Racc. A.R. C/mare di Stabia, 7 agosto 2015 Spett.le Divisione 3 Personale della Navigazione c.a. dott.ssa Stefania Moltoni viale dell‟Arte 16 00144 ROMA p.c Al Gabinetto del Sig. Ministro [email protected] Al Presidente della Repubblica c.a. dott.ssa Anna Maria Monorchio Al Comando Generale del Corpo Delle Capitanerie di Porto Rep.VI – Uff.IV Oggetto: Protocollo 14726 del 4-8-2015 VPTM Riferimento al protocollo14726 del 4-8-2015 VPTM, l‟Unitre fa presente che la risposta non è esaustiva non avendo specificato il riconoscimento del RINA (Registro Navale Italiano). A noi non interessa se il Ministero dei Trasporti riconosce i nostri corsi, tanto è tutto gratis e su di noi non si può lucrare. Spesso svolgiamo le nostre lezioni o nell‟atrio della F.S. o in un angolo della villa comunale o in un bar ecc. Ci consola il fatto che migliaia di giovani bussano alla nostra porta, da Bolzano, a Milano, a Catania, essendo gli unici che in Italia facciamo corsi per “Conduttore generatori di vapore” a costo zero. Non abbiamo mai chiesto un centesimo a nessun ente, e non ne vogliamo tanto è vero che all‟inizio il Comune di C/mare ci chiamò e voleva darci ottocento mila lire in cambio di fatture per due milioni e quattrocento mila lire e fummo costretti a mandarlo a quel paese……e da allora…capimmo la meschina ciarlataneria attuale della politica. Il nostro spirito è lo scambio intergenerazionale e vogliamo trasmettere ai giovani il nostro sapere e non abbandonarli come è solito fare il Governo, i Ministeri, le Regioni, i Comuni ecc. Il necessario è che agli esami, sia presso Il RINA o presso gli Ispettorati del Lavoro, arrivino preparati e, senza pagare tangenti e senza raccomandazioni politiche (si nota dagli allievi che sostengono gli esami), superino gli esami.(Vogliamo ricordare che noi siamo apartitici e oltre 3000 allievi/e hanno trovato il posto di lavoro). Il nostro dramma è iniziato al diciassettesimo anno, dopo DPR 43/2012, quando la Capitaneria ha detto che sul libretto di navigazione non si poteva scrivere il titolo di frigorista preso con il RINA, per ordine di Stefania Moltoni. Ora facciamo sapere che mai il Comando del Corpo di Capitaneria ha organizzato corsi, come sostiene la Moltoni, e possiamo dire che di fronte a questi atteggiamenti Ratko Mladic è stato un dilettante. Abbiamo ache saputo che gli stranieri, per imbarcare su navi battente bandiera italiana, paghino una tangente da 1500 a 2000 euro ma non sappiamo a chi: è compito della Magistratura. Sappiamo anche che la maggior parte dei dipendenti del Ministero dei Trasporti è entrato con lo “scappellotto” del Ministro di turno, ignorando completamente la Costituzione: anche qui ci vuole la Magistratura. Fino ad un anno fa siamo stati tranquilli, ed ora siamo stanchi di continuare a combattere, visto che in questo periodo abbiamo perso molto tempo ed il nostro tempo è prezioso volendolo dedicare solo ai giovani. Ci fermeremo solo e solo se il Dipartimento per la navigazione del Ministero dei Trasporti riconosce gli esami fatti presso il RINA e permette che i promossi siano iscritti fra la gente di mare almeno come “allievi operai frigoristi” altrimenti ci rivolgiamo alla Corte di Giustizia Europea per non aver preso il Governo italiano misure contro l‟inquinamento dovuto ai fluidi frigorigeni e contro il non riconoscimento del RINA ritenendo tutte le navi italiane fuorilegge. Alleghiamo, solo per conoscenza, il manifestino (di formato A3) che dal 3 agosto circola in Campania dal quale si può capire qual„è il nostro spirito nell‟aiutare i giovani e già sono centinaie le telefonate ricevute. Con stima Il Presidente dell‟Unitre Antonio Orazzo