Infatti musulmano
deriva da Muslim,
da sottomettersi a Dio.
parola araba che significa
accettazione,
abbandono,
sottomissione
Islam
religione
monoteistica fondata
da Maometto.
(Fondatore dell’islamismo è
colui che ricevette
da Allah il Corano
testo fondamentale dell’Islam).
Maometto significa
“illuminato” che predica
la totale rassegnazione
a Dio
La mezzaluna (in arabo hilal, “luna crescente”) è il simbolo più importante
nella tradizione musulmana, in quanto nel calendario musulmano (che è
lunare) essa determina tra le altre cose l’inizio del pellegrinaggio e del
digiuno del mese di ramadan.
I musulmani nel mondo
sono circa 900 milioni,
ovvero il 17% della
popolazione mondiale,
il che fa dell’Islam la
seconda religione più
diffusa nel mondo.
Bisogna evitare
di confondere le
parole “arabo” e
“musulmano”.
Gli arabi sono coloro
che vivono nei paesi
la cui lingua ufficiale
è l’arabo, e possono
essere musulmani,
cristiani o ebrei.
I musulmani (o islamici),
invece, sono coloro che
seguono la religione
musulmana, e non si trovano
solo nei paesi arabi, ma anche
in Iran, in Turchia, in diversi
paesi africani, presso alcune
popolazioni dell’Asia centrale,
in Afghanistan, in Pakistan, in
India, in Cina, in Malesia, in
Indonesia e nelle Filippine
Esistono ormai gruppi di
fedeli islamici ovunque,
negli Stati Uniti come nelle
grandi metropoli europee.
Molti lavoratori turchi
sono in Germania,
Olanda, Belgio;
Cominciò a diffondersi
all’interno delle
popolazioni arabe, ma
attualmente è praticato
da molti popoli
dell’Africa, dell’Asia e
dell’Europa.
tunisini e algerini in
Francia, marocchini,
egiziani e senegalesi
in Italia, dove sono
oltre ottocentomila: la
seconda religione nel
nostro paese.
Sono l’Arcangelo
Gabriele, il messaggero
di Allah. Scrivi quanto ti
dirò…
Vita di Muhammad
È a una delle famiglie agiate della
Mecca che apparteneva Maometto
(in arabo Muhammad), il fondatore
della religione musulmana.
Sin da giovane, Maometto viaggiò e
allargò le proprie conoscenze,
spinto da una profonda ricerca
interiore. Nel 610, durante uno dei
suoi ritiri spirituali alle pendici del
monte Hira, la tradizione
musulmana vuole che gli si presentò
l’angelo Gabriele, e che gli chiese di
recitare alcuni versi, ovvero i primi
versi della Rivelazione, rendendo
Maometto il tramite umano della
parola di Dio.
La Rivelazione si fermò però per tre anni,
durante i quali Maometto temette di essere stato
abbandonato da Dio. A partire dal 613, però, le
Rivelazioni ripresero e Maometto iniziò a
comunicare ai propri concittadini i precetti della
nuova religione.
Sino a quel momento la religione della penisola
arabica era stata il politeismo, quindi il compito
iniziale di Maometto fu quello di convincere i
propri concittadini a credere a un Dio solo.
Ma l’opposizione fu tale che nel 622 Maometto
decise di compiere l’egira (in arabo higra),
ovvero di migrare a Yathrib (la futura Medina,
ovvero “la città del Profeta”) dove, accolto dalle
tribù arabe del posto, fondò il vero stato
musulmano, dove fece costruire la prima
moschea.
Quella fuga (EGIRA),
fu considerata
ufficialmente l’inizio
dell’era Islamica.
Secondo il computo
(calcolo) del
calendario
musulmano, oggi,
siamo nel 1422.
Le rivelazioni
ricevute, furono
dettate poi da
Maometto ai suoi
discepoli.
Oltre che a rappresentare l’Inviato di Dio, Maometto riuscì anche a imporsi
come capo politico della città e della comunità musulmana.
Dal momento in cui giunse a Yathrib, Maometto ebbe un unico obiettivo:
vendicarsi dei meccani e ritornare nella sua città natale da vincitore. Ci furono
molte battaglie tra i fedeli del Profeta e i meccani.
Nel 629, dopo un tentativo fallito, Maometto riuscì a compiere il pellegrinaggio
alla Mecca, in modo particolare alla Kaaba, che egli desiderava trasformare da
santuario degli dei pagani in santuario del nuovo Dio Allah.
Nel 630 entrò in maniera trionfale alla Mecca, dichiarandola città santa
dell’Islam, e stabilì il rito del pellegrinaggio. Nel 632 Maometto morì a Medina,
che diventò la seconda città sacra dell’Islam, e nel luogo dove è spirato sorge
oggi una moschea.
Il nome di Dio è
ALLAH
cioè «COLUI CHE È IN ALTO», il
Dio unico, onnipotente e
misericordioso, che ha mandato
al mondo il suo messaggero
MUHAMMAD= Maometto = il
Lodato
LIBRO SACRO
As-salâm ‘alayk !
(la pace sia con voi!)
Mi chiamo OMAR…
Noi ragazzi, (io
abito a «Il Cairo», in
Egitto), studiamo il
Corano a memoria,
quasi tutto.
È composto da 114 capitoli di diversa
lunghezza, detti «SURE».
La SURA più breve è di soli due versetti, la
più lunga ne conta 286.
In totale i versetti del Corano sono 6.200.
La gente lo recita
sottovoce dappertutto: sul
lavoro, in treno, in autobus,
in aereo.
Il pio (devoto) musulmano
rilegge tutto il Corano
almeno una volta l’anno.
LA DOTTRINA
1) la doppia PROFESSIONE DI
FEDE, (Sahada) “non c’è altro Dio
che Allah e Maometto è l’inviato di
2) la PREGHIERA
Allah “
(Salat) è praticata sia
5) L’ELEMOSINA
individualmente, cinque
o DECIMA (Zakat)
in favore dei poveri, I fondamenti piùvolte al giorno, sia in
gruppo, riunendosi il
dei debitori, dei
importanti di questo
viandanti, come
monoteismo sonoVenerdì nella
MOSCHEA e
segno di fede e di
cinque:
rivolgendosi sempre alla
carità.
MEKKAH
4) Il PELLEGRINAGGIO 3) Il DIGIUNO
Non compreso tra i cinque pilastri c’è LA GUERRA SANTA
(Hagg) ALLA MEKKAH, da(Sawm) nel mese del
(Jihad) spinge ciascun musulmano a far trionfare L’ISLAM,
compiere almeno una voltaRamadan rende visibile
combattendo contro i vizi personali e contro coloro che si
nella vita, unifica i fedeli l’appartenenza del
oppongono alla diffusione della religione.
attorno a un solo segno musulmano alla
geografico.
comunità dei credenti.
(shahada)
L’atto con cui un uomo entra nell’Islam:
«NON VI È ALTRO DIO CHE ALLAH.
MAOMETTO È IL PROFETA DI ALLAH».
Chiunque pronunci questa formula,
preceduta dalle parole “Io dichiaro” alla
presenza di un musulmano, diventa egli
stesso un fedele.
CREDO ISLAMICO
Fede in Dio: unico, vivo, misericordioso, creatore.
Fede negli angeli, messaggeri presso gli uomini. Essi registrano le
azioni degli uomini ed interrogano l'uomo al momento della morte.
All'opposto c'è Satana fatto di fuoco che vuole allontanare gli uomini da
Dio.
Fede nei libri sacri: la Torah, i Salmi, i Vangeli ed il Corano. I primi
tre sono solo approcci alla conoscenza di Dio, la rivelazione è contenuta
nel Corano.
Fede negli inviati di Dio: gli inviati di Dio sono una manifestazione
della misericordia divina. Sono grandi profeti Abramo, Mosè, Gesù e
Maometto. Gesù ha un posto molto importante fra i profeti e vede anche
Maria come creatura benedetta, vergine e madre. Gesù viene richiamato
al padre prima di morire, è il servo esemplare ma non è figlio di Dio.
Fede nel Giudizio finale.
La preghiera deve essere sempre preceduta
dalla purificazione rituale di
-mani, polsi;
- viso;
-piedi, gambe;
in segno di rispetto per Dio a cui
ci si sta per rivolgere.
La preghiera è ritmata e molto
simile a un canto ma i veri e
propri canti e le musiche sono
esclusi dalle cerimonie religiose
nella moschea.
Non è però proibita la musica
nelle feste popolari sia religiose
che profane.
Le donne possono frequentare le
moschee solo per la preghiera
privata (non possono entrare in
moschea il venerdì, riservata alla
preghiera pubblica ai soli
maschi).
Il fedele in preghiera deve prostrarsi più volte in direzione de
“La Mecca” su un tappeto o una stuoia, a piedi nudi.
Il corpo deve toccare il terreno con piedi,
ginocchia, mani e fronte (sette punti)
Obblighi altrettanto sentiti
dai fedeli sono, oltre alla
circoncisione maschile,
l’astinenza dal consumo
di bevanda alcoliche e di
carne di maiale, e il
rispetto delle norme della
macellazione rituale degli
animali delle cui carni e’
lecito cibarsi.
UOMINI SACRI
La religione islamica e’ priva di una gerarchia ufficiale,
tuttavia vi sono alcuni incaricati che guidano i fedeli
nella pratica religiosa:
1- il
mu’adhhin
(muezzin)
che
annuncia le
ore delle
preghiere
dall’alto del
minareto
4 - l’imam che dirige la
preghiera in comune
5 - Lo saikh,
Sceicco
6 - Il mufti
3 - Lo ‘alim
(‘ulama) o
dottori della
legge sacra
(sar’ o sari’ a’,
insieme di
religione, o
ordinamento
politico e
norme
giuridiche
2 - Il khatib che
tiene la predica
rituale del venerdi’
IL LUOGO SACRO
La preghiera è possibile ovunque, ma secondo il
Corano, il luogo privilegiato per la preghiera
ufficiale è la Moschea, dall’arabo masgid che
significa <<luogo in cui si prostrerà>>
Il centro delle cerimonie legate al pellegrinaggio è la KAABA, una
costruzione pre-maomettana di forma quasi cubica alta circa 15 metri e
sempre coperta di un enorme drappo nero che viene in parte sollevato
per consentire l’ingresso. Sono due tonnellate di velluto.
All’interno è custodita la reliquia più importante dell’Islam, la
PIETRA NERA:
un frammento di meteorite lungo circa 25 centimetri, ridotto in
pezzi da un incendio durante un assedio nel 683; una cornice
d’argento tiene insieme i pezzi.
Una tradizione dice che la Kaaba fu costruita da Abramo e da Ismaele, il primo
figlio avuto da Agar (la schiava), ritenuto poi capostipite delle popolazioni arabe.
Secondo un’altra leggenda, qui si fermarono Adamo ed Eva dopo essere stati
cacciati dall’Eden (il paradiso terrestre) e Maometto vi avrebbe pronunciato il
suo ultimo discorso ai fedeli, raccomandando loro l’unione fraterna.
Oggi l’ ISLAM si presenta come
un mondo composto da culture
e comportamenti assai diversi
tra loro.
Anche se tutti riconoscono nel
Corano il testo sacro
fondamentale, le interpretazioni
sono svariate.
Perché questo?
Nel corso dei secoli, al nucleo nomade arabo
iniziale, si sono aggiunte, in seguito a
conquiste, invasioni di massa, popolazioni di
altra origine…
(mongoli, mamelucchi,
drusi, turchi, slavi,
caucasici, afgani,
pakistani, varie etnie
africane ecc.) che
convertendosi all’Islam
hanno adattato la
religione alle proprie
esigenze socio-culturali.
Un esempio: in alcune realtà è pienamente
riconosciuta la parità uomo-donna.
In altre, invece, la donna è considerata
inferiore ed è emarginata fino a non poter
esercitare neppure i minimi diritti civili
(votare, essere eletta a cariche pubbliche,
mostrare il volto in pubblico…)
I musulmani devono imparare il Corano in
arabo, anche se non è la loro lingua.
Tutti sanno le preghiere ed alcuni brevi
capitoli a memoria, in arabo.
Inshâ Allah !
Inshâ Allah !
Le traduzioni sono autorizzate per
uso personale ma NON per l’uso
pubblico nelle moschee.
La traduzione più antica è quella in
latino, promossa dall’abate di Cluny
(XII sec.) ma pubblicata solo nel
1543.
MONACI &
MISTICI
Il modello
monastico cristiano
è stato ripreso
dall’Islam con i
«DERVISCI», cioè
“frati mendicanti”
dediti
all’assistenza ai
poveri e ai
pellegrini.
MONACI &
MISTICI
I «SUFI» (“Suf =
la tunica di lana
che li distingue)
vivono nella
contemplazione e
nella preghiera
secondo l’esempio
del mistico AlGazali (1058-1111)
Al termine del Ramadan si
fa un grande banchetto in
famiglia: è l’ AID-ELSEGHIR, la festa in cui si
perdonano tutte le offese
e tutti si riconciliano.
C’è anche l’ AIDEL-KEBIR: dopo
una solenne
preghiera alla
moschea si
mangia arrosto
di montone in
ricordo di
Abramo e del suo
sacrificio.
La festa di ASHURA è molto sentita
dagli sciiti (Iran) perché ricordano la
morte del figlio di Alì, genero e cugino
di Maometto, particolarmente caro alla
loro tradizione.
La festa di MULUD celebra la natività
del profeta: è dedicata a preghiere di
intercessione.
In famiglia si
celebrano
solennemente
•I riti della nascita:
il padre offre
sacrifici in
ringraziamento;
•La circoncisione:
praticata entro il 15°
anno;
•Il matrimonio: coinvolge tutto
il parentado. È ammessa la
poligamia (l’uomo può sposare
più mogli contemporaneamente)
che fu praticata anche da
Maometto.
•I riti funebri, improntati ad
una profonda fede nell’aldilà e
nella misericordia di Dio.
• Nell’Islam non ci sono veri e propri
sacerdoti: qualunque credente può guidare
la preghiera collettiva.
• Tuttavia esiste la figura dell’ IMAM che
viene preparato appositamente per
svolgere compiti di guida spirituale sui
singoli e sulla collettività.
• Non esiste neppure un’autorità centrale
riconosciuta dai diversi gruppi o comunità.
• L’unità islamica è garantita dal CORANO.
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