Energia dal vento L’energia cinetica di un cubo d’aria di densità e volume V = L3 in moto alla velocità v è: 1 Vv 2 2 Quest’aria esce dal cubo nel tempo t = L/v La potenza attraverso una superficie di area L2 perpendicolare al moto è P E 1 v 1 Vv 2 L2v3 t 2 L 2 2 Quindi il flusso di potenza (W/m ) è: 1 3 v 2 cioe’ dipende dal cubo della velocità, cosa alquanto scomoda data la forte variabilità della velocità del vento In pratica si riesce a catturare 1/3 –1/2 di questa energia (non tutta, senno’ dovremmo fermare il vento …) e solo per velocità comprese in pratica fra un valore minimo e uno massimo L’età della Terra e la patata bollente Una delle prime valutazioni dell’età della Terra, in base al tempo richiesto per raffreddarsi alla sua temperatura attuale, risale a Lord Kelvin Possiamo affrontarla anche noi assai semplicemente, ammettendo che una patata con raggio di 6 cm si raffreddi in circa un’ora e che la Terra si sia comportata allo stesso modo. E’ chiaro che il tempo caratteristico di raffreddamento di una sfera è proporzionale alla sua capacità termica (cubo del raggio) e inversamente proporzionale alla superficie (quadrato del raggio), cioè scala con r. Se il calore specifico della Terra fosse uguale a quello della patata, rTerra 6 106 1h 1 h 104 anni l’età della Terra sarebbe dell’ordine di r 0, 06 patata Perché invece è assai maggiore? Radioattività. CAT 2008 FIS 3 - gvp 1 La leva e il trasformatore: due dispositivi usati per adattare impedenze. Come il cambio di velocità e il torchio idraulico. Che significa adattare l’impedenza? Vediamo un caso elettrico, considerando un generatore Vo con resistenza interna Ro. Collegando il generatore a un carico di resistenza R, nel circuito scorrerà la corrente I = Vo/(Ro + R). E quindi la potenza assorbita dal PI R 2 carico sarà: Vo2 R Ro R 2 che si annulla quando R vale zero o infinito, che ha un massimo per R = Ro , cioè quando il carico è adattato alla sorgente E se abbiamo un carico di resistenza data, che non è adattato? Possiamo adattarlo usando un trasformatore, disposto fra la sorgente e il carico. Questo dispositivo trasferisce energia, idealmente senza perdite, fra i due avvolgimenti che lo costituiscono, modificando i rapporti fra la tensione e la corrente nel primario e nel secondario. I1 V1 I2 = I1/n trasformatore V2 = nV1 E quindi, idealmente, per qualsiasi carico R collegato al secondario, presentando al primario la resistenza desiderata, in particolare Ro, attraverso la scelta di un opportuno valore del rapporto spire n. Proprio come una leva, scegliendone i bracci, o come un cambio di velocità, scegliendone il rapporto, permettono di …. CAT 2008 FIS 3 - gvp 2 Molti argomenti affascinanti non rientrano in un determinato capitolo della Fisica, negli schemi tradizionali (cinematica, dinamica, etc.) e neppure nelle fantasiose (e a volte indecenti) suddivisioni di certi recenti programmi ministeriali, sicché non vengono proprio insegnati. Eppure si tratta di questioni interessanti, sopratutto dal punto di vista didattico, perché aprono orizzonti, e aiutano a una migliore comprensione di tutto il resto. Uno di questi è l'argomento leggi e superleggi, di cui si è occupato Carlo Bernardini nel prezioso libretto Che cos'è una legge fisica Editori Riuniti, Roma, 1983 Un altro è il cosidetto approccio sistemistico, che insiste sulle relazioni causa-effetto e sulle proprieta' matematiche di queste relazioni (lineare/nonlineare, statico/dinamico), prescindendo dalla natura fisica degli oggetti trattati (e conduce, fra l'altro, a stabilire stimolanti analogie). E proprio in ciò rientra la nozione di controreazione (legge?, principio? idea?) di cui ci ora vogliamo occupare Questo argomento viene generalmente trattato, forse sarebbe meglio dire sfiorato, nei corsi universitari di Laboratorio del III anno, nella parte dedicata all'elettronica. Sicché si resta dell'idea che si tratti di qualcosa, un po' astruso, che riguarda appunto solo l'elettronica e quindi da lasciare all'attenzione degli specialisti di quel settore Ma non è così CAT 2008 FIS 3 - gvp 3 di cosa tratteranno le prossime trasparenze La controreazione e dintorni • teoria semplificata • storia di questa idea (anello al naso, Watt, Maxwell, Black) • di nuovo sulla teoria: - reazione negativa e reazione positiva - applicabilità, vantaggi reali (desensibilizzazione) e presunti - paradossi e ulteriori complicazioni • schema progettuale: elettronica, controlli, strumentazione fisica in generale (sismografo, e altri strumenti) • schema interpretativo nelle scienze della natura (dal transistore all'effetto serra) e nelle scienze sociali (sistema democratico, sistema giudiziario, effetti controintuitivi o eterogenesi dei fini) articolo su Didattica delle scienze (novembre 2004 e gennaio 2005) http://www.roma1.infn.it/rog/pallottino/articoli%20divulgativi/Feedback.pdf CAT 2008 FIS 3 - gvp 4 Teoria elementare della controreazione (sta nei libri di testo di elettronica, per esempio nel cap. 8 delle dispense di Elettronica http://www.phys.uniroma1.it/DipWeb/web_disp/d2/dispense/pallottino/pallo8.pdf) “errore” Ve ingresso Vin uscita Vo + amplificatore __ rete A β Essendo Vo = A V e e Ve = Vin - β Vo si ricava Vo = A (Vin - βVo) Pertanto il guadagno ingresso/uscita Vo /Vin è AF = A/(1 +A) che nel caso limite |1 +A| >> 1 diventa: AF ~ 1/ e allora si ha la desensibilizzazione totale: indipendenza da A Risultato: l'amplificatore reazionato ha una amplificazione minore di prima, ma e' meno sensibile alle variazioni dei parametri dell'amplificatore interno (guadagno dei transistori, effetti di temperatura, ecc.). Questa proprietà deriva dalla presenza di un anello o ciclo (loop) dotato di guadagno grande in valore assoluto rispetto all'unita'. Quanto maggiore è il guadagno d'anello (A) tanto minore è il segnale d'errore, che rappresenta lo scarto fra l'ingresso e la frazione dell'uscita (ovvero fra l'uscita e l'uscita desiderata pari all'ingresso fratto ). Fino al caso della desensibilizzazione totale, in cui appunto il segnale d'errore si annulla. E questo e', con ottima approssimazione, quanto avviene nei circuiti impieganti amplificatori operazionali, e non solo. CAT 2008 FIS 3 - gvp 5 Un caso interessante è quello in cui =1, sicchè AF a sua volta tende a 1 al crescere di A Il sistema si chiama allora inseguitore (follower): l'uscita tende (per A >>1) a una replica fedele dell'ingresso, cioe' lo ”insegue” La controreazione è alla base dei sistemi di controllo in cui si vuole che una determinata grandezza fisica si mantenga costante a un valore determinato (regolazione) oppure segua una legge temporale preassegnata (controllo) Differenza essenziale fra controllo a ciclo chiuso e a ciclo aperto esempio: il riscaldamento di una stanza L’ìdea di fondo è quella di affidare l’azione effettiva di comando (rappresentata da una forza, da una tensione elettrica, ecc.) non al segnale d'ingresso, ma alla dífferenza fra il segnale d'ingresso e quello d'uscita (o una opportuna frazione dell'uscita) così si compensa automaticamente qualsiasi effetto che vada a modificare l'uscita in modo indesiderato Un esempio fu dato da Robert Pease, progettista di circuiti integrati presso la National Semiconductor. Si tratta dell'anello al naso che un nostro ingegnoso progenitore, pur non avendo frequentato il laboratorio del III anno, utilizzò per convincere un bove riottoso a tirare un pesante carro. Qui l'azione esercitata sul naso (forza applicata a questa parte assai sensibile dell'animale) e' proporzionale alla differenza fra la posizione dell'estremo della corda tirata dal conduttore e la posizione del bove, che e' poi quella stessa del carro. Questo è un efficace esempio di follower. CAT 2008 FIS 3 - gvp 6 Un esempio di controreazione spesso citato è la parte del Codice di Hammurabi che riguarda il controllo dei flussi idrici per l'irrigazione. Qui il sistema di controllo era assai semplice, ma anche straordinariamente efficace: a chi sottraeva indebitamente acqua alla collettivita' si tagliava la mano, così non l’avrebbe più fatto Più recente e più noto è il regolatore di Watt, su cui non mi soffermo, ricordando soltanto che l'idea risaliva in effetti a Huygens. Il 1868 vede la prima analisi matematica di un sistema di controllo a controreazione, svolta da James Clerk Maxwell nel lavoro “On governors" (reperibile nella raccolta "Mathematical trends in control theory" a cura di R. Bellman e R. Kalaba, Dover, 1964). In questo lavoro il grande fisico scozzese fra l'altro stabilisce le condizioni per evitare l'instabilita' in termini del segno delle radici dell'equazione differenziale del sistema, ma non discute il concetto di controreazione. Perchè questa idea venga alla luce esplicitamente e con chiarezza, nella forma con cui la conosciamo oggi, bisogna aspettare gli anni '20 del secolo scorso La vicenda e' interessante per vari motivi telefonia interurbana: costosi cavi di rame, tubi elettronici, distorsione e rumore di fondo Harold S. Black "Inventing the negative-feedback amplifier" IEEE Spectrum, dicembre 1977 CAT 2008 FIS 3 - gvp 7 Ancora sulla teoria E’ fondamentale la distinzione fra reazione negativa quando la frazione dell'uscita viene sottratta dall'ingresso e allora il guadagno diminuisce si ha |AF| < |A| essendo |1+A| > 1 e reazione positiva (sciamano pellerossa) quando la frazione dell' uscita viene sommata all'ingresso e allora il guadagno aumenta si ha |AF| > |A| essendo Un caso estremo è quello per cui e allora quanto vale AF ? Si ha instabilità, cioè il sistema oscilla |1+A| < 1 1+ A = 0 (alla frequenza per cui la condizione di sopra è verificata) Qui qualsiasi perturbazione cresce con legge esponenziale, fino a che entrano in gioco le nonlinearità (crescita dei conigli in Austrafia) Di solito, in pratica, si cerca di realizzare condizioni di reazione negativa Ma le funzioni A e dipendono dalla frequenza, con un andamento della fase che può arrivare a invertire il segno, sicché può capitare che a certe frequenze (quelle che ci interessano) si abbia reazione reazione negativa, ma ad altre frequenze si abbia invece reazione positiva e magari il sistema sia addirittura instabile ........ CAT 2008 FIS 3 - gvp 8 Il problema dell'instabiità fu risolto nel 1932 dal matematico Harry Nyquist con una analisi nel dominio della frequenza In sintesi, semplificando: dato che ad alta frequenza intervengono sempre effetti che provocano rotazione di fase in ritardo (/2 per ogni costante di tempo), occorre che a queste frequenze vi sia attenuazione sufficiente a rendere trascurabile questi contributi. Cioè l'anello A , nel suo complesso, deve attenuare fortemente prima che sfasare i segnali. Di solito queste analisi si svolgono nel dominio della frequenza, ma è molto istruttivo studiare il problema della stabilità dei sistemi reazionati nel dominio del tempo E allora si trova che il ritardo lungo l'anello di reazione non deve eccedere una data frazione del tempo di salita in modo che il segnale di reazione arrivi in tempo per esercitare la sua azione correttiva. Altrimenti arriva in ritardo, con effetti addirittura opposti. La situazione peggiora al crescere del numero di costanti di tempo del sistema, per come si compongono questi tempi caratteristici Ma peggiora ancora di piu' se il sistema contiene elementi di ritardo puro Del resto, che succede regolando l'acqua della doccia? O quando un qualsiasi provvedimento di legge arriva in ritardo o viene applicato in ritardo? CAT 2008 FIS 3 - gvp 9 Vantaggi della controreazione • allargamento della banda passante • linearizzazione della caratteristica di risposta • riduzione dei disturbi Ma sono tutti riconducibili al fenomeno della desensibilizzazione per cui AF dipende sempre meno da A all'aumentare di |A| dato che tende a 1/ dove la rete è generalmente passiva, comunque sotto il pieno controllo del progettista A volte poi si scopre che si tratta di vantaggi presunti! (nonostante quello che scrivono alcuni libri) per esempio la controreazione allarga la banda solo in certi casi particolarmente semplici, altre volte la restringe o addirittura provoca oscillazioni indesiderate la controreazione riduce solo certi disturbi, come la distorsione, e non altri (come il rumore di fondo) CAT 2008 FIS 3 - gvp 10 Complicazioni e paradossi Si incontrano spesso difficoltà a rappresentare un circuito in termini di controreazione, suddividendolo fra la parte che costituisce l'amplificatore A e la rete di reazione Come pure si arriva a paradossi, quando si pretende di interpretare certi oggetti in termini di controreazione Consideriamo il partitore resistivo, con funzione di trasferimento R R’ R’ / (R + R’) che possiamo riscrivere nella forma (R'/R) / (1 + R'/R) Interpretiamo il partitore come un sistema a controreazìone con A = R'/R e = 1 (follower) e dunque AF scritta sopra Notate che il "guadagno" è maggiore dell'unità se R' > R e che la dose di reazione negativa aumenta con 1 + R’/R Avremo poi un 'follower" perfetto se R tende a zero R’ tende all’infinito cioè se il partitore si riduce a un filo conduttore fra l'ingresso e l'uscita ............... Mishkin-Braun Adaptive Control Systems (McGrawHill, 1961) CAT 2008 FIS 3 - gvp 11 la controreazione come schema progettuale prezioso in elettronica, nei controlli automatici, e nella strumentazione fisica in generale dal sismografo al microscopio a effetto tunnel Come funziona un sismografo? si usa una massa "libera" che, giustamente, quando arriva il terremoto resta ferma mentre tutto il resto si muove. Quindi la massa "si muove" rispetto al resto E questo suo moto noi misuriamo. In realtà la massa non si muove quasi per nulla: un rivelatore di spostamento comanda un attuatore che la tiene ferma in un controllo a controreazione E il segnale che noi leggiamo è quello di feedback, che comanda l'attuatore E il microscopio a effetto tunnel? Una punta metallica sottilissima si sposta trasversalmente, a piccolissima distanza dalla superficie del corpo esplorato. Fra la punta e il corpo (conduttore) scorre una corrente elettrica (tunnel) che dipende esponenzialmente dalla distanza. Mentre la punta (freccia verticale) viene spostata orizzontalmente (freccina orizzontale) rispetto alla superficie da esplorare, la corrente varia, ma un sistema a controreazione sposta la punta verticalmente, in modo che la corrente resti costante Anche qui il segnale che si legge, cioè quello che rappresenta il profilo in altezza del materiale, è il segnale di feedback, che comanda la punta nel suo moto verticale CAT 2008 FIS 3 - gvp 12 La controreazione come prezioso schema interpretativo di una varietà di fenomeni nelle scienze della natura come nelle scienze sociali Di questo si rese conto, fra i primi, Norbert Wiener, il fondatore della cibernetica, interpretando in termini di controreazione anche atti elementari dell'uomo come prendere un oggetto A proposito della guida degli autoveicoli, per esempio, Wiener scrisse quanto segue: .... quando guido un'automobile, io non seguo una serie di comandi subordinati semplicemente all'immagine mentale della strada e del compito che sto eseguendo. Se mi accorgo che l'auto devia eccessivamente sulla sinistra, ciò mi costringe a riportare la macchina sulla destra, e se invece vedo che la macchina devia troppo sulla destra, sarò costretto a riportarla sulla sinistra. Ciò ... mi permette di guidare quasi con la stessa padronanza un'utilitaria e un autocarro pesante, pur senza aver fatto pratica particolare di guida di ciascuno dei due autoveicoli... . Interpretazione analoga Wiener diede anche per certi disturbi fisici dell'uomo, come la perdita di capacita' di controllo dei movimenti, conseguente all'interruzione della trasmissione d'informazione nei circuiti del sistema nervoso. Sappiamo del resto che molti fenomeni che si verificano nel corpo umano sono riconducibili a uno schema a controreazione. Pensiamo per esempio al sistema di regolazione della temperatura del sangue, che mantiene questa grandezza a 37 gradi, entro una modesta frazione di grado, anche quando la temperatura esterna varia di parecchie diecine di gradi. E pensiamo a malattie, come il diabete che derivano dalla perdita di capacità di controllo della produzione di determinate sostanze, che si possono curare con una somministrazione controllata di tali sostanze, cioè chiudendo dall'esterno il loop di reazione. CAT 2008 FIS 3 - gvp 13 Tornando alla fisica, si può interpretare in termini di controreazione il funzionamento del transistore Esprimendo il guadagno di corrente a base comune in termini del guadagno a emettitore comune si ha cioe' si ha reazione negativa, infatti variazioni anche grandi di danno luogo a minime variazioni di Esprimendo invece in funzione di , cioè si ha reazione positiva, infatti anche una modesta variazione di produce fortissime variazioni di E il riscaldamento globale per effetto serra? Qui le grandi disparità fra i risultati ottenuti dai diversi gruppi di ricerca (di quanto aumentera' la temperatura alla fine del secolo? Di quanto si innalzera' il livello degli oceani?) si spiegano soltanto in base alla straordinaria complessità del problema, dove intervengono fenomeni interpretabili in termini di reazione positiva (fusione dei ghiacci artici) e negativa (assorbimento di biossido di carbonio negli oceani), ciascuno di entita' difficilmente valutabile e ciascuno con effetti dinamici, risposte ritardate, .... Considerazioni interessanti anche nelle scienze sociali (vedi anche www.roma1.infn.it/rog/pallottino/Arianna.html) E' istruttivo, per esempio, interpretare il funzionamento del sistema giudiziario in termini di controreazione. Qui la disfunzione del controllo (nell'applicazione delle sanzioni alle violazioni delle leggi) e' evidenziata dal ritardo con cui il sistema agisce. E abbiamo appena visto che i ritardi provocano instabilità...... L'economia, liberismo, Adamo Smith, neofiti, tutto si aggiusta e si equilibra. Fenomeni di reazione positiva (videoregistratori). Anche il sistema democratico puo' venire esaminato così. Il segnale di reazione? L'informazione? 1 tempi di campionamento. Le inerzie naturali dei sistemi politico-sociali. CAT 2008 FIS 3 - gvp 14 Un aspetto affascinante riguarda l’eterogenesi dei fini cioè le conseguenze non intenzionali, e spesso indesiderate, dei comportamenti dell'uomo: un fenomeno gia' intuito da Giovambattista Vico, esaminato da Joseph De Maistre (come troviamo nel volume De Maistre di Domenico Fisichella (Laterza, 1993) e posto in evidenza da Karl Popper, che scrive addirittura “ Il compito principale delle scienze sociali teoriche ... consiste nel delineare le ripercussioni sociali non intenzionali che seguono alle azioni umane intenzìonali" in Congetture e confutazioni (Il Mulino, 1972). Di che si tratta? Consideriamo una legge, che venga promulgata per un determinato obiettivo. Questa, forse, raggiungerà il suo scopo, ma certamente avrà anche altri effetti, desiderati e non, a breve e lungo termine. Questo tipo di problemi e' stato studiato in dettaglio da Jay Forrester del MIT quando, dopo aver inventato le memorie a nuclei di ferrite, decise di occuparsi di dinamica dei sistemi: prima le aziende, poi le città e infine il mondo intero (dagli studi di Forrester derivano i lavori di simulazione globale, sviluppati attorno al 1970 per conto del Club di Roma, noti come "limiti dello sviluppo”) Forrester, nello studio dell'evoluzione delle città in Usa, si occupa di quello egli che chiama il comportamento controintuitivo dei sistemi sociali, e conclude che ... una linea politica che dia luogo a miglioramenti sull'arco di qualche anno generalmente è tale da provocare una degradazione del sistema a più lunga scadenza. Questa circostanza è particolarmente ingannevole giacché il breve termine è più visibile ...... CAT 2008 FIS 3 - gvp 15 Claude Elwood Shannon (1916-2001) http://www.roma1.infn.it/rog/pallottino/articoli%20divulgativi/Shannon%20Dida ttica%20delle%20Scienze%202003.pdf perché ci interessa? perché ci riguarda da vicino perché Shannon è il “padre del digitale” calcolatori, fotocamere, telefonini, orologi e infiniti altri marchingegni elettronici sono oggi digitali sono digitali molti strumenti di misura sono digitali le reti di comunicazione, su cui viaggiano i segnali telefonici e quelli di Internet eccetera … Dov’era il “digitale” mezzo secolo fa? Se non lo sappiamo chiediamolo ai nonni. 1936: a venti anni Shannon consegue una doppia laurea di primo livello in Matematica e Ingegneria 1938: consegue una laurea di secondo livello (Master) in Ingnegneria Elettrotecnica al Massachusetts Institute of Technology con una tesi sulla teoria dei circuiti logici 1940: dottorato in matematica su argomenti di biologia 1949: pubblica A Mathematical theory of Communication dove espone la sua teoria matematica dell’informazione testo fondamentale, alla base di tutti i lavori successivi sull’argomento CAT 2008 FIS 3 - gvp 16 L’idea chiave di Shannon è quella di ricondurre a un denominatore comune qualsiasi tipo di messaggio testi, suoni, immagini, … trasmesso su qualsiasi mezzo trasmissivo vuoto, aria, cavi elettrici, cavi ottici (oggi, non all’epoca), … con l’obiettivo della fedeltà di risposta, cioè la rispondenza del messaggio ricevuto a quello trasmesso il denominatore comune è l’ informazione associata al messaggio, definendola formalmente e assegnandole un unità di misura, il bit (contrazione da binary digit, ma anche “pezzetto di qualcosa”) Se una sorgente può emettere soltanto due messaggi, con la stessa probabilità, l’informazione che otteniamo quando riceviamo uno qualsiasi dei due messaggi, cioè l’informazione associata al messaggio, è appunto 1 bit. Se può emettere n messaggi diversi, sempre equiprobabili, la quantità d’informazione è H = log2(n) sempre misurata in bit E se i messaggi non sono equiprobabili? Se il messaggio generico ha probabilità pi la quantità d’informazione è: i pi log2(1/pi) che concide con la precedente quando pi = 1/n Qual è l’informazione del messaggio che ci dice che la Roma ha battuto la Lazio al derby? Qui i messaggi possibili sono due, ma la probabilità che vinca la Roma è notoriamente altissima, e quindi l’informazione è molto minore di 1 bit (chi avrebbe vinto quasi lo sapevamo già …) CAT 2008 FIS 3 - gvp 17 La formula di sopra è la stessa usata per rappresentare l’entropia di un sistema fisico, e infatti spesso l’informazione viene chiamata entropia La formula di sopra vale sia per i simboli che può emettere una sorgente sia per i messaggi costutuiti da sequenze di simboli. In generale, l’informazione H associata a un messaggio di m simboli che possono essere scelti fra n diversi simboli è inferiore a m log2 n perché i messaggi non sono equiprobabili, non solo perché gli n simboli non sono equiprobabili (pensiamo alle diverse probabilità delle lettere dell’alfabeto) ma anche perché i simboli di un messaggio non sono fra loro indipendenti: la probabilità di un simbolo dipende generalmente dai simboli che lo precedono e che lo seguono in italiano, se un simbolo è il carattere q, il successivo sarà quasi certamente u Questa ridondanza è il motivo per cui spesso possiamo decifrare un messaggio anche se alcuni somboli sono assenti o errati. Piu’ precisamente, la ridondanza R di un messaggio di m simboli scelti fra n possibili, che ha quantita’ d’informazione H, è: H R 1 m log 2 n La trasmissione di un qualsiasi messaggio attraverso un canale può avvenire senza errori soltanto se il canale ha capacità sufficiente, misurata in bit/secondo, cioè se C > H/T dove H è la quantità d’informazione del messaggio e T il tempo impiegato dalla sorgente per emettere il messaggio. Cioe’ la sorgente deve emettere informazione a un ritmo (in bit/s) minore di quello a cui il canale può trasmettere, definito appunto dalla sua capacità CAT 2008 FIS 3 - gvp 18 Il primo linguaggio di programmazione era basato sul saldatore con cui si stabilivano i collegamenti fra i circuiti della macchina in modo che essa eseguisse le operazioni desiderate (anni ’40) In seguito, con lo sviluppo di macchine programmabili, viene introdotto il linguaggio macchina, codici costituiti da “uni” e “zeri”, che la macchina sapeva interpretare (ma solo quella particolare macchina) Poi, metà anni ’50, nascono i linguaggi ad alto livello, come il Fortran e il Cobol, con un programma compilatore per ciascun tipo di macchina, che li traduceva nel linguaggio specifico di questa, così un programma in Fortran poteva girare su qualsiasi calcolatore E in seguito, i linguaggi interpretativi, come il BASIC, con un programma interprete, che traduceva in linguaggio macchina ed eseguiva un’istruzione dopo l’altra Negli anni ’80 si diffondono i calcolatori personali (Apple, IBM, e altri), con potenze di calcolo via via crescenti, ben presto addirittura maggiori di quelle delle grandi macchine (mainframe) usate fino a pochi anni prima nei centri di ricerca o nelle banche E si diffonde anche l’idea che l’alfabetizzazione informatica richieda di saper programmare, conoscere un linguaggio di programmazione (in particolare il BASIC) CAT 2008 FIS 3 - gvp 19 Ma poi si cominciano a usare i pacchetti applicativi e nessuno pensa più che tutta la popolazione debba imparare a programmare! Pacchetti applicativi la cui conoscenza è considerata oggi un requisito essenziale per l’ingresso del mondo del lavoro videoscrittura, per scrivere testi fogli elettronici, per svolgere semplici calcoli database, per la creazione e la gestione di archivi A cui poi si aggiungono altri tipi di pacchetti matematica (calcolo numerico e simbolico) grafica progettazione tecnica (elettronica, architettura, meccanica) eccetera Indicibile gamma di prestazioni e possibilità offerte dai programmi, impossibilità di conoscerle o addirittura di esplorarle, susseguirsi di versioni successive, con voracità sempre crescente in termini di memoria e capacità di elaborazione I pacchetti hanno duplice ruolo nell’ambito della didattica: come strumento didattico (prezioso) come oggetto di insegnamento CAT 2008 FIS 3 - gvp 20 Particolarmente interessanti sono i fogli in inglese spreadsheet elettronici il primo fu Visicalc per Apple II, poi Lotus 1-2-3, poi Quattro e oggi il più diffuso è Excel I fogli elettronici sono nati (e si sono diffusi grandemente) per eseguire agevolmente calcoli di matematica finanziaria (se prendo un mutuo decennale a un certo interesse quale sara’ la rata annuale? e se cambia l’interesse o il periodo?) ma sono utilissimi nella didattica della Fisica (perciò usati in vari libri) intanto perchè consentono di tracciare facilmente grafici sia di dati sperimentali raccolti in tabelle sia di funzioni matematiche e poi perchè consentono di “simulare” fenomeni fisici Facciamo due esempi al riguardo 1) Teoria degli errori sappiamo che eseguendo medie di molte misure si ottiene una forte riduzione dell’errore casuale (ma non di quello sistematico!): la varianza diminuisce con il numero N delle misure, l’errore standard con Ma eseguire un gran numero di misure è oltremodo tedioso e dunque vivamente sconsigliato per una vita lunga e serena Il foglio elettronico ci permette di simulare le misure generando numeri casuali NC con caratteristiche statistiche preassegnate (distribuzione normale, uniforme, ....) che possiamo sommare al valore vero E allora se la misura generica è, poniamo: 100 + NC il suo errore standard sarà la deviazione standard di NC Ma se generiamo N numeri casuali e li usiamo per creare N misure, la media di queste avrà l’errore standard ridotto di N (in media ma non esattamente, dato che si tratta di numeri casuali, proprio come avviene con le misure “vere”) CAT 2008 FIS 3 - gvp 21 E alla fine è molto istruttivo creare una tabella che riporti, per vari valori di N, la media delle misure simulate e lo scarto dal valor vero, che diventa via via minore al crescere di N Per esempio per N = 10, 100, 1000 (perchè N così diversi?) 2) Metodo ricorsivo per risolvere problemi dinamici siamo abituati a ragionare in termini di equazioni differenziali: data la legge F = M a se conosciamo F e M, calcoliamo a, e poi integrando ricaviamo prima la velocità e poi lo spazio percorso Le cose si complicano se F non è costante, peggio ancora se M varia a sua volta lungo il percorso (razzzo che brucia il combustibile), fino al caso non affrontabile proprio in cui la legge temporale di F è del tutto arbitraria (forza casuale che agisce su una particella.....) Proviamo invece a discretizzare l’asse dei tempi, suddividendolo in tanti intervallini t, in ciascuno dei quali tutte le grandezze variabili possano essere ragionevolmente supposte costanti Nell’intervallino generico l’accelerazione è certamente a = F/M la velocità quella dell’intervallino precedente più la variazione v = a t lo spostamento ........ E tutto ha inizio a partire da un insieme di condizioni iniziali prefissate (posizione iniziale e velocità iniziale del corpo) Il metodo e’ detto ricorsivo perche’ i risultati dei calcoli per un dato intervallino costituiscono le condizioni iniziali per il successivo CAT 2008 FIS 3 - gvp 22 Esplorando il Web si trova una enorme quantità di materiale e ci si puo’ informare praticamente su tutto (a proposito, chi ha inventato il Web?) Ma attenzione ! 1) gli indirizzi Web sono volatili cioè cambiano o addirittura spariscono, sicchè quello che avevamo trovato una volta può darsi che non lo ritroviamo più 2) abbondano le inesattezze e anche le balle colossali per esempio al sito http://www.curezone.com/foods/microwave_oven_risk.asp troviamo quanto segue: Microwave oven The Hidden Hazards Technology holds great promise when developed, promoted and used by ethical individuals and institutions. Harmful or immorally utilized technologies should spur us to take action to set things right. To that end, we share the information below. Radiation Ovens The Proven Dangers of Microwaves a parte le balle tecniche: errori sulle unità di misura e attribuzione dell’invenzione ai nazisti (da cui deriva evidentemente una atroce maggior pericolosità!!!) e altre balle anche al sito http://www.laleva.cc/ambiente/microonde.html a volte anche enti accreditati non mancano di diffondere baggianate qui sotto l’Enel propone astrologia e cure con i cristalli http://magazine.enel.it/oroscopo/ e del resto non svarioni e terrorismo antiscientifico non mancano in molti libri di testo argomento di cui mi sono occupato di recente http://www.roma1.infn.it/rog/pallottino/didattici.html Altri siti si occupano invece di contrastare la marea delle baggianate antiscientifiche: http://www.cicap.org/ Ok 13-02-08 dove si trova anche con un interessante settore dedicato alla scuola http://www.cicap.org/scuola/index.htm e uno sulla scienza divertente http://www.cicap.org/new/articolo.php?rubrica=Scienza%20divertente Ok 13-02-08 http://www.galileo2001.it/ Ok 13-02-08 con un ricco archivio di documenti CAT 2008 FIS 3 - gvp 23 http://www.galileo2001.it/materiali/archivio.php fra cui materiale sui campi elettromagnetici http://www.galileo2001.it/materiali/documenti/c_elettromagnetici/campi_elettro_e_salute.p hp Criteri per usare Internet, motori di ricerca e orientarsi con una ampia lista di motori di ricerca: http://www.webscuola.it/jumpNews.asp?idLang=IT&idUser=0&idNews=453 Un criterio fondamentale è quello di distinguere le fonti in rete da un lato università, enti di ricerca, ... dove ci si può aspettare di trovare informazioni affidabili (non sempre!) dall’altro privati cittadini, organizzazioni varie, ..... dove assai spesso si trovano baggianate per ignoranza, motivi ideologici o altre ragioni e comunque, qualsiasi cosa si trovi in rete, occorre esercitare senso critico cosa che richiede evidentemente anche una sufficiente cultura scientifica Quindi i vari motori di ricerca vanno utilizzati con grande cautela osservazione tecnica a volte la pagina Web appare costellata di simboli incogrui oppure non si vede nulla sullo schermo ciò può dipendere dalla codificazione (encoding) con cui il vostro programma navigatore (browser) sta leggendo (con Internet Explorer di Microsoft occorre aggiustare le scelte in View Encoding) CAT 2008 FIS 3 - gvp 24 Industrie che offrono supporti didattici http://www.educatorscorner.com/ Ok 13-02-08 (Agilent cioe’ la ex Hewlett-Packard), con ausili per la didattica, esperimenti, ... http://www97.intel.com/education/ Ok 13-02-08 sul sito Intel, imparare la tecnologia, viaggio all’interno di un calcolatore, ... http://www97.intel.com/scripts-tji/learner/lesson.asp?moduleSel=41&unitSel=5 http://www.eni.it/ Ok 13-02-08 pagina ENI da cui si accede a Conoscere l’energia (notizie e dati), al sito http://www.eniscuola.net/ e a un glossario su energia e ambiente http://www.eniscuola.net/glossario.aspx Dizionari, enciclopedie e glossari http://www.britannica.com/ Ok 6 Dic. 2006 http://encyclopedia.thefreedictionary.com Ok 6 Dic. 2006 http://en.wikipedia.org/wiki/Main_Page Ok 6 Dic. 2006 http://www.cicap.org/enciclop/index.htm Ok 15 Marzo 2005 http://www.eia.doe.gov/glossary/glossary_main_page.htm Ok 15 Marzo 2005 Notiziari scientifici http://ulisse.sissa.it/site/public/ Ok 6 Dic. 2006 bollettino settimanale con notizie interessanti e novità http://www.cidis.it/ Ok 13-02-08 informazioni su ambiente, energia, campi elettromagnetici Argomenti specifici Tsunami geophys.washington.edu/tsunami/general/physics/meaning.html Ok 13-02-08 CAT 2008 FIS 3 - gvp 25 Corsi universitari http://ww2.unime.it/dipart/i_fismed/didattica/supporti no 21 Aprile 2004 http://www.sc.ehu.es/sbweb/fisica/default.htm Ok 6 Dic. 2006 http://physicsweb.org/resources/Education/ Ok 6 Dic. 2006 Musei scientifici http://www.museoscienza.org/ Ok 6 Dic. 2006 http://www.palais-decouverte.fr Ok 6 Dic. 2006 http://www.cittadellascienza.it/ Ok 6 Dic. 2006 http://www.exploratorium.edu Ok 6 Dic. 2006 http://www.deutsches-museum.de/ Ok 6 Dic. 2006 http://www.ba.infn.it/~zito/museo/leonardo.html museo didattico interattivo virtuale Ok 6 Dic. 2006 Esempi di Enti pubblici che forniscono informazioni (fra i tanti) http://www.istat.it/ Istituto nazionale di statistica Ok 15 Marzo 2005 http://www.eia.doe.gov/ Ok 15 Marzo 2005 (Dipartimento Energia Usa) http://www.census.gov/ipc/www/ Ok 15 Marzo 2005 (popolazione mondiale) Immagini http://www.edu.alinari.it/ CAT 2008 FIS 3 - gvp 26 Iniziative per la didattica della Fisica http://intranet.cern.ch/Public/Content/Chapters/Education/Education-en.html al CERN di Ginevra con pagine dedicate agli insegnanti, ricche di materiale http://teachers.web.cern.ch/teachers/ e di altri link http://teachers.web.cern.ch/teachers/links/appletsgen.htm da cui si arriva per esempio a The Museum of Unworkable Devices (moto perpetuo) http://www.lhup.edu/~dsimanek/museum/unwork.htm Ok 6 Dic. 2006 http://www.esa.int/esaED/highschool.html Ok 15 Marzo 2005 Agenzia Spaziale Europea (ESA) http://www.a-i-f.it/ sito dell’Associazione Italiana Insegnanti di Fisica Ok 15 Marzo 2005 http://www.sif.it/journals_it.php#Giornale%20di%20Fisica Giornale di Fisica sul sito della Società Italiana di Fisica Ok 15 Marzo 2005 http://www.unipa.it/~sperande/IMOFI/Imofi_It/IMOFI.html Ok 15 Marzo 2005 Un corso di formazione in rete per insegnanti di fisica con forum di discussione sui modelli in fisica http://pctidifi.mi.infn.it/IMOFI/ http://www.geocities.com/links2ipho/ Link alle Olimpiadi della Fisica Ok 15 Marzo 2005 http://www.phy.ntnu.edu.tw/ipho2003/English/Problems.htm problemi posti alle Olimpiadi della Fisica del 2003 Ok 15 Marzo 2005 Collezioni di link per la didattica http://www.ba.infn.it/www/didattica.html Ok 15 Marzo 2005 raccolta ricchissima di matematica e fisica: dalla farfalla di Lorenz al calcolo di integrali con Mathematica, dall’oscillatore smorzato all’equazione del calore Matematica on line http://ww2.unime.it/dipart/i_fismed/wbt/mirror/moe/index.html Ok 15 Marzo 2005 Didattica della tecnologia http://www.iteaconnect.org/index.html CAT 2008 FIS 3 - gvp Ok 13-02-08 27 Problemi di Fisica http://www.neomedia.it/aif/page6.htm Ok 13-02-08 esercizi di varia difficoltà utilizzabili in classe fra cui per esempio Come puoi descrivere a parole il moto rappresentato nel grafico qui riportato? a) Il corpo si muove prima verso l’alto, poi verso il basso, quindi diritto. b) Il corpo si muove prima verso sinistra, poi verso destra, poi diritto, sempre avanzando. c) Il corpo si muove prima in avanti, poi all’indietro, quindi sta fermo. d) Il corpo si muove prima con velocità crescente, poi decrescente, quindi costante. s t Risposta esatta : [c] Scuola: IPSIA Classe: 2a Autore: prof. Claudio Fazio Materiale didattico per la Scuola http://www.geocities.com/SiliconValley/circuit/1858/ind.htm Ok 13-02-08 materiale sull’elettricità e il magnetismo prodotto da una scuola media http://digilander.libero.it/calchic/intro1.html http://webscuola.tin.it/risorse/quark/index.htm Webscuola, itinerario didattico dall’atomo ai quark Ok 15 Marzo 2005 http://www.ips.it/scuola/concorso/concors1.html Ok 13-02-08 materiale prodotto dalle scuole per il concorso Ipertesti per la scuola http://howthingswork.virginia.edu/home.html come funzionano le cose, la fisica nella vita quotidiana CAT 2008 FIS 3 - gvp Ok 13-02-08 28 Esperimenti didattici virtuali http://ww2.unime.it/dipart/i_fismed/wbt/index.html Ok 15 Marzo 05 anche in italiano, agevoli, graziosi ed efficaci, su tutta la fisica di base: particolarmente piacevole il banco ottico http://ww2.unime.it/dipart/i_fismed/wbt/ita/physlet/bancottico/ http://physicsweb.org/resources/Education/Interactive_experiments/ Ok 15 Marzo 05 sul sito della Società Inglese di Fisica (IoP) raccolta di materiale fra cui anche esperimenti virtuali (peccato che parecchi siano in cinese...) http://teachers.web.cern.ch/teachers/links/appletsgen.htm#Applets sul sito del CERN Ok 13-02-08 Ma attenzione nessun esperimento virtuale può sostituire un VERO esperimento di laboratorio (manualità, imprevisti, effettivo coinvolgimento, ......) vedi anche G.V.Pallottino Verso il laboratorio virtuale? Giornale di Fisica, pp.163-165, vol.37, luglio 1996 CAT 2008 FIS 3 - gvp 29