Responsabilità ambientale EMISSIONI • • • • Evitate da teleriscaldamento: 890.512 t. di CO2 Evitate da impianti idroelettrici: 474.317 t. di CO2 Evitate da fotovoltaico: 2.137 t. di CO2 Dirette generate: 2.349.237 t. di CO2 SERVIZIO IDRICO INTEGRATO ENERGIA • Acqua immessa in rete 228 milioni di metri cubi • Refluo trattato circa 134 milioni di metri cubi • Energia rinnovabile (energia prodotta da fotovoltaico e idroelettrico): 988 GWh • Consumi energetici diretti: 938.281 Tep • Titoli di efficienza energetica ottenuti nel 2011: equivalenti a 15.000 Tep di risparmio energetico RIFIUTI • Rifiuti trattati/gestiti: 1.017 kton • Raccolta differenziata: 455 kton IREN E L’AMBIENTE(1) PROCESSI PRODUTTIVI E PRINCIPALI IMPATTI AMBIENTALI Gli impatti ambientali diretti e indiretti, del Gruppo Iren, sono generati dalle seguenti attività: • servizi energetici, intesi come produzione termoelettrica sia in centrali termoelettriche di cogenerazione sia in centrali termiche di integrazione e riserva; produzione di energia idroelettrica; UTILIZZO DI RISORSE • Consumi di energie e risorse • Prelievi di risorse idriche • Uso di materie prime • Uso e presenza di sostanze chimiche, lubrificanti, odorizzanti • Acqua di falda • Acqua di superficie • Consumi di energia e risorse • Uso e presenza di sostanze chimiche (trattamento delle acque) • Consumi di energia e risorse • Prelievi di risorse idriche • Uso e presenza di sostanze chimiche, lubrificanti, odorizzanti OUTPUT/IMPATTO SULL'AMBIENTE Servizi Energetici • Emissioni in atmosfera • Rischio di incidenti rilevanti • Contaminazione del suolo e sottosuolo • Produzione di rifiuti • Scarichi in corpi idrici • Inquinamento acustico • PCB/PCT • Biodiversità • Campi elettromagnetici • Impatto visivo (impianti e strutture) • Emissioni odorose (in emergenza) Servizi Idrici • Emissioni in atmosfera • Contaminazione del suolo e sottosuolo • Produzione di rifiuti • Scarichi in corpi idrici • PCB/PCT • Biodiversità • Emissioni odorose Servizi Ambientali (Rifiuti) • Emissioni in atmosfera • Emissioni di polveri • Contaminazione del suolo e sottosuolo (percolato) • Produzione di rifiuti • Scarichi di acque reflue • Inquinamento acustico • Impatto visivo (impianti e strutture) • Emissioni odorose L’uso consapevole delle risorse, la ricerca di una sempre migliore qualità dell’aria, dell’acqua e più in generale, della qualità della vita attraverso la riduzione delle diverse forme di inquinamento, l’elevata produzione di energia “pulita“, fanno del Gruppo Iren uno degli operatori di spicco nel panorama nazionale per quanto riguarda la capacità di crescere in piena armonia con l’ambiente. 44 • FASI DEL PROCESSO SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE E CERTIFICAZIONI OTTENUTE (1) I dati includono AES S.p.A. al 100%. • • • gestione di linee e reti di distribuzione dell’energia elettrica in alta/media/bassa tensione e stazioni di trasformazione; distribuzione del gas metano; gestione del ciclo idrico integrato; servizi di raccolta, gestione e smaltimento dei rifiuti e attività connesse a tale business; comportamenti ambientali degli appaltatori, dei subappaltatori e degli altri fornitori del Gruppo. Con la volontà di assicurare la massima soddisfazione dei propri stakeholder, la tutela ambientale e la sicurezza dei collaboratori, le Società del Gruppo Iren orientano quindi i propri sforzi organizzativi e di sviluppo allo scopo di attuare il miglioramento continuo della pianificazione del sistema di gestione ambientale. Ciò comporta un’attenzione costante sul fronte della ricerca, dell’innovazione tecnologica e della gestione al fine di incrementare costantemente, insieme alla produttività, la sicurezza e la compatibilità ambientale delle attività. Tutte le Società di primo livello del Gruppo Iren hanno sistemi certificati secondo gli standard internazionali ISO 9001 (Qualità), ISO 14001 (Ambiente)(2). Le Società torinesi e genovesi sono, inoltre, in possesso della certificazione ai sensi dello Standard OHSAS 18001 (Sicurezza). Il sistema di gestione ambientale è integrato con i rispettivi sistemi di gestione per la qualità e la sicurezza: tale integrazione si esplica fin dall’analisi dei processi aziendali, valorizzando laa struttura organizzativa di sistema già concepita ai fini della la gestione della qualità e della sicurezza. Dopo una prima fase di individuazione degli impatti ambientali significativi delle attività aziendali, attraverso l’effettuazione dell’analisi ambientale iniziale e la conseguente verifica di conformità ai vincoli legislativi cogenti in materia di Ambiente, il Sistema di Gestione Ambientale ha assunto una configurazione tale da consentire di ottemperare pienamente a politiche ambientali ispirate a criteri di salvaguardia, tutela, sicurezza e sostenibilità. Questo sviluppo è stato possibile sia attraverso l’adozione di procedure codificate e controllate sia attraverso l’effettuazione sistematica di audit mirati. L'obiettivo prefissato e raggiunto, per l'anno 2011, è stato il consolidamento delle certificazioni in essere e la graduale estensione delle stesse ai servizi ancora esclusi Come esplicitato nella propria mission aziendale, il Gruppo Iren fornisce servizi integrati mirando alla salvaguardia ambientale ed alla sicurezza per il personale. IL SISTEMA INTEGRATO L’evoluzione continua delle aspettative e delle esigenze dei clienti, fortemente supportata dalla competitività del mercato, richiede modelli organizzativi flessibili e sistemi di gestione snelli, di cui occorre monitorare l’efficacia in termini di risultati attesi. Il Gruppo, a tal proposito, ha sviluppato un Sistema Integrato, quale mezzo per il conseguimento degli obiettivi stabiliti. Infatti il Sistema Integrato è strutturato in modo da prevedere un adeguato controllo e monitoraggio di tutti i processi operativi che influiscono sulla qualità del servizio, in un’ottica di miglioramento continuo. I principi fondamentali della politica del Sistema Integrato sono: • l’attenzione agli aspetti sociali ed ambientali; • la sicurezza per il personale; • la soddisfazione del cliente; • l’efficienza nella prestazione del servizio; • la qualità delle forniture e degli appalti; • il miglioramento continuo; • il rispetto del Codice Etico. La politica del Sistema Integrato è condivisa da tutto il personale operante all’interno del Gruppo e la metodologia del Sistema Integrato ha creato forti sinergie tra le strutture operative. L’obiettivo prefissato e raggiunto, per l’anno 2011, è stato il consolidamento delle certificazioni in essere e la graduale estensione delle stesse ai servizi ancora esclusi. Il programma di sviluppo attuato efficacemente nel corso del 2011 ha visto: • CAE e Idro-Tigullio ottenere la certificazione secondo lo standard OHSAS 18001; • Iren Mercato(2) e Laboratori Iride Acqua Gas (LIAG) ampliare l’ambito di certificazione Qualità, Ambiente e Sicurezza (QAS) anche ai siti dell’Area Emiliana; (2) Iren Mercato non persegue la certificazione ISO 14001. 45 • LIAG (Laboratori di Imperia e Reggio Emilia) superare le verifiche di sorveglianza e, relativamente alle prove accreditate, essere quindi autorizzate all’uso del marchio “Accredia“; • Iren Energia estendere la propria certificazione QAS sugli asset di cogenerazione emiliani acquisiti; • Iride Servizi estendere la propria certificazione QAS sui servizi di fleet e facility che fornisce sui territori genovesi ed emiliani; • AEMTD estendere la propria certificazione QAS sulla rete elettrica di Parma di cui è divenuta proprietaria dal 1° luglio 2010; • Iren Emilia estendere la propria certificazione ISO 9001 sui servizi gas di Piacenza; • Iren Ambiente estendere la certificazione ISO 14001 alla discarica di Poiatica. Per quanto riguarda il programma di sviluppo futuro sono previste ulteriori estensioni dei sistemi di gestione, tra le quali, l'estensione della certificazione OHSAS 18001 alla Capogruppo e alle realtà emiliane nel periodo 2012-2013 Va altresì sottolineato che, al fine di assicurare un percorso di crescita aziendale sostenibile e improntato al principio del miglioramento continuo, sono state impegnate risorse: • nello sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili (idroelettrico) o assimilabili alle rinnovabili (cogenerazione) e nella promozione del teleriscaldamento quale fornitura dii energia termica a minor impatto ambientale, nonché hé he nell’adozione delle migliori tecnologie impiantistiche disponibili sul mercato, sempre per garantire il minor impatto atto ambientale; • nel miglioramento dell’utilizzo delle risorse idriche, sia ia in termini di prelievo e utilizzo, che di rilascio e scarico; • nella corretta gestione degli adempimenti riguardanti i rifiuti speciali, per le fasi legate alla produzione, allo stoccaggio, gio, al trasporto e allo smaltimento/recupero finale; • nella diffusione delle informazioni riguardanti gli impatti delle attività aziendali verso l’ambiente esterno, attraverso raverso specifiche pubblicazioni quali ad esempio il Bilancio ancio di Sostenibilità, le Dichiarazioni Ambientali, ecc. 46 Dal punto di vista gestionale, per garantire il minor impatto ambientale delle attività del Gruppo, è stata data particolare rilevanza: • al mantenimento dei sistemi di certificazione su base volontaria per quanto concerne i sistemi di gestione ambientale certificati ai sensi della norma UNI EN ISO 14001:2004 ed EMAS; • al monitoraggio delle prestazioni ambientali delle attività attraverso l’uso di opportuni indicatori per ogni aspetto ambientale significativo; • al controllo analitico degli impatti verso l’ambiente esterno, in particolare per quanto concerne le emissioni in atmosfera, la qualità dell’aria, gli scarichi idrici, le emissioni acustiche ed i campi elettromagnetici; • all’effettuazione di audit specifici interni finalizzati alla verifica della corretta gestione delle problematiche ambientali degli impianti aziendali; • all’ottemperanza degli adempimenti amministrativi, in particolare per quanto concerne i monitoraggi e i controlli connessi alle Autorizzazioni Integrate Ambientali (Direttiva I.P.P.C.) e all’emissione dei gas ad effetto serra (Emission Trading System), per gli impianti soggetti. RISPARMIO ENERGETICO, FONTI RINNOVABILI ED ASSIMILATE Gli impianti di produzione di energia del Gruppo sono alimentati da fonte rinnovabile (idrico, fotovoltaico, ecc.) o assimilata (cogenerazione). In entrambi i casi le scelte produttive di Iren comportano un significativo risparmio energetico in termini di Tep e, di conseguenza, di emissioni di CO2 evitate. Per quanto concerne la produzione idroelettrica, nel 2011 il Gruppo Iren ha conseguito notevoli risultati volti alla: • riqualificazione degli impianti di Chiomonte e Susa Si prevede l’installazione di 3 nuovi gruppi idroelettrici: un gruppo da 8,7 MW a Chiomonte (TO) e due gruppi da 4,8 MW e 1,5 MW a Susa (TO) con una produzione attesa pari a circa 39 GWh/anno. Nel mese di giugno 2011, Valle Dora Energia S.r.l. (Società costituita da Iren Energia S.p.A. con i Comuni di Susa, Chiomonte, Exilles e Salbertrand) ha avviato l’iter autorizzativo per l’ottenimento delle nuove concessioni idroelettriche. La realizzazione degli interventi è prevista per il periodo 2014/2015; • realizzazione del nuovo impianto di La Loggia Si è concluso l’iter autorizzativo relativo all’installazione di un gruppo idroelettrico da 0,6 MW sul passaggio artificiale per l’ittiofauna che dovrà essere costruito in adiacenza alla traversa di derivazione sul fiume Po nel Comune di La Loggia (TO) con una produzione attesa pari a circa 4 GWh/ anno. La realizzazione degli interventi è prevista per il periodo 2012/2013. Sono attualmente in corso le attività propedeutiche all’avvio delle gare d’appalto per mezzo delle quali saranno individuate le imprese appaltatrici che, a far tempo dall’estate 2012, realizzeranno le opere in progetto; • realizzazione del nuovo impianto di Noasca L’iter autorizzativo relativo alla realizzazione di un nuovo impianto da 1,2 MW nel Comune di Noasca (TO) con una produzione attesa pari a circa 3 GWh/anno, per il quale è già stato ottenuto il pronunciamento degli Enti preposti di compatibilità ambientale, prosegue regolarmente. La realizzazione degli interventi è prevista per il periodo 2013/2015; • realizzazione del nuovo impianto di Dres Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo impianto da 1,8 MW (Dres) nel Comune di Ceresole (TO) con una produzione attesa pari a circa 4 GWh/anno. In sede di istruttoria la Provincia di Torino ha richiesto che l’opera sia sottoposta a Valutazione di Impatto Ambientale in quanto confinante con il territorio del Parco Nazionale del Gran Paradiso. È previsto nel 2012 l’avvio delle attività propedeutiche alla stesura del Progetto Definitivo e del SIA; • realizzazione del nuovo impianto di Baiso (RE) Le attività di realizzazione dell’impianto idroelettico sono state ultimate: la messa in servizio dei due gruppi da circa 1,1 MW ciascuno, per una produzione attesa pari a circa 9 GWh/anno, è stata ultimata e l’impianto risulta in regolare esercizio. Sono state avviate le attività di formalizzazione del collaudo definitivo che dovranno terminare presumibilmente nella primavera 2012. La produzione di energia con impianti idroelettrici e fotovoltaici consente di ridurre il ricorso ad altre modalità di produzione a più alto impatto ambientale L’impegno del Gruppo nella produzione di energia pulita ha determinato la realizzazione di alcuni impianti fotovoltaici. In particolare è stato realizzato un impianto da 160 kW sulla copertura dell’edificio adibito ad autorimessa presso il centro industriale del Martinetto a Torino. L’impianto è entrato in esercizio ad aprile 2011. Si segnala, inoltre, che il Gruppo dispone di un impianto fotovoltaico (12 kW) a Telessio in Valle Orco. 47 PRODUZIONE DI ENERGIA E RISPARMIO ENERGETICO U.M. 2011 2010 Produzione idroelettrica Energia idroelettrica prodotta GWh 983 1.016 Tep/000 181 186 GJ 7.561.455 7.785.960 Energia termoelettrica prodotta GWh 5.024 4.446 Energia termica prodotta GWh 2.571 2.754 Tep/000 275 257 GJ 11.507.314 10.758.020 GWh 4,43 n.d. Tep/000 0,81 n.d. GJ 34.065 n.d. Energia primaria fossile sostituita Energia risparmiata Produzione impianti cogenerazione e caldaie Energia primaria fossile sostituita Energia risparmiata Produzione impianti fotovoltaici Energia elettrica prodotta Energia primaria fossile sostituita Energia risparmiata Il calcolo dell’energia risparmiata viene svolto confrontando la produzione lorda e gli effettivi consumi di combustibile di Iren con i consumi che il sistema elettrico nazionale e il sistema “medio nazione“ di produzione termica avrebbero registrato per produrre le stesse quantità di energia elettrica e termica. Sul fronte dell’efficienza energetica le Società Iren Energia, Iride Servizi e AEMTD hanno implementato negli anni passati progetti riconosciuti e valorizzati dall’AEEG, che hanno determinato anche per il 2011 il conseguimento di titoli di efficienza energetica. La quantificazione si attesta su circa 15.000 titoli (equivalenti a 15.000 Tep di risparmio energetico). L’obbligo di restituzione è in capo solamente ad AEMTD (distributore) e per il 2011 (con scadenza 31 maggio 2012) vale 52.757 TEE. I Certificati Verdi (CV) inerenti il teleriscaldamento sono stati prodotti esclusivamente da Moncalieri grazie agli impianti 3GT e 2GT connessi al teleriscaldamento per un totale di 484.898 CV. I CV legati alla produzione idroelettrica generati sono pari a 403.939. 48 Nel 2011 il Gruppo Iren ha ottenuto titoli di efficienza energetica equivalenti a 15.000 Tep di risparmio energetico Nel corso del 2011 il Gruppo ha sviluppato i seguenti progetti volti al risparmio energetico: NOME DEL PROGETTO DESCRIZIONE GLOBAL SERVICE TECNOLOGICO Presso il Palazzo di Giustizia di Torino si è provveduto alla trasformazione della centrale termica da caldaie a teleriscaldamento. L’assetto finale della trasformazione vede la centrale termica esistente composta da quattro caldaie con potenzialità di 2.473 kW/cad e un locale con quattro scambiatori a piastre della potenzialità di 2.000 kW/cad. Le due fonti energetiche possono funzionare solo singolarmente con uno scambio automatico che avviene in trenta minuti. A valle dell’attivazione del teleriscaldamento (ottobre 2011) sono stati prelevati dalla rete 3.806 MWh che, qualora prodotti con le caldaie a gas, avrebbero consumato circa 480.000 mc di combustibile. Si registra pertanto un risparmio di circa 393 Tep. SEMAFORI Nel corso del 2011 sono stati rinnovati 11 impianti semaforici, installando nuove lanterne semaforiche a LED in sostituzione delle tradizionali lanterne con lampade ad incandescenza. Sono state installate 432 lanterne, per una potenza installata pari a 13,2 kW. L’utilizzo di lanterne tradizionali avrebbe comportato l’installazione di una potenza pari a 62,3 kW. Tenendo conto degli orari di accensione degli impianti, e dell’alternanza delle luci semaforiche, il risparmio annuo è pari a 10,97 Tep. ILLUMINAZIONE PUBBLICA È stato attuato il piano di sostituzione degli apparecchi con lampade a vapori di mercurio, installando sodio HP o alogenuri metallici. Il piano prevede la sostituzione di 7.000 apparecchi con una riduzione di potenza di circa 100 W cad.; a fine dicembre 2011 si è avviato il piano, con la sostituzione di circa 500 apparecchi. Ultimato il piano previsto, a fine 2012, la riduzione di potenza sarà di 700 kW. Annualmente il risparmio sarà di circa 2,94 GWh, ovvero di circa 550 Tep. EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DEGLI EDIFICI È stato condotto, in collaborazione, con una Società esterna, uno studio su quattro tra gli edifici maggiormente “energivori“ di proprietà della Città di Torino, mirato ad individuare le azioni necessarie per migliorare le performance energetiche della struttura. Gli interventi attuabili prendono in considerazione l’insieme edificio-impianti e per quanto attiene a quest’ultimi, di specifica competenza di Iride Servizi, si possono realizzare interventi mirati sia sugli impianti elettrici, che sugli impianti termici. Per quanto attiene gli edifici di proprietà del Gruppo, si è costituito un apposito gruppo di lavoro coordinato dall’Energy Manager che ha lo scopo di individuare tutti gli interventi possibili per migliorare le prestazioni energetiche degli immobili. In fase di stima. GESTIONE IMPIANTI TERMICI DEGLI EDIFICI COMUNALI Accurata gestione degli impianti termici comunali. Nel 2011 è stato ottenuto un risparmio pari a 1.153 Tep. RINNOVO IMPIANTI ELETTRICI DEGLI EDIFICI COMUNALI Nell’ambito dei lavori di rinnovo degli impianti elettrici degli edifici comunali, ed in particolar modo degli edifici scolastici, è proseguita l’attività di installazione di lampade fluorescenti, sottoposte a precedenti sperimentazioni, abbinate a sistemi di regolazione automatica del flusso luminoso delle lampade comandate da sensori di luminosità e da rilevatori di presenza di persone. Tale sistema permette di ottimizzare il rendimento delle lampade, di prolungare la vita media degli apparecchi e di evitare considerevoli sprechi di energia, considerate le caratteristiche medie di utilizzo. Dato non disponibile. Nel 2011 sono state riqualificate 20 centrali termiche. Il risparmio generato da tali riqualificazioni ammonta a circa 120 Tep/anno. L’interconnessione degli acquedotti genovesi avvenuta nel 2006 (anno di confronto) ha consentito un notevole risparmio energetico. Si evidenzia che solo nell’anno 2011 nella distribuzione dell’acqua potabile sono stati risparmiati 13.417.000 kWh. RIQUALIFICAZIONE CENTRALI TERMICHE INTERCONNESSIONE DEGLI ACQUEDOTTI RISPARMI OTTENUTI 49 Le Società del Gruppo interessate alle attività che impattano significativamente in termini di emissioni di gas ad effetto serra monitorano tali emissioni (misure su camini, calcoli indiretti, numero episodi di perdite, ecc.), attuano una serie di specifici provvedimenti aventi tutti come fattore comune la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra e verificano annualmente i risultati raggiunti. Per quanto riguarda il parco produttivo termoelettrico del Gruppo Iren, esso risulta essere sostanzialmente cogenerativo e consente pertanto di contenere le emissioni specifiche di gas serra e di rispettare ampiamente il limite di quote imposto dal Piano Nazionale di Allocazione. RIDUZIONE DI EMISSIONI DI CO2 OTTENUTE (t.) Per quanto riguarda il settore gas, nell’area genovese, vengono impiegate attrezzature tecniche del tipo “Tamponatrice Stop System“ in grado di eliminare le fuoriuscite di gas metano dalla rete durante le fasi di lavorazione (riparazioni, allacci, derivazione, inserimento valvole, ecc.). Iren Ambiente, attraverso la partecipata Iren Rinnovabili S.p.A., persegue l’obiettivo di aumentare la produzione di energia da fonti rinnovabili, contribuendo quindi ad evitare ulteriormente le emissioni in atmosfera. 2011 2010 2009 Teleriscaldamento da impianti cogenerazione e centrali termiche 890.512 801.332 641.246 Idroelettrico 474.317 484.146 617.216 Fotovoltaico TOTALE Il Gruppo si impegna, inoltre, a ridurre re le emissioni in atmosfera derivanti dalla lla circolazione dei mezzi aziendali attraverso il rinnovo sistematico del parco automezzi. L'aumento dell'utilizzo della cogenerazione nel corso degli ultimi anni nni ha progressivamente consentito di diminuire e le emissioni in atmosfera era 50 Il contributo alla riduzione delle emissioni è altresì dato dalla produzione idroelettrica, variabile in funzione della idraulicità (precipitazioni) dell’anno considerato. 2.137 n.d. n.d. 1.366.966 1.285.478 1.258.462 IL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO ACQUA IMMESSA IN RETE Moderne apparecchiature di automazione e telecontrollo garantiscono il miglior funzionamento degli impianti di captazione, potabilizzazione e sollevamento. ACQUA IMMESSA IN RETE (migliaia di mc) TOTALE Il volume totale immesso in rete per l’anno 2011 è stato superiore a 228 milioni di metri cubi (54% area Emilia, 46% area Genova), di poco inferiore rispetto all’anno 2010. 2011 2010 228.044 230.177 LA PRODUZIONE E LA DISTRIBUZIONE DI ACQUA La pianificazione dell’approvvigionamento idrico viene effettuata secondo criteri di efficacia ed efficienza oltre che nel rispetto delle normative di Legge e delle concessioni a derivare. I criteri di utilizzo delle risorse tengono conto di: quantità autorizzate, consistenza delle riserve negli invasi principali, qualità delle acque superficiali disponibili, idrologia dei bacini, dati consuntivi di esercizio dell’anno precedente, dati consuntivi di esercizio anno in corso. Il piano di approvvigionamento può essere modificato, revisionato o aggiornato su base mensile a seguito dell’analisi dei dati raccolti mediante le attività di misurazione e monitoraggio delle fasi del processo. Nel corso del 2011 sono stati immessi in rete più di 228 milioni di metri cubi d’acqua LA FOGNATURA E LA QUALITÀ DE DELLA DEPURAZIONE In are area Emilia le acque reflue urbane derivanti da pubblica fognatura vengono trattate presso quasi 800 impianti di fognat depu depurazione di varia potenzialità e tipologia. Negli impianti principali si attuano pretrattamenti per la Negl rimo rimozione dei corpi grossolani, della sabbia e degli olii, tratta trattamenti primari per la rimozione dei solidi sedimentabili, trattamenti secondari tradizionali e terziari con nitrificazione tratta e de denitrificazione per la rimozione dell’azoto e con sistemi di defosfatazione sia chimica che biologica. defo In aarea genovese gli impianti di depurazione gestiti da IdroTigullio S.p.A. si dividono in 3 impianti autorizzati (ChiavariTigu Moneglia-Cicagna) ed altri privi di autorizzazione allo scarico Mo ma per i quali si effettua una accurata conduzione e in sostituzione o completamento dei quali saranno realizzati so nel breve periodo nuovi impianti (Sestri Levante, Lavagna, ne Rapallo, Santa Margherita Ligure); gli impianti autorizzati Ra sono di tipo biologico, mentre gli altri trattamenti sono di tipo so chimico-fisico; il solo Comune di Zoagli è privo di impianti di depurazione. Gli impianti di depurazione dell’area genovese (con riferimento a Mediterranea delle Acque) sono costituiti da un ciclo di trattamento completo dei liquami; i fanghi prodotti vengono disidratati e trasportati a centri di trattamento. 51 Le acque reflue trattate per i principali depuratori sono le seguenti: ACQUE REFLUE TRATTATE (migliaia di mc)(1) 2011 2009 Roncocesi(2) 8.167 8.149 8.573 Mancasale(2) 16.902 18.557 17.986 16.367 20.583 18.006 Parma Ovest 10.700 13.216 12.815 Piacenza Borgoforte 10.892 12.922 12.839 Totale Area Emilia 63.028 73.427 70.219 Darsena 18.458 17.558 18.963 Pegli 1.519 1.369 1.600 Punta Vagno 17.532 14.388 13.862 Quinto 3.659 3.672 4.416 Sestri Ponente 7.399 8.542 8.730 Sturla 4.244 4.525 4.904 Valpolcevera 10.482 11.022 13.844 Voltri 2.527 2.936 3.481 Chiavari 2.210 3.950 1.800 Moneglia 356 318 122 Monleone n.d. 90 90 1.803 2.000 1.829 960 800 634 Parma Est(2) (2) Lavagna Sestri Levante Totale Area Genova 71.149 71.170 74.275 TOTALE GRUPPO IREN 134.177 144.597 144.494 (1) I dati sono in parte stimati. (2) I dati 2009 e 2010 sono stati ricalcolati rispetto a quelli presentati nel Bilancio di Sostenibilità 2010. 52 2010 In relazione a quanto previsto dal “Testo Unico Ambientale“ (D.Lgs. n. 152/2006 del 3 Aprile 2006) gli abbattimenti medi annui dei principali depuratori sono i seguenti: CONCENTRAZIONI MEDIE ANNUE DEPURATORI: CHEMICAL OXYGEN DEMAND (COD) 2011 2010 2009 Chiavari (mg/l) 34,6 40,0 42,2 Moneglia (mg/l) 54,7 148,0 78,4 Monleone (mg/l) 97,3 74,0 112,3 Lavagna (mg/l) 123,8 145,0 147,3 Sestri Levante (mg/l) 210,0 200,0 196,2 Sestri Ponente (%) 90,8 90,3 86,5 Pegli (%) 94,3 94,5 97,9 Voltri (%) 93,3 92,7 93,4 Valpolcevera (%) 91,3 89,6 87,7 Darsena (%) 93,6 92,3 92,1 Punta Vagno (%) 95,2 92,5 94,3 Sturla (%) 93,6 93,3 92,4 Roncocesi (mg/l) 84,3 63,0 78,0 Mancasale (mg/l) 27,4 33,9 41,0 Parma Est (mg/l) 13,2 13,0 12,0 Parma Ovest (mg/l) 20,9 23,0 19,0 Piacenza Borgoforte (mg/l) 27,7 24,0 21,0 CONCENTRAZIONI MEDIE ANNUE DEPURATORI: BIOCHEMICAL OXYGEN DEMAND (BOD5) 2011 2010 2009 Chiavari (mg/l) 16,8 19,0 19,2 Moneglia (mg/l) 27,0 71,0 43,7 Monleone (mg/l) 50,3 39,0 61,9 Lavagna (mg/l) 61,7 78,0 79,4 Sestri Levante (mg/l) 99,1 105,0 107,2 Sestri Ponente (%) 91,2 90,8 87,5 Pegli (%) 94,9 94,7 97,9 Voltri (%) 93,6 93,0 94,0 Valpolcevera (%) 91,7 89,7 87,9 Darsena (%) 94,1 92,7 92,0 Punta Vagno (%) 95,4 92,9 94,3 Sturla (%) 94,0 93,6 93,1 Roncocesi (mg/l) 4,1 2,9 4,0 Mancasale (mg/l) 4,5 8,1 6,0 Parma Est (mg/l) 3,3 4,0 4,0 Parma Ovest (mg/l) 4,1 5,0 4,0 Piacenza Borgoforte (mg/l) 6,2 6,0 5,0 53 54 CONCENTRAZIONI MEDIE ANNUE DEPURATORI: PURATORI: SOLIDI SOSPESI TOTALI (SST) 2011 2010 2009 Chiavari (mg/l) 11,5 11,0 7,5 Moneglia (mg/l) 15,8 105,0 35,3 Monleone (mg/l) 38,8 23,0 33,6 Lavagna (mg/l) 15,6 44,0 29,6 Sestri Levante (mg/l) 65,8 87,0 71,0 Sestri Ponente (%) 93,7 93,2 89,2 Pegli (%) 96,5 96,9 98,8 Voltri (%) 95,5 95,4 95,7 Valpolcevera (%) 95,6 96,3 95,2 Darsena (%) 95,6 95,2 93,6 Punta Vagno (%) 96,2 97,1 96,4 Sturla (%) 95,3 96,1 94,0 Roncocesi (mg/l) 8,8 4,1 6,0 Mancasale (mg/l) 5,9 12,3 10,0 Parma Est (mg/l) 6,5 6,0 6,0 Parma Ovest (mg/l) 6,8 7,0 4,0 Piacenza Borgoforte (mg/l) 10,7 10,0 7,0 Il Gruppo gestisce in area emiliana anche alcuni impianti di fitodepurazione che si avvalgono dell’attività depurativa delle piante. Questi sistemi vengono utilizzati sia per la depurazione LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE(1) La gestione degli impianti di depurazione è una fase molto delicata del Servizio Idrico Integrato: la presenza degli de impianti, soprattutto se situati nel contesto urbano, come accade nell’area genovese, fa sorgere spesso nella co popolazione residente nelle immediate vicinanze degli stessi po una percezione di disagio e problematicità che supera di gran lunga la percezione delle effettive positività apportate dall’impianto all’ambiente circostante. Il costante impegno dall’i delle aziende del Gruppo Iren operanti nel settore è quindi quello di mantenere lo standard di funzionamento a un livello livell tale da eliminare l’insoddisfazione nella popolazione, grazie ad un funzionamento affidabile nel tempo e che rispetti i limiti imposti dalle autorizzazioni riducendo al massimo gli impatti sulla popolazione circostante (emissioni dei liquami (sistema a flusso sub superficiale), sia per l’affinamento delle acque trattate negli impianti di depurazione tradizionali (sistemi a flusso superficiale). odorose, rumori, traffico mezzi); nel contempo l’attenzione è rivolta a programmare e realizzare gli interventi necessari a completare le infrastrutture dedicate al trattamento dei reflui. Nel corso di incontri avuti con i cittadini residenti in prossimità di impianti di depurazione si è rilevato che molte volte i timori nei confronti degli impianti derivano anche dalla scarsa conoscenza del loro funzionamento, originando convinzioni sull’emissione di sostanze tossiche nell’aria o nell’acqua. È dunque anche necessario proseguire con i programmi volti a diffondere la conoscenza relativa a questo tipo di impianti, cercando di far comprendere i benefici per l’ambiente e la collettività derivanti dal loro funzionamento: grazie alla presenza del depuratore di acque reflue, infatti, è possibile migliorare le condizioni dei corpi ricettori quali fiumi, torrenti o mari, che altrimenti vedrebbero compromesse in breve tempo le loro condizioni. (1) Si tratta di impianti, consegnati dai Comuni proprietari al Gestore Operativo, nello stato infrastrutturale ed impiantistico incompleto, ovvero che non possono garantire un processo di trattamento in grado di ottenere allo scarico i parametri prescritti dalla normativa vigente; pertanto gli impianti sono privi di autorizzazione allo scarico poiché non è possibile né l’istanza né il rilascio della stessa da parte degli Enti competenti. Si sottolinea infine come il Gestore Operativo sia responsabile della buona conduzione dell’impianto nello stato in cui lo ha ricevuto, senza poter assumere autonomamente decisioni in merito ad investimenti di adeguamento che fanno invece parte dell’attività programmatoria del Piano degli Interventi d’Ambito da redigersi da parte dell’Autorità d’Ambito stessa. CORPI IDRICI DI DESTINAZIONE DELLE ACQUE REFLUE TRATTATE Tutti i corpi idrici ricettori delle acque reflue trattate da Iren sul territorio emiliano ricadono nel bacino del Fiume Po. I principali corpi idrici che ricevono gli scarichi direttamente o attraverso canali e corsi d’acqua minori sono tutti affluenti di destra del fiume: Torrente Parma, Torrente Baganza, Torrente Enza, Torrente Crostolo, Fiume Secchia. Il territorio ricade in area dichiarata sensibile, pertanto gli impianti, in funzione delle dimensioni, sono soggetti all’applicazione di limiti più restrittivi per azoto e fosforo. Lo scarico delle acque reflue trattate dai depuratori situati nella Città di Genova avviene nelle acque marine costiere del Mar Ligure (Golfo di Genova). Il corpo idrico finale di destinazione delle acque reflue trattate dai depuratori della costa ligure è il Mar Ligure (Golfo del Tigullio). Tuttavia per quanto riguarda il depuratore di Monleone di Cicagna le acque trattate sono recapitate nel Torrente Lavagna. Il Golfo del Tigullio (chiamato anche “Golfo Marconi“) è un’insenatura che si estende sul Mar Ligure dalla parte della Riviera di Levante, delimitata dal Parco Naturale Regionale di Portofino a nord-ovest e da Punta Manara a sud-est. Tra i più importanti corsi d’acqua del territorio vi è il fiume Entella, nato dalla confluenza di tre torrenti quali il Lavagna (il principale dei tre), il Graveglia e lo Sturla nei pressi di Carasco, il quale sfocia nel golfo tra i Comuni di Chiavari e Lavagna. Grazie alla presenza dei depuratori di acque reflue sono migliorate le condizioni dei corpi ricettori quali fiumi, torrenti o mari 55 I SERVIZI AMBIENTALI IL SERVIZIO DI RACCOLTA RIFIUTI Nel 2011 il Settore Ambiente ha gestito il servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani in 116 Comuni delle Province di Reggio Emilia, Parma e Piacenza servendo un bacino di 1.129.000 abitanti. Sono state trattate circa 768.000 tonnellate di rifiuti urbani (contro le circa 800.000 tonnellate del 2010) per una raccolta pro capite (media sull’intero bacino servito) di più di 680 kg/abitante per anno. LA RACCOLTA DIFFERENZIATA Nel 2011 delle circa 768.000 tonnellate di rifiuti urbani trattati, 454.483 tonnellate sono state raccolte in maniera differenziata, per una percentuale di raccolta differenziata sull’intero bacino superiore al 59%. A fianco dei tradizionali sistemi di raccolta stradale è continuata, su tutto il territorio servito, l’implementazione e l’attivazione delle raccolte domiciliari, che hanno permesso il conseguimento di questo importante risultato. ema di raccolta differenziata Di notevole importanza poi, nel sistema senza, in quasi tutti i Comuni, dei rifiuti offerto al cittadino, la presenza, di Centri di Raccolta (123 sull’intera ra area servita) nei quali è iuto all’interno di contenitori possibile conferire liberamente il rifiuto di grandi dimensioni quali vasche, e, compattatori o cassoni. Completano l’insieme dei servizi il ritiro degli ingombranti a domicilio e i servizi dedicati alle imprese assimilate. RIFIUTI DA RACCOLTA ODALITÀ (t.) DIFFERENZIATA PER MODALITÀ 40.159 44.267 67 40.486 179.192 56 938 194.938 168.100 120.532 91.834 34 80.463 114.600 110.856 856 119.399 2011 2010 10 Servizio presso privati Porta a porta 2009 Centri di raccolt raccolta lta a Stradale I rifiuti provenienti da raccolta differenziata vengono avviati a recupero attraverso le piattaforme specializzate e le filiere di settore grazie alle convenzioni in essere tra Iren ed i Consorzi aderenti al Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi), o ad operatori privati nel caso in cui i materiali non rientrino tra quelli gestiti dai consorzi. Nel 2011 sono state raccolte in maniera differenziata quasi 455.000 t. di rifiuti, per una percentuale di raccolta differenziata superiore al 59% I risultati conseguiti continuano ad evidenziare un significativo aumento delle percentuali di raccolta differenziata. In particolare, si segnala che i Comuni serviti nella Provincia di Parma passano complessivamente dalla media del 56,4% nel 2010 al 59,9% nel 2011, i Comuni serviti in Provincia di Piacenza passano dal 53,2% nel 2010 al 55,7% nel 2011, e quelli di Reggio Emilia dal 58,3% nel 2010 al 60,4% nel 2011, con una media sul totale tale del territorio servito superiore al 59%. In coerenza con le direttive di settore e e le programmazioni provinciali (piani ATO, PPGR, ecc.), Iren è impegnata in un’ulteriore crescita cita della ucendo percentuale di raccolta differenziata introducendo nuovi servizi di raccolta domiciliarizzati e puntando untando ad una ancor maggiore diffusione della sensibilità ensibilità ambientale fra i cittadini. È possibile ipotizzare, otizzare, nell’arco dell’anno 2012, il superamento to della percentuale di raccolta differenziata media, riferita all’intero bacino servito. LA GESTIONE DEI RIFIUTI Il Gruppo Iren, al fine di garantire un’efficace gestione estione tività di dei rifiuti conferiti, è impegnato anche nelle attività erazione trattamento e smaltimento dei rifiuti, di generazione di energia elettrica e calore e di produzione di biogas, ccaggio, attraverso 12 impianti di trattamento, selezione e stoccaggio, una discarica attiva, 2 impianti di termovalorizzazione zazione e 2 impianti di compostaggio. Nell’anno 2011 sono state gestite circa 1.017.000 tonnellate nnellate di rifiuti, di cui circa 249.000 di rifiuti speciali, circa 313. 313.000 di rifiuti indifferenziati e circa 455.000 di rifiuti da raccolta differenziata. RIFIUTI GESTITI PER TERRITORIO 2011 (%) 31% 40% 29% Parma Piacenza Reggio Emilia La componente differenziata dei rifiutii può ò essere inviata direttamente a recupero oppure può transitare da impianti o piazzole di stoccaggio del Gruppo dove viene selezionata e/o trattata prima della sua destinazione finale. La componente indifferenziata dei rifiuti raccolti è destinata a diverse modalità di smaltimento nella ricerca della migliore valorizzazione della risorsa rifiuto, secondo una gerarchia che vede da prima il recupero di energia attraverso la termovalorizzazione e la captazione del biogas ed infine lo smaltimento in discarica. Il Gruppo, inoltre, consapevole dell’impatto legato al conferimento in discarica, provvede in alcuni casi alla preventiva selezione meccanica che consente di individuare una frazione umida, ricca di sostanza organica, da stabilizzare biologicamente. 57 CONSUMI ENERGETICI DIRETTI E INDIRETTI I consumi energetici diretti di Iren riguardano gli impieghi di combustibile, nei relativi stati fisici, utilizzato per la produzione di energia elettrica e termica negli impianti del Gruppo (impianti cogenerativi, centrali termiche, caldaie, termovalorizzatori e discariche), nonché i flussi di energia primaria non rinnovabile, non direttamente connessi alla produzione energetica (ad es. CONSUMI ENERGETICI DIRETTI PER FONTE ENERGETICA riscaldamento, carburanti per il trasporto, ecc.), impiegati nello svolgimento delle proprie attività. Non sono considerati i consumi di energia a fronte di scambi di energia primaria intercorrenti tra le Società incluse nel perimetro di rendicontazione né quelli connessi alle attività nelle quali il Gruppo Iren svolge esclusivamente un ruolo in fase di trading (ad es. vendita ai grossisti). U.M. 2011 2010 Gas naturale smc/000 1.119.481 994.911 Gas naturale Tep 917.885 843.750 Olio combustibile BTZ t. 5.553 10.330 Olio combustibile BTZ Tep 5.442 10.124 Gasolio t. 2.129 92 Gasolio Tep 2.295 2.457 Biogas da discarica mc/000 19.333 19.921 Biogas da discarica Tep 6.573 6.773 Carburante per automezzi(1) t. 3.637 3.616 Carburante per automezzi(1) Tep 3.918 3.903 Biogas da depuratori mc/000 4.284 1.735 Biogas da depuratori Tep 2.169 878 (2) (2) (1) I dati relativi all’area genovese sono frutto di una stima. (2) Il biogas prodotto nel depuratore di Volpara viene utilizzato in un impianto gestito da una Società terza, dedicato alla produzione di energia elettrica. I dati 2010 non includono il biogas prodotto dai depuratori dell’area emiliana. I consumi energetici indiretti (volumi di energia elettrica AT/MT/ BT che Iren acquista e consuma per lo svolgimento delle proprie attività), si riferiscono alle sedi e agli impianti di produzione del Gruppo. Gli impieghi di elettricità degli impianti di produzione di energia sono in parte autoprodotti e, come tali, benché disponibili, tali valori non sono consuntivati in quanto già considerati nei consumi diretti di combustibile. Laddove tali impieghi eccedano l’autoproduzione, l’energia elettrica viene acquistata da terzi e contabilizzata nei consumi energetici indiretti del Gruppo che nel 2011 sono stati pari a oltre 75.000 Tep. EMISSIONI IN ATMOSFERA DEL GRUPPO IREN I gas ad effetto serra (GHG – Greenhouse gas) sono costituenti gassosi dell’atmosfera, di origine sia naturale sia antropica, che assorbono ed emettono radiazioni a specifiche lunghezze d’onda. Si tratta dei seguenti costituenti: anidride carbonica, metano, ossido di azoto, clorocarburi, bromocarburi, clorofluorocarburi 58 (CFC), idrofluorocarburi (HFC), idroclorofluorocarburi (HCFC), perfluorocarburi (PFC), esafluoruro di zolfo (SF6) e certi eteri alogenati o meno. In questa sede vengono considerate principalmente le emissioni dirette di CO2, ovvero quelle generate da sorgenti di proprietà o controllate dal Gruppo Iren: queste possono essere prodotte o attraverso processi di trasformazione di EMISSIONI DIRETTE DI CO2 DA IMPIANTI DI PRODUZIONE (t.) CO2 da cogenerazione e centrali termiche CO2 da termovalorizzatori e discariche TOTALE Le emissioni indirette sono le emissioni di CO2 derivanti dalla produzione di elettricità, calore, importati e consumati dal Gruppo Iren. Si tratta delle emissioni legate ai processi di trasformazione delle fonti di energia primaria non rinnovabile svolti da terzi per generare i volumi di energia secondaria (elettricità AT/MT, elettricità BT, calore) importati dal Gruppo Iren per i propri fabbisogni. Nel 2011 tali emissioni sono state pari a oltre 150 mila tonnellate di CO2. EMISSIONI DI SOSTANZE CHE RIDUCONO LO STRATO DI OZONO Le sostanze lesive per lo strato di ozono sono normalmente contenute nei fluidi refrigeranti degli impianti di condizionamento/ refrigerazione. Per il Gruppo Iren l’unico caso di applicabilità riscontrato riguarda la sostanza denominata R22 (monocloro di fluoro metano) presente in diversi impianti di proprietà o di terzi gestiti (es. circuiti di raffredamento dei condizionatori, ecc.). Le emissioni di questa sostanza vengono monitorate sulla base delle quantità di refrigerante aggiunto a seguito dei periodici controlli di manutenzione (rabbocco). Per evitare eventuali dispersioni di sostanze lesive per l’ozono dagli apparecchi di condizionamento aziendali, sono state attivate tutte le iniziative previste dal DPR 147/06. È stato quindi effettuato il censimento di tutte le apparecchiature con l’indicazione del gas contenuto e della quantità. Le apparecchiature sono sottoposte a controllo periodico per assicurare che non disperdano gas lesivi per l’atmosfera, oltre che il buon funzionamento e la pulizia. Per gli apparecchi contenenti più di 3 kg dei gas citati è redatto energia primaria in intermedia (ad es. attraverso processi di combustione) o attraverso processi di altra natura. Le emissioni di CO2 dirette non connesse alla produzione energetica nel 2011 sono state pari a 16.780 tonnellate. Le emissioni di CO2 sotto riportate costituiscono principalmente quelle derivanti dalla produzione dell’energia elettrica e termica. 2011 2010 2009 2.152.155 1.979.504 1.840.053 180.302 190.705 191.886 2.332.457 2.170.209 2.031.939 Le emissioni nocive per lo strato di ozono, derivanti dal monocloro di fluoro metano, vengono monitorate dai tecnici specializzati dal Gruppo attraverso periodici controlli di manutenzione un apposito libretto di impianto, mediante il quale si tengono sotto controllo eventuali dispersioni. Nel 2011 non sono state registrate significative operazioni di rabbocco negli impianti gestiti dal Gruppo. Si prevede la sostituzione/ rimozione dei sistemi di produzione di acqua refrigerata e quelli ad espansione diretta utilizzanti HCFC/CFC a partire solo dal 2013. MOBILITY MANAGEMENT Un punto di attenzione agli impatti ambientali delle attività aziendali riguarda quelli prodotti dagli spostamenti dei propri dipendenti. Il Gruppo promuove diverse iniziative per ridurre il numero degli spostamenti e incentivare le modalità di trasporto meno inquinanti. Per promuovere l’uso dei trasporti pubblici e disincentivare quello del mezzo privato, il Gruppo è impegnato principalmente in due iniziative: 59 privato, di almeno il 3% in 12 mesi per Parma, di almeno il 2% in 24 mesi per Reggio Emilia, e di almeno il 2% in 12 mesi per Piacenza, incentivando l’aumento dell’utenza al trasporto pubblico e del trasporto ciclo-pedonale. Un punto di attenzione agli impatti ambientali delle attività aziendali riguarda quelli prodotti dagli spostamenti dei propri dipendenti. Il Gruppo promuove diverse iniziative per ridurre il numero degli spostamenti e incentivare le modalità di trasporto meno inquinanti • in provincia di Genova è stata data la possibilità ai dipendenti di acquistare abbonamenti ai mezzi pubblici a prezzo scontato, grazie a una convenzione specifica attivata dall’azienda con la Società locale di trasporto pubblico; • in area emiliana, prosegue l’attività svolta dal Gruppo Iren con il Programma di mobilità di Area dei Comuni di Parma, Reggio Emilia e Piacenza. Attraverso il Mobility Management Agreement che il Gruppo ha sottoscritto con i Comuni di Parma, Reggio Emilia e Piacenza, si è stabilito di conseguire, attraverso azioni concrete, l’obiettivo di riduzione dei chilometri percorsi complessivamente con il mezzo A questo scopo il Gruppo si è impegnato a: • verificare la necessità di incrementare i parcheggi per cicli esistenti all’interno dell’area aziendale, per incentivare l’utilizzo del mezzo a due ruote; • concedere, a chi ne farà richiesta, abbonamenti al trasporto pubblico locale e a Trenitalia, agevolati tramite contributi; • incrementare la dotazione di mezzi a basso impatto ambientale per gli spostamenti dei dipendenti fra le varie sedi (mezzi a metano, ecc.); • predisporre, in accordo con l’amministrazione comunale, le opportune campagne di comunicazione verso i dipendenti per informarli sia dell’esistenza di mezzi di trasporto alternativi a quello privato (car-sharing e bike-sharing), sia di eventuali provvedimenti presi dall’azienda per incentivarne l’uso. Impatti positivi sulla riduzione delle emissioni sono stati ottenuti attraverso il telelavoro che ha consentito: • la diversificazione degli orari di lavoro con riduzione dei mezzi circolanti nelle ore di punta; • un risparmio energetico grazie alla riduzione degli spostamenti del personale che opera in telelavoro. È opportuno citare anche, per i loro impatti positivi sulla riduzione degli spostamenti di lavoro e quindi sulla quantità di emissioni, l’utilizzo sempre più frequente dei corsi in autoapprendimento (possibilità di accedere a corsi on line dal proprio personal computer) e lo sviluppo della teleconferenza che evita numerose trasferte in occasione di riunioni o corsi di formazione. MEZZI AZIENDALI-EMISSIONI IN ATMOSFERA (t.)(1) Emissioni in atmosfera di NOX 2010 44,559 46,184 Emissioni in atmosfera di COV 2,085 2,785 Emissioni in atmosfera di CO 27,658 29,735 Emissioni in atmosfera di PM10 2,888 3,737 9.891,62 10.377,66 MEZZI AZIENDALI (n.) 2011 2010 Numero mezzi aziendali a noleggio e di proprietà al 31/12 2.522 2.605 Numero mezzi aziendali a noleggio e di proprietà (escluso mezzi elettrici) al 31/12 2.502 2.560 Emissioni in atmosfera di CO2 dei mezzi aziendali (1) I dati relativi all’area genovese sono frutto di una stima. 60 2011 GESTIONE DEI RIFIUTI Per quanto riguarda le modalità di smaltimento, è da sottolineare come la gran parte dei rifiuti prodotti venga trattata e recuperata (depurazione, riciclo, riuso, compostaggio, recupero). L’attenzione alla salvaguardia del territorio si concretizza anche attraverso una gestione corretta dei rifiuti. I quantitativi corrispondono alle quantità comunicate annualmente alle Camere di Commercio tramite dichiarazione MUD. RIFIUTI PRODOTTI U.M. 2011 2010 2009 Rifiuti pericolosi t. 10.662 7.823 7.259 Rifiuti pericolosi % 6,45 4,16 3,79 Rifiuti non pericolosi t. 154.577 180.421 184.336 Rifiuti non pericolosi % 93,55 95,84 96,21 TOTALE t. 165.239 188.244 191.595 RIFIUTI SMALTITI (t.) 2011 Smaltimento/trattamento 59.302 Incenerimento 213 Recupero/riciclo 105.760 Deposito temporaneo al 31.12.2011 TOTALE PRELIEVI IDRICI Le fonti di approvvigionamento idrico presso i siti del Gruppo Iren avvengono attraverso: PRELIEVI IDRICI PER FONTE (mc)(2) Prelievi di acqua potabile 4 165.279 • prelievo d’acqua potabile dall’acquedotto; • prelievo d’acqua da falde attraverso l’emungimento di pozzi; • prelievo d’acqua da corpi idrici superficiali. 2011 2010 4.544.686 2.597.955 2009 2.540.092 Prelievi di acqua grezza 356.001.876 329.474.075 320.149.854 TOTALE 360.546.562 332.072.030 322.689.946 (2) I dati non includono i prelievi idrici degli impianti dell’area idroelettrica. 61 LA GESTIONE DELLE APPARECCHIATURE CONTENENTI PCB I Policlorobifenili (PCB) sono un gruppo di sostanze tossiche persistenti e bioaccumulabili utilizzate come isolanti all’interno di trasformatori ed altre apparecchiature elettriche. L’uso dei PCB è andato declinando dagli anni settanta, a causa dell’allarme ambientale sorto attorno ad essi che ha portato al bando della loro produzione in numerose nazioni; dal 2001 la Convenzione di Stoccolma sugli inquinanti organici persistenti pone tra i suoi obiettivi l’eliminazione o diminuzione d’uso di tali sostanze. Per quanto riguarda il Gruppo, i dati relativi al numero di macchinari ed alla quantità di olio isolante in essi contenuti, OLIO CONTENENTE PBC SMALTITO (Kg) I dati relativi ai contenuti di PCB, sono periodicamente e costantemente aggiornati secondo le procedure in atto registrati e catalogati, sono periodicamente e costantemente aggiornati al momento della dismissione o bonifica, secondo le procedure in atto, per la gestione del macchinario elettrico. 2011 2010 2009 con PCB in percentuale superiore allo 0,05% 0 0 0 con PCB in percentuale compresa tra lo 0,005% e lo 0,05% 3.617 5.225 9.020 TOTALE 3.617 5.225 9.020 Presso le stazioni di trasformazione dell’energia elettrica AT/MT, MT/MT e MT/BT sono presenti trasformatori contenenti PCB-PCT, con valori di concentrazione compresi tra 50 e 500 ppm. Nel corso del 2011, relativamente alla rete elettrica di Torino e Parma, sono state smaltite e/o bonificate 21 apparecchiature elettriche contenenti PCB in concentrazione compresa tra i 50 e i 500 ppm. oramento AEMTD ha inserito nel suo “programma miglioramento nnuale del prestazioni ambientali“ l’obiettivo di una riduzione annuale enti olio 4% del numero di apparecchiature elettriche contenenti contaminato da PCB/PCT. missioni L’obiettivo è quello di mantenere l’andamento di dismissioni hiature annuale costante sino all’eliminazione di tutte le apparecchiature inquinate da PCB/PCT. SVERSAMENTI SIGNIFICATIVI L’obiettivo è quello di mantenere l’andamento di dismissioni annuale costante, sino all’eliminazione di tutte le apparecchiature inquinate da PCB/PCT Relativamente all’anno 2011 non si sono verificati cati sversamenti significativi per Mediterranea delle Acque e de Idro-Tigullio, Iren Acqua Gas, Iren Mercato, Iren Energia, Iride Servizi, Iren Emilia e Iren Ambiente. L’ambito di riferimento è ti quello del danno ambientale e della bonifica dei siti inquinati (D.Lgs. 152/06 e s.m.i.). RUMORE E INIZIATIVE PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO ACUSTICO DEGLI IMPIANTI Gli impatti acustici più significativi generati dalle attività del Gruppo sono: le centrali di produzione termoelettrica, 62 gli impianti idroelettrici e le stazioni di trasformazione AT/ AT, AT/MT, le stazioni di arrivo del metano, gli impianti di potabilizzazione, gli impianti di depurazione acque reflue, le stazioni di sollevamento acqua potabile ed acque reflue. In ogni singolo sito sono state eseguite delle specifiche Valutazioni di Impatto Acustico verso la popolazione esterna, atte a verificare il rispetto dei valori limite previsti dalla normativa vigente. Nei casi in cui si è riscontrato il superamento dei valori limite previsti, si è provveduto all’esecuzione di interventi di bonifica acustica sulle sorgenti più significative per ridurre le emissioni acustiche verso l’esterno, in modo da rientrare nei limiti di Legge. Nell’ambito delle attività di AES, quelle in grado di generare impatti di rilievo dal punto di vista acustico riguardano gli impianti di decompressione del gas. Gli impianti in esercizio sono stati controllati strumentalmente e risultano conformi ai valori di riferimento definiti nel piano di zonizzazione acustica emanato dal Comune di Torino. Nel territorio di Parma l’impianto a maggior impatto acustico è quello presente nell’area del Cornocchio. Le AIA vigenti sull’area (trattamento rifiuti solidi, escluso depuratore) prescrivono una campagna di controllo acustico annuale. Tutti i rilevamenti rientrano nei limiti imposti dalla la Legge. CAMPI ELETTROMAGNETICI Le misurazioni dei campi elettromagnetici eseguite negli ultimi anni dalle Società del Gruppo hanno coinvolto: • centrali e stazioni elettriche primarie; • linee aeree e cavi interrati AT; • cabine elettriche MT/MT e MT/BT inserite in scuole, ospedali, parchi o aventi determinate caratteristiche di carico; • cabine elettriche MT/BT a maggior potenza; • palazzine dei comprensori uffici delle Società del Gruppo. Per contenere l’emissione di campi elettromagnetici sono state introdotte specifiche tecniche inerenti la corretta installazione del macchinario elettrico necessario nelle cabine MT/BT. Su circa il 50% delle cabine di nuova realizzazione o rinnovate vengono effettuate misure a campione atte a valutare la corretta installazione di tale macchinario ed il relativo contenimento dei valori di campo. Nell’ambito della valutazione dei rischi le Società del Gruppo hanno determinato i livelli dei campi elettromagnetici ai quali sono sottoposti i lavoratori professionalmente esposti; da tale valutazione risulta che non sono mai stati superati i limiti imposti dall’attuale legislazione. Per la tutela tutel della popolazione, le Società del Gruppo continuano l’attività di monitoraggio sugli impianti contin co esiste e il rispetto delle specifiche costruttive sugli es esistenti impianti impian nuovi o rinnovati. im 63 L’IMPEGNO DEL GRUPPO IREN PER LA CONSERVAZIONE DEL PATRIMONIO NATURALISTICO Parco Nazionale del Gran Paradiso Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano Fiume Po Diga Val Noci Diga Brugneto 64 Primo parco nazionale italiano, istituito nel 1923, si estende su circa 70.000 ettari. L’area, di grande interesse paesaggistico e naturalistico, è gestita dall’Ente Parco con il quale il Gruppo Iren, che dispone di 4 impianti all’interno del Parco, si relaziona costantemente attraverso una serie di convenzioni. In base alla convenzione vigente, siglata nel 1994, il Gruppo Iren collabora con l’Ente Parco Nazionale del Gran Paradiso concedendo in comodato gratuito alcuni immobili siti in prossimità del Parco e corrispondendo annualmente un contributo destinato ad iniziative di miglioramento ambientale e di promozione turistica. Inoltre dal 2002, il Gruppo Iren ha avviato un piano di interventi di smantellamento di infrastrutture insistenti nel Parco del Gran Paradiso, quali funivie e tralicci, e di riqualificazione delle aree bonificate. Nel territorio di Reggio Emilia è presente una captazione di acqua superficiale sul Torrente Riarbero, situata all’interno del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano. In corrispondenza dell’opera di presa a servizio della captazione è stata realizzata una scala di risalita di tipo modulare a bacini successivi per la salvaguardia della trota Fario, che rappresenta una specie di pregio dell'area. Inoltre, per ogni progetto relativo a opere nuove o a modifiche significative di impianti e reti esistenti che ricadono entro o in prossimità di Siti di Interesse Comunitario (SIC) o Zone di Protezione Speciale (ZPS), viene effettuata la Valutazione d’incidenza al fine di escludere possibili interferenze negative sul sito. Nelle aree a elevata sensibilità ambientale che caratterizzano il fiume Po, la pianificazione delle attività manutentive e di messa fuori servizio degli impianti di Moncalieri e San Mauro è concordata con l'Ente Parco Fluviale del fiume Po. Lo svaso dei bacini è attuato nei periodi dell'anno più idonei al rispetto delle attività riproduttive della fauna presente. Nell’ambito delle prescrizioni delle concessioni di esercizio degli impianti, il Gruppo Iren procede annualmente alla “semina“ di circa 300.000 avannotti di trota Fario. L’invaso Val Noci favorisce l’utilizzo del sito da parte della fauna ornitica migratoria come area di sosta; si segnalano inoltre diversi anfibi protetti tra cui tritoni, salamandrina dagli occhiali, geotritone e, tra gli invertebrati, il gambero di fiume e vulda doderoi, coleottero. Il lago del Brugneto riveste un importante ruolo per la sosta di numerosi uccelli migratori; da segnalare la presenza del gambero di fiume e della falena Euplagia quadripunctaria. È stata rinvenuta inoltre una specie di gambero originario del nord-ovest degli Stati Uniti, meglio conosciuto come gambero della California. Dighe del Gorzente Valle Orco Area Naturale marina Portofino Parco Regionale Antola Parco Regionale Aveto (Liguria) I bacini artificiali del Gorzente sono all’interno del Parco Regionale delle Capanne di Marcarolo, al confine tra Piemonte e Liguria; dal punto di vista faunistico notevole è la presenza di rettili e anfibi, tra cui, nelle vecchie miniere, il geotritone italiano che vive in assenza di luce. Nell’ambito del programma di rinnovo degli impianti idroelettrici Valle Orco sono stati eseguiti negli ultimi 8 anni importanti interventi di riqualificazione energetica e ambientale alle centrali idroelettriche di Villa, Telessio, Rosone e Bardonetto. L’efficientamento degli impianti ha ricadute positive sul sistema in generale ed in particolare incide riducendo la necessità di produrre energia da fonti fossili e conseguente riduzione delle emissioni in atmosfera. La restituzione all’ambiente delle acque reflue costituisce l’ultimo atto della gestione del ciclo dell’acqua: dalle modalità dello scarico dipende la conservazione della qualità dell’acqua, e quindi dell’idoneità d’uso a cui è destinata. Gli scarichi dei depuratori rispettano i limiti indicati dal D.Lgs. 152/06. Lo scarico delle acque reflue avviene principalmente nelle acque marine costiere, che raccolgono oltre il 99% dei volumi prodotti, attraverso idonee condotte a mare (alcune delle quali da completare). In Provincia di Genova gli scarichi delle acque reflue ubicati in aree “sensibili“ (laghi o corsi d’acqua che devono essere protetti da possibili rischi di eutrofizzazione da azoto e fosforo) non sono considerati a rischio. In particolare per Idro-Tigullio sono previsti miglioramenti nel processo della depurazione e quindi della salvaguardia dell’ecosistema acquatico marino con la messa in servizio del nuovo depuratore di Santa Margherita Ligure e la realizzazione di nuovi depuratori a servizio dei Comuni costieri. Il Parco dell'Antola rappresenta una tra le zone più suggestive dell'entroterra genovese e dell'Appennino Ligure. Il territorio collinare-montano confina a nord con il Piemonte, ad est con l'Emilia Romagna ed è facilmente raggiungibile anche dalla provincia di Pavia. Comprende due vallate (alta Valle Scrivia e alta Val Trebbia). Nel territorio del Parco coesistono due aspetti geomorfologici differenti, la formazione rocciosa nota come conglomerato di Savignone e il calcare marnoso dell'Antola. Il Monte Antola (1.597 m), la cima più elevata del Parco, si trova sul crinale che raccorda l'alta Valle Scrivia con l'alta Val Trebbia. Oltre alle copiose fioriture dei narcisi, fiori ormai rari in Liguria, si possono ammirare varie specie di orchidee, genziane, gigli, ranuncoli, aquilegie, numerose specie alpine rare e protette. La fauna vanta numerosi endemismi oltre ad animali più comuni (daini, caprioli, volpi) nonchè anfibi (tra i quali i rari Salamandrina terdigitata e Speleomantes Ambrosii), rettili, uccelli e le 780 stupende e numerose specie di farfalle, che caratterizzano il Parco dell’Antola come il “Parco delle Farfalle“. Il Parco dell'Aveto, situato nell'entroterra del Tigullio, tutela una delle zone più belle e significative dell'Appennino Ligure. Il territorio protetto, poco più di 3.000 ettari, interessa tre valli, la Val d'Aveto, la Val Graveglia e la Valle Sturla, che presentano ciascuna peculiari paesaggi: alta montagna, pascoli e faggete in Val d'Aveto; prati pascolati, castagneti, noccioleti, orti e uliveti in Valle Sturla e una grande varietà di rocce e minerali, testimoniati dalla presenza di cave e miniere, in Val Graveglia. Il paesaggio del Parco è il frutto di grandi movimenti tettonici e di eventi legati alle glaciazioni, che in un lontano passato interessarono queste zone. Le vette più alte del Parco (Aiona e Penna) sono costituite da rocce appartenenti al gruppo delle ofioliti, conosciute comunemente come “rocce verdi“, un insieme di rocce di varia natura e genesi. Grazie alla straordinaria molteplicità di ambienti, substrati e microclimi che lo caratterizzano, il Parco dell'Aveto presenta un’enorme ricchezza floristica. Nel comprensorio del Parco si trovano anche diversi “Alberi monumentali“, così classificati in base alla L.R. 4/1999, che prevede la tutela e la valorizzazione di questi monumenti viventi: un esempio sono i giganteschi faggi nella Foresta delle Lame. La grande varietà di ambienti che si trova all'interno del Parco ha favorito anche la conservazione di una fauna ricca e pregiata: la presenza di maggior richiamo è sicuramente quella del lupo, che in tempi recenti è ritornato, nel corso di una lenta ma inarrestabile ricolonizzazione dell'Appennino da parte della specie. 65