Strumento di condivisione della Parrocchia
San Martino in Villapizzone - Milano
“Collaborando”
Patronato ACLI
Il fondo sostegno affitti 2008
Jack diventa pellegrino
Благодария
Famiglia
diventa anima del mondo
Terra buona che dà frutto
100 volte tanto
CourmaMedie08
CourmAdo08
Nuova stagione SLV
Servire Dio notte e giorno
Anno 2 - n. 8 settembre 2008
Questo giornalino viene stampato
mensilmente per promuovere la
comunicazione all’interno della
Parrocchia; ne è responsabile il
Parroco attraverso il lavoro della
Redazione.
Redazione
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Paola Calò
Luca Diliberto
Emma Molina
Andrea Raglio
Katia Sciarra
Valentina Blandino
Denise Sciarra
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don Erminio Pozzi
don Lorenzo Negri
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Apertura della chiesa
Orari Sante Messe
Tutti i giorni:
Giovedì:
Giorni feriali:
Giovedì:
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Prefestiva (sabato):
Giorni festivi: 8.30 10.30
7.30 - 19.00
7.30 - 20.30
18.00
19.00
18.00
18.00
Segreteria parrocchiale
Centro Parrocchiale San Martino
Tutti i giorni:
18.30 - 19.00
Da lunedì a venerdì: 9.00 - 11.00
Tutti i giorni
Oratorio
Centro di Ascolto
Tutti i giorni
Catechismo
16.00 - 19.00
17.00 - 18.00
14.30 - 18.30
Giovedì CHIUSO
Mercoledì
Giovedì
Lunedì CHIUSO
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Patronato ACLI
Tutti i lunedì dalle
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“Collaborando”
Ogni anno è un po’ nuovo, ogni anno si riparte, ogni anno si ripetono
alcune cose e altre cambiano, ogni anno… c’è qualche sorpresa! E da
alcune cose non bisogna farsi sorprendere!
Cinque anni fa eravamo 5 (in realtà 4 e ½ perché don Carlo lavorava
anche in Curia), in questo momento zero! Avete capito bene: nel nostro decanato in questo momento non c’è più nemmeno un
“coadiutore”, cioè “prete dell’Oratorio”. Neanche uno!
Don Damiano del Sacro cuore alla Cagnola è andato a fare il Responsabile della Pastorale Giovanile
di Melzo, don Davide di San Gaetano è stato trasferito, don Carlo è diventato Parroco… e al loro posto per ora non è ancora arrivato nessuno!
Nel frattempo, al posto dell’indimenticabile don Bruno, nella vicina Parrocchia di GMG è arrivato, dal
primo di settembre, don Giuseppe Salvioni, che è stato nominato dall’Arcivescovo “Parroco di Gesù
Maria Giuseppe in Milano, collaborando anche con la Parrocchia di S. Martino in Villapizzone.”
Già da qualche anno la Diocesi cerca di capire come affrontare la situazione e proprio in questi giorni
i Vescovi, i Vicari Episcopali e i Decani hanno scritto un documento che ci orienterà nel futuro. Ovviamente non è tutto chiaro e si tratta di ipotesi e tentativi, ma alcune cose sono certe. Provo ad accennarle:
1. Non ci saranno più i preti negli Oratori, nemmeno in quelli grandi (“già ora non si è più in grado di
garantire un sacerdote per i grandi oratori”). Attualmente si parla di 1 prete per i giovani ogni 20.000
abitanti.
2. (questo punto non è trattato nel documento, ma a Villapizzone siamo abbastanza grandi ed intelligenti per capirlo da soli ed avere il coraggio di dircelo) Se il calo dei preti è così rapido, tra pochi anni
il problema sarà anche per i Parroci!
3. Gli Oratori sono una ricchezza cara a tutti e che nessuno vuol perdere (pensate al grest!!!)
4. Ci vuole una struttura nuova, delle persone nuove, una testa nuova! Cioè:
- I nostri “capi” stanno pensando a una novità che permetta di far mantenere ad ogni Oratorio la sua
identità, ma che sia parte di una realtà più ampia e coordinata chiamata UPG (Unità di Pastorale Giovanile). Ma non mi dilungo.
- Il vero punto della questione è che i laici siano davvero in grado di far funzionare gli oratori: ogni
oratorio dovrebbe avere un “direttore” (nominato dall’Arcivescovo) che a sua volta, insieme al Consiglio dell’Oratorio, decida eventualmente anche di assumere educatori professionali ecc.
- In realtà dobbiamo cambiare tutti la testa: “le comunità cristiane devono convertirsi nel pensare la
gestione delle loro responsabilità, nelle attese che hanno verso i preti, nelle decisioni circa persone, le
risorse e le iniziative.”
Ecco! Qui volevo arrivare. Anzi, da qui partiamo!
Prima di tutto (forse vi stupisco): complimenti! Sì perché a San Martino stiamo già camminando lodevolmente in questa direzione. Dal 3 aprile 2006 siamo rimasti senza coadiutore, ma abbiamo cercato
di organizzarci e continuare le attività dell’Oratorio nel migliore dei modi, tramite gli adulti che nel
frattempo avevano costituito il Consiglio dell’Oratorio. Siamo rimasti un po’ “a corto” con gli educatori, ma le attività dei gruppi sono continuate e dall’anno scorso abbiamo deciso di impegnarci anche
economicamente per garantire la presenza di Sara. La catechesi dell’iniziazione è costantemente in
fermento e cerca ogni anno di rinnovarsi e organizzarsi per offrire il meglio ai ragazzi e ai genitori
attraverso il generoso impegno delle catechiste e in modo particolare tramite il prezioso coordinamento di Barbara. Tutti stanno dimostrando grande senso di responsabilità e capacità di
“autogestione” (pensate a quanto fanno le “bariste” e le mamme che aiutano nelle pulizie ecc.!).
Perciò davvero possiamo essere contenti di non esserci fatti sorprendere dagli eventi, ma quest’anno
siamo chiamati ad un ulteriore salto di qualità! Cosa vorrà dire quel gerundio (“collaborando”) che
l’Arcivescovo ha voluto inserire nella nomina di don Giuseppe?!
Credo che il significato dovremo inventarlo noi! …insieme a loro!!!
don Lorenzo
il mantello - 3 - smartvilla
VivaVoce _________________________________________
à
da [email protected]
Ecco alcune tra le bellissime cartoline che avete inviato in oratorio!
Tra granite, arancini e panzerotti
tanti saluti dai picciotti!!!
Gruppo 18enni
Saluti e formaggi!
Martina e Giulia Gigante
Ma ciao! Stiam per tornao, abbiamo fatto una vacanza al marettao.
Spiaggiao o non spiaggiao ci divertiamo tutti insieme al campeggiao!
Villapisun tour
il mantello - 4 - smartvilla
I nostri Consigli ___________________________________
à
Iniziamo con il Consiglio dell’Oratorio...
L’8 settembre 2008 si è tenuta la prima riunione del Consiglio dell’Oratorio del nuovo anno
parrocchiale.
Don Lorenzo ha introdotto l’incontro leggendo
la parabola del “seminatore” che ci guiderà durante quest’anno, invitando ognuno di noi a
“seminare” la parola di Dio in tutti gli ambiti
della nostra vita.
Sono
stati
trattati
diversi
temi,
dall’organizzazione della catechesi al programma della festa dell’oratorio che si terrà il 28 settembre 2008 (si vedano i dettagli della giornata
nella pagina “diariAgenda”).
Don Lorenzo ci ha riferito di un documento
posto all’attenzione dei Parroci da parte della
Curia dove emerge la consapevolezza della
Diocesi della necessità più che mai presente, di
coinvolgere i laici nella gestione dell’oratorio;
una realtà a cui nessuna parrocchia intende
rinunciare, anche in assenza di preti. Nasce pertanto l’esigenza di trovare responsabili laici,
volontari o meno, nominati dall’Arcivescovo
che possano fungere da coordinatori delle varie
attività dell’oratorio.
Di fronte a cambiamenti forti occorre avere
anche il coraggio di rinnovare la catechesi. Don
Lorenzo ha quindi proposto di inserire ragazzi
e ragazze giovani come nuovi catechisti dei più
piccoli, i quali saranno affiancati da catechiste
adulte che avranno il compito di coinvolgere
maggiormente le famiglie nell’educazione cristiana dei propri figli.
Anche la lettera dell’Arcivescovo per l’anno
pastorale 2008-2009 “Famiglia anima del Mondo” mette al centro il tema della vocazione
straordinaria a cui è chiamata ogni Famiglia. In
primo luogo i ragazzi diventano animatori della
famiglia (i giovani catechisti) e la “famiglia” ha il
compito di animare questa nostra società in
questo nostro tempo.
Rimanendo in tema di catechesi si è passati ad
esaminare la situazione relativa agli Educatori
del gruppo medie, adolescenti e diciottenni,
dove, come accade ormai da diversi anni, siamo a corto di “risorse” che possano offrire il
loro tempo ai nostri ragazzi. Appare quindi più
che mai accesa la necessità di “investire”, pagando, per la presenza di un educatore qualificato, come già fatto per lo scorso anno.
Si è inoltre ipotizzata una collaborazione con la
parrocchia GMG per la formazione di un gruppo giovani comune.
Nella seconda parte della serata ci si è concentrati sull’organizzazione della festa dell’oratorio.
Segnaliamo in modo particolare l’adorazione
eucaristica di giovedì 25 e l’incontro di venerdì
26 che vedrà la presenza di un ospite che tratterà dei problemi dei preadolescenti (ragazzi
delle medie).
Si è infine portato a conoscenza del Consiglio
dell’Oratorio che la sala Don Bosco sarà adibita
come nuova sede del Gruppo Sportivo G.S.
San Luigi. Una posizione che avrà il pregio di
essere più a contatto con l’oratorio e che ci
auguriamo possa aiutare il nostro gruppo sportivo ad essere una realtà sempre più legata alla
vita della parrocchia.
Non ci resta che dire….famiglie fatevi avanti!!!!!
Resoconto del Cdo
8 settembre 2008
Laura e Pippo
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Guarda più in là ___________________________________
à
Patronato ACLI – Il fondo sostegno affitti
2008
Il Fondo Sostegno Affitto (FSA)
La Regione Lombardia, con delibera n. 7558
del 27/6/2008, ha approvato l’erogazione dei
contributi finalizzati a sostenere il canone di
locazione e la relativa istituzione dello Sportello
Affitto presso tutti i Comuni lombardi.
Il Fondo Sostegno Affitto (FSA) è riservato a
quei cittadini che, entro determinati limiti di
reddito ed in possesso dei requisiti per accedere agli alloggi di edilizia residenziale pubblica,
non sono in grado di sostenere i canoni del
mercato libero. Il contributo corrisponde alla
differenza tra canone integrato (CI) e canone
sopportabile (CS), rapportato al numero di mesi
di durata del contratto che ricadono nell’anno
2008.
Il Comune di Milano, Settore Assegnazione Alloggi
di ERP, ha istituito il proprio Sportello Affitto specificando che possono richiedere il contributo i residenti in Lombardia,
siano essi cittadini italiani o cittadini stranieri
( questi ultimi se in possesso di permesso di
soggiorno con validità almeno biennale), che si
trovano in una delle seguenti situazioni:
Conduttori che nell’anno 2008 sono titolari
di contratti di locazione efficaci e registrati, stipulati per unità immobiliare
utilizzata come residenza anagrafica e
abitazioni principale,
Soggetti che occupano l’unità immobiliare
come residenza anagrafica e abitazione
principale e siano sottoposti a procedura esecutiva di rilascio per finita locazione,
con contratto riferito ad unità immobiliare locata sul mercato privato ed abitata nell’anno
2008. Nel caso la medesima unità immobiliare
sia utilizzata da più nuclei familiari, anche con
contratti autonomi, può essere richiesto un solo
contributo da parte di un solo nucleo familiare.
Ai fini della determinazione dello speciale indicatore di situazione economica equivalente
(ISEE-fsa) il nucleo familiare è composto dal richiedente medesimo, dai soggetti considerati a
suo carico ai fini Irpef e dai componenti la fami-
è riservato a quei cittadini che, entro
determinati limiti di reddito ed in
possesso dei requisiti per accedere
agli alloggi di edilizia residenziale
pubblica, non sono in grado di sostenere i canoni del mercato libero.
glia anagrafica ai sensi art. 4 DPR 223/1969
(vale a dire un insieme di persone legate da
vincoli di matrimonio, parentela, affinità, tutela,
che abitano nella stessa unità immobiliare).
Il contributo è riconosciuto ai nuclei familiari
con valori ISEE-fsa non superiore a 12911,42;
l’importo massimo erogabile non sarà normalmente superiore a euro 2.300,00, eventualmente maggiorato nel caso di situazioni particolari
ovvero di disponibilità residue dopo la chiusura
del bando.
Le domande possono essere presentate al Comune sul cui territorio è situato l’alloggio oggetto del contratto di affitto, direttamente o tramite i Centri Autorizzati di Assistenza Fiscale
(CAAF). Il bando scade il 31 ottobre 2008; le
graduatorie saranno pubblicate successivamente sul Bollettino Ufficiale della Regione.
Le ACLI operano con i CAAF di Via Merlo 3
(tel. 02795316) Via Conte Rosso 5 (tel.
0221597373) Via Bruzzesi 2 (tel. 0236553305)
Via Jacopo della Quercia 11 (tel. 02468937)
Viale Lucania 16 (tel. 0257407338) Via Trilussa
23 (tel. 0245490387) Via Lattanzio 58/b (tel.
0287382303) Viale Suzzani 73 (tel.
0289059299) Via Giusti 8 (tel. 0287383994).
Per l’esame e la preparazione dei documenti è
disponibile lo Sportello del Patronato presso la
Parrocchia di S. Martino in Villapizzone aperto
ogni Lunedì dalle 17.30.
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il Circolo ACLI Villapizzone
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Jack diventa pellegrino
Due anni fa aveva
percorso a piedi
l’intera Via Francigena, da Canterbury a Roma. Non
stanco, quest’anno
si è messo di nuovo in cammino su
un altro itinerario,
in un certo senso,
simbolico. Da Roma a Gerusalemme. Le due città
sante per eccellenza. Enrico Brizzi, lo
scrittore famoso per “Jack Frusciante è uscito
dal gruppo”, come un pellegrino d’altri tempi, è
stato via oltre due mesi e mezzo. Mille chilometri a piedi e due settimane in mare.
“Tutto nasce probabilmente dalla curiosità di
sapere come vivevano, quali imprevisti potevano capitare, quali cambiamenti arrivano dentro
te stesso ad affrontare viaggi del genere che
nell’antichità erano più comuni di oggi”.
Ma non potevi fermarti a Roma? Come mai
hai deciso di continuare verso Gerusalemme?
“È una domanda che mi sono fatto anche io.
Per la verità è stata più un bisogno, un istinto
che una meditazione su dove dovesse proseguire il viaggio. Arrivando a piedi a Roma l’ho
vista con occhi diversi. Quasi subito ho capito
che il viaggio era solo a metà e che sarebbe
dovuto proseguire verso Gerusalemme”
Anche questa volta sei riuscito a coinvolgere
alcuni amici in questa impresa. È stato difficile
convincerli?
“Ho solo composto la squadra con gente con
cui avevo già condiviso delle giornate-zaini-inspalla. Anche questa volta c’è chi ha viaggiato
con me tutto il tempo e altri che si sono uniti
durante il cammino”
C’è chi con gli amici d’estate affitta un bungalow per rilassarsi in qualche località del mare
e chi li porta a piedi a Gerusalemme…
“Sono vecchi amici. Consiglio di pensare e realizzare questo genere di viaggi proprio come
un’esperienza da fare tra amici. Questi viaggi
sono il modo migliore per recuperare il tempo
perso. Io ho 33 anni, i miei amici hanno più o
meno la stessa età. Iniziamo a essere un po’
à
Da Roma a Gerusalemme a piedi.
L’estate dello scrittore Enrico Brizzi
lontani dall’oratorio e dai posti dove ci si incontrava da ragazzi. Adesso tutti abbiamo le nostre
preoccupazioni. Ci siamo ritagliati un momento
per tornare ad essere una squadra affiatata”
Ma tu sei un camminatore? Hai una tradizione in questo senso?
“Sì, io in un certo senso ho una tradizione, per
così dire, famigliare. Sono stato tanti anni negli
scout. Ho sempre fatto trekking. Però non avevo mai pensato che potesse essere gratificante
fare un viaggio così lungo”
Qualche consiglio pratico?
“Guarda, la cosa bella di questo genere di esperienze è che tutto quello che ti serve te lo devi
portare addosso e quindi ti rendi conto molto
in fretta che non c’è spazio per l’inessenziale.
Così uno si allena, a differenza di quando sei a
casa, immerso in tante cose superflue”.
Il viaggio come classica metafora della vita e
della conoscenza. È stato così anche per te?
“Ci sono stati incontri molto profondi, in grado
di cambiare la tua idea sul mondo, la prospettiva in cui guardi la vita di tutti i giorni. Quando ti
trovi per la strada, sotto la pioggia e sei stanco,
in quei momenti importa poco esser laureato o
aver letto dei libri ed è molto bello rendersi
conto che l’uomo che ti indica la via per raggiungere la meta è perfettamente analfabeta e
fa il pastore tra le pecore. Però conosce quello
che per te è essenziale, il sentiero. E ti indica la
strada. In generale quando sei a piedi ti presenti sempre in maniera umile: per chiedere da
bere, per chiedere un’informazione. Semplicemente per domandare… cosa che non siamo
molto abituati a fare nella vita di città. È
un’esperienza sana nella nostra società che invece incita tutti alla superbia e all’arroganza”
Ci sono itinerari simbolici, spirituali, ma poi le
motivazioni per cui uno si mette in viaggio
possono essere molteplici. Il tuo pellegrinaggio è stato solo laico?
“Sarebbe impossibile camminare verso Gerusalemme con uno spirito solamente laico. Io ho
avuto un’educazione cattolica da bambino da
cui poi da adolescente mi sono allontanato.
Quando mi sono ritrovato padre ho ripensato a
certe cose… Per me questi viaggi sono anche
un modo per riflettere sulla spiritualità”
Gabriele Di Totto
il mantello - 7 - smartvilla
Guarda più in là ___________________________________
à
Благодария
Dove si trova la Bulgaria? Credo che
siano pochi coloro che sappiano rispondere con facilità e fino a non molto tempo fa nemmeno io avrei saputo
cosa dire. Comunque no, non è un articolo di geografia. Semplicemente
quest’estate ho deciso di trascorrere le
mie vacanze in questo splendido paese
di cui, nonostante non sia poi così lontano da noi, si sa molto poco.
In primavera, come tutti, iniziavo a programmare ciò che avrei fatto durante il mese di
agosto. Stanca però delle lunghe ore passate in
spiaggia a prendere il sole, e soprattutto con la
voglia di mettermi in gioco in qualcosa di più
grande e formativo per la mia crescita, ho deciso di contattare la Caritas per partecipare ai
cosiddetti “Cantieri della solidarietà”, campi di
lavoro per giovani volontari in paesi esteri che
si trovano in condizioni disagiate.
E così mi sono ritrovata a Rakovski, uno dei
pochissimi paesi a maggioranza cattolica nel
sud della Bulgaria, con altri 8 volontari di cui
sapevo solo il nome o poco più.
L’impatto con una cultura così diversa (non riuscivamo nemmeno a leggere le scritte, dato
che utilizzano i caratteri cirillici…) è stato strano, non riesci a capirne a fondo la realtà finché
non ti immergi in essa e non la vivi come se
fosse la tua.
Molto brevemente descriverò le attività in cui
siamo stati impegnati: un “oratorio estivo” con i
bimbi e gli adolescenti del posto; delle attività
manuali per sistemare la parrocchia in cui alloggiavamo; aiuto alle suore di Madre Teresa; animazione in orfanotrofio e in un quartiere Rom.
Quando mi è stato chiesto di scrivere un articolo su questa esperienza (che posso assicurare è
stata la più significativa e intensa che abbia vissuto finora), mi sono domandata che cosa di
interessante avrei potuto scrivere. Sinceramente non saprei bene cosa dirvi forse perché è
stata un’esperienza per la quale ci vorrà tempo
per essere metabolizzata, forse perché è difficile trovare parole per raccontare quel profondo
ricordo di tutti le persone che abbiamo incontrato nel nostro cammino. Bambini, giovani,
“babe” (le nonne sempre instancabili), che hanno saputo accoglierci come se ci conoscessero
da sempre. Persone in grado di mostrare nei
nostri confronti un’immensa generosità, nonostante sapessero bene che le nostre condizioni
erano decisamente migliori delle loro. Bambini
pronti ed entusiasti per qualsiasi gioco proponessimo, perché per loro non esistono altri divertimenti. Bambini a cui non puoi fare a meno
di donare tutto il tuo affetto perché sai che non
c’è nessuno che si prende cura di loro, ma che
ti sanno ricambiare con dei sorrisi e degli sguardi che restano indelebilmente segnati nel cuore
e nella mente.
Il titolo dei cantieri di quest’anno era “L’avete
fatto a me”. Queste sono le parole con cui Gesù fa capire ai suoi discepoli che qualsiasi azione volta al bene del fratello è come se fosse
fatta direttamente a lui. Forse siamo partiti un
po’ con la convinzione, o meglio presunzione
di essere quei bravi ragazzi che vanno in un
posto lontano a fare un’opera buona… ma dopo aver vissuto quelle due settimane posso dire
di essermi sbagliata: quando siamo ripartiti ci
siamo resi conto di che non era abbastanza,
che vorresti dare molto di più. Eppure anche in
questo i bulgari ci hanno saputo sorprendere,
salutandoci con gli occhi pieni di lacrime e con
sguardi di speranza e di riconoscenza per quel
poco di novità e allegria che avevamo portato
loro, quel poco che basta per dar loro la voglia
di mettersi in gioco e portare avanti il nostro
piccolo progetto. E forse è proprio questo ciò
che ci hanno regalato di più bello.
Per questo ringrazio la Bulgaria (quel titolo
scritto in modo strano – cirillico – si legge
“blagodarija” e significa “grazie”) perché ha
dato la possibilità a 9 giovani di diventare amici, di mettersi in gioco, di crescere e forse di
imparare qualcosina di più su questo mondo.
il mantello - 8 - smartvilla
Katia Sciarra
Il tema dell’anno __________________________________
à
Famiglia diventa anima del mondo
Si conclude quest’anno, con la
Gli atteggiamenti concreti
“Impariamo a riconoscere il bene,
terza tappa, il Percorso pastorache più volte vengono sottoa valorizzarlo in noi e negli altri,
le che ha visto la famiglia al
lineati nella lettera pastorale
dovunque
si
trovi”
centro della riflessione di tutta
sono quelli dell’ascolto, del
la diocesi, ma soprattutto che
dialogo, della partecipazione,
(Dionigi Tettamanzi in “ Famiha voluto condurre alla scoperdella
collaborazione,
glia diventa anima del mondo”)
ta dell’amore di Dio in mezzo a
dell’assunzione di responsanoi.
bilità nelle realtà civili e soDopo l’invito a partire dalla Paciali nelle quali siamo presenrola di Dio, a trasmettere la fede, quest’anno
ti, consapevoli che la società non è altro
l’Arcivescovo invita tutte le famiglie a diventare
dall’insieme delle persone che la abitano, delle
anima del mondo, cioè a essere presenti nel
famiglie – prima realtà sociale - che la costituimondo come “luce e sale” (Mt 5,13-16) per
scono.
poter rendere visibile l’amore di Dio nelle diverRiprendendo anche lo stile che ha caratterizzase realtà. L’“essere” stesso della famiglia, la sua
to il Grest dei nostri ragazzi -“Passi in piazza”- e
“identità”, così come è stata pensata da Dio
la festa della nostra Comunità, dello scorso giucreatore, rende la famiglia già anima del mongno -“In piazza con tutti”- nei prossimi mesi,
do!
attraverso queste pagine, vogliamo avvicinare,
È a partire da questa consapevolezza che
conoscere e perché no, lasciarci interpellare, da
l’Arcivescovo offre spunti di riflessione per riquelle realtà che sono presenti nel nostro terripensare una presenza costruttiva nella società,
torio e che in modalità diverse, talvolta più ecaffinché la famiglia sia sempre più promotrice
clesiali ed altre più civili, ci parlano della centradi uno stile di vita nuovo. Il taglio della lettera
lità della persona umana e del ruolo che in esse
pastorale è quindi missionario, ma di quella misvi assume, o viene pensato per le famiglie.
sionarietà che si vive nel quotidiano, disperdenVogliamo accogliere l’invito che ci rivolge il
dosi nella storia degli uomini, come il seme getnostro Arcivescovo dicendoci: “impariamo a
tato (l’immagine che accompagna la riflessione
riconoscere il bene, a valorizzarlo in noi e negli
di quest’anno è Lc 8,1-15). Il campo di Dio è il
altri, dovunque si trovi” e seguire i passi che il
mondo intero, fatto di terra buona e di spine,
ci propone: “osservare e verificare la realtà in
ma la fecondità della Parola di Dio porta a un
cui viviamo”; comprendere il senso e dare raabbondanza di frutti anche là dove non immagione dell’unione stabile di un uomo e di una
giniamo, con una varietà di forme che lascia
donna per “annunciare la possibilità di una vita
spazio alla creatività di ognuno!
familiare autentica”, e infine acquisire uno
A partire dalla singolarità dell’identità della famisguardo perennemente nuovo per “offrire espeglia e dal suo rapporto con società e Chiesa, il
rienze concrete e umanamente persuasive di
Card. Tettamanzi presenta alcuni dimensioni
vita familiare riuscita”.
della vita sociale in cui la famiglia deve essere
Saranno presentate solo alcune esperienze,
al centro e con le quali deve interagire per
altre le potrete incontrare e magari segnalare
“riproporre il vangelo della famiglia, nel suo
voi e chissà… al termine di questo anno pastocontenuto umano che è condivisibile anche da
rale porrebbe nascerne anche qualcun’altra
chi non ha una visione di fede, non alla manienuova, proprio a partire dalla nostra comunità
ra però di semplici ripetitori ma di testimoni
parrocchiale!
efficaci, capaci di rendere ragione della speranPaola
za che è in noi” (Famiglia diventa anima del
Calò
mondo, p.3). Nello specifico fa riferimento alla
trasmissione, tutela e protezione della vita nelle
sue diverse fasi, alla cultura, alla scuola, alla comunicazione sociale, alla casa, al lavoro, al tempo del riposo, alla città.
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calendario
calendario
Crescendo ________________________________________
à
Terra buona che dà frutto
CENTO VOLTE TANTO
Quale contadino seminerebbe piante di cui
non potrà mai vedere il raccolto? Pare esistano
in Africa alberi in grado di generare il loro primo frutto solo dopo settanta anni di vita! Ma
chi può essere quel pazzo che decide di seminarli comunque? Ricordo un gesto visto fare
anni fa quando un giovane prete per spiegare
la parabola del seminatore, raccontata nei Vangeli, gettò dei semi piccolissimi sul pavimento
di marmo della chiesa chiedendo ai bambini,
seduti nelle prime panche, di provare ad annaffiarli con la brocca sistemata ai piedi dell’altare.
Fu un successo! Divertimento
garantito. Il
parrocchiano più adulto, però,
tornò a casa con il
pensiero a
quel movimento ampio e circolare
che
compie la
mano
di
Dio perchè
la
Parola
giunga proprio a tutti…. anche al marmo. Un Dio che getta il seme
anche nei cuori di pietra ma che non smette di
invitare l’uomo a coltivare invece un cuore di
carne. Il nostro Dio è davvero esagerato: osa
anche là dove nessuno lo farebbe. Ha pazienza. Non ha l’ansia dei risultati. Non conta i successi. Quanto diversi siamo da Lui… anche qui
nel nostro oratorio… Coraggio allora! Sulla Sua
Parola prendiamo nuovamente il largo. In questo inizio di anno pastorale raccogliamo ancora
con fiducia i suggerimenti che il nostro Vescovo ci lascia affinché la Parola del Vangelo sia
davvero seminata e sparsa su tutti i terreni della
Comunità Ambrosiana. Pronti a ripartire siamo
proprio curiosi di vedere come la fantasia di
Il nostro Dio è davvero esagerato: osa
anche là dove nessuno lo farebbe.
catechisti, educatori, genitori e animatori
dell’Oratorio riesca a tradurre in percorsi educativi e momenti di festa il contenuto
dell’ultima parte di un percorso pastorale triennale che ha come tema “Famiglia diventa anima del mondo” La memoria visiva ci aiuta a
ricordare i temi degli anni appena trascorsi. Chi
passa in oratorio sa che, subito all’ingresso, proprio sotto la tettoia, gli animatori ogni settembre riproducono ingigantito il “logo”
dell’anno.
“Tutto quel
che vi dirà” e
“Dimmi perché”
sono
stati il trampolino di lancio
per
“CENTO
VOLTE TANTO” slogan,
ancora
da
scoprire, ma
che avremo
modo di sentire più nostro già dalla
vicinissima festa dell’Oratorio. Forse qualche
ragazzino, che quest’anno inizia il secondo anno di catechismo, ricorda una delle pareti
dell’aula San Francesco ricoperta di disegni apparentemente senza nesso fra loro: il sole, i rovi, la strada, gli uccelli, le pietre e infine la terra
buona ricoperta di spighe di grano che ha dato
“cento volte tanto”. E’ stato bello ricostruire e
capire con loro la parabola del Seminatore e
sarà bello quest’anno ricostruirsi come oratorio
e farsi parabola per gli altri. “Chi ha orecchie
per intendere, intenda!” (Lc 8,8)
il mantello - 12 - smartvilla
Barbara Giussani
Crescendo ________________________________________
à
CourmaMedie08
Allegria, voglia di stare insieme, paesaggi da
favola e ..anche un po’ di “Fango” hanno reso
la settimana più attesa dal gruppo medie una
vacanza con la “v” maiuscola. Ma cosa centra il
“fango”?!
Se porrete questa domanda ai ragazzi delle
medie vi risponderanno:”io lo so che non sono
solo” ! Infatti “Fango”, nota canzone di Jovanotti, è stata una sorta di “Guida Alpina” per noi
escursionisti: ogni mattina una frase tratta dal
testo dava inizio alla giornata. Eccone alcune:
“sotto un cielo di stelle e di satelliti” ci ha spinto
a guardare verso il cielo, ad apprezzare le meraviglie della natura che stavano sotto i nostri
occhi e a renderci conto che non siamo soli
perché attorno a noi c’è il mondo!
“la passione che fa crescere un progetto” ci ha
resi tutti un po’ più uniti, ci ha fatto capire che
si cresce, si cambia, non da soli ma anche grazie all’aiuto degli altri!
“Rido e piango e mi fondo con il cielo e con il
fango” ci
ha portato
ad essere
un po’ più
“amici“ di
noi stessi a
renderci
consapevoli delle nostre qualità
e debolezze.
“Diventi un
appestato
quando fai
uno
sbaglio” ci ha
preparati
ad affrontare al meglio il ritiro
spirituale, e a sentirci un po’ meno soli e un po’
più vicini a Dio attraverso la riconciliazione.
Oltre alla frase giornaliera ogni ragazzo aveva
anche un impegno quotidiano: la sera ciascuno
pescava una lettera dell’alfabeto corrispondente ad una certa parola. Ad esempio chi estraeva
la “C” di “Cambiare” doveva impegnarsi a mo-
dificare alcuni aspetti del carattere se scorretti.
Come sapete però il gruppo medie non si fa
mai mancare momenti di svago e divertimento:
pattinaggio, giochi serali, discoteca, cinema e le
immancabili gite ad alta quota, perché anche
quelle sono… divertimento allo stato puro!!
Grazie ragazzi, alla prossima!
Gli Edu
Giulia, Simone, Valentina
Abbiamo chiesto
di poter scrivere
qualche riga a
proposito
della
nostra vacanza a
Courmayeur. Per
noi ragazzi del
GM questo evento è sempre molto atteso.
Purtroppo per noi
di terza questa è
stata l’ultima vacanza con i nostri
amici di prima e
seconda media.
Volevamo fare un
augurio ai ragazzi
di questo nuovo
GM perché possano vivere al meglio questa nuova esperienza .
Concludendo diciamo un grande grazie ai nostri educatori che quest’anno ci hanno aiutato a
crescere e a capire l’importanza di alcuni argomenti da noi sottovalutati.
Un grazie speciale…
Alice e Simona
il mantello - 13 - smartvilla
Crescendo ________________________________________
à
CourmAdo08
Ciao!!!
...Dovete provarla anche voi! Cosa? Ma
naturalmente la “fantasmagorica” vacanza a Courmayeur del Gruppo Adolescenti!
...Immaginate di essere in un rifugio immerso nella natura dove aprendo le finestre vedi “nientepopodimenoche” il Monte Bianco.
Questo è il posto dove dal 20 al 26 luglio
ci siamo trasferiti per sei giorni e sei notti...
...A dir la verità non sono state proprio
sei notti… Dovete sapere che il nostro geniale
prete ha avuto la splendida idea di svegliarci
alle tre del mattino... per fargli un caffè??? No!!!
Per farci camminare!
È noto a tutti infatti che l’alba è molto più bella
se vista in cima ad una montagna!!!
Bardati di tutti punto, sembravamo una mandria di omini Michelin che passeggiava per i
monti, dopo una lunga camminata dove a farci
luce c’era solo la luna e le nostre importantissime torce, ci siamo accampati appena sotto la
vetta a schiacciare un “pisolino” (cosa piuttosto
difficile da farsi con 10° sotto zero!).
Dopo esserci trasformati in tanti piccoli ghiaccioli ed aver raggiunto la vetta siamo riusciti a
vedere sorgere il sole.
Questo è stato solo uno dei tanti episodi che
hanno caratterizzato la nostra settimana, impreziosita dalla presenza delle cameriere Martina,
Marta e Daniela e del mitico cuoco Roberto (le
sue battute erano talmente divertenti che per
ridere bisognava farsi il solletico da soli!), ma
soprattutto da quella di Angelo alias Capitan
Riporto, il capo della baracca.
Ora come di consueto ecco i ringraziamenti:
innanzitutto grazie al don, per la sua simpatia e
per la sua capacità di travolgere come una valanga chi gli sta attorno, per la sua “pazzia”.
Non sarebbe stata la stessa vacanza senza quel
briciolo di follia che lo caratterizza.
Un altro grazie va agli educatori che ci hanno
accompagnato in questa meravigliosa vacanza:
a Sara che ci allietava i pomeriggi con la sua
chitarra e che si è fatta coinvolgere dal nostro
entusiasmo e dalla nostra simpatia. Aveva sempre pronta una buona parola da tirar fuori dalle
tasche.
Poi c’è il mitico Coscy (Andrea) il più saggio del
gruppo... beh, lui ci conosce da quando eravamo dei puffi. Ci vuole bene ed è questa la cosa
più bella. Non ha mai smesso di seguirci e di
insegnarci quello che sa. Non per niente è la
nostra coscienza!!!
Grazie alla nonna Pinuccia e al nonno Enzo
che ci hanno ospitato un pomeriggio a prendere il gelato!
Ed infine il Bocha (Alex) anche se non lo conoscevamo bene siamo riusciti ad instaurare un
buon rapporto di amicizia... e speriamo di mantenerla a lungo!!! Grazie per le sue battute, per
la sua continua voglia di giocare e per “le bionde trecce gli occhi azzurri e poi...” ogni volta
che cantiamo o ascoltiamo questa canzone, ci
viene in mente lui.
Ogni giorno scrivevamo su un piccolo libretto
intitolato “La voce della montagna”, e ci siamo
accorti che è proprio vero che la montagna
parla!
“Ha parlato” con la maestosità e l’imponenza
del Monte Bianco, con la solidità delle rocce
che hanno sostenuto i nostri passi incerti lungo
i sentieri....
“Ha parlato” con gli sguardi decisi di chi, tra di
noi, aveva voglia di raggiungere la meta, nonostante la fatica e la stanchezza...
“Ha parlato” con le risate e i sorrisi delle serate
e dei pomeriggi passati a giocare, cantare e
scherzare...
“Ha parlato” con segni di familiarità e unità tra
di noi...
Grazie perché ciascuno di noi in questa bellissima vacanza è stato parte della Voce della Montagna.
Chiara, Matteo ed Emanuela.
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Crescendo ________________________________________
ASSOCIAZIONE SPORTIVA
DILETTANTISTICA
SLV SAN LUIGI VILLAPIZZONE
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situata all’interno dell’Oratorio San Martino (SALA DON BOSCO)
Tutti i giorni dalle ore 17,30 alle ore 19,00
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diariAgenda ______________________________________
à
Giovedì eucaristico
La celebrazione eucaristica domenicale è il centro della vita cristiana e riunisce tutta la comunità.
È questa celebrazione comunitaria che dà senso al nostro essere Chiesa anche nella ferialità.
Come comunità parrocchiale, abbiamo fatto dallo scorso anno la scelta di valorizzare il giovedì,
giorno che ricorda l’istituzione dell’Eucaristia, per soffermarci con più calma nella preghiera davanti
all’Eucaristia.
Con il mese di settembre sono riprese l’adorazione serale e la celebrazione eucaristica del mattino
con il seguente orario:
ore 9.00
S. Messa (ad eccezione del 3° giovedì del mese che sarà alle ore 15,30)
ore 17.30 inizio Adorazione Eucaristica con la recita del S. Rosario
ore 19.00 S. Messa animata dai diversi gruppo parrocchiali
al termine della quale proseguirà l’Adorazione Eucaristica
ore 20.30 conclusione adorazione
Movimento Terza Età
Quest’anno il Movimento Terza Età parrocchiale ha scelto di concentrare tutte le sue proposte formative, ludiche e spirituali, nelle giornate di giovedì. Il calendario vi verrà fatto conoscere di mese in
mese. Per facilitare e permettere la partecipazione di tutti alle proposte, il Centro S. Martino (“la
Buca”) resterà chiuso tutti i giovedì.
Nello specifico delle attività programmate, da quest’anno verrà proposta il terzo giovedì pomeriggio di ogni mese, anche una catechesi guidata da don Erminio, particolarmente rivolta ai pensionati
L’appuntamento è per le ore 15.30 nella Sala dell’Eremita
Giovedì 18 ore 15.30 S. Messa di inizio anno
Inizio catechesi
Come ci ha voluto sottolineare il momento del “Passaggio delle consegne” lo scorso 7 giugno, il
cammino dell’iniziazione cristiana è un percorso rivolto ai ragazzi che non può essere paragonato a
un “corso a termine” con un suo inizio e una sua fine, poiché la fede accompagna e cresce con i
ragazzi, ogni giorno, negli anni. Per questo i ragazzi si sono impegnati a riconoscere quanto hanno
ricevuto come dono e trasmetterlo a chi è più giovane.
Riprendono gli incontri di catechesi con il seguente programma:
1° anno (3 elementare)
2° anno (4 elementare)
3° anno (5 elementare)
4° anno (1 media)
mercoledì
giovedì
venerdì
martedì
ore 17.00
“
“
“
Il cammino di crescita nella fede prosegue anche dopo aver ricevuto la S. Cresima !
Il Gruppo Medie, il gruppo Adolescenti e il gruppo 18enni, dopo la Festa dell’Oratorio, verranno
invitati al giorno di inizio dei loro incontri con avviso personalizzato!
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diariAgenda ______________________________________
à
Festa dell’Oratorio
Dal 23 al 28 settembre
Una settimana intera per sottolineare il clima di gioia e di festa con il
quale vogliamo ripartire in oratorio per… dare frutto in abbondanza,
coinvolgendo tutta la famiglia
MARTEDÌ 23
17,00
confessioni dei ragazzi del 4° anno
di catechismo
MERCOLEDÌ 24
17,00
18,30
confessioni dei ragazzi del Gruppo Medie
confessioni degli adolescenti
GIOVEDÌ 25
17,00
18,00
19,00
confessioni dei ragazzi del 2° anno di catechismo
adorazione
S. Messa seguita da adorazione eucaristica fino alle ore 20,30
VENERDÌ 26
17,00
confessioni dei ragazzi del 3° anno di catechismo
21,00 incontro per tutti i genitori (particolarmente invitati quelli dei preadolescenti e adolescenti) sulle problematiche dei ragazzi in età adolescenziale. L’incontro sarà guidato da un insegnante
SABATO 27
19,00
20,30
DOMENICA 28
serata insieme in oratorio con la possibilità di mangiare salamelle e patatine fritte, gnocco fritto e tigelle (prenotare in oratorio!)
tombolata in oratorio
10,30 S.Messa di apertura anno oratoriano
15,30
17,30
18,00
momento di preghiera in Chiesa, con processione per riportare Gesù
Eucaristia nella cappellina dell’Oratorio
Giochi e attività per tutta la famiglia!
merenda in condivisione: tutti sono invitati a portare
presentazione delle nuove squadre di calcio con seguente partita amichevole
Da sabato pomeriggio e per tutta la domenica è aperta la pesca!!!
Giornata pro- seminario
Domenica 21 settembre
Come tutti gli anni celebriamo la Giornata Diocesana per il Seminario.
In modo particolare ci uniamo nella preghiera per le vocazioni e a sostegno
di esse!
Giovedì 18 pregheremo durante la S. Messa delle ore 15,30
e durante l’adorazione eucaristica alle ore 17,30
Domenica si potrà contribuire con un’offerta straordinaria e con
l’abbonamento a La fiaccola e Fiaccolina
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Spunti per ________________________________________
à
Servire Dio notte e giorno
Una caratteristica del nostro quartiere
è la presenza di tanti anziani. La maggior parte
di loro risiede a Villapizzone dagli anni ’50/’60
(alcuni dalla nascita!) quando con le loro famiglie vennero ad abitare nelle case popolari di
via Console Marcello, via Bianchi, via Brivio…
In quegli anni le vie brulicavano di ragazzi e ragazze che qui sono cresciuti vivendo
belle esperienze in parrocchia e in quartiere
delle quali conservano un caro ricordo.
Gli anziani sono una “preziosa biblioteca vivente” alla quale attingere per imparare
tanta sapienza umana. Oltre alle scuole del
quartiere, pure loro sono “scuole di vita” che i
ragazzi devono conoscere e frequentare.
I “nonni”, le “nonne” non sono tanto coloro
che permettono ai nipotini (e nipotini) con generose mance dei vizietti in più, ma “testimoni”
da ascoltare, coi quali confrontarsi per migliorare la nostra vita odierna “anche” tenendo conto
dei loro errori.
Ma costruire dei rapporti con loro non é semplice; c’è una comprensibile diffidenza ad accogliere persone che non si conoscono per raccontare la propria storia.
La parrocchia ha scelto di aprirsi con
grande disponibilità a “questa preziosa realtà
umana”.
Il nostro parroco, don Lorenzo, mi ha invitato a
dedicare il mio servizio pastorale di prete proprio al vasto mondo della “terza e quarta età”,
in particolare agli infermi.
Chi fa parte della “terza età”? Sono le
persone che, conclusa l’età lavorativa, intorno
ai 65 /70 anni, iniziano il “pensionamento”, periodo molto diverso da quello precedente e
ricco di prospettive nuove. Pure io faccio parte
della “terza età” anche se il modo di vivere questo tempo da parte di un prete è un po’ diverso
da quello degli altri uomini.
Solitamente si è ancora in buona salute, si ha
più tempo libero, si riposa di più, le preoccupazioni familiari sono minori perché i figli sono
autonomi e stanno costruendo da alcuni anni la
propria strada.
Quasi tutti “i pensionati” vivono la meravigliosa esperienza di “nonni – nonne”, che
permette di riversare ai nipoti una quantità di
“C’era anche una profetessa, Anna.
Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro
anni. Non si allontanava mai dal tempio
servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere... e parlava del bambino Gesù a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.”
Luca 2, 36 – 38
affetto che è rimasto ancora nel loro cuore perché gli impegni precedenti avevano impedito di
donare come avrebbero voluto.
Nella “terza età” si curano gli hobby
che stanno a cuore, se ne iniziano dei nuovi; si
approfondiscono temi culturali attraverso letture e frequentando università del tempo libero,
si realizzano viaggi presso popoli e terre lontane, ci si dedica al “volontariato” scegliendo uno
dei tanti servizi dei quali il quartiere o la parrocchia hanno bisogno.
Insomma si aprono orizzonti inediti e percorsi
di vita personale e di coppia veramente belli.
Infatti anche la vita coniugale “rifiorisce” e il
dedicarsi l’uno all’altra acquista un “sapore”
nuovo che fa superare il rischio di amarsi per
“abitudine”.
Contemporaneamente però, iniziano i
primi acciacchi, le visite mediche si fanno più
frequenti, affiorano le prime preoccupazioni
per la salute, amici e conoscenti incominciano
a “lasciarci”, sorgono paure nuove …
La “terza età” e la “quarta età” (quella
che accompagna e conclude la vita dai 75 anni
in poi… ) sono soprattutto il tempo durante il
quale i grandi interrogativi dell’esistenza, la ricerca di Dio e la fede in Gesù devono ritrovare
quella “centralità” e “serietà” che le preoccupazioni e gli impegni dell’età precedente talvolta
accantonavano.
Mi piace poi immaginare la “quarta
età” come il tempo durante il quale
“finalmente” permettiamo a Dio di portare a
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Spunti per ________________________________________
compimento il “capolavoro” della nostra vita. E’
il tempo “dei ritocchi” definitivi con i quali le
mani amorose e creative di Dio ci plasmano
per l’incontro con Lui.
L’evangelista Luca parla di una donna
anziana, Anna, che trascorreva la sua vecchiaia
pregando molto, digiunando e rimanendo a
lungo nel tempio, la casa di Dio.
Digiunare non era per Anna il privarsi
di “qualcosa” ma il disporre il proprio cuore a
Qualcuno.
Digiunare è
infatti “fare
posto”
al
“Nuovo”, al
“Definitivo”,
all’Eterno
che sta per
arrivare.
“Fare posto”
comporta
sempre un
liberarsi, un
fare a meno
di qualcosa,
appunto
“digiunare”.
Digiuna chi
“aspetta”;
prega
chi
“attende”; si
predispone alla nuova nascita chi “crede” che
l’alba segue ogni notte.
Anna, intenta a pregare e a digiunare,
non dimentica il “suo prossimo” ma parla a tutti
del “bambino”, parla di Gesù. Infatti sta nel
tempio dove sono possibili innumerevoli incontri lungo la giornata con persone che provengono da ogni parte.
Lei, donna vedova anziana, si sente portatrice
di una “speranza” che i suoi occhi, pur affaticati
dagli anni, già contemplano.
Ho pensato di prendere l’anziana Anna, di cui
parla il vangelo di Luca, quale “big” per la terza
e quarta età di Villapizzone.
Carissimi anziani e pensionati siete
molti in quartiere. E’ bello vedervi, incontrarvi,
ascoltarvi.
Anche i ragazzi e le ragazze sono tanti; il contesto sociale però é diverso da quando i vostri
figli erano bambini. Ora la gioventù è formata
da ragazzi e ragazze che provengono da molti
paesi della terra, di lingue e culture diverse. An-
à
che la religione di tanti di loro é “altra” dalla
vostra.
A questa gioventù, così variegata, siete chiamati ad essere “annunciatori e testimoni di speranza” e “dispensatori di sapienza evangelica”.
Tutti loro sono un po’ “vostri nipoti”. A loro dovete raccontare la “vostra tradizione”, non per
un motivo di superiorità nei confronti delle loro
tradizioni ma per aiutarli a comprendere meglio
il contesto nel quale vivono e crescono così da
integrare il “loro
meglio” con “il
nostro” e mettere da parte “il
nostro male” e
“il loro”.
Per aiutarci in
questo la parrocchia propone
un
“cammino
di
fede” “a vostra
misura”,
una
catechesi mensile in parrocchia, che nei
prossimi mesi
potrà
essere
seguita anche
nelle
proprie
case dagli ammalati e da quanti sono impossibilitati a venire
in parrocchia.
Noi crediamo nella potenza della parola di Dio, crediamo alla gioia immensa che
reca la parola di Dio, crediamo ai miracoli che
opera silenziosamente la parola di Dio. Per
questi motivi riteniamo che uno dei primi compiti della parrocchia verso di voi sia proprio
quello di offrirvi la parola del Signore, aiutandovi a gustarla e, illuminati da questa parola di
vita, camminare insieme nella quotidianità con
il cuore teso al cielo.
Fra le tante e belle iniziative che la
parrocchia da anni offre alla “terza e quarta età”
del quartiere, si inserisce ora il “cammino di
catechesi” (ogni primo giovedì del mese alle
ore 15.30 presso la Sala dell’Eremita) che con
la santa Messa di ogni terzo giovedì, diventa un
altro “momento forte” per la nostra continua
sequela del Signore Gesù.
Buon anno e buon cammino a tutti.
don Erminio
il mantello - 19 - smartvilla
Calendario religioso _______________________________
SETTEMBRE 2008
14 domenica: Esaltazione della S. Croce (Nm 21,4-9; Sal 77; Fil 2,6-11; Gv 3,13-17)
17 mercoledì: Ufficio dei defunti
21 domenica: XXV per annum (Is 55,6-9; Sal 144; Fil 1,20-27; Mt20,1-6)
25 giovedì: S. Anàtalo e tutti i santi vescovi milanesi
28 domenica: XXVI per annum (Ez 18,25-28; Sal 24; Fil 2,1-11; Mt 21,28-32)
29 lunedì: Ss. Michele, Gabriele e Raffaele, arcangeli
à
OTTOBRE 2008
4 sabato: S. Francesco d’Assisi, patrono d’Italia
5 domenica: XXVII per annum (Is 5,1-7; Sal 79; Filn 4,6-9; Mt 21,33-43)
12 domenica: XXVIII per annum (Is 25,6-10; Sal 22; Fil 4,12-14.19-20; Mt 22,1-14)
Archivio Parrocchiale ______________________________
BATTESIMI DI LUGLIO
Di Franco Andrea – via Console Marcello 1
Cobos Rojas Jean Carlo – via G. Castelli 1
à
BATTESIMI DI AGOSTO
D’Onofrio Ilaria Cristina – piazza Villapizzone 1
Ambagahage Fernando Umara Nawodi – via Console Marcello 18/1
MATRIMONI DI LUGLIO
Parolini Alessandro e Guaragni Sonia
DEFUNTI DI LUGLIO
Colagiacomo Fonte – anni 87 – via Bianchi 6
Santocono Sebastiana – anni 96 – via Bianchi 6
DEFUNTI DI AGOSTO
Bartolotta Natala – anni 82 – via Riccione 9
De Marco Amato – anni 76 – via Lambruschini 7
Antonelli Enrico – anni 79 – via Grosseto 3
In cantiere ________________________________________
Raccolta di luglio:
Raccolta di agosto:
à
Buste € 780,40 Sottoscrizioni € 740
Buste € 617,45 Sottoscrizioni € 740
Una tantum:
Nei mesi di luglio e agosto è arrivata una sola offerta di € 100 da parte del condominio
di via F. Andò 4 in memoria della defunta Boniardi Carla
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Settembre (1,2 Mb!)