Ufficio Stampa Rassegna stampa del 25/03/2010 www.kikloi.it - Prodotta da Kikloi s.r.l. Rassegna stampa del 25/03/2010 Il Resto del Carlino Ravenna Sciopero delle minoranze nelle commissioni consiliari(Politica locale) «Quellopera non è da vietare»(Cultura e Turismo) La Voce di Romagna Ravenna Comune appiccicato alla frutteria(Politica locale) Il Teatro Rossini è a luci rosse(Cultura e Turismo) Ma è solo un gioco di specchi Una scatenata commedia umana(Cultura e Turismo) Il Corriere Romagna di Ravenna Raccolta differenziata, superato il 65%(Ambiente) «Nessun privilegio, tutto trasparente»(Politica locale) Il sesso entra allopera con Adès(Cultura e Turismo) Una storia vera(Cultura e Turismo) Il Sole 24 Ore Deregulation casa, nodo sicurezza(Pubblica Amministrazione) Per 13 regioni strada tutta in salita(Pubblica Amministrazione) Responsabilità e oneri tolgono appeal ai collegi(Pubblica Amministrazione) Italia Oggi Brunetta e il pasticcio di DigitPa Niente presidente, ecco il commissario(Pubblica Amministrazione) Casa, semplificazioni inutili(Pubblica Amministrazione) Un patto su misura(Pubblica Amministrazione) www.kikloi.it - Prodotta da Kikloi s.r.l. press LIETE 25/03/2010 il Resto dei Carlino RAVENNA L L‘%0 «IL REGOLAMENTO E' DA CAMBIARE » Sciopero' delle minoranze nelle commissioni consiliari ` SCIOPERO ' dei consiglieri d i minoranza contro i tempi di convocazione delle commissioni . E' accaduto a Lugo, dove i consiglie ri dei gruppi Pdl, Lega e Udc no n hanno partecipato, per protesta, alla riunione congiunta delle tr e commissioni consiliari . La decisione, spiegano i tre gruppi, «è sta ta presa dopo che l'amministrazio ne ci aveva negato il rinvio della riunione, che era stata convocata senza rispettare i 5 giorni che, se condo il regolamento, devono intercorrere tra convocazione e assemblea . Questa deprecabile abitudine ormai è una prassi consolidata . Le tre commissioni convoca te avevano molti punti all' ordine del giorno, che se potevano essere suddivisi per un 'analisi sommaria tra i consiglieri di quei grupp i composti da più di una persona , creavano non poche difficoltà a chi si trova ad essere unico rappre sentante del proprio partito e a dover per questo partecipare a tutte le commissioni» . Nella seduta dell'ultimo consigli o comunale, Pdl, Lega e Udc hanno dunque presentato una mozione chiedendo di modificare il comma 5 del l ' articolo 18 del regolamento consiliare, al fine di «am pliare il tempo di 5 giorni attualmente previsto, per mettere tutti i consiglieri in grado di svolgere al meglio il mandato ricevuto dagli elettori» . 1 . m. press LIETE 25/03/2010 il Resto dei Carlino RAVENNA «Quell'opera non è da vietare » Festival, il regista è in disaccordo con la direzione del teatro «E UN'OPERA divertente, con scene ricche e fastose adeguate alle situazioni che racconta, e una musica coinvolgente . Ma non è scandalosa e non vedo il mo tivo per sconsigliarla ai minori d i 16 anni» . Non è d 'accordo, il regista milanese Pier Luigi Pizzi (nella foto), con la decisione della direzione del Teatro Rossini d i sconsigliare ai più giovani la visio ne dell 'opera da camera `Powde r her face ' , che aprirà, l '8 e 11 aprile, l 'edizione 2010 di Lugo Opera Festival. Pizzi, che oltre alla regia firma anche scene e costumi d i questa nuova produzione nata dal la collaborazione del Rossini co l Teatro Comunale di Bologna, è intervenuto alla presentazione del cartellone del festival, svoltas i al `Rossini ' alla presenza dell 'assessore alla cultura Marco Scardo vi, del direttore del Comunale d i Bologna Marco Tutino, della di rettrice del festival Rosetta Cucchi e dell' intero cast dell'opera. Alla domanda sul perché `Powde r her face ', scritta dal giovane compositore inglese Thomas Adès, sia considerata `scandalos a', il regista ha risposto : «Si tratta della storia di una donna `senz ' anima ', il che rende la vicenda anche tragi ca, una storia da `gossip ' , ma che ha anche un suo significato pro- fondo . Ci sono riferimenti sessuali certo, ma senza volgarità . Scene di nudo? Forse sì, ma il nudo è uno scandalo?» . INSOMMA bisognerà attendere la visione dell 'opera per sapern e di più su quanto `scabros i' siano i contenuti . Di certo gli interpreti sono tutti molto giovani, di età tra i 20 e i 30 anni. L ' opera sarà preceduta da una presentazion e che il musicologo Giovanni Bietti terrà giovedì 8 aprile alle 16 .30 al Liceo Classico . Alcuni giorni 'prima della prima ', domenica 2 8 marzo alle 16, gli interpreti di `Powder her face ' saranno prota- gonisti di un concerto lirico, con la partecipazione del l ' attore e regi sta Roberto Recchia . Secondo tito lo operistico, in programma venerdì 7 e sabato 8 maggio, è il `I l viaggio a Reims ' di Gioachino Rossini, regia di Rosetta Cucchi e Orchestra Regionale dell 'Emili a Romagna . Appuntamento d 'eccezione il 21 maggio alle 21, con l a prima assoluta di Arto Lindsay `4 Skies ', la nuova creazione concertistica dell 'americano Arto Lindsay, chitarrista, cantante, compositore. Venerdì 16 aprile all e 20 .30, recital del pianista e compo sitore pesarese Paolo Marzocchi dal titolo `Il fascino discreto dell a musica popolare ', mentre mercoledì 21 aprile alle 20 .30 sarà la vol ta di `Chicche d ' opera ', un grande concerto lirico con musiche di celebri opere . Lugo Opera Festival si chiuderà giovedì 29 aprile (all e 20 .30) con `Cafe Lumière ', concerto-spettacolo dell ' Ensemble Provocalis diretto da Gianluigi Giaco moni. Nell ' ambito del festival so no inoltre previsti 3 appuntamenti con i `Concerti in luoghi sacri ' : domenica 11 aprile alle 10 .40 nel la chiesa del Carmine, domenica 18 aprile alle 11 al Suffragio e all e 17 al l ' Oratorio di Passogatto . Info e prenotazioni : tel . 0545 .38542 www .teatrorossini .it Lorenza Montanari press LJfE 25/03/2010 IAVOCR : àgn a Ravenna La Lega ribadisce: percorsi poco chiari, Cavina non convince "Comune appiccicato alla frutteria" LUGO - Tempi record per le pratiche edilizie e concessione senza bando per la nuova frutteria d i Lugo . Per la Lega Nord, i fatti restano tutti quanti da chiarire, e le spiegazioni del vicesindaco Fausto Cavina rilasciate ieri a La Voce non convincono : "Possiamo anche riconoscere la sua buona fede ma bisogna prendere atto che avere l a maggioranza dei voti nel nostro Comune non au torizza nessuno ad utilizzare la cosa pubblica come di proprietà, cosa che invece riesce particolarmente bene, come dimostrano alcuni aspett i evidenziati nella vicenda della frutteria". Il capogruppo in Rocca del Carroccio, Rudi Capucci, ribadisce come la celerità nel percorso burocratico utilizzata in questo caso sia per lo meno stridente "con la realtà di qualsiasi cittadino che deve aprire un'attività di questo genere, il quale deve districarsi in una miriade di norme e vincoli, do vendo fare i conti anche con un ufficio edilizi a privata aperto solo due mattine alla settimana con tutto ciò che ne consegue". Per la frutteria di piazzale Ferrari, invece, i tempi burocratici sono stati decisamente più svelti: "In circa quindic i giorni si è portato a termine una pratica che normalmente richiede sei mesi", ricorda Capucci . "Concedere poi l'uso permanente senza fare u n bando di gara ha impedito a qualsiasi imprenditore lughese di partecipare a questa iniziativa, magari rendendo un servizio migliore, di fatto creando un privilegio verso ad una persona in particolare", affonda il capogruppo della Lega Nord, che non manca di ricordare al vicesindac o Cavina, ex Margherita, "come uno dei soci della società che gestisce la frutteria è consigliere comunale del Pd a Cotignola". Al di là di chiarire, dunque, le affermazioni del vicesindaco Cavin a non fanno che confermare le perplessità della Le ga Nord su come si sia gestita la faccenda nella primavera del 2009 . "E faccio presente ai nostr i amministratori che i tempi sono cambiati - conclude Capucci - ed è necessario operare sempr e nell'interesse comune se non vogliamo che poi la gente consideri la politica e la cosa pubblica come una barzelletta". Pagina Il Icatru Rossini 29 c a luci russe press LJfE 25/03/2010 LAVOC R acc a Ravenin L'opera diAdès inaugura il Lof 2010 . Philip Walsh dirige l'orchestra del Comunale di Bologn a Il Teatro Rossini è a luci ross e sulpalcblq duchessa degli scandalifinnata da Pier Luigi Pizzi LUGO - "Powder her face" : ecco finalmente svelata a Lugo l'opera di Thomas Adès, intorno alla quale si è già costruita molta aspettativa per lo scandalo che suscitò il lavoro all a sua uscita, nel 1995 al Cheltenham Festival in Inghilterra. Un'opera ch e per l'ottimo cast di interpreti e per l a scelta quale regista, scenografo e costumista di Pier Luigi Pizzi, si annuncia come l'appuntamento di punta del cartellone del Teatro Rossini in questo 2010 . Alla presentazione, ieri, erano presenti lo stesso Pizzi, Marco Tutino, sovrintendente del Teatro Comunale di Bologna, l'assessore Marco Scardovi e Rosett a Cucchi, direttore artistico del Lugo Opera Festival. L'opera in programma giovedì 8 aprile alle 20,30 (co n replica domenica 11 alle ore 16) è i l risultato della pluriennale collaborazione tra il Comunale di Bologna e il Teatro Rossini di Lugo che intend e sviluppare un progetto artistico incentrato sulla produzione novecentesca e contemporanea di teatro musi cale, senza tuttavia trascurare il repertorio classico configurato quest'anno nel "Viaggio a Reims" di Rossini in programma il 7 e 8 maggio . Tutino ha affrontato l'argomento della presunta licenziosità dell'opera scritta a soli 24 anni dal londines e Thomas Adès, oggi trentanovenne, considerato l'erede di Benjami n Britten, ma noto anche come pianista e direttore d'orchestra . Il lavoro si basa sul libretto dello scrittore-giornalista Philip Hensher che narra la Pier Luigi Pizzi (sx) Rosetta Cucchi, direttore artistico del Lo f e Marco Tutino (dx) sovrintendente del Comunale di Bologn a vita di una nobildonna inglese, Margaret Campbell, duchessa di Argyll , il cui processo di divorzio riempì i giornali di "gossip" scandalizzand o l'Inghilterra degli anni '50. In realtà , come riportato dallo stesso Adès, l a vita sfrenata di questa donna avid a di denaro e di piaceri materiali "mostra che anche le persone orribi li hanno una componente tragica" che si manifesta negli esiti della vi- cenda. E' Rosetta Cucchi a presentare l'ottimo cast di interpreti che possiedono doti canore inusuali e straordinarie qualità attoriali, suddividendosi in tanti personaggi diversi come previsto dal libretto. Il sopran o Olga Zhuravel interpreta la duchessa, affiancata da Zuzana Markovà , Mark T. Panuccio e Nicholas Irsherwood . L'orchestra del Teatro Comunale di Bologna sarà diretta dal giovane direttore inglese Philip Walsh, che avrà il non facile compito di trarre il meglio dalla partitura colorita e dinamica ma di non facile esecuzione da parte di quindici elementi impegnati in quella che è stata de finita "opera da cabaret" Illuminante è l'intervento di Pie r Luigi Pizzi, che ha detto di essersi affidato all'immaginazione ma non a l caso quando ha accettato, con titubanza, l'incarico . Qui si è di fronte a un "teatro dell'assurdo" che rappresenta una prerogativa del teatro inglese rivissuto attraverso la vita scandalosa della protagonista, che ha goduto sfrenatamente dei piaceri della ricchezza e del sesso senza peraltr o conservare nulla per il futuro . Ci saranno nella scena elementi in grado di scandalizzare? Pizzi tranquillizza : non c'è nella rappresentazione nulla di volgare odi triviale in grado di offendere la sensibilità del pubblico contemporaneo, sottolineando ancora una volta che personaggi come la duchessa sotto l'apparente normalità manifestano la dimensione tragica dell'esistenza . Il Lugo Opera Festival promuove due appuntamenti legati a Powde r her face : domenica (ore 16) tutti gli interpreti dell'opera saranno coinvolti in una performance ad essa ispirata; giovedì 8 aprile (ore 16,3 0 presso l'aula magna del Liceo Classico) incontro con il musicologo Gio vanni Bietti a cura dell'Associazion e Amici del Teatro Rossini in collaborazione con l'Università degli adulti . Attilia Tartagni Pagina 29 11 Teatro Rossini è a luci nane ,wntnxat~.e .~mrnrm press LJfE 25/03/2010 1AVOCR6,àgn a Ravenna La direzione sconsiglia la visione ai minori Ma è solo un gioco di specch i Una scatenata commedia umana LUGO - Alla povera duchessa di Argyll, il cui processo di divorzio scan dalizzò l'Inghilterra alla fine degli anni '50, attribuiscono 88 amanti e una predilezione per la fellatio . Dovrebbe essere più o meno questo i l nesso scabroso, il filo un pop porno che ha meritato all'allestimento i n scena al Rossini 1'8 aprile il bollino rosso . Lo spettacolo di Adès Powde r of face Incipriatele il viso) sarà sconsigliato ai minori di 16 anni . Pie r Luigi Pizzi, avaro di anticipazioni sulle scelte di regia - ma sarà ricco, goloso e barocco, c'è da scommetterci - implora un ripensamento : "E' una storia rosa, da settimanale, di una donna che non si è privata di niente, e della cui vita non rimane nulla". Nella dissoluzione diritta fino al tragico . In questo, Margaret Campbell, duchessa di Argyll, donna senz'anim a con tutto il vuoto intorno delle chiacchiere patinate, ha davvero l'aria d i essere più moderna di quegli anni '60 in cui riempiva di gossip i giornali made in England . A partire dal gioco: l'opera che ce la racconta in mu sica - "un movimento a cui bisogna lasciarsi andare", dice Pizzi - è già u n gioco degli specchi : quando Adès la scrisse, doveva essere un'opera sul lo scandalo (la vicenda umana della duchessa di Argyll), e invece alla prima, nel 1995, fu essa stessa opera scandalo . Un continuo rinviare da oggetto a immagine che oggi, nel nuovo allestimento promosso dal Lug o Opera Festival, come suggestione, rimanda a faccende ben più cronache sche. Perché sì: a Margaret Campbell i mattinali del gossip del tempo attribuirono 88 amanti e una predilezione per la fellatio . Ma è una dilettante : già nella lirica la duchessa non riesce nemmeno ad avvicinarsi al Don Giovanni mozartiano, che nella vertigine della lista cantata da Leporello d i donne dovrebbe averne amate suppergiù un duemila e pass a (marchesane, principesse, d'ogni grado, d'ogni forma, d'ogni età) . E fuori dal teatro? E' ancora gioco di specchi, dalla scena alle infrattate lenzuolate di giornali d'oggidì spalancati sui letti di massaggi di lei per lei e di lui per lui, di escori e di trans. E poi appartamenti di periferia da i comò di bianca polvere spolverati e saloni Luigi qualchecosa. "Ho pensato a una scenografia per una commedia", butta lì il regista per dire del la sua Powder her face. Appunto : una commedia . l .i .f. Pagina 29 Il léatru Rossini c a luci rosse press L.If1E 25/03/2010 CrM'ere di Ravenn a Risultati positivi dal servizio domiciliare di rifiuti organici, carta/cartone, plastica e vetro/lattin e Raccolta differenziata., superato il 65 % Ilprogetto coinvolge 4.200 famiglie e 1.022 clienti non domestici Il servizio di Hera è stato avviat o ormai da 13 anni nelle zon e del centro storico lughese , di Croce Coperta e di Lugo Oves t LUGO . Il sistema di raccolt a integrale dei rifiuti, che coinvolge 4 .200 famiglie e 1 .02 2 clienti non domestici, ha permesso di superare e consolidare il 65% circa di raccolta differenziata in tutte le zone i n cui è presente . Avviato ormai da 13 ann i nelle zone del centro storico lughese, di Croce Coperta e Lug o Ovest, nel febbraio 2009 il servizio di raccolta domiciliare d i rifiuti organici e carta/cartone è stato infatti integrato d a Hera, in collaborazione co n l'amministrazione comunale , con la raccolta di plastica e ve tro/lattine . L'importante collaborazione tra l'azienda e i cittadini ha fatto registrare ri- sultati molto positivi e l'atteggiamento virtuoso dei lughes i ha fatto vincere loro, per il secondo anno, il premio "Comune Riciclone" . Dal punto di vista organizza tivo, l'organico viene raccolto a giorni alterni (lunedì, mercoledì e venerdì), la carta e il cartone ogni giovedì, plastica e vetro a sabati alternati, il rifiuto residuo indifferenziato il martedì e il sabato . Come pro memoria per ricordare le modalità corrette del conferimen- to dei rifiuti, a gennaio di quest'anno è stato ridistribuito a tutti i cittadini e alle imprese il calendario di raccolta . In particolare si ricorda che i sacchi gialli per la raccolta della plastica sono in distribuzione gratuita presso lo sportello Hera in via Risorgimento 3 . La loro distribuzione è concentra ta in un unico punto perché la zona interessata è circoscritta, la raccolta quindicinale e, sulla base dei bisogni e, per evitare sprechi, è stato previsto un rifornimento a famiglia di una/due confezioni di sacchi all'anno . Per la raccolta della plastica infatti i servizi di igiene ambientale hanno stimato che ogni famiglia in media u- negozi di quartiere e l'Ufficio relazioni con il pubblico de l Comune . Per i clienti non do mestici che hanno necessità differenti da quelle delle famiglie, Hera ha attivato servizi specifici quali : la raccolta di carta e cartone due volte a settimana (martedì e giovedì), ve tro e plastica una volta a settimana (sabato) e la raccolta del rifiuto indifferenziato tr e volte a settimana (lunedì, mer coledì e venerdì) . Per ogni informazione è a disposizione per le famiglie i l numero verde del servizi o clienti Hera 800 .999 .500 . Per l e utenze non domestiche il numero verde business è 800 .999 .700 . tilizza da 2 a 3 sacchi gialli a l mese, per un consumo annuo di 35/50 equivalenti alla confezione distribuita . La raccolta dell'organico, diversamente da quella della plastica, è invece un servizio che copre l'intero territorio comunale e necessita perciò d i un numero maggiore di punt i di distribuzione dei sacchi . Tutti i cittadini, indipendente mente da dove risiedono, possono infatti conferire l'organico presso i contenitori stradal i dedicati, utilizzando gli appositi sacchi il cui consumo annuo è stimato in circa 200/30 0 per famiglia . I sacchi son o quindi ritirabili, oltre che allo sportello di Hera, anche presso Pagina 1 2 Cauùi uno uh ian lo morudc . paticgia CrM'ere press L.If1E 25/03/2010 di Ravenn a «Nessun privilegio, tutto trasparente » Tempi troppo veloci e bando: il vicesindaco replica alle accuse della Lega LUGO . Botta e risposta tra Lega Nord e Amministrazione comunale sulla vicenda della Frutteria, allestita lo scorso anno in piazzale Ferrari dopo il trasferimento dalla vecchia sede di via Acquacalda . Questa era stata giudicata inadatta da Arp a per il troppo rumor e prodotto dal vociare de i clienti, tale da disturbare i residenti della zona : non pochi si rivolser o infatti agli uffici comunali per protestare . Il Carroccio vuole però vederci chiaro su i tempi, considerati insolitamente troppo rapidi, di rilascio della concessione alla nuova società , che nel frattempo è subentrata alla vecchia ge stione, e sulla mancanz a di un bando di gara . Anche ieri il capo gruppo consigliare leghista, Rudi Capucci, è intervenuto sulla vicenda ribadendo le propri e perplessità : «La celerit à nel percorso burocrati - vina, nella vicenda no n c'è da registrare «nessun privilegio né stranezza, mentre l'intera operazione è stata con dotta nella massima trasparenza» . Dopo le proteste de i cittadini, racconta Lavina, «abbiamo dovut o cercare un altro sito pe r ospitare la Frutteria, soprattutto per garantir e co utilizzata in questo caso stride con la realtà di qualsiasi cittadin o che deve aprire un'attività di questo genere, il quale deve districarsi in una miriade di norme e vincoli, dovendo fare i conti anche con un ufficio edilizia privata aperto solo due mattin e alla settimana con tutto ciò che ne consegue» . il mantenimento di u n affollato punto di ritrovo giovanile . La nuov a sede è stata individuat a in accordo con la vecchia gestione, in un'area pubblica» . La giunta inoltre «no n ha né amici né nemici i n questa storia - sottolinea il vicesindaco - . No n conosco nemmeno i l nuovo gestore . Pe r quanto riguarda il bando di gara, non ce n' è stato bisogno : la licenz a è stata solamente trasfe rita dalla vecchia all a nuova società» . Inoltre, «conceder e l'uso permanente senz a fare un bando di gara h a impedito a qualsiasi imprenditore lughese d i partecipare a questa ini ziativa, magari rendendo un servizio migliore , di fatto creando un privilegio verso una persona in particolare» . Ad avviso invece de l vicesindaco, Fausto Ca- Pagina 1 2 Cauùiuno uhianlon orudc .paticgia press LIf1E 25/03/2010 CrM'ere di Ravenn a Il sesso entra all'opera con Adès "Powder her face" apre l'8 aprile il cartellone al teatro Rossin i di Amalio Ricci Garott i LUGO . Al teatro Rossin i di Lugo 1'8 aprile all e 20 .30 (con replica 1'11 all e 16) andrà in scena l'oper a Powder her face di Thomas Adès . Ieri mattina, in un a pausa delle prove, Pie r Luigi Pizzi, regista, scenografo e costumista, insieme a Marco Tutino , sovrintendente del Comunale di Bologna, a Rosetta Cucchi, direttor e artistico del Lugo opera festival, e all'assessor e Marco Scardovi, ha presentato l'evento che aprirà il Lof prima di debuttare a Bologna, evento reso possibile dalla intens a collaborazione tra gl i staff del Rossini e del Comunale di Bologna. L'opera, scritta da Adès, eccellente pianista e direttore d'orchestra, approda in un teatro liric o italiano dopo 15 anni d i rappresentazioni in vari e parti del globo, e ved e coinvolti quattro giovan i cantanti (Olga Zhuravel, Zuzana Markovà, Mar k T . Panuccio e Nicholas I sherwood) e un gruppo d i 19 musicisti, diretti d a Philip Walsh. «Non è un'opera scandalosa, è priva di qualsiasi risvolto volgare, con l a scenografia tipica di un a commedia . Non vuol e scandalizzare ma soprattutto divertire - precis a Pizzi - . Propone un personaggio interessante, asso lutamente senz'anima , con una esistenza completamente inutile . L a protagonista entra ed esce di scena svuotata» . Appropriata, per Tutino la scelta di proporre i n anteprima questa oper a nel teatro lughese, definito «accoglientissimo e pienamente all'altezza d i ospitare spettacoli di eccellente livello . Powder her face ha fatto clamor e riproponendo, nell'ambiente operistico, la sessualità in modo così espli cito» . Il 28 marzo alle 16 tutti gli interpreti sarann o coinvolti in un grande concerto lirico con la par tecipazione dell'attore e regista Roberto Recchia. L'8 aprile alle 16 .30 al Liceo Classico conferenza di presentazione dell'o pera del musicologo Giovanni Bietti . Sarà un Ugo festiva : particolarment e ricco quello di quest'anno : oltre a Powder her fa ce, un'altra opera in cartellone : Viaggio a Reims di Rossini, in programma venerdì 7 e sabato 8 mag- musiche dalle opere più note di Mozart, Bellini , Donizetti, Verdi e Puccini . Giovedì 29 aprile concerto-spettacolo dell'Ensemble Provocalis . All'interno del Lugo opera festival 2010 si inseriscono inoltre tre event i della rassegna "Concert i in luoghi sacri" : domenica 11 aprile alle 10 .40 nella chiesa del Carmine di Lugo, domenica 18 aprile alle 11 alla chiesa del Suf fragio, e alle 17 all'Oratorio di Passogatto (Lugo) . Informazioni : 0545 38542 . gio nel collaudato allestimento della Fondazion e Arturo Toscanini di Parma con la regia di Rosetta Cucchi . Altro appuntament o d'eccezione quello del 2 1 maggio : in scena la prima assoluta di Arto Lindsay 4 Skies, in coproduzion e col festival Angelica . Il Lugo opera festiva l contempla altri tre appuntamenti : il 16 april e recital del pianista e compositore pesarese Paol o Marzocchi . Mercoledì 2 1 aprile concerto lirico con Pagina 28 press L.If1E 25/03/2010 CrM'ere di Ravenn a UNA STORIA VERA ~000000000 0 • Powder her face è un'opera da camera destinata a fare molto discutere, come fece discutere dopo la prima rappresentazione a l Cheltenham Festival i n Inghilterra dove andò i n scena il 1° luglio 1995 . I l londinese 39enne Thoma s Adès è considerato l'erede di Benjami n Britten . Adès la scrisse a 24 anni su un libretto del giornalista Philip Hensher, basato sulla vita licenziosa di una ver a nobildonna inglese , Margaret Campbell , duchessa di Argyll, il cui processo di divorzi o scandalizzò l'Inghilterr a alla fine degli anni '50 . «Una donna sfacciatamente avida di denaro e d i sfrenatezze sessuali» racconta Adès . Pagina 28 Il Fcxsn entraall'operaconulès press LIf1E 25/03/2010 Il Sole 341('I)IfiS ation casa, nodo sicurezz a Centro-sinistra pronto a discutere la semplificazione, purché si rafforzino i controlli tecnic i Giorgio Santini ROMA Il decreto legge sulla liberalizzazione dei lavori in casa non è ancora andato alla Gazzetta ufficiale (la pubblicazione è prevista per venerdì) e già si studiano le strade per renderlo praticabile tra le regioni, superando l a mannaia - contenuta nello stesso Dl - della supremazia assolut a delle norme regionali «più restrittive» su quelle statali . Tre l e strade per ridurre questo squilibrio : una correzione parlamentare, meglio se bipartisan, come auspica l'Ance ; un'integrazion e all'accordo quadro governo-regioni sul piano casa, su cui c'è una disponibilità del centro-sinistra; una interpretazione men o vincolante della norma statale da parte delle regioni, come a sorpresa sostengono già oggi alcune strutture amministrative delle regioni rosse (si veda l'articolo in basso) . A queste tre strade si aggiunge ovviamente quella maestr a dell'adeguamento delle legislazioni regionali alla deregulatio n statale. Per questo ci vuole tempo, però : almeno 2-3 mesi prima che le regioni tornino a funzionare a pieno regime . Tutte le strade, compresa la prima, presuppongono comunque l'insediamento dei nuovi governatori . Difficile che la maggioranza e il governo, che in questa occasione si sono mossi nel rigoroso rispetto delle prerogative regionali, vogliano procedere a un o strappo senza coinvolgere i nuovi presidenti e ritrovarsi così nell'impasse già vissuto con i l «piano casa». Ad aiutare il possibile dialogo c'è un atteggiamento non pregiudizialmente ostile che arriva dal centro-sinistra. Disponibilità, a una condizione-che viene posta fin da ora con nettezza: priorità alla sicurezza degli edifici che forse è tutelata sulla carta dalla norma del governo, ma non viene ancora garantita in termini sostanziali . Basta ascoltare Vasco Errani , presidente uscente della conferenza delle regioni, destinato a essere riconfermato nel suo ruolo se, come sembra probabile, il centro-sinistra avrà ancora la maggioranza . «Non vorremmo dice Errani - che ci fosse un rischio di sovrapposizione normativa nella traduzione nella realtà di questi principi e che si perda l'obiettivo centrale della sicurez za». Il ragionamento sul metod o indica anche la strada da seguire in futuro. «Le disposizione a fa vore della semplificazione con tenute nel decreto - dice Errani non sono state per nulla condivi se con le regioni e arrivano co n oltre undici mesi di ritardo rispetto all'accordo tra governo e regioni del i ° aprile 2009» . 11 MO dello è l'accordo sul piano casa, a condizione che poi il governo ne rispetti il contenuto . Sul fronte regionale, Errani ricorda la legg e regionale varata nel 2009 preve de «un percorso di semplificazione, puntando su edifici ambientalmente compatibili, ad al to risparmio energetico e sicuri sismicamente». Sono i paletti che tutti mettono nel centro-sinistra, nelle regioni come in Parlamento, per af frontare una discussione apert a e utile . Raffaella Mariani, capo gruppo Pd in commissione Am biente alla Camera, riconosce «aspetti positivi di sburocratizzazione nella norma varata» ma conferma «una grande preoccupazione per la verifica struttura le degli edifici». «E difficile - dice Mariani che un cittadino possa distinguere da solo su un tema tecnico come quello della sicurezza. E il problema non si risolve solo sbolognando alle regioni e ai co muni la responsabilità senz a strumenti adeguati. E necessario coinvolgere i professionisti , fare formazione nelle struttur e pubbliche» . Per esempi o sull'applicazione delle normative antisimiche, entrate ormai a regime senza che le struttur e pubbliche sappiano ancora far fronte ai propri impegni. Sulla stessa linea Ermete Realacci, responsabile nazionale P d per la green economy. «Siamo sempre aperti a discutere di sem plificazione in favore dei cittadi ni - dice - ma mi pare che quest a norma presenti un punto debole: rafforza un processo di auto - certificazione senza prevedere più neanche un filtro di compe tenza tecnica. Non vorrei si passasse dal fascicolo del fabbrica to al tana libera tutti» . Un ruol o devono comunque averlo professionisti e tecnici nella valutazione dell'intervento e delle con dizioni strutturali dell'edificio . «Continuo a pensare - dice Realacci - che un piano di adeguamento antisismico finanziat o con il credito di imposta al 55% , come accade per il risparmio energetico, contribuerebbe ad affrontare fmalmente il proble ma in modo serio» . Un'apertura su questo punto è forse la condizione per trattare. «E anche pe r un vero rilancio dell'edilizia ch e non sarà certo accelerato dalle semplificazioni del governo» . IO RIPRODUZIONE RISERVATA www .ilsole24ore.com / Sul sito [e risposte integral i dei candidati sulla liberalizzazione press LIf1E 25/03/2010 Il Sole 341('I)IfiS Per 13 regioni strada tutta in salit a Francesco Nariell o ROMA Le Regioni si presentano in ordine sparso all'appuntamento con la semplificazione . La liberalizzazione dei lavori di ma nutenzione straordinaria contenuta nel decreto varato da l governo trova sul territori o qualche spiraglio per l'immediata applicazione, ma appaio no molti di più gli ostacoli su l cammino delle nuove regole . Se la strada sarà infatti spianata in Friuli Venezia Giulia e Sardegna, le uniche due regioni che hanno già allargato i confini dell'attività libera, sono ben dieci le amministrazion i nelle quali sono invece in vigo re leggi regionali (successive a l Testo unico dell'edilizia, il Dpr o varate da regioni a statuto speciale) «più restrittive» in materia. E dove per gli in terventi di manutenzione straordinaria si chiede almeno la denuncia di inizio attività (Dia) . E qui che le norme d i semplificazione potrebber o trovare il semaforo rosso . In altre tre regioni, Lazio, Pie monte e Veneto, sono invece in vigore leggi sull'edilizia precedenti al Testo unico del 2001, le 380/2001, quali prevedono comunqu e l'utilizzo della Dia. In questo caso bisognerà valutare se a prevalere saranno le vecchie normative regionali oppure la legi slazione nazionale . Sono sei infine le amministrazioni ch e non hanno normato in materi a di titoli abilitativi per gli inter venti in edilizia e in cui, proba bilmente, potrà scattare immediatamente la liberalizzazione introdotta dal governo nella disciplina nazionale, a meno d i successivi interventi in sens o restrittivo . In attesa di dare una valutazione tecnica sul testo definitivo del decreto, si delineano po sizioni molto diverse da parte delle regioni ed emergono le prime riserve . A rigettare nettamente l'ipotesi che l'iter veloce per la manutenzione straordinaria possa trovare applicazione è la Liguria. «Con l'approva zione della legge 16/2008 - spiega Laura Mussi, dirigente regio nale degli affari giuridici per la pianificazione territoriale - abbiamo superato il testo unic o dell'edilizia, introducendo la comunicazione di avvio attività, che consente la realizzazione immediata delle opere interne, ma solo se accompagnata da una relazione sugli interventi previsti firmata da un professionista. Si tratta di una via intermedia tra Dia e attività libera. E la strada scelta in Liguria e non credo che il decreto governativo possa cambiarla». I primi a mostrare forti dub- bi sull'applicabilità «tout di centro-sinistra come l'Umcourt» della cancellazione del- bria. «I contenuti del decret o la Dia per le opere interne sono sono quelli concordati lo scorstati i tecnici della Lombardia. so anno con le regioni - ha det Per l'ufficio legislativo per l'ur - to Luciano Tortoioli, direttore banistica «la semplificazion e ambiente, territorio e infranon si applica senza una modifi- strutture dell'Umbria - . Ora , ca della legge regionale, che già se alcune amministrazionivorindividua gli interventi consi- ranno far prevalere nuove norderati attività libera». Senz a me più restrittive dovranno ap questo passaggio, quindi, nien- provare nuove leggi» . te liberalizzazione in LombarEsprime le proprie perplessi dia: per la manutenzione straor- tà Enrico Cocchi, coordinato dinaria resta quindi la Dia . re dell'area programmazione A prescindere dal prevalere territoriale dell'Emilia Romao meno delle semplificazioni ri- gna : «Se la modifica al test o spetto alle varie discipline re- unico varata dal governo venisgionali, non mancano le apertu - se cosiderata una norma d i re di alcune amministrazioni principio, e non di dettaglio, alverso l'ampliamento dell'atti- lora troverebbe immediata apvità libera, anche se con preci - plicazione . In ogni caso - agsi distinguo. Se da una parte s i giunge -, siamo d'accordo co n registra infatti il secco «no la semplificazione, e probabilcomment» della Toscana, in at - mente la introdurremo, ma tesa di valutare l'effettiva por- non condividiamo il fatto che tata del testo governativo, a alla fine sia stata varata senza schierarsi per l'applicazion e neanche avvertire le regioni» . automatica è un'altra regione © RIPRODUZIONE RISERVAT A Pagina 5 1 )crc ulafioncaca nodosicurezza press LIf1E 25/03/2010 Il Sole 341('I)IfiS Responsabilità e oneri tolgono appeal ai collegi Molti sindaci rinunciano agli incarichi nelle societ à Marco Bellinazzo MILAN O oca Se non a una vera e propri a fuga dai collegi sindacali, sicuramente, negli ultimi anni, si è assistito a una progressiva disaffezione verso il ruolo . Parallelamente alla crescita delle responsabilità che sono state affiancate all'incarico, è maturata in effetti in molti professioni sti la convinzione che il "gioco " non valesse più la candela . Una convinzione che verrà probabilmente rafforzata dai nuov i obblighi e dai nuovi profili di rischio derivanti dalla direttiva Ue sulla revisione contabile (n. 43 del 2006), recepita con il decreto legislativo n . 39 pubblicato ieri in «Gazzetta Ufficiale» . La disciplina comunitaria delinea, prima ancora di un percorso formativo ad hoc peri revisori e al di là degli schemi formali, una figura di sindaco/revisore - almeno fuori dal campo degli enti di interesse pubblico - sempre più specializzata ne l controllo di legalità e nelle verifiche contabili, e perciò sempre più autonoma e "incompati bile" con quella del consulent e che assiste le imprese . Una separazione che, nei prossimi mesi, quando saranno scritti gli oltre venti regolamenti che servono ad attuare il riordino, potrebbe essere ancora più netta. Una data spartiacque pe r comprendere cosa è cambiato nel ruolo del sindaco è il i ° gen naio 2004, quando è entrata in vigore la riforma del diritto societario (si veda la tabella) . I circa 6omila dottori commercialisti ed esperti contabili che si dividono gli incarichi in poco meno di 76mila società di capital e (58mila Spa e 18mila Srl) - come certificava il Cerved un anno fa - hanno dovuto prendere atto di un cambiamento di clima giuridico radicale . Da alcuni anni al sindaco non viene più chiesta la diligenza del buon padre di famiglia nell'adempimento dei suoi compiti, ma la puntuale esecuzion e di doveri professionali. L'area dei controlli cui sono tenuti i sindaci, peraltro, è andata amplian dosi. Basti pensare al decret o 231/01 e alle responsabilità del sindaco per l'adozione o meno dei modelli organizzativi neces sari a impedire la condanna del la società in caso di reati commessi da amministratori o di pendenti. I sindaci delle società no n quotate, peraltro, continueranno a svolgere sia il controllo di legalità sull'amministrazion e sia la revisione contabile. Dovranno perciò essere iscritti al nuovo registro dei revisori istituito dall'Economia e a differenz a di quel che accadeva finora saranno sottoposti agli stringent i obblighi di formazione, di quali tà delle prestazioni e di indipendenza posti dalla direttiva Ue . La responsabilità dei sindaci che svolgono l'attività di revisio ne contabile, inoltre, non ha limiti patrimoniali . E spesso laremunerazione degli incarichi no n compensa eventuali esborsi . Molti sindaci poi anche in segui to alle nuove regole della Consob che limitano la moltiplicazione degli incarichi hanno rinunciato a quelli nelle quotate oggi sottoposti a più oneri e one ri di comunicazione . L'articolo 15 del decreto legislativo 39 fissa , inoltre, le ipotesi di responsabili tà dei sindaci/revisori . La responsabilità patrimoniale dovr à essere commisurata al contributo effettivo di ciascuno al dann o cagionato nei confronti della so cietà che ha conferito l'incarico, dei suoi soci e dei terzi colpiti . Dal punto di vista penale sono state potenziate infine le sanzioni in caso di falsità nelle relazio ni, di corruzione dei revisori e d i illeciti rapporti con la società assoggettata a revisione. O RIPRODUZIONE RISERVATA Dopo i rilievi mossi, Giacalone rinuncia . E il governo ricorre a un decreto d 'urgenza Brunetta e il pasticcio di DigitPa Niente presidente, ecco il commissario DI ALESSANDRA RICCIARDI E STEFANO SANSONETTI runetta si è battuto sino alla fine perché la nomina di Davide Giacalone , giornalista, scrittore e consigliere alla Funzione pubblica, andasse in porto . Ha superato, non senza difficoltà, anche i marosi del parlamento, dove dai banchi dell'opposizione, l'Italia dei valor i di Antonio Di Pietro in testa, ma anche della stessa maggioranza , erano stati sollevati rilievi e critiche circa l'opportunità politica (Giacalone è stato coinvolto i n varie inchieste per corruzione, tutte chiuse con un nulla di fatto ) e tecnica di nominarlo al vertic e di DigitPa, la nuova struttura per la digitalizzazione delle amministrazioni statali . Ma poi si è dovuto arrendere, il ministro della funzione pubblica, Renato Brunetta: Giacalone ufficialmente ha rinunciato all'incarico e, per tamponare l'assenza improvvisa di vertici alla guida del nuov o ente che prende il posto del Cnipa, il governo ha emanato nei giorni scorsi un decreto di commissariamento : il prescelto è Fabio Pistella, presidente uscente Cnipa, ex B Davide Giacalone presidente Cnr e già impegnato come vicecommissario all 'Aran , l' agenzia per la contrattazione nel pubblico impiego. Nel giro di due mesi, la nomina di Giacalone non andava né avanti né indietro, arenatasi non si sa bene se presso il Quirinale, che avrebbe dovuto controfirmare il decret o approvato dal consiglio dei ministri, o la Corte dei conti, chiamata alla registrazione . Che pure, si racconta, avrebbe sollevato dubbi sui requisiti professionali di Giacalone. Già, perché il decreto 177/2009, che istituisce DigitiPa , prevedeva che il presidente fosse scelto tra «persone di alta qualificazione tecnica e manageriale, con profonda conoscenza in materia di innovazione tecnologica comprovata da competenze in ambito scientifico e da esperienza di gestione di ente o strutture complesse» . Il curriculum di Giacalone, depositato in parlament o per il parere, attesterebbe molte esperienze nel settore comunicazione e tecnologia (è stato, tr a l'altro, presidente di DiGi club, as sociazione delle radio digitali), m a non in quello della pubblica amministrazione . «Non c'è un problema di requisiti», aveva detto giorni fa il neosottosegretario Andrea Augello, rispondendo alla camera a una interro gazione di Linda Lanzillotta (Api ) e sostenendo che ormai si doveva fare i conti invece con l'indispo nibilità ad assumere l'incarico dello stesso Giacalone. Il «signo r Giacalone», come recitano le premesse del decreto governativ o di commissariamento di DigitPa , forse in riferimento al fatto che il consigliere di Brunetta no n sarebbe laureato . Riproduzione riservat a Renato Brunetta Pagina 8 DECRETO INCENTIVI/Dai pannelli solari alle serre, an molti casi la Dia è già andata an soffitta Casa, semplificazioni inutil i Liberalizzazioni in mano alle regioni . Ma altre sono già realtà DI FRANCESCO CERISAN O ione che vai liberalizzazione edilizia che trovi . In attesa che i nuovi .governatori decidan o se attuare o meno la norma d i principio, contenuta nel dl incentivi, che ha portato da tre a dieci le tipologie di opere edilizie per cui non sarà più richiesta l a Dia, sono molti gli intervent i già ammessi dalle legislazion i regionali di dettaglio. Il Testo unico dell'edilizia (dpr 380/2001 ) nell'attuale formulazione, prima che venga modificato dal dl incentivi, esclude la necessit à della Dia solo per le manutenzioni ordinarie, l'eliminazione delle barriere architettoniche e le opere temporanee per le attività di ricerca nel sottosuolo . Ma, trattandosi di materie d i legislazione concorrente, com e si sa, sono le regioni ad aver e l'ultima parola . E molti ent i hanno già deciso di ampliare le maglie della liberalizzazione , anticipando, in settori specifici, la deregulation del governo . E il caso per esempio degli impianti fotovoltaici . L'installazione dei pannelli solari è un o dei dieci interventi edilizi ch e saranno eseguibili senza Dia se e quando le regioni recepirann o le indicazioni del dl incentivi . Ma in Liguria è già prevista un a Dia semplificata per l'installazione di impianti solari termici e fotovoltaici fino a 20 mq., mentre è obbligatoria la Dia per l'instal lazione di pannelli solari termici da 20 a 100 mq o con potenza nominale da 3 kW a 10 kW di picco. E in Emilia Romagna l'installazione di pannelli è quas i totalmente liberalizzata, tant o che molti comuni non richiedono nemmeno la comunicazion e al municipio. Stesso discorso per i movimenti di terra strettament e legati all'esercizio dell'attività agricola . Il dl incentivi manda la Dia in soffitta, ma alcune regioni l'hanno già fatto. In Toscana per esempio, come evidenziat o dall'ufficio studi della camera in un dossier sul ddl semplificazione (AC 3209), un regolamento regionale del 2003 indica i n quali casi i movimenti di terreno sono eseguibili senza autorizzazione o dichiarazione (intervent i effettuati dagli enti competenti in base alla legge forestale e dall ' autorità idraulica o dai consorzi di bonifica) e in quali invece sono soggetti a Dia (interventi di manutenzione straordinaria necessari al ripristin o o all'adeguamento funzionale d i opere di sistemazione idraulico forestale) . E ancora. Il dl incentivi esclude la Dia per le serre mobili stagionali, sprovviste di strutture i n muratura . Ma molti comuni l e hanno già liberalizzate, prevedendo che possano essere installat e senza la Dia a determinate condizioni (struttura leggera, assenza di fondazioni e altezza massima di tre metri e mezzo) . La denuncia di inizio attività è prevista solo per le serre semifisse, men tre per quelle fisse è necessario il permesso di costruzione . A complicare la liberalizzazione c 'è poi la selva di normative antisismiche, antincendio , igienico-sanitarie e di sicurezz a cori cui bisognerà fare i conti prima di dire addio alla denunci a di inizio attività . Nelle zone sismiche le costruzioni dovranno essere realizzate con specifiche norme tecniche che, dapprim a rinviate al 30 giugno 2010, sono state anticipate di un anno dopo il terremoto in Abruzzo . Le norme antincendio per gli edifici di civile abitazione sono contenute nel dm 16 maggi o 1987, n . 246, mentre le norme igienico sanitarie nel dm de l ministero della salute 5 luglio 1975, successivamente integra to dal dm 9 giugno 1999 . Ne l decreto sono indicate le dimen sioni minime dei locali, le dota zioni minime dei servizi igienic i e parametri di illuminazione e di ventilazione . Le norme sull a sicurezza degli impianti cos ì come quelle sul consumo di energia degli edifici sono, invece, contenute nel T.U. dell'edilizia. Infine, per gli interventi edilizi su un immobile vincolato, sarà necessario l'assenso della Soprintendenza mentre ci vorrà l'autorizzazione paesaggistica se i proprietari di immobili e d aree di interesse paesaggistic o vogliano apportarvi modifiche . Riproduzione riservata Pagina 19 ENTI LOCALI/ La nota Anci sul decreto legge 2/201 0 Un Patto su misur a Regole di stabilità regionalizzat e DI EUGENIO PISCINO a regionalizzazione de l patto di stabilità, con l a possibilità di modellarlo sulla base delle differenti caratteristiche territoriali, risulta accentuata a seguito della conversione in legge del dl n. 2/2010 . L o evidenzia una nota illustrativa emanata dall'Anci il 23 marz o 2010 . Il modello regionalizzato del patto di stabilità interno – ch e trova i suoi fondamenti normativi nell'articolo 77-ter comma 1 1 del dl n. 112/2008, articolo 7-quater comma 7 della 1 . n. 33/200 9 e nell'articolo 17 comma 1 lett . c) della legge n. 4212009 – determina una sua disaggregazion e su due livelli : lo Stato effettua la quantificazione della manovra e determina gli obiettivi nazional i di finanza pubblica; ogni regione gestisce il proprio obiettivo coordinando gli enti locali presenti su l territorio. Il dl n. 212010, così come convertito, contiene il comma 4-sexies e il 4-octies dell'articolo 4 che danno una spinta importante verso l a territorialità del patto . L Il comma 4-sexies proroga , anche per l'anno 2010, le disposizioni previste nel dl n. 5/2009. In particolare, gli enti che hann o rispettato il patto nell 'anno 2008, aventi un rapporto tra numero d i dipendenti e abitanti inferiore all a media nazionale per classe demografica e impegni di spesa corrente per l 'anno 2009 non superiori alla media del triennio 2006/2008, possono escludere dal saldo util e ai fini del patto di stabilità per il 2010, un importo non superiore a quello autorizzato dalla region e di appartenenza. L'esclusione può riguardare i pagamenti in cont o residui relativi alle spese per investimenti – nei limiti delle disponibilità di cassa a fronte di impegni assunti – e i pagamenti in cont o capitale finanziati dal minor one re per interessi conseguente alla riduzione dei tassi . AI fine di poter utilizzare tal e esclusione gli enti locali debbo no comunicare alla regione di appartenenza, entro il prossim o 30 aprile, l 'entità dei pagamenti che possono effettuare nel cors o dell'anno . Successivamente la regione comunicherà – entro il 3 1 maggio – l'ammontare dei paga- menti che gli enti possono escludere dal saldo. Il comma 4-octies prevede l 'aggiunta – all'articolo 77-ter del dl n . 112 del 2008 – del comma 5-quater, il quale attribuisce alla regioni, cui si applicano limiti alla spesa, la possibilità di ridefinire il proprio obiettivo di cassa con una corrispondente riduzione dell'obiettivo degli impegni di parte corrente relativi : agli interessi passivi, all a spesa di personale, alla produzione di servizi in economia e all'acquisizione di servizi e forniture . Il cal colo va effettuato con riferiment o agli impegni correnti dell'ultimo esercizio nel quale la regione ha rispettato il patto di stabilità. Entro il 30 giugno le regioni comunicano alla Ragioneria generale dello Stato l'obiettivo pro grammatico rideterminato, unita mente agli elementi necessari per verificare le modalità di calcolo degli obiettivi . — ©Riproduzione riservata I Pagina Un l'atto su misura 23