IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Corso di formazione per addetti alla conduzione di carrelli elevatori IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer PREMESSA PROGRAMMA DEL CORSO Mod. 1- Giuridico normativo Durata: 1 ora Argomento: Riferimenti normativi, obblighi e responsabilità, descrizione delle attrezzature, i rischi, le MPP, i DPI e le procedure di sicurezza Mod. 2 Tecnico Durata: 7 ore Argomento: Descrizione delle attrezzature, i rischi, le MPP, i DPI e le procedure di sicurezza Mod. 3 - Pratico con addestramento Durata: 4/8 ore Argomento: Simulazione di utilizzo con tutte le varie tipologie di carrelli elevatori IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer PREMESSA Il Testo Unico identifica al Titolo III, art. 3 l’obbligo per il DDL di formare i lavoratori all'utilizzo delle attrezzature pericolose. Gli accordi Stato-Regioni del 2012 inseriscono il “Carrello elevatore” nell’elenco di tali attrezzature. Oggetto della formazione: carrello elevatore a forche Obiettivo: analisi dei rischi connessi al suo uso e fornitura di strumenti ed informazioni utili a prevenirli, limitarli o eliminarli, a chi ne ha in carico l’uso e la gestione in qualità di conducente o proprietario. Il corso proposto forma gli addetti all'utilizzo del “MULETTO”. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer PREMESSA Normalmente in un’azienda esistono uno o più carrelli elevatore (chiamati muletti), per tutti quei lavori di sollevamento e trasporto utili alle lavorazioni delle linee di produzione e degli immagazzinamenti. Dati INAIL rilevano che gli infortuni con carrelli elevatori, transpallette, ecc., sono fra quelli che, contribuiscono maggiormente, alla casistica degli infortuni gravi e mortali verificatisi in ambito regionale. Nel territorio di Monza e Brianza dal nel 2003 al 2007 sono stati: 496 totali accaduti di cui o 17 con esiti di invalidità permanente o 2 con esito mortale. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer PREMESSA IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer PREMESSA IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer PREMESSA IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer PREMESSA IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer PREMESSA I “CARRELLI ELEVATORI” sono il mezzo di trasporto e di sollevamento più diffuso: • Vasta gamma di modelli ed accessori • Rapidità di trasporto • Capacità di trasporto di una vasta gamma di materiali • Sfruttamento degli spazi a disposizione • Facilitano le operazioni di immagazzinamento e prelevamento Il saper condurre “BENE” un carrello elevatore costituisce una parte vitale nella velocità di smistamento dei materiali. Rapidità non significa eccessi di velocità, precipitazione e l’audacia nella manovra. Un buon carrellista deve essere calmo e riflessivo. Deve tener conto dei percorsi che gli sono stati affidati, i più sicuri, i meno faticosi ed i più rapidi. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer PREMESSA Il largo utilizzo di queste attrezzature e l’affidamento a persone che non hanno sempre hanno conoscenze e capacità professionali tali da garantire un corretto utilizzo del mezzo in condizioni di sicurezza causano gli infortuni. Le persone che vengono incaricate di svolgere queste mansioni devono avere specifiche qualità ed abilità. Esse possono essere accertate mediante un autoesame della persona stessa o possono risultare da osservazioni sul modo di operare anche in altri campi e infine possono emergere da un colloquio da effettuare prima di decidere l’attribuzione dell’incarico di conducente del carrello. È obbligatorio che venga adibito alle mansioni di “carrellista”, personale abilitato e qualificato. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Riferimenti normativi L’organigramma aziendale RLS DDL Dirigenti Preposti Lavoratori RSPP M.C. AAE APS IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Riferimenti normativi Soggetti coinvolti: Datore di lavoro Soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l ’ assetto dell’organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell’organizzazione stessa o dell’unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa. E’ tutto mio E’ bello fare il RE IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Riferimenti normativi Soggetti coinvolti: Dirigente Persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, attua le direttive del DDL organizzando l’attività lavorativa e vigilando su di essa. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Riferimenti normativi Soggetti coinvolti: Preposto Persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell'incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l'attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Riferimenti normativi Soggetti coinvolti: Lavoratore Persona che… indipendentemente dalla tipologia contrattuale svolge un’attività lavorativa nell’ambito dell’organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione anche al solo fine di apprendere un mestiere, un ’ arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Obblighi del DDL e dei dirigenti Nell'affidare il carrello elevatore ai lavoratori, tenere conto della loro qualifica ed abilitazione Fornire ai lavoratori i necessari e idonei DPI. Prendere misure appropriate affinché soltanto i lavoratori qualificati e abilitati possano condurre il carrello elevatore: controllo delle chiavi. Fornire ai carrellisti addestramento informazione, formazione e IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Obblighi del DDL e dei dirigenti Il carrello elevatore richiede conoscenze e responsabilità particolari in relazione ai suoi rischi specifici. Il datore di lavoro prende le misure necessarie affinché: a) L'uso dell'attrezzatura di lavoro sia riservato ai lavoratori allo scopo incaricati che abbiano ricevuto una informazione, formazione ed addestramento adeguati; b) in caso di riparazione, di trasformazione o manutenzione, i lavoratori interessati siano qualificati in maniera specifica per svolgere detti compiti. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Controllo accesso impianto L’introduzione di figure abilitate all’uso di tali impianti implicano anche la necessità di garantire che l’accesso ai comandi avvenga solo da tali soggetti. Il DDL deve quindi elaborare una procedura di controllo degli accessi al carrello ed informare il preposto sui nominativi che hanno l’autorizzazione. Il preposto, a sua volta, dovrà sorvegliare che solo tali addetti manovrino l’impianto. Come controllare l’accesso ai comandi del carrello elevatore? IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Controllo accesso impianto Proposte di procedure Soluzione 1 (più semplice) Formare tutti gli addetti: nessuna procedura e nessuna sorveglianza. Soluzione 2 - Quadro con chiave Per i quadri con chiave è possibile consegnare una copia delle chiavi solo agli addetti e intimare loro di rimuoverla al termine delle operazioni. Soluzione 3 – Quadro con chiave Collocare la chiave di comando in una bacheca chiusa a chiave e consegnare copia di suddetta chiave a tutti gli addetti. Soluzione 4 – Quadro senza chiave Situazione più complessa perché il controllo è affidato al solo fattore umano; chiunque in assenza del DDL o del preposto può manovrare l’impianto IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Obblighi del DDL e dei dirigenti Il DDL prende le misure necessarie affinché le attrezzature di lavoro siano: 1. installate ed utilizzate in conformità alle istruzioni d'uso; 2. oggetto di idonea manutenzione come da libretto di manutenzione; 3. assoggettate alle misure di aggiornamento dei requisiti minimi di sicurezza; 4. aggiornamento del registro di controllo per cui lo stesso è previsto. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Obblighi del DDL e dei dirigenti Il DDL provvede affinché le attrezzature soggette a influssi che possono provocare deterioramenti siano sottoposte: 1) Ad interventi di controllo periodici 2) Ad interventi di controllo straordinari ogni volta che intervengano eventi eccezionali che possano avere conseguenze pregiudizievoli per la sicurezza delle attrezzature di lavoro, quali riparazioni, trasformazioni, incidenti, fenomeni naturali o periodi prolungati di inattività Gli interventi di controllo sono volti ad assicurare il buono stato di conservazione e l'efficienza a fini di sicurezza delle attrezzature di lavoro e devono essere effettuati da persona competente. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Obblighi del DDL e dei dirigenti I risultati dei controlli devono essere riportati per iscritto e, almeno quelli relativi agli ultimi tre anni, devono essere conservati e tenuti a disposizione degli organi di vigilanza. Qualora i carrelli siano usati al di fuori della sede dell'unità produttiva devono essere accompagnate da un documento attestante l'esecuzione dell'ultimo controllo con esito positivo. Il DDL sottopone le attrezzature di lavoro riportate in allegato VII a verifiche periodiche volte a valutarne l’effettivo stato di conservazione e di efficienza ai fini di sicurezza, con la frequenza indicata nel medesimo allegato. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Obblighi del DDL e dei dirigenti Il DDL sceglie le attrezzature di lavoro più idonee a garantire e mantenere condizioni di lavoro sicure, in conformità ai seguenti criteri a) priorità alle misure di protezione collettiva rispetto alle misure di protezione individuale; b) dimensioni delle attrezzature di lavoro confacenti alla natura dei lavori da eseguire, alle sollecitazioni prevedibili e ad una circolazione priva di rischi. Il DDL sceglie il tipo più idoneo di carrello elevatore in rapporto a: Il tipo di carico movimentato Il luogo e gli spazi di circolazione la frequenza di circolazione la durata dell'impiego. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Obblighi del preposto Sovrintendere e vigilare su: osservanza degli obblighi di legge disposizioni aziendali in materia di SSL uso dei DPC e dei DPI In caso di persistenza della inosservanza, informare i loro superiori diretti Verificare affinché soltanto i lavoratori qualificati e abilitati possano accedere alla guida del carrello elevatore. Informare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e immediato. Segnalare tempestivamente al DDL o al dirigente sia le deficienze del carrello elevatore e dei DPI. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Obblighi dei lavoratori Contribuire, insieme al DDL, ai dirigenti e ai preposti, all'adempimento degli obblighi previsti a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro; Osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal DDL, dai dirigenti e dai preposti, ai fini della protezione collettiva ed individuale; Utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto, nonché i dispositivi di sicurezza; Utilizzare in modo appropriato i DPI messi a loro disposizione. Non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Obblighi dei lavoratori Segnalare immediatamente al DDL, al dirigente o al preposto le deficienze dei mezzi e dei DPI nonché qualsiasi eventuale condizione di pericolo di cui vengano a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza, nell'ambito delle proprie competenze e possibilità Non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori. Partecipare ai programmi di formazione e addestramento organizzati dal datore di lavoro. di IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Obblighi di noleggiatori Chiunque venda, noleggi o conceda in uso o locazione finanziaria macchine, apparecchi o utensili costruiti o messi in servizio al di fuori della disciplina CE attesta, sotto la propria responsabilità, che le stesse siano conformi, al momento della consegna a chi acquisti, riceva in uso, noleggio o locazione finanziaria, ai requisiti di sicurezza di cui all’allegato V. Chiunque noleggi o conceda in uso attrezzature di lavoro senza operatore deve, al momento della cessione, attestarne il buono stato di conservazione, manutenzione ed efficienza a fini di sicurezza. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Obblighi di noleggiatori Dovrà altresì acquisire e conservare agli atti per tutta la durata del noleggio o della concessione dell'attrezzatura una dichiarazione del datore di lavoro che riporti: l'indicazione del lavoratore incaricati del loro uso o dei lavoratori documentazione attestante la specifica qualficia dei lavoratori di cui sopra documentazione attestante l’avvenuta formazione abilitante per la conduzione del carrello elevatore IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Formazione e addestramento Il DDL provvede affinché i lavoratori incaricati dell'uso delle attrezzature che richiedono conoscenze e responsabilità particolari (carrello elevatore), ricevano una formazione, informazione ed addestramento adeguati e specifici, tali da consentire l’utilizzo delle attrezzature in modo idoneo e sicuro, anche in relazione ai rischi che possano essere causati ad altre persone, in rapporto alla sicurezza relativamente: a) alle condizioni di impiego delle attrezzature; b) alle situazioni anormali prevedibili c) sui rischi a cui sono esposti durante l’utilizzo dell’attrezzatura IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Formazione e addestramento Informazione A livello teorico Addestramento A livello pratico Formazione Teorico e/o pratico Feedback o verifica dell’apprendimento IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Uso delle attrezzature di lavoro e dei DPI ATTREZZATURA DI LAVORO: Qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto destinato ad essere usato durante il lavoro. USO DI UNA ATTREZZATURA DI LAVORO: Qualsiasi operazione lavorativa connessa ad una attrezzatura di lavoro, quale la messa in servizio o fuori servizio, l’impiego, il trasporto, la riparazione, la trasformazione, la manutenzione, la pulizia, il montaggio, lo smontaggio. OPERATORE (carrellista): Il lavoratore incaricato dell’uso di una attrezzatura di lavoro (il carrello elevatore) IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Uso delle attrezzature di lavoro e dei DPI I carrelli elevatori messi a disposizione dei lavoratori devono essere conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle direttive comunitarie di prodotto. Le attrezzature di lavoro costruite in assenza di disposizioni legislative e regolamentari di cui al comma 1, e quelle messe a disposizione dei lavoratori antecedentemente il 30/06/1996, devono essere conformi ai requisiti generali di sicurezza di cui all'allegato V. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Il carrello elevatore Lo scopo della movimentazione dei carichi con carrello elevatore è quello di sollevare, spostare, deporre un carico di peso elevato. Ovviamente anche questa macchina presenta dei rischi sia per chi la usa che per gli altri “abitanti” dell’ambiente in cui essa viene utilizzata. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Il carrello elevatore Frontale fisso diesel Frontale fisso elettrico Multi-direzione fisso Laterale fisso IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Il carrello elevatore Posteriore Retrattile Transpallette con postazione Telescopico Elettrico a timone Manuale a timone IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Gli accessori del carrello Tutti gli sollevamento certificati accessori di DEVONO essere Se il carrello elevatore è lui stesso certificato CE, è possibile accoppiare qualsiasi accessorio IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Gli accessori del carrello Se l’accessorio non modifica le parti strutturali e di sicurezza del carrello, lo stesso potrà essere utilizzato senza prescrizione. In caso contrario… E’ necessario verificare sul Manuale d’uso e manutenzione del carrello elevatore se quale particolare accessorio è stato incluso nella dotazione da costruttore. Se così non fosse, si renderà necessario contattare il costruttore affinché riprogetti le portate in funzione dell’utilizzo dell’accessorio IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Gli accessori del carrello Forche estensibili Braccio gru estensibile Braccio gru fisso Manicotti con gancio Braccio estensibile ed inclinabile IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Gli accessori del carrello Pinze per bidoni Ribalta bidoni Ribalta fusti IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Gli accessori del carrello Pinze laterali Rotatore Cestello con gabbia Ribalta cassoni Cestello semplice IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Accessori di sollevamento Cestello Il cestello del carrello elevatore, è dotato di: Agganci per essere vincolato al montante del carrello normale parapetto alto 1 metro (in alcuni casi 1.10 mt) dal piano di calpestio o gabbia chiusa su tre lati) Tavola fermapiede alta 20 cm Corrente intermedio L’accesso al cestello è consentito da un cancelletto apribile. Il fondo della cellula è generalmente realizzato in materiale antiscivolo ed antisdrucciolo. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Accessori di sollevamento IL braccio di sollevamento manicotto è dotato di gancio. o il La portata del gancio è impressa in rilievo sul gancio stesso e, generalmente, supera la portata max. dell’impianto Ogni gancio deve essere dotato di dispositivo di sicurezza che impedisce la fuoriuscita della fune / braca o occhiello. La rottura di tale dispositivo rende il gancio inutilizzabile e quindi da sostituire immediatamente. L’uso del gancio richiama, di conseguenza, anche l’uso di altri accessori. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Accessori di sollevamento Brache in poliestere piatte e tubolari Le brache sono fornite da costruttori specializzati e sono realizzate in fibre di poliammide, poliestere o polipropilene. Le brache sono inquadrate dal DPR 459/96 ( Direttiva Macchine) come accessori di sollevamento e come tali devono rispettare i requisiti essenziali di sicurezza come definito nell’allegato 1. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Accessori di sollevamento Brache in poliestere - Capacità di carico Il diverso colore delle brache identificano la relativa capacità di carico IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Accessori di sollevamento Brache in poliestere - Capacità di carico IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Accessori di sollevamento Funi e catene d’acciaio Come del brache di poliestere anche le funi e le catene sono classificate come accessori di sollevamento e pertanto assoggettati al DPR 459/96. La capacità di carico della fune o della catena dipende dal metodo di fabbricazione e dal modello utilizzato; vedere apposito manuale di istruzioni fornito dal costruttore IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Tipologie di Funi Accessori di sollevamento IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Accessori di sollevamento Tipologie di Funi – viste in sezione IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Tipologie di catene Accessori di sollevamento IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Accessori di carico Pallet a 2 vie Pallet non reversibile Pallet a 4 vie Pallet reversibile IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Accessori di carico IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Accessori di carico Pallet a perdere Pallet collar Pallet espositori Cassoni Big Bag IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Il carrello elevatore Le attività di guida del carrello elevatore sottopongono ad una serie di fattori di rischio, legati all’attrezzatura ed alle condizioni di utilizzo, sia l’operatore, che gli addetti nelle immediate vicinanze. Gruppo di sollevamento Posto di guida Gruppo mobile provvisto di ruote IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Il carrello elevatore Il carrello elevatore contrappesato si compone delle seguenti parti: IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Il carrello elevatore I carrelli devono essere muniti di una targa riportante: IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Il carrello elevatore CAPACITÀ DI CARICO: Peso massimo del materiale che può caricato sulle forche, calcolato in base a: essere DISTANZA DAL BARICENTRO (D) è la distanza tra il baricentro del carico e la parte posteriore delle forche. ALTEZZA MASSIMA DELLE FORCHE (H): è la posizione più elevata che le forche possono raggiungere con il montante in posizione verticale. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Il carrello elevatore IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Il carrello elevatore IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Il carrello elevatore IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Il carrello elevatore REGOLA GENERALE??? IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Il carrello elevatore PIÙ IN ALTO SI SOLLEVANO LE FORCHE… PIÙ DISTANTE È IL BARICENTRO DEL CARICO… PIÙ BASSO È IL CARICO AMMESSO. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Stabilità del carrello elevatore leva di primo grado con fulcro in corrispondenza delle ruote di carico. M rib = Q x L M res = P x I IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Stabilità del carrello elevatore Un carico sollevato senza problemi con i montanti verticali (con il baricentro del carico vicino al carrello) diventa instabile quando brandeggiato in avanti (la distanza dal carrello aumenta e quindi aumenta anche il momento ribaltante) Brandeggiate in avanti, soltanto se siete in una posizione o manovra molto sicura IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Stabilità del carrello elevatore Il carrello elevatore si muove ed è quindi soggetto a sollecitazioni dinamiche che influiscono sia sul momento ribaltante che su quello resistente. Ribaltamento laterale Le ruote posteriori snodate non sono state costruite per garantire la completa stabilità laterale del carrello elevatore e contrastare la forza di gravità Ribaltamento per baricentro mobile Il carrello elevatore non è costruito per contrastare la forza d’inezia durante il trasporto di oggetti con baricentro mobile (carichi sospesi o liquidi) IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Brandeggio e oscillazione del carico Facciamo molta attenzione nello spostamento di un carico! Fin quando il movimento è uniforme … la fune resta verticale, ma in caso di una decelerazione brusca il carico inizierà a dondolare: si può spezzare la stessa fune e causare gravi danni. a: angolo di oscillazione r: raggio di oscillazione Pos 1: posizione di partenza del carico perpendicolare al terreno Pos 2: posizione di massima oscillazione dopodichè si ha il ritorno a Pos. 1 IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Brandeggio e oscillazione del carico Nella Pos. 1 si ha la massima energia cinetica dopo l’oscillazione Nella Pos. 2 di ha la massima energia potenziale Come varia il peso in funzione della forza centrifuga Consideriamo un peso di 10 q con raggio di 1,5 mt ed un accelerazione di 9.81 m/s2(dopo la frenata). a Q.li % 1 5 10 15 20 25 10,03 10,76 13,04 16,81 22,06 28,74 0,3 7,6 30,4 68,1 120,6 187,4 IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Sistemi di ritenuta del conducente Cintura fissa con Regolazione Manuale Cintura con arrotolatore Cintura con arrotolatore a blocco comandato IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Sistemi di ritenuta del conducente CABINA CHIUSA CON PORTE RIGIDE Conforme a norma UNI EN 1726-1. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Sistemi di ritenuta del conducente BARRIERE LATERALI O CANCELLETTI IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Sistemi di ritenuta del conducente Simulazione ribaltamento senza sistemi di trattenuta IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Sistemi di ritenuta del conducente Simulazione trattenuta ribaltamento con sistemi di IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Dispositivi di sicurezza Posto di guida Ogni carrello elevatore deve essere dotato di tettoia resistente a: Schiacciamenti contro i ribaltamenti Schiacciamenti contro la caduta di oggetti dall’alto In particolare, il tipo di griglia della tettoia può variare in funzione del materiale sollevato IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Dispositivi di sicurezza Posto di guida Leve di comando protette contro gli innesti accidentali Sedile di guida in perfette condizioni ed anatomico Ammortizzato se vi sono vibrazioni meccaniche WBV IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Dispositivi di sicurezza Fermi laterali delle forche che impediscono la fuoriuscita dalle sedi Pneumatici in perfette condizioni e adeguati al terreno da percorrere Slick per terreni omogenei Miste per terreni misti per sterrato terreni Più la superficie del pneumatico è liscia… - Maggiore è l’aderenza - Maggiore è l’effetto acquaplaning IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Dispositivi di sicurezza Alcuni DDL prevedono l’installazione di un limitatore di velocità per evitare incendi gravi Protezione anticesoiamento sulle catene di sollevamento forche Dispositivo uomo presente (solo per carrelli elettrici) E perché no…. Sensori prossimità quando gli spazi manovra sono ridotti di di IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Dispositivi di sicurezza Allarmi sonori ed ottici Gli allarmi sonori sono semplicemente avvertimenti acustici di vario genere che attirano l'attenzione del carrellista; ogni macchina può essere dotata dei seguenti avvisatori acustici: clacson ad azione manuale Avvisatore acustico di retromarcia (sull’autocarro) Gli allarmi ottici invece sono costituiti generalmente dal lampeggiante posto sulla cabina dell’autocarro che si azione durante: Retromarcia IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Dispositivi di sicurezza per carrelli a braccio telescopico Il sovraccarico di testa o limitatore di carico è una delle sicurezze più importanti installate sui carrelli a braccio telescopico, in quanto inibisce i movimenti in caso di superamento del limite di portata massima stabilita. Obbligatori per legge, il sistema è di tipo idraulico collegato al primo braccio del carrello elevatore. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Dispositivi di sicurezza per carrelli a braccio telescopico Antiribaltamento Alcuni carrelli a braccio telescopico sono dotati di n° 2 stabilizzatori elettropneumatici posti nella parte anteriore del veicolo ed estensibili (manualmente o elettricamente). Nei carrelli con cabina rotante, sono obbligatori n° 4 stabilizzatori. Il limitatore di carico è progettato per rilevare la messa in atto degli stabilizzatori. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Dispositivi di sicurezza per carrelli a braccio telescopico Discesa di emergenza È il dispositivo che permette di fa scendere il carico in emergenza nei confronti di un possibile guasto. Qualsiasi sia l'origine e la tipologia di guasto della macchina la discesa d'emergenza bypassa qualsiasi cosa (tranne rari casi). Esistono, in commercio, due modelli di discesa di emergenza: 1)Elettropompa idraulica ad azione manuale 2)Leva metallica ad azione manuale IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer La segnaletica Il magazzino deve essere dotato di adeguata segnaletica. Le scaffalature devono indicare la portata alla massima altezza. Segnalare i passaggi pedonali ed eventuali cavi. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer I soggetti coinvolti Carrellista Soggetto formato sulla conduzione del carrello elevatore che sovrintende e verifica tutte le operazioni di sollevamento, trasporto ed imbracaggio dei carichi Addetto Imbracatore (se previsto) Colui che esegue l’imbracaggio dei carichi come da indicazioni del gruista Preposto alla sorveglianza Colui che controlla la normale esecuzione dei lavori e interviene in caso di emergenza IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Il carrellista Il conducente di un carrello elevatore, sia che operi in modo continuativo, sia che svolga operazioni di movimentazione materiali a mezzo carrello saltuariamente, deve possedere conoscenze e capacità idonee. Le qualità richieste al carrellista sono le seguenti: Prontezza di riflessi Valutare peso, stabilità e l’equilibrio del carico Valutare dimensioni, distanze e velocità IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Il carrellista Senso di responsabilità e prudenza Sensibilità alla sicurezza Temperamento calmo e riflessivo Cognizioni di meccanica e fisica IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Il carrellista Il carrellista ora DEVE essere un lavoratore: QUALIFICATO ossia avere esperienza comprovata di conduzione dei carrelli elevatori Non è più ammesso mettere il carrello nelle mani dell’apprendista di primo impiego ABILITATO ossia che ha seguito appositi percorsi formativi Non è più ammesso far condurre il carrello senza “patentino” IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Il carrellista Aspetti positivi Riconoscimento della qualifica ed abilitazione mediante iscrizione sul futuro “libretto del cittadino” Apertura di nuovi sbocchi professionali Aspetti negativi Riconoscimento giuridico di responsabilità dirette per errori o inottemperanze Nella giurisprudenza esistono già casi di condanna per il carrellista (in solido con il DDL) per errati comportamenti o violazioni delle norme di sicurezza. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Il carrellista Cassazione Penale Sez. IV – Sentenza n. 12319 del 30 ottobre 1999 Obblighi di sicurezza per i carrelli elevatori La sentenza fa riferimento alla condanna, confermata dalla Suprema Corte, di un carrellista e del DDL per l’investimento di un lavoratore causato dal conducente del carrello elevatore che procedeva in retromarcia attraverso una porta con bande in plastica rese opache dall’usura del tempo. in tema di misure antinfortunistiche, qualora parte del materiale movimentato con un tale carrello, per non essere stato bene assicurato, venga perso, causando la morte di una persona, di questo evento ne risponde sia il conducente del carrello elevatore, sia colui che era tenuto a sorvegliare sulla puntuale applicazione della normativa antinfortunistica». IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer DPI obbligatori Chiunque lavori con impianti di sollevamento deve obbligatoriamente indossare i seguenti DPI: DPI Elmetto Indumento alta visibilità Guanti da lavoro Scarpe antinfortunistica Soggetto Imbracatore Preposto Tutti Imbracatore Preposto Tutti IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer I DPI per il carrellista È obbligo, ove segnalato, l’utilizzo dei mezzi protettivi individuali, quali: guanti (da non utilizzare durante la guida) scarpe (obbligatorie ma con lamina metallica fanno perdere sensibilità sui pedali) Elmetto (non obbligatorio alla guida se presente la tettoria) Precauzioni particolari dovranno essere prese durante la fase di rabbocco del liquido elettrolitico: si deve sempre provvedere a verifiche e manutenzioni sulle batterie utilizzando guanti antiacido e occhiali di protezione. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer I DPI per il carrellista Gli operatori addetti alla manovra di veicoli, tra cui i carrelli, avranno cura di non indossare: sciarpe, cravatte o altri indumenti svolazzanti, pericolosi in prossimità di organi in moto; bracciali o catene che possono impigliarsi nei comandi del mezzo; indumenti con maniche larghe ai polsi. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer DPI obbligatori per lavori nel cestello Chiunque lavori nel cestello deve obbligatoriamente indossare i seguenti DPI: Elmetto sempre indossato; Imbracatura di sicurezza sempre agganciata alla cellula Il tutto, ovviamente, oltre i DPI richiesti per l’esecuzione della lavorazione vera e propria IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer DPI di 3° cat. Imbracature di sicurezza «DPI»: qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo. «DPI di 3° categoria»: qualsiasi DPI che protegga il lavoratore da rischi di morte o lesioni gravi e gravissime a carattere permanente Imbracatura di sicurezza DPI di 3° categoria contro il rischio di caduta dall’alto L'addestramento è indispensabile per ogni DPI che appartenga alla terza categoria. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer DPI di 3° cat. Imbracature di sicurezza Si sottopongono al programma di formazione e addestramento organizzato dal DDL nei casi ritenuti necessari Utilizzano i DPI messi a loro disposizione conformemente all'informazione e alla formazione ricevute e all'addestramento eventualmente organizzato ed espletato. Provvedono alla cura dei DPI messi a loro disposizione. Non vi apportano modifiche di propria iniziativa. Al termine dell'utilizzo i lavoratori seguono le procedure aziendali in materia di riconsegna dei DPI. Segnalano immediatamente al DDL o al dirigente o al preposto qualsiasi difetto o inconveniente da essi rilevato nei DPI messi a loro disposizione. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer DPI di 3° cat. Imbracature di sicurezza Scelta dei DPI anticaduta In funzione dei diversi tipi di lavoro da eseguirsi, l’individuazione del DPI anticaduta discende dalla valutazione dei rischi che mette in evidenza la specifica tipologia di rischio in conseguenze dell’attività da svolgere. Tipologie di rischio: a) Rischio prevalente di impatto al suolo a seguito di caduta dall’alto. b) Rischio susseguente alla caduta derivante da: Oscillazione del corpo con urto contro ostacoli (effetto pendolo) Arresto della caduta per effetto delle sollecitazioni trasmesse dal DPI sul corpo Sospensione inerte del corpo per tempi prolungati. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer DPI di 3° cat. Imbracature di sicurezza c) Rischi connessi al DPI anticaduta, dovuta a: Non perfetta adattabilità del DPI Intralcio ai movimenti causato dal DPI stesso Inciampo su parti del DPI d) Rischi che innescano cadute, dovuti a: Insufficiente aderenza delle calzature Insorgenza di vertigini Abbagliamento o scarsa visibilità Colpo di calore o di sole Rapidi abbassamenti di temperatura, colpi di freddo IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer DPI di 3° cat. Imbracature di sicurezza e) Rischi specifici dell’attività lavorativa Di tipo meccanico (bordi spigolosi, attrezzi taglienti, caduta di oggetti, ecc…) Di natura termica (scintille, fiamme libere, ecc…), chimica, elettrica f) Rischi di natura atmosferica derivanti da vento, pioggia, ghiaccio, ecc… Criteri per la scelta dell’imbracatura Facilità nell’indossarla e nel toglierla a) Presenza di attacchi idonei al tipo di attività (sternali e/o dorsali) b) Possibilità di regolare i componenti alle varie conformazioni del corpo IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer DPI di 3° cat. Imbracature di sicurezza IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer DPI di 3° cat. Imbracature di sicurezza IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer DPI di 3° cat. Imbracature di sicurezza Come indossare l’imbracatura Nel caso in cui l’imbracatura si fosse arrotolata ed annodata su se stessa ,afferrarla per l’anello dorsale e lasciare penzolare. Quindi separare e districare le varie brache che risultano essere diverse per colore tra quelle superiori, inferiori e di cinta IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer DPI di 3° cat. Imbracature di sicurezza Come indossare l’imbracatura Regolare la lunghezza delle brache delle spalle e delle gambe. Infilare prima le gambe e poi le spalle; in caso di difficoltà chiedere aiuto ad un collega. Controllare che tutte le brache non siano arrotolate onde evitare tagli ed abrasioni IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer DPI di 3° cat. Imbracature di sicurezza Come indossare l’imbracatura L’imbracatura deve calzare addosso come un guanto e quindi: Evitare che le brache delle gambe siano cadenti o troppo aderenti Gli attacchi dorsali e sternali devono essere posizionati all’altezza delle scapole e dello sterno Niente arrotolature IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer DPI di 3° cat. Imbracature di sicurezza Come indossare l’imbracatura Agganciare prime e/o adeguare prima le gambe, poi le spalle ed infine (se presente) la cinta IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer DPI di 3° cat. Imbracature di sicurezza Come indossare l’imbracatura Regolare tutte le brache. Eseguire un controllo a vicenda posizionamento dell’imbracatura sul corretto IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer DPI di 3° cat. Imbracature di sicurezza Come indossare l’imbracatura Durante la verifica, controllare con molta attenzione tutti gli agganci che siano ben posizionati ed inseriti nella sede. Eseguire prove di tenuta. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer DPI di 3° cat. Imbracature di sicurezza Come indossare l’imbracatura Le spalline devono essere regolate in modo che non siano ne troppo larghe da cadere ne troppo strette che spingano sul muscolo trapezio bloccandone movimenti e circolazione. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer I 5 passi per lavorare in modo sicuro con un’attrezzatura Esame a vista prima dell’uso L’attrezzatura a vista sembra sicura? Prima l’uso Test di funzionamento L’attrezzatura funziona correttamente? Prima l’uso Ispezione del luogo di lavoro Il luogo di lavoro è sicuro per lavorare? Prima e durante l’uso Operazioni corrette Sto lavorando in corretta? Durante l’uso maniera Fine dell’utilizzo Ho riposto l’attrezzatura luogo sicuro? in Dopo l’uso IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer I rischi derivanti dall’uso Intossicazione e inquinamento per uso di carrello diesel in ambienti chiusi Ribaltamento laterale del mezzo Ribaltamento frontale del mezzo Investimento di pedoni o altri mezzi Cadute di carichi sul carrello Cadute di carichi trasportati a terra Lesioni agli atri superiori o inferiori durante l’imbracaggio Amputazione o tranciamenti per ribaltamento Esplosioni e incendi durante la messa in carica o rifornimento Rumore (per carrelli a motore endotermico) Vibrazioni al corpo intero (per carrelli a motore endotermico) IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Verifiche all’inizio del servizio Controllare: Il livello dell’olio del dispositivo di sollevamento. Eventuali perdite di olio. Il gioco dello sterzo. Il freno. L’efficienza del clacson. I pneumatici (pressione dell’aria, presenza di schegge nella gomma). Le catene o funi di sollevamento. Ulteriori controlli secondo le prescrizioni del costruttore. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Utilizzo in sicurezza Posto di guida sgombro e pulito Azionare il carrello esclusivamente dal posto di guida, anche per piccoli spostamenti IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Utilizzo in sicurezza Non sterzare su un piano inclinato; Evitare brusche partenze, frenate o sterzate, perché la forza di inerzia del carico può comportare sbandamenti o ribaltamenti; È difficile calcolare lo spazio di arresto di un carrello in movimento, perché dipendente dal carico trasportato; IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Utilizzo in sicurezza Un buon carrellista capisce subito, non appena di siede in cabina, il peso del carico trasportato. Vero o Falso? Per quale motivo? IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Utilizzo in sicurezza Vero!!! In un carrello elevatore, le ruote sterzanti sono quelle posteriori. Per effetto della leva di primo grado… Se il peso è molto inferiore al limite di carico, le ruote saranno più compresse a terra dal peso del motore ed il volate sarà più duro Al contrario, se il peso è vicino al limite di carico, le ruote saranno più sollevate ed il volante più morbido. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Utilizzo in sicurezza Rallentare sempre agli incroci, agli ingressi dei locali e segnalare la propria presenza con il clacson. Nel caso di operazioni in aree pedonali, di incroci con visuale impedita da ostacoli, è bene che il carrello sia preceduto da un incaricato che provveda alle necessarie segnalazioni per assicurare l’incolumità delle persone. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Utilizzo in sicurezza Il carrello elevatore ha per sua caratteristica una limitata stabilità, che in condizioni di uso non corretto, può causare ribaltamento ed infortunio anche grave. Le condizioni di tragitto che possono essere critiche e nelle quali il carrellista deve usare prudenza, moderando particolarmente la velocità, sono le seguenti: tragitto in pendenza; tragitto in curva; irregolarità del fondo stradale oppure pavimentazione scivolosa per macchie d’olio o asfalto bagnato. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Utilizzo in sicurezza procedere sempre in retromarcia nella discesa di un pendio e/o quando il carico voluminoso ostacola la visibilità del conducente; viceversa procedere sempre a marcia avanti in salita di un pendio. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Utilizzo in sicurezza Il carrello elevatore frontale ha bisogno di marciare su superfici piane. Pertanto sono considerate pavimentazioni ad alto rischio quelle che presentano buche, cunette o fondo stradale molle o ghiaioso, che vanno segnalate ai superiori per il loro ripristino o per vietarne il transito con sbarramenti o segnalazioni. Nel caso si debba percorrere un tratto di strada con irregolarità, procedere molto adagio, evitando i punti più critici. I carrelli a braccio telescopico, invece sono generalmente progettati per operare in ambienti esterni con terreni disconnessi e per tale motivo sono dotati di stabilizzatori IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Procedura di movimentazione Prima di procedere all’accatastamento dei materiali, è necessario: Individuare l’area idonea. Controllare l’idoneità della pavimentazione. Eliminare gli ostacoli mobili. Verificare la portata della soletta. Segnalare in modo idoneo gli ostacoli fissi e le vie di corsa dei mezzi. Non depositare materiali a ridosso di pareti vetrate, apparecchiature elettriche e mezzi antiincendio. Non entrare con i carrelli nei locali dove possono esservi vapori o polveri infiammabili (depositi di benzina, alcool, carburo di calcio, etc.) perché una scintilla potrebbe provocare uno scoppio. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Procedura di movimentazione Nelle operazioni di movimentazione dei carichi: È vietato superare il carico massimo indicato dalla ditta costruttrice. È vietato il trasporto a carico alto. È vietato abbassare o sollevare il carico mentre si è in marcia. Far allontanare le persone durante le operazioni di sollevamento, abbassamento e posa del carico. Nel caso di trasporto di un carico con peso sbilanciato, fare attenzione a gravare la parte più leggera sulla punta della forca, mentre il lato più pesante deve essere collocato alla radice della forca. La velocità di discesa del carico lungo i montanti è proporzionale al peso dello stesso; agire sulla leva di manovra gradualmente al fine di ottenere una discesa lenta. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Procedura di movimentazione Prelevamento del carico da catasta Prelevare il carico in alto con i montanti in posizione verticale; sollevare leggermente il carico ed assicurarsi che sia stabile. Inclinare i montanti “tutto indietro”e fare retromarcia con il carrello. A carrello fermo, far scender il carico fino a 20 cm da terra prima di trasportarlo; il trasporto deve essere effettuato a carico basso e con i montanti all’indietro. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Procedura di movimentazione Posa del carico in catasta Avvicinare il veicolo il più possibile al luogo di sollevamento; bloccare il carrello col freno a mano. Mantenendo le guide di sollevamento all’indietro, sollevare il carico fino all’altezza necessaria. Avvicinare molto lentamente il carrello alla catasta, affinché il carico venga a trovarsi con le forche sopra al piano dove deve essere deposto. Riportare i montanti in posizione verticale e deporre lentamente il carico; non inclinare la forca prima di essere esattamente sopra l’area di deposito. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Procedura di movimentazione L’accatastamento Il contenitore deve essere in buone condizioni. La catasta deve essere ben verticale e non troppo alta da pregiudicare la sua stabilità. Il peso complessivo non deve causare la deformazione dei contenitori. Non accatastare materiale nei passaggi Collocare le cataste a sufficiente distanza tra loro per agevolare la ripresa del carico. Cadute di carichi delle cataste possono provocare gravi incidenti alle persone. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Procedura di movimentazione CONDIZIONE DI PERICOLO RILEVATA Presenza di linee elettriche aeree a meno di X mt dai luoghi di lavoro con conseguente rischio di elettrocuzione o folgorazione MISURA DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DA ATTUARE Comunicazione all’ente gestore della linea affinché la metta in sicurezza o, in caso di possibilità reale di contatto, la sposti. I D.Lgs 81/2008 definisce ora le distanze minime da tenere in funzione del voltaggio IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Procedura di movimentazione *Distanza di sicurezza: deve essere tale che non possano avvenire contatti diretti o scariche pericolose per le persone tenendo conto del tipo di lavoro, delle attrezzature usate e delle tensioni presenti IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Procedura di movimentazione CONDIZIONE DI PERICOLO RILEVATA Presenza di altre lavorazioni o automezzi in movimento nell’area di intervento con conseguente pericolo di collisione e ribaltamento della struttura MISURA DI PREVENZIONE PROTEZIONE DA ATTUARE E Installazione di un perimetro di rispetto attorno alla struttura con un franco di almeno 2 – 3 mt IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Procedura di movimentazione CONDIZIONE DI PERICOLO RILEVATA Presenza di cattive condizioni atmosferiche con forte vento, pioggia, gelo o neve con conseguente pericolo di caduta, scivolamenti all’esterno della struttura MISURA DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DA ATTUARE Interruzione immediata del lavoro fino al ritorno della situazione di normalità IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Il trasporto di persone E’ possibile trasportare persone a bordo del carrello elevatore IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Il trasporto di persone IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Lavori nel cestello CONDIZIONE DI PERICOLO RILEVATA Terreno con forte inclinazione fortemente disconnesso MISURA o DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DA ATTUARE Studio preliminare del progetto di posizionamento del carrello installando elementi che garantiscano una buona stabilita ed una perfetta verticalità. Verificare se il carrello può operare / sopportare tali inclinazioni IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Lavori nel cestello Tutti gli addetti interessati alla lavorazione, prima di montare sulla cellula: indossano i DPI generici (guanti da lavoro, scarpe, elmetti) puliscono accuratamente il fondo del cestello e le suole delle scarpe da grassi o sostanze scivolose caricano sul cestello i materiali e gli attrezzi manuali indossano l’imbracatura di sicurezza Non sono consentiti spostamenti del carrello con persone all’interno del cestello IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Lavori nel cestello ISTRUZIONI OPERATIVE GENERICHE Il carrellista verifica che il carico non superi il limite imposto considerando sia le persone che le attrezzature ed i materiali. Il carrellista da l’autorizzazione a procedere e gli addetti montano sul cestello vincolandosi subito con l’imbracatura al parapetto. L’innalzamento in quota non avverrà finché tutti non saranno vincolati. Il carrellista issa il cestello in quota ed iniziano la lavorazione prevista. L’addetto alla PLE ferma la cellula in modo che il punto di lavorazione sia a portata di mano: ne troppo basso da costringere l’operatore a sporgersi ne troppo alto da obbligarlo ad allungarsi oltre il parapetto. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Lavori nel cestello ISTRUZIONI OPERATIVE GENERICHE Nel cestello è vietato: smontare qualsiasi componente modificare, staccare o manomettere i dispositivi di sicurezza salire nel cestello se non si è in perfette condizioni fisiche, se si è sotto effetto di medicinali tranquillanti, droghe o alcool usare la piattaforma come massa per la saldatrice lanciare oggetti del cestello sporgersi oltre il parapetto, saltare o dondolarsi salire sul parapetto del cestello IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Lavori nel cestello ISTRUZIONI OPERATIVE GENERICHE Sulla cellula della PLE è vietato: caricare materiali o persone sul cestello quando lo stesso è già in quota usare il cestello per il sollevamento ed il traino di materiali con ganci, funi o corde usare sgabelli o scale all’interno del cestello Non è MAI ammesso l’imbarco o lo sbarco in quota. Non caricare a bordo materiale prelevato in opera di cui non sia certa la massa e che possa compromettere la stabilità del mezzo Non trasportare materiali che provochino l’aumento dell’attrito del vento (cartelloni, lamine di metallo, legno o quant’altro IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Lavori nel cestello Comunicazioni gestuali tra addetti nel cestello e carrellista Per comunicare a distanza il D.Lgs 81 ha istituzionalizzato un codice di comunicazione gestuale per gli operatori. Un segnale gestuale deve essere: Preciso Ampio Facile da comprendere Semplice Facile da eseguire Distinto nettamente da un altro comando gestuale IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Lavori nel cestello Comunicazioni gestuali La persona che emette il segnale (detta “Segnalatore”) impartisce le istruzioni di manovra al destinatario (detto “operatore”). Il Segnalatore deve: essere in condizioni di poter seguire visivamente la totalità delle manovre, senza essere lui stesso esposto a rischi; Rivolgere la propria attenzione esclusivamente al comando delle manovre e alla sicurezza dei lavoratori che si trovano nell’area d’azione; • Qualora non si potesse garantire tali condizioni dovrà essere previsto l’impiego di più segnalatori; Indossare o impugnare uno o più elementi di riconoscimento adatti (es. giubbotto, guanti, manicotti, bracciali, bandiere ad alta visibilità) IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Lavori nel cestello Comunicazioni gestuali !!!!! Quando l’operatore: a)Non può eseguire con le dovute garanzie di sicurezza gli ordini b)Non ha recepito / ricevuto esattamente l’ordine c) L’ordine / gesto è ambiguo o fatto male d)Ha perso di vista il segnalatore Deve sospendere la manovra in corso e chiedere istruzioni Per nessun motivo può agire di propria iniziativa !!!!! IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Lavori nel cestello COMUNICAZIONI GESTUALI IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Lavori nel cestello COMUNICAZIONI GESTUALI IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Lavori nel cestello COMUNICAZIONI GESTUALI IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Lavori nel cestello COMUNICAZIONI GESTUALI IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Utilizzo di braccio con gancio Prima dell’inizio dell’attività di sollevamento 1. Verificare il materiale da sollevare e scegliere l’accessorio più adatto. 2. Verificare il peso da sollevare che sia compatibile con la portata max.. dell’impianto e degli accessori. 3. Eseguire l’imbraco come da formazione ricevuta o come da istruzioni del fabbricante (per manufatti preassemblati) 4. Prima del sollevamento del carico agganciato con funi, catene o brache attendere il prescritto segnale di assenso dell’imbracatore; 5. Segnalare l’inizio del sollevamento con colpo di clacson e segnalare i movimenti ed il tragitto ai carrellisti (se presenti) ed ai pedoni IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Utilizzo di braccio con gancio Prima dell’inizio dell’attività di sollevamento 6. Prestare la massima attenzione agli spigoli vivi, alle parti taglienti ed alle superfici lisce su cui le brache/funi/catene possono scorrere. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Utilizzo di braccio con gancio Durante l’attività di sollevamento 1. Inizialmente sollevare il carico con marcia lenta solo per controllare se è ben equilibrato, per tesare le brache e verificare che le stesse lavorino correttamente; 2. Assicurarsi prima di iniziare il sollevamento che il carico non sia vincolato ad altre parti e che il sollevamento dello stesso pregiudichi l’equilibrio di cavalletti o di supporti; 3. Prima di effettuare uno stesso movimento nel verso opposto attendere il completo arresto del carico per evitare pericolose oscillazioni; 4. Mantenere il carico il più possibile vicino al suolo per evitare ribaltamenti frontali o laterali e seguito di brandeggio IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Procedure di utilizzo Durante l’attività di sollevamento 5. Evitare sotto carico l’azionamento contemporaneo di più movimenti, anche se la pulsantiera lo consente in quanto possono indursi incontrollate oscillazioni; 6. Non passare con il carico sopra i lavoratori o sopra luoghi per i quali l’eventuale caduta del carico può costituire un pericolo. 7. Spostarsi sempre nella direzione che consente la massima visibilità in modo da ottenere un perfetto controllo della traiettoria eseguita. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Procedure di utilizzo Al termine dell’attività di sollevamento 1. Non abbandonare carichi sospesi; 2. Riportare l’impianto nella posizione di riposo prevista; 3. Depositare e disinserire gli organi di presa come benne, pinze o magneti; 4. Riporre gli accessori di sollevamento negli appositi spazi curando ordine e pulizia IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer I pedoni Gli altri “abitanti” dei magazzini, ovvero coloro che operano non utilizzando il carrello elevatore: Devono porre molta attenzione durante i loro spostamenti a non esporsi al rischio di essere investiti nelle aree promiscue (cioè con presenza contemporanea di pedoni e mezzi meccanici); Non si devono avvicinare al carrello elevatore quando svolge manovre di carico/scarico; Non devono mai avvicinarsi con sigarette accese, fiammiferi o altri tipi di fiamme in zone chiuse dove siano in carica batterie o vi siano depositi di carburanti di motori a scoppio. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer La circolazione su strada Per la circolazione su strada pubblica occorre essere in possesso di patente di guida in relazione al tipo ed alla potenza del motore del carrello stesso; inoltre esso deve rispondere ai seguenti requisiti: essere dotato di scheda tecnica fornita dal costruttore; essere munito di proiettori anabbaglianti e del dispositivo a luce lampeggiante gialla, entrambe da tenere in funzione anche di giorno; essere dotato di pannelli a strisce bianche e rosse, per segnalare l’ingombro delle forche o del carico; personale a terra deve aiutare il conduttore nelle manovre. Nei trasferimenti su strada pubblica la velocità massima ammessa per i carrelli è 10 km/h. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer La carica delle batterie I carrelli elettrici possono essere inquinanti nella fase di carica delle batterie, durante la quale si sviluppa idrogeno, gas volatile ed infiammabile. Pertanto, il locale adibito alle operazioni di carica delle batterie, deve essere: ben ventilato; non contenere macchine o apparecchi elettrici o termici ad eccezione del carica batterie; essere illuminato dall’esterno a mezzo di lampade protette da lastre di vetro con chiusura ermetica oppure dall’interno con lampade antideflagranti IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Il rifornimento di carburante I carrelli con motore endotermico (diesel) possono essere inquinanti nella fase di rifornimento, durante la quale si sviluppa vapori di gasolio o, gas volatile ed infiammabile (gpl) . Pertanto, il locale adibito alle operazioni di rifornimento, deve essere: All’aperto; non contenere macchine o apparecchi elettrici o termici; essere illuminato a mezzo di lampade protette da lastre di vetro con chiusura ermetica oppure dall’interno con lampade antideflagranti Protetto da 1 o 2 estintori IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Verifiche al termine del servizio Abbassare l’apparecchio di sollevamento. Bloccare il freno. Asportare le chiavi di avviamento per evitare la messa in moto accidentale o l’utilizzo del mezzo da parte di persone inesperte. Segnalare eventuali deficienze del carrello al superiore. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Procedura di manutenzione La procedura di manutenzione del carrello varia da impianto ad impianto in base alle indicazioni fornite dal costruttore ed indicate sul M.I.U.M. (Manuale di Istruzioni, Uso e Manutenzione). Pertanto l’addetto alla manuntenzione deve essere messo a conoscenza del delle tipologie di manutenzione da eseguirsi sull’impianto stesso mediante fornitura del MIUM da parte del DDL (se a noleggio, da parte del noleggiante). In tale sede di forniranno le istruzioni operative generali per tutti i carrelli elevatori. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Procedura di manutenzione Verifiche giornaliere All’inizio del lavoro l’operatore deve controllare il funzionamento dei freni e dei dispositivi di arresto di emergenza, esclusi i giunti a frizione. Egli deve osservare lo stato del gruppo di sollevamento per individuare eventuali difetti evidenti. L’operatore deve comunicare tutti i difetti del carrello al responsabile della sorveglianza, ed in caso di sostituzione del carrellista anche al suo sostituto. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Procedura di manutenzione Verifiche mensili Pulizia del braccio telescopico Ingrassaggio dei punti indicati nel “Catalogo parti di ricambio” Pulizia dei filtri Corretto funzionamento dei dispositivi di sicurezza e della pompa a mano Serraggio dei bulloni di bloccaggio del basamento del veicolo Livello di olio nel serbatoio Scatole elettriche asciutte al loro interno Verifiche semestrali Verifica del livello dell’olio contenuto nel riduttore di rotazione. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Procedura di manutenzione Verifiche efficienza accessori di sollevamento L'operatore, deve utilizzare guanti per evitare il pericolo di puntura o perforazione derivante da contatto con eventuali fili rotti! Dismissione e distruzione se presentano : • diminuzione del diametro maggiore del 10% • uno o più trefoli rotti • ammaccature, piegature permanenti, infiascature, schiacciature • la fuoriuscita dell'anima dalla fune • anche sotto tensione, uno o più trefoli allentati e sporgenti • il totale dei fili rotti, su una lunghezza di 6 diametri, supera il 10% dei fili dei trefoli esterni • deformazioni dei fissaggi, usura, tagli, riduzioni di diametro anche in un solo punto superiore al 5% IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Procedura di manutenzione Verifiche efficienza accessori di sollevamento Fune snervata con fuoriuscita dell’anima tessile Grillo con gambo snervato IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Procedura di manutenzione Verifiche efficienza accessori di sollevamento Allungamento delle maglie della catena Pieghe maglie distorte Abrasioni e sfregamenti Corrosione IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Procedura di manutenzione Verifiche efficienza accessori di sollevamento Sostituire il gancio quando si riscontrano : • deformazione permanente con allargamento dell'apertura all'imbocco > del 10% • riduzioni, in qualsiasi punto, di sezione > del al 10% o dimensionali > del 5% IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Procedura di manutenzione La procedura di manutenzione della gru varia da impianto ad impianto in base alle indicazioni fornite dal costruttore ed indicate sul M.I.U.M. (Manuale di Istruzioni, Uso e Manutenzione). Pertanto l’addetto alla manuntenzione (gruista) deve essere messo a conoscenza del delle tipologie di manutenzione da eseguirsi sull’impianto stesso mediante fornitura del MIUM da parte del DDL (se a noleggio, da parte del noleggiante). In tale sede di forniranno le istruzioni operative generali per tutte le PLE. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Procedura di manutenzione Verifiche annuali obbligatorie Tutti gli impianti di sollevamento (PLE comprese) con portata superiore a 200 kg devono essere sottoposte a verifica annuale da parte di un ente accreditato (es: ASL) Copia del verbale deve sempre accompagnare l’impianto ed essere messa a disposizione per eventuali accertamenti IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Procedura di manutenzione Verifiche giornaliere All’inizio del lavoro l’operatore deve controllare il funzionamento dei freni e dei dispositivi di arresto di emergenza, esclusi i giunti a frizione. Egli deve osservare lo stato della gru per individuare eventuali difetti evidenti. L’operatore deve comunicare tutti i difetti della gru al responsabile della sorveglianza, ed in caso di sostituzione del conducente della gru anche al suo sostituto. A conclusione del lavoro il personale di servizio deve interrompere l’alimentazione di energia elettrica della gru. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Procedura di manutenzione Verifiche mensili Controllo del dispositivo limitatore di sbraccio (vedi procedura nel libretto di manutenzione) Pulizia del braccio telescopico Ingrassaggio dei punti indicati nel “Catalogo parti di ricambio” Pulizia dei filtri Corretto funzionamento dei dispositivi di sicurezza e della pompa a mano Serraggio dei bulloni di bloccaggio del basamento del veicolo Livello di olio nel serbatoio Scatole elettriche asciutte al loro interno Verifiche semestrali Verifica del livello dell’olio contenuto nel riduttore di rotazione. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Procedura di manutenzione Verifiche efficienza accessori di sollevamento L'operatore, deve utilizzare guanti per evitare il pericolo di puntura o perforazione derivante da contatto con eventuali fili rotti! Dismissione e distruzione se presentano : • diminuzione del diametro maggiore del 10% • uno o più trefoli rotti • ammaccature, piegature permanenti, infiascature, schiacciature • la fuoriuscita dell'anima dalla fune • anche sotto tensione, uno o più trefoli allentati e sporgenti • il totale dei fili rotti, su una lunghezza di 6 diametri, supera il 10% dei fili dei trefoli esterni • deformazioni dei fissaggi, usura, tagli, riduzioni di diametro anche in un solo punto superiore al 5% IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Procedura di manutenzione Verifiche efficienza accessori di sollevamento Fune snervata con fuoriuscita dell’anima tessile Grillo con gambo snervato IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Procedura di manutenzione Verifiche efficienza accessori di sollevamento Allungamento delle maglie della catena Pieghe maglie distorte Abrasioni e sfregamenti Corrosione IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Procedura di manutenzione Verifiche efficienza accessori di sollevamento Sostituire il gancio quando si riscontrano : • deformazione permanente con allargamento dell'apertura all'imbocco > del 10% • riduzioni, in qualsiasi punto, di sezione > del al 10% o dimensionali > del 5% IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Gli errori più comuni • • • Eseguire imbracature a “strozzo” con gancio sulla sua stessa fune: lo strozzo è consentito solo con brache di tela. Girare gli accessori di sollevamento (catene-funi) sui bordi Pericolo di rottura della fune per usura Eseguire imbracature “a bilanciere” con funi o catene su superfici lisce Pericolo di slittamento con conseguente caduta del materiale e/o amputazione dell’arto Pericolo di rottura dell’argano e/o delle funi per sovraccarico IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Gli errori più comuni • • • • • Movimentazione non sicura del carico con oscillazioni Tiro obliquo o traino di carichi sospesi Strappo di carichi vincolati, bloccati o incollati Superamento del carico massimo ammesso e delle dimensioni del carico ammesse Detrarre dalla portata max. il peso proprio degli accessori di sollevamento. Pericolo di rottura dell’argano e/o delle funi per sovraccarico IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Gli errori più comuni • • • Lasciare carichi sospesi senza osservazione Trasporto di carichi sospesi sopra le persone Pericolo di caduta oggetti o urti al capo Eseguire una sola manovra per volta Errori o disattenzioni con urti, colpi ed impatti IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Gli errori più comuni smontare qualsiasi componente o asportare zavorrature del veicolo altrimenti si potrebbe compromettere la stabilità del veicolo modificare, staccare o manomettere i dispositivi di sicurezza Manovrare il carrello se non si è in perfette condizioni fisiche, se si è sotto effetto di medicinali tranquillanti, droghe o alcool usare il cestello come massa per la saldatrice appoggiare il braccio ad altre strutture allontanarsi lasciando le chiavi inserite nel quadro comandi allontanarsi dall’impianto senza prima aver bloccato il quadro comandi e chiuso la cabina del mezzo IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Gli errori più comuni Circolare con il braccio del carrello esteso anche parzialmente Raggiungere movimenti a fine corsa con bruschi arresti ed interventi inutili dei limitatori Eseguire più movimenti contemporaneamente (alzo, sfilo, brandeggio) Non rispettare le corsie di transito (sia per carrellisti che per pedoni) Abbandonare attrezzi sopra i pallette (es, taglierine) Stoccare anche temporaneamente, carichi lungo le vie di esodo, di fronte alle uscite di emergenze, mezzi di estinzione, cartellonistica, quadri elettrici Fumare durante i rifornimenti e le ricariche delle batterie IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Carrello manuale “TRANSPALLET” Il TRANSPALLET è un carrello manuale a forche utilizzato per la movimentazione di pallet e contenitori normalizzati sui pavimenti piani e lisci. TIMONE BRACCI DI SOLLEVAMENTO FORCHE RUOTE POSTERIORI RUOTE ANTERIORI STABILIZZATORI IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Carrello manuale “TRANSPALLET” Assicurarsi che l’unità sia compatta e stabile. Prendere il carico centrato e distribuito su ambedue le forche. Eseguire il sollevamento solo quando il carico è nella giusta posizione e dopo aver constatato che nello spazio non siano presenti persone o altri ostacoli. La non corretta posizione del carico ad elevazione avvenuta, comporta la discesa dello stesso ed il riposizionamento del transpallet. Eseguire il sollevamento con il timone in posizione posteriore, in linea con l’asse delle forche. Effettuare la discesa del carico solo quando non sono presenti ostacoli nell’area di lavoro e quando nelle vicinanze non sono presenti persone. Il comando della discesa deve essere eseguito solo quando l’operatore è dietro al transpallet. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Carrello manuale “TRANSPALLET” Utilizzare il transpallette solo su pavimentazione liscia e piana. Eseguire lo spostamento del carico con l’elevazione minima. Eseguire lo spostamento di carichi leggeri in modo che lo sforzo di traino sia contenuto nei limiti ammessi dalle norme; se il carico è rilevante e la scorrevolezza del pavimento non è delle migliori, può essere richiesto uno sforzo superiore e quindi devono essere impiegati due operatori. Nella fase di traslazione con il carico andare a bassa velocità. Ridurre ulteriormente la velocità nelle fasi di sterzata o manovra. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Carrello manuale “TRANSPALLET” IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Caso 1 Rolling beams (travi rotolanti) Un lavoratore è morto sotto travi rotolanti Come è accaduto l’infortunio? Porre solo domande chiuse la cui risposta potrà essere solo: SI NO Non pertinente IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Caso 1 Rolling beams (travi rotolanti) Il conduttore di un muletto meccanico a forche trasporta un carico di travi in legno dal piazzale della segheria al suo interno. Varcata la soglia della segheria, il carico rovina a terra, investendo un lavoratore, che in quell’istante si trova proprio al di sotto, intento a liberare lo spazio dove collocare le travi. Il carico non era stato preventivamente legato, in modo da evitarne lo scivolamento o la caduta. Si rileva che il DDL non ha provveduto a fornire al conduttore un’istruzione adeguata per la guida del carrello. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Caso 2 Il colpevole è Archimede Il lavoratore subisce ferite mortali da schiacciamento Come è accaduto l’infortunio? Porre solo domande chiuse la cui risposta potrà essere solo: SI NO Non pertinente IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Caso 2 Il colpevole è Archimede Il lavoratore vuole prelevare dal piazzale alcuni fasci di ferro tondino del diametro a lui necessario. Per spostarli (25 ql. cad.), utilizza un carrello elevatore ed una fune metallica Aggancia un’estremità della fune alla forca del carrello l’altra al fascio da spostare e solleva le forche tentando di smuovere il fascio. Il tiro della fune è però obliquo rispetto all’asse di lavoro del carrello; ciò provoca il rovesciamento del carrello, a causa della forza esercitata su di esso. Il lavoratore rimane intrappolato sotto il carrello e viene schiacciato dal montante della tettoia di protezione del posto di guida con lesioni gravissime permanenti In questo caso il carrello elevatore è stato utilizzato in modo improprio. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Caso 3 Newton docet – perché proprio a lui? Il lavoratore viene schiacciato dal suo stesso carrello. Come è accaduto l’infortunio? Porre solo domande chiuse la cui risposta potrà essere solo: SI NO Non pertinente IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Caso 3 Newton docet – perché proprio a lui? Un manutentore specializzato si accinge a riparare un carrello elevatore che perde dell’olio da un tubo del comando idraulico. Il guasto si trova nella parte bassa del carrello per cui egli si infila con la testa e le spalle nello spazio tra la ruota posteriore sinistra e il passaruote corrispondente, largo circa 20 cm. Poiché la macchina non era stata posta in sicurezza, quando svita il raccordo gommato del tubo metallico, la macchina cade sul proprio asse e schiaccia il lavoratore sotto un peso di circa 4 ton. Poiché il lavoratore era persona esperta non sono state ravvisate responsabilità a carico di terze persone. IPSOA Scuola di formazione Gruppo Wolters Kluwer Grazie per l’attenzione Sapere di sapere quello che si sa. Sapere di non sapere quello che non si sa. Ecco il vero sapere Piva Marco RSPP certificato ICPrev Tel.: 0532749108 Cell.: 3487411847 E-mail: [email protected]