1_2:1_2.qxd 30/07/2012 10.44 Pagina 1 8-9 Direttore Responsabile: Calogero Garlisi [email protected] Coordinatore editoriale: Eugenio Nastri [email protected] Proprietario ed Editore: Novecento Media S.r.l. Direzione e redazione: Novecento Media S.r.l. Via Tenca 7, 20124 Milano Hanno collaborato: Renata Carrieri, Maria Grazia Colombo (Ernst & Young), Matteo Cremonesi, Piero Crivellaro, Giuseppe De Rossi, Alberto Giordano, Gina Leo, Carlo Morichini, Rita Piccinini, Sergio Ricci, Alberto Rozza, Camilla Terenzi, Ufficio studi della Banca Popolare di Milano Redazione: Stefania Riboldi [email protected] Impaginazione: Studio Grafico Ceccherini, Milano Stampa: Graphicscalve S.p.A Via Grinetta, 7/9 24068 Seriate (BG) Registrazione testata Tribunale di Milano n. 307 del 22.4.1998 Sommario SOMMARIO 5 settembre 2012 NOVITÀ IN BREVE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3 AGEVOLAZIONI FINANZIARIE NAZIONALI Investimenti produttivi Banca del Mezzogiorno, al via i prestiti per le Piccole e medie imprese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Commercio estero e internazionalizzazione UniCredit-Sace, sostegno degli investimenti delle imprese italiane all’estero . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11 Ricerca e innovazione Il nuovo bando Smart cities and communities trova applicazione sull’intero territorio nazionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13 I contributi per la certificazione ambientale delle Pmi . . . . . . . . . . . . . . 18 REGIONALI Investimenti produttivi Por Fesr Calabria, Mezzanine Financing . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21 Roma, più contributi ai Confidi per sbloccare l’accesso al credito . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28 Abbonamenti: Italia annuale: € 169,00 Copie arretrate: € 16,00 Si vende solo in abbonamento Servizio abbonamenti: Tel. 02.23002408 - Fax 02.23002411 [email protected] Le pubblicazioni o ristampa degli articoli deve essere autorizzata per iscritto dall’Editore previo consenso dell’Autore. Sardegna, finanziamento per lo sviluppo di nuovi prodotti nei settori agricolo, alimentare e forestale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31 Ricerca e innovazione Lombardia, il Fondo Seed per gli start-up delle idee e delle imprese innovative . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35 Commercio estero e internazionalizzazione Sardegna, voucher per promuovere le Pmi nei mercati esteri . . . . . 38 1_2:1_2.qxd 30/07/2012 10.44 Pagina 2 In questo numero La Riforma del lavoro. La Riforma, in vigore dal 18 luglio 2012, riconosce incentivi economici ai datori di lavoro che assumono anche a tempo determinato per almeno 12 mesi, lavoratori con almeno 50 anni di età e donne in stato di disoccupazione. DA NON PERDERE Banca del Mezzogiorno, al via i prestiti per le Piccole e medie imprese. Con il via alla operatività della Banca del Mezzogiorno, partono le linee di credito a favore dei progetti di sviluppo promossi dalle Pmi con sede legale nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. UniCredit-Sace, sostegno degli investimenti delle imprese italiane all’estero. Stanziati 300 milioni di euro per l’internazionalizzazione e la crescita delle Piccole e medie imprese. Il nuovo bando Smart cities and communities trova applicazione sull’intero territorio nazionale. Dopo l’esperienza positiva del primo bando dedicato alle Smart cities and communities dello scorso mese di marzo e inerente solo le aree del Mezzogiorno d’Italia, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, con recente decreto direttoriale n. 391 del 5.7.2012, ha dato vita ad un analogo intervento per l’intero territorio nazionale. ALTRE DALLE REGIONI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43 AGEVOLAZIONI ESTERE Repubblica Ceca, bando per la crescita delle Pmi “Programma Progres” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 59 Quebec, agevolazioni per gli investimenti delle imprese italiane . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 63 ANALISI E COMMENTI Piemonte, una formula vincente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66 L’ANGOLO DEL LETTORE LE RISPOSTE DELL’ESPERTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 68 QUADRO DI RIFERIMENTO Indicatori reali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 71 INSERTO La riforma del lavoro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49 3_7:Novità in breve4_2012_.qxd 28/07/2012 16.03 Pagina 3 NOVITÀ IN BREVE Novità in breve N azionali Avviso pubblico Smart cities and communities e progetti di innovazione sociale Dd 5.7.2012, n. 391 Sul sito del Miur è stato pubblicato un avviso (Dd prot. n. 391/Ric del 5 luglio 2012) per la presentazione di idee progettuali di ricerca e sviluppo. Si tratta del secondo bando per Smart Cities e Communities, dopo il bando di marzo 2012 rivolto solo alle regioni Convergenza (Calabria, Sicilia, Campania, Puglia). Le idee progettuali devono riguardare le Smart Cities e Communities e sviluppare modelli innovativi finalizzati a dare soluzione a problemi di scala urbana e metropolitana tramite un insieme di tecnologie, applicazioni, modelli di integrazione e inclusione, attraverso la realizzazione di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale. In particolare, i settori di intervento individuati sono: sicurezza del territorio, invecchiamento della società, tecnologie welfare ed inclusione, domotica, giustizia, scuola, waste management, tecnologie del mare, salute, trasporti e mobilità terrestre, logistica last-mile, smart grids, architettura sostenibile e materiali, cultural heritage, gestione risorse idriche, cloud computing technologies per smart government. Possono presentare idee progettuali le imprese, i centri di ricerca, i consorzi e le società consortili, i parchi scientifici e tecnologici con sede operative su tutto il territorio nazione. Le amministrazioni dovranno, inoltre, essere coinvolte nella sperimentazione e applicazione concreta dei risultati conseguiti. Il bando prevede inoltre la presentazione di “Progetti di innovazione sociale”, elaborati da giovani di età non superiore ai trenta anni e finalizzati alla realizzazione di idee tecnologicamente innovative per la soluzione nel breve-medio periodo di specifiche problematiche pre- senti nel tessuto urbano di riferimento e riferite ai settori di intervento di cui sopra. Il Miur mette a disposizione risorse a valere sul Far pari a complessivi 655,5 milioni di euro, di cui 170 nella forma del contributo nella spesa e 485,5 nella forma del credito agevolato. Le idee progettuali e i “progetti” debbono essere presentati tramite il servizio telematico Sirio (http://roma.cilea.it/Sirio). La scadenza per la presentazione delle idee progettuali è stata fissata al 9 novembre 2012, mentre i progetti di innovazione sociale possono essere presentati fino al 7 dicembre 2012. (v. pag. 13) Iniziative per la formazione professionale nel settore dell'autotrasporto di merci: bando 2012 Nella Gu n. 152 del 2 luglio 2012 è stato pubblicato il decreto 3 maggio 2012 del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti che definisce le modalità operative per l'erogazione dei contributi a favore delle iniziative per la formazione professionale nel settore dell'autotrasporto di merci, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 29 maggio 2009, n. 83. Possono presentare domanda le imprese di autotrasporto, i cui titolari, soci, amministratori, dipendenti o addetti partecipino ad iniziative di formazione o aggiornamento professionale, generale o specifico, volte all'acquisizione di competenze adeguate alla gestione d'impresa, ed alle nuove tecnologie, allo scopo di promuovere lo sviluppo della competitività, l'innalzamenDm 3.5.2012 Gu 2.7.2012, n. 152 3_7:Novità in breve4_2012_.qxd 4 28/07/2012 16.03 Pagina 4 NOVITÀ IN BREVE to del livello di sicurezza stradale e di sicurezza sul lavoro. Le iniziative sono realizzate attraverso piani formativi aziendali, interaziendali, territoriali o strutturati per filiere da avviarsi dopo la presentazione della domanda. L'intensità dell’aiuto non supera il 25% dei costi ammissibili per la formazione specifica e il 60% dei costi ammissibili per la formazione generale. L'intensità di aiuto può essere aumentata, a concorrenza di un'intensità massima dell'80% dei costi ammissibili, di 10 punti percentuali se la formazione è destinata a lavoratori svantaggiati o disabili, di 10 punti percentuali per gli aiuti concessi alle medie imprese e di 20 punti percentuali per gli aiuti concessi alle piccole imprese. Le istanze devono essere presentate entro il 31 agosto 2012 al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti Direzione generale per il trasporto stradale e per l'intermodalità, via Giuseppe Caraci n. 36, 00157 Roma. Fondo paritetico interprofessionale per la formazione del terziario, avviso 2/2012 Sito ufficiale Fondo ForTe: ForTe. è il Fondo paritetico per la formazione www.fondoforte.it continua dei dipendenti delle imprese che operano nel settore terziario, ossia: commercio, turismo, servizi, logistica, spedizioni, trasporti. Promosso da Confcommercio, Confetra, Cgil, Cisl e Uil, ForTe. opera a favore delle imprese aderenti e dei loro dipendenti. L'obiettivo principale di ForTe. è favorire l’utilizzo della formazione continua da parte delle aziende e dei lavoratori. Sul sito ufficiale del Fondo paritetico è apparso l’Avviso di sistema 2/2012 per il finanziamento dei piani formativi aziendali, settoriali e territoriali in favore delle imprese aderenti al Fondo, appartenenti ai settori commercio, turismo e servizi, logistica, spedizioni e trasporti, nonché ad altri settori economici. I piani formativi sono rivolti alle imprese aderenti al Fondo, che occupino da 1 a 149 dipendenti. Destinatari finali della formazione sono i lavoratori dipendenti per i quali i datori di lavoro sono tenuti a versare il contributo di cui all’art. 12 della legge n.160/1975, inclusi anche i lavoratori stagionali che, nell’ambito dei 12 mesi precedenti la presentazione del piano, abbiano lavorato alle dipendenze di imprese assoggettate al contributo di cui sopra ed aderenti al Fondo. Sono, inoltre, ricompresi tra i beneficiari, con esonero dal cofinanziamento privato, i lavoratori sospesi, in mobilità, cassa integrazione, con contratti di solidarietà, con contratti di apprendistato e con contratti a progetto. I piani finanziati possono interessare uno solo dei seguenti ambiti: - aziendali e interaziendali, finalizzati a soddisfare esigenze espresse da singole aziende, gruppi di impresa e aziende costituite in associazioni temporanee di scopo; - territoriali, su base subregionale, regionale, multi regionale, finalizzati a soddisfare esigenze formative aziendali, interaziendali, anche di reti e di filiere; - settoriali, a carattere subregionale, regionale e multi regionale, per soddisfare fabbisogni formativi comuni alle aziende appartenenti alla stessa categoria merceologica o a reti e filiere. Le risorse stanziate per l’attuazione dell’Avviso ammontano complessivamente a 30 milioni di euro, di cui: • 26,2 milioni di euro per commercio, turismo e servizi; • 1,8 milioni di euro per logistica, spedizioni e trasporti; • 2,0 milioni di euro per altri settori economici. Per la presentazione dei piani aziendali a valere sull’Avviso 2/2012 sono fissate tre scadenze: 19 ottobre 2012, 31 gennaio 2013 e 30 aprile 2013. Per maggiori informazioni, consultare il sito www. fondoforte.it. 3_7:Novità in breve4_2012_.qxd 28/07/2012 16.03 Pagina 5 NOVITÀ IN BREVE C 5 omunitarie Programma gioventù in azione, inviti a presentare proposte Sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea sono stati pubblicati due inviti a presentare proposte nell’ambito del programma Gioventù in azione. Il primo invito (n. 2012/187/09/Ce), incentrato sull’obiettivo secondario 4.4: Progetti volti a stimolare l’innovazione e la qualità, è finalizzato a sostenere progetti che mirino all’introduzione, all’attuazione e alla promozione di elementi innovativi e qualitativi nell’ambito dell’istruzione non formale e del lavoro nel settore della gioventù. L’innovazione può essere riferita ai contenuti e agli obiettivi della cooperazione europea nel settore della gioventù, così come ai metodi utilizzati nel campo dell’istruzione non formale e della gioventù. Beneficiari dell’invito sono organizzazioni giovanili non governative ed enti pubblici a livello regionale o locale, con sede da almeno 2 anni in uno dei paesi aderenti al programma, ossia gli Stati membri Ue, gli Stati dell’Associazione europea di libero scambio (Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera) e i paesi candidati che beneficiano di una strategia di preadesione (Croazia e Turchia). I progetti devono essere realizzati da un partenariato transnazionale di almeno quattro promotori di paesi diversi del programma, di cui almeno uno Stato membro dell’Unione europea. Le proposte verranno selezionate sulla base delle seguenti priorità del programma: • priorità permanenti: partecipazione dei giovani, diversità culturale, cittadinanza europea, coinvolgimento di giovani con minori opportunità; • priorità annuali: disoccupazione, povertà ed emarginazione giovanili; spirito d’iniziativa, creatività, senso imprenditoriale e occupabilità; attività sportive accessibili a tutti e attività all’aperto; sfide globali dell’ambiente e mutamenti climatici. La dotazione finanziaria dell’invito ammonta a 1,5 milioni di euro. Si prevede una sovvenzione massiInviti a presentare proposte Guue 27.6.2012, n. C 187 ma di 100.000 euro per progetto, corrispondente al massimo al 70% delle spese ammissibili. La scadenza per l’invio delle proposte è fissata al 3 settembre 2012. Il secondo invito (n. 2012/187/10/Ce) è riferito ai Sistemi di sostegno per i giovani, Sottoazione 4.6, Partenariati, e si prefigge di sostenere partenariati con enti pubblici regionali o locali o altre parti interessate attive nel settore della gioventù a livello europeo allo scopo di sviluppare progetti a lungo termine. I partenariati devono essere rivolti a incoraggiare il coinvolgimento degli enti pubblici a livello regionale o locale o di altre parti interessate attive nel settore della gioventù a livello europeo e delle attività nel campo dell’istruzione non formale; sostenere lo sviluppo dello loro competenze in quanto enti attivi nel campo della gioventù e impegnati a fornire opportunità di istruzione non formale ai giovani e agli operatori giovanili; promuovere lo sviluppo di reti sostenibili, lo scambio delle migliori prassi nonché il riconoscimento dell’istruzione non formale. Le priorità (permanenti e annuali) sulla base delle quali verranno valutate le proposte sono le medesime già elencate per il primo invito. Canditati ammissibili al bando sono i seguenti: enti pubblici locali o regionali; associazioni o rete di enti pubblici regionali e/o locali; gruppi europei di cooperazione territoriale; enti senza fini di lucro, attivi a livello europeo nel settore della gioventù, ai quali facciano capo organizzazioni associate in almeno otto paesi partecipanti al programma; soggetti a scopo di lucro attivi nella responsabilità sociale delle imprese a favore dei giovani. Le attività ammissibili all’invito sono esclusivamente scambi di giovani a livello transnazionale, iniziative per la gioventù a livello nazionale o transnazionale, servizio volontario europeo, formazione e attività di networking. L’invito dispone di una dotazione finanziaria pari a 2,5 milioni di euro e prevede una sovvenzione massima del 50% delle spese ammissibili, fino all’importo di 100.000 euro per progetto. Le proposte devono essere inviate entro il 17 settembre 2012. Per ulteriori informazioni si rinvia al sito: http://eacea.ec.europa.eu/youth/index_en.htm. 3_7:Novità in breve4_2012_.qxd 6 28/07/2012 16.03 Pagina 6 NOVITÀ IN BREVE Programma Media Mundus, invito a presentare proposte 2013 La Commissione europea ha lanciato l’invito a presentare proposte 2013 nell’ambito di Media Mundus 2011-2013, il programma di cooperazione nel settore audiovisivo con i paesi terzi, sostenendo progetti di cooperazione tra professionisti europei e professionisti dei paesi terzi, a reciproco vantaggio del settore audiovisivo europeo e di quello dei paesi terzi. I soggetti proponenti e loro progetti dovranno rispettare alcune caratteristiche stabilite nel programma di lavoro 2013 di Media Mundus, ossia: 1. dovrà trattarsi di progetti eseguiti congiuntamente da professionisti europei e dei paesi terzi; 2. dovrà essere promossa la creazione di reti internazionali, per cui ogni progetto deve essere guidato ed attuato da un gruppo che rispetti tre criteri: a. il gruppo deve essere composto da almeno tre partner, con possibilità di due soli partner ove sia garantita la necessaria creazione di una rete; b. il coordinatore del gruppo deve avere sede in uno Stato membro Ue oppure in Islanda, nel Liechtenstein o in Norvegia. Sono ammissibili anche i progetti avviati dopo il 1° luglio 2013 e proposti da coordinatori con sede legale in Croazia; c. il gruppo deve comprendere almeno un co-beneficiario collegato al settore audiovisivo avente sede in un paese terzo (diverso dalla Croazia e dalla Svizzera). Il budget comunitario stanziato per l’invito ammonta a 4,626 milioni di euro. Le proposte devo essere inviate entro il 28 settembre 2012. Per maggiori informazioni consultare il sito ufficiale del programma all’indirizzo: http://ec.europa.eu/media. Invito a presentare proposte Guue 7.7.2012, n. C 199 7° PQ di R&ST, inviti a presentare proposte La Commissione europea ha pubblicato in Gazzetta ufficiale una nuova tornata di inviti a presentare proposte e due premi nell’ambito dei programmi di lavoro 2012 e 2013 del 7° Programma quadro di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione e del Programma quadro della Comunità dell’energia atomica per attività di ricerca e formazione 2007-2013. Inviti a presentare proposte Guue 10.7.2012, n. C 202 Si tratta complessivamente di 52 inviti a presentare proposte, suddivisi tra i diversi programmi specifici del 7° PQ. Nell’ambito del programma Cooperazione, gli inviti pubblicati sono i seguenti: - Salute: FP7-HEALTH-2013-INNOVATION-1 e FP7-HEALTH-2013-INNOVATION-2; - Prodotti alimentari, agricoltura, pesca e biotecnologie: FP7-KBBE-2013-7-single stage; - Tecnologie dell’informazione e della comunicazione: FP7-ICT-2013-10, FP7-2013-ICT-GC, FP7-ICT2013-SME-DCA, FP7-ICT-2013-FET-F; - Nanoscienze, nanotecnologie, materiali e nuove tecnologie di produzione: FP7-NMP-2013-LARGE-7, FP7-NMP-2013-SMALL-7, FP7-NMP-2013-SME7, FP7-NMP-2013-CSA-7, FP7-NMP-2013-EUCHINA, FP7-NMP-2013-EU-JAPAN, FP7-2013GC-MATERIALS; - Energia: FP7-ENERGY-2013-1, FP7-ENERGY2013-2, FP7-ENERGY-2013-IRP; - Ambiente: FP7-ENV-2013-two-stage; FP7-ENV2013-one-stage; FP7-ENV-2013-WATER-INNODEMO; - Trasporti: FP7-AAT-2013-RTD-1, FP7-AAT-2012RTD-L0, FP7-AAT-2013-RTD-RUSSIA, FP7-AAT2013-RTD-HIGH SPEED, FP7-SST-2013-RTD-1, FP7-TRANSPORT-2013-MOVE-1; - Scienze socioeconomiche e scienze umane: FP7SSH-2013-1, FP7-SSH-2013-2; - Spazio: FP7-SPACE-2013-1; - Sicurezza: FP7-SEC-2013-1. Nell’ambito del programma Idee, gli inviti pubblicati si riferiscono alle seguenti tematiche: - Sovvenzioni di avviamento Cer: ERC-2013-StG; - Sovvenzioni Cer destinate a ricercatori esperti: ERC2013-AdG. Nell’ambito del programma Persone, gli inviti pubblicati sono i seguenti: - Reti per la formazione iniziale Marie Curie: FP7PEOPLE-2013-ITN; - Cofinanziamento Marie Curie di programmi regionali, nazionali e internazionali: FP7-PEOPLE-2013COFUND; - Programma internazionale di scambio Marie Curie per personale di ricerca: FP7-PEOPLE-2013-IRSES. Nell’ambito del programma specifico Capacità, gli inviti e i due premi pubblicati sono i seguenti: - Infrastrutture di ricerca: FP7-INFRASTRUCTURES-2013-1; - Ricerca a favore delle piccole e medie imprese: FP7SME-2013; - Scienza nella società: FP7-SCIENCE-IN-SOCIETY-2013-1; 3_7:Novità in breve4_2012_.qxd 28/07/2012 16.03 Pagina 7 NOVITÀ IN BREVE - Sviluppo coerente delle politiche di ricerca: FP7CDRP-2013-STAKEHOLDERS; FP7-CDRP-2013INCUBATORS; Premio per le donne innovatrici 2014; Premio europeo per l’innovazione nella pubblica amministrazione; - Attività di cooperazione internazionale: FP7-INCO2013-1; FP7-INCO-2013-2; FP7-INCO-2013-3; FP7-INCO-2013-4; FP7-INCO-2013-5. Nell’ambito di Euratom è stato pubblicato un invito in materia di Fissione nucleare, sicurezza e radioprotezione (FP7-Fission-2013). Sono, infine, stati pubblicati i seguenti inviti con approcci multi tematici: - Temi: 3. Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC); 5. Energia: FP7-SMARTCITIES2013; - Temi: 3. Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC); 4. Nanoscienze, nanotecnologie, materiali e nuove tecnologie di produzione: FP72013-NMP-ICT-FoF; - Temi: 4. Nanoscienze, nanotecnologie, materiali e nuove tecnologie di produzione; 6. Ambiente (ivi compresi i cambiamenti climatici): FP7-2013-NMPENV-EeB; - Temi: 2. Prodotti alimentari, agricoltura, pesca, e biotecnologie; 4. Nanoscienze, nanotecnologie, materiali e nuove tecnologie di produzione; 5. Energia; 6. Ambiente (ivi compresi i cambiamenti climatici); 7. Trasporti (ivi compresa l’aeronautica); 8. Scienze socioeconomiche e scienze umane: FP7-ERANET2013-RTD; 7 - Temi: 2. Prodotti alimentari, agricoltura, pesca, e biotecnologie; 4. Nanoscienze, nanotecnologie, materiali e nuove tecnologie di produzione (NMP); 5. Energia; 6. Ambiente (ivi compresi i cambiamenti climatici); 7. Trasporti (compresa l’aeronautica) (congiuntamente): FP7-OCEAN-2013; - Scienza nella società: FP7-ERANET-2013-RTD. Le proposte potranno essere presentate con scadenze differenziate per i diversi inviti, fino a febbraio 2013. Per ulteriori informazioni, consultare il sito: http://ec.europa.eu/research/participants/portal. Tasso di riferimento europeo: nuovo valore da luglio 2012 Avviso La Commissione europea ha reso noto sul proprio sito (http://ec.europa.eu/comm/competition/state_aid/legislation/reference_rates.html) il nuovo tasso base valido dal 1° luglio 2012 per le operazioni di attualizzazione e rivalutazione ai fini della concessione ed erogazione delle agevolazioni in favore delle imprese. Il tasso base è fissato nella misura dell'1,38%; il tasso di attualizzazione, invece, viene fissato al tasso base aumentato di un punto percentuale, così come il tasso utilizzato per il recupero degli aiuti di Stato, a meno che la decisione di recupero non disponga diversamente. 8_10:Banca del Mezzogiorno.qxd 26/07/2012 18.06 Pagina 8 AGEVOLAZIONI Agevolazioni finanziarie Banca del Mezzogiorno, al via i prestiti per le Piccole e medie imprese nato, in ogni caso, in base al rating aziendale (in genere da un minimo del 4% fino a un massimo dell’8%). Tra le spese vive bisognerà considerare i costi connessi alla tenuta di un conto Banco Posta (BancoPosta In Proprio o BancoPosta Impresa), su cui verrà accredito il prestito oltre all’imposta sostitutiva pari allo 0,25% delL’accesso è però riservato alle sole imprese già operative con esclusione l’importo del finanziamento erodelle start-up gato, salvo diverse previsioni normative. Le operazioni ammissibili di Gina Leo, Progetto Arcadia Srl possono, inoltre, accedere alle garanzie dello Stato di cui al Fondo di garanzia per le Pmi er le Piccole e medie im- avvale, per collocare i propri pro- (legge n. 662/96) o al Fondo di prese del Mezzogiorno si dotti finanziari sul mercato, dei garanzia Ismea. prospettano ulteriori op- relativi sportelli di Poste Italiane a La Banca del Mezzogiorno rappreportunità di finanziamen- ciò abilitati. Sebbene la presenta- senta sicuramente un valido e inteto. Con il via alla opera- zione delle domande deve avveni- ressante strumento per incrementatività della Banca del Mezzo- re presso gli uffici postali, la valu- re la possibilità di ricorso all’indegiorno, istituita dall’art. 6-ter del tazione creditizia, la delibera di bitamento a medio-lungo termine Dl 112/2008 (le cui attività sono ammissione ai finanziamenti, l’e- del tessuto produttivo italiano con state ulteriormente definite dalla rogazione e il post-erogazione dei maggiori difficoltà in tal senso. La legge 191/2009, art. 2, commi 162- prestiti costituiscono tutte attività ridotta rete di sportelli attualmente 169), partono, infatti, le linee di gestite direttamente dalla Banca operativi sul territorio di applicacredito a favore dei progetti di del Mezzogiorno. zione potrebbe, tuttavia, essere una sviluppo promossi dalle Pmi con Diversi gli elementi peculiari pecca del sistema. Chi ha interesse sede legale nelle Regioni Abruz- degli strumenti finanziari promos- ad eccedere ai finanziamenti, infatzo, Basilicata, Calabria, Campa- si dalla Banca. Non sono, in primo ti, dovrà necessariamente rivolgernia, Molise, Puglia, Sardegna e luogo, previsti costi iniziali per si a un ufficio postale (abilitato e l’accesso e le spese di istruttoria dove è presente lo sportello impreSicilia. L’istituto nasce a seguito della (pari a euro 250) sono dovute solo sa) presso il quale potrà reperire cessione a Poste Italiane Spa del in caso di stipula del prestito. I tutta la necessaria modulistica e le 100% di Mcc Spa, con la finalità tempi di erogazione dei finanzia- informazioni occorrenti. di dare completa attuazione al pro- menti sono in media abbastanza In ogni caso, si intravede l’intengetto promosso dal Ministero rapidi (uno o due mesi al massi- zione di rafforzarne l’efficacia. In dell’Economia e delle Finanze per mo). Il tasso di interesse applica- tale logica, si colloca, infatti, la la sua creazione. La Banca si bile (fisso o variabile) è determi- recente notizia di un accordo sti- P 8_10:Banca del Mezzogiorno.qxd 26/07/2012 18.06 Pagina 9 AGEVOLAZIONI NAZIONALI INVESTIMENTI PRODUTTIVI 9 Le linee di intervento della Banca del Mezzogiorno Linea impresa Per le micro, piccole e medie imprese del Mezzogiorno che operano in tutti i settori, ad eccezione delle imprese del comparto agricolo e che svolgono attività considerate non finanziabili. La Linea Impresa prevede due prodotti: • impresa 50, con finanziamenti fino a un importo massimo di euro 50.000; • impresa Più, con finanziamenti per importi superiori a euro 50.000 e fino a euro 500.000 Linea agricoltura Per micro, piccole e medie imprese del Mezzogiorno che svolgono attività nel settore dell’agricoltura o in settori ad essa connessi. La Linea Agricoltura prevede due prodotti: • Agricoltura 50, con finanziamenti fino a un importo massimo di euro 50.000; • Agricoltura più, con finanziamenti per importi superiori a euro 50.000 e fino a euro 500.000 pulato tra Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), Poste italiane e Banca del Mezzogiorno, con l’obiettivo di valorizzare i risultati dei progetti di ricerca, attraverso l’attivazione di finanziamenti specifici, la diffusione di strumenti finanziari di supporto alle imprese, la promozione di eventi e strumenti funzionali a rafforzare il trasferimento tecnologico soprattutto verso le Pmi, nonché il sostegno alle Pubbliche Amministrazioni nelle fasi di valutazione dell’efficacia degli interventi. Le linee di intervento Due sono le linee di finanziamento gestite attualmente dalla Banca del Mezzogiorno: “Linea impresa” e “Linea agricoltura” (v. tavola sopra). La prima linea - Linea Impresa è dedicata a tutte le imprese di qualsiasi settore, fatta eccezione per quelle del comparto agricolo, per le imprese che svolgono attività finanziarie e assicurative, attività di amministrazione pubblica e attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro. Sono esclusi anche le organizzazioni e gli organismi extraterritoriali, le imprese che operano nel settore no profit e quelle in fase di start-up. Tale ultima esclusione lascia un po’ perplessi, dal momento che una delle finalità espresse chiaramente dal legislatore con la creazione della Banca del Mezzogiorno era proprio quella di sostenere la nascita di nuove imprese. I finanziamenti possono essere erogati a fronte di investimenti già realizzati o da realizzare e per le esigenze finanziarie collegate all’attività aziendale, come per esempio le scorte, con specifica esclusione del consolidamento delle passività. Le imprese potranno scegliere tra prestiti di importo fino a euro 50.000 (e minimo euro 10.000) e di durata da 18 a 60 mesi (prodotto Impresa 50) e prestiti di importo fino a euro 500.000 (a partire da euro 50.000) e durata massima da 18 a 96 mesi (prodotto Impresa più). I tassi di interesse possono essere fissi o variabili, mentre il rimborso avverrà con rate mensili. L’erogazione del prestito è prevista in un’unica soluzione. Con la seconda linea di intervento Linea Agricoltura - i prestiti sono dedicati esclusivamente agli investimenti e alle esigenze finanziarie collegate all’attività agricola, come l’acquisto di macchine e attrezzature, l’acquisto di bestiame e le opere di miglioramento aziendale. I soggetti destinatari sono rappresentati dalle imprese di micro, piccola e media dimensione operanti nel settore agricolo e nei settori ad esso connessi. Anche per la linea agricoltura sono previsti due specifici prodotti, rappresentati dai finanziamenti per importi da un minimo di euro 10.000 a un massimo di euro 50.000 e di durata tra i 18 e i 60 mesi (Agricoltura 50) e prestiti più consistenti di importo superiore a euro 50.000 e fino a euro 500.000 e di durata massima di 96 mesi (Agricoltura più). Per la linea di credito “Agricoltura più” è possibile, inoltre, finanziare anche la costruzione e l’acquisizione di beni immobili finalizzati allo svolgimento delle attività agricole, agroalimentari, di pesca e di quelle connesse. In tutti i casi, il tasso di interesse applicato può essere fisso o variabile; le rate di rimborso mensili, trimestrali o semestrali, secondo le esigenze del richiedente. Anche per la Linea Agricoltura le erogazioni del mutuo concesso avverranno in un’unica soluzione. Possibilità di accedere alla garanzia del “Fondo di garanzia Pmi” o del “Fondo Ismea” Come anticipato, una delle caratteristiche fondamentali delle linee di 8_10:Banca del Mezzogiorno.qxd 10 26/07/2012 18.06 Pagina 10 AGEVOLAZIONI NAZIONALI credito in commento è che esse prevedono la possibilità di accedere alla garanzia statale. In particolare, per la linea impresa potrà operare la garanzia del Fondo di garanzia per le Pmi di cui alla legge 662/96, gestito da Mcc Spa, mentre per la linea agricoltura interviene il Fondo Sgfa (Società di gestione fondi per l’agroalimentare) dell’Ismea. L’impresa che, contemporaneamente al finanziamento, richiede anche che venga acquisita la garanzia del Fondo di competenza, in luogo di altre garanzie, dovrà indicarlo nella domanda. Sarà, poi, cura della Banca, una volta ricevuta la richiesta di finanziamento e la dovuta documentazione per l’accesso al Fondo, predisporre e inviare la domanda di ammissione alla garanzia al Gestore del Fondo. A tal fine, si ricorda che il Fondo centrale di garanzia sostiene lo sviluppo delle Pmi, concedendo la garanzia dello Stato sui finanziamenti ad esse erogati dalle banche e altri intermediari finanziari. La garanzia può operare come garanzia diretta (rilasciata direttamente ai soggetti finanziatori), controgaranzia (rilasciata su operazioni di garanzia concesse da Confidi o altro Fondo di garanzia). È prevista anche la cogaranzia concessa direttamente a favore dei soggetti finanziatori e congiuntamente ai Confidi ed altri fondi di garanzia. Al fine dell’accesso alla garanzia, le imprese devono essere: • valutate economicamente e finanziariamente sane sulla base dei dati contabili degli ultimi due esercizi e di una situazione contabile aggiornata a data recente; • appartenenti a qualsiasi settore economico, ad eccezione dell’agricoltura, della pesca e dei settori considerati sensibili dall’Unione europea (trasporto di persone, trasporto di merci non su strada, industria automobilistica, delle costruzioni navali, delle fibre sintetiche, carboniera e siderurgia); • situate sul territorio nazionale. Sono ammissibili le operazioni finanziarie finalizzate all’esercizio dell’attività di impresa, come i finanziamenti a fronte di investimenti, l’acquisizione di partecipazioni a fronte di investimenti e i finanziamenti per liquidità aziendale a breve, medio e lungo termine. La copertura della garanzia può arrivare fino all’80% dei finanziamenti concessi. Per il settore agricolo, la Sgfa (Società di gestione fondi per l’agroalimentare) gestisce gli interventi per il rilascio delle garanzie dirette e delle garanzie sussidiarie attribuite a Ismea. Entrambe le forme di garanzia (sussidiaria e diretta) comportano un miglioramento delle condizioni sul prestito effettuato dagli istituti di credito a favore delle imprese agricole con un implicito abbassamento del tasso d’interesse. L’accesso al Fondo è riservato esclusivamente alle Pmi operanti nel settore dell’agricoltura e nei settori ad essa connessi, economicamente e finanziariamente sane sulla base di criteri di valutazione che tengono conto della consistenza patrimoniale e finanziaria dell’impresa e della capacità di far fronte agli impegni finanziari derivanti dalle operazioni per le quali è richiesto l’intervento del Fondo. Il finanziamento da garantire deve essere, in ogni caso, destinato al perseguimento di finalità d’impresa (opere di miglioramento fon- INVESTIMENTI PRODUTTIVI diario, valorizzazione commerciale dei prodotti, acquisizione e miglioramento dei beni immobili, acquisto di nuovi macchinari, ecc.). La garanzia diretta può essere rilasciata fino al limite dell’80% del finanziamento, per quella sussidiaria la percentuale di perdita rimborsabile può arrivare fino al 75%. Oltre ai Fondi appena richiamati, le imprese possono sfruttare anche eventuali convenzioni che la Banca del Mezzogiorno stipula con i Confidi locali. Attualmente sono operative le convenzioni con tre Confidi siciliani, che prevedono vantaggi nell’accesso ai finanziamenti. Per poter richiedere il finanziamento è necessario rivolgersi ad uno degli uffici postali abilitati (il cui elenco è consultabile online) oppure è possibile prendere un appuntamento con uno specialista commerciale telefonando al numero verde 800.00.33.22 o fissando l’appuntamento on-line (http://www.poste.it/bancadelmezzogiorno/finanziamenti/index .shtml). La Guida ai finanziamenti e tutta la modulistica potrà essere ritirata, in ogni caso, presso gli sportelli postali. Tra gli elementi fondamentali della domanda, si segnala la necessità di indicare l’elenco degli immobili che sono nella disponibilità dell’azienda, nonché l’elenco completo dei rapporti in essere con il sistema bancario, sia a breve sia a medio/lungo termine. Inoltre, è necessario riportare i leasing in corso, nonché le eventuali partecipazioni dell’azienda e/o nell’azienda. 11_12:Giuliodori_Idrogeno.qxd 26/07/2012 18.14 Pagina 11 COMMERCIO ESTERO E INTERNAZIONALIZZAZIONE AGEVOLAZIONI NAZIONALI UniCredit-Sace, sostegno degli investimenti delle imprese italiane all’estero Stanziati 300 milioni di euro per l’internazionalizzazione e la crescita delle piccole e delle medie imprese di Renata Carrieri L o scorso 9 luglio UniCredit e Sace (Sezione speciale per l’Assicurazione del Credito all’Esportazione) hanno siglato un accordo che prevede lo stanziamento di un plafond da 300 milioni di euro per linee di credito a medio e lungo termine a favore delle Pmi italiane che investono in progetti di sviluppo delle proprie attività all’estero. L’accordo ha l’obiettivo di sostenere progetti di sviluppo delle imprese attraverso una serie di iniziative concepite per rendere l’offerta assicurativo-finanziaria di Sace più flessibile e accessibile. L’intesa si inserisce, infatti, nel quadro delle iniziative previste dal “Progetto Impresa Italia” (v. box sotto), il programma ideato e strutturato dal gruppo Unicredit per fornire un sostegno finanziario concreto alle Pmi italiane in un momento di grave crisi congiunturale. L‘accordo consentirà l’erogazione di 500 milioni di euro finalizzati all’export credit soprattutto delle Pmi che abbiano un fatturato non superiore a 250 milioni generato per almeno il 10% all’estero. Sace, con un’azione sinergica con il Ministero del Tesoro e la Cassa depositi e prestiti, garantirà l’accesso al credito bancario assicurando il mercato interno e garantendo il 50% dei finanziamenti alle Pmi erogabile attraverso le banche. L’accordo siglato nasce con la finalità di superare un problema concreto quale l’accesso al credito da parte delle Pmi, nonché il recupero crediti di cui vantano numerose imprese. Italiane. Beneficiari Le imprese che potranno accedere 11 ai finanziamenti saranno per metà Pmi (ovvero imprese con meno di 250 dipendenti e fatturato annuo non superiore ai 50 milioni di euro, ai sensi della raccomandazione 2003/361/Ce) e per la parte rimanente aziende con fatturato annuo inferiore a 250 milioni di euro. La imprese beneficiarie dovranno avere significative attività estere e realizzare almeno il 10 per cento del fatturato al di fuori del nostro Paese pur mantenendo sede, direzione, ricerca e parte preponderante della produzione in Italia. Attività finanziabili • Acquisto, riqualificazione o rinnovo di impianti, macchinari, attrezzature industriali e commerciali; • promozione, pubblicità, tutela di marchi e brevetti; • ricerca, sviluppo e partecipazione a fiere internazionali; • acquisizione di partecipazioni non finanziarie all’estero; • acquisto di terreni e loro riqualificazione, immobili e loro ristrutturazioni; • accordi di cooperazione e di joint venture con imprese estere. Vantaggi per le imprese I finanziamenti, per importi compresi tra 100 mila e 5 milioni di euro e con durate tra 3 e 5 anni, beneficeranno della Progetto Impresa Italia UniCredit, Associazioni di Categoria e Confidi sostengono l'economia reale attraverso un piano nazionale di intervento che mette a disposizione un fondo riservato alle piccole imprese italiane. UniCredit mette a disposizione 5 miliardi di euro di nuovi finanziamenti destinati alle aziende di micro e piccole dimensioni. Con Impresa Italia le Pmi possono ottenere la concessione di crediti sia a breve termine (per il rafforzamento della gestione del circolante aziendale), sia a medio-lungo termine (per effettuare i propri investimenti). 11_12:Giuliodori_Idrogeno.qxd 12 26/07/2012 18.14 AGEVOLAZIONI NAZIONALI garanzia di Sace fino al 70% e saranno erogati da UniCredit in forma di mutuo chirografario. I vantaggi di cui possono godere le imprese sono molteplici: • la garanzia rilasciata da Sace consente alla banca di finanzia- Pagina 12 COMMERCIO ESTERO E INTERNAZIONALIZZAZIONE re i progetti di internazionalizzazione senza chiedere garanzie reali quali pegni e ipoteche; • specialisti di UniCredit valutano i progetti di internazionalizzazione anche sotto il profilo delle prospettive e dei piani di sviluppo dell’impresa; • l’impresa può ottenere un’assistenza personalizzata anche grazie alle competenze specialistiche rese disponibili dalla banca sui territori, oltre che al pool di esperti in operazioni cross border. Informazioni • UniCredit - Media Relations - Tel. +39 02 8862 8236 - [email protected] • “wwwsace.it” • [email protected] Sace - Servizio Media & Comunicazione - Tel. + 39 06 6736 448/906 - [email protected] 13_17:Giuliodori_Idrogeno.qxd 28/07/2012 16.05 Pagina 13 AGEVOLAZIONI NAZIONALI RICERCA E INNOVAZIONE Il nuovo bando Smart cities and communities trova applicazione sull’intero territorio nazionale Dopo l’esperienza positiva del primo bando dedicato alle Smart cities and communities dello scorso mese di marzo e inerente solo le aree del Mezzogiorno d’Italia, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, con recente decreto direttoriale n. 391 del 5.7.2012, ha dato vita ad un analogo intervento per l’intero territorio nazionale di Gina Leo, Progetto Arcadia Srl A nche questa volta, l’obiettivo principale è individuabile nella promozione dell’utilizzo evoluto di tecnologie da parte di cittadini, imprese e amministrazioni. In coerenza con tale strategia, gli interventi finanziabili devono essere in grado di sviluppare soluzioni tecnologiche, servizi, modelli e metodologie che si collocano sulla frontiera della ricerca applicata di origine industriale ed accademica. Il perimetro applicativo è sempre quello delle Smart cities and communities, ossia dello sviluppo di modelli innovativi finalizzati a dare soluzione a problemi di scala urbana, metropolitana e, più in generale, territoriale tramite un insieme di tecnologie, applicazioni, modelli di integrazione e inclusione. Si ricorda che la Smart community, quale riferimento per l’in- dividuazione delle aree di ricerca e delle traiettorie di sviluppo, va intesa in senso ampio, rispetto alla definizione di agglomerato urbano di grande e media dimensione, e si riferisce al concetto di città diffusa e di comunità intelligente (anche attraverso l’aggregazione di piccoli comuni ovvero sistemi metropolitani) nelle quali sono affrontate congiuntamente tematiche inerenti le sfide sociali emergenti. Le Smart cities rappresentano, in conformità agli orientamenti europei di “Horizon 2020”, una priorità strategica per l’intera politica nazionale di ricerca e innovazione, come peraltro sottolineato dallo stesso Miur nell’atto di indirizzo 2012 per gli incentivi alla ricerca (prot. n. 5851 del 3 aprile 2012). Le risorse complessivamente stanziate ammontano a 655,5 milioni di euro, di cui 170 milioni di euro 13 sono destinati alle erogazioni sotto forma di contributo nella spesa e 485,5 milioni di euro per il credito agevolato. Gli ambiti su cui sviluppare le proposte progettuali sono più ampi rispetto allo scorso bando. In particolare, i temi di riferimento sono rappresentati da Sicurezza del Territorio, Invecchiamento della Società, Tecnologie Welfare ed Inclusione, Domotica, Giustizia, Scuola, Waste Management, Tecno-logie del Mare, Salute, Trasporti e Mobilità Terrestre, Logistica LastMile, Smart Grids, Architettura Sostenibile e Materiali, Cultural Heritage, Gestione Risorse Idriche, Cloud Computing Techno-logies per Smart Government. Una quota della dotazione finanziaria, pari a 25 milioni di euro, è destinata, inoltre, ai Progetti di Innovazione Sociale proponibili da giovani di età non superiore ai 30 anni. Le idee progettuali finanziabili Le domande potranno essere presentate per il finanziamento di idee progettuali destinate a promuovere azioni in grado di utilizzare le più avanzate soluzioni di diretto impatto sui temi di interesse pubblico e sviluppare modelli di integrazione sociale per risolvere problemi di scala urbana e metropolitana, tramite un insieme di tecnologie, applicazioni, modelli di integrazione e inclusione (v. tavola a pagina seguente). Le proposte candidate agli aiuti devono fare riferimento a uno solo degli ambiti ammissibili, considerato quale settore di riferimento applicativo prioritario. In ogni caso, è prevista una valutazione premiale per quei progetti che presentano soluzioni tecnologiche aperte e interoperabili in grado di 13_17:Giuliodori_Idrogeno.qxd 14 28/07/2012 AGEVOLAZIONI NAZIONALI 16.05 Pagina 14 RICERCA E INNOVAZIONE Gli ambiti di intervento Sicurezza del territorio Sostenere lo sviluppo di nuove conoscenze, di tecnologie innovative e di nuovi sistemi integrati per la prevenzione dei rischi, la difesa e la messa in sicurezza del territorio, attraverso l’impiego di soluzioni basate sull’utilizzo di tecnologie Ict, che consentano un miglioramento dell’efficienza nella gestione delle diverse matrici, nonché delle emergenze derivanti da catastrofi ambientali. Invecchiamento della società Sostenere lo sviluppo di soluzioni innovative per migliorare la qualità di vita e la cura della popolazione anziana, attraverso lo sviluppo di nuovi sistemi e servizi finalizzati ad agevolare la mobilità, il prolungamento della vita attiva e ridurre l’isolamento sociale, inclusa la realizzazione di approcci diagnostici e terapeutici innovativi per malattie particolarmente critiche. Tecnologie welfare Sostenere l’inclusione di categorie a rischio e prevenire forme di disagio sociale, attraverso lo sviluppo di sere inclusione vizi innovativi basati sull’impiego di tecnologie Ict e diretti alla soluzione dei problemi delle persone diversamente abili, all’inserimento sociale e lavorativo di immigrati provenienti da paesi esteri, al sostegno delle famiglie a basso reddito, al reinserimento nel sistema dell’istruzione di giovani che hanno anticipatamente abbandonato la carriera scolastica (drop-out), al miglioramento dell’accesso ai servizi assistenziali e sanitari. Domotica Promuovere lo sviluppo di nuove conoscenze, soluzioni tecnologiche innovative, impianti, costruzioni e prodotti altamente innovativi che, secondo uno schema di Ambient Intelligence ed “Ambient Assisted Living”, permettano di ridisegnare l’ambiente di vita domestico in modo da garantire una migliore qualità della vita delle persone, l’inclusione, la sicurezza, nonché una piena autonomia delle persone diversamente abili. Giustizia Promuovere l’innalzamento dell’efficienza del sistema giudiziario attraverso lo sviluppo di nuove tecnologie e sistemi innovativi interoperabili per il miglioramento dei modelli organizzativi e gestionali, per l’ottimizzazione della gestione documentale e la sua dematerializzazione, per l’informatizzazione dei servizi al pubblico, anche in un’ottica di contenimento dei costi del sistema. Scuola Sostenere la progettazione di devices innovativi destinati agli studenti, in grado di supportare sia la lettura del libro elettronico, con schermi e risoluzioni idonee, sia l’accesso e l’utilizzo, con architetture aperte ai principali sistemi operativi, di contenuti digitali multimediali accessibili in rete; Learning Management System (LMS); sistemi di Content Management System(CMS), integrabili in ambienti LMS, rivolti agli insegnanti per lo sviluppo di contenuti digitali multimediali. Waste management Sviluppare in un’ottica eco-sostenibile nuove modalità di gestione e valorizzazione dei rifiuti, attraverso lo sviluppo di sistemi tecnologici innovativi integrati per la raccolta, il trasporto, il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti materiali; lo sviluppo di tecnologie per il monitoraggio, controllo e riduzione dei rifiuti solidi, liquidi e gassosi derivanti dall’impiego di sostanze pericolose; la messa a punto di soluzioni tecnologiche per il riutilizzo dei reflui e degli scarti della lavorazione industriale, anche in chiave energetica; lo sviluppo di tecnologie per la realizzazione di nuovi prodotti derivanti dal riciclo dei materiali di scarto. Tecnologie del mare Coniugare la promozione della tutela dell’ambiente e delle risorse marine con l’innovazione dei settori marittimo e della cantieristica navale attraverso lo sviluppo di nuovi sistemi e tecnologie per la sicurezza, il monitoraggio, la bonifica e la conservazione dell’ambiente marino; lo sviluppo di sistemi innovativi integrati per la gestione delle emergenze; la messa a punto di nuovi metodi e di tecnologie per il miglioramento della qualità del prodotto ittico e il rafforzamento del settore della pesca secondo un approccio di filiera; la realizzazione o ottimizzazione di sistemi e tecnologie innovativi per la navigazione di superficie e subacquea. Salute Promuovere nuovi modelli del sistema sanitario, attraverso lo sviluppo di nuove tecnologie, soluzioni e componenti Ict funzionali e abilitanti che consentano l’attivazione di nuovi metodi di attività nell’area della salute e del benessere, lo sviluppo di servizi di e-sanità a livello sovraregionale, locale e individuale, il miglioramento del modello di interazione tra strutture sanitarie. Trasporti e mobilità Promuovere, nell’ambito della mobilità marittima, urbana, su gomma e/o su rotaia, lo sviluppo di nuove tecterrestre nologie e soluzioni Ict innovative finalizzate a migliorare l’interoperabilità dei sistemi informativi logistici marittimi o tra i sistemi di infomobilità marittima, urbana, su gomma e/o su rotaia, anche in attuazione delle disposizioni della normativa comunitaria vigente in materia. Logistica last-mile Promuovere nuovi modelli nel settore della logistica in chiave eco-sostenibile anche attraverso lo sviluppo di sistemi e tecnologie in grado di innalzare l’efficienza nella gestione dei circuiti di distribuzione dei beni. (Segue) 13_17:Giuliodori_Idrogeno.qxd 28/07/2012 RICERCA E INNOVAZIONE 16.05 Pagina 15 AGEVOLAZIONI NAZIONALI 15 Gli ambiti di intervento Smart grids Promuovere lo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche e gestionali in grado di favorire la produzione e la gestione integrata a livello locale delle diverse fonti energetiche rinnovabili e dei relativi sistemi di distribuzione e la loro integrazione con i sistemi nazionali e europei. Architettura soste- Promuovere, nell’ambito del settore edilizio e in chiave sostenibile, lo sviluppo di nuove soluzioni, tecnolonibile e materiali gie e nuovi materiali ad alte prestazioni, diretti, secondo il principio dello “Zero Impact Building”, al miglioramento dell’efficienza energetica, alla riduzione dell’impatto ambientale, al controllo e abbattimento dei fattori di inquinamento, al miglioramento delle condizioni di salute nei luoghi abitativi e di lavoro, nonché ad assicurare agli utilizzatori maggiore sicurezza e comfort. Cultural heritage Promuovere lo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche per la diagnostica, il restauro, la conservazione, la digitalizzazione, la fruizione dei beni culturali materiali e/o immateriali, al fine di valorizzarne l’impatto in termini ambientali, turistici e culturali, e di favorire l’integrazione di servizi pubblici e privati innovativi, anche con riferimento alla capacità attrattiva dei territori. Gestione risorse idriche Promuovere la tutela delle risorse idriche attraverso lo sviluppo di sistemi e tecnologie innovative per il miglioramento della gestione delle acque attraverso un incremento dell’efficienza della rete e degli impianti di distribuzione esistenti nel territorio; lo sviluppo di nuovi sistemi e tecnologie per il monitoraggio, il controllo e la riduzione dei carichi inquinanti; lo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche volte alla riduzione dell’impiego dell’acqua destinata all’agricoltura e all’industria. Cloud computing technologies per smart government Promuovere lo sviluppo di servizi innovativi al pubblico, con particolare riguardo al settore E-government, e alle imprese mediante lo sviluppo di prototipi funzionanti che contribuiscano ad adottare e diffondere piattaforme “cloud” e le relative applicazioni e servizi. avere un impatto su più di uno dei comparti individuati. I progetti candidati agli aiuti dovranno contemplare attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale (quest’ultima non preponderante), finalizzate a nuovi prodotti, processi, servizi, contribuendo anche a far crescere un capitale umano specializzato nell’economia dei servizi, al fine di innescare meccanismi di “crescita intelligente”. Tutte le attività dovranno caratterizzarsi per il ricorso prevalente a tecnologie Ict e i risultati della ricerca dovranno essere validati mediante sperimentazione condotta con il coinvolgimento delle amministrazioni interessate. In particolare, con riferimento a tale ultimo aspetto, i progetti devono contenere l’indicazione di una o più delle Pubbliche Amministrazioni presso cui si prevede di svolgere le attività di sperimentazione, accompagnata da un atto dell’organo deliberante dell’ente interessato attestante la propria disponibilità alla partecipazione, l’inserimento dell’intervento all’interno dei propri strumenti di programmazione e pianificazione relativi agli ambiti dell’idea progettuale, nonché l’interesse ad acquisire il servizio sperimentato, eventualmente secondo le forme e le modalità del Precommercial Procurement. Sarà necessario anche descrivere il modello e i meccanismi di gover- nance fra il raggruppamento proponente, la Pubblica Amministrazione e l’eventuale partenariato locale coinvolto. Tutte le attività contemplate dal progetto devono necessariamente chiudersi entro la data ultima del 30 dicembre 2015. Soggetti beneficiari Le proposte possono essere presentate da imprese di qualsiasi dimensione, centri di ricerca, consorzi e società consortili, parchi scientifici e tecnologici (così come definiti all’art. 5 comma 1 del Dm 593/2000 - v. box sotto), aventi sede operativa nell’intero territorio nazionale. I soggetti beneficiari (art. 5, comma 1 del Dm 593/2000) • • • • • • Imprese che esercitano attività industriale diretta alla produzione di beni e/o servizi; imprese che esercitano attività di trasporto; imprese artigiane di produzione (legge 443/85); centri di ricerca con personalità giuridica autonoma promossi da uno o più soggetti dei punti precedenti; consorzi e società consortili comunque costituiti, purché con una partecipazione finanziaria delle prime tre categorie di soggetti beneficiari sopra elencati superiore al 50%. Nelle aree economicamente svantaggiate del territorio nazionale il limite è abbassato al 30%; parchi scientifici e tecnologici indicati nella deliberazione ministeriale del 25.3.1994. 13_17:Giuliodori_Idrogeno.qxd 16 28/07/2012 16.05 Pagina 16 AGEVOLAZIONI NAZIONALI Per come indicato nel decreto di approvazione del bando, possono partecipare anche soggetti non residenti purché gli stessi si impegnino a costituire una sede nel territorio italiano in caso di approvazione dei progetti stessi. Ogni singola idea progettuale può essere avanzata da un numero massimo di otto proponenti e il relativo costo complessivo non può essere inferiore a 12 milioni di euro e superiore a 22 milioni di euro. Il partenariato deve rispettare i seguenti requisiti: • la componente industriale dovrà farsi carico di almeno il 50% dei costi totali ammissibili (compresi i costi di sperimentazione che non devono essere inferiori al 5%, né superiori al 10% del costo totale della proposta); • nell’ambito di tale 50%, una quota non inferiore al 10% deve essere sostenuta da una o più imprese rientranti nella definizione di Pmi; • sempre nell’ambito del 50% dei costi totali ammissibili, lo stesso soggetto industriale non può sostenere costi per un importo superiore ai 7,5 milioni di euro per l’insieme dei progetti dello stesso ambito; • una quota non inferiore al 20% del costo totale della proposta deve essere sostenuta da Università e Istituti universitari statali e/o da Enti ed Istituzioni pubbliche nazionali di ricerca vigilati dall’Amministrazione pubblica centrale. Lo stesso raggruppamento di soggetti non può presentare più di un’idea progettuale per ogni singolo ambito. Aiuti concedibili e spese agevolabili Come anticipato, lo stanziamento complessivo di 655,5 milioni di euro sarà assegnato alle migliori proposte attraverso la concessione di contributi alla spesa e finanziamenti agevolati, nel rispetto dei limiti massimi di aiuto riconosciuti dalla normativa comunitaria (50% in Esl per la ricerca industriale e 25% in Esl per lo sviluppo sperimentale). In ogni caso, le intensità di aiuto potranno essere aumentate in funzione della tipologia del soggetto proponente (piccola o media impresa) e in presenza della collaborazione effettiva fra imprese e/o con organismi di ricerca, così come sancito dal Dm 593/2000 cui la norma fa pieno rinvio. Nei confronti dei soggetti proponenti rappresentati da Università e Istituti Universitari statali e/o da Enti e Istituzioni Pubbliche Nazionali di Ricerca, il Miur interviene nella misura dell’80% dei costi giudicati ammissibili. Fino al limite del 20% dei costi, l’agevolazione è riconosciuta nella forma del contributo alla spesa; per eventuali quote aggiuntive di costo ammissibile l’aiuto è riconosciuto nella forma del credito agevolato. Saranno finanziabili le spese sostenute per: • il personale (ricercatori, tecnici ed altro personale ausiliario adibito all’attività di ricerca, che risulti, in rapporto con il soggetto beneficiario dei contributi, dipendente a tempo indeterminato o determinato e/o lavoratore parasubordinato, e/o titolare di borsa di dottorato, o di assegno di ricerca, o di borsa di studio che preveda attività di formazione attraverso la partecipazione al progetto); • costi degli strumenti e delle attrezzature nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca. Se gli strumenti e le attrezzature non sono impiegati per tutto il loro RICERCA E INNOVAZIONE ciclo di vita per il progetto di ricerca, sono considerati ammissibili unicamente i costi di ammortamento corrispondenti alla durata del progetto di ricerca, calcolati secondo i principi della buona prassi contabile; • costi dei servizi di consulenza e di servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini dell’attività di ricerca, per una quota non superiore al 10% delle spese ammissibili; • spese generali supplementari derivanti direttamente dal progetto di ricerca, imputate con il calcolo pro-rata all’operazione, secondo un metodo equo e corretto debitamente giustificato. In ogni caso, tali spese non possono eccedere il 50% delle spese del personale; • altri costi di esercizio, inclusi costi di materiali, forniture e prodotti analoghi, sostenuti direttamente per effetto dell’attività di ricerca, costi di fideiussione, informazione e pubblicità. Procedura di accesso agli aiuti Il termine ultimo per l’inoltro delle proposte, tramite il servizio telematico Sirio (http://roma. cilea.it/Sirio), è fissato alle ore 17.00 del 9 novembre 2012. Le proposte e anche i successivi progetti esecutivi devono essere elaborati obbligatoriamente in lingua italiana e in lingua inglese, come chiarito dal decreto n. 415 del 12 luglio 2012 che ha integrato l’Avviso del 5 luglio 2012, n. 391/Ric. Le domande saranno sottoposte alla valutazione di un panel di esperti che assegnerà un punteggio sulla base di criteri predeterminati. Solo per le proposte istruite positivamente e che raggiungono il pun- 13_17:Giuliodori_Idrogeno.qxd 28/07/2012 16.05 Pagina 17 AGEVOLAZIONI NAZIONALI RICERCA E INNOVAZIONE teggio minimo sarà richiesta la presentazione del relativo progetto esecutivo. L’elaborazione di quest’ultimo potrà avvenire anche attraverso un’attività di concertazione e negoziazione condotta in modo condiviso tra i soggetti proponenti delle relative idee progettuali in coerenza con le valutazioni effettuate. L’istruttoria dei progetti esecutivi sarà effettuata secondo quanto previsto dalle vigenti disposizioni normative e regolamentari in materia. Il decreto specifica, al riguardo, che la valutazione tecnico-scientifica dei progetti esecutivi sarà affidata allo stesso panel di esperti che ha condotto la valutazione dell’idea progettuale, attraverso l’utilizzo dei medesimi criteri e punteggi. A conclusione dell’intero iter valutativo, il Miur disporrà l’ammissione al finanziamento dei migliori progetti esecutivi, in numero di due per ciascuno degli ambiti di intervento. I progetti di innovazione sociale Come anticipato, una parte delle risorse, pari a 25 milioni di euro, è destinata al finanziamento dei progetti di innovazione sociale diretti alla messa a punto di idee tecnologicamente innovative per la soluzione, nel breve-medio periodo, di specifiche problematiche presenti nel tessuto urbano di riferimento, con riferimento agli ambiti applicativi delle Smart cities and communities previsti dal bando. In particolare, i progetti sono intesi come workpackages formativi delle idee progettuali relative alle Smart cities. A seguito delle valutazioni di merito, gli stessi saranno funzionalmente e strutturalmente collegati dal Miur all’inter- 17 no dei progetti esecutivi Smart cities finanziabili. L’accesso agli aiuti è subordinato al rispetto della soglia massima di spesa fissata a 1 milione di euro. I soggetti proponenti sono individuati nei giovani residenti nel territorio nazionale di età non superiore ai 30 anni. L’intervento agevolativo previsto è pari all’80% dei costi ritenuti ammissibili e sarà erogato in base alle modalità definite in successivi atti disciplinari. Sono ammissibili le stesse categorie di spese previste per le Smart cities. Il termine ultimo per la presentazione delle domande è fissato alle ore 17.00 del 7 dicembre 2012. Anche i progetti di innovazione sociale dovranno inoltrati per il tramite del servizio telematico Sirio ed essere redatti in lingua italiana e inglese. 18_20:MEZZANINE CALABRIA.qxd 18 28/07/2012 16.06 Pagina 18 AGEVOLAZIONI NAZIONALI I contributi per la certificazione ambientale delle Pmi A disposizione ancora fondi per il rimborso delle spese già sostenute di Gina Leo, Progetto Arcadia Srl È a ampliata la platea dei soggetti ammissibili ai contributi per la certificazione ambientale a favore delle Pmi. Il progressivo diffondersi dei Sistemi di Gestione Ambientale sul territorio nazionale e la volontà di promuovere ulteriormente l’eccellenza ambientale delle strutture produttive, soprattutto nelle realtà di più piccola dimensione, sono alla base del decreto del Ministero dell’Ambiente n. 313 del 26 aprile 2012. Il provvedimento ha, in particolare, introdotto adeguamenti e modifiche al precedente decreto n. 2230 del 7 maggio 2003 con cui era stato dato avvio alla procedura di concessione degli aiuti. Dal 28 maggio 2012, data di pubblicazione del nuovo decreto in Gazzetta, si è aperta una nuova fase delle agevolazioni in commento. Le domande dovranno essere presentate in conformità alle disposizioni contenute nello stesso, utilizzando esclusivamente la nuova modulistica reperibile sul sito del Ministero dell’Ambiente (www. minambiente.it). Trova, in ogni caso, applicazione la procedura a sportello. Pertanto, le istanze potranno essere inoltrate fino all’esaurimento delle risorse disponibili che ammontano, al momento della pubblicazio- ne del decreto, a circa 2,5 milioni di euro. Tali risorse sono rappresentate dalle somme che sono residuate rispetto allo stanziamento iniziale di cui al richiamato decreto del 7 maggio 2003 (pari a 8 milioni di euro). Il 30% del fondo residuo, calcolato su base annua, sarà destinato alle Regioni del Mezzogiorno, così come disposto dalla delibera Cipe n. 63 del 2 agosto 2002 di approvazione del programma di attività inerente il Fondo per la promozione dello sviluppo sostenibile. L’esaurimento del plafond a disposizione sarà tempestivamente comunicato tramite apposito avviso nel sito internet del Ministero dell’Ambiente. Soggetti beneficiari Destinatarie degli incentivi sono le micro, piccole e medie imprese produttrici di beni e/o servizi ed attive sull’intero territorio nazionale regolarmente costituite ed iscritte alla relativa Camera di Commercio, Industria e Artigianato alla data di presentazione della domanda. Poiché i contributi saranno erogati in applicazione della normativa de minimis di cui al Regolamento Ce 1998/2006, non sono ammessi: • le imprese appartenenti al settore della pesca e dell’acquacoltura; • le imprese attive nel settore RICERCA E INNOVAZIONE della produzione primaria dei prodotti agricoli di cui all’Allegato I del Trattato; • le imprese attive nel settore della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli elencati nell’Allegato 1 del Trattato, quando l’importo dell’aiuto è fissato in base al prezzo o al quantitativo di tali prodotti acquistati da produttori primari o immessi sul mercato dalle imprese interessate o quando l’aiuto è subordinato al fatto di venire parzialmente o interamente trasferito a produttori primari; • le attività connesse all’esportazione (aiuti connessi ai quantitativi esportati, alla costituzione e gestione di una rete di distribuzione o ad altre spese correnti inerenti all’attività di esportazione); • gli aiuti condizionati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti importati; • le imprese attive nel settore carbonifero; • gli aiuti destinati all’acquisto di veicoli per il trasporto di merci su strada da parte di imprese di trasporto merci su strada per conto terzi. Sono sempre escluse le Pmi che hanno avuto già accesso agli aiuti per la certificazione in base alla precedente regolamentazione contenuta nel decreto n. 2230 del 7 maggio 2003, nonché le imprese considerate in difficoltà ai sensi degli Orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato in materia. Alla data di presentazione della domanda, le imprese richiedenti devono possedere i seguenti requisiti: • disporre di codice Ateco primario corrispondente a quello del certificato ambientale; • rientrare nella normativa comunitaria de minimis vigen- 18_20:MEZZANINE CALABRIA.qxd 28/07/2012 RICERCA E INNOVAZIONE te in materia di aiuti di Stato. In particolare, è possibile beneficiare di aiuti a titolo de minimis fino all’importo di euro 200.000 su un periodo di tre esercizi finanziari (limite ridotto a 100.000 per le imprese di trasporto merci su strada); • rispettare le disposizioni comunitarie di riferimento nell’ambito della definizione di Pmi; • non avere pendenze fiscali/ contributive e rispettare le normative in materia di sicurezza e salute sul lavoro; • non essere soggetti a procedure concorsuali o liquidazione. Il decreto dispone che l’impresa beneficiaria deve mantenere i requisiti prescritti dalla data di concessione del contributo e per i successivi cinque anni. Inoltre, per la stessa durata opera il divieto di cessazione dell’attività. Il mancato rispetto di tali condizioni comporta la revoca degli aiuti concessi. Interventi finanziabili e misura dell’aiuto È finanziabile l’acquisizione di servizi reali di consulenza ed assistenza per una sola delle seguenti tipologie di intervento: 1. la verifica e la registrazione dell’organizzazione ai sensi del Regolamento Emas; 2. la certificazione del Sistema di Gestione Ambientale ai sensi della norma internazionale Uni En Iso14001; 3. la verifica e la registrazione Emas di organizzazioni già certificate ai sensi della norma internazionale Uni En Iso 14001. Caratteristica principale dell’agevolazione è che la stessa opera expost. Il contributo verrà concesso, infatti, mediante “procedura a rimborso” alle imprese che hanno già ottenuto la registrazione Emas o la certificazione Uni En Iso 14001 a 16.06 Pagina 19 AGEVOLAZIONI NAZIONALI partire dalla data di pubblicazione nella Gazzetta ufficiale del primo decreto di attivazione del bando (n. 2230 del 7 maggio 2003, pubblicato il 6 ottobre 2003). Farà fede la data apposta sul certificato rilasciato dall’Ente competente. Gli aiuti sono corrisposti nella forma del contributo in conto capitale di intensità diversa a seconda della tipologia di investimento e della dimensione dell’impresa richiedente (v. tavola a pagina seguente). Al fine del corretto inquadramento dimensionale dell’impresa, si ricorda che, ai sensi della normativa comunitaria, è considerata microimpresa quella con meno di 10 dipendenti e un fatturato annuo o totale di bilancio non superiore a 2 milioni di euro. Si definisce piccola, l’impresa con meno di 50 dipendenti e un fatturato annuo o totale di bilancio non superiore a 10 milioni di euro. È, infine, media l’impresa con meno di 250 dipendenti e un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro o un totale di bilancio non superiore a 43 milioni di euro. La norma dispone un preciso divieto di cumulo. Gli aiuti in commento non potranno essere cumulati, per la realizzazione delle medesime spese, con ulteriori agevolazioni di fonte regionale, statale o comunitaria. Inoltre, è escluso l’accesso alle agevolazioni qualora l’adesione al sistema di certificazione ambientale sia derivata dalla necessità di conseguire una priorità di accesso a finanziamenti pubblici. Sono ammissibili le spese (v. box a pagina seguente) direttamente riferibili ai servizi di consulenza ottenuti dalle imprese richiedenti per il conseguimento delle certificazioni ambientali. Si evidenzia, al riguardo, che possono essere finanziate solo le spese inerenti il conseguimento della prima cer- 19 tificazione/registrazione ambientale, con esclusione dei costi per il mantenimento della stessa (il mantenimento della certificazione è, comunque, necessario al fine dell’accettazione della domanda di finanziamento). Come per il precedente regime, saranno ammissibili le spese sostenute a partire dall’1 gennaio 2002, fermo restante che le certificazioni devono essere possedute a partire dal 6 ottobre 2003. Le spese sostenute devono essere regolarmente quietanzate. A tal fine, il Ministero dell’Ambiente ha chiarito che per quietanza si intende la dichiarazione liberatoria in originale del fornitore, timbro e firma in originale del fornitore con dicitura “pagato” o similari sulla fattura stessa, ovvero documentazione bancaria nella quale vi sia esplicito riferimento alle fatture e che ne attesti l’avvenuto pagamento. In ogni caso, i costi e le prestazioni devono risultare da specifici contratti sottoscritti tra le parti. Sono escluse dai contributi le spese inerenti beni o consulenze che rientrino nella normale gestione dell’impresa o per prestazioni effettuate con personale impiegato dall’impresa richiedente o con coloro che collaborino continuativamente o ricoprano cariche sociali nell’impresa stessa. Parimenti escluse sono le spese finalizzate al mero adeguamento dell’impresa a norme di legge ovvero relative a misurazioni, misure, analisi, interventi, provvedimenti correttivi che servano a dimostrare o conseguire il rispetto degli obblighi di legge, nonché le spese per l’acquisto e/o l’ammodernamento di macchinari per il monitoraggio ambientale. Procedura di accesso agli aiuti La domanda, unitamente all’alle- 18_20:MEZZANINE CALABRIA.qxd 20 28/07/2012 16.06 Pagina 20 AGEVOLAZIONI NAZIONALI RICERCA E INNOVAZIONE Le intensità di aiuto concedibili Misura del contributo Tipologia di intervento Micro e piccola impresa Media impresa Certificazione Emas - 80% della spesa ritenuta ammissibile Soglia massima del contributo: 15.000 euro - 75% della spesa ritenuta ammissibile Soglia massima del contributo: 30.000 euro Certificazione Uni En Iso 14001 - 40% della spesa ritenuta ammissibile Soglia massima del contributo: 7.500 euro - 40% della spesa ritenuta ammissibile Soglia massima del contributo: 16.000 euro Passaggio all’Emas per realtà già certificate Iso 14001 - 80% della spesa ritenuta ammissibile Soglia massima del contributo: 7.500 euro - 75% della spesa ritenuta ammissibile Soglia massima del contributo: 7.500 euro Le spese ammissibili a) Spese per consulenza qualificata finalizzata alla definizione/progettazione del Sistema di Gestione Ambientale; b) spese per l’ente di verifica e di certificazione; c) spese per la realizzazione delle indagini finalizzate all’analisi ambientale iniziale (ad esempio, analisi delle emissioni, analisi degli scarichi, carotaggi, analisi fonometriche); d) spese per la formazione specifica, sia per gli addetti dell’impresa sia per il Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale della stessa; e) spese per la comunicazione ambientale, quali diffusione della politica/dichiarazione ambientale (in caso di Emas), comunicazioni con le Istituzioni, la comunità locale e le realtà produttive relativamente al riconoscimento ottenuto, realizzazione di un’area ambientale del sito internet. gato tecnico e a tutta la relativa documentazione indicata dal bando, deve essere presentata in formato cartaceo e su supporto informatizzato elettronico, attraverso raccomandata A/R al Ministero dell’Ambiente - Dire-zione generale per lo sviluppo sostenibile, il clima e l’energia. È necessario apporre sul plico la dicitura “Decreto per la promozione dei Sistemi di Gestione Ambientale”. La modulistica è reperibile nel sito web del Ministero dell’Ambiente (www.minambiente.it). Le domande pervenute sono esaminate nel rispetto dell’ordine cronologico di spedizione. Entro trenta giorni dall’acquisizione della domanda, la Segreteria Tecnica istituita presso il Ministero esamina la domanda e la relativa documentazione, valutandone la completezza formale. Nei successivi trenta giorni, le domande formalmente complete sono sottoposte ad istruttoria anche mediante controlli incrociati con banche dati di altre Amministrazioni. Potranno essere richieste eventuali integrazioni. A conclusione delle valutazioni, il Ministero provvede a comunicare l’esito e ad emettere i decreti di liquidazione del contributo, la cui erogazione avverrà in un’unica soluzione. 21_27:MEZZANINE CALABRIA.qxd 28/07/2012 16.08 Pagina 21 AGEVOLAZIONI REGIONALI IN SINTESI INVESTIMENTI PRODUTTIVI BENEFICIARI Società per azioni, società in accomandita per azioni, società a responsabilità limitata rientranti nei parametri di Pmi ATTIVITÀ AGEVOLABILI Sono ammessi programmi che prevedono investimenti produttivi nonché acquisizione di servizi reali e attività di ricerca e sviluppo solo se strettamente connesse con gli investimenti produttivi 21 Por Fesr Calabria, Mezzanine Financing La Regione adotta uno strumento di finanza innovativa per facilitare l’accesso al credito da parte delle Pmi di Rita Piccinini, Europroject Bologna SPESE AMMISSIBILI Le spese riguardano beni materiali, immateriali, consulenze, spese per ricerca e sviluppo AGEVOLAZIONE L’agevolazione consiste in un finanziamento agevolato nella misura massima del 70% dell’investimento PROCEDURA Le domande devono essere presentate a Fincalabra L a Regione Calabria interviene per far fronte alla difficile congiuntura economica e finanziaria dell’economia regionale e per facilitare l’accesso al credito da parte delle imprese, localizzate sul territorio, che incontrano difficoltà a causa della forte contrazione del credito posta in essere dal sistema bancario. Lo fa con la creazione di un Fondo regionale di sostegno agli investimenti delle Pmi e ricorrendo ad uno strumento innovativo, Mezzanine financing, che dovrà permettere alle imprese di attuare i propri programmi di investimento e di sviluppo aziendale. Il Fondo, con una dotazione finanziaria di 25 milioni di euro a valere sulle risorse Fesr, è affidato in gestione a Fincalabra Spa, Società Finanziaria Regionale per lo Sviluppo Economico della Calabria, quale Ente strumentale e soggetto in house della Regione Calabria. Nello specifico, l’intervento dà attuazione alla Linea 7.1.3.2 “Azioni per la promozione e l’utilizzazione di strumenti di finanza innovativa” dell’Asse VII “Sistemi Produttivi” del Por Calabria Fesr 2007/2013. La Regione ha inteso adottare lo strumento del prestito mezzanino ritenendolo, per gli elementi che lo caratterizzano, particolarmente adatto alle necessità delle imprese calabresi. La Regione ritiene infatti che il Mezzanine financing costituisca un’alternativa finanziaria agli strumenti tradizionali già utilizzati dalle imprese in un sistema economico caratterizzato da una bassa capitalizzazione, scarsa propensione all’ingresso nella compagine sociale di nuovi soci di capitali, eccessivo ricorso all’autofinanziamento o all’indebitamento bancario a breve e che possa meglio venire incontro alle esigenze di crescita e ed espansione delle imprese calabresi, in un momento di riduzione della concessione di prestiti da parte delle banche. Il finanziamento mezzanino (mezzanine financing) può essere lo strumento ideale per le piccole e medie imprese relativamente consolidate ed in fase di espansione, con buone prospettive di solidità economica e finanziaria. Esso si rivolge infatti alle imprese caratterizzate da una stabilità nella generazione prospettica di flussi di cassa generati dal capitale operativo (free cash flows), in grado di garantire al soggetto finanziatore (mezzanine player) il rimborso del capitale nonché la sua remunerazione alle condizioni richieste. 21_27:MEZZANINE CALABRIA.qxd SCHEDA DI VALUTAZIONE 22 28/07/2012 Pagina 22 AGEVOLAZIONI REGIONALI DIFFICOLTÀ I parametri per l’ammissibilità sono piuttosto stringenti soprattutto per quanto riguarda i requisiti soggettivi dei richiedenti TEMPI L’istruttoria richiede 30 giorni dalla data di ricevimento della domanda; successivamente l’impresa ammessa dovrà stipulare apposito contratto di finanziamento COSTI Variano in base alla complessità del progetto e in base alla necessità di un supporto qualificato per la fase di redazione della domanda PROBABILITÀ Il Fondo ha una dotazione di 25 milioni di euro IN DETTAGLIO 16.08 NORMATIVA • Bando pubblicato nel Burc n. 25, parte III, del 22.6.2012 MODULISTICA http://www.fincalabra.it/ Mezzanine.asp PER INFORMAZIONI Informazioni potranno essere richieste a: Fincalabra Spa: Tel. 0961/ 770775; e-mail: [email protected]; Regione Calabria, Dipartimento Attività Produttive: tel. 0961/856431; e-mail: [email protected] La caratteristica principale del finanziamento, ciò che lo rende particolarmente appetibile, è la sua subordinazione (o postergazione) rispetto alle tradizionali forme di credito (per tale motivo viene anche definito “debito junior” in contrapposizione al debito tradizionale, “debito senior”). In caso di liquidazione, fallimento o altra procedura concorsuale, il creditore mezzanino viene soddisfatto in maniera residuale rispetto ai senior: le entrate derivanti dalla liquidazione dell’attivo dell’impresa insolvente vengono utilizzate per il pieno rimborso dei creditori senior mentre il creditore junior viene soddisfatto in modo parziale o totale solo nel caso vi siano disponibilità residue. Di conseguenza il mezzanino determinerebbe una migliore posizione creditizia per l’impresa sia grazie alla “certificazione” di un terzo operatore professionale, sia grazie ad un maggiore potere contrattuale verso le banche conseguente alla disponibilità di fonti finanziarie alternative, ma anche per la possibilità di finanziare maggiori attivi (tramite la copertura del mezzanino) che possono poi essere liquidabili a favore dei creditori senior. Tale strumento permetterebbe, quindi, non solo una disponibilità aggiuntiva di risorse, ma anche un miglioramento delle condizioni di accesso al debito senior bancario. Il mezzanine financing, nella fattispecie prevista nell’avviso adottato dalla Regione, è subordinato a tutti i finanziamenti bancari a breve e/o a medio-lungo termine attivati dal sistema bancario, a qualsiasi titolo, con l’impresa beneficiaria, successivamente alla stipula del contratto di finanziamento mezzanino. La subordinazione è espressamente riservata ai INVESTIMENTI PRODUTTIVI soli casi di liquidazione volontaria, fallimento o altra procedura concorsuale a carico dell’impresa finanziata, verificatisi durante il periodo di ammortamento del finanziamento mezzanino. Un ulteriore vantaggio rispetto ad altre forme di finanziamento del debito è il ricorso a clausole contrattuali (covenants) piuttosto che alle garanzie, che rendono il mezzanino uno strumento più flessibile: mentre la banca si trova a compensare il rischio con una richiesta di maggiori garanzie reali e l’applicazione di standard di accesso al credito più restrittivi, spesso rigidi ed automatici, il mezzanine player, soprattutto se pubblico, può gestire il rischio in maniera differente in quanto la concessione del credito dipende non dalla presentazione di garanzie bensì dalla capacità dell’impresa di generare risultati prospettici duraturi e compatibili con il prestito. I covenants costituiscono vincoli all’azione dell’impresa per tutta la durata del prestito impedendo all’impresa finanziata di porre in essere operazioni che possano modificare in senso negativo la situazione finanziaria mettendo a rischio la sostenibilità del prestito. In questo modo inoltre non vengono sottratte capacità di indebitamento al rapporto con i creditori senior. La Regione ha ritenuto quindi di ricorrere al mezzanine financing per permettere sia alle imprese che abbiano già impegnati i propri asset a garanzia dei finanziamenti senior preesistenti sia alle imprese sprovviste di garanzie, ma che hanno buone prospettive di crescita, di ottenere più facilmente risorse finanziarie per lo sviluppo. Beneficiari Possono essere ammesse al finan- 21_27:MEZZANINE CALABRIA.qxd 28/07/2012 INVESTIMENTI PRODUTTIVI ziamento le Pmi, la cui unità produttiva oggetto dell’investimento sia localizzata in Calabria e i cui programmi di investimento proposti riguardino attività economiche appartenenti ad uno o più dei settori della classificazione Ateco 2007 riportati in allegato all’Avviso pubblico, con le esclusioni e limitazioni di cui al Regolamento (Ce) n. 1998/2006 de minimis (Allegato A) ed al Regolamento (Ce) n. 800/2008 (Allegato B). Sono comunque escluse dal finanziamento mezzanino le imprese operanti nei settori della produzione primaria di prodotti agricoli, della pesca e/o dell’acquacoltura, dei trasporti, dell’industria carboniera, della costruzione navale, delle fibre sintetiche. Le imprese richiedenti devono essere costituite nella forma giuridica di società per azioni o società in accomandita per azioni o di società a responsabilità limitata, già in possesso di organo di controllo interno/revisione o, qualora sprovviste, che si impegnino a dotarsi di tale organo nell’ipotesi di ammissione al finanziamento mezzanino. In generale, le potenziali imprese beneficiare devono: • operare in settori relativamente maturi, non soggetti a sensibili fluttuazioni; • godere di una posizione di leadership di mercato o comunque di una buona posizione di nicchia; • essere dotate di un management esperto e qualificato, soprattutto nelle posizioni chiave di carattere operativo (direzione, produzione, marketing); • garantire flussi di cassa non soggetti ad ampie e prolungate fluttuazioni e il manteni- 16.08 Pagina 23 AGEVOLAZIONI REGIONALI mento di discreti margini di redditività anche in periodi di recessione; • essere in possesso di una solida situazione patrimoniale e finanziaria e avere una struttura del passivo tale da lasciare spazio ad un incremento della leva finanziaria; • essere fortemente strutturate ed in grado di dimostrare, sia a consuntivo che in via prospettica, una stabilità nella generazione di flussi di cassa generati dal capitale operativo (free cash flows), tale da garantire al soggetto finanziatore tanto il rimborso del capitale quanto la sua remunerazione; • essere costituite da almeno tre anni e avere approvato i bilanci relativi agli ultimi tre esercizi sociali. Le richiedenti devono inoltre possedere tutti i seguenti parametri aziendali (per la determinazione di tali parametri si fa ricorso alla metodologia aziendale generalmente riconosciuta nella prassi contabile e, comunque, utilizzando il prospetto di riclassificazione riportato nella modulistica): • il risultato economico relativo all’ultimo bilancio d’esercizio approvato (esercizio più recente) deve essere positivo e la media aritmetica dei risultati economici relativi agli ultimi tre bilanci d’esercizio approvati deve essere positiva; • il Margine operativo netto (Ebit) relativo all’ultimo bilancio d’esercizio approvato deve essere positivo; • la media aritmetica del Margine operativo lordo (Ebitda) relativo agli ultimi tre bilanci d’esercizio approvati deve essere positiva; • l’indice, dato dal rapporto [(Capitale netto + Passività a 23 medio-lungo termine)/Attività immobilizzate] relativo all’ultimo bilancio d’esercizio approvato, deve essere superiore a 0,90; • l’indice, dato dal rapporto (Margine operativo lordo/Oneri finanziari) relativo all’ultimo bilancio d’esercizio approvato, deve essere superiore a 2,50; • l’indice, dato dal rapporto [(Debiti finanziari a m/l termine + Debiti finanziari a breve termine – Cassa e altre disponibilità liquide)/Valore della Produzione] relativo all’ultimo bilancio d’esercizio approvato, deve essere inferiore a 0,80. Attività Il finanziamento viene concesso esclusivamente a fronte di investimenti produttivi (creazione di nuovi impianti produttivi, ampliamento di unità produttive esistenti, ammodernamento di unità produttive esistenti) nonché a fronte di acquisizione di servizi reali per l’innovazione di prodotto, di processo e organizzativa e/o di attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, purché l’acquisizione di servizi reali e le attività di R&S siano strettamente correlati agli investimenti produttivi. Il programma di investimento deve riguardare una sola unità produttiva e deve essere organico e funzionale, da solo idoneo, cioè, a conseguire gli obiettivi produttivi ed economici prefissati dall’impresa ed indicati nella domanda di finanziamento. Il programma deve essere avviato dopo la presentazione della domanda e non oltre 3 mesi dalla data di sottoscrizione del contratto di finanziamento e deve avere una durata massima di 20 mesi da tale data o comunque compatibile con la durata del periodo di preammortamento. 21_27:MEZZANINE CALABRIA.qxd 24 28/07/2012 16.08 Pagina 24 AGEVOLAZIONI REGIONALI In merito agli investimenti produttivi sono ammessi i programmi: • volti alla realizzazione di una nuova unità produttiva da parte di imprese già esistenti (nuovo impianto); • finalizzati ad accrescere la capacità di produzione dei prodotti esistenti o ad aggiungerne altra relativa a prodotti nuovi ampliamento orizzontale - e/o creare nello stesso stabilimento una nuova capacità produttiva a monte o a valle dei processi produttivi esistenti - ampliamento verticale - (ampliamento); • volti ad apportare innovazioni nell’impresa con l’obiettivo di conseguire un aumento della produttività e/o miglioramento delle condizioni ecologiche legate ai processi produttivi, ovvero ad introdurre la riorganizzazione, il rinnovo, l’aggiornamento tecnologico dell’impresa (ammodernamento). Per quanto riguarda l’acquisizione di servizi reali, questi devono essere finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti e/o servizi dai quali emergano rilevanti novità, sotto il profilo delle prestazioni funzionali, rispetto alla attuale offerta del mercato; all’adozione di nuove tecnologie, realizzate all’interno dell’impresa o acquisite dall’esterno, per migliorare i processi di produzione dei prodotti/servizi esistenti o di nuovi prodotti/servizi e all’innovazione del processo aziendale, o riorganizzazione del medesimo, finalizzata ad un sensibile miglioramento della qualità/quantità dei prodotti/servizi e/o della efficienza/efficacia dei processi produttivi. Le spese per acquisizione di servizi reali per l’innovazione di prodotto, di processo ed organizzativa sono ammissibili nel limite del 15% dell’importo complessivo degli investimenti produttivi ritenuti ammissibili e, comunque, fino ad un importo massimo di euro 50.000. Le imprese possono, in particolar modo, acquisire servizi per: a) il miglioramento di prodotti, di processi e di nuovi metodi di produzione industriale (maggiore ecocompatibilità, miglioramento dell’efficienza energetica, miglioramento dell’informatizzazione dei processi); b) la definizione e lo studio di rendimenti, prestazioni e tolleranze, le modifiche di macchinari ed impianti produttivi esistenti; c) la realizzazione di prototipi e di modelli con moderne tecniche di assemblaggio e prototipazione rapida; d) lo studio e la verifica di nuove procedure organizzative per l’innovazione o la razionalizzazione dei cicli di lavorazione; e) la verifica delle conformità di prodotto a normative vigenti (Marcatura Ce, Ped, ecc.), a norme tecniche specifiche e a certificazioni volontarie (Iso, Emas, Ecolabel); f) la realizzazione di analisi, prove, trattamenti, condizioni d’uso, campionature di nuovi prodotti e processi; g) il design e l’ecodesign dei prodotti/servizi esistenti o di nuova concezione; h) la tutela della proprietà industriale. Le attività di ricerca e sviluppo finanziabili sono quelle ammesse dalla normativa comunitaria (v. box a pagina successiva). Le spese per attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale sono ammissibili nel limite del 30% dell’importo complessivo degli INVESTIMENTI PRODUTTIVI investimenti produttivi ritenuti ammissibili e, comunque, fino ad un importo massimo di euro 150.000. Spese ammissibili Per la realizzazione di investimenti produttivi sono ammissibili le spese relative all’acquisto o alla costruzione di immobilizzazioni, come definite dagli artt. 2423 e seguenti del codice civile, nella misura in cui queste ultime sono necessarie alla finalità del programma oggetto della domanda di finanziamento e riguardano: a) progettazioni ingegneristiche riguardanti le strutture dei fabbricati e gli impianti, sia generali che specifici, direzione dei lavori, studi di fattibilità economico-finanziaria e di valutazione di impatto ambientale, oneri per le concessioni edilizie, collaudi (tali spese sono ammesse nel limite del 5% dell’investimento produttivo ammissibile; le spese relative allo studio di fattibilità economico finanziaria non possono eccedere il 2% dell’investimento produttivo ammissibile e, comunque, fino ad un importo massimo di euro 20.000); b) suolo aziendale, sistemazioni del suolo e indagini geognostiche (tali spese sono ammesse nel limite complessivo del 10% dell’investimento produttivo ammissibile); c) opere murarie e assimilate (le spese per opere murarie ed assimilate sono ammissibili nel limite massimo del 40% dell’investimento produttivo ammissibile e, comunque, solo qualora si tratti di opere strettamente funzionali al ciclo produttivo, mentre le spese relative all’acquisto o alla realizzazione di un immobile sono 21_27:MEZZANINE CALABRIA.qxd 28/07/2012 INVESTIMENTI PRODUTTIVI 16.08 Pagina 25 AGEVOLAZIONI REGIONALI 25 Ricerca industriale La ricerca pianificata o indagini critiche miranti ad acquisire nuove conoscenze, da utilizzare per mettere a punto nuovi prodotti, processi o servizi o permettere un notevole miglioramento dei prodotti, processi o servizi esistenti. Essa comprende la creazione di componenti di sistemi complessi necessaria ai fini della ricerca industriale, in particolare per la validazione di tecnologie generiche, ad esclusione dei prototipi. Sviluppo sperimentale L’acquisizione, combinazione, strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica, commerciale e altro, allo scopo di produrre piani, progetti o disegni per prodotti, processi o servizi nuovi, modificati o migliorati. Può trattarsi anche di altre attività destinate alla definizione concettuale, alla pianificazione e alla documentazione concernenti nuovi prodotti, processi e servizi. Tali attività possono comprendere l’elaborazione di progetti, disegni, piani e altra documentazione, purché non siano destinati a uso commerciale. Rientra nello sviluppo sperimentale la realizzazione di prototipi utilizzabili per scopi commerciali e di progetti pilota destinati a esperimenti tecnologici e/o commerciali, quando il prototipo è necessariamente il prodotto commerciale finale e il suo costo di fabbricazione è troppo elevato per poterlo usare soltanto a fini di dimostrazione e di convalida. L’eventuale, ulteriore sfruttamento di progetti di dimostrazione o di progetti pilota a scopo commerciale comporta la deduzione dei redditi così generati dai costi ammissibili. Sono, inoltre, ammissibili aiuti alla produzione e al collaudo di prodotti, processi e servizi, a condizione che non possano essere impiegati o trasformati in vista di applicazioni industriali o per finalità commerciali. Lo sviluppo sperimentale non comprende, tuttavia, le modifiche di routine o le modifiche periodiche apportate a prodotti, linee di produzione, processi di fabbricazione, servizi esistenti ed altre operazioni in corso, anche quando tali modifiche rappresentino miglioramenti. ammissibili nel limite massimo del 70% dell’investimento produttivo ammissibile e anche in questo caso solo qualora si tratti di spese strettamente funzionali al ciclo produttivo); d) infrastrutture specifiche aziendali; e) macchinari, impianti ed attrezzature varie, nuovi di fabbrica, ivi compresi quelli necessari all’attività amministrativa dell’impresa, ed esclusi quelli relativi all’attività di rappresentanza; mezzi mobili strettamente necessari al ciclo di produzione purché dimensionati alla effettiva produzione, identificabili singolarmente ed a servizio esclusivo dell’impianto oggetto dell’intervento finanziario richiesto (per beni nuovi di fabbrica si intendono quelli mai utilizzati, e fatturati direttamente dal costruttore o dal suo rappresentante o rivenditore autorizzato; qualora vi siano ulteriori fatturazioni intermedie, fermo restando che i beni non devono essere mai stati utilizzati, non sono ammessi incrementi del costo del bene rispetto a quello fatturato dal produttore o suo rivenditore); f) programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa; g) brevetti, licenze e know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi per la parte in cui sono utilizzati per l’attività svolta nell’unità produttiva interessata dal programma. Le spese relative a suolo aziendale, programmi informatici, brevetti, licenze ecc. che, per loro natura possono essere riferite all’attività dell’impresa nel suo complesso, sono ammesse limitatamente alla parte utilizzata per l’attività svolta nell’unità produttiva interessata dal programma agevolato e nei limiti ritenuti congrui in relazione alle condizioni di mercato. I costi ammissibili per l’acquisizione di servizi reali per l’innovazione di prodotto, di processo ed organizzativa sono i seguenti: a) servizi di consulenza e di supporto in materia di innovazione, quali: consulenza gestionale; assistenza tecnologica; servizi di trasferimento di tecnologie; formazione; consulenza in materia di acquisizione, protezione e commercializzazione dei diritti di proprietà intellettuale e di accordi di licenza; consulenza sull’uso delle norme; b) spese connesse ai diritti di proprietà industriale, ed in particolare: - tutti i costi anteriori alla concessione del diritto nella prima giurisdizione, ivi compresi i costi di preparazione, presentazione trattamento 21_27:MEZZANINE CALABRIA.qxd 26 28/07/2012 16.08 Pagina 26 AGEVOLAZIONI REGIONALI della domanda, nonché i costi sostenuti per il rinnovo della domanda prima della concessione del diritto; - i costi di traduzione e altri costi sostenuti al fine di ottenere la concessione o il riconoscimento del diritto in altre giurisdizioni; - i costi sostenuti per difendere la validità del diritto nel quadro ufficiale del trattamento della domanda e di eventuali procedimenti di opposizione, anche se sostenuti dopo la concessione del diritto. I costi ammissibili per la realizzazione di attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale sono: a) spese di personale (ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario nella misura in cui essi sono impiegati nel progetto di ricerca); b) i costi della strumentazione e delle attrezzature utilizzate per il progetto di ricerca e per la sua durata (sono considerati ammissibili solo i costi d’ammortamento corrispondenti al ciclo di vita del progetto di ricerca, calcolati secondo i principi della buona prassi contabile nel caso in cui l’utilizzo dei beni agevolati non dovesse coprire loro intera durata di vita); c) i costi della ricerca contrattuale, delle competenze tecniche e dei brevetti, acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne a prezzi di mercato tramite una transazione effettuata alle normali condizioni di mercato e che non comporti elementi di collusione, così come i costi dei servizi di consulenza e di servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini dell’attività di ricerca; d) le spese generali supplementari direttamente imputabili al progetto di ricerca, da determinare e rendicontare su base forfettaria nella misura massima del 20 % del totale dei costi diretti ammissibili di cui alle altre voci di spesa; e) altri costi d’esercizio, inclusi i costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi, direttamente imputabili all’attività di ricerca. Agevolazioni Il bando prevede la concessione di un finanziamento mezzanino nella misura massima del 70% delle spese complessive ritenute ammissibili; le imprese possono richiedere un prestito in percentuale minore e dovranno in ogni caso garantire la copertura finanziaria della residua percentuale delle spese non coperte dal finanziamento mezzanino, attraverso il ricorso a risorse proprie e/o ad altri finanziamenti bancari. La copertura residua deve essere esente da ogni aiuto pubblico poiché non è ammesso il cumulo con altre agevolazioni sulle medesime spese, neppure in de minimis. L’importo del finanziamento è compreso tra un minimo di euro 150.000 (a fronte quindi di un programma di investimento ammissibile di importo non inferiore ad euro 214.286) e un massimo di euro 750.000. L’importo massimo del finanziamento non potrà comunque essere superiore al seguente parametro determinato sulla base dei dati risultanti dall’ultimo bilancio d’esercizio approvato: finanziamento Mezzanino richiedibile < [(5 x Margine operativo lordo) - Debiti finanziari a m/l termine]. Anche se non sono richieste di base garanzie reali, in fase contrat- INVESTIMENTI PRODUTTIVI tuale è previsto il rilascio di fideiussioni personali da parte di tutti i soci dell’impresa. Nel contratto di finanziamento dovranno invece essere inseriti i covenants, clausole legali, vincoli e obblighi specifici, finalizzati a garantire la capacità creditizia dell’impresa finanziata e la capacità di produrre flussi di cassa adeguati e tali da garantire il rimborso del finanziamento. In caso di violazione di tali clausole, il contratto potrà essere risolto e il finanziamento revocato. A titolo esemplificativo, potranno essere richiesti i seguenti covenants, da inserire nel contratto di finanziamento: a) mantenimento dei livelli patrimoniali e/o finanziari entro prefissati range; b) protezione dal compimento di eventuali operazioni di finanza straordinaria; c) protezione da eventuali variazioni dell’assetto proprietario e di controllo; d) protezione da asimmetrie informative. La durata del finanziamento è compresa tra un minimo di 36 ed un massimo di 96 mesi, a cui potrà essere aggiunto un periodo di preammortamento “tecnico” necessario per portare la scadenza della prima rata alle scadenze fisse ed un periodo di preammortamento “effettivo” della durata massima di 24 mesi. Il periodo di preammortamento dovrà comunque essere compatibile con le date di ultimazione del programma di investimento ed erogazione del finanziamento. La remunerazione del finanziamento mezzanino verrà determinata applicando un tasso di interesse fisso, parametrato all’Euribor 3 mesi, maggiorato di uno spread pari a 200 basis points (2 punti percentuali). 21_27:MEZZANINE CALABRIA.qxd 28/07/2012 16.08 Pagina 27 AGEVOLAZIONI REGIONALI INVESTIMENTI PRODUTTIVI Dal punto di vista dell’intensità dell’aiuto, il finanziamento mezzanino può essere concesso o in de minimis oppure nel rispetto del Regolamento (Ce) n. 800/2008, ed in particolar modo ai sensi degli artt. 28 e 29 del medesimo Regolamento (Aiuti sotto forma di capitale di rischio). L’intensità dell’aiuto è nella fattispecie configurabile nell’applicazione di un tasso di interesse avente un valore inferiore rispetto al valore medio dei tassi di interesse praticati dal sistema bancario per analoghe operazioni di finanziamento (si fa riferimento alla rilevazione trimestrale dei valori medi dei tassi effettivi globali segnalati dalle banche e dagli intermediari finanziari ed utilizzati periodicamente dal Ministero dell’Economia e Finanze, Dipartimento Tesoro, ai fini della legge sull’usura): l’Equivalente sovvenzione lordo (Esl), determinato alla data di conclusione delle attività istruttorie, sarà calcolato quindi applicando il differenziale tra il valore medio del tasso effettivo globale per analoga operazione di finanziamento ed il tasso di interesse fisso del finanziamento mezzanino (Euribor 3 mesi, maggiorato di 2 punti percentuali). Procedure La domanda di finanziamento, corredata dalla documentazione prevista, deve essere inoltrata a mezzo raccomandata postale, posta celere o altri servizi di spedizione, al seguente indirizzo: Fincalabra Spa - Soggetto gestore del Fondo Mezzanine financing Via Pugliese n. 30 - 88100 Catanzaro Al termine delle valutazioni di merito effettuate dal Soggetto gestore e della delibera ammissione al finanziamento mezzanino, le imprese stipulano un apposito contratto di finanziamento nel quale saranno specificate modalità, condizioni e termini relativi, 27 in particolar modo, alla realizzazione del programma di investimento, all’erogazione del finanziamento, alla rendicontazione delle spese ed al rimborso del finanziamento. La selezione seguirà la procedura valutativa a sportello ai sensi del Dlgs 31 marzo 1998, n. 123, art. 5, comma 3, di conseguenza l’istruttoria è effettuata in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande. Per l’erogazione è previsto un massimo di tre tranches; la prima, di importo pari al 30% del finanziamento, può essere concessa a titolo di anticipazione mentre la seconda, di importo pari al 40% del finanziamento, verrà concessa a fronte della rendicontazione di spese ammissibili in misura almeno pari al 60% del programma di investimento ammesso. Il saldo sarà erogato a conclusione del progetto sulla base della rendicontazione finale delle spese. 28_30:MEZZANINE CALABRIA.qxd IN SINTESI 28 28/07/2012 16.12 Pagina 28 AGEVOLAZIONI REGIONALI BENEFICIARI Confidi iscritti al Registro delle imprese della Camera di commercio di Roma con sede legale o unità operativa nel territorio della Provincia AGEVOLAZIONE Quattro milioni di euro per rafforzare la struttura patrimoniale. Un milione di euro per l’adeguamento dell’assetto organizzativo INVESTIMENTI PRODUTTIVI Roma, più contributi ai Confidi per sbloccare l’accesso al credito PROCEDURA La Camera di commercio eroga un bando per rafforzare la struttura patrimoniale degli organismi di garanzia. Un’iniziativa che dovrebbe favorire le imprese nella richiesta di finanziamenti bancari Domande da inviare entro il 30 settembre 2012. Invio con raccomandata A/R di Giuseppe De Rossi L a Camera di commercio di Roma apre un fondo di 4 milioni di euro per sostenere gli organismi di garanzia al credito – i cosiddetti Confidi – nel percorso di trasformazione in intermediari finanziari vigilati. I contributi sono destinati a rafforzare la patrimonializzazione e a sostenere la nuova organizzazione delle strutture. visto dalla legge 326/2003, svolgono esclusivamente l’attività di rilascio di garanzie collettive dei fidi (e relative attività connesse) a favore delle Pmi associate. In base a quanto previsto dall’art. 13, della legge 326/2003 possono assumere la qualifica di soggetti operanti nel settore finanziario, iscritti in un’apposita sezione dell’elenco regolato dall’art. 106 del Testo unico bancario o nell’elenco speciale previsto dall’art. 107 del medesimo Testo unico. Soggetti beneficiari Possono accedere al bando, i Confidi iscritti al Registro delle imprese della Camera di commercio di Roma. Inoltre devono avere sede legale o unità operativa nel territorio della provincia. Oltre ai requisiti d’iscrizione e geografici, gli organismi di garanzia devono risultare dall’elenco speciale previsto dall’articolo 107 del Testo unico bancario, ovvero quel pacchetto di norme – relative anche al rapporto tra indebitamento e patrimonio – che regola l’attiva di intermediazione finanziaria. Cosa sono i Confidi? L’acronimo Confidi sta per “consorzi e cooperative di garanzia collettiva fidi”. Sono soggetti che, secondo quanto pre- Patrimonializzazione Lo stanziamento erogato per sostenere e rafforzare la patrimonializzazione dei Confidi è pari a 4 milioni di euro. Un’azione che intende fornire a questi organi maggiori strumenti per fungere da garanti nelle procedure di accesso al credito delle piccole e medie imprese. Il finanziamento è diviso in due tranche: 1) una parte, pari a un milione di euro, è attribuito in base al rapporto tra capitale sociale sottoscritto e versato dalle imprese iscritte al registro della Camera di commercio di Roma; 2) la parte rimanente, ovvero tre milioni di euro, è calcolata in 28_30:MEZZANINE CALABRIA.qxd 28/07/2012 16.12 Pagina 29 AGEVOLAZIONI REGIONALI IN DETTAGLIO SCHEDA DI VALUTAZIONE INVESTIMENTI PRODUTTIVI DIFFICOLTÀ L’accesso al finanziamento prevede una procedura relativamente semplice 29 Calcolo della garanzia media TEMPI Termine di scadenza del bando: 30 settembre 2012 COSTI Trascurabili PROBABILITÀ Il fondo messo a disposizione è notevole, 4 milioni di euro per la patrimonializzazione, un milione per l’assetto organizzativo. L’accesso al bando non dovrebbe presentare difficoltà MODULISTICA Disponibile al seguente url: http://www.rm.camcom.it/ar chivio43_bandi-altribandi_0_37_82_1.html%20 PER INFORMAZIONI Ufficio Contributi e credito alle imprese: contributiecredito@ Mrm.camcom.it; Tel.: 06.52082 561-2539 funzione della garanzia media, secondo la formula indicata nella tavola sopra. Entrambi i dati del rapporto devono essere desunti dalle risultanze del bilancio dell’esercizio 2011. Le classi e le relative percentuali sono ripartite secondo l’ordine della tavola sotto. In caso d’incapienza i contributi saranno proporzionatamente ridotti. Confidi, cinque anni di garanzia a favore delle Pmi Nel periodo 2008-2010, gli organismi di garanzia hanno fatto registrate un incremento dell’attività dell’8,55% per ogni anno, toccando la somma di 26 miliardi e 430 milioni di euro. Un valore ragguardevole, evidenziato dalla ricerca “I Confidi in Italia”, realizzata dal Comitato Torino finanza presso la Camera di commercio. Dal lavoro emerge la fotografia di un sistema-Confidi molto sviluppato rispetto ad altri paesi come la Germania o la Francia. In Italia, infatti, esistono tutte le condizioni per avere un sostenuto mercato delle garanzie, ovvero elevata densità di Pmi, scarsa offerta di capitale di rischio e diffuso sistema associativo imprenditoriale. Attraverso aggregazioni e fusioni è diminuito il numero dei Confidi, nel quinquennio in esame il tasso di decrescita annuo è pari a – 6%. A fronte, però, di un consistente aumento del mercato delle garanzie al ritmo del + 8,55% all’anno. La regione con il maggiore numero di Confidi è la Puglia (73), seguita dal Lazio con 58. I Confidi del Nord Italia, nonostante rappresentino il 31% del mercato, sono quelli che pesano di più in termini di stock di garanzie emesse: detengono, infatti, il 60% dello stock totale. I Confidi industriali gestiscono il 46% del mercato delle garanzie italiano, sebbene siano soltanto il 14% in termini numerici. Assetto organizzativo Decisamente più bassa la somma, pari a un milione, messa a disposizione per l’adeguamento dell’assetto organizzativo. Sono ammes- Rapporto tra classe di appartenenza, garanzia media e percentuale Classi Garanzia media Percentuale 1 Fino al 10% 10 * mille 2 11% - 20% 20 * mille 3 21% - 30% 30 * mille 4 31% - 40% 40 * mille 5 Oltre 40% 50 * mille 28_30:MEZZANINE CALABRIA.qxd 30 28/07/2012 16.12 Pagina 30 AGEVOLAZIONI REGIONALI se a contributo le spese sostenute a partire dal 1° ottobre 2011 fino alla data di presentazione della domanda. Naturalmente i costi devono essere imputabili alla messa in opera di quelle operazioni necessarie alla trasformazione in intermediari finanziari. Il contributo è erogato in funzione delle spese sostenute e del numero delle imprese del territorio indicate nel libro soci del Confidi alla data del 31 dicembre 2012, valutando: 1) 10 punti per ogni impresa con sede legale o operativa nella Provincia di Roma; 2) 5 punti per ogni impresa avente sede legale o sede operativa nelle altre Province del Lazio. Ciò da luogo a un punteggio che INVESTIMENTI PRODUTTIVI consentirà di suddividere i beneficiari nelle classi indicate nella tavola sotto. Anche in questo caso, se subentra un’incapienza, i contributi saranno ridotti in maniera proporzionale. Erogazione In caso di formale ammissione della Camera di commercio, i contributi sono erogati ai Confidi in un’unica soluzione. Buona solidità patrimoniale, ma scarsa produttività Secondo i dati della ricerca “I Confidi in Italia”, gli organismi di garanzia si caratterizzano per una buona solidità patrimoniale, registrando un indice di solvibilità Tier 2. In particolare il 98% del campio- ne ha mostrato un livello superiore al 6% previsto dalla normativa secondaria della Banca d’Italia. E il 55% dei Confidi ha un valore Tier 2 superiore al 10%. Numeri che indicano l’ottima salute finanziaria del mercato delle garanzie. Tuttavia, quando l’indice di solvibilità supera di molto il limite legale del 6% significa che esiste una capacità produttiva non sfruttata. Procedura Il termine di scadenza del bando è fissato per il 30 settembre 2012. Le domande vanno inviate attraverso raccomandata A/R al seguente indirizzo: Camera di commercio di Roma Ufficio contributi e credito alle imprese - Vai de’ Burrò 147 - 00186 Roma Punteggio e percentuale di contributo Classe 1 2 3 4 Punteggio Fino a 2.500 punti da 2.501 a 5.000 punti da 5.001 a 10.000 punti da 10.001 punti Percentuale 40% 50% 60% 70% Le informazioni e i documenti da allegare alla domanda Il modello per chiedere l’accesso al contributo è disponibile al seguente indirizzo online: http://www.rm.camcom.it/archivio43_bandi-altri-bandi_0_37_82_1.html%20. Le informazioni da allegare sono le seguenti: a) i dati completi del Confidi; b) il numero di iscrizione presso il Registro imprese della Camera di commercio di Roma; c) il numero delle imprese consorziate o socie iscritte presso il registro imprese, con sede legale o unità operativa nella Provincia di Roma; d) il numero delle imprese consorziate o socie iscritte presso il Registro delle imprese di Frosinone, Latina, Rieti o Viterbo con sede legale e/o operativa nelle Province di Frosinone, Latina, Rieti o Viterbo, come risultante dal Libro dei soci alla data del 31 dicembre 2011; e) l’importo del capitale sociale sottoscritto e versato dalle imprese con sede legale o unità operativa nella Provincia (così come risulta dal Libro soci al 31 dicembre 2011); f) l’ammontare dei finanziamenti aperti e garantiti al 31 dicembre 2011, riferiti alle imprese consorziate o socie; g) l’ammontare delle garanzie prestate alle imprese (secondo quanto risulta dal bilancio consuntivo per l’esercizio 2011); h) l’importo del contributo richiesto. Per quanto riguarda la documentazione: 1) atto costitutivo e statuto nel testo vigente alla data di presentazione della domanda; 2) copia dei documenti attestanti l’avvenuta iscrizione o la presentazione della domanda per l’iscrizione agli organi di vigilanza; 3) dichiarazione sostitutiva di atto notorio che riporti l’elenco dettagliato delle spese sostenute e la dichiarazione che le stesse sono da imputarsi in via diretta alle attività necessarie o conseguenti alla trasformazione in intermediari finanziari; 4) copia delle fatture; 5) modulo di soggettività fiscale compilato; 6) fotocopia di un documento di identità in corso di validità del firmatario della domanda. 31_34:MEZZANINE CALABRIA.qxd 30/07/2012 10.46 Pagina 31 AGEVOLAZIONI REGIONALI IN SINTESI INVESTIMENTI PRODUTTIVI BENEFICIARI Imprese agricole o forestali e di utilizzazione boschiva, singole o associate; • Pmi che svolgono attività di produzione e/o commercializzazione e/o trasformazione dei prodotti agricoli, esclusi i prodotti della pesca, in forma singola o associata; • le Pmi di utilizzazione boschiva e di prima utilizzazione del legno (compreso il sughero) e/o le imprese di seconda utilizzazione del legno, in forma singola o associata. ATTIVITÀ AGEVOLABILI Gli interventi ammissibili riguardano le operazioni che precedono l’utilizzo ai fini commerciali dei prodotti, processi e tecnologie nel settore preso in considerazione, sviluppati mediante le iniziative di cooperazione: 1. Progettazione/sviluppo/ sperimentazione/collaudo nuovi prodotti; 2. Progettazione/sviluppo/ sperimentazione/collaudo nuovi processi produttivi e/o organizzativi; 3. Progettazione/sviluppo/ sperimentazione/collaudo nuove tecnologie SPESE AMMISSIBILI Sono ritenute ammissibili tutte quelle spese strettamente connesse agli interventi finanziabili AGEVOLAZIONE I progetti che fruiscono dell'aiuto devono prevedere un programma di spesa non superiore a euro 400.000,00. Il contributo previsto è pari al 100% del programma di spesa ritenuto ammissibile PROCEDURA Le domande potranno essere presentate dal 25 giugno al 10 settembre 2012 31 Sardegna, finanziamento per lo sviluppo di nuovi prodotti nei settori agricolo, alimentare e forestale La Regione ha approvato un bando con interventi che riguardano le operazioni che precedono l’utilizzo ai fini commerciali dei prodotti, processi e tecnologie nel settore preso in considerazione, sviluppati mediante le iniziative di cooperazione di Piero Crivellaro C on Determinazione n. 11007/416 del 4 giugno 2012, Bur 14 giugno 2012, n. 27, s.s. n. 10, è stato approvato il bando relativo alla misura 124 “Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo e alimentare, nonché in quello forestale” del Psr 2007-2013. Possono partecipare all’intervento: • le imprese agricole o forestali e di utilizzazione boschiva, singole o associate; • le Pmi che svolgono attività di produzione e/o commercializzazione e/o trasformazione dei prodotti agricoli, esclusi i prodotti della pesca, in forma singola o associata; • le Pmi di utilizzazione boschiva e di prima utilizzazione del legno (compreso il sughero) e/o le imprese di seconda utilizzazione del legno, in forma singola o associata. I destinatari del contributo devono essere obbligatoriamente riuniti sotto forma di associazione/rag- gruppamento temporaneo di imprese o in altre forme di raggruppamenti formalizzati giuridicamente. Inoltre, all’interno del partenariato, deve essere presente almeno un’impresa agricola o almeno un’impresa forestale e di utilizzazione boschiva e un’impresa di prima utilizzazione del legno. Beneficiari Sono beneficiari dell’intervento i seguenti soggetti: • le imprese agricole o forestali e di utilizzazione boschiva, singole o associate; • le Pmi che svolgono attività di produzione e/o commercializzazione e/o trasformazione dei prodotti agricoli (esclusi i prodotti della pesca), in forma singola o associata; • le Pmi di utilizzazione boschiva e di prima utilizzazione del legno (compreso il sughero) e/o le imprese di seconda utilizzazione del legno, in forma singola o associata. I beneficiari sopra elencati, per 31_34:MEZZANINE CALABRIA.qxd SCHEDA DI VALUTAZIONE 32 30/07/2012 Pagina 32 AGEVOLAZIONI REGIONALI DIFFICOLTÀ La redazione della domanda di finanziamento è particolarmente complessa in quanto comporta la presentazione di numerosa documentazione tecnica. Inoltre, non deve essere sottovalutato lo sforzo di mettere insieme diversi soggetti per poter presentare la domanda TEMPI I tempi per la valutazione della domanda dipendono dal numero e complessità delle domande ricevute COSTI I costi per la redazione della domanda di finanziamento dipendono dalla tipologia di intervento che si intende realizzare. Vista comunque la complessità del bando, si consiglia di stanziare un budget per la redazione della domanda PROBABILITÀ La dotazione finanziaria del presente bando di gara è pari a euro 6.750.000, redendo così finanziabili un numero importante di progetti IN DETTAGLIO 10.46 NORMATIVA • Det. 4.6.2012, n. 11007/416 MODULISTICA www.regione.sardegna.it PER INFORMAZIONI Agenzia Argea Sardegna - Via Caprera, 8 - 09123 Cagliari accedere alla misura, devono essere obbligatoriamente riuniti sotto forma di Associazione/ Raggruppamento Temporaneo di Imprese (Ati/Rti/Ats), di consorzi o società consortili o in altre forme di raggruppamenti formalizzati giuridicamente. I beneficiari possono partecipare ad un solo partenariato. È condizione essenziale, per l’accesso alla misura, la presenza all’interno del partenariato, in forma singola o associata, di almeno un’impresa agricola, o di almeno un’impresa forestale e di utilizzazione boschiva e di un’impresa di prima utilizzazione del legno. Nella realizzazione del progetto il partenariato proponente deve obbligatoriamente avvalersi, per il supporto tecnico-scientifico, di Organismi di Ricerca, pubblici e/o privati impegnati nel campo della ricerca e sperimentazione pre-competitiva. Per Organismi di ricerca si intende soggetti, quali le università o gli istituti di ricerca, indipendentemente dallo status giuridico o fonte di finanziamento, la cui finalità principale consista nello svolgere attività di ricerca di base, di ricerca pre-industriale, industriale e di sviluppo sperimentale e nel diffonderne i risultati, mediante l’insegnamento, la pubblicazione o il trasferimento di tecnologie. All’interno dell’atto costitutivo del partenariato devono essere individuati i ruoli, gli impegni e le responsabilità di ciascuno, per quanto concerne lo svolgimento delle attività specificatamente risultanti dal progetto presentato. Nessuna delle imprese comprese nel partenariato deve sostenere da sola più del 70% dei costi ammissibili del progetto. INVESTIMENTI PRODUTTIVI I componenti del partenariato devono individuare, sin dal momento della presentazione della domanda: • il soggetto Capofila; • il responsabile tecnico-scientifico, per quanto riguarda la realizzazione tecnica e scientifica del progetto. Il Capofila è il soggetto partecipante cui compete il ruolo di coordinatore delle attività progettuali, di referente ufficiale nei confronti della Regione Sardegna. Al Capofila è dato mandato collettivo speciale di rappresentanza, e sul quale graverà l’onere di: • presentare il progetto in nome e per conto dei soggetti coordinati; • curare i rapporti amministrativi e legali con la Regione Sardegna; • produrre l’atto costitutivo del partenariato. Iniziative ammissibili Gli interventi riguardano le operazioni che precedono l’utilizzo ai fini commerciali dei prodotti, processi e tecnologie nel settore preso in considerazione, sviluppati mediante le iniziative di cooperazione. Le tipologie di intervento ammissibili, relative alla costituzione del nuovo soggetto giuridico societario/Ati/Ats/partenariato, alla gestione della rete di cooperazione e alla divulgazione dei risultati e alla diffusione dell’innovazione, sono nello specifico le seguenti: 1) Progettazione/sviluppo/sperimentazione/collaudo nuovi prodotti; 2) Progettazione/sviluppo/sperimentazione/collaudo nuovi processi produttivi e/o organizzativi; 3) Progettazione/sviluppo/sperimentazione/collaudo nuove tecnologie. 31_34:MEZZANINE CALABRIA.qxd 30/07/2012 10.46 Pagina 33 AGEVOLAZIONI REGIONALI INVESTIMENTI PRODUTTIVI Gli interventi non ammissibili riguardano: • interventi relativi a qualsiasi attività di ricerca (fondamentale ed industriale) ai sensi della disciplina comunitaria per gli aiuti di Stato alla ricerca e sviluppo; • interventi successivi alle operazioni che precedono l’utilizzo diffuso a fini commerciali delle nuove tecnologie adottate e/o la messa in produzione dei nuovi prodotti; • interventi non coerenti con gli obiettivi della presente Misura; • interventi relativi all’ordinaria attività di produzione o di servizio dei beneficiari; • le mere analisi di fattibilità non seguite dalla successiva fase di sviluppo, quindi non integrata e propedeutica alla realizzazione della successiva fase di sviluppo; • interventi di produzione e lancio sul mercato; • attività di promozione e marketing; • acquisto di materiale e macchinari usati; • opere di manutenzione ordinaria; • opere provvisorie non direttamente connesse all’esecuzione del progetto; • acquisto attrezzature non strettamente funzionali al progetto; • l’introduzione di semplici modifiche o personalizzazioni di macchine e attrezzature esistenti; • il semplice assemblaggio od unione di attrezzature esistenti; • la mera costituzione della forma di cooperazione; • l’acquisto di strutture, fabbricati, beni immobili e terreni; • costruzione o ristrutturazione di piazzali, capannoni, tettoie, ricoveri, uffici, abitazioni, ecc.); Interventi avviati prima della data di presentazione della domanda di aiuto. Spese ammissibili Sono riconosciute ammissibili le seguenti spese: • costi di costituzione di società o fusione di società; • costi relativi all’analisi organizzativa dei soggetti coinvolti finalizzata a ottimizzare flussi di beni e informazioni ed a pianificare l’attività organizzativa e logistica e purché limitati alla fase precompetitiva delle operazioni; • costi di progettazione per i nuovi prodotti e/o processi; • costi relativi a studi di mercato e di fattibilità, nel limite massimo complessivo del 10% del valore del programma di spesa; • acquisto brevetti e licenze; • acquisizione di know-how; • acquisto di software; • test e prove tecniche e commerciali, compresi costi di materiali a perdere; • costi inerenti la costruzione di prototipi; • investimenti materiali e immateriali relativi alla realizzazione di progetti pilota. Le voci di spesa sopra indicate comprendono, altresì: a. spese per missioni e trasferte: ammissibili solo se necessarie alle attività di progetto ed in esso esplicitamente programmate e motivate; b. spese di viaggio: ammissibili dietro presentazione dei documenti giustificativi in originale. In ogni caso può essere riconosciuta, ai fini della rendicontazione, una quota strettamente correlata all’effettivo e documentabile impegno sulle attività realizzate per il progetto; c. spese per utilizzo di mezzo proprio; d. spese di vitto e alloggio; 33 e. spese per l’acquisto o noleggio di strumenti e attrezzature tecnico-scientifiche: a questa voce sono riferibili le spese per macchine agricole, strumentazioni scientifiche e attrezzature informatiche; f. beni di consumo: comprende beni che esauriscono la propria funzione con l’utilizzo per le attività di progetto, quali materie prime, semilavorati, materiali da consumo specifico quali reagenti, strumentazioni, altri materiali utilizzati per la realizzazione di prototipi e/o impianti pilota; g. prototipi e realizzazione di test e collaudi: comprende costi per beni di durata superiore a quella del progetto ma integralmente finalizzati all’attività di progetto in quanto inerenti impianti pilota o prototipi; h. investimenti immateriali: include acquisto di brevetti, licenze ecc., registrazione di diritti di proprietà industriale; i. spese generali: direttamente imputabili all’attività di progetto e per un’entità massima pari al 5% della somma delle voci precedenti, purché appositamente documentate. Il contributo è riservato esclusivamente alla copertura di spese connesse direttamente allo sviluppo del progetto, sono pertanto escluse le spese inerenti l’ordinaria attività di produzione o di serviziosvolta dalle imprese. Agevolazioni previste I progetti che fruiscono dell’aiuto devono prevedere un programma di spesa non superiore a euro 400.000. Il contributo previsto è pari al 100% del programma di spesa ritenuto ammissibile ed erogato in conto capitale. 31_34:MEZZANINE CALABRIA.qxd 34 30/07/2012 10.46 Pagina 34 AGEVOLAZIONI REGIONALI Procedure La presentazione delle domande di aiuto, a decorrere dal 25 giugno 2012, deve essere effettuata: • per via telematica utilizzando il Modello di Domanda attraverso gli appositi servizi online integrati nel sistema informativo agricolo regionale (Siar) disponibile all’indirizzo internet http://intranet.sardegnaagricoltura.it; • e in formato cartaceo, completa della documentazione da allegare, in originale ed in copia, siglata in ogni pagina e firmata per esteso sull’ultima, recapitandola a mano o per INVESTIMENTI PRODUTTIVI plico raccomandata A/R presso l’Agenzia Argea Sardegna. Dal momento della notifica del provvedimento di concessione dell’aiuto, il beneficiario, per il tramite del soggetto Capofila, può richiedere un’anticipazione fino al 50% del contributo. 35_37:Giuliodori_Idrogeno.qxd 28/07/2012 16.15 Pagina 35 AGEVOLAZIONI REGIONALI RICERCA E INNOVAZIONE Lombardia, il Fondo Seed per gli start-up delle idee e delle imprese innovative Il Fondo di rotazione per il finanziamento di nuove imprese innovative lombarde nella fase iniziale o di sperimentazione del progetto d'impresa (“Fondo Seed”), promosso dalla Regione e gestito da Finlombarda, ha l’obiettivo di sostenere le Piccole e Medie imprese lombarde nella realizzazione di progetti di sviluppo innovativi di Sergio Ricci, Studio Ricci e Maria Grazia Colombo, Ernst & Young I l Fondo Seed, con un finanziamento massimo di euro 150.000 per ciascuna impresa ammessa, è rivolto al supportare di iniziative che prevedono la nascita e lo sviluppo di nuove imprese innovative sulla base di programmi di sviluppo: 1) fondati su applicazioni e soluzioni innovative sia di prodotto/servizio che di processo; 2) attivati o da attivarsi in qualsiasi settore economico; 3) localizzati nell’ambito territoriale della Regione Lombardia; 4) da avviarsi successivamente alla data di presentazione della domanda. Il Fondo Seed è destinato a supportare l’investimento imprenditoriale nella primissima fase di sperimentazione dell’idea di impresa, ossia quando è ancora da dimostrare la validità tecnica del prodotto/servizio. In particolare, è pensato per un segmento di mercato generalmente non supportato dagli operatori, proponendosi come strumento sussidiario rispetto agli investitori istituzionali che, generalmente, intervengono in fasi più avanzate del ciclo d’impresa. I soggetti beneficiari Possono presentare domanda di ammissione: a) imprese, costituite da non oltre sei mesi alla data di presentazione della domanda di partecipazione al bando relativo al “Fondo Seed”; b) imprese qualificate come spin-off universitari, riconosciute tali con provvedimento dell’Università di riferimento, costituite da non oltre 2 anni alla data di presentazione della domanda di partecipazione al bando relativo al “Fondo Seed”; c) soggetti che si impegnino, all’atto della presentazione della domanda di partecipazione al bando relativo al “Fondo Seed”, a costituirsi in forma di impresa entro 90 giorni dalla data di avvenuta conoscenza dell’approvazione del- 35 l’intervento finanziario. Le imprese di cui sopra devono: 1) essere costituite nella forma di ditta individuale o società di persone o società di capitali; 2) essere qualificabili come micro, piccola o media impresa; 3) avere sede legale ed almeno una sede operativa nel territorio della Regione Lombardia. Spese ammissibili Sono ammissibili, al netto di Iva, i costi per la realizzazione del programma di sviluppo, sostenuti nei primi 24 mesi successivi all’avvio del programma e relativi alle seguenti tipologie di spesa: a) consulenze tecniche e servizi esterni finalizzati all’attività di sviluppo, prototipazione, sperimentazione e collaudo del prodotto/servizio (ivi incluso l’utilizzo di macchinari, impianti, attrezzature, strumentazione informatica, materiali e lavorazioni esterne); b) materie prime da impiegare nella fase di prototipazione, sperimentazione e collaudo del prodotto/servizio; c) acquisizione di marchi, di brevetti, di licenze di produzione, di know how e di conoscenze tecniche non brevettate; d) consulenze tecniche finalizzate alla registrazione di marchi e brevetti (ivi incluse le spese di registrazione); e) opere murarie, impiantistica generale e costi assimilati (nel limite del 15% del valore dell’intervento finanziario di cui al “Fondo Seed”), ivi incluso le spese di progettazione e direzione dei lavori; f) acquisto di macchinari, impianti specifici ed attrezzature (nuovi di fabbrica) necessari 35_37:Giuliodori_Idrogeno.qxd 36 g) h) i) j) 28/07/2012 16.15 Pagina 36 AGEVOLAZIONI REGIONALI per il conseguimento delle finalità produttive; modificazione di macchinari, impianti specifici ed attrezzature, nuovi o esistenti, necessari per il conseguimento delle finalità produttive; sistemi gestionali integrati (software & hardware); personale dipendente utilizzato nelle fasi di sviluppo del progetto innovativo; scorte (nel limite del 10% del valore dell’intervento finanziario di cui al “Fondo Seed”). Tipologie e importo dell’intervento finanziario L’intervento finanziario viene concesso a titolo di de minimis e deve quindi rispettare i limiti di cui al Regolamento (Ce) 1998/2006. L’importo erogabile per singolo finanziamento è compreso tra un minimo di euro 30.000,00 (trentamila/00) ed un massimo di euro 150.000,00 (centocinquantamila/00). Vediamo di seguito le condizioni per il finanziamento a medio termine. La durata è sino a 36 mesi e la modalità di rimborso è in un’unica soluzione alla scadenza del contratto di finanziamento comprensiva della quota capitale ed interessi; questi ultimi sono determinati con tasso euribor a 6 mesi (determinato come media aritmetica tra gli euribor a 6 mesi rilevato in advance con periodicità semestrale) maggiorato di uno Spread pari all’1% su base annua. Il finanziamento concesso è subordinato a favore del debito bancario nel limite del triplo del valore del finanziamento concesso stesso. È prevista la remissione parziale del finanziamento (sino ad un massimo del 50%) in caso di procedura di liquidazione dell’azienda, inoltre è prevista la remissione totale del finanziamento in caso di procedura di fallimento dell’azienda. RICERCA E INNOVAZIONE Procedura operativa La domanda a valere sul “Fondo Seed” dovrà essere presentata con procedura informatica (on line) alla Regione Lombardia sul sito https://gefo.servizirl.it. La domanda di accesso deve obbligatoriamente contenere i seguenti allegati: 1) Scheda tecnica; 2) Budget economico-finanziario, e comprendere: a) informazioni sul/i soggetto/i proponente/i; b) descrizione degli elementi qualitativi/quantitativi legati al programma innovativo di sviluppo; c) descrizione qualitativa /quantitativa degli effetti attesi sull’attività aziendale; d) elaborazione del piano economico-finanziario e l’indicazione di alcune informazioni ad esso connesse. Relativamente a tali informazioni, il fac-simile di scheda tecnica Seed evidenzia i seguenti punti chiave. Relativamente all’analisi del progetto, oltre ad una descrizione di carattere generale, occorre indicare: • gli elementi di innovazione del progetto; • le motivazioni e gli obiettivi che hanno portato alla decisione di attuazione del progetto (descrivere la tipologia di innovazione che si intende perseguire, evidenziandone le finalità e gli obiettivi, nonché specificandone i presupposti e gli ambiti di applicazione); • una descrizione comparativa degli elementi di innovazione del Progetto rispetto: a) al livello competitivo dell’impresa; b) allo stato attuale del settore di riferimento (a livello nazionale ed internazionale); • una valutazione motivata del • • • • • grado di innovazione (“radicale” Oppure “incrementale” Oppure ”marginale”) del Progetto rispetto al settore di riferimento (a livello nazionale ed internazionale); una descrizione dei bisogni aziendali e/o di mercato che il Progetto intende soddisfare; una descrizione degli ambiti di applicazione o utilizzo del Progetto; l’analisi strategica (SWOT analysis) del Progetto, con indicazione di Punti di forza (Strengths), Punti di debolezza (Weaknesses), Possibili minacce a cui è soggetto (Threats), Possibili opportunità che coglie (Opportunities). La SWOT analysis è uno strumento di supporto alla scelte e di pianificazione strategica tipicamente utilizzato per valutare i punti di forza e di debolezza (considerati fattori endogeni) e le opportunità e minacce (considerati fattori esogeni) di un progetto o in un’impresa in cui un soggetto deve prendere una decisione per raggiungere un obiettivo; una descrizione dettagliata del piano operativo, con esplicitazione delle fasi e con diagramma di Gantt. Il diagramma di Gantt è uno strumento di supporto alla gestione dei progetti. Con una struttura matriciale, esso fornisce una rappresentazione grafica del calendario delle attività in cui è suddiviso il progetto: le barre orizzontali di lunghezza variabile rappresentano le sequenze, la durata e l’arco temporale di ogni singola attività del progetto e l’insieme di tutte le attività del progetto ne costituisce la Work Breakdown Structure; l’indicazione del Time to Market, cioè il tempo necessario affinché il prodotto dalla fase di 35_37:Giuliodori_Idrogeno.qxd 28/07/2012 16.15 Pagina 37 AGEVOLAZIONI REGIONALI RICERCA E INNOVAZIONE ideazione, possa effettivamente essere commercializzato; • una descrizione delle tipologie di rischio a cui il progetto è sottoposto indicando, qualora possibile, le modalità di gestione dei rischi di cui al punto precedente; • l’ indicazione e la descrizione della sede operativa in cui verrà realizzato il Progetto; Relativamente agli effetti dell’implementazione del progetto, occorre riportare: • una descrizione degli effetti generali attesi in ambito aziendale dall’implementazione del Progetto (esempi: affermazione e/o riqualificazione del marchio aziendale, posizionamento aziendale nell’area di business, ecc.); • gli effetti del Progetto dal punto di vista economico-reddituale; • gli effetti del Progetto sui livelli di efficienza produttiva (esempio: economie di scala), capacità produttiva e sulla struttura organizzativa nonché altri eventuali effetti attesi dalla realizzazione del Progetto; • descrizione delle competenze tecniche e professionali richieste per lo sviluppo del Progetto, e quindi elencare i soggetti coinvolti nello svolgimento del Progetto, il ruolo all’interno dell’azienda e le esperienze professionali maturate ( evidenziare le competenze maturate in linea con lo sviluppo del Progetto, eventuali esperienze di gestione risorse finanziarie, risorse umane, progetti seguiti e obiettivi raggiunti) nonché indicare le motivazioni personali e professionali dei proponenti il progetto, nonché gli obiettivi di medio/lungo termine. Invece con riferimento all’analisi di mercato è necessario indicare e presentare con precisione le seguenti argomentazioni: • descrizione del mercato di sbocco: dimensioni, andamento storico, previsioni a livello nazionale e internazionale (citare anche le fonti dei dati indicati); • analisi del mercato Fornitori e del mercato Clienti di riferimento; • analisi della concorrenza; • valutazione della concorrenza potenziale (ingresso di nuovi competitors); • valutazione della presenza di prodotti sostituti o alternative all’innovazione proposta; • identificazione del proprio mercato di riferimento (clienti, territorio, dimensione); • descrizione delle politiche di marketing; • descrizione della struttura commerciale (esistente e/o prevista). Occorre inoltre includere un’analisi degli investimenti, con l’indicazione degli investimenti previsti (spesa, al netto di Iva, e tempistica prevista, con una distinzione tra spese agevolabili e non agevolabili) ed una descrizione degli stessi (dettagliata per singola tipologia di spesa agevolabile e non). Relativamente agli approfondimenti relativi alla parte economico-finanziaria sono previsti i seguenti punti: • valutazione del fatturato differenziale generato dall’attuazione del Progetto (se applicabile); • descrizione delle voci del budget economico di cui al documento obbligatorio “budget economico-finanziario”; • descrizione delle voci del budget patrimoniale di cui al docu- 37 mento obbligatorio “budget economico-finanziario”; • descrizione delle voci del piano finanziario di cui al documento obbligatorio “budget economico-finanziario”; • eventi pregiudiziali subiti dall’azienda nell’ultimo biennio (indicare se l’azienda è stata sottoposta a decreti ingiuntivi, sequestri, pignoramenti, protesti, procedure concorsuali e qualsiasi azione giudiziale effettuata nei suoi confronti o nei confronti dei soci); • assicurazioni in corso (indicare le compagnie assicuratrici, i rischi e gli importi assicurati); • termini medi di pagamento ai fornitori (per investimenti), termini medi di pagamento altri fornitori, termini medi di pagamento della clientela, percentuale insoluti nell’ultimo biennio, importo perdite su crediti nell’ultimo biennio, importo crediti in contenzioso, previsioni di realizzo, situazione contributiva Inps. Per quanto concerne il business plan, la Regione Lombardia ha precisato che si tratta di un allegato necessario ai fini della ammissibilità della domanda e va presentato secondo lo schema disponibile sul portale “Finanziamenti On Line”. Il documento deve mostrare gli sviluppi e i dettagli delle proiezioni dell’impresa per l’anno in corso ed i successivi 4 anni del piano di investimento. Come sopra evidenziato, le voci economiche, patrimoniali e finanziarie incluse nel business plan sono descritte nell’ambito della scheda tecnica. A chi rivolgersi Finlombarda Spa E-mail: [email protected] Oppure per una presentazione del finanziamento e dei relativi indirizzi cui rivolgersi: http://www.youtube.com/watch?v=faC25ZzmIRs 38_42:MEZZANINE CALABRIA.qxd IN SINTESI 38 28/07/2012 16.16 AGEVOLAZIONI REGIONALI BENEFICIARI Micro e Piccole e Medie Imprese, rientranti nella definizione comunitaria, con sede operativa nel territorio regionale e operanti in specifici settori di attività della classificazione “Ateco 2007” ATTIVITÀ AGEVOLABILI Linea di intervento “A”: servizi di consulenza e supporto per l’internazionalizzazione; linea di intervento “B”: partecipazione a missioni economiche all’estero, in forma singola e in forma coordinata; linea di intervento “C”: partecipazione a fiere internazionali all’estero Pagina 38 COMMERCIO ESTERO E INTERNAZIONALIZZAZIONE Sardegna, voucher per promuovere le Pmi nei mercati esteri La Regione ha pubblicato un avviso per assegnare voucher alle Pmi che partecipano ad attività sui mercati esteri, finanziato dal Por Fesr Regione Sardegna 2007-2013 di Camilla Terenzi SPESE AMMISSIBILI Per le spese ammissibili relative alle Linee di intervento A, B e C si veda nello specifico all’interno del commento AGEVOLAZIONE Contributo in conto capitale, d’intensità variabile, in relazione alle diverse linee d’intervento, ai Paesi interessati e all’entità dell’intervento proposto PROCEDURA Le domande dovranno essere redatte, esclusivamente, su apposito modulo elettronico disponibile nell’apposita sezione “Procedimenti/modulistica” presente sulla pagina dedicata all’Assessorato dell’Industria e, successivamente, la copia stampata, munita del numero progressivo di registrazione, completa degli allegati richiesti e della marca da bollo, dovrà essere trasmessa in originale cartaceo, entro 5gg. dall’invio telematico, a mezzo Raccomandata A/R o corriere espresso A/R, a Sfirs Spa, Via Santa Margherita n. 4 09124 Cagliari. Dette richieste devono essere inviate in modalità cartacea dal 12 luglio 2012 al 28 giugno 2013 e fino all’esaurimento delle risorse disponibili I n data 10 luglio 2012 è stato pubblicato on line, sul sito dell’Assessorato dell’Industria della Regione autonoma della Sardegna, la Determinazione n. 12310/523 del 3 luglio 2012, a cura del Direttore f.f. del Servizio per le politiche dello sviluppo industriale dello stesso Assessorato regionale, che approva l’avviso per l’assegnazione di “Voucher per la promozione delle Pmi nei mercati esteri”. In particolare, la Regione intende favorire i processi di internazionalizzazione delle Micro, Piccole e Medie imprese sarde attraverso l’assegnazione di voucher intesi come contributi a fondo perduto per l’acquisizione di servizi di consulenza e per la partecipazione a fiere e/o missioni internazionali all’estero, nell’ambito di un intervento di export presentato dalle Pmi e/o di adesione ad un programma di manifestazioni, quali fiere o missione all’estero. Finalità dei voucher è, pertanto, quella di costruire un sistema di aiuti funzionale alle esigenze delle imprese sarde interessate all’export, volto al perseguimento dell’obiettivo specifico “Sviluppare l’apertura internazionale del siste- ma produttivo regionale e potenziare la capacità di internazionalizzazione delle Pmi”, dell’obiettivo operativo 6.3.1 “Migliorare la capacità del sistema produttivo di internazionalizzazione delle Pmi” e della linea di Attività 6.3.1.a) “Azioni di sistema e supporto all’internazionalizzazione delle imprese” del Programma operativo Regionale (Por) Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) Regione Sardegna 2007-2013, Asse VI “Competitività”. Il soggetto attuatore dell’intervento è la Sfirs (Società finanziaria Regione Sardegna) Spa, società in house della Regione. Beneficiari Micro, Piccole e Medie imprese (v. box a pagina seguente) rientranti nella definizione comunitaria, con sede operativa nel territorio regionale, operanti, esclusivamente, nei seguenti settori di attività economica di cui alla classificazione Ateco 2007: • sezione “B”, sottocategoria 08 (Altre attività di estrazione di cave e miniere); • sezione “C - Attività manifatturiere”; 38_42:MEZZANINE CALABRIA.qxd 28/07/2012 16.16 Pagina 39 SCHEDA DI VALUTAZIONE COMMERCIO ESTERO E INTERNAZIONALIZZAZIONE DIFFICOLTÀ La compilazione della domanda e dei relativi allegati non presentano particolari problemi poiché organizzati in formulario anche se non contengono specifiche note esplicative TEMPI Il termine per completare l’iter amministrativo è stabilito in 15 gg., mentre quello per l’approvazione e la comunicazione al beneficiario è indicato in 20gg. I tempi richiesti per realizzare l’intervento sono contenuti poiché devono concludersi entro 12 mesi dalla data di ricevimento della comunicazione di concessione • Iscritte al Registro imprese della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura (Cciaa) territorialmente competente; • essere in possesso di almeno un bilancio approvato o di documentazione fiscale equivalente; • non trovarsi nelle condizioni di difficoltà di cui al Reg. (Ce) n. 800/2008; • non trovarsi in nessuna delle altre situazioni ostative relative agli aiuti di Stato dichiarati incompatibili dalla Commissione europea; • essere in regola con la normativa in materia di salute e di sicurezza sul lavoro di cui al Dlgs 81/2008 3 successive modificazioni e integrazioni; • non aver ricevuto sulla stessa iniziativa altri contributi pubblici per le spese oggetto del finanziamento; • essere in possesso di potenzialità di internazionalizzazione e capacità di apertu- • PROBABILITÀ IN DETTAGLIO Le probabilità di accedere all’agevolazione sono buone per le risorse disponibili. In ogni caso, considerato che il bando è a “sportello”, si consiglia di presentare la domanda nel più breve tempo possibile NORMATIVA • Reg. (Ce) 15.12.2006, n. 1998 • Racc. Ce 6.5.2003, n. 2003/ 361/Ce • Dgr 28.2.2012, n. 10/6 • Det. 3.7.2012, n. 12310/532 MODULISTICA www.regione.sardegna.it/regione.assessorati/industria, sezione “Procedimenti/modulistica” PER INFORMAZIONI Servizio per le Politiche dello Sviluppo Industriale, Viale Trento n. 69 09123 Cagliari, Dott.ssa Maria Simona Putzu, Tel. 070 6062328, Fax 070 6062494, e-mail ind.incentivi@ regione.sardegna.it Richieste di chiarimenti si possono inoltrare via e-mail al Servizio politiche per lo sviluppo industriale 39 Requisiti richiesti alle imprese COSTI Oltre alle spese di bollo per la domanda, la modulistica non presenta particolari difficoltà AGEVOLAZIONI REGIONALI • ra verso il mercato, ossia rispettare entrambi i seguenti requisiti minimi: - avere sul sito internet o, in alternativa, essere presente con una pagina informativa in un social network; - essere in grado di garantire una risposta telematica almeno in una lingua straniera alle richieste provenienti dagli interlocutori esteri; essere in possesso di solidità e competitività, ossia rispettare entrambi i seguenti parametri minimi, calcolati sulla base dell’ultimo bilancio approvato o documentazione fiscale equivalente: - indice di indipendenza finanziaria > 0 - Margine Operativo Lordo > 0; possedere criteri oggettivi di ammissibilità relativi all’operazione: - rispetto della tempistica di realizzazione delle attività progettuali e del Por, che prevedono la liquidazione del voucher entro il 31 dicembre 2015 • sezione “F” - Costruzioni”; • sezione “H”, sottocategoria 52.29.22 (Servizi logistici relativi alla distribuzione delle merci); • sezione “J”, divisioni 62 (Produzione di software, consulenza informatica e attività connesse) e 63 (Attività di servizi di informazione e altri servizi informatici); • sezione “M”, gruppo 72.1 (Ricerca scientifica e sviluppo sperimentale nel campo delle scienze naturali e dell’ingegneria). Attività escluse. a) Aiuti concessi a imprese attive nel settore della pesca e dell’acquacoltura; b) aiuti concessi a imprese attive nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli; c) aiuti con- cessi a imprese attive nella trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli nei seguenti casi: • quando l’importo dell’aiuto è fissato in base al prezzo o al quantitativo di tali prodotti acquistati da produttori primari o immessi sul mercato dalle imprese interessate; • quando l’aiuto è subordinato al fatto di venire parzialmente o interamente trasferito a produttori primari; d) aiuti ad attività connesse all’esportazione verso paesi terzi o Stati membri, ossia aiuti direttamente collegati ai quantitativi esportati, alla costituzione e gestione di una rete di distribuzione o ad altre spese correnti connesse con l’attività di esportazione; e) aiuti condizionati all’impiego preferenziale di prodotti interni 38_42:MEZZANINE CALABRIA.qxd 40 28/07/2012 16.16 AGEVOLAZIONI REGIONALI rispetto ai prodotti di importazione; f) aiuti ad imprese attive nel settore carboniero; g) aiuti destinati all’acquisto di veicoli per il trasporto di merci su strada da parte di imprese che effettuano trasporto di merci su strada per conto terzi; h) aiuti concessi a imprese in difficoltà. Attività agevolabili Programma di export per l’acquisizione di servizi di consulenza e per la partecipazione a fiere e/o missioni internazionali all’estero, nell’ambito di un intervento di export presentato dalle Mpmi e/o di adesione ad un programma di manifestazioni (fiere o missione) all’estero. In particolare, le azioni di sostegno prevedono tre Linee di intervento (A, B, C) per l’acquisizione di servizi di supporto all’internazionalizzazione tramite voucher: • linea di intervento “A”, che prevede servizi di consulenza e supporto per l’internazionalizzazione, volti a facilitare l’identificazione di partner esteri e lo sviluppo e consolidamento di relazioni economiche e commerciali con i mercati esteri; • linea di intervento “B”, che prevede la partecipazione a missioni economiche all’estero, in forma singola e in forma coordinata. In particolare, finanzia i costi di partecipazione a missioni imprenditoriali con l’obiettivo di facilitare i rapporti economici e commerciali tra imprese stabilendo contatti diretti mediante incontri d’affari in Paesi esteri. Le Missioni economiche in forma singola: consentono alla singola impresa richiedente di scegliere liberamente il mercato estero di proprio interesse e di porre in essere, autonomamen- Pagina 40 COMMERCIO ESTERO E INTERNAZIONALIZZAZIONE te, le attività volte all’organizzazione di incontri d’affari in Paesi esteri. Le attività relative alla ricerca di partner, fornitori agenti o distributori esteri ai fini della definizione di incontri di affari dovranno essere svolte: - da consulenti singoli o società di consulenza in possesso di comprovata esperienza, almeno triennale, nelle tematiche legate all’internazionalizzazione, privi di collegamento, a qualsiasi titolo, con l’impresa richiedente; - dall’Ice, Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane; - dalle Camere di Commercio italiane all’estero. Le missioni economiche in forma coordinata presuppongono la presenza di soggetti qualificati che curano l’organizzazione complessiva dell’evento. L’impresa richiedente potrà scegliere l’evento di proprio interesse e potrà presentare la propria adesione direttamente al soggetto qualificato che organizza la missione economica in forma coordinata; • linea di intervento “C”, che prevede la partecipazione a fiere internazionali all’estero diretta a finanziare i costi di partecipazione a fiere internazionali all’estero in forma aggregata e singola, secondo al seguente articolazione: C1) partecipazione diretta a fiere internazionali all’estero in forma aggregata. In particolare, la partecipazione in forma aggregata presuppone la presenza di soggetti qualificati che curano l’organizzazione complessiva dell’evento. L’impresa richiedente il voucher potrà scegliere l’evento di proprio interesse e potrà presentare la propria adesione direttamente al soggetto qualificato che organizza la partecipazione diretta alla fiera internazionale all’estero; C2) partecipazione diretta a fiere internazionali all’estero in forma singola. La partecipazione in forma singola consente all’impresa richiedente il voucher di scegliere liberamente la fiera internazionale all’estero di proprio interesse e di porre in essere, autonomamente, le attività, ad esclusione di quelle relative all’assistenza di personale in loco, organizzazione di incontri con buyers e clienti, convegni ed altri eventi in loco ed iniziative di comunicazione/promozione le cui spese sono ammissibili solo per la Linea di intervento C1. L’impresa richiedente potrà scegliere l’evento tra quelli ritenuti di interesse, purché la fiera prescelta, per cui si richiede il voucher, sia in possesso dei requisiti di “fiera internazionale all’estero”. Nel caso in cui il Programma di export sia composto da più voucher, le attività ad essi correlate possono essere avviate e/o realizzate anche contestualmente. Spese ammissibili Le spese, Iva esclusa, sono ammissibili dal giorno successivo a quello di presentazione della domanda di accesso al contributo in originale cartaceo. Per la Linea di intervento “A” le seguenti attività: • ricerca di fornitori, partner, agenti e distributori esteri; 38_42:MEZZANINE CALABRIA.qxd 28/07/2012 16.16 Pagina 41 COMMERCIO ESTERO E INTERNAZIONALIZZAZIONE • analisi di settore, ricerche di mercato e altri studi dei mercati esteri direttamente riconducibili alle attività aziendali in corso o in preparazione e relativo consolidamento di rapporti; • supporto legale, fiscale, contrattuale per l’estero; • supporto tecnico alle imprese per tematiche legate all’internazionalizzazione, quali servizi di testing, certificazioni merceologiche; • informazione/affiancamento/ supporto strettamente riconducibile ai temi dell’internazionalizzazione purché abbinato ad almeno una tra le altre attività precedentemente indicate; • azioni promozionali e campagne pubblicitarie per l’estero; • altri servizi a supporto dell’internazionalizzazione. I servizi devono essere erogati, esclusivamente, da consulenti singoli o società di consulenza in possesso di comprovata esperienza, almeno triennale, nelle tematiche legate all’internazionalizzazione, privi di collegamento, a qualsiasi titolo, con l’impresa richiedente. Le spese relative ai servizi di consulenza sono ammissibili con le seguenti limitazioni: • i servizi non devono essere continuativi o periodici; • i servizi non devono essere connessi alle normali spese di funzionamento dell’impresa, come la consulenza fiscale e legale ordinaria; • i servizi non possono essere realizzati mediante commesse interne o auto fatturazione. Per la Linea di intervento “B” le seguenti attività: • ricerca di partner, fornitori agenti o distributori esteri, partner, agenti e distributori AGEVOLAZIONI REGIONALI esteri ai fini della definizione di incontri d’affari; • assistenza agli incontri all’estero da parte di personale qualificato, interpretariato e traduzione; • affitto di sale per incontri, transfert in loco e altre spese direttamente legate alla missione, ad esclusione delle spese di viaggio, vitto e soggiorno; • trasporto e destinazione di materiali e prodotti, solo campionario, e relativa assicurazione; • realizzazione di cataloghi promozionali in lingua estera o plurilingue. Nell’avviso si sottolinea che le missioni economiche in forma coordinata devono essere organizzate da soggetti qualificati, quali Camere di Commercio, loro Associazioni e Aziende Speciali, Ministeri, Ice-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, Regioni, Consorzi Export; Consorzi e società consortili, Associazioni di categoria e territoriali, Associazioni di inprese e altri soggetti e istituzioni. Per la Linea di intervento “C” le seguenti attività: • affitto spazi espositivi, compresi eventuali costi di iscrizione, oneri e diritti fissi obbligatori in base al regolamento della manifestazione; • servizi di traduzione ed interpretariato dettagliati in fattura o altra documentazione fiscale o equivalente; • allestimento stand; • pulizia stand e allacciamenti quali energia elettrica, acqua, internet, ecc.; • trasporto e destinazione di materiali e prodotti, solo campionari e relativa assicurazione; • realizzazione di cataloghi pro- 41 mozionali in lingua estera o plurilingue. Per la sola categoria C1, sono ammissibili anche le spese per l’assistenza di personale in loco, organizzazione di incontri con buyers, convegni o latri eventi in loco e iniziative di comunicazione/promozione. Anche in questo caso, la partecipazione diretta a fiere internazionali all’estero in forma aggeragata di cui alla Linea di intervento C1, deve essere organizzata dai soggetti qualificati, già indicati in precedenza. Per tutte le tipologie di voucher non sono, invece, ammissibili, le spese sostenute per viaggio, vitto e soggiorno e le eventuali quote associative a consorzi e/o associazioni, né altre somme eventualmente dovute ai soggetti qualificato sopra indicati per fini diversi da quelli specificati. Agevolazione L’agevolazione a fondo perduto, in forma di voucher diretto all’impresa, è concessa in una unica soluzione nel rispetto del regolamento comunitario de minimis, a condizione che, nell’arco di tre anni, l’importo complessivo degli aiuti pubblici accordati all’impresa beneficiaria non superi la somma di 200.000,00 euro. Gli importi massimi concedibili per i singoli voucher, di cui alle Linea d’intervento “B” e “C” non può eccedere, per i Paesi dell’Unione europea” 2.000,00 euro, elevato a 3.000,00 per i Paesi extra Unione europea. Ogni soggetto beneficiario può richiedere, nell’ambito del Programma di export, uno o più voucher pari al raggiungimento del contributo massimo di 10.000,00 euro. Ciascun voucher ha un importo compreso tra 38_42:MEZZANINE CALABRIA.qxd 42 28/07/2012 16.16 AGEVOLAZIONI REGIONALI 1.000,00 e 3.000,00 euro e il contributo non potrà superare il 75/% dei costi ammissibili ad agevolazione. Procedura Presentazione delle domande. I soggetti interessati possono presentare domanda di concessione di voucher, redatta su apposito modulo elettronico (v. box sotto) disponibile nell’apposita sezione “Procedimenti/modulistica” presente sulla pagina dedicata all’Assessorato dell’Industria, raggiungibile dalla home page del sito istituzionale della Regione http//www.regione.sardegna.it/reg ione/assessorati/industria. Completato il procedimento di compilazione del modulo elettronico, il sistema restituirà al soggetto richiedente apposita attestazione di esatta ricezione della domanda, attribuirà il relativo Pagina 42 COMMERCIO ESTERO E INTERNAZIONALIZZAZIONE numero progressivo di registrazione e produrrà copia stampabile della domanda stessa che, completa degli allegati richiesti e della marca da bollo, dovrà essere trasmessa in originale cartaceo, entro 5gg. dall’invio telematico, a mezzo Raccomandata A/R o corriere espresso A/R, a: Sfirs Spa, Via Santa Margherita n. 4 09124 Cagliari. Le richieste per tutte le tipologie di voucher previste devono essere inviate in modalità cartacea dal 12 luglio 2012 al 28 giugno 2013 e fino all’esaurimento delle risorse disponibili. Valutazione delle domande. L’intervento è attuato mediante procedura valutativa a sportello, seguendo l’ordine cronologico di invio on line. La valutazione sarà effettuata sulla base del Programma di export e il punteggio sarà determinato sulla base dei criteri (Coerenza dell’operazione in base ai contenuti tecnici dell’avviso, efficacia dell’operazione in termini di qualità tecnica ed economica-finaziaria degli interventi, sostenibilità/curabilità dell’operazione in termini di capacità operativa) e dei parametri di valutazione (chiara e coerente identificazione del programma di export e dell’iniziativa/richiesta/e – 0/20 punti, capacità del programma di export di raggiungere l’obiettivo prefissato rispetto alle risorse finanziarie previste – 0/15 punti, prospettive di continuità e sviluppo dell’impresa in relazione al programma di export – 0/15 punti) indicati nell’avviso. Saranno finanziabili, sino ad esaurimento delle risorse disponibili, le domande che conseguiranno un punteggio almeno pari a 35 punti sui 50 disponibili. Compilazione e validazione della domanda on line Dalle ore 10,00 del 12 luglio 2012 alle ore 16,00 del 28 giugno 2013 L'accesso alla compilazione della domanda on line può essere effettuato anche con la sola prima parte della password assegnata dal sistema IDM RAS. Per poter compilare la domanda è necessario registrarsi al sistema di identificazione regionale (IDM RAS). La registrazione può essere effettuata all'indirizzo https://idm.regione.sardegna.it/ras-idp/PaginaRegistrazione Coloro che hanno già effettuato la registrazione devono utilizzare la password in proprio possesso. Servizi di assistenza registrazione IDM RAS- Tel. 070 2426118, 6062279; e-mail: [email protected] Orari, festivi esclusi: (mattina) dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00, (pomeriggio) dal lunedì al venerdì dalle ore 15,00 alle ore 18,00 Risorse finanziarie 1.000.000,00 euro 43_48:regioni.qxd 30/07/2012 11.20 Pagina 43 Altre dalle Regioni ALTRE DALLE R BASILICATA Progetti innovativi per l'avvio e la valorizzazione della rete dei Centri per la creatività giovanile: bando Fse Dgr 18.6.2012, n. 758 Bur 1.7.2012, n. 20 SETTORE: vari SCADENZA: prima sessione: 29 ottobre 2012; seconda sessione: 30 maggio 2013 Con Dgr n. 758 del 18 giugno 2012 (Bur n. 20 del 1 luglio 2012) è stato approvato un bando per la realizzazione di progetti innovativi finalizzati all'avvio e alla valorizzazione della rete dei Centri per la creatività giovanile, promosso nell'ambito dell'accordo sottoscritto tra la Regione Basilicata e il Dipartimento della gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri; il bando è cofinanziato dal Fondo sociale europeo. Il bando richiede la presentazione di progetti innovativi di carattere sperimentale, da realizzare in uno o più dei cinque centri per la creatività aperti in Basilicata con il progetto "Visioni urbane", per la realizzazione di prodotti/servizi creativi economicamente sostenibili, ovvero con potenziale di mercato; gli ambiti di intervento sono i seguenti: a. inclusione sociale; b. media e comunicazione; c. narrazione dei territori; d. servizi e prodotti per il turismo e la filiera enogastronomica; a. sostenibilità ambientale e sociale. Le proposte progettuali devono essere presentate da un partenariato composto da un soggetto operante sul territorio regionale ed un soggetto operante in uno dei Paesi dell'Ue diverso dall'Italia; i soggetti possono essere associazioni culturali, fondazioni ed imprese, indipendentemente dalla forma giuridica, operanti da almeno 3 anni nei settori della creatività (arti visive, arti dello spettacolo, letteratura e fumetto, audiovisivo e nuovi media, design, architettura, comunicazione, applicazioni digitali, servizi al turismo). Il contributo pubblico copre fino ad un massimo del 70% delle spese ammissibili, per un importo non inferiore a 25.000 euro né superiore a 85.000 euro. Le domande devono essere presentate alla Regione Basilicata nei termini previsti dalle seguenti sessioni: • prima sessione: 31 agosto 2012 – 29 ottobre 2012; • seconda sessione: 1 aprile 2013 – 30 maggio 2013. Incentivi fiscali per l'assunzione di lavoratori svantaggiati: approvato un bando Fse Dgr 29.6.2012, n. 843 Bur 16.7.2012, n. 21 SETTORE: vari SCADENZA: seconda tranche: dal 1° ottobre 2012 al 13 giugno 2013 Con Dgr n. 843 del 29 giugno 2012 (Bur n. 21 del 16 luglio 2012) è stato approvato un bando per la concessione di incentivi fiscali finalizzati all'assunzione di lavoratori svantaggiati in Basilicata; il 43_48:regioni.qxd 44 28/07/2012 16.43 Pagina 44 ALTRE DALLE REGIONI bando è cofinanziato dal Fondo sociale europeo. L'opportunità è rivolta alle imprese private costituite in qualsiasi forma giuridica, ai lavoratori autonomi, alle organizzazioni private con finalità solidaristiche che svolgono attività economica, alle Onlus, Ong, organizzazioni di volontariato, cooperative sociali senza scopo di lucro, fondazioni e associazioni di promozione sociale. L'agevolazione è concessa a fronte dell'assunzione di lavoratori svantaggiati o molto svantaggiati con contratto di lavoro a tempo indeterminato (full time o part time), effettuata nel periodo compreso tra il 14 maggio 2011 ed il 13 maggio 2013; più precisamente, è prevista la seguente tempistica: • per accedere alla prima tranche di finanziamento, le assunzioni devono essere state effettuate tra il 14 maggio 2011 ed il 1° giugno 2012; • per accedere alla seconda tranche di finanziamento, le assunzioni devono essere state effettuate tra il 2 giugno 2012 ed il 13 maggio 2013. Il beneficiario matura un credito nei confronti dell'Erario, da portare in compensazione con altri debiti dell'impresa; la misura della spesa che si può portare in compensazione è pari al 50% del costo salariale per ciascun lavoratore assunto, per i 12 mesi successivi all'assunzione (24 mesi per un lavoratore molto svantaggiato). La domanda, da inviare telematicamente, deve essere presentata alla Regione entro i seguenti termini: • per accedere alla prima tranche: 16 agosto 2012; • per accedere alla seconda tranche: dal 1° ottobre 2012 al 13 giugno 2013. FRIULI V. G. Disciplina dell'artigianato: modifiche al Testo unico Decr. 25.6.2012, n, 0135/Pres. Bur 4.7.2012, n. 37 decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 (Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro). Sono inoltre state aggiunte tra le spese escluse le spese relative ad automezzi, macchinari, attrezzature ed arredi e le spese relative alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti. L’efficacia delle modifiche decorre dal 1° gennaio 2013. SETTORE: artigianato SCADENZA: dal 1° gennaio 2013 Nel Bur n. 37 del 4 luglio 2012 è pubblicato il Decreto del Presidente della Regione 25 giugno 2012, n. 0135/Pres. che adotta il Regolamento di modifica e integrazione al “Testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di incentivi e finanziamenti a favore del settore artigiano” emanato con decreto del Presidente della Regione 25 gennaio 2012, n. 033/Pres. La Regione ritiene che, a seguito dei quesiti pervenuti in fase di prima applicazione del Testo unico relativi alla corretta interpretazione ed applicazione, siano necessarie alcune modifiche del Testo unico stesso. Inoltre ha ritenuto opportuno, al fine di garantire un’equa distribuzione delle risorse fra le imprese artigiane appartenenti alle quattro province, prevedere che la concessione dei contributi di cui al titolo II avvenga nei limiti delle disponibilità finanziarie assegnate su base provinciale. In relazione al capo I (incentivi per l'adeguamento di strutture e impianti) sono state modificate le spese ammissibili elencando nel dettaglio ogni spesa con esplicito riferimento alla normativa di cui al LAZIO Fondo patrimonializzazione Pmi: bando Avviso pubblico Bur 3.7.2012, n. 25 SETTORE: vari SCADENZA: fino a esaurimento delle risorse Nel Bur n. 25 del 3 luglio 2012 è pubblicata la determinazione n. B03715/2012 con cui è stato approvato l'avviso pubblico a valere sulla Lr 31/2008 art. 9 che istituisce un Fondo per la patrimonializzazione delle Pmi. Possono accedere le micro, piccole e medie imprese industriali, artigianali, commerciali e di servizi costituite in forma di società di capitali o che si trasformino in società di capitali, costituite ed operative da almeno due anni. È prevista la concessione di un finanziamento, a fronte di un aumento di capitale da parte dell'impresa, composto da due quote: • una quota, pari al 50%, viene erogata a valere sulle risorse regionali come finanziamento 43_48:regioni.qxd 28/07/2012 16.43 Pagina 45 ALTRE DALLE REGIONI agevolato ad un tasso pari allo 0.50%; • l'altra quota consiste in un finanziamento bancario a tasso di mercato (entro i tetti massimi fissati dall'avviso pubblico). Il finanziamento ha durata massima di cinque anni, più 12 mesi di preammortamento oltre un eventuale periodo tecnico di allineamento alla scadenza del trimestre solare. Il finanziamento è concedibile per un importo minimo di 50.000,00 euro e a fronte di una delibera di aumento di capitale sociale di importo minimo pari a 75.000,00 euro. l finanziamento massimo concedibile è pari a 400.000,00 euro al quale deve corrispondere un aumento minimo di capitale sociale pari almeno a 600.000,00 euro. Il capitale deve essere versato per 1/3 o per un importo pari ad almeno la metà dell'importo del finanziamento entro al data di sottoscrizione dell’atto di impegno con Sviluppo Lazio. I successivi versamenti sono versati a rate corrispondenti al 20% del valore finanziato, in un massimo di 5 tranches annuali, entro la data di approvazione del bilancio di esercizio. Le imprese interessate presentano domanda a Sviluppo Lazio, indicando la banca convenzionata prescelta, a partire dal 4 luglio 2012. Le istanze saranno evase in ordine cronologico di arrivo fino ad esaurimento delle risorse. LOMBARDIA Start up moda individuazione e valorizzazione di talenti giovanili e/o femminili: rettifica termini di apertura Dd 3.7.2012, n. 5895 In via di pubblicazione SETTORE: moda SCADENZA: 9 ottobre 2012 45 Det. 25.6.2012, n. 348 Bur 12.7.2012, n. 28 SETTORE: vari Con il Decreto dirigenziale n. 5895 del 3 luglio 2012, non ancora pubblicato sul Bur, sono stati rettificati i termini di apertura relativi al bando "Start up Moda Individuazione e valorizzazione di talenti giovanili e/o femminili" (si veda l’articolo “Lombardia, interventi a favore dei giovani e delle donne nel settore moda”, pag. 18, fascicolo n. 6/2012 di questa Rivista). Si ricorda che la misura è finalizzata a promuovere e sostenere lo sviluppo ed il consolidamento di nuove imprese operanti nel settore della moda, costituite in particolare da giovani (18-35 anni) e donne e consiste in un contributo a fondo perduto mediante lo strumento del “Voucher” che è nominativo non trasferibile e usufruibile presso i Soggetti fornitori di servizi settore moda accreditati da Regione Lombardia. Le domande vanno inoltrate dalle h. 10,00 di martedì 4 settembre sino alle h. 16,00 di martedì 9 ottobre 2012, on line mediante il sistema informativo dedicato alla misura, collegandosi al seguente indirizzo: https://gefo.servizirl.it. Per informazioni relative al bando scrivere al seguente indirizzo: [email protected] Per assistenza tecnica alla compilazione online: Lombardia Informatica Spa Tel. 800131151 dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 20.00 e il sabato dalle ore 8.00 alle ore 13. PIEMONTE Azioni per la diffusione della cultura di parità e di non discriminazione: pubblicato un bando Fse SCADENZA: 24 settembre 2012 Con Determinazione dirigenziale n. 348 del 25 giugno 2012 (Bur n. 28 del 12 luglio 2012) è stato approvato un bando, cofinanziato dal Fondo sociale europeo, per la diffusione della cultura di parità e del principio di non discriminazione nel sistema educativo e nel mondo del lavoro. Possono presentare progetti le imprese ed associazioni già costituite e attive, anche in associazione temporanea (Ats o Ati); i soggetti destinatari delle azioni devono essere i lavoratori e le lavoratrici di imprese piemontesi e gli studenti che frequentano scuole, agenzie formative e atenei piemontesi. Le attività ammesse al finanziamento riguardano la realizzazione di prodotti o di “contenitori” di prodotti finalizzati alla promozione e alla diffusione della cultura di parità e del principio di non discriminazione, con riferimento ad una delle seguenti azioni (anche entrambe, nel caso di Ati/Ats): • AZIONE A - Realizzazione di prodotti finalizzati alla promozione e alla diffusione della cultura di parità e del principio di non discriminazione, quali ad esempio: 1. animazioni teatrali; 2. audiovisivi (documentari, cortometraggi, spot,…); 3. nuovi media - social networking; 4. prodotti di educational ed edutainment. • AZIONE B - Progettazione, realizzazione e coordinamento di contenitori per la divulgazione di prodotti finalizzati alla diffusione della cultura di parità e del principio di non discriminazione. Il soggetto proponente dovrà garantire, attraverso effi- 43_48:regioni.qxd 46 28/07/2012 16.43 Pagina 46 ALTRE DALLE REGIONI caci canali di diffusione e/o di distribuzione, la divulgazione: 1. di prodotti ritenuti idonei per il raggiungimento delle finalità del bando; 2. di almeno uno tra i prodotti realizzati e finanziati tramite l’Azione A, oppure di uno o più prodotti che la Regione avrà pubblicato sull’apposito Catalogo delle buone prassi per la diffusione della cultura di parità. Per ciascun progetto ammesso l’importo finanziabile è compreso tra un minimo di 10.000 euro ed un massimo di 30.000 euro, elevabile a 50.000 euro in caso di presentazione da parte di Ati/Ats per la realizzazione di entrambe le azioni. Le domande devono essere presentate all'Agenzia Piemonte Lavoro entro il 24 settembre 2012. SICILIA Psr mis 216 azioni B e C investimenti di valorizzazione delle aree di pubblica utilità e investimenti priorità ambientali: avviso Avviso pubblico Gurs 22.6.2012, n. 25 SETTORE: agricoltura SCADENZA: 16 ottobre 2012 Nella Gurs n. 25 del 22 giugno 2012 sono stati pubblicati l'avviso pubblico e le disposizioni attuative della misura 216 azioni B e C del Psr. Con l'avviso in oggetto si riapre la seconda sottofase che era stata sospesa nel maggio 2011. Considerando le risorse disponibili, la Regione Sicilia rende noto che il bando è da considerasi concluso con questa riapertura. Possono presentare istanza gli imprenditori agricoli singoli e associati, le “Associazioni temporanee di scopo (Ats)” costituite tra produttori agricoli, singoli o associati, ed Enti locali e/o Associazioni ambientaliste riconosciute. L'Azione B "Investimenti aziendali di valorizzazione delle aree di pubblica utilità per la pubblica fruizione" intende favorire la pubblica fruizione delle aree Natura 2000, dei Parchi e delle Riserve regionali. Possono essere effettuati interventi che hanno come obiettivo l'incentivazione della fruibilità attraverso la realizzazione di investimenti non produttivi. L'Azione C "Investimenti priorità ambientali" consiste nella realizzazione di investimenti per favorire la conservazione, la salvaguardia e la crescita della biodiversità. L’intensità dell'aiuto è pari al 100% del costo ammissibile degli investimenti. La domanda di aiuto va presentata telematicamente utilizzando il servizio disponibile sul sito del portale Sian dal 16 luglio al 16 ottobre 2012. La versione cartacea deve essere inviata entro i 10 giorni successivi dal rilascio dell'istanza telematica. UMBRIA Aiuti individuali per la realizzazione di progetti di ricerca: approvato un bando Fse Det. 3.7.2012, n. 5295 Bur 18.7.2012, n. 31, s. n. 3 SETTORE: vari SCADENZA: 18 settembre 2012 Con Determinazione dirigenziale n. 5295 del 3 luglio 2012 (supplemento n. 3 al Bur n. 31 del 18 luglio 2012) è stato approvato un bando per la concessione di aiuti individuali finalizzati alla realizzazione di progetti di ricerca; il bando è cofinanziato dal Fondo sociale europeo. L’intervento sostiene il potenziamento della ricerca e dell’innovazione in regione mediante la concessione di aiuti individuali per la realizzazione di progetti di ricerca proposti da laureati/e disoccupati/e o inoccupati/e da realizzare presso strutture pubbliche o private - “soggetti ospitanti” - che aderiscono al progetto. I soggetti ospitanti possono essere imprese (compresi i poli di innovazione), agenzie e centri di ricerca privati, Università, agenzie e centri di ricerca pubblici. I destinatari sono soggetti residenti in regione, laureati e in stato di disoccupazione o inoccupazione. L'aiuto ammonta a 1.200 euro mensili, a fronte di un progetto di durata non inferiore a 6 mesi e non superiore a 12 mesi. Le domande devono essere inviate alla Regione Umbria entro il 18 settembre 2012. VENETO Sostegno alle Pmi colpite dal sisma: approvato piano straordinario di interventi Dgr 5.6.2012, n. 1065 Bur 3.7.2012, n. 51 SETTORE: vari SCADENZA: 31 dicembre 2012 Con la Delibera n. 1065 del 5 giugno 2012 (Bur n. 51 del 3 luglio 2012) la Giunta ha predisposto un piano straordinario di interventi finanziari per il sostegno delle Pmi colpite in Veneto dal sisma del 20 maggio 43_48:regioni.qxd 28/07/2012 16.43 Pagina 47 ALTRE DALLE REGIONI 2012, dei settori artigianato, industria, commercio e dei servizi mediante la riattivazione dei seguenti fondi di rotazione gestiti da Veneto Sviluppo Spa: • fondo di rotazione per la concessione di finanziamenti agevolati per le imprese artigiane (art. 21 Lr 2/2002); • fondo di rotazione per la concessione di finanziamenti agevolati per le Pmi (art. 23 Lr 5/2001); • fondo di rotazione per la concessione di finanziamenti agevolati per gli investimenti delle Pmi dei settori del commercio e dei servizi (art. 6 Lr 1/1999). La Giunta ha inoltre deciso di riattivare le modalità operative a suo tempo già individuate con Dgr 2909 del 30 novembre 2010 per le imprese colpite dagli eventi alluvionali, con le seguenti specifiche: • modalità di intervento: finanziamento bancario chirografario agevolato, erogato dalla banca convenzionata scelta dall'impresa beneficiaria, con utilizzo della provvista regionale a tasso zero per il 100% dell'importo concesso, quest'ultimo compreso tra euro 5.000 ed euro 100.000 per singolo beneficiario; 47 • durata massima di rimborso pari a 7 anni, compreso un eventuale periodo di preammortamento di max 24 mesi; • nessun onere sarà applicato dalla banca convenzionata a carico dell'impresa beneficiaria; • contestualmente alla domanda di finanziamento il richiedente potrà inoltrare richiesta di garanzia a valere sul Fondo regionale di garanzia. Le domande vanno inoltrate a Veneto Sviluppo Spa entro il 31 dicembre 2012. 43_48:regioni.qxd 28/07/2012 16.43 Pagina 48 49_58:dossier_maggio.qxd 28/07/2012 16.26 Pagina 49 AGOSTO - SETTEMBRE 2012 LA RIFORMA DEL LAVORO 49 LA RIFORMA DEL LAVORO La Riforma del lavoro, in vigore dal 18 luglio 2012, introduce rilevanti novità in relazione alla flessibilità in entrata e in uscita dei lavoratori e all’aumento delle aliquote contributive per gli iscritti alla Gestione separata Inps di Alberto Rozza e Matteo Cremonesi, MGconsulting Srl 49_58:dossier_maggio.qxd 50 28/07/2012 16.26 Pagina 50 LA RIFORMA DEL LAVORO AGOSTO - SETTEMBRE 2012 L’occupazione incentivata e la flessibilità in entrata e in uscita dei lavoratori Sul Supplemento ordinario n. 136 alla Gazzetta ufficiale n. 153 del 3 luglio 2012, è stata pubblicata la legge 92/2012, meglio conosciuta come Riforma del lavoro. La nuova normativa è entrata in vigore il 18 luglio 2012, seppure l’applicazione di alcune specifiche disposizioni è differita, per espressa previsione del disposto normativo, a date successive. La legge, composta da quattro articoli, introduce rilevanti novità in relazione alla flessibilità in entrata e in uscita dei lavoratori e all’aumento delle aliquote contributive per gli iscritti alla Gestione separata Inps. Inoltre, è stata disposta l’introduzione dell’Aspi come unico ammortizzatore sociale, è prevista l’istituzione dei Fondi di solidarietà bilaterali per i settori non coperti dalla normativa in materia di integrazione salariale sia ordinaria che straordinaria e sono state adottate misure di contrasto al lavoro irregolare. I provvedimenti sono intesi a realizzare un mercato del lavoro inclusivo e dinamico, in grado di contribuire alla creazione di occupazione, tanto in termini quantitativi che qualitativi e alla crescita sociale ed economica, nonché alla riduzione permanente del tasso di disoccupazione. In particolare, si intende favorire l’instaurazione di rapporti di lavoro più stabili, valorizzando l’apprendistato come modalità prevalente di ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Si prevede, inoltre, di contrastare l’uso improprio e strumentale degli elementi di flessibilità progressivamente introdotti nell’ordinamento con riguardo alle tipologie contrattuali, adeguando, contestualmente, la disciplina del licenziamento alle esigenze del mutato contesto di riferimento. L’occupazione incentivata L’articolo 4 della Riforma introduce alcune disposizioni rilevanti in materia di incentivi. In particolare, vengono riviste le norme concernenti gli sgravi contributivi concessi per le assunzioni di lavoratori c.d. svantaggiati e/o molto svantaggiati. Vengono inoltre fissate regole più stringenti per l’utilizzo degli incentivi, stabilendo una serie di ipotesi di esclusione dagli stessi. Di particolare rilevanza è il comma 28, che prevede che sia reso strutturale lo sgravio contributivo sugli emolumenti legati alla produttività. Lavoratori ultracinquantenni - Il comma 8, intervenendo in relazione agli sgravi contributivi, stabilisce che, a decorrere dal 1° gennaio 2013, il datore di lavoro che assume con contratto di lavoro dipendente a tempo determinato (anche in somministrazione) lavoratori con età non inferiore a 50 anni, disoccupati da oltre 12 mesi, può fruire, per la durata di 12 mesi, della riduzione del 50% dei contributi a carico dell’azienda. Se il contratto viene trasformato a tempo indeterminato, la riduzione dei contributi si prolunga di altri mesi, che in aggiunta a quelli previsti per il contratto a termine, possono raggiungere il limite di 18 mesi. Se l’assunzione è effettuata fin dall’origine con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, lo sgravio contributivo spetta per un periodo di 18 mesi dalla data dell’assunzione stessa. Donne disoccupate - Il comma 11 precisa che, nel rispetto delle norme europee, l’agevolazio- 49_58:dossier_maggio.qxd 28/07/2012 16.26 Pagina 51 AGOSTO - SETTEMBRE 2012 ne compete anche in relazione alle assunzioni di donne di qualsiasi età, alle seguenti condizioni: • prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi (c.d. soggetti svantaggiati), residenti in regioni ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali comunitari e nelle aree di cui all’articolo 2, punto 18), lettera e) del regolamento (Ce) 800/2008, annualmente individuate con decreto del Ministro del lavoro di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze; • prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno ventiquattro mesi, ovunque residenti (c.d. soggetti molto svantaggiati). Esclusione dai benefici - Il legislatore però è intervenuto anche per porre limiti agli sprechi. In particolare il comma 12, riferendosi a tutti gli incentivi alle assunzioni vigenti, stabilisce che gli stessi non spettano laddove sussista una delle seguenti condizioni: • se l’assunzione costituisce attuazione di un obbligo preesistente, stabilito dalla legge o dalla contrattazione collettiva; • se il lavoratore avente diritto all’assunzione viene utilizzato mediante contratti di somministrazione; • se l’assunzione viola il diritto di precedenza alla riassunzione di un altro dipendente licenziato da un rapporto di lavoro a tempo indeterminato o cessato da un rapporto a termine; • se prima dell’utilizzo di un lavoratore mediante contratto di somministrazione, l’utilizzatore non ha preventivamente offerto la riassunzione al lavoratore titolare di un diritto di precedenza per essere stato precedentemente licenziato da un rapporto a tempo indeterminato o cessato da un rapporto a termine; • se il datore di lavoro o l’utilizzatore con contratto di somministrazione ha in atto sospensioni dal lavoro connesse ad una crisi o riorganizzazione aziendale (salvo che l’assunzione, la trasformazione o la somministrazione siano finalizzate all’acquisizione di professionalità sostanzialmente diverse da quelle del lavoratore sospeso ovvero risultino con quest’ultimo in rapporto di collegamento o controllo). In caso di somministrazione quan- LA RIFORMA DEL LAVORO 51 to detto trova applicazione anche per l’utilizzatore. NB - Gli incentivi non spettano con riferimento a quei lavoratori che siano stati licenziati, nei sei mesi precedenti, da parte di un datore di lavoro che, al momento del licenziamento, presenti assetti proprietari sostanzialmente coincidenti con quelli del datore di lavoro ovvero risulti con quest’ultimo in rapporto di collegamento o controllo. In caso di somministrazione tale condizione si applica anche all’utilizzatore. Determinazione degli incentivi - Il comma 13, precisa che, ai fini della determinazione del diritto agli incentivi e della loro durata si cumulano i periodi in cui il lavoratore ha prestato l’attività in favore dello stesso soggetto, a titolo di lavoro subordinato o somministrato. Diversamente, non si cumulano le prestazioni in somministrazione effettuate dallo stesso lavoratore nei confronti di diversi utilizzatori, anche se fornite dalla medesima agenzia di somministrazione di lavoro, salvo che tra gli utilizzatori ricorrano assetti proprietari sostanzialmente coincidenti ovvero intercorrano rapporti di collegamento o controllo. Il successivo comma 14, ha modificato l’art. 8 comma 9 della legge 407/90, che prevede uno sgravio contributivo per l’assunzione di c.d. grandi svantaggiati. La nuova formulazione prevede che, nei confronti dei datori di lavoro interessati, in caso di assunzioni con contratto a tempo indeterminato di lavoratori disoccupati da almeno ventiquattro mesi o sospesi dal lavoro e beneficiari di trattamento straordinario di integrazione salariale da un periodo uguale a quello suddetto, quando esse non siano effettuate in sostituzione di lavoratori dipendenti dalle stesse imprese licenziati per giustificato motivo oggettivo o per riduzione del personale o sospesi, i contributi previdenziali ed assistenziali sono applicati nella misura del 50 per cento per un periodo di trentasei mesi. Nella precedente formulazione, l’esclusione dall’applicazione del beneficio era riferita a qualsiasi licenziamento e non esclusivamente a quelli economici. Ne consegue che, ora, il beneficio è ammesso anche se l’assunzione interessata è effettuata in sostituzione di lavoratori dipendenti licenziati per motivi disciplinari. 49_58:dossier_maggio.qxd 52 28/07/2012 16.26 Pagina 52 LA RIFORMA DEL LAVORO NB - Ai sensi del comma n. 15, l’inoltro tardivo delle comunicazioni telematiche obbligatorie inerenti l’instaurazione e la modifica di un rapporto di lavoro o di somministrazione producono la perdita di quella parte dell’incentivo relativa al periodo compreso tra la decorrenza del rapporto agevolato e la data della tardiva comunicazione. Sgravi contributivi legati alla produttività La Riforma del lavoro, art. 4 commi 28 e 29, rende strutturale lo sgravio contributivo sulle erogazioni, previste dalla contrattazione collettiva aziendale e territoriale, legati ad incrementi di produttività. Al terzo periodo del comma 67 dell’art. 1 della legge 24 dicembre 2007, n. 247, sono, infatti, soppresse le parole: «In via sperimentale, con riferimento al triennio 20082010». Inoltre, viene semplificata la procedura di concessione dello sgravio contributivo (sopprimendo l’apposito Osservatorio istituito presso il Ministero del Lavoro e la procedura che richiedeva una procedura annuale di conferma), prevedendo che lo sgravio è concesso a valere sulle risorse, pari a 650 milioni di euro, già presenti nello stato di previsione del Ministero del Lavoro, relative al Fondo per il finanziamento di sgravi contributivi per incentivare la contrattazione di secondo livello. A fini di coordinamento normativo, poi, la norma dispone l’abrogazione del comma 14 dell’art. 33 della legge 183/2011 (proroga dello sgravio per il 2012). La norma autorizza, inoltre, per l’anno 2011, il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali ad utilizzare le risorse iscritte nei capitoli del proprio stato di previsione già impegnate per gli sgravi contributivi di cui all’art. 1, comma 47, quarto periodo, della legge 220/2010. Flessibilità in entrata Sempre per rimanere in tema di assunzioni o comunque di instaurazione di rapporti di lavoro al fine di incrementare l’occupazione è opportuno evidenziare come le nuove disposizioni hanno rivisitato gli istituti giuslavoristici rientranti nella c.d. flessibilità in entrata. Contratto a termine - Il legislatore modifica in più parti il Dlgs 368/2001 evidenziando AGOSTO - SETTEMBRE 2012 che il contratto a tempo indeterminato costituisce la forma comune di rapporto di lavoro. Al fine di semplificare il ricorso al contratto a termine (anche nell’ambito della somministrazione di lavoro tempo determinato) viene previsto che la sussistenza delle c.d. causali (ragioni tecniche, produttive, organizzative o sostitutive) non sono necessarie per la stipula del primo contratto di lavoro a termine purché esso non sia di durata superiore a 1 anno. In questi casi però il contratto non potrà essere prorogato. È comunque lasciata alla contrattazione collettiva la competenza ad individuare i casi in cui le predette ragioni possono essere escluse nell’ambito di particolari processi produttivi nel limite del 6% dei lavoratori occupati nell’unità produttiva. La legge 92/2012 ha poi previsto il prolungamento dei limiti temporali di prosecuzione del rapporto di lavoro oltre i quali il contratto a termine si considera a tempo indeterminato. Dai 20 giorni attualmente previsti si passa a 30 giorni in caso di contratti di durata inferiore a 6 mesi. Invece passa da 30 giorni a 50 giorni il periodo di prosecuzione per i contratti di durata superiore. In questi casi il datore di lavoro ha un onere in più. Deve comunicare al Centro per l’impiego territorialmente competente, entro la scadenza della durata del rapporto prevista dal contratto, che il rapporto continuerà indicando anche la durata della prosecuzione. Viene anche prolungato l’intervallo di tempo oltre il quale la stipula di un nuovo contratto a termine dopo la scadenza del precedente si considera come assunzione a tempo indeterminato. Dai 10 giorni attualmente previsti si passa a 60 giorni per i contratti di durata inferiore a 6 mesi. Dai 20 giorni attuali a 90 giorni per i contratti di durata superiore. In ogni caso i contratti collettivi possono prevedere, nell’ambito di particolari processi produttivi, la riduzione dei predetti intervalli fino a 20 e 30 giorni. Il legislatore interviene anche in merito al calcolo del limite complessivo di 36 mesi, superato il quali il contratto si trasforma in rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. In particolare nel computo adesso rilevano anche i periodi di missione nell’ambito dei contratti di somministrazione aventi ad oggetto mansioni equivalenti e svolti tra gli stessi soggetti. 49_58:dossier_maggio.qxd 28/07/2012 16.26 Pagina 53 AGOSTO - SETTEMBRE 2012 Vengono ampliati, a decorrere dall’1 gennaio 2013, i termini per l’impugnazione, anche extragiudiziale, e per il successivo ricorso giudiziale o per la comunicazione alla controparte della richiesta di tentativo di conciliazione o arbitrato, nel contenzioso relativo alla nullità del termine apposto al contratto di lavoro. Il primo termine è elevato da 60 a 120 giorni, decorrenti dalla cessazione del contratto, mentre il secondo termine è ridotto da 270 a 180 giorni, decorrenti dalla precedente impugnazione. Inoltre la disposizione di cui al comma 5 dell’art. 32 della legge 4 novembre 2010, n. 183 (il giudice condanna il datore di lavoro al risarcimento del lavoratore stabilendo un’indennità onnicomprensiva nella misura compresa tra un minimo di 2,5 ed un massimo di 12 mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto), si interpreta nel senso che l’indennità onnicomprensiva costituisce l’unico risarcimento spettante al lavoratore, anche con riguardo alle competenze retributive e contributive, relative al periodo compreso tra la scadenza del termine e la pronuncia del provvedimento giudiziale di conversione del rapporto di lavoro. Infine la contribuzione verrà aumentata di 1,4 punti percentuali destinati al finanziamento dell’AspI. Contratto di inserimento - È la tipologie maggiormente colpita dal Riforma del lavoro che ne prevede la soppressione, contestualmente all’introduzione, come ricordato sopra, di un nuovo e più organico sistema di incentivi all’occupazione per i lavoratori anziani e le donne nelle aree svantaggiate. In ogni caso una clausola di salvaguardia prevede che continueranno ad applicarsi le disposizioni per i contratti in corso e per quelli che verranno stipulati entro il 31 dicembre 2012. Apprendistato - Viene confermato sostanzialmente l’impianto del Dlgs 167/2011, introducendo però le seguenti modifiche: • i contratti collettivi devono prevedere una durata minima non inferiore a 6 mesi, fatte salve le attività stagionali; • nel caso di recesso al termine del periodo LA RIFORMA DEL LAVORO 53 formativo, durante il periodo di preavviso, che decorre dal medesimo termine, continua a trovare applicazione la disciplina del contratto di apprendistato; • con riferimento alle assunzioni decorrenti dal 1° gennaio 2013, il numero degli apprendisti che possono essere contemporaneamente occupati alle dipendenze di un medesimo datore di lavoro (direttamente o mediante ricorso ai contratti di somministrazione) passa da un unico limite pari al 100% rispetto alle maestranze specializzate e qualificate in servizio al rapporto di 3 a 2, ma solo per le aziende che occupano più di 10 dipendenti (per quelle di minori dimensioni vale sempre il rapporto 1 a 1); • è esclusa la possibilità di assumere in somministrazione apprendisti con contratto di somministrazione a tempo determinato. Il legislatore inoltre ha previsto che per i datori di lavoro che occupano almeno 10 dipendenti, l’assunzione dei nuovi apprendisti sia subordinata alla prosecuzione del rapporto di lavoro, al termine del periodo di apprendistato, nei 36 mesi precedenti la nuova assunzione, di almeno il 50% degli apprendisti dipendenti dallo stesso datore di lavoro. In ogni caso la percentuale è ridotta al 30% per i primi 36 mesi successivi alla data del 18 luglio 2012. Gli apprendisti assunti in violazione dei suddetti limiti sono considerati lavoratori subordinati a tempo indeterminato, sin dalla data di costituzione del rapporto. Infine il libretto formativo verrà sostituito da una dichiarazione rilasciata dal datore di lavoro. Part time - I contratti collettivi possono prevedere condizioni e modalità di revoca e/o di modifica delle clausole elastiche e/o flessibili. Inoltre al lavoratore è riconosciuta la facoltà in determinati casi di revocare il consenso prestato all’inserimento di clausole elastiche o flessibili in casi di convivenza con figli di età non superiore agli anni tredici, di presenza di patologie oncologiche, per i quali sussista una ridotta capacità lavorativa, o di patologie oncologiche riguardanti il coniuge, i figli o i genitori del lavoratore, o di convivenza con familiari portatori di handicap. La revoca è consentita anche in caso di lavoratori studenti. 49_58:dossier_maggio.qxd 54 28/07/2012 16.26 Pagina 54 LA RIFORMA DEL LAVORO Contratto intermittente - Vengono modificati i limiti di età del lavoratore entro i quali il contratto di lavoro intermittente può sempre essere concluso, a prescindere dal fatto che si tratti di ipotesi individuate dalla contrattazione collettiva. In particolare il limite minimo viene abbassato dagli attuali 25 anni a 24 anni (a condizione che le prestazioni vengano svolte entro il 25mo anno di età) mentre il limite massimo viene alzato da 45 ani a 55 anni. Viene introdotto l’obbligo di comunicazione preventiva del datore di lavoro, con modalità semplificate (Sms, fax o Pec), alla Dtl competente, prima dell’inizio della prestazione lavorativa o di un ciclo integrato di prestazioni di durata non superiore a 30 giorni. In caso di omissione: S.A. da euro 400 a euro 2.400, per ciascun lavoratore (non si applica la diffida) È stabilita l’abrogazione dell’articolo che dispone che in caso di lavoro intermittente per prestazioni da rendersi il fine settimana, nonché nei periodi delle ferie estive o delle vacanze natalizie e pasquali, l’indennità di disponibilità è corrisposta al prestatore di lavoro solo in caso di effettiva chiamata da parte del datore di lavoro. I contratti in essere non compatibili che le nuove norme, cessano di produrre effetti decorsi 12 mesi dalla data di entrata in vigore. CoCoPro - A decorrere dal 18 luglio 2012, il committente non potrà più far riferimento al programma o fase di esso, ma dovrà individuare unicamente uno o più progetti a cui legare il contratto di collaborazione che intende stipulare. Detto progetto, funzionalmente legato ad un risultato, non può consistere in una mera riproposizione dell’oggetto sociale. Spetterà in ogni caso alla contrattazione collettiva definire i casi in cui il lavoro a progetto non potrà essere attivato perché riferito a mansioni meramente esecutive o ripetitive. Al fine di limitare l’abuso del lavoro a progetto, il legislatore ha previsto che il CoCoPro si dovrà intendere lavoro subordinato, se al collaboratore vengono fatti eseguire lavori analoghi a quelli svolti dai dipendenti del committen- AGOSTO - SETTEMBRE 2012 te, salvi la prova contraria del committente e i casi in cui le prestazioni siano di elevata professionalità. Ai CoCoPro deve essere corrisposto un compenso che, in assenza di contrattazione collettiva non può essere inferiore a parità di estensione temporale dell’attività oggetto della prestazione, alle retribuzioni minime previste dai Ccnl di categoria applicati nel settore di riferimento. Il committente potrà recedere prima della scadenza del termine se sono emersi oggettivi profili di inidoneità professionale del collaboratore tali da rendere impossibile la realizzazione del progetto. Sempre al fine di disincentivarne il ricorso illegittimo, è infine previsto l’incremento della contribuzione previdenziale di un punto percentuale dal 2013 fino a raggiungere nel 2018 il 33,72% ovvero, per chi è già iscritto ad altra previdenza obbligatoria, fino a raggiungere il 24%. Titolari di partita Iva - Sempre con la finalità di contrastare il ricorso irregolare ai lavoratori autonomi, che celano vere e proprie attività dipendenti, il legislatore ha previsto, a decorrere dal 18 luglio 2012, che i titolari di partita Iva siano da intendersi invece delle collaborazioni coordinate e continuative qualora ricorrano almeno due dei seguenti presupposti: la durata della collaborazione è superiore a 8 mesi nell’arco dell’anno solare; il ricavo dei corrispettivi percepiti dal collaboratore nell’arco dello stesso anno solare supera la misura dell’80% dei compensi complessivamente percepiti dal collaboratore nell’arco dello stesso anno solare; il prestatore ha la disponibilità di una postazione fissa di lavoro presso il committente. In ogni caso è previsto un periodo transitorio della durata di 12 mesi decorrente dall’entrata in vigore della legge 92/2012, entro il quale i contratti in essere dovranno adeguarsi alle nuove disposizioni. La presunzione di cui sopra però non opera se la prestazione di lavoro: è connotata da competenze teoriche di grado elevato acquisite attraverso significativi percorsi formativi, ovvero da capacità tecnico-pratiche acquisite attraverso rilevanti esperienze maturate nell’esercizio con- 49_58:dossier_maggio.qxd 28/07/2012 16.26 Pagina 55 AGOSTO - SETTEMBRE 2012 creto dell’attività; è svolta da un soggetto titolare di un reddito annuo da lavoro autonomo non inferiore a 1,25 volte il livello minimo imponibile ai fini del versamento dei contributi previdenziali, relativo alla gestione commercianti. La presunzione non opera neppure nei confronti delle prestazioni lavorative svolte nell’esercizio di attività professionali per le quali l’ordinamento richiede l’iscrizione ad un ordine professionale, ovvero ad appositi registri, albi, ruolo o elenchi professionali qualificati (per la ricognizione delle attività in esame si attende un decreto ministeriale). Nei casi in cui trova applicazione la predetta presunzione, gli oneri contributivi dovuti alla Gestione separata, si ripartono 1/3 al collaboratore e 2/3 al committente. Infine viene previsto che l’art. 61, comma 3 del Dlgs 276/2003 va inteso che le norme che disciplinano il lavoro a progetto ed il lavoro occasionale non trovano applicazione soltanto per le prestazioni professionali riconducibili alle attività per il cui esercizio è necessaria l’iscrizione in appositi albi. In ogni caso resta ferma la possibilità per i professionisti abilitati di svolgere, sotto forma di collaborazione coordinata e continuativa, attività diverse da quelle per le quali è necessaria l’iscrizione. Associato in partecipazione - Viene previsto che se il conferimento dell’associato consiste anche in una prestazione di lavoro, il numero degli associati impegnati in una medesima attività non può essere superiore a 3, indipendentemente dal numero degli associanti, a meno che gli associati non siano legati da un rapporto coniugale, di parentela entro il terzo grado o di affinità entro il secondo. In caso di violazione del divieto in esame il rapporto con tutti gli associati si considera rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. In ogni caso i contratti in essere che sono stati certificati ai sensi dell’art. 75 del Dlgs 276/2003 continuano a produrre effetti fino alla loro cessazione. Viene inoltre introdotta una più efficace disciplina antielusiva, che prevede che i rapporti di associazione in partecipazione con apporto di LA RIFORMA DEL LAVORO 55 lavoro, instaurati o attuati senza che vi sia stata un’effettiva partecipazione dell’associato agli utili dell’impresa o dell’affare, ovvero senza consegna del rendiconto, si presumono, salva prova contraria, rapporti di lavoro subordinato a tempo indeterminato. Lavoro accessorio - Il testo del provvedimento contiene misure correttive finalizzate a restringere il campo di operatività dell’istituto, che potrà essere utilizzato solo in attività lavorative di natura meramente occasionale. I compensi non potranno essere superiori a euro 5.000 (rivalutati annualmente dall’Istat) nel corso dell’anno solare, con riferimento alla totalità dei committenti. In ogni caso le attività lavorative in oggetto possono essere svolte a favore di ciascun singolo committente per compensi non superiori a euro 2.000 annui. In agricoltura, il lavoro accessorio può essere applicato: • alle attività lavorative occasionali rese nell’ambito di attività agricole di carattere stagionale effettuate da pensionati e da giovani con meno di 25 anni se regolarmente iscritti ad un ciclo di studi presso un istituto scolastico di qualsiasi ordine e grado, compatibilmente con gli impegni scolastici, ovvero in qualunque periodo dell’anno se regolarmente iscritti ad un ciclo di studi presso l’università (restano escluse le casalinghe); • alle attività agricole svolte a favore dei soggetti di cui all’art. 34, c. 6, Dpr 633/72 (produttori agricoli con volume d’affari annuo non superiore a 7.000 euro), che non possono, tuttavia, essere svolte da soggetti iscritti l’anno precedente negli elenchi anagrafici dei lavoratori agricoli. I compensi per i lavoratori stranieri computano ai fini del calcolo dei redditi necessari per il rilascio del permesso di soggiorno. I carnet dei buoni devono essere: orari, numerati progressivamente e datati (il valore è definito con decreto ministeriale). Il valore è periodicamente aggiornato tenendo conto delle risultanze del confronto con le parti sociali. Resta fermo l’utilizzo secondo la previgente 49_58:dossier_maggio.qxd 56 28/07/2012 16.26 Pagina 56 LA RIFORMA DEL LAVORO disciplina per i buoni già richiesti alla data di entrata in vigore della riforma e comunque non oltre il 31 maggio 2013. I licenziamenti Al fine di adeguare la disciplina della flessibilità in uscita alle mutate esigenze del quadro economico, sono state introdotte, altresì, importanti modifiche in materia di licenziamenti. Le nuove regole, di cui ai commi da 37 a 69 dell’art. 1 della Riforma, interessano tanto le modalità attraverso le quali il datore può procedere alla risoluzione del rapporto a tempo indeterminato, tanto le conseguenze del recesso illegittimo. Infatti, viene introdotto un nuovo iter che deve seguire il datore che intenda proseguire ad un licenziamento economico, ovvero per giustificato motivo oggettivo. Del pari, viene innovato il rito del lavoro, con la previsione di una fase nuova, c.d. tutela urgente, che consente una rapida defi- AGOSTO - SETTEMBRE 2012 nizione delle vertenze aventi ad oggetto i licenziamenti. Anche la disciplina dei licenziamenti collettivi è interessata dal provvedimento, che, oltre a introdurre alcune novità marginali in merito alla procedura sindacale, adegua le disposizioni previgenti alla nuova formulazione dell’articolo 18. In particolare, in relazione a tale ultimo aspetto, si riportano le principali novità introdotte dalla Riforma con riguardo ai licenziamenti disciplinari (giusta causa e giustificato motivo soggettivo) ed economici. Occorre tenere in considerazione che le novità rilevano per i datori con i requisiti occupazionali specificati nel provvedimento, conformi a quelli già in vigore. Licenziamento disciplinare - Mentre nella precedente formulazione l’art. 18 prevedeva una conseguenza sanzionatoria unica a prescindere dalle ipotesi di illegittimità del licenziamento disciplinare, la Riforma prevede le seguenti due distinte ipotesi: • insussistenza del fatto contestato o punibilità con sanzione conservativa Disciplina Indennizzo al lavoratore Precedente normativa È annullato dal giudice. Tutela obbligatoria: in assenza di riassunzione inden• Riassunzione in caso di tutela obbligatoria o nizzo da 2,5 a 6 mensilità Tutela reale: retribuzione dal giorno del licenziamenindennità to a quello della reintegrazione (minino 5 mensilità) • Reintegrazione in caso di tutela reale più 15 mensilità in caso di rinuncia alla reintegra Riforma Fornero È annullato dal giudice • Riassunzione in caso di tutela obbligatoria o indennità • Reintegrazione in caso di tutela reale. Il lavoratore deve riprendere entro 30 gg, salvo chieda indennità sostitutiva di 15 mensilità Tutela obbligatoria: in assenza di riassunzione indennizzo da 2,5 a 6 mensilità Tutela reale: retribuzione dal giorno del licenziamento a quello della reintegrazione (massimo 12 mensilità) dedotto quanto percepito svolgendo altre attività o percepibile se avesse cercato occupazione 49_58:dossier_maggio.qxd 28/07/2012 16.26 Pagina 57 AGOSTO - SETTEMBRE 2012 LA RIFORMA DEL LAVORO 57 • Altre ipotesi in cui non ricorrono i presupposti di giusta causa e giustificato motivo soggettivo Disciplina Indennizzo al lavoratore Precedente normativa Si applica quella prevista in via generica per i licenziamenti disciplinari: annullato dal giudice. • Riassunzione in caso di tutela obbligatoria o indennità • Reintegrazione in caso di tutela reale Tutela obbligatoria: in assenza di riassunzione indennizzo da 2,5 a 6 mensilità Tutela reale: retribuzione dal giorno del licenziamento a quello della reintegrazione (minino 5 mensilità) più 15 mensilità in caso di rinuncia alla reintegra Riforma Fornero Fino a 15 dipendenti: riassunzione o indennità. Sopra i 15 dipendenti: il giudice dichiara comunque risolto il rapporto con effetto dalla data del licenziamento Sopra i 15 dipendenti: indennità tra 12 e 24 mensilità omnicomprensive (il giudice la determina tenendo tenendo conto di: anzianità lavoratore, num. dipendenti, dimensioni attività, ecc.) Licenziamento economico - Anche in questi casi, mentre nella precedente formulazione l’articolo 18 prevedeva una conseguenza san- zionatoria unica a prescindere dalle ipotesi di illegittimità del licenziamento, la Riforma prevede le seguenti due distinte ipotesi: • Insussistenza del fatto Disciplina Indennizzo al lavoratore Precedente normativa È annullato dal giudice. Tutela obbligatoria: in assenza di riassunzione inden• Riassunzione in caso di tutela obbligatoria o nizzo da 2,5 a 6 mensilità Tutela reale: retribuzione dal giorno del licenziamenindennità to a quello della reintegrazione (minino 5 mensilità) • Reintegrazione in caso di tutela reale più 15 mensilità in caso di rinuncia alla reintegra Riforma Fornero È annullato dal giudice. • Fino a 15 dipendenti: riassunzione o indennità • Più di 15 dipendenti: il giudice dichiara risolto il rapporto con effetto dalla data del licenziamento, ma può disporre la reintegrazione (decisione motivata del giudice) Sopra i 15 dipendenti, se non dispone la reintegra: tra 12 e 24 mensilità, omnicomprensive (tenendo conto di: iniziative lavoratore per ricerca lavoro, comportamento delle parti nella procedura sindacale). Se dispone le reintegra: indennizzo commisurato alla retribuzione dal giorno del licenziamento a quello della reintegrazione (massimo 12 mensilità) 49_58:dossier_maggio.qxd 58 28/07/2012 16.26 Pagina 58 LA RIFORMA DEL LAVORO AGOSTO - SETTEMBRE 2012 • Altre ipotesi Disciplina Indennizzo al lavoratore Precedente normativa È annullato dal giudice Tutela obbligatoria: in assenza di riassunzione inden• Riassunzione in caso di tutela obbligatoria o nizzo da 2,5 a 6 mensilità Tutela reale: retribuzione dal giorno del licenziamenindennità to a quello della reintegrazione (minino 5 mensilità) • Reintegrazione in caso di tutela reale più 15 mensilità in caso di rinuncia alla reintegra Riforma Fornero Fino a 15 dipendenti: riassunzione o indennità Sopra i 15 dipendenti: il giudice dichiara comunque risolto il rapporto con effetto dalla data del licenziamento (in tale ipotesi il giudice non può disporre la reintegrazione) Sopra i 15 dipendenti: tra 12 e 24 mensilità, omnicomprensive Se dispone le reintegra: commisurato alla retribuzione dal giorno del licenziamento a quello della reintegrazione (massimo 12 mensilità) 59_62:articolo marzo 2012bis.qxd 28/07/2012 16.28 Pagina 59 AGEVOLAZIONI Agevolazioni estere Repubblica Ceca, bando per la crescita delle Pmi “Programma Progres” Obiettivo dello strumento è quello di supportare la competitività attraverso lo sviluppo d’impresa e l’innovazione tecnologica delle Piccole e medie imprese del settore industriale e dei servizi, mediante un finanziamento bancario per l’acquisizione e la ristrutturazione di beni materiali di Alberto Giordano, Giordano consulting L’ attuale fase macroeconomica spinge parecchi analisti economici a ritenere che le prospettive di crescita dell’Europa dell’Est siano buone, a fronte di un’aspettativa per l’Europa occidentale di debole crescita (incremento del Prodotto interno lordo di un solo punto percentuale atteso nel 2012 per l’eurozona). A susci- tare ottimismo sono soprattutto la Polonia, l’Ungheria e la Repubblica Ceca. Nonostante le violente correzioni in borsa delle ultime settimane e la svalutazione delle rispettive monete, i dati macroeconomici rimangono incoraggianti. Il rapporto tra debito e prodotto interno lordo è migliore di quello medio dell’area euro: il 77% per l’Ungheria, il 55% per la Polonia e il 40% per la Repubblica Ceca. In particolare la Repubblica Ceca aderirà all’eurozona nei prossimi anni e la moneta presenta un buon potenziale di crescita prima dell’adozione della moneta unica, che avverrà a partire dal 2015 (all’11 luglio la corona ceca Czk corrispondeva a 25,431 per 1 Euro). Sul fronte borsistico, inoltre, la discesa dei corsi avvenuta in estate rende le società quotate particolarmente attrattive. Secondo i dati dell’istituto Ibes, i titoli trattano sulla base di 5,3 volte l’utile per azione atteso nel 2012 rispetto a 8,7 volte per l’indice Stoxx 600. Per quanto riguarda i dati a consuntivo occorre ricordare che per l’intero 2011 il Pil della Repubblica Ceca ha registrato nuovamente un segno positivo con un andamento in crescita (+1,7% su base annua), il che equivale a quanto emerso dalle prime stime preliminari. L’andamento economico durante l’ultimo trimestre del 2011 ha registrato un calo dello 0,1% rispetto al trimestre precedente. Per l’intero anno 2012 la Banca Nazionale Ceca prevede una stagnazione del Pil, mentre il Ministero delle Finanze indica un aumento dello +0,2%. La crescita 59_62:articolo marzo 2012bis.qxd 60 28/07/2012 16.28 Pagina 60 AGEVOLAZIONI ESTERE dell’economia Ceca è stata stimolata dall’incremento delle esportazioni e dallo sviluppo positivo dell’industria. La produzione industriale nel 2011 è aumentata, su base annua, del 6,9%. Questo valore conferma il trend positivo iniziato nel dicembre 2009 quando, dopo il periodo di flessione, la produzione ha cominciato a svilupparsi con cifre positive. Tale crescita è stata determinata soprattutto dai seguenti settori: automobilistico (+21,2%), macchine e macchinari (+12,3%), gomma e materie plastiche (+10,1%). Un segno negativo troviamo invece nella produzione degli strumenti elettronici, ottici e computer (-9,8%), della energia elettrica, gas (-2,8%) e dei prodotti alimentari (-4,6%) (fonte “Nota congiunturale della Repubblica Ceca”, Ice Praga marzo 2012). In tale contesto assume rilievo nell’ambito del Programma operativo “Impresa e innovazione” 2007-2013 del Ministero Industria e Commercio, l’operatività di un nuovo bando del programma Progress (III), relativo al sostegno dei finanziamenti per la crescita delle Pmi. Le Piccole e medie imprese attualmente risentono della difficoltà di accesso al credito, spesso una barriera insormontabile. Tale barriera riguarda sia l’avviamento di nuove imprese che lo sviluppo d’imprese già operative. La crescita aziendale infatti spesso non può essere sostenuta con l’autofinanziamento, o in altri casi può non essere l’approccio più conveniente. Obiettivo dello strumento è proprio quello di supportare la competitività attraverso lo sviluppo d’impresa e l’innovazione tecnologica delle Piccole e medie imprese del settore industriale e dei servizi, mediante un finanziamento bancario per l’acquisizione e la ristrutturazione di beni materiali. In particolare l’attenzione è rivolta alle infrastrutture e alle tecnologie per il business. Per l’intera programmazione del Programma si ritiene di poter supportare 11.000 progetti di finanziamento (fonte: pag. 88 dell’Programma Operativo Oppie - aggiornamento novembre 2011 - Ministero dell’Industria e del Commercio). Dal punto di vista territoriale la competenza dell’intervento copre l‘intero territorio della Repubblica Ceca con la sola eccezione della Città di Praga. Possono partecipare imprese con sede nel territorio della Repubblica Ceca anche con capitale al 100% italiano. Lo strumento finanziario è il Fondo europeo di sviluppo regionale. Lo stanziamento previsto per il periodo è pari a 300 milioni di corone Ceche (Czk). Il rapporto all’11 luglio 2012 era di 25,431 corone Czk per 1 euro). Il bando (III) è stato presentato il 2 gennaio 2012 e la scadenza per la presentazione dei progetti è il 31 dicembre 2012, secondo la modalità a sportello sempre aperto. L’esito positivo delle domande in questo caso dipende dall’ammissibilità formale delle richieste, dall’affidabilità del soggetto presentatore, dalla credibilità del piano di crescita aziendale, in coerenza con lo stanziamento disponibile in quel momento e con il numero d’imprese richiedenti. Si riportano nel seguito le caratteristiche dello strumento disponibile. Finalità a) Supportare progetti di sviluppo e crescita di Piccole e medie imprese con pochi anni di vita per le quali forti sono le barriere al finanziamento per bassa capitalizzazione o limitata capacità a offrire garanzie; b) supportare la crescita delle imprese già attive da anni con la focalizzazione sull’acquisto di nuove tecnologie che includono innovazioni di prodotto e processo con un alto impatto sulla crescita del fatturato; c) facilitare l’implementazione dei progetti di business per il mantenimento della competitività a fronte di vincoli di varia natura sull’accesso al credito bancario; e) supportare lo sviluppo del mercato del capitale di rischio in Repubblica Ceca. Beneficiari Pmi di settori vari (salvo esclusioni), con capitale anche al 100% italiano. Area territoriale: intero territorio della Repubblica Ceca, eccetto la Città di Praga. Spese ammissibili Acquisto di macchinari e impianti; ristrutturazione, acquisto e costruzione di immobili con i connessi macchinari e impianti; le scorte necessarie a sostenere nelle fasi di crescita i nuovi contratti e a coprire adeguatamente i cicli della domanda di beni e servizi (Iva inclusa tra le spese ammissibili). Agevolazione prevista Tasso agevolato. Importo del prestito subordinato: fino a Czk 20 milioni , in crescita del 75% dei costi ammissibili del progetto stimato. Il tasso d’interesse è fisso e pari al 3% annuo. La durata è fino a 9 anni dalla data di conclusione del prestito. Il rinvio del rimborso del capitale del prestito: fino a 3 anni dalla data di conclusione del prestito. I massimali dell’intensità di aiuto variano dal 40% al 60% a 59_62:articolo marzo 2012bis.qxd 28/07/2012 16.28 Pagina 61 AGEVOLAZIONI ESTERE 61 Sezioni territoriali Praga Branch: Gerusalemme street, 964 / 4, 110 00 Praga 1, Tel. 255 721 111 Fax: 255 721 584 • Filiale di Brno: Hlinka 120/47, 603 00 Brno, Tel: 538702111 Fax: 538702110538 702 111, fax: 538 702 110; • Filiale di Ostrava: Přívozská 133 / 4, 701 77 Ostrava, tel: 597 583 111; fax: 597 583 110; • Filiale di Hradec Kralove: Eliščino waterfront 777 / 3, 500 03 Hradec Kralove, tel: 498 774; fax: 498 774 110; • Filiale di Plzeň: Ibsen 147 / 8, 303 76 Plzen; tel: 378 775 11; fax: 378 775 110 Fonte: www.cmzrb.cz/kontakty seconda dell’area territoriale nella quale si effettua l’investimento. Modalità di partecipazione La richiesta di un prestito subordinato deve essere fatto dal richiedente presso la filiale della Banca Cmgdb. La domanda deve essere presentata utilizzando gli appositi moduli scaricabili dal sito www.cmzrb.cz/formulare/podrizeny-uver-v-programu-progres. L’applicazione del modello è in xls. La domanda deve essere completa versioni di MS Excel 97 e versioni successive. Si consiglia di contattare il riferimento territoriale (v. box sopra) più vicino che può fornire il supporto per il ricevimento delle domande e fornisce le informazioni necessarie sullo strumento di sostegno. L’ufficio regionale supporta le imprese per il ricevimento delle domande e fornisce informazioni sullo strumento di finanziamento. Gli allegati richiesti in formato elettronico, possono essere presentati su Cd-Rom, Dvd Rom, floppy disk da 3,5” o inviati tra- mite una e-mail del ramo selezionato o nella casella dati Cmgdb. Un sito informativo offre l’opportuntà di essere informati sul tema (sito internet: www.cmzrb. cz/kontaktyinformacni-misto): Zlin Ca-mera di Commercio della contea; Vavrečková 5.262; 760 01 Zlin; Tel.: 573 776 001; Fax: 573 776 003; sito internet utile: www.cmzrb.cz/kontakty/pobocky. La scadenza è prevista per il 31 dicembre 2012. Riferimenti utili Programma Progres - Sede centrale: Českomoravská záruční a rozvojová banka, a.s. (Garanzia ceco-moravia e Banca di sviluppo), Gerusalemme, 964 / 4, 110 00 Praga 1; tel. +420 255721 110; e-mail:[email protected], sito internet: www.cmzrb.cz Ufficio Ice di Praga, Zámecké schody 1, Praha 1, 118 00, Tel.: +420 257 532 590; Fax: +420 257 532 597, sito web: www.ice.gov.it. Referente del Desk: Dr. Barbora Ogurcáková Riferimenti normativi “Bando per la crescita delle Pmi”, Programma Progres, Programma operativo Impresa e innovazione - Opei 2007-2013, Fondo europeo di sviluppo regionale, Repubblica Ceca, pubblicato sul sito www.cmzrb.cz. Ministry of Industry and Trade of the Czech Republic, Operational programme Enterprise and innovation, Prague, november 2007. Nel 2011, l’Autorità di gestione del programma Opei ha predisposto la seconda versione rivista del Programma Opei come previsto dall’art. 33 (1a), (1c), rispettivamente (1d) del Council Regulation (EC) n. 1083/2006. La proposta per la modificazione del Programma Opei è stata approvata dal Monitoring Committee del Programma Opei ufficialmente dalla Commissione europea con la Commission Decision C(2011) 9981 del 21 dicembre 2011. Il Ministero dell’Industria e Commercio pubblicato l’attuale versione aggiornata del Programma Opei (Operational Programme Enterprise and Innovation 2007-2013) Condizioni necessarie per poter presentare la richiesta Rispondere alla definizione di piccola e media impresa; rispetto delle norme per lo svolgimento dell‘attività di produzione di beni e servizi sul territorio della Repubblica Ceca; essere ufficialmente registrato con l’Autorità competente per il pagamento delle tasse; mancanza di debiti nei confronti della Pubblica amministrazione per la gestione di fondi pubblici, dei dipendenti (stipendi e contributi e tutte le altre voci previste); non essere in bancarotta o in liquidazione. (segue) 59_62:articolo marzo 2012bis.qxd 62 28/07/2012 16.28 Pagina 62 AGEVOLAZIONI ESTERE Documentazione necessaria a) progetto di sviluppo; b) dettagli del progetto; c) presentazione situazione economico finaziaria e debitoria; d) presentazione del richiedente e della sua situzione finanziaria; e) dichiarazioni sullo stato di salute dell’impresa; f) bilanci recenti (almeno 3 anni) Caratteristiche del bando cazioni e non per la presentazione dei progetti. Difficoltà. L’ingegneria progettuale per la predisposizione della domanda deve tenere conto dei criteri di priorità previsti dal bando, che ne determinano la valutazione tecnica. Il progetto deve essere credibile in termini d’impatto di efficacia ed efficienza dell’investimento, e affidabile (imprenditore e risorse d’impresa, sia tecnologiche che professionali). I documenti devono essere presentati in lingua Ceca, la versione in inglese può essere utilizzata ma solo per comuni- Tempi. La durata prevista per l’iter burocratico di valutazione dei progetti è stimabile in circa 90 giorni circa, dalla data di presentazione della richiesta, salvo integrazioni aggiuntive richieste dalla pubblica amministrazione. Costi. I costi per la predisposizione del progetto sono indicativamente equiparabili a quelli previsti in Italia per procedure analoghe di Fesr e di richiesta di finanzia- mento bancario, salvo le spese di traduzione e di verifica tecnica dell’adattamento alla normativa vigente in Repubblica Ceca, sul piano tecnologico, ambientale e contrattuale. Probabilità. Per quanto riguarda la misura a finestra con scadenza, vale la regola che vengono finanziati i progetti ammissibili e credibili, coerentemente con lo stanziamento disponibile e il numero d’imprese valutate ammissibili a scadenza di valutazione periodica. Presentazione Banca Cmzr - (Ceco-morava, Garanzia e Banca per lo Sviluppo) Banca per interventi a lungo termine. Si concentra sulla fornitura di assistenza alle Piccole e Medie imprese, con l'obiettivo di consentire loro un più facile accesso al capitale finanziario, condividere il loro rischio di business e ridurre i costi del progetto attraverso diversi tipi di strumenti di supporto come garanzie bancarie, prestiti agevolati e sussidi finanziari. Oltre a ciò, Cmzr Banca partecipa anche nella realizzazione della politica di Stato volta a sostegno di finanziare progetti specifici, aiutando a migliorare a livello regionale le infrastrutture immobiliari e i capannoni produttivi. Cmzr Bank è la banca di sviluppo la cui missione è quella di facilitare l'attuazione della strategia di governo a livello nazionale, così come la politica delle singole regioni in relazione ai settori economici che richiedono il supporto della finanza pubblica 63_65:QUEBEC ARTICOLO.qxd 28/07/2012 16.30 Pagina 63 AGEVOLAZIONI ESTERE Quebec, agevolazioni per gli investimenti delle imprese italiane Un primo panorama sulle diverse possibilità di sostegno finanziario attualmente previste per gli investitori di Sergio Ricci, Studio Ricci L’ economia del Québec ha subito delle profonde trasformazioni nel corso di questi ultimi decenni. Il Québec è una Provincia del Canada, la più estesa per superficie e la seconda più popolosa della Confederazione Canadese. Con la sua lingua, la sua cultura e le sue istituzioni, esso costituisce una Provincia specifica all’interno del Canada. A riprova della sua forma autonomia, nel 2006 il governo centrale canadese ha dovuto riconoscere lo status di nazione al Québec, concedendogli una forte autonomia e la possibilità di leggi proprie all’interno del sistema canadese, motivo per il quale il Québec ha anche emanato una forte politica di attrazione di investimenti esteri ( anche con strumenti di natura legislativa). Da un punto di vista economico, la provincia del Québec è il maggior produttore al mondo di energia idroelettrica (affidata all’agenzia governativa Hydro Quebec) piazzandosi davanti a Brasile e Stati Uniti. Proprio gli Stati Uniti acquistano quasi il 30% dell’energia prodotta dalla provincia per alimentare gran parte del New England e dello stato di New York (compresa la stessa città’ di New York). Oltre all’energia, un altro caposaldo dell’economia della provincia del Québec è il settore minerario, che da solo è uno dei 5 maggiori del mondo e conta più di 200 compagnie. Altri settori importanti sono quello dei servizi (finanza, sanità, commercio, ecc.) e dell’industria manifatturiera (cartiere, metalli, aeronautica, treni, ecc.). Nell’agricoltura si nota lo sciroppo d’acero, di cui la provincia è da sola il principale produttore mondiale. Quindi si tratta di un’economia fortemente trainata dalle materie prime. Negli ultimi anni molto fiorente è stata anche l’industria cinematografica, anche per effetto di importanti agevolazioni fiscali governative. Tutta l’attività’ finanziaria e direzionale della provincia è concentrata nella metropoli di Montreal, che secondo uno studio della London School of Economics in collaborazione con il Qatar Research Fund, è uno dei 20 maggiori centri finanziari del pianeta (si pensi che, secondo il medesimo studio, Parigi é classificata 24ª e Milano 50ª) e tra i primi 5 per l’industria mineraria ed energetica. I costi di avvio e di gestione per le società risultano tra i più bassi rispetto ai principali paesi industrializzati. Le imprese godono inoltre di un regime fiscale competitivo per gli investimenti nuovi e le spese nella ricerca e lo sviluppo. Peraltro, 63 una equilibrata gestione delle finanze pubbliche ha consentito di raggiungere da diversi anni un equilibrio di bilancio, e sono state adottate delle misure per riportare il debito al di sotto del 25%. Le agevolazioni per le imprese in Québec: l’Agenzia di sviluppo Investissement Québec Investissement Québec è una società governativa che incoraggia e segue le aziende e gli investitori stranieri che vogliono insediarsi e svilupparsi in Québec. Questo organismo mette a loro disposizione un insieme di soluzioni finanziarie (tra cui programmi di finanziamento), alcuni vantaggi fiscali e misure fiscali regionali. La Société générale de financement del Québec era la società finanziaria pubblica che gestiva il capitale di sviluppo per investire, sotto forma di capitali-azioni, in imprese commercialmente vitali per partecipare alla loro nascita e alla loro crescita in Québec; la sua elevata capacità finanziaria gli permetteva infatti di essere il partner maggiore di natura finanziaria per gli investitori stranieri. Attualmente tale società è stata fusa in Investissement Québec e grazie a tale fusione si è realizzato un ente unico che presenta un’interessante combinazione di ente finanziario e agenzia per lo sviluppo economico. Questa società di finanziamentosviluppo opera su varie strategie, tutte potenzialmente molto interessanti per gli investitori stranieri che intendessero effettuare un investimento in Québec. Infatti l’operatività va dal finanziamento debitorio tradizionale, alla partecipazione diretta nel capitale delle società a mezzo conferimento capitale di rischio, fino al finanziamento di fondi di capitale che a loro volte investono nelle società ritenute inte- 63_65:QUEBEC ARTICOLO.qxd 64 28/07/2012 16.30 Pagina 64 AGEVOLAZIONI ESTERE ressanti per l’investimento. La società può intervenire pressoché in tutti i settori ritenuti interessanti, tra cui è previsto uno specifico capitolo di investimento sia per il settore dell’economia sociale (cooperative ed enti senza scopo di lucro) che per il settore della cultura. L’importanza del business plan per gli investimenti in Québec Pur essendo francofono, il Québec segue tassativamente le regole degli investimenti in Nord America. La redazione di un valido business plan è un fattore determinante per l’ottenimento di qualsiasi finanziamento ed è un requisito fondamentale richiesto dalle agenzie governative, compresa quella del Québec, di discutere l’approvazione di un finanziamento. Un business plan deve includere un piano di attività nel quale viene descritto il potenziale di mercato all’interno del proprio settore industriale, delineando il piano d’azione dettagliato che si intende intraprendere negli anni futuri. Il business plan, inoltre, dovrà essere corredato da un importante piano finanziario che descriva il livello presente di finanziamento e che identifichi il tipo di finanziamento ricercato, spiegando il tipo di utilizzo dei fondi. Il business plan deve essere supportato da un rendiconto d’esercizio che contenga il bilancio e un’analisi del flusso di cassa su base mensile. Il business plan dovrà essere redatto in maniera meticolosa e conforme agli standard nord-americani. Le aree in cui opera la società ed i piani di aiuto per gli investitori Diverse possono essere le possibilità di sostegno finanziario attualmente previste per gli investitori in Québec. Vediamoli in dettaglio, senza pretesa esaustività, in quanto i fondi e le modalità di agevolazione in Québec sono realmente numerose. 1. Il Programma d’aiuto agli investitori stranieri. Per gli investitori stranieri, la società Investissement Québec ha costituito un’apposita filiale per valutare ed affiancare e gestire i progetti di investitori esteri. La filiale “IQ Immigrants Investisseurs inc” gestisce i fondi versati dagli investitori esteri ammessi ed accettati nella loro qualità di investitori nei piani di immigrazione per soggetti qualificati. Gli investimenti effettuati ( a garanzia) dagli immigrati investitori producono degli interessi e dei redditi che vengono utilizzati per il finanziamento delle imprese medesime. Tale programma viene gestito congiuntamente a degli intermediari finanziari accreditati, il cui parere positivo è indispensabile per il finanziamento medesimo. I settori per tale programma sono: manifatturiero, biotecnologico, farmaceutico, aereonautico o aereospaziale, turistico, riciclaggio, recupero e trattamento dei rifiuti, acquacoltura e biotecnologia marina, orticoltura specializzata. In questi settori i progetti ammissibili sono quelli legati allo sviluppo della commercializzazione di un prodotto sui mercati esteri al di fuori del Québec oppure quelli relativi all’avviamento d’impresa ed all’ottenimento d una certificazione oppure all’innovazione tecnologica o al design. I costi del progetto devono essere almeno di 300.000 dollari canadesi ( ridotti a 270.000 dollari nel caso di avviamento di un’impresa). Il finanziamento è a fondo perduto e l’importo minimo del contributo è 40.000 Euro. L’importo massimo del contributo non può essere superiore al 10% dei costi complessivi del pro- getto (15% nel caso di progetti in avviamento), ma per progetti con costi ricompresi tra 300.000 e 400.000 dollari canadesi, l’importo del contributo è fissato a 40.000 dollari. 2. Il Programma d’aiuto all’economia sociale. Il settore senza scopo di lucro ha ormai un’importante ruolo in qualunque tipo di economia, compresa quella del Québec. Ad esempio, il programma per investitori esteri presentato al punto 1) sopra può essere effettuato, sotto certe condizioni particolari, anche da cooperative ed organismi senza scopo di lucro. Vi è comunque una specifica linea dedicata a tale settore non lucrativo, in particolare è rivolta a: • Cooperative e federazioni di cooperative; • Organismi senza scopo di lucro. Il finanziamento viene concesso per favorire una migliore struttura finanziaria dell’ente ed esclusivamente ad organizzazioni che hanno una struttura gestionale adeguata e del personale adeguato ad una corretta politica gestionale. Il finanziamento può variare da 25.000 a 500.000 dollari canadesi. 3. Il Fier (Regional Economic Intervention Fund). Il Regional Economic Intervention Fund (Fier) è un fondo di sviluppo ideato per aiutare le aziende a ottenere finanziamenti (azionari o quasiazionari) al momento dello startup, delle fasi di sviluppo, di successione e di riconversione. Mira inoltre a supportare la creazione di fondi settoriali e l’implementazione di progetti di sviluppo, principalmente a livello regionale. Vi sono dei fondi per ciascuna micro-area regionale all’interno del Québec medesimo. 63_65:QUEBEC ARTICOLO.qxd 28/07/2012 16.30 Pagina 65 AGEVOLAZIONI ESTERE 4. Il Piano Nord. Un programma particolare di finanziamento è quello destinato allo sviluppo del Nord del Québec, area vastissima grande due volte la Francia e ricca di materie prime e di risorse naturali. Il piano di investimenti destinato al “Piano Nord” è di circa 1,625 milioni di dollari nel periodo 2011-2016. Le azioni di investimento favoriranno i seguenti settori: energia idroelettrica ed eolica, lo sfruttamento delle risorse minerarie, le risorse forestali, lo sviluppo turistico legato a spazi incontaminati e alla possibilità di caccia e pesca a fini turistici, la pro- 65 duzione bio-alimentare. Secondo le fonti governative del Québec il “Piano Nord” si svilupperà anche in seguito alla prima fase la cui conclusione è prevista per il 2016 e durerà nell’insieme circa 25 anni, permettendo la creazione di circa 20.000 posti di lavoro annui. Contatti e informazioni sugli investimenti in Quebec Ufficio Italiano Delegazione del Québec a Roma - Via Delle Quattro Fontane n. 16 Piano 2, Interno 5 - 00184 Roma Italia – Tel. Locale: 06 4203 4501 Interno 54301 - Fax Locale: 06 4203 4502 Antenna del Québec a Milano - 2° piano, ufficio 204 - Via Manfredo Camperio, 1 - 20123 Milano Italia – Tel. Locale: 02 8052 210 - Fax Locale: 02 72016399 Uffici Internazionali Amérique du Nord: 1 866 870-0437 Montréal Centre de commerce mondial de Montréal - 413, rue Saint-Jacques, bureau 500 - Montréal (Québec) H2Y 1N9 CANADA Téléphone: 514 873-4375 - Télécopieur: 514 873-5786 Amérique du Nord Atlanta Délégation du Québec - 191 Peachtree St. NE - Suite 3240 - Atlanta, GA 30303 - ÉTATS-UNIS - Téléphone: 404 584-5340 Télécopieur: 404 584-2089 - Contact: Annie Bréard Chicago Délégation du Québec - 444 N. Michigan Avenue - Suite 3650 - Chicago, IL 60611-3977 - ÉTATS-UNIS - Téléphone: 312 645-0398 Télécopieur: 312 645-0542 - Contact: Jérôme Nadeau Los Angeles Délégation du Québec - 10940 Wilshire Boulevard, Suite 720 - Los Angeles, CA 90024 - ÉTATS-UNIS - Téléphone: 310 209-3332 Télécopieur: 310 824-7759 - Contact: Nathalie Rivard New York Délégation générale du Québec - One Rockefeller Plaza, 26th Floor - New York, NY 10020-2102 - ÉTATS-UNIS – Téléphone: 212 8430976 - Télécopieur: 212 757-4753 - Contact: Sophie Plante Europe Londres Délégation générale du Québec - 1 Heddon Street - Londres W1B 4BD - ROYAUME-UNI - Téléphone: +44 20 7766 5931 - Télécopieur: +44 20 7766 5939 - Contact: David MacFarlane Munich Délégation générale du Québec - Karl - Scharnagl - Ring 6 - 80539 Munich - ALLEMAGNE - Téléphone: +49 (0) 89 255 49 31-19 Télécopieur: +49 (0) 89 2101 9474 - Contact: André Pratte Paris Délégation générale du Québec - 66, rue Pergolèse - 75116 Paris - FRANCE - Téléphone: +33 (0)1 40 67 85 26 - Télécopieur: +33 (0)1 40 67 85 91 - Contacts: Linda Houle, Dany LaRochelle Stockholm Ambassade du Canada - Klarabergsgatan 23, 6e étage - Case postale 16129 - 103 23 Stockholm – SUÈDE - Téléphone: +46 8 453 30 37 - Télécopieur: +46 8 453 30 16 - Contact: France Bourdon Asia Mumbai Consulat général du Canada - 221, Dr. D.N. Road, bureau 616 - 6e étage, Fort House (Old Handloom House) - Mumbai - 400 001, INDE - Téléphone: +91 22 6749-4486 - Télécopieur: +91 22 6749-4415 (temporaire) - Contact: Mitali Bandekar Beijing Ambassade du Canada - 19 Dongzhimenwai Dajie, Chaoyang District - Beijing 100600, CHINE - Téléphone: +86 10 5139 4265 Télécopieur: +86 10 5139 4445 - Contact: Haiqing Jiang Tokyo Délégation générale du Québec - Shiroyama JT Trust Tower 32e étage 4-3-1, Toranomon - Minato-ku - Tokyo 105-6032 - JAPON Téléphone : +81 3 5733-4588 - Télécopieur: +81 3 5472-6721 - Contact: Mohan Patel 66_67:Fin_e_Cred_3_5_2012 1.qxd 28/07/2012 16.31 Pagina 66 Analisi e commenti ANALISI E COM Piemonte, una formula vincente poco orientate all’export. La discesa dei fatturati, le difficoltà d’incasso e la contrazione dei risultati economici hanno appesantito la loro posizione finanziaria, peggiorando il rapporto tradebiti presenti in Centrale Rischi e vendite. Il deAnalisi delle modalità operative con cui la Regione Piemonte, tramite la terioramento del rating è arrivato propria finanziaria regionale, approccia tutta la tematica della finanza subito dopo, accendendo un faro di attenzione se possibile ancora più agevolata critica nei loro confronti. In un quadro di riferimento simile, di Carlo Morichini la modalità operativa con cui Regione Piemonte, tramite la proasilea da un lato e crisi se, come la copertura di investi- pria finanziaria regionale, approcfinanziaria dall’altro, menti produttivi. La crisi economi- cia tutta la tematica della finanza hanno fatto schizzare ca ha modificato la sensibilitàver- agevolata assume una valenza, se alle stelle il costo del so determinate tipologie di spesa possibile, ancora superiore al pasdenaro, innescando una da parte delle banche e delle so- sato. La stragrande maggioranza pericolosa spirale di crescita degli cietà di leasing. I capannoni, i degli strumenti agevolativi a spread applicati ai finanziamenti. macchinari, gli impianti sono di- sostegno dello sviluppo delle Pmi Nel giro di un paio di anni siamo ventati improvvisamente infungi- piemontesi si fonda su alcuni capipassati da meno di un punto di bili e quindi più rischiosi da finan- saldi che hanno dimostrato negli anni la loro forza, incontrando spread per un finanziamento a me- ziare, soprattutto in aree geografisempre di più il favore del sistema dio termine chirografario concesso che o in settori merceologicipartiproduttivo locale. Il primo elead un’impresa di medio livello, a 4 colarmente colpiti da crisi economento vincente è sicuramente rap/ 5 punti. Stessa controparte, stessa mica e delocalizzazione produtti- presentato dalla struttura dell’agedurata, stesso prodotto. Aggiunge- va. Il calo degli ordinativi ha co- volazione: più fondi rotativi, teci un sostenuto contingentamen- stretto le imprese a comprimere i meno contributi a fondo perduto del credito da parte del sistema propri margini nel tentativo più o to. Grazie al meccanismo del finanziario nel tentativo di mante- meno riuscito di mantenere i volu- fondo, le risorse pubbliche vengonere entro soglia il proprio rappor- mi, peggiorando conti economici no utilizzate innumerevoli volte su to tra rischi e patrimonioed otterre- già affaticati da pressione fiscale una pluralità di soggetti. Man te un quadro abbastanza definito elevata e aumento del costo del de- mano che un’azienda utilizzatrice della situazione attuale, dove a naro. Come sempre, primo bersa- rimborsa quote di debito, si liberafronte di un euribor mai così basso, glio della stretta creditizia e del- no risorse per un nuovo intervenassistiamo all’impossibilità per il l’impennata degli spread sui finan- to. Il contributo a fondo perduto, sistema produttivo di approvvigio- ziamentisono state le Piccole e viceversa, azzererebbe la risorsa narsi a costi accettabilise non addi- Medie Imprese, più vulnerabili al pubblica con un solo intervento, rittura di approvvigionarsi in toto. mutamento d’umore dei mercati. E esaurendo nel breve periodo la sua Anche a fronte di richieste virtuo- tra di loro, in particolare, quelle funzione di veicolo di sviluppo. B 66_67:Fin_e_Cred_3_5_2012 1.qxd 28/07/2012 16.31 Pagina 67 ANALISI E COMMENTI Prestiti mirati, quindi, anziché interventi a pioggia. Alle imprese vengono proposti finanziamenti agevolati, a fronte di determinate tipologie di spesa. L’elemento interessante è rappresentato dal fatto che tali finanziamenti vengono erogati per il 70% con fondi regionali e per la rimanente parte con fondi bancari. La parte regionale è normalmente a tasso zero. La parte bancaria riflette il mercato e permette l’attivazione di una serie di operatori, tra cui i confidi, che permettono di calmierarne il costo. Il fatto di dover dipendere dal sistema bancario soltanto per il 30% dell’investimento, semplifica enormemente l’ottenimento del prestito. La banca è meno esposta e quindi accetta più di buon grado di entrare nell’operazione. Dall’altro lato l’azienda presenta in Centrale Rischi minori esposizioni verso il sistema creditizio, migliorando conseguentemente i propri indicatori andamentali ed economicofinanziari. È facile immaginare che peggiore è il rating aziendale, maggiore è il beneficio trasmesso dall’ente pubblico all’impresa attraverso questa forma di agevolazione. Senza il finanziamento regionale l’azienda debole non avrebbe trovato sul mercato una controparte disposta a finanziarle il piano di investimenti. Così invece, grazie alla possibilità di ribaltare la parte maggioritaria del debito sul soggetto pubblico, anche aziende di standing medio basso possono avere un futuro. I confidi possono intervenire in qualità di garanti nell’operazione, permettendo un’ulteriore frazionamento del rischio su più soggetti. A fronte di un finanziamento agevolato di 100 euro, in caso di intervento consortile al 50%, il rischio per la banca scende a 15 euro! Capite anche voi che in momenti di stretta creditizia, per un istituto, ben diverso è esporsi su una controparte per 15 euro, piuttosto che per 100! Ma non si tratta dell’unico elemento interessante… La possibilità di indebitarsi per due terzi dell’importo del finanziamento a tasso zero consente di abbassare drasticamente il costo del finanziamento. E questo proprio nel momento in cui la crescita degli spread si sta affermando in maniera drammatica. Una cosa è indebitarsi al 5/7% , un’altra è non pagare interessi! Immaginate il divario in termini di pricing per un’azienda di rating non particolarmente brillante. In un momento in cui la sua redditività operativa soffre per la compressione dei margini sulle vendite, la possibilità di indebitarsi a tassi irrisori, piuttosto che a doppia cifra, rappresenta la differenza tra restare sul mercato e chiudere. Grazie all’intervento pubblico l’impresa porta a casa denaro a medio termine a costo zero e può ringiovanire il proprio parco macchine, diventando più competitiva sul mercato. In assenza di questa misura i suoi oneri finanziari schiaccerebbero il conto economico, inficiando la bontà dell’investimento. Qualche conteggio a titolo d’esempio. Ipotizziamo un finanziamento di 500.000 euro per investimenti, durata 5 anni. Ipotizziamo che la controparte (azienda) non riscuota troppo successo nei confronti del sistema finanziario (rating B, al limite della finanziabilità). Stiamo parlando di un soggetto cosiddetto “investment grade” (cioè finanziabile dalle banche), ma per il rotto della cuffia, molto vicino al mondo parallelo del “non investment grade”(aziende non più interessanti per le banche. Se l’azienda ricorresse al credito ordinario per finanziare i propri investimen- 67 ti, pagherebbe almeno un 6/7%. Significherebbe sborsare in termini di interessi, in 5 anni, circa 94.000 euro. Viceversa rivolgendosi all’ente regionale, grazie alla possibilità di indebitarsi per 350.000 euro (70% della cifra) a tasso zero e soltanto per la parte rimanente al 7%,il costo scenderebbea 28.000 euro, con un risparmio di circa 66.000 euro! Senza considerare l’eventuale abbattimento in termini di spread sulla parte bancaria (30% del finanziamento, 150.000) in caso di intervento di un confidi. L’ultima interessante chiave di lettura, tutt’altro che scontata in tempi di vacche magre, è rappresentata dalla disponibilità di risorse finanziarie sui vari programmi e della tempistica limitata per ottenere il gradimento da parte della Regione. Le aziende devono presentare istanze non complicate nella compilazione, che vengono analizzate dal soggetto gestore dell’agevolazione in tempi accettabili. Nel giro di qualche mese l’operazione giunge a compimento. Se l’azienda dispone di un minimo di programmazione e non attende l’ultimo minuto per andarsi a cercare la copertura finanziaria per il proprio piano di investimenti, le misure rispondono alle sue esigenze in maniera esauriente. Tutte le misure ragionano a preventivo; non è quindi possibile presentare domande a fronte di programmi già effettuati (presenza di fatture). È necessario agire in fase preventiva, preparare la domanda, inviarla alla Regione, attendere l’assenso e poi procedere con le fasi successive (ordini, conferme d’ordine, fatture…). Le forme agevolative toccano tutti i settori economici e sono fruibili, nelle varie misure, per una molteplicità di tipologie di spesa. 68_70:quesito_ambiente_F&C.qxd 30/07/2012 10.48 Pagina 68 L’ANGOLO DEL L’angolo del lettore R LE RISPOSTE DELL’ESPERTO Veneto, finanziamenti nel settore turisticoalberghiero D Sono un giovane imprenditore di 32 anni del settore turistico alberghiero in provincia di Vicenza. Ho trovato nella mia zona la possibilità di rilevare un piccolo albergo. Si tratta di una struttura che peraltro occorre completamente ristrutturare e mettere a norma. Nella situazione attuale economica del territorio lo considero per me un ottimo affare. Sono giovane e pertanto non ho una grande liquidità per questo investimento. Sono altresì convinto che l’investimento possa andare a reddito abbastanza velocemente (ho già pronto un business plan dettagliato). In casi del genere la Regione prevede un sostegno per persone con le mie caratteristiche? Quali sono le scadenze per presentare le domande? È difficile ottenere l’incentivo? (A.R. prov. di Vicenza) La Regione Veneto ha in essere lo strumento del Fondo di rotazione “Finanziamenti nel settore turisticoalberghiero, Estensione alle nuove strutture ricettive, Dgr 16 marzo 2012, n. 400”, che prevede gli interventi finalizzati alla realizzazione anche di “nuove strutture ricettive alberghiere”. Si applica alle seguenti attività: strutture ricettive alberghiere (art. 22, Lr 33/2002; strutture ricettive extralberghiere (art. 25, Lr 33/2002); strutture ricettive all’aperto (art. 28, Lr 33/2002); altre strutture ammissibili (art. 97, comma 1, della Lr 33/2002). Beneficiano dell’intervento sia le Piccole e medie imprese turistiche che i consorzi tra piccole e medie imprese turistiche e gli altri soggetti previsti dall’art. 97, comma 1, della Lr 33/2002. Si tratta di un finanziamento a tasso agevolato particolarmente vantaggioso per i giovani under 35 anni, applicabile a imprese insediate o insediabili su tutto il territorio regionale. La domanda può essere presentata in qualsiasi momento dell’anno. In presenza dei requisiti richiesti ottime sono le possibilità di ottenere l’agevolazione. Le ricordo che in presenza di scarsa liquidità e peraltro di un ottimo investimento e progetto risulta più agevole utilizzare il tasso agevolato anziché il fondo perduto, visto che nel secondo caso l’incentivo viene attribuito a rendiconto spese sostenute. Si riportano nel seguito le caratteristiche dello strumento di finanziamento. Beneficiari. Le Piccole e medie imprese turistiche che gestiscono direttamente la struttura ammissibile al finanziamento; i consorzi tra piccole e medie imprese che gestiscono direttamente la struttura ammissibile al finanziamento; altri soggetti previsti. In dettaglio sono ammesse: 1) le strutture ricettive alberghiere: alberghi (comprese residenze d’epoca alberghiere), motel, villaggi-albergo, residenze turistico-alberghiere; 2) le strutture ricettive extralberghiere: esercizi di affittacamere, attività ricettive in esercizi di ristorazione, attività ricettive a conduzione familiare - bed & breakfast, unità abitative ammobiliate ad uso turistico, strutture ricettive - residence, attività ricettive in residenze rurali, case per ferie, ostelli per la gioventù, foresterie per turisti, case religiose di ospitalità, centri soggiorno studi, residenze d’epoca extralberghiere, rifugi escursionistici, rifugi alpini; 3) le strutture ricettive all’aperto: villaggi turistici, campeggi; 4) le altre strutture: stabilimenti balneari, impianti di risalita, parchi divertimento e altre strutture nelle quali sono esercitate le attività codificate dall’Istituto nazionale di statistica correlate al settore turismo e rette a regime di piccola e media impresa, come elencate nell’allegato U della Lr 33/2002. Rientrano tra le attività ammissibili: 1. gli interventi finalizzati alla realizzazione di “nuove strutture ricettive alberghiere” attraverso la ristrutturazione, il recupero o la nuova costruzione di immobili già in possesso di destinazione d’uso alberghiera e da adibire alla ricettività turistica e alla realizzazione di attività integrate dell’offerta e della qualità dei servizi turistici, limitatamente alla realizzazione di dipendenze alberghiere (immobili ubicati nella stessa area dell’edificio principale o entro la distanza dall’edificio principale prevista dalle vigenti norme di legge regionale); 2. la ristrutturazione di edifici esistenti da adibire all’attività alberghiera, a condizione che gli interventi riguardino edifici che al momento della domanda abbiano la destinazione d’uso alberghiera; 3. gli immobili che possiedono la destinazione d’uso alberghiera, in conformità alla vigente normativa urbanistica e edilizia, ma che attualmente hanno perso i requisiti di classificazione di struttura ricettiva alberghiera, a condizione che entro dodici mesi dall’ultimazione degli interventi finanziati, ottengano la relativa classificazione di: albergo, motel, villaggioalbergo o residenza turistico-alberghiera, rilasciata dalla Provincia competente; 4. gli interventi edilizi su edifici già esistenti, a condizione che entro dodici mesi dall’ultimazione degli interventi finanziati sia presentata al Comune competente la segnalazione certificata di inizio attività ricettiva extralberghiera; 5. le strutture ricettive che a seguito degli interventi finanziati assumono una nuova e 68_70:quesito_ambiente_F&C.qxd 30/07/2012 10.48 Pagina 69 R L’ANGOLO DEL LETTORE diversa classificazione o codifica di struttura ricettiva. I contributi sono concessi sotto forma di tasso agevolato, tramite una banca o intermediario finanziario convenzionato con Veneto Sviluppo Spa, così strutturato: a) una quota pubblica a tasso zero, del Fondo regionale di rotazione (Veneto sviluppo Spa) pari al 50% della spesa ammissibile per finanziamenti fino a 15 anni per strutture localizzate nell’area montana del Veneto e nei limiti del 40% delle spese ammissibili per finanziamenti agevolati con durata massima di 10 anni e del 30% per finanziamenti di durata massima di 15 anni per le strutture localizzate nel resto del territorio regionale; b) una quota privata fornita da una banca/intermediario finanziario convenzionato, regolato a tasso variabile, costituito da Euribor tre/sei mesi, maggiorato di uno spread non superiore a quello convenzionato con Veneto Sviluppo Spa. Per i giovani imprenditori di età non superiore ai 35 anni valgono le seguenti regole: a) quota di partecipazione pubblica nel limite del 50% della spesa ammissibile; b) durata massima del finanziamento agevolato pari a 15 anni. Le domande per accedere ai finanziamenti, predisposte utilizzando l’apposito modulo predisposto da Veneto sviluppo Spa, scaricabile dal sito internet: www.venetosviluppo .it, e sottoscritto, vanno presentate per il tramite di una banca o dal Confidi convenzionati al seguente indirizzo: Veneto Sviluppo Spa, c/o Parco scientifico e tecnologico Vega, edifi- 69 cio Lybra, Via delle Industrie 19/d, 30175 Venezia. La modalità di presentazione è a sportello aperto. Per informazioni. Veneto Sviluppo Spa, c/o Parco scientifico e tecnologico Vega, edificio Lybra, via delle industrie 19/d, 30175 Venezia; 041-3967211- fax: 041-5383605; email: [email protected]; sito internet: www.venetosviluppo.it Riferimenti normativi. Finanziamenti nel settore turistico alberghiero. Estensione alle nuove strutture ricettive. Fondo di rotazione. Dgr 16 marzo 2012, n. 400 (Bur del 30 marzo 2012, n. 24); Dgr n. 898 del 21 giugno 2011 (Bur n. 49 dell’8 luglio 2011); Dgr n. 117 del 31 gennaio 2012 (Bur n. 13 del 10 febbraio 2012) (Alberto Giordano, Giordano Consulting) 68_70:quesito_ambiente_F&C.qxd 70 30/07/2012 L’ANGOLO DEL LETTORE 10.48 Pagina 70 71_72:70_71.qxd 26/07/2012 20.16 Pagina 71 QUADRO DI RIFERIMENTO A cura dell’ufficio studi della Banca Popolare di Milano Indicatori reali Euribor 365 (dati giornalieri) Economia reale e tassi di interesse La ripresa economica globale rimane debole e il direttore generale del Fmi Christine Lagarde, nel corso della riunione del 6 luglio 2012, ha dichiarato che l’economia mondiale sta peggiorando e la crisi negli ultimi mesi è diventata preoccupante. Secondo gli ultimi dati diffusi dal Centro Studi di Confindustria, il commercio mondiale nel primo trimestre del 2012 è cresciuto dell’1,4% su base congiunturale mentre nel solo mese di aprile c’è stato un calo dello 0,8% su marzo. Il rallentamento è ascrivibile all’acutizzarsi della crisi del debito sovrano in alcuni paesi dell’Eurozona e al rallentamento della crescita nei paesi emergenti. Le quotazioni del petrolio Brent restano alte, ma risultano in flessione; a giugno, infatti, il barile ha registrato un prezzo medio di 96,9 dollari, rispetto ai 124,7 di marzo 2012. Negli Stati Uniti, la crescita economica durante il primo trimestre dell’anno ha registrato una dinamica del +0,5% su base congiunturale, mentre con riferimento allo stesso periodo dell’anno precedente la crescita è stata del +2%, in rallentamento rispetto al +3% Interest rate swap (dati giornalieri) dell’ultimo trimestre del 2011. Tra aprile e giugno 2012 la media mensile dei nuovi occupati è stata di 75.000 nuove unità, contro i 225 mila dei primi tre mesi dell’anno. Il tasso di disoccupazione a giugno è stato dell’8,2%. Nell’Area Euro, nel secondo tri- I cambi dell’euro (dati giornalieri) mestre del 2012 la crisi economica non ha risparmiato i paesi più virtuosi e gli indicatori congiunturali attualmente disponibili confermano un elevato rallentamento dell’economia in tutti i paesi dell’Ue, Germania compresa. In data 25 giugno 2012, il Governo spagnolo ha ufficialmente formalizzato ai partner dell’Eurogruppo la richiesta di aiuti finanziari senza, però, quantificarne l’importo. Sempre a giugno, inoltre, Fitch ha declassato il rating da ‘A’ a ‘BBB’ del paese iberico, con outlook negativo mentre Cipro è, in ordine cronologico, l’ultimo paese dell’Area ad aver richiesto aiuti per quasi 10 miliardi di euro all’Esm. In data 28 giugno 2012 sono stati raggiunti importanti accordi tra i capi di stato dell’Unione europea volti, fra l’al- 71_72:70_71.qxd 72 26/07/2012 20.16 Pagina 72 INDICATORI REALI tro, a spezzare il circolo vizioso tra situazione delle banche e debiti sovrani. In virtù di tali accordi i fondi dell’Esm verranno utilizzati direttamente per ricapitalizzare le banche senza transitare dai Governi nazionali e, su richiesta di Mario Monti, è stato approvato il meccanismo antispread, che dovrebbe intervenire per stabilizzare il mercato primario e secondario dei titoli di Stato nei paesi high-spread più virtuosi. La Bce, nella riunione del 5 luglio 2012, ha abbassato di un quarto di punto il tasso di policy dall’1% allo 0,75%. Con questa manovra il tasso di rifinanziamento principale scende per la prima volta sotto l’1%. In Italia, i dati più recenti diffusi dall’Istat sulla produzione industriale indicano che a maggio 2012 l’indice destagionalizzato è aumentato dello 0,8% rispetto ad aprile mentre nella media del trimestre marzomaggio l’indice è diminuito dell’1,9% rispetto al trimestre immediatamente precedente. Corretto per gli effetti di calendario, in maggio l’indice è diminuito in termini tendenziali del 6,9% e nella media dei primi cinque mesi dell’anno la produzione è diminuita del 6,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel confronto tendenziale, gli unici settori in crescita sono quelli dell’attività estrattiva (+2,3%) e della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+2,2%). Le diminuzioni più ampie si registrano per i settori della fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (-12,2%), delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-11,5%), della fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (-9,7%). Nei primi sei mesi del 2012 il fabbisogno del settore statale si è fermato a 29,1 miliardi di euro, quasi 15 QUADRO DI RIFERIMENTO Principali indicatori economici miliardi in meno rispetto al valore riferito ai primi sei mesi del 2011. Nel solo mese di giugno 2012 il dato presenta un avanzo di 5,8 miliardi di euro, in aumento rispetto allo stesso mese del 2011 in cui si registrò un avanzo di 1 miliardo di euro. Mercato dei cambi A seguito delle notizie sul peggioramento dei conti finanziari di alcuni governi autonomi iberici (in particolare della Catalogna) e del quadro di incertezza delle banche spagnole, l’euro ha toccato il minimo semestrale di 1,24 a inizio giugno. Il cambio con lo yen giapponese è sceso, a fine maggio, sotto quota 100, fino a raggiungere il minimo semestrale di 96,25 il 1° giugno. Zona euro Fonte: DG Economic and Financial Affairs, EU 14 6 -2 -10 -18 -26 -34 -42