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Un ballo in maschera
Melodramma in tre atti
Libretto di Antonio Somma da Gustave III, ou Le Bal masqué di Eugène Scribe
Musica di Giuseppe Verdi
Personaggi
Riccardo, conte di Warwick,
governatore di Boston tenore
Renato, creolo, suo segretario
e sposo di Amelia baritono
Amelia, moglie di Renato soprano
Ulrica, indovina di razza nera mezzosoprano
Oscar, paggio soprano
Silvano, marinaio baritono
Samuel, nemico del conte basso
Tom, nemico del conte basso
Un giudice tenore
Un servitore di Amelia tenore
Direttore d’orchestra
Regia
Scene
Costumi
Movimenti coreografici e assistente alla regia
Luci
Assistente ai costumi
Direttore dell’allestimento
Maestro del coro
Interpreti
Gregory Kunde
Giancarlo Monsalve*
Gabriele Viviani
Marco di Felice*
Oksana Dyka
Rebeka Lokar (20, 28)
Anna Pirozzi (26, 30)
Marianne Cornetti
Elisabetta Fiorillo*
Serena Gamberoni
Barbara Bargnesi*
Marco Camastra
Antonio Barbagallo
Gabriele Sagona
Luca Casalin
Dario Prola / Alejandro Escobar (20, 26, 28)
Renato Palumbo
Lorenzo Mariani
Maurizio Balò
Maurizio Millenotti
Elisabetta Marini
Andrea Anfossi
Tiziano Musetti
Saverio Santoliquido
Claudio Fenoglio
Orchestra e Coro del Teatro Regio
Allestimento Teatro Regio in coproduzione con
Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e Teatro Massimo Bellini di Catania
Giugno 2012: Martedì 19 ore 20, Mercoledì 20* ore 20, Giovedì 21 ore 20, Sabato 23 ore 15,
Martedì 26* ore 15, Mercoledì 27 ore 20, Giovedì 28* ore 20, Sabato 30* ore 20. Luglio: Domenica 1 ore 15
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Un ballo in maschera
Argomento
Atto I
Il conte Riccardo di Warwick, governatore di Boston, è atteso dai membri del suo entourage. Tra di loro, però, c’è anche
chi – come Samuel e Tom – cova propositi di vendetta sentendosi vittima di passate ingiustizie. Il conte si presenta annunciato dal paggio Oscar, che gli sottopone la lista degli invitati a un’imminente festa. Riccardo è turbato nel vedere tra
gli altri il nome di Amelia, la moglie di Renato – il suo più stretto collaboratore – che ama segretamente. Sopraggiunge
proprio Renato, che lo mette al corrente delle voci di una congiura nei suoi confronti: ma Riccardo minimizza il pericolo. Oscar quindi introduce un magistrato che gli sottopone il decreto di esilio per un’indovina di nome Ulrica. Oscar
prende le difese della donna e il conte, incuriosito, invita tutti quanti a recarsi con lui – sotto mentite spoglie – a conoscere la fattucchiera di persona.
Nell’abituro dell’indovina, una folla credula ed eccitata la osserva celebrare un rituale per evocare le potenze infernali. Sopraggiunge Riccardo che, non riconosciuto, viene zittito perché non turbi l’incantesimo. L’indovina predice al marinaio
Silvano che presto sarà ripagato dei sacrifici affrontati al servizio del conte. Riccardo, inosservato, fa scivolare nelle tasche
dell’uomo una patente di ufficiale e del denaro: quando Silvano li scopre, lo stupore suo e della folla si traduce in una acclamazione alla maga. Un servitore annuncia quindi l’arrivo di una dama attesa per un colloquio riservato. Tutti si allontanano tranne Riccardo che, riconosciuto il domestico di Amelia, trova un nascondiglio dove poter ascoltare. Amelia
chiede consiglio per rimuovere dal proprio cuore un amore colpevole, e Ulrica le indica il rimedio in un’erba magica, che
tuttavia dovrà raccogliere da sé nel luogo desolato ai margini della città dove viene eretta la forca. Ulrica congeda Amelia
e fa entrare una folla bizzarra: è la compagnia dei cortigiani travestiti. Riccardo, fingendosi pescatore, chiede a Ulrica di
predirgli il futuro. Ulrica si rende conto di essere presa in giro, ma cede all’insistenza di Riccardo, e gli predice la fine incombente. I cortigiani sono turbati: Samuel e Tom temono di vedere svelata la loro cospirazione; Riccardo, invece, irride sia al vaticinio che alla credulità dei suoi amici e invita Ulrica a fornire altri particolari. Riccardo – precisa Ulrica – sarà
assassinato dall’uomo che per primo gli stringerà la mano. In quel momento sopraggiunge Renato, che saluta calorosamente
il conte. Tutti sospirano sollevati: Riccardo non sarà certo ucciso dal suo migliore amico. Il conte rimprovera bonariamente Ulrica e la maga lo ringrazia per la magnanimità, ma ribadisce il sinistro presagio. In quel momento entra la folla, che
acclama festante Riccardo ormai smascherato.
Atto II
Amelia si reca sul luogo indicato da Ulrica: è determinata a rinunciare al proprio colpevole amore, pur sapendo che la sua
vita ne rimarrà come svuotata. Riccardo, che l’ha seguita, la affronta e ha subito ragione della sua fragile resistenza: Amelia si getta tra le sue braccia. Ma si odono dei passi. Amelia si copre il volto al sopraggiungere di Renato, che ha seguito il
conte per avvisarlo che gli assassini sono sulle sue tracce. Riccardo si lascia convincere a dileguarsi, ma prega l’amico di ricondurre in città la sua compagna, senza tentare di scoprirne l’identità. Renato invita la donna velata a seguirlo, ma subito la loro strada è sbarrata dai cospiratori. Scemati per aver sorpreso Renato, anziché il conte, i congiurati – scoperto il
volto della donna – si abbandonano a sarcastici commenti sul fatto che un uomo scelga un simile luogo per appartarsi con
la propria moglie. Renato, sconvolto, chiede a Samuel e Tom di incontrarli il giorno successivo.
Atto III
Il giorno dopo, Renato, gelido, avverte Amelia che dovrà pagare con la vita il suo tradimento. Samuel e Tom, presentatisi
all’appuntamento, sono stupefatti nell’apprendere che Renato intende unirsi alla congiura. Crudelmente Renato costringe
Amelia a estrarre da un’urna che contiene tre biglietti il nome di uno di loro: e la sorte riserva proprio a lui il ruolo di carnefice. Sopraggiunge quindi Oscar con l’invito ufficiale al ballo in maschera di quella sera. I tre uomini concordano che quello
sarà il momento ideale per compiere la vendetta, mentre Amelia, disperata, si chiede come mettere sull’avviso Riccardo.
Solo nel suo studio, Riccardo decide di rinunciare ad Amelia, e di disporre per l’immediato ritorno in Inghilterra suo e di
Renato. Oscar gli reca un biglietto anonimo che lo avvisa di quanto sta per accadere, ma il conte decide di intervenire
ugualmente alla festa. Ha inizio lo splendido ricevimento: Oscar non vorrebbe rivelare quale sia la maschera del conte, ma
cede quando Renato lo convince di dovergli comunicare gravi notizie. Amelia affronta Riccardo esortandolo ancora una
volta a mettersi in salvo, e Riccardo le rivela di aver deciso di rinunciare a lei, quando Renato lo colpisce. Riccardo giura
all’amico che Amelia è pura, gli mostra il decreto di promozione con cui lo avrebbe rimandato in patria e spira pronunciando parole di perdono per i nemici e di commosso addio alla sua patria e al suo popolo.
Prima rappresentazione assoluta: Roma, Teatro Apollo, 17 febbraio 1859.
Restate in contatto con il Teatro Regio:
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@TeatroRegio
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Teatro Regio
Walter Vergnano, Sovrintendente
Gianandrea Noseda, Direttore musicale
Orchestra
Piccola orchestra in palcoscenico
Violini primi Stefano Vagnarelli*, Marina Bertolo,
Monica Tasinato, Claudia Zanzotto, Marcello Iaconetti,
Soyeon Kim, Elio Lercara, Carmen Lupoli, Enrico Luxardo,
Miriam Maltagliati, Alessio Murgia, Paola Pradotto,
Laura Quaglia, Daniele Soncin, Giuseppe Tripodi,
Roberto Zoppi
Violini primi Marcello Iaconetti, Francesca Sgobba
Violini secondi Alice Costamagna, Ekaterina Gouliagina
Viole Tamara Bairo, Elena Favilla
Violoncello Augusto Gasbarri
Contrabbasso Damiano D’Amico
Violini secondi Cecilia Bacci*, Marco Polidori*,
Tomoka Osakabe, Bartolomeo Angelillo, Silvana Balocco,
Paola Bettella, Alice Costamagna, Maurizio Dore,
Anna Rita Ercolini, Fation Hoxholli, Roberto Lirelli,
Anselma Martellono, Ivana Nicoletta, Francesca Viscito
Complesso in palcoscenico
Viole Armando Barilli*, Alessandro Cipolletta,
Gustavo Fioravanti, Tamara Bairo, Rita Bracci,
Maria Elena Eusebietti, Alma Mandolesi, Franco Mori,
Roberto Musso, Alessandro Sacco, Claudio Vignetta
Violoncelli Umberto Clerici*, Davide Eusebietti,
Giulio Arpinati, Augusto Gasbarri, Alfredo Giarbella,
Armando Matacena, Luisa Miroglio, Marco Mosca,
Paola Perardi
Contrabbassi Davide Botto*, Atos Canestrelli,
Fulvio Caccialupi, Damiano D’Amico, Michele Lipani,
Stefano Schiavolin
Flauti Federico Giarbella*, Maria Siracusa
Oboi Daniel Fuster*, Marco Bardi
Corno inglese Alessandro Cammilli
Clarinetti Luigi Picatto*, Edmondo Tedesco
Fagotti Francisco Cerpa Roman*, Sergio Pochettino
Corni Natalino Ricciardo*, Adriano Mela, Fabrizio Dindo,
Eros Tondella
Trombe Sandro Angotti*, Marco Rigoletti
Tromboni Vincent Lepape*, Enrico Avico, Marco Tempesta
Basso tuba Rudy Colusso
Timpani Andrea Scarpa*
Percussioni Fiorenzo Sordini, Andrea Vigliocco
Arpa Elena Corni*
* prime parti
Ottavino Roberto Baiocco • Flauto Andrea Manco* • Oboe
Alessandro Cammilli • Clarinetti Alessandro Dorella*, Luciano
Meola • Corni Evandro Merisio, Pierluigi Filagna, Tiziana Nano
Trombe Ivano Buat*, Laszlo Molnar, Alessandro Caruana,
Gianluigi Petrarulo • Tromboni Gianluca Scipioni*, Simone
Maffioletti, Domenico Toteda • Tuba Paolo Bertorello
Coro
Soprani Sabrina Amè, Nicoletta Baù, Anna Beretta,
Chiara Bongiovanni, Anna Maria Borri, Sabrina Boscarato,
Eugenia Braynova, Serafina Cannillo, Cristina Cogno,
Cristiana Cordero, Eugenia Degregori, Alessandra Di Paolo,
Manuela Giacomini, Rita La Vecchia, Laura Lanfranchi,
Chiara Lazzari, Paola Isabella Lopopolo, Lyudmyla Porvatova,
Maria de Lourdes Martins, Pierina Trivero, Giovanna Zerilli
Mezzosoprani / Contralti Cristiana Arri, Angelica Buzzolan,
Shiow-hwa Chang, Ivana Cravero, Corallina Demaria,
Maria Di Mauro, Roberta Garelli, Rossana Gariboldi,
Elena Induni, Antonella Martin, Raffaella Riello,
Myriam Rossignol, Marina Sandberg, Teresa Uda,
Daniela Valdenassi, Tiziana Valvo, Barbara Vivian
Tenori Pierangelo Aimé, Janos Buhalla, Marino Capettini,
Gian Luigi Cara, Antonio Coretti, Diego Cossu, Luis Odilon
Dos Santos, Alejandro Escobar, Giancarlo Fabbri, Sabino Gaita,
Mauro Ginestrone, Roberto Guenno, Leopoldo Lo Sciuto,
Vito Martino, Matteo Mugavero, Matteo Pavlica, Dario Prola,
Gualberto Silvestri, Sandro Tonino, Franco Traverso,
Valerio Varetto
Baritoni / Bassi Leonardo Baldi, Mauro Barra, Enrico Bava,
Massimo Di Stefano, Umberto Ginanni, Vladimir Jurlin,
Riccardo Mattiotto, Davide Motta Fré, Gheorghe Valentin
Nistor, Alessandro Porcu, Franco Rizzo, Enrico Speroni,
Marco Sportelli, Marco Tognozzi, Vincenzo Vigo
La professoressa Cecilia Bacci suona un violino Giorgio Serafino Venezia 1748 della Fondazione Pro Canale di Milano.
Direttori di scena Riccardino Massa, Riccardo Fracchia • Direttore dei complessi musicali in palcoscenico Giulio Laguzzi • Maestri
collaboratori di sala Carlo Caputo, Giannandrea Agnoletto • Maestro rammentatore Andrea Mauri • Maestro alle luci Paolo Chimienti •
Maestri collaboratori di palcoscenico Giannandrea Agnoletto, Luisella Germano • Assistente del maestro del coro Andrea Campora
Archivio musicale Enrico Maria Ferrando • Sopratitoli a cura di Sergio Bestente • Servizi tecnici di palcoscenico Antonio Martellotto •
Realizzazione allestimenti Claudia Boasso • Servizi di vestizione Laura Viglione • Luci di scena e fonica Andrea Anfossi • Coordinatore di progetto Enzo Busco
Scene e attrezzeria Teatro Regio • Costumi G.P. 11, Roma • Calzature Pompei 2000, Roma • Parrucche e trucco Mario Audello, Torino
Se ritieni che la cultura musicale sia un valore irrinunciabile e pensi che sia importante dare direttamente il
tuo appoggio, puoi firmare a favore del tuo Teatro, destinando il 5 per mille dell’IRPEF. È sufficiente scrivere il
codice fiscale del Regio (00505900019) nell’apposito riquadro della dichiarazione dei redditi. La destinazione
del 5 per mille non comporta nessuna spesa e non è alternativa all’8 per mille.
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