magazine HS+E the occupational health & safety + environmental quarterly magazine Italian/English Edition Vol. Vol.VI 3 -- N. N. 4 2 Poste Italiane - Spedizione in a.p. 45% - art. 2 comma 20/b Legge 662/96 - D.R.T. - D.C.B. - TO n. 4/2008 Oct-Dec 2008 DALLA NATURA UNA RISPOSTA ENERGETICA * Gloria Cardelli Il territorio della provincia di Ravenna, ad alta concentrazione di attività agroindustriali, risulta particolarmente interessato dalla ricerca di metodologie e ottimizzazione di processi di valorizzazione delle biomasse prodotte da queste attività, sia in forma di materia prima che seconda. La Provincia, sulla base delle linee d’indirizzo del Tavolo Provinciale della Ricerca, ha realizzato diversi progetti innovativi finalizzati alla valorizzazio- ne delle competenze industriali e scientifico-tecnologiche presenti nell’area ravennate, nei campi dell’ambiente, delle tecniche agronomiche, delle biotecnologie e delle biomasse lungo la strategia dello sviluppo sostenibile. A dicembre 2007 si è concluso il progetto P.R.E.A., “Progetto di Ricerca sperimentale per la valorizzazione Energetico-Agronomica delle matrici organiche di derivazione agro-zootecnica”, nato dalla collaborazione tra la Provincia di Ravenna, il centro interdipartimentale di ricerca per le Scienze Ambientali di Ravenna (C.I.R.S.A.) e la società cooperativa R.E.S. A breve la partenza di For Biogas, “Sperimentazione per la valorizzazione energetico-agronomica della frazione organica dei rifiuti solidi urbani e dei fanghi urbani di depurazione”, un progetto che vede insieme Provincia di Ravenna, Università di Bologna (C.I.R.S.A.) ed Hera. Progetti che si inseriscano in quest’ottica permettono di ottenere molteplici vantaggi: utilizzando sostanza organica di provenienza agro-zootecnica si può valorizzare a fini energetici una risorsa che il nostro territorio produce in abboncontinua a pag. 2 sommario / contents 1 Dalla natura una risposta energetica 5 Porte tagliafuoco: gestione e manutenzione 7 Sicurezza sul lavoro: si è concluso il corso di alta formazione dedicato a Raffaele Rozzi 11 Bookshop 12 Site map 13 Top Gear 14 Press review 15 Events calendar 16 HS+E news Esemplari di Large White Duroc (Azienda Agricola Dal Re, 2006) 2 HS+E magazine HS+E MAGAZINE Trimestrale di Sicurezza, Igiene Industriale e Ambiente The Occupational Health & Safety and Environmental Quarterly Magazine Oct-Dec 2008 / Vol. VI - N. 4 Editore / Publisher: Tipografia Alzani sas Via Grandi, 5 - Pinerolo (TO) Proprietà / Owner: Techno srl Via Pirano, 7 – 48100 Ravenna (I) ph. +39 0544 591393 [email protected] Redazione / Editorial Office: c/o Techno srl Fotocomposizione e Stampa / Photocomposition and Printing: Alzani Tipografia ph. +39 0121 322657 Registrazione Tribunale di Ravenna n. 1200 del 25/02/2003 Direttore Responsabile / Editor in Chief: Roberto Nicolucci Responsabile Commerciale / Marketing Manager: Roberta Nonni Traduzioni / Translations: Chiara De Angelis Comitato di Redazione / Editing board: Giorgio Cavassi Pietro Fiori - Davide Mazzotti Roberto Nicolucci Francesco Pastremoli - Michele Rinieri Silvia Signorini Sorgo: trinciato e dettaglio della spiga danza, e nello stesso tempo si potrebbero risolvere i problemi, ad esempio, di gestione dei liquami zootecnici, che diverrebbero in questo modo una preziosa e sicura fonte di concimazione e miglioramento della fertilità dei terreni, senza le questioni legate allo spandimento dei liquami tal quali nei terreni (odori, rischio di inquinamento delle falde dovuto a percolazione dei composti azotati), e andando nel contempo a proporre soluzioni per problematiche ambientali, quali il depauperamento della sostanza organica dei suoli, ecc. L’agricoltura moderna ha un forte impatto sull’ambiente e, direttamente HS+E MAGAZINE è pubblicato trimestralmente. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte della pubblicazione può essere riprodotta o trasmessa in alcuna forma e con alcun mezzo, elettronico o meccanico, inclusa la fotocopia, senza il preventivo consenso scritto dell’Editore. I punti di vista e le opinioni espresse dagli Autori all’interno della rivista non necessariamente coincidono con quelli del Proprietario, dell’Editore e del Direttore Responsabile. The HS+E MAGAZINE is published quarterly. All rights reserved. No part of this publication may be reproduced or transmitted in any form or by any means, electronic or mechanical, including photocopying, without prior written consent of the Publisher. The views and opinions expressed elsewhere in the magazine are not necessarily those of the Owner, Publisher or Editor in Chief. Via Alessandro Fortis, 5 – 48100 Ravenna (RA) • Italia Tel. 0544 451780 • Fax 0544 684492 E-Mail: [email protected] 3 HS+E magazine o indirettamente, sulla salute umana. Gli agro-ecosistemi sono tra i principali responsabili della qualità delle acque superficiali e sotterranee, della capacità dei suoli di sostenere la vita, del mantenimento della diversità biologica. Per questi motivi il contributo dell’agricoltura allo sviluppo sostenibile risulta fondamentale. Tra le problematiche ambientali più serie che l’agricoltura moderna si trova ad affrontare c’è la degradazione del suolo. “Il suolo è una risorsa vitale, in larga misura non rinnovabile e sottoposta a crescenti pressioni, che deve essere protetta per assicurare lo sviluppo sostenibile.” (Comunicazione della Commissione delle Comunità Europee, 2002, “Verso una strategia tematica per la protezione del suolo“). Forse la più importante e preoccupante forma di alterazione del suolo, perché potrebbe innescare un pericoloso processo di degradazione complessiva della qualità del terreno agrario, è la perdita di sostanza organica. Le conseguenze di tale diminuzione si identificano in una degradazione delle proprietà chimiche e fisiche dei suoli. Un comparto dell’agricoltura, in particolare, ha la duplice valenza di concorrere al deterioramento e di offrire nel contempo occasione di miglioramento della risorsa suolo: la zootecnia. L’attività agricolo-zootecnica nazionale produce notevoli quantità di reflui liquidi e solidi di diverse tipolo- Erba medica Ripartizione dell'utilizzo di fonti energetiche a livello mondiale (IEA, 2003) gie (liquami o reflui palabili, derivati da specie zootecniche diverse, originati da stabulazioni e/o trattamenti diversi). Quest’attività risulta essere di rilevante rilievo nella provincia di Ravenna. Da un lato i liquami zootecnici, idonei al reimpiego in agricoltura quali concimi o ammendanti non di sintesi, rappresentano un utile mezzo di fertilizzazione dei terreni, ma dall’altro, un utilizzo sconsiderato li rende causa di potenziali danni ambientali. L’impatto ambientale negativo degli effluenti zootecnici non deriva quindi dalle loro caratteristiche intrinseche, ma da modalità di gestione ed uso poco razionali. L’obiettivo globale di un’agricoltura sostenibile e della salvaguardia della risorsa suolo prevede la trasformazione di questi “rifiuti scomodi” in risorse. All’interno di questo quadro, la cui cornice comprende anche la continua e crescente richiesta di energia e la conseguente necessità di trovare nuove ed alternative fonti, con il minor impatto ambientale possibile, è stata introdotta la sperimentazione del progetto P.R.E.A. Tale sperimentazione ha inteso ottimizzare i processi di digestione anaerobica (un processo biologico di gassificazione e umificazione, in assenza di ossigeno, delle sostanze contenute nelle matrici organiche) per produrre energia e sostanza organica stabilizzata, impiegabile in agricoltura come ammendante e concime. La sperimentazione è stata rivolta a biomasse vegetali miscelate a liquami suinicoli. I risultati condotti in sperimentazioni di tale tipo permettono di ottenere, in un quadro di sostenibilità economica del processo stesso, una fonte energe- tica alternativa (il biogas), un prodotto organico stabilizzato con elevato valore agronomico (il digestato), che permetterebbe di perseguire la lotta all’impoverimento dei suoli in agricoltura, ed una sostanziale soluzione di alcune problematiche ambientali legate alle tradizionali pratiche di smaltimento, come Fermentatore di laboratorio RES: veduta degli 8 digestori inquinamento idrico (nitrati) ed atmosferico (metano), consistenti emissioni odorigene, proliferazione di mosche ed altri insetti, diffusione di patogeni e piante infestanti, ecc. I cinque mesi di permanenza dell’impianto R.E.S. nell’allevamento selezionato per la sperimentazione “in campo” con impianto pilota, che ha seguito la fase di laboratorio, hanno permesso di dimostrare che, tramite la codigestione di liquami suinicoli e di biomasse dedicate o residuali, è tecnicamente possibile ottenere grandi produzioni di biogas (valorizzabile tramite cogenerazione) e ot- 4 HS+E magazine Fermentatore di laboratorio RES: dettaglio di un digestore. tenere un materiale organico stabilizzato contenente sostanze fertilizzanti. Grazie a questi risultati è possibile dimensionare accuratamente impianti in scala reale sulla base di una soluzione innovativa ma la cui funzionalità è stata sperimentalmen- te accertata. Da questo tipo di risultati e sperimentazione emerge l’importanza della collaborazione fra Università, impresa ed Enti pubblici quale strategia per uno sviluppo efficace del tessuto economico territoriale, che pone al centro del sistema l’economia della conoscenza ed il suo trasferimento tecnologico. La nuova sperimentazione For Biogas, che avrà luogo nel comune di Bagnacavallo, punta invece alla valorizzazione energetico-agronomica della frazione organica dei rifiuti solidi urbani (RSU) e dei fanghi di depurazione. Sfruttando il processo di digestione anaerobica applicato alle biomasse scaturite dalla raccolta differenziata e dal trattamento di acque reflue, i coordinatori del progetto intendono verificare il ventaglio delle soluzioni possibili e ponderarne vantaggi economici ed ambientali. Tutto questo in un’ottica perfettamente coerente con una strategia europea che impone agli Stati la riduzione entro il 2020 del 20% delle emissioni di gas serra, realizzando al contempo risparmi energetici (il 20% Sale & Purchase, Leasing of Containers Tel. 0544 423298 - Fax 0544 422639 E-mail: [email protected] dei consumi) e utilizzando fonti rinnovabili che rappresentino almeno il 20% del consumo di energia (“Obiettivo 2020-20”, dal nuovo piano dell’Unione Europea per contrastare i cambiamenti climatici). In conclusione, progetti sperimentali di tal portata e campo di indagine possono avere importanti ricadute sia in termini di trasferimento tecnologico che di soluzione ai problemi di gestione di “scomodi rifiuti”, ponendoli sotto la nuova prospettiva di interessanti risorse. * Laureata in Scienze Ambientali si occupa per Techno srl delle problematiche relative all’ambiente. AN ENERGY REPLY FROM NATURE The Emilia-Romagna region bets on agro-energy! About ten plants are already working for the production of bio-gas, which is then turned into thermal and electric energy, obtained from different bio-masses such as, to a large extent, zootechnical liquid sewage and agricultural bio-masses. The study of said technologies has been boosted during the last few years, by involving university structures present within the area of Ravenna. Owing to the remarkable amount of dejecta to be stocked and to the relevant unavoidable onset of problems due to evil-smelling emissions from existing reservoirs, it has been decided to resort to the available resource for bio-gas production. The plant for exploitation of biological methane gas coming from the anaerobic digestion of zootechnical liquid sewage for the production of electric and thermal energy makes it possible to have an alternative energy source (bio-gas) and a stabilised organic product having a high agronomic value (digested product); this contributes to fighting soils depletion in agriculture, thus providing a solution to some of the environmental issues related to traditional disposal procedures. “Dai diamanti non nasce nulla, dal letame nascono i fiori” (“Nothing stems from diamonds, but flowers grow from manure”): said aphorism by De André has maybe finally found its solid and ecological application. 5 HS+E magazine PORTE TAGLIAFUOCO: GESTIONE E MANUTENZIONE *Francesco Servadei Molte delle porte tagliafuoco installate sono fuori norma; la qualità e conformità del manufatto in opera è infatti spesso compromesso dalla scarsa conservazione dovuta alla carenza di verifiche periodiche. Di conseguenza vengono meno i controlli e i necessari interventi di risanamento, per indifferenza o disattenzione, risparmio e spesso irresponsabilità. L’argomento è dunque di pressante attualità in quanto: − esiste l’obbligo di installazione, con regole di utilizzo e impiego; − esiste la norma tecnica di prova, seguita dall’obbligo di omologazione; − si accusa che molte chiusure in opera sono “fuori norma” e “non conformi”. In effetti il panorama delle norme tecniche è complesso: la norma di prova vigente è la UNI EN 1634-1 con norma di classificazione UNI EN 12501-2; è ancora applicabile la UNI CNVVF 9723 fino a quando non diventerà operativa la marcatura CE per porte di questo tipo. Perciò sul mercato nazionale saranno legalmente immesse ed installate sia porte omologate secondo la UNI CNVVF sia porte omologate secondo la UNI EN. Le varie chiusure classificate per resistenza al fuoco si possono distinguere in tre diverse fasce: 1) quelle che indicano il requisito provato secondo una delle due norme tecniche citate; 2) quelle che indicano il requisito provato secondo la Circolare 91/61, ora abrogata dal D.M. 16/02/2007; 3) quelle che sono state installate ed indicate come aventi il requisito, ma che non hanno una documentazione diretta e certa che lo possa attestare. In parallelo si è avuta anche un’innovazione di vari componenti e dei loro accessori: maniglie, maniglioni antipanico, piastre di sicurezza, chiudiporta, regolatori di precessione in chiusura, cerniere, fermi elettromagnetici, ecc. hanno ottenuto la marcatura CE ed è diventato obbligatorio il loro utilizzo esclusivo. Per le maniglie, i maniglioni antipanico e le piastre di sicurezza installati ma non marcati è obbligatoria la sostituzione entro il 2011. Al di là dell’ipotesi obiettivamente velleitaria di sostituire tutte le porte e chiusure “non omologate” è però sot- health, safety and environment www.techno-hse.com 6 to gli occhi di tutti lo stato di degrado e di scarsa sicurezza nella quale versano moltissime porte “tagliafuoco” installate in ospedali, scuole, alberghi, uffici, aree commerciali, ecc. Non è necessario essere degli esperti per capire se una porta è fuori regola e non a norma: oltre alla datazione dobbiamo considerare: − quelle maneggiate, manomesse, variate negli accessori durante e dopo l’installazione; − quelle installate in modo non conforme (per esempio quelle su pavimenti continui in legno, linoleum, moquette, ecc.); − quelle con accessori (chiudiporta, molle, maniglioni antipanico, ecc.) inefficienti o neutralizzati; − quelle che hanno subito danni; − quelle bloccate sulle guide o sulla soglia. HS+E magazine L’origine del problema va imputata fondamentalmente all’ignoranza della cultura della sicurezza, all’impunità dei trasgressori, alla mancanza di adeguate istruzioni da parte dei produttori e alla diffusa “superficialità”. Cosa si può fare realisticamente? Occorre effettuare verifiche puntuali delle porte e i loro elementi per accertare: − i loro documenti di conformità costruttiva: dichiarazione del costruttore con copia del certificato di prova, i documenti progettuali e di acquisto; − i loro documenti di conformità in installazione; − la presenza di un registro degli interventi completo e aggiornato; − lo stato delle chiusure; − l’adeguatezza delle loro condizio- ni di impiego; − la condizione di rispondenza funzionale: giochi, distanze, spinte, ecc.; − qualunque cosa possa incidere sulla sicurezza e l’efficienza in caso di emergenza. In conclusione si può ritenere che si può agire fin da subito per risanare questo settore altamente degradato, semplicemente applicando i disposti esistenti, con strumenti anche semplici e senza oneri particolari, con verifiche e controlli periodici e una maggiore e diffusa sensibilità. Nella sicurezza è sempre meglio prevenire che intervenire. * Ingegnere Edile, in Techno srl si occupa di prevenzione incendi, progettazione di impianti e valutazione del rischio incendio. FIRE RESISTING DOORS: HANDLING AND MAINTENANCE Several fire resisting doors already installed are out-of-standard; the main reason for this is often due to poor preservation and lack of periodical inspections. Installation is compulsory in compliance with specific utilisation rules and testing technical standards; type-approval is mandatory as well. However it may be possible to face the problem from the start by resorting to existing devices with an increased and widespread awareness and appreciation. 7 HS+E magazine SICUREZZA SUL LAVORO: SI È CONCLUSO IL CORSO DI ALTA FORMAZIONE DEDICATO A RAFFAELE ROZZI * Michela Casadei S i è concluso di recente, nella sede degli ex asili in via Tombesi dall’Ova dove si sono tenute le lezioni, il corso di alta formazione ‘Sicurezza industriale e sostanze pericolose’ dedicato alla memoria del ravennate Raffaele Rozzi, laureato in chimica industriale, morto eroicamente a Bilbao mentre cercava di salvare due colleghi in una vasca di depurazione di un impianto di biodiesel. Il corso, organizzato dall’ Università di Bologna, dal Comune di Ravenna e da Fondazione Flaminia, ha ottenuto forte interesse registrando 23 iscritti più un uditore. Oltre a giovani neolaureati, tra i corsisti forte è stata la presenza di professionisti, operatori e addetti alla sicurezza e alla prevenzione all’interno di aziende sia del territorio che di fuori provincia. Elevata la presenza di vigili del fuoco. Tra i partecipanti, inoltre, anche alcuni rappresentanti sindacali dei lavoratori all’interno di attività industriali e aziende parachimiche. Il corso, indirizzato alla formazione di professionalità in grado di conoscere e prevedere incidenti derivanti da preparazione, manipolazione e trasporto di sostanze tossiche e/o esplosive, ha ricevuto il sostegno di Comune di Ravenna, Autorità portuale di Ravenna, Camera di Commercio di Ravenna, Associazione Prov.le Industriali di Ravenna e Sapir che hanno finanziato 9 borse di studio a copertura totale della quota di partecipazione. A chiudere i lavori, con una piccola cerimonia a cui hanno preso parte anche Luciana Susina ed Elisa Rozzi, madre e sorella di Raffaele, sono stati il sindaco Fabrizio Matteucci, il professor Ferruccio Trifirò, preside della Facoltà di Chimica Industriale dell’Università di Bologna, e il direttore di Fondazione Flaminia Antonio Penso. Grande, in particolare, la soddisfazione espressa da Matteucci che ha sottolineato come: “L’iniziativa, che ha coinvolto università, istituzioni e imprese del territorio, sia qualcosa di 8 HS+E magazine più di un gesto simbolico. Con questo corso siamo riusciti a formare 23 lavoratori e soprattutto a tenere viva l’attenzione su un tema di fondamentale importanza come quello sulla qualità e sicurezza sul lavoro, tanto più importante in una città dove convivono tante attività intrinsecamente pericolose come la nostra. Ringrazio quanti con il Comune di Ravenna, dalle realtà produttive del territorio che hanno sostenuto economicamente i corsisti, alla Fondazione Flaminia e al direttore del corso il prof. Trifirò, hanno contribuito al buon esito di questa che mi auguro essere la prima di numerose esperienze sul tema”. “Si tratta – ha aggiunto Trifirò - di un iniziativa particolarmente significativa, che fra l’altro cade in un momento in cui la tematica della sicurezza sul lavoro è molto sentita, perché interpreta l’esigenza sociale di conoscere la pericolosità dei prodotti chimici al di fuori dell’industria chimica. Ravenna è tra le prime province d’Italia per incidenti sul lavoro e, anche se l’industria chimica è invece quella più attenta e con meno incidenti registrati, c’è sempre spazio per migliorare e corsi del genere rappresentano momenti di formazione di una cultura diffusa fondamentali a questo fine”. Antonio Penso, sottolineando l’efficace sinergia tra università e istituzioni, ha infine ribadito che “i risultati di questa iniziativa dimostrano che Ravenna ha le caratteristiche per candidarsi a polo d’eccellenza nella formazione sulla sicurezza sul lavoro. Lavorare su questo tema è stato per Fondazione Flaminia motivo di vanto. Per questo, augurandomi che questa esperienza possa consolidarsi, rinnovo la disponibilità di Fondazione Flaminia a supportare nuovi progetti formativi sul tema della sicurezza”. * Responsabile Ufficio Stampa Fondazione Flaminia - Ravenna Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali Laurea in Beni Culturali Laurea Magistrale in Ricerca, Documentazione e Tutela dei Beni Archeologici Laurea Magistrale in Archivistica e Biblioteconomia Laurea Magistrale in Storia e Conservazione delle Opere d’Arte Laurea Magistrale in Cooperazione Internazionale, Tutela dei Diritti e dei Beni Etno-Culturali nel Mediterraneo ed in Eurasia Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali Laurea in Scienze Ambientali Laurea in Tecnologie per la Conservazione ed il Restauro Laurea Magistrale in Scienze per l’Ambiente e il Territorio Laurea Magistrale in Biologia Marina Laurea Magistrale in Scienze per la Conservazione e il Restauro Facoltà di Giurisprudenza Laurea in Giurista d’Impresa e delle Amministrazioni Pubbliche Laurea Magistrale in Giurisprudenza (quinquennale) Facoltà d’Ingegneria Laurea in Ingegneria Edile Facoltà di Medicina e Chirurgia Laurea in Infermieristica Laurea in Logopedia Facoltà di Chimica Industriale Laurea in Chimica e Tecnologie per l'Ambiente e per i Materiali Per info: Ufficio Relazioni con il pubblico – URP • Tel. 0544.936290 www.poloravenna.unibo.it • www.fondazioneflaminia.it HS+E magazine Descrivere in modo dettagliato lo stato dell’arte - sia a livello teorico che pratico - in materia di risk assessment ambientale era già nella prima edizione l’obiettivo, per la verità non troppo nascosto, dell’autore di Ecological Risk Assessment. Con questa seconda edizione, notevolmente riveduta, Glenn W. Suter II amplia ulteriormente il campo d’azione puntando all’ancora più ambizioso obiettivo di mettere a disposizione del lettore una sorta di compendio universale della materia. Il libro pur basandosi sui principi di risk assessment conformi alle direttive EPA americane costituisce una linea guida di riferimento in termini assoluti in campo internazionale. La materia viene affrontata mettendo a disposizione dei professionisti del settore una moltitudine di dati, modelli di analisi e metodi di approccio alle diverse problematiche tra le quali è veramente difficile non riuscire a trovare una risposta alla problematica che si deve affrontare. Tra i diversi macroargomenti trattati si possono citare la valutazione del rischio ambientale nelle più varie tipologie di ricettore, la valutazione degli inquinamenti su larga scala, la valutazione della presenza di inquinanti non convenzionali, la caratterizzazione e la gestione del rischio, l’analisi degli effetti a breve e lungo termine e le tecniche di valutazione dello stato di contaminazione basate sul monitoraggio ambientale. ECOLOGICAL RISK ASSESSMENT 2nd ED. di Glenn W. Suter II Ed. CRC Press - © 2007 pp. 680 - $ 109.95 11 12 HS+E magazine Transport Canada è il nome con il quale è universalmente conosciuto il Dipartimento dei Trasporti canadese che, in qualità di organo del governo federale centrale si occupa, sin dal 1935, di tutte le problematiche inerenti la regolamentazione e la sicurezza nei trasporti, terrestri (su gomma e su rotaia), aerei e marittimi. Certamente anche a causa delle evidenti difficoltà logistiche generate da un ambiente particolarmente ostile per morfologia e clima, il Dipartimento ha sin dalla nascita sviluppato politiche e programmi di ricerca estremamente rigorosi sia per quanto riguarda il trasporto dei passeggeri che delle merci; proprio per questo motivo è riconosciuto a livello mondiale come un indiscutibile punto di riferimento in materia di sicurezza nei trasporti. Il suo sito istituzionale, www.tc.gc.ca, non è da meno; all’interno si possono trovare innumerevoli link, info sheets, procedure, linee guida e documenti (anche in formato .pdf), in molti casi curati dal Transportation Safety Board, inerenti le più varie problematiche di sicurezza. Molto interessanti alcuni documenti riguardanti la gestione delle emergenze nel trasporto marittimo ed aereo e le problematiche relative al trasporto delle sostanze pericolose. È anche scaricabile in formato .pdf la rivista Reflexions, periodico che tratta di sicurezza nel trasporto marittimo. www.tc.gc.ca 13 HS+E magazine TOP GEAR safetyEyE è un sistema di monitoraggio tridimensionale delle aree circostanti robot, macchine utensili o altre aree di lavoro pericolose, che sfrutta una tecnologia basata sull’impiego di una speciale telecamera. Il produttore, Pilz Automation Technology, assicura che, comparato con i tradizionali sistemi ottici o alle barriere sensibili, questo sistema consente notevoli risparmi in virtù della rapidità e flessibilità di installazione nonché, soprattutto, della rapidità di messa a punto e della quasi inesistente necessità di manutenzione una volta installato. secondo il costruttore grazie alla precisione e affidabilità di intervento è inoltre possibile raggiungere una produttività notevolmente più alta. www.pilz.com *** Buck & hickman ha lanciato sul mercato, con il proprio brand roebuck, una nuova mola ad aria portatile compatibile con dischi da 100 e 125 mm di diametro. la novità, rispetto ad analoghi utensili già sul mercato, risiede nel particolare materiale con cui sono costruite la scocca e le impugnature che secondo B & h è in grado di assorbire con grande efficacia le vibrazioni trasmesse dall’utensile prolungando sensibilmente i tempi di utilizzo a parità di dose di vibrazione assorbita dall’operatore. Il carter di protezione del disco è ampiamente regolabile in modo da fornire la massima sicurezza sia durante le operazioni di taglio che di molatura. lo speciale sistema di silenziamento dello scarico dell’aria è inoltre in grado di ridurre l’emissione sonora a 78 dB elevando il comfort dell’operatore e fornendo il non trascurabile vantaggio di garantire una più elevata percezione dei rumori di ambiente a tutto vantaggio, ancora una volta, della sicurezza. www.bhinone.com 14 HS+E magazine Ogni anno, secondo i dati raccolti dall’Health & Safety Executive britannico, gli incidenti causati da scivolamenti ed inciampi risultano in aumento ed i relativi costi diretti ed assicurativi crescono di conseguenza. L’HSE stima che nel corso del 2007 questi infortuni siano costati all’industria britannica 512 milioni di sterline per mancata produzione ed altri costi. Per il Datore di Lavoro che si trova a doversi difendere in una causa intentata da un dipendente o da un visitatore incorso in un simile infortunio, la principale documentazione da esibire è il risk-assessment, effettuato, ovviamente, prima dell’accadimento. Ci sono state negli ultimi anni notevoli sentenze in merito e in (quasi) tutti i casi è stata riscontrata una responsabilità da parte del Datore di Lavoro in relazione ad una prevedibilità dell’evento e al conseguente mancato monitoraggio dello stato degli ambienti di lavoro. In un solo caso (in cui la causa dello scivolamento è stata individuata nelle foglie cadute da un albero) è stata ravvisata l’imprevedibilità della causa ma solo in virtù del fatto che si trattava di un evento dipendente da concause naturali (un forte temporale aveva fatto cadere una quantità di foglie non facilmente rimovibile) e che il Datore di Lavoro ha potuto comunque dimostrare di avere implementato un sistema di controllo su tale tipo di evento. SHP - SAFETY & HEALTH PRACTITIONER “Spills and Bills” di Sarah Faulkner 15 HS+E magazine 20 08 - 20 09 IFEST Salone internazionale per l’ambiente, 21 – 23 ottobreGand l’energia e la sicurezza sul lavoro Expoprotection/feu 4 – 7 novembreParigi Salone internazionale per la prevenzione incendi e la sicurezza ECOMONDO Salone internazionale degli equipaggiamenti, 2 – 5 dicembreLione 18 – 20 gennaio Fiera internazionale sui prodotti della sicurezza ed antincendio SEGUREX (Francia) Dubai (EAU) 18 – 21 marzoLisbona Salone internazionale della sicurezza OMC 2009 (Francia) 10 – 12 dicembreMontpellier Salone internazionale delle energie rinnovabili INTERSEC (Italia) delle tecnologie e dei servizi dell’ambiente ENERGAIA (Italia) 25 – 28 novembreMilano Salone internazionale della sicurezza POLLUTEC (Francia) 5 - 8 novembreRimini Salone internazionale dell’ambiente e del riciclaggio SICURTECH EXPO (Belgio) (Portogallo) 25 – 27 marzoRavenna 9° Offshore Mediterranean Conference (Italia) Le date indicate potrebbero subire variazioni o alcune manifestazioni potrebbero venire annullate. Prima di recarsi alle manifestazioni si consiglia di verificare con gli organizzatori dei singoli eventi la correttezza delle date indicate. 16 HS+E magazine news HS E + hEalth & safEty + thE occupatIonal rly magazInE EnvIronmEntal quartE HS+E NEWS SICUREZZA ED IGIENE INDUSTRIALE PRoRoGA PeR LA VALUtAZIone DeI RIscHI È in arrivo la proroga per l’adeguamento della valutazione dei rischi nei luoghi di lavoro al D.Lgs. 81/2008: il Senato ha infatti approvato il Disegno di Legge di conversione del D.L. 97/2008, recante “Disposizioni urgenti in materia di monitoraggio e trasparenza dei meccanismi di allocazione della spesa pubblica, nonché in materia fiscale e di proroga di termini”. Tale Disegno di Legge modifica l’articolo 306, comma 2, del D.Lgs. 81/2008, prorogando i termini di attuazione delle disposizioni in oggetto: sostituisce “decorsi novanta giorni dalla pubblicazione del presente decreto nella G.U. della Repubblica Italiana” (29 luglio 2008), con “a decorrere dal 1° gennaio 2009”. Il disegno di legge deve ora passare l’esame della Camera ed essere approvato prima di agosto. IGIene e sIcUReZZA sUL LAVoRo: MoDIFIcHe DeLLe sAnZIonI Decreto Legge 23 maggio 2008, n. 92 Per il caso di omicidio colposo commesso in violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, l’articolo 1 del D.Lgs. 92/2008 ha modificato il comma 2, art. 589, c.p., innalzando da “cinque” a “sei” anni di reclusione la pena massima prevista per tale reato. Decreto Legge 25 giugno 2008, n. 112 Con il D.L. 112/08 viene depennata la sanzione amministrativa da 2.500 a 10.000 euro per il Datore di Lavoro e per il Dirigente che, ai sensi dell’articolo 18, comma 1, lettera u) del D. Lgs. n. 81/2008, nell’ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto o di subappalto, non muniscano i lavoratori di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia e contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del Datore di Lavoro. Si ricorda che rimane in vigore, comunque, l’obbligo di munire il personale occupato di apposita tessera di riconoscimento ai sensi dell’art. 36-bis, commi 3-4-5 della legge 4 agosto 2006, n. 248, norma che continua ad essere in vigore anche dopo l’emanazione del citato Testo Unico su salute e sicurezza, e l’inadempimento viene sanzionato in via amministrativa da 100 a 500 euro. Il D.L. 112/08 introduce inoltre alcune modifiche ai commi 1 e 4, lettera b) dell’articolo 14 del D.Lgs. n. 81/2008, abolendo la sanzione relativa alla sospensione di un’attività imprenditoriale in caso di violazione della normativa sull’orario di lavoro. Mentre è confermata la suddetta sanzione per le reiterate violazioni della normativa sulla salute e sicurezza del lavoro. D.LGs. 81/08: oBBLIGHI DeL DAtoRe DI LAVoRo e DeL DIRIGente Il Testo Unico sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro all’art. 18, comma 1, lettera aa, impone al Datore di Lavoro (e al Dirigente) di “comunicare annualmente all’Inail i nominativi dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza”. Le Direzioni Inail hanno reso noto che, in attesa di predisporre le modalità di comunicazione e i termini per l’effettuazione delle stesse, tali comunicazioni sono sospese fino a successiva comunicazione. HS+E magazine IL LIBRETTO FORMATIVO DEL CITTADINO L’art. 17, comma 14, D.Lgs. 81/2008, ha previsto che le competenze acquisite a seguito dello svolgimento delle attività di formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro vengano registrate nel libretto formativo del cittadino, di cui all’articolo 2 comma 1, lettera i, D.Lgs. 276/2003. Il contenuto del libretto formativo è utile ai fini della programmazione della formazione e della verifica degli obblighi di cui al D.Lgs. 81/2008. Ancora da sviluppare ed approfondire l’efficacia probatoria, i profili sanzionatori, le criticità applicative, ecc.. APPROVATA LA PROROGA PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI (Legge 129/2008 “Conversione in legge, con modificazioni, del Decreto Legge 3 giugno 2008, n. 97, recante disposizioni urgenti in materia di monitoraggio e trasparenza dei meccanismi di allocazione della spesa pubblica, nonchè in materia fiscale e di proroga di termini”) Il 30 luglio 2008 è stato convertito in Legge il Decreto Legge 3 giugno 2008 n. 97. Il Senato ha infatti approvato definitivamente tale Decreto, soprannominato “Decreto Milleproroghe”, che contiene la modifica dell’articolo 306, comma 2, del D.Lgs. 81/2008. Vengono così RINVIATI GLI OBBLIGHI DI VALUTAZIONE DEI RISCHI, mediante la sostituzione delle parole “decorsi novanta giorni dalla pubblicazione del presente Decreto nella G.U. della Repubblica Italiana” (ovvero il 29 luglio 2008), con “A DECORRERE DAL 1° GENNAIO 2009”. La proroga in oggetto è diventata effettiva il 03/08/2008. LIBRO UNICO DEL LAVORO Attraverso il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112 (art. 39) è stato istituito il “Libro unico del lavoro”, la cui modalità di tenuta e conservazione è stata appena pubblicata in Gazzetta ufficiale tramite il decreto del ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali 9 luglio 2008. Il libro unico, nato con lo scopo di semplificare gli adempimenti di natura formale nella gestione dei rapporti di lavoro, deve essere tenuto dai datori di lavoro privati che occupano lavoratori subordinati, collaboratori coordinati e continuativi e associati in partecipazione con apporto lavorativo e prevede la sostituzione dei libri paga, dei libri matricola, del registro d’impresa e di altri libri obbligatori. Le nuove regole saranno obbligatorie dal 2009. RUMORE E VIBRAZIONI Il Coordinamento Tecnico delle Regioni in collaborazione con l’ISPESL ha realizzato le prime indicazioni per la corretta applicazione dei Capi I, II e III del Titolo VIII del D.Lgs. 81/2008 riguardanti la prevenzione e la protezione dai rischi di esposizione ad agenti fisici nei luoghi di lavoro. Queste prime indicazioni riguardano la corretta applicazione del D.Lgs. 81/08 in merito alla prevenzione e protezione dai rischi di esposizione al rumore e alle vibrazioni meccaniche nei luoghi di lavoro. Le linee guida sono disponibili nel sito dell’ISPESL nella sezione Documentazione e sostituiscono le precedenti linee guida per l’applicazione dei D.Lgs. 187/2005 (vibrazioni) e 195/2006 (rumore). SICUREZZA DELLE MACCHINE Prendendo spunto da una sentenza della Cassazione Penale Sezione IV in merito ad un infortunio avvenuto ad un dipendente, si ricorda che il Datore di Lavoro è tenuto, ai sensi dell’articolo 2087 del codice civile, ad adeguare le macchine al fine dell’applicazione delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro e alle prescrizioni che la scienza e la tecnica attualmente suggeriscono anche se, le stesse macchine, rispondevano alle disposizioni di sicurezza in vigore al momento storico della loro costruzione. 17 18 HS+E magazine LEGGE 133/2008: NOVITÀ RIGUARDO AGLI ORARI DI LAVORO È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale la legge n. 133 del 06/08/2008 attraverso il quale è stato convertito, con modificazioni, il Decreto Legge n. 112 del 25/06/2008, inerente diverse tematiche di organizzazione del lavoro. La legge n. 133/2008 introduce novità in merito agli orari di lavoro che vanno a modificare molti elementi presenti all’interno del D.Lgs. n. 66/2003 e successive modificazioni. Le prime modifiche riguardano la definizione di “lavoratore notturno”: viene definito “lavoratore notturno” qualsiasi lavoratore che svolga “per almeno tre ore” (questa la novità) lavoro notturno per un minimo di ottanta giorni lavorativi all’anno; questo limite è riproporzionato in caso di lavoro a tempo parziale. Subisce modifiche anche la definizione di “lavoratori mobili”: le loro disposizioni in materia di tempi di lavoro vengono estese alle aziende che effettuano attività di autotrasporto per conto proprio e non più solo per conto terzi. Ulteriori novità introdotte dalla legge riguardano l’estensione dell’inapplicabilità del D.Lgs. n. 66/2003 al personale dei servizi di vigilanza privata, modifiche relative a pause e riposi in quanto con il nuovo decreto il diritto di consecutività delle 11 ore di riposo previste all’art. 7 del D.Lgs n. 66/2003 si perde per le attività in “regime di reperibilità” e l’aumento della flessibilità dei riposi. ambiente BONIFICHE: NUOVE INDICAZIONI PER LE VIOLAZIONI PENALI Rispetto alle disposizioni precedentemente in vigore, il D.Lgs 152/2006 in tema di bonifiche regola le violazioni procedimentali di natura penale, isolando in momenti precisi quelle caratterizzate da autonomo rilievo penale e definendo i singoli passaggi della procedura. L’individuazione del superamento delle CSR (concentrazioni soglia di rischio), quindi dell’accertamento del reato, è rimessa al soggetto responsabile. Il D.Lgs. 4/2008 apporta alcune modifiche all’Allegato 1 del D.Lgs. 152/2008, in merito alla bonifica delle acque sotterranee e l’analisi del rischio sanitario ambientale sito-specifico, andando anche in parte a variare i valori delle CSR. INQUINAMENTO MARINO Regolamento (CE) 13 giugno 2088, n. 536/2008 Il regolamento (CE) n.536/2008 prevede la disciplina transitoria in attesa dell’entrata in vigore della convenzione AFS (convenzione internazionale sul controllo dei sistemi antivegetativi nocivi sulle navi). Esso stabilisce misure che consentono alle navi battenti bandiere di uno Stato terzo di dimostrare la propria conformità all’art. 5 del Reg. (CE) n.782/2003 e procedure di controllo, da parte dello Stato di appartenenza, di approdo all’interno della Comunità. Vengono di conseguenza modificati i riferimenti alla dichiarazione di conformità AFS di cui al Reg. (CE) 782/2003. INCENTIVI PER INVESTIMENTI IN EFFICIENZA Il 31 ottobre 2008 scade il bando per la presentazione della domanda aperto (delibera di Giunta n. 1098 del 16 luglio 2008) dalla Regione Emilia Romagna inerente il Finanziamento di progetti innovativi nel campo delle tecnologie energetico-ambientale pubblicato sul BUR della Regione EmiliaRomagna n.133 del 31 luglio 2008. 19 HS+E magazine Le aree d’investimento riguardano le fonti rinnovabili, l’efficienza energetica nelle imprese (e negli edifici adibiti ad attività produttive), la realizzazione d’impianti di cogenerazione, trigenerazione, quadrigenerazione, la riduzione delle emissioni climalteranti (CO2). Il bando dovrebbe avere una dotazione finanzaria complessiva di 15 milioni di euro destinanti esclusivamente in conto capitale a favore degli investimenti realizzati in campo energetico dalle PMI. prevenzione incendi PROROGA DI TERMINI PREVISTI DA DISPOSIZIONI LEGISLATIVE Decreto Legge 30 giugno 2008, n. 113 Sulla Gazzetta Ufficiale n. 151 del 30 giugno 2008 è stato pubblicato il Decreto Legge 30 giugno 2008, n. 113 “Proroga di termini previsti da disposizioni legislative”. In particolare, l’art. 6 del sopraccitato Decreto, dispone che: “il termine stabilito dall’articolo 3, comma 4, del decreto-legge 28 dicembre 2006, n. 300, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2007, n. 17, per completare l’adeguamento alle disposizioni di prevenzione incendi delle strutture ricettive turistico-alberghiere con oltre 25 posti letto, esistenti alla data di entrata in vigore del decreto del Ministro dell’interno in data 9 aprile 1994, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 116 del 20 maggio 1994, è prorogato al 30 giugno 2009”. Viene altresì abrogato il comma 2/bis dell’art. 3 della Legge n. 31 del 28 febbraio 2008 che fissava al 30 giugno 2009 il termine per l’adeguamento delle strutture che, in occasione di rinnovo del certificato di prevenzione incendi, avevano avuto ulteriori prescrizioni che comportavano per la loro realizzazione una spesa superiore a 100.000 euro. edilizia e territorio ATTESTATO DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA Il 24 luglio la Camera ha approvato il Disegno di Legge di conversione del D.L. 112 del 25 giugno 2008, che introduce alcune importanti novità di interesse per il settore dell’edilizia. In particolare scompare l’obbligo di allegare l’attestato di certificazione energetica all’atto di compravendita di interi immobili o di singole unità immobiliari e l’obbligo, nel caso delle locazioni, di consegnare o mettere a disposizione del conduttore l’attestato di certificazione energetica. Rimane però l’obbligo di redigerlo, previsto dall’art. 6 del D.lgs. 192/2005.