del 21/06/2011
21 giugno 2011
http://www.ilcapoluogo.com/News/Attualita/L-Aquila-gli-sradicati-55849
L'AQUILA: GLI SRADICATI
Prima del sisma a L’Aquila per il corso e lungo il fitto intreccio dei vicoletti, piazze e
piazzette dei dintorni non si abitava soltanto, si lavorava, in un fitto intreccio di rapporti,
conoscenze, amicizie, parentele e scambi di merci e servizi. Oggi si può trovare facilmente
nei negozi e ritrovi della città un libretto, utilissimo, intitolato L’Aquila da Qui a La, una
guida in cui servizi e negozi pubblicano i nuovi indirizzi accanto ai vecchi. Il libretto è
necessario a tutti, perché abbiamo bisogno di quei negozi e servizi che prima erano
concentrati nel centro storico ed oggi sono dispersi su un territorio molto vasto, intorno al
vecchio centro.
Se aggiungiamo alla necessità di questa guida quella di consultare di tanto in tanto una
pianta aggiornata della città per trovare vie molto periferiche dai nomi ignoti e per capire i
percorsi da fare per raggiungerle, ci rendiamo conto di essere diventati degli sradicati, alla
lettera, gente privata delle radici, dei forestieri, non per emigrazione in terre lontane come
è avvenuto a tanti in passato, ma nella nostra stessa città, trasformata in pochi mesi,
stravolta nelle dimensioni e nelle distanze. E’ una sensazione sconosciuta, spiazzante ed
volte demoralizzante. Oggi siamo della gente che non sa dove abitano i parenti o il
vecchio vicino di casa con cui ha condiviso decenni di vita, dove lavora il parrucchiere che
ha frequentato per anni, la sarta che faceva piccoli accomodi necessari in un bel
laboratorio lungo Via Roma, il calzolaio di Via Roio, la contadina che portava in Piazza del
Mercato un bel sacco di cicoria riccia e fresca, le belle pizzerie dei vicoletti.
Riaprire i negozi in centro? Sì, sarebbe pure possibile per molti, ma i commercianti come
potrebbero sopravvivere se non si riavvicina la loro clientela, la gente che li frequentava?
“I miei clienti stanno ad Assergi, a Camarda, a Cese o Bazzano, io a chi taglio i capelli?”
diceva il parrucchiere che da mezzo secolo lavorava in Via Tre Marie, deserta, dove mi
trovavo a passare perché i cancelli di sbarramento erano stati rimossi.
Il corso ed i portici, prima il salotto buono della città, pieni di vita e di attività, sono
desolatamente vuoti nei giorni feriali, fatta eccezione per gruppi di turisti che sciamano
dietro le guide e prendono foto, possibilmente sensazionali e memorabili.
Però i giorni festivi, il corso si riempie di aquilani, lì ci ritroviamo e ci scambiamo notizie
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sulla diaspora forzata del post sisma, nel tentativo di ricucire la trama delle conoscenze ed
amicizie disperse.
Affollati sempre, invece, i centri commerciali dei dintorni, insomma lo sradicamento dal
centro storico ci ha portati, non si sa per quanto tempo ancora, altrove, in posti
comodissimi con ampi parcheggi, e percorsi coperti, utili per il freddo e la pioggia. E’ un
fenomeno che sgomenta, più ancora sgomenta l’abitudine che stiamo facendo a queste
novità, mentre l’idea della ricostruzione e la ripresa di vita del centro della città, ampio,
pregevole, bello si sta perdendo in un futuro indeterminato, nebuloso.
Più passa il tempo e più problematica, se non impossibile, diventa la ripresa delle mille
attività del centro. Se è vero quello che si dice, cioè che effettivamente il centro sarà
ricostruito con interventi che ne migliorano la sicurezza, dopo tanto tempo questo sarà
diverso, vuoto di tutto ciò che è noto, da ripopolare non si sa con chi, come e quando.
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http://roma.corriere.it/roma/notizie/arte_e_cultura/11_giugno_20/libro-divieto-accessoaquila-scout-190902743122.shtml
«DIVIETO D'ACCESSO», UN REPORTAGE DELL'AQUILA SCRITTO
DAGLI SCOUT
Un libro per non dimenticare, anzi per ricordare ogni giorno. Un libro per L’Aquila, per chi
soffre e per chi non ne sa abbastanza di queste sofferenze. E’ Divieto di accesso, il frutto
del lavoro appassionato e sensibile di un gruppo di giovanissimi scout (Vittorio Andrei,
Michele De Paolis, Valerio Amelina, Fiamma Mozzetta e Giulia Lang), del Noviziato
Crocodiles Agesci Roma 138 e dei loro capi Marzia Magrini e Mario Deboli. Un libro (con
cd allegato, 84 pagg., 10 euro, il ricavato andrà in beneficienza) - patrocinato dalla
Provincia di Roma e presentato a Palazzo Valentini dal giornalista e parlamentare europeo
David Sassoli - che racconta le sensazioni dei ragazzi, giunti sul luogo del sisma e poi
tornati in Abruzzo a più riprese per dare una mano, restare vicini agli aquilani sopraffatti
dalla tragedia. Divieto di accesso è il cartello stradale notato dagli scout tra le macerie,
un’immagine che ha fatto scattare l’idea della testimonianza. Sulla rabbia per le occasioni
finora mancate, su una città che “non è più”, sull’abbandono, sulle “cose assurde” che
hanno scatenato paura, empatia, tristezza, voglia di reagire. Il tutto scritto con uno stile
asciutto, spesso in “presa diretta” e supportato da tante fotografie scattate dagli stessi
scout.
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http://ilcentro.gelocal.it/laquila/cronaca/2011/06/21/news/pronti-a-sostenere-un-ideanuova-di-citta-4476351
«PRONTI A SOSTENERE UN'IDEA NUOVA DI CITTÀ»
Una città sganciata, svincolata dai processi della ricostruzione. Una gestione
commissariale che non piace ai comitati, alle associazioni, alle onlus. Il disappunto misto a
rabbia lungo 27 mesi si trasforma ora in una rinnovata richiesta di gestione condivisa della
fase post-emergenziale. È l'assemblea cittadina, che domani si occuperà di attività
produttive e ripresa economica, a chiedere con forza una sterzata nei rapporti tra enti
gestori e città che resiste.
L'ASSEMBLEA Appuntamento domani alle 18, sotto il tendone comunale di piazza
Duomo. Tasse, incentivi, contributi, zona franca, zona a burocrazia zero, defiscalizzazione,
borse lavoro, precariato. Di questo si discuterà e su questo si faranno proposte. Sono stati
invitati la Camera di commercio, le organizzazioni di categoria, i sindacati, le banche,
l'Università dell'Aquila, i parlamentari e il governo, il commissario Gianni Chiodi, i sindaci
dei Comuni del cratere.
UN'IDEA DI CITTÀ La proposta arriva dall'ultima associazione in ordine di tempo,
Policentrica, costituita nell'ottobre 2010. Uno degli esponenti di spicco è Walter Cavalieri, il
quale sottolinea la necessità di avere una "vision", un'idea complessiva di città.
«Noi siamo un po' differenti dagli altri comitati nati per occuparsi di questioni più
specifiche», dichiara, «ci definiamo policentrica perché proponiamo una "città nuova" e
non una "nuova città" come era nelle intenzioni delle new town. Una città nuova che sia
costituita dal centro storico precedente al sisma ma anche da tutta una serie di poli di
attrazione che siano interconnessi tra di loro da ambiti naturalistici, tra i quali in particolare
il parco fluviale dell'Aterno. Quindi una città territorio con un insieme di polarità nelle quali
sia possibile redistribuire, decentrare più possibile le funzioni urbane prima costituite dal
centro e anche i momenti di relazione e convivialità. Noi immaginiamo una città di piazza e
non di strade, anche per realizzare una visione democratica, nella quale tutti i cittadini quelli del centro, delle periferie, del progetto Case, ma anche delle frazioni - possano
usufruire dei medesimi servizi in precedenza riservati a una minoranza di cittadini: centri
sportivi, teatri, centri sociali». Policentrica propone anche tutta una serie di collegamenti
viari e ferroviari, sulla linea Sulmona-Rieti, da trasformare in metropolitana di superficie tra
Scoppito e Villa Sant'Angelo. Collegamenti intermodali (treno-auto-pullman) anche per
decongestionare il traffico che dopo il sisma si è trasformato in qualcosa di insostenibile.
Insomma, una città ecologica, democratica e policentrica.
PIANI DI RICOSTRUZIONE Per Eugenio Carlomagno, comitato del centro storico,
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«ancora non si capisce chi comanda, a chi presentare i progetti». «Sappiamo benissimo
che in Comune non sono riusciti a capire se e perché bisogna fare i piani di ricostruzione e
chi debba farli», osserva con voce critica, «mai noi ci chiediamo perché il Comune, dopo
due anni, non li ha fatti. Come dice Chiodi, i soldi ci sono, ma siccome hanno speso 480
milioni per i puntellamenti, sarebbe opportuno iniziare a spendere per la ricostruzione.
Dobbiamo riaprire la città. Io sono presidente di due consorzi e non riesco a verificare lo
stato attuale degli edifici. Una volta messo in sicurezza uno stabile bisogna restituire le
chiavi ai proprietari. Le imprese non possono imbrigliare una città».
LA TRASPARENZA Stefano Frezza, portavoce di Epicentro solidale, ribadisce i punti
cardine su cui, insieme ad altri comitati come il 3.32 (che ideò la scritta "Yes we camp"
sulla collina di Roio durante il G8), è stata posta l'attenzione: «Ricostruzione,
partecipazione e trasparenza nella gestione della Protezione civile, prima, e di chi ne ha
ereditato il potere, poi. Abbiamo chiesto conto di tutto e da questo punto di vista siamo
rimasti molto delusi, non solo da Chiodi, che non conoscevamo, ma anche e soprattutto da
Cialente, dal quale è mancata la sponda tra comitati e gestione del potere». Quale ruolo
possono interpretare i comitati nella ricostruzione? «Non abbiamo mai avuto la pretesa di
avere un ruolo nella ricostruzione», la risposta, «la nostra unica pretesa era quella di
assistere a una ricostruzione la più veloce possibile, ma con case migliorate dal punto di
vista sismico».
LA SICUREZZA Il tema della sicurezza viene approfondito da Vincenzo Vittorini,
presidente della Fondazione 6 aprile: «Quando si parla di ricostruzione», dice, «si pensi
che dopo 27 mesi all'Aquila esiste un embrione di ricostruzione per case A, B e C. Sono
state rimesse a posto, ma con che grado di adeguamento antisismico? Il grosso deve
ancora iniziare, ma noi vorremmo che la ricostruzione pesante iniziasse con la garanzia di
adeguamento antisismico per tutti. Non si scherza con la vita delle persone. Le nuove
case devono essere sicure. Questa città ha già ucciso e bisogna evitare che uccida di
nuovo».
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http://www.abruzzoweb.it/contenuti/laquila-ripresa-economica-al-palo-riunione-assembleacittadina/29491-302/
L'AQUILA: RIPRESA ECONOMICA AL PALO, RIUNIONE ASSEMBLEA
CITTADINA
"Mercoledì 22 giugno, alle ore 18, presso il tendone comunale di piazza Duomo,
l'Assemblea cittadina dell'Aquila si occuperà delle attività produttive e della ripresa
economica della città e del suo territorio".
L'annuncio arriva dalla stessa assemblea in una nota in cui si aggiunge: "Senza lavoro
L'Aquila è destinata a non avere futuro. Senza lavoro mai potrà rinascere. Tasse, incentivi,
contributi, zona franca, zona a burocrazia zero, defiscalizzazione, borselavoro,
precariato... di questo si discuterà, su questo si faranno proposte".
"Sono necessari la ripresa delle attività economiche, l’avvio della ricostruzione pesante
come volàno per l’occupazione, la conclusione del procedimento della zona franca urbana
i cui benefici devono essere indirizzati agli operatori economici oggi in crisi, la copertura
delle spese necessarie con risorse certe, anche attraverso il contributo di solidarietà
nazionale".
"Sono invitati a partecipare la Camera di Commercio, le organizzazioni di categoria, le
organizzazioni sindacali, gli Istituti di Credito, l'Università dell'Aquila, i Parlamentari ed il
Governo Nazionale, il Presidente-Commissario della regione Abruzzo, Gianni Chiodi, le
Istituzioni del governo locale, i Sindaci dei Comuni del cratere".
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http://www.inabruzzo.com/?p=81082
TASSE, BUROCRAZIA, DISOCCUPATI O PRECARI: MA QUALE
RINASCITA?
“COSI’ NON CE LA FAREMO MAI” – Mercoledì 22 giugno, alle ore 18, presso il tendone
comunale di piazza Duomo, l’Assemblea cittadina dell’Aquila si occuperà delle attività
produttive e della ripresa economica della città e del suo territorio. “Senza lavoro – dice
una sua nota – L’Aquila è destinata a non avere futuro. Senza lavoro mai potrà rinascere.
Tasse, incentivi, contributi, zona franca, zona a burocrazia zero, defiscalizzazione,
borselavoro, precariato… di questo si discuterà, su questo si faranno proposte.
Sono necessari la ripresa delle attività economiche, l’avvio della ricostruzione pesante
come volàno per l’occupazione, la conclusione del procedimento della zona franca urbana
i cui benefici devono essere indirizzati agli operatori economici oggi in crisi, la copertura
delle spese necessarie con risorse certe, anche attraverso il contributo di solidarietà
nazionale.
Sono invitati a partecipare la Camera di Commercio, le organizzazioni di categoria, le
organizzazioni sindacali, gli Istituti di Credito, l’Università dell’Aquila, i Parlamentari ed il
Governo Nazionale, il Presidente/Commissario della regione Abruzzo, le Istituzioni del
governo locale, i Sindaci dei Comuni del cratere”.
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http://www.cityrumors.it/laquila/politica/assemblea-cittadina-laquila-34320.html
L’AQUILA, L’ASSEMBLEA CITTADINA TORNA IN PIAZZA
Mercoledì 22 giugno, alle ore 18, l’Assemblea Cittadina tornerà a riunirsi nel tendone di
Piazza Duomo. Tema di discussione sarà la rinascita economica della città terremotata,
“perché senza economia L'Aquila non potrà mai rinascere”. Si parlerà, dunque, di tasse,
incentivi, contributi, zona franca, zona a burocrazia zero, defiscalizzazione, borse lavoro,
precariato.
“E’ necessaria la ripresa delle attività economiche” si legge nel volantino d’invito “l’avvio
della ricostruzione pesante come volano per l’occupazione, la conclusione del
procedimento della zona franca urbana i cui benefici devono essere indirizzati agli
operatori economici oggi in crisi, la copertura delle spese necessarie con risorse certe,
anche attraverso il contributo di solidarietà nazionale”.
All’appuntamento sono stati invitati la Camera di Commercio, le organizzazioni di
categoria, le organizzazioni sindacali, gli Istituti di Credito, l’Università di L’Aquila, i
Parlamentari ed il Governo Nazionale, il Presidente/Commissario della Regione Abruzzo,
le Istituzioni del Governo locale, i Sindaci dei Comuni del cratere.
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http://www.abruzzoweb.it/contenuti/laquila-scambio-al-vetriolo-tra-lasilo-occupato-e-luigideramo/29568-268/
L'AQUILA: SCAMBIO AL VETRIOLO TRA L'ASILO OCCUPATO E LUIGI
D'ERAMO
Scambio infuocato di comunicati tra gli occupanti dell'asilo di viale Duca degli Abruzzi e il
consigliere comunale della Destra Luigi D'Eramo.
L'esponente del movimento di Storace non si lascia sfuggire, in questi giorni, nessuna
polemica: domenica contro il sindaco Massimo Cialente, stavolta deve rintuzzare l'attacco
del movimento dell'asilo occupato.
D'Eramo viene accusato di essere "un personaggio completamente al di fuori della vita
culturale e sociale del capoluogo abruzzese", che sta conducendo una "risibile crociata
contro l'asilo occupato", invece di andare a vedere "come decine di giovani, arrivati da
tanti paesi diversi, stanno portando avanti un progetto per restituire alla città un pezzetto di
verde attrezzato".
Replica duramente il consigliere: "Non prendo lezioni da chi dell’illegalità fa una bandiera
in nome di una parte politica che tanto male ha fatto all’umanità".
IL COMUNICATO DELL'ASILO OCCUPATO
Ci dispiace sinceramente di essere diventati l'incubo notturno del consigliere D'Eramo.
Il consigliere non perde infatti occasione per invocare lo sgombero di un posto che in pochi
mesi è diventato un punto di riferimento importante in città, sia dal punto di vista sociale
che culturale.
Sappiamo bene che questi sono aspetti del tutto marginali del pensiero del consigliere,
infatti non lo abbiamo mai incontrato nelle tante iniziative organizzate in città in questi due
anni dal terremoto.
Ci rammarica che un personaggio completamente al di fuori della vita culturale e sociale
del capoluogo abruzzese possa sedere nel Consiglio comunale di una città che ha fatto
della cultura una delle ragioni fondanti della sua storia, prima e dopo il terremoto.
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Piuttosto che continuare nella sua risibile crociata contro l'asilo occupato venga il
consigliere a vedere come decine di giovani, arrivati da tanti paesi diversi, stanno portando
avanti un progetto per restituire alla città un pezzetto di verde attrezzato.
Ma già, ne siamo più che certi, il consigliere non vorrà sporcarsi le mani proprio come non
fece quando il popolo aquilano decise di rimuovere da sé le macerie dalle piazze della
città.
Il consigliere preferisce starsene comodo nella sua poltrona a sputare sentenze contro chi
fa qualcosa in questa città.
LA RISPOSTA DI D'ERAMO
Gli occupanti dell’ex asilo sono fuorilegge.
Siedo tra i banchi del Consiglio comunale perché oltre 450 aquilani hanno deciso così.
Non ho incubi, interpreto e condivido la volontà degli aquilani che non accettano
l’occupazione di un immobile pubblico di proprietà del Comune in barba a tutte le leggi e
tutte le norme.
Non prendo lezioni da chi dell’illegalità fa una bandiera in nome di una parte politica che
tanto male ha fatto all’umanità.
L’Aquila non ha bisogno di centri sociali sullo stile del Leoncavallo.
Non mi sono sporcato le mani rimuovendo le macerie oggetto di lotta ideologica, ma non
mi sono sporcato le mani neanche in affari poco chiari come sembrerebbe abbiano fatto
molti loro beniamini.
Chi vive al di fuori dalla realtà sono loro che abusivamente si sono chiusi dentro un
immobile nel quale non possono stare, commerciare, vivere e propagandare le loro
iniziative, che la città non condivide e che la legge vieta.
Questi ragazzotti non devono essere preoccupati del fatto che siedo sulla mia poltrona,
dovrebbero iniziare a preoccuparsi quando deciderò di alzarmi da essa.
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http://www.abruzzo24ore.tv/news/L-Aquila-dall-asilo-occupato-bacchettate-a-DEramo/39910.htm
L'AQUILA, DALL'ASILO OCCUPATO BACCHETTATE A D'ERAMO
"Ci dispiace sinceramente di essere diventati l'incubo notturno del consigliere D'Eramo. Il
consigliere non perde infatti occasione per invocare lo sgombero di un posto che in pochi
mesi è diventato un punto di riferimento importante in città, sia dal punto di vista sociale
che culturale". Lo si legge in una nota dell'asilo.
"Sappiamo bene che questi sono aspetti del tutto marginali del pensiero del consigliere,
infatti non lo abbiamo mai incontrato nelle tante iniziative organizzate in città in questi due
anni dal terremoto. Ci rammarica che un personaggio completamente al di fuori della vita
culturale e sociale del capoluogo abruzzese possa sedere nel consiglio comunale di una
città che ha fatto della cultura una delle ragioni fondanti della sua storia, prima e dopo il
terremoto.
Piuttosto che continuare nella sua risibile crociata contro l'asilo occupato venga il
consigliere a vedere come decine di giovani, arrivati da tanti paesi diversi, stanno portando
avanti un progetto per restituire alla città un pezzetto di verde attrezzato.
Ma già, ne siamo più che certi, il consigliere non vorrà sporcarsi le mani proprio come non
fece quando il popolo aquilano decise di rimuovere da se le macerie dalle piazze della
città. Il consigliere preferisce starsene comodo nella sua poltrona a sputare sentenze
contro chi fa qualcosa in questa città".
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http://www.abruzzo24ore.tv/news/L-Aquila-D-Eramo-agli-occupanti-dell-asilo-Io-legittimatodal-voto-popolare-voi/39944.htm
L'AQUILA, D'ERAMO AGLI OCCUPANTI DELL'ASILO: "IO LEGITTIMATO
DAL VOTO POPOLARE, VOI?"
"Siedo tra i banchi del Consiglio Comunale perché oltre quattrocentocinquanta aquilani
hanno deciso così". E' la replica di Luigi D'Eramo alla dura nota diffusa dagli occupanti
dell'asilo di viale Duca degli Abruzzi.
"Non ho incubi - aggiunge - interpreto e condivido la volontà degli aquilani che non
accettano l’occupazione di un immobile pubblico di proprietà del comune in barba a tutte le
leggi e tutte le norme.
Non prendo lezioni da chi dell’illegalità fa una bandiera in nome di una parte politica che
tanto male ha fatto all’umanità. L’Aquila non ha bisogno di centri sociali sullo stile del
Leoncavallo. Non mi sono sporcato le mani rimuovendo le macerie oggetto di lotta
ideologica, ma non mi sono sporcato le mani neanche in affari poco chiari come
sembrerebbe abbiano fatto molti loro beniamini.
Chi vive al di fuori dalla realtà sono loro che abusivamente si sono chiusi dentro un
immobile nel quale non possono stare, commerciare, vivere e propagandare le loro
iniziative, che la città non condivide e che la legge vieta.
Questi ragazzotti - conclude D'Eramo - non devono essere preoccupati del fatto che siedo
sulla mia poltrona, dovrebbero iniziare a preoccuparsi quando deciderò di alzarmi da
essa".
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http://www.abruzzoweb.it/contenuti/terremoto-ambulatorio-mobile-nei-progetti-case/295844/
TERREMOTO: AMBULATORIO MOBILE NEI PROGETTI C.A.S.E
Un ambulatorio mobile è uno dei servizi attivati dalla Croce Rossa dell'Aquila per
l'assistenza alla popolazione, soprattutto agli abitanti più anziani che vivono nei progetti
C.a.s.e. dislocati nel territorio, nei moduli abitativi provvisori e nei centri urbani limitrofi.
Una squadra di volontari della Croce Rossa misura la pressione, la glicemia e svolge
anche funzione di ascolto a chi è impossibilitato a spostarsi dalla propria abitazione.
"I nostri operatori - ha detto il commissario del comitato provinciale Croce Rossa L'Aquila,
Carla Lettere - oltre a misurare la pressione, è formato anche per ascoltare le persone,
soprattutto gli anziani che hanno molto bisogno di parlare e di raccontarsi".
"Il nostro è un doppio ruolo - ha continuato - da una parte raccogliamo le necessità della
popolazione, dando anche consigli su problemi logistici, dall'altra facciamo sfogare le
persone che in questo momento hanno bisogno di parlare e anche di piangere. Si sentono
protetti dall'uniforme che portiamo e ci danno molta di fiducia. Cerchiamo di alleviare, per
quello che possiamo, quel senso di abbandono che molti anziani stanno vivendo".
Il servizio attivo dal mese di settembre in questi ultimi mesi ha avuto un potenziamento
con le visite anche il pomeriggio.
"Visitiamo tutti i centri abitati - ha concluso la Lettere - e cerchiamo di non saltarne
nessuno. Per ora siamo stati nei m.a.p di Bagno, poi nei progetti c.a.s.e. di Arischia,
Paganica e molti altri. C'è una grande richiesta del nostro intervento e una buona risposta
da parte della gente. L'altro giorno in due ore è stata misurata la pressione ad una
sessantina di persone".
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http://www.ilcapoluogo.com/Blog/Una-finestra-sul-mondo/L-Aquila-l-Universita-per-laterza-eta-ha-quasi-trent-anni-55897
L’AQUILA: L’UNIVERSITÀ PER LA TERZA ETÀ HA QUASI TRENT’ANNI
Si avvia con entusiasmo a celebrare il Trentennale d’attività l’Università per la Terza Età
dell’Aquila, presieduta dall’infaticabile prof. Maria Laura Perfetto Giuliani, che alla fine di
maggio ha chiuso, come d’abitudine, l’anno accademico con due giorni di manifestazioni.
Molte le soddisfazioni in tre decenni di attività per un’istituzione culturale che ha sempre
volato alto, raccogliendo unanimi apprezzamenti, anche fuori dell’Abruzzo, per la qualità
dei programmi accademici e per il prestigio indiscusso dei docenti che si sono man mano
alternati nel corso degli anni. Quasi 600 iscritti, fino al 6 aprile 2009, quando il terremoto
ha costretto molti soci ad una forzata diaspora dalla città devastata dal sisma e ad un
temporaneo blocco delle attività, riprese regolarmente nell’autunno del 2010 con la
consueta passione organizzativa e non senza qualche ansia per la difficoltà di trovare un
luogo disponibile per le lezioni nelle poche sedi agibili, tutte impegnate in un tour de force
per rispondere all’elevata domanda cittadina di spazi. Ma alla fine anche il ventinovesimo
anno accademico è stato chiuso con successo, con la conversazione “L’Aquila nel mondo”
sulla solidarietà verso L’Aquila degli emigrati italiani, sulle comunità abruzzesi nei cinque
continenti e sull’importante funzione della stampa italiana all’estero, nella prima giornata, e
nella seconda con un magnifico spettacolo teatrale e un concerto, di cui più avanti si
riferisce.
Era il 30 novembre 1982 quando, nello studio del notaio Giovanni Fanti, insieme al
sindaco della città Tullio de Rubeis e al presidente della Provincia dell’Aquila, Serafino
Petricone, si presentarono Luigi Antenucci, Vincenzo Arista, Anna Catalano, Marcello
Cicerone, Fabrizio De Matteis, Alfredo Marzi, Goffredo Palmerini, Alfredo Pasqua, Corrado
Ranghi, Umberto Rosa, Eleonora Scribano, Giovambattista Santucci, Luigi Sellecchia,
Angelo Tatafiore, Dario Tosone e Alberto Zoppi, per fondare l’Universitàper la Terza Età
dell’Aquila. Chi scrive aveva allora 34 anni ed era il più giovane socio fondatore. Tra gli
scopi sociali dell’istituzione quello di contribuire all’elevazione del livello di vita delle
persone anziane, al miglioramento delle loro condizioni con attività di carattere culturale,
sociale e ricreativo, assolvendo così un impegno di servizio in forma integrativa e
sussidiaria all’azione dello Stato e degli enti locali nei confronti dei cittadini aquilani.
Goffredo Tatozzi, alto magistrato, un aquilano di grande valore, fu eletto all’unanimità a
presiedere la neonata Università per la Terza Età, che guidò per oltre un decennio. Ne
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raccolse il testimone alla guida dell’ateneo Corrado Ranghi, che di Tatozzi era stato
collaboratore dinamico e prezioso, eletto alla presidenza dopo la sua scomparsa. Le
attività dell’ente, di anno in anno cresciute in intensità e livello sempre in stretta
collaborazione con l’Università degli Studi dell’Aquila, sotto l’impulso di Ranghi conobbero
un’ulteriore espansione, anche riguardo la base sociale che, all’inizio degli anni Duemila,
toccò quasi seicento iscritti.
L’attività accademica, sociale, culturale e ricreativa si completava con viaggi di formazione
in Italia e in Europa, alla scoperta di luoghi del Bel Paese e del vecchio continente,
particolarmente significativi nella storia e nell’arte, ma anche nella vita istituzionale e
politica, come segnalano le visite al Parlamento europeo, a Strasburgo, e all’Unione
Europea, a Bruxelles. Sempre d’alto profilo le inaugurazioni degli anni accademici, per le
quali sono passate personalità prestigiose della cultura, dell’arte e della scienza. Corrado
Ranghi, pedagogo, una vita passata ad insegnare, esperienze nella giustizia minorile,
fecondo volontario dell’Unicef e per molti anni Difensore dei diritti dell’infanzia nella
Regione Abruzzo, per anni ha riversato la sua sensibilità e la polivalente formazione
culturale nelle attività dell’Università, impegnando le istituzioni pubbliche ad un’attenzione
sempre maggiore verso l’ente e alle politiche destinate agli anziani, di essi richiamando il
valore sociale e la funzione rilevante all’interno della comunità. Dopo molti anni di
responsabilità alla guida dell’istituzione, nel corso dei quali l’Università per la Terza Età ha
raggiunto traguardi ragguardevoli, anche per ragioni di salute, nel 2002 Ranghi lasciò il
timone.
Con l’elezione alla presidenza, dal 2003 alla guida dell’Università per la Terza Età c’è
Maria Laura PerfettoGiuliani. Sotto la sua guida accorta e aperta alle innovazioni un’altra
rilevante svolta positiva per l’ente. Donna di grande affabilità e finezza, profonda cultura e
spiccata sensibilità verso l’arte, la Presidente ha saputo determinare un sempre più largo
coinvolgimento democratico degli associati nelle scelte dell’istituzione, assecondando le
proposte più interessanti e favorendo le attività dirette, specie in campo musicale e
teatrale. Un’autentica rivoluzione che ha portato in seno all’istituzione la costituzione di
gruppi corali e musicali, come pure un Laboratorio teatrale e drammaturgico, diretto dalla
regista Paola Cialfi, che già da quest’anno ha dato risultati di rilievo. Ma veniamo agli
eventi che al Ridotto del Teatro Comunale hanno chiuso l’anno accademico 2010-11. Con
puntualità svizzera sul programma, alle 17 precise, presente l’assessore Pierluigi
Pezzopane per la Municipalità, la presidente Maria Laura Perfetto Giuliani ha aperto i
lavori con la relazione morale, sottolineando senza eufemismi luci ed ombre che hanno
accompagnato l’attività dell’ente nell’anno in corso.
“Un saluto affettuoso e cordiale - ha esordito la Presidente - a tutti i soci e alle autorità
presenti, in primis all’assessore Pierluigi Pezzopane delegato dal Sindaco a rappresentare
l’intera Amministrazione comunale. E’ qui, accanto a me, uno dei fondatori della nostra
Università, Goffredo Palmerini, che salutiamo con affetto. E’ con lui Francesca Pompa,
presidente della casa editrice One Group che ha pubblicato il suo ultimo lavoro “L’Aquila
nel mondo”.Con una certa emozione oggi ci troviamo riuniti in questa sala che è stata per
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22 anni la nostra sede. Siamo riusciti solo in questa occasione, e per intercessione della
nostra regista Paola Cialfi, a far sì che le porte si riaprissero per noi, anche se con un
notevole e pesante sacrificio economico per la nostra Associazione. Ma la forza del
ricordo, l’emozione che questo luogo suscita nel mio animo, mi crea un momento speciale,
non disgiunto, però, da tanta amarezza. Purtroppo con stanchezza e disagio devo
riproporre alle autorità, perché ascoltino, se vogliono, la necessità da parte nostra di una
sede definitiva ed idonea a svolgere una funzione che è di grande significato sociale per
noi non più giovani. Lo ripetiamo da tempo, ma la nostra flebile voce si perde nel vuoto.
Nell’estate del 2009 appresi da un quotidiano che il Ridotto del Teatro Comunale sarebbe
stato presto riaperto al pubblico. Trovandomi nell’impossibilità d’allontanarmi dalla casa in
paese per gravi motivi di famiglia, mi premurai di affidare ad una lettera indirizzata a chi di
dovere la mia richiesta d’aiuto, esponendo le nostre necessità. Non ho mai ricevuto
risposta. Il silenzio è stato molto eloquente, ma un cenno di riscontro, sia pure negativo,
sarebbe stato segno di gentilezza e di correttezza. Quello che più fa male è l’indifferenza,
perché è offensiva, denota mancanza di sensibilità e di rispetto, quel rispetto che noi
esigiamo per la nostra età e per il nostro impegno incondizionato ed assolutamente
volontario, portato avanti con serietà ed abnegazione”.
“A tutti è nota - ha continuato la presidente Perfetto Giuliani - la nostra precaria situazione,
ma nessuno ne sa nulla, qualche rara e vaga promessa fatta anche pubblicamente, ma
poi tutto è silenzio. E di fronte ad un’eventuale rimostranza, c’è anche insofferenza. Ma noi
non ci avviliamo. La forza di volontà che ci contraddistingue, l’amore per questo lavoro,
bellissimo e gratificante soprattutto quando riesci a dare agli altri quanto desideri e quanto
gli altri desiderano, ci spronano a non mollare. Quest’anno è stato l’inizio del mio terzo
mandato. (…) Sono stati sette anni pieni di lavoro, senza contare l’anno scorso in cui
abbiamo avuto sporadici incontri, soprattutto per soddisfare il desiderio di rivederci e
riallacciare un discorso bruscamente interrotto dal terremoto. Chi ci ha dato la possibilità di
dare inizio quest’anno alla nostra attività è stato P. Claudio, della Parrocchia di San Pio X,
che ci ha messo a disposizione una saletta, in cambio d’una offerta a piacere. Abbiamo
così potuto riprendere anche le lezioni del Coro e dato inizio agli incontri di Laboratorio
teatrale con la regista Paola Cialfi. Nel mese di febbraio, però, ci siamo trasferiti presso le
Suore agostiniane di S. Amico che ci hanno offerto una sala più accogliente e meglio
rispondente ai rigori dell’inverno. Anche in questo caso c’è stato da parte nostra un certo
impegno economico”. Maria Laura Perfetto Giuliani ha avuto quindi parole di gratitudine
per il vice presidente, Giuseppe Ficara, collaboratore prezioso e puntuale, e per gli altri
componenti del Consiglio di Amministrazione, tutti riconfermati: Mirella Fanucchi, Luisella
Fois, Fiorella Visioni, Osvaldo Ciocca, Marisa Margotti e Flaviano Zaini. Ringraziamenti
anche al Collegio dei Revisori, composto da Giuseppe Leuzzi, Censino Di Paolo ed Emilio
Pasquaré, ed un particolare grazie a Giancarlo Andreaux per la solerzia, il suo impegno
serio e responsabile, la sua piena disponibilità e premura.
“A tutti i nostri docenti - ha concluso la Presidente - provenienti dalle varie Facoltà
dell’Università degli Studi dell’Aquila, a tutti gli altri, liberi professionisti, va il vivo
ringraziamento mio e di tutti i soci per la loro disponibilità, l’arricchimento culturale che ci
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hanno trasmesso e l’alta professionalità con cui hanno trattato gli argomenti, suscitando
sempre interesse. Ma devo sottolineare - e ciò fa piacere - l’entusiasmo con cui ci
dedicano il loro tempo e l’ammirazione che provano nei nostri confronti, nei confronti della
nostra Associazione, per il lavoro che essa svolge, per la costanza e la passione con la
quale manda avanti le iniziative, perché non si arrende mai. Non daremo mai tale
soddisfazione, a nessuno!”. A questo punto Maria Laura Perfetto Giuliani ha fatto un’ampia
panoramica dell’attività didattica svolta nell’anno accademico, assai ricca d’argomenti, che
è giusto sintetizzare per dare un quadro d’insieme d’un anno d’impegno dell’istituzione
che, l’anno prossimo, compirà trent’anni di vita. Il primo incontro ha riguardato il cinema e
l’audiovisivo documentario, con la proiezione d’un film su S. Pietro Celestino, un
documentario sulla liberazione di Mussolini a Campo Imperatore e un altro sui carbonai,
quindi il film “I nuovi mostri”, con riflessioni su come il cinema ha saputo raccontare l’Italia.
Piercesare Stagni, critico cinematografico della “Lanterna Magica” e docente
dell’Accademia dell’Immagine, ha commentato i film e condotto il dibattito. Il prof.
Giancaterino Gualtieri, in tre distinte lezioni, si è soffermato sul significato delle favole,
quindi sulle origini del Carnevale, infine sulla storia dell’Unità d’Italia, ricorrendo il 150°
anniversario.
Su “Sallustio nella storia e nella letteratura” ha esordito il prof. Alessandro Cesareo, che
successivamente, in due altre lezioni, si è soffermato su “La solitudine nella letteratura fra
Ottocento e Novecento” e su “Le donne del Risorgimento”, con immagini e commenti sulle
figure femminili che hanno contribuito a fare l’unità d’Italia. Il prof. Elpidio Valeri ha offerto
un interessante contributo su “La presenza monastica nella media valle dell’Aterno” e, in
altro incontro, sulla presenza francescana nella stessa area. Infine, nella terza lezione, ha
insegnato come si legge un quadro, con l’aiuto di diapositive e con commenti che
spaziano dall’arte alla letteratura, dalla storia e alla religione. Il dr. Giuseppe Marcotullio ha
illustrato una nuova branca della scienza, l’iridologia, illustrando come con essa si
possono prevenire alcune malattie, essendo l’occhio anche specchio del corpo. Lo
psicologo Mario D’Amico, con un’esposizione chiara ed incisiva, ha parlato della malattia
di Alzheimer, la sua insorgenza e il trattamento. Interessante anche la successiva lezione
su “Disturbo d’ansia e attacco di panico”. Il docente e musicista Paolo Crisante, direttore
del Coro “Amici del bel canto” dell’Università per la Terza Età, ha tenuto una lezione
sull’assunto “la musica parla, il cervello risponde”. In altre conversazioni ha proposto un
excursus sulla storia della musica, partendo dalle origini fino alla polifonia classica,
attraverso le opere di Haendel, Bach, Mozart, Haydn, Beethoven. Una vera guida
all’ascolto della musica. Il dottor Mario Narducci, direttore di TvUno, ha trattato il tema del
dialetto aquilano nella ricostruzione della nostra identità, attraverso alcune liriche di poeti
dialettali abruzzesi, dimostrando come il dialetto sia espressione profonda della nostra
cultura.
Il dottor Enrico Farina, pneumologo, ha parlato della prevenzione nelle malattie
respiratorie. Il professor Benedetto Arnone ha tenuto una lezione su “Emozioni e
memoria”. Il professor Sandro Cordeschi, con l’entusiasmo che lo distingue e l’amore per il
nostro territorio, ha parlato di “Fratello Fiume”, un viaggio storico naturalistico dalla
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sorgente alla foce del fiume Aterno-Pescara. Da Brescia è venuto all’Aquila il dr. Massimo
Giuliani, aquilano, psicologo e psicoterapeuta, che ha trattato l’argomento “Terapeuti e
pazienti, scrittori e lettori. La Psicoterapia come costruzione di storie”. Il vice presidente
dell’istituzione, professor Giuseppe Ficara, esperto e studioso di acque, ha tenuto
un’utilissima lezione sulle acque minerali. Il socio Rosario Cupini ha tenuto un’interessante
conversazione sulle materie plastiche, in relazione alla raccolta differenziata dei rifiuti,
rendendo un grande servizio alla conoscenza del settore. Mons. Renzo D’Ascenzo ha
proposto una riflessione sul “mistero dell’incarnazione” in preparazione al S. Natale, poi
accompagnandoci al Santuario di S. Gabriele, dove egli tesso ha celebrato la S. Messa
per il precetto pasquale, animata dal Coro “Gli Amici del bel canto” diretto dal maestro
Paolo Crisante. La farmacologa e ricercatrice Simona Bacci ha parlato dell’uso corretto dei
farmaci, talvolta viziato da troppe leggerezze. “Le arteriopatie nella terza età” è stato il
tema trattato dal dottor Aldo Giordano, mentre il professor Mario Ciancaglini, direttore
della Clinica oculistica dell’Ateneo aquilano, accompagnato dal professor Silvio di Staso,
hanno parlato delle malattie senili della retina. Il prof. Davide Adacher ha argomentato del
“mondo a colori”, lumeggiando il significato dei colori nelle varie epoche e nei diversi
paesi. Intensa l’attività sociale ed artistica, sviluppata attraverso un Corso di attività
motoria e ballo, assai frequentato ed apprezzato. Quindi la creazione del Laboratorio
teatrale sotto la guida della regista Paola Cialfi, seguito con grande passione ed impegno
dagli aspiranti “attori”. Molto interessanti anche le gite sociali: al borgo di Fara Sabina e
all’abbazia di Farfa, con visita al museo; alla Piana delle Orme, in provincia di Latina, e la
visita a Nettuno, alla chiesa dedicata a S. Maria Goretti; poi il Carnevale, festeggiato nel
suo ultimo giorno, in una conviviale a ristorante. Ma niente balli, niente musica, niente
maschere, nessuno se n’è fatto un problema, evidentemente gli animi non sono ancora
predisposti all’evasione, per tanti comprensibili motivi, dopo quel che è capitato all’Aquila.
Nella settimana successiva alla Pasqua tre giorni all’isola d’Elba sono stati suggestivi.
Rimandata, invece, la gita finale che in quattro giorni avrebbe portato i soci sul Brenta, al
lago di Garda e Desenzano, al Vittoriale di Gardone Riviera e infine a Padova. Questo il
resoconto delle attività dell’anno accademico e sociale, che si conclude con la
conversazione sul tema “L’Aquila nel mondo”. Prima di dare la parola agli intervenuti, la
presidente Perfetto Giuliani chiama sul palco, per un meritato riconoscimento, Cherubina
Capecchi, per molti anni straordinaria e infaticabile collaboratrice. A lei la Presidente ha
consegnato una pergamena con una toccante motivazione a richiamo dell’opera preziosa
svolta nel Consiglio di Amministrazione dell’istituzione, per molti anni, con la gratitudine
della generalità dei soci.
A questo punto Pierluigi Pezzopane ha portato il saluto della Municipalità, non limitandosi
ad un intervento di circostanza, come solitamente si usa, ma partendo dal riconoscimento
del valore dell’Associazione, del ruolo sociale e culturale rilevante che svolge tra la
popolazione anziana, dell’importante funzione, specie dopo il terremoto, nella ricostruzione
del senso di comunità. Per tali motivi, pur segnalando le difficoltà finanziarie e logistiche in
cui versa il Comune a seguito del sisma, s’incarica di promuovere in seno
all’Amministrazione un’attenzione verso l’Università per la Terza Età, sia riguardo una
contribuzione economica che sulla ricerca d’una sede stabile, a soluzione dei problemi
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esposti con chiarezza dalla Presidente in apertura della sua relazione. Francesca Pompa,
chiamata a portare il suo contributo, ha riferito sulla determinazione della One Group,
impresa che opera principalmente nel campo della comunicazione, di rafforzare il settore
editoriale con coraggio e fiducia nel futuro, quantunque il terremoto tanti danni e problemi
abbia arrecato. Importante è l’investimento nelle nuove opportunità, mettendo in rete tutte
le risorse cittadine, per la rinascita della città, per la quale non è secondario il campo
editoriale, specie riguardo alla memoria collettiva sul dramma che ci ha colpito. Molti,
infatti, i volumi pubblicati dalla One Group dall’aprile 2009 che in qualche modo richiamano
il terremoto dell’Aquila. Tra questi spicca certamente “L’Aquila nel mondo”, il libro di
Goffredo Palmerini, una testimonianza di pregio che ha raccolto apprezzamenti nell’ultima
Fiera del Libro di Torino, nelle numerose presentazioni in Abruzzo e nel resto d’Italia, come
nelle presentazioni che l’autore ha tenuto negli States, presso Casa Zerilli Marimò della
New York University, e in Argentina. E’ un volume che testimonia l’intensa attività
giornalistica di Palmerini soprattutto sulla stampa italiana all’estero, con scritti che
richiamano le singolarità e le valenze dell’Aquila e dell’Abruzzo. Uno degli aspetti più
significativi dell’attività di comunicatore di Palmerini sta proprio nel sistema a rete che egli
ha saputo creare con le comunità abruzzesi ed italiane nel mondo, utilizzando le nuove
tecnologie della comunicazione. Un esempio di quanto sia importante operare utilizzando
tutte le sinergie.
La conversazione tenuta da chi scrive si è mossa richiamando l’importanza dell’altra Italia,
quei 60 milioni di italiani nel mondo che hanno dato prove straordinarie di vicinanza e di
solidarietà all’Aquila, la cui attenzione sarà di grande utilità per la rinascita della città. Dei
connazionali fuori i confini ha tratteggiato la connotazione, il ruolo di prestigio man mano
conquistato nei paesi d’emigrazione, la stima di cui godono e il contributo rilevante che
potrebbero dare all’Italia se solo la classe politica dirigente ne avesse consapevole
conoscenza. In questo campo assume un ruolo sempre più significativo la stampa italiana
all’estero, di nevralgica utilità per tenere informata ed unita nei valori culturali l’Italia fuori i
confini con la madre Patria. Prima o poi queste opportunità dovranno diventare patrimonio
comune, e allora l’Italia e l’altra Italia potranno riconoscersi e lavorare insieme per
affermare quel grande Paese che siamo, valorizzare sinergicamente il talento, lo stile e il
gusto italiano, l’immenso patrimonio artistico del Bel Paese, i cespiti più preziosi, quanto
negletti, del nostro avvenire. Infine, il ringraziamento all’Università per la Terza Età per
l’onore ricevuto nell’affidare la chiusura dell’anno accademico. Un gesto che alimenta
l’affetto avuto sin dalla fondazione verso l’ente.
A seguire, l’esibizione del Coro “Amici del bel canto”, diretto dal maestro Paolo Crisante.
Un buon repertorio ed una magnifica performance hanno connotato il concerto,
sottolineato da calorosi applausi. Una prova ulteriore d’impegno degli associati nella
formazione del complesso corale e nell’assidua volontà di crescere sotto la guida sicura di
Paolo Crisante, musicista e direttore di talento. La giornata successiva, sabato 21 maggio,
è stata tutta dedicata al teatro ed alla musica. La ricerca e l’applicazione del Laboratorio
teatrale e drammaturgico dell’Università per la Terza Età, sotto la direzione di Paola Cialfi,
ha portato ad approfondire le commedie di Carlo Goldoni, fino a riadattarle nella scrittura
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del testo in “Le smanie per la villeggiatura”, ovvero “Sentimenti, invidie di ieri e di oggi”, al
quale hanno dato corpo e voce gli “attori” formatisi con il lavoro del Laboratorio. Un esito
certamente promettente, con risultati francamente oltre ogni rosea aspettativa.
L’improvvisata Compagnia, sotto le esperte cure della regista Paola Cialfi, è diventato un
gruppo teatrale affiatato, con interpretazioni davvero pregevoli per artisti occasionali che
solo qualche mese fa mai avrebbero solo immaginato di calcare un palcoscenico. E invece
la prova resa è stata davvero splendida, non ha avuto sbavature neanche al vuoto d’una
battuta, presto riempita con la recitazione all’impronta, come nel migliore teatro delle
maschere.
Alcuni personaggi sono stati interpretati veramente alla grande e gli attori andrebbero tutti
segnalati, se questo non stonerebbe con lo spirito stesso che ha animato la “Compagnia”.
Si segnala solo, per tutti, la prova eccellente della presidente Maria Laura Perfetto Giuliani
nel ruolo di Giacinta, figliuola di Filippo. Rimarchevole nei suoi abiti settecenteschi e per
un’improbabile capigliatura color bluette, a contorno dell’eloquio proprio degli antichi
salotti. Un grande divertimento per il pubblico. Buona la prova del Coro “Amici del bel
canto” nei brani “Contrappunto alla mente” e “Capricciata a tre voci”, e nella performance
del tenore solista nella “Serenata” di Schubert. Applausi a scena aperta e standing ovation
finale. Appuntamento, dunque, al prossimo anno accademico, per festeggiare trent’anni di
attività dell’Universitàper la Terza Età, con il merito d’aver saputo dare, nel tragico
momento che vive L’Aquila, un esempio d’impegno generoso e d’amore gratuito per la
cultura. Un simbolo luminoso della comunità aquilana che guarda al futuro della città e alla
sua rinascita.
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http://www.osr.regione.abruzzo.it/do/index?docid=8496
TERREMOTO: RIAPRE AL PUBBLICO L'ABBAZIA DI SAN CLEMENTE A
CASAURIA
Riapre al pubblico l'abbazia di San Clemente a Casauria. A due anni dal terremoto, e dopo
l'inaugurazione ufficiale dell'aprile scorso, il monumento e' stato riconsegnato da poche
settimane al Ministero per i Beni e le Attivita' culturali, che ne e' proprietario, ed ora, torna
di nuovo fruibile alla collettivita'. Grazie alla collaborazione tra Soprintendenza ai Beni
storici, artistici ed etnoantropologici per l'Abruzzo e Soprintendenza ai Beni architettonici e
paesaggistici per l'Abruzzo, dal 4 luglio al 19 settembre 2011 l'abbazia di San Clemente a
Casauria restera' aperta al pubblico con il seguente orario: dalle ore 9.00 alle 14.00 nei
giorni feriali e dalle ore 10.00 alle 13.00 sabato e festivi. L'ingresso e' gratuito, con la
possibilita' di effettuare visite guidate per scoprire la storia e i tesori d'arte che l'edificio di
culto conserva. L'abbazia di San Clemente a Casauria, nel comune di Castiglione a
Casauria, in provincia di Pescara, fatta costruire dall'imperatore Ludovico II nell'871, ha
riportato gravi danni dal terremoto del 6 aprile 2009 ed e' stata subito oggetto di un
importante intervento di recupero ed adeguamento sismico, in virtu' di un generoso
contributo della Fondazione Pescarabruzzo e del World Monument Fund Europe che ne
ha permesso la sua riapertura al pubblico a poco piu' di due anni al quel drammatico
evento.
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http://www.inabruzzo.com/?p=81055
1703, LA CITTÀ INVASA DA GENTAGLIA
Da un testo storico di Francesco Marconi, intitolato “L’Aquila: terremoto del 1703 – una
catastrofe ignorata” apprendiamo alcuni elementi che risultano molto utili, oggi, dopo il
terremoto del 2009, per capire cosa sta accadendo in una città diventata insicura, con
frequenti e gravi episodi di cronaca e di violenza che turbano la popolazione e stimolano i
politici nell’arte del proclama. In tanti si levano indignati e protestare contro l’assenza di
sicurezza. Le autorità non è che risponsano molto, alcune per niente: resta tutto il disagio
che c’era prima, dovuto a strade buie e nom sorvegliate, pochissime pattuglie in servizio
nelle strade, dilagare di personaggi ambigui di dubbia provenienza. Leggiamo da Marconi
cosa accadde nel precedente terremoto, quello catastrofico del 1703, i cui effetti negativi
durarono a lungo nel tempo: “Nel ventennio tra il 1712 e il 1732 affluirono nella città 160
nuovi fuochi, di cui un terzo da fuori del contado: meretrici, vagabondi, mendicanti,
inquisiti, manovalanza generica: uno strato sociale “miserabile” ai limiti della povertà che
urbanisticamente aggravò la “ghettizzazione” di alcuni quartieri già danneggiati dal
terremoto e dove le famiglie più rappresentative dell’antico patriziato e degli homines novi
avevano i loro sontuosi palazzi quattrocenteschi o ne costruivano di nuovi, dando vita ad
una contrapposizione e gerarchizzazione urbanistica di classe”. E’ lo stesso brano storico
in cui Marconi ricorda che il governo di allora, rappresentato dal commissario al terremoto
Garofalo, tolse agli aquilani le tasse per dieci anni. Intervento determinante nella rinascita
della città, perchè i soldi sono da sempre un magnete al quale non si resiste… Qui stiamo
invece già pagando le tasse da molti mesi, e sta per terminare il beneficio dell’esenzione
agli studenti univesitari iscritti a L’Aquila. Mentre la zona franca rimane un pacchettino di
parole senza contenuto. Quanto alla ricostruzione, i documenti storici dicono – e non solo
quelli consultati da Marconi – che cominciò con case e abitazioni, e continuò poi per molti
anni per le chiese e i monumenti.
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http://www.ilcapoluogo.com/News/Attualita/Aree-verdi-e-cimiteri-all-Aquila-prosegue-lopera-di-pulizia-55870
AREE VERDI E CIMITERI, ALL'AQUILA PROSEGUE L'OPERA DI PULIZIA
«Un sentito ringraziamento agli operai del servizio Ambiente del Comune dell'Aquila che,
spesso in collaborazione con i colleghi del settore Opere pubbliche, stanno lavorando alla
ripulitura dei cimiteri e alla manutenzione delle aree verdi». L'assessore all'Ambiente
Alfredo Moroni fa il punto sulle operazioni di cura del verde pubblico e coglie l'occasione
per ringraziare quanti si stanno adoperando per restituire decoro a questi spazi, sia tra il
personale del Comune che tra i cittadini.
«Il progetto 'L'Aquila rinasce anche dal verde' e le giornate ecologiche stanno prendendo
sempre più piede tra i cittadini - ha dichiarato Moroni - e si moltiplicano le iniziative, anche
a supporto e completamento dell'azione del nostro personale, come quella degli Alpini di
Roio che ieri hanno lodevolmente rimosso l'erba tagliata dagli operai comunali durante le
operazioni di manutenzione del cimitero. Un gesto che testimonia attenzione e
responsabilità per il verde. Allo stesso modo, nella giornata di ieri, gli scout del gruppo
Cngei, che hanno inaugurato la loro nuova sede in via Ficara, hanno organizzato una
giornata ecologica per ripulire l'area circostante. Nel frattempo - ha concluso l'assessore abbiamo terminato la manutenzione dei cimiteri cittadini e delle frazioni e, da mercoledì, il
nostro personale ricomincerà a occuparsi a pieno ritmo dei parchi che, come noto, durante
il periodo estivo necessitano di particolare cura».
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http://www.ilcapoluogo.com/News/Eventi/L-Aquila-al-via-il-progetto-Archeo.s-55862
L’AQUILA, AL VIA IL PROGETTO ARCHEO.S
Perseguendo uno degli obiettivi strategici del programma di cooperazione transfrontaliera
Ipa Adriatico, il progetto Archeo.S contribuirà alla costruzione di una macro-regione
adriatica all’interno della quale favorire la circolazione di conoscenza, cultura e buone
pratiche.
Il progetto Archeo.S (Adriatic IPA Cross Border Cooperation 2007/2013 - System of the
Archaeological sites of the Adriatic Sea) intende creare una rete integrata per i siti del
patrimonio culturale nell’area adriatica e si propone di diventare il promotore del loro
miglioramento, garantendo l’innovazione dei sistemi presenti in tutti i paesi partner. Questi
risultati saranno ottenuti attraverso una serie di azioni mirate: la creazione di un network
ed un piano di governance dei siti culturali individuati, laboratori artistici, master classes,
produzioni e rassegne di spettacoli in tutti i paesi partner di progetto, nonché un Festival
Internazionale che si terrà nel 2012 ad Ancona. Così come stabilito nel corso del Kick-off
Meeting di Bari con la stipula del Memorandum of Understanding sottoscritto
dall’Assessore alle Politiche Culturali Luigi De Fanis congiuntamente ai rappresentanti
degli altri enti partner.
La Regione Abruzzo, specificatamente nell’Assessorato alle Politiche Culturali – Servizio
Politiche Culturali, è partner del progetto insieme al Teatro Stabile delle Marche, al
Comune di Igoumenitsa (Grecia), Comune di Pazin (Croazia) e Comune di Fier (Albania),
mentre il Teatro Pubblico Pugliese ne è capofila.
Il ruolo della Regione Abruzzo in questo progetto è particolare: a differenza degli altri
partner, infatti, non è solo ente beneficiario e attuatore insieme, ma svolge un’ulteriore
specifica funzione di coordinamento super partes degli enti culturali scelti come soggetti
attuatori.
Attraverso una complessa attività condotta dall’Assessorato alle Politiche Culturali si è
inteso svolgere una preziosa funzione di analisi del territorio regionale nella sua offerta
culturale, coniugando l’individuazione strategica dei siti con l’elevata professionalità della
produzione nelle discipline dello spettacolo dal vivo.
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In merito al progetto Archeo.S, tutta la linea d’azione della Regione Abruzzo è improntata
sull’innovazione e sull’originalità: le aree da coinvolgere, che possono essere definite
come dei “siti archeologici innaturali” , sono state individuate nel centro storico aquilano,
da far rivivere e restituire non solo alla cittadinanza ma all’intero patrimonio conoscitivo
mondiale, e nelle Torri Montanare di Lanciano, da riportare all’originale splendore, così
come la scelta dei soggetti attuatori (L’Uovo Onlus, Ente Manifestazioni Pescaresi, Società
del Teatro e della Musica “Riccitelli”) in pieno possesso dei requisiti di novità, evoluzione
della tradizione e qualità della proposta.
Altra peculiarità del progetto risiede nel fatto che il patrimonio culturale diventerà
strumento per la rappresentazione delle attività culturali, in questo modo entrambi,
godendo di un mutuo potenziamento, ne usciranno valorizzati. Archeo.S, inoltre, si può
considerare una concreta applicazione dell’“Accordo quadro tra le Regioni e il Ministero
per i Beni e le Attività Culturali per la valorizzazione del patrimonio culturale in ambito
interregionale, nazionale e internazionale attraverso attività condivise di promozione e
comunicazione”(20.04.2011).
Archeo.S è finanziato nell’ambito del programma di cooperazione transfrontaliera IPA
Adriatico (Priorità 2. Risorse naturali e culturali e prevenzioni dei rischi, Misure 2.2 –
Gestione delle risorse naturali e culturali e prevenzione dei rischi naturali e tecnologici) ed
è l’unico progetto di cultura e spettacolo dal vivo su cui il programma IPA ha investito.
Giovanna Andreola, managing Authority del programma IPA Adriatico e dirigente del
Servizio Attività Internazionali, e Paola Di Salvatore, project Manager di Archeo.S e
dirigente del Servizio Politiche Culturali, hanno illustrato il progetto, ha presenziato
l’assessore alla Cultura Luigi De Fanis.
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http://www.asca.it/regioniL_AQUILA_2_ANNI_DOPO__CONCERTO_DEL_CONSERVATORIO_ALL_AMBASCIATA
_USA-614877-abruzzo-1.html
L'AQUILA/2 ANNI DOPO: CONCERTO DEL CONSERVATORIO
ALL'AMBASCIATA USA
Domani, martedi' 21 giugno, alle ore 16:30, l'Ambasciata Usa di Roma ospitera' un
concerto del Conservatorio ''Alfredo Casella'' dell'Aquila. L'esibizione, organizzata
dall'Associazione ''L'Aquila siamo noi'', in occasione della Giornata europea della Musica,
avra' come protagonisti soprani e baritoni della prestigiosa istituzione musicale aquilana.
L'evento culturale s'inserisce nell'ambito delle iniziative collegate alla mostra ''Paolo Mayol,
scultore'', in un ideale connubio tra musica e scultura. ''Un gesto di grande attenzione e
sensibilita' nei confronti della Citta' dell'Aquila e di una delle sue piu' note eccellenze - dice
Alfredo Ranieri Montuori, vicepresidente di 'L'Aquila siamo noi' - Quello tra gli Usa e
L'Aquila, e l'intero Abruzzo, e' un legame speciale, tessuto dall'onesta laboriosita' di tanti
immigrati che hanno contribuito in maniera significativa allo sviluppo della loro nuova
Patria di adozione, e dal sentimento di gratitudine per il sacrificio di sangue dei soldati
americani caduti in Italia durante l'ultima guerra per la liberta' di tutti noi''.
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http://www.agi.it/l-aquila/notizie/201106201142-cro-rt10078musica_concerto_conservatorio_l_aquila_in_ambasciata_usa_a_roma
MUSICA: CONCERTO CONSERVATORIO L'AQUILA IN AMBASCIATA
USA A ROMA
Domani alle ore 16.30 l'Ambasciata U.S.A. di Roma ospita un concerto del Conservatorio
"Alfredo Casella". Il concerto, organizzato dall'Associazione 'L'Aquila Siamo Noi' in
occasione della Giornata Europea della Musica, sara' tenuto dai soprani e baritoni della
prestigiosa istituzione musicale aquilana. Questo importante evento culturale s'inserisce
nell'ambito delle iniziative collegate alla mostra "Paolo Mayol, scultore", in un ideale
connubio tra Musica e Scultura. "Ringrazio con profonda gratitudine l'Ambasciatore U.S.A.
in Italia David H. Thorne e lo scultore Paolo Mayol per aver voluto ospitare il Conservatorio
di L'Aquila in questo importante evento culturale", afferma il Vice Presidente Alfredo
Ranieri Montuori. "Un gesto di grande attenzione e sensibilita' nei confronti della Citta' di
L'Aquila e di una delle sue prestigiose eccellenze musicali".
"Quello tra gli U.S.A e L'Aquila e l'intero Abruzzo - proseue Montuori - e' un legame
speciale, tessuto dall'onesta laboriosita' di tanti immigrati abruzzesi, che hanno contribuito
in maniera significativa allo sviluppo della loro nuova Patria di adozione, e dal sentimento
di gratitudine per il sacrificio di sangue dei soldati americani caduti in Italia durante l'ultima
guerra per la Liberta' di tutti noi".
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http://www.abruzzo24ore.tv/news/Il-Conservatorio-A-Casella-in-concerto-all-AmbasciataAmericana-a-Roma/39861.htm
IL CONSERVATORIO "A.CASELLA" IN CONCERTO ALL'AMBASCIATA
AMERICANA A ROMA
Martedì 21 giugno ore 16.30 l’Ambasciata Americana di Roma ospita un concerto del
Conservatorio “Alfredo Casella”. Il concerto, organizzato dall’Associazione L’Aquila Siamo
Noi in occasione della Giornata Europea della Musica, sarà tenuto dai soprani e baritoni
della prestigiosa istituzione musicale aquilana.
Questoevento culturale s’inserisce nell’ambito delle iniziative collegate alla mostra “Paolo
Mayol, scultore”, in un ideale connubio tra Musica e Scultura.
“Ringrazio con profonda gratitudine S.E. l’Ambasciatore U.S.A. in Italia David H. Thorne e
lo scultore Paolo Mayol per aver voluto ospitare il Conservatorio di L’Aquila in questo
importante evento culturale”, afferma il Vice Presidente Alfredo Ranieri Montuori. Un gesto
di grande attenzione e sensibilità nei confronti della Città di L’Aquila e di una delle sue
prestigiose eccellenze musicali”.
“Quello tra gli U.S.A e L’Aquila e l’intero Abruzzo è un legame speciale, tessuto dall’onesta
laboriosità di tanti immigrati abruzzesi, che hanno contribuito in maniera significativa allo
sviluppo della loro nuova Patria di adozione, e dal sentimento di gratitudine per il sacrificio
di sangue dei soldati americani caduti in Italia durante l’ultima guerra per la Libertà di tutti
noi”.
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21 giugno 2011
http://www.abruzzoweb.it/contenuti/laquila-concerto-conservatorio-in-ambasciata-usa-aroma-/29510-4/
L'AQUILA: CONCERTO CONSERVATORIO IN AMBASCIATA USA A
ROMA
Domani alle ore 16.30 l'Ambasciata degli Stati Uniti d'America di Roma ospita un concerto
del conservatorio "Alfredo Casella".
Il concerto, organizzato dall'associazione 'L'Aquila Siamo Noi' in occasione della giornata
europea della Musica, sarà tenuto dai soprani e baritoni della prestigiosa istituzione
musicale aquilana.
Questo importante evento culturale s'inserisce nell'ambito delle iniziative collegate alla
mostra "Paolo Mayol, scultore", in un ideale connubio tra Musica e Scultura.
"Ringrazio con profonda gratitudine l'ambasciatore Usa in Italia David H. Thorne e lo
scultore Paolo Mayol per aver voluto ospitare il conservatorio di L'Aquila in questo
importante evento culturale", afferma il Vice Presidente Alfredo Ranieri Montuori.
"Un gesto di grande attenzione e sensibilità nei confronti della città dell'Aquila e di una
delle sue prestigiose eccellenze musicali".
"Quello tra gli Usa, L'Aquila e l'intero Abruzzo - proseue Montuori - è un legame speciale,
tessuto dall'onesta laboriosità di tanti immigrati abruzzesi, che hanno contribuito in
maniera significativa allo sviluppo della loro nuova Patria di adozione e dal sentimento di
gratitudine per il sacrificio di sangue dei soldati americani caduti in Italia durante l'ultima
guerra per la Liberta' di tutti noi".
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21 giugno 2011
http://www.inabruzzo.com/?p=81103
CONCERTO AQUILANO ALL’AMBASCIATA USA
Martedì 21 giugno ore 16.30 l’Ambasciata U.S.A. ospita un concerto del Conservatorio
“Alfredo Casella”. Il concerto, organizzato dall’Associazione L’Aquila Siamo Noi in
occasione della Giornata Europea della Musica, sarà tenuto dai soprani e baritoni della
prestigiosa istituzione musicale aquilana. Questo importante evento culturale s’inserisce
nell’ambito delle iniziative collegate alla mostra “Paolo Mayol, scultore”, in un ideale
connubio tra Musica e Scultura. “Ringrazio con profonda gratitudine S.E. l’Ambasciatore
U.S.A. in Italia David H. Thorne e lo scultore Paolo Mayol per aver voluto ospitare il
Conservatorio di L’Aquila in questo importante evento culturale”, afferma il Vice Presidente
Alfredo Ranieri Montuori. Un gesto di grande attenzione e sensibilità nei confronti della
Città di L’Aquila e di una delle sue prestigiose eccellenze musicali”. “Quello tra gli U.S.A e
L’Aquila e l’intero Abruzzo è un legame speciale, tessuto dall’onesta laboriosità di tanti
immigrati abruzzesi, che hanno contribuito in maniera significativa allo sviluppo della loro
nuova Patria di adozione, e dal sentimento di gratitudine per il sacrificio di sangue dei
soldati americani caduti in Italia durante l’ultima guerra per la Libertà di tutti noi”.
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21 giugno 2011
http://www.abruzzoweb.it/contenuti/laquila-maratona-di-concerti-per-la-festa-europeadella-musica/29499-1/
L'AQUILA: MARATONA DI CONCERTI PER LA FESTA EUROPEA DELLA
MUSICA
I Solisti Aquilani e la Società Aquilana dei Concerti “B:Barattelli” uniscono le forze per
celebrare domani, 21 giugno, la Festa Europea della Musica, con un programma che
intreccia insieme partiture, natura e gastronomia, complice il grande parco di Murata
Gigotti, sede della Pro Loco di Coppito.
La Festa si apre alle h. 17,00 con un concerto all’ombra dei secolari alberi del parco,
affidato all’Orchestra di Fiati “Laboratorio Ensemble” dell’Istituto Superiore di Studi
Musicali Braga di Teramo, diretta dal M° Federico Paci.
L'orchestra eseguirà brani di grande impatto d'ascolto in cui il virtuosismo orchestrale fatto
di passaggi tecnici e grande vivacità ritmica si alternerà a momenti melodici e tematici
dall’ampio respiro musicale, come la Sinfonia dal Nabucco di Verdi o uno dei brani più
antichi del repertorio per fiati, il Camin Real di Reed, grande cavalcata musicale fatta di
temi dal sapore spagnoleggiante con un episodio centrale struggente. E ancora, brani di
De Haan e Ponchielli e, in chiusura una festosa Film fantasy, di autori vari.
Nelle sue varie formazioni il Laboratorio Ensemble vanta collaborazioni artistiche
importanti, con artisti anche del mondo dello spettacolo quali Tosca, Vanessa Gravina,
Enzo De Caro, Jonis Bascir e molti altri. Da sempre la scelta dei repertori e i progetti
originali presentati l'hanno imposto come uno degli Ensemble più interessanti del
panorama musicale. Apprezzati soprattutto la ricerca sonora e l'equilibrio timbrico
raggiunto grazie ad un lavoro continuo sul suono, lavoro che ha forgiato i singoli
componenti in un'unica anima artistica. Sin dal suo esordio l'Orchestra è guidata da
Federico Paci, docente di clarinetto presso l'ISSM Braga di Teramo, musicista poliedrico
che da anni si dedica, parallelamente all'attività strumentale, alla direzione d’orchestra.
Breve pausa per il tè e alle h. 18,30 concerto da camera, con Francesco Mariozzi al
violoncello, Vincenzo Mariozzi,direttore artistico e direttore stabile della Associazione I
Solisti Aquilani, al clarinetto e Gerando Chimini al pianoforte, alle prese con i Trii di Nino
Rota, Beehoven e Brahms: pagine luminose, amabilmente ironiche e spesso sospese tra
la leggerezza e l’incanto di un candore, a tratti, quasi infantile.
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21 giugno 2011
La maratona musicale si concede una pausa per un aperitivo accompagnato dalla
degustazione di prodotti tipici, per riprendere alle h. 21,30 in un turbinio di improvvisazioni
musicali: chitarre, laptop, oggetti sonori in compagnia di Adolfo La Volpe; chitarre e loop
station con Nando Modugno; voce, loop station, oggetti sonori con Maria Luisa Capurso. E
ancora, improvvisazioni su musiche di Monteverdi, Bjork, Towner, Drake, Jobim e
Dowland.
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21 giugno 2011
http://ilcentro.gelocal.it/laquila/cronaca/2011/06/20/news/cimitero-di-roio-pineta-e-parcoripuliti-dagli-alpini-4473974
CIMITERO DI ROIO PINETA E PARCO RIPULITI DAGLI ALPINI
Partendo dal motto «onorare i morti aiutando i vivi» gli alpini del gruppo Ana di Roio e
decine di residenti intervenuti alla giornata ecologica hanno sistemato come primo atto il
cimitero di Roio che era nel più completo abbandono dopo il sisma. Con rastrelli, falcetti,
guanti e carriole sono state raccolte decine di sacchi di erbacce, rialzate lapidi, pulite le
tombe. Un secondo plotone ha profuso la propria opera per la sistemazione del Parco
della Rimembranza dedicato ai Caduti di tutte le guerre a Poggio roio, alle pendici di
Monte Luco, in una area che comprende anche il tratto finale della via Crucis. Il terzo
gruppo di volontari, come ricorda in una nota l'alpino Carlo Frutti (portavoce della
manifestazione) ha operato all'interno della pineta di Monteluco per una pulizia
straordinaria che fa seguito a quella che periodicamente il locale Gruppo alpini svolge
anche per preservare i luoghi vicini alla casetta degli alpini, sede delle penne nere di Roio.
«Non poteva mancare», dice ancora Frutti, «nella migliore tradizione alpina, la squadra dei
cuochi che ha preparato per le decine di partecipanti alla giornata ecologica la tradizionale
merenda alpina accompagnata da un bicchiere di vino che anche i più piccoli hanno
gradito dopo una mattinata di lavoro impegnativo». «Proprio la presenza di molti bambini»
ha scritto ancora Frutti in una nota «è stato il risultato più significativo per il valore
educativo della iniziativa come forma di impegno sociale e di rispetto ambientale, cardini di
tutta l'attività dell'associazione alpini». «Un successo tale di partecipazione», conclude la
nota, «di impegno e tante ore lavorative spese nell'interesse generale della comunità
anche come stimolo a tutti i cittadini aquilani e roiani per una maggiore e costante cura del
bene collettivo indipendentemente dai ritardi delle pubbliche amministrazioni. Gli alpini
sono abituati soprattutto a fare le cose e non soltanto a parlare e oggi gli stessi alpini ne
hanno dato l'ennesimo esempio». Quanto alla pulizia dei cimiteri il Comune ha da tempo
assicurato che è imminente la pulizia di tutti i siti in questione a cominciare dal
Camposanto monumentale per la cui situazione «insostenibile» ci sono raffiche di
proteste.
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21 giugno 2011
http://www.ilcapoluogo.com/News/Eventi/Giornata-ecologica-a-Roio-alpini-e-cittadinicurano-i-luoghi-simbolo-del-paese-55817
GIORNATA ECOLOGICA A ROIO: ALPINI E CITTADINI CURANO I
LUOGHI SIMBOLO DEL PAESE
Partendo dal motto "Onorare i morti aiutando i vivi" gli alpini del gruppo A.N.A. di Roio ed i
cittadini intervenuti alla Giornata Ecologica di oggi hanno come primo atto sistemato il
Cimitero di Roio, nel più completo abbandono dopo il sisma. Con le sole “armi” di rastrelli,
falcetti, carriole e guanti, sono state raccolte decine di sacchi di erbacce e rifiuti cimiteriali,
rialzate le lapidi cadute, pulite le tombe. Un’opera meritoria molto apprezzata dalla
popolazione e che ha visto decine di persone impegnate dalla prima mattina.
Un secondo “plotone” ha profuso la propria opera per la sistemazione del Parco della
Rimembranza dedicato ai Caduti di tutte le Guerre, a Poggio di Roio, alle pendici di Monte
Luco, in un’area che comprende anche il tratto finale delle Via Crucis.
Il terzo “gruppo” ha operato all’interno della Pineta di Monteluco per una pulizia
straordinaria che fa seguito a quella che periodicamente il locale Gruppo Alpini svolge
anche per preservare i luoghi prospicienti la Casetta degli Alpini, sede delle penne nere
roiane.
Non poteva mancare, nella migliore tradizione alpina, la “squadra cuochi” che ha
preparato per le decine dei partecipanti alla Giornata Ecologica la tradizionale “merenda
alpina” che anche i più “piccoli” hanno gradito dopo una mattinata di impegnativo lavoro.
Proprio la presenza di molti bambini è stato il risultato più significativo per il valore
educativo della iniziativa come forma di impegno sociale e di rispetto ambientale, cardini di
tutta l‘attività del’Associazione Alpini.
Un successo di partecipazione, di impegno, e tante ore lavorative spese nell’interesse
generale della comunità anche come stimolo a tutti i cittadini aquilani e roiani per una
maggiore e costante cura del “bene collettivo” indipendentemente dalle carenze e dai
ritardi delle pubbliche amministrazioni. Gli Alpini sono abituati a “fare” e non solo a
“parlare”; oggi gli Alpini di Roio ne hanno dato l’ ennesimo esempio.
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21 giugno 2011
http://www.inabruzzo.com/?p=81090
AVVENTURA E NATURA, È IL CAMP MULTISPORT
Grande successo anche quest’anno per il 2k5 Camp multi sport 2011. Sport, natura e
avventura e corso di inglese sono stati il nesso vincente per lo svolgimento del camp che
quest’anno ha raggiunto i 150 bambini partecipanti tra le due settimane di camp
provenienti da tutta la provincia dell’aquila e da fuori regione. E terminata infatti gia la
prima settimana del campo estivo residenziale Multisport organizzato dal Basket 2k5
L’Aquila e British institutes, che si è svolta dal 12 al 19 giugno presso l’hotel tutto sport a
Campo Felice di Lucoli, con 96 bambini partecipanti . Il secondo turno partirà già
domenica prossima con 50 bambini iscritti fino a sabato 2 Luglio. Sport, natura e
avventura sono STATI contenuti essenziali del camp nel quale i bambini hanno trascorso
una settimana nella quale praticheranno tantissime attività sempre sotto la supervisione di
istruttori qualificati 2k5 e scienze motorie: sport di squadra come il basket, calcio,
pallavolo, rugby. Inoltre si andati alla scoperta della Piana di Campo Felice con la visita al
giardino botanico e attività divertenti come ski game o il Nordik walking con la scuola Sci le
aquile, Mountain bike con la Bike 99, la visita del caseificio di Campo Felice e dei borghi
medievali delle frazioni di Lucoli e il corso di “inglese in movimento” a cura della British
institutes. Novità assolute di quest’anno saranno l’avventura sul fiume Aniene (rafting
Vivere L’ Aniene) a Subiaco e gita al parco regionale dei Monti Sibrunini e la scoperta del
meraviglioso mondo dei cani da Slitta (sleddogs) insieme alla campionessa europea junior
e i suoi compagni a 4 zampe, il tutto grazie alla collaborazione con Filoni e con il gruppo
sportivo Antartica. Emanuele Foresti responsabile e organizzatore del camp del basket2k5
commenta al termine della prima settimana”Il bilancio e piu che posivito considerando che
abbiamo avuto un incremento del 30 percento di iscrizioni rispetto alla precedente
edizione; questo vuole dire che lavoriamo bene e che soprattutto lavoriamo per i bambini e
per le famiglie aquilane in maniera da dare una bellissima opportunità di svago e di
crescita per tutti i partecipanti. Sport,natura e avventura: è questo che caratterizza il
camp”. Francesco Bonanno, organizzatore della british insitutes L’aquila Aggiunge:”Siamo
contentissimi,esperienza stupenda;grazie ai genitori che ci rinnovano ogni anno la loro
fiducia e grazie anche a tutto lo staff qualificato e alle maestre di madre lingua inglese
della british che formano i bambini insegnando l’inglese divertendosi”. Da segnalare che il
camp ha partecipato al Modena Childrens’ tour unica fiera in Italia per le vacanze per i
bambini a Marzo dove sono state circa 37000 persone tra genitori e famiglie.
Appuntamento a domenica prossima per il secondo turno dal 26 giugno al 2 luglio con
ancora sono 5 posti disponibili. Per informazioni ci si può rivolgere a Emanuele Foresti
(Basket 2k5) al 3286934264 oppure si può visitare il link www.basket2k5.it.
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del 21/06/2011