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Aprile 2012
Schaan – Buchs – Mels – Marbach
FIORE DI STRADA di Giosy Cento
Don Giosy Cento, il prete
che è da anni impegnato
nella missione di predicare
attraverso il carisma che lo
porta a comporre e cantare
musiche e canzoni in giro per
l'Italia e per il mondo.
Ti porterei un fiore ovunque sei,
perché un fiore sei
e vorrei farti sognare e ricordare che
sei figlia di una terra che t'ama.
Era appena sbocciato il tuo seno
e la tua idea di libertà
Non so chi l'ha strappato a noi
chi t'ha portato via oltre il mare.
Certo non ti voleva bene quanto noi,
quanto tuo padre e tua madre.
Dio ti faccia tornare,
Dio ti faccia tornare
a fiorire fra noi,
a sognare con noi per la libertà.
Dio ti faccia tornare,
Dio ti faccia tornare
a fiorire fra noi,
è a soffrire con noi per la libertà
La sua produzione
impressionante: più di 800
brani, alcuni dei quali
notissimi per essere cantati
nelle celebrazioni liturgiche
di mezzo mondo; oltre 3000
concerti!
I tuoi fratelli la sera vanno a dormire
in silenzio,
tu sei il loro silenzio
E noi ragazzi, gli amici ti aspettiamo
chissà se apparirai all'orizzonte.
Noi non abbiamo un potere sociale
solo la forza dell'amore.
Tu Dio, tu che distruggi il male
che ci hai strappati alla morte,
alla morte
salva la nostra amica.
«Mi piace sentirmi chiamare Dio, tu lo puoi
“Il prete che canta” – ha fa che ritorni fra i suoi.
scritto don Giosy – Prete per
chi, in fondo, cerca risposte
eterne, all’eterno interrogarsi
del cammino umano. Ora mi
stancano i viaggi, ma non il
cantare, non gli occhi limpidi
dei ragazzi, non i loro silenzi
e i loro entusiasmi. Dietro i
sabato sera, dietro fumo,
alcool, aids, sesso e moda ci
sono giovani veri in ricerca».
Dio ti faccia tornare,
Dio ti faccia tornare
a fiorire fra noi,
a sognare con noi per la libertà.
Dio ti faccia tornare,
Dio ti faccia tornare
a fiorire fra noi,
a soffrire con noi per la libertà
Vorrei baciarti da amico
e sussurrarti al cuore
"non avere paura".
Io sono con te, noi siamo con te.
Il Signore ti porterà tra noi
su ali d'aquila.
La canzone …
“ Fiore di strada “ …
affronta
la tragedia
della prostituzione …
vista
Cento saràalbanese.
con noi con
daGiosy
un villaggio
un grande concerto sabato 22
settembre nella Vaduzersaal.
E domenica 23 settembre alla S. Messa in occasione della
celebrazione del 50° anniversario della Missione Cattolica
Italiana.
Aprile 2012
Schaan – Buchs – Mels – Marbach
PROGRAMMA DELLA MISSIONE 2012
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La Missione
Comprende il Principato del Liechtenstein e le
tre zone del Cantone San Gallo (Werdenberg,
Sarganserland, Rheintal), da Bad Ragaz (confine
con i Grigioni) e da Walenstadt (confine con il
Glarona) fino a St. Margrethen.
Il Missionario
Don Egidio Todeschini, Reberastrasse 1,
9494 Schaan.
Tel. 00423-2322922; Fax 00423-2322919;
Email: [email protected];
www.donegidio.com.
Sante Messe
Nella foto: il coro Liwe canta per il Presidente della Repubblica Italiana Francesco Cossiga in occasione della
sua visita nel Liechtenstein.
Sabato 12 maggio a Marbach: Madonna di Fatima + Festa della Mamma con il cantautore
Gaetano Borgo
Domenica 13 maggio a Schaan: Festa della Mamma: Messa + pranzo + concerto del cantautore Gaetano Borgo (Gemeindesaal)
Giovedì 17 maggio a Buchs: Messa + concerto del Coro Indonesiano
Sabato 16 giugno a Schaan: Cresima degli adulti (chiesa S. Pietro)
Dal 6 al 10 giugno: Coro italiano a S. Giovanni Rotondo + Taurisano
Sabato 25 agosto a Schaan: Festa della Madonna della Pietra
Domenica 16 settembre ad Azmoos: incontro dei pensionati della Missione
Sabato 22 settembre nella Vaduzersaal: concerto di don Giosy Cento
Domenica 23 settembre a Schaan: celebrazione del 50° della Missione Cattolica Italiana
Questi alcuni appuntamenti già in programma. Seguiranno altri incontri e iniziative
che pubblicheremo in seguito. Preghiamo le Associazioni di zona di annotare queste
date e di avere la cortesia di non programmare altri avvenimenti nella stessa data.
CERCHIAMO FOTO E DOCUMENTI
Vogliamo festeggiare quest’anno il 50.esimo
anniversario di fondazione della nostra Missione Cattolica Italiana di Schaan. Lo faremo
non con una celebrazione soltanto, ma con
diverse manifestazioni e appuntamenti durante tutto l’anno. La cerimonia conclusiva è
programmata per domenica 23 settembre
a Schaan con una solenne concelebrazione,
presieduta dal nostro arcivescovo Wolfgang
Haas, alla presenza di Autorità, invitati e tutta la comunità.
Per questa data vogliamo preparare anche
una pubblicazione sulla storia dei 50 anni
della nostra Missione, con appunti e note
di cronaca, documentazioni varie. Per questo siamo alla ricerca anche di foto storiche
e altri documenti dei primi anni della nostra
Missione (1961-1980), cioè prima dell’arrivo
di don Maurizio Ipprio. Di quegli anni infatti
non troviamo in Missione né le foto dei primi
Missionari (padre Adeodato Borra, don Camillo Cincotti) né altre annotazioni.
Chi fosse in possesso di foto, documenti
o altro di quel periodo storico, è pregato
di prestarli alla Missione. In seguito li restituiremo di sicuro ai proprietari dopo
averne preso nota.
Ogni domenica e festa di precetto: a Buchs
ore 9.00 (chiesa parrocchiale); a Balgach ore
10.30 (Frongarten); a Schaan ore 11.00 (S. Pietro);
a Mels (eccetto la prima domenica del mese) ore
18.00 (chiesa dei Cappuccini); a Flums (la prima
domenica del mese) ore 18.00 (Justuskirche).
Il sabato nel Rheintal: a Marbach primo del
mese ore 18.00 (Missione); ad Au secondo del
mese ore 18.00 (Altersheim); a Diepolsau terzo
del mese ore 17.00 (chiesa parrocchiale); a St.
Margrethen quarto del mese ore 17.00 (chiesa
parrocchiale).
Il bollettino
Comunità è il mensile delle Missioni della Svizzera Orientale e della nostra Missione. Siete
pregati di comunicare i vostri cambiamenti di
indirizzo. Per chi non lo riceve, basta scrivere o
telefonare alla Missione.
Internet
Il sito www.donegidio.com contiene informazioni sulla Missione di Schaan e Marbach. Con
articoli settimanali e pubblicazioni curate dal
missionario. Il sito www.missioni.ch è quello
delle Missioni Cattoliche Italiane in Svizzera.
Sportello consolare
Schaan: ogni venerdì dalle 18.00 alle 20.00 alla
Missione (Reberastrasse 1). Operatore sociale:
Egidio Stigliano. Buchs: ogni sabato dalle 9.00
alle 11.00 nell’aula sotto la chiesa cattolica.
Operatore sociale: Matteo Di Gennaro.
Marbach: ogni mercoledì dalle 18.30 alle 20.00
alla Missione (Staatstrasse 58).
Operatore sociale: Theo Palmisano.
Patronato Acli
Buchs: ogni sabato dalle ore 9.00 alle 11.00
nell’aula sotto la chiesa cattolica. Operatore sociale: Matteo Di Gennaro.
Marbach: primo e terzo lunedì del mese dalle
ore 15.30 alle 18.00 alla Missione (Staatstr. 58).
Operatore sociale: Matteo Di Gennaro.
Patronato Ital-Uil
Heerbrugg: ogni mercoledì dalle 18.45 alle
20.00 nella sede del sindacato Unia (Auenstrasse 2).
Operatore sociale: Gianni Ruberti.
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Schaan – Buchs – Mels – Marbach
Aprile 2012
ricordiamo i nostri defunti
Il 9 febbraio 2012 a Taurisano (Lecce) è morto, dopo breve malattia, Rocco Cavalera (nella foto).
Era nato a Taurisano il 4 marzo 1949. Emigrato nel
Liechtenstein dal 1965, nel 1969 si era unito in
matrimonio con Anna Rizzello.
Tanti lo ricordano, qui a Schaan ha lavorato fino al
2005 fino al suo rientro definitivo in Italia. I funerali si sono svolti a Taurisano l’11 febbraio. Lascia la moglie Anna
Maria e a Balzers le figlie Angela e Marcella con le rispettive famiglie. La comunità italiana lo ricorda nella preghiera di suffragio.
Il 26 febbraio scorso è morta ad Altstätten, alla
casa di riposo dove risiedeva da alcuni anni dopo
la morte del marito, Dora Braun-Corona (nella
foto). Era nata il 19 maggio 1922, emigrata da
molti anni ad Altstätten, dove aveva formato la
sua famiglia. Aveva tuttavia sempre conservato
un bel contatto con la comunità italiana. I suoi
funerali si sono svolti ad Altstätten lunedì 5 marzo.
La ricordiamo nella preghiera di suffragio.
Il 16 febbraio 2012 all’ospedale di Grabs è deceduto Giancarlo Vai (nella foto). Era nato a
Carbonia (Cagliari) il 12 ottobre 1948. I funerali si
sono svolti sabato 18 febbraio nella parrocchia
di Bendern, dove ora riposa nel cimitero locale.
Anche la comunità italiana lo ha ricordato nella
celebrazione della messa domenicale. L’eterno
riposo donagli o Signore e splenda a lui la luce perpetua. Riposi
in pace.
Sabato 3 marzo all’ospedale di San Gallo è morta
Elvira Vietri-Cipolletta (nella foto). Era nata a
Misciano (Avellino) il 12 dicembre 1939. Emigrata
in Svizzera dal 1963, nel 1965 a St. Margrethen si
era sposata con Sabato Vietri. Negli ultimi anni,
dopo la morte del marito avvenuta nel 2004, era
ospite presso la casa di riposo. I funerali si sono
svolti a St. Margrethen. Lascia i figli Annunziata e Giovanni con le
rispettive famiglie e cinque nipoti. Riposi in pace.
soggiorno marino a bellaria
La Missione di Schaan- Marbach con la Missione di Glarus organizza, come negli anni passati, un soggiorno marino a Bellaria da lunedì 27 agosto a lunedì 10 settembre 2012 presso
l’Hotel Ambasciatori *** (tutti nello stesso Hotel).
Prezzo: CHF 900 in camera doppia. Supplemento per camera
singola: CHF 280. Le singole sono molto limitate, la precedenza
ai primi iscritti.
Il prezzo comprende: viaggio di A/R con partenze da S. Gallo,
Heerbrugg, Sargans, Glarus; camere rinnovate di ogni confort;
pensione completa; servizio spiaggia (ombrellone e lettino).
Il prezzo non comprende: assicurazione malattia, infortuni, spese
di annullamento a carico dei partecipanti.
Pagamento: acconto CHF 400 a persona da versare al momento della iscrizione; il saldo è da versare una settimana prima della
partenza.
Iscrizioni: entro la fine maggio oppure fino a disponibilità dei
posti.
Per le iscrizioni scrivere o telefonare a: Missione Cattolica
Italiana, Reberastrasse, 9494 Schaan. Tel. 00423-232 29 22.
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IL SIGNORE È VICINO A CHI SOFFRE
Lettera agli sposi in situazioni di separazione o divorzio e nuova unione
Il vescovo di Coira Vitus Huonder ha scritto per
la Quaresima 2012 una Lettera pastorale ai fedeli della sua diocesi sul tema del matrimonio
e subito le penne dei giornalisti (incominciando dal Tages Anzeiger seguito a ruota da altri
giornali) sono andati... a nozze, imbastendo
una bella polemica sul nulla, in quanto i contenuti della lettera, anche sul tema dell’Eucarestia ai divorziati, altro non fanno se non rispecchiare il Magistero della Chiesa cattolica.
Basterebbe leggerla.
Il vescovo di Lugano Giacomo Grampa, richiesto a sua volta sull’argomento, ha scritto sul
Giornale del Popolo: “ Risponderò brevemente ispirandomi ad un libretto, prezioso già nel
titolo, dell’arcivescovo emerito di Milano, card.
Dionigi Tettamanzi: “Il Signore è vicino a chi ha
il cuore ferito. Lettera agli sposi in situazioni di
separazione, divorzio e nuova unione”, Centro
ambrosiano, 2008”.
Ne riprendo qualche scheggia.
“Per la Chiesa e per me Vescovo siete fratelli
amati e desiderati. La comunità cristiana ha riguardo del vostro travaglio umano. La Chiesa
non vi ha dimenticati. Tanto meno vi rifiuta o
vi considera indegni, piuttosto si sente chiamata non ad esprimere un giudizio severo e
distaccato, ma ad immettere nelle pieghe di
tanti drammi la luce della parola di Dio, ac-
compagnata dalla testimonianza della sua
misericordia.
La vostra ferita è anche la nostra, perché la fine
di un matrimonio è anche per la Chiesa motivo
di sofferenza e fonte di interrogativi pesanti”.
E tralascio altre considerazioni delicate e paterne dell’arcivescovo Dionigi, per dire che
l’indicazione della Chiesa riguardo all’impossibilità di accedere alla Comunione eucaristica per gli sposi che vivono stabilmente un
secondo legame sponsale, non esprime un
giudizio sul valore affettivo e sulla qualità della
relazione che unisce i divorziati risposati. Non
c’è dunque un giudizio sulle persone, ma una
norma necessaria a motivo del fatto che queste nuove unioni nella loro realtà oggettiva
non possono esprimere il segno dell’Amore unico, fedele, indiviso di Gesù per la sua Chiesa.
È comunque errato ritenere che la norma regolante l’accesso alla Comunione giustifichi
che i coniugi divorziati e risposati siano esclusi
da una vita di fede e di carità vissuta all’interno della comunità ecclesiale. In una recente
lettera Papa Benedetto XVI, dopo aver riaffermato la non ammissibilità dei divorziati risposati alla Comunione, prosegue dicendo che
essi “tuttavia, nonostante la loro situazione,
continuano ad appartenere alla Chiesa, che
li segue con attenzione nel desiderio che col-
tivino uno stile di vita cristiano, attraverso la
partecipazione alla Messa pur senza ricevere
la Comunione, l’ascolto della Parola di Dio, la
preghiera, la partecipazione all vita comunitaria, il dialogo con il sacerdote, le opere della carità cristiana, l’impegno educativo verso i figli”
(Sacramentum caritatis, n. 29).
Concludo facendo mie le parole dei Vescovi
lombardi: “Chiediamo l’aiuto dello Spirito Santo che ci ispiri gesti e segni che rendano chiaro
a tutti che nessuno è escluso dalla misericordia di Dio, nessuno è mai da Lui abbandonato,
ma sempre cercato ed amato” (Lettera alle famiglie, n.28).
MIA NONNA È COME UNA BAMBINA
La toccante testimonianza di un familiare di un malato di Alzheimer
Mia nonna è una bambina, è una tenera creatura che non sa parlare, non sa mangiare e non
sa camminare.
Mia nonna ha grandi occhi grigi che guardano nel vuoto, a volte pieni di gioia, a volte di
disperazione. Mia nonna ha un mondo tutto
suo, un mondo speciale, senza tempo, senza
spazio, senza luogo.
Mi guarda negli occhi dalla sua poltrona ed è
come se volesse raccontarmi una vita che non
ricorda più. Non sa di avere dei figli, non sa di
avere amato un uomo, non si è accorta che adesso lui non c’è più.
È così diversa adesso. Ma conosce il mio nome,
non sa chi sono, ma è sempre gentile con me.
Quando riesce a parlare, si rivolge a me dan-
domi del lei. Non ricorda più le carezze rassicuranti che mi faceva quando io ero avvolto
tra le sue braccia.
Adesso sono io che la accudisco, che le do da
mangiare e la rassicuro che la sua mamma è
uscita ma tornerà presto.
Mia nonna non si vergogna più, non arrossisce
più come un tempo.
Era così bella da essere invidiata dalle coetanee, che vedevano in lei una pericolosa rivale
in amore, e di questo andava molto fiera.
Adesso si spegne giorno dopo giorno, come
una candela sotto una campana di vetro. Il suo
sguardo è sempre più assente, le sue mani tremano sempre di più.
Ed io non posso far altro che assistere a questo
doloroso calvario. Resto impotente di fronte
a una realtà così crudele, che mi sta privando
della persona che più di ogni altra mi ha insegnato i primi passi della mia vita.
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Comunità Aprile 2012 - don Egidio Todeschini