SCHEMA PER LA STESURA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
INTRODUZIONE
Per la predisposizione del piano, è necessario fare riferimento alle Linee Guida.
Lo schema proposto di seguito è stato sviluppato nell’ambito del progetto “Miglioramento delle performance
delle istituzioni scolastiche”
Esso, pertanto, non ha una validità assoluta ma consente alle scuole partecipanti al percorso che hanno
condotto l’autovalutazione utilizzando il Modello CAF di:
- connettere gli esiti dell’autovalutazione e del RAV alla pianificazione del miglioramento
- pianificare, monitorare e valutare adeguatamente gli interventi
L’elaborato non deve superare le 20 -25 pagine e non deve essere corredato da documentazione aggiuntiva.
1
SCHEMA PER LA STESURA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
PRIMA SEZIONE
ANAGRAFICA
Istituzione Scolastica
Nome I.I.S.S. “Jacopo Del Duca Diego Bianca Amato”
Codice meccanografico PAIS02200V
Responsabile del Piano (DS)
Cognome e Nome Battaglia Giuseppina
Telefono
0921421413-0921421415
Email
[email protected]
Referente del Piano
Cognome e Nome
Telefono
Termini Rosaria
0921424815
Email
[email protected]
Ruolo nella scuola
Docente funzione strumentale POF
Comitato di miglioramento (Nome e Cognome di tutti coloro che collaborano alla predisposizione e al
presidio del piano)
Caracausi Rosario
Ciccia Anna Maria
Biondo Domenico
Muffoletto Maria Domenica
Termini Rosaria
Durata dell’intervento in mesi: 5 mesi
Periodo di realizzazione: da 10/02/2014 a 10/06/2014
Risorse destinate al piano: vedi budget 1
SECONDA SEZIONE
1
Le informazioni contenute in questo box possono essere aggiornate una volta completata la stesura del Piano.
2
SCHEMA PER LA STESURA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
STEP 7 ELABORARE UN PIANO DI MIGLIORAMENTO BASATO SUL RAPPORTO DI
AUTOVALUTAZIONE
COMITATO DI MIGLIORAMENTO E GRUPPI DI PROGETTO
Indicare le modalità e i criteri con cui sono state individuate le persone che compongono il comitato di miglioramento e
i gruppi di progetto
Il DS ha individuato le persone che compongono il comitato di miglioramento sulla base della disponibilità manifestata
a seguito richiesta come da circolare e tenendo conto delle competenze possedute e delle esperienze maturate in
quanto membri del GAV ma anche in precedenti progetti di autovalutazione, commissione qualità, funzioni
strumentali, tutoraggio progetti ecc.
RELAZIONE TRA RAV E PDM
Indicare le motivazioni della scelta dei progetti, il collegamento con gli esiti dell’autovalutazione, tenendo conto dei
vincoli e opportunità interne ed esterne
Il comitato di miglioramento, dopo aver preso in esame il RAV e analizzati i p.d.f e i p.d.d., e le prime
proposte di miglioramento, constata che il punteggio più basso riguarda i risultati(criteri 6,7,8,9) e in
particolare le fasi di check e act. Il comitato ha quindi proceduto ad aggregare le informazioni del RAV per
giungere alla definizione delle aree di miglioramento tenuto conto dei punti critici ricorrenti, strategici ed
operativi. L’analisi trasversale ai 28 sotto criteri ha condotto all’individuazione delle aree di miglioramento
comuni. Si è proceduto, quindi, all’attribuzione di un punteggio alle aree di miglioramento in base alla
priorità e all’importanza rispetto ai seguenti fattori critici di successo: soddisfazione del cliente,
soddisfazione dei portatori di interesse interni ed esterni, innovazione, efficienza. Il comitato ha ipotizzato dei
progetti per il miglioramento di alcune aree risultate punti di forza della scuola e altri per superare le criticità
di altre aree risultate punti di grave debolezza. Tra i progetti si è selezionato “Formazione in Alternanza”
perché lo si ritiene un progetto che consente alla scuola di accrescere il suo capitale sociale stando al passo
con i tempi e di innalzare la soddisfazione degli stakeholder (studenti, famiglie, comunità di riferimento,
personale) attraverso la collaborazione, cooperazione e l’integrazione nel territorio.
Negli ultimi anni, a seguito del riordino degli istituti tecnici, ripensare e rivedere i profili in uscita dei nuovi
indirizzi in funzione del territorio ha significato conoscere in modo più sistematico in che misura la nostra
offerta formativa scaturisce dalle richieste degli utenti. Abbiamo rilevato che la qualità della nostra immagine
e le ricadute sociali della nostra attività rappresentano un’ opportunità per il miglioramento continuo e per il
rafforzamento dei legami con la comunità locale, in modo tale da incidere sui processi di scelta e di
orientamento.
Siamo convinti che la reputazione di un’organizzazione è determinata anche dall’attenzione alla qualità della
vita e ai rapporti formalizzati che la scuola sa intrattenere con i portatori di interesse interni ed esterni. Gli
altri ci valutano anche per quello che riusciamo a fare per la società e per i rapporti che intratteniamo con il
sociale. Ovviamente hanno avuto un peso vincoli quali: scarsità di risorse finanziarie, coinvolgimento non
sempre attivo e propositivo degli enti locali, diffidenza e scarsa disponibilità ad accettare cambiamenti
nell’organizzazione dell’attività didattica da parte di alcuni docenti “tradizionalisti”, la diversità e l’ampiezza
del bacino di utenza. Di contro, il comitato rileva, quali opportunità:
- una buona disponibilità del personale ad intraprendere relazioni di lavoro cooperativo, utile a favorire
il pieno coinvolgimento dei portatori di interesse;
- un senso di appartenenza all’istituzione scolastica;
- una partecipazione condivisa alle scelte istituzionali.
- una condivisione di informazioni e dati, attraverso l’utilizzo dei laboratori multimediali di cui la
scuola è dotata, al fine di raggiungere livelli apprezzabili in termini di efficacia, efficienza ed
economicità;
- pregresse esperienze di progettazione, di realizzazione e di autovalutazione utili per l’attuazione del
3
SCHEMA PER LA STESURA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
piano.
Risulta, comunque, indispensabile:
rendere più strategico il processo di comunicazione all’interno e all’esterno per intraprendere e
consolidare una relazione di scambio con il cittadino;
- fornire un servizio sempre più rispondente alle aspettative dell’utenza e del territorio;
- confrontarsi con le altre istituzioni scolastiche e con il tessuto produttivo attraverso l’uso di reti già
costituite;
- incrementare le attività di cooperazione intraprese a seguito di progetti PON.
Il presente Piano sarà reso pubblico a tutti i portatori di interesse, interni ed esterni all’istituzione
scolastica.
INTEGRAZIONE TRA PIANO E POF
Indicare gli elementi di coerenza tra il piano e le attività, i progetti e gli obiettivi inseriti nel POF (Vedi Linee Guida,
paragrafo C.)
Il piano di miglioramento si integra perfettamente nel POF d’istituto perché il progetto “Formazione in Alternanza” con
l’esperienza diretta dei tirocini formativi mira a:
Soddisfare i bisogni formativi degli studenti (vedi POF cap. 2):
• Orientare,
attraverso l’ acquisizione di conoscenze utili, alla prosecuzione degli studi ed
all’inserimento
professionale;
• Sviluppare il senso di appartenenza al tessuto sociale in cui si vive;
• Contrastare l’abbandono scolastico, il disagio giovanile e garantire il successo scolastico;
• Ampliare l’offerta formativa;
• Saper cogliere in modo autonomoni tempi, i metodi e gli strumenti appropriati al contesto in cui si
opera;
• Saper collaborare con gli altri e rispettare un ruolo adeguato alla circostanza;
• Saper lavorare in gruppo
• Saper sviluppare capacità di autocritica e autovalutazione del proprio operato;
• Acquisire conoscenze, abilità e competenze utili alla prosecuzione degli studi e all’inserimento
professionale
-
QUICK WINS
Indicare le eventuali azioni di rapida attuazione e ad effetto immediato poste in essere nel periodo tra l’autovalutazione
e la definizione del piano
-
Collocazione in più punti dell’edificio scolastico di appositi contenitori per la raccoltà di suggerimenti e/o
reclami da parte di tutti i portatori di interesse.
Istituzione di una mailing list docenti per una comunicazione più rapida ed efficiente.
Aggiornamento e potenziamento del sito istituzionale;
Realizzazione mappa stakeholder esterni (funzione strumentale )
Conseguimento di certificazioni informatiche (E, CAD)e linguistiche (Trinity e Delf)
Raccolta dei dati relativi alle iscrizioni, per i vari indirizzi, al fine di ricavare e analizzare dati sempre più
aggiornati delle scelte operate dai giovani del territorio e confrontarli con il trend regionale e nazionale;
Raccolta dei dati relativi alle performance degli studenti per analizzare il trend e fissare il target;
Raccolta dei dati relativi ai diplomati (ultimo quinquennio) per misurare l’outcome dell’istituto;
Acquisire a sistema i questionari CAF, dopo opportuno adattamento al contesto e integrazione con i questionari
già previsti dal Sistema Qualità dell’Istituto.
ELENCO PROGETTI
4
SCHEMA PER LA STESURA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Inserire l’elenco dei progetti di cui si compone il piano
1. “Formazione in Alternanza”
5
SCHEMA PER LA STESURA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
I PROGETTI DEL PIANO
(da compilare per ciascun progetto seguendo l’ordine di priorità)
Titolo del progetto: Formazione in alternanza
Responsabile
del progetto:
Muffoletto Maria
Domenica………………
………
Livello di priorità:
25
Data prevista di
attuazione definitiva:
dal 10-02-2014 al 10-062014
Riferimento a sottocriteri
del CAF
5.2- 6.1- 6.2-7.2-8.1- 9.11.4- 2.2- 3.3-4.1
I componenti del Gruppo di progetto Muffoletto Maria Domenica, Ciccia Anna Maria, Termini Rosaria.
Fase di PLAN - DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE
1.
Descrivere il problema che si vuole affrontare con il progetto, la soluzione che si intende adottare e le ragioni della scelta
di tale soluzione (perché costituisce una soluzione vantaggiosa rispetto ad altre possibili)
Il progetto nasce dall’esigenza di realizzare sinergie con il territorio, ampliare l’offerta formativa della scuola e
favorire la transizione degli studenti dal mondo della scuola al mondo del lavoro. L’istituzione, attraverso la
realizzazione del progetto, intende sviluppare e misurare la performance dell’istituzione al fine di superare le
criticità emerse ed evidenziate nel RAV. Il progetto inoltre mira a coinvolgere gli stakeholder interni ed
esterni per la messa a punto di strumenti utili alla misurazione dell’impatto sociale dell’istituzione. Il progetto
è stato scelto tra le diverse soluzioni perché in periodo di profonda crisi occupazionale esso offre l’opportunità
ai giovani studenti di farsi conoscere dai titolari delle realtà produttive del territorio anche in vista di un futuro
impegno di collaborazione o di assunzione ma anche al fine di orientare la scelta post diploma in linea con
reali attitudini e interessi.
2.
Elencare i destinatari diretti (personale docente, personale ATA, famiglie, studenti, altri portatori di interesse) del
progetto.
-
Studenti delle quarte classi del settore economico Amministrazione Finanza e Marketing e del settore
tecnologico Costruzione Ambiente e Territorio;
3.
Definire per ciascuna attività obiettivi, indicatori e target attesi, sia di output che di outcome
Attività
Attività
preparatoria
Obiettivi (Risultati attesi)
Output
Indicatori
Target atteso
1.Individuazione
delle imprese
ospitanti
Grado di disponibilità
ad accogliere gli studenti
80%
1.
N. 1
Incontro
informativo con
D.S,
responsabile del
progetto, tutor,
docenti dei
consigli di classe
degli alunni
coinvolti, alunni
e genitori.
Grado di partecipazione
generale
80%
6
SCHEMA PER LA STESURA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Outcome
Attività
Propedeutica
Output
Outcome
Tirocinio presso
studi professionali,
aziende, enti locali
Output
Condivisione da
parte di tutti i
portatori di
interesse
n. 5 seminari
formativi e di
orientamento su
tematiche attinenti
all’area di
indirizzo
n. adesioni al tirocinio e
stipula patto formativo
100%
Grado di partecipazione
degli studenti
100%
Motivazione
e coinvolgimento
attivo degli alunni
Grado di acquisizione dei
temi affrontati
80%
30 ore di tirocinio
realizzati in non
meno di 10 giorni
lavorativi
Presenza
Grado di partecipazione al
lavoro
Padronanza nell’uso degli
strumenti utilizzati
Difficoltà incontrate
80%
100%
Corrispondenza
tra conoscenze
possedute,
competenze ed
abilità richieste
Grado di percezione (tutor
e tirocinanti)
75%
Sviluppo di
autonomia,
capacità di
lavorare in
gruppo, rispetto
dei tempi
n.2 incontri per
condividere con il
gruppo la propria
esperienza,
risolvere eventuali
criticità e
monitorare il
percorso
Grado di percezione (tutor
e tirocinanti)
80%
Focus group
100%
Acquisizione di
skills e strategie di
apprendimento:
problem solving,
cooperative
learning, ecc.
Registri
Focus group
75%
Presenze, attività svolta,
competenze richieste,
difficoltà incontrate.
100%
Questionari (ex
ante, in itinere e
post)
Schede di
autovalutazione e
di valutazione.
Conoscenze competenze
ed abilità in ingresso.
Aspettative. Difficoltà
incontrate, Conoscenze
competenze ed abilità in
itinere.
100%
80%
25%
Outcome
Monitoraggio e
valutazione
dell’esperienza
Output
Outcome
Monitoraggio e
valutazione del
progetto
Output
100%
7
SCHEMA PER LA STESURA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Outcome
Diffusione e
socializzazione dei
risultati
Output
Outcome
Relazioni (di tutti
gli attori
coinvolti).
Attestati
Conoscenze competenze
ed abilità finali.
Livello di soddisfazione
degli utenti.
100%
Esiti formativi:
progressi rispetto
ai livelli di
partenza.
Valutazioni dei docenti
C.d.Classe
100%
Relazione agli
O.O.C.C.
Relazione sito
Istituto e all’albo;
Articolo stampa
locale;
Pubblicizzazione
dell’esperienza
durante l’attività
di orientamento in
ingresso.
Incontro con gli
stakeholder.
Potenziamento
della
comunicazione
Miglioramento
delle performance
Maggiore
visibilità
Soffisfazione
dell’utenza
Relazione analitica,
grafici
100%
Grado di diffusione
75%
Grado di efficienza
100%
Livello di soddisfazione
100%
Miglioramento del
trend iscrizioni
n. nuove iscrizioni
+5%
8
SCHEMA PER LA STESURA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
4.
Evidenziare l’impatto che i risultati del progetto avranno, direttamente o indirettamente, sulla performance della scuola
Si ritiene che le aree di applicazione del progetto siano abbastanza vaste e che, pertanto, i risultati attesi potranno avere
un impatto positivo su diverse performance della scuola come:
la professionalità dei docenti,
la didattica,
il soddisfacimento delle esigenze dei fruitori del servizio,
il successo scolastico/lavorativo,
l’interdisciplinarità nella definizione dei programmi,
le relazioni interne ed esterne con le famiglie gli enti territoriali i soggetti economici,
l’attivazione di servizi a supporto dell’apprendimento, della socializzazione e dell’orientamento;
le occasioni offerte agli allievi per avanzare proposte, manifestare opinioni, concorrere alla organizzazione
della vita scolastica.
5.
Definire l’elenco delle varie azioni/attività in cui è articolato il progetto (e mantenere le stesse azioni/attività per la fase di
monitoraggio)
Attività
Responsabile
Data prevista di
conclusione
Tempificazione attività
G F M A M G L A S
O N D
Responsabile del progetto
Attività preparatoria
tutor
15.02.2014
x
15.03.2014
x
Responsabile del progetto
Attività Propedeutica
tutor
Responsabile del
Tirocinio
progetto e tutor
Responsabile del
Monitoraggio e valutazione dell’esperienza
progetto e tutor
x
30.04.2014
x
x
15.05.2014
x
x
x
30.05.014
x
x
x
Responsabile del
progetto e referente
Monitoraggio e valutazione del progetto
piano di miglioramento
Responsabile del
progetto, referente piano
Diffusione e socializzazione dei risultati
10.06.2014
x
x
di miglioramento
6.
Indicare il budget del progetto
Personale – docente
Personale – docente
Collaboratori scolastici
Personale amministrativo
Tecnico di laboratorio
Spese
Servizi di consulenza
Acquisto di beni
Spese dirette
TOTALE
Costo unitario
17,50 €
35,00 €
12,50 €
14,50 €
14,50 €
Costo forfettario
--500,00
--
Quantità
(giornate, pezzi, ecc.)
h.100
h.15
h.22
h. 16
h.15
Materiale di facile consumo
-Software didattici
--
Totale
1750,00 €
525,00 €
275,00 €
232,00 €
217,50 €
500,00 €
-500,00 €
-3999,00 €
Fase di DO - REALIZZAZIONE
1.
Descrivere le modalità con cui il progetto viene attuato, evidenziando anche l’eventuale apporto delle parti interessate esterne
e, più in dettaglio descrivere il contenuto delle divere azioni/attività in cui la pianificazione è suddivisa (vedi “fase di Plan”)
Il progetto si articola in quattro fasi: 1. Una fase preparatoria; 2. una fase propedeutica; 3 .una fase di tirocinio
presso aziende, studi professionali o enti locali; 4. Una fase di valutazione e certificazione.
9
SCHEMA PER LA STESURA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Le imprese ospitanti saranno individuate sfruttando precedenti relazioni dell’istituto e/o relazioni personali di
docenti dell’istituto. La prima fase prevede un incontro con il DS, i docenti del Consiglio di classe degli alunni
coinvolti, gli alunni, i genitori, il responsabile del progetto e i tutor. Durante questo incontro verranno illustrati gli
obiettivi e le finalità dell’esperienza , l’articolazione nonché gli aspetti strettamente logistici della stessa. Verrà
inoltre comunicata l’assegnazione degli stagisti alle varie aziende, e cosa più importante verrà stipulato un patto
formativo sottoscritto sia dagli alunni che dai rispettivi genitori.
Ove possibile si cercherà di collocare gli alunni in aziende o enti situati nei loro paesi di provenienza per ridurre i
disagi del pendolarismo. Ogni tirocinante riceverà un libretto personale da compilare congiuntamente con il
responsabile dell’azienda ospitante. Durante l’esperienza i contatti con i tutor aziendali (ove individuati) o con i
responsabili delle aziende saranno tenuti dai tutor scolastici.
2.
Definire per ciascuna attività gli eventuali responsabili e le modalità di attuazione
Eventuale
responsabile
Attività
D.S., responsabile del
Attività Preparatoria
progetto e tutor
Modalità di attuazione
Richiesta disponibilità aziende e/o enti
Stipula accordi per la collocazione degli alunni
Incontro informativo studenti-docenti-famiglie
Attività propedeutica
responsabile del
progetto e tutor
N° 5 incontri formativi e di orientamento
Tirocinio
Responsabile del
progetto, tutor
Tre ore giornaliere presso le aziende per 10 giorni
lavorativi
Fase di CHECK – MONITORAGGIO
Descrivere il sistema e le modalità con cui si intende monitorare l’andamento del progetto, in modo da far sì che proceda secondo
quanto stabilito, individuando gli eventuali problemi o potenzialità di ulteriori miglioramenti di relativi a singole azioni/attività o al
progetto nel suo complesso.
Definire in particolare:
• Le modalità (incontri periodici, schede di rilevazione, ecc…)
• La frequenza del monitoraggio
• I dati che dovrà produrre in funzione dei risultati e dei target da raggiungere
• Eventuali dati di feedback (anche informali) provenienti dall’esterno del progetto)
La Commissione, mediante l’osservazione e la somministrazione di questionari ai portatori d’interesse (alunni, docenti
e soggetti esterni) effettuerà il monitoraggio attraverso:
-
verifica degli obiettivi e congruità degli interventi;
verifica delle fasi, delle modalità (procedure, metodologie, strategie, tecniche, strumenti) e delle sequenze
operative;
accertamento della pianificazione dei tempi programmati;
10
SCHEMA PER LA STESURA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
-
Accertamento dell’avanzamento delle varie fasi del progetto, allo scopo di rilevare, elaborare e trasferire dati e
informazioni fra le varie componenti del progetto;
Verifica dell’andamento delle attività al fine di garantire che le risorse impiegate, le scadenze operative, gli
esiti ottenuti e le operazioni condotte procedano conformemente a quanto previsto;
Valutazione in itinere del raggiungimento progressivo degli obiettivi programmati;
Valutazione della produttività dell’intervento: efficacia ed efficienza.
Nello specifico ci saranno tre incontri di tre ore ciascuno:
• il primo successivo al primo giorno di stage al fine di evidenziare eventuali problemi e difficoltà ed avanzare
ipotesi di soluzione e relative strategie per il loro superamento;
• il secondo in itinere per condividere con il gruppo la propria esperienza, riconoscere che le soluzioni adottate
per la soluzione dei problemi sono ripetibili e trasferibili anche in altri contesti e per verificare la
corrispondenza tra le finalità e i possibili esiti formativi ipotizzati in partenza e l’esperienza in atto;
• il terzo conclusivo con compilazione di schede e questionari.
Al fine della valutazione verranno somministrati test individuali e prove strutturate, una scheda di autovalutazione, una
scheda di valutazione dello stage, n. 2 questionari finali per il tirocinante per i vari aspetti dell’esperienza, una relazione
analitica stilata dal tirocinante secondo le direttive del promemoria iniziale, un modello di relazione per il tutor
scolastico da compilarsi per ogni allievo, una scheda di valutazione dello stage riservata all’azienda.
L’esperienza verrà riconosciuta come credito formativo , saranno rilasciati due attestati uno da parte dell’azienda e uno
da parte della scuola. Verrà effettuata una valutazione del grado di conoscenze, competenze e abilità possedute in
ingresso, in itinere e finale. I risultati di queste analisi saranno rappresentate graficamente al fine di una lettura più
rapida e un confronto più immediato. Verrà creato un dossier per ogni alunno.
11
SCHEMA PER LA STESURA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO
Descrivere le modalità con ci si intenede intervenire con iniziative correttive e/o di miglioramento, nel caso in cui la fase di check
abbia evidenziato problemi o la necessità di miglioramenti.
Ad esempio, le iniziative correttive/di miglioramento dovrebbero comprendere i responsabili le modalità di intervento, i tempi di
attuazione, le risorse necessarie, l’eventuale necessità di fare ricorso a benchmarking/benchlearning (internied eseteni) per
individuare le soluzioni più efficaci/efficienti.
Nel piano del progetto dovrebbe essere previsto che lo status di questi interventi deve essere inserito nei successivi monitoraggi del
progetto fino alla conclusione.
Nel caso in cui in fase di check si riscontrino problemi di carattere logistico-organizzativo sarà compito del tutor
contattare i responsabili delle aziende al fine di rimuovere gli ostacoli e/o rivedere i compiti assegnati allo stagista.
Se trattasi di problemi di natura formativa-relazionale si provvederà con interventi individualizzati durante le ore
curriculari.
GANTT DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Progetto
Responsabile
Data prevista
di
conclusione
Tempificazione attività
G F M A M G L A S
Formazione in alternanza
Muffoletto M.
Domenica
10.06.2014
O N D
X X X X X
BUDGET DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Costo unitario
Personale – docente
17,50 €
Personale – docente
35,00 €
Collaboratori scolastici
12,50 €
Personale amministrativo
14,50 €
Tecnico di laboratorio
14,50 €
Spese
Costo forfettario
Servizi di consulenza
--Acquisto di beni
500,00
Spese dirette
-TOTALE -
Quantità
(giornate, pezzi, ecc.)
h.100
h.15
h.22
h. 16
h.15
Materiale di facile consumo
-Software didattici
--
Totale
1750,00 €
525,00 €
275,00 €
232,00 €
217,50 €
500,00 €
-500,00 €
-3999,00 €
12
SCHEMA PER LA STESURA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
TERZA SEZIONE
STEP 8 - COMUNICARE IL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Descrivere le modalità di comunicazione del piano indirizzate a tutti i portatori di interesse e gli strumenti utilizzati per tipologia di
destinatario.
Quando
Entro il mese di
novembre
Entro il mese di
gennaio
Cosa
Sintesi RAV e PDM
Intervento di miglioramento
a chi
come
Docenti
Verbalmente negli organi
collegiali, sito, POF,
Personale
POF, SITO,
Alunni
ASSEMBLEA,POF,
SITO,
Famiglie
POF, SITO,
Territorio
POF, SITO,
Territorio
POF, SITO, Scuola in
chiaro, Stampa locale
Definire le modalità di implementazione della comunicazione e i tempi
L’implementazione della comunicazione sarà sistematica e continua e avverrà tramite revisione del POF, aggiornamento del sito,
successivi organi collegiali.
13
SCHEMA PER LA STESURA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
QUARTA SEZIONE
STEP 9 – IMPLEMENTAZIONE DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO (PER CIASCUN PROGETTO)
DA COMPILARE PER OGNI PROGETTO NELL’AMBITO DI OGNI RIUNIONE DI MONITORAGGIO
Situazione corrente al ………… (indicare mese e anno)
(Verde)
In linea
 (Giallo)
In ritardo
 (Rosso)
In grave ritardo
Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi
Giallo = non ancora avviata / in corso e in linea con gli obiettivi
Verde = attuata
PROGETTO: …………………..
Attività
Responsabile
Data prevista
di
conclusione
Tempificazione attività
Situazione
G F M A M G L A S O N D
Obiettivi (Risultati attesi)
Indicatori
Target
atteso
Risultati
raggiunti
Output
Outcome
L’articolazione temporale e gli obiettivi (comprensivi di indicatori, target e risultati raggiunti) possono essere utilizzati anche in fase
di monitoraggio dell’attuazione del progetto per verificare se lo stato di avanzamento delle attività e dei risultati è in linea con quanto
programmato.
14
SCHEMA PER LA STESURA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
MONITORAGGIO DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
GANNT DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Progetto
Responsabile
Data prevista
di
conclusione
Situazione
Tempificazione attività
G F M A M G L A S
O N D
AGGIORNAMENTO PIANO DI COMUNICAZIONE
Quando
Cosa
a chi
come
Verifica
Si/no
15
Scarica

schema per la stesura del piano di miglioramento