COMUNE DI SAVA
PROGETTO
Adeguamento alle norme di prevenzione incendi ed
abbattimento barriere architettoniche c/o scuola
“Tommaso Fiore” - Sava
Fascicolo
della Sicurezza
e Piano di
Manutenzione
Redatto in data: 18/11/2013
Predisposto dal Coordinatore per la progettazione:
Ing. Pasquale MORETTI
Committente: COMUNE DI SAVA
Adeguamenti da parte del Coordinatore per l’esecuzione:
Ing. _______________
Ing. Pasquale MORETTI per COMUNE DI SAVA
Lavori di adeguamento alle norme di Prevenzione Incendi ed abbattimento barriere architettoniche c/o
scuola “Tommaso Fiore” - Sava
FASCICOLO DELLA SICUREZZA E PIANO DI MANUTENZIONE
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Note d’uso del fascicolo informazioni
1. Note generali
Il Fascicolo informazioni relativo all’opera in oggetto è redatto tenendo conto delle specifiche norme di buona tecnica
e dell’allegato II al documento U.E. 260/5/93.
Il fascicolo informazioni va preso in considerazione all’atto di eventuali lavori successivi all’opera.
Come riporta il Documento UE 260/5/93 “ ... vanno precisate la natura e le modalità di esecuzione di eventuali lavori
successivi all’interno o in prossimità dell’area di cantiere si tratta quindi di un piano per la tutela della sicurezza e
dell’igiene, specifica ai lavori di manutenzione e di riparazione dell’opera.”
Si tratta quindi di predisporre un “libretto uso e manutenzione” dell’opera in oggetto.
Tale fascicolo è diviso in due parti:
MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA DELL’OPERA
Scheda nr. 1:
Scheda nr. 2:
Scheda nr. 3:
Scheda nr. 4:
Scheda nr. 5:
Scheda nr. 6:
Scheda nr. 7:
MANUTENZIONE PORTE EMERGENZA E INFISSI ESTERNI
MANUTENZIONE PORTE ED INFISSI INTERNI
STRUTTURE METALLICHE DEI PARAPETTI, BALAUSTRE A RAMPE E
SCALE
MANTI DI COPERTURA, ISOLAMENTI E IMPERMEABILIZZAZIONI
MANUTENZIONE IMPIANTO IDRICO ANTINCENDIO E CASSETTE
IDRANTI
MANUTENZIONE IMPIANTO ILLUMINAZIONE E SEGNALETICA DI
SICUREZZA
MANUTENZIONE OPERE MURARIE DI COMPARTIMENTAZIONE TIPO REI
120
relativamente a pericoli che eventualmente possono presentarsi nel corso di lavori successivi sia i dispositivi e/o i
provvedimenti programmati per prevenire tali rischi.
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2. Procedura operativa del Fascicolo informazioni
Il Fascicolo informazioni ha differente procedura gestionale rispetto il piano di sicurezza e coordinamento. Possono
infatti essere considerate tre fasi:
1. FASE DI PROGETTO
a cura del Coordinatore per la progettazione
viene definita la predisposizione tecnica nella fase di pianificazione
2. FASE ESECUTIVA
a cura del Coordinatore per l’esecuzione
vengono apportati gli adeguamenti nella fase esecutiva
dopo la “consegna chiavi in mano” a cura del Committente
3. DOPO LA CONSEGNA “CHIAVI IN MANO” DELL’OPERA
il fascicolo è preso in cura dal Committente
per i futuri aggiornamenti e modifiche nel corso dell’esistenza dell’opera
1. Deve quindi essere ricordato, con la consegna alla Committenza, l’obbligo del controllo e aggiornamento nel tempo
del fascicolo informazioni.
2. Il Fascicolo informazioni deve essere consultato ad ogni operazione lavorativa (di manutenzione ordinaria o
straordinaria o di revisione dell’opera)
3. Il Fascicolo informazioni deve essere consultato per ogni ricerca di documentazione tecnica relativa all’opera.
Il Committente è l’ultimo destinatario e quindi responsabile della tenuta,
aggiornamento e verifica delle disposizioni contenute.
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IDENTIFICAZIONE DEL CANTIERE
ANAGRAFE
Via Benedetto Croce, 112 - Sava (TA)
DESCRIZIONE DELL'OPERA
Trattasi di un’opera di edilizia pubblica consistente essenzialmente nell’adeguamento alle norme di
Prevenzione incendi conformi al progetto già approvato dal Comando Provinciale Vigili del Fuoco
di Taranto in data 14 settemre 2012.
Gli interventi di adeguamento prevedono quindi:
⇒ Manutenzione generale delle porte di emergenza esterne con contestuale ripristino, dove
occorre, dei maniglioni antipanico;
⇒ Manutenzione di tutte le porte interne delle aule e dei laboratori, l’eventuale adeguamento
murario dei vani che le ospitano;
⇒ Posa di porte REI di caratteristiche adeguate alla normativa vigente così come indicato
negli elaborati grafici che si allegano alla presente relazione;
⇒ Dotare le sale destinate ad un maggiore affollamento, in quanto destinate a sale mensa, di
una seconda uscita direttamente all’esterno, modificando gli infissi già esistenti in modo da
ottenere un’uscita di larghezza libera pari a mt 1,20 con relativa scala di emergenza esterna.
⇒ I parapetti di alcune scale che portano al piano primo o delle rampe e scale esterne risultano
essere troppo bassi e quindi pericolosi; si procederà pertanto alla sostituzione di questi con
balaustre di altezza adeguata e dotata di fascia fermapiede.
⇒ Opere di compartimentazione dell’edificio scolastico rispetto alleattività adiacenti murando
con adeguata muratura REI la porta di comunicazione esistente e procedendo a spessorare la
muratura di confine in modo da ottenere le adeguate caratteristiche REI.
⇒ Sostituzione di tutte le finestre con infissi REI a protezione delle vie di fuga come meglio
specificato negli elaborati grafici.
⇒ Sostituzione dei cristalli delle finestre del locale palestra e dell’ingresso principale con
cristalli stratificati al fine di aumentare la sicurezza in caso di emergenza.
⇒ Integrazione dell’impianto idrico antincendio con l’installazione di un nuovo idrante;
⇒ Manutenzione dell’attacco esterno dei vigili del fuoco e degli idranti interni
⇒ Integrazione dell’impianto di illuminazione di sicurezza.
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DATI GENERALI
Indirizzo cantiere
Via Benedetto Croce, nr. 112 – SAVA (TA)
Data presunta inizio lavori
Da definirsi in fase di gara d'appalto
Durata presunta dei lavori
54 giorni
Numero medio presunto dei lavoratori
Numero uomini-giorni
5
< 200
Ammontare presunto lavori
Numero max presunto giornaliero dei lavoratori
INDIVIDUAZIONE DEI SOGGETTI
Stazione appaltante
COMUNE DI SAVA
Committente
COMUNE DI SAVA
Responsabile dei
lavori
Dirigente UTC – Ing. Saverio Schirinzi
Progettisti
Ing. Pasquale Moretti – Via G. Matteotti, 129 - Ginosa (TA)
Coordinatore per la
progettazione
Ing. Pasquale Moretti – Via G. Matteotti, 129 - Ginosa (TA)
Direttore/i dei lavori
Professionista da incaricare
Coordinatore per
l'esecuzione
Professionista da incaricare
Direttore di cantiere
Professionista da incaricare
Euro 74.495,84
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DATI IMPRESE COINVOLTE
Impresa appaltatrice o
mandataria
Specializzazione dell'impresa
Iscrizione alla Camera di
Commercio
Sede
Datore di lavoro
Responsabile del Servizio di
prevenzione e protezione
Direttore tecnico di cantiere
Assistente di cantiere
Impresa appaltatrice o
mandataria
Specializzazione dell'impresa
Iscrizione alla Camera di
Commercio
Sede
Datore di lavoro
Responsabile del Servizio di
prevenzione e protezione
Direttore tecnico di cantiere
Assistente di cantiere
DATI LAVORATORI AUTONOMI
Iscrizione Albo o
Categoria
Sede
Specializzazione
Iscrizione Albo o
Categoria
Sede
Specializzazione
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Scheda nr. 1: MANUTENZIONE PORTE EMERGENZA E INFISSI ESTERNI
I serramenti esterni riguardano facciate strutturali e semi-strutturali, facciate continue a taglio
termico, infissi esterni in alluminio, porte in metallo di sicurezza e sono generalmente realizzati in
acciaio zincato e verniciato, acciaio inox, alluminio preverniciato o elettrocolorato, ecc., possono
avere parti vetrate e parti cieche. Gli interventi che frequentemente interessano i serramenti sono sia
di carattere funzionale: chiusura, tenuta all’acqua e al vento delle guarnizioni, resistenza termica;
sia di conservazione del serramento: le parti in movimento non devono presentare dei cedimenti, le
sigillature non devono risultare rigide o presentare screpolature di sorta, non si devono rilevare
fenomeni di corrosione delle parti in metallo dovute al venir meno del trattamento di protezione
(vernice, zincatura, ecc). In particolare per i serramenti in alluminio si deve provvedere alla
periodica pulizia dello sporco e della polvere tra le guarnizioni e l’esterno del telaio liberando le
canaline di drenaggio otturate in modo da far defluire l’acqua e la condensa.
Risorse necessarie:
– operaio specializzato/serramentista
Livello minimo di prestazioni:
– tenuta all’acqua del serramento;
– chiusura e apertura difficoltosa;
– opacizzazione dei vetricamera per perdita delle caratteristiche di tenuta della camera disidratata;
Anomalie riscontrabili:
– deterioramento delle guarnizioni e delle sigillature con conseguente non tenuta all’acqua;
– cedimento o blocco delle cerniere che impediscano il normale e corretto funzionamento
dell’infisso causando rotazioni brusche o a scatti;
– deterioramento o malfunzionamento degli organi di chiusura e ritegno delle parti apribili;
– comparsa di fenomeni di ossidazione su infissi in metallo o alluminio;
– alterazione delle specchiature cieche o dei vetri-camera
Intervento eseguibile da:
– personale interno - se trattasi di verifica dei funzionamento, lubrificazione di cerniere e parti in
movimento, pulizia in genere del serramento e ripristino di sigillature o sostituzione di guarnizioni
dall’interno;
– Ditta manutenzione urbana, personale specializzato - se di carattere più esteso e di non facile
accessibilità per interventi più estesi di pulizia e trattamento delle sigillature esterne con prodotti a
base siliconica, sostituzione di pannelli vetrati in facciata che richiedano uso di piattaforme aeree
ecc.
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Scheda nr. 2: MANUTENZIONE PORTE ED INFISSI INTERNI
Per porte ed infissi interni si intendono tutti gli infissi interni di chiusura e separazione degli
ambienti, corridoi, aule, servizi igienici, locali tecnici, cavedi, porte tagliafuoco REI per la
compartimentazione antincendio ecc.
Gli interventi manutentivi sui serramenti interni riguardano:
ü la funzionalità : l’infisso chiuda e apra agevolmente, che le maniglie, maniglioni
antipanico e le serrature ed elettroserrature, ove presenti, siano funzionanti, che i
meccanismi di chiusura come pompe a pavimento o sistemi elettromagnetici di
rilascio delle porte antincendio siano funzionanti,
ü la conservazione del serramento : il telaio e pannello porta siano integri, non vi
siano abrasioni, graffi, o danneggiamenti vari.
Cristalli di sicurezza stratificati. Infissi interni
Vetri stratificati antinfortunio. Vetrate interni;
Risorse necessarie:
– operaio specializzato/serramentista
Livello minimo di prestazioni:
– chiusura e apertura difficoltosa;
– rottura o alterazione del pannello porta o del telaio;
Anomalie riscontrabili:
– cedimento o blocco delle cerniere che impediscano il normale e corretto funzionamento
dell’infisso causando rotazioni brusche o a scatti;
– deterioramento o malfunzionamento delle serrature di chiusura e delle maniglie;
– comparsa di fenomeni di ossidazione su infissi in acciaio verniciato o zincato;
– presenza di fori e danneggiamenti al pannello porta e/o alla cassa che impongono la sostituzione
dell’elemento danneggiato;
– malfunzionamento degli accessori elettromeccanici di ritenuta o chiusura delle porte tagliafuoco;
– malfunzionamento di pompe a pavimento o aeree per chiusura porte;
Intervento eseguibile da:
– personale interno - se trattasi di verifica dei funzionamento, lubrificazione di cerniere e parti in
movimento, pulizia in genere del serramento e ripristino del funzionamento;
– Ditta manutenzione urbana, personale specializzato - se trattasi di sostituzione integrale di
serramenti;
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Scheda nr. 3: STRUTTURE METALLICHE DEI PARAPETTI, BALAUSTRE A RAMPE E
SCALE
Il principale problema delle strutture metalliche è l’ossidazione del metallo che deve essere
adeguatamente protetto. Per strutture metalliche si intendono elementi strutturali, griglie, parapetti,
inferiate, passamani ecc..
Sempre più frequentemente si fa ricorso a cicli di protezione, delle opere in ferro, che prevedono la
zincatura e la verniciatura a garanzia di una maggiore protezione. Occorre pertanto monitorare
costantemente lo stato della protezione delle strutture in ferro in quanto da esse dipende la durata
delle strutture stesse. Gli interventi generalmente sono finalizzati al ripristino della protezione
eliminando la ruggine presente e applicando uno o più mani di primer e di smalto di composizione
chimica compatibile con le protezioni originarie.
Risorse necessarie:
– operaio specializzato/pittore
Livello minimo di prestazioni:
– deterioramento della finitura di protezione (funzionale/estetico)
Anomalie riscontrabili:
– deterioramento della protezione verniciatura o zincatura;
– comparsa di tracce di ossidazione;
Intervento eseguibile da:
– personale interno - se trattasi di piccoli ripristini legati al normale deperimento d’uso;
– Ditta manutenzione urbana, personale specializzato - se trattasi di sostituzione o riparazioni
consistenti
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Scheda nr. 4: MANTI DI COPERTURA, ISOLAMENTI E IMPERMEABILIZZAZIONI
La manutenzione dei manti di copertura, consiste sostanzialmente nella verifica dell’integrità del
manto di copertura, delle sigillature, delle faldalerie, al fine di garantirne la tenuta all’acqua e il suo
smaltimento. Gli interventi da attuarsi consistono nella sostituzione degli elementi deteriorati, nel
ripristino delle saldature e sigillature delle giunture e/o l’applicazione di rappezzi di manto
impermeabilizzante, il ripristino degli elementi di protezione, con attenzione che durante
l’intervento non si vada ad alterare lo stato di consistenza del sistema impermeabilizzante.
Particolare attenzione va posta nel controllo delle griglie di smaltimento, delle grondaie, dei
discendenti e dei raccordi in modo che siano sempre sgomberi da detriti che ne riducano la capacità
di smaltimento.
La manutenzione di isolamenti e impermeabilizzazione ove possibile, in quanto a vista, consiste nel
controllo dello stato del manto coibente o impermeabile, al fine di sostituirne le parti deteriorate, e
prevenire distacchi dello stesso dal supporto con conseguente perdita della funzionalità.
Risorse necessarie:
– operaio specializzato/ lattoniere
Livello minimo di prestazioni:
– deterioramento generalizzato del manto impermeabile con conseguente comparsa di infiltrazioni
– perdita delle caratteristiche (funzionale)
Anomalie riscontrabili:
– punzonamento accidentale del manto impermeabile durante le operazioni di lavoro in copertura;
– fessurazioni del manto in corrispondenza di sovrapposizioni e giunture;
– accelerato deterioramento del manto o delle sigillature in corrispondenza dei punti più esposti e
di passaggio;
– infiltrazioni dai risvolti verticali;
– intasamento delle griglie di scolo e delle gronde;
– rottura delle griglie di raccolta dell’acqua;
– occlusione dei discendenti;
– deterioramento della finitura dei pannelli di copertura;
– deterioramento del materiale;
– distacco dal supporto e discontinuità tra i pannelli;
Intervento eseguibile da:
– personale interno - se trattasi di piccoli ripristini;
– Ditta manutenzione urbana, personale specializzato - se trattasi di sostituzione o riparazioni
consistenti
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Scheda nr, 5: MANUTENZIONE IMPIANTO IDRICO ANTINCENDIO E CASSETTE
IDRANTI
I sistemi, i dispositivi, le attrezzature e gli impianti antincendio necessitano di una corretta gestione
e manutenzione.
L’attività di controllo, verifica e manutenzione riguarda:
• estintori
• idranti
• evacuatori di fumo e calore
• DPI antincendio e dispositivi di primo soccorso
Di seguito si riportano i tipi di controllo e le schede di revisione da eseguire sui sistemi, sulle
attrezzature e sugli impianti antincendio
Controlli e verifiche svolte direttamente da un addetto alla lotta antincendio o da un preposto
interno alla struttura
Estintori
Consiste in una misura di prevenzione atta a controllare, con costante e particolare attenzione,
l’estintore nella posizione in cui è collocato, tramite l’effettuazione dei seguenti accertamenti:
a) l’estintore sia presente e segnalato con apposito cartello,
b) l’estintore sia chiaramente visibile, immediatamente utilizzabile e l’accesso allo stesso sia
libero da ostacoli;
c) l’estintore non sia stato manomesso, in particolare non risulti manomesso o mancante il
dispositivo di sicurezza per evitare azionamenti accidentali;
d) i contrassegni distintivi siano esposti a vista e siano ben leggibili;
e) l’indicatore di pressione, se presente, indichi un valore di pressione compreso all’interno del
campo verde;
f) l’estintore non presenti anomalie quali ugelli ostruiti, perdite, tracce di corrosione,
sconnessioni o incrinature dei tubi flessibili, ecc.;
g) l’estintore sia esente da danni alle strutture di supporto e alla maniglia di trasporto; in
particolare , se carrellato, abbia ruote perfettamente funzionanti;
h) il cartellino di manutenzione sia presente sull’apparecchio e sia correttamente compilato. Le
anomalie riscontrate devono essere eliminate.
- Controllo
Consiste in una misura di prevenzione atta a verificare l’efficienza dell’estintore, tramite
l’effettuazione dei seguenti accertamenti:
a) verifiche di cui alla fase di sorveglianza;
b) - per gli estintori portatili: i controlli previsti al punto “verifica” della UNI EN 3/2;
- per gli estintore carrellati: i controlli al punto “verifica” di cui al punto “Accertamenti e
prove su prototipi” della norma UNI 9492;
c) controllo della presenza, del tipo e della carica delle bombole di gas ausiliario per gli estintori
pressurizzati con tale sistema, secondo le indicazioni del produttore.
Le anomalie riscontrate devono essere eliminate.
- Revisione
Consiste in una misura di prevenzione, di frequenza almeno pari a quella indicata nel prospetto
seguente, atta a verificare e rendere perfettamente efficiente l’estintore tramite l’effettuazione dei
seguenti accertamenti e interventi:
- verifica della conformità al prototipo omologato per quanto attiene alle iscrizioni e all’idoneità
degli eventuali ricambi;
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- verifiche di cui alle fasi di sorveglianza e controllo;
- esame interno dell’apparecchio per la verifica del buono stato di conservazione;
- esame e controllo funzionale di tutte le sue parti;
- controllo di tutte le sezioni di passaggio del gas ausiliario e dell’agente estinguente, in
particolare il tubo pescante, i tubi flessibili, i raccordi e gli ugelli, per verificare che siano
liberi da incrostazioni, occlusioni e sedimentazioni;
- controllo dell’assale e delle ruote, quando esistenti;
- eventuale ripristino delle protezioni superficiali;
- taratura e/o sostituzione dei dispositivi di sicurezza contro le sovrapressioni;
- ricarica e/o sostituzione dell’agente estinguente;
- montaggio dell’estintore in perfetto stato di efficienza.
- Collaudo
Consiste in una misura di prevenzione atta a verificare, con la frequenza sotto specificata, la
stabilità del serbatoio o della bombola dell’estintore, in quanto facenti parte di apparecchi a
pressione. Gli estintori devono rispettare le prescrizioni della legislazione vigente in materia di
apparecchi a pressione.
Idranti
1. L’idrante deve essere presente in ogni suo componente (cassetta, manichetta, lancia, attacco
idraulico) e segnalato tramite apposito cartello (disegno bianco su fondo rosso);
2. l’idrante deve essere facilmente individuabile, libero da ostacoli ed immediatamente utilizzabile;
3. la manichetta deve essere regolarmente arrotolata ed in buono stato di conservazione;
4. la lancia deve avere la maniglia di regolazione dell’acqua in posizione chiusa ed essere in buono
stato di conservazione;
5. la cassetta deve essere dotata di vetro di sicurezza e non deve presentare tracce di rottura,
corrosione ecc.
Risorse necessarie:
– operaio specializzato / Ditta manutenzione specializzata
Livello minimo di prestazioni:
Interventi (minimi) che devono essere effettuati dalla ditta di manutenzione
1. Estintori portatili
verificare il corpo estintore, la manichetta e il supporto;
verificare i comandi di funzionamento;
verificare il funzionamento del manicotto;
verificare la pressione di carica con strumento;
effettuare la decostipazione della polvere;
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effettuare la pulizia generale degli estintori e dei comandi;
effettuare la lubrificazione dei comandi;
effettuare l’aggiornamento del cartellino datato;
controllare le istruzioni del funzionamento degli estintori.
2. Idranti
verificare lo srotolamento completo;
verificare che la tubazione sia sottoposta alla pressione di rete;
controllare la tubazione in tutta la sua lunghezza, per rilevare eventuali screpolature,
deformazioni, logoramenti o altri danneggiamenti;
controllare le raccordiere, le legature e la tenuta delle guarnizioni;
effettuare la prova pressione (7 bar) con strumenti specifici (allegare eventuale verbale di collaudo
rete);
verificare il perfetto riavvolgimento
verificare che il sistema di fissaggio della tubazione sia di tipo adeguato ad assicurare la tenuta;
controllare che il getto d’acqua sia costante e sufficiente, mediante l’uso di indicatori di flusso e
manometri;
verificare che l’indicatore di pressione, se presente, sia operativo ed indichi un valore di pressione
compreso nella scala;
per gli idranti in cassetta, verificare che i portelli si aprano agevolmente;
verificare che la lancia erogatrice sia di tipo appropriato e di facile manovrabilità;
effettuare l’aggiornamento cartellino sull’apparecchiatura.
Anomalie riscontrabili:
– vedi sopra dettagli
Intervento eseguibile da:
– personale interno - se trattasi di controllo e monitoraggio;
– Ditta manutenzione urbana, personale specializzato - se trattasi di ontrollo , revisione o collaudo.
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Scheda nr.6: MANUTENZIONE IMPIANTO ILLUMINAZIONE E SEGNALETICA DI
SICUREZZA
La manutenzione dell’impianto di illuminazione e della segnaletica di emergenza consiste
essenzialmente nel:
Illuminazione di sicurezza
1. verificare che tutte le lampade siano funzionanti; questo può essere fatto interrompendo per
alcuni minuti l’alimentazione elettrica generale e controllando l’entrata in funzione di tutte le
lampade;
2. verificare che le lampade non presentino evidenti difetti;
3. verificare che i componenti non presentino segni di rottura o deterioramento;
4. verificare l’integrità delle lampade e la loro stabilità alle strutture murarie.
Segnaletica di sicurezza:
1. verificare, con planimetria alla mano, la presenza della corretta ubicazione della segnaletica
prevista;
2. verificare che la segnaletica non sia occultata a causa dello spostamento di scaffali, accumulo di
materiale e altro;
3. verificare che la segnaletica non sia degradata;
4. verificare l’adeguatezza dell’illuminazione della segnaletica in caso di mancanza di corrente.
Fermo restando che l’esecuzione delle attività di controllo, manutenzione e revisione, che
richiedono competenze e attrezzature specifiche, sono affidate, nell’ambito di un contratto di
manutenzione, a ditte in possesso dei requisiti tecnico-professionali per gli impianti antincendio, a
latere dello svolgimento delle predette attività, è compito dell’incaricato interno alla struttura (ad
es.: il coordinatore delle emergenze antincendio) verificare che i controlli siano effettuati con
regolarità dalla ditta incaricata.
Risorse necessarie:
– operaio specializzato/Ditta specializzata esterna
Livello minimo di prestazioni:
– vedi dettagli sopra
Anomalie riscontrabili:
– vedi dettagli sopra
Intervento eseguibile da:
– personale interno - se trattasi di controlli e rilievi;
– Ditta manutenzione urbana, personale specializzato - se trattasi di sostituzione o riparazioni
consistenti e comunque di manutenzione periodica come richiesto dalla normativa vigente.
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Scheda nr. 7:
TIPO REI 120
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MANUTENZIONE OPERE MURARIE DI COMPARTIMENTAZIONE
Le murature interne di compartimentazione antincendio devono essere generalmente in buono stato
pertanto non devono presentare distaccamenti di intonaco o di tinteggiatura, screpolature, crepe per
assestamento o movimenti della struttura. Non devono altresì presentare fluorescenze e macchie di
umidità. Per quanto concerne i divisori interni in cartongesso non devono presentare fessurazioni in
corrispondenza delle giunzioni dei pannelli e degli attestamenti contro pareti in muratura o solai.
Tutte le parti tinteggiate devono essere ben conservate e pulite. Generalmente gli interventi più
frequenti riguardano la conservazione della finitura ed hanno pertanto qualitativamente e
quantitativamente più valenza estetica che funzionale.
Risorse necessarie:
– operaio specializzato/pittore
Livello minimo di prestazioni:
– deterioramento della finitura (qualitativo/estetico)
Anomalie riscontrabili:
– comparsa di fluorescenze e presenza di umidità per infiltrazioni e perdite d’acqua da impianti;
– distacco o deterioramento della tinteggiatura;
– comparsa di crepe e fessurazioni nell’intonaco o distacco di quest’ultimo dal supporto;
– comparsa di fessurazioni in corrispondenza della giunzione delle lastre per pareti in cartongesso;
– presenza di fori e danneggiamenti dovuti a traslochi di attrezzature e mobilio o ad atti di
vandalismo;
Intervento eseguibile da:
– personale interno - se trattasi di piccoli ripristini legati al normale deperimento d’uso;
– Ditta manutenzione urbana, personale specializzato - se trattasi di sostituzione o riparazioni
consistenti
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FASCICOLO DELLA SICUREZZA E PIANO DI MANUTENZIONE
FASCICOLO DELLA SICUREZZA E PIANO DI MANUTENZIONE:
MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA DELL’OPERA – LAVORI DI REVISIONE
EDIFICIO SCOLASTICO “Tommaso Fiore”
Compartimento
Intervento
indispensabile
si no cadenza
Si - ANNUALE
Ditta incaricata
Scheda nr. 2: MANUTENZIONE PORTE
ED INFISSI INTERNI
Si - Semestrale
Scheda nr. 3: STRUTTURE
METALLICHE DEI PARAPETTI,
BALAUSTRE A RAMPE E SCALE
Si - Annuale
Scheda nr. 4: MANTI DI COPERTURA,
ISOLAMENTI E
IMPERMEABILIZZAZIONI
Si - Annuale
Scheda nr. 1: MANUTENZIONE PORTE
EMERGENZA E INFISSI ESTERNI
Scheda nr. 5: MANUTENZIONE
Si - Annuale
IMPIANTO IDRICO ANTINCENDIO E
CASSETTE IDRANTI
Scheda nr. 6: MANUTENZIONE
Si - Semestrale
IMPIANTO ILLUMINAZIONE E
SEGNALETICA DI SICUREZZA
Scheda nr. 7: MANUTENZIONE OPERE Si - Annuale
MURARIE DI
COMPARTIMENTAZIONE TIPO REI 120
Rischi potenziali
Attrezzature di
sicurezza in
esercizio
DPI
Dispositivi ausiliari Osservazioni
in locazione
Ditta manutenzione Urti, Tagli,
urbana
escoriazioni
DPI
Transennature,
segnalazioni
Ditta manutenzione Urti, Tagli,
urbana
escoriazioni, cadute
a livello, cadute
dall'alto,
scivolamenti
Ditta manutenzione Urti, Tagli,
urbana
escoriazioni, cadute
a livello, cadute
dall'alto,
scivolamenti
Ditta manutenzione Urti, Tagli,
specializzata
escoriazioni
DPI
Transennature,
segnalazioni
Verifica tenuta,
ossidazioni,
integrità.
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Fascicolo della Sicurezza e Piano di Manutenzione