Gian Francesco Amoroso emmanuele borgatta (1809 · 1883) Catalogo tematico milano · mmxi I Progetto grafico e impaginazione Ivano Bettin [email protected] II sommario Presentazione di Cesare Fertonani ........................................................ 3. Il compositore ............................................................................................. 5 Le fonti . ........................................................................................................ 7 Catalogo delle stampe................................................................................. 9 Pianoforte solo..................................................................................................... 9 Musica vocale..................................................................................................... 12 Catalogo dei manoscritti .......................................................................... 15 Pianoforte solo................................................................................................... 15 Pianoforte e archi............................................................................................... 19 Orchestra............................................................................................................. 20 Musica vocale..................................................................................................... 21 Musica sacra ...................................................................................................... 23 Varia ................................................................................................................... 26 1 Stemma gentilizio della famiglia Borgatta Archivio Accademia Urbense presentazione N ell’Ottocento musicale italiano s’incontrano anche storie come quella di Emmanuele Borgatta (1809-1883). Storia tragica e commovente come poche, che si consuma nel giro di appena trent’anni. La nascita, a Ovada (Alessandria), in una famiglia agiata; una formazione professionale di tutto rispetto a Bologna; una certa notorietà come virtuoso di pianoforte acquisita a Londra, Parigi e Milano; il debutto come autore teatrale al Teatro Carlo Felice di Genova e l’occasione di comporre un’opera per la Scala. Ma proprio qui, all’inizio di quella che sarebbe potuta essere la brillante carriera di un compositore di talento, tutto finisce perché Borgatta subisce una sorte crudele: perde la ragione in circostanze misteriose, per rimanere comunque in vita per altri quarant’anni nelle lunghe tenebre della follia. Ciò che è rimasto della produzione compositiva di Emmanuele Borgatta ci mostra un autore versatile, che si destreggia con giovanile baldanza e disinvoltura tra la musica strumentale – anzitutto pianistica – e quella vocale. Pervenuta in fonti a stampa oppure manoscritte, tale produzione è stata ordinata in un catalogo ragionato da Gian Francesco Amoroso, che ne ha redatto anche l’introduzione biografica. Questo lavoro rappresenta, insieme con gli scritti di Cristina Bobbio che per prima si è occupata della figura e dell’opera di Borgatta, un contributo indispensabile per lo studio e la valorizzazione dell’attività di questo musicista misconosciuto. Anche perché le partiture operistiche sono andate perdute al di là di qualche isolato brano superstite e quelle sinfoniche sono per lo più incomplete, è la produzione pianistica a denotare in particolare tratti di indubbio interesse, con composizioni quali la Sonata in fa maggiore, pubblicata da Ricordi, e la raccolta di sedici Studi conservati in manoscritto presso l’Archivio dell’Accademia Urbense di Ovada. Tocca ora a interpreti capaci e sensibili il compito di farcele degnamente apprezzare. Cesare Fertonani Professore associato di Storia della musica moderna e contemporanea e vicedirettore di Dipartimento di Musicologia Università degli Studi di Milano Gruppo di pianisti dell’Ottocento, vi si riconoscono Liszt e Chopin. Emmanuele Borgatta è il primo in piedi a sinistra. Cristina Bobbio, Emmanuele Borgatta: un musicista ritrovato, «Urbs, Silva et Flumen», ii / 3, luglio 1989, p. 53. il compositore E mmanuele Borgatta è nato il 5 ottobre 1809 a Ovada, città in provincia di Alessandria, da antica famiglia piemontese. Il padre Giacomo sposato con Carla Ivaldi si dedicava alla musica per diletto. Fu proprio nell’ambito familiare che il giovane ovadese manifestò le proprie doti musicali, coltivate soprattutto dallo zio, che gli impartì le prime lezioni. Ben presto però la realtà provinciale si dimostrò stretta e inadeguata per l’allora quattordicenne Emmanuele e, al fine di ampliare la sua formazione nonché di portarlo a contatto con un ambiente culturale stimolante, il padre, nel giugno del 1824, decise di condurlo a Bologna, città frequentata dai più celebri musicisti. Presso il Liceo Filarmonico era docente di contrappunto il maestro Stanislao Mattei (1750-1825), allievo e successore dell’illustre Padre Martini (17061784), membro insigne dell’Accademia Filarmonica dal 1758. Il giovane Emmanuele venne ammesso nella sua classe, distinguendosi in breve tempo tanto che, visti i rapidi progressi, Mattei propose al promettente allievo di scrivere una Sinfonia la quale, composta in un sol giorno, venne giudicata positivamente e premiata con un’esecuzione pubblica in occasione dell’apertura del Liceo. Purtroppo il 12 maggio 1825 Padre Mattei si spense e Borgatta divenne allievo di Giuseppe Pilotti (1784-1838), sotto la cui guida fu promosso maestro prima del previsto e successivamente eletto Accademico Filarmonico. Pian piano la fama del musicista ovadese iniziava a crescere sempre più sia in ambito aristocratico, dove era solito tenere concerti privati, sia presso il popolo che accorreva nelle chiese per ascoltarlo suonare l’organo durante le funzioni. Conclusi gli studi, nell’estate del 1826 Borgatta si stabilì a Genova, dove rimarrà per tre anni, partecipando alla vita salottiera, esibendosi in accademie private e pubbliche e venendo a contatto con personaggi illustri del panorama culturale e musicale genovese. Risale a questi anni la composizione del sacro intrattenimento La Morte di Sansone, diretto dallo stesso Borgatta presso l’Oratorio di San Filippo alla presenza dei reali di Sardegna. Nel 1829 Emmanuele, accompagnato dal padre, si trasferì a Londra, centro assai prestigioso e meta ambita dei più stimati compositori. Lì riuscì ad avvicinare Philip Potter (1792-1871), pianista e compositore membro della Royal Academy of Music���������������������� di Londra. Non fu difficile ������������������������������������ per Borgatta ottenere in breve tempo i più vivi consensi della buona società londinese, dando prova del 5 proprio talento, improvvisando al pianoforte fantasie costellate di passaggi di bravura e leggendo a prima vista brani di notevole difficoltà tecnica. Grazie a Potter, Borgatta potè conoscere personalmente Johann Baptist Cramer (17711858) e Ignaz Moscheles (1794-1870) e il flautista Louis Drouet (1792-1873), che espressero le lodi più vive sulle abilità del ventenne Emmanuele quale virtuoso. Nel 1832 Borgatta decise di rientrare in patria, sostando prima per un breve periodo in Francia, dove ebbe l’occasione di tenere numerosi concerti pubblici e privati sia nella capitale sia in diverse località minori. Stabilitosi a Milano nell’ottobre del 1832, il virtuoso ovadese iniziò a frequentare l’alta società, esibendosi nei circoli privati più prestigiosi tra cui il Casino dei Nobili a fianco del Teatro alla Scala, ottenendo sempre favorevoli approvazioni. È necessario aprire una breve parentesi sulla produzione musicale di Borgatta, le cui doti pianistiche, unite a un’abilità compositiva-improvvisativa, confluiscono nello stile della Restaurazione, altrimenti definito Biedermeier. Non a caso troviamo una serie di pezzi che esprimono una piena adesione da parte di Borgatta al gusto dell’epoca: pot-pourris, rondò e capricci brillanti nonché variazioni su temi d’opera degli autori più acclamati nei teatri (Bellini e Donizetti nel nostro caso). Tuttavia la scrittura di Borgatta non eccede mai in un virtuosismo esteriore, ma rimane contenuta in una dimensione classicheggiante più consona agli ambienti salottieri dove era solito esibirsi. Non pago della carriera concertistica, decise di cimentarsi anche nell’opera lirica, genere prediletto in Italia. Fu così che il 28 novembre 1835 andò in scena al Teatro Carlo Felice di Genova Amore ed inganno ovvero il quadromaniaco, farsa in un atto su libretto di Giambattista Scotti. Successivamente, il 28 gennaio 1837, venne rappresentata, nel corso della stagione di carnevale, Francesca da Rimini, melodramma in due atti su libretto di Felice Romani. Entrambi i lavori vennero ben accolti dal pubblico e dalla critica. In seguito a questi due importanti debutti operistici, nel 1839 gli si presentò l’occasione di comporre un’opera per il Teatro alla Scala. Sfortunatamente, nel momento in cui Borgatta avrebbe potuto ottenere maggiore notorietà e riconoscimenti artistici nel teatro più ambito da tutti i musicisti, un’inaspettata circostanza segnò improvvisamente la fine della sua carriera musicale. La vicenda, avvolta da un alone di mistero, narra che Borgatta venne aggredito una sera da due malviventi, derubato della sua partitura e minacciato di morte se non avesse lasciato immediatamente Milano. Vittima di questa imboscata, Borgatta perse la ragione e a nulla valsero le cure dei più validi medici consultati dal padre e dal fratello per recuperare lo sfortunato. Le ragioni dell’attentato sono sconosciute e non ci sono indizi utili a ricostruire la vicenda né di venire a conoscenza del soggetto al quale Borgatta stava lavorando per la Scala. Borgatta, ritiratosi a Ovada, ignorato dal mondo, si spense il 2 aprile 1883.1 1. Le notizie sulla vita di Borgatta sono state reperite in: Cristina Bobbio, La vita e l’arte di Emanuele Borgatta, tesi di laurea in Lettere e filosofia, relatore Leopoldo Gamberini, Genova: Università degli Studi, a.a. 1987-88; Idem, Emanuele Borgatta: un musicista ritrovato, «Urbs, silva et flumen», ii / 3, luglio 1989, pp. 41-56; Idem, Emanuele Borgatta: artista incompiuto, «Urbs, silva e flumen», ii / 4 ottobre-dicembre 1989, pp. 74-76. 6 le fonti Il seguente catalogo tematico è costituito da quarantacinque composizioni delle quali quindici a stampa e ventinove manoscritte. Le stampe sono state rinvenute presso le seguenti istituzioni: Archivio dell’Accademia Urbense di Ovada (I-Ov); Conservatorio di Musica «Giuseppe Verdi» di Milano (I-Mc); Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia (I-Vnm); Biblioteca dell’Istituto musicale pareggiato «Orazio Vecchi» di Modena (I-MOvec); British Library di Londra (GB-Lbl) e University Library di Bristol (GB-Bru). I manoscritti sono custoditi presso: Archivio dell’Accademia Urbense di Ovada (I-Ov); Archivio della Chiesa di Santa Maria presso San Celso di Milano (I-Msc), Biblioteca dell’Accademia Filarmonica di Bologna (I-Baf) e Stadtbibliothek di Hannover (D-HVs). La maggior parte dei manoscritti sono conservati nel fondo musicale dell’Archivio dell’Accademia Urbense di Ovada, che raccoglie ciò che è sopravvissuto dell’archivio privato dello stesso Borgatta. Il materiale lì custodito è stato numerato in ordine progressivo, assieme ad altri esemplari manoscritti e a stampa di diversi autori del xviii e del xix, da Daniele Calcagno, il quale nel 2002 ha pubblicato il catalogo del fondo sulla rivista dell’Accademia Urbense.2 ordinamento del catalogo Le schede sono così organizzate: i. Stampe 1. Pianoforte solo 2. Musica vocale ii. Manoscritti 1. Pianoforte solo 2. Pianoforte e archi 3. Orchestra 4. Musica vocale 5. Musica sacra 6. Varie 2. Daniele Calcagno, Il fondo musicale dell’Archivio dell’Accademia Urbense di Ovada, «Urbs, silva et flumen», xv / 1, marzo 2002, pp. 73-79. 7 Per quanto riguarda le stampe, le schede sono così articolate: · titolo della sezione; · numero d’ordine del catalogo; · titolo e tonalità; · trascrizione del titolo originale edizione; · movimenti; · incipit musicale; · collocazione; · descrizione; · eventuali osservazioni. Le schede dei manoscritti sono così articolate: · titolo della sezione; · numero d’ordine del catalogo; · trascrizione del titolo originale con relative informazioni aggiuntive (tonalità) tra parentesi quadre; · organico; · descrizione; · incipit del testo; · incipit musicale; · collocazione; · eventuali osservazioni. tavola delle abbreviazioni e delle sigle A B c. / cc. cb cl cm conc. cor fag fl gc min. ms. n. contralto basso (voce) carta / carte contrabbasso clarinetto centimetri di concerto / concertante corno fagotto flauto grancassa minore manoscritto numero n.c. ob op. org partit. pf princ. rip. S T tr vl vla vlc 8 non catalogato oboe opera organo partitura pianoforte principale di ripieno soprano tenore tromba violino viola violoncello catalogo delle stampe pianoforte solo [Fantasia in do maggiore] 1 Gems à la russe a fantasia for the piano forte in which are introduced admired subject now performing by the Russian horn band at the New Argyll Rooms arranged by E. Borgatta, Londra: Royal Harmonie Istitution, [s. d.]. Allegro ‰ # œœœ Œ . ≈ œœ œœ . R œ #œ œ œ œ #œ œ œ p 3 r œ #œ œ œ ≈ œ œ. ‰ œ#œ œ œ. 3 œ˙ ˙ ~~~ œ. & c ≈ œœ .. . ? c œœ œœ . R 3 3 U Œ Ó œ Œ Ó œ œ Œ ‰ . Rœ u GB-Bru (Restricted Pinney Music Collection): 7 pp. (25 × 32 cm) [Capriccio in do maggiore] 2 Le Liosir, capriccio per pianoforte sulla Ballata nell’opera Lucrezia Borgia del Mo Donizetti composto e dedicato al sig. Giacomo Errera di E. Borgata, Milano: Ricordi, [s. d.]. Andante non troppo &c w p ?c ∑ œ œ œ œ œ œ w œ œ œœ .... œr œ Œ œ ˙ ˙ œ Œ œ. œ œ œ œœ . œ œ œ œ œ œ œ #œ #œ I-Mc (1.A.81.11); I-Vnm (Ricordi-Misc. Mus. 5455): 15 pp. (25 × 32 cm) 9 œœ œ œ œ j œœ œ œ [Sonata in fa maggiore] 3 Sonata per forte-piano composta e dedicata alla signora Bianca Carea eximia dilettante da Emmanuele Borgata, Milano: Ricordi, [s. d.]. Adagio – Allegro moderato &b ?b 68 œœœ R Sr 68 œ œ œœ œ œ œ œ œ œ ‰ œœ œœ œœ p œ œ œ ‰ œ œ œ œœ œœ́œœ œœœ́ œœ́œœ œœœ́ œ ≈ j f œ ≈ œ œ œ œ œ œÿ œÿ œÿ œÿ ‰ ‰ b b œœœ Z bœ bœ ‰ p ‰ b bb œœœœ œœœ œœœ bœ bœ œ bœ œ œ I-Mc (1.A.81.12): 7 pp. (25 × 34 cm) [Variazioni in fa maggiore] 4 Variazioni sopra il tema dell’aria (No non ti tolgo a lei) nell’opera La Straniera composte e dedicate all’Ill.ma sig.a baronessa donna Anna Brentani da Emmanuele Borgatta, Milano: Ricordi, [s. d.]. Sostenuto maestoso U œ. œ & b 98 œ R Sr ? b 98 œ œ œ. Œ . Œ . œ. Œ . Œ . œ. u r j œ œ œœ œ œœ j œœ‰ Œ ≈ œ œ . œœ œœ œœ œœ œœ œœœ . œ œ œ . p S . œ Œ. Œ . Œ ≈ œr ∑ œ I-Mc (1.A.81.16); I-Vnm (Ricordi-Misc. Mus. 10497); I-MOvec (Modena Salimbeni-Sal. 48): 11 pp. (25 × 34 cm) [Fantasia in la b maggiore]5 Le pouvoir, Gran Fantasia per piano-forte composta e dedicata a madamigella Sofia Medici de’ Marchesi di Marignano dal maestro Emmanuele Borgata, Milano: Luigi Bertuzzi, [s. d.]. Allegro moderato b & b bb c ? bbc bb p œ œ œ œ ‰ n œ œ ≈ œœ œœ œœ œœ œœ œœ œœ œœ œ œ rall. F √ . œ. œ. œ. œ. œ . œ œ œ œ œ & Œ ‰ œ. œ. œ U œœ .. ‰ Ó œœ .. U œ. ‰Ó ? œœ œ œ œœœœœ I-Mc (1.A.81.15); I-Vnm (Ricordi-Misc. Mus. 10695): 10 pp. (25 × 32 cm) 10 œ [Pezzo caratteristico in la b maggiore] 6 Pensiero triste per pianoforte di E. Borgata. Ape musicale per forte piano, Milano: Ricordi, [s. d.]. Presto . . b j j & b bb c Ó b œ ‰ œj ‰ Ó b œ ‰ œj ‰ Œ n œ Œ b œ bœ œ bœ œ ƒ ? bbc Ó bb œ œ œ œ Ó œ n œŒ œ bŒœ œ. œ. œ. œ. . . ∑ œœ œ bœ œ œ œ œ calmando e rall. I-Mc (Ant.pf.4.1.4); I-Vnm (Ricordi-Misc. Mus. 13389): 9 pp. (21 × 30 cm) [Introduzione e brillante in re maggiore] 7 Introduzione e brillante pollonese composta dal Maestro Emmanuele Borgata accademico Filarmonico di Bologna, London: A. Green, [s. d.]. Marziale – Allegretto œ ## 2 œ & 4 f ? # # 24 œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ. œ. œ. œ. ‰ ‰ œœœ œ ‰ œœœ œ # œœœ œœ œœ œ œ œ œ œœ œ œ Œ œ œ GB-Bru (Restricted M1. F8): 7 pp. (25 × 32 cm) [Capriccio e rondò in la maggiore] 8 Capriccio e Rondò per Piano Forte composta e dedicata alla nobil signora Donna Giulia Venino distinta dilettante dal Mo Emmanuele Borgatta accademico filarmonico di Bologna, Milano: F. Lucca, [s. d.]. Adagio maestoso ## & # ? ### œœ œœ œœ œœ œœ œ œœ c œœ œœ ‰®œ œ œ œ œ œ R F S œ œ œ œ œœ œ œœ œ œ œ c œ œ ‰® &œœœœ R œœ œ œ œ œ √ œ œ œ Ÿ # œ œ . œ œ . œ œn œ . œ œ œ . œ œ œ ‰®RÔ œœ≈ œ œ≈ œ œ .# œ œ . œ œ .œ œn œ . œ œ .œ F j p j œ œœ ‰ œœ ‰ œœ ≈ œœ ≈ œœ œœœ ‰ œœ ‰ œœ Œ œ œ J R R J I-Mc (1.A.81.13); I-Vnm (Ricordi-Misc. Mus. 10682): 9 pp. (25 × 34 cm) 11 [Pot-pourri in la maggiore] 9 Pot-pourri per piano-forte sopra i più graditi pezzi dell’opera La Straniera del sig. M. Bellini composto dal M. Emmanuele Borgatta, Milano: Ricordi, [s. d.]. Introduzione Maestoso ## & # 34 œr ? # # # 34 œr œ œ. f œ. œ. œ œ œ œ .. œ œ œ œ œ œœ œ I-Mc (1.A.81.14): 14 pp. (25 × 34 cm) œœ œ # œœ n œœœ n œœ # œœœ œ ‰ J œ p legato ∑ Œ Œ œ .. œ œ œ .. œ œ [Valzer in la maggiore] 10 Tre Waltz per piano forte composti dal Mo Emmanuele Borgata, Milano: Ricordi, [s. d.]. Adagio – L’Aimable – La trompette – Le sentiment # # # 3 œr & 4 œ ? # # # 3 œr 4 œ ˙ ˙ S ˙ ˙ r j œ ≈ œ œ œ r j œ ≈ œ œ œ j œ ‰ œ j œ ‰ œ ˙ ˙ S ˙ ˙ œ nn œ˙ p n œœ n b œœ #œ ∑ I-Mc (1.A.81.17); I-Vnm (Ricordi-Misc. Mus. 8448): 7 pp. (25 × 32 cm) musica vocale [Romanza in do maggiore] 11 Romanza Tu che forse in questo istante nell’opera Francesca da Rimini del Mo Borgatta, Milano: F. Lucca, [s. d.]. Moderato B c Ó Œ œ . œR œ . J Tu che forse œ œ J ˙ œ in ques - toi - stan I-Mc (Pezzi tr.10.29): 4 pp. (24 × 34 cm) 12 œ - te œ œ œ J J hai ces - sa œ - œ to œ di [Aria in si b maggiore] 12 Il quadromaniaco melodramma posto in musica pel Teatro Carlo Felice dal Mo Emmanuele Borgatta. Cara al mio cor tu sei: scena e cavatina eseguita dal signor Milesi dall’autore dedicata al signor marchese Antonio Villani, Milano: G. Conti, [s. d.]. Allegro moderato B bb c nn ˙ ∑ œ. œ œ Œ œ œ œ bœ œ Œ # œ J J J Sor - te cru - del! in - gra-ta sor - te oh! I-Vnm (Misc. Mus. 7282): 9 pp. (24 × 34 cm) [Cavatina in sol maggiore] 13 Cavatina Per pietà bell’idol mio composed and dedicated by permission to the honorable miss Elphinstone by Emmanuele Borgatta a member of Accademy of Bologna of Italy, per canto e pianoforte, Londra: Mori & Lavenu, [s. d.]. Andantino # & c ˙ œ. Per pie œ œ Œ Ó J - tà, œ. ˙ per pie œ J - r œ U j œ. œ #œ œ œ œ œ œ œ tà per I-Ov (n.c.): 4 pp. (25 × 32 cm) [Romanza in mi maggiore] 14 Romanza composta e dedicata alla Signora Marietta Broglio nata Robecchi Io beato d’un solo tuo sguardo, Milano: Ricordi, [s. d.]. Cantabile espressivo ## & ## c Ó œ œ ˙ r Œ œj . œ œ œj œ œJ J J œ ‰ œ. œ œ # œ œ œ nœ. œ J J R J J J R Io be - a - to d´un so- lo tuo sguar - do fre -ne - rò del mio lab- bro i I-Mc (A.55.22.9); I-Vnm (Misc. Mus. 11529): 4 pp. (25 × 32 cm) [Canzonetta in mi maggiore] 15 Ecco quel fiero istante. Canzonetta a due voci composta e dedicata alle signore Carr. Dal Maestro Emmanuele Borgatta, Londra: Mori & Lavenn, [s. d.]. Cantabile ## & ## c ˙ j j r œ œ Jœ œ œJ œ œ œ Œ Ec - co quel fie-roi- stan - te œ œ ‰ œ Rœ œ ≈ œ ˙ J R R ten. Ni - ce GB-Lbl (G.808.b.(10.) G): 4 pp. (25 × 32 cm) 13 œ Œ mia Ni-ce ad - di - o, Frontespizio della Sonata per forte-piano in fa maggiore Milano, Biblioteca del Conservatorio «Giuseppe Verdi» (1.A.81.12) catalogo dei manoscritti musica strumentale pianoforte solo [Studi] 16 Studi del maestro Emmanuelle Borgatta per pianoforte. i. Moderato [in do maggiore] œ œ œ & c ≈ œ . œ œ œ œ œ œ ≈ œ . œ œ œ œ œ œ ≈ œ . œ œ œ œ œ œ ≈ œ . œ œ œœ œ œ œ J p. J Ÿ̇ J Ÿ̇ J œ œ œ. œ œœ ?c ‰ ‰ ii. Allegro con brio [in sol maggiore] # & 24 œœ œ œœ œ n œœ œ œœ œ p ? # 24 ∑ œ b œœ b œœ œ b œœ b œ b œœ œ ∑ iii. Spiritoso con fuoco [in re minore] & b c œœ œœ œœ œœ œœ œœ œœ œœ œœ œœ œœ œœ œœ ?b c ˙ ˙ Œ œœ œœ œœ œœ œœ œœ œœ œœ œœ œœ œœ œœ œœ œ œ # œ œ œ œ œœ œ œœ œ ˙ ˙ 15 Œ œ œ# œ œœ œ œœ œ œ œ œ iv. Andante sostenuto [in la minore] & 12 8 ? 12 8 . . . œ. . . . œ. # œ. œ. œ. œ œœ œ œœ œ œ œ œœ œ œœ œ œ œ. œœœœ œ œ# œœ œ œ œ œ œ œ p ∑ œ. . œ .œ œ. œ. œ ## œœ œ œ. # œ. œ. œ. œ. œ. œ. œ. œ. œ. œ. œ. n œ. œ. œ. œ. œ. œ. œ # œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ n œœ œ œ œ œœœ œ œ œœ œ ‰ œ œ ‰ œ œ œ œ ‰ œ œ œ v. Allegro con moto [in mi minore] # & c ∑ ∑ ? # c œ #œ œ œ œ œ œ œ nœ #œ nœ œ œ #œ œ #œ œ #œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ #œ œ œ œ œ œ œ nœ #œ nœ œ œ #œ œ #œ œ #œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ con forza vi. Allegretto [in re maggiore] √ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ. œ œ œ ∑ ®œ œ π œ . œ œ œ œ œ delicatissimo œ œœ œœ œœ ? ## 3 œ œ. œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ 4 œ # & # 43 vii. Quasi vivace Capriccio [in si minore] # œ œ œ œ ˙ & #c œ œ œ œ f œ œ #œ œ œ nœ ? ## c Ó œ œ Ó ‰ F ‰ ˙ œœ œ œ. œœ œ. œ œœ œ. œ œœ œœ œœ viii. Moderato [in la maggiore] ## ˙ & # 34 œ≈ œ œ œ ˙ p ? ### 3 œ œ œ 4 œ œ œ œ œ œ œ ˙˙ ≈ œ œ œ œ ix. Allegro con fuoco [in fa minore] ## œ. œ # œ œ œ. & # 12 8 ≈ Œ ≈ œR œ . œ #œ œ œ . f œ r # œ œ œ . ? # # 12 œ œ œ #œ œ œ œ 8 œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ. 16 œ œ œ œ œ œ œ. œ œ œ œ. œ. œ œ œ œ. œ œ œ œ œ œ œ œ. œ œ œ œ. œ. œ œ œ œ. œ œ œ x. Andante mosso [in mi maggiore] œ. œ. œ. œ #### c œ œ œ. œ. œ. & π ? #### c œœœœœœ œœœœœœœ œœœœœœ œ œ œ œ œ xi. Largo affettuoso [in do minore] ## & ##c Ó œ˙ pŒ. ? # # # # c ‰wŒ ˙ . ˙ . ˙ œ. j œ œ J œ œ˙ # ˙˙ #˙ œ. œ. œ œ. œ œ. œ œœ œœœœœ ‰ œ œ œœ F ‰ œ œ œœ Œ ‰ œœ œ ‹œ œ ‹œ xii. Spiritoso [in mi maggiore] ## & # ## c Ó Œ ≈ Œ œ œ j j jœ œ œ j j j j œ ? #### c j œœ ‰ œœ ‰ œœ ‰ œœ ‰ œ # œœ ‰ œœ ‰ œœ ‰ œœ ‰ œ œ œ œ œ œ œ œ xiii. Marziale [in sol minore] ## & # ## c ? #### c ‰ . # ∑ ‰. œ #œ ‹œ œ xiv. Agitato [in re minore] ? #### # 2 œ # 4 J ## # & # # # 24 ‰ ‰ j œ œ J ‰ ∑ ‰. œ œ œ œ œ # œ ‹ œ œ .. ≈ j œ ≈ xv. Allegro molto [in re minore] ## # & # ## c f ? #### # c ˙ # ˙ ∑ ‹˙ ‹˙ ˙ ˙ œ J œ œ Ó œ œ ˙ ˙ 17 œ J ‰ ‰ j œ ‰ œ œ œ Œ œ œ. œ ‰ œœ œœ œœ j œœ xvi. Maestoso moderato [in do maggiore] ## # & # ## # c œ œ œ œ œ p œ œ ≈ j œ ≈ œj . ? # # # # # # c œœjœ. ≈ œ . œ œœ .. œ. # J ˙˙ Ó œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ. œ œ œ œ . œ œœ .. œ. J J . œ ≈ œ. œ. ≈ ≈ J ≈J ≈ I-Ov: partit., 18 cc. (24 × 30 cm) · Calcagno 2002, 49 [Sinfonia in do maggiore] 17 Sinfonia dall’oratorio La morte di Sansone del signor maestro Emmanuele Borgatta, eseguito in Genova l’anno 1827, per pianoforte. Andante sostenuto & 34 œœ ? 34 Œ œ œœœœœ œ œ œ œ œ œ œ œ œœ œœ œœ œœ œ f œ œ Œ œ œ œ œ #œ œ œ œ œ œœ œœ œœ œœ # œœ œœ œœ œœ Œ œœ œ œ œ œ œ Œ œœœ I-Ov: partit., 6 cc. (30 × 21 cm) · Calcagno 2002, 25 Passatempo in si b maggiore] 18 Passatempo per piano forte del maestro Emmanuele Borgata. Larghetto b &b c Œ p ? bb c Ó œ œ . ® œ œ œ œ Jœ œ . ®œ œ œ œ. . . œ . . œ . . œ . œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ. œ. œ. œ. œ. œ. œ. œ. œ. œ J ‰ Œ & I-Ov: partit., 6 cc. (30 × 21 cm) · Calcagno 2002, 43 18 [Fantasia in mi b maggiore] 19 Fantasia del maestro Emmanuele Borgatta accademico filarmonico di Bologna, per pianoforte. Andante maestoso bb c ˙˙˙ b & ƒ ? bb c œ . b œ. Uœ œœœ ˙ œ œ. œ œ. œ œ œ œ u Œ ˙˙ π˙ ˙˙ Œ œœ œ œœœ œœ œœ I-Ov: partit., 6 cc. (29 × 21 cm) · Calcagno 2002, 42 pianoforte e archi [Variazioni in sol maggiore] 20 Variations cayennes pour piano-forte par Emmanuel Borgatta, per pianoforte ed archi. [—] # rK & 24 œœ œœ œ œ ? # 24 rK œ œ œœ .. œœ œœ .. œœ œ. œ œ. œ œ. œ œ. œ r œœ ≈ œœœ œ r œ ≈ œ j œœ œ j œ œœ œ œ œ œœ œ œœ œ œ œ œ b œœ I-Ov: 4 parti (vl i, vl ii, vla, pf), 17 cc. (32 × 22 cm) · Calcagno 2002, 41 [Romanza in mi maggiore] 21 Romanza e Polonese per piano-forte coll’accompagnamento di due violini, viola e violoncello del maestro Emmanuele Borgatta. Andante sostenuto – Allegro ## & # # 34 œ. œ ˙ œ. œ œ ‰ œ œ œ œ œ œ œ # œ I-Ov [incompleto]: 5 parti (2 vl ii, vla, vlc, cb), 15 cc. (32 × 22 cm) · Calcagno 2002, 46 19 orchestra [Ouverture in re maggiore] 22 Ouverture del maestro Emmanuele Borgatta per orchestra. Larghetto maestoso ≈ œ œ œ œ ≈œœ œ ≈œ Œ ‰ . œR œ œ œ œ œ ≈ œ œJ ‰ Œ ‰. R # & # c Ó I-Ov: partitura, 26 cc. (33 × 23 cm) · Calcagno 2002, 45 [Sinfonia in re maggiore] 23 Sinfonia del maestro Emmanuele Borgatta. Allegro # & # c 3 Ó œ . >œ œ . œ œ ≈ œ œ . ≈ >œ œ ‰. œ œ. œ ‰ f ‰. œ œ œ I-Ov: 5 parti (fl, tr, gc, tb, vl i), 13 cc. (33 × 23 cm) · Calcagno 2002, 47 [Sinfonia in mi b maggiore] 24 Sinfonia del maestro Emmanuele Borgatta. Andante maestoso b &bb c œ ≈œ œ ≈œœ J ‰j Ÿ œ œ œœ ˙ f œ ≈œ œ ≈œœ J‰ Ÿ j œ œ œœ ˙ œ Œ œ Œ I-Ov: 10 parti (fl, cl ii, tr i-ii, cor i , 2 vl i, vl ii, vlc, 2 cb), 29 cc. (30 × 21,5 cm) · Calcagno 2002, 48 20 musica vocale [Cantata in fa maggiore] 25 Cantata del signor maestro Emanuele Borgata per soli, coro ed orchestra. Allegro con brio Bb c 21 ˙ ˙ ˙. œ ˙ ˙ 5¨µ Æ® #∂ π∞® ´® ∂Ƶ∞ I-Ov: 11 parti (T i, T ii, fl, fag, tr, cor, vl i, 2 vl ii, vlc, cb), 56 cc. (29 × 21 cm) · Calcagno 2002, 18 [Quartetto in fa maggiore] 26 Quartetto borgattiano Era notte a quattro voci e pianoforte. [—] B b c Ó Œ œ. œ œ. œ. œ œ œ œ œ œ. œ œ œ ‰ Œ . œ œ J JJ J J R Per pie - tà del suo do - lo - re œ . œ . œ œ œJ œ œ œ J œ J do-naagli em - pi il tra -di - I-Ov: partit., 2 cc. (32 × 23 cm) · Calcagno 2002, 40 [Cavatina in mi b maggiore] 27 Cavatina Per pietà bell’idol mio composed and dedicated by permission to the honorable miss Elphinstone by Emmanuele Borgatta a member of Accademy of Bologna of Italy, per canto e pianoforte. Andantino b & b b 24 œ /¨π œ. ∑∞¨ œ œj ‰ ª Œ œ ∑¨π œ œ. ∑∞¨ j œ U œ ª œ nœ œ œ œ œ j œ I-Ov: 3 cc. (30 × 24 cm) · Calcagno 2002, 39 [Recitativo e aria in mi b maggiore] 28 Recitativo ed aria del maestro Emmanuele Borgatta per canto e pianoforte. Allegro moderato ˙ œ. bb œ œ œ ‰ œ œ œ Jœ œJ œJ ‰ œJ œJ œJ œJ b œJ B b c J R R J Fi - gli di Gia-no la dif-fi-cil sce-na la pri-ma vol-taè I-Ov: 6 cc. (30 × 21 cm) · Calcagno 2002, 44 21 j bœ œ œ ≈≈ œ œ œJ œ R R R que-sta che m´in-dus-sea [Anacreontica in la b maggiore] Anacreontica. ? bb b c Ó b . Œ œJ œR 29 œ . œ œ œ œ œ . œJ œ œ œ œ J J J J J œ œ œ œ Om - brao - scu-rae ta - ci - tur - na tu, o ci - pres - so span-di in D-Hvs (Kestner No. 115/10): 9 cc. (30 × 21 cm) [Oh come e vago in la b maggiore] 30 Parole dell’opera La prigione d’Edimburgo – Musica improvvisata del molto celebre ed infelice giovine maestro Borgatta di Genova – Milano Gennaro 1839. Andantino & 86 Œ . Œ œ œ j œ J J œ J j œ œ Oh, co - mee va - go, œ. a - ma - œ œ œ J bi - œ le I-Baf (Masseangeli Msg. I-Borga-Mus.1): 1 c. (22 × 30 cm) [Romanza in la maggiore] 31 Romanza per voce di basso principata con i versi «Era vicino il termine della morta carriera». Moderato ? ### c œ œ. œ œ J R E - ra œ vi-ci - noil œ. œ œ œ #œ œ œ œ œ œ ˙ ter - mi- ne del - la mor - ta I-Ov: B, 2 cc. (31 × 23 cm) · Calcagno 2002, 26 22 car - rie - œ ‰ œ J ra fu musica sacra [Tributum Deo Gloria in do maggiore] 32 Tributum Deo Gloria a quattro voci del M° Emmanuele Borgatta. Allegro con brio œ œ & c Ó Glo-ria œ œ œ œ œ œ œ œJ œ œ œ . œ œ œ œ œ J J R R J J J glo - ria in ex-cel - sis De - o glo-ria in ex - cel-sis De œ - o I-Msc (62.1): partit. 58 cc. (33 × 24 cm): S, A, T, B, org; I-Msc (62.2): partit., 32 cc. (24 × 33 cm): S, A, T, B, org osservazioni: il secondo manoscritto (62.2) è intitolato Gloria solenne in Do a quattro voci del M° Emmanuele Borgatta. [Credo in do maggiore] 33 Credo a tre voci d’Emmanuelle Borgata. 1825, in marzo, con accompagnamento d’orchestra. B c œ. œ Œ j œ ˙ j œ œ. Cre - doin un - num De - um œ œ œ œ J J œ œ œ Ó Pa - trem om - ni - po - ten - tem I-Ov: partit., 16 cc. (30 × 23 cm): T i-ii - B, vl i-ii, vla, vlc, cb, fl, cl i-ii, ob i-ii, fag, cor in do, tr in do, trb · Calcagno 2002, 67 [Credo in do maggiore] 34 Credo in Do per 4 voci posto in musica da E. Borgatta. Allegro con brio B c ∑ ∑ Œ ˙ Cre œ - do œ œ Ó cre - do I-Msc (53.1): partit., 18 cc. (24 × 33 cm): S, A, T, B, org 23 [Laudate Dominum in fa maggiore] 35 Laudate Dominum omnes gentes a quattro voci d’Emmanuelle Borgata. 1825, Bologna, con accompagnamento di orchestra. Allegro maestoso B # 24 œ œœ Lau - œ - œ œ - œœ da - œ mus œ œ œ œ œj . œ œ lau - - - œ R œ da - mus te I-Ov: partit., 26 cc. (30 × 22 cm): S, A, T, B, fl, cl i-ii, ob i-ii, fag, cor in fa i-ii, tr in fa, trb, vl i-ii, vla, vlc, cb · Calcagno 2002, 65 [Laudamus in si b maggiore] 36 Laudamus a solo tenore di Emmanuele Borgatta. Andante sostenuto &b c ˙ œ œ Lau - da - te œ. œ œ Œ J Do - mi-num ˙ ˙ ˙ om - nes œ Œ gen - tes I-Ov: partit., 13 cc. (30 × 22,5 cm): T, fl, cl i-ii, ob i-ii, cor in si b i-ii, vl i-ii, vla, vlc, cb · Calcagno 2002, 22 [Qui tollis in si b maggiore] 37 Primo Qui tollis con cori a tenore solo d’Emmanuele Borgatta. Andante sostenuto B bb 34 ‰ Jœ œ Qui œ tol - lis œ pec œ - Œ œ ca - ta œ œ mun - di œ pec - I-Ov [incompleto]: 4 parti: T, T i-ii, B conc., 5 cc. (32 × 23 cm) · Calcagno 2002, 19 a [Kyrie in mi b maggiore] 38 Chirie [sic] a tre voci di Emmanuele Borgatta Maestoso B bbb c ∑ œ. œ œ Œ J Chi - ri - e ∑ œ. œ œ Œ J Chi - ri - e I-Ov: 13 parti, 15 cc. (30 × 21 cm) · Calcagno 2002, 21 24 [Gloria in sol maggiore] 39 Gloria a tre voci d’Emmanuele Borgatta. & # 2 j œ 4 œ œ J f j œ œ œ œ œ œ œ œœœ œœœœœ j œ I-Ov [incompleto]: vl ii rip., 4 cc. (30 × 21 cm) · Calcagno 2002, 20 [Terzetto in sol maggiore] 40 Terzetto qui sedes d’Emmanuele Borgatta. 1825, in marzo N. 6 per due tenori, basso e orchestra. Allegretto B# c Ó Œ œ. œ ˙ . J R ˙. œ Qui se - des ad dex - œ. œ ˙ . J R teram ad dex - j œ . Rœ ter - am I-Ov [incompleto]: partit. 10 cc. (30 × 21 cm): T i-ii, B, fl, cl i-ii, ob i-ii, fag, vl i-ii, vla, vlc, cb · Calcagno 2002, 24 [Laudamus in sol maggiore] 41 Laudamus d’Emanuelle Borgatta a solo tenore. Andante B ## c œ œ œ œ. Œ œ. œ œ. œ ‰ œ œ œ œ œ J œ œ œ ≈ œ œ œ œ œ œ Ó 28 Qui tol - lis pec-ca - ta mun - di pec - ca - ta I-Ov: T, 12 cc. (30 × 22 cm) · Calcagno 2002, 22 [Graduale in la maggiore] 42 Graduale Beatus Vir etc. de Emmanuele Borgatta, per tenore solista e orchestra. Allegro molto B # # # 24 œ œ #œ Al - le - œ œ œ œ lu Al - le - ia œ #œ - œ œ œ lu - ia I-Ov: partit., 16 cc. (30 × 22 cm) e 6 parti: vl i princ., 2 vl i rip, vl ii princ., 2 vl ii rip. · Calcagno 2002, 23 25 [Inno in la maggiore] 43 Inno Aeterni patris genita di Emmanuelle Borgata, a tre voci e orchestra. Allegro maestoso B c Ó œ œ œ Œ Œ ‰ œJ œ œ œ œ Ae - ter - ni pa - tris œ . œ œj . œr œ . œ œ . œ ge - ni - ta Ma - ter su-per - ni I-Ov: partit., 12 cc. (30 × 22 cm): T i-ii, B, fl, cl in la i-ii, ob i-ii, fag, cor in la i-ii, tr in re, trb vl i-ii, vla, vlc, cb · Calcagno 2002, 66 varia [Solfeggi] 44 Solfeggi de’ Emmanuelle Borgatta quaderno primo (50 a) e secondo (50 b) Allegretto Bc ˙ œ œ ?c œ œ œ œ œ ˙ œ Œ œ œ œ œ ˙ ˙ œœ œ œœ œ œ œœœœ œœœœœœœœ œ œ œ I-Ov: 32 cc. (30 × 22 cm) · Calcagno 2002, 50 a-b [Concertante in sol maggiore] 45 Concertante par Borgatta Adagio & # 2 rK 4 œ œ œ . # œ œ . œ œj œ I-Ov: 5 cc. (30 × 22 cm) · Ignoto a Calcagno 2002. 26 œ J œ œ œ œ