Sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro Via G. Bovini, 41 – 48123 Ravenna Tel. 0544/1935138 Fax 0544/239939 Email: [email protected] - [email protected] URL www.sicurezzaoggi.com ISO 9001-2008 CERTIFICATO N. 9175. S&L LA SICUREZZA NELLE SCUOLE Ai sensi del D. Lgs. n. 81 del 09 aprile 2008 e s.m.i. SOMMARIO PREMESSA ORGANIGRAMMA DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DEFINIZIONI DEI COMPITI E DELLE RESPONSABILITÀ Il datore di lavoro Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP) Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS) Il preposto Il lavoratore SQUADRE D’EMERGENZA Addetti primo soccorso Addetti antincendio RIUNIONE PERIODICA DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DEFINIZIONI DI RISCHIO SORVEGLIANZA SANITARIA IN CASO DI EMERGENZA… Gestione dell’emergenza (durante l'orario di lavoro) Gestione dell’emergenza (fuori orario di lavoro) NORME COMPORTAMENTALI DEI DIVERSI SOGGETTI PRINCIPALI MANSIONI Descrizione delle mansioni RISCHI LEGATI ALL’ATTIVITÀ SCOLASTICA Individuazione dei rischi per mansione DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE ALLEGATI Modello Rilevamento Rischi Modello Comportamenti Inadeguati Procedura per l’utilizzo delle scale portatili 2 3 4 5 5 6 7 8 9 10 10 10 12 12 13 15 16 16 17 18 20 20 21 22 35 37 38 39 40 PREMESSA Il D. Lgs 81/2008, anche chiamato Testo Unico per la Sicurezza, è la normativa che riunisce e abroga le disposizioni dettate da numerose normative in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro (per esempio il D. Lgs 626/94). Il D.Lgs 81/2008 è formato da 306 articoli e 51 allegati tecnici. Il D.Lgs 81/2008 è stato successivamente integrato dal D. Lgs 106 del 3 agosto 2009 recante “Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 9 aprile 2008 n.81, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”. Le norme contenute nel "decreto correttivo" sono entrate in vigore il 20 agosto 2009. Questo Decreto si applica a “tutti i settori di attività, privati e pubblici, e a tutte le tipologie di rischio” (art. 3 comma 1), inoltre “Nei riguardi [...] delle università, [...], negli istituti di istruzione ed educazione di ogni ordine e grado [...] le disposizioni del decreto sono applicate tenendo conto delle effettive particolari esigenze connesse al servizio espletato o alle peculiarità organizzative, individuate entro e non oltre ventiquattro mesi dall’entrata in vigore del presente decreto legislativo con decreti emanati [...] dai Ministri competenti” (art. 3 comma 2) Il D. Lgs. 81/2008 prevede un atteggiamento dinamico per la prevenzione dei rischi, ciò deve realizzarsi attraverso: - la valutazione dei rischi; - l’eliminazione dei rischi; - la riduzione dei rischi alla fonte; - la sostituzione di ciò che è pericoloso; - l’utilizzo dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI); - il privilegio delle misure di protezione collettiva rispetto a quelle di protezione individuale. L’informazione è già un attività di prevenzione, in quanto essa si attua anche attraverso la conoscenza dei rischi. 3 ORGANIGRAMMA DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Le figure principali che costituiscono l’organigramma dei soggetti della prevenzione e protezione sono quelle di seguito elencate: Datore di lavoro (DdL) RSPP Medico Competente Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Squadra Antincendio RLS Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Squadra di Primo Soccorso PREPOSTO Lavoratori 4 DEFINIZIONI DEI COMPITI E DELLE RESPONSABILITÀ Ai fini dell’organizzazione della sicurezza nella scuola, è necessario esplicitare e rendere noti i compiti relativi alle attività di sicurezza delle figure dell’organigramma, nonché i compiti e le responsabilità connesse all’esercizio delle stesse, ed i compiti di ispezione, verifica e sorveglianza in materia di sicurezza e di salute sul luogo di lavoro. Il datore di lavoro Secondo l’articolo 2, comma 1, lettera b), il Datore di Lavoro è il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque il soggetto che, secondo il tipo e l’assetto dell’organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha una responsabilità dell’organizzazione stessa [...]. Nelle pubbliche amministrazioni [...] per datore di lavoro si intende il dirigente al quale spettano i poteri di gestione e dotato di autonomi poteri decisionali e di spesa. L’articolo 18, comma 1, definisce quali sono gli obblighi del datore di lavoro: Nominare il medico competente per effettuare la sorveglianza sanitaria e richiedere dallo stesso l’osservanza degli obblighi previsti dal decreto; • Designare gli addetti antincendio e primo soccorso; • Affidare i compiti ai lavoratori nel rispetto delle loro capacità e condizioni in rapporto alla loro salute e sicurezza; • Fornire ai lavoratori i necessari e idonei DPI; • Prendere le misure appropriate perché solo i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni e specifico addestramento accedano alle zone che li espongono ad un rischio grave e specifico; • Richiedere l’osservanza da parte dei lavoratori delle norme vigenti, delle regole, dei mezzi, dei DPI adottati dall’organizzazione in materia di sicurezza e igiene del lavoro; • Adempiere agli obblighi di informazione, formazione e addestramento dei lavoratori; • Adottare e mantenere efficiente il sistema di gestione delle emergenze; • Consentire ai lavoratori, mediante l’RLS, l’applicazione delle misure di sicurezza e protezione della salute; • Elaborare il documento di valutazione dei rischi e consegnarne copia al RLS (qualora lo richieda); • Consultare il RLS secondo quanto previsto dal decreto e dal CCNL; • Comunicare all’INAIL i dati relativi agli infortuni sul lavoro; • Aggiornare le misure di prevenzione in relazione ai mutamenti organizzativi che hanno rilevanza ai fini della salute e sicurezza sul lavoro; • Comunicare annualmente all’INAIL i nomi degli RLS (le scuole sono escluse da tale obbligo a seguito della Circolare n. 11 del 12 marzo 2009); 5 • Vigilare affinchè i lavoratori con obbligo di sorveglianza sanitaria non siano adibiti a mansione specifica senza il prescritto giudizio di idoneità; Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP) Secondo il D.Lgs. 81/2008 e s.m.i, art. 2, comma 1, lettera f) , l’RSPP è la “persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali di cui all’articolo 32 designata dal datore di lavoro, a cui risponde, per coordinare il servizio di prevenzione e protezione”. L’RSPP gestisce e coordina le attività del servizio di prevenzione e protezione e visita gli ambienti di lavoro almeno una volta l'anno; può essere una figura interna o esterna all'azienda ed in tal caso la sua nomina deve essere concertata dal datore di lavoro con il Rappresentante dei Lavoratori. I compiti del servizio di prevenzione e protezione dai rischi professionali, definiti dall’articolo 33, comma 1, del D. Lgs. 81/2008 e s.m.i., sono di provvedere: a) all’individuazione dei fattori di rischio, alla valutazione dei rischi e all’individuazione delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa vigente sulla base della specifica conoscenza dell’organizzazione aziendale; b) ad elaborare, per quanto di competenza, le misure preventive e protettive di cui all’articolo 28, comma 2, e i sistemi di controllo di tali misure; c) ad elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività aziendali; d) a proporre i programmi di informazione e formazione dei lavoratori; e) a partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, nonché alla riunione periodica di cui all’articolo 35; f) a fornire ai lavoratori le informazioni di cui all’articolo 36. 6 Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS) Secondo il D. Lgs. 81/2008 e s.m.i. (art. 2, comma 1 lettera i), il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è la persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro. Nelle aziende o unità produttive che occupano fino a 15 lavoratori il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è di norma eletto direttamente dai lavoratori al loro interno oppure è individuato in ambito territoriale (RLST). Nelle aziende o unità produttive con più di 15 lavoratori il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è eletto o designato dai lavoratori nell’ambito delle rappresentanze sindacali in azienda. In assenza di tali rappresentanze, l’RLS è eletto dai lavoratori dell’azienda al loro interno. Secondo l’Articolo 50 del D. Lgs. 81/2008 e s.m.i. il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza partecipa al Servizio di Prevenzione e Protezione secondo le seguenti funzioni: - accesso ai luoghi di lavoro; - consultazione in ordine al Documento di Valutazione dei Rischi, alla individuazione, programmazione, realizzazione e verifica della prevenzione nell’azienda, alla designazione del responsabile e degli addetti al servizio di prevenzione e all’organizzazione della formazione; - promozione dell’elaborazione, individuazione e attuazione delle misure di prevenzione idonee a tutelare la salute e l’integrità fisica dei lavoratori. 7 Il preposto Secondo il D. Lgs. 81/2008 e s.m.i. (art. 2, co.1, lett. e) il preposto e la “persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, sovrintende all’attività lavorativa e garantisce l’attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa”. Gli obblighi del preposto sono definiti nell’art.19 del D.Lgs 81/2008 e s.m.i., e sono: • sovrintendere e vigilare sulla osservanza da parte dei singoli lavoratori dei loro obblighi di legge, nonché delle disposizioni aziendali in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuale messi a loro disposizione e, in caso di persistenza della inosservanza, informare i loro superiori diretti; • verificare affinché soltanto i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni accedano alle zone che li espongono ad un rischio grave e specifico; • richiedere l’osservanza delle misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato e inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa; • informare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e immediato circa il rischio stesso e le disposizioni prese o da prendere in materia di protezione; • astenersi, salvo eccezioni debitamente motivate, dal richiedere ai lavoratori di riprendere la loro attività in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave ed immediato; • segnalare tempestivamente al datore di lavoro o al dirigente sia le deficienze dei mezzi e delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale, sia ogni altra condizione di pericolo che si verifichi durante il lavoro, delle quali venga a conoscenza sulla base della formazione ricevuta; • frequentare appositi corsi di formazione secondo quanto previsto dall’articolo 37. 8 Il lavoratore Il lavoratore è quella “persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un’attività lavorativa nell’ambito dell’organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un’arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari” (D. Lgs.81/2008 e s.m.i, art. 2, comma 1, lettera a)). Per quanto riguarda la scuola è definito lavoratore anche l’allievo degli istituti di istruzione. Il lavoratore, secondo l’articolo 20 del D.Lgs 81/2008 e s.m.i., è sottoposto a degli obblighi ed è punito con sanzioni pecuniarie o penali nel caso di violazione. Gli obblighi del lavoratore sono i seguenti: a) contribuire, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, all’adempimento degli obblighi previsti a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro; b) osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti, ai fini della protezione collettiva ed individuale; c) utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto, nonché i dispositivi di sicurezza; d) utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione; e) segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei mezzi e dei dispositivi di cui alle lettere c) e d), nonché qualsiasi eventuale condizione di pericolo di cui vengano a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza, nell’ambito delle proprie competenze e possibilità e fatto salvo l’obbligo di cui alla lettera f) per eliminare o ridurre le situazioni di pericolo grave e incombente, dandone notizia al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza; f) non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo; g) non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori; h) partecipare ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di lavoro; i) sottoporsi ai controlli sanitari previsti dal presente decreto legislativo o comunque disposti dal medico competente. 9 SQUADRE D’EMERGENZA In funzione delle dimensioni della scuola e delle criticità eventualmente presenti, sono stati individuati alcuni lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione degli altri lavoratori e degli ospiti in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio di pronto soccorso e, comunque, di gestione dell’emergenza. Questi lavoratori (addetti al primo intervento) sono stati suddivisi in due squadre l’una con specifiche mansioni di pronto soccorso (squadra di pronto soccorso) e l’altra con mansioni di gestione dei previsti casi di emergenza (squadra di gestione dell’emergenza). Ricordiamo che per far fronte alla necessità di avere sempre presenti sui luoghi di lavoro gli addetti alle emergenze si è analizzata l'organizzazione del lavoro nei rispettivi ambienti al fine di identificare i nominativi dei lavoratori che sono sempre presenti. Addetti primo soccorso Il lavoratore individuato dal datore di lavoro come "Addetto al Primo Soccorso", deve ricevere una formazione adeguata per poter svolgere le attività di sua competenza che consistono in: • collaborare alla predisposizione del piano di emergenza; • coordinare l'attuazione delle misure previste da tale piano; • predisporre il cartello indicante i numeri di telefono dei servizi di emergenza (pronto soccorso pubblico, ambulanza, vigili del fuoco, centri anti-veleni, etc.) nei pressi del telefono; • curare la tenuta del materiale e/o delle attrezzature dei presidi sanitari (pacchetto di medicazione, cassetta di primo soccorso o camera di medicazione) controllandone la scadenza; • effettuare gli interventi di primo soccorso per quanto di sua competenza. Addetti antincendio Gli Addetti Antincendio sono un nucleo di persone addestrate al fine di prevenire l'insorgere di incendi e, in caso di emergenza, di limitare i danni alle cose e alle persone. Infatti svolgono un importante ruolo nella prevenzione antincendio, attraverso il controllo periodico dei luoghi di lavoro e la segnalazione al Responsabile di eventuali anomalie suscettibili di sviluppare un focolaio o, in caso di incendio, di facilitare la propagazione dello stesso. Gli Addetti Antincendio svolgono, altresì un importante ruolo nella protezione dei lavoratori in caso di emergenza. Infatti, in caso di emergenza, intervengono sull'evento in corso per controllarne l'evoluzione, per allertare le persone in caso si renda necessario allontanarle dal luogo in cui si trovano, per assicurare un esodo sicuro di tutte le persone presenti in sede ed impedire che persone vadano verso la zona interessata dall'emergenza in atto. Inoltre, agli Addetti Antincendio è affidata anche la funzione 10 di intervenire sugli impianti di servizio, al solo scopo di interrompere l'erogazione, e sugli impianti antincendio al fine di azionarli manualmente (ove disposto), nonché di indirizzare eventuali Enti Esterni (VVF, Assistenza Medica, ecc.) verso i luoghi in stato di emergenza. Gli Addetti Antincendio vengono designati dal Datore di Lavoro, il quale provvede alla loro formazione e/o addestramento attraverso corsi specifici ed esercitazioni. 11 RIUNIONE PERIODICA La riunione periodica è regolata dall’articolo 35 del D. Lgs. 81/2008 e s.m.i., il quale ci indica che nelle realtà lavorative con più di 15 lavoratori il datore di lavoro indice, almeno una volta l’anno una riunione in cui partecipano: - il datore di lavoro o un suo rappresentante; - il responsabile del servizio di prevenzione e protezione; - il medico competente, ove nominato; - il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. Nel corso della riunione periodica il datore di lavoro sottopone all’esame dei partecipanti i seguenti argomenti: - il documento di valutazione dei rischi; - l’andamento degli infortuni e delle malattie professionali; - l’efficacia dei Dispositivi di Protezione Individuali; - i programmi di informazione e formazione delle figure della sicurezza. La riunione può avere luogo anche in occasione di eventuali variazioni significative delle condizioni di esposizione a rischio, come l’introduzione di nuove tecnologie che hanno riflessi sulla sicurezza e salute dei lavoratori. DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Il documento di valutazione dei rischi è la valutazione globale e documentata di tutti i rischi presenti nella scuola, finalizzata ad individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza. Il documento deve essere custodito nella sede alla quale si riferisce la valutazione e la stesura deve essere realizzata previa consultazione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. Il documento deve contenere: - la relazione su tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori specificando i criteri utilizzati per la valutazione; - le misure di prevenzione e protezione attuate e i DPI adottati; - il programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza; - i nominativi delle figure che hanno partecipato alla valutazione dei rischi; - la individuazione delle mansioni che espongono i lavoratori a rischi specifici. 12 DEFINIZIONI DI RISCHIO In base alla definizione di rischio: combinazione di probabilità e di gravità di possibili lesioni o danni alla salute, in una situazione pericolosa, cioè tale che esista esposizione ad uno o a più pericoli, esso è funzione della probabilità dell’evento incidentale per la gravità delle conseguenze possibili, cioè: R=PxM I rischi per la sicurezza e la salute sono di norma valutati adottando una scala a più livelli, sia per l’indice “M” (magnitudo del danno potenziale) che per l’indice “P” (probabilità di accadimento). Nel caso si assuma una scala a 4 livelli si avrà pertanto: MAGNITUDO (M) Indice 1 Livello Lieve 2 Medio 3 Grave 4 Gravissimo Definizione Ö infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità rapidamente reversibile; Ö esposizione cronica con effetti rapidamente reversibili. Ö infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità reversibile; Ö esposizione cronica con effetti reversibili. Ö infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti di invalidità parziale; Ö esposizione cronica con effetti irreversibili e/o parzialmente invalidanti Ö infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti letali o di invalidità totale; Ö esposizione cronica con effetti letali o totalmente invalidanti. PROBABILITÀ (P) Indice 1 2 3 4 Livello Improbabile Definizione Ö La carenza riscontrata può provocare un evento lesivo, sia pure solo per una concomitanza del tutto fortuita di circostanze avverse; Ö non sono noti casi in cui la carenza riscontrata abbia determinato un danno. Poco probabile Ö La carenza riscontrata può provocare un evento lesivo, sia pure solo per una particolare serie di circostanze avverse; Ö è noto qualche raro caso in cui la carenza riscontrata abbia determinato un danno. ÖLa carenza riscontrata può provocare un evento lesivo, sia pure in modo Probabile non diretto; Ö è noto qualche caso in cui alla carenza riscontrata ha fatto seguito un danno. Ö Può essere individuata una carenza correlazione diretta tra la carenza Altamente riscontrata e la possibilità di un evento lesivo per i lavoratori; probabile Ö i dati storici disponibili (sia aziendali che di aziende similari) riportano casi di danni la cui causa o concausa è direttamente riconducibile alla stessa carenza. 13 Di conseguenza l’entità del rischio è misurabile in una matrice come quella qui di seguito rappresentata e descritta, con valori numerici compresi fra 1 e 16, rappresentativi di rischi tanto maggiori quanto più alto è il numero che li rappresenta: 1 2 3 4 2 4 6 8 3 6 9 12 4 8 12 16 Il numero 1 individua una situazione di minimo rischio (evento improbabile e di magnitudo minima); al numero 16 corrisponde un’allarmante situazione di evento altamente probabile con gravissime conseguenze. I numeri permettono di definire le seguenti aree, a rischio decrescente: fra 16 e 13 area ad alto rischio: occorre individuare e programmare miglioramenti con interventi di protezione e prevenzione per ridurre sia la probabilità che il danno potenziale (interventi prioritari e urgenti). fra 12 e 9 area a rischio medio: occorre individuare e programmare miglioramenti con interventi di protezione e prevenzione per ridurre prevalentemente o la probabilità o il danno potenziale. fra 8 e 5 area a rischio moderato: occorre verificare che i pericoli potenziali siano sotto controllo e affinare eventualmente le misure già in atto. fra 4 e 1 area a rischio basso: i pericoli potenziali sono soddisfacentemente sotto controllo. Indice di rischio Tempo di Adeguamento (mesi) 1-4 Lungo Termine (6 – 9) 5-8 Medio Termine (3 – 6) 9 - 12 Breve Termine (2 – 3) 13 - 16 Immediato (1) L’ultima colonna della tabella intitolata TEMPO DI ADEGUAMENTO, serve direttamente al Datore di Lavoro e/o all’RSPP al fine di poter controllare velocemente se gli adempimenti programmati sono stati attuati. 14 SORVEGLIANZA SANITARIA La sorveglianza sanitaria viene effettuata a cura del Medico competente a seguito della necessità espressa nel documento di valutazione dei rischi. La sorveglianza sanitaria comprende: - la visita medica preventiva intesa a constatare l’assenza di controindicazioni al lavoro cui il lavoratore è destinato al fine di valutare la sua idoneità alla mansione specifica; - la visita medica periodica per controllare lo stato di salute dei lavoratori ed esprimere il giudizio di idoneità alla mansione specifica. La periodicità di tali accertamenti, qualora non prevista esplicitamente dalla relativa normativa, viene stabilita, di norma, in una volta l’anno. La sorveglianza sanitaria nelle scuole può essere effettuata per situazioni di movimentazione manuale dei bambini nelle scuole dell’infanzia, o per l’utilizzo di prodotti chimici per quanto riguarda i collaboratori scolastici, oppure per l’attività di videoterminalista (chi trascorre più di 20 ore la settimana davanti al computer) svolta dal personale amministrativo. Inoltre l’insegnamento è una di quelle attività “…che comportano un elevato rischio di infortuni sul lavoro ovvero per la sicurezza, l’incolumità o la salute dei terzi…” ai sensi dell’art 15 della legge 30 marzo 2001, n. 125, quindi il lavoratore può essere sottoposto a visita medica per l’accertamento dell’uso di alcol, in quanto gli è fatto divieto di assumere bevande alcoliche e superalcoliche. 15 IN CASO DI EMERGENZA… Il PIANO DI EMERGENZA è un manuale che ci aiuta a gestire l’emergenza. Insieme alla PLANIMETRIA DI EVACUAZIONE sono le prime cose che devono essere visionate dal lavoratore che entra per la prima volta nella scuola. In particolare osservare la planimetria di evacuazione è importante per conoscere quail sono le vie di esodo e le uscite di sicurezza del plesso. Riportiamo qui di seguito un estratto del Piano di Emergenza relativo al comportamento da tenere in caso di emergenza. Gestione dell’emergenza (durante l'orario di lavoro) Chiunque rileva una situazione di emergenza, e non sa ancora se è in grado o meno di dominarla autonomamente al suo insorgere, allerta a voce le persone presenti, tra cui gli addetti alle emergenze. Le persone allertate tentano, con i mezzi a disposizione, di domare la situazione (qualora ritenessero indispensabile utilizzare gli idranti ad acqua è preventivamente obbligatorio disattivare l'impianto elettrico). Lo sviluppo della situazione di emergenza può evolversi secondo le casistiche di seguito riportate: emergenza controllabile, emergenza non controllabile. Emergenza controllabile Quando l’addetto all’emergenza, constata che l'emergenza è sotto controllo e non vi sono più pericoli, lo riferisce al Coordinatore dell'emergenza il quale abbandona immediatamente l'attività in corso per raggiungere il luogo ove l'emergenza è occorsa, quindi, verificato di persona quanto avvenuto, può decidere di autorizzare la ripresa della routine quotidiana, oppure attivare la procedura dell'emergenza non domata. Emergenza non controllabile Quando l’addetto all’emergenza, riscontra che non si è in grado di controllare l'emergenza, avvisa la persona incaricata di attivare il segnale di allarme. Tutte le persone presenti all'interno della struttura, udito il suono di allarme, dovranno immediatamente lasciare il proprio posto di lavoro e, percorrendo le vie di fuga, dovranno abbandonare l'immobile e raggrupparsi nel punto di raccolta. Il Coordinatore dell'emergenza, o la persona addetta, tramite un telefono di servizio, o mediante il primo apparecchio telefonico reperibile nelle vicinanze, dovrà allertare i Vigili del Fuoco (tel. 115) ed eventualmente il Pronto Soccorso (tel. 118) L'efficacia di una chiamata di soccorso dipende soprattutto dalle informazioni che questa contiene e che possono permettere ai soccorritori di intervenire nel modo più idoneo. 16 Telefonare ai Vigili del fuoco non è sufficiente, bisogna almeno a grandi linee: a) descrivere il tipo di incendio; b) entità dell'incidente; c) luogo dell'incidente; d) presenza di feriti. Infine, per effettuare una chiamata di soccorso è indispensabile conoscere i numeri di telefono dei vari organismi preposti a tale scopo. È bene, poi, chiamare anche l'Ufficio tecnico dell'ente locale proprietario dei locali, in particolare il Comune per le scuole secondarie di primo grado. Gestione dell’emergenza (fuori orario di lavoro) Chiunque rileva una situazione di emergenza fuori dall'orario di lavoro, o comunque in assenza di altro personale, compone l'apposito numero telefonico dei VVF (tel. 115), dopo il "pronto", notifica la situazione di allarme. Chi segnala telefonicamente l'emergenza deve comunicare: • nome e cognome propri; • edificio, via, piano e locale di emergenza; • eventuale presenza di infortunati ed eventuale necessità di urgente intervento medico; • natura dell'evento che determina l'emergenza (incendio, scoppio, fuga di gas, ecc.). 17 NORME COMPORTAMENTALI DEI DIVERSI SOGGETTI Il Personale docente al manifestarsi di una situazione di emergenza, si fa carico di gestire l'emergenza limitatamente al locale di competenza. In caso di emergenza all’interno della sezione, il Docente presente nel locale assume temporaneamente la gestione dell'emergenza. Quindi le sue mansioni sono di: • dare immediate istruzioni perché venga abbandonato ordinatamente il locale; • coordinare le operazioni per un esodo ordinato ricordando l'obbligo di seguire il percorso delle vie di uscita d'emergenza per recarsi all'esterno dell'edificio nel punto di raccolta; • accertarsi che tutte le persone abbiano abbandonato la sezione attivandosi, contemporaneamente, per circoscrivere l'emergenza. Qualora la situazione lo richieda si attiva perché venga tempestivamente attivato il pulsante di segnalazione delle emergenze e il relativo segnale acustico di evacuazione. In caso di emergenza ad un locale annesso, il Docente: • dà immediate istruzioni perché venga abbandonato ordinatamente il locale; • coordina le operazioni per un esodo ordinato ricordando l'obbligo di seguire il percorso delle vie di uscita d'emergenza per recarsi all'esterno dell'edificio nel punto di raccolta. • Si accerta che tutte le vie di fuga siano libere • Si accerta che nessuno torni indietro per nessun motivo • si accerta che tutte le persone abbiano abbandonato il locale • seguendo le vie d'uscita di emergenza, si reca nel punto di raccolta. Nel punto di raccolta i docenti prendono nota degli assenti del giorno e di coloro eventualmente fuori dalla sezione, nell’apposito modulo di evacuazione contenuto nel registro di classe. I Collaboratori scolastici, secondo le funzioni a loro assegnate, spalancano i battenti di tutte le uscite d'emergenza che possono raggiungere senza pericolo e provvedono all'interruzione dell'energia elettrica e dell'alimentazione della centrale termica. Il personale incaricato del controllo delle operazioni di evacuazione, sorveglia che non si creino intralci lungo le vie di emergenza e interviene in soccorso di coloro che sono in difficoltà. 18 Gli alunni in classe, ricevuto l'ordine di evacuazione, si mettono in fila e, senza attardarsi a raccogliere effetti personali, abbandonano rapidamente (senza correre) il locale, dirigendosi, per la via di emergenza, all'area esterna di raccolta prestabilita (Vedi planimetria allegata). Gli alunni isolati, se possibile, si aggregano alla classe o al gruppo più vicino segnalando la propria presenza agli altri; se ciò non è possibile procedono all'evacuazione in modo individuale seguendo la via di emergenza più vicina; appena giunti all'esterno raggiungono l'area esterna di raccolta loro assegnata in precedenza. Qualora fossero presenti locali comuni Coloro che sono riuniti nei locali comuni (mensa, ecc.) si attengono alle istruzioni impartite dai professori presenti e in loro assenza procedono all'evacuazione spontanea, con la massima calma e seguendo le vie di emergenza indicate. Il Personale tecnico amministrativo adotta gli stessi comportamenti previsti per i Docenti. Le persone di ditte terze, sia in caso di emergenza contenuta che di emergenza generale/evacuazione mettono rapidamente in condizioni di sicurezza l'oggetto del lavoro per cui sono presenti e lasciano il locale portando in luogo sicuro, all'esterno dell'edificio, le proprie attrezzature pericolose (ad es. bombole di gas per saldare) quindi si recano al punto di raccolta. Tutte le persone presenti nell'area che non rientrano fra quelle elencate negli altri punti della presente procedura seguiranno, in maniera ordinata, le vie di fuga, recandosi al punto di raccolta esterno. Il personale d'appoggio, qualora sia necessario evacuare il locale o l'intero edificio, provvede a prestare l'assistenza necessaria per l'allontanamento in sicurezza delle persone disabili o in difficoltà. 19 PRINCIPALI MANSIONI Le mansioni lavorative che ritroviamo nei vari gradi delle scuole, a partire dalla scuola dell’infanzia fino alla scuola secondaria di secondo grado sono elencate nella tabella sottostante: MANSIONI DIRIGENTE SCOLASTICO ADDETTO AMMINISTRATIVO INSEGNANTE INSEGNANTE DI MATERIE TECNICO PRATICHE INSEGNANTE DI SOSTEGNO COLLABORATORE SCOLASTICO ALUNNO Descrizione delle mansioni Dirigente scolastico:è la persona alla quale spettano i poteri di gestione, decisionali e di spesa. Svolge la propria attività anche con l’ausilio del videoterminale e stampanti. Addetto amministrativo:l’attività prevede l’elaborazione di documenti contabili, lettere, comunicazioni, procedure burocratiche relative all’iscrizione degli allievi. Insegnante: l’attività lavorativa prevede lo svolgimento delle lezioni didattiche all’interno delle aule. Insegnante di materie tecnico pratiche: l’attività prevede lo svolgimento delle lezioni in laboratori con l’ausilio di macchinari diversi a seconda della materia insegnata (fisica, chimica, scienze, biologia, meccanica, moda, saldatura ecc.) . Insegnante di sostegno: si occupa di accudire ragazzi con problemi comportamentali, caratteriali o diversamente abili. L’attività può comportare la movimentazione dei ragazzi. Collaboratore scolastico: effettua la pulizia e l’igienizzazione dei vari ambienti di lavoro. In alcuni casi è previsto l’utilizzo della fotocopiatrice. Alcuni collaboratori possono partecipare, assieme al personale della ditta incaricata alla distribuzione dei pasti. Alunno: frequenta tutti gli ambienti, sia interni sia esterni, dell’ambiente scolastico sempre sotto la vigilanza del docente. 20 RISCHI LEGATI ALL’ATTIVITÀ SCOLASTICA I principali rischi presenti nella scuola sono riportati del Documento di Valutazione dei Rischi, e sono in funzione del tipo di attività svolta. A livello generico elenchiamo i principali rischi potenzialmente presenti: - caduta dalle scale portatili; - scivolamento; - inciampo; - problemi alla vista legati all’utilizzo dei videoterminali; - rischio di elettrocuzione; - piccoli tagli, abrasioni e/o contusioni; -caduta di oggetti in bilico su armadi o ripiani alti; - movimentazione manuale dei carichi per gli insegnanti ed educatori della scuola dell’infanzia. 21 Individuazione dei rischi per mansione MANSIONE ELEMENTO RILEVATO VALUTAZIONE DEL RISCHIO Prob Mag Indice Scivolamenti, cadute Possibili scivolamenti e cadute causate da inciampi 1 2 2 Elettrocuzione Rischio di elettrocuzione per contatto accidentale con attrezzature elettriche d’ufficio. 1 4 4 2 2 4 2 2 4 DIRIGENTE SCOLASTICO Urti e contusioni Stress 1 Possibili urti e contusioni dovuti ad accidentali colpi contro gli arredi dell’ufficio Possibile stress dovuto al sovraccarico di responsabilità La valutazione dello stress lavorocorrelato sarà effettuata a seguito della riunione del Focus Group che si terrà entro il 1° giugno 2011 Questa colonna dovrà essere compilata una volta terminati tutti gli adeguamenti. 22 RISCHIO RESIDUO1 AZIONI CORRETTIVE RISCHIO Prob Mantenere i locali puliti, e segnalare mediante appositi cartelli durante le fasi di lavaggio dei pavimenti, ed eliminare eventuali inciampi Per l’utilizzo delle attrezzature attenersi a quanto indicato sul libretto d’istruzione. Non effettuare personalmente alcuna riparazione ma rivolgersi a personale autorizzato e professionalmente qualificato Assicurarsi che gli arredi siano accostati al muro e tenere i cassetti chiusi Delegare, ove possibile, alcune responsabilità a collaboratori Mag Indice MANSIONE ELEMENTO RILEVATO VALUTAZIONE DEL RISCHIO Prob ADDETTO AMMINISTRATIVO Mag Indice Scivolamenti, cadute Possibili scivolamenti e cadute causate da inciampi 2 2 4 Elettrocuzione Rischio di elettrocuzione per contatto accidentale con attrezzature elettriche d’ufficio. 1 4 4 Urti e contusioni Possibili urti e contusioni dovuti ad accidentali colpi contro gli arredi dell’ufficio 2 2 4 Errata postura davanti al VDT. 2 AZIONI CORRETTIVE RISCHIO Rischio di scheletrici. disturbi-muscolo 2 Questa colonna dovrà essere compilata una volta terminati tutti gli adeguamenti. 23 2 4 RISCHIO RESIDUO2 Prob Mantenere i locali puliti, e segnalare mediante appositi cartelli durante le fasi di lavaggio dei pavimenti, eliminare eventuali inciampi Per l’utilizzo delle attrezzature attenersi a quanto indicato sul libretto d’istruzione. Non effettuare personalmente alcuna riparazione ma rivolgersi a personale autorizzato e professionalmente qualificato Assicurarsi che gli arredi siano accostati al muro e tenere i cassetti chiusi E’ necessario mantenere una postura corretta di fronte al video, con i piedi ben appoggiati al pavimento e schiena appoggiata allo schienale della sedia nel tratto lombare, regolando l’altezza della sedia e l’inclinazione dello schienale. Posizionare lo schermo del video di fronte all’operatore e ad una distanza dagli occhi pari a circa 50-70 cm. Mag Indice MANSIONE ELEMENTO RILEVATO VALUTAZIONE DEL RISCHIO Prob VDT AZIONI CORRETTIVE RISCHIO Rischi per la vista 2 Mag 2 Indice Stress Il protrarsi di queste situazioni possono determinare difficoltà nello svolgimento del lavoro o aggravare situazioni di disagio La valutazione dello stress lavoro-correlato sarà effettuata a seguito della riunione del Focus Group che si terrà entro il 1° giugno 2011 Rischio chimico Rischio chimico derivante dalla presenza di nano polveri da toner ed in seguito al cambio dello stesso AMMINISTRATIVO 3 1 1 Questa colonna dovrà essere compilata una volta terminati tutti gli adeguamenti. 24 3 1 Prob 4 Posizionare i terminali in funzione delle fonti di luminosità esterne, per eliminare ogni possibile riflesso sullo schermo del computer. Posizionare il video a 90° rispetto alle finestre. Se non è possibile, dotare le finestre di opportune tende o altri sistemi per schermare la luce entrante. Si consiglia di effettuare una pausa di 15 minuti ogni 2 ore di lavoro al VDT. 3 Se necessario modificare l’organizzazione del lavoro attribuendo gli incarichi sulla base delle attitudini delle persone. Incrementare gli incontri informativi e formativi tra i lavoratori 1 Si consiglia di arieggiare il locale quando si utilizzano fotocopiatrici e stampanti. Utilizzare i DPI (guanti monouso e mascherina FFP1) durante il cambio del toner ADDETTO RISCHIO RESIDUO3 Mag Indice MANSIONE ELEMENTO RILEVATO VALUTAZIONE DEL RISCHIO Prob ADDETTO AMMINISTRATIVO 4 Tagli e piccole abrasioni AZIONI CORRETTIVE RISCHIO Possibilità di piccole ferite dovute all’uso improprio di forbici ed altri oggetti appuntiti e/o taglienti 2 Questa colonna dovrà essere compilata una volta terminati tutti gli adeguamenti. 25 Mag 2 Indice 4 RISCHIO RESIDUO4 Prob Non usare impropriamente forbici ed altri oggetti appuntiti e/o taglienti. Riporli sempre nei cassetti dopo l’uso. Mag Indice MANSIONE ELEMENTO RILEVATO Scivolamenti, cadute Elettrocuzione INSEGNANTE VALUTAZIONE DEL RISCHIO RISCHIO Prob Indice Mantenere i locali puliti, e segnalare mediante appositi cartelli durante le fasi di lavaggio dei pavimenti, ed eliminare eventuali inciampi Per l’utilizzo delle attrezzature attenersi a quanto indicato sul libretto d’istruzione. Non effettuare personalmente alcuna riparazione ma rivolgersi a personale autorizzato e professionalmente qualificato Assicurarsi che gli arredi siano accostati al muro e tenere i cassetti chiusi 1 2 2 Rischio di elettrocuzione contatto accidentale attrezzature elettriche. 2 2 4 2 2 4 1 3 3 Se necessario utilizzare guanti di cotone 2 2 4 Effettuare compresenze o lavori di gruppo 4 Non usare impropriamente forbici ed altri oggetti appuntiti e/o taglienti. Riporli sempre nei cassetti dopo l’uso. per con Possibili urti e contusioni dovuti ad accidentali colpi contro gli arredi Possibili fenomeni si Irritazioni cutanee sensibilizzazione cutanea per l’uso del gesso Possibile esposizione a rumore Esposizione a rumore (inferiore Lex 80 dBA per brevi periodi) Possibilità di piccole ferite dovute all’uso improprio di Tagli e piccole abrasioni forbici ed altri oggetti appuntiti e/o taglienti 2 Questa colonna dovrà essere compilata una volta terminati tutti gli adeguamenti. 26 2 RISCHIO RESIDUO5 Prob Possibili scivolamenti e cadute causate da inciampi Urti e contusioni 5 Mag AZIONI CORRETTIVE Mag Indice MANSIONE INSEGNANTE Stress RISCHIO RISCHIO RILEVATO Caduta da scale 6 VALUTAZIONE DEL ELEMENTO Prob Mag AZIONI CORRETTIVE Indice Prob scale 2 3 6 Utilizzare solo scale con non più di tre gradini che rispondano ai requisiti della norma UNI EN 131, farsi aiutare da altre persone ed utilizzare scarpe appropriate Possibile stress dovuto all’attività professionale La valutazione dello stress lavoro-correlato sarà effettuata a seguito della riunione del Focus Group che si terrà entro il 1° giugno 2011 1 3 3 Flessibilità nell’organizzazione del lavoro, incentivi e riconoscimento delle competenze Possibili portatili cadute dalle Questa colonna dovrà essere compilata una volta terminati tutti gli adeguamenti. 27 RISCHIO RESIDUO6 Mag Indice MANSIONE ELEMENTO RILEVATO VALUTAZIONE DEL RISCHIO RISCHIO Prob Mag AZIONI CORRETTIVE Indice 2 3 6 Elettrocuzione Rischio di elettrocuzione per contatto accidentale con attrezzature elettriche 3 3 9 2 2 4 3 3 9 Utilizzare i prodotti sempre indossando i DPI indicati dalle schede di sicurezza dei prodotti. 1 3 3 Flessibilità nell’organizzazione del lavoro, incentivi e riconoscimento delle competenze Urti e contusioni Rischio chimico Stress 7 Mantenere i locali puliti, e segnalare mediante appositi cartelli durante le fasi di lavaggio dei pavimenti, ed eliminare eventuali inciampi Per l’utilizzo delle attrezzature attenersi a quanto indicato sul libretto d’istruzione. Non effettuare personalmente alcuna riparazione ma rivolgersi a personale autorizzato e professionalmente qualificato Assicurarsi che gli arredi siano accostati al muro e tenere i cassetti chiusi Possibili scivolamenti e cadute causate da inciampi MATERIE TECNICO PRATICHE Prob Scivolamenti, cadute INSEGNANTE DI Possibili urti e contusioni dovuti ad accidentali colpi contro gli arredi Rischio chimico derivante dall’utilizzo di prodotti chimici per l’attività in laboratorio Possibile stress dovuto all’attività professionale La valutazione dello stress lavoro-correlato sarà effettuata a seguito della riunione del Focus Group che si terrà entro il 1° giugno 2011 Questa colonna dovrà essere compilata una volta terminati tutti gli adeguamenti. 28 RISCHIO RESIDUO7 Mag Indice MANSIONE INSEGNANTE DI MATERIE TECNICO PRATICHE ELEMENTO RILEVATO RISCHIO DEL RISCHIO Prob Rischio di ipoacusia (riduzione dell’udito) ed effetti extrauditivi Rumore (nervosismo, irritabilità) da esposizione a rumore Inalazione di polveri o di fumi Inalazione di polveri in seguito all’attività svolta o fumi all’interno dei laboratori Possibili tagli o abrasioni per l’utilizzo di attrezzature Tagli e abrasioni taglienti e/o appuntite o in seguito alla rottura accidentale di materiale Caduta da scale 8 VALUTAZIONE Possibili cadute dalle scale portatili Mag AZIONI CORRETTIVE Indice Prob 1 2 2 I livelli di rumorosità non sono eccessivi ma comunque fastidiosi. Fornire agli operatori i DPI e formare e addestrare il personale all’utilizzo. 2 3 6 Assicurarsi che i lavoratori indossino gli adeguati DPI a loro forniti 1 3 3 2 3 6 Questa colonna dovrà essere compilata una volta terminati tutti gli adeguamenti. 29 RISCHIO RESIDUO8 Prestare la massima attenzione quando si manipolano le attrezzature e utilizzare guanti di protezione Leggere i libretti di uso prima dell’utilizzo delle attrezzature Utilizzare solo scale con non più di tre gradini che rispondano ai requisiti della norma UNI EN 131, farsi aiutare da altre persone ed utilizzare scarpe appropriate Mag Indice MANSIONE ELEMENTO RILEVATO Scivolamenti, cadute Elettrocuzione INSEGNANTE DI SOSTEGNO Urti e contusioni Abrasioni o tagli Stress 9 VALUTAZIONE DEL RISCHIO RISCHIO Prob Mag Indice Possibili scivolamenti e cadute causate da inciampi 1 2 2 Rischio di elettrocuzione contatto accidentale attrezzature elettriche. 1 4 4 1 2 2 2 2 4 Tenere fuori dalla portata degli alunni materiale pericoloso 1 3 3 Flessibilità nell’organizzazione del lavoro, incentivi e riconoscimento delle competenze per con Possibili urti e contusioni dovuti ad accidentali colpi contro gli arredi Possibili abrasioni o tagli dovuti ad eventuali reazioni violente degli alunni “caratteriali” Possibile stress dovuto all’attività professionale La valutazione dello stress lavoro-correlato sarà effettuata a seguito della riunione del Focus Group che si terrà entro il 1° giugno 2011 Questa colonna dovrà essere compilata una volta terminati tutti gli adeguamenti. 30 RISCHIO RESIDUO9 AZIONI CORRETTIVE Prob Mantenere i locali puliti ed eliminare eventuali inciampi Per l’utilizzo delle attrezzature attenersi a quanto indicato sul libretto d’istruzione. Non effettuare personalmente alcuna riparazione ma rivolgersi a personale autorizzato e professionalmente qualificato Assicurarsi che gli arredi siano accostati al muro e tenere i cassetti chiusi Mag Indice MANSIONE Esposizione a rumore SOSTEGNO Movimentazione manuale dei carichi Caduta da scale 10 RISCHIO RISCHIO RILEVATO Rischio biologico INSEGNANTE DI VALUTAZIONE DEL ELEMENTO AZIONI CORRETTIVE Prob Mag Indice 2 4 8 Utilizzare sempre i DPI per intervenire sulle medicazioni 1 3 3 Effettuare compresenze o lavori di gruppo Possibile rischio biologico per contatto con sangue o liquidi corporei Possibile esposizione a rumore (inferiore Lex 80 dBA per brevi periodi) Disturbi muscolo-scheletrici qualora l’alunno debba essere movimentato 3 3 9 Possibili portatili 2 3 6 cadute dalle scale Questa colonna dovrà essere compilata una volta terminati tutti gli adeguamenti. 31 RISCHIO RESIDUO10 Prob Effettuare la movimentazione, se necessario, attraverso ausili; farsi aiutare da un collega e/o collaboratore per evitare un sovraccarico della colonna verticale Utilizzare solo scale con non più di tre gradini che rispondano ai requisiti della norma UNI EN 131, farsi aiutare da altre persone ed utilizzare scarpe appropriate Mag Indice MANSIONE ELEMENTO RILEVATO RISCHIO DEL RISCHIO Prob Mag Indice Prob Mantenere i locali puliti, e segnalare mediante appositi cartelli durante le fasi di lavaggio dei pavimenti, ed eliminare eventuali inciampi Per l’utilizzo delle attrezzature attenersi a quanto indicato sul libretto d’istruzione. Non effettuare personalmente alcuna riparazione ma rivolgersi a personale autorizzato e professionalmente qualificato 1 2 2 Rischio di elettrocuzione per contatto accidentale con attrezzature elettriche d’ufficio. 1 4 4 2 2 4 Assicurarsi che gli arredi siano accostati al 1 2 2 Utilizzare i detergenti o i disinfettanti sempre indossando i DPI 2 2 4 Utilizzare sempre i DPI ed idonei prodotti di pulizia 9 Utilizzare solo scale con non più di tre gradini che rispondano ai requisiti della norma UNI EN 131, farsi aiutare da altre persone ed utilizzare scarpe antinfortunistica Urti e contusioni COLLABORATORE SCOLASTICO Irritazioni cutanee Rischio biologico Caduta da scale Possibili urti e contusioni dovuti ad accidentali colpi contro gli arredi Possibili fenomeni si sensibilizzazione cutanea per l’uso di detergenti o disinfettanti Possibile rischio biologico per contatto con liquidi corporei o con superfici infettate nei locali sottoposti a pulizia Possibili cadute dalle scale portatili 3 3 Questa colonna dovrà essere compilata una volta terminati tutti gli adeguamenti. 32 RISCHIO RESIDUO11 AZIONI CORRETTIVE Possibili scivolamenti e cadute Scivolamenti, cadute causate da inciampi Elettrocuzione 11 VALUTAZIONE Mag Indice MANSIONE ELEMENTO RILEVATO VALUTAZIONE DEL RISCHIO Prob Stress COLLABORATORE Tagli ed escoriazioni SCOLASTICO Disturbi muscoloscheletrici Esposizione a rumore (urli, schiamazzi) Piccola manutenzione 12 AZIONI CORRETTIVE RISCHIO Possibili fenomeni di stress dovuti all’interazione con numerose persone durante l’attività lavorativa. La valutazione dello stress lavorocorrelato sarà effettuata a seguito della riunione del Focus Group che si terrà entro il 1° giugno 2011 Possibili tagli e/o escoriazioni dovuti all’utilizzo di attrezzature manuali o durante la movimentazione dei materiali Possibile movimentazione dei carichi per il sollevamento di materiali o di persone non autosufficienti Possibile esposizione a rumore (inferiore Lex 80 dBA per brevi periodi) Possibilità di ferimento dall’utilizzo di attrezzi manuali durante la piccola manutenzione Questa colonna dovrà essere compilata una volta terminati dtti gli adeguamenti. 33 Mag Indice RISCHIO RESIDUO12 Prob 1 3 3 Se necessario migliorare l’organizzazione del lavoro e aumentare gli incontri formativi/informativi tra il personale 2 2 4 Prestare la massima attenzione ed eventualmente utilizzare idonei DPI 2 2 4 Effettuare una movimentazione di peso massimo 20 kg per le donne e 25 kg per gli uomini. Formare il personale sui rischi connessi e consultare l’apposita scheda presente nel documento 1 3 3 Effettuare turnazioni 3 2 6 Provvedere a dotare il lavoratore dei DPI necessari ed effettuare solo piccoli interventi Mag Indice MANSIONE ELEMENTO RILEVATO VALUTAZIONE DEL RISCHIO Prob Scivolamenti, cadute Urti e contusioni Postura Disturbi muscoloscheletrici STUDENTE Attività in laboratorio Attività di stage 13 AZIONI CORRETTIVE RISCHIO Possibili scivolamenti e cadute causate da inciampi Possibili urti e contusioni dovuti ad accidentali colpi contro gli arredi Possibili danni alla colonna vertebrale dovuti ad una scorretta postura Possibile movimentazione dei carichi per il sollevamento degli zaini Possibilità di ferimenti, cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni, inalazione di polveri, contatto con prodotti chimici, schiacciamento degli arti, esposizione a rumore e vibrazioni, impigliamenti degli arti nelle macchine rotanti, ferimento da proiezioni di schegge o detriti, durante le attività in laboratorio Possibilità di infortunio o incidente durante le attività di stage Questa colonna dovrà essere compilata una volta terminati tutti gli adeguamenti. 34 Mag Indice RISCHIO RESIDUO13 Prob Mantenere i locali puliti ed i pavimenti liberi da inciampi Si ricorda che non è consentito correre all’interno della scuola Assicurarsi che gli arredi siano accostati al muro e tenere i cassetti chiusi 1 2 2 2 2 4 2 2 4 Effettuare corsi di educazione posturale 2 2 4 Formare gli studenti sui rischi connessi. Invitare i genitori a controllare il carico inserito. 3 3 9 Provvedere a dotare l’alunno degli adeguati DPI durante l’attività in laboratorio 1 2 2 Incaricare un tutor per il controllo degli adempimenti Mag Indice DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE I dispositivi di protezione individuale (DPI) sono utilizzati quando esistono rischi che non possono essere evitati o sufficientemente ridotti da misure tecniche di prevenzione. I DPI avranno le seguenti caratteristiche (art. 76, comma 1 D. lgs. 81/08 e s.m.i.): - saranno adeguati ai rischi da prevenire, senza comportare di per sé un rischio maggiore - saranno adeguati alle condizioni esistenti sul luogo di lavoro - saranno scelti tenendo conto delle esigenze ergonomiche o di salute del lavoratore - potranno essere adattati all'utilizzatore secondo le sue necessità. A seconda del tipo di mansione sono richiesti diversi dispositivi, ad esempio gli studenti che svolgono attività in laboratorio devono essere dotati di adeguati DPI, diversi a seconda dell’attività che svolgono. La stessa cosa vale per il collaboratore scolastico che effettua le pulizie degli ambienti che deve essere dotato di mascherina, guanti e occhiali protettivi, o per chi effettua piccola manutenzione per il quale è necessario l’uso di guanti protettivi. Riportiamo nelle tabelle seguenti alcuni esempi di DPI per mansione: Addetto amministrativo (durante il cambio del toner) Norme di riferimento DPI Guanti monouso categoria 2 Mascherina FFP1 EN 149- 2009 Norme di riferimento DPI Docente di materie tecnicopratiche Guanti antitaglio contro i rischi meccanici EN 388:2004 Guanti contro il rischio chimico e biologico Occhiali di protezione UNI EN 374-3 EN 166:2004 Mascherina FFP1 EN 149- 2009 Scarpe antinfortunistiche con suola antiscivolo e puntale in resina – tipo S (100J) * UNI EN ISO 20346:2008 * nei casi in cui debba provvedere allo spostamento di carichi Docente di sostegno Norme di riferimento DPI Guanti monouso categoria 2 35 Norme di riferimento DPI Guanti monouso categoria 2 Camice o indumenti da lavoro Collaboratore scolastico Guanti antitaglio contro i rischi meccanici EN 388: 2004 Guanti contro il rischio chimico e biologico * Occhiali di protezione * UNI EN 374-3 EN 166:2004 Mascherina FFP1 * EN 149- 2009 Scarpe antinfortunistiche con suola antiscivolo e puntale in resina – tipo S (100J) (nei casi in cui debba provvedere allo spostamento UNI EN ISO 20346:2008 di carichi e svolga attività di pulizia) * durante la manipolazione o diluizione dei prodotti e comunque fare riferimento alle schede di sicurezza dei prodotti utilizzati La consegna del DPI deve essere seguita dal modello di consegna in cui il lavoratore dichiara di avere ricevuto il dispositivo e di impegnarsi a: - utilizzare con cura il materiale che gli viene fornito, i dispositivi di sicurezza e gli altri mezzi di protezione appositamente predisposti; - far presente immediatamente i difetti riscontrati nelle attrezzature e nei sistemi di sicurezza e di protezione, eventuali difficoltà di corretto utilizzo in base alle disposizioni avute, nonché qualsiasi altra eventuale condizione di pericolo; - non asportare o cambiare i dispositivi e gli altri mezzi di sicurezza e/o di protezione senza averne ottenuta l’autorizzazione dalla direzione; - non effettuare, di propria iniziativa, lavori o manovre non di propria esclusiva competenza e che possano compromettere la sua sicurezza e quella degli altri addetti. 36 ALLEGATI Vengono riportati di seguito: - la scheda per il rilevamento di eventuali rischi presenti nella scuola; - la scheda per il rilevamento di comportamenti inadeguati da parte del personale ; - le procedure per l’utilizzo delle scale portatili. 37 Modello Rilevamento Rischi ISTITUTO Io sottoscritto ______________________________ o Referente o Docente/Collaboratore del Plesso ______________________ della scuola ___________________, in data ____________ ho rilevato le seguenti situazioni di rischio: 1) ________________________________________________________________ 2) ________________________________________________________________ 3) ________________________________________________________________ 4) _______________________________________________________________ 5) ________________________________________________________________ 6) ________________________________________________________________ 7) ________________________________________________________________ 8) ________________________________________________________________ Firma 38 Modello Comportamenti Inadeguati ISTITUTO Io sottoscritto ______________________________ o Referente o Docente/Collaboratore del Plesso ______________________ della scuola ___________________, in data ____________ ho rilevato i seguenti comportamenti inadeguati: 1) ________________________________________________________________ 2) ________________________________________________________________ 3) ________________________________________________________________ 4) _______________________________________________________________ 5) ________________________________________________________________ 6) ________________________________________________________________ 7) ________________________________________________________________ 8) ________________________________________________________________ Firma 39 Procedura per l’utilizzo delle scale portatili Contenuti dell’informazione/formazione da trasmettere al lavoratore che utilizzerà la scala portatile qualora autorizzato dal datore di lavoro Rischi • Cadute di persone dall’alto durante l’esecuzione dell’attività lavorativa • Cadute di persone dall’alto durante la salita o la discesa dalla scala • Cadute di attrezzature o materiali dall’alto Misure di prevenzione e protezione dai rischi Idoneità strutturale: le scale utilizzate saranno conformi alla normativa vigente e quindi: • dotate di piedini antisdrucciolevoli, • realizzate in materiale resistente, • con i pioli incastrati sui montanti, se realizzate in legno, • le scale doppie saranno dotate di un dispositivo che eviti l’apertura oltre il limite e non dovranno mai essere utilizzate come scale a pioli. Le scale devono rispondere alle specifiche tecniche previste dalla norma EN 131; per le scale già in possesso prima dell’uscita della norma, sarà obbligo metterle in regola attraverso una certificazione (sottoscritta da una istituzione pubblica o privata autorizzata). Ogni scala dovrà essere accompagnata da un libretto o un documento recante: - il numero di identificazione della scala stessa - una breve identificazione sui materiali di cui è costituita la scala - le indicazioni per un impiego corretto - le istruzioni per la manutenzione e conservazione - una procedura di sicurezza Utilizzo delle scale: Scegliere la scala più idonea in relazione al dislivello da superare in modo da consentire un corretto posizionamento dell’operatore; scale troppo alte o troppo basse incrementano il rischio di infortunio • prima di utilizzare le scale portatili assicuratevi che le stesse siano provviste di dispositivi antiscivolo alla base dei montanti (gommini o cuffie); • prima di utilizzare le scale portatili assicuratevi che i pioli siano robusti, integri e debitamente incastrati ai montanti; • prima di utilizzare le scale doppie assicuratevi che le stesse siano provviste di idonei dispositivi di 40 bloccaggio nella posizione di massima apertura (catenelle, agganci e/o incastri del pianerottolo di sommità); • verificate la stabilità, la complanarità degli appoggi e la portata di una scala prima di salirci sopra; • prima di utilizzare una scala portatile verificare che gli scalini siano puliti, asciutti e non siano bagnati da acqua, oli grassi, vernici o altri liquidi utilizzati per le pulizie; • le scale a mano devono essere utilizzate solo per passare a zone di differente quota, per questo non devono essere impiegate come strutture sulle quali eseguire lavori; • devono essere facilmente reperibili, in modo da evitare l’utilizzo di sedie o quant’altro non risulti idoneo; • le scale a pioli non vengono generalmente utilizzate in ufficio, ma se capitasse tale occasione, si rammenta che deve essere appoggiata ad una parete con un angolo di circa 75° con il pavimento; • la scala va posizionata in modo sicuro, successivamente deve essere adeguatamente assicurata o trattenuta al piede da un’altra persona; • è vietato utilizzare scale costruite con materiali di fortuna; • durante la salita e la discesa dalle scale, le mani devono essere libere per poter consentire una salda presa; qualora si dovesse movimentare del materiale è opportuna la presenza di una seconda persona che lo aiuti da terra; • sulla scala deve salire un solo operatore per volta; • il carico movimentato sulle scale non deve essere superiore a 3 Kg; • sulle scale doppie non si deve stare a cavalcioni; • non salire mai su una scala portatile indossando calzature aperte (zoccoli o ciabatte) o calzature con tacchi alti; • non salire o scendere su una scala con abbigliamento inadatto (es. con lacci o indumenti che possono impigliarsi o finire sotto i piedi); • non salire mai su una scala doppia che non sia completamente aperta (i dispositivi di bloccaggio per l’apertura dei montanti in tale configurazione non funzionano); • è necessario controllare la buona condizione della scala stessa, inoltre, ci si deve assicurare che essa sia di lunghezza e robustezza idonea al lavoro da svolgere, • è necessario distruggere le scale che non possono essere riparate in sicurezza, • non è ammessa la presenza di un lavoratore sulla scala quando se ne effettua lo spostamento • verificare sempre che via sia qualcuno sul luogo di lavoro per prestare soccorso in caso di infortunio e per aiutarvi durante lo svolgimento dell’attività; • verificare il proprio stato di salute: se si soffre di vertigini, capogiri, pressione bassa, dolori muscolari od ossei, se si è stanchi o si hanno problemi alla vista, se si è assunto medicinali, alcool od altro, si raccomanda di non salire sulle scale portatili o sugli sgabelli; 41 • salire e scendere dalla scala con la fronte rivolta sempre verso gli scalini; • salire (o scendere) un gradino per volta, con le mani aggrappate ai montanti; • la stabilità laterale di una scala portatile si riduce man mano che si sale in alto; evitare quindi di sporgersi lateralmente per raggiungere “zone distanti”; in assenza di un guarda corpo di elevata altezza, non salire mai sul pianerottolo di sommità di una scala doppia( l’altezza del giro vita della persona non deve mai superare il guarda corpo della scala; • non salire ad altezze superiori ai 1,80 m. (rispetto al pavimento); • se non riuscite a “raggiungere” la zona d’intervento con la scala che avete in dotazione, desistete, evitate di sporgervi, evitate di “perdere” l’equilibrio, spostate la scala oppure utilizzare pulitori ad asta per i punti più inaccessibili; • evitare di appoggiare sul ripiano di sommità di una scala portatile secchi , contenitori pesanti , oggetti appuntiti ( es. forbici); • evitate di salire sul ripiano più alto di una scala portatile senza aver preso prima accorgimenti per garantire una sicura stabilità laterale della stessa. Tali accorgimenti consistono in dispositivi (o ganci) di trattenuta superiore dei montanti. In ogni caso richiedere ad un collega di “tenere” la scala impugnando saldamente i montanti; • se vi cade un oggetto mentre siete su una scala, non cercate di afferrarlo, lasciatelo cadere; • non applicare sforzi eccessivi con gli attrezzi da lavoro in quota: la scala potrebbe scivolare o ribaltarsi; uno sforzo eccessivo mal coordinato potrebbe inoltre far perdere l’equilibrio; • sulla scala non devono salire, scendere o stazionare più lavoratori contemporaneamente; • non salire su una scala portando attrezzi od oggetti pesanti o ingombranti che pregiudichino la presa sicura; se necessario richiedere la collaborazione di un operatore a terra per sporgere detti carichi; • • evitare di stazionare a lungo su una scala, alternare periodi di riposo. collocare, se possibile, la scala solo nella posizione frontale rispetto alla superficie di lavoro: non salire/scendere mai con lo scala nella posizione laterale in quanto il rischio di ribaltamento è più elevato; • le scale semplici da appoggio devono avere un giusto grado di inclinazione (piede pari ad 1/4 della lunghezza scala); • non accostare la scala portatile parallelamente a superfici finestrate aperte; al fine di ridurre il rischio di caduta nel vuoto abbassare l'avvolgibile; non appoggiarsi a superfici vetrate di tipo frangibile, non sporgersi dai parapetti; • non collocare la scala in prossimità di zone ove la salita su di essa comporterebbe un maggior rischio di caduta dall’alto (prospiciente a zone di vuoto senza opportuni ripari o protezioni: balconi, pianerottoli, finestre aperte, ecc.); • non utilizzare una scala in un luogo o in un locale ove condizioni di ristrettezza, altezza o disordine ostacolino o rendano impossibili adeguate condizioni di posizionamento corretto ed utilizzo in sicurezza 42 della scala da parte dell’operatore; • verificare che lo spazio davanti ed ai lati della scala sia libero da ostacoli che rendano difficoltosa la salita o la discesa; • maneggiare lo scala con cautela, per evitare il rischio di schiacciamento delle mani o degli arti; • sospendere l’utilizzo della scala portatile se questa è utilizzata nelle zone ove è in corso la ricreazione degli alunni; • non collocare mai la scala su attrezzature, oggetti o arredi che forniscano una base per guadagnare in altezza; • è vietato l’utilizzo delle scale portatili alle donne gestanti; • al termine dell’attività ripiegare la scala, effettuare l’eventuale pulizia delle superfici (montanti pioli o gradini) imbrattati, maneggiare la scala con cautela al fine di evitare lo schiacciamento degli arti (in particolare delle mani), trasportare la scala prestando attenzione a non urtare lampade poste a soffitto (rischio elettrico), riporre la scala in una posizione stabile per evitarne le cadute in caso di urti accidentali; non cedere in uso le scale a persone non autorizzate o a personale esterno. In mancanza di scale o sgabelli idonei non utilizzare mai mezzi provvisori di fortuna (quali ad esempio: sedie, tavoli, scatole o cassette o contenitori vuoti e/o pieni, ecc.) per raggiungere ripiani di scaffali o armadi posti ad altezza fuori dalla portata dell’operatore. È altresì vietato arrampicarsi direttamente su scaffalature, arredi materiali o manufatti; sussiste il rischio di cedimento dei ripiani e/o il ribaltamento dell’arredo stesso oltre che alla caduta di oggetti afferrati con presa non sicura in posizione instabile. Si consiglia di prendere visione dei libretti delle scale in uso per poterle utilizzare in modo adeguato 43 LE SCALE POSSONO ESSERE UTILIZZATE SOLO SE A NORMA (UNI 131) E NON DEVONO SUPERARE LA TIPOLOGIA A TRE GRADINI. AD OGNI MODO L’UTILIZZO DELLA SCALA E’ CONSENTITO SOLO A PERSONALE ADEGUATAMENTE FORMATO E PRENDENDO TUTTE LE PRECAUZIONI DEL CASO. 44 NOTE _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ 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