 centesimo di millimetro, inizia a diminuire il raffreddamento della lamiera
sottostante.
Un ulteriore aumento dello spessore del calcare provoca
il surriscaldamento delle parti metalliche e la loro rottura
per stress termico. I bicarbonati di calcio e magnesio
contenuti nel volume d’acqua di primo riempimento non
sono quasi mai sufficienti a produrre una quantità di calcare sufficiente a pregiudicare l’integrità della caldaia:
sono i continui reintegri d’acqua a provocare l’incrostazione che porta alla rottura.
2.2 Corrosione da ossigeno
La corrosione da ossigeno è conseguenza di un fenomeno naturale: l’ossidazione dell’acciaio. In natura il
ferro non si trova allo stato puro, ma sempre sotto forma
combinata e quasi sempre legata all’ossigeno (ossido
di ferro). La separazione del ferro dall’ossido è possibile
ed avviene solo nell’alto forno quando il minerale viene
fuso.
Un volta risolidificato sotto forma di acciaio (composto
quindi con altri elementi), tenderà ad assorbire ossigeno
(dall’aria o acqua) per ristabilire l’equilibrio originario
(ossidazione).
Nel caso delle lamiere o tubi di caldaie o tubazioni d’impianto, le stesse assorbono l’ossigeno non dalla molecola
dell’acqua (H2O), ma dalle microbolle d’aria disciolte
naturalmente in essa.
Ricordiamo che l’aria disciolta nell’acqua ha un contenuto di ossigeno superiore che non allo stato libero, pari a
circa il 35%.
Ne consegue che l’acciaio a contatto con l’acqua, assorbe l’ossigeno contenuto nelle microbolle d’aria formando
ossido di ferro Fe2O3 (ruggine), dal caratteristico colore
rosso.
4Fe + 3O2 = 2Fe2O3 (ossido di ferro, ruggine)
Continue ossidazioni portano inevitabilmente ad una
riduzione dello spessore del metallo fino alla completa
foratura. La corrosione è riconoscibile dalla formazione
di avvallamenti circolari (simili a crateri) sulla superficie
metallica.
Quando la corrosione arriva alla foratura dello spessore,
la perdita d’acqua è molto consistente.
La corrosione da ossigeno interessa l’intera massa metallica dell’impianto e non solo determinati punti: per questo
motivo è molto distruttiva, non riparabile e può provocare
perdite d’acqua continue dal circuito.
Se invece l’impianto rimane ben protetto con l’esterno e
non ci sono continui rabbocchi d’acqua nuova, il contenuto d’ossigeno si riduce progressivamente, avviene cioè
un’ossidazione parziale in carenza di ossigeno e si forma
magnetite (Fe3O4) di colore nero, la quale ha un’azione
protettiva contro eventuali possibili corrosioni.
3Fe + 2O2 = Fe3O4 (tetrossido di triferro, magnetite)
2.3 Corrosione da sottodeposito
La corrosione da sottodeposito è un fenomeno elettrochimico, dovuto alla presenza di corpi estranei all’interno
della massa d’acqua (sabbia, ruggine, ecc.). Queste
sostanze solide si depositano generalmente sul fondo
della caldaia (fanghi).
In questo punto si può innescare una reazione chimica
di micro corrosione a causa della differenza di potenziale elettrochimico che si viene a creare tra il materiale
(acciaio) a contatto con l’impurità e quello circostante.
ra uniforme tutto l’impianto;
- da un lavaggio acido mal condotto (per es. senza passivante).
In questo caso potrebbero manifestarsi corrosioni perforanti localizzate dovute alla mancata asportazione
dell’acido in qualche punto dell’impianto.
La presenza del processo corrosivo è facilmente rilevabile con un’analisi chimica dell’acqua: un contenuto
anche minimo di ferro nell’acqua del circuito è indice
che la corrosione è in atto.
b Le indicazioni tecniche di questa sezione sono
espressamente dedicate agli impianti di riscaldamento civili ed industriali ad acqua calda con temperature di esercizio fino a 100 °C.
In questi impianti (a differenza dagli impianti a
vapore ed acqua surriscaldata) vengono sovente
sottovalutati potenziali disfunzioni e danni provocati
dalla mancanza di opportuni trattamenti dell’acqua
e da errori impiantistici.
Purtroppo il risultato è quasi sempre il danneggiamento della caldaia e dell’intero impianto.
La legge 46/90, relativamente al trattamento delle
acque ad uso potabile, prescrive all’art.7 che gli
impianti di riscaldamento e di produzione di acqua
calda sanitaria, devono essere realizzati secondo le
norme UNI e CEI di riferimento (UNI 8065). In fase
di progetto, in funzione delle caratteristiche dell’acqua greggia, si devono prevedere gli impianti di
trattamento necessari per portarla alle caratteristiche previste dalla norma.
Il gestore dell’impianto deve mantenerla entro le
caratteristiche previste con i necessari controlli e gli
interventi conseguenti.
2.4 Corrosione da correnti vaganti
La corrosione da correnti vaganti è oggi molto rara, può
manifestarsi a causa di potenziali elettrici diversi tra l’acqua di caldaia e la massa metallica della caldaia o della
tubazione per effetto catodo/ anodo.
E’ opportuno quindi collegare a una buona massa terra i
vari componenti metallici anche se è noto che queste corrosioni si manifestano con passaggio di corrente elettrica
continua oggi ormai non più utilizzata. Il fenomeno lascia
tracce inconfondibili e cioè piccoli fori conici regolari.
2.5 Corrosioni acide diffuse e localizzate
Sono meno evidenti degli altri tipi di corrosione, ma
potenzialmente altrettanto pericolose perchè interessano
tutto l’impianto di riscaldamento e non solo la caldaia.
Sono dovute principalmente all’acidità dell’acqua (pH
<7) causata:
- dall’addolcimento non corretto dell’acqua e dalla presenza di anidride carbonica (che abbassa il valore
pH).
L’anidride carbonica si libera più facilmente nell’acqua
addolcita e si crea anche nel processo di formazione di
calcare.
La corrosione è diffusa ed intacca più o meno in manie-
APPENDICE II
103
3. I nuovi impianti di riscaldamento
Errori da evitare e precauzioni.
Da quanto evidenziato risulta quindi importante evitare
due fattori che possono portare ai fenomeni citati e cioè
il contatto tra l’aria e l’acqua dell’impianto e il reintegro
periodico di nuova acqua.
Per eliminare il contatto tra aria ed acqua (ed evitare l’ossigenazione quindi di quest’ultima), è necessario che:
- il sistema di espansione sia a vaso chiuso, correttamente dimensionato e con la giusta pressione di precarica
(da verificare periodicamente);
- l’impianto sia sempre ad una pressione maggiore di
quella atmosferica in qualsiasi punto (compreso il lato
aspirazione della pompa) ed in qualsiasi condizione di
esercizio (in un impianto, tutte le tenute e le giunzioni
idrauliche sono progettate per resistere alla pressione
verso l’esterno, ma non alla depressione);
- l’impianto non sia stato realizzato con materiali permeabili ai gas (per esempio tubi in plastica per impianti a
pavimento senza barriera antiossigeno).
b L’ acqua di riempimento e l’eventuale acqua di rab-
bocco dell’impianto dev’essere sempre filtrata (filtri
con rete sintetica o metallica con capacità filtrante
non inferiore ai 50 micron) per evitare depositi che
possono innescare il fenomeno di corrosione da
sottodeposito.
b Le fuoriuscite e relativi reintegri d’acqua possono
essere causati, oltre che da una perdita nell’impianto, anche dall’errato dimensionamento del vaso di
espansione e dalla pressione di precarica iniziale
(la valvola di sicurezza apre in continuazione perchè la pressione nell’impianto aumenta per effetto
espansione oltre il limite di taratura della stessa).
Un impianto di riscaldamento, una volta riempito e disaerato, non dovrebbe subire più reintegri.
In caso contrario è evidente che siamo in presenza di
disfunzioni riconducibili a quanto descritto in precedenza.
Eventuali necessari rabbocchi vanno monitorati (contatore), condotti e registrati sul libretto di centrale e non
affidarsi, per esempio, alla “rassicurante” presenza dell’addolcitore abbinato a un sistema di carico automatico.
Reintegrare continuamente anche acqua addolcita a 15
°fr su un impianto, provocherà comunque in breve tempo
depositi/incrostazioni di calcare sulle membrature della
caldaia, in particolare nelle zone più calde.
La prima messa in funzione di un impianto deve avvenire
lentamente e lo stesso dev’essere portato alla massima
temperatura di esercizio per facilitare la disaerazione
(una temperatura troppo bassa impedisce la fuoriuscita
dei gas).
Nel caso siano presenti più caldaie, devono essere
tutte in funzione contemporaneamente per distribuire in
maniera uniforme il limitato deposito iniziale di calcare.
104
APPENDICE II
4. La riqualificazione di vecchi impianti di riscaldamento
Errori da evitare e avvertenze.
La riqualificazione di una centrale termica ad uso riscaldamento e precisamente la sostituzione della vecchia
caldaia, avviene sovente senza che vi sia la possibilità di
modificare l’impianto esistente.
Altresì non porre la giusta attenzione al problema, mette
a rischio in brevissimo tempo l’integrità della nuova caldaia.
Un impianto vecchio ha accumulato negli anni di funzionamento uno strato di protezione di colore nero formato
in gran parte da magnetite (Fe3O4 dovuta alla parziale
ossidazione del ferro) che ha un buon potere protettivo
contro la corrosione.
Risulta conseguente che un’eventuale installazione nel
circuito di nuovi elementi con superfici metalliche pulite,
come ad esempio la caldaia, diventeranno l’anodo sacrificale di tutto l’impianto di riscaldamento. Nei casi in cui
le perdite sull’impianto non possano essere riparate e
quindi i rabbocchi si rendano indispensabili, è opportuno
affrontare il problema con molta attenzione in particolare
nella scelta dell’impianto trattamento acqua che dovrà
essere simile a quello utilizzato negli impianti a vapore
per decalcificare completamente l’acqua (durezza <
0,5°fr) mantenendo un pH non aggressivo.
Sarà necessario inoltre il dosaggio di prodotti filmanti
deossidanti ed una filtrazione fisica per l’eliminazione
delle impurità in ingresso.
La messa in funzione dev’essere eseguita come specificato in precedenza.
Proponiamo di seguito di tenere in considerazione alcuni
aspetti importanti che possono aiutare le operazioni di
riqualificazione e garantire nel tempo il corretto funzionamento della caldaia.
- In presenza di un impianto con vaso aperto, si deve
sempre valutare la possibilità di trasformarlo in un
sistema a vaso chiuso. Oggi è tecnicamente possibile
fare questa modifica all’impianto mantenendo pressochè invariata la pressione idraulica. Tale soluzione
consente di risolvere i molti problemi derivanti dal contatto dell’acqua di impianto con l’aria (corrosioni, ecc)
e di evitare il condizionamento dell’acqua con prodotti
deossidanti che dovrebbero, nel sistema a vaso aperto,
essere dosati periodicamente.
- In caso di impianti molto estesi ed impianti a pannelli
radianti con tubo in plastica senza barriera antiossigeno, è necessario separare il circuito di caldaia interponendo uno scambiatore di calore realizzato in materiale
resistente alla corrosione. In questa maniera si riesce a
proteggere il circuito di caldaia anche in vecchi impianti
non risanabili.
5. Eliminazione dell’aria e dei gas negli impianti di
riscaldamento.
Altro aspetto per altro sovente trascurato anche in fase di
progettazione degli impianti di riscaldamento è la formazione di aria e gas e loro eliminazione.
Si ritiene che, dopo il primo riempimento dell’impianto,
non occorrano ulteriori successivi sfiati.
Ne consegue che l’impianto viene spesso realizzato
senza opportuni punti di sfiato, oppure che gli stessi
siano realizzati in modo scorretto.
Spesso sono impiegati sfiati automatici troppo piccoli,
che si bloccano dopo il primo riempimento semplicemente perchè il raccordo di connessione dello stesso alla
tubazione è di sezione troppo piccola, sufficiente solo a
far passare bolle d’aria o gas di piccole dimensioni. Va
ricordato che la presenza di aria e gas nel circuito oltre
alle problematiche di corrosione di cui sopra, contribuisce alla diminuzione della resa termica, causa un cattivo
funzionamento delle pompe e provoca rumori e vibrazioni
nel circuito.
Durante il funzionamento, nell’impianto di riscaldamento
si sviluppano bolle di aria e gas all’interno del circuito,
specialmente se non vengono osservate le indicazioni
sopra descritte, in particolare:
qua ed una corretta progettazione dell’impianto termico
non sono solo garanzia di sicurezza, ma comporta anche
notevoli vantaggi economici, in termini di manutenzione
e resa termica globale.
Ricordiamo, infine, che i guasti subiti dalla caldaia,
causati da incrostazioni e corrosioni, non sono coperti da garanzia.
- con l’aumentare della temperatura per effetto della diminuzione della solubilità dell’ossigeno nell’acqua, questo
si libera formando delle bolle d’aria;
- la precipitazione dei carbonati di calcio e magnesio
(calcare) sviluppa CO2 (anidride carbonica);
- il processo di ossidazione del metallo provoca una reazione chimica per cui viene liberato idrogeno.
È importante e indispensabile eliminare questi gas
nascenti, realizzando l’impianto in modo che le operazioni di sfiato vengano agevolate e quindi fatte correttamente, velocemente e in modo radicale.
Una soluzione è quella di installare un polmone di raccolta gas nella parte alta, con uno sfiato manuale di opportune dimensioni.
In questo caso risulta inutile un sistema di sfiato automatico (jolli) in quanto il polmone si riempirebbe d’acqua
vanificando la sua funzione.
Conclusioni
L’esperienza conferma che una sottovalutazione delle
problematiche qui esposte può avere conseguenze
anche gravi, con danni ai generatori di calore ed agli altri
componenti dell’impianto di riscaldamento.
In questi casi le cause vengono spesso addebitate alla
caldaia, imputata di “produrre aria”, di “incrostarsi per
scarsa circolazione”, di “forarsi perchè le lamiere sono
scadenti” ecc., mentre per caldaie costruite secondo la
regola dell’arte, le vere cause sono altre.
Non dimentichiamo che un corretto trattamento dell’ac-
APPENDICE II
105
ESTRATTO DELLA NORMA UNI 8065
“Trattamento dell’acqua negli impianti termici ad uso
civile”
La norma ha lo scopo di :
- fissare i limiti dei parametri chimici e chimico-fisici delle
acqua negli impianti termici ad uso civile per ottimizzarne il rendimento e la sicurezza, per preservarli nel
tempo, per assicurare duratura regolarità di funzionamento anche alle apparecchiature ausiliarie e per
minimizzare i consumi energetici integrando così leggi
e norme vigenti
- dare indicazioni per una corretta progettazione e realizzazione di sistemi di trattamento dell’acqua
- precisare i metodi di controllo per una corretta gestione
dei sistemi di cui sopra anche durante i periodi di arresto
- definire le reciproche responsabilità di committenti,
fornitori e conduttori degli impianti, che devono essere
tecnicamente edotti
b
la norma considera che l’acqua destinata all’alimentazione degli impianti termici ad uso civile abbia, prima del trattamento, caratteristiche analoghe
a quelle di un’acqua potabile.
Principali caratteristiche chimiche e chimico-fisiche
dell’acqua e la loro influenza sulla conduzione degli
impianti
Aspetto
L’aspetto dipende dalla presenza nell’acqua di sostanze sedimentabili, in sospensione e colloidali nonché
di sostnze disciolte che le conferiscono caratteristiche
immediatamente rilevabili : torbidità, colorazione o schiuma.
Tali sostanze possono provocare incrostazioni, depositi,
corrosioni, abrasioni,sviluppi biologici o formazione di
schiume.
Poiché la loro presenza può denotare o una insufficiente
depurazione dell’acqua di alimento e reintegro o disfunzioni all’interno del circuito ( corrosioni, perdite, ecc.) è
molto importante accertarne la provenienza per attuare
gli interventi più idonei.
Temperatura
La temperatura dei vari punti del circuito è un indice
molto importante in quanto influenza l’innesco più o meno
rapido di diversi fenomeni, quali incrostazioni, corrosioni
e crescite microbiologiche.
Deve essere quindi precisata in fase di progetto e controllata in caso di anomalia.
106
APPENDICE II
pH
Il numero di pH, riferito a 25°C, esprime il grado di acidità
o basicità attuale di una soluzione, secondo una scala
che va da 0 a 14:
- il valore 0 esprime la massima acidità
- il valore 7 esprime la neutralità
- il valore 14 esprime la massima basicità
Il pH è un parametro base per la valutazione della corrosività di un’acqua; rappresenta inoltre un fattore di estrema importanza nello sviluppo ed entità dei fenomeni di
incrostazione, corrosione e crescita microbiologica.
In linea di massima, un pH minore dei limiti indicati nel
paragrafo “Caratteristiche dell’acqua di riempimento e
rabbocco”può provocare corrosioni generalizzate e un
pH maggiore può provocare incrostazioni e depositi, ed
anche corrosione.
Residuo fisso a 180°C – Conducibilità elettrica
Il residuo fisso misura direttamente per pesata la quantità
di sali contenuta in un campione d’acqua dopo essiccamento a 180°C.
Poiché la conducibilità elettrica di una soluzione acquosa
dipende approssimativamente dal suo contenuto salino,
tale misura è spesso sostitutiva del residuo fisso.
Essendo influenzata dalla temperatura , la sua misura,
effettuata con un conduttivimetro, va riferita a 25°C e
viene espressa in microsiemens al centimetro (µS/cm).
Per praticità di controllo si assume che il residuo fisso (in
mg/kg) corrisponda numericamente a circa 2/3 del valore
della conduttività ( in µS/cm).
Elevate salinità possono causare incrostazioni, corrosioni
e depositi e possono essere indice di errori progettuali o
di conduzione non corretta degli impianti termici (carenza
di spurghi) o degli impianti di trattamento dell’acqua.
Durezza
La durezza totale di un’acqua esprime la somma di tutti i
sali di calcio e magnesio che si trovano disciolti in essa.
La durezza temporanea esprime la somma dei soli bicarbonati di calcio e magnesio.
Si esprimono in mg/kg come CaCO3 o in “gradi francesi”
(1°fr = 10 mg/kg CaCO3).
La presenza di durezza è causa di incrostazioni nei circuiti ove non si ricorra a trattamenti.
Alcalinità
L’alcalinità M o totale rappresenta la somma di tutti i sali
alcalini presenti nell’acqua ( bicarbonati, carbonati, idrati,
fosfati alcalini). L’alcalinità P o alla fenoftaleina esprime
gli idrati e metà dei carbonati . Nelle acque naturali l’alcalinità alla fenoftaleina è normalmente nulla. I valori di
alcalinità si esprimono in mg/kg come CaCO3.
Elevati valori di alcalinità P causano incrementi di pH
come conseguenze già viste e derivano in genere da
insufficienza di spurghi.
Ferro
Si esprime in mg/kg come Fe. Il ferro in circuito può dare
origine a depositi e/o a corrosioni secondarie. Tenori
di ferro nell’acqua greggia maggiori dei limiti stabiliti
richiedono un pretrattamento. Il ferro in circuito, originato
da corrosioni, è indice di conduzione non corretta degli
impianti termici o del trattamento dell’acqua.
Rame
Si esprime in mg/kg come Cu. Il rame in circuito può dare
origine a corrosioni localizzate assai pericolose.
E’ difficilmente presente nell’acqua greggia in concentrazioni apprezzabili.
Esso quindi può derivare soltanto da processi corrosivi
in seno ai circuiti.
Questo metallo è da ricercare solo nel caso si sospettino
corrosioni in atto in circuiti aventi componenti in rame.
Cloruri e solfati
Si esprime in mg/kg rispettivamente come Cl e come
SO4.
Questi parametri, di cui non vengono fissati specifici limiti
in quanto l’acqua di alimento è considerata di tipo potabile possono causare problemi di corrosione a contatto con
particolari metalli ( cloruri con taluni acciai inossidabili e
solfati con rame)
Formazioni microbiologiche
Le formazioni microbiologiche comprendono le più varie
specie di alghe , funghi, muffe e batteri che si sviluppano nei circuiti . Le crescite microbiologiche sviluppano
direttamente agglomerati viventi e relativi prodotti di
decomposizione responsabili di fenomeni corrosivi e
cattivi odori e sapori.
Analisi dell’acqua
Allo scopo di definire il tipo di trattamento, è necessario
analizzare l’acqua.
Inconvenienti tipici di un impianto termico e possibilità di intervento
La definizione delle caratteristiche limite per le acque
degli impianti termici ha come scopo la eliminazione o
la sostanziale riduzione degli inconvenienti afferenti o
riconducibili all’acqua in tali impianti.
Questi inconvenienti, che pregiudicano seriamente l’efficienza degli impianti e determinano sostanziali perdite
energetiche, sono riassumibili in :
-
incrostazioni
corrosioni
depositi
crescite biologiche
Tali inconvenienti sono spesso interdipendenti e vanno
specificatamente considerati in base al tipo di impianto
termico.
Incrostazioni
Le incrostazioni sono principalmente dovute alla precipitazione dei sali costituenti la durezza che si depositano
sulle pareti in forma più o meno dura e coerente.
Sono causa di riduzione dell’efficienza dell’impianto, del
ridotto scambio termico , di occlusione di tubature e,
spesso, sono responsabili di fenomeni corrosivi.
Le incrostazioni vengono evitate mediante trattamenti di
stabilizzazione chimica e/o di addolcimento con resine a
scambio ionico.
Corrosioni
La corrosione in generale è un processo di tipo elettrochimico che si manifesta con una asportazione superficiale
del metallo che può giungere alla sua perforazione.
La corrosione di norma è favorita dalla presenza do ossigeno e trae origine da caratteristiche improprie dell’acqua o situazioni di non omogeneità, dovute per esempio
a contatto tra metalli diversi, strutture metallografiche dei
componenti dell’impianto non uniformi, sostanze solide
a contatto, deposito, errori impiantistici. La corrosione è
favorita anche dal calore , da elevate salinità (in particolare cloruri) e da elevate velocità dell’ acqua. Le corrosioni
si controllano mediante condizionamento chimico specifico o polivalente.
Depositi
I depositi sono il risultato della precipitazione di sostanze
organiche ed inorganiche insolubili.
Differiscono dalle incrostazioni in quanto incoerenti. Essi
sono dovuti alle caratteristiche originarie dell’acqua ,
all’inquinamento atmosferico ( nel caso di impianti a contatto con l’atmosfera ) e possono dare luogo agli stessi
inconvenienti citati per le incrostazioni.
I depositi si evitano mediante filtrazione dell’acqua all’ingresso, deguato regime di spurghi e condizionamento
chimico dell’acqua in circuito.
Crescite biologiche
Col termine di crescita biologica si intendono tutte quelle
forme di vita organica che solitamente vengono classificate in alghe, funghi, muffe e batteri.
La loro crescita è favorita dalla luce, dal calore, dalla presenza di depositi e da inquinamenti accidentali.
Assumono particolare rilievo i batteri autotrofo (per
esempio i ferrobatteri ed i batteri solfato-riduttori) particolarmente temibili poiché causa diretta di corrosioni
localizzate. Le crescite biologiche si prevengono tramite
l’uso di biocidi.
Nota: in rapporto agli inconvenienti sopra descritti, la
norma prende in considerazione le sole caratteristiche
intrinseche dell’acqua con l’obiettivo di indicare i trattamenti più opportuni. Nondimeno devono anche essere
rispettate norme di buona esecuzione impiantistica, in
assenza della quale possono comunque manifestarsi
inconvenienti.
APPENDICE II
107
Trattamenti dell’acqua
Descrizione dei trattamenti fisici e chimico – fisici
Classificazione dei trattamenti
I trattamenti a cui possono essere sottoposte le acque di
alimento e/o ricircolo degli impianti di riscaldamento sono
così classificati :
Filtrazione
Scopo
- trattamenti fisici e chimico-fisici ( detti anche “esterni”)
- condizionamenti chimici ( detti anche “interni”)
Trattamenti fisici o chimico-fisici
Se gli impianti sono alimentati con acqua di acquedotto,
o comunque potabilizzata, i trattamenti generalmente
richiesti sono essenzialmente due :
- filtrazione di sicurezza per la protezione delle successive apparecchiature e del circuito idraulico
- addolcimento tramite resine a scambio ionico
Se viceversa l’acqua non ha le caratteristiche sopraddette possono essere richiesti adeguati pretrattamenti
specifici
Condizionamenti chimici
I trattamenti chimici di condizionamento riguardano:
- stabilizzazione della durezza
- dispersione di depositi incoerenti inorganici ed organici
- deossigenazione e passivazione
- correzione dell’alcalinità e del pH
- formazione di film protettivi
- controllo delle crescite biologiche
- pretezione dal gelo
Scelta dei trattamenti
La scelta del tipo di trattamento va fatta in base alle caratteristiche dell’acqua da trattare, al tipo di impianto ed ai
limiti di purezza richiesti. I vari tipi di trattamento ( fisici,
chimico-fisici, chimici) si utilizzano, secondo necessità,
singolrmente o in combinazione tra di loro. Compito del
committente è quello di definire le caratteristiche del tipo
di impianto termico che intende adottare mentre compito
del fornitore è quello di proporre il trattamento dell’acqua
adatto facendo in modo che il committente possa scegliere l’apparecchio che più gli conviene tecnicamente
ed economicamente (costo iniziale e di esercizio) nonché
sotto il profilo della facilità di conduzione. Questi compiti
possono essere affidati a terzi competenti che possono
svolgere un ruolo di consulenza e la cui posizione deve
essere preventivamente definita tra le parti.
In generale per filtrazione s’intende la filtrazione di sostenze indisciolte mediante passaggio dell’acqua attraverso
elementi filtranti che possono essere di varia natura (
minerali di diversa granulometria, setti ceramici o fibrosi,
maglie, membrane, ecc.).
Ai fini pratici e per gli scopi della norma si considerano
due soli tipi di filti più diffusi: quelli costituiti da materiale
granulare inerte e lavabile di adatta granulometria e quelli
costituiti da elementi filtranti a perdere o lavabili.
Principio di funzionamento
a) filtri con materiali filtranti lavabili
Sono costituiti in genere da contenitori chiusi ( filtri a pressione) entro i quali sono posti uno o più strati di materiale
granulare inerte. L’acqua, passando attraverso questi
materiali, perde la sostanze indesiderate.
Ciclicamente i filtri sono rigenerati mediante lavaggio con
acqua a flusso invertito con o senza l’impiego supplementare di aria.
b) filtri con elementi filtranti a perdere (o lavabili)
In questi filtri la rimozione delle sostanze sospese avviene
in modo meccanico sfruttando la piccola o piccolissima
dimensione della luce dei passaggi dell’elemento filtrante
che però si intasa progressivamente e va lavato o sostituito.
Addolcimento tramite resine
Scopo
Mediante addolcimento con resine sintetiche si sostituiscono gli ioni incrostanti o duri (calcio o magnesio) con
ioni che non formano incrostazioni (sodio).
Principio di funzionamento
Gli addolcitori sono serbatoi chiusi contenenti resine
scambiatrici (polimeri organici) i cui gruppi funzionali
determinano la capacità di scambiare calcio e magnesio
con sodio. Tale capacità di scambio viene successivamente esaurita e periodicamente ripristinata mediante
rigenerazione con comune sale da cucina (cloruro di
sodio). Ciclicamente, e in pratca indefinitamente, si ripetono le fasi di esaurimento e rigenerazione.
Trattamento chimico di condizionamento
Il condizionamento chimico dell’acqua di un impianto
termico viene effettuato mediante il dosaggio di appositi reagenti chimici per integrare (se necessario), e in
determinati casi sostituire, il trattamento dell’acqua di
alimento effettuato con i metodi fisici e chimico-fisici
prima descritti.
108
APPENDICE II
Classificazione dei condizionanti
Il prospetto riporta i vari tipi di condizionanti chimici ,
suddivisi secondo l’azione svolta, e le caratteristiche dei
prodotti base più comunemente utilizzati che possono
essere impiegati anche in combinazione, in modo da
svolgere un’azione polivalente.
Tipi di condizionanti chimici
Azione
Scopo
Tipo
Note
Correzione dell’alcalinità e del Mantenere un pH che mini- Alcalinizzanti non volatili : forpH
mizzi la corrosività del fluido mulati a base di fosfati, silicasul materiale a contatto nei ti, idrato e carbonato sodico
vari punti del circuito
Alcalinizzanti volatili : formulati
a base di composti ammoniacali e amminici non aromatici
Correggere eventuali eccessi Dealcalinizzanti non volatili:
di alcalinità
formulati a base di fosfati, solfati e solfiti a reazione acida
Stabilizzazione della durezza
Impedire che sulle superfici
di scambio termico si formino
depositi aderenti di sali insolubili prevenendone la precipitazione
Sequestranti e complessanti:
formulati a base di polifosfati,
fosfonati, EDTA, acidi policarbossilici e similari
Precipitazione dei sali incro- Favorire la formazione di com- Inorganici precipitanti (formulati
stanti
posti insolubili in forma di fan- a base di fosfati)
ghi incoerenti
Dispersione di depositi incoe- Disperdere i composti indi- Prodotti organici naturali o di sinrenti
sciolti per impedirne la depo- tesi a base di tannini, lignine,
sizione sulle pareti del circuito poliacrilati, ecc.
Deossigenazione e passiva- Eliminare l’ossigeno dal circuizione
to e conseguentemente creare le condizioni favorevoli alla
formazione e conservazione
di strati protettivi sulle superfici metalliche (passivazione)
Formazione di film protettivi
Deossigenanti non volatili : formulati a base di solfiti.
Deossigenanti volatili : formulati
a base di ammine riducenti non
aromatiche
Bloccare l’azione corrosiva Filmanti volatili : formulati a base
dell’acqua formando all’inter- di poliammine alifatiche
faccia acqua-metallo pellicole
monomolecolari protettive che
sfavoriscono contemporaneamente l’adesione di incrostazione sulle pareti e lo sviluppo
biologico
Controllo delle crescite biolo- Prevenire lo sviluppo di alghe, Biocidi : formulati a base di sali
giche
muffe, funghi e batteri
quaternari di ammonio, alogenoderivati, ecc.
Protezione dal gelo
Impedire che l’acqua congeli Composti organici : formulati a
all’interno degli impianti
base di glicoli atossici passivati
APPENDICE II
109
Sistema di dosaggio
Il sistema di dosaggio deve consentire l’immissione di
reagenti per il condizionamento nei punti prescelti, alla
portata e nella concentrazione necessaria a mantenere i
valori dei parametri dell’acqua nel campo desiderato.
Il dosaggio dei condizionanti nell’acqua acqua calda
sanitaria deve essere effettuato mediante dosatori in
grado di garantire una immissione proporzionale alla
portata.
Impianti di riscaldamento ad acqua calda
Scelta e applicazione dei condizionanti
Nel paragrafo “Caratteristiche dell’acqua per gli impianti
termici” viene data la generica indicazione di utilità o
necessità di eseguire un condizionamento chimico.
Tale indicazione non può essere espressa nel dettaglio
in quanto dipendente dalle caratteristiche proprie del
circuito.
In ogni caso si evidenzia che il condizionamento proposto è principalmente finalizzato a proteggere gli impianti
da fenomeni di corrosione ed incrostazione con azione
specifica o polivalente.
Punti di intervento
Gli impianti di trattamento devono essere installati a
monte degli impianti da proteggere, sulle tubazioni di
carico e reintegro, per potere trattare sia l’acqua di primo
riempimento che quella dei rabbocchi successivi.
Il punto di immissione dei condizionanti deve essere previsto in modo da poter garantire la necessaria rapidità di
azione: il punto di immissione ideale è nel flusso principale dell’impianto in una zona di massima turbolenza, per
esempio a monte delle pompe di circolazione.
Trattamenti prescritti
Per tutti gli impianti è necessario prevedere un condizionamento chimico. Per gli impianti di potenza superiore
a 350kW è necessario installare un filtro di sicurezza
(consigliabile comunque in tutti i casi ) e, se l’acqua ha
una durezza totale maggiore di 15°fr un addolcitore per
riportare la durezza entro i limiti previsti.
Caratteristiche dell’acqua di riempimento e rabbocco
Risanamento impianti
I trattamenti elencati hanno lo scopo di mantenere l’acqua negli impianti nelle condizioni ottimali di esercizio.
Gradualmente essi possono anche risanare impianti che
in precedenza erano stati soggetti a fenomeni di incrostazione o corrosione non particolarmente gravi.
In caso contrario , va previsto un preliminare trattamento
specifico di risanamento da parte di personale specializzato.
Aspetto
Limpido
Durezza totale
Minore di 15°fr
Nota: per gli impianti di riscaldamento con potenza
minore di 350kW, se l’acqua di riempimento o rabbocco
ha durezza minore di 35°fr, l’addolcimento può essere
sostituito da idoneo condizionamento chimico
Caratteristiche dell’acqua per gli impianti termici
Caratteristiche dell’acqua del circuito
Di seguito vengono riportate le caratteristiche limite
dell’acqua di alimento (primo riempimento e rabbocchi
successivi) e di esercizio (contenuta nell’impianto).
In fase di progetto devono essere previsti, in base alle
caratteristiche dell’acqua greggia, tutti gli impianti di
trattamento e i condizionamenti chimici necessari per
ottenere acqua con le caratteristiche riportate più avanti.
Compito del gestore è mantenere nel tempo entro i limiti
le caratteristiche delle acque, effettuando i necessari
controlli e gli interventi conseguenti.
b
110
Una corretta previsione delle caratteristiche dell’acqua e il loro mantenimento nei limiti indicati garantiscono il risultato previsto negli scopi della presente
norma. E’opportuno però segnalare che tali scopi
sono condizionati anche da una corretta progettazione e gestione di tutto il complesso degli impianti
in assenza delle quali si possono avere inconvenienti talvolta erroneamente imputabili alla caratteristiche dell’acqua; fra i principali citiamo:
termoregolazione mancante o inefficiente
contatti bi-plurimentallici o inesatte sequenze metalliche
eccessivi rabbocchi dei circuiti di riscaldamento
mandrinatura imperfetta
eccessiva velocità dell ‘ acqua nei circuiti
ricircolo sui vasi di espansione aperti
scelta di materiali inadatti
spurghi insufficienti
APPENDICE II
Aspetto
Limpido
pH
Maggiore di 7 (con radiatori a elementi di alluminio o leghe leggere il pH
deve essere anche minore di 8)
Condizionanti
Presenti entro le concentrazioni prescritte dal fornitore
Ferro (Fe)
< 0,5 mg/kg
Rame (Cu)
< 0,1 mg/kg
Controlli
I controlli di funzionamento degli impianti di trattamento
dell’acqua come nel rispetto delle caratteristiche limite
delle acque devono essere effettuati da chi gestisce
l’impianto secondo le modalità ed i tempi prescritti, dato
che le responsabilità del fornitore si esauriscono con la
consegna ed il collaudo degli impianti e condizionanti
idonei al raggiungimento ed al mantenimento delle caratteristiche prodotte.
Consigli sulle modalità di prelievo dei campioni
Per la corretta definizione dei parametri chimico-fisici che
caratterizzano i vari campioni è necessario che vengano
utilizzati sistemi e modalità di prelievo degli stessi tali da
consentire la necessaria precisione e riproducibilità.
Il sistema di prelievo deve essere tale da non determinare
alcun inquinamento del campione.
Per questo motivo è preferibile che il sistema di prelievo
sia costruito con lo stesso materiale della tubazione o del
serbatoio sul quale è installato .Nel caso si prelevi acqua
a temperatura maggiore di 35°C, deve essere previsto un
serpentino refrigerante al fine di portare la temperatura
dell’acqua la valore minore di 25°C.
Prima di prelevare il campione di acqua o vapore da
sottoporre ad analisi si deve spurgare sufficientemente il
sistema di prelievo al fine di eliminare eventuali ossidi o
materiali sospesi accumulatisi nello stesso (5 min).
I contenitori devono essere di materiale inerte e compatibile con il campione raccolto (vetro e polietilene).
Prima del riempimento è necessario che i contenitori vengano accuratamente lavati con l’acqua da campionare.
Analisi e controlli ordinari, loro frequenza e punti di
prelievo
Relativamente alla frequenza e ai punti di prelievo vengono utilizzati i seguenti simboli:
Frequenza analisi A - due volte l'anno durante la stagione
di utilizzo degli impianti
B - una volta al mese
C - una volta ogni 15 giorni
D - una volta a settimana
Punti di prelievo
1 - acqua di alimento
2 - acqua di riempimento e/o rabbocco
3 - acqua di caldaia o in circuito
Nel prospetto si riportano frequenza e punti di prelievo
per i vari tipi di impianto.
Tipi di impianto Analisi e con- Impiantoo di riscaldamento ad Note
trolli
acqua calda
Aspetto
2A - 3A
pH
3A
Durezza totale
2B
Residuo fisso
Sostituibile con la misura della conducibilità elettrica
Conducibilità elettrica
Sostituibile con la misura del residuo fisso
Ferro
3A
Alcalinità P
Condizionante chimico
3A
Rame
3A
APPENDICE II
111
Indicazioni e prescrizioni
Indicazioni e prescrizioni del committente
Per la definizione e la fornitura di impianti, apparecchi
e condizionanti chimici da adottare per il corretto trattamento dell’acqua, da parte del committente vengono
forniti i seguenti dati:
- caratteristiche del sistema: tipo (riscaldamento, acqua
calda sanitaria), portata, pressione, temperatura di
esercizio, potenzialità
- schema del circuito
- caratteristiche dell’acqua disponibile per l’alimentazione del sistema
- stato di conservazione del generatore e del circuito
(pulito, incrostato,corroso,ecc.)
La gestione dell’impianto, dopo il collaudo definitivo,
dipende esclusivamente dal committente che deve mettere in atto tutti i controlli e gli interventi necessari per
mantenere i parametri dell’acqua entro i limiti prescritti.
Indicazioni e prescrizioni del fornitore
Per la offerta e la successiva fornitura degli impianti di
trattamento esterno, dosaggio e dei relativi condizionanti
(trattamento interno) il fornitore deve :
- verificare che gli elementi forniti dal committente siano
sufficienti a determinare la scelta del trattamento, specie per quanto concerne le caratteristiche dell’acqua di
alimentazione prevedendo all’occorrenza di effettuare
direttamente le analisi necessarie
- proporre il trattamento idoneo indicando chiaramente
eventuali alternative
- indicare i limiti chimico-fisici di impiego del trattamento
prescelto precisandone le prestazioni (se impianto)
o concentrazioni (se prodotto) minime e massime da
mantenere e specificandone i metodi di analisi
- utilizzare per la realizzazione degli impianti di dosaggio
i materiali e i componenti idonei ai condizionanti impiegati o fornire i dati necessari per l’individuazione degli
stessi
In particolare per i condizionanti chimici deve essere
fornita scheda contenente le rispettive caratteristiche
chimiche, prestazionali e tossicologiche.
- dettagliare i modi di introduzione dei condizionanti nel
sistema specificando : concentrazione , punti di immissione, frequenza e tempi di immissione e quant’altro
idoneo e raccomandabile al buon uso dei condizionanti
e dell’impianto di dosaggio
- controllare, al collaudo definitivo, che tutti i parametri
dell’acqua descritti siano rispettati
- specificare il servizio di assistenza tecnica e di postvendita che può essere fornito.
112
APPENDICE II
113
114
Cod. 068959IT
Indicazioni per il corretto smaltimento del prodotto
ai sensi della Direttiva Europea 2002/96/EC
Alla fine della sua vita utile il prodotto non deve esser smaltito insieme ai rifiuti
urbani. Può essere consegnato presso gli appositi centri di raccolta differenziata
predisposti dalle amministrazioni comunali, oppure presso i rivenditori che forniscono questo servizio. Smaltire separatamente un elettrodomestico consente di
evitare possibili conseguenze negative per l’ambiente e per la
salute derivanti da un suo smaltimento inadeguato e permette di
recuperare i materiali di cui è composto al fine di ottenere un
importante risparmio di energia e di risorse. Per rimarcare l’obbligo di smaltire separatamente gli elettrodomestici, sul prodotto è
riportato il marchio del contenitore di spazzatura mobile barrato.
RIELLO S.p.A. - 37045 Legnago (VR)
Tel. 0442630111 - Fax 044222378 - www.riello.it
Poiché l’Azienda è costantemente impegnata nel continuo perfezionamento di tutta la sua produzione,
le caratteristiche estetiche e dimensionali, i dati tecnici, gli equipaggiamenti e gli accessori,
possono essere soggetti a variazione.
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