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QUINDICINALE
D’INFORMAZIONE LOCALE
de
I PATERNESI
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14 SETTEMBRE 2006
I Paternesi speciale di Free Press allegato de “La Sicilia” all’edizione di Catania del 14 lsettembre 2006 - e-mail: [email protected]
- Spedizione A.P. comma 20b - Art. 2 legge 662/96 Pubblicità Publikompass Catania tel. 095 7306311 - Progetto grafico Studio Di Marco Realizzazione Melamedia sas - Tipografia e stampa TI.ME. srl
L’ e s e r c i t o
degli studenti
dei 14 Istituti
di Paternò
DIAMO UN SOSTEGNO
A L P AT E R N Ò
PER TORNARE
TRA
I PROFESSIONISTI
Associazioni:
la nostra Misericordia è in...
Missione sociale
Personaggi:
Borzì architetto geniale
alle pagine 17-18-19-20
IL COMUNE INFORMA
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I PATERNESI
GIOVEDÌ
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EDITORIALE
T
Nella foto:
lo sport del
pallone è tornato
in auge a Paternò
dopo un lungo
periodo
di purgatorio
orna, dopo la pausa agostana, il nostro periodico, che propone in apertura un servizio di
Salvo Spampinato dal titolo “Diamo un sostegno al Paternò per tornare tra i professionisti”.
E’ questa infatti la proposta dell’assessore Nino Naso, il quale vorrebbe un’iniziativa a metà
tra l’azionariato popolare e la cordata di imprenditori per sostenere la società del neo presidente
Cutrona, impegnata, dopo la promozione dello scorso anno, nel difficile campionato di D.
Ma giocatori, tecnico e dirigenti non hanno timori reverenziali e lo dimostrano con le loro dichiarazioni.
Soprattutto Pippo Cutrona, imprenditore edile di 55 anni, sposato, e soprattutto paternese doc, che ci
racconta: “Sin da bambino sognavo di ritagliarmi un ruolo nel mondo del calcio, anzi, nel
pag. 3-4-5-6
Paternò. E finalmente quel momento è arrivato”.
Il numero prosegue con un reportage di Giorgio Cicciarella che ha “passato in rassegna”
quell’autentico esercito di studenti degli istituti di Paternò, ben 14 fra scuole di vario
ordine e grado. In occasione della ripresa dell’anno scolastico abbiamo voluto infatti
intraprendere un piccolo viaggio all’interno di questo mondo, per scoprire quali siano i
suoi punti di debolezza ma anche i punti di forza, come le attività extracurriculari. Nel
servizio, poi, si parla anche della situazione dell’edilizia scolastica, illustrate da presidi
e insegnanti ma anche dagli amministratori comunali.
Riprende anche Il Comune informa, l’inserto realizzato in collaborazione con l’Ufficio stampa dell’ente,
in cui parliamo di due manifestazioni importanti per il turismo e l’economia, la Fiera di settembre e
Le vie del Medioevo, volute dal sindaco Failla, dei finanziamenti del Pit e del bilancio dell’attività del
Consiglio comunale tracciata dal presidente Virgolini. Chiude l’inserto lo spazio riservato all’Ama.
Per quanto riguarda le rubriche: in Club e Associazioni Mary Sottile ci riferisce sull’attività della
nostra Misericordia, nata 14 anni fa per volontà di alcuni amici, tra cui Andrea Pasqualetto, Salvatore
Perri, Salvatore Musumarra e Francesco Paparo, e, in Personaggi di oggi, Giuseppe Lazzaro Danzuso
traccia un divertito e affettuoso ritratto dell’architetto Carmelo Borzì, presidente dell’Accademia di
Belle arti di Catania. All’interno del giornale, anche la rubrica fotografica curata in collaborazione
con Orazio Oliveri.
Vi auguriamo una piacevole lettura, ricordandovi che il nostro periodico sarà nuovamente in edicola,
sempre con La Sicilia il 28 settembre.
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DIAMO UN SOSTEGNO
A L P AT E R N Ò
PER TORNARE
TRA I PROFESSIONISTI
di Salvo Spampinato
foto di Orazio Oliveri
E’ la proposta dell’assessore
Naso, che vorrebbe
un’iniziativa a metà tra
l’azionariato popolare
e la cordata di imprenditori
per sostenere la società
del neo presidente Cutrona
che sarà impegnata, dopo
la promozione
dello scorso anno,
nel difficile campionato di D
Ma giocatori, tecnico e
dirigenti non hanno timori
reverenziali
Sopra:
un’immagine
degli allenamenti
che hanno caratterizzato
la preparazione
all’impegno
del campionato del nuovo
Paternò di Cutrona
I
n maggio avevamo lasciato il Paternò a festeggiare
sul prato del Falcone
Borsellino la vittoria nel
campionato di Eccellenza.
Oggi lo ritroviamo a disputare
una serie di amichevoli che la società ha programmato per garantire la migliore forma in vista
del campionato di serie D.
A guardar bene, l’ambiente rossazzurro sembra aver mantenuto
intatto lo spirito positivo, costrut-
tivo, addirittura familiare che lo
ha contraddistinto durante gli
anni dell’ amara discesa negli
inferi del calcio nazionale. Adesso,
la ventata di freschezza portata
dalla presidenza Cutrona, il ritorno in serie D e qualche acquisto di
indubbio valore hanno rinverdito
l’interesse del pubblico di casa per
le sorti del Paternò calcio.
La tifoseria paternese vive un
momento di grande entusiasmo,
come conferma il lìder maximo
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Sul fronte acquisti il neo presidente afferma di voler rinforzare
la squadra, ma “appena le condizioni lo permetteranno”.
“Con l’allenatore Pannitteri e la
dirigenza - spiega - ne abbiamo
già discusso. Da parte mia c’è la
Sopra: il presidente Cutrona, che ha sempre sognato il Paternò
della curva, Mario Ciaramella.
“Dopo le difficoltà riscontrate
questa estate - spiega il capo della
Dinastia Normanna - per l’iscrizione della squadra e per il
passaggio di consegne tra l’ex
presidente Orlando e Pippo Cutrona, finalmente a Paternò si può
tornare a parlare di calcio giocato
senza patemi d’animo”.
Il protagonista assoluto dell’
estate calcistica è stato proprio
Pippo Cutrona, imprenditore edile
di 55 anni, sposato, e soprattutto
paternese doc.
“Sin da bambino - racconta sognavo di ritagliarmi un ruolo
nel mondo del calcio, anzi, nel Pa-
ternò. E finalmente quel momento
è arrivato”.
Cutrona appare come una persona cordiale, pacata, entusiasta
del progetto appena abbracciato e
soprattutto soddisfatto per avere
instaurato da subito un ottimo
rapporto con l’intero clan rossazzurro.
“Vedo - dice - tutto l’ambiente
più disteso dopo aver superato le
tribolazioni legate all’iscrizione
della squadra al nuovo campionato. Ringrazio i tifosi per il calore
con cui mi hanno accolto e la
squadra che vedo prepararsi con
la massima serietà alla nuova
sfida”.
Il capo-tifoso Ciaramella
disponibilità ad aggiungere nuovi
puntelli alla rosa, ma preferiamo
capire di che pasta è fatta la squadra prima di tornare sul mercato.
Se ve ne sarà bisogno potremo
programmare, di concerto con l’
allenatore, l’arrivo di qualche nuovo innesto, ma parlare di calcio
mercato per adesso è prematuro”.
Chi dice che nessuno è profeta
in patria dovrà vedersela con
mister Ciccio Pannitteri. L’ex
bomber, paternese di nascita,
protagonista già l’anno scorso
della cavalcata del Paternò in
Eccellenza, anche per quest’anno
manterrà le redini della squadra
che, come egli stesso afferma, “è
competitiva ma non per un campionato da vertice”.
A mister Pannitteri abbiamo
chiesto di fare il punto sulla preparazione della squadra e soprattutto un pronostico sul prossimo
campionato del Paternò.
“Rispetto all’anno scorso - ha
detto - la squadra ha cambiato
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fisionomia. Alcuni elementi d’esperienza sono andati via, rimpiazzati da altri giocatori come
Lunerto, Anselmi e Catania che
sembrano promettere bene. Stiamo lavorando per trovare la
miglior condizione in vista delle
partite che conteranno i tre punti, dunque per adesso è difficile
sbilanciarsi sulle possibilità del
Paternò in serie D”.
L’allenatore comunque, ha una
sua idea sul campionato che
dovranno attendersi i tifosi.
“La D - dice - è una categoria
difficile da affrontare e questo lo
sappiamo tutti. Con il presidente
Cutrona siamo convinti che la
squadra, grazie all’impegno e
sotto la spinta del pubblico di
casa, non troverà grandi difficoltà
nel mantenere la categoria. Così
potremo pianificare una seconda
permanenza nel semiprofessionismo, e magari ci concederemo la
licenza di qualche sogno in più”.
Uno dei nuovi arrivi in rossazzurro è il centrocampista Vito
Lunerto, 23 anni, proveniente dal
Trapani dove ha militato per quattro stagioni in D.
“Nonostante - rivela - avessi
avuto richieste per giocare in
un’altra squadra, appena ho ricevuto la proposta del Paternò non
ho potuto rifiutare. Questa è una
piazza che è riuscita negli ultimi
anni a costruirsi un blasone importante nel panorama calcistico
siciliano. Credo che l’entusiasmo
del presidente Cutrona sarà di
Sopra:
Angelo Licandri,
24 anni, da tempo
alla corte
di mister Pannitteri,
si dice soddisfatto
del nuovo Paternò
buon auspicio per il campionato.
Qui a Paternò c’è tanta voglia di
fare, l’ambiente è carico e questo
è molto importante per una squadra che si affaccia come matricola
di D”.
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Angelo Licandri, 24 anni, è invece già da tempo alla corte di mister
Pannitteri.
“Dopo le soddisfazioni ottenute
nella scorsa stagione - ci dice credo che anche per quest’anno
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Uno dei giocatori- simbolo della squadra rossazzurra: Vito Lunerto
possiamo disputare un campionato di tutto rispetto. I nuovi arrivi
sono tutti ragazzi molto validi e
di certo le loro qualità e l’esperienza dei veterani permetteranno alla
squadra di affrontare qualsiasi
avversario senza timori reverenziali. Sono poi molto contento del
fatto che il nuovo presidente sia
un paternese: con lui la società
farà ulteriori passi in avanti”.
Insomma, la squadra crede
nelle proprie possibilità, l’allenatore esperto e cauto, la dirigenza è nuova e con tanta voglia di
fare e i supporters abituati alle
lunghe trasferte e capaci di dare
“lezioni di tifo” anche in serie D.
Quanto poi all’Amministrazione,
comunale, non è rimasta nell’ombra neanche in questa rovente
(non soltanto per via del clima)
estate calcistica paternese.
L’assessore allo sport, Nino Naso,
in piena sinergia con il sindaco
Pippo Failla, ha saputo garantire,
anche per quest’anno, l’aiuto
finanziario di cui necessitava il
Paternò per iscriversi alla nuova
categoria.
“Sono contento- afferma Naso che seppur all’ultimo minuto la
società, grazie al nostro aiuto, sia
riuscita a iscriversi al campionato
di serie D. In futuro gli sforzi
dell’intero entourage paternese
dovranno essere spesi per mantenere la squadra a buoni livelli
magari con un salto in C2 che non
guasterebbe affatto”.
L’amministratore paternese, a
tal proposito, lancia dal nostro
giornale una proposta a quanti
vogliano contribuire a far grandi
le future sorti del Paternò: “Credo
- afferma - che i tempi siano maturi per poter instaurare se non
un azionariato popolare almeno
una cordata di piccoli imprenditori che insieme al presidente
Sopra:
l’assessore allo Sport,
Nino Naso, autore
della proposta di sostenere
il Paternò per consentirgli
altri salti di categoria
Cutrona possano ricondurre il Paternò fra i
professionisti”.
“Spesso - spiega poi
sorridendo - mi accusano di essere troppo
legato alle vicende rossazzurre, ma la mia è
una passione che nasce
dal cuore e …al cuor
non si comanda”.
In attesa che i cancelli
del Falcone Borsellino
si riaprano l’augurio è
di rivedere nuovamente
i paternesi affluire in
massa allo stadio come
negli anni d’oro della
squadra di Pasquale Marino che vinse il campionato di serie D nel 2000/01.
A Paternò a credere che la storia
si possa ripetere sono già in tanti.
Siracusa e Licata, prossime ostiche avversarie dei rossazzurri,
sono avvisate.
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di Giorgio Cicciarella - foto di Orazio Oliveri
In occasione
della ripresa
dell’anno scolastico
abbiamo voluto
intraprendere
un piccolo viaggio
all’interno
di questo mondo,
per scoprire
quali siano i suoi punti
di debolezza ma anche
i punti di forza
Le attività
extracurriculari
e la situazione
dell’edilizia illustrate
dai protagonisti
e dagli amministratori
comunali
I
l suono della campanella
sancirà, anche quest’anno,
l’avvio delle lezioni nelle
scuole di ogni ordine e
grado della nostra città,
ossia in ben quattordici istituti.
Dopo la pausa estiva protrattasi
per tre mesi, migliaia di nostri
concittadini tra i sei e i diciotto
anni, torneranno a occupare, non
senza un pizzico di emozione, i
loro banchi.
Sarà l’occasione per riprendere
certe rassicuranti consuetudini
che, immutabili, si ripetono anno
dopo anno; per riabbracciare i
compagni di classe; per raccontarsi le mirabolanti avventure estive
e rivedere i professori: quelli dinamici e coinvolgenti come Robin
Williams ne L’attimo fuggente e
quelli che di entusiasmo non ne
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Sopra: il prof. Carmelo Ciaramella, del liceo socio-psico-pedagogico Francesco De Sanctis
esprimono per nulla, ma bisogna
conviverci ugualmente per un
intero anno scolastico.
Cominciamo il nostro viaggio dalle elementari, che dopo l’entrata
in vigore della legge 53/2003 - la
cosiddetta riforma Moratti hanno assunto la formale denominazione di scuola primaria. A
Paternò sono quattro. Cinque,
invece, le scuole medie inferiori
(secondaria di primo grado) e
altrettante le medie superiori
(secondaria di secondo grado). Gli
edifici scolastici che li ospitano
sono, nel caso di elementari e
medie, di proprietà del Comune,
mentre gli istituti superiori fanno
riferimento alla Provincia.
Le scuole comunali, succursali
comprese, risultano in linea di
principio equamente suddivise su
tutto il territorio cittadino, dal
centro alle zone periferiche. Gli
istituti superiori invece sono
distribuiti in modo meno omogeneo: liceo socio-psico-pedagogico, liceo classico, istituto tecnico
commerciale e liceo scientifico
sono concentrati in un’area a cavallo tra il centro storico e il corso
Italia; l’istituto professionale per
l’agricoltura è decentrato nell’estrema periferia est della città.
Per restare alla componente numerica, di tutto rispetto è anche
la popolazione scolastica. Dai
dati che ci sono stati forniti dall’
ufficio comunale della Pubblica
Istruzione gli alunni che frequentano le scuole elementari sono
circa 3.000, mentre quelli delle
medie 2.500: un vero e proprio
esercito. Ancor più numeroso
considerando gli studenti degli
istituti superiori: la media varia a
secondo dell’indirizzo. Si va dai
circa 950 alunni che frequentano,
rispettivamente, i licei socio-psicopedagogico e scientifico, ai 450
del liceo classico, dagli 800 dell’
istituto tecnico commerciale ai
180 dell’istituto per l’agricoltura.
Una congrua percentuale dei
quali - in taluni casi vicina addirittura al 50% - arriva dai paesi
limitrofi.
Il liceo socio-psico-pedagogico
Francesco De Sanctis è in tal senso un caso più che emblematico:
degli suoi 950 quasi la metà proviene da Centuripe, Misterbianco,
Belpasso, Motta Sant’Anastasia.
“La nostra - conferma il professor
Carmelo Ciaramella - è dal punto
di vista della provenienza geografica una realtà assai variegata. E
proprio il pendolarismo condiziona
in taluni casi l’attività scolastica
poiché i ragazzi sono costretti a
rispettare gli orari dei pullman.
La scuola non può non tenerne
conto e in qualche caso siamo
costretti ad anticipare l’uscita per
evitare che perdano il pullman
che li riporta a casa. Per il resto il
nostro istituto non ha grossi problemi. Anzi debbo dire che, visto il
particolare indirizzo, gli studenti
sono motivati e proiettati il completamento della formazione in
ambito universitario”.
“E’ questa - sottolinea - la maggiore differenza rispetto al passato:
un tempo si frequentava la nostra
scuola con lo scopo di diventare
maestri, oggi per proseguire gli
studi. E poi i ragazzi sono attratti
dalle attività extra-curriculari:
danza, musica, informatica, stage
linguistici in Italia e all’estero”.
Non sempre, però, il quadro
risulta così edificante e altrove i
problemi non mancano di certo.
Come nel caso del Quarto circolo
didattico di viale Kennedy, dove
il dirigente scolastico Salvatore
Musumeci, prima di lasciare il
proprio incarico, ha lanciato un
grido dall’allarme dalle colonne de
La Sicilia per segnalare il ritardo
nel completamento delle opere di
ristrutturazione, avviate al termine dello scorso anno scolastico.
Cosa che, secondo alcuni, potrebbe
mettere in discussione il regolare
inizio delle lezioni.
Queste circostanze rischiano di
vanificare gli sforzi di un corpo
docente all’avanguardia, capace di
portare avanti attività didattiche
ed extra-curriculari di grande
rilievo, come il progetto sulle pari
opportunità Bambini e bambine:
uguali ma…diversi patrocinato
dall’Università di Bologna, riconoscimenti a carattere nazionale.
Problemi, ma di altro genere,
attanagliano quelle che, senza
alcuna forma di eufemismo, si
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possono ancor oggi definire come
scuole di frontiera.
E’ il caso, per esempio, della
scuola media Giovanbattista Nicolosi di contrada Scala Vecchia,
in cui periodicamente si registrano incursioni di vandali, come
del resto, ahinoi, in altri istituti. Inoltre davanti al plesso, nonostante le azioni di bonifica
intraprese negli ultimi mesi dal
Comune, in tanti continuano a
depositare spazzatura.
Eppure, anche in questo caso,
prevale la voglia di andare avanti,
di migliorarsi: è di pochi mesi
fa la consegna del premio nazionale Sviluppo e Ambiente, ottenuto con il progetto Scuola, amore
e fantasia, modulo di educazione
ambientale che ha portato alla
realizzazione di un libretto informativo dal titolo Sentieri e sapori
dell'Etna.
Una scuola, quella paternese,
che appare dunque ricca di sfaccettature ed estremamente vivace. E all’avanguardia se, com’è
avvenuto a maggio di quest’anno,
studenti e professori del liceo
scientifico Enrico Fermi vengono
invitati nella capitale per ricevere,
nel Quirinale, un premio per la
realizzazione di un sito Internet
di pregevolissima fattura sul tema
dell’Unità Europea.
Una scuola che non è neppure
sbagliato definire lungimirante se
L’assessore alla Pubblica Istruzione, Salvatore Gelardi
l’istituto comprensivo Don Lorenzo Milani, riesce a ottenere
- dopo anni di duro lavoro del
preside uscente Giuseppe Trovato
e del personale docente e non docente - la Certificazione di Qualità
Iso 9001-2000, che ne fa un raro
esempio sull’intero territorio regionale di “istituto d’eccellenza”.
Una scuola, insomma, che magari a piccoli passi cambia, e in
meglio. Come nel caso dell’Ipaa,
l’istituto professionale per l’agricoltura.
A spiegarci la sua metamorfosi
è stato un docente di lungo corso,
il professor Giovanni Bella, che
da ben 26 anni insegna in questa
scuola.
“Se debbo fare un raffronto con
il passato - dice - non posso che
notare come fino agli anni ’90 nel
nostro istituto eravamo privi di
materiale didattico, né avevamo
una struttura sufficiente per svolgere le attività. In quel tempo i
ragazzi erano costretti ad arrangiarsi e dovevano avere grandi
motivazioni per ultimare gli
studi. Oggi invece disponiamo di
tutto ciò che serve o quasi, visto
che la nostra speranza è di avere
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prima possibile una struttura scolastica ancora più spaziosa dell’
attuale. Così i miglioramenti sono
evidenti. Un grande salto di qualità, sono convinto, è oltretutto
dovuto a Internet, che schiude ai
giovani di oggi prospettive fino a
qualche anno fa inimmaginabili.
Non è un caso che il nostro istituto abbia scelto di puntare sul web,
raccogliendo l’entusiastica adesione degli studenti”.
Alla fine di questo viaggio nel
variegato universo scolastico
paternese abbiamo dato la parola
ai rappresentanti istituzionali,
chiedendo di tracciarci un quadro
generale a poche ore dall’avvio
delle lezioni.
“I problemi non mancano
- spiega con realismo l’assessore
alla Pubblica istruzione, Salvatore
Gelardi - ma le somme in Bilancio
ci permetteranno di programmare l’attività di quest’anno con più
serenità. Riusciremo infatti ad
acquistare nuovi arredi scolastici
e disporremo dei fondi per avviare
le attività extra-curriculari, che
ritengo fondamentali. Sottolineo
poi che è aumentato il numero di
aule disponibili con la consegna
di una scuola a Trappetazzo e di
un altro plesso in contrada Palazzolo, che verrà completato a
breve. Inoltre sono stati ultimati
i lavori di riqualificazione nelle
scuole Don Milani e Guglielmo
di dare regolare
avvio all’anno scolastico: la ditta si è
infatti impegnata a
completare alcune
aule, che saranno
dunque immediatamente fruibili. Il
resto della struttura sarà ultimato
in seguito: l’impresa appaltatrice vi
lavorerà in coincidenza con i periodi
di vacanza”.
“Anticipo, inoltre
- continua il sindaco - che in vista del
nuovo anno vedremo di ottimizzare l’impiego degli
agenti della Polizia
municipale e degli
Il sindaco di Paternò, Pippo Failla
ausiliari del traffiL’assessore ai Servizi sociali, Rosario Gennaro
co, affinché siano
Marconi, che accoglieranno le igienico-personale all’interno degli presenti in tutti gli istituti della
succursali di via Carducci e via istituti. A beneficiarne, grazie alla città”.
In ultimo, Failla rivolge un
Asmara: ciò, tra l’altro, consentirà prosecuzione di un progetto già
al Comune di risparmiare ben set- avviato lo scorso anno e di durata augurio agli studenti che si apprebiennale, saranno circa 45 giovani stano ad affrontare il nuovo anno
tantamila euro all’anno”.
scolastico, sottolineando come
Un'altra importante novità ri- studenti”.
Una spina nel fianco è però “per realizzarsi nelle proprie aspiguarderà i diversamente abili che
frequentano le scuole elementari rappresentata dai ritardi nella razioni è necessario che i giovani
ristrutturazione del Quarto cir- si impegnino con serietà nello
e medie della città.
studio”.
“Per la prima volta - afferma l’as- colo didattico di viale Kennedy.
Un’opinione del tutto condiviIl sindaco Pippo Failla illustra
sessore ai Servizi sociali, Rosario
Gennaro - godranno sin dal primo le ultime novità. “Abbiamo trova- sibile.
giorno di lezione dell’assistenza to una soluzione che permetterà
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Club e associazioni
LA NOSTRA MISERICORDIA
DA QUATTORDICI ANNI
È IN ... MISSIONE SOCIALE
Il gruppo
nacque
per volontà
di alcuni amici,
tra cui
Andrea Pasqualetto,
Salvatore Perri,
Salvatore Musumarra
e Francesco Paparo
Q
Sopra: il presidente Andrea Pasqualetto durante una missione in Albania
uattordici anni al
servizio della gente,
operando, dove necessario, con dedizione e sacrificio.
Non un semplice volontariato, ma
una vera e propria missione per
gli uomini e le donne (circa cinquanta gli attuali soci) che hanno
scelto di sposare la causa della
confraternita della Misericordia di
Paternò.
Il gruppo nacque, come detto,
poco più di quattordici anni
fa, per volontà di alcuni amici, tra
cui Andrea Pasqualetto, Salvatore
Perri, Salvatore Musumarra e
Francesco Paparo, ancora oggi
nell’associazione, presieduta da
sempre da Andrea Pasqualetto,
affiancato da Pippo Faraci.
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Club e associazioni
Sopra: la missione di Sarno
“La volontà di far nascere un’
associazione di volontariato a
Paternò - spiega il presidente
Pasqualetto - parte da una mia
esperienza personale. Lanciai
l’idea durante una riunione del
gruppo Cursilliuss Cristianità di
cui allora facevo parte, che venne
accolta con entusiasmo. Nacque
così la Misericordia”.
“Per noi fare volontariato
- aggiunge il vicepresidente Faraci - è donarci agli altri. Far
parte della Misericordia vuol dire
impegnarsi costantemente, anche
con sacrificio, per poter aiutare
i più deboli e chiunque ne ha
bisogno, in nome dello spirito cattolico che contraddistingue il
nostro gruppo”.
Proprio i principi cattolici sono
il punto di riferimento principale
della Confraternita della Misericordia, apparsa per la prima volta
nel 1492, a Firenze, quando
scoppiò la peste. Tanti e diversi i
settori d’intervento che dal 1992
hanno visto a Paternò la realizzazione di decine di progetti in
campo sociale, sanitario, e di
protezione civile. In quest’ultimo
settore il gruppo ha partecipato
alla missione in Albania, al campo di accoglienza di Rasbuur e
a diverse emergenze in Italia. Solo
per citarne alcune: le alluvioni a
Otranto e in Calabria, l’emergenza Etna nel 2001 e il terremoto
in Umbria e Marche, il sisma di
Santa Venerina nel 2002, e l’assistenza sanitaria ai profughi a
Lampedusa (il dottor Pino Pastore,
della Misericordia di Paternò era
il rappresentante sanitario nazionale).
Tra le più importanti attività
del biennio 2002 -2004 c’è stato
poi il servizio di Pronto soccorso
con le ambulanze. Due le postazioni assegnate alla Misericordia:
nel Garibaldi di Catania e nell’
ospedale di Paternò, un bacino
d’utenza che comprende anche i
comuni di Misterbianco e Adrano.
Un duro lavoro con numerosissimi interventi, svolti sempre con la
massima attenzione e dedizione.
Oggi, uno dei principali impegni del gruppo è quello svolto
in campo socio-assistenziale: dal
trasporto ammalati all’aiuto agli
anziani, alle persone sole, ai disabili, al prestito gratuito di materiale vario, come stampelle o
sedie a rotelle.
Tante attività, dunque, che hanno
coinvolto e coinvolgono anche i
giovani, destinatari di progetti,
sviluppati e finanziati grazie ai
fondi della legge 285, concepita
a favore dei minori a rischio.
Centro delle attività è sempre la
sede del gruppo, in via Collegio,
43. Qui si sono sviluppati i progetti di agricoltura, ceramica e
falegnameria, che hanno visto
impegnati centinaia di ragazzi.
Molti dei quali sono rimasti vicini
alla Misericordia e indossano
ancor oggi la maglia della squadra
di calcio della Confraternita. Un
gruppo ben nutrito, quello della
Polisportiva Misericordia, allenato da Mario Scaccianoce. Tanto
nutrito da costituire due squadre.
Che nello scorso campionato della
categoria giovanissimi, della Figc,
hanno ottenuto il primo posto a
livello provinciale e il secondo
posto, nella finale regionale.
Non bisogna, poi, dimenticare,
i progetti a favore dei minorenni
extracomunitari, dai cinque ai
tredici anni d’età, residenti a
Paternò, portato a termine lo
scorso anno e realizzato in collaborazione con le cooperative Re
Mida e Aria Nuova. La finalità era
quella di far integrare i bambini
con una serie d’attività tra cui gite
d’istruzione e momenti comunitari con le famiglie.
“Speriamo di poter ripetere
quest’esperienza - dice il presidente, Pasqualetto - che per i bambini
immigrati ha rappresentato un
grosso aiuto”.
Sopra: un’esercitazione di soccorso
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piedino interno mm 212 x mm 143,5
COLORE
MARY SOTTILE
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I PATERNESI
GIOVEDÌ
14 SETTEMBRE 2006
Personaggi di oggi
L’ARCHITETTO
BORZÌ
CHE AVREBBE
POTUTO
DIVENTARE
PREMIER
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quarto di pagina
mm 104 x mm 119
B/N
Il divertente e molto amichevole ritratto
di un personaggio geniale,
amante dell’arte in tutte le sue forme e...
paternese fino al midollo
C
ome si fa a descrivere
un architetto?
Forse non sarebbe male
darne prima le misure:
altezza, larghezza, spessore, profondità...
Oppure si potrebbe parlare della
sua foggia: della testa da imperatore romano coronata da una candida criniera - mai termine fu più
appropriato visto che è davvero
leonina - di quei suoi abiti sempre
sformati, dalle tasche colme di
ogni ben di dio e in cui custodisce,
a sovrapprezzo, le mani quando
cominciano a ingombrarlo.
Ma credo proprio che tutto ciò
sarebbe riduttivo, superficiale.
Anche perché quel che, incontrandolo per la prima volta, colpisce di più, di Carmelo Borzì è la
sua voce.
Una musica stordente, irrefrenabile, travolgente: toni alti da
clarino e il ritmo tipico dei giochi
continua a pagina 23
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piedino interno mm 212 x mm 70
B/N
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I PATERNESI
GIOVEDÌ
14 SETTEMBRE 2006
IL COMUNE INFORMA
I PATERNESI
con la collaborazione dell’Ufficio stampa del Comune di Paternò e l’Ama Spa
QUELLA FIERA DI SETTEMBRE
CHE SEGNA DI GIOIA
L’ A U T U N N O
il sindaco di Paternò, Pippo Failla
La manifestazione
vanta origini remote
e fa ritorno, dopo
vent’anni nel Giardino
pubblico Moncada, nel
suo luogo d’origine
Centodieci gli stand
Il sindaco Failla:
un’occasione
per attirare il turismo
L’assessore Lombardo:
un evento
ricco di iniziative
A
nche quest’anno parte
puntuale il tradizionale appuntamento della
Fiera di settembre,
evento ormai tradizionale che rappresenta un importante momento di incontro ed
esposizione per gli operatori artigianali e commerciali di Paternò e
dei centri limitrofi.
Quello con la Fiera di settembre
è un appuntamento annuale molto atteso da parte dei paternesi,
l’assessore alle Attività produttive Attilio Lombardo
perché segna di gioia l’autunno.
La manifestazione vanta origini
remote e fa ritorno - dopo essere
stata ospitata per vent’anni all’
interno del Giardino pubblico
Moncada - nel suo luogo d’origine,
ovvero la zona di piazza Vittorio
Veneto, meglio conosciuta come
piazza Sant’Antonio.
Quindi, l’edizione di quest’anno
si svolgerà dal 16 al 24 settembre,
nell’ampio spazio dell’ex Giardino
Moscato, recentemente ribattezzato piazza Nino La Russa; uno
spazio, quest’ultimo, già oggetto
di atti vandalici, e pertanto riqualificato per questo importante
appuntamento.
Ora l’attenzione della città sarà
puntata sulle attività produttive e
sulla la Fiera, che ospiterà ben 110
operatori con altrettanti stand.
Per questa edizione, gli espositori
paternesi hanno beneficiato del
50% di sconto per l’uso dello
stand, mentre i Comuni di Bronte,
Ragalna, Ramacca, Belpasso, Pedara e Zafferana Etnea, sono stati
invitati a esporre i loro prodotti
tipici, mettendo loro a disposizione uno stand gratuito.
“La Fiera di settembre - spiega
l’assessore alle Attività produttive
del Comune di Paternò, Attilio
Lombardo - quest’anno sarà un
evento ricco di iniziative. Il settore
agro-alimentare avrà uno spazio
importante, tanto che le aziende
cittadine, ma anche di altri comuni, sono state invitate a prendere parte per esporre i loro prodotti. Peraltro, intendo ringraziare, oltre il Consiglio comunale,
il senatore Giuseppe Firrarello,
e l’europarlamentare Giuseppe
Castiglione, per il contributo re-
gionale che la fiera ha ottenuto”.
Negli stand, oltre ai nostri
prodotti tipici del settore agro-alimentare, saranno esposti anche i
manufatti dell’artigianato locale:
in pietra lavica ceramicata, terracotta, ferro battuto e legno.
Inoltre, le serate alla Fiera di settembre saranno animate da spettacoli musicali, senza dimenticare
che la manifestazione si svolgerà
in concomitanza con un altro
grande appuntamento, Le Vie del
Medioevo.
“Due eventi - ha sottolineato il
sindaco di Paternò, Pippo Failla che mirano ad attirare nella
nostra città turisti e visitatori in
numero sempre crescente”.
Francesco Giordano
Addetto stampa
Comune di Paternò
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I PATERNESI
GIOVEDÌ
14 SETTEMBRE 2006
Da non perdere l’incontro di Bianca di Navarra
con il popolo e lo spettacolo equestre
LE VIE DEL MEDIOEVO
PASSANO PER PATERNÒ
D
al 22 al 24 settembre,
il centro storico della
nostra città sarà animato da una serie di
eventi di grande suggestione: spettacoli, cortei storici
e feste, nell’ambito della grande
manifestazione “Le vie del Medioevo”, una serie di appuntamenti
che ci faranno rivivere gli sfarzi e
l’incanto della Paternò medievale,
un evento patrocinato dalla Regione con fondi europei.
Il programma avrà come scenario i quartieri della Gancia, dell’
Itria, della Matrice e del Castello.
Così, tra esibizioni di sbandieratori e spettacoli d’armi, vedremo
menestrelli, mangiafuoco e commedianti, mercati medievali e
stand gastronomici. Altri momenti particolarmente attesi l’appuntamento “Diventare Cavaliere”, la
spettacolare caccia con i falconi
all’Itria e il corteo storico che
si snoderà per la città fino al Castello normanno. Da non perdere
l’incontro di Bianca di Navarra
con il popolo a palazzo Alessi, e lo
spettacolo equestre in piazza
Indipendenza.
Questa manifestazione, a cui il
Nei quartieri della Gancia, dell’Itria, della Matrice e del Castello assisteremo
a esibizioni di sbandieratori e spettacoli d’armi, vedremo menestrelli,
mangiafuoco e commedianti, la spettacolare caccia con i falconi e un corteo
storico che si snoderà fino al Castello normanno
Comune di Paternò ha aderito,
vede la partecipazione di altre città che hanno una centralità storico-culturale medievale: Erice,
Sperlinga, Mussomeli, Caltabel-
lotta, Geraci Siculo, Montalbano
Elicona, Randazzo,
Cefalù,
Modica,
Grotte e Noto.
A realizzare l’evento è l’Associazione
Culturale
“Aria
Nuova”, la stessa
che organizzato
“InMediovalando”
e il “Presepe vivente alla Gancia”.
“Abbiamo lavorato
molto per questo
evento - dichiara
Gianfranco
Romano, responsabile
della comunicazione del progetto -, crediamo fortemente che l’unica possibilità, per
questa città di ritagliarsi uno spazio nel panorama turistico sia
legata alla riscoperta della Collina
storica”. “La partecipazione della
nostra città a questa grande manifestazione - afferma il sindaco di
Paternò, Pippo Failla - , rappresenta già un grande successo per
tutti!”.
“Il progetto - continua l’assessore alle Attività produttive, Attilio Lombardo - vede la luce dopo
tre anni di lavoro e mira, com’è
giusto, ad inserire Paternò nel
circuito turistico-culturale delle
realtà medievali della Sicilia”.
L’assessore alla Cultura, Nino
Naso, sottolinea infine come
“questa manifestazione sia una
delle più importanti a cui il
Comune di Paternò abbia partecipato”.
Francesco Giordano
Addetto stampa
Comune di Paternò
PATERNÒ
COMUNE CAPOFILA
Importante successo colto dall’Amministrazione e in particolare
dall’assessorato all’urbanistica
U
n successo su tutta
linea per l’assessorato
e gli uffici Urbanistica.
Dalla Regione è giunto, infatti, il via libera
a un progetto che vede in prima
linea il Comune di Paternò (come soggetto capofila) assieme agli
altri venticinque paesi del Pit
Etna n.24, nonché l’Ente Parco
dell’Etna e la Provincia regionale
di Catania.
Al di là delle cifre relative al
finanziamento (circa 400 mila
euro), la città di Paternò entra a
far parte di un circuito che vedrà
interventi mirati tanto sul piano
ambientale quanto su quello
urbano.
“Qualcuno - spiega l’assessore
all’urbanistica, Francesco Ciancitto - aveva troppo superficialmente
accusato questa amministrazione
di non avere programmato nulla
per lo sviluppo del territorio: essere comune capofila del Piano
ci riempie d’orgoglio e dimostra
l’esatto contrario. Per Paternò si
tratta di un passaggio fondamentale: gli interventi riguarderanno
il territorio compreso dalla zona
jonica sino all’Etna”.
“Un contributo - evidenzia il
primo cittadino Pippo Failla - che
senza dubbio rappresenta una
valida risposta per quanto concerne gli interventi di sviluppo socioeconomico del Territorio di
Paternò”.
Anthony Distefano
Addetto stampa
Comune di Paternò
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I PATERNESI
GIOVEDÌ
14 SETTEMBRE 2006
Il presidente del Consiglio comunale parla anche di ciò
che attende l’assemblea nei prossimi mesi
VIRGOLINI FA IL BILANCIO
DELLA SUA CONSILIATURA
Questo Consiglio ha lavorato tantissimo nonostante le poche risorse economiche
In poco tempo abbiamo fatto quello che chi ci ha preceduto
non è riuscito a fare in più legislature:
per di più non abbiamo appesantito i cittadini con tasse e balzelli
Il presidente del Consiglio comunale,
Alfio Virgolini
S
iamo all’ultimo giro di
boa della legislatura e
il presidente del Consiglio comunale Alfio
Virgolini da una parte
traccia un bilancio del lavoro
svolto dall’assemblea cittadina in
questi quattro anni e dall’altra
parla di ciò che attende l’assise
nei mesi che precedono la scadenza naturale del mandato.
“Approvati - afferma - Piano
Triennale e Bilancio, ossia i due
più importanti strumenti finanziari, torneremo a riunirci tra
qualche giorno. Prima, però,
occorre consumare un passaggio
che ritengo fondamentale. Intendo convocare tutti i consiglieri, di maggioranza e opposizione,
per pianificare una linea guida di
fine legislatura che permetta di
raggiungere gli ultimi obiettivi
che ci eravamo prefissi ed ultimando, così, un quinquennio di
enorme lavoro. Siamo chiamati
infatti a un grande passo che è
quello relativo all’esame dei Piani
di lottizzazione inquadrati nella
porzione di territorio che va dal
quartiere Ardizzone a Schettino.
Altri Piani sono in fase di esame
all’ufficio urbanistica. Poi, ci sono i
Piani Integrati che consentiranno
di edificare villette nell’area PioppiScalilli. E ci sono poi gli interventi per la trasformazione in zona
privata-commerciale quella tra la
via Vittorio Emanuele e il corso
Italia”.
Virgolini spiega che in questa Zpc
di cui si parla da tempo dovrebbero sorgere un albergo assieme a
una grande area commerciale. E
non occorrerà rivedere il Piano
regolatore generale, ma servirà
solo una delibera del consiglio.
“E’ - sottolinea il presidente del
Consiglio comunale di Paternò un atto importante e che non va
sottovalutato perché interessa lo
presidenza tenere conto di altre
proposte che verranno tanto dalla
maggioranza quanto dall’opposizione. Questo perché la cosa più
importante rimane quello di tutelare gli interessi della città; toccherà, poi, all’Amministrazione
dare il via alle priorità di cui
necessita la collettività”.
Qualcuno però mette in guardia
dal pericolo che il pensiero della
prossima tornata elettorale possa
costituire un freno ai lavori.
“Sarebbe - afferma Virgolini - un
atto irresponsabile e mi auguro
proprio che questo non avvenga.
Noto parecchia voglia di fare tanto
fatto quello che chi ci ha preceduto non è riuscito a fare in più
legislature: per di più non abbiamo appesantito i cittadini con
tasse e balzelli. Abbiamo urbanizzato diversi quartieri; ridato un
volto nuovo alle periferie con
nuove opere pubbliche; siamo
intervenuti anche nel centro storico della città. Insomma, in
sinergia con l’amministrazione
Failla, lasceremo certamente
qualcosa di importante ai nostri
figli. Insomma, io auspico che
quanto è stato fatto finora sia
stato gradito dai miei concittadini
che ringrazio anche per i continui
sviluppo delle piccole e medie imprese locali”.
Insomma, per il Consiglio comunale il lavoro non è certo finito,
anzi.
“Per riuscire a fare tutto - spiega
Virgolini - sarà necessario stilare
un calendario e sarà cura della
da parte della maggioranza quanto
della minoranza.
E’ vero che qualcuno, ogni tanto,
agisce per conto proprio e questo
non è affatto produttivo. Ma questo
consiglio ha lavorato tantissimo
nonostante le poche risorse economiche. In poco tempo abbiamo
suggerimenti. Al tempo stesso mi
auguro che vogliano confermarci
la loro fiducia perché vorremmo
continuare sulla strada intrapresa
anche nella prossima legislatura”.
Anthony Distefano
Addetto stampa Comune di Paternò
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I PATERNESI
GIOVEDÌ
14 SETTEMBRE 2006
I fondamenti di questo istituto giuridico
che permette di affidare all’esterno i servizi pubblici
AMA: AVANTI TUTTA
VERSO L’ HOUSE PROVIDING
Il comune di Paternò, con l’atto di trasformazione dell’Azienda in società per azioni
per la gestione del ciclo idrico integrato e di innumerevoli altri servizi pubblici, ha espresso l’indirizzo
di utilizzare tale forma di gestione per migliorare la qualità di alcuni servizi
di fondamentale importanza per l’Ente
L’
istituto giuridico dell’
affidamento in house
providing dei servizi
pubblici locali da parte
degli enti territoriali,
costituisce una delle formule più
interessanti per il raggiungimento degli standard di qualità nell’
offerta di servizi alla comunità.
Tale formula organizzativa trova
la primordiale espressione in una
direttiva comunitaria del 1992 concernente le procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici, che
espressamente esenta le amministrazioni aggiudicatrici dall’applicazione della direttiva sugli appalti di servizi (e quindi dalla gara)
“quando i servizi sono affidati a
un ente che è esso stesso un’amministrazione e l’affidamento avviene in base a un diritto esclusivo
fondato su disposizioni legislative,
regolamentari o amministrative
compatibili con il trattato”.
Il principio comunitario ha in
seguito trovato numerose elabo-
razioni giurisprudenziali che ne
hanno approfondito l’ambito di
applicazione, fornendo ulteriori
elementi esplicativi in ordine a
svariate fattispecie di affidamenti
diretti.
E’ del novembre 1999 l’ormai
nota sentenza della quinta sezione della Corte di giustizia europea
sul contenzioso che opponeva la
Teckal srl a Comune di Viano e
Azienda Gas-Acqua Consorziale di
Reggio Emilia. Nella sentenza
vengono fissati i principi fondamentali su cui deve fondarsi la
legittimità di un affidamento in
house providing, ossia il controllo
da parte dell’Ente locale analogo a
quello svolto sui propri servizi e lo
svolgimento da parte della società
affidataria della parte più importante della propria attività con
l’Ente di riferimento.
I principi indicati - che come detto
hanno matrice prevalentemente
giurisprudenziale - trovano accoglimento nel nostro ordinamento
solo nel 2003 con nell’articolo 113
del Testo unico degli enti locali
comma 5 (nel testo sostituito dal
comma 1 dell'articolo 14, decretolegge 30 settembre 2003, n. 269,
come modificato dalla relativa
legge di conversione).
Le innumerevoli ipotesi di affidamenti in house providing realizzatesi in Italia nell’ambito delle
società di servizi pubblici, testimoniano l’elevato grado qualitativo raggiunto dall’offerta in tale
forma di gestione. Il fattore di
successo risiede appunto nell’ottimale grado di contemperamento
tra la funzione “sociale” del servizio reso e la matrice fortemente
imprenditoriale della società che
lo gestisce, adeguata alla rilevanza
industriale dell’attività svolta. Ma
trova soprattutto giustificazione
proprio nella coesistenza degli
elementi fondamentali dell’affidamento in house providing e
cioè “il controllo analogo dell’
Ente” e lo svolgimento dell’attività
principale a servizio dell’Ente
stesso, che garantiscono il perseguimento in via prioritaria della
funzione “sociale” del servizio
reso.
In altri termini è proprio la qualità del controllo che l’Ente può
esercitare sullo svolgimento del
servizio che garantisce l’obiettivo
della qualità del servizio stesso.
Così come è l’avere una società
che svolga attività a esclusivo servizio dell’Ente che contribuisce
alla ricerca di fattori di miglioramento del servizio offerto.
Il comune di Paternò, con l’atto
di trasformazione dell’Ama in
società per azioni per la gestione
del ciclo idrico integrato e di
innumerevoli altri servizi pubblici, ha espresso l’indirizzo di
utilizzare tale forma di gestione
per migliorare la qualità di alcuni
servizi di fondamentale importanza per l’Ente: è auspicabile
dunque che vengano rapidamente
formalizzati i procedimenti amministrativi che realizzano tale
indirizzo.
Daniele Venora
Presidente Ama
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Le vostre istantanee
Persino in una canzone di uno Zecchino
d’oro di qualche anno fa si esaltava la figura
del piccolo batterista, ma più piccini di
Salvatore Christian, che ha soltanto 10
mesi, proprio non ne avevamo mai visti.
E mentre questo bel bambino continua
a battere sul rullante con tanto di bandana
davanti al suo pubblico di pelouche,
a noi non resta che rivolgere
i tradizionali complimenti ai genitori,
Giuseppe e Rossella Messina
Le immagini da pubblicare vanno fatte pervenire al nostro fotografo: Foto flash di Orazio Oliveri, via Vittorio Emanuele 324 Paternò
Tel.095/841087 -. 347/1742823
o inviate agli indirizzi e-mail: [email protected] o [email protected]
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COLORE
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I PATERNESI
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14 SETTEMBRE 2006
Personaggi di oggi
segue da pagina 16
pirotecnici, con un serratissimo
alternarsi di lunghi fischi e di
botti, e di moschetterie.
Quando poi alla voce s’accompagna la mimica, il gesto, la seduzione è completa.
E l’efficacia della comunicazione
totale: nei nostri viaggi insieme
ho visto - lo giuro! - Carmelo Borzì
chiacchierare in francese con i
francesi, in inglese con gli inglesi,
in russo con i russi, in indiano
con gli indiani.
Ma poiché sono assolutamente
consapevole che non conosce
nemmeno una parola in nessuna
di queste lingue è evidente che
ha sempre e solo utilizzato la parlata della sua Paternò, caratterizzata da un’irresistibile cantilena.
Che però in bocca a Borzì si muta
in musica, e come tale diventa
comprensibile a chiunque: avete
presente Dario Fo con il suo
grammelot?
Non si discute con Carmelo Borzì:
parla lui.
Ti fa una domanda e si risponde.
Riesce a parlare in apnea che
nemmeno l’Enzo Maiorca dei
tempi migliori.
Per interromperlo bisognerebbe
sparargli. Ma chi si sognerebbe
mai di farlo, visto lo spettacolo
che sa offrire.
Oltre al suono, la mimica, dicevo: e par quasi di vederli quei
giochi di fuoco di cui parlavo
prima, variopinti e talmente affascinanti da lasciare a bocca aperta.
Ecco un’esplosione di rossi
lapilli, poi un ombrello verde, una
cascata gialla, e infine ecco il cielo
nero illuminarsi a giorno: è nata
un’idea.
Te la disegna in aria, Carmelo
Borzì, poi le mani fremono alla
ricerca di una matita, di un pezzo
di carbone, di qualunque cosa sia
utile a tracciare una linea, in questa sua vita di segni e di sogni.
Ma è solo per spiegare a te, lui
la vede già materializzata, quell’
immagine. Si tratti di scenografia, di prospetto, di scala, oggetto,
mobile... Che il segreto stia in
Sopra: un interno dell’Accademia di Belle arti di Catania
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quarto di pagina
mm 104 x mm 119
B/N
quelle lenti spesse un dito?
Chissà.
A chiederglielo si sa già cosa
si otterrà: la solita espressione
perplessa con quel leggero scuotimento di labbra che deve aver
appreso fin da bambino, per i
vicoli della sua Paternò, quando
gli si poneva una domanda un
po’ bizzarra o cui non intendeva
rispondere. Come architetto è
bravo Carmelo Borzì, geniale
addirittura. I suoi teatri sono disseminati per la Sicilia, così come
le grandi, modernissime, opere
come i centri commerciali, e poi i
palazzi in vetro e acciaio, e le ville.
Talmente geniale che ne vorremmo avere due: i gemelli Borzì.
Carmelo primo e Carmelo secondo.
Geniale e innamorato dell’arte,
in tutte le sue forme: è capace di
fermarsi a rimirare un’opera con
espressione adorante, come un
bambino di fronte alla madre.
Che dire, ancora, di Carmelo
Borzì?
Che ama i giovani e lo ha dimostrato prima da insegnante, poi da
presidente dell’Accademia di Belle
arti di Catania?
Che è architetto fino al midollo
e a quasi ottant’anni cerca ancora
il nuovo quanto e più di un giovane?
Oppure che, oltre a Paternò, ama
svisceratamente Napoli?
Quella Napoli che lo ha maleducato, ma soprattutto lo ha iniziato
al grande teatro.
Ecco, per concludere ci vorrebbe
un coup de théatre, una rivelazione.
Trovato: sapevate che Carmelo
Borzì, non ancora architetto, si
pagava gli studi facendo non solo
il disegnatore ma persino lo
chansonnier?
Insomma, uno così avremmo
potuto benissimo ritrovarcelo
Presidente del Consiglio: architetto dei nostri destini!
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B/N
GIUSEPPE LAZZARO DANZUSO
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Colore
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