Ufficio Stampa
Rassegna stampa del 25/03/2010
www.kikloi.it - Prodotta da Kikloi s.r.l.
Rassegna stampa del 25/03/2010
Il Resto del Carlino Ravenna
Sciopero delle minoranze nelle commissioni consiliari(Politica locale)
«Quellopera non è da vietare»(Cultura e Turismo)
La Voce di Romagna Ravenna
Comune appiccicato alla frutteria(Politica locale)
Il Teatro Rossini è a luci rosse(Cultura e Turismo)
Ma è solo un gioco di specchi Una scatenata commedia umana(Cultura e Turismo)
Il Corriere Romagna di Ravenna
Raccolta differenziata, superato il 65%(Ambiente)
«Nessun privilegio, tutto trasparente»(Politica locale)
Il sesso entra allopera con Adès(Cultura e Turismo)
Una storia vera(Cultura e Turismo)
Il Sole 24 Ore
Deregulation casa, nodo sicurezza(Pubblica Amministrazione)
Per 13 regioni strada tutta in salita(Pubblica Amministrazione)
Responsabilità e oneri tolgono appeal ai collegi(Pubblica Amministrazione)
Italia Oggi
Brunetta e il pasticcio di DigitPa Niente presidente, ecco il commissario(Pubblica
Amministrazione)
Casa, semplificazioni inutili(Pubblica Amministrazione)
Un patto su misura(Pubblica Amministrazione)
www.kikloi.it - Prodotta da Kikloi s.r.l.
press LIETE
25/03/2010
il
Resto dei Carlino
RAVENNA
L L‘%0 «IL REGOLAMENTO E' DA CAMBIARE »
Sciopero' delle minoranze
nelle commissioni consiliari
` SCIOPERO ' dei consiglieri d i
minoranza contro i tempi di convocazione delle commissioni . E'
accaduto a Lugo, dove i consiglie ri dei gruppi Pdl, Lega e Udc no n
hanno partecipato, per protesta,
alla riunione congiunta delle tr e
commissioni consiliari . La decisione, spiegano i tre gruppi, «è sta ta presa dopo che l'amministrazio ne ci aveva negato il rinvio della
riunione, che era stata convocata
senza rispettare i 5 giorni che, se condo il regolamento, devono intercorrere tra convocazione e assemblea . Questa deprecabile abitudine ormai è una prassi consolidata . Le tre commissioni convoca te avevano molti punti all' ordine
del giorno, che se potevano essere
suddivisi per un 'analisi sommaria tra i consiglieri di quei grupp i
composti da più di una persona ,
creavano non poche difficoltà a
chi si trova ad essere unico rappre sentante del proprio partito e a dover per questo partecipare a tutte
le commissioni» .
Nella seduta dell'ultimo consigli o
comunale, Pdl, Lega e Udc hanno dunque presentato una mozione chiedendo di modificare il
comma 5 del l ' articolo 18 del regolamento consiliare, al fine di «am pliare il tempo di 5 giorni attualmente previsto, per mettere tutti i
consiglieri in grado di svolgere al
meglio il mandato ricevuto dagli
elettori» .
1 . m.
press LIETE
25/03/2010
il
Resto dei Carlino
RAVENNA
«Quell'opera non è da vietare »
Festival, il regista è in disaccordo con la direzione del teatro
«E
UN'OPERA divertente, con scene ricche e fastose adeguate alle situazioni che racconta, e
una musica coinvolgente . Ma
non è scandalosa e non vedo il mo tivo per sconsigliarla ai minori d i
16 anni» . Non è d 'accordo, il regista milanese Pier Luigi Pizzi (nella foto), con la decisione della direzione del Teatro Rossini d i
sconsigliare ai più giovani la visio ne dell 'opera da camera `Powde r
her face ' , che aprirà, l '8 e 11 aprile, l 'edizione 2010 di Lugo Opera
Festival. Pizzi, che oltre alla regia
firma anche scene e costumi d i
questa nuova produzione nata dal la collaborazione del Rossini co l
Teatro Comunale di Bologna, è
intervenuto alla presentazione
del cartellone del festival, svoltas i
al `Rossini ' alla presenza dell 'assessore alla cultura Marco Scardo vi, del direttore del Comunale d i
Bologna Marco Tutino, della di rettrice del festival Rosetta Cucchi e dell' intero cast dell'opera.
Alla domanda sul perché `Powde r
her face ', scritta dal giovane compositore inglese Thomas Adès,
sia considerata `scandalos a', il regista ha risposto : «Si tratta della
storia di una donna `senz ' anima ',
il che rende la vicenda anche tragi ca, una storia da `gossip ' , ma che
ha anche un suo significato pro-
fondo . Ci sono riferimenti sessuali certo, ma senza volgarità . Scene
di nudo? Forse sì, ma il nudo è
uno scandalo?» .
INSOMMA bisognerà attendere
la visione dell 'opera per sapern e
di più su quanto `scabros i' siano i
contenuti . Di certo gli interpreti
sono tutti molto giovani, di età
tra i 20 e i 30 anni. L ' opera sarà
preceduta da una presentazion e
che il musicologo Giovanni Bietti
terrà giovedì 8 aprile alle 16 .30 al
Liceo Classico . Alcuni giorni 'prima della prima ', domenica 2 8
marzo alle 16, gli interpreti di
`Powder her face ' saranno prota-
gonisti di un concerto lirico, con
la partecipazione del l ' attore e regi sta Roberto Recchia . Secondo tito lo operistico, in programma venerdì 7 e sabato 8 maggio, è il `I l
viaggio a Reims ' di Gioachino
Rossini, regia di Rosetta Cucchi e
Orchestra Regionale dell 'Emili a
Romagna . Appuntamento d 'eccezione il 21 maggio alle 21, con l a
prima assoluta di Arto Lindsay `4
Skies ', la nuova creazione concertistica dell 'americano Arto Lindsay, chitarrista, cantante, compositore. Venerdì 16 aprile all e
20 .30, recital del pianista e compo sitore pesarese Paolo Marzocchi
dal titolo `Il fascino discreto dell a
musica popolare ', mentre mercoledì 21 aprile alle 20 .30 sarà la vol ta di `Chicche d ' opera ', un grande
concerto lirico con musiche di celebri opere . Lugo Opera Festival
si chiuderà giovedì 29 aprile (all e
20 .30) con `Cafe Lumière ', concerto-spettacolo dell ' Ensemble Provocalis diretto da Gianluigi Giaco moni. Nell ' ambito del festival so no inoltre previsti 3 appuntamenti con i `Concerti in luoghi sacri ' :
domenica 11 aprile alle 10 .40 nel la chiesa del Carmine, domenica
18 aprile alle 11 al Suffragio e all e
17 al l ' Oratorio di Passogatto . Info
e prenotazioni : tel . 0545 .38542
www .teatrorossini .it
Lorenza Montanari
press LJfE
25/03/2010
IAVOCR :
àgn a
Ravenna
La Lega ribadisce: percorsi poco chiari, Cavina non convince
"Comune appiccicato alla frutteria"
LUGO - Tempi record per le pratiche edilizie e
concessione senza bando per la nuova frutteria d i
Lugo . Per la Lega Nord, i fatti restano tutti quanti da chiarire, e le spiegazioni del vicesindaco
Fausto Cavina rilasciate ieri a La Voce non convincono : "Possiamo anche riconoscere la sua
buona fede ma bisogna prendere atto che avere l a
maggioranza dei voti nel nostro Comune non au torizza nessuno ad utilizzare la cosa pubblica come di proprietà, cosa che invece riesce particolarmente bene, come dimostrano alcuni aspett i
evidenziati nella vicenda della frutteria". Il capogruppo in Rocca del Carroccio, Rudi Capucci, ribadisce come la celerità nel percorso burocratico
utilizzata in questo caso sia per lo meno stridente "con la realtà di qualsiasi cittadino che deve
aprire un'attività di questo genere, il quale deve
districarsi in una miriade di norme e vincoli, do vendo fare i conti anche con un ufficio edilizi a
privata aperto solo due mattine alla settimana
con tutto ciò che ne consegue". Per la frutteria di
piazzale Ferrari, invece, i tempi burocratici sono
stati decisamente più svelti: "In circa quindic i
giorni si è portato a termine una pratica che normalmente richiede sei mesi", ricorda Capucci .
"Concedere poi l'uso permanente senza fare u n
bando di gara ha impedito a qualsiasi imprenditore lughese di partecipare a questa iniziativa,
magari rendendo un servizio migliore, di fatto
creando un privilegio verso ad una persona in
particolare", affonda il capogruppo della Lega
Nord, che non manca di ricordare al vicesindac o
Cavina, ex Margherita, "come uno dei soci della
società che gestisce la frutteria è consigliere comunale del Pd a Cotignola". Al di là di chiarire,
dunque, le affermazioni del vicesindaco Cavin a
non fanno che confermare le perplessità della Le ga Nord su come si sia gestita la faccenda nella
primavera del 2009 . "E faccio presente ai nostr i
amministratori che i tempi sono cambiati - conclude Capucci - ed è necessario operare sempr e
nell'interesse comune se non vogliamo che poi la
gente consideri la politica e la cosa pubblica come una barzelletta".
Pagina
Il Icatru Rossini
29
c a luci
russe
press LJfE
25/03/2010
LAVOC
R
acc a
Ravenin
L'opera diAdès inaugura il Lof 2010 . Philip Walsh dirige l'orchestra del Comunale di Bologn a
Il Teatro Rossini è a luci ross e
sulpalcblq duchessa degli scandalifinnata da Pier Luigi Pizzi
LUGO - "Powder her face" : ecco finalmente svelata a Lugo l'opera di
Thomas Adès, intorno alla quale si è
già costruita molta aspettativa per lo
scandalo che suscitò il lavoro all a
sua uscita, nel 1995 al Cheltenham
Festival in Inghilterra. Un'opera ch e
per l'ottimo cast di interpreti e per l a
scelta quale regista, scenografo e costumista di Pier Luigi Pizzi, si annuncia come l'appuntamento di
punta del cartellone del Teatro Rossini in questo 2010 . Alla presentazione, ieri, erano presenti lo stesso Pizzi, Marco Tutino, sovrintendente del
Teatro Comunale di Bologna, l'assessore Marco Scardovi e Rosett a
Cucchi, direttore artistico del Lugo
Opera Festival. L'opera in programma giovedì 8 aprile alle 20,30 (co n
replica domenica 11 alle ore 16) è i l
risultato della pluriennale collaborazione tra il Comunale di Bologna e il
Teatro Rossini di Lugo che intend e
sviluppare un progetto artistico incentrato sulla produzione novecentesca e contemporanea di teatro musi cale, senza tuttavia trascurare il repertorio classico configurato quest'anno nel "Viaggio a Reims" di
Rossini in programma il 7 e 8 maggio .
Tutino ha affrontato l'argomento della presunta licenziosità dell'opera
scritta a soli 24 anni dal londines e
Thomas Adès, oggi trentanovenne,
considerato l'erede di Benjami n
Britten, ma noto anche come pianista e direttore d'orchestra . Il lavoro si
basa sul libretto dello scrittore-giornalista Philip Hensher che narra la
Pier Luigi Pizzi (sx) Rosetta Cucchi, direttore artistico del Lo f
e Marco Tutino (dx) sovrintendente del Comunale di Bologn a
vita di una nobildonna inglese, Margaret Campbell, duchessa di Argyll ,
il cui processo di divorzio riempì i
giornali di "gossip" scandalizzand o
l'Inghilterra degli anni '50. In realtà ,
come riportato dallo stesso Adès, l a
vita sfrenata di questa donna avid a
di denaro e di piaceri materiali
"mostra che anche le persone orribi li hanno una componente tragica"
che si manifesta negli esiti della vi-
cenda. E' Rosetta Cucchi a presentare l'ottimo cast di interpreti che possiedono doti canore inusuali e
straordinarie qualità attoriali, suddividendosi in tanti personaggi diversi
come previsto dal libretto. Il sopran o
Olga Zhuravel interpreta la duchessa, affiancata da Zuzana Markovà ,
Mark T. Panuccio e Nicholas Irsherwood . L'orchestra del Teatro Comunale di Bologna sarà diretta dal
giovane direttore inglese Philip Walsh, che avrà il non facile compito di
trarre il meglio dalla partitura colorita e dinamica ma di non facile esecuzione da parte di quindici elementi impegnati in quella che è stata de finita "opera da cabaret"
Illuminante è l'intervento di Pie r
Luigi Pizzi, che ha detto di essersi affidato all'immaginazione ma non a l
caso quando ha accettato, con titubanza, l'incarico . Qui si è di fronte a
un "teatro dell'assurdo" che rappresenta una prerogativa del teatro inglese rivissuto attraverso la vita scandalosa della protagonista, che ha goduto sfrenatamente dei piaceri della
ricchezza e del sesso senza peraltr o
conservare nulla per il futuro . Ci saranno nella scena elementi in grado
di scandalizzare? Pizzi tranquillizza :
non c'è nella rappresentazione nulla
di volgare odi triviale in grado di offendere la sensibilità del pubblico
contemporaneo, sottolineando ancora una volta che personaggi come la
duchessa sotto l'apparente normalità
manifestano la dimensione tragica
dell'esistenza .
Il Lugo Opera Festival promuove
due appuntamenti legati a Powde r
her face : domenica (ore 16) tutti gli
interpreti dell'opera saranno coinvolti in una performance ad essa
ispirata; giovedì 8 aprile (ore 16,3 0
presso l'aula magna del Liceo Classico) incontro con il musicologo Gio vanni Bietti a cura dell'Associazion e
Amici del Teatro Rossini in collaborazione con l'Università degli adulti .
Attilia Tartagni
Pagina
29
11 Teatro Rossini è a luci nane
,wntnxat~.e .~mrnrm
press LJfE
25/03/2010
1AVOCR6,àgn a
Ravenna
La direzione sconsiglia la visione ai minori
Ma è solo un gioco di specch i
Una scatenata commedia umana
LUGO - Alla povera duchessa di Argyll, il cui processo di divorzio scan dalizzò l'Inghilterra alla fine degli anni '50, attribuiscono 88 amanti e
una predilezione per la fellatio . Dovrebbe essere più o meno questo i l
nesso scabroso, il filo un pop porno che ha meritato all'allestimento i n
scena al Rossini 1'8 aprile il bollino rosso . Lo spettacolo di Adès Powde r
of face Incipriatele il viso) sarà sconsigliato ai minori di 16 anni . Pie r
Luigi Pizzi, avaro di anticipazioni sulle scelte di regia - ma sarà ricco, goloso e barocco, c'è da scommetterci - implora un ripensamento : "E' una
storia rosa, da settimanale, di una donna che non si è privata di niente, e
della cui vita non rimane nulla". Nella dissoluzione diritta fino al tragico .
In questo, Margaret Campbell, duchessa di Argyll, donna senz'anim a
con tutto il vuoto intorno delle chiacchiere patinate, ha davvero l'aria d i
essere più moderna di quegli anni '60 in cui riempiva di gossip i giornali made in England . A partire dal gioco: l'opera che ce la racconta in mu sica - "un movimento a cui bisogna lasciarsi andare", dice Pizzi - è già u n
gioco degli specchi : quando Adès la scrisse, doveva essere un'opera sul lo scandalo (la vicenda umana della duchessa di Argyll), e invece alla prima, nel 1995, fu essa stessa opera scandalo . Un continuo rinviare da oggetto a immagine che oggi, nel nuovo allestimento promosso dal Lug o
Opera Festival, come suggestione, rimanda a faccende ben più cronache sche.
Perché sì: a Margaret Campbell i mattinali del gossip del tempo attribuirono 88 amanti e una predilezione per la fellatio . Ma è una dilettante : già
nella lirica la duchessa non riesce nemmeno ad avvicinarsi al Don Giovanni mozartiano, che nella vertigine della lista cantata da Leporello d i
donne dovrebbe averne amate suppergiù un duemila e pass a
(marchesane, principesse, d'ogni grado, d'ogni forma, d'ogni età) . E
fuori dal teatro? E' ancora gioco di specchi, dalla scena alle infrattate lenzuolate di giornali d'oggidì spalancati sui letti di massaggi di lei per lei e
di lui per lui, di escori e di trans. E poi appartamenti di periferia da i
comò di bianca polvere spolverati e saloni Luigi qualchecosa. "Ho pensato a una scenografia per una commedia", butta lì il regista per dire del la sua Powder her face. Appunto : una commedia .
l .i .f.
Pagina
29
Il léatru Rossini c a luci rosse
press L.If1E
25/03/2010
CrM'ere
di Ravenn a
Risultati positivi dal servizio domiciliare di rifiuti organici, carta/cartone, plastica e vetro/lattin e
Raccolta differenziata., superato il 65 %
Ilprogetto coinvolge 4.200 famiglie e 1.022 clienti non domestici
Il servizio di Hera è stato avviat o
ormai da 13 anni nelle zon e
del centro storico lughese ,
di Croce Coperta e di Lugo Oves t
LUGO . Il sistema di raccolt a
integrale dei rifiuti, che coinvolge 4 .200 famiglie e 1 .02 2
clienti non domestici, ha permesso di superare e consolidare il 65% circa di raccolta differenziata in tutte le zone i n
cui è presente .
Avviato ormai da 13 ann i
nelle zone del centro storico lughese, di Croce Coperta e Lug o
Ovest, nel febbraio 2009 il servizio di raccolta domiciliare d i
rifiuti organici e carta/cartone è stato infatti integrato d a
Hera, in collaborazione co n
l'amministrazione comunale ,
con la raccolta di plastica e ve tro/lattine . L'importante collaborazione tra l'azienda e i
cittadini ha fatto registrare ri-
sultati molto positivi e l'atteggiamento virtuoso dei lughes i
ha fatto vincere loro, per il secondo anno, il premio "Comune Riciclone" .
Dal punto di vista organizza tivo, l'organico viene raccolto
a giorni alterni (lunedì, mercoledì e venerdì), la carta e il
cartone ogni giovedì, plastica
e vetro a sabati alternati, il rifiuto residuo indifferenziato il
martedì e il sabato . Come pro memoria per ricordare le modalità corrette del conferimen-
to dei rifiuti, a gennaio di quest'anno è stato ridistribuito a
tutti i cittadini e alle imprese il
calendario di raccolta .
In particolare si ricorda che i
sacchi gialli per la raccolta della plastica sono in distribuzione gratuita presso lo sportello
Hera in via Risorgimento 3 . La
loro distribuzione è concentra ta in un unico punto perché la
zona interessata è circoscritta,
la raccolta quindicinale e, sulla base dei bisogni e, per evitare sprechi, è stato previsto
un rifornimento a famiglia di
una/due confezioni di sacchi
all'anno . Per la raccolta della
plastica infatti i servizi di igiene ambientale hanno stimato
che ogni famiglia in media u-
negozi di quartiere e l'Ufficio
relazioni con il pubblico de l
Comune . Per i clienti non do mestici che hanno necessità
differenti da quelle delle famiglie, Hera ha attivato servizi
specifici quali : la raccolta di
carta e cartone due volte a settimana (martedì e giovedì), ve tro e plastica una volta a settimana (sabato) e la raccolta
del rifiuto indifferenziato tr e
volte a settimana (lunedì, mer coledì e venerdì) .
Per ogni informazione è a disposizione per le famiglie i l
numero verde del servizi o
clienti Hera 800 .999 .500 . Per l e
utenze non domestiche il numero verde business è
800 .999 .700 .
tilizza da 2 a 3 sacchi gialli a l
mese, per un consumo annuo
di 35/50 equivalenti alla confezione distribuita .
La raccolta dell'organico, diversamente da quella della
plastica, è invece un servizio
che copre l'intero territorio comunale e necessita perciò d i
un numero maggiore di punt i
di distribuzione dei sacchi .
Tutti i cittadini, indipendente mente da dove risiedono, possono infatti conferire l'organico presso i contenitori stradal i
dedicati, utilizzando gli appositi sacchi il cui consumo annuo è stimato in circa 200/30 0
per famiglia . I sacchi son o
quindi ritirabili, oltre che allo
sportello di Hera, anche presso
Pagina 1 2
Cauùi uno uh ian lo morudc . paticgia
CrM'ere
press L.If1E
25/03/2010
di Ravenn a
«Nessun privilegio, tutto trasparente »
Tempi troppo veloci e bando: il vicesindaco replica alle accuse della Lega
LUGO . Botta e risposta tra Lega Nord e
Amministrazione comunale sulla vicenda della Frutteria, allestita lo scorso anno
in piazzale Ferrari dopo il trasferimento
dalla vecchia sede di via Acquacalda .
Questa era stata giudicata inadatta da Arp a
per il troppo rumor e
prodotto dal vociare de i
clienti, tale da disturbare i residenti della zona :
non pochi si rivolser o
infatti agli uffici comunali per protestare .
Il Carroccio vuole però vederci chiaro su i
tempi, considerati insolitamente troppo rapidi,
di rilascio della concessione alla nuova società ,
che nel frattempo è subentrata alla vecchia ge stione, e sulla mancanz a
di un bando di gara .
Anche ieri il capo gruppo consigliare leghista, Rudi Capucci, è
intervenuto sulla vicenda ribadendo le propri e
perplessità : «La celerit à
nel percorso burocrati -
vina, nella vicenda no n
c'è da registrare «nessun privilegio né stranezza, mentre l'intera operazione è stata con dotta nella massima trasparenza» .
Dopo le proteste de i
cittadini, racconta Lavina, «abbiamo dovut o
cercare un altro sito pe r
ospitare la Frutteria, soprattutto per garantir e
co utilizzata in questo
caso stride con la realtà
di qualsiasi cittadin o
che deve aprire un'attività di questo genere, il
quale deve districarsi in
una miriade di norme e
vincoli, dovendo fare i
conti anche con un ufficio edilizia privata aperto solo due mattin e
alla settimana con tutto
ciò che ne consegue» .
il mantenimento di u n
affollato punto di ritrovo giovanile . La nuov a
sede è stata individuat a
in accordo con la vecchia gestione, in un'area pubblica» .
La giunta inoltre «no n
ha né amici né nemici i n
questa storia - sottolinea il vicesindaco - . No n
conosco nemmeno i l
nuovo gestore . Pe r
quanto riguarda il bando di gara, non ce n' è
stato bisogno : la licenz a
è stata solamente trasfe rita dalla vecchia all a
nuova società» .
Inoltre, «conceder e
l'uso permanente senz a
fare un bando di gara h a
impedito a qualsiasi imprenditore lughese d i
partecipare a questa ini ziativa, magari rendendo un servizio migliore ,
di fatto creando un privilegio verso una persona in particolare» .
Ad avviso invece de l
vicesindaco, Fausto Ca-
Pagina 1 2
Cauùiuno uhianlon orudc .paticgia
press LIf1E
25/03/2010
CrM'ere
di Ravenn a
Il sesso entra all'opera con Adès
"Powder her face" apre l'8 aprile
il cartellone al teatro Rossin i
di Amalio Ricci Garott i
LUGO . Al teatro Rossin i
di Lugo 1'8 aprile all e
20 .30 (con replica 1'11 all e
16) andrà in scena l'oper a
Powder her face di Thomas Adès .
Ieri mattina, in un a
pausa delle prove, Pie r
Luigi Pizzi, regista, scenografo e costumista, insieme a Marco Tutino ,
sovrintendente del Comunale di Bologna, a Rosetta Cucchi, direttor e
artistico del Lugo opera
festival, e all'assessor e
Marco Scardovi, ha presentato l'evento che aprirà il Lof prima di debuttare a Bologna, evento reso possibile dalla intens a
collaborazione tra gl i
staff del Rossini e del Comunale di Bologna.
L'opera, scritta da Adès, eccellente pianista e
direttore d'orchestra, approda in un teatro liric o
italiano dopo 15 anni d i
rappresentazioni in vari e
parti del globo, e ved e
coinvolti quattro giovan i
cantanti (Olga Zhuravel,
Zuzana Markovà, Mar k
T . Panuccio e Nicholas I sherwood) e un gruppo d i
19 musicisti, diretti d a
Philip Walsh.
«Non è un'opera scandalosa, è priva di qualsiasi risvolto volgare, con l a
scenografia tipica di un a
commedia . Non vuol e
scandalizzare ma soprattutto divertire - precis a
Pizzi - . Propone un personaggio interessante, asso lutamente senz'anima ,
con una esistenza completamente inutile . L a
protagonista entra ed esce di scena svuotata» .
Appropriata, per Tutino la scelta di proporre i n
anteprima questa oper a
nel teatro lughese, definito «accoglientissimo e
pienamente all'altezza d i
ospitare spettacoli di eccellente livello . Powder
her face ha fatto clamor e
riproponendo, nell'ambiente operistico, la sessualità in modo così espli cito» .
Il 28 marzo alle 16 tutti
gli interpreti sarann o
coinvolti in un grande
concerto lirico con la par tecipazione dell'attore e
regista Roberto Recchia.
L'8 aprile alle 16 .30 al
Liceo Classico conferenza di presentazione dell'o pera del musicologo Giovanni Bietti .
Sarà un Ugo
festiva : particolarment e
ricco quello di quest'anno : oltre a Powder her fa ce, un'altra opera in cartellone : Viaggio a Reims
di Rossini, in programma
venerdì 7 e sabato 8 mag-
musiche dalle opere più
note di Mozart, Bellini ,
Donizetti, Verdi e Puccini . Giovedì 29 aprile concerto-spettacolo dell'Ensemble Provocalis .
All'interno del Lugo opera festival 2010 si inseriscono inoltre tre event i
della rassegna "Concert i
in luoghi sacri" : domenica 11 aprile alle 10 .40 nella
chiesa del Carmine di Lugo, domenica 18 aprile alle 11 alla chiesa del Suf
fragio, e alle 17 all'Oratorio di Passogatto (Lugo) .
Informazioni : 0545 38542 .
gio nel collaudato allestimento della Fondazion e
Arturo Toscanini di Parma con la regia di Rosetta
Cucchi .
Altro appuntament o
d'eccezione quello del 2 1
maggio : in scena la prima
assoluta di Arto Lindsay
4 Skies, in coproduzion e
col festival Angelica .
Il Lugo opera festiva l
contempla altri tre appuntamenti : il 16 april e
recital del pianista e compositore pesarese Paol o
Marzocchi . Mercoledì 2 1
aprile concerto lirico con
Pagina
28
press L.If1E
25/03/2010
CrM'ere
di Ravenn a
UNA STORIA VERA
~000000000
0
• Powder her face è
un'opera da camera
destinata a fare molto
discutere, come fece
discutere dopo la prima
rappresentazione a l
Cheltenham Festival i n
Inghilterra dove andò i n
scena il 1° luglio 1995 . I l
londinese 39enne Thoma s
Adès è considerato
l'erede di Benjami n
Britten . Adès la scrisse a
24 anni su un libretto del
giornalista Philip
Hensher, basato sulla vita
licenziosa di una ver a
nobildonna inglese ,
Margaret Campbell ,
duchessa di Argyll, il cui
processo di divorzi o
scandalizzò l'Inghilterr a
alla fine degli anni '50 .
«Una donna sfacciatamente avida di denaro e d i
sfrenatezze sessuali» racconta Adès .
Pagina
28
Il Fcxsn entraall'operaconulès
press LIf1E
25/03/2010
Il Sole 341('I)IfiS
ation casa, nodo sicurezz a
Centro-sinistra pronto a discutere la semplificazione, purché si rafforzino i controlli tecnic i
Giorgio Santini
ROMA
Il decreto legge sulla liberalizzazione dei lavori in casa non
è ancora andato alla Gazzetta ufficiale (la pubblicazione è prevista per venerdì) e già si studiano
le strade per renderlo praticabile tra le regioni, superando l a
mannaia - contenuta nello stesso Dl - della supremazia assolut a
delle norme regionali «più restrittive» su quelle statali . Tre l e
strade per ridurre questo squilibrio : una correzione parlamentare, meglio se bipartisan, come auspica l'Ance ; un'integrazion e
all'accordo quadro governo-regioni sul piano casa, su cui c'è
una disponibilità del centro-sinistra; una interpretazione men o
vincolante della norma statale
da parte delle regioni, come a
sorpresa sostengono già oggi alcune strutture amministrative
delle regioni rosse (si veda l'articolo in basso) .
A queste tre strade si aggiunge ovviamente quella maestr a
dell'adeguamento delle legislazioni regionali alla deregulatio n
statale. Per questo ci vuole tempo, però : almeno 2-3 mesi prima
che le regioni tornino a funzionare a pieno regime . Tutte le strade, compresa la prima, presuppongono comunque l'insediamento dei nuovi governatori .
Difficile che la maggioranza e il
governo, che in questa occasione si sono mossi nel rigoroso rispetto delle prerogative regionali, vogliano procedere a un o
strappo senza coinvolgere i nuovi presidenti e ritrovarsi così
nell'impasse già vissuto con i l
«piano casa».
Ad aiutare il possibile dialogo c'è un atteggiamento non
pregiudizialmente ostile che arriva dal centro-sinistra. Disponibilità, a una condizione-che
viene posta fin da ora con nettezza: priorità alla sicurezza degli edifici che forse è tutelata sulla carta dalla norma del governo, ma non viene ancora garantita in termini sostanziali .
Basta ascoltare Vasco Errani ,
presidente uscente della conferenza delle regioni, destinato a
essere riconfermato nel suo ruolo se, come sembra probabile, il
centro-sinistra avrà ancora la
maggioranza . «Non vorremmo dice Errani - che ci fosse un rischio di sovrapposizione normativa nella traduzione nella realtà
di questi principi e che si perda
l'obiettivo centrale della sicurez za». Il ragionamento sul metod o
indica anche la strada da seguire
in futuro. «Le disposizione a fa vore della semplificazione con tenute nel decreto - dice Errani non sono state per nulla condivi se con le regioni e arrivano co n
oltre undici mesi di ritardo rispetto all'accordo tra governo e
regioni del i ° aprile 2009» . 11 MO dello è l'accordo sul piano casa, a
condizione che poi il governo ne
rispetti il contenuto . Sul fronte
regionale, Errani ricorda la legg e
regionale varata nel 2009 preve de «un percorso di semplificazione, puntando su edifici ambientalmente compatibili, ad al to risparmio energetico e sicuri
sismicamente».
Sono i paletti che tutti mettono nel centro-sinistra, nelle regioni come in Parlamento, per af frontare una discussione apert a
e utile . Raffaella Mariani, capo gruppo Pd in commissione Am biente alla Camera, riconosce
«aspetti positivi di sburocratizzazione nella norma varata» ma
conferma «una grande preoccupazione per la verifica struttura le degli edifici».
«E difficile - dice Mariani che un cittadino possa distinguere da solo su un tema tecnico come quello della sicurezza.
E il problema non si risolve solo
sbolognando alle regioni e ai co muni la responsabilità senz a
strumenti adeguati. E necessario coinvolgere i professionisti ,
fare formazione nelle struttur e
pubbliche» . Per esempi o
sull'applicazione delle normative antisimiche, entrate ormai a
regime senza che le struttur e
pubbliche sappiano ancora far
fronte ai propri impegni.
Sulla stessa linea Ermete Realacci, responsabile nazionale P d
per la green economy. «Siamo
sempre aperti a discutere di sem plificazione in favore dei cittadi ni - dice - ma mi pare che quest a
norma presenti un punto debole: rafforza un processo di auto -
certificazione senza prevedere
più neanche un filtro di compe tenza tecnica. Non vorrei si passasse dal fascicolo del fabbrica to al tana libera tutti» . Un ruol o
devono comunque averlo professionisti e tecnici nella valutazione dell'intervento e delle con dizioni strutturali dell'edificio .
«Continuo a pensare - dice Realacci - che un piano di adeguamento antisismico finanziat o
con il credito di imposta al 55% ,
come accade per il risparmio
energetico, contribuerebbe ad
affrontare fmalmente il proble ma in modo serio» . Un'apertura
su questo punto è forse la condizione per trattare. «E anche pe r
un vero rilancio dell'edilizia ch e
non sarà certo accelerato dalle
semplificazioni del governo» .
IO RIPRODUZIONE RISERVATA
www .ilsole24ore.com /
Sul sito [e risposte integral i
dei candidati sulla liberalizzazione
press LIf1E
25/03/2010
Il Sole 341('I)IfiS
Per 13 regioni strada tutta in salit a
Francesco Nariell o
ROMA
Le Regioni si presentano in
ordine sparso all'appuntamento con la semplificazione . La liberalizzazione dei lavori di ma nutenzione straordinaria contenuta nel decreto varato da l
governo trova sul territori o
qualche spiraglio per l'immediata applicazione, ma appaio no molti di più gli ostacoli su l
cammino delle nuove regole .
Se la strada sarà infatti spianata in Friuli Venezia Giulia e
Sardegna, le uniche due regioni che hanno già allargato i confini dell'attività libera, sono
ben dieci le amministrazion i
nelle quali sono invece in vigo re leggi regionali (successive a l
Testo unico dell'edilizia, il Dpr
o varate da regioni a
statuto speciale) «più restrittive» in materia. E dove per gli in terventi di manutenzione straordinaria si chiede almeno la
denuncia di inizio attività
(Dia) . E qui che le norme d i
semplificazione potrebber o
trovare il semaforo rosso .
In altre tre regioni, Lazio, Pie monte e Veneto, sono invece in
vigore leggi sull'edilizia precedenti al Testo unico del 2001, le
380/2001,
quali prevedono comunqu e
l'utilizzo della Dia. In questo caso bisognerà valutare se a prevalere saranno le vecchie normative regionali oppure la legi slazione nazionale . Sono sei infine le amministrazioni ch e
non hanno normato in materi a
di titoli abilitativi per gli inter venti in edilizia e in cui, proba bilmente, potrà scattare immediatamente la liberalizzazione
introdotta dal governo nella disciplina nazionale, a meno d i
successivi interventi in sens o
restrittivo .
In attesa di dare una valutazione tecnica sul testo definitivo del decreto, si delineano po sizioni molto diverse da parte
delle regioni ed emergono le
prime riserve . A rigettare nettamente l'ipotesi che l'iter veloce
per la manutenzione straordinaria possa trovare applicazione è la Liguria. «Con l'approva zione della legge 16/2008 - spiega Laura Mussi, dirigente regio nale degli affari giuridici per la
pianificazione territoriale - abbiamo superato il testo unic o
dell'edilizia, introducendo la
comunicazione di avvio attività, che consente la realizzazione immediata delle opere interne, ma solo se accompagnata
da una relazione sugli interventi previsti firmata da un professionista. Si tratta di una via intermedia tra Dia e attività libera. E la strada scelta in Liguria e
non credo che il decreto governativo possa cambiarla».
I primi a mostrare forti dub-
bi sull'applicabilità «tout di centro-sinistra come l'Umcourt» della cancellazione del- bria. «I contenuti del decret o
la Dia per le opere interne sono sono quelli concordati lo scorstati i tecnici della Lombardia. so anno con le regioni - ha det Per l'ufficio legislativo per l'ur - to Luciano Tortoioli, direttore
banistica «la semplificazion e ambiente, territorio e infranon si applica senza una modifi- strutture dell'Umbria - . Ora ,
ca della legge regionale, che già se alcune amministrazionivorindividua gli interventi consi- ranno far prevalere nuove norderati attività libera». Senz a me più restrittive dovranno ap questo passaggio, quindi, nien- provare nuove leggi» .
te liberalizzazione in LombarEsprime le proprie perplessi dia: per la manutenzione straor- tà Enrico Cocchi, coordinato dinaria resta quindi la Dia .
re dell'area programmazione
A prescindere dal prevalere territoriale dell'Emilia Romao meno delle semplificazioni ri- gna : «Se la modifica al test o
spetto alle varie discipline re- unico varata dal governo venisgionali, non mancano le apertu - se cosiderata una norma d i
re di alcune amministrazioni principio, e non di dettaglio, alverso l'ampliamento dell'atti- lora troverebbe immediata apvità libera, anche se con preci - plicazione . In ogni caso - agsi distinguo. Se da una parte s i giunge -, siamo d'accordo co n
registra infatti il secco «no la semplificazione, e probabilcomment» della Toscana, in at - mente la introdurremo, ma
tesa di valutare l'effettiva por- non condividiamo il fatto che
tata del testo governativo, a alla fine sia stata varata senza
schierarsi per l'applicazion e neanche avvertire le regioni» .
automatica è un'altra regione
© RIPRODUZIONE RISERVAT A
Pagina 5
1 )crc ulafioncaca nodosicurezza
press LIf1E
25/03/2010
Il Sole 341('I)IfiS
Responsabilità e oneri
tolgono appeal ai collegi
Molti sindaci rinunciano agli incarichi nelle societ à
Marco Bellinazzo
MILAN O
oca Se non a una vera e propri a
fuga dai collegi sindacali, sicuramente, negli ultimi anni, si è
assistito a una progressiva disaffezione verso il ruolo . Parallelamente alla crescita delle responsabilità che sono state affiancate all'incarico, è maturata in effetti in molti professioni sti la convinzione che il "gioco "
non valesse più la candela . Una
convinzione che verrà probabilmente rafforzata dai nuov i
obblighi e dai nuovi profili di rischio derivanti dalla direttiva
Ue sulla revisione contabile (n.
43 del 2006), recepita con il decreto legislativo n . 39 pubblicato ieri in «Gazzetta Ufficiale» .
La disciplina comunitaria delinea, prima ancora di un percorso formativo ad hoc peri revisori e al di là degli schemi formali, una figura di sindaco/revisore - almeno fuori dal campo
degli enti di interesse pubblico
- sempre più specializzata ne l
controllo di legalità e nelle verifiche contabili, e perciò sempre più autonoma e "incompati bile" con quella del consulent e
che assiste le imprese . Una separazione che, nei prossimi mesi, quando saranno scritti gli oltre venti regolamenti che servono ad attuare il riordino, potrebbe essere ancora più netta.
Una data spartiacque pe r
comprendere cosa è cambiato
nel ruolo del sindaco è il i ° gen naio 2004, quando è entrata in
vigore la riforma del diritto societario (si veda la tabella) . I circa 6omila dottori commercialisti ed esperti contabili che si dividono gli incarichi in poco meno di 76mila società di capital e
(58mila Spa e 18mila Srl) - come certificava il Cerved un anno fa - hanno dovuto prendere
atto di un cambiamento di clima giuridico radicale .
Da alcuni anni al sindaco non
viene più chiesta la diligenza del
buon padre di famiglia
nell'adempimento dei suoi compiti, ma la puntuale esecuzion e
di doveri professionali. L'area
dei controlli cui sono tenuti i sindaci, peraltro, è andata amplian dosi. Basti pensare al decret o
231/01 e alle responsabilità del
sindaco per l'adozione o meno
dei modelli organizzativi neces sari a impedire la condanna del la società in caso di reati commessi da amministratori o di pendenti.
I sindaci delle società no n
quotate, peraltro, continueranno a svolgere sia il controllo di
legalità sull'amministrazion e
sia la revisione contabile. Dovranno perciò essere iscritti al
nuovo registro dei revisori istituito dall'Economia e a differenz a
di quel che accadeva finora saranno sottoposti agli stringent i
obblighi di formazione, di quali tà delle prestazioni e di indipendenza posti dalla direttiva Ue .
La responsabilità dei sindaci
che svolgono l'attività di revisio ne contabile, inoltre, non ha limiti patrimoniali . E spesso laremunerazione degli incarichi no n
compensa eventuali esborsi .
Molti sindaci poi anche in segui to alle nuove regole della Consob che limitano la moltiplicazione degli incarichi hanno rinunciato a quelli nelle quotate
oggi sottoposti a più oneri e one ri di comunicazione . L'articolo
15 del decreto legislativo 39 fissa ,
inoltre, le ipotesi di responsabili tà dei sindaci/revisori . La responsabilità patrimoniale dovr à
essere commisurata al contributo effettivo di ciascuno al dann o
cagionato nei confronti della so cietà che ha conferito l'incarico,
dei suoi soci e dei terzi colpiti .
Dal punto di vista penale sono
state potenziate infine le sanzioni in caso di falsità nelle relazio ni, di corruzione dei revisori e d i
illeciti rapporti con la società assoggettata a revisione.
O RIPRODUZIONE RISERVATA
Dopo i rilievi mossi, Giacalone rinuncia . E il governo ricorre a un decreto d 'urgenza
Brunetta e il pasticcio di DigitPa
Niente presidente, ecco il commissario
DI ALESSANDRA RICCIARDI
E STEFANO SANSONETTI
runetta si è battuto sino
alla fine perché la nomina di Davide Giacalone ,
giornalista, scrittore e
consigliere alla Funzione pubblica, andasse in porto . Ha superato,
non senza difficoltà, anche i marosi del parlamento, dove dai banchi
dell'opposizione, l'Italia dei valor i
di Antonio Di Pietro in testa, ma
anche della stessa maggioranza ,
erano stati sollevati rilievi e critiche circa l'opportunità politica
(Giacalone è stato coinvolto i n
varie inchieste per corruzione,
tutte chiuse con un nulla di fatto )
e tecnica di nominarlo al vertic e
di DigitPa, la nuova struttura
per la digitalizzazione delle amministrazioni statali . Ma poi si
è dovuto arrendere, il ministro
della funzione pubblica, Renato
Brunetta: Giacalone ufficialmente ha rinunciato all'incarico e, per
tamponare l'assenza improvvisa
di vertici alla guida del nuov o
ente che prende il posto del Cnipa,
il governo ha emanato nei giorni
scorsi un decreto di commissariamento : il prescelto è Fabio Pistella, presidente uscente Cnipa, ex
B
Davide Giacalone
presidente Cnr e già impegnato
come vicecommissario all 'Aran ,
l' agenzia per la contrattazione
nel pubblico impiego. Nel giro di
due mesi, la nomina di Giacalone
non andava né avanti né indietro, arenatasi non si sa bene se
presso il Quirinale, che avrebbe
dovuto controfirmare il decret o
approvato dal consiglio dei ministri, o la Corte dei conti, chiamata alla registrazione . Che pure, si
racconta, avrebbe sollevato dubbi sui requisiti professionali di
Giacalone. Già, perché il decreto
177/2009, che istituisce DigitiPa ,
prevedeva che il presidente fosse
scelto tra «persone di alta qualificazione tecnica e manageriale,
con profonda conoscenza in materia di innovazione tecnologica
comprovata da competenze in
ambito scientifico e da esperienza di gestione di ente o strutture
complesse» . Il curriculum di Giacalone, depositato in parlament o
per il parere, attesterebbe molte
esperienze nel settore comunicazione e tecnologia (è stato, tr a
l'altro, presidente di DiGi club, as sociazione delle radio digitali), m a
non in quello della pubblica
amministrazione . «Non c'è
un problema di requisiti»,
aveva detto giorni fa il neosottosegretario Andrea Augello, rispondendo alla camera a una interro gazione di Linda Lanzillotta (Api )
e sostenendo che ormai si doveva
fare i conti invece con l'indispo nibilità ad assumere l'incarico
dello stesso Giacalone. Il «signo r
Giacalone», come recitano le
premesse del decreto governativ o
di commissariamento di DigitPa ,
forse in riferimento al fatto che il
consigliere di Brunetta no n
sarebbe laureato .
Riproduzione riservat a
Renato Brunetta
Pagina 8
DECRETO INCENTIVI/Dai pannelli solari alle serre, an molti casi la Dia è già andata an soffitta
Casa, semplificazioni inutil i
Liberalizzazioni in mano alle regioni . Ma altre sono già realtà
DI FRANCESCO CERISAN O
ione che vai liberalizzazione edilizia che trovi . In attesa che i nuovi
.governatori decidan o
se attuare o meno la norma d i
principio, contenuta nel dl incentivi, che ha portato da tre a
dieci le tipologie di opere edilizie
per cui non sarà più richiesta l a
Dia, sono molti gli intervent i
già ammessi dalle legislazion i
regionali di dettaglio. Il Testo
unico dell'edilizia (dpr 380/2001 )
nell'attuale formulazione, prima che venga modificato dal dl
incentivi, esclude la necessit à
della Dia solo per le manutenzioni ordinarie, l'eliminazione
delle barriere architettoniche e
le opere temporanee per le attività di ricerca nel sottosuolo .
Ma, trattandosi di materie d i
legislazione concorrente, com e
si sa, sono le regioni ad aver e
l'ultima parola . E molti ent i
hanno già deciso di ampliare
le maglie della liberalizzazione ,
anticipando, in settori specifici,
la deregulation del governo .
E il caso per esempio degli
impianti fotovoltaici . L'installazione dei pannelli solari è un o
dei dieci interventi edilizi ch e
saranno eseguibili senza Dia se
e quando le regioni recepirann o
le indicazioni del dl incentivi .
Ma in Liguria è già prevista un a
Dia semplificata per l'installazione di impianti solari termici e
fotovoltaici fino a 20 mq., mentre
è obbligatoria la Dia per l'instal lazione di pannelli solari termici
da 20 a 100 mq o con potenza
nominale da 3 kW a 10 kW di
picco. E in Emilia Romagna l'installazione di pannelli è quas i
totalmente liberalizzata, tant o
che molti comuni non richiedono nemmeno la comunicazion e
al municipio.
Stesso discorso per i movimenti di terra strettament e
legati all'esercizio dell'attività
agricola . Il dl incentivi manda la
Dia in soffitta, ma alcune regioni l'hanno già fatto. In Toscana
per esempio, come evidenziat o
dall'ufficio studi della camera
in un dossier sul ddl semplificazione (AC 3209), un regolamento regionale del 2003 indica i n
quali casi i movimenti di terreno
sono eseguibili senza autorizzazione o dichiarazione (intervent i
effettuati dagli enti competenti in base alla legge forestale
e dall ' autorità idraulica o dai
consorzi di bonifica) e in quali
invece sono soggetti a Dia (interventi di manutenzione straordinaria necessari al ripristin o
o all'adeguamento funzionale d i
opere di sistemazione idraulico forestale) .
E ancora. Il dl incentivi esclude
la Dia per le serre mobili stagionali, sprovviste di strutture i n
muratura . Ma molti comuni l e
hanno già liberalizzate, prevedendo che possano essere installat e
senza la Dia a determinate condizioni (struttura leggera, assenza
di fondazioni e altezza massima
di tre metri e mezzo) . La denuncia di inizio attività è prevista
solo per le serre semifisse, men tre per quelle fisse è necessario il
permesso di costruzione .
A complicare la liberalizzazione c 'è poi la selva di normative antisismiche, antincendio ,
igienico-sanitarie e di sicurezz a
cori cui bisognerà fare i conti prima di dire addio alla denunci a
di inizio attività . Nelle zone sismiche le costruzioni dovranno
essere realizzate con specifiche
norme tecniche che, dapprim a
rinviate al 30 giugno 2010, sono
state anticipate di un anno dopo
il terremoto in Abruzzo .
Le norme antincendio per gli
edifici di civile abitazione sono
contenute nel dm 16 maggi o
1987, n . 246, mentre le norme
igienico sanitarie nel dm de l
ministero della salute 5 luglio
1975, successivamente integra to dal dm 9 giugno 1999 . Ne l
decreto sono indicate le dimen sioni minime dei locali, le dota zioni minime dei servizi igienic i
e parametri di illuminazione e
di ventilazione . Le norme sull a
sicurezza degli impianti cos ì
come quelle sul consumo di
energia degli edifici sono, invece,
contenute nel T.U. dell'edilizia.
Infine, per gli interventi edilizi
su un immobile vincolato, sarà
necessario l'assenso della Soprintendenza mentre ci vorrà
l'autorizzazione paesaggistica
se i proprietari di immobili e d
aree di interesse paesaggistic o
vogliano apportarvi modifiche .
Riproduzione riservata
Pagina 19
ENTI LOCALI/ La nota Anci sul decreto legge 2/201 0
Un Patto su misur a
Regole di stabilità regionalizzat e
DI EUGENIO PISCINO
a regionalizzazione de l
patto di stabilità, con l a
possibilità di modellarlo
sulla base delle differenti
caratteristiche territoriali, risulta
accentuata a seguito della conversione in legge del dl n. 2/2010 . L o
evidenzia una nota illustrativa
emanata dall'Anci il 23 marz o
2010 .
Il modello regionalizzato del
patto di stabilità interno – ch e
trova i suoi fondamenti normativi nell'articolo 77-ter comma 1 1
del dl n. 112/2008, articolo 7-quater comma 7 della 1 . n. 33/200 9
e nell'articolo 17 comma 1 lett .
c) della legge n. 4212009 – determina una sua disaggregazion e
su due livelli : lo Stato effettua la
quantificazione della manovra e
determina gli obiettivi nazional i
di finanza pubblica; ogni regione
gestisce il proprio obiettivo coordinando gli enti locali presenti su l
territorio.
Il dl n. 212010, così come convertito, contiene il comma 4-sexies e
il 4-octies dell'articolo 4 che danno una spinta importante verso l a
territorialità del patto .
L
Il comma 4-sexies proroga ,
anche per l'anno 2010, le disposizioni previste nel dl n. 5/2009.
In particolare, gli enti che hann o
rispettato il patto nell 'anno 2008,
aventi un rapporto tra numero d i
dipendenti e abitanti inferiore all a
media nazionale per classe demografica e impegni di spesa corrente per l 'anno 2009 non superiori
alla media del triennio 2006/2008,
possono escludere dal saldo util e
ai fini del patto di stabilità per il
2010, un importo non superiore a
quello autorizzato dalla region e
di appartenenza. L'esclusione può
riguardare i pagamenti in cont o
residui relativi alle spese per investimenti – nei limiti delle disponibilità di cassa a fronte di impegni
assunti – e i pagamenti in cont o
capitale finanziati dal minor one re per interessi conseguente alla
riduzione dei tassi .
AI fine di poter utilizzare tal e
esclusione gli enti locali debbo no comunicare alla regione di
appartenenza, entro il prossim o
30 aprile, l 'entità dei pagamenti
che possono effettuare nel cors o
dell'anno . Successivamente la regione comunicherà – entro il 3 1
maggio – l'ammontare dei paga-
menti che gli enti possono escludere dal saldo.
Il comma 4-octies prevede l 'aggiunta – all'articolo 77-ter del dl n .
112 del 2008 – del comma 5-quater, il quale attribuisce alla regioni,
cui si applicano limiti alla spesa,
la possibilità di ridefinire il proprio
obiettivo di cassa con una corrispondente riduzione dell'obiettivo degli impegni di parte corrente
relativi : agli interessi passivi, all a
spesa di personale, alla produzione
di servizi in economia e all'acquisizione di servizi e forniture . Il cal colo va effettuato con riferiment o
agli impegni correnti dell'ultimo
esercizio nel quale la regione ha
rispettato il patto di stabilità.
Entro il 30 giugno le regioni
comunicano alla Ragioneria generale dello Stato l'obiettivo pro grammatico rideterminato, unita mente agli elementi necessari per
verificare le modalità di calcolo
degli obiettivi .
— ©Riproduzione riservata
I
Pagina
Un l'atto su misura
23
Scarica

25 marzo 2010