Collegio dei Geometri Forlì - Cesena 47100 Forlì - Via Merenda, 3 - Tel. 0543 28436 - Telefax 0543 30823 E-mail: [email protected] - http://www.colgeofc.it NOVEMBRE 2004 S ommario 2 Visure catastali 3 Procedura Pregeo 8 Esito della riunione di coordinamento del 29.09.2004 7 Indirizzi utili Collegio di Forlì-Cesena AUSL della provincia di Forlì-Cesena Ufficio Provinciale del Lavoro Comando Provinciale Vigili del Fuoco Comuni della Provincia di Forlì-Cesena 8 Comune di Cesena Nota informativa adempimenti per contrastare il lavoro sommerso o irregolare Dichiarazioni da produrre prima di dare avvio a un intervento edilizio Prescrizioni per il cantiere 11 Comune di Cesena Norme tecniche di attuazione del piano di classificazione acustica Disposizioni applicative 12 Comune di Cervia Comunicazioni relative alla richiesta di relazione acustica per interventi soggetti a permesso di costruzione e al nuovo orario di ricevimento del servizio edilizia privata del Comune di Cervia 13 Elenco documentazione da conservare in cantiere 15 Valore legale della posta elettronica Consiglio Direttivo del Collegio dei Geometri di Forlì - Cesena: Presidente Loris CEREDI Vice Presidente Amerigo CAMUGNANI Segretario Francesca SARTINI Tesoriere Patrizia PRATI Consiglieri Roberto CALLISESI Lauro LAZZARI Roberto TURRONI Giuliano VILLI Roberto ZANELLA Coordinatore stampa: Roberto TURRONI Il Consiglio del Collegio formula i migliori auguri per le prossime feste natalizie e per il Nuovo Anno 1 11/2004 2 Collegio dei Geometri di Forlì - Cesena 11/2004 VISURE CATASTALI SI RENDE NOTO AGLI ISCRITTI CHE DAL 1/1/2005, IL COLLEGIO DEI GEOMETRI, CESSERÀ IL COLLEGAMENTO TELEMATICO CON L’AGENZIA DEL TERRITORIO PER LE VISURE CATASTALI. LA DECISIONE È STATA PRESA A FRONTE DELLO SCARSO USO DEL SERVIZIO DA PARTE DEGLI ISCRITTI. LA CAUSA È PROBABILMENTE DA CERCARE NEL FORTE AUMENTO DI ABBONATI A GEOWEB. LA NUOVA OFFERTA, SOTTO RIPORTATA, NE AUMENTERÀ ULTERIORMENTE LA CONVENIENZA. VI INVITIAMO A LEGGERLA CON ATTENZIONE. IL CONSIGLIO Al Signor Presidente del Consiglio del Collegio dei Geometri di Forlì-Cesena Egr. Geom. Loris Ceredi Roma, 4 novembre 2004 ent.mo Presidente, abbiamo il piacere di comunicarLe che Geoweb S.p.A., società con partecipazione di maggioranza del Consiglio Nazionale Geometri, per rispondere sempre di più alle esigenze della Categoria e grazie al grande successo avuto, a decorrere dal 1° gennaio 2005, ridurrà il canone annuale di abbonamento passando dagli attuali Euro 280,00 + IVA a Euro 240,00 + IVA per la linea contrattuale a “Canone”. G Inoltre, sempre per tale linea, le visure catastali avranno lo stesso costo di quelle effettuate presso lo sportello dell’Agenzia del Territorio, senza nessun onere aggiuntivo, si pagheranno quindi solo i diritti erariali e non verranno più richiesti Euro 0,26 + IVA a pagina logica. Il costo degli altri servizi resterà invariato. L’applicazione di queste rilevanti riduzioni di costi conferma l’indiscutibile realtà che Geoweb è diventato lo strumento indispensabile nell’attività professionale del Geometra (www.geoweb.it). Al fine di diffondere il messaggio Geoweb, Le inviamo la brochure illustrativa della nostra Società, con la preghiera di darne evidenza ai Geometri iscritti al Suo Collegio, affinché possano iscriversi e così utilizzarne i molteplici servizi offerti, per valorizzare ulteriormente la professione del Geometra. RingraziandoLa anticipatamente per il Suo fondamentale interessamento, Le rinnoviamo la nostra piena disponibilità a fornirLe qualsiasi ulteriore informazione, distinti saluti. Geoweb S.p.A Piero PANUNZI Il Presidente Geoweb S.p.A Elio SCHIAVI L’Amministratore Delegato Collegio dei Geometri di Forlì - Cesena 3 11/2004 Direzione Regionale dell’Emilia Romagna Area Supporto e Coordinamento Operativo Prot. n° 10823 Bologna, 10 novembre 2004 Oggetto: PROCEDURA PREGEO 8 ESITO DELLA RIUNIONE DI COORDINAMENTO DEL 29 SETTEMBRE 2004 I n data 29 settembre u.s., presso questa Direzione si è tenuta una riunione di coordinamento relativa alla procedura Pregeo 8, alla quale hanno partecipato anche rappresentanti delle categorie professionali. Nel corso della riunione sono state esaminate molte questioni connesse all’attivazione della stessa procedura presso gli Uffici Provinciali della Regione Emilia Romagna. Dal dibattito è emersa l’opportunità che, nell’ambito delle responsabilità in materia demandate a questa Direzione, vengano impartite precise integrazioni agli indirizzi generali delle disposizioni vigenti, sulla base delle tematiche discusse e dei chiarimenti acquisiti. 1. Normativa di riferimento Tanto premesso, si ritiene utile riepilogare il quadro completo delle disposizioni emanate relativamente alla procedura Pregeo 8, delle quali si consiglia un’attenta rilettura e si raccomanda una corretta applicazione. Le stesse sono tutte consultabili sul sito dell’Agenzia. Fanno eccezione le note della Direzione Centrale C.C.P.I., che sono disponibili presso gli atti d’ufficio. • Provvedimento del Direttore dell’Agenzia del Territorio del 3 dicembre 2003. • Disposizione operativa sull’utilizzazione della procedura Pregeo 8. • Istruzione sull’utilizzo della metodologia GPS e delle informazioni altimetriche nel rilievo catastale di aggiornamento. • Circolare n. 10 del 11.12.2003 sull’attivazione della procedura Pregeo 8. • Procedura Operativa n. 67 del 15.01.2004 avente per oggetto l’aggiornamento automatico del Catasto Terreni con le procedure informatiche Pregeo 8 e Wegis 2002. • Nota n. 57211 del 19.07.2004 della Direzione Centrale C.C.P.I. con oggetto: Pregeo 8 a regime – Chiarimenti operativi. • Procedura Operativa n. 81 del 22 luglio 2004 sul Modello 51 modificato su carta lucida. • Nota n. 60364 del 30.07.2004 della Direzione Centrale C.C.P.I. con oggetto: Monitoraggio estratti di mappa digitali – Codice cassa RC12E. • Nota n. 64538 del 27.08.2004 della Direzione Centrale C.C.P.I. avente per oggetto l’integrazione della Disposizione Operativa sull’utilizzazione della procedura Pregeo 8. • Nota n. 69256 del 15.09.2004 della Direzione Centrale O.S.I. con oggetto: Comunicazioni inerenti interventi di manutenzione sugli applicativi catastali. 4 Collegio dei Geometri di Forlì - Cesena 11/2004 2. Documentazione cartacea da allegare alla pratica Pregeo Si ricorda che, come disposto dal paragrafo 6 della procedura operativa n. 67/2004, fino all’adozione della firma digitale, l’Ufficio dovrà verificare che l’atto di aggiornamento, oltre al file Pregeo, contenga tutti gli elaborati cartacei previsti dalla normativa in vigore. Nel merito, quindi, occorre far riferimento alla circolare n. 2/1988 e alle successive modifiche ed integrazioni; in particolare si rimanda a quanto contenuto nel paragrafo 7 della stessa, in materia di elaborati tecnici di aggiornamento. Comunque, al fine di uniformare le interpretazioni, intervenute in seguito alle novità introdotte dalla nuova procedura, si ritiene opportuno entrare nel merito dei singoli elaborati, evidenziandone gli aspetti innovativi e ribadendo che l’Ufficio non dovrà richiedere alcuna ulteriore documentazione non espressamente richiesta dalla normativa catastale vigente. • Modello 51 : l’unica novità da segnalare è quella contenuta nel paragrafo 4 della nota n. 57211 del 19.07.2004, sopra richiamata. Inoltre, si consiglia l’esame della Procedura Operativa n. 81 del 2 agosto 2004, avente rilevanza in materia. • Modello 51 FTP : si conferma quanto disposto con la nota n. 2/4856/1995 del 20 maggio 1995 dell’allora Direzione Compartimentale del Territorio, relativamente alla semplificazione delle procedure del Catasto Terreni. Allo scopo di una maggiore semplificazione, si precisa che il modello integrato costituisce una delle sezioni del file pregeo e che la documentazione cartacea svolge a tal fine una funzione accessoria e non strettamente necessaria. • Modello 3/SPC : come solo elemento innovativo, si raccomanda di fare attenzione alla compilazione dell’ultima parte di pagina 3, relativa al caso di ditta priva di titolo legale reso pubblico. Al riguardo si rimanda a quanto riportato nel paragrafo 2 della nota n. 15232 del 21.02.2002 della Direzione Centrale C.C.P.I. • Elaborato grafico dell’oggetto del rilievo: nel merito nulla è innovato. • Schema del rilievo: nel merito nulla è innovato. • Libretto delle misure – Relazione tecnica – Modello integrato – Proposta di aggiornamento cartografico: in proposito si ricorda che con l’attuale procedura si è provveduto a concentrare i dati di aggiornamento in un unico file, che risulta costituito da quattro sezioni, comprendendo come ultima integrazione anche la proposta di aggiornamento. Pertanto la stampa del libretto originale contiene tutti i documenti in questione. Si fa presente, altresì, che la procedura consente, in alternativa, la possibilità di stampe separate, che permettono di risolvere i problemi dovuti a certa terminologia ritenuta da qualcuno impropria. Il riferimento è alla dicitura riportata relativamente alla proposta di aggiornamento: “Estratto di mappa aggiornato”, che, più correttamente, dovrebbe essere indicato come “Proposta di aggiornamento cartografico”. Allo scopo, pur volendo accettare tale precisazione, si ribadisce che si tratta di un falso problema, in quanto uno dei principi ispiratori della circolare n.2/1988 è costituito dalla separazione di responsabilità tra il redattore dell’atto di aggiornamento, che risponde esclusivamente delle misure assunte sul terreno indipendentemente dal contesto cartografico, ed il Catasto che è preposto invece all’aggiornamento cartografico. Sulla documentazione da allegare si ritiene di non aggiungere altro, considerato che ormai, a distanza di oltre quindici anni di applicazione della procedura Pregeo, l’esperienza acquisita in materia, sia dal lato Ufficio che dal lato categorie professionali, può ritenersi ad uno stadio di elevata condivisione. Però un’ulteriore raccomandazione è d’obbligo. Presso quasi tutti gli Uffici si sono consolidati nel tempo usi particolari nella presentazione degli atti, mirati al raggiungimento di una maggiore efficacia. Tra i più ricorrenti si evidenzia quello che prevede il collegamento in un unico elaborato di tutti i documenti cartacei, oppure quello che presume la compilazione di modelli o cartelle predisposte dall’Ufficio. Collegio dei Geometri di Forlì - Cesena 5 11/2004 Nel merito si consiglia l’esame della nota n. 2/10456/C05-96 del 2 ottobre 1996 dell’allora Direzione Compartimentale del Territorio, che, per gli aspetti relativi all’imposta di bollo, precisa di non tener conto di disegni o descrizioni (libretti, relazioni, etc.) che servono ad illustrare il rilievo effettuato. I professionisti, nella stragrande maggioranza dei casi, hanno aderito alle richieste degli Uffici, pur non essendo le stesse stabilite espressamente da alcuna disposizione. Ciò posto, si raccomanda di non usare atteggiamenti rigidi ed ingiustificati, nei casi in cui l’utenza, per un qualsiasi motivo, non volesse uniformarsi alle consuetudini locali, mantenendo il rispetto della normativa vigente. 3. Numero di copie della documentazione Pregeo Relativamente al numero di copie da presentare, è emersa nel corso della riunione la non uniformità di comportamento da parte degli Uffici Provinciali. Pertanto, anche per il numero delle copie, si raccomanda di non intraprendere ingiustificate iniziative al di fuori del rispetto della normativa vigente, che nel seguito viene per opportunità ed in sintesi richiamata. • Tipo di frazionamento: n. 2 originali La norma di riferimento è l’art. 5 del D.P.R. 28 ottobre 1972, n. 650 che prevede la presentazione di due originali. Nel merito si fa presente che l’art. 1, comma 8, del D.M. 19 aprile 1994, n. 701 non risulta assolutamente in contrasto, pur lasciando intendere l’inopportunità del secondo originale. • Tipo mappale: n. 1 originale – n. 1 copia – n. 1 attestato È noto che il “tipo mappale”, come viene comunemente indicato, è costituito dalla denuncia di cambiamento (mod. 3/SPC), prevista dall’art. 8 della legge 1° ottobre 1969, n. 679, e dall’allegato alla citata dichiarazione rappresentato dall’atto di aggiornamento della mappa (tipo mappale). Quest’ultimo do- cumento ha l’esclusiva funzione di rappresentare in mappa i nuovi corpi di fabbrica e l’eventuale corte annessa con il conseguente stralcio da particella di maggiore dimensione. La circolare n. 2 del 20 gennaio 1984 dell’allora Direzione Generale del Catasto e dei SS.TT.EE., al paragrafo I.2, ha normato le modalità di presentazione di tale atto di aggiornamento, prevedendo la presentazione di un originale corredato di due copie (copia ed attestato), prodotte in carta libera ed ottenute per semplice riproduzione ottico-meccanica. La circolare esplicita anche le destinazioni dei singoli elaborati: l’originale segue la pratica Docfa al Catasto Fabbricati; la copia rimane all’archivio del Catasto Terreni; l’attestato viene restituito al richiedente. La circolare n. 15 del 29 luglio 1985, che ha introdotto integrazioni e modifiche alla circolare n. 2/84, non apporta variazioni all’iter procedurale indicato e, pertanto, pur non citando l’attestato, implicitamente conferma quanto disposto dalla circolare medesima. • Atti di aggiornamento cartografico misti: n. 2 originali – n. 1 copia Quando il tipo mappale comporta la rappresentazione di ulteriore geometria, oltre quella strettamente necessaria alla definizione dell’edificio e dell’eventuale corte annessa, rientra tra gli atti di aggiornamento cartografico misti. In quest’ultima tipologia rientra il caso previsto al secondo capoverso del par. 2 della circolare n. 15/85. Comunque nel merito si rimanda direttamente alla nota n. 68702 del 4 settembre 2003, con la quale la Direzione Centrale Cartografia, Catasto e Pubblicità Immobiliare ha fornito chiarimenti circa la modalità di trattazione e di liquidazione dei tributi per gli atti in questione. • Tipo particellare: n. 2 originali La norma di riferimento è l’art. 7 del D.P.R. n. 650/72, che al comma 3 definisce il tipo particellare come disegno sul quale viene riportato la configurazione delle particelle da trasferire a misura e non a corpo. Il tipo deve essere corredato di tutte le misure idonee a consentire la determinazione della superficie effettiva degli immobili sui quali si esercitano i diritti da trasferire. Per il tipo particel- 6 Collegio dei Geometri di Forlì - Cesena 11/2004 lare si esclude l’obbligo della redazione su di un estratto di mappa catastale. Come, d’altronde, è chiaro che non si procede alla proposta di aggiornamento. Infine, si mette in evidenza che il caso prospettato al comma 2 dello stesso articolo 7 è riconducibile a tutti gli effetti ad un tipo di frazionamento per il quale si prescrive il rilievo completo del contorno delle particelle da trasferire a misura. Si fa notare che è proprio questa la fattispecie richiamata al punto c. del par. 5 della circolare n. 2/88. all’aggiornamento della banca dati dei Punti Fiduciali e, pertanto, gli Uffici si attiveranno in tal senso, mettendo in evidenza i benefici a favore dei professionisti che derivano da un archivio tenuto costantemente aggiornato, soprattutto alla luce dell’accesso telematico sul web alle informazioni contenute nello stesso archivio. Per la gestione delle monografie dei Punti Fiduciali, si rimanda anche alle disposizioni impartite nella nota n. 57211 del 19 luglio 2004 e nella nota n. 64538 del 27 agosto 2004, entrambe richiamate al punto 1. 4. Schede monografiche dei Punti Fiduciali 5. Corso su GPS, Cartografia ed Altimetria Come è noto, per recepire anche le informazioni altimetriche e garantire l’omogeneità a livello nazionale, si è provveduto a definire una nuova scheda monografica del Punto Fiduciale. A tal fine, gli Uffici sono invitati a non modificare la citata scheda ma, laddove si presentino eventuali esigenze, a sottoporre alla Direzione Centrale C.C.P.I. la proposta per possibili integrazioni, dandone comunicazione anche alla scrivente. Per la produzione delle schede monografiche da parte dei tecnici professionisti, si ribadisce quanto contenuto al punto 3.2.1. della Disposizione Operativa, pertanto: • per l’istituzione dei nuovi Punti Fiduciali, il tecnico professionista è tenuto alla produzione della nuova scheda monografica. Nel merito si ricorda che all’interno del Service-Pack n. 3, versione professionisti esterni, sono state implementate specifiche funzioni che consentono la generazione e la gestione delle schede monografiche informatizzate dei Punti Fiduciali, sulla base delle immagini digitali e dei dati alfanumerici degli stessi. • Per l’integrazione delle schede esistenti, l’Ufficio Provinciale provvederà progressivamente all’inserimento del riferimento altimetrico, sulla base delle indicazioni fornite dai tecnici professionisti. Comunque, sono sempre ben accette le ricorrenti collaborazioni con le categorie professionali, mirate Nei giorni 26 e 27 maggio 2004 si è tenuto a Parma un corso sull’uso delle apparecchiature GPS finalizzato alla redazione degli atti di aggiornamento con la Procedura Pregeo 8. A tale corso hanno partecipato due tecnici di ciascun Ufficio Provinciale e della Direzione Regionale. Come già anticipato ai partecipanti, questa Direzione sta predisponendo, a completamento di quello svolto, un altro corso da tenersi presso la propria sede ed avente per oggetto la Cartografia Catastale e l’Altimetria. Il corso, per continuità didattica, sarà indirizzato agli stessi tecnici che hanno partecipato alla prima fase formativa. Sarà, comunque, assicurata idonea informazione sulla data e sulle modalità di svolgimento. Nel rimanere a disposizione per tutti i chiarimenti del caso, si prega di estendere il contenuto della presente a tutte le categorie professionali interessate, nell’ambito dei rapporti già intercorrenti. Si ringrazia per la collaborazione. IL DIRETTORE REGIONALE F.to Fernando IMBROGLINI 7 Collegio dei Geometri di Forlì - Cesena 11/2004 INDIRIZZI UTILI COLLEGIO DI FORLÌ-CESENA OGGETTO Indirizzo Telefono Fax e-mail Presidente Consiglio DESCRIZIONE Via Merenda, 3 0543 28436 0543 30823 [email protected] Loris Ceredi R. Callisesi A. Camugnani P. Prati F. Sartini G. Villi R. Zanella Componenti T. Amadori G. Baldini Commissione E. Bartolini B. Bassi Sicurezza R. Callisesi L. Capanni L. Gaddoni S. Giannini M. Lucchi P. Patanè A. Ravaglia R. Rinieri P. Soprani M. Valmori G. Villi G. Zoffoli AUSL DELLA PROVINCIA DI FORLÌ-CESENA DISTRETTO Forlì Cesena L. Lazzari R. Turroni M. Bardi S. Battistini G. Fabbri A. Landi F. Primaio R. Santoni D. Villani INDIRIZZO Via Della Rocca, 19 Via Marino Moretti, 99 CAP. 47100 47023 TELEFONO 0543 733544 0547 352048 UFFICIO PROVINCIALE DEL LAVORO SEDE Forlì INDIRIZZO Via Paradiso, 7 CAP. 47100 TELEFONO 0543 32489 COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO SEDE Forlì Cesena INDIRIZZO Viale Roma, 97 (distaccamento di Forlì) Via Ferrari, 61 CAP. 47100 TELEFONO 0543 410811 47023 0547 383535 COMUNI DELLA PROVINCIA DI FORLÌ-CESENA COMUNI Bagno di Romagna Bertinoro Borghi Castrocaro e Terra del Sole Cesena Cesenatico Civitella di Romagna Dovadola Forlì Forlimpopoli Galeata Gambettola Gatteo Longiano Meldola Mercato Saraceno Modigliana Montiano Portico e S. Benedetto Predappio Premilcuore Rocca San Casciano Roncofreddo San Mauro Pascoli Santa Sofia Sarsina Savignano sul Rubicone Sogliano al Rubicone Tredozio Verghereto INDIRIZZO Piazza Martiri, 1 Piazza Libertà, 1 Piazza Lombardini, 7 Viale Marconi, 81 Piazza Del Popolo, 10 Via Moretti, 4 Viale Roma, 19 Piazzale Della Vittoria, 3 Piazza Saffi, 8 Piazza Fratti, 2 Via Castellucci, 1 Piazza Risorgimento, 6 Piazza Vesi, 6 Piazza 3 Martiri, 4/6 Piazza F. Orsini, 29 Piazza Mazzini, 50 Via Garibaldi, 63 Viale Cavour, 5 Via Tosco Romagnola, 1 Piazza S. Antonio, 3 Via Marconi, 8 Piazza Tassinari, 15 Via C. Battisti, 93 Piazza Mazzini, 1 Piazza Matteotti, 1 Largo De Gasperi, 9 Piazza Borghesi, 9 Piazza della Repubblica, 35 Via dei Martiri, 1 Via Caduti d’Ungheria, 11 CAP. 47026 47032 47030 47010 47023 47042 47012 47013 47100 47034 47010 47035 47030 47020 47014 47025 47015 47020 47010 47016 47010 47017 47020 47030 47018 47027 47039 47030 47019 47028 TELEFONO 0543 900411 0543 469111 0541 947405 0543 767639 0547 356837 0547 79306 0543 984316 0543 934764 0543 712297 0543 74911 0543 975411 0547 45210 0541 934001 0547 666411 0543 499417 0547 699711 0546 949535 0557 51032 0543 967047 0543 921740 0543 956945 0543 95055 0541 949211 0541 936038 0543 974521 0547 94901 0541 809636 0541 948610 0546 943676 0543 902313 DISTRETTO AUS Cesena Forlì Cesena Forlì Cesena Cesena Forlì Forlì Forlì Forlì Forlì Cesena Cesena Cesena Forlì Cesena Forlì Cesena Forlì Forlì Forlì Forlì Cesena Cesena Forlì Cesena Cesena Cesena Forlì Cesena 8 Collegio dei Geometri di Forlì - Cesena 11/2004 COMUNE DI CESENA SETTORE ATTUAZIONE URBANISTICA SPORTELLO UNICO PER L’EDILIZIA Cesena, 06/07/2004 Oggetto: NOTA INFORMATIVA RELATIVA AGLI ADEMPIMENTI PER CONTRASTARE IL LAVORO SOMMERSO O IRREGOLARE. DICHIARAZIONI DA PRODURRE, PRIMA DI DARE AVVIO A UN INTERVENTO EDILIZIO. PRESCRIZIONI PER IL CANTIERE. Con l’entrata in vigore del D.Lgs. 276/2003 “Legge Biagi”, sono obbligatorie, ai sensi dell’art. 3, comma 8, del D.Lgs. 494/1996, alcuni adempimenti al fine di contrastare il lavoro sommerso o irregolare. A tal fine alla COMUNICAZIONE DI INIZIO LAVORI relativa a un intervento edilizio, a prescindere dal titolo abilitativo, dovranno essere allegate le seguenti dichiarazioni: 1. una dichiarazione resa dal titolare dell’impresa esecutrice dei lavori circa l’organico medio, distinto per qualifica, corredata dagli estremi delle denuncie dei lavoratori effettuate all’INPS, all’INAIL e alle CASSE EDILI; 2. una dichiarazione resa dal titolare dell’impresa esecutrice dei lavori relativa al contratto collettivo applicato ai lavoratori. QUINDI: • per quanto riguarda la DENUNCIA DI INIZIO ATTIVITÀ, queste dichiarazioni devono essere allegate al momento della presentazione della DIA stessa, la quale non potrà essere ricevuta, se sprovvista di tali documenti; • per quanto riguarda il PERMESSO DI COSTRUIRE, tali dichiarazioni devono essere allegate alla COMUNICAZIONE DI INIZIO LAVORI, che dovrà essere consegnata compilata in ogni sua parte e completa degli allegati richiesti. Al fine di semplificare tali adempimenti, è stata predisposta una scheda da compilare e presentare congiuntamente alle comunicazioni di inizio lavori e alle Denuncie di Inizio Attività a far data dal 02/08/2004. La presente vale come disposizione di servizio. Il responsabile e dirigente dei settori Attuazione Urbanistica e Sviluppo Economico (arch. Marco BONARETTI) Collegio dei Geometri di Forlì - Cesena 9 11/2004 COMUNE DI CESENA SETTORE ATTUAZIONE URBANISTICA SPORTELLO UNICO PER L’EDILIZIA SERVIZIO TECNICO P.zza del Popolo, 10 - 47023 Cesena (FC) Tel. 0547 356111 – Fax 0547 356835 – e-mail: [email protected] AUTOCERTIFICAZIONE DELL’IMPRESA ESECUTRICE DEI LAVORI (art. 3, comma 8, D.Lgs. 494/96, modificato dall’art. 86, comma 10, D.Lgs. 276/2003) DA ALLEGARE: • al momento della presentazione della DIA • al momento della COMUNICAZIONE DI INIZIO LAVORI in caso di Permesso di Costruire Al Dirigente Responsabile dello Sportello Unico per l’Edilizia Il sottoscritto _________________________________________________________________________________________________ nato a ___________________________________________________________________________ il __________________________ residente a ___________________________________________________________________________________________________ in via ____________________________________________________________________________ n. _________________________ ❑ IN QUALITÀ DI TITOLARE DELL’IMPRESA INDIVIDUALE con sede a ________________________________________________________________________________________________ in via_________________________________________________________________________ n. _________________________ Partita IVA ___________________________________________________________________ tel. ________________________ oppure ❑ IN QUALITÀ DI RAPPRESENTANTE LEGALE DELLA SOCIETÀ con sede a ________________________________________________________________________________________________ in via_________________________________________________________________________ n. _________________________ Partita IVA ___________________________________________________________________ tel. ________________________ IN RIFERIMENTO ❑ ALLA DENUNCIA DI INIZIO ATTIVITÀ DEL: ____________________________________________________________________________ ❑ ALLA COMUNICAZIONE DI INIZIO LAVORI RELATIVA AL PERMESSO DI COSTRUIRE DEL:___________________________ avente ad oggetto l’intervento edilizio di ______________________________________________________________________ nell’immobile posto a Cesena in via n. Consapevole della responsabilità penale, in caso di falsità in atti e di dichiarazione mendace, ai sensi degli articoli 48 e 76 del DPR 28/12/2000 n. 445; 10 Collegio dei Geometri di Forlì - Cesena 11/2004 DICHIARA ❑ CHE L’ORGANICO DELL’ULTIMO ANNO DELL’AZIENDA, DISTINTO PER QUALIFICA, È IL SEGUENTE: N. QUALIFICA ❑ CHE L’AZIENDA NON HA DIPENDENTI; ■ CHE L’AZIENDA HA APERTO LE SEGUENTI POSIZIONI ASSICURATIVE: N. POSIZIONE INAIL OPERAI N. POSIZIONE INAIL IMPIEGATI N. POSIZIONE INPS CASSA EDILI DI N. CASSA EDILI ■ CHE L’AZIENDA APPLICA IL SEGUENTE CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO: ■ CHE L’AZIENDA È IN REGOLA CON IL VERSAMENTO DEI CONTRIBUTI ALL’INPS E (SE DOVUTI) ALL’INAIL E ALLA CASSA EDILI. (La presente dichiarazione sostituisce il certificato di regolarità contributiva, rilasciato da INPS, INAIL e CASSE EDILI, per quanto di rispettiva competenza. L’impresa esecutrice ha facoltà di produre, in alternativa, COPIA SEMPLICE DEL CERTIFICATO DI REGOLARITÀ CONTRIBUTIVA – valido ai sensi dell’art. 41 DPR 445/2000 – rilasciato rispettivamente dai tre enti citati, oppure il DOCUMENTO UNICO DI REGOLARITÀ CONTRIBUTIVA sempre rilasciato dai suddetti enti). Ai sensi dell’art. 38, comma 3, del DPR 28/12/2000 n. 445, alla presente autocertificazione viene allegata fotocopia (chiara e leggibile) di un documento di identità del sottoscrittore. IL DICHIARANTE Ai sensi e per gli effetti di cui al D.Lgs. 30/06/2003 n. 196, i suddetti dati saranno utilizzati ai soli fini degli adempimenti di legge. Collegio dei Geometri di Forlì - Cesena 11 11/2004 COMUNE DI CESENA SETTORE ATTUAZIONE URBANISTICA SPORTELLO UNICO PER L’EDILIZIA SERVIZIO TECNICO Cesena, 06/07/2004 Oggetto: NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE DEL PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA – DISPOSIZIONI APPLICATIVE e Norme Tecniche di Attuazione del Piano di Classificazione Acustica (approvato con Delibera di C.C. n. 267/202 e successiva Delibera di C.C. n. 10/2003) sono entrate in vigore il 12.01.2004 contestualmente al nuovo Regolamento Edilizio. L Alla richiesta di permesso di costruire o alla denuncia di inizio attività (DIA) dovrà essere allegata la documentazione di Impatto Acustico (Do.Im.A.) per le seguenti attività: a) b) c) d) opere soggette a V.I.A. o di clima acustico; aeroporti, aviosuperfici, eliporti; discoteche; circoli privati e pubblici esercizi ove siano installati macchinari o impianti rumorosi; e) impianti sportivi e ricreativi ove siano installati macchinari o impianti rumorosi; f ) attività industriali e artigianali di tipo produttivo o manifatturiero ove siano installati macchinari o impianti rumorosi; g) attività di trasformazione conservazione e deposito di prodotti agricoli e/o di origine animale ove siano installati macchinari o impianti rumorosi; h) strutture di produzione e/o manipolazione di alimenti e bevande ove siano installati macchinari o impianti rumorosi; i) artigianato di servizio relativamente alle attività di autofficine, autocarrozzerie, autorimesse di uso pubblico, autolavaggi, lavanderie, attività di rottamazione; j) grandi strutture di vendita (ipermercati, supermercati), centri commerciali e direzionali ove siano installati macchinari o impianti rumorosi; k) parcheggi con capienza superiore a 200 p.a., aree e magazzini di transito, attività di spedizioniere; l) cave; m) impianti tecnologici quali impianti di cogenerazione, centrali idroelettriche, impianti di sollevamento, impianti di decompressioni, ecc.; n) ferrovie e altri sistemi di trasposto collettivo su rotaia; o) strade di tipo A (autostrade), B (strade extraurbane principali), C (strade extraurbane secondarie), D (strade di scorrimento), E (strade urbane di quartiere) e F (strade locali), secondo la classificazione di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive modificazioni; o la valutazione previsionale di clima acustico (Va.P.C.A.) per i seguenti insediamenti: – scuole e asili nido; – ospedali; – luoghi di culto; – cimiteri; – case di cura e di riposo; – parchi urbani ed extraurbani; – nuovi insediamenti residenziali prossimi alle opere esistenti elencate nell’allegato 1 lettera da a) a n). Tale documentazione dovrà essere elaborata da un tecnico abilitato in materia e avere i contenuti definiti negli allegati 1 e 2 delle N.T.A. del Piano di Classificazione Acustico. Nel caso di interventi non soggetti alla documentazione dovrà essere prodotta una dichiarazione sostitutiva del progettista su modulistica predisposta da questo Settore. Per i Piani Urbanistici Attuativi dovrà essere prodotta la Do.Im.A. o la Va.P.C.A. rispettando quanto contenuto nell’art. 2.1 delle N.T.A. del Piano. Per interventi sul traffico o sui servizi pubblici dovrà essere prodotta la valutazione di impatto acustico (Va.Im.A.) con la documentazione prevista all’art. 3.3 delle N.T.A. del Piano. Si coglie l’occasione per porgere distinti saluti. Il Dirigente del settore attuazione urbanistica (arch. Marco BONARETTI) Il Dirigente del settore ambiente mobilità (arch. Anna Maria BISCAGLIA) 12 Collegio dei Geometri di Forlì - Cesena 11/2004 COMUNE DI CERVIA Provincia di Ravenna SETTORE PIANIFICAZIONE TERRITORIALE - SERVIZIO EDILIZIA PRIVATA Prot. 37285 Oggetto: Cervia, 6 agosto 2004 COMUNICAZIONI RELATIVE ALLA RICHIESTA DI RELAZIONE ACUSTICA PER INTERVENTI SOGGETTI A PERMESSO DI COSTRUIRE E AL NUOVO ORARIO DI RICEVIMENTO DEL SERVIZIO EDILIZIA PRIVATA DEL COMUNE DI CERVIA seguito della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 1° giugno 2004 del D.P.R. 30.03.2004, n. 142, relativo a “disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell’inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare, a norma dell’art. 11 della L. 26.10.1995, n. 447”, il quale prevede all’art. 8 che gli interventi di risanamento acustico siano a carico del titolare di concessione o di permesso di costruire se rilasciati dopo l’entrata in vigore del suddetto decreto (15.06.2004), si comunica quanto segue. A Per gli interventi relativi a permessi di costruire rilasciati dopo il 15.06.2004, all’inizio lavori dovrà essere depositata presso il Servizio Edilizia Privata una relazione acustica redatta a norma di legge da tecnico abilitato comprovante il rispetto dell’intervento al D.P.C.M. 05.12.1997, al D.P.R. 30.03.2004, n. 142 e, qualora l’intervento ricada nella fascia di pertinenza delle infrastrutture ferroviarie, al D.P.R. 459 del 18.11.1998. Si comunica altresì che il nuovo orario di ricevimento del Servizio Edilizia Privata, in vigore dal 6 settembre 2004, è il seguente: Orario accettazione pratiche Orario ricevimento pubblico istruttori Orario ricevimento pubblico capo servizio Martedì, Giovedì, Venerdì Martedì pomeriggio Giovedì mattina Giovedì pomeriggio Martedì e Giovedì pomeriggio dalle ore 9.00 alle ore 9.30 con appuntamento dalle 15.00 alle 17.00 senza appuntamento: dalle 9.00 alle 11.00 con appuntamento: dalle 11.00 alle 13.00 con appuntamento: dalle 15.00 alle 17.00 con appuntamento dalle 15.00 alle 17.00 Per gli appuntamenti chiamare, in orario ricevimento telefonate, i seguenti numeri, o inviare una e-mail ai rispettivi indirizzi specificando la motivazione della richiesta di appuntamento: Istruttori: Capo servizio: geom. Grazieri Gino arch. Catalano Iolanda geom. Tomba Franco geom. Monti Romeo ing. Ghedini Cristina 0544 0544 0544 0544 0544 979203 979204 979206 979208 979207 (sig.a Croatti Marisa) [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] Il ricevimento pubblico termina improrogabilmente alle ore 13.30 il giovedì mattina e alle ore 17.30 il martedì e giovedì pomeriggio. Orario ricevimento telefonate servizio edilizia privata Lunedì, Mercoledì e Venerdì mattina dalle 12.30 alle 13.30 Martedì e Giovedì pomeriggio dalle 14.30 alle 15.00 e dalle 17.00 alle 17.30 Rimanendo a disposizione per eventuali chiarimenti, porgo distinti saluti. Il Capo Servizio Area Privata Ing. Cristina GHEDINI Collegio dei Geometri di Forlì - Cesena 13 11/2004 ELENCO DELLA DOCUMENTAZIONE DA CONSERVARE IN CANTIERE DOCUMENTAZIONE GENERALE • Denuncia di inizio lavori, da effettuarsi all’INAIL (Modello 66DL) (DPR 1124/65) • Copia del Titolo Abilitativo Edilizio • Nulla - osta della Soprintendenza ai Beni Ambientali (eventuale) • Autorizzazioni degli enti competenti per i lavori stradali (eventuali) • Certificato Prevenzione Incendi per cantieri soggetti al DM 16/02/82, rilasciato dal Comando Provinciale dei VVF (cantieri edili con mense, baraccamenti, dormitori fissi, ecc.) • Autorizzazione del sindaco, fornita su parere dell’ASL competente per territorio, ad effettuare lavorazioni edili rumorose in deroga ai limiti imposti da DPCM 1 marzo 1991, dalla Legge 447/95 e dai DPCM attuativi (eventuale). DOCUMENTAZIONE INERENTE LA SICUREZZA • Notifica preliminare (se prevista) • Piano di Sicurezza e Coordinamento (se previsto) • Piano Sostitutivo di Sicurezza (nel caso di appalti pubblici e assenza di PSC) • Fascicolo dell’Opera (se previsto) • Piano Operativo di Sicurezza (uno per ciascuna delle imprese operanti in cantiere e gli eventuali relativi aggiornamenti) • Piano di sicurezza specifico nel caso di lavori di demolizioni estese, montaggio prefabbricati e demolizione e rimozione di amianto • Valutazione dei rischi (art. 4 del D.Lgs. 626/94) • Verbale delle riunioni periodiche per sicurezza, per aziende con più di 15 dipendenti (D.Lgs. 626/94) • Verbali di verifica ed ispezione degli organi di vigilanza • Copia delle lettere di comunicazione all’ASL e all’Ispettorato del Lavoro di avvenuta nomina del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (D.Lgs. 626/94) • Nominativo del medico competente scelto dall’impresa con accettazione dell’incarico da parte di quest’ultimo • Nomina degli addetti all’antincendio e all’emergenza con corso di formazione specifico (D.Lgs. 626/94 Legge 609/96 DM 10 marzo 1998) (Per le attività a “basso” o “medio” rischio di incendio non è previsto l’attestato di idoneità della formazione del Comando Provinciale di VVF per le attività ad “alto” rischio di incendio occorre invece tale attestato di idoneità del Comando VVF in aggiunta all’attestato del corso formativo specifico) • Attestazione di avvenuta informazione e formazione dei lavoratori subordinati, attività che può svolgersi direttamente in azienda, attraverso strutture esterne o in collaborazione con gli OPTA • Verbale relativo alla nomina, autonoma da parte dei lavora- da Biblus-net by ACCA, Newsletter n. 27 tori, del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (eventuale) • Copia della segnalazione all’esercente l’energia elettrica per lavori da effettuarsi a meno di 5 metri dalle linee elettriche stesse (eventuale) • Documento di organizzazione della sicurezza e deleghe eventuali (dirigenti, preposti, etc.). DOCUMENTAZIONE SANITARIA • Vaccinazioni antitetaniche obbligatorie • Cartelle sanitarie del personale con Certificati medici di idoneità alla mansione • Tesserini di vaccinazione antitetanica • Registro delle visite mediche periodiche • Verbali relativi alle visite all’ambiente di lavoro e/o presa visione dei piani di sicurezza da parte del medico competente. DOCUMENTAZIONE INERENTE I D.P.I. • Istruzioni per un corretto uso e manutenzione • Ricevuta consegna dei D.P.I. da parte delle maestranze • Attrezzature e macchine • Libretti per l’uso ed avvertenze • Manuali d’istruzione ed uso dei mezzi di protezione. PRODOTTI E SOSTANZE CHIMICHE • Scheda dei prodotti e delle sostanze chimiche dannose o pericolose • Istruzioni per le procedure di lavoro ed uso dei mezzi di protezione. DOCUMENTAZIONE RELATIVA ALLE IMPRESE • Iscrizione alla Camera di Commercio delle imprese operanti in cantiere • Libro matricola del personale addetto di ciascuna impresa operante in cantiere • Registro infortuni di ciascuna impresa operante in cantiere • Libro delle presenze giornaliere di cantiere vidimato dall’INAIL con la registrazione relativa al personale presente in cantiere con le ore di lavoro effettuate • Registro carico e scarico rifiuti e copia MUD (modulo unico di dichiarazione ambientale, da presentare entro il 30 aprile di ogni anno per l’anno precedente) (D.Lgs 22/97 e successive modifiche). SUBAPPALTI Documentazione da richiedere ai subappaltatori: • fotocopia nulla-osta rilasciato dall’ufficio di collocamento per ogni lavoratore • fotocopia libretto di lavoro aggiornato di ogni lavoratore 14 Collegio dei Geometri di Forlì - Cesena 11/2004 • • • • • • • • • • • • • • • • fotocopia libro matricola vidimato dall’INAIL fotocopia giornaliera vidimata dall’INAIL fotocopia libro paga o cedolini fotocopia modelli 10 presentati all’INPS fotocopia modelli 01 /M e 03/M presentati all’INPS fotocopia denuncia di nuovo lavoro presentata all’INPS fotocopia modello di autoliquidazione del premio dovuto all’INAIL fotocopia denunce analitiche, presentate alla Cassa Edile attestato di regolarità contributiva rilasciato dall’INPS, INAIL, Cassa Edile fotocopia ricevute firmate dagli operai attestanti il pagamento delle retribuzioni originale dei bollettini di pagamento dei contributi INPS, INAIL, Casse Edile in visione Idoneità tecnico professionale di imprese subappaltatrici e lavoratori autonomi Corrispondenza, lettere, comunicazioni Indicazione delle risorse condivise DURC - Dichiarazione Unica di Regolarità Contributiva Impianto elettrico di cantiere MACCHINE • Dichiarazione di conformità per le macchine immesse sul mercato dopo l’entrata in vigore del regolamento di recepimento della “Direttive Macchine” - DPR 459/96 (La dichiarazione di conformità deve essere firmata dal costruttore e deve recare l’indicazione della conformità alle direttive applicabili alla macchina stessa, nonché le norme armonizzate eventualmente applicate. Per le vecchie macchine già immesse sul mercato e poi sottoposte a ristrutturazione ed a modifica sostanziale dopo il 21 settembre 1996, sussiste l’obbligo della marcatura CE secondo il citato decreto) • Libretto di istruzioni d’uso e manutenzione delle macchine presenti sul cantiere (Tali libretti di manutenzione vanno costantemente aggiornati, ai sensi del DPR 547/55 D.Lgs. 626/94, titolo III). RECIPIENTI A PRESSIONE • Libretti ISPELS di collaudo apparecchi a pressione oltre i 25 litri e verifiche periodiche P.M.I.P. dell’ASL, oltre i 500 litri (l’eventuale esenzione è indicata sul libretto ISPELS dell’apparecchio) • Libretto d’uso e manutenzione: avvertenze di sicurezza da comunicare ai lavoratori interessati. APPARECCHI PER IL SOLLEVAMENTO DEI CARICHI • Libretto di omologazione ISPESL, nel caso di portata inferiore a 200 Kg • Verifica annuale degli apparecchi di sollevamento non manuali di portata superiore a 200 kg • Richiesta di verifica di prima installazione ad ISPESL, nel caso di portata maggiore di 200 Kg • Denuncia di variata installazione ad ISPESL • Richiesta di visita periodica annuale • Verifiche trimestrali di funi e catene incluse quelle per l’imbracatura • Procedura per gru a movimentazione interferente • Certificazione del radiocomando della gru • Verifica trimestrale delle funi, delle catene e dei ganci metallici riportata sul libretto di omologazione degli apparecchi di sollevamento (DPR 547/55 art. 179) • Dichiarazione di conformità delle funi metalliche, qualora le stesse vengano sostituite (DPR 673/82) • Copia della segnalazione all’ASL dell’installazione della gru • Denuncia di installazione all’ISPELS, se la gru è nuova, con dichiarazione di conformità e marchio CE • Attestazione di conformità della gru alle norme preesistenti rilasciata dal noleggiatore, nel caso in cui la gru sia noleggiata e priva di dichiarazione di conformità e marchio CE • Libretto delle verifiche della gru, con il verbale dell’ultima verifica eseguita dall’USL • Dichiarazione di stabilità degli impianti di betonaggio • Libretti di collaudo ISPELS e verifiche biennali del P.M.I.P. dell’ASL per i ponti sospesi con relativi argani • Libretti di collaudo ISPELS e verifiche annuali del P.M.I.P. dell’ASL - per i ponti mobili su carro • Libretto di collaudo ISPELS e verifiche annuali del P.M.I.P. dell’ASL per scale montate su carro. IMPIANTI • Dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico • Dichiarazione di conformità dei quadri elettrici da parte dell’installatore • Impianto di messa a terra di cantiere • Denuncia impianto di messa a terra e impianto di protezione contro le scariche atmosferiche (ai sensi del D.P.R. 462/2001) • Schema dell’impianto di messa a terra • Richiesta di omologazione • Richiesta di verifica periodica biennale alla ASL • Verbali di verifica degli impianti di messa a terra • Calcolo di fulminazione (nel caso in cui non sia autoprotetto). RUMORE • Misure adottate: documenti che attestino le procedure di lavoro, prescrizioni all’uso dei D.P.I. ed eventuale sorveglianza sanitaria • Rapporto di valutazione dell’esposizione al rumore (D.Lgs. 277/91 capo IV) • Valutazione del rischio relativo all’esposizione amianto e piombo, ai sensi del D.Lgs 277/91 (ad es. nelle rimozioni dell’amianto dagli uffici o nella verniciatura a spruzzo con vernici a piombo) (eventuale). PONTEGGI • Autorizzazione ministeriale e libretto del fabbricante del ponteggio • Schema di ponteggio realizzato, nel caso di altezze inferiori a 20 m • Progetto di ponteggio firmato da un tecnico abilitato, nel caso di altezze maggiori a 20 m • Progetto dell’eventuale castello di servizio firmato da tecnico abilitato Collegio dei Geometri di Forlì - Cesena 15 11/2004 • Schemi e disegni esecutivi delle armature provvisorie per grandi opere o, che comunque non rientrino negli schemi di uso corrente, firmati dal progettista (ingegnere o architetto) (DPR 164/56) • Libretto del ponteggio a tubi e giunti (eventuale) • Copia della autorizzazione ministeriale, e relativa relazione tecnica, per i ponteggi metallici fissi • Disegno esecutivo del ponteggio firmato dal responsabile di cantiere per ponteggi montati secondo schemi tipo VALORE LEGALE DELLA POSTA ELETTRONICA on il documento “Linee guida del Governo per lo sviluppo della società dell’informazione nella legislatura” il Consiglio dei Ministri il 31 maggio 2002, tra gli obiettivi da raggiungere prioritariamente, indicava la diffusione dell’impiego della posta elettronica in tutte le comunicazioni interne alla pubblica amministrazione. Il Dipartimento per l’innovazione e le tecnologie della Presidenza del Consiglio dei Ministri il 27 novembre 2003 ha emanato sull’argomento una Direttiva, che è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 12 gennaio scorso. In essa veniva indicato: • che l’impiego della posta elettronica consente e facilita quel cambiamento culturale ed organizzativo della pubblica amministrazione che risponde alle attese del Paese ed alle sfide della competitività, e che pertanto: • bisogna accelerare questo processo di cambiamento e darne concreta percezione anche all’esterno, abbandonando inutili ed onerosi formalismi, considerati, anche, i consistenti risparmi di risorse che potranno derivare alla pubblica amministrazione dall’uso intensivo della posta elettronica; • bisogna concretamente operare affinché di tale cambiamento possano beneficiare, al più presto, anche i cittadini e le imprese in modo da consentire loro un accesso più veloce e più agevole alle pubbliche amministrazioni; • che la completa attuazione del protocollo informatico consentirà la gestione dei flussi dei procedimenti in corso presso le pubbliche amministrazioni permettendo di conoscerne lo stato e realizzando, così, un più elevato livello di trasparenza dell’azione amministrativa. Veniva anche richiamata la delega avuta dal Parlamento con la legge 29 luglio 2003, n. 229 per la fissazione dei tempi di attuazione dell’intero nuovo processo che deve tener conto della necessità di operare il cambiamento in tempi rapidi, C • Progetto del ponteggio effettuato da tecnico abilitato (ingegnere o architetto) per ponteggi difformi da schemi tipo o per altezze superiori a 20 m (eventuale) • Libretto del Ministero del Lavoro per i trabattelli, se funzionanti obbligatoriamente con piedini (stabilizzatori). (Tale elenco non esaustivo è ulteriormente suscettibile di variazione in forza di normative di valenza non nazionale). Comuni della Marca Trevigiana, Informazioni n. 5/2004 per evitare la coesistenza prolungata delle procedure elettroniche con quelle tradizionali, allo scopo di superare difficoltà organizzative e gestionali e ridurre i relativi costi operativi. In attuazione di tale delega il Dipartimento per l’innovazione elettronica ha invitato ogni amministrazione pubblica a porre in essere le attività necessarie al raggiungimento dell’obiettivo di legislatura, in modo da garantire che, entro la data della sua scadenza, tutte le comunicazioni nelle pubbliche amministrazioni possano avvenire esclusivamente in via elettronica. Per questo, richiamandosi anche a quanto stabilito dall’art. 14 del decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 28.12.2000, contenente il Testo Unico delle disposizioni legistative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, viene fatto presente che è necessario che le pubbliche amministrazioni provvedano a adottare tutti i dipendenti di una casella di posta elettronica (anche quelli per i quali non sia prevista la dotazione di un personal computer) e ad attivare, inoltre, apposite, caselle istituzionali affidate alla responsabilità delle strutture di competenza. Queste ultime dovranno procedere alla tempestiva lettura, almeno una volta al giorno, della corrispondenza ivi pervenuta, adottando gli opportuni metodi di conservazione della stessa in relazione alle varie tipologie di messaggi ed ai tempi di conservazione richiesti. Secondo il Dipartimento per l’innovazione e le tecnologie, la posta elettronica, che può essere utilizzata per la trasmissione di tutti i tipi di informazioni, documenti e comunicazioni in formato elettronico e, a differenza di altri mezzi tradizionali, offre notevoli vantaggi in termini di: – maggiore semplicità ed economicità di trasmissione, inoltro e riproduzione; – semplicità ed economia di archiviazione e ricerca; – facilità di invio multiplo, cioè a più destinatari contem- 16 Collegio dei Geometri di Forlì - Cesena 11/2004 poraneamente, con costi estremamente più bassi di quelli dei mezzi tradizionali; • velocità ed asincronia della comunicazione, in quanto non richiede la contemporanea presenza degli interlocutori; • possibilità di consultazione ed uso anche da postazioni diverse da quella del proprio ufficio, anche al di fuori della sede dell’amministrazione ed in qualunque momento grazie alla persistenza del messaggio nella sua casella di posta elettronica; • integrabilità con strumenti di automazione di ufficio, quali rubrica, agenda, lista di distribuzione ed applicazioni informatiche in genere. La direttiva continua a raccomandare che le singole amministrazioni, nell’ambito delle rispettive competenze, ferma restando l’osservanza delle norme in materia della riservatezza dei dati personali e delle norme tecniche di sicurezza informatica, si adopereranno per estendere l’utilizzo della posta elettronica, tenendo presente quanto segue: • è sufficiente ricorrere ad un semplice messaggio di posta elettronica, ad esempio, per richiedere o concedere ferie o permessi, richiedere o comunicare designazioni in comitati, commissioni, gruppi di lavoro o altri organismi, convocare riunioni, inviare comunicazioni di servizio ovvero notizie dirette al singolo dipendente (in merito alla distribuzione di buoni pasto, al pagamento delle competenze, a convenzioni stipulate dall’amministrazione ecc.), diffondere circolari o ordini di servizio; • unitamente al messaggio di posta elettronica, è anche possibile trasmettere, in luogo di documenti cartacei, documenti amministrativi informatici in merito ai quali tale modalità di trasmissione va utilizzata ordinariamente qualora sia sufficiente conoscere il mittente e la data di invio; • la posta elettronica è, inoltre, efficace strumento per la trasmissione dei documenti informatici sottoscritti ai sensi della disciplina vigente in materia di firme elettroniche; • la posta elettronica può essere utilizzata anche per la trasmissione della copia di documenti redatti su supporto cartaceo (copia immagine) con il risultato, rispetto al telefax, di ridurre tempi, costi e risorse umane da impiegare, soprattutto quando il medesimo documento debba, contemporaneamente, raggiungere più destinatari; • quanto alla certezza della ricezione del suddetto documento da parte del destinatario, il mittente, ove ritenuto necessario, può richiedere al destinatario stesso un messaggio di risposta che confermi l’avvenuta ricezione. Quindi fa presente alle amministrazioni la opportunità che oltre a dotare tutti i loro dipendenti di una casella di posta elettronica si adoperino per adottare ogni iniziativa di sostegno e formazione per promuovere l’uso della stessa da parte di tutto il personale. Quelle elencate sono indicazioni dirette principalmente alle amministrazioni dello Stato ma che di fatto coinvolgono anche le amministrazioni locali, sia perché per colloquiare con le prime dovranno dotarsi con gli stessi strumenti, sia perché la non scelta in questo campo di qualche ente può compromettere la funzionalità di altri e quindi rallentare nel suo complesso l’ammodernamento della pubblica amministrazione. È tanto importante che si tenga conto della direttiva anche da parte delle amministrazioni locali perché è già stato predisposto dal Consiglio dei Ministri il provvedimento relativo alla posta elettronica che consentirà di attribuire valore legate all’invio per e-mail. Il provvedimento è stato già inviato all’esame del Consiglio di Stato per il prescritto parere per essere pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. È quindi solo questione di qualche mese. La semplificazione si applicherà a ogni tipologia di invio mediante posta elettronica attribuendo data certa al rinvio e alla ricezione della documentazione informatica. L’invio dei dati mediante questa modalità avrà infatti lo stesso valore di una raccomandata con ricevuta di ritorno. I bandi di gara potranno quindi ammettere anche questo tipo di presentazione delle offerte, in alternativa a quello consueto della raccomandata. Tecnicamente saranno i gestori dei normali canali di posta elettronica ad attivare la funzionalità del nuovo procedimento. Il mittente riceverà dal proprio gestore di posta elettronica una ricevuta, che costituirà la prova legale dell’avvenuta spedizione del messaggio o del documento via e-mail. Inoltre, una volta che il messaggio sarà pervenuto al destinatario dello stesso, il gestore di posta elettronica di questo ultimo (che potrà essere diverso da quello del soggetto che invia il messaggio) invierà al mittente una notificazione avvisando questi dell’avvenuta (o anche della mancata) consegna del messaggio. Una volta consegnato il documento diverrà quindi disponibile (e solo in questo momento si concretizza l’effettiva consegna) per il soggetto destinatario all’indirizzo di posta elettronica da esso dichiarato per questo genere di comunicazioni. Poiché questo sistema, pur dando piena validità giuridica per l’utilizzo della posta elettronica come valido mezzo di trasmissione delle istanze, sia nei rapporti tra privati, che in quelli tra enti pubblici, che in quelli tra soggetti privati e soggetti pubblici, non sostituisce la firma digitale dei documenti informatici, dovranno essere abbinati i due strumenti in modo che se l’e-mail certificata per la certezza dell’invio della documentazione con piena opponibilità nei confronti dei terzi, come, appunto, una raccomandata con ricevuta di ritorno, l’utilizzo della firma digitale per sottoscrivere i documenti informatici inviati, garantisce la paternità.