Responsabilità
ambientale
EMISSIONI
•
•
•
•
Evitate da teleriscaldamento: 890.512 t. di CO2
Evitate da impianti idroelettrici: 474.317 t. di CO2
Evitate da fotovoltaico: 2.137 t. di CO2
Dirette generate: 2.349.237 t. di CO2
SERVIZIO IDRICO
INTEGRATO
ENERGIA
• Acqua immessa in rete 228 milioni di metri cubi
• Refluo trattato circa 134 milioni di metri cubi
• Energia rinnovabile (energia prodotta da fotovoltaico
e idroelettrico): 988 GWh
• Consumi energetici diretti: 938.281 Tep
• Titoli di efficienza energetica ottenuti nel 2011: equivalenti a 15.000 Tep di risparmio
energetico
RIFIUTI
• Rifiuti trattati/gestiti: 1.017 kton
• Raccolta differenziata: 455 kton
IREN E L’AMBIENTE(1)
PROCESSI PRODUTTIVI E PRINCIPALI IMPATTI
AMBIENTALI
Gli impatti ambientali diretti e indiretti, del Gruppo Iren, sono
generati dalle seguenti attività:
• servizi energetici, intesi come produzione termoelettrica sia in
centrali termoelettriche di cogenerazione sia in centrali termiche
di integrazione e riserva; produzione di energia idroelettrica;
UTILIZZO DI RISORSE
• Consumi di energie e risorse
• Prelievi di risorse idriche
• Uso di materie prime
• Uso e presenza di sostanze chimiche,
lubrificanti, odorizzanti
• Acqua di falda
• Acqua di superficie
• Consumi di energia e risorse
• Uso e presenza di sostanze chimiche
(trattamento delle acque)
• Consumi di energia e risorse
• Prelievi di risorse idriche
• Uso e presenza di sostanze chimiche,
lubrificanti, odorizzanti
OUTPUT/IMPATTO SULL'AMBIENTE
Servizi Energetici
• Emissioni in atmosfera
• Rischio di incidenti rilevanti
• Contaminazione del suolo e sottosuolo
• Produzione di rifiuti
• Scarichi in corpi idrici
• Inquinamento acustico
• PCB/PCT
• Biodiversità
• Campi elettromagnetici
• Impatto visivo (impianti e strutture)
• Emissioni odorose (in emergenza)
Servizi Idrici
• Emissioni in atmosfera
• Contaminazione del suolo e sottosuolo
• Produzione di rifiuti
• Scarichi in corpi idrici
• PCB/PCT
• Biodiversità
• Emissioni odorose
Servizi Ambientali
(Rifiuti)
• Emissioni in atmosfera
• Emissioni di polveri
• Contaminazione del suolo e sottosuolo
(percolato)
• Produzione di rifiuti
• Scarichi di acque reflue
• Inquinamento acustico
• Impatto visivo (impianti e strutture)
• Emissioni odorose
L’uso consapevole delle risorse, la ricerca di una sempre migliore
qualità dell’aria, dell’acqua e più in generale, della qualità della
vita attraverso la riduzione delle diverse forme di inquinamento,
l’elevata produzione di energia “pulita“, fanno del Gruppo Iren
uno degli operatori di spicco nel panorama nazionale per quanto
riguarda la capacità di crescere in piena armonia con l’ambiente.
44
•
FASI DEL PROCESSO
SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE
E CERTIFICAZIONI OTTENUTE
(1) I dati includono AES S.p.A. al 100%.
•
•
•
gestione di linee e reti di distribuzione dell’energia elettrica
in alta/media/bassa tensione e stazioni di trasformazione;
distribuzione del gas metano;
gestione del ciclo idrico integrato;
servizi di raccolta, gestione e smaltimento dei rifiuti
e attività connesse a tale business;
comportamenti ambientali degli appaltatori, dei subappaltatori
e degli altri fornitori del Gruppo.
Con la volontà di assicurare la massima soddisfazione dei
propri stakeholder, la tutela ambientale e la sicurezza dei
collaboratori, le Società del Gruppo Iren orientano quindi i
propri sforzi organizzativi e di sviluppo allo scopo di attuare
il miglioramento continuo della pianificazione del sistema di
gestione ambientale.
Ciò comporta un’attenzione costante sul fronte della ricerca,
dell’innovazione tecnologica e della gestione al fine di
incrementare costantemente, insieme alla produttività, la
sicurezza e la compatibilità ambientale delle attività.
Tutte le Società di primo livello del Gruppo Iren hanno sistemi
certificati secondo gli standard internazionali ISO 9001 (Qualità),
ISO 14001 (Ambiente)(2). Le Società torinesi e genovesi sono,
inoltre, in possesso della certificazione ai sensi dello Standard
OHSAS 18001 (Sicurezza).
Il sistema di gestione ambientale è integrato con i rispettivi
sistemi di gestione per la qualità e la sicurezza: tale integrazione
si esplica fin dall’analisi dei processi aziendali, valorizzando laa
struttura organizzativa di sistema già concepita ai fini della
la
gestione della qualità e della sicurezza.
Dopo una prima fase di individuazione degli impatti ambientali
significativi delle attività aziendali, attraverso l’effettuazione
dell’analisi ambientale iniziale e la conseguente verifica di
conformità ai vincoli legislativi cogenti in materia di Ambiente, il
Sistema di Gestione Ambientale ha assunto una configurazione tale
da consentire di ottemperare pienamente a politiche ambientali
ispirate a criteri di salvaguardia, tutela, sicurezza e sostenibilità.
Questo sviluppo è stato possibile sia attraverso l’adozione di
procedure codificate e controllate sia attraverso l’effettuazione
sistematica di audit mirati.
L'obiettivo prefissato e raggiunto,
per l'anno 2011, è stato il
consolidamento delle certificazioni
in essere e la graduale estensione
delle stesse ai servizi ancora esclusi
Come esplicitato nella propria mission aziendale, il Gruppo Iren
fornisce servizi integrati mirando alla salvaguardia ambientale
ed alla sicurezza per il personale.
IL SISTEMA INTEGRATO
L’evoluzione continua delle aspettative e delle esigenze
dei clienti, fortemente supportata dalla competitività del
mercato, richiede modelli organizzativi flessibili e sistemi
di gestione snelli, di cui occorre monitorare l’efficacia
in termini di risultati attesi. Il Gruppo, a tal proposito,
ha sviluppato un Sistema Integrato, quale mezzo per il
conseguimento degli obiettivi stabiliti.
Infatti il Sistema Integrato è strutturato in modo da prevedere
un adeguato controllo e monitoraggio di tutti i processi
operativi che influiscono sulla qualità del servizio, in
un’ottica di miglioramento continuo.
I principi fondamentali della politica del Sistema Integrato sono:
• l’attenzione agli aspetti sociali ed ambientali;
• la sicurezza per il personale;
• la soddisfazione del cliente;
• l’efficienza nella prestazione del servizio;
• la qualità delle forniture e degli appalti;
• il miglioramento continuo;
• il rispetto del Codice Etico.
La politica del Sistema Integrato è condivisa da tutto il personale
operante all’interno del Gruppo e la metodologia del Sistema
Integrato ha creato forti sinergie tra le strutture operative.
L’obiettivo prefissato e raggiunto, per l’anno 2011, è stato
il consolidamento delle certificazioni in essere e la graduale
estensione delle stesse ai servizi ancora esclusi.
Il programma di sviluppo attuato efficacemente nel corso del
2011 ha visto:
• CAE e Idro-Tigullio ottenere la certificazione secondo lo
standard OHSAS 18001;
• Iren Mercato(2) e Laboratori Iride Acqua Gas (LIAG)
ampliare l’ambito di certificazione Qualità, Ambiente e
Sicurezza (QAS) anche ai siti dell’Area Emiliana;
(2) Iren Mercato non persegue la certificazione ISO 14001.
45
• LIAG (Laboratori di Imperia e Reggio Emilia) superare le
verifiche di sorveglianza e, relativamente alle prove accreditate,
essere quindi autorizzate all’uso del marchio “Accredia“;
• Iren Energia estendere la propria certificazione QAS sugli
asset di cogenerazione emiliani acquisiti;
• Iride Servizi estendere la propria certificazione QAS sui
servizi di fleet e facility che fornisce sui territori genovesi ed
emiliani;
• AEMTD estendere la propria certificazione QAS sulla rete
elettrica di Parma di cui è divenuta proprietaria dal 1° luglio
2010;
• Iren Emilia estendere la propria certificazione ISO 9001 sui
servizi gas di Piacenza;
• Iren Ambiente estendere la certificazione ISO 14001 alla
discarica di Poiatica.
Per quanto riguarda il programma
di sviluppo futuro sono previste
ulteriori estensioni dei sistemi di
gestione, tra le quali, l'estensione
della certificazione OHSAS 18001
alla Capogruppo e alle realtà emiliane
nel periodo 2012-2013
Va altresì sottolineato che, al fine di assicurare un percorso
di crescita aziendale sostenibile e improntato al principio del
miglioramento continuo, sono state impegnate risorse:
• nello sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili
(idroelettrico) o assimilabili alle rinnovabili (cogenerazione)
e nella promozione del teleriscaldamento quale fornitura dii
energia termica a minor impatto ambientale, nonché
hé
he
nell’adozione delle migliori tecnologie impiantistiche
disponibili sul mercato, sempre per garantire il minor impatto
atto
ambientale;
• nel miglioramento dell’utilizzo delle risorse idriche, sia
ia in
termini di prelievo e utilizzo, che di rilascio e scarico;
• nella corretta gestione degli adempimenti riguardanti i rifiuti
speciali, per le fasi legate alla produzione, allo stoccaggio,
gio, al
trasporto e allo smaltimento/recupero finale;
• nella diffusione delle informazioni riguardanti gli impatti
delle attività aziendali verso l’ambiente esterno, attraverso
raverso
specifiche pubblicazioni quali ad esempio il Bilancio
ancio di
Sostenibilità, le Dichiarazioni Ambientali, ecc.
46
Dal punto di vista gestionale, per garantire il minor impatto
ambientale delle attività del Gruppo, è stata data particolare
rilevanza:
• al mantenimento dei sistemi di certificazione su base
volontaria per quanto concerne i sistemi di gestione
ambientale certificati ai sensi della norma UNI EN ISO
14001:2004 ed EMAS;
• al monitoraggio delle prestazioni ambientali delle attività
attraverso l’uso di opportuni indicatori per ogni aspetto
ambientale significativo;
• al controllo analitico degli impatti verso l’ambiente esterno,
in particolare per quanto concerne le emissioni in atmosfera,
la qualità dell’aria, gli scarichi idrici, le emissioni acustiche ed
i campi elettromagnetici;
• all’effettuazione di audit specifici interni finalizzati alla verifica
della corretta gestione delle problematiche ambientali degli
impianti aziendali;
• all’ottemperanza degli adempimenti amministrativi, in
particolare per quanto concerne i monitoraggi e i controlli
connessi alle Autorizzazioni Integrate Ambientali (Direttiva
I.P.P.C.) e all’emissione dei gas ad effetto serra (Emission
Trading System), per gli impianti soggetti.
RISPARMIO ENERGETICO, FONTI RINNOVABILI ED ASSIMILATE
Gli impianti di produzione di energia del Gruppo sono alimentati
da fonte rinnovabile (idrico, fotovoltaico, ecc.) o assimilata
(cogenerazione). In entrambi i casi le scelte produttive di Iren
comportano un significativo risparmio energetico in termini di
Tep e, di conseguenza, di emissioni di CO2 evitate.
Per quanto concerne la produzione idroelettrica, nel 2011 il
Gruppo Iren ha conseguito notevoli risultati volti alla:
• riqualificazione degli impianti di Chiomonte e Susa
Si prevede l’installazione di 3 nuovi gruppi idroelettrici: un
gruppo da 8,7 MW a Chiomonte (TO) e due gruppi da 4,8
MW e 1,5 MW a Susa (TO) con una produzione attesa pari
a circa 39 GWh/anno. Nel mese di giugno 2011, Valle Dora
Energia S.r.l. (Società costituita da Iren Energia S.p.A. con i
Comuni di Susa, Chiomonte, Exilles e Salbertrand) ha avviato
l’iter autorizzativo per l’ottenimento delle nuove concessioni
idroelettriche. La realizzazione degli interventi è prevista per
il periodo 2014/2015;
• realizzazione del nuovo impianto di La Loggia
Si è concluso l’iter autorizzativo relativo all’installazione di
un gruppo idroelettrico da 0,6 MW sul passaggio artificiale
per l’ittiofauna che dovrà essere costruito in adiacenza
alla traversa di derivazione sul fiume Po nel Comune di La
Loggia (TO) con una produzione attesa pari a circa 4 GWh/
anno. La realizzazione degli interventi è prevista per il
periodo 2012/2013. Sono attualmente in corso le attività
propedeutiche all’avvio delle gare d’appalto per mezzo delle
quali saranno individuate le imprese appaltatrici che, a far
tempo dall’estate 2012, realizzeranno le opere in progetto;
• realizzazione del nuovo impianto di Noasca
L’iter autorizzativo relativo alla realizzazione di un nuovo
impianto da 1,2 MW nel Comune di Noasca (TO) con una
produzione attesa pari a circa 3 GWh/anno, per il quale
è già stato ottenuto il pronunciamento degli Enti preposti
di compatibilità ambientale, prosegue regolarmente. La
realizzazione degli interventi è prevista per il periodo
2013/2015;
• realizzazione del nuovo impianto di Dres
Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo impianto
da 1,8 MW (Dres) nel Comune di Ceresole (TO) con una
produzione attesa pari a circa 4 GWh/anno. In sede di
istruttoria la Provincia di Torino ha richiesto che l’opera
sia sottoposta a Valutazione di Impatto Ambientale in
quanto confinante con il territorio del Parco Nazionale del
Gran Paradiso. È previsto nel 2012 l’avvio delle attività
propedeutiche alla stesura del Progetto Definitivo e del SIA;
• realizzazione del nuovo impianto di Baiso (RE)
Le attività di realizzazione dell’impianto idroelettico sono
state ultimate: la messa in servizio dei due gruppi da circa
1,1 MW ciascuno, per una produzione attesa pari a circa 9
GWh/anno, è stata ultimata e l’impianto risulta in regolare
esercizio. Sono state avviate le attività di formalizzazione del
collaudo definitivo che dovranno terminare presumibilmente
nella primavera 2012.
La produzione di energia con impianti
idroelettrici e fotovoltaici consente
di ridurre il ricorso ad altre modalità
di produzione a più alto impatto
ambientale
L’impegno del Gruppo nella produzione di energia
pulita ha determinato la realizzazione di alcuni impianti
fotovoltaici. In particolare è stato realizzato un impianto
da 160 kW sulla copertura dell’edificio adibito ad
autorimessa presso il centro industriale del Martinetto
a Torino. L’impianto è entrato in esercizio ad aprile
2011. Si segnala, inoltre, che il Gruppo dispone di un
impianto fotovoltaico (12 kW) a Telessio in Valle Orco.
47
PRODUZIONE DI ENERGIA E RISPARMIO ENERGETICO
U.M.
2011
2010
Produzione idroelettrica
Energia idroelettrica prodotta
GWh
983
1.016
Tep/000
181
186
GJ
7.561.455
7.785.960
Energia termoelettrica prodotta
GWh
5.024
4.446
Energia termica prodotta
GWh
2.571
2.754
Tep/000
275
257
GJ
11.507.314
10.758.020
GWh
4,43
n.d.
Tep/000
0,81
n.d.
GJ
34.065
n.d.
Energia primaria fossile sostituita
Energia risparmiata
Produzione impianti cogenerazione e caldaie
Energia primaria fossile sostituita
Energia risparmiata
Produzione impianti fotovoltaici
Energia elettrica prodotta
Energia primaria fossile sostituita
Energia risparmiata
Il calcolo dell’energia risparmiata viene svolto confrontando la
produzione lorda e gli effettivi consumi di combustibile di Iren
con i consumi che il sistema elettrico nazionale e il sistema
“medio nazione“ di produzione termica avrebbero registrato
per produrre le stesse quantità di energia elettrica e termica.
Sul fronte dell’efficienza energetica le Società Iren Energia, Iride
Servizi e AEMTD hanno implementato negli anni passati progetti
riconosciuti e valorizzati dall’AEEG, che hanno determinato
anche per il 2011 il conseguimento di titoli di efficienza
energetica. La quantificazione si attesta su circa 15.000 titoli
(equivalenti a 15.000 Tep di risparmio energetico). L’obbligo
di restituzione è in capo solamente ad AEMTD (distributore) e
per il 2011 (con scadenza 31 maggio 2012) vale 52.757 TEE.
I Certificati Verdi (CV) inerenti il teleriscaldamento sono stati
prodotti esclusivamente da Moncalieri grazie agli impianti 3GT e
2GT connessi al teleriscaldamento per un totale di 484.898 CV.
I CV legati alla produzione idroelettrica generati sono pari a
403.939.
48
Nel 2011 il Gruppo Iren ha ottenuto
titoli di efficienza energetica
equivalenti a 15.000 Tep di
risparmio energetico
Nel corso del 2011 il Gruppo ha sviluppato i seguenti progetti volti al risparmio energetico:
NOME DEL PROGETTO
DESCRIZIONE
GLOBAL SERVICE
TECNOLOGICO
Presso il Palazzo di Giustizia di Torino si è provveduto alla trasformazione
della centrale termica da caldaie a teleriscaldamento. L’assetto finale
della trasformazione vede la centrale termica esistente composta da quattro
caldaie con potenzialità di 2.473 kW/cad e un locale con quattro scambiatori
a piastre della potenzialità di 2.000 kW/cad. Le due fonti energetiche possono
funzionare solo singolarmente con uno scambio automatico che avviene in
trenta minuti. A valle dell’attivazione del teleriscaldamento (ottobre 2011)
sono stati prelevati dalla rete 3.806 MWh che, qualora prodotti con le caldaie
a gas, avrebbero consumato circa 480.000 mc di combustibile.
Si registra pertanto
un risparmio di circa
393 Tep.
SEMAFORI
Nel corso del 2011 sono stati rinnovati 11 impianti semaforici, installando
nuove lanterne semaforiche a LED in sostituzione delle tradizionali lanterne
con lampade ad incandescenza. Sono state installate 432 lanterne,
per una potenza installata pari a 13,2 kW. L’utilizzo di lanterne tradizionali
avrebbe comportato l’installazione di una potenza pari a 62,3 kW.
Tenendo conto degli
orari di accensione
degli impianti, e
dell’alternanza delle
luci semaforiche, il
risparmio annuo è
pari a 10,97 Tep.
ILLUMINAZIONE
PUBBLICA
È stato attuato il piano di sostituzione degli apparecchi con lampade
a vapori di mercurio, installando sodio HP o alogenuri metallici.
Il piano prevede la sostituzione di 7.000 apparecchi con una riduzione
di potenza di circa 100 W cad.; a fine dicembre 2011 si è avviato il piano,
con la sostituzione di circa 500 apparecchi.
Ultimato il piano
previsto, a fine
2012, la riduzione di
potenza sarà di 700
kW. Annualmente il
risparmio sarà di circa
2,94 GWh, ovvero di
circa 550 Tep.
EFFICIENTAMENTO
ENERGETICO
DEGLI EDIFICI
È stato condotto, in collaborazione, con una Società esterna, uno studio
su quattro tra gli edifici maggiormente “energivori“ di proprietà della
Città di Torino, mirato ad individuare le azioni necessarie per migliorare le
performance energetiche della struttura. Gli interventi attuabili prendono in
considerazione l’insieme edificio-impianti e per quanto attiene a quest’ultimi,
di specifica competenza di Iride Servizi, si possono realizzare interventi mirati
sia sugli impianti elettrici, che sugli impianti termici. Per quanto attiene
gli edifici di proprietà del Gruppo, si è costituito un apposito gruppo di lavoro
coordinato dall’Energy Manager che ha lo scopo di individuare tutti gli
interventi possibili per migliorare le prestazioni energetiche degli immobili.
In fase di stima.
GESTIONE IMPIANTI
TERMICI DEGLI EDIFICI
COMUNALI
Accurata gestione degli impianti termici comunali.
Nel 2011 è stato
ottenuto un risparmio
pari a 1.153 Tep.
RINNOVO IMPIANTI
ELETTRICI DEGLI EDIFICI
COMUNALI
Nell’ambito dei lavori di rinnovo degli impianti elettrici degli edifici
comunali, ed in particolar modo degli edifici scolastici, è proseguita
l’attività di installazione di lampade fluorescenti, sottoposte a precedenti
sperimentazioni, abbinate a sistemi di regolazione automatica del flusso
luminoso delle lampade comandate da sensori di luminosità e da rilevatori
di presenza di persone. Tale sistema permette di ottimizzare il rendimento
delle lampade, di prolungare la vita media degli apparecchi e di evitare
considerevoli sprechi di energia, considerate le caratteristiche medie
di utilizzo.
Dato non disponibile.
Nel 2011 sono state riqualificate 20 centrali termiche.
Il risparmio generato
da tali riqualificazioni
ammonta a circa 120
Tep/anno.
L’interconnessione degli acquedotti genovesi avvenuta nel 2006
(anno di confronto) ha consentito un notevole risparmio energetico.
Si evidenzia che
solo nell’anno 2011
nella distribuzione
dell’acqua potabile
sono stati risparmiati
13.417.000 kWh.
RIQUALIFICAZIONE
CENTRALI TERMICHE
INTERCONNESSIONE
DEGLI ACQUEDOTTI
RISPARMI OTTENUTI
49
Le Società del Gruppo interessate alle attività che impattano
significativamente in termini di emissioni di gas ad effetto
serra monitorano tali emissioni (misure su camini, calcoli
indiretti, numero episodi di perdite, ecc.), attuano una serie
di specifici provvedimenti aventi tutti come fattore comune la
riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra e verificano
annualmente i risultati raggiunti.
Per quanto riguarda il parco produttivo termoelettrico del
Gruppo Iren, esso risulta essere sostanzialmente cogenerativo
e consente pertanto di contenere le emissioni specifiche di gas
serra e di rispettare ampiamente il limite di quote imposto dal
Piano Nazionale di Allocazione.
RIDUZIONE DI EMISSIONI DI CO2 OTTENUTE (t.)
Per quanto riguarda il settore gas, nell’area genovese, vengono
impiegate attrezzature tecniche del tipo “Tamponatrice Stop System“ in
grado di eliminare le fuoriuscite di gas metano dalla rete durante le fasi
di lavorazione (riparazioni, allacci, derivazione, inserimento valvole, ecc.).
Iren Ambiente, attraverso la partecipata Iren Rinnovabili S.p.A.,
persegue l’obiettivo di aumentare la produzione di energia da
fonti rinnovabili, contribuendo quindi ad evitare ulteriormente
le emissioni in atmosfera.
2011
2010
2009
Teleriscaldamento da impianti cogenerazione
e centrali termiche
890.512
801.332
641.246
Idroelettrico
474.317
484.146
617.216
Fotovoltaico
TOTALE
Il Gruppo si impegna, inoltre, a ridurre
re
le emissioni in atmosfera derivanti dalla
lla
circolazione dei mezzi aziendali attraverso il
rinnovo sistematico del parco automezzi.
L'aumento dell'utilizzo
della cogenerazione
nel corso degli ultimi anni
nni
ha progressivamente
consentito di diminuire
e
le emissioni in atmosfera
era
50
Il contributo alla riduzione delle emissioni è altresì dato dalla
produzione idroelettrica, variabile in funzione della idraulicità
(precipitazioni) dell’anno considerato.
2.137
n.d.
n.d.
1.366.966
1.285.478
1.258.462
IL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO
ACQUA IMMESSA IN RETE
Moderne apparecchiature di automazione e telecontrollo
garantiscono il miglior funzionamento degli impianti di captazione,
potabilizzazione e sollevamento.
ACQUA IMMESSA IN RETE (migliaia di mc)
TOTALE
Il volume totale immesso in rete per l’anno 2011 è stato
superiore a 228 milioni di metri cubi (54% area Emilia, 46%
area Genova), di poco inferiore rispetto all’anno 2010.
2011
2010
228.044
230.177
LA PRODUZIONE E LA DISTRIBUZIONE
DI ACQUA
La pianificazione dell’approvvigionamento idrico viene
effettuata secondo criteri di efficacia ed efficienza oltre che nel
rispetto delle normative di Legge e delle concessioni a derivare.
I criteri di utilizzo delle risorse tengono conto di: quantità
autorizzate, consistenza delle riserve negli invasi principali,
qualità delle acque superficiali disponibili, idrologia dei bacini,
dati consuntivi di esercizio dell’anno precedente, dati consuntivi
di esercizio anno in corso. Il piano di approvvigionamento può
essere modificato, revisionato o aggiornato su base mensile
a seguito dell’analisi dei dati raccolti mediante le attività di
misurazione e monitoraggio delle fasi del processo.
Nel corso del 2011 sono stati
immessi in rete più di 228 milioni
di metri cubi d’acqua
LA FOGNATURA E LA QUALITÀ
DE
DELLA DEPURAZIONE
In are
area Emilia le acque reflue urbane derivanti da pubblica
fognatura vengono trattate presso quasi 800 impianti di
fognat
depu
depurazione di varia potenzialità e tipologia.
Negli impianti principali si attuano pretrattamenti per la
Negl
rimo
rimozione dei corpi grossolani, della sabbia e degli olii,
tratta
trattamenti primari per la rimozione dei solidi sedimentabili,
trattamenti secondari tradizionali e terziari con nitrificazione
tratta
e de
denitrificazione per la rimozione dell’azoto e con sistemi di
defosfatazione sia chimica che biologica.
defo
In aarea genovese gli impianti di depurazione gestiti da IdroTigullio S.p.A. si dividono in 3 impianti autorizzati (ChiavariTigu
Moneglia-Cicagna) ed altri privi di autorizzazione allo scarico
Mo
ma per i quali si effettua una accurata conduzione e in
sostituzione o completamento dei quali saranno realizzati
so
nel breve periodo nuovi impianti (Sestri Levante, Lavagna,
ne
Rapallo, Santa Margherita Ligure); gli impianti autorizzati
Ra
sono di tipo biologico, mentre gli altri trattamenti sono di tipo
so
chimico-fisico; il solo Comune di Zoagli è privo di impianti di
depurazione.
Gli impianti di depurazione dell’area genovese (con riferimento
a Mediterranea delle Acque) sono costituiti da un ciclo di
trattamento completo dei liquami; i fanghi prodotti vengono
disidratati e trasportati a centri di trattamento.
51
Le acque reflue trattate per i principali depuratori sono le seguenti:
ACQUE REFLUE TRATTATE (migliaia di mc)(1)
2011
2009
Roncocesi(2)
8.167
8.149
8.573
Mancasale(2)
16.902
18.557
17.986
16.367
20.583
18.006
Parma Ovest
10.700
13.216
12.815
Piacenza Borgoforte
10.892
12.922
12.839
Totale Area Emilia
63.028
73.427
70.219
Darsena
18.458
17.558
18.963
Pegli
1.519
1.369
1.600
Punta Vagno
17.532
14.388
13.862
Quinto
3.659
3.672
4.416
Sestri Ponente
7.399
8.542
8.730
Sturla
4.244
4.525
4.904
Valpolcevera
10.482
11.022
13.844
Voltri
2.527
2.936
3.481
Chiavari
2.210
3.950
1.800
Moneglia
356
318
122
Monleone
n.d.
90
90
1.803
2.000
1.829
960
800
634
Parma Est(2)
(2)
Lavagna
Sestri Levante
Totale Area Genova
71.149
71.170
74.275
TOTALE GRUPPO IREN
134.177
144.597
144.494
(1) I dati sono in parte stimati.
(2) I dati 2009 e 2010 sono stati ricalcolati rispetto a quelli presentati nel Bilancio di Sostenibilità 2010.
52
2010
In relazione a quanto previsto dal “Testo Unico Ambientale“ (D.Lgs. n. 152/2006 del 3 Aprile 2006) gli abbattimenti medi annui dei
principali depuratori sono i seguenti:
CONCENTRAZIONI MEDIE ANNUE DEPURATORI:
CHEMICAL OXYGEN DEMAND (COD)
2011
2010
2009
Chiavari (mg/l)
34,6
40,0
42,2
Moneglia (mg/l)
54,7
148,0
78,4
Monleone (mg/l)
97,3
74,0
112,3
Lavagna (mg/l)
123,8
145,0
147,3
Sestri Levante (mg/l)
210,0
200,0
196,2
Sestri Ponente (%)
90,8
90,3
86,5
Pegli (%)
94,3
94,5
97,9
Voltri (%)
93,3
92,7
93,4
Valpolcevera (%)
91,3
89,6
87,7
Darsena (%)
93,6
92,3
92,1
Punta Vagno (%)
95,2
92,5
94,3
Sturla (%)
93,6
93,3
92,4
Roncocesi (mg/l)
84,3
63,0
78,0
Mancasale (mg/l)
27,4
33,9
41,0
Parma Est (mg/l)
13,2
13,0
12,0
Parma Ovest (mg/l)
20,9
23,0
19,0
Piacenza Borgoforte (mg/l)
27,7
24,0
21,0
CONCENTRAZIONI MEDIE ANNUE DEPURATORI:
BIOCHEMICAL OXYGEN DEMAND (BOD5)
2011
2010
2009
Chiavari (mg/l)
16,8
19,0
19,2
Moneglia (mg/l)
27,0
71,0
43,7
Monleone (mg/l)
50,3
39,0
61,9
Lavagna (mg/l)
61,7
78,0
79,4
Sestri Levante (mg/l)
99,1
105,0
107,2
Sestri Ponente (%)
91,2
90,8
87,5
Pegli (%)
94,9
94,7
97,9
Voltri (%)
93,6
93,0
94,0
Valpolcevera (%)
91,7
89,7
87,9
Darsena (%)
94,1
92,7
92,0
Punta Vagno (%)
95,4
92,9
94,3
Sturla (%)
94,0
93,6
93,1
Roncocesi (mg/l)
4,1
2,9
4,0
Mancasale (mg/l)
4,5
8,1
6,0
Parma Est (mg/l)
3,3
4,0
4,0
Parma Ovest (mg/l)
4,1
5,0
4,0
Piacenza Borgoforte (mg/l)
6,2
6,0
5,0
53
54
CONCENTRAZIONI MEDIE ANNUE DEPURATORI:
PURATORI:
SOLIDI SOSPESI TOTALI (SST)
2011
2010
2009
Chiavari (mg/l)
11,5
11,0
7,5
Moneglia (mg/l)
15,8
105,0
35,3
Monleone (mg/l)
38,8
23,0
33,6
Lavagna (mg/l)
15,6
44,0
29,6
Sestri Levante (mg/l)
65,8
87,0
71,0
Sestri Ponente (%)
93,7
93,2
89,2
Pegli (%)
96,5
96,9
98,8
Voltri (%)
95,5
95,4
95,7
Valpolcevera (%)
95,6
96,3
95,2
Darsena (%)
95,6
95,2
93,6
Punta Vagno (%)
96,2
97,1
96,4
Sturla (%)
95,3
96,1
94,0
Roncocesi (mg/l)
8,8
4,1
6,0
Mancasale (mg/l)
5,9
12,3
10,0
Parma Est (mg/l)
6,5
6,0
6,0
Parma Ovest (mg/l)
6,8
7,0
4,0
Piacenza Borgoforte (mg/l)
10,7
10,0
7,0
Il Gruppo gestisce in area emiliana anche alcuni impianti di
fitodepurazione che si avvalgono dell’attività depurativa delle
piante. Questi sistemi vengono utilizzati sia per la depurazione
LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI
DI DEPURAZIONE(1)
La gestione degli impianti di depurazione è una fase
molto delicata del Servizio Idrico Integrato: la presenza
degli
de impianti, soprattutto se situati nel contesto urbano,
come
accade nell’area genovese, fa sorgere spesso nella
co
popolazione
residente nelle immediate vicinanze degli stessi
po
una percezione di disagio e problematicità che supera di
gran lunga la percezione delle effettive positività apportate
dall’impianto
all’ambiente circostante. Il costante impegno
dall’i
delle aziende del Gruppo Iren operanti nel settore è quindi
quello di mantenere lo standard di funzionamento a un
livello
livell tale da eliminare l’insoddisfazione nella popolazione,
grazie ad un funzionamento affidabile nel tempo e che
rispetti i limiti imposti dalle autorizzazioni riducendo al
massimo gli impatti sulla popolazione circostante (emissioni
dei liquami (sistema a flusso sub superficiale), sia per
l’affinamento delle acque trattate negli impianti di depurazione
tradizionali (sistemi a flusso superficiale).
odorose, rumori, traffico mezzi); nel contempo l’attenzione
è rivolta a programmare e realizzare gli interventi necessari
a completare le infrastrutture dedicate al trattamento dei
reflui. Nel corso di incontri avuti con i cittadini residenti
in prossimità di impianti di depurazione si è rilevato che
molte volte i timori nei confronti degli impianti derivano
anche dalla scarsa conoscenza del loro funzionamento,
originando convinzioni sull’emissione di sostanze tossiche
nell’aria o nell’acqua. È dunque anche necessario proseguire
con i programmi volti a diffondere la conoscenza relativa
a questo tipo di impianti, cercando di far comprendere i
benefici per l’ambiente e la collettività derivanti dal loro
funzionamento: grazie alla presenza del depuratore di
acque reflue, infatti, è possibile migliorare le condizioni
dei corpi ricettori quali fiumi, torrenti o mari, che altrimenti
vedrebbero compromesse in breve tempo le loro condizioni.
(1) Si tratta di impianti, consegnati dai Comuni proprietari al Gestore Operativo, nello stato infrastrutturale ed impiantistico incompleto, ovvero che non possono garantire
un processo di trattamento in grado di ottenere allo scarico i parametri prescritti dalla normativa vigente; pertanto gli impianti sono privi di autorizzazione allo scarico
poiché non è possibile né l’istanza né il rilascio della stessa da parte degli Enti competenti. Si sottolinea infine come il Gestore Operativo sia responsabile della buona
conduzione dell’impianto nello stato in cui lo ha ricevuto, senza poter assumere autonomamente decisioni in merito ad investimenti di adeguamento che fanno invece
parte dell’attività programmatoria del Piano degli Interventi d’Ambito da redigersi da parte dell’Autorità d’Ambito stessa.
CORPI IDRICI DI DESTINAZIONE DELLE ACQUE
REFLUE TRATTATE
Tutti i corpi idrici ricettori delle acque reflue trattate da Iren
sul territorio emiliano ricadono nel bacino del Fiume Po. I
principali corpi idrici che ricevono gli scarichi direttamente o
attraverso canali e corsi d’acqua minori sono tutti affluenti di
destra del fiume: Torrente Parma, Torrente Baganza, Torrente
Enza, Torrente Crostolo, Fiume Secchia. Il territorio ricade in
area dichiarata sensibile, pertanto gli impianti, in funzione
delle dimensioni, sono soggetti all’applicazione di limiti più
restrittivi per azoto e fosforo.
Lo scarico delle acque reflue trattate dai depuratori situati nella
Città di Genova avviene nelle acque marine costiere del Mar
Ligure (Golfo di Genova).
Il corpo idrico finale di destinazione delle acque reflue trattate
dai depuratori della costa ligure è il Mar Ligure (Golfo del
Tigullio). Tuttavia per quanto riguarda il depuratore di Monleone
di Cicagna le acque trattate sono recapitate nel Torrente
Lavagna. Il Golfo del Tigullio (chiamato anche “Golfo Marconi“)
è un’insenatura che si estende sul Mar Ligure dalla parte della
Riviera di Levante, delimitata dal Parco Naturale Regionale di
Portofino a nord-ovest e da Punta Manara a sud-est.
Tra i più importanti corsi d’acqua del territorio vi è il fiume
Entella, nato dalla confluenza di tre torrenti quali il Lavagna (il
principale dei tre), il Graveglia e lo Sturla nei pressi di Carasco,
il quale sfocia nel golfo tra i Comuni di Chiavari e Lavagna.
Grazie alla presenza dei depuratori
di acque reflue sono migliorate le
condizioni dei corpi ricettori quali
fiumi, torrenti o mari
55
I SERVIZI AMBIENTALI
IL SERVIZIO DI RACCOLTA RIFIUTI
Nel 2011 il Settore Ambiente ha gestito il servizio di
raccolta e trasporto dei rifiuti urbani in 116 Comuni delle
Province di Reggio Emilia, Parma e Piacenza servendo un
bacino di 1.129.000 abitanti. Sono state trattate circa 768.000
tonnellate di rifiuti urbani (contro le circa 800.000 tonnellate
del 2010) per una raccolta pro capite (media sull’intero bacino
servito) di più di 680 kg/abitante per anno.
LA RACCOLTA DIFFERENZIATA
Nel 2011 delle circa 768.000 tonnellate di rifiuti urbani
trattati, 454.483 tonnellate sono state raccolte in maniera
differenziata, per una percentuale di raccolta differenziata
sull’intero bacino superiore al 59%.
A fianco dei tradizionali sistemi di raccolta stradale è
continuata, su tutto il territorio servito, l’implementazione
e l’attivazione delle raccolte domiciliari, che hanno permesso il
conseguimento di questo importante risultato.
ema di raccolta differenziata
Di notevole importanza poi, nel sistema
senza, in quasi tutti i Comuni,
dei rifiuti offerto al cittadino, la presenza,
di Centri di Raccolta (123 sull’intera
ra area servita) nei quali è
iuto all’interno di contenitori
possibile conferire liberamente il rifiuto
di grandi dimensioni quali vasche,
e, compattatori o cassoni.
Completano l’insieme dei servizi il ritiro degli ingombranti a
domicilio e i servizi dedicati alle imprese assimilate.
RIFIUTI DA RACCOLTA
ODALITÀ (t.)
DIFFERENZIATA PER MODALITÀ
40.159
44.267
67
40.486
179.192
56
938
194.938
168.100
120.532
91.834
34
80.463
114.600
110.856
856
119.399
2011
2010
10
Servizio presso privati
Porta a porta
2009
Centri di raccolt
raccolta
lta
a
Stradale
I rifiuti provenienti da raccolta differenziata vengono avviati a
recupero attraverso le piattaforme specializzate e le filiere di
settore grazie alle convenzioni in essere tra Iren ed i Consorzi
aderenti al Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi), o ad
operatori privati nel caso in cui i materiali non rientrino tra
quelli gestiti dai consorzi.
Nel 2011 sono state raccolte
in maniera differenziata quasi
455.000 t. di rifiuti, per una
percentuale di raccolta differenziata
superiore al 59%
I risultati conseguiti continuano ad evidenziare un significativo
aumento delle percentuali di raccolta differenziata. In
particolare, si segnala che i Comuni serviti nella Provincia di
Parma passano complessivamente dalla media del 56,4%
nel 2010 al 59,9% nel 2011, i Comuni serviti in Provincia di
Piacenza passano dal 53,2% nel 2010 al 55,7% nel 2011, e
quelli di Reggio Emilia dal 58,3% nel 2010 al
60,4% nel 2011, con una media sul totale
tale del
territorio servito superiore al 59%.
In coerenza con le direttive di settore
e e le
programmazioni provinciali (piani ATO, PPGR,
ecc.), Iren è impegnata in un’ulteriore crescita
cita della
ucendo
percentuale di raccolta differenziata introducendo
nuovi servizi di raccolta domiciliarizzati e puntando
untando
ad una ancor maggiore diffusione della sensibilità
ensibilità
ambientale fra i cittadini. È possibile ipotizzare,
otizzare,
nell’arco dell’anno 2012, il superamento
to della
percentuale di raccolta differenziata media, riferita
all’intero bacino servito.
LA GESTIONE DEI RIFIUTI
Il Gruppo Iren, al fine di garantire un’efficace gestione
estione
tività di
dei rifiuti conferiti, è impegnato anche nelle attività
erazione
trattamento e smaltimento dei rifiuti, di generazione
di energia elettrica e calore e di produzione di biogas,
ccaggio,
attraverso 12 impianti di trattamento, selezione e stoccaggio,
una discarica attiva, 2 impianti di termovalorizzazione
zazione
e 2 impianti di compostaggio.
Nell’anno 2011 sono state gestite circa 1.017.000 tonnellate
nnellate
di rifiuti, di cui circa 249.000 di rifiuti speciali, circa 313.
313.000
di rifiuti indifferenziati e circa 455.000 di rifiuti da raccolta
differenziata.
RIFIUTI GESTITI PER TERRITORIO 2011 (%)
31%
40%
29%
Parma
Piacenza
Reggio Emilia
La componente differenziata dei rifiutii può
ò essere inviata
direttamente a recupero oppure può transitare da impianti o
piazzole di stoccaggio del Gruppo dove viene selezionata e/o
trattata prima della sua destinazione finale. La componente
indifferenziata dei rifiuti raccolti è destinata a diverse
modalità di smaltimento nella ricerca della migliore
valorizzazione della risorsa rifiuto, secondo una gerarchia
che vede da prima il recupero di energia attraverso la
termovalorizzazione e la captazione del biogas ed infine
lo smaltimento in discarica. Il Gruppo, inoltre, consapevole
dell’impatto legato al conferimento in discarica, provvede in
alcuni casi alla preventiva selezione meccanica che consente
di individuare una frazione umida, ricca di sostanza organica,
da stabilizzare biologicamente.
57
CONSUMI ENERGETICI DIRETTI E INDIRETTI
I consumi energetici diretti di Iren riguardano gli impieghi di
combustibile, nei relativi stati fisici, utilizzato per la produzione
di energia elettrica e termica negli impianti del Gruppo (impianti
cogenerativi, centrali termiche, caldaie, termovalorizzatori e
discariche), nonché i flussi di energia primaria non rinnovabile,
non direttamente connessi alla produzione energetica (ad es.
CONSUMI ENERGETICI DIRETTI PER FONTE
ENERGETICA
riscaldamento, carburanti per il trasporto, ecc.), impiegati nello
svolgimento delle proprie attività. Non sono considerati i consumi
di energia a fronte di scambi di energia primaria intercorrenti tra le
Società incluse nel perimetro di rendicontazione né quelli connessi
alle attività nelle quali il Gruppo Iren svolge esclusivamente un
ruolo in fase di trading (ad es. vendita ai grossisti).
U.M.
2011
2010
Gas naturale
smc/000
1.119.481
994.911
Gas naturale
Tep
917.885
843.750
Olio combustibile BTZ
t.
5.553
10.330
Olio combustibile BTZ
Tep
5.442
10.124
Gasolio
t.
2.129
92
Gasolio
Tep
2.295
2.457
Biogas da discarica
mc/000
19.333
19.921
Biogas da discarica
Tep
6.573
6.773
Carburante per automezzi(1)
t.
3.637
3.616
Carburante per automezzi(1)
Tep
3.918
3.903
Biogas da depuratori
mc/000
4.284
1.735
Biogas da depuratori
Tep
2.169
878
(2)
(2)
(1) I dati relativi all’area genovese sono frutto di una stima.
(2) Il biogas prodotto nel depuratore di Volpara viene utilizzato in un impianto gestito da una Società terza, dedicato alla produzione di energia elettrica.
I dati 2010 non includono il biogas prodotto dai depuratori dell’area emiliana.
I consumi energetici indiretti (volumi di energia elettrica AT/MT/
BT che Iren acquista e consuma per lo svolgimento delle proprie
attività), si riferiscono alle sedi e agli impianti di produzione del
Gruppo. Gli impieghi di elettricità degli impianti di produzione di
energia sono in parte autoprodotti e, come tali, benché disponibili,
tali valori non sono consuntivati in quanto già considerati nei
consumi diretti di combustibile. Laddove tali impieghi eccedano
l’autoproduzione, l’energia elettrica viene acquistata da terzi e
contabilizzata nei consumi energetici indiretti del Gruppo che nel
2011 sono stati pari a oltre 75.000 Tep.
EMISSIONI IN ATMOSFERA
DEL GRUPPO IREN
I gas ad effetto serra (GHG – Greenhouse gas) sono costituenti
gassosi dell’atmosfera, di origine sia naturale sia antropica, che
assorbono ed emettono radiazioni a specifiche lunghezze d’onda.
Si tratta dei seguenti costituenti: anidride carbonica, metano,
ossido di azoto, clorocarburi, bromocarburi, clorofluorocarburi
58
(CFC), idrofluorocarburi (HFC), idroclorofluorocarburi (HCFC),
perfluorocarburi (PFC), esafluoruro di zolfo (SF6) e certi eteri
alogenati o meno.
In questa sede vengono considerate principalmente le
emissioni dirette di CO2, ovvero quelle generate da sorgenti
di proprietà o controllate dal Gruppo Iren: queste possono
essere prodotte o attraverso processi di trasformazione di
EMISSIONI DIRETTE DI CO2 DA IMPIANTI
DI PRODUZIONE (t.)
CO2 da cogenerazione e centrali termiche
CO2 da termovalorizzatori e discariche
TOTALE
Le emissioni indirette sono le emissioni di CO2 derivanti
dalla produzione di elettricità, calore, importati e consumati
dal Gruppo Iren. Si tratta delle emissioni legate ai processi di
trasformazione delle fonti di energia primaria non rinnovabile
svolti da terzi per generare i volumi di energia secondaria
(elettricità AT/MT, elettricità BT, calore) importati dal Gruppo
Iren per i propri fabbisogni. Nel 2011 tali emissioni sono state
pari a oltre 150 mila tonnellate di CO2.
EMISSIONI DI SOSTANZE CHE
RIDUCONO LO STRATO DI OZONO
Le sostanze lesive per lo strato di ozono sono normalmente
contenute nei fluidi refrigeranti degli impianti di condizionamento/
refrigerazione. Per il Gruppo Iren l’unico caso di applicabilità
riscontrato riguarda la sostanza denominata R22 (monocloro
di fluoro metano) presente in diversi impianti di proprietà o di
terzi gestiti (es. circuiti di raffredamento dei condizionatori, ecc.).
Le emissioni di questa sostanza vengono monitorate sulla
base delle quantità di refrigerante aggiunto a seguito dei
periodici controlli di manutenzione (rabbocco).
Per evitare eventuali dispersioni di sostanze lesive per l’ozono
dagli apparecchi di condizionamento aziendali, sono state
attivate tutte le iniziative previste dal DPR 147/06.
È stato quindi effettuato il censimento di tutte le apparecchiature
con l’indicazione del gas contenuto e della quantità.
Le apparecchiature sono sottoposte a controllo periodico per
assicurare che non disperdano gas lesivi per l’atmosfera, oltre
che il buon funzionamento e la pulizia.
Per gli apparecchi contenenti più di 3 kg dei gas citati è redatto
energia primaria in intermedia (ad es. attraverso processi di
combustione) o attraverso processi di altra natura. Le emissioni
di CO2 dirette non connesse alla produzione energetica nel
2011 sono state pari a 16.780 tonnellate.
Le emissioni di CO2 sotto riportate costituiscono principalmente
quelle derivanti dalla produzione dell’energia elettrica e
termica.
2011
2010
2009
2.152.155
1.979.504
1.840.053
180.302
190.705
191.886
2.332.457
2.170.209
2.031.939
Le emissioni nocive per lo strato
di ozono, derivanti dal monocloro
di fluoro metano, vengono
monitorate dai tecnici specializzati
dal Gruppo attraverso periodici
controlli di manutenzione
un apposito libretto di impianto, mediante il quale si tengono
sotto controllo eventuali dispersioni.
Nel 2011 non sono state registrate significative operazioni di
rabbocco negli impianti gestiti dal Gruppo. Si prevede la sostituzione/
rimozione dei sistemi di produzione di acqua refrigerata e quelli ad
espansione diretta utilizzanti HCFC/CFC a partire solo dal 2013.
MOBILITY MANAGEMENT
Un punto di attenzione agli impatti ambientali delle attività
aziendali riguarda quelli prodotti dagli spostamenti dei
propri dipendenti. Il Gruppo promuove diverse iniziative
per ridurre il numero degli spostamenti e incentivare le
modalità di trasporto meno inquinanti.
Per promuovere l’uso dei trasporti pubblici e disincentivare
quello del mezzo privato, il Gruppo è impegnato principalmente
in due iniziative:
59
privato, di almeno il 3% in 12 mesi per Parma, di almeno
il 2% in 24 mesi per Reggio Emilia, e di almeno il 2% in
12 mesi per Piacenza, incentivando l’aumento dell’utenza al
trasporto pubblico e del trasporto ciclo-pedonale.
Un punto di attenzione agli impatti
ambientali delle attività aziendali
riguarda quelli prodotti dagli
spostamenti dei propri dipendenti.
Il Gruppo promuove diverse
iniziative per ridurre il numero degli
spostamenti e incentivare le modalità
di trasporto meno inquinanti
• in provincia di Genova è stata data la possibilità ai dipendenti
di acquistare abbonamenti ai mezzi pubblici a prezzo scontato,
grazie a una convenzione specifica attivata dall’azienda con la
Società locale di trasporto pubblico;
• in area emiliana, prosegue l’attività svolta dal Gruppo Iren
con il Programma di mobilità di Area dei Comuni di Parma,
Reggio Emilia e Piacenza. Attraverso il Mobility Management
Agreement che il Gruppo ha sottoscritto con i Comuni di
Parma, Reggio Emilia e Piacenza, si è stabilito di conseguire,
attraverso azioni concrete, l’obiettivo di riduzione dei
chilometri percorsi complessivamente con il mezzo
A questo scopo il Gruppo si è impegnato a:
• verificare la necessità di incrementare i parcheggi per cicli
esistenti all’interno dell’area aziendale, per incentivare
l’utilizzo del mezzo a due ruote;
• concedere, a chi ne farà richiesta, abbonamenti al trasporto
pubblico locale e a Trenitalia, agevolati tramite contributi;
• incrementare la dotazione di mezzi a basso impatto
ambientale per gli spostamenti dei dipendenti fra le varie
sedi (mezzi a metano, ecc.);
• predisporre, in accordo con l’amministrazione comunale, le
opportune campagne di comunicazione verso i dipendenti
per informarli sia dell’esistenza di mezzi di trasporto alternativi
a quello privato (car-sharing e bike-sharing), sia di eventuali
provvedimenti presi dall’azienda per incentivarne l’uso.
Impatti positivi sulla riduzione delle emissioni sono stati
ottenuti attraverso il telelavoro che ha consentito:
• la diversificazione degli orari di lavoro con riduzione dei mezzi
circolanti nelle ore di punta;
• un risparmio energetico grazie alla riduzione degli spostamenti
del personale che opera in telelavoro.
È opportuno citare anche, per i loro impatti positivi sulla riduzione
degli spostamenti di lavoro e quindi sulla quantità di emissioni,
l’utilizzo sempre più frequente dei corsi in autoapprendimento
(possibilità di accedere a corsi on line dal proprio personal
computer) e lo sviluppo della teleconferenza che evita numerose
trasferte in occasione di riunioni o corsi di formazione.
MEZZI AZIENDALI-EMISSIONI IN ATMOSFERA (t.)(1)
Emissioni in atmosfera di NOX
2010
44,559
46,184
Emissioni in atmosfera di COV
2,085
2,785
Emissioni in atmosfera di CO
27,658
29,735
Emissioni in atmosfera di PM10
2,888
3,737
9.891,62
10.377,66
MEZZI AZIENDALI (n.)
2011
2010
Numero mezzi aziendali a noleggio e di proprietà
al 31/12
2.522
2.605
Numero mezzi aziendali a noleggio e di proprietà
(escluso mezzi elettrici) al 31/12
2.502
2.560
Emissioni in atmosfera di CO2 dei mezzi aziendali
(1) I dati relativi all’area genovese sono frutto di una stima.
60
2011
GESTIONE DEI RIFIUTI
Per quanto riguarda le modalità di smaltimento, è
da sottolineare come la gran parte dei rifiuti prodotti
venga trattata e recuperata (depurazione, riciclo, riuso,
compostaggio, recupero).
L’attenzione alla salvaguardia del territorio si concretizza
anche attraverso una gestione corretta dei rifiuti. I quantitativi
corrispondono alle quantità comunicate annualmente alle
Camere di Commercio tramite dichiarazione MUD.
RIFIUTI PRODOTTI
U.M.
2011
2010
2009
Rifiuti pericolosi
t.
10.662
7.823
7.259
Rifiuti pericolosi
%
6,45
4,16
3,79
Rifiuti non pericolosi
t.
154.577
180.421
184.336
Rifiuti non pericolosi
%
93,55
95,84
96,21
TOTALE
t.
165.239
188.244
191.595
RIFIUTI SMALTITI (t.)
2011
Smaltimento/trattamento
59.302
Incenerimento
213
Recupero/riciclo
105.760
Deposito temporaneo al 31.12.2011
TOTALE
PRELIEVI IDRICI
Le fonti di approvvigionamento idrico presso i siti del Gruppo
Iren avvengono attraverso:
PRELIEVI IDRICI PER FONTE (mc)(2)
Prelievi di acqua potabile
4
165.279
• prelievo d’acqua potabile dall’acquedotto;
• prelievo d’acqua da falde attraverso l’emungimento di pozzi;
• prelievo d’acqua da corpi idrici superficiali.
2011
2010
4.544.686
2.597.955
2009
2.540.092
Prelievi di acqua grezza
356.001.876
329.474.075
320.149.854
TOTALE
360.546.562
332.072.030
322.689.946
(2) I dati non includono i prelievi idrici degli impianti dell’area idroelettrica.
61
LA GESTIONE DELLE APPARECCHIATURE
CONTENENTI PCB
I Policlorobifenili (PCB) sono un gruppo di sostanze tossiche
persistenti e bioaccumulabili utilizzate come isolanti all’interno
di trasformatori ed altre apparecchiature elettriche.
L’uso dei PCB è andato declinando dagli anni settanta, a causa
dell’allarme ambientale sorto attorno ad essi che ha portato al
bando della loro produzione in numerose nazioni; dal 2001 la
Convenzione di Stoccolma sugli inquinanti organici persistenti
pone tra i suoi obiettivi l’eliminazione o diminuzione d’uso di
tali sostanze.
Per quanto riguarda il Gruppo, i dati relativi al numero di
macchinari ed alla quantità di olio isolante in essi contenuti,
OLIO CONTENENTE PBC SMALTITO (Kg)
I dati relativi ai contenuti
di PCB, sono periodicamente
e costantemente aggiornati
secondo le procedure in atto
registrati e catalogati, sono periodicamente e costantemente
aggiornati al momento della dismissione o bonifica, secondo
le procedure in atto, per la gestione del macchinario elettrico.
2011
2010
2009
con PCB in percentuale superiore
allo 0,05%
0
0
0
con PCB in percentuale compresa
tra lo 0,005% e lo 0,05%
3.617
5.225
9.020
TOTALE
3.617
5.225
9.020
Presso le stazioni di trasformazione dell’energia elettrica AT/MT,
MT/MT e MT/BT sono presenti trasformatori contenenti PCB-PCT,
con valori di concentrazione compresi tra 50 e 500 ppm.
Nel corso del 2011, relativamente alla rete elettrica di Torino e
Parma, sono state smaltite e/o bonificate 21 apparecchiature
elettriche contenenti PCB in concentrazione compresa tra i 50
e i 500 ppm.
oramento
AEMTD ha inserito nel suo “programma miglioramento
nnuale del
prestazioni ambientali“ l’obiettivo di una riduzione annuale
enti olio
4% del numero di apparecchiature elettriche contenenti
contaminato da PCB/PCT.
missioni
L’obiettivo è quello di mantenere l’andamento di dismissioni
hiature
annuale costante sino all’eliminazione di tutte le apparecchiature
inquinate da PCB/PCT.
SVERSAMENTI SIGNIFICATIVI
L’obiettivo è quello di mantenere
l’andamento di dismissioni annuale
costante, sino all’eliminazione
di tutte le apparecchiature inquinate
da PCB/PCT
Relativamente all’anno 2011 non si sono verificati
cati
sversamenti significativi per Mediterranea delle Acque e
de
Idro-Tigullio, Iren Acqua Gas, Iren Mercato, Iren Energia, Iride
Servizi, Iren Emilia e Iren Ambiente. L’ambito di riferimento è
ti
quello del danno ambientale e della bonifica dei siti inquinati
(D.Lgs. 152/06 e s.m.i.).
RUMORE E INIZIATIVE PER LA RIDUZIONE
DELL’IMPATTO ACUSTICO DEGLI IMPIANTI
Gli impatti acustici più significativi generati dalle attività
del Gruppo sono: le centrali di produzione termoelettrica,
62
gli impianti idroelettrici e le stazioni di trasformazione AT/
AT, AT/MT, le stazioni di arrivo del metano, gli impianti di
potabilizzazione, gli impianti di depurazione acque reflue,
le stazioni di sollevamento acqua potabile ed acque reflue.
In ogni singolo sito sono state eseguite delle specifiche
Valutazioni di Impatto Acustico verso la popolazione esterna,
atte a verificare il rispetto dei valori limite previsti dalla
normativa vigente. Nei casi in cui si è riscontrato il superamento
dei valori limite previsti, si è provveduto all’esecuzione di
interventi di bonifica acustica sulle sorgenti più significative
per ridurre le emissioni acustiche verso l’esterno, in modo da
rientrare nei limiti di Legge.
Nell’ambito delle attività di AES, quelle in grado di generare
impatti di rilievo dal punto di vista acustico riguardano gli
impianti di decompressione del gas. Gli impianti in esercizio
sono stati controllati strumentalmente e risultano conformi ai
valori di riferimento definiti nel piano di zonizzazione acustica
emanato dal Comune di Torino.
Nel territorio di Parma l’impianto a maggior impatto
acustico è quello presente nell’area del Cornocchio. Le AIA
vigenti sull’area (trattamento rifiuti solidi, escluso depuratore)
prescrivono una campagna di controllo acustico annuale. Tutti i
rilevamenti rientrano nei limiti imposti dalla
la Legge.
CAMPI ELETTROMAGNETICI
Le misurazioni dei campi elettromagnetici eseguite negli
ultimi anni dalle Società del Gruppo hanno coinvolto:
• centrali e stazioni elettriche primarie;
• linee aeree e cavi interrati AT;
• cabine elettriche MT/MT e MT/BT inserite in scuole, ospedali,
parchi o aventi determinate caratteristiche di carico;
• cabine elettriche MT/BT a maggior potenza;
• palazzine dei comprensori uffici delle Società del Gruppo.
Per contenere l’emissione di campi elettromagnetici sono state
introdotte specifiche tecniche inerenti la corretta installazione
del macchinario elettrico necessario nelle cabine MT/BT. Su
circa il 50% delle cabine di nuova realizzazione o rinnovate
vengono effettuate misure a campione atte a valutare
la corretta installazione di tale macchinario ed il relativo
contenimento dei valori di campo.
Nell’ambito della valutazione dei rischi le Società del Gruppo
hanno determinato i livelli dei campi elettromagnetici
ai quali sono sottoposti i lavoratori professionalmente
esposti; da tale valutazione risulta che non sono mai stati
superati i limiti imposti dall’attuale legislazione.
Per la tutela
tutel della popolazione, le Società del Gruppo
continuano l’attività di monitoraggio sugli impianti
contin
co
esiste e il rispetto delle specifiche costruttive sugli
es
esistenti
impianti
impian nuovi o rinnovati.
im
63
L’IMPEGNO DEL GRUPPO IREN PER LA CONSERVAZIONE
DEL PATRIMONIO NATURALISTICO
Parco Nazionale del Gran Paradiso
Parco Nazionale dell’Appennino
Tosco-Emiliano
Fiume Po
Diga Val Noci
Diga Brugneto
64
Primo parco nazionale italiano, istituito nel 1923, si estende su circa
70.000 ettari. L’area, di grande interesse paesaggistico e naturalistico,
è gestita dall’Ente Parco con il quale il Gruppo Iren, che dispone di 4
impianti all’interno del Parco, si relaziona costantemente attraverso una
serie di convenzioni. In base alla convenzione vigente, siglata nel 1994,
il Gruppo Iren collabora con l’Ente Parco Nazionale del Gran Paradiso
concedendo in comodato gratuito alcuni immobili siti in prossimità
del Parco e corrispondendo annualmente un contributo destinato
ad iniziative di miglioramento ambientale e di promozione turistica.
Inoltre dal 2002, il Gruppo Iren ha avviato un piano di interventi di
smantellamento di infrastrutture insistenti nel Parco del Gran Paradiso,
quali funivie e tralicci, e di riqualificazione delle aree bonificate.
Nel territorio di Reggio Emilia è presente una captazione di acqua
superficiale sul Torrente Riarbero, situata all’interno del Parco Nazionale
dell’Appennino Tosco-Emiliano. In corrispondenza dell’opera di presa
a servizio della captazione è stata realizzata una scala di risalita di tipo
modulare a bacini successivi per la salvaguardia della trota Fario, che
rappresenta una specie di pregio dell'area. Inoltre, per ogni progetto relativo
a opere nuove o a modifiche significative di impianti e reti esistenti che
ricadono entro o in prossimità di Siti di Interesse Comunitario (SIC) o Zone di
Protezione Speciale (ZPS), viene effettuata la Valutazione d’incidenza al fine
di escludere possibili interferenze negative sul sito.
Nelle aree a elevata sensibilità ambientale che caratterizzano il fiume
Po, la pianificazione delle attività manutentive e di messa fuori servizio
degli impianti di Moncalieri e San Mauro è concordata con l'Ente Parco
Fluviale del fiume Po. Lo svaso dei bacini è attuato nei periodi dell'anno
più idonei al rispetto delle attività riproduttive della fauna presente.
Nell’ambito delle prescrizioni delle concessioni di esercizio degli impianti,
il Gruppo Iren procede annualmente alla “semina“ di circa 300.000
avannotti di trota Fario.
L’invaso Val Noci favorisce l’utilizzo del sito da parte della fauna ornitica
migratoria come area di sosta; si segnalano inoltre diversi anfibi
protetti tra cui tritoni, salamandrina dagli occhiali, geotritone e, tra gli
invertebrati, il gambero di fiume e vulda doderoi, coleottero.
Il lago del Brugneto riveste un importante ruolo per la sosta di numerosi
uccelli migratori; da segnalare la presenza del gambero di fiume e della
falena Euplagia quadripunctaria. È stata rinvenuta inoltre una specie di
gambero originario del nord-ovest degli Stati Uniti, meglio conosciuto
come gambero della California.
Dighe del Gorzente
Valle Orco
Area Naturale marina Portofino
Parco Regionale Antola
Parco Regionale Aveto (Liguria)
I bacini artificiali del Gorzente sono all’interno del Parco Regionale delle
Capanne di Marcarolo, al confine tra Piemonte e Liguria; dal punto di
vista faunistico notevole è la presenza di rettili e anfibi, tra cui, nelle
vecchie miniere, il geotritone italiano che vive in assenza di luce.
Nell’ambito del programma di rinnovo degli impianti idroelettrici Valle Orco
sono stati eseguiti negli ultimi 8 anni importanti interventi di riqualificazione
energetica e ambientale alle centrali idroelettriche di Villa, Telessio, Rosone e
Bardonetto. L’efficientamento degli impianti ha ricadute positive sul sistema
in generale ed in particolare incide riducendo la necessità di produrre energia
da fonti fossili e conseguente riduzione delle emissioni in atmosfera.
La restituzione all’ambiente delle acque reflue costituisce l’ultimo atto
della gestione del ciclo dell’acqua: dalle modalità dello scarico dipende la
conservazione della qualità dell’acqua, e quindi dell’idoneità d’uso a cui è
destinata. Gli scarichi dei depuratori rispettano i limiti indicati dal D.Lgs. 152/06.
Lo scarico delle acque reflue avviene principalmente nelle acque marine
costiere, che raccolgono oltre il 99% dei volumi prodotti, attraverso idonee
condotte a mare (alcune delle quali da completare). In Provincia di Genova gli
scarichi delle acque reflue ubicati in aree “sensibili“ (laghi o corsi d’acqua che
devono essere protetti da possibili rischi di eutrofizzazione da azoto e fosforo)
non sono considerati a rischio. In particolare per Idro-Tigullio sono previsti
miglioramenti nel processo della depurazione e quindi della salvaguardia
dell’ecosistema acquatico marino con la messa in servizio del nuovo depuratore
di Santa Margherita Ligure e la realizzazione di nuovi depuratori a servizio dei
Comuni costieri.
Il Parco dell'Antola rappresenta una tra le zone più suggestive dell'entroterra
genovese e dell'Appennino Ligure. Il territorio collinare-montano confina
a nord con il Piemonte, ad est con l'Emilia Romagna ed è facilmente
raggiungibile anche dalla provincia di Pavia. Comprende due vallate (alta
Valle Scrivia e alta Val Trebbia). Nel territorio del Parco coesistono due aspetti
geomorfologici differenti, la formazione rocciosa nota come conglomerato
di Savignone e il calcare marnoso dell'Antola. Il Monte Antola (1.597 m), la
cima più elevata del Parco, si trova sul crinale che raccorda l'alta Valle Scrivia
con l'alta Val Trebbia. Oltre alle copiose fioriture dei narcisi, fiori ormai rari
in Liguria, si possono ammirare varie specie di orchidee, genziane, gigli,
ranuncoli, aquilegie, numerose specie alpine rare e protette. La fauna vanta
numerosi endemismi oltre ad animali più comuni (daini, caprioli, volpi)
nonchè anfibi (tra i quali i rari Salamandrina terdigitata e Speleomantes
Ambrosii), rettili, uccelli e le 780 stupende e numerose specie di farfalle, che
caratterizzano il Parco dell’Antola come il “Parco delle Farfalle“.
Il Parco dell'Aveto, situato nell'entroterra del Tigullio, tutela una delle zone più
belle e significative dell'Appennino Ligure. Il territorio protetto, poco più di 3.000
ettari, interessa tre valli, la Val d'Aveto, la Val Graveglia e la Valle Sturla, che
presentano ciascuna peculiari paesaggi: alta montagna, pascoli e faggete in Val
d'Aveto; prati pascolati, castagneti, noccioleti, orti e uliveti in Valle Sturla e una
grande varietà di rocce e minerali, testimoniati dalla presenza di cave e miniere,
in Val Graveglia. Il paesaggio del Parco è il frutto di grandi movimenti tettonici e di
eventi legati alle glaciazioni, che in un lontano passato interessarono queste zone.
Le vette più alte del Parco (Aiona e Penna) sono costituite da rocce appartenenti
al gruppo delle ofioliti, conosciute comunemente come “rocce verdi“, un insieme
di rocce di varia natura e genesi. Grazie alla straordinaria molteplicità di ambienti,
substrati e microclimi che lo caratterizzano, il Parco dell'Aveto presenta un’enorme
ricchezza floristica. Nel comprensorio del Parco si trovano anche diversi “Alberi
monumentali“, così classificati in base alla L.R. 4/1999, che prevede la tutela e la
valorizzazione di questi monumenti viventi: un esempio sono i giganteschi faggi
nella Foresta delle Lame. La grande varietà di ambienti che si trova all'interno
del Parco ha favorito anche la conservazione di una fauna ricca e pregiata:
la presenza di maggior richiamo è sicuramente quella del lupo, che in tempi
recenti è ritornato, nel corso di una lenta ma inarrestabile ricolonizzazione
dell'Appennino da parte della specie.
65
Scarica

Responsabilità ambientale