Con ,&,{cf rXc,rrisrnc
l'ltolia da scctprire
nestamente
il
"collega-
mento" tra un pittore
e
una bandiera c1el Sol levante, con la
scritta "Nippo Day 2008". E noi, che ci
è tutto sommato
usuale, cluello tra "ll
f)ottore" e delìe moto
giapponesi anche; sicuramente meno
qLLcllo lra Virrccnzo Prrgeni. rrn pirrore
devoto tra Crir,elli e Raffaello. e delle
Karvasaki 3 cilinclri, delle Suzuki
Gamma. de11e Yamaha 350 e deile
Honcia 400 Fou.r Super Sport con una
c1i abbinare la cultura,
con un pittore assolutamente da conoscere, a qualche percorso mototuristico
e moiogastronomico nel Fermano.." ci
trentina d'ai.rni nei pistoni, ma così belle
clzr sembrare appena usciie clal conces-
NIa iniziamo da Fertno. Ok, pcr un
Sgarbi
sionario
P;rrlavamo di fortuna. ed è sicuramente
rln bell'omaggio cle1la dea benclata queLlo che ci è successo ciuando, usclti c1a1la
preseniazione delia mostra su Vincenzo
Pagani, al fantastico Palazzo clei Priori
nella centralissima piazza del Popoìo di
"
Fefmc (in provincia di
Ascoli
Piceno), ci siamo imbalrud in una pedana rial:ata. nna r,ecchia rna digrritosissir":ra Honda, clue splendide fanciulle ed
eravamo proposti
trorriamo acl
un motoraduno
fresco,
simpatico (ec1 alla prima eclizione!) servito su un platto cl'argento! Se non ò fortuna quesla.".
colarmente bener,ola con queste zone!
Fermo ha centinaia di punti di interesse
e la prirna cosa che r-in 'forestiero" cleve
fare è cercare piazza del Popoio (bellissima. porticata, leggern-rente in penclenza, Ìastricata in par'è.ì e clirigersi senza
Ìnclugi all'accogiienie L. lficio del
'I:rismo, dove sarar-Lr-Lo prodrghi di sorrìsi, cli cartine stracÌali e c1i clepliant. Se,
Irinra dt lìat'1 ire. .ìr t . - . rr. giretto
su -r'rn,.r,vfèrmo.net meg1i..
motociclista, sentirsi clare de1 "fermo"
non è il massimo" I.a moto dà sens;rziotti rla a..anni-arc in rttor irlCnrn. rr.t t.,logir.rngere i1 fr-rtriro capolLiogo della
na)cenle prt-'vincia (d: Fermo. appunio)
è un sicuro "piatto ricco" cii beilissiili
pae
saggì,
di gastronomia
scfiie
lia
e
di otririri vini, di maie a
portaia di rnano, di dolcissime colline
iutte da percorrere con uri filo di gas e
con un occhio a1la strada e l'altro allo
saporitissirna,
spettacolo della natilra che è stata parri-
lu-rc.r ra
!
Acl un passo cla piazz:r deL f ;pLrl.r tror,ramo Palazzo dei Prion. cur.r.,: clclla
r,ita culturale fermana e simbo]rr storico
cle1la potellza politic;r e cir-ile citirrdrna.
dove troverete un paio di "motivi" che
possono splngervi a premere 1o "start"
clella vostra moto per venire fino qui, da
qualunque parte d'ltalia partiate! Una
pinacoreca interessantissima. con una
raccolta di dipinti (dai medioevo al XIX
secolo) che deíinire ricca saret'be riduttivo. ccn. ad esempio, I'Adarazione dei
Pastori del Rubens, che richiederebbe
ore ed ore di ammirazione... E poi ceramiche, abiti e armi storiche, i1 "marguttu" (non vi diciamo cos'è, vi lasciamo ii
piacere di scoprirlo da soli... ma sappiate che se un fermano vi dà del marguttu
non è un complimento !). tappezzerie ed
allreschi di assoluto pregio. Pochi metri
e sarà quasi impossibiie traltenere un
"ohhhhh" dl meraviglia entrando nella
"Sala del Mappamondo". Oltre 16.000
secolo d.C. sono li, con il primitivo
compito di raccogliere l'acqua piovana e
sorgiva e di distribuirla alla città, e che
ora ci regalano un bel viaggio nella tec-
noiogia e nell'ingegneria idraulica
romana. Molto belia ia Cattedrale, unica
grazie anche alla facciata gotica "asimmetrica", e con I'annesso Museo
Diocesano che raccoglie testimonianze
che partono dal paleocristiano per arrivare agli inizi del '900. Gironzolando
volumi, quasl iutti del XVI secolo,
per l'accogliente centro storico
custocliti da una imponente scaffalatura
in noce e, ne1 centro. un incredibile
mappamondo di due metri di diametro,
disegnato ne1 1713 da1 cartografo
Silvestro Armando \loroncelli. Usciti da
lì, potreste conceden'r una piacevolissima sosta all'enoteca "Bar-a*vino", proprio al fondo dei porrici, dall'altra parte
d,eLIapiazza, dove Giuseppe potrà inÍodurvi alle piacevolezze enogastronomiche locali. Dirigetevi adesso alle sotter,riaÀeal.e-*terne Romaae, che ìfin.dal,.l
Fermo, gustandosi un caffè negli affascinanli e curati iocali storici, godendo di
paesaggi e viste sul mare (a volte un
po'... rovinate da alcuni insediamenti
abitativi per
di
lo meno discutibilil),
potrete passare, in
via Cefalonia, di
fronte alla bottega "Segno Colore
Materia" dove un artista molto particolare, Stefano Rosa, coniuga amabilmente I'arte alla fltoso-fia, la plttura ,411a ceramiea,- oggetl! ::rÈralici" alla cromote-ra.
pia. Entrateci, incontrare un artista
come Stefano... aiuta
a
conoscere ed
amare la città!
i dintorni di Fermo nol ci
siamo "aggregati" al l' "Nippo Day",
Per scoprire
orgarrizzalo da un simpaticissimo grup-
po di patiti (diremmo quasi maniaci...)
del1e due ruote giapponesi che hanno
rlempito prazza del Popolo di splendide
veterane restaurate e coccolate al meglio. Al nostro arrivo a Fermo, con f intenzione di approfondire le opere di
Vincenzo Pagani, mai avremmo pensato
di sentire, nella stessa piazza che ospita
la mostra, i'urlo emozionante di una
Suzuki Gamma... I1 giro turistico, prima
del nantasruelico oranzo al ristorante
"ou L.,.,itJ'' ai Magliano di TenI14, ci ha portati in alcuni paesini deliziosi, che visitari con i "tempi" motoradunistici ci soiîo un po'"". sfuggiti.
Voi regalatevi una settimana di perrna.
neriza, FrqcuEtevi àll:ufficíq
tqf-is!i.aú-
I'essenziale libretto "ltinerari del
Con Mototurismo
l'ltalia da scoPrire
degli ottimi vini della 4ona, non ve ne
Fermano" edito, 'in italiano e inglese,
dal Sìstema Turi,stico Locale
pentiretel
"Marca
Fermana" e avrete sei itinerari che sem-
brano disegnati apposta per
Rifociilati à dovere? Bene! La bassa valle
dell'Aso vi aspetta, e f itinerario parte da
essere
goduti a cavallo della nostra moto!
Litinerario numero uno
che vi aspetta con il suo faro
del 1877, distrutto dai tedeschi e ricostruiro sul luogo dell'antico castello'
Monterubbiano, oltre ad essere
particolarmente "armonlca", è anche
prodlga di testimonianze dt Vincenzo
Pagani. Ilitinerarj.o che da Fermo vi
norta [ino al litorale vi puo [ar scoprire
Pedaso,
vi porterà a
spasso per l'alta valle del Tènna con, ad
la possibilità di visitare a
Rapagnallo una reliquia (il braccio
esempio,
desiro) àtttib,titu a Giovanni il Battista'
Litinerario della bassa vaile del Tènna
Grottazzolina e termina
a Falerofl€, la romana "Falerio
oarLe da
iVfonte Urano. Sànt'ElPidio
a Nlare. Porto Sant'ElPidio
Plcenus", uno dei piu importanti Parchi
Archeologici del centro ltalia. Lalta va11e
dell'Aso ha il suo itinerario che parte c1a
San Giorgo, fondata
"daiPorto
romani ed ora cat^ftetvzata da ún
Ponzano di Fermo e artiva a
Carassai, passando per Ottez'
Z,AI.llO. E qui ci sentiamo, e 1o sottoscriviamo volentieri, di "obbligarvi" ad arrivare nei pressi della bella torre ornata di
merli ghibellini, simbolo dt Ortezzano,
all'ora di prarTzo (o di cena, vedete voi,
anche se in notturna I'atmosfera è quasi
magica...) e dopo aver visitato il paese,
entrate in uno dei paradisi della goia piu
notevoli che ci sla capitato di visitare su
e giìr per l'Italia: l'osteria "La Rosa dei"
Veìti" (per evitare brutte sorprese prenotate prima allo 07347780L6) '
Dall'antipasto al dolce (soprattutto per
noi golosissimi di dolci',.) una continua
meraviglia di sensazioni culinarie' con
una cucina che sembra governata dagli
angeli della soavità, della freschezza e
dei gusto. E "un'angelo", e l'apostrofo
non è un errore, in cucina c'è proprio: si
chiama Maria Pia De Angeiis (nomen
omenl) e se vi lascerete guidare dal gentile e preparato personale di sala, scopri-
rete che
in
base alla stagione
i
piatti
cambiano, con un'attenzione al territo-
rio encomiabile.
E sarà facile "perdersi" nella galantina di
gallina, nei tortelloni di radicchio e formaggio caprino, nell'agnello allo scottadito cotto sulla brace, nella'tagliata di
razza mardni.eiana I'G.P e biologica e in
un tortino al cioccoiato (fuso e caldo
che, spaccando la crosta di pasta dolce,
fuoriesce a mo' di golosissima lava
fumante!) che vi metterà in pace con il
mondo intero. Bevendo con assoluta
moderazione, fatevi consigliare uno
74 MOTOTURISMO
iungomare con nllmerose villette "liberty" e da un Porto con 1000 Posti barca,
uno dei maggiori dell'Adriatico.
ù"."àI
Fermo,l
Paganì". sulle tracce artistico/pittoriche
realizzate da Carlo e Vittore Crivelli e da
Vincenzo Pagani. E sarà lutto un fiorire
di Nladonne da1 vago sapore raffaellesco,
santi, crocifissioni ed assunzioni, adora-
;È:Jf *l,i !',FJ:41 fl t!:.t 3,
:J:iI $i"Edljlzui
lNorcil
.
Per chi ama l'arle, è assolutamente
imperdibile f itinerario "I Crivelli e
I4s.ó1i
,:.
ln alto: un motoraduno di veterane giapponesi. Un bel modo per "impreziosire" un
viaooio nelle Marche. Oui sotto: alla scoo"ftà a"tt" colline fermane in perfetto "Joe
'Bar" stvle. Nella pagina accanto: Palazzo
dei Pricíri, a Fermo. Una tappa "indispensabile" per conoscerne la storia.
zioni, trittici, polittici,.un autentico
viaggio nella pittura religiosa che parte
dai primi anni del 1'100 per arrivare fino
ad almeno metà del '500' Ed è proprio
per questa prolusione religiosa
che
Vittorio Sgarbi, curatore della mostra su
Vincenzo Pagani, 1o' ha evidenziato
Scarica

Mototurismo - Nippoday.it