FASCICOLO DELL’OPERA INFORMAZIONI GENERALI Il presente fascicolo deve essere consultato preventivamente ogni volta che devono essere eseguiti lavori di manutenzione dell'opera. E' stato redatto in conformità a quanto disposto dall’Allegato XVI del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.; esso contiene le informazioni utili ai fini della prevenzione e della protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori. Il fascicolo ha lo scopo di programmare gli interventi manutentivi, indispensabili a garantire la corretta conservazione dell'opera, di indicare i rischi potenziali che tali operazioni comportano in relazione alle caratteristiche dell'opera e di proporre le possibili soluzioni ai problemi. Non costituisce, dunque, un piano di sicurezza operativo ma un'utile linea guida per la valutazione dei rischi che verrà effettuata dall'impresa esecutrice dei lavori manutentivi nel caso in cui non è richiesto il coordinatore, o dal coordinatore per la progettazione nel caso di interventi di maggiore entità. Nel fascicolo sono riportate le periodicità delle manutenzioni in condizioni di ordinarietà. Sarà cura dell'utente dell'opera valutare la necessità di anticipare le scadenze indicate, a causa dell'invecchiamento precoce dei vari elementi, imputabile a particolari condizioni ambientali. Il fascicolo sarà aggiornato dal coordinatore in fase di esecuzione, in funzione all’evoluzione del cantiere, e successivamente all’ultimazione sarà aggiornato dal committente. Il fascicolo, tenuto conto delle caratteristiche dell’opera e delle specificità delle lavorazioni previste descritte nella prima parte del presente piano, è articolato, in schede riferite alle diverse unità tecnologiche dell’edificio, contenenti: - l’individuazione delle manutenzioni preventive programmate o a seguito di guasti; - l’indicazione degli interventi per singola manutenzione; - la valutazione dei rischi per ogni intervento di manutenzione; - l’indicazione delle misure di prevenzione e protezione da realizzare durante l’esecuzione e durante le manutenzioni. Il fascicolo dovrà essere utilizzato per informare le imprese di manutenzione sulle modalità di intervento ai fini della sicurezza. In questo ambito si precisa quanto segue: - per misure preventive e protettive in esercizio si intende quelle previste incorporate all’opera o a servizio della stessa, per la tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori incaricati di eseguire i lavori successivi sull’opera; - per misure preventive e protettive ausiliare si intende quelle non incorporate all’opera e nemmeno a servizio della stessa, la cui adozione è richiesta ai datori di lavoro delle imprese esecutrici ed ai lavoratori autonomi incaricati di eseguire i lavori successivi sull’opera. L’impresa che si aggiudica i lavori può presentare al coordinatore per l’esecuzione dei lavori proposte di integrazione al fascicolo, ove ritenga di poter meglio garantire la sicurezza nel cantiere sulla base della propria esperienza; il coordinatore per l’esecuzione dei lavori provvede, se accettate le proposte, all’adeguamento del fascicolo. In nessun caso le eventuali integrazioni possono giustificare modifiche o adeguamento dei prezzi pattuiti. Per interventi su opere esistenti per le quali il fascicolo è stato redatto, il coordinatore per la progettazione, durante la progettazione dell'opera e comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte, adegua, ove necessario, il fascicolo già predisposto. Tale adeguamento costituisce adempimento all’obbligo di predisposizione del fascicolo previsto dal D. Lgs. 81/2008 e s.m.i.. Per interventi su opere esistenti non soggetti all’obbligo di nomina del coordinatore per la progettazione e per l’esecuzione, per le quali il fascicolo è stato redatto, il committente o il responsabile dei lavori assicura l’adeguamento del fascicolo, qualora necessario, in relazione alla tipologia dei lavori eseguiti ed alle eventuali modifiche intervenute. 1 CAPITOLO I Descrizione dell’opera ed individuazione dei soggetti interessati alla sua esecuzione Oggetto Collaborazione transfrontaliera per il miglioramento ambientale e territoriale, la tutela e gestione coordinata del bacino idrografico dell'Isonzo-Soča mediante la depurazione ed il collettamento delle acque reflue urbane - Comuni di Cividale del Friuli, Buttrio e Remanzacco. Collegamento fognario delle acque nere della frazione di Sanguarzo al capoluogo di Cividale del Friuli. Descrizione dell’opera Lo scopo che si vuole perseguire con il presente progetto consiste nella dismissione dell’odierno depuratore primario a servizio di Sanguarzo mediante un invio delle acque reflue provenienti da tale abitato al più efficiente e moderno depuratore di Grupignano. A tal fine, il progetto prevede la realizzazione di un collegamento tramite una nuova dorsale in PVC φ315 della rete fognaria di Sanguarzo con quella del capoluogo con allacciamento finale in via Leicht. In particolare, gli interventi riguardano: - La realizzazione di una nuova dorsale fognaria in PVC φ315 di lunghezza complessiva di circa 1.500 ml a collegamento tra la rete delle acque reflue di Sanguarzo con quella di Cividale del Friuli, gestita quest’ultima dal depuratore di Grupignano; - La realizzazione di un pozzetto di allacciamento (a sostituzione di uno esistente) della nuova dorsale di cui al punto precedente alla rete di Sanguarzo comprensivo di una soglia di sfioro delle portate di piena fognaria e di una paratoia interna a regolazione delle portate reflue da deviare verso Cividale. In tal modo le acque nere verranno fatte defluire lungo la nuova fognatura, direzione Cividale; quelle di piena fognaria, invece, lungo la linea esistente direzione fiume Natisone; - L’attraversamento sub alveo della Roggia Pelosa mediante la demolizione ed il ripristino dell’esistente rivestimento spondale e di fondo in cls; - Il superamento dell’interferenza di intersezione con l’adduttrice CAFC controtubando la condotta fognaria in PVC φ315 con un’altra in PVC φ500 per un totale di 4,00 ml a cavallo di tale intersezione; - Il collegamento alla rete fognaria di Cividale tramite un allacciamento al pozzetto esistente di via Leicht. Durata prevista dei lavori La durata dei lavori viene stimata in 180 giorni. Indirizzo del cantiere Area agricola compresa tra Sanguarzo e Cividale del Friuli (Via Leicht) - Cividale del Friuli (UD) Soggetti interessati ai lavori Committente Ragione sociale: Indirizzo: Città: Telefono / Fax: Comune di Cividale del Friuli Corso Paolino d'Aquileia, 2 Cividale del Friuli (UD) 0432 710100 / 0432 710103 Responsabile dei Lavori Nome e Cognome: ……………………………………………………………………………. Qualifica: ……………………………………………………………………………. Indirizzo: ……………………………………………………………………………. Città: ……………………………………………………………………………. CAP: ……………………………………………………………………………. Telefono / Fax: ……………………………………………………………………………. Progettisti: Ragione sociale: Nome e Cognome: Indirizzo: Città: Acquedotto Poiana S.p.A. – Ufficio Progettazione e Lavori Ing. Alessandro Patriarca, Ing. Gabriele Sandri, Ing. Loredana Braidotti, Ing. Zeno Kratter, Ing. iun. Paolo Dreossi, Ing. Stefano Cimenti, Ing. Elisa Prodolutti Collaboratori esterni: Ing. Massimo Comuzzi, Ing, Fabrizio Cimenti Viale Duca degli Abbruzzi, 1 Cividale del Friuli (UD) 2 CAP: Telefono / Fax: Indirizzo e-mail: 33043 0432 706111 / 0432 700771 [email protected] Coordinatore Sicurezza in fase di Progettazione: Ragione sociale: Acquedotto Poiana S.p.A. – Ufficio Progettazione e Lavori Nome e Cognome: Ing. Alessandro Patriarca Indirizzo: Viale Duca degli Abbruzzi, 1 Città: Cividale del Friuli (UD) CAP: 33043 Telefono / Fax: 0432 706111 / 0432 700771 Indirizzo e-mail: [email protected] Direttore dei Lavori: Ragione sociale: Nome e Cognome: Indirizzo: Città: CAP: Telefono / Fax: Indirizzo e-mail: Acquedotto Poiana S.p.A. – Ufficio Progettazione e Lavori Ing. Alessandro Patriarca Viale Duca degli Abbruzzi, 1 Cividale del Friuli (UD) 33043 0432 706111 / 0432 700771 [email protected] Coordinatore Sicurezza in fase di Esecuzione: Ragione sociale: Acquedotto Poiana S.p.A. – Ufficio Progettazione e Lavori Nome e Cognome: Ing. Alessandro Patriarca Indirizzo: Viale Duca degli Abbruzzi, 1 Città: Cividale del Friuli (UD) CAP: 33043 Telefono / Fax: 0432 706111 / 0432 700771 Indirizzo e-mail: [email protected] Impresa: Al momento non è ancora stata individuata l’impresa appaltatrice. 3 CAPITOLO II Individuazione dei rischi, delle misure preventive e protettive in dotazione dell’opera e di quelle ausiliarie Per ogni intervento successivo sull’opera sono analizzati i rischi ed individuate le misure preventive e protettive in esercizio e ausiliarie. Sono inoltre specificate le informazioni, dirette al piano di sicurezza e di coordinamento, per la messa in opera in sicurezza delle misure preventive e protettive in esercizio, nonché indicate le modalità operative da adottare per utilizzare le stesse in condizioni di sicurezza e definiti i controlli e gli interventi manutentivi con i quali il committente ne garantirà la piena funzionalità. L’analisi dei rischi è esplicitata con una breve relazione, mentre per l’individuazione delle misure preventive e protettive in esercizio e ausiliarie sono utilizzate come riferimento le successive schede, che sono sottoscritte dal coordinatore per la progettazione o dal coordinatore per l’esecuzione responsabile della compilazione. La scheda II-1 è redatta per ciascuna tipologia di lavori prevedibile, prevista o programmata sull’opera, descrive i rischi individuati e, sulla base dell’analisi di ciascun punto critico (accessi ai luoghi di lavoro, sicurezza dei luoghi di lavoro, ecc.), indica le misure preventive e protettive in dotazione dell’opera e quelle ausiliarie. Tale scheda è corredata, quando necessario, con tavole allegate, contenenti le informazioni utili per la miglior comprensione delle misure preventive e protettive in dotazione dell’opera ed indicanti le scelte progettuali effettuate allo scopo, come la portanza e la resistenza di solai e strutture, nonché il percorso e l’ubicazione di impianti e sottoservizi; qualora la complessità dell’opera lo richieda, le suddette tavole sono corredate da immagini, foto o altri documenti utili ad illustrare le soluzioni individuate. La scheda II-2 è identica alla scheda II-1 ed è utilizzata per eventualmente adeguare il fascicolo in fase di esecuzione dei lavori ed ogniqualvolta sia necessario a seguito delle modifiche intervenute in un’opera nel corso della sua esistenza. Tale scheda sostituisce la scheda II-1, la quale è comunque conservata fino all’ultimazione dei lavori. La scheda II-3 indica, per ciascuna misura preventiva e protettiva in dotazione dell’opera, le informazioni necessarie per pianificarne la realizzazione in condizioni di sicurezza, nonché consentire il loro utilizzo in completa sicurezza e permettere al committente il controllo della loro efficienza. 4 ANALISI DEI RISCHI N. 1 UBICAZIONE LAVORI LAVORI RISCHI VIA LEICHT E SUA TRASVERSALE DI ACCESSO ALLE ABITAZIONI RESIDENZIALI Manutenzione e ripristino di sedi viarie asfaltate o a fondo naturale Investimento da parte di veicoli percorrenti le viabilità di intervento Controllo dello stato delle tubazioni e dei pozzetti disposti lungo la linea fognaria Interferenza con i frontisti Pulizia delle tubazioni e/o loro sostituzioni Caduta di materiale dall'alto o a livello. Seppellimento, sprofondamento nelle trincee di scavo Manutenzione pozzetti Caduta all’interno delle trincee di scavo Caduta all’interno dei pozzetti aperti Movimentazione manuale dei carichi 2 CAPEZZAGNE Manutenzione e ripristino di sedi viarie asfaltate o a fondo naturale Controllo dello stato delle tubazioni e dei pozzetti disposti lungo la linea fognaria Pulizia delle tubazioni e/o loro sostituzioni Controllo/manutenzione della paratoia antiriflusso Manutenzione pozzetti Per scavi profondi rischi di interferenze con i sottoimpianti presenti in sito Investimento da parte di veicoli percorrenti le viabilità di intervento Interferenza con i mezzi agricoli percorrenti le capezzagne Caduta di materiale dall'alto o a livello. Seppellimento, sprofondamento nelle trincee di scavo Caduta all’interno delle trincee di scavo Caduta all’interno dei pozzetti aperti Movimentazione manuale dei carichi 3 ALVEO ROGGIA PELOSA Rispristino dei rivestimenti di fondo e spondali in cls Per scavi profondi rischi di interferenze con i sottoimpianti presenti in sito Annegamento Scivolamento lungo scarpate Caduta di materiale dall'alto o a livello Movimentazione manuale dei carichi 5 Scheda II-1 Misure preventive e protettive in esercizio e ausiliarie Ubicazione dei lavori VIA LEICHT E SUA TRASVERSALE DI ACCESSO ALLE ABITAZIONI RESIDENZIALI Tipo di intervento Manutenzione e ripristino di sedi viarie asfaltate o a fondo naturale Controllo dello stato delle tubazioni e dei pozzetti disposti lungo la linea fognaria Pulizia delle tubazioni e/o loro sostituzioni Manutenzione pozzetti Cod. scheda 01 Rischi rilevati Investimento da parte di veicoli percorrenti le viabilità di intervento Interferenza con i frontisti Caduta di materiale dall'alto o a livello. Seppellimento, sprofondamento nelle trincee di scavo Caduta all’interno delle trincee di scavo Caduta all’interno dei pozzetti aperti Movimentazione manuale dei carichi Per scavi profondi rischi di interferenze con i sottoimpianti presenti in sito Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Accesso ai luoghi di lavoro tramite le viabilità comunali di Cividale del Friuli. Via Leicht è una viabilità asfaltata trasversale a via Monte Nero che prima di giungere nella zona di nostro interesse, per la presenza di alcuni fabbricati residenziali, presenta dei tratti con larghezze molto contenute tali da consentire lungo di essi il solo transito a senso unico alternato a vista. Al temine della sua zona residenziale vi è una viabilità ad essa trasversale a fondo naturale che porta ad alcune abitazioni locali e lungo la quale verrà posta la nuova dorsale fognaria proveniente da Sanguarzo. Punti critici Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Misure preventive e protettive in esercizio Misure preventive e protettive ausiliarie L’accesso ai luoghi di lavoro è consentito dalle viabilità comunali di Cividale del Friuli quali via Monte Nero e via Leicht. Verificare preliminarmente la possibilità di transito dei mezzi di cantiere con i punti più stretti di via Leicht. Sarà necessario circoscrivere l’area di lavoro. Se la larghezza della viabilità lo consente, organizzare un transito a senso unico alternato come meglio specificato al termine delle Schede II. Altrimenti, chiudere le viabilità oggetto di intervento mediante la definizione di una deviazione al traffico in termini e modi da concordare con l’Amministrazione comunale di Cividale del Friuli. Segnalazione dei sottimpianti in base alla cui posizione definire le modalità di intervento e le aree in cui eseguire gli scavi. Segnalare la presenza di pozzetti aperti. Contro i rischi di caduta all’interno degli scavi, disporre lungo i cigli appositi parapetti o elementi equivalenti. In ogni attività di scavo da eseguirsi (a sezione obbligata, di sbancamento, manuali) dovranno rispettarsi le seguenti 6 Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali e attrezzature Igiene sul lavoro - Interferenze e protezione terzi - Tavole allegate - indicazioni generali: a) profilare le pareti dello scavo secondo l'angolo di natural declivio; b) evitare tassativamente di costituire depositi sul ciglio degli scavi; c) qualora ciò si rivelasse indispensabile, provvedere a puntellare adeguatamente il fronte dello scavo; d) per scavi a sezione obbligata di profondità superiore a 1,50 m, posizionare adeguate sbadacchiature, sporgenti almeno 30 cm al di sopra il ciglio dello scavo. - - Mezzi meccanici quali autocarri. Movimentazione manuale dei carichi nei limiti prescritti da legge. Se le lavorazioni sono destinate a durare a lungo, sarà necessario portare in sito una struttura prefabbricata ad uso baracca con annesso un wc chimico a servizio delle maestranze al lavoro. Prima dell’utilizzo delle resine epossidiche prendere visione delle schede di impiego ad esse allegate. Segnalazione dei lavori mediante apposita segnaletica e segregazione dell’area di lavoro. Fare riferimento a quanto prescritto in merito al termine delle presenti schede. 7 Scheda II-2 Adeguamento delle misure preventive e protettive in esercizio e ausiliarie Ubicazione dei lavori VIA LEICHT E SUA TRASVERSALE DI ACCESSO ALLE ABITAZIONI RESIDENZIALI Tipo di intervento Manutenzione e ripristino di sedi viarie asfaltate o a fondo naturale Controllo dello stato delle tubazioni e dei pozzetti disposti lungo la linea fognaria Pulizia delle tubazioni e/o loro sostituzioni Manutenzione pozzetti Cod. Scheda 01 Rischi rilevati Investimento da parte di veicoli percorrenti le viabilità di intervento Interferenza con i frontisti Caduta di materiale dall'alto o a livello. Seppellimento, sprofondamento nelle trincee di scavo Caduta all’interno delle trincee di scavo Caduta all’interno dei pozzetti aperti Movimentazione manuale dei carichi Per scavi profondi rischi di interferenze con i sottoimpianti presenti in sito Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Punti critici Accessi ai luoghi di lavoro Misure preventive e protettive in esercizio Misure preventive e protettive ausiliarie Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali e attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole allegate - 8 Scheda II-1 Misure preventive e protettive in esercizio e ausiliarie Ubicazione dei lavori CAPEZZAGNE Cod. scheda 02 Tipo di intervento Manutenzione e ripristino di sedi viarie asfaltate o a fondo naturale Controllo dello stato delle tubazioni e dei pozzetti disposti lungo la linea fognaria Pulizia delle tubazioni e/o loro sostituzioni Controllo/manutenzione della paratoia antiriflusso Manutenzione pozzetti Rischi rilevati Investimento da parte di veicoli percorrenti le viabilità di intervento Interferenza con i mezzi agricoli percorrenti le capezzagne Caduta di materiale dall'alto o a livello. Seppellimento, sprofondamento nelle trincee di scavo Caduta all’interno delle trincee di scavo Caduta all’interno dei pozzetti aperti Movimentazione manuale dei carichi Per scavi profondi rischi di interferenze con i sottoimpianti presenti in sito Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro L’area di intervento è situata nella zona agricola compresa tra l’abitato di Sanguarzo e il capoluogo di Cividale del Friuli (zona di via Leicht). La zona in questione è facilmente raggiungibile tramite delle capezzagne che si dipartono dalle ordinarie viabilità comunali (ad esempio dalla zona di Sanguarzo - Via del Viera). Le dette capezzagne costituiscono le viabilità di accesso per i mezzi agricoli ai vari poderi di coltivazione che le costeggiano. Esse presentano un tracciato pianeggiamene con una carreggiata compatta, immediatamente confinante con i vari appezzamenti di coltivazione senza interposizione di fossi di guardia. Punti critici Accessi ai luoghi di lavoro Misure preventive e protettive in esercizio L’accesso ai luoghi di lavoro è consentito dalle viabilità comunali di Cividale del Friuli e da locali capezzagne che si sviluppano all’interno della zona agricola in cui eseguire le lavorazioni Sicurezza dei luoghi di lavoro Misure preventive e protettive ausiliarie - Segnalare la presenza del cantiere in atto disponendo apposita cartellonistica di avviso all’inizio della capezzagna che porta al luogo di lavoro. Segnalazione dei sottimpianti in base alla cui posizione definire le modalità di intervento e le aree in cui eseguire gli scavi. Segnalare la presenza di pozzetti aperti. Contro i rischi di caduta all’interno degli scavi, disporre lungo i cigli appositi parapetti o elementi equivalenti. In ogni attività di scavo da eseguirsi (a sezione obbligata, di sbancamento, manuali) dovranno rispettarsi le seguenti indicazioni generali: a) profilare le pareti dello scavo secondo l'angolo di natural declivio; 9 Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali e attrezzature Igiene sul lavoro b) evitare tassativamente di costituire depositi sul ciglio degli scavi; c) qualora ciò si rivelasse indispensabile, provvedere a puntellare adeguatamente il fronte dello scavo; d) per scavi a sezione obbligata di profondità superiore a 1,50 m, posizionare adeguate sbadacchiature, sporgenti almeno 30 cm al di sopra il ciglio dello scavo. - - Mezzi meccanici quali autocarri ed autogru. Movimentazione manuale dei carichi nei limiti prescritti da legge. - Se le lavorazioni sono destinate a durare a lungo, sarà necessario portare in sito una struttura prefabbricata ad uso baracca con annesso un wc chimico a servizio delle maestranze al lavoro. Prima dell’utilizzo delle resine epossidiche prendere visione delle schede di impiego ad esse allegate. L’area di intervento è lontana da aree urbanizzate e frequentate. Per le interferenze con i mezzi agricoli fare riferimento a quanto verrà esposto in merito al termine delle presenti schede. Interferenze e protezione terzi - Tavole allegate - 10 Scheda II-2 Adeguamento delle misure preventive e protettive in esercizio e ausiliarie Cod. Scheda 02 Ubicazione dei lavori CAPEZZAGNE Tipo di intervento Manutenzione e ripristino di sedi viarie asfaltate o a fondo naturale Controllo dello stato delle tubazioni e dei pozzetti disposti lungo la linea fognaria Pulizia delle tubazioni e/o loro sostituzioni Controllo/manutenzione della paratoia antiriflusso Manutenzione pozzetti Rischi rilevati Investimento da parte di veicoli percorrenti le viabilità di intervento Interferenza con i mezzi agricoli percorrenti le capezzagne Caduta di materiale dall'alto o a livello. Seppellimento, sprofondamento nelle trincee di scavo Caduta all’interno delle trincee di scavo Caduta all’interno dei pozzetti aperti Movimentazione manuale dei carichi Per scavi profondi rischi di interferenze con i sottoimpianti presenti in sito Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Punti critici Accessi ai luoghi di lavoro Misure preventive e protettive in esercizio Misure preventive e protettive ausiliarie Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali e attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole allegate - 11 Scheda II-1 Misure preventive e protettive in esercizio e ausiliarie Ubicazione dei lavori ALVEO ROGGIA PELOSA Cod. scheda 03 Tipo di intervento Rispristino dei rivestimenti di fondo e spondali in cls Rischi rilevati Annegamento Scivolamento lungo scarpate Caduta di materiale dall'alto o a livello Movimentazione manuale dei carichi Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro L’alveo della Roggia Pelosa è facilmente raggiungibile tramite una capezzagna che ha origine nella parte ovest dell’abitato di Sanguarzo, da via del Viera. La capezzagna in questione costituisce una viabilità di accesso per i mezzi agricoli ai vari poderi di coltivazione che la costeggiano. Essa presenta un tracciato pianeggiamene con una carreggiata compatta, immediatamente confinante con i vari appezzamenti di coltivazione senza interposizione di fossi di guardia. Punti critici Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali e attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Misure preventive e protettive in esercizio L’accesso ai luoghi di lavoro è consentito tramite una adeguata nonché sicura (in termini di transito veicolare) capezzagna che ha origine all’estremità ovest dell’abitato di Sanguarzo (da via del Viera). - - Misure preventive e protettive ausiliarie - Ogni intervento nell’alveo della Roggia Pelosa è consentito solamente in sue condizioni di asciutta. Situazioni che, visto il carattere torrentizio di tale corso d’acqua, si verificano a breve termine dopo un periodo privo di precipitazioni meteoriche. Vedere anche quanto specificato in merito al termine delle presenti schede contro il rischio di allagamento. Le maestranze a terra così come le macchine operatrici dovranno sempre operare su un piano di lavoro quanto più orizzontale, stabile e sicuro da ricavare anche con scavi e riporti in sito. - - Mezzi meccanici quali autocarri ed autogru. Movimentazione manuale dei carichi nei limiti prescritti da legge. - Se le lavorazioni sono destinate a durare a lungo, sarà necessario portare in sito una struttura prefabbricata ad uso baracca con annesso un wc chimico a servizio delle maestranze al lavoro. L’area è appartata. Pertanto non sussistono rischi di 12 interferenze con terzi ad eccezione dei mezzi agricoli che percorrono la capezzagna che attraversa la Roggia. Per le interferenze con tali mezzi fare riferimento a quanto verrà esposto in merito al termine delle presenti schede. Tavole allegate - 13 Scheda II-2 Adeguamento delle misure preventive e protettive in esercizio e ausiliarie Cod. Scheda 03 Tipologia dei lavori ALVEO ROGGIA PELOSA Tipo di intervento Rispristino dei rivestimenti di fondo e spondali in cls Rischi rilevati Annegamento Scivolamento lungo scarpate Caduta di materiale dall'alto o a livello Movimentazione manuale dei carichi Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Punti critici Accessi ai luoghi di lavoro Misure preventive e protettive in esercizio Misure preventive e protettive ausiliarie Sicurezza dei luoghi di lavoro Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali e attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole allegate - 14 Scheda II-3 Informazioni per la messa in opera in sicurezza e modalità di utilizzo e di controllo dell'efficienza delle misure preventive e protettive in esercizio Codice scheda 01 Misure preventive Informazioni dirette al e protettive in piano di sicurezza e di esercizio previste coordinamento per la messa in opera in sicurezza Vista la natura delle opere di progetto, non sono previste delle misure preventive e protettive in esercizio. Dovranno essere adottati degli accorgimenti ausiliari e pensati per l’occasione in funzione degli interventi di manutenzione da eseguire. - Modalità di utilizzo in condizioni di sicurezza Verifiche e controlli da effettuare Periodicità Interventi di manutenzione da effettuare Periodicità - - - - - 15 SPECIFICHE SULL’ORGANIZZAZIONE DI UN CANTIERE LUNGO VIABILITA’ STRADALI La segnalazione di un qualsiasi cantiere lungo viabilità aperte al pubblico transito veicolare dovrà essere effettuata in conformità a quanto specificato in merito dal Decreto del 10 luglio 2002 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti inerente il “Disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici, differenziati per categoria di strada, da adottare per il segnalamento temporaneo”. Fare sempre riferimento agli schemi previsti da tale Decreto da scegliere a seconda delle contingenze di lavoro ed alle necessità esecutive che verranno a crearsi per l’esecuzione degli interventi di manutenzione da effettuare. SPECIFICHE PER LA PRESENZA DI IMPIANTI TECNOLOGICI INTERRATI ED AEREI Prima dell’inizio di un qualsiasi intervento di manutenzione che richieda degli scavi, sarà necessaria l’individuazione dei sottimpianti presenti in sito che potrebbero andare ad interferire con le lavorazioni da eseguire. A tal fine contattare i vari enti gestori per un loro tracciamento sia planimetrico che altimetrico sulla cui base definire le modalità di esecuzione degli interventi da realizzare. Se necessario procedere anche con degli scavi di sondaggio. In caso di interferenze insuperabili con altri impianti presenti in sito, sarò obbligo tassativo dell’Impresa appaltatrice contattare gli Enti gestori degli impianti interessati e definire con i loro tecnici le modalità di superamento di tali interferenze. In fase progettuale, nella zona di interesse è stata rilevata la presenza dei seguenti sottoimpianti interrati: Via Leicht - Linea metano in B.P. in acciaio saldato DN100: Ente gestore Italgas; - Linea Telecom a cavo interrato: Ente gestore Telecom; - Linea di acquedotto (acciaio 1”1/4) e fognatura: Ente gestore Acquedotto Poiana S.p.A.; - Illuminazione pubblica: Ente gestore Comune di Cividale del Friuli. Viabilità bianca a lato via Leicht di accesso alle abitazioni - Allacciamenti metano; - Allacciamenti acquedotto e fognatura. Area agricola tra Sanguarzo e via Leicht in Cividale del Friuli - Linea adduttrice acquedotto: Ente gestore CAFC (ghisa sferoidale DN 300mm); - Linea distributrice acquedotto: Ente gestore Acquedotto Poiana S.p.A. (acciaio DN 1”1/2). Si riportano di seguito i seguenti contatti per richiesta di segnalazione in sito: ENEL Referente: Sig. Gianfranco Plasenzotti - Tel: 0432 1817154 Numero pronto intervento: 803500 Numero verde: 800 900 800 ITALGAS (Linee metano) Referente: Sig. geom. Not - Tel: 0432 783510 Referente: Sig. Tius - Cell: 348 7984697 Numero segnalazione guasti: 800 900 999 TELECOM ITALIA S.p.a. (Linee telefoniche e fibbre ottiche) Servizio Assistenza Scavi per informazioni sulle infrastrutture telefoniche Telecom - Tel: 800 133131 ACQUEDOTTO POIANA S.p.A. (Linee fognarie e acquedottistiche) Numero centralino: 0432 706111 Servizio segnalazione guasti: 0432 706111 CAFC S.p.A. (Adduttrice acquedotto) Informazione, emergenze o guasti: 800 713 711 COMUNE DI CIVIDALE DEL FRIULI (Illuminazione pubblica) Numero centralino: 0432 710170 L’unica linea aerea riscontrabile in sito è riconducibile alla linea ENEL in M.T. che attraversa l’area agricola in prossimità di via Leicht. In questo ambito è d’obbligo il rispetto delle distanze minime riportate a tal merito nell’Allegato IX del D. Lgs 81/2008 e s.m.i.. Per il rispetto delle prescrizioni riportate da tale allegato porre a 16 cavallo dell’intersezione con la linea Enel dei portali a segnalazione della minima distanza da rispettare dai cavi nudi in tensione. Impiegare dei mezzi di scavo con sbraccio limitato o con dei limitatori all’apertura in quota del braccio di scavo. Se non dovesse risultare possibile eseguire le lavorazioni nel rispetto delle minime distanze dai cavi in tensione, contattare l’Ente gestore per definire le modalità di isolamento della linea elettrica limitatamente al periodo necessario al superamento dell’interferenza. SPECIFICHE CONTRO I RISCHI DI ANNEGAMENTO La Roggia Pelosa è un corso d’acqua a carattere torrentizio, con condizioni di asciutta frequenti anche a seguito di brevi periodi non interessati da precipitazioni meteoriche. Pertanto sfruttare uno di questi periodi per la realizzazione di un qualsiasi intervento di manutenzione all’interno del suo alveo, venendo così meno il rischio di annegamento per l’esecuzione di tale lavorazione. Ad ogni modo, bisognerà prestare particolare attenzione nei riguardi dei pericoli derivanti dall’allagamento del cantiere che potrebbe portare anche ad annegamenti. Il carattere molto impulsivo del bacino della roggia, caratterizzato da tempi sensibilmente brevi tra i fenomeni di precipitazione e la risposta di piena, raccomanda quindi particolare attenzione a questi rischi. In caso di periodi caratterizzati da precipitazioni di una certa intensità, interrogare gli organi competenti sulla possibilità del verificarsi dei fenomeni di piena nel sito oggetto di intervento. In caso di eventi di piena non prevedibili sospendere immediatamente i lavori, sgomberare il cantiere il più in fretta possibile senza mettere in pericolo l’incolumità degli operatori al fine di porre in salvo le attrezzature. Nel caso di eventi di piena prevedibili sospendere i lavori e sgomberare il cantiere dalle attrezzature che possono essere trasportate dall’onda di piena con creazioni di situazioni di pericolo per terzi anche non nell’area circoscritta dal cantiere (mobilitazione dei macchinari e delle attrezzature da parte dell’onda di piena). Riprendere i lavori solamente a fenomeno completamente esaurito e con condizioni metereologiche migliorate e comunque aspettare la fase di morbida prima di rioccupare la zona con uomini e mezzi. SPECIFICHE CONTRO PER INTERFERENZE E PROTEZIONE TERZI L’esecuzione di un qualsiasi intervento di manutenzione andrà inevitabilmente ad interferire con i frontisti di via Leicht e della viabilità bianca ad essa trasversale. Si raccomanda a tal proposito quanto segue: - La tempistica e le modalità di esecuzione dei lavori dovranno essere tali da limitare il più possibile i disagi che essi comportano ai residenti locali; - Informare tempestivamente i residenti dell’esecuzione dei lavori e dei disagi che potrà loro comportare il cantiere; - Concordare con ogni singolo residente i periodi in cui eseguire le lavorazioni a livello degli accessi alle loro abitazioni al fine di minimizzare i disagi che verranno loro causati; - Organizzare sempre un passaggio pedonale opportunamente segregato dalle zone di intervento al fine di consentire ai frontisti l’accesso pedonale alle loro abitazioni; - Lasciare sempre liberi ed agibili gli accessi sia pedonali che carrai a fine giornata lavorativa, nei fine settimana, nei periodi di sospensione dei lavori, mettendoli in sicurezza anche mediante dei loro ripristini temporanei; - Disporre tutta la segnaletica necessaria di avviso “Pericolo”, “Cantiere in atto”, “Uomini al lavoro”. - Non lasciare mai incustoditi degli scavi aperti, a meno che recintati e non accessibili a terzi; - Al termine delle ore di lavoro, i mezzi, le attrezzature ed i materiali dovranno sempre essere disposti in aree recintate e non accessibili a terzi; - Se l’esecuzione dei lavori dovesse provocare l’innalzamento di polveri, bagnare le zone di intervento. Se non sufficiente applicare una rete trattieni polvere lungo le delimitazioni delle zone di lavoro. Relativamente alle interferenze con i mezzi agricoli percorrenti le capezzagne ove eseguire interventi di manutenzione lungo la nuova linea fognaria, organizzare dei passaggi alternativi a lato cantiere se le larghezze della viabilità lo consentono. In questo caso, interrompere le lavorazioni in atto per il tempo necessario al transito a lato cantiere del mezzo, dando le giuste indicazioni di come procedere al suo conducente. Altrimenti, se lo spazio non lo consente, far giungere l’interessato alla sua destinazione finale dal tratto della capezzagna proveniente dalla direttrice opposta. Per interventi importanti ed estesi, al fine di minimizzare gli inevitabili disagi derivanti dall’esecuzione delle lavorazioni, si prescrive che le tratte di intervento vengano limitate a lunghezze non superiori a 10-20 ml. Non si potrà passare al tratto successivo fin quando non sia concluso nella sua completezza quello in esecuzione. Per ogni tratto dovranno essere realizzate le seguenti lavorazioni: - scavo in trincea con protezione delle pareti di scavo; 17 - posa delle condotte; ritombamento; ripristino della carreggiata in materiale sciolto con compattazione superficiale tale da consentire il transito dei frontisti e dei mezzi agricoli in piene condizioni di sicurezza. A tal fine rimuovere lungo i tratti ove le lavorazioni sono già state eseguite ogni elemento riconducibili al cantiere che possa costituire un rischio per terzi quali depositi materiali, attrezzature, elementi di recinzione. 18 ALLEGATO III Indicazioni per la definizione dei riferimenti della documentazione di supporto esistente 1. All'interno del fascicolo sono indicati, in modo organico, i riferimenti dei documenti tecnici dell’opera che risultano di particolare utilità ai fini della sicurezza, per ogni intervento successivo sull’opera, siano essi elaborati progettuali, indagini specifiche o semplici informazioni; tali documenti riguardano: a) il contesto in cui è collocata; b) la struttura architettonica e statica; c) gli impianti installati. 2. Qualora l’opera sia in possesso di uno specifico libretto di manutenzione contenente i documenti sopra citati ad esso si rimanda per i riferimenti di cui sopra. 3. Per la realizzazione di questa parte di fascicolo sono utilizzate come riferimento le successive schede. 19 Scheda III-1 Elenco e collocazione degli elaborati tecnici relativi all'opera nel proprio contesto Tutti gli elaborati tecnici sono in possesso e rintracciabili presso il committente dell’opera, ovvero: Committente: Ragione sociale: Indirizzo: Città: Telefono / Fax: Comune di Cividale del Friuli Corso Paolino d'Aquileia, 2 Cividale del Friuli (UD) 0432 710100 / 0432 710103 Il progetto è composto dai seguenti elaborati grafici: 2.1. Tav. 1: Corografie generali – Ortofoto 2.2. Tav. 2: Planimetria di rilievo e di progetto 2.3. Tav. 3: Profilo longitudinale di rilievo e di progetto 2.4. Tav. 4: Particolare n. 2 – Attraversamento Roggia Pelosa 2.5. Tav. 5: Particolare n. 1 – Allacciamento via Leigh Particolare n. 3 – Allacciamento Sanguarzo 2.6. Tav. 6: Sezioni tipo e particolari di progetto 2.7. Tav. 7: Planimetria catastale 20