LICEO STATALE “N. FORTEGUERRI- A. VANNUCCI” LICEO CLASSICO E DELLE SCIENZE UMANE Corso Gramsci, 148 - PISTOIA - Tel. 0573/20302-22328-Fax 0573/24371 REGOLAMENTO D’ISTITUTO Fonti Normative 1) Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297; 2) D.P.R. 24/6/98 nr. 249 modificato ed integrato con D.P.R. 21/11/2007 nr. 235. Regolamento di Disciplina delle Studentesse e degli Studenti della scuola secondaria 3) C. M. Prot. n. 3602/P0 del 31/7/2008 avente per oggetto: D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007 Regolamento recante modifiche ed integrazioni al D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249, concernente lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria. 4) D.P.R. 275/1999 Parte I ORGANIZZAZIONE DELLA VITA DELL’ISTITUTO Art. 1 - Ingresso nell’Istituto • Gli alunni entrano nella scuola cinque minuti prima che inizino le lezioni. Solo alunni in particolari situazioni o portatori di handicap potranno entrare prima: Al fine di consentire agli operatori scolastici il libero ingresso nell’edificio, sarà disposta la sorveglianza dell’ingresso da parte del personale ausiliario appositamente indicato dalle disposizioni impartite dal responsabile amministrativo. Art. 2 - Giustificazione delle assenze I docenti della prima ora controllano le giustificazioni degli alunni assenti, registrando sui diario di classe gli adempienti e i non adempienti. Questi ultimi giustificheranno, il giorno successivo, in caso di ritardo la giustificazione dovrà essere presentata in presidenza. Per assenze superiori o uguali a 5 giorni, la giustificazione deve essere accompagnata dal certificato medico o da una dichiarazione che nulla osta al suo rientro a scuola. • Le assenze saranno annotate regolarmente sul registro di classe come le giustificazioni ed ogni altra nota a completamento. Ogni 15 giorni il coordinatore effettuerà il controllo delle assenze e dei ritardi e, nel caso di situazioni anomale, informerà il Preside che attiverà la dovuta comunicazione con la famiglia. • Gli alunni maggiorenni giustificheranno personalmente le assenze. • In caso di assenze individuali o collettive per adesioni a scioperi o a manifestazioni studentesche cittadine, gli alunni presenteranno al rientro la dichiarazione che la famiglia è informata sul fatto. Per gli alunni minorenni tale dichiarazione sarà firmata dal genitore mentre per gli studenti maggiorenni sarà firmata dagli stessi e controfirmata dal genitore per presa visione. • La perdita del libretto delle giustificazioni va segnalata alla Presidenza e lo studente potrà averne un altro che recherà la dicitura “duplicato”, ritirato con le stesse modalità del primo (vedi servizi di segreteria). Art. 3 - Entrata ed uscita fuori orario • Premesso che la frequenza e la presenza degli alunni a tutte le lezioni, il cui ordinato svolgimento non può essere disturbato, costituiscono condizione necessaria ed indispensabile per l’efficacia e l’efficienza dell’azione educativa, le entrate in ritardo e le uscite anticipate sono da ricondurre a casi eccezionali. In particolare: 1 gli alunni in ritardo sono ammessi in classe, non oltre la prima ora, con decisione del Dirigente o docente delegato, dietro presentazione di motivazione attendibile e documentata; sono consentiti due permessi a quadrimestre; quando le entrate in ritardo sono dovute ad analisi mediche o vaccinazioni e documentate con attestazioni ufficiali , l’ingresso non sarà riportato sul libretto delle giustificazioni, ma sarà annotato sul registro di classe dal Dirigente scolastico o dal collaboratore del Dirigente in servizio. Le uscite degli alunni prima del termine delle lezioni non sono ammesse. Solo in casi eccezionali il Dirigente o un docente delegato le autorizza per gli alunni minorenni a condizione che sia presente uno dei genitori, che documenti la sua richiesta. Per gli alunni maggiorenni a condizione che la richiesta sia opportunamente motivata e documentata. Quando l’uscita anticipata è dovuta a motivi di salute, lo studente deve essere comunque accompagnato da un familiare, anche se maggiorenne 2 Gli alunni che non si avvalgono dell’ I.R.C. che hanno scelto studio libero e che intendono uscire dalla scuola o prima del termine o in ore intermedie devono darne comunicazione scritta in Presidenza con l’autorizzazione delle famiglie che si assumono ogni responsabilità. 3 Gli alunni che risiedono fuori città possono richiedere, dietro domanda scritta firmata dai genitori, di uscire anticipatamente pochi minuti per eventuali esigenze legate agli orari dei mezzi di trasporto. Il permesso va autorizzato dalla Presidenza. Art. 4 - Intervallo Durante l’intervallo delle lezioni, che è di dieci minuti, gli studenti possono liberamente circolare all’interno dell’Istituto, negli spazi di loro pertinenza. E’ necessario che il personale docente che ha tenuto la lezione nell’ora precedente l’intervallo vigili sul comportamento degli alunni in modo da evitare che si arrechi danno e pregiudizio alle persone e alle cose. Art. 5 - Utilizzo telefonini, videocamere, fotocamere Dir Min 104/2007. Servizi fotografici Durante la normale attività scolastica è vietato agli alunni l’utilizzo fotocamere, videocamere, registratori vocali, inserite all’interno di telefoni cellulari o di altri dispositivi elettronici. L’uso degli strumenti di cui sopra è consentito: 1 agli alunni, con il consenso dei docenti, e ai docenti stessi solo come mezzi per documentare l’attività didattica. Tale documentazione deve, però, avere una circolazione all’interno della scuola. Per questo tipo di attività vale la liberatoria firmata dai genitori per il trattamento dei dati personali al momento dell’iscrizione. 2 Ai genitori, agli studenti ai docenti durante le recite, le gite e manifestazioni analoghe, purché a scopo personale e destinate ad un ambito familiare (Parere del garante per la protezione dei dati personali 2003/19) . In tutti i casi in cui le immagini e i suoni raccolti siano destinati ad una diffusione sistematica verso terzi (ad es. su Internet, sulla stampa ecc.), ancorché a scopi didattici culturali o informativi, occorre acquisire il consenso dell’interessato. Nel caso in cui in occasione di spettacoli, manifestazioni scolastiche ci si avvalga di un fotografo professionista si procederà come segue: 1 Se la richiesta è avanzata dai genitori, sarà compito dei rappresentanti di classe consultare le famiglie e scegliere il professionista a cui affidare il servizio; 2 Se la richiesta è dell’istituto, sarà seguita la procedura prevista per le l’istituzione scolastiche per l’acquisto di beni e servizi da terzi. Art. 6 – Divieto di fumo E’ fatto divieto assoluto, per norma di legge, di fumare in tutto l’Istituto, cortile compreso. art 7- Uscita durante le ore di lezione Durante le ore di lezione si può uscire dalla classe solo singolarmente per motivi di effettiva necessità e per il tempo opportuno, con il consenso del docente. I casi di prolungata indisposizione devono essere segnalati tempestivamente ai responsabili della scuola. È fatto divieto agli alunni di sostare nei corridoi. Gli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della Religione e che hanno optato per l’uscita dalla scuola non possono rimanere all’interno dell’Istituto. I ragazzi che, pur non avvalendosi dell’insegnamento della Religione, hanno richiesto di rimanere nell’Istituto devono recarsi nell’aula o negli spazi loro riservati. Il comportamento degli studenti fuori dalle classi deve essere tale da non arrecare disturbo alle lezioni o al lavoro del personale. È inoltre vietato interrompere il regolare svolgimento delle lezioni da parte di studenti esterni alla classe, se non per la trasmissione di comunicazioni autorizzate per iscritto dalla Presidenza. Al cambio dell’ora di lezione, gli studenti devono rimanere in aula. art 8- Uso delle attrezzature informatiche Durante lo svolgimento di attività didattiche, che prevedano l’utilizzazione di strumenti informatici (personal computer, i-pod, palmari ecc), i docenti vigileranno assiduamente affinché gli studenti non utilizzino programmi illecitamente introdotti nella scuola o illecitamente riprodotti, informandoli che é fatto divieto di copiare, riprodurre e istallare nuovi programmi o file e scaricare oppure scambiare qualunque materiale che la Legge vigente considera reato. Questo vale anche per i programmi non coperti da copyright o che non richiedono licenza d’uso. E’ vietato inoltre cancellare o prelevare i programmi dei computer, modificarne la configurazione, utilizzare il terminale per video-giochi e qualsiasi altro uso che possa creare danni alle macchine dell’ Istituto. Se dall’inosservanza delle presenti norme deriverà un danno patrimoniale i responsabili sono tenuti al risarcimento come previsto dal Regolamento di disciplina Art. 9 - Vigilanza sugli studenti durante l'ingresso e la permanenza nella scuola nonché durante l'uscita dalla medesima Durante l'ingresso a scuola ogni docente, in servizio durante la prima ora di lezione, assicurerà l’accoglienza e la vigilanza sugli studenti al loro arrivo in aula, ove dovrà trovarsi 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni, come previsto dalle norme contrattuali. Durante le attività scolastiche, la vigilanza sugli studenti compete ai docenti nell’ambito delle classi loro assegnate e del loro orario di lezione indipendentemente dai locali utilizzati (aule normali, aule speciali, laboratori, palestra ecc.), ai collaboratori scolastici nell’ambito della scuola e del loro orario di lavoro. Al fine di assicurare il normale svolgimento delle attività didattiche e la prescritta vigilanza sugli studenti, ciascun collaboratore scolastico, per le classi affidate, è tenuto ad informare la presidenza dell’assenza del docente in orario, dopo 5 minuti dal suono della campanella. I collaboratori scolastici devono verificare costantemente se vi siano classi incustodite e darne sollecitamente notizia al Dirigente Scolastico oppure, in sua assenza, nell’ordine al docente vicario, al docente collaboratore oppure al docente più anziano in servizio, perché prendano i provvedimenti necessari e possibili: finché non arriverà in aula il docente, essi vigileranno sugli studenti. La sorveglianza degli studenti fuori dall’aula, durante il cambio degli insegnanti è compito precipuo dei collaboratori scolastici che devono anche provvedere a far rientrare in classe chi sosta nei corridoi. È compito dei collaboratori scolastici vigilare presso gli accessi alle sedi durante l’ingresso e l’uscita degli studenti e per l’intera mattinata, al fine di impedire uscite o entrate abusive durante l’orario di lezione e l’intervallo. I docenti sono tenuti alla presenza in aula per tutta la durata dell’ora di lezione vigilando assiduamente e senza soluzione di continuità sugli studenti affidati, al fine di salvaguardare la loro incolumità fisica e di assicurare il rispetto delle strutture scolastiche, delle suppellettili e dei sussidi didattici. Gli insegnanti accerteranno che gli studenti assicurino il rispetto delle norma igieniche nelle aule scolastiche e negli ambienti utilizzati. In caso di comportamenti negligenti il docente in servizio segnalerà l’accaduto all’Ufficio di Presidenza. I docenti sono tenuti a comunicare la loro assenza tempestivamente e comunque non oltre l’inizio dell’orario di lezione. Di norma, la funzione di sostituire i docenti assenti è delegata dal Dirigente Scolastico ai suoi collaboratori. Nell’impossibilità di sostituire il docente assente, il Dirigente Scolastico ovvero i docenti collaboratori dispongono, a seconda dei casi, l’entrata in ritardo o l’uscita anticipata della classe: tale disposizione, trasmessa da un collaboratore scolastico, viene annotata sul registro di classe dal docente che è in aula e comunicata – tramite gli studenti – ai genitori. Ove non si verifichino le condizioni ora indicate, gli studenti, se minorenni, restano in aula, sorvegliati dal personale scolastico. Il trasferimento degli alunni dalla sede alla palestra esterna e viceversa, avviene sotto la vigilanza dei docenti o dei collaboratori scolastici. Gli studenti, che concludono le lezioni della mattinata alla palestra esterna, potranno uscire direttamente secondo il normale orario. Gli spostamenti all’interno dell’Istituto tra aule normali ed aule speciali/laboratori e viceversa devono avvenire con gruppi compatti sotto la diretta sorveglianza dei docenti in servizio secondo l’orario di lezione. Il docente che per urgente o grave motivo o per ragioni di servizio deve allontanarsi dalla classe temporaneamente è tenuto a convocare il collaboratore scolastico assegnato al piano per svolgere il servizio di vigilanza sugli studenti. Durante l’intervallo la sorveglianza sarà attuata dagli insegnanti e dai collaboratori scolastici . Si ricorda, comunque, che tutto il personale presente a scuola in base all'orario di lezione/lavoro è responsabile di quanto accade all'interno dell'Istituto. Durante l'uscita da scuola gli insegnanti dell'ultima ora di lezione cureranno l'ordinato deflusso degli studenti in modo che l'uscita dall'Istituto avvenga ordinatamente, evitando anche di indugiare nelle adiacenze dell'edificio, affinché a causa dell'eccessivo affollamento non si creino situazioni di pericolo. A tal fine ogni docente accompagnerà la classe e assisterà all’uscita degli studenti, come previsto dalle norme contrattuali. Il personale, cui spetti l’onere, è tenuto a vigilare sugli studenti con assiduità e senza soluzione di continuità, atteso il comma 2 dell’art. 2048 “Responsabilità dei genitori, dei tutori, dei precettori ecc.” del Codice Civile, il quale recita ”I precettori e coloro che insegnano un mestiere o un’arte sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei loro allievi e apprendisti nel tempo in cui sono sotto la loro vigilanza.,Le persone indicate sono liberate dalla responsabilità soltanto se provano di non aver potuto impedire il fatto” In ogni momento il buon funzionamento e l’ordine della Scuola sono soprattutto affidati al senso di responsabilità degli studenti, alla loro buona educazione, al senso del rispetto e alla loro maturità civile. Parte II - ORGANI COLLEGIALI E LORO FUNZIONAMENTO Art 10 - Gli organi collegiali 1) Gli organi collegiali hanno il fine di realizzare la partecipazione nella gestione della scuola e di assicurare la qualità del servizio, dando all’istituzione scolastica il carattere di comunità civile. 2) A livello di Istituto operano i seguenti organi collegiali: - Consiglio di classe; - Collegio dei docenti; - Consiglio di istituto; - Giunta esecutiva; - Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti. Art 11 - Disposizioni generali sul funzionamento degli organi collegiali 1) La convocazione degli organi collegiali deve essere disposta dal Presidente con un congruo preavviso – di massima non inferiore ai 5 giorni - rispetto alla data delle riunioni. Solo in caso di accertata ed evidente urgenza tale limite può essere ridotto ad una giornata (ventiquattro ore) anche mediante comunicazione telefonica. 2) La convocazione deve essere effettuata con lettera diretta ai singoli membri dell'organo collegiale o mediante affissione all’albo di apposito avviso. La lettera e l'avviso di convocazione devono indicare gli argomenti da trattare nella seduta dell'organo collegiale, varie ed eventuali documentazioni allegate. 3) Nel caso di evidente necessità sarà possibile integrare l’ordine del giorno dell’organo collegiale convocato. 4) Di ogni seduta dell’organo collegiale è redatto processo verbale, firmato dal presidente e dal segretario, steso su apposito registro a pagine numerate. 5) Ogni organo collegiale è convocato oltre che dal Dirigente Scolastico di propria iniziativa anche su richiesta scritta e motivata dalla maggioranza qualificata (la metà più uno) dei suoi membri. Art 12 - Programmazione delle attività collegiali 1) Ciascuno degli organi collegiali e sua emanazione (commissioni, dipartimenti, gruppi di lavoro), compatibilmente con il Piano Annuale delle Attività collegiali, programma le proprie attività nel tempo, in rapporto alle proprie competenze, allo scopo di realizzare, nei limiti del possibile, un ordinato svolgimento delle attività stesse, raggruppando a date, prestabilite annualmente in linea di massima, la discussione di argomenti su cui sia possibile prevedere con certezza la necessità di formulare proposte o pareri o di adottare decisioni. Art 13 - Svolgimento coordinato delle attività collegiali 1) Gli organi collegiali principali (Collegio Docenti, Consiglio di Istituto, Consiglio di Classe) operano in forma coordinata nel rispetto delle proprie competenze al fine di garantire l’attuazione di proposte, progetti e/o attività. 2) Eventuali emanazioni di un organo collegiale (es. commissioni, gruppo di lavoro ecc.) operano in forma coordinata e nel rispetto dei compiti assegnati dall’organo collegiale di competente emanazione. Art 14 - Elezioni contemporanee di organi di durata annuale 1) Le elezioni per gli organi collegiali di durata annuale, hanno luogo, possibilmente, entro il secondo mese dell'anno scolastico, nelle date stabilite dal Consiglio di Istituto. Sono fatte salve diverse disposizioni ministeriali. Art 15 - Programmazione e coordinamento del Consiglio di classe 1) Le riunioni del Consiglio di classe devono essere programmate e coordinate con quelle di altri organi collegiali, secondo un piano annuale elaborato da Dirigente scolastico Art 16 - Consiglio d’Istituto 1) Composizione:: Il consiglio di istituto nelle scuole con popolazione scolastica superiore a 500 alunni è costituito da 19 componenti, di cui 8 rappresentanti del personale docente, 2 rappresentanti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario e 4 rappresentanti dei genitori degli alunni, 4 rappresentanti degli alunni e il Dirigente scolastico. 2) Convocazione: Le riunioni del consiglio hanno luogo in ore non coincidenti con l'orario di lezione. 3) Elezione Presidente e Vicepresidente: Il consiglio di circolo o di istituto è presieduto da uno dei membri, eletto a maggioranza assoluta dei suoi componenti, tra i rappresentanti dei genitori degli alunni. Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il presidente è eletto a maggioranza relativa dei votanti. Può essere eletto anche un vice presidente. 4) Validità e svolgimento seduta: per la validità della riunione del Consiglio di Istituto è richiesta la presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica. Quando, a seguito della convocazione, la seduta non può avere luogo per la mancanza del numero legale, viene steso verbale in cui risultano i nomi dei consiglieri presenti e assenti. Si farà pertanto una seconda convocazione della seduta con avvisi nei modi e nei termini di cui ai punti precedenti e con un ordine del giorno uguale a quello la cui seduta è stata resa nulla per mancanza del numero legale. 5) Coordinamento e regolamentazione delle sedute: lo svolgimento della seduta viene regolamentato dal Presidente al quale spetta di coordinare i lavori, di dare e togliere la parola ai membri intervenuti, di mettere in votazione le deliberazioni da assumere. 6) Partecipazione alle sedute: Alle riunioni possono assistere gli elettori delle componenti dell’organo ed i membri dei consigli circoscrizionali, con l’esclusione delle riunioni in cui siano in discussione argomenti concernenti persone, secondo le seguenti modalità: preferibilmente con preavviso di almeno un giorno per poter accertare il titolo di elettore e/o di membro circoscrizionale e per poter organizzare l’accoglienza. senza tale preavviso la partecipazione sarà consentita e la scuola dovrà attivarsi per garantire l’ordinato svolgimento della seduta. Similmente il C.d.I. stabilisce per la partecipazione alle proprie riunioni di rappresentanti degli enti locali, delle organizzazioni sindacali, per l’approfondimento di problemi riguardanti la vita e il funzionamento della scuola che interessino anche le comunità locali o componenti sociali e sindacali operanti nelle comunità stesse col parere favorevole della metà più uno dei membri del consiglio. Su delibera dell’organo possono partecipare, a titolo puramente consultivo e limitatamente alla trattazione di argomenti specifici, gli specialisti che operano nella scuola con compito socio – psico - pedagogico. Sempre a livello consultivo può partecipare alla seduta il Responsabile amministrativo per l’illustrazione di argomenti strettamente amministrativi e contabili. 7) Durata della seduta: la durata della seduta del Consiglio d’Istituto è fissata fino a tre ore dall’inizio dello svolgimento dei lavori. In caso di deliberazioni improrogabili la seduta si protrarrà fino ad esaurimento delle stesse, salvo che il Consiglio d’Istituto, nella maggioranza dei componenti, decida di procedere a nuova convocazione atta comunque a garantire in tempo utile gli adempimenti richiesti. 8) Votazione: facendo riferimento a quanto disposto dal Testo Unico Dlgs 297/1994, le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti, validamente espressi, salvo disposizioni speciali prescrivano diversamente. In caso di parità prevale il voto del Presidente. Non sono considerati come voti validamente espressi gli astenuti e i voti nulli. La votazione su questioni riguardanti persone è segreta. Detta votazione, oltre a non prevedere la presenza del pubblico, può essere richiesta da un consigliere anche per altre circostanze, previa approvazione della maggioranza dei consiglieri presenti. Gli studenti che non abbiano raggiunto la maggiore età non hanno voto deliberativo sulle materie di cui al primo ed al secondo comma, lettera b), dell'articolo 10 del dlgs 297/1994 9) Compiti e competenze: si fa riferimento all’art 10 del Testo Unico Dlgs 297/1994. e successive modifiche e per l’attività negoziale al D.M. 44/2001 10) Disciplina alunni L’art 1 co. 6 del Dpr 235 del 21.11.2007 assegna al consiglio il compito deliberare sanzioni per gli alunni della scuola secondaria di 2° grado che comportano l’allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo superiore a 15 giorni e quelle che implicano l’esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di stato. Al consiglio spetta anche la designazione del docente componente l’organo di garanzia interno. 11) Pubblicità degli atti: la pubblicità degli atti del Consiglio d’Istituto, disciplinata dall'art. 43 del Testo Unico Dlgs 297/1994, deve avvenire mediante affissione, in apposito Albo dell'istituto, della copia integrale - sottoscritta e autenticata dal segretario del Consiglio - del testo delle deliberazioni adottate dal Consiglio stesso. L'affissione all'Albo avviene entro il termine massimo di 8 giorni dalla relativa seduta del Consiglio. La copia della deliberazione deve rimanere esposta per un periodo di 10 giorni. I verbali, e gli atti scritti preparatori sono depositati nell'Ufficio di Segreteria dell’Istituto e - per lo stesso periodo - esibiti a chiunque ne faccia richiesta. La copia della deliberazione da affiggere all'Albo è consegnata al Dirigente Scolastico dal Segretario del Consiglio; il Dirigente Scolastico ne dispone l'affissione immediata e attesta in calce ad essa la data iniziale di affissione. Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salvo contraria richiesta dell'interessato. Art 17 - Giunta esecutiva: La giunta esecutiva propone al consiglio d’istituto il programma annuale, predisposto dal Dirigente scolastico, prepara, poi, i lavori del consiglio di istituto. Art 18 - Collegio docenti: Il collegio dei docenti è composto dal personale docente di ruolo e non di ruolo in servizio nel circolo o nell'istituto, ed è presieduto dal direttore didattico o dal preside. Fanno altresì parte del collegio dei docenti i docenti di sostegno che ai sensi del successivo articolo 315, comma 5, assumono la contitolarità di classi del circolo o istituto. Nelle ipotesi di più istituti o scuole di istruzione secondaria superiore di diverso ordine e tipo aggregati, ogni istituto o scuola aggregata mantiene un proprio collegio dei docenti per le competenze di cui al comma 2. Nell'adottare le proprie deliberazioni il collegio dei docenti tiene conto delle eventuali proposte e pareri dei consigli di classe. Il collegio dei docenti si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce ogni qualvolta il dirigente scolastico ne ravvisi la necessità oppure quando almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta; comunque, almeno una volta per ogni trimestre o quadrimestre. Le riunioni del collegio hanno luogo durante l'orario di servizio in ore non coincidenti con l'orario di lezione. Art 19 - Consigli di classe: Il consiglio di consiglio di classe negli istituti di istruzione secondaria sono rispettivamente composti dai docenti ogni singola classe. Fanno parte del consiglio di classe anche i docenti di sostegno che ai sensi dell'articolo 315, comma 5, sono contitolari delle classi interessate. Fanno parte, altresì, del consiglio di classe due rappresentanti eletti dai genitori degli alunni iscritti alla classe, nonché due rappresentanti degli studenti, eletti dagli studenti della classe. Le funzioni di segretario del consiglio sono attribuite dal dirigente scolastico a uno dei docenti membro del consiglio stesso. Le competenze relative alla realizzazione del coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari spettano al consiglio di classe con la sola presenza dei docenti, così come le competenze relative alla valutazione periodica e finale degli alunni. I consigli di classe sono presieduti dal dirigente scolastico oppure da un docente, membro del consiglio, loro delegato; si riuniscono in ore non coincidenti con l'orario delle lezioni, col compito di formulare al collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica Art 20 - Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti Il Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti è eletto nel suo seno dal collegio docenti ed è convocato dal Dirigente scolastico. Il comitato è formato, oltre che dal dirigente scolastico, che ne è il presidente, da 2 o 4 docenti quali membri effettivi e da 1 o 2 docenti quali membri supplenti, a seconda che la scuola o istituto abbia sino a 50 oppure più di 50 docenti Il comitato di valutazione del servizio esercita le sue competenze: 1 Su richiesta dell’interessato ai sensi dell’art 448 del dlvo 297/1994 2 Sulla base di quanto previsto dagli articoli 440 e 501 del dlvo 297/1994 in materia di anno di formazione del personale docente del circolo o istituto e di riabilitazione del personale docente. Alla eventuale valutazione del servizio di un membro del comitato provvede il comitato stesso, ai cui lavori, in tal caso, non partecipa l'interessato. Il comitato dura in carica un anno scolastico. Le funzioni di segretario del comitato sono attribuite dal presidente ad uno dei docenti membro del comitato stesso. Art.21 - Assemblee degli studenti e Comitato studentesco Sono previste due forme di assemblea, generale e di classe a) - assemblea generale Riguarda tutti gli studenti dell’Istituto. Può essere convocata, in orario scolastico, una volta al mese, escluso l’ultimo mese di scuola. L’assemblea è convocata su richiesta della maggioranza del comitato d’istituto o su richiesta del 10% degli studenti. Per la convocazione va presentata la richiesta di autorizzazione su apposito modulo debitamente compilato tenendo presente quanto stabilito dal regolamento d’assemblea approvato nella prima riunione di ogni anno e portata in visione al consiglio d’Istituto. Il Preside informerà con circolari tutto il personale e le famiglie del giorno, dell’ora e dei locali dove avrà luogo l’assemblea d’Istituto; le lezioni saranno sospese. La partecipazione di esperti, comunque di persone estranee all’Istituto, è soggetta all’autorizzazione del Consiglio d’Istituto o del Dirigente scolastico e quindi programmata e richiesta con ragionevole anticipo. All’assemblea possono assistere con facoltà di intervento Preside e insegnanti, anche in nome dell’obbligo di vigilanza. In caso di necessità e/o di emergenza il Preside può sciogliere l’assemblea. Il regolamento interno delle assemblee d’istituto viene deliberato ogni anno nell’assemblea stessa e presentato al Consiglio di Istituto. L’appello necessario a verificare le quote di presenza necessarie per l’effettuazione dell’Assemblea di Istituto previste dal regolamento sarà fatto: 1) in classe dal professore della prima ora qualora l’assemblea si svolga nei locali della scuola e/o in classi parallele; 2) nel locale esterno prescelto per l’assemblea dai rappresentanti di classe mediante prestampati con i nomi degli alunni. Nel caso in cui l’assemblea venga sciolta non è previsto il ritorno degli alunni nelle classi. b) - assemblea di classe Riguarda gli studenti di una classe e ha la durata di due ore al mese. La richiesta va presentata in Presidenza con almeno tre giorni di anticipo redatta sull’apposito moduli, debitamente compilato e firmato dai rappresentanti di classe e dai docenti nelle cui ore si svolge l’assemblea. Le ore delle assemblee di classe saranno distribuite tra tutti i docenti secondo le intese stabilite nei singoli Consigli di Classe. L’assemblea di classe può essere interrotta dal Preside o dal docente in caso di comportamenti inadeguati. c)Comitato studentesco o Il Comitato Studentesco è espressione dei rappresentanti dei consigli di classe. Formula proposte ed esprime pareri direttamente al Consiglio d’Istituto per tutte le attività disciplinate dal D.P.R. nr. 567 del 10/10/1996 come modificato e/o integrato dal D.P.R. 9/4/1999, n. 156 - dal D.P.R. 13/2/2001 nr. 105 - dal D.P.R. 23/12/2005 nr. 301 e dal D.P.R. 29/11/2007 nr. 268. Inoltre svolge la funzione di garanzia per l’esercizio democratico dei diritti dei partecipanti all’assemblea, può svolgere altri compiti eventualmente affidatigli dall’assemblea studentesca d’Istituto o dai rappresentati degli studenti nei Consigli di Classe. o Il Comitato Studentesco, nell’ambito delle iniziative gestite direttamente dalla scuola, può elaborare un piano di realizzazione e gestione delle attività, con preventivo di spesa da determinare nei limiti delle disponibilità indicate dal Consiglio d’Istituto e delle somme eventualmente raccolte con destinazione e con indicazione degli interventi necessari per l’attuazione del piano. Per la realizzazione delle iniziative il Comitato Studentesco può anche realizzare, previa autorizzazione del Consiglio d’Istituto, attività di autofinanziamento, consistenti nella promozione di iniziative che non contrastino con le finalità formative della scuola e non determinino inopportune forme di commercializzazione. Le somme ricavate da tali attività sono iscritte nel bilancio dell’Istituto, con vincolo di destinazione. o Tutte le iniziative del Comitato Studentesco sono approvate a maggioranza (la metà più uno) dei componenti presenti. o Il Comitato Studentesco designa i rappresentanti degli studenti nell’organo di garanzia interno previsto dall’art. 26 del presente regolamento. o Il Comitato Studentesco elabora e sviluppa il regolamento interno dell’assemblea d’istituto per organizzarne il corretto funzionamento. o Una volta elaborato, il regolamento interno dell’assemblea d’istituto deve essere approvato dall’assemblea stessa per entrare in vigore. Il regolamento interno approvato dall’assemblea viene inviato in visione al Consiglio d’Istituto. Il Comitato Studentesco può richiedere la convocazione dell’assemblea d’Istituto sottoscrivendo la richiesta dalla maggioranza dei componenti (la metà più uno). o Nel caso ne richieda la convocazione deve curare anche l’elaborazione dell’ordine del giorno. o Il Comitato Studentesco è tenuto a garantire l’ordinato svolgimento dell’assemblea e ad assicurare il rispetto delle strutture e delle suppellettili con conseguente assunzione di responsabilità patrimoniale in caso di danneggiamenti provocati sia da studenti che da soggetti esterni PARTE III - DIRITTI, DOVERI E NORME DI COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI (D.P.R. 249/1998 e D.P.R. 235/2007) Art 23 - Diritti degli Studenti Gli studenti hanno diritto • ad una convivenza nella comunità scolastica democratica, solidale pluralistica e rispettosa delle diversità • ad un insegnamento efficace, coerente con lo sviluppo di ciascuno e con cicli di studio ben raccordati • ad una informazione chiara e completa in merito al funzionamento della scuola, agli obiettivi didattici e formativi, ai programmi e ai contenuti dei singoli insegnamenti • a ricevere un aiuto personalizzato in termini di orientamento sul piano di studi e sulle scelte scolastiche e/o professionali • ad una valutazione corretta e trasparente nei criteri, forme, tempi e modi della sua espressione • a riunirsi in assemblee generali o di classe o di comitati nei limiti e modalità previste dal regolamento dell’istituto, per dibattere temi di interesse comune e per esprimere la propria opinione sull’organizzazione e gestione della scuola art. 24 – Doveri degli studenti Gli alunni sono tenuti a: • frequentare regolarmente i corsi e le altre attività scolastiche e ad assolvere assiduamente e responsabilmente agli impegni di studio • avere nei confronti del capo d’istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto e riconoscimento del loro agire, anche formale, che chiedono per se stessi • rispettare e valorizzare la propria ed altrui personalità • collaborare fattivamente con le altre componenti partecipando alla vita dell’Istituto con spirito democratico e impegnandosi nella tutela delle libertà di pensiero contro ogni forma di pregiudizio e violenza • osservare le leggi, i regolamenti, le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dalle circolari interne, le decisioni democraticamente assunte e le regole della civile convivenza • Gli studenti sono tenuti ad avere cura delle attrezzature, a non imbrattare gli ambienti e le suppellettili, a utilizzare correttamente le strutture e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danno al patrimonio della scuola; • Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola. Art. 25 - Regolamento di disciplina degli studenti: mancanze, sanzioni e procedure A. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica, nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica. B. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto. C. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva della altrui personalità. D. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate al principio di gradualità nonché, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente, della gravità del comportamento e delle conseguenze che da esso derivano. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica. E. Le punizioni disciplinari, la natura delle mancanze e gli organi competenti a stabilire le sanzioni risultano le seguenti: Punizioni disciplinari Natura delle mancanze - 1 Ammonizione orale personale in classe o in privato. - 2 Annotazione scritta sul registro di classe e, in caso di persistenza del comportamento, convocazione della famiglia 3 Ammonizione scritta (contestazione scritta formale del fatto avvenuto con annotazione sul registro di classe e informazione alla famiglia tramite il libretto delle comunicazioni). - - 4 5 Allontanamento dalla comunità scolastica da uno a quindici giorni (compreso l’eventuale esclusione dalle gite) Allontanamento dalla comunità scolastica per oltre ritardo frequente all’entrata (dopo il suono della seconda campana); mancanza del materiale didattico o degli strumenti; mancato svolgimento dei compiti assegnati; ritardo nella presentazione della giustificazione delle assenze; usare un linguaggio scorretto; altre lievi mancanze in violazione del Regolamento d’Istituto; Reiterazione dei comportamenti di cui al punto uno Fatti che impediscono il normale svolgimento delle attività didattiche (interventi inopportuni, uso del cellulare durante le lezioni, atteggiamenti poco consoni all’ambiente scolastico, comportamenti poco educati nei confronti degli insegnanti, del personale e dei compagni). fatti che turbano il regolare andamento scolastico; uso non autorizzato di videocamere, videotelefoni e altri dispositivi elettronici durante l’orario scolastico; violazione del Regolamento di Istituto; linguaggio blasfemo; reiterazione dei comportamenti di cui ai precedenti punti uno e due. gravi comportamenti in violazione dei doveri di correttezza in particolar modo negli spogliatoi della palestra e nei bagni; uso non autorizzato di videocamere, videotelefoni e altri dispositivi elettronici durante l’orario scolastico; offese alla persona; aggressioni, violenze; danni al patrimonio scolastico; reiterazione dei comportamenti di cui al precedente punto 3. Gravi comportamenti rilevanti anche sul piano penale; Organo competente erogarle ad DOCENTE E/O DIRIGENTE SCOLASTICO DOCENTE E/O DIRIGENTE SCOLASTICO DIRIGENTE SCOLASTICO CONSIGLIO CLASSE DI CONSIGLIO ISTITUTO DI 15 giorni. - Atti che mettano in l’incolumità delle persone pericolo F. Per le sanzioni di cui ai punti 3, 4, 5, e del precedente comma E del presente art., la contestazione di addebito deve essere notificata entro cinque giorni dal fatto o dalla conoscenza del fatto, le giustificazioni scritte devono essere prodotte entro due giorni dalla notifica della contestazione; la conclusione del procedimento deve avvenire entro 15 giorni dalla contestazione attraverso un provvedimento motivato (L. 241/90 art. 3), contenente l’indicazione dell’impugnabilità dello stesso, dell’organo competente a decidere il ricorso ed il termine entro cui va presentato. G. Contro le sanzioni disciplinari indicate del presente regolamento è ammesso ricorso da parte dello studente o di chiunque vi abbia interesse entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione all’organo di garanzia interno. H. Il Direttore dell’ufficio scolastico regionale o un dirigente da questi delegato decide in via definitiva sui reclami proposti dagli studenti o da chi vi abbia interesse,contro le violazioni dello statuto delle studentesse e degli studenti. La decisione è assunta previo parere vincolante di un organo di garanzia regionale (composto dal Direttore dell’ufficio scolastico regionale o da un suo delegato, da tre docenti e da un genitore, da due studenti designati dal coordinamento regionale delle consulte provinciali), che resta in carica due anni. I. Il parere è reso entro 30 giorni, trascorsi i quali il Direttore Regionale si esprime in merito. J. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d’esame sono disposte dalla commissione d’esame e sono applicabili anche ai candidati esterni. PARTE IV - ORGANO DI GARANZIA INTERNO ALLA SCUOLA (ART. 2 DPR 21.11.2007 N. 235) Art 26 – Costituzione e Funzionamento L'Organo di Garanzia interno all'Istituto, previsto dall'art. 2, commi 1 e 2 dello Statuto delle studentesse e degli studenti, è istituito e disciplinato dal presente regolamento. A. L’0rgano di garanzia, presieduto dal dirigente scolastico, è composto: • da un docente designato dal consiglio d’istituto, • da un genitore eletto dai genitori membri del consiglio d’istituto • da uno studente eletto dal comitato studentesco B. I componenti dell’organo devono essere scelti tra coloro che non fanno parte de consiglio d’istituto C. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte chiunque vi abbia interesse all'Organo di Garanzia interno che decide in via definitiva. D. L'Organo di Garanzia decide, su richiesta di chiunque vi abbia interesse, anche nei conflitti che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente regolamento e dello Statuto delle Studentesse e degli studenti. E. La convocazione dell'Organo di garanzia spetta al Presidente, che provvede a designare, di volta in volta, il segretario verbalizzante. L'avviso di convocazione va fatto pervenire ai membri dell'Organo, per iscritto, almeno 4 giorni prima della seduta. F. Per la validità della seduta è richiesta la presenza della metà più uno del componenti. Il membro, impedito ad intervenire, deve far pervenire al Presidente dell'Organo di Garanzia, possibilmente per iscritto, prima della seduta la motivazione giustificativa dell'assenza. G. Nel caso in cui uno dei genitori fosse direttamente interessato alla deliberazione da assumere, dovrà astenersi dal partecipare ai lavori della commissione. H. Ciascun membro dell'Organo di garanzia ha diritto di parola e di voto; l'espressione del voto è palese. Non è prevista l'astensione. In caso di parità prevale il voto del Presidente. I. I membri componenti l’Organo di garanzia in conflitto di interessi verranno sostituiti dal Dirigente Scolastico. Parte V RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA Art 22 - PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ I genitori sono i responsabili più diretti dell’educazione e dell’istruzione dei propri figli e pertanto contestualmente all'iscrizione dovranno sottoscrivere un patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a condividere i diritti e i doveri nel rapporto con l’istituzione scolastica autonoma. (Dpr 235 del 21/11/2007). Il patto si concretizzerà in un documento (allegato al presente regolamento) contenente le indicazioni sui rapporti scuola famiglia e le principali norme comportamentali e disciplinari che regolano la vita dell’ordine di scuola frequentato dal figlio/a. . Art 27 - RAPPORTO SCUOLA FAMIGLIA Il rapporto scuola-famiglia si esplicita sostanzialmente: A. nella partecipazione alla vita scolastica dei genitori all’interno degli organi collegiali propriamente detti e degli organismi collegiali cui la scuola riconosce un ruolo; B. nelle varie modalità di comunicazione scuola-famiglia. I genitori eletti come rappresentanti di classe: A. Operano si relazionano con le istituzioni per migliorare la vita scolastica B. Si tengono costantemente informati della situazione della classe. C. Hanno il dovere di presenziare alle riunioni del Consiglio in cui sono stati eletti D. È utile che (previa autorizzazione) diffondano comunicati firmati relativi alla propria funzione ai genitori tramite la scuola, facendone avere una copia anche agli insegnanti. Assemblee dei genitori I genitori degli alunni hanno diritto di riunirsi in assemblea, di classe o d’Istituto, nei locali della scuola fuori dall’orario delle lezioni. L’Assemblea di classe è convocata su richiesta dei rappresentanti dei genitori eletti nei Consigli di classe o per unanime richiesta dei genitori della classe; la convocazione dell’Assemblea con la data, l’orario di svolgimento e l’ordine del giorno deve essere di volta in volta concordata con il Dirigente Scolastico che l’autorizza. E’ possibile anche attuare un’assemblea dei genitori d’Istituto: tale assemblea, previ accordi con il Dirigente Scolastico, può essere convocata su richiesta dei rappresentanti d’istituto dei genitori che avranno raccolto le richieste di almeno 1/3 del totale dei genitori degli alunni iscritti. L ’Assemblea di classe e d’Istituto, presiedute da un presidente eletto dall’Assemblea, possono prevedere la partecipazione, con diritto di parola, dei Docenti e del Dirigente Scolastico. Comitato dei genitori Il Comitato dei Genitori di una scuola non è un organo collegiale, ma è comunque riconosciuto dalla normativa vigente (art.15 comma2 del DL297/94, Regolamento dell’Autonomia Scolastica D.P.R. 275/99 art.3 comma3). Il Comitato stabilirà un proprio regolamento interno e lo presenterà al Dirigente scolastico. Comunicazioni Scuola/famiglia . 1 Comunicazioni, note, avvisi È dovere del genitore controllare costantemente l’eventuale presenza di avvisi, note o comunicazioni da parte delle scuola, siano esse rese note mediante il sito web oppure in forma cartacea sul diario del figlio/a o con documento specifico. Ove richiesto, esse vanno puntualmente restituite controfirmate. i riscontri di presa visione saranno raccolti dai rappresentanti di classe e trasmessi dai collaboratori scolastici in segreteria didattica che procederà al controllo 2 3 Comunicazioni di assemblee, scioperi, chiusure straordinarie della scuola La scuola è tenuta a comunicare alle famiglie per scritto e con congruo anticipo la sospensione totale o parziale delle attività scolastiche per assemblee del personale, scioperi o per altre eventualità, accertandosi dell’effettivo ricevimento. Le comunicazioni saranno pubblicate sul sito web. Ricevimento genitori All’inizio d’ogni anno scolastico il Collegio dei Docenti predispone un calendario degli incontri di ricevimento dei genitori. Su richiesta dei docenti o del Consiglio di Classe, alla famiglia possono essere comunicate particolari situazioni relative all’andamento didattico o disciplinare attraverso lettere personali. Sempre attraverso una lettera alla famiglia o telefonata, in caso di necessità, il Dirigente scolastico o gli insegnanti possono richiedere un colloquio con i genitori. Per le stesse ragioni è consentito ai genitori chiedere, tramite comunicazione scritta(diario), un appuntamento con gli insegnanti. La scuola assicurerà spazi ben visibili adibiti all’informazione e in particolare sono predisposti: • calendario scolastico • calendario delle riunioni collegiali • orario settimanale dei docenti • orario del ricevimento settimanale docenti-famiglie • verbali del consiglio d’istituto o estratti delle delibere assunte • convocazione delle assemblee studentesche • orario e funzioni del personale A.T.A. • organigramma degli uffici: presidenza, vice-presidenza, uffici di segreteria • organigramma Organi Collegiali • organico personale docente e A.T.A. La scuola assicurerà spazi ben visibili anche per o bacheca sindacale o bacheca per gli studenti o bacheca per i genitori o Presso l’ingresso e presso gli uffici sono presenti i collaboratori scolastici in grado di fornire all’utenza le prime informazioni per la fruizione del servizio. PARTE VI - CRITERI GENERALI RELATIVI ALL’ORGANIZZAZIONE DELLA ATTIVITA’ SCOLASTICA Art. 28 - Indirizzi generali per le attività della scuola definiti dal Consiglio di Istituto Poiché l'offerta formativa nel suo complesso è finalizzata allo sviluppo della personalità degli alunni, tenuto conto delle caratteristiche specifiche degli stessi, delle domande delle famiglie, del contesto territoriale, la Scuola organizza il proprio lavoro, per quanto riguarda gli alunni, perseguendo i seguenti obiettivi: 1. La Programmazione educativa curricolare ed extracurricolare è finalizzata alla promozione: 1 dell'educazione alla convivenza democratica, alla solidarietà e alla tolleranza; 2 delle conoscenze e competenze culturali; 3 dello star bene a scuola; 4 delle potenzialità individuali, valorizzando il contributo di ogni alunno. 2. L'ampliamento dell'Offerta Formativa va perseguita anche in collaborazione con le altre istituzioni scolastiche, con gli Enti Locali, con le Associazioni e le istituzioni del territorio. 3. Le risorse finanziarie dell’istituto destinate alle attività progettuali vanno attribuite, sulla base dei progetti presentati, secondo criteri prioritari approvati dal Collegio dei docenti. Le risorse finalizzate saranno attribuite ai progetti specifici. 4. Per l’attività didattiche si potrà prevedere il ricorso alla consulenza e collaborazione di esperti esterni. 5. L’organizzazione dell’orario settimanale e giornaliero delle attività e l’orario di servizio dei docenti sono finalizzati a garantire tempi distesi e funzionali all’apprendimento degli alunni. L'orario di funzionamento può essere articolato in maniera flessibile, nel rispetto del monte ore annuo prescritto per ogni grado scolastico. 6. L’Istituto adotta un sistema di Autovalutazione interno finalizzato al miglioramento dell’offerta formativa. Art. 29 - Formazioni classi prime Eccedenze nelle iscrizioni classi prime Nel caso di domande di iscrizioni in eccedenza si stabilisce che avranno la precedenza, nell’ordine, gli studenti che sono domiciliati: • nel comune di Pistoia; • nei comuni limitrofi; • nella provincia di Pistoia Costituzioni dei gruppi A. Tenuto conto dell’indirizzo di studio prescelto, saranno costituiti tanti gruppi quante sono le sezioni stabilite dall’organico. B. La composizione dovrà dar luogo, per quanto possibile, a gruppi-classe omogenei tra loro ed eterogenei al loro interno C. Gli alunni possono indicare fino a due dei loro compagni, con i quali essere inseriti nello stesso gruppo, a condizione che seguano lo stesso indirizzo. La richiesta sarà, accolta purché sia reciproca e completa. D. Su richiesta della famiglia gli alunni che hanno fratelli o sorelle iscritti nelle classi dell’istituto, potranno chiedere di essere inseriti nella sezione dei medesimi. Questa richiesta esclude la possibilità di indicare il gruppo dei compagni, previsto al punto B E. I figli dei docenti dell’istituto possono richiedere di non essere inseriti nelle sezioni in cui insegnano i loro genitori. F. In genere si formeranno gruppi misti, evitando però che nel caso di un esiguo numero di iscritti dello stesso sesso, questi vengano divisi in più classi. G. I gruppi-classe, una volta costituiti, saranno esposti all’albo: eventuali osservazioni da parte dei genitori potranno essere accolte se compatibili con i criteri precedenti. Assegnazione delle sezioni • L’assegnazione delle sezioni ai gruppi classe avverrà mediante sorteggio pubblico. • Qualora si verificassero situazioni eccezionali o comunque non previste dalle disposizioni precedenti, la commissione per la formazione delle classi prenderà le decisioni che riterrà più idonee. • • Le richieste di cambiamento di sezione da parte degli alunni ripetenti la classe iniziale del corso di studi potranno essere accolte, fermo restando il rispetto dell’omogenea composizione delle classi e della normativa di legge. Per l’indirizzo Liceo economico/sociale la scelta della seconda lingua (francese-spagnolo) all’atto dell’iscrizione è vincolante. Eventuali richieste di modifica della scelta della lingua prima dell’inizio dell’anno scolastico, accompagnate da una motivazione documentata, dovranno essere vagliate dal dirigente scolastico e saranno accettate solo se rispondenti alla normativa per la determinazione degli organici. Classi successive • • Per le classi successive a quella iniziale, fermi restando il rispetto dell’omogenea composizione delle classi e della normativa di legge, possono chiedere il cambiamento di sezione gli alunni ripetenti. Le richieste di cambiamento di sezione di alunni non ripetenti, accompagnate da una motivazione documentata, vanno presentate entro il 15 novembre e sottoposte alla deliberazione del Consiglio di Classe accogliente Art 30 -Assegnazioni docenti A. Continuità didattica, fatte salve esigenze organizzative e di opportunità; B. Graduatoria di Istituto; C. Richiesta specifica del Docente; D. Possesso di competenze relative riferite all’attuazione dei progetti del POF di Istituto; I criteri non sono elencati in ordine di priorità. Il Dirigente Scolastico nella valutazione di sua competenza e nell’interesse della scuola, con provvedimento adeguatamente motivato (C. di S. Vl, 29/9/88 n.1068), può anche discostarsi dai criteri e dalle proposte suggerite per l’assegnazione del personale docente. E. L’ attribuzione delle ore eccedenti l’orario di cattedra, avverrà nel rispetto delle graduatorie d’istituto, in base alla disponibilità espressa dai docenti entro le 24 ore settimanali; Le richieste dei docenti relative ai punti C e E devono essere presentate entro il 30 giugno di ogni a.s. Art. 31 - Ricomposizione classi intermedie Criteri di individuazione della classe: • • la classe per la quale il numero di alunni è sensibilmente inferiore a quello delle altre, di almeno 5 unità Se i numeri non sono sostanzialmente diversi, la classe viene scelta per sorteggio. Il sorteggio avverrà in seduta pubblica del consiglio d’istituto. Ricomposizione • Gli alunni della classe soppressa vengono suddivisi in gruppi omogenei tra loro ed eterogenei al loro interno, tenuto conto anche delle preferenze espresse dagli alunni. • I gruppi sono assegnati alle sezioni per sorteggio. Art 32 - Criteri per la stesura dell’orario delle lezioni • • • L’impostazione dell’orario deve seguire il criterio della funzionalità didattica, pertanto le esigenze dei docenti saranno prese in considerazione solo se compatibili con il funzionamento equilibrato delle lezioni; Le ore di lezione dovranno essere distribuite organicamente nell’orario settimanale, al fine di assicurare una distribuzione equa dei carichi di lavoro degli studenti; Si dovrà tenere conto delle esigenze delle discipline che hanno ricorrenti prove scritte; PARTE VII -FUNZIONAMENTO DELLA BIBLIOTECA, DELLE AULE SPECIALI E DELLA PALESTRA Art 33 - Biblioteca Nell’Istituto funzionano una biblioteca sotto la responsabilità di docente utilizzato o designato dal Collegio. La Biblioteca promuove la lettura, assicura un servizio di reference e di prestito, mette a disposizione i suoi spazi per incontri e dibattiti culturali, promuove e organizza incontri con scrittori e docenti esterni. Il prestito e la consultazione, il servizio di consulenza bibliografica, di reference e accesso a banche dati, il servizio postazioni multimediali (accesso ad INTERNET e lettura di CD-ROM) sono regolati da apposito Regolamento approvato dal Consiglio di Istituto in cui vengono indicati il periodo e l’orario di apertura stabiliti annualmente da apposita Commissione sulla base delle esigenze dell’utenza e compatibilmente alle risorse destinate dall’Istituto. In orario mattutino l’accesso avviene dall’interno dell’edificio tramite l’aula di Educazione Artistica; in orario pomeridiano l’accesso è dall’esterno, da via Cancellieri. I contatti con e fra gli utenti sono possibili anche attraverso un Blog: http://bibliotecaforteguerri.blogspot.com. Poiché la Biblioteca “Forteguerri-Vannucci” aderisce alle rete BSM (Biblioteche Scolastiche Multimediali) realizzata a Pistoia che rappresenta le scuole del territorio in materia di Biblioteche Scolastiche e che ha aderito al Progetto “Biblioteche nelle Scuole” con inserimento in SBN e nel circuito del prestito ILL (Inter Library Loan), l’accesso ad essa e la consultazione dei volumi, delle riviste, degli audiovisivi e dei prodotti elettronici lì conservati – che per loro natura erano destinati ad alunni, docenti e personale dell’Istituto – sono estesi a tutti gli utenti con la sola limitazione dell’orario di apertura al pubblico. Anche il prestito dei documenti, con l’eccezione di quelli per i quali è consentita soltanto la consultazione, è esteso agli utenti delle reti. I docenti possono costituire biblioteche di classe sotto la loro responsabilità. Tutto il materiale librario deve rientrare in biblioteca entro il 31 maggio di ogni anno e deve essere accuratamente revisionato, anche per procedere ad eventuali addebiti nei casi previsti dalla legge. Gli alunni che devono sostenere gli esami di stato dovranno restituire i libri avuti in prestito, prima dell’inizio del colloquio. Per l’acquisto delle dotazioni librarie è opportuna, in via consultiva, la partecipazione degli alunni alla scelta. Art 34 - Aule Speciali e Palestra Le aule speciali e le attrezzature esistenti possono essere usate per attività didattiche e culturali dagli insegnanti d’intesa con i colleghi designati responsabili dal Collegio dei Docenti. I docenti concorderanno un calendario interno che sarà affisso sulla porta delle aule. Se l’uso non è programmabile a medio o a lungo termine, i docenti che intendono usufruirne presenteranno, settimana per settimana, le proprie richieste all’assistente tecnico che le riporterà in un apposito prospetto. Sarà così possibile constatare giornalmente la disponibilità o meno delle aule e gli insegnanti potranno usufruirne per attività non programmate. Gli alunni possono utilizzare le varie apparecchiature sotto l’attento e diretto controllo di ciascun docente che ha l’obbligo di vigilare e di riferire gerarchicamente sugli eventuali danni arrecati. Similmente gli impianti sportivi della scuola (palestra interna e palestre esterne) funzionano sotto la responsabilità degli insegnanti di educazione fisica, ai quali è consegnato tutto il materiale esistente e che hanno l’obbligo di riferire gerarchicamente sugli eventuali danni cagionati e di segnalare alla Presidenza eventuali disguidi nell’ordine e nella pulizia di tutti i reparti ginnico - sportivi. Nell’utilizzo delle palestre e degli spogliatoi devono essere rispettate le norme igieniche e comportamentali stabilite dai responsabili (docenti ed enti locali). Regolamenti e norme di comportamento saranno poste all’interno delle palestre e devono essere rispettate anche quando queste vengano usate per assemblee di Istituto. In particolare ricordarsi di: - usare solo le scarpette da ginnastica; - non fumare; - usare le attrezzature sportive solo durante le lezioni e alla presenza del docente. Art 35 -Uso delle fotocopiatrici e servizio di fotocopie Ai docenti è rilasciata annualmente una tessera magnetica per fotocopie di compiti in classe e altro materiale necessario per l’attività didattica nel rispetto del copyright. Ogni classe ha a disposizione una carta magnetica, da utilizzare nelle fotocopiatrici opportunamente predisposte, contenente un numero di fotocopie stabilito annualmente dal Consiglio di Istituto. PARTE VIII - FUNZIONI DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI MODALITÀ PER ALCUNE RILEVANTI PROCEDUREACCESSO AGLI UFFICI La scuola pubblica garantisce l’osservanza e il rispetto dei seguenti fattori di qualità: • celerità delle procedure • trasparenza • informatizzazione delle segreterie • tempi di attesa • flessibilità degli orari d’ufficio • semplificazione atti amministrativi Art 36- Segreteria amministrativa • Cura l’espletamento degli atti amministrativi-contabili inerenti il personale, docente e non docente, di ruolo e non di ruolo • Provvede all’esecuzione delle delibere degli organi collegiali aventi carattere contabile • Cura la stipula di accordi, contratti e convenzioni con soggetti esterni Art 37 - Segreteria didattica • Provvede al rilascio di certificazioni e copie di documenti relativi ai docenti e agli alunni • Cura i rapporti con l’utenza • Svolge attività di supporto alle attività didattiche All’ingresso della segreteria didattica sono esposti : - L’elenco delle pratiche espletabili con l’autocertificazione - L’elenco dei moduli, stampati e/o prestampati a disposizione per le diverse certificazioni Art 38 – Tasse e contributi d’iscrizione 1 - L’art. 200 del D. Lgs 297/94 prescrive analiticamente le diverse tipologie di tasse scolastiche da applicare negli istituti di istruzione secondaria superiore e disciplina i casi di dispensa. Gli importi delle tasse, determinati dalla tabella E annessa alla legge 28 febbraio 1986, n. 41 (legge finanziaria 1986) e di cui era previsto un adeguamento periodico con decreti interministeriali sono attualmente i seguenti: TIPO DI TASSA TIPO DI ISTITUTO IMPORTO Iscrizione Tutti € 6,04 Frequenza Tutti € 15,13 Esami idoneità Tutti € 12,09 Esami integrativi Tutti € 12,09 Esami qualifica Ist. prof. e d'arte € 12,09 Esami di stato Tutti € 12,09 Ritiro diplomi Tutti € 15,13 Gli importi delle tasse sono stati confermati dal D.P.C.M. 18 maggio 1990 (pubblicato sulla G.U. Serie Generale n.118 del 23-5-1990) e non sono stati successivamente rettificati. 2- Le condizioni di reddito ai fini della dispensa dal pagamento delle tasse scolastiche sono disciplinate da un’annuale circolare del Ministero dell’istruzione. 3- Gli studenti che si iscrivono al primo, secondo e terzo anno dei corsi di studio degli istituti di istruzione secondaria superiore sono esonerati dal pagamento delle tasse scolastiche erariali (C.M. n. 2 del 4/1/2006 e con la C.M. n.13 del 30/1/2007) 4 -Contributi Interni Il contributo d’iscrizione interno è determinato annualmente dal consiglio d’istituto ed ha come scopo coprire le spese relative a assicurazione per alunni, pagelle, libretto giustificazioni, funzionamento didattico, ampliamento dell’offerta formativa. Il contributo è dovuto in egual misura da parte di tutti gli alunni. Per quanto concerne le dispense e i rimborsi la segreteria si atterrà alle seguenti indicazioni: A. Per la quota del contributo destinata alle spese per le pagelle, il libretto delle assenze e l’assicurazione contro gli infortuni e per la responsabilità civile (trattandosi di rimborso di spese obbligate) non è ammessa dispensa; B. Il contributo per funzionamento didattico e l’ampliamento dell’offerta formativa, è volontario. Si ricorda, tuttavia , che è possibile detrarre il contributo volontario dalla dichiarazione dei redditi, specificando nella causale che esso è stato versato per l’edilizia scolastica, l’innovazione tecnologica e l’ampliamento dell’offerta formativa (art. 13 comma 3 della Legge n.40 del 2.4.2007, di conversione con modificazioni del decreto legge n°7 del 31 gennaio 2007, attraverso una modifica apportata al testo unico delle imposte sui redditi di cui al Decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 e successive modificazioni, ha stato stabilito che per “le erogazioni liberali a favore degli istituti di ogni ordine e grado, statali e paritari senza scopo di lucro appartenenti al sistema nazionale di istruzione di cui alla legge 10 marzo 2000, n.62, e successive modificazioni, finalizzate all’innovazione tecnologica, all’edilizia scolastica e all’ampliamento dell’offerta formativa” spetta una detrazione di imposta “a condizione che il versamento di tali erogazioni sia eseguito tramite banca o ufficio postale ovvero mediante gli altri sistemi di pagamento previsti dall’articolo 23 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241”.) C. Le famiglie degli studenti che si trasferiscono in altra scuola, dopo l’inizio dell’a.s. , hanno diritto, a richiesta, al rimborso soltanto della quota B, se il trasferimento avviene entro il primo mese di scuola. Se il trasferimento avviene successivamente non si procederà ad alcun rimborso. Art 39 - Rilascio certificati Il rilascio dei certificati è effettuato nel normale orario di apertura della Segreteria, che sarà fissato annualmente e successivamente affisso all’albo • entro 3 giorni lavorativi dalla data di richiesta: certificati di iscrizione e di frequenza degli studenti • entro 5 giorni lavorativi dalla data di richiesta: certificati con votazioni e/o giudizi degli studenti • entro 8 giorni lavorativi dalla data di richiesta: certificati di servizio del personale docente e non docente Gli attestati del diploma sono consegnati, a partire dal ottavo giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dei risultati, all’interessato, che consegnerà la ricevuta del versamento della “tassa di diploma”. La consegna dei diplomi originali è subordinata all’invio da parte dell’Ufficio Scolastico Provinciale, USP, dei relativi moduli e quindi al tempo materiale per la compilazione. Art 40 - Accesso agli uffici di Segreteria e di Presidenza Gli uffici di Segreteria, compatibilmente con la dotazione organica del personale amministrativo garantiscono un orario di apertura al pubblico di norma al mattino ma, ai fini di un servizio più funzionale e adeguato alle esigenze degli utenti, anche al pomeriggio: l’orario sarà fissato annualmente ed affisso all’albo. L’ufficio di Presidenza riceve il pubblico quotidianamente secondo un orario stabilito e comunicato alle famiglie all’inizio dell’anno; richieste di incontri al di fuori dell’orario stabilito possono essere inoltrate tramite comunicazione telefonica o scritta. Presso l’ingresso e gli uffici saranno riconoscibili operatori scolastici con funzione di vigilanza e di informazione. PARTE IX - MODALITÀ DELLA VALUTAZIONE DEI SERVIZI Art 41 – Strumenti di valutazione Allo scopo di raccogliere elementi utili a migliorare il servizio, l’istituto verifica annualmente le proprie attività con le seguenti modalità: 1) Affida alle componenti studenti e genitori la compilazione di un questionario finale di valutazione dell’attività didattica: i dati elaborati e aggregati verranno resi pubblici e sottoposti all’attenzione degli organi della scuola. 2) Le relazioni finali dei docenti e degli organismi dell’Istituto sono finalizzate alla verifica del prodotto scolastico secondo i seguenti indicatori: ♦ Ore di lezione effettive ♦ Frequenza degli alunni ♦ Tempo dedicato all’attività non curricolare ♦ Definizione di obiettivi minimi e criteri di valutazione per classi parallele ♦ Definizione tra obiettivi trasversali e idonei strumenti di valutazione da parte dei consigli di classe ♦ Rapporto tra conseguimento obiettivi e scala numerica dei voti ♦ Numero prove effettuate per trimestre o quadrimestre (scritte, pratiche, orali) ♦ Tempo di riconsegna delle prove scritte e grafiche ♦ Attività di sostegno e recupero attuale ♦ Comunicazione alle famiglie ♦ Accesso alle strutture e agli strumenti 3) Il consiglio di Istituto e il Collegio dei Docenti valuteranno tutti gli elementi acquisiti dai punti 1) e 2). Allegati Fanno parte integrante del presente regolamento i seguenti allegati: a. b. c. d. e. f. g. h. i. Regolamento viaggi d’istruzione, visite guidate, uscite didattiche. Regolamento per la stipula di contratti di prestazione d’opera con esperti per particolari attività e insegnamenti Regolamento attività negoziale Regolamento per l’utilizzazione di locali e beni appartenenti all’istituzione scolastica da parte di soggetti terzi e relativo protocollo d’intesa con l’Ente Locale. Regolamento per la partecipazione a progetti internazionali Regolamento relativo ai contratti di sponsorizzazione Patto di corresponsabilità Procedura infortuni Regolamento per il corretto uso delle risorse informatiche