17 / 20 maggio ‘12
Falstaff al Covent Garden
Al Royal Opera House di Londra il Falstaff di Verdi diretto da Daniele Gatti
con la regia di Robert Carsen e la voce di Ambrogio Maestri.
Al Southbank la Philharmonia Orchestra nella Quinta Sinfonia di Mahler
Ore 19.30
giovedì 17 maggio
SOUTHBANK CENTRE
Philharmonia Orchestra
Daniele Gatti, direttore
Richard Wagner
Richard Wagner
Gustav Mahler
Parsifal - Preludio del Terzo Atto
Parsifal - Incantesimo del Venerdì Santo
Sinfonia n.5
La Philharmonia Orchestra nasce nel 1945 con scopi principalmente “discografici”. Immediatamente
comincia a collaborare con direttori quali Otto Klemperer, Herbert von Karajan, Arturo Toscanini e
nel 1950 è protagonista insieme a Wilhelm Furtwangler della prima esecuzione assoluta dei magnifici “Quattro Ultimi Lieder” di Richard Strauss. Negli anni la sua biografia continua ad arricchirsi
non solo della presenza di solisti e direttori importantissimi ma anche di un numero di registrazioni
discografiche (oltre 1000!) superiore a qualsiasi altra orchestra nel mondo. Dal 1995 è una delle quattro formazioni in residenza stabile al Southbank Centre.
IL SOUTBANK CENTRE
Il palcoscenico londinese è uno dei più vivaci del panorama internazionale: forse solo Berlino e Vienna possono
competere con Londra relativamente al numero di orchestre di prestigio attive entro i confini di una stessa città.
La London Symphony, la London Philharmonic, la Philharmonia, la BBC Symphony, la Royal Philharmonic e la
Royal Opera House, oltreché formazioni più piccole quali la London Sinfonietta o The Age of Enlightenment,
scandiscono per il pubblico inglese un calendario musicale di altissimo livello.
Il 1893 è l’ideale data d’inizio di questa tradizione. Quell’anno fu inaugurata la Queen’s Hall, una splendida sala
da concerti da 3.000 spettatori, che cominciò ad attrarre i migliori solisti e direttori del momento. Qui nacquero
i “Proms”, il festival dedicato al pubblico più informale che ancora oggi unisce alta qualità degli interpreti e prezzo contenuto dei biglietti. Insomma, attorno alla Queen’s Hall si consolidarono rapidamente nei primi decenni
del XX secolo prestigio internazionale e sincero affetto dei londinesi. Ma nel 1941 una bomba tedesca distrusse
l’edificio. Una perdita enorme e dolorosa, anche perché non esisteva a Londra un altro spazio adatto alla musica
sinfonica. I Proms furono trasferiti alla Royal Albert Hall, fin troppo grande e poco idonea acusticamente, e per la
città cominciarono anni di lutto culturale.
Nel 1948 - quando gli sforzi del Paese si concentravano quasi esclusivamente sulla ricostruzione postbellica di
case, scuole, fabbriche - un atto speciale del Parlamento decise la realizzazione della Royal Festival Hall, sulla
sponda meridionale del Tamigi. Il progetto fu affidato a una squadra di architetti giovanissimi e inserito nel piano
dei lavori per il Festival of Britain, incoraggiante celebrazione dei raggiungimenti scientifico-culturali della nazione programmata in coincidenza con il centenario dell’Esposizione Universale inglese. Così, il 3 maggio 1951,
Londra ebbe finalmente una nuova sala da concerti, dove
ricominciarono a sfilare i più bei nomi del mondo musicale internazionale. Con il passare del tempo furono aggiunti spazi, e il centro, ampliandosi, si trasformò nell’attuale
“Southbank Centre”, ossia il più grande polo europeo interamente dedicato alle arti. Oltre alla Royal Festival Hall altre
due sale sono destinate alla musica, la Queen Elizabeth Hall e
la Purcell Room, mentre nello stesso complesso hanno sede
la Hayward Gallery, la Saison Poetry Library e l’Arts Council
Collection. E’ un luogo incredibilmente vitale, capace di accogliere sia la grande musica sinfonica (ben 4 orchestre sono
in residenza stabile al Southbank!) che eventi jazz e pop, rassegne cinematografiche, installazioni d’arte contemporanea, spettacoli di danza e maratone letterarie. Un vero punto di riferimento per l’effervescente vita culturale
inglese.
NOTEINVIAGGIO è un progetto nato dalla collaborazione tra l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e il tour operator Alderan, nel comune desiderio di offrire agli amanti di musica e arte un importante strumento di approfondimento. Un’iniziativa che si
colloca nel quadro dell’ampia attività di promozione e divulgazione della cultura musicale che l’Accademia porta avanti da sempre, e che vuole essere l’occasione per andare alla scoperta dei luoghi seguendo il filo conduttore di musica, arte, cultura.
Ore 19.30
sabato 19 maggio
ROYAL OPERA HOUSE
Falstaff
Commedia lirica in tre atti di Giuseppe Verdi
Libretto di Arrigo Boito, da “Le allegre comari di Windsor” e “Enrico IV” di Shakespeare
Daniele Gatti
Robert Carsen
direttore
regia
Ambrogio Maestri
Ana María Martínez
Dalibor Jenis
Kai Rüütel
Marie-Nicole Lemieux
Amanda Forsythe
Joel Prieto
Carlo Bosi
Alasdair Elliott
Lukas Jakobski
Sir John Falstaff
Alice Ford
Ford
Meg Page
Mrs. Quickly
Nannetta
Fenton
Dott. Caius
Bardolfo
Pistola
Orchestra e Coro Royal Opera House
«Voi nel tracciare Falstaff avete mai pensato alla cifra enorme de’ miei anni?». Cominciò così, nell’estate
del 1889, il colloquio epistolare tra Verdi e Arrigo Boito, impegnati nella temeraria impresa di un’altra opera tratta da Shakespeare. Anche in quest’occasione, dopo il trionfo di Otello nel 1887, il loro
rapporto fu improntato al rispetto reciproco. Boito - sempre pronto a sciogliere qualsiasi dubbio
del suo interlocutore - ebbe il suo premio quando Verdi, il 17 marzo 1890, gli scrisse: «il primo atto è
finito senza nissun cambiamento nella poesia». Era la prima volta che il compositore faceva una simile
dichiarazione a un suo librettista. E le ragioni non gli mancavano perché aveva tra le mani un piccolo
gioiello, intessuto di preziosismi linguistici incastonati in una perfetta sagoma drammatica. Boito lo
aveva ricavato dalla commedia “The Merry Wives of Windsor”, la cui trama, fatti salvi i cambiamenti
dovuti a necessità di sintesi è l’asse del libretto. Ma rispetto a Shakespeare – dove Falstaff appare un
furfante beffato, facile preda per tutti i poveri di spirito che lo circondano - Boito restituì al personaggio tutta la sua dignità, elevandolo a fenotipo dell’arguzia.
Mancava a Verdi un vero grande successo nell’opera comica, ed egli aveva già dato molte prove della
sua buona disposizione al buffo. Così - sin da quando Boito gli propose il nuovo soggetto shakespeariano - Falstaff fu cosa fatta, senza fatiche né dolori fino al successo che lo accolse il 9 febbraio 1893
alla Scala di Milano davanti al pubblico delle grandi occasioni: tra gli spettatori Carducci, Giacosa,
Puccini, Mascagni. Ultima e miracolosa opera di un Verdi ottantenne, Falstaff da allora ha occupato
stabilmente i palcoscenici di tutto il mondo, cavallo di battaglia di direttori quali Mahler, Toscanini,
Karajan, Bernstein. (tratto da “Il Dizionario dell’Opera”)
Questa nuova produzione del Royal Opera House vede l’atteso ritorno di Daniele Gatti sul podio
e di Robert Carsen alla regia. Protagonista Ambrogio Maestri, da molti oggi considerato il miglior
interprete di questo ruolo verdiano.
Eventuali variazioni
Il programma potrebbe subire variazioni in relazione ad eventuali cambiamenti da parte dei teatri /
sale da concerto.
3
Hotel proposti
>> Hotel Grange White Hall (3*) - www.grangehotels.com
Il Grange White Hall si trova in una zona tranquilla ma centralissima del West End, esattamente accanto al British Museum e a circa 1km dal Royal Opera House. Ha sede in un piccolo edificio in stile
georgiano. Camere abbastanza piccole ma eccellente rapporto qualità/prezzo.
>> Hotel Chancery Court (5*) - www.chancerycourthotel.com
Il Chancery Court Hotel gode di un’ottima collocazione nella zona di Holborn, a poche centinaia di
metri dal British Museum, dalla Royal Opera House e da molti luoghi di interesse turistico-culturale.
Ha sede in un grande palazzo storico in stile edoardiano. Gli interni sono arredati secondo un gusto
classico ed elegante ed offrono ottimi standard di comfort. A disposizione degli ospiti spa e centro
fitness.
>> Hotel The Royal Horseguards (5*) - www.guoman.com
Il Royal Horseguards Hotel ha sede in uno splendido palazzo storico che in origine fu dimora dei re
di Scozia. Si affaccia sulla riva del Tamigi, vicino a Trafalgar Square e alla zona dello Strand. La Royal
Opera House e il quartiere di Covent Garden sono raggiungibili a piedi in pochi minuti. Gli interni
sono arredati coniugando stile tradizionale e gusto moderno, con alti standard di comfort. Per servizi e posizione è uno dei più apprezzati hotel di lusso della città.
Quote individuali di partecipazione
c/o hotel
GRANGE WHITE HALL
c/o hotel
CHANCERY COURT
c/o hotel
THE ROYAL HORSEGUARDS
in camera doppia
690,00
770,00
910,00
supp. singola
260,00
290,00
410,00
Le quote comprendono:
- 3 notti (IN gio 17 / OUT dom 20) c/o hotel prescelto (pernottamento e prima colazione);
- poltrona di platea per i due appuntamenti musicali;
- assicurazione medico-bagaglio e annullamento per motivi medici
Le quote non comprendono:
- viaggio dall’Italia - vedi nota (*) - e trasferimenti in genere;
- pasti;
- mance, extra e tutto quanto non espressamente indicato alla voce “la quota comprende”.
(*) Collegamenti aerei con Londra da tutte le principali città italiane, sia con compagnie di linea che
low-cost. Quotazioni e prenotazioni su richiesta.
Agli Abbonati dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e agli Amici di Santa Cecilia sarà riservata una
riduzione del 5%
informazioni e prenotazioni
NOTEINVIAGGIO di Alderan srl - via Giuseppe Sacconi, 4/B – 00196 Roma
tel (+39) 06.3220657/9 – fax (+39) 06.3224378 - www.noteinviaggio.it - [email protected]
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Falstaff al Covent Garden - Associazione Amici di Santa Cecilia