14 Aprile 2012 Schaan – Buchs – Mels – Marbach FIORE DI STRADA di Giosy Cento Don Giosy Cento, il prete che è da anni impegnato nella missione di predicare attraverso il carisma che lo porta a comporre e cantare musiche e canzoni in giro per l'Italia e per il mondo. Ti porterei un fiore ovunque sei, perché un fiore sei e vorrei farti sognare e ricordare che sei figlia di una terra che t'ama. Era appena sbocciato il tuo seno e la tua idea di libertà Non so chi l'ha strappato a noi chi t'ha portato via oltre il mare. Certo non ti voleva bene quanto noi, quanto tuo padre e tua madre. Dio ti faccia tornare, Dio ti faccia tornare a fiorire fra noi, a sognare con noi per la libertà. Dio ti faccia tornare, Dio ti faccia tornare a fiorire fra noi, è a soffrire con noi per la libertà La sua produzione impressionante: più di 800 brani, alcuni dei quali notissimi per essere cantati nelle celebrazioni liturgiche di mezzo mondo; oltre 3000 concerti! I tuoi fratelli la sera vanno a dormire in silenzio, tu sei il loro silenzio E noi ragazzi, gli amici ti aspettiamo chissà se apparirai all'orizzonte. Noi non abbiamo un potere sociale solo la forza dell'amore. Tu Dio, tu che distruggi il male che ci hai strappati alla morte, alla morte salva la nostra amica. «Mi piace sentirmi chiamare Dio, tu lo puoi “Il prete che canta” – ha fa che ritorni fra i suoi. scritto don Giosy – Prete per chi, in fondo, cerca risposte eterne, all’eterno interrogarsi del cammino umano. Ora mi stancano i viaggi, ma non il cantare, non gli occhi limpidi dei ragazzi, non i loro silenzi e i loro entusiasmi. Dietro i sabato sera, dietro fumo, alcool, aids, sesso e moda ci sono giovani veri in ricerca». Dio ti faccia tornare, Dio ti faccia tornare a fiorire fra noi, a sognare con noi per la libertà. Dio ti faccia tornare, Dio ti faccia tornare a fiorire fra noi, a soffrire con noi per la libertà Vorrei baciarti da amico e sussurrarti al cuore "non avere paura". Io sono con te, noi siamo con te. Il Signore ti porterà tra noi su ali d'aquila. La canzone … “ Fiore di strada “ … affronta la tragedia della prostituzione … vista Cento saràalbanese. con noi con daGiosy un villaggio un grande concerto sabato 22 settembre nella Vaduzersaal. E domenica 23 settembre alla S. Messa in occasione della celebrazione del 50° anniversario della Missione Cattolica Italiana. Aprile 2012 Schaan – Buchs – Mels – Marbach PROGRAMMA DELLA MISSIONE 2012 15 La Missione Comprende il Principato del Liechtenstein e le tre zone del Cantone San Gallo (Werdenberg, Sarganserland, Rheintal), da Bad Ragaz (confine con i Grigioni) e da Walenstadt (confine con il Glarona) fino a St. Margrethen. Il Missionario Don Egidio Todeschini, Reberastrasse 1, 9494 Schaan. Tel. 00423-2322922; Fax 00423-2322919; Email: [email protected]; www.donegidio.com. Sante Messe Nella foto: il coro Liwe canta per il Presidente della Repubblica Italiana Francesco Cossiga in occasione della sua visita nel Liechtenstein. Sabato 12 maggio a Marbach: Madonna di Fatima + Festa della Mamma con il cantautore Gaetano Borgo Domenica 13 maggio a Schaan: Festa della Mamma: Messa + pranzo + concerto del cantautore Gaetano Borgo (Gemeindesaal) Giovedì 17 maggio a Buchs: Messa + concerto del Coro Indonesiano Sabato 16 giugno a Schaan: Cresima degli adulti (chiesa S. Pietro) Dal 6 al 10 giugno: Coro italiano a S. Giovanni Rotondo + Taurisano Sabato 25 agosto a Schaan: Festa della Madonna della Pietra Domenica 16 settembre ad Azmoos: incontro dei pensionati della Missione Sabato 22 settembre nella Vaduzersaal: concerto di don Giosy Cento Domenica 23 settembre a Schaan: celebrazione del 50° della Missione Cattolica Italiana Questi alcuni appuntamenti già in programma. Seguiranno altri incontri e iniziative che pubblicheremo in seguito. Preghiamo le Associazioni di zona di annotare queste date e di avere la cortesia di non programmare altri avvenimenti nella stessa data. CERCHIAMO FOTO E DOCUMENTI Vogliamo festeggiare quest’anno il 50.esimo anniversario di fondazione della nostra Missione Cattolica Italiana di Schaan. Lo faremo non con una celebrazione soltanto, ma con diverse manifestazioni e appuntamenti durante tutto l’anno. La cerimonia conclusiva è programmata per domenica 23 settembre a Schaan con una solenne concelebrazione, presieduta dal nostro arcivescovo Wolfgang Haas, alla presenza di Autorità, invitati e tutta la comunità. Per questa data vogliamo preparare anche una pubblicazione sulla storia dei 50 anni della nostra Missione, con appunti e note di cronaca, documentazioni varie. Per questo siamo alla ricerca anche di foto storiche e altri documenti dei primi anni della nostra Missione (1961-1980), cioè prima dell’arrivo di don Maurizio Ipprio. Di quegli anni infatti non troviamo in Missione né le foto dei primi Missionari (padre Adeodato Borra, don Camillo Cincotti) né altre annotazioni. Chi fosse in possesso di foto, documenti o altro di quel periodo storico, è pregato di prestarli alla Missione. In seguito li restituiremo di sicuro ai proprietari dopo averne preso nota. Ogni domenica e festa di precetto: a Buchs ore 9.00 (chiesa parrocchiale); a Balgach ore 10.30 (Frongarten); a Schaan ore 11.00 (S. Pietro); a Mels (eccetto la prima domenica del mese) ore 18.00 (chiesa dei Cappuccini); a Flums (la prima domenica del mese) ore 18.00 (Justuskirche). Il sabato nel Rheintal: a Marbach primo del mese ore 18.00 (Missione); ad Au secondo del mese ore 18.00 (Altersheim); a Diepolsau terzo del mese ore 17.00 (chiesa parrocchiale); a St. Margrethen quarto del mese ore 17.00 (chiesa parrocchiale). Il bollettino Comunità è il mensile delle Missioni della Svizzera Orientale e della nostra Missione. Siete pregati di comunicare i vostri cambiamenti di indirizzo. Per chi non lo riceve, basta scrivere o telefonare alla Missione. Internet Il sito www.donegidio.com contiene informazioni sulla Missione di Schaan e Marbach. Con articoli settimanali e pubblicazioni curate dal missionario. Il sito www.missioni.ch è quello delle Missioni Cattoliche Italiane in Svizzera. Sportello consolare Schaan: ogni venerdì dalle 18.00 alle 20.00 alla Missione (Reberastrasse 1). Operatore sociale: Egidio Stigliano. Buchs: ogni sabato dalle 9.00 alle 11.00 nell’aula sotto la chiesa cattolica. Operatore sociale: Matteo Di Gennaro. Marbach: ogni mercoledì dalle 18.30 alle 20.00 alla Missione (Staatstrasse 58). Operatore sociale: Theo Palmisano. Patronato Acli Buchs: ogni sabato dalle ore 9.00 alle 11.00 nell’aula sotto la chiesa cattolica. Operatore sociale: Matteo Di Gennaro. Marbach: primo e terzo lunedì del mese dalle ore 15.30 alle 18.00 alla Missione (Staatstr. 58). Operatore sociale: Matteo Di Gennaro. Patronato Ital-Uil Heerbrugg: ogni mercoledì dalle 18.45 alle 20.00 nella sede del sindacato Unia (Auenstrasse 2). Operatore sociale: Gianni Ruberti. 16 Schaan – Buchs – Mels – Marbach Aprile 2012 ricordiamo i nostri defunti Il 9 febbraio 2012 a Taurisano (Lecce) è morto, dopo breve malattia, Rocco Cavalera (nella foto). Era nato a Taurisano il 4 marzo 1949. Emigrato nel Liechtenstein dal 1965, nel 1969 si era unito in matrimonio con Anna Rizzello. Tanti lo ricordano, qui a Schaan ha lavorato fino al 2005 fino al suo rientro definitivo in Italia. I funerali si sono svolti a Taurisano l’11 febbraio. Lascia la moglie Anna Maria e a Balzers le figlie Angela e Marcella con le rispettive famiglie. La comunità italiana lo ricorda nella preghiera di suffragio. Il 26 febbraio scorso è morta ad Altstätten, alla casa di riposo dove risiedeva da alcuni anni dopo la morte del marito, Dora Braun-Corona (nella foto). Era nata il 19 maggio 1922, emigrata da molti anni ad Altstätten, dove aveva formato la sua famiglia. Aveva tuttavia sempre conservato un bel contatto con la comunità italiana. I suoi funerali si sono svolti ad Altstätten lunedì 5 marzo. La ricordiamo nella preghiera di suffragio. Il 16 febbraio 2012 all’ospedale di Grabs è deceduto Giancarlo Vai (nella foto). Era nato a Carbonia (Cagliari) il 12 ottobre 1948. I funerali si sono svolti sabato 18 febbraio nella parrocchia di Bendern, dove ora riposa nel cimitero locale. Anche la comunità italiana lo ha ricordato nella celebrazione della messa domenicale. L’eterno riposo donagli o Signore e splenda a lui la luce perpetua. Riposi in pace. Sabato 3 marzo all’ospedale di San Gallo è morta Elvira Vietri-Cipolletta (nella foto). Era nata a Misciano (Avellino) il 12 dicembre 1939. Emigrata in Svizzera dal 1963, nel 1965 a St. Margrethen si era sposata con Sabato Vietri. Negli ultimi anni, dopo la morte del marito avvenuta nel 2004, era ospite presso la casa di riposo. I funerali si sono svolti a St. Margrethen. Lascia i figli Annunziata e Giovanni con le rispettive famiglie e cinque nipoti. Riposi in pace. soggiorno marino a bellaria La Missione di Schaan- Marbach con la Missione di Glarus organizza, come negli anni passati, un soggiorno marino a Bellaria da lunedì 27 agosto a lunedì 10 settembre 2012 presso l’Hotel Ambasciatori *** (tutti nello stesso Hotel). Prezzo: CHF 900 in camera doppia. Supplemento per camera singola: CHF 280. Le singole sono molto limitate, la precedenza ai primi iscritti. Il prezzo comprende: viaggio di A/R con partenze da S. Gallo, Heerbrugg, Sargans, Glarus; camere rinnovate di ogni confort; pensione completa; servizio spiaggia (ombrellone e lettino). Il prezzo non comprende: assicurazione malattia, infortuni, spese di annullamento a carico dei partecipanti. Pagamento: acconto CHF 400 a persona da versare al momento della iscrizione; il saldo è da versare una settimana prima della partenza. Iscrizioni: entro la fine maggio oppure fino a disponibilità dei posti. Per le iscrizioni scrivere o telefonare a: Missione Cattolica Italiana, Reberastrasse, 9494 Schaan. Tel. 00423-232 29 22. Aprile 2012 Schaan – Buchs – Mels – Marbach 17 IL SIGNORE È VICINO A CHI SOFFRE Lettera agli sposi in situazioni di separazione o divorzio e nuova unione Il vescovo di Coira Vitus Huonder ha scritto per la Quaresima 2012 una Lettera pastorale ai fedeli della sua diocesi sul tema del matrimonio e subito le penne dei giornalisti (incominciando dal Tages Anzeiger seguito a ruota da altri giornali) sono andati... a nozze, imbastendo una bella polemica sul nulla, in quanto i contenuti della lettera, anche sul tema dell’Eucarestia ai divorziati, altro non fanno se non rispecchiare il Magistero della Chiesa cattolica. Basterebbe leggerla. Il vescovo di Lugano Giacomo Grampa, richiesto a sua volta sull’argomento, ha scritto sul Giornale del Popolo: “ Risponderò brevemente ispirandomi ad un libretto, prezioso già nel titolo, dell’arcivescovo emerito di Milano, card. Dionigi Tettamanzi: “Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito. Lettera agli sposi in situazioni di separazione, divorzio e nuova unione”, Centro ambrosiano, 2008”. Ne riprendo qualche scheggia. “Per la Chiesa e per me Vescovo siete fratelli amati e desiderati. La comunità cristiana ha riguardo del vostro travaglio umano. La Chiesa non vi ha dimenticati. Tanto meno vi rifiuta o vi considera indegni, piuttosto si sente chiamata non ad esprimere un giudizio severo e distaccato, ma ad immettere nelle pieghe di tanti drammi la luce della parola di Dio, ac- compagnata dalla testimonianza della sua misericordia. La vostra ferita è anche la nostra, perché la fine di un matrimonio è anche per la Chiesa motivo di sofferenza e fonte di interrogativi pesanti”. E tralascio altre considerazioni delicate e paterne dell’arcivescovo Dionigi, per dire che l’indicazione della Chiesa riguardo all’impossibilità di accedere alla Comunione eucaristica per gli sposi che vivono stabilmente un secondo legame sponsale, non esprime un giudizio sul valore affettivo e sulla qualità della relazione che unisce i divorziati risposati. Non c’è dunque un giudizio sulle persone, ma una norma necessaria a motivo del fatto che queste nuove unioni nella loro realtà oggettiva non possono esprimere il segno dell’Amore unico, fedele, indiviso di Gesù per la sua Chiesa. È comunque errato ritenere che la norma regolante l’accesso alla Comunione giustifichi che i coniugi divorziati e risposati siano esclusi da una vita di fede e di carità vissuta all’interno della comunità ecclesiale. In una recente lettera Papa Benedetto XVI, dopo aver riaffermato la non ammissibilità dei divorziati risposati alla Comunione, prosegue dicendo che essi “tuttavia, nonostante la loro situazione, continuano ad appartenere alla Chiesa, che li segue con attenzione nel desiderio che col- tivino uno stile di vita cristiano, attraverso la partecipazione alla Messa pur senza ricevere la Comunione, l’ascolto della Parola di Dio, la preghiera, la partecipazione all vita comunitaria, il dialogo con il sacerdote, le opere della carità cristiana, l’impegno educativo verso i figli” (Sacramentum caritatis, n. 29). Concludo facendo mie le parole dei Vescovi lombardi: “Chiediamo l’aiuto dello Spirito Santo che ci ispiri gesti e segni che rendano chiaro a tutti che nessuno è escluso dalla misericordia di Dio, nessuno è mai da Lui abbandonato, ma sempre cercato ed amato” (Lettera alle famiglie, n.28). MIA NONNA È COME UNA BAMBINA La toccante testimonianza di un familiare di un malato di Alzheimer Mia nonna è una bambina, è una tenera creatura che non sa parlare, non sa mangiare e non sa camminare. Mia nonna ha grandi occhi grigi che guardano nel vuoto, a volte pieni di gioia, a volte di disperazione. Mia nonna ha un mondo tutto suo, un mondo speciale, senza tempo, senza spazio, senza luogo. Mi guarda negli occhi dalla sua poltrona ed è come se volesse raccontarmi una vita che non ricorda più. Non sa di avere dei figli, non sa di avere amato un uomo, non si è accorta che adesso lui non c’è più. È così diversa adesso. Ma conosce il mio nome, non sa chi sono, ma è sempre gentile con me. Quando riesce a parlare, si rivolge a me dan- domi del lei. Non ricorda più le carezze rassicuranti che mi faceva quando io ero avvolto tra le sue braccia. Adesso sono io che la accudisco, che le do da mangiare e la rassicuro che la sua mamma è uscita ma tornerà presto. Mia nonna non si vergogna più, non arrossisce più come un tempo. Era così bella da essere invidiata dalle coetanee, che vedevano in lei una pericolosa rivale in amore, e di questo andava molto fiera. Adesso si spegne giorno dopo giorno, come una candela sotto una campana di vetro. Il suo sguardo è sempre più assente, le sue mani tremano sempre di più. Ed io non posso far altro che assistere a questo doloroso calvario. Resto impotente di fronte a una realtà così crudele, che mi sta privando della persona che più di ogni altra mi ha insegnato i primi passi della mia vita.