«Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro» (Lc 24, 15b) ITINERARIO PASTORALE ANNO B Tempi di Avvento, di Natale, Ordinario (I parte) 27 novembre 2011 – 21 febbraio 2012 A cura del Coordinamento pastorale degli Uffici diocesani LEGENDA OGMR Ordinamento Generale del Messale Romano (2004) CCC Catechismo della Chiesa cattolica Direttorio Pietà Popolare Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, Direttorio su Pietà Popolare e Liturgia. Principi e Orientamenti (2002) Repertorio Nazionale CEI, Repertorio Nazionale di Canti per la Liturgia, 2008 Una fede da cantare Ufficio Liturgico della Diocesi di Como, Una fede da cantare. Per un repertorio diocesano dei canti, 1987 Lodate Dio Diocesi di Lugano, Lodate Dio, 1985 G. Venturi, Avvento e Natale G. Venturi, Avvento e Natale, Elledici, Rivoli 1986 sito web v. scheda pubblicata sul sito web della Diocesi nella sezione Pastorale Diocesana. 2 INTRODUZIONE Ai sacerdoti e ai vari animatori della vita pastorale, laici e consacrati, è affidata questa pubblicazione, che fa parte della collana “Itinerari pastorali”, a cura degli Uffici diocesani di pastorale. Con questo sussidio rincorriamo il desiderio di animare la vita pastorale a partire dal mistero di Cristo e della sua azione di salvezza, secondo quanto ci ha indicato il Vescovo Diego con la scelta di ricentrare l’Anno pastorale sull’Anno liturgico (cfr. Appunti e riflessioni introduttive per la programmazione del triennio pastorale 2010-2013, 8 ottobre 2010). Alle comunità parrocchiali è richiesto di rivedere il senso e gli obiettivi della programmazione pastorale: si tratta di far emergere la ricchezza di esperienze e di significati che ogni Domenica e ogni momento dell’anno liturgico ci offrono. Quante sottolineature proprie dei diversi tempi, quanta ricchezza che la viva tradizione della Chiesa ci consegna! È bello imparare ogni giorno a far scaturire dalla fonte dell’Anno liturgico le proposte di catechesi, di comunione e di servizio che animano le nostre comunità. Il Vescovo ci indica questa via nel Piano pastorale 2012, ricordando a tutti che “…abbiamo fatto la scelta diocesana di riposizionare tutta la pastorale dentro l’Anno Liturgico, secondo la sapiente pedagogia della Chiesa. L’anno pastorale e i vari cammini di fede debbono avere nell’Anno Liturgico il loro primo e indiscutibile riferimento. Al centro di tutto risplende il Mistero Pasquale, al quale si collegano tutti i misteri di Cristo e della storia della salvezza che si attualizzano sacramentalmente. Che cos’è infatti l’educazione cristiana se non innanzitutto l’accompagnamento a gustare il profondo senso della Parola di Dio che si dispiega nel tempo?” (Diego Coletti, Il Maestro è qui e cammina con noi”, Piano pastorale anno 2012). Gli “Itinerari pastorali” sono uno strumento modesto e concreto a servizio di questo processo di rinnovamento. Il titolo della collana “Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro” (Lc 24, 15b) esprime la consapevolezza che nell’anno liturgico riconosciamo e incontriamo Gesù Cristo accanto a noi nel cammino della vita. Vorrei che fosse condiviso un intento molto pratico che si intreccia come filo rosso nei sussidi di Avvento: partecipare alla Santa Messa di Natale. È nel cuore di 3 ogni pastore il desiderio di vedere le famiglie della comunità, e in particolare i giovani e i bambini presenti alla Santa Messa di Natale. Lavoriamo perché questo avvenga e si possa incontrare il Signore esattamente là dove egli ci ha chiesto di fare memoria di lui, nell’Eucaristia. Allora sarà Natale della comunità. E l’anno liturgico non sarà calendario, ma vita. Affido queste pagine all’attenzione di tutti: basterà leggerle anche solo per avere un’idea in più o per ricordare appuntamenti che a volte sfuggono alla memoria; le leggeremo anche per sintonizzarci sul tempo liturgico in atto e per condividere uno stile di cammino diocesano. Sono certo che la fatica di alcuni di noi per preparare il presente sussidio sarà premiata dalla soddisfazione di molti nel trovare qui una serie di piccole e precise indicazioni, accanto a suggerimenti e a rimandi a materiale prezioso che si trova sul sito diocesano. Nel coordinare questo lavoro ho apprezzato le note, le richieste e le correzioni di tanti. Vorrei considerarlo un libretto di appunti che è per tutti, proprio perché è di tutti. Mons. Italo Mazzoni Vicario episcopale per la pastorale INFORMAZIONI In ogni anno pastorale saranno almeno pubblicati due sussidi: 1. Itinerario pastorale Avvento – Natale – Tempo Ordinario I parte 2. Itinerario pastorale Quaresima – Pasqua – Tempo Ordinario II parte. La struttura del documento prevede per ogni tempo liturgico 4 sezioni: 4 Significato pastorale: le ricadute pastorali dei temi caratteristici del periodo; Annuncio e attualizzazione: le sottolineature specifiche dell’anno pastorale, alla luce del Lezionario (A, B, C), del Piano pastorale della Diocesi, degli orientamenti della Chiesa italiana; Segni e azioni: le conseguenti indicazioni per la programmazione di diverse tipologie di celebrazioni e iniziative pastorali (Iniziazione cristiana, catechesi, aspetti caritativi e missionari…); Giorno per giorno: introduzione al significato delle domeniche e delle feste, suggerimenti operativi, appuntamenti, giornate dedicate a temi particolari. Sono raccolte e sintetizzate le indicazioni dei più importanti documenti della Chiesa italiana (tutti i riferimenti sono citati nel testo), accompagnati da sottolineature e suggerimenti per la nostra Chiesa diocesana. Questa pubblicazione è integrata da una serie di schede che offrono modelli e schemi di celebrazioni e incontri, testi e approfondimenti (valorizzando anche diversi materiali che la Diocesi ha prodotto in questi anni, una ricchezza che per molti è ancora da scoprire). Queste schede saranno via via pubblicate sul sito web diocesano www.diocesidicomo.it e sono segnalate nel testo con il rimando sito web Sussidi diocesani per i Tempi di Avvento e di Natale Biglietto di Avvento e Natale per le famiglie con Messaggio del Vescovo, Benedizione della Mensa, Corona d’Avvento, Presepio, indicazioni per vivere la festa della Santa Famiglia (in versione stampata prenotabile presso la segreteria del Coordinamento pastorale e anche sito web). Messaggio del Vescovo alle famiglie e alle comunità sito web). Proposte di riflessioni a cura della Caritas diocesana sito web. Novene di Natale per adulti sito web, per ragazzi e famiglie sia in versione stampata su prenotazione sia sito web. Messaggio del Papa per la 45 Giornata della Pace sito web e Il Settimanale Giornata Missionaria dei Ragazzi (GMR), 6 gennaio, distribuita dalle Pontificie Opere Missionarie. Indicazioni per le Domeniche: all’interno di questo documento, nelle sezioni “Giorno per giorno”. a 5 Formazione degli operatori pastorali In relazione all’attenzione specifica dell’anno sulla “Parola di Dio”: 3 sere lettori (in base alle richieste vicariali e intervicariali). Riferimento: Ufficio diocesano per la liturgia; ricordiamo che in diversi vicariati vi sono operatori pastorali che si stanno formando nel Laboratorio diocesano “La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa” (luglio 2011-gennaio 2012). In relazione ai tempi liturgici di Avvento e Natale: 6 3 sere animatori canto e gruppi liturgici (anno liturgico, natale, avvento; introduzione e esercitazioni). Riferimento: Ufficio diocesano per la liturgia. TEMPO DI AVVENTO | Significato pastorale L'Avvento è un tempo di attesa. Attendiamo il Signore che viene. L'oggetto centrale della speranza cristiana non può essere altro. In Avvento celebriamo tutto il grande mistero della venuta del Signore: esso va dalla prima venuta a Betlemme, che ha risposto all'attesa del popolo antico, fino all'ultima venuta del Re della gloria, che colmerà l'attesa della Chiesa. Entro questi due termini estremi si colloca un terzo avvento: quello che ha luogo nella Chiesa e nella vita cristiana, soprattutto per mezzo dei sacramenti. E quello che nella preghiera del Signore esprimiamo con l'invocazione: «Venga il tuo Regno»: realtà sempre in atto, da cui la nostra vita esige di essere afferrata a ogni istante. «Cristo ieri, oggi e nei secoli». Egli è l'«oggi» eterno del mondo. La prima venuta a Betlemme è rievocata dalla festa del Natale, a cui questo tempo prepara. Siamo esortati ad attendere con fede, con alacrità e con gioia una solennità che ci recherà gaudio e salvezza. L'ultima venuta del Signore, quando verrà nella gloria a chiudere la storia del mondo e a introdurci nel Regno, l'attendiamo con una speranza che si rinnova sempre. Ne abbiamo già una caparra nel dono del suo Spirito, e una anticipazione nella presenza del Risorto in mezzo a noi; ma questo non spegne in noi il desiderio di contemplarlo «a volto svelato» nella gloria del suo avvento. «Proclamiamo la tua risurrezione, nell'attesa della tua venuta». La continua venuta nella Chiesa e in ogni anima, è la grande realtà che riempie il tempo presente. Per questo l'attesa non è mai colmata. Le anime lo aspettano, perché non hanno ancora raggiunto la piena statura di Cristo; la Chiesa lo aspetta, perché le realtà che essa possiede non sono ancora definitive; il mondo lo aspetta, perché la missione della Chiesa non ha ancora portato fino ai suoi confini la testimonianza evangelica. Questa speranza conosce un ritmo progressivo: ogni anno è nuova, perché mentre lascia dietro di sé le tappe raggiunte, si protende verso nuove mete. (CEI, La preghiera del mattino e della sera p.2) TEMPO DI AVVENTO | Significato pastorale 7 TEMPO DI AVVENTO | Annuncio e attualizzazione Letture dell’Anno B Indicazioni per ciascuna domenica nella sezione Giorno per giorno. Figure bibliche per la preparazione al Natale il profeta Isaia, San Giovanni Battista il precursore del Signore, Maria l’Immacolata, la Vergine Madre del Salvatore. Il Piano pastorale 2012- Il Maestro è qui e cammina con noi: la Parola «Cardine della salvezza è il corpo che, con l’Incarnazione, il Figlio eterno del Padre ha assunto dalla Vergine Maria. Il Verbo incarnato si è fatto così uno di noi, ha posto fra noi la sua tenda, ha lavorato, pensato, agito e amato con cuore di uomo *…] Le Sacre Scritture dell’Antico e del Nuovo Testamento sono, pertanto, il cardine attraverso il quale “il Dio invisibile nel suo grande amore parla agli uomini come ad amici, e s’intrattiene con essi per invitarli e ammetterli alla comunione con sé”. Insieme alla grande parola di Dio che è l’intera creazione in Cristo (liber naturae), esse rivelano che Dio, nella sua vita più intima, è parola, dialogo, relazione, dono assoluto, e a questa comunione intende invitare ogni uomo, chiarendo così definitivamente l’enigma della condizione umana *…+ Intendo perciò esortare, soprattutto nel prossimo anno 2012, a una frequentazione assidua e a una conoscenza viva delle Sacre Scritture, nella loro divina capacità di illuminare le diverse situazioni della nostra vita. “E’ decisivo, dal punto di vista pastorale, presentare la Parola di Dio nella sua capacità di dialogare con i problemi che l’uomo deve affrontare nella vita quotidiana. Per questo dobbiamo impiegare ogni sforzo per mostrare la Parola di Dio come apertura ai propri problemi, come risposta alle proprie domande, un allargamento dei propri valori e insieme come una soddisfazione alle proprie aspirazioni”». 8 TEMPO DI AVVENTO | Annuncio e attualizzazione TEMPO DI AVVENTO | Segni e azioni Celebrazioni eucaristiche Indicazioni generali «Nel tempo di Avvento si suonino l’organo e gli altri strumenti musicali e si orni l’altare di fiori con quella moderazione che corrisponde all’indole di questo tempo liturgico, senza anticipare la pienezza della gioia del Natale del Signore». (Cerimoniale dei Vescovi, 236) Cantare l’attesa. In questo tempo si propongano canti che esprimono vigilanza, conversione, tensione e gioia nel cammino verso la parusia e canti che invocano la venuta del Redentore. Riferimenti: Repertorio nazionale, Lodate Dio p.128-129, FdC. Valorizzare gli elementi ordinari di carattere escatologico: ad esempio, l’embolismo che sfocia nell’acclamazione «Tuo è il regno». Rito di ingresso: da curare in modo particolare come attenzione specifica del tempo di Avvento. Per il canto: O Redentore dell’uomo, con le strofe riferite ai contenuti del lezionario del giorno delle quattro domeniche di Avvento e della solennità dell’Immacolata Concezione; la melodia è di don Sergio Marcianò (compositore e organista di grande rilievo, anche a Tirano e Sondrio), il testo della prima strofa/ritornello è di Padre David M. Turoldo (v. schede Cantare la parola, Avvento B) . sito web Atto penitenziale: si suggerisce l’adozione della formula III, con invocazione cantata. Acclamazione di anamnesi: “Annunciamo la tua morte…”, possibilmente caratterizzata con l’aggiunta di impronta escatologica “Vieni, Signore Gesù!” (cfr. Messale Romano; Lodate Dio, 238) Corona di Avvento: nella chiesa la corona è preferibilmente collocata vicino all’ambone; l’accensione del cero può avvenire dopo la proclamazione del Vangelo, mentre l’Assemblea canta un ritornello; i ceri accesi nelle domeniche precedenti ardono già dall’inizio della celebrazione. (v. Sussidio Pregare e cantare la Parola Como 1987) sito web TEMPO DI AVVENTO | Segni e azioni 9 Il presepio. «Il presepio *…+ sovente rimane un elemento coreografico non valorizzato all’interno della celebrazione. Sono stati fatti vari tentativi per ridare a tale tradizione maggiore efficacia pastorale. La costruzione del presepio potrebbe essere fatta a tappe, e inserita all’interno della liturgia domenicale, manifestando così l’itinerario spirituale della comunità in attesa del Signore: nella IV domenica di Avvento, si collocano le statue di Maria e Giuseppe, indicando Maria quale modello del cristiano che attende» (Cfr. G. Venturi, Avvento e Natale). Per questi motivi è fuori luogo posizionare la statua di Gesù Bambino prima della S. Messa di Natale. Le Ferie maggiori di Avvento Dal 17 al 23 dicembre, giorni chiamati “ferie maggiori” dell’Avvento, sfuma la dimensione escatologica (l’orientamento prevalente al futuro) e si intensifica la memoria della venuta storica del Signore. Antifone “O”. Le 7 antifone del Magnificat di questi giorni (che il Messale di Paolo VI ha ripreso anche come versetti dell’Alleluia per le S. Messe) ci aiutano ad accostarci al mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio con stupore e fede. Sono dette Antifone maggiori (o Antifone “O”), cantate nella Chiesa già dall’ VIII secolo. Le antifone iniziano con una “O” che esprime ammirazione e stupore. Gesù Cristo viene invocato con una serie di titoli messianici: Sapienza, Signore, Radice, Chiave, Sole, Re, Emmanuele. Le iniziali latine di questi titoli, lette in senso inverso, formano l’acrostico “Ero cras” (sarò domani, verrò domani). Le antifone si concludono con la supplica “Vieni”, perché Dio venga oggi, sia efficace per la nostra vita, risponda alle nostre speranze. Per valorizzare queste Antifone è opportuno, nei Vespri, introdurle con un breve commento (o, nella Messa, farvi riferimento durante l’omelia); se possibile è opportuno cantarle, scegliendo tra le varie proposte di melodia sito web. Possono anche diventare fonte di preghiera dopo la comunione o per qualche altra celebrazione durante la Novena di Natale (Cfr. Felice Rainoldi, «Glossario / 48» in Musica e Assemblea 2 / 2010). Novena di Natale Nei nove giorni che precedono il Natale la S. Messa abbia un breve commento alle letture e la preghiera dei Fedeli, ma non sia sovrapposta alla Novena di Natale. Questa è sorta per comunicare ai fedeli le ricchezze di una liturgia alla quale essi non avevano facile accesso (Direttorio Pietà Popolare n.103). è possibile 10 TEMPO DI AVVENTO | Segni e azioni valorizzare questo tempo liturgico che accompagna il Natale con la celebrazione dei Vespri e le Antifone maggiori (Antifone “O”). In orario adatto alla vita degli adulti si può proporre la Novena di Natale degli adulti (v. Sussidio diocesano) a modo di Liturgia della Parola. Questa potrà essere arricchita di segni e di immagini cari alle tradizioni locali. Per i ragazzi viene offerta una particolare celebrazione chiamata “la Novena dei ragazzi”; una scelta coerente con una catechesi di stile familiare richiede che la Novena dei ragazzi sia celebrata in orario adatto alle famiglie. L’invito è a scegliere tra queste proposte quella che maggiormente evangelizza la comunità in preparazione al Natale. Celebrare l’Avvento in famiglia La corona dell’Avvento La corona è un segno tipico dell’Avvento nelle case dei cristiani. Si è diffusa a partire dal XVI secolo nei paesi germanici, tra protestanti e cattolici, nell’America del Nord e poi negli altri paesi. È composta da un grande anello fatto di rami sempreverdi intrecciati (abete, oppure tasso, pino, alloro) su cui sono fissati quattro ceri posti ad uguale distanza tra loro. Il sempreverde richiama la speranza portata dal Signore che vive per sempre in mezzo agli uomini; i quattro ceri, che si accendono progressivamente nelle quattro settimane di Avvento (ogni domenica se ne accende uno in più), sono simbolo della luce di Gesù che si fa sempre più vicina e intensa, attraverso le tappe della storia della salvezza e l’annuncio dei profeti. Una tradizione suggerisce il nome dei quattro ceri: candela della Profezia, di Betlemme, dei Pastori, degli Angeli. La corona, collocata su un tavolo, diviene il centro attorno a cui tutta la famiglia si riunisce per un momento serale (quotidiano o settimanale) di preghiera (cfr. Direttorio Pietà Popolare, n.98; sussidio CEI, Avvento 2010; sussidio Pregare e cantare la Parola, Como 1987; G. Venturi, Avvento e Natale, Elledici, Rivoli 1986); sito web: Proposte per la preghiera in famiglia attorno alla corona d’Avvento. Il calendario d’Avvento Il calendario d’Avvento può essere uno strumento, rivolto in particolare ai bambini, per aiutarli a vivere giorno per giorno l’attesa del Signore con stupore, preghiera, impegno. Dietro le finestrelle di cartoncino che ogni giorno, dal 1 al 24 dicembre, vengono aperte, i bambini trovano una raffigurazione legata ai temi dell’Avvento, che li invita a vivere per quel giorno un particolare atteggiamento. TEMPO DI AVVENTO | Segni e azioni 11 (Cfr. G. Venturi, Avvento e Natale) sito web: Esempio di temi per un calendario d’Avvento. La benedizione della mensa L’ora del pasto è momento ricco di senso per la vita della famiglia e particolarmente adatto per aprire il cuore ai doni di Dio ricevuti e alla solidarietà verso i più poveri, in sintonia con la preghiera di Gesù “dacci oggi il nostro pane quotidiano”. Per il tempo di Avvento: v. Sussidio “Biglietto di Avvento e Natale per le famiglie”. La preparazione dei segni del Natale: il presepio e l’albero Il presepio. «Come è noto, oltre alle rappresentazioni del presepio betlemita, esistenti fin dall’antichità nelle chiese, a partire dal secolo XIII si è diffusa la consuetudine, influenzata senza dubbio dal presepe allestito a Greccio da san Francesco d’Assisi nel 1223, di costruire piccoli presepi nelle abitazioni domestiche. La loro preparazione (in cui saranno coinvolti particolarmente i bambini) diviene occasione perché i vari membri della famiglia si pongano in contatto con il mistero del Natale, e si raccolgano talora per un momento di preghiera o di lettura delle pagine bibliche riguardanti la nascita di Gesù.» (Direttorio Pietà Popolare, 104). Gli elementi essenziali del presepio sono suggeriti dal racconto evangelico: i pastori, l’angelo, Maria, Giuseppe, il neonato nella mangiatoia (cfr. Lc 2,16). Nel IV secolo appaiono il bue e l’asino, ricordati dal profeta Isaia (Is 1,3) (cfr. G. Venturi, Avvento e Natale). L’albero di Natale. L’albero di Natale (tradizione conosciuta dal XVI sec, ma che ha origine dalle sacre rappresentazioni diffuse dopo l’anno mille) è un segno da riscoprire nel suo simbolismo cristiano; «evoca sia l’albero della vita piantato al centro dell’Eden (cfr. Gn 2,9), sia l’albero della croce, ed assume quindi un significato cristologico: Cristo è il vero albero della vita, nato dalla nostra stirpe, dalla vergine terra santa Maria, albero sempre verde, fecondo di frutti» (Direttorio Pietà Popolare, 109). L’ornamentazione dell’albero, secondo la tradizione, consiste in mele e biscotti leggeri, frutti, doni e luci; le luci richiamano la vittoria di Cristo, luce del mondo, sulle tenebre del male (cfr. Direttorio Pietà Popolare, 109; G. Venturi, Avvento e Natale). 12 TEMPO DI AVVENTO | Segni e azioni Vespri di avvento Indicazione nei testi della Liturgia delle ore. Celebrazioni penitenziali Si suggerisce di collocare una celebrazione penitenziale anche all’inizio dell’Avvento, proponendola come momento di verifica circa la qualità e il senso della nostra speranza a livello comunitario e personale. È bene non trascurare la dimensione comunitaria della penitenza con celebrazioni nelle quali sia chiaro il riferimento alla Parola di Dio, che chiama a conversione, solleva dalla polvere del peccato, risana il cuore e riconcilia con Dio e con i fratelli. Suggerimenti celebrativi su sito web. Aspetto mariano «Si dovrà mostrare ai fedeli che la liturgia romana ha già un suo «mese della Vergine», armonicamente inserito nello svolgimento dell’Anno liturgico: il tempo di Avvento. Tale informazione tuttavia non dovrà limitarsi a creare un convincimento teorico, ma dovrà essere tradotta in celebrazioni liturgiche che, tenendo conto della sensibilità dei fedeli, valorizzino effettivamente i numerosi riferimenti a santa Maria nel tempo di Avvento» (Congregazione per il culto divino, Orientamenti e proposte per la celebrazione dell’anno mariano, 1987). «Nel tempo di Avvento, la Liturgia, oltre che in occasione della solennità dell'8 dicembre – celebrazione congiunta della Concezione immacolata di Maria, della preparazione radicale (cfr Is 11,1. 10) alla venuta del Salvatore, e del felice esordio della Chiesa senza macchia e senza ruga –, ricorda frequentemente la beata Vergine soprattutto nelle ferie dal 17 al 24 dicembre e, segnatamente, nella domenica che precede il Natale, nella quale fa risuonare antiche voci profetiche sulla Vergine Maria e sul Messia e legge episodi evangelici relativi alla nascita imminente del Cristo e del suo Precursore. In tal modo i fedeli, che vivono con la Liturgia lo spirito dell'Avvento, considerando l'ineffabile amore con cui la Vergine Madre attese il Figlio, sono invitati ad assumerla come modello e a prepararsi per andare incontro al Salvatore che viene, vigilanti nella preghiera, esultanti nella sua lode. Vogliamo, inoltre, osservare come la Liturgia dell'Avvento, congiungendo l'attesa messianica e quella del glorioso ritorno di Cristo con l'ammirata memoria della Madre, presenti un felice equilibrio cultuale, che può essere assunto quale TEMPO DI AVVENTO | Segni e azioni 13 norma per impedire ogni tendenza a distaccare – come è accaduto talora in alcune forme di pietà popolare – il culto della Vergine dal suo necessario punto di riferimento, che è Cristo; e faccia sì che questo periodo – come hanno osservato i cultori della Liturgia – debba esser considerato un tempo particolarmente adatto per il culto alla Madre del Signore: tale orientamento Noi confermiamo, auspicando di vederlo dappertutto accolto e seguito.» (PAOLO VI, Marialis cultus, nn.3-4). Angelus Domini: da sottolineare in modo particolare durante l’Avvento. «Tale preghiera non ha bisogno di restauro: la struttura semplice, il carattere biblico, l'origine storica, che la collega alla invocazione dell'incolumità nella pace, il ritmo quasi liturgico, che santifica momenti diversi della giornata, l'apertura verso il mistero pasquale, per cui, mentre commemoriamo l'Incarnazione del Figlio di Dio, chiediamo di essere condotti per la sua passione e la sua croce alla gloria della risurrezione, fanno sì che essa, a distanza di secoli, conservi inalterato il suo valore e intatta la sua freschezza. *…+ Immutati restano il valore della contemplazione del mistero dell'Incarnazione del Verbo, del saluto alla Vergine e del ricorso alla sua misericordiosa intercessione; e, nonostante le mutate condizioni dei tempi, invariati permangono per la maggior parte degli uomini quei momenti caratteristici della giornata – mattino, mezzogiorno, sera –, i quali segnano i tempi della loro attività e costituiscono invito ad una pausa di preghiera». (PAOLO VI, Marialis cultus, n.41). Suggerimenti celebrativi su sito web. Le Quattro Tempora Mercoledì venerdì e sabato dopo la III settimana di Avvento, “oggi si può ricordare l’inizio della stagione invernale, usando l’apposita preghiera universale” (Messale Romano pag. 1043; Benedizionale, p.742) . Elevazioni spirituali e concerti L’attesa del Natale e la sua celebrazione hanno una lunga tradizione di momenti musicali e canori (nelle scuole, nelle associazioni, nelle chiese…). Il repertorio di musica sacra a questo riguardo è ricchissimo e permette una forma particolare di evangelizzazione che avviene attraverso il canto e la musica. Non si sottovaluti l’occasione di avvicinare con queste esperienze anche persone lontane dalla comunità. L’Ufficio diocesano per la liturgia è disponibile a offrire suggerimenti e per indicazioni in occasioni di elevazioni spirituali che si svolgano nelle chiese. 14 TEMPO DI AVVENTO | Segni e azioni TEMPO DI AVVENTO | Giorno per giorno Sabato 26 novembre 2011 Appuntamenti: Incontro Cresimandi Adulti Festa delle Figlie di San Paolo Domenica 27 novembre 2011 I AVVENTO B INIZIO ANNO PASTORALE «Vegliate: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà». La vita cristiana è come un cammino nella «notte» e dunque bisogna «vegliare», e vegliare operosamente, in attesa dell'incontro con il Signore (Mc 13, 33-37). La Chiesa chiede che il Signore si affretti, che risvegli la sua potenza e venga, faccia risplendere il suo volto e ci salvi (Sal 79). Il giorno della «manifestazione» del Signore ci deve trovare «irreprensibili» (1Cor 1,8). Egli, infatti, viene come «nostro Redentore» e va incontro a quanti praticano la giustizia e si ricordano delle sue vie (Is 63, 16; 64, 4). Rito di ammissione al catecumenato nelle parrocchie. Celebrazione eucaristica. Ogni volta che la Chiesa riprende il suo cammino di santificazione dell’Avvento fissa lo sguardo sulla meta vivente del suo peregrinare, il Signore Gesù. Questo è il senso del movimento processionale che parte almeno dal fondo della chiesa; ancor meglio sarebbe darsi appuntamento in un luogo esterno, (v. liturgia della Domenica delle Palme) per entrare insieme in chiesa. La processione coinvolge in modo particolare gli adulti che intendono completare l’iniziazione cristiana, i fidanzati, i genitori che si preparano al Battesimo dei figli, i comunicandi e i cresimandi, vale a dire quanti riceveranno i Sacramenti nel corso del nuovo anno liturgico. Tutti si riuniscono accorrendo in uno stesso luogo. Li precede Cristo in persona che è il protagonista principale dell’Eucaristia. Avanza, dunque, Cristo il Signore: la croce è il suo segno, il libro (l’Evangeliario) contiene la sua Parola; i ceri ricordano che egli è la luce, l’incenso che a Lui si deve TEMPO DI AVVENTO | Giorno per giorno 15 onore; tutto parla di colui che è il centro attorno al quale riunirsi, capace di attirare tutto e tutti a sé. Lunedì 28 novembre 2011 Martedì 29 novembre 2011 Festa delle Ancelle di Gesù Crocifisso Inizio novena Immacolata Appuntamenti: Consiglio presbiterale in Seminario Mercoledì 30 novembre 2011 S. ANDREA, apostolo (f) Giovedì 1 dicembre 2011 Venerdì 2 dicembre 2011 Sabato 3 dicembre 2011 Appuntamenti: Celebrazione Cresima Adulti San Francesco Saverio, sac. (m) Domenica 4 dicembre 2011 II DI AVVENTO B 16 «Preparate la via al Signore Dio che viene con potenza». Il Battista, che ci mostra il Signore vicino, chiede a tutti di disporsi all'incontro: «Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri» (Mc 1,3). Ecco quindi che il tema più generico della I domenica, la vigilanza, si concretizza ora in quello della conversione. In ogni caso, è il Signore colui che prende l'iniziativa; Egli infatti viene «con potenza» (Is 40, 10). Fedele alla sua promessa, il Signore darà compimento alla nostra attesa di «nuovi TEMPO DI AVVENTO | Giorno per giorno cieli e una terra nuova, nei quali abita la giustizia» (2 Pt 3, 13). Per ognuno di noi, ciò si è realizzato già inizialmente nel giorno in cui siamo stati battezzati «in Spirito Santo» (Mc 1, 8). Giornata diocesana del Seminario. Indicazioni su Il Settimanale Lunedì 5 dicembre 2011 Martedì 6 dicembre 2011 S. Nicola, vescovo (mf) Mercoledì 7 dicembre 2011 S. AMBROGIO, vescovo e dottore della Chiesa (f), patrono della Regione Lombardia Giovedì 8 dicembre 2011 IMMACOLATA CONCEZIONE DELLA B.V. MARIA (s) «Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie». «Con la fede e l’obbedienza, Maria ripara il danno arrecato al genere umano dall’antica Eva con l’incredulità e la disobbedienza» (Messale B.V.M., p.68). «Concepita senza peccato e piena di ogni dono di grazia, Maria è la vera Donna nuova»(Ivi, p.69). «Prima della creazione del mondo, Dio ci ha scelti in Gesù Cristo per essere santi» (Ef 1,4). «Per esser la Madre del Salvatore, Maria “da Dio è stata arricchita di doni degni di una così grande carica”. L'angelo Gabriele, al momento dell'Annunciazione, la saluta come “piena di grazia” (Lc 1,28). In realtà, per poter dare il libero assenso della sua fede all'annunzio della sua vocazione, era necessario che fosse tutta TEMPO DI AVVENTO | Giorno per giorno 17 sorretta dalla grazia di Dio. Nel corso dei secoli la Chiesa ha preso coscienza che Maria, colmata di grazia da Dio, era stata redenta fin dal suo concepimento. È quanto afferma il dogma dell'Immacolata Concezione, proclamato da papa Pio IX nel 1854» (CCC, 490-494) Giornata dell’adesione all’Azione Cattolica. Indicazioni su http://www.azionecattolicacomo.it Appuntamenti: 10.30, in Cattedrale: Pontificale. Venerdì 9 dicembre 2011 S. Juan Diego Cuauhtlotatzin, veggente di Guadalupe (mf) Sabato 10 dicembre 2011 Appuntamenti: Consiglio diocesano Caritas Domenica 11 dicembre 2011 Gaudete: anticipo della gioia natalizia III DI AVVENTO B «Rallegratevi sempre nel Signore: Egli è vicino». La gioia che caratterizza questa domenica scorre sul motivo che «il Signore è vicino » (Fil 4,5 cfr. Antifona d’ingresso), ma è fondata soprattutto sul fatto che è vicino il Messia dei «poveri» (Is 61, 1), e cioè di coloro che ripongono ogni fiducia, speranza e attesa soltanto in Dio. Alla gioia di questi « poveri » si associa la gioia di Maria, la « serva » che vede premiata nella divina maternità, la sua «umiltà» (Lc1, 46-48 cfr Salmo). Alla domanda: chi è Gesù?, la liturgia di quest'oggi risponde: È colui che è stato «mandato a portare il lieto annuncio ai poveri» (Is 61,1; cfr. Lc 4,18; Canto al Vangelo). Lunedì 12 dicembre 2011 18 TEMPO DI AVVENTO | Giorno per giorno B. Maria Vergine di Guadalupe (mf) Martedì 13 dicembre 2011 Santa Lucia, vergine e martire (m) Appuntamenti: Giornata di spiritualità per il clero, inter-vicariale (Colda, Capiago, Piona). Mercoledì 14 dicembre 2011 San Giovanni della Croce, sacerdote e dottore della Chiesa (m) Giovedì 15 dicembre 2011 Festa dell’Istituto Sorelle della Misericordia Venerdì 16 dicembre 2011 Novena di Natale: primo giorno. Sabato 17 dicembre 2011 Novena di Natale: secondo giorno. Domenica 18 dicembre 2011 «Farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà». Dio è fedele e porta a compimento le sue promesse. Infatti, alle parole profetiche di Natan a Davide (2 Sam 7), fa eco l'annuncio dell'adempimento delle promesse dato direttamente a Maria (Lc 1, 26-38). La Vergine Maria accoglie l'annuncio con stupore e umiltà. Con la sua fede umile e adorante, la Madre di Gesù diventa modello di ascolto e di accoglienza della Parola mediante la quale è IV DI AVVENTO B Appuntamenti: Pellegrinaggio vocazionale TEMPO DI AVVENTO | Giorno per giorno 19 rivelato e annunziato il mistero « a tutte le genti perché giungano all’obbedienza della fede» (Rm 16, 26). Novena di Natale: terzo giorno. Appuntamenti: Strade per scegliere Lunedì 19 dicembre 2011 Novena di Natale: quarto giorno. Martedì 20 dicembre 2011 Novena di Natale: quinto giorno. Mercoledì 21 dicembre 2011 Novena di Natale: sesto giorno. Giovedì 22 dicembre 2011 Novena di Natale: settimo giorno. Venerdì 23 dicembre 2011 Novena di Natale: ottavo giorno. Sabato 24 dicembre 2011 Novena di Natale: nono giorno. 20 TEMPO DI AVVENTO | Giorno per giorno TEMPO DI NATALE | Significato pastorale Nella festa del Natale la Chiesa celebra la nascita di Gesù a Betlemme, l’Emmanuele, il Dio-con-noi, il Verbo fatto carne. Egli è la luce vera che illumina ogni uomo. «L’inesprimibile condiscendenza che ha inclinato il creatore degli uomini a farsi uomo, ci eleva alla natura di Colui che adoriamo nella nostra carne». È un «mirabile scambio» per cui Dio prende ciò che è nostro e ci dà ciò che è suo. «Dio aveva un Figlio e ne ha fatto il figlio dell'uomo e, in cambio, di un figlio dell'uomo ha fatto un figlio di Dio» (Agostino). Tema centrale della liturgia natalizia è la «luce». È chiamata in oriente «festa dei lumi». L'avvento di Cristo — dicono le orazioni — mette in fuga le tenebre del mondo, e lo inonda di un fulgore celeste. La possibilità inaudita che ci è ormai offerta : «Conoscere Dio vedendolo». Filippo ha espresso a Gesù il desiderio di vedere il Padre, e si è sentito rispondere: «Chi vede me, vede il Padre». Il desiderio è esaudito, perché Cristo, nostro fratello come uomo, è l'immagine perfetta del Padre, «splendore della sua gloria». Di fronte a una tale meraviglia, la reazione spontanea della Chiesa è uno stupore pieno di commozione, che si esprime in testi liturgici pervasi di poesia: - il Figlio di Dio avvolto in fasce - l'Eterno che entra nel tempo - il Forte che si fa debole - l'Altissimo che si fa piccolo, per noi. E accanto al Figlio di Dio incarnato, Colei che giustamente e gioiosamente veneriamo come Madre di Dio: la Vergine Maria, «dalla quale nacque Gesù chiamato il Cristo» (CEI, La preghiera del mattino e della sera p. 92). Il Natale è vissuto nella sua profondità e nella sua bellezza mediante la partecipazione all’Eucaristia. «Il Mistero del Natale si compie in noi allorché Cristo “si forma” in noi» (CCC 526). È dovere dei genitori mettere al primo posto la partecipazione della famiglia alla S. Messa in modo che da essa prenda significato ogni discorso sulla fraternità e sulla bontà e il senso dei regali che tradizionalmente accompagnano le feste natalizie. Si tenga conto di questo anche nella celebrazione della Novena di Natale in ogni sua forma. Essa ha come meta cui tendere la S. Messa di Natale. TEMPO DI NATALE | Significato pastorale 21 All’ottavo giorno dopo il Natale si celebra la solennità della Santa Madre di Dio alla quale è dedicato il primo giorno dell’anno. Le parrocchie abbiano sensibilità per individuare orari delle celebrazioni adatti a questo giorno, così da facilitare la partecipazione di piccoli e di grandi. Soprattutto si ponga attenzione ai giovani che tornano dalla festa di capodanno, perché non siano privati di una occasione adatta per celebrare nella fede l’inizio di un nuovo anno. 22 TEMPO DI NATALE | Significato pastorale TEMPO DI NATALE | Annuncio e attualizzazione Il Piano pastorale 2012- Il Maestro è qui e cammina con noi: la Parola «Le nostre comunità cristiane, nel loro insieme e ad una ad una sono chiamate alla missione. Si tratta di annunciare il Vangelo ad ogni creatura: quanto ci commuove pensare ad un bambino che nasce e al mistero di amore divino che gli può essere consegnato; quanto ci commuove il cuore di un adulto che si apre alla fede; quanto ci deve “inquietare” il numero di tante persone che abbandonano la vita cristiana, o semplicemente la trascurano fino a considerarla insignificante; quanto ci deve stare a cuore l’ansia di Cristo di avvicinare e di salvare ogni uomo. Nella prospettiva dell’annuncio mi lascia ben sperare un fiorire di attenzione alla Parola di Dio nella proclamazione e nel commento domenicale, nei ritiri e nelle proposte spirituali di aggiornamento del clero, nella catechesi biblica per gli adulti indicata dalle schede diocesane, nel rinnovamento in senso catecumenale dell’Iniziazione cristiana, nel nuovo progetto di pastorale giovanile, nei percorsi per fidanzati inseriti nell’Anno liturgico; così pure nei centri di ascolto del Vangelo nelle case, nelle varie espressioni di carità, di servizio, di vicinanza e volontariato cristiano animate dalla Parola; e ancora nelle nuove esperienze di “seminario minore”, nelle proposte vocazionali, negli itinerari formativi dei Movimenti e delle Associazioni, nei pellegrinaggi.» I santi del tempo natalizio La liturgia del tempo natalizio sboccia sul mistero dell’incarnazione del Verbo. Ogni antifona o lettura o preghiera o canto celebra il mistero del Verbo che si è fatto carne. E ciò avviene anche nella memoria dei santi che sono il frutto più maturo del Natale di Cristo: sono generati in Cristo per una vita nuova. Cristo stesso, frutto nato da una terra vergine (Maria), è primizia di ogni creatura. TEMPO DI NATALE | Annuncio e attualizzazione 23 TEMPO DI NATALE | Segni e azioni Celebrazioni eucaristiche Cantare il Dio-con-noi. La tradizione è ricchissima di canti e la pratica del cantare è più sentita che in altri momenti. Una duplice cura deve caratterizzare le scelte: l’attenzione ai contenuti teologici dei testi, per non indulgere a un facile devozionalismo; l’attenzione a variare le forme musicali, per evitare la monotonia. L’inno più caratteristico del tempo è il Gloria, sospeso in Avvento “perché risuoni come nuovo” (Lodate Dio, p.135-136). La Parola: in sintonia con l’anno pastorale, ma prima ancora con il senso più vero del Natale, è bene valorizzare l’accoglienza della Parola e le acclamazioni alla Parola con opportuni canti. sito web Il presepio. Dopo aver valorizzato la costruzione del presepio durante l’Avvento, durante la Messa della notte di Natale viene collocata la statua del Bambino. Il presepio diviene luogo di contemplazione e preghiera per tutto il tempo di Natale. Celebrare il Natale in famiglia Il presepio. Nella notte di Natale l’inaugurazione del presepio domestico può «dare luogo a un momento di preghiera di tutta la famiglia: preghiera che comprenda la lettura del racconto lucano della nascita di Gesù, in cui risuonino i canti tipici del Natale e si levi la supplica e la lode, soprattutto dei bambini, protagonisti di questo incontro familiare» (Direttorio Pietà Popolare, 109). Per una proposta di preghiera v. Biglietto di Avvento e Natale per le famiglie e sito web L’albero di Natale. Nella notte di Natale anche l’inaugurazione dell’albero di Natale si presta a istituire un momento di preghiera familiare (cfr. Direttorio Pietà Popolare, 109). Gli auguri natalizi. La tradizione di inviare biglietti di auguri natalizi a parenti e amici si è diffusa dalla metà del XIX secolo: per preparare un biglietto personalizzato con un augurio cristiano si possono scegliere frasi tratte dalla Scrittura, dalla liturgia natalizia, dai Padri. 24 TEMPO DI NATALE | Segni e azioni I regali. Anche quella dei regali in occasione del Natale è una tradizione da vivere nel suo più autentico significato cristiano. Il riferimento fondamentale è quello della «“spiritualità del dono”, propria del Natale: «è nato per noi un bambino, un figlio ci è stato donato» (cf. Is 9, 5), dono che è espressione dell’infinito amore di Dio, che «ha tanto amato il mondo da donare il suo unico Figlio» (Gv 3, 16)» (Direttorio Pietà Popolare 108). Il dono è un gesto umano che assume molti significati: fa sperimentare la gioia del dare gratuitamente, senza condizioni; manifesta l’amore di chi regala; celebra un legame e lo rafforza; sono un segno della presenza del donatore, per chi li riceve; in tutto questo i doni fanno comprendere l’agire di Dio: i regali di Natale son gesti che imitano l’agire di Dio che ha donato suo Figlio al mondo (cfr. G. Venturi, Avvento e Natale). Come fare un dono? Un bel regalo è inatteso e personalizzato: la sorpresa è una componente importante che sa emozionare chi riceve e chi dona; l’attenta osservazione dell’altro porta alla scelta di un dono che corrisponde davvero ai gusti e alle caratteristiche originali della persona, facendola sentire riconosciuta nella sua identità. In famiglia i doni vengono posti accanto al presepio o all’albero di Natale: è utile che i genitori ricolleghino i doni con il “Dono” che Dio fa all’umanità: quello del suo Figlio. «Tra i doni posti sotto l’albero di Natale non dovrà mancare il dono per i poveri: essi fanno parte di ogni famiglia cristiana» (cfr. Direttorio Pietà Popolare, 109). Non è raro, nella vita delle famiglie, lasciare immaginare ai bambini che i doni di Natale siano portati da qualcuno esterno alla famiglia: vedi le tradizioni legate a Santa Lucia, a Gesù Bambino, a Babbo Natale, ai Re Magi. Questi riferimenti ben si innestano sull’immaginario fantastico dei bambini, tuttavia non sono privi di rischi in riferimento all’autentico annuncio del Vangelo. Ciò avviene soprattutto quando il portatore dei doni è identificato con Gesù in persona, cioè Gesù bambino, che opera una evidente ingiustizia, donando molto a chi ha già molto, poco a chi ha poco, nulla a chi è misero. Gesù deve sempre essere identificato come IL DONO, fatto persona e presenza per ogni uomo. In questo senso è decisamente più opportuno accompagnare la crescita dei bambini nel loro mondo fantastico con l’immagine di Babbo Natale, superando l’immagine pubblicitaria che a volte lo caratterizza, per ricondurlo alla sua origine “europea”: colui che chiamiamo Babbo Natale in realtà storicamente è San Nicola di Bari, il vescovo che portava TEMPO DI NATALE | Segni e azioni 25 realmente doni ai bambini poveri (v. La vera storia di Babbo Natale, sito web). Di grande significato e assai evocativa è la tradizione dei Magi, quali sapienti e ricchi capaci di portare doni simbolici e di rappresentare in se stessi sia l’uomo che cerca Dio, sia la chiamata universale alla salvezza. Non si perda l’occasione di ricordare le tradizioni che vedono il passaggio delle spoglie dei tre Magi da Milano a Colonia attraverso la nostra Diocesi. Benedizione della mensa: V. Biglietto di Avvento e Natale per le famiglie e sito web). Adorazione eucaristica La proposta di momenti di adorazione eucaristica nel tempo di Natale si fonda sulla consapevolezza che Cristo Signore «anche dopo l’offerta del sacrificio, allorché viene conservata l’Eucaristia nelle chiese o negli oratori, è veramente l’Emmanuele, cioè “Dio con noi”. Giorno e notte resta in mezzo a noi, e in noi abita, pieno di grazia e di verità» (Rito della comunione fuori della Messa e culto eucaristico, n.2). Vespri di Natale V. proposta su sito web. Aspetto mariano «Il tempo di Natale costituisce una prolungata memoria della maternità divina, verginale, salvifica, di colei la cui illibata verginità diede al mondo il Salvatore: infatti, nella solennità del Natale del Signore, la Chiesa, mentre adora il Salvatore, ne venera la Madre gloriosa; nella Epifania del Signore, mentre celebra la vocazione universale alla salvezza, contempla la Vergine come vera Sede della Sapienza e vera Madre del Re, la quale presenta all'adorazione dei Magi il Redentore di tutte le genti (cfr Mt 2,11); e nella Festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe (domenica fra l'ottava di Natale) riguarda con profonda riverenza la santa vita che conducono nella casa di Nazaret Gesù, Figlio di Dio e Figlio dell'uomo, Maria, sua Madre, e Giuseppe, uomo giusto (cfr Mt 1,19). Nel ricomposto ordinamento del periodo natalizio ci sembra che la comune attenzione debba essere rivolta alla ripristinata solennità di Maria SS. Madre di Dio; essa, collocata secondo l'antico suggerimento della Liturgia dell'Urbe al primo 26 TEMPO DI NATALE | Segni e azioni giorno di gennaio, è destinata a celebrare la parte avuta da Maria in questo mistero di salvezza e ad esaltare la singolare dignità che ne deriva per la Madre santa... per mezzo della quale abbiamo ricevuto... l'Autore della vita; ed è, altresì, un'occasione propizia per rinnovare l'adorazione al neonato Principe della Pace, per riascoltare il lieto annuncio angelico (cfr Lc 2,14), per implorare da Dio, mediatrice la Regina della Pace, il dono supremo della pace. Per questo, nella felice coincidenza dell'Ottava di Natale con il giorno augurale del primo gennaio, abbiamo istituito la Giornata mondiale della pace, che raccoglie crescenti adesioni e matura già nel cuore di molti uomini frutti di Pace»(PAOLO VI, Marialis cultus, n.5). TEMPO DI NATALE | Segni e azioni 27 TEMPO DI NATALE | Giorno per giorno Sabato 24 dicembre 2011 Messa della vigilia: «Domani vedrete la sua gloria». Il Salvatore è vicino: la terra detta “Abbandonata” e “Devastata” sarà “Sposata” (Is 62,1-5). Nella pienezza del tempo il Signore Gesù è lo Sposo! Il Salvatore promesso è della discendenza di Davide (At 13,16-17.22-25); appartiene quindi alla nostra stessa progenie. Figlio di Maria e al tempo stesso vero Figlio di Dio, Egli è l'Emmanuele: «Dio con noi» (Mt 1,23). Dinanzi a questo ineffabile mistero nuziale, la Chiesa canta «per sempre l’amore del Signore» (Sal 88). Messa della notte: «Oggi è nato per noi il Salvatore». Le parole profetiche di Is 9,1: «Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce», si adempiono in questa notte santa in cui «la gloria del Signore» ci avvolge di luce (Lc 2, 9). La Chiesa proclama la sua fede con le parole dell'angelo: «Vi annuncio una grande gioia (...) oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore» (Lc 2, 10-11). La nascita di Gesù «porta salvezza a tutti gli uomini» (Tt 2, 11-14). Il Natale è già l'inizio della Redenzione perché è appunto assumendo la natura umana che il Figlio di Dio potrà consumare il suo sacrificio pasquale per noi. All’inizio della Messa di mezzanotte si può proclamare una monizione quale solenne annunzio della venuta del Salvatore. sito web Appuntamenti: 24.00, in Cattedrale: S. Messa nella notte. Domenica 25 dicembre 2011 NATALE DEL SIGNORE (s) 28 Messa dell'aurora: «Si è manifestata la bontà di Dio, Salvatore nostro». In Gesù si manifesta l'amore misericordioso e gratuito di Dio per noi (Tt 3, 4-6). Proprio per questo la salvezza che Gesù offre è un'opera di trasformazione profonda dell'uomo, che si realizza « mediante un’acqua che rigenera e rinnova nello Spirito Santo» (Tt 3, 5), di cui la Chiesa, «Popolo santo» e «Città TEMPO DI NATALE | Giorno per giorno non abbandonata» (Is 62, 12), è depositaria e dispensatrice. Il dono gratuito di Dio richiede di essere accolto. Il brano di Lc 2,15-20 presenta diversi modelli di accoglienza del Salvatore, tra cui emerge Maria: essa «custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore» (Lc 2,19). Messa del giorno: «Tutta la terra ha veduto la salvezza del Signore». Il mistero dell'Incarnazione ha una dimensione cosmica: il Verbo incarnato assume in sé tutto il creato per sollevarlo dalla sua caduta (cf. Prefazio II). D'altra parte, « solamente nel mistero del Verbo incarnato trova vera luce il mistero dell'uomo» (Gaudium et spes, n. 22). Il Verbo che «era presso Dio» ed «era Dio» (Gv 1, 1), irradiazione della gloria del Padre (cf. Eb 1, 3), «si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi» (Gv 1, 14). In Lui, tutti gli uomini, di tutti i tempi, hanno la vocazione alla grazia per «diventare figli di Dio» (Gv 1, 12). In Cristo Gesù, «perfetto nella sua divinità e perfetto nella sua umanità» (Concilio di Calcedonia), la nostra natura è stata innalzata a una dignità sublime. Appuntamenti: 10.30, in Cattedrale: Pontificale con benedizione papale 17.45, in Cattedrale: Vespri Lunedì 26 dicembre 2011 S. STEFANO, primo martire (f) Martedì 27 dicembre 2011 S. GIOVANNI, apostolo ed evangelista (f) La festa di S. Stefano approfondisce la ricchezza del Natale in un duplice senso: Natale è un giorno di martirio, perché il Verbo di Dio si fa uomo per testimoniare l’amore di Dio per l’uomo; il giorno del martirio è una nascita, il martire nasce al cielo, entra nella gloria di Cristo (cfr. G. F. Venturi, Avvento-Natale, LDC). S. Giovanni è il primo figlio donato a Maria come Madre della Chiesa (Gv 19,27). Il Natale del Signore è il principio della nascita di tutti i credenti nella Chiesa. S. Giovanni è l’apostolo che ha visto, udito, contemplato, toccato il Verbo della vita (1 Gv 1, 1-2): con lui entriamo nella “conoscenza viva del mistero del Verbo” (orazione sulle offerte). TEMPO DI NATALE | Giorno per giorno 29 Mercoledì 28 dicembre 2011 SANTI INNOCENTI, martiri (f) «La fuga in Egitto e la strage degli innocenti manifestano l'opposizione delle tenebre alla luce: “Venne fra la sua gente, ma i suoi non l'hanno accolto” (Gv 1,11). L'intera vita di Cristo sarà sotto il segno della persecuzione. I suoi condividono con lui questa. Il suo ritorno dall'Egitto ricorda l'Esodo e presenta Gesù come il liberatore definitivo.» (CCC 530) I Santi innocenti sono i primi testimoni di Cristo. Ancora non parlano e già muoiono per lui: nel mistero del Natale risplende la gratuità del dono che risplende. Il peccato ci porta a respingere Gesù come ha fatto Erode, e tuttavia, quando ne abbiamo coscienza, ci fa riconoscere il bisogno del Salvatore. Giovedì 29 dicembre 2011 S. Tommaso Becket, vescovo e martire (mf) Venerdì 30 dicembre 2011 SANTA FAMIGLIA di Gesù, Maria e Giuseppe (f) «Il Signore è fedele al suo patto». Per fede Abramo non esita ad offrire Isacco, il figlio della promessa (cf. Eb 11, 8.11-12.17-19). «Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui» (Lc 2, 33). Queste parole evidenziano la richiesta di fede anche per Maria e Giuseppe. « Fedele », cioè meritevole di fede perché coerente con le proprie promesse, è innanzitutto Dio (Eb 11, 11). La famiglia cristiana, per prima cosa, deve trovare il coraggio della fede vissuta e testimoniata. La festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe offre un ambito celebrativo adatto per lo svolgimento di alcuni riti o momenti di preghiera propri della famiglia cristiana. Tenendo conto della possibile minore partecipazione della comunità, dato che quest’anno la festa non può essere celebrata di domenica, si può proporre la partecipazione della famiglia riunita alla celebrazione eucaristica del giorno, inserendo la benedizione dei figli 30 TEMPO DI NATALE | Giorno per giorno prevista nel Rituale. (Direttorio Pietà Popolare 112). Sabato 31 dicembre 2011 S. Silvestro I, papa (mf) La fine dell’anno civile ci fa riflettere sul “mistero del tempo” che corre veloce e inesorabile. Il duplice atteggiamento di pentimento per le colpe commesse e di gratitudine per i benefici ricevuti da Dio, «ha dato origine rispettivamente a due pii esercizi: all’esposizione prolungata del Santissimo Sacramento, che offre spazio alle comunità religiose e ai fedeli per momenti di preghiera prevalentemente silenziosa; al canto del Te Deum, come espressione comunitaria di lode e di ringraziamento per i benefici ottenuti da Dio nel corso dell’anno che sta per finire» (Direttorio Pietà Popolare 114) Appuntamenti: 17.00, in Cattedrale: S. Messa con Te Deum. Domenica 1 gennaio 2012 MARIA SS. MADRE DI DIO (s) a 45 Giornata mondiale della pace «Dio mandò il suo Figlio, nato da donna». La carne di Cristo è la carne ch'Egli trasse dal grembo di sua madre Maria (Lc 2, 21), figlia come noi di Adamo. La maternità di Maria si amplifica nel partorire attraverso il Figlio di Dio nuovi figli a Dio. Infatti, mettendo a frutto l'umile maternità della Vergine e « mandando nei nostri cuori lo Spirito », Dio ci ha dato « l'adozione a figli » per cui « non siamo più schiavi, ma figli e dunque eredi per grazia di Dio» (Gal 4, 57). Ecco perché in Maria « veneriamo la madre del Cristo e di tutta la Chiesa » (Oraz. dopo la Comunione). Il «frutto benedetto» del grembo di Maria, la « benedetta fra le donne » (Lc 1, 42), diventa causa di benedizione per tutti. In Lui risplende la benevolenza e lo splendore del volto di Dio (Nm 6, 22-27) « perché si conosca sulla terra la sua via, fra tutte le genti la sua salvezza» (Sal 66). In Gesù Cristo tutto si ritrova, viene accolto e restituito al Creatore dal quale ha preso origine. In tal modo, Cristo è il compimento dell'anelito di tutte le religioni del mondo e, perciò stesso, ne è l'unico e definitivo approdo. «Maria, chiamata nei Vangeli “la Madre di Gesù” (Gv 2,1; Gv 19,25), prima della nascita del Figlio suo è acclamata, sotto la mozione dello Spirito, “la Madre del mio TEMPO DI NATALE | Giorno per giorno 31 Signore” (Lc 1,43). Infatti, colui che Maria ha concepito come uomo per opera dello Spirito Santo e che è diventato veramente suo Figlio secondo la carne, è il Figlio eterno del Padre, la seconda Persona della Santissima Trinità. La Chiesa confessa che Maria è veramente Madre di Dio *“Theotokos”+. (CCC 495) «La Circoncisione di Gesù, otto giorni dopo la nascita, è segno del suo inserimento nella discendenza di Abramo, nel popolo dell'Alleanza, della sua sottomissione alla Legge, della sua abilitazione al culto d'Israele al quale parteciperà durante tutta la vita. Questo segno è prefigurazione della “circoncisione di Cristo” che è il Battesimo». (CCC 527) Giornata mondiale della pace. «Tra gli auguri che uomini e donne si scambiano il 1° gennaio emerge quello della pace. L’“augurio della pace” ha profonde radici bibliche, cristologiche, natalizie; il “bene della pace” è sommamente invocato dagli uomini di ogni tempo, che pure attentano ad esso frequentemente, nel modo più violento e distruttore: la guerra» I vari papi, fin dal 1967 hanno indetto per il 1° gennaio la celebrazione della “Giornata mondiale della pace”. Il messaggio del Papa per il 2012, dal titolo «Educare i giovani alla giustizia e alla pace», entra nel vivo di una questione urgente nel mondo di oggi: ascoltare e valorizzare le nuove generazioni nella realizzazione del bene comune e nell’affermazione di un ordine sociale giusto e pacifico dove possano essere pienamente espressi e realizzati i diritti e le libertà fondamentali dell’uomo. Risulta quindi un dovere delle presenti generazioni quello di porre le future nelle condizioni di esprimere in maniera libera e responsabile l’urgenza per un “mondo nuovo”. La Chiesa accoglie i giovani e le loro istanze come il segno di una sempre promettente primavera ed indica loro Gesù come modello di amore che rende «nuove tutte le cose» (Ap 21,5). (v. messaggio integrale su Il Settimanale e sul sito web diocesano e su www.vatican.va). 32 Appuntamenti: 17.00, in Cattedrale: S. Messa con ricordo della TEMPO DI NATALE | Giorno per giorno Giornata della pace e affidamento della Città alla Vergine Maria. Lunedì 2 gennaio 2012 SS. Basilio Magno e Gregorio Nazianzeno, vescovi e dottori della Chiesa (m) Martedì 3 gennaio 2012 SS. Nome di Gesù (mf) Festa delle Figlie di Gesù Mercoledì 4 gennaio 2012 Giovedì 5 gennaio 2012 Venerdì 6 gennaio 2012 EPIFANIA DEL SIGNORE (s) Giornata missionaria dei ragazzi Festa delle Suore Orsoline del SCM «Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra». La lettera agli Efesini parla di un «mistero» manifestato attraverso il ministero degli apostoli e dei profeti, secondo cui «le genti sono chiamate, in Cristo Gesù, a condividere la stessa eredità, a formare lo stesso corpo, e ad essere partecipi della stessa promessa per mezzo del Vangelo» (Ef 3,6). Di fronte al Signore che viene, ciò che conta non è la razza o la cultura o la prudenza umana, ma soltanto la disponibilità della fede e l'attenzione ai segni dei tempi. Il senso dinamico della fede si esprime nella chiamata a rendere testimonianza, ad annunziare a tutti la salvezza sperimentata, come i Magi nel loro ritorno da Betlemme (Mt 2, 1-12). La buona novella del Vangelo è indirizzata a TEMPO DI NATALE | Giorno per giorno 33 tutti. Nel primo scorcio del terzo millennio cristiano, la Chiesa è animata da una consapevolezza nuova della missione salvifica ricevuta da Cristo. «L'Epifania è la manifestazione di Gesù come Messia d'Israele, Figlio di Dio e Salvatore del mondo. Insieme con il battesimo di Gesù nel Giordano e con le nozze di Cana, essa celebra l'adorazione di Gesù da parte dei “magi” venuti dall'Oriente. In questi “magi”, che rappresentano le religioni pagane circostanti, il Vangelo vede le primizie delle nazioni che nell'Incarnazione accolgono la Buona Novella della salvezza. La venuta dei magi a Gerusalemme per adorare il re dei giudei mostra che essi, alla luce messianica della stella di Davide, cercano in Israele colui che sarà il re delle nazioni. La loro venuta sta a significare che i pagani non possono riconoscere Gesù e adorarlo come Figlio di Dio e Salvatore del mondo se non volgendosi ai giudei e ricevendo da loro la promessa messianica quale è contenuta nell'Antico Testamento. L'Epifania manifesta che “la grande massa delle genti” entra “nella famiglia dei Patriarchi” e ottiene la “dignità israelitica”». (CCC 528) «il solenne annuncio della Pasqua e delle principali feste dell’anno *…+ va opportunamente favorito; esso infatti aiuta i fedeli a scoprire il collegamento tra l’Epifania e la Pasqua e l’orientamento di tutte le feste verso la massima solennità cristiana;» (Direttorio Pietà Popolare 118) Appuntamenti: 10.30, in Cattedrale: Pontificale 17.45, in Cattedrale: Vespri Sabato 7 gennaio 2012 S. Raimondo di Peñafort, sacerdote (mf) Domenica 8 gennaio 2012 34 «Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto». Il Battesimo di Gesù, è il punto di partenza, TEMPO DI NATALE | Giorno per giorno BATTESIMO DEL SIGNORE (f) umile ma radioso, della sua missione pubblica di annuncio del Vangelo (At 10, 38). Il sigillo divino sulla missione di Gesù viene con la voce che il Padre pronuncia dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento» (Mc 1, 11). Tutti i battezzati in Cristo, che gratuitamente (cfr. Is 55,1) hanno “attinto con gioia alle sorgenti della salvezza” (Rit salmo) sono chiamati ad “amare *gli altri+ figli di Dio” (1Gv 5,2) e ad “osservare i suoi comandamenti” che “non sono gravosi” (1Gv 5,3). «In origine, il Battesimo di Gesù era celebrato nell’Epifania, anzi costituisce ancora in Oriente l’oggetto primario di tale festività. In Occidente si celebrava, in tono minore, nell’ottava dell’Epifania. Dal 1960 la festa del Battesimo del Signore ricevette un suo titolo nella liturgia romana, che si è pertanto arricchita di inni e di antiche antifone, riflettenti la medesima vena dei canti delle Chiese d’Oriente. Posta nella domenica successiva all’Epifania, la festa odierna può essere vita quale punto di arrivo delle festività natalizie, preparate dall’Avvento, e come punto dal quale fluisce il periodo seguente, ossia il tempo durante l’anno, fino alla Quaresima» (Lo Spirito Santo nell’anno liturgico, 34) TEMPO DI NATALE | Giorno per giorno 35 TEMPO ORDINARIO| Significato pastorale La scelta che la nostra Diocesi ha fatto, di modellare l’anno pastorale sull’anno liturgico, ha portato come uno dei frutti più significativi un’attenzione inedita al Tempo Ordinario, proponendo un cambiamento di mentalità. C’è il rischio, infatti, di considerare il Tempo Ordinario come un tempo “anonimo”, un semplice contenitore delle nostre iniziative. Si tratta invece di un tempo scandito e animato dalla Domenica, che ogni settimana ci consegna la pienezza del mistero cristiano perché da lì scaturisca la nostra vita e il nostro agire, come persone, famiglie, comunità. Da tempo i Vescovi italiani ci stimolano a riscoprire la Domenica come il centro della nostra vita parrocchiale: «È necessario ripresentare la domenica in tutta la sua ricchezza: giorno del Signore, della sua Pasqua per la salvezza del mondo, di cui l’Eucaristia è memoriale, origine della missione; giorno della Chiesa, esperienza viva di comunione condivisa tra tutti i suoi membri, irradiata su quanti vivono nel territorio parrocchiale; giorno dell’uomo, in cui la dimensione della festa svela il senso del tempo e apre il mondo alla speranza.» (Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia, 8). Le conseguenze sono molteplici: la cura della qualità delle celebrazioni eucaristiche; la consapevolezza di come la partecipazione all’Eucaristia chieda ad ognuno di andare verso i fratelli portando frutti di missione e di carità; l’impegno, quindi, a vivere il giorno del Signore come tempo per le relazioni personali, per la famiglia, per essere vicini ai malati, ai poveri, a tutti coloro che soffrono; la gioia condivisa di questo giorno che deve dare senso a tutti gli altri giorni della settimana, illuminando il lavoro, la scuola, ogni nostra attività e ogni ambito del nostro “essere nel mondo”. Riprendendo le parole dei nostri Vescovi: «Dobbiamo “custodire” la domenica, e la domenica “custodirà” noi e le nostre parrocchie, orientandone il cammino, nutrendone la vita» (Il volto missionario…, 8). Alimentandosi alla sorgente della Domenica, il Tempo Ordinario diventa allora il tempo di scelte consolidate, il tempo della fedeltà nel quotidiano: di un “servizio ai fratelli” che non sia limitato all’impegno circoscritto per un tempo “speciale” (come ad esempio la Quaresima), ma che sia lo stile normale che ci caratterizza. La preoccupazione che anima le iniziative pastorali proposte nel Tempo Ordinario deve essere quella di lavorare in profondità, per trasformare veramente la vita delle nostre comunità e renderla sempre più coerente con 36 TEMPO ORDINARIO| Significato pastorale l’Eucaristia. Può sembrare scontato, ma se non si tiene viva questa priorità si rischia facilmente di limitarsi ad “occupare il tempo” con una serie di proposte certo animate da un’ispirazione cristiana ma non sufficienti a lasciare un segno. (da Il Settimanale della Diocesi di Como, n.23/2011, p.14, articolo di A. Siracusa) TEMPO ORDINARIO| Significato pastorale 37 TEMPO ORDINARIO | Annuncio e attualizzazione Letture dell’Anno B La lettura del Vangelo di Marco traccia un itinerario catecumenale paradigmatico. La fede è adesione alla persona del Figlio di Dio, rivelatosi in GesùMessia. Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani Il tema di quest’anno è «Tutti saremo trasformati dalla vittoria di nostro Signore Gesù Cristo» (1Cor, 51-58). Brevi indicazioni tematiche tratte dal sussidio per la Settimana sono riportate nei giorni dal 18 al 25 gennaio nella sezione Giorno per giorno. Il Piano pastorale 2012- Il Maestro è qui e cammina con noi: la Parola «La proposta pastorale per questo anno 2012 intende rivitalizzare l’esistente più che inventare cose nuove: è l’anno della Parola. Ma può esistere un anno, o un giorno della nostra vita, che non sia “della Parola”? In qualche comunità ci sarà bisogno di riprendere il passo, soprattutto nella formazione dei laici e nella rivitalizzazione delle attività principali della pastorale. In altre occorrerà rinnovare stili e presenze, facendo posto a persone nuove. In altre ancora si curerà la freschezza e la gioia dei rapporti che innervano ogni attività e forma di vita religiosa. Le attenzioni specifiche in questo anno della Parola sono disseminate nelle pagine precedenti, accompagnate da motivazioni e inserite in contesti che ne fanno cogliere il senso. Così il Piano pastorale evita di essere un ordine di servizio da eseguire, per divenire piattaforma di riflessione partecipata, di programmazione efficace, di verifica attenta e di condivisione fraterna. Carissimi fratelli e sorelle in Cristo, crediamo insieme, speriamo insieme, testimoniamo insieme l’evento stupendo che ci ha coinvolto, perché essere Chiesa è l’originale esperienza che ci ha appassionati, fino al dono di noi stessi e alla missione. A tutti chiedo di “convergere” sulle scelte che ho più volte chiesto e indicato in questi anni, facendo tesoro del dialogo e dei suggerimenti dei Consigli pastorale e presbiterale diocesani, senza dimenticare quanto l’esperienza sinodale, poi interrotta, aveva in parte già elaborato. 38 TEMPO ORDINARIO | Annuncio e attualizzazione Soltanto restando nella comunione di intenti e di passi camminiamo insieme. Il nostro comune lavoro ecclesiale ha nell’amore per Cristo la sua indiscutibile motivazione, nella nuova evangelizzazione il suo orizzonte, nella formazione spirituale e pastorale la più efficace risorsa, nell’umiltà della collaborazione il suo stile. La comunione col Vescovo è spirituale, ma anche operativa, è condivisione di prospettive e di progetti, è forma specifica e pratica di obbedienza, è parte integrante e inalienabile dell’evangelizzazione: fare insieme è mostrare un unico volto di Chiesa, ma soprattutto è avere un unico cuore. Le scelte che considero diocesane sono dei veri e propri progetti che riguardano vari ambiti della vita ecclesiale. Li ricordo in appendice al Piano pastorale, lasciando la loro descrizione ai testi citati. Si riferiscono al territorio e alla partecipazione dei laici alla vita della Chiesa, alle forme di Annuncio, di Celebrazione e di Testimonianza». TEMPO ORDINARIO | Annuncio e attualizzazione 39 TEMPO ORDINARIO | Segni e azioni Aspetto mariano «Tra i giorni dedicati alla beata Vergine spicca il sabato, assurto al grado di memoria di santa Maria. Questa memoria risale certamente all’epoca carolingia (secolo IX), ma non ci sono noti i motivi che indussero a scegliere il sabato quale giorno di santa Maria. In seguito ne furono date numerose spiegazioni, le quali tuttavia non soddisfano pienamente i cultori della storia della pietà. Oggi, a prescindere dalle sue oscure origini storiche, si mettono in risalto giustamente alcuni valori di questa memoria ai quali «è più sensibile la spiritualità contemporanea: l’essere cioè ricordo dell’atteggiamento materno e discepolare della “beata Vergine che ‘nel grande sabato’ quando Cristo giaceva nel sepolcro, forte unicamente della fede e della speranza, sola fra tutti i discepoli, attese vigile la Risurrezione del Signore”; preludio e introduzione alla celebrazione della domenica, festa primordiale, memoria settimanale della Risurrezione di Cristo; segno, con la sua cadenza settimanale, che la “Vergine è costantemente presente ed operante nella vita della Chiesa”». «Anche la pietà popolare è sensibile alla valorizzazione del sabato quale giorno di santa Maria. Non è infrequente il caso di comunità religiose e di associazioni di fedeli i cui statuti prescrivono di rendere ogni sabato particolari ossequi alla Madre del Signore, talora con pii esercizi composti appositamente per quel giorno. Il Messale Romano contiene diversi formulari per la celebrazione della messa in onore della Beata Vergine Maria nelle ore mattutine dei sabati del tempo “per annum”, in cui sono permesse le memorie facoltative; si veda Collectio missarum de beata Maria Virgine, Praenotanda 34-36; similmente anche la Liturgia Horarum, per i sabati del tempo “per annum”, in cui è permesso, presenta l’Ufficio di santa Maria in sabato». (Direttorio Pietà Popolare, n.188) 40 TEMPO ORDINARIO | Segni e azioni TEMPO ORDINARIO | Giorno per giorno Lunedì 9 gennaio 2012 Appuntamenti: Incontro clero giovane a Lenno I SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (II) Martedì 10 gennaio 2012 Appuntamenti: Incontro clero giovane a Lenno Mercoledì 11 gennaio 2012 Appuntamenti: Incontro clero giovane a Lenno Giovedì 12 gennaio 2012 Venerdì 13 gennaio 2012 S. Ilario, vescovo e dottore della Chiesa (mf) XI Anniversario ord. episcopale del Vescovo Diego Sabato 14 gennaio 2012 Domenica 15 gennaio 2012 II DEL TEMPO ORDINARIO B 98a GIORNATA Come negli altri cicli il Vangelo reca una pericope giovannea (Gv 1, 35-42). Si tratta, stavolta, dell'incontro di Gesù col Battista il quale lo presenta come Agnello. Segue il primo contatto del Signore con Giovanni evangelista (e con Pietro). Un esempio di disponibilità, all'inizio di un 'discepolato'. La prontezza della risposta è già delineata TEMPO ORDINARIO | Giorno per giorno 41 MONDIALE DEL MIGRANTE E DEL RIFUGIATO (colletta obbligatoria) nell'episodio di 1Sam 3, 3b-10.19, e cantata (cristologicamente) nel Resp. dal Sal 39. Il seguire Gesù comporta anche un 'nome nuovo' e la benedizione del suo sguardo per poter partecipare alla realizzazione del progetto divino, che viene ora attuato attraverso dei segni umani. 98a Giornata mondiale del migrante e del rifugiato sul tema Migrazioni e nuova evangelizzazione: Vedi www.vatican.va e sito web diocesano. Appuntamenti: Strade per scegliere Lunedì 16 gennaio 2012 Martedì 17 gennaio 2012 S. Antonio, abate (m) a 23 GIORNATA per l’approfondimento e lo sviluppo del DIALOGO TRA CATTOLICI ED EBREI Mercoledì 18 gennaio 2012 SS. Liberata e Faustina, vergini (mf). B. Andrea da Peschiera, sacerdote (mf) Inizio SETTIMANA DI PREGHIERA PER 42 GIORNATA per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei sul tema: “La sesta Parola: Non uccidere”. Appuntamenti: 10.00-16.30, 2° incontro di formazione teologicopastorale per il clero, in Seminario (P. Raniero Cantalamessa) Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani sul tema «Tutti saremo trasformati dalla vittoria di nostro Signore Gesù Cristo» (1Cor, 51-58). Primo giorno: Trasformati dal Cristo Servitore. Il Figlio dell’uomo è venuto per servire (Mc 10, 45). Per questo la Chiesa di Gesù Cristo è una comunità che serve. L'uso dei nostri diversi doni in un comune servizio all’umanità rende visibile la nostra unità in Cristo. TEMPO ORDINARIO | Giorno per giorno L’UNITÀ DEI CRISTIANI Giovedì 19 gennaio 2012 Secondo giorno: Trasformati attraverso l’attesa paziente del Signore. Lascia fare per adesso, perché conviene che adempiamo ogni giustizia (Mt 3, 15). Per ottenere qualsiasi cambiamento sono necessari la perseveranza, la pazienza, la preghiera a Dio che è anche un atto di fede e fiducia nelle sue promesse. Tale attesa del Signore è essenziale per tutti coloro che pregano per l'unità visibile della Chiesa: tutte le attività ecumeniche richiedono tempo, attenzione reciproca e azione comune. Siamo tutti chiamati a cooperare con l'opera dello Spirito in che unisce cristiani. Venerdì 20 gennaio 2012 Terzo Giorno: Trasformati dal Servo Sofferente. Cristo ha sofferto per noi (cf. 1 Pt 2:21). Seguendo Cristo, il Servo sofferente, i cristiani sono chiamati alla solidarietà con tutti coloro che soffrono. Più ci avviciniamo alla Croce di Cristo, ci avviciniamo l’un l’altro. S. Fabiano, papa e martire (mf) S. Sebastiano, martire (mf) Sabato 21 gennaio 2012 S. Agnese, vergine e martire (m) Quarto giorno: trasformati dalla vittoria del Signore sul male. Vinci il male con il bene (Rom 12, 21). La vittoria in Cristo è un superamento di tutto ciò che rovina la creazione di Dio e ci tiene separati l’uno dall’altro. In Gesù siamo chiamati a condividere la lotta contro tutto ciò che è male, con rinnovata fiducia, Con le nostre divisioni non possiamo essere abbastanza forti per vincere il male nel nostro tempo. Appuntamenti: Pellegrinaggio vocazionale Domenica 22 Inizia la lettura di Marco (1,14-20): proclamazione del TEMPO ORDINARIO | Giorno per giorno 43 gennaio 2012 III DEL TEMPO ORDINARIO B Vangelo di Dio, l'annuncio straordinario che suscita i primi discepoli destinati alla missione. La sequela ha come fondamento la conversione, perché deve essere senza dilazioni e senza condizionamenti. L'appello a conversione, per camminare sulla 'via della vita' (Resp. e Sal 24) è rivolto a tutti ed è urgente. Ottimo, pertanto, risulta l'accostamento al testo di Giona 3, 1-5.10. Quinto giorno (unità dei cristiani): Trasformati dalla pace del Signore risorto. Gesù stette in mezzo e disse loro: la pace sia con voi! (Gv 20,19). Oggi celebriamo la pace del Signore risorto. Il Risorto è il grande vincitore sulla morte e il mondo delle tenebre. Egli unisce i suoi discepoli, che erano paralizzati dalla paura. Egli apre davanti a noi nuove prospettive di vita e di azione per il suo regno che viene. Il Signore risorto unisce e rafforza tutti i credenti. Pace e unità sono i tratti distintivi della nostra trasformazione nella risurrezione. Appuntamenti: 9.00-16.00, Laboratorio permanente di pastorale “La Parola di Dio” Lunedì 23 gennaio 2012 Festa dell’Istituto Sacra Famiglia di Bergamo Martedì 24 gennaio 2012 S. Francesco di Sales, vescovo e dottore della Chiesa (m) 44 Sesto giorno: Trasformati dall’amore di Dio. Questa è la vittoria, la nostra fede (1Gv 5,4) Il mistero pasquale rivela l’amore di Dio e e ci chiama ad una fede nuova. Questa fede vince la paura e apre i nostri cuori alla potenza dello spirito; ci chiama all'amicizia con Cristo e tra noi. Settimo giorno: Trasformati dal buon pastore. Pasci le mie pecore (Gv 21,19). Seguendo il buon pastore, siamo chiamati a rafforzarci l’un l’altro nel Signore e a sostenere e fortificare i deboli e i coloro che si sono perduti. C'è un solo pastore, e noi siamo il suo popolo. Appuntamenti: 21.00, Incontro Consiglio Pastorale Vicariale TEMPO ORDINARIO | Giorno per giorno Mercoledì 25 gennaio 2012 CONVERSIONE DI S.PAOLO APOSTOLO (f) Conclusione SETTIMANA DI PREGHIERA PER L’UNITÀ DEI CRISTIANI Ottavo giorno: uniti nel Regno di Cristo. Il vincitore lo farò sedere con me, sul mio trono (Ap 3,21). La vittoria di Cristo ci permette di guardare al futuro con speranza. Questa vittoria supera tutto ciò che ci impedisce di condividere la pienezza della vita con lui e tra noi. I cristiani sanno che l'unità tra loro è soprattutto un dono di Dio. È una parte nella gloriosa vittoria di Cristo su tutto ciò che divide. Giovedì 26 gennaio 2012 SS. Timoteo e Tito, vescovi (m) Festa dell’Ordine Cistercense di Casamari Venerdì 27 gennaio 2012 S. Angela Merici, vergine (mf) Festa Suore Orsoline di S.Carlo e Istituto Secolare S. Angela Merici Sabato 28 gennaio 2012 S. Tommaso d'Aquino, sac. e dottore della Chiesa (m) TEMPO ORDINARIO | Giorno per giorno 45 Domenica 29 gennaio 2012 IV DEL TEMPO ORDINARIO B a 59 GIORNATA MONDIALE DEI MALATI DI LEBBRA Gli inizi della luminosa predicazione di Gesù in Galilea sono trionfali, secondo l'attestazione del Vangelo (Mc 1, 21-28). La parola di Gesù suona autorevole, assicurante, convincente, liberante, potentemente temibile per le forze avverse all'uomo. Gesù si manifesta come il profeta misterioso che era stato annunciato dal Deuteronomio (18,15-20). Il tema del tipo di 'autorità' di Cristo (parola la cui verità è attestata dalle opere) resta sempre attuale: induce ad interrogarsi su di Lui, sulla condizione del profetismo perfetto; e induce ad ascoltare Gesù come 'Verbo' (Sal 94), pienezza della rivelazione e smantella ogni falsa 'autorità'. Presentazione alle parrocchie del progetto di pastorale giovanile “Che cosa cercate?” Lunedì 30 gennaio 2012 Appuntamenti: Dalle 16.00, Collegio dei Vicari Foranei Martedì 31 gennaio 2012 Appuntamenti: Fino alle 14.00, Collegio dei Vicari Foranei S. Giovanni Bosco, sacerdote (m) Festa delle Figlie di Maria Ausiliatrice e dei Salesiani Mercoledì 1 febbraio 2012 B. Andrea Carlo Ferrari, vesc. (m) Giovedì 2 febbraio 2012 46 La festa di oggi è l’ultima propaggine del mistero natalizio: «La Presentazione di Gesù al Tempio lo mostra TEMPO ORDINARIO | Giorno per giorno PRESENTAZIONE DEL SIGNORE (f) a 16 GIORNATA MONDIALE DELLA VITA CONSACRATA come il Primogenito che appartiene al Signore. In Simeone e Anna è tutta l'attesa di Israele che viene all' Incontro con il suo Salvatore (la tradizione bizantina chiama così questo avvenimento). Gesù è riconosciuto come il Messia tanto a lungo atteso, “luce delle genti” e “gloria di Israele”, ma anche come “segno di contraddizione”. La spada di dolore predetta a Maria annunzia l'altra offerta, perfetta e unica, quella della croce, la quale darà la salvezza “preparata da Dio davanti a tutti i popoli”.» (CCC 529) Venerdì 3 febbraio 2012 S. Biagio, vescovo e martire (mf) S. Oscar (Ansgario), vescovo (mf) Sabato 4 febbraio 2012 Appuntamenti: Scuola operatori di pastorale familiare IV ed. Domenica 5 febbraio 2012 L'opera di Gesù non si limita alle Sinagoghe: tocca le dimore umane e raggiunge ogni situazione esistenziale: ha una dimensione salvifica, antropologica e cosmica. Da un lato tutta la creazione attende una restaurazione, una liberazione dalle forze che soggiogano; e dall'altro la 'salvezza dell'uomo' non è solo 'salvezza dell'anima'. La prima lettura (Gb 7, 1-4; 6-7) ricorda una tipica situazione di angustia, che ha bisogno di speranza e riabilitazione. E il Vangelo (Mc 1, 29-39) insiste sulla 'infelicità' che invoca e attende guarigione: "Risanaci, Signore, Dio della vita" (Resp. e Sal 146). V DEL TEMPO ORDINARIO B a 34 GIORNATA NAZIONALE PER LA VITA Appuntamenti: Scuola operatori di pastorale familiare IV ed. TEMPO ORDINARIO | Giorno per giorno 47 Lunedì 6 febbraio 2012 S. Paolo Miki e comp., martiri (m) Festa Istituto Suore Maestre di S. Dorotea e delle Adoratrici del SS. Sacramento Martedì 7 febbraio 2012 Festa Suore di S. Giovanni Battista Appuntamenti: 10.00-13.30 (pranzo incluso), incontro sacerdotale sulla Missione, a Dubino Mercoledì 8 febbraio 2012 S. Girolamo Emiliani (m) Giovedì 9 febbraio 2012 Venerdì 10 febbraio 2012 Appuntamenti: Consulta diocesana di pastorale giovanile S. Scolastica, vergine (m) Sabato 11 febbraio 2012 B. Maria Vergine di Lourdes (mf) Appuntamenti: Consiglio diocesano Caritas Incontro Cresimandi Adulti a 20 GIORNATA MONDIALE DEL MALATO 48 TEMPO ORDINARIO | Giorno per giorno Domenica 12 febbraio 2012 VI DEL TEMPO ORDINARIO B Lunedì 13 febbraio 2012 Martedì 14 febbraio 2012 Il successo ottenuto dall'azione taumaturgica di Gesù non cambia, comunque, l'orientamento chiaro e deciso del suo messianismo. Egli rifiuta il culto della personalità: soltanto il mistero pasquale rivelerà in pienezza il suo essere profondo: da ciò il 'segreto messianico', messo in campo in questa domenica (anche come reazione al tentativo di una 'regalità' proclamata popolarmente), attraverso il racconto della guarigione del lebbroso, emarginato dalla società (Mc 1, 40-45). II 'santo di Dio' (espressione cultuale) tocca l'intoccabile creatura impura (tabù cultuale) esclusa dalla festa della vita: si veda - a modo di contrasto - la I lettura tratta da Lev 13, 1-2; 44-46. Il segreto messianico non impedisce tuttavia la testimonianza contro (il provvisorio) 'ordine' stabilito, e nemmeno la gioia per un ordine nuovo - a cominciare dal cuore - che viene cantato dal Resp. e Sal 31. Appuntamenti: Incontro clero giovane a Lenno Appuntamenti: Incontro clero giovane a Lenno SS. CIRILLO E METODIO (f) Mercoledì 15 febbraio 2012 Appuntamenti: Incontro clero giovane a Lenno Giovedì 16 febbraio 2012 Venerdì 17 febbraio 2012 SS. Sette TEMPO ORDINARIO | Giorno per giorno 49 Fondatori Ordine dei Servi della B. V. Maria (mf) Sabato 18 febbraio 2012 Appuntamenti: Pellegrinaggio vocazionale Assemblea diocesana Caritas a Como Celebrazione Cresima Adulti Domenica 19 febbraio 2012 Nel brano evangelico il tono entusiastico nei confronti di Gesù, che era stato riferito in precedenza da Marco, si spegne: l'evangelista inizia la presentazione dei conflitti che Gesù incontra. Ora si discute sulla 'autorità' di Gesù che era stata precedentemente osannata. Il motivo è teologico, dal momento che la guarigione operata da Gesù raggiunge il cuore del suo simbolismo: essa mira a debellare il vero male che è 'il peccato' (Mc 2, 1-12). Questa radicale guarigione (assoluta novità che annulla le cose antiche) è il vero miracolo divino, ed è la più compiuta rivelazione della misericordia da sempre gratuita di Dio verso i peccatori, quale già attestata dal profeta Is 43, 1819.21- 22.24b-25. Il 'perdono' che rinnova (Resp. e Sal 40) è il 'dono superlativo' che fonda la libertà e la pace. VII DEL TEMPO ORDINARIO B Appuntamenti: Strade per scegliere Lunedì 20 febbraio 2012 Martedì 21 febbraio 2012 Appuntamenti: 2° incontro spirituale per il clero nel Vicariato S. Pier Damiani, vescovo e dottore della Chiesa (mf) 50 TEMPO ORDINARIO | Giorno per giorno