B. V. M. Immacolata 0554200487 3351367716 Piazza S. Francesco 40 50019 Sesto Fiorentino par.immacolatasesto@ gmail.com CHIESA NUOVA NOTIZIARIO DELLA PARROCCHIA B. V. M. IMMACOLATA 11 MARZO 2012 III DOMENICA DI QUARESIMA ANNO B Letture: Es 20,1 20,1--17; Sal 18; 1Cor 1,22 1,22--25; Gv 2,13 2,13--25 Pre Preghiamo: Signore, tu hai parole di vita eterna. pra neanche a prezzo della moneta più OGI VITA È U TEMPIO, pura. Noi siamo salvi perché riceviamo. CASA DI DIO Un gesto inatteso, quasi imprevedibile: Gesù che prepara una frusta, la brandisce e attraversa l'atrio del tempio come un torrente impetuoso, che travolge uomini, animali, tavoli e monete. La cosa che più mi colpisce e commuove in Gesù è vedere che in lui c'erano insieme la tenerezza, la dolcezza di una donna innamorata e la determinazione, la forza, il coraggio di un eroe sul campo di battaglia (C. Biscontin). All'avvicinarsi della Pasqua, questo gesto, e le parole che lo interpretano, risuonano carichi di profezia: "on fate della casa del Padre mio un mercato! "Del tempio di Gerusalemme, di ogni chiesa, ma soprattutto del cuore. A ogni credente Gesù ripete il suo monito: non fare mercato della fede. Non adottare con Dio la legge scadente della compravendita di favori, dove tu dai qualcosa a Dio (una Messa, un'offerta, una candela...) perché Lui dia qualcosa a te. Se facciamo così, se crediamo di coinvolgere Dio in questo giuoco mercantile, siamo solo dei cambiamonete, e Gesù rovescia il nostro tavolo: Dio non si compra ed è di tutti. Non si com- Casa di Dio è l'uomo: non fare mercato della vita! Non immiserirla alle leggi dell'economia e del denaro. Non vendere dignità e libertà in cambio di cose, non sacrificare la tua famiglia sull'altare di mammona, non sprecare il cuore riducendo i suoi sogni a oro e argento. La triste evidenza che oggi determina il bene e il male, la nuova etica sostiene: più denaro è bene, meno denaro è male. Sotto questa mannaia stolta passano le scelte, politiche o individuali. Ma «l'esistenza non è questione di affari. È solo danza, che nasce dal traboccare dell'energia» (Osho). on fare mercato del cuore! Non sottometterlo alla legge del più ricco, né ad altre leggi: quella del più forte, o del più astuto, o del più violento. Leggi sbagliate che stanno dentro la vita come le pecore e i buoi dentro il tempio di Gerusalemme: la sporcano, la profanano. Fuori devono stare, fuori dalla casa di Dio, che è l'uomo. Profanare l'uomo è il peggior sacrilegio che si possa commettere, soprattutto se debole, se bambino, il suo tempio più santo. I Giudei presero la parola: "Quale segno ci mostri per fare queste cose?" Gesù risponde portando gli uditori su di un altro piano: Distruggete questo tempio e in tre giorni lo riedificherò. Non per una sfida a colpi di miracolo, ma perché tutt'altro è il tempio di Dio: è Lui crocifisso e risorto, e in Lui ogni fratello. Casa di Dio è la vita, tempio fragile, bellissimo e infinito. E se una vita vale poco, niente comunque vale quanto una vita. Perché Lui sulla mia pietra ha posato la sua luce. L’alleanza di Dio con Israele, mediata dalle “dieci parole” (il Decalogo; Ia lettura), si compie in Gesù Cristo, tempio non fatto da mani d’uomo, luogo definitivo della presenza di Dio, mediatore escatologico della comunicazione di Dio con l’uomo (Vangelo). In Cristo, rivelatore del Padre, si manifesta il fatto che Dio ha scelto la stoltezza e la debolezza della croce per manifestare e comunicare la sua sapienza e la sua forza a quanti credono (IIa lettura). Gesù, salito al tempio per la Pasqua, con gesto profetico che esprime il suo zelo, il suo amore bruciante per il Padre, scaccia i cambiavalute, i venditori degli animali destinati ai sacrifici e gli animali stessi. Egli significa così che il tempio, ridotto a “casa di commercio”, è in verità “casa del Padre mio”. Dal tempio si passa alla persona di Gesù; da un ordine cultuale a un ordine personale e relazionale; dal meccanismo di delega in cui le vittime animali sostituiscono l’offerta personale della propria vita, all’offerta diretta di sé. E alla domanda sul segno che fonda la sua autorità per compiere tali gesti, Gesù risponde: “Distruggete questo tempio e in tre giorni lo risusciterò”. Si tratta di un velato annuncio pasquale: “Egli parlava del tempio del suo corpo”. Il testo ha dunque una profonda qualità rivelativa: il Cristo morto e risorto è il tempio escatologico, il luogo di incontro, alleanza e comunione tra Dio e uomo. Inoltre, nell’evento pasquale Cristo è la vittima e l’offerente. Egli morirà come agnello pasquale a cui non è spezzato alcun osso (cf. Gv 19,33.36) e deporrà liberamente la propria vita per riprenderla di nuovo (cf. Gv 10,17-18). Ma come comprendere il gesto di Gesù senza ridurlo a gesto di ribellismo, di mera contestazione? Con la memoria della parola della Scrittura. “I discepoli si ricordarono che sta scritto: ‘Lo zelo per la tua casa mi divorerà’ (Sal 69,10)”. Le Scritture ci danno l’intelligenza di Cristo. Ovvero, riprendendo Gerolamo: “L’ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo”. Quanto poi alla parola di Gesù sul tempio, il testo dice che, dopo l’evento pasquale, “i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù”. Questo ricordo non è meramente psicologico, ma memoria nello e dello Spirito santo: quello Spirito che sarà consegnato con la Pasqua di Cristo e condurrà alla pienezza della verità facendo ricordare “tutto” ciò che concerne Cristo (cf. Gv 7,39; 14,26; 16,13). Se il brano evangelico opera la distinzione (misconosciuta dalla traduzione italiana che rende sempre “tempio”) tra hieròn (2,14.15; il recinto sacro identificato con l’intero complesso templare) e naòs (2,19.20.21; “santuario”, luogo più interno, spazio della presenza di Dio) e attua il passaggio dal tempio di pietre a Cristo quale presenza di Dio, esso suggerisce anche che il cristiano offre a Dio il culto gradito santificando il Signore nel suo cuore, dunque nella sua relazionalità, nella sua corporeità. È il culto “in Spirito e Verità” (Gv 4,23.24) che coinvolge totalmente il credente: “Santificate il Signore, Cristo, nei vostri cuori” (1Pt 3,15). Solo così si può sfuggire alla tentazione, che nella storia può assumere forme sempre nuove, di trasformare la casa di Dio, la chiesa, in luogo di mercato, di compravendita, di commerci che nulla hanno a che fare con il vangelo. Certo, il prezzo è alto. Gesù viene divorato, consumato, dalla passione per la casa di Dio, dall’amore per il suo Dio. La parola della Scrittura che lo ha nutrito (cf. Mt 4,4) e la volontà di Dio che è stata suo cibo (cf. Gv 4,34) ora divorano lui, conducendolo a spendersi e a consumarsi per il suo Dio e Padre. Solo così si può sfuggire al rischio di una fede inaffidabile, una fede fondata su segni esteriori: “molti, veden- do i segni che faceva, credettero nel suo nome. Ma Gesù non credeva loro” (Gv 2,23-24), non si consegnava loro, non poneva fede nella loro fede. La fede affidabile è quella di chi accetta di consegnarsi al suo Signore fino a perdersi, fino a perdere la propria vita, fino a consumarsi per amore. LUCIANO MANICARDI MEDITIAMO L'uomo capace d'interiorità si lascia abbracciare da Dio nell'intimo del suo cuore, entra vitalmente nel mistero di Cristo e diventa così capace di abbracciare tutti gli uomini e i loro dolori. Un monaco dal Monte Athos NO TI ZIE DA LLA F RA TERNI TÀ ►Oggi Domenica 11 Marzo 2012 alle ore 18,00 le Cresime presiedute dal Vescovo Ausiliare Mons. Claudio Maniago. Riceveranno la Cresima i seguenti ragazzi: LEONARDO BIAGIOTTI CECILIA BRANDI BENEDETTA BRANDINI FEDERICA BRUNO SARA CEI ANDREA CIOLLI DANIELE CIOLLI GIULIO CORSI NICCOLO’ FILIPPI VIOLA GENSINI IRENE GUARDUCCI GIULIA LO CONTE ALICE MATERASSI GIOIA MATERASSI ANDY MEZA GIOVANNA MUGNAINI KAREN NAVARRETE SIBILLA PEPI FEDERICO SODI CRISTINA TANSINI La Cresima non è un punto di arrivo ma un cammino che prosegue, in modi differenti, con il dopo cresima. Il prossimo appuntamento sarà una FESTA mercoledì 21/3 alle ore 18,30 con cena. ► Oggi, domenica 11 marzo sul sagrato della chiesa, vendita di oggetti fatti a mano per destinare i fondi alla realizzazione di un asilo infantile a Salvator Baja in Brasile. ►Ogni domenica della Quaresima rifletteremo su una parte della Messa. Oggi: IL PADRE NOSTRO I riti di comunione hanno inizio con la recita o il canto della preghiera del Signore, il Padre nostro. La sua proclamazione è introdotta da una formula, quasi un "prologo", pronunciata dal celebrante, che richiama l'importanza di questa preghiera, invita a proferirla con devozione, ricorda che è stata istituita dal Gesù stesso. Subito dopo, nel rito romano, c’è lo scambio di un segno di pace fra i celebranti e fra tutti, anche nell'assemblea. E’ in uso pregare con le mani alzate al cielo, in atteggiamento orante rivolto al Padre: questo ha un suo fondamento biblico, tradizionale e teologico, e si preferisce al prendersi per mano. I vescovi sottolineano che “Durante il canto o la recita del Padre nostro, si possono tenere le braccia allargate; questo gesto, purché opportunamente spiegato dal diacono o dal sacerdote, si svolga con dignità in clima fraterno di preghiera”. Il prendersi per mano invece non solo vorrebbe dire duplicare inutilmente il gesto della fraternità che viene vissuto poco dopo dall'assemblea nello scambio di pace, ma soprattutto distoglie l'attenzione da quel “rivolgersi in alto” che è il fondamento della comunione. Il tenersi per mano durante il Padre Nostro potrebbe essere una manifestazione di quel buonismo sentimentale e di quell'infantilismo che ci distolgono dal guardare "in alto", da cui viene il vero Amore di Dio e la vera carità per il prossimo. ►L’omelia alla Messa delle ore 9,30 sarà tenuta dal diac. Luca † I OSTRI MORTI Maria Venturelli ved. Comparini deceduta a Careggiil 3/3. Abitava in via Vannini 34. Aveva 79 anni. Esequie in parrocchia il 5/3 mattina. Sidonia Bonacchi ved. Bianchini deceduta il 6/3. Abitava in via Locchi, 43. Aveva 100 anni. Esequie in parrocchia mercoledì 7/3 mattina. Maria Boncompagni coniugata iccolini deceduta l’8/3. Abitava in via Torricelli, 9. Aveva 80 anni. Esequie in parrocchia il 9/3 pomeriggio. LA DOMEICA E LE FESTE Cinque minuti prima dell’inizio della Santa Messa delle ore 7,30, recitiamo le Lodi. LE SUORE DI SATA MARTA Ogni martedì Adorazione Eucaristica alle ore 21,00. Ogni venerdì, alle ore 7,00 Santa Messa preceduta dalla recita delle Lodi alle ore 6.52. AZIONE CATTOLICA PARROCCHIE DI M. IMMACOLATA E S. MARTINO Itinerario di catechesi per adulti aperto a tutti Desiderio di felicità Cosa devo fare perchè la mia vita sia riuscita, felice? (Mt 19,16-20) Il prossimo appuntamento è previsto per oggi Domenica 11 Marzo nel salone della Pieve di San Martino. Alle ore 20,15 preghiera comunitaria. Segue, catechesi sul tema. Info:Fam Agostino - tel.055/4252074 BEEDIZIOE DELLE FAMIGLIE Ecco l’itinerario della quarta settimana: 12 MARZO LUNEDÌ Via Donatello numeri dispari fino al numero 85 13 MARZO MARTEDÌ Via Gramsci numeri dispari da via Torricelli a via di Querceto 14 MARZO MERCOLEDÌ Via Leonardo da Vinci numeri pari 15 MARZO GIOVEDÌ Via Raffaello Sanzio numeri dispari escluso il n. 31 16 MARZO VENERDÌ Via Donatello numeri pari Abbiamo bisogno di persone che portino le lettere alle case in tutte le strade della parrocchia. ► Si cercano ragazzi/e, disponibili ad accompagnarci nella visita alle famiglie per la Pasqua. Chi fosse interessato si segni nelle aule del catechismo LA QUARESIMA Ecco alcuni modi per come vivere la quaresima: VIVERE ELLA CARITÀ Sostenendo i progetti della Caritas per la Quaresima di Carità che quest’anno è destinato ai CENTRI DIURNI PER MINORI. Ai bambini del Catechismo è stato dato un piccolo salvadanaio per le offerte da riconsegnare il Giovedì Santo 5 aprile alla Messa delle ore 18,00. ►Ci sarà come l’anno scorso la raccolta viveri dell’Operazione Mato Grosso sabato 31 marzo. ►Per i ragazzi e i giovani vi sono sussidi differenziati che saranno dati a loro dagli animatori. VIVERE ELLA PREGHIERA ► Ogni mercoledì in Chiesa dopo la Messa delle ore 18 Lectio Divina sulle letture della domenica di Quaresima . ► Ogni venerdì alle ore 17,00 Via Crucis. A seguire la recita del Rosario e Santa Messa alle ore 18,00. ►La Messa digiuno il venerdì presso la Pieve alle ore 20,00. La Messa è all'ora di cena per proporre il digiuno quaresimale. Le offerte raccolte nella messa, che vorrebbero simboleggiare l'importo della cena, saranno destinate ad una iniziativa di carità, diversa per ogni venerdì. I sacerdoti celebranti suggeriscono l’intenzione. 16 marzo - don Giacomo Stinghi, del Centro di Solidarietà di Firenze; 23 marzo – raccolta per la San Vincenzo e il progetto Chicco di Grano; 30 marzo – don Silvano istri, per il lavoro in Thailandia della dott.sa. Elisabetta Leonardi. QUARESIMA ICOTRA…. Giovedì 15 marzo alle ore 21,00 Ass. azionale Alpini Coro Mugello AA Firenze. Serata con canti di montagna… e non solo. Giovedì 22 marzo I Martiri di Abitene. Incontro con mons. Claudio Maniago L’incontro si terrà presso la parrocchia di San Giuseppe Artigiano via di Calenzano, 70 - Sesto Fiorentino VIVERE ELL’ASCOLTO DELLA PAROLA DI DIO. ►In fondo chiesa potrete trovare un sussidio che ci accompagnerà nell’approfondimento della liturgia della Parola di Dio nelle domeniche di Quaresima e Pasqua. Alla fine del libretto vi è una Via Crucis ►In sacrestia un piccolo sussidio della nostra diocesi per camminare con la parola di Dio ogni giorno di questa Quaresima. CINEFORUM 2012 Si conferma la tradizione del Cineforum Quaresimale: films che aiutano a riflettere, a fermarsi, a leggere la realtà con occhi diversi. Sono proposti in accordo con Multisala Grotta, che ringraziamo. Le tesserine (€ 12 comprensive dei 5 film) si possono acquistare, in sacrestia, in archivio o al cinema. Questo il programma: Giovedì – 15 marzo Una separazione di Asghar Farhadi; Martedì - 20 marzo Io sono Li di Andrea Segre; Giovedì - 29 marzo Le nevi del Kilimangiaro di Robert Gueduian. PROVE DEL CORO Ci ritroviamo mercoledì 24/3 alle ore 21,15 per provare i canti per le prossime festività. Vorremmo fosse un coro che ci aiuta nella preghiera con la dolcezza del canto. Siete tutti invitati a partecipare. IVITO A PARTECIPARE AL GRUPPO DEI PERCHÉ Facciamo il quarto incontro giovedì 22 marzo alle ore 16,30 nelle stanze del catechismo. Si parlerà della Storia della Chiesa nel I secolo Venerdì 16/3 pulizia della chiesa alle ore 8,30. Si cercano sempre nuovi volontari OTIZIE DAL CATECHISMO I RAGAZZI DEL DOPO- CRESIMA Si ritrovano lunedì 12/3 alle ore 18,45 per andare alla Penitenziale Vicariale presso la parrocchia di Santa Croce a Quinto basso. La cena sarà al sacco. CERCASI CHIERICHETTI Tra i bambini/e delle elementari e delle medie che siano disposti a servire la Santa Messa domenicale delle ore 11,00. Oltre ad aiutare il parroco, aiutano anche i fedeli nella preghiera. SABATO INSIEME IIIN N E M E C H nnsssiiieeem m bbaaam m m m m NSSSIIIE EM ME EC CH HIII??? IIIn meee b mbb biiinnniii eee m maaam mm meee,,, iiinnnsssiiieeem m o b m bbiiinnniii,,, iiinnnsssiiieeem m meee gggiiio ovvvaaannniii eee b baaam mb meee aaallllll’’O o o S L u d P ’O Orrraaattto orrriiio oS Saaannn L Lu uiiigggiii d deeellllllaaa P Piiieeevvveee eee iiinnnsssiiieee--m m G ù o h L u m meee aaa G Geeesssù ù pppeeerrr sssccco oppprrriiirrreee ccch heee L Lu uiii ccciii aaam maaa... E E o o m o o o Ecccccco o ccco osssaaa fffaaacccccciiiaaam mo o nnneeellllllaaa nnno ossstttrrraaa pppaaarrrrrro occc--ccch h o m o o hiiiaaa::: ccciii rrriiitttrrro ovvviiiaaam mo o aaalllllleee o orrreee 111555,,,333000 nnneeelllllleee ssstttaaannnzzzeee d d h m o A o m deeelll cccaaattteeeccch hiiisssm mo o... A Alllllleee o orrreee 111777,,,000000 m meee--rrreeennnd d daaa... C C o u o o Co onnnccclllu usssiiio onnneee aaalllllleee o orrreee 111777,,,333000 ccciiirrrcccaaa... Sabato 17/3 GITA AL PLANETA LANETARIO A FIRENZE Ritrovo alle 14.30 in P.zza della Stazione a Sesto Fiorentino. Rientro per le 19.00 Sempre in P.zza della Stazione a Sesto F.no15 Euro per i Bambini e Ragazzi 10 Euro per i Genitori. Iscrizioni da don Giuseppe DOPOSCUOLA Per i bambini/e delle elementari lunedì e giovedì dalle ore 17,00 alle ore 19,00 nelle stanze del Circolo il Tondo. Si cercano persone disposte a darci una mano. CORSO DI CHITARRA Tutti i lunedì dalle ore 17,00 alle 19,00 presso le aule del catechismo. ESTATE 2012 Cominciamo a dare un po’ di date delle proposte estive insieme alla Pieve: Oratorio estivo: settimane in oratorio. I settimana: 11 – 15 giugno II settimana: 18 – 22 giugno III settimana: 25 – 29 giugno IV settimana: 2 – 6 luglio Campo scuola per i ragazzi delle medie Dal 26 agosto al 1° Settembre - Pievepelago Per le famiglie: DAL 4 AL 11 AGOSTO S. MARIA A MORELLO: PREGHIERA, LAVORO, INCONTRI - Al mattino momento di raccoglimento - Lavoro duro per chi vuole dimagrire, leggero per chi preferisce oziare - Laboratori creativi per bambini e ragazzi - Passeggiate, uno sguardo alle stelle, musica e danze - Incontri con relatori che affrontano temi legati alle relazioni, alla spiritualità , all'impegno sociale Chi avesse proposte per le attività, gli argomenti e le persone da invitare o per informazioni contatti Elisa e Mauro 333 3717644 - 055 4217692 mail: [email protected] DAL 11 AL 18 AGOSTO BAITA DEI SABBIONI: CAMPO DI LAVORO CON L’OPERAZIONE MATO GROSSO Una settimana in completa autogestione in un rifugio dellʼOperazione Mato Grosso in Val Formazza (Piemonte). Oltre alla gestione della nostra baita, daremo una mano agli altri due rifugi gestiti dellʼOMG portando materiale, viveri e quanto serve per il loro funzionamento. Faremo anche escursioni più o meno impegnative. Per maggiori informazioni contattare Elia ed Elisabetta 055 4421213 mail: [email protected] DAL 18 AL 25 AGOSTO CASA PER FERIE “GIRALBA” (AURONZO DI CADORE – BELLUNO) Una settimana in completa autogestione in una casa per ferie attrezzata, per stare insieme in un ambiente alpino a poca distanza dalle Tre Cime di Lavaredo, dal lago di Misurina e dai gruppi montuosi delle Dolomiti di Sesto. Passeggiate, escursioni, vie ferrate (per esperti), relax e aria buona. Per maggiori informazioni contattare Giuseppe e Lucia 055 4217853 mail: [email protected]. OTIZIE DALLA DIOCESI PREGHIERA VOCAZIOALE Con la comunità del Seminario: Come un esodo.... essere chiesa: un cammino dall' "io" al "noi" Il serpente di bronzo Guarderanno a colui che hanno trafitto. Lunedì 12 marzo 2012 alle ore 21,15 presso il Seminario - Lungarno Soderini 19 - Firenze. GIORATA DEL MALATO E DELL'OPERATORE SAITARIO Domenica 18 marzo si celebrerà la Giornata Diocesana del Malato e dell'Operatore Sanitario. La manifestazione principale si terrà alle ore 16,00 nella Basilica di San Lorenzo, ove il Cardinale Arcivescovo Giuseppe Betori presiederà la Concelebrazione Eucaristica. Alle ore 15.00: Santo Rosario con meditazioni di S. E. Mons. Claudio Maniago, Vescovo Ausiliare di Firenze. MOSTRA DEL LIBRO E MERCATINO EQUO E SOLIDALE Come negli scorsi anni una mostravendita del Libro e dei prodotti del Mercato Equo-Solidale, nella SALA SA SEBASTIAO adiacente la Pieve di San Martino a Sesto F.no. DAL 10/3 AL 3/4 dal lun. al ven. ore 17.00-19.00 sabato ore 10.00 – 13.00 / 17.00 - 19.00 domenica ore 10.00 – 13.00. Organizzato in collaborazione con Azione Cattolica e Movimento dei Focolari PESIERI I LIBERTÀ IL MIO COETAEO POETA CHE VOLEVA CAPIRE L'AMORE Il priore Enzo Bianchi ha partecipato domenica 4 marzo in S. Petronio a Bologna alla liturgia dei funerali dell'amico Lucio Dalla, curando la preghiera dei fedeli. Di una cosa era certissimo: che c'è l'al di là, l'oltre la morte, "il secondo tempo", la vita per sempre. Ancora recentemente mi aveva ripetuto: "Questa vita è solo l'anticamera, il bello deve venire!". Ho conosciuto Lucio una sera a Bologna nel 1971, giovani della medesima età (uno nato appena ventiquattr'ore prima dell'altro), e siamo subito diventati amici. Da allora incontri, conversazioni, telefonate, discorsi a tavola, mie visite a casa sua e ultimamente anche sue venute a Bose... Lucio era amabile perché umanissimo: nei rapporti con le persone, certo, ma anche nel suo pensare, nel suo poetare, nel suo abitare il tempo della vita per trovare in esso ciò che davvero conta, ciò che rimane, ciò che è eterno: perché "è eterno anche un minuto, ogni bacio ricevuto dalla gente che ho amato". Tante volte assieme abbiamo parlato dell'Amore e Lucio ha voluto che fossi io a presentare a Torino nel dicembre scorso il suo ultimo album: "Questo è amore". "Cos'è l'amore?", mi chiedeva in un modo che pareva ossessivo. Non che non lo sapesse, ma voleva sempre mettersi alla prova, interrogarsi per verificare se i suoi rapporti, i suoi amori erano Amore."Vorrei capire che cos'è l'amore, dov'è che si prende, dov'è che si dà": non sono versi frivoli, non sono parole leggere, sono invece l'espressione della sua appassionata ricerca dell'amore. Ci sono persone che per tutta la vita cercano solo l'amore, fino a essere vittime dell'amore che inseguono in modi a volte incomprensibili per gli altri. Lucio era una di queste persone: cercava l'amore, ma soprattutto credeva all'amore. Quando avevo qualche conferenza a Bologna lui, se era in città, non mancava mai, leggeva i miei libri, mi mandava messaggi per commentarli e sempre il cuore del discorso tornava a questa sua fede nell'amore. Gli piaceva sentirsi ripetere che "l'amore vince la morte", che nel cristianesimo proprio questo è il fondamento della fede: la morte, infatti, resta per tutti un enigma ed esige di essere vinta. Ma da chi? Dall'amore. E nel ricordare Lucio vorrei aggiungere anche una parola sulla sua fede: mi raccontava che da ragazzo aveva avuto come confessore padre Pio e che più tardi, grazie ai domenicani di Bologna aveva potuto accompagnare la sua vita con la fede. Non rinnegava neppure alcune "devozioni", perché la sua era una fede semplice e umile, come quella di un bambino, ma una fede salda, carica di speranza. Nella mia amicizia con lui, ultimamente c'era anche la presenza cara di Marco Alemanno, l'amico sempre accanto che con la sua "arte" permetteva a Lucio di sperare contro ogni solitudine: "Buonanotte anima mia, adesso spengo la luce e così sia!". Buonanotte, Lucio, dormi, riposa nell'Amore, perché è certo che, come cantavi tu, "se Dio esiste voi, voi vi ritroverete là, là. Amore". Sì, Lucio, ci ritroveremo là, nell'Amore. Enzo Bianchi MARTII: SEZA SILEZIO O SI FA LA RIVOLUZIOE Tra le molte cose che si possono dire sulla maniera in cui è vissuta oggi la dimensione contemplativa dell’esistenza, viene in mente la disabitudine alla pratica della preghiera e alle pause contemplative. In questo la nostra civiltà occidentale si distingue nettamente dalle civiltà dell’Oriente, dove sono in onore la pratica e le tecniche contemplative e il gusto per la riflessione profonda. Forse la gente prega e riflette più di quanto non sappia o non dica. Si tratta di aiutarla a dare un nome più preciso, un indirizzo più costante, a certe impennate del cuore che, più o meno intensamente, sono presenti nella storia di ognuno. L’esodo massiccio dalle città nei periodi di vacanza e nei fine settimana esprime in fondo anche questo desiderio di ritorno alle radici contemplative della vita. Lo sfondo generale lo dà la cultura occidentale attuale, che ha un indirizzo tutto teso al «fare», al «produrre», ma che genera per contraccolpo un bisogno di silenzio, di ascolto, di respiro contemplativo. Sia l’attivismo frenetico sia certe maniere di intendere la contemplazione possono rappresentare una «fuga» dal reale. Per far evolvere questa situazione non basterà risvegliare una ricerca di preghiera, occorrerà anche purificare, orientare certe forme scorrette o in- sufficienti di ricerca. In particolare occorrerà evitare le contrapposizioni tra azione, lotta e rivoluzione da un lato, e contemplazione, silenzio e passività dall’altro. Bisognerà dare uno specifico orientamento sia all’azione sia alla contemplazione. (...) Va tenuto presente anzitutto il tono esasperato che assumono le contraddizioni della civiltà industriale. Questo rende ancor più stimolante e profetico il compito di elaborare modelli e forme di preghiera contemplativa per l’uomo d’oggi. Si può ricordare la crisi di certi adulti che, sparite certe forme tradizionali di preghiera legate al ritmo pre-industriale, faticano a trovare nuove forme. Si può ricordare la consolante richiesta di silenzio contemplativo da parte di certi giovani. E la confluenza di più civiltà nella trama internazionale della nostra società. Il confronto con le forme di preghiera provenienti soprattutto dall’Oriente può diventare uno stimolo per una più rigorosa scoperta degli originali valori della preghiera cristiana, sullo sfondo di un dialogo e di un reciproco arricchimento con altre tradizioni. La proposta di riflettere sulla dimensione contemplativa della vita intende provocare il recupero di alcune certezze che hanno patito qualche scolorimento e qualche eclissi: l’importanza del silenzio, il primato dell’essere sull’avere, sul dire, sul fare, il giusto rapporto persona-comunità. Mi pare venuto il momento di ricordare che l’abitudine alla contemplazione e al silenzio feconda e arricchisce, che non si ha azione o impegno che non sgorghi dalla verità dell’essere profondo. L’uomo «nuovo» – cui la fede ha dato un occhio penetrante che vede oltre la scena e la carità, un cuore capace di amare l’Invisibile – sa che il vuoto non c’è e il niente è eternamente vinto dalla divina Infinità. Sa che l’Universo è popolato da creature gioiose, e di essere spettatore e già in qualche modo partecipe dell’esultanza cosmica, riverberata dal mistero di luce, amore, felicità del Dio Trino. Perciò l’uomo nuovo, come il Signore Gesù che all’alba saliva solitario sulle cime dei monti, aspira ad avere per sé qualche spazio immune da ogni frastuono alienante, dove sia possibile tendere l’orecchio e percepire qualcosa della festa eterna e della voce del Padre. Card. Carlo Maria Martini