Rassegna Stampa di giovedì 28 novembre 2013 SNALS / CONFSAL Il Piccolo La Gazzetta del Mezzogiorno Ed. Basilicata LA SICILIA 28/11/2013 Italia Oggi Corriere della Sera - ed. Roma Il Messaggero - Cronaca di Roma L'Unione Sarda - Ed. Cagliari Testate on line 28/11/2013 28/11/2013 28/11/2013 28/11/2013 28/11/2013 28/11/2013 28/11/2013 FONDI ALLE SCUOLE, ARRIVA IL RIPARTO DA ROMA SCUOLE DISPERATE, I DIRIGENTI CHIEDONO AIUTO ALLE FAMIGLIE SBLOCCO STIPENDI, RICOLLOCAZIONE, CIG I LAVORATORI DELLA FORMAZIONE IN RIVOLTA FSA DOMANI A BATTESIMO POCO LUSSO E MOLTI APPLAUSI AL SAN CAMILLO BLITZ DEL MINISTRO IL MINISTRO: DEVE FINIRE L'OPERA INIZIATA ARTICOLI PRESI DAL WEB Scuola, Formazione, Università, Ricerca il Sole 24 Ore la Repubblica 28/11/2013 la Stampa 28/11/2013 Avvenire Tempi Famiglia Cristiana 28/11/2013 il Mattino Il Messaggero - Cronaca di Roma la Gazzetta del Mezzogiorno il Sole 24 Ore 28/11/2013 la Repubblica 28/11/2013 Italia Oggi il Mattino 28/11/2013 il Mattino Il Secolo XIX Famiglia Cristiana Corriere del Mezzogiorno – Campania (Corriere della Sera) Corriere del Mezzogiorno – Puglia (Corriere della Sera) la Gazzetta del Mezzogiorno la Repubblica - ed. Bari 28/11/2013 28/11/2013 04/12/2013 01/12/2013 28/11/2013 28/11/2013 28/11/2013 28/11/2013 28/11/2013 01/12/2013 28/11/2013 PREZZI PIU' ALTI PER I LIBRI DELLE ELEMENTARI NON CI SARA' IL REDDITO MINIMO MA PIU' SOLDI NELLA SOCIAL CARD PER DISOCCUPATI POVERI CON FIGLI "UNA SOTTOSCRIZIONE ANONIMA ED ECCO I PANNELLI SOLARI SUL TETTO" DOCENTI TROPPO ANZIANI? BENTORNATA SCUOLA PROFESSIONALE L'ANNO DI STUDIO ALL'ESTERO E' UN'OPPORTUNITA' ANCORA COSTOSA "CAMBIAMO LA SCUOLA MA SENZA OCCUPARE" LA PROVINCIA RIDUCE A SETTE GLI ISTITUTI DA ACCORPARE SCUOLA SUPERIORE, REBUS SENZA FINE Int. a M.Carrozza: "PRIMA I 41 MILIONI PER IL MERITO POI LA RIFORMA DEI FINANZIAMENTI" Int. a V.Balzani: POVERA SCIENZA BALZANI: "CON DUE SOLDI FACCIAMO MIRACOLI" CONTRO SPRECO, SPECULAZIONI E CATTIVA ALIMENTAZIONE STUDENTI E RETTORI CONTRO I TAGLI: COSI' MUORE L'UNIVERSITA' STUDENTESSA VENDE FOTO HARD "VOGLIO LA MOTO" UNIVERSITA', (RI) NASCE LA COMPAGNIA TEATRALE CHI SALE CHI SCENDE I RETTORI CAMPANI DALLA MINISTRA GLI ATENEI SI FERMANO PER TRE ORE 28/11/2013 NO AL DECRETO, LA PUGLIA SI FERMA 28/11/2013 RIPARTO FONDI, I RETTORI TORNANO DAL MINISTRO ATENEO, LA MOBILITAZIONE PER I PRECARI OGGI STOP ALLE LEZIONI PER I TAGLI AL SUD+++ 28/11/2013 Economia, Lavoro, Previdenza il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore 28/11/2013 il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore Corriere della Sera Corriere della Sera il Messaggero 28/11/2013 Il Secolo XIX il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore Corriere della Sera 28/11/2013 Corriere della Sera la Repubblica 28/11/2013 il Messaggero 28/11/2013 il Giornale 28/11/2013 28/11/2013 28/11/2013 28/11/2013 28/11/2013 28/11/2013 28/11/2013 28/11/2013 28/11/2013 28/11/2013 28/11/2013 28/11/2013 28/11/2013 SQUINZI: NON SO QUANTO POSSONO RESISTERE LE PMI ALIQUOTA FERMA AL 27% PER I PROFESSIONISTI INPS PENSIONI, DOPPIO "ATTACCO" NEI TRASFERIMENTI DI REPARTO FORMAZIONE PER I NUOVI RISCHI DECRETO CIG, ALLARME DELLE REGIONI MOBILITA' BT ITALIA, IPOTESI PROROGA PER EVITARE I TAGLI BASTA CHIAMARLI PENSIONATI D'ORO PENSIONI, CHE COSA CAMBIA CINQUE PUNTI PER CAPIRE MANOVRA DAL FISCO AGLI STATALI ECCO CHI PERDE E CHI GUADAGNA CARLO FELICE, I SINDACATI: "A RISCHIO LE TREDICESIME" BANCHE E ASSICURAZIONI, L'IRES SALE AL 36% IMU PRIMA CASA ABOLITA, MA NON PER TUTTI L'ANTICIPO DIVIDE SOCIETA' E PERSONE FISICHE FUORI DAL SENATO E SUBITO IN PIAZZA LA SCELTA DEL LEADER "DECADUTO" IL QUIRINALE E LA STRADA STRETTA DELLE RIFORME ORE 17.43: L'ADDIO DEL SENATO A SILVIO E LE VEDOVE NERE DI FORZA ITALIA DANNO L'ASSALTO AGLI EXAMICI FONDAZIONE MPS INCASSA 100 MILIONI DALLA VENDITA DEL PRESTITO FRESH ABOLITA LA SECONDA RATA IMU COL TRUCCO DEGLI ACCONTI RECORD IL PICCOLO Data Pagina Foglio 28-11-2013 29 1 Fondi alle scuole, aniva il riparto da Roma Intesa tra ministero e sindacati sui soldi destinati al miglioramento dell'offerta formativa voci, in quanto per alcune risulta diminuito, come ad esempio la quota del fondo d'istituto in rapporto al numero di docenti in organico di diritto della scuola secondaria di secondo grado che è dimezzato; mentre per altre risulta aumentato, come la quota del fondo d'istituto assegnata alle scuole di ogni ordine e grado in rapporto a tutto il personale in organico di diritto». Con l'intesa inoltre, prosegue De Marchi, sono stati determinati i valori unitari e i criteri per il riparto dei fondi, per il pagamento delle funzioni strumentali del personale docente, degli incarichi specifici del personale ausiliario tecnico e amministrativ, delle ore di lavoro che eccedono le 18 per le attività complementari di educazione fisica e per le ore eccedenti in sostituzione dei colleghi assenti; e ancora «per le misure incentivanti per i progetti delle aree a rischio, a forte processo immigratorio e contro l'emarginazione scolastica e per i compensi accessori al personale scolastico comandato». Appena i finanziamenti saranno assegnati a ciascuna scuola - scrive De Marchi - potranno essere avviati i contratti integrativi d'istituto per la parte economica, «senza i quali le attività scolastiche finalizzate al miglioramento dell' offerta formativa rimangono ai blocchi di partenza». La delegazione Snals-Confsal c chiude De Marchi - «ha condiviso la conclusione dell'accordo, che lascia impregiudicato l'obiettivo fondamentale per lo m1!l del recupero della validità, ai fini della progressione di carriera, dell'anno 2012 pertutto il personale della scuola e il conseguente pagamento degli scatti di anzianità eventualmente maturath>. 068391 Raggiunta l'intesa tra ministero dell'Istruzione e sindacati Cgi!, Cis!, Ui!,m1!le Gilda: finalmente è stato sottoscritto l'accordo in base al quale verranno ripartiti i fondi che ogni anno sono assegnati alle scuole per il miglioramento dell' offerta formativa. La cifra per quest'anno è alivello nazionale di poco più di 521milioni di euro lordi, contro i 553 assegnato lo scorso anno. Lo comunica in una nota il segretario provinciale dello m1!l Franco De Marchi, che precisa come a una riduzione dello stanziamento <<llon corrisponde un taglio lineare per tutte le www.ecostampa.it Quotidiano Ritaglio SNALS stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 3 Formazione, intesa tra sindacati e Regione su fondi, avvio dei corsi e cassa integrazione di Michele Giuliano Sbloccate le retribuzioni pregresse. Emanati i mandati di pagamento per la prima annualità dell’Avviso 20. L’assessorato regionale sta inoltre procedendo al potenziamento dei propri uffici PALERMO - Sciopero della formazione scongiurato solo in parte. Ieri, al sit in davanti l’assessorato regionale alla Formazione di Palermo, si sono presentati solo alcuni sindacati, assenti invece i confederali dopo l’accordo tra la Regione e sindacati. Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola hanno trovato un’intesa dopo un serrato confronto con l’assessorato regionale alla Formazione. L’accordo prevede: lo sblocco immediato di tutte le retribuzioni pregresse; l’amministrazione comunica che sono stati emanati mandati a valere della prima annualità dell’Avviso 20 per 200 milioni di euro, e che questi sono stati pagati in ragione del 95 per cento; confermata la volontà di procedere alla erogazione dei mandati agli enti, attraverso procedure anche e sopratutto concordate con i magistrati inquirenti, nel caso di legali rappresentanti sottoposti a misure cautelari o restrittive per inchieste giudiziarie in corso, o impediti oggettivamente. Inoltre l’assessorato ha comunicato che gli uffici sono in corso di potenziamento e verrà consolidato a seguito della richiesta già avanzata al Dipartimento per la Funzione Pubblica di 60 nuove unità comprensive di una adeguata quota di funzionari direttivi. Per i pagamenti relativi al pregresso della filiera Oif (obbligo istruzione formazione), l’amministrazione regionale ha comunicato che è in corso un chiarimento con la Ragioneria, a seguito del quale saranno accelerate le procedure di pagamento; per quanto attiene lo svincolo delle fideiussioni, in attuazione alla Delibera di Giunta Regionale numero 200/2013, l’amministrazione ritiene sufficiente l’accertamento della chiusura delle attività e non più la chiusura delle rendicontazioni. La Dirigente del Dipartimento Formazione, Anna Rosa Corsello, sulla materia inerente il pregresso degli sportelli multifunzionali propone il rinvio ad apposito tavolo complessivo. E’ stato anche annunciato lo sblocco della decretazione del sostegno al reddito. Sono scesi invece in strada Ugl-Fp, Snals-Confsal e l’Unione Lavoratori Liberi i quali si sono detti insoddisfatti dell’atteggiamento della Regione: “Riteniamo inaccettabile- hanno rivendicato - il recupero effettuato dall'amministrazione regionale di alcune integrazioni erogate agli enti in anni passati, che ha generato inevitabilmente una perdita di salario per i lavoratori. Inoltre sono state attivate sul territorio scomposte iniziative di protesta, che hanno generato momenti di grande tensione”. L’approfondimento. Piano giovani, avvio immediato delle attività C’è stato anche l’impegno della Regione ad avviare immediatamente le attività formative del Piano giovani e dell’Istruzione e Formazione Professionale. Sarà reso pubblico sul sito istituzionale l’elenco dei decreti firmati, di quelli pronti per la firma e l’elenco degli enti sollecitati a integrare la documentazione richiesta per l’emissione del decreto. C’è poi l’impegno alla salvaguardia dell’occupazione e il reimpiego dei licenziati dei vari enti. L’amministrazione ritiene di dare corso agli impegni assunti al tavolo trilaterale per facilitare la riallocazione del personale in eccedenza sulla seconda annualità finanziata a valere del “Piano Giovani”, facendosi promotrice di incontri trilaterali con la convocazione degli enti gestori su base provinciale, per favorire l’incrocio tra eccedenze e moduli e ore disponibili d’insegnamento e di spazio per l’allocazione di unità amministrative. Seguirà poi l’obbligo di operare prioritariamente assunzioni tra il personale dell’elenco. M ARTEDì 26 NOV EM BRE 2013 Licata e hinterland LA SICILIA AGRIGENTO 1.31 J Personale Ata scuola in fermento Palma di Montechiaro. Assemblea Qrganizzata dallo Snals per venerdì prossimo ANGELO AMATO PAlMA DI MONTECHIARO, f. b,) Venerdì lo Snals (Sindacato autonomo nazionale 'lavoratori della scuola), terrà un'assemblea sindacale al Liceo Scientifico "Odierna" di Palma, rivolta a tutto il personale scolastico (docente e ATA) del Comune, L'assemblea sarà tenuta dal segretario provinciale Angelo Amato, docente in distacco sindacale e titolare nel locale liceo scientifico, che da due anni è alla guida del Sindacato provinciale ed al quale, cogliendo l'occasione"rivolgiamo qualche domanda, Perché ha deciso di fare quest'assemblea e proprio a Palma? «L'assemblea a Palma, oltte ad essere ormai un appuntamento immancabile, è il proseguimento di una tornata di assemblee che già ho tenuto a Bivona, Sambuca di Sicilia, Canicattì e Licata e continueranno, anche nel mese di dicembre, in tutti i più grossi Comuni della provincia, Èchiaro che in questo percorso non poteva mancare il Comune di Palma, che, oltre ad essere il paese del sottoscritto, annovera molti iscritti allo Snals, che nell'ultimo anno sono aumentati in misura considerevole». Di che cosa si parlerà nell'assemblea? ,Si parlerà dei temi più scottanti e attuali, in patticolare si spiegherà ai pattecipanti l'ultimo prowedimento varato dal Governo, che interessa la scuola, Nella fattispecie sarà illustrato, anche còn l'ausilio di slide (diapositive) appositamente preparate, il D, L 104 del12 settembre,convertito nella Legge 128 dell'8 novembre 2013, battezzato dal Governo col titolo altisonante "La scuola riparte", che invece consideriamo deludente, perché le risorse investite sono del tutto insufficienti. Infatti, dopo che la Scuola negli ultimi anni ha sopportato tagli per 8 miliardi di euro, il Governo vuoi far passare per "rivoluzione copernicana" un prowedimento che è equivalente ad una manovra di 400 milioni di euro», Che cosa chiede lo Snals al Governo? «Chiediamo con forza di cambiare la Legge di Stabi- I lità che, ancora una volta, ha previsto il blocco del Contratto di Lavoro (scaduto dal 2009) e il blocco degli scatti di anzianità, Chiediamo, I inoltre, che cessino una volta per tutte le incur- I sioni legislative in materia contrattuale ed anche la revisione della Legge Fornero, per resti- I tuire al personale certezze sull'accesso al pensionamento. Per queste ragioni sabato 30 novembre, tutti i sindacati rappresentativi del comparto scuola, abbiamo organizzato una manifestazione unitaria, che si terrà a Roma contestualmente in Piazza Montecitorio e presso il Teatro Quirino», ETHèJS ETHèJS I .J!m!l.!Wi" ...., '" "'" Mo.couol " N_ . " "" ..,. Ferie non godute enon pagate. Beffati mille docenti precari -- '._.= .._.. --- O· Drffida del sindacato Snals. Il vice segretano Buono: -Un abuso ai danni dei piÙ deboli» Le ferie sono un dirilto-dovere del lavoratore. ma per gli insegnanti precari deUa provincia di Varese non pos~ sono csscre godute e lo Stato non le paga; quasi una mensilità moltiplicata per oltre mille docenti. La vicenda viene portala alla ribalta dalla segreteria provinciale dello Sonls, che sia inviando ai dirigenti dei singoli istiluti e alla Ragioneria Territoriale dello Stato le diffide per il mancato pagamento delle ferie maturate e non go- dute nell'anno scolastico 2012-'13. Chi lavora nella scuola malura ogni mese due giorni e mez.zo di ferie per un totale di trenta per ogni anno di lezioni: giorni che non ~ssono essere fruiti solo a luglio e agosto. I $upplcnu, il cui contratto scade al 30 giugno, maturano le felie ma in tal modo non ne possono usufruìre e lo Stalo quindi le paga a parte come "diritto non goduto". Questo sino a due anni fa. Poi ~ stato varato il decreto 95 del 6 luglio 20 12 che vieta la monetizzazione di ferie, riposi e pennessi a personale della pubblica amministrazione. D'accordo, pare, anche i sindacati, con applicazione però a partire da quesl'anno scolastico. Una recente circolare della ragioneria generale dello Stato stabilisce invece che l'applicazione dev'essere retroattiva di un anno, per cui Il pagamento delle ferie di luglio e agosto scorsi ~ improvvisamente saltato. Nel Varesollo il contell2JOSO riguarda riguarda 55 supplenti nella scuola dell'infanZIa, 400 alle elementan, 500 fra medie inferiori e superion, 150 del pelOOnale amministrativo. cui va nno aggiunte tutte le nomine di sostegno effeltuate dall'Ufficio scolastico tenìtoriale nonch~ guelle eseguite dalle smgole scuole sui posti vacanti .• Eun vero e proprio abuso ai danm dei più deboli,.. dice il vicesegretario provinciale Snal!, Ge nnarino BUOIIO , .e crea un donno economico evidente che si somma a una sfiducia verso k istituzioni. Siamo di fronte a una legge emess.. senza sentire le organizzazioni sindacali che hanno firmato il COntratto collettivo di lavoro e addirittura modificando in itmere le dec lsiom a noi comunicate dal nunistero il 12 giugno scorso. Vista la situazione paradossale c i siamo visti costretti alla diffida, pronti ad adottare eventuali azioni legali ne l caso lo Stato non sia disposto a tornare sui propri passi,., Rlccardo Prando 1 I Gennarino BUONO Vice Segretario Snals di Varese • Quotidiano nSole9]{l mmrn Data Pagina Foglio 28-11-2013 31 1 www.ecostampa.it Tar Lazio. Il ministero tenuto all'aggiornamento Prezzi più alti per i libri delle elementari Attività produttive e dell'Istruzione ad adeguare i prezzi di copertina dei libri di testo per le scuole elementari al tasso di inflazione progranlffiato dell'armo in corso. Il meccanismo ha funzionato fmo al 2003) successivamente vi sono stati decreti che fissavano i prezzi dei libri confermando quelli precedenti, senza considerare il tasso di inflazione. Anche la legge 133/2008, ridisciplinando le caratteristiche tecniche e tecnologiche dei libri di testo, ha confermato che il prezzo dei libri di testo della scuola primaria va armualmente determinato dal ministero dell'Istruzione «nel rispetto dei diritti patrimoniali dell'autore e dell'edito- re». La legge de12008 non ha dato rilevanti problemi circa la necessità, per i vari anni scolastici, di nuove edizioni, quando non sono stati innovati i programmi di insegnamento. I problemi sono invece emersi per l'adeguamento al tasso di inflazione. Per questo motivo, dopo piu' pronunce favorevoli del Consiglio di Stato (5°76/2007,1898/2011) il Tar Lazio ha ordinato di adeguare il prezzo dei libri. I prezzi, a quanto sembra, di tutti i libri, poiché anche se il ricorso è stato proposto da un solo editore, esigenze di unifornità impongono che l'allineamento all'inflazione riguardi tutti i testi. ©R1PROJ,,;Z;ONfRISERVATA 068391 Guglielmo Saporito per l'anno 2008/2009 era di 10,36 Battaglia sui prezzi dei libri euro, è dinùnuito a 10,15 per l'andi testo della scuola primaria, no scolastico 201312014. Eppure, con vittoria degli editori dinnan- sottolineano gli editori, leggi e rezial Tar Lazio e ordine alministe- golamenti (dal Dlgs 29711994 al ro dell'Istruzione di adeguare gli Dl104!2013) prevedono un'equa importi. Lo hanno deciso i giudi- remuneratività dei prezzi "ammici amministrativi con ordinanza nistrati", in coerenza conl'artico-, 41501 delz5 novembre, aggiungen- lo 41 della Costituzione. Nel settore, fin dal1997un prodo un ulteriore tassello a una controversia decennale. A farne le tocollo vincola i ministeri delle spese, fmo ad oggi, sono stati gli autori ed editori, costretti ad inBATTAGLIA DEGLI EDITORI seguire nelle aule giudiziarie i vari decreti armuali del ministero Il giudice ha ordinato dell'Istruzione che fissano i prez- al ministero dell'Istruzione zi di copertina. Il contenzioso di allineare del 2013 è nato perché, ad esempio, il prezzo del libro per la pri- il costo di copertina ma classe di scuola primaria, che all'i nflazione Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 12 scripta rnanent Data 28-11-2013 Pagina 35 Foglio 1 Docenti troppo anziani? sapere chi siano questi "più eguali" degli altri. Il ministro mette in dubbio che i professori siano generosi e onesti, il che mi pare quantomeno ingeneroso; e dubita anche che i professori «si offrano gratuitamente per seminari, seguire laureandi, e offrire le proprie biblioteche all'Università». La mia esperienza è che l'Università non desidera affatto accogliere le biblioteche personali dei professori pensionati, perché non ha spazio né personale per sistemarle e catalogarle. Mi risulta che i pensionati non possono svolgere neanche gratuitamente qualsiasi attività didattica all'Università. Non possono fare ricerca, se non a proprie spese; non possono ordinare libri alla biblioteca dell'Università. E non possono neppure seguire le tesi già iniziate. Infine, mi pare che per il ministro l'anzianità sia un fatto negativo; che solo i giovani possono alimentare e far crescere la ricerca. Questo può essere vero, parzialmente, ma soprattutto in alcune scienze, dove contano molto aro direttore, sono rimasto molto sorpreso dalle dichiarazioni del ministro Maria Chiara Carrozza a proposito dei professori ("Awenire" del 9 novembre). Non so in quale mondo universitario il giovane ministro abbia fatto esperienza; quello in cui ho vissuto per 45 anni è stato certamente molto diverso. Non conosco nessuno che abbia "preteso" di rimanere al proprio posto anche dopo i 70 anni, «solo perché è un diritto»; e quelli che conosco non hanno avuto solo "tanto" dall'Università, ma hanno anche dato moltissimo. Per quanto ne so, al compimento dei 70 anni tutti (gli ordinari) vengono "espulsi" dall'Università; ed è stato abolito per legge l'istituto della "messa fuori ruolo", ed è ormai obsoleto anche il titolo di "emerito", che prima permettevano di tenere per un paio di anni un piede all'Università, con diritti e doveri limitati. Non so se il «pensionamento rapido» non sia «eguale per tutti», e mi piacerebbe l'originalità, l'innovazione, l'inventiva, la fantasia; e cioè le scienze più" dure", più applicabili alla tecnologia, all'industria, all' economia. Ma all'Università ci sono anche (ancora?) le scienze umane, dove giocano altri fattori e altri fini. Qui conta molto la lenta accumulazione di informazioni. E lo scopo di queste scienze (storiche, letterarie, estetiche, filosofiche, sociali ecc.) non sono i primati, i premi e i brevetti, ma l'educazione, la sapienza, la saggezza; cioè conoscere bene il mondo (nella sua complessità e fin nella sua totalità) passato e presente, per agire razionalmente e costruire il futuro. Mi pare che l'Università abbia da tempo rinunciato a questa missione. E mi pare che il ministro Carrozza dicendo quel che dice irrida ai princìpi della tradizione - cioè la trasmissione di cultura da una generazione all'altra - e della gerarchia, cioè l'autorevolezza degli anziani. Quell'ideologia "giovanilistica" spiega molto della catastrofe culturale, sociale, politica e morale del nostro Paese. Raimondo Strassoldo 068391 C www.ecostampa.it Quotidiano Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 16 Settimanale TEMPi Data Pagina ILIPPO MENEGHELLO HA 24 ANNI e un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Agusta, azienda del gruppo Finmeccanica, lo ha assunto al termme dI un percorso formativo a cui è approdato dopo aver capito che l'università non faceva per lui. Due anni di ingegneria dopo la formazione tecnica superiore, infatti, gli erano bastati. «Soffrivo della mancanza di attività pratica», racconta a Tempi. È in quel periodo che Filippo scopre l'esistenza dei cosiddetti Its, Istituti tecnici superiori che offrono una qualifica terziaria (cioè successiva al diploma di scuola secondaria superiore), ma di tipo non universitario. In Italia ce ne sono 62 in tutto (più 2 in fase di startup) e sostanzialmente offrono ciò per cui era stata originariamente pensata la laurea triennale: una formazione legata al mondo del lavoro. Di fatto nelle università questo non accade, la maggioranza degli iscritti continua per i due anni successivi al triennio e chi non si sente tagliato per una formazione generalista rimane a piedi; ultimamente prigioniero di un pregiudizio che, fin dalla scuola dell'obbligo, vede nella formazione teorica e liceale un percorso di serie A e in tutto ciò che è professionalizzante un addestramento di meno valore, destinato a "quelli che non ce la fanno". «In questi ultimi anni qualcosa è cambiato», nota Emanuele Massagli, dottore di ricerca in Diritto delle relazioni di lavoro e presidente di Adapt, il centro studi sul lavoro fondato da Marco Biagi. «Si comincia a parlare di valorizzazione del lavoro e, complice la crisi, alcuni mestieri vengono rivalutati. Però il sostrato culturale resta lo stesso». F Ritaglio Scuola: testate nazionali Un esempio significativo si è avuto qualche mese fa, quando il governo sbloccava alcune attese risorse per la scuola, con il decreto Carrozza in cui tra l'altro si ribadiva esplicitamente l'importanza di «riconoscere la valenza formativa del lavoro». Peccato che poi i 15 milioni per combattere la dispersione scolastica fossero sostanzialmente destinati a coprire i costi per tenere le scuole aperte di pomeriggioo Ma chi la scuola l'abbandona perché non fa per lui, cosa se ne fa delle aule aperte più a lungo? «Io credo - riprende Massagli - che in Italia scontiamo un pregiudizio nato negli anni Settanta, cioè dopo il boom economico partito negli anni Cinquanta e trainato da un'istruzione tecnica di livello, per cui eravamo famosi anche a livello internazIOnale». Sono quelli infatti gli anni in cui periti e diplomati tecnici entrano in azienda come dipendenti e dopo qualche anno si mettono in proprio. Una volta raggmnta una certa solidità dal punto di vista economico, gli anni Settanta vedono la rivalutazione di un modello gentili ano di scuola: da una parte la cultura classica liceale pensata per la classe dirigente, quella di serie A. Dall'altra parte la forma zio ne professionale (che ai tempi non era neppure di uguale diritto), destinata a chi dirigente non sarebbe mai stato e aveva necessità di iniziare presto a lavorare. «Alla base - riprende Massagli - c'è l'idea molto sessantottina per cui il pensiero intellettuale è più nobile della pratlca manuale. Perché se il lavoro è inteso o come uno sfruttamento del capitale sulla persona, o come una fatica inevitabile per arrivare a fine mese (e non, come scriveva Giovanni Paolo II nella Laborem Exercens, come possibilità di realiz- stampa ad uso esclusivo del zazione della persona e partecipazione alla società), allora è naturale rinviare il più possibile il contatto dei ragazzi con un'esperienza considerata tanto alienante. Non c'è da stupirsi dunque se la fantasia imprenditoriale degli anni Cinquanta e Sessanta non c'è più stata. L'Italia rimane un paese di piccola e media impresa, ma i dati europei dicono che i giovani studenti italiani hanno meno sogni imprenditoriali dei loro coetanei del nord Europa. E questo per un paese come il nostro è un dato impressionante». Oggi in Italia, secondo dati Isfol, quasi il 60 per cento dei giovani tra i 18 e i 24 anni che ha frequentato un percorso di Istruzione e Formazione Professionale ha un impiego a tre anni dalla qualifica e immediatamente dopo aver terminato il percorso lavora il 50 per cento degli allievi. I primi risultati dei già citati Its non sono meno incoraggianti. Le statistiche del Miur riferite ai primi 825 diplomati (250 ragazzi raggiungeranno il titolo entro fine anno), evidenziano che gli occupati sono 470, il 57 per cento del totale. Con casi eccellenti come l'Its Accademia marina mercantile di Genova, dove tutti i 65 dIplomatI hanno trovato un lavoro. Sfiora Il 100 per cento pure l'Its della meccamca dI VIcenza (21 del 22 dIplomatI sono occupatl). Numen che fanno nflettere dal momento che m Itaha meno dI due ragazZI su dIeCI lavorano: Il tasso dI occupazIOne tra l .~IOvam nella faSCIa 15-24 anm e sceso al1?,1, per cento. «La Germama e l umco Stato oCCIdentale che durante la crisi ha visto crescere l'occupazione giovanile. Come si può pensare che l'impian- destinatario, non riproducibile. Pag. 17 068391 www.ecostampa.it Foglio 04-12-2013 20/24 1 /4 Settimanale TEMPi Data Pagina Foglio Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa www.ecostampa.it distato che conosciamo, e che conta circa 500 mila casi all'anno, è quello professionalizzante, cioè quello per i ragazzi che hanno già assolto il diritto-dovere di istruzione o sono addirittura laureati (è infatti destinato a giovani tra i 18 e i 30 anni) e devono entrare in azienda. Nella realtà dei fatti l'apprendistato è diventato, complice la scomparsa del contratto di inserimento, una modalità economica per inserire i giovani sul posto di lavoro, che permette di avere incentivi fiscali. Ma l'apprendistato come lo conoscono, per esempio, in Germania non è questo: è per i ragazzi che sono a scuola e devono assolvere l'obbligo scolastico! Questo strumento in Italia esiste, è il cosiddetto apprendistato di primo livello, ma se ne contano meno di 1.500 casi in Italia, tutti sperimentali. Ed è così per vari motivi: dalla diffidenza dell'impresa a prendere un minorenne alle difficoltà di pensare un'offerta formativa adatta a ragazzi che stanno tre giorni a scuola e due al lavoro». Senza dimenticare la resistenza di un pregiudizio duro a morire, che al massimo vede nella formazione professionale un paracadute per gli scansafatiche e non un'opportunità economica da cogliere, oggi più che mai. III l'APPRENDISTATO IN EUROPA È PENSATO PER CHI STA ANCORA STUDIANDO. IN ITALIA È UNO STRUMENTO PER ASSUMERE CON INCENTIVI FISCALI UN GIOVANE CHE HA TERMINATO GLI STUDI .IL Il U 11.1 ","L.I, ,"UU I:. Dieci punti da sottoscrivere -per rilanclare la formazione prof"essionale Le Acli, la Compagnia delle Opere e i Salesiani Don Bosco hanno elaborato una proposta articolata in dieci punti per rilanciare i percorsi di istruzione e formazione professionale in Italia, considerati come «risorsa strategica per combattere gli abbandoni scolastici e aiutare i giovani a entrare nel mondo del lavoro». Tra i vari punti del documento ci sono l'impegno per il rilancio dell'apprendistato e per la creazione di percorsi di IeFp in tutte le regioni d'Italia (sono molte quelle che non hanno ancora attuato quanto previsto dalla legge 53), e il sostegno alla formazione lungo tutto l'arco della vita lavorativa e garantire in tutte le regioni italiane l'offerta di specializzazione tecnica superiore sia attraverso i percorsi biennali/triennali degli Istituti tecnici superiori, sia attraverso i percorsi annuali Ifts, quale completamento della formazione professionale a livello di post diploma professionale come previsto dall'ordinamento dello Stato. Il documento può essere scaricato per intero e sottoscritto sul sito: www.cdo.org. 068391 to scolastico formativo non c'entri nulla con questi risultati? Possibile che quei ragazzi che in Italia subito dODO la qua- ~ .. lifica di formazione professionale trovano lavoro siano tutti particolarmente fortunati?», si domanda Massagli. «Di sicuro la Germania non ha avuto i nostri anni Settanta con la conseguente opera di sottovalutazione della valenza educativa e formativa del lavoro. Questo non significa, tuttavia, che il loro modello si possa riprodurre tale quale in Italia. Il punto, piuttosto, è quello di conciliare l'ottima formazione generalista italiana con la possibilità di imparare un mestiere, perché non si può arrivare a trent'anni con tanta capacità critica ma senza saper avvitare un bullone». I punti di forza degli Its In questo senso gli Its offrono un modello interessante, pur essendo una formula giovane e ancora di nicchia (ai corsi, che hanno un accesso limitato con un massimo di 25 allievi, hanno partecipato poco meno di tremila studenti). Il primo punto di forza è innanzitutto lo strettissimo legame con il territorio. La stessa formazione professionale, con la legge 53 del ministro Moratti che di fatto parificava i percorsi di Ifp ai licei e ai tecnici per l'assolvimento del diritto-dovere di istruzione, veniva affidata a livello organizzativa alle singole regioni, così da garantire un legame più stretto con le caratteristiche economiche e produttive del territorio. Dietro a ogni Its c'è infatti una Fondazione, partecipata da scuole, imprese e associazioni, università e centri di ricerca, strutture accreditate per l'alta formazione. I corsi prevedono stage per almeno il 30 per cento dell'orario e almeno la metà dei docenti vengono dalle aziende stesse. I corsi durano generalmente due anni. «A differenza di quanto succede in Francia, Germania, Olanda, Danimarca - riprende Massagli - in Italia non è mai esistita una formazione terziaria, cioè successiva alle superiori, di tipo non universitario. Chi va all'università di fatto non incontra quasi mai il mondo del lavoro, quindi una volta inserito deve imparare il mestiere. Lo scopo dell'Its invece è di fornire un titolo di livello universitario riconosciuto internazionalmente, ma già professionalizzante. Con l'Its dunque un'azienda può contare su dei lavoratori preparati e già produttivi non a 26 anni, ma a 23 o 24 al massimo. L'altro elemento molto interessante è il ruolo delle aziende. Soprattutto in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo è essenziale considerare anche la richiesta professionale come un fattore di cui tenere conto nell'offerta formativa». La questione porta dritti dritti al tema dell'apprendistato, uno strumento che ancora stenta a decollare. «L'apprendistato non decolla perché non lo facciamo. Mi spiego. In Italia l'unico appren- 04-12-2013 20/24 2/4 ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 18 TEMPi Data Pagina Foglio 04-12-2013 20/24 3/4 Numero di Its e corsi attivi per area tecnologica Dati relativi a corsi attivati entro il 3Jj12/20l2 COSA SONO GLI ITS l ,1 Fonte: Mlur Its Area Tecnologica Gli Istituti tecnici superiori Efficenza sono "scuole ad alta speEnergetica (EE) cializzazione tecnologica", nate per rispondere alla domanda delle imprese di Mobilità nuove ed elevate competenSostenibile (MS) ze tecniche e tecnologiche. Formano tecnici superiori Nuove Tecnologie nelle aree tecnologiche stradella vita (TV) tegiche per lo sviluppo economico e la competitività e costituiscono il segmento Nuove Tecnologie di formazione terziaria non per Il Made In Italy (TV) universitaria. Si costituiscono secondo la forma della Tecnologie innovative Fondazione di partecipazioper I beni e le attiVità culturali - TUrismo (BBCC) ne che comprende scuole, enti di formazione, imprese, Tecnologie della università e centri di ricerinformazione e della ca, enti local i. comunicazione (TIC) PER CENTO è il tasso di occupazione tl'a i giovani nella fascia 15-24 anni: meno di due l'agazzi su dieci www.ecostampa.it Settimanale 7 • I PER CENTO di studenti degli Istituti tecnici superiori trovano lavoro subito dopo essersi diplomati Numero degli allievi delle super-scuole di tecnologia Area Tecnologica Ammessi Ritirati Frequentanti Efficenza Energetica 338 39 299 Mobilità Sostenibile Nuove Tecnologie della vita Nuove Tecnologie per Il Made In Italy Tecnologie innovative per I beni e le attiVità culturali - TUrismo 827 80 747 111 24 87 1.395 136 1.259 333 23 310 33 269 Tecnologie della informazione e della comunicazione 302 if,' \'~ 3.306 \ftt -/ l' \ '-- 335 "'i. _' ):'è. 2.971 '\ , j 068391 Tutte le Aree ;1- I, j Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 19 Settimanale TEMPi Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 04-12-2013 20/24 4/4 L'alternanza a confronto Condizione dei giovani, 15-29 anni. Valori in percentuali In islnlzlOne/fol'lllaZIOne Il RH ARDO DEll'HALIA r~eet due ll10ndi che non comunicano: piuttosto che agevolal'e !'ingresso nel l11ondo del lavoro, il cOl11pletal11ento degli studi sel11bl'a ostacolal'lo. Gli Its riducono questo fn?no. 068391 Gli italiani studiano fino in età avanzata e iniziano a lavora l'e piL! tal'di dci 101'0 cootanei eUI'opeì. Occupazione e fOI'Illazione continuano a essere oCCLpa~J Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 20 Settimanale Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 01-12-2013 88 1 che per un ragazzo sia una splendida opportunità e mi piacerebbe che tutti, al di là dei mezzi economici, potessero farla. Ma in classe alcuni dicono che è solo un modo per saltare un anno di duro liceo e andare a divertirsi. fRM,CESCA risponde "llolnnHl Insegnante, 2 fìgli I I I 068391 Cara Prof., nella classe di mia figlia, un liceo classico, ben quattro ragazzi sono andati via a frequentare un anno di scuola all'estero. Salteranno quindi l'intero anno scolastico. Sono bravi studenti e cari amici di mia figlia e non parlo per invidia. Le scrivo per due motivi: mia figlia che è davvero brava a scuola avrebbe voluto partecipare, ma questi programmi di studio sono purtroppo troppo cari per la situazione economica della mia famiglia. Non ci manca nulla ma sicuramente non abbiamo quel "di più" per permetterle dì fare questa bellissima esperienza che finisce per essere possibile solo agli studenti di famiglie benestanti. Comunque io trovo Cara Francesca, la Inabilità studentesca è Wl fenomeno in continuo aumento, i giovani sono sempre più interessati ad arricchire il proprio bagaglio di studi, tanto che il fenomeno degli alunni che studiano in altri Paesi ha assunto in certe scuole superiori la dimensione di lm fhiSSo continuo e rilevante. Personalmente sono assolutamente convinta che Un anno, sei mesi, o anche solo quattro passati all'estero siano una grande opportunità di cresata per un ragazzo di diciassette-diciotto anni. Entrare in contatto con "culture" diverse fa crescere e Tlon:solo perché si impara bene una lingua straniera (/a più gettonata è l'inglese), anzi credo proprio che ciò che si sviluppa di più sia la crescita del ragazzo, l'autonomia, la capacità di vivere Wl lungo distacco dal/a famiglia, in Urla parola il diventare grandi. Inoltre, l'importanza dì questi scambi è stata anche riconosciuta dal ministero dell'Istruzione e della ricerca scientifica con un dowmento (nota n. 843 del '10-4-2013) che li incoraggia, dando anche indicazioni alle scuole mi patto fomtativo che devono stipulare con gli studenti in partenza. Purtroppo è vero che si tratta di progetti costosi e /1On alla portata di tutte le famiglie. Mi piacerebbe che fossero istituite "borse di studio" per gli stlldenti meritevoli che vorrebbero fare questa e~perienza, ma non ne hal1no la possibilità economica. In realtà qualcosa si sta già muovendo anche se lentamente. Da quest'anno, ad esempio, l1stituto di previdenza dei dipendenti pubblici ha istituito un bando di concorso per frequentare /'High School all'estero. I posti erano limitati, ma 110n pochissimi e qualwno sta già partendo. Anche altri progetti di organizzazioni private, come quelli di InterCllltura, presenta110 opportunità sotto forma di borse di studio e, se vai Cl visitare i loro siti, scoprirai che molte aziende mettono Cl concorso borse di studio per loro dipendenti e non solo. Certo è a/lcora poco e non è sempre agevole avere accesso a questi programmi, ma con il tempo spero e credo che sarà più facile usufrl.lime e magari a/l'università". sì potrà partire. Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 21 Data IL~MA.TTINO Pagina Foglio 28-11-2013 39 1 «Cambiamo la scuola ma senza occupare» www.ecostampa.it Quotidiano Viaggio al Genovesi tra falchi e colombe. Scatta la colletta per riparare i danni Davide Cerbone «Mia figlia è all'lÙtimo anno e come tanti non ha aderito alla protesta. Non sanno bene neanche loro cosa vogliono e come al solito dopo questa occupazione, passati il Natale e la fine del quadrimestre, si dimenticheranno di tutto. Capisco il rancore nei confronti di una società che non offre chance ai giovdni, ma questa non è democrazia. L'tmica cosa che otterranno sarà la distruzione del Genovesi: io oggi non iscriverei mai un figlio a quella scuola. Quanto alle riparazioni - conclude la signora Martone -, se ne è fatto carico un genitore a proprie spese». L'occupazione in piazza del Gesù leverà le tende il primo dicembre, ma oggi le lezioni riprenderanno all' ex Campanella. Lo annuncia sul sito della scuola un comunicato firmato dalla preside Buonaiuto: «Domani 28 novembre, dalle ore 8 e secondo l'orario in vigore, riprenderanno presso la succursale di piazza Cavour 25 le lezioI1Ì pertutti gli alunni del liceo delle scienze umane e del liceo classico». © RIPHODUlIONE. RISERVATA 068391 Dietro il grande portone serrato, simbolo della scuola occupata, dunque liberata, la contestazione ha il volto imberbe di Enrico e Francesco, look da agit-prop e lessico da iniziati del dissenso. «Questa è un' azione di riappropriazione di spazi di vita e di t()rmazione. Il consiglio di istituto non è espressione di una volontà generale, per questo non ci rappresenta. Noi ci riconosciamo in assemblee libere e aperte come il collettivo studentesco, che da mesi si riunisce almeno una volta a settimana, spesso fuori dagli orari curricolari e fuori dalla scuola», argomentao i due diciottenni, entrambi iscritti all'ultimo anno del liceo Genovesi. Poi perb ci sono gli «altri» studenti, quelli che non sono nell'istituto, nèfuori. Acasa perscelta, <<I nostri amici? Parlano un linguaggio pre-stampato, molti di noi non si riconoscono in questa occupazione pur avendo molto da dire su quello che non va nella scuola>', dice Antonio che aspetta la fine dell'occupazione insieme a gran parte degli studenti. «La scuola va cambiata, ma non serve occupare,>, Il Liceo Genovesi, la scuola è occu pata dagli studenti aggiunge Elena, C'ma per favore non fate il mio nome"). la, sanità e trasporti", dice, racco- con scuole del centro storico, dell' Un duello a distanza. «Noi siamo gliendo l'approvazione dei compa- area flegrea, di Giugliano. «Sì, Giuqui dentro per opporci ad un intero gni riuniti in cerchio al secondo pia- gliano. Perché tra i nostri obiettivi sistema politico ed economico che no. Un consenso, però, meno parte- c'è la lotta contro l'inceneritore che ci impedisce di avere spazi e tempi cipato di quanto vorrebbero. "Molti vogliono costruire lì>,. per la libera aggregazione», puntua- approfittano dell' autogestione per Un anno fa a scaldare le polveri liZZaIlO, spostando l'epicentro delle starsene a casa, ma noi non stiamo fu la minaccia di un accorpamento rivendicazioni da piazza del Gesù cazzeggiando e a dormire sui ban- che avrebbe cancellato in un colpo ad un Iperuranio fatto di aspirazio- chi non ci divertiamo. Noi ci credia- solo il nome e la storia del liceo fonmo veramente». Credono di poter dato nel 1874. Oggi i nuovi colleghi ni alte. Forse, inafferrabili. CosÌ, dalla scuola ai massimi si- smontare lilla scuola verticale per dell'ex Campanella di piazza Castemi il passo è breve: «Manca un costruirne una orizzontale, sosti- vour sono qui. Tutti insieme coltivasenso di comunità, una coscienza tuendo le lezioni frontali con un no il sogno di poter decidere del 10di classe. Ecco, noi vogliamo riap- confronto «circolare". "Ogni giorno ro destino. Perché - dicono - non propriarci del bene comune, por- organizziamo incontri di studio, la- siano altri a farlo. Gli «altri» sono gli boratori, dibattiti. E ci sia- agenti che l'altra mattina alle 5 e tando in primo piano i bisogni essenziali contro mo autotassati per ripa- mezza li haIllio svegliati inmalo moun sistema che fa solo gli Il caso rare i pochi danni: una do per sgomberare la scuola. E sono interessi delle grandi lob- Organizzano porta sfondata, qualche i genitori che quegli agenti li hanno by, delle banche, dei potescritta sui muri, undistri- invocati, mandando alla Procura le ri forti», spiega France- dibattiti butore di bibite rotto. Og- firme per chiedere il ripristino della sco. Enrico rinforza il con- e laboratori gi viene un operaio a ri- legalità. «È stato un atto fascista. cetto: «Basta grandi ope- Le classi mettere tutto a posto, L'occupazione è un atto politico, re e vitalizi, basta privile- libere questa è diventata casa quello è antipolitico», fa la differengi, basta finanziare gli innostra", si affannano a za Francesco. spiegare, mentre ferve teressi di mafie e impren- dal primo Ma Susy Martone, fino a poche l'organizzazione dell'as- settimane fa presidente del Considitoria. E basta tagli ai ser- dicembre vizi essenziali come scuosemblea in programma glio di istituto, non la pensa cosÌ: Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 22 nSole9]{l Quotidiano mmrn 28-11-2013 11 Foglio 1 /2 Data www.ecostampa.it I PARLA CARROZZA Pagina " «Università: l 41milioni per il merito poi rifonna dei finanziamenti» Eugenio Bruno. pagina 11 INTERVISTA Maria Chiara Carrozza Ministro Istruzione Eugenio Bruno ROMA Il semestre di presidenza italiana dell'Ue dovrà essere anche il semestre della ricerca. A chiederlo con forza è il ministro Maria Chiara Carrozza. Che invocanon solo più fondi ma anche una maggiore convergenza tra Stato e Regioni. Senza dimenticare però le emergenze che attanaglia l'Università In primis lariduzione delle risorsechepenalizzagliateneimeritevoli. E qui la buona notizia è doppia: prima dovrebbero arrivare (forsein dueaimi) Lll milioni saltati dal decreto istruzione, poi sirimetterà mano all'intero sistema di finanziamento per il futuro. npresidente della Croi Paleari su questo giornale ha chiesto di recuperare almeno 100 milioni di tagli sul 2013: Ci riuscirete? Credo che gli spazi e le risorse sul 2013 siano troppo pochi. Capisco e comprendo il grido di dolore che viene dairettori delle universitàitaliane, ma devo dire che ho trovato una situazione drammatica in termini di risorse allocate per università e ricerca. Ho trovato il diritto allo studio praticamente azzerato e ho cercato di dare almeno 100 milioni di euro stabili a partire dal 2014 Ho trovato un taglio considerevole ai fondi Ffo delle universitàe ho ottenuto nella legge di stabilità apartire dal 2014 unreintegro parziale di 150 milioni di euro. Ho ricevuto in eredità dai governi precedenti una situazione in cui di fatto non ci sono fondi disponibili Ritaglio Universita' per la ricerca se non poche decine di milioni di euro. Ora bisogna riportarlaalcentro dell'attenzione. Come? In Italia si parla troppo poco di scienza, di ricerca e di tecnologia. Faccio riferimento ai recenti vertici con la Francia, la Russia e anche con la Serbia e ai Consigli europei dell'istruzione, che hanno una grandissima importanza perché la reputazione dell'Italia in termini di politica economica e di capacità di portare il paese verso la crescita dipende anche dagli investimenti che fa nei settori della ricerca scientifica. Anche nelle conferenze stampa sono stati messi in evidenza ~ accordi in campo scientifico. E importante ql.Ù1ldi che la presidenza italiana del Consiglio europeo venga preparata bene e per tempo. Tra l'altro noi scontiamo una struttura amministrativa che non ha la percezione che scienza, ricerca e innovazione siano la stessa cosa. In che senso? Le faccio un esempio pratico. Parliamo di fondi strutturali. Noi ora dobbiamo definire i nostri Pon e non è pensabile che nei piani operativi nazionali non investiamo almeno 3miliardi in ricerca. Ma è molto importante che Stato e regioni convergano su un utilizzo di questi fondi perché ne abbiamo un gran bisogno. lo per ricerca intendo tutta, quella umanistica, quella tecnologica, quella pubblica e privata. In Italia abbiamo trascurato per anni il campo scientifico e anche l'impatto stampa ad uso esclusivo che la comunità scientifica può avere sulle decisioni dei governi. Come valorizzarla? Intanto è una questione culturale e quindi da oggi intendo utilizzare tutti i possibili strumenti di comunicazione, come la televisione, per far capire a tutti gli italianI l'importanza dell'investimento in ricerca. Come ha fatto Confindustria sceg1iel;ldo Porta a Porta per l'XI giornata dell'innovazione.•• lo sono molto grata a Confmdustria. E ho avuto un grande feedback da quella trasmissione. Per i ricercatori è stato un segnale che Confindustria e la Rai considerano la ricerca importante. Ce ne fossero di esell1pi cosÌ. Ci vorrebbero meno talk show sulla decadenza di Berlusconi e più talk show su qual è oggi il rapporto tra scienza, ricerca e società. A proposito di ricercatori ci conferma che il 2014 sarà il loro anno? Nel 2014 dovremo fare due cose molto importanti. La prima è che sarà l'armo dell'empowerment dei ricercatori e quindi bisognerà concentrare tutte le risorse perché i ricercatori diventino indipendenti e in grado anche di partecipare ai progetti europei in modo più strutturato. Occorre aumentare il numero dei ricercatori e aumentare la dotazione di progranlmi diricercaliberainIta~ lia. La seconda cosa importante è parlare di accesso all'università, soprattutto a medicina, formazione dei medici e specializzazione. del destinatario, non Ho trovato una situazione catastrofica sia sui test di anlmissione, che ne12o14 sararmo ad aprile, sia sulla forrÌlazione e la specializzazione dei medici. Abbiamo test di accesso per IOmilastudenti di medicina e borse dì studio per 2.500 specializzandi. Sto provando.a trovare risorse nel campo del Fondo sociale europeo per sostenere la spesa per la specializzazione dei medici. Oggi vedrà.j rettori del Sud che contestano il decreto sui punti organico. Che dirà? Dirò che innanzitutto non si può parlare di università del sud, del centro e del nord. Perché ci sono molte differenze tra mìiversità e università. Anche tra quelle del sud ce se ne sono alcune che hanno dotazioni di punti organico, ma non li stanno utilizzando. Così come ci sono università coni bilanci in crisi e altre che hanno fatto risanamento. A me non interessa solo la situazione attuale del bilancio, ma anche cosa si è fatto per migliorar lo negli anni. Ho tutti i dati sia in termini di bilancio che di risorse stanziate, ad esempio, con i vari pìani sud. Metterò online la tabella con tutti i finanziamenti che i vari atenei ricevono dal ministero. Quello che conta sarà riformare il sistema di finanziamento dell'università e soprattutto eliminare questo sistema cervellotico di distribuzione dei fondi a vantaggio di uno trasparente e semplice. Questa è la sfida più riproducibile. Pag. 25 068391 «Prima i 41 milioni per il merito, poi la riforma dei finanziamenti» mmrn Data Pagina Foglio alta che abbiamo al ministero. Su quali basi si poggerà? Deve esserci una piattaforma di base di frnanziamento e di distribuzione di capacità assunzionali, ma al tempo stesso spingere il più possibile sull'utilizzo di pa- rametri meritocratici per la distribuzione dei fondi. Penso anche che i rettori debbano ripristinare un dialogo costruttivo con il ministero utilizzando la Cmi come luogo di elaborazione di proposte e non come integrazio- ne di lamentele. La conferenza dei rettori deve essere all'altezza della comunità scientifica italiana e fare proposte di miglioramento. 28-11-2013 11 2/2 lioni promessi agli atenei. Arriveranno? I 41 milioni erano risorse per infrastrutture di ricerca considerate in perenzione anzitempo e Nel dI istruzione non si è stiamo lavorando perché vengariusciti a recuperare i 41 mi- no recuperate nella legge di stabilità alla Camera. www.ecostampa.it nSole9]{l Quotidiano ©R1PRODlJZlONERISERVATA «Per i POR nazionali sulla ricerGi servono 3 miliardi, Stato e Regioni celaborin'J) « Servono più borse di spedalimzione in medicina con le risorse del fondo sodale europeo» 068391 Ministro. Maria Chiara Carrozza, 48 anni, guida il dicastero dell'Istruzione, università e ricerca Ritaglio Universita' stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 26 Quotidiano Pagina 28-11-2013 SO/51 Foglio 1 /2 Data www.ecostampa.it la Repubblica TI celebre chimico racconta le difficoltà dei ricercatori italiani alle prese con continui tagli ai finanziamenti GIULIO AZZOLINI problemi che affliggono la ricerca scientifica in Italia sono complessi. Faccia caso a quanto è marginale il dibattito scientifico nel nostro discorso pubblico, pensi alla sua subordinazione nei confronti della cultura umanistica e, soprattutto, tenga conto della cronica mancanza difondi». Vmcenzo Balzani, professore emerito all'Università di Bologna e chimico apprezzato in tutto il mondo per le ricerche sul fotochimico inorganico, guarda in prospettiva alle polemiche che negli ultimi giorni hanno acceso la comunità scientifica italiana. Ascatenarle il Consiglio dei ministri digiovedìscorso conI' approvazione in via preliminare di una legge contraria alla sperimentazione animale. Ieri, su queste pagine, la neo senatrice a vita Elena Cattaneo si rivolgeva direte tamente aNapolitano e aLetta, paventando il rischio capitale che quella norma rappresenterebbe per lo sviluppo della ricerca biomedica. Professore, cosa pensa della legge 96? «N on è il mio campo, ma mi sembrerebbe ragionevole tornare alla posizione stabilita nella normativa europea, che è meno restrittiva dellal~~~e app~ovata dal Parlame':lto italiano». Ritiene che questo caso sia emblematico per giudicare grave la condizione della ricerca in Italia come ha fatto Nature Neu- «I roscience? «Non si può dire che goda di buona salute. Ma la vera ragione sono i tagli che da vent'anni intaccanocontinuarnentenonsolo i fondi alla ricerca, ma anche quelli all'istruzione, che ne è la base. Naturalmente, alla fine in Ritaglio Universita' stampa ad uso esclusivo Italia ci si arrangia. Si finisce per specializzarsi negli aspetti della ricerca che costano di meno. Per esempio, noi a Bologna abbiamo fatto delle scoperte chimiche straordinarie lavorando direttamente sulle molecole, perché i grandi macchinari costano troppo. Ma, certo, l'alta ricercascientifica in Italia resta appannaggio di piccole nicchie». Lunedì, insieme al fisico Giorgio Parisi e alla biologa Michela Matteoli, lei è stato premiato con il NatureAward far Mentoringin Science 2013 dalla rivista Nature. Ma allora qual è il livello degli scienziati italiani? <<I nostri ricercatori non hanno niente da invidiare a quelli stranieri. Se si analizzala produttività degli scienziati italiani per unità di spesa, si scopre che è tra le più alte d'Europa. E inoltre io ho un sacco di allievi che hanno fatto carriere brillanti all'estero, anche perché l'università italiana prepara ancora abbastanza bene i suoi studenti. I problemi riguardano la ricerca. Concretamente, i fondi peri dottorandi e per iTicercatari sono davvero scarsh>. Se siamo arrivati a questo punto, non pensa che parte della del destinatario, non ~~SeftZa i.pandimac~ tI'oppo costosi'» responsabilità gravi anche sui professori e sul sistema accademico? <<In Italia le raccomandazioni valgono in ogni settore. Ma è vero che fino a qualche anno fa i soldi erano distribuitiinmodo clientelare. Oggi, grazie ai sorteggi nelle commissioni e soprattutto grazie al fatto che cominciano a sparire i vecchi baroni, le cose stanno un po' migliorando. Con il nuovo metodo di valutazione che assegna i fondi sulla base della produttività, le università forse hanno capito che se assumono persone di scarso valore finiscono per darsi la zappa sui piedi». Come si esce da questo stalla? «Restituendo presto un po' di soldi alla ricerca, ce la caveremmo benissimo. Siamo in crisi, ma peruscire dalla crisi non si possono ridurre i finanziamenti all'istruzione e alla ricerca. Anzi, quanto più un Paese èin crisi tanto più deve potenziare l'istruzione e la ricerca scientifica. Così fanno tutte le grandi nazioni. La verità è che negli ultimi anni la ricercain Italia è stata tenuta a galla dai fondi comunitari. Perché l'Unione Europea, a differenza riproducibile. Pag. 27 068391 BALZANI: ~~CONDUE SOLDI FACCIAMO MIRACOLI" "ABolopaab~ fatto scoperie Quotidiano la Repubblica Foglio 28-11-2013 SO/51 2/2 www.ecostampa.it dei governi che si sono succeduti in Italia negli ultimi vent' anni ha dimostrato una strategia. Da ~oi non solo si taglia, ma è totalmente assente un indirizzo politico generale. Pensi al settore energetico. L'Italia non ha carbone, non ha petrolio, non ha metano, e qualche tempo fa il ministro Zanonato diceva ancora che si sarebbe dovuto parlare di nucleare. Ma sa che nel 20 11 il fotovoltaico montato sui tetti italiani ha pro~otto una quantità di energia paIl a quella che produrrebbe una centrale nucleare»? Su quali settori dovremmo investire? "Sulle energie rinnovabili ovviamente. Ma anche sulle n~no tecnologie e sulla filiera del cibo. E poi c'è la questione culturale: i mezzi di informazione devono aiutare a diffondere la scienza. Bisogna far capire alla gente che sarà inevitabile consumare di meno». Tanto più che gli italiani, diceva, sanno arrangiarsi... <<Appunto. Altro che trivellare l'Adriatico per trovare una goccia di petrolio ...». Quanto pesa culturalmente e politicamente la Chiesa cattolica sulla ricerca scientifica? "No~ dir~i che 1<1:. Chiesa oggi ostacoli la Ilcerca. E chiaro che nel campo. della biologia e della medicina, possono sorgere dei problemi, ma si tratta di questioni di natura bioetica. Quando si toccano i principi della vita, questo lo sanno gli stessi scienziati, ci vuole molta prudenza. La Chiesa, che spesso viene identificata con le sue frange più retrograde, è invece molto avanti negli altri settori della scienza e non li ostacola affatto. Perché tra scienza e fede non c'è contrapposizione. Riguardano entrambe l'uomo, ma occupano piani diversh>. Data Pagina LA POLEMICA La rivista Nature Neuroscience con un editoriale ha denunciato lo stato di crisi della ricerca in Italia ILDIBAnITO Ieri su Repubblica il dibattito sulla ricerca scientifica italiana tra tagli eleggi che la limitano GUANIMAU La rivista internazionale ha contestato anche le norme approvate in Italia contro gli esperimenti sulle cavie 068391 © RIPRODUZIONE RISERVATA Ritaglio Universita' esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 28 ItaliaOggi Data Pagina Foglio 28-11-2013 19 1 Contro spreco, specùlazioni e cattiva alimentazione.' In vista di Expo 2015 un team di scienziati lavora con BariUa al Protocollo di Milano .• preco alimentare, speculazioni finanziarie sulle food commodities, mala alimentazione che favorisce l'obesità, Sono i tre nemici che nel 2015, i paesi partecipanti all'Expo, e non solo quelli, potrebbero decidere di contrastare attivamente sottoscrivendo il Protocollodi Milano, Una sorta di protocollo di Kyoto del cibo, in via di stesura da parte del comitato cOnsl,Ù.tivo del BariUa center for food & nutrition (Bcfn), Dopo aver discusso per cinque anni dei tre paradossi del cibo;, accesso ed eccesso di cibo, sperequazione 'delle risorse da destinare alla nutrizione delle persone, degli animali e delle macchine e spreco alimentare, durante la due giorni del 5° Forum internazionale sul cibo e la nutrizione conclusosi ieri a Milano, Guido Barilla,.presidente del Bcfn, ha annunciato che questo think tank intende passare all'azione, E, attraverso la redazione del Protocollo di Milano, vuole lanciare il primo seme per far nascere un accordo globale su cibo e nutrizione, Al pari di quello di Kyoto, questo protocollo si pone d'obiettivi Il I ... concreti, In primis ridurre del 50% lo spreco alimentare entro il 2020, tramite campagne mirate ad accrescere la consapevolezza del fenomeno e S accordi di lungo termine sulle filiere" bozzato dai sei membri del comitato consultivo del Bcfn agricole volti a migliorare la pianificazione alimentare, In secondo luogo (formato da Barbara Bucbner, limitare al 5% dei target nazionali direttore del Climate policy initiatis~e energie,rinnovab~i l'utilizzo di ve Europe, da Ellen blOcarbur~ti a base ~en~, pro- 'Oustafson, attivista per un sistema ~uov~ndo riforme agrane ~a~ a ~ ali~entare sostenibile e imprenditrice bIlanCIamento tra ten:em dedicat~ a nel settore del sociale, da Gabriele bIOcarburanti le Riccardi, m'edico nutrizìorus '" ta,proall'alimentazi'one del bestiameequec. Iunwerstta l ' ' ' , re ""de' Ild't 'all'al' t ' ' b tlessore a neo lmen aZIone umana e com a ' , ll tendo la speculazione finanziaria sui Nap'ol~ ~ p~srde~t~ della beni alimentari, E infine contrastare Soc.zetà ttalzaTIfL dl d.wbeto.' a l '1- logze, l,ob eSI'tà attraverso l'ed ucazlOne èh' da Camillo " Ricordi, hi d" mentare e la promozione ll"llrgo con m~c, msegnamento e dI ncerca di stili dl, VI'ta Banl,'Berché " dalI b ' te ., , , sul d'labete a Il'' unwerstta ~ ~one ~n nZlOm SI di Miami, da Riccardo paSSI aI fattI o~correra~Valentini, direttore della diVISIOne " ' Impa , tt'l del cl'Ima no almeno altri 18 meSI,, Il t es to del P roto coIlo dl ' 'l Cent ro euromed'tinfatti' redatto presso l ' Milanosara t , '" 12 'il erraneo' sw eam b'wmentt, nel prosSlffil meSI, con l'tma t"tet, e d a.D ' I le 'b to eh d Il e anle conm u an e e a soB 'II N' b ' ari a u;ren erg, esp~~a m cietà civile che verrl. coinagncolt~a sostemblle), è volta tramite webinar e . ~)le~amente condl~lso dal <?ove;no incontri, e presentato al 60 ~ , • t ' I t a l I a n o , come ha nmarcato Il pnmo ?nun ID erministro,Enrico Letta, nel videomesn!lzlOnale s~ , saggio di ieri al Forum. «Siamo diretCibo ' l' tamente comvo tI», h a d etto Letta, , el la nutrizIOne à Il' t che SI svo ger ne 'd" au unno «nel f:ar SI' h c e l'Expo 2015, un evento S à qU,m l ClrcO2014',ar importantissimo per l'Italia, una grande occasione per il nostro paése, sia un lato, aI ,goverm dell~ 196 nazlOm del, nostro pll~!lesuccesso. Ma siamo altrettanto impeta perc~é SIa toscntto gnati perché il tema dell'Expo 2015 propno a MIlano nel corso sia un successo: il cibo, la nutrizione dell'Expo, , ." la food security intesa come accesso al TI Protocollo di Milano, abcibo sono, infatti, i temi del futuro», Luisa Contri :rot Guido Barilla malltf,{.111:.:elioo'.e la nutrizione·· 068391 • www.ecostampa.it Quotidiano Ritaglio Universita' stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 29 Pagina 28-11-2013 38/39 Foglio 1 /2 Data I - L 'appello «No apolemiche la strada èil dialogo» Studenti e rettori contro i tagli: cosÌ muore l'università rwn +&""'Ii"'Ii"' ........ ""m""ti .... &. Spariti dagli uffici della Federico Il cappotti e persino un bollitore dathe I«magnifici» del Sud oggi dal ministro Carrozza Proposta di Marrelli: tavolo tecnico sui problemi Daniela Limoncelli Tutti in assemblea nell'Università Federico II e all'Orientale. Anche perchè l' «okkupazione» sa ormai di vecchio, dei tempi di mamma e papà. Si sono, è vero, trattenuti fmo a sera i giovani dell' Orientale a Palazzo Giusso per dare un segnale «simbolico». Ma ora meglio discutere e far quadrato intorno ai rettori e ai professori per spuntare qualcosa in più per il proprio futuro. Corre così la protesta negli atenei. Oggi a N apoli, come nelle università del resto del Sud, gli studenti alzeranno la voce per coinvolgere e scuotere il ministro dell'Istruzione e dell'Università, Maria Chiara Carrozza, sui problemi in cui sono costretti a dibattersi, in quest'Italia sempre spaccata a metà, tutti gli atenei meridionali. A iniziare, per esempio, da quei tagli e dai vincoli pesanti che hanno messo nell' angolo iluoghi del Sapere soprattutto dopo il varo del cosiddetto decreto «Punti organico» che sottrae personale proprio alle università del Mezzogiorno. Nel pomeriggio, infatti, i loro rettori, i Magnifici per definizione sede della democrazia, e lasciare da parte le posizioni polemiche o preconcette». Alla Federico II oggi le lezioni saranno consentite anche se, è stato previsto, che i direttori di dipartimento possano decidere di sospendere le lezioni dalle 10,30 fino alle 13. E gli studenti, affermano, sono già allertati contro giovani vandali pronti a infiltrarsi tra loro per mettere a segno atti di teppismo. Pesa, infatti, come una pesante vergogna da cancellare quanto accaduto in occasione della manifestazione di venerdì scorso. Scritte sui muri e sulle scrivanie «alcuni giovani poi, ma non erano studenti - raccontano iragazzi - hanno fatto irruzione nella direzione amministrativa dell'università e hanno rubato il cappotto di un dipendente, spillatrici, perfino il bollitore e alcune bustine di the: una vergogna per tutti noi, sono ladri che rischiano di trascinare i più giovani tra noi». Anche perché, invece, per loro l'obiettivo è chiaro: da mettere in discussione sono i criteri per l' attribuzione a ciascun ateneo del contingente di spesa disponibile per il 2013 espresso, appunto, in termini di Punto Organico. E se il Governo non troverà una soluzione «si assumerà la pesantissima responsabilità politica di determinare la chiusura di tanti atenei del Sud Italia» avvisa llnk-coordinamento universitarioeannunciacheglistudenticontinueranno amobilitarsi ben oltre domani, giornata in cui è prevista una lunga lista di iniziative di mobilitazione in tutto il Sud. Campania in testa. © RIPRODUZIONE RISERVATA 068391 del Sud, si troveranno al ministero. Ci saranno tutti, con il rettore della Federico II, Massimo Marrelli, in prima fila. Porterà una proposta: «Un tavolo tecnico per affrontare i problemi del finanziamento agli atenei, dei servizi per gli studenti, del turn over. Per studiare insieme proposte e soluzioni compatibili anche con la difficile situazione del Paese. Di tutti i problemi in cui vivono le università del Sud, il ministro Carrozza è del resto consapevole: riprovane è la convocazione di oggi a Roma di tutti i rettori del Sud». E Marrelli non ha dubbi, va evitata la querelle tra Nord e Sud: <<A mio avviso aggiunge - il sottofinanziamento in cui si trovano le università meridionali non va risolto togliendo fondi agli atenei del nord da destinare al Sud. Bisogna invece scoprire, ed è possibile, come utilizzare fondi di coesione europei - ed è un problema del Governo non delle singole Regioni - in modo da mettere sullo stesso piano gli studenti di aree diverse del Paese». Eilrettore lancia il suo appello agli studenti: «Bisogna percorrere la strada del dialogo, l'Università è www.ecostampa.it I IL~'rl'1NO Quotidiano Ritaglio Universita' stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 30 Settimanale Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 01-12-2013 26 1 idra ( Le statistiche internazionali dicono che gli studenti italiani hanno difficoltà a scrivere, leggere e far di conto. Da tempo si sa che le criticità maggiori corrispondono al periodo che coincide con l'età della scuola media. E il ministro dell'Istruzione Maria Chiara Carrozza che fa? Pensa di accorciare di Wl armo le superiori. In attesa che qualcuno ci spieghi come si impari meglio studiando meno, è lecito chiedere: perché nessun ministro pensa mai al/e medie; 068391 Chiamato in causa da Silvio Berlusconi, che disconosce la sentenza definitiva di condanna, i115ulta i giudici, grida al golpe e "pretende" dal presidente della Repubblica la grazia motti prolnio. senza chiederla, Giorgio Napolitano ribadisce che: "Non ci S01W le condizioni per Wl provvedimento di clemenza». e definisce le intemperanze di Berlusconi come: "Giudizi di estrema gravità, privi di ogni misura nei contenuti e Ilei toni". Ritaglio Maria Chiara Carrozza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 36 la Repubblica Data 28-11-2013 Pagina 4 Foglio 1 Ed. Bari www.ecostampa.it Quotidiano Due proteste s' mcrociano. Manifesti a lutto per impedire il licenziamento dei lavoratori Ateneo, la mobilitazione per i precari oggi stop alle lezioni per i tagli al Sud FRANCESCA RUSSI ANIFESTI a lutto in tutto l'ateneo. Hanno lavora to con una fascetta nera al braccio i 60 dipendenti precari delle segreterie e degli uffici dell'Università di Bari che dal prossimo anno rischiano di rimanere a casa. Sulle scrivanie ognuno di loro ha attaccato un volantino con il proprio nome e cognome e la data di "scadenza". Per quasi tutti è il31 dicembre il giorno in cui scadranno i contratti che,nella maggior parte dei casi, vanno avanti da oltre dieci anni. Si trat ta, infatti, di precari storici del- M Dalle l'Università che, con rinnovi contrattuali ripetuti, mandano avanti uffici strategici come il ret torato o le segreterie di diparti mento. Dal 2014 a causa della mancanza di risorse finanziarie e del decreto sui punti organico non sarà più possibile rinnovare o prorogare quei contratti. «Con i limiti di spesa imposti per il reclutamento del personale a tem _ po determinato _ spiega Luca De Torna, portavoce del coordinamento precari _ non si potranno più tenere in servizio 60 unità. N e va dell' efficienza e dell' efficacia dell' azione amministrativa. Vieneleso anche il diritto allo studio perché, ad esempio, in segreteria gli studenti dovranno affrontare code anche di un'ora per consegnare un documento». I lavoratori precari ieri hanno anche inviato una lettera di sensibilizzazione ai colleghi. «Stiamo partendo con una campagna di "lutto sociale" - si legge nella missiva - perché vogliamo dare unsegno forte del dramma socia le economico e professionale che sta investendo i lavoratori tecnico-amministrativi precari con contratto in scadenza: i morti sa remmo noh). L'iniziativa di protesta è partita ieri e continuerà questa mattina con un'assem- blea nel cortile di via Crisanzio in occasione della giornata di mobilitazione contro il decreto sui punti organico. Oggi in tutti gli atenei pugliesi le lezioni saranno sospese e, dalle Il alle 15, si terranno assembleesulprovvedimentoche blocca il turn overnelle Università del Sud.ABari doppio appuntamento nell' aula magna del Politecnico e a Scienze della Formazione in ateneo. Dalle 20, poi, open nightal palazzo delle Poste con una lectio magistralis di Franco Cassano sul ruolo dei saperi. Nel pomeriggio, intanto, i rettori puglie si incontreranno a Roma il ministro Maria Chiara Carrozza. open ni·gl1lt Pill.lsaz~!!:odelie Poste con le~:!'II:ljO !I:1n.:<lluil!d:!ra:li!'ii: di F!IraI1I.co ; ' ' ' ' ' ' '•• 1 Pelruzzelli, Emiliano nominaPetrocelli SpnmdefwndampenlC'da ,'vfaghaJmSOC'I]!IUUlvuvtempo 068391 La protesta degli studenti universitari Ritaglio Maria Chiara Carrozza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 41 Quotidiano nSole9]{l mmrn Data Pagina Foglio 28-11-2013 8 1 www.ecostampa.it Confindustria. Fisco e burocrazia i primi ostacoti Squinzi: non so quanto possono resistere le Prni Nicoletta Picchio ROMA ©RIPRODUZIONERISERVATA 068391 Protagonista del miracolo economico, nel Dopoguerra. «Nerbo dell'industria italiana», per usare le parole dette da Leopoldo Pirelli nel 1970, presentando la riforma dello Statuto confindustriale, in cui si predispose un'apposita commissione al vertice. Ricqnoscimenti Ullanimi. Aj quali oggi si aggiunge una domanda, posta da Giorgio Squinzi: «Da presidente di Confmdustria mi chiedo fmo a quando questo straordinario Ulliverso delle Pmi, questa sorta di quarto capitalismo riuscirà a reggere». Sono molte le sue preoccupazioni: «Si scontrano con Ulla pressione fiscale assai più pesante che.in qualsiasi altro Paese d'Europa, con una burocrazia sempre più soffocante, con l'obsolescenza delle infrastrutture, con gli eccessivi ritardi dell'amministrazionepubblica, con il peggioramento dell'accesso al credito, con una montagna di regole spesso assurde e pure differenti da regione a regione, che inceppano le iniziative imprenditoriali e allontanano gli investimenti esteri». Eppure, ha aggiunto, «troveremo la forza di resistere e modificare questo assurdo stato di cose». L'occasione è stata la presentazione del libro dello storico Valerio Castronbvo "L'Italia della piccola industria, dal Dopoguerra ad oggi", che si è tenuta ieri. Oltre all'autore e a Squinzi hanno partecipato il presidente della Piccola industria di Confmdustria, Vincenzo Boccia, il viceministro allo Sviluppo economico, Carlo Calenda, il Ceo e consigliere delegato di Intesa SanPaolo, Carlo Messina, il sociologo Aldo Bonomi. Castronovo descrive le piccole imprese come quel capitali- smo molecolare che si è diffuso inizialmente sulla scia del decentramento delle lavorazioni dei maggiori complessi e che poi si è affermato per un mix di ingegnosità e flessibilità. Senza aiuti pubblici e senza ingerenze del potere politico, grazie alla formazione di numerosi distretti industriali specializzati. «La piccola impresa negli ultimi anni ha rafforzato la propria identità, ponendosi come soggetto che si interroga sui nodi di sviluppo del Paese e contribuisce alla visione di politica economica», ha detto Boccia. È andata oltre i distretti, ha sottolineato Bonomi, arrivando a quell' organizzazione a rete che ha consentito la crescita. Servono soldi per andare avanti: verrà creata, ha detto Messina, un'unità della banca dedicata alle imprese, per fare credito amedio e lungo termine. Messinaha voluto anche sottolineare l'impegno di Intesa SanPa010 con gli accordi firmati con la Piccola di Confmdustria e con i 16,5 miliardi di euro di impieghi degli ultimi 16 mesi. Bisogna spingere sull'internazionalizzazione, specie ora che la domanda interna è bassa: «L'obiettivo è arrivare a 20mila imprese esportatrici», ha detto Calenda, annunciando Ull road show con Confmdustria tra le 40mila imprese che esportano sporadicamente. «Bisogna trasformarle in esportatrici stabili, aumenterebbe il Pil». Altro PUllto, le barriere: la prossima settimana si avvierà un nuovo round di negoziati del Wto: «Dobbiamo chiedere all'Europa - ha detto - un intervento incisivo contro le barriere non tariffarie che stanno ostacolando la circolazione delle merci» e si è soffermato sull'importanza di negoziati di libero scambio U sa-U e. Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 42 Quotidiano nSole9]{l mmrn Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 28-11-2013 12 1 Gestione separata. Rinviato l'aumento previsto dalla legge Fornero Aliquota ferma al 27% per i professionisti Inps Matteo Prioschi Resta al27% per un altro anno (invece di salire al 28) l'aliquota contributiva delle partite Iva iscritte in via esclusiva alla gestione separata dell'Inps e non pensionati. Ilmaxi emendamento alla legge di stabilità, nel comma 521, ha recepito le richieste che nei mesi scorsi erano state avanzate dai rappresentanti dei professionisti non soggetti ad altre forme di previdenza e quindi tenuti a versare i contributi alla gestione separataistituita dalla legge 335/1995, dove "convivono" coniben più numerosi parasubordinati. La decisione è stata presa per congelare gli effetti dell'incremento dell'aliquota previsto oltre un anno fa dalla legge 92/2012. Il provvedimento di riforma del mercato del lavoro "firmato" dall'allora ministro Elsa Fornero ha introdotto un aumento progressivo per gli iscritti alla gestione separata, destinata a salire dal 27% del 2012 al 33% nel 2018, Contro gli effetti di questa decisione si era già intervenuti l'anno scorso con il Dl83/2012 che aveva bloccato l'aumento per un anno sia per le partite Iva che per i parasubordinati. Questa volta, invece, si è deciso di tutelare solo le partite Iva della gestione separata in via esclusiva e non in pensione, cioè i soggetti, circa 182mila persone, più penalizzati dall'incremento. Infatti, mentre per i parasubordinati i contributi sono per un terzo a carico del lavoratore e per due terzi del commit- tente, le partite Iva devono versare tutto di tasca propria e ciò a fronte di una fase di mercato particolarmente difficile. Secondo i dati diffusi di recente dall'Osservatorio dei lavori - Associazione 20 maggio, il reddito medio lordo dei professionisti iscritti alla gestione separata nel 2012 è stato di 15.511 euro, in netto calo rispetto ai 18.836 del 2011. Soddisfazione per il blocco dell'aumento è stata espressa dalle associazioni che nelle scorse settimane si erano mobilitate per raggiungere questo obiettivo, Si tratta di un grande successo, hanno commentato i vertici del Coordinamento del- I ~~~~~~~~~~~~ l'aliquota contributiva per gli iscritti in via esclusiva alla gestione separata dell'Inps è de127% ma sarebbe dovuta salire de128% nel2014 182mila PartiteIva Sono meno di 200mila i professionisti salvati dall'aumento grazie alla legge di stabilità le libere associazioni professionali (Colap), così come quelli di Alta Partecipazione e di Acta, che però al contempo hanno sottolineato la necessità di avviare una riforma organica del sistema previdenziale e assistenziale delle partite Iva iscritte alla gestione separata dell'Inps, anche perché se nel frattempo non la situazione non cambierà, nel 2015 scatterà l'aliquota de130 per cento. «E necessario - ha affermato Emiliana Alessandrucci, presidente del Colap - ripensare l'intero sistema contributivo dei professionisti a partita Iva afferenti alla gestione separata Inps. E questo è fondamentale affrnché si possano dare le giuste garanzie, proporzionalmente a contributi sostenibili, anche a coloro che ogni giorno assumono il rischio delle proprie attività mettendosi in gioco nel mercato con la propria professionalità e competenza». La legge di stabilità nulla cambia per il milione e mezzo di altri iscritti alla gestione separata. Come già stabilito dalla legge 92/2012 e dal Dl83/2012, 1'aliquota per i parasubordinati che non sono assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie da gennaio salirà al 28%, mentre chiha un'altra tutela pensionistica obbligatoria e i già pensionati dovranno versare il 21 per cento. IO RIPRODUZIONE RISERVATA· 1,7 milioni Iscritti la gestione separata conta poco meno di 1,7 milioni di iscritti ~~ Gli effetti della crisi sulle pensioni www.ilsole24ore.com 068391 I\IlIIIlii Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 43 nSole9]{l mmrn 28-11-2013 12 1 /2 Data Pagina Foglio J4EGGE DI STABILITÀ LefinaIità Il prelievo dal 6 al 18% è destinato a finanziare sodal card e salvaguardia degli esodati -Resta il dubbio della costituzionalità La i'revioenza Pensioni, doppio «attacco» www.ecostampa.it Quotidiano Per gli assegni a partire da 90.168 euro contributo e niente indicizzazione Gianni Trovati MILANO Con il nuovo «contributo di solidarietà» introdotto al Senato, peggiora il doppio colpo alle pensioni medio-alte, integralmente giocato sul filo di una costituzionalità ancora tutta da dimostrare. TI maxiemendamento votato a Palazzo Madama in pratica rimette in campo il taglio che era già stato previsto nel 2011, e che è stato cancellato dalla Consulta nel 2013. Questa volta, anzi, la richiesta è maggiore, perché alle quote di pensione superiore a l2 volte il minimo (90.168 euro lordi all'anno ai valori attuali) sarà sforbiciato il 6%, sulle quote superiori a 20 volte il minimo (l28.811 euro) il prelievo sarà dell2% e su quelle sopra 30 volte (193-218 euro) si arriverà a taglia- re il 18 per cento. Per completare il conto dei costi della legge di stabilità, però, non si può dimenticare il sistema dell'indicizzazione, che anche nella legge di stabilità trova nuovi limiti rispetto al meccanismo ordinario: in pratica, per tutti i trattamenti che supera" no di almeno sei volte il minimo, cioè varcano la soglia dei 38.644 euro lordi all'anno, la rivalutazione garantita dalla regola in cantiere è fissa (348 eu~o lordi all'anno con i parametri attuali), e quindi si traduce nei fatti in una perdita proporzionale all'importo della pensione. Per chi riceve più di un assegno (per esempio la reversibilità del coniuge), entrambe le misure si applicano al trattamento complessivo, in base ai dati del casellario Inps. La tabella qui a fianco passa in rassegna gli effetti concreti delle due misure, tenendo conto del trattamento fiscale (compresa. un'aliquota media del 2.33% tra addizionali regionali e comunali) e della mancata rivalutazione. Per una pensione da 100mila euro la tagliola è da 61 euro netti al mese, per un assegno da 200rnila euro il costo sale a 983 euro netti mensili e a 300rnila euro arriva a chiedere 2.275 euro ogni mese. Stando ai dati del dipartimento Finanze, la nuova misura del contributo di solidarietà aumenta di dieci volte la pl'!tea interessata, e arriva ad abbracciare circa '32mila persone invece delle 3mila interessate dal contributo originale pensato dal Governo dal Ddl di stabilità, che scattava da quota 150mila euro lordi all'anno. Ora bisogna vedere se la nuovamisurasaràingradodisopravvivere ai tavoli della Consulta, dove sicuramente arriverà. Rispetto al vecchio contributo, cancelIato dalla Corte, una differenza c'è, perché le risorse così raccolte trovano una destinazione "precisa" nella salvaguardia di una quota di esodati e nell'estensione della social card. Basterà? Per la Consulta, i redditi da pensione «non hanno una natura diversa e minoris generis rispetto agli altri redditi» (sentenza 116/2013), perché sono una «retribuzione differita» (sentenza 30/2004); e quindi non possono subire trattamenti diversi dagli altri redditi. La stessa Consulta, poi, è già stata chiamata in causa dal Tribunale di Palermo anche sullo stop all'indicizzazione. [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA Gli effetti Come cambiano gli assegni superiori a 90mila euro lordi all'anno a causa della legge di stabilità Pensione lorda annua Contributo 90.000 4.3401~ O 100.000 590 110.00~_ 120.000 Pensione I pensio~e~ne-tt-a~al-m-e-s-e'l~~C-o-st-o netto-~I-m-e-sesenza legg~t:li stabilità* I della legge di stabilità +~di:..=s-=-ol::.:fd::..::a;",ri-=-èt::..::àh"""netta al mese I 5.187 ' 1790 5.610151 ,. 2.461 ' 109 , 1.190 j 130.000 Jil 4.763 6.034'!:U ---------~~~.~~-:-~~~ 140.000 ---_.--- 150.000 160.000 3.661 I 4.861 ~- 6.881 , l' 304 7. 1 7.728 6.061 I 170.000 7.261 180.000 8.461 190.000 9.661 200.000 n.268 ., ". 3:1:1. 6.4.57 '.4'90 L:~~~ I: OPER \ ~~----- 210.000 UrtE NUOVE RESIDENZE I IN VENDITA ._-~---,- 9.422 13.068 I)" PIi PRrZIOS,\ ' (.HbHOINC\S\ EL.L\lJ \C\~\. 8.998 I I~~~~;~~R~;F~~R!~~ 220.000 9.845 14.868 Ritaglio Lavoro e previdenza 068391 -~-_._--~ stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 44 Quotidiano nSole9]{l mmrn Data Pagina Foglio 240.000 --16.668 I I 18.468 250.000 ,- - -20.268 - 260.000 22.068 270.000 ~-_. 280.000 - - -...._- 290.000 300.000 I 23.868 G,~.~~~ I ' .. " ~~Ì,~~ _. __ 10_.2_6_9+1_ _~~__1_<a_~~8 '. ',M-. .--~_. .;: I" '. ,;;.i9.~al 'ii .';.',, 10.692 i 1.446 I... . 11.116 I " 1 . 5 8 4 - - - - - - . p : i---_-'.~--: ' :"9'.817 11.539 i 1.722 ';:t~.lQ~ 11.963 1.8,61 ---~~~c--~----- I 25.668 .'clQ,3l7 --+--_ ..... --+-~",,'J.i,' ',.' i:". ! 27.468-;;1; ·"Ii~~,13. ---2-9.268 www.ecostampa.it 230.000 28-11-2013 12 2/2 12.386 ,1.~99 1-+~"-'-r---'-"-~,.-,.,+-- 12.809 ;:I;.~'581--- :;. i ' ' 13.233 ". . ì2.1$'t. f;.i7S' 1 10) Senza contrib~to di solidarietà ~ con applicazion~ integrale del meccanismo ordinario di indicizzazione 068391 i Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 45 Quotidiano nSole9]{l mmrn Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 28-11-2013 30 1 Sicurezza. L'interpretazione del ministero N ei trasferimenti di reparto formazione per i nuovi rischi Luigi Caiazza Il trasferimento del lavo- ESAME MIRATO Se si cambia ufficio ma si conservano le vecchie mansioni l'aggiornamento va valutato caso per caso lavorativa dell'azienda e alle caratteristiche che contraddistinguono le competenze acquisite dal lavoratore, tali da richiedere un adeguamento formativo. Pertanto, la necessità d'integrare la formazione del lavoratore, nel caso prospettato, andrà valutata in considerazione della prestazione del nuovo reparto o ufficio presso cui questi viene trasferito. Tale necessità si verificherà nel momento in cui il trasferimento potrebbe esporre illa- voratore a rischi sui quali non è stato precedentemente formato (ad esempio, nuove procedure operative e di emergenza da seguire), avendo a riferimento anche illuogo in cui la nuova prestazione va eseguita (ad esempio, differenze sostanziali della nuova postazione di lavoro e delle relative dotazioni, variazione delle vie e delle uscite di emergenza). .In sintesi, è evidente, quindi, che il lavoratore dovrà essere sottoposto a una formazione specifica, qualora, pur mantenendo la medesima qualifica, venga destinato a mansioni diverse da quelle precedentemente svolte. Invece, nel caso in cui il lavoratore venga trasferito in un altro reparto/ufficio della stessa unità produttiva, pur svolgendo le stesse mansioni, il datore di lavoro dovrà considerare l'opportunità di programmare gli eventuali aggiornamenti formativi necessari tenendo conto, anche sulla scorta del «documento di valutazione dei rischi, della sussistenza di effettive e concrete esigenze di adeguamento del bagaglio formativo del dipendente». © RIPRODUZIONE RISERVATA 068391 ratore nell'ambito della stessa azienda non comporta necessariamente una nuova formazione ai fmi della sicurezza. È tale il parere espresso dal ministero del Lavoro con la nota protocollare 37/20791 di ieri a seguito di un quesito circa la necessità di provvedere a una nuova formazione, ai sensi dell'articolo 37, comma 4, lettera b), del Testo unico sulla sicurezza sui luoghi di lavoro (Dlgs 81/08) per i dipendenti che siano stati meramente trasferiti da un servizio all'altro (reparto o ufficio) della medesima azienda, mantenendo la medesima qualifica. La premessa riguarda l'obbligo del datore di lavoro di assicurare che ciascun addetto riceva una formazione sufficiente e adeguata in materia di salute e sicurezza, anche con riferimento alle conoscenze linguistiche, con particolare riferimento ai «rischi riferiti alle mansioni». Lanorma di riferimento è l'articolo 37, comma 4, lettera b del Testo unico: la formazione e, ove previsto, l'addestramento, oltre che in caso di costituzione del rapporto di lavoro devono avvenire in occasione «del trasferimento o cam-' biamento di mansioni». Tale obbligo, tuttavia, sussiste nel momento in cui si verifichi una sostanziale variazione dei rischi a cui potenzialmente potrebbe essere esposto il lavoratore in relazione al suo inserimento nella nuova organizzazione Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 46 nSole9]{l mmrn Data Pagina Foglio 28-11-2013 54 1 www.ecostampa.it Quotidiano AmmortizzatorI. Mancano all'appello risorse per 800 milioni riferite al2013 Decreto Cig, allarme delle Regioni Giorgio Pogliotti ROMA stata espressa per gli anni prossimi, visto che si prevede una leggera ripresa senza effetti sull'occupazione e per il 2014 la legge di stabilità ha messo in bilancio 1,6 miliardi, 700 milioni per il 2015 e 400 milioni per il20l6. La legge 92 delzo12 ha disposto la cessazione degli alllffiortizzatori in deroga dopo il20l6, saranno i fondi di solidarietà che partiranno dal prossimo 10 gennaio ad assicurare il sostegno al reddito ai lavoratori delle aziende prive di ammortizzatori ordinari. In vista di questa scadenza, il decreto interministeriale prevede per la Cigd un limite di 2 anni effettivi di durata nell'arco di un biennio, con una progressiva diminuzione di copertura: si va da 8 mesi (nel 204) a 6 mesi (sia nel 2015 che nel 20l6). I rappresentanti delle Regioni ieri hanno ascoltato l'illustrazione delle linee guida da parte del sottosegretario al lavoro, Carlo Dell'Aringa, riservandosi di entrare nel merito del testo nella prossima riunione della commissione Lavoro della Conferenza delle Regioni, dopodichè toccherà ai presidenti delle Regioni esprimere un parere sul decreto. Simoncini sottolinea che con il decreto viene introdotta «qualche rigidità in più per la cassa in deroga, senza grandi impatti per regioni come la Toscana», mentre sono in arrivo «interventi più decisi sulla mobilità in deroga in alcune aree del Paese». ©RIPRODUZIONERlSERVATA 068391 Sul decreto interministeriale Economia-Lavoro che contiene una stretta per la concessione della cassa integrazione e della mobilità in deroga è partito il confronto con le Regioni che lanciano l'allarme per le risorse: «mancano all'appello 800 milioni per il 20l3, ma non c'è alcuna certezza neanche sui 330 milioni annunciati da tempo dal Governo, ancora non previsti in alcun provvedimento», denuncia il coordinatore della commissione Lavoro della Conferenza delle Regioni, Gianfranco Simoncini. Lo scenario, complice la crisi, è preoccupante: i 2,5 miliardi nel complesso assegnati alla Cigd per il 2013 non sono sufficienti per assicurare ai 186mila lavoratori che secondo le stime del ministero del lavoro beneficiano della Cigd di arrivare alla fine dell'anno. Il dato rilevato dall'Inps ad ottobre con la cassa in deroga in calo de158,7% è un campanello di allarme, poichè è dovuto all'esaurimento delle risorse da parte di diverse regioni. «Governo e Parlamento non possono pensare di approvare i nuovi criteri lasciando l'incertezza sulle risorse che c'è oggi - continua Simoncini -. Se approveranno il decreto devono asssicurare un' adeguata copertura economica». La stessa preoccupazione è Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 47 Quotidiano nSole9]{l mmrn Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 28-11-2013 54 1 Tlc. Rinvio delle parti al4 dicembre Mobilità BT Italia, ipotesi proroga per eVitare i tagli . Andrea Biondi sindacali a muoversi in tale direzione entro il 4 dicembre Un verbale di rinvio, che· saranno chiamati ad aderire sposta in avanti le lancette del all'offerta di incentivazione redde rationem al4 dicembre. all'esodo entro il 15 febbraio. Allora i sindacati dovranno L'uscita dall'azienda potrebbe tornare a sedersi dinanzi ad poi avvenire entro fine marzo, azienda e ministero del Lavo- con una decurtazione proporro con in mano ilplacet dei pro- zionale del beneficio garantipri lavoratori consultati nelle to dall'offerta di incentivazioassemblee sulla proposta che ne. ieri ha ottenuto il via libera di Come detto però è prelimiBTItalia: altri due mesi e mezzo per far decidere ai lavoratori (un minimo di 25-30 che an- I.'IPOTESI drebbero a unirsi ai 55 che già Servono altre 25-30 unità hanno espresso il loro sì) di ac- per completare il quadro cettare l'offerta di incentivazione all'esodo. Se dai lavora- degli esodi incentivati tori non arrivasse l' ok alla pro- Al via nei prossimi giorni posta che le stesse organizza- le assemblee tra i lavoratori zioni porteranno nelle assemblee, non ci sarà alternativa alle lettere di licenziamento. nare il sì dei lavoratori che doSi è concluso cosÌ l'incontro vrà essere nelle mani dei sindadi ieri al ministero del lavoro cati per l'incontro del 4 novemsulla vertenza BT Italia. Di «ri- bre. In questo caso, qualora si sultato importante» nella trat- trovassero altri 25-30 profili ditativa parla Giorgio Serao (Fi- sposti a usufruire dell'incentistel Cis!). BT Italia - 810 milio- vazione, l'azienda comunque ni di fatturato, 574 milioni di si è riservata la possibilità di Ebitda, che dal 1995 offre in Ita- decidere il da farsi in base alle lia servizi di comunicazione al- condizioni del momento. le imprese e alla Pa ha indicato Le alternative vanno da una in l221a cifra degli esuberi (pe- riapertura della procedura di raltro diminuiti rispetto ai 147 mobilità o azioni per l'abbassadi inizio procedura) su circa mento dei costi. Una di que950 lavoratori sparsi fra Mila- ste, per esempio, potrebbe esnO,Roma, Torino, Firenze, Na- sere il demansionamento. Buona parte del match ora poli e Padova. Il calo da 147 a l22 è avvenuto in virtù dell'in- si giocherà quindi nelle assemternalizzazione di alcune lavo- blee dei lavoratori. Cui le orgarazioni in precedenza appalta- nizzazioni potranno comunte all'esterno. que spiegare una disponibilità All'offerta di incentivazio- dell'azienda per nulla scontane all'esodo (da 15 a33 mensili- ta, vista l'intran~igenza della tà), il cui termine per aderire casa madre inglese a risolvere era stato fissato allamezzanot- il problema esuberi in maniete del 26 novembre, hanno da- ra drastica. In tal senso, riferito un ok di massima 55 lavora- scono fonti sindacali, l'intertori. L'obiettivo, fanno sapere vento di moral suasion del mifonti sindacali, è di aggiunger- nistero del Lavoro non è stato ne almeno altri 25-30. Questi - trascurabile. sempre che le assemblee diano mandato ai rappresentanti IO RIPRODUZIONE RISERVATA Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo 068391 MILANO del destinatario, non riproducibile. Pag. 48 Quotidiano COBBIEBE DELLA SEBA Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 28-11-2013 1 1 BASTA CillAMARu PENSIONATI D'ORO di MASSIMO FRACARO e NICOLA SALDUTTI nutile. Ogni volta che c'è da intervenire sui conti pubblici la (triste) fantasia del legislatore arriva sempre allo stesso punto: toccare le pensioni. Tema delicato, pOiché solo grazie alle riforme previdenziali che si sono succedute i conti pubblici sono stati tamponati. Il sistema previdenziale italiano riesce cosÌ I a essere non solo tra i più solidi in Europa, ma a rappresentJre per certi versi un esempio anche per Paesi solitamente considerati più avanzati, come Francia e Germania. Eppure, gira e rigira, quando bisogna risparmiare è lÌ che s'interviene. Con parole nobili, ma con risultati non proprio equi. - - - CONTINUA A PAGINA 15 Il commento QUEll'ASSEDIO AI PENSIONATI E L'ILLUSIONE DELL'EQUITÀ PER I GIOVANI SEGUE DALLA PRIMA Prendiamo il contributo di solidarietà sulle pensioni oltre i go mila euro lordi l'anno e che potrà variare dal 6% al 18%. La norma, negli annunci, è stata legata al finanziamento, parziale, dell'introduzione del reddito minimo. Come dire: si dà la sensazione che si stia togliendo ai redditi più alti per dare ai più poveri. Soprattutto ai giovani con difficoltà d'inserimento nel mondo dellavoro. Ed è qui l'inganno: legare due cose, che legate non sono. Certo che la priorità è garantire un futuro (anche previdenziale) ai più giovani. Un legislatore che non lo facesse, sarebbe irresponsabile, ma non è tagliando le pensioni che si ottiene questo risultato. L'oro, si sa, è un metallo nobile. E in fase di crisi viene molto facile accostare al metallo giallO qua1unque reddito sia superiore a quello che noi stessi stiamo percependo. CosÌ a furia di intervenire (o di annunciare interventi) sulle pensioni cosiddette d'oro, si è introdotta nel Paese la sensazione che l'unica strada possibile sia quella di agire sempre su questo fronte. Con soglie, però, spesso davvero basse. È cosÌ accaduto' ad esempio, che anche i pen- sionati con più di 1.441 euro lordi mensili si siano visti congelare il loro assegno per due anni (decreto Salva Italia). E dal 2014 per altri tre anni l'indicizzazione sarà piena solo per gli assegni fino a 1.486 euro lordi. Mentre nel 2014 chi ha una rendita superiore a 2.972 euro, sempre lordi, se la vedrà congelata. Una misura iniqua quella del blocco della scala mobile, perché il taglio di un anno ha effetti moltiplicativi che si ripercuotono per anni. Purtroppo, a giudicare dai venti parlamentari' l'adeguamento è a rischio d'estinzione. Nei giorni scorsi il supercommissario alla spending review, Carlo Cottarelli, ha fatto sapere che se la prenderà (anche) con le pensioni d'oro e con le pensioni d'argento (sarebbe interessante una legge che ne definisse il confine). Ma è possibile che questo sia l'unico fronte dal quale è possibile risparmiare? Conviene fare un po' d'ordine. Le pensioni d'oro, o meglio considerate tali, appartengono per la stragrande maggioranza ad ex lavoratori dipendenti. A contribuenti che non solo hanno versato regolarmente i contributi, ma anche le imposte sui redditi. Non tutti meritano quel trattamento, ma la maggior parte se l'è costruito con i versamenti previdenziali suoi e dell'azienda: E ora la mazzata: oltre i 75.000 euro di reddito lordi già l'aliquota Irpef è del 43%. Quindi chi ha una pensione oltre i go.ooo euro lordi e fino a 128.000 euro lordi pagherà nel 2014 un'aliquota complessiva del 49% a cui vanno aggiunte le addizionali locali. In pratica si sfonderà il fatidico muro del 50%. E per chi guadagna più di 193.000 euro, reddito non disprezzabile è vero, la pressione tributaria salirà al 61 %. Forse è troppo. Certo, i privilegi vanno aboliti, gli sprechi ridotti, le tutele per le fasce deboli aumentate' ma non è colpendo i pensionati, anche con redditi più elevati, che tutto questo sarà possibile. I sacrifici si possono chiedere, ma le finalità devono essere chiare e condivisibili. Senza contare il gioco pericoloso di mettere le generazioni l'una contro l'altra. E cosÌ anche quel welfare familiare che ha fatto da vera stampella anticrisi, rischia di incrinarsi. A quel punto non ci saranno riforme che tengano. Massimo Fracaro Nicola Saldutti ©RIPRQDUZIONE RISERVAT Ritaglio Lavoro e previdenza stampa 068391 La stima Oltre i 75 mila euro l'aliquota Irpef è del 43%. Chi ha un assegno oltre i 90 mila euro pagherà un'aliquota del 49% ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 49 Quotidiano COBBIEBE DELLA SEBA Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 28-11-2013 15 1 /3 Torna 1'adeguamento al costo della vita per le pensioni superiori a 1.486 euro lordi al mese (3 volte il minimo), ma in forma limitata e comunque non oltre i 2.972 euro lordi. Ma torna anche il contributo di solidarietà ~mlle cosiddette pen&loni d'oro che solo lo scorso giugno la Corte costituzionale aveva cancellato. Q!lesta volta sarà del 6-120/0 sugli importi superiori a 6.936 euro lordi al n1ese (90.168 euro all' anno). Sono le principali novità in materia previdenziale contenute nel disegno di legge di Stabilità, come modificato dal maxi emendamento del governo approvato al Senato. Ora passa tutto all'esame della Camera Enrico Marro ROMA - La legge Finanziaria 1995 ha disposto che il primo gennaio di ogni anno le pensioni vengano adeguate in base alla variazione del costo della vita accertata dall'Istat, l'Istituto nazionale di statistica L'adeguamento è fissato con un decreto del ministero dell'Economia alla fine di ogni anno per l'anno successivo. Per il 2014 l'aumento dovrebbe aggirarsi intorno alI'1,5%, stima di aumento dei prezzi nel 2013 fatta dall'Istat e dal governo nella nota di aggiornamento al Def (Documento di economia e finanza). Fin dall'inizio l'adeguamento non è stato riconosciuto al 100% per le pensioni di importo elevato, con soglie che sono cambiate di anno in anno. La stretta più forte fu decisa con il decreto Salva Italia del governo Monti, che stabilì sia per il 2012 sia per il 2013 la perequazione al 100% solo alle pensioni di importo fino a tre volte il minimo (1.441,59 euro lordi al mese, nel 2012), abolendola sulle pensioni di importo superiore. 068391 @RIPRODUZIONE RISERVATA Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 50 Quotidiano COBBIEBE DELLA SEBA Data Pagina Foglio www.ecostampa.it I 28-11-2013 15 2/3 rPe_req_-_u_a__ ~one/2---~-.--. -~=-__~--_-__._--.~~-=---=-=-= Scatti fino a 6 volte il minimo La legge di Stabilità 2014, come modificata dal maxiemendamento del governo, dispone per il triennio 2014-2016 di una perequazione limitata anche sulle pensioni di importo fra 3 e 6 volte il minimo, negandola per quelle superiori a sei volte. L'adeguamento al costo della vita sarà quindi del 100% per i trattamenti fino a tre volte il minimo (1.486,29 euro lordi al mese). Per quelle fra 3 e 4 volte il minimo (1.486,29 - 1.981,72 euro) la rivalutazione sarà del 90% «con riferimento all'importo complessivo dei trattamenti medesimi». Sempre sull'intero importo, l'aumento sarà del 75% per le pensioni fra 4 e 5 volte il minimo (1.981,72 - 2.477,15 euro lordi) e del 50% su quelle fra 5 e 6 volte il minimo (2.477,15 - 2.972,58 euro lordi) mentre sulla parte eccedente 6 volte non ci sarà alcun aumento. © RIPRODUl!ONE: RISE'RVATA ----- ---- ------ ~~O/l Fino all'I% dai fondi speciali il decreto Salva Italia del governo Monti rafforzò il contributo di solidarietà già introdotto dall'esecutivo Berlusconi, stabilendo, dal 2012, un prelievo del 5% sugli importi di pensione compresi fra 90mila e 150 mila euro lordi, che saliva al 10% sulla fascia 150-200mila e al 15% sulla parte eccedente i 200 mila euro lordi. Tale contributo è stato dichiarato incostituzionale dalla Consulta lo scorso giugno, perché discriminatorio in quanto applicato a una sola categoria di contrjbuenti, i pensionati, e non anche ad altri cittadini con lo stesso reddito. E ancora in vigore, invece, il contributo di solidarietà fissato da Monti per i pensionati dei fondi speciali: Trasporti, Elettrici, Telefonici, Volo, ex Inpdai. il prelievo oscilla tra lo 0,3% e l' 1%della pensione in base agli anni di contribuzione versati prima del 1996. Sono escluse dal contributo le pensioni fino a 5 volte il minimo. © RIPRODUZIONE RISERVATA L-- . _ __ - - - - ----- ---- IPr8iieVo/2. . TI contributo fino al 18% ------- il contributo di solidarietà sulle cosiddette pensioni d'oro viene riproposto nel maxiemendamento del governo per finanziare un sussidio a favore dei più poveri, motivazione che dovrebbe consentire, secondo il governo, di superare eventuali nuovi giudizi di costituzionalità. il contributo è fissato nel 6% per la parte di pensione compresa fra 14 e 20 volte il minimo (go. 168 - 128.811 euro lordi annui), che sale al 12% sugli importi fra 20 e 30 volte il minimo (128.811- 193.217 euro lordi annui) e al 18% sulle quote oltre 30 volte. In tutto, le pensioni colpite dal nuovo contributo di solidarietà sono, secondo i dati Inps, 29.554- Si tratta.di assegni superiori a 6.936 euro lordi al mese. Di questi, 6.805 sono maggiori di 9.908 euro lordi al mese (20 volte il minimo) e appena 1.344 superano i 14-863 euro lordi al mese (30 volte il minimo). 068391 © RIPRODUZIONE RISERVATA Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 51 Quotidiano COBBIEBE DELLA SEBA Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 28-11-2013 15 3/3 Le proposte L'ipotesi del 10% Le norme sulle pensioni sono tra quelle che potrebbero cambiare durante l'esame della legge di Stabilità che ora, dopo l'approvazione del Senato, passa alla Camera Il viceministro dell'Economia, Stefano Fassina, auspica per esempio un miglioramento dell'indicizzazione al costo della vita, còme chiedono anche i sindacati. Il contributo di solidarietà è invece un argomento che divide. Le associazioni dei manager e dei professionisti parlano di norma incostituzionale, anche nella nuova versione. Un economista e parlamentare vicino a Matteo Renzi come Yoram Gutgeld propone un prelievo del 10% sulle pensioni maggiori di 3.500 euro lordi al mese che frutterebbe 3,3 miliardi l'anno, ma altri economisti come Tito Boeri e Tommaso Nannicini hanno calcolato che, anche con un prelievo progressivo (2-15%), al massimo si potrebbe ottenere un miliardo. Le pensioni sopra 3.367 euro lordi al mese sono infatti solo 397.128 su un totale di 23.4 milioni. 068391 © RIPRODUZIONE RISERVATA Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 52 Pagina 28-11-2013 11 Foglio 1 /2 Data www.ecostampa.it Quotidiano La manovra Dal fisco agli statali chi perde e chi prende Ecco chi guadagna e chi perde dalla manovra, dal fisco agli statali ai pensionati. Cifoni a pag.ll Dal fisco agli statali ecco chi perde e chi guadagna ~ La legge di stabilità sale a 15 miliardi ~ Per ilpeso della nuova tassa sulla casa Passano alla Camera i nodi insoluti saranno decisive le scelte dei Comuni Il BILANCIO -------ROMA Cresce !'importo lordo della manovra nel passaggio al Senato, ma restano insoluti alcuni dei problemi che la maggioranza parlamentare (nel frattempo divenuta più esigua) intendeva risolvere. Se ne riparlerà alla Camera, sempre con il vincolo dell'invarianza dei saldi. Finora a Palazzo Madama l'effetto netto della legge di stabilità è leggermente migliorato, per un importo di circa 175 milioni in termini di indebitamento netto nel 2014 e un po' meno nei due anni successivi. Ma cresce in ma- niera più vistosa, di circa 2,8 miliardi, l'importo della manovra lorda, ossia le risorse complessivamente mobilitate tra entrate e uscite. Se si. aggiunge somma agli 11,4 miliardi del provvedimento originario si arriva a 14,2 miliardi (circa 15 in termini di saldo netto da finanziare). Le novità principali dal lato delle entrate sono la programmata riduzione di 500 milioni del gettito Tasi, sotto forma di detrazioni gestite dai Comuni, e i 620 milioni di maggiori introiti per l'istituzione dell'imposta di registro sulla cessione dei contratti di leasing. Anche dopo i ritocchi di Palaz- zo Madama il provvedimento conferma !'impostazione di fondo voluta dal governo. C'è la scelta di intervenire per ridurre il cuneo fiscale, ma l'effetto sui lavoratori dipendenti pur se non insignificante risulterà comunque limitato, non tale da dare la desiderata spinta ai consumi. Sicura- SALGONO LE DETRAZIONI PER I LAVORATORI DIPENDENTI MA l'EFfETTO RESTA LIMITATO mente non escono bene dalla manovra i dipendenti pubblici, che vedono confermato il blocco dei contratti e incasseranno la liquidazione - in caso di cessazione del servizio - con ulteriori dilazioni. Per quanto riguarda i pensionati si salvano quelli con un assegno fino a 1.500 euro lordi al mese, che potranno recuperare in pieno !'inflazione, mentre ai livelli più alti l'adeguamento sarà parziale. Infine la partita sulla casa, che potrebbe non essere definitivamente conclusa, affida ai Comuni un ruolo decisivo il prossimo anno. LucaCifoni © RIPRODUZIONE RISERVATA Pensioni perdita da 236 su Si salvano le pensioni fino a 1500 euro al mese lorde circa (ossia tre volte il minimo Inps), che per il 2014 avranno il recupero integrale dell'inflazione. Per quelle al di sopra <ii questa soglia l'adeguamento sarà parziale e via via decrescente: quelle al di sopra di sei volte il minimo, dunque circa 3.000 euro al mese, avranno solo un incremento fisso uguale per tutti di circà 18 euro allJIese. Il passaggio al Senato ha lasciato intatto lo schema elaborato dal governo, che potrebbe ancora essere modificato alla Camera, naturalmente se si troveranno le risorse finanziarie necessarie. Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad Qual èJa perdita effettiva per i pensionati? Dipende naturalmente dall'importo dell'assegno: con 3 mila euro lordi al mese,la differenza rispetto alla rivalutazione piena è di 236 euro l'anno, con 4 mila di 392, con 5 mila 548 e così via crescendo. La perdita netta effettiva sarà però un più contenuta perché quegli incrementi sarebbero tassati con aliquote marginali via via più alte fino al 43 per cento: ad esempio con 5 mila euro al mese l'aliquota marginale è del 41 per cento e dunque la perdita si riduce a 323 euro. Per chi invece ha una pensione oltre i 90 mila euro circa l'anno (6.935 al mese) scatterà un contributo di solidarietà crescente: 6 %, poi 12 %sopra i129 milae18 %sopra i 193 mila. Su un trattamento previdenziale di 200 mila euro l'anno l'esborso è di oltre 11 mila lorde. uso esclusivo del destinatario, non 068391 Senza rivalutazione riproducibile. Pag. 53 Data Pagina Foglio o a 28-11-2013 11 2/2 www.ecostampa.it Quotidiano Statali Tfr dilazionato: tre rate sopra i 100 ~ila euro Sconto sicuro per le rendite catastali alte Nel 2014 i proprietari. di abitazione principale verseranno ai Comuni di residenza un tributo immobiliare sicuramente maggiore di quello del 2013 (anno in cui 1'Imu è stata sostanzialmente cancellata per questa tipologia di immobile) ma con tutta probabilità un po' meno di quanto pagato nel 2012, primo anno di applicazione dell'imposta municipale. Il versamento sarà dovuto a titolo di imposta sui servizi (Tasi). Il beneficio risulta abbastanza evidente per le abitazioni di valore catastale medio-alto, mentre per quelle con un valore più basso il saldo finale dipenderà in modo essenziale dalle scelte dei singoli Comuni, che possono portare l'aliquota della Tasi dall1 fino a12,5 per mille (nel 2014 ) e riceveranno 500 milioni con il vincolo di destinarli a detrazioni per le famiglie. CosÌ ad esempio su un appartamento con una rendita catastale di 1000 euro nel 2012 se ne pagavano 472 di lmu con l'applicazione dell'aliquota standard de14 per mille e della detrazione di 200 euro. La Tasi dovuta il prossimo anno sarà pari a 168 euro se il Comune mantiene l'aliquota base dell'l per mille e di 420 se invece la porta allivello massimo dell'1,5. Quest'ultimo importo potrebbe essere ridotto applicando una detrazione, ad esempio di 50 euro (dunque 370). Dal 2015 in poi invece il tetto massimo per le abitazioni principale in assenza di novità passerà al6 per mille: e allora il salasso potre bbe essere ben maggiore. Ancora una volta i dipendenti pubblici SonO chiamati a dare un contributo rilevante all' equilibrio dei conti. Sono a loro carico alcuni degli interventi che concorrono a ridurre la spesa pubblica nell'ambito della legge di stabilità. Sostanzialmente viene riproposto ed esteso, ma in alcuni casi reso più stringente, l'impianto che prevedeva già a partire dal 2011 il congelamento delle retribuzioni dì fatto ed il blocco dei rinnovi contrattuali, con il conseguente mancato adeguamento delle retribuzioni all'inflazione. Si interviene poi in maniera' sostanziale sul trattamento accessorio percepito da questi lavoratori. La legge di stabilità conferma inoltre con alcune eccezioni le disposizioni di blocco del tum-over ossia di sostituzione del personale che esce dall'amministrazione pubblica avendo raggiunto l'età della pensione. Ma proprio quest'ultima categoria di lavoratori viene colpita da una ulteriore dilazione dei tempi in cui è riconosciuto il trattamento di fine rapporto. Il ritardo, variabile in funzione dell' entità della liquidazione, arriva a tre anni, se la somma che il pensionato deve percepire è superiore a 100 mila euro. Da questa parte della manovra lo Stato ricava risorse finanziarie crescenti, che nel 2017 arrivano al nòn trascurabile importo di 905 miUoni. Cuneo fiscale Benefici un po' più concentrati, con l'impatto maggiore sui redditi che vanno da 12 mila a 18 mila euro. È questo rassetto finale del capitolo cuneo fiscale della legge di stabilità, per quanto riguarda i lavoratori dipendenti. L'obiettivo di politica economica era chiaro: ridurre l'attuale forbice tra il costo del lavoro complessivo sostenuto da un'impresa - contributi sociali e retribuzione vera e propria - e il netto percepito dal dipendente, una volta versate tutte le imposte dovute. Data la scarsità di risorse disponibili, !'intervento ha però un effetto limitato anche se certamente non nullo. Formalmente l'operazione riguarda chi ha un imponibile fiscale fino a 35 mila euro, ma dato il meccanismo decrescente delle detrazioni Irpef i benefici si rid ucono fino ad azzerarsi a quella soglia. Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad Non c'è alcun vantaggio per chi guadagna fino a 8 mila euro: questi lavoratori non versano Irpef e dunque non si avvantaggiano dell'incremento delle detrazioni. Con un imponibile Irpef di 12 mila euro (in assenza di carichi familiari) la minore imposta annua nel 2014 è invece dil47 euro.A15 mila il beneficio rispetto allè regole vigenti nel 2013 sale a 228 euro, che è il Iivello massimo. Con 18 mila si scende a 194 e con 20 mila a 171. Se il reddito è di 30 mila euro gli euro risparmiati saranno solo 57l'anno. A 35 mila, come detto, non cambia nulla rispetto a quest'anno. 068391 Redditi bassi, ben ci fino à 228 euro l'anno uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 54 Data Pagina IIL SECOLO III I IERI VERTICE A ROMA Foglio 28-11-2013 20 1 /2 N IL NUOVO COMMISSARIO STRAORDI IO Carlo Felice, i sindacati: <<A rischio le tredicesime» www.ecostampa.it Quotidiano Martedì consiglio comunale sul teatro. E Pacor incontra il ministro EMANUELE ROSSI bili già periI 2014 diminuiscono». L'altro problema, più cogente, riguarda gli stipendi di dicembre e le tredicesime. Sui quali, secondo i sindacati, non c'è certezza: «Il sovrintendente Pacor ci ha mostrato nei giorni scorsi una griglia con la situazione economica del teatro. Siamo appesi a fondi che devono ancora arrivare e le casse sono vuote. E dicembre è un mese "pesante" perché ci sono le tredicesime». Inoltre, «quello che ci preoccupa di più è capire quale sia la linea guida che sta delineando la Fondazione genovese per il piano di risanamento da presentare al commissario entro 30 giorni. Da tempo abbiamo affermato che non condivideremmo mai un piano che prevedesse esuberi di personale o soluzioni raffazzonate che avrebbero come unico sbocco la liquidazione coatta amministrativa». Ipotesi che, tuttavia, sembrerebbe esclusa: il teatro è sotto organico. Il problema è che il Carlo Felice ha un debito che quest'anno crescerà ancora. «E non con le banche, ma con i fornitori -precisa Pastorino - quindi la rinegoziazione è più difficile. Bisogna agire in fretta: noi con il sindaco non abbiamo più contatti da settembre». [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA 068391 UN PAIO di mesi di calma apparente. Ma la musica, per il Carlo Felice, non è cambiata. E allora basta l'avvicinarsi del pagamento delle ultime mensilità perché ricominci a suonare come quella dell'orchestra del Titanic, perlomeno secondo i sindacati. Passata - per il momento -la bufera diAmt,la situazione del teatro lirico si riprofila all' orizzonte del sindaco Marco Doria. Non è un caso che per martedì prossimo sia stato fissato un consiglio comunale monotematico: «Riferirò in aula sulla situazione del Teatro Carlo Felice - ha spiegato il sindaco Marco Doria - sul lavoro intenso che l'amministrazione comunale sta facendo, martedì il consiglio comunale sarà informato compiutamente sullo stato delle cose attraverso una relazione». Intanto però i sindacati lanciano un grido d'allarme. E chiedono un incontro, proprio mentre il sovrintendente Giovanni Pacor vola a Roma per incontrare il nuovo supercommissario delle Fondazioni liricosinfoniche, Pier Francesco Pinelli, ingegnere idraulico ed ex manager di Erg ed Eni. Pacor la prossima settimana incontrerà il ministro Massimo Bray per mettere a fuoco nel dettaglio la situa- zione del teatro genovese. Un incontro che, secondo quanto trapelato, potrebbe riservare sorprese positive: «Preferisco non fare dichiarazioni», sorride il sovrintendente, in attesa di un atto concreto. Ieri Gianni Pastorino e Francesco Grillo, per i sindacati SlcjCgil e Fistelj Cisl hanno chiesto chiarimenti sulla reale condizione economica del teatro genovese e soprattutto sulle prospettive, in relazione, appunto, alle pratiche da presentare a Roma per rientrare nei requisiti della legge. «E noto infatti che per poter accedere al finanziamento straordinario occorre assolvere ad alcuni obblighi, prima fra tutti, la presentazione di un piano triennale di rientro finanziario». Ma poi nel decreto si parlava anche di possibili esuberi nel personale amministrativo da ricollocare e di un taglio degli integrativi allo stipendio. «Sono due i temi sui quali si deve fare chiarezza - attacca Pastorino - a proposito del fondo ministeriale: ci sono 25 milioni stanziati per le emergenze immediate. Il Carlo Felice ne fa parte, ma insieme al Maggio Fiorentino e al Lirico di Cagliari. Da settembre a oggi, però, anche l'opera di Roma e quella di Bologna sono in una fase di sofferenza, il che vuoI dire che le quote disponi- Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 55 mmrn Data Pagina Foglio 28-11-2013 5 2/2 www.ecostampa.it nSole9]{l Quotidiano I casi PERSONE FISICHE Lascadenta dell'acconto Irpef e lrap IMPRESE 100% la misura dell'acconto 1025% , . Lascadenra deIl'accontolres-lrap CEDOLARE SECCA \ la misura deH'acconto l'acconto Irpef èdetlOO% e va versato entro i12 dicembre. Entro quello stesso giorno sono chiamati alla .cas5à anche i superminimi e chi deve versare l'acconto Inps l'acconto Ires-Irap slitta allO dicembre. Inoltre, la misura dell'antici podovrebbe passare a \1,02',5% (dal 101%), perii 50102013 ) l.ascadenra 1* la cedolare secca 95% la misura dell'acconto Chi ha versato il primo acconto della cedolare secca sugli affitti pagando il38% del debito deve versare, entro il2 dicembre. il . 57% del debito di riferimento BANCHE, ASSICURAZIONI .Lascadenta 130% dell'actOnto la misura deU'àcconto . Banche e assicuraZTon1 che hannoversato nell'estate scorsa il 40% del debito devono pagare entro il 10 dicembre il restante 90% RISPARMIO GESiITO "100% la misura dell'acconto 068391 Lascaden:za deU'acconto Gliintermediari devono versare ill00% della sos~tutiva sui versamenti effettuati sulle plosvalenze maturate daiclienti nei primill mesi dell'anno Ritaglio Primo piano Italia stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 61 COBBIEBE DELLA SEBA Letta, non a caso Sacconi dice che «Renzi è il peggio del peggio. Mi ricorda il cinismo di Martelli, che però era colto». La Mussolini ha buon gioco a maramaldeggiare su ~ano, che chiama Lino perché «di Angelino non ha proprio nulla, è un piranha, è come FinÌ», per lei !'insulto peggiore. Sotto Palazzo Grazioli si vedono cartelli da ridotto della Valtellina: «W la morte! Per i traditori non decade maÌ». Un altro dice: «E' un colpo di Stato», La polizia lo rimuove la Santanché e Capezzone protestano. il temuto popolo viola non si vede, ci sono più telecamere che antiberlusconiani. Al Senato .la.Bernini, vestita a lutto' con sprezzo del ndicolo parafrasa Brecht: «Prima vennero a prendere gli zingari, e fui contento, perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei, e rimasi zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennéro a prendere gli omosessuali...». Le mozioni di Forza Italia si infrangono contro il muro di voti della sinistra e dei grillini, per una volta uniti, come vagheggiava Bersani mentre metà partito già lavorava alle lar- . ghe intese, da oggi molto più ristrette. E' ancora Bondi ad annunciare che la battaglia è perduta: «Mi rivolgo ai colleghi per dire che ammiro il rigore, la passione, la generosità e la sofferenza che mettono nella difesa dei principi della democrazia. Purtroppo non serve a nulla, non serve, hanno già deciso, insieme al presidente, l'espulsione di BerlusconÌ». Gasparri: <<E comunque il progetto di Piano per l'Auditorium di Roma era sbagliato...». Ultima beffa: al Cavaliere subentra un cardiologo di Isernia, tale Ulisse Di Giacomo. Aderirà al gruppo di Alfano. Aldo Cazzullo cora più larghi; e poco importa se sono due maggioranze diverse, la prima con Alfano, la seconda con Grillo. L'imbarazzo de':i!transfughi dell'ex Popolo della libertà è evidente. Giovanardi prende la parola a ripetizione, per raccontare storie di perseguitati' della giustizia, tratte dal suo libro. Formigoni è ormai indistinguibile dall'imitazione che ne fa Crozza. Il nuovo capogruppo Sacconi prova a ragionare: <<Berlusconi non ha alcun interesse a una crisi che sarebbe un drammatico salto nel buio. Se questo governo cadesse senza aver fatto le riforme istituzionali' la Seconda Repubblica morirebbe nel discredito e sarebbe condannata alla damnatio memoriae. A quel punto sÌ che Berlusconi sarebbe travolto». Ma l'operazione politica del nuovo centrodestra rimane debole, la linea di frattura è troppo evidente: chi sta al governo vuole restarci' chi è fuori va all'opposizione. Gli scissioni~ sti hanno scommesso tutto sulla tenuta di Ritaglio Primo piano Italia Foglio stampa 28-11-2013 2/3 2/3 La notizia dell'addio fai! giro del mondo «il Senato italiano espelle l'ex premier Silvio BerlusconÌ» era il titolo con cui apriva ieri il sito della Bbc. «Tuttavia - per l'emittente britannica -lo show di Berlusconi è ancora lontano dalla fine». La notizia ieri era in apertura sui siti di informazione esteri. <<Berlusconi lascia il suo posto da senatore»: scriveva il francese Le Figaro. E mentre alcune testate tedesche ironizzavano sull'addio del Cavaliere, il Der Spiegel si limitava alla cronaca: <<Il Senato ha buttato fuori BerlusconÌ». il New York Times ha sottolineato come dopo «un melodramma politico» l'ex premier non ha potuto evitare <d'inevitabile» subendo una «drammatica ed umiliante espulsione». © RIPRODUZIONE RISERVATA €l RlPROOUIION~ RISI:RVATA Prova di foru Berlusconi ha voluto dimostrare di essere ancora il capo della destra italiana e ha aperto la campagna elettorale SlIv!o l'li.rltlM:onl déehu dé.tòn posté' dé stAna\l!Ur .e••• Q'i:'!fii!f:l iii !; := ~,"'''~~t:,,~,mt.:-~,j;~,,~M.2~t '.'~~"$~"\ ~"'I;1-t'.~ ~:.'tl~;.~1.f~~~,~~.%I, 068391 che la Germania-nazista, la Russia di Stalin, la Cina di Mao, i golpe sudamericani. Bondi ~ la sua fidanzata, seduti fianco a fianco, prendono la parola a turno, inveendo contro la sinistra e gli alfaniani: quando parla lei, lui la guarda a bocca socchiùsa, praticamente in estasi come la santa Teresa del Bernini. Rubbia gira per i corridoi solo e spaesato,Piano va a pranzo con amici. Gasparri: «Come architetto, chapeau; come politico, può lustrarci le scarpe, che sono impolverate». Sul maxischermo Berlusconi ora sta pàrlando all'Onu e promette di sfamare i popoli africani. Finalmente il Cavaliere si manifesta alla piazza di persona il confronto con i video d'epoca è impietoso, ma la forma è decisamente migliore rispetto all'altro sabato. La scissione è alle spalle: <<Noi non tradiremo mai i nostri elettori» sorride tra i buu e i cori della piazza «<traditori!»). E ancora: «Oggi è un giorno di lutto per la democrazia». Napolitano non viene mai nominato, ma la sua rielezione, è il sottinteso, è stata un errore: «Torneremo al governo e faremo scegliere dal popolo il presidente della Repubblica!». Poi Berlusconi rientra rapido a Palazzo. La Pascale riconoscente gli bacia la mano. D'un colpo sembrano tutti più vecchi, anche i commentatori tv che da vent'anni discettano del Cavaliere e ora come per scaramanzia avvisano i telespettatori che non è finito nulla, che l'ordine antico fondato sull'amore e sul!'odio per Silvio continua, non si chiamano forse <<forza Silvio» i club (Berlusconi dice «clob») che stanno nascendo in tutta Italia? E in effetti sarà nelle urne, se mai verrà, l'autentica sconfitta dell'uomo che da vent'anni definisce il bipolarismo: con lui o contro di lui. Il premier Letta batte un colpo e convoca una conferenza stampa per ripetere ancora una volta che il suo governo è più forte: i numeri per la legge di Stabilità ci sono, quelli per la decadenza di Berlusconi saranno an- Data Pagina www.ecostampa.it Quotidiano ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 63 Quotidiano Pagina 28-11-2013 11 Foglio 1 /2 Data www.ecostampa.it COBBIEBE DELLA SEBA IL QylRINALE E LA STRETTOIA DELLE RIFORME di MARZIO BREDA he ne sarà ora dei progetti d'ingegneria istituzionale C presentati come un cardine del patto per le larghe intese? In attesa che Forza Italia si pronunci ufficialmente, c'è anche il presidente della Repubblica a voler verificare fino infondo la questione. le accuse sulla grazia Fin dall'estate i legali e lo stesso Confalonieri avevano escluso al Colle richieste di grazia A PAGINA 11 Dietro le quinte Senza il «ritiro» degli azzurri poche ore prima di un voto di fiducia il percorso per il governo avrebbe potuto essere diverso TI Qpirinale e la strada stretta delle riforme ROMA - «E adesso non si degli uomini del Cavaliere dal nemmeno il Cavaliere ha avuto. possono più fare le riforme», cantiere per aggiornare la no- Una base cospicua per andare annuncia Silvio Berlusconi con stra Magna Charta. Eil capo del- avanti con determinazione, senil bisbetico compiacimento del- lo Stato si riserva di fare qualche za accontentarsi di galleggiare. lo sconfitto, parlando alla gente accertamento in proprio, per ca- E, possibilmente, p.er mettere stretta attorno al palco sistema- pire quali sono gli orientamenti Dresto a bilancio risultati tali da to sotto Palazzo Grazioli. E, do- di tutti. risollevare un «indice di rendipo che il governo ha superato la Intanto, però, la riforma più mento istituzionale» che per il prova della fiducia e il Cavaliere urgente e unanimemente solle- momento vede ancora uno scarè ormai decaduto da senatore, è citata - ma solo a parole - to tra le performance promesse proprio questo il punto: che co- quella per superare il Porcellum, dall' esecutivo e quelle concretasa ne sarà dei progetti d'inge- resta una chimera. L'udienza in mente realizzate. gneria istituzionale che sono cui la Corte costituzionale si Purché il premier abbia apstati presentati come un cardine pronuncerà su alcuni nodi criti - punto la stessa disinvolta risodel patto per le larghe intese? ci e già oggetto di <<riserve» del- lutezza dimostrata durante la Enrico Letta ha spiegato che in _ l'attuale legge, condizionando conferenza stampa di ieri mattitende usare la maggioranza di fatto qualsiasi futura revisio- na, nella quale ha spiegato il «rafforzata e coesa» di cui di- ne, è convocata per martedì 3 passaggio attraverso cui, bruspone «per accelerare sul per- dicembre. Certo, oggi si riunisce ciando i tempi e blindandosi da corso delle riforme». Ma, in at- la commissione Affari costitu- solo,hasanatol'addioallacoalitesa che Forza Italia si pronunci zionali del Senato. Quindi, in te- zione del partito berlusconiano. ufficialmente (perché un conto oria, potrebbe ancora votare Per inciso, il campionario di sono le minacce e le iperboli qualcosa. Tuttavia è molto im- recriminazioni uscite dal cenlanciate in un comizio, un conto nrohahile che riesca a farlo. I trodestra sulla prassi seguita in i discorsi pronunciati nelle aule termini dei due appuntamenti questo caso da Letta (e, più o parlamentari), c'è anche il pre- sono troppo ravvicinati. E la te- meno direttamente, dallo stesso sidente della Repubblica a voler naglia cronologica che sta per Quirinale), sono malposte. Inverificare fino in fondo la que- chiudersi sembra dunque desti- fatti, se i dirigenti di Forza Italia stione. nata a deludere !'insistenza con avessero presentato la notizia Se stesse a quanto gli è stato la quale il capo dello Stato si è del ritiro del partito non quando comunicato da Renato Brunetta speso affinché il Parlamento era in corso una seduta destinamartedì, quando il capogruppo riuscisse almeno a «battere un ta a concludersi precisamente forzista gli ha annunciato che il colpo», prima di quella data. con un voto di fiducia (e per di partito stava per togliere la fidu _ Intanto, a battere un colpo ri - più di fiducia sull'atto principacia all'esecutivo innanzitutto suonato positivamente fino al le di un governo nel corso di un «votando contro la legge di Sta _ Qu~rinale, è ~ato il governo..Na - ~,no, il v~o dell~ legge di Stabibilità», Giorgio Napolitano po- pohtano ha nlevato ~on s?lhevo l1ta), ma 1';1 un giorno <<normatrebbe ancora confidare in una che,. nonost~te la sfIda ~I Forza le» della Vita parlamentare,. tutnon inevitabile autoesclusione Itaha, E.nnco Lett.a dIspone to a~ebbe p0!Uto essere dlveradesso dI una maggioranza che so. DIverso e In un certo senso più drammatico. E il mantra «crisi -crisi» da loro evocato con slogan concepiti già in chiave di propaganda elettorale, avrebbe potuto vincolare il premier a una strada parlamentare diversa e probabilmente più lunga. E un indizio di alcune contraddizioni che il presidente della Repubblica ha toccato con mano, in questa stagione. Ad esempio sul tema della grazia, utilizzato da Berlusconi in una spirale di ultimatum, minacce, intimidazioni. Eppure Napolitano si era sentito ripetere per l'intera estate, e fino a tutto ottobre' da parecchi interlocutori (gli avvocati Coppi e Ghedini, che peraltro avevano reso pubblica questa posizione, ma anche da Confalonieri) che no, non ci sarà alcuna domanda di grazia e che lui non avrebbe avuto nemmeno il problema di esaminarla, perché al Cavaliere non conviene... Incoerenze studiate? O piuttosto oscillazioni emotive di un uomo, e del suo cerchio magico, che vive uno psicodramma perché non accetta di uscire di scena e per questo grida al «colpo di Stato» (anatema poi derubricato nella variante «democrazia dimezzata»)? Da ieri questo è un capitolo chiuso. Che forse si chiarirà nel prossimo incontro al Q1lirinale con la delegazione di Forza ltalia Marzio Breda © RIPRODUZIONE RISERVATA Ritaglio Primo piano Italia stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 65 068391 Napolitano confida nella partecipazione di Forza Italia. Ma il nodo è lo stallo sulla legge elettorale Quotidiano COBBIEBE DELLA SEBA Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 28-11-2013 11 2/2 In Parlamento I rapporti Dopo la condanna, la chiamata in causa La condanna definitiva del Cavaliere nel processo Mediaset lo scorso primo agosto chiama subito in causa Giorgio Napolitano. L'eventuale grazia, infatti, può essere concessa soltanto dal presidente della Repubblica 1 Il presidente gela: sentenza definitiva Dopo alcuni giorni di discussione politica surriscaldata, interviene lo stesso Napolitano. Per dire di non aver «ricevuto richieste di grazia. Nel caso, valuterò. Si prenda atto: la sentenza è definitiva» 2 La nuova maggioranza senza i berlusconiani l Nuovo centrodestra SCelta - - - - - - , , civita .",~~. ." In Senato Totale seggi 321 " 7 Sel. 5 senatori avita, 4 ex M5S * *iI presidente Pietro Grasso per prassi non vota. Rispetto alla fiducia di martedì, c'è un voto in più, quello del senatore Di Giacomo subentrato a Berlusconi Pd Nuovo centrodestra SCelta-------, dvlca Forza Italia - Sei Fratelli d'Italia l' Misto· D I. " Lega Berlusconi: non chiederò la grazia Sabato scorso Berlusconi annuncia: «Non chiedo la grazia, tocca a Napolitano darla». Ma a stretto giro arriva la risposta dal Colle, una nuova doccia fredda: «Non ci sono le condizioni» 3 Totale seggi 630 "tra cui 5 Centro democratico, 4 Italiani all'estero, 5 Minoranze linguistiche, 4 Psi - **ex M5S Misto·L...-J CORRIERE DELlA SERA - D'ARCO Forza Italia chiede un incontro 068391 Ieri, al termine di una lunga riunione dei gruppi parlamentari di Forza Italia, i capigruppo Paolo Romani e Renato Brunetta formalizzano la richiesta di un incontro con il presidente della Repubblica Ritaglio Primo piano Italia stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 66 Data la Repubblica cadenza decisa dalla Giunta. Vengono bocciati tutti, l'ultimo per 192 a 113, con due astensioni. E allora, in un silenzioso bruslo, Grasso legge la formula prevista dal regolamento: "Si intendono pertanto approvate le conclusioni delle Giunta, nel senso di dichiarare la '''mancata convalida... ". Così, alle 17,43, Berlusconi diventa un ex senatore. Pagina Foglio Il fatto cbetatto fosse già stato Poi amdle Bo:ndi deUo:w:m~va "Cari anùèi, :no:n 28-11-2013 6/7 2/3 www.ecostampa.it Quotidiano getialas~ i~da.Da SGl'Ve a Nel'lte difesa delCavaUeN Ra.u.:no già deciso" IO RIPRODUZIONE RISFRVATA 068391 La j'M~,qu,en~a deDa gic:n1\ata Ritaglio Primo piano Italia stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 68 Quotidiano Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 28-11-2013 20 1 Fondazione Mps incassa 100 milioni dalla vendita del prestito fresh libera dalla Ve al piano dell'istituto Le riserve dell' ente mènto fondato sulla riduzione dei costi operativi». Inoltre ci saranno limiti alla remunerazione dei manager. La riduzione del 25% dello stato patrimoni aIe nel bilancio di Mps, «non avrà effetti sull'economia reale»: l'obiettivo verrà raggiunto riducendo il credito al consumo, illeasing, i prestiti,l'esposizione ai titoli di Stato, le attività di trading e l'attività internazionale, in particolare con la cessione di MpsBelgio. Intanto a Siena non si placa }'irritazione dei soci della Fondazione sull'aumento. Il sindaco Bruno Valentini sta «cercando di sollecitare l'attenzione del governo» e teme «che qualcuno non si preoccupi più di tanto della quotazione del titolo». r.dim. © RIPROOUZIONE RISERVATA 068391 semblea di fine dicembre. E' quanto sostiene in una nota ufficiale. «La Fondazione resta determinata a lavorare per la messa in sicurezza dell'ente» e «ribadisce l'impegno a continuare ad accompagnare la banca, ove possibile, nel suo percorso di rilancio senza rinunciare al proprio ruolo di azionista ROMA Boccata d'ossigeno per la storico», I 100 milioni incassati dal fresh Fondazione Mps che fa cassa, indispensabile per la sua sopravviven- allentano in parte la tensione fiza. Ieri alla deputazione ammini- nanziaria dell'ente che ha debiti stratrice, il presidente Antonella per 350 milioni con una dozzina di Mansi (collegata in conference call banche con Imi banca agente. Nei come alcuni consiglierì), secondo giorni scorsi Imi ha inviato una letquanto risulta al Messaggero, tera alla Fondazione chiedendo coavrebbe comunicato che un grup- me pensa di muoversi riguardo po di banche internazionali ha l'aumento di capitale progettato venduto a investitori istituzionali da Mps e, oggi, a Milano dovrebbe la quota di 500 milioni (nominale) tenersi un incontro con le banche. La ricapitalizzazione di «almedel prestito fresh da 1 miliardo. Dalla cessione l'ente avrebbe rica- no» 2,5 miliardi per rimborsare il vato circa 100 milioni, una somma 61% dei Monti-bond (4,07 miliardi) che lo mette in sicurezza fino al «dovrà essere fatta entro il 2014». 2015, anche se non risolve il nodo E' uno dei paletti del piano di ridella partecipazione all'aumento strutturazione di Mps approvato di capitale di Mps per. 3 miliardi ieri dalla Commissione Ue. L'ope(1,005 miliardi la sua quota corri- razione varata martedì scorso dal spondente al 33,5%) che rappre- cda presieduto da Alessandro Prosenta uno dei perni del piano di ri- fumo è considerata «elemento esstrutturazione autorizzato ieri dal- senziale» del piano 2013-2017 che, nella versione definitiva, verrà esalaUe. minato dal board di Rocca SalimSUMMIT CON LE BANCHE beni convocato oggi. Nel piano c'è Il bond fresh, emesso dall'istitu- l'impegno al riscatto pieno della to cinque anni fa per finanziare quota dei titoli pubblici entro cinl'acquisizione di Antonveneta, dà que anni. In una nota la Commisdiritto ad acquistare azioni Mps sione indica che il piano Mps si (1,1%) a 18 cent, pari all'attualevalo- fonda su «assunzioni prudenti in re di mercato. In relazione all'au- particolare relativamente agli mento, la fondazione si riserva spread sui bond sovrani italiani» e una decisione in occasione dell'as- prevede «un ritorno dell'investi- ~Via Antonella Mansi Ritaglio Primo piano Italia stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 70 Quotidiano il Giornale Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 28-11-2013 16 1 /2 GIOCO DELLE TRE CARTE Imu cancellata col trucco (e con acconti più pesanti) Bozzoa pagina1.6 La legge di Stabilità Abolita la seconda rata Imu col trucco degli acconti record Il Consiglio dei ministri cancella la tassa su prime case eterreni, coperture acarico delle banche: anticiperanno il 130% di Ires eIrap. Squinzi protesta: «E i capannoni?» Gian Battista Bozza gia. In ogni caso, vale la pena di ricordare che se aumentano gli acconti, diminuiscono i saldi, e dunque il governo si troverà a dover fare i conti con minori entrate alla voce «banche» nel 2014. Cosìcomec'èancorailrischio che scatti la clausola di salvaguardia - ovvero l' aumento delle accise - se le coperture del taglio della prima rata Imu non saranno raggiunte. «Le Finanze stanno monitorando la situazione», conferma il sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta. Le coperture al taglio Imu vengono criticate dal presidente della commissione Finanze della Camera, Daniele Capezzone (Fi): «Gli anticipi si tradurranno inminori prestiti a favore di imprese e famiglie, e in maggiori costi per i clienti delle banche». Il versamento degli acconti Ires e Irap è posticipato allO dicembre prossimo, per dartempo difare i conti. Il sistema bancario, chiamato a finanziare una tantum lo sgravio del- l'Imu, ottiene tramite la rivalutazione delle quote Bankitalia un miglioramento della patrimonializzazione in vista degli stress test europei. Nel giro di due anni, le quote dovranno essere diluite in quanto nessuno potrà possedere una partecipazione superiore a15% del capitale della banca centrale. Oggi, Intesa Sanpaolo detiene il 30,3% del capitale Bankitalia, Unicredit il 22,1 %, le Generali il 6,3%, l'Inps il 6,2%. Ai partecipanti al capitale, Bankitalia potrà distribuire dividendi non superiori a16%. Anche il Fisco avrà la sua parte. La rivalutazione delle quote entro una forchetta previstafra5 e 7,5 miliardi di euro, saràassoggettataaun'impostasostitutiva del 12%, con un incasso che si stima superiore a l miliardo di euro. All' operazione non è ancora giunto il via libera formale dellaBancacentraleeuropea. Ilgoverno, assicura Saccomanni, è in contatto coi servizilegali della Bce che non hanno sollevato obiezioni sull' operazione. 068391 Roma Sarà il sistema bancario a «pagare» l'abolizione della seconda rata dell'Imu, per un totale di2 miliardi e 150milionidi euro, con un aumento record degli acconti fiscali Ires e Irap. «Un anticipo cospicuo vicino al 130% - spiega il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni - che però è accettabile anche dal punto di vista della normativa Ue». Due terzi della copertura verranno dagli acconti, un terzo dall' anticipo del 100% dell'imposta sul risparmio amministrato. Lo ha deciso il Consiglio dei ministri, che ha anche approvato le norme sulla rivalutazione delle quote Bankitalia. La banca centrale diventerà, dice ancora Saccomanni, una public company con un limite de15% alle partecipazioni. Un tetto che, secondo il ministro, lascia aperta la porta anche a investitori europei. In attesa della nuova triplice tassa sugli immo bili decisa con la legge di Stabilità (Imu su secondecasepiùIuc divisa in Tasie Tari per tutti), il governo varain extremis anche il taglio dellasecondarataImu2013. In sintesi, le prime case sono esenti dal pagamento eccezion fatta per gli immobili dilusso (accatastatiAl), ville e castelli. Esenti anche gli immobili strumentali agricoli, terreni e fabbricati rurali e sui terreni agricoli per la parte coltivata. «L'Imu andava abolita anche sui capannoni industriali», protesta il presidente della Confindustria, Giorgio Squinzi. Si paga l'Imu sulle seconde case, con le aliquote decise dai Comuni. Adesso bisognerà verificare i dettagli visto che, come aggiungeilministro, «il decreto èinfase di finalizzazione», cioè dev' essere completato. Ad esempio, per coprire l'Imu agricola s'era parlato di un prelievo di 300 milioni dalla «cassa conguaglio» dell' autorità sull' ener- Ritaglio Primo piano Italia stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 71 Data il Giornale Pagina Foglio Nascita della luc, Imposta unica comunale Unisce 3 tasse: Su!la prima ca.~a per abita,zioni Imu due volte l'anno: .giugno • dicembre Tasi in quattro rate: .16 gennaio °16 aprile °16luglio "16 ottobre RISPETTO AL 2012 Tassa sui servizi comunali. L'aliquota base è del1'1 per mille, i Comuni possono aumentarla fino a12,5 per mille, ma mai sopra l'aliquota Imu 2013.1 Comuni possono decidere detrazioni o addirittura l'abolizione grazie a stanzia menti di 943 + 500 milioni mD mD Banche Em ID 0-0,25°/0 Em 0-0,6°10 Imprese '...... Aumenta al 300/0 la deducibilità per l'lmu sui capannoni Imu seconde case in locazione: 1,06°10 Clausola di salvaguardia ID 0,46-1,06°/0 0 1150 /0 del reddito fondiario delle case sfitte nello stesso comune entra nel calcolo dell'lrpef ECOBONUS Sgravi Irpef del 50°/0 e del 65°/0 per lavori di ristrutturazione ed effici enta mento energetico per tutto il 2014 I Finanza Dal :1.,5 al :ID/DI'imposta sul valore delle attività finanziarie all'estero dagli italiani Aiuto fiscale con credito d'imposta Gettito imposte sulla casa: ad hoc per le banche che hanno rivalutato beni o subito perdite 24 miliardi 24 miliardi sui crediti. Aumento dell'imposta Imu prima casa: sulle comunicazioni alla clientela di servizi 0-0,6°/0 finanziari al:l per mille Tasi: ImueTasi: TARI Sostituisce la Tares sui rifiuti 28-11-2013 16 2/2 www.ecostampa.it Quotidiano Aumento aliquota sui carburanti nel biennio 2017'-2018 Gettito previsto aggiuntivo ZZO milioni euro nel201f: 2.99 milioni euro neI201~\ i': Sigarette elettroniche Rincaro dal 2014 della taSsazione sui liquidi al 58,5 10 . 0 GONEo FISCAIiE Capezzane: «Così gli istituti ridurranno i prestiti alle famiglie» Ili TAGLIO SUI CoNTRIBUTllNAl1i Tagli per redditi fi no a 35.000 euro sgravi di 228 euro annui per i redditi 15.000-18.000 euro 3.3 miliardi sgravi per le imprese INCENTIVI Dedudbilità Irap per le imprese fino a 2.5mila euro per ogni lavoratore assunto a tempo indeterminato REDDITO MINIMO Ili PESO DEII CONTRIBUTO 2.Z0 milioni perSia, reddito minimo (40 milioni l'anno per 3 anni) finanziato da pensioni sopra 90.000 euro D 5 :1.0 :1.5 ZD 068391 L'EGO Ritaglio Primo piano Italia stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 72